Lavoro e Cittadinanza. La professionalità tra etica e politica

Benvenuti i benvenuti a Otto e sto incontro questo dibattito sul tema del lavoro e la cittadinanza alla professionalità tra etica e politica
Questo dibattito prenderà spunto da un un lavoro una volume dichiararne Editori Riuniti rinvia il lavoro come professione una storia del
Professionalità tra etica e politica di cui parleremo nel corso di questo di questo nostro pomeriggio ora ovviamente di Tiziana cretini che qui tra gli ospiti il padre ridiscussione
è molto ricco abbiamo qui a questo tavolo Paolo Evangelisti dell'Archivio storico de della Camera dei deputati direttore della collana Arak nelle monete di Dio
Abbiamo qui con nuovi appunto Tiziana faentini che l'autrice di questo volume ben ben trovata abbiamo è qui con noi il presidente della Commissione lavoro della Camera Cesare Damiano che ci ha raggiunti
Michele Nicoletti dell'Università di Trento il presidente della delegazione parlamentare italiana del Consiglio d'Europa
E l'aura Pennacchi della Fondazione Basso economista e politica
Italiana e dimentico qualcuno credo Paolo
Napoli corde tutte Études ossia anzi sia di Parigi privato
Allora a me di ingrato ma anche
L'onore d'introdurre questi lavori nel per un tema che apparentemente Complesso perché il il volume di cui parliamo
Trae spunto ovviamente da una ricostruzione storica e non solo della del concetto stesso di professionalità di professione nella nella storia della del nostro mondo addirittura ovviamente diciamo affondano le proprie radici
Da persino dai termini come economia
Fino al Astoria francescane insomma coi lascerò la parola e su questa inesperti ma questo ci permette anche voi di attualizzare il più questa nostra discussione su quello che oggi significa la la professione e la professionalità il concetto stesso
Che oggi andiamo a definire eccome la politica si sta occupando di gestire le trasformazioni le transizioni nel nostro mercato del lavoro quali politiche quali Guelfa
Quale tipo di società andremo a costruire io lascio subito la parola per introdursi ancora più nel dettaglio e ripercorre un po'i i punti salienti di questo volume del vostro lavoro a Paolo Evangelisti
Intanto vi ricordo che radio radicale sta seguendo i nostri i nostri lavori
Grazie
Locale il compito non è quello di presentare o di discutere il libro ma invece di inquadrare questo il questo questo bimbo che ha inaugurato una collana con questo nome un po'diciamo particolare monete di Dio quindi vorrei appunto presentare questa collana che è decollata ai quest'anno proprio grazie al al volume di di Tiziana un volume che io ritengo che sia un'indagine molto solida di lungo periodo illuminata nei suoi contenuti diciamo nel suo asse di sviluppo decisivo dal sottotitolo di questo libro una storia della professionalità tra etica e politica
Un volume che affronta quindi il lento modellarsi dell'essere professionale e non la storia dei professionisti o di della professione in generale
E partendo dalle matrici romane meglio umanistiche da quelle cristiane che innervano la progressiva e non mollo monolitica messe in forma moderne poi contemporanea appunto di questo essere professionale
Ma dicevo una collana che dopo il libro di Tiziana visto uscire in questo stesso anno anche un secondo volume solo in apparenza lontano da questo che oggi presentiamo si tratta di un testo interamente dedicato all'analisi di una specifica interessantissima professionalità quella e lo ripeto poco uso dei professionisti della povertà volontaria vale a dire i francescani
Una professione non studiata nel quadro di una verifica circa l'adesione spirituale ad un ideale ma indagata nel concreto agire economico e gestionale in cui quella professione di vita prende forma che si fa strada
Questo secondo volume che vorrei semplicemente farvi vedere e si chiama teoria e pratica economica francescana
Presenta insomma l'analisi storica condotta sulle fonti
Di un convento francescano un insediamento fatto di uomini di Riva angelici che agli inizi del Quattrocento
Si trovano a vivere fuori dalla città dai sui circuiti economici
E ad organizzare contabilmente gestionalmente amministrativamente
La propria autonomia finanziaria
Misurandosi giorno dopo giorno con la sfida posta dalla regola di Francesco che come sapete vieta ad ogni frate non solo di possedere del denaro ma anche di toccarlo seppure indirettamente se dovessi sintetizzare le quasi quattrocento pagine di questo volume direi che esso dimostra una duplice capacità professionale dei francescani
La capacità di gestire il denaro senza esserne proprietari
E la capacità di fruire di rendite finanziarie messe a disposizione dalle istituzioni civili e dalle istituzioni sovrane
Utilizzandole per una società che in termini di diritto commerciale potremmo definire come una società anonima priva di capitale sociale quella del convento francescano
Ma allo stesso tempo compagine comunità
Dotata di un alto valore derivante dal suo capitale immateriale che con tutta evidenza sa spendere ed utilizzare ancor più se sinteticamente potremmo dire che siamo davanti ad un caso storico non certo unico in cui la povertà volontaria proposta da Francesco diviene una leva potente per pensare e gestire beni e risorse
In definitiva per imparare a pensare l'economia a partire dalla comprensione di ciò che costituisce povertà e necessità
Sono entrato nel merito del secondo volume della collana per illustrare concretamente la fisionomia che essa sta assumendo essendosi data come obiettivo programmatico quella di ripercorrere la storia di alcune parole chiave del nostro tempo
A porte a partire dal vocabolo che fosse più frequentiamo e meno conosciamo dopo il due mila otto economia
Come tutti sappiamo le crisi finanziarie sociali a cui tesi in quell'anno precipitate ed esploso in Europa esattamente nel territorio che ha dato i natali a questo termine hanno aperto interi filoni editoriali e circuiti di comunicazione sociale sul web
Che sono giunti a teorizzare l'inesistenza o addirittura l'inconsistenza dell'economia come scienza
O più saggiamente e ponderata mente hanno condotto una sorta di processo all'economia per console contrasta con constatare in suoi molteplici punti di debolezza teorica ovvero quelli in cui quella scienza si rivela non neutrale
Innanzitutto quando si presenta in forma di leggi universali innanzitutto quando in ogni numeri indici writing applicabili al corpo sociale senza ammettere alcuna mediazione
Parimenti alcuni pochi storici dell'economia capaci di coniugare la storia politica con quella delle istituzioni hanno avviato una profonda riflessione sulla moneta e sulla sua dogmatica moderna
Dimostrando la limitatezza di una storia e quindi di una politica economica che continua a considerare la moneta come un indice neutrale di ciò che avviene nel solo mondo degli scambi delle banche e della finanza
Insomma una nuova e più avveduta storiografia che dopo la fede
Tributata la Scuola di Chicago ma anche a quella più risalente austriaca dimostra la necessità di considerare la moneta innanzitutto come un'istituzione un'istituzione della comunità che la utilizza sul piano più strettamente filosofico e teorico si è iniziato a discutere e a proporre un nuovo paradigma per pensare il pensiero politico di sull'un linguaggio provando a sostituire o ad integrare
Con la cosiddetta teologia economica quella che Esposito definisce la macchina della teologia politica
Sempre più ferree frequentata in particolare dopo la asserita fine delle ideologie politiche del Novecento
In questa temperie in questo dibattito che sconta come ebbe a notare alcuni anni fa che a ragion veduta Nicoletti un grande GA culturale del nostro Paese ovvero l'inesistenza di cattedre di Storia della teologia
Nelle università pubbliche o private che siano questa collana monete di Dio prova ad analizzare ad analizzare le radici del termine o economia o per meglio dire l'insediarsi di questo le sembra fondante nel lessico del nostro pensiero prova cogliere storicamente le provenienze dalle quali prende forma un concetto chiave del nostro pensarci Società e comunità
Non voglio qui neppure provare a tracciare la sua lunghissima storia ma credo che sottolineare i primissimi tornanti percorsi dalla parola economia
Abbia una sua utilità anche per il prosieguo del dibattito che si focalizzerà giustamente sul lavoro e cittadinanza
Dunque sulle molteplici decisive relazioni tra forme dell'agire economico dell'uomo e l'ingresso esclusione dalla comunità
Economia non nasce come si legge nelle voci abbreviate dei vizi e dei dizionari dalla semplicistica coniugazione lineare o dalla sommatoria aritmetica di o i costi e non mostra basti solamente ricordare le sue traduzioni dei latino classico come disposizione dispensate zio
E sa poco o da nei nostri lessi ci passando attraverso una lunga lunga duratura incisiva
Mediazione cristiana che si configura sempre più come imprescindibile per chi voglia comprendere che cosa si trovi oggi tra le mani quando si serve del termine economia
Il suo antesignano o in colonia è un concetto ampiamente presente nella prima testualità cristiana che tuttavia già nel terzo quarto secolo slitta dal suo impiego eminentemente teologico
Verso la qualificazione del sapere agire cristianamente
Nelle stesse comunità delle origini e poi in quelle ecclesiali che monastiche che attraversano il Medioevo e la prima modernità costituendosi a modello di riferimento al modello generale dell'organizzazione sociale
Economia e teologia un nesso lessicale e concettuale che può apparire inconsueto addirittura infondato
Va invece ricordato che economia della salvezza e la terminologia specifica la locuzione tecnica con cui i Padri della Chiesa descrivono il piano retributivo realizzato da Cristo per volontà del padre
L'atto sublime di Cristo l'atto che fonda la stessa identità cristiana
L'atto che non salva il mondo e dunque pensato verbalizzato teologicamente come un'attività organizzata amministrata eseguita da un mediatore anzi dal mediatore per eccellenza
E da qui che o economia fa il suo ritorno potremmo dire
Sulla terra dopo essere stata in cielo
Con o i con un mia siamo dunque dinanzi ad un termine lessicale che sin dalle prime esperienze cristiane sin dal suo primo Foggia sì viene connesso esplicitamente all'organizzazione alla gestione denota per emulazione con il Cristo la capacità dell'uomo che vuole essere fedele cristiano che dunque vuole salvarsi di saper fare e disporre
E anche per questo per questa costante attenzione cristiana alle molteplici dimensioni dell'economico finta le lettere di Paolo che il vero cristiano ben prima di Agostino viene definito nella sua persona operante e senza giri di parole munita di Dio vorrei citarmi solo una frase tratta da un testo che sta a cavallo tra il primo e secondo secolo ci sono come due monete una di Dio e l'altra del mondo ed ognuna di esse ha impresso il suo coniglio gli infedeli quella di questo mondo i fedeli la carità
Quella di Dio Padre per Gesù Cristo è un testo di Ignazio di Antiochia
La mia ricostruzione si ferma volutamente agli albori ma il nesso di questa storia con l'analisi compiuta nel libro di Tiziana faentini a me pare pienamente realizzato e i molteplici articolazioni poco ad indicarne le tre più importanti
è innanzitutto un nesso constatabile che si sviluppa nelle pagine di un libro che assume una prospettiva utilmente diacronica che esplora le provenienze non identifica le origini genetiche di ciò che ha modellato il nostro concetto del essere professionale come dice Tiziana
Quel modo qualificato di esistere che non è assolutamente riducibile ad una storia a problematiche Sante delle professioni e dei professionisti in età moderna e contemporanea
Ed è un nesso che trovo siglato non solo nella larghissima esplorazione di testi cristiani che risalgono almeno al quarto secolo ma nelle righe conclusive dell'analisi consegnataci da Tiziana con le quali si entra nella pienissima attualità
Anche nella società in cui stiamo vivendo in cui cito e la comparabilità quantitativa ad introdurre una continuità senza soluzione tra le posizioni sociali degli individui la professione si conferma ingresso nella vera vita ossia nella vita regolata e dunque collocata integrata e inclusa altrimenti detto nella vita redenta
E qui che entra in gioco con tutta evidenza la sfida potente dilemma attica
Tra lavoro e cittadinanza la sfida che riguarda il nostro immediato futuro e se permettete il nostro futuro anche costituzionale assunto in tutte le accensioni accezioni del termine
Ma torno al denso al denso passaggio conclusivo di feriti
Nel suo articolarsi storico la professione rimane un atto di sottomissione
Rimane l'ingresso in un ordine come lo fu il censimento di un di Augusto al quale si sottopose anche la famiglia di Gesù e da cui deriva la ragione di questa bellissima copertina del libro
Rimane un atto di sottomissione come lo fu la fondamentale decodificazione cristiana di quell'atto trasformato da professione secolare a professioni di fede
Insomma in atto di iscrizione formale in quelli libro dei viventi che troviamo anche già nella nel Nuovo Testamento
Infatti cito ancora il libro la professione immane un atto di sottomissione cui non si cessa di affidare dice Tiziana la garanzia di una quali che salvezza ma oggi e continuo la citazione a modificarsi e la ratio che regge l'ordine redento
Come all'epoca di Gesù Cristo e come notava già Santambrogio la professione va resa solo a chi detiene l'imperio su tutto l'universo e dunque oggi va resa quella che potremmo definire il nuovo Augusto
Valenti vale a dire a quella amministrazione economica generale della terza già perfettamente e letteralmente individuata d'anice nel penultimo decennio del diciannovesimo secolo
Sono le parole conclusive ultimative se non propriamente rassegnate dell'analisi dell'autrice
Esco da libro partendo proprio dal suo epilogo per chiudere con un input ultimissima notazione con un'annotazione diciamo cautamente positiva
Se il lavoro e la cittadinanza sono oggi sfidati così radicalmente si richiedono a tutta la classe dirigente del Paese di assumere sino in fondo questo tema politico che va considerato nella sua assoluta direi unitarietà tema che riguarda il fondamento stesso del pensarsi comunità
Una comunità che comunque dobbiamo considerare non più autosufficiente nella sua dimensione nazionale
Da un paio di settimane possiamo contare su una possibilità nuove positiva una possibilità europea tutta da percorrere che ci viene da cotte porta mi riferisco alla decisione deliberata in quella città il diciassette novembre scorso ovvero l'istituzione di un pilastro europeo per i diritti sociali
è per ora un incipit
Un atto di volontà politica formalizzata che spetterà a tutti gli attori trasformare in effettivo fondamento di un'Europa
Capace di essere tessuto connettivo di uno spazio civile e sociale in cui riconoscerci o se volete tornare a riconoscerci grazie
Paolo Evangelisti per
Questa ricostruzione anche anche storica ma non solo fino ai ai alle tematiche interrogativi attuali su quello che deve essere poi compito della politica per guidarci in questi e cambiamenti dicevamo prima dell'inizio del dibattito che a questo tavolo sono seduti voi persone che hanno professionalità è anche formazioni diverse che mi incuriosisce curiosi ska anche voi abbiamo filosofi economisti
Politici
Va bene un solo in quanto giornalista se esco cerca di tirare qualche filo so che insomma il secondo in ordine di nel all'ordine del giorno qui che deve parlare Paolo Napoli appunto
Ha perché professore alla alla Scuola di Alti Studi in sé in scienze sociali di di Parigi quindi don lui la la parola per continuare questo questo nostro questo nostro dialogo questo nostro approfondimento sul lavoro e cittadinanza
E quindi una dimensione evidentemente sempre più sociale
Grazie per l'invito a questa iniziativa molto meritoria innanzitutto perché
Oltre delle ragioni che appena espresso Paolo Evangelisti però perché ci dà l'occasione di discutere di un testo
Il quei obiettivo iniziale non è di poco conto e quello di dire che in fondo la prima forma di inclusione sociale
Nel mondo del fare non è tanto il lavoro
Quanto la professione cioè se c'è una forma lavoro
C'è perché esiste una forma professione che in qualche modo la plasma nelle sue radici questa è la posta in gioco fondamentale che il libro si assegna e quindi a scavare attorno a questo concetto di professione
Allora io cercherò di sviluppare alcuni elementi che sono al centro di un tenente dello scavo genealogico che il libro si propone perché unisce allo stesso tempo un'attenzione per tematiche presenti che affiorano in superficie senza peraltro essere utilizzate in maniera così strumentale
Per dare un po'diciamolo un contentino alla alla al al lettore contemporaneo ma in realtà tutto ciò che brilla in superficie è perché c'è stato uno scavo soprattutto nelle fonti patristiche
Quindi se essenzialmente teologiche ma non distanti anche da tutte quelle che sono le fonti umanistiche che ci permettono di arrivare ad una concezione della professione che
Il cui diciamo il cui il substrato deve essere appunto restituito allora in questo senso vorrei soffermarmi su essenzialmente due aspetti che il libro propone
Perché porre il libro tale la bontà del libro e tale non solo per gli oggetti che riporta in luce e poi lo strumentario che impiega ma anche per le cose che permette di pensare e che magari sono implicitamente
Tra le righe
Ebbene
La padrona della professione e essenzialmente un problema di tecnicamente di dichiarazione cioè intanto io professo in quanto io dichiaro qualcosa e
Originariamente questa questo esercizio appartiene a una fase storica ben precisa che il libro individua che è quella di il famoso censimento universale quello che è diventato il censimento tramandato dei Vangeli che quello in cui punto fu registrata anche la nascita di Cristo
Allora in questa fase
A questo tipo di censimento che riguarda la e la la professione senso sulla dichiarazione delle proprie proprietà e quindi l'essere soggetta all'essere proprietario
Si accompagna nella elaborazione della dell'interpretazione di Padri della Chiesa fino a Tommaso
E oltre ovviamente
Un un un atto parallelo che quello della professione fidei della professione fidei
Cioè non solo la dichiarazione di ciò che sia ma anche la dichiarazione di ciò che si è in quanto entità spirituale ciò in quanto membri giù un'unità spirituale che quell'ovviamente della
Della religione cristiana
Ecco allora professa arsi fedeli cioè dichiararsi di essere fedeli è il uno dei primi gesti di professionalità
Ma quello che in qualche modo e premesso nel libro e che però che il libro implicitamente credo inviti invita a fare e anche quello di andare di scavare oltre su questo
Cioè in che misura il cristiano si professa fedele c'è questa dichiarazione di fedeltà su che cosa si basa
Io mi dichiaro cristiano perché faccio che che cosa in diciamo nell'atto di essere fedele semplicemente un atto diciamo di ricordiamoci che Prince per il
Per il cristiano offrì fede la fede è un atto di conoscenza non è un sentimento dell'interiorità
Ma in quanto io professo questo mio essere fedele
Che cos'è che mi permette di farlo cioè io professo la mia fedeltà semplicemente per Miuccia esto diciamo per un'ampia un gesto di buona volontà o perché c'è stato un passaggio precedente che mi avvilita a farlo
Bene questo passaggio precedente secondo me esiste
Questo passaggio precedente è grosso modo coevo alla al Vangelo di Luca
Che attesta questa professione fidei oltre la professor censo reso Census
E questo passaggio e quello in cui nelle Epistole pastorali cioè né in un testo del Toro Paolino grosso modo databile fino alla fine del primo del primo secolo quindi siamo diciamo nella fase del del cristianesimo sub Agostoni e quindi assai contemporanea con la fonte evangelica
Bene al cristiano si domanda essenzialmente una cosa
O meglio si dice ciò che non deve fare il famoso detto evangelico di non giudicare però una volta che si è precisato che il cristiano deve giudicare
Lei che ovviamente è una fonte evangelica le pistole pastorali ti con atti cosa devi fare
Cioè il in che cosa se socialmente consiste questa Profissional professioni fidei che sostanzialmente una professione diciamo di amministrare
Ed è nella famosa costruzione giuridica del contratto di deposito il cristiano è un depositario sostanzialmente il suo lavoro è legittimato dal fatto che è chiamato a gestire in quanto depositario la fede quindi professare la fede significa essenzialmente amministrarla
Ecco questo secondo me ha un suo rilievo
Perché consegno a diciamo la prese sia la vita cristiana
A un rapporto col mondo che è un rapporto di natura essenzialmente amministrativa e quanto dice amministrativa sì implica automaticamente anche di mettere tra parentesi
Un altro tipo di attitudine che quella proprietaria orrore sappiamo che su questo negli ultimi anni c'è stata molta la ricerca storica allora al
Lo diceva Paolo Evangelisti
Tarsie molto soffermato su questo aspetto del rapporto non proprietario quei beni che è tipico del del cristiano naturalmente diciamo il il movimento francescano e quello che viene evocato
Il più il più delle volte facilmente però ecco c'è da deve nel presente che la base fondamentale
Di questo essere cristiani al mondo è una base di di natura amministrativa ancor prima che questo sia stato celebrato dalla dal dal movimento francescano quindi la professione di fedeltà è essenzialmente legittimata da un contratto in fondo anche il cristianesimo il suo contratto fondativo non si pensa sempre che il contratto sia un éscamotage dell'epoca moderna per
Stabilire Lord l'ordine sociale non lo si attribuisce grosso modo al giusnaturalismo
Qui c'è un contrattuali istmo diciamo così tra virgolette di natura cristiana che assolutamente fondamentale per stabilire il ruolo del lavoratore cristiano nel mondo è un ruolo appunto di
Depositario quindi di qualcuno che ha qualcosa per cui è chiamato semplicemente amministrare e non ad appropriarsene
Ecco c'è questo atteggiamento nei confronti del mondo che di natura essenzialmente administrativas professare la fede cristiana significa esercitarsi in questo tipo c'è attività
E non in un'attività essenzialmente appropriativa
Quindi su questo dissidio tra proprietà e amministrazione
E poi diciamo farà lunga strada ovviamente nel pensiero occidentale
Al punto che negli anni Sessanta i siamo tutta la cosiddetta rivoluzione cosiddetta manageriale capirà quanto sia più importante l'essere amministratori rispetto all'essere proprietari bene il fondamento di questo dissidio lo troviamo qui in questa fase
Dove la professione di di fede cristiana coincide una professione essenzialmente amministrativa gestionale
è qui vengo al secondo punto che diciamo il libro
Aiuta a a sviluppare
Perché in fondo questa vicenda del cristiano amministratore la ritroviamo anche negli sviluppi diciamo dell'ultimo diciamo gli sviluppi o nelle nelle forme più recenti
Del del pensiero manageriale
Allora noi sappiamo che la cultura manageriale a del appartiene diciamo da questo millennio grosso modo ha riformulato i suoi parametri diciamo e tutto il suo bagaglio culturale il management scientifico alla diciamo a classico alla alla alla Taylor insomma ha mostrato tutti i suoi limiti al punto che anche tutto il discorso manageriale ha ricercato altrove le basi culturale di una nuova legittimazione
Sicuramente l'elemento religioso accanto a quello letterario
E a quello filosofico hanno costituito i tre bacini a cui attingere per una nuova forma di legittimazione del discorso manageriale
E
E viene in genere definito questo una sorta di firmò umanistico della razionalità manageriale
Perché scienziati a privilegiare l'aspetto della persona nella figura del manager che nel frattempo diventato leader
Ora in questo contesto con questa attenzione spiccata verso la persona che il Barbour riflessivo si appropria dell'impresa
Cioè le emozioni dà segnali di debolezza e di instabilità cognitiva e decisionale diventano risorse su cui costruire soggetti autonomi è in grado di governare situazioni e scenari oltre che qui dare ovviamente altre persone
Ecco l'approfondimento de la persona e propedeutico al suo inserimento in una rete di relazioni per cui la conquista del se ad opera degli attori di riorganizzazioni
Inseparabile da un processo di socializzazione comunicativa
Ecco perché oggi molto facile trovarsi in queste formule della pare in etica manageriale tipo noi vogliamo motivare il famoso verbo han paura le persone
Vedere scusate non vogliamo motivare le persone ma metterli nelle condizioni di trovare le proprie motivazioni da sole
Oppure per esempio se si sente si ascolta CONAI pezzi un medico psichiatra della Harvard University
Della scuro management
Il pericolo di ogni leadership e quello di affrontare i problemi restando ancorati a un modo fa un metodo basato su competenze e modalità tecniche mentre l'avrei vera strategia è quella dell'adattamento
E ecco l'altra questione esattamente che va di pari passo con quella del cristiano amministratore è proprio quella della strategia dell'adattamento
Allora qui c'è probabilmente volutamente la l'autrice lo all'ho lasciato da parte ciò non non nella nello sviluppo della del pensiero controriformista in cui libro tratto dedica pagine molto interessanti
Non viene preso in considerazione quello che per quanto riguarda questa strategia dell'adattamento è il modello per eccellenza che adesso noi abbiamo siamo stati abituati negli ultimi anni a pensare l'economico e il teologico e il giuridico attraverso una mediazione principale era quello del movimento francescano in realtà c'è tutta l'altra esperienza che riesce a coniugare
Professione di fede amministrativa e capacità di adattamento che quello naturalmente gesuita
Ora lasciamo da parte diciamo l'attualità del modello gesuita che non c'entra assolutamente nulla che precede attuale Pontificato che peraltro diciamo non mi pare che in questo senso possa essere considerato un modello di quel tipo di razionalità
Ma la strategia dell'adattamento è in fondo
Qualcosa che appartiene molto molto chiaramente alle forme attraverso cui il il il gesuita i gesuiti la congregazione ha pensato la sua la sua la sua vocazioni missionarie
E non è un caso che per esempio il modello gesuita ritorni tra i paladini del management contemporaneo quelli che si ispirano management umanistico ma non solo
Ecco cose si direbbe perché testi fondatori alla mano ecco prima Paolo Evangelisti evocava il rapporto col denaro dei dei francescani
N se ne vediamo il rapporto del col denaro dei gesuiti e capiamo come le strategie sono diverse
Enunciato fondatori Enia sui Loyola negli esercizi spirituali il principio numero cinque cioè quello che fa da premessa a tutta l'architrave del modello del modello di di di di rapporto con i beni del mondo che i gesuiti incarnano
Ebbene
Ignazio dice il principio numero cinque dice che è necessario renderci indifferenti verso tutte le realtà create
Allora il modo attraverso cui ci si rende indifferenti non significa apatia
Bensì presa di distanza da ogni realtà mondana che questo prese di distanza che possa sta volare in qualche cioè un un in realtà montana che posso ostacolare la visione di Dio
E quindi capiamo che se questo principio dell'indifferenza verso le cose del creato
Perché un enunciato di questo tipo non possa lasciare indifferente un grande manager di JP Morgan
Che nel due mila e tre dopo venti anni di onorato servizio alla serata ma questa multinazionale
Scriverà un libro che si intitola rivali leadership in cui celebra la virtù dell'indifferenza rara celebrava a partire dall'enunciato fondatori di mediazioni viola ma capite Barentu voleva arrivare
In diciamo indifferenza come atteggiamento etico generale rispetto a ogni cosa ed evento mondani che questo che diceva Ignazio di Loyola
E pertanto l'invito a prendere in considerazione il rapporto con ogni cosa del mondo in maniera situazionale
Lo diremo alla gesuita
Cioè in modo ambiguo fondamentalmente per cui ed ecco il ritorno che tipo di rapporto bisogna avere col col col denaro all'altro cinquecentocinquantacinque sempre negli stessi esercizi di Ignazio di Loyola
Viene specificato che non ci si libera del denaro ma dell'attaccamento adesso
Ecco e questo significa precisamente che il rapporto con le cose è sempre mediato dall'atteggiamento situazionale
Quindi importante non essere schiavi dell'affetto Us cioè della passione che ci rende succubi
Una volta che l'abbiano superato questo stadio il rapporto col mondo si media su situazioni che di volta in volta vanno vanno valutate
è evidente che questo tipo di indifferenza
Verso le cose del creato mediato da questo atteggiamento di valutazioni circostanziale per cui noi non dobbiamo liberarci dal denaro ma solo dal suo attaccamento adesso
Bene è molto facile perché i si impedirà di questi principi come fa il il manager di JP Morgan arrivare alla conclusione la rete tutti capito per cui il principio indifferenza dei riguardare anche il posto di lavoro
Per cui i padri fondatori dei gesuiti erano quelli che dicevano stavano sempre col piede
Levato cioè pronti a migrare in un'altra regione del mondo laddove la missione del lavoro li li li li chiedeva
Ora Soro quindi il leader che dispone di questa capacità di leggere che adattarsi al cambiamento
Proprio perché affrancato dall'affetto e quindi da dell'attaccamento alla cosa determinata metteteci pure il posto di lavoro
E guidato quindi dal discernimento nel cogliere i cambiamenti e sapere chi sia datare ecco solo questo e l'autentico leader
In questo senso poi ma questo diciamo lo lasciai da parte c'è se guardiamo vai verso chiamiamo bisogna misto visto misto proprio avviando
Ecco su questo volevo sostanzialmente concludere
Dicendo che
La professione
Tale quale viene ricostruito nel libro di Tiziana trentini in cui l'elemento diciamo teologico giuridico perché ribadiscono nei teologico politico qui che in gioco quinte logico giuridico nasce da una combinazione tra una dichiarazione
Io dichiaro di essere quello che sono profitto e quello e non semplicemente da un bel tuffo il famoso la famosa vocazione di cui parla bene
Qui c'è un importante spostamento che introduce il libro attenzione Annone basarci sulla professione
H comprendere i concetti professione esclusivamente una sorta di chiamata interiore
L'ascesa e la famosa scesi in tramontana no qui per essere professionali diciamo ci vogliono degli atti ben precisi
è chiamata in Balla tutto in ballo tutta la panoplia giuridica non solo
Il cambiamento morale non è semplicemente una Lebens più lungo dettata da un da un moto interiore ci sono degli atti precisi che mettono in opera lo status e la qualifica di di professione per cui concludendo credo che
Questo libro sia un utile esercizio per rinnovare e probabilmente non a caso apre la collana muniti di Dio in maniera molto lusinghiera adeguata da rinnovare
Con i nuovi argomenti perché già questo problema del rapporto tra economico teologico giuridico incominciare le ho già una certa letteratura però questo questo libro lo fa in una maniera assolutamente originale non sfuggendo al confronto stringente ma strumentali
Con le fonti e io mi fermerei qui davvero grazie
Antiparlamentare e nella politica sono ancora peggio se possibile
E dare la parola per questo Cesare Damiano presidente la Commissione lavoro della Camera insomma abbiamo ovviamente e iniziando ad a questioni molto complesse da una ricostruzione storica addirittura la figura del del Maine hardware in qualche modo nella concezione umanistica e cristiana abbiamo fatto un po'di esempi professore prima
Ci ha aiutato da un po'a ripercorrere come ci si distacca dai Bellei del Belli del mondo il modello dell'indifferenza
Però dobbiamo tornare a cose molto più diciamo molto più attuali molto più d'attualità e concrete noi che insomma non siamo così indifferente alla realtà mondana e alle cose del mondo in questo momento tra l'altro le siamo vicini a una campagna elettorale diversi stabili ambito
Tutti i media in cui tra l'altro il tema del del lavoro dell'economia la farà da padrona che tipo perché tipo di società che tipo di lavoro
Immaginiamo per i prossimi per i prossimi anni anche a partire un po'dal titolo di questo dibattito lavora e cittadinanza
Professionalità tra etica e politica oggi la professione la professionalità come viene considerata dalla politica e quindi in che tipo di Società vivremo visto che stiamo in una fase di è strano cambiamento si parla di rivoluzione o quattro punto zero
I comuni ciascuno di noi probabilmente io parlo da poco più che trentenne
Dovrà vivere la propria vita
Più situazioni lavora dirittura forse inventare
Professionalità diverse nell'arco di una vita e questo che cosa significa per l'individuo è flessibilità o un rischio di improvvisazione c'è la formazione continua ci sono le le politiche attive segue il fare quali strumenti possiamo mettere in campo
E ciascuno di noi come potrà definire se stesso perché poi lo diceva anche il rientrerà vola Aracne non è che il rinvio poi il tutto il tema della professionalità della professione e lavoro ci aiuta a capire
In che modo ciascuno di noi può agire nell'economia nella società e anche in che modo può essere incluso ho escluso dalla società in cui nella quale vive Cesare Damiano
Venne vi ringrazio molto anche l'occasione sentendo di ascoltare riflessione importante sul tema del lavoro da un angolo visuale che non miei proprio
Ovviamente io lo prendo da un altro punto di vista del resto questa anche e la sollecitazione però e molto giusto
Collocare le riflessioni diciamo più contingenti in un quadro di prospettiva di orizzonte cose che la politica a purtroppo dimenticato
Allora io
Diciamo utilizzerò nel quarto d'ora che ho a disposizione poi mi scuso perché purtroppo i tempi sono per me contingentati ma anche una garanzia per voi
I nomi sforamento e le mie argomentazioni
Utilizzerò alcuni spunti
Il primo è il nesso fra lavoro e cittadinanza
A mio avviso questo nesso si è interrotto oggi non esiste più un messo una relazione diretta fra lavoro
Il libro parla di una concezione del lavoro come finalità antropologica
E cittadinanza perché perché faccio l'esempio della mia generazione
Per noi quel nesso esisteva
Quindi
Quando noi utilizzavamo la parola lavoro immediatamente la parola lavoro trascinava altre parole
Sicurezza benessere
Prospettiva famiglia
Cittadinanza
Oggi è un neologismo contemporaneo il work in pura e una persona che lavora ma contemporaneamente può essere povera quindi se sei povero non ha cittadinanza
Come mai questo
E avvenuto
Il vecchio capitalismo industriale io sono perché qui c'è Laura quale
Sono voluto parecchi punti dei discussione comune
Perché a mio avviso questo nesso si è interrotto diceva il vecchio capitalismo industriale io sono per tornare Allo studio del capitalismo sono cose che oggi sono un po'strane perché
Sono messe fuorilegge
Il vecchio capitalismo industriale che aveva ovviamente i suoi difetti ci mancherebbe se siamo a denari forte che utilizzava la mafia americanate sparare i sindacalisti non è che parliamo di uno stinco di santo
Ma ciò detto i processi del vecchio capitalismo industriale dominante
Nel secolo scorso erano processi che nell'Occidente compresa l'Italia
Costruivano il ceto medio l'ossatura fondamentale delle democrazie
Infatti se torniamo agli anni cinquanta e sessanta
Il famoso contadino analfabeta del Mezzogiorno che in Nicaragua nella mia città Torino con la valigia di cartone girata nello spago
Entrando nelle grandi imprese lentamente conosceva la cittadinanza l'esclusione sociale e poi piano piano l'inclusione il rapporto col capo del personale da una parte con il delegato sindacale degli anni sessanta anni settanta dall'altra
Forgiato non convitato disposto che alla fine come scelta di fondo di quella modalità di sviluppo e di produzione consentiva di avere un salario di dignità che connetteva del lavoro la cittadinanza
Si richiamava la famiglia si ricongiunge con la famiglia camerati nel cucinino nella periferia o compatibili con un salario non solo si potevano tenere contemporaneamente a casa all'epoca la moglie casalinga secondo il vecchio modello istruire due figli alle scuole professionali magari un ragioniere ogni tanto che ogni tanto tanto laureato
E con quel salario si comprano persino l'automobile a rate e si pagava il mutuo
Quel contadino analfabeta che prendere centocinquanta o comunque una licenza media con i centocinquanta ore impara a scrivere a fare il conto del cottimo
In realtà cittadine
Pratica il sindacato fa le sue scelte politiche
Tutto questo non c'è più
è venuto meno il vecchio modello nel capitalismo industriale la grande fabbrica la Mirafiori dei tempi miei quand'era un giovane funzionario della FIOM con sessanta mila dipendenti in un'azienda
Il tutto è stato sostituito dalla messa in un canto di quel modello e capitalismo che ovviamente confidava nella crescita continuativa perenne dei consumi dei mercati cose che abbiamo visto ha incontrato i limiti
Diciamo della sopravvivenza dell'umanità in questo pianeta ed è stato sostituito da un altro tipo di capitalismo su quale la sinistra non ha riflettuto abbastanza
Il capitalismo finanziario che adesso si sta combinando con il capitalismo della Rete dell'UE il capitalismo tecnologico mentre taluni pensano di costruire le autonomie regionali il capitalismo contemporaneo si costruisce terzi interi e per dominio la politica questa analisi non l'ha fatta la politica si accomoda accomodata nel passaggio tra il Novecento il secolo contemporaneo
Nella facile diciamo illusione che in fondo
Il mercato avrebbe regolato le relazioni umane e sociali ed economiche con le conseguenze devastanti che stiamo assistendo alle quali stiamo assistendo oggi ma ci siamo cullati nella ideologia della non ideologia nel momento in cui veniva professata che essa stessa una ideologia ci siamo cullati nell'ideologia della
Tutto sommato
Identità destra o sinistra è uguale perché il mercato che fa la differenza che ricompone quello che un tempo era il conflitto
Noi abbiamo bandito la logica della lotta di classe non se ne può più parlare abbiamo ignorato che INPS abbiamo vituperato all'intervento dello Stato nell'economia abbiamo esaltato da sinistra le liberalizzazioni
Abbiamo messo sull'altare visto
Tipo il critico il testo nel quale
Intervengo la diciamo così teologica della flessicurezza
Noi abbiamo idolatrato questi dei padre anni lo dico davvero
Idolatrato i nuovi dei Pagani a partire da quello del mercato che oggi insieme
Francesco armonia
Forse la voce essendo noto pittore otto volte su dieci prodotto interno solo vice colgo titolo comincio a sentire quattordici sarà c'è una conclusione col giudice del mondo mondo Mauro Suma
Quindi io credo che noi siamo di fronte a questa trasmutazione a questa mutazione antropologica questo nuova visione per la quale noi siamo vittime la sinistra non ha saputo negli ultimi quarant'anni Anto anteporre questa teologia
Un suo una sua visione del mondo dello sviluppo
Quindi io credo che da questo punto noi dobbiamo ripartire c'è riconnettere il rapporto fra lavoro e cittadinanza vuol dire temi mistificare la teologia che ci ha dominato negli ultimi quattro
Quindi sconfigge il liberismo più nero illuso che quaranta anni liberismo c'è un declino naturale se non passate magari al laburismo Edison laborista
Invece stiamo passando sopra Lisbona
Al protezionismo
E anche alla demagogia pura nella politica
Ora che cosa fare e qual è il futuro del lavoro sono domande abbastanza diciamo importanti
Tra l'altro mi fa piacere che sia stato citato da lei professore Managers di JP Morgan che ha scritto pure un libro sull'indifferenza mutuando dal per in giacca davvero dei gesuiti
Mi fa piacere
La stessa JP Michele
La stessa JP Morgan esatto perché ovviamente e l'eterogenesi dei fini era di cui stiamo parlando la stessa e JP Morgan che e una delle cause della peggiore crisi economica che ha già attraversato il mondo occidentale e quella del due mila otto
Cioè gli stessi che ci hanno portato al massacro sono quelli che redigono rapporti nei quali giudicano eccessivamente socialista socialiste già anti
Le costituzioni del sud Europa compreso quello dell'Italia nelle quali purtroppo il peso dell'opinione pubblica secondo loro può far cambiare idea a governi sempre più deboli
Quindi noi siamo in questo contesto e non spezziamo questo involucro
Noi non siamo in grado di orientare
Un futuro accettabile che cosa fare
Anche qui scusate va così male che proprio come si dice colpito cosa che ho fatto il chierichetto quand'ero bambino vista ritornando un po'questo spirito
Beh i nostri figli che fanno le libere professioni d'architetto da ingegnere che portano le pizze con fu Dora
Corno rischio di essere inconsapevoli francescani perché effettivamente non possiedono e alle volte neanche toccano più il denaro perché a questi nostri figli viene chiesto il lavoro gratuito
Il famoso bando di Catanzaro ormai sulla bocca di tutti che noi abbiamo fatto immergere nel quale si prevede un euro di compenso tra ingegneri architetti per il nuovo piano regolatore con il Consiglio di Stato
Che dice avete torto
A chiedere un equo compenso perché dovreste cioè essere contenti di essere stati chiamati così potete fare pubblicità voi stessi avete i clienti Monti
Istigazione a delinquere tra
E che cosa stiamo parlando venne etica dove la morale ma questa disponibili in bianco con
Presuppone anche che ci sia o no riflessione ancora più profonda non sta non tanto tra liberismo o socialismo o o altro quanto piuttosto la possibilità di rivedere anche i nostri usi e consumi
Nella società perché a ciascuno di noi poi piace avere su sulla Mercier ordinato mai una casa rapidamente gli umori del sushi a casa nessuno guarda un signore al muso Amazon
Ho fatto una battaglia molto dura su questo punto all'avviso vado come poi non uso Amazon perché sono
Che dietro quella comodità c'è una persona che sfruttata molto guadagna poco viene proposto quello come modello del futuro connesso alla fabbrica quattro punto zero del resto
Io sono abbastanza stanco di farmi fare la lezione novanta maestri nel quale mi riconosco ma dei miliardari americani famoso guarda in basso tu
Primo
Al contesi alla sua famosa frase c'è stata la lotta di classe negli ultimi vent'anni l'abbiamo vinta noi miliardari perché guadagnavo cinquanta milioni di dollari
E novantadue desume guadagno duecentocinquanta nel frattempo la pressione fiscale è diminuita dal ventinove al ventidue per cento sul mio patrimonio poi sentiamo proporre per la prossima campagna elettorale la flotta svolge che mi spiega che non è la tassa piatta perché ci saranno le esenzioni io spiego che se all'operaio dell'Ilva chi facciamo pagare il quindici per cento di rischiamo tre mila euro di esenzioni a Berlusconi li facciamo pagare tre per il quindici per cento
E noi restituiamo i tre mila euro forse ci guadagna Berlusconi non so così a naso
Mi pare che funzioni in questo modo è una redistribuzione merita vantaggio
Déco di quelli che guadagnano di più quindi
E guarda in basso il terzo uomo più ricco degli Stati Uniti che ci insegna che ce la lotta di classe non va a sinistra e la regina Elisabetta che mette i suoi denari di paradisi fiscali che spiega al governatore
Della banca d Inghilterra la lambrusco Hulk che se è successo quel che è successo come mai non ce l'avete detto e non lo sapevate voi che sapete tutto
E poi la risposta velato io perché non c'erano abbastanza attenti per mordere cioè non si è più controllato non c'è più alcuna regola che disciplina
Il capitalismo finanziario picchetti da questo punto di vista scritto un libro molto importante poiché arrivo fino al fatto che
Marchionne recentemente alla Luiss ha spiegato che il capitalismo contemporaneo passato dal profitto alla abiti tra
Forse se da sinistra Laura cominciassimo nove a riflettere su questi fondamentali non sarebbe sarebbe troppo tardi concludo naturalmente
E cosa fare
Io penso questo la mia diciamo formula chiuso di recente dopo lunghi ripensamenti nei decenni io penso che in un mondo così del regolato
Noi dobbiamo appunto demistificare la la teologia della liberalizzazione del mercato che comanda perché la politica non è più in grado di guidare i processi di cambiamento
Li subisce e viene comandata dai poteri forti transnazionali multinazionali globali
Riappropriare una forza politica e nel tempo come ci dice Bauman della società liquida e del lavoro liquido io dico
Che noi dobbiamo attraverso le leggi le regolazioni sindacali stabilire quello che io chiamo un pavimento di diritti e di tutele e di retribuzioni pavimento il pavimento non si buca pavimento quindi il pavimento si costruisce attraverso una rivalutazione del concetto di contratto severo ce lo spiega anche Draghi
Che oggi il tema dell'aumento delle retribuzioni è diventato una componente della possibile ripresa dello sviluppo
Pavimento cancellare l'articolo otto della legge voluta da Sacconi sulla derogabilità delle leggi e dei contratti nelle negoziazioni aziendali pavimento l'introduzione delle quote compenso mandando a quel paese l'Antitrust
è intervenuta contro l'equo compenso a difesa di una concorrenza ma allatta perché questa è una concorrenza malata a quella che oggi va per la maggiore come concetto filosofico anche in Europa
E introdurre il salario per legge
Per coloro che non hanno nella contrattazione
Ne l'equo compenso vale a dire coloro che sono soggette al cosiddetto lavoro occasionale antiche con ogni e figlia predicando
Io credo che questa sia una risposta di orizzonte
Che trascende dal ritorno all'articolo diciotto improponibile del mille novecentosettanta che deve prevedere a corredo di questo pavimento
Un altro pavimento di diritti in caso di licenziamento che arrivino almeno a stabilire il fatto
Che non conviene licenziate che conviene utilizzare gli ammortizzatori sociali perché oggi conviene a tal punto licenziare costa così poco ed è così facile che le imprese non ricordo neanche alle normali tutele garantite
Oppure il principio di proporzionalità fra l'infrazione commessa e la pena comminata vale a dire ruba una mela mi dai l'ergastolo purtroppo questi principi sono saltati nel codice etico
Del diritto del lavoro ma il diritto del lavoro non è più il diritto ineguale che ho conosciuto nei tempi Tella ciò detto quindi io penso a questo
Non so se ho risposto alle domande non so se ho dato l'impressione di una conversione prossima
Non c'ho pensato fino in fondo ma chi lo sa nella vita non si può mentire vi ringrazio
Ha risposto assolutamente
Pongo con noi e siccome è stata tirata in ballo proprio da da presidente Damiano dare la parola a Laura Pennacchi economici sette quindici darà un ulteriore parere arrivederci e grazie
Su sui fili abbiamo tirato fino fino a oggi
Ecco traendo spunto anche da quello che ha detto il presidente
Poco fa per quanto mi riguarda l sono invece non proprio una liberista selvaggio ma sicuramente una liberal socialista
Farò da radio radicale tra l'altro che storie per frequentazione il termine è stata una una radio che ha Senofane ed altri portando avanti sul tema il lavoro sull'articolo diciotto una serie di
Di battaglie importanti in questo senso in favore di una
Ma il giovane liberalizzazioni renderebbe nel caso di un amore no ecco
Una
Un giusto equilibrio sa tra tra le nostre nuove attitudini al consumo le nostre abitudini e un mercato del lavoro che
Che non sia completamente deregolamentato in cui c'è la brutta faccia che si raccontava Cesare Damiano cioè di un lavoro molto spesso sottopagato con ritmi pazzeschi veniamo dalla settimana Friday the lo sciopero dei lavoratori Amazon a Piacenza
Due però noi tutti eravamo quasi acquistare le cose all'Arena o o altro e anche gli effetti positivi poi questi cambiamenti perché c'era professore prima professor Napoli che sia contava la figura del manager no oggi è anche vero per contro che questa disintermediazione permette a ciascuno di noi di ritornare una dimensione di impresa forse più piccola forse anche più congeniale al sistema italiano e quindi anche a quote eresse a poter inventare dei lavori
Delle micro
Un macro inglese in cui ciascuno diventa voi fautore di un'idea o un manager di se stesse insomma ci sono tanti aspetti positivi e negativi di questa contemporaneità di questa nuova economia di questo mercato del lavoro Laura Pennacchi
Ma intanto proprio in relazione a ciò che veniva domandato testé da
La nostra presentatrice la nostra coordinatrice in relazione alle possibilità è ti dell'azione di conciliazione oppure di antagonismo tra stili di vita ormai molto diffusi disgregazione Entella
L'esistenza stessa della possibilità di lavoro siamo in una fase in cui si parla di gioco lesso ossia Haiti di società senza lavoro addirittura ecco e un pareggio di questo libro vorrete appunto ritornati a Libero è di mettere molto in evidenza commi
La forma economica dominante e nella fattispecie neoliberismo
è una forma economica dominante anche perché non soltanto perché riesce a vede una prevalenza sul piano materiale ma anche weberiana mente dietro c'è un'ispirazione weberiana
Agisce sulle soggettività modella li soggettività plasma gli stili di vita per l'appunto quindi in realtà la sinergia tra consumo modelli di consumo
E
Condizioni di vita di attività complessive eh per l'appunto fortissima
Proprio perché ho citato il libro lasciatemi tornare un attimo su un libro per riconoscerne
Molti pregi innanzitutto un'erudizione
Molto elevata e badate che il giudizio oneri non è un difetto ma anzi in tempi in cui la Rete la connessione perenne esaltare l'ignoranza
Attribuendogli è una patente di narcisismo di onnipotenza tornare idea a questo possano lavoro di scavo sulle fonti è veramente Moulton meritorio quindi apprezziamo questo aspetto ma anche il libro è anche molto colto
Posto che ci sia una differenza tra il giudizio colto e cioè è un libro profondo pone questioni profonde con lei c'ha dimostrato l'intervento l'intervento del professor Napoli che a partire dal libro
C'ha detto delle cose per l'appunto molto profondo quindi il libro è sprofondo rigoroso molto rigoroso e al tempo stesso molto appassionato quindi ci sono delle delle doti veramente importanti
E no la storia della professionalità di come è nata si è identificata insieme vista vissute trattata nel tempo
E con il concetto appunto di conti questa storie e del concetto di professione che va dalla dalla romanità dalla al Medio Evo la modernità da società industriali di fine Ottocento e di primo Novecento emerge questa a a Costituzione come viene detto in alcune pagine del libro di un territorio che è al tempo stesso semantico concettuale valoriale
Da cui poi scaturisce la secolarizzazione napoleonica delle professioni napoleoniche fa e e nel libro molto ben documentato urla la prima
Normazione delle professioni e dei corpi professionali poco a anche con i codici professionali ai codici peraltro anche nella loro aspetto moderno di di antologia
Professionali sono sono dedicate molte pagine nel libro
E tutto questo in un vibrare di storie di creare vicino monaci l'importanza di una vita monastica viene davvero voglia di convertirsi tra poco fa un mondo ci vescovi l'importanza dell'amministrazione la caduta dell'Impero romano non ci siamo salvati perché ci sono stati i vescovi che hanno appunto interpretato la mia la fede come Amministrazione come salvezza
Di quello che rimaneva del genere umano almeno in Europa c'eravamo ridotti a poche milioni di persone sì diverso era in Asia ma era un altro mondo
Frati mendicanti e poveri veramente
L'Occidente diciamo la verità e tributario oggi di tutta questa storia
In un modo incredibile infatti giustamente nel libro si dice che il cristianesimo ha trasmesso all'Occidente un deposito di razionalità normativa ineguagliabile questo lo dice per l'appunto pago Napoli in una delle delle pagine qui riportate
E su questo siccome ci siamo già dilungarci non voglio insistere
Quello che invece vorrei sottolineare è un aspetto che fin qui non è stato muso messo molto in evidenza ma che può essere molto importante se vogliamo prendere sul serio questo compito di
Ulteriore approfondimento di campi di problematiche azione murale come dice il libro stesso di assumere la storia
E che io penso sia veramente il compito di oggi dove dovremmo fare secondo me un seminario apposito su questo come mai tutte le questioni che ci si pongono oggi hanno questo fortissimo contenuto
Etico-morale non solo politico ma un contenuto enti comunque alle così drammatico oggi no
E da questo anche da questo punto di vista del libro e un contributo importantissimo io ho imparato molto
Stop lavorando proprio su queste cose
In questi mesi anzi in questi anni
E quindi
Siccome in questo approfondimento di campi di problemi attizza azione muraglie quell'intreccio tra politico teologico i giuridico di cui parlava Napoli sarà ed esplorazioni linee
Lo scavo di quell'intreccio sarà fondamentale io vorrei discutere
Brevemente la cornice interpretativa che sta con cui per quanto in realtà a a spizzichi e bocconi non con un vero
Capitolo dedicato o più capitoli dedicati a a dire qual è la cornice interpretativa
Ma c'è una cornice interpretativa con cui viene rispettata
E interpretata questa poderosa ricostruzione riceve nel libro dicevo per l'appunto in modo appena abbozzato molto gentile vorrei dire tra virgolette assai prudente il come è giusto che sia
Quando dal punto di vista analitico ci si imbarca in cui sposi interpretativi e qui il riferimento fondamentale per la nostra giovane autrice e Michel Foucault
Io su questo tipo di ricostruzione sono molto perplessa
Perché penso che la puntigliosa ricostruzione che c'è stata
A alta affidata meriti molto di più
E
Di Michel Foucault di cui pure li conosco grandissimo valorizzare e i tanti meriti io sono perplessa sulla cornice interpretativa che lui ci può offrire
In a questo proposito intanto in generale per due ragioni di fondo
E perché la prima tiene a quanto già detto ancora e soprattutto il fu culti anni molto più di fu come un hanno dato un contributo spaventoso alla dissoluzione di valori
Con cui oggi dobbiamo fare i conti dalla scienza economica da quel predominio dell'economico su tutto che mette giustamente il libro mette in evidenza dal continua a partire dall'angolo visuale delle professioni
è invalso la dalla neutralità che la l'adozione del paradigma paretiano positivista eccetera a ha portato però alla sistemazione epistemologica detta la scienza moderna oggi è quello cioè si pretende conoscenza della natura su quelle basi
I valori sono assimilati arbusti
A preferenze de gustibus non est disputando un del pallone il bus no disputando un non esiste di conseguenza
Fu con lei fu così anni hanno dato un contributo enorme a questo tipo di di fusione
Camp più risalente prego di prendere un aggettivo che viene spesso usato nel libro e ha ovvio ovviamente dobbiamo risalire a almeno a Nicci andai via per
E ci porta perfino alla alla situazione di possibilità di oggi al fatto che vero falso non è più distinguibile
C'era il famoso discorso sugli affetti di verità di Michel Foucault e sui regimi di vendita di Michel Foucault
Al quale io penso abbia dato un contributo non indifferente
Alla fine ci si trova con questa dissoluzione di vuol dire balle unica di fronte alla riproposizione di un esito ANCI umanistico e non per caso comunque una umanista si proclamava ai diversi
Per Fukuoka l'universale e l'umano sono fantasie totalizzanti
E il potere della ragione e chi ci fa fu com'è un potere sanguinario
Qui ci sono echi di Horkheimer Adorno ridotta Giletti da fu con in una maniera secondo me molto meno fertile di quanto conosce non si possa fare
Io sono invece molto per riprendere una lettura che parta da Horkheimer Adorno e quindi fa tesoro dei contributi della Scuola di Francoforte
E per esempio aproposito di contributi della Scuola di Francoforte il tra i più giovani Franco fu stesi che sonora e impianti rosa e altri studiosi relativamente giovani
C'è Mutu un discorso di recupero anche giù ragionamento sulle forme di vita
Compreso un ragionamento sulla vita buona
E compreso quindi un ragionamento su capitalismo stesso come forma di vita che può avere tantissime connessioni con tutto quest'altro apparato fu quel piano diciamo così definiamolo così tanto per ma che si distingue per un elemento fondamentale e che la seconda ragione per cui sono molto perplessa sull'uso dell'apparato fu quel piano
E cioè la lettura del neoliberismo in termini di enorme irrazionalità
Di nuovo a ragione del mondo come direbbero Dardo e la Val che sono due
Fu questi anni che sono un po'stati e sono molto imponga
E sono anche molto citati nel libro io penso che è molto significativo per esempio umbri un libro recente lieta e gli enti che in cui lei arriva a dire invece che questo riprendendo peraltro Marcuse from
Tutti autori che sulla base di letture fu colti annessi verso vengono a definirsi come con in illusorie
L'alienazione tutta la riflessione sull'alienazione viene considerato assoluto illusione il retaggio di una regressione afflusso che avrebbe segnato e pensatori del freddo marxismo come from Marcuse per l'appunto ma poi il filone arriva a definire come profondamente irrazionale invece il capitalismo non come esaltazione della sua razionalità ma come profondamente irrazionale
E certo che oggi a sentire quello che ci diceva ci ricordava Cesare Damiano e a guardare agli esiti della crisi all'esclusione e anche asili della crisi
Nella
Del due mila sette due mila otto e al al fatto che ci ritroviamo ancora oggi dopo dieci anni dalla crisi talmente tanto tempo che tanti
Ma che i pensatori più ti è più eterodossi pensano che questa crisi non sia ma davvero finita
Noi siamo seduti su un mare di Bullets
Tutto il mondo è seduto su un mare di Bulli e bulle immobiliare in bolle finanziarie bullet mancati e quindi siamo in una situazione l'irrazionalità assoluta che porta un capitalismo predatorio come quello che c'è stato
Descritto
Ecco ma per avviarmi anche a concludere io sono anche perplessa in particolare nell'uso di fu con per l'applicazione proprio alle tematiche del lavoro a cui questo libro
E così dedicato
E e e di cui in questo libro viene metto messo così bene e felicemente in luce la dialettica insoluta che c'è in tutta la storia del lavoro e delle professioni
E Napoli ci ricordava che in realtà la professione pieni quasi prima nella della sistemazione teorica del lavoro
La dialettica sul punto è tra un versante emancipati Ivo della puro
E l'altro versante è una
Tutto graduale estinzione della scambi abilità e delle la mozione di lavoro astratto dell'astrazione quella di cui parlava Marx
E e quindi di una dimensione economico acquisitiva generalizzata a cui Dallas dalla dall'industrializzazione improvvisiamo esposti questa è una dialettica insoluta indubbiamente e tali e oggi è una dialettica ancora più aspra
Ma
Questa dialettica e il lavoro lo percepiamo lo pensiamo lo recepiamo ci organizziamo anche per dare risposte meglio secondo me
Che non con un'applicazione del modello di fu culla al lavoro
Perché fu con il lavoro non lo amava per niente non gli piaceva proprio come facciamo ad applicare una
Un schema interpretativo sostanzialmente alieno
E miti e mi viene in mente
Una frase che dice che citata di Terenzio che vede che che torna spesso nell'il brano mille umano mamme alienum punto no uno schema che sostanzialmente alieno al discorso sul lavoro come come può aiutarci a spiegare
Le dico ma anche del lavoro del fatto che siamo in una società appena di cui si dice che può essere una giusta senza lavoro e tutta la gente però cerca e continua a cercare il lavoro mio figlio Racco
E zitti cui Maria Luisa Gnecchi sa di quarantanove anni che e ha perduto il lavoro sta rischiando di andare dallo psichiatra
Siamo in queste situazioni la gente si suscita per la mancanza di lavoro
Secondo me anche a livello metodologico generale una certa empatia con il proprio oggetto di studio da parte dello studioso è sempre necessario e quindi
C'è qui l'influenza anche di Hannah Arendt
Di cui io apprezzo tantissime cose
E il discorso sulla Paolis nella sfera pubblica il due in uno l'invito è tutto apprezzo di questi di queste parti ma non possiamo nasconderci che sul lavoro io penso che Anna tende a Treviso grandissimi Cantonati
Assimilandolo al l'anima alla Borra messe appunto a un animale e questo era dovuto a una sua concezione e elitaria molto elitaria
E e molto idealizzata della polis greca appunto di cui non teneva conto che c'era una schiavitù
E il confinamento delle donne nella sfera domestica privata sottratte totalmente alla sfera pubblica
E tutto questo io lo dico non perché neghi le componenti strumentali acquisitive che sono dentro il lavoro ma perché esaltò quella parte del ragionamento di Marx Papa Francesco Carlo Marx sono oggi i miei riferimenti Carlo Marx che parla della strutturale inquietudine creatrici intrinseca alla dimensione del lavoro che è quello che poi secondo me hanno recepito le costituzioni
Che gli esponenti di JP Morgan considerano troppo democratiche le costituzioni e non solo quelli mediterranei anche quella tedesca
Che è molto tributaria della Costituzione della Repubblica di Weimar la Costituzione tedesca
Della fine degli anni quaranta e la nostra Costituzione su cui nel libro quando le le vedo ritrattate ricostruito per esempio le posizioni di Fanfani rispetto ad altri
Trovo io vorrei il libro rimane molto equilibrato la nostra attrice molto poco saggia e prudente però io personalmente oggi sento invece un entusiasmo pere
Anche queste parti della nostra cultura costituzione
Un elemento molto condivisibile dell'ASI chi fu cuore ma non è solo di Foucault enti tanti altri anche per esempio di Boltanski che non è considerato allo stesso livello di Dadullah fa io penso che sia molto superiore Luc Boltanski da parte dal punto di vista della del contributo teorico anche che sta dando ma questo imperativo ad essere creativi imprenditori di se stessi chiamate
Il lavoro capitale umano soprattutto così
L'aziendalizzazione dell'istruzione dell'università a cui non è stata estranea nemmeno la buona scuola anzi anzi
Son tutte cose giustissime sulle quali alle quali dovremmo porre uno stop questa estensione della semantica del mercato intollerabile
Dicevo studiata ad autori molto importanti qui non abbastanza presenti visto che si parla di lavoro per esempio campo danni
Che diceva che ci sono tre cose che non possono essere mercificata e che sono la terza intendendo con la il pianeta proprio la l'ambiente la moneta per tornare al discorso dell'importanza dell'origine sacrale della moneta
E il lavoro
E comunque quello io condire con condivido questa parte dell'analisi di fu con che qui è ripresa
Ma non accetto la conclusione è che in parte mi sembra d'impresa in parte può magari mi sbaglio forse la nostra attrice ci potrà chiarire
Che oggi tutto e manipolazione quantitativa e qualitativa
Trascinando in questo tutto anche la psicoanalisi gli di cui io conosco invece autori per esempio Zaleski che un il marito dinanzi frase pensato un poco e quindi poi si ritrovano delle grandi unionista Lanino nelle e molto importanti
Lui rivendica il potenziale emancipati Ivo straordinario emancipati Ivo della psicoanalisi
E alla fine il lavoro stesso c'è una frase nel libro
In una fase proprio buttata lì en passant anche dice il riconoscimento
Che si chiede che è un riconoscimento innanzitutto morali non può giungere in ambito lavorativo
Lo diciamo rispetto alle condizioni date o lo diciamo in una dimensione prospettica generale perché nella dimensione prospettica generali io non sono assolutamente d'accordo io sono proprio
Perché nella fase in cui il capitalismo non crea naturalmente occupazione anzi va personaggio presso sì anche i in cui il capitalismo e predatorio l'elemento maggiormente inclusivo e la demolizione Mario rispetto al funzionamento del capitalismo è proprio volere la piena e buona occupazione
E penso anche che non ci sia quindi una ineluttabilità dell'immenso capitalismo flessibilità precarietà e questo capitalismo che che crea queste situazioni ci sono vari tipi di capitalismo questo discorso non è presente nel libro e non poteva essere presente già così già da solo molto ponderoso però è un discorso che io terrei presente
Perché siamo abbandoniamo il modello della baray Djorkaeff dall'ISMA approviamo le posizioni di Strike
Che ancora tre giorni fa in Germania ha sostenuto che siccome ormai tutto bar verso un unico modello che il modello neo lì neoliberista anzi ordo tibetane
Che prevale su tutto non c'è più differenza su niente perfino la Svezia secondo lui ormai proprio allora l'unica risposta il sopra Nismo e ce l'ha ricordato significa proprio un ritorno agli anni Trenta you veramente di queste cose
Penso che bisognerebbe aprire multa
Molta più uno accortezza e molto più uno perfino spavento ecco proprio a prendere
Certe strade un ultimo punto in questo contesto sottovalutando volava lana India le diverse caratteristiche che possono assumere i diversi tipi di capitalismo
Si sottovaluta anche per esempio la responsabilità sociale d'impresa qui eccitata
Ma come si appunto non fosse così una cosa importante da perseguire magari anche qui mi sbaglio invece eccitata positivamente
Certamente per esempio uno degli attori che qui viene ricordato Lorenzo Sacconi che è un italiano che ma mentre la responsabilità sociale d'impresa c'ha una matrice anglosassone di sia diciamo così ma ai Lorenzo Sacconi propone una visione del contratto sociali
Applicata anche ai diritti di proprietà che a mio parere non è assolutamente riconducibile a me è un discorso diciamo
Filo impresa anziché di rottura era e trasgressivo eterodosso
E quindi questa e l'ultima cosa critico se non assumiamo parametri diversi che fine fa indiscusso suo Riformismo
Certamente ma anche se vogliamo dire di più sull'afflato riformatore se vogliamo riprendere una distinzione tra riformismo e e appunto tra riformisti e riformatori un afflato riformatore che assuma una vera capacità trasformati IVA commi chiede la nostra attrice nel libro
Quali sono gli spazi se non assumiamo prospettive appunto che Ciriaco uno una pluralità di strade grazie
Ma che è saltato moltissime riflessioni anche parecchi spunti immagino per l'autrice del del libro Tiziana cretini parlerà conclusione maggio raccogliendo tutti i vari spunti che sono emersi in questo nostro pomeriggio
La parola va adesso a Michele Nicoletti dell'Università di Trento è presidente della delegazione parlamentare italiana Consiglio d'Europa
Laura Pennacchi ha attirato molti molti figli tra cui anche ha ribadito l'importanza di oggi nel tempo di sempre del lavoro come possibilità di definizioni disegni quel noi siamo quello che quello che facciamo
E riprendeva uno dei passaggi del libro del fatto che il riconoscimento che si chiede
Che l'individuo oggi chiede che ha sempre chiesto oggi non può giungere attraverso il lavoro nella situazione contingente e vediamo sempre anche l'altro lato della medaglia lo dicevamo all'inizio oggi
Si lavora
E si si vive più a lungo è immaginabile che tanti anni fa nei secoli scorsi ciascuno di noi avesse l'unica professione
Che era costretto o aveva il piacere di portare avanti per un dato è limitato periodo di tempo e possibile immaginare vedendo anche i trend demografici
E la sua città della società di oggi che vivendo quasi fino a cent'anni e vedremo come e perché anche la qualità della vita non è il massimo in questo momento l'incidenza delle malattie croniche insomma dovremmo aprire tanti di quei di quei degli altri capitoli che non abbiamo il tempo oggi di di affrontare insomma
è possibile immaginare noi stessi e la definizione di noi stessi
Sempre un dato contesto lavorativo una data professionalità con un certo mestiere cioè che società stiamo stiamo immaginando che società stiamo mostrando borsa
Della simbolico
Altri eccetera
Per rispondere soprattutto dalle critiche di Laura Pennacchi che se rilevo fu cuore di cui non penso così male se posso solo una battuta
Anche in termini come dire sia per l'apporto che io non sono col Piano per l'apporto che ha dato alla filosofia politica e all'apporto che all'atto anche alla politica
Se io penso a alle riflessioni che sono state fatte anche in sede civile sulle anche essere poi legislativa sul mondo delle carceri dei manicomi sul tema dell'omosessualità e così via
Mi chiedo quanto l'umanesimo nella sua relazione tradizionale
Così stranamente granitica e positive del anticipatoria
Aveva
Anche così guardato a queste realtà dell'umano che
Che erano umiliazioni come dire dell'umana e quindi non sarei così sicuro che il
è un contributo che possono essere anche visto con sospetto come se avesse contribuito appunto questo mondo
Nell'indifferenza o della caduta dei valori e così via
Io lo dico appunto da non fu col Piano mi sembra invece che una certa
Se dal punto di vista del metodo perché qui mi pare prevalente l'uso del mezzo che sia dal punto di vista poi anche degli effetti della storia degli affetti un pensiero
Nulla scriverei ai pensieri pericolosità ecco ma anche o alle riflessioni che facciamo sulla biopolitica sul Potter Sollers Cizio del potere sulla vita e
Penso che abbia dato delle degli spunti al punto che vanno in una direzione diversa per come io li li leggo ma là sulla scena l'autrice insomma
Per rispondere per la sua parte che ma io ho ho seguito questo lavorìo visto questo lavoro con che è nato in un modo un po'strano perché doveva essere all'inizio una storia dell'etica professionale e anche un tentativo di comprensione di come mai oggi c'è una moltiplicazione delle riflessioni di etica professionale
E certamente ci sono delle ragioni anche non nobili è interessante vedere questo uno potrebbe chiedersi ma come mai sul tema lavoro cittadinanza tanto retroterra teologico per insomma le università
Di teologia in Europa avendo una penuria di studenti per via della crisi di vocazioni nascono sono convertite spesso in questi anni in moltiplicando i loro corsi di diretto
E anche tanta parte delle della Business Ethics solo di altre reti che applicate sono frutto di scuole anche di gesuiti o di teologi che sono come dire riciclati anche per
Necessità di sopravvivenza in questi settori quindi c'è una ragione anche come dire bah banalmente contingente però c'è anche questo fenomeno che nel libro viene ben descritto di anche una crescente professionalizzazione del lavoro e quindi di ristrutturazione dell'attività lavorative in professionisti che richiedono sempre maggiori riconoscimenti giuridici anche nell'attività legislativa l'abbiamo visto ci sono nuove professioni che chiedono il riconoscimento come ordini come albicocche categorie e così via e naturalmente riconoscimento giuridico vuol dire
Curriculum a formativi strutturati quindi università che si prestano alla formazione
Di nuove professioni e naturalmente il tentativo anche di darsi una dignità se quindi
Costruzione di una propria etica di codici etici quindi anche forme di garanzia
Di accountability come si suol dire appunto nei confronti del
Utente e anche di protezione ovviamente degli operatori
è chiaro che di fronte a questo fenomeno anche di crescita un po'di sguardo critico non guasta nel senso che c'è ovviamente uno dello straordinario sviluppo della moralità nella nostra società nel vedere che si moltiplicano i corsi di etica i codici etici c'è anche giustamente anche la preoccupazione che ci siano
Delle pratiche di controllo o delle pratiche governa mentali
Al di sotto di questo di questo fenomeno io non sono così negativo nel senso che questa e questa è secondo me almeno in Italia un po'l'appello primo sforzo di una ricostruzione storica dell'etica
Professionale molte virgolette e quindi è una miniera di informazioni non la vedo tutta negativamente nel senso che continua a pensare che l'etica
Di un corpo qualsiasi esso sia sia uno le un elemento fondamentale di un livello intermedio tra la moralità del singolo e la legge
Noi stessi in questa legislatura abbiamo introdotto un codice di condotta dei parlamentari che è uno strumento di per sé insomma
Spesso sa inefficace però proprio ragionando in questi termini perché una moralità pubblica nel senso di un costume non nel senso di una moralità interiore questo io non ce la si costruisce attraverso un corpo che codifica le buone pratiche che si fida degli strumenti di controllo magari anche di sanzione e anche di sostegno del singolo nell'adottare determinate appunto buone pratiche io francamente penso che questo sia uno spazio interessante i medici lo hanno coltivate in modo esemplare ecco il loro giuramento di ritiri poc'e poi con il codice deontologico corpo e altre professioni in altro modo giornalisti hanno la loro io penso che siano degli spazi interessanti spazi intermedi ripeto tra la coscienza singole lo spazio della legge per la costruzione appunto di costumi
Positivi anche proprio per la
Tensione che diceva prima Laura Pennacchi come dire a una ripresa positive hanno di di di moralità
E questo è il primo tema che a me è sembrato interessante poi lavorando sulla storia dell'etica della professione è venuto tutta la ricchezza di questo concetto di professione che non ha a che fare solo con un'attività
Lavora che ne diciamo lavorativa qualificata ma insomma
Ma con questo tema della
Inclusione quindi del inserimento in un ordine
In sé che forse un ordine sociale forse un ordine religioso o forse appunto un ordine di altro tipo e quindi questo tema della inclusione da me
Sembra molto interessante
In che in che modo ecco centra il lavoro
Beh io penso che qui somma a quello che diceva Damiano mio molto in ticket appunto intricato quando dicevo il nesso tra lavoro e cittadinanza si è interrotto
Questo è un è un bel punto di domanda avrà certamente Nouri abbiamo vissuto sì in società in cui era altri elementi gli elementi di inclusione
A un certo punto abbiamo individuato il lavoro come l'elemento fondamentale
Costituzione italiana che è stata appunto evocata ma Costituzione sovietica riconosceva appunto la cittadinanza sulla base appunto di un'attività lavorativa quindi chiunque svolgesse un'attività lavorativa
Era in qualche modo proprio perché c'era questa visione che il titolo per accedere alla cittadinanza e l'attività lavorativa in contrapposizione con l'attività militare o con il la proprietà e così via quindi un elemento fortemente come dire di emancipazione
Queste elemento perché si è interrotto a si è interrotto perché certamente oggi noi siamo in una società in cui c'è una parte di senza lavoro e quindi noi dobbiamo porci il problema se questi smettono di essere cittadini
Per il fatto che non hanno un lavoro
Perché c'è una forma di lavoro servile
E di lavoro di schiavi
è tornato e quindi il profilo emancipato Orio del lavoro dov'è finito
Però per esempio quando ne discutiamo di in integrazione degli immigrati l'elemento lavorativo risulta ancora anche dal punto di vista giuridico uno nel degli elementi fondamentali per avere un permesso di soggiorno
Allora ecco io
Non so se è un'interruzione
O se è una trasformazione io penso che siamo a un punto di trasformazione
E quindi il mio interrogativo è come noi
Non possiamo pensare a un'integrazione sociale che è una cittadinanza che prescinde dal lavoro nella sua dinamica di emancipazione in questo io come dire sono e pare sporte spezzare una lancia a favore di una paradigma marxiano
Cioè
Che differenza c'è tra le api
E l'uomo
Anche lei ha i lavori però le api da migliaia di anni ricostruiscono per celle dell'alveare nello stesso modo mentre invece gli uomini nel loro lavoro costruiscono piramidi templi
E poi chiese cattedrali grattacieli cioè è questa attività di trasformazione della realtà in trasformazione di se stessi questa è una idea potentissima è straordinaria
E per cui privare una persona di questa dimensione
Sarebbe appunto c'è certamente un impoverimento dell'umano però
Possiamo noi anche
Cancellare la dimensione di alienazione che c'è dentro questa dimensione lavorativa mi verrebbe da dire anche dentro ogni dimensione lavorativa cioè il passaggio che Laura citato del libero di Tiziana sul riconoscimento cioè
Non c'è stata anche una religione del lavoro
Un
E individuare solo nel lavoro il luogo della realizzazione dell'umano
E per cui questo oltre che a dare dignità l'attività lavorativa oltre a consentire l'ingresso però anche costruito come dire un corto circuito per cui tutte le altre attività sono attività come dire meno umane quindi la perdita del lavoro diventa la perdita dell'umanità il fallimento nella carriera di lavoro diventa una tragedia eccetera
Cioè questo elemento fatte salve cioè capiamoci no non vuole indebolire le protezioni le tutele
Ma vuole anche dire proprio di prendendo spunto anche qual è la società del domani con delle curve demografiche diverse come noi salviamo questa dimensione lavorativa
Che dovrebbe essere io sono a favore del servizio civile obbligatorio come dire quello che diceva Dahrendorf fin quadrare il cerchio non fatemi che dei ragazzi arrivino a trent'anni senza aver mai fatto un'esperienza lavorativa
Questo è come io la dimensione della vita che ti dà un certo tipo dono di rapporto con la realtà di rapporto con gli altri certa dopodiché appunto forse eccetto
Anche qualcos'altro ecco per cui mi sembra è una provocazione anche interessante questo tema del riconoscimento concludo dicendo che quindi il modo di far sì che questa trasformazione non sia un'interruzione
è il
Per rendersi conto che quello che non li abbiamo costruito come civiltà del lavoro secondo me non è il prodotto del capitalismo industriale ma è un prodotto di lotte culture
Che hanno interpretato e che il lavoro
Giustamente circolari Polani però nell'ottocento era merci
Trattato come una merci contratti di lavoro erano contatti di affitto come tu affittato in una casa affittarli la forza lavoro e all'inizio dell'Ottocento che si è cominciato a dire il contratto di lavoro
è una cosa diversa tu quando assume una persona centri in relazione con una persona non prende in affitto una merce
è la differenza tra la relazione con una cosa o con una persona questa è stata una grandissima mai rivoluzione antropologiche ai succede che poi ha trovato nelle nostre cotta ecco allora io penso che questa tema della
Umanità del lavoro e quindi che i rapporti di lavoro non possono prescindere da questa dimensione
Relazionale quindi al tema della dignità questo sia un punto che oggi nelle condizioni appunto multate
Noi dobbiamo salvaguardare i io penso che in questo lavoro ci aiuta a a riflettere su questo
Tema della dignità anche del lavoro
Su cui appunto
Speriamo lo sviluppo anche delle ricerche Tiziana effetti
Posso fare una domanda al professore prima di passare la la parola l'autrice del volume la lavora per Pennacchi prima ci raccontava quanto oggi qualsiasi problema attuale abbia un contenuto etico morale altissimo
E questo riguarda evidentemente anche appunto il mondo del lavoro ne abbiamo parlato
Secondo lei oggi al di là di tutta questa ricostruzione che abbiamo fatto molto storico abbiamo citato importantissimi filosofi è stato tirato in ballo Fulcone Hannah Arendt e altri ecco questa nuova realtà a me pare almeno anche nelle trasmissioni che facciamo a radio radicale su con tutte le interviste tutte le diciamo lettere un flessione di tale cerchiamo di raccontare i lavori nuovi che stanno nascendo anche una serie di contingente che stampa contingenze che stanno ci stanno accadendo all'Europa per esempio siamo in un momento forse più unico che raro nella storia
Degli ultimi degli ultimi secoli in cui ha una grandissima trasformazione industriale una grandissima trasformazione la società corrisponde anche una importante fetta di popolazioni e di migrazioni e quindi altri tipi di popoli che per esempio fanno il loro ingresso in in Europa altre culture altre
Qualcun con altri tassi di per esempio di affabili alfabetizzazione e altre circostanze
Insomma ci troviamo a maneggiare una realtà che complessissima in cui da una parte abbiamo persone poverissime che arrivano nella nel nostro continente e al tempo stesso abbiamo una vita un avanzamento tecnologico pazzesco con un'accelerazione anche delle trasformazioni del mercato del lavoro
Molto molto importante ecco davanti a a questo al vecchio al nuovo ecco con come dobbiamo come dobbiamo leggere questa questa realtà valgono ancora e agli schermi le letture tutta diciamo la Filosofia la storia l'economia l'abbiamo sempre studiato on dobbiamo guardare ancora con moderni
E occhi Diversi quello che ci ci accade è possibile inventare Vogel studiate e fate parte del mondo dell'Accademia
è possibile inventare nuovi modelli per conciliare tutte queste spinte apparentemente spesso contrapposte opposte addirittura
Questa questa diciamo è la sfida che a me piacerebbe
Il mio punto di vista è che accanto alle trasformazioni ci sono alcune costanti
E dal punto di vista del lavoro
Io penso che ci sia così come anche dal punto di vista dei rapporti più in generale di potere
C'è una tendenza generale alla utilizzo dell'altro come uno strumento con una cosa e quindi nel mancato riconoscimento dell'altro come una persona le economie schiavista e sono appunto dell'economie che si basano quindi oggi per esempio nei confronti dell'immigrazione io non credo che ci sono un sacco di dimensioni anche profonde rivissuti di paura eccetera eccetera ma c'è anche il tentativo di riprodurre un'economia di tipo servile cioè aprire alcuni lavoratori che non sono propriamente liberi
E quindi non è che ci siano persone che siano contrari gli immigrati sono contrari a un sistema di uguaglianza di diritti che noi abbiamo costruito che non vogliamo estendere ad altri ma che ne vogliamo mantenere
Ecco in questo questa situazione nuova rispetto a qualche anno fa perché noi avevamo più o meno diciamo eliminato tutte le sacche di servitù rischia però non è una situazione completamente nuova da sempre c'è la tendenza alla tentazione a costi riprodurre dei rapporti di servitù o di schiavitù dire appunto utilizzo dell'altro come appunto una cosa quindi il problema e riconoscere questa dinamica e riprodurre quello che dicevo prima cioè nel senso del riconoscimento
Dell'altra persona e quindi del lavoratore di qualsiasi genere esso sia giovane anziano immigrato un immigrato non come una cosa ma come una persona quali strumenti giuridici possiamo aprire per fare questo votarsi che gli strumenti giuridici a nostra disposizione
Debbano essere modificate aggiornarci ecco però questa sfida a me sembra una sfida che noi già abbiamo vissuto in altre epoche e che abbiamo anche che siamo riusciti a a vincere non del tutto però con con delle con queste significative quindi il problema è casomai implementa
Grazie davvero e la parola anziana pettini appunto autrice del libro il lavoro come professione la storia delle professionalità tra etica e politica che ci ha dato punto l'occasione di dibattito vide dibattere questo pomeriggio tirando appunto tanti cani in ballo immagino che vorrà anche a raccogliere alcuni degli spunti e sono venuti per esempio da Laura Pennacchi
Grazie e grazie dell'opportunità di questa discussione grazie a chi ha preso si è preso il tempo di di leggere queste pagine anche dirigenziale in dialogo
Non riuscirò a rispondere puntualmente a tutte penso in particolare alle alle obiezioni finiti Laura Pennacchi o comunque al agli spunti dichiaro investimenti in particolare da lei
Però però il tentativo appunto di raccogliere alcuni diventa in moltissimi spunti che di discussione che che sono emersi e anzitutto volevo così ricordare la ragione con la motivazione è il tema che stanno al centro di questa di della ricerca che ha raccolto in queste pagine
E e ragionata per quella di tornare a riflettere sulle semantica azioni che in qualche modo accompagnano il lavoro e e si accompagnino a questa attività cui si centrale dal punto di vista si esistenziale che politico nella nostra società epilessie società occidentali in generale e ed è stato rispetto a questo ai nostri tempi quindi al tenti di un lavoro spesso fluido precario di un lavoro gratuito l'abbiamo detto e ripetuto più volte
Il lavoro che in qualche modo è sempre al centro di lotte sociali perché sembra non avere mai la misura giusta per alcuni troppo eterne operante per altri troppo poco ed è assente
Imitare la più importante tornare a
A riproporre alcune riflessioni critiche a e per farlo un credo che la ricerca storica la domanda della provenienza
Quindi il tentativo di problema attizzare di capire quali siano le origini di questa valorizzazione Etica e politica gli ha professionalità fossero un modo per guadagnare una distanza critica in qualche modo il che vuol dire anche un modo per aprire spazi di pensiero rispetto a paradigmi possibili differenti
Questo mi riporta diciamo al metodo che in qualche modo cercato tinti utilizzare e evidentemente il fatto di evidenziare diretti mie radici religiose del Sicco economico è qualcosa che è ormai un dato in parte acquisito se si vuole e è stato ricordato che anticamente prima
E i però appunto a quello che mi pareva importante ad affiancare a questa indagine sulla sulle matrici inequivocabilmente religiose di tanta parte di razionalità economica moderna nella razionalità politica moderna
Questa consapevolezza che il in gioco non era semplicemente appunto la dimensione economica ma anche dimensione che definirei inclusiva quindi quello che mi incuriosiva era appunto il nesso tra lavori cittadinanza o in generale tra professione inclusione sociopolitica
Insieme a questa sarà anche la volontà proprio di provare a capire e questa lo spunto di partenza questo discorso dell'etica professionale test molto sta proliferando e molto diciamo sovraccarica questa esperienza di professionalità che la nostra di dove appunto questo discorso si sia costituito questo non terrà eliminarlo necessariamente a o per criticarlo come discorso diciamo puramente ideologico o puramente funzionale alle reazioni economico-produttiva
Ma per essere maggiormente consapevoli che è un tipo di discorso un tipo di rete di razionalità che si presta indubbiamente alla giustificazione delle esistenti relazioni economico-produttiva
E quindi la volontà era anche quella prova di provare a trovare uno spazio diverso per il discorso dell'Attica professionale che indubbiamente potrebbe costituire proprio una sorta di ponte tra moralità individuale immoralità
Collettiva quindi tra legge e individua in sostanza ex gli assorta di ponte che ha costituita parte dall'attività stessa lavorativa
Detto questo dicevo il metrò e questi questo il punto che vorrei cogliere su cui vorrà rispondere un po'più direttamente riguarda appunto ovviamente questo appello Michel Foucault
E quello che vorrei dire appunto anzitutto è una distinzione che farai molto forte tra dice il succo e i fu quel piani cosa chiude fu quel Tiana non non ritengo di esserne pure io e Michel Foucault in questo in questo caso e io rispetto a questo libro
In qualche modo è servito come come egli stesso diceva da cassetta degli attrezzi
Ossia mi ha fornito alcuni utensili concettuali per cercare di tematizzare
E il problema attizzare questioni che di per sé non rientra oggi certamente nella negli ambiti di interesse fece fuoco glielo diceva benissimo c'è su quote
Non sia direttamente occupato di lavoro e di per sé non era neanche quello che che a me interessava quindi in questo senso tra l'istinto è molto forte tra quello che fu così scriveva e quello che i fu quel chiamiamo scritto sulla scia dell'analisi che Fulco affatto del liberalismo e temiamo di Beckett quello che poi sarebbe diventato in al liberalismo però al di là di questo dire che punto succo qui gioca un po'se si vuole sullo stesso piano di Nietzsche che è un altro riferimento che che vorrei evocare o anche di veder in realtà cioè mi serviva semplicemente per giustificare un regime analitico una griglia analitica e quindi se si vuole l'assunzione metodologica diffondono quella di un'analisi nominalistica
Quindi l'assunzione di della non esistenza di universali per dirla per dirla con poco effettivamente e il punto è quello di analisi di razionalità quindi lei evocava evocato più valida
Il fatto di un fondamento razionale rispetto anche al ripensamento di modelli economici per il futuro
E quello che non è interessava privatizzare ed è chiaramente solo una parte del lavoro che c'è da fare la prospettiva che anche qui assunte chiaramente parziali non ecco un piccolo un piccolo tassello è entra per la il fatto di mettere in questione stessa questa razionalità quindi come si è costituita la razionalità politica economica con cui noi affrontiamo e normiamo nostra la nostra vita
In
è una prospettiva si si vuole minimalista una prospettiva che si limita ad analizzare appunto discorsi di verità e regimi di verità che cerca di capire come si sono costituiti questi valori assai più che giustificati qui non vuole essere una critica diretta ai valori Nievo ritira che non dobbiamo fare riferimento a queste a questi valori anche in ambito lavorativo di certo non vuole mettere in questione l'idea di dignità del lavoro vuole mettere in questione valenza morale del lavoro
Però vuole rendere forse maggiormente consapevoli del portato
Storico che sta alle spalle di questi di questi concetti e della razionalità con cui noi pensiamo inclusione politica e sociale nella nostra società quindi questa non può diciamo la
La risposta principale che mi verrebbe da da costruire
Ovviamente appunto si tratta di una analisi parziale
Una pars testimone se si vuole un comunque l'approccio critico a cui naturalmente qua e là accompagnato un approccio più costruttivo che prende in considerazione invece quelle che sono direttamente le politiche del lavoro e lì effettivamente poi l'approccio può cambiare
E deve cambiare quindi la costruzione l'analisi si può accompagnare alla riproposizione di modelli ciò non toglie che avere consapevolezza di alcuni le semi e di alcuni la Costituzione proprio di enti alcuni dei concetti con cui noi tema Tiziano e costruiamo la nostra convivenza passa in qualche modo offrire una un contributo indubbiamente parziale ed a sequestri pagine parziali sono
E per un altro punto che non vorrei vittime punto difendere ricerco quindi su questo che io vorrei vorrei accantonare perché il fatto è semplicemente quello di avere
Di aver attinto da alcuni ad alcuni dei suoi strumenti ed in particolare forse anche aver attinto ha una capacità di coniugare analisi storica e analisi della contemporaneità
Non ascriverà initial Fulco alla genia degli indifferenti perché indifferente dire che proprio forse lui non era mi voleva essere e i e il punto è proprio quello di un pensiero che sappia cogliere le sfide poste dalla dall'attualità in qualche modo e le coglie attraverso la storia questa la scelta metodologica di fondo del libro ed è l'unica ragione per cui appunto Michel fu conquistato è stato evocato
C'è poi un secondo punto che mi su cui mi piacerebbe tornare le faccio in modo estremamente cursori ore e rapito proprio perché l'ora è tarda quindi penso che abbiamo già abusato sufficienza della nella passata attenta
E e riguarda il punto della del riconoscimento morale quindi il tema riconoscimento morale e del nesso tra riconoscimento morale e lavoro
E
Da questo punto di vista dire che mi sento di dissentire sia il riconoscimento morale secondo me non può giungere attraverso il lavoro
E i questo non solamente come dato di realtà come dato di di fatto ma anche come modello e però spiegare il perché o forse semplicemente si tratta di capire che cosa intendiamo per riconoscimento morale quindi capo a chiarire la mia posizione
Se per riconoscimento morale intendiamo la costruzione di soggettività ecco direi che la costituzione di soggettività che passa attraverso riconoscimento dato dall'altra come benissimo ci ha insegnato che inglese
è riduttivo considerarla solamente attraverso la relazione con l'altro che si può avere nel mondo lavorativo ossia nel mondo delle relazioni e di natura economico acquisitiva
Cioè riconoscimento che in qualche modo porta si parla di riconoscimento morale in quel caso pensavo proprio il riconoscimento che porta l'individuo ad essere consapevole di se stesso alla costituzione di un'individualità autonoma
Ed in questo senso e mi pareva che la mediazione un il filtro dell'asso l'attività di natura economico acquisitiva quindi lavorativa
Forse parziale in qualche modo l'agire umano è molto più esteso intenda e è molto esteso che il lavoro ciò che non intendiamo per lavorasse per lavoro ovviamente intendiamo l'attività organizzata anti produzione di servizi e di beni
Quindi un lavoro che in qualche modo rientri all'interno di organizzazione sociale del lavoro
Questo senso mi pare che forse il riconoscimento morale se qualcosa di dico istituti più estesa e che va da in qualche modo anche raggiunto al di fuori dell'ambiente di lavoro e abbracci una rete di relazioni che non sono che che rendano sappiano rendere conto della complessità dell'agire umano neanche nella complessità della relazionalità
Dell'uomo
In questo senso parlare di riconoscimento morale in ambito lavorativo rischia di essere davvero vicino a una religione del lavoro quello che i Paesi richiama religione del lavoro quindi in qualche modo a un eccesso di di aspettative nei confronti del lavoro intrepida dire con una battuta che del lavoro si pretende forse troppo
Sovraccaricato
Ti aspettative ex sicché Pini e politica
Questa è un po'il punto di riflessione che mi veniva da proporre
E rispetto a questo
Così vorrei semplicemente concludere provando a
A rimettere insieme alcuni dei fili di ragionamento sapendo risposte non sono del tutto soddisfacenti ma semplicemente perché mi pare che fine pensiamo al trotto nella nei dettagli nel merito
E un po'il punto che che guidava questa riflessione anche sulla sul riconoscimento è l'idea su riconoscimenti sull'inclusione entra più l'idea che in qualche modo il lavoro sia sia stato valorizzato dal punto di vista etico e politico
E anche per questo è logico all'interno della nostra società
E e forse si passa interrogare questa valorizzazione nella sua provenienza storica e criticare in questo senso criticarmi proprio nel senso etimologico dell'Inter porre una distanza mette la distanza questa valorizzazione per capirne
La natura e anche i capi dei limiti e possibili superamenti
In questo senso mentre l'economia della dell'immateriale nella società della d'informazione nella società anche in quelli ci muoviamo continua a basarsi si basa sulla produzione Chiaretti sconnessa dal lavoro sempre più disconnessa dal lavoro inteso come produzione materiale
E comunque si basa sul lavoro che è spesso precario ridotte tutele sociali continuiamo a concepire pensare inclusione sociale e politica come connessa all'esercizio di un lavoro misurabile e scambiabile e semplicemente per questo patto mi sembra necessario tornare a riflettere su questa sulla relazione che sussiste tra lavoro e cittadinanza finita al fatto di avere un impiego e il fatto di possedere un posto in qualche modo riconosciuto nella società
Quindi di ritornare a ricattare sulla coincidenza trasse oggetto come produttore di ricchezza è soggetto come titolari di diritti
E di ma tornare a riflettere significa semplicemente
Acquisire consapevolezza e allo stesso tempo lasciarsi attraversare dalla difficoltà di pensare e soprattutto concretizzare un fondamento sostitutivo rispetto al lavoro
E però al tempo stesso significa anche tenere conto del sovraccarico di aspettative
Nei confronti di quell'attività socialmente organizzata che al lavoro
Quindi sovraccarico di aspettative che secondo me si rileva proprio anche nell'associate il tema del riconoscimento morale al solo lavoro certo è associato al lavoro ma forse non solo al lavoro questo è il punto
E secondo me acquisto a questo proposito non essere secondario ricordare l'incipit la nostra Costituzione e su questo non è proprio chiudere
Sapete benissimo sapete meglio di me il di quel primo della Costituzione è stato frutto di una dibattito astengo in seno della de la Costituente
E
L'esito finale di questo dibattito è stata appunto questa formula
Ed è anche la Repubblica sia fondata sul lavoro e non sia una Repubblica di lavoratori come pure recitavano delle versioni precedenti la versione viene di partenza della del dettato costituzionale
Ecco i dire che il fatto che la Repubblica sia fondata sul lavoro esclude un fondamento proprietario uno biliare e la per la cittadinanza e per l'attività sociale però allo stesso tempo esclude anche il fatto che sia il solo e semplice intatto dell'essere lavoratori a garantire cittadinanza e dignità
Da questo immenso che volevo provare a ai locali e a distanziare
Tutto qua
Mi sembra
La la conclusione di serata ai fini che ringrazio perché anche in questo suo intervento conclusivo ha cercato anche di riassumere quelli che sono stati gli spunti di questo dibattito e secondo media
Messi insieme molto bene
Sistema utilizzando una serie di riflessioni e tra l'altro se posso dare uno spunto al vostro prossimo alla nostra prossima vostro prossimo volume una delle domande anzi una delle frasi di Tiziana pettini essa darà lavoro forse ci si aspetta troppo forse
Occorrerebbe anche partire a partire da quello perché poi il lavoro è una parte dell'agire umano dell'essere cittadine e cittadini
E credo che siamo arrivati alla fine e quindi ringrazio voi tutti intervenuti questi a questo a questo dibattito grazie ovviamente
A Tiziana pettini autrice del del libro grazie a Paolo Evangelisti che ha aiutata organizzare poi tutto questo
Appuntamento al direttore la collana Aracne monete di Dio grazie avete ascoltato Cesare Damiano presidente la commissione lavoro Paolo Napoli contese del oltre études Ossian s'sia da Parigi ieri grazie a a Michele Nicoletti e l'Università di Trento Presidente la delegazione parlamentare italiana Consiglio d'Europa Laura Pennacchi e la Fondazione Basso e ci fermiamo qui grazie come sempre anche la radio radicale che ha seguito i nostri lavori
Di
Sotto vicedirettrice