Referendum costituzionale. Le ragioni del SI e le ragioni del NO: confronto tra Ignazio Abrignani e Antonello Falomi

Radio Radicale eccoci al confronto sul referendum costituzionale siamo in compagnia di Ignazio Abrignani deputato esponente di alla scelta civica al nuovo gruppo parlamentare che si è formato qui a Montecitorio
E con Antonello Falomi che è stato più volte
Parlamentari senatore e gli oggetti so dire del Comitato promotore del del no
Allora perché il quattro dicembre bisogna votare anzi per il referendum costituzionale senatore Abrignani parenti per innanzitutto perché è un'occasione
Il ripetibile di cambiare l'Italia in meglio rende la più efficiente e quando dico ripetibile perché evidente che una riforma eh che ha avuto bisogno di tanto tempo per
In qualche modo essere approvata nasce anche dalla legittimazione in cui
Qui dentro il giorno in cui Napolitano è diventato presidente la Repubblica abbiamo tutti quanti applaudito la sua richiesta di riforme
Se dovesse vincere il no sarebbe facile per chiunque la prossima legislatura dire ma i cittadini sono espressi hanno detto no a superare il bicameralismo no divide le competeva state Regioni chi avrebbe più la forse la legittimazione di portare avanti una riforma il Paese ad essere Bindi resterebbe indietro di almeno altri vent'anni
Se la tanto la Antonello Falomi lei perché ritiene sia importante decidere per il no
Beh innanzitutto perché non tutto ciò che è nuovo per buono e non tutto ciò che è buono è nuovo quindi bisogna partire da questa considerazione bisogna capire in che direzione va
Questa cosiddetta riforma della Costituzione
Alla direzione per me è profondamente negativo
Perché vanno nella direzione
Di
Comprimere ridurre la sovranità popolare gli sorgono una camera da eleggere
Che si aggiunge al già al fatto che
Esso è stato tolto il diritto di votare le province i Consigli provinciali quindi c'è una riduzione della sovranità popolare
C'è una riduzione sovranità per popolare perché la legge elettorale che che è stata approvata dal Parlamento rende alcuni cittadini più uguali degli altri
Con un super premio di maggioranza bocciato peraltro dalla Corte costituzionale
E poi perché altera profondamente rapporti tra Parlamento e Governo
Facendo del Parlamento anziché l'organo della sovranità popolare facendo semplicemente la cassa di risonanza del Governo allora se si vuole cambiare
Questo rapporto lo si dica apertamente non lo si faccia surrettiziamente e si faccia si apre su qual è il discorso il presidenzialismo ma deve essere chiaro che si sta cambiando la forma di governo
Uno dei temi che viene portato a sostegno di questa riforma e che si riducono le poltrone questo l'ha letta motiva che abbiamo visto nelle dichiarazioni di Renzi e così è l'aspetto più importante
Al suo interno l'aspetto più importante e come dicevo è superamento del bicameralismo che
In qualche modo rende praticabile poter legiferare oggi per fare una legge i di media in questa legislatura ci sono messi cinquecentotrentacinque giorni quasi due anni
Con la nuova riforma si passa da settanta a centoventi giorni cioè massimo quattro mesi
Dopo quattro mesi la legge
Trova l'Italia che era durato quattro mesi prima dopo due anni e probabilmente un'altra Italia Paci anche la competenza delle regioni che in qualche modo ha dato tanti conflitti che viene in qualche modo è liberata e poi c'è anche quest'ultimo aspetto per carità non è trascurabile
Abbiamo dato delle forbici mano agli italiani dicendo volete risparmiare i soldi agli stipendi dei senatori volete abbassare i soldi dei consiglieri regionali potete abolire il CNEL volete non dare più soldi ai gruppi regionali abbiamo detto avete queste forbici per tagliare i costi della politica
Li volete usare non è certamente l'argomento più importante ma è sicuramente una un atto di argomenti per votare sì a questa riforma
Si risparmia con la riforma e il questo argomento è buono
Ma sì si risparmierà secondo i conti della Ragioneria dello Stato
Qualcosa che corrisponde
A un a un caffè all'anno da parte dei cittadini zero ottanta centesimi l'anno
Ma è probabile risparmio francamente rischia di essere un problema non è una rincorsa demagogica
Sulla quale poi viene facilmente battuto il Partito Democratico che fa questa campagna recentemente c'è stata una proposta che di Linate
Di dimezzare le indennità parlamentari e
Il PD ha risposto no quindi alla fine questo gioco diciamo così non so dove va a parare
E probabilmente se volesse il PD vuole fare il partito antri casta non è molto credibile rispetto ad altri partiti che la battaglia sulla casa la vado sul serio
Per quello che riguarda il bicameralismo io penso questo che il bicameralismo dai non è più paritario ma è un bicameralismo confuso
Perché in realtà alla quantità di procedimenti legislativi previsti
I meccanismi che sono stati individuati alimento non solo
Continueranno a ad agire e posizioni conflittuali ma sicuramente renderanno più confuso il procedimento legislativo quanto al fatto di fare più veloci
Io non so quali statistiche abbia detto l'onorevole Abrignani io leggo le statistiche pubblicate qui dalla Camera dei deputati e so che negli ultimi due anni per esempio l'ottantacinque per cento delle leggi
Sono state fatte con una sola lettura uno alla Camera un al Senato senza particolari rende rimpalli soltanto una quota più piccola di leggi sono state fatte con più di due letture
E e normalmente le delle letture sono numerose
Perché in realtà per problemi politici non è colpa della Costituzione penso al tema delle unioni civili c'ha messo molto tempo per essere approvata ma questo perché c'erano contrasti
Nemmeno con l'opposizione contrasti all'interno dalla maggioranza a me sembra che quest'operazione di scaricare sulla Costituzione colpe che sono della classe politica è un'operazione che deve essere respinta
Da che parte stanno i poteri forti i grandi quotidiani e economici e abbiamo visto delle posizioni diversificate la grande finanza è schierata per
Dalla parte del sì
Ma la grande finanza o o i mercati o chi compra i nostri titoli di Stato vuole sicuramente un Paese in cui cessa sia stabilita e ci sia voglia di fare riforme riforme servono a essere anche più forti in Europa e più credibili e tutto ciò comporta
Anche dei vantaggi per tutti cittadini per cui
Non è che c'è una scelta aprioristica una scelta legata a quello che
Si vede in un Paese che vuole andare avanti vuole cresce queste forti in Europa un Paese vuole tornare indietro
Io penso che alla fine chi decide non sono certamente questi signori passano i cittadini che con buonsenso devono capire da che parte si vuole andare ci sono una serie indubbi vantaggi ma c'è soprattutto
Il le
La circostanti sfatare il concetto per cui l'Italia è sempre tutto fermo si ha paura del futuro si ha paura del domani per domani ecco il quattro dicembre sente serve anche a sfatare questo mito illegali non ho paura
Del cambiamento gli italiani hanno voglia di cambiamento non hanno voglia di restare o di tornare indietro ma hanno voglia di andare avanti
La grande finanza come come schierate a un luogo comune
Ma al di là diciamo così di quello che scrivono i giornali finanziari che mi sembra in grande parte schierati diciamo deperire sì
E c'è un dato di fatto c'è uno dei più grandi gruppi mondiali della finanza quelli che fanno il bello e il cattivo tempo suoi marca di della finanza il gruppo GP Morgan nel due mila tredici ha varato un documento che attacca le costituzioni dei Paesi dell'Europa
Meridionale
Definendo le costituzioni nelle quali il Governo è troppo debole rispetto al Parlamento definendole
Come costituzione le quali il sistema delle autonomie regionali e troppo forte rispetto al Governo
E invocando diciamo così una riduzione delle tutele del mondo del lavoro cioè quel documento lì è significativo di quello
Che servirebbe a quei gruppi
Della grande finanza internazionale e non a caso poi questi poteri sono in gran parte schierati per il
Sì
L'ultima domanda che cosa succede il cinque dicembre essere secondo le vostre previsioni se vincono gli avversari se vince il no che cosa succede onorevole Abrignani
Beh dipende anche
Le modalità con cui vince oggi il fronte del sì
Parte da un trenta trentadue per cento rispetto a ai partiti presenti in Parlamento se dovesse arrivare a un quarantotto quarantanove sarebbe comunque un dato di grande crescita
Così ad una riflessione a cui dovrebbero fare chi parte da un sessantotto settanta se scende a cinquantadue
Per cui insomma il messaggio non è passato e da vedere non si può capire è chiaro che una debacle del si sarebbe una buccia del no una vittoria del no sarebbe una bocciatura enorme del della proposta riformatrice
Questa era legislatura e nata senza maggioranze questo Governo è un Governo di coalizione ma soprattutto è nato ripeto questa linea dura per fare le riforme
La bocciatura delle riforme in maniera clamorosa penso che sarebbe una riflessione rispetto a questo Governo e a un Governo eventualmente futuro penso che in quel caso le dimissioni del governo sarebbero una scelta assolutamente obbligato
Senatore Falomi che succede se vincessi
Ma io parto da questo principio che i Governi passano
Le costituzioni restano e restano anche all'unico
Quindi noi ci dobbiamo preoccupare non solo quello che succede domani ma quello che succede tra cinquant'anni tra trent'anni e perché dobbiamo evitare diciamo così
Che ci siano governi che possono usare questo abnorme concentrazione di potere nelle mani del Capo del Governo per scopi che poi sono scopi pericolosi cioè non abbiamo già visto nelle esperienze storiche come
Diciamo
Potevi previsti dalla Costituzione siano stati usati
Da magari qualche persona che per ora non è sulla scena politica ma qualche persona che può utilizzare queste norme concentrazione di poteri quindi è bene non dare questa concentrazione di potere
Ed è bene per questo termine votare no
Io vi ringrazio molto della vostra disponibilità ringrazio l'onorevole Ignazio Abrignani del gruppo parlamentare alla scelta civica e senatore Antonello Falomi tesoriere del comitato promotore Perrino che tra l'altro si stanno stringendo la mano grazie