200 Marx. Il futuro di Karl - Marx Reloaded

Allora tanto buona sera a tutti grazie d'essere di essere qui comincio io
Per due motivi uno perché ho visto che Landini ha degli appunti e la cosa mi terrorizza
Perché quando poi parte con gli appunti inarrestabile
Forse per fortuna anzi io spero che sia inarrestabile
Quindi questo mio piccolo intervento serve diciamo a a introdurre gli appunti di di Landini
Il secondo motivo per cui Ezio io al di là che sono piuttosto prepotente perché sei questa vignetta che è mia perché forse può servire un pochino introdurre il tema di questa sera qui vedete
La visita missione su Marte siamo in piena attualità per lo meno per quanto riguarda Manta e per quanto riguarda il il marxismo diciamo
Stiamo a vedere no restò viva Marx aveva
Su Marte
Nessuna traccia di vita a sinistra e forse io se permetti comincerei proprio da lì non tanto serie ci siano meno tracce di vita Sinistra anche perché al di là della vignetta che ho fatto io sono convintissimo che ci sia vita a sinistra la questione forse dove e come noto per non farla molto lunga io credo che ci sia
Vito a sinistra nella società anche nella nostra società italiana che ce ne sia anche parecchia di vita a sinistra una sinistra sociale
Una sinistra che non solo mantiene
Ma a volte anzi spesso per fortuna pratica
Molti di quelli che sono i valori fondativi della sinistra sto apprezzando per fare semplicemente un esempio all'arcipelago del mondo del volontariato
Dove ad esempio appunto la parola solidarietà che certamente non è una parola esclusiva della sinistra ma sicuramente fa parte del bagaglio storico e culturale della sinistra e anche del marxismo visto che siamo in tema viene viene praticata
Sto pensando a tutta con il
Sinistra che
Invece disorientata
A volte
Disillusa
Una sinistra che anche sul piano della politica elettorale è confluita in parte dobbiamo dircelo no
In quello che
Il partito di maggioranza relativa del governo dei Cinque Stelle
Quella stessa sinistra che in questi giorni
Vede a volte anche drammaticamente ma sicuramente è un fatto
Estremamente positivo
La tutta la limitatezza e la fragilità di una scelta politica elettorale in questo caso fatta per disperazione
Perché
E davanti agli occhi di tutti credo o almeno di chi ancora mantiene e torniamo tra virgolette a Marx viva la capacità critica il senso critico della realtà
Come per esempio un movimento che ha fatto
Della sua
Sul presupposto
Contraddittoriamente ideologico
Quello del superamento delle categorie destra e sinistra vediamo come una destra invece agli altri ultradestra aggressiva organizzata come quella lega fagociti immediatamente
Tutte le istanze anche con gli ultimi due relativamente di sinistra che quelli in movimento
In buona parte in modo inconsapevole quindi in modo totalmente disorganizzato e non poteva essere altrimenti partendo da un presupposto simile ha cercato di mettere di mettere in atto no
Quindi non non voglio essere lungo come saranno lunghi gli appunti di difficili brillantini
Ma io
Quello che cerco di sostenere e che una sinistra cioè però è una sinistra parlato della disperazione non a caso dalla disperazione che ha portato anche esce ha scelto io ripeto elettorali che si sono rivelate disastrose a dire a dire poco no però questa sinistra sociale chiamiamola così per semplificare sembra che non abbia e non a probabilmente sponde politiche punti di riferimento luoghi di aggregazione e luoghi di organizzazione è una sinistra culturale è una sinistra ricca di valori ma alla quale manca
E non potrebbe essere forse altrimenti in questo periodo alla quale manca la sintesi politica quella che poi capace di rendere incisive le istanze
Sia a livello istituzionale sia a livello culturale è una sinistra che rischia
E questo è un rischio pesante
La marginalizzazione e l'auto marginalizzazione a volte penso alle parole di sinistra abbiamo citata una Repetto il monopolio non è certo della sinistra la parola solidarietà
E e penso anche ha come ci sia un attacco violento su sul mondo culturale lo chiamerei a quelle parole nose voi peggiorate la parola solidarietà è stata sostituita con un dispregiativo orribile
Orribile anche a sentirsi se quell'orribile anche rispetto alla lingua italiana che buonismo dopo quindi la solidarietà da diventare un valore di condivisione
Diventa un disvalore il buonismo è un dispregiativo rispetto a chi detto brutalmente non si fa i fatti propri
Rispetto a chi detto meno brutalmente
Ancora quella capacità critica che gli consente di individuare in una dimensione collettiva la propria condizione individuale
E forse qui torniamo all'importanza del marxismo
Palma il marxismo come chiave di lettura
Attualissima di quella che la realtà che stiamo vivendo io sto descrivendo una realtà di disgregazione
La so descrivendo
Non Hinton credo in termini apocalittici o drammatici certamente c'ha una una sua forte drammaticità questo racconto ha fatto così a grandi linee di quella che è la sinistra di quella che è la società oggi
Se c'è una chiave di interpretato tutti d'interpretazione che il marxismo sita e che secondo me è molto attuale
E quella che la storia il progresso inteso nel senso più progressivo del termine
Nasce
La dinamica di questo progresso umano si sviluppa attraverso il conflitto
Non sto parlando ovviamente di conflitto armato o di chi quelli purtroppo non ci mancano nel panorama internazionale
Sto parlando del conflitto tra classi uso un termine corto tosto a mente ma direi dell'ortodossia marxista scomparso
Perché sembra che siano scomparse le classi è vero che sono scomparse classe
Questo mi chiedo
Forse sì nel senso più tradizionale del termine
La classe operaia
è scomparsa
Escort parte sa in che senso
Nel senso che non esiste più
Certamente no
Nel senso che
A una difficoltà
Oggettiva e anche storica riconosce l'esistenza come classe sociale
A riconoscersi come classe
Molte volte ci siamo chiesti
E credo che se che Maurizio se lo sia chiesto ancora più di me venendo dalla FIOM come fosse possibile
Che molti operai molti metalmeccanici iscritti alla FIOM
Trovassero invece la loro rappresentanza politica nella lega
Nel leghismo
Sembra una contraddizione in termini enorme ma forse la contraddizione non va cercata tanto
In in quella in quegli operai va cercata delle proposte e nelle possibilità che a quella a quegli operai sono state datate
E allora vediamo che per un momento quello che c'è stato a sinistra
Io lo dico con una molto brevemente perché mi accorgo che mi sto dilungando poi ci sarà nodo di ritornare su queste questioni
E poi io adesso sto parlando della sinistra istituzionale cioè della sinistra rappresentativa che ha un'importanza enorme perché poi è quella che incide anche a livello di lavori parlamentari ma non soltanto è quella che dovrebbe tra virgolette organizzare la cultura dovrebbe avere una scala di priorità sulle scelte politiche
Noi abbiamo assistito in un
Diciamo in un ventennio se non vogliamo essere di ancora andare ancora indietro tal all'abdicazione direi così
E questa sinistra istituzionale rispetto ai propri valori fondanti
Io non sto parlando
Di di bandiere rosse o di falce e martello peraltro a me piacciono ma questi sono gusti personale diceva così
Sto parlando di valori fondanti uno tra i quali l'opera citato è quello della solidarietà l'altro che è legatissimo a quello della sorgente della solidarietà
è la consapevolezza di condivisione solidarietà significa condividere fondamentalmente e la consapevolezza della condivisione di una condizione
Quando si pensa che questo sia sostituibile con la meritocrazia
Vaga non si capisce
Con quali contorni e qual è il merito e qual è il demerito
Quando si pensa che il PIL solo immaginare
Il solo immaginare
Una società diversa
Da quella imposta dal capitalismo finanziario sia Utopia fine a se stessa quindi non si riesce più ad avere nessuna proiezione culturale e politica
Be'quella è una sinistra che si suicida eppure quello a cui abbiamo assistito tristemente e drammaticamente
A volte anche molto ridicolo se consentite perché nella drammaticità c'è sempre almeno un diciamo un livello di nobiltà nel nel ridicolo molto meno
E abbiamo assistito a una storia che mi ricorda il cumulo io quando penso al PD penso sempre alcuno voi sapete che il cuculo cuculo un un un uccello che va nel nido altrui
Scalcia via le uova perché ci sono e ci mette le proprie
E qui c'è una responsabilità del PD
Ho
Prima ha cambiato svariati nomi lo chiamo PD per comodità
Di aver ospitato il cumulo
Che possiamo attribuire a Renzi tutte le responsabilità che
Che sicuramente Arena possiamo sotto farlo divenire nella nostra Fantasia il capro espiatorio del disastro della sinistra istituzione disastro che rasenta la scomparsa perché aveva questo siamo
Ma non possiamo dimenticare che nel nido del PD
Quel cumulo è stato bene accolto
Che quel cumulo il coupon Lorenzi che
Ma
Gettato via le ultime uvetta di di diciamo di una sinistra che ha meno aveva memoria di se stessa gli è stato non solo consentito ma è stato facilitato in questo compito
Conseguenza di questo
Il deserto in quel senso sì marziano come quello della vignetta di punti di riferimento dei luoghi organizzati a sinistra
Concludo presto viola Brennero ripromesso di essere più breve chiedo perdono
Concludo però d'dando la parola Landini
E con una domanda
Con una domanda ben precisa
Se
Come
Almeno
A mio parere il panorama della sinistra organizzata
Panorama di macerie
Al essere gentili perché veramente sembra un panorama desertico e se c'è però
Come io continuo a credere
Una sinistra sociale viva e vitale
Che esprime una domanda
Una domanda forte di avere luoghi
Organizzazioni in cui potere
Esprimere
Tutto il tutte le proprie istanze cinque poterle discutere in cui poterle far divenire non solo testimoniali come sono adesso purtroppo ma politiche nel senso più profondo del termine
Nel senso riavere luoghi organizzazioni in comuni sia concepibile
Avere una visione della società diversa da quella che
Attualmente e non soltanto dell'amministrazione di ciò che quindi di avere una possibilità di proiettarsi culturalmente storicamente e politicamente umanamente compassione oltre l'agenda politica Miranda
Mi serranda che queste forze politiche incluse ovviamente anzi per prime quelle al governo ci stanno presentando quelle al governo ci sono presentato qualcosa di peggio
Del Mise Araldo ci stanno presentando una forma di neo fascismo inedita dal dopoguerra ad oggi noi abbiamo perché i non l'avesse notato
Un ministro dell'interno che eversivo
Noi abbiamo un ministro dell'interno che apre manifestazioni che non sono manifestazioni ma adunate essendo un partito quello del governo a piazza del Popolo indossando un pezzo dell'uniforme della polizia un messaggio molto chiaro
Quel ministro dice la polizia sono io
La polizia protegge chi dico io protegge le mie adunate
Gli altri sono fuori tant'è che si era premurato di fare addirittura foto segnaletiche inclusa la mia
Succhi non sarebbe andato a quella manifestazione additandolo al pubblico ludibrio al Puebla la la la la gogna un ministro dell'interno che fa il ministro degli Esteri
Che va a Gerusalemme e dice che Hezbollah è un'organizzazione terroristica mettendo addirittura a repentaglio la sicurezza della missione italiano un ministro degli interni che fa il giudice
Che decide Luini
Chi chi è colpevole e chi no ancora prima che ci sia un processo
Se il il presunto colpevole è un extracomunitario è già stato condannato dal ministro non importa che passi da dalle Aule di un tribunale
Un ministro dell'interno che purtroppo fa cultura o sottocultura a suon di Twitter di di di sociale e compagnia bella perché fa passare l'idea ed è questo il pericolo che la cultura che la cultura sia una dannazione della società che la cultura sia una questione da radical chic con Rolex Zanola tre numeri tre un cazzotto
Che la cultura intesa sia un disvalore perché in un panorama dove la cultura è mutata
E in Italia veramente parla molto poco
Dove la cultura è muta che si può instaurare
Inserire
La paura
E la e il fanatismo abilitativo come elemento di consenso perché la cultura capacità critica
La cultura da gli strumenti della critica e qui torniamo
A Marx
Gli strumenti della critica il conflitto qual è il conflitto
Se no a un quello marxista è vero non c'è più la classe operaia com'era ovviamente
Alla fine dell'ottocento nei primi del Novecento eccetera
Ma il conflitto fra classi
Passa comunque ancora anzi in modo forse più accentuato
Fra ricchezza e povertà tra privilegio e diritto
Tra chi sfrutta e che ha sfruttato e lo sfruttatore anche l'immigrato lo sfruttatore l'immigrato a Rosarno che raccoglie pomodori lo sfruttato
E anche l'immigrato che lavora in fabbrica accanto a un altro operaio in una condizione diversa dalla sua e quell'operaio proprio perché quello diciamo italiano prima gli italiani qualcuno l'ha convinto che l'essere italiano
è un privilegio
Come dire in già di per sé
Che la condizione di quelle in Libia l'operaio il migrante che immigrato che sta vicino a lui è una condizione diversa
Di essere lui in una condizione migliore e che quindi quello è il nemico perché potrebbe inficiare la sua la sua condizione
E allora qui e e liberamente io credo che ci sia lo sto facendo campagna elettorale Landini neanche perché non mi compete
E cioè io credo che
Ci sia un'occasione molto film
Molto importante molto
Interessante all'orizzonte che il sindacato la CGIL in particolare che in questo deserto che ho cercato di descrivere è forse come è stata la FIOM è come la FIOM
L'unico punto di riferimento organizzato che è rimasto
Possa crescere
Non abdica Ando o rinnegando a ruolo sindacale che è un ruolo importantissimo che ruolo delle trattative il ruolo ma accogliendo questa visione più ampia di quello che è il conflitto di classe perché di quello stiamo parlando
Con una idea di classe che è più ampia e potendo fare quindi anche un lavoro di il non solo politico ma anche culturale di ricostruzione della consapevolezza della coscienza
Della condizione collettiva di cui il sindacato potrebbe e credo dovrebbe essere espressione fondamentale grazie
Ma io innanzitutto vi ringrazio
Perché essere quindi domenica pomeriggio questo ora a sentire me Mauro io debbo dire vi ringrazio di cuore diciamo così
Potremmo offrire qualche caffè dopo ma
Credo che sia la cosa
Per cui io vorrei partire anche qui per sdrammatizzare poi se ci fosse un po'di tempo per me sarebbe anche non so se la corda anche alla Roma
Anche utile oltre che dire alcune cose anche sentire se qualcuno di voi ha delle cose da dire nella discussione che stiamo facendo
La prima cosa
Poi dirò tenterò di dire alcune cose un po'più impegnative ma prima valore raccontarvi
Il mio rapporto con Marzano diciamo così
Perché con onestà un po'di anni fa quando
Da poco era diventato segretario trattiamo un giornalista come dicono intervista mi fa tutta una super tratta tutta una serie di domande
E poi mi chiede se avevo mai letto Marx
E io gli dissi la verità e cioè io non l'avevo mai letto
I
Nel senso che diciamo così non e non era un vezzo riconoscendo un elemento di ignoranza non c'è di di di uno che al limite certe cose non le ha studiate non approfondite non le ha fatte perché ha avuto altre esperienze di vita che l'han portato a muoversi in un certo modo questa cosa ha determinato il fatto che è un illustre professore che studia Marx Marcello Musto che aveva letto questa intervista ha trovato il modo di volermi conoscere mi ha regalato anche alcuni libri quindi mi ha dire una verità mi ha permesso di diciamo così anche di costruire un rapporto e di affrontare un po'di cose
Non è che adesso avendo letto qualcosa votanti argomenti in più di prima aveva detto cioè certo questa certamente sì ma questa cosa mi serve per partire da un punto in questo caso la cosa che a me ha colpito
Diciamo così e proprio il contributo che in un certo senso della sua vita Marsa dato tra le tante cose che ha fatto alla costruzione della Prima Internazionale del lavoro
Che come si ricorda come ricordano anche libri e non è che una cosa che marcia ha fatto da solo marcia contribuito assieme ad altri ad affrontare questo tema
Stiamo parlando del mille ottocentosessantaquattro e io penso che da un certo punto di vista sia utile anche diciamo così una riflessione per capire
Cosa sta su cos'è successo e anche cosa sta succedendo perché fatto fatemela dire così io penso che ci sia una questione parlando quindi un anno anche le cose che diceva Vauro
Che hanno anche una sua importanza maggiore e cioè se oggi io il tema che vedo
Oggi da un punto di vista sindacale sicuramente ma anche da un punto di vista politico e non semplicemente come si ricostruisse la sinistra che è un problema molto importante uno può dire anche che sbarca su un su Marte non vede tracce no come oppure sbarca qualche altra parte
Il punto che io vedo in modo molto consistente e come si ricostruisse un'unità del mondo del lavoro e sociale che oggi è persa che è la condizione sia dal punto di vista sindacale
Per svolgere al meglio il tuo ruolo sindacale di valorizzazione dei diritti ma anche di intervento su un nuovo modello sociale
è un nuovo modello di produzione di vita delle persone quindi di un progetto di trasformazione sociale sia credo sia la condizione se la sinistra vuole per dare una rappresentanza a un mondo del lavoro che non è mai stato tanto diviso frantumate contrapposto come adesso
E a me sembra che questo sia il punto da cui partire lo dico perché andando a leggere appunto la la prima Assemblea la cosa della da cui partì poi la cosiddetta associazione internazionale dei lavoratori
Chi aveva dato vita a quell'assemblea che in particolare erano i sindacati inglesi
A il primo obiettivo che aveva e stiamo parlando del mille ottocentosessantaquattro in modo esplicito convoca un'assemblea cui partecipano tanti soggetti e tante persone anche non inglesi il punto era impedire l'importazione di manodopera dall'estero durante gli scioperi che loro proclamavano per i loro ore loro condizione
Cioè se uno lo riflette su quella roba qui
Son passati tanti anni masse uno ci ragiona noi oggi siamo di nuovo nel pieno di una concorrenza e di una competizione tra le persone che per vivere ha bisogno di lavorare che non ha precedenti
E molto probabilmente uno dei punti di fondo è proprio questo perché uno dei documenti
Con cui la prima Assemblea dell'Internazionale si si conclude
Per affrontare anche determinate questioni e proprio la famosa uno dei delle famose cose che era Proletari di tutti i paesi unitevi
E se uno si chiede cosa vuol dire oggi questa cosa come le realizzazione G. questa cosa è un'esigenza che c'è ancora oggi intendendo semplicemente tutte le forme di lavoro che oggi ci sono oppure no e come la realizzi questa dinamica e cos'è che è cambiato
Rispetto all'ora
Lo dico da questo punto di vista perché ad esempio
In la l'altra cosa che mi ha colpito in questa prima Assemblea
Chi partecipa a quell'assemblea un mondo molto vasto
Per esigenze era al mondo chi l'aveva organizzata in particolare visto che si è organizzato in Inghilterra
C'era il sindacato inglese che si poneva il problema di tutelare al meglio la condizione che lavorava nel gergo attuale sarebbero stati chiamati del Riformista che si ponevano il problema di cambiare il modello capitalistico si ponevano il problema di come tutelare al meglio le condizioni di chi doveva fare i conti con quella roba lì
Chi partecipò c'erano i francesi cosiddetti mutualistiche facevano riferimento proprio anche addirittura pensavano che non bisogna neanche usare lo sì o no
Avevi ma che rappresentava allora i primi comunisti io un primo pensiero ma al suo interno vedi anche tante altre cose addirittura in quella prima sembra partecipo anche qualche italiano che era Maximiliano
O anche cose che non c'entravano nulla con diciamo così la cosiddetta esperimento comunista o socialista in una delle operazioni poi anche il mondo si volge sono stati anni di grande trasformazione
E le cose non sono andate tutte in una certa direzione ma il primo punto che in un qualche modo almeno me fa riflettere se ragiono su quell'esperienza sono uno che tutti se il posto il problema o hai dovuto fare i conti con un'unità del mondo del lavoro che andava oltre le posizioni politico rappresentative che ognuno poteva aver
Ma che si poneva il problema di ricostruire un punto di vista del mondo del lavoro fino a ragionare quale rappresentanza aveva sia sindacale sia finora ad arrivare si si doveva dare una rappresentanza politica
Ma il punto sostanziale rispetto anche al alla società e quindi alle poteva giocare un ruolo nella società
Che contraddice se o mettersi in discussione il modello
Di produzione di vita le persone era quello di unire e di ragionare se avevi un punto di vista comune che mettesse assieme tra di loro anche culture molto diverse quindi la costruzione di un'unità
Sociale e del mondo del lavoro come elemento per potere in un qualche modo competere alla pari con il capitale e potersi porre anche il problema di un superamento
Di un modello sociale fondato sullo sfruttamento del lavoro e sul lavoro che veniva ridotto a merce no
E questo è un primo punto chiedo di riflessione il secondo elemento se ragioniera
Quali strumenti tuttavia queste persone perché uno dei dei messaggi che arrivava era che la liberazione del lavoro
Non poteva che diciamo così
Essere realizzata dalle stesse persone e qui guardate che c'è forse un punto anche di riflessione
Su chi in nome del marxismo occhi in nome di determinati idea ha realizzato e perché sono deve fare una storia del perché è finita così la nostra storia al punto che stiamo vedendo se la sinistra esiste ancora
O se c'è un coro in quali forme e c'è un punto di fondo
Cioè la emancipazione delle persone che per vivere devono lavorare i soggetti i protagonisti di questa emancipazione debbono esser le persone stesse
O c'è qualcuno che in nome loro gli spiega che cosa debbo fare quando vanno al governo o alla o diventano partire da un Governo non c'entra più la condizione centra qualcos'altro rispetto alla condizione perché questo è un altro punto di fondo sono può riflettere su quello che è avvenuto e sull'esperienza perché se è riuscito a fare cose perché non le hai fatte
E dall'altra parte la dimensione globale dei processi un elemento
Che in un qualche modo di si pone anche allora e cioè
Una battaglia una liberazione tra virgolette delle persone nel lavoro e attraverso il lavoro come realizzazione della persona non è una questione che riguarda una singola un singolo luogo una singola nazione
Ma riguarda la necessità appunto di un'unità che vada oltre anche la dimensione nazionale
E se ci pensate uno dei problemi che oggi forse noi abbiamo da affrontare proprio anche questo perché oggi non c'è semplicemente un'idea chiamiamola così
Populista che viene avanti ma da un certo punto di vista cioè io non ripensare un'idea quasi nazionale di suddivisione sostanzialmente del rapporto del mondo che in un qualche modo porta anche risposte che sono molto sbagliate rispetto quello che viene ma che in un qualche modo
In un primo momento danno quasi una maggiore sicurezza alle persone che quella possa essere la soluzione del proprio problema ed è la propria dimensione e faccio queste banale riflessioni non perché le cose si ripropongono tutti assieme ma perché se uno ragione
Rispetto a quelli che sono i processi che in un qualche modo hanno provato a fare i conti
Pone terminati cambiamenti con determinate situazioni evidente che sono guarda come si è trasformato il mondo del lavoro questo mi sembra il punto
Uno degli strumenti che dopo che viene indicato che si danno all'ora per tentare di costruire anche un rapporto è anche uno strumento un po'più di inchiesta della condizione reale delle persone
Una delle battaglie se pensate anche alla questione oggi che ti può essere del tempo del lavoro una degli obiettivi che emerge da questa
Tra queste assemblee che viene rilanciata come iniziativa è quella di portare
Le otto ore di lavoro come orario giornaliero in tempi più che un potevi fare siamo in una fase in cui ne facevi dodici al giorno dove lavorano i sei giorni la settimana
No dove anche la questione del tempio dell'orario veniva lanciata come una delle condizioni sostanzialmente anche di battaglia per affermare i diritti sostanzialmente le persone e di una certa novità
Ora io dico
Mi limito a queste pressioni perché il punto che io mi sono fatto rileggendo queste e quindi affrontando un pezzo di quello in cui
La persona di cui parliamo oggi in un qualche modo dato un suo contributo no non non da sola non esaustivo al gruppo perché
Alla domanda che o alla riflessione che faceva paura la fine cioè in Italia oggi il ruolo importantissimo che può avere un sindacato come la CGIL
O che può avere appunto la CGIL non solo per difendere i lavoratori ma per tenere aperta una prospettiva di trasformazione sociale in cui i valori della solidarietà della giustizia
Dell'antifascismo siano elementi fondanti e chiaro che devi secondo me anche fare una riflessione su quello che è avvenuto è su quello che sta succedendo
E su quelli che sono anche gli elementi di cambiamento che in un qualche modo si sono determinati perché è indubbio
Che se tu lo guardi sotto un certo punto di vista se in una fase in cui il livello di diseguaglianze sociali non sono mai state grandi come adesso
Se le guardie rispetto alle forme di sfruttamento nel lavoro sei di fronte al fatto che se in una fase in cui determinati processi hanno determinato anche con un cambiamento che è avvenuto all'interno del mondo capitalistico perché non lo so se voi lo condividete o meno ma se uno fa una banale riflessione rispetto a ciò che era il capitalismo le origini e ciò che è adesso sei anche di fronte ad una trasformazione
Diciamo così della stessa natura il capitalismo no se pensiamo anche a tutta la trasformazione la dico banalmente ma finanziaria
Ed è il potere o della forza che oggi la finanza anche nella trasformazione diciamo sei di fronte anche qui ad una serie di questioni e di passaggi nuovi con cui sostanzialmente fare i conti no
Banalmente tu sei di fronte al fatto che oggi la cosiddetta globalizzazione ha determinato una libertà di circolazione dei capitali che non ha precedenti
E da un certo punto di vista in cui anche il cosiddetto ruolo delle star dello Stato nazione viene superato
Se voi pensate alle multinazionali
Che determinano in realtà dove si investe quando si investe c'è se uno si fa la domanda chi è che decide cosa si produce quando si produce perché si deve produrre cioè parliamo di democrazia quali sono i luoghi in cui si prendono le decisioni strategiche sulle sente che si debbono fare anche in giro per il mondo sono gli Stati sono le nazioni sono i governi sono i parlamenti
Ho il luogo in cui queste decisioni vengono prese sono altre sei di fronte anche al fatto che una serie anche di conseguenze che alla condizione di chi lavora sono perché c'è un processo anche economico sociale
Di circolazione dei capitali di potere concentrato in mano da alcune grandi multinazionali che non hanno precedenti che determinano anche determinate condizioni è indubbio che sono una serie credo di riflessioni che tu devi porre cosa vuol dire oggi ricostruire un punto di vista cosa vuol dire oggi porrà anche un temo di cambiamento in questa direzione quindi come elemento di riflessione
E io in dubbio penso
Che proprio perché in quegli anni se uno pensa alla storia anche della nostra organizzazione le prime camere del lavoro in Italia nascono nel mille ottocentonovantuno ci siamo alla fine del mille ottocento
Di questo periodo stiamo parlando
E da un certo punto di vista le prime camere del lavoro nascono e tra i fondatori delle camere del lavoro non ci sono solo i lavoratori dipendenti salariati come diremmo oggi se tu vai a vedere tra i fondatori delle camere del lavoro io ho visto girando in alcune c'è la lega dei formando
Che cioè quelli che noi oggi chiameremmo lavoratori autonomi o commercianti in quegli anni
Sono le persone che si pongono il problema che tutti quelli che per vivere ha bisogno di lavorare hanno bisogno di luoghi in cui assieme si possono coalizzare per difendere i propri interessi
Per assurdo alla fine del mille ottocento chi non sapeva né leggere né scrivere se aveva bisogno e andava nella Camera del lavoro per farsi controllare per imparare
Oggi se uno ci riflette queste la riflessione che è pari il mondo del lavoro non è mai così frantumato e diviso contrapposto come adesso
Forse il livello di istruzione di conoscenza non è mai stato grande come adesso sappiamo leggere e scrivere forse più di prima ma in realtà non c'è mai stato un livello di sfruttamento diciamo così anche nel lavoro in questo caso anche di sfruttamento del lavoro
Intelligente chiamiamolo così anche quelli che sanno leggere e scrivere che hanno studiato oggi sono sfruttati e le loro competenze la loro conoscenza non finì in fondo possibile utilizzarla per poter essere
Realizzati nel lavoro che fai per lavorare meglio e tutto il resto
E se ci pensate a proposito di cambiamento del mondo forse con un paradosso
Venti o trent'anni fa
Non sarebbe stato possibile che chi difende la globalizzazione e la Cina e chi mette i dazi sono gli Stati Uniti no a proposito di cambiamento anche delle letture del mondo delle dinamiche che in un qualche modo stanno avvenendo
Ma allora il punto di fondo da cui almeno come riflessione me viene di fare
Cosa vuol dire oggi questo me sembra il punto
E mi sembra l'elemento che ha portato poi anche a monte all'indebolimento se lo guardiamo sul piano politico anche sociale rimettere al centro il lavoro
Perché scusate se le grandi i grandi filoni di pensiero che in un qualche modo
Hanno fatto la storia della sinistra del mondo e cioè dal comunismo se parliamo di Marx al socialismo anche fino alla socialdemocrazia
E se pensiamo in un in modo particolare il ruolo che storicamente ha sempre svolto l'Europa rispetto anche a questi processi rispetto anche ad altre diciamo cultura in giro per il mondo
è forse non siamo di fronte al fatto che queste grandi famiglie
Hanno in un qualche modo ad oggi per come si stanno rappresentando esaurito la loro spinta propulsiva perché le parole devono avere un significato no cioè se io sono un giovane precario
E sono precario se c'è un governo che si dice di destra ma continua a essere un precario anche quando c'è un governo che si dice di sinistra per me precario qual è la differenza tra la destra la sinistra se la mia condizione di lavoro non cambia
E se la guardiamo in Europa quali sono le forze politiche che sul piano del lavoro e dei diritti hanno fatto le peggiori riforme che hanno messo in discussione anche i diritti che erano stati conquistati e avvenuti in Italia il giovato né che l'ha fatto una forza che diceva di essere di destra no anzi chi l'ha fatto diceva che la cosa è più di sinistra che lui aveva fatto quando è stato al governo e il raggio parlo
E se ci pensi in Francia chi ha fatto le riforme sul lavoro copiate o che sono andati in una certa direzione o se pensiamo a quello che è avvenuto in Germania o quello che è avvenuto in Spagna
Quindi da un certo punto di vista
Io penso che noi siamo di fronte
Ad un tema
Che se la guardo da un certo punto di vista pone il problema e una domanda Ettore è possibile pensare che attraverso la rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro
E dentro un'idea di rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro cimenti non solo in termini di tutela dei diritti ripetute la delle condizioni ma anche in termini di rappresentanza e Gioele Dix che cosa attraverso il lavoro io sono in grado di produrre e quindi quale modello sociale e quale sistema di produzione diverso io voglio in un qualche modo
E se non soggetto che determina le condizioni e possibile attraverso un la costruzione di un punto di vista autonomo che rappresentando questi interessi si in grado di porsi il problema di una visione più generale di battersi per cambiare anche il modello sociale e di sviluppo ed economico che in campo si o no
E oggi fare questo che cosa significa rispetto alla nuova dimensione che è venuta avanti
Perché è indubbio che se riflette chiaro che è cambiata anche la condizione del lavoro e Cam son cambiati i contenuti del lavoro ma alcuni elementi di fondo rimangono dentizione cioè sono le persone
Che attraverso il lavoro e attraverso il loro lavoro producono la ricchezza di un Paese no
E se c'è un elemento che ha determinato una distribuzione della ricchezza a danno di chi lavora con un aumento delle diseguaglianze che non hanno precedenti e perché bene o male in questi anni si è affermato un punto di vista comune che ha attraversato tutte le forze politiche
In cui c'è stato una centralità non del lavoro e delle persone che per vivere ha bisogno di lavorare ma c'è stata una centralità di un mercato senza regole di un'idea che era meglio non avere alcune regole e lasciar fare al mercato per andare da qualsiasi fa
Questo elemento cui
Io penso che sia un tema non semplice in termini di costruzione
Sì è un tema complicato perché se rifletto rispetto a a quello che ho letto che ho visto quello che poteva essere il mondo anche tanti anni fa è indubbio che dentro la dimensione di questo genere un tema nuovo con cui noi siamo chiamati a fare i conti
E che forse oggi ha una caratteristica anche riversa e proprio anche il fatto che oggi quello che produci come lo produce in quale formulo produci anche un ritorno rispetto all'esistenza stessa del pianeta e della vita delle persone no
E quindi la dimensione non solo ambientalmente sostenibile come si dice no ma la dimensione diciamo così anche proprio del sistema di produzione e dei processi produttivi Campiello di natura e quindi da un certo punto di vista un sindacato se vuol difendere i diritti di chi lavora
Oggi necessariamente si deve porre anche il problema di poter discutere e decidere condizionare anche le scelte di quello che fai e del perché lo fai ieri come lo fai
E quindi si pone anche un problema di partecipazione delle persone alla possibilità di scegliere
Che cosa fa e quindi anche con un'evoluzione del sistema quindi non
Da un certo punto di vista io non vedo che un sindacato si può limitare ad essere un soggetto rivendicativo che tenta di tutelare al meglio le condizioni di quelli che lavorano che va sempre fatto in termini di orari in termini di salario in termini di conoscenza di diritti
Molti si pone anche un problema di democrazia e di possibilità delle persone di poter incidere sulle scelte che vengono fatte ma qui si pone anche un problema con la politica seria e parzialmente vero quello che ho cercato di dire prima
E cioè che noi siamo di fronte anche a una crisi chiamiamola così democratica nel senso di quali sono i luoghi in cui si prendono le decisioni
E in alcuni casi se di fronte anche al fatto che le multinazionali decidono sopra la testa di tutti se voi ci pensate le delocalizzazioni non è che le decide qualcun altro la possibilità di decidere dove produco quando produco e deciderò dalla sera alla mattina perché non ho alcun vincolo leggere su una legge che mi impedisce di poterlo fare
è chiaro che un elemento che mette in competizione le persone e chiama anche una dimensione diversa politica Sendak cale
Di stato e tutto il resto ma che al fondo però ripropone un tema e cioè al centro debbono tornare le persone sì o no al centro deve tornare il lavoro e la rappresentanza del lavoro c'erano perché se uno ci ragiona un attimo il numero di persone che per vivere ha bisogno di lavorare
Non è mai stato grande come adesso non che si è ridotto il lavoro nonché lavoro è sparito
Potranno esserci meno operai sicuramente
Ma il problema non è se sono operai impiegati cioè sono partite io forse sono lavoratori autonomi il problema e quali spazi di autonomia hanno nel loro lavoro e come possono realizzarsi il lavoro che fanno e se hanno la possibilità di partecipare
A un processo che in un qualche modo cambi questo elemento di di situazione di dinamica
E quindi in un certo senso il parlare il famoso slogan
No lavoratori di tutti i paesi unitevi oggi secondo me povero segna un significato se noi abbiamo anche un'evoluzione noi ad esempio lo dico per chiudere su questa parte difendendo un pezzo di lavoro che come CGIL abbiam fatto
Io penso ad esempio e lo dico ha modo di discussione
Io in questi anni abbiamo dovuto affrontare una situazione difficilissima
Il mondo tra il due mila otto il due mila diciotto in questi dieci anni no non non a caso tutti dicono diamo atto stiamo attraversando la più grande crisi che nessuno mai utilizzato con tutti i cambiamenti che ci sono
Qui prima Vauro faceva l'esempio anche dei cambiamenti politici no noi oggi siamo un Paese in cui i partiti che sono al governo in alcuni casi dieci anni fa non esisteva neanche no
Noi come ce l'abbiam fatto ad esempio uno studio anche sul comportamenti elettorali su quello che è avvenuto io vi do due dati ma che servono e poi la chiudo dal due mila otto al due mila diciotto nel nostro Paese per non parlare di altri
Tu hai avuto il fatto che venti milioni di italiani hanno cambiato voto in dieci anni in un Paese che se vai a vedere negli anni che abbiamo alle spalle dal dopoguerra ad oggi la mobilità di voto non aveva queste caratteristiche ma e se guardi una cosa di questo genere
Dieci anni fa Berlusconi aveva preso tredici milioni e mezzo di voti oggi ne ha presi
Neanche quattro i sondaggi lo danno ancora più vasto un partito che dieci anni fa non c'era oggi è il primo partito nel nostro Paese per lo meno in Parlamento adesso al di là dei sondaggi e sta governando
La lega ha aumentato i suoi voti e quello che era il centrosinistra il PD finché era nato pochi anni prima ha dimezzato come minimo i suoi voti perché aveva preso più di dodici milioni di voti odio sei milioni di voti
E altro passaggio indizi anni è un ma intanto il numero delle persone che a votare non ci vanno
Perché dieci anni fa aveva votato alle politiche quasi settantotto settantanove per cento l'ultima volta votato il settantatré per cento il dato più basso di partecipazione al voto dal dopoguerra vennero ad oggi
E se ci pensate quello che cambiate anche la cultura politica
Noi come CGIL ci siamo sempre battuti come si diceva per portare la Costituzione nei luoghi di lavoro allo statuto dei diritti dei lavoratori aveva questo significato
Io quando dico in termini di cultura politica fate questo esempio Timothy o lo Statuto nel mille novecentosettanta
Nel mille novecentosettantasei vedere il parlamento il Partito comunista non voto lo Statuto dei lavoratori si astenne
Perché considerava che la soglia dei quindici dipendenti era troppo alta e c'erano troppi lavoratori che non era un coperti
Lo statuto dei diritti dei lavoratori fu votato allora dagli altri partiti a partire dal Partito socialista ma fu votato dalla Democrazia cristiana dal Partito liberale dal partito socialdemocratico
Cioè se usiamo le categorie di oggi
Lo Statuto dei lavoratori il famoso articolo diciotto fu introdotto non dalla sinistra fu introdotto da tutte le forze politiche di destra di centro e di sinistra
Perché in quegli anni la cultura politica potevi essere di centro di destra e di sinistra ma il fatto che chi lavorava doveva avere dei diritti e veniva prima ed è un elemento che era diventato patrimonio comune della cultura politica
Se voi ci pensate oggi non solo hai fatto una brutta legge col Giobatta ante Lando l'articolo diciotto mai proprio invertito la cultura del diritto
Cioè allora il fatto una legge per tutelare la persona che lavorava da licenziamento ingiusto oggi hai fatto una legge globali che tutela l'imprenditore che licenziamento ingiusto lo fa e basta che parli un po'di soldi lo può fare anche se è sbagliato dire chiaro il cambiamento culturale che si è determinato
Ed è così
Ed è così impossibile capire che a quel punto lì le persone che lavorano possono anche decidere di votare in modo che non c'entra più la loro condizione ma sono gli altri criteri con cui si muovono
Paolo lo dico banalmente perché il problema in quel caso lì
Non è una contraddizione lo dico perché badate che se fai anche un'indagine si non solo gli iscritti alla CGIL
Anche gli iscritti alla CISL e la UIL hanno votato per il patto in non tutti per no nel senso diciamo
C'è un'articolazione se c'è una cosa che avviene oggi anche nelle organizzazioni sindacali diciamo così le persone che sono iscritte non rispondono semplicemente a una logica di appartenenza non solo
Perché se ci pensate un attimo dei partiti che andato vita la Costituzione non ce n'è più neanche uno su un'OPA semplicemente una banale valutazione di quello che è successo oggi no
Moggia è una trasversalità naturalmente molto ampio no in questo senso
Ma se la guardi da un certo punto di vista questo elemento non è per giustificare qualsiasi cosa mai per dire che dentro processi di cambiamento di questa natura è indubbio che oggi quello che è avvenuto è sicuramente una rottura
Tra il mondo del lavoro e la politica in termini di rappresentanza e non è un caso che quando come CGIL in questi anni quando c'era un governo di centro sinistra
Noi abbiamo non semplicemente contrastato per il governo perché c'era un'operazione politica da fare
No noi abbiamo deciso a un certo punto di presentare un disegno di legge di raccogliere firme per fare referendum anche abrogativi di leggi sbagliate che il governo aveva fatto vorrei far notare che nella storia sindacale una cosa così non era mai avvenuto
Perché generalmente eravamo un nome del sindacato che chiedevamo l'applicazione delle legge ma quando arrivi al punto che se tu vuoi difendere i diritti di chi lavora devi chiedere di non applicare le leggi che sono state fatte vuol dire che qualcosa avvenuto che si sta rompendo qualcosa no
E che da un certo punto di vista in più noi abbiamo introdotto un altro elemento la battaglia che stiamo lanciando in quel paese qui che abbiamo fatto i governi precedenti ma la vogliamo fare anche con questo governo l'Oscar rivendicando
Dico di conquistare un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori noi oggi facciamo un passaggio che è un cambiamento sicuramente per il sindacato ma dovrebbe essere un cambiamento anche culturale per chi vuol far politica
Noi diciamo che il nuovo statuto dei diritti dei lavoratori non deve tornare a quello che era il mille novecentosettanta
Noi diciamo che un nuovo Statuto dei davvero al suo centro la nuova concezione i diritti non debbono essere legati al rapporto di lavoro che ho i diritti debbono essere in capo alla persona che per vivere ha bisogno di lavorare e qualsiasi persona che per vivere ha bisogno di lavorare a prescindere dal rapporto di lavoro che ha fin anche forme di rapporto di lavoro come vengono chiamate oggi autonome
Devi avere determinati diritti a determinate condizioni perché qual è il punto di fondo il punto di fondo è che bisogna impedire questo è il punto di fondo bisogna impedire la competizione tra le persone che per prima ha bisogno di lavorare
Perché se non fai fuori sei dentro ad un modello forza che ha un'altra caratteristica in cui lavora emerge le persone sono merce c'è la competizione tra le persone
E il punto nuovo quindi si impone che questa battaglia non la puoi fare nazione per nazione capite
L'altro elemento con cui noi dobbiamo fare i conti che è una battaglia di questa natura o ha di nuovo una dimensione internazionale o non è in grado di fare i conti con i processi che sono in atto io so che è facile da dire difficilissimo da fare
Però questo è il punto politica e sociale che in un qualche modo va ricostruito e se vuole riaprire questa cosa questa caratteristica io credo che sia un elemento di fondo allora
Io non lo so ecco c'è c'è bisogno per costruire questa condizione di far rileggere a tutto il mondo Marzio verso questo non lo so se c'è la campagna debba essere questa ma credo da un certo punto di vista che sia molto importante
Io credo ricostruire questa unità del mondo del lavoro
Che è anche un elemento io credo che in un qualche modo fa i conti con i processi di cambiamento che sono in atto e questo secondo me è anche il modo di far vivere poi
Quelle diciamo così quella capacità di tenere assieme anche le differenze che oggi esistono e di affermare anche una cultura della solidarietà diversa da quella che è oggi viene avanti era quella cultura anche pericolosa che diceva anche Vauro
Che in alcune caratteristiche vengono avanti anche dal dal così detto ministro degli interni che vorrei aggiungere che oltre a tutte le cose che ha fatto Vauro
Non so se perché sono sindacalista e quindi sto attento diciamo anche a queste cose mamme diciamo così non tema inquietato ecco nel senso che è un periodo che uno è pronto a tante cose ma vedere che tutte le associazioni industriali delle impresa vanno a incontrare il ministro degli interni in un qualche modo me mi ha un po'no
No l'ho trovata l'ho trovata anche questa
Una cosa abbastanza singolare ecco diciamo così come il luogo in cui tu vai a discutere dello sviluppo del Paese partendo dalla sicurezza e dal ministro degli Interni ecco che tira con la felpa della polizia nelle manifestazioni che fa consentitemi la battuta a me sinceramente adesso siamo qui ormai
Ma io ho trovato singolare cioè adesso hanno fatto un contratto tra di loro no
Cinquestelle lega hanno fatto un contratto tra privati consentitemi che come sindacalista un po'di contratti tra privati ne capiamo qualcosa no
Hanno fatto un contratto tra di loro e se li sentite anche adesso tutto ciò che c'è nel contratto lo votiamo quello che non c'è nel contratto non lo votiamo quindi loro si son già messi d'accordo vorrà voglio fare
Al Parlamento se qualcuno tenta di dire che non è troppo convinto metto la fiducia quindi poi sono di fronte al fatto che mettono la fiducia
Per fare ciò che han deciso che volevano fare e poi se lo fanno vanno in piazza ad esultare che hanno vinto non sorge chiaro come concetto a me è venuto in mente come se ci fosse qualcuno che
Gioca a calcio e come se tu avessi l'arbitro che ti dà un rigore poi toglie il portiere tiro il rigore a porta vuota poi dice che ha vinto tre e capite che siamo alla al paradosso un purtroppo anche al paradosso della democrazia non so se è chiaro o a rischio da questo punto di vista
Perché tu se ci pensate tutto queste finalizzato
A non avere alcun rapporto con nessuno dei corpi intermedi organizzati e
Perché l'altro operazione che sta venendo avanti con cui noi dobbiamo fare i conti è che siamo di fronte al fatto che non c'è nessun confronto nessuna discussione coi soggetti che comunque rappresenta un milioni di persone
Perché lo dico banalmente si può anche essere
Che quelli che sono iscritti ai sindacati possono anche aver votato
Per partiti che adesso fa una certa dimensione ma nessuno di loro ha dato indietro la tessera e tutti quelli che sono iscritti chiedono a noi di difendere i loro interessi a prescindere dai governi che possono esserci e questa è la cosa che dobbiamo fare
E in un certo senso
E io credo che il punto sia proprio ricostruire questo quadro e questa elemento queste sono un po'le valutazioni che a me venivano da fare non so se
Se è sufficiente o se vi ha convinto voce via ripagato di perdere la domenica pomeriggio
Al micro ma trovo però queste quanto io Mauro potevamo offrirli e poi sarebbe utile scioperi o di altre cose adesso non ne avrei da dire se invece ritenete voi di intervenire di dire di
E se fate delle domande sappiate che se sono troppo complicate io Vauro possiamo non risponda ve lo diciamo prima quindi i contributi ma prego
Sì va
Va bene
Non è è egualmente agape pasta lei io sarò completamente d'accordo con l'analisi s'è scesa che la questione né di guardare al patto costituente area costituente democratica ad accogliere trattarsi accettato da questo grande progetto è un progetto che riguarda il Paese otto riguarda la ripresa del paese e che riguardava un tavolo ad aprire a livello globale a livello internazionale
Io ricordo ai due abbiamo ultima domanda che poi Landini deve cambiare la cortesia seguì a presentare Susana visto che ultimamente successo il contrario
Io ho una domanda nel senso Marx in quel periodo ha fatto sognare un sacco di gente perché se vuota si lavorava dall'alba al tramonto e gli hanno detto di lavorare otto ore
A Fazio ignare perché nessuno cioè sperava che potevano fa un vincere quella battaglia
Oggi secondo me noi dobbiamo dire alle nuove generazioni
Che quasi non devono lavora più
Perché bastano le macchine per fare tutto laddove il prodotto che serve per l'umanità quasi quasi obiettano tutto allora io ritengo che adesso già in altra proposta disegno fare
Natura proposta presenti in Italia e io credo che bisogna fare una proposta seria che quella di non settecentottanta euro per non fare niente oppure fare qualche cosa
Ma bensì dare mille euro lo Stato a tutti quelli che non lavorano di tre milioni e mezzo di disoccupati quattro no ma chiamarmi usi Jari dello Stato
E ci riprendiamo un po'di lavoro dello Stato perché qua ormai ho dato tutto in subappalto e adesso anche anche come si dice anche la
E la la la la cosiddetta e normali non mi viene la parola nel senso anche la il fatto di di tenere la sicurezza in Italia il nostro ministro vuole che la fanno i cittadini gli diamo la pistola i famosi farai un anno fa il lavoro sporco anche anche su questo settore
Io sinceramente sul con la questione del lavoro è una questione seria
Che le persone dalle ci hanno bisogno di mangiare tutti i giorni devono anche lavorare perciò lavoro ci deve stare per forza anche se loro non vogliono dalla Turchia
Grazie
Ultima scusate ma
Intanto ringrazio perché finalmente dopo quattro giorni sento parlare chi ha lavorato davvero nella sua vita richiesta sarà quattro giorni qua assenti intellettuali che parla
L'aula di Marx tra di loro ok non lo sentiva scusa scusa ok
Fatto vero che però abbiamo qua davanti una persona che ha lavorato che sa cosa è il lavoro
E che non non dice castronerie quando dice che dobbiamo cercare di rafforzare il sindacato il sindacato oltre agli intellettuali che son pochi secondo me si dovrebbero formare dei sindacalisti degli apostoli che insegnano soprattutto agli immigranti
Cosa è la vera dignità di non essere sottopagati agli italiani rispetto di rispettare chi lavora fianco e soprattutto di insegnarmi cosa è Max cosa è cosa e la la politica della vita che non è altro che rispetti e dignità e lavoro perché nessuno vuole regalato niente
Si vuole lavorare tutti quanti si vuole avere la dignità e mi fa piacere che oggi sia anziano quattro anni di lavoro perché il lavoro e la libertà e la vita e non c'è niente da fare tutti quegli intellettuali che si sono alternati parlando di coerenza di quello non francamente insomma grazie
Allora ogni spazio per il dibattito è utile io ho dei dubbi so che Landini ha fatto il il saldatore non so cosa possa vantare Mauro come
Ho lavorato no no venduto bibite dallo stadio di manica
Sì no il referendum all'esame finora andiamo ci ha promesso di far vedere il film quindi oggi non è l'assemblea generale
E non sei l'unico se abbia detto che chiediamo chiediamo scusate ma non è lo sarà lui lo spazio di partecipazione e discussione
Non è per censurare
Se siamo d'accordo io darei la parola rispetto
Replica ai due nostri illustri oratori e poi vediamo
Paola ma molto rapidamente potrà rispondere anche alle ultime due questioni
è tempo quello che poi emerso il tutto questo nostro incontro di oggi la centralità del lavoro della questione lavoro perché Ceschetti chiediamoci cosa significano lavoro
Oggi si pensa almeno da molte parti anche in rapporto all'avanzamento tecnologico che richiede meno tempo di lavoro perché questo è la macchina richiede meno tempo di lavoro si pensa che il lavoro sia riducibile soltanto alla questione salariale da qui nasce per esempio la proposta di di reddito di cittadinanza cioè il lavoro te il salario l'idea che il lavoro sia solo il salario è un'idea vecchissima anche se sembra di grande innovazione perché è l'idea che lavoro abbiamo un un suo peso soltanto sul piano economico quindi è la stessa idea del lavoro come merce
Che Marx criticava e che Landini ed ha criticato fino adesso perché lavoro e anche altro il lavoro e certo salario mai lavora identità il lavoro è occasione di rapporto sociale il lavoro è condivisione
Il lavoro luogo d'incontro quindi è luogo collettivo quindi il lavoro cultura
E cultura significa elaborazione di una visione di società in trasformazione che cambia quesito è il lavoro una società che cambia
E che quindi cambia anche la concezione dell'organizzazione del lavoro e forse la questione che la tecnologia l'avanzamento tecnologico qualcuno prima lo sollevava ci pone questi dati
Però abolire il lavoro oggi sostituire semplicemente una redistribuzione che se permettete mi serranda del profitto perché nella società si possono ancora acquistare qualche bene perché il denaro circoli e non circoli solo non circolino solo i grandi capitali che circolano in una attraverso le multinazionali e compagnia bella no
è proprio quanto lui valorizzando il lavoro che si può concepire un'organizzazione diversa sia della redistribuzione della ricchezza che lavora produce sia dell'organizzazione del lavoro ma perché eppure negli anni settanta
E lavoro era anche salute adesso la è sparito tutto questa questione però
Noi abbiamo adesso siamo tornati al livello di barbarie altro che che emancipazione siamo arrivati di nuovo a vivere in Italia lo stiamo vivendo l'Ilva di Taranto ne è un esempio ma non è l'unico al ricatto vivo
Per lavorare lavoro e muoiono
Cioè ricatto o bramoso di lavoro oppure ordinò al lavoro non essendoci alternative muoiono per l'inquinamento o muoiono e mio fratello abbiamo famiglia moglie muore il territorio vuole tutto questo ecco allora qui si pone Forte grande la questione di una visione del dell'organizzazione del lavoro diversa perché la questione della salute non è più centrale e invece centrale perché ora c'è una console per cultura del lavoro perché la questione dei tempi
Dell'orario di lavoro quella ottocentesca offrire ottocentesca che sollevavano se tu ricordavi sulle otto ore ma se c'è uno a uno con l'avanzamento tecnologico che richiede un un un parco parco orario di lavoro inferiore distribuiamo lo questo parco orario
No voglio dire chi è obbligatorio lavorare otto ore forse l'autore ha dato una conquista nei primi del Novecento adesso forse la comunista lo dico per ipotesi sarebbe vecchia parola forza d'ordine anche questa ma datiamo lì cerchiamo di dargli un contenuto lavorare meno lavorare meglio lavorare tutti
Perché il tempo libero ad un lavoratore cultura a sua volta quindi io credo e lo credo fermamente che io ricordi pongo anche molte speranze quello che vedo che è l'evoluzione del cammino del della CGIL in particolare dell'azione del sindacato
Che un luogo di elaborazione e di proposta come qualcuno punto ricordava quanto bisogno c'è di proposta quindi divisione ripeto quindi di capacità di organizzare un'idea dipendenza di società e quindi un percorso che sia finalizzato a quella meta e quindi il percorso totalmente coerente da essere quello
A dettare l'agenda delle priorità politiche sociali del Paese e smettere di rincorrere come stiamo facendo purtroppo da troppo tempo e oltretutto si apre in modo profondo rosso ibridi
E ieri lei e il e le agende altrui guardate l'esempio
E qui veramente chiudo ricordando Manasse visto che si parla di Max ha ricordato pulite la chiusura del capitale
Proletari di tutto il mondo unitevi zero lo slogan mistico ma nell'era della globalizzazione
Nell'era del capitalismo finanziario nell'ala come ricordava Landini dove i capitali si sposta ora con un clic e invece dove le persone annegano nel Mediterraneo
Ma come si può ben immaginare o non concepire che se il diritto
Non è un diritto universale cioè che riguarda tutti i diritti fondamentali da persona tu non a caso sottolineare in questo aspetto della persona e lavoro segreta se il diritto delle persone non è
Un diritto universale quindi non si lotta universalmente per questo diritto non ci sarà mai
Non sarà sarà solo con una infinita serie di privilegi piccoli grandi declinabile fino al bar di un misero dei privilegi
E tutto questo apprezzate di di fronte a questo noia affrontiamo adesso a livello politico e minime in modo purtroppo diciamo abbastanza disarmato l'avanzare del nuovo sopra Nismo
Ma il giornalismo e la pacchia la pattuglia del capitalismo finanziario Landini lo ricordava a caso che il capitalismo finanziario non vuole regole non vuole limiti non vuole norme che ne argini Mio l'appetito rischia Marco Lombardo al quale quale staterello sovrano
Può resistere
A un'aggressione così violenta come quella del capitalismo finanziario
Gli staterelli sovrani si mangiano in un boccone la storia anche recente ce lo sta dimostrando
Quindi anche qui anche quando si parla di Europa certo che c'è
Un'Europa che può essere odioso accerto che c'è
Uri Europa che adesso servirà soltanto risorse soltanto un Europa economica e finanziaria e non politica ma la nostra lotta in Europa per costruire un'Europa politica per costruire un'Europa dei diritti
E i diritti non possono essere tali se non sono condivisi altrimenti si chiamano appunto privilegi
Grazie
Signora Herta
No parafrasando
Un tetto no dice quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare siccome le domande la discussione molto impegnativa
Io ho visto che è entrata in sala la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso Sonora la inviterei al palco con un bell'applauso evitare li darei immediatamente la parola perché io più di quello che ho detto non sono in grado di aggiungere e quindi
Grazie
Urban opzione