Tra gli argomenti discussi: Democrazia, Economia, Eltsin, Finanza, Geopolitica, Globalizzazione, Libro, Putin, Russia, Storia, Urss.
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ambasciatore, docente di Politiche della globalizzazione alla LUISS
Radio radicale bentrovati ad un nuovo appuntamento delle parole le cose e siamo felici di essere in compagnia del professor Antonio Badini benvenuta radio radicale molto graziose officine dolore
Siamo qui per parlare del suo ultimo libro edito da lui espresse dal titolo la marcia russa Vladimir Putin e la costruzione
Del potere mondiale un libero molto molto interessante professore perché innanzitutto sono sciolti alcuni argomenti argomenti che noi ovviamente
Trattiamo strutturalmente all'interno della nostra programmazione dei nostri palinsesti che però contribuiscono ad una sorta di confusione globale quando si parla di Russia quando si parla di puntini in particolar modo
Diciamo è ripercorsa la storia di Vladimir Putin perché spesso ci dimentichiamo che dalla storia personale e politica di un leader e si può evincere anche il suo punto di caduta allora usando diciamo pochi aggettivi questo libro è illuminante perché ci permette di illuminare il proprio la vita di Vladimir Putin
Inizia dalla sua ascesa al Cremlino come capo di Stato temporanee novantanove né al suo quarto mandato presidenziale insomma è passata un'era è passato un ventennio
E e questo ventennio in qualche modo ha contribuito a rafforzare la Russia rafforzare Putin allora da cosa nasce innanzitutto l'esigenza di questo libro e cosa dobbiamo aspettarci
Dai prossimi mesi e dai prossimi movimenti dello stesso Putin ma in relazione anche alle elezioni europee
Io credo che sia utile partire
Da una frase che disse
Putin
Quando già era presidente ma che fu interpreteranno a mio avviso in maniera erronea dall'opinione pubblica mondiale ma soprattutto dalle grandi potenze disse che la caduta sui piedi era stata la catastrofe maggiore catastrofe del ventesimo secolo pensavano in molti pensavano ad un atto di superbia
Quasi revanscista in realtà Putin ha detto una grande verità in mancanza di un di un antagonista visto che vi sono loro stessi
Caduti in una situazione un po'confuso strategicamente confusa
Non dimentichiamo che la caduta del muro di Berlino aveva giustificato molti autori soprattutto io parlo di Francisco qui ama che ormai non c'era più un bipolarismo c'era in realtà una potenza egemone si chiamava alcuni multipolare ma in realtà era una potenza e Gemina erano gli Stati Uniti che in quel momento erano in pratica l'undici a governare l'ordine mondiale
Purtroppo c'è stato un cattivo uso di questo potere di questo monopolio ancora una volta la mancanza di una dialettica ha giocato negativamente su una potenza che era la depositaria dei valori democratica democrazia libertà
Ecco
In qualche modo il sopra Nismo che vediamo diciamo sponsorizzato famosissime potremo usare questo termine commerciale come panacea di tutti i mali delle democrazie liberali non è nient'altro che l'applicazione del paradigma Putin all'interno della cosa pubblica ovvero uno Stato tendenzialmente autoritario che reprime
I dissidenti che comunque alla fine a uno stato di polizia d'emergenza permanente ecco dare nomi culla alle alle cose un vecchio metodo diciamo
Del dell'Intelligence e dei servizi soprattutto oltre cortina
Però il sovrano Isma'di fatto il combinato disposto di un modello di governo già esistente
Con dei prodromi che chiaramente toccano tutte quante
Le parti e i gangli della vita pubblica dalla comunicazione il rapporto con i media passando la gestione dello stato sociale ma anche soprattutto hanno diciamo la tentazione come sempre di affidarsi all'una forte in Russia questo
è riuscito anche perché l'ascesa di Putin ha come lei racconta venuto in cui vi diciamo in un momento in cui la democrazia era ancora eccessivamente fragile per definirsi strutturata insomma si era all'interno di una fase di transizione erano appena passati dieci anni dalla caduta del Muro
Ecco allora a questo modello
Quali Problemi può determinare per la tenuta economica sociale e democratica del dell'Occidente
Io ma la domanda veramente centrata sul sul maggiore dilemma che oggi viviamo Sora lirismo credo che sia un neologismo
In realtà all'origine si chiamavano gli holder IST
Ed è un movimento Somma Concetta concettuale che ha una sua una sua logica cioè gli ordinari straccia coloro che credevano nell'ordine più che nella democrazia era in qualche modo vittima della globalizzazione una globalizzazione
Io dei dico sempre la verità che mio studio mi porta a giustificare l'Occidente ha fatto un cattivo uso in pratica la globalizzazione che è stata per un momento un'apertura dei mercati e dunque anche un trasferimento di capitale utile per sviluppare le piccole e medie imprese
Ma poi si è rivelata praticamente una un dominus del mercato del senso di mercato economica un dominus
A cui la politica non ha fatto fronte non c'è stata una politica in grado di far fronte a questi poteri forti che non sono segreti e non solo ignoti sono le grandi con suscita multinazionali o i grandi finanzieri che a volte sono delle società finanziarie volte sono degli individui dunque la politica e mancanza non c'è stato una capacità della politica di adeguarsi ad un mondo che era dominato dalla finanza
Tuttora e doveva dalla finanza quindi
Sì sono realisti nascono perché non hanno fatto non ho avuto il tempo non hanno avuto la possibilità di aggiornare la democrazia una democrazia classica in un'epoca in cui il dominus alla finanza e con un tocco di
Del computer può ordinare ai movimenti di capitali
Senza controllo beh e questo purtroppo è un dato di fatto c'è la democrazia non ha saputo aggiornarsi tempestivamente a questo nuovo potere mondiale era
Debolezza della democrazia la possibilità
Per i populisti di organizzarsi in partiti perché il populismo Nardo nel senso che la il governo democratico non era in condizione di fare gli aggiornamenti rapiti che chiedeva la globalizzazione
E questa incapacità di adeguarsi a un movimento mondiale che che cambiava così rapidamente ha creato una debolezza delle strutture democratiche cioè insomma è libero consenso che verso l'Espresso in maniera tutto questo non ha avuto la possibilità di dare una risposta alla gente che non aveva più lavoro che veniva o invasa da ci mostra oppure che non riusciva più a essere competitiva regole dunque
E sono una concatenazione dei fatti la democrazia è da solo a da sola mostrato i limiti di far fronte a un sistema mondiale basato sulla forse per più forte
Mi scuso bisticcio di parole
Oggi il movimento libro di capitali e ancora una un un enigma può andare bene può andare male gli Stati sono ancora in difesa io credo che il regionalismo che sta riemergendo
è un controllo sul territorio più assidue più efficaci anche quella è una necessità che portano i tempi il populismo
Non avrà probabilmente una lunga fu lunga storia ma ha dimostrato che la gente per avere sicurezza nel lavoro sicurezza sanitaria certezza del aveva bisogno di un governo forte
I governi forti non si possono fare improvvisamente cieli nasce il partito forte partiva che poi guadagna consensi o siamo in una fase di grande transizione
Ecco siamo in in conclusione quasi questo libro nasce anche per rispondere ad una domanda cioè come è stato possibile che un funzionario se pur brillante dei servizi segreti russi
Sia in qualche modo riuscito a diventare
Uno degli uomini più potenti del mondo
Non è solamente capacità organizzativa e anche una discreta capacità di passare possiamo dire sul corpo di tante persone perché chiaramente una scalata non si costruisce in modo indolore allora in conclusione
Oltre a consigliare nuovamente la lettura della Marcia Russa edito da Louis press ci regali un minuto di ritratto di Vladimir Putin
Putin era un funzionario del K che vede non aveva ambizioni ma c'era una situazione che stava crollando Eltsin che era il presidente che era stato diciamo così il vincitore del duello con Gorbaciov fa non riusciva più a controllare gli oligarchi lo Stato veniva spezzettato e dallo in pasto ai più al più potente quello Putin del del K che ebbe avvertiva Eltsin che c'era questo pericolo da tempo io anzi non non era in grado di gestire questa situazione a un certo punto l'ho pensato altro di nominare la persona che lo consigliava a fare cose che lui non fu in grado di fare cioè Putin Putin divenne
Presidente provvisorio ma poi fu confermato
Prima nominato erano al primo ministro già Potì versato l'uomo che ha messo in guardia i rialzi che la Russia si stava sfasciando e che c'erano cioè i pezzi dei grandi tronconi della Russia che andavano in mano a persone che non dava nessuna garanzia morale dunque potente ha potuto ricostruire uno stato innanzitutto e poi ha pensato a farlo diventare ancora con lo Stato diciamo così dialettico rispetto ai soldi di di non non so sottomesso com'era Yersinia il sì salvo un sottomesso
Uno Stato che aveva una tradizione io direi zarista ancor prima del comunista educarlo seguirlo l'orgoglio e con l'orgoglio riuscire a dare una dignità nazionale ad un Paese diciamo così la Russia che non ha mai dimenticato l'intero socialista
Bene allora tutto questo e molto di più troverete nella marcia russa Vladimir Putin e la costruzione del potere mondiale è scritto da Antonio Badini che ringraziamo veramente della sua voi preziosa intervista e edito da Louis presse e non resta altro che ringraziare Gruda spero a reggerlo che c'avete ascoltato il seguito fino a questo momento rimanete con noi perché continuano e trasmissioni di Radio Radicale
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