La riunione del Consiglio di Stato sul ricorso del CORA al TAR lombardo contro il Decreto De Lorenzo sul metadone

Approderà domani al consiglio di stato il ricorso al TAR lombardo il Tribunale amministrativo regionale lombardo contro il famigerato decreto sulla metadone
Del ministro liberale Francesco De Lorenzo noi abbiamo in linea dal Partito radicale Lucio Bertè del Coordinamento radicale antiproibizionista
Che sostenne la battaglia con due ricorsi appunto al TAR lombardo contro questo decreto
Lucio innanzitutto volevo chiederti di rievocare c'è un po'la storia di questa battaglia contro il decreto metadone
Questo battaglia che avete percorso in Lombardia spietato un saluto agli ascoltatori dunque dovuto maestro è un aspetto molto importante perché
Noi abbiamo fatto queste battaglia contro il decreto che Lorenzo
è un decreto che limita molto l'utilizzo di una terapia come con la terapia metadonica
Che è raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed ai ministri della Sanità della Comunità europea come uno dei presidi fondamentali per arginare il dilagare delle di e se tra la popolazione in generale questa è una allarme è una priorità politica che tutti dobbiamo avere presenti Quirico e che il motivo fondamentale di questa battaglia il la pericolosità di questo decreto stava proprio di limitare i di scoraggiare in modo assolutamente ideologico l'utilizzo del metadone
Noi invece abbiamo sostenuto la necessità di ampliare l'uso del metadone e soprattutto di di di andare verso un uso corretto delle terapia metadonica Celli l'uso secondo i protocolli più collaudati che sono quelli statunitensi
Che prevedono l'uso del metadone con alti dosaggi tali da assicurare il distacco dalle grida la strada e per lunghi periodi perché apposite verità è una malattia cronica e non si risolve nel giro di pochi mesi con una semplice disintossicazione figli quindi un problema di anni è ci sono delle basi biologiche del della della dipendenza psichica dalle sostanze stupefacenti che sono a partire da levi Montalcini sempre più affermate studiate lì non ha senso andare a dei comportamenti dei Lippi tossico dipendenti
Così punitivi e così vessatori e così rischiosi per la vita dei tossicodipendenti
Qui non esageriamo perché a attraverso queste pratiche dilaganti del disintossicazione coatta
Tesa alla alla al valore presunto dell'astinenza di fatto si mettono in giro persone
Che proprio perché degli intossicati sono più esposte al rischio di overdose
E queste è un è una cosa che lui a Milano in particolare vogliamo ridare nei suoi dati ultimi perché una una sta emergendo una realtà terribile che forse rischiano di più la vita i tossicodipendenti che si servono di questi servizi pubblici Cheli disintossicato che non quelli che magari non si rivolgono ai servizi ma continuano a a bucare il per strada certo rischiando le infezioni rischiando il taglio sbagliato malfatto
Però sono in qualche misura più protetti ecco questa è una tesi un po'ardita se detta così ma noi abbiamo già dei primi dati che purtroppo indicano in questo senso allora
Cos'è che volevamo noi fare con questo con questi ricorsi non volevamo prima di tutto prevenire a dare una mano a questa prevenzione del del della i DS che la popolazione in generale salvaguardare la vita dei cittadini tossicodipendenti dall'infezione e dalle overdose
E restituirli alla alla vita legali e attraverso il ripristino di tutti i diritti i fondamentali del cittadino che sono stati negati per il principio di non facile pendente
Il diritto la legalità e il diritto alla salute il diritto alla libera scelta del medico e della cura cosa che impedita da questo decreto e la stessa libertà di movimento perché noi attraverso la riapertura della possibilità di affidamento del farmaco al cittadino le gli davamo la possibilità di avere normali orari di lavoro possibilità di anche di svago anche ricordare in vacanza perché è un diritto fondamentale anche quello e invece lui quotidianamente era costretto ad andare al servizio è costretto ad andare a servizio ora la sospensiva che è stata Acco è stata data dalla Carlo Bar via per i due medici questa è stata rimangiata dalla dal Consiglio di Stato è stata annullata dal Consiglio di Stato
Restava in piedi l'altra ordinanza riguardanti due cittadini tossicodipendenti in sostanza il consiglio il il TAR Lombardia aveva riconosciuto l'urgenza di sospendere il decreto De Lorenzo perché aveva riconosciuto la pericolosità di danno il rischio di danni verosimile pendente sulla testa di questi ragazzi che avevano fatto il ricorso per il decreto De Lorenzo allora la questione domani quale sarà l'appello della dell'Avvocatura dello Stato in nome di De Lorenzo tenderà a dimostrare questo e dei motivi depositati che questo rischio non esiste
è perché l'Avvocatura dello Stato sostiene una tesi molto ardita dice che questo decreto consente esattamente tutto quello che noi vorremmo che fosse cioè dice che questo decreto ai realtà Cossutta favorisce l'uso più corretto del metadone
Cioè le terapie di lungo periodo attenta alle scadenze prefissate con i dosaggi sufficienti a garantire il distacco delle rovine la strana la realtà è del tutto diverso da a Angelo ha rischiato ha rischiato con questo decreto e noi produrremo delle testimonianze importanti quella del professor Confalonieri
Che il responsabile è stato il responsabile del presidio ospedaliero della per i tossicodipendenti del Fatebenefratelli che a seguito centinaia di utenti di Milano con il metadone
E che a un certo punto per via della legge del decreto De Lorenzo ha dovuto trasferire queste terapie hai lì agli appena istituiti surfer di Milano ebbene lui testimonianza che i gli operatori dei SerT milanesi
Gli hanno espressamente chiesto di scalare il metadone al vero evita sterile a loro dei ragazzi senza terapia metadonica perché loro avrebbero dato altre terapie
Poi abbiamo la testimonianza del professor Alessandro Tagliamonte
Ordinario all'Istituto di Farmacologia dell'Università di Siena un luminare è uno dei più approfonditi studiosi del della terapia metadonica lì per dieci anni è stato il responsabile del Servizio tossicodipendenze di Cagliari
Quindi a a una vastissima esperienza in questo campo lui ha portato a un meeting che c'è stato un meeting internazionale che c'è stato attive se nel luglio in questo luglio i primi di luglio di quest'anno una ricerca che porta alla fine un dato che da solo chiarificatore definitivamente
Lui alla al settembre del novanta ha lasciato questo servizio in quel momento era in carico mille centosessantotto utenti c'è un dato eclatante
Di questi il trentasette per cento davano urine positive nel senso che nonostante fosse in cura avevano continuavano ad assumere eroina di strada
Quattrocento avevano l'affidamento del farmaco a domicilio
Ebbene nell'aprile del novantadue dopo al una quindicina di nei sì di applicazione del decreto De Lorenzo gli utenti erano passati da mille centosessantotto a cinquecentosettantaquattro quando noi sappiamo che la legge è stata fatta per atti dare più utenti Heinze diserta attualmente curano sia al massimo il venti per cento del dei tossicodipendenti circolazione quindi sono più che dimezzati a Cagliari gli utenti
E non quelli che è andato lì un'idea positiva e son passati del trentasette per cento al settantadue per cento
E nessuno ha più l'affidamento e che io volevo ricordare per concludere che noi avevamo ottenuto fatto una campagna di raccolta di richieste di estensione di questa uno degli effetti di questa ordinanza sospensiva
Che fosse possibile sottoscrivere da parte di qualsiasi cittadino tossico dipendente perché e un diritto che ogni ogni tossicodipendente de poter rivendicare e
Cinquecento ma avendo fatto una verifica sul una sessantina recentemente abbiamo scoperto che c'è nel frattempo sono morti
Io questa mattina sono stato al ministero della Sanità io ho depositato altre ottanta richieste di astensione detto alla vice
Sia del di di una di un così evitato che potrebbe annullare perché il provvedimento è colluso scusami se ti interrompo per concludere se il consiglio di stato accogliesse queste ordinanze sospensive del TAR quali effetti si avrebbero
Beh l'effetto sarebbe quello di a legittimare ancora di più questa presente questa campagna di richieste di astensione dal momento che così evitato ritiene legittimo la sospesi i motivi di sospensione per Angelo cioè riconosce che Angelo come altri rischiano la vita a essendo privati della terapia metadonica ecco che allora il ministro dovrebbe essere più come dire
Tenuto a rispondere
E risponde positivamente a queste richieste di estensione quindi accesso alla terapia metadonica e poi sarebbe un motivo di convalida del del giudizio del TAR Lombardia che il dieci di novembre
Ah riguarderà il merito della della questione e quindi poi la sentenza del Consiglio di Stato però una logica potrebbe essere recepita anche da altri Tribunali amministrativi regionali
Si potrebbe dare la stura a una serie di di di altre iniziative presso i TAR come la possibilità di di successo dato il giudizio positivo
Voglio dire questo che anche se fosse negativo da domani a partire da dopodomani sulla base di giudizio negativo del Consiglio di Stato sarà dimostrato che stante la tesi dell'avvocatura dello Stato
Che dice appunto che il decreto di vincolerebbe a fare tutto quello che noi vorremmo che facesse allora a quel punto mi impegno a fare il giro d'Italia
E ovunque trova però dei tossicodipendenti cittadini così pendenti che dichiareranno che a loro il metadone è stato negato senza motivo che gli è stato scalato o che in assoluto ivi il metadone indisponibile quel servizio ci sarà una denuncia secca del degli operatori di quel servizio tossicodipendente per violazione del decreto quattro quattro cinque cioè del decreto delle ore
Bene ringraziamo Lucio Berté del Coordinamento radicale antiproibizionista per questa intervista dedicata alla seduta del due di domani del consiglio di stato
Perché si dovrà esprimere sulle ordinanze sospensive del TAR lombardo contro il decreto metadone del ministro De Lorenzo
Gli avvocati che patrocina l'anno la causa per il kora sono l'avvocato Luigi Manzi di Roma e l'avvocato Lomastro in rappresentanza del Codacons il Comitato di difesa ambiente consumatori