Redazionale di Giuseppe Candido sulla riforma della scuola del Governo Renzi

La riforma della scuola che preoccupati la scuola fa e l'hanno davvero
Lo scorso venticinque marzo per dire no al disegno di legge presentato dal Governo i sindacati del comparto scuola sono scesi in piazza
Sia per il pericolo concreto che con i tempi del disegno di legge saltino le assunzioni a settembre sia per rivendicare i diritti dei precari che rimarranno comunque esclusi dal piano di assunzioni così come è stato ridotto
Ma ci sono anche altri aspetti del disegno di legge che avessimo inquietanti per gli insegnanti e che i sindacati testualmente hanno definito un mostro giuridico
Innanzitutto il rafforzamento nella funzione del dirigente scolastico previsto dagli articoli due sette del disegno di legge andrebbe a incidere sul principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione previsto dall'articolo novantasette della Costituzione
In quanto si rimette alla volontà di una singola persona il dirigente scolastico appunto la decisione di criteri per la stipula di incarichi contrattuali di durata triennale e di quelli previsti per il loro mancato rinnovo
Inoltre sempre il dirigente scolastico per come si afferma nell'articolo sette del disegno di legge della buono scuola diverrebbe in pratica responsabile anche delle scelte didattiche formative
Gerarchicamente sovraordinato ai docenti anche nel campo della didattica e in aperta violazione dell'articolo trentatré della Costituzione che tutela invece la libertà di insegnamento
Sarà quindi facile in una data scuola fa sparire dai programmi Charles Darwin e poi ritrovarsi come unica spiegazione dell'evoluzione è quella del disegni intelligente
Poi
L'articolo ventuno contiene un sacco di della
Pressoché in bianco e su diversi argomenti e che di fatto esautorano il Parlamento dalla funzione legislativa sulla scuola come già avvenne nel due mila otto con la riforma delle superiori
In pratica la vaghezza delle deleghe consentirebbe al governo Renzi di smantellare la scuola pubblica statale a colpi di decreti legislativi nei diciotto mesi successivi
Poi ancora l'articolo ventidue prevede l'avvio delle procedure per il nuovo contratto scuola
E tra gli indirizzi della futura contrattazione sono già previsti in pratica e qui testuale le modifiche innovative per garantire coerenza giuridica logica e sistematica e l'abrogazione esplicita di ogni disposizione contrattuale precedente
Io dovrei Coletto in sostanza l'approvazione così come nel disegno di legge rappresenta la fine della contrattazione collettiva nazionale e i docenti dovranno semplicemente adeguarsi al nuovo modello autoritario della scuola e il Presidente scende
Eppure sul mantenimento degli scatti notano i sindacati nel disegno di legge non c'è traccia semplicemente non se ne parla
E per chi non avesse ancora dubbi su questo punto è sufficiente leggere l'articolo ventiquattro nel quale d'imperio si stabilisce che
E sale anche qui le norme della presente legge sono inderogabili e a decorrere dalla data di entrata in vigore le norme contenute nei contratti collettivi contrastanti con quanto previsti dalla presente legge sono inefficaci
Credo Rigoletto
Dal nove al diciotto aprile prossimo tutte le segreterie sì dei sindacati rappresentativi del comparto
Per ribadire un chiaro no alle scelte del Governo sulla buona scuola hanno proclamato in modo unitario lo sciopero da tutte le attività non obbligatorio collaborazioni coordinamenti progetto aggettivi e chi più ne ha più ne metta
E ben venga anche una condizione sociale che lotta in difesa di una scuola buona pubblica è statale una buona giornata da Giuseppe Carlo