Intervista a Mirella Parachini sulla giornata mondiale, prevista per il 28 settembre 2017, per rendere sicuro e legale l'aborto e sulla petizione al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

Radio radicale siamo con la ginecologa Mirella Paracchini dinamica per parlare del dell'appuntamento della giornata internazionale per la depenalizzazione del della Bortot acquisendo anche la battaglia per contro la portò clandestina iniziativa di una di una petizione per rendere possibile l'aborto farmacologico in in strutture ambulatoriali cosa che è molto difficile considerando le percentuali che ci sono in Italia Della Porta farmacologico allora
Qual è il diciamo l'obiettivo della depenalizzazione diciamo
Del de de della Bortot in tutto il mondo per la giornata mondiale
Dunque la la la giornata mondiale
Il sei fa Borsciov quindi non è
Solo per la depenalizzazione che di per sé già comporta il fatto che de penalizzando la Bortolo aborto rientra in una procedura medica che logica o farmacologica che avviene in regime di sicurezza ma se fa Boston significa anche
A livello mondiale anche nei Paesi dove è già
Legalizzato l'aborto di rendere più per rendere la procedura più accessibile accessibile come un qualunque altro atto medico
Mentre esistono delle barriere inutile evocare in Italia il problema dell'obiezione di coscienza che sono delle barriere
Non dico altrettanto gravi dell'assenza di una legge ma che rendono a volte vuota di senso la legge non dimentichiamoci che la legge italiana la centonovantaquattro
Che ha quasi quarant'anni ormai a nel suo al suo interno all'articolo quindici il fatto che l'ente ospedaliero
Con le regioni è tenuto ad aggiornarsi sulle tecniche più moderne e non è consentito dire no qui non si fa e basta perché l'ente ospedaliero dovrebbe in ogni caso dice la legge testualmente
Assicurare l'esecuzione della l'effettuazione dell'aborto quindi
Da una parte giustamente la battaglia a livello mondiale con gli appelli anche alle Nazioni Unite nella giornata mondiale lo ricordo il ventotto settembre
Aperte legalizzare l'aborto laddove non c'è nessuna legge ma per rendere più accessibile l'aborto anche nei Paesi dove
La porto illegale come l'Italia la questione farmacologica per noi è un po'conto estremamente significativo perché in qualunque altra pratica medica
Se ci fosse stato un la possibilità di sulle cialde di passare da una procedura chirurgica una procedura farmacologica
Pensiamo al trattamento dell'ultima gastrica che un tempo veniva sistematicamente evocata e che oggi con dei farmaci specifici
Viene guarita
Quindi dallo stesso modo non si capisce perché nel caso dell'aborto non si possano passare da una procedura all'Alta e quanto meno quello che noi continuiamo a dire Nanni lasciamo scegliere alle donne
Qualcuno nella conferenza stampa ha detto io non so quale sia la cosa migliore
è giusto la donna deve essere informata sulle due possibilità
Di di scelta quindi che sul fatto che esista un'alternativa e paesana nonna stessa che dovrà che potrà scegliere
E il ministero e lì si è giovani si pongono si sono posti il problema del delle ritorno del fenomeno del dell'aborto clandestino
Considerando che ci sono delle ancora delle zone d'ombra consistenti nel nostro Paese dove gli obiettori di coscienza l'hanno vinta allora chi deve programmare
Queste queste strutture se le posto in questi mesi di polemiche il problema di di come evitare l'aborto clandestino
Allora la legge sull'aborto è una delle leggi Fossella più monitorata in assoluto perché ogni anno il Ministro della sempre salute presenta una relazione in merito a questo sono anni e anni che la valutazione e la stima dell'aborto clandestino nelle relazioni del ministro rimane invariata si seguono dei modelli matematici quello che ci si potrebbe aspettare che sfugge tra il numero delle gravidanze possibili numero degli abortire anni eccetera e Cesi fanno di modelli matematici e si dice che la stima è più o meno firma o comunque stabile
Mentre noi sappiamo che soprattutto con lo sviluppo della procedura
Medica quindi con la possibilità di accedere ai farmaci via internet sicuramente esistevano questi fenomeni basta andare in su qualunque bollare come si dice
Pillola RV quattro otto sei mette la te la fanno arrivare casa quindi non tenere conto di questo e non per mettere alla alla struttura difendere
Questa procedura qualche cosa che avviene in ambiente controllato un medico di salvaguardia della salute è veramente un atto di irresponsabilità secondo me da parte dei gli amministratori Nella Salute nel nostro Paese
Ultima domanda tu ostetrico con un'amica nel Lazio quindi poi dire nel Lazio che responsabilità alla Regione nell'impedire la realizzazione
Delle dell'aborto farmacologico in una struttura ambulatoriale che problema c'è e qual è la responsabilità della regione in particolare
Per la responsabilità della Regione di del presidente Zingaretti in particolare quella di aver fatto una grandissima marcia indietro dopo aver annunciato Lugli unico caso in Italia
Che si sarebbe potuto fare l'aborto farmacologico anche nei consultori
Questa marcia indietro con naturalmente non è stata per niente sottolineata per niente riportata anche né io né
Nei media
Ne ed è un peccato perché il Lazio avrebbe potuto essere veramente un punto di riferimento è una regione d'avanguardia
La ringrazio in grazie me nella Paracchini ti amica ginecologa