Un nuovo patto tra i cittadini e l'Europa - 20 anni di Italianieuropei

Bene buongiorno grazie a tutti per la presenza
Per la fondazione Italianieuropei oggi è sicuramente un una tappa importante
Dopo venti anni di attività intensa di attività o ostinata lungo un binario che ha reso sostenibile il percorso
Perché era un binario che aveva ben chiara la direzione intrapresa che fu espressa fin dal nulla scelta del nome nel mille novecentonovantotto
Un nome che come scriveva allora Massimo D'Alema indicava il blocco nuovo lo spazio definito entro cui ripensare il destino del Paese della sinistra italiana
Una direzione che si conferma nel tema che è stato scelto per la riflessione di oggi
E dall'attualità del Progetto di Italianieuropei
Che pur nato in uno scenario diverso uno scenario di tensione positiva espansiva unitaria dell'Unione Europea
è stato ha saputo attraversare misurarsi misurare e direi anche lasciarsi interrogare dai cambiamenti politici senza mai rinunciare a volerli orientare con la forza del pensiero il pensiero come nutrimento non solo per vedere il mondo ma per capirlo scriveva Giuliano Amato a Massimo D'Alema nel due mila e uno quando i due idea Havana insieme attraverso uno scambio epistolare contestuale in parallelo l'idea appunto di far nascere una rivista il pensiero dentro una ricerca non conclusa in un tempo in cui c'è bisogno di pensiero in cui la politica ha bisogno di pensiero l'Europa ha bisogno di pensiero
Un pensiero che sappia farsi cultura anche interrogandosi su come questo possa avvenire nel tempo del consumismo del pensiero o l'onere di presiedere questo convegno facendo gli onori di casa a voi e alle persone che interverrà
La brevità
Mentre
Oltre le forme discinte Arioldi invidiati socialmente
La sfida del tempo perduto è perduto capire la sfida del pensiero lungo e del pensiero Marco
La sfida della Democrazia contro il sovrano Nismo nazionale locale addirittura psichico individuale allora
L'augurio da fare alla Fondazione e di vincere questa
Anche a vantaggio di un egoismo maturo
Che spinga ciascuno fuori dalla solitudine
Per riconoscersi in un nuovo patto europeo solidarietà
E in questo porto a tutti voi il saluto di Giuliano Amato Giuliano Amato oggi a Dublino
E
Mandelson saluto e l'augurio di lunga vita a Italianieuropei
In un tempo in cui l'alimento culturale della politica
Si rivela sempre più essenziale è sempre più raro grazie
A Giuliano
Bene rimane di dare la parola Mario legata credo che sia utile
In un convegno che parla Europe partito di fermarci un momento
Nel rivolgere comune pensiero insieme
Ad Antonio Micalizzi vittima del recente attentato di tre
Antonione Galizia ventotto anni si stava specializzando in studi internazionali di ogni mese andava a Strasburgo per condurre un programma radiofonico con euro fonica un progetto promosso da consorzio di radio universitario europeo
Il sogno di giovane reporter italiano era creare un media sia mister che si occupasse di Unione europea
Era appassionato della sua professione e confidava ad un'amica mi sono innamorato dell'Unione Europea
Sono molto molto focalizzato il coinvolto in cose che stanno nascendo fortemente europeiste
Mi piace pensare che la nostra riflessioni di oggi possa essere un modo di fare memoria di questo suo amore
Grazie
Mario un Blair direttore generale della Fondazione Italianieuropei
Grazie Marcella
Un giorno e benvenuti a tutti voi
Innanzitutto grazie per essere presente stamattina
Ma grazie per essere stati presenti negli ultimi venti anni costantemente e continuamente
Per me assolutamente meritato di aprire i lavori di oggi perché molti sanno sono pochi anni che prova a dare una mano alla Fondazione
Però faccio molto volentieri per due motivi
Il primo perché Tecni fondazioni tenevo pei vive questa giornata una tappa non come un traguardo sicuramente una tappa importante ma di un percorso in corso
E il motivo secondo per cui lo faccio volentieri ovviamente mi consentite di fare qualche ringraziamento
E perché voglio iniziare ringraziare un gruppo di sei straordinarie e meravigliose donne
Non me ne vorrà il presente la fondazione tra europei se dico che anzi sono convinto che il mio è d'accordo con me che sono il vero cuore e la Fondazione tra europei
Parlo di Fiorella di Virginia di marca
Antonella Giulia e più recentemente di Laura
In part-time danni in una situazione economica complicata difficile in condizione al contorno quando ogni giorno senti che c'è qualcuno che spera danni che tu finisci questo lavoro che lo interrompi che deve fastidio non è facile
Eppure lo lo continuo a farlo puntino a farlo perché ci credono credono che il loro lavoro sia un importante contributo alla riflessione politica
Credono nello studio nella ricerca nell'elaborazione della proposta in una parola credono nella cultura
Cultura che
E un elemento fondamentale
Quale noi abbiamo
Stampato forse dovete dalle mani distribuito una piccola brochure dove ci sono un po'di numeri di storia italiani europei non è un meccanismo autocelebrativo anzi esattamente il contrario guardare quei numeri i trecentocinquanta convegni le migliaia di relatori coinvolti i centonove della rivista è un modo per farci capire
Che una goccia è stato fatto e ancora moltissimo c'è da fare c'è da fare nel campo della cultura nel campo dello studio il campo della ricerca e purtroppo è triste doverlo riconosce o c'è da fare perché è sufficiente diciamo guardare la televisione accende la radio collegarsi ai social ascoltare gli interventi di molti parlamentari
Per rendersi conto che il tema della crescita culturale e completamente assente in questo momento o il molto poco presente in questo Paese
E se questo si collega al tema della caccia della condanna delle competenze che piano piano si sta sviluppando tema che non mi soffermo a parlare tra l'altro il prossimo per Italianieuropei sulla demolizione competenze dedicherà molto è ovvio che la situazione è preoccupante
Crediamo che attraverso il lavoro come quello della rivista questo contributo si può con Van continuare a dare e parlando di rivista consentiti ringraziare i direttori
Della rivista Italianieuropei che si sono susseguiti a cominciare da Piercarlo Kalman da Massimo Braghini ma e qui mi permetto di fare una digressione di carattere personale coro ringraziare soprattutto per quello che hanno dato innanzitutto a me come crescita
Danilo Reggiani prima e Peppino Caldarola dopo
Non posso citarli tutti ovviamente ma non possiamo non ringraziare gli autori egli autrici che hanno collaborato la rivista i componenti dei comitati di redazione della rivista scientifico della Fondazione la Fondazione Trani ha trattato un ampio spettro di tematiche senza il lavoro di questi componenti dei comitati sarebbe stato impossibile sì è vero siamo orgogliosi del lavoro che facciamo ma mai appagati e mai soddisfatti sempre in ricerca
E per questo che abbiamo avuto quell'unico modo pensabile per passatemi il termine festeggiare i vent'anni fosse organizzare un ulteriore momento di riflessione
è il tema più idoneo per la contingenza per il momento particolare siamo a cinque mesi dalle dalle europee e quello dell'Europa c'è un
Un'affermazione di destra impressionanti in giro per il mondo dagli Stati Uniti tanta d'altra parte al Brasile con Bolzonaro ai lender tedeschi ultimamente anche l'Andalusia
E insieme a questo c'è l'affermazione di se no Fulvia populismi sovrani ismi anti europeismo
Siamo in tempo e cosa dobbiamo fare per evitare questi fenomeni che ci sono stati in tante nazioni si affermi in tutto quanto Europa e per fare questo abbiamo fatto il primo step fondamentale cioè l'analisi per capire quali sono gli errori che abbiamo commesso per capire perché fino a oggi il Progetto Europeo è fallito sostanzialmente
Abbiamo attraversato nel tempo della globalizzazione prima la crisi economica e poi piccoli segnali di crescita ma nonostante questo continuo aumentare le disuguaglianze e continuo aumentare le povertà
Probabilmente l'Europa è stata assente nel momento più delicato
E nella sua assenza è stata percepita come un senso di abbandono da parte dei cittadini dell'Europa
E quindi diciamo da una prima speranza si è passati allo scetticismo o addirittura l'avversione al progetto europeo
Abbiamo avuto fenomeni come lo sviluppo incontrollato dalla globalizzazione
L'affermazione di un modello liberista duro
La conquista di spazio da parte di un capitalismo delle speculazioni finanziarie che sappiamo non essere legato alla produzione di beni e servizi e come tale indipendente e autonomo dei meccanismi di redistribuzione
è saltato un elemento fondamentale che funziona per ha funzionato che erano dei meccanismi classici di redistribuzione dalla tassazione al Welfare alla contrattazione sindacale oggi non ci sono più
I Paesi i singoli Paesi hanno avuto in questi anni le armi spuntate
Inizialmente abbiamo indubbiamente inutile cioè diamo tutti creduto nella globalizzazione e negli effetti positivi che poteva venire verso un benessere complessivo
Ma avrebbe dovuto giocare un ruolo l'Europa un ruolo di accompagnamento perché ci credevamo ma anche di regolamentazione che non c'è stato
E questo ci ha portato e ne abbiamo una colpevole responsabilità
Un diciamo confondere il liberismo con il liberalismo
Fino a che a un certo punto i liberi il liberismo a soffocato e ha fagocitato il liberismo e sono due cose ben diverse
Quello che è mancato nel progetto europeo e quello che Dahrendorf aveva definito la quadratura del cerchio cioè la conciliazione di sviluppo capitalistico democrazia e giustizia sociale
E invece cosa c'è stato c'è stato subito Rita i mercati e c'è stato un farsi schiacciare da parte di Como e dei paesi economicamente più forti
Cessata in questo anche una responsabilità dolosa nostra della sinistra perché abbiamo hutu il timore di apparire come quelli che erano contro il progresso contro lo sviluppo
Insomma l'Europa abdicato al suo ruolo e da grandi opportunità ora ve lo dico cioè chi anche qui faccio un passaggio personale diciamo vent'anni fa Finch al meccanismo globalizzazione Europa
Era tra gli studi e l'inizio della vita lavorativa viveva l'Europa una grandissima opportunità e si è trovato si trova oggi a parlarne con i coetanei di a suo tempo mi e cioè quelli che adesso hanno venti ventidue ventiquattro anni che lo considero una grande delusione la migliore ipotesi se non un nemico
Da contrastare e in questo io penso che non dobbiamo porci il tema se ci vuole più o meno Europa è una discussione fuorviante il tema è capire se l'Europa può cominciare a fare l'Europa se no global cominciata svolge il loro che fino a oggi non ha svolto e che le avevamo affidato per questo sono convinto che continua a servire politiche e proposte politiche sovranazionali
Su questo vi devo dire
Gli studiosi sono molto più avanti ci sono già tante proposte in campo ne voglio citare velocemente
Per non prende altro tempo Tree
Una diciamo e quella che porta solo e Sandra smeriglio sole sanno snelli insegna economia aziendale alla Pontificia Università occhi di una è tempo che insiste nel porre l'attenzione sulle grandi opportunità che una diversa distribuzione dell'extra ricchezza determinata dalla maggiore produttività figlia dell'innovazione tecnologica automazione e informatizzazione potrebbe trovare cioè ci sono una ex ricchezza perché si produce il più grazie alcuni meccanismi dove sta scritto che questa Exa ricchezza di ridiventare solo maggiori profitti e non riconoscimento e lavoratori può essere la forma economica per la riduzione dell'orario di lavoro che non è possibile se non attraverso delle risorse
Ancora
Il manifesto oggi qui è presente allora
Dell'arte che del gruppo di lavoro di ricerca che insieme a Thomas picchetti hanno pubblicato hanno redatto e pubblicato lunedì scorso tutti i principali giornali europei il manifesto per la democratizzazione per l'Europa
Lo presenterà lei non devo dire niente però c'è un elemento da me colpito molto che la concretezza della proposta cioè non un manifesto di parole ma due fondamentali proposte un'Assemblea diciamo
Nuova in cui ci possa essere confronto tra partiti
ONG e di movimenti sociali
E un Budget un Budget afferma disponibilità della della disposizione della di questa Assemblea anche identificando come finanziarlo non la parola Budget diamo i soldi come arrivare a finanziarlo
E infine terzo esempio lo dico perché lo si rilegge le settimane
Il libro di Mariana Mazzucato l'ultimo il valore di tutto in cui le parte proprio da questa diciamo responsabilità della sinistra per timore di apparire colto il progresso di avere consentito l'affermazione un modello economico
Che ha favorito gli estrattori di valore piuttosto che i creatori di valore arrivando a favorire le rendite
Che sono un reddito non guadagnato rispetto ai profitti chessò un reddito guadagnato e la conseguenza e il danno principale che si è creato e quello della riduzione degli investivano miliardi di rivestimenti dei comuni e nei scusate in economia reale
Che quelli che tanto andiamo predicando e la crescita dei disuguaglianze se non si prende dice amaro la Mazzucato una piena consapevolezza del valore collettivo alla creazione della ricchezza la creazione del valore e inutile proporre soluzioni di vario genere e lei chiude dicendo c'è il il tema non è solo la crescita ma anche la crescita che direzione prende cioè se non parte
Rubo le parole costruiamo la rivoluzione verde con un drastico reindirizzamento di tutta l'economia dalla produzione alla distribuzione ai consumi in tutti i settori dell'economia non non c'è soluzione che regge
Il tre dunque il dubbio è la sinistra saprà accogliere queste proposte concrete o continueremo per ancora per un lungo periodo a proporre soluzioni semplicistiche l'ente fuori dal tempo non adeguate
E per questo nella brochure abbiamo scritto e crediamo che ancora assolutamente necessaria una fase di analisi di studio di ricerca di approfondimento discussione per arrivare a proposte concrete ed è questo che noi ci proponiamo di continuare a fare grazie
Ne Mario citava la professoressa mi Laura Dell'Atte
Appunto parte componente anche lei del gruppo che ha lavorato alla stesura del documento di Thomas picchetti
La professoressa anche ricercatrice nel breve presentazione presso l'istituto francese di ricerca scientifica
Dal settembre del due mila e si dice vicedirettrice percepii che è il principale centro di studi francese in materia di ricerca in economia internazionale è anche componente del Consiglio di analisi economica è un organismo di consulenza del primo ministro francese
Il anche il riferimento a quello che diceva Mario la ricerca specifica della professoressa si concentra sull'economia finanziaria e sulla macroeconomia
Ma sempre con un approccio empirico alle questioni più specifiche come le crede la crisi dell'euro la banca transfrontaliere paradisi fiscali le riserve valutarie nei paesi in dei paesi emergenti la ringraziamo grazie
Grazie grazie per la indentazione è un'immensa enorme estere qua per presentare questo manifesto una opportunità per noi perché è stato pubblicato la Semana lunedì
è un piacere personale perché auguri la Free la fondazione io ero studentessa Erasmus venti anni fa qua a Roma per cui parlo un poco italiano
Adesso
Ballo parla devo parlare inglese per parlare di politiche o di politica non posso parlare in italiano però grazie per lei agitazione
Stavo
A altrove se AN e spezie qualità poi cimice Fasani ExCeL spenderle Esterna Nordest scuola in Lazio a fare gli occhi Anna
L'ispettore las no onde debba impegno però scura che in quel insomma chi Chieti e il terzo leggere mai audience a esso nel Gigi Santini e nel Synergy Luigi cioè un scritti Sambuca
Sto
Queste più volte danza ex qui fu Orihuela OLAF anzi del Del Debbio Bolton sex qui spinti fine sua attenti pensava il contrasto globale che cerchiamo di immaginare
Vorrei presentarvi tutte le persone che hanno lavorato a questo manifesto siamo tutti degli intellettuali professori e abbiamo cominciato proprio da questo contrasto contrasto ossia da evoluzioni molto importanti
L'emergenza
Del cambiamento climatico
Con queste notizie recenti la crescita per emissioni di CO due
è arrivata a un altro due per cento nel diciotto per cui malgrado
Va conferenza sul clima di tre anni fa
La situazione non è migliorata non siamo riusciti a ridurre le emissioni
La seconda notizia riguarda il fallimento della Conferenza di Marrakech che avrebbe dovuto affrontare il problema dell'immigrazione
Per dare un contesto
E nulla coordinamento internazionale alla crisi migratoria
Il terzo punto importante per noi
è la scarsa collaborazione internazionale per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale per quanto riguarda
Il fatto che forse i primi due punti possono sembrare lontani dal terzo e realtà per me non lo sono nel senso che
Se non riusciamo a lottare contro l'evasione fiscale allora non avremo le risorse per affrontare le altre due sfide importanti
Per cui nel contrasto francese ICI da gialli
Possono in partes
Spinti da la mancanza di giustizia sociale e dall'aumento delle ineguaglianza e allora livello politico cosa possiamo fare per affrontare queste sfide ci sono delle politiche per capovolgere queste tendenze oppure dobbiamo limitarci ad alleggerire i problemi a mitigare gli impatti negativi in Francia la settima scorsa presidente ma clan ha detto qualcosa del genere
Ossia dobbiamo concentrarci diceva
Sulla fine del mese
Ossia oppure sulla fine dell'anno dobbiamo cercare un compromesso ed è quello che diceva ma con la settimana scorsa
Altre politiche alternative possono essere attuate che ci permettano
Di non compromettere la nostra visione a fine mese o la nostra visione affine del mondo sia quello che voleva dire ai che bisogna trovare un modo di procedere più sostenibile la NASA diagnosi che il cambiamento climatico e l'aumento delle ineguaglianze e la migrazione non possono essere più affrontate solo a livello nazionale
Dobbiamo voglio dire le nostre risorse economiche per protegge re
I nostri beni per proteggere anche i migranti
Combattere l'eguaglianza
E combattere i cambiamenti climatici
E tutto ciò deve essere fatto a livello europeo queste questioni vanno affrontate a livello europeo purtroppo però l'Europa attualmente sembra disfunzionale e non legittimi alta per cui la nostra conclusione che abbiamo bisogno dell'Europa ma non vedo troppa commessa attualmente la nostra soluzione è quella di creare né capacità di uno Stato moderno e cosa c'è bisogno di fare innanzitutto
La prima cosa soprano di cui abbiamo bisogno è un nuovo Budget europeo un Budget comune
E per cui propria proponiamo il quattro per cento del Pinilla come bilancio comune europeo quattro volte più elevato dell'attuale votare questo Budget
Discutere votare questo Budget creare una nuova assemblea
Composta da membri delle assemblee nazionali e membri del del Parlamento europeo
Per deliberare in modo democratico e votare questo bilancio
Ora vorrei darvi qualche dettaglio ma poi tutti i dettagli della nostra proposta possono essere trovati nel nostro sito web di Fornero l'Indirizzo la fine della mia presentazione molto rapidamente
Il nodo bilancio ulteriore a quello già esistente ossia il bilancio totale di cui avremmo bisogno di che potremmo creare equivale al cinque per cento del PIL la
Molto vicino a quanto fatto durante le new deal Da Luz molto
Per darvi un'idea delle dimensioni
Per finanziare questo bilancio creeremo delle proprie delle risorse proprie rispetto al sistema attuale che invece si basa sulla sui contributi fiscali nazionali e perché crediamo che le nostre risorse proprie siano più efficienti rispetto a ricevere solo contributi nazionali beh perché attualmente i Paesi calcolano la differenza tra quanto danno e quanto ricevono Breaks Seat per esempio è una delle ragioni per cui
E questa è stata secondo me una delle cause che hanno portato alla Breaks perché l'opinione pubblica si basa solo su quanto dopo e quanto prendo l'abbiam ce l'ho però ecco perché dobbiamo creare invece le nostre proprie risorse basate su nuove imposte che ora vi fossero
Dobbiamo concentrarci sui aspetti comuni cambiamento climatico ineguaglianze migrazione
Invece di concentrarci su convergenza
O sulla PAC la politica agricola comune giusto per darvi qualche cifra i bilanci attuale dell'Europa
Si concentra per due terzi
Ossia settantacinque per cento del bilancio per convergenza agricoltura noi invece ci vogliamo concentrare su aspetti comuni come i redditi
Raccolti insieme tornano poi ai Paesi no
Alle diverse nazioni perché possano spendere questo denaro e alleggerire le conseguenze di dieci anni di austerità
Ebbene limitiamo i trasferimenti tra Paesi all'un per cento e perché perché in Germania se dovessi presentare questo bilancio in Germania o in Olanda
Troverei grandi resistenze da parte dei nostri amici del nord Europa che oppongono resistenza contro qualsiasi trasferimento tra Paesi creditori Paesi debitori
Ma questo non è l'obiettivo del nostro bilancio il nostro obiettivo di ridurre le ineguaglianza all'interno dei Paesi non la tra paesi e perché
Perché c'è già una convergenza un bilancio di convergenza in Oropa a questo scopo e in secondo luogo perché noi non vogliamo che i Paesi del Nord da oppongano resistenza o rifiutino la nostra proposta solo in base a questi elementi ossia che vogliono limitare i trasferimenti
Ecco perché abbiamo questo limite dell'urna per cento di trasferimenti che chiaramente siamo pronti a discutere e negoziare
Per quanto riguarda le risoluzioni
Creiamo
Quattro nuove imposte ma qual è il principio che le accomuna le Oracle è stata
Creata come progetto politico
Ma dobbiamo riconoscere
Che chi ha più beneficiato dell'Europa finora
Non solo coloro che hanno contribuito di più alla costruzione europea
Quale parte della popolazione ha beneficiato di più
Da allora poi le multinazionali
Le compagnie multinazionali
E la popolazione più ricca ora invece noi vogliamo creare quattro casse comuni per cercare cercare di equilibrare
Questo scarto
Ossia le persone più ricche devono contribuire di più all'Europa
Proprio perché al sono state protette dall'Europa hanno verificato di più dall'Europa per questo creiamo quattro nuove pazza tasse una tasse aggiuntiva sul profitto aziendale attualmente questa passa è del ventidue per cento noi sappiamo che le multinazionali non arrivano a pagare il ventidue per cento di solito
La Apple per esempio riesce a pagare solo il cinque per cento
In Irlanda
Per cui una tassa al ventidue per cento per le grandi multinazionali
E il quindici per cento di questa tassa per la raccolta a livello europeo dopodiché creiamo una passa progressiva
Per le persone più ricche
Per esempio
C'era in Francia una tassa del genere che è stata eliminata dall'ultimo governo
Abbiamo per cui creiamo una pazza per i redditi più elevati e creiamo anche una tassa sulle missioni dicevo due
Questa tassa già esiste in Europa
Permettetemi di cardine esempio parlando dei vicina gialli
Il governo ha cercato di aumentare imposta sul di Sella
Sul disarmo
Quando sono arrivata a Roma ieri ho preso un volo
E il biglietto del volo non è passato in affetti per cui chi ha redditi più bassi e deve prendere la macchina ogni giorno per andare al lavoro pagherà una Passat aumentata però io quando prendo un volo per esempio per venire qui a Roma non pago nessuna tosta tassa eppure sinceramente contribuiscono otto più io con il mio volo ad aumentare le emissioni di CO due per cui stiamo creando del delle dobbiamo creare delle tasse sulle emissioni di CO due che riguardino tutti quanti
Allora in blu vedete la parte maggiore
Raccogliamo queste tasse dappertutto in Europa
Per operare un cambiamento radicale nel sistema fiscale
Mi
Ma poi ridiamo ai paesi delle risorse
E i governi faranno quello che vogliono chiaramente sempre rispettando
I nostri requisiti ossia rispetto dei diritti umani però possono scegliere liberamente cosa fare con questi soldi noi suggeriamo di cercare di ridurre
Le conseguenze di dieci anni di austerità
Con il due per cento poi
Potremo finanziare ricerca e università per garantire ai lavori di domani
Abbiamo uno scarto enorme rispetto agli Stati Uniti non siamo altrettanto innovativi e per cui dobbiamo finanziare in modo più efficiente le nostre università è molto interessante sapere che io sono stata una studentessa qui in Italia in Italia voi avete delle università eccezionali la Bocconi Università eccezionale
Ci sono tre università internazionali in Italia ne abbiamo due e tre in Francia in Germania non ne hanno neanche una di università internazionale
Per cui dobbiamo assolutamente ridurre questo scarto rispetto agli Stati Uniti
Poi un'altra cosa che vogliamo fare creare un fondo
Per attirare il denaro privato investitori privati per investire in settori che siano sostenibili per la crescita
Un piano molto ambizioso
Un piano d'investimenti molto
Ambizioso di cui troverete i dettagli e nella nostra proposta vogliamo anche poi finanziare l'accoglienza dei migranti e vogliamo sostenere tutti coloro che si impegneranno nella transizione perché molti perdono il lavoro quando si passa da un modello all'altro quando si passa verso una società più sostenibile per cui dobbiamo sostenere le persone che possono avere conseguenze negative da questa fase transitoria
Ora di cosa abbiamo bisogno
Per votare questo bilancio attualmente al Parlamento europeo
Non ha
La competenza per votare il bilancio lame farse l'attuale bilancio europeo
In realtà e
Una negoziazione tra Governi per cui si tratta di una decisione intergovernativa e che spesso prende cattive decisioni
Per cui dobbiamo creare una sembra europea
Che dialoga chiaramente e con le istituzioni esistenti ma che ha l'ultima parola
Sugli affari economici
Il fatto è che per cui appunto si tratterà di discutere poi votare questo bilancio un bilancio come dicevo all'inizio
Che creerà la capacità arrivare uno Stato moderno
E il bilancio sarà al cuore della capacità di arrivare a un nuovo Stato moderno e per cui dove dovremmo o votare questo bilancio per esempio mentre proponevo la stessa cosa al ministero delle Finanze in Francia tre anni fa facevo le stesse proposte qualcuno criticava la proposta e diceva sì ma si tratta di un trasferimento di sovranità che state proponendo sì
Noi suggeriamo di prendere decisioni sugli strumenti chiave per cambiare la società
Per fare in modo che le decisioni siano legittime e legittimate
Abbiamo avuto questa idea ossia di comporre questo questa Assemblea europea
Composta da membri dei Parlamenti nazionali per cui non so quaranta deputati dalla Germania quaranta da Italia trenta dalla Francia per cui questi deputati
Che attualmente lavorano nei Parlamenti nazionali
Avranno una doppia responsabilità
Oltre a quella nazionale avranno la responsabilità europea
Per cercare di uscire dalla logica attuale la logica attuale che ci vuole o con i migranti tocco l'Europa non è questa la logica che vogliamo seguire e poi un'ultima cosa molto bella della nostra proposta
Che è stata
Ideata da noi è che inizieremo con la pochi Paesi che vogliono andare avanti
In questo modo non avremo bisogno di cambiare il modificare i trattati non dobbiamo aspettare di essere ventisette per iniziare a cambiare e come faremo questo la lo faremo proprio come abbiamo fatto durante la crisi
Invece di modificare i Trattati
Scrivi un altro trattato per cui quando abbiamo creato li SM il sistema
Il meccanismo di stabilità europeo lo SME
Quando abbiamo creato l'unione bancaria va l'abbiamo fatto tramite nuovi trattati
Beh non è proprio preciso
Quello che ho detto ma più o meno il senso è quello ora
Perché pensiamo che questo sia un inizio per cercare di aggiustare la democrazia Rocca
Ma perché
Portando
I deputati nazionali ad agire anche a livello europeo
Secondo noi potremmo o aumentar e migliorare la responsabilità molte decisioni durante la crisi sono state prese dall'eurogruppo che si incontra ogni due settimana ogni due settimane di cui non sappiamo nulla
Per cui ogni decisione viene preso a diciamo dietro le quinte a porte chiuse noi invece vogliamo essere più trasparenti e più responsabili per esempio importante avere la presenza dei media quando vengono prese decisioni importanti che hanno l'impatto sulla nostra vita quotidiana dobbiamo trasferire la responsabilità ossia vogliamo cercare di aggiustare questa a simmetria tra governi tra membri del governo che si incontrano regolarmente che si conoscono bene
E membri del Parlamento che invece non si conoscono tra loro è per questo che vogliamo creare maggiore responsabilità
I deputati nazionali che saranno anche deputati europei saranno si conosceranno meglio e lavoreranno meglio insieme bare
Abbiamo riuniti riunito finora centoventitré firma
Tra cui anche quella del dottor D'Alema grazie grazie presidente D'Alema per il suo sostegno
Questa mattina ho controllato siamo arrivati
A quattordici mila firme
E abbiamo lanciato questo manifesto solo la settimana scorsa ha pubblicato da le mondo diverte l'avant-garde alle sua alla Repubblica e altri giornali
Giusto per raccontare un aneddoto quando lavoravo prodotto picchetti
Dicevo ai subito molto pubblico Angiolina Jolie presidente la famosa attrice americana
A firmato la nostra proposta
Probabilmente durante le feste natalizie rilascerà l'intervista ecco siamo molto felici di qualsiasi sostegno che possa arrivare
Proprio per promuovere la nostra proposta
Per cui ecco si tratta di un lavoro collettivo non solo Toma
Ovviamente è stato l'attore chiave soprattutto per quanto riguarda la riforma fiscale
Sì sia veniamo tutti dal mondo economico scientifico filosofico
L'invito ad andare sul nostro sito a questo indirizzo
L'invito appunto ad andare a visitare il nostro sito e firmare la nostra proposta se siete d'accordo ora non dei testi d'accordo su tutti i punti la nostra ambizione è quella di fare proposte concrete abbiamo lavorato per più di sei mesi su questa proposta non è solo una manifesto ha una proposta concreta vogliamo sviluppare un dibattito per cui quando firmate
Mostrate il vostro accordò ossia che in questo modo almeno per le prossime elezioni europee avremo degli argomenti da discutere su cui dibattere bene grazie per la vostra attenzione e il basso eventuale supporto
Il secondo contributo che apre i nostri lavori e della professoressa Donatella Di Cesare
La leggiamo spesso sulle pagine del Corriere della Sera
La professoressa dice essere docente di filosofia teoretica all'università la Sapienza di Roma e componente del comitato scientifico del museo della Shoah di Roma
Grazie se ne fu
Allora io parlerà oppure avendo pubblicato un libro che si intitola sulla vocazione politica della filosofia ovviamente parlerò da filosofa
Quando si parla di Europa si usa ormai il condizionale per dire quel che avrebbe potuto essere e non è stato
Oggi si deve ammettere che come suggerisce il manifesto di picchetti l'Europa è in una inquietante impasse
Da un canto movimenti politici ambigui il cui programma sembra qua Gullace solo nell'odio nell'odio in particolare contro gli stranieri
Infatti non c'è un problema tecnico
Carlo
Dall'altro quelle
No no al sistema
Dall'altro stavo dicendo l'Europa è una in una inquietante impasse da un canto movimenti politici ambigui
Il quel programma sembra qua cullarsi solo nell'odio contro gli stranieri
Dall'altro canto quel liberismo duro e puro che pretende di imporre ovunque il dogma di una austerità implacabile producendo una competizione generalizzata tra tutti
A cominciare proprio dagli stati europei si è dissolto il sogno europeo è andata per sempre in frantumi quell'idea di Europa culturale politica etica
Ben più ampia dell'ossessione finanziaria che ha mobilitato le coscienze mutato la forma di vita dei suoi cittadini negli ultimi decenni del Novecento e all'esordio del nuovo millennio
Sempre più burocraticamente lontana da quel sogno l'Europa è diventata addirittura un nome dobbiamo dirlo
Detestato e detestabile non il vessillo della fraternità l'emblema della solidarietà bensì bensì il bersaglio di una collera indistinta
Come interpretare questa false quali indicazioni offrire forse si dovrebbe parlare di interregno
Attingendo a una categoria gramsciana per questa inedita situazione in cui il vecchio ordine nazionale è al collasso mentre non emerge ancora una nuova unione
Post nazionale
Oggi l'Europa si è ridotta un coacervo di nazioni un'Assemblea scomposta di proprietari
Che a colpi di trattati sempre più effimeri erbe compromessi vacillanti si contendono lo spazio per difendere ciascuno la propria pretesa identità
Nessun senso del Comune nessun pensiero della comunità non c'è quasi iniziativa politica che non sia stata stravolta a chi imputare questo stravolgimento non solo agli eventi dell'ultimo decennio alla grande crisi economico-finanziaria non solo alla burocrazia di Bruxelles e e ai governi che si sono succeduti ma certo
Anche ai cittadini
Lontani i passivi indifferenti tutto ciò ha contribuito a far naufragare ogni Progetto di ampio respiro
Mentre si auspicava e questo lo voglio dire perché io credo che questo sia veramente il naufragio dell'Europa
Cioè una forma politica post nazionale
Che non si è costruita quindi mentre si auspicava una forma politica poste nazionale
In cui qualche filosofo si era spinto a scorgere il primo passo verso una Costituzione Cosmo politica si è invece rafforzato lo Stato nazione il guardiano che garantirebbe sicurezza e protezione dalle minacce esterne a cominciare da immigranti
Mentre si immaginava una cittadinanza europea basata solo sulla residenza aperta perciò agli stranieri in grado
Di inventare lo statuto e Inedito del cittadino europeo privo di una nazionalità interna all'Europa tutto è finito in un insensato raddoppiamento dell'appartenenza
E poi i confini all'apertura progressiva dello spazio Schengen è che dal mille novecentottantacinque avrebbe dovuto agevolare la libera circolazione ha fatto seguito
L'immunizzazione ossessiva delle frontiere
Al contrario di quel che credono i sovrani visti
Io credo che il limite dell'Europa non sia stato quello di aver messo in questione la sovranità dei singoli Stati
Bensì di non essere riuscita a scardinare dal fondo questo vecchio molo spettrale ed esangue lo Stato nazione
Tanto più avvinghiato perciò al suo potere tanto più determinato a dettare legge
L'Europa è rimasta ostaggio delle Nazioni che entro un'istituzione svuotata persino deturpata arriva legge hanno in un perenne e vanno contenzioso
Nessun tentativo dunque di inventare e praticare nuove forme politiche di coabitazione
La cosiddetta crisi dei migranti e la prova più eclatante di questo fallimento
Se il diniego dell'accoglienza è imputabile alle singole nazioni l'Europa non è stata in grado di aprirsi all'ospitalità
E di questo rifiuto a mio avviso risponderà e risponderemo davanti alla storia
Patria dei diritti umani a ancora una volta violato quei diritti
E immemore del passato recente ha lasciato che a pochi decenni da Auschwitz riaffiora fossero gli spettri del sangue e del suolo tradendo così se stessa
I pronostici non si sono dunque realizzati l'Europa prometteva di diventare non solo
Il luogo comune condiviso di una riscoperta della politica ma anche il laboratorio dove sperimentare nuove forme di cittadinanza sganciate dall'affiliazione
Dalla nascita per sbarazzarsi appunto dal mito della nazione semplicemente non è stata tutto ciò
L'elenco di quel che avrebbe potuto essere e non è stata sarebbe molto lungo
Disattesa la promessa stravolto il Progetto che fare dunque dell'Europa
Sembra oggi è scoccata l'ora dei sovrani visti che a quanto pare sono presenti non solo a destra ma anche a sinistra
Sono i nostalgici dell'identità e dei suoi miti i cultori della vecchia sovranità i reazionari convinti che l'unica protezione dei popoli sia circoscritta ai confini Chiussi dello Stato nazione restare padroni di sé in un egoismo sovrano innalzato a principio di governo ma la politica non dovrebbe essere forse l'ambito del comune della comunità e non è invece l'accelerata e disintegrata dal sovrani istmo
Prima di sviluppare la questione occorre chiarire bene
Un aspetto politico della situazione di interregno
I sovrani Steel si presentano in veste di politici molto realistici ma a ben guardare in seguono una chimera non si tornerà non si tornerà agli stati d'un tempo agli Stati-nazione d'un tempo capaci di avere rapporti più o meno stretti fra loro
La storia lo insegna non c'è un ritorno al passato inutile dunque far finta che dissolta alla cornice europea tutto si rimetta in ordine
Proprio perché non è possibile tornare al sistema tradizionale degli Stati nazione isolati
La crisi è più profonda di quel che non si immagini e i rischi connessi alla mancata unione post nazionale sono ben più gravi
Alcuni Effetti connesse alla mancata unione alcune fette sono e patologici del collasso della distinti disintegrazione sono già evidenti in molte regioni basti rinviare alla paralisi del sistema politico interno nel contesto italiano
In quello francese ma anche per motivi in parte diversi in quello spagnolo e in quello inglese
Le ricadute pare sull'Unione europea sono sotto gli occhi di tutti palese e soprattutto questo che non è formale
La frattura con il Progetto sancito dai Trattati di Roma dopo la seconda guerra mondiale al contrario in questione ormai proprio la continuità
L'Effetto dirompente e anzitutto quello del nazionalismo
Nulla di nuovo si vorrebbe dire
Non è forse è sempre esistita una vena nazionalistica che almeno nascostamente sottotraccia non mamma e smesso di scorrere nell'accanita abissale nelle viscere dell'Europa se questo è innegabile è pur vero Carrie affiorando alla superficie il nazionalismo assume oggi assistenti inediti
Già solo perché non si limita ad essere reattivo ma invece attivo
Non si accontenta di conservare i privilegi consolidati ma è esplicitamente anti europeo il nuovo nazionalismo di stampo sopranista cerca di mobilitare i i propri cittadini contro l'Europa denunciata come matrigna in Breve l'unione monetaria intesa come io ordine economico improntato alla competizione se ha provocato la guerra di tutti contro tutti favorendo il potere dei più forti ha d'altra parte scatenato un nuovo diffuso nazionalismo
Si legga a questo un altro aspetto patologico
Negli ultimi mesi si è parlato molto di risentimento oggi io rabbia
Hanno avuto la meglio idee regressive
Parole d'ordine crude spietate argomenti grossolane semplificazioni fuorvianti e pericolose
I partiti di estrema destra sono riusciti a instillare questo veleno goccia per goccia nel linguaggio quotidiano
Additando il nemico nell'Europa e facendo dell'immigrato il Caprio espiatorio di tutto il malessere
è mancata e mancata una contro la relazione
Anzi c'è stata una capitolazione anzitempo
Grazie
Un dare ragione un fare l'occhiolino una maldestra e ipocrita complicità
Come si può pretendere infatti da un canto di combattere la xenofobia
è iscritto razzismo dall'altro perseguire una politica che abbandona gli immigrati alla loro sorte nei campi libici
Che dalla con la caccia ai cosiddetti clandestini che nega persino la cittadinanza peritus culture ai figli della seconda generazione
Non solo l'immagine negativa dell'immigrato non è stata contestata rovesciata ma non pochi di questi temi hanno fatto breccia nel so benissimo di sinistra
Non necessariamente distinto da quello di destra certo convergente
A proposito di questo secondo infetto si può allora a mio avviso
Si può parlare di brutta l'inserzione della società europea Rutelli esazione della Società europea con esiti devastanti sia sulle istituzioni sovranazionali sia su quelle nazionali
Rompendo una sorta di tabù una cautela dettata dal timore di essere fondata qualcuno Chassey chiede
Se non si sia già entrati in una fase premetto Talita aria
Se ogni interpretazione è azzardata la domanda a mio avviso resta
La globalizzazione ha lasciato dietro di sé schiere di vinti per rafforzato gruppi ristretti di vincitori
Anziché attenuarsi le disuguaglianze e si sono raddoppiate
Distribuendo sì in modo diseguale
Classe genere e te mia generazione ubicazione geopolitica
Gestita secondo i dogmi non è o liberali la crisi assurta economia del debito a acuito le disparità che non riguardano solo reddito e benessere ma anche formazione opportunità riconoscimento sociale
In Europa non solo è stato smantellato quello stato sociale
Che avrebbe dovuto costituirne il cardine imprescindibile il pendano della moneta unica ma le divergenze in qualche modo sono state quasi istituzionalizzate
E così che secondo un paradigma nazionale per molti versi nazionalistico in cui conflitti appaiono più facilmente risolvibili
Si è sviluppato anche nelle socialdemocrazie lo Stato provvidenziale o potremmo parlare dello Stato provvidenza
Al cui interno quelle classiche dovrebbero essere in lotta si CONS
Chiederà un invece membri di un equipaggio imbarcato sulla stessa galleria
Si capisce allora perché la frontiera semi sacra Lizza da e di esibita in modo quasi plateale
E divenuta barriera fra cittadini emigranti
Il che non ha impedito il dispositivo dell'immigrazione che da un canto attrae dall'altro liste respinge
Le barriere si solleva hanno per fare entrare la manodopera straniera richiesta
Si chiudono per assecondare le misure repressive dirette alla lotta tra virgolette contro l'immigrazione clandestina
L'inclusione e allo stesso tempo esclusione emigrante sempre voluto ma non benvenuto richiesto come lavoratore ma indesiderato come straniero
Senza assumersi alcuna responsabilità per le vite delle persone
La governance dei flussi siti tra sceglie seleziona
Il potere sì esserci sa su corpi docili ammessi temporaneamente e poi espulsi
Il dispositivo di immigrazione appare allora una forma del più ampio dispositivo di flessibilità imposto dal mercato in tal senso in tal senso questo lo voglio sottolineare
è inutile
Anzi
Nucci IVA ogni narrazione economicistica e utilitaristica dell'IMI dell'immigrazione che oltre a non convincere giustifica e legittima questo dispositivo
L'Europa va difesa non però nel segno della conservazione bensì in quello della trasformazione
Non solo perché mutate sono le condizioni Geo economiche e geopolitiche
Ma perché quel progetto deve essere rilanciato in nome della giustizia sociale della solidarietà dell'ospitalità
Il nuovo patto fra i cittadini l Europa
Non può prescindere da emigranti e non può perciò non essere intensivo si pone a questo punto la questione della sinistra
Via d'uscita a mio avviso via d'uscita dall'impasse tra l'austerità del liberismo e la mobilitazione politico ideologica dell'odio
Di quest'ultima non sono stati captati in tempo i segnali della mobilitazione politica ideologica dell'uomo dell'odio non sono stati captati a mio avviso in tempo i segnali
Ha avuto così inizio l'ascesa dei movimenti populistici che hanno guadagnato voti facendo leva su animosità il livore
Ci sono buoni motivi per ritenere che andranno sgretolando sì per superbia e presunzione per mancanza di prove di preparazione e di professionalità politica
Per quei Kim medici programmi con cui lasciano fantasticare gli ingenui che sia possibile negare la globalizzazione nella sua complessità
Essere di sinistra oggi
Essere di sinistra oggi vuol dire per me opporsi con fermezza alle semplificazioni fuorvianti
Mantenere la bussola
Mantenere la bussola non inseguire non inseguire quelle politiche di sicurezza che sono culturalmente di destra e rafforzano la destra ma neppure lasciarsi dirottare dal suo grandissimo
L'impasse in cui si dibatte l'Europa emerge con chiarezza nella sinistra la squarcia tra una sinistra quasi neo liberale è una sinistra Sodano in lista
Anche a proposito di quest'ultima cioè di una sinistra sopranista sarebbe lecito parlare di tradimento
La sinistra sopranista e quella che inseguendo pericolose nostalgie identitarie proclama i cittadini arbitri indiscussi sovrani assoluti
è quella che lo stile alla mobilità del capitale finisce per essere ostile al anche alla circolazione di esseri umani e idee
Nella certezza che il welfare sia possibile solo entro i confini sì dello Stato nazione questa sinistra che chiede apertamente l'abbandono dei migranti alla loro sorte
Che si fa beffe delle organizzazioni umanitarie che si sposa il mito dell'autoporto Unia il campanilismo della proprietà il revanscismo piccolo borghese asseconda la grammatica immunitaria dell'odio
Da una parte Nori dall'altra di non voi oscuri e mostruosi ripugnanti e detestabili colpevoli del nostro malessere
Questa sinistra che spalanca le porte alla destra non è sinistra Massolo una deriva patriottica
Un mistero controcanto della destra che si declina non di rado in un suo brevissimo xenofobo
Sulla coscienza in parte anche la guerra tra migranti e poveri
Tradimento o perché rinuncia e ci tengo a dirlo e lo voglio dire a voce alta tradimento perché rinunciano alla vocazione della sinistra che quella dell'Internazionale
Come se proprio la globalizzazione nonne richiedesse di pensare una giustizia sociale
Che non si arresta alle frontiere proprio perché ci sono vincitori e dipinti
Non si può difendere nazionalistica mente solo un gruppo di Vitti tanto più oggi per via della globalizzazione non è immaginabile una giustizia sociale confinata allo Stato nazione non si può aggirare il tema bella responsabilità globale
Non vedere gli affetti delle proprie azioni non rende innocenti
Come non è lecito usufruire a cuor leggero di beni a basso prezzo
Che sono costati lo sfruttamento disumano se non la vita altrui
Così non si possono chiudere gli occhi sulla vendita darmi e sui traffici compiuti più o meno sottobanco dalla propria nazione
L'interdipendenza della società planetaria richiede semmai un sovrappiù di responsabilità
La brutta diserzione della società europea nasce dalla rabbia si potrebbe intanto in tal senso parlare di so benissimo della rabbia
Emozione eminentemente politica connessa da sempre con la giustizia la rabbia può essere risvegliata fomentata oppure può essere innalzata a Progetto
Può essere violenta e bruciare ciecamente ogni suo potenziale di rivolta oppure può essere trattenuta in una tensione che sa oggi che sa oggi come preparare il domani
Per questo non basta a tacitare l'amarezza occorre anche risvegliare la speranza
La giusta rabbia del popolo oggi non trova più direzione gira a vuoto esplode per la leggo Istica sovranità ferita
Si dissipa senza essere opposizione
Non passa da emozione intima a progetto politico è so benissimo e non comunismo della rabbia
La frattura e il comunismo resta un'idea filosofica fondamentale al di là
La frattura
La frattura tra rabbia e visione politica rappresenta la crisi della sinistra chiamata di nuovo a educare questa emozione per il potere aspirare a una visione comune
Giungo alla conclusione
Non si può ricostruire senza democratizzare
Il che è indispensabile se si guarda all'impasse dell'Europa a un al naufragio della forma politica post nazionale
Piuttosto che e look comprare su formule giuridiche metà giuridiche come purtroppo si è fatto per troppo tempo
Anche per responsabilità dei filosofi occorre invece lavorare sulle condizioni politiche
Vorrei per finire porre due grandi questioni che sono appunto domande
Questioni la prima quella della democrazia
E la seconda quella della Costituzione del demo se europeo
Il disagio della democrazia è sotto gli occhi gli occhi di tutti
Sempre più svuotata ha finito per ridursi a strumento di governo in un libero contrattare dove i più deboli non prevalgono mai
Così la democrazia è diventata sempre più formale sempre meno politica
Da un canto gioco di dispositivo statale dall'altra Ristop reso conto ininterrotto
Volto a sublimare il corpo del popolo nella totalità dell'opinione pubblica
Il che è in linea questo ci tengo a sottolinearlo
In linea con una politica ormai ridotta a governance amministrativa e spesso ridotta a gestione poliziesca
Al disagio della democrazia che ha suscitato rincorre ancore e risentimento ha contribuito certamente la crisi della sinistra
Perché
Perché se la destra conservatrice o liberale ridimensiona la politica la sinistra che vede nel ruolo della politica nel suo senso più ampio e profondo
La globalizzazione ha aperto un nuovo capitolo mostrando la inadeguatezza delle democrazie nazionali
E capaci di affrontare le questioni che trascendono ormai i singoli Stati
Le comunità politiche non costituiscono più
Mondi discreti perché sono attraversate da dinamiche diverse e da istanze sovranazionali
Il predominio dell'economia sulla politica se non ci ha sancito l'inizio della tecnocrazia cui fa da contraltare il populismo si pone allora il problema di una scelta decisiva
Che investe la democrazia ma che si apre anche al nuovo spazio politico
Transnazionale
Una leadership è un operista non può non agire qui
C'è qui ancora c'è chi è ancora lamenta l'assenza di un demo s'europeo de prora la mancanza di una identità culturale se non addirittura etnica
Ma la cultura non è proprietà identitaria e inoltre ben oltre questo punto è fondamentale oggi
D'Alema ossa non vuol dire et nos
Il tema se non si identifica colletto rosso l'equazione deleteria tra popolo etnia non fa tuttavia parte né del concetto di democrazia né di quello di cittadinanza politica
Non si capisce infatti perché una comunità debba essere retta da una discendenza genetica più top piuttosto che dalla partecipazione dei cittadini che esercitano i loro diritti
In tal senso la vera sfida della democrazia europea è quella della COO abitazione
Il thermos europeo può costituirsi
E in quei movimenti democratici che vanno ovunque dispiegando sì dal basso
Perché la democratizzazione sia intesa come un processo aperto non ripiegato su di sé altrimenti i rischi di regressione non sarebbero pochi
Concludo
Dicendo
Che l'Europa terra di confine
Questa semi penisola asiatica
Indicava anticamente una direzione
E a mio avviso orizzonte resta orizzonte di una comunità dissociata dalla nazione dalla nascita dall'affiliazione
Memore dei crimini perpetrati in nome del sangue
Delle guerre sferrate in nome del suolo consapevole dell'esilio aperta all'ospitalità
Capace di dar luogo a forme politiche dove li monumenti lascia la precedenza al Comune vi ringrazio
Bene due interessanti davvero contributi due manifesti per la nostra riflessione entriamo subito nella parte di contributo non mi soffermerò per la presentazione delle persone che parleranno conosciute per tutti noi la prima e Laura Boldrini grazie
Grazie grazie Marcella grazie alla fondazione italiani europei per l'invito grazie anche per aver scelto questo tema che ci riguarda tutti io mi scuso fin da ora dovrò lasciare i lavori prima ma so che vi giustificherete per andare a Lodi
Dove il comitato dei genitori
Che si ribellò a quella delibera insensata oggi si incontra con i bambini per una festa di Natale e dunque mi fa piacere partecipare a questa iniziativa
Bene allora la costruzione di una Europa libera di un'Europa democratica di un'Europa unita io credo che sia il più grande il più grande Progetto di pace della storia dell'umanità guardate se ci pensate bene dopo millenni di guerre fratricide per la prima volta nella storia i paesi europei hanno vissuto settant'anni di pace
Non è che siano mancate le controversie in questi anni ho le tensioni tra gli Stati ma queste controversie e queste tensioni sono state risolte non piove con le bombe non più con le armi ma con i trattati con le convenzioni e con le Risoluzione dunque io trovo che questo sia assolutamente straordinario e nella nostra narrazione noi lo dobbiamo ribadire sempre specialmente ai giovani che lo danno per scontato
E poi il progetto il progetto si è nutrito dei valori di libertà e di solidarietà
E questi valori lo hanno fatto punto di riferimento per tutte le persone che hanno a cuore e che considero non essenziali i valori della democrazia dello stato di diritto cioè l'Unione europea diventata la bussola dei diritti umani questo ha rappresentato e rappresenta nel mondo e poi è stato un Progetto inclusivo
Siamo partiti in sei
Siamo arrivati a ventotto un unico Parlamento eletto direttamente dai cittadini
Poi c'è un ottica netta in diciannove Paesi inventi due più quattro non europea i c'è la libertà di circolazione è o no tutto questo qualcosa di straordinario non ci può lasciare indifferente tutto questo ora grazie alla libertà di circolazione a Schengen appunto e anche ai programmi come l'Erasmus noi abbiamo consentito l'affermazione di una generazione di giovani europei Colletti
Europea e i curiosi aperti al mondo com'era appunto Antonio Micalizzi a cui a cui battuto al nostro pensiero e nell'affetto alla sua famiglia ora però inutile negarlo questo il progetto noi riteniamo straordinario per alcune sue valenze è in crisi e lo è in un modo in un modo grave la professoressa ce l'ha detto anche con un analisi molto lucida e anche molto severa ora ci sono Paesi come l'Ungheria come la Polonia le cui politiche sono oramai da considerare fuori dal rispetto dei principi dello Stato di diritto vi rendete conto due Paesi che non rispettano lo Stato di diritto e poi abbiamo e poi abbiamo la Gran Bretagna il Regno Unito un grande paese che sta in bilico non si sa che cosa accadrà in quel Paese un modo confuso un modo pericoloso anche di lasciare l'Unione europea e passa all'Italia
Ecco c'è l'Italia e io se dovessi descrivere che fase noi viviamo direi veramente che viviamo la fase della politica dell'odio
La politica dell'odio viviamo
Che ha bisogno del capro espiatorio il capro espiatorio si alterna o sono emigranti o sono le istituzioni europee c'è una totale criminalizzazione del migrante delle istituzioni europee e poi c'è anche l'odio della politica c'è anche l'odio nella politica Loggia nella politica vuol dire distruggere l'avversario non confrontarsi con Luigi distruggere la sua reputazione attraverso ogni mezzo senza scrupoli
E giù con le feci musical e giù con le invenzioni con le bufale che vanno a costituire l'anticamera dell'odio e a delegittimare quindi l'avversario ed alterare anche le competizioni politiche e dunque anche la democrazia
Perché siamo H perché siamo a questo punto il quadro la professoressa ce l'ha fatta molto sconsolante ora io penso che ci siano anche degli aspetti che ci devono continuare a ispirare però ci siamo arrivati per diverse ragioni
Sicuramente gli Stati membri hanno investito poco o niente nelle istituzioni europee pago niente anzi a gara a far prevalere gli interessi ristretti particolari nazionali no quindi gli Stati non hanno voluto veramente cedere sovranità a vantaggio delle istituzioni europee no non lo hanno voluto fare e come conseguenza di tutto questo è che le istituzioni europee sono talmente deboli perché indebolite perché indebolite da estere incapaci a fronteggiare le sfide che abbiamo visto e anche i bisogni problemi delle persone
Dunque pesto assetto si chiama metodo intergovernativo sia al Consiglio europeo e governi
Che pesano di più dettano la linea il metodo intergovernativo non ha funzionato ha paralizzato l'Unione europea e la isolata dai bisogni delle persone
Quindi nonostante noi sappiamo che nessun problema che ci tocca ogni giorno si può risolvere a livello nazionale lo sappiamo
I flussi di capitale che girano l'inquinamento i flussi dei migranti sappiamo bene che nessuno di questi temi si può risolvere al a livello nazionali ma sappiamo anche bene che se
Poi le istituzioni europee non sono in grado di appunto di apporre delle delle risposte
Allora allora se non si capisce più che senso a l'Unione stessa vedete quando l'Unione parlo una sulla voce l'ha fatto a Parigi sul clima
Ha contato sul nucleare iraniano ha parlato una sola voce ha dato il via a un processo importante ma questa comunità non c'è più
L'abbiamo vista Marrakech
E non c'è più questa unità anche su questo tema della del mai questioni compatto gli Stati europei si sono divisi
E allora in Italia poi c'è stata una farsa veramente terrificante l'abbiamo vista in aula a Montecitorio una un ministro degli esteri che dice sì noi sosteniamo Emanuelson compatte poi arriva Salvini il giorno dopo due giorni doppio dici non se ne parla nemmeno deciderà il Parlamento peccato che il Parlamento deciderà dopo
Che tutto questo sia svolto
Ecco allora qui che cosa avviene avviene che c'è una tenaglia la tenaglia che è quella di piegatrice di di Trump e di Putin che si servono dei nazionalismi che abbiamo in ogni Paese quindi in questa stretto in cui le le istituzioni nazionali non ce la possono fare a risolvere i problemi perché sono di portata sovrannazionale e le istituzioni e le pay non hanno la forza e la gente si chiede ma scusa a me che mi interessa che noi abbiamo un Parlamento eletto direttamente dalla cinquecento milioni di cittadini cosa mi interessa a me se c'è la commissione europea il Consiglio europeo se poi
Io non trovo lavoro
Vivo in un mondo sempre più inquinato
Le future generazione vivranno peggio delle nostre io che me ne faccio
Ecco in tutto questo sia inserita poi la crisi economico finanziaria
Che diciamo che i Paesi che stavano male la politica economica europea gli ha dato il colpo finale no cioè il malato è stato stroncato quindi sia ridotto welfare quando più gente ne aveva bisogno
E in questo caso abbiamo visto come la politica abbia fatto un passo indietro
Milioni di ragazzi senza prospettive le donne praticamente tenute lontano dal mercato del lavoro abbiamo visto migliaia e migliaia di piccole e medie imprese chiudere tutto normale no
Non credo che sia normale è infatti non lo è ed è in questa sofferenza sociale che sia inserito il messaggio nazional populista in questa sofferenza ricette facili a problemi complessi
E la narrazione la narrazione xenofoba razzista nazionalista si è insinuata nella società oggi egemonica perché perché la nostra contro narrazione non è stata sufficientemente forte perché ci siamo arresi prima ancora di iniziare a combattere e questo credo che sia imperdonabile perché ha quella narrazione andava contrasposte a un'altra non priva di senso critico ma comunque è un'altra
Allora adesso che dobbiamo fare l'obiettivo è duplice uno la svolta nella politica economica europea essenziale
Dell'altro è riuscire a non consegnare l'Europa nelle mani dei ente nazionale populisti quindi ci vuole una guida politica democratica in Oropa che rompa la gabbia intergovernativa che coinvolga sia i cittadini ma anche i parlamenti che rappresentano quei cittadini oltre ai governi ecco ma questo dipenderà dall'esito delle prossime elezioni europee elezione europea che saranno un appuntamento storico
Un appuntamento campale
E questo appuntamento e questo appuntamento è campale perché per la prima volta nella storia dell'Europa dell'Unione Europea
Corrono forze politiche
Che sono animate dalla disgregazione dell'Unione stessa
Non era mai accaduto prima oggi in ballo c'è il futuro del nostro continente e dunque di fronte a questo noi in Italia abbiamo una responsabilità aggiuntiva perché noi siamo un Paese fondatore il primo a guida nazional populista
Con un governa trazione leghista allora noi abbiamo una responsabilità aggiuntiva perché il nostro Governo sta convinse Grad ma voi vi rendete conto che tradimento storico è stato fatto a questo Paese
E allora a me non sembra che le forze progressiste Marcella abbiano capito bene la posta in gioco non lo hanno capito bene perché ognuna per sé come se niente fosse come se queste elezioni fossero le lezioni di Sempre tipo un testo di metter ma per i governi ma non è così non è così questa volta non è così
Quindi io
Faccio brevemente una proposta una proposta concreta perché siamo comunque in ambito politico sia pure in una Fondazione allora siccome andare in ordine sparso vuol dire arrendersi prima di combattere io non ci sto
Quanto meno combattiamo quanto meno combattiamo
E allora io propongo una lista unitaria alle prossime elezioni europee una lista unitaria
Che abbia come protagonisti i movimenti ambientalisti i movimenti femministi
L'associazionismo la rete dei sindaci
Quei milioni di italiani che scendono in piazza e che non si sentono rappresentati dai partiti progressisti che oggi noi abbiamo e alloro che dobbiamo dare la prima fila e al loro e i partiti dietro
A sostenere questo sforzo
Ecco ci sono milioni di persone che non si sentono rappresentati e oggi quelle persone hanno diritto alla rappresentanza quindi una forza responsabile più forza responsabili devono prendere atto di questo allora una proposta unitaria innovativa è inedita perché di fronte a una prova straordinaria non ci si può presentare Business astioso al come se nulla stesse accadendo no stop parlando del fronte repubblicano sia ben chiaro
Perché non facciamo lo gnomo sacche delle élite europee no
No facciamo questo partiamo dai bisogni delle persone dalle piazze
E allora cinque priorità programmatiche cinque su queste cinque possiamo trovare un accordo le leggo velocemente cambiamento delle politiche economiche chi è che non è d'accordo siamo tutti d'accordo che bisogna superare le politiche di austerità
Bene la seconda politica fiscale comune la professoressa ce l'hanno fatto vedere prima non sono più tollerabili paradisi fiscali all'interno dell'Unione europea la terza all'ambiente fondamentale ma non ambiente come casella da mettere lì e poi ce lo dimentichiamo
Come elemento che caratterizza i tutte le politiche di sviluppo e poi i diritti civili guardate che noi siamo sotto attacco i nostri diritti sono sotto attacco perché i signori della democrazia liberale si stanno facendo strada quei signori e quando si attaccano i diritti civili si attaccano i diritti delle donne
E allora vedete perché questi movimenti pro life vanno in giro a terrorizzare le donne lo dico qui la nostra legge centonovantaquattro vada difesa io non voglio tornare all'aborto clandestino
Una vergogna
E la quinta priorità so che devo chiudere è quella di una politica comune sull'asilo e sull'immigrazione allora sì quale governance del fenomeno certo ma nel rispetto dei diritti delle persone
E anche nel rispetto e nella gratitudine verso gli organismi che aiuta dei migranti quelli che salvano le vite in mare e quelle che danno dedita emigranti ogni giorno se la sinistra non fa questo non è sinistra
Allora si può offrire un'alternativa
A tutti quei milioni di italiani ed italiane che escono e vanno in piazza lo possiamo fare possiamo pensare a una alternativa politica di questo genere per le elezioni europee io penso che le forze progressiste che sono uscite sconfitte il quattro di marzo dovrebbero capirlo e allora di fronte a tutto questo per fermare l'avanzata dei nazionalismi l'onda nera non dobbiamo fare il fortino dei resistenti ma serve una proposta che rompa gli schemi tradizionali questo per cambiare l'Europa e per salvare l'Europa vi ringrazio
Bene allora lui è venuto qui per fare gli auguri alla fondazione ad opera Italianieuropei ma noi abbiamo davvero oltre che ringraziarlo voglia di fare gli auguri all'UE per una serie di ragioni Nichi Vendola grazie
Non so
Cosa risponderebbe
La sentinella della Bibbia oggi alla domanda a che punto è la notte
Non sono neanche se c'è più
La sentinella della Bibbia
E credo che
Quella frase che abbiamo detto tante volte noi citando un classico
Quando guardavamo i nostri successi alle nostre avanzate
Ben scavato vecchia talpa oggi agevolmente
Possa risuonare nei territori della destra ben scavato vecchia talpa che cosa è accaduto
Io non so dire niente
Su che sul che cosa bisogna fare
So soltanto che credo sia necessario interrogarsi su che cos'è accaduto perché altrimenti rischiamo assolta in uso io rischiamo soltanto una citazionismo scienza pensiero
L'apertura
A costruito nel corso del tempo
Su alcune campagne una capacità di egemonia straordinaria
Abbattendo i fondamenti dello Stato moderno per esempio
La delegittimazione del fisco
Il fisco come
Fondamento della solidarietà sociale del patto tra i cittadini
E quando anche
A sinistra
Sono risuonate parole con me non mettere le mani nelle tasche dei cittadini si è capito
Quanto fosse espansiva quella propaganda di destra
La privatizzazione della giustizia di cui oggi con la legittima difesa sempre e comunque abbiamo il Manifesto è un altro punto importante della devastazione dello Stato moderno
E dello stato che si fonda
Sull'idea che lo Stato e il monopolista della forza e della violenza e l'unico depositario legittimo
Della forza e della violenza e invece oggi c'è proprio un fu un processo dagli Stati Uniti d'America l'Europa di privatizzazione della giustizia
La capacità di banalizzare io filiformi
Fenomenologia dei grafismi che noi abbiamo voi sinistra
Colpevolmente ritenuto un elemento periferico per la costruzione dell'Europa
Il razzismo è un fondamento dell'Europa se uno dovesse vederla senza le lenti della retorica
Quanti ebrei scampati allo sterminio nazista sono poi stati trucidati né pogrom antisemiti del dopoguerra
Che cosa era una parte dell'Europa in rapporto al regime dell'apartheid in Sudafrica cos'è stato il colonialismo francese o inglese ma bisognerebbe ragionare in maniera meno retorica perché se poveri emerge dalle viscere della storia ora ci siamo così dilagante c'è qualche ragione che noi dobbiamo cercare
La capacità di parlare non ai poveri ma agli impoveriti c'è una differenza di fondo tra i poveri gli impoveriti
I poveri non sono quasi mai una minaccia sociale impoveriti si solo una bomba ad orologeria
E questo significa soprattutto parlare dello schianto del ceto medio che dava Emmer ai giorni nostri e il problema della crisi della democrazia lo schianto del ceto medio
E da ultimo la sconnessione tra le competenze e la cultura generale Barak a destra sono straordinari
A esaltare la meritocrazia distruggendo contemporaneamente il pensiero critico il discorso della cultura come orientamento nel mondo come bussola
Da questo punto di vista veramente penso che il fascino chi ha usato l'espressione il fascismo come autobiografia della nazione avesse colto un punto che noi poi è fuggito e a volte vorrei dire dovremmo ragionare del fascismo come autobiografia di un continente
Come ha reagito
Il riformismo mondiale
Alle grandi mutazioni della scena del mappamondo
Inseguendo un'idea ottimistica e acritica della globalizzazione pensando
Di domato la occupandosi non più dei produttori cioè per lavoro ma occupandoci dell'intelligenza del consumo cioè per i consumatori
E immaginando che la questione sociale fosse sostanzialmente un retaggio ottocentesco
E poi alla crisi della globalizzazione alla crisi economica ha reagito con una debolezza che fare immaginare il riformismo degli anni Trenta quello che partito degli Stati Uniti d'America come qualcosa di gigantesco rispetto alla miseria del riformismo degli anni nostra che ecco io credo che bisogna partire di qui
In un Paese come l'Italia dove interdetto oppure lo spaccio dell'opposizione
Ma vi pare normale
Che l'opposizione al governo Gialloverde la si debba fare
Spiando le mosse del ministro dell'economia o immaginando che la nostra bandiera debba essere quella delle grandi opere contro lo zigzagare bella ben Movimento cinque stelle cioè mentre facciamo il convegno sulla conversione ecologica dell'economia sulla green economy alla fine
Il nostro sentimento
è quello che questo governo nel suo la sua compagine possa schiantarsi a partire dal fatto che noi dobbiamo mettere al centro la bandiera delle grandi opere
Dimenticando quello che fino a due anni fa con lo scandalo del mosse era nella percezione dell'opinione pubblica il tema delle grandi opere che fare
Di fronte alla più grande alla più grande sconfitta che la politica culturale e anche personale
Antonio Gramsci
Chiuso in una cella di carcere
Il fuoco a tutto il suo partito
Ignaro per le sorti della sua famiglia
Finte ruga
Sui fondamenti della sconfitta per la rivoluzione in Occidente dall'avvento del fascismo in Europa
Non sapranno riconoscere ancora le vicende dei campi di sterminio del dell'industria della morte del nazismo ma si interroga in profondità soprattutto
Su più corsa testata all'Italia addirittura nel corso dei secoli non ci si accontenta di leggere la vicenda mediata diciamo ma scava nel profondo
E ai suoi compagni affida un compito che è quello di interrogarsi a lungo
Ecco noi non ci siamo interrogati neppure per un giorno
Sulle sconfitte che hanno raso al suolo l'immagine e la credibilità la forza della sinistra in Italia
Credo che non andiamo da nessuna parte
Se ci diciamo che cosa bisognerebbe fare
Se prima non ci diciamo che cos'è accaduto e perché ci troviamo qui e se non proviamo a chiedere a noi stessi a che punto è la notte
A proposito della rivoluzione verde di cui parlava Mario nella sua relazione chiederei Monica Frassoni di intervenire grazie
Buongiorno io sono Monica Frassoni e sono copresidente della partito dei Verdi europeo e vorrei ringraziare la Fondazione Massimo D'Alema per avermi invitato ad essere qui con voi stasera
Stasera stamattina
Oggi diciamo allora la prima cosa che vorrei dire anche che sono contenta di non essere una filosofa
Perché altrimenti mi sentirei veramente un po'triste
E credo che il il compito di chi fa politica in modo assolutamente modesto come sono io
è quello anche di cercare di riflettere sicuramente a partire da sconfitte che sono sì senz'altro state in Italia e non solo anche del movimento ecologista
Ma di capire di vedere dove a partire da una situazione di effettivamente grande difficoltà noi possiamo arrivare verso un momento o non soltanto positivo ma indispensabili mente vittorioso perché altrimenti
Credo che le prospettive del nostro progetto europeo e anche del nostro Paese
Sono assolutamente tragica e io non penso che siamo ancora arrivati a questo punto penso che ci siano delle possibilità delle strade delle proposte delle discussioni che noi dobbiamo fare
Per insieme o separatamente arrivare allo stesso risultato cioè salvare la democrazia europea
Salvare Progetto Europeo ma perché non in quanto tale non soltanto in quanto ideale positivo
Ma in quanto strumento e luogo per una battaglia politica di grandissima trasformazione e di grande opportunità
Non credo sarete stupiti se vi dico per esempio che io non sono d'accordo assolutamente
Con l'idea che il Progetto europeo sia fallito non è fallito se voi vedete
Una serie di politiche che già oggi esistono e sono in campo dopo delle durissime battaglie al Parlamento europeo e in qualche caso contro i governi nazionali sull'Energia
Sul tema dei diritti vedo qui Davide Sassoli sicuramente si ricorderà tutta la battaglia sulla riforma di Dublino
Tutto il tema dell'immigrazione se fosse quella che vuole il Parlamento europeo è che a partire dalla quale noi dobbiamo Air modificare a quest'ora non sarebbe quella tragedia che ne e quindi penso che le proposte le strade i temi esistono dobbiamo non direi semplicemente ma dobbiamo Ri
Appropriarci di uno spazio di azione di mobilitazione
Senza esprimerci
E soprattutto senza dichiararci sconfitti abbiamo il prossimo Rizzo onde e quello delle elezioni europee
Le elezioni europee non vedranno soltanto la vittoria
Dei movimenti sopra i listini
Questo non lo so non è nelle previsioni o almeno non è nelle nostre intenzioni
E se noi guardiamo a un livello europeo il tema della mobilitazione cittadina popolare intorno ai diritti è intorno alla transizione ecologica non è una questione che solamente avviene Oltralpe
Noi guardiamo le manifestazioni sicuramente quella del nota
Per lo meno per quanto riguarda me torno sul tema delle delle delle delle opere inutili ma anche quella del si salva che una richiesta di azione è una richiesta di
Attività e diede attivazione anche della nostra economia che noi dobbiamo assolutamente accettare anche come come ambientalisti se noi guardiamo che allo stesso momento che ci sono state queste manifestazioni in Italia c'erano settantacinque mila persone in piazza per i cambiamenti climatici in in Belgio in Germania in Francia quindi noi non possiamo considerare che tutto questo significa che il Progetto europeo in quanto tale è finito
La seconda cosa che volevo che volevo dire che tra l'altro volevo anche dire che quando voi vi leggete ed era quello che stavo cercando il a alcuni delle frasi più importanti del Manifesto di Ventotene
Voi vedrete che non c'è mai depressione non c'è mai l'idea che tutto è finito
Quando Altiero Spinelli nel mezzo del bene nel bel mezzo della seconda guerra mondiale quando ancora si pensava che la Germania potesse vincere scrive il Manifesto di Ventotene lui chiama a raccolta gli uomini e oggi diremo gli uomini e le donne di buona volontà
Per costruire questo grande elemento di Federazione superamento dei confini e superamento anche del totalitarismo indispensabile alla creazione di una democrazia unitaria
Qualche giorno fa continuo per tirarci un po'su qualche giorno fa ero in Nigeria
E partecipando a un bellissimo progetto europeo di Gava Manza di democrazia
E ed ero in una sala tipo questa con un numero uguale di persone con tutte donne nigeriane ora in questo momento le le leggi elettorali tra Nigeria non permettono praticamente alle donne di partecipare per tutta una serie di ragioni ma queste erano lì con una forza tale ma anche una forza di riforma tale riconoscono riconoscevano dentro l'Unione europea il Progetto più importante per la loro emancipazione al sostegno più importante per la loro emancipazione
Allora se questo è così qual è l'obiettivo e qual è la strada che anche la nostra riflessione dovrebbe prendere rispetto alle priorità che noi abbiamo di fronte a lui io ne vedo sostanzialmente tre che do qui non siamo per fare politica ma voglio solamente invitare alla riflessione
Secondo me spiegano anche la ragione della famosa onda verde di cui tanto si parla e che devo dire e qui apro una micro parentesi
Mi ha fatto molto piacere che venisse percepita subito queste vittorie elettorali in Germania e Lussemburgo in Belgio in Olanda come un'onda europea
Perché io come presidente è di un partito di un partito europeo
Effettivamente abbiamo lavorato come dei matti per dare una dimensione reale a questa a questa questione del partito
E facendo in modo che sui temi economici sui temi sociali sui temi ambientali
Chi chi chi parla come ambientalista in Germania in Francia in Spagna in Grecia dice le stesse cose e questo secondo me è il cuore della costruzione di una famiglia europea
Cosa che permettetemi di dire probabilmente è stata c'è stato un meno investimento il fare nella sinistra europea e nel Partito socialista europeo e lo dico con D'
Rumore perché è molto difficile per noi come Verdi parte parlare davvero con queste famiglie con queste famiglie europee soprattutto in questo momento
Allora
Se quali sono i tre punti che secondo me devono indicare la strada e possono anche rimotivare cinque come fronte progressista sostenibile eccetera eccetera
Femminista apre anche questo un punto importante soprattutto in questo Paese
A la prima è quella dei cambiamenti climatici ora io molte volte quando mi sono trovata in queste situazioni con parlando con gli amici dei del parleremo pratico del fronte progressista
Almeno con con selle ma in qualche caso anche lì
Vedevo che gli occhi andavano al cielo oppure si rivelavano di una noia profonda
Perché il tema dei cambiamenti climatici sembra una cosa da ambientalisti coi sandali ebbene non lo è più
E credo che quello che sta succedendo a capo pizze che peraltro è la città in questo momento più inquinata d'Europa è una cosa paradossale mai così
Chi dice chiaramente che non siamo di fronte ad una sfida che se non la cogliamo soprattutto noi europei andiamo veramente a sbattere contro il muro e questo non è K sofismo ecologista e non è nemmeno ecologismo da salotto
E la consapevolezza che noi abbiamo dodici quindici anni davanti a lui per rispondere ad una sfida che è perfettamente affrontabile
Il tema dei cambiamenti climatici ci impone di cambiare una serie di priorità e di non essere diciamo così indulgenti con noi stessi nel momento in cui si parla ad esempio di priorità per la politica economica non ne possiamo allo stesso tempo parlare di grandi opere di tunnel di Autostrade die contasse che non vanno bene e dire che vogliamo la transizione ecologica
Questo è un è una questione ma questo le di incoerenza che ci specifici DC richiede uno sforzo di uscire dal conformismo e io invito veramente le le anche la la Fondazione Italianieuropei a riflettere da approfondire questo tema proprio per evitare che il progetto europeo fallisca
Perché dal punto di vista economico dal punto di vista sociale il tema della trasformazione ecologica deve essere al centro ed è estremamente concreta
Vivere in città più pulite andare in auto in muoversi in un modo più sostenibile oggi un sacco di giovani non ritengono più che l'automobile sia uno status symbol e se voi considerate perché la famosa ecotassa ora quando il sulla tassa sul carburante è stata all'inizio
Della della della rivolta diciamo così della dei difficile decile gialli
Noi ci rendiamo conto che questo dipende da una sostanziale assenza di bocce di questo signore così alla moda come Marco su tutta una serie di politiche di accompagnamento sociale che non possono essere assenti e qui in Italia non possiamo semplicemente come sinistra fronte progressista ecologista udire ma questi qui Movimento cinque stelle o del governo adesso tornano indietro rispetto all'Ecopass ma dobbiamo dire ce ne vogliono ancora di più anziché su questo uno dei temi sono sulla quale sono d'accordo con la proposta
è di picchetti ed è della della sua squadra ci vuole un'iniziativa per una ecotassa europea insieme a Marco Cappato noi abbiamo e proposto esattamente questo una iniziativa cittadina sulla una tassazione europea che avrebbe come conseguenza quello di alleggerire tanto per fare un esempio la nostra bolletta sulle rinnovabili e avrebbe anche come come come risultato quello di aumentare del doppio assolutamente del doppio il bilancio comunitario che non può più pare essere solamente basato su dei su delle su delle contributi nazionali sarò brevissima sugli altri due
Punti importanti
Anche perché vorrebbe volevo anche che appunto invitarmi sempre su questo tema la transizione ecologica a controllare in Italia
Quali sono i lavori tra virgolette verdi che oggi esistono ce ne sono veramente tantissimi più di quattro milioni di ritardi in in Europa
E se voi ascoltate i costruttori loro vi diranno che il modo attraverso il quale stanno battendo la disoccupazione che ha colpito più di mille di un milione e mezzo di persone Italia rispetto a alla dal settore edilizio
Loro vi diranno che è sulle ristrutturazioni energetiche
E credo che anche da questo punto di vista ci siano molte cose da dire e da fare anche per preparare il la la il ma speranza
Rapidissimamente gli altri due punti rispetto alla famosa onda verde che secondo me è utile anche per il resto era sì del della sinistra
Un il il il tema dell'Europa
Europa come spazio di azione e di mobilitazione è fondamentale nella vittoria della famosa onda verde simbolo e il e il il l'elemento il lo slogan dei Verdi bavaresi vera una Baviera più umana umana nella nostra Europa non c'era nessun tema ambientalista
Era questo quindi credo che anche questo sia un tema fondamentale come anche quello della qualità della democrazia e del valore della società aperta e plurale con tutto quello che questo porta porta con sé
Una parola sola e poi finisco per dire il mio assoluto e totale disaccordo con una delle classiche proposte diritto ma picchetti
Sulle quali io l'invito veramente alla riflessione
Ed è questa del Mesco Lone fra parlamentari europei parlamentari nazionali e movimenti
Questo dal punto di vista della capacità di decidere non è una un modo di fare democrazia sovrannazionale
Ma è un modo di rispondere a alcune frustrazioni che sono soprattutto francesi ahimè rispetto alla scarsità di poteri che il parlamento francese a di controllare il suo governo
E quindi questo diede tradizionalmente da sempre ribaltato su questa idea di un congresso che Casale ancora Giscard e sta in cui parlamentari nazionali e parlamentari europei stanno insieme no
Questa non è la democrazia sovranazionale ovviamente ci sono un sacco di modi e Davide sicuramente ne parlerà attraverso quale parlamentare europeo parlamentare nazionali possono contribuire e possono collaborare ma il problema della decisione deve essere lasciato a una dimensione sovranazionale chiara politica che ha ha oggi come oggi il potere di farlo ma che deve essere resa ancora più trasparente e soprattutto deve essere basata sull'incitazione la mobilitazione
Della dell'opinione pubblica che deve capire che lì c'è un potere che appartiene a loro
E credo che questo sia un tema di democrazia appunto sovranazionale sul quale noi nella discussione
Delle delle delle proposte che che sono state fatte anche
Anche qui noi dobbiamo essere estremamente estremamente chiare
Perché mescolare la dimensione sovranazionale democratica direttamente Letta con quella nazionale non porterà altro a se non appunto ad una vittoria e lo abbiamo visto molto chiaramente in tutti questi organismi misti che si sono costituiti della dimensione nazionale
E una minore forza e legittimazione di quella sovranazionale grazie
Grazie a Monica Frassoni anche per per lo spunto utile di di critica e di riflessione ulteriore che ha posto rispetto al documento picchetti
Ed è il tema anche tra l'altro su cui credo molti torneranno del rapporto tra la dimensione nazionale e sovranazionale e poi appunto anche l'aspetto di coordinamento con le dimensioni di locali sempre più pressanti rispetto al sovrannazionale mentre un saluto Goffredo Bettini si avvicina
In
Impegnato tanto in questo periodo sul sulla presentazione ma direi soprattutto sulla suggestione di riflessione che ho fatto con il suo libro ora chiedo solo con Figo freddo approfitto per
Comunicarvi permette rendervi partecipi di un messaggio che è arrivato alla Fondazione dal ministro ossa un Paolo
Del dipartimento internazionale del Partito comunista cinese il quale augura in ragione della collaborazione che c'è stata con la fondazione la possibilità di rafforzare questo rapporto amichevole con nuove collaborazioni con nuovi scambi dente in significare lavoro comune
In un'ottica di confidenza Cina italiana e Cino europea ovviamente all'indirizzati Massimo D'Alema con i migliori auguri e cordiali saluti
Grazie Goffredo
Palazzi tutto il Murray ringrazio adesso in certamente
La fondazione il suo Presidente Massimo D'Alema per quest'occasione
Di confronto non ce ne sono tante ma
Nella sinistra giusto
Il male
Ma niente di in questo mondo torno con tanta argomentazioni d'Europa il nostro destino
Giovanissime di comune una bugia io da solo i vari stati europei non conterebbero nulla della competizione internazionale
Eppure non siamo alle prese con una crisi dell'Europa
E non dobbiamo accontentarci secondo me
Più un punto di vista Crisci basso solo fu elementi sul più sul con il sui nostri del fumus
Perché gli errori vanno inquadrati in una fase storica per la quale lungo quanti Bertante dal pubblico più Field
Rischio di entrare e via dicendo con un tubo e dunque in un periodo probabilmente non prevede di decadenza
Sarebbe bene su fermarsi come attenzione su questo punto Zulu e verificare se i violinisti capisse che esso ha un fondamento
Parliamo di crisi come se fosse una malattia contingente
Da curare con l'antibiotico più efficace
Non era porgiamo però nostro posizione dominante nel mondo possono essere transitoria
Vediamo cioè gli altri curdi nostri lotti
Un quel difetto giudice imperialismo che più volte denunciati grande intellettuale palestinese bersagli
L'Europa non è stata assai pur
In breve il bravo economista indiano però il suo D'Alema fatto un dibattito ha presentato il suo libro prendi Java riportato nel suo libro quando la tigre incontra il dove un dato lo strazio impressionante
Vale a dire che un solo grandissimo commerciante di Calcutta nel mille quattrocento
Produceva un PIL hanno maggiore di quello di tutta la Francia
Oggi la globalizzazione è nata per moltiplicare all'infinito i profitti di un capitalismo sempre più finanziari immobile ha determinato ironia della storia anche un fenomeno irreversibile
Ha messo in comunicazione con l'Occidente miliardi di persone
Fino al poi va a quel momento fuori della storia e confinati in una dimensione ignoranza e incoscienza
Ormai basta viaggiare tutti soprattutto i giovani conoscono il nostro benissimo da qui è nata una prepotenza sociale in grandi Stati più giovani di me
Che crescono più di nulla
Che hanno voglia di riscatto più utili
Questo non toglie l'accumulo di ricchezza i nostri e ristretti e pulita oligarchici gruppi capitalisti
Perché essi viaggiano Erie avendo completamente slegato loro vincolo con la terra
Ma determina un oggettivamente una crisi delle nostre società
Non solo sul piano materiale ma anche esistenziale e psicologico culturale
La torta del mondo insomma non cresce quanto lavora Città dipinta
Di queste nuove molti
Sono convinto che anche l'immigrazione faccia tanta paura
Al di là dei numeri reagì
Perché pezzi noi disperati che arrivano sulle nostre coste non ci sono più gli schiavisti i popoli subalterni che in tempo andavamo nomi accetti
Piuttosto sono l'avanguardia seppure come più un mondo che ci sta venendo addosso
Destinato probabilmente a comandare nel futuro
Che oltre alla sua forse riporta le sue contraddizioni
Io credo che il subconscio europeo aperta questo edificio
La seconda considerazione riguarda un'oggettiva difficoltà dell'Europa
Di adeguarsi secondo me
Come con la sua visione dell'uomo della donna
Allora ottica indiscutibile sovraordinata considerata Uggetti dagli altamente invasiva del turbo capitalismo globalizzato
Nei nuovi processi in corso viene colpita la visione della politica e degli esseri umani tipica
Il moderno europea
Cioè quella di fiducia nella centralità dell'iniziativa individuale della volontà della progettualità per la detenzione e il riscatto umano che ci viene dalla tradizione giudaico-cristiana
Piuttosto la sovraordinata economia del denaro e delle intense transazioni commerciali
Pare accoppiarsi meglio con quelle idea confuciana di una legge di un'armonia celeste calati dall'alto entro le quali le persone si debbono disciplinare
Attraverso l'impegno massimo
Nella produttività il mito colpe ostile di
In questo senso non è un caso che sempre di più una democrazia in difficoltà
Mentre la crescita trova il suo terreno naturale nelle varie forme di assolutismo autoritarismo illiberalità
Che si estendono in tanti Paesi dagli Stati Uniti
All'India dalla Turchia alla città dal Brasile fino tutti assassinati
Infine viene oggi al pettine
L'errore fondamentale che l'Europa secondo me ha fatto dopo l'ottantanove e dopo il crollo dello Stato sovietico
Sarebbe stato il momento di coltivare allora finalmente un'autonomia dall'alleato americano
Il svolgerà un ruolo più politico del tutto nuovo di ponte tra Oriente e Occidente di dialogo con la Russia per tirarne fuori da quel Paese la somma la suona appunto all'europea impedire come avvenuto in e il prevalere di quella sia tiriamo con l'Africa il vecchio niente per promuovere la pace sostengono lo sviluppo di questi Paesi chi svolgerà un'ammissione
Il marito azione della globalizzazione liberista
Il forzando nostri valori il nostro moderno sociale l'Europa invece protratto oltre tuffo
La cattiva Udine che doveva agli Stati Uniti per aver contribuito a liberare dal nazifascismo
Sostanzialmente è rimasta subalterna Lazio Atalanta
E in alcuni casi ha avuto un vengono proprio cedimento morale
Come la partecipazione attiva sul leader laburista come Blair alla Seconda guerra lì
Paradossalmente per giungere alla fine
Allora vede neppure l'alleato americano incontrando oggi ostile
Navigando in questa tempesta avrebbe almeno potuto sperare in un adeguato vitello delle classi dirigenti europee invece impressionante la robustezza
Spinelli De Gasperi pur Mitterand e potrei continuare hanno governato passaggi storici di fortissima difficoltà
La crisi delle classi dirigenti di oggi
Butta sotto i nostri occhi
Ed è legata anche a quella volatilità dell'opinione pubblica che si sposta con rapidità e quindi non pretende purtroppo pensieri
Profondi
Ma è legata all'emotività
E all'impressione che fa al momento buono cattiva
I leader
Il tutto
Su questo ma qui si è ripeto un capitolo in gran parte in tutto da scrivere noi dovremo ragionare per quanto riguarda il nostro movimento democratico sulla funzione dell'area
E per certi aspetti a me pare micidiali
La Rete preziose per informare
Ma non è in grado di formare
Anzi spesso test
Il narcisismo dilagante dell'onnipotenza di politici mediocri
La selettività di pronunciamenti propagandistici Perozzi derivano da un arretramento troppo
Che nelle relazioni tra le persone espulso
La retta di sicuro avvisi abituata quel contatto fisico impegnativo fatti Comisso del rapporto con l'altro
Che ti espone il rapporto con l'altro attesi no e che il limite è il voi
E in questo modo di in qualche modo ti struttura e ti dà la possibilità di costruire una tua identità più ma
Io devo dire che per il suo utile sottolineare questo
Ma anche come un dovere
Rispetto alla desolante deriva il mio partito
E del suo Little in quest'ultimo
Anche il socialismo europeo a una voce flat
Europa patito così oltre alle cose oggettive che tra gli elementi oggettivi che ho descritto prima anche di semplici oggetti
Non ci torno sono stati vende Chimienti
Ha un problema politico ostilità ha un problema democratico una poca rappresentatività
Ha un problema di insufficiente integrazione politiche
Per esempio abbiamo un solo campo valutario ma c'è una disputa cioè una differenziale sul costo del denaro sugli interessi
E questa questione crea squilibri che non possono essere riequilibrati dagli strumenti classici politici finanziari degli Stati nazionali
Da subito dobbiamo imprimere una spinta decisiva per l'integrazione delle politiche fiscali di Bilancio infrastrutturali sociali sapete la difesa dell'ambiente
La domanda che ci dobbiamo porre queste collezioni possono essere realizzati esclusivamente attraverso proteste e indotto
Oppure come suggerisce picchetti attraverso processi anche paralleli e dentro e dintorni
Bisognerebbe forse
Capovolgendo
E concludo
E piegare e ha un buon fine la suggestione di Giannuzzi glielo
Quella di rafforzare la Commissione europea
Attraverso reti concreti servizio infrastrutture escano alleanze sociali politiche imprenditoriali costruendo dal basso un'integrazione funzionante concreta e abbandonando l'idea
Troppo
Sognate riduce di una forzosa unità politica
Una sorta
Di disintegrazione governata
Per metterci al riparo da una fisiche del disintegrazione caotica populista il teste è una strada suggestiva ma secondo me è una illusione
Nessuna rete dal basso può fermare l'ondata nazionalistica Sessa prende piede istanti
E le sole reti non basterebbero a competere con potenze economiche ma anche politiche anzi politiche in senso forte e autoritario che oggi dominano gran parte del mondo
Piuttosto occorrerebbe una sorta di assedio democratico all'Unione Europea per costringerla cambiare perché da sola ce la fa
Partiti transnazionali esperienze civiche associative un dibattito pubblico europeo più esteso impegnato forme di rappresentanza autonoma indirizzata ad obiettivi integrazione politica e promozione sociale vecchie connessioni di fatto
Che si estendono e si rafforza il tutto concentrato in direzione di un salto in avanti
Vedremo
Queste correzioni debbono essere veramente ho concluso debbono essere al centro della ricerca e delle azioni di un campo largo unità il due nuovo di tutte le esperienze delle varie sinistre i movimenti e delle forme associative nate attorno ai nuovi problemi sociali liquidità immersi in euro
Di tutte le forze intellettuali democratiche progressiste
I socialisti da soli non bastano
Anzi non tirarlo dalla mia esperienza al Parlamento europeo potuto constatare le loro divisioni e anche il loro piegarsi nei rispettivi interessi nazionale
Il primo nostro compito quello di di collegarci alla parte più popolare nell'elettorato europeo
E il Parlamento
Essendo quella europea un'elezione proporzionale
Questo campo unitario della sinistra potrà allearsi a certe condizioni
Anche con le forze liberali più moderate
Ma democratiche e vede un primus per impedire una coalizione imperniata sulla destra su pretesti
I paiono davvero molto senso in questo senso strampalate le ipotesi
Assembramenti confessa sia indistinto
Anti populisti
Ma privi di una lettura critica della società
E dell'economia che attualmente tonni
Dagli assembramenti ci spingerebbero ancora di più verso l'astrattezza di una politica visitare ornata
Sotto l'egemonia di un pensiero unitario
Che già affatto tanto male alla sinistra europea in particolare italiana non siamo macro
E certamente macro non è il nostro destino
I cantori di questa prospettiva sono talmente ideologici che non si accorgono che in Francia la crisi esplosa punici leggiadri
Alla radice in questa frattura che pare insanabile
Tra la parte più bassa della piramide sociale e i vertici sempre Sciurti e clisteri
Questa distanza non l'ha più nulla recuperiamo Pollack chiacchiera riformista
Che abbiamo usato opera valide blu innovatori e moderno e degni di entrare nel salotto
La recuperiamo con un pensiero critico e riformista che cambia la struttura profonda della società e questo lo possiamo fare solo uno come Sinistra Europea questo grande campo va costruito nelle prossime settimane
Bene ci sono due interventi poi ci sarà la pausa quindi vi chiedo di fermarvi
Sono David Sassoli
Bassolino che chiuderà lavora lavoro della mattina David credo sia fortemente sollecitato nel suo ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo
Ti ringraziamo buongiorno buongiorno a tutti grazie
In questa occasione
Innanzitutto siamo qui per i vent'anni della Fondazione quindi non bisogna dimenticare realtà abbiamo
La necessità di avere pensiero e quindi questa è una giornata importante perché sappiamo bene che Italianieuropei ci aiutano in in questo lavoro ho bisogno di pensiero di profondità come abbiamo visto in questi ultimi anni in Italia in particolare ma non solo il lavoro gli italiani europei e davvero importante io sono anche orgoglioso di avere potenziato i finanziamenti alle fondazioni europee che Italianieuropei sia una delle fondazioni forse la Fondazione italiana più importante nel circuito internazionale non solo europea
D'altra parte se
Non
Sosteniamo uno sforzo di riflessione come costruiremo
Democrazia e da Remo la democrazia quegli strumenti che sono
Importanti
Come i partiti politici credo che è un tema su cui dovremo riflettere abbiamo riflettuto poco italiani europee l'ha fatto ma la politica l'ha fatto poco
Che se vogliamo completare
Il percorso
Della costruzione europea noi abbiamo bisogno degli strumenti
Per poterlo fare e naturalmente abbiamo bisogno di partiti politici europee non ci sono
Abbiamo sì delle cooperative
Ma non abbiamo dei veri partiti
Credo che per i socialisti questo sia un campo di azione importante soprattutto oggi di fronte alle sfide che abbiamo di fronte alla necessità di cambiare politiche ma difendere le istituzioni e la democrazia europea sono due battaglie che dobbiamo vedere
Ti devono correre contemporaneamente
Diceva Niki Vendola a cosa si dirà la sentinella della notte della
Del Libro di Isaia
Provate a immaginarlo
E secondo me avrebbe risposto con le parole di Max Weber nelle sue famose elezioni sulla politica e l'economia
Quando dice influenzando tutte le culture del Novecento
Che la politica
Non ha una morale a un'etica l'etica della convinzione
Con l'etica della responsabilità
L'etica della convinzione ripetere pedissequamente sei e cosa vuoi immaginare
Di superare le difficoltà immaginando le soluzioni
L'etica della responsabilità porsi sempre la questione delle conseguenze delle tue azioni delle due iniziative
Le conseguenze
Che poi provocare
Credo che noi abbiamo vissuto specie in Italia
Quest'ultima fase e una forte l'idea che la convinzione potesse sul superare le difficoltà
Dobbiamo abbiamo bisogno come dicevo di riflessione di pensiero neanche di pedagogia e quindi credo che lavoro della Fondazione
Sia oggi più importante di
Abbiamo bisogno di individuare alcune
Alcune strade da battere
Si parla in questo momento naturalmente non sono italiani come andremo alle elezioni l'importanza delle elezioni europee
Noi dobbiamo convincerci di una cosa
L'europeismo non è un'ideologia
E in questo momento l'idea di stare dentro un contenitore istituzionale dentro il disegno che in qualche modo ancora non è compiuto ma in questi sessant'settant'anni si è cercato di percorrere beh oggi si scontra invece con un'ideologia che è quella del nazionalismo del surrealismo
Tra non ideologia ideologia spesso vince l'ideologia dobbiamo fare attenzione e allora in questa battaglia che noi abbiamo di fronte
Beh dobbiamo porci il tema di come
Evitare che sovrani ISFOL populismo
Sia
Quell'onda che alcuni immaginano che possa travolgere la scena europea
Io so una cosa
Lo andremo a formare un Parlamento europeo con sistema proporzionale
Che tutte le famiglie europeiste dovranno fare la loro parte dovranno essere in campo dovranno allargare il loro campo e la loro offerta
Ma so anche che per lui il punto di riferimento
Di quando
Torneremo a Brussel sarà il Partito socialista europeo e non un autobus che ti porta a girovagare per Brussel come qualcuno vorrebbe vorrebbe fare
Sono convinto che una delle riflessioni forti in Italia in particolare
Che devono accompagnare questa fase anche di cambiamento e di profondo cambiamento
Del Partito Democratico italiano
Si debba a sovrapporre sposare con l'orizzonte europeo di questa battaglia che deve rimettere al centro non solo l'idea di euro
Ma l'idea della democrazia europea e degli strumenti con cui riempire questa cornice di politiche nuove
L'europeismo non è un'ideologia e la possibilità per i progressisti di avere delle buone idee delle buone politiche per superare le ingiustizie del mondo ci presente
C'è una bella affermazione di Giovanni Paolo secondo
Credo che valga per noi che valga in questo momento di difficoltà la ditta molto bene Goffredo Bettini poco fa
Vogliamo soltanto avere un'Europa che guarda alle difficoltà degli europei
Vogliamo anche un'Europa che sia una chance
Per umanizzare relazioni globali che oggi in qualche modo non hanno regole
Questo è un tema fondamentale perché se continueremo a fare il gioco di chi vuole soltanto pensare all'Europa come all'ombelico e al nostro ombelico probabilmente l'Europa la perderemo
Se sapremo invece guardare all'Europa come a un'opportunità di valori
Di prospettive
Ideali
Permettere il mondo nella condizione di avere delle regole
Che siano
Che valgano per gli uomini e per le donne beh io penso del di l'Europa probabilmente probabilmente ritroverà la sua funzione
La funzione dell'Europa certe mantenere il nostro stile di vita
Aiutare
A superare le disuguaglianze ma soprattutto guardare alla possibilità che questa cornice questi Paesi questa storia Behan di condizionare il futuro
La globalizzazione senza regole chi entra in casa e ti fa male in margine la marginalizzati era l'Europa credo che questa siano le considerazioni con cui questa stagione in dovremo accompagnare questa stagione dovremo cercare in qualche modo di essere all'altezza delle sfide che ci vengono presentate
Dobbiamo farlo da soli
In questi sessant'anni siamo stati anche accompagnati da altri
Ma oggi non c'è uccidendo te che ci aiuta gli euro gli europei sono da soli e in particolare i progressisti e gli uomini e le donne della sinistra lo sono ancora di più
Questo naturalmente non beve
Farci cadere nel malumore Ornella o nel pessimismo ma sapere che soltanto con le difficoltà aprendo ben a mente le difficoltà potremmo essere all'altezza delle nostre sfide grazie al buon lavoro
Bene
Allora primarie che Antonio Bassolino concluda il nostro lavoro di questa mattina vi segnalo anche l'augurio che è arrivato da Veltroni in una bella lettera lunga della quale richiamo ovviamente oltre appunto agli auguri al riconoscimento del lavoro svolto dalla Fondazione in questi anni è un piccolo passaggio in cui Walter scrive non approderà Emo alla meravigliosa realizzabile utopia degli Stati Uniti d'Europa
Se i popoli e le persone non torneranno a considerare l'unione utile per risolvere i loro problemi invece di un'entità fredda e burocratica
Ossessionata dall'autorità e dall'austerità della regolamentazione minuziosa di materia del tutto marginali
Non costruiremo la nuova Europa sedici da i suoi cittadini non avranno trovato le motivazioni
Di ricominciare le ad amarla e a pensare che è il nostro destino comune cioè ci sarà bisogno di tutte le voci più autorevoli e innovative del campo riformista
Per far pendere la bilancia dalla parte giusta l'unica che potrà garantirci un futuro di pace sviluppi e Italianieuropei come in questi vent'anni saprà di certo fare la sua parte Walter Veltroni
Grazie Antonio Bassolino
Sì ringrazio innanzitutto
Per l'invito a questo incontro che vuole ricordare ivi di venti anni
Di italiani europei
Nel modo che a me sembra il più giusto
E cioè attraverso una riflessione una discussione anche con voci diverse
Nel reciproco ascolto
Da tempo
Avvertiamo questo bisogno
Anche di sedi nelle quali sia possibile un confronto di idee di opinioni
è il modo giusto
Dovrebbe essere il modo normale questo
Quando si ricordano appuntamento importante
Non fu giusto per esempio
L'anno scorso
A dieci anni dalla fondazione del partito democratico
Fare la scelta di una celebrazione di una manifestazione
E non invece una riflessione
Che come questa dovrà continuare poi
Anche in un
Altre sedi anche perché siamo di fronte a un succedersi
Difatti enorme
Siamo entrati ci stiamo inoltrando sempre di più
In terre sconosciute
Questo a me sembra il
Punto fondamentale di fronte hanno
E proprio perché siamo entrati in terre sconosciute inedite in qualche modo
Anche rispetto alla nostra storia
Che è indispensabile un nuovo patto tra i cittadini e l'Europa
Perché in discussione è tutto un asset
La break si
Con lei incertezza
Molto gravi
Le spinte sopra insiste
E l'illusione di fare dell'Europa una impossibile fortezza
Il sostituire all'accoglienza con il respingimento
Che è una terribile scelte
In questi giorni a Napoli è in corso una bellissima mostra sui bambini napoletani che tra il quarantasei e il quarantotto
Organizzati dal pc tanta forza
Furono mandati in Emilia Romagna accolti
L'accoglienza
E mi ha fatto piacere che in questi giorni Emanuele Macaluso abbia ricordato che anche tanti bambini viennesi negli anni Venti
Andarono da Vienna impoverita in Emilia e il Romani
Grandissime esperienze
Tutti accoglienza
E viene subito in mente il fatto anche di queste ore
Di una bambina di sette anni
Che si muove dal Guatemala
Viene
Tutti scriviamo
Con un termine impressionante dopo la frontiera con gli Stati Uniti catturata la bambina sette anni catturata
E poi muore
Ti si tratta
Noi siamo davvero di fronte
Fatti sconvolgenti
E per questo è in discussione
Tutto un asset
Infine la rivolta francese
Di questi giorni impressionante per l'ampiezza
E per temi di
Delicati
Che noi abbiamo tutti a lungo sottovalutato
Mi riferisco Luca non soltanto a quello della rivolta contro le élite
Su cui si è discusso molto di più
Ma alla drammatica contraddizione tra città e campagna
E tra grandi città e capitali e le campagne sterminata
Era già successo in realtà in Inghilterra con la Breaks tra Londra
E l'Inghilterra
E anche la Francia ci richiama a questo
E in Italia sta accadendo senza agili gialli
Senza referenti Omo qualcosa di analogo nei silenzi io
Per quanto riguarda il rapporto tra nord e sud
Perché siamo ben più che ad una divisione classica come quelle che abbiamo conosciuto per decenni interi
Un solo dato a proposito di venti anni
Negli ultimi venti anni dalla Campania sono andati via quattrocento ottanta mila persone
Quattrocentottanta mila solo in campagna mensa a Napoli
è andata
Cifra che analoghe noi abbiamo in Basilicata in Calabria in tanta parte del Mezzogiorno
è cambiato il paesaggio umano ludico in questo modo come Rossi Doria parlava di cambiamento del paesaggio agrario
Per cambiate sta cambiando il paesaggio umano
Il Mezzogiorno che era la regione più giovane d'Europa è una regione che invecchia
Sta anno dopo anno invecchiando
E buona parte delle nuove generazioni del cervello possibile del mezzogiorno
Se i migranti
Batteria
E una a queste aggiungiamo il rischio di ipotesi di istituzionale differenziati tra regioni del nord e regioni diffusa e dunque occorre una
La volo di ulteriori contraddizione
Tutto questo poi in un quadro internazionale in un forte cambiamento mi accennava Goffredo Bettini anche un attimo fa mai
è evidente
Che il centro del mondo
Si sposta
O per essere storicamente più esatti è evidente che il centro del Montottone a a spostarsi di nuovo verso l'Asia
Come già era una volta tanto tempo fa
E vista da certe Capitalia e l'Asia a me capita
Di andare in questi anni più volte lo cita come on conga
Visto da una città come quella o da altre capitali dell'Asia
E il quadro appare più chiaro e cioè l'Europa sì unità
E si cambia fornire un ruolo
L'Europa queste Europa divisa e se non cambia
In questi cambiamenti del mondo
Diventa davvero
Un soggetto senza potere e senza voce
Per questo il nuovo patto tra cittadini e l'Europa
L'interesse anche per il manifesto di picchetti
Discutendola
Però a me pare giusto
L'obiettivo di riconciliarsi con i cittadini
Sul versante politico e sul versante sociale con una ambizione sociale dice con un termine efficace il manifesto
Ridurre lei diseguaglianze
Come
Mi permetto di aggiungere
Dobbiamo cercare di mutare la rappresentanza politico-sindacale
Politica di partiti
Sindacale
Che i sindacati
E in rappresentanza
Anche di fronte a questi fenomeni dell'emigrazione dell'immigrazione
Vedo qui tanti volti di persone che come vi hanno fatto le prime esperienze oltre che nelle fabbriche nelle campagne meridionale
Ma insomma una volta i contadini braccianti che si muovevano dalla Basilicata
In Basilicata arrivano la sinistra i grandi organizzazioni sindacali
Andavano a Torino o in altre città del Nord e li trovavo lo grandi organizzazioni operaie politiche e sindacali
Chi incontra alloggi
E chi li rappresenta
I nuovi braccianti
Senza paragone con i nostri braccianti poco
Stamattina con il treno tra Napoli e Roma
Guardi Tafuri il finestrino
Che trovi queste centinaia e centinaia di immigrati poveri
Nelle campagne
Che in un incontro nessuno
Partiti sindacati
E che incontrano anche i quattrocentottanta mila non braccianti immigrati ma giovani nostri che hanno studiato e che sono andati verso il nord e verso altri Paesi
Noi siamo di fronte a
Drammatiche questioni
Della
Rappresentanza in Europa
E molto anche in un Paese come il nostro e noi dobbiamo avvertire il problema io so bene che dobbiamo evitare e il rischio del provincialismo
I guai della sinistra del centrosinistra italiani stanno in una cornice ben più ampio
Però
Oltre a evitare il rischio di provincialismo dobbiamo anche evitare di affogare dentro i problemi di tutti
Questioni che in Italia hanno un loro significato
Lega cinque Stella sine sulla sessanta per cento
Tutto il centrosinistra attorno al venti per cento
Tre volte di più
Tre
Non il boxeur volte di più
è un fatto senza precedenti
Evidente dunque che per noi è tutto drammaticamente in salita
Se vogliamo farci un discorso di verità
La lega è un partito con politiche di destra
è stato detto modo giusto
Ma la Lega anche un partito di amministratori locali
Di sintesi gli assessori
E anche in Parlamento ha portato una rappresentanza di amministratori locali
è un partito legato al territorio
Due giorni dopo il quattro marzo ero a Prato dove
Vivo mio fratello
Dopo
Perché la lega
Perché avevo il quadro
è passato dal quattro per cento al diciassette per cento
Vigile di pochi anni e ora secondo i sondaggi ma secondo quello che ci dice
La nostra sensitività le persone che incontriamo in mezzo alla strada ore oltre il trenta per cento
Una uno scatto è impressionante
E due giorni dopo il grande risultato avuti il quattro marzo cioè la un banchetto in piazza
Parlando della lega per i Cinquestelle nel sud e di più ancora un banchetto dove si raccoglievano firme
Spinto dalla curiosità mi avvicino ma senza neppure a misurarci un gruppo di persone vengono verso di me e mi dicono si compaio Bassolino
Documenti veniamo dal pc
Ed erano lì due-tre giorni dopo un clamoroso risultato elettorale
A continuare una loro signore di rapporto con i cittadini apparato in Toscana e ora attenzione via Appia qualche cosa sta avvenendo anche nel Sud dove si spaccano nel Mezzogiorno di tale
E
E le cifre sono quelle
è i cinque stelle
Che lei ha detto al giorno prendono oltre il cinquanta per cento
In intere prigione
Che secondo me non sono tanto
Questo per me è un punto
Delicato non sono tanto come dicono loro né di destra né di sinistra
Ma sono una forza di destra che di sinistra
è diverso
Di destra etici
Anni noi dunque
Alle forze di centrosinistra di sinistra
Tocca doverosamente farlo politica lo dico con un un linguaggio passa fa politica
Nella società e nelle istituzioni per cercare via a cui le contraddizioni per per riaprire un una prospettiva sapendo che si è chiuso un
Intero ciclo politico
Quello cominciato il novantadue novantatré
Elezione diretta dei sindaci e maggioritario si è chiuso un ciclo durato
Un quarto di secolo tira cosa impressiona
Perché in nessuna sede politica si sia minimamente discusso questo
Abbiamo
Abbiamo perso una no tutti a sinistra un anno dopo il quattro marzo
Un anno intero
Senza fare
Senza fare alcun congresso al serio Conte
Con opinioni diverse tesi oltre a stare come tutti quanti voi su Facebook su Twitter però poi si pensa ci vogliono dieci cartelle scritte a
Confronti
Congressi varie oggi
Le scelte dei dirigenti
De segreta
Ma prima
Per quello che è successo
La rabbia del popolo
Decesso per la sua relazione
Molto interessante per tanti versi molto bello un certo punto poi ha detto
La rabbia del popolo il giglio appunto
Capisco quello che si vuole
La cose e ancora piuttosto secondo me
Perché la rabbia del popolo gira da altre parti
E Gide al vuoto nel senso che
Quando non va verso lega i cinque stelle va nell'astensionismo
Di cui noi parliamo troppo poco
E che invece è un problema enorme talmente enorme che noi siamo entrati in qualche modo dell'epoca della democrazia delle minoranze
In Emilia il presidente della Regione viene eletto dal trentasette per cento dei cittadini
Il sindaco di Napoli capacità vengono eletti dal trentacinque virgola nove tratta trentasei per cento di cittadini un problema enorme si puliamo riattivare le forze di
Ricostruire cura prospettiva per guardare avanti per questo io
Ritengo che i il pensare sia doveroso assieme all'azione dobbiamo saperlo fare su tutti i fronti sociale culturale anche sul fronte istituzionale e alla lucida e al lucido pessimismo dell'intelligenza però poi dobbiamo sempre saper unire
L'impegno l'azione la volontà perché Sensi fa politica
La politica può e a volte può fare l'Iraq la politica può abbreviare tanti tempi sì sì sanno creare obiettivi alleanze e soprattutto ricreare una prospettiva che allenta l'opposizione forte incredibile
Allora ci rivediamo alle quindici ricominceremo ai nostri lavori alle quindici vi aspettiamo qui buon pranzo a tutti
Sanare
Poi
Segnare
Abbiamo
Buoni Elenco buono come il livello come quantità di interventi prima delle conclusioni quindi vi chiederei
Di riprendere i lavori
Tommaso Sasso tocca a te
Catturare l'attenzione netti se la tutta
Grazie
Dunque proviamoci proviamoci con una una citazione un'affermazione non mia
Ovvero che i conflitti europei per i quali non c'è un tribunale competente il diritto si fa valere solo con le baionette
Lo diceva il cancelliere di ferro nel mille ottocentosessantaquattro e quell'affermazione era valida non soltanto per gli anni che la precedettero lo fu anche per gli anni che la succedettero e trovo poi ciclicamente conferme di una violenza atroce fino al momento in cui finalmente perse di valore
E quel momento coincide con l'inizio del processo che vide popoli abituati a vedersi attraverso la canna di un fucile
Stringersi attorno una comune aspettativa di pace e di progresso per il futuro
Parliamo dello stesso processo di integrazione europea
Che sia De oggi ahimè non senza ragioni sul banco degli imputati e con accuse pesanti
Di aver reso Asprea e talvolta insostenibili le condizioni materiali di vita degli europei di aver alimentato diffidenza distanza quando non addirittura ostilità tra gli stati membri e le loro opinioni pubbliche non escluse quelle dei Paesi fondatori
E infine di aver prestato il fianco a una destra nazionalista dalle venature neofasciste che tra i parte rilevante del proprio successo da ciò che oggi l'Unione europea è e da ciò che l'integrazione europea rappresenta forse uno dei casi di eterogenesi dei fini più inquietanti che la storia recente ricordi un progetto politico concepito per prevenire rigurgiti nazionalistici
Ne diviene il principale Cavallo di battaglia
A fronte di un esito distante dalle premesse dalle intenzioni in misura così sorprendente
Appare evidente che qualunque riflessione sul da farsi che non abbia come rimessa una spiegazione plausibile
Del come e del perché si sia potuti arrivare a questo punto sarebbe una riflessione destinata ad essere abortita
E se scegliamo di portare il nostro dibattito a questa altezza un'altezza certamente vertiginosa
In tutta franchezza mi pare che fermare la nostra diagnosi agli errori dei governi recenti e meno recenti
Ci porterebbe a percorre umano a percorrere una strada sì poco accidentata perché specie in tempo recente la mole di quegli errori davvero notevole
Ma con alte probabilità di rivelarsi un vicolo cieco
La lettura che qui propongo si interroga sulle ragioni d'essere del progetto europeo che a ben vedere cosa che mai o comunque molto raramente viene ricordato nei discorsi ufficiali erano non una ma due la prima esplicita e la seconda implicita e alla prima complementare la prima quella della garanzia della pace entro i nostri confini entro i propri confini che ho già richiamato
La seconda invece è quella del contenimento del potenziale espansionismo sovietico ovest contenimento che non poteva essere garantito solo su base militare dunque attraverso la NATO
Ma che aveva bisogno anche di un punto di caduta politico capace di saldare le opinioni pubbliche europea e da qui anche nonché sia naturalmente l'unica ragione il processo di integrazione ora con questo badate bene non voglio assolutamente dire che l'obiettivo esplicito quello della garanzia della pace entro i confini europei fosse soltanto strumentale
Voglio dire però che quando l'obiettivo implicito venne meno con la caduta del muro
Sì li invariata validità dell'obiettivo esplicito che rimaneva e rimane tutt'oggi valido e poi ci arriverò cioè quello del mantenimento della pace rese possibile evitare una discussione politica sull'opportunità di definire o meno un'altra ragion d'essere chiamiamola collaterale e se sì quale e a ben vedere su un'altra ragion d'essere il cammino del progetto comunitario è stato deviato
Senza che questa sia stata adeguatamente tematizzato al se non in tempi recenti perché l'Europa è stata da una parte la cavia per quella che definisco l'istituzionalizzazione di un'idea divenuta legge nel testo dei trattati un'idea frutto del connubio tra la corrente neo liberale che soffia ormai da più di dieci anni nel mondo
E le esigenze peculiari e non tutte razionali
Di una Germania visto disposta distogliere la propria attenzione dal voto politico aperto si a Est a patto di poter determinare l'assetto politico ed economico dell'unione
E dall'altra parte l'Europa è stata un attore fondamentale pur passivo in una certa in una certa forma
Nell'applicazione della sconsiderata scelta statunitense di non accompagnare la fine del bipolarismo con l'ascolto l'opzione di un nuovo ordine mondiale multi parole multipolare in altre parole con una redistribuzione del potere e dell'assetto dei centri decisionali globali a favore di aree emergenti del pianeta che già allora tutti gli indicatori segnalavano come futuri imprescindibili player
Globali
Un progetto improntato ad un unipolarismo aggressivo che ha avuto tra i suoi strumenti la finanziarizzazione del capitalismo i cui centri direzionali non a caso erano tutti concentrati nella parte occidentale del pianeta e la progressiva autolimitazione dei governi nella determinazione della politica economica auto delimitato autolimitazione
Che nella costruzione di Maastricht cioè nella costruzione dell'Europa per come oggi è trova la sua realizzazione più compiuta
Ciò premesso io penso che sarebbe ingeneroso e quel che è peggio fuorviante
Ritenere che i partiti progressisti abbiano contribuito alla costruzione dell'Europa di Maastricht per come si configura in virtù di un presunto tradimento
Dei ceti popolari o asservimento agli interessi del capitale altre sciocchezze che talvolta si ascoltano in questo senso
Hanno però un altro tipo di responsabilità
Che è quella di aver basato la propria iniziativa su due scommesse entrambe fallite
Luna riguardava il contesto in cui nacque l'Europa di Maastricht si basava cioè sull'aspettativa di esiti col senno di poi realistici del processo di globalizzazione in atto tali per cui non soltanto i beneficiari sarebbero stati i detentori del grande capitale ma anche di riflesso gli strati meno benestanti
Delle società l'altra scommessa invece riguardava più direttamente il progetto europeo e la possiamo riassumere così dato che non si è mai vista al mondo un'entità politica e istituzionale che ha una moneta
Ma non ha un governo politico della politica economica dunque un governo politico tout-court se noi facciamo la munita
Mettiamo su una cosa che anche un bambino capirebbe non poter reggere sul medio periodo e che dunque sarà costretta a dotarsi degli strumenti necessari hanno sfasciarsi
E una volta integrata all'unione monetaria con l'unione politica sarà possibile disinnescare il pilota automatico inserito in trattati istituzioni che si sono voluti determinare negli anni chiese che seguivano ora quando si fa un passo più lungo della gamba B delle due l'una o con un'acrobazia la gamba che rimane indietro riesce a raggiungere
La gamba andata quel passo di troppo in avanti
Oppure si può perdere l'equilibrio e finire a terra
E da lì a terra che ci troviamo l'Europa è passata dall'essere un'area di proficua collaborazione tra Stati a rappresentare l'unico caso di democrazia limitata ad occidente in cui non c'è un Governo ma c'è una Governance che come noto risponde solo parzialmente ad un'assemblea rappresentativa
L'Europa è quel soggetto che non realizzando la democrazia nelle sue istituzioni la comprime a livello di Stati membri non più pienamente sovrano e sulla propria legislazione
L'Europa è quel luogo in cui è garantita libertà di circolazione delle persone dei capitali senza alcuno standard salariale sociale in altre parole un luogo il cui mercato si fonda sulla svalutazione del lavoro si è cioè sdoganata la barbarie di mettere in competizione al ribasso sui propri diritti e le proprie tutele i lavoratori dei diversi Stati minando alla fonda alle fondamenta la sola Leo la solidarietà tra i popoli europei
Ora potrei proseguire ma
Stante questo quadro non proprio esaltante a me pare comprensibile che in diversi Paesi si sia aperta da qualche anno una discussione
Sull'opportunità o meno di confermare la propria adesione al progetto europeo
Io penso però che la risposta dei progressisti dei democratici e dei socialisti non possa ammettere tentennamenti in proposito e richiede una risposta però all'altezza dei problemi che ho fin qui denunciato che si è persi di vista
Ci porterebbe invece a do la bora né una risposta congiunturale
E e non in grado di smentire le ragioni di coloro che lavorano allo sfascio guardate il dubbio non si insinua solo su base sociale cioè tra coloro che in questi anni si sono impoveriti e che vedono quindi nell'Europa una delle cause di questo impoverimento
Ma anche su base generazionale
Troppo spesso la retorica della generazione Erasmus nasconde una realtà amara prendo l'esempio della Brezzi è vero che la maggior parte dei giovani elettori votanti si è espressa per il remake
Ma è altrettanto vero che la grande maggioranza dei giovani elettori aventi diritto non si è recata alle urne e non esattamente l'atteggiamento di una generazione che dimostra il proprio attaccamento a un progetto politico di così ampio respiro
Non si deve perdere di vista penso né sottovalutare il fatto che col passare degli anni aumentano le generazioni tra cui c'è la mia
Che si affacciano alla vita adulta avendo conosciuto soltanto questa Europa e dunque pericolosamente portate a scambiare l'Europa per come Collu mica Europa possibile
E dunque saranno generazioni più difficili da convincere
Della necessità di rilanciare un progetto europeo per quanto difficile io penso però che sia necessario e arrivato alla conclusione del mio contributo a questa giornata vorrei provare a interloquire con voi su come farlo ora al punto in cui siamo temo che dichiarazioni di intenti oppure opportune proposte di cambiamento delle politiche pubbliche europee non bastino comunque non colgano la portata del passaggio che stiamo vivendo occorre piuttosto almeno così mi pare innescare una mobilitazione che coinvolga la coscienza delle persone attorno ad una missione e ad un'idea non è chi non veda la ripresa degli armamenti in giro per il mondo la debolezza delle istituzioni internazionali la conquista del potere da parte di forze reazionaria in Paesi chiave penso al Brasile agli stati uniti e insomma non è chi non veda il rischio che la guerra economica e commerciale in corso degeneri in una guerra propriamente detta questo il punto della storia acquisiamo
Per quanto possa essere difficile riconoscerlo
E allora ancora una volta la pace torniamo sempre lì ma non più come obiettivo questo il cambiamento come obiettivo interno da perseguire coltivare solo dentro i propri confini ma come missione nel mondo
Per l'Europa una missione fuori da Siena
Per ritrovare se stessa
Questa oltretutto una responsabilità storica che vale una vita il continente che dopo aver trascinato per due volte il mondo nella guerra può e deve essere oggi perno di un nuovo pacifico ordine internazionale
Per questo occorre innanzitutto un'idea forza
Attorno cui i popoli europei possano riconoscersi e che risponda ai frutti più alti della civiltà europea e qui penso a un possibile binomio virtuoso tra la democrazia e l'uguaglianza due valori interdipendenti
E la cui interdipendenza viene troppo spesso negata con gli assetti che conosciamo insomma se dovessi riassumerla con uno slogan ma perché giustamente mi batto nel tempo ormai da qualche minuto meno fatti più grandi promesse una narrazione orientata alla pace alla non ci faceva la Fratellanza a patto che queste non rimangono nella stradina non rimangano nell'astrattezza
Delle non c'è azione di valori ma prendano forma in un progetto politico e chiediamoci allora e qui concludo cosa può tenere assieme le cose fin qui toccato in questo mio piccolo contributo
Cosa può tenere assieme dunque un'iniziativa geopolitica per un nuovo ordine mondiale un cambio di rotta sulla base degli obiettivi direi persino della filosofia della politica economica e infine un messaggio di pace che sia un tempo promotore di uguaglianza e democrazia
A mio avviso la dico così un Dabo mio dirlo un doppio piano di investimenti
Per metà destinato a restituire lavoro fiducia sviluppo agli Stati dell'Unione ma per l'altra metà destinato a saldare un nuovo polo Mediterraneo un nuovo polo internazionale che dal Mediterraneo sir radi
E dunque destinato alla nuova frontiera dello sviluppo l'Africa su cui occorre un impegno politico economico e militare e richiede riflessioni che non possono non essere fatte nel momento stesso in cui si ragiona dell'Europa e delle sue prospettive la realizzazione di questo progetto e chiudo prevede tempi lunghi prevede una classe dirigente che non c'è e necessita anche di passaggi intermedi spinosi ma necessari da affrontare ad esempio come ci poniamo qual è il da farsi quindi ora rispetto a quei vincoli quelle disposizioni quelle direttive europee che danneggiano gli interessi del lavoro primo poi questo è un dibattito io penso già ieri
Avremmo dovuto aprire già da ieri ma per quanto lungo e complesso tutto questo possa essere penso che con meno difficilmente potremmo uscire dalla condizione di permanente fuga dalla disperazione che segna le società contemporanee e tornare finalmente a coltivare la ricerca della felicità grazie e buon lavoro a tutti noi
Allora Marta Leonori
Tra il prossimo contributo
Mentre si avvicina considerando appunto che Marta nostro valido rappresentante nella Regione Lazio
Approfitto per anticiparti con i saluti che ha mandato Nicola Zingaretti
Al al la nostra iniziativa scusandosi di non essere presente con noi impegnato come come tutti sappiamo nella campagna congressuale quindi non ha avuto possibilità di rinviare iniziative che lo portano altrove dispiaciuto perché considera il tema che oggi trattiamo
Sabotaggio proprio allora
Ecco dispiaciuto dice a Massimo D'Alema perché la Fondazione soprattutto è stata è uno dei punti di riferimento
Per una ricerca libera profonda colte appassionata in particolare circa i destini della sinistra italiana ed europea
Ringrazia per quello che la Fondazione affatto certo questo mi pare il punto su cui possiamo auspicare una futura collaborazione che ci saranno personalmente con la Fondazione Italianieuropei altre occasioni per confrontarsi e intrecciare i pensieri politici e le proposte per il futuro caro saluto Nicola Zingaretti grazie Marta scherza sul chi ha fatto
Grazie viaggi intervengo non tanto come rappresentante la regione Lazio non sarebbe i di interesse per moltissime persone ma con una un carattere emotivo aggiuntivo perché di questi vent'anni della fondazione gli agli europei
Di del dodici anni li ho trascorsi in quell'ufficio lo iniziando a ventidue anni per che la fondazione aveva deciso di avviare una nuova esperienza editoriale
E ho smesso quando ero in carica come direttore per continuare il mio percorso politico con un affetto molto forte
Con tanti amici che non capivano perché è una ragazza di ventitré anni iniziasse
A investire così tanto in politica ma in quel luogo io ho trovato non soltanto degli amiche non soltanto dei punti di riferimento politici e culturali
Ma anche un luogo unico unico per l'elaborazione per il confronto per la capacità di proporre capace di avere uno sguardo lungo e una capacità di approfondimento che non avevano pari un centro che era un punto di riferimento Rillo è tutt'oggi per esponenti della vita politica culturale delle professioni nazionali e internazionali ricordo
Eventi anche nel Sacro Convento di Assisi dove tutti erano in grado di venire e di parlare liberamente e poi di trasformare quelle idee in proposte
Insomma un centro di formazione dato mai banale ricordo con Gianni organizzammo gli incontri sulle passioni della politica
Un politico un filosofo che si confrontavano su temi come l'amore e l'odio e ne facemmo anche dei volumetti e e nessuno riusciva a capire il perché forse oggi invece questo contributo è più molto più attuale di quanto si pensi
Insomma un luogo di cui spesso quando parliamo di politica sentiamo la mancanza con valido non valorizza abbastanza in un momento invece di grande crisi dei partiti
Partiti che vanno sempre più avanti a scatti e scarti di persone di estemporaneità
Senza la capacità di leggere che cosa avviene per padre dare poi risposte non solo nel breve non tanto libera quanto nel lungo periodo
E questa capacità di lettura è necessario perché se è vero che con le nostalgiche si diventa nobili minoranze ma non si governa la straordinaria complessità del mondo che abbiamo davanti senza queste capacità di lettura non solo non si governa ma si diventa anche una minoranza che non è neanche più tanto nobile
Oggi abbiamo grandissime sfide davanti a noi quella di ridare una centralità all'azione pubblica capire qual è l'avvenire
Che ha il riformismo e quale funzione deve avere il riformismo del nostro Paese e nel panorama europeo che ruolo all'Italia
In Europa è quale contributo può dalle sperando che questo contributo alle prossime elezioni non sia l'elezione dei rappresentanti più contrari all'Europa nel nostro panorama politico
E poi quale Europa
Possiamo costruire come meta e anche come bussola del nostro agire
Consapevoli che il nostro obiettivo diverso obiettivo più alto che non soltanto andare governo soprattutto se poi quando andiamo al governo facciamo delle cose che non appartengono alla nostra cultura politica
E che non danno risposte alle persone che potremmo rappresentare e tutelare
Andando a riprendere un po'di documentazione per questo appuntamento di oggi ho ripreso il primo numero della rivista che uscisse ma non è la fa
Nel settore nel novembre del due mila uno appesa non sarà il congresso che allora elesse Fassino e D'Alema scriveva Carlo Giuliano nella nascita di una rivista c'è sempre qualcosa di temerario difficile dire se verrà letta con la stessa passione con la quale è stata pensata soprattutto ci si chiede se riuscirà a riempire il vuoto che l'ha motivata
Ecco in quel numero si aprì proprio con una riflessione sull'Europa con contributi che discutevano su quale fosse il modello dell'Europa su come fare a creare un'istituzione che avesse che desse risposte ma che crea se anche il consenso collettivo
Moltissimi dei coetanei sono ancora attuali si parla di cambiamenti climatici si cambia di la si parla di la laicità di essa poteva economico finanziario di alcune realtà
Oggi abbiamo una nuova sfida of su una vecchia sfida che è quella di fare in modo che il centro sinistra della sinistra
Sia in grado di costruire dei luoghi e di dare delle risposte
Abbiamo passato vent'anni propria col male quel vuoto di cui si parlava in quel primo numero della rivista che per me è appunto un pezzetto della della mia storia dei miei ricordi oggi la sfida è non Dimitar sì all'estemporaneità hanno limitarci la quotidianità
Ma incentivate questi luoghi di elaborazione che sono luoghi fatti da persone da persone che vengono e coinvolte per l'elaborazione le idee ma lasciateci lasciatemi in campo un pochino di di mio da tante persone che ci hanno lavorato
Amica di mente ci chiamavamo le sartine che era un soprannome che c'ha dato Giuliano Amato perché avevamo sempre di nella redazione a lavorare quotidianamente
Tante persone che permettono non soltanto di portare avanti i progetti ma creare anche una collettività editoriale di creare quel pensiero lungo di cui abbiamo bisogno grazie
Grazie Martani
Gli era sfuggito alla cosa portante del sedere dire cioè il contributo che ha dato come direttore della Fondazione Italianieuropei con un passaggio di testimone straordinario e poi per chi chi ha seguito per chi è rimasto allora il prossimo intervento Andrea Orlando
Grazie
Ma voglio ringraziare la Fondazione Italianieuropei che come è già stato detto è stato un soggetto importante del dibattito politico di questi vent'anni
Anche inaugurato in qualche modo una modalità di organizzare il dibattito e la politica che non esisteva nel nostro Paese
Io vorrei partire da una considerazione io sarei meno drastico è tranchant il giudizio
Anche sul precario e deteriorato Stato dell'Unione Europea
Dell'Unione Europea perché credo che anche questo modello così
Contorto e così pieno di contraddizioni stia mostrando nonostante tutto lo dico come dato storico una resilienza
Al quadro internazionale ne stiamo discutendo della prima fase nella quale la costruzione europea non è sospinta da soggetti esterni
Da grandi attori globali
Il cambio di orientamento dell'amministrazione americana rotto un meccanismo che ha spinto avanti la costruzione europea nel corso del dopoguerra
E quindi prima come dire di di di liquidare
In modo assertivo
Le cose che in qualche modo ancora oggi stanno avvenendo sarei più problematico più articolato senza nasconderci i problemi enormi
Che gravano sul percorso di integrazione e sull'attuale condizione dell'Unione Europea
Vorrei dirla così
Come è possibile continuare ad essere europeisti nonostante le condizioni dell'Unione Europea
E anche come possibile continuare ad essere socialisti europei nonostante le condizioni del Partito del socialismo europeo
Molti insistono sul porre l'accento sull'emergere dei limiti della costruzione europea a partire dalla crisi del due mila e otto
La Grecia la difficoltà a reagire a quello sciocco e se non in termini di rigore è sicuramente un dato vero e però questa analisi rischia di nascondere un po'il prima e il dopo
Quella quel passaggio e quindi di non darci un quadro completo dei limiti
Ontologia cd quella costruzione anche degli errori politici che sono stati compiuti sul successivamente
è già stato detto ma credo che meriti una ulteriore approfondimento
I trattati e l'atto unico il combinato con Maastricht
Hanno definito una costituzione materiale soprattutto sul terreno dei rapporti socio economici molto più arretrato rispetto alle costituzioni socialmente orientata e che vigevano e dicono nei paesi fondatori
Basta guardare la giurisprudenza della Corte del Lussemburgo
Per esempio sulle sui temi del rapporti di lavoro
Hillary strutturazione Della mercato del lavoro è avvenuta anche grazie alla spinta esterna che si è venuta a determinare sulla base di quella Costituzione che nei fatti si era introdotta a livello europeo
Così potremmo dire sulle privatizzazioni
E così potremmo dire
In fondo sul modello che veniva proposto e che preesisteva al due mila otto ma che nel due mila otto esploso
In fondo c'era una concezione alle spalle che vedevano i cittadini europei prevalentemente dei consumatori o degli imprenditori ma non dei lavoratori
E in fondo c'era una cancellazione del ruolo della funzione degli dei corpi intermedi per cui io sarei attento a distinguere tra liberismo e libera e pensiero liberale credo che quel liberismo forse anche la conseguenza di un'impresa impostazione liberale che ha prevalso e di un'incapacità delle forze che in qualche modo si ponevano fuori da quella tradizione di avere un po'un punto di vista critico e questo molto prima del due mila otto
Molto prima del due mila uno
Poi c'è un dopo
C'è un dopo nel quale ecco molte cose potevano essere fatte non sono state fatte
Lo strumento della cooperazione rafforzata è stato utilizzato in alcuni campi con Successo e con dei risultati che vanno rivendicati
Sul fronte ambientale l'Europa nonostante lascio shop del due mila otto è stata comunque il punto di riferimento delle politiche
Di contrasto ai cambiamenti climatici nel mondo e può continuare ad esserlo oggi a proposito credo ad una discussione seria su che cosa vuol dire per esempio dar corso agli accordi di Parigi lo dovremmo fare
Perché quando si ipotizza di ridurre le emissioni al due mila e trenta del cinquanta per cento al due mila cinquanta di azzerare le dove stavo dicendo che le nostre vite saranno totalmente diverse da quelle che viviamo oggi ma questo ragionamento non lo sta facendo nessuno
Sembra che sia una cosa che riguardi qualche d'un altro si tratta di organizzare le filiere si tratta di discutere come si fa al trasporto come le stesse cose che si producono oggi si possono essere prodotte diversamente
E forse questa davvero è una vera discussione tanto importante quanto le altre discussioni che stiamo facendo
Ma così come sunt a cooperazione rafforzata o anche attraverso meccanismi meccanismi tortuosi delle decisioni all'unanimità dell'Unione europea e si sono fatti dei passi avanti da alcuni campi non se ne sono fatti su altri e ne cito due
Noi potevamo nel corso di questi anni e nei quali montava il nazionalismo rispondere alla domanda di sicurezza e anche alla domanda di protezione rafforzando un po'per usare
Una vecchia nomenclatura un po'la toga è un po'la spada a livello europeo
La spada sia detto si farà ma al momento siamo ancora agli annunci
La toga siamo partiti con una procura europea
Che per Lisbona doveva affrontare anche terrorismo e criminalità organizzata ma che per il momento io dico è un può essere un primo passo se non fosse
Barocca la costruzione perché è stata realizzata per il momento si occupa di frodi contro l'unione comunitaria
Guardate su questo terreno c'è un tema che va affrontato subito perché mentre non si fa una cooperazione giudiziaria strutturata e quindi non si costruisce un sistema di guida giurisdizionale delle indagini in verità i servizi segreti e le polizia fu creano delle forme di cooperazione molto forte
Noi rischiamo in qualche modo sono molti gli elementi che sono stati introdotti con la legislazione antiterrorismo di introdurre delle forme di Stato di polizia a livello europeo non sorvegliate da un soggetto giurisdizionale
Noi rischiamo di fare dei passi indietro senza rendercene conto in termini di garanzie dei diritti e della Brioschi Hortus molto forti che non sono in qualche modo guidati da un processo di integrazione giudiziari
Ecco ho citato questi due casi perché questi due casi sono due casi nei quali il partito socialista sistematicamente avuto posizioni tra loro
In patente contrasto ma non una virgola un punto a capo delle forze ostili alla procura europea c'erano i socialisti a capo delle forze che guidavano la costruzione da procure europee c'erano i socialisti
E lo stesso qualcosa lo possiamo dire sul sistema della difesa europea
Allora e dobbiamo anche riconoscere che senza la spinta della Germania guidata dalla Merkel sul terreno della sostenibilità molti passi avanti non sarebbero stati fatti
Allora io credo che non ci dovremmo interrogare sì su quali sono le buone idee ma ci vorrebbe interrogare anche su quali sono le forze e i motori che le possono fare affermare
E in questo senso io credo che non possiamo non dichiarare
Che
Siamo di fronte all'esigenza di una rifondazione del campo progressista come hanno altri hanno detto che si deve aprire alle forze della nuova sinistra che deve porre la questione dalla riunificazione delle due sfere che sono nate e cresciute sotto lo stesso ombrello ma non si parlano all'indomani dalla seconda guerra mondiale mi riferisco all'Unione Europea e al Consiglio d'Europa il Consiglio d'Europa ancora oggi è il principale elemento di evoluzione positiva degli ordinamenti giuridici pensate al nostro Paese il nostro Paese non avrebbe introdotto reato di tortura le unioni civili le le misure sul carcere non avrebbe affrontato temi spinosissimo i come quello del fine vita se non ci fosse stato lo stimolo della giurisdizione internazionale e di Strasburgo ma quella cosa non c'entra niente contrariamente a quello che si dice con l'Unione europea la corte dell'Unione europea si occupa soltanto di mercato
Queste due cose insieme sono mettere queste due cose insieme sarebbe già un obiettivo per costruire davvero un compiuto Stato di diritto all'interno del nostro continente
E invece non ci si accorge che in la stessa giurisdizione quella giurisdizione messa in discussione dagli stessi Paesi che aderiscono oggi lei è contestata apertamente dalla Russia che si sta chiamando fuori ma le sentenze non sono applicate da la Gran Bretagna la Francia ha sospeso per sei mesi l'attuazione della Carta europea dei diritti dell'uomo
Dicevo le idee ci sono
Ecco e sono le forze in campo per realizzarla che mancano perché io credo che la piattaforma dei socialisti europei che è stata più presentata anche alla vigilia delle elezioni del due mila e tredici fosse una ci fosse tutto
Ci fosse tutto il ruolo della banca e la la come ha come affrontare il tema della disoccupazione a livello europeo la questione degli investimenti c'era tutto ma quali sono le SPÖ le forze politiche che sostengono questo processo
Ecco voglio solo io non ho la risposta ma un punto me lo porto una domanda da porre
Siamo sicuri col massimo rispetto
Che candidare un componente dell'attuale Commissione europea alla guida della Commissione europea del futuro sia la risposta migliore attraverso la quale segnare una discontinuità e allargare il campo dei socialisti europei io penso francamente di no io penso francamente di
E lo dico
Anche sottolineando come il mio partito
Che ha indicato questa proposta l'abbia fatto in un modo pressoché burocratiche
Non con una discussione che legasse quella candidatura a una piattaforma un'indicazione la sottoponesse alle forze sociali ne discutesse nella società italiana rivendichiamo questa nuova forma di candidatura diretto a come il presupposto fondamentale per politicizzare Lost lo schema europeo e rafforzare la democrazia europea e poi si fa con un comunicato stampa
La candidatura e si dice c'è fra Emmer ma sul personale assolutamente assolutamente ammirevole ma che francamente non rappresenta a mio avviso questa fase nuova che in qualche modo si deve aprire che guardi alle altre forze della sinistra che sono nate in questi anni che guardi alle forze ambientaliste non come un altro soggetto esterno ma come un possibile alleato e naturalmente se si dice questo bisogna però anche dire con molta chiarezza e sono molto d'accordo con le cose che diceva Goffredo Bettini
Che soltanto degli alchimisti astratti possono pensare che si possa costruire un fronte europeista a prescindere dalle famiglie di appartenenza e dei punti di partenza il fronte repubblicano o il fronte europeista è solo il modo migliore attraverso il quale far vincere i populisti e farli sfondare su tutta la linea
Io credo
E concludo
Che ci sia un tema sul quale è evidente il paradosso europeo
Non si può affrontare questo tema senza l'Europa ma l'Europa non riesce a risolverlo
Ed è un dossier che in questi cinque anni ha galleggiato sui Consigli europei è il dossier che riguarda la protezione dei dati personali
La protezione dei dati personale si calcola riguardi un amore di interessi che arriva a tre non so neanche dirlo a tre miliardi di euro
Un patrimonio che si è accumulato grazie alle infrastrutture pubbliche
Tre tre trilioni esegue tre trilioni io non lo so dire infatti ma il il
Un patrimonio che siamo accumulata attraverso infrastrutture pubbliche sulle quali non si paga un euro di tasse
Ma che non costituisce più soltanto un problema economico costituisce un problema democratico abbiamo visto l'orientamento dell'opinione pubblica l'orientamento dei consumatori
Eppure sono cinque anni che l'Unione europea discute di questo dossier senza riuscire ad arrivare a una conclusione ma c'è un altro tavolo nel quale se ne potrebbe discutere no
Poi discuterne sono lì ma le regole decisionali che ci sono lì non sono in grado di dare una risposta compiuta anzi anche le forze in campo perché nella stessa Europa ci sono Paesi che sostengono una totale deregolamentazione perché hanno le sedi delle piattaforme della Rete
In casa penso alla Polonia e Paesi che hanno provato alle a fare una legislazione come la Germania ma si sono resi conto che da soli non riescono incidere sufficientemente
Perché cito questo caso perché è un caso che è totalmente assente dal dibattito politico e io credo sia la più grande questione democratica che stiamo affrontando in questo momento in questo momento non c'è rischio dei militari e non c'è il Panopticon il controllo dei cittadini i cittadini si fanno controllare da soli perché si mettono sulla rete tutti i giorni
Dicendo dove vanno cosa fanno e quei dati sono utilizzati per la manipolazione
Dei nostri comportamenti
Che cosa c'è di più capitale ed essenziale di questo in questo momento oppure un tema del quale non stiamo parlando ed è un tema nel quale del quale possiamo parlare però soltanto in Europa
Non ho anche in questo caso la risposta ma in questa domanda che pone questo tema io credo che ci sono molte delle questioni dalle quali siamo partiti nella discussione di quest'oggi
E che cosa devono fare i socialisti in questo momento se non provare a difendersi da una minaccia per la libertà
Come quella che può essere realizzata anche da uno sviluppo incontrollato delle tecnologie seri partissimo dai temi io credo potremmo delimitare un campo
E in quella delimitazione del campo dovremmo prendere atto che gli strumenti che offre il mercato europeo o nazionale non sono sufficienti
Che torna ad essere necessario una presenza pubblica nelle nella guida di questi processi non è un caso che le uniche risposte un minimo convincenti riguardano la proprietà di quelle piattaforme
E dovremmo riconoscere il fatto che oggi ci troviamo in una condizione nella quale hanno essere messa in discussione non è semplicemente la declinazione neoliberista di un'impostazione ma l'impostazione stessa è l'idea di uso di una prevalere e di una di una affermazione piena di un individualismo liberale che acconti che ha coinvolto anche nuovi che ha guidato anche le nostre scelte e non ieri o l'altro ieri
Ma da almeno vent'anni
Io penso che se partiamo da questa discussione forse possiamo delineare questo campo perché anche quando si parla di sostenibilità e concludo dobbiamo renderci conto che sostenibilità si realizza soltanto attraverso un'altra parola che è stata bandita dal nostro dibattito e dal nostro vocabolario che ha la parola programmazione
Ma è che noi possiamo pensare che con le incentivi e dei disincentivi e possiamo ottenere gli obiettivi che ci siamo dati con Parigi
I cinesi sono quelli che in questo momento facendo una un ribaltamento totale delle politiche hanno definito la strada con la quale nel due mila e trenta arriveranno gli obiettivi di Parigi non c'è un altro Paese del motore naturalmente non è che io proponga quel meccanismo per ovvie ragioni
Ma è del tutto evidente che non è possibile pensare che da quegli obiettivi ci sarebbe attraverso meccanismi di mercato di incentivazione disincentivazione
Ecco perché io penso che questa è una discussione da fare davvero con occhi nuovi e senza ideologia
Perché temi come il controllo dei dati o quella della sostenibilità riportando al centro la questione della regia pubblica non perché siamo nostalgici di un tempo lontano ma perché questo tempo nuovo che ce lo impone grazie
Massimo Paolucci nostro euro deputato torniamo a discutere di ambiente
Sì grazie
Io voglio partire da da uno stato d'animo lo stato d'animo di contentezza la barra usiamo poco tra di voi questa parola felicità perché i diciotto anni
Italianieuropei coincidono con il fatto che stamattina qui ci vediamo stamattina qui ci vediamo parliamo ci confrontiamo e ci confrontiamo
In modo clou in modo plurale italiana europea è stato un punto di riferimento prezioso sia nelle fasi di vittoria che nei giorni difficili amare sconfitte
E noi abbiamo bisogno come l'aria pulita di analisi studi un confronto abbiamo bisogno il preambolo pari ma anche di altre fondazioni di centri studi di associazioni
Perché il nostro principale problema in Italia e in Europa per riconquistare l'egemonia che abbiamo perso la società e rielaborare un pensiero critico ridefinire il nostro profilo politico e culturale io vorrei partire da questa considerazione io credo che la crisi politica dell'Europa
E amplificata da un doppio corto circuito
Il primo è evidente la grave crisi dell'Europa alimenta i nazionalismi i nazionalismi SMI amplificano le difficoltà dell'Europa sino quasi a paralizzare la renderla sempre più debole causa ed effetto si sommano e il corto circuito rende più esposta ad attacchi esterni senza precedenti l'Europa lo ha detto bene Goffredo stamattina non c'è più l'Occidente ha scritto parole chiarissime e la Urbinati parlando di attacchi esterni senza precedenti l'Europa è un ostacolo un rivale nell'equilibrio geopolitico nella nuova divisione internazionale del lavoro nei nuovi equilibri di potere della democrazia della globalizzazione
è un ostacolo per le grandi superpotenze per le grandi multinazionale
L'Europa massima usato più volte in convegni l'espressione grande potenza è un'espressione che non sempre piaciuto io penso che sia un'espressione efficace l'Europa unita a una grande potenza economica culturale e scientifica civile divisa debole ripiegata sui nazionalismi interni sarebbe del tutto irrilevante l'alternativa è chiara
Lo ricordava Antonio protagonista grande potenza oppure uno io gli Stati deboli comparsi satelliti dei le grandi super potenze politiche
E qui c'è il secondo corto circuito
Il futuro dei singoli stati nazionali è strettamente connesso al futuro dell'Europa
Dentro questo scontro senza una forte Europa siamo più deboli singoli stati nazionali
Ma il vero cuce il corto circuito è vero anche il contrario
Con queste Europa così come funziona gli home in tanto il divario tra Stati forti e stavi deboli e dentro le singole nazioni diseguaglianze
Andrea da ultimo ha posto un problema sul quale c'è ne riflette io penso Andrea che noi dobbiamo avere tutti e due gli occhi aperti l'occhio che guarda ai passi davanti alla residenza ma anche l'occhio che vede le grandi difficoltà
Che vede i colpi la divisione grossa il fossato che si è aperto in Europa con un pezzo dell'opinione pubblica perché se l'Europa con un cambia con questa Europa noi non ce la facciamo a vincere la sfida
Spinelli
Nell'ultima curva della sua vita dopo l'ennesima sconfitta disse noi non dobbiamo aprire rancore nei confronti a realtà ma sforzarsi di capirla di trovare risposte adeguate io penso che servono risposte coraggiose e radicali
Ho utilizzato un mesi fa il termine e necessario rifondare l'Europa io non penso che c'è un'altra strada l'alternativa è tra Rifondazione il rischio di una drammatica sconfitta
Rifondare perché ci sono limiti strutturali venivano ricordati ancora D'Andrea che vengono prima della grande crisi che solo i limiti dell'architettura istituzionale che sono i limiti e i trattati
Che solo il limite dello Statuto della BCE che solo i limiti e le politiche di bilancio per vincere questa sfida credo che non dobbiamo giocare sulla difensiva
E non dobbiamo scimmiottare i nazionalismi il problema che noi abbiamo non è che abbiamo troppa Europa ma che stiamo fermi in mezzo al guado che abbiamo la moneta unica non abbiamo un sufficiente livello di integrazione e loro legge una moneta unica con politica fiscale differenti con politica del mercato del lavoro differenti senza l'unione bancaria
Però intendiamoci non è sufficiente dire neanche più Europa
Perché l'Europa
Le sì o istituzioni solo dentro la crisi del capitalismo
E noi dobbiamo scavare più in profondità
Siamo dentro una crisi del capitalismo che non i socialisti gli stilisti giornalisti Stiglitz Mazzucato ma anche studiosi di diverso orientamento ci dicono
Che il capitalismo nella sua Di Finizio un attuale non è in grado di assicurare lo sviluppo stabile sicuro e duraturo
Altro che il fine della storia del pop dopo ottantanove si è libera si è rivelata infondata la pretesa dell'autosufficienza dei mercati il mio poi rigore di bilancio un'idea sbagliata di competitività basata su minori diritti dei lavoratori
La scissione tra sovranità popolare e Parlamento
E dentro questa crisi che i socialisti devono trovare uno spazio ma attenzione io su questo mi soffermo perché l'hanno detto in tanti non ci sono scorciatoie la scorciatoia non è un fronte il fronte repubblicano
Nella seconda parte del mio intervento poi soffermarmi sulle questioni ambientali
Il futuro dell'Europa coincide con una coraggiosa rivoluzione ambientale attenzione non è un capitolo del patto
Non c'è nessuna grande questione che oggi abbiamo sul tappeto chi non incrocia gigantesche questioni ambientali produzione industriale che cultura trasporti organizzazione citavi circa modelli di consumo
Io qui mi permetto di dire che attenzione non ci sono solo i cambiamenti climatici
I cambiamenti dei mali solo un problema serissimo che ci è piovuto addosso ci sono effetti dei cambiamenti climatici che vediamo gli effetti che arriveranno tra venticinque anni avremo il cinquanta per cento in meno di produzione di grano e mais entro la fine del secolo avremo il cinquanta per cento di perdita di biodiversità ma attenzione
Insieme al tema dei cambiamenti climatici c'è il grande tema della limitatezza delle risorse
Cambiamenti climatici inquinamento risorse limitate
Ne abbiamo avuto metà un un un modello di sviluppo che aveva l'illusione che le risorse della terra fossero limitate un modello di sviluppo che si basano sul fatto che consumiamo più di quanto la terra l'ecosistema riesce a rigenerare
Consigliamo il cinquanta per cento in più di quanto la tela dieci al generale in un anno si mangia Mompiano intermezzo se tutto il mondo le se i ritmi di un dolce in tali ci mangeremo due pianeti e mezzo e qui c'è la crisi grande
Del del capitalismo che le diseguaglianze non c'è l'alta marea che sale a tutte le barche e la scissione sviluppa ambiente consumiamo più materie prime più materie di quando la tela riuscì a rigenerare
Consumiamo materie prime vergini che solo un esaurimento
Inquiniamo falde acquifere aria e terra
La natura non si piega
Alla vita dopo del mercato al principio del ma della della massima accumulazione
La questione ambientale e un crocevia del futuro dalla nostra economia
E il futuro dell'auto
Lo ricordava
Lo ricordava al da Andrea il Parlamento europeo approvato nei giorni scorsi una risoluzione che prevede chiedo scusa a nome suo insomma direttiva che prevede un riduzione del venti per cento l'emissione del due mila e venticinque ed il quaranta per cento nel due mila e trenta
Siamo in fase di negoziazione lunedì martedì al massimo dovremmo chiudere è una rivoluzione
Dopo lo scandalo bolliva anche in
Una truffa la clamorosa
è cambiato il modello di omologazione delle auto
E le auto non vengono più omologate in laboratorio ma su strada è un'altra è un'altra è un'altra partita e il futuro dell'auto elettrica
E il futuro
Di chi avrà un ruolo predominante in questo mercato per queste sbagliata
La relazione la la reazione della FIAT l'agricoltura il trenta per cento ore di dal vivo Ultori in Italia e dato che la politica di coesione quaranta per cento in Europa e aperta una sfida mondiale
Su
Sostenibilità e sicurezza alimentare
Io sono stato protagonista insieme ad altri parlamentari
Di una battaglia che abbiamo fatto con i nostri compagni di con i nostri compagni nessun Ducos contro l'uso dei pesticidi il Grifo Sato
La baia comprato per sessantatré miliardi a Monsanto grande questione grande questione dell'agricoltura che riguarda chi il suo ruolo
Tornerebbe diciamo così tornerebbe varrebbe la pena riflettere come dire vecchie vecchie cose che abbiamo letto ragazzi principio di latte di di rarità mentre io sto parlando ogni secondo nel mondo
Cambia di proprietà un'aria grande quanto un campo di calcio
L'aggredito a colpi l'accaparramento delle terre una grande una grande questione ogni secondo l'industria chimica
Tra due anni non abbiamo più la plastica monouso non tra un secolo tra due anni una rivoluzione clamorosa e attenzioni poi ha messo e adesso mi permetto di dire la professoressa che ha fatto un bell'intervento che ad esempio una tassa sulle emissioni già esiste
Ed è il sistema di controllo le missioni e le chiese che ha sia con il provvedimento che abbiamo che abbiamo provato obiettivi stringente riduzione del quarantadue per cento entro il due mila e trenta
Una tonnellata di C o due costava dieci euro oggi costa ventidue con la curva dei di limitazione che abbiamo previsto arriverà a trenta le forze scendi remissione di agricoltura edilizia meno trenta per cento dal due mila e trenta
I rifiuti
In Parlamento avevamo provato
In Parlamento aveva approvato una direttiva un regolamento più ambizioso ma anche lì cinquantacinque per cento e raccolta differenziata dal due mila e venticinque sessanta del due mila e trenta
Ecco da questo punto di vista fatemi dire che dobbiamo sgombrare il campo da sciocchezze
La rivoluzione che proponiamo non significa riportare le lancette un secolo indietro
Nessuna decrescita felice non sono venuti non solo i dati di Legambiente
Ma solida insomma dai dati ufficiali dal mille novecentonovanta al due mila sedici il prodotto interno lordo dell'Europa è aumentato del cinquantatré per cento mentre sono diminuite del ventitré per cento
Le missioni e qui cerco di tutte e due gli occhi aperti sulle politiche ambientali
L'Europa è stato la battistrada per l'accordo sul tema di Parigi il Giappone ma aveva firmato l'accordo sulla pesca adesso addotta misure molto simili a quelle che abbiamo approvato il nuovo patto tra cittadini Europa bisogno di risorse
è del tutto evidente che non regge una moneta unica con un bilancio comune che l'uno virgola diciotto per cento risorse
E poi deve essere socialmente equo io
Dico come la penso a me non convince un'idea di rivoluzione ambientale che sia come una sorta di rivoluzione che neutra né di destra né di sinistra
Portare avanti portare avanti gli obiettivi che abbiamo definito significa colpire interessi Cimitile visti di organizzarla produzione significa significa scegliere
E quindi e quindi innanzitutto socialmente equa Stuppo allo spreco di materie prime su questo fa diminuire ci abbiamo lavorato tantissimo non solo io ma anche con Rossella
E con altri compagni in questi in questi giorni io penso che noi dobbiamo andare oltre il concetto di conversione ecologica l'economia
Stop all'utilizzo di materie di materie prime vergine sentivo una cosa che non cambi modelli di produzione se lo interviene a monte a bande se non interviene in prima sul tipo di progettazione
Sui modi e a balli si modelli di consumo sulla gestione sulla gestione
Dei rifiuti
E poi sempre sull'agricoltura adesso la nuova politica avremo un trenta per cento di training i fondi europei avremo un trenta per avremo una una parte dalla politica di questione che non più sugli obiettivi non più in relazione a quanta terra cioè a quanti animali Shayma relazioni agli obiettivi
E qui c'è una rivoluzione anche nostra di cultura cioè smetterla di pensare a interventi settoriali separati e invece metter insieme interventi coordinati per territorio
C'è grande tema delle città
Massimo sa che la mia fissazione di parliamo italiano Pescia lavoratori parlavano gran ne parliamo troppo poco il tema del futuro delle nostre città il patto Dias di Amsterdam e poi io credo che dobbiamo insistere ed ho finito
Su una riforma su una riforma dell'Europa io ho fatto un'esperienza con i compagni l'Abruzzo molto Bureau sulle macroregioni
E penso che quella sia una strada una strada possibile di riforma
Che mette insieme più pezzi di nazioni su obiettivi che sono obiettivi che sono obiettive trasversale ecco io voglio dirla pure dire concludendo questo il futuro nell'Europa
E nella sua capacità di rispondere ai due grandi questioni che ha di fronte
Diseguaglianze insostenibili scissione tra sviluppo e ambiente perché chi ha scritto o il passato che divora il futuro molti anni prima Alexander Langer scritto parlando dell'insostenibilità ambientale che gli uomini hanno reso insolvenza fraudolenta verso il futuro verso verso le generazioni future
Il nuovo patto che vogliamo costruire questo tra cittadino d'Europa ed esattamente rispondere a questa domanda di futuro Grazia
Grazie a Massimo Gianni Cuperlo
Grazie
Grazie e complimenti perché è una è una bella giornata
Lo dico non solo per l'affetto che ho verso la la Fondazione la storia della Fondazione
L'età me lo consente l'ho vista nascere quindi posso dirlo ma dico che una bella giornata perché ho molto apprezzato questa mattina e sto molto apprezzando oggi pomeriggio
La scelta di trasformare quello che al fondo un compleanno in un congresso
E e siccome in età matura io mi trovo per gli accidenti della vita a militare in un partito dove anche i congressi tendono a trasformarsi in gigantesche feste di compleanno vivo questa come
No vivo questa giornata come una legge del contrappasso ecco un ha un dono non previsto ora sul merito invece
Esci da quel porto porrà sul merito se lo sguardo abbraccia l'Europa sono state dette tante cose giuste l'impressione di una sinistra fuori sincrono no un po'come Ghezzi a Blob e come se la realtà avesse preso una piega e il pensiero progressista ammesso che ci si trovi l'accordo sul significato del termine si fosse indirizzata altrove
Ora volendo accorpare le parabole recenti di questa sinistra da noi in Germania in Francia forse si può dire così
Che di fronte alle sconfitte più pesanti di sempre la reazione è stata di due tipi
Da un lato si è andati alla ricerca di una giustificazione tutta Interna e declinata da ciascuno in modo proprio la grigia presidenza Hollande per i francesi per la socialdemocrazia tedesca il logorio della grande coalizione da noi
I difetti di comunicazione lo scarso appeal dell'ultima stagione di governo a partire da chi la guidava l'immancabile fuoco amico
La seconda reazione si è concentrata sulla crisi molto è stato detto su questo stamane oggi pomeriggio
E in particolare su di una scomposizione sociale in tutto l'Occidente che ha avuto come vittime principali come vittime sacrificali
Nella classe media
E molte delle categorie politiche del Novecento ora la si può anche definire una rivoluzione senza spargimento di sangue anche se poi la verità triste e dolorosa e che del sangue in verità c'è stato
Il punto è che di fronte a una rivoluzione soprattutto se quella rivoluzione è rivolta anche contro di te o tu sei più rivoluzionario degli altri oppure l'alternativa e Luigi sedici
Allora l'idea di affrontare questo passaggio nel segno delle realismo
Del moderatismo o peggio della conservazione di quanto c'era prima io credo che sia stata per la sinistra l'anticamera della peggiore sconfitta di sempre
E d'altra parte quando il furore tempesta l'anima si avvicina la vendemmia
Questo non esservi in in questo è il romanzo del mille novecento e trentanove anche se forse mi permetto di dirlo la citazione più efficace la cupola Massimo Cacciari che a sua volta da Cuba attaccante
E dice mai come oggi la via di mezzo non fa altro che sommati i vizi degli estremi
Il punto è proprio qui
Nel fatto che noi siamo immersi nel più clamoroso cambio d'epoca della nostra esistenza
Da un lato per quello che è stato battezzato il grande disaccoppiamento tra la produttività e l'occupazione una frattura che gli analisti gli economisti
Data no nell'anno due mila e quindi un divorzio oggi maggiorenne su passati diciott'anni che ha completamente ridisegnato il mercato del lavoro
E dall'altro per l'irrompere di diseguaglianze sociali
Che hanno raggiunto vette incompatibili con una tenuta della coesione sociale che avevamo conosciuto
Tutto questo è avvenuto ne abbiamo parlato molte molte volte nel corso di questi anni si sono riempiti scaffali e bancali di biblioteche e librerie
Il punto è quale sbocco mi pare questo il tema interessante della giornata della riflessione di oggi il ponte quale sbocco la combinazione di questi due elementi è destinata ad avere per noi
Perché il vero limite della sinistra esattamente nell'idea che ad un cambio d'epoca così radicale così profondo
Sì posso replicare con strumenti con linguaggi con soluzioni in continuità con tutto ciò che esistito prima ma che in buona misura non esiste più e non possiamo limitarci ad una lettura semplificata di questo processo lo dico in modo critico e ovviamente autocritico se mi permettete una riferimento veramente molto laterale rispetto alle tematiche ampia affrontate oggi ma prendiamo per un istante il voto recente in Alto Adige in Trentino quella una terra dove il pile ai massimi dell'Europa
Il tasso di disoccupazione e non è neppure ha rilevato eppure la rappresentanza conosce delle dinamiche simili al resto del Paese
Allora se tu leggi quelle urne solamente con le lenti dell'emergenza sociale che esiste
Drammaticamente esiste però è difficile capire di cosa stiamo parlando
Lì la soluzione non è tornare nelle periferie di Bolzano ammesso che a Bolzano esistono le periferie su questo ho dei dubbi evidentemente c'è una spinta più complessa che rischia rischia per la prima volta nella nostra vita
Di mettere la sinistra non semplicemente fuori gioco per una stagione
Ma fuori corso ma il suo legame con la storia
E credo che in questo ci sia la ragione
E la preziosità di un percorso lungo come quello che la Fondazione ho sostenuto in questi anni allora come si affronta un passaggio del genere io mi limito a due titoli e chiudo il primo riguarda la pertinenza della nostra risposta io lo dico così da questa crisi
Che è una crisi di cultura di ispirazione della sinistra non si esce solamente con una leva programmatica io voglio dire che il programmi istmo
Che ha dominato l'agenda delle riformismo dopo l'ottantanove non è lo strumento sufficiente non è più uno strumento sufficiente
A ricollocare questa parte del pensiero e dell'azione sulla modernità sulla contemporaneità dentro il nuovo mondo questo vuol dire che bisogna tornare ad un soggetto politico
Votato all'utopia
O d'un tratto più anticamente ideologico a parte che in nessuna delle due espressioni un avviso un elemento di negatività
Ma non necessariamente però vuol dire che non si va nella direzione giusta senza ridefinire la nostra identità e al fondo torna alla memoria quell'ammonimento di Bobbio quasi un quarto di secolo fa rivolto ad una sinistra anche allora divisa e litigiosa e conflittuale e l'ammonimento di Bobbio era discutono del loro destino senza comprendere che dipende dalla loro natura decidano qual è la loro natura vanno ben chiaro anche loro destino trasferendo noi quell'immagine potranno dire oggi
Discutono in sedi componenti realtà diverse della loro leadership senza capire che dipende da loro politica decidano la loro politica avevano anche ben chiaro chi potrà guidati sulla strada della riscossa
Il secondo titolo è questo
La destra che noi abbiamo davanti un animale strano
Nel senso che archivia principi della cultura liberale e parte consistente di quel bagaglio storico
In questo ribaltamento il compromesso dell'ultimo quarto di secolo compromesso nel quale tutti noi andrà ha detto delle cose che a me convincono molto sull'Europa compromesso entro il quale tutti noi
A titolo diverso siamo rimasti compresi e cioè valori progressisti
Primato affermazione dei valori progressisti sul fronte della democrazia
E dottrine liberiste
In economia
Questa destra non è la fotocopia della destra degli anni Novanta degli anni Zero questa destra rovescia questo schema
Opponete a rovesciare questo schema questa destra punta ricette sociali rivolta alle fasce fragili della popolazione
Ma combinando quegli annunci quelle promesse
Ai valori più reazionari sul piano della rappresentanza e della democrazia
E questo rovesciamento qui sì davvero allora non capisci se non vedi questo il voto delle periferie e questo rovesciamento rischia per noi di essere micidiale
Per loro l'Europa diventa la fortezza ad espugnare e le prossime elezioni lo scalpo da esibire il punto
E che il laboratorio italiano oggi è interamente compreso dentro questo schema
Ma se è così io penso che alla sinistra lo dico di più alla mia parte politica al mio partito io penso che alla sinistra toccherebbe lavorare o prevale per disarticolare questa maggioranza nata ibrida e che però potrebbe produrre la saldatura di quei due elettorati o comunque di loro parti significative
Lo dico qui e forse non è la sede giusta ma l'ho detto anche nelle sedi che erano forse più pertinenti ma continuare a sostenere che Lega e Movimento cinque stelle sono la stessa cosa è un errore di analisi drammatico la lega il Movimento cinque stelle non sono la stessa cosa e questo non ha a che vedere con le scelte politiche contingenti dell'oggi non sono la stessa cosa perché andò due matrici diverse la Lega un movimento politico un partito antico ha una radice autonomista
Che Salvini ha convertito in una moderna forza nazionalista il Movimento cinque stelle che vive oggi la sua deriva nel peggiore governissimo però una radice completamente diversa culturalmente diversa
Non vi appaia blasfemo un'eresia ma la sua radice rivoluzionaria
E l'idea il principio di una supremazia del principio di legittimità sul principio di legalità che all'origine di tutti i movimenti rivoluzionari
Abolire i vitalizi certo che non si può fare con effetto retroattivo perché non è legale ma prevale il primato della legittimità è un provvedimento illegittimo in quanto tale noi lo abroghiamo
Ma se è così disancorare parte di quel movimento dall'abbraccio con la destra peggiore non si chiama trasformismo non si chiama inciucio si chiama politica e se ne sente
è bella politica
Ed è Cuesta dimensione della politica si sente vede questa dimensione della politica si sente drammaticamente la mancanza secondo titolo ultime questo
Ci sono molte ragioni per un allarme vero prima che il tempo scada e che il dramma si consumi sapendo che il dramma non è rappresentato lo dico io
Dal destino del partito più grande del partito democratico quel dramma è la possibilità che nel cuore dell'Europa si riproponga l'incubo di una coalizione espressione di una destra radicale e di massa
Per la prima volta da quando mai siamo al mondo allora evitarlo oggi la missione storica di una sinistra da rifondare in un'Europa che di fronte a processi storici inediti lo ricordava Andrea
Nella nostra vita da quando siamo al mondo mai avevamo assistito
Alla coincidenza di veduta divisione di strategia anche se per ragioni diverse tra Mosca e Washington operanti entrambi per l'Adisu Dione del continente europeo è un terreno nuove inedito storicamente sconosciuto ma allora chiudo
Il problema fondamentale non è soltanto restituirà questa sinistra un'anima
Un pensiero apprezzato al tempo perché fino lì
Lo diceva Andrea in uno slancio di ottimismo che io condivido con lui io dico che noi che voi ci possiamo arrivare il punto è che quell'anima non può rimanere ancora a lungo orfana di corpo
Un nuovo principio sociale nuove aggregazioni anche trasversali alle classi per come l'abbiamo interpretate nel senso di cogliere il valore di conflitti tematiche ambientali né però adesso Massimo la qualità del vivere la qualità del curarsi
Che sono oggi una parte rilevante del sentimento di milioni di persone
E il tema di quale impianto di Società metti in campo ora se questo è il traguardo l'ultima battuta sarà velatamente polemica ma credetemi criticamente autocritica
Ma se questo il traguardo la frammentazione attuale della sinistra
In questo Paese e non solo è una colpa mortale lasciamo da parte Matteo Renzi e le sue responsabilità che ci sono sono oggettive
Ma a rompere
O il pedine che si rompesse
L'unità del principale partito di questa parte è stato un errore drammatico e non tanto per l'esito elettorale di entrambi chi è andato e chi è rimasto ma perché non abbiamo compreso che quella scelta
Si muoveva
Avrebbe scritto il Puente in direzione ostinata e contraria a tutto ciò che la storia che il processo storico in quella fase ci andava chiedendo il punto è che quella fase non si è conclusa in quella fase ne siamo tuttora immersi
E quindi io penso che la spinta a ricomporre questo campo a ritrovare le ragioni di un nuovo soggetto della sinistra siano interamente sulla scena soprattutto mi auguro che il prossimo congresso del mio partito non elude la questione e avanzi ad altre e altri una proposta un progetto un metodo in grado di scuotere la deve raccogliere i frutti una vera Costituente d'altra parte quando la sinistra in Italia incrociato pesanti sconfitte ha saputo reagire
Mettendo in campo una strategia di alleanze di politica di Progetto alternativa al tempo che la stagione di prima se così sarà
Se così sarà io penso che noi tutti noi chi nel Pd c'è chi nel Pd oggi non c'è più o non c'è mai stato eppure chi non ha alcuna intenzione di entrarci tutti noi avremmo fatto un passo nella direzione giusta
Se così non dovesse essere mi limito a dirvi che ho già pronta la scaletta per l'intervento al trentennale della fondazione grazie
Abitare conseguente l'intervento di Roberto Speranza
Bene grazie
Però io credo che credo che vent'anni siano un tempo molto importante anche se come è noto il tempo vale e va considerato sempre legato alla velocità
Io penso che per esempio se guardiamo alla storia vent'anni sono un battito di ciglia
Invece vent'anni sono un tempo importante per la vita di una persona ciascuno di voi può misurare questa distanza su se stessi sono io
Se penso a vent'anni fa penso a un neo iscritto alla facoltà di Scienze politiche qui a Roma
E penso un giovane che decide di prendersi la tessera di quello che è stato un grande partito dei democratici
Di sinistra e voglio dirlo con affetto a Gianni Cuperlo non so se questo è un congresso a me è sembrato molto di rivivere la direzione dei DS di qualche anno fa per la profondità perché in qualche modo
C'è qualcosa di che che forse si è smarrito nel lavoro e nella dinamica politica di questi anni
E vent'anni sono invece come vi dicevo sono quasi nulla se guardi alla storia dell'uomo sono un tempo importante se guardi alla storia di una singola persona e invece vent'anni sono un tempo enorme io direi quasi infinito se si guarda alla politica
Vent'anni fa nessuno avrebbe mai potuto credere
All'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea
Vent'anni fa nessuno avrebbe mai potuto immaginare Trump presidente della più grande democrazia di questo mondo
Vent'anni fa probabilmente se c'avrebbero se ci avessero raccontato
Del voto in Andalusia di poche settimane fa
Ci avrebbero preso per matti
è un voto che è passato abbastanza inosservato ma
L'Andalusia è un paese è una Regione simile alla nostra Emilia-Romagna la nostra Toscana
In un Paese che uscito dal franchismo solo nel mille novecentosettantacinque
E per la prima volta in quelle elezioni in quel Parlamento regionale
La maggioranza
Viene pregressa
Dai partiti della destra
E per la prima volta compare dentro quel parlamento regionale addirittura un partito che si fa all'estrema destra in un Paese in cui la democrazia è arrivata negli anni settanta e che quindi dovrebbe avere anticorpi molto molto molto solidi
E poi ancora
Nessuno avrebbe probabilmente vent'anni fa sì immaginato la potenza della Rete la potenza di internet
Qui stamattina Goffredo Bettini poco prima Andrea Orlando hanno toccato un punto che io credo sia decisivo e cioè il rapporto tra democrazia Rete nuove tecnologie
è un grande tema su cui dobbiamo discutere perché dietro la Rete dietro il digitale c'è una potenzialità incredibile ma c'è anche una grande domande una grande sfida per la nostra democrazia chi è proprietario di tutti quei dati
Qual è l'utilizzo che se ne fa come sono capaci di orientare i consumi e di orientare anche comportamenti elettorali come siamo vedendo in maniera drammatica
E allora io credo che questi vent'anni siamo stati vent'anni che hanno veramente cambiato il mondo rimesso in discussione tutto
Credo che noi siamo qui oggi a interrogarci
Come forze politiche come persone che hanno deciso di aderire alla storia alla cultura della sinistra sul futuro dell'Europa e sulla nostra responsabilità politica
Ora io voglio provare
A dire con chiarezza quello che penso
A partire da un dato di verità e di realismo che non possiamo non negarci
Io sono profondamente europeista
Continuo a pensare che per le questioni fondamentali che abbiamo posto alla base della nostra adesione al progetto europeo questa sia l'unica strada possibile per provare come diceva Alfredo Reichlin a mettere il potere della politica allo stesso livello della potenza dell'economia
Però c'è un tema enorme che ci riguarda
E che non possiamo far finta di non vedere
E cioè che le Rollo Europa rischia di non reggere più
Guardate non regge più
E non ce la caveremo solo
Richiamando retoricamente i nostri valori e anche il percorso importante che è stato fatto negli ultimi cinquanta sessanta anni
Io penso che ci siano due questioni di fondo irrisolte dentro questa Europa e sono due questioni politiche enormi che riguardano prima di tutto la sinistra la nostra funzione storica
Primo la questione sociale
E secondo la questione democratica
La dico in maniera ancora più netta
C'è una parte rilevante sempre più grande dei ceti popolari europei
Che inizia a percepire che i propri interessi personali legittimi si difendono meglio sotto la bandiera nazionale
Guardate a me fa tremare le vene dirmi queste cose ma è la verità
E non ce la caviamo dicendo quei cittadini sbagliano
Non serve non basta
Dobbiamo capire come rispondiamo a quella domanda ed è una domanda che secondo me verte su due assi fondamentali che sono appunto questione sociale e questione democratica
C'è una parte larga
Dei ceti popolari delle persone comuni di questa Europa che noi sinistra pretendiamo spesso di voler rappresentare che non si sentono sufficientemente coinvolti nelle scelte democratiche c'è un problema di sovranità non possiamo far finta di non vederlo dobbiamo capire come l'Europa si fa carico di questa risposta
E lo stesso vale per la questione sociale
E anche qui la sensazione diffusa e che questa Europa per come è stata costruita anche qui Andrea Orlando diceva cose che condivido non assunto fino in fondo la centralità della questione sociale della questione del lavoro
è un impianto che è stato in qualche modo figlio di una subalternità con la quale dobbiamo fare i conti io anche qui la voglio dire col massimo di nettezza possibile
Perché la nostra storia che chiamata in causa
Perché il Partito del socialismo europeo avuto funzioni di primissimo piano in questa storia profonda dell'Europa
E io penso che ci sia un grande tema che ci riguarda
Questo impianto europeo per come costruito oggi e figlio di una subalternità culturale al neoliberismo
Ed è il figlio ha purtroppo della stessa subalternità culturale al neoliberismo anche la storia recente del nostro campo della sinistra
Guardate io credo che questo sia il punto
Quando si dice dobbiamo ripartire
Dobbiamo ricostruire si dice è senz'altro una cosa giusta ma da dove ripartiamo e di costruiamo e la mia sensazione che dobbiamo ripartire e ricostruire da un pensiero nuovo non un pensiero nuovo sul programma ma un pensiero nuovo sulle questioni fondamentali che riguardano il rapporto tra stato e mercato prima di tutto
E qui qual è la verità di fondo e la verità è che purtroppo noi siamo un pezzo di una storia lunga della sinistra europea mondiale
Che a un certo punto ha in qualche modo pensato che tutto sommato il mercato potesse farcela da solo
E noi siamo un pezzo di questa storia non possiamo negarlo e allora uno si ricostruisce un pensiero a partire di qui oppure non ce la si fa e allora qual è la prospettiva io utilizzo un termine l'unico che conosco
Il termine socialismo che qualcosa di più di socialismo europeo la famiglia io penso e le famiglie europee siano anche se così come Son costruite oggi un pezzo di sovrastruttura politica di un tempo che probabilmente non c'è più
Io penso che noi dobbiamo riscoprire il senso profondo della parola socialismo nel senso storico direi filosofico di questo termine
Il che significa centralità del lavoro per esempio
Il che significa centralità della lotta contro le diseguaglianze
Il che significa ad esempio un nuovo ruolo dello Stato un rapporto diverso tra stato e mercato
Guardate
Vengo velocemente alla politica di oggi anche alle ultime sollecitazioni di Gianni che sono arrivate guardate se non si parte di qui
Non c'è mossa politicista che basti
I richiami unitari
Hanno senso senz'altro c'è Salvini figuriamoci se non c'è la necessità di ricominciare a discutere di tessere una tela
Ma io lo voglio ribadire nel profondo
L'unità ha un senso se la premi Issa cambiamento radicale non non ha senso L'Unità se non c'è un cambiamento profondo e non è
Vorrei essere chiaro
Non è
Vorrei essere chiaro
Non sto parlando di una leadership
Perché quella la considero ormai acquisita diciamo che si è fatto carico la storia anche in un tempo più breve di quello che noi probabilmente immaginavamo di risolvere la questione della leadership
Io sto pensando a una ricostruzione
Di un pensiero politico che dia in senso alla sinistra in questo tempo guardate queste l'impresa
E non è una cosa banale
Da questo punto di vista da questo punto di vista io penso che
Il lavoro di picchetti sia molto utile
Perché ci aiuta
Perché qual è il loro e noi rischiamo sul tema europeo
E compagni e compagni
Lo rischiamo purtroppo anche su altro
Si è parlato poco oggi di immigrazione
Che un altro grande tema
Che io credo sfidi il nostro campo
Noi costruiamo battaglie fortissime
Per la difesa dei diritti dei migranti contro questa legge per esempio manifesto della destra
Europea che ha costruito Salvini è che approvato con i voti di Berlusconi e della Milone
Ma quello è un altro grande tema che ci chiama a riflettere a discutere a ragionare
Perché quando un cittadino ha paura
Tu non te la cavi giudicando quel cittadino devi capire perché ha paura e degli uffici una risposta da sinistra altrimenti viene travolto
E allora io causa ci vedo di buono nel testo di picchetti
In qualche modo in questo manifesto che ci aiuta ad alzare l'asticella della nostra discussione politica
Io penso che in quel manifesto ci sia un assegno un'assunzione dei limiti di questo tempo
Ci sia una piena assunzione dei limiti di questa Europa
Perché quel manifesto dice due cose fondamentali primo che questa in questa Europa c'è un grande problema di sovranità lo vede e prova a risolverlo
Poi si può discutere della modalità il Parlamento ottanta venti per cento ma c'è un problema di sovranità in questa Europa e quel manifesto promosso in una risposta
E poi due dice che con queste politiche economiche l'Europa è destinata a fallire non reggerà più perché si provocherà in maniera ancora più veloce una sconnessione tra i ceti popolari le opinioni pubbliche nazionali e le politiche che si mettono in campo
E allora questo manifesto rappresenta un sogno rappresenta un elemento di dizione ma rappresenta anche un elemento di realismo nell'analisi perché guardate che mettersi oggi a difendere l'Europa in maniera critica sarebbe il più clamoroso regalo a chi l'Europa vuole abbatterla
E allora io penso questo
Che noi con questo manifesto dobbiamo provare ad aprire una discussione che sia la più larga è la più forte possibile
Su questi due assi più democrazia e più sovranità la parola sovranità sta dentro l'articolo uno della nostra Costituzione
E poi i due una straordinaria inversione sulle politiche economiche
E su questo campo qui ha detto benissimo Massimo Paolucci si incrocia la necessità di creare lavoro con la necessità di ristrutturare nel profondo il nostro sistema produttivo su un nuovo impianto che sia ecosostenibile
E allora vedrete che un po'si declina una nuova gente un nuovo pensiero di quello che io mi auguro sarà una nuova forza politica una forza socialista ed ecologista io penso che queste la traiettoria del futuro costruire una nuova forza ecco socialista
Capace a quel punto di sviluppare un'alternativa vera alle destre
Io non voglio affrontare
Oltre la parte politica domani abbiamo una riunione importante in cui proveremo a dire a una grande verità
Io voglio stare solo al titolo di fondo che quello che mi interessa di più
è chiaro che non possiamo rassegnarci agli equilibri agli assetti politici e di potere di oggi
Dobbiamo lavorare per costruirne di nuovi
E per costruirne di nuovi bisogna ricominciare a fare politica
Io vorrei che le cose che ha detto Gianni Cuperlo
Fossero condivise da una parte larga
Di quello che ancora un partito importante nel panorama politico italiano anche se come è noto la mia personale opinione e che quel partito si anch'esso figlio di un tempo che non c'è più
Ma evidente che è stato fatto un errore storico senza precedenti
Avete consentito la saldatura tra lega e Cinquestelle fa pagare un prezzo enorme al nostro Paese
E io dico di più se non si lavora per scardinare quella saldatura si rischia di bloccare la nostra democrazia
E allora anche qui che io penso che da sinistra dobbiamo provare a lanciare un'iniziativa politica
Che provi a scomporre quel blocco di forze Prodi a disegnare scenari il superino l'esistente io sono convinto che dentro il partito democratico molte cose cambieranno nei prossimi mesi che si chiariranno alcuni nudi e sono convinto che dovremmo insieme possibilmente provare a sfidare i Cinquestelle
Perché lì non c'è un blocco monolitico lì ci sono pensieri orientamenti diversi
E io credo che la frattura a sinistra a destra alla fine esista e prevarrà anche lì dentro
E allora
Mi fermo qui
Con un'ultima parola
Sulla Fondazione Italianieuropei perché credo e questi vent'anni consegnino
In qualche modo a l'opinione pubblica italiana le forze democratiche della sinistra di questo Paese un patrimonio straordinario
Io mi sentirei di dire questo in chiusura
Grazie per il lavoro che è stato fatto finora
E però siate consapevoli siamo consapevoli e la parte più complicata più stimolante
Più difficile ma forse anche la più bella e quella che vede ancora venire perché oggi più che mai c'è bisogno di ricostruire un pensiero per una sinistra nuova in questo tempo grazie
Allora Pier Luigi Bersani
Anch'io naturalmente come Enzo
Vincendo un grazie ai tagli alle europee le ore di lavoro
Te li gente
Prezioso le ho dirette nasce tenace
Di questi di questi vent'anni
Una
Una sala macchine diciamo delle idee della sinistra non solo di quel italiana
Io voglio
Diciamo rimandare a domani perché ci sarà questo nostro appuntamento all'Antonianum
Riflessioni diciamo più stringenti sul
Ricostruzione
E vorrei invece dir qualcosa sul tema perché è talmente raro che si possa discutere sul serio della questione europea
Che
Dico sento il bisogno in meno per quel tipo di di provare
A dir qualcosa
Allora se noi guardiamo
Non solo i sondaggi ma infatti
Se mettiamo l'orecchio a terra noi dobbiamo riconoscere che in questo momento grande parte dell'opinione pubblica profonda
Quella popolare quella della boro e della piccola economia
Questo opinione pubblica questo opinione pubblica
L'Europa non è un orizzonte
è una realtà un po'pedestre
Alla quale ci si deve rassegnare
Una realtà diciamo senza fascino ma anche senza alternative
Queste è un po'il senso comune
Una realtà quindi che sta producendo una disarticolazione interna ma dentro un perimetro rigido
Invalicabile
La Breaks non ci dice questo
Si dice come citando Ovidio né contenne senza ditte
E
Perché coppe ragioni economiche sociali rilevanti per ragioni anche di convivenza civile pensate alle all'Irlanda convivenza pacifica
Ma ci dice questo anche la resa un po'rabbiosa
Dei nove euro
Che hanno dovuto via via
Fare i conti con un'opinione che percepisce pur confusamente
I rischi drammatici
Di impoverimento di iperinflazione
Di distruzione di ricchezza che sarebbe un passo del genere
E alla fine di questa commedia o tragicommedia o farsa che si sta svolgendo fra il nostro governo è l'Europa
Guardate che comunque finisca il giorno dopo in quella parte di opinione pubblica ci sarà questa sensazione
Bisogna rassegnarsi perché qua
Non se ne può venir fuori
Ora questo processo che chiamerei di rassegnazione frustrazione
Ha avuto e ha un acceleratore un catalizzatore ha un'origine il catalizzatore l'acceleratore è stato sostanzialmente la fase di globalizzazione e poi di ripiegamento di questa globalizzazione
Insomma una fase nella quale si capisco anch'io discussione liberi ma la la realtà è che l'Europa ha visto la possibilità di giocare carte irrilevanti in quel mercato
Aveva il fisico
Per guadagnarci qualcosa da questa globalizzazione poi vediamo chi ce l'aveva chi non ce l'ha ma nell'insieme
E però e però pagando un presso
Chiede arrivato dal confronto con un mondo che non avverrà all'UE il far costoso che non aveva l'alta fiscalità che non aveva gli altri diritti del lavoro
E mentre guadagnavi Terri matto lo schiaffone
E siccome quei e quindi hai dovuto ripiegando a quei pilastri e siccome quei pilastri e l'UE fare la fiscalità e i diritti del lavoro sostanzialmente erano e sono su basi nazionali e quindi mentre abbandonati e rallenta vi sui pilastri è cominciato un dumping interno
Perché quelli pilastri era su basi nazionali è un semestre rigore il fisco latte abbassare il welfare processi imita e così così è venuta fuori l'elemento di di disarticolazione
Una divergenza di cui poi diamo visti i caratteri fondamentali che si possono riassumere così c'è una germanica di sostanza che fa pochissimi Investimenti e lascia correre l'avanzo corrente
E gli altri Paesi del Mediterraneo che fare una fatica bestia a cercare di tenere in equilibrio le finanze con una crescita troppo troppo debole
Queste è stata l'asse fondamentale divergenze che sono venute fuori questo all'acceleratore il catalizzatore ma all'origine
L'origine di questo fenomeno di rassegnazione
Impotente il peccato originale è stato quello che ormai di con tutti cioè la dissociazione fra una moneta sovranazionale politiche fiscali di welfare sostanzialmente rimase su basi nazionali cioè detti in altri termini
Avverte concepito una struttura di integrazione senza strutturata il risvolto sociale
Dell'integrazione senza strutturarlo
Ha portato all'inevitabile adesso così ampie lo fosse col senno di poi ma ma però tenendo sempre presente una cosa che è vera Point tutte le le attitudini e di tutte le dimensioni compresa la nostra politica nazionale cioè quando tu se fare il temi istituzionali dal tema sociale
O addirittura separi il tema democratico
Dal tema sociale
Ma tu assai apprendo un varco bestia per politiche regressive
La destra aggressiva se sempre presentata come destra sociale
Non è una novità
è un tratto stabile della storia della politica
Quindi attenzione bene a tutte le ricette che mettono assieme gli anti sovrani illuminati con eccetera e non si preoccupa del tema associano mai nessuna parte
Allora
Arrivo adesso la seconda parte e poi chiudo come si può
Riprende la strada
Come si può rinvestire sull'idea di Europa
Io dico
Parto da questo cioè se vogliamo vedere una ripartenza dall'atto di una descrizione di un progetto di Europa che abbia un sapore
Di sinistra
Io credo noi qua abbiamo uno solo solo un'abbondanza di proposte sulle singole cose
Perché guardate che noi abbiamo desume ha sentito quelle cose tipiche time abbiamo abbondanza di proposte
E il problema e farle vivere una piattaforma comune
Condivisa
Da un largo schieramento dei socialisti dei progressisti
Dei civici
Europee ma soprattutto farla camminare dietro un'opinione pubblica popolare che è profondamente scettico
Allora proposte noi se andiamo nel merito delle politiche
Abbiamo proposte adesso anche questi picchetti ma ce ne sono altre per diciamo percorsi democratizzazione della rappresentanza
Di democratizzazione di una sovranità europea
Abbiamo proposte per rendere più forte le governance dell'area euro
Abbiam proposte per modificare la missione della BCE abbiam proposte nel merito della politiche criteri più stringenti per indurre quelli che possono farlo a politiche espansive
La golden rule
Un bilancio dell'Aurora euro orientato agli investimenti
Grandi progetti industriali comuni eccetera una transizione energetica
Anche qui fatemi dire che ho sentito interventi un po'sull'ambiente attenzione che questo piano energia clima per esempio che appunto e come dicevo Orlando e ma il cotte il vuole sociale di questa operazione è totalmente assente
Cioè dove siamo di fronte un problemino mica da poco
Una gestione coordinata del debito
Del sovra debito ci son proposte cominciò Visco che qui l'han fatto gli esperti consiglieri tedeschi della Merkel
Passi per l'armonizzazione fiscale
Programmi comuni per quel che riguarda la disoccupazione la povertà
L'immigrazione di gestione dei confini europei e mettersi d'accordo sul tema dell'accoglienza
Ora
Mettere discutere mettere assieme queste proposte
Io lo vedo lo vedo un problema molto complicato se stiamo l'atto pratico
Perché fai fatica non solo a mettere d'accordo le cancellerie ma anche i partiti su base nazionale
Ma soprattutto io temo il senso comune guardate il seme c'è uno scetticismo che si è profondamente radicata
Allora
Io c'è una caduta dissenso del progetto e io come in tanti altri campi ho sempre pensato
Che il motore delle cose in senso poi i programmi del romanico
Allora
Mio lascio lì una collusione tra altre volte la secoli uno un video Uccio che ha messo continua a sembrare
Giusta e che parte l'ho già detto altre volte da una suggestione che viene da lontano
Questo grande storico francese Lucien serve settant'anni fa
Sue lezioni sull'Europa
Disse una cosa secondo me di un'intelligenza disse ma praticamente l'Europa non si può descrivere geograficamente
Non si possono definire i confini dell'Europa
A destra sono totalmente slabbrato
Ah ove si c'è l'oceano ma chi può dire che non c'è dell'Europa nelle Americhe su culturalmente storicamente
Quindi dice gli europei è un'idea
è un'idea per il mondo
Ora è chiaro che questa è una suggestione
Ok
Ma è solo una suggestione
Io dico è una coincidenza
Che l'Europa ha fatto i suoi passi di integrazione
Nel momento in cui
Era un'idea per il mondo
Cavolo era erano anni mentre Fazio Irlanda Europa adesso libera troppo liberato dalla siamo stati
Sei ottobre a mani al mondo risultava che Liz ero un modello di rapporto fra economia e società
E quindi
Era un bel sentirsi europea
Che eravamo invidiati
Che è un caso che la disgregazione
Avvenga nel momento in cui non diciamo niente al mondo
Allora
Non può darsi che il bandolo della matassa per cominciando a qualcosa
Sia tentare una piattaforma lasciamo stare un attimo il fiscal contano i contenuti abbiamo un aiuto del buco litighiamo se mettiamo seduti fra noi tedeschi cose eccetera
Diciamo le quattro-cinque cose
Che bisogna fare per il mondo
Allora
Perbacco l'Europa a inventato il welfare universalistico
Cioè la sanità universalistica la intentata all'Europa
è confuso egli era confusamente invidiata da tutto il mondo lo sappiamo che sta saltando
Cioè lo sappiamo che noi già in Italia abbiamo avuto Rizzati
Sono autorizzati dei farmaci che ne so che costano tre mila euro alla settimana per la cura di un tumore
Lo sappiamo che non abbiamo i criteri per ribadire l'universalismo stando così l'avanzamento dei farmaci e delle tecniche a quei prezzi e sarà uno
Buona rivoluzione i prossimi dieci anni
Ma perché non parte dall'Europa da una piattaforma che dica gli Stati si tassano remunerano i brevetti e i prezzi dei salvavita devono arrivare abbordabile ai servizi universalistici
Perché no
Perché non non è il caso adesso per esempio di cominciare a dire
Il commercio mondiale
Va be'ma vogliamo metter dentro gradualmente gradualmente un criterio che incorpora nei pressi
Diritti basici del lavoro
E
Il minore e tecniche di minor consumo ambientale
Ma noi la questione del clima noi in questo momento lo dico con è chiaro che nonostante gli sforzi che fa la Cina che ha ricordato Orlando
Ma noi stiamo esportando emissioni importando merci
Cioè finché Lincoln non in corpo diamo dei prezzi il consumo ambientale noi problema globale non lo risolviamo così per quel che riguarda il lavoro
Ma lo lasciamo dire a Mittal
Del grande
Costruttore d'acciaio che in questi giorni sta chiedendo questa cosa un profilo uno dei più grandi produttori d'acciaio
Svolge loro no di dire e di proporre qualcosa
Sulla regolazione della finanza
Un attimo anche riflettere sul movimento dei capitali
Vogliamo vedere come
Dice di dati personali ci sei tirar fuori queste questi temi qua e anche la tassazione di questi giganti del web
Guardate che li stava italofona cosa cosa de sorgono tempo per comma questi nuovi cui non han più bisogno neanche della finanza
Non han più bisogno della finanza si fanno finanza intanto che esistono essa allargano
Bisogna danno a mano bisogna
Ora
E poi i paradisi fiscali
Allora possiamo immaginare
Possiamo immaginare o no che il famosi socialisti europee ai progressisti nemico
Discute si trovano d'accordo su queste su una piattaforma che valuteranno i parlamenti delle cose che si consente riprende rapporto con quel tanto di progressisti che sono anche nel mondo ancora che era solo un massimale tutti ma insomma si può provare riprendere qualche cosa
Ora dico guardate io penso questo
A prescindere da quel tiro terrestri del qualche porti a casa su questi obiettivi
Tu raggiunge arresti subito un obiettivo
Di farti capire di che cos'è Perth
Il valore dell'euro il significato dell'Europa e ti faresti capire parlando di cose mettendo da concreto
Lo dico da Brisighella fino a
A Stoccolma
E magari riesci poi a discutere anche di fiscal compact
Perché
Qui il problema è che non basta essere europea
Bisogna sentirsi europea
Che per sentirsi europei bisogna dare un ancora un po'di senso questa storia
E il senso di questa storia può derivare solo in proposito affronti i problemi del mondo
Sulla base di che cosa sulla base delle migliori esperienze abbiamo fatto fatto qui
Il paese famoso rapporto buono positivo fra i condomini e società
Che ha che Stati il marchio del del Europa
Io dico se lo apprendiamo da lì forse diventa più facile anche fare tutto il resto
A volte il concretissimo delle delle soluzioni ti porta da nessuna parte ripeto se non avesse dato il senso qualche stai facendo grazie
Allora se abbiamo alle conclusioni intanto voglio scusarmi con le persone che avevano chiesto di poter intervenire pur non essendo previste nel programma in realtà era un'ipotesi che avevamo ma purtroppo i tempi non ce lo consentono quindi vi ringrazio comunque della della disponibilità che aveva affidato c'era Stefano Pazzini di Eugenio Mazzarella altri quindi grazie comunque diciamo che essendo un luogo dove si pensa dove si riflette insieme non mancheranno altre altre occasioni
Io ricordando poi che che è un un iniziativa un convegno di una fondazione
Appunto Squinzi qualche passaggio se detta dice ma congresso no l'iniziativa di una fondazione
Vogliamo quindi chiedere a Maria Iolao dirigenza di intervenire portare il suo saluto lei ha seguito tutto il lavoro da stamattina per questo
La ringraziamo Allah presidente di Phelps
Maria anche vicepresidente del gruppo Socialisti e democratici grazie per essere stata qui con noi da stamattina quindi e Lello ultimo intervento del del della nostra giornata e poi ci saranno le conclusioni di Massimo D'Alema
Maria grazie
E
Io capisco italiano ma non parlo bene
E sporche
Qua parla are in in versi
Buonasera a tutti
Né norme che c'era essere qui a Roma
A quest'ora anche se occasione così speciali le diversi il ventesimo anniversario di Italianieuropei
E sono qui come un'amica di Italianieuropei perché Rimini ricordo che sono fra la prima conferenza organizzata da questa fondazione e poi sono anche venuta come presidente della farsa la Fondazione presso di progressivi dove ho avuto l'onore di
Completare lavoro o di da Lerna ma ma sì ma anche per Motta per far parte per per contribuire a un dibattito che si verificava appunto qui in Italia entro un po'in tutta Europa
Strano sono qui come presidente non solo della situazione simile una frequentazione ma anche come vicepresidente della Fondazione dei rilievi dei socialisti e democratici in euro al Ragno d'Europa a dove al momento e ci troviamo a combattere molte battaglie politiche lasciatemi cominciare comune di una una domanda centrale che io stessa mi pongo riguarda all'Italia
Come una come una persona che apprezza l'Italia la domanda che ora è la seguente come possibile chiederà un paese così importante della storia euro a un stato membro fondatore della Comunità europea
Come possibile
Chi al movimento ci siano così tante persone in Italia
Crear vi hanno preso posizione e contro l'Unione europea che cosa sta succedendo
Evidenziamo capire racconta del tutto cosa cosa accade ma so che quel stoffa appare per il di un andarmene Vito che sta si sta verificando in in Europa sì l'Unione europea sta funzionando bene bisogna cambiare presto allargamento e sono venuta qui per parlando di questo dovreste sapere che noi alcuni giorni addietro abbiamo avuto il congresso dei socialisti europei nella mia città mentale che ha Lisbona
Il buona abbiamo rilanciato la strategia farà l'Unione europea Lisbona deve abbiamo ripresa dei trattati europea con una con trattato di Lisbona e adesso ci sono appunto il self service che si sonori imminenti sì decideranno cosa fare per la prossima fase quindi sono tappi con queste il che anche se non sono soltanto che queste sono le politiche per le quali stiamo combattendo ogni giorno al in molti Parlamento europeo al Parlamento europeo tutti in tutta l'unione europea con molti alleati nella società civile
L'essiccazione abbiamo in Italia direi che può costituire un buon nessun ma Monti sommario della della della situazione europea abbiamo cominciato terminando un periodo dissi asteroide o da Rocco diciamo perdendo nuovi liberare le che hanno che hanno creato dei problemi nella protezione delle nostre città
E a causa di questo disastro che culminato nella crisi finanziaria del due mila otto e poi gli ex amministratori un nuovo attore politico è anche entrato se in scena una beh qui in Italia anche con un nuovo messaggio che diceva noi siamo coloro che proteggeranno le persone i cittadini
Quindi delle nuove terra sei che dicevano non possiamo approntare zero migliori torna a me o ai partiti nazionali tornando alle tradizionali confini nazionali papà Sala Grande Bugia
Quelle in seta Elia è illusione nazional populista sì almeno dobbiamo proteggere la gente ma a questo scopo interinale dobbiamo combinare delle politiche progressive a livello nazionale come una forte unione europea questo è di importanza cruciale per per crescere ma Stanford quelli e questo balletto quando abbiamo a che fare con Nardelli accordi commerciali con degli standard a ambientali con il cambiamento climatico e quindi quindi questo ci porta all'idea della Simmenthal europea e vorrei dirvi qualcos'altro un anno fa a Roma
Tutti ironico creando enormi si sono impegnati con un'importante dichiarazione che ammanta la contro la dichiarazione di Roma
Ecco insomma non ex ciò che vogliamo
Ma è comunque molto importante
PDR perché nell'ora giusta per noi europei
Miope dobbiamo pensare che l'Unione europea non è un mercato o un'area monetaria soltanto ma dobbiamo capire che siamo un'entità politica a pieno titolo un'entità politica in politica per decisione democratica con un'azione e sociale e con la possibilità di un'azione acuto economica sociale e culturale questa è la maniera in cui immaginiamo la prossima fase dell'Unione europea
E vogliamo una sovranità europea più forza
Ma come progressisti e dobbiamo dire questa sovranità pena ruolo vive quale sarebbe stata su una più profonda democrazia euro a è un impegno maggiore nell'animazione sociale nell'integrazione europea ed è assai presto che per la per la prima cosa che vorrei che vorrei dire e che per noi progressisti nella nostra la nostra preoccupazione principale è appunto la lotta contro le diseguaglianze sociali quelli vecchie e quelle più recenti e le nuove sono la ragione di preoccupazioni perché sono apportate da fenomeno nuovo come nella relazione digitale chiede sta cambiando tutto e vorrei dire qualcosa che può
Diventare finalmente positivo
Per nove che
E pietra dopo le Ferrari esige avrai consente osservatore liberare abbiamo potuto provare qualcos'
Al Parlamento europeo che e non che non e non era soltanto una dichiarazione non è intenti ma si è trasformata in qualcosa di reale una una settimana fa
Al Parlamento europeo abbiamo montato una nuova legge per il mercato del lavoro e abbiamo ottantotto nella potrà quattrocento a favore dei cento contrari
Una legge
Che diceva che
Ai tutti i cittadini termini Oro devono considerare due valzer devono aver avuto impiego decente è pieno accesso alla protezione sociale a rilassare Laila al alle cure sanitarie e ai servizi sociali resta significa questa diventando con l AGEA europea e dobbiamo implementarla comunque
Abbiamo che appena adottato un'alta legge importante per il bilanciamenti validità
Con il bilancio a me con il bilanciamento è pari
Guanda ugualmente Chuck querela comunale alle nostre sfide a maggiore ieri per non creare una generazione noi sappiamo che abbiamo uno problema molto importante per quanto riguarda il il Garda diversi lento e creare nuovi posti di via di impiego e questo perché bloccato dai nuovi liberare i vecchi liberali dal Governo e dal collega ai governi mese adesso l'orgoglio italiano
Ma non voglio parlare in queste ore quindi appunto possiamo rivolgersi al programma di questo Gatta nell'investimento
Gli investimenti sì possiamo allora abbia salvo aprire un più molte libertà di movimento a livello Budget dal marito
E in secondo luogo possiamo contare selvagge europea stiamo preparando il prossimo per recarsi negli anni in cui Investimenti devono SR considerati amministrarsi da un piano d'investimento dal tema di coesione del fondo di coesione e
E poi non posso essere d'accordo con la proposta che viene da picchetti quando il suggerisce che il prossimo Baggio non dovrebbe prestare troppa attenzione
Alla coesione territoriale e sociale no sono in totale disaccordo lei pensa che bisogna mantenne tre all'acquisizione come una preoccupazione essenziale all'interno del Baget europeo e ancor di più bisogna sapere questo è successo ieri nel Consiglio d'Europa cessazione cioè una grande disparità perché il nostro logo i nostri governi progressi progressisti
Sta ma cercando di di creare qualcosa riguarda il problema del del della zona che è ovvio che ovviamente è un problema e icona se i conservatori hanno rifiutato di ammettere il problema Pera a per anni ma a tutti loro hanno un ruolo a livello maggioritario
Percorse Cipro può aiutare di Paesi come l'Italia terra appunto rivolgersi a questo problema Baggio datati erario occupazione ogni e anche per occuparsi per cercare di migliorare scrive a livello di diseguaglianza
Edizione anche parlare anche per le prossime e e io Toni europea europea in questa proposta non è ancora sul tavolo voi dovreste esserne a conoscenza
E poi
E se abbiamo una cui Simona maggiore abbia bene comunque delle condizioni differenti impegnare a gestire problemi migratori questo è un punto molto entro importante un punto che invivibile per tanti Paesi d'Europa ma io considero o comunque
Che appunto mai senza rappresenta un po'il sommario della situazione perché l'Italia è stata esposta a comunali crisi finanziaria lungo il termine senza la capacità di poter costruire gli strumenti ad altri e il vituperato ad apportare delle riforme economiche e poi in Italia però non riunione ma verso lagne il gestire era da sola nel gestire io il problema nella migrazione e quindi non siamo certo e ci sentiamo lottando per questo a livello europeo
Quindi si qui stiamo con vogliamo ma invece in compagnia quello che è successo a Marrakech è una vergogna
Dove ci sono stati degli istanti nei loro paesi dei governi europei che hanno rifiutato di rientrano in filosofia ormai questo comparto sulla migrazione poi
Riescono a cosa
Se vogliamo andare veniva
Sede se voi
E dobbiamo dare nella prevenzione mai richiedenti Silvio e quindi dobbiamo mettere impieghi un non problema con un sistema a ripartizione R. questa posizione
Quindi per la la per diciamo predisporre una metodologia parla né per l'immigrazione a lungo termine abbiamo due cose che ci mancano un alla coesione interna poco lo sviluppo locale che sul POR da le comunità locali
Per gestire la migrazione in questa è una delle forze Ediesse moneta quali sono le cartelle paesi ricchi paesi di origine è per questo che siamo contenti che una delle priorità della prossima fase dell'Unione Europea sarà mezzi
Creano una vera partnership con l'Africa
E quando dico una vera partnership una partnership
Che poche posso andare al via
Nell'assurdo in una pace sussidiario che è sempre stato predominante nell'intimo ebete diede bisogna cambiare radicalmente la maniera in cui lavoriamo insieme all'Africa
Quindi quando sedeva quaestor sappiamo che viviamo occuparci dei nostri vicini
Ma dobbiamo anche contare sull'Europa
Affinché ci si possa aiutare con negli occhi politiche Esterna in forte sugli cambiamento climatico sul commercio e sulla pace sullo sviluppo e tutto ciò
E adesso è di importanza ancora maggiore perché sappiamo che il sistema multilevel multilaterale messo in dubbio da queste sette da questo andamento nazionalistico negli Stati Uniti il mio Russia in Cina è adesso per sembra esile finendo noi abbiamo bisogno dell'Europa l'Europa più progressista più Porta per controbilanciare questi movimenti nazionalistici e ma cui possiamo far ciò e questa è la mia conclusione noi siamo arrivati a a il punto che tanti di voi hanno sottolineato il oggi abbiamo visioni modificare la maniera in cui noi cittadini prendiamo nei giudici ceo ogni qua il c'è qualcosa di sbagliato nel non c'è democrazia
Non lo sentiamo lo sappiamo e sappiamo ok dobbiamo reinventare la maniera in cui funziona la democrazia partendo a livello locale
Di sicuro
Il livello nazionale sempre di importanza cruciale ma noi sappiamo che qualcosa arriverà deve essere fatto a livello europeo per creare in tutti gli strumenti di cui abbiamo bisogno
Appena ora a vedere una avvera democrazia europea
E vi dico di nuovo non sono d'accordo con la proposta di picchetti
Penso che i Parlamenti nazionali Siani importante curdi sociale e si passa al lavorare insieme tra i parlamenti nazionali e qua ha mentito bene il Parlamento europeo inventandosi al su cui gruppi politici europea i basandosi sui partiti politici europea possono ancora svilupparsi maggiormente
E che sarà saranno gli attori principali di queste grandi scelte dobbiamo prendere dappertutto in tutto il Paese
E che riesce sono molto molto Bennani definite e riguardano tutte le più grandi città europea e domande che che che saranno poste nelle prossime elezioni europee saranno essi semplice a voi e cioè che l'Europa si prospetta e i passi protegga i nostri standard o o sociali oppure che il rischio in fuga
Volete che l Europa crei un impiego maggiore o volete ore in Europa
Che vada AGRIS lui il genere la la prossima diciamo le possibilità della prossima generazione volete Unione Europa che inizierà presenze il no o incapacità loro sei a livello internazionale Agli premendo affinché vengano afferma anche sempre i nostri valori o può eppure ognuno opachi e diciamo indietreggia si faccia intimidire ed ecco utile Nanda Trump Alessio che sono altamente chiare
Quindi penso di no buono ignora nella speranza che grazie italiani possano giorni mia si in una grande coalizione di forse pro europea
Noi stiamo lavorando veramente duro Avatar costruire resta questa coalizione appare forse progressisti europee
Il simili lasciatemela salutarli cene che noi crediamo tanti davvero che questa dovrebbe essere un ridotta dai socialdemocratici dell'euro Renzi europei ma non da persone come macro Onna
Ma mille c'è dai socialisti e dai socialdemocratici e quindi spero che a questa conferenza possa costituire un passo in questa direzione
E che con quindi contiamo su di voi amici europei
Per lavorare insieme in ogni dove e lui l'Italia deve ritornare l'Europa progressista forfait grazie e ne migliora un minore
Do Massimo D'Alema buona sera buona sera grazie
Buonasera grazie
Grazie non soltanto per essere qui questa sera ma per essere stati qui molti di voi in questi vent'anni nel senso che
Senza l'apporto la solidarietà l'amicizia
Di tante compagna e tanti compagni di tanti amici
Questa Fondazione non avrebbe potuto resistere per tanto tempo e svolge re con alterne fortune
Quel suo ruolo di centro di elaborazione di proposta di luogo di confronto di dibattito aperto
Ruolo che ha svolto per tanto tempo
E che
A mio giudizio e ancora necessario speriamo in questo ventesimo anniversario di creare le condizioni perché qualcun altro possa festeggiare il trentesimo se non mi candido a questo
Ma mi sembra che la discussione di oggi poi zero qualcosa alla fine insomma da questo punto di vista ci consente di essere ottimisti
Rileggevo in questi giorni
Anche perché mi chiedo parlare alla Treccani lunedì
Per
Poi dirò perché cosa insomma rileggevo il primo documento significativo per la verità il secondo perché in un libretto furono pubblicati gli atti del convegno
Con cui nacque l'Associazione italiani europei ma il primo documento significativo della nostra fondazione noi non avevamo una rivista e imponente
Pubblicò un numero speciale dei suoi quaderni si intitolava Italianieuropei
è del novembre del mille novecentonovantotto
è un documento interessante
Vero manifesto del riformismo italiano
I certo fotografa un'altra epoca un altro utente si intitolava questo convegno aperto da un'introduzione di Giuliano Amato che io conclusi i riformisti al governo dell'euro
Ed era così
Il Consiglio europeo era
Costituito da quindici capi di governo dei quali undici erano membri del Presidium dell'Internazionale socialista
Presidente Antonio Guterres con cui Maria nuovo collaborava
E dieci vicepresidenti dell'Internazionale socialista
Le riunioni del Consiglio europeo erano
Imbarazzanti nel senso che la dialettica politica si riduceva nel dare addosso al povero operano perché se lo meritava a Samarra
No poi ognuno aveva il suo punto di vista sì
Un altro tempo voglio ricordare che in questo straordinario convegno
Due contributi di due grandi personalità
Che hanno dato molto la sinistra italiana e anche al lavoro della nostra fondazione
Giorgio Ruffolo ci parlò della direzione dello sviluppo e Alfredo Reichlin ci parlo
Del
Di come il riformismo italiano doveva essere ripensato nella prospettiva europea
Alfredo voglio ricordarlo è stato per diciotto anni vice presidente di Italianieuropei
E ha presieduto il Consiglio scientifico dalla fondazione e appunto
Al suo rapporto con Italianieuropei dedicato alla relazione che devo fare nel convegno della Treccani
E dedicato queste giornate di studio all'opera del segreto
Sono lo dico perché a tutti noi abbiamo un debito di gratitudine verso grandi personalità della sinistra italiana
E
Questa fondazione è stato uno dei luogo lo strumento attraverso il quale
Abbiamo discusso tra di noi abbiamo ricercato approfondito abbiamo dialogato con la cultura riformista europea e internazionali
Trecentocinquanta convegni in vent'anni la rivista centinaia di pubblicazioni sono un patrimonio molto grande per chi vorrà capire anche nel futuro che cosa è stato il riformismo italiano nel corso di questi vent'
Ma noi partimmo da un'idea
Tra l'altro devo dirlo siamo debitori in questa intitolazione così un po'strana questa parola unità Italianieuropei
Verso col l'altro protagonista che poi però dovette subito lasciare diciamo sul sull'impegno
Dell'atto fondativo e che fu Carlo Azeglio Ciampi
Insieme a Giuliano Amato insieme al sottoscritto
L'idea che ci mosse era che la che si dovesse creare luogo
Di riflessione del riformismo italiano di matrice laico socialista fondamentalmente
Che andasse oltre i confini delle tradizionali istituzioni culturali dei partiti
Noi abbiamo difeso gelosamente una indipendenza dei partiti
E l'idea di essere uno strumento al servizio
Di un campo progressista Anteo anche la discussione di oggi tutto questo
Non era chiarissimo se non ai conoscitori diciamo i confini di partito
Una discussione
Di militanti della sinistra che si interrogano sul futuro
L'idea che ci muove i vari quindi Italianieuropei
Era quello che lo sviluppo moderno dell'Italia la sua trasformazione la sua modernizzazione
Del sistema politico sociale
Dell'economia
Dovesse essere pensato tutto questo nella prospettiva dell'integrazione europea
In fondo come in altri momenti della storia nazionale il nesso tra gramsciana mente declinato tra
Vicenda internazionale vicenda nazionale
Era quello che ci ispirata e l'idea che in questo tempo in cui finita la guerra fredda
E quindi finita l'Italia della Prima Repubblica il processo di sviluppo democratico del Paese Pardi di crescita moderna
Dovesse essere concepito in un nesso inscindibile con l'integrazione europea in fondo questa era l'ispirazione
Che aveva animato anche l'azione dei governi dell'Ulivo del primo centrosinistra diciamo
Della nuova generazione centro sinistra a cui partecipava la sinistra unita per la prima volta nella storia d'Italia
Ispirazione dell'Ulivo fu questa
L'Europa
Non perde l'occasione dell'Euro
E
L'Europa questa
Tornare ad essere come Italia protagonisti come lo eravamo stati nel momento iniziale sotto la guida di De Gasperi dell'integrazione europea fu
Voglio dire un grande mito collettivo ma certamente un idea forza che parlò al Paese
E creò una consenso ed una adesione
Che non sono diciamo che fu un momento non banale della storia nazionale ricordo persino degli italiani pagarono senza protestare la tassa per l'Europa
Nel momento in cui questo si rese necessario
In un bilancio molto duro perché bisognava salire l'ultimo gradino
Per potere entrare nel euro poi noi vi restituiremo quei soldi anche questo è un caso unico nella storia del Paese
No lo dico perché siccome siamo in un periodo di grandi riflessioni autocritiche e c'è anche chi fa all'Out la propria autocritica soprattutto mettendola sulle spalle di noi che c'eravamo prima
Ci abbiamo motivo per farla diciamo però insomma nel Bilancio del centrosinistra italiano ci sono luci ed ombre insomma ecco
Attacca
Va be'ora
E e tornavo a riflettere alla luce della crisi attuale
Che cosa ci fu di sbagliato che cosa non vedemmo
Delle debolezze di quel processo di integrazione europea che in quel momento conoscevo un passaggio così importa
Cioè dove abbiamo sbagliato
E non mi riferisco soltanto all'Italia mi riferisco al riformismo europeo
Ripeto eravamo al governo i riformisti erano al governo dell'euro
Per giungere alla crisi
Drammatica
A cui siamo giunti ora che non è solo crisi italiana crisi del progetto Europe
Ma io vedete rileggendo questi atti non si direbbe che noi fossimo inconsapevoli benissimo
E cioè della necessità
Di porre ambiziosi obiettivi di integrazione sociale di innovazione
Il momento più alto di queste elaborazione dei riformisti al governo dell'Europa fu certamente il Consiglio europeo di Lisbona nella primavera del due mila sotto presidenza portoghese
Fra l'altro il documento conclusivo di quel Consiglio europeo che rimane secondo me è un grande manifesto del riformismo europeo qualcosa qui Maria Joao dette un contributo importante nel suo ruolo allora diciamo
Collaboratrice del Governo
E lei si
Disegnata questa idea di un'Europa
Centro di una extraordinary economia dell'innovazione capace di creare lavoro lavoro di qualità e quindi di promuovere per questa via anche un nuovo uguaglianza
Che cosa è mancato comunque io credo che noi siamo stati dei profeti disarmati diciamo le cose come stanno
Perché rispetto a quel programma riformista
Non abbiamo avuto una freddezza
La capacità
Di dotare l'Unione
Dei Poteri e delle risorse necessarie per realizzare quel proprio
Profeti disarmati
Disarmati rispetto a quella dimensione della politica la potenza della polis
Il potere
Che è una dimensione ineliminabile
E che è badate tornerò su questo punto l'elemento di verità c'è nella confusa rivolta surrealista alla quale noi siamo assiste
Cioè l'idea che le persone vogliono tornare ad essere padrone delle decisioni che riguardano la loro vita
E non vogliono che queste decisioni siano delegati a Dale Poteri non controllati di mercantili burocrazia stranieri
Voi sappiamo anche quanto c'è di velleitario
In questa impostazione
Ma non possiamo non vederne l'elemento di verità
Quindi il riformismo europeo non fu c'è
Che in definitiva quelle preoccupazioni gravi problemi
Trevi leggere pagine illuminanti bohémien agli altri di di di molti intellettuali molti perché tra l'altro anche qui non voglio fare lenti e passato Italianieuropei di volta in volta
Ha potuto giovarsi del contributo di una parte straordinaria della cultura in Italia
Anche qui rileggendo questo questo libriccino concorso per i giovani la politica perché rileggendo i contributi di Bodei vide Giovanni di Giovagnoli di Magatti
Il riformismo Italia
Analisi illuminanti
E anche assai lungimirante
Sulla crisi della politica di fronte alla globalizzazione sulle Didier per ricostruire un senso dell'agire politico
E tuttavia
A questa riflessione e mancata la forza
Di un'azione che con la necessaria drammaticità
Ponesse il problema del potere europea
E quindi questa grande idea
Cioè in fondo noi siamo giunti al processo di unità europea
Dopo che si era consumata per mezzo secolo la tragedia dell'euro
Ai primi segni della globalizzazione tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento l'Europa reagì attraverso il nazionalismo
L'imperialismo e la guerra
Almeno nella parte più avanzata dell'Europa
Poi
Nella arretrata Russia qualcuno trasformo quella guerra imperialista in rivoluzione e fu un'altra storia
Ma qui
Prevalsero di nazionalismo imperialismo la guerra
Dopo questa lunga tragedia fisico l'Europa si è posta il problema di affrontare la globalizzazione è un modo diverso cioè di come dire di guardare ai confini nazionale come i confini oltre i quali si potevano costruire una rete di trattati di accordi di istituzioni in grado di governare i processi di internazionalizzazione
Quindi in Europa nasceva da una straordinaria intuizione
A cui tuttavia soprattutto nel momento decisivo
In cui la globalizzazione fa il suo immenso salto di qualità
Noi non abbiamo saputo dare seguito in termini di potenza
Di forza
Badate
Dal due mila ad oggi
Sono passati meno diventano
La popolazione del mondo è cresciuta di due miliardi non è cresciuta tantissimo
C'è un certo rallentamento della crescita demografica
Ma il PIL del mondo e cresciuto tre volte
Tre volte
Non possiamo dire quello che vogliamo della globalizzazione abbiamo molte cose negative da dire
Ah che non sia stato diciamo un fattori potentissimo ovviamente in un tutt'uno con la innovazione tecnologica con la rivoluzione tecnologica di crescita
Delle potenzialità umane il PD della capacità di generare ricchezza questo non lo possiamo
E avvenuto un enorme salto
In cui internazionalizzazione dei mercati libera circolazione dei capitali concorrenza
E insieme rivoluzione tecnico-scientifica hanno cambiato completamente il volto dell'umanità
La politica è rimasta ferma
Peccato vorrei dire perché gli europei avevano costruito uno strumento intelligente
Per affrontare questo grande cambiamento che non hanno saputo utilizzarlo pienamente
Anzi
Fallimento della costituzione europea e poi un allargamento che ha reso l'Europa sostanzialmente ingovernabile
Hanno completato direi non smantellamento della potenza politica europee
Perché vedete ancora nell'Europa a quindici
E in quell'Europa che aveva questo fondamento politico così robusto
Non c'erano le regole della governance ma c'era uno stile io vol
Io ricordo
La guerra nei Balcani
E fatto che
In due settimane
L'Europa si trovò di fronte se volete ad una piccola emergenza trecento mila profughi
Che però si sviluppo in un tempo rapidissimo e che avrebbe potuto portare ad una grave crisi date voi se in piena guerra del Kosovo ne avessimo avuto i boat people nell'Adriatico
La gente sui barconi sarebbe stato
Non ha mancante nulla
Non ci fu neanche una riga in Consiglio europeo per discutere faremo facemmo una conferenza come
Tra alcuni capi di governo europei
I decidemmo che la Germania ne prendeva cinquanta mila l'altra quaranta bimbi taglia cinquanta mila gli altri si assistevano eccetera che si mandavano le nostre navi a prenderli perché nessuno dovesse bagnarsi nell'Adriatico
E tutto si risolse in pochi giorni senza che se ne accorgesse nessuno
Certo in quell'Europa
Era sufficiente chiamare al telefono Gerhard Schroeder
O Victor clima cioè i cancellieri socialdemocratici e dell'Austria della Germania ci si metterà d'accordo
Non c'era neanche bisogno di fare un medico
Non c'era bisogno che ci fosse una regola europea di Barbero Schering di fronte alle crisi
Perché c'era uno stile
Un modo di stare insieme
C'era l'idea che se si discuteva di una scelta molto impegnativa come la guerra nel Kosovo
Anche se alla fine non c'era l'unanimità nessuno metterebbe perché il principio di maggioranza che non era scritto nelle regole
Faceva parte di un costume accetta
Non abbiamo fatto un errore non renderci conto che
Nella fase preventiva quelle regole andavano scritte
L'Europa doveva essere resa governabilità
Se non volevamo che si riducesse ad uno spazio economico e perdesse il suo profilo politico
Allora
Qui si è molto insistito sul fatto che è stato l'egoismo delle Nazioni Unite ha impedito questo salto politico nel processo di integrazione qui c'è un elemento di verità
Ma accanto a questo dobbiamo dire come altri hanno giustamente sottolineato che c'è stata anche una sconfitta culturale
E cioè che ha prevalso una visione neoliberista sostanza che cosa prevalso che cosa noi abbiamo ci
Lo lo dico in termini antipatici
Noi sinistra abbiamo cessato di essere come giustamente eravamo stati per molto tempo
Diffidenti e critici verso il capitalismo
Ci siamo fidati
Ci siamo fidati
Abbiamo abbiamo perduto diciamo quella
Quello spirito critico che aveva animato a Longo la sinistra
In forme diverso che aveva portato alla sinistra democratica costruire quegli strumenti
Di governo del capitalismo di regolazione di controllo che hanno sono state alla base del modello europeo
L'abbiamo accettato l'idea che la globalizzazione fosse in tale processo di crescita della ricchezza di
E che l'apertura dei mercati avrebbe portato ad un'allocazione razionale delle risorse e che i quello che la politica doveva fare era eseguire i compiti che l'economia le assegna e quindi a favorire la concorrenza in in questo c'erano anche degli aspetti positivi ma raggiunto degli aspetti tutto questo questa ideologia appena fa su sei un'OPA le istituzioni le regole i trattati dagli vi faccio soltanto un esempio che mi è caro oggi noi viviamo in un mondo di competizione globale durissimo
Lei impresa europee competono nel mondo con le grandi imprese americane cinesi
Quando una grande impresa cinese partecipa magari internazionale c'è dietro lo spazio
E gli americani uguale gli europei no perché noi pro indichiamo
Agli stati di aiutare le imprese
Noi noi partecipiamo alla competizione globale avendo deciso per ragioni ideologiche di indebolire ci in partenza perché noi siamo più liberisti di quanto non lo sia il mercato
Tra le altre sono alcuni degli eccessi euro
E ci lamentiamo diciamo del fatto che gli altri gli altri mondo e questo la competizione nel mondo non è competizione tra impresa e competizione tra sistemi
Noi abbiamo indebolito nostro sistema
Parlo come europei qui perché questa è la dimensione ve lo dirò
Futile l'idea che noi possiamo ricostituire la sovranità a livello nazionale la sfida si gioca tutta a livello europeo
E lì che si gioca la sfida ma noi abbiamo indebolito
Questo blocco in cui intelligenza impresa cultura stato queste sono le potenze che si scontrò nel mondo
E non è che convinceremo ticinesi atto voglio degli aiuti di Stato
Code od ho qualche dubbio frequentando quel Paese invece
Allora
Io credo che questi due fattori
L'ostacolo rappresentato dagli egoismi nazionali
E quindi l'innescarsi di una competizione tra gli Stati
Dentro lo spazio della moneta unica del mercato unico con diversi tassi di interesse conquistato ricorda
Il che in definitiva ha finito per avvantaggiare gli Stati europei più forti dentro il recinto europee
Ma non fuori da questi vada
E nello stesso tempo io credo però questa sconfitta culturale non sempre stato uno sconfitta che abbiamo subito senza combattere e quindi diciamo anche abbastanza ingloriosa
Hanno pesato
Sul destino dell'Europa il suono tra le ragioni che hanno portato alla crisi attuale
E
Detti
Io faccio anche qui voglio fare un io vengo sono stato vado spesso in Cina partecipato ad un
Riunione di questo International Financial Forum di Guangzhou raggiunte
Intanto sarebbe la capitale economica della Cina
La discussione era sulla sulla crisi della globalizzazione sulla nuova globalizzazione
Allora io ho detto e poi e naturalmente i cinesi dicevano noi siamo colpiti perché il principale elemento di instabilità oggi della situazione internazionale viene dall'Occidente
Che tradizionalmente l'Occidente era un pilastro della stabilità internazionale
E io ho cercato di spiegare le cosa c'entra che cosa è stata la globalizzazione per l'Occidente
Cioè mentre tutto sommato in Cina è vero che anche in Cina si sono generate delle diseguaglianze ma per dirla in modo rozzo
Il cinese il più povero sta meglio di prima
Cioè nessuno si è impoverito
Alcuni si sono arricchiti di più e altri di meno ma tutto sommato diciamo la società e coesa perché tutti
Hanno partecipato del vantaggio della grande modernizzazione
Quindi questo garantisce un consenso sociale
E in Europa non è stato così
Una parte si è impoverito
Ha perduto diritti c'è poco da fare come in quel bel libro che qualche anno fa di Dominique Moïsi sulla geopolitica delle delle passioni e delle emozioni si diceva c'è una parte del mondo che sospinta dalla speranza
E sono quelli che pensano che staranno meglio dei loro genitori giustamente è una parte del mondo che dominato dalla paura
No quelli che pensano giustamente che i nostri figli non godranno degli stessi diritti di cui abbiamo goduto nuovi c'è poco da fare le aspettative e nero i punti di partenza erano diversi
Ma la Psicologia il sentimento enti determinato dalle aspettative non del ponte di parte
E allora io cercavo di dire queste cinesi l'obiezione dei cinesi è stata interessante avevano detto guardate che non è mica vero che l'Europa si è impoverita per la globalizzazione
Perché in quell'un per cento dell'umanità
Che ha attratto i massimi usanza dalla globalizzazione
Otto su dieci sono cittadini americani europee
Il problema è che voi europei non siete in grado di ripartire equamente i vantaggi della globalizzazione
Perché noi abbiamo prodotto al tempo stesso una ristretta élite cosmopolita che oramai non ha nazione
E che gode di una ricchezza e di un potere enormi
E una massa di lavoratori impoveriti un ceto medio impoverito
E comunque quella carica mirabilia che hanno gli impoveriti come qui è stato giustamente detto tantissime cose giuste sono state dette oggi che appunto quel rancore sociale che noi sentiamo serpeggiare nelle nostre società
Allora questo è il punto lo dico perché questo se il tema di fondo di questa crisi del globalizzazione neoliberista
è il tema della diseguaglianza io non voglio trascurare il rilievo che ha
Il tema del rapporto tra sviluppo e natura e ambiente
è un tema fondamentale anche questo divieto intreccia
Questi sono i i i due grandi tinto c'è la globalizzazione ha generato un'enorme ricchezza
Ma anche prodotto due gigantesche questioni Allo stato e con gli strumenti attuali irrisolvibili
La crescita delle diseguaglianze e il rischio che lo sviluppo porti ad una consumazione delle risorse fondamentali per la vita delle persone
E e qui nasce questa grande crisi la crisi si è aperta nel due mila otto in modo evidente drammatico
Da quel momento in poi non c'è stata una risposta
Badate non è che i progressisti non abbiano cercato di dare una risposta
Anche qui mi sono riletto il documento conclusivo del G venti di Londra
Di fronte alla grande crisi finanziaria che porta l'impronta di Gordon Brown
Ancora in quel momento il mondo era governato da Obama Gordon Brown insomma
Non c'è l'altra e saldi
E in quel documento c'è una percezione della gravità della crisi dicono delle cose coraggiose
Mi ha combatte di paradisi fiscali
Bisogna mettere sotto controllo i movimenti di capitali a breve ci vuole una tassa sulle transazioni finanziarie anche il Parlamento europeo ha votato
Non è successo nulla di tutto questo
Numero in questi anni
E cioè quella consapevolezza che non si poteva andare avanti così che pure gli è stata
Non si è tradotta in una capacità una forza della politica
Ha prevalso il potere dei grandi gruppi finanziari
Hanno prevalso le abitudini ritorno al dismessa sul suo diciamo che ha stato
Alla fine diminuzione che si potesse fare così
Ed è giusto stato evocato alla categoria gramsciana di interregno io condivide una chiave interpretativa del tempo in cui viviamo
Noi viviamo il tempo in cui entrata in crisi in modo irreversibile una egemonia che è stata quella del neoliberismo
Non viene avanti una nuova visione
Una nuova visione egemonica dello sviluppo mondiale e quindi dividiamo appunto in questo intervento una lunga crisi di egemonia Gramsci diceva che in questi periodi si manifesto di fenomeni morbosi più svariati
E come spesso accade nella storia d'Italia il luogo elettivo di sperimentazione del mordi più svariati
Noi ci troviamo o esattamente diciamo ad essere come dire la caviglia
Di questi fenomeni morbosi svariati che sono l'espressione di una crisi di egemoni
Nel fatto che mancando un nuovo principio unificato
Le persone cercano protezione
Un mondo tende a chiudersi in se stesso si apre un conflitto
Finito il bipolarismo
Tramontato perché Trump è l'espressione non di una dominio americano ma di una crisi allergica
Tramontata l'illusione
Di una
Dominio americano nelle due forme
Perché è stata sconfitta l'idea
Di Bush
Di una rinnovato dominio militare americano
Impantanato in Medio Oriente e in Iraq ed è stata sconfitta l'idea democratica di un dominio americano fondato sul rilancio del soft power a me
Questo il dibattito americano e avvenuto tra questi due popoli
Tra l'idea neo con
Che attraverso l'uso della forza agli americani potevano imporre un certo modello culturale porteremo la democrazia nel mondo
Questo io conto delle discussioni durissime con Condoleezza Rice Condoleezza Rice era una donna appassionati mi aggredisce a voi di sinistra non amate da libertà noi porteremo la libertà nel mondo anche con la forza delle armi
C'era come dire
Una
Una carica ideale
E dall'altra parte i democratici che dicevano no
Predominio la prevalenza egemonia americana passa attraverso l'espansione del soft power America
Bellissimo libro di Joseph Mike
In cui l'ultimo Rizza
Diciamo contrapposizione con con i neoconservatori l'idea del soft power ancora l'egemonia americana è tramontata in tutte e due sovversivo
I tram qua e diciamo quello che rilancia un nazionalismo American voi capite che quando la più grande potenza del mondo arriva a mettere i dazi per difendersi vuol dire che ha rinunciato ad un disegno egemonico
Si muove su un terreno diverso
Quindi noi viviamo un tempo di confuso multipolarismo senza regole
E vorrei dire che a maggior ragione
In questo confuso questo ha fatto dire non so se qualcuno voi avete letto il discorso di Angela Merkel al Parlamento europeo abbia colpito perché un discorso drammatico
Tra l'altro discorso di di una leadership rappresentato nel bene e nel male rispetto a quello che c'è ora diciamo largamente nel bene
La leadership europea
Che annunciati se ne va che si ritira dice al Parlamento europeo l'Europa il sulla
Nel senso che
E io aggiungo purtroppo è anche divisa e non appare sufficientemente forte nel senso che quella visione
Diciamo Habermas Diana di qui l'idea di un mondo governato dalle regole dal diritto di cui l'Europa è stata portatrice oggi è una visione che
Non c'è più
Torniamo al conflitto tra le potenze
Ma a maggior ragione io credo credo che noi dovremmo fare di questo il cuore di una proposta
I cittadini europei hanno bisogno di un'Europa forte
Come potenza politica forte
Forte per garantire la pace forte per compete né con le altre grandi potenze perché l'equilibrio del mondo è dato dal rapporto di collaborazione o di conflitto tra gli Stati Uniti la Cina la Russia
Questo è il mondo di oggi
In questo mondo l'Europa non è solo solo
E anche se enormemente debole
Io direi che l'operazione che bisognerebbe fare dovrebbe essere quella di assumere
La domanda di forza che c'è nel suo grandissimo
E di dire cari amici voi avete ragione
Non possiamo più fidarci del mercato
Abbiamo bisogno della forza dello Stato
Per proteggere i cittadini sul piano sociale sul piano della sicurezza per governare i grandi processi migratori
Ma questa forza è recuperabile solo a livello europeo altrimenti è un'illusione
Ma lo abbiamo visto scusa
Noi abbiamo visto in fondo l'illusione del sovrano Isma'italiano che poiché è particolarmente straccione naufragata alla prima Finanziaria
Sono dopo avere annunciato dal balcone diciamo che il due quattro sarebbe stato la nostra linea del Piave avere mobilitato sessanta milioni di baionette è bastato passare una settimana bussa per tornare il risciacquo dentro i parametri
Ma perché ma non perché l'Europa è cattiva ed tesa perché non Pino alla realtà
E come diceva un grande rivoluzionario del secolo scorso infatti sono testardo
Non c'è niente da fare
E anche i i grandi cambiamenti si possono fare sulla base dei rapporti di forza altrimenti sono operazioni velleitarie praticano notti fatto per la Commissione lottizzato per nessuno anche perché a mio giudizio al tavolo di quella trattativa
Da una parte c'era il rigorismo europeo con le sue ragioni con la sua razionalità e dall'altra parte
D'assistenzialismo velleitario nazionali gli interessi veri del nostro paese l'innovazione sviluppo perché non c'era diciamo la verità
Quindi era una trattativa in cui l'Italia avrebbe perso comunque
Ma comunque diciamo dentro quel confronto è chiaro che l'Europa è più forte
E chiaro diciamo che tumori conquisti nessuno sovranità se non diciamo nelle di nell'Avellino delle dichiarazioni
Noi possiamo pensare di avere un peso se costruiamo lire una coalizione europea e in grado di produrre nuovi elementi di innovazione e di solidarietà no nulla solo Marisa nella somma dei sovrani stipendi peggio mi sento
Perché è evidente che i sovrani visti quando gli vai a dire prendetevi la vostra quota di immigrati ti dicono di no i tuoi alleati e siccome noi siamo nel Mediterraneo diciamo e qui e puff
Abbiamo bisogno
Di più solidarietà
E paradossale diciamo ma quando Salvini ha cominciato a lasciare migranti un giro sulle navi alla fine l'Italia potrebbe uscire da quella crisi perché il primo ministro spagnolo se l'è presa uno che ho visto albanese se non ci fossero stati un po'di primi ministri socialisti no fra il sovrani SMI tagliano sarebbe naufragato alla prima nave diciamo
Se non ci fosse stato un po'di buonismo di sinistra in qualche altro Paese Giuseppe
Se avessero ragionato tutti come Orban
Noi ci saremmo trovati di fronte ad una crisi umanitaria ingestibile
Quindi
Io penso che qui c'è spazio per riaprire un discorso qua comicità abbiamo bisogno di un'Europa più forte proprio per dare una risposta a quella domanda di protezione
Da cui nasce anche la tua rivolta anti europea certo questo è troppo più forte di rapire regole diverse io credo si può discutere
La proposta di picchetti ma a mio giudizio a
Un suo senso alcun suo realismo
Perché badate io mi aspettavo Monica Frassoni al subito obiettato da europeista diciamo radicale come lei cioè ma come i parlamenti nazionali bisogna rafforzare il Parlamento europeo
Sì però diciamoci la verità oggi
Funzionamento del meccanismo di funzionamento per l'Europa
Farsi che il Parlamento europeo propone e poi il Consiglio europeo dispone cioè quando lire la media la negoziazione avviene tra il governo l'idea di picchetti
Non è quella di contrapporre i parlamenti nazionali al Parlamento europeo ma è quello di coinvolge di Parlamenti nazionali per Di Pietro depotenziare il potere di veto dei governi cioè in realtà il problema di rischia di creare l'Europa
Nella legittimità della rappresentanza democratica nazionale esista e coinvolgere i parlamenti e anche un modo per limitare il potere di veto dei governi che Dio non la considero un'idea peregrina e poi soprattutto condivido il nucleo centrale
E cioè che l'Europa deve avere le risorse per promuovere innovazione sviluppo e che queste risorse devono essere ottenute
Come chiedendo a quella minoranza degli europee che si sono enormemente arricchiti di contribuire
E di c'è l'idea sacrosanta di picchetti
Di cominciare ad affrontare a livello sovranazionale il tema della tassazione della rendita della prestazione de delle transazioni finanziarie che è la grande questione su cui è naufragata la politica di fronte alla globalizzazione per cui
Il sistema
Da progressività dei sistemi fiscali è stato il fondamento di un patto democratico
E venuta meno nel momento in cui la grande ricchezza finanziaria sfugge totalmente alla fiscalità
Allora
Io penso che lì c'è uno stimolo interessante e vorrei che i progressisti europei
Poi ci sono tante altre proposte figuriamoci ma
O noi andiamo alle elezioni europee
Con una proposta forte di cambiamento visibile
Che abbia una sua radicalità
Oppure se noi ci presentiamo come il volto buono diciamo volto flessibile convisse con la parola micidiali
Della establishment europeo
Io penso che l'elettorato non avrà pietà
Lo dico con
Non solo stima verso France in Brahms ma anche amicizia la mia amicizia
Arriva al punto che siamo tutti e due tifosi della Roma con via dal cosa puoi pensare se tifoso della Roma
Per un olandese il massimo che tu ti possa chiedere
Però lui a questo e norme problema di essere il vice presidente uscente della Commissione
Sarà difficile spiegare ai cittadini europei che la sinistra vuole cambiare radicalmente l'Europa
Sarà difficile
Occorreva correrebbe
Qualcosa di più visibilmente innovativi
Allora
Io penso mi fermo qui perché condivido tantissime cose che sono state dette
Non voglio citare nessuno ma
Voglio dire soltanto un ultima frase su questo nostro dibattito so so dibattito è stato
Positivo Chiodi dal mio punto di vista anche confortante
Perché vi devo confessare che il mio stato d'animo sanno io sono come è noto una persona crea una notevole vis polemica
Sono portato alla battaglia diciamo
Questo era il tema su cui qualche volta discutevo con Alfredo Reichlin se perché
Dicevo che lui aveva questa vocazione pedagogica ma la politica l'ottavo giudizio del testo non sono mai riuscito a convincere o del tutto ma insomma lui non è riuscito a convincere
Quindi figuriamoci se uno dice bisogna dare battaglia mi invitate a nozze
Ma
Devo dire che in in questa fase come avrete notato di controllo molto perché e tale lo stato della sinistra italiana no è così
No fecale lo Stato che uno ha paura di fare del male c'è un pezzo
Cioè dentro siamo siamo in un momento in cui bisogna pur per prestare aiuto
E cercare di vedere il buono che c'è in tutti quelli che sono intorno a noi
Che io credo vedete noi oggi abbiamo avuto una discussione Cuperlo sempre diciamo brillante profondo e brillante che ha detto avete fatto il contenerne ho fatto il congresso
No noi abbiamo promosso una discussione
Ma c'è una tale esame di congresso Patrizia
Trasformata evidente
Tornare a discutere e io devo dire ho ascoltato dirigenti che conosco da tanti anni e mi dispiace che altri abbiano un ma non abbiano voluto cogliere questa occasione
Italianieuropei è stata una una fucina diciamo sono molte grandi personalità
Devono venire fondo forse noi dovevamo fare di più per cercarli eccetera ma
Alcuni hanno preso delle strade diverse per un voglio polemizzare con L'Espresso si tratta comunque di persone di valore
Rileggendo gli atti di questo convegno relazione di Piercarlo Padoan è bellissimo magari gli avrei potuto gli avrei detto che forse nella sua opera di governo avrebbe dovuto tenere conto un po'di più per la sua relazione
Per Carlo Marta Dassù
Tantissimi altri
Che hanno avuto ruoli importanti perché in questa desertificazione di luoghi di formazione politica noi nel nostro piccolo abbiamo finito per essere crocevia diciamo della formazione politica di tante persone
E siccome che che si possa dire Italianieuropei è sempre stato mostri un'istituzione libera
In cui c'è stato un grande rispetto delle opinioni di ciascuno le persone sono venute da noi sono state con noi ognuno ha preso la sua strada
Nessuno è stato tenuto a vincoli di appartenenza correntizia
Anche se qualche volta da qualcuno mi sarei aspettato più dispetto personale ma non appartenenza correntizia è
E lì
La discussione è stata ricco
Per uno che ha
Voglio dire un po'di anni in più rispetto alla media degli intervenuti anche confortante nel senso di vedere una nuova generazione che viene avanti di dirigenti come si diceva una volta prima che
Appassionasse nella ricerca del l'iter diciamo
I dirigenti ma turni
Col
Di diverse nessuno qui ha fatto caso alle appartenenze input perché c'è un grande bisogno voglio dirlo non è paternalistico e non è una dichiarazione politica
C'è un grande bisogno di fare un congresso tutti insieme
Anche se non si stanno l'ospite
Questa discussione poi le scelte di di appartenenza di organizzazione devono come dire rispondono anche
Ha processi di maturazione diversi ma questo bisogno di discutere nel campo progressista bisogna discutere insieme
Di mettere a confronto le esperienze e le opinioni e di farlo al di là del fatto che poi dopo uno può stare in un partito in un altro partito insomma poi vedremo tanto poi parliamoci chiaro qui bisogna ricostruire un campo politico
Perché se noi lo ricostruiamo in campo politico non conteremo nulla del futuro dell'Italia
Non parliamo dell'euro
Che bisogna riaprire un dialogo con la società via
Non vorrei veramente che il congresso del maggior partito della del centrosinistra non si riducesse ad un dibattito peraltro privo di contenuti tra chi dice che non bisogna allearsi con cinque stelle chi dice che non bisogna proprio parlarci
Perché mi aspetto che sorga una terza posizione che dice che l'opinione che guardarli dopodiché
Abbiamo finito di di di di di di e mi si consenta di dire il problema non è
Se il sei la sinistra parlo non parla con cinque stelle
Il problema è che con loro parlano alcuni milioni di elettori che sono stati i nostri e se noi non ci poniamo il problema se empatica di come andare a come capire le ragioni di questo elettorato
Siamo matti cioè il problema è che cosa vogliamo essere nove
Chi vogliamo rappresentare nella società italiana se noi vogliamo essere come dire l'ultima appendice di un neo liberismo sconfitto
E quindi fare l'opposizione del nome della razionalità dei mercati e delle agenzie di rating o se ci poniamo il problema di tornare a rappresentare quel popolo che si è sentito tradito dalla sinistra e se n'è andato da un'altra parte
E allora siccome parliamoci chiaro
Se si vuole rappresentare un popolo non si può non parlare con le persone che quel popolo ha scelto per farsi rappresentare
Questo è la politica come ha detto Gianni è la democrazia aggiungo un concetto superato il buonsenso
Dopodiché
Non vorrei ricordare a tutti noi che di fronte alla grave sconfitta del mille novecentonovantaquattro vedendo allora in Berlusconi il pericolo maggiore per il Paese noi dialoghiamo con la lega di Bossi
Dialogando
Riconoscendo nella lega una matrice popolare
Che allora c'era
Questo portò ad una rottura de L'Unità del centrodestra gli aprì la strada alla vittoria del centrosinistra era la politica
Ma detto questo diciamo mare siccome siamo in linea di evocazione si trattava degli anni in cui nasceva anche i tagli alle europee detto questo
Io vi ringrazio credo che insomma la giornata di oggi conferma la nostra vocazione
Siamo un luogo di ricerca
Di confronto
Cerchiamo di dare un contributo alla cultura riformista del Paese
Siamo al servizio
Vorrei dire immodestamente nei momenti più alti siamo stati a servizio del paese
Nel senso che abbiamo discusso di grandi questioni nazionali
E non soltanto dei problemi della sinistra
Ma siamo comunque sempre al servizio del della sinistra nel campo progressista
Come il luogo dove si può venire a discutere
Quindi per chi sente questo bisogno diciamo noi offriremo delle occasioni ma anche come
Luogo nel quale si possono costruire delle idee insieme dei progetti insieme di cui c'è molto bisogno in quell'opera di ricostruzione vedete la sconfitta dolorosa però la sconfitta a una virtù
Che mentre c'eravamo illusi o qualcuno si era illuso negli ultimi anni che si potesse andare come sul sorpasso
Sull'onda un'onda che era l'onda della destra
Nel momento in cui siamo caduti dal sorpasso e l'onda ci ha travolto come c'era da aspettarsi
Siamo stati messi di fronte ad una realtà
La sconfitta questa grande virtù
Ci ha messo di fronte alla realtà
Come era
E questa è la condizione per ripartire
Per come diceva Max Weber andare avanti nonostante tutto grazie