Ue: sfide, incognite e nuovi equilibri internazionali. Intervista a Ferdinando Nelli Feroci

Siamo insieme a Ferdinando Nelli feroci al margine del primo Pannella della meeting a ok annui Global Europe le ha fatto la serie di considerazioni sulle sfide sull'opportunità insomma dei capitoli ancora aperti per la governance europea alcuni dipendano tra l'altro
Dare centesimi novità dalla Brezzi tale lezioni da dal tram per le relazioni transatlantiche
Figlio diciamo le tre sfide che ho individuato sono quelle dell'economia delle migrazioni e della sicurezza e lì bisogna che l'Europa in qualche modo trovi risposte convincenti
Alle attese le aspettative dei cittadini europei break sette è tanto sono due incognite non erano state programmate sono cascate sull'Europa come dei macigni
Sono delle sfide enormi anche queste mi auguro e c'è da augurarsi che entrambe servano in qualche modo per rilanciare il progetto europeo e questo vale sicuramente per Black SIT
Perché non bisogna assolutamente dare l'impressione che l'uscita di un membro dell'Unione significhi l'inizio di un processo di disgregazione dell'Unione bisogna che l'Unione trovi
La capacità di rilanciarsi cogliendo l'occasione questa divorzio da parte di un
Importante nell'Unione Trump con tutte le incognite di questa Presidenza americana
Ci sono sicuramente dei segnali che vanno nella direzione della necessità che l'Europa di assumersi maggiori responsabilità e in particolare nel campo della sicurezza della difesa
Credo che sia inevitabile con l'amministrazione ispirazione isolazionista meno impegnata sul fronte
Le relazioni transatlantiche sul fronte della sicurezza è un atlantica
Di fronte ad un ministro di questo tipo che l'Europa si assuma le sue responsabilità ce n'è di più per la sicurezza e difesa in particolare
Ecco sulle sfide però la governance europea in particolare c'è una predominanza in questo momento del modello intergovernativo l'hanno detto anche altri relatori quest'oggi come si può uscire dal guado programma Bonino chiamava il guado nel momento in cui da una parte come ci descriveva il professor Rossi c'è una governance è un'architettura istituzionale europea e anche adesione dei trattati che è un po'diciamo schizofrenica dall'altra invece
C'è un'incapacità di dal
Di uscire dagli interessi nazionali e lei segnalava anche lei è funzionalmente diciamo a singhiozzo del Consiglio
Le difficoltà maggiori che ha avuto l'Unione europea nel dare risposte convincenti a queste sfide che citavo dell'economia delle migrazioni e la sicurezza
Sono dovute alla circostanza al fatto che nessun molte delle scelte da fare gli Stati membri sono divisi
Sul tema
Dell'economia c'è una frattura profonda diciamo evidente è apparsa in maniera clamorosa nel corso di questi anni tra i sostenitori dell'autorità tra i sostenitori di una linea di rispetto rigoroso delle regole
E i sostenitori invece di politiche espansive di politiche che in qualche modo aiuterà la crescevano sarà necessario che in qualche modo si trovi un punto di convergenza tra questi opposti
Opposte posizioni di partenza sul tema delle migrazioni è evidente che ci sono paesi che sono più esposti di altri
è evidente che ci sono paesi che risentono maggiormente di altri di questi massicci flussi migratori
E quello che è mancato diciamo l'applicazione concreta e pratica di quel principio di solidarietà che figura chiarissimo nei trattati
Anche qui occorrerà trovare un momento di convergenza un momento di sintesi che consenta in nome del principio di sabbia ritardi gestire in maniera condivisa il fenomeno delle migrazioni
E la sicurezza e la difesa io mi auguro che l'arrivo di un Presidente americano che probabilmente
E meno inclini ad assumersi responsabilità o a far assumere responsabilità
Agli Stati Uniti d'America per la sicurezza europea che questo possa essere uno stimolo per superare quelle desistenze quelle reticenze né difficoltà che finora hanno impedito all'Unione
Di potere sviluppare una politica di difesa e di sicurezza all'altezza dei potesse ecco
Intelligence in tema leggendo assai strumenti comuni per la gestione diciamo delle crisi sul fronte interno quindi controllo delle frontiere
Meccanismi di contrasto del terrorismo internazionale lotta contro la cometa organizzata ma anche non tanto esercito comune quanto capacità anche militari Comuni questa
Per gestire crisi al di fuori dell'Unione europea
Emma Bonino diceva che da diciamo se il bisognasse essere pessimisti si potrebbe dire che gli Stati Uniti d'Europa insomma ma siamo molto lontani anche se forse in questo momento si cerca di ripartire anche dopo il vertice di Bratislava informale da un'Europa su alcuni capitoli dei volenterosi
è così che procederemo
Sì miope personalmente sono abbastanza scettico apprezzo diciamo entusiasmo e l'indicazione politica di visione ed Emma Bonino ma sono scettico sulla possibilità
Di realizzare a breve termine negli Stati Uniti d'Europa io vedo piuttosto processo
Di integrazione di farmi fare e in serata nel senso che dovremmo sempre più fare affidamento sul nuclei ristretti
Di Paesi più omogenei fra loro che sono intenzionati ad andare avanti sulle forme di collaborazione di cooperazione in settori ben individuati a partire dalla moneta comune che è già una
Una responsabilità di alcuni nodi tutti gli Stati membri a dovete questi gruppi devono essere aperti devono essere inclusi nel senso che poi
Chi vorrà entrare a far parte di queste di queste cooperazioni rafforzate di questi schemi di cooperazione
Ah partecipasse inviata dovrà poterlo fare questo vale già per la moneta dovrebbero avere probabilmente finirà per valere anche per la sicurezza la difesa
E perché no si potrebbe immaginare anche altri settori in cui un gruppo di testa vuole andare avanti salvo lasciare aperta la porta agli altri per
Diciamo aderire con a fare in una fase successiva