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19 FEB 2019

dibattiti

Il buono e il cattivo dell'austerità

DIBATTITO | - Milano - 18:03 Durata: 1 ora 41 min

A cura di Valentina Pietrosanti e SI

Organizzatori:

Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano

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In occasione dell‘evento viene presentato il volume "Austerità.

Quando funziona e quando no" di Alberto Alesina, Carlo Favero, Francesco Giavazzi, edito da Princeton University Press, traduzione di Rizzoli.

Registrazione video del dibattito dal titolo "Il buono e il cattivo dell'austerità", registrato a Milano martedì 19 febbraio 2019 alle ore 18:03.

Dibattito organizzato da Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano.

Sono intervenuti: Gianmario Verona (rettore dell'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano), Ferruccio De Bortoli (giornalista e presidente della Casa Editrice … Longanesi), Veronica De Romanis (docente di Politica Economica Europea alla Luiss Università Guido Carli), Emiliano Brancaccio (professore associato di Politica economica all'Università del Sannio), Mario Monti (presidente dell'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano), Alberto Alesina (professore di economia all'Università Harvard e visiting professor all'Università Bocconi.), Francesco Giavazzi (professore di Economia Politica all'Università Bocconi di Milano), Carlo Favero (professore di Economia presso il Dipartimento di Finanza dell'Università Bocconi di Milano).

Tra gli argomenti discussi: Austerita', Berlinguer, Capitalismo, Concorrenza, Conte, Corriere Della Sera, Debito Pubblico, Economia, Finanza Pubblica, Giappone, Grecia, Informazione, Italia, Lavoro, Libro, Mercato, Monti, Pci, Pensioni, Pil, Politica, Previdenza, Spesa Pubblica, Tasse, Unione Europea.

La registrazione video di questo dibatto ha una durata di 1 ora e 41 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.

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E buona sera a tutti benvenuti all'evento il buono e il cattivo dell'austerità evento che celebra
La pubblicazione del libro dei colleghi professor Alesina professor Fabio era il professor Giavazzi pubblicato a gennaio da Princeton University Press ed appena tradotto in italiano è pubblicato da Rizzoli
E nell'applicazione presenta anche un'introduzione del dottor Ferruccio de Bortoli
Ma sapendo da tempo della creazioni di azione di questo di questo libro io ho insistito molto con l'amico Francesco Giavazzi per fare un evento di profili in Bocconi e sono particolarmente contento che siamo in tanti
A celebrare questa iniziativa e ringrazio sentitamente oltre a Francesco e Carlo Alberto Alesina che è volato appositamente dagli Stati Uniti sapete professore ad Harvard ed è venuta apposta Piera inaugurare appunto questa sera il libro ringrazio
Naturalmente Rizzoli e Ferruccio de Bortoli per coordinare il panel che sarà composto dalla professoressa dei romanisti Luis il professor Brancaccio dell'Università degli studi del Sannio
E dal nostro presidente il professor Mario Monti
Io sono particolarmente lieto di questo libro per due ragioni la prima è una
Ragione di bandiera un libro prodotto da tre bocconiani permetto di via perché Alberto lo riteniamo un bocconiano anche se professore ad Harvard e soprattutto come è specificato nell'introduzione
Ha mai rivestito con cioè concepito quando lui era visiting professor
Qui e qui in Bocconi qualche qualche anno fa quindi chiaramente un libro che piace molto a Boccuni dal punto di vista del fatto che mette in evidenza una output accademico internazionale di alto di alto profilo
Ma c'è una seconda motivazione per cui io sono particolarmente orgoglioso di questo libro e non indossi contenuti che ovviamente verranno discussi da un panel che molto più competente ed esperto di me
Ma è legato più che altro a cosa rappresenta un volume di questo genere in un periodo come questo un periodo in cui ci sono parecchie tecnico USA in cui la scienza dal mio punto di vista delle spore proprio le idee un modo fattuale
E il prete la scienza però è che tipicamente è teorica ed è particolarmente complessa non scherzosamente nei circoli accademici diciamo che la scienza parla in greco ormai perché equazioni econometriche sono composte
Da Alfa l'alta gamma che sono di difficile traduzione per recarmi di comunicazione che sono più d'impatto
E purtroppo il canale principale dimenticata dalla scienza sono i Têtes Ascentis della rivista accademiche che vengono
Letti esclusivamente dagli accademici quindi e molto importante dedicarsi anche alla costruzione di uno storytelling che sia più comprensivo e io credo che lo sforzo fatto da questo
Da questo libro quindi dagli autori di questo libro sia proprio quello di cercare di veicolare un contenuto che chiaramente in parte in alcuni punti può essere considerato provocatorio ma che sicuramente e basato sui fatti
Ed è basato su tante pubblicazioni fatte appunto dagli autori e ripete in modo molto interessante dal punto di vista di quella che è l'opinione generale chi ne discusse la tesi chi viene prodotta quindi io mi auguro
Una buona serata e passo la parola al dottor De Bortoli
Grazie professore
Buonasera a tutti ecco il titolo di questo libro non è certo popolare perché all'austerità alle politiche
Di austerità sono salate attribuite tutte le possibili colpe dall'aver accentuato il ciclo negativo dell'economia aver preparato il terreno alla crescita del populismo e del nazionalismo non solo in Europa
C'è anche chi ha intravisto nell'austerità che deriverebbe dalle regole di bilancio europeo anche una delle cause del crollo del ponte Morandi a Genova
Allora l'austerità un bersaglio facile
Anche un alibi efficace
E la sua demonizzazione
Ha tolto valori positivi anche al rigore che si è trasformato in un esercizio di masochismo economico e alla sobrietà che ormai e nel linguaggio comune sinonimo di pauperismo sterile
Allora le parole del nostro linguaggio pubblico
Sono purtroppo avvelenate sono violentate anche dal semplicismo della Rete e dalla manipolazione propagandistica dei concetti
Sono a volte degli involucri vuoti di una stagione di pericoloso inganni allora prima
Di essere un libro di economia quale io penso che questo sia anche uno scritto di impegno civico
Cioè di rispetto del prossimo e soprattutto di rispetto per le prossime generazioni
è un libro anche di buon senso prima che di analisi approfondita e di confronto fra le diverse politiche economiche degli ultimi quarant'anni in vari Paesi
C'è un'austerità buona come poi sentiremo che può dare un dividendo positivo anche alla politica
Oltre che al benessere dei cittadini specie quando si riduce con coraggio o si riducono con coraggio le spese soprattutto improduttive
E cioè come sentiremo anche a un'estremità cattiva che agendo solo sul versante fiscale del male ma quando poi si è sull'orlo della crisi finanziaria difficile fare altrimenti questo dobbiamo dirlo che deprime il clima di un'economia fragile
Alla sintesi che mi mi sentirei di proporre in apertura prima di dare la parola ai nostri relatori e che l'austerità migliore
è un misto di coraggio e di lungimiranza perché rinuncia alla Spesal immediata che crea solo consenso e non sviluppo
E apre lo spazio fiscale agli investimenti migliori ma come scrivono gli autori questa austerità va anche accompagnata con le riforme le liberalizzazioni e la concorrenza insomma va iscritta
In un'idea del futuro del Paese anche del suo destino se vogliamo
Deve essere generosa di progetti di ambizioni oggi invece dobbiamo constatare amaramente che trionfa
L'avarizia dei sentimenti che è il contrario dell'austerità più intelligente
Che si traduce spesso in mio Pia e spreco delle risorse migliori del Paese io mi fermo qui do la parola alla professoressa De Romanis chiedendole si può anche intervenire
Avendo una certa attenzione sul fatto che la politica spesso ha spiegato male e strumentalizzato l'austerità ci sono stati dei casi positivi e dei casi negativi professoressa tre
A grazie agli autori grazie per l'occasione di presentare questo libro
A me questo libro è piaciuto molto e consiglio a consiglio di leggerlo perché tratta un argomento di cui parlano tutti basta andare sul sociale oramai siamo diventati un popolo di ministri delle Finanze tutti abbiamo qualcosa da dire in economia
E sulla sterilità ve ne accorgete andando appunto su sul sociale tutti ne parlano
A libero per tutti gli autori lo spiega non c'è c'è proprio una un piccolo paragrafo in cui spiega come si può leggere questo libro Sassi è più esperto meno Asperti quindi questo è veramente un grande pregio perché è importante spiegare questi concetti al grande pubblico
E però mi mi permetteva di fare di di consigliere anche di comprarne un'altra copia e se avete un amico in politica di regalare glielo perché sono i politici che più di tutti hanno usato e continua a usare la parola austerità
Anche qui si è fatto un piccolo testa in qualsiasi dibattito televisivo pubblico non c'è un politico che non usi la parola la parola austerità a cui si dà la colpa ne parla la prima il dottor De Bortoli di qualsiasi cosa
Faccio un brand esempio conterà il premier Conte alle camere a novembre due mila e diciotto la nostra una politica per la crescita non per l'austerità
Dimaio semper due mila diciotto ottobre il Fondo monetario affamato e popoli con l'austerità Boni non siamo i sostenitori dell'austerity Salvini a Cernobbio
Abbiamo avuto quindici anni di austeri imposti dall'Europa qui andrebbe precisato che se sono quindici anni si è cominciato nel due mila tre quando la lega era al governo quindi forse anche lo ha qualche responsabilità
Bagnare i che attualmente presidente della commissione bilancio che però è anche un economista quando è caduto purtroppo il ponte Morandi affatto un tweet dicendo la colpa dell'austerità
E finisco per Renzi l'austerità non fa crescere e Bersani che al due mila dodici diceva i Paesi che oggi sono sotto sorveglianza
E vigilanza come il Portogallo e la Spagna non cresceranno mai oggi la Spagna è uno dei Paesi che più di tutti cresce
Quindi è veramente così hanno ragione politici quando dicono che l'austerità è il male assoluto ecco questo quello che fa questo libro di dire
No non è così e soprattutto non è così semplice ecco il vero contributo tra i tanti contributi di questo libro di avere introdotto il concetto di complessità l'austerità non è come ci viene presentata nel dibattito pubblico con una cosa così così semplice
E potrei provare a sintetizzare tutte queste grandi esaltante pagine del libro in tre parole che vengono messe in luce da libro intanto hanno associato i tre autori
All'austerità la parola responsabilità c'è una definizione che viene data alla fine del libro che perché mi piace molto le politiche di austerità sarà quasi sempre un tentativo di correggere gli errori del passato quindi qui si vuole forse mettere una fine all'idea dell'austerità imposta così ci viene presentata dalla politica all'austerità imposta dalla Merck all'imposta dall'Europa imposta dal Fondo monetario cioè l'austerità e realtà è una misura che tu devi fare perché hai fatto qualcosa nel passato di cui tu sei responsabile nessuno ti impone nulla
Idea che viene chiamata anche austeri ti spezzo le nostri politici fa pensare di qualcosa che ci viene dall'esterno che noi non c'entriamo nulla e siamo così un po'vittime di questa austerità un esempio che fanno gli autori
è il caso della Grecia era un caso che mente complesse pranzo ma la Grecia per tutti gli anni due mila è cresciuta oltre al cinque per cento eppure non ha fatto altro che accumulare debiti quindi è chiaro che a un certo punto quando ti chiudono
Quando i mercati chiudono l'accesso non ci sono tante altre scelte quando il presidente Monti ma penso ne parlerà lui arrivato sulla scena politica e lì non c'erano tante scelte lo spread stavolta cinquecento per errori della politica passata
E gli interventi che sono stati fatti erano ovviamente inimitabili quindi prima parola responsabilità seconda parola strumento l'austerità è uno strumento quando politici dicono ha io fra la crescita l'austerità preferisco la crescita stanno facendo un grande errore perché mettono sullo stesso piano pere con mele la crescita un obiettivo siamo tutti d'accordo che vogliamo crescere l'austerità uno strumento per arrivare a questo obiettivo dopodiché si può calibrare questo strumento e qui arriviamo alla terza parola la composizione cioè questo strumento si può decidere come utilizzarlo
E il risultato di questo libro è che penso qua ne parleranno dopo il dottor gli autori
Se l'austerità viene implementata attraverso un paio delle tasse l'impatto sull'attività economica Anthill impatto sulla crescita esclude per adesso è giusto un taglio delle spese
L'impatto che sia sulla crescita economica minore
Di durata più Breve e il Paese può riprendere a crescere se invece si fa un'austerità basata su un incremento delle tasse dagli l'impatto è più più negativa questo perché entrando in moto anche in modo animato anche la fiducia dei degli agenti economici e le aspettative che spesso i politici ovviamente non non ne tengono conto
C'è un'analisi molto approfondita con oltre duecento case un database che tra l'altro gli autori mettono a disposizione ecco perché ritengo a questo libro sia veramente per tutti
In cui si guardano tantissimi piani piani fiscali che sono stati implementati
Dal mille novecentottanta in poi in particolare se si guarda al piano fiscale inglese irlandese quello è un caso di austerità chiamiamola così buona cioè fatta concentrandosi su un taglio delle spese e lì la l'impatto sull'attività economica è stato non troppo forte il Paesi sia l'Irlanda sia il Inghilterra hanno ripreso accrescere
Altri esempi e qui c'è il caso dell'Italia ma forse appunto ne parlerà il presidente Monti dove il tipo di austerità implementata si è basata più su un aumento della tassa io penso che questo sia stato inevitabile per è un governo come quello del presidente Monti che era sostenuto dalla famosa maggioranza abbiccì cioè Alfano Bersani e Casini
Era un governo che
Eppure il vento verso costruito uomini giù anima
Questo mi piace molto di più che la BCE esatto
Questo con la nostra età buona e cattiva purtroppo Presidente Monti ha dovuto scegliere asperità cattiva perché fra tagliare le spezie che significa andare a parlare con gruppi di potere convincere i gruppi di potere organizzati che non vogliono ridursi la spesa
In una situazione di emergenza come si è trovato il presidente Monti non era così facile a più facce a un tratto di penna aumentare le tasse e questo ovviamente avuto un impatto sulla sulla nostra crescita nel contempo se guardiamo quello che succedeva in Spagna in Spagna si è passati attraverso delle elezioni e il Governo rancori aveva un mandato politico molto forte
Egli si è fatta un'austerità dove i tagli fiscali sono stati grossi marchi sono stati anche ci fate anche molti aumenti delle tasse però al Paese dal due mila quattordici ha ripreso a crescere per su questi diciamo i dettagli dei piani non non lascio la parola a agli attori quello che vorrei
Dire del tre quattro minuti che mi resta la vivere concentrare sul dopo il presidente Monti cosa è successo in Italia dopo l'austerità del presidente Monti ben non c'è stata nessuna schiarita nonostante passi politici ne parlerà sempre in realtà dal due mila tredici in Italia le politiche fiscali sono state moderatamente espansiva
Allora perché perché i nostri politici non fanno austerità nonostante non abbiano un debito pubblico tra i più elevati e che è considerato basta leggere le le spiegazioni sulle nuove previsioni della Commissione europea o delle agenzie di rating e considerato veramente un fattore di rischio per noi e per tutti gli altri
Ma per un motivo il debito non è considerato un problema e anche qui se guardiamo al dibattito politico sta passando quest'idea che il debito non è un problema probabilmente i nostri politici hanno una visione ha una visione corta
Si prende sempre l'esempio del Giappone
Ecco perché bisogna leggere questo libro perché questo libro due paginette spiega in maniera chiarissima perché questo esempio non è un buon esempio perché perché noi non siamo al Giappone ed ecco perché io consiglio che ai politici di leggerlo
E l'altro esempio destabilizzata bene se il debito pubblico ci fa spendere più spesa in interessi e l'abbiamo visto nell'autunno noi grazie alle tensioni sui mercati finanziari abbiamo speso oltre quasi tre miliardi di spesa per interessi
Molti dei nostri politici dico va be'ma questo è un trasferimento di risorse da contribuenti a chi ha comprato il debito pubblico e quindi qual è il problema anche qui
Il il libro spiega in maniera molto chiara che non è semplicemente un trasferimento di risorse ma c'è un problema di distorsioni cioè quando si devono pagare le spese per interessi
Si devono mettere delle delle delle tasse sul lavoro volitiva che creano distorsioni e quindi ha un impatto negativa sull'attività economica
Quindi prima appunto il debito non è un problema qui non facciamo austerità
Il secondo punto se aumentiamo la spesa pubblica da vinciamo le elezioni questo è quello che hanno pensato i politici qui pensa agli ottanta euro di Renzi ma pensa anche forza ciò anche azzeccato a quel caso perché le europee l'ambiente
E penso anche a Radio cittadinanza quota cento cioè facciamo spesa pubblica vinciamo le elezioni quindi l'equazione l'austerità significa perde le elezioni
Qui c'è un capitolo molto interessante dedicato a questo
A quest'argomento se è vero che facendo misure di austerità pareri non si viene rieletti e la conclusione degli attori non è così non è sempre così dipende non si può dire
Ci sono casi in cui si perde altri casi in cui invece chi è implementato politiche di austerità atto è stato rieletto
Un case è quello dell'Inghilterra di Cameron che poi ha perso per altri suoi motivi che non c'entra niente con l'austerità ma accentrava contro cattive la realtà del Paese qui pensa la Break It
Quali sono secondo me gli ingredienti che bisogna avere gli elementi per poter vincere Bazan le due cose per avere una visione lunga e poi bisogna avere una storia da raccontare
E questo secondo me Cameran l'ha avuta se guardiamo assegnano a guardare i discorsi che Cameron fece durante la prima campagna dove fu eletto la prima volta le disse
In caso di vittoria vi assicuro che chi si approfitta dello Stato vuole continuare a sperperare risorse pubbliche avrà vita dura perché sappiamo che non esistono soldi pubblici esistono soldi dei contribuenti questa è una frase della Thatcher
E poi conclude da di fronte a noi abbiamo anni di sacrifici ma abbiamo anche nuove opportunità per chi lo desidera
Ecco la storia seguitemi avremo dei sacrifici ma per chi vuole avrà maggiori opportunità è stato eletto ha vinto ha ridotto lo stato sociale anche licenziato quasi mezzo milione di persone nella seconda campagna elettorale giugno due mila e quindici ha continuato e dalla sua opera avevo avuto assaliti dicendo il deficit va ridotto perché se no controlliamo il disavanzo disavanzo controllano voi
Dall'altra parte c'era l'opposizione che facciamo una battaglia completamente contro l'austerità eppure è stato rieletto
Un altro caso mi avvio alla conclusione era poi coi è il premier spagnole che ha implementato le misure dell'attualità perché la Spagna a differenza del dell'Italia ha chiesto un aiuto finanziario Monte quindi ha avuto in casa la troika
Beh durante il seconda campagna elettorale ramo le diceva continuare a ridurre la spesa pubblica è quello di cui ha bisogno la gente
Dall'altra parte c'era il neonato partito di Pablo Pablo Iglesias potemmo ASS che diceva no basta avere asperità dobbiamo aumentare la spesa pubblica
Beh era coi nelle due tornate elettorali è quello che ha voluto la maggior numero di voti e poi è diventato premier nel dicembre del due mila e quindici quindi questo allora significa che non è vera l'equazione austerità vuol dire sconfitta non è necessariamente vera
E poi le nonostante questo i i nostri politici ritengono che non sia necessario implementare politiche rischia di austerità ma ritengono anche un'altra cosa e qui concludo che l'austerità non la debbano fare neanche gli altri
C'è e meno dobbiamo fare austerità in casa nostra mando la devono fare neanche gli altri Paesi
E lo dimostra il fatto che chi è contrario all'austerità vorrebbe abolire le regole fiscali ricordiamoci che nel programma dei Cinquestelle su cinque punti quindi pochi punti uno dei punti era aboliamo il fiscal compact
Quindi abbiamo le regole che in qualche modo CD limitano il disavanzo e il debito ma c'è un altro episodio su cui vorrei concludere è l'austerità fatta dai paesi che si trovano in situazioni di crisi e qui penso alla Grecia
Alla domanda che fu fatta al nostro premier Conte recentemente sul fatto che il presidente la Commissione europea proprio di un per ha dichiarato che con la Grecia si è stati forse troppo severi e sia Liz si è chiesto di implementare forse dosi eccessive di di austerità
Sempre nel Conte ha risposto lasciatemi essere presuntuoso noi saremmo stati solitarie
Ora cosa significa questo che l'italiano è stata solidale questo non è vero Italia come tutti i paesi dell'unione monetaria ha contribuito al salvataggio greco si contribuisce in base a la grandezza del Paese alla ricchezza hanno contribuito anche Paesi che hanno un PIL pro capite più basse della Grecia e quindi i paesi più poveri
Nel caso specifico dell'Italia dove abbiamo dato sessanta miliardi alla Grecia
Questi sessanta miliardi hanno un impatto sul debito pubblico e basta andare a guardare nel Documento di economia e finanza c'è una riga anche ci dice il debito pubblico al lordo dei sostegni e c'è una riga che ci dice al netto dei sostegni ma il debito pubblico al netto dei sostegni molto più basso e quindi noi abbiamo dato dei soldi che per noi sono un costo ci paghiamo un delle spese per per interessi quindi siamo stati solidale probabilmente prende il ponte poteva dire noi saremmo più solidali ecco quindi bisogna evitare di dare un messaggio troppo semplice spiegare cosa significa essere più solidali perché essere più solidali con la Grecia in un momento in un mondo dove le risorse sono limitate vuol dire togliere qualcos'altro agli italiani per esempio togliere qualcosa Aurelio cittadinanza qualcosa a quattrocento cioè in altre parole dare più ai greci e meno agli italiani
Ma allora qui il premier quanto dovrebbe dovrebbe chiarire dovrebbe chiarire che ci sta che c'è un cambiamento che forse questo errore più governo di prima gli italiani grazie
Professoressa teramani S ricordo anche un circoscritto alla professoressa uscito qualche tempo fa anche se non sbaglio aveva come titolo d'austerità fa crescere
E adesso passo la parola al professor Brancaccio che immagino ci dirà anche le cose che non vanno in questo libro prego
Allora grazie per l'invito agli autori e agli organizzatori di questa di questa iniziativa allora inizio
Inizio dai meriti del libero ho apprezzato il metodo di analisi operativo un metodo che si basa su un concetto in parte inedito di piani fiscali
E che tratta un insieme di dati dubbiamente più ampio di quelli solitamente utilizzati dalla letteratura in materia ho anche apprezzato diciamo alcune implicazioni un po'particolari della teoria
Che gli autori propongono per esempio un punto chiave di Libero e la critica della tradizionale tesi che inizia no
Secondo cui il taglio della spesa pubblica sarebbe più recessivo dell'aumento della pressione fiscale questo è un punto chiave
Del libro degli autori
Nel nel libro gli autori contestano questa tesi keynesiana e la ribaltano cioè per loro e Cure eccessivo l'aumento della pressione fiscale
Ora questo ribaltamento può essere accettato può essere contestato io ho qualche dubbio ma non è tanto questo il punto il punto che se si accetta il ribaltamento suggerito dagli autori gli effetti sono interessanti per esempio
Da questo ribaltamento concettuale si può trarre l'implicazione che la politica economica del governo che fu guidato dal professor Monti
Fu una politica che potremmo definire di austerità che inizia
A sembra un ossimoro
Ma nemmeno
Nel senso che sul piano strettamente logico la composizione dell'austerity del Governo Monti in un po'sbilanciata dal lato delle tasse troverebbe al limite qualche giustificazione nei tradizionali moltiplicatori keynesiani
E quindi viene criticata proprio da chi quei moltiplicatori di contrasto e cioè dagli autori del libro
Dunque
L'austerità keynesiana dimentica è un'espressione magari un po'bizzarra di cui ovviamente mi assumo ogni responsabilità a pensarci bene sintetizza in modo logicamente corretto una delle tesi chiave di questo libro il secondo me
Al di là del fatto e possiamo essere d'accordo o meno è una è una cosa interi intrigante degli ora io però qui con il dottor De Bortoli giustamente osservato io qui credo di essere stato invitato per muovere critiche
E quindi vengo alle critiche un punto molto importante secondo me di Libero e l'esercizio con il quale Alesina Favero e Giavazzi
Prova ma confutare o comunque ad argomentare diversamente rispetto ad una celebre tisi diciamo keynesiana di Olivier Blanchard
Per lasciar da argomentato che gli errori di previsione sulla crescita in Europa durante la crisi sarebbero da imputare a una sottostima dei moltiplicatori keynesiani
Cioè durante la crisi il Fondo monetario internazionale la Commissione europea e gli altri grandi per i visori istituzionali secondo Branciaroli potrebbero aver sbagliato le stime di crescita di vari Paesi europei a causa potremmo dire di un pregiudizio anti keynesiano che li avrebbe portati a sottovalutare sia gli effetti recessivi delle politiche di austerity sia in effetti espansivi delle politiche di rilancio della domanda
Ora questa tesi di Blanchard ovviamente ha suscitato molto clamore
Perché all'epoca Blanchard vera tra le altre cose anche capo economista del Fondo monetario internazionale questa sua tesi è stata considerata diciamo ha torto o ha ragione è stata considerata come una sorta di mea culpa del Fondo monetario rispetto agli gli errori commessi quindi è una tesi importante
Stato un po'uno spartiacque per il dibattito di politica economica
Ecco
Nel libro che discutiamo oggi Alesina Favero Giavazzi diciamo che criticano la tesi che iniziava di Blanchard de propongono un'altra interpretazione
Allora bisogna alcuni sulle previsioni di crescita non furono causati da una sottostima dei moltiplicatori keynesiani
Ma furono dovuti piuttosto ad una sottostima delle politiche di austerity politico cioè che furono più pesanti del previsto a causa essi dicono
Del tentativo da parte dei Paesi ad alto debito di reagire all'impennata dei tassi di interesse che si verificò a partire dal due mila dieci
Nel libro loro forniscono evidenze che a loro avviso appunto mettono un po'in discussione Blanchard è invece potrebbero supportare questa diverse interpretazioni
Ora insieme ad alcuni colleghi stamattina suoi connotati del Sole ventiquattro Ore
Abbiamo pubblicato un breve articolo un pezzettino di una ricerca un po'più ampia
In cui mostriamo perché a nostro avviso invece la tesi di Blanchard della tesi keynesiana di Blanchard secondo noi regge alla prova empirica e ci sembra anche forse un po'più robusta diciamo dell'argomentazione alternativa che viene suggerita da Alberto da Carlo e da Francesco io mi limito qui soltanto un punto della nostra critica Adalberto Carlo e Francesco
Il punto è che anche ammettendo che gli autori abbiano evidenziato l'esistenza di una correlazione tra l'aumento dei tassi di interesse gli errori di previsione sul PIL nello stesso periodo ebbene non è detto che l'accumulazione implichi la relazione di causa ed effetto
Dai tassi di interesse
Al prodotto interno lordo Casey suggeriscono relazione potrebbe cioè essere opposta potrebbe cioè andare dalla caduta del PIL la l'aumento del tasso di interesse per esempio e questo entrerebbe un po'in contrasto quella loro interpretazioni alternative
Ad ogni modo
Dottor De Bortoli ci ha giustamente suggerito di non entrare troppo nei dettagli e quindi io lascio diciamo ad una discussione successiva il merito di un approfondimento
Quello che per me è importante chiarire che in questo caso le evidenze mi portano ad essere diciamo proclamò Shard la possibilità di errori di previsione del prodotto interno lordo causati diciamo da un pregiudizio anti keynesiano
Da parte del Fondo monetario della Commissione e di vari governi nazionali e una possibilità che secondo noi resta in piedi che non ci sembra sia stata ancora smentite
Detto questo sollevo telegraficamente solo tre punti
Io ho trovato di grande interesse anche il capitolo sua austerità e lezioni
Tema che gli autori hanno trattato uno degli autori in particolare trattato un grande diciamo approfondimento negli anni passati
Domando però agli autori se da questo capitolo molto interessante e si ritengono che anche la storia politica recente di questo Paese
Diciamo poteva andare diversamente magari tramite una diversa composizione della politica di austerity
Cioè domando se a loro avviso una politica di taglio della spesa piuttosto che di aumento della pressione fiscale potesse avere effetti diversi in termini di consenso
Non trovando perché da profano in materia se guardo un po'il clima del consenso politico in Italia
A me sembra che tra i punti più contestati diciamo delle politiche di consolidamento fiscale che sono state fatte in Italia
Vi si è stato proprio un rilevante taglio della spesa pubblica in particolare un taglio intertemporale vale a dire la riforma Fornero
E questo elemento diciamo mi sembra per così dire un controesempio cioè donandogli autoritaria rappresenta un po'incontro esempio rispetto a quella che è l'argomentazione centrale del libro è una domanda
Un altro rilievo questo più importante
Attiene a quello che secondo me manca un po'nel libro cioè noi oggi abbiamo numerose evidenze che indicano che il principale il vincolo ad una politica di espansione della domanda
Non gli sia pertanto nell'ammontare di debito pubblico ma risiede piuttosto nell'accumulo di debito esterno pubblico e privato
Questo vale anche per il caso europeo
Francesco Giavazzi insieme a Richard Baldwin era Olivier Blanchard d'ha sottoscritto nel due mila quindici un paper importante
Che suggerisce una narrativa della crisi europea che appunto centrata soprattutto sugli squilibri verso l'estero
Molto più che il suo gli squilibri del bilancio statale
E commentare che questo libro
Sia un po'in contraddizione con questa narrativa diciamo basata sui gli squilibri
Esteri o quanto meno si è un po'lacunoso donando Francesco Giavazzi in primo luogo agli altri autori se questa mia congetture sia corretto oppure no
Ultima considerazione
Sulla ardimentosa citazione iniziale
Dell'austerity secondo Enrico Berlinguer
Poi gli autori mi diranno chi ha proposto questo inserimento che è molto coraggiosa molto diciamo interessante
Quella citazione però a me sembra diciamo un po'azzardata un po'fuorviante per due ragioni
In primo luogo bisogna ricordare che con quella svolta la dirigenza del partito comunista dell'epoca
Si assumeva l'incarico di favorire la piena integrazione dell'economia italiana potremmo dire negli assetti del capitalismo europeo
Siamo appena Oppo dalla dalla costituzione dello SME
Per intenderci e a questo scopo la dirigenza del PC si poneva il problema di tenere a bada ancora una volta non tanto il debito pubblico quanto piuttosto il debito estero
La seconda ragione per cui la citazione mi sembra insomma un po'un po'o una bella provocazione ma un po'azzardata e che la citazione un po'estrapolata nel senso che poco Beretta una frase che gli autori riportano nel libro alla frase di Berlinguer tra Berlinguer poi a firma che lui e il suo partito intendo l'austerità come una politica di programmazione dello sviluppo economico che abbia un avanzato concreto contenuto in termini di lotta di classe
E che per questo fu non riesce dal quadro e dalla logica del capitalismo ecco io non so se Alberto Carlo e Francesco sottoscrivo di per questa seconda parte del discorso di testimone grazie
Grazie sopra in calcio la colpa della frase di Berlinguer e del sottoscritto ma io come lei sa faccio solo il giornalista quindi estrapolo prega
Deformazione professionale
Quando lei ha parlato dell'austerità keynesiana di Monti ho sentito un fremito alla alla mia destra e quindi chiedo al professor Monti di tradurre questo fremito parole
Il mio fremito Caro direttore è un fremito di gioia questa sera non per questa nuova inattesa non sollecitata qualifica che con dovizia di scienza il professor Brancaccio mi ha attribuito ma la gioia mia e credo di tutta la Bocconi nel essere la sede di questa discussione come ha ricordato il nostro rettore e io personalmente voglio rallegrarmi con gli autori per questo libro importante ma ancora di più per tutto il percorso che hanno compiuto da quando sono entrati alla Bocconi
Io ho avuto la soddisfazione di lavorare con due di loro Alberto Carlo nella preparazione delle loro tesi di laurea
Di cui ho quasi l'impressione certe volte al crescere della loro gloria
Perché io fossi stato il compilatore loro i rispettivi relatori ma forse non era così
E poi di battermi contro la prassi assolutamente chiusa che persino la Bocconi aveva in anni lontani quando si è trattato di
Scegliere un brillante ingegnere per chiamarlo a fare l'economista alla Bocconi il professor Giavazzi quindi Mita grandissima soddisfazione vederli qui oggi e voglio trarre grandi molto con loro di cuore
Austerità
è una parola che non mi è mai piaciuta che non mi ha mai convinto come espressione so di essere stato mio governo io molto spesso associati al termine ostilità
Credo di aver di non averlo mai usato una singola volta quando
Ero al Governo
Perché sono molto d'accordo con
Quello che il direttore de Bortoli ha detto pochi minuti fa austerità è un bersaglio facile e un alibi efficace
Io non credo che austerità
Sia un concetto utile o fecondo
Se non nel senso dell'austerità come stile di vita individuale o collettivo attraverso
La Ford la politica
Per me austerità
Facilmente meglio sostituibile con il termine disciplina di bilancio secondo me si tratta di delineare il discrimine tra la indisciplina di bilancio e l'eccessiva disciplina di prima di piena
Per me
Muovendomi sulle prime approssimazioni considero da tempo che da un punto di vista strutturale di generica guida all'attività di coloro che fanno politica
La discriminante corretta dovrebbe
Sr
Tale da considerare indisciplina di bilancio
Al netto delle correzioni per il ciclo economico
Un disavanzo pubblico che supera la spesa pubblica per investimento
Mentre
Credo che sia in equilibrio a lungo andare un Paese che al netto del ciclo a un disavanzo pubblico
Che gli consente di finanziare esattamente l'investimento pubblico che è difficile da definire eccetera che però è un po'diverso dal consumo pubblico comune
Bene
Osservazioni
Tecnica analitica e sul libro
In parte l'ha fatta il professor Brancaccio in parte le ha fatte credo mi è stato riportato molto
Efficacemente il professor Cottarelli in un'analoga presentazione che ha avuto luogo all'Università Cattolica
Non
Non sono certo la persona con sufficiente autorevolezza per fare considerazioni di questo genere a me è sembrato un libro molto molto serio più approfondito
Credo di
Poter
E credo di dover prestino svolgere qualche considerazione direttore rispetto a quella fase che benché bassino siano passati tanti anni rimane punto di riferimento per qualche ragione per quando per quanto riguarda la prosperità allora vorrei dire due o tre cose e saluto qui un membro di quel governo che porta sulle sue spalle tutti questi aggettivi
Allora ministro della Sanità Renato Balduzzi grazie NATO di essere qui
Avevamo l'esigenza di risultati rapidissimi questo è stato visto e riconosciuto da tutti le pressioni erano del mercato erano delle autorità internazionali
Il nostro governo preferiva naturalmente prenderle sulle sue spalle considerarla e considerare far considerare al Parlamento i cittadini tutti i malefici derivanti da quelle politiche necessarie
Come derivanti dalla volontà del Governo perché il governo passa l'Europa resta non è grave se un governo diventa impopolare più grave se l'Europa diventa impopolare
E quindi così come credo di non aver mai usato il termine nostra Rita sono sicuro di non aver mai usato io il termine ce lo chiede l'Europa
Perché è la forma più grave di cinismo politico che possano essere utilizza
Ebbene io non considero di aver scelto
L'austerità cattiva cioè l'aumento delle tasse invece di quella buona cioè la riduzione delle spese
Perché sarebbe stato o più rapido o più facile politicamente perché ci sarebbero stati meno ostacoli di resistenze da superare facendo così
No io vorrei cercare di far capire che non eravamo dominanti dominati da una preoccupazione esclusivamente
Macro
Non era quella lista
Unica preoccupazione certo c'era lo spread c'era l'esigenza di rifinanziare il debito pubblico alla fine di ogni mese
Però anche se è stato chiamato governo tecnico
Era un governo di
Povera gente un po'ingenua
Mossa dalla preoccupazione di cercare di riconciliare un po'quelle norme gap che c'era non solo tra i tassi tedeschi e quelli italiani ma tra il sentire dei cittadini e i politici in Parlamento
E quindi cercavamo di fare una politica della serietà non una tecnica
Ebbene
La composizione distese entrate non l'abbiamo potuta determinare al millesimo ma rispondeva quella cosa compreso l'aumento di certe le tasse non solo all'esigenza della rapidità ma anche a nostro giudizio ad esigenze di e quinta
E di fattibilità politica
Perché fattibilità politica
Perché il nostro non era un governo che intervenisse potendo dare tutte le colpe al governo al Governo precedente il partito di maggioranza del governo precedente quello presieduto dall'onorevole Berlusconi
Era anche il partito di maggioranza della nostra grande coalizione
E quindi c'erano anche questi vincoli nel parlare e quando si dice be capiamo che avete dovuto scegliere cose che potessero avere effetto rapido perché sette durati solo tredici mesi ammetto poi del periodo in attesa delle elezioni sì ex post sono stati tredici mesi ma ex ante noi non conoscevamo la durata di quel governo
Perché l'azionista di maggioranza relativa diceva una settimana si e una settimana no state attenti perché potremmo togliere ricorrente
Mentre
Ma soprattutto una considerazione di equità noi perché le nostre misure passassero in Parlamento
E perché fossero in linea con la nostra coscienza dovevamo distribuire il carico dei sacrifici
In modo grosso modo che ci sembra secco
Allora da una parte la riforma delle pensioni
Che non era piaciuta all'epoca la professoressa De Romanis
Poi credo che anche le opinioni su e mia e di tutti siano un po'evoluto e dall'altra
Mai e poi mai la sinistra il partito dell'onorevole Bersani GB
Avrebbe accettato di portare alla salvezza nazionale il contributo del sacrificio dei pensionati
Se da parte della constituency
Dia fanno adesso dico ma c'erano due bimbe signor Bersani Berlusconi no ecco
Berlusconi e Alfano
Se non ci fossero stati
E comunque due dei tre fumava il sigaro per cui le nostre riunioni erano disperate
Ma se non ci fosse stato qualche sacrificio anche presso la parte più abbiente del Paese
E quindi non è che abbiamo ragionato se non mente o le tasse premiamo la congiuntura di più che essere successivo di più le spese volevamo aumentare Giuletta
Perché nel momento in cui fai certi tagli per alle pensioni non puoi non mettere
Anche una imposta patrimoniale
Che per qualche ragione i governi di sinistra o governi populisti
Si sono rifiutati si rifiutano forse si rifiuteranno per sempre di applicabilità
E anche si può in una situazione del genere non cambiare radicalmente in meccanismi nella lotta all'evasione fiscale
Abbiamo creato trasparenza assoluta tra i conti bancari e
E l'Agenzia delle entrate
Tutte cose sgradevole ma che per noi facevano parte di un disegno di di equità e mi avvio alle conclusioni
Non è che non abbiamo ridotto la spesa
Naturalmente vero che più lento ridurre la spesa
Ma
Vi assicuro che convincere i sindacati ad accettare la revisione delle pensioni senza fare sciopero
Diciamo non è cosa molto molto più facile che andare contro il taxi stile che peraltro fanno più visibilità e più rumore poi parlano parlano parlano i conducendo e sono dei grandi opinion makers
Le quando Gutgeld ha fatto la rassegna dei risultati non disprezzabile della sua gestione come commissario la spesa pubblica
A anche riconosciuto
Il contributo che chi era venuto prima di lui ha dato la spesa in termini di enorme riduzione degli interessi sul debito
Di riforma delle pensioni
Di riforma del modello della difesa avviato non mi riferisco al taglio di trentatré F trentacinque ma la revisione del modello della difesa riforma strutturale la riforma strutturale che tagliava i tribunali in zone assolutamente improbabili dal punto di vista dell'attività giudiziaria
E poi così ne
Destinate arrendere contemporaneamente più seria la gestione della spesa pubblica e minore la spesa pubblica per la prima volta spesso è stato sottoposto alla
Giurisdizione della Corte dei Conti il bilancio delle regioni queste sono cose molto rilevanti e vedo il professor Balduzzi abbiamo
Attenuato molto il legame tra
Giunte gli assessori regionali
E nomine dei primari
Ecco perché
E quindi siccome siamo in famiglia
Credo che sia direttore una
Felice occasione per fare
Po'di chiarezza tra nuovi nella prefazione del libro
E numerose numerose occasioni televisive
Il direttore de Bortoli ha detto
E al presidente Monti non piacevano certo le critiche dei degli editorialisti del del professor Giavazzi sul Corriere della Sera
Caro direttore
Io conosco la vita degli economisti
Conosco quanto cruciale per la credibilità di un opinione
Mentre l'indipendenza
Dovevo aspettarmi che avessero un favore nei confronti del Presidente della loro università che pro tempore Presidente del Consiglio certamente no
Non era quello poi dico subito che cosa mi disturbava un po'nel Corriere della Sera di quell'epoca ma certo non quello ricordo quasi con tenerezza una telefonata
La mattina del quattro dicembre del due mila undici quando alla sera abbiamo fatto una conferenza stampa
Nella quale mi sembra che la il ministro del lavoro si è riuscita a trattenere le lacrime ma solo fino a un certo punto
Al mattino
Di quella giornata in cui il Consiglio dei ministri adottato quella cosa che abbiamo salvato che abbiamo chiamato salva Italia c'era un bellissimo editoriale dei professore a Regina Giavazzi sul Corriere della Sera
E onesti come sono dichiaravano di basare le loro critiche su
Rumors su quella che sarebbe stata la manovra
Avendo un po'di ore a disposizione ci siamo precipitati a farla un po'diverso Marie
Ma ma ricordo che nel corso di una telefonata che non so più per quale ragione mi fece con la mattina e il presidente Napolitano mi disse ma ho visto il Corriere certo non si può dire che la Bocconi intrighi tra il pensiero unico
Questo
Bisogna dare atto a loro da Gioia me eccetera quello che mi ha qualche volta disturbato
Sì è vero che c'è stato una brusca telefonata io sono stato dal lato della bruschetta non il direttore de Bortoli tra noi
Non sono le opinioni degli economisti
Ma è stato
Il fatto che proprio quel giornale che aveva primeggia trova nel dare corso e peso in fasi rendendo un grande contributo per alcuni versi a alla nazione
Alla casta foriera di populismo
Non sembrava osservare quelle misure
Di carattere strutturale di carattere maggiore serietà nella vita politica non uno straccio di condono adottato quel governo benché avessimo disperato bisogno di soldi abbiamo fatto la prima legge anticorruzione
Abbiamo i miei ministri con poche eccezioni erano molto scontenti di questo siamo stati il primo governo a imporre ministri
Di pubblicare non solo le loro dichiarazioni dei redditi sul sito ma dettagliatamente i loro astrazione reali e finanziari
Andrò a vedere se viene ancora fatto questo
Ecco
Di questo c'era poca traccia e quando o telefonato qualche mese prima direttore del Wall Street quando dovevo fare la la commissione per la spending review
E gli ho detto sentite la cosa migliore sarebbe che
Uno dei tuoi grandi collaboratori che hanno scritto sulla casta
Accettasse di venire o di presiedere questa commissione
Gli parlo io o lo fai tu
Disse no mi sento io poi mi comunicò e capisco perfettamente che non volevano esporsi facevano già un lavoro altamente meritorio sarebbero andati avanti a fare questo
Ma
Diciamo la spinta che il Corriere dava a a a a quella visione
Che si concilia tra l'altro molto poco con quanto leggevo qualche giorno fa in un'intervista in un dialogo con il foglio del professor Ernesto Galli della Loggia
Che diceva che il più grande alimentatore di grillismo
In Italia è stato il Governo Monti
Va be'tu troppo poco troppo troppo lungo mi fermo qui
Grazie professore io dopo tanti anni confido nell'amnistia accademica
Avrei molte cose da dire ma la mia
Presenze soltanto in veste di moderatore
Prendo atto con piacere che c'è una rinnovata corrispondenza di accademici sensi tra il professor Monti e gli autori e questo non credo che credo che possa far piacere a tutti
E in particolare anche a me allora io passerei la parola i tre autori comincerei dal professor ah no professor Alesina avete cambiato
Grazie fatto veramente un piacere essere qui ringrazio il rettore per avere organizzato questo incontro come diceva il rettore sono venuto apposta dagli Stati Uniti sono ben contenti di averlo fatto anche perché quando sono in Bocconi passo sarebbe nel tempo a parlare incontrare gli studenti della Bocconi che sono assolutamente straordinari e ogni anno ne arrivano nei nostri dottorati migliore degli Stati Uniti una quantità credo superiore qualunque altra università nel mondo è veramente straordinaria il il il livello di studenti che persone almeno nel mio campo di economia
Questa diversità produce assolutamente straordinario ormai riconosciuto da tutti ringrazio
Ferruccio per avere
Organizza parte siamo diretto questa testacoda e per la sua magnifica intende produzione al libro i tre di scarsa così ad andare per primo perché la cosa più facile perché dico le cose che so quelle corde difficile lascio lascio alloro e quindi ho capito una serie di punti
E quelli più complicate di lascio a Francesco Arca la prima cosa che voglio dire abbastanza banale cioè la discussione è stata esperita nella nella delle giornale sta diventando come Stato l'austerità forse una religione
O uno Stato del dell'essere metafisico cioè dove ci sono quelli per l'autorità e quelli contro l'austerità la ferita è una politica economica di riduzione del deficit che qualche volta serve qualche volta qualche volta non serve
Anzi il più delle volte l'ultima come si diceva Veronica la l'austerità risultato gli errori fatti nel passato quindi
Quindi d'austerità e una politica fiscale qualche volta destare qualche volta no non solo l'altra l'altra idea che ossia parlo salita sempre o per l'austerità mai lotta nel nella vita dei paesi il nel novanta per cento dei dei non momenti la politica fiscale è neutrale non è né espansiva nelle ne io ostilità i criteri sia le politiche fiscali aggressivamente espansive
Che che di asperità sono eventi rari non solo la norma invece ormai si parla di austerità come se fosse appunto uno o uno stato del dell'estate di sempre o di mais
Sul professor Brancaccio sulla motel molti keynesiano non l'ho capito esattamente ma supra lasciare lei lascio a a Carlo la risposta perché abbiamo avuto delle conversazioni di anni
Con Olivier su questi punti
E penso che con fatica siamo riusciti a convincere o del nostro punto che non è che lasciare dei abbiano torto ma semplicemente una una interpretazione diversa dei loro risultati e poi ricordo che questo petto di Blanchard si basa su ventisei osservazioni il nostro libro sul parla su quarant'anni di di storie con centinaia di osservazioni
L'altro punto che
Questo bancati faceva diceva se la storia politica italiana sarebbe stata migliore se invece unitarietà se fossero tagliate le spese
La mia prima impressione peggio di così
Non so quindi e non so quale sia SISAS sarebbe stato meglio con le tasse con le spese sicuramente direi che non è andata tanto bene quindi
Non so cambia la via la mia mio commento è peggio di così
L'altra cosa che che circola che si sente sempre appunto ricollegandosi austerità espressione che si si pensi
Troppo che
La soluzione ai problemi in generale di tanti Paesi sul particolare del nostro sia più espansione fiscale
Si parla sempre la domanda aggregata creata da riscossione fiscale escono i problemi dell'Italia sono molti vanno molto al di là del di dei per cento di deficit in più in meno cioè pensare che si si risolva tutto con più ispezione fiscale mi sembra straordinariamente riduttivo
Un'interpretazione abbastanza secondo me abbastanza riduttivo dis dello stesso che il schematicamente Sapin grande economista ma scriva scritto in un momento in cui situazione l'economia mondiale era molto diversa il il il il il dimissioni dello Stato della spesa pubblica sul Pinerolo meno dalla metà di quelle di oggi che iniziò lì un attimo inquadrare anche il pensiero keynesiano nel nel nel momento in cui avveniva
Per quanto riguarda il professor Monti
Ruggero poi ricorda Francesco ci farà vedere penso qualche qualche dato più preciso
E io credo che credo di poter dire che forse nella nelle imprese di quegli articoli sul Corriere abbiamo sottovalutato cosa che penso non abbia non abbiamo fatto nel libro l'impatto delle decisioni
Sulla spesa nel senso che la riforma Fornero molti former sette avrebbe avuto degli effetti sulla stesa
Nel corso degli anni notevoli poi è stata eliminata ovviamente ma avrebbe avuto gli degli effetti notevoli sulla spesa
E però e negli affetti immediato appunto e non era non era non era non era immediato l'effetto
L'effetto immediato maggiore era quello sulle sulle imposte
Noi abbiamo scritto nel libro degli articoli che la scelta di aumentare le imposte da dettata dalla dalla necessità di fare in fretta e e credo che la necessità che forse di fare in fretta
Professor Monti ci dice che era anche una scelta di equità
Io credo che il cosa voglio dire qui tasse un discorso estremamente complesso che ha che fare con riformare il sistema di welfare tagliare certe spese che vanno anche con il cosiddetto welfare che vanno a vantaggio dei ricchi e non dei poveri ridere
Rifiuta
Riformare il sistema per renderlo più equo temo che sia una cosa che non si fa il poche settimane sotto sotto la spinta dello spread
Quindi però lascio a Francesco la alla discussione che specifica sul sulla sulla sui dati
Della
Del Periodo
Di del governo del due mila undici due mila dodici e tredici e chiudo con una la
Il rifiuto che riferimento alla citazione di Berlinguer
Che Ferruccio che ha consigliato che a me piace molto deve dire che la frase di Berlinguer che segue
E quella secondo me aver usare quella citazione sarebbe stato molto fuorviante perché sfruttando la mia impressione è che colo che Berlinguer veramente pensava e nella frase che riportiamo noi la frase sul marxismo il capitalismo da distruggere eccetera era probabilmente parole per per tenere insieme
La parte più recalcitrante della della sua base se avessimo ho avuto una citazione di Berlinguer
Quella citazione dicendo ecco vedete nel mille novecentosettantasette ISPA il Partito comunista italiano voleva fare la rivoluzione marxista quello sarebbe stato fuorviante grazie
Ma di passare la parola al professor Giavazzi e ricordo che quell'aggiustamento settantasei settantotto fu un aggiustamento di successo dell'economia italiana
Su questo pure
Grazie
Allora
Forse primati
Di entrare nel merito dei problemi posti io è un problema perché la maggior parte degli studenti che sono seduti qua
Fanno l'esame di macroeconomia su un libero scritto Consob lasciare riadattato all'Italia dalla professoressa milioni dal sottoscritto studiano voi e molte generazioni precedenti
In cui c'è scritto che c'è il modello keynesiano dei moltiplicatori della spesa sono in valore assoluto più grandi di quelli delle tasse ministro ingiustamente si chiederanno c'avete imbrogliato per tanti anni nell'isola ci vuole una spiegazione
Il
Un grande economista che purtroppo non c'è più Rudi don Lucio di cui sempre in quel libro se vi ricordate c'è un capitolo sul modello dello verso utenti di fronte quest'obiezione diceva sì però se io devo dare a un Presidente del Consiglio
Una cosa Breve che impara subito a fare gli fa modello keynesiano glielo delle cose complicate quindi modello che risana e utile ecco noi in questo libro qui forse diciamo forse non è vero perché il modello keynesiano è così semplice o era costruito per un'economia agli anni Trenta così semplice che in alcuni aspetti può essere forse fuorvianti nemiche cos'è che fino all'edizione attuale forse non dalle future non lo so
Ma forse non nelle future perché per secoli di Bracciano semmai d'accordo con cambiare libro
Che cos'è che manca ma anche al fatto di quello modello statico infatti lo si fa senza aprire la dinamica le equazioni differenziali che si è fatto l'aritmetica della scuola media
Ed è un modello in cui non c'è un'altra cosa oltre alle certezze un modello statico in cui tutto accade istantaneamente le tasse non sono distorsive non ci si chiede
Quanto una persona decide di quante ore decide di lavorare se l'imposta sul lavoro anziché essere il trenta sale al quaranta per cento quindi l'assenza di distorsione delle imposte
E la visione statica e quello che spiega la differenza
Fra fra queste cose microspie spiegare che
Il quattro come mai il libro di testo è così diverso poi c'è una cosa che manca qui è una cosa importante perché si collega alla discussione sui piani del del anche del governo
Del presidente Monti sono i piani fiscali c'è quello quello ma forse non solo quello diciamo fosse la la maggior parte la macroeconomia che ha studiato la politica fiscale
Devo dire forse composto modestia fino a questo libro guardava all'effetto di variazioni in una cassa o in una speso cioè di un di un pezzettino alla volta in realtà chiunque le critiche che i giornali capisce che leggi di bilancio non non non si muove un pezzettino di giro un pezzettino di ti sono delle leggi complicate in cui si muove un po'di G. un po'diritti
Studenti capiscono che voglio dire e le e si muove non una volta sola ma per più anni la tipicamente in Europa per tre anni ed è il Co ed è al Complesso di questi movimenti di Giletti pluriennali che l'economia risponde non al al al al singolo al singolo movimenti e questo forse e quello che noi teniamo di più di questo ripreso per ritirare questa visione dei piani anziché del
Perché questo rilevante perché se guardiamo ne abbiamo ricostruito chi credo ecco tu che li blocca quasi duecento piani fiscali e studia ciascun piano fiscale fatto di molte misure circa tre mila cinquecento misure
Attimi subito misure quando son quelle europee facile perché la commissione degli ultimi anni ha delle per fare l'ex sell in cui c'è tutto ma le misure giapponesi dei primi anni ottanta
Anni prima cosa scritta in giapponese quindi solo grazie a dei bravi studenti che ce l'ha aiutato a tradurre sono riuscite a ricostruirle dei piani sono importanti come era fatto il piano della legge di bilancio del due mila undici che poi è toccato al due mila dodici tredici e quattordici
Era un piano incontra quindi profusamente del pianeta
Quindi pialla potrete vedere
Il governo su Berlusconi sì ma forse passa no cioè c'è incerto perché perché si comincia così perché i piani sono fatti anche di annunci e se guardate le barrette sulla destra
Le barrette rosse che sono quelle diciamo cattive superamento Itas il governo Berlusconi ha lasciato in eredità molta Barretta rosse non c'è molti aumenti di tasse non implementate ma Berlusconi in realtà ha fatto pochino perché vede che sulla sinistra le cose implementate l'antico e nel rispetto alle cose annunciate
Poi se possiamo passare
Alla slide successiva poi ci fermiamo qua questo il invece il due mila e dodici vedete che capo il piano e la somma di tante cose e la somma di quello che hai ereditato dal passato
Che ha ereditato che avresti potuto cancellare con difficoltà ma in principio uno per tutto cancellare le prime due barrette sulla sinistra
Poi ci son delle misure nuove cioè ma vuol dire che sono adottate a Natale due mila del due mila e undici erano in vigore subito e poi delle misure invece annunciate per l'anno successivo allora
Il questo governo ha ereditato una barretta rossa grandicella quasi il doppio di quella di quella blu interno della precedente
Poi siccome dover fare alla svelta perché c'era lo spread sente Monti ha detto ramo guidati dello spread ma la la discussione comune sui mercati che avevano fatto default prima della firma di Natale quindi c'era una certa fretta e con la fretta le misure sulla spesa è molto difficile attuarle tranne una dell'unica attuabile rapidamente e la riforma delle pensioni perché in fondo è attiva può fare altrettanto rapidamente che una variazione fiscale e infatti quella Barretta blu che è molto piccola del due mila e dodici perché l'effetto della riforma Fornero inizialmente da pochi risparmi esplode nel due mila e tre cioè il palco ma non c'è ma poi anche nei dati due mila tredici e quindi questo è il piano è un piano costruito sul fatto che bisogna fare rapidamente c'era poco tempo
Secondo me questo è ancora più importante dell'equità
Perché come diceva Alberto uno potrebbe anche abbassare il livello complessivo da pressione fiscale per renderla più equa darne impossibile cioè il livello della pressione fiscale complessiva non è mette seriamente in contrasto con maggiore equità credo che qui fosse commenti in altri Paesi un problema di risponde rapidamente però infatti la barretta blu cioè poi nel modo in cui noi classifichiamo i piani questo piano qua quello che se li ai guai se sommate le barrette rosse e le barrette blu vengono
Quattro quarantotto sì circa sessantacinque quarantacinque quindi all'interno professor Favero mi direbbe che nello standard error ce sta dentro quindi è classificato come un piano di soprattutto in caso di piani hanno sempre un po'di rosso un po'di verde non è solo EDP e il blu
Questo è un piano che leggermente più di più
Più di tasse
Però che a questo andamento andamento interessante come altri piani poi dopo i nostri risultati quelli che sul fatto se sia meglio farlo storica con le tasse o con le spese
Sono fatte su duecento piani adesso non se ne è un errore da matita rossa andare a guardare a un piano singolo perché sono duecento piani si guarda la media ce ne sono tanti insomma questo per cariche a ridere
Quindi piani sono importanti
I velivoli testo non ci sono un'ultima cosa che invece che importante che ha detto il peso Brancaccio che riguarda il debito interno o estero questo la cosa importante
Perché sbracaggio ha ragione il debito se tutto debito interno non è un problema c'è un problema di redistribuzione
All'interno tra i cittadini perché non tutti quelli che pagano le imposte sono gli stessi che possiedono i titoli pubblici
Con i cui interessi pagati con un po'tutti un problema molto serio di reti redistribuzione
Però nell'aggregato del Paese perché il Giappone non c'è un problema perché tanto paga riduttivo lo Stato giapponese imposte tanto i giapponesi dal dal sistema postale ai cittadini ricevano i Queen aggregato non succede nulla
Il problema però è che noi cioè l'Italia ha il vantaggio e questo si riferiva
Quel quell'articolo che che citavi in realtà nasce forse questi ricordi del passato inutile dirlo nasce da un da un articolo scritto con Luigi Spaventa qualche anno prima in questa dote Adamo che l'Italia ha avuto si è si è salvato dalla grande crisi due mila e nove dieci prima pochissimo debito sms un paese di grande risparmio
Che ha bisogno di poco risparmio dall'esterno però un po'mi ha bisogno e anche in quegli anni circa un trenta quaranta per cento del debito era detenuto all'estero che l'Italia era purtroppo molto diversa dal Giappone in Giappone il debito debito netto
Ritenuto all'estero e quasi nulla vittime del debito possono andare anche a cinquecento Ciampi oggi distorsione ma no
Ma non di una matricola però non avevamo abbastanza debito estero per cui se improvvisamente gli investitori avessero investì inizia avessero venduto tutti quesito che si possiedono ci sia stato un grande problema quindi è giusto quello che dici però non eravamo ancora lì
Posso dire una cosa abbonamenti trenta secondi importanti per sottolineare una cosa che ha detto Francesco che ha detto io in modo meno bene
E che la ripeto quindi c'è nel libro non parliamo di timidi e disuguaglianza o equità perché ci vorrebbe un libro tutto a sé stante ma c'è questa visione spesso critica del libro che anzi aumentare le tasse
è più equo tagliare le spese quindi sei mesi la la la trasferita buona può essere buona dal punto di vista di vitale le recessioni però e indico ecco io stare molto attento che in Paesi come in i nostri con la spesa pubblica cinquanta per cento del PIL sistemi di welfare enormemente i generosi qua anche con le classi medio-alte
Non è affatto detto che aumentare le tasse sia sempre più equo di tagliare le spese spende qualità se quali spero che questo è un punto non è importante di cui non parliamo del libro che non parliamo di equità ma da tener presente quando si legge lì
Grazie
Vorrei partiva da un punto generale
Per poi a rispondere a
Brevemente ai dettagli tecnici
Sul la nostra discussione della del modello di Blanchard dal sulla sul fallimento delle previsioni
In occasione della dell'austerità del due mila
Dieci tre dodici
Il il punto generale ma perché qual è l'idea che ci che ci sta dietro questo libro secondo me che è il seguente noi nel primo capitolo diciamo chiaramente
Che a
Esisterà teoria economica che e compatibile con l'avere espansioni e contrazioni fiscali che siano contro cicliche
Nessuno di noi contrario all'uso delle politiche anticicliche
Il problema che si osservano i dati e che i governi hanno facilità a fare l'ispezione fiscale ma hanno molta difficoltà a fare la contrazione fiscale successiva quando l'economia riparte per poter cui stabilizzare
A il la finanza pubblica il risultato di questo e che sia un trenta nel debito ora avere un livello del debito con fluttuazione attorno a questo livello e perfettamente compatibile con la buona teoria avere un trend
Positivo per livelli di debito alti non è compatibile con nessuna teoria macro come discusso recentemente da un bell'articolo di Piero e le aree d'e piacere dice questo siccome lo serviamo cerchiamo c'è una spiegazione e la politica economica ci viene incontro perché questi altri livelli di debito possono essere spiegati con la presenza di governi irresponsabili
Ora questo apre un un dibattito che va ben oltre il libro ma il libro si chiede siccome abbiamo avuto livelli di debito che sono andati fuori controllo per la presenza di governi responsabili nel passato le economie sono soggette a una malattia la cura e l'austerità e quello che noi facciamo e raccogliere tutti i dati possibili su come questa cura è stata implementata per vedere qual è il modo migliore di implementare questa cura
E i risultati sono quelli che hanno già discusso Albert Francesco il messaggio principale del libro che ci sono vari modi di fare la cura alcuni sono meno dannosi gli altri mi permetto di aggiungere un dettaglio che però importante
Noi abbiamo analizzato centosettanta piani in realtà siamo BCE duecento ha poi abbiamo classificate compete con precisione centosettanta di questi centosettanta settanta sono basati sulle tasse cento sono costati sulla spetta nel settanta piani basato sulle tasse non è mai avvenuta un'espansione
Dell'economia a seguito dello sparita quindi la l'austerità espansiva se fatta con le tasse non esiste se fatta con la Spesal c'è qualche caso ma sono pochi per cui una diciamo una decina su cento forse quindici il il messaggio principale del libro è quello di spostare il dibattito tra coloro che sono convinti nell'austerity della dello street parade passiva e coloro che invece sono convinti nei nei danni dello studio l'ostilità nel chiedersi qual è la maniera migliore di fare l'austerità evita piccoli sono molto informativi
L'altra cosa che abbiamo cercato di fare analizzare i dati senza avere troppe qui deteriori che su qual è il modello da imporre sui dati in maniera tale da vere risulta perché poi possono essere usati per costruire i modelli rilevanti per fare la politica economica
Ora avere tanti dati è importante e dopo che non abbiamo lavorato sulla cogliere i piani
è uscito questo lavoro di plancia belliche io mi sono detto ma potremmo usare questo Comune esempi etto di quanto sia pericoloso fare inferenza su queste questioni usando pochi dati
Sono un po'stupito del fatto che Emiliano ritenga alla nostra discussione Brescia velico uno dei contributi più importanti del libro in realtà era proprio l'idea di dire noi lavoriamo stanti i dati guardate come è difficile lavorare su pochi dati perché è difficile lavorare su pochi dati e qui
In due minuti spero di darvi l'idea
Lasciateli a che incidentalmente
Tengono incontra risultati teniamo noi perché una delle cose che non sono state dette che fossimo alla prima di dire che il moltiplicatore che abbiamo noi per quanto riguarda l'effetto di un aumento delle delle imposte sono molto più elevati di quelli che erano in tutti i modelli che venivano che sono stati utilizzati per implementare le politiche di austerità post crisi e quindi i risultati di braccia belliche sono perfettamente in sintonia con quelli che non li riportiamo nel libro perché i risultati lasciate ridicolo che un moltiplicatore di zero cinque zero sei è perfettamente e molto sottostimato noi per quanto riguarda la spesa abbiamo le le le tasse abbiamo moltiplicatore pari a due quindi siamo in una situazione in cui i risultati bacia delitti potrebbero essere a nostro favore nel nostro lavoro diciamo stiamo attenti perché lasciateli quello che fanno è una cosa molto semplice prendono l'errore di previsione la crescita e lo proiettano su la politica fiscale annunciata dicono questo eroico se i modelli avessero previsto chiaramente l'FT correttamente le fette politica fiscale
La politica fiscale annunciata non dovrebbe avere alcun effetto sulle nuove previsioni dalla crescita loro trovano un effetto significativo usando come vi dicevo una cross section i ventisei Paesi
Tra il due mila dieci e due mila e dodici ora qual è il problema il problema
E che a quando si proietta una variabile su un'altra la variabile che viene usata per spiegare raccoglie tutto l'effetto delle variabili omesse e questo è quello che succede in questo caso quindi una un potenziale una potenziale spiegazione di questa significatività la seguente
Succede la crisi greca la crisi greca crea un una una salita dei tassi di interesse per il contagio su costi di finanziamento del debito e quindi però è come diceva Emiliano che in generale
Un aumento dei tassi d'interesse può essendo oggi una testa ma in questo caso particolare abbiamo un aumento dei tassi dei tassi d'interesse generalizzato causato da una specie di esperimento naturale cioè l'annuncio per le autorità greche perché il Governo che li ha preceduti non aveva un deficit del uno virgola tre per cento del PIL ma del tredici per cento del PIL questo è un classico esperimento naturale in cui tutti i tassi partono ma non per situazioni di crescita per contagio
Dalla crisi greca a questo punto i governi che hanno fatto quali sono i governi che hanno fatto più austerità sono quelli che amo più preoccupati
Delle finanze pubbliche quali erano quelli che erano preoccupati le finanze pubbliche quelli che avevano una situazione più sbilanciata e cosa è successo a quelli che hanno una situazione più sbilanciata furono più esposti allo shock greco e quindi la conclusione che e possibile è possibile avanzare un'interpolazione risultati
Di Blanchard perché basate su pochi dati
Ha detto che i risultati anche l'ottengono non parlano dell'Effetto della politica fiscale sulla crescita ma parlano dell'effetto del rialzo dei tassi d'interesse sulla crescita
In un mondo in cui peraltro
Le setto l'importanza del sistema bancario su a la crescita erano sottostimata e non inclusa nei modelli dei modelli base
Allora abbiamo
Lo spazio spiega alcune domande da parte vostra da parte degli studenti sì se volete intervenire prego adesso arriva anche microfono un attimo solo
Buona buonasera volevo chiedere ai professori Alesina Giavazzi e Favero se pensassero che diciamo il fatto che l'Italia abbia dei deficit strutturale ormai da settant'anni dalla dalla fine della seconda guerra mondiale
Forse dovuto sia dal fatto che i nostri governatori fossero diciamo i responsabili per quanto riguarda diciamo un troppo breve termini Esmé troppa diciamo dipendenza dal dal consenso di breve termine a voce ci fossero anche diciamo degli eletti dei corpi
A metà strada tra la politica le e il e cittadini che fossero diciamo troppo affezionati ai soldi pubblici e quindi facesse un po'di ostruzionismo e nel caso come si potrebbe fare per diciamo risolvere il problema
Gran ringrazio per la risposta grazie allora c'è un'altra domanda lassù in alto
Grazie
Con la signora vorrei chiedere magari principalmente al presidente Monti che ha avuto esperienze dirette di governo quali sono diciamo i settori dell'economia italiana che più necessitano tesi liberalizzazioni Craxi
C'è un altro lassù credo se ho visto bene prego
Non soltanto volevo fare una domanda al presidente Monti da soltanto l'atto di ostilità questa sera
E volevo chiedere qual è stato il rapporto con l'ostilità il taglio dei costi per contigua del sud in particolare le regioni del Sud Italia sono quelle in cui sono più sprechi
E quindi se è possibile e qual è il percorso tra attuare una politica di ostilità con le regioni in particolare grazie
Grazie direi circolasse una domanda prodotto e renderci in merito all'editoriale del Financial Times icone di sul vostro libero che ho trovato interessante perché in sintesi con una prospettiva inglese
Più un po'accusato di aver fatto cherry picking delle loro fasi
Economica e quindi se si tratta di un commento inglorioso oppure può essere fondata Gazzellone calcoliamo ancora una
Vediamo ce n'è una qua sì
Quinta fila
Alzi pure la mano perché se non lo deve
E poi sentiamo le risposte
Sì la domanda è questa dunque volevo chiedervi seri diciamo
Una attenta e corretta gestione della speso e quindi modo normale in questo Paese debba essere chiamata storico a coste Rita in quanto per me in questo Paese
Il termine austerità personalmente è stato creato per motivi politici
Per diciamo poi continuare a spendere sempre di più questo quanto ritengo chiedo a voi con piuttosto vista la sede incomincia da lei anche ora
Ho sentito parlare
Carenza ho sentito parlare ti liberalizzazione liberismo ma io credo che un peso e siamo in Bocconi se dobbiamo partire la posta come paese dovremmo vedere come possiamo andare a riprenderci col vantaggio competitivo come Paese Italia che è fatto di un sostegno Forte in questo momento è perché abbiamo il paese che sono le dimensioni troppo piccole e dallo Stato quindi evidente chiamate le politiche keynesiane io le chiamo politiche il sostegno al piano strategico amare il Paese nel mondo produttivo completamente distrutto in questi ultimi dieci anni altrimenti non ne usciamo grazie grazie io penso che possiamo fermarci qua ci sono
Alcune domande degli autori che poi ce ne sono due per il professor Monti chi chi risponde c'era un'altra va be'
Come come ha detto una volta e il professor Monti a Cernobbio sono ammesse anche domande va bene
Allora sarà brevissima ecco io oltre al professor Monti agli attori sì ed altri hanno hanno analizzato i modelli se la politica monetaria a parte il dice abbia influenzato positivamente o negativamente la politica di austerità del governo
Forse il mondo monetaria della BCE
Allora chi risponde di voi
Sì allora se mimetico qualcosa poi inventano Carlo Francesco proprio a domanda questo mi permette di dire che nel libro nella traduzione italiana del libro c'è anche un affitto a capitolo finché parla la storia del debito pubblico Italia italiano che non c'è nella versione inglese e quello che dicevi tu è vero solo in parte cioè e da non è vero che dal dopoguerra di il governo dei testi sono stati dei deficit molto forti fino a e cani sessanta il debito pubblico italiano era molto basso esibiti che non ce n'erano molti anche perché l'economia cresceva presa di due momenti di boom indebite uno Italgas negli anni settanta negli anni settanta
Che è stato un po'stile anni Sessanta dettagli stante che stress causato da varie politiche gli aumenti distesa dopo lo dal caldo eccetera che perfetto sul debito è stato un po'nascosto dalla dalla tassa sull'inflazione dal fatto che la banca centrale comprava titoli del Tesoro quando il Tesoro voleva e quindi questo è stato nascosto qua una seconda spedizione degli anni ottanta quando c'erano tassi d'interesse alti e la il divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro perché perché i politici italiani che hanno sempre di corso a deficit più di altri paesi sarebbe un discorso estremamente lungo ma
E magari rimandiamo
Mandiamo a più tardi sono state un sacco anche a anche per accademici scritte fu fatto sul perché l'Italia avesse problemi di debito
Sul Financial Times
Che ha scritto una una interessante
E così IVA
Critica del libro
Il il il il giornalista
A torto in due sensi privo lui dice che ci sono stati c'è stata nel negli anni novanta del una stabilizzazione fiscale basata sulle tasse Inghilterra che ha avuto un effetto positivo sulla crescita il che
E vero è vero non è vero che qui quei dati ci sono tra parenti non sono su
Saltate limiti sono quei dati alla crescita degli spinelli in Inghilterra in quel periodo gli ha rinnovato in periodi boom
In tutto il mondo quindi Inghilterra in quegli anni di aggiustamento fiscale sulle tasse cresceva meno resto del resto del mondo
E e invece dopo la stabilizzazione su basate sulla spesa nel due mila undici mila e dodici in Inghilterra cresceva quindi più del del resto dell'Europa quindi quanto quale che sia la la crescita alto basta dipende dal momento ciclico o mondiale e di questo il il giornalista non è tiene conto perfettamente quindi
E direi che la cute di cherry picking che
Lui della lista non fa tra l'altro non si applica neanche a questo caso specifico dell'Inghilterra
Per il resto lascio
Credo che
Non ci fosse nulla poi di dico una cosa sola in conclusione questo libro punto che ha richiesto dieci e dieci anni e mezzo di lavoro
Che però è un prodotto non solo nostro cioè di di studenti che c'era intatto o circa
Quindi quaranta c'è un numero molto ampio no
E quindi credo poco da poco ne è certo credo che senza i vostri colleghi che mai adesso sono a studiare da qualche parte per strada quando avremo mai fatta chiedete una parte dei diritti umani a Cuba
E c'erano delle domande perché appena prima prima di passare la parola al professor Monti
Cioè al possesso dei romani spione che un un un un piccolo intervento e poi tu sopra in Cacioppo lascio su Siber brevissima sulla parola a austerità Lea ragionissima dire che l'austerità è un po'una parola che è stata utilizzata strumentalizzata dai politici
In Germania che è che il Paese più e incolpato consegnato responsabile dello la della sterilità imposta dall'interesse Peralta non esiste neanche la però all'austerità si parla di risparmi oppure si parla di responsabilità verso le future generazione e di queste realtà si parla molto poco invece in Italia responsabilità verso le le future generazioni quando fu eletta la la la cancelliera Merkel la prima volta che perde che vinse perché Schröder ha cominciato a fare delle riforme in quel caso là non funzionano in termini elettorali e quindi ci fu una sola sconfitta lei fu quella che dovrebbe implementare politiche di austerità perché bisogna riportare le finanze tedesche che hanno superato il tre per cento
Da molti anni verso il pareggio di bilancio lo fece facendo una riforma delle pensioni andrà in Parlamento ha distrutto le cose molto chiare che si possono applicare anche anche in Italia ovvero che la popolazione invecchia
La speranza di vita aumenta e natalità scende
E disse qui abbiamo solo due scelte
Ho aumentiamo i contributi aumentiamo l'età pensionabile Parlamento potrò per aumentare le tasse Santa sette anni ecco questa è un tipico esempio di austerità fatta col consenso la popolazione con responsabilità verso il future generazione e dispiace che invece su quota cento questi tre numeri non sono stati detti gas grazie sopra il calcio brevemente
Sì sulla sempre sulla pertinenza di Berlinguer
Che Alesina e intervenuto Dino diciamo questo per per aiutare un po'una interpretazione dialisi in si potrebbe dire che in effetti elementi a sostegno dell'idea che il PC volesse proporsi come forza di governo ci sono una serie di lettere di Franco Modigliani
Il quale negli Stati Uniti diceva guarda fate attenzione perché del PCC si può fidare in questo senso come dirà lisina potrebbe aveva ragione e quindi De Bortoli e quindi De Bortoli tuttavia secondo me continua ad avere dei dubbi diciamo sull'adeguatezza di quella citazione perché poi in realtà Berlinguer aveva un problema enorme cioè l'obiettivo diciamo di questa ipotetica forza di governo doveva esser poi quello di difendere il grande aumento della quota salari che si era registrato in quegli anni io credo che magari non volessero fare la rivoluzione ma difendere la quota salari certo che volevano farlo
Ultima osservazione riguardo a ciò che diceva Carlo fanno giustamente la questione molto complessa non non non di Attardi Remo su dettagli tecnici forse c'è un elemento su cui dobbiamo a cui dobbiamo fare attenzione
Ecco no l'idea che tutto sia partito in termini di aumento dei tassi di interesse dalla crisi greca diciamo forse dobbiamo fare attenzione non mi convince molto secondo me
La crisi dell'eurozona è conseguenza della cosiddetta Grande recessione internazionale e dopo la caduta del prodotto interno lordo che essere registrata dal due mila otto in poi diciamo che l'Eurozona con i suoi squilibri Esterni era una polveriera
Per cui poteva essere la crisi greca o qualunque altra cosa prima o poi i tassi di interesse sarebbero esplosi questo è la mia opinione
Sì grazioso Brancaccio all'IST possono giovarsi scordato una cosa importante per gli studenti che studiano appunto la macroeconomia
Sul libro depresso Blanchard
Ma Sopran canto scritto un libro coraggioso coraggioso nel titolo richiama l'anti trattino Blanchard che c'è una versione italiana è una versione inglese in realtà e ampi mica tanto perché è un libro keynesiano com'è che vi siano però è un libro che nome va comprato anche quello
Mentre grazie questo è uno sport è gratuito e ha fatto allora io pensavo che Sassetti fare solo il moderatore ma posato il teatro in ballo volevo dire a scanso di equivoci quando che in sé è stato licenziato alcolica negli anni venti e non è corretto penso al montepremi
Io chiedo scusa i due studenti che mi hanno fatto domande troppo importanti per l'ora
Che per la mia capacitarsi assoluta si è relativa perché ci sono altre persone a questo tavolo che risponderebbero meglio sulle liberalizzazioni e sul Sud
Un un una parola invece su un'ultima domanda o insomma sulla domanda relativa se la politica monetaria della BCE abbia influenzato la politica d'austerità così l'ho capita mi limito al caso italiano che ho vissuto
Più direttamente
Il presidente Draghi entrato in funzione il primo novembre del due mila undici
Il nuovo Governo italiano entrato in funzione il sedici novembre del due mila undici
La l'atteggiamento complessivo della politica monetaria
Ha avuto in una prima fase che dire durata fino al giugno del due mila dodici un atteggiamento di maggiore durezza sia in generale sia nei confronti dell'Italia
In generale perché nei suoi primi momenti il presidente della BCE
Credo anche per stabilire da subito quella credibilità agli occhi del mondo tedesco e del nord
Che gli avrebbe consentito in seguito di essere più flessibile senza perdere la fiducia
è stato per esempio il primo proponente del fiscal compact e aveva un atteggiamento molto di politica monetaria restrittiva
Nei confronti dell'Italia la cosa che secondo me giustamente da un punto di vista generale
La Banca centrale europea ha fatto dal l'arrivo del nostro governo
è stato di smettere gli acquisti di titoli di Stato di Italia e Spagna che aveva fatto in misura molto abbondante
Nel corso dell'estate che purtroppo nel caso dell'Italia non erano serviti a temperare l'aumento del tasso dello spread in mancanza di una politica economica credibile
C'era il desiderio in Italia e altrove
Che la politica monetaria della BCE diventasse più espansiva non tanto per sostenere come poi avrebbe fatto a lungo il ritmo dell'attività economica
Ma per dare un contributo forte a evitare la disintegrazione dell'euro
Ostacolavano questo avvento di una nuova politica due circostanze di nuovo una generale una italiana quella italiana
è una mia valutazione ma penso che sarebbe stato ai limiti dell'impossibile per un presidente di Banca centrale europea di nazionalità italiano insediato da poco allargare molto i cordoni della borsa monetaria
Se il suo Paese non avesse dato immediatamente torniamo al discorso dell'urgenza prova di fare tutto il possibile in casa propria per salvarsi da sei
E secondo aveva l'ostacolo delle grandi voci dal nord la Germania l'Olanda la Finlandia che non avrebbero gradito un ammorbidimento
Della Banca centrale europea ecco perché è stato cruciale il passaggio
Del del consenso acquisito presso le autorità politiche
Con negoziazioni che sono terminate nel giugno del due mila dodici è un vertice dell'eurozona
In cui anche la Germania l'Olanda la Finlandia dopo fortissimo gioco di negoziato di pressioni
Hanno accettato l'idea in un documento che potesse avere senso la stabilizzazione dei mercati dei titoli di Stato dei paesi compliance urdu con le linee
Comunitaria
Questo fine giugno due mila dodici credo che anche per questo la famosa è fondamentale dichiarazione del presidente Draghi
Quel dubbio whatever it takes di luglio
Sia avvenuta in luglio e non sia avvenuta per esempio gennaio febbraio e marzo di quello stesso anno come tutti avremmo molto gradito quindi in sintesi direi che all'inizio l'orientamento della BCE
è stato di semmai costringerci a rafforzare ancora di più la dose di austerità buona o cattiva che forse e dopo credo di poter dire che il fatto che l'Italia diciamo abbia guadagnato credibilità ha tolto una delle spine dal cuore del presidente della Banca centrale europea nel fare la svolta politica Caffa
Bene grazie a tutti buona serata

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