Comizio di apertura di Ciriaco De Mita

Cari amici
Rendo conto che la sala è un po'stretta però dobbiamo dare inizio ai lavori ripeta quindicesima festa nazionale dell'amicizia
Credo
Claudio
Finché non si sente
Sono qua una cosa
Consente va be
Allora credo che il primo momento di difficoltà sia superato
Chiedo gentilmente a quelle persone che sono lì in piedi di arretrare là in fondo al molo così tutti quanti possono vedere
Se ci fate questa cortesia dialettali fino al Moro tutti quanti riescono a vedere e a partecipare a questo incontro
Allora vi raccomando arretrate
Come
E non per la no Massimo
Coloro
Allora
Laura Bono va bene
Allora mi pare che ci stiamo sistemando insisto per opere per gli amici devo solo i piedi testo colonnato di arretrare così tutti quanti possono vedere
Quando invece
Allora
Lo dico per l'ultima volta diamo inizio
Ai lavori
Come
Diamo inizio ai lavori di questa quindicesima festa nazionale dell'amicizia
Vi invito a fare un po'di silenzio
Siamo giunti cari amici è la quindicesima festa nazionale dell'amicizia dopo un anno denso
Massimo
Va bene aveva
Marco Marco
Non è la slovacca
E non può parlare De Mita con
Dicevo che dopo un anno penso di significato culturale e politico
E dopo un anno di trasformazioni di cambiamento siamo giunti a questa quindicesima festa nazionale dell'amicizia
Abbiamo avuto un anno denso sia sul piano della politica interna che sul piano della politica internazionale il ritorno alla gestione unitaria nel partito dopo qualche mese di tensione
La prosecuzione del cammino politico penso un po'verso il completamento della legislatura
Le elezioni siciliane
Che hanno fatto sì che la DC non avesse rivali sul piano del consenso elettorale anche se questo non basta per la politica
Il referendum sulla preferenza unica che se fosse d'accordo oppure no ha sottolineato in modo forte una domanda da parte della società civile registriamo però anche purtroppo
Un forte incremento della criminalità organizzata e mafiosa ed è di queste ore l'impegno e l'intervento del ministro dell'Interno per affrontare in modo più organico l'emergenza criminalità
Ma le grandi trasformazioni epocali cari amici ci vengono dal versante internazionale
Abbiamo avuto in questo anno l'inizio e la fine di una guerra insensata impensabile la guerra del Golfo abbiamo avuto l'esplosione violenta gli ai nazionalismi i l'ultimo il fallito golpe in URSS che ha dichiarato chiusa la fase della perestrojka per aprirne certamente una nuova forse migliore ma anche con qualche incognita ma soprattutto la caduta definitiva del comunismo con la liquidazione del PCUS
Tutto ciò cari amici accaduti in un anno
Ma il nostro obiettivo non è quello di guardare indietro la nota all'anno trascorso ma è quello di guardare avanti al nostro futuro all'anno che verrà senza più le lenti deformanti dell'ideologia
Certo le guardiamo la prossima Conferenza nazionale che ci sarà a fine ottobre primi di novembre e discuteremo anche in questa festa di questo tema guardiamo alle elezioni politiche a scadenza
Guardiamo al prossimo congresso per il prossimo autunno fondamentale per la selezione di un gruppo dirigente capace di guidare il domani ma guardiamo anche sul piano più internazionale alle conferenze sul disarmo alle conferenze per un riassetto di pace nel Medioriente
Al nuovo corso dell'Unione Sovietica postcomunista e ai loro i confini dell'Europa per questo cari amici questo tema il tema tra democrazia e crescita ed è la società in movimento ci pare un tema azzeccato anche in questa Bella in questo bel fondale che l'amico Fernando Masi ci ha fatto cioè una società in movimento per una democrazia in crescita
Per alcuni la democrazia è utopia e ideale peraltro la democrazia è storia per noi la democrazia è un processo è una crescita continua la democrazia
è costantemente da costruire e allora cari amici io credo che sia questo il senso della della nostra festa di quest'anno il rafforzamento delle istituzioni democratiche proprio per il contributo decisivo della società civile
E allora con i nostri dibattiti politici di questa settimana
Con le attività culturali interne la presentazione dei libri di letteratura di politica con l'apertura di spazi al sociale abbiamo li spende di Amnesty International di Telefono Azzurro droga che fare WWF eccetera
Con la valorizzazione degli spazi musicali italiani e con l'attenzione allo sport allora diamo un programma ricco forse troppo ricco come qualcuno ha detto ma cari amici la voglia di parlare e di discutere
A noi democristiani non mancando i moderni questa settimana discutere parlare fare politica seriamente
Il lago Maggiore
In questi giorni fa da cornice e da crocevia per tanta gente e per tante culture di passaggio in questo momento noi non puntiamo alla polemica ma puntiamo con questo programma e con questo incontro alla qualità
Qualità di una politica che deve sempre più uscire dalle sacche dell'immobilismo e si deve sempre più proiettare in un futuro di speranza
I temi cari amici che avete già letti sui giornali questa mattina in questi giorni di conferenza stampa sono temi cari a noi democratici cristiani
Dal tema della politica estera che è un po'l'introduzione di questa nostra festa lo stesso presidente oggi lo stesso presidente De Mita
Farà un riferimento forte alle tematiche della politica estera per quello soprattutto per quello che è accaduto in una sovietica e voglio ricordare anche la proposta di De Mita tre anni fa quand'era capo del governo di un Piano Marshall
Di un Piano Marshall
Per il sostegno all'economia sovietica appunto per rafforzare la democrazia in quel Paese voglio ricordare la presenza di domani del segretario Forlani a tutta la giornata di politica estera proprio per l'impegno
Per il segretario del partito sulla politica estera
Ebbene cari amici la politica estera la politica interna dalla crisi di legalità lo Stato di diritto
Dalla solidarietà alle riforme istituzionali dalla Conferenza nazionale allevamento del partito e della forma partito bene cari amici questi sono i temi che noi vogliamo affrontare nel nord in questo Piemonte sulla con maggiore a me tra tra a metà tra Lombardia
E Piemonte certo per un dovere di alternanza ma anche perché vogliamo radicare maggiormente il nostro consenso popolare
Anche dove i contenitori della protesta di vent'divengono le sirene del malcontento perché siamo pur sempre noi democratici cristiani un partito popolare di ispirazione cristiana
E allora cari amici voglio ringraziare tutti i presenti i politici intervenuti
Deputati sottosegretari membri del governo io non posso citarli tutti io vi ringrazio per essere presente a questa apertura testimonianza di un grande impegno e di una grande forza della democrazia cristiana e vi ringrazio tutti
Ringrazio il sindaco di Arona che poi ci saluterà
E ringrazio tutti quanti voi che in modo così massiccio siete presenti e avete partecipato a questa festa dell'amicizia però consentitemi cari amici di fare un saluto particolare o saluto particolare a un amico che viene da molto lontano
L'amico e l'onorevole Victor Boris Jacob Black che viene dall'Unione Sovietica
Cari amici l'amico Jacob leve e deputato al Soviet Supremo russo
Per tredici anni è stato minatore le miniere del nord della Russia leader del comitato di lotta del sindacato minatori capo del movimento democratico Libor Kouta capitale del Nord degli orali e dirigente dell'Unione cristiano democratica di Russia
E possiamo dirlo certamente che ha combattuto qualche giorno fa la drammatica in prima persona pagando anche io di persona la drammatica battaglia di libertà del popolo russo cui va tutta la nostra solidarietà
I rischi per la democrazia cari amici sono sempre tanti e la saggezza non è mai troppa cadono i simboli del comunismo ma la stagione delle democrazie si allarga la storia oggi cari amici ha voltato pagina perché il gruppo dirigente sovietico
Ha cambiato volto perché non è più comunista per volere del popolo e soprattutto il PCUS è stato liquidato forse cari amici la nuova frontiera di Chennedy e qui davanti a noi e tocca a noi non la Ciacera sfuggire
E voi Democratici cristiani dobbiamo essere tutti uniti per ridare alla politica la sua dignità
Perché queste idee appartengono alla nostra storia di democratici cristiani e concludo cari amici perché voglio dare spazio agli altri prevede soprattutto l'intervento del presidente del partito
Ricordando un caro amico che non è più con noi ricordando il compianto Benigno Zaccagnini
L'amico Zaka disse nel mille novecentosessantadue a Togliatti si ricordi onorevole Togliatti che anche il muro di Berlino cadrà e non sarà la forza dei cambiamenti a farlo cadere ma la forza della gente
Ebbene cari amici per questo l'abbiamo detto che società in movimento e sempre sinonimo di democrazia in crescita grazie
Cari amici
Peso possediamo procediamo molto rapidamente per consentire a tutti soprattutto anche ai giornalisti di stare nei tempi che ci eravamo prefissi diamo la parola brevissimamente al sindaco di Arona per un brevissimo saluto il sindaco Bertinotti
A nome della cittadinanza di questa nostra operosa Arona
Meta turistica geograficamente parlando felicemente affacciata sulle verdi rive del lago Maggiore
E per la sua storia terra natale di San Carlo Borromeo che da oggi e sino al quindici settembre e sede della quindicesima festa nazionale dell'amicizia
Borgo agli organizzatori
Alle autorità
Ed ai cittadini presente un ben augurale amichevole saluto dai spendere a tutti i futuri visitatori
Arona
Da oggi vivrà dunque un appuntamento di grande portata nazionale ed internazionale
Poiché gli i tanti programmati incontri e dibattiti sotto il titolo
Democrazia in crescita società in movimento andranno ad interrogare ed analizzare politica e società oltre che la trasformazione di innovazione e dell'intimità e dell'entità dell'Europa unita
E di quell'altra Europa che in tanti ci auguriamo sia prossima ad unirsi ad essa
Gli anni settanta si interrogarono gravemente sul terrorismo o sulla crisi del petrolio
Gli anni Ottanta sui missili e sulla perestrojka
Mentre nell'agenda degli anni novanta sono appuntati di certo anche tutti i coinvolgimenti i problemi dell'inquinamento ambientale del sottosviluppo ed alla fame di interi popoli della violenza ovunque della droga
E quelli ormai pressante dell'immigrazione proveniente dai Paesi dell'ex mondo d'oltre cortina e del terzo mondo
A questa grande rassegna della Democrazia Cristiana da sempre portatrice di vita democratica
Che va appunto ad interrogare oltre alla nostra attuale politica anche il sociale nazionale ed internazionale
Vada dunque con l'augurio spontaneo oro Nese di fertili risultati Anco quello ben più profondo di diventare significativa tappa nel segno dell'amicizia
Fra le genti per una conoscenza di pace fra tutti i popoli della terra
Grazie
Al sindaco Bertinotti la parola al segretario provinciale della DC di Novara Giacomo Fadda
Nel pensare come non fare un saluto
Abituale semplice abbiamo pensato di ricordare rapidissimamente il nostro passato remoto
E più recente la nascita del partito a Novara
Dodici settembre quarantatré con un telegramma di De Gasperi ispirato da Giulio Pastore indirizzato al dottor Cantoni
Si pregava di riunire gli amici novaresi domenica dodici nove per fondare dieci interverrà da Bergamo dottor vicentini in rappresentanza direzione nazionale del partito presso la sede dell'Azione Cattolica via Cannobio quattro
Naturalmente dottor Cantoni non arrivo alla riunione perché l'otto settembre andò in montagna ma altri amici fondarono il partito che così costituì quindi il dodici settembre quarantatré e andò subito in clandestinità
Nacque dopo l'anno successivo il giornale del partito la voce del popolo il primo settembre quarantaquattro e fu l'unica voce dalla clandestinità che invitò il popolo all'unità
E fu anche momento di coagulo tant'è che il il primo numero uscito il primo settembre quarantaquattro invitava l'ora grande e grave l'avvenire sarà quello quello che sapremo meritarsi costruirsi con il vero amore patrio con il lavoro con l'onestà con il buonsenso
Al nord della provincia ci inizio alla lotta partigiana
I Gruppi partigiani cristiani al nord la divisione Val torce fratelli ritiro Alberto Cefis Giovanni Marcora Fausto Del Ponte medaglia d'argento alla Resistenza assoluto la revisione era Bellotti non so mai Lino Graziosi Torelli
E gli altri resistenti novaresi che pur essendo impegnati incita dettero un impulso notevolissimo alla resistenza alla signora mussola e certamente scomparso
Che il monsignor Leone Ossola
Il vescovo della della della liberazione e poi ci furono gli anni della ricostruzione
Il mondo cattolico novarese espresse come candidato alla costituente un giovane magistrato Oscar Luigi Scalfaro allora rappresenta questa prudenza queste terre
Altre altri uomini dentro impulso a questa queste terre alla democrazia cristiana italiana
Pastore Vals che valsesiano manovale dell'evocazione fondatore della CISL e dalla sinistra sociale cristiana Paolo Bonomi nato anch'esso in terra novarese fondatore dalla Coldiretti Luigi Gedda fondatore dei comitati civici
Che allora fiancheggiava danno Grazia cristiana il mondo cattolico fiancheggiava la democrazia cristiana e anche oggi la tendenza deve essere quella senza essere diminuiti e poi una persona che credo abbia influito
Dal punto di vista spirituale anche della formazione di molti di molte persone qua Trento che io ricordo volentieri perché fu il Papa spirituale di molti di essi don Federico Mercaldi
Contribuì anche anche in queste terre alla nascita della corrente di base dal settembre del cinquantatré
E poi un'altra pagina e ho finito che mi tocca personalmente sempre per allacciarmi un attimo al discorso di Lusetti queste terre hanno accolto molti mi molti flussi migratori in questi quarant'anni hanno accettato dal sud dell'Italia
Centinaia di migliaia di persone le hanno accolte le hanno inserite le hanno fatte lavorare son diventate persone come e i residenti io ne sono una testimonianza le porte sono aperte questi un grande partito e credo che la democrazia cristiana abbia contribuito a far crescere questa mentalità
Vi ringrazio
Della della scelta di Arona questa è la terra di San Carlo Borromeo è la terra in cui Rosmini affidò il suo pensiero che Dante tanto influsso coi ebbe nella vicenda politica dei cattolici democratici grazie
La parola all'amico Marcello Pagani segretario regionale della DC del Piemonte
Cari amici
E uso che è un buon padrone di casa di al benvenuto agli ospiti
E le mette a loro agio facendoli parlare soprattutto se son venuti per parlare
Ebbene io fare in modo che ciò avvenga il più presto possibile
Sperando che non sia don Tino se esprimerò soltanto due pensieri che mi vengono alla mente
Il Piemonte accolto questa festa nazionale l'amicizia con gioia accompagnate in verità
Da un po'di trepidazione per il nostro carattere non proprio contro per estroverso
Dicevo con gioia perché avremmo potuto mostrare i nostri gioielli di famiglia
Non sta a me svolgerà la parte politica però permettetemi di ricordare che in questa nostra Regione sono nati o hanno operato dedicandosi all'Italia personaggi come Piccioni Pella pastore Donat Cattin e tanti altri
E che esso del solidarismo cattolico ha forse qui le immagini più suggestive
Se pensiamo don Bosco e dal Cottolengo e permettetemi pure di ricordare Pier Giorgio Frassati
Che ha saputo coniugare suo impegno cristiano
Il suo impegno cristiano a quello quali politico nel Partito popolare
E proprio l'antifascismo di Piergiorgio mi fa ricordare che domani è una data storica per il nostro Paese
Nel lontano otto settembre di tanti anni fa all'invasione nazista la nostra gioventù rispondeva partendo per le montagne
Per difendere la libertà per difendere la dignità e recuperare all'Italia quella libertà che per vent'anni era stata calpestata
E iniziava la resistenza quella resistenza non dimentichiamolo mai che ci ha portato alla democrazia permettendo a noi di scegliere liberamente la via da percorrere
Ed anche in questo campo e Piemonte ha fatto la sua grande parte
Da Cuneo al Monferrato alla Val d'Ossola è stato tutto un insorgere all'oppressore e la resistenza fatta qui è stata interpretata nei suoi valori più alti
Se è vero che a Boves città martire della Resistenza è nata ora l'università della pace
Se è vero che qui la stabilizzazione sociale politica è avvenuta prima che in altri partiti
Ma poiché siamo ad Arona in questa provincia che mia care per le mie origini permettetemi di ricordare il partigiano Albertino Marcora
Come
Che a me ha voluto dare la sua amicizia e dalla Democrazia cristiana
Tutta la sua vita
Ma la resistenza deve continuare sia pure in modo diverso
E continuata durante il tragico periodo delle Brigate Rosse deve continuare ora per difendere questa nostra Repubblica attaccate in modo forse più fervido più perfino ancora
Dalla lontana Palmanova dopo un lungo giro per l'Italia alla festa dell'amicizia approda finalmente in Piemonte
Io mi auguro che da questo passaggio a nord-ovest si apra per la democrazia cristiana un ampio orizzonte
Nazionale dove tutti possono operare per il bene di tutti e dove tutti abbiano la consapevolezza che soltanto uniti si vince
Grazie anche a a Marcello Pagani
E adesso cari amici la parola all'onorevole Ciriaco De Mita
Carlo segretario fornendo i cari
Amici della democrazia cristiana
Questa
Nostra festa dell'amicizia quest'anno
Sa pre in un clima particolare
Credo
Che nella storia degli ultimi tempi
Mai gli la umanità
Si è trovata misurarsi
Con eventi così straordinarie non conosciuti come quelle che stiamo vivendo
Io la preoccupazione
Che forse nella nostra intelligenza e quindi nella nostra consapevolezza
Non ancora e chiaro nella sua complessità nelle motivazioni che l'accompagnano
Nelle prospettive che si aprono
Gli eventi che ci sono di fronte
E che questa ingombre nazione rischia di dominare la nostra riflessione
Lo deduciamo anche dal dibattito al nostro interno
Dal dibattito interno
Alla democrazia cristiana
Anche dalla dibattito tra le forze politiche e culturali nel nostro Paese
Certo c'è una giustificazione direi
C'è un dato che potrebbe spiegare
Non dico questa sordità ma da questa difficoltà
Perché nella storia degli uomini nella storia dei popoli sempre non direi quasi sempre ma sempre gli eventi sono stati preceduti
Da una elaborazione di pensiero da una indicazione da una proposta
Prima fu la parola e poi intervennero gli eventi
Questa volta
La improvvisazione degli eventi apposto ognuno di noi di fronte
Alle difficoltà prima con l'incredulità
E poi con una difficoltà a capire
Non a caso il dibattito rischia
Di rimanere dentro un evento che non c'è più
Discutiamo di qualcosa hanno nel retro non rendendoci conto che quella qualcosa si è cambiato
Eppure questa novità
Voglio dirlo ai democratici cristiani
Questa novità implica una riflessione innanzitutto a livello culturale
Non è un un HD Mendo giudicabile solo dentro gli schemi della politica
Non si sono cambiati equilibri di potere all'interno di paesi e anche di grande potenza
Non sono cambiati i gruppi dirigenti e non sono cambiati soltanto gli indirizzi del governo
Si sono modificati all'improvviso le culture
Che negli ultimi due secoli hanno accompagnato la presunzione dell'intelligenza umana di imporre alla storia il corso degli aventi
Direi di che il mito di promette io
Che i greci celebravano come la denuncia della tentazione della superbia dell'intelligenza umana
Di strappare il fuoco agli denti nella storia si riverifica rimettendo l'uomo di fronte alla sua pochezza di fronte al suo limite di fronte alla sua presunzione
Di Frank di fronte all'alterigia di imporre al corso della storia la volontà dell'intelligenza umana non cade solo il marxismo non scompare solo il comunismo
Scompare la presunzione degli uomini di organizzare la vita degli uomini secondo ciò che l'intelligenza umana ha pensato
E non è in discussione sono il marxismo
è in discussione
Una cultura che ha dominato per secoli la cultura nel mondo
Che ha implicazioni non solo culturali direi ha implicazioni anche su
Le valutazione dell'uomo e dei destini dell'uomo sulla natura umana
Ma implicazioni notevoli sulla politica
E recuperarlo
Voglio dirlo al nostro segretario e quando lo dico al nostro segretario lo dico a tutti noi
La forte motivazione politica dell'impegno dei cattolici democratici
Due concezioni
Che anche in questo secolo
Si sono contrapposte
Perché in questo secolo anzi dalla fine del secolo passato
Di fronte allo stesso problema
Problema era uguale
Il tentativo di ridurre i condizionamenti della libertà umana
La necessità di riscattare la condizione di libertà della persona all'interno della società
Rispetto a questo problema si sono misurati e due culture
Una più ambiziose
Che ha avuto tanta suggestione
Non non solo loro su qualcuno
Ma tutto tanta suggestione su un milioni di persone
Su tante intelligenze
Creando la suggestione la speranza
Che si potesse organizzare i imponendo lo una condizione entro la quale la persone
Potesse avere la sua redenzione civile e politica senza la sua partecipazione la sua responsabilità
E dall'altra
Una cultura che è apparsa sempre più modesta
Che tanti definivano la subcultura cattolica
Credo che sia scomparso solo in queste settimane questo aggettivo che viceversa facevano riferimento al dovere della responsabilità della partecipazione umana come condizione di crescita della libertà della persona
Mi è apparsa perché non dirlo a tanti di noi
Questa indicazione è apparsa come un limite
Quasi come una cultura di rassegnazione come una posizione più modesta
Quanti di noi nella gioventù
All'interno del mondo universitario nei dibattiti culturali non hanno sentito il limite se non la parzialità di questa posizione rispetto ad altri più suggestiva
Oggi infatti
Prima che un'elaborazione culturale si sono incaricati di rimettere in discussione tutto
E nel crollo di tutto riemerge questa possibilità di riflessione
E noi dobbiamo partire di qua se vogliamo capire
Dobbiamo rifare invece fa riferimento a queste considerazioni se vogliamo
Utilizzare la nostra intelligenza per capire quello che accade
Sarà questo un terreno sul quale la cultura si misurerà nei prossimi decenni
Per vedere se è in condizione di aiutare l'uomo Acco creare condizioni di crescita ulteriore e approfondimento delle ragioni di libertà che sono il problema che si apre
Quindi la lettura molto superficiale direi molto facile
Di immaginare che il crollo del comunismo risolva i problemi realtà è una lettura semplificata
Risolve il problema di un'errata risposta ad un problema che la umanità avuto ma ripropone la stessa domanda
E negli anni prossimi la riproporrà certamente con più forza compiuto durezza
E se non ci attrezzeremo a capire quello che può accadere gli eventi di nuovo non ci sorprenderanno ma potrebbero travolgere
Certo questo non è un problema che risolve la politica
Credo che anche questo
Dimostrano gli avendo il ruolo della politiche più modesti più ridotto
La presunzione della politica di dare risposte a tutte scomparso
Ritorna ritorna la consapevoli la la consapevolezza che la politica è una scienza strumentale una scienza dell'organizzazione ma che indagando assenso in quando è in condizione di far riferimento alla tutela di valori veri
Di valori veri a fondamento della libertà e della garanzia della dignità della persona umana sulla terra
C'è un secondo problema
C'è un secondo problema sul quale anche noi abbiamo discusso quello degli equilibri mondiali che si configura l'avevamo detto negli anni passati quando col processo di distensione
Nella coscienza popolare si era trasmessa la sensazione se non l'ho l'illusione della fine della guerra
E quindi l'idea che la condizione della pace
Si fosse rapidamente diffusa all'interno delle relazioni e dei popoli poi la guerra del Golfo è stato un poi una sorpresa per tutti e per fortuna questo evento si è chiuso rapidamente
Ma noi siam passati
Da una posizione di equilibrio tra due grandi blocchi tra due grandi potenze
Alla necessità di costruire un equilibrio diverso
Le relazioni tra i popoli non si fonda non si sono mai fondata
E quando hanno fatto riferimento a questa illusione di un Governo mondiale
Intorno alla garanzia di un interesse generale poi in realtà hanno realizzato politiche imperiali
Noi all'interno della Democrazia Cristiana chiedo che abbiamo svolto una riflessione molto ridotta
Sulle considerazioni di politica internazionale che pure si erano fronteggiate
Nella cultura mondiale nella cultura del nostro paese ma direi soprattutto nella cultura mondiale
Perché le riflessioni di Sturzo sulla politica internazionale hanno caratterizzato prevalentemente il suo impegno all'estero più che sul il suo impegno all'interno dell'esperienza politica del nostro Paese le riflessioni più alte
Sull'ordine internazionale sulla guerra sulla costruzione di un ordine diverso a garanzia dell'autonomia e dello sviluppo
E delle condizioni di solidarietà tra i popoli hanno caratterizzato la riflessione struzzi Anna nel periodo prevalentemente all'estero
Concludendo che dalla ipotesi di creare un nuovo ordine mondiale a tutela di un solo interesse proletari di tutto il mondo unitevi
E l'altro che viceversa ipotizzava e quindici suggerisce di ipotizzare la politica estera come proiezione della politiche interni
Dando risposta ad un problema che oggi è il drammatico per l'Unione Sovietica e che pure consentirebbe di recuperare una risposta reale
Sturzo o non immaginava l'ordine internazionale di sul fiato dalle singole realtà esistenti per come si poneva né per come si svolgevano
Anzi una lettura primordiale una lettura un po'superficiale del pensiero di Sturzo portava a liquidare la sua concezione come la cultura del municipalismo
Come la cultura dell'attenzione al particolare nella comunità viceversa
Era la riscoperta della pratica Mendo nella persona nella comunità ed è un apporto terra persone la comunità cioè l'individuo e la comunità che fa diventare l'individuo persona perché l'individuo senza la relazione con gli altri non recupera la dimensione di persona umana ma insieme a questo insieme a questa necessità e che aveva dato questa lettura impropria poi c'era la grande suggestivo
Distrugge arrivi agli uomini delle comunità di associarsi tra di loro
Ma di associarsi attraverso un processo di integrazione di solidarietà reale
Cioè capovolgendo la concezione della politica estera che oggi ci viene ricordata come la grande tradizione della politica estera Lai chiacchiera fondata su una valutazione esattamente opposta
La solidarietà di paesi in rapporto alla tutela dell'autonomia e dell'indipendenza sostanzialmente non faceva riferimento
Non si faceva carico dei problemi di crescita e di sviluppo delle comunità ma faceva riferimento prevalentemente se non esclusivamente ad un problema di sicurezza
Non non risolvendo i problemi che poi all'interno delle comunità assicura attesi sarebbero sviluppare e davanti questa indicazione non a caso lo voglio dire ai giovani democratici cristiani anche per me è stato una sorpresa
Rileggere nella programma dei cattolici democratici dai popolari nel primo dopoguerra
La indicazione dell'eliminazione delle barriere doganali come processo di integrazione europea quindi la vocazione europea democratica cristiana non è una novità non è una scoperta dell'oggi
Non è una celebrazione di qualcosa che si è fatto era alla comprensione di un fenomeno di un processo che si doveva realizzare
E la capacità che gli uomini di questo partito hanno avuto di mettere in atto un insieme di condizioni un po'dalle quali poi abbiamo conosciute conosciamo
Questo processo straordinario di integrazione nella libertà di popoli diverso
Ma oggi
Questo quadro di fronte a noi disse non ha più
Perché il rischio era questo
Il rischio rimane questo almeno nella valutazione
Che nello scontro tra le potenze la potenza dell'Unione Sovietica rappresentava per il resto dell'umanità
Quando la potenza militare era lo strumento concepito come la condizione per il dominio del marxismo nel mondo oggi però che questo non c'è più a questo non si sostituisce un altro equilibrio il mondo vive gli equilibri
Le relazioni tra i popoli fanno riferimento a equilibri possibili dove le armi sono una condizione dell'equilibrio ma non esauriscono le quelli
L'equilibrio si fonda su qualcosa di più complesso si fonda innanzitutto sulla comunità di interessi che popoli hanno e sulla opportunità che i popoli possano avere di costruire condizioni comuni per la loro crescita
Le armi sono state necessarie
Probabilmente rimarranno necessarie certamente ancora oggi sono necessarie sei in funzione della tutela degli equilibri di libertà che si creano sul piano delle relazioni internazionali
Ma io qua vorrei dire una mia opinione
Una opinione sugli equilibri che ci sono stati esso gli equilibri che si possono formare
Ma più per sollecitare la nostra riflessione anziché per dare indicazioni agli altri
Nelle ultime settimane il dibattito anche all'interno dello schieramento politico del nostro Paese avuto più un risvolto provinciale
Si è fatto carico più di un giochi interno anziché della possibilità di capire la straordinarietà di questo evento
E quindi la discussione è stato un po'su chi aveva dichiarato prima chi aveva dichiarato dopo
Su chi era stato solidale con qualcuno e succhi non era stato solidale con qualche altro
Probabilmente anche questo è accaduto
E questo è accaduto non solo nel nostro Paese mi è accaduto in tutti i Paesi del mondo
Se si fa eccezione degli Stati Uniti dove straordinariamente
Questo presidente rispetta questo evento o fuori della cautela controlla Paròn la appunto intanto sugli equilibri che si facevano piuttosto che sulla conservazione degli equilibri eccetera
Però commetteremmo un errore di comprensione noi se immaginassimo
Che la intelligenza del problema dovesse ridursi esortando nella velocità di solidarietà quello che poi è risultato il vincitore
Credo che
Di fronte alla responsabilità degli uomini dei governi dei Paesi dell'Occidente
Si ponga un problema diverso
Ed è una considerazione che io voglio fare
Anche per la nostra comprensione per la prima volta e credo per la prima volta nella storia delle relazioni tra i popoli di fronte ad un evento che certo era interno ad un Paese
Era un problema di lotta di potere all'interno di un Paese la solidarietà internazionale è stato un elemento concorso
Certamente a concorso a determinare il risultato
E tutti noi tutti noi nel nostro Paese non lo schieramento politico italiano abbiamo ritenuto legittimo l'intervento di solidarietà anzi la discussione è stata sulla celerità
Dell'intervento di solidarietà
Però
Credo che non è ancora entrato nella nostra consapevolezza
Che la solidarietà non può ridursi solo dall'atteggiamento passivo di fronte alle difficoltà del vicino
Il nuovo ordine mondiale
Che prefigura una competizione tra Paesi diversi autonomi nella loro responsabilità di Paesi liberi e sovrani
Se inventiamo e qua e lo problema diventa enorme se la comunità internazionale intenda una forma di solidarietà oltre la parola
Che consenta questi popoli in bilico tra la possibilità di un nuovo ordine e il rischio di un ritorno al passato
Io non sarei così ottimista e credo che nessuno e ottimista su quello che è avvenuto o può avvenire all'interno dell'Unione Sovietica
Fino a ieri lo scontro tra un potere centrale limite alla crescita di autonomia e di libertà dei popoli bene la necessità di avviare questo processo di autonomia e di libertà
Ha immaginato che nella eliminazione del potere centrale fosse la condizione della cresce
Oggi le repubbliche
Inserimento
E credo che commetteremmo un errore semmai ci Massimo che il desiderio di autonomia che creerà inevitabilmente creerà problemi irrisolvibili
Perché le Autonomie qui che non sono lì autonomia delle nazionalità
Quando dovessimo abbandonare alla logica della identità
Sovranità autonomia etnica le ragioni di esplosioni di contrasti irrisolvibili all'interno delle comunità dell'Unione Sovietica e non solo dell'Unione Sovietica
Non sarebbero risolvibili se non o con l'uso della restaurazione della Ford che è una legge e a una legge alla quale non si sfugge quando una comunità contraddizioni o ha un valore rispetta la quale ricompone l'ordine o è la forza che ricompone l'ordine
La legge la regola che accompagna i processi umani e i processi delle comunità
Ma credo che su questo problema la nostra riflessione distratti
La nostra attenzione è scarsa
Il problema dell'aiuto a queste comunità non è riducibile all'aiuto immediato di cui pure hanno bisogno
L'aiuto a queste comunità prefigura alla realizzazione anche dal punto di vista politico
Di un modello di ordinamento che i sardi insieme
Il recupero dell'autonomia come ritrovamento quella identità della persona all'interno delle comunità dell'Unione Sovietica presupposto per lo sviluppo democratico
Ma anche la cornice di raccordo di sintesi di riferimento di progresso di aggregazione che queste comunità debbono avere
Perciò lo scontro
La Gorbaciov vedersi no non è uno scontro di persone e io ho paura
Che la spiegazione politica all'interno del nostro paese fatto col suffragio di chi ha più popolarità e più simpatia quasi che le politiche si misurasse lo sulla popolarità e non lo sulla validità delle proposte
Facendo il CID recuperare gli non positivo impositivo la preoccupazione che tutti abbiamo espresso per i regimi plebiscitaria
La democrazia nonno si fonda sulla popolarità la democrazia si fonda sul consenso che è una cosa diversa
Dalla popolarità il consenso e la base di legittimazione della proposta ma la proposta valore se riferita al problema lo risolve diversamente
è soltanto una legittimazione della detenzione del potere quando questa logica prevale la democrazia perde le sue radici perde le sue ragioni perde il suo fondamento etico che ha fondato e spiegato l'impegno politico dei cattolici democratici ventotto
E noi avremo di fronte questi problemi
Questi problemi di politica estera seri
Rispetto ai quali credo che come partito
Abbiamo un'attrezzatura più solida degli altri per capire ed orientali
Certo in politica non basta capire se poi non si credono le culture creano le condizioni per fare normalmente chi capisce sbaglia soprattutto quando capisce da solo
Ma se non si capisce e difficile governare i processi
E noi abbiamo di fronte nei prossimi anni
Questa straordinaria opportunità amici della Democrazia Cristiana
Tornano di fronte a noi e non solo di fronte a noi ma certo anche di fronte a noi soggetto politico rilevante
All'interno della comunità politica la opportunità di concorrere perché non è un problema che risolve un partito risolve un paese ma di concorrere colonnotti tipa esiste sviluppati
A creare le condizioni per il nuovo ordinamento internazionale in questo la lezione Tursi Anna è maestra
Su questo amici della Democrazia Cristiana possiamo andare orgogliosi di aderirvi ferimento culturalmente più alto che oggi la politica internazionale hanno
E per questo
Io l'ho detto già a Forlani siamo d'accordo
Credo che è una iniziativa della Democrazia Cristiana italiana
A livello europeo
Non per fare altre democrazie cristiane anche questi
Ma direi che questo sarebbe un compito riduttivo
Un'iniziativa della Democrazia Cristiana che a livello culturale rispetto agli altri movimenti culturali e politici
Affronti questo problema e l'ho discute con questi criteri
Può io credo può creare le condizioni per lo sviluppo di una motivazione che accompagna popoli e governi in questo passaggio della storia dell'umanità
Che è il passaggio più straordinario
Credo che sia la prima volta che è la umanità nella sua complessità perché la dimensione planetaria è un rischio ma è anche un'opportunità
Bisogna fare in modo che la dimensione Nunzia il vuoto
Bisogna riempire il vuoto della intelligenza del Governo
Credo che noi possiamo concorrere con gli altri a riempire il vuoto di punti di riferimento di scintille di speranza perché nella umanità non scompaia Agnesi cresca la nuova Aurora di cui monsignor Casaroli bar discutendo inno quest'ultimo periodo
Una nuova stagione della umanità
And roll attuale culture religioni esperienze politiche
Dovranno misurarsi con la forza della loro capacità di concorrere ma anche con la consapevolezza del limite della necessità del concorso di tutti
Tra grazie corre
Romana
No non dovrebbero misurarsi più
In una contesa di dominio l'uno sull'altro ma dovrebbe aprirsi una contesa dove le diverse opinioni rimangono diverse ma con l'ambizione di risolvere lo stesso problema
Sarà questa la condizione di pace nel mondo
Perché diversamente ipotizzare la non guerra senza lo sviluppo Paolo sesto ce l'ha spiegato da qualche decenni significa immaginare qualcosa che non c'è
E il nuovo ordine internazionale la ristrutturazione del ruolo dell'uomo assenso sei i popoli nella loro autonomia e nello loro scelte
Sono coordinati a questo disegno straordinario certo amici della democrazia cristiane
Credo che ognuno di noi alla consapevolezza che questa non è una opportunità ma una necessità
Non è una necessità ma un'opportunità e che da tenda da noi
Dipende dall'intelligenza e dalla volontà di ognuno di noi
Di concorrere a fare in modo che la risposta a questi problemi sia la risposta del nuovo ordine non la risposta della nuova restaurazione
Perché di fronte a noi ci sono entrambi i rischi e voglio dirlo anche per quello che ci riguarda un po'più direttamente
Non lo so ne vorrei essere in questo profeta di cose nulli
Ma credo che anche il processo di integrazione dell'Europa occidentale che è stata la condizione straordinaria della nostra crescita nel dopoguerra questo è un miracolo
Per cui la guerra è cessata tra i Paesi europei
Cosa che aveva caratterizzato la nostra storia fino all'ultima guerra mondiale e la crescita nostra fino a farci diventare potenza economica nel mondo potenza economica temuta
Rispetto alle altre due grandi potenze economiche quella degli Stati Uniti e del Giappone
Credo che anche questo processo
Se è alla nostra
Stavo dicendo alla nostra destra adesso
Nostro si dovesse generare il vuoto io non lo so se questo processo avrebbe la stessa direzione la stessa celerità che ha avuto negli anni passati
Credo che ognuno di noi ha salutato con uno grande simpatia almeno io sono stato tra quelli che ha salutato con simpatia il processo di unificazione tedesca
Ma D'Adamo dette avevamo pensato i tedeschi avevano pensato
Che il processo di unificazione tedesca
Avrebbe recuperato rischi timori paure Nostalgia per il passato
Perché è collocato in un contesto mondiale di integrazione dove l'unità sarebbe stato un elemento di coesione e non un elemento di squilibrio nelle relazioni internazionali
Ma se dovesse esserci il vuoto se questo processo non dovesse avere una crescita generale sarebbe difficile immaginare non dico per una legge fisica
Dico per che le cose si muovono secondo una certa logica
Che la forza di attrazione notevole della potenza economica della Germania non si ponga come elemento di raccordo per le economie più vicine disegnando prima dal punto di vista politico
E non vorrei dal punto di vista geografico un un ridisegno dell'Europa che certamente non era né i nostri obiettivi
Ecco cari amici della democrazia cristiana
Credo che la nostra riflessione politica non possa partire che da questo
No non per la liturgia dei nostri discorsi che partono dalla politica
Ma perché l'abbiamo abbiamo maturato la consapevolezza che la politiche interne proiezione della politica estera e quindi ipotizzare
Una crescita uno sviluppo un'autonomia la libertà del nostro popolo fumatori
La dalle nostre responsabilità significherebbe immaginare qualcosa che non c'è
E questo dobbiamo spiegarlo ai cittadini di del nostro Paese
Questo dobbiamo spiegarlo con molta serenità ma con molta convinzione
Ai tanti che nelle realtà del nostro paese del Nord ipotizzano un modello di solitudine come condizione di conservazione del verde
E dobbiamo riflettere anche sulle vicende intende sulle vicende dell'equilibrio politico italiano e poi su quella del nostro partito
Svolgerò due considerazioni sulla prima e sulla seconda questioni
La difficoltà
Del nostro partito
E le difficoltà delle più
Ebreo politiche italiano non sono figlie della crisi del comunismo mondiale
Il comunismo in Italia è stato battuto prima
O è stato messo in difficoltà o è stato sollecitato a cambiare prima che intervenisse la crisi del comunismo nel mondo
Io ho detto negli anni passati
Perché così
La evoluzione della sinistra nel suo complesso della sinistra marxista
Perché lo schieramento parte anche da noi nel mille novecentoquarantotto
Di segnato con riferimento alla contrapposizione dei blocchi nel mondo
L'equilibrio politico italiano nell'immediato dopoguerra Siri insegnò Connor riferì inveendo allo schieramento di politica internazionale
Probabilmente qualche italiano avrà fatto la scelta di cui parla De Crescenzo nel suo bellissimo libro su così parlo Zarathustra
Dove i due napoletani
Discutendo dicono ma se viene la guerra tu da che parte ti schieri e il napoletano dice io mi schiero dalla parte dell'Unione Sovietica
E l'altro gli risponde ma come e tu hai sempre difeso la libertà sei per l'autonomia sei per il capitalismo e ti schieri dalla parte dell'Unione Sovietica dice certe perché quando viene la guerre mi fanno prigioniero l'americani e portano in America io rimango con gli americani
Probabilmente all'epoca qualche napoletano ci fu
Però
Però gli schieramenti si convivo raro
La contrapposizione degli schieramenti politici fogli non raccordo a le scelte internazionali questo non c'è più nella nostra memoria
Ma la spiegazione che
Il capitalismo era la guerra il socialismo alla pace
La spiegazione che in caso di guerra
L'identità nazionale veniva sopravanzare nata dalla natura degli interessi
E certo non fu una disquisizioni astratta
Ma fu una disquisizione politica vera
Con riferimento alle motivazioni che accompagnavano la politica
Ma dopo di allora
La scelta di democrazia fatta da De Gasperi e dalle forze democratiche italiane
La coalizione degasperiana
Che fu e rimane la invenzione
Del sistema democratico nelle democrazie trasformate per governare i processi di trasformazione
Non solo la raccolta dei pavidi contro i rivoluzionari
Non solo la raccolta dei conservatori contro i progressisti
Fu la raccolta dei democratici contro chi ipotizzava la democrazia come violenza della verità contro la garanzia della opinione come fondamento della libertà degli incivili
è il processo politico del nostro Paese non fu la conservazione di un gruppo questo steccato la politica della Democrazia Cristiana Forlani ce l'ha ricordato lo ricorda spesso
Non solo l'amministrazione della sopravvivenza di questo coagulo di interessi eterogenei che si raccolse fu una politica di crescita e di sviluppo e di trasformazione quando io negli anni passati ho sempre ripetuto alla straordinarietà
Che nel nostro Paese l'opposizione perdeva rispetta la maggioranza pretendendo di avere la legittimità morale del governo
Beh e e era legato ad un processo che Inter indubbiamente le categorie del pensiero non riuscì non riuscivano a comprendere perché era abbastanza anomala e risultava abbastanza anomalo che quelli che avevano ragione perdevano e quelli che avevano torte sbagliavano tutti vincevano
Ma questo poteva anche esser vero
Se poi non ci fosse stato il fatto della straordinaria trasformazione di questo Paese
Perché insieme a questa condizione politica beh questo Paese si è straordinariamente trasformati
Possiamo discutere dobbiamo discutere se siamo stati in condizione di guai di guidare in maniera perfetta lo sviluppo
Io non sono imprenditori però credo che il conto dell'imprenditore sempre sui profitti e le perdite guai a quelli che analizzano le singole voci poiché vorrebbero tutti i profitti e mai perdite rimasti in realtà fanno bilanci sbagliata
E hanno gestioni aziendali in edifici
Problema è il risultato complessivo il risultato complessivo dalla politica del nostro Paese realizzato questa sta condizione straordinaria che è la nostra difficoltà
La difficoltà della democrazia cristiana sta non nella verde non capito
Ma sta nell'aver creato nuovi problemi
E il raccordo tra genitori e figli un figlio intelligente crea problemi al padre più di quando non ne crea un figlio meno intelligente
Ma un padre rimane intelligente se è in condizione di rimanere genitore in competizione col figlio che pone nuovi problemi non ci sono garanzie
Non è scritto in nessun libro come si impara a far questo però ci sono delle regole per capire questo e muoversi giustamente in questa direzione ma se io dovessi dire e dico con un grande sincerità
Che noi abbiamo qualche difficoltà e nomini bell'equilibrio politico del Paese abbiamo qualche difficoltà la difficoltà dovuta alle realizzazioni che abbiamo fatto
Ne all'insufficienza della nostra cultura né alla pochezza della nostra azione politica la crisi nostra
Cosa volete la difficoltà non sta ed esserci trovati di fronte a problemi che sono problemi quando il risultato positivo della nostra azione
E perché non dirlo
La crisi della sinistra certi Occhetto la scopre dopo la caduta del muro di Berlino
E cambia nome al partito e adesso non so che cosa debba cambiare più perché il Partito Comunista non c'è più
Nell'Unione Sovietica
Però credo che la crisi della sinistra star anche nell'essere rimasta all'interno di una lettura della storia del nostro Paese false
L'idea di uno scontro di classe tutto chiuso dentro i processi di produzione
E quindi con l'idea che la nostra collocazione da parte del ceto produttivo e la nostra incapacità di raccordarci generalmente alla classe dei lavoratori dipendenti c'è avrebbe in un vino in viene portato in una condizione di scompiglio
In realtà avvenuto il contrario
Che le ragioni dello scontro sociale nel Paese sono cambiate e che i nuovi ingressi quelli che Romano Prodi all'inizio degli anni Cinquanta chiamata i consulenti non nel senso dei portaborse ma nel senso delle intelligenze in concorso alla gestione del processo dell'attività produttiva moderna poneva ai politici problemi diverso
E allora lo dico a noi democratici cristiani perché non riflettere quasi che la responsabilità e il nostro
Sulla crisi che attraversa
Il ceto medio produttivo l'artigianato il piccolo imprenditore
Perché rispetta questi processi noi come Democratici cristiani siamo rimasti di Stati
I coltivatori diretti
Alla fine degli anni all'inizio degli anni sessanta e durante tutti gli anni settanta
Abbiamo accettato una lettura ideologica della garanzia degli interessi immaginando che questi sarebbero stati interessi in estinzione non a caso venivano deferiti interessi parassitari
Con una terminologia ibrida tra quella del capitalismo e quella del marxismo che a realtà configuravano né un'analisi sociologica né un giudizio ideologico
E questi interessi sono rimasti interessi marginali nella nostra società
Sono rimasti degli isolati senza la tutela dell'ordinamento
Poi la nostra sorpresa è stata che questo Paese cresciuto per la vitalità di questo ceto economico diffuso
Che sono soggetti senza cittadinanza e quindi anche evasori fiscali
Però sarebbe un grave errore da parte nostra immaginare che questi diventano cittadini senza riconoscimento dei diritti e viceversa lì con vigoria amo cittadini soltanto i come soggetti titolari di doveri la crisi dall'appalto
Che è qualcosa che ci tocca è la crisi del rapporto tra noi e la organizzazione degli interesse nel nostro Paese questi
Ma rispetto a questo non mi pare che la sinistra abbia una cultura più attenta Ona capo una capacità di governo di questi processi più intelligenti realtà la sinistra
Nel nostro Paese si è mossa da una parte
Con la revisione degli errori del sistema socialista
Lo stesso processo
Di rinnovamento berlingueriano è una divisioni all'interno di un'ipotesi di società socialista
La novità straordinaria sta nella messa in discussione del legame dell'Internazionale socialista ma l'ipotesi di costruzione di una società Connor la prospettiva della socialismo rimane d'intatta
Non a caso
Berlinguer spiegava
Nella sua autentica volontà di ricerca di rinnovamento aveva dei limiti ma aveva una grande autenticità sul piano della ricerca che li considerava la proprietà come il peccato originale per i cattolici
C'è una sorta di peccato rispetto al quale emendarsi non a casa la per la parola di uscita dal socialismo diventava la parola magica non la cultura
Ma la parola magiche il richiamo alla cultura della sinistra rispetto al governo dei processi della nostra comunità
Ed è su questa difficoltà
Sulla crescita del paese che si registra la crisi del sistema politico
Sono credo più di vent'anni
Che lo scontro politico non è più un misurato sulla proposta dei partiti di risolvere i problemi
Ma è misurato sull'ambizione dei partiti di creare una condizione di governo di alternativa tra di loro per risolvere il problema della contesa politica
E questo sistema
Che ha generato fino al limite della insopportabilità il distacco tra le parole della politica e la politica
Per cui oggi la crisi non è di un partito oggi in equilibrio dei partiti rispettata altro partito ad equilibrio di altri partiti
La crisi nel nostro Paese tra il sistema nella sua interezza e la contestazione dell'antisistema che si motiva di ragioni diverse quelle più vistose sono quelle delle leghe
Ma io lo dico i democratici cristiani
Attenti a non sottovalutare la presenza di questo fenomeno anche in realtà dove noi ancora abbiamo una forte capacità di rappresentanza
Perché è la capacità di rappresentanza rischia di essere pur una capacità per inerzia anziché per suggestione e convincimento
E di fronte a questa crisi a questa difficoltà
Del non funzionamento del sistema e del recupero della vitalità del sistema con riferimento ai problemi che la comunità
Bisogna ricostruire il rapporto tra interesse della gente capacità della politica di risponderle con risposte diverse ma per rispondere ai problemi della comunità che come democrazia cristiana noi abbiamo avanzato una proposta
E credo che oggi le forze politiche tutte hanno maturato questa consapevolezza
Se nell'ultimo dibattito parlamentare c'è un punto di accordo tra i partiti che il sistema come non fa e quindi bisogna partire di qua per correggerlo per modificarlo per integrarlo per capovolgere per rinnovarlo
Ma questa consapevolezza a mio avviso è un fatto positivo
E io voglio dire che considero straordinariamente positiva l'unità della Democrazia Cristiana nella ricerca di risposte a questi problemi
Non
Prima del dibattito parlamentare
Io non sono uomo della liturgia lega
Ma lo faccio un ringraziamento all'epica che per conto un nostro della democrazia cristiana coordinato un lavoro che quando l'abbiamo affrontato sembrava impossibile da risolvere
Le prime riunioni registravano solo diversità di opinioni
Che cosa ha cambiato il nostro comportamento non l'imposizione di una opinione dell'uno all'altro
Credo che quello che ha cambiato il nostro comportamento è stato l'emergere della consapevolezza che dobbiamo risolvere il problema e quindi ognuno ha utilizzato la proprio opinione come suggerimento
Per la risoluzione del problema e credo che questo ci abbia portato
A definire una proposta che io considero straordinario non solo dal punto di vista tecnico giuridico che sempre perfettibile
Per me la straordinarietà e dal punto di vista politico e sta bene
Non credo debba sollecitarlo il nostro segretario a spiegare sempre con un grande chiarezza e semplicità le ragioni della nostra proposta
La nostra proposta non è un artificio giuridico non è l'invenzione per dare la maggioranza la minoranza
Non è l'accorgimento per conservare alla Democrazia Cristiana la gestione del potere
Fare riferimento ad una istituzione politica prima che giuridica
Con riferimento alla storia del nostro Paese
Perché nella storia del nostro Paese abbiamo sperimentato che la coalizione la condizione per la stabilità e per il governo
Quando o in queste settimane nelle settimane passate un letto anche da parte di autorevoli commentatori di uomini di cultura che il risanamento non può essere fatto da un governo di coalizione
Beh nella mia mente tornei ricordò che il risanamento fu fatto dal governo De Gasperi che era un governo di coalizione la differenza tra questi è quel governo però lo spirito della coalizione non il pluralismo politico
Che viceversa costituì la Colli
La proposta della democrazia cristiana far riferimento a questa storia
Ma che non è la storia di un partito e la storia della democrazia nel nostro Paese
E voglio dirlo a chiunque segue questi avvenimenti
Che anche in paesi dove nel dopoguerra
Sono state sperimentate forme di governo diverso siccità tanto l'esperienza del semipresidenzialismo francese io so
Per averne dalla NATO che in Francia la discussione dal recupero di un governo di una coalizione
Ed è rimasto non risolto l'impegno di Mitterrand nell'ultimo periodo per quale ragione
Perché la legge elettorale apparentemente semplificata perché stabilisce chi vince e chi perde
Lo schieramento tutto fatto su una coalizione definito meglio su una somma di voti definiti intorno ad una persona Mende all'apparenza
Richiesta facilmente chi vince e chi perde perché col maggioritario c'è chi vince e c'è chi perde poi non crea le condizioni per i governi dei processi di trasformazione perché quel sistema spinge alla sola dal centro alle estreme
E senza la quantità per il risultato elettorale non dà la condizione per la governabilità
Perché è spontaneo estreme vanno nella direzione nella Belle Italia modifica dell'ordinamento o nella tentazione ottusa della conservazione dell'esistente
La modifica delle condizioni di governo del potere dell'economia all'interno della società sono garantite meglio
Con riferimento al sostegno al consenso permanente degli interessi che sono al centro dello schieramento di potere all'interno di una società noi faremo la campagna elettorale su questo
Amici della Democrazia Cristiana
Noi raccoglieremo
I voti della pubblica opinione su questa proposta della democrazia cristiana altro che partito da stanare
Altro che partito senza proposte
Noi siamo il partito dalle idee chiare e dalla proposta del film
Per quanto ci riguarda
Credo che se dovessimo noi soli presentarci a d'un giudizio di esame non al confronto politico la nostra proposta ha tutti i requisiti per essere spiegata
Perché razionale non astratte
Calata nei processi politici favorevole all'evoluzione dei processi politici
Non altera la capacità di rappresentanza ma costringerla rappresentanza ad essere raccolta sulla capacità che le forze politiche hanno di essere disposta ai problemi del Paese
Ed è una legge elettorale rossa una legge elettorale penale unica
Con riferimento alla legge Acerbo
Dispiace
Che è un'intelligenza sottile come quella dell'onorevole Amato fine giurista indubbiamente fine giurista
Possa aver piegato le categorie della politica all'analisi della tecnica giuridica
A parte il fatto
Che il premio è un incentivo alla coalizione non trasforma la minoranza di maggioranza
Perché
La maggioranza relativa diventa maggioranza assoluta se la maggioranza del quarantacinque quarantasei per cento
E allora io dico con grande semplicità direi quasi con arroganza
Se è possibile credo di in un ordinamento democratico
Il quarantasei per cento dei consensi non di fronte al cinquantaquattro perché se fosse quarantasei di fronte al cinquantaquattro sarebbe minoranza come minoranza il quarantanove rispetto al cinquantuno
Ma se il quarantasei per cento dei consensi rispetto al resto frammentato
E quindi aritmeticamente sommabili ma politicamente no
Perché politicamente bisognerebbe usare l'algebra e non l'aritmetica per la somma dei voti non abbiano la legittimità democratica di governo
è un principio validi in tutte le democrazie nel mondo sono il nostro regista una proporzionalità pura come base di legittimazione democratica in tutti i sistemi
Cioè il semi artificio giuridico che trasforma la maggioranza relativa in maggioranza assoluta sul piano della rappresentanza dei seggi ma non basta questa considerazione amici della Democrazia Cristiana
Ce n'è un altro
Lo voglio dire a Torre anni anche se Luigi alla detto da qualche parte
Tutte le proposte di modifiche elettorale tutte quelle presentati in Parlamento quando si dice la democrazia cristiana è sola perché tutti gli altri hanno non sono d'accordo è vero
Nessuno ha presentato la stessa proposta quindi non c'è una somma di partiti che ha presentato la stessa proposta però c'è una somma di partiti che alla stessa logica
E paradossalmente la logica di rispetto della proporzionale la logica maggiore di rispetto e nella proposta della Democrazia Cristiana
Perché quella del maggioritario a doppio turno in realtà è una forzatura che in base alla violenza trasferisce poi ogni la scelta tra due schieramenti e quindi ipotizza la maggioranza
Ma nella registrazione del voto certamente questo non c'è
Così come non c'è questo rispetto nella proposta che
Anche al nostro interno avrà avuto una qualche circolazione io non capisco in base a quale motivazione
Per introdurre la logica dello sbarramento
Che pratica
In maniera distorta davvero la scelta sul piano della rappresentanza e passi ma non risolve il problema
Perché il problema non è stabilire quando mi quante minoranza ci sono il problema e stabilire quale maggioranza governo
E lo sbarramento risolve il problema di ridurre le minoranze non quello di individuare la maggioranza con un errore gravissimo dal punto di vista politico che noi potremmo commettere se
Accettassimo questa indicazione nel momento in cui la frammentazione non è legata soltanto ad episodi secondari
Nel momento in cui la frammentazione politica è legata ad un processo complesso
Legata ad un processo di denuncia del non funzionamento del sistema
Ad un tentativo di risposta alla crisi del sistema anche se parziale e ad una conseguente sfruttamento della difficoltà della parzialità per avere soggetti di rappresentanza all'interno delle assemblee elettive
Commetteremmo un errore politico sei mettendo alla presenza o alla registrazione della frammentazione Cello dessimo di risolvere il problema occultandolo mio professore Usada
Quella paragone di chi immaginava di non aver il morbillo mettendosi la cipria sulle macchie rosse credo che la stessa operazione faremmo pure noi
E noi dobbiamo andare avanti
Su questa proposta la legge elettorale non è tutto
La individuazione di una condizione di governabilità non risolve tutti i problemi ed è anche vero ma è anche vero che esso non risolviamo il problema della individuazione della maggioranza e delle condizioni di governabilità anche la risposta a tutti gli altri problemi
Sui quali perché non dirlo con dico con superbia ma almeno con sufficiente spiegazioni
Il torto della democrazia cristiana non è non avere risposta il torto della democrazia cristiani avere la responsabilità di tenere insieme la coalizione e sulle contestazioni dei partiti alleati registrare che i propri problemi non sono risolti
Abbiamo pagato abbastanza questa responsabilità dobbiamo saldare la nostra responsabilità alle nostre indicazioni di governabilità e per far questo sottopunto
Dai problemi della scuola libera ai problemi della riscoperta e della tutela delle Autonomie
Nei processi di ripresa dell'attività produttiva la discussione sul mercato sia il mercato no euro discussione che affidiamo agli ex comunisti
La discussione sulla necessità del mercato ma sui limiti del mercato accompagna la cultura dei cattolici democratici nel dopoguerra
Il mercato non è tutto ma è la condizione per verificare le regole dell'efficienza e dobbiamo recuperare questi concetti e tradurli in atti politici perché qualche volta pure noi conserviamo i concetti traduciamo in atti pubblici
L'ultima osservazione
Scusatemi fa caldo ma svolgo l'ultima osservazione sul partito
Noi tra qualche mese
Credo a fine ottobre novembre
Non lo so ma come hanno detto faremo la Conferenza organizzativa partito credo che abbia maturato una riflessione approfondita su questi problemi
Forlani sa questa è la mia opinione
Che se noi andiamo alla conferenza organizzativa
Discutendo soltanto
Sullo modo di di organizzare la rappresentanza non a caso il tesseramento l'argomento che sembra dominare
Ci muoviamo con un passo sbagliato
Io credo
Che è il modello istituzionale di partito popolare che è un'invenzione moderna della democrazia
E la grande invenzione espulsi hanno amici della democrazia cristiana e la grande invenzione del Partito popolare altro che la crisi del Partito popolare in realtà ha avuto tre riferimenti nella esperienza politica del Paese
Avuta la prima esperienza sport sia
Che rimane probabilmente un'esperienza incompiuta ma la più alta
Perché ora l'insieme della elaborazione culturale della organizzazione sociale della rappresentanza
Sturzo si preoccupò di organizzare gli interessi e rappresentarli insieme
Non a caso il pluralismo all'interno del partito popolare non era ragione di disordine ma ricchezza di riflessione
Questa esperienza fu fermato
Questa esperienza fu interrotta dall'avvento della fascista
La seconda esperienza è stata la straordinaria esperienza politica di De Gasperi
Che non ha organizzato il partito
Un po'perché non ho avuto tempo un po'perché
La necessità era alta
Come la scelta politica dell'unità politica dei cattolici
Anche questo a parte
L'unità politica dei cattolici nel quarantotto non fu un fatto religioso
I cattolici non si unirono perché credenti e con voto allo stesso partito i credenti fecero una scelta civile di libertà nello scontro per la democrazia del nostro
Focosi
Quando dopo quando dopo sull'unità politica non religiosa dei cattolici
All'interno del mondo cattolico ci fu chi tentò o immagino debba andare l'operazione politica si apre una grande e controverso
Non ho voglio ricordarvi tutto
Ma ricordo che dopo il quarantotto
Allora conobbi Scalfaro
Che col distintivo dell'Azione cattolica alla che all'Università Cattolica venne a spiegarci la scelta politica dei cattolici quando la pressione dei comitati civici per l'unità religiosa dei cattolici diventava rischiosa intollerante
E perché non ricordare il coraggio di De Gasperi
Rispetto alle pressioni del mondo cattolico per questa identificazione
E perché non ricordare che quella che è passata lingue appartenenti alla storia come la legge truffa non fu una scelta di conservazione
Ma fu una scelta di conservare l'autonomia dei cattolici sul piano democratico rispetto alle proiezioni di larghe fette del mondo cattolico per fare il Boni blocco cattolico contro il resto dello schieramento politico nell'acqua l'autonomia per i cattolici perché non dire pure questi l'autonomia dei cattolici è stata una conquista dei laici prima che del mondo cattolico nel nostro Paese congedi avvenuto dopo
Ma l'autonomia è stata pagata a caro prezzo
Da militante del mondo cattoliche della Democrazia Cristiana
Che su questa posizione hanno combattuto una battaglia civile serena coerente senza clamori
Sapendo di recuperare un bene non solo per chi faceva politica
Ma a una condizione di ripresa devo degli autonomia dell'attività pastorale della Chiesa che oggi la condizioni all'interno del quale il magistero di questo pontificato
Si spiega nel nostro paese nel mondo con una capacità di suggestione d'un rispetto che diversamente non avrebbero avuto
Io amici della Democrazia Cristiana sintetizzerei così la nostra difficoltà
Vi chiedo scusa della sintesi ma credo che debba rispettare il grado posto di sopportazione non solo del caldo ma anche del mio discorso
Noi abbiamo da recuperare
Con maggio valore la la dizione del nostro insegnamento cultura
Direi che la storia e alla crisi del comunismo che a questa esperienza si era contrapposta
Convalida sul piano culturale storico non soltanto sul piano culturale questo tipo di spiegazione dell'impegno politico dei cittadini non solo dei credenti ma dei cittadini
Perché la cultura dei cattolici democratici cioè molto fa riferimento all'ispirazione religiosa ma no con la presunzione di essere una proiezione o una struttura collaterale dell'attività di apostolato della chiesa
Far riferimento a questa ispirazione per organizzare una risposta più alta in termini civili per credenti e non credenti sul piano della libertà
E questo riferimento
Che dobbiamo recuperare ci rende non orgogliosi
Ma si rende convinti della possibilità di continuare la nostra battaglia dove sono le nostre difficoltà e guai a noi setole riconoscersi ma questi hanno lunga data
Se ne parliamo di rinnovamento del nostro partito dal settantasei vuol dire che la connessione crisi del partito comunista dell'Unione Sovietica difficoltà della democrazia cristiana e collocato su una temporalità diverso
E il modo di organizzarci
Che ha ridotto sempre più la capacità di essere voce dei problemi delle persone
E di essere soltanto strumento di legittimazione di chi detiene il potere nodi chi conquista il potere
Il modo è questo
Senza la chiamo su questo
E se riflettiamo sul principio che al nostro interno è sembrato tabù da un principio che dobbiamo mettere in discussione
L'abbiamo considerato tutti gli scritti uguale
Perché nella concezione marxista leninista descritto era il militante anticipatore della rivoluzione e come tale era il soggetto titolare di legittimazione di rappresentanza dell'equilibrio che si doveva fare più che della gestione dello governo a cui si partecipa e quindi la parità del militante Condi curava la parità degli scritti il rapporto alla capacità di individuazione del disegno politico
Quando mette in discussione questo problema lo mette in discussione il rapporto alla capacità di indirizzo politico del partito
Questo è il problema io credo che nessuno di noi abbia dice
Negli anni passati la pianta andate tutte
Ognuno ha tentato però negli anni passati abbiamo fatto come con la legge elettorale
Anziché metterci d'accordo su come risolvere il problema ognuno ha detto la sua opinione abbiamo lasciato irrisolto il problema
Credo che adesso io la interpreto così l'impegno del segretario del partito io a porre il problema è risolto
E io voglio dire qua a chiusura di questo discorso una mia parola di incoraggiamento a me stesso a voi uno riferimento alla nostra condizione all'interno del partito
Noi siamo passata attraverso momenti difficili aspre divisioni contese
Qualche volta anche qualche scontro personali in più
Per grazia di Dio questo non c'è
E io lo dico per me ma credo di poterlo dire per tanti
Una unità intorno ad un accordo di poteri anche perché mi pare che siamo tutti consapevoli che il potere da conquistare un potere da definire e credo che questa intelligenza e questa consapevolezza ci sia e io voglio indicare due episodi che hanno caratterizzato poi la vita della democrazia cristiana in maniera non secondaria in quest'ultimo periodo
Do fumo posti di fronte a la scelta dell'intervento militare nella goffo persi qui ricordo
Grande preoccupazione del segretario del partito non la preoccupazione per la Democrazia Cristiana o per la sua posizione la gran de preoccupazione per le incognite che c'erano di fronte perché il groviglio della quest'delle questioni era inesplicabile una delle debolezze giorni che accompagnava la motivazione dell'impegno che per fortuna poi si è realizzata era un recupero del ruolo delle Nazioni Unite come strumento di risoluzione delle controversie però
Questa spiegazione rischiava di essere strumentale oggettivamente strumentali
Danza di qualche centinaio di chilometri in casa è un anno
Non aveva avuto la stessa risposta la questione palestinese Allende stridente contraddizione con la questione e ce ne sono e c'è stata
Nella pubblica opinione e un grande movimento nel mondo cattolico
Che resse complica
Difficile la nostra decisione credo che sia stato uno dei momenti più alti della Democrazia cristiana e di questo dobbiamo dare atto al segretario del partito
Do insieme la complessità di
Che rendevano contraddittoria la situazione creando una posizione di difficile
Pensione non perché i cattolici ma l'attenzione all'aspirazione di pace che nel popolo cioè nei popoli cioè che il Papa fossi un riferimento alto di questa aspirazione ma perché era un sentimento popolare vero chi non ricorda il panico soprattutto dei giovani all'annuncio della guerra credo che abbia cancellato dalla memoria la condizione in cui ci siamo trovati
Alla decisione della guerra mai insieme
Mille saggio
Abile sul piano politico per costruire le condizioni per garantire la pace Fura saldatura di questo insegnamento degasperiana
Serio il partito e i gruppi parlamentari in quella difficile
Questi io
Fondo Understand
Perché tutte le opinioni furono espresse nessuno si sente in conflitto con gli altri
Ma anche alcuni altri
Senso nei gruppi parla
USA di comprendere le ragioni degli altri
Stata Cosimo indetta come fu unita nelle scelte di politica estera a sostegno del governo democratico nel nostro Paese
Dell'esperienza dei democratici cristiani e consentitemi credo che la seconda esperienza e quella che abbiamo fatto sul piano Bella indicazione delle riforme istituzionali non della tecnica giuridica
Perché
Ore scelti comportamenti capacità di merito politico di fornire una risposta che politiche istituzionali insieme io lo so nemici della democrazia cristiana che questa proposta
Un nodo a uno scoglio l'abbiamo parlato in Consiglio nazionale gli hanno parlato in Parlamento ne voglio parlare qua questo problema che c'è vede risposte alternative tra i partiti che dichiarano di volere essere alleati
E quindi è un problema credo che il mio non si può
Non sarebbe una soluzione ignorare
Dico che sarebbe un atto di gravissima irresponsabilità questo punto
Avendo capito che questi problemi avendo dato le indicazioni per risolvere noi immaginassimo che la risoluzione sia
E allora io ripeto qua
Come mia opinione fin qua ho tentato di essere tutto dentro
No coinvolgo la responsabilità di nessuno
è un contributo al dibattito che abbiamo fatto mo'sul quale saremo chiamati
Giurarci e risponde io credo che questo problema di scontro
Noi socialisti
Se ha posto in termini seri rischia di essere un falso problema
Perché
Che la modifica dell'ordinamento istituzionale che prevede la forma di governo
Fare riferimento all'articolo
Centotrentotto Chelimaie
è l'ordinamento costituzionale può essere modificato ma può anche rimanere come
Fondo alla procedura suggerita dal centotrentotto si dice c'è bisogno dalla maggioranza qualificata se non c'è bisogno se non c'era mai
Garanzia qualificata si va al referendum confermativo se il referendum confermativo non conferma vuol dire che non si canti
La logica della norma
Era che l'ordinamento era funzionale
Che si poteva
Ma per cambiare bisognava pensarci tutta e a volte e che dopo averci pensato
Questo percorso ad ostacoli poteva portare alla conclusione che avevamo pensato avevamo pensato male tutto rimaneva convinto
Che adesso tutti diciamo che il problema c'è c'è o non c'è nessuno almeno all'interno dello schieramento parlamentare che dica no tutto va bene e non non si tocca niente la discussione su come risolvere il problema noi vogliamo
Perno un parlamentare rafforzato
Che altro vuole il governo parlamentare rafforzato con un modo di elezione del presidente del Consiglio anziché una
La sfiducia costruttiva sono parte
Donne sulla modifica dell'attuale ordinamento dal governo parlamentare cioè in alternativa questa c'è un'altra proposta che è anche la modifica del governo parlamentare non dà e che bisogna fare riferimento ad un ordinamento di Repubblica presidenziale
Vi faccio grazia delle motivazioni del perché noi diciamo no essendo unanimi nel dire di no non c'è bisogno di accompagnarlo con una spiegazione particolari
Ora il giorno così
Facciamo le elezioni i partiti avranno l'investitura il rapporto alle proposte che fanno noi avremo voti anche per queste cose
Questo è un problema che la pubblica opinione capisce più di quanto non non immagina
E se lo spieghiamo come lo spiega il segreto
Partito credo che convinceremo molte persone che questa proposta e una proposta giusta una proposta utile alla conservazione delle strutture della democrazia rappresentativa nel nostro Paese il Parma
Votare dovendo scegliere io immagino che scelga questa perché se scelga sceglie l'alt
Passa l'altra proposta andiamo al referendum confermativo sento a polo con Sir
Il processo si è chiuso non ipotesi il popolo non conferma
Ma da commendatore di questa vicenda io non avrei difficoltà a dire che il popolo non accettando questa proposta io una
Avere come risposta una forma di repubblica presidenza
La differenza tra noi socialisti dove che loro vorrei
Ora questa scelta e noi giù
Non però
Porre questa scelta al giudizio della pubblica opinione
Istituto
Ferendo mo'propositivo
Dura della democrazia rappresentativa cioè noi andremmo verso la modifica del sistema della democrazia rappresentativa
Credo possano pretendere di guardare alla sosta
Ma utilizzando una forma che alte ora una discussione sulla sostanza
Mozione sulla
Credo che debba arci ad una convergenza di valutazione sulla procedura credo che la democrazia cristiana e lo sforzo massimo che può fare perché questo sforzo record ancora
Della preoccupazione
In discussione il meccanismo di democrazia rappresentativa
E se non fosse così
E amici della democrazia Chris
Anna
Io voglio concludere questa mia riflessione con l'illusione di avervi trasmesso almeno la
Che il problema possa essere risolto ignorante
Erano del sistema politico e Connolly
Il recupero della capacità di rappresentanza del sistema democratico rappresentativo nel nostro Paese
Ma dell'amicizia discutere discuteremo
Dopo io mi auguro che a conclusione della discussione
Il nostro segretario commette
Dispiegare
Opposta forte si è resa suggestiva
Il civile di questo gran