L'intervista è stata registrata martedì 23 giugno 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Carcere, Lista Pannella, Rebibbia.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
Rubrica
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L. PANNELLA
Radio radicale abbiamo al telefono Marco Taradash europarlamentare antiproibizionista deputato della Lista Pannella e membro della commissione giustizia
Reduce da un incontro con i detenuti del carcere romano di Rebibbia dove così come si sta verificando un po'in tutte le carceri italiane
La delusione la rabbia l'agitazione per gli affetti della recente provvedimento così detto anticriminalità varato dal governo sono in aumento Marco che tipo di situazione trovato
Ma intanto diversa da quella di altre carceri perché qua invece di fare devo neri prosegue il o o l'ultima di che appunto rabbia adempie detenuti hanno cercato invece di tregua per le forme della comunicazione verso l'esterno
I un incontro un dibattito sul decreto con ripeto antimafia
Con con la partecipazione di associazione come le altre elargisce centro informatica dei piccoli Trenitalia e un'associazione che si chiama cinque per novanta ora purtroppo questo dibattito che era previsto per stamani con la quota di partecipazione di vari deputati oltre che di queste associazioni
Non è proprio possibile perché dal ministero di grazia e giustizia non è arrivata l'autorizzazione
Ciò tant'è che ad altri membri alla Comit giustiziato andato dal carcere Bibbia c'era
Tiziana Maiolo che come sappiamo dove lei per Rifondazione comunista e c'era Alfonso Pecoraro dei verbi poi con match era Sergio D'Elia che
Nel Partito radicale occupa in particolare dei problemi delle carceri
E ci siamo incontrati in una forma non ufficiale con i detenuti che era un promosso questo incontro non abbiamo potuto usufruire della né della brava Agrabah pratica all'incontro né di Costantino della videoteca credo che usano per a queste cose ma abbiamo dovuto patteggiare nei corridoi valere insomma un incontro per i patetico e non
La loro far rientrare dalla finestra ciò che non era rubato permette entrate dal cancello principale c.t. batte il più odiato di carattere generale
Sugli effetti del decreto anticriminalità
E di cui infarti corale probabilmente Rita alto due Pepi
E cioè prima il carattere trova attività gettò dal carcere Bibbia come in moltissime carceri italiane dei detenuti condannati per reati gravi problemi che però hanno già raccontato la gran parte della pena
Ho ho parlato stamani con un detenuto credo per un reato di frequente perdona che era scontato già diciannove anni ora quelli detenuti hanno ribattuto nel carcere mantenendo un comportamento che ha ora quello che ha fatto arrivare loro tutta una serie di essermene
Liti concezioni sulla base della legge costruirete regime penitenziario che oggi sono venute immediatamente a cadere nel momento in cui il decreto è entrata in vigore
Questo significa che gente che nel corso degli anni proprio in virtù del della legge Gozzini particolare era riuscita a riattivare
Forme di comunicazione con la società eterna magari a mettere su famiglia a ritrovare anche possibilità di lavoro
Col decreto finisce per perdere tutto questo si trova di nuovo in carcere pertanto la possibilità di comunicare con l'esterno
In questo modo mi fin d'ora vi contraddite tutto quel percorso di riabilitazione che dovrebbe essere alla base anche del funzionamento delle carceri questo decreto quindi in primo luogo col pesci i detenuti in maniera retroattiva cioè non è un decreto che dice da domani chiunque abbia catturato per vi condannato sulla base di questi reati non avrà più possibilità di lavoro eterno di per me di non potrà più leggere i giornali scrive non dette da domani carcere duro perché sarà condannato per dice tutti coloro che anche da diciannove anni sono stati condannati per quale dunque di questi reati allora vengono a perdere ogni beneficio Peppe profondamente ingiusto oltre che che crede illegittimo dal punto di vista proprio del principio di legalità
L'albero elemento che viene criticato in particolare è il carattere indiscriminato del decreto nel testo che il decreto non colpite dei comportamenti prende anche produttivamente delinquenziali di coloro che condannati per determinati reati continua a mantenere rapporti criminose col mondo esterno ma colpisce tutti cioè indipendentemente da quello che data la vita di ciascuno dopo
La condanna ecco quello con le due cose su cui in particolare tipica sono stati fatti anche dei casi particolari un elenco di detenuti e carcerati da tempo poi in che lavoravano all'eterno noi che hanno perduto ogni beneficiario sulla base di questo decreto che colpì
Che come al solito con la grande criminalità ma coloro che hanno infatti hanno cercato di uscire dalla dalla anche proprio dalla dal dall'ambiente
Dalle circostanze aveva prodotto il loro dei comportamenti criminali come detenuti adesso intendono continuare a condurre le loro rotte che cosa vi hanno chiesto
Ma che hanno chiesto anzitutto di portare all'eterno queste cose e questo loro modo di contrapporre e alla decreto sulla base di una cultura che hanno imparato in prigione io ho parlato con ecco e camorristi ex mafiosi ecco terribili
E per un verso o per l'un l'altro prima o non conoscevo o rifiutavano le procedure della democrazia
La le hanno imparate nel carcere hanno visto che in questi anni una la teca celare che a proposito appunto una preda di coscienza di dei che non necessariamente partiva attraverso il pentimento con dell'azione ma che può essere più profonda quanto più una ditta citazione è radicale rispetto ai propri comportamenti
Oggi invece ti vedono proprio dalla democrazia
Contrapporre un atteggiamento di carattere di vertici
E di di criminale rione che in carcere aveva imparato ad interpretare ecco questo mi pare
Il meccanismo che ho riscontrato un po'in in tutti i loro
Per il momento mi pare che in particolare a Rebibbia circa l'intenzione
Di continuare nel rapporto con il mondo politico e Loconte il carcere Bibbia perché a Roma c'è un po'un carcere riparato ma è certo che l'atteggiamento che già in questo carcere di cercare di fare prevenzione attraverso la documentazione all'informazione su quelle su coloro che dovranno anche decidere per mantenere in vigore del decreto oppure no
Per concludere cosa ne pensi dell'operato di Nicolò Amato che il direttore degli istituti di pena che da una parte sulla Gozzini e su altri aspetti
La vita carceraria in un recente passato ha dimostrato una certa sensibilità ma che poi di fronte a certi modi di affrontare determinati fenomeni come quello mafioso trova solo parole di difesa dell'operato di Scotti e Martelli e e
Amato che ha preso tra due fuochi non Protti Martelli ma da parte appunto emeriti dall'altra una cultura che Louisiana dell'attualità diretta che però cede di fronte e poi anche al fatto che Amato è uomo di del ministero è un funzionario dello Stato e non si può certo contrapporre ai ministri che si decidono le leggi cioè io credo che le cose chiamato dice in difesa del decreto sono un po'o condizionate al rito assolutamente condizionate dalla ruolo che lui ripete incerto è una
Per cui credo che sia anche psicologicamente una situazione molto difficile Quetta perché rischia con questo decreto che lui e torti eh ne è rischia di mettere
Di di perdere tutto quel lavoro che ha fatto nel corso degli anni
Sono previste altre visite in altre carceri
Ma credo che continueranno a ieri a Torino abbiamo fatto un incontro con la stampa dopo un giro che in particolare Enzo Cucco il consigliere regionale antiproibizionista e l'ha fatto
In tutte le carceri de di Torino e provincia e
E a stamani sono andati Fiorenzani Vanna Barenghi Davideco che regionale anche lui prete Lombardia vanno a Padenghe perché ricorda
Nel carcere di San Vittore troppo il pentito che stiamo facendo e perché Harry
Entra nella norme Lavazza abitudine di lavoro e perché in questo momento in particolare via per i detenuti tossicodipendenti che rappresento la stragrande maggioranza dei detenuti sia per
Coloro che sono direttamente colpite da questo decreto è certamente un momento difficile e del momento è difficile per le carceri è un momento difficile per tutta la società perché io voglio riaffermare questo concetto il carcere è un quartiere
Della società
Se il carcere funziona funziona anche la società del carcere non funziona o non funziona neppure alla società e non si può scaricare il mal funzionamento è rappresentato il carcere perché in realtà è un rimedio soltanto illusorio o o potere fumo negli occhi della dell'opinione pubblica che lascia ingannare troppo facilmente credo dei membri di informazione ma certamente problemi non o di qualche ritocco qua neppure e ti mettono al pop il problema
Bene grazie a Marco e a risentirci apre
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