"Europa"

Ogni anno all'inizio
Alla sessione quarta del convegno seduta mattutina
E procederemo quindi alla allo svolgimento degli interventi di una serie di colleghi sul tema generale culture nazionali e dialettica della libertà debbo purtroppo avvertire
E che i tempi saranno stretti per tutti poi che non voi non è che abbiamo oltre la mattinata
Ci sono molti interventi comunicazioni annunciate regolarmente programmate quindi io pregherò tutti i colleghi di contenere la propria comunicazioni in un tempo massimo di venti di molti
Riservandomi il non gradito compito di avvertirli sia pure con una candidatura del fatto che il loro tempo sta per scadere
Inizieremo alla seduta mattutina con l'intervento del professore Carlo Ciliberto rettore della Università Federico secondo lo prego di iniziare e lo ringrazio fin da ora per l'intervento
Anzitutto rassicuro che sarò abbastanza breve
La nei giorni scorsi non potuto partecipare
A questo importantissimo convegno anzi addirittura mi prometteva di essere al primo giorno ma non messa riuscito possibile e da ha spiegato che fossero presente ancora
Il Presidente Flash purtroppo non c'ero io anche preparato questo intervento che adesso esporrò in relazione al Presidente però la sostanza rimane inalterata
Sì della così va bene
Durante il suo primo soggiorno in Campania nell'autunno del mille ottocentosettantasei
Riccardo Wagner vende raggiunto a Sorrento da una lettera di fritti ritmici già molto malato
E che prima di intraprendere un analogo viaggio gli scriveva l'autunno dopo quest'estate e per lui e certo non per me solo più autunno degli altri
Français drammaticamente attuale questa anche per minori
Sembra che un nuovo Medioevo cinque ombra
Addosso
Napoli e l'Europa pur con diversi accenti paiono gemellate per tragedie individuali e collettive per fenomeni di intolleranza e di razzismo per calamità morali dice unioni politiche crisi economica
Fenomeni questi che ma almeno tessuti più fragili come il napoletano
Cui la storia recente non ha prestato illuminante dirigenze politiche ed economiche
E proprio in questo lungo autunno reale e metaforico
Che balzano più luminoso e le istituzioni culturali che fanno ancora di questa città una capitale della cultura a cominciare dall'università intitolata a Federico secondo il primo grande sovrano d'Europa e che ho l'onore di reggere da quasi dodici anni ancora per poco
Passando per questo istituto italiano per gli studi filosofici che ha saputo rilanciare la più autentica nobiltà di Napoli ivi ricco e dei Kruscev reintroducendo la nelle grandi matrici
Del pensiero moderno
Non è mio postumo costume scivolare sulle encomiastico tuttavia le due ultime iniziative dell'istituto
Volte a rilanciare il bisogno della Filosofia e della ricerca umanistica come ineludibili ingredienti della scuola
E della crescita delle nuove generazioni dell'Europa e del mondo costituiscono il miglior salvacondotto per ridare a Napoli
Un afflato internazionale soprattutto per stimolarla ritrovare dentro di sé
In essa pure del successo sulle temperie e sull'offuscamento d'oggi di l'importanza di una città non si misura esclusivamente col metodo economico né con quello del passato
In questa
Visita che ha avuto il presidente Play esce certamente lui si è posto il problema
Di riannodare rinsaldare il filo talvolta interrotto orarie fatto fra Napoli e le grandi istituzioni europee fra politica e Filosofia fra conoscenze arte fra speranza e utopia
Non chiediamo beninteso assistenze benevolenza bensì il riconoscimento di un diritto all'intelletto e al pensiero
Riconoscimento che le due iniziative dell'istituto illustrate nel giugno scorso al Parlamento europeo
E successivamente in altre prestigiose istituzioni internazionali siglano e mallevadori
Proprio in quegli anni in cui soggiornavano bug nere Nicci
Un
Terzo grande figlio della Germani avvenne a Napoli
Questi però non si limitò ad un soggiorno ancorché proficuo come l'autore del Parsifal bensì provvide ad insediare vi sia lungo e a costruirvi uno straordinario organismo di ricerca e di cultura
Mi sto riferendo ad Antonio Dorna
E alla sua stazione zoologica di Napoli la prima al mondo il suo fu un rarissimo esempio di avanguardia e di fiducia nella città e nella classe scientifica chi ebbe a misurarsi con lui
Abbiamo imparato molto dalla sua la lungimiranza dalla sua tenace che dalla sua non comune capacità di immaginazione per la Stazione zoologica son passati grandi scienziati e molti premi Nobel
Wagner Dorna l'artista
E lo scienziato convissero con un tratto comune
Pur di costruire e di aprire il primo un teatro abbaia
E secondo la stazione a Napoli si trasformarono in tenaci Sinni ambasciatori e venditori di se stessi e dei propri progetti ognuno di loro intraprese viaggi e scrisse centinaia di lettere per chiedere aiuti e sostegni finanziari
Ai due potremmo ora affiancare un terzo Pellegrino di civiltà Gerardo Marotta anche per un progetto più alto di già alti proposti propositi di Wagner ed ordina rendere obbligatorio l'insegnamento della filosofia nelle scuole del mondo e sollecitare studi e scandali sui di studi umanistici
Sono sufficienti tre uomini per costruire un teatro e una stazione zoologica e per diffondere la filosofia e soprattutto per ricevere in consegna la metafora della conoscenza
Queste di Marotta e di torno sulle carte con cui a Napoli preferiamo batterci
Non sempre purtroppo ci ha riso
La vittoria era un messaggio che io volevo dare a al presidente che comunque magari si può fare arrivare attraverso questo mio intervento ce lo si crede la barbarie anni dandosi indifferentemente nelle il piede tanto della povertà quando del consumismo più sfrenato
E a queste nostre memorie alle nostre aspirazioni d'oggi europee le une e le altre che mi permettimi si permette io affidi significato del benvenuto al mio e del università Federico secondo al presidente
Cresce cresce e al Parlamento comunitario di lui così autorevolmente presiede
Concludo domani otto settembre a distanza di mezzo secolo
Torna la data dell'armistizio dell'ultima guerra mondiale fra italiani e alleati di lì a qualche giorno a Salerno il primo governo che la città divenne la prima capitale dell'Italia liberata
Il mezzo secolo da allora sia per tutti un monito è una categoria morale per ricordare ed esorcizzare
Sono quelle le prime date che ci hanno sospinto fuori della lunga notte in direzione dell'Europa verso quell'Europa alla quale ci conduce la romanizzazione di due mila anni fa grazie
Ringrazio il professore Ciliberto per questo intervento
Non solo molto istituzionalmente autorevole
Ma soprattutto animato da uno spirito estremamente sensibile ai problemi insieme della nostra società nazionale
Della nostra società locale e della cultura come luogo di correlazione e unificazione auspicabile delle sorti rinnovate e della Società nazionale e della società locale e direi della società planetaria
Lo ringrazio ancora naturalmente gli organizzatori del convegno hanno raccomandato a me di cui è nota la loquacità
Di non parlare molto negli interstizi tra una comunicazione dell'altra data la brevità del tempo
E quindi da questo momento in poi io non parlerò più fin quando non sarà finita la giornata delle comunicazioni poi ci sarà la discussione generale nella quale anch'io chiederà timidamente la parola
Se sarà naturalmente il caso
Allora da la parola adesso al professor Giovanni Bonaccina dell'Università di Torino il quale parlerà sul tema l'Europa nella filosofia della storia di Hegel prego il professor Bonacina
Il tema della mia conferenza per l'appunto l'immagine dell'Europa quale si evince dalla filosofia della storia hegeliana e per svolgere questo argomento
Ho pensato dei sviluppare un confronto che credo sia utile anche ai fini di una comprensione più in generale di questo argomento
Sarà
Il punto di vista di impieghi al e quella tradizione
Chessò Ruggeri già nei secoli diciassettesimo e poi diciottesimo la quale riconosce il carattere peculiare dell'Europa
Nell'esistenza e nella formazione di un sistema degli Stati nazionali i quali si sorreggono sia pure attraverso vicissitudini militari che frequentemente si ripetono
Su una sorta di comuni equilibrio basato sull'incapacità di ciascuno di questi Stati di sopraffare gli altri giungendo ad instaurare latte in multa monarchia universale
Ossia il dominio di uno solo di questi Stati sulla cerchia degli altri
Poiché come voi sapete la filosofia della storia di fede lo si articola attraverso una successione di regni o di imperi l'orientale il greco il Romano e infine il germanico merita una qualche attenzione
Attenzione che peraltro già era stata data a questo oggetto dai contemporanei la circostanza che proprio l'ultimo di questi imperi ossia quello germanico europeo che dir si voglia
Non presenti ha fatto un'unità politica come quella nella quale sfociano i precedenti
Al contrario presenti lo spettacolo poco rassicurante di questa anarchica di Stati i quali confliggono fra di loro in una maniera che minaccia spesso la reciproca distruzione
Se oggi e perciò il problema di vedere se anche per legga la questa convivenza si oppure conflittuale degli stati presenti
Quel valore che essa certamente incarna per coloro i quali vedono nell'equilibrio europeo nell'equilibrio delle potenze la ragione della sopravvivenza dell'Europa come unità culturale originale e autonoma
Questa tradizione forte soprattutto nei Paesi protestanti
Si basa proprio sull'idea che l'equilibro fra le potenze impedisca un dominio il quale avrebbe come primo risultato negativo l'oppressione della libertà religiosa che secondo questo punto di vista storiografico
Sarebbe stata minacciata una prima volta al tempo di Carlo quinto una seconda al tempo di Luigi quattordicesimo
Ossia da parte di quei sovrani che realmente hanno tentato uno avrebbero tentato di instaurare la monarchia universale
Il punto di vista del del
Abbastanza anzi affatto diverso da questo
Se noi guardiamo non solo dalle lezioni sulla filosofia della storia ma già la Borsa USA dello scritto sulla costituzione della Germania noi leggiamo che impiega la respinge la minaccia della monarchia universale come un'invenzione fittizia quasi il frutto di un'accorta propaganda
E anzi mette in rapporto l'equilibrio europeo ossia il valore celebrato di questa convivenza di Stati indipendenti
Con quella libertà tedesca che egli denuncia come la causa della Rosina della Germania a suo tempo ossia quella nel Chia nel rapporto tra principi diete imperatore
Che causa poi il crollo della Germania durante l'età napoleonica
Non solo se noi guardiamo al giudizio che legalità della Guerra dei sette anni e della politica di Federico secondo noi crediamo che egli celebrarsi Federico secondo come il Baluardo della libertà protestante
Ma mette in risalto che questa libertà protestante si è conservata non attraversa la resistenza contro la minaccia austriaca o francese di monarchia universale bensì contro il tentativo delle potenze già esistenti di schiacciare insieme e alleate la Prussia come uno Stato nuovo che minacciava di alterare l'equilibrio europeo faticosamente raggiunto
In sostanza Hegel dice che l'equilibrio europeo
Può trasformarsi in una minaccia per la libertà e per l'indipendenza degli Stati allorché adesso come inevitabilmente accade
è il frutto dell'interesse delle potenze principali volto a impedire la nascita di altri interlocutori minacciosi nella spartizione nella condivisione del potere
Il giudizio hegeliana diventa ancora più interessante se noi esaminiamo le parole che gli riserva a Napoleone alla sua avventura
Egli non condanna fatto Napoleone come colui che cerca di rinnovare per l'ultima volta e sulla base dei voti noiosi ideali della Rivoluzione francese
L'aspirazione alla monarchia universale del popolo francese stesso eppure Cuesta era la visione corrente in molti suoi contemporanei venne udienza e quali celebravano l'equilibrio europeo proporre in chiave anti napoleonica
Al contrario fedeli interpreta la Rosina di Napoleone come la conseguenza della diffusione presso gli altri popoli di quei principi dei quali francesi attraverso i loro espansionismo siano fatti dapprima portatori e che poi si ritorcono contro di loro suscitando l'anelito all'indipendenza degli altri popoli europei in primo luogo i tedeschi
A questo punto ci si può chiedere quale sia perché del il fattore che determina il progresso della storia universale se questo non è il conflitto fra le potenze
E naturalmente da questo giudizio su Napoleone si può far discendere la conclusione che questo fattore è l'esistenza di una serie di sommovimenti i quali pur minacciando in apparenza e anzi di fatto ledendo l'unità dell'Europa e l'equilibrio paritetico fra gli stati i suoi membri diffondono però una serie di valori universali che dal popolo dalla nazione presso la quale essi sorridono si diffondono poi fra gli altri
Questo il caso della riforma protestante e questo il capo della Rivoluzione francese
è perciò caratteristico di questo quarto degno della storia universale delineato da Fedel il fatto che adesso si configuri come il primo nel quale non esiste più una minaccia dall'esterno che rischia di schiacciare la civiltà ché in questo regno fiorisce com'era per i barbari fra i greci e fai romani e come era per gli arabi presso gli europei del Medioevo
Al contrario egli dice delle crociate che al tempo delle Crociate l'Occidente si è congedato definitivamente dall'Oriente e da allora ha sviluppato in maniera autonoma la propria civiltà e in concomitanza con questa separazione e quindi con la perdita del nemico Esterno si afferma la prima grande divisione interna la prima grande scissione cioè la riforma
Diviene perciò legittimo interpretare la storia universale come intesa da Segal nel senso che essa non sia più una storia di conflitti sarà regni o civiltà che si succedono fra di loro
Bensì una storia di conflitti di rivoluzioni interne a quest'unico e ultimo regno il quale perde L'Unità che esso aveva le sue origini e che tanto ai tempi di Reagan era celebrate rimpianta dai mantici
Tant'è che ieri si è ricordato sia Novalis ma lui si potrebbe aggiungere ad esempio Friedrich Schlegel all'epoca delle mature lezioni sulla filosofia della storia tenuti a Vienna negli anni Venti
Questa configurazione della storia europea così come fatta ad appelli alla
Merita attenzione perché ci permette di capire qual è il significato che il fedele conferisce Halliday anche indubbiamente presente nelle sue lezioni della centralità dell'Europa e addirittura come si è notato della centralità della sua epoca
Per la quale si è potuto sostenere che egli ha detto pensasse a una conclusione o a una fine della storia coincidente con la propria epoca
In realtà ciò che si può dire è che del vede sorgere la centralità dell'Europa come il frutto di un processo al quale inizialmente partecipano lazy almeno l'Asia Minore e l'Africa settentrionale
Al quale a partire dalle Crociate appunto l'Europa in partecipa si può dire da sola presentandosi presso gli altri popoli solamente come un aggressore verso civiltà ritenute o
Considerate inferiori
Da questi sconvolgimenti da queste rivoluzioni che caratterizzano internamente allora la storia europea e che minacciano ogni volta di dissolvere questo equilibrio così care suoi contemporanei
Spiega il vede sorgere però dei valori i quali trascendono la cornice
Nella quale questi valori sorgono ho citato il caso di Napoleone i valori della Rivoluzione francese diffusi appunto dalle armate francesi si ritorcono infine contro coloro che li hanno propagato i
Allo stesso modo i valori che la civiltà europea produce e che per Hegel si incarnano sostanzialmente nell'esistenza di un'organizzazione statale
La quale dia all'individuo soggettivo una libertà e una riconoscimento di valore quale nessuna civiltà prima di allora aveva saputo dare ma che nello stesso tempo sia capace di impedire a questa indipendenza questa libertà adesso oggetto di dissolvere l'organizzazione comune come altrimenti potrebbe accadere
Ecco l'esistenza di questa organizzazione dei valori che essa incarna rappresentano per nega al qualche cosa che va al di là
Della cornice storica nella quale questi valori si affermano egli certamente dice che in quanto storico non può elevarsi al profeta e che pertanto nulla può dire su quello che seguirà al proprio tempo
E quindi non si sbilancia in dichiarazioni su quella che sarà la sorte del cosiddetto nuovo mondo o meno ancora delle altre parti attraversata nel passato dal cammino dello spirito universale
Tuttavia merita attenzione il fatto
Cioè
Questa concezione della storia come una serie di rivolgimenti interni quali producono questi valori universali che sorgono in un ambito particolare l'Europa ma che pretendono di estendersi all'umanità tutta ecco che questa concezione della storia
Non sia stata poi di fatto
Riconosciuta comete curiali alla filosofia hegeliana anziché la filosofia hegeliana in tempi successivi sia apparsa di nuovo incarnare
Questo principio della politica di potenza e del confronto militare fra gli stati che del CONI ha cercato brevemente di indicare respinge o comunque emargina con una visione parziale riduttiva della storia moderna
Se noi pensiamo al giudizio che sulla filosofia della storia hegeliana viene dato nel corso dell'Ottocento e soprattutto dopo la prima guerra mondiale ad esempio da mai né che noi vediamo che chiede il viene inserito a pieno titolo fra gli autori
Di una concezione della storia basata sul culto della politica di potenza e quindi sull'idea che il cammino della storia coincida
In qualche maniera anche per sa
Con dello scontro fra gli Stati e la loro reciproca aspirazione al predominio provvidenzialmente come dice ad esempio anche nel suo scritto sulle grandi potenze
Impedito e quindi messo in condizione di non nuocere allora vero
Giovamento di questa nazi di questo continente europeo che consisterebbe nella separazione l'indipendenza di stati affini per civiltà ma DiVersi pur sempre per quanto riguarda la loro esistenza politica
Ora e concludo se
La filosofia hegeliana ha potuto segni essere interpretata come questo primo capitolo né tamo Derna della concezione della storia come teatro della politica di potenza è forse perché questi ideali o questi valori che lei del credeva col Minas zero
Lo stessero per culminare nell'epoca nella quale egli pensata e scriveva
Nella successiva evoluzione dei rapporti fra gli Stati non hanno conosciuto quella realizzazione che vede la sperata prossima
Infetti se noi guardiamo già metà successiva del a uno storico Daloui ampiamente influenzato come doveva Hausen
Noi crediamo che nell'imminenza dello sconvolgimento del mille ottocentoquarantotto nelle sue lezioni sulle guerre di libertà
Egli afferma che esiste la minaccia che lo spirito di indipendenza dei popoli sia di nuovo conculcato dalla grande diplomazia e dall'aspirazione degli Stati a essere soltanto potenze
E se noi pensiamo all'esito infausto dei moti del mille ottocentoquarantotto e alla politica europea successiva ossia una politica nella quale
Li distanti intesi come grandi potenze hanno anzi potuto servirsi dell'ideologia nazionale e quindi dell'aspirazione dei popoli all'indipendenza come il cemento della propria politica di espansione di sopraffazione reciproca
Dobbiamo riconoscere che fosse proprio in questo fallimento degli ideali ai quali vede l'aveva creduto di poter dare la legittimazione storica che ai suoi tempi pareva prossima
Consiste la prima e più essenziale Radice di quell'incomprensione di quella rimozione della filosofia hegeliana alla quale noi assistiamo nella seconda metà del diciannovesimo secolo e poi nel ventesimo in altri termini proprio da questo fallimento sorge la tentazione di interpretare la filosofia di Hegel come una filosofia della politica di potenza
Eppure che questa interpretazione non nega Dean basta dimostrare indifferente giudizio che apertamente dichiarato
Sul beneficio rappresentato in sede indipendentemente quindi dal i valori di questi Stati incarnano dell'equilibrio politico fra gli Stati europei mentre mai né che subito dopo la Prima guerra mondiale
Dichiara che l'equilibrio finora sempre ristabilito distratti liberi indipendenti e poi si sente uno come in una grande famiglia rappresenta il vero valore dell'Europa che la carneficina della prima guerra mondiale minaccia di distruggere
Spiega la
Non esita a dichiarare ai suoi tempi che l'equilibrio di potenza così come si realizza nel Settecento e torna realizzarsi di fatto dopo Napoleone con il congresso di Vienna e con la santa alleanza
è un equilibrio diplomatico che passa al di sopra degli interessi delle volontà dei popoli e che ad abbattere il colosso napoleonico
La sua espansione minacciata e temuta a monarchia universale non sono state le coalizioni degli Stati che pure a più riprese hanno affrontato la minaccia francese
Bensì il bisogno di indipendenza dei popoli il sentimento dei popoli la loro coscienza religiosa e quella della loro nazionalità
Proprio alla luce di questo giudizio io credo debba essere rivista l'opinione che vede in della l'antesignano di questa tradizione della politica di potenza
Però proprio perché a differenza degli esponenti di questa tradizione
Anche nelle sue forme più nobili moderate come quella di neanche Fedel reputa che dapprima la riforma ma questo è un giudizio condiviso ma poi anche la rivoluzione francese
Rappresenti una cesura un punto di non ritorno al di là del quale non è lecito ritornare nel giudizio sulla storia
La storia intesa come conflitto degli Stati e delle potenze appartiene al Settecento dopo la rivoluzione essa cessa
Di rappresentare la realtà dell'Europa e diviene invece un elemento questo premio non lo dice ma è il risultato della storia successiva alla quale egli non poté assistere un elemento che gioca contro
Lo sviluppo degli ideali che appunto Fedel credeva di riconoscere nel proprio tempo grazie
Grazie
Il professore
Bonacina che è stato doppiamente puntuale dal punto di vista del rispetto del tempo e dal punto di vista della precisione nell'analisi del suo tema nella ricostruzione dell'atteggiamento hegeliano
Di fronte al problema
Della politica di potenza nella prospettiva di una trasformazione della storia innanzitutto europea
E adesso dò la parola al professore Giuseppe Prestipino della Università di Siena il quale parlerà su le tre europei
Prego di prendere le autorità
A me più familiari
Mi perdoneranno se questa volta non parlano dei loro
Né della loro filosofia
Nel mio intervento troverete certamente poca cultura ma soprattutto troverete un modico scetticismo sulle odierne virtù salvifiche della cultura sulla missione del dottor diciamo
Tra Europa e
L'Europa delle crociate nel ventesimo secolo
L'Europa degli interessi particolari o nazionalistici
Che si rivestano
L'Europa dei doveri universalmente umano
Che non avrebbe già ancora però potrà cruciale non è quindi questione permetta Sato storico dell'Europa perché lo spirito di crociata nel bene e nel male
E infatti un passato che si prolunga almeno fino
Al mille novecento ottantanove
Venute meno le ragioni politiche e insieme ideologiche dell'alleanza tra democrazie occidentali e Unione Sovietica dal mille novecentoquarantanove al mille novecentottantanove Stati democratici Chiesa cattolica del mondo imprenditoriale
Hanno potuto raggiungere ancora grazie allo spirito di crociata una loro unità è una unità europea saldata certo dal convergenze ideologica
Nel mille novecentottantanove con la costruzione è crollata insieme con il crollo della fortezza nemica
Degli interessi particolari
Si rifletta su due destini delle nazionalità
Vi è un destino dei primi e uno dei secondi
Il destino dei primi
Gli Stati nazionali che si formarono nei secoli aurei dell'ascesa che dell'ascesi
Capitalistica facendo sì essi stessi iniziatori e garantire nuovi mercati nazionali per quella loro buona sorte
Conservano quasi intatta fino ai nostri giorni la loro capacità di coesione sui rispettivi popoli e sui rispettivi territori
Anche se si costituiscono sin dalle origini e come compagini statuali fortemente centralizzate ad esempio la Francia un marcatamente federalistica e multietniche ad esempio gli Stati Uniti
Il destino dei secondi
Gli Stati nazionali che invece si formarono il ritardo e nelle periferie del sistema divennero in seguito facile preda del totalitarismo
E del re machine revanscismo
O si ritrovano oggi
Internamente lacerati al limite
Balcanizzato
Le nazioni sorte dopo il Congresso di Vienna infatti sono nate e vissute nel pieno dispiegarsi di dislivelli strutturali
Pressoché irreversibili tra nazioni e nelle singole nazioni diciamo tra nord e sud all'interno delle nazioni
Dislivelli conformi alla logica stessa di una economia di mercato nella quale i vantaggi iniziali conseguite da alcuni alimentano e incrementa la propria accelerazione distanziando sempre più gli altri nella gara
Per le due velocità di cui anche oggi si discorre perciò è arduo sperare secondo me che cessino in alcune regioni più infelici
Gli impulsi Revan fascisti verso l'esterno o cupio dissolvi
Che conduce alla disintegrazione interna perché in meno svantaggiati cercano di distance distaccarsi dai più svantaggiati e nei attizza no le linee selvagge
Le zone in tal modo rese instabili fino a poco tempo fa potevano ancora essere tenute sotto controllo o per effetto dello spirito di crociata che divideva in due il mondo
O per la soppressione coattiva dei meccanismi di mercato operata dal cosiddetto socialismo reale per entrambe le condizioni
Ma oggi quale controllo potrà esercitarsi
Se la logica
Imperialistica della volontà di potenza e di dominio
Il dominio sull'altro
O di difesa dall'altro
Era già nel codice genetico delle nazioni moderne sostengono Balibar qual è stato il allora tendenza iscritto razziste erano l'attenti a Banti il cuoco
Né i nazionalismi
Ma il mio relax per razzismo odierno
Non è più quello degli Stati Uniti del negli anni ruggenti né quello della Germania hitleriana per certi aspetti è più insidioso e perverso
Perché svanite le vecchie identificazioni tra il diverso e il lavoratore salariato nero ma pur sempre insostituibile nel processo produttivo
O tra i diverso è il mercante ricco ebreo ma pur sempre invidiabile per i suoi averi o per le sue abilità è svanito tutto questo si tende oggi invece a identificare i diversi con impariamo
Con gli emarginati
Con gli inutili
O con le escrescenze parassitarie di una società che per loro corta perderebbe il benessere il lavoro lo stato sociale e infine la sua identità nazionale
In un tale contesto sembra che si invertono le parti tra le tre tradizionali protagonisti del gioco che si conduce sulla scena d'Europa
Le grandi imprese e i detentori del potere reale il potere meno democratico che gli storici conoscano
Non sono più centristi anzi sono detenuti cosmopoliti per fermo proposito mentre i ceti popolari e i lavoratori dipendenti delusi dall'internazionalismo realizzato
Sono quasi costretti a rispondere
Avverte
Benissimo Connor con il nazionalismo
E persino con le rivalità
Etti di che o razziali che dividono le loro forze e dei bisogni interno anche la loro domanda di democrazia
Cessato il tempo della crociata in meccanismi di mercato gli accordi monetari e le fusioni dei capitali non soltanto non possiedono come qui è stato autorevolmente ha detto
Non soltanto non possiede una forza etico politica necessaria per fare un'Italia Europa ma anzi potrebbero verosimilmente acquisirne i dislivelli e quindi i contrasti fomentando lotte fratricide
Nelle periferie e financo nel cuore del sistema
Terzo
è ultimo traguardo diciamo più che
Tappa già conseguita dei doveri umani universali dico dove ieri non perché i diritti umani siano meno necessaria
Ma perché secondo logica i miei diritti non basta andò a fondare il doveri miei e degli altri
Non possono nemmeno far valere realmente se stessi
Se stessi come distinti
Mentre i doveri di tutti possono costituire una solida base per i diritti di ciascuno
L'europeista Giuseppe Mazzini non è un personaggio molto simpatico
Anche perché dicono che in difetta as il senso dell'umorismo
Carducci ce lo fa
Capire chiaramente masse la caduta dei muri avesse scoperchiato la sua tomba
Saprebbe forse suggerirci qualche utile emendamento per la nostra filosofia posto ottantanove
Dei doveri umani dei doveri universali
L'Europa troppo piccolo
L'Europa giunge alla sua unità troppo tardi sì eh no
Se come europee
Certo ci giunge Remo al compito di concorrere con tenacia convertire l'attuale economia mondo in una città mondo in una Comunità Mondo
Forse potremmo ritrovare una vocazione antica insieme adoperarci alla nascita del nuovo
Sulle ceneri del monismo immaginarie del dualismo reale del monismo immaginario centrato sull'unica superpotenza mondiale
E del dualismo reale tra centro e periferia così come tra l'uomo e il suo ambiente
Il dualismo reale in specie e oggi indotto mediante la mercificazione di tutti i denti da una espansione tecnologica escludente o espulsi IVA
Dal prevalere di una fredda razionalità a valutativa
Che non ha rivali nei limiti ma per ciò diviene il limite insormontabile a se stessa convertendosi
In una forse irreparabile irrazionalità sistemica
Ecco perché sono dubbioso
Quando si auspica che alla funzione guidate l'economia di mercato per la formazione dell'Europa unita subentri una funzione guida della cultura
Storicamente la cultura ebbe vocazione universalistica nell'umanesimo nel secolo dei Lumi e forse anche nel diciannovesimo
Ma soprattutto quando volle al scrutare la pura verità
O anche la verità attività
Serbo allora un carattere elitario nobile ma elitario che rende oggi non proponibile io credo il ritorno a quel modello di intellettualità o di sapere
Nel secolo ventesimo la cultura prolunga fatidica una incerta egemonia e al fine fallisce
Perché nel frattempo si è fatta irreparabilmente cultura degli specialissimi anche questo è stato detto con nel
Maestria
In questo convegno cultura degli specialisti e perciò patriottici in attrice per eccellenza
Di un'economia tecnologica avanzata ma indiana dei suoi costi umani
Non solo Husserl
Magistralmente letto ieri da Marzullo ma anche Heidegger
Ebbe
Alcune fra felici intuizioni e vorrei qui litigare un poco il giudizio
Giustizia esposto ieri
L'amico Tertulliano
Nel farsi tutta specialistica
La cultura sembra propiziare una parallela metamorfosi delle stesse Nazioni che danno azioni evitarli è anche il segretario nazioni elitaria nel diciannovesimo secolo infatti si attribuivano ciascuno una propria missione
Si fanno oggi appunto istanze locali appagate ciascuna della propria specificità o della cura del proprio particulare
Il nostro appello ha fatto leva soprattutto sulla cultura in tempi nei quali il suo destino di specializzazione tech Nocente reca sembra segnato
Rischia di sortire dagli altri effetti indesiderati esterna
Di aprire varchi cioè alla caduta o alla ricaduta
Negli integralismi
Gli integralismi avanzano certa pretese universalistiche ma ancorate
A una pre moderna negazione dell'altro
Dei barbari degli infedeli
Del nemico metafisico
Qui accennava all'inizio Nesti lavori De Giovanni menzionando Carlo scimmiette
Allora a quali nuove configurazioni storico epocali
A quali nuove configurazioni potremo affidare il nostro blocchi hanno Prinze posso dunque
Il nostro principio speranza
Perché sì debiti la teologia politica che oggi di fatto un arretrare presso integralismi parecchi politici
E perché sia meno baldanzosa
Anche l'accerto più e voluttà
Dialettica degli illuministi Simo nel significato che all'Illuminismo
Attribuivano orca ancor mai Horkheimer e Adorno sulle orme di Weber forse più che sulle orme di Marx
Dell'Illuminismo ovvero di quella modernizzazione razionalizzando te che impropriamente siamo soliti identificare con il primato dell'economia
A che cosa affidarci
Se la cultura la cultura reale
Non è un reale antitutto oggi per le condizioni in cui si si fissi svolge il lavoro culturale
Non è un reale al antidoto al cosiddetto primato dall'economico di qua l'altra cosa abbiamo allora
Bisogna
Abbiamo bisogno di una razionalità diverso narrazione età etica poggiante su valori concordo con alcune cose dette ieri sera dal trilione tra i doveri domani verso destra specie
Fondativi dei diritti di ciascun individuo come dicevo all'inizio vi è l'obbligo ad esempio di salvare secondo ragione l'ambiente di natura se non è troppo tardi
E la salvezza nell'ambiente
Potrà essere efficace solo se pianificata su larga scala
Ma senza vero che una politica ecco logica diviene ormai inseparabile da una politica ecco no mica
Sarà possibile pianificare la salvezza dell'ecosistema senza ripristinare una qualche politica di piano che investa anche Lecco non mia
E regolare l'economia per conseguire come fine ultimo
Non più la crescita dell'economia stessa
Ma nuovi equilibri tra la natura e tra tutti gli uomini
Sarà forse l'inusitato compito etico-politico di una razionalità per la prima volta permeata di obbligazioni e di valori se non sopraggiunge era troppo tardi
Affidiamoci non già alla cultura come sfera autonoma è quasi autarchica
Ma a un'etica laica della responsabilità
Anche qui d'accordo con
Rione
Negli un'etica laica della responsabilità comune
Ancora tutta da scoprire incerto
A un'etica laica che si ha sappia esprimersi diceva bene l'avvocato Marotta
In un'idea nuova di Stato
Non dobbiamo aver paura ho ascoltato anch'io con estremo interesse
L'esposizione
Fatta poc'anzi ma non dobbiamo aver paura del binomio tra stato e eticità che auspica una cattiva lettura di che
Ha suscitato tanti sospetti tanti sospetti
Senza conflitti senza confini e conflitti tra stacchi
L'Europa sia in termini storici più che geografici
Una provincia
Provincia di un mondo di valori
Non di poteri né di aventi
Consentitemi neppure disattesi
Grazie
Professore Prestipino per questa sera verrà riflessione la quale tra l'altro ci richiama a considerare con estrema attenzione l'interstizio difficilmente colmabile tra economia e cultura
Interstizio che non può essere riempito dalla necessaria capacità di mediazione del culturale ed economico se non attraverso il politico e qui mi pare che si apra una grossa discussione
Do adesso la parola al professor Domenico Jervolino il quale parla della filosofia della liberazione e l'Europa RAI dei professori e voli di parlare
Credo che
Insieme del
Dei temi affrontati oggi anche se forse in parte casualmente però convergano
Tra di loro e questo potremmo verificarlo al meglio quando la discussione parlando della filosofia e della liberazione dell'Europa significa porsi da un punto di vista in qualche modo esterno il critico nei confronti dell'Europa
Cioè società liberazione
Un movimento
Momento di pensiero che si è sviluppato soprattutto e con particolare vivacità in America Latina a partire dalla fine degli anni sessanta
Che ha posto al centro della sua riflessione alla condizione di subordinazione politica economica e culturale del terzo mondo non solo dall'America latina del Terzo Mondo in generale
Del resto esistono anche elementi aspetto diciamo di questa filosofia da Liberazione che riguardano paese non dell'America latina pesando le Filippine per esempio
C'è anche qualche qualcosa si muove nell'Africa nera
O anche nel mondo stesso mondo islamico ma
Il problema di fondo non è un problema per così dire particolare o peculiare di queste filosofie di questi paesi che hanno raggiunto proprio in questo periodo in questa seconda metà del secolo la loro autonomia non l'indipendenza e a cui danno rivendicato anche un'autonomia culturale è un problema che investe fino in fondo l'idea di Europa l'euro centrismo europeo
Queste culture della liberazione perché ciò che è avvenuto tra i filosofi forse meno noto di quello che è avvenuto per esempio tra i sociologi e gli economisti i teologi
Ma tra proprio nello stesso Periodo anni sessanta anni del disgelo anni della
Per la Chiesa cattolica del Concilio anni della in cui in qualche modo si mette in questione la divisione del mondo in due anche se sotto alcuni aspetti la si riconferma
Anni in cui ha anche della grande contestazione del delle delle genera da parte delle generazioni giovani ricordate che da da da da Bertelli fino a Pechino diciamo da Berlino a Praga
Quindi dall'Est all'Ovest dal dal fino al
Grandi masse umane grande realtà umane comunque della Cina
C'è si realizza un movimento generale di messa in questione di ricerca di un ordine nuovo che già ecco per esempio sollecitava il vecchio look che se conosciamo le sue riflessioni nel volume l'uomo e la democrazia e che vedeva in questo in questo movimento degli anni sessanta un una sorta di generale rivolta contro quello che amava l'american way of life che noi potremmo chiamare l'americanismo dall'espressione gramsciana
Che nello stesso tempo metteva in questione un certo modello di capitalismo
Sviluppato i neo capitalismo ma anche apriva una dialettica interna alle Società del cosiddetto socialismo reale apriva in qualche modo la possibilità di quella degli chiamava la democratizzazione della vita quotidiana insomma
Di questi movimenti chi ha avuto l'età per stampe starci dentro in qualche modo era stato coinvolto in sala
è uno scenario che oggi sembra mamma largamente cambiate largamente come dire consegnato alla storia
Forse voi per quanto riguarda il primo e il secondo al mondo per quanto riguarda diciamo
L'Ovest e l'Est lo è molto di meno per quanto riguarda il Terzo Mondo
In particolare l'America Latina dove anzi
L'eredità diciamo di quella di quella fase
Ancora vivace ed è in qualche modo ciò che ripropone anche al primo al secondo mondo la
Una riflessione critica sul un ordine mondiale in cui la più grande parte dell'umanità sembra esclusa diciamo dai benefici del progresso dello sviluppo
E anzi la cui condizione diciamo di sub ostentazione di subalternità sembra essere quella il presupposto per la ricchezza la il potere di pochi
Ora questo problema il problema posto quindi dalle culture della liberazione e che viene riproposto tutt'oggi in uno scenario mutato rispetto al a quella generale sommovimento degli anni sessanta che in cui esso nacque non è ecco la prima tesi che vorrà fare ma non è un problema che riguarda solo loro ex solo i nostri amici latino americani i quali diventano sembra anche incomincia a destra colte anche nei congressi internazionali di Filosofia ora ecco per esami in questa sede
è stata anche dato spazio diciamo alla filosofia da Liberazione alla filosofia latino americana sono state proprio un anno fa
Ricche d'Ussel pronunciava queste lezione sul il disco prevedendo della dell'otto l'occultamento dell'altro cioè una riflessione critica
Sulla che partiva dalla conquista della cinquecentenario della conquista dell'America per arrivare ad una diversa interpretazione della modernità ecco ora non è solo un problema di latino americani o dei Paesi dipendenti quello di rivendicare come dire quasi l'esigenza di una loro autonomia culturale
Rispetto alla all'euro centrismo alla cultura europea forse proprio perché l'abbiamo sentito anche dal dalla stessa azione precedente una riflessione autocritica sull'Europa e un problema che si pone all'interno della stessa cultura europea e non da oggi dire tutto e la la la più avanzata cultura europea di questo secolo è una riflessione critica infondato vive sull'Europa e valga il nome di Husserl diciamo come punto di riferimento quindi il problema che i i nostri amici latinoamericane dispongono
Se ha diciamo il suo luogo di nascita la sua patria d'elezione la realtà dei Paesi dipendente da oppresse ha nello stesso tempo una valenza universale cioè che esso chiama in causa il senso dell'umanità contemporanea
Non è fuori luogo richiamare punto la grande problemi pizza azione Husserl leale della crisi si come termine di confronto cioè come il livello alcune bisogna porsi bisognerebbe porselo corrispondere alla sfida diciamo di questo pensiero del terzo mondo anche se la soluzione grandemente non può essere quella illustrato tale e quale con la sua idealizzazione in qualche modo due modi di ingenua tra virgolette Ciampi l'umanità europea che deve essere a sua volta sottoposta al fuoco della critica e del sospetto ermeneutico la ricorrenza del quinto centenario della scoperta o della conquista della metrica
Ha offerto una eccezionale occasione per un ripensamento del rapporto fra Europa e America intese come grandezze storico-culturale e non solo come mere espressioni geografiche
Innanzitutto non sfuggirà il valore discriminante anche come di della scelta semantica altre parlare di scoperta alte parlare di con questa azione
Parlare di scoperta significa assumere il punto di vista del vincitore con uno sguardo obiettivo e innocente cioè arriva questo
Giovane relativamente giovane uomo europeo occidentale e scopre quello che non sa e quindi quello che non sa per lui all'illusione di averlo inventato lui insomma ecco in realtà le cose non stanno proprio così insomma ecco dal punto di vista il punto di vista dell'uomo europeo di fine Quattrocento è lungi dall'avere questo valore universale non solo rispetto ai presunti oggetti della scoperta che erano poi le civiltà sotto molti aspetti già invecchiate più che primitive diciamo è vicina al ad entrare in crisi dei Maya e degli Aztechi dell'incasso che ci si stanca che modo millenari e di origine
Asiatica insomma essere appresa andavano in un certo senso l'Estremo Oriente delle di quello che per noi l'Estremo Oriente quindi nell'idea di Colombo di arrivare a Cerano Salice non c'era
Non era del c'è un margine diciamo di di verità in quanto diciamo l'origine di questi popoli in da americani
Asiatica
E che
Erano civiltà che lungi dal bisogna da essere bisognosa di essere scoperte avevano tutto una rete di rapporti con il resto del mondo insomma no magari non con il nostro mondo al di là della questione sei vichinghe siano arrivate perché viene a me e questo è un problema ancora molto europeo occidentale ma se noi guardiamo il mondo e che ci rappresentiamo il mondo non come secondo le nostre carte geografiche avente al centro quel piccolo lago che il Mediterraneo ma guardiamo secondo le carte geografiche che si usano per esempio a oggi in in gran parte del mondo per esempio in Giappone o in Cina o in America stessa media c'è una una visione del mondo che vede al centro non il piccolo me Blago medievale ma il grande lago da presa dall'Oceano Pacifico
Ci accorgiamo che
Attorno a questo lago ci sono come delle rive che rappresentate dal dagli imperi dal resa dalle realtà diciamo della dalle grandi realtà del di quello che noi l'Estremo Oriente dall'altro la realtà dell'America e solo così sul l'estremo nord-ovest c'è questo questo piccolo pezzo di mondo che corrisponde a quello che per noi il mondo ora io non voglio arrivare a dire come dice Brussel sopra che l'Europa era una realtà marginale rispetto cinquecento anni fa prima della conquista rispetto al mondo islamico insomma
A che se anche questo c'ha una sua verità effettuale perché se confrontiamo quella che era l'Europa
Occidentale all'ora con questa immensa fascia che ne attorno al quattrocento andava dalla dal sud della Spagna fino ai confini della Cina che era stato unificato dall'Islam
E poi e se volessimo fare come dire le graduatorie erano come si usa oggi siamo quale di questi due mondi era il più ricco più raffinato il più colto il più con maggiori viaggi di vite eccetera eccetera non è che diciamo il primate occidentale sarebbe confermata anzi
Possiamo dire questi grandi temi queste realtà dell'oriente erano oggetto di desiderio di quest'uomo ci
Vale che voleva andare ecco io non voglio così come dire
Sì lasciarmi vincere da quello che forse in qualche momento potrebbe essere lo spirito del risentimento come dire antieuropeo antioccidentale che che pure qualche volta serpeggia anche dire legittimamente diciamo in questi filosofi al terzo punto però una visione equilibrata e si dovrebbe perlomeno portare a ridimensionare molto come dire questa concezione euro Centrica che ha una sua verità effettuale per il solo fatto che si è realizzato e che da in questi cinque Ségolène si è realizzato un affermazione di questo pezzo di mondo che è riuscito a voi
A inglobare governare egemonizzare il resto
Ma
E che quindi si è dato anche una sua autocoscienza ecco quindi rivela la visione che li hanno della storia che parte da Oriente finisce l'Occidente Enzo
è una visione che c'è una sua legittimità in quanto per così dire razionalizzazione di ciò che è avvenuto fattualmente Enzo è un fatto che sia avvenuto così
Cioè che la storia del mondo è andata in questa direzione però come dire non ha una legittimità di diritto in senso assoluto tant'è vero che forse proprio in questo eurocentrico esasperato
C'è ci sono anche le radici più profonde della crisi comunque i nostri amici latino americani insistono sul fatto che questa la fondazione della modernità quel lei comunque oggi per diciamo che sfilò Sofica mente rappresenta il fondamento della del mondo moderno in realtà e diventa è stato preceduto da un da un ego conchiglie o da un Hidalgo da un io con questo insomma ecco è stato prima ancora di essere formulata la tra la fine all'inizio del Seicento diciamo la come dire la formula base delle della filosofia
Moderna del peso di occidentali è stata praticata in qualche modo attraverso questa volontà di potenza in atto diciamo del dell'uomo con questa dote soggetto conquistador primo che è stato soggetto e in effetti da questo punto di vista alcune analogia alcune coincidenze sono impressionanti il mille quattrocentonovantadue
è stato l'anno appunto della inizio dalla conquista è stato hanno anche l'anno della conquista del della riconquista di Granada cioè della ripresa diciamo della cristianizzazione della Spagna dell'espulsione dei Mori
E poi premessa anche prove delle ed ebree e anche degli ebrei nello stesso anno quindi è stato uno un atto di pulizia etnica noi potremmo dire con la terminologia
Moderna e
E quindi
L'avvio diciamo di questo primato dell'uomo dell'uomo moderno dell'uomo europeo occidentale ecco il lo sviluppo dell'Europa occidentale mi avvio alla conclusione suo grandioso e tragico processo di modernizzazione che si muove entro il primato ai decreti hanno della rappresentazione il mondo che diventa spettacolo e si conclude nel nichilismo nella crisi dell'umanità europea
E consentito quindi dalla conquista dell'America dalla distruzione delle civiltà indoeuropea dalla rapina dei tesori del Nuovo Mondo
Dal genocidio delle popolazioni indigene che si calcola di dimensioni tali di dimensioni enormemente superiore all'olocausto dei nostri giorni
Che peraltro ricapitola in sei tutti gli Holocaust della storia e non casualmente conclude la fase euro senza che nella storia europea
L'annientamento delle popolazioni indigene tra l'altro ha aperto la strada alla introduzione della tratta degli schiavi nere africane nel Nuovo Mondo aggiungendo Vergogna vergogna
La riflessione che ci viene suggerita la filosofia della liberazione porta dunque è una condanna senza appello dell'avventura della modernità ad una critica della modernità ben più tagliente
Di tutte le teorie del postmoderno perché nutrita dalla memoria del dolore dell'umiliazione della sofferenza di milioni
Di donne e di uomini
La conclusione potrebbe anche non essere così drastica perché nonostante l'enorme carico di sofferenze che l'avventura moderna dell'uomo bianche europea ha comportato non solo sarebbe assurdo e irrealistico pensare al ritorno arcaici Zanchi al passato premoderno ma nella modernità occorre riconosce una dialettica irrisolta che può essere sviluppata in senso opposto a quello dell'oppressione della violenza un'ambiguità che ritroviamo già in questa prima origine del moderno che la conquista dell'America la conquiste anche virtualmente un incontro un incontro marcato ma che comunque contiene in sé un rapporto originario con l'altro
Forse qui potrebbe riprendersi la dialettica del padrone dello schiavo l'altro uomo per quanto vinti oppresso non può essere distrutto del tutto nella sua umanità il resto una presenza inquietante nella coscienza del conquistatore
Il Consiglio cito penso ai suoi col agitata ma alcuni di questi suoi cogitans sono in realtà dei cogitans Tess seppure con categorie linguistico-culturali diverso
In fondo potrebbe essere significativo che un discorso critico sulla storia di questi cinquecento anni vive mistificazione ma anche di liberazione ci sia venuto proprio da quell'America Latina che in larga misura una realtà meticcia frutto dell'incontro fra l'invio o fra l'India
Per le europee
Una realtà composita dove discendente della prima colonizzazione si sono aggiunti in una fase più recenti poveri dell'Europa spinti
Dalle grandi correnti migratorie degli ultimi due secoli si sono mescolati con i figli dei rischi a venire con gli ultimi superstiti delle antiche popolazioni amerinde
In questo crogiolo di razze e di culture dell'ospite e di cultura allo spirito del risentimento per la violenza del passato se quando oppure la speranza di una moneta multietnica e multirazziale capace di convivere di coesistere ma questo è ormai un problema non solo dell'America latina ma anche dall'America del Nord sempre meno bianca anglosassone protestante
E negli anni più recenti nella vecchia Europa che ormai per una sorta di scherzo della storia dopo aver colonizzato quasi tutto il pianeta si ritrova l'altro dentro di sé in quanto Profezia di un'umanità plurale mediazione possibile fra Oriente e Occidente paradossalmente allora l'America può diventare veramente secondo il detto di regala la terra del futuro che assegnava appunto ricordiamo anche un ruolo analogo alla russe
Il problema che si pone oggi e concludo veramente a una filosofia della liberazione quello di andare oltre la rivendicazione la denuncia il risentimento per l'oppressione subite
E di delineare una prospettiva che sia veramente cosmopolite non attraverso l'estensione all'umanità di un modello illuministico di razionalità
Ma attraverso un lavoro di confronto di dialogo di Ischia di scavo dietro le peculiarità dei diversi mondi vitali delle diverse forme di umanità ritrovando il fondamento comunque secondo quanto afferma il grande discepolo
Di Husserl e filosofo resistente boemo conterraneo diciamo osserviamo scommessa che inciampato ska
La mia dedizione dello spirito europeo consiste nel fatto che hanno esso non trova accesso alle cose nelle quali si vuole rifugiare
Che resta avviluppato in se stesso laddove Illy si crede libero nei suoi movimenti che pieno di dissi non riesce a comprendere gli altri alla fine non comprende più nemmeno se stesso essa scoperto una moltitudine di mezzo efficace
Per farsi padrone del mondo ma tutti sono servite ugualmente ha definiti autodistruzione la lebbra svelto non è il mondo in senso proprio la concezione serliane Luther secondo Patrick
Grande discepolo di di di di Houston
Non tema Tizio obbliga il mondo intanto che piano propriamente fenomenale la problematica del mondo della via rinvia la stessa criteri di Husserl indirizza da parte sua il mondo vero delle scienze della natura
Alle quale rimprovera di aver dimenticato ciò che le fonda fintanto che tale fondamento comune a tutte le forme di umanità per quando possono essere diverse tra loro non sarà stato sottratto all'oblio nessun dialogo effettivo fra le culture l'umanità sarà possibile
Perché il confronto non partirà mai da ciò che il Comune ma ogni volta dalla particolarità ed ha una specificità che si tenterà di far passare per universale
Con questa
Suggestiva prospettiva di decentramento dell'Europa
Direi che ha soltanto guastato di pochissimo
La bellezza della sua relazione e il suo significato in qualche modo violando la norma del tempo sia pure di un minuto
E quindi da un certo punto di vista riaffermando la volontà prevaricatrice del modello europeo
Sta scherzando
L'America anzi parlando allora
Allora diamo la parola
C'è il professor Lo Surdo cioè
Hanno centro-sud
Allora il professor Nuccio ordine
Nuccio ordine dell'Università della Calabria
Il quale parlerà dell'appello per la Filosofia nel decimo nono congresso mondiale di filosofia prego il professore sì io prendere la cercherò di essere rapidissimo in maniera da recuperare il minuto
Sì sì quindi forse anche più ecco diciamo la mia non è una vera e propria riflessione sui temi in specifici di questo convegno si tratta soprattutto di
Cercare di spiegare quello che è accaduto a Mosca durante questo diciannovesimo congresso mondiale di Filosofia e lì c'è stato un evento importante cioè l'appello per la Filosofia
Lanciato dall'Istituto Italiano per gli Studi filosofici è stato acconto e fatto proprio
All'interno di una riunione plenaria della FIS cioè della federazione internazionale di Société dottor filosofi cioè praticamente tutte le firme le società di Filosofia
Del mondo che si riconoscono attorno a questa istituzione hanno acconto e fatto proprio questo appello lanciato da l'istituto italiano per gli studi filosofici
I temi dell'appello in parte già li conoscete anche perché diciamo nel discorso iniziale
Del professor Ciliberto
Ne aveva già messo in luce alcuni aspetti
Cioè i temi centrali di quest'appello sostenuti dall'Istituto Italiano per gli Studi filosofici riguardano due punti cioè non ci può essere integrazione delle culture senza lo studio della Filosofia senza alla ricerca filosofica
Non ci può essere comprensione
Della realtà storica e sociale senza lo studio della filosofia senza alla ricerca filosofica questo appello è stato presentato come già voi sapete in molti paesi d'Europa
E anche fuori
Dall'Europa
In molti paesi dove non si studia la filosofia
E la risposta che c'è stata è stata una risposta positiva c'è un bisogno di capire l'importanza di questo appello e l'importanza dello studio della filosofia
Ora in questi Paesi come a Mosca è stato riconosciuto quindi questo nesso inscindibile
Individuato nell'appello per la filosofia tra studio della Filosofia e sviluppo del giudizio critico
Tra conservazione della memoria storica e crescita della coscienza civica
Ora questo nesso spesso è stato ripreso anche nel discorso di Gorbaciov
Nella sua appassionata conferenza all'interno di questo congresso perché tra gli sponsor del congresso c'era anche la Fondazione diretta da Corbaccio stesso
Norma ciò fa sottolineato l'apporto positivo della Filosofia nell'incontro tra popoli e culture
Gorbaciov fa ha insistito con me sul fatto che lo stesso processo della pace non può essere realizzato senza una forte crescita della coscienza civica
E quindi il ruolo importante della filosofia all'interno di questo obiettivo
Ora
Questi i temi dell'appello sono ritornati ancora una volta all'interno di un
Di una tavola rotonda su filosofia e mass media
Qui è stata presentata l'enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche un'altra iniziativa voluta e promossa dall'Istituto Italiano per gli Studi filosofici
In collaborazione con la RAI il Dipartimento scuola educazione
Con l'istituto dell'enciclopedia Italiana
Ora l'idea di questa Enciclopedia vivente
Dove i più grandi pensatori
Contemporanei sono stati intervistati questa Enciclopedia dialogica cioè dove le lezioni dove i contenuti vengono espressi attraverso un dialogo un'intervista
Una maniera di essere e di offrire quindi una ricerca vivente anche del sapere
E all'interno di questo dibattito
è venuto fuori sono venute fuori
Una serie di osservazioni attraverso la connessione
Tra filosofia e scienza
La ricostruzione delle grandi correnti di pensiero dalla Grecia alle civiltà orientali
E quindi attraverso questa iniziativa il bisogno di conservare
Attivare fattivamente positivamente la memoria storica
Ora certo il nesso individuato
Dall'appello
Per la filosofia promosso dall'Istituto
Questo nesso tra studio della Filosofia e crescita della coscienza civica ed uno dei temi centrali del dibattito sulla costruzione di una grande Europa questo dibattito che ci vede qui riuniti e che in altri luoghi d'Europa visto riuniti altri intellettuali
Altri studiosi ora
Quello che è emerso all'interno di questo convegno in parte
Cioè qual è lo scopo qual è l'obiettivo anche arduo ambizioso
Che noi cerchiamo di realizzare
Cioè da una parte
Distruggere i confini nazionali superare le barriere ideologiche e culturali
Ma questo processo deve avvenire senza cancellare le differenze senza cancellare le specificità culturali e linguistiche senza cancellare le diverse radici storiche
Di questi popoli che concorrono alla creazione dell'Europa
Ma dall'altra parte
Non bisogna confondere
E questo è un punto importante la legittima difesa della propria identità linguistica e culturale con la bieca esplosione di nazionalismi di razzismo mi di localismi e di supremazia di certe etniche su altre
Qui stai il difficile equilibrio da trovare
Questo superamento dei confini nazionali questo incontro tra popoli con culture specifiche specifiche e dall'altra parte la conservazione della propria identità e delle proprie radici storiche
Ora stiamo assistendo adesso in Europa anche questo bar movimento contraddittorio
La creazione di uno spazio unico europeo ma anche questi rigurgiti pericolosi di razzismo
E dire giornalismo
Anche Paesi leader
All'interno dell'unità europea come la Germania
Come la stessa Francia stanno conoscendo momenti di difficoltà c'è passi anche indietro eloquente questo progetto che il governo francese ha fatto sulla sul controllo dei convegni nazionali per le immissioni degli immigrati e via dicendo o come questa questo pericolo del neo nazismo in Germania
E quindi Enzo mai gli episodi di violenza che noi tutti conosciamo
Ora ma le questioni che adesso stiamo dibattendo non devono però farci rinchiudere all'interno di un'ottica euro Centrica questo è stato detto bene oggi anche da Iervolino ma nei giorni scorsi da altri
Cioè gli stessi temi le stesse esigenze impatti
Hanno dominato gli incontri di questo diciannovesimo congresso mondiale di filosofia
Cioè con me dialogare come comunicare e incontrarsi nell'intero pianeta
C'è questo problema che noi viviamo del microcosmo dell'Europa è un problema che deborda va al di là dei confini europei e all'interno di questo congresso si è sentito il bisogno
Di estendere all'intero pianeta c'è questa questione della comunicazione diventa una questione planetaria in questo e norme villaggio globale che è ormai il mondo
Non si può fare a meno di guardare al di là dell'Europa stessa
Quindi una delle parole chiave di questo diciannovesimo congresso è stato il dialogo
Non a caso in questo nostro Novecento la filosofia del dialogo avuto diversi sviluppi
Penso alle origini dibattito di Calogero ma anche avanti nelle teorie di Gadamer nelle teorie di Jacques
Bachtin spesso
Dialogo è una parola Poli Senica purtroppo carica di forti ambiguità carica di forte di forti contraddizioni anche spesso quando parliamo di dialogo non comprendiamo che cosa effettivamente questo dialogo si e credo che forse il luogo centrale della riflessione filosofica si è di mettere a fuoco queste possibilità del dialogo
C'è molto ancora da fare Perca pire certo dialogare non significa con un senso acritico
Non significa accettazione passiva di un punto di vista non significa omologazione delle culture e dei saperi
Nel dialogo non bisogna mai rinunciare ad esprimere il proprio punto di vista anche con forza intellettuale
Non bisogna mai rinunciare allo scontro dialettico
Tra le varie posizioni
E probabilmente da questi infiniti dialoghi
Certamente noi non ci aspettiamo una verità finale
Queste nostre riflessioni questi nostri incontri non offriranno certo una ricetta a quello che noi
A questa unità che noi vogliamo raggiungere
Certamente possono scaturire da questi incontri da questi scontri scintille di verità che infiammano e che aprono nuovi prospettive di ricerca nuovi orizzonti di riflessione
è vero è e qui il lavoro dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici è stato fondamentale in Europa che bisogna considerare
Questo l'istituto ci ha fatto capire una grande ricchezza un grande patrimonio la molteplicità delle culture la molteplicità delle lingue la molteplicità dei punti di vista
Non si può immaginare un dialogo tra i popoli se non ci si è convinti persuasi della grande ricchezza che va approfondita che va accettata che va studiato ora la strada da percorrere e tanta
E il nostro stesso lavoro la nostra stessa indagine
E caratterizzata da un doppio movimento contraddittorio che non riguarda solo le scelte politiche ma riguarda anche le stelle scelte economiche ma riguarda anche questo doppio movimento contraddittorio le nostre riflessioni culturali
Cioè siamo animati avvolte da una forza centrifuga che ci porta dalla dal centro verso la periferia e quindi verso l'ascolto di queste culture particolari verso l'ascolto di questi universi diversi e differenti dai nostri
Ma dall'altra parte anche ci anima una forza centripeta e dalla segreteria ci spinge verso il centro a trovare delle forme di unità trovare delle forme che ci leghino assieme
E lo sforzo intellettuale in un momento difficile dell'Europa che è stato fatto da grandi studiosi
Penso al lavoro anche di hardware Bacchin Mimesis di riconoscere una coerenza anche un'unità in questa Europa o al lavoro di un grande filologo come cursus
Cioè riuscendo a trovare nella retorica all'interno di alcuni popoli i punti di raccordo e quindi non sono le differenze
Ora
Il ruolo dell'istituto all'interno di questo dibattito nella ricerca di questo dialogo è stato un ruolo importante e concludo cioè l'istituto avuto il compito di favorire questo dialogo di favorire questa presa di coscienza
Di favorire la circolazione di uomini la circolazione di idee la circolazione di studenti la circolazione di libri di edizioni nell'Europa intera e fuori dall'Europa
L'istituto rilancia
In un momento
Dove la barbarie sembra a volte prende il sopravvento
La necessità di ricorrere alla cultura umanistica alla filosofia
Quindi la cultura umanistica e la filosofia come resistenza attiva alla barbarie
Come premessa per un dialogo tra i popoli
Ora è vero quello che il professor Prestipino ha messo in rilievo poc'anzi cioè che questo non basta
E vero non basta cioè tra economia e cultura
è importante anche la mediazione della politica ci sono altre sfere che devono interagire ma io credo che il nostro percorso sia verso questa utopia
C'è un'Utopia che ci spinga a ricercare questo dialogo a ricercare questa forma di comprensione
Una forma di comprensione che certamente forse non determina i processi
Ma probabilmente questi processi può fortemente condizionale grazie
Allora
La ringrazio il professor l'ordine per questo
Profondo e appassionato insieme
Contributo alla illustrazione all'appello per la Filosofia
E credo che vada soprattutto nella discussione che seguirà probabilmente fatto oggetto di attenzione questo tema del dialogo che in fondo e al centro
Un po'dell'intera nostra questione
E disse nel frattempo mi è giunta notizia che il professor Lo Surdo non e potuto essere presente pure essendo venuto puntualmente a Napoli per un piccolo inconveniente
Di carattere sanitario
Io credo che possiamo nel considerarlo pienamente giustificato esprimere a nome di tutti il nostro augurio allora
A questo punto io credo che possiamo dichiarare conclusa la prima parte della nostra mattinata cioè la esposizione delle comunicazioni programmate visto che sia il professore l'altro che il professor Rivaldo ambedue da Marco non sono potuti arrivare in tempo il professore l'auto in realtà ci ha anche mandato usura Breve testo nel quale essi ricollega precisamente al tema dell'ultima comunicazione quella del professore
Ordine per a anche nudi sottolineare tra l'altro lui è uno dei più autorevoli firmatari del documento di appello per la filosofia formulato
Per iniziativa dell'Istituto di studi filosofici per dicevo richiamare ancora una volta con grande e nella regia
La necessità di educare i gendarmi alla Filosofia
E probabilmente è proprio a questo tema
Della Filosofia che poi il tema stesso del dialogo quello sul quale appunto la nostra discussione il nostro dibattito potranno in questo scorcio di mattinata svolgersi
Sono almeno undici e mezzo fece
E allora io inviterei chi vuole intervenire a chiederlo a prenotarsi con l'avvertimento
Naturalmente che gli interventi dovranno essere molto brevi sia perché il tempo complessivo a nostra disposizione non è molto sia perché va bene che si lasci il massimo spazio alla massima pluralità di interventi proprio imberbe dell'apertura di alla logica
Allora chi interviene prego poi per cortesia
Vi si siano i nomi
Microclima venire segretario sono Ernesto Bianchi
In relazione all'ultimo intervento presso l'Ordine
Questo quadro Rizzo questo appello per la filosofia
Mi chiedo due cose innanzitutto se innanzitutto il concetto di filosofia non fosse un concetto innanzitutto già troppo occidentale tutto europeo
Se non dovessimo può parlare in certo senso anche di confronto tra culture più che il confronto fra filosofia nel senso che la filosofia sembra quasi una cosa che lascia un po'fuori poi alcune esigenze religiose alcune esigenze etimologico e culturale che un certo senso sono certe volte anche al di fuori della razionalità occidentale quindi una difficoltà di comunicazione a parlare solo di filosofia
Un altro aspetto invece quest'altro cioè se sia il dialogo a produrre l'incontro o se priva del diavolo come per esempio lei abbinasse ci ricordava ci sia il riconoscimento dell'altro che è la il il presupposto necessario
A questo incontro questo
Ma questo diciamo confronto fra idee pensieri e esperienze allora se queste se se l'incontro fra i filosofi o fra le culture non passi però necessariamente per il riconoscimento che non è un conoscente intellettivo razionale ma il riconoscimento del pacco coscienti di quello che è il dolore e la sofferenza dell'altro quello che io posso soffrire quello che io soffro è qualcosa che soffre anche l'altro
Quindi se in un certo senso al di là della filosofia o nella filosofia
Ci sia più che altro un bisogno di riconoscimento della sofferenza del mondo in un certo senso proprio mi sembra sia stata in questi secoli
Ceca a quelle che erano sofferenza un altro problema che ci pone poi il la la modernità rispetto a queste per il fatto che il la praticità e in un certo senso mercificata oggi vediamo che
La sofferenza estranea all'Europa in un certo senso è utilizzata come merce il tipico esempio stato quello dalla guerra del Golfo in cui c'era la guerra tecnologica che veniva per esempio contrabbandata attraverso interventi televisivi giornali come una merce da vendere oppure anche il conflitto che abbiamo in Jugoslavia o la il problemi la Somalia c'è dovessero parli con la con la capacità rovente modici intanto con la capacità di potenza Asti incensa delle proprie capacità mediatrici le proprie capacità di razionalizzazione di quindi di capacità di organizzare un ordine e invece la la notizia il l'esperienza di questi popoli in certo senso viene venduta
Ai popoli europei come centrali con una merce non come un qualcosa come qualcosa devi conosciamo qualcosa da osservare vedere e anche un certo punto pagare
Io volevo chiedere non necessarie da questo il divertimento questa domanda possa essere un po'fatta tutti quanti
Qual è in un certo senso la posizione che l'uomo europeo se vogliamo ragionasse in termini di Occidente d'Occidente direbbe
Può avere rispetto a questo dialogo e un giorno insomma anche rispetto a questa cecità che storicamente si è determinata in quest'negli ultimi secoli grazie
Allora
Con la vogliamo fare un'offerta
No
Sì sì facciamo sì perché a me pare che questo sia veramente un po'il cuore la fine dei nostri intenti
Io vorrei
Vorrei dire anzitutto che ero stato impressionare da una espressione che lui l'ha dato come ovvia così li trovino parlare che significhi un poi la sostanza anche nel suo spirito
Quanto ha detto appunto parlo di ordine
C'è molto da fare per capire
Pratiche e di una profondità questa banale espressione si direbbe per altri versi veramente greca ai questa ha detto Pindaro se ti interessa proprio Sapi allora tantissimo
Sì
Ma tu una mia linea coscienza perché tu da calabrese quale si nei una prima limitativi sensazioni che quel popolo veramente in questo senso c'è il maestro
Da tempo fatto pur anacoluto ma non fa niente
Colleghi ancora un'altra cosa limiti risponde perché siccome stordito bordo avvicinata alla risposto mi sembra uno lordo rimessi importante per questo
Prestissimo annientato Mussolini fu immenso questa mattina
Non soltanto del tutto quello che abitano a quanto soprattutto mi ha liberata da questa angoscia
Dell'avversione verso una legge dello Stato etico eccetera ecco niente lei non ci ha detto niente ci ha messo solo sull'avviso se lui mi ha messo sull'avviso vuol dire che le cose sono i o in senso opposto a quello che si pensa
E quindi questa riflessione sull'etica dello Stato
E l'etica dello Stato naturalmente su Vichy chili dello Stato i mezzi del conseguiti
Di questi tempi veramente con uno diede quando compiuto riporta alla necessità di una collettività che viva Melilla libertà
Come strumento per essere se stessi per conseguire il bene il bisogno quinti nell'amministrazione della giustizia
Ciò detto e detto che queste sono esigenze universali
Il giovani bianco di ha parlato poco fa ma
Mi hanno dato l'impressione di avere messo l'accento su una cosa
Fontana intanto il rapporto ecco tranne Yell altra cultura nel rapporto appunto tra uomini di culture differenti e perché no anche di culture opposte
Il di dialogo come comprensione e solidarietà nella comunità del dolore in una detto proprio così
Io quell'altro siamo due esseri Fontana ti sul tragico
Io e l'altro siamo due esseri Fontana Iurilli l'olio e il giallo io e l'altra cultura come delle culture
Siamo fonda sulle contraddizioni sulle opposizioni sulla fatica del vivere sulla fatica del cercare sulla necessità di non credere che la verità sia in proprio possesso
Beh questo mi sembra fondamentale il dolore e il concetto di verità
Il dolore per associarci il concetto di verità Teresa Pittis un cammino embrionale assumerli valori da comunicare
Questa è l'ambiente la mia piccola impressioni dell'euro grazie
Allora si è consentito visto che sono parecchi i cui non molti rispondo io come presidente così e poi se ci sono delle osservazioni e regole lavoravano
Innanzitutto la filosofia è un concetto troppo occidentale
E qui forse si dovrebbe tenete presente il fatto che la Filosofia a differenza da quasi tutte le altre forme di organizzazione culturale e quella che
A come proprio compito la rottura delle separazioni
Ecco se noi pensiamo a come è nato il pensiero in greggi
Se noi pensiamo per esempio a fare
Che la filosofia inglese CIA e servita
A provocare il passaggio che è stato un passaggio rivoluzionario
Dalla concezione esoterica
Della sceglie versati
Alla concezione del sapere e viceversa potremmo dire molto tra virgolette democratico cioè l'idea che il sapere non sia un possesso iniziatico dico un gruppo che si debba trasmettere all'interno del gruppo rispetto al quale i cosiddetti profana
Non possono in nessun modo esercitare contro ma l'idea viceversa che il sapere è
Una ricerca costante che consiste nella costante verificabilità delle sue acquisizioni attraverso il concorso biologico
E ricordate i dialoghi di Platone che in fondo sono la documentazione solenne di processi già avvenuti prima
Dove precisamente la teatralità dell'impostazione serve a mostrare nel anche lo schiavo ignorante sia messo in condizioni di perbene deve accoglitivo sulla verità di un teorema
Cioè questa è proprio la rottura
Della separazione tra competenze diverse tra livelli diversi di competenza
In fondo alla scienza oggi e democratica anche se in via
Non riesco per esempio a decidere con me stesso se una certa teoria fisica ed è vero è vero o non è vero nei limiti in cui una teoria fisica può essere verificata dai competenti
Questa nella incapacità è semplicemente soggettiva limitata e supera più perché il concetto fondamentale della verità scientifica e che la verità scientifica possa essere verificata da chiunque perché si metta nelle condizioni metodologiche
Per verificare quella verità
Del resto questo ce l'ha insegnato molto Benelux scusate se li richiamo ancora una volta Husserl e quando già a partire dalle nove Shumpert su cui grande parla dell'intuizione con presentazione della verità in se stessa ma come presentazione dalla verità in se stessa non per una sorta di illuminazione
Gratificati
Ma semplicemente per il fatto che l'intuizione e il punto di arrivo in cui asseconda di ciò che l'oggetto richiede per essere pienamente capito questo che si richiede per capire quell'oggetto è stato messo in atto il PD con l'oggetto Sierra realizzato nella sua evidente ecco questo mi pare che sia una cosa molto importante cioè in fondo il punto fondamentale del discorso filosofico è l'apertura di tutti i muri la rottura di tutti i muri che separano artificiosamente le culture il che non significa che da ignoranti Cipro avvisiamo scienziate
Ma significa che il cammino dall'ignoranza alla scienza ed un cammino che chiunque fa
Questo è un elemento estremamente importante
Secondo punto la Filosofia e mi pare che questo già fosse presente anche nel discorso di Nuccio ordine e questo risponde anche a qualche l'obiezione è nata ieri oltre che oggi e precisamente il fatto della distinzione tra il significato del sei
Su cui io non mi stanco mai di ritornare anche ieri si disse ma l'apporto tra filosofia e scienza
Ecco io a questo mondo richiamerei con una pagina di
Hans Berger che nella sua Autobiografia racconta di come un giorno andò via Borra fossero andati a visitare il castello che si dice essere stato il castello di Amleto
E lui porre verrà sarebbe rimasto in silenzio per lungo tempo dopodiché avrebbe detto all'amico diceva guarda un po'qui ci sono architetture
Natura disposizioni varie noi che siamo degli scienziati dei tecnici potremmo convincerci a chiedere di quali materiali sono fatti questo creta abbia questi batteria potrebbe convincerci a chiedere se fossimo storici dell'architettura che tipo di modelli architettonici sono presenti qui dentro questo potremmo fare potremmo dare delle risposte ma sarebbe la stessa cosa
Se è vero che ci limitassimo a questo
Osservando il viceversa negassimo tutto questo
All'idea che in queste in questo palazzo in questi spazi tra queste mura probabilmente vissuto
Un personaggio che si è chiamato a bene
Con i suoi problemi con le sue difficoltà con la sua
Individualisti inesistente
Sarebbe la stessa cosa
Fatto è che la scienza è le scienze così come oggi le concediamo non sono altro che dei grandi codici in cui lui a determinati i singoli si fanno corrispondere determinate operazioni
Ma tutti questi costi
Detto se stessi che cosa assai
Se non sì ma di cassa
Nei bisogni vitali esistenziali
E quindi se tutti questi significati non si riconducesse raggiunse il s'
Della
Che non è mai il senso identificabili in questo o in cui il significato codificato per il senso che tra ogni volta daccapo noi esistiamo
E che ogni volta daccapo ci spinge al dialogo con l'altro non come dialogo puramente scientifico per verificare insieme se una certa ipotesi scientifica che io ho fatto può essere condivisa anche dall'altro ma per mettere in comune per quanto è possibile esprimere il una forma
E l'ipotetica comprensibile a me io lui quello che ciascuno di noi vive nel proprio isolamento quindi per esempio il dunque
Allora il problema della filosofia è sempre quello di partire dal dolore
Per non fermarsi alla solitudine del dolore per
Aprire con l'altro un dialogo cioè un controllo intuì in cui sia pure con le esitazioni del linguaggio perché ricordiamoci che il problema interculturale e anche un problema in termini linguistici ma che il problema interno linguistico proprio del problema interculturale e un problema interno linguistico al limite che però trova la sua radice prima nella differenza dei linguaggi individua il rapporto individuale il dialogo adesso il dialogo tra il cristiano il bus sulla ve ne sono il dialogo fra l'Europeo e l'asiatico o tra loro noi europeo il rinvio osso ma innanzitutto il dialogo tranne
E l'amico debba
Che all'inizio non è nemmeno pieno di imbarazzo di quanto lo sia il dialogo fra le europee ed altri
E cioè e quindi il problema dell'incontro
In fondo ciascuno di noi è chiuso nella propria solitudine dal proprio isolamento
Il dialogo è proprio lo sforzo
Di venir fuori con imbarazzo con difficoltà io dico che c'è un paradosso della comunicazione di appunto ritornando al problema della comunicazione e il paradosso della comunicazione che se fossimo tutti uguali che se fossi membro replicante dell'altro non sarebbe la comunicazione più possibile di quanto lo sarebbe se fossimo tutti totalmente di
Se fossimo tutti totalmente diversi e la comunicazione non potrebbe avvenire ma se fossimo tutti lungo la replica dell'altro non avrebbe nulla da dirci non ci sarebbe comunicazione
Ecco no dico ecco allora scusate evita mi pare che valesse la pena
Di concentrare la nostra attenzione tutti insieme su questo che un poco anche il nodo teorico dell'intero discorso che fin qui è stato così riccamente svolto dai nostri colleghi che anche dal primo intervento
Allora è un'unione interventi
Prego
Mi chiama Riccardo come Riccardo Riccardo il cognome cercato eccome
Volevo ore
Gaetano
Dunque volevo richiamare di una cosa ha detto detta dal professor Prestipino e cioè proposito quando lui ha parlato dello iato tra tra economia e cultura cultura in un certo senso come soluzione ecco lui non ha visto in questo qualcosa diciamo così il criterio logico quasi di una panacea in questo richiamo alla cultura
Ecco però bisogna tener presente
Forse incide diciamo nell'iter maggiormente i televisione gli slittamenti semantici di questo termine per poter arrivare un'affermazione che del resto condivido insomma come quello del professor presto Prestipino
E a tal punto importa tal proposito importante proprio anche il richiamo da lui fatto dal rifatto la delega forse questo magari ci rende doppiamente
Insomma ci aumenta il nostro rammarico per l'assenza del professor Losurdo secondo me su questo punto
Recuperiamo va bene e in ogni caso diciamo vorrei richiamarmi a un punto direi che ha messo in forse messo in evidenza magari così di sbieco da Gadamer quanto dice che e Galli è colui che ha elaborato il concetto di cultura con il massimo rigore e lo fa attraverso un'analisi incrociate di due nozioni quella di Bildungsroman e quella di altri mai niente
è importante questa cosa soprattutto all'elemento Auriemma e minacce universalità per quale motivo perché sebbene e qui vengo a un l'aspetto forse più pratico diciamo così Zignani anziano al quale sono nella moneta modalità di discorsi del con cui diciamo le separazioni lì insomma il rifiuto dell'altro avviene attualmente vediamo che non c'è più un appello al cosiddetto razzismo classico c'è differenza biologica eccetera eccetera ma proprio l'idea di una diciamo di una traduzione di un patrimonio culturale da difendere e da un'identità da difendere vista come qualcosa di attaccare attaccata perennemente da difendere quindi ossessivamente
E quindi c'è quasi una diciamo una modernizzazione dell'incubo e linguaggi e che che lascia in un certo senso sbigottiti anche a al livello che da neutralizzare anche per il discorso e di valorizzazione dell'alterità che sono proprio quello della tradizione antropologica semi vegliano per esempio
Il principale teorico della nuova destra francese ma non la destra xenofoba Alain de Benoist beh i suoi i testi sono ricchi di riferimento ad antropologi come levi Strauss sale in sé eccetera eccetera
E lui utilizza questi questi riferimenti chiaramente in maniera tutto personale discende che la cultura ci dice che cosa che al di là della differenza hanno deciso system qualcosa di genere di generico che possiamo chiamare umanità
E dice che l'umanità o è una nozione zone logica o non è un concetto
Cioè un po'una nozione geologico Roncon c'è una comunità linguaggio è un concetto privo di senso deprime molto fungo è molto furbo perché non ti dice che questa cosa l'aveva già detta spento del mandato nella prefazione al tramonto dell'Occidente lui preferisce porno a corredo della sua incursione degli antropologi contemporanei diciamo così perché in questo modo assume un credito maggiore assume un credito maggiore e ed ecco perché per me è importante recuperare l'elemento universalistico
Di questa categoria cultura che non nasce da diciamo così empiricamente da da un'attenzione per la differenza ma è è legata al concetto che forse adesso ci sembrerà etnocentrici che però è importante recuperare proprio se noi vogliamo recuperare Language con la dimensione universalistica e cioè il concetto di civiltà ci simili in sessione no diciamo erano più o meno delle annotazioni insomma importante recuperare l'elemento universalistico di questa categoria per poterla recuperare anche all'analisi dei problemi contemporanei grazie
Grazie
Dottor Riccardo sostitutivo
Prego
Una cosa sull'intervento precedente che aveva notato ce giustamente un rilievo che veniva fatto nell'intervento precedente era
La filosofia forse un concetto troppo occidentale
Insomma è un osservazione legittima e nell'appello per la filosofia lanciato dall'Istituto Italiano per gli Studi filosofici è scritto testualmente
Adesso mi sfugge ecco qui vendute dallo studio della Filosofia nel suo corso storico nella sua connessione con le scienze dal pensiero greco al pensiero delle grandi civiltà orientali fino all'oggi
Quindi questa apertura che lei sottolineava e fatta propria nell'appello c'è istituto ha visto
Questo questa possibilità di de passarvi andare al di là diciamo di una concezione troppo euro Centrica di filosofi ed appella invece agli apporti contributi angoli in Taricco
Altri interventi il professor Tirelli Tertulliano
Sì
Parlerò in italiano spero farmi comprendere
Collega Jervolino se ho capito bene il senso del suo intervento che sia stato riassunto dal presidente come un tentativo di decentramento decentra mento
La filosofia
Ha fatto
Un certo processo al euro centrismo
E
Io vorrei sollevare questo problema dicci perché si è chiamata modo polemico l'arroganza euro cento Erika
Non lui ma vorrei dire in generale si parla di un Europol centrismo arrogante
E nella relazione collega agevolino lui
Ha parlato a un certo punto del soggetto cartesiano
Se
Ho ben capito ha stabilito una certa sinonimia fra soggetto di tipo cartesiano è soggetto conquistadores
Purtroppo io vuole dire che ci troviamo davanti a una tesi molto diffusa uncini
Che ha una espressione tremante forse nello Heidegger quando lui arriva a stabilire una continuità fra soggetto cartesiano e la volontà di potenza Micci Anna nei suoi discorsi sui micce dicendo che c'è una filiazione
Tra Cartesio
Micce ora a me sembra che qui si ci troviamo davanti un direi in modo la parola forte un sofisma perché
Non mi sembra che dice niente di dello spirito del volontà di potenza nel soggetto di De Carlo a contrario mi sembra che tutte le teoremi di De Carlo vogliono offrire all'intelligenza umana un metodo sicuro per arrivare alla verità e che queste scoperte cartesiane lontani dall'essere un prodotto di un un'arroganza io ero policentrica sono verità veramente universale
Io credo che l'Europa non deve vergognarsi di aver prodotto
Una grande filosofia del soggetto che si tratta di Cartesio che si tratta della critica della ragion pura di tanto che si tratta di figlio al della Fenomenologia ci sono delle filosofi da del soggetto
Ma queste filosofia hanno veramente una portata universale perché il loro scopo non ne la volontà di potenza il padre ed regia mento autoritario della reale ma una vigna
Di offrire al la mente umana la possibilità di una autentica emancipazione
E
Questa idea molto diffusa oggi che bisogna dico nostri decostruire il soggetto perché il soggetto include la minaccia di essere un fattore di una sorta di autocrazia
Dell'uomo sulla natura sul reale
Non deve essere imputato questa questi effetti negativi della tecnica o del padrone aggiramento della natura al soggetto cartesiano
Non vedo nessuna ragione per mettere in dubbio la portata universale delle scoperte di Cartesio di campo di Chiti al come filosofi del soggetto
E gli indios dal quale volino ha parlato ma gli indios
Ha bisogno di Cartesio per
Scoprire la via del verso la verità
Non è un atto di sottomissione addio al mio Oropa conquistatrice quando loro cercano nella Metafisica di Aristotele o nella logica di piega l'insieme delle categorie che gli permettono di capire il reale
Non è una vergogna che loro non hanno prodotto opere comparabile alla Metafisica di Aristotele non assegno di inferiorità e nella logica della storia che indi Oropa
Si è prodotto si sono concentrati questi grandi acquisti della civiltà umana
Ma
è una ragione perché in Europa la filosofia si è sviluppata in nel modo più alto
Di dire che oggi la metafisica europea non atto di violenza verso l'altro
Non mi sembra perché dobbiamo cadere nel questa trappola di identificare metafisica e violenza soggetto e autocrazia tecnica e ultra oltraggio alla natura e così via
E vorrei aggiungere che in confronto con la riserva di stimata dall'amico Prestipino quando lei ha detto che ci sono in faide che alcune intuizioni Lucidi certo fai tenga ha individuato il problema della tecnica ma io ritorno alla domanda
Est questo specialismo tecnologico del dal quale Prestipino ha parlato e Luigi a mettere sotto accusa
Per la condizione le vari sfortune della condizione umana oggi non ci sembra più realistico di dire che noi abbiamo bisogno e del questo specialismo tecnologico e CIO che in causa e che questo specialismo tecnologico nella civiltà di oggi
Si accompagna di disoccupazione di gravi crisi soci chiari dunque il tessuto sociale a mettere in causa dal la tecnica come tale
Allora perché non do dobbiamo no e accettare l'idea di faide che ha che le filtro centrale hanno distrutto il Reno che le fabbriche di degno hanno distrutto le foreste quando evidente che CIO che in causa non è la tecnica comitale dal quale non non possiamo privarci ma tutto un meccanismo soci viale che utilizza la tecnica in modo che fa violenza alla naturale la condizione umana
Allora io non posso temo che Prestipino qui mi ci separiamo nella misura in quale forse lui è d'accordo con citazione detto ma non direi che io mi rifiuto a fare questo processo alla tecnica come gran prodotto della civiltà europea
Dimenticando che Ciro che in causa e un modo specifico di utilizzare di precipitare le posizioni della tecnica che e effettivamente all'origine di queste sfortune
Dunque il senso brevemente direttore del mio intervento e primo che noi non dobbiamo vergognarsi
Della ratio europea come grande conquista e che non bisognava di corsa
Sottopone a una di costruzione questa razza europea al contrario al suo valore universale mi sembra incontestabile e la gloria dell'Europa di aver essere produttrice di questa ratio e secondo che non mi sembra che dobbiamo identificare soggetto e violenza o soggetto atto di oltraggio al reale
E io proporrei molto brevemente di dire che la il vero problema e la dualità fra avere e essere che la Venere il principio del del fatto è stato in URSS della vere e a mettere sotto accusa l'esclusivi smodato avere e la sfortuna del essere del principio del essere che in causa noi dobbiamo ripartire il valore del essere contro il principio del semplice avvenire del possesso della possessione
La possessione e a mettere come assolutizzazione del possessione mette debba essere messa in accusa da l'essere come totalità delle facoltà umane come orchestrazione delle attitudini umane
Di bisogna essere salvato e difeso in questo senso il processo non deve essere fatto né alla metafisica né al soggetto né alla tecnica come tale
Ma invece a un modo di strumentalizzare che il modo del assolutizzazione del tossico della possessione sul essere che lui a mettere sotto accusa
Ma grazie c'è vediamo per questo precisazioni molto importanti c'è il precedente Prestipino adattare qualche versioni in proposito
E anche se il male degli azzurri
Probabilmente no
Va be
Facciamo facciamo attorno alla volta dall'ancorché avete diritto tutte e due visti che siete stati chiamati in causa
Direttamente il direttore di quella precedente di richiamarmi all'ordine ed impedirmi di a in tutto soltanto
Debbono rispondere loro due
Sino a un minuto mentre loro rispondono al professore Tertulliano e Barbara prego no no dicevo sì ho preso nota
Sì sapete rispondere quella dei voli precedenti cosa va bene
Mi sia consentito di precisare che io non
Rivolgo
Il alcuna accusa alla tecnologia in quanto tale ma e chiama in causa s'casomai nella razionalizzazione fine a se stessa che è alla base degli sviluppi odierni di certa tecnologico economia tecnologica esatta diciamo
La razionalizzazione fine a se stessa e quella che assume come regola la massimizzazione del prodotto o del surplus
Diciamo così modo a settico
Nello stile e e su questo terreno credo che noi possiamo trovarci perfettamente d'accordo Tertulliano
Forse io sono stato poco chiaro e la mia esposizione o dato giudizi affrettati e ma il mio il mio rientra mentre esattamente questo non non non voglio demonizzare la tecnica non non mi sognerei mai neppure di farlo non non avrei alcun titolo per farlo
Constato che la
Tecnica sotto
Son sotto la massima della della razionalizzazione
Fine a se stessa ha ha ha prodotto sta producendo Effetti devastanti
E allo stesso modo non ha non accuso
Non non
Rivolgo diciamo così
Alcun attacco indiscriminato contro la cultura molti cercatori accennare ad un principio di storicizzazione all'evolversi della cultura moderna che ha conosciuto fasi fase riverse
Che non può essere riportata alle sue origini se non
Così per una forma ingenua ecco di di aspettativa di salvezza da parte nostra
Mi
Mi mi voglio
Riferire più particolarmente ecco perché
Sia chiaro a tutti che cosa si può imputare alla cultura ecco io voglio riferire particolarmente le azioni che sono state fatte da altri interlocutori al problema per dello Stato
è esemplare secondo me
Il lo scontro che sul sul sul problema del l'etica della politica si è prodotto in Italia tra le due guerre proprio tra Croce veggenti
Certo da una in un primo momento
Contro la concezione totalitaria dello Stato etico fatta valere a Gentile nella sua interpretazione e la Croce si è attestato ecco ossobuco ridimensionamento dalla politica dello Stato che nel quadro sua concezione distinti venivano ad essere collocati all'interno dalla sfera economica ma poi lo stesso approccio però di fronte a a gli sviluppi nel nefasti ecco
Dalla politica
Dal fascismo
A nell'ultima fase
Già prima del dello scoppio del conflitto mondiale si è reso conto ecco che la politica non poteva identificarsi con l'utile con l'economico
Doveva essere permeata esse stesse di un afflato etico e ha coniato con la formula permesse vicinissima dell'etico politico che Gramsci dal canto suo si appropria era farà baleniere in un contesto in un contesto diverso che cosa divide Croce da da da Gentile
Proprio questo avvertimento
Lucidissimo perché la
L'eticità della dell'agire politico non può essere
Concepita in un quadro totalizzante che per sua stessa natura ecco l'etica direi il primato dell'etica al al quale con
Cautela lo stesso Croce allude
Il primato delle consiste proprio in queste ore nel far far valere i diritti altrove delle altre transfer degli altri delle altre istanze di vita di di di di di di di di vita e di iniziativa umana
Così in questo è lo specifico della vita etica secondo secondo Croce l'etica consegue il suo primato nella misura in cui non
Soffoca ma anzi consente di espandersi alle altre alle altre sfere
Mi sia consentito per finire un un un breve
Una breve integrazione
La politica moderna
Tutti lo sappiamo
Rivendica la propria autonomia dall'etica intesa allora essenzialmente come etica religiosa
E quindi come etica fondata su un principio di autorità
Combattere ma questa autonomia
Rivendicata da Machiavelli no si realizza di fatto mai
Ben presto ci si avvede perché la politica è a sua volta emancipata sì dalla soggezione
Anche dei secoli
Medievali grazie dalla subordinazione al principio d'autorità religiosa la politica a sua volta avviene investita nero fortemente da
Una nuova diciamo così
Potenza esterna
Quella che diciamo genericamente la potenza dalla ragione intesa intesa in in due modi e secondo due valenze tra loro complementari è opposta nello stesso tempo
Da un lato il principe del calcolo razionale da convenienze inox c'è questo principio la convenienza
Io esco dallo Stato
Di natura dalla guerra di tutti contro tutti facendo calcolo ragionando perché stabilendo insieme con gli altri qual è reciproco interesse
Su questa scia
Il principio di ragione sì
Innalza a quelli che nelle Tarchi dei Lumi soprattutto sono i
Gli ideali universali certamente
Ma qua questa questa forma del predominio della ragione sulla sulla politica si piene oscurando ben presto e noi siamo testimoni dell'oscuramento dei principi
Della degradarsi della vita politica che abbandonata a se stessa
Diventa oggi appunto il l'autorità dalla questione morale qui è inutile diffondersi su questo tema non c'è scampo quindi se non si torna
A far valere nella nel cuore ecco della della politica che non è più purché non sia più politica che di una politica che non sia più politica la la la la la forte presenza etica genetica all'Aic insieme dedica non totalitaria non totalizzante che non so se china Manzi promuova però le diversità lealtà e vitale
La molteplicità del del sentire e delle del del dove operare in questo senso insomma io vedo una convergenza tra pensatori
Odierni che
Sì sì sì sì si pongono agli antipodi acque del machiavellismo si pongono tutt'altro
In tutt'altra tutt'altro versante sulla scia del del del pensiero kantiano dello stesso contrattuali ISMU Cantiani pensa Ross ecco il cui contratto lirismo è un conto attualismo ecco senza ombra di incertezze
Vi ringrazio Jervolino incidere
Se impossibili meglio però mi rendo conto che anche come dire ma certo cit stringatezza può aver creato dei grossi equivoci Zambrano perché tra l'altro le cose che io di cui io temevo nel momento stesso in cui aggrappato cioè il senso del mio discorso non è quello di come debba di una un antieuropeismo un ampio occidentali il modo potrei essere d'accordo quasi su tutto quello che ha detto il professor Tertulia Ambra
Io non sono un po'e costruzioni visto non solo una rete che indicano non sono gongola filosofi assoggetta anzi ci tengo moltissimo alla eredità dovette all'eredità cristiana al al soggetto
Ma nello stesso tempo credo che tutto questo patrimonio sia stato per così dire oggetto di un uso ecco forse per intenderci da noi potremmo dire ideologico cioè la l'interpretazione Heide che Oriana del soggetto
Io non la condivido cioè come volontà di potenza e come sulla riduzione del mondo spettacolo però io non credo che si possa dire semplicemente che è uno sbaglio Berruti
E in un certo senso la teorizzazione di quello che è avvenuto storicamente nel mondo moderno cioè di quel tale uso della tecnica fatto dal capitalismo verrebbe senza e e che è servito a dominare il mondo insomma c'è che io quando dico che dietro il soggetto cartesiano cioè lo dicono i filosofi latinoamericane io l'ho l'ho citato insomma Celio con questa dove non è perché personalmente io ritengo che nel Cogito ci sia solo questo anzi tutte le ricerche nel cercare per così dire del un senso diverso altro del cogito che non sia quello del cogito dominatore Enrique riduce l'altro ad oggetto però non possiamo negare che come si è svolto il mondo moderno sotto diciamo l'egemonia storica del capitalismo
Il soggettivismo moderno è stato quello insomma e ha significato un prezzo enorme per il resto del mondo e forse anche per la stessa euro ora quindi siamo tutto il mio discorso serve la critica all'euro centrismo serve al a all'a al il senso di voler liberare il patrimonio europeo tutto il padre Mario prego confessa lo stesso Hegel dicevano da questa prigione dell'euro centrismo per poter permettere diciamo di usare anche tutte le potenzialità diverse a mio avviso liberatrice che ci sono anche della stessa tradizione culturale filosofica
Della grande tradizione la quale però non a caso ecco cioè io non mi sentirei quindi da una parte condivido tutto diciamo l'affermazione di principio cioè sono cose che valgono non si possono ridurre a pura pragmatismo a puro a pura volontà di potenza accetto perché questo poi porta al nichilismo sono radicalmente contro questo diciamo esito e quando questa posizione
Ma non si può nemmeno dire ecco a ecco questa è la nostra tradizione tenete la perché questa tradizione è stato usato in un certo modo storicamente diciamo il modo egemone con cui è stata usata e e qui e quelle proprio quella insomma cioè quello ideologico insomma bisogna liberare in un certo senso l'Europa ce l'ha lì della filosofia della liberazione dalle ore da un certo europeismo è anche una liberazione
Del meglio della cultura europea per poter un po'usarle tutto il suo potenziale di libri liberatorio insomma ecco questa con la mia posizione che forse come dire essendo un po'sic nomi Bialetti grazie consiglio immagine può trovare ulteriore altre obiezioni insomma ma ecco vorrei chiarire per per perché non non non fosse perlomeno frainteso rispetto a
A puntata atteggiato
Nel mille personalmente io non condivido ma anzi addirittura possibile contrasto
Allora ho ancora due
Richieste di parola
La signora Morra il dottore insomma
Sarà mia cura iniziate rimanesse nei bagni
Allora finanze parlate nell'Istituto italiano negli Stati Uniti la sala si siede la seduta stante per l'approfondimento della cultura umanistica
Viene istantanea fare a questa data senta una rapporto frammisti tenuta e l'Accademia platonica di Fassino di Nancy e totale quasi una voglia di Ostiense attuasse un baluardo della cultura
Ancora nel casino quindi va in sofferenza fosse ammalata della cultura italiani è un punto di riferimento agli intellettuali di annienta niente anzi
A me pare che anche allestito punta abbia un'importanza un'importanza fondamentale pena nella cultura nella cultura italiana
Promuovendo quindi dibattiti e convegni in in qualsiasi parte del mondo è stata battuta
Essendo ad alta alla alla alla ad approfondire ad alimentare la dialettica intellettuale per la ricerca della unità critica del sapere
E quindi mi chieda
E persino appesta punta ravvisare urinare si passi di appunto era di fare una intimamente ha un'influenza indiretta dell'Accademia platonica Centin Annina destino della cultura umanistica italiana
Sapeva tutto ignari si alimenta vai esperienze culturali ed istituti come quella appunto italiano per gli studi fino a sabato su
Chi rivolge la domanda
Interno ai bambini
La ringrazio sentiamo anche allora il dottore Punzo così
Raccogliamo poi le risposte
Dunque io mi ricollego all'ultimo intervento del professore maresciallo
Lì dove è cominciato il discorso affermando una cosa giustissima evidentemente che la filosofia che
Gran uno dei gradini gli aspetti fondamentali miranti metri dalla filosofia greca è stato quello di separare il l'idea dello sviluppo filosofico da quello del
Compilation tie ricorda un ambiente ci esce Auteuil ricco e in cui è rinchiuso per dapprima specialmente sotto dei influenza dello tu hai già orientata dire poi dalla scuola pitagorica no
Filosofi e diventati il discorso accettabilità tutto indicibile a tutto dimostrabili a tutto e quindi verificabile usando una parola
Circolo di Vienna continuamente verificabile e controllabile coordinamento ecco il professore ma subisce una cosa giustissima e inoppugnabile la questione è questa
Che quando la filosofia che i greci hanno saputo isolare dal nucleo esoterico viveva nel dubito esso dei ricordi hanno presso arredi che non c'era e tutto quello che i recenti asportazione filosofi ma c'è una cosa che nel luglio esoteriche rimasta questa è la cosa importante è difatti basta leggi Piove di ribattute però ecco dei tuffatori continuamente si riferisce agli altri ci dicono sta ripetute una frase del presso continuamente le sottili sono del cioè l'esoterismo chiudo dicendo io ma Idrotermici uno dei sottili sommo del denudati a scuola pitagorica niente Silvia
è rimasto negativo sugli ha preso quella e l'ha reso comprensibile una fattiva darci l'uso di questo è il guaio che purtroppo il petto in quelle che noi oggi chiamiamo religiose questo punto militare dove del giudice fallimentare la filosofia discutibile da medici e vicino al primo ottobre
Che la Regione è una cosa di opinione ma non è affatto da idealmente una cosa di Ovidio
Io il termine che sulla contesta impostata su un buco profondo delle religioni sono discutibili e sono opinioni
Ma oggi rammenta al tramonto discutendo seguita in vetta ad un ecumenismo ma che di fatto è la negazione in questi mandati più nessun bisogno che dibatte non hanno più nessun peggio
Ma il numero esatto e l'onda mentale quella che era l'anima dell'autentica suggerì sono che oggi cosa viene che non è riuscito a portare fuori a compensate lo lasciava dei misteri c'è rimasto questo il punto essenziale
Cioè non innanzi a questo patto storiche indagabile e tipo il derby istigato da un inizio cristianesimo bagno fino a Binda con Danio sembrare che l'esoterismo di persone mirava insistente batteva le porte del cristianesimo e cristianesimo una parte alla città
Di praticanti a questo a questo sviluppo dove lo spirito ne siamo costretti ad aggiungere altre forme so vite accettata per lo sviluppo dello spirito hanno etica l'etica e l'estetica si deve aggiungere per fortuna quarta forma perché la Regione non può essere quello che intendeva e che l'abbraccio dalla sua filosofia ma assolutamente no perché l'avevo già finito ma viene predicata da tutta la teologia si capisce la teologia si chiama avvolto in Filosofia gli han salvato rispettiamo senz'altro l'opinione di Hegel archeologico Navarrini
Un equivoco purtroppo in cui restiamo a ancorata ai spericolati e può intervenire anche il dire dopo il primo intervento del professore mono Bonetto ebbene e va meglio prenotare solo casi perché abbiamo un po'di tempo
Il concetto del mondo è fondamentale per correggere questa situazione in una filosofia della liberazione anche in questo senso qua è questo il grande Canada inglese ha avuto il grande merito di tira fuori dal resto d'Europa esoterismo tirar fuori parlo sua figlia
Ma perché non diamo pure perché ci è rimasto deluso
E secondo me l'avrebbe queste difatti è rimasto incluso il cristianesimo che il cristianesimo per quanto ha combattuto lo gnosticismo ne ha subito una buona parte tutta la dottrina teologica ma il suono l'anagrafe dei sacramenti s'Ennio stoicismo alla fin dei conti signor TG dice mo'
Cioè il fatto che la conversione dalla persona non è un'opinione per gli obiezioni capanno sembrava uno comma terzo diceva esattamente diventa cristiana se non prima non servirsi Alice ma che dice ma se invece avessimo sulla filosofia sarebbe così
Ma al mestiere che è quello di un cioè ma rigenerazione che è dovuto a un fatto sacramentale politici si potrà credo non credo si guarda a gettare una gita
Ma riconosce loro la nostra nello sviluppo dello squilibrio questo parco cioè che questa è la religione ed essere dottrina super spettato sui quali solo al suo albero sulla valuta la rinuncia il nocciolo in giorni come questo è fondamentale
L'opera principale di queste quindi posso però ancora Podetti
Non tappa lunga perché è scritto sette libri su Cristo più politico Alex sospettato di pittori posso dire qui sviluppate in così
Ma sviluppate sotto un titolo che è molto molto importante specialmente per noi italiani che abbiamo qualche cosa di dire in questo campo con un'opera veramente di di questa è l'un l'altro viaggio quando Virgilio nel primo canto dell'Inferno dice a Dante questa bestia per la guardi posso ribatte Maroni rilevino ai gol
Antonio Virgilio risponda tackle ambiente nere altro viaggio discusse poiché la grande insegue gamba destra modo selvaggio è un altro viaggio avvia religiosa autenticamente religioso non è una dottrina non è un luogo una riflessione morale lavorasse dicevamo radiologico male morale dello religiosa non è altro che una morale precetti istiga immaginata da vecchie idee suggerite da giù
Ecco forse si ci si ricorda il più colleghi dice visto che si si si si cosa giustissima va be'allora Gabrele Tobago costiere vi è questa Rivara la condizione dei quattro forme Agostini
E nella quarta furba costruito mettici la religione chiamiamola così vaga Marchetti che ha cioè la Procura come etica del principio e consiste nel fatto che il nuovo secondo il mito del paradiso terrestre si trovi una condizione di più essere ente cade in una condizione di meno essere da questa condizione di meno esseri interviene il patto religiosamente Emporio che nel giustificare debitorio
Fatale diventò l'idolo clinica da queste condizioni evitando di quella che ha perduto dal peccato viaggiava riacquista prova a Lhasa la saldezza altamente o addetta al pongo ai tetti di una filosofia dalla Liberazione quando Salvi che significa inserirlo completamente in una filosofia della liberazione di analoga operazione invade il male del mondo
A casa non è più bravi più e la liberarlo con la condizione umana di schiavitù di stare dalla caverna avrebbe dei tornado e di essere uscito monetaria vendete Noventa religioso il momento in cui non non si capisce sì ma niente ma senz'altro gli scavi nella caserma sia e sia pure sorride nove questo il momento religioso lei che Dante appunto alla fine pedala molte voci sollevato il tema dei per fermare qui
Comunque e che posso fare purtroppo Sebaste intervenire un altro ed è pienamente come sette ti ringrazio esalare invece inaugura questa morte o se volete ritengo scritti e pubblicati in parte Carlo capitali
Ho capito d'
Ed al centesimo volume si dirige
Va bene ci sono altri interventi così chiudiamo la seduta mattutina
No quest'ultimo insediamento sì qui dice Jonathan procure intervenisse
Brevemente semplice sì
Sì Vitiello Bruno
Non mi dispiace che professor Tertulliano in questo momento sia uscito dalla sala perché proprio ricollegandomi al suo intervento che volevo fare un chiarimento
Professor Tertulia Anna ha dato un'idea prima della tecnica
Un po'come se fosse sganciata proprio da qualsiasi diciamo per pensiero guida cioè una tecnica anche Elli e che può essere utilizzata in maniera cattiva o in maniera buona assecondo
Di chi praticamente utilizza questo strumento
Penso che la tecnica attuale cioè la conduzione tecnicistica attuale su
Lo guida chi al limite può essere interpretato come appunto il pensiero umanistico rinascimentale dell'intervento dell'uomo sulla natura
A esempio possiamo pensare alla magia rinascimentale cioè proprio come quella dirittura che può fare arrivare come a dominare le stelle cioè quindi un intervento dell'uomo sulla natura sul suo ambiente per posso Marlowe e potrebbe essere proprio la degenerazione di questo pensiero guida
Ad aver portato a questa
Visione della tecnica quindi comunque l'attuale vice della tecnica essere un frutto di tutto questo cammino di pensiero e quindi non poteva essere scisso proprio dal pensiero quindi non tecnica usata in maniera buono o in maniera cattiva
E e su questo appunto problema volevo qualche chiarimento mi dispiace Pessotto e tu non c'è più chiede
A però dovrei riassumere magari fra le preziose l'intervento è stato intempestivo dice
Che e quindi sempre sorprese Prestipino esempio un volevo un chiarimento sul se è d'accordo su questa problematica
Allora mi pare che ci sia la signorina Marino che lamentava di non essere stata vista quando ha chiesto la parola
Facciamo un anzi chiederò ai miei occhi di chiederle perdono
La prego però di essere duri molto duri
No io inglesi i miei sono sono stanchi ma non mi lamento sarà estremamente sintetica che certo intervento vorrei porre una domanda al professor vaticina
Pari pari una domanda al professor Bonacina anche se mi dispiace di spostare l'asse della escussione dunque in riferimento al suo intervento di stamattina e si schianta nella politica della potenza introspezione dataset nazione della storia
Tutta una serie e quindi vorrei anche di fare un po'all'intervento del professor potuto nei giorni precedenti circa la visione di questa strada con in palio non sapendo come confronto che non un con l'altro da sei quindi non semplicemente stato stato amanti individua ogni libro
Appunto per milioni mi sono chiesta io chiedo se l'individuo mi induce a Milano i termini di questa problematica Gianni il pensiero
Di pensatore di precedenti quindi anche imita una insistita pertanto il prefisso Prestipino abbia già fatto riferimento Anna
Al Manzoni grazie
Benissimo allora chiudiamo la discussione sentiamo le risposte dei relatori coinvolti dalle interrogazioni allora diamo innanzitutto
Il professor Vitiello aveva rivolto una domanda possono Tertulliano
Che però non cioè e il la dottoressa Morra aveva rivolto una domanda alla quale credo voglia rispondere che sento il collega anch'essa anche segni più o meno rinascimentale penso io io credo che è stato scritto sai questa cosa
Marotta eguale Cosimo dei Medici no però io stringo saputo che l'aveva l'aveva detto addirittura alla fondazione dell'istituto il presidente Sandulli che polizza dello ma insomma personaggio di grande pensiero oltre che appunto un un magistrato insigne no risiede la Corte costituzionale
E il Mila differenza e qui così uno dei miti dei medici organizzò una via
Dove confluivano dall'Europa le grandi menti in tutti i campi
Da quello per esempio medico pensi ecco appunto mille bond etico che era
Unendo un ebreo di origine spagnola voi Libia per la Filologia
Infatti
Un un'idea Isak per la musica Pico della Mirandola dei più lat speculazione siciliano disordine su che cosa quindi era e impressionante questa questo questo confluire l'Accademia lei addirittura sia lui che il figlio quindi Lorenzo mantennero l'abitudine che quando arrivava degli scienziati Fei i quesiti intellettuali alle richiamate scienziati
Si chiedono tavola secondo l'ordine di arrivo
Chi arriva o del primo vicino a Lorenzo o a Cosimo e via via gli altri compresi i figli compresi i due futuri papi come tu sai e Michelangelo diciassettenne che spesso pranzava con questi grandi intellettuali
Qui e siccome si arrivava a Firenze così non organizzava nulla
L'istituto e che cosa ha di diverso ecco qui e dico vizi confluisce da ogni parte del mondo ma l'istituto in via i ma io esseri in ogni parte del mondo è presente ci sono i seminari
Alla Sorbona
Ah beh ammiccante
In America da dappertutto organizzato dall'Istituto
Soprattutto venire di istituto anche l'intenzione universale in questi luoghi delle medie Jervolino sarà molto contenta diciamo di sottolinea quest'anno questo suo pensiero questa sua istanza
Uscire dico e uscire dall'euro centrismo significa veramente dare la libertà al pensiero e della libertà a quello dell'universale nel tormento del dialogo tengo allora ecco voglio dire questo
D'a prima vista uno potrebbe dire l'istituto non all'organizzazione dell'Accademia Malaga l'Academy era semplicissima
Problema qui anche in quelli che possono apparire un po'ti aspetti caotici oppure come voglio dire questi aspetti liberi in un'iscrizione disillusi sono quasi indispensabili
Cioè tra noi a all'avvocato non finiremo mai di dire che il che l'organizzazione il controllo il governo di di istituto che va sempre più crescendo come questo è indispensabile proprie della sua crescita ma nello stesso tempo a noi all'Istituto riconosciamo questa specie di poi sia di una istituzione nella quale ognuno sente di trovarsi in patria ma e proprio vera di dedizione DVD creando un polo Europa o anche sono andato fuori d'Europa e e quando si parla dell'istituto e come fosse una cosa familiare come dire
Nelle stanno Napoli e se ne vede la convenienza ma non lo si considera nel Napoletano né italiana né di influenza germanico non sto qui queste un mi si lasci dire questo no nella mia Pina la mia semplicità nella nel voler definì le cose questi è un piccolo miracolo in questo momento di grande confusione culturale
Perché il giorno in cui ha ecco presidente Jervolino presto
Prestipino o io non so quale uomo della Russia propongono all'avvocato quindi il dibattito di un pensiero di un'idea questa casa è affetta
Ma è come se la cosa è morta noi non invita a pranzo
Come faceva Lorenzo perché si decideva tutta Painter poco un appunto ma Ruini invita veramente nella casa ecco se se era questo che tu chiedevi in queste differenze benissimo
Il professor De Maio che ha dato una risposta illuminante e appassionata di allora e credo che il professore Bonacina dovrebbe rispondere alla interlocuzione della signora signorina Maria
Sì
Beh l'idea che la guerra costituisca il fenomeno più importante
Della storia è certamente un'idea antichissima perché
Operante
Nella storiografia greca e soprattutto in Tucidide che rappresentò poi per la storiografia successiva sia inetto a classifica sia poi nell'età della ripresa degli studi antichistici durante l'Umanesimo il modello privilegiato di storiografia
Naturalmente
Durante il Rinascimento e qui il nome di Machiavelli già ricorso Machiavelli apparso come l'interprete più lucido e più coerente di questa tradizione
Io credo però che sia opportuno sottolineare che proprio su Machiavelli
Nell'età dell'idealismo tedesco si incentra una riflessione volta a libera in qualche modo Machiavelli dal retaggio di essere
Apparso il teorico il primo grande teorico della politica di potenza e invece a interpretare il Machiavelli come uno storico e un pensatore il quale aveva a cuore principalmente il problema dell'indipendenza o comunque sia del recupero di una dignità di un e di un'autonomia politica nazionale da parte di un Paese l'Italia che proprio negli anni nei quali Machiavelli diceva
Lo stava definitivamente perdendo a causa della sua lacerazione interna e quindi degli affetti distruttivi della politica di potenza sperimentata al proprio interno
Quindi secondo me è importante tenere presente
Che proprio come Hegel ma si potrebbe dire anche Fichte perché anche Fist autore di una rilettura di Machiavelli altrettanto significativa sebbene di poco posteriore a quella italiana nella costituzione della Germania
Proprio come Hegel perse rivendica un'autonomia rispetto alla concezione della storia d'Europa moderna come conflitto fra gli stati e il mantenimento dell'equilibrio fra gli stati così allo stesso modo è lì
Vuole riscattare Machiavelli dalla considerazione di essere stato solamente un teorico della politica di potenza e vedere invece in Machiavelli un antesignano di questo sentimento
Della bisogno per un popolo di trovare la propria indipendenza la propria autonomia attraverso un'organizzazione statale autonoma la quale in qualche modo coincida con la dimensione nazionale del popolo medesimo
Quindi io credo che sia importante
Osservare con estro che nel momento in cui matura all'interno dell'idealismo tedesco questa riflessione filosofica sulla storia Machiavelli appare un autore
Vicino
E non più un autore dati Goodyear è così come lo aveva ancora ripudiato non a caso quel Federico secondo il quale invece nel corso del diciottesimo secolo era poi stato un campione invece della politica di potenza e della la lotta quindi perché inserire la Prussia all'interno di questo sistema dell'equilibrio e il quale però aveva esordito agli inizi del suo regno anche prima con il suo celebre anti Macchiavelli ed è abbastanza caratteristico che crede le stiliste
I quali sono poi passati in varia misura per essere dei celebrazioni della promossi e soprattutto di Federico in realtà contestasse rosse velico proprio di aver fornito un'interpretazione di Machiavelli retriva laddove invece Machiavelli avrebbe dovuto essere letto come un primo portabandiera
Di questo bisogno di una corrispondenza fra il sentì
Peculiarità nazionale di un popolo e l'esistenza di uno Stato capace di incarnare i valori più universali nel quale questo popolo stesso potesse riconoscersi
E quindi naturalmente della necessità della lotta e di quelle rivoluzioni interne delle quali parlavo perché a ciò si arrivi e qui naturalmente sia veder sia stiliste trovano che su Machiavelli non debba essere fatto cadere in un giudizio di condanna nemmeno laddove egli propone i suoi rimedi o le sue ricette più terribili perché egli dice piega il parla in un tempo di anarchici e quindi in un tempo di Anarchia non si può pretendere il rispetto di principi e di regole che di fatto sono già calpestati
Grazie professore Bonacina credo che non vi siano da parte dei colleghi altre risposte da dare
Vorrei concludere allora questa mattinata di
Discussione mi sembra molto interessante in cui sono stati toccati temi vitali all'interno della grande cornice
Della questione della funzione dell'Europa soprattutto quest'idea del riscatto della stessa euro OPA alla sua libertà culturale da una serie di schemi e di operazioni che si sono storicamente frapposte tra la sua origine reale e i suoi esiti presenti
Sono in debito di una risposta al dottore Punzo e vorrei dire che il suo richiamo
Alla presenza di elementi esoterici in un pensiero come quello di la tournée non distruggo
No a me sembra il concetto di Filosofia che più o meno è emerso anche in queste discussioni
è in effetti indipendentemente da alcune interpretazioni che oggi sono state soprattutto in Germania ma poi anche rimbalzate in Italia proposte a proposito del Plateau uno non scritti
Toh proposte diciamo in quanto a volte al lasciare intendere un orizzonte di pensieri che si sarebbero professata i all'interno della scuola Platone mica e non si sarebbero viceversa trasfusi negli scritti perché destinati questi soltanto proprio ai profani meglio non è che abbia molta simpatia per questa dietro regia ne sono molto convinto della sua fondatezza mi pare che gli autori vadano letti onestamente per quello di cui abbiamo una testimonianza sicura in ogni caso mi sembra che la presenza anche dell'esordio dell'esoterismo in da Platone sia proprio l'espressione della funzione della filosofia che è come dicevo io
Ieri quella di tentare di portare il
Dopo dal sogno alla vittoria evidente che non lui noi conosciamo quello che soffriamo conosciamo quello che facciamo non conosciamo quello che sia
E allora il discorso filosofico che continuamente la messa tema di quello che siamo è un discorso che continuamente ci sembra impotente ad afferrare quello che vorremmo afferrare e acquisto di
Tutto appunto ci rifugiavano il Sannio e crediamo che i nostri sogni siano portatore di una verità al di sopra e al di fuori del sogno l'esoterismo in fondo rappresenta questo grande nucleo senza togliere nessun valore all'esoterismo d'altra parte qui sono stati citati i vari problemi anche quello della tecnica rapporti con la magia ricordiamo tutto l'interpretazione della Izzo su Giordano Bruno tutto il rapporto che intercorre tra la tradizione però dimentica per esempio illuso di Levaggi via come tecnica di Potenza quindi è un intrecciarsi discorsi molto vari attraverso i quali si è costruita appunto questa grande cultura europea nella quale Tertulliano ha ragione
L'abbiamo rubata vergognarci qui abbiamo da vergognarci dei conquistatori non abbiamo da vergognarci dei primi Santo questo input cioè se vai vero torto dei conquistatori che non hanno lasciato che le colture si parlasse sì è vero ma hanno viceversa inteso sopraffare la mia alcune per i propri obiettivi di Potenza innanzitutto economica e poi diventata questo è il vero torto vorrei aggiungere solo una casa delle cose emerse questa mattina a proposito dello star tu etico
Giustissima niente qui i colleghi hanno rivendicato la innocenza vi chiedo il rispetto alle opere verso interpretazioni di
Lei ti cita dello Stato mi permetterei soltanto assunse laggiù di quello che qui è stato detto di ricordare perlomeno due citazioni di in un al salse di cui adesso non ricordo il numero della terza sezione dell'enciclopedia dello spirito Hegel dice che lo Stato può anche avvenire la sua Luigi nella forza Madonna nella forza il suo fondamento il fondamento dello Stato e la libertà cioè in fondo lo Stato nella visione hegeliana è il sistema civile legale dell'ordine che solo capace di garantire all'individuo di essere al riparo dalla senilità e di realizzare la propria libertà c'è quindi questa grande idea e in un altro al sax questo del dei condomini a me del filosofi verso il Rex quelli del sottolinea che anche se si può notare che alcuni Stati presentano degli inconvenienti che tradiscono questo principio eccetera imperfetti quelli sono stati soltanto per accidente ma non sono veri sta cioè c'è una verità ideale uniti altri tu Sordello sta illegali quelli di altri posso dello stato non è la sopraffazione non è il sistema totalitario va Lidia alti flusso dello stato e il sistema della legalità prurito garante possibile della libertà ecco mi pare che questa rivendicazione della del liberalismo d'altra parte anche storicamente
Accertato che la posizione che gli anni dell'apposito ad una media del matura tra l'altro
Sia una rivendicazione che ci aiuti anche a riconoscere il grande contributo che il pensiero europeo ha dato allo sviluppo della umanità intera
E che deve dare in misura sempre maggiore riuscendo attraverso
La teoretica com'come qui Prestipino ha ragione in fondo non ci troviamo di fronte a un'economia da un lato ha una cultura dall'altro ma l'economia nella sua durezza non ascolta lavora
C'è disarmata della
Ma la mediazione dove è una mediazione della politica se per politica si intende la capacità relazionale degli uomini di impegnarsi nella costruzione di un progetto e nella realizzazione di un progetto di
Il che non sia soffoca Torre della Libertà da che si è invece la condizione perché la libertà di tutti nessuno escluso sì esprima al massimo delle sue potenzialità mi pare che questo sia emerso molto chiaramente
Anche dal dibattito di questa mattina e quindi ringrazio per questo tutti gli intervenuti innanzitutto i colleghi che ci hanno dato il contributo della loro preziosa la Ventura culturale personale e tutti gli ascoltatori che con pezzi Sant'e quindi la pazienza
Ci lega la praticità cioè alla sofferenza sia però la pazienza e la sofferenza non della pax si invita perché il partito non è il passivo il tattico il redatti
Una seria sia la prendo a calci non reagisce non soffre
Se io prendo a calci anche un cane la sua relazione cioè è una sofferenza la sofferenza e il primo momento della attività dell'Avis
E il pensiero e forse il punto più alto di complesso significazione di questa sofferenza iniziale con quindi la vita si riscatta per la procura soffre e lotta per riscattarsi dalla inerzia delle cose poveri
Rizzo
E vedete perché l'avviso è questo con grande gioia ho rivisto Lo Surdo il che significa che grazie a Dio le piccole difficoltà sono superate e allora poi che la il suo l'intervento io lo prevedo senza profezie ma per essere un suo lettore di importanza garante l'ora liriche noi per recuperarlo dobbiamo essere molto puntuali qui ad aprire alle quattro e mezza
Ma veramente non le non Ali Cinquale quattro e mezzo oggi ecco lo facciamo anche come dono eccome riconoscimento Lo Surdo questo piccolo sacrificio la puntualità seconda cosa io vorrei augurare ad ogni convegno di vede i Presidenti come Masullo per la verità la cosa bella è che Masullo qui a Napoli e riconosciuto e in effetti Maistro
Tutti lo vogliono sindaco
E
E e no metri sarebbe mi fa fare metà ce lo fa solo quando lui dice che il politico avrebbe potuto che il politico contendere naturalmente alla durezza dell'economia con
Un la profondità di pensiero se sindaco sa si si propone di esserlo evidente Midway avrà certamente il Comun clan conforto
Ecco e se non lo sarà io Mauro che ce ne sia qualcuno almeno il suo livello ecco allora veramente voglio dire
Lo voglio ringraziare per questa generosità di pensiero che auto si è ieri che oggi nel nostro convegno ecco grazie
Ecco divieti stili di vita dovunque
Benvenuti alla seduta del pomeriggio di una sezione e di cui occorre ricordare il titolo generale culture nazioni Ali e dialettica
Della libertà durante tutto questo congresso mi tornava peraltro agli occhi una un disegno l'incisione di un di un artista
Europeo oggi europeo ma nordico prezioso abbastanza ostinato
Che alla fine del settecento dipingeva durante il suo soggiorno romano rotta
Una Europa inconsueta e abbastanza sconosciute
Il disegno o figura nei una giovane donna
Peraltro il rabbiosa piuttosto
Chissà obbediente nello sguardo che tiene in mano viale
Si è rivolta verso il tre però che sta sprecando salto ed opponiamo alla alla schiena
Proprio si vanno essenziale quello dipendeva nel mille settecentosettantaquattro
E uno dei disegni John Lennon Nismo più sconosciuti e forse più adatti a illustrare questa che la nostra situazione e forse una giovane donna che si ribella
Alla violenza e il
Naturalmente il l'artista nordico allora nordico oppure romano quindi europeo
Di tentato di rianimarlo di cuore non non fa solo indovinare che forse il trono sarà ferito va riuscirà a portare rotta al di là dall'acqua
Questo dovrebbe essere la continuazione la domanda all'interrogazione che cosa avviene
Se veramente sia d'accordo sia la forza di ferire un toro che porta alla forse non si può andare questi noi ascolteremo oggi pomeriggio alcune pronti attivista di giovani studiosi che è presente hanno possibilità o anche
Rifanno alla storia il racconto di quella che è stata l'idea dorata ed era sua libertà nell'ottocento europeo
Purtroppo devo dire che il professor Sergio Zoppi che avrebbe dovuto iniziare oggi il oggi pomeriggio con una conferenza con dal titolo strutturata non è ancora venuto può darsi che
Il treno che porti in tempo sulle rive però intanto noi cominciamo con una giovane donna che tarda della presenza dell'Islam alla nascita dell'Europa
Bruna assessorati a Urso era via seria Saveria
Discepola di uno dei più grandi artisti europee gli enti Francesco Gabrielli
Studiosa dei sistemi amministrativi Ari più arabi nel Medioevo e parlerà appunto della presenza dell'Islam
Alla nascita dell'Europa sperano nel suo rapimento molte grazie
Molte grazie
Devo solo interrompere ricordare che il tempo della Coop diciamo del discorso il tempo dato accettarla
Sono i classici venti minuti ecco che io confesso di non vedere sempre in Italia e di essere ormai è stato un po'infettata da una sorta di Prussia n-esimo sono abbastanza
Spero centoventi
Sì se l'intuizione che è più parti sulla stampa e negli altri organi d'informazione europei si cominci a parlare in tono allarmato di un problema islamico nei termini dell'emergenza di uno con iniquo erede del blocco comunista sovietico nell'opporsi
A un mondo occidentale considerato protettore dei valori positivi della tolleranza delle libertà
Nel caso dell'Islam questa opposizione mi sembra la ripetizione di un atteggiamento mentale che si ha avuto una parte importante alla nascita dell'euro dell'Europa al fine del del nel Medioevo contribuendo alla creazione di una identità europea comune
Oggi a mille anni di di distanza si giustifica credo solo con l'attuale e speriamo temporanea crisi di Baby la nuova Europa
Ed hanno infatti che alla presenza islamica all'interno delle proprie fonti frontiere storiche o o ideali l'Europa sempre opposto una serie di immagini negative basti pensare a quella dei saraceni nell'epica romanza
E il cui il cui la cui origine storica un episodio quello della rotta di Roncisvalle che per gli storici e poco più di una scaramuccia di confine
O pensiamo ancora il mito storiografico della chiusura del Mediterraneo a opera dell'inversioni a aria arabo musulmane
Testi che e ormai sconfessata dall'evidenza di un interscambio ininterrotto nel bacino mediterraneo fra arredi trentina ISE islamica ed epopea
Per tutto il Medioevo
I finti
La realtà storica della della vicinanza di questi di questi due due mondi e insomma sta più sfumata
E se esaminiamo la situazione esistente circa mille anni fa alla nascita degli Stati europei le maggiori presenze islamiche nel nostro territorio erano quelle di Sicilia e di all'Angelus
Il regno impegno islamico nelle Penisola Iberica la cui storia inizia nel Settecento undici della nostra era era e sul quale vorrei soffermarmi alla fine del primo del primo millennio all'Ambra lusso e lo Stato ricco sicuramente più ricco e più evoluto e quindi egemone rispetto agli Stati iberici cristiani
I contatti fra le due aree sono assai più numerosi di quanti sia possibile documentare
Più che di frontiera infatti gli storici preferiscono parlare di un di un fronte discontinuo ossia di un territorio aperto le scorribande mista interna dell'altra parte scorribande il cui scopo varie teneri ricordarlo non era la guerre di religione bensì la cattura di bottino in particolare di schiavi e infatti commerciavano in schiavi i i mercanti en andare da Lusi che in periodo di guerra continuavano a recarsi senza senza difficoltà nelle corti cristiane di Barcellona di Castiglia a
Il decreto
Nelle corti cristiane di Barcellona e di Castiglia a commercianti appunto stoffe manufatti soprattutto schiave
E difatti signori signori Krizia e dell'epoca amano vestire la foggia araba amavano ascoltare gli ricche in lingua araba musicate da da queste da queste schiave cantanti importate appunto da questi da questi mercanti
Negli eserciti musulmani erano correntemente al soldo contingenti militari cristiani guidati dei propri comandanti
E viceversa era pratica corrente fra signori cristiani impegnati nelle lotte di successione chiedere l'aiuto dei vari dei vari principi andalusi offerente offrendo in cambio tributi o perfino territorio
Ma c'è di più la maggior parte dei califfi andalusi erano figli di madri europee in in genere schiave e spesso iberiche
E tutto tutto tutto questo per dire quanto labile fosse la frontiera tra mondo cristiano e mondo islamico alla alla vigilia dell'Anno della nemica della nostra era prima dell'inizio della della Reconquista e delle delle crociate
La contrapposizione fra i due mondi infatti una costruzione ideologica posteriore a questa epoca che ha avuto grande grande impulso dalla predicazione dei cistercensi gli stessi che hanno inventato l'idea di crociata
E e che si e sicuramente posteriore alla alla sparizione di questo primo regno islamico dai confini dell'Europa
Tuttavia se crociate ne conquista hanno avuto una parte importantissima
Come come dicevo nel dare unità e nuovi territori alle pensioni Tauro paella
E si hanno anche lasciato all'Europa una pesante eredità di intolleranza che si che si firmerà poi nella dell'Inquisizione negli autodafé e nelle guerre diretti religione e sappiamo sappiamo ormai come quando nazionalismo Rosin costruisce rinunziando una sua parte cercando di espelle l'acume
Come appunto è una venne e testimonianze in questi mesi nell'ex Jugoslavia finisce inevitabilmente per fare dell'intolleranza la sua la sua bandiera
Va invece sottolineato per quanto è paradossale possono di sembrare questa nozione degli Stati islamici antichi coltivavano una una varietà della della fragile pianta della tolleranza
Varietà che e ovviamente diversissima da quella da quella
Dalla dall'entre le contemporanee di tolleranza come rispetto per le culture per le culture diverse
Di fronte a un mondo a un mondo cristiano infatti ripiegato su se stesso e stretto nella gerarchia degli ordini su degli ordini sociali infatti la Società islamica antica ha saputo l'ho saputo trovare un modus vivendi che permettesse alle diverse nazionalità religione sulla sua gente hanno di convivere pacificamente
E agli individui di gode di una certa libertà esistenziale relativa ovviamente le norme dell'Islam e alle sue alle sue lettere delle sue e sui vincoli legali la Spagna musulmana è stata esemplare da questo punto di vista al suo al suo interno convivevano con con la con la maggioranza islamica comunità ed ebraiche cristiane guidate da propria anziani che erano garantiti il fronte all'autorità centrale
Dell'ordine all'interno di queste comunità e della raccolta delle tasse una una strutturalmente ogni ogni diverso gruppo confessionale aveva propri luoghi di culto
E addirittura per per compiacere i propri funzionari di fede ebraiche e cristiana e di fatti e bravi cristiani furono sin dall'inizio se è più giusto e più fedeli funzionari appunto dello Stato andaluso
Che i limiti andalusi inventarono il giorno festivo perché ciascuno potesse potesse osservare i doveri del proprio culto
A Cordova erano osservate indifferentemente le festività islamiche e cristiane
E nella poesia araba dell'epoca sono numerose le descrizioni mi chiese e di funzioni e naturalmente della Moore de'poeti arabi per lei e per i giovani cristiani
Questa tradizione di tolleranza s'incrina bruscamente con la crisi politica militare dell'Islam europeo il primo pogrom di cui le nostre cronache rendano conto avviene a Granada nel mille sessantasette
Nell'imminenza della della più grave crisi militare dell'Islam andaluso
Con l'invasione dei degli Almoravidi musulmani del Nordafrica
Veglie e dietro nelle quel quinto della reconquista di Alfonso sesto revisione di Castiglia
Inizia poco più di vent'anni dopo quella che potremmo definire parafrasando il titolo di un noto saggio politico contemporaneo la chiusura della mente islamica
Hînceşti andalusi iniziano ad emettere fattura se le le sentenze dei Giureconsulti diventate
Sinistramente note anche in Europa con il caso Rushdie che proibiscono ad ebrei cristiani la costruzione di nuovi luoghi di culto che ne restringono la libertà personale e che soprattutto ribadiscono la necessità del jihad il jihad che solo ora assume il suo significato di guerra di guerra santa mentre nella prezzi onesti islamica Enzo indicava semplicemente lo sforzo del credente
Verso le personalità del tuo usate dente ai ai ai precetti dell'Islam
Alla supremazia militare degli eserciti cristiani fa dunque seguito il ripiegamento del pensiero islamico ci propri fondamenti quelli o sulla di in che anche oggi ispirano il pensiero islamico cosiddetto fonda fondamentalista
E questo il fenomeno che gli studiosi definiscono della chiusura dell'Ittihad e listelli Ittihad è appunto la libera interpretazione personale del dogma da parte del giureconsulto
E di fronte a questo esempio storico è difficile non non vedere oggi la possibilità che ciò si ripeta
Di fronte alla chiusura dell'Occidente
E alla che la la tendenza sempre più diffusa in Occidente ai riti del cosiddetto il tre e il due mila uno nessuno saprebbe bene come rifinire al nuovo nemico il mondo musulmano sembra di nuovo riprenditi ripiegarsi sui propri Principi e sul proprio passato spesso mitizzato o malinteso mentre le correnti liberali all'interno della della Società islamica che sono forse l'unico portato positivo
Dell'occupazione europea sembra Mossul sul punto di Space di soccombere
L'eredità dell'Islam europeo e invece confluita nella nella cultura e nei costumi dei dei dei mesi conquistatori secondo la nota legge per cui quando un popolo più voluto viene viene conquistato da uno quello quello almeno i vinti finiscono comunque per per prevalere culturalmente sui vincitori la storia di questi in prestiti culturali ancora poco poco nota al di fuori del del della cerchia degli specialisti mi sembra mentre
Mentre la la l'entità degli degli avvisi nelle lingue europee
Rivela la portata delle del del tre del trasferimento di conoscenze Agli culturali militari merceologici nelle merceologiche mediche del mondo islamico a quello europeo e indica senz'altro nell'influenza il islamica l'influenza dominante alla fine del Medioevo europeo a me sembra significativo che tale eredità sia stata più facilmente accettata nella Sicilia ex musulmana la Sicilia smette di essere musulmane intorno alla fine dell'undicesimo secolo con la conquista normanna
E la corte normanna e decisamente arabo fila il e parlano arabo parte di funzionari sono arabi osservano le proprie le proprie regole così pure della corte Sveva di Federico secondo e stranota almeno a me sembra molto molto nota l'arabo e l'arabo figlia Lippi per l'imperatore
Che naturalmente era Boffo nuovo e autore di trattati ispirati alla tradizione venatoria araba come quello celebre sulla falconeria e intrattiene addirittura una corrispondenza filosofica in arabo su temi relativi alle alla religione musulmana con un allora famoso filosofo spagnolo in un Sabba in nella Penisola Iberica invece la dominazione musulmana
Restringendosi pro progressivamente nel solo Regno di di Granada termina nel mille quattrocentonovantadue anno spartiacque fra Evo fermo medio e moderno e questo ha probabilmente favorito la formazione di anticorpi ideologici più forti e che hanno condotto ad una rimozione accentuatisi ma del passato islamico dalla storia di Spagna di Portogallo tanto più paradossale in quanto i segni di quella presenza sono evidentissimi nelle tre lingue principali della penisola iberica e per non parlare ovviamente del paesaggio dei monumenti e a e ancora delle istituzioni
E invece alle espressioni fisica della eliminazione delle delle passaggio musulmano nella Penisola Iberica con i con i roghi di di opere di manoscritti
E con la cacciata dei moriscos i ultimi discendenti dei dei musulmani i berici fra secolo sedicesimo diciassettesimo ha fatto riscontro fino ad epoca recentissima ed il rifiuto di prendere inconsistente in considerazione Ilasco culturali del delle dell'esame spagnolo è uno stanzone revisionista che atteso a rileggere la la la storia della Spagna del Portogallo come decreto nel privato musulmani come un'epoca buia rischiarata alla fine da queste design e poi dal trionfo della riconquista
Con una singolare vendetta della storia invece il definitivo abbandono di questo tetto atteggiamento che iniziato con le figlie del franchismo in Spagna
Si è avuto nel mille nel mille novecentonovantadue con le celebrazioni del cinquecentenario la scoperta dell'America che come ho detto sono anche quelli e anche quello della fine dell'ultimo regno musulmano nella penisola Iberica
Una serie di con convegni celebrazioni ufficiali e mostre hanno definitivamente è ufficialmente assunto il passato islamico della della Spagna per cui il tecnico è semmai ora quello di una sua mitizzazione in chiave nazionalista come come per è venuto per altre altre simili assunzioni
Nel panorama culturale della Spagna contemporanea di studi islamici sono anzi uno dei campi più vivaci e in continua espansione
E i giovani studiosi vi sono attirati anche dall'intelligenza venute ridente politica di i finanziamenti e di apertura di nuove possibilità di insegnamento da parte dei Ministeri spagnoli della cultura e degli affari esteri
Viceversa nel resto d'Europa gli studi Isan ci sono oggi in verissima crisi che insieme una crisi di idee e di edili e di risorse materiali e questo è probabilmente dovuto al fatto che la guerra e è sempre stata il movente principale della conoscenza dell'Islam e in Europa
La prima grande ondata di conoscenza dell'Islam e appunto contemporanea delle crociate l'ultima e contemporanea dell'ispezione quello coloniale europea nei paesi nei Paesi musulmani
E vorreste per un'altra un'altra cosa notevole che negli Stati Uniti a al seguito della guerra del Golfo
Sì è stato approvato dal dal Congresso americano un atto che storna le stesse risorse finanziarie prima destinate al Sud dell'Unione Sovietica
Allo studio dei Paesi islamici
Nel caso europeo invece di studi islamici hanno seguito un apparato una parabola parallela a quella dell'espansione coloniale con un'acne fra alla fine del secolo scorso l'inizio del nostro e è una donna rapida caduta dopo la seconda guerra guerra mondiale con questo non voglio dire naturalmente che auspico una nuova guerra all'Islam del per il bene degli studi islamici ma solo che maggiori opportunità e Investimenti quale quale che ne sia la causa finiscono comunque per attrarre per attrarre l'attenzione degli studiosi e e per creare un movimento di studi e per tornare all'inizio della mia relazione o ancora il tempo faccio una debolezza cinque minuti
SDA emergenza collegata a un problema islamico si può parlare e Senna in emergenza e di una migliore e maggiore conoscenza dell'Islam è e quindi di ridare slancio agli studi islamici in Europa
Tenuto conto del fatto che con lo scongelamento del blocco sovietico e con la fine della Jugoslavia
L'Europa si troverà ad avere entro i propri confini geografici se non politici almeno uno ma probabilmente diversi Stati islamici in aggiunta a diverse anche l'altra
Che e che le migrazioni immigrazione economica dal Nordafrica e degli altri paesi africani ed asiatici
Di religione musulmana ha fatto dei Paesi più evoluti dell'Europa la sede di una nuova entità musulmana di una nuova immigrazione basti basti pensare appunto che la religione musulmana e ormai dovunque nei paesi europee più più evoluti la seconda religione in questo senso con questo conto concluderò e da lodare la vigilanza dell'istituzione che ci ospita l'istituto italiano per gli studi filosofici
Che promuove ormai da molti anni l'attività seminariali e di ricerca sull'Islam antico e contemporaneo
Sottraendo sì d'altro canto generosamente alla logica per cui sono da incrementare solo le conoscenze utili ossia quelle alla moda o quelle politicamente
Applicabili e scegliendo invece di incubi incoraggiare anche progetti di studio come quello che mi che mi perdoni impegnata che puntano alla conoscenza di aspetti meno visibili di una cultura che oggi così estranea alla nostra ma che pure sa da parte del del passato comune dell'Europa
Molte grazie per una Soravia di questa relazione intelligente nuova che ha ricordato soprattutto un concetto che non troppo spesso dimentichiamo
Come la parola tolleranza la sua idea e anche l'esercizio della tolleranza
Non nasca con quello che è considerata la grotta del tardo Seicento una semplice libertà religiosa
Ma in ogni sì ma anche la concepisce come vera coesistenza e libertà delle diverse religioni le diverse nazioni qualcosa che troppo spesso si dimentica all'interno dove ci sta chiuse anche in Europa
E poi si è corretto l'altro mezzo
E come troppo spesso non prestiamo più orecchio
E che forse uno degli strumenti più sensibili per capire le le differenze e anche le comunità della nostra del nostro sentimento europeo la lingua gliele ho bisogno nella lingua europea Corbeil sopravvivere di tante parole
Che non sono semplicemente forme grammaticali ma sono entrare più ricordi semantici dura memoria storica e di una radice comune
In adesso non lasceremo appunto subito dovrà ottanta
Per passare con una relazione del professor Cantillo la che insegna all'università di Napoli dedicata a ridurre a che ora tali in stretto ci
Il professor Cantillo è uno studioso dello storicismo tedesco a lui si deve la traduzione per l'udienza selvagge viene Enza no degli studi di Jena dietro ha dedicato sui saggi e studi a su studiosi tedeschi e storici tedeschi attraverso
A Jaspers fila e naturalmente a tra Lecce quindi sentiremo cemento da uno specialista che conosce anche la lingua interna del suo scrittore
Non ricordo dovrebbero
L'operazione può essere essere Inter Santini
Cercano di attenermi
Al termine noi oggi ecco
Dove la riflessione di inchiostro invece
Teologo storico della cultura filosofo
Tra gli orologi
E sull'idea di Europa è strettamente collegata con
La sua riflessione sui problemi dello storicismo
Con la sua particolare concezione della storia
E del significato che la storia la conoscenza storica ma più in generale il pensiero storico a per la visione del mondo Perrotta Weltanschauung
E quindi per dirla con il pesce l'utilità della storia per la vita
Quindi la riflessione sull'idea di Europa si inserisce nella sua lotta per sottrarre lo storicismo ad una interpretazione di tipo nichilisti corpi di tipo relativistico
Questa riflessione compare perciò tematicamente nel
Membro nel gran libro con me
Appunto è stato definito di trecce lo storicismo e i suoi problemi
Del mille novecentoventidue ma raccoglie una serie di saggi dal
Numero centosedici al mille novecentoventidue quindi
Faccio questo riferimento ecologico per
Richiamare l'attenzione sulla crisi dell'idea di Europa
Con una grande catastrofe come intrecci la definisce della prima guerra mondiale
E in questo libro l'idea di Europa costituisce il tema del quarto capitolo che intitolato appunto ma costruzione
Dell'idea di
Cultura europea la costruzione dell'idea della cultura europea
Ma chiaramente prima ancora Dick questo esito finale in questo libro trecce affrontato il tema della costruzione della cultura europea
Attraverso i suoi studi di Sociologia della religione e di storia della cultura come punto le dottrine sociali delle chiese ed i gruppi cristiani
Tutto il suo lavoro sia di carattere teologico storico teologico e filosofico
Ha avuto a che fare con un'autoriflessione storica sulla nascita della e la formazione della cultura europea
E un brevissimo accenno proprio per via capire il modo come e trecce si avvicina alla problematica dell'idea di Europa
Alla sua concezione
Della filosofia della storia
Il rapporto tra storiografia come Scienza storiografia conoscenza empirica
No filosofia della storia
Comprensione della storia universale perché ripeto questo
Elemento
Del idea di Europa e funzionale acquista concezione della stessa filosofi della storia che propria di tredici
E e qui una circolarità
La caratterizzazione fondamentale
Vorrei qui anticiparlo
Perché è il punto centrale del credito della trattazione di trecce
La caratterizzazione principale e fondamentale della cultura europea
Sia della cultura europea occidentale sia della cultura tedesca si conta appunto la distinzione che tredici fa
Proprio ma consapevolezza della storicità
Cioè il pensiero storico
La consapevolezza della storicità Secondo tre il carattere che
Distingue la cultura europea dalle altre culture la civiltà europea dalle altre civiltà ecco quindi
Questo chiarisce perché
La riflessione sull'idea di Europa sia assolutamente essenziale con la riflessione più generale sulla storia sulla concezione della storia
Secondo tre Lecce il pensiero storico che si è
Diffuso a partire
Soprattutto dall'età dell'Illuminismo dall'età del romanticismo pensiero storico a
Prodotto una
Messa in crisi di tutti i sistemi in tutti i sistemi metafisici che si era succeduti
Ha prodotto una storicizzazione della stessa idea di ragione una storicizzazione di principio di tutti i valori di tutti il pensiero
E questo ha portato appunto a quella Anarchia dei valori a quella situazione di crisi
A cui fa riferimento il vecchio risultati
Macconi fa riferimento ancor prima non specie con soprattutto la seconda inattuale
Quando affronta il problema della malattia storica
Del peso del macigno del passato che frena la vita che frena la creatività
E che è un carattere del quello che unici che Annan il nichilismo europeo
è un tema della crisi della cultura della civiltà europea che
Si ritrova poi nelle pagine di un interlocutore difetto di trecce
Verso cui in fondo rivolto tipo storicismo i suoi problemi come una risposta critica
Una risposta positiva ad una posizione sostanzialmente nichilisti che pessimistica che il tramonto dell'Occidente dispensa
La risposta di toglierci quale
La risposta di trecce che indubbiamente
Dopo il diffondersi del pensiero storico dopo il processo di storicizzazione della cultura europea
Non è più possibile pensare
Alla maniera di Jechel per esempio Anna concezione dello sviluppo storico
Guidato da un Telos guidato da un a priori della ragione
Quindi non è più possibile una logici in stazione del vasto
Bisogna accertare accertare assumere far propria la consapevolezza del carattere aperto del carattere problematico del carattere sempre
Limitato condizionato finito e provvisorio delle sintesi culturali che di volta in volta vengono prodotti
Tuttavia questo non vuol dire rinunciare
Alla ricerca di consenso della storia
Non può dire rinunciare a
Valutare la storia a valutare il significato del epoche storiche il significato degli storici
Ma questo si può fare sono all'interno e veniamo appunto al tema all'interno di non cerchia cultura cioè sostanzialmente trecce opera rispetto alla filosofia della storia di tipo illuministico e di tipo idealistico romantico opera dovunque
Riduzioni ma prima di carattere potremmo dire
Estensivo di carattere spaziale non è possibile una storia del genere umano nel possibile una strage neuronale perché noi riconosciamo la pluralità delle civiltà e delle colture
Li conosciamo la differenza con un carattere costitutivo della storia
Non è possibile quindi ritrovare per una storia
Caratterizzato da una unità da un processo unità
D'altra parte l'altra riduzione non è possibile neppure pensare
Ciascun sviluppo storico di ciascuna cerchia culturale come un processo lineare
Come un processo segnato da una dal progresso garantito teleologicamente oggettivamente provvidenziali istintivamente garanti
Ecco fatte queste due riduzioni
Allora la filosofia della storia che vuole rispondere all'esigenza dare un senso al divenire storico
Di tagliare comunque risposta quel bisogno a quell'aspirazione di unità e di unificazioni che caratterizza la ragione umana
Ed è un bisogno essenziale per la vita stessa perché la vita non si sfalda e non si risvegli
E non si faccia succube delle ombre quelle notti della ragione per fare questo necessaria dovrà esser consapevoli che noi possiamo costruire un'unità di senso della storia all'interno e dal punto di vista di ciascuna ci ci
Ecco allora che sostanzialmente Bertolucci la storia universale non è la storia del genere umano nella sua totalità
Ma la storia universale indica una totalità di senso che sostanzialmente coincide con la storia
E proprio americana la storia della cultura europea Mincato naturalmente questo dal punto di vista dell'Osservatore filosofo storico intellettuale che guarda a partire da questo mondo che il mondo moderno dell'Europa va bene
Il tuo chiaramente per tredici non vuol dire affatto
Una posizione di tipo eurocentrico di tipo chiuso ma anzi al contrario vuol dire
Essere consapevoli della diversità e porsi con le altre culture con le altre civiltà non rapporto non di assimilazione di violenza e di integrazione ma un rapporto di rispetto aperto intolleranza sincera
Dice al punto tredici e consapevolezza
Quindi la storia comparativa non va certamente rifiutata anzi va approfondita non va neppure rifiutato di tutti i tentativi di tipici infrazione
Egli prende il concetto da Webber tipo l'idea e di schematizzazione che le comparazioni possono rendere possibile ma non vanno scambiate con la descrizione con la narrazione
O con la concettualizzazione di un processo unitarie totalizzante
Della storia
Ma proprio questo consente di comprendere meglio anzi impone il bisogno di esigenze il dovere di comprendere meglio l'individualità della cultura alla quale si appartiene comprendere la propria individualità in questo caso comprendere l'assenza della cultura europea americane perché tra il cinema totalmente
Non condivide
Lo sviluppo lo svolgimento culturale
Degli Stati
Uniti d'America quindi soprattutto dell'America settentrionale anche dell'America Centrale all'interno della storia
Voi certo certo ci troviamo ancora di fronte a questo avanzo di una storia universale ma questa avanzo e di estrema importante
E di estrema
Di estremo valore e significato
Non soltanto per la contemplazione per la conoscenza puramente intellettuale ma di estrema importanza per la vita perché il problema qual era di fronte al il problema di fronte al quale si trova tredici problema di fronte al quale si trova tra il Che e quello di pensare ad una connessione dei popoli europei
Ad una loro vita dell'Europa dopo la grande catastrofe della prima guerra mondiale
Dopo il crollo della crisi di un mondo che come diceva laiche e i suoi ricordi ancora nel mille novecentoquattordici sembrava un mondo di assoluta sicurezza
Il mondo di ieri i cui
Appunto parlare un celebre romanzo quel mondo di ieri improvvisamente sembrava essersi disgregato e con questo mondo sembrava essere crollato la grande cultura
Dell'Europa fondata sull'idea della dignità dell'uomo subito e dell'umanità sull'idea tolleranza tutto questo sembrava essere
Quell'atto durante il conflitto che arriva squassato e diviso le allora il bisogno di ricostruire questa unità
Questo bisogno di certezze si può fare solo prendendo collezione attraverso la ricerca storica di quali sono i
Pilastri distratti fondamentali della cultura europea
E qui mi riferisco per un attimo alla relazione la collega
Cioè ha messo in luce appunto l'importanza in alcuni momenti il carattere dominante
Dell'influenza
Dell'islamismo sulla costruzione spesso della cultura europea per dire che tradisce avverte molto bene questa influenza anche se chiaramente
Dal suo punto di vista tende a mettere in luce come l'islamismo non può essere considerato un pilastro diciamo uno strato costitutivo della cultura europea perché non è possibile costruire una vita di senza omogenea all'interno
Unica cultura tra culture che tuttavia parlano tra di loro si intersecano le lingue abbiamo vista si intersecano magma conservo una loro identità pure a loro individualità
Invece quali sono e guardia rapidissimamente alla conclusione
I parenti Fondamenta degli strati fondamentali
Di dell'idea di Europa che noi possiamo costruire costruire approfondendo il nostro passato ma anche pensando a quello debbono essere la costruzione di una nuova Europa solo secondo tra il CED
Il pietismo ebraico attraverso soprattutto
Il cristianesimo e l'eredità e la sopravvivenza e la continua rinascenza del cristianesimo nel corso della storia europea
Il razionalismo greco la crescita in modo particolare il razionalismo Pri
Non posso soffermarmi ma per intreccio di prendere in pieno le tesi di leader sulla importanza decisiva del razionalismo greco
Per lo sviluppo della cultura europea e di tutti gli strati
Struttura della cultura europea in modo particolare livello economico il livello sociale il livello politico
L'altro è un punto fondamentale
Costituito secondo tredici dal
Costruzione dello Stato quell'ovale e soprattutto dallo sviluppo ancor prima che Romano cioè linguistico
Delle per l'amministrazione della burocrazia dei sistemi di circolazione e di trasmissione
E quindi l'unificazione prodotta appunto dalla costruzione dello Stato romano e poi grande importanza trincee assegna al Medioevo assegna una grande importanza al Medioevo riconoscendo nel Medioevo una vera e propria radice della stessa cultura moderna europei moderna perché da grande rilievo alla funzione di mediazione svolta dalla Chiesa cristiana ma anche svolta appunto dalla cultura islamica e nel Medioevo media appunto poi ed è questa una prospettiva tipicamente richiamante sì all'idea della libertà tedesca vede appunto il sorgere del senso dell'individualità
Nel senso dell'autonomia dei soggetti della svincolarsi del formazioni sociali nella loro individualità da un'idea
Accentrata unità
Dello stato e del potere quindi queste sono i quattro pilastri secondo tredici su cui si è costruito l'idea di Europa da questi
Mi avvio a concludere ma questi quattro elementi questi strati fondamentali tavolo poi per la caratterizzazione qui
Veniamo all'attualità di trecce alla contemporaneità di trecce ma anche per molti aspetti alla mostra cioè si rigore portano poi a due elementi fondamentali che costituiscono i palloni di un'attenzione che dà vita ma crea anche i pericoli della cultura europea che sono
La popolarità tra
Il diritto naturale l'idea il diritto naturale e quindi l'idea di una struttura universale razionale dell'uomo da un lato e dall'altra parte invece la coscienza nella individualità e della storicità
Si potrebbe dire del carattere positivo
Di ogni formazione storia
Questo conflitto tra storia e norme ma questa attenzione tra storie norma tra storia e ragione la differenza d'identità costituisce secondo tre intercetti Illy Vito della cultura
Ringrazio anche a nome vostro il processo verrà Cantillo che ha mediato con tanta chiarezza per me mediterranea uno dei difficili passaggi nella storia del pensiero tedesco
Quello dalla parola difficile a pronunciarsi deve for Research a prescindere che si estrae dalla semplicità della storia al nascere della coscienza
Della storia e soprattutto il l'idea moderna anche un ritorno al Medio Evo a cui poi si rifarà e non è un caso sempre in un momento di grande crisi scariche per la Germania
Nastro percorsi verso che proporrà alla Germania che esce dalla tragedia della guerra nel quarantotto il grande libro per la consolazione
Diciamo europea precostituendo una coscienza storica all'interno alla cerato di un'Europa con una Germania amplierà Cometti ente che tra cioè responsabile del più grande conflitto europeo
Quindi grazie ancora di avere Pretestato questi due no romanità
Ma di aggancio avanti commentino info
E adesso
Io passerò la parola alle professore
Corinzia ossa che insegna all'Università della Calabria in e del lettore Intini neo greco studioso del Risorgimento Gray colorito di filo ellenismo perché in questo momento si meravigliato e la sera riesco diciamo diversa degli oratori
Abbiamo ci sono alcune assenze e quindi abbiamo sostituito l'origine onde renderlo un pochino più organico quindi a questo posto tardiva al posto di adesso ti professor cacciatore
Parla Gianni corinzia s'e dell'Università della Calabria sulla dimensione europea delle istanze risorgimentali del primo Ottocento alcune considerazioni sull'organismo file l'italiano
Sul fil dieci italiani grazie
Nel mille ottocentoventiquattro caterva mi son lungi Lord Byron un anno dopo cadeva a sua previo il fuoriuscito piemontese Santorre di Santarosa
Le vittime più vuote di quella schiera di volontari che appoggiarono la causa dell'handicap
Non è un caso che lo stesso Santa Rosa nel suo sforzo di infondere coraggio e determinazione alle truppe piemontesi
Adoperasse nel mille ottocentoventuno queste parole profetiche questa è un'epoca europea e badate il patriota piemontese lo diceva con una premonizione stupefacente visionario certezza qualche decennio prima che si ridesta se nel quarantotto la primavera dell'Europa
Santa Rosa già nel mille ottocentoventuno
Coglieva i segni di questa abolizione rivoluzionaria che poi si sarebbe maggiormente evidenziata nel quarantotto di vantando prepotentemente dalla Sicilia Napoli nell'Italia settentrionale in Germania in Austria in Ungheria Parigi
Le punte più avanzate del movimento liberale europeo
Gli intellettuali il Polettini liti e crociati della libertà per usando un termine Crociani
Avevano intuito fin dal mille ottocentoquindici che le vicende nazionali erano da considerarsi strettamente intrecciate con gli sviluppi politici di tutto il continente europeo l'interdipendenza degli sviluppi politici il concatenamento dei destini di ogni nazione europea le Analogie delle aspirazioni che muovevano i sostenevano l'azione dei diversi popoli in lotta
Contribuivano a dare alle istanze nazionali una portata europea
Il quarantotto era il punto di approdo di un processo iniziato si ben prima di cui le linee fondamentali di sviluppo erano delineate già nel decennio mille ottocentoventi mila ottocentotrenta e Giuseppe Mazzini nell'antologia del mille ottocentoventinove scriveva qualcosa di analogo cioè che il destino della Grecia investiva le radici medesime dalla civiltà europea e di conseguenza non poteva lasciare indifferenti i popoli europei
Il fallimento dei molti italiani del venti ventuno costrinse alla fuga e all'esilio gran parte dei protagonisti e sostenitori di quelle speranze presto andate deluse per l'intervento repressivo e restauratore di eserciti stranieri
Un esilio che permise però a questi liberali di uscire dai ristretti ambiti della realtà politiche preesistenti ed edemi raccontato proficuo con i fermenti rivoluzionari e con effervescenza culturale e politica del continente europeo
Vittime dalla congiuntura politica internazionale restauratrice
E spinti dalla necessità trovare rifugio in altri Paesi i fuoriusciti italiani implicito Croce formavano fuori d'Italia un'Italia e mandavano combattenti per la libertà in Spagna in Grecia in America in Polonia
Arricchendosi di questa esperienza dell'esilio che fece loro acquisire una visione più dialettica delle vicende politiche
La cultura politica italiana
Speriamo
Determinante fu la funzione esercitata in questa direzione dalla citata antologia di Firenze
Che tra il mille ottocentoventuno e il mille ottocentotrentadue dette un impulso alle correnti liberali e patrioti che più moderate e alla circolazione delle idee in un contesto europeo i primi volontari europei che si riversavano in Grecia appena giunse all'eco delle schioppettate furono italiani
I giornali europei con la loro corrispondenza dal fronte greco favorirono fin dai primi mesi della sollevazione la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sollecitando l'invio di aiuti e volontari
Già verso la fine dell'estate del mille ottocentoventuno erano nel Peloponneso decine di ufficiali io europee tra cui molti italiani e molti napoletani
Tre volontari troviamo inoltre anche molti europei che si erano battuti a fianco dei costituzionali di Napoli contro l'esercito austriaco
Era questa la prima grande ondata di volontari europei che si recavano spontaneamente in Grecia ad essa seguiranno poi altre
Alla fine del mille ottocentoventidue alcuni parlamentari spagnoli sollecitarono l'invio in Grecia ad un corpo di volontari al comando di Guglielmo Pepe
E lo stesso Peppe spedì in Grecia Raffaele Poerio per presentare alle autorità rivoluzionarie Progetto e suggerire la necessità di reperire finanziamenti per la copertura della spesa
La leadership greca non giudico conveniente in quel momento a cogliere le proposte
Temendo di provocare la suscettibilità dei governi europei così poco propensi a tollerare un'iniziativa di vaste proporzioni per di più promossa delle menti della radicalismo politico europeo
Dal mille ottocentoventitré anche il comitato fino all'handicap di Londra inizia inviare dei volontari
A ciò contribuirono anche le molte pubblicazioni che videro la luce nel frattempo al Montreal e nel resto dell'Europa curate da volontari di rientro dalla Grecia
Il seguito l'adesione del Byron e la sua morte dettero un ulteriore scossone all'opinione inglese e costrinsero il governo di Londra a uscire dalla sua scomoda neutralità trascinando appresso anche le altre diplomazie
Nello scacchiere europeo dono dopo il mille ottocentoventuno si verificarono finalmente contatti e intese tra i liberali dei diversi Paesi nonché tra i movimenti liberali nazionali apparve allora chiaro
Chi è lo sviluppo politico di ogni realtà statuale locale era una variabile dipendente dalle vicende oltreconfine ed ai riflessi degli avvenimenti europei
E che gli sviluppi di ogni Stato non si potessero più seguire distintamente come se si trattasse di vasi non comunicanti
L'immigrazione politica favorire il diffondersi al di là di ogni confine imposto dalla restaurazione del mille ottocentoquindici della religione della libertà vera forza motrice degli avvenimenti europei durante tutto il secolo la religione dell'era nuova
Il momento liberale contribuì in qualche modo alla formazione di uno di un'Europa più aperta
A mio parere la corrente fino a lei indica che percorse
Impetuosa il mondo intero nel decennio mille ottocentoventi mila ottocentotrenta catalizza o processi politici e finora ma matrici incise sugli sviluppi internazionali sul travaglio ideologico degli emigrati politici e incarna l'ho le forze liberali europee verso comuni obiettivi
Lo storico tedesco Mendelssohn-Bartholdy che studio molto il fenomeno del filone Nismo approdando a pertinenti analisi scriveva che esso fu una forza trascinatrice
Che riusciva a comporre i più grandi dissidi politici
E fece convergere opposti schieramenti ideologici verso un comune entusiasmo patriottico giacché influì sulle masse al pari dei movimenti religiosi abbattendo i muri divisori e le bandiere delle classi sociali e delle coscienze
Tutti scriveva seguivano con trepidazione il destino della Grecia negli animi di tutti era vivo il destino di partecipare a un'impresa di dimensioni mondiali a una nuova crociata perché il figlio Nismo assunse avverrà religione dell'umanità
Indubbiamente grazie al fine leninismo i fuoriusciti italiani di fuggirono dai rischi di arroccamento essi ricompattare ONU in attesa di un prossimo tentativo unitario di abbattimento delle catene dall'assolutismo anche nella penisola italiana
In Italia Paesi in lotta per la sua emancipazione l'insurrezione ellenica suscitò immediatamente una forte corrente di simpatia e di solidarietà per questo popolo di cui il destino presentava punti di contatto con il destino del poco il popolo italiano
Due popoli privilegiati da Dio nella gloria nel dolore come diceva il Tommaseo
Gli italiani come anche gli spagnoli tedeschi identificarono alla propria causa o con quella ellenica
I file Ellenismo su un movimento di opinione e di pressione politica un movimento transnazionale che contribuì per tanti versi hanno spegnere le speranze dei liberali
E sarebbe in certa misura una funzione catalizzati riceve propulsiva per il coordinamento delle varie iniziative risorgimentali e la ripresa del processo rivoluzionario
I comitati nell'enciclopedia all'interno dei quali operavano i fuoriusciti italiani furono in effetti le fucine che Ford c'erano le le vecchio condussero poi a compimento il Risorgimento italiano
A mio avviso c'è poco forse approfondita questa funzione del file ellenismo nella tenuta del movimento liberale italiano
Dopo l'inevitabile lo sconforto subentrato a dopo il mille ottocentoventuno
Misurazione ellenica oltre ad ad aver avuto un enorme impatto emotivo e catartico rappresento un'immagine nell'immaginario collettivo l'ultima chance per infliggere un duro colpo alle forze della restaurazione
Con la speranza di estendere prima o poi la deriva rivoluzionari anche negli altri Paesi
In una certa storiografia del passato considerava torto duecento mila ottocentoventi mila ottocentotrenta come un periodo grigio e di moto non cogliendo i motivi di novità è che esso delineata proprio in questo decennio l'equilibrio continentale viene messo in discussione corroso grazie a numerosi fattori concorrenti l'insurrezione ellenica e le sue ripercussioni a livello europeo
La pressione dei movimenti rivoluzionari la diffusione degli ideali patriottici
E soprattutto la repressione austriaca ed emigrazione politica che stimolarono il movimento liberale a trovare una strada unitaria
Ormai consolidata l'opinione che il fallimento dei moti del mille ottocentoventi e del mille ottocentoventuno non produce una vera e propria involuzione politica anzi Secondo l'ho scritta il fallimento dell'esperienza costituzionale napoletana aprire nuove prospettive ritenendo la ragione dell'inizio sospeso interrotto ed un'età annovera cioè la temporanea soluzione di continuità di una tempesta europea
Nel mille ottocentoventi si aprì cioè in una fase convulsa di di asset Elia assestamento geopolitico
Che coinvolse agito la Spagna il Portogallo le due Sicilie il Piemonte la Grecia la Francia e la Russia dimostrando gli esigui margini di sopravvivenza del sistema politico conservatore
Questi noti sono stati momenti e tappe di un più vasto e articolato processo rivoluzionario che vide l'emigrazione politica costituire una vera internazionale progressista
I fuoriusciti italiani cogliendo il senso profondo della interconnessione dei fermenti politici sullo sfondo di un comune sentire dei popoli si videro costretti così ad agire sul più vasto scacchiere europeo
Decisi a sfruttare gli interessi confliggenti delle potenze e a sollecitare alleanze e di interesse tramite comitati patriottici e società segrete con ramificazioni internazionale
Dietro l'urto propulsivo degli eventi greci che rimettevano in seria discussione gli assetti imposti si risvegliò l'orgoglio nazionale e il desiderio di rivalsa si riaccesero le speranze e si sviluppò una nuova tendenza emancipate dice miranti alla rigenerazione politica dell'Europa intera
Da ciò si rileva la natura di all'etica del Risorgimento europeo e la dinamica storica del decennio
Ma anche tra i gruppi reazionari sì e dalla convinzione che il Risorgimento ellenico nascondesse una grande forza d'urto per le implicazioni internazionali che esso comporta
Infatti appena scoppiato il motore si suppose ero lo zampino del settarismo liberale europea manovre occulte della Carboneria
I progetti insurrezionali del Pepe e Poerio Pisa de Conciliis Rossarol romeni durante il decennio vanno inquadrati nel più ampio contesto mediterraneo
Questi esuli delle due Sicilie erano ormai punk parte integrante del movimento d'opposizione europeo
E l'iniziativa del di Guglielmo Pepe di organizzare i fratelli costituzionali europei era diretta conseguenza dei nuovi orizzonti d'azione di esclusi grazie al fuoriusciti Nismo
La limitata indipendenza dalla Grecia ottenuta con l'intervento delle diplomazie europee dopo un decennio di sangue versato sul risultato di compromesso che riguarda un'esigua parte delle popolazioni greche irridente
Ciononostante la Grecia riscattata non dimentichiamo il contributo dei volontari italiani e presto vuole pagare una parte di questo debito morale verso l'Italia
Inviando dei volontari greci abbattersi tra i garibaldini per il Risorgimento italiano e accogliendo nuovamente gli esuli italiani specie dopo l'insuccesso del mille ottocentoquarantotto nel non va nel Lombardo-Veneto
Nelle città italiane dove risiedevano nucleo comunità greche furono costituiti dei comitati di sostegno per iniziativa di respinti greci a Napoli Pietro se la casa originario di Della fondò un comitato di ispirazione mazziniana finanziato da notabili Crazy chiamato il diritto delle nazionalità che fece molti proseliti
Il Comitato patrioti vanno accorpati lo dicono a quell'età non riuscì addirittura a espandersi anche in altre città italiane sedi di comunità greche
Questa reciproca solidarietà tra i due popoli rimase una costante per tutto il secolo e si manifestò in più occasioni li saldando i tradizionali vincoli di di fratellanza
E concludo
Ho appena abbozzato la tesi che volevo a sostenere cioè precisare il significato nel matrici ideali e la portata del filo leghismo italiano nel quadro generale del Risorgimento europeo nel primo Ottocento
Considerato il Risorgimento come esito di una necessità storica e di un Comune travaglio ideologico delle forze liberali a partire da contesti e culture altre culture e affini oltre che come mero risultato di trattative diplomatiche
Stante la sorprendente affinità di ideali e aspirazioni che assolte che presenta la storia dell'Europa e dei popoli
Ho avuto modo così di accennare al percorso accidentato dell'emigrazione politica nel decennio un percorso che se il mio l'ampliamento degli orizzonti e delle relazioni su scala europea il prevalere del sentimento patriottico in quanto espressione di forti e reciproci legami di solidarietà tra
I popoli in lotta
Il mio non era che un tentativo volto ha ricostruito come sia stata fondamentale la funzione del momento più l'elenco per saltare le istanze risorgimentali al più anche un voto politico europeo senza voler peraltro sottostimare l'incidenza anche dell'esperienza dei fuoriusciti italiani a fianco dei costituzionali spagnoli
Premesso ciò rilevare la vocazione europea dal momento transnazionale liberale manifestatasi chiaramente con il figlio ellenismo l'Europa dei popoli non era nel primo Ottocento la somma di distinte sovranità ostili ma l'intreccio solidale di identità e tradizioni differenti che si unirono per dispiegare il fronte del conservatorismo grazie
In un'analisi che se e poi potrà forse sembrare strettamente storico addirittura di storia resterà risorgimentale
Ci nasconde però per questo per ringraziare particolarmente professor corinzia sta
Quasi una sfida a quello che appunto la dialettica della libertà cioè proprio in questa analisi storica si nasconde l'evocazione al segreto antagonista della ragione cioè la sfida dell'immaginario collettivo quando si trasforma in febbre in volta in entusiasmo così è successo appunto
Per non soltanto per l'Italia per ma per molti altri giovani europei in quegli anni che sono i giovani ora perché sono accaduti per la libertà della Grecia e questo non certo per un ideologia mediata alta Grandi Capitani genitori o di parole e quindi ancora molte grazie
Un altro prossimo diciamolo oratore ma amabile forse conversatore
Sarà il professore Bruno un muro Buccini e qui accanto a me a destra dell'università di Messina
Che non si ritornava ogni Europa gira e più segreta un'Europa esoterica quasi se così ho capito dorata della poesia francese edile professore Baroncini
Per me uno studioso attivato i primi anni
E quindi mi sono un po'meravigliate che passasse da Benjamin quasi cuffia Alba ieri e studioso intelligente lettura francese ma ha pubblicato un libro
Su Walter Benjamin elabora Rita del moderno peraltro da poco tempo si è dedicato proprio a scrutinio di letteratura francese e parlano appunto
Poi lei avrà ottavo un'idea
Senza tristezza
è una tristezza senza idea
La prima cosa probabilmente spiegare il titolo
Scelto molto per la sua suggestione
Ma che giustamente richiede una chiarificazione il titolo una citazione
Come spesso accade leggermente stravolta di un tasso di Tomba dei tratto da uno dei testi uno dei tanti testi conferenze scritti
Che i ballerini
Dedica in un arco di tempo che va non a caso debbo dire dalla dal mille novecento diciotto diciannove al mille novecentotrentotto trentanove con un'ultima acuta nel quarantacinque
Cioè esattamente al periodo fra le due guerre dedicata punto alle questioni riguardanti da un lato la questione dell'Europa e dall'altro la questione dello spirito
Le due i due problemi le due questioni sono ovviamente legate e porre una domanda intorno
Ho alla crisi dello spirito che il titolo di un testo del diciannove o invece alla libertà dello spirito che un testo molto più tardo
Non è altro che un modo per porre la domanda intorno alla crisi dell'Europa
Uno di questi testi dicevo si chiama fluttuazioni della libertà ed del trentotto e in questo testo Balleri cerca di spiegare una delle tante
Definizioni o immagini che gli dà del concetto dello spirito
E l'esempio è quello dell'idea triste che cos'è lo spirito lo spirito è questa capacità che è propria dell'uomo di scomporre
Quello che nell'esperienza si presenta come confuso un'idea triste esattamente una specie di misto tra registri che sono secondo valori completamente diversi
Quello appunto ideale e quello invece che appartiene all'ambito dello emozionale dell'affettivo o dell'empirico se dovessimo usare un termine molto più generale e comprensivo
La capacità dello spirito e questa capacità di fare questa scomposizione
Perché appunto un'idea diceva le risse un'idea non può essere assai mai triste non può contenere nulla di Trieste
E se invece noi proviamo pensando a qualcosa pensando di idee un sentimento di tristezza vuol dire che in questo caso non stiamo pensando ha fatto un'idea la capacità di separare l'idea dalla sua incarnazione hic et nunc dalla sua determinazione emozionale e appunto empirica in senso lato
E di farla funzionare come tale di metterla in relazione con altre idee cioè di aprirla al possibile proprio perché l'abbiamo disincagliata dalla determinatezza con la quale c'è apparsa una abbiamo vissuta queste esattamente la una delle capacità proprie dello spirito
Si potrebbe dire tranquillamente che Valeri entra a far parte in questa maniera in quell'altro per cui è si può considerare un filosofo nella grande famiglia dell'idealismo
Perché l'idea appunto e ciò che va separata e giocata liberamente e anche in questo che consiste la libertà proprio dello spirito dalla empirici ITA in cui tuttavia sempre di fatto Essa
Si presenta un viene da noi colta e vissuta
A cura
Lo spirito e dunque in primo luogo questa capacità disconnessione
E questa capacità di
Fare entrare le idee depurate liberate da questa concrezioni empirica in un gioco combinatorio si potrebbe dire anche in un calcolo
Che ovviamente non essendo più determinato non essendo più costretto è un calcolo quasi infinito è una combinatoria la più ampia possibile
E quello che vari richiami in generale ed è un'altra delle specificità e particolarità dello spirito l'uso del possibile rendere l'idea al possibile è esattamente ciò che specifica lo spirito
Tuttavia questa capacità dello spirito dice pareri è oggi in crisi questa libertà dello spirito è messa in un pericolo dallo sviluppo del mondo attuale
E per arrivare a comprendere come Valéry organizza questo discorso dobbiamo però un attimo ancora riflettere sul problema dello spirito se lo spirito caratterizza la specie la specie umana
Per ballerini
La specie umana ed è una conseguenza di quanto era già racchiuso in questa immagine della scomposizione di ritorno a Trieste è quella specie diventa e che a differenza di tutte le altre specie viventi non si va al di là del dato che è in quanto specie vivente che appunto rompe costantemente l'equilibrio con per esempio il suo ambiente che mette in crisi la riproduzione di se stessa in quanto organismo in quanto corporeità
Per usare una frase stessa divario di la specie umana e quella specie che privilegia ciò che non è Rispetto acciocché
Che va alla ricerca di ciò che squilibri a il suo rapporto con il mondo la specie umana è caratterizzata secondo pareri dal fatto che
Non si soddisfa
Del raggiungimento dell'equilibrio con l'ambiente
C'è da parte dei pareri una ragionamento estremamente interessante per cui la specie umana l'uomo
In realtà non si soddisfa del soddisfacimento raggiunto
Cioè come un'inquietudine che la spinge costantemente al di là e diceva liriche la specie ricerca il meglio ma come sappiamo ripete anche lui il meglio è nemico del bene
Ed è esattamente il fatto che il meglio sia nemico del bene che la specie umana ricerche il meglio perché ovviamente spinge necessariamente la specie verso il peggio
Perché appunto la specie non si accontenta e in questo arrischiare costantemente un al di là si potrebbe dire del principio del piacere ed è può andare incontro al meglio come può perfettamente andare incontro al peggio
Mi sono soffermato su questa immagine di Valeri perché in qualche modo già contiene anticipa quello che a mio parere
E quello che si può ricavare da queste riflessioni di valori sulla questione dello spirito dunque sul problema della crisi dell'Europa lo spirito
Il corre in qualche modo nella propria crisi come la propria perdita della trasformazione nel suo contrario non tanto per un accidente empirico
Qualcosa che può capitare allo spirito ma che non intacchi erede in nessun caso il suo nucleo ideale
Ma al contrario lo spirito può perfettamente perdersi direi non appunto in linea di fatto ma in linea di diritto trascendentale niente è iscritto nella sua stessa struttura che potremmo incominciare a definire dicotomica dice aggiuntiva perché contiene in sé gli aspetti che di fatto rischiano di andare in contraddizione fra di loro
E appunto per per la sua stessa struttura che lo spirito può giungere ad uno stato di perdita e in cui ci si deve interrogare e ci si può interrogare appunto sulla sua crisi per chiarire ulteriormente questa caratteristica dello spirito
Abbiamo detto che lo spirito è da un lato l'andare il ricercare lo squilibrio
Il privilegio dell'imprevedibile o dell'imprevisto Valeri che era vettore di additare alla punto riprende per esempio un termine fondamentale per radere al lampo che è il termine old che si traduce comunemente con il bizzarro ma così è una piccolissima indicazione di cui va tenuto conto che Jacques Lacan lo traduce per esempio lo avvicina al perturbante freudiano
Lo spirito l'intelligenza la capacità che appunto specifica la specie umana in qualche modo lavora a partire da ciò che perturbato da ciò che non è stato anticipato non era possibile anticipare due Valerie parla per esempio del fatto che la specie umana e quella che fa dei sogni qui c'è un termine francese difficilmente traducibile che sono oggi che non è esattamente il rap quello che noi chiamiamo comunemente sogno ma è quella capacità
Di progettare di inventare ciò che non c'è
Ma che non è nemmeno una mera fantasticheria è una progettazione in qualche modo fatta con un rigore
Allora lo spirito e questo aspetto che questo aspetto certamente che fa la libertà ma lo spirito è anche rigore e anche l'esattezza e anche quella capacità di combinazione delle idee fra di loro
Allora lo spirito come vedete sempre l'una e l'altra cosa e da un lato appunto imprevisto in
Diciamo ciò che preferisce trovarsi nella situazione della non capacità di previsione proprio per aprirsi al nuovo a ciò che non è il ripetitivo ma dall'altro lato è anche invece proprio capacità di previsione
è costruzione calcolato a Oria
Con una parola che non usava veri ratio nell'uso che ne fa mai resi
Ora proprio di fronte a questo pareri sviluppa dato molto corrente non faccio l'analisi come sarebbe giusto e necessario tutti i testi sviluppa una qualcosa che lui stesso chiama un teorema fondamentale un teorema fondamentale che lui applica alla storia e al problema dell'Europa
Questo teorema fondamentale quale è un teorema della diseguaglianza potremmo dirla originaria della differenza appunto che si dà all'origine a qualcosa che somiglia francamente alla genealogia nel senso miccia
Prendete un planisfero
Vedete la Carta della Terra e ci sono regioni diverse sono diverse per ricchezza di sottosuolo per fertilità della terra per densità di popolazione ebbene viso quella che sembrerebbe dover avere il primato cioè quella dove c'è la maggiore densità di popolazione delle maggiori ricchezze in realtà sono rimaste nell'arretratezza e l'Europa che è un territorio povero di risorse di di
Punto povero di benché sottosuolo
E povero di popolazione invece proprio per questa strana capacità che è lo spirito cioè questa capacità di invenzione e di calcolo insieme a ottenuto un primate una egemonia
Per un lunghissimo lasso di tempo e tuttavia questo deriva da una disuguaglianza
Cioè la disuguaglianza che ha prodotto sia una storia globale del mondo ma anche in modo specifico quella storia più ristretta e la storia stessa dell'Europa che poi diventa a un certo punto la storia del pianeta
Ebbene Valérie a un certo punto di questo ragionamento fa questo tipo di affermazione
L'ineguaglianza per così lungo tempo osservata a beneficio dell'Europa vede per i suoi propri affetti cambiare progressivamente in senso contrario
Cioè è proprio lo sviluppo della Europa uno sviluppo che è culturale ma che è anche tecnico oltre che intellettuale in senso lato
Ed è il fatto che l'Europa abbia incominciato inevitabilmente ad esportare
La propria cultura
E proprio questo processo che è un effetto dello spirito che ad un dato punto arrivato ad una certa soglia da quantitativo come si dice si trasforma in qualitativo e rovescia la relazione
L'esempio che fa Valeri e che sarebbe molto interessante seguire e soprattutto contrapporre al famoso testo di Husserl molto citato in questi giorni sulla
Crisi dell'umanità europea e la filosofia e cioè la questione del primato della Geometria che il modello dell'archetipo dalla scienza in quanto tale sarebbe molto interessante è certo la Geometria
Perché per Valerio oltretutto è una lo dice Bossi chiaramente una forma di ripetizione alla seconda potenza cioè nel senso che la legge scientifica è non più la ripetizione di fatto l'organismo che ripete il proprio funzionamento ma è una ripetizione in linea di diritto
Perché la legge appunto è universale solo perché io la posso applicare cioè ripetere indipendentemente dalle condizioni in cui essa
è enunciate
Bene proprio la Geometria nella sua è la massima espressione della libertà dello spirito della sua capacità di invenzione ma anche della sua capacità combinatoria
La Geometria diventando il modello dello la scienza in quanto tale dando cioè l'impulso alla costituzione della scienza europea ad un certo punto in un processo che è anche di democratizzazione del sapere che anche di esportazione di questo sapere ebbene farà in modo che la bilancia pende ora dall'altra parte
Quando quelle regioni del globo che erano più ricche ma che non avevano avuto evidentemente questo Bruno
Dello spirito avranno ricevuto dall'Europa le risorse invece che lo spirito è in grado di produrre e lo applicheranno alla quantità numerica
Delle loro popolazioni ebbene a questo punto proprio l'Europa avrà segnato in tal modo la propria crisi e il proprio declino la frase di ad aderire e molto icastica e vale la pena citarne noi abbiamo stordita mente reso le forze le forze proporzionale alle masse
Cioè abbiamo dotato masse abbiamo dato che forse cioè le forze dello spirito a masse umane dovreste proporzionali è proprio questo che decide della crisi dell'Europa
Mi avvio rapidamente alla fine
E questo teorema dell'eguaglianza ma come poi altri tipi di analisi che va verificato ad esempio nell'assaggio sulla libertà dello spirito quello che sta come dire all'estremo opposto di quell'altro che si chiama la crisi dello spirito che è del diciannove
Mostrano sempre questo movimento in qualche modo strutturale della storia europea
Per cui
Il succo che a mio parere si può trarre da queste osservazioni divario di queste riflessioni di Valery e che
La contrapposizione fra una vocazione universalistica della cultura europea e con l'altro dall'Europa il non europeo in generale
Può anche l'altro dallo spirito che inevitabilmente sì sviluppa all'interno della storia europea che può essere chiamato con molti nomi e che vanno se restiamo in ambito filosofico
Per esempio con scetticismo di contro il quale Husserl voleva affinare le armi di un'autentica filosofia che può essere per esempio lo spirito di Potenza
Che può essere il puro e semplice interesse che tende a disgregarsi
L'universalità e la unità non debbono essere eletti come se fossero appunto delle degli incidenti a mio parere io credo che questo si possa ricavare dalla verità
Ma debbono essere invece colti come elementi strutturali
Di una un'unica diciamo struttura che con ballerini abbiamo provato a chiamare lo spirito che possiamo chiamare globalmente tradizione europea che riguarda la stessa filosofia europea
E che dunque
Occorre porsi rispetto a questo problema della Europa e della sua crisi appunto in un atteggiamento di grande consapevolezza che gli elementi di crisi sono tutti interni alla stessa storia europea
Vorrei chiudere
Col fatto che dimentichiamo spesso che tutto ciò nasce da un mito raccontato da Erodoto
E che Europa e prima di diventare come l'articolo determinativo davanti un concetto astratto
E non più una nozione geografica e ci sarebbe molto da dire su questa geopolitica filosofica perché non c'è pensatore che padri dell'Europa che non dica preventivamente che l'Europa non è una mero concetto geografico
Ma è sempre ovviamente è un'altra cosa ebbene che Europa ecco lei che viene rapinata dall'Oriente partito nato dalla città di tiro e viene portata appunto accredita
Che il mito di Europa di conseguenza presenta Europa e forse anche l'Europa sempre come qualcosa che perduto per qualcuno perché è vero che noi ci identifichiamo come europei ma evidentemente il padre di Europa
Passò il resto della sua esistenza a rimpiangere e ad avere Nostalgia di questa figlia che genus sotto forma di Toro gli aveva strappato
Questo per dire che lo spirito
Che la tradizione europea che la cultura europea
E forse per minori
E forse anche questo convegno in qualche misura ne è una testimonianza indiretta un oggetto perduto
E come qualcosa che si è ammalato ma che
Appunto
E perduto e di conseguenza pensare l'idea di Europa a dispetto di Valeri probabilmente non può che ingenerare ed essere incarnato in un sentimento di tristezza
Questo non per essere pessimista ma perché ho la sensazione che se il tono dell'enunciazione
Di Nugnes che definiti così da ballerino mini dello spirito uomini o da Derrida vecchi europei
Il tono della nostra enunciazione
Dovrebbe essere il tono della malinconia cioè appunto del lutto interminabile per lo spirito europeo e per l'Europa perché solo così probabilmente potremmo essere più facilmente ascoltati
Potremmo più facilmente rivolgerci ad un europeo interno ed esterno e potremmo con maggiore legittimità far sentire la nostra voce
Molte grazie non sono chiesti scatta puntuale né a Vienna che avviene attribuito a evacuare ostilità
E dimenticato il Toro che peraltro ancora esistenti
E quindi
A cui bisogna anche di pace forse un pensiero di tristezza in questo modo no forse perché esattamente due esiste
Ma lei ha iniziato parlando perlomeno e bloccando la categoria del perturbante noto suonare invece e allora forse in questa storia fra mito e geometria
Conviene ritornare al diciamo le antiche per personificazioni persone certi valori tra lo nero il sei fantasiosi cioè quello il sogno veramente che crea inventa l'immagine e quello che si trasforma solo in altre cose avere appunto ringraziare ancora Bruno Bonci limiti questa di aver dato la voce hanno proietta all'interno di un congresso
Che è stato dominato ritardi storici tra i filosofi tagli le analisi concrete
Aggiungendo che ai poeti si deve sempre forse
La l'ingegno di scoprire il sogno come la più socio come chi variabili ciò che le immagini possibili Intini o essere capite inventate in una maniera diversa da quella sulle dell'analisi
Adesso proprio per rimanere nello spirito di geometria però quello che le due cose va be'ma cambiato porre fine pelle conferendo ordine picchi parla oggi pomeriggio proprio per dare spazio a un diciamo a contributi diversi cioè il professor Zanotti finora e che io sappia non è è arrivato quindi non crediamo di Todor ricco domani
Quindi
Non c'è allora non le ho pensato cioè abbiamo spostato loro la conferenza che sarebbe che avrebbe dovuto iniziare la sessione di domani mattina a quella dei linguaggi unitari
Tenuta dall'ingegner Giorgio Capra a stasera come ultima relazione e questo per un motivo mente forse
Interessa un po'tutti gli editori
Come prossimo rettore pagherà all'inizio professore Giuseppe cacciatore nella città di Napoli poi appunto come ultima ingegnere Capra che niente fondo lui dice sì dice che non è di casa mi dice che è strano ma il problema rimane perché lavora alla essere ha il servizio della informazione data giacciono Technologies Sales
Del gruppo FIAT a Torino
Ma sì il suo contributo ha un titolo abbastanza frizzante tecnologie dell'informazione per l'integrazione della cultura europea quindi forse diciamo noi aspettiamo proprio di sentire Lula alla fine di questo dibattito per vedere se è possibile comporre queste frazioni d'immagine tutta la storia
Che Nitto
Il in un diciamo in un'idea tecnica perlomeno in un tanto oramai d'informazione su quella che potrebbe essere una forma dell'integrazione europea e non più tutti frammentario eccezione ma prima appunto dell'ingegnere Capra che chiuderà sessione va bene adesso il professore miniere Giuseppe Cacciatore che è il nuovo direttore del centro degli istituti picchiano Agnese Giambattista empirico
E poi anche uno studioso dello storicismo tedesco e nello stesso tempo della cultura napoletana dell'Ottocento
Cioè infatti nella sua personale e diciamo appunto nella sua intelligenza integra e quello che è forse l'astrazione dello storicismo tedesco con la realtà io non so se lei sia napoletano
Napoletana vicino vicino comunica è più con una realtà mediterranea e che forse è almeno fisicamente lontana dai praticamente della scienza tedesca Multimedia
Ma io ringrazio la professoressa Ritter Santini tenterò di restare nei limiti assegnati anche i premi esprimere tanta solidarietà agli eroici ascoltatori
Sui quali
Sta piovendo diciamo una
Seconda Miren molto feconda Babele
Di linguaggi ma questa è una delle ricchezze della cultura europea specialmente della cultura europea mediterranea
Ma il titolo del mio contributo pensare l'Europa oggi con con un'aggiunta
Nell'epoca dell'universalismo democratico
è difficile affrontare questo tema in questi termini cioè scegliendo un registro dichiaratamente
E chi con politico e filosofico politico dopo le conclusioni che peraltro condivido
Dell'amico e collega Moro Uncini che indicavano
Ad un sana prudenza
Problematiche mi chiede di di consapevolezza critica dei problemi
Dell'Europa contemporanea
E tuttavia io credo che bisogna raccogliere con convinzione
L'appello che viene dall'idea e dallo spirito
Che animato questo convegno
La consapevolezza cioè del consumarsi io credo che i confini
Concettuale ed anche economico politici
Del vecchio
Sia pur glorioso il rispettabile concetto di europeismo
Credo che non ci sia in questa fine di secolo termine concetto il più citato studiato analizzando invocato di quello di Europa
Molti sostengono
Che ciò dipenda dal cruciale punto di svolta costituito dal mille novecentottantanove
Dalla data cioè che ha segnato
La fine il definitivo tramonto dei totalitarismi
E lo stesso discorso vale per il termine e il concetto di democrazia
Di libertà democratiche credo così di rientrare a pieno titolo diciamo nel
Titolo della sezione
Odierne
Ed è venuta così delineandosi quasi un'equazione
Tra crollo dei totalitarismi
E in generale tra crisi delle ideologie forti
E ridefinizione dei profili teorici e pratici
Della democrazia
Ma anche un autore per esempio come Jacques Derrida ha parlato della necessità di una demo Crazy giorni
Di una democrazia da aggiornare dinanzi alle radicali modificazioni che ha prodotto sulla stessa genesi e legittimità della rappresentanza
Sui pericoli di manipolazione e paradossalmente di censura sul formarsi dell'opinione pubblica
La trasformazione tecnico economica come dice Derrida dei media
Dal canto suo Jürgen Habermas continua coerentemente a sviluppare il suo ragionamento
Sulla Democrazia comunicative
E anche dopo il presentarsi di nuovi parametri etico politici
Resta convinto che si possa ancora essere fidi
Cito da Habermas alla promessa di una autorganizzazione democratica della nostra società
Ora dinanzi al paradosso del complicarsi e dell'aggravarsi delle disfunzioni economiche
Delle disuguaglianze sociali dell'espandersi
Della sottoclasse dei deboli e dei diseredati del mondo
Dell'urgenza di ridefinire la sostanza della Democrazia postmoderna
Nel dicono scendendo del diritto degli altri
Cioè in coincidenza
Proprio con la fine del secolo delle rivoluzioni e col tramonto
Dei miti ideologici di cui l'Europa è stata al contempo culla e Tomba
Autori come Habermas rilanciano la propria tesi
Che io peraltro condivido di una democrazia radicale
La radicalità della nuova democrazia poggia sull'esigenza di ridefinire i rapporti
Tra le tre forze le tre risorse del mondo contemporaneo
Potere denaro solidarietà
Lo spostamento dell'equilibrio verso il potere della solidarietà deve potersi affermare
Afferma Habermas attraverso le istituzioni e l'ampio ventaglio di una sfera pubblica democratica nei confronti degli altri due poteri
Ora dal seno dell'Europa da quel seno che ha generato l'idea
E la pratica del fascismo
Del comunismo poi deve riemergere anche il principio universalistico della democrazia
Si tratta di un processo che non può essere assunto con un semplicistico atto di fede
O con un enunciato verbale giacché esso presuppone che la storia la cultura l'identità stessa dell'Europa vengano coraggiosamente ridiscusse ripensate
Giacché alla sua identità e alla sua storia appartengono le ideologie
Le filosofie della storia le politiche le culture che hanno nominato il secolo
Da uno scenario disse coloro che si era aperto e sviluppato con la prospettiva della finisse europei
Nell'inevitabile schiacciamento DS tra i massicci incombenti di Oriente dell'Occidente mio amico Cantillo nella sua relazione ha citato Spengler
Si è passati ad un possibile nuovo scenario che pur di portare sul palcoscenico l'idea e la parola Europa luogo di profonde riserve di anni e di nascita della libertà modesto
Ma come ha acutamente osservato un altro
E gli autori che oggi maggiormente riflettono sul concetto esso diviene Europa ed Edgar morente
In questo grande sommovimento di idee di eventi iniziando con il mille novecentottantanove non tutto è ancora chiaro e definito
I fatti che si snodano quotidianamente sotto i nostri occhi
Ci dicono che l'Europa si volge al tempo stesso verso il suo passato
Il suo futuro
La marcia verso il passato e ovviamente il ritorno degli Stati nazione con il rischio di una balcanizzazione generalizzata
Nazionalismi frenetici e cinesi dittature militari e guerre locali
La marcia verso il futuro e lo sviluppo e la moltiplicazione delle confederazioni delle federazioni
Dove l'imperativo del dispetto fra le nazioni si unisce a quello del superamento dello Stato nazione
L'idea è il ruolo dell'Europa verso il futuro appaiono così strettamente connessi
Al ripensamento teorico e pratico del principio della democrazia
Specialmente riguarda cruciale Tim è stato ricordato in più di una relazione stasera
Per chi conosce mento dell'altro
Ma anche al fondamentale discorso dell'ampliamento della legittimazione politica e culturale
Di una nuova dimensione dei diritti dell'uomo con i diritti di cittadinanza
L'idea di Europa come soggetto politico transnazionale o almeno come federazione di entità statali
Che faccia prevalere la cultura e la politica dell'universalismo democratico
Rispettando assolutismi fondamentalisti sciiti
Dallo scontro discreto Arturo delle piccole patrie
Appare dunque legata alla possibile definizione di un concetto di identità posta nazionale
In grado di sostituirsi alla vecchia identificazione tra appartenenza nazioni
Dove si possa ridisegnare il rapporto tra cittadinanza politica Starks Burger Shaffer e identità nazionale nazionale identiche
Nell'ambito di un radicale problematiche ZAS dell'integrazione politica e culturale
Dell'Europa
Il processo di integrazione europea specialmente sul piano delle scelte economiche
Non risolverà di per sé immani problemi di mobilità sociale di tensione direzione politica e culturale delle tendenze alle tendenze
I migratori
Anche lei gentilmente osservato Niklas Luhmann
Che un processo di integrazione europea provocherebbe certamente vantaggi al sistema economico
Indotti in particolare dall'allargamento dei mercati
Ma ciò non sanerebbe anzi per certi versi aggraverebbe il complesso dei problemi politico-sociali
Problemi della disoccupazione i salari l'orario di lavoro disuguaglianze tensioni sociali
Che si scaricherebbe ero come già sta avvenendo sui sistemi politici già duramente colpiti da una generale crisi di credibilità
E tuttavia convengo con Habermas quando individua nella cittadinanza democratica la precondizione di una regolamentazione tra le esigenze dello sviluppo e quelle della coesistenza di diverse forme
Non solo di vita culturale ma anche di diversi bisogni di vita
Nessun discorso sull'Europa può dunque prescindere da quella che si è definita come precondizione
Cioè la cittadinanza democratica la quale a sua volta poggia su una ridefinizione della democrazia che ponga al centro i diritti dell'uomo e in particolare i diritti dell'altro uomo
Il complesso di questioni e di Timmy Democrazia Cosmo Putin cosmopolitismo diritti umani
Riconoscimento delle differenze
Si tiene coerentemente insieme
Credo infatti che non vi sia possibilità di dare risposte soddisfacenti al mondo in cui oggi si presenta il nodo dei diritti umani dei diritti sociali
Se accanto ai necessari processi di integrazione economica non si pone in primo luogo il problema
Che molti teorici e studiosi hanno individuato con me dei territorializzazione della democrazia
Se l'universalismo democratico non vuole restare solo con una generosa epperò astratta declamazione
Bisogna allora definirne sul piano dello statuto teorico ma anche su quello della sua effettualità pratica principi ed effetti possibili
Si deve ad esempio partire dal principio cardine del pluralismo considerato tanto nella sua versione Chicco filosofica
L'etica della solidarietà e del riconoscimento della pluralità quanto in quella politico organizzativa giacché solo attraverso l'affermazione universalistica del pluralismo
La democrazia può svincolarsi dalla false equiparazioni diritto stanco e nazione
E Horní definirsi come spazio comune
Senza luogo e senza centro
Come spazio secondo la definizione di non si dell'esposizione in comune della libertà
è del tutto evidente che non basta la formula magica dell'universalismo democratico per affrontare i gravi problemi che oggi presentano le questioni della nazionalità
Dei conflitti etica etnico culturale della penuria della fame
Il principio etico e metà politico dell'universalismo democratico non può essere solo predicato
Esso deve anche le essenzialmente essere connesso ad una politica che non può non configurarsi che a livello europeo e mondiale
Di nuovi diritti che oltre passino la limitata sia pure imprescindibile sfere dei diritti politici
Pensare l'Europa oggi non significa allora un improbabile ricerca di una sua tradizione storica
Di una sua identità culturale forse mai esistite
E di una sua identità politica che finora è stata uno solo immaginata o solo molto parzialmente delinea
E la storia millenaria stesse dell'Europa
Il suo perenne oscillare tra razionalità e istinto aveva ragione da questo da questo punto di vista tredici tra progresso e decadenza tra libertà autoritarismo
Tra l'unicità dell'apertura al mondo e all'altro e l'orgoglio di una civiltà egocentrica che si espande per il mondo ad indicarci il cammino possibile non si tratta di costruire un rinnovato mito dell'Unità politico-culturale dell'Europa
Né di quello basato sul trionfo del modello liberal democratico
Che quello immaginato da un nostalgico fondamentalismo cristiano
Il futuro dell'Europa deve basarsi innanzitutto sulla consapevolezza delle sue storiche contraddizioni
Sull'accettazione del suo doppio volto quello dell'universalismo più aperto ed ospitale e quello del particolarismo più chiuso ed esclusivo
Questa infatti ci consente di capire che possano essere considerati quali eredità del pensiero europeo tanto lo sforzo di integrazione democratico universalistica quanto il riaffacciarsi di nazionalismi e tendenze disgregata e riuscì
L'Europa
Come ha sostenuto ancora Edgar morente è attratta contemporaneamente da due diverse disposizioni temporali
Quella che marcia verso il futuro quello che vuole rifare il cammino a ritroso
L'Europa è stata la culla di tanti mali
Di qui a lungo abbiamo subito le conseguenze
Nazionalismo intolleranza totalitarismo
Sfrenata volontà di potenza sfrenata volontà di profitto mito della tecnica dello sviluppo distruzione dell'ambiente odio verso culture e razze diverse
Ma l'Europa ha serbato insedia antico di più potenti contro questi veleni il pluralismo e il rispetto delle culture altre il dialogo e la comunicazione
E allora se l'Europa è stata madre e mi avvio alla conclusione
Di imperialismo mi e nazionalismi è stata anche culla ed officine dell'altruismo e del valore della differenza
La vera radicale rivoluzione culturale che l'Europa deve compiere sta proprio in questa profonda messa in discussione di quella parte non secondaria nel suo pensiero politico che ha costruito il mito dell'eterna ed ineliminabile dialettica amico nemico del riconoscimento violento ed oppressivo dell'alterità che passi esclusivamente dal bisogno del dominio del potere della sopraffazione economica culturale e politica
Non ci sono come ha scritto in un bel saggio Julia Kristeva altre civiltà in cui l'idea dell'altro l'idea dell'altro da sé in quanto straniero portatore di un'altra cultura e di un'altra mentalità sia stata così tanto sviluppata
E sono all'interno dello spazio europeo e questo miracolo del rispetto dell'altro è nato e si è sviluppato
L'Europa dovrebbe essere file di sì e malgrado le sconfitte gli esuli della nostra storia dovrebbe cercare di ricollegarsi a questa tradizione ed arricchire
Ma l'idea di democrazia
è impensabile senza far ricorso al concetto di limite di incompiutezza dell'attività
Alla fine come si vede emerge il punto di vista filosofico
Ed è giusto che sia così se si guarda alla filosofia come orientamento critico del pensare e del sapere
E per questo affido la conclusione adombrando filosofi europeo ha un suo spunto di riflessione che ci riporta al tema di fondo del rapporto tra democrazia Europa e il rispetto dei diritti dell'alto
Vivere con l'altro ha scritto Gadamer vivere come l'altro dell'altro è un compito universale valido nel piccolo come il grande come in un crescendo ed entrando come si dice nella vita impariamo a vivere insieme all'altro lo stesso vale anche per i grandi gruppi umani i popoli distanti
Ed è probabilmente un privilegio dell'Europa
Il fatto di aver saputo è dovuto imparare più di altri paesi a convivere con la diversità grazie
Molte grazie professor cacciatore d'avesse d'aver messo in onore di mele pietre della nostra piccola Babele che ancora non è del tutto franata
Con la l'intensità di alloggi Kakà che
Caratterizza ha scavalcato Anna il quale nella sua dice proprio nessuno pathos del dialogo non può non parlare con l'altro che sia anche la voce d'un poeta come
Come quello di Bari
E io tremendo essere tentata tigna aprire un dibattito sulla piccola Babele però penso tutti creare per i problemi al nostro
Ora troverà il quale attende quindi io vi prego Bettini eventualmente essi esistano delle domande precise a queste alle relazioni tenute finora di correre aspettare la fine della sessione per aprire il dibattito posso pregarla di venire
Alle
Io concreto
No qui c'è un posto a guardia
Qui c'è un posto libero
Così a ho capito
Buonasera a tutti
Sono lieto e onorato di essere qui per la seconda volta
L'anno scorso il tema sia l'articolato su su problematiche di
Di architettura ed il pensiero e filosofia
Nel nell'informatica e nell'intelligenza artificiale quest'anno tentiamo di andare con l'informatica verso alcune problematiche di integrazione europea
Vorrei esprimere
Qualche commento qualche premessa questo titolo
Innanzitutto
è ovvio che l'informatica
E in generale tutte le tecnologie dell'informazione
Non sono ritagliate per fabbisogni specifici di una determinata organizzazione
Ma sono bensì caratterizzati da
Aspetti di profonda trasversalità generalizzabili quindi verso un'estesa moltitudine di differenti problematiche
Con questo lapalissiano se vuole dire che non esiste un'informatica per l'integrazione dell'Europa
Quindi nel nel caso nel caso specifico in esame si tratterà di di delineare quelle opportunità che la tecnologia in generale
I nel caso specifico quelle dell'informazione offrono per l'evoluzione organizzativa e culturale di grandi sistemi sociali
Altro punto che ritengo
Necessario sottolineare è connesso con
Con la natura della mia attività specifica io sono un uomo di azienda sono sono dirigente industriale
Che mi occupo di di tecnologie informatiche avanzate
A supporto del processo di sviluppo di prodotti complessi quali per esempio quelli del settore autoveicoli distico e pertanto molto lontani da dalle problematiche di natura storico filosofica sono peculiari di questo convegno
Sarebbe quindi da parte mia assolutamente inopportuno voler entrare nel nel merito di problematiche complesse quali sono quelle relative al all'evoluzione del del sistema Europa senza senza
Disporre di
Di sufficienti conoscenze
Ritengo però di poter esprimere qualche considerazione
Strettamente correlata con con le nostre esperienze aziendali quelle del gruppo FIAT
Relativi all'impiego di di tecnologie informatiche avanzate
Per stimolare per favorire l'evoluzione di quei processi organizzativi nei quali la presenza dell'uomo gioca comunque un ruolo fondamentale
Quindi il significato il significato di questo mio intervento potrebbe risiedere
Io credo poi alla fine spero che ci sia un un minimo di dibattito che mi conforti
Ecco risiede non tanto nella proposta di di soluzioni strumentali per la per la risoluzione del problema che stiamo esaminando quanto nello stile nell'illustrare situazioni reali
Saccenti è vero partenti di contesti differenti
Ma delle quali potremmo forse ravvisare qualche possibile analogia con alcune problematiche produttive del modello Europa
A sostegno di questa proposta credo che si possa
Ricordare come un un grande sistema industriale
Ostra
Delle caratteristiche di
Di struttura sociale tali che se opportunamente analizzate opportunamente estrapolate
Si possano estendere a organizzazioni sociopolitiche più complesse
Allora fatte fatte queste premesse
Li illustrerei alcune problematiche di di integrazione organizzativa e culturale presenti nei grandi sistemi industriali non solo nel nostro è un fatto evidentemente del mondo
Il contributo derivante dall'impiego di di strumentazione informatica e sistemi di comunicazione avanzate il trend evolutivo
E e gli obiettivi che si ritiene di poter raggiungere entro la fine del secolo
Quindi compatibilmente con i pochi minuti faremo qualche considerazione in merito alla alla nostra società molte volte detta
Più o meno propriamente società dell'informazione
Faremo qualche considerazione di di carattere cibernetico relativo
Alla alla finalità
Prima di ogni modello organizzativo cioè quello della sopravvivenza di garantire la propria sopravvivenza
E alla fine faremo un cenno
Di natura più tecnica relativo al il all'impiego degli strumenti
Informatici tanto quelli attuali quanto quelli che immaginiamo debbano arrivare nel nel prossimo futuro per l'integrazione di gruppi di lavoro e quindi sostanzialmente per
L'evoluzione e l'integrazione della cultura con questo speriamo di poter dare un minimo contributo pensando che forse probabilmente anche problemi di carattere europeo si possono ravvisare infatti di questo genere
Vediamo più avanti che cosa
Intendiamo dire con questa premessa
Ecco questo era per dirvi che essendo io un uomo d'impresa
Forse era sarebbe stato più giusto dare un titolo di questo genere
Ma il contesto non me lo consentiva vediamo se è possibile fare un aggancio tra quello che può essere il ruolo del dell'informatica nelle della evoluzione dei modelli organizzativi di impresa è un tema molto più ampio quale
L'evoluzione del contesto sociopolitico e culturale del modello Europa
E questa è una premessa direi tutto sommato ovvia ma insomma può essere utile per definire i contorni della nostra conversazione
Sta diventando un luogo comune
Dire che la nostra società la società dell'informazione i giornali usano i mass-media usano normalmente
E questo tipo di lessico
Direi proprio per enfatizzare la presenza del computer che domina B e domina insomma che si è affacciato nella vita dell'uomo da una cinquantina di anni e che oggi comunque
Si voglia non si voglia gioca un ruolo pesante ben sappiamo sapete voi uomini di
Di cultura storico filosofica che non è proprio del tutto corretto affermare che la società di oggi e Società dell'informazione perché sapete meglio di me che tutte le società precedenti
Nelle quali un certo tipo di
Di conoscenza assunto un certo tipo di esternalizzazione è stata Società dell'informazione quindi dal linguaggio parlato la scrittura impone tutte sono state società dell'informazione
Oggi si enfatizza questo concetto per via di uno strumento che consente di manipolare veramente in modo molto prepotente un'infinità di forme diverse di conoscenza e di informazione
Ci sarebbe da da parlare molto su questo argomento ma dato che il tempo è breve
Per non disperdersi
Direi di andare direttamente a quello che il tema nostro
Voglio dire l'informatica ha un'infinità di risvolti estremamente variegati
Dalla dalla gestione della della pubblica amministrazione alla ricerca scientifica
Nei campi più differenti dal settore aeronautico alla medicina nella tecnologia in generale nei sistemi industriali
Vediamo come
E non è un e non è un ruolo secondario
Vediamo
Quali sono le problematiche di integrazione
Ed evoluzione culturale all'interno di un sistema industriale
Perché esistono queste problematiche
E come le stiamo affrontando e quale ruolo gioca l'informatica nell'affrontare questo tipo di problematiche
Allora perché
Problematiche di evoluzione culturale
Se può sembrare ovvio ma non lo è più di tanto se si vuole fare un'analisi un tantino approfondita con
Un approccio anche se superficiale di natura cibernetica come accennavo prima
Sistema si parla di sistemi industriali si parla di sistemi socio politici sistema
Sistema in termini di di cibernetica si può definire come
Un'entità
Concettuale ovvero fisicamente realizzata che sottoposta a determinati stimoli il il cosiddetto vettore degli ingressi manipolati da
Da dal sistema spesso chi opera come trasformatore di Stato genera un opportuno vettore delle uscite allora che cosa vuol dire questo
Vuol dire che
Le condizioni generali
Per la sopravvivenza di un qualunque sistema
Risiedono fondamentalmente
Nella capacità di adattarsi
In tempo reale alle condizioni al contorno che evolvono un sistema industriale sopravvive
Se riesce a capire qual è l'evoluzione al contorno e se riesce a reagire verso il mercato in termini di prodotti in funzione del contorno spesso che la stimolato
Io credo che si possa tentare
Un paragone di questo genere verso un sistema sociopolitico
Mi mi par di capire che il sistema Europa sia comunque compresso tra
Altri due sistemi che per lo meno in termini economici esercitano oggi
Le leve più prepotenti nel mondo Stati Uniti da una parte del Giappone dall'altra
Io credo che l'Europa in qualche modo si dovrà effettivamente
Acquisire quell'unità globale che mi pare sia comunque attraversi comunque è un momento molto faticoso ecco io credo che dovrà
Sicuramente tenere in conto di quello che succede
All'esterno del sistema Europa Allo stesso modo di come un sistema industriale per sopravvivere deve capire che cosa succede all'esterno
Succede all'esterno in in in quali termini
Beh innanzitutto in termini di in termini di
Di guadagno di recupero di quelle condizioni di stabilità
Che consentono al sistema in esame di far veramente parte attiva del
Tra i diversi tour sottosistemi del sistema globale mondo
Be somma
Dal punto di vista scientifico lo sapete tutti i problemi di questo genere si studiano con la teoria dei sistemi e con la teoria dell'organizzazione non approfondiamo perché non è argomento di questa sera rischiamo di rispettarci
Allora voglio dire
In qualunque sistema per sopravvivere
Deve essere in grado di valutare quali sono i fattori influenti
Sulla struttura del sistema spesso
E adattarsi in tempo reale generare nuovi modelli organizzativi nuovi modelli di cultura in modo tale che consentano al sistema di adattarsi all'evoluzione dinamica del contorno spesso del quale il sistema fa parte
Il ruolo dell'informatica beh insomma evidentemente
Non è discorso semplice dire come si fa ad adattarsi a un sistema che cambia ma di informatica è una parte è uno strumento non è il solo evidentemente
Le problematiche più significative sono quelle dell'evoluzione della cultura dell'uomo
L'informatica può in qualche modo favorire questo processo di integrazione e e di evoluzione culturale
Un cenno
Un tantino più approfondito relativamente a quello che succede da noi
I fattori influenti
I nuovi assetti socio politici si pensa di vendere determinati prodotti nell'Europa dell'Est e poi l'Europa dell'Est succede qualche cosa e proposti non si vedono più o per lo meno non si vendono più quei prodotti ma se ne possono vendere altri
E bisogna quindi essere pronti a collocare sul mercato quello che quel determinato tipo di contesto che chiede
Il consolidamento di poli economici specifici loro si diceva prima Stati Uniti e Giappone pongono determinate
E notevoli problematiche
Le mutate esigenze dei mercati l'evoluzione della tecnologia
Tutti questi fattori determinano un un inasprimento esasperato della competizione
Per far fronte alla quale bisogna essere capaci di fare determinate valutazioni
Di definire le finalità esatte
Che consentano un sistema di sopravvivono oppure no
Fare meglio le cose farle in tempi brevi
Ed è questo immagino che qualche filosofo potrebbe discutere a non finire su questo tipo di problema noi siamo utilitaristici sotto questo profilo il mondo e ci costringe a vivere in
In determinati modi se vogliamo vivere ci dobbiamo muovere in funzione di come un certo tipo di mondo
Si muovo fare a costi competitivi e via discorrendo
Immagino che alla fine ci possa essere qualche osservazione interessante probabilmente qualche contestazione lo spero proprio
Allora vi volevo dire
Oggi
Per innanzitutto c'è da ricordare questo
Un prodotto complesso
Si definisce si genera attraverso un processo di crescita
Che attraversa competenze specifiche molto diverso
Voi pensate che cosa vuole dire in un grande sistema industriale mettere assieme delle culture di marketing
Con la cultura della progettazione con la cultura della ricerca scientifica
Con la tecnico la cultura della tecnologia avanzata dei sistemi produttivi con la cultura della gestione stessa dei sistemi produttivi
Allora
Beh e questi fatti hanno hanno subito e subiscono un'evoluzione veramente molto violenta da un diciamo quindici anni a questa parte
Ecco per dire che
Nei modelli organizzativi tradizionali
Ognuno vede le proprie cose dal proprio punto di vista
Io faccio quello che devo fare ma non mi interessa
Sapere quello che quell'altro fa sulla stessa cosa però cioè non c'è non c'è assolutamente integrazione
E questo modo di essere è stato in atto
Direi sino
Attorno alla metà degli anni ottanta
Oggi il mondo ci chiede il mondo della competizione esasperata ci chiede di a tutti chiede di fare le cose molto meglio molto più in fretta
La gente chiede prodotti nuovi in tempi molto brevi
Come si può fare per
Il il ruolo dell'uomo e centrale fondamentale non
Non sono le macchine che fanno più in fretta le cose o per lo meno in misura molto limitata ma è l'uomo con la sua intelligenza con la capacità di l'integrazione con la capacità di lavorare in gruppo che consente di risolvere questi tipi di problemi
Il lavoro di gruppo
Beh sembra un luogo comune ma non lo è affatto
Far lavorare bene gli uomini in gruppo è uno dei
Dei problemi più significativi che viviamo noi all'interno dei grandi sistemi industriali vuol dire fare evolvere la cultura degli uomini vuol dire fare in modo che siano capaci di
Di di di di vedere un obiettivo comune e non l'obiettivo comune come proprio obiettivo specifico
Bisogna
Fare in modo che questi uomini dispongano di di tecnologie molto avanzate
Perché il lavoro dei di questi uomini le attività di lavoro di gruppo richiedono vip di dover manipolare grandissime quantità di informazione e di conoscenza
Ed è questo il direi il momento di aggancio con quello che può essere il ruolo delle tecnologie di alcune tecnologie informatiche avanzate
Quello che voi vedete
Un tavolo in quel tavolo
Si capisce che esiste ma in un contesto internazionale nonché già oggi non sta esistendo più assolutamente non non si può pensare di fare dei gruppi di lavoro reali tutti i giorni si fanno dei gruppi di lavoro virtuali reali ma graduali dovere un un un personaggio in Italia
Beh diciamo tanto per essere a tutte uno in Francia e l'altro in Svezia vedi accordò Renault Volvo ecco allora questi signori devono simulare per noi lo lo facciamo regolarmente con i sistemi di videoconferenza tra Napoli Torino e altre parti d'Italia e se c'è bisogno anche dell'Europa
Allora
In questi signori hanno bisogno di lavorare con il supporto di di infrastrutture informatiche avanzatissime che lì mettano in condizione di di
Di lavorare in realtà tutti assieme anche se sono lontani
Se sono assieme come sempre succede come il più delle volte succede devono disporre in loco di strumentazione che consenta di reperire un'infinità di informazioni di tipo diverso
Allocate in sedi diverse che cosa voglio dire
Difatti un cenno questa non è non è un seminario tecnico ma credo che ditta ossa
Interessare
Vedere qualche cosa
E che in realtà non è solo l'informatica che può
Andare incontro alle
Alla soddisfazione di questo tipo di esigenze la tecnologia dei calcolatori sposata con la tecnologia delle comunicazioni fatto fondamentale la tecnologia dei calcolatori dove
Oggi per esempio stiamo intravedendo nei grandi calcolatori
La fine
Della capacità di elaborazione
Perché il calcolatore da tavolo sta raggiungendo delle
Potenze tali da di di elaborazione da cancellare sicuramente i cosiddetti ma in frame dal punto di vista del calcolo
Ma non saranno sicuramente cancellati dal punto di vista di di capacità di immagazzinare grandissime quantità di informazioni
Allora voi pensate
A quale la complessità di di realizzazione di infrastrutture integrate
Di calcolatori di natura diversa perché l'uomo ha bisogno di informazioni che sono sistemato un po'dappertutto in Italia o in Francia voi negli Stati Uniti con Giappone
Perché comunque i calcolatori per ragioni storiche sono sono cresciuti con caratteristiche tecniche di tipo differente quindi non è così semplice dire faccio dialogare due calcolatori perché
Perché al di là di tipo diverso perché basi dati di tipo diverso gerarchiche relazionali eccetera perché
Dati formattati in modo diverso e via discorrendo
Quindi dal punto di vista tecnico grandi problemi
La tecnologia delle comunicazioni calcolatori sono vanno collegati in rete ma un conto è trasmettere dati un conto è trasmettere immagini un conto è trasmettere disegni quindi grande
Necessità di grande potenza dei sistemi di comunicazione per forze pronte a questa architettura informatica ormai internazionale che stessa sta prendendo corpo e che si sta evolvendo in questi anni
In media elettronici beh certamente
Nel nel loro nel ruolo del dal punto di vista di integrazione culturale
I sistemi multimediali intanto quelli di oggi quanto quelli avanzatissimi gli strumenti di qualcuno che prevediamo di di di diventerà operante nel giro di tre quattr'anni giocano veramente un ruolo fondamentale
Evoluzione della cultura dell'uomo ecco voi pensate
Gli americani della gara Krupp lo chiamano in molte indicazioni il documento multimediale la capacità la possibilità
O meglio la la strumentazione ingrato di mettere l'uomo in condizione nell'ambito di un gruppo di lavoro di formalizzare degli obiettivi comuni reperendo informazioni
Specifiche delle diverse culture componenti gruppi di lavoro elaborarle in loco lavorarle in loco voglio dire testi
Immagini algoritmi disegni quello che volete per effettivamente dare la possibilità di capire esattamente quello che si sta facendo
Non si possono fare a mano delle cose di questo genere
Reperibilità di dati di natura profondamente eterogenea
La possibilità di effettuare complesse lavorazioni locali e questo ha dimostrato di cultura ecco perché
La gente deve che sapere come usare delle macchine molto potenti scatolette che ormai ci fanno sul tavolo
Che per formano velocità di calcolo dell'ordine anche con tecnologia rischi ma comunque insomma dell'ordine Intini di cento venti milioni di operazioni al secondo
Reti di comunicazione come vi dicevo sistemi di videoconferenza questi sono già in atto sono già in atto su reti internazionali e noi vi dicevo li usiamo in Italia
In in routine è già effettivamente è un po'il sistema di di integrazione e di far crescere la cultura di fare in modo che la gente dialoghi con piacere che non si chiuda nelle proprie Scattone
Che cosa vi posso dire Iezzi riesce a a chiudere
Per chi vorrei chiudere proprio in questo senso e il dibattito il modenese guarda io lo faccio in conservazione con cinque minuti di anticipo tratta ma voglio chiudere sì per dirvi che
Io non lo so se sia utile un intervento di questo genere nel contesto posto
L'intervento molto concreto molto pratico ecco per dirvi che comunque noi stiamo ottenendo risultati di integrazione di cultura anche con l'aiuto di questi tormenti non solo con queste evidentemente ma anche con l'aiuto di questi strumenti
Intende essere lodevolmente
Era pensato tutto il tempo che lei e ci ha veramente dimostrato che cos'è per noi un nostro mitico altro cioè veramente io la ringrazio perché avremmo conosciuto un altro che però ci ha fatto vedere e penso che insieme a me molti dati spero l'abbiano visto
Uno dei disegni industriali più significative per questo convegno mi ha fatto vedere due figure con divise da un muro e unite da una freccia rossa
In un sacco e chi l'abbia disegnato ha detto che sono ecco che dollari faccia vedere per favore ecco i due uomini divisi da un muro che non si vedono perché il muro e appena un po'più alto di loro colla frecce che riunisce ciascuno di noi sa che dal mille novecentottantanove il muro non c'è più si dice però che almeno in Germania in molti altri Paesi siamo stati noi e costruirci dentro un muro
Un muro di te è un modo di pregiudizi e brutti sentimenti un bottino
Dire e e che invece e che non si riuscirà mai a capire
La divisione dell'Europa all'interno dell'Europa se non si riesce ad abolire quel muro interno che la caduta del muro ha fatto crash nella mente di ognuno di noi ecco perché io ringrazio il mio auto che ha fatto davvero e a voi un'immagine molto semplice
Va molto di due evidente di un muro
Che dobbiamo fare
Cade
La signora mi ha aiutato a chiudere la mia presentazione in un modo che certamente non sarei stato capace di affrontare grazie signora
Sì
Persone e dunque
Per favore a nove io apre il dibattito ritornando indietro alla situazione della nostra davvero da come abbiamo iniziato prego adesso io naturalmente finire ricordo
Che ciascuno di voi avrà forse nella memoria la relazione
Che la interessato di più
Purtroppo devo dire la giovane la job distruttivo usa è partita dovuta ripartire per tornare a Roma io non siamo stati capaci di trattenere perché ha problemi familiari quindi non abbiamo potuto trattenere quindi rispetto alle diciamo domande tecniche su quello che potrebbe essere
L'inizio ragioneria
Diciamo del rapporto tra l'Islam nella cultura europea purtroppo non può rispondere ma io
Penso che il prefisso Arctic Sea ancora qui vicino e anche gli altri e che ritornano tra Trezzo e penso e se qualcuno andrò a intervenire disse
Sì sì no conosca ma sta benissimo
In qualche modo richiamare proprio l'intervento di questa giovane collega che è andata via perché veramente molto importanti anche se è stato molto limitato nella presentazione dei fatti
Purtroppo la storiografia occidentale da cinquant'anni Abbascià nata da una
Drammatica è bella immagine che ha fatto io
Quando nel congresso del mille novecentoventotto precoce questa nidi antitesi Maometto e Carlomagno e condiziona la nascita dell'Europa a Maometto naturalmente cioè
Al blocco degli arabi
Si tratta di una immagine bellissima è totalmente falsa la giovane collega ha mostrato una parte di quella falsità ma soltanto ad un po'di tempo rimborsare una parte forse la meno come dire da meno energico ed evidente il fattore che come tutti gli islamisti sanno che il mondo musulmano è stato un limite è stato semmai un tramite l'apertura esso ci ha portato come ora uno brillante matematico indiano ha dimostrato in un grosso volume sulla la matematica fuori dall'Europa e col rigore estremo fatta vedere ci ha portato attraverso gli arabi tutto una grande cultura matematica fisica che dalla Sheva alla a all'dall'India dalla Cina fino al mondo mediterraneo hard ci ha portato gli elementi fondamentali della nostra rinascita culturale perché la letteratura romanza nasce suppongo spesso su temi dell'alle della poesia araba pervenuta addirittura dall'interno insieme il segreto del libro di Dante è in uno schema che si trova nella cultura araba lo schema del Decamerone viene dall'India via terzi a e via Ara e via Islanda cioè tutto questo norme è stato pienamente
L'alimento fondamentale senza il quale non sarebbe poi nata però ma c'è anche altro non di andiamo a dimenticare ora questo fa il passato ma ne parliamo al presente il presente è che noi siamo circondati dall'Islam perché l'Islam e nei Balcani d'Islanda è in quella è in quella parte asiatica del dell'ex impero sovietico che sta premendo fortemente su di noi e che è un grande studioso francese e per questo detestato alla morte del tutto e incensurata profondamente allora nel mondo sovietico
Atti aveva già messo in luce descrivendo trent'anni fa
I fatti come se fosse la cronica quotidiana di quello che sta accadendo oggi è dichiarando allora credo che sia perché sarebbe crollata proprio immediatamente cioè ci sarebbe accanto a questo vulcano appena il potere centrale il virus lettino forse però crollato
Ma questo vulcano ci sta intorno al CIPE
Quindi io direi che bisogna assolutamente uscire da questo schema escluso il rischio delle origini
E tenere presente anche che questo il tema esplosivistico reperibili sbagliato per le origini e soprattutto sbagliata per il presente
Questa è una delle condizioni fondamentali per uscire da queste false idee di un privato dell'Europa in qualche cosa l'Europa e ponga delle culture partente la più ricca la più perenne nel tempo perché quella che finora è durato poco più di quattrocentocinquanta insomma no facciamoci del illusioni che serve soltanto falsificare la nostra possibilità di entrare in una comunità più grande
Quanto poi se mi è permesso entrare sul discorso dell'informatica
E che c'è questo l'idea di un modello informatico di un sistema che possa organizzare tutti il problema del tutto diciamo dia in un quadro una sistemazione o un modello riusciamo per il sistema Europa
Poco probabile perché noi abbiamo adesso per esempio
La possibilità di creare molti dati per esempio la moneta elettronica non è come la mobilità che corrente inchiodata al pedaggio pago i soldi
Me ne vado e nessuno sa chi sullo stato sullo stato quando sono passati la rete elettronica segna Kishimoto inchiodarlo castrato cibo Veglio punto quanto ho pagato eccetera cioè crea tutta l'elettronica tutto informatica crea intorno a noi sarei direi poliziesca spaventosa che è un insieme di pratiche per costruire un sistema e io le dirò che in realtà l'Unione Sovietica o meno tanto sciocca aveva cercato di mettere insieme tutte queste iniziative costruito il sistema economico il fallimento l Unione Sovietica non è perché forse uno degli uomini
E perché il sistema non lo possiamo costui almeno allo stato attuale ne abbiamo degli esempi da alcuni anni si sta sviluppando un anno speciale della matematica forse delle procure lei certamente lo conosce meglio di te l'atto il quale si dedica proprio tutti questi sistemi contenti rombante ma voglio dire incoerenti per di capito bene
Questi sistemi quell'istituto sono per esempio la descrizione precisa di quello che ci accade nell'esclusione SuperBrawl la descrizione dei fatti ti avvengono dei movimenti dei periodici
Ora non si riesce a creare dei sistemi Baldini perché non abbiamo gli strumenti guardiamo la forza laddove citato ingenti mezzi matematici perché alle equazioni contanti infinite variabili
Il sistema Europa presente a dispetto ad una supernova Industries infinita di variabili
Presenta molte più variabili del sistema ritrovi il sistema metodologico quindi la possibilità di creare un sistema informatico
Che possa rappresentare il modello Europa io credo che è ancora molto lontana naturalmente dobbiamo muoverci in questa strada e io lo dico io atti su due livelli gli ha detto perché più volte che si sentiva qui un intruso
Per me i discorsi inclusi scusate se lo dico solo quelli di una vecchia filosofia che abbiamo sentito ma dico io credo che questi discorsi come quelli italiani quelli solo il discorso su cui dobbiamo puntare discorso completa così anche un discorso di concreto preciso è stato quello dell'onorevole risultino anche e altri cioè io direi anzi che se vogliamo orientarci nel suo discorso compete all'Europa lasciamo da parte certa maniera di fare alla Filosofia
E certi discorsi in cui si va astrattamente lontano dei tagli io ho sentito ieri citare Platone in cento mila modi tirando in quello che la lettura filologica e la mia pelle di filologo cd Bell accusato di permetteva di leggere porta tutte queste cose sono proprio il sistema per non fare l'Europa padelle ora Passoni conosce il anche da cui già tutti i discorsi
Io perciò considero il suo intervento per me molto più importante del proprio su questa linea scusate scusate sentono richieda qua
E e
Forse chi lo chiama davvero etichetta
Questo chiediamo davvero picchiata però coglierei l'occasione di dire che naturalmente anche nel dipartita abbiamo dei limiti di tempo quindi forse ma no per questo alla sua passione nettamente trascinante che proprio pensato davvero possedere poi se ci può
Sì regolarizzare una domanda anch'io
Anche perché siamo
Poi vorrei dire allora russo corinzio
Sì gli corrisponde questo fatto che Dante e durante il Risorgimento Iqbal ma tutti Risorgimento islamica
Se il corrispondente che Dante
E Michelangelo
Venissero considerando con i grandi esuli e quindi venivano considerate anche ben come Mario Perilli di libertà
E soprattutto materie di libertà repubblicana
Allora io quello che le sto dicendo io posso come però gli ho posto come domande però le posso dire che effettivamente elaborati
E quando mi cosa e la Bulgaria con la Bulgaria per esempio fatto delle ricerche nell'archivio di Sofia e questa cosa mi ha dato il conforto di una risposta positiva
E intanto nelle Risorgimento era significativo che qua e in là venne coperta si mettevano sempre insieme i due ritratti Michelangelo e Dante e lui io sono stato impressionato la dalla lettura dal dalla lettura dei testi su Dante Michelangelo nei vostri Paesi ecco queste la piccola donandomi verrebbe se mi permette vorrei dire un'altra cosa e poi chiudo mentre questo non equo indennizzo dalle
Devo dire che e mi è sembrata fatale
Ma lei
Splendidamente fatale ne ha parlato poco fa proprio con cacciatore
Che
Insomma
Dalla Germania vive la vita e la morte
Ecco no
E non insomma vagamente dice questo io evidentemente Silvio mi lasci dire richiederebbe opera anche di vita
Qui
Oggi effettivamente sentiamo un gran bisogno di ripensare per esempio di testi studi cistiti germanici il romanticismo dei testi sull'Europa
Sui ambito pari a sentirli gli specialisti come sono loro per esempio no che viene agitato ballerini ma insomma siamo nell'età NN di regioni finitime diciamo così
E mi sembra che ci siano ancora vita avida le meditazioni su questi testi oggi due gli diamo la crisi
E che e che secondo qui crisi feconda
Ecco terre che ancora il grande vero bomba
Ci posso venire dalla Germania ecco quanto per quanto riguarda le io sono dalle piccole vetture degli fatto su questo tema dico ricordando che voglio fusione di fare atto di umiltà perché effettivamente un campo permette lo specifico ma insomma leggendo i messaggi di Edolo eccitato di quelli vivipari turno di questo problema dell'uomo europeo si impone si doveva sempre produrre oggi si pone così come l'altro l'uomo del Rinascimento ma non esiste in realtà ho capito bene che anche lei è d'accordo su questo aggiunge questo fatto
Che
Che Sempronio iniettando il problema non il Web venendoci meglio il nulla uno degli immobilismo del Medioevo globale medievale l'uomo rinascimentale il nuovo illuministico ed il problema europeo
Lì che pensa che
Possiamo potrebbe possiamo dire che non esiste
Specificato il gossip l'uomo e che
Il mio operato ancora una volta concetti più universali Kendal quello ipotesi dei municipi identifica di più un uomo territorialmente specificato culturalmente identificato in europeo
Ecco io mi chiedo qui perché nel da dire citato nell'edilizia mi mi mi vol chiedevo se queste interpretazioni esita insolubile basta
Sulla Grande sui campi
Maestri può rispondere no io avrà semplicemente aveva semplicemente sono e mi sento chiamata in causa per un motivo
Forse poco comprensibile a chi non tedesco vive in Germania e sempre arretrato da questa Sartoretti ammirazione che continuamente viene riflessa danze prese io vorrei solo però per chi non lo conosce ma penso che il troppi Oberti filo tedeschi in Italia lo conoscono quanto me
Nel precisare diverso di un grande poeta tedesco peraltro molto caro accadano Pruzzo andando che giudice del trotto essendo la maestra consentono eccitante la morte e un maestro che viene dalla Germania
No maestro Detto necessaria basta basta cento in via maestra cioè qualcuno che pretende di insegnare costano aveva già detto funzionari finito su lucidità ed unico superstite
Dai campi di sterminio altro contrastanti
Io credo che alla richiesta
Del collega Donadio abbia risposto splendidamente
La
Professoressa Ritter Santini
Io vorrei soltanto aggiungere
Dal cosa dicendo che certamente
La cultura tedesche il pensiero che Visco
E questo forte senso
Fortissimo senso della vigente
Ma come scrive in pagine io credo ancora stupendo ideali nel senso che l'amico Antonio e questo senza profondo della contraddizione che
A fascio
Che si avvicina alla grande culture perizie
E tanta cultura tedesca certa anche deve passare dunque di diritto quindi il senso della rinuncia alla rinuncia proprio per fermare forse
L'inquietudine troppo angosciosa ed angoscia niente della contraddizione però
Per l'aspetto
Quindi io credo che bisogna migliorare la cultura tedesca proprio per questa sua ricchezza per questa sua inquietudine profonda per questo intreccio di vite
E di morte di giorno Ettore e vorrei capire che
Tredici per esempio
Ha colto molto bene e questo con la gradazione limite della concezione
Della Weltanschauung almeno di una delle due Francia abbandonato rischia quando ha ritenuto necessario che la cultura tedesca che si valuta accentrata intorno a tutela dell'individualità della storia da normalità incarnata nel nel nuovi Paperoni e nei gruppi concreti e quindi nella critica caduta razionalismo che appariva astratto
La critica l'Illuminismo per esempio la necessità invece che l'aggiornamento guadagnasse il senso del rapporto con la cultura che voluta metto appunto delle pay occidentale dove cioè con la tradizione del diritto naturale quella tradizione proprio nulla
Dell'idea di una nota come nata da una comunanza
L'orario dissalazione comune
Fermare quella scoperta dell'individualità cioè da diventare all'idea anzi costi Matrix del singolo stime pizza dell'individualità e
Chiusure
Da notare che dato che ci può venire questo insegnamento questa nazione di autocritica guanto riflessione critica di quella che è stata grandezza ma anche tragedie della cultura tedesca
Su questa linea e mi pare che si siano mossi per tutti grandi pensatori delle
Anche i grandi poeti certo c'è questo senza della morte c'è questo senso del dell'individualità nella solitudine del Nord
Che per appunto otto del CIPE veniva da conciliare con tutta la tradizione dell'idea diritto naturale e quindi questa esigenza della democrazia creare la possibilità di una democrazia degli iscritti anteprima della democrazia degli iscritti voleva evitare
Nastro apprezzo i e le altre tragedie che sono venute anche dalla cultura europea occidentale con un senso
Del danno pure dell'individualità della nato dalla storia rispetto ad una ragione astratta però
Mi sia consentito un attimo solo non perché voglia difendere la Filosofia alla non avrei assolutamente nessuna intenzione o che non ha bisogno d'altra parte così per rispondere all'attacco al dal che obiezione abbastanza chiara che doveva nell'intervento quello del professore
Vorrei dire che proprio probabilmente data la brevità questo non è un ex sufficientemente dal duro intervento però proprio la scelta di tre amici ma deve essere una scelta animati europei Centrica
Cioè credo che idratazione di tenerci vi sia il massimo sforzo di lasciare la tendenza egocentrica e quindi di riconoscere mi aspetto oggi riconosce la dignità e il valore delle altre culture delibera CIPE la necessità del dialogo ma il dialogo è possibile solo se si abbia un senso della propria identità e della propria individualità quindi è solo in questo senso che tra il ci dice che è necessario finisco una autoriflessione storica sognava per poter dialogare con gli atti per prevenire sconfiggere ogni volontà di assolutezza e di assolutismo ogni volontà di prevaricazione quindi questo silenzio
Naturalmente sono perfettamente d'accordo sull'esigenza di fare attenzione agli altri in questo caso all'Islam appunto quello da cui partiva Lare davanti al più presto
Io non sono ci sia qualcuno che ancora dei non so rispondere un attimo SuperMario
Quanto riguarda la Grecia continentale e limitatamente agli anni mille ottocentoventuno mila ottocentotrenta questo accostamento non veniva ricavato sicuramente diversa della l'amministrazione nelle isole ironia tra la cultura della diaspora dove veniva avvertito già qualche decennio prima
C'è ancora qualcuno che vuole porre qualche domanda chi ha parlato in questa direzione domande
Dubbiosi
Difesa della cultura tedesca
Il suo nome buonasera io sono Giuseppe di Leo
Sono un laureando in giurisprudenza siccome
è stato sollecitato da più parti l'intervento di qualche giovani mi prendo le presentarsi opera che questo consenso non s'è fatto direttori giovani anzi tra lo spirito i giovani diventi molto giovani guardi professore sa io sono rimasto
Devo dire colpito da tutte le relazioni in maniera diversa comunque
Devo dire che mi sono impresse almeno le relazioni di questa sera abbaio però restare fedele al fatto che
Di soffermarmi su la relazione in Kenya colpito di più e credo che lui tutto sommato le mie le mie considerazioni che paiono essere battuto una domanda perché non capisco chi viene qui fa un diventa un incontro discorso mentre dovrebbe essere una domanda ecco credo che programmi Scano anche tutti gli altri interventi
Consigliere cacciatore andato
Al suo intervento il titolo Pensare l'Europa e poi ha aggiunto oggi e più nell'epoca dell'universalismo democratico pensare ad ero libero di del sociologo e filosofo francese d'amore uscito in Italia presso Feltrinelli nell'ottantotto
Ho l'impressione che naturalmente presso il percettore sulla scia del pensiero di non rende abbiamo sviluppato le sue idee
Però la relazione il titolo di questa relazione l'universalismo democratico in un certo senso in maniera implicita sa nel cioè in chiaro una dicotomia
E cioè da un lato il pensiero di un'Europa unita e dall'altro il pensiero del nazionalismo
Io credo che quando noi usciamo presso il demanio i termini gommoso europeo
E un uomo in Europa dobbiamo essere consapevoli che anche queste due s'pressioni esprimono una dicotomia si può dividere in Europa e non essere un uomo dai dallo spirito europee così come si può essere due mila lo spirito europeo il vivere territorialmente fuori dall'euro io mi chiedo e vi chiedo
Se nella storia europea possa identificarsi
Semplicemente in quest'sta sensazione di morte io mi chiedo se non si fosse se non avessimo avuto una concezione poi chicca più sviluppata dell'Europa unita il colonialismo non avrebbe aggiunto ragion d'essere come fenomeno della storia europea
Io mi chiedo se questa lotte tribali
Al questa balcanizzazione più o meno generale che c'è in Europa non sia il frutto di una mancanza di consapevolezza di essere cittadini d'Europa cult per in un libro intervista all'ultima citazione ribadisca che farà pubblicata l'anno scorso dalla da Marsilio alla Cassa edile nella collana I Grilli da Liz nel nostro secolo ha detto guardate e sapete perché adesso l'Europa dell'Est ha perso la fiducia nella democrazia perché gli stessi politici dell'Europa occidentale non hanno saputo trasmettere il grande valore dello stato di diritto ora voi ve lo immaginate nel ministro degli esteri Gianni De Michelis plurinquisito che come ministro adesso se la capacità e la voglia di trasmettere l'alta concezione dello Stato di diritto e tutta una classe politica che interessi
E che naturalmente è composta questa sensazione di morte dell'Europa che si traduce poi una sensazione di morte di crisi nel mondo intero chiaramente il problema e culturale ma è anche un problema di carattere politico ma questa Cara professoressa Santini e tutto un altro discorso che forse riprenderemo in un'altra sessione grazie
Forse il professore no no io sarò telegrafico nella risposta perché credo che i problemi sollevati nell'intervento
Erano come dire un po'carne e sangue del mio intervento non a caso
Il punto di partenza e di gara morendo che ho citato più volte è proprio quello cioè questa
Contraddittoria
Europa e chi si muove lungo questa questo dislivello riusciamo temporale questo
Si guarda al futuro di questo rivolgersi al passato
Che porta a queste queste conseguenze
E tuttavia
Proprio questa contraddittorietà proprio questo elemento
Come dire di non tranquillità di non
Determinazione in un
Posizione che possa completamente esaurirsi in una fiducia nel futuro è la caratteristica diciamo tipica della cultura europea
Tutti i richiami fatti
Nella relazione di Cantillo nella relazione di Bononcini nella mia stessa relazione avevano proprio diciamo credo questo piccolo elemento in comune al di là del battute forse infelice la mia diciamo sulla Babele dei linguaggi non è vero che poi in effetti alla fine si è rivelato diciamo questo
Figlio sia pur tenue questo tenue filo conduttore è quello che lei dice è vero nella mia relazione ho detto per esempio che i i tentativi di integrazione economica e politica dell'Europa porteranno vantaggi vantaggi anche qui rifacendomi non è che sia una mia idea originale e qui rifacendomi ad un'ipotesi interpretativa di Luhmann
Vantaggi e svantaggi e vantaggi probabilmente saranno quelle di una maggiore integrazione anche grazie agli strumenti di di una maggiore integrazione anche dal punto di vista informatico come abbiamo sentito stasera vantaggi che derivano dall'allargamento dei mercati probabilmente da un maggiore possibilità di benessere economico e svantaggi essendosi gli svantaggi di un sistema politico
Poco credibile in parecchie parti d'Europa che dovrà poi sostenere i costi di quello che l'integrazione economica può produrre a livello di conflitti sociali e quindi non è che siamo tranquilli non è che la visione nostre una visione ottimistica ed utopistica
Ma dire che proprio l'attenzione all'Italia la storia dell'Europa ci consente nelle di essere guardinghi prudenti e di essere contemporaneamente consapevoli di un'apertura al futuro dinanzi ad una situazione che non è una situazione che ci può far sorridere quotidianamente
Molte grazie
C'è ancora una cosa una volonteroso eroico ostinata uguale
Più
Devianza replica sarebbero
Io di nomi Antonio Giordano
Allora io volevo
Volevo rivolgere una domanda al professor Cantillo
C'è una una mia considerazione io viene interpretato il suo discorso su due piani uno praticamente storico filosofico in cui aveva individuato perdente nella ricerca della filosofia e la storia di tredici
Di una appunto di una Weltanschauung di questa visione del mondo che posso dare un senso unitario pastori e quindi nel caso di Prelios caratterizzato questo pensiero storico dalla consapevolezza dello storicismo come garante che contraddistingue la cultura europea
E appunto la contraddistingue agli altri come diceva lei i pilastri possano essere la il tuo Pittis per razionalismo la costruzione dello Stato romano
E poi infine la funzione mediatrice della Chiesa romana e poi un altro discorso spostato su su un assegno diverso però credo comunque parallelo e c'è un asset piano socio politico in cui il rilievo il il primo conflitto mondiale come un elemento che si configurava come spartiacque necessarie come elemento di crisi e uno spartiacque che rappresentava però una Chissi cosi importante così fondamenta fare che non permetteva di avere la stessa visione del mondo la stizza Weltanschauung antecedente
E tenendo presente che il ventidue la data della dell'opera di tre il CED volevo chiedere in che modo praticamente si passava al successivo passaggio della polarità tra diritto naturale Esposito un e se fosse stato possibile almeno almeno credo di niente ma la mia idea se la norma più niente poteva essere una norma però non intesa soltanto come elemento legislativo poteva essere intesa non soltanto come legge ma come norma di convivenza tra viva popoli e coppe e cioè con una po'di convivenza di amore convivenza civile quindi come elemento di congiunzione e quindi appunto si era una possibile interpretazioni nei confronti del polo opposto che poi legno aveva rappresentato dallo Stato
Grazie
Ma naturalmente rispondono molto rapidamente
Questo posso farlo perché idea esposto
Nel modo migliore in due punti su cui mi sono soffermato mi son d'accordo con la sua interpretazione
Voglio dire soltanto che sia primo discorso che il secondo cioè quello sull'aiuto difensivo storico e quindi la comprensione del senso unitario del degli elementi che la stratificazione della costruzione della storia europea sia quello su la necessità di conciliare attualizzare un compromesso convergenze tra
Diritto naturale normatività riusciamo senso dell'umanità individua nella sua individualità
Solo di Corsi che tu ci hai fatto dote appunto esperienza tragica della guerra e quindi si situano tutte e due lo stesso la stessa situazione problematica
Vorrei che già prima la treccia veniva percepito questa attenzione queste contraddizioni nella storia procura cultura poi soprattutto dal punto di vista
Della storia dell'etica cristiana ma il discorso si farebbe trappola lungo e compresso
E credo che sia molto importante e possono essere per noi ancora un elemento proprio questa esigenza di affermato come forza editore ad una tolleranza non come dice produci indulgenza come apertura paternalistico e potremmo dire una tolleranza ma come rispetto questa idea dell'aspetto e principali data la sua da convinzione cristiana riporta questo torna al tema dell'amore e come diciamo quella figura in cui è possibile pensare ad un'identità che non cancella le differenze
Diceva ridendo la Monroe in fondo illegale degli anni legale grazie
Credo che l'ultimo noi abbiamo ancora un ultimo desideroso di prendere la parola no
Chi
Ho capito ricerca o era lei che voleva lei non voleva parlare
A c'è mancato lei vuol fare il Mele date ecco allora
Allora il mio nome Dario detenga mi studio sono lo studente di storia
Volevo un chiarimento dal professor Capra mi non molto chiara
La il parallelo che lei ha fatto fra la possibilità
Del
Diciamo di fruire di un sistema ho trovato da un sistema aziendale industriale e di proporlo poiché ambito
Come ha già osservato presso le piscine l'Inter molto più complesso come quello appunto politico sociale dura soprattutto non è molto chiaro in parallelo che le ha fatto portando gli esempi collaterali del degli Stati Uniti e del Giappone quali mi pare che
Cioè mi chiedo se in effetti si sta lavorando in questo senso anche in quei Paesi e se
A che punto sono diciamo in questo senso i lavori come come vanno perché mi sembra di aver letto recentemente che in entrambi i Paesi sia negli Stati Uniti sia nel Giappone l'la crisi e non non credo semplicemente sia un problema di congiuntura economica ma
Di vi è una profonda crisi che investe investe anche proprio diciamo il comparto sociale
Con un unico e quindi forse anche di dei comparti che sono un certo senso guidati da un da un da un una logica più o meno simile volevo essere chiarito un po'questa sta proprio
Ma credo di
Di poterle rispondere in questi termini no innanzitutto non
Non si vuole mutuare un bel niente al sistema industriale presso strutture di questo genere era sono dei fatti concreti che noi viviamo e pensiamo che in qualche modo concettualmente
Nei limiti del dovuto nelle giuste dimensioni tenendo conto di fattori di di condizioni al contorno che sono molto diverso ecco si potrebbe anche pensare
A un modello futuribile
Il sistema industriale ha delle caratteristiche ben definite che
E quindi tutto quello che viene fatto nel sistema industriale ed è ritagliato per il sistema industriale specifico
Ecco io credo che il caso mai si possano trarre delle considerazioni utili quello che dicevo il sistema industriale e comunque un modello sociale e quindi quello che succede all'interno così
I fatti che riusciamo a catalizzare in qualche modo possono essere estrapolati per fare considerazioni di tipo più ampio
Per quanto riguarda Stati Uniti e Giappone no non mi riferivo a a problemi di tipo tecnologico le posso comunque dire che io ma io ho lavorato molto tempo nel nel negli Stati Uniti sono stata all'MIT nella tua di Boston posso dire che già dieci anni fa la tecnologia informatica nel nel campo diciamo dell'informazione presso portò al lavoro era sviluppati sì ma nessuno più usare il telefono a mare
Si comunicava come ancora oggi ma già nell'ottantacinque ottantasei con i sistemi né ecco per cui il Giappone lo conosco meno ma le posso dire che gli Stati Uniti a una tecnologia informatica impiegata avanzatissima
L'Europa è molto più indietro l'Italia sotto zero ecco tanto per essere espliciti no e drammaticamente sotto zero
Ho fatto un cenno
Ho fatto cenno invece agli Stati Uniti al Giappone come forze che premono contro l'Europa
Portavo il parallelo del sistema industriale potendo cibernetico se un sistema delle libere vive in virtù del fatto che è capace di da notare che cosa succede attorno e di prendere le conseguenze del caso cioè scusi le le risoluzioni le azioni del caso
Mi sono permesso di pensare che forse anche il modello Europa se deve crescere deve pensare a quali sono le grandi contrapposizioni e mi pare che comunque Stati Uniti da una parte il Giappone dall'altra
E probabilmente le le inevitabili evoluzioni che che prenderanno corpo dal dall'ex impero sovietico potranno creare altri problemi all'Europa se l'Europa non non si muoverà di conseguenza ecco era questo che volevo dire
Molte grazie per questa
Restano assicura notizie
E io penso che ormai siamo tutti abbastanza stanchi se forse è tempo di chiudere se qualcuno non accade qui in città così punge
Enti per superare la stanchezza comunque
Vi ringrazio di essere stati qui aprono ancora ma poi in serata arrivederci