Festa de l'Unità tematica su Economia e Lavoro - La legge delega sul lavoro

Prodi Coppo
Dai
Buonasera buonasera a tutti
Invito i partecipanti del dibattito a sederci delle tavolette
Ecco qui né bianca di Giovanni dell'unità che farà un po'da conduttrice
Il ministro Poletti Ministro del lavoro
Serena Sorrentino segreterie all'azione dalla CGIL
Codice Pier Paolo Baretta che il sottosegretario al Ministero
Dell'economia che
E già qui verso in questo momento credo che stia chiacchierando con qualcuno per alcuni problemi specifici però è un problema è una questione di di qualche
Di qualche minuto
Bene stasera come vedete
è una serata un poco più la serata centrale della nostra festa dell'economia del lavoro
Perché evidentemente avendo dopo il dibattito dell'altra sera sul welfare
Con il Ministro Damiano nel con la senatrice
Anna Maria Maria dunque abbiamo già parlato dei problemi del mare il TAR ecco qui Gian Paolo Baretta
Grazie
Stasera abbiamo bisogno di come si dice
Anche dopo le analisi fatte in merito all'altro giorno e anche dopo le sollecitazioni di ieri sera
Del governatore della Toscana Enrico Rossi
Stasera entriamo un po'del merito di quelle che sono come si dice le politiche in avanti per l'occupazione naturalmente non non dimenticando assolutamente
La contingenza attuale delle crisi e difficoltà
Io ringrazio i presenti qui
Stasera mi fa un po'faccio un po'da padrone di casa
Ieri è uscito un articolo dell'Unità on line sul dibattito che abbiamo avuto l'altro giorno una copia la larva stiamo stampando le altre distribuiremo domani
Perché evidente che
Fare una discussione su quelle che possono essere
Le politiche in avanti sulla sull'occupazione
è centrale per una realtà come Piombino perché Piombino ha molto dinamica dal punto di vista anche
Socio economico
Ma soffre moltissimo di di crisi rispetta un vecchio modello l'esigenza di una nuova forma di sviluppo e della salvaguardia del del passato il termine di innovazione di tutto questo
Senza
Un raccordo importante
Di politica del lavoro di politica dell'occupazione dell'occupazione della riqualificazione questo passaggio non si può fare l'ho detto ieri sera con molta forza
Il Governatore Rossi è stato affermato in più interventi da voi anche nel dibattito che c'è stato sull'accordo di programma e quindi stasera questo mi sembra francamente
Ringrazio i presenti come al solito mi tocca di dovere perché perché senza l'aiuto
Devo valutare di Piombino questa festa anzi farebbe e che quindi un ringraziamento ancora una volta che stasera
L'ultima cosa coi loro presenterà bene anche Bianca di Giovanni come ho detto altre volte noi non abbiamo pure essendo questa la festa dell'Unità non abbiamo dato vita in edicola
Nel numero alla India oggi è uscito un articolo sul Piombino di massimo franchi noi stiamo raccogliendo un appello per la riapertura dell'unità
Distribuiremo oggi i contenuti di questo appello alcuni rivolgiamo hanno firmato l'altro giorno
Metteremo in direzione un dei fogli per poter firmare quindi oltre
Alla distribuzione di questo appello che avverranno nel corso di questo dibattito è importante che
Tutti capiscano che delle unità ce n'è bisogno
Mi fermo qui e lascio la parola bianca e lascio a voi la conclusione del dibattito grati a tutti
Grazie
Allora io volevo appunto iniziare dall'unità perché sono anche rappresentante sindacale dei giornalisti dell'Unità
E quindi volevo partire prima di tutto con un grande ringraziamento a Piombino perché ha messo il giornale in linea
Ha chiamato molti colleghi eccetera eccetera insomma non ci ha dimenticato anche se siamo chiusi
Il secondo ringraziamento però questo lasciatemelo dire va al ministro Poletti perché è stato lui il primo attardarci l'intervista per il sito autogestito e volontario
Benché dei giornalisti perché noi adesso scriviamo senza essere pagati abbiamo fatto questa iniziativa volontaria come
Fanno tantissime operai dipendenti di aziende no cioè cerchiamo di difendere il valore
Della nostra azienda continuando a lavorare perché siamo in cassa integrazione come purtroppo so che a Piombino ci sono molte persone in cassa integrazione però pensiamo che anche in cassa integrazione bisogna reagire e questo penso che su questo Poletti
Sia sulla stessa linea nostra e quindi bisogna
Lottare per per mantenere un bene che è quello dell'azienda per questo ci sono molte che esempi in Italia
Quello che volevo dire per quanto riguarda l'unità
Sono due cose rinnovo i rappresentanti sindacali abbiamo detto chiaramente vogliamo
Che siano ben chiari alla base del partito che è quella che ci sta molto vicina
Ai volontari a cui chiediamo di firmare l'appello che noi ringraziamo perché sappiamo
Che i volontari hanno hanno il giornale sono vicini al giornale
E queste due cose sono
Il primo che le offerte che
Ci sono
Debbono
Tutelare l'occupazione noi non accetteremo o comunque non considereremo un salvataggio del giornale
Se i giornali rapida col pochi giornalisti questo non
Non lo accetteremo
E la seconda è che le offerte dovranno rispettare la storia del giornale cioè non è possibile che la Santanchè faccia un'offerta
Non è possibile che l'unica in nell'unità tra gli azionisti dell'unità ci sia un ex senatrice di Forza Italia
Noi siamo il giornale fondato da Antonio Gramsci noi non possiamo
Diventare
Un foglio di partito relegato diciamo
A un dibattito delle stanze della politica noi ci siamo salvati dalla Prima Repubblica perché siamo stati come ha voluto Gramsci
E come hanno voluto tutti i segretari dei partiti vecchio partito comunista un giornale generalista che parla al
Al popolo dei deboli degli operai
Dei lavoratori migranti delle donne dei diritti cioè siamo un giornale generalista non siamo il foglio della della politica queste sono le nostre due richieste io sono sicurissima
Che i volontari di tutte le feste dell'Unità concordano un queste posizioni e quindi
Se sono serpe riavere il sostegno della base ecco perché noi abbiamo voluto scrivere
Sullo all'AIMA proprio durante le feste dell'Unità
Cioè a settembre nel mese di settembre
Finisco qui perché non voglio occupare tutto lo spazio che ci sono da ospiti così importanti e parliamo oggi del lavoro ma forse a Piombino si dovrebbe dire purtroppo del non lavoro cioè della crisi
E io vorrei impostare questo dibattito con
Il ministro Poletti
Su come
Noi riusciamo a uscire dalla crisi qual è il modello veramente oggi Renzi ha parlato di modello tedesco
Ogni tanto si sente parla dei quello spagnolo c'abbiamo tutta una serie sembra quasi il sistema elettorale no per uscire dall'eclissi però ma chi la deve pagare
Che lo deve pagare questo debito che l'Italia si porta dietro queste la vera domanda che sta dietro al Montello no
Che che ognuno si inventa oppure ognuno porta avanti sui giornali
Nazionali ci sono l'ha detto anche Renzi ci sono scuole di pensiero economico che vogliono
Che la crisi la paghino i lavoratori cioè guadagnando meno guadagnando meno ci sono modelli che escono io credo spero che
Il Governo italiano
Ma
Non preveda cioè
Non
Che non ci sia una compressione di redditi o di diritti perché le cose vanno insieme come la CGIL
Insegna nelle proposte che il Governo italiano ha
Per uscire dalla crisi io spero che un Governo di centrosinistra
Questo
Cielo risparmi però per il momento i redditi sono compressi ci sono tantissimi cassintegrati tantissimi lavoratori solidarietà
Che cosa può rispondo dire visto che siamo a Piombino diciamo a chi oggi si trova in questa
Condizione il Ministro del lavoro
Buona serata a tutti
Io credo che
Noi dobbiamo riflettere sul come possiamo uscire da questa situazione ma non dobbiamo mai dimenticare di farci la domanda come diavolo ci siamo finiti
Perché non è che questa cosa qui è capitata per sbaglio o perché c'era qualcuno di cattivo da una qualche altra parte che ci ha portato qui
Perché se non abbiamo un'idea chiara del dov'è che siamo partiti del cos'è che è successo nel come siamo arrivati qui altrimenti se non abbiamo un'analisi chiaro da questo punto di vista rischiamo come posso dire
Come si suol dire che in una notte buia tutti i gatti sono grigi no io non credo che si possa fare questo ragionamento io credo che ci sia bisogno di
Partire da un'idea che è quella che questo Governo ha questo Governo ha un'idea piuttosto chiara che dice
L'Italia ha bisogno di crescita e di equità
Noi non possiamo immaginare che la crescita che una condizione indispensabile per affrontare i problemi che abbiamo
Perché con un Paese che va indietro che produce meno ricchezza i debiti che abbiamo diventano più grandi non più piccoli quindi abbiamo il problema
Di affrontarla lungo questa dinamica l'uscita dalla crisi ma non possiamo pensare di farlo senza fare i conti con il tema dell'equità
E io quando dico c'è un tema di equità
Lo dico solo per un fatto di ordine come posso dire morale è ingiusto che ci siano persone poche che hanno tanto e tanti che hanno poco io ho fatto un ragionamento anche
Economico oltre che sociale e dico che se hai un miliardario quello delle scarpe ne compro un paio due paia tre paia quattro paia questo non è suonato un bel giornate compra delle scarpe
Ma se ai mille persone che non hanno i soldi per comprarsi le scarpe quali nove coprono la fabbrica porgere scarpe nove produce più
Licenze lavoratori i quali non hanno più reddito e non copra neanche le camicie cioè
Avere una equa distribuzione della ricchezza fra quelli che partecipano produrla è una precondizione perché al mercato funzioni bene perché ci sia una relazione corretta tra la domanda e l'offerta
Quindi il tema dell'equità non è il fatto che uno c'ha la cui in testa perché chissà dove viene no è una logica indispensabile però vere una buona
Qualità della crescita e questo è il primo problema che abbiamo di fronte il secondo tema che abbiamo di fronte e avere chiaro
Che c'è un modello di società modello sociale su cui bisogna lavorare guardate io tutti i giorni in contro qualcuno che mi dice Poletti viola cambiar quella regola qui quella legge lì quel punto qua
La risposta è facile
Cambiare una norma ci vogliono cinque minuti
è cambiare la testa che un problema complicato e questo Paese invece ha bisogno di cambiare cultura abito di cambiare il suo modo di ragionare rispetto a quello che era successo in questi anni perché se siamo arrivati qui
Non è un caso è che si sono fatti degli errori le classi dirigenti di questo Paese hanno fatto delle scelte sbagliate e la responsabilità permettetemi di dirmelo non possiamo pensare che sia tutta
Sulle spalle di uno
Questo Paese ha fatto delle scelte che oggi
Dice ritorcono contro io faccio sempre domande banali
Quando abbiamo deciso
Che
Qualcuno in Italia poteva andare in pensione con quindici anni sei mesi un giorno
Eravamo tutti al mare pensavamo che sarebbero inutili dal cielo i soldi dove diavolo stavamo
Quando abbiamo deciso che i dipendenti pubblici facevano trentasei ore mentre i muratori ne faremo una quaranta i metalmeccanici si è fatta è una quaranta
Quella cosa lì abbiamo pensato che non abbia un affetto ma cito queste due ma dovremmo pensare a quelle altre l'evasione fiscale piuttosto che ad altri interventi cioè
Quando
Non abbiamo avuto la forza di tenerne una barra dritta che dicesse queste cose si possono fare queste non si possono fare queste sono giuste queste non sono giuste
Non abbiamo caricato sul futuro
Una batteria di problemi che sono quelli che abbiamo oggi cioè abbiamo prodotto il debito che oggi
Zavorra tira a fondo il sistema economico del nostro Paese come uscire da questa situazione bisogna cambiare
Bisogna cambiare le cose che non vanno bisogna sapere che lo sforzo non potrà essere concentrato su qualcuno quando si dice
Serve un cambiamento radicale non stiamo dicendo che c'era un cambiamento radicale di quegli altri stiamo parlando
Del popolo italiano stiamo parlando della Società italiana stiamo parlando dell'economia italiana stiamo parlando dell'impresa italiana stiamo parlando del lavoro italiano non possiamo pensare di fare un ragionamento appunto che dice
Sono d'accordo sono d'accordo bisogna cambiare bisogna cambiare
E poi quando gli vai a parlare così ci si vanno cambiati tutti fuorché a me
Eh no guardate che l'idea che è cambiato di forche me non fosse una bega sapete perché alla fine se tutti diciamo va bene cambia tutti fuorché al sottoscritto o delle non cambia niente questa è il cambio al tutto e non cambia niente quindi dobbiamo essere coscienti
Che c'è questo bisogno di cambiamento
E ii termini del cambiamento sono quelli che sono di fronte a noi sono quelle di questo Governo sta tentando di affrontare
Una Società
Che diventi una società
Che premia le opportunità e combattere rendite perché questo è un Paese che per molto tempo si è
Cullato nell'idea che ogni pezzetto potevi tenersi la sua parte allora tu sei un professionista di un certo mestiere
Ci vuole la licenza per fare quel mestiere perché così siamo in dieci e rimaniamo in dieci
Perché esserci ad accertare OPA il negozio non lo puoi aprirlo breve per il cento metri più in là perché se no mi fa la concorrenza cioè cito cose banali ma sono le cose che hanno fatto sì che
Per tanti rivoli in tanti modi questo Paese si sia la posso dire un po'chiuso ogni ogni perso in sé ogni presto pensando di difendere la sua parte
A forza di chiudere dei pezzetti dentro dei pezzetti abbiamo
Fatto invecchiare questo Paese l'abbiamo bloccato gli abbiamo impedito o non li abbiamo non l'abbiamo incentivato non l'abbiamo aiutato a provarci a fare meglio a scommettere sul futuro a scegliere
Di prendere il rischio di cambiare questo è il tema che abbiamo davanti è difficile perché è un problema di cultura per un premio di testa perché un problema di cambiamenti radicali
E guardate da questo punto di vista
Lo vedo io in questi giorni ma l'ho detto anche Renzi oggi la sua conferenza stampa
Quando fai queste cose scatta un meccanismo paradossale per cui quando fai una cosa
L'ha risposto la reazione B cosa ci voleva farla che era poi facile niente allora io mi guardo indietro e dico ma scusate mi
Mettere un tetto al trattamento economico dei dirigenti pubblici ci voleva tanto no mozione o niente ma non hanno mai fatto
Dice guarda che intervenire su quella roba lì era semplice allora e i funzionari della Camera del Senato ne discutemmo la Malfa e Pertini del fatto che i funzionari tra Camera e Senato abbiano trattamento economico che era sproporzionato
Ma la base Pertini solo un pezzo del nostro passato molto dato ma abbiamo aspettato fino a ieri l'altro per decidere di cambiare quella situazione fatto questi due esempi per dire che
Le robe che fai adesso
Ti dicono sono semplici
Ma ti dovresti chiedere se erano così semplice perché cavolo tu che hai governato vent'anni fino a ieri sera non le hai fatte quindi vuol dire che non sono semplici vuol dire che ognuno di questi passaggi costa una fatica costa uno scontro
Costa discutere con qualcuno litigare con qualcuno scontentare qualcuno bisognerà e bisogna farlo bisogna avere la forza il coraggio di arrivare a prendere delle decisioni questa è la scommessa di questo Governo quindi
Quello che noi pensiamo è esattamente questo
Continuare in maniera sistematica a prendere le decisioni che vanno prese il Paese l'Italia è il paese del sì però
E il però solo dieci giri di chiacchiere intorno al sì
Dopo non ti ricordi più sì sì era sì o il si erano
Ha ragione tutti e al torto tutti la colpa è di tutti è la colpa di nessuno bene questo Governo una cosa una decisa noi la responsabilità delle decisioni ce la prendiamo
Saremo applauditi o saremo criticati per le decisioni che prendiamo e non diremo se l'abbiamo fatto una cosa non l'abbiamo fatta non è colpa nostra ma è colpa di questo di quello di quell'altro del sindacato Della compito oltre dagli industriali
Degli avvocati dei notai
No
Noi ci prendiamo fino in fondo la responsabilità
Di fare le scelte che reputiamo giuste e ci facciamo giudicare sulla base delle cose che facciamo quindi ecco la mia risposta è
Usciamo da questa situazione se tutti insieme riusciamo prender le decisioni che debbono essere prese per costruire una Italia che cresce ed unitario che cresce nell'equità se lo fa in questo modo io credo che i potenziali
Del nostro Paese per affrontare i problemi che abbiamo ce li abbiamo tutti quanti
Cambiare allora serena che ordine parlerei la CGIL perché serena è segretario confederale voi sapete che la CGIL
Pervenne mente accusata di non cambiare EPS deve che ha
Di essere conservatrice oggi no quella sfida del cambiamento secondo te
Il sindacato la la Colt annulla porta ha difficoltà
Intanto
Grazie per
Per aver ricordato come primo tema quello quello dell'unità anche perché penso che coinvolga un pezzo di storia democratica e sociale di questo Paese e anche per noi come movimento dei lavoratori vorrei ricordare che l'unità fu
In per un lungo periodo storico non soltanto la voce del movimento operaio ma anche lo strumento col quale si procedeva all'alfabetizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Di vittoria speso molto anche della sua vita nell'impegno per l'alfabetizzazione per l'emancipazione per la crescita delle lavoratrici dei lavoratori io penso che questo momento la battaglia per salvare l'unità con un pezzo di storia democratica di questo Paese qualcosa che vada al di là dell'appartenenza politica
Ma che debba coinvolgere veramente la società italiana nel farci capire che l'unità ma potremmo parlare del caso di Piombino potremmo parlare dell'AST di Terni potremmo parlare dell'Ilva potremmo parla della Fincantieri Alcoa
Se noi nominiamo tutte le centosettantatré vertenze che sono in questo momento giacenti al tavolo del Ministero dello sviluppo economico
Abbiamo in realtà l'ossatura l'architettura di quello che ha rappresentato la storia industriale produttiva di questo Paese
Allora cambiare si può e cambiare si deve è giusto il sindacato è un soggetto di trasformazione noi moriamo nella conservazione perché sindacato ha un senso se ne portiamo sempre un po'in avanti le conquiste i diritti e le tutele
Certo che però in una fase così agonica della crisi dove oramai da sette anni dove stiamo in una crisi prolungata oltretutto adesso i dati parlano di deflazione
Non c'è un segno di inversione di tendenza rispetto a politiche della crescita che erano non soltanto auspicabili ma necessarie per salvare quelle che
Chiamiamo diciamo in gergo preesistenza industriali cioè quello che avevamo prima ma soprattutto quello che dovremmo sviluppare per provare a essere un Paese che decide di competere con il resto del mondo
Spesso noi pensiamo che bisogna far competere una stabilimento di un territorio con una stabilimento di un altro territorio dello stesso paese della stessa Regione quando non ci rendiamo conto che la competizione globale
Impone a noi regole di mercato completamente differenti avremmo dovuto iniziare a investire venticinque anni fa
Su una politica dell'innovazione industriale dice non si è fatto e allora il tema Ministro è proprio questo
Se tutti siamo d'accordo nel dire che la situazione che pesa oggi maggiormente sull'incapacità di questo Paese di aprire una svolta in termini di crescita e di competitività
Stante il portato dell'innovazione che noi riusciamo a introdurre nel sistema della pubblica amministrazione della produzione industriale
Allora chiamiamo a raccolta tutti e il sindacato ci sta ma fateci capire che cosa volete fare perché questo non è chiaro
Allora vorrei provare a dire alcune cose primo la riforma della pubblica amministrazione è un'esigenza
La condizione nella quale versa la giustizia civile nel nostro Paese ci costa l'un per cento del PIL se Bossi per investire nel nostro Paese ci mette undici anni
Per l'ampiezza e burocratica non è un problema solo del sindacato di quei lavoratori è un problema di del sistema Paese che perde quote di competitività e allora la riforma della pubblica amministrazione è un fattore strategico importantissimo
Possiamo dire che se tutto si risolve nel taglio dei distacchi sindacali è un problema marginale perché vale dieci milioni di euro
è anche quello noi non abbiamo reagito scomposti non abbiamo detto aiuto ci toccano qualche prerogativa
Dal primo di settembre da stamattina realtà già da metà agosto tanti sindacalisti sono rientrati nel posto di lavoro e non c'è stata nessuna tragedia
La qualità però e soprattutto la portata della riforma della pubblica amministrazione è un po'lontana dalle intravedersi e qui in questo sta la nostra critica potremmo dire la stessa cosa sulla politica industriale potremmo dire la stessa cosa anche
Sul tema del lavoro dove non nascondiamo che non riconosciamo il fatto che ci sia uno sforzo propositivo
Proviamo a destra e vedere che cosa succede alla Camera sulla delega che dovrà riscrivere
Le modalità con le quali sono è disciplinato il diritto del lavoro nel nostro Paese
Però
Anche sulla loro attività per noi è lo stesso ma non è che vogliamo difendere lo stato delle cose che c'è
Guardate i lavoratori non vogliono stare in ammortizzatori sociali la deroga è un problema per tutti
Così come
Le tante condizioni oltre quarantasei tipologie di contratti precari in questo Paese non fanno bene a nessuno non fanno bene i precari non fanno bene nemmeno un sistema di impresa
E allora se ci fate la domanda volete cambiare sì avete delle proposte accerto non abbiamo una sede nel quale confrontarci e questo mi sa che è un problema che riguardava la qualità democratica del confronto ma indipendentemente da questo
Il punto è che
La direzione del cambiamento a noi e legittimo in democrazia avere anche posizioni differenti annoi non convince
Perché se lo sforzo che si fa di fare la riforma degli ammortizzatori sociali va nella direzione di dire
Abbiamo troppi lavoratori che non sono coperti da nessuna forma di ammortizzatori sociali abbiamo un sistema di ammortizzatori sociali che è stato costruito negli anni settanta per le crisi capitaliste brevi e intense abbiamo delle crisi che dureranno ancora molto davanti a noi
Perché i piani di ricostruzione di rilancio i cosiddetti contratti di investimento e di sviluppo e accordi programma prevedono momenti molto lunghi di riconversione allora non possiamo pensare ora
Che sta partendo il cambiamento per la crescita di andare a tagliare proprio lì raso gli ammortizzatori non vorremmo capire che cosa in che direzione stiamo andando stiamo andando nella direzione dell'estensione dell'universalità copriamo anche chi fino ad oggi non era coperto
Facciamo entrare nella copertura degli ammortizzatori anche i precari
Rendiamo il sistema degli ammortizzatori più flessibile soprattutto legate politiche attive percepisce una segno con le politiche attive
Ti faccio formazione per riconversione ti faccio formazione per ricollocazione stessa in mobilità se stiamo discutendo di questo ma noi siamo d'accordo lo chiediamo da anni
Quando discutiamo di riformare le tipologie contrattuali e di introdurre un contratto a tutele crescenti
Di che cosa stiamo parlando del contratto unico di Ichino che prevede non le tutele crescenti master semplicemente che ci sia la sterilizzazione di alcuni
Articoli dello Statuto dei lavoratori per tutta la durata del rapporto di lavoro o stiamo parlando invece di una cosa che noi auspichiamo di introdurre nel nostro Paese e c'è un contratto che ti dica sostanzialmente c'è un periodo di tempo
Nel quale tu hai delle tutele progressive terminato il quale però tu hai tutti i diritti effettivi e si configura come un contratto di inserimento per i giovani
E per quelle figure che hanno difficoltà nell'inserimento lavorativo è una volta esaurito quel periodo però quei lavoratori sono lavoratori a tempo indeterminato e questo contratto fa pulizia
Di tanti contratti di atipici o cosiddetti non standards che hanno falcidiato il mercato del lavoro ci insegnava il professor Massimo D'Antona che ci ha dato la vita
Che dietro a un contratto di lavoro ci deve essere un progetto di vita se le due cose non camminano insieme
E la qualità della società oltre che la qualità dell'impresa che ne fa le spese di che cosa stiamo parlando di questo noi siamo d'accordo anzi vi diciamo fate presto
Se scambiamo quarantasei tipologie di contratti atipici con una forma un po'più tutelate tutelante che dà la possibilità un'aspettativa di vita tante ragazze e ragazzi questo Paese
Quando discutiamo della sperimentazione al giusto per essere concreti e
Si dice nella delega
Anche per guardare un po'a quello che accade in Europa visto che l'Europa in queste ore sta dicendo le riforme del lavoro sono molto importanti l'ultima lettera che ci ha scritto l'Europa ci ha fatto avere la riforma Fornero sulle pensioni
è un disastro inenarrabile da gestire con il tema degli esso dati quindi uno dovrebbe fare un po'attenzione allora vediamo che cosa ci sta dicendo l'Europa l'Europa dice
Esista un modello spagnolo esista un modello tedesco cosa previsto il modello spagnolo il modello tedesco
Una moderazione salariale per un lungo periodo di tempo una distribuzione dell'orario di lavoro molto diversa da quella che abbiamo nel nostro Paese
Uno spostamento della contrattazione verso l'aziendalizzazione è per questa via
Un superamento della fase di crisi che però ha iniziato dieci anni fa
Allora quando nella delega si dice la sperimentazione di un compenso orario minimo di che cosa stiamo parlando ministro
Stiamo parlando della rivendicazione che fa anche il sindacato tedesco in Germania oggi di portare il valore orario della retribuzione otto euro e cinquanta
Perché la Germania ha introdotto i mini Jobs quelli che da noi nel novantasei erano i lavori socialmente utile un po'diverse
C'è una grande distribuzione di lavoro di cittadinanza che porta un reddito molto basso per cui in ragione di questo il Governo si è trovato a dover erogare tanti sussidi perché con il suo lavoro di cittadinanza non ce la facevano allora a quel punto
Il sindacato si è trovato costretto
Visto che i salari stavano pesantemente crollando verso il basso a dire vogliamo una retribuzione al di sotto della quale non si può andare
Ci spiegano di no ci cono anomala sperimentazione allora il minimo al nostro Paese serve esattamente al contrario serve a dire c'è una soglia minima del valore orario della retribuzione che aiuta a sostenere
I redditi da lavoro poveri nel settore dei servizi
Ad esempio nei tempi il il fenomeno del lavoro povero lo abbiamo conosciuto e larga diffusione è però c'è qualcosa che non capiamo perché nella delega c'è scritto una cosa precisa c'è scritto che la sperimentazione del consenso orario minimo del compenso orario minimo non va
Per i precari per i collaboratori per le partite IVA per il lavoro accessorio cioè per quelli che veramente vengono sfruttati
Ma il compenso orario minimo sarebbe introdotto per chi per il lavoro subordinato c'è perché tutelato da un contratto nazionale
E siccome in questi anni noi abbiamo visto un forte spostamento dell'attenzione e l'Europa in queste ore ci dice meno tutela del contratto nazionale più con tutela nel contratto aziendale spostamento
Di quote di salario anche attraverso l'incentivo alla detassazione dei salari
Di produttività verso il basso
Sa Ministro
Non sarà diciamo all'ordine del giorno al tema dell'articolo diciotto
Ma se noi pensiamo di andare verso un modello che sposta previsioni dal contratto nazionale verso le forme di contrattazione aziendale e per quella via noi costruiamo una grande operazione di moderazione
Contrattuale per cui il contratto nazionale non è più autorità salariale perché c'abbiamo il salario minimo per legge e tutto suggella sulla contrattazione di secondo livello non è che il sindacato dice di no perché stiamo conservatori
Noi vi stiamo dicendo così come sulle politiche industriali questo modello di accompagnamento al mercato non ha funzionato lo dice verità oggi
Questo Paese ha bisogno di riforme sì
Ha bisogno di tante riforme non abbiamo bisogno però di troppe riforme a volte noi avremmo bisogno di un ritorno della politica come soggetto regolatore bisogna scegliere chi scegliamo in questo momento
Se scegliamo la crescita
Lei ha detto coordinata con l'equità e allora bisogna distribuire redistribuire il lavoro per farlo bisogna sostenere gli investimenti nella produzione e per trovare le risorse non c'è un'altra strada
Lo abbiamo detto qualche anno fa lo abbiamo detto tre Governi fa due governi fa un Governo fa lo diciamo ancora adesso se questo significasse conservatori qua ce la prendiamo il titolo di conservazione
Siamo un Paese in cui il dieci per cento della popolazione detiene il trenta per cento della ricchezza l'ottantacinque per cento e qui Beretta ce lo può confermare
Delle entrate fiscali di questo Paese viene dai redditi fissi lavoratori e pensionati c'è qualcosa che non funziona centoventi miliardi di evasione sessanta miliardi di corruzione più
Il tema che riguarda non indifferente il prelievo fiscale che spostato molto sui redditi fissi molto poco sulle rendite va ri
Negoziato noi pensiamo che una diversa politica distributiva è quella che può trovare una quota di risorse che deve essere vincolato apposto se uno deve fare una scelta in questo Paese in questo momento
Noi pensiamo e l'abbiamo detto la deve fare a favore di un piano di investimenti che rilanci l'occupazione giovanile questo Paese è nato è sorto sul lavoro l'articolo uno dalla Costituzione dice di tale una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Noi lo stiamo affondando
Non sostenendo il lavoro in maniera adeguata poi io lo so che non è tutta responsabilità del Ministro del lavoro
Però so anche che
In questo momento siccome questo è un Governo che ha
Generato tante aspettative nel cambiamento il cambiamento non è mai neutro è che basta cambiarli ci prima si facevano modo adesso facciamo un altro e di per sé questo è un valore positivo
Stiamo continuando ad assistere ad una lenta dei industrializzazione di questo Paese queste il primo problema che dovrebbe essere messa all'ordine del giorno poi certo io mi rendo conto che ci sono tante priorità ognuno c'ha la sua ma la nostra continua a essere il lavoro
Grazie
Avete sentito come parlare di crisi ha sempre un valore politico ripeto appunto alcuni slogan economici che sembra non è un triennio ARPA a indicano Sempre
Una scelta come diceva la Sorrentino di Chicchi far pagare nel no alla fine
In questo senso ci fa ci torna utile che Beretta sia anche ex sindacalista oltre che sottosegretario all'economia
Un Ministero chiave e di qualsiasi Governo quello dell'economia
E io vorrei chiedere a Beretta visto che dobbiamo cambiare cambiare tutti dobbiamo cambiare si dicono che dobbiamo cambiare però a me sembra seguendo il benestare o dal Tesoro ormai da vent'anni quasi
Che l'unico che non rimanga proprio ormai è il Ministero del Tesoro e cioè ci siamo ritrovati anche con Renzi che fuori le fare cambiare tutto eccetera eccetera
Un mini il Ministro dell'economia che disse
Stop i soldi non ci sono
L'ultimo sblocca Italia abbiamo detto no nello sarebbero sblocca Italia doveva essere non so di quanti miliardi eccetera eccetera ed è soltanto di tre virgola otto miliardi di
Risorse coperte quindi che non impattano sulla finanza pubblica
Allora di fronte a una crisi come quella che noi abbiamo visto non è è forse il caso come dice oggi mi pare Fassina su un'intervista
Di fare scelte più radicali e dire no io spendo perché l'Italia ha bisogno di spendere d'altronde a Spagna sta spendendo di più
Del del tre per cento
Bari
Buonasera a tutti
Noi abbiamo
Noi abbiamo
Un debito accumulato prima Poletti giustamente ha ricordato Insiel si è fatto delle domande su come mai poi non certo punto siamo arrivati a non porci problemi
Che sostanzialmente di trenta mila euro per ogni cittadino italiano compresi i neonati
Allora siccome lo Stato
Soltanto più grande più complicato ma insomma alla fine ragioniamo come ragiona avrebbe una famiglia se tu c'hai un debito pubblico che
Un debito familiare che che molto rilevante ti devi porre il problema non è
Non è cattiva volontà
Sì
Dopo ci avviamo questo quindi questo problema esiste quindi
Alla osservazione che ha fatto bianca ma
Qui c'è qualcuno che continua a dire che i soldi non ci sono ahimè
Non è uno sfizio no abbiamo veramente un problema di finanza pubblica che dobbiamo affrontare secondo un principio che è di linea politica
Perché
Per esempio abbiamo scelto di mettere gli ottanta euro
è costato non è che non è costato ma abbiamo fatto una scelta
Abbiamo detto e io devo dire subito che considero molto pretestuosa
La polemica sul calcolare gli affetti degli ottanta euro dopo tre mesi perché guardate che è molto probabile che il primo mese con gli ottanta euro se siam pagate un po'di bollette
Ci sia prima di pensare di andare a comprare le famoso scarpe a cui faceva riferimento
Semmai forse l'effetto in termini consumi sarebbe se invece di dargli ottanta al mese come fu fatto
Due due anni fa Cocco un col Governo c'era Damiano facemmo la quattordicesima cioè un blocco unico forse il punto di vista e l'affetto
Ottanta euro dati per mese hanno meno affetto che non
Ottocento dati in un colpo solo ma questo è un price redistributivo che può essere affrontato ma dal punto di vista della domanda ottanta euro sono dieci miliardi all'anno
Dieci miliardi sono una cifra e quindi si è fatta una scelta di non
Chiudere in tutte le direzioni però qui è il punto del dibattito anche con l'Europa ma siamo sicuri che al momento in cui noi
Abbiamo opposto all'Europa e devo dire
Qualche successo questa linea allo Stato vendo anche per la situazione difficile che c'è negli altri Paesi Renzi e il Governo la prima cosa che hanno detto è vogliamo che l'Europa cambi
E abbiamo anche vinto le elezioni europee su questo ma il conflitto tra chi voleva un'Europa che cambia chi non la voleva proprio vogliamo che l'Europa cambi tocco se ti presenti in Europa dicendo va beh
Vogliamo che cambiare però intanto noi non ci facciamo carico della nostra situazione non siamo assolutamente credibili quindi il problema dell'equilibrio tra
Come si mantiene un'attenzione i conti pubblici e come si investe nel tentativo di espandere un po'l'economia ma anche di chiedere all'Europa e gli appuntamenti cominciano tra due settimane c'è la riunione dei ministri economici europei è il punto più difficile bisogna dirlo con grande chiarezza
Che ogni Governo ma in particolare un Governo di centrosinistra perché il Governo di centrosinistra a quel problema lo voglio sottolineare che ricordava il ministro Poletti e cioè che
L'equità può essere un elemento di sviluppo economico
E quindi adottare questa linea però presuppone
Affrontare insieme tutta una serie di questioni prima veniva ricordato il
L'evasione fiscale no giustamente guardate che quando in un Paese
Parliamoci francamente quando in un Paese ci sono
Cento e passa Accebbi molti di più di cento miliardi di evasione fiscale non è solo un problema di controlli e di regole
Vuol dire che c'è un vissuto collettivo una mentalità collettiva che insomma in qualche modo alla il cambiamento di approccio di mentalità resta importante
Però io non credo che noi possiamo cavarcela dicendo che
Aspettiamo i soldi dall'evasione fiscale perché altrimenti no
Campa cavallo anche se dobbiamo stringere moltissimo
Nel tentativo di ricontrollarlo ricontrollata non si fa soltanto con la la le l'intervento dei diciamo del della della Guardia di Finanza che pure utile
Lo si fa anche impostando una diversa politica di rapporto fiscale abbiamo la delega fiscale
E quello è un terreno su cui nelle prossime settimane si dovrà intervenire
Per
Per per cambiare le modalità con le quali il cittadino si rapporta con
Con lo Stato però ripeto non credo che possiamo aspettare dobbiamo decidere dove si investe
E dobbiamo decidere quali risorse recuperiamo allora qua c'è il punto delicato noi abbiamo scelto sostanzialmente
Di non agire sulle tasse
Perché effettivamente valutiamo che sono troppe che sono pesanti c'è solo un problema che però riguarda la linea politica e cioè se
I sinti intervenire o meno sul patrimonio sulla patrimoniale ma c'è una linea diciamo che lo esclude ma dal punto di vista generale le tasse sono troppe
Se non interviene sulle tasse se non interviene sulle entrate deve intervenire sulle uscite
E allora tutto il dibattito di tutti i giorni la spending review eccetera è la strada da praticare non è facile neanche quella perché qui
Dobbiamo saper anche qui c'è un problema di equilibrio cioè d'dove interveniamo sui tagli e dove i tagli implicherebbero una diciamo conseguenza negativa per i cittadini
Presente un punto delicatissimo sono i Comuni
Perché tutte le volte che tu intervieni sui Comuni non sai mai se le affetto
Di questi tagli ai Comuni si traduce poi in riduzione di sprechi che ci solo come dappertutto o in riduzione di servizi e cittadini noi dobbiamo agire sugli sprechi
Non sui
Sui servizi
Presento io questa per essere concreti questa discussione sulle partecipate sulle municipalizzate li spazio se ne
E lo spazio basta per esempio anche semplicemente pensare di accorpare di razionalizzare
Vi faccio un esempio che riguarda interi il
La la mi
La ragione che io che il Veneto che conosco sentivo abbia l'altro ieri ci sono in una in una regione importante grande ci sono trentasei società di raccolta rifiuti
Sono un po'troppe no
Probabilmente una epoca cinque sono poche ma una razionalizzazione una razionalizzazione non significa necessariamente
Riduzione di persone che ci lavorano perché quello fa parte del servizio significa una logica di intervento che può consentire di risparmiare notevolmente dal punto di vista della anche della miglioramento della qualità del servizio
Quindi è possibile intervenire anche sui conti pubblici
Da un lato avendo presente che l'audacia a cui tu facevi riferimento ad uno stand nello spendere
Senza regole sta nel decidere quali sono le priorità noi ne abbiamo scelto a una che è il sostegno al reddito
L'abbiamo diciamo praticata stiamo vedendo in queste ore se riusciamo con qualche partita da allargarla no ma stanche nel razionalizzare forme di spesa
Fatto l'esempio delle municipalizzate bassi come non bisogna nascondersi dietro il dito voglio fare anche un esempio più più complicato no
Prima giustamente è scattato l'applauso mi pare giusto quando si è parlato di esso dati
Bene
Noi abbiamo
Ministro Poletti ovviamente lo sa meglio di me noi abbiamo il il problema degli ESU dati abbiamo il problema della cassa in deroga abbiamo il problema di di altre forme di sostegno al reddito
Gli ESU dati in due anni e mezzo abbiamo investito giustamente abbiamo fatto bene sono stati soldi ben spesi
Quasi dodici miliardi di euro non è una cifra marginale no
Casse integrazioni in deroga mediamente ogni anno solo del contributo allo Stato un miliardo e mezzo processo alle Regioni e quindi è una cifra importante
Allora e e si moltiplica rate perché la crisi purtroppo non è finita e perché abbiamo ancora delle
Andiamo avanti così
L'abbiamo rifatto l'altro giorno è stato fatto no
No io sto dicendo una cosa diversa che proprio per stare tranquilli
Perché comunque quei soldi li spendi perché ogni volta che c'è una salvaguardia li spendi abbiamo speso due miliardi proprio è stata in quelle forse varrebbe la pena di chiedersi se non troviamo una soluzione definitiva è strutturale
Che consenta di correggere senza cambiarla la riforma forma ero ma di avere una risposta che consenta di affrontare questo tema io per esempio sostengo
Quella che si chiama assieme al Ministro Damiano abbiamo fatto le smise nato ad una proposta di legge che quella che si chiama la flessibilità in uscita cioè oggi si va in pensione a
Sessantasei anni
E e anche un po'di più qualche mese in più
Questo pone alcuni problemi alle persone pone alcuni problemi che l'impresa
Perché le imprese in certe tipologie di lavoro è pesante arrivare e quindi hanno bisogno anche loro di un mix perché non consentire che si possa uscire
Un anno due-tre prima a seconda delle scelte individuali che ciascuno fa magari anche valutando se questo comporta una libera valutazione del calcolo a riduzione la pensione
Perché non fare
Il ministro Poletti Lollo lo disse e io lo condivido so che ci sono che è controverso il tema penso a discutiamone
Un prestito che consenta a chi vuole andare prima di superare le proprie i propri limiti di reddito ecco questo e sono tutte elementi per i quali si può intervenire faccio un altro esempio che riguarda sempre
I pensionati noi oggi siamo in difficoltà ad allargare il bonus
Per per ragioni quantitative
Però Presidente io c'è una cosa questa è una mia opinione la sto sostenendo che dentro il Governo che forse si potrebbe valutare e fare perché costa relativamente meno ed è una questione di di di equità
Oggi i pensionati hanno la no tax area sette mila e cinque
Mentre i dipendenti ce l'hanno otto mila non è giusto francamente una penalizzazione dei pensionati
Non marginale
Questa di a
Portarli da sette cinque a otto mila anche in un paio d'anni
Potrebbe essere un sistema che aggiunge equità e mette in moto un processo di salvaguardia progressivo
Voglio dire in sostanza che le strade per fare un'operazione economica
Di equità ci sono conciliare le difficoltà del bilancio pubblico
Con una politica di carattere equità di carattere espansivo è possibile certa difficile che ora un grande equilibrio ci vuole tanta pazienza soprattutto a parte del no non noi perché noi abbiamo questo compito di di particolare ma è giusto così
Devo anche dire però onestamente che
Non è proprio vero lo dico non per difendere la ditta non è proprio vero che non sta cambiando niente nel Ministero dell'economia perché il ministro Padoa no il ministro a Padova
Ha introdotto dal Governo dell'economia e del Ministero dell'economia
Un aspetto che complessivamente negli anni precedenti in apparenza sembrava fuori già introdotto esplicitamente la politica
Termini e mentre prima
Non è vero è perché Tremonti faceva politica ma fa sembrava che fosse sempre tutto oggettivo e tutto neutro col ministro Padoan si sta affrontando una discussione che esplicitamente politica
Nella quale cioè si discute di come la anche l'economia anche le regole dell'economia possono essere messe al servizio
E su questo dico una cosa che può sembrare
Molto astratta ma lo è molto meno di quanto appaia il forse maturo che si affronti
Guardate che i criteri con i quali oggi si calcola il PIL
Davvero non funzionano più non è più una discussione diciamo da convegni è ormai la discussione sulla quale alcuni correttivi concreti vanno messi in campo su come si calcola la misura della crescita
Perché altrimenti noi non abbiamo gli elementi e non è mettendoci dentro io penso mettendoci dentro Lalla l'economia l'economia sommersa o la delinquenza che è una deviazione da questo percorso quindi secondo me varrebbe la pena e approfitto che ci sia sia il ministro che la CGIL
Per dire che forse dovremo affrontarlo anche noi insieme questo tema prima che assuma caratteri un po'ambigui come questi ed appunto di metterci dentro l'economia sommersa ma il tema di come si calcolano la crescita è fondamentale
Aggiungo e concludo
Che per fare tutto questo però
è necessario che
Ci sia un impone interventi o duplice
Uno sul piano delle politiche dello sviluppo
Non usiamo più il termine politica industriale ma in questo ambiente si sa benissimo cosa vuol dire questa parola mentre invece andrebbe recuperato
Avendo chiaro dove vogliamo portare lo sviluppo industria va difesa l'industria italiana
Secondo turismo e cultura e terzo logistica secondo la mia opinione e la e questo l'aspetto all'altro aspetto è tutta la gestione del lavoro
Io sono anch'io convinto che quaranta tre
Forme di contratto sono francamente
Diciamo quasi ridicole ormai non è bastano quattro cinque e tre o quattro contratto a tempo indeterminato da da arrivarci con le formule
Che diciamo del crescente come venivano dette personalmente preferisco la soluzione Boeri a quella a quelle Chino ma è un dibattito si può fare secondo
Apprendistato stagionali a chiamata il resto è tutto di troppo contemporaneamente però io penso
Che
è necessario e lo dico anche da ex sindacalista
Una accelerazione la riforma del sistema contrattuale dall'interno cioè quattrocentocinquanta contratti di lavoro nazionali non corrispondono più alla lettura della stessa realtà
Quindi ci sono alcune cose concrete che possiamo fare in questi mesi in queste settimane anche accompagnando il dibattito parlamentare sulla delega e una delle grandi bocca occasioni sarà tra poche settimane quando dovremmo scrivere la legge di stabilità e lì in qualche modo tutt'al molti di questi temi dovranno diventare temi visibili e concreti però devo dire che qualche elemento di fiducia comincio averlo perché
Avverto ed è molto poco bisognerebbe che forse di più e penso che dovremmo spingere che il grande tema degli Investimenti comincia a essere un tema maturo perché vedete sta succedendo una cosa un po'
Originale e cioè che
In questo momento in cui c'è difficoltà di risorse veniva constatiamo come ci sono pochi i consumi ma anche pochi investimenti c'è un clima di attesa
Insomma in campo c'è un solo giocatore
Il Governo addirittura il Presidente del Consiglio al quale tutti chiedono di tirare in porta tutte e due le porte
Salvo poi restare mediamente negli spalti ma noi possiamo pensare che mettiamo in campo
Ottanta miliardi come abbiamo fatto quarantasette già stanziati
Dei Parlamenti di debiti era una vergogna di pagamenti di debiti della pubblica amministrazione
E in cambio non c'è nessun investimento privato sull'occupazione sul lavoro questa è una partita da aprire chiaramente politicamente esplicita
Noi possiamo pensare che facciamo una riforma
Del mercato del lavoro che crea alcuni elementi anche contraddittori e non abbiamo nessuna investimento ad per per aumentare la base occupazionale ancorché minima
Questa è la partita dapprima chiaramente in questa stagione perché le risorse ci sono
Questo è un Paese dove ci sono ancora risorse private
Anche le risorse
Private vere e proprie delle famiglie sia pur logorata e dalla crisi ma che non vengono investiti in questo clima di attesa e ci sono risorse
Sì accumulate de de de de dell'impresa e bisogna fare in modo che
Stabiliamo questa questa situazione di attese la mettiamo in moto faccio un ultimo esempio per dire cosa si può fare noi per esempio stiamo lavorando con
Le casse di previdenza e assieme anche
Alle fra i sindacati
Su un tema delicato al Cassa di previdenza è i fondi pensione
Sapete quanti sono i soldi che le casse di previdenza e i fondi pensione hanno per fortuna accumulato in questi
Dieci quindici venti trent'anni solo cento e venti miliardi
Dove sono investiti questi centoventi miliardi al novantanove per cento indebito metà debito estero e metà debito italiano
Bene che ci sia metà debito italiano aiuta ma francamente non c'è nessun investimento sulla cosiddetta economia reale
Allora provate a pensare se noi potessimo chiedere lo dico perché gliel'abbiamo chiesto ci ha risposto di sì alle casse dei medici che ci sono le più ricche
Di investire in UE il far Centovalli posso chiedere di investire in siderurgia non Monti starebbe in piedi ma in UE nel fare i servizi sociali anche in sistema di assistenza
Da a noi mettiamo in moto un processo dove forse creiamo anche un esempio ecco per dire che quindi la situazione è difficile ma le condizioni per farcela ci sono tutte se c'è un impegno collettivo
Sì volevo ringraziare Baretta tra l'altro per questo elemento che ha portato da un elemento veramente molto importante
Tant'è vero che lo stesso Padoan
Ha citato di Investimenti all'ultima conferenza stampa dicendo che
Il motivo per cui l'Italia è in recessione non stanno in consumi nei bassi consumi ma sta proprio nei bassi Investimenti quindi quello che uno può chiedere oggi alla politica
Cosa che la Germania affatto perché qui e questa parte questo capitolo è strano come i temi
Che sia affrontano si affrontano sempre a metano o si dice la Germania ha fatto la riforma del lavoro si ha fatto osservare per la riforma del lavoro chiedendo contemporaneamente alle impressi
Un impegno su gli investimenti cioè a hanno creato un meccanismo per cui
Si potevano fare dei contratti a basso costo del lavoro inc però in presenza di Investimenti noi ci auguriamo che il Chieppa visto che padovana detto queste cose
Che riescono a sbloccare pure nel lavoro sblocca Italia ci sono delle degli interventi legislativi proprio per favorire gli investimenti perché
Proprio a Piombino lo vogliamo dire serve serve che
Gli investimenti industriali siano gestiti anche dal pubblico siano organizzati sano orchestrati dal pubblico no
E speriamo che per le acciaierie accada proprio questo no per dare una risposta agli operai però volevo
Fare intervenire ancora una volta la CGIL prima di dare le conclusioni al Ministro entrare più dentro le questioni del lavoro proprio delle leggi sul lavoro cioè
Noi sappiamo che il PIL non cresce perché non ci sono gli investimenti eppure continuiamo a fare leggi sul lavoro sui contratti sul
Lavoro e eppure dal dall'Europa ci continua a dire che il mercato del lavoro come mai il secondo tema
Io
Intanto
Ma solo a titolo di battuta alla fine la ricetta economica sempre la stessa per e se poi andiamo a vedere dove che sono prelevabili da subito con certezza delle risorse alla fine sempre da salari e da pensione diamo a finire e quello che ci chiede l'Europa ed è
Più o meno la stessa ricetta che continuano a propugnare
Anche il resto dei Paesi europei ed è questo proprio il tema fondamentale
Diceva prima il Sottosegretario Baretta il Partito Democratico ha vinto le elezioni dicendo l'Europa deve cambiare ha detto una cosa un po'più precisa
Ha detto è fallita fallisce la politica di austerità se siamo tutti d'accordo perché siamo tutti d'accordo nell'analisi
L'Europa l'Italia in particolare a una crisi di domanda meno occupazione salari più bassi meno reddito disponibile si abbassa dei consumi non c'è domanda per le imprese
Non tutti i Paesi europei possono essere solo esportatori netti perché vuol dire che nel resto del mondo nessuno produce comprano solo quello che noi abbiamo prodotto ma se la competizione globale
E se tutto non può essere direziona do sugli investimenti esteri e se noi abbiamo bisogno di una redistribuzione del lavoro e quindi di sostenere anche politiche per la domanda cui politiche per la crescita
Quello che è stato sbagliato in questi anni e che continua oggi resterà sbagliate che dovrebbe essere l'oggetto del negoziato tra il nostro Paese dell'Unione europea
è esattamente il punto di distinzione politica che abbiamo oggi sulla politica economica
L'idea per la quale
Ma se noi non cresciamo abbastanza
E non possa aumentare le entrate perché non possa aumentare le tasse oggi il cuneo fiscale sul lavoro dipendente del nostro Paese il quarantasei e tre per cento poi diciamo c'è ancora risparmio privato bisogna distinguere
Qualche dato vistato fortunatamente ce lo dà le famiglie italiane e le famiglie senza fare nulla hanno un indebitamento medio di diciannove mila euro
Che è dato dai mutui dalle spese della casa dalle spese gli studi per i figli e
Le spese non previste per il sistema sanitario altro invece discutere del risparmio privato per le imprese è verissimo in questi anni le imprese hanno accantonato
Una parte della redditività non reinvestendo la in produzione
Il Governo vuole lanciare un'azione per mobilitare le risorse dell'impresa a favore dell'occupazione e siamo pronti ma non si mettano sullo stesso piano le famiglie le imprese anche in termini di risparmio privato disponibile perché appena si apre questa strada
E allora anche lì il titolo diciamo dove andiamo a prelevare si distribuisce equamente ma io lo capisco e
è molto più semplice
Fare un prelievo diretto da chi ha un reddito fisso certificabile piuttosto che andare a fare la lotta all'evasione fiscale
Ma se noi crediamo veramente che il problema fondamentale sia trovare le risorse per far ripartire gli investimenti
Un po'ce le deve mettere chi si assume la responsabilità di fare l'imprenditore un po'deve essere concorso anche di una nuova politica nazionale
E questo deve aiutare
Le
Riforme del mercato del lavoro ad avere un orientamento in assenza di questo le riforme del mercato del lavoro fanno esattamente quello che è stato fatto negli ultimi vent'anni
E mi dispiace perché le aspettative erano altissime ma il decreto sui contratti a termine andate esattamente nella stessa direzione delle ultime riforme del mercato del lavoro
Sì sono liberalizzati contratti a termine modificando un po'le tutele dei lavoratori in virtù del fatto che Mastella impresse non assumono a tempo indeterminato e in prevalenza si utilizzano i contratti a termine rendiamo ancora più appetibile i contratti a termine perché così almeno qualcuno alla speranza di essere assunto
Magari non proprio con un contratto di associato in partecipazione ma un contratto a termine peccato che il contratto a termine
è diventato talmente tanto Riva utilizzabile reiterabile che di fatto diventa concorrente al contratto a tempo indeterminato allora il tema vero quale
Perché l'Europa continua a chiedere riforme del mercato del lavoro che cosa aveva chiesto l'Europa al ministro forme era al Governo Monti
Di fare la riforma dei contratti di lavoro aumentando la liberalizzazione delle forme contrattuali cosa che la legge novantadue affatto
Di fare la riforma previdenziale e la Fornero l'ha fatto e di cambiare l'articolo diciotto per favorire la flessibilità in uscita cosa che la Fornero affatto
E a due anni siamo esattamente lì ma perché
Perché non avendo noi una politica europea economiche è una politica europea solo ed esclusivamente monetaria neanche bancaria
La leva che se utilizzati in questi anni è stata l'assoluta azione competitiva del lavoro abbiamo pagato solo noi
E se il Governo italiano Paolo ancora una volta l'errore di inseguire questa strada di politiche liberiste che ancora una volta
Tolgono svalutano il lavoro rendendo quella l'unica moneta di scambio che abbiamo
Mi dispiace ma noi non potremmo morire decine cinesi perché i cinesi hanno scavalcato anche gli Stati Uniti
Tra un po'sarà complicatissimo pensare che noi continuiamo e continueremo ad avere un'attenzione sulle regole del mercato del lavoro perché solo quella è l'unica moneta di scambio che abbiamo
Io vorrei che questo Paese ha visto un'ambizione alta
Un'ambizione alta come quella che ho sentito spesso richiamare al ministro Poletti come quella che
In parte ha detto anche stasera Sottosegretario Beretta cioè di un Paese che si interroga su qual è la prospettiva che mette i migliori campioni
Che ha
In grado di competere a livello internazionale ma se in questo Paese non riusciamo ad avere un tavolo sull'acciaio un tavolo sulla siderurgia
Abbiamo visto in che condizione stare il tema della mobilità vogliamo parlare di che cosa il nostro sistema energetiche di quale strategia energetica abbiamo sentiamo parlare di privatizzazione viene viene
Ma stiamo scherzando
Pensiamo che alla fine veramente tutto debba essere caricato solo ed esclusivamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori dei pensionati che ancora una volta saranno chiamati all'ennesimo sacrifici al nove di questo Paese ma non è un sacrificio lo facciamo
Per dare un futuro a questo Paese però vogliamo capire qual è la moneta di scambio perché fino adesso è stato solo a perdere
Allora
Il ministro
Allora prima di dare al ministro la parola per replicare e anche per rispondere alla domanda che mi frulla nella testa vorrei sapere se
Tra il pubblico se a qualcuno
Che vuole chiedere qualcosa al ministro o al Sottosegretario alla
Alla segretaria sorrentina delle esigenze
Io
Ho sentito
Molte volte ministro politiche dice
Che chi riceve qualcosa deve dare anche qualcosa
E ritengo che sia maturo il tempo per istituire un fondo nazionale per il lavoro e per la pelle d'Italia è una proposta che faccio da tanto tempo
Questo fondo dovrebbe essere costituito con i soldi
Anche della cassa integrazione che dovrebbe durare un paio di mesi in base a progetti a progetti concreti di riorganizzazione aziendale non dieci anni nome a morte e durata
Dovrebbe essere costituito da
Da una riduzione delle spese militari
Il Governo
Ora con la nostra ministra
Dovrebbe chiedere che si faccia rapidamente un esercito europeo
E superare questi questi cento eserciti che costano l'ira di Dio le spese per gli armamenti sono uno dei le spese inutili del nostro tempo si dovrebbe Rivi rivitalizzare l'anno insomma io
Ho ho votato Partito Democratico sono iscritto al Partito Democratico chiedo che il mio
Partito e il Governo che mi rappresenta
Svolga più a fondo questa azione e la riduzione di spese militari dovrebbe essere uno dei cavalli di battaglia poi il due il tre per cento queste grandi discussioni sui numeri si hanno importanza ma i numeri vengono fuori secondo me da questi da queste spese
E inoltre io ritengo che si possa chiedere un contributo di solidarietà ai cittadini che guadagnano un po'più di trenta mila euro all'anno negli enti a tutti
Un contributo di solidarietà per questo fondo per dare lavoro ai giovani per creare occupazione
E
Insomma lo dice anche il Papa che i ricchi hanno l'obbligo di aiutare impone ora noi non ci portare
Dietro al Papa secondo me
E
è poco e poi c'è l'articolo quattro della Costituzione che prevede che i cittadini tutti i cittadini hanno diritto di lavorare e hanno anche il dovere di contribuire al bene della nazione per cui tutte quelle cose che diceva il ministro Poletti prima i prepensionamenti tutte queste storie che hanno
Contribuito notevolmente a costruire il nostro debito potrebbero essere superate a mio avviso
Quindi anche
Un contributo di solidarietà perché ci sia un fondo nazionale per il lavoro e di lavoro in Italia c'è da farne tanto se vengono tre gocce d'acqua in più la gente muore
C'è da ieri via da ripristina tutto il nostro patrimonio storico architettonico c'è da ricostruire
Duecento mila cose basta andare in una città basta andare una volta a Napoli a Roma le periferie quindi di lavoro ce n'è tanta e quindi
E e dare però no il lavoro socialmente utile Proietti appare
Progetti e apparati che fanno nascere ditte cooperative
I lavori socialmente utili a mio avviso sono proprio da cancellare no diffide emesse lavoro vero lavoro che
è conseguenza di progetti
Che portano avanti i Comuni
Insomma un cambiamento radicale per cui dei
La gente deve i giovani e anche gli anziani hanno diritto di lavorare anno di vita la loro dignità e hanno diritto a di vivere una vita normale
Se
Sì costituisce un fondo per il lavoro credo che sia il primo punto che dovrebbe portare
Avanti il nostro Governo grazie
C'è qualcun altro
Allora io a
Restiamo a Piombino camuffato
Un'altra
Buonasera signor ministro
Ma la domanda e vorrei quand'è questa
Se le sembra normale il fatto che
Oltre alle sudati per quanto riguarda discorsivo della Fornero sono lavoratori in cassa integrazione lavoratore in mobilità
Che hanno quarant'anni di contributi oppure quaranta anni e che non posso andare in pensione
Cioè se lo Stato le paga due volte
Perché gli paga la mobilità di paga la cassa integrazione rimangano quindi agganciati al lavoro e non posso andare in pensione alla Norvegia e vado a tre anni o forse non ce l'hanno mai dipende poi dalla situazione
Questo vale per Piombino ma
Per Taranto per Terni certe tutte cita siderurgia rispetto a questo
E non sarebbe logico che il Governo pensasse a una riforma proprio della Fornero perché la Fornero
Non uso argomenti
Pesanti ma credo sia una riforma
Che ha ucciso credo tutti i lavoratori perché oltre su dati sono rimaste senza nessun tipo di paga e questo credo sia una cosa un Paese civile non si dovrebbe permettere
Oltre a questo ha portato le persone andare in pensione a sessantasei anni Sessanta settantun uno e lavora magari in siderurgia o lavorare un ospedale o lavora una cassiera cioè credo che faccia vergogna credo che questo Governo
Come diceva non può essere più che
Ha dato molte aspettative la prima cosa dovrebbe fare
Cambiare questa riforma
Perché è vero che si è dato l'ottanta euro e tutto il resto ma è anche vero
Che oggi
Il primo problema è dare lavoro a tutti regimental Giovanni
Se si blocca tutte e tre persone si dà lavora nessuno anzi si che era deve le figure
Che non hanno più lavorano più niente quindi io credo che il Governo il primo pensiero debba essere questo
Cambiare una riforma credo sia una riforma delle peggiori fatte in questo Paese
Nemmeno peggiori Governi ci sono state fatte a riformare il torinese e dietro l'austerità chiaramente non si va da nessuna parte
Grazie allora ministro diamo la parola io volevo chiedere a tutte e due rappresentanti del Governo se ne possono sostenere questa richiesta che viene la Piombino per un tavolo
Sulla c'è su uno per le acciaierie e e poi volevo sapere se ha sentito anche Draghi
Quando ha fatto al la delega
Boh
Non ho sentito Donadi e
In tutta sincerità quando ci siamo occupati della legge delega sul lavoro abbiamo pensato all'Italia i lavoratori italiani prima di tutto
E quindi anche da questo punto di vista credo che dobbiamo essere
E posso dire
Responsabili e consapevoli della situazione del nostro Paese e dobbiamo guardarla con
La capacità
Di vedere quello che va fatto ogni giorno avendo però sullo sfondo
Un'idea
Dell'Italia che vogliamo io ho provato di dirlo prima un'Italia
E qua un'Italia che cresce un'Italia che recupera una cosa
La responsabilità dei suoi cittadini fino in fondo e la partecipazione responsabile dei propri cittadini perché guardate noi forse non ce ne siamo neanche resi conto fino in fondo
Ma ad un certo punto pian piano se costruito una condizione per la quale pensiamo che la nostra vita è costruita da due pezzi la parte pubblica
Che riguarda lo Stato il Comune l'insulina ero e resto e tuttora quella che riguarda tutti è un'altra parte che riguarda ognuno di noi il mercato ciò che possiamo comprare ciò che possiamo fare io faccio sempre un esempio banale
Esce di casa
Trovi la bottiglia di plastica vuote interno i marciapiedi la prima cosa che viene in mente come cavolo è che il Comune non ha ancora spazzato
Ma è la domanda giusta quella lì no la domanda giusta e chi è quel cretino che ho buttato lì la bottega ma perché noi invece pensiamo com'è che il Comune non ha spazzato perché la nostra testa non c'è più la responsabilità
Civica la responsabilità comune il fatto che la qualità della nostra vita eh dipende per una parte importante dai nostri comportamenti noi siamo arrivati al punto che pensiamo
Ci hanno fatto pensare che si è costruita una condizione per la quale
La responsabilità individuale è stata sostituita
Dalle circolari non più non c'è più niente che uno non posso fare se non c'è qualcuno che dirà un permesso ti dà l'autorizzazione dice di sì o ti dice di no io racconto sempre un aneddoto che mi è capitato
Leggendo una rivista ho scoperto che la mia regione l'Emilia Romagna regione ben amministrata la Giunta regionale ha fatto una legge
Per stabilire
Che se hai un berlo o lo storno da richiamo la gabbia non può essere meno di dieci centimetri per dodici
Quando ho letto questa corretto cavolo che Regione civile si preoccupa di come sta lo storno
è il merlo
Poi siccome c'è una vena di ignoranza che ogni tanto mi scappano alla testa a chi ha fatto la norma gli ho chiesto ascolta
Ma
Quant'è il diametro minimo della bozza per il peso rosso
Quello ma qualora dice cosa dici no e dico che se hai fatto una legge per il merlo il pesce rosso trovato qualcosa da bambino non ha capito perché fai una legge per il vero non lo fai per imprese rosso
è un paradosso no se per
Birre che noi
Persone normali non dobbiamo torturare Imer le liste dormi ci vuole una legge
Quand'è che si finisce
Quand'è che non serve più una regola
Quand'è che funziona la buona educazione
Quand'è che funziona il buonsenso
Quando ha che funzione il senso civico quando è che funzionava responsabilità comune collettiva guardate che o noi ricostruiamo questo senso oppure voglio di circolari hai voglia di dire fai la norma fai la norma quella norma qui dopo ci lamentiamo dalla burocrazia classe ammessa in casa in questa maniera
Quindi bisogna che
Cambiamo radicalmente da questo punto di vista e vuol dire che noi ci carichiamo di un pezzo di responsabilità facciamo anche noi la nostra parte
Magari ognuno di noi pensa di farla già
Sicuramente sì ma ce n'è ancora da fare quindi c'è questo tema davanti a noi cambiare radicalmente il modo di pensare della nostra Società tornare ad avere un senso comune condiviso
Detto questo dentro questa vicenda c'è un primo tema
Una risposta molto semplice noi non abbiamo nessuna intenzione di andare a prendere i soldi ai lavoratori
Primo Governo che glieli ha dati perché noi gliela mutati i soldi e lavoratori non è che lì siamo andati a prendere quindi insomma questa differenza voglia pur ricordarci alla
Noi non abbiamo intenzione di abbassare il trattamento economico dei lavoratori
Questa non è la nostra strada il Presidente del Consiglio l'ha detto in tutte le salse anche negli ultimi giorni non ha la nostra strada noi non pensiamo di seguire i cinesi noi non pensiamo di andare ad abbattere quello che il salario dei lavoratori
Ma questo Paese un problema di competitività c'era
è un problema di costo del lavoro non di remunerazioni c'era noi
Pagare gli interessi su quei due mila miliardi di debiti ci costa da settantacinque ottanta miliardi di euro all'anno
E quei settantacinque ottanta miliardi lì in meno sono soldi in meno per fare delle scuole per fare degli asili per far pagare meno tasse la gente per fare i servizi che servono
E quando dico come ci siamo arrivati vuol dire quella roba lì c'è se non è che a me non piace e allora sparisce no a me non piace ma c'è
E dobbiamo farci i conti e allora noi dobbiamo sapere che certo alla forma ero è una legge sulle pensioni fatta male fatta male perché fatta senza gradualità perché fatta senza tenere conto dei problemi che ha provocato perché
Perché non ha messo in fila
Una quantità enorme di problemi che storicamente questo Paese si è costruito perché dobbiamo essere onesti in questo Paese cui
Quando uno ha avuto la possibilità di farlo il suo Franco bollino sede preso io solo il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ma ci potrà essere un Paese dove cavolo
Se sei un fontaniere c'hai una pensione
Se sei un idraulico c'è un'altra pensione
Se c'è un portino c'è un'altra pensione cioè un ferroviere c'è un'altra pensione se sei un minatore c'è un'altra pensione cos'è un dipendente pubblico c'è un'altra professione ma fa anche appesi ma si potrà e come mai è capitato
è capitato perché a ogni curva
Quando c'erano le possibilità
Ogni gruppo approvato di prendersi il suo pezzetto
E ce lo siamo presi
E adesso abbiamo due mila miliardi di debiti ecco i due mila miliardi debiti lei li paghiamo noi e soprattutto i nostri figli
Perché io degli anni c'erano sessanta compiuti e vedrai che ne la pensione lo prendo e non pago granché
Ma i miei figli e nipoti quei due mila miliardi li stanno già pagando non avendo il posto di lavoro questo è un Paese
Che
Non ha costruito una relazione e qua tra le generazioni perché io sono d'accordissimo che servono agli ammortizzatori sociali figuriamoci c'è una crisi degli averceli
Ma in questo Paese abbiamo usato gli ammortizzatori sociali le pensioni di invalidità e tutto il resto nella maniera più sbagliata del mondo perché anziché cercano di superare le situazioni di crisi abbiamo tutelato il reddito di quelli che stavano lì come si poteva
E io capisco che non si poteva
Trovare facilmente una soluzione alternativa però io vi faccio un esempio il lavoratore ha che perde il posto di lavoro tra la cassa integrazione ordinaria e straordinaria la mobilità quattro anni cinque anni sei anni sette anni dati d'Italia anche di più
Bassi al figlio di quel signore lì a vent'anni si diploma
E non trova il posto di lavoro per otto anni questo Stato non gli dà un cavolo di niente zero col coperchio è giusto che a suo padre sette anni e a suo figlio niente no che non è giusto non è giusto
Quindi noi abbiamo bisogno di costruire un equilibrio diverso
è complicato farlo è difficile perché non lo possiamo tra virgolette mollare ciò che abbiamo che sono le tutele che garantiscono le famiglie di campare senza prospettati qualcosa di nuovo ma se per difendere quello che abbiamo del passato
Facciamo morire il futuro questo Paese si invecchia e crolla subisce non va avanti questo il problema che abbiamo e quindi dobbiamo fare l'operazione che stiamo parlando di fare ad esempio
Con la normativa la legge delega perché è una legge delega sul lavoro
Perché è ora di smetterla di prendere dei pezzetti così volta per volta provarle risolverli allora facciamo a botte per tre anni sull'articolo diciotto e non è che abbiamo ragno dal buco ma è normale se i loro diritti ricavo l'articolo diciotto
Punto quello si incavola dice nome Lovati
Se fare una discussione generale eviti allora cari signori bisogna riorganizzare gli ammortizzatori sociali bisogna riorganizzarla tutele bisogna garantire le politiche attive del lavoro bisogna aiutare chi perde il lavoro andare a prendersi un altro lavoro
Ho guardate in Italia
Tutti i trasferimenti monetari che si tratti di sussidi di varia natura sono tutti fatti senza nessuna la posso dire obbligo e vincolo
Tu I titolo davvero e cinquecento euro perché sei disoccupato perito
Ma in cambio tu chi deve impegnare a fare qualcosa in Italia non abbia mai chiesto niente né solo da questo punto di vista
Ma la colpa non è mica di quel lavoratore a cui non l'abbiamo chiesto è che non abbiamo costruito gli strumenti per chiederlo specie
Perché a lui non è obbligato a rispondere
Ma perché io Stato non ha costruito quello che fa la domanda e fino che non ci sarà uno che fa la domanda non ha senso scrivere una legge che dice tomi deve rispondere perché io non so quello che fa la domanda ma per fare la domanda servono i servizi per l'impiego
Servono degli strumenti che sono in grado di mettere l'apporto il lavoratore con l'impresa
Servono delle cose che in questo Paese non ci sono quindi bisogna fare queste cose qui insieme perché se non le fa insieme succede che uno difende quello che ha perché quando tu non sai dove stai andando o dove ti vogliono mandare
Secondo la regola
Che tra andavano star peggio star così è meglio star così
Tutti difendono quello che hanno ognuno tende a tenersi ciò che ha e quindi si produce un dato di conservazione che è quello che ha portato l'Italia a questa situazione perché non siamo stati
Capaci di costruire un'idea del futuro che consentisse i cittadini italiani di vaccinare la possibilità di cambiare se sapere la paura di perdere quello che avevano questo è il problema che questo Paese ha avuto e se vuole produrre il cambiamento deve essere capace
Di farli vedere quello che succederà
Questo è quello che dobbiamo fare allora lo facciamo sul lavoro sulla base delle cose che ci siamo detti
Lo facciamo sul tema delle pensioni io sono d'accordo con Paolo quando dice non abbiamo un tema
Che dobbiamo sapere che è delicatissimo guardate che
Al netto
Del giudizio sulla legge sulle pensioni
Bisogna che siamo onesti intellettualmente quella norma è stata fatta nel momento in cui questo Paese c'aveva lo spread al cinquecento settanta punti non riuscivamo più a vendere
I BOT i CCT non riuscivamo più o farsi prestare i soldi per pagare le pensioni e gli stipendi no perché noi a far dei debiti si fa presto se c'è qualcuno che ti dà i soldi perché viene un giorno che tempi vorresti fare dei debiti
Ma la banca dice appena dei soldi non te ne do più anzi facciamo così dammi indietro quelli che ti ho già dato
E sia il giorno dopo tu devi andare a pagare
Lo stipendio uno e la banca non ti presto e più i soldi e ti dice dammi indietro quelli che ti odio dato tu i soldi per pagare quello là non ce li hai quindi non bisogna farle cose troppo facili della serie facciamo di qua passa di là a raccontarla fatta presto
A tirar fuori dei miliardi di euro la storia un pochino più complicata e chi governa un Paese alla responsabilità di non mandare allo sbando quel Paese noi dobbiamo essere sicuri che domani mattina
Gli stipendi i salari le pensioni la previdenza il Bilancio la scuola i servizi sanitari questo Paese ce li ha e oggi ce li ha ed è tranquillo di aver Celli
Ma devi aver c'è lì dentro un sistema di finanza pubblica che ha il suo equilibrio questo non vuol dire che ha sempre ragione d'Europa che dice devi fare qui devi farla anzi le diciamo che ha sbagliato ma diciamo una cosa io sono molto d'accordo con Matteo Renzi quando dice
Noi non andiamo in Europa chiedere
Perché noi l'Italia all'Europa dei soldi glieli ha dati di più di quelli che ha preso
E quando qualcuno dice guarda la Spagna guarda la Spagna a me mi fa girare un po'le ruote
Perché alla Spagna non gli abbia dato i soldi per salvare le loro banche allora facessimo rovescio dagli spagnoli mi danno in qua i soldi che io gli ho dato per salvarle loro banche forse l'Italia va persino meglio
Ma perché l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto perché siamo dentro l'euro che ha una Moretti di tutti e se salta l'euro saltano le nostre pensioni nostri stipendi e tutto il resto quindi tutti insieme ci dobbiamo difendere quindi
Attenzione gli scogli andarsi a sedere tutte le volte guarda come lo avete Lori
E dimenticarci cosa abbiamo fatto noi perché lui vada meglio no perché altrimenti ci diamo la zappa sui piedi allora bisogna fare un ragionamento come stiamo provando di fare adesso che è quello di dire care Europa
Carra Europa il problema della crescita non è un problema dell'Italia è un problema dell'Europa cioè l'Europa nell'ultimo anno è cresciuta un cavolo lo zero virgola zero
Allora non è che l'Italia sta bene no all'Italia non sta bene
Ma non fa mica vedere anche tutto il resto d'Europa e allora bisogna che pensiamo che le politiche europee devono diventare
Politiche degli Investimenti politiche dalla crescita politiche del lavoro non per l'Italia per l'Europa
E io credo che la forza che dobbiamo avere quella e guardate che da questo punto di vista il fatto che il Preside del Consiglio ripeta noi il tre per cento lo rispettiamo è un fatto importantissimo
Perché è l'Italia sa sulla pelle le cicatrici di essere poco credibile
Ricordatevi una cosa
Quando la lire diventata euro
Il debito pubblico italiano pagava quanto di interessi
Una somma spropositata con l'euro il tasso di interesse si è ridotto quasi a zero cioè noi ci siamo rimasti in tasca un pezzo decisivo di quei miliardi di interessi che paghiamo adesso sapete che l'abbiamo fatto
Li avevamo già i due mila miliardi di debiti
Vi risulta che abbiamo ridotto il debito pubblico
Ce li siamo spesi senza colpo ferire la mattina dopo e allora se gli altri Paesi europei ci dicono io a te non ti ha letto la corda perché tutte le volte che ti dà oggettive lo ricorda tu anziché affrontare i problemi che ai corri a
Giocate lì al bar
Guardate che non è che son capivi loro è che noi non abbiamo mica una buona fama perché noi quei debiti li abbiamo fatti e quando bevuto
La possibilità di pagare Cerri invece di pagargli siamo andati dritti per la terza strada
Quindi io non do mica ragionerei tedeschi dagli spagnoli francesi ma non me la sento mica neanche di raccontare a voi che Luciano dei fenomeni fuori di misura perché voi quando mi ha avuto con l'opportunità col cavolo che mi ha fatto quello che dovevamo fare
Allora adesso se vogliamo tenere quello che chiediamo per l'Europa noi dobbiamo dire che i patti che facciamo li manteniamo e se firmiamo un patto dove c'è scritto che stiamo oltre stiamo oltre
Poi dopo la Francia va al cinque
Discuteremo in Europa cosa succede a un Paese che va al cinque allora se a me li fai la butta se passa sopra il tre
Pretendo che dura faccia anche la Francia se va al cinque ora anche alla Germania se va al quattro anche alla Spagna se Vallotto queste quello che posso pretendere ma lo posso pretendere se io sono tre
Non dicendo che siccome loro vanno il cinque allora io ho fatto anch'io il quattro perché se prendiamo quella strada lì
Fra tre mesi siamo da quel periodo a quel metro la solita storia e siamo daccapo gli italiani chiamano tentare di razzolare
Noi non vogliamo fare quella strada lì noi non ci vogliamo dare la zappa sui piedi noi vogliamo che l'Europa cresca vogliamo che sia l'Europa degli Investimenti che sia l'Europa del lavoro non vogliamo che questa cosa succeda per l'Europa
Perché se succede per l'Europa noi siamo una mezza Europa
E succede anche per noi è del tutto evidente non è che siamo ed altro pianeta noi siamo un pezzo decisivo dell'Europa sia diciamo far cambiare l'Europa
Ce n'è anche per noi se non ce la facciamo a cambiarle Europa noi di continuare a fare ASPA date con l'Europa l'abbiamo persa prima di cominciare quindi il cambiamento sta dentro questo senso delle cose credo che questo sia il tema che abbiamo di fronte
Dentro questa cosa l'ultima considerazione che voglio fare perché qui non possiamo evitare che il tema
L'acciaio le acciaierie il lavoro anche qui noi abbiamo un tema guardate
Centosessanta tavoli guardate che la metà di quei tavoli c'hanno il nome il cognome delle più grandi famiglie imprenditoriali questo Paese l'Italia sia un Paese gigantesco che si chiama crisi dell'imprenditoria crisi dell'imprenditorialità
Famiglie in di grandi imprenditori che per cinquant'anni hanno fatto l'indulto e di questo Paese sono sparite dall'orizzonte
Perché le crisi chiamo Lucchini perché le crisi chiamo non Merloni si chiamano l'Indesit si chiamano i grandi marchi dell'industria italiana
Allora
Dobbiamo fare i conti con quelle cose lì e allora abbiamo bisogno di costruire un grado di efficienza e di competitività dell'Italia
Perché siccome dei grandi imprenditori italiani dalla sera alla mattina nonne cresceranno più noi dobbiamo fare in modo che insieme agli imprenditori italiani
Cresca no degli investitori internazionali nel nostro Paese perché se non abbiamo degli investitori internazionali degli imprenditori per tirare in questo Paese
I nostri bravi lavoratori i nostri belli impianti industriali non avremo qualcuno che li gestisce e questa cosa però che ce la mettiamo nella testa perché il tema degli investimenti parla di questa cosa
Anche qui c'è una storia di questo Paese che ogni tanto dovremmo andarci a guardare
Prima dell'ASP l'odore della grande crisi in Italia già su una cosa che nessuno ha notato per dieci anni prima
è un ventata l'occupazione e non è aumentata la ricchezza prodotta l'Italia cresceva
PIL italiano del due mila uno due mila e due due mila e tre più zero virgola uno più zero virgola zero più zero virgola tre si è andati a vedere in quegli anni cresceva più l'occupazione della ricchezza prodotta
E lo dice ma come diavolo può accadere può cadere in una maniera semplice
Che se non fa gli investimenti e non comprendere macchine nuove e non fai degli stabilimenti nuovi e pur di andare avanti Pili una persona in più fare il turno di notte magari precario somministrata e alla fine ti trovi con l'azienda che va avanti
Ma la ricchezza prodotta non cresce
Cioè
Ha in sé messo
Di costruire il futuro perché se smetti di fare gli investimenti tu TEN vecchi
E finisci per finire fuori dei mercati che è quello che è successo negli ultimi vent'anni o venticinque anni a questo Paese
Noi dobbiamo invertire questa cosa qui
Che vuol dire ridare competitività questo Paese che vuol dire ridare spazio hai gli imprenditori italiani e agli imprenditori internazionali
E fare delle politiche perché queste cose accadano ma quando vado a questo ragionamento parlo anche di Piombino perché oggi gli imprenditori che guardano Piombino non economiche da Imola è e non vengono neanche da Firenze vengono da molto più in là
E con quegli imprenditori dobbiamo discutere che cosa fare come farlo con quale garanzia con quale possibilità per l'occupazione con quali Investimenti con quali prospettive future
Ed è chiaro che questo vale per più o meno ma vale per l'IRBA pare pertanto vale per Genova
Vale per la meccanica in generale vale per
Per i cantieri vale per la cantieristica non abbiamo bisogno di costruire delle politiche che producono un'efficienza
Nel nostro Paese che consente agli imprenditori italiani e agli imprenditori internazionali di usare bene i potenziali che questo Paese a perché se non facciamo questa operazione noi nell'arco di sette anni abbiamo perso il venti per cento dall'imprenditoria di questo Paese
è come la squadra di calcio che gioca in nove contro undici
Si può vincere
Bisogna sarà proprio bravi
A giocare in nove contro undici quindi noi abbiamo bisogno di ricostruire la nostra compagine imprenditoriale abbiamo bisogno di ricomporre la nostra squadra lo facciamo qui giocatori italiani e la facciamo coi giocatori internazionali
Quindi io sono d'accordo noi dobbiamo abito di un tavolo di una regia perché più o meno c'è un piano
Che vede dentro tante cose diverse tra una l'altra
Perché ci vuole l'imprenditore che utilizza gli impianti ma abbiamo parlato di bonifiche abbiamo parlato di infrastrutture abbiamo parlato di queste cose va beh se conoscermi che da sole
Ci vuole qualcuno che fa il pilota perché altrimenti abbiamo una baracca che vada sette parti diverse io credo che sia una responsabilità che le istituzioni insieme le parti sociali si debbono prendere dicendo così come ci siamo messi intorno un tavolo a dire
Come si affronta una situazione difficilissima come quella che abbiamo provocato qui
Ci abbiamo messo un pacco di risorse quelle risorse vanno specie
Vanno usate devo fare in modo che i lavoratori si predispongono alla condizione di domani bisogna farla formazione dove serve la formazione bisogna bisogna predisporsi lì a prepararsi bisogna fare le cose
Per evitare di trovarsi fra due anni a dire o
Ho finito gli ammortizzatori
Non so come fare
Non è che noi possiamo aspettare di finire gli ammortizzatori noi dobbiamo precostituire le condizioni perché dove possiamo recuperare l'apparato produttivo recuperiamo l'apparato produttivo
Dove c'abbiamo un investitore che investe e decide di fare il produttore dell'acciaio benvenga glielo facciamo fare
Ma questo è il compito che tutti questi soggetti possono
Approntare risolverlo insieme loro ecco questo è un po'la sintesi
Del lavoro che noi vogliamo e dobbiamo fare costruire un Paese che
Più unito e coeso sul piano sociale al proprio interno
Dove ci diamo una mano
Dove ci preoccupiamo insieme di ciò che ci capita ma insieme a questo costruiamo un Paese più efficiente più efficace che è capace di far arrivare qui dei capitali che è capace di far arrivare qui degli investitori che capaci di far arrivare qui
Degli imprenditori e attraverso questo meccanismo mettiamo in valore le cose che abbiamo
Guardate io
Stamattina prima di venire qui sono stato a Cavezzo Modena nel Paese dove sono morti in ventisette il giorno del terremoto
Sono andato lì per vedere quello che succede e ha incontrato gli imprenditori di Cavezzo sapete cosa hanno fatto l'imprenditore di Cavezzo e quelli dei Comuni intorno
Una settimana dopo il terremoto hanno firmato un accordo per la non delocalizzazione hanno scritto dieci righe dicendo noi siamo imprenditori dica verso difforme igiene di
Ci impegniamo a riprendere a rifar ripartire le nostre aziende qui
E oggi sono andate in un'azienda che ha fatto rientrare a Cavezzo gli ultimi centoventi lavoratori che aveva a cinquanta chilometri perché ne ha riportati seicento lì dei seicento erano e seicento sono quando vedi quelle cose tipici
Questa è l'Italia queste la forza delle nostre persone la forza di quei lavoratori la forza di quel comune che li ha aiutati la forza di quella regione la forza di quell'imprenditore che si è preso la responsabilità che di fronte al fatto deriva dal terremoto poteva dire
Peccato mi dispiace siccome euro che già delle fabbriche in Cina in India dall'altra parte poteva girare la chiave dire o io vado avanti con il resto e buona notte no lui è rimasto lì a fare il suo mestiere quindi l'Italia
A un grande potenziale ha delle grandi possibilità è responsabilità nostra responsabilità collettivo del nostro Paese riuscire a fare le cose che dobbiamo fare perché questo cose vengano
Utilizzate risolte tubi hai proposto il tema della
Fondo per
L'occupazione i giovani o di uno di un contributo io credo che questo tema lo dobbiamo risolvere dentro il meccanismo di funzionamento ordinario della nostra società cioè dobbiamo a vere una modalità di tassazione di
Partecipazione di ogni cittadino all'impegno comune
Tale da vere le risorse per fare gli investimenti per la crescita e lo sviluppo io vedo questo tema lo dobbiamo fare lo facciamo attraverso chiamiamole Fondo di solidarietà lo
Facciamo attraverso un meccanismo che recuperi per via fiscale adesso vediamo quali sono le forme l'importante e poter fare investimenti
Perché a queste cose possono accadere il referto sia il tema che abbiamo di fronte sul quale lavoreremo così come lo vorremmo sul tema della flessibilità in uscita per il versante delle pensioni
Perché sappiamo tutti che esiste questo problema non possiamo risolverlo dicendo torniamo al prima dalla Fornero perché non ci sono le condizioni per farlo e ce lo dicessimo racconteremo delle balle e io di fare il giro del mondo a raccontare delle balle non ho nessuna voglia
Ma so anche che abbiamo il problema che è stato rappresentato qui persone anziane che hanno una lunga storia di lavoro e che hanno la necessità
Di essere messe nella condizione possibilmente di concludere la loro esperienza lavorativa e di andare in pensione
Questo compatibilmente con i dati di finanza pubblica che noi dobbiamo garantire se vogliamo poter andare in Europa dire le cose che diciamo e cioè dovete fare le politiche per la cresta allo sviluppo gli investimenti
Che sono quelle che noi vogliamo fare io penso che se riusciremo attenere il passo su questa
Lo posso dire linea di marcia se riusciremo a fare le cose che ci siamo impegnati a fare l'Italia sicuramente nelle condizioni di uscire da questa situazione tornare sopra veramente un grande protagonista del futuro dalla nostra Europa grazie tutti buonanotte
Grazie mi pare che abbiamo incassato dovessi una e il tavolo sulla siderurgia e le pensioni speriamo che l'anno prossimo qui a Piombino ci siano nuovi lavori più tutele perché ci sarà la ed è legata per tentare lei è un piano della cioè ieri e anche l'unità in edicola grazie