"Crisi della forma partito"

Poi mi quasi sempre per il novantanove per cento
Riguardano lo scontro fra i grandi partiti in generale fra DC e PSI quasi sempre quasi sempre che non trovano un accordo sulle forme di spartizione del potere
Nell'ambito locale questa è la forma principale di ingovernabilità delle giunte almeno questo è quella che risulta a me
E quindi da questo punto di vista io credo che sia il segnale più ho quasi finito il segnale più indicativo della paralisi delle intelligenze all'interno dei Verdi la qui nel modo in cui stiamo affrontando questa questione della riforme istituzionali sono terrorizzato da però ne sono sicuro che uno di questi giorni leggerò sul giornale qual è la posizione dei verbi rispetto al sistema maggioritario rispetto al Senato rispetto all'azione del presidente La Repubblica eccetera eccetera è questione di giorni prima o poi qualcuno riuscirà a fare il golpe
E spiegherà sui giornali quale sarà la posizione dei veri su questo argomento
Finisco per dire che in realtà di cose da dire sull'argomento ne avremo moltissime
Non le posso dire perché farei un intervento troppo lungo
Cito il caso della questo dell'area metropolitana che forse interessa solo una parte dei presenti
Piemonte c'è uno scontro su ma credo non solo in Piemonte in Piemonte sicuramente grande sulla come voi sapete immaginate sulla dimensione dell'aria un metro metropolitana quanto sia più o meno grande
E lontana e i confini quanto più o meno si allarghino rispetto attori alla città di Torino ebbene questo scontro che poi prevalentemente purtroppo uno scontro fra socialisti democristiani
Che cos'altro mondo
Che un'Area Metropolis Drocco c'è anche qualche verde
Magari eccessivamente ruspante che si accoda
Qual è il qual è il termine dello scontro è che un'area metropolitana che raccolga la prima ed eventualmente la seconda cintura di Torino
Garantisce una gestione per esempio del business dei rifiuti che è uno dei più grossi in Piemonte
Garantisce la il controllo della questione dei rifiuti da parte di alcune non dico forze politiche perché in parte sono è una cosa trasversale in parte ma quel tipo di area metropolitana garantisce che questo nuovo soggetto istituzionale quindi le forze che ritengono di averci poi dentro un'egemonia controllino ampiamente la questione dei rifiuti
La questione delle acque
E la questi e in parte un parte la questione di trasporti questi sono i termini dello scontro
Ebbene io su questo argomento come sugli altri è una ogni atteggiamento probabilmente estremista in una situazione in cui esistono delle Province
Che fra l'altro con la centoquarantadue acquistano nuovi nuove responsabilità nuove possibilità eccetera che non hanno strumenti di alcun tipo per anche per fare le cose che già la centoquarantadue grida ebbene io non capisco perché il verde non dovrebbero tranquillamente
Fare una battaglia per impedire il moltiplicarsi delle sedi istituzionali perché ovviamente un'area metropolitana più o meno ristretta
Presuppone siccome devi dare all'interno del sistema dei partiti poi devi compensare quelli che vengono che perdono potere l'area metropolitana più ristretta presuppone la moltiplicazione delle province perché se no all'interno delle forze politiche che il Governo la Regione se il potere si accentra su un'area metropolitana ristretta
La periferia i democristiani socialisti e cioè della periferia quindi la l'arbitro per rispetta presuppone una moltiplicazione di nuove Province
Ebbene io non capisco perché i Verdi non debbano semplicemente dire che sono contrari alla moltiplicazione di sedi istituzionali che peraltro non avranno né le risorse né i soldi né le competenze per fare davvero qualcosa di utile no
Da questo punto di vista
Forse banale ma ritengo che sarebbe corretto parlare di area come dire di area metropolitana provinciale cioè di utilizzare un dibattito come quello sto terre rimpolpare di competenze di ruolo di possibilità un ente istituzionale che già esiste e di cui però non è chiaro quali siano le motivazioni della sua esistenza perché oggi forse la provincia di Torino
Certo a qualcosa a che fare concretamente al di là di quello che c'è scritto sulle ha qualcosa a che fare con la questione di trasporti molto poco
Dovrebbe fare alcune cose sul conto l'ambientale ma tanto non ha gli strumenti per fare che io non le fa e poi è la sede in cui in genere ci si stanno sulle questioni della caccia
Questa provincia di Torino chiuso no
Non capisco perché in questo dibattito noi indoor non dovremmo dire semplicemente che esiste già un ente chiediamo a quell'ente tutta una serie di competenze potenzialmente assai assegnabile alla alla alla alla all'area metropolitana
Tenendo presente fra l'altro che questa interessantissima discussione è vecchia di dieci anni cioè le città metropolitane sono un'esperienza che nel resto d'Europa è già stata fatta è già fallita e in parte almeno
E in alcuni posti addirittura già stato è già stata chiusa il caso del de di ronda della Great London come si dice è un caso è un'esperienza che è già stata fatta si è visto che non funzionava ed è stata chiusa in molte in molte situazioni non in tutte ma in molte situazioni europee
Un'altra cosa e con questo finito riguarda anche perché in qualche modo come dire mi interessa da vicino riguarda ruolo della Regione io forse anche qui banalizzando l'impressione che la centoquarantadue
Tutto a fronte meno che il problema del del ruolo delle regioni
Rispetto a questo che credo che abbia almeno in parte qualcosa a che fare con quello che da anni diciamo rispetto al federale ma al decentramento l'autonomia locale eccetera eccetera bene la questione delle delle regioni
Al di là delle tutto sparati ed a volte prive di senso del delle leghe eccetera B la questione delle regioni secondo me è una cosa scusi andrebbe fatta una riflessione più grossa
Quando come nel caso del Piemonte una Regione ha un bilancio di dieci mila miliardi di cui sei mila e cinquecento riguardano la sanità e l'assistenza
E ha una possibilità di spesa discrezionale che è di alcune centinaia di miliardi cioè in altre parole sui dieci mila miliardi la quantità di soldi su cui un dibattito diciamo un confronto di opinioni può spostare delle cifre di alcune centinaia di miliardi in altre parole la gran parte del bilancio di una regione come quella del Piemonte
E già come dire precostituito da una serie di cose che si ci si tira dietro dagli anni precedenti
La sanità sei mila cinquecento i questi dieci mila miliardi in realtà è praticamente un diciamo e fuori dalla possibilità di Scelta
Della regione perché riguarda nel è una questione nazionale che viene semplicemente trasportata a livello locale diffusa nelle nelle sedi di spesa in cui deve essere diffusa la da questo punto di vista e ho finito
Mi pare che non si può parlare di autonomia locale se non si dice chiaramente due cose uno che non c'è nessuna possibilità dice di decentramento se non c'è una possibilità reale di imposizione fiscale in questo caso da parte delle regioni e quindi per me la battaglia sull'autonomia locale di là delle dichiarazioni Hasta la battaglia sulle Autonomie locali si fa su due obiettivi uno
Che ci sia una possibile un'imposizione
Una possibilità impositiva da parte delle regioni non aggiuntiva ma almeno in gran parte sostitutiva di quella dello Stato
E secondo che ci sia un trasferimento di possibilità di legiferare tranne alcune leggi quadro grossi rilevanti alcune altre cose dallo Stato alle Regioni cioè se non avvengono queste due cose
Il trasferimento della capacità impositiva e il trasferimento del potere legislativo dallo Stato alle Regioni
Tutto il resto della nostra interessantissima discussione sulle autonomie locali è aria fritta perché non ha dietro gli strumenti materiali attraverso i quali tu conquisti realmente pezzi di di autonomia sebbene sia ovviamente autonomia in questo caso di un'istituzione ovviamente di una certa dimensione come quella della Regione
Io sono costretto a finire perché non credo di avere altro tempo mi scuso di essere stato molto sistema schematico
Grazie a Massimo dopo due consiglieri impegnati nel istituzioni un consigliere impegnato invece in un'attività più organizzativa
Quindi Tommaso Franci il coordinatore nazionale della Federazione dei Verdi
Grazie Bruno dunque
Nonostante sia stato presentato voglio dire con un'espressione dell'apparato devolvere
Cercherò di visto che poi alcune considerazioni che riguardano anche l'interno voglio dire della vita delle organizzativa il nostro movimento è stato anche affrontato presente da Marino
Io preferirei spostare l'attenzione
Su alcune questioni che sono legate al tema del del dibattito prima di dare avvio alla tavola rotonda sulla legge sui parchi
E soprattutto nell'ambito diciamo del grande tema delle riforme istituzionali che ormai diventato un contenitore di cui si può parlare delle riforme di qualsiasi livello istituzionale infatti il Presidente Marino
Parlava anche soldi livelli amministrativi problemi legati agli enti locali c'è stato molti oggi esempio pongo l'attenzione sulla necessità che la riforma diciamo istituzionale più importante sarebbe per esempio la riforma amministrativa piuttosto che quella
Di non so delle alcuni aspetti del no e le regole democratiche quali le leggi elettorali
Ma io credo che e il Movimento Verde nel suo complesso
Seppur con dei limiti ha sempre espresso una un o ha sempre sviluppato nell'ambito diciamo di questo grande contenitore un tema è quello diciamo del federalismo su base regionale
Io credo che su questo tema che è stato contenuto anche della nostra campagna elettorale nell'ottantanove che è sempre stato un conto in
Lo voglio dire dibattere c'è stata intendo applicazione in sede di prima è che oggi anche all'interno e la Federazione dei Verdi è certamente riconosciuto
E in questo senso
Bisogna cercare di distinguere due livelli che forse anche all'interno e Movimento Verde vanno un pochino meglio chiariti
Da una parte esista un problema che è una prospettiva diciamo politica culturale di fondo che deve in questa dimensione
Sia sotto il profilo istituzionale ma anche sotto il profilo territoriale culturale sociale come un ambito in cui poter dare delle risposte più adeguate ai temi diciamo di una
Di una società di un'economia maggiormente sostenibile e anche alcuni problemi legati alla partecipazione e alla democrazia
Dall'altro in modo non ideologico né astratto
Riuscire a capire come in il movimento verde può agire agire politicamente a livello istituzionale non sui processi politici in corso a livello locale nazionale ed europeo riguardo a questo tema
Allora vale la pena di esaminare
Quello che succede nel nostro Paese in Europa all'interno della Comunità economica europea e anche al di fuori cioè processi politici reali movimenti segnali più o meno rilevante alcuni invece i processi forse di natura storica epocale
Che non è qui il caso sono in atto
Parto da un esempio riguarda più da vicino il nostro Paese
E mi riferisco anche a cose che avvengono nelle istituzioni al di là di quello che può essere voglio dire il successo di alcuni movimenti politici sono caratterizzati unicamente per un massetto voglio dire federalista dello Stato
Dando la forte importanza la dimensione regionale come l India
Penso per esempio alle mozioni che sono state approvate in tre regioni
A statuto speciale cioè la nel Sud Tirolo mi più nella Val d'Aosta sono state approvate negli ultimi mesi tre mozioni approvate con maggioranza diciamo trasversali in alcuni casi anche spaccando le forze politiche di governo sono mozioni le quali tutte chiedono una riforma dello Stato
Quali forma costituzionale dello Stato in senso federalista
Questi sono segnali abbastanza importanti e io credo che il Movimento Verde deve saper individuare anche in queste espressioni istituzionali che rappresentano complessivamente poi delle comunità locali degli interlocutori voglio dire importanti con cui sviluppare questo questo tema
Per rimanere all'interno del nostro Paese legandosi diciamo al quello che può che qualcuno chiama ma io direi che vada rimarcata invece la loro importanza le piccole riforme istituzionali quelle che sembra che il governo voglia mettere in ponte tra cui anche si sente parlare di questo rovesciamento del della competenza
Legislativa nel rispetto all'ordine che esiste oggi tra diciamo il livello nazionale il livello regionale rispetto alle materie che sono definite come competenza
Alle alle Regioni
Questo è un piccolo passo io credo che noi dobbiamo entrare all'interno del dibattito anche di questo piccolo passo ovviamente cercare di dare i il maggiore sviluppo alla maggiore significato la maggior libera rilevanza possibile anche a questo
Piccolo passerò qui e forse
Anche il nuovo governo cercherà di intraprendere in questa
In questa direzione
E apre una parente Silva di continuare a sviluppare questa riflessione sui processi politici in atto che riguardano la rilevanza dell'ambito regionale sotto il profilo istituzionale il nostro continente io credo che queste diciamo piccole tra virgolette riforme che di cui si parla tra cui anche list la istituzione della sfiducia costruttiva all'interno anche del per quello che riguarda il governo nazionale o voglio dire una correzione del bicameralismo perfetto in realtà queste possono apparire cose secondarie possano forse dare almeno un una svolta non indifferente con riguardo alla funzionalità delle nostre istituzioni ed è questo che non vadano sottovalutate anzi bisogna saperle osservare un'attenzione che deve entrare nel merito affinché vengano fatte nel modo migliore possibile
Tornando invece diciamo ai processi politici che sono in atto e che interagiscono con la dimensione istituzionale delle Regioni
Vi è l'aspetto comunitario siamo alla soglia alla soglia però gode di una scommessa perché non è detto che poi avvenga con certezza
Sia dell'Unione monetaria che delle la realizzazione del grande mercato interno della comunità economica europea
Ora se questo avverrà
è chiaro che vi sarà
Un'accelerazione di quelle che sono diciamo gli squilibri regionali perché chiaramente gli standard può dire presente sia per quello che riguarda la prefazione potranno avere le economie più forti
E i produttori più forti sul mercato più largo spetta fasce più deboli
Economiche insediata diciamo e regioni
Meno industrialmente sviluppate sia le tensioni portata anche da una politica monetaria unica che anche queste sì scaricheranno sulle diciamo le regioni più deboli
Ecco se arriveremo a questo l'aumento degli squilibri regionali
Avendo come referente non più gli stati negli Stati membri della Comunità economica europea ma diciamo questo nuovo centro per lo meno di potere regolazione della dell'economia e dei mercati europeo saranno gli ambiti regionali che voglio dire cercheranno di porre i propri problemi dare delle proprie risposte né in ambito regionale e da un ambito regionale andando certamente a
E interagire con il c'è il nuovo centro voglio dire istituzionale che europeo rafforzato se queste questi passi verranno compiuti entro diciamo la fine del mille novecento novantadue
Ecco io credo che quindi potrebbe in tutti i Paesi della comunità indipendentemente dall'attuale
Collocazione istituzionale dall'attuale rilevanza che abbiano le regioni nelle diversi paesi membri sulla vendita
Ora uno Stato federale con la Germania abbiamo pure in Spagna delle delle regioni che hanno assunto un un fortissimo deve carattere ormai dopo Romy abbiamo le nostre regioni abbiamo regioni più depotenziato e le nostre già non sono gran cosa
In altri Paesi però ecco indipendentemente da quello che può essere oggi l'assetto istituzionale il ruolo delle regioni diversi paesi membri e chiaro che queste tensioni si scaricheranno in questo ambito e questi livelli istituzionali tenteranno da una parte di adeguarsi e di fatto di interpretare
I problemi colpiranno le comunità che essi
Che essi rappresentano quindi qui c'è uno scenario un possibile scenario del dopo mille novecento novantadue nel quale credo il venerdì devono sapere entrare
E qui si tratta anche di individuare ovviamente perché Clio Superstudio sottolineato gli aspetti diciamo economici che metteranno in crisi alcune realtà regionali
Se se avrà l'unione monetaria è chiaro che bisognerà pensare di dare anche degli altri strumenti degli altri lemmi diciamo della politica economica della regolazione delle economie locali
E dei mercati a queste istituzioni perché poi saranno gli unici strumenti e potranno dare una difesa significativa queste comunità voglio dire sociali quindi ambiti territoriali questi ambienti
Non c'è tu potrai sulla politica sono i trasferimenti dal centro d'altronde noi stessi sappiamo voglio dire quali siano i limiti a partire dall'esempio del Meridione vede quali siano i limiti di una politica di trasferimenti verso le regioni cosiddette non sviluppate qui negli accenni di
Mi lego senza dover approfondire a quello diceva Marino riguardo all'autonomia impositiva ma io vorrei aggiungere anch'che altri altri elementi di riflessione
Altre altri esempi di legge e strumenti diciamo di politica economica e potrebbero essere attribuita alle istituzioni regionali che riguardano anche poi la regolazione dei mercati
Il modo in cui anche porre dei limiti per esempio in certi ambiti io penso a un qualcosa che magari crede di possiamo capire abbastanza bene se noi oggi riuscissimo a imporre alcune norme nell'ambito diciamo dell'attività agricola per la produzione agricola quelle che tecnicamente si chiamano alcune norme voglio di processo e di prodotto cioè voglio dire eliminare voglio dire
L'uso di alcune sostanze eccetera
Premette andremmo verso una maggiore deperibilità per esempio dei prodotti a una minore possibilità di commercializzazione su scala internazionale prodotti agricoli questo vorrebbe dire probabilmente diversi ambiti regionali
Anche un pezzo così forse un po'più alto di alcuni prodotti ma che è il vero prezzo perché oggi può dire
Apriamo anche per certi prodotti un prezzo che non contiene vuol dire l'impatto ambientale legata dei metodi diciamo riproduzione diciamo non sostenibili
E e però darebbe fiato voglio dire per esempio alle economie agricole regionali ai mercati agricoli regionali produttori e qui noi dovremmo trovare perché ciò avvenga nell'ambito di uno sviluppo di una forma diciamo l'agricoltura e tutele valorizzi gli ambienti naturali delle diverse regioni
In una chiave diciamo ambientalmente
Sostenibile queste un esempio
Chiaramente queste sono cose che e si è questo si chiamano in termini economici sono anche cose possono essere viste come forme di protezionismo ma io credo che noi dobbiamo saper individuare quali sono i limiti di che dobbiamo porre al mercato non certamente ex non siamo
Né contro il mercato ne conto voglio dire
Il capitalismo nel conto voglio dire l'economia basata voglio dire sull'organizzazione imprenditoriale anche se questa non credo sia l'unico modo organizza la produzione media e servizi
E noi dovremmo favorire anche altre dimensioni però certamente non possiamo pensare voglio dire nel mercato unico europeo possesso di un mercato che alla fine favorisce solo i grandi produttori e distrugge le economie regionali mettendo in forte crisi anche diciamo il problema della tutela dell'ambiente
Ecco ho fatto queste sculture sforzo sono entrato un po'nei dettagli però forse ne valeva la pena perché aprire ecco
Gli ambiti può e anche nei quali concretamente i modi di strumenti con i quali si deve inizierà a pensare di intervenire un'altra accenno al resto dell'Europa soprattutto per quello che riguarda i Paesi dell'Est
Dove diciamo l'identità culturali ecco infine regionali sono state voglio dire oppressa in un modo spaventoso per un lungo periodo oggi sono una delle forme anche di espressioni una richiesta di un nuovo
Di un nuovo assetto istituzionale di una da parte di questi popoli io credo che anche rispetto ai processi
Di Idee per pericolosi anche utile sia per la sicurezza o in quelle regioni ma anche forse
E basta pensare a realtà che abbiamo alle nostre porte la Jugoslavia quindi non è che ci sono problemi poi così lontani da noi
Dove potremmo avere resta anche ci sono in altre regioni dell'Europa orientale già conflitti vuol dire di guerra civile gravissima potremo avere una guerra civile voglia alle nostre porte potremmo avere
Altro quindi che i profughi albanesi se dovesse scoppiare la guerra civile tra diciamo la Serbia e la Croazia insomma e la Slovenia poteva avere la situazione
Molto drammatica qui certamente di uscire a dare una risposta avere anche un Progetto voglio dire vada al di là dei confini della Comunità economica europea rispetta anche la valorizzazione di questi ambiti voglio dire regionali
Che possano dire evitare qui che non si parte certamente al di fuori di un riconoscimento di questi ambiti diverso da quello che hanno avuto fino ad oggi nei paesi prima che cadesse diciamo il muro di Berlino ora come elemento simbolico del crollo dei regimi dell'Est
Ecco quindi questa dimensione complessa però che anche questa bisogna tenere conto e questi sono processi politici in atto cioè non sono cose che come dire noi ci immaginiamo o che desidereremmo
Finisco con un accenno alla questioni delle riforme istituzionali per quegli aspetti che sono poi maggiore oggetto di dibattito politico soprattutto il nostro Paese e sono le questioni riguardano regola della democrazia
Leggi elettorali questione del presidenzialismo ed altro ecco io lo voglio dire anch'io
Questo diciamo ormai sono temi che sono diventati parte dello scontro politico
Io credo negli stessi cittadini vivano il dibattito tra i partiti su questi temi in un modo che vede queste proposte anche fortemente strumentalizzata rispetto agli interessi
C'ho patito braccia che si che questo tipo di aggettivo cerco di usarla il meno possibile però per essere molto chiare in questa occasione Novo di utilizzare
Io credo davvero che su questo tema
I verdi non hanno bagaglio politico di riflessione una cultura politica comune su questo vi sono molte prede niente
C'è una pluralità una ricchezza forte e credo che sarebbe veramente un errore se qualcuno un ragionare da partito c'è sarebbe credo
Un una degradazione che anche della nostra ricchezza Rispetto a nostra diversità rispetto alla forma partito se si tentasse veramente di in qualche sede ristretta voglio dire di delegati di volere individuare una linea
Su questo tema
Ecco io me con Couto vi magari questo pomeriggio dopo allora domando difenderemo questo questo dibattito farò qualche altra osservazione
Grazie a Tommaso Alfonso Pecoraro Scanio consigliere regionale della Campania
Innanzitutto
E positivo io ringrazio le liste in particolare
L'operato di Bruno dilaga permesso di realizzare questo confronto
Su una
Su un tema sul quale potremmo fare anche una settimana di dibattito perché che se la forma dell'oca partito democrazia partecipata federalismo e autonomia nuove frontiere un'eco sostenibilità della politica e come dire è un tema
Amplissimo
Su quali inevitabilmente poi finisce che facendo un dibattito tra Verdi non li cadiamo a parlare del
Corriere del nostro ombelico del mondo che se i Verdi in Italia solo non sono una forma adeguata personali modello partito non lo sono non lo sono assolutamente
Nonostante le intuizioni del ottantatré ottantaquattro c'era nascita
Dei Verdi in Italia
E invece nel frattempo la crisi e la forma partito va anche se la democrazia italiana e non solo italiana non solo italiana
è diventata una cosa come dire essere sempre più grave
Io credo che l'ultima crisi di governo come si concluderà se si conclude perché va alla fine come dire c'è una specie di telenovela sembra questa qui no alla fine la dalla crisi per la la crisi per fare le riforme non si fanno le fonti se andate pubblica ha detto io faccio un
Doni faro a proporre un governo soltanto se fare riforme adesso si troverà a dire che deve fare un messaggio agli italiani in cui spiega che la propongono erano che però tale cosa che precede prevede di non fare assolutamente salvare le riforme sa è è veramente una cosa una una dai massima Dallas casareccia dorato con protagonisti pure brutti e quindi oltretutto ancora più sgradevole
Quindi il nodo che la situazione è peggiorata
La crisi non è soltanto italiana perché voi avete visto che è fortemente sotto inchiesta la corruzione del Partito socialista francese mi sembra una sul quale stava rischiando la crisi di governo il primo ministro francese per i finanziamenti occulti al PSE
Il la crisi avvolge perfettamente il Partito socialista operaio più o meno operai ormai molto poco operaio spagnolo di Felipe Gonzales considerato altamente
Corrotto in un'altra Repubblica che non è presidenziale ma che conta molti connotati perché è un sistema maggioritario molto forte quello
Per la Repubblica spagnolo stesso acquisì sta minando l'Italia la riduzione delle circoscrizioni avendo uninominali ma sono circoscrizione elettorale molto ristrette per cui
Sì avere qualche chance soltanto un po'a Barcellona ma dei dazi
E ed è in crisi è in crisi il sistema il sistema inglese che quello che invece nostro come dire il grande guru della del riformismo italiano Pannella propone come massima aspirazione democratica quando invece noi come verde a livello europeo lo contestiamo come uno dei sistemi più antidemocratici che esista nella storia
Moderna è in crisi il sistema
Il grande sistema tedesco perché dopo il grande bluff di con con la unificazione dalla Germania di fatto il lo stesso modello tedesco non quello politico ma sicuramente lui l'elemento economico è fondamentale che sostiene il sistema politico anche quelle in crisi quindi il quadro non è il quale la pensando al sistema italiano
Quindi già sarebbe considerarsi come dire l'ombelico del mondo pensare solo a chi sa essere italiano
Ancora più drammatico quando molto spesso tra Verdi tutto il nostro sforzo si concentra sulla sulla forma che i verdi possono bisogna più realistico parlare invece del di uno di questi aspetti del dibattito di oggi c'è il federalismo
Cioè credo che un elemento grosso che si è aperto a livello europeo e il recupero delle identità culturali storiche etniche va bene qualche modo anche con logiche dei paesi e questo se è un fenomeno che nell'Est europeo dovrà Statuto in gabbia per quarant'anni è esploso con elementi di estrema virulenza
Non è detto che che ne sia immune invece dell'Occidente al contrario è vero che il privato ma si faceva riferimento alle al sistema spagnolo delle comunità autonome
Però questo non esaurisce che la contestazione all'interno del della Spagna per esempio delle realtà regionali molto forte
Io che sono più volte in Catalogna dove per esempio la la logica richiede addirittura una lesione diretta la comunità europea e credo abbiamo anche ottenuto di far riconosce il catalano come lingua ufficiale della Comunità economica europea essendo vado a sei milioni di persone
è come dire uno degli stati avanzati di quel progetto su cui dobbiamo riflettere come Verdi
L'abbiamo discusso molte volte anche a livello europeo tra i Verdi diventarono sempre dell'Europa delle Regioni nella grande federazione europea che non è la federazione di Stati in Europa
Ma e la federazione delle regioni europee quindi dei delle delle nazionalità però su questo anche i verbi a livello europeo pure avendo ormai sono di rappresentanze istituzionali più o meno dappertutto
Non riesco andare anche loro come tipo di organizzazione al di là di un coordinamento di parti statali ogni volta che si cerca anche teoricamente dia di sposare anche la stessa operazione dei verbi
Che dovrebbe essere cosa in qualche modo più facile
Del cambiare impensabili Sacchi
Nonostante questo si schieri riscontra già con un piccolo e devo dire squallido conservatorismo di questi micro Mega incerti Pamela non so mai micro medio ancora partiti di media grandezza verdi
Che comunque quando all'assestato una certa connotazione diciamo in qualche modo statale
Si attestano a dire che teoricamente sono d'accordo con le regioni anche un po'articolando i Verdi per istanze regionali però nei fatti poi c'è un meccanismo devo dire molto all'italiana che ho vissuto perché c'è stato Cattani del coordinamento dei Verdi europei
Cioè meccanismo all'italiana per cui per esempio i Verdi italiani pochi lo ricorderanno forse hanno aderito a questo continente latino pay stabilendo però lo votammo all'unanimità nell'assemblea federale
Che avevamo solo a patto di impegnarci per trasformare quel coordinamento di partiti statali
In un organismo veramente federalista di realtà regionali bio regionale
Devo dire questa cosa nel casi non assoluta unificazione riunificazione di fondazione Baleari figuriamoci se non possiamo impegnare a pensare al fatto che i Verdi solo rispetto alla federazione di realtà regionale il massimo insomma
Però oggi che come dire siamo così felicemente unificati potremmo probabilmente iniziare a porsi il problema di fare più politica
E sicuramente uno degli aspetti essenziali se vogliamo fare i federalisti europei anche se questo caso Rillo rubare un nome già utilizzato
Sono da fare i federalisti e regionalisti europei per commutare precisamente quello che Nintendo come battaglia possibile
Pavento una delle cose ci da opporre e questa come dire questa maggiore interrelazione tra le regioni italiane per esempio i Länder tedeschi dalle regioni italiane le comunità economiche e le comunità autonome
Delle della Spagna pareggio italiane e nascenti seppure ancora deboli regioni francesi che sono state una delle delle ultime venuti gli Stati ad aver concesso comunque un'entità in qualche modo anche regionale
Ecco perché dico questo perché l'attività non sta nelle istituzioni anche regionali potrebbe e dovrebbe essere in parte sì noi pensiamo e a dove tutti i documenti politici rossi dei Verdi alla nascita ad oggi che dobbiamo andare verso una federazione di regioni come Europa non chiaramente solo comunico in Comunità economica europea è evidente che c'è un rapporto diretto tra nei varie realtà e comunità regionali o difficilmente riusciamo as non dico a smantellare ma anche o anche soltanto lontanamente a insidiare India sistemato all'articolato per Stati e quindi uno degli eventi secondo me sui quali sicuramente non penso di essere esauriente però è un tema forte della battaglia politica che dovremmo fare del proprio in questo decennio presumibilmente è quello di
Attinge ad esempio ci sono regioni italiane che hanno chiesto
In qualche modo di avere di avendo andare verso lo Stato federale l'hanno dichiarato consiglio regionali di questo Stato
Non siamo ancora arrivati alle regioni che chiedono l'indipendenza come fare le regioni la Jugoslavia le Repubbliche del dell'URSS però sicuramente una richiesta più forte
Di andare nella riforma verso lo Stato federale cioè Craxi con il referendum se dobbiamo una fare la repubblica presidenziale o no io sono d'accordo devo dire francamente non so da cosa lo mio residenziale ma non s'ma sono d'accordo sul fatto che sarebbe giusto chiedere al popolo italiano
Che tipo di sistema vuole
E dopo dare il mandato a un'eventuale Camera e Senato per fare una posizione di questo tipo di un atto di perché così la proposta che secondo me devo dire in questo caso i sono abbastanza antisocialista quasi visceralmente però questa volta hanno ragione nel senso che fare una con una Costituzione può sottoporre la a un voto popolare in cui il popolo posso accettare o respingerla mi sembra una cosa da niente a che vedere col fatto di dire il proprio mandato all'indicativo
Ma a quel punto non può essere solo sì o no alla Repubblica presidenziale ma sì o no per esempio lo Stato federale
Non capisco perché se il Polo deve dare uno due o tre mandati almeno di di massima che non significano che il popolo istituisce il lì e subito la Repubblica Desenzano sarà federale ma ovviamente se da un'indicazione in un referendum consultivo perché sarebbe consiglio perché propositivo relativamente a senso che comunque non potrebbe istituire la repubblica presidenziale
Un referendum pretendo però da un'opzione di massima sul quale poi
è evidente che sia un organismo di un Parlamento l'assemblea costituente a redigere un dettato un una carta costituzionale è una riforma delle istituzioni però noi per esempio che sicuramente non siamo quelli che devono abbracciare credo venerdì
L'ipotesi presidenzialista tout-court anzi molto o comunque diciamo siamo essere aperti al disco su questo
Ma se vuoi doveva abbracciare ipotesi che se c'è un referendum da fare si faccia anche sullo Stato federale
Cosa che tra l'altro non ha chiesto nessuno
Perfino credo nelle leghe non hanno detto nulla su questo
Che però se noi ogni tanto facessimo uno sforzo di fare iniziativa politica e non soltanto brevi individuali forse potremmo quando meno pensare che non sarebbe una grande Cazzato quantomeno permetterebbe al proprio dei pompieri di notifica leader dei
Come quelli che non soltanto litigano sul fare una nelle giunte che cosa meritorie ma la gente che non se ne frega più di tanto di questo
Che hanno anche qualche opzione che traduce il nostro federalismo in qualche atto concreto di presenza di visibilità sulla scena politica nazionale
Dico questo con un'ipotesi ovviamente
Però credo che valuta taglie forti è il federalismo è quello che diceva con l'autonomia regole frontiere la partecipazione perché uno Stato democratico
Non esiste se non riusciamo realmente a
Restituire il più possibile alle comunità una serie di potere
Che comunque sia il sistema economico il sistema di concentrazioni continuo che si sta creando di fatto tende a centralizzare quindi l'unico strumento che abbiamo secondo me da un punto di vista politico istituzionale e che lo attraverso invece meccanismi istituzionali riusciamo anch'dev'essere bowling in quel potere che attraverso i meccanismi economici
Ma sono ideologici di questa società tende inevitabilmente a concentrarsi l'abbiamo una ferma semiseria ancora teorici di autonomia che però non sono atti attivati e non possono essere attivati
Perché in in quarant'anni ovviamente il sistema economico il sistema Dimas mica la società per alcuni versi si è articolata su fenomeni di centralizzazione io sicuramente avremo una serie di poteri
Che dovremo dare a istituzioni tipo quelle europee matite addirittura quelle mondiali io credo che da questo nessuna battaglia
Per capire delle leggi mondiali per avere un parlamento mondiale per avere ma avendo un Governo mondiale è una battaglia che è all'ordine del giorno perché
I grandi temi ecologisti dalla nazione all'Antartide dalla dal buco d'ozono all'effetto serra sono temi che necessiterebbero di un'autorità mondiale di una legislazione mondiale non sono i soldi perché il tema immigrazione migrazione
E poi la guerra del Golfo apriamoci chiaramente la voglia del Golfo si è meritato questa Cazzato alla polizia internazionale perché una stupidaggine una cosa
Che non esiste non perché non potrebbe esistere
Ma perché non esiste il corrispettivo cianosi su un governo mondiale non esistono delle leggi mondiali interne esista un diritto internazionale che però in diritto contrattato sostanzialmente lo so Ricci
è solito resiste un tribunale internazionale
Che avverrà che possa attivare una polizia internazionale o dell'istituzione e proprio lo dobbiamo arrivare perché io credo che come ecologisti poi ma non solo da chi pacifisti lo vediamo che adesso rispetto al fenomeno curdo c'è una reazione che in qualche modo è opposta
A quella che c'è stata nel caso kuwaitiano molti anche pacifisti ritengono che in qualche modo non sarebbe sbagliato che gli americani ma non la e ammazzano questi iracheni in sala ma fanno i conti perché nella sensibilità nostra il diciamo come dire una cosa forse inspiegabile sbagliata però sicuramente perché kuwaitiani eoliche lasciare il petrolio dello scandalo e si vada prequel
Oggi però i curdi che sono poveri sarà ma Sant'perché veramente una cosa scandalosa
Noi manchiamo a livello mondiale di uno strumento che traduca l'opinione pubblica mondiale lei la volontà del Po del popolo saluti del mondo si posi se questa definizione io un'azione cioè ti senti impotente
E pare dodici gli americani facessero un'azione di polizia internazionale sui curdi solo che a quanto pare al Consiglio dell'ONU sono emerse Cina quindi possedeva che staziona Sander dovremo fare sotto le ambasciate sovietiche cinesi
Perché stava bloccando la possibilità di un intervento di qualunque atto non è più duro alla sua e chiara che fosse questa la provocazione però dico che ho almeno nella fase dibattimentale ti amo anche su queste cose
E cerchiamo di capire che non può stare a a non può attendere come di non possibile la frustrazione dire è assurdo che adesso c'è l'Iraq però noi non disponiamo di strumenti per intervenire su queste cose
Abbiamo dimostrato che però qualche strumento invece ciò è stato utilizzato per quello che è stato usato andrà la vicenda del quiet
Oggi non appena si rimette in moto un meccanismo dei veti quello che appunto non è un tribunale internazionale perché il Consiglio di Sicurezza tutto in un tribunale internazionale ovviamente in questo caso poiché
Pisano altri di pianali se non quella di interpretare in qualche modo l'opinione pubblica mondiale
Non abbiamo uno strumento anche questo secondo me è come come Verdi
Che lo avvertiamo in tutte le battaglie ambientaliste ma credo che anche in questi problemi che sono un contenuto essenziale la presenza verde quelle sui diritti civili agli questo è centrale e importante fondamentale bene anche su questo abbiamo l'esigenza di dire siamo federalisti
Ma siamo all'sms nel senso anche che vogliamo però più poteri alle comunità locali tutto ciò che le comunità locali possono decidere
Ma vogliamo anche di governo mondiale in Parlamento con diari strumenti mondiali perché alcuni problemi che non sono nel regionali forse varare l'istituzione meno utile in questa fase e lo Stato
Perché paradossalmente una in molti casi una sua identità
Rispetto alla comunità locale che si sente in qualche modo questa non vorrei essere come dire eccessivamente anti italiano tra virgolette è ovvio non è saggio lo dico paradossale ma abbiamo esigenza più
Dell'autorità continentali interventi continentali autorità mondiali interventi mondiale forti poteri regionali di bacino tiare
E abbiamo all'omogeneità culturale
Quindi
E tutto questo porta dei potenziali sicuramente la figura figura dello Stato
Cioè questo devo nove come secondo aspetto quindi dopo il federalismo questura di una come dire di avere gli strumenti per poter interpretare quello che l'opinione pubblica mondiale sempre più fortemente là dove si riesce a rendere conto ritiene terza e ultima cosa
Il problema nostro quello come dire Delebio la forma partito a far partire in crisi
Ma in crisi perché cioè anche questo ma ne abbiamo sempre detto non vogliamo essere un partito demonizzando la parola facciamo bene perché la parola partito e come usare la parola comunismo
Nei Paesi dell'Est in tale usa la parola partito
è l'equivalente di un sistema che non funziona Gallo staccionate si fa sentire quali sondaggi d'opinione su Repubblica presidenziale sì o no
Il suo ingaggio priorità chi stima i partiti e chi no e vedo che tu avresti il novanta novanta novantacinque c'è gente che direbbe che vedeva lo Ski potevano show cioè e questo alla realtà
Quindi anche questo Baggio milioni sono tutti quanti voi discutibili certe cose una
Forte
Parte dell'opinione pubblica una forte parte delle motivazioni per cui siamo nati anche noi come verso
Io ricordo sempre quando dicevamo che rifiutavano di essere un partito avevamo diritto all'anti partito il non partito cioè da San discusso di questo
Lo devo dire molte volte fermo restando che era giusto non accettare questo slogan non siamo andati molto oltre la definizione di qual erano le cose che non c'andavano all'interno del
Delle suture parti attuale
Sicuramente l'appropriazione esasperata di tutta la società di tutto il potere da subito in tutta la società civile non se potessero si lottizzati ebbero anche gli amministratori dei condomini
E io posso ipotizzare posso in qualche realtà lo faccia addirittura piccoli comuni piccoli paesi figuriamoci
Sentito tutto regioni rosse a chiedo se si adesso le bianche non stai andando supplisce la camorra laddove non riescono partiti perché soprattutto sono abbastanza continuo culturalmente
Soprattutto al Sud e poi lottizzazione esasperata e quindi innanzitutto lei che cosa per pensiamo rispetto a questo
Perché magari sotto alla porta la lottizzazione
Il problema di la gente dei partiti i politici sono sempre più identificati con una casta
Nei confronti dei cittadini
E il meccanismo è così perché anni risale l'istituzione si rende conto che è un meccanismo come di Hubble gente un meccanismo che tende a separarti progressivamente all'istanza Società civile il problema della irresponsabilità cioè queste persone i partiti sono sostanziale di questo sasso e di irresponsabili quello che fa
Perché il sistema è talmente
Talmente a marmellata ormai diventato che tu non riesci edificare del responsabile punire qualcuno nessuno viene punito
E anche chi ottiene delle condanne dopo due tre anni
Tutto viene dimenticato perché come dire alcune cose che noi continuiamo a dire che ci scandalizza la corruzione tangenti la lottizzazione di fatto sono accettate persino dalla gente come un male endemico
Come dice questo sia questa malattia questa deve deve esserci da questo è l'altro aspetto il terzo lo dicevo io
Però ecco io ho posto anche come discale menti prema perché ritengo che sbagliamo se Venezia parallela dei Verdi ed era che se il partito e poi ci poniamo come si
Va be'ovviamente
Con
Ritardo alla solita ora di ritardo
Cominciano anche se a ranghi ridotti ma purtroppo
Allora
Neanche alcuni alcuni relatori e per questo stavamo un po'temporeggiamento
Fino alle undici per iniziare
Un dovere organizzati in questo modo al mattino
Una serie di relazioni preparate
Sull'argomento principale del nostro dibattito cioè la crisi della forma partito
La democrazia partecipata al federalismo è alle porte dell'autonomia comunale frontiere di una eco sostenibilità della politica
Relazione verranno svolte
Tutte da persone direttamente impegnate all'interno delle istituzioni e all'interno del confronto politico istituzionale
Poi la fine della mattinata verso la tavola rotonda dunque sia affrontata questa questione
Da una parte l'istituzione all'interno giacché alcune esperienze legislative in corso
Principalmente appunto quella dei parchi della caccia del riequilibrio ambientale
Nel pomeriggio sarebbe previsto il dibattito in questione ecco nella speranza che mentre iniziamo arrivano anche gli altri
Così è cominciata un po'
Dare lo spunto per le relazioni
Ecco accettabile Castro sta parlando da tutte le parti della fine della Prima Repubblica
Tutte le parti con tutto cioè dopo aver trovato una funzione otto
Di vario genere Mannoni sembran poche tutte queste proposte sono tutte inserite all'interno di un rapporto di scontro fra le varie formazioni politiche per poter comprendere meglio come conquistare fette di consenso
A noi sembra invece che il
Per andare ad una ridiscussione della forma organizzata della nostra collettività
Occorre innanzitutto ripartire da i principi fondanti del perché si sta insieme
E quindi i principi ispiratori delle varie ipotesi politiche nel nostro Paese
E noi come ambientalisti ci poniamo il problema in questo dibattito di vedere quali sono i punti istituzionali che la nostra convinzione la nostra scelta di essere ambientalisti anche all'interno delle istituzioni ci produce di conseguenza
Quindi questo in buona sostanza il centro del nostro dibattito queste saranno i temi delle relazioni che qui verranno svolte
Hanno tentato di non farlo costruirsi come un partito di trovare altre forme organizzative del consenso e della volontà e della volontà popolare
Sin dall'inizio si sono chiamati federazioni di liste hanno fatto tanti esperimenti su questo terreno
Ma il principale punto di riferimento era il non volere essere una forma organizzata della spartizione del consenso e del potere di non voler essere un partito forse la convinzione di questo risiedeva non solo nel in uno sforzo di diversità ma risiedeva forse anche nella convinzione che appunto
Una società in pace con la natura
è una società
Che ha il presupposto essenziale di non essere una struttura fondata sul potere ma essere una struttura fondata sul consenso
Che il bisogno di agire localmente il pensare globalmente i problemi ambientali presuppone un diverso rapporto fra i vari pezzi delle istituzioni
Non è
Non è un segreto che c'è un reale conflitto un conflitto dipende di poteri durissimo farà la le regioni del potere locale il potere locale e il potere centrale
La complessità ambientale credo che siamo riusciti a dimostrare
Siamo riusciti a dimostrare come nella vita del nostro pianeta
I rapporti e le modificazioni non sono cose come la matematica totalmente reversibili ma anzi c'è un processo di reversibilità nel nostro piani
Questo forse crea un grande problema alla politica la politica delle nuove responsabilità proprio provenienti dall'ambiente ecco queste sono le domande che a cui i relatori a cui i relatori tenteranno dal punto di vista della loro esperienza diretta di
Fare delle proposte non certo dare delle risposte risolutive il problema della riforma istituzionale un problema aperto ma sicuramente noi vogliamo affrontare la dal punto di vista ambientale
Sicuramente i Verdi non possono essere disponibili tutti gli ambientalisti non possono essere disponibili ad affrontare la questione istituzionale come un non scontro fra potenti Perù una ripartizione
Del consenso e del potere conseguenti
Ma soltanto come
Un riadeguamento ai nuovi bisogni che l'ambientalismo pone della forma organizzata e delle forme istituzionali
Era anche previsto anche pre anche previsto un nel nel corso della mattinata appena la possibilità dei suoi impegni glielo consentono al presidente della Provincia di Roma che ci ha gentilmente ospitato e che ringraziamo caldamente
Un suo saluto io se siamo d'accordo dare la parola uno dei relatori già presenti
E appena il presidente della Regione magari a disponibile siamo ben lieti
Ben lieti ben lieti di di salutarlo
Siccome vedo Fiorello ma Mauro Marino ecco
Ecco
No e uno uno dei tre chi vuole venire per per ecco si sta alzando Fiorello Cortiana consigliere regionale della Lombardia ovviamente consigliere regionale verde
A cui
Ciao Fiorello a te la parola
Il titolo che è stato dato a questo seminario
Neanche le le brevi note introduttive che ha fatto di vita adesso
Sono qualcosa di molto ambizioso perché in qualche modo racchiude appieno quello che è stato fino ad ora forse inconsapevolmente anche ruolo che i Verdi hanno avuto presentandosi sul terreno della rappresentanza
Istituzionale
C'è ruolo di
Il ruolo di segnalare innanzitutto per l'appunto una crisi delle forme oltre che una crisi dei contenuti
Di quelle che dalle forze politiche tradizionali però a mio avviso dovremmo approfittare anche del mondo di questo momento qua anche abbastanza raccolto visto che non siamo in tanti
Per tentare di andare oltre quello che può essere una una riflessione
Che seguendo in modo diciamo coerente il titolo del seminario ci porterebbe a non esito a mio avviso piuttosto datato secoli spiegarmi
Sono abbastanza convinto che la situazione politica italiana come la situazione internazionale
Sia
Dalla caduta del Muro in poi in una forte stato di dinamite azione di instabilità
Quindi in qualche modo
Vengono alla al pettine alcune questioni che sono state invece per anni sbandierate o utilizzate affini
Particolare da questo quell'altra forza politica cioè voglio dire che per quanto riguarda la situazione del nostro Paese che quella che ci interessa adesso
La questione istituzionale la questione delle riforme istituzionali
Tiene ad assumere per la prima volta un carattere in qualche modo di imprevedibilità
Difficilmente le varie forze politiche che in tutti questi anni sono esercitate dicevo prima in un modo più o meno interessato più o meno strumentale con questa o quell'altra proposta di riforma istituzionale ed elettorale
Possono pensare di prendere posizione è in qualche modo
Sapendo quale sarà potrà essere l'esito per quanto riguarda loro secondo sei passa un tipo di ipotesi un tipo di altre ipotesi cioè il sistema anche elettorale sistema di consensi italiani in questo momento e così i movimenti e così sollecitato che non è detto che questa soluzione o quest'altra soluzione che fino a un paio d'anni fa erano in qualche modo riconducibili agli interessi di rendita di posizione di questo partito dell'altro partito qualora fossero diventate
Qualcosa di esecutivo qualcosa di modi ficcante e anche la Costituzione
Non è detto che oggi questo quell'altra soluzione vadano in effetti a garantire questa o quell'altro partito nella sua rendita di posizione tutto ciò cambia per noi un pochino
Lo scenario a mio avviso e ci sottopone a una sfida che in qualche modo ci riconduce alle nostre origini a quelle di cinque anni fa
Dicevo che i Verdi sono stati con la loro nascita un segnale della crisi di forma e di contenuti della politica tradizionale in Italia e si eran pensati come uno strumento che consentisse
A una serie di di persone provenienti da dall'esperienza di un ambientalismo dell'animalismo di questo Paese di proporsi come veicoli per riuscire a porre la questione verde in termini fondanti una nuova situazione costituenti in qualche modo nel nostro Paese
Ecco questo
Questo nodo qua però a mio avviso mette in luce quanto tempo uno A per articolare
Ok
Mette in luce a mio avviso tutti i limiti in cui siamo caduti e stiamo cadendo come Verdi da almeno un anno a questa parte se non due
Cioè io credo che i Verdi si rapportino a questa situazione qua
Non avendo la consapevolezza di questo aspetto dinamico
Che in qualche modo paradossalmente non pone tanto più la questione di forme di contenuti dei partiti
Acqua in gioco la possibilità di costiere un assetto istituzionale che sia rappresentativo di quelle che sono le esigenze nuove di questa società ed esigenze terne di qualsiasi società c'è di avere governi e decisioni
Questa questione ci trova assolutamente spiazzati perché l'impressione che ho io
è che questo morbo amento di cultura demo proletarie mi perdonino quelli che vengono da questa esperienza la prova di chi in qualche modo si vive
All'interno di una logica di una rendita di posizione rispetto alla crisi ai limiti delle forze politiche in termini contenuti riforme ed in qualche e di chi in qualche modo questa rendita di posizione deve in qualche modo valorizzarla
Per riuscire a sopravvivere come ceto politico
Ecco io credo che questo tipo di ammortamento questo tipo di cultura stia portando i Verdi ad a vere una preoccupazione che è comprensibile in forze con Mary partito socialdemocratico il partito liberale ma difficilmente comprensibile per chi
è consapevole che la questione che interpreterà presente è una questione che va al di là di sé e quanto meno da dimostratore freno su caccia e pesticidi interessa letta dell'elettorato italiano metà della popolazione italiana
Quindi delle due
Ho la questione ambientale non esisteva questa né verde non esiste ma dice
Era sotto gli occhi anche purtroppo della dell'ultimo disastro si sta consumando in queste ore nel porto di Genova c'è una problematica e modelli di sviluppo di consumo di uso delle risorse delle tecnologie che si utilizzano di un equilibrato modo di rapportarsi a queste cose
Ho quindi dicevo delle due dato che la questura mentale questa né verde c'è forse i Verdi hanno paura di verificare se sono in grado di rappresentarne se sono il ceto politico
In grado di disporre degli strumenti anche culturali e vorrei dire persino degli strumenti psicologici per reggere questa sfida che di metà Paese con la sfida di governo una sfida di cambiamento
E in qualche modo li vede invece molto più preoccupati vedo tutto il dibattito interno ai Verdi molto più segnato dalla preoccupazione di salvaguardare ad esempio la proporzionalità pura ed estrema
Nella nel miglior stile demo proletario forse democrazia proletaria che confluirà in Rifondazione comunista non aveva più neanche lei questa paura qua mentre paradossalmente questa porrà viene trasferita nei Verdi
Da un ceto che si preoccupa prima di tutto della propria sopravvivenza piuttosto di capire il senso di servizio politico per cui era nato
Ecco dicevo allora
Questo mi sembra il nodo veramente cruciale per noi veramente cruciale nei vari avremo molto da fare marci anche in una giornata come quella di oggi
Nel tentativo di mettere lì le nostre varie pensate rispetto a un assetto federale piuttosto che un altro sia per la Repubblica italiana per una sua seconda stagione o per i Verdi
Io credo che lo sforzo più grosso che dobbiamo fare noi adesso e riuscire a comprendere noi stessi a far comprendere agli altri per dei questo passaggio di fase che è cruciale che ci deve fare a riacquisire quella sorta di vorrei dire presunzione incosciente che avevamo cinque anni fa quando in quattro gatti abbiamo ipotizzato un soggetto nuovo sul piano nazionale
Quando con una struttura assolutamente più cioccolataio di quella che abbiamo oggi abbiamo promosso insieme ad altro referendum e Cimo messe raccoglie le firme per altri due referendum dopo e via di questo passo
Però dietro quella presunzione ci stava anche probabilmente qualcosa di di più nobile forse un'ambizione è una convinzione di rappresentare con forza alcune convinzioni culturali intellettuali profondamente radicati noi che venivano da tanti seminari tanti convegni che vivevano
Con molto molta sinergia con le esperienze concrete che si davano
Che era riuscito a fare ragionamenti che non tutti legati a quello che un tempo si chiamava la pratica dell'obiettivo cioè riuscire in qualche modo a raggiungere uno scopo poteva essere istituzione di una riserva riuscirà a far passano referendum o altre cose
E sostanzialmente per non problema non era che il gatto fosse nero rosso come si diceva in Cina ma che prendesse il top qua in qualche modo invece siamo ricaduti
In una logica per cui il colore del gatto è molto importante
Si tende a sostituire una pregiudiziale che la cultura l'estremismo di sinistra avuto per tanti anni anche cura della sinistra per la verità che la pregiudiziale anti democristiana con la pregiudiziale antisocialista
Si tenta in qualche modo di piegare di nuovo questa metafora straordinaria che era presentata dei verdi
A piccole logiche di schieramento che sono quelle purtroppo che ammorbano la vita politica di tutti noi sono quelle che hanno fatto sì
E ha lavorato per far sì che non andasse la maggior parte degli italiani a votare i referendum su caccia e pesticidi
Ora dicevo a mio avviso conviene utilizzare una giornata anche come oggi io al di là di di un contributo che consegnato qua voglio utilizzare un intervento per segnare questo aspetto qualche monumento in qualche modo metodologico anche per noi
Per ragionare su questo cambiamento di fase c'è a mio avviso è inammissibile che i Verdi
Non si in qualche modo non si considerino sciolti
Che non partano da questo presupposto ma sciolti parlo sul piano mentale trovo inammissibile che si viva in modo concorrenziale la nascita di una realtà come quella della Rete
Di Orlando e non la si vive invece come un fenomeno molto interessanti di idealizzazione
Trovo inammissibile che si viva con pregiudizio e col bisogno di etichettare e dividere con la Ternana che Rita per cui si ricava la propri di entità dal fatto di essere altro da un nemico per cui ho bisogno di nemici per definirmi il fenomeno cosiddetto delle leghe
Lo dico venendo da una regione che vive appieno questo fenomeno
Lo trovo veramente molto sciocco e presuntuoso perché non fa i conti col fatto ad esempio in una regione come quella di cui vengo io che è il venti e trenta per cento dell'elettorato che si esprime così quindi è troppo comodo e irrispettoso
Veramente presuntuosa ma storicamente presuntuoso non prendere in considerazione la molteplicità di motivi che stanno dietro a quell'espressione di quell'elettorato lo voglio dire noi
Dovremmo nel momento in cui ragioniamo
Sulla crisi forme di contenuto i partiti capire che c'è un cambiamento profondo di fase che porterà comunque a delle modificazioni istituzionali
Sarà tra un anno sarà la prossima legislatura ma questo è ormai irreversibile
è un processo irreversibile la cosa straordinaria la contingenza standard da usare dicevo prima è quella per cui non è che le modifiche istituzionali si fanno in un assetto stabile politicamente
Per cui ogni partito può fare sui conti può mettere sui tetti in realtà si ragionerà di fatto con velo di ignoranza nessuno saprà rispetto a quelle riforme Luís dove sarà che rendita di posizione avrà o no
Vediamo acquisire profondamente far nostra questa consapevolezza
E valorizzare a mio avviso il concetto di rete adesso non vorrei che diventasse dopo lo di complessità
L'altro concetto di moda ma concetto dirette nel senso ne dovremo valorizzare molto gli individui
In quanto portatori di esperienza e di competenze di consapevolezza e di proposta culturale e politica
Le esperienze associative collegiali o quant'altre somme e mettere in rete questo cioè questi anni che saranno di alta turbolenza a mio avviso vanno usati da noi per riuscire a tener viva
Quello che è stato la principale scommesse forse principale in merito nostro quello di aver portato dopo il blocco degli anni di piombo molte persone provenienti da esperienze della società civile sul terreno istituzionale in qualche modo preparare portare quello che è un ceto politico una classe dirigente l'ambizione di che essere parte di quella che può essere una classe dirigente per la seconda stagione di questa Repubblica ecco io credo che questo nostro compito vada recuperato in pieno assolutamente per cui condivido dato una scorsa qua rapidamente ho visto un passaggio della cosa di Marco
Saluto troverei veramente perdite di tempo per noia fa Narciso definizioni ultime magari per scontrarci al nostro interno utilizzando la questione di una proposta latte delle forme istituzionali per continuare gli eterni scontri tra bande
Ripeto affannarsi in progetti di riforma istituzionale ed elettorale che arrivino a livello ultimo di definizione va bene discorso di riflessione ampio che sta facendo non a Fagnano cinque lo piuttosto affanniamo ci in questo ruolo di raccolte sinergia di intelligenze perché non ci si perda
C'è paradossalmente vorrei chiudere con da un lato l'elogio al perdersi in questo senso noi dobbiamo dobbiamo dovremmo considerarci sciolti come Verdi quindi perdersi non ha vere il terrore di non sapere quale sarà l'approdo
No
Noi dobbiamo invece vivere tranquillamente come abbiamo fatto e siamo nati da quella volontà di perderci ognuno si è perso rispetti percorsi di provenienza e linguaggi di provenienza per fortuna tanti hanno perso anche quei linguaggi dei tanti no
Ce ne riportano qua pari pari però tanti li hanno persi quindi poi fare un elogio quello ma nello sostengono diamo non dobbiamo perdere le persone le relazioni tra le persone
Allora secondo me noi oggi siamo nella situazione ideale come idea di per capitalizzare
Quello che in questi dieci anni qua difforme associativi forme di prime liste poi forme di una federazione più ampia si è prodotto abbiamo una certa credibilità siamo considerati in qualche modo dei cittadini qualcosa che non è riconducibile al sistema dei partiti che ha vissuto il prodotto corresponsabilità tra maggioranza e opposizione in modo consociata o meno
Ha prodotto questo prima fase diciamo della storia della nostra Repubblica dovremmo viverci con questo tipo di ruolo
è evidente
Che nel fare questo interesserebbe recuperare quello che è stato la nostra ragione di nascita che segnalavano soltanto la crisi di forme di contenuto della forma Poli delle forme politiche tradizionali delle forme partito ma in qualche modo eravamo un primo segno della crisi degli Stati nazionali
Noi siamo stati un primo e inconsapevole segno quei lacci sono state consapevolezze maggiori basta pensare all'esperienza sudtirolese alla capacità di elaborazione che fecero loro e hanno fatto loro a partire dai vincoli in crisi erano trovare nuove possibilità le trovarono con un respiro di carattere europeo i Verdi lì non propugnare hanno un piccolo Stato mo'dello Stato basco quello nordirlandese o altre cose
Pensarono già un'idea di Europa delle Regioni dovremmo recuperare questo aspetto qua dicevo ma più che altro Dal Moro cooperare la consapevolezza di un ruolo di una funzione politica un tempo si sarebbe chiamata d'avanguardia
Però di una serie di persone che dall'esperienza di questi anni hanno ricavato nuove competenze e nuove consapevolezze sono un patrimonio molto importante da calare nelle situazioni in cui mancano le premesse di una cultura istituzionale
Lei tante volte ci litighiamo più voli chiude su questa nota qua
Perché approfitto di vedere tanti miliardi di di varie regioni perché poi potreste leggere dei giornali queste cose
Molte volte litighiamo su un problema governo si governano i Verdi del gol governati visti i veri non governativi visti e via di questo passo in realtà io credo che manchino le premesse a priori di una cultura istituzionale c'è quella sorta di illusioni
Per di calce
Per la quale le istituzioni appartengono o a a una società civile presunta o a chi in teoria dovrebbe rappresentarla in forma associata o meno
O movimenti estemporanee che ci sono su un problema o meno o appartengono viceversa i partiti
Ma anche un ragionamento di fondo sulla cultura istituzionale in quanto tale sull'ambito istituzionale in quanto tale per cui noi stessi ragioniamo dopo col vizio per cui si piegò una proposta un'altra secondo se conviene o no
Alla parte politica a cui apparteniamo e non c'è un discorso su diritti generale sul garantismo e via di questo passo
Ecco dicevo questa cosa qua serva a futura memoria perché se Regione Lombardia nei prossimi mesi leggerete che i Verdi governi attivisti vendendo silani no altro per una poltrona sono entrati al governo di una regione sappiate che dietro ci sta l'ambizione di una sfida di questo tipo
Grazie a Fiorello ovviamente non di queste cose dibattito quotidiano
Massimo Massimo Marinò consigliere regionale del Piemonte ovviamente delitti
Io credo utile questa questa chiacchierata di oggi
Perché mi sembra che sia il momento di trovare momenti fuori da assemblee dove si vota una mozione eccetera momenti di riflessione
A partire anche da un dato di fondo che non è irrilevante e cioè che se non in questi giorni come sembra ma sicuramente entro questo anno
Si conclude un ciclo completo dell'esperienza perlomeno istituzionale ma non solo dei Verdi italiani
Esperienza che in gran parte d'Italia iniziata con le amministrative dell'ottantacinque passata attraverso le politiche le elezioni europee e ci ripresenterà al punto
Iniziale entro poco tempo
Io credo che sia importante a questo punto cercare di fare di trovare momenti in cui si fa un bilancio perché non tutto è chiaro di quello che oggi si è realmente è diventato il movimento diciamo così dei Verdi
E quindi non parlo soltanto della Federazione dei Verdi in questo caso
Io credo che una delle motivazioni iniziali che hanno portato alla scelta di organizzare politicamente una sensibilità ambientale presente nel Paese
è stata non solo la necessità di
Essere direttamente presenti all'interno delle istituzioni
Ma anche l'originalità
Della forma diciamo del modo attraverso il quale i Verdi hanno cercato di risolvere la questione
Diciamo così del partito cioè dell'organizzazione politica di movimento
E quindi non solo la scelta di dare una priorità le questioni ambientali all'emergenza ambientali ma anche la forma attraverso la quale i Verdi si sono candidati a diventare soggetto politico è un asse
Diciamo principale rispetto
Alla nascita e all'eventuale futuro dei Verdi io su questo faccio solo degli accenni perché tutti i presenti hanno presente hanno conoscono bene sono stati protagonisti della discussione di questi anni
Sicuramente il dato di fondo è che i Verdi hanno scelto
Una forma che non è quella del partito ma è sicuramente una forma un modo di fare politico che parte da una scelta di complessità
Cioè hanno scelto di praticare un sistema difficile e complesso
Anche fortemente entropico attraverso il quale risolvere tutto una serie di nodi che altre forze politiche da decenni hanno risolto
Un sistema complesso per quanto riguarda il modo di organizzarsi per quanto riguarda il modo di prendere le decisioni per quanto riguarda il modo di costruire delle regole statutarie o comunque delle regole democratiche
Rispetto le proprie decisioni
Un sistema complesso per quanto riguarda in qualche modo l'espressione di un gruppo dirigente
Per quanto riguarda la collocazione istituzionale
Per quanto riguarda il rapporto fra maggioranze e minoranze all'interno
Del del soggetto politico
E così via
L'originalità ed entropia di questa scelta sono i due poli
Rispetto ai quali in questi anni abbiamo dovuto confrontarci e spesso scontrarci e e rispetto a alla convivenza di questi due nodi
Si misurano i risultati che eventualmente abbiano avuto
Io rispetto a queste questioni sottolineo soltanto uno delle dei problemi il problema dell'espressione di un gruppo dirigente o per lo meno di una leadership ognuno la chiami come vuole
Io ho sempre pensato che la caratteristica dei Verdi
Rispetto ad altre forze politiche era quello di non avere una leadership riconosciuta
Cioè di non aver avuto in questi anni un gruppo di persone relativamente omogeneo relativamente ristretto che al di là delle votazioni in un'assemblea ce l'ha forse ha riconosciuto come la leadership di quel movimento il verde fino a qualche tempo fa almeno non hanno mai avuto una cosa del genere
Tutte le forme di espressione di un gruppo dirigente erano in qualche modo coerenti
Con la scelta iniziale cioè quella di non essere un partito tradizionale e quindi diciamo le leadership se così vogliamo erano la somma e rappresentavano anche qui la le differenze
Che presenti all'interno di questo momento che si davano certo momenti di delega momenti di rappresentanza singoli ma la leadership dei Verdi è sempre stata la somma di differenza
Bene io non so oggi e nei prossimi mesi e anni come finirà questa questione
Mi pare questa è la mia opinione so com'è finita in altre forze politiche
Forse molto schematizzando forse eccessivamente schematizzando nella democrazia cristiana per esempio il problema è stato risolto io credo attraverso una spartizione cioè la Democrazia Cristiana io ritengo ha risolto il problema della propria dei dodici attraverso una spartizione
Di interessi fra diverse componenti che tutto sommato credo stiano tenendo molto bene nel corso degli anni dei decenni nel partito socialista il problema dovrà dividersi è stato risolto molto semplicemente a vinto una componente tutte le altre sono state sostanzialmente spazzate via
Nel partito comunista o come vogliamo chiamarlo io credo che il problema sia in qualche modo stato risolto nel senso che non c'è più una non c'è più un gruppo dirigente il problema è stato risolto per dissoluzione
Oggi dire quale realmente il gruppo dirigente di quello che è stato per decenni il Partito comunista italiano è abbastanza difficile dirlo perché questo è
Probabilmente in parte peraltro neanche più all'interno dello stesso PDS
In cui oggi si è trasportato si è trasformato il Partito comunista almeno in parte quindi c'è un problema aperto per i Verdi ed è quello se la propria leadership e quindi in qualche modo anche il proprio futuro
Così resti si mantenga come un insieme di diversità che riescono a convivere
Oppure se si trovano soluzioni tipo quelle che accennavo che sono state trovate all'interno di altri partiti
Per esempio una delle soluzioni è quella che ci sia una leadership
Che esprima in qualche modo un cinquantun per cento
E che venga in qualche modo spazzato via il quarantanove per cento questa è una delle ipotesi possibili
Non posso dilungarmi a lungo su questioni di questo tipo se non per fare un accenno io credo che tutte tutti gli elementi di originalità e diversità dei Verdi
Che dall'ottantacinque anche da prima in alcune situazioni si sono espresse oggi sino a tutte apertamente in discussione
Ne cito una fra le tante
Molto schematizzando la forma di organizzazione che Verdi si sono data ha avuto un percorso che un po'così figurativamente possiamo dire di passaggio da tante isole
A un arcipelago e da un arcipelago a una federazione organizzata questo è un po'il percorso molto schematico mi rendo conto che nei primi tre quattro anni almeno si è fatto ebbene oggi la mia impressione è che ci sia il rischio che questo percorso
Sì Cappon Olga
E cioè che noi si passi da una federazione i soggetti locali a un arcipelago da un arcipelago a isole che non hanno più canali di comunicazione
Faccio un esempio di questo discorso che io ritengo estremamente importante riguarda per esempio il problema dell'informazione all'interno dei Verdi
E dire oggi dei Verdi non è dire i Verdi come lo dicevamo tre quattro anni fa dove si trattava di alcune decine al massimo cento centinaio di gruppi comunali eccetera Oggi
Io i termini precisi i numeri dei singoli so credo che quando parliamo di Verdi parliamo di una realtà organizzata in un numerose centinaia di Comuni credo sette ottocento può darsi che mi sbagli
Ebbene
Il criterio che abbia che è stato scelto per esempio per la rappresentanza alle Hassen all'Assemblea nazionale ultima di Castrocaro ma anche poi indirettamente a quelle regionali
è un criterio che ha completamente stravolto quello nostro del passato in cui seppure con grande fatica con grande entropia c'era una rappresentanza del gruppo comunale negli altri livelli
Sappiamo che Castrocaro anche per ragioni puramente di necessità non è più stato questo
E cioè non esiste più una rappresentanza diretta della realtà comunali negli ambiti superiori faccio un esempio sinteticamente del Piemonte in Piemonte ci sono all'incirca una settantina di gruppi verdi comunali
Nelle assemblee unitarie attraverso le quali si è fondato nuovo soggetto vi hanno partecipato
Meno di sessanta di queste settanta
è stato letto un coordinamento regionale di trentadue persone e che corrisponde trentadue delegati all'Assemblea nazionale
Ebbene oggi il momento dove ogni tanto una volta al mese una volta ogni due mesi c'è un qualche elemento di confronto politico di discussione politica fra i Verdi pre contesi a dentro queste trentadue persone
Rappresenta non meno di venti del settanta dei settanta gruppi comunali che ci sono in Piemonte in altre parole la gran parte dei gruppi Verdi
Che ci che esistono in Piemonte non hanno alcun momento attraverso un loro rappresentante di confronto politico fra loro
Figuriamoci questo rispetto al dibattito nazionale
Ebbene insieme a questo non esistono più neanche alcuni degli strumenti minimi di informazione scritta che esistevano noi avevamo una rivista che ecco alcuni conosco si chiamava Gecko che per ragioni anche materiali è stata abbandonata
I Verdi a livello nazionale hanno avuto suo numero due due strumenti utili di informazione uno era il giornalino bollettino arcobaleno
Nella prima versione quella fatta credo a Trento non so dove da dal da Marco Boato diciamo
E poi raggi la rivista del gruppo parlamentare io credo che questi siano stati gli unici due strumenti utili di informazione che Verdi abbiano avuto in questi anni un bollettino fatto a Trento non so dove faceva Marco
Sì lo facevamo beh insomma i presenti sanno non sono degli e stai sanno bene tutta la storia
E poi la rivista raggi ebbe oggi queste due cose non ci sono più esiste un giornale una rivista che si chiama verdi che io ritengo che sarebbe una cosa decente chiuderla il più in fretta possibile perché è uno spreco di denaro pubblico
Cioè l'atteggiamento della grandissima maggioranza dei militanti verdi rispetto a questo giornale si chiama verdi è che quando arriva dallo in sede uno guarda la copertina guarda l'indice lo butta nel cestino
Perché
Sicuramente perché non lo comunque in sé è uno strumento adeguato a dare un'informazione ma anche perché l'informazione oggi dei Verdi non è alla un utile non è più quella di alcuni anni fa c'è il livello di specializzazione
Di competenze che richiede fare un giornale oggi per i Verdi è non ha nulla a che fare con quello che oggi noi produciamo
E lo vediamo all'interno dei gruppi consiliari almeno dei gruppi consiliari regionali dove gran parte del tempo viene utilizzato
Per fare fotocopie di leggi
Di sintesi di leggi di documenti che riguardano le leggi di altre cose di questo genere eccetera che sono le cose su cui oggi verdi hanno bisogno di avere strumenti non gliene frega niente dell'articolo
In cui si parla della lunga con la grande firma verde quando poi tu non sai a che punto è la legge sui parchi
In Parlamento a che punto è la questione delle cave perché poi oggi per fortuna la maggior parte dei Verdi oltre che a litigare ogni tanto
Fanno anche iniziativa politica nelle loro realtà locali
E quindi c'è un problema ormai di separatezza fra ambiti in cui nei fatti si prendono le decisioni di questo movimento politico italiano e gli ambiti d'iniziativa politica quotidiana della grandissima maggioranza dei veri
Siccome credo di
Rischiare di prendere molto tempo entro nel merito di quella che sembra essere oggi la discussione principale cioè quella che riguarda le cosiddette riforme istituzionali io penso che questa questione sia l'elemento più significativo
Della paralisi
Dell'intelligenza politica cui verdi sono arrivati negli ultimi tempi
Io credo che questa questione delle riforme io vedo questa questione del delle riforme istituzionali come un cuneo
Che attrae assi tre tre punti
Quello fondamentale la riforma elettorale
Le altre riforme di tipo istituzionale da una parte le righe la riforma delle Autonomie locali dall'altra
Ebbene oggi esistono nel sistema dei partiti una varietà di posizioni di espressioni fra i partiti e all'interno dei partiti e nell'insieme anche delle altre forze sociali
Però non c'è dubbio che i termini gli elementi di fondo di questa discussione non sono quelli che tendenzialmente avremmo potuto porre nuovi in quanto verdi di tutto si discute
Meno che di alcuni elementi di fondo che invece il verde avrebbero potuto portare a questa discussione
Ora io in attesa di leggere sui giornali quale sarà la posizione dei verdi sui vari aspetti della riforma istituzionale perché credo che lo leggerò come la maggior parte dei presenti sui giornali
Dico alcune cose riconosce lo dico apertamente o è una posizione estremizzato a su questa questione
Io non capisco perché i Verdi dovrebbero accodarsi
A una discussione in particolare quella sulla riforma elettorale e le altre sono tutte ovviamente connesse che ha sostanzialmente un obiettivo quello di per mettere a un sistema dei partiti
Che almeno in parte è sicuramente in crisi
Di trovare delle forme nuove attraverso le quali perpetuare per alcuni almeno per alcuni altri decenni la propria sopravvivenza
Non c'è dubbio che l'obiettivo di fondo
In particolare della riforma elettorale sia quello di separare
La volontà degli elettori dalla rappresentanza nelle istituzioni questo l'obiettivo di fondo
Tutti gli altri sicuramente sono questioni su cui riflettere ma sono questioni secondaria la questione di fondo è questa separare
Quello che fino a oggi bene o male almeno nel sistema italiano c'è stato un rapporto conseguente più o meno proporzionale tra quello che gli elettori esprimono e le rappresentanze che ci sono dentro le istituzioni
Questa è la questione se non si risolve questa questione tutto il resto a mio parere non interessa nessuno alla io non capisco perché rivede debbano accodarsi a questa discussione quindi sono molto estremista su questa questione qualunque proposta che sostanzialmente vada a quella conclusione io credo che oggi a meno che qualcuno non mi spieghi
Il contrario sia una
Proposta che inverni debbano combattere
Vengono fatte delle osservazioni a questo proposito si parla del problema della frammentazione ed è il problema della governabilità
Io sto in Consiglio regionale dove ci sono quattordici gruppi consiliari
E credo che più o meno questa sia la situazione anzi forse alcune situazioni ancora peggio
Ebbene oggi
E certo che se c'è un problema
Politico all'interno in questo caso del consiglio regionale del Piemonte non è sicuramente dovuto al fatto che ci siano quattordici gruppi diverso il dei quali fra l'altro due o tre praticamente non esistono
I problemi sono comunque restano problemi politici e di scontro politico
Fra le diverse forze politiche di scontro di interessi all'interno di alcune forze politiche che il Governo in questo caso la Regione questo è è e resta l'elemento principale
Della crisi politica del per esempio in questo caso dell'istituzione Regione Piemonte non il fatto che ci sono quattordici gruppi consiliari
Anzi se dovessi io non voglio generalizzare
Ma proprio la presenza di una varietà di gruppi e di opinione di che e di diverse esperienze politico all'intero Consiglio regia oggi è un fattore in Piemonte per esempio positivo
Tant'è che ci sono almeno sei o sette gruppi consiliari più o meno grandi o piccoli
Che sono il novanta novantacinque per cento delle questioni esprime una posizione comune firmano ordini del giorno interrogazioni interpellanze comuni
Peraltro la gran parte di questo e tutto parte tutto su questioni ambientali il Consiglio regionale del Piemonte
Il dibattito in aula in Commissione e per i due terzi per il settanta ottanta per cento riferito questioni ambientali sulla quale esistono posizioni
Della maggioranza quasi sempre compatta e posizione dell'opposizione su cui tutta l'opposizione tranne alcune compreso l'MSI compreso l'MSI
Il novanta per cento delle mozioni interrogazioni cioè sono firmati dai due gruppi Verdi dalla lega nord da da dall'MSI dal PDS adesso c'è seppure non non formalmente Rifondazione Comunista penso a tutti firmati
Quindi
Porre il problema della frammentazione con una delle motivazioni per andare una riforma del sistema elettorale io al momento lo ritengo una questione tutta da dimostrare lo stesso lo stesso discorso vale in generale per la questione della governabilità per la stabilità delle giunte ben oggi le giunte
Se cadono a parte che la con la centoquarantadue il disco
Con le regioni il mondo delle regioni probabilmente poi un prema degli strumenti mondiali poi vengono Ivo i problemi nostri che sono altrettanto importanti però noi dobbiamo pensare articolazione di un tipo di organizzazione politica funzionare a quei progetti
Cioè funzionare alla battaglia federalista forte funzionare alla battaglia non dualista non so come si può dire forte e infine a questo punto dire la lottizzazione come si evita sierica probabilmente prevedendo che molte cose sono eletti direttamente dai cittadini
Io ritengo che sembra calzata questa riforma delle uso con i cosiddetti meno Age perché nella Giovenco lottizzati nelle regioni visto che sono però di competenza di fatto regionali sono spartiti i comitati garanzia non serviranno paventa nulla e nello stesso tempo però sono forme di parcheggio per i politici che non riesco ad arrivare nel consiglio comunale incomincia un quello regionale al Parlamento
Allora dico io non si prevede l'elezione diretta del presidente o del metro di quello che sia alla fine è un meccanismo comunque più pulito
Perché chiunque debba fare una candidatura se quando sono solo tutto cambia due monocratiche cioè di una persona
Inevitabilmente tendono certo c'è anche ci sono seri danni queste cose dei rischi ma sicuramente tendono a privilegiare almeno la riconoscibilità lì a Dini identificabilità del responsabile
E per lentamente il partito il gruppo che deve fare una candidatura non potrà mai candidati il peggiore portaborse
Gestore dell'AUSL numero otto allo dico non su questo gli anni questo abbiamo fatto e non siamo in grado di farlo cegliesi siamo contro e caotico azione sbagliata va be'lo fa il manager emerge emerge che lo sceglie scusa
Ora evidentemente o lo scelgono le istanze elettive quindi consiglio comunale pregiati e purtroppo allo stato attuale questo significa un meccanismo di fatto spartitorio
Ho perché non almeno iniziare la battaglia perché anche se non gli statuti di in alcuni statuti io sono convinto che i soli comunale provinciale possibile ipotizzare che i presidenti delle municipalizzate siano scelti per voto popolare
Ed è una battaglia che secondo me avrebbe tutta l'idea di essere svolta
Al di là invece mi pare che le grandi battage cioè oltre il grande presidenzialismo vero problema è che la lottizzazione Tula dividi quando Leinì orari undici quando ridurci posti innanzitutto
Prevedi cariche individuali
Se ci riesci predilezioni diretta
Sicuramente questo a un requisito favoloso di riconoscibilità
Di identificazione di responsabilità e di non candidabilità di cose esageratamente
Indegne che possono essere candidate perché all'interno invece di Calderoni cinquanta cento nomi in cui si fa l'accordo di fatto tu non hai l'identificazione chiara delle responsabilità delle qualità delle persone che vengono nominati
E credo che se noi riusciamo successe perché se non sottraiamo ai partiti a questo meccanismo questi elementi sostanziali che sono quelli poi che generale la rivolta Sanna della gente contro un sistema che pretende di di decidere tutto nella gestione e non decide invece niente sul piano dei della pianificazione delle leggi no delle grandi scelte perché chiaramente si accontenta di poter gestire tutti invece i posti di potere ecco su questo sono io che non possiamo avere un ruolo se siamo capaci
Infine arrivando a noi come Verdi
Credo che ne abbiamo avuto una una buona intuizione nell'ottantatré ottantaquattro abbiamo fondato quando sono nate le liste Verdi come fenomeno perché erano molto legati al territorio il ricordo che all'epoca addirittura si era in dubbio se fare con concorre alle elezioni provinciali e regionali perché si diceva noi siamo adatti
Presumibilmente per le battaglie per il livello attuale
Di nostre capacità allenarli consigli comunali
Avendo avremmo fatto bene avremmo fatto curioso da quelli che vota contro dirittura nelle campagne a fare le liste all'epoca combatto perché un permesso di crescere con più ragionevolezza però è vero che ci sono dei temi della politica ti impone quindi dovevi anche fare altre scelte però noi oggi lo scontiamo perché solo Comino che ancora oggi abbia se facciamo analisi di come di quasi risultare il nostro governo non parlo di governo come Giunta perché si governa quindi alla capacità politica di dare delle indicazioni
Gli abbiamo risultati che sono inversamente proporzionali inefficienza tra i piccoli centri e il Parlamento nazionale
Cioè noi dei centri piccoli e medi siamo riusciti in molti casi a influenzare realmente le scelte se all'uscita in certi casi nelle giunte revisori positivi perché ha tutto più ha dimensioni controllabile per un gruppo d'opinione anche perché il rapporto agli eletti e gli elettori e il momento d'opinione che ci spiegherà più facile
Già lontani grandi comuni le però le Province in certi casi anche se l'ha avuto in passato potere abbastanza limitati sicuramente le Regioni sicuramente il parlamento più è stato difficile l'identificazione oggi dei cittadini in che cosa hanno fatto i Verdi
Di eclatante quali sono le motivazioni forti nelle regioni le grandi metropoli e in Parlamento solo basse e questa verità
Pavimenti in termini meramente retorici dopo riprenoti in quest'ultimo anno ricercare di rilanciare le battaglie perché oggi si sodalizio anticipate amiche per quale motivo un cito dal doveva cioè a quale grande opzione del cittadino collegava i Verdi
Sì a patto che era unificati e chi se ne frega che sull'efficacia perché la gente ci voto che siamo unici italiani se non siamo ridicoli caso mai non ci può dare Teramo divisi ma purtroppo gli oppure la stessa cosa ma che ci vuoi perché siamo uniti la realtà è che mentre c'ero prima negando Pezzoli soprattutto dico tra tutte quella nucleare
Non oggi non siamo collegabili
E per nostro demerito nell'opinione pubblica a una o due o tre grandi battaglia politica non il federalismo
Che disc che disgraziatamente nell'ordine collegata la lega lombarda che è un fenomeno per quando riguarda basata deleterio dedico anziché rischia di far perdere connotazione la battaglia federalista
Sicuramente non siamo collegabile alla grande battaglia di moralizzazione ecologia della politica che in qualche modo se la prospettiva di Orlando in certi casi che non noi
Non perché non siamo stati morali tutt'altro io sono convinto che nel novantanove celle casi non abbiamo niente da recriminare i nostri amministratori
Però è anche vero che non siamo riusciti a a livello nazionale a dare un segnale forte sulla battaglia che riguardasse per esempio appunto le nomine delle USL Echos questo non con con ci siamo non esistiamo
Certo meglio dare non segnali che non segnare lirico del PDS che ha detto diciamocela le USL siamo ci dà tutte e cosa rimasta in tutte le in tutti i dati quindi sono quelle patate etico ma non è questo il modello che prefiguro però sicuramente noi sul fondello con Cia Politi non abbiamo grandi segnali
Infine sul fondo le battaglie ambientali non è possibile che dobbiamo sperare o nei disastri
Per riuscire a dire annui era già di si godeva di c'è però i Verdi Ellroy se non ci danno un disastro il prossimo anno ecologico non andiamo alle elezioni con un grande elemento forte ma noi non possiamo dire di questo che è ridicola
Ma probabilmente anche sul fronte grandi battaglie ambientali
L'opzione di qual è la nuova società nuova
Societari il nuovo modello ecosostenibile top non c'è non c'è una grande forse su questo diamo dircelo con franchezza abbiamo il tempo abbiamo necessità di recuperare un anno e mezzo spesso in discussioni su un'Italia unita divisioni
Che non solo ci dà arrivare alla rifondazione perché in effetti non si voleva una rifondazione ma si volevano accorto
Dei propri
Però questa questa è umano più accettarlo come cosa in questo caso umana però fermo restando ciò oggi abbiamo l'esigenza delle voci la discussione anche sul nostro modello di organizzazione che secondo me rimane un modello buono
Anche se molte cosa almeno di questo percorso tour dell'unificazione fatto perdere di vista i riferimenti molta gente per esempio
Molti gli stessi Verdi Sala Federazione dei Verdi non sanno esattamente che tipo di Statuto esiste accumbens addirittura tutt'oggi sotto nella periferia dei Verdi Arcobaleno
Che non c'è lo Stato nazionale perché si sono sciolti sia il Sole che ride che rende non c'è più nessuno sa dove nessuna regola e questo come dire elemento di disinformazione sicuramente meno elemento con cui dobbiamo confrontarci
Io spero vivamente che proviene avremo di nuovo una fase discussione statutarie che ormai sta logorando tutti all'interno delle di tutti gli perché dobbiamo Gulliver ridare a migliorare la carta organizzativa nostre alle in questa fase riusciamo a collegarla fortemente alla scelta federalista
Al fatto di dire che vogliamo creare un meccanismo dove la gente che veramente lavora sul territorio si era presentata e dove non ci sia un negli eccessi del localismo tra virgolette che venivano penalizzati con i grattacieli piccoli feudi locali nel però chi infetti condannare feudi locali perché voleva un forte tardo-romano
E passa da sempre questa come dire il vero nudo delle differenze dei Verdi non sostare di destra e sinistra sono sempre state di come dire tensioni di poteri tra centro e periferia ed elemento di sempre nato dal D'dall'ottantaquattro con lui devo dire
O meglio nato nel senso dato che il potere a tutti in periferia poi progressivamente renda mi darà a momenti istituzionali centrale abbiamo creato dei poteri centrali perché lo Stato ce lo imponeva in qualche modo questi poteri centrarono sempre più avuto necessità di avere più potere del palato rigenerarsi e di fatto la come dire il continuo conflitto e tra questo centro periferia ora quest'idea vediamo all'interno il poema federalista c'abbiamo all'interno
E o siamo capaci di affondare all'interno in una chiave non centralista nello stesso tempo non campanilista
Una chiave in cui gli slogan pensare localmente proprio come dire
Agire localmente pensare globalmente positiva come al solito la scissione per cui i fessi agiscono localmente Eboli pensano verbalmente che poi come dire non dichiarata e la vocazione di chi soprattutto alla alla allora di pensare globalmente perché quelle che agisce localmente mi farebbe piacere anche pensare globalmente anche decidere globalmente no
Però ogni tanto quindi la polemica continua a essere questa allora e concludo però l'ho detto non siamo capaci di darci ha una forma organizzativa in cui chi agisce localmente passa anche pensare globalmente dicevo lo e debba anche pensare però globalmente questo passaggio
E che
Rappresenta istante centrale abbia come dire una un giusto peso la compartecipazione ma non non creando un meccanismo per cui si è migliori tanto cioè se tanto migliori quanto più si è vicini
A ai circoli romani della politica verde che purtroppo esistono sappiamo io potrei anche decine fare parte qualcuno si circola mani credo che sarei gradito però il vero problema non sapeva di Frascati
Alterano machete logico anche tra Zenga aria è andato il litorale avete dalla sanità alla foce del sostanzialmente migliorata allora il punto è e questo seriamente insomma evitare gli eccessi dei piccoli feudi piccoli parla di locali dove non c'era un controllore in realtà sulla per reale presenza capacità rappresentatività di chi fa il verde sul territorio alternando però evitare questo si traducono al meccanismo di sfiducia
Rispetto alla periferia per cui è meglio centralizzare tutto perché siamo in difficoltà se decente alla credo abbia reale poniamoci il federalismo fortemente anche all'interno
Senza l'eccesso nelle localismo e la parte né di una centralizzazione forzate sotto lo ripeto o la volontà per cui possano avete uguale peso
E forza di creare un forte movimento lei perché non sta per Stati possono fortissimi nei confronti nostri solamente fortissimi Eurisko esempio quello come sembriamo i piccoli staterelli italiani lotta tra di loro no
All'epoca non tanto venivano i francesi spagnoli Enzo e noi siamo sempre la fare guerra ecco noi siamo come dire a volte visti dall'esterno secondo me siamo patetici come verticale sono sinceri siamo patetici
Perché ci affanniamo quindi lotte contro rotte quando siamo obiettivamente una realtà le palle una forza solo a patto che superi questa fase cerchi porsi due tre quattro grandi obiettivi politici a svolge quando ho fatto questo siamo ci andare avanti
Se io chiedo siamo in una buona posizione oggi per superare la fase delle lotte come di fratricide ora possiamo farlo a patto che rispettiamo tutti sia coloro che agiscono localmente secolo e penso probabilmente in una sinergia che possiamo ottenere quando avremo regole chiare è un sistema anche di formano un partito che lavora così che serrande democratico federalista grazie
Ringrazio annuo Alfonso ora Pier Vito Antoniazzi dalla campagna buona lombardi
Ebbene Antoniazzi consigliere federale verde che se avesse
Assessore al Comune di Milano numero un'esperienza molto più breve spero positivamente provocatorio nel senso di continuare
In quella crescita di adrenalina
è riuscito a ottenere alla fine Alfonso una battuta soltanto consentitemela diciamo sempre sul nostro psicodramma interno di Verdi vedendo qua guardavo l'elenco dei relatori stamattina e ma c'è una considerazione che a parte me sono stati tutti chi più chi meno chi per più tempo chi meno membri del gruppo di coordinamento nazionale del Sole che ride cioè in pratica i dirigenti che hanno fatto
Dal dall'ottantaquattro ottantacinque
Hanno fortemente contribuito alla nascita e lo sviluppo di un movimento politico
Dei verbi
Ora
A parte
Facendo un'altra considerazione cioè pensando alle politiche elezioni politiche che anche se non saranno immediate comunque non andranno oltre probabilmente l'aprile del novantadue e quindi sono alle porte pensando naturalmente con l'opinione personale alle prospettive di candidature politiche dei suddetti
Devo dire che
A parte forse per Alfonso che bisogna dire che come leader del localismo è stato l'unico capace di essere più di tutti nel gruppo di coordinamento nazionale e quindi è quello che ha più più chance giocando sia la carta romana che la carta locale
Diciamo che io vedo poche chance per tutti mi scusino i relatori presenti ma questo lo dico da un lato per dire la positività di questa iniziativa
E dall'altra perché evidentemente c'è un problema politico cioè se tutto un gruppo dirigente nazionale che ha costituito un fenomeno politico rischia
Un'emarginazione
Cioè se fossero solo alcuni avrebbe un senso ma evidentemente
Vuol dire che che che che sta cambiando qualche cosa allora
Siccome di solito quando questi fenomeni succedono comunque ci si perde soprattutto dal punto di vista dei consensi perché comunque le persone sono poi rappresentative di iniziativa politica e di consenso e allora il problema principale è quello che si riprenda iniziativa politica e da questo punto di vista sono molto d'accordo sia con fatto di fare quest'iniziativa che di Alfonso
Su alcune cose proposte di Alfonso come il referendum sul federalismo e quindi smetto subito di parlare di psicodramma i nostri e invece entro nel merito del nodo che mi sembra dal mio punto di vista centrale oggi
Effettivamente tutti parlano male dei partiti effettivamente si parla di partitocrazia ognuno ha una sua analisi chi parla di sistema bloccato chi parla di occupazione lottizzazione
C'è qualcuno come Miglio che sostiene per esempio che i partiti era occupato lo Stato perché non c'era una tradizione dello Stato cioè non esisteva un'autonomia dello Stato una burocrazia statale come in altri Paesi la Francia per esempio
Io vorrei partire da una considerazione si può partire da tanti punti di vista io voglio partire da una che mi sembra sottovalutata forse perché coinvolgerebbe nella critica tutte le principali forze politiche italiane
E cioè secondo me nessuna forza politica italiana ha effettivamente una cultura istituzionale e
Una cultura dello Stato perlomeno nel momento fondativo della nostra Repubblica
De nella Assemblea costituente
Le tre se vogliamo così dire principali componenti culturali storiche
Ce n'è una quarta che sicuramente appunto era ancora se vogliamo più storica che l'acqua del liberalismo ma diciamo le tre che attualmente sono anche le principali forza presentate le principali forze politiche cioè quella cattolica democratica quella socialista e quella comunista
Nessun
è
E lo so
C'era quella sì rosso lo so erano abbastanza vicine di fatti non a caso è un punto che volevo nello sviluppo e evidenziare
De comunque
Ciascuna di queste componenti veniva la storia dei cattolici ha una storia
Dei cattolici in politica in Italia una una storia che li ha visti lungamente fuori dalla formazione dello Stato unitario dalla naturalmente non da un punto di vista delle persone anche da culture politiche ma da un punto di vista di formalizzazione politica
Dal non expedit dal Patto Gentiloni eccetera e comunque
Grande merito di Sturzo e anche di De Gasperi di portarli a una concezione dello Stato in ogni caso e largamente una posizione venata diciamo così da un'idea
Terza non la chiamerei di terza forzista ma non è esatto cioè comunque dal personalismo dall'idea comunque di fare una cosa nuova in ogni caso
Affermando in qualche modo un rifiuto Traini modello capitalistico e quello comunista di cercare una terza via in ogni caso non c'era sicuramente una forte cultura dello Stato non parliamo appunto della della tradizione socialista e comunista che in quel momento come giustamente detto Boato era particolarmente vicina e ha fortemente caratterizzata in termini alternativi istrici
E non a caso da un lato Togliatti sviluppa il doppio binario
E che per certi versi ma vado per semplificazioni massime per abilità ma per certi versi continua anche in qualche modo anche con Livia della diversità
Di Berlinguer dall'altra parte i socialisti che oggi sono considerati come dire il prototipo
Il simbolo dell'occupazione dello stato dell'occupazione del potere
Quasi una specie di di nuovo partito Stato sono stati lungamente anche loro
Diciamo anti statali alternati visti e hanno sofferto diverse scissioni
Prima una destra poi su questo su questo problema poi una sinistra quando decidono di fare centro sinistra scelta cui sono più obbligati che convinti perché non c'è più un'altra maggioranza possibile quasi se non il centrosinistra
Perché se venute erodendo evidentemente il voto a destra allora
Tutto sommato anche gli stessi socialisti solamente praticamente con la Presidenza del Consiglio Craxi vincono quel complesso di inferiorità
Di essere subalterni in una coalizione con delle forze moderate con la Democrazia Cristiana che individuano come forza moderata ma quale sola con la quale sono costretti a governare perché non ci sono governi alternativi
Ma solo negli ultimi anni si è sviluppata appieno i socialisti l'idea di di cultura di governo di primato nel nella cultura di governo
Allora io penso che il Verdi
Che sono un movimento che nasce in una società che in qualche modo possiamo non essere la Corte sua terminologia però viene definita postindustriale che sono un movimento che nasce per
Sostenere quello che Siri riteniamo un interesse generale
Che evidentemente va spesso contro gli interessi invece economici
Di lobby costituite che guardano principalmente appunto al proprio profitto rispetto all'interesse generale dell'ambiente della natura il vero ed io credo che dovrebbero essere interessati
Ha una cultura istituzionale cioè dovrebbero essere interessati effettivamente a istituzioni che sostengano gli interessi deboli come possono essere per esempio gli interessi
Delle piante piuttosto che degli animali che evidentemente non hanno possibilità di esprimersi direttamente
In politica né in economia a differenza degli interessi dell'industria della chimica piuttosto che di altro
Allora io credo che noi abbiamo interesse a questo sviluppo di una cultura istituzionale e la e mi sembra che da questo punto di vista
Un modo di non continuare solo in termini demagogici o semplicistici la lotta alla partitocrazia è in affetti inserirsi
E essere parte attiva in un movimento di riforma
Di questa Repubblica
Che secondo me non va visto come un tema strumentale o con un tema degli altri ma che deve diventare un nostro tema
Naturalmente occorre per questo un dibattito che fino ad oggi ha stentato ha ben sappiamo molti erano quale ultimo consiglio nazionale c'è un aggiornamento speriamo che sì diamo un'impennata che ci si dia una smossa da questo punto di vista io dico la mia molto brevemente io credo che ci siano alcune contrapposizioni che sono fasulle
Come per esempio una tra le più UE evidenti che era compresa anche una mozione proposta e poi non ritirata insomma l'inviata domenica tra quello che viene chiamato presidenzialismo e quella che la difesa della sistema proporzionale
Io credo che noi dobbiamo dire con chiarezza che non bisogna ridurre la rappresentanza da questo punto di vista voi dobbiamo difendere il sistema proporzionale
Puro o un po'meno puro ma però dobbiamo difendere il sistema proporzionale
Perché il sistema proporzionale è quello che consente alle forze nuove come noi per esempio
Di emergere alle tendenze più significative ma più nuove e quindi magari ancora minoritarie la Società di emergere rispetto alle forze organizzate consolidate che hanno
Logicamente una
Come dire una tendenza conservativa e auto difensiva
Questo però non vuol dire secondo me cioè se noi limitassimo il nostro discorso a difesa del proporzionale potremmo apparire come gli ultimi difensori di questa Repubblica
E ritengo che invece sia un errore questo non vuol dire non
Intervenire nella riduzione del peso dei partiti
Ridando per così dire lo scettro
Al principe come diceva il titolo di un libro di Pasquino di qualche anni fa cioè ridando lo scettro agli elettori e cioè ridando l'elezione diretta degli esecutivi
Agli elettori in modo che gli elettori nel momento in cui votano votano non solo un sindaco un presidente di Regione un primo ministro ma votano un programma e una squadra in questo modo effettivamente togliendo ai partiti tutto questo gioco
Appunto sul potere di interdizione
Naturalmente
Questo non vuol dire dare un potere assoluto una maggioranza che potrebbe essere a un certo punto anche moderata rispetto una progressista per un certo periodo perché evidentemente rimarrebbe rimarrebbero le assemblee elettive con la proporzionale e rimarrebbe lo strumento della sfiducia
E quindi la possibilità di ribaltare queste maggioranze e di cambiare queste cose io sono convinto che
Avendo molto semplificato due concetti chiave sono molto convinto che le tematiche ambientali e il nostro movimento
Da una dinamica di questo tipo cioè da una dinamica politica più aperta
Avrebbero la possibilità di incidere molto maggiore che non dei giochetti di coalizione certi questi anni noi qualche volta siamo stati a nostra volta quasi paradossalmente premiati
Dal fatto che in alcune situazioni per esempio per fare la maggioranza quarantuno suo tanta piuttosto che a trentuno su sessanta i nostri due o tre voti erano determinanti
Però questo tipo di questioni sono relativamente effimere rispetto alla possibilità di incidere preventivamente nella formazione dei programmi dell'amministrazione dei governi e siccome la tematica ambientale e oggi una tematica che in qualche modo da cui nel nessuna forza politica può prescindere
E però nello stesso tempo il sostegno o meno dei Verdi a dei programmi a delle cose se concordato prima in un momento in cui c'è bisogno del consenso elettorale ha un peso
Si è concordato dopo sulla base di numeri proporzionalmente molto relativi evidentemente è un'altra cosa io spero se non altro di essere stato Breve quindi di avere lasciato lo spazio
Per i molti altri interventi che seguiranno grazie
Ringraziamo Pier Vito e ora Maurizio Pieroni consigliere federale dei Verdi
Non c'era
Io sono preso in una fase di crisi un calo degli zuccheri vediamo un po'
Ma
Sindaco Mizio valide da parte del
No io volevo tenermi
Ai titoli elencati dello striscione che abbiamo dietro le spalle
Però anche se condivido come dire le perplessità o in
Il tipo di l'approccio che ha portato molti che mi hanno preceduto a dire va dobbiamo smetterla di parlare sempre dei Verdi come se i Verdi fossero l'ombelico del mondo
Io credo che un minimo di riflessione sullo stato dell'arte interne ai Verdi sia inevitabile
Anche perché così una
Duplice convinzione in questo momento che le idee siano poche
E che le gambe per far camminare anche quelle poche non ci siano e quindi dobbiamo occuparci di entrambe le cose in certo qual modo non possiamo solo occuparci così di individuare con maggiore precisione grandi messaggi da lanciare al Paese se poi dopo lo strumento con cui lanciamo i messaggi un megafono
E questo non serve nemmeno arrivare a fare arrivare un messaggio neppure al terzo piano dei palazzi circostanti insomma sostanzialmente
Partiamo dalla crisi della forma partito
La crisi ha forma partito anch'beh è inevitabile il sospetto quando mi è arrivato l'invito con il titolo
Così che il primo oggetto si è fosse un luogo comune
E questo discorso della crisi una forma partito non può non suscitare il dubbio che vede in tutti ormai che la cosiddetta crisi sia lo status fisiologico di salute dei partiti
Da quando sono così arrivata la politica sessantotto sessantanove diciott'anni i partiti erano in crisi siamo al mille novecentonovantuno i partiti continuano vigorosamente a vivere la loro straordinaria crisi
Ora è ben vero che tutto non può essere appiattito che sembra che si sia davvero vicini a un limite di rottura
E che i partiti stessi sono a pattini no su un ghiaccio sottile quale in passato non c'è mai stato
Però insomma io mi riserverei ancora il giudizio in realtà l'unico dato di preoccupazione profonda che vedo per i partiti è soltanto il successo
Della ingovernabile per il momento nel loro sistema crescita delle lega questo mi pare che sia veramente l'unico osso di pollo che può incastrarsi nella cura dei partiti per il resto mi pare che la loro capacità di trasferire la loro crisi in crisi istituzionale piuttosto che ridarla come strumento per rimettersi in discussione funzioni così come continua a funzionare a pieno regime il sistema consociativo
Così come funzionerà la loro capacità straordinaria di adattamento all'evoluzione della società civile voglio dire il deprecato fenomeno unica di criminalizzazione dei partiti nel sud del Paese
Può essere letto in due modi se si toglie la marca etica
Alla allo sguardo
Come appunto così cedimento e comunque c'è adattamento di fronte a una realtà che diventa preponderante ingovernabile
Per lo Stato stesso i partiti riescono a convivere a stabilire questa positiva dal loro punto di vista sinergia con una realtà che completamente al di fuori di quella che non riusciamo almeno un'altra regione d'Italia abituati a vivere
Ecco come viene starci attento su questo discorso la crisi della forma partito di non equivocare sul fatto che in realtà quello che noi chiamiamo la crisi si possa essere la forma di esistenza dei partiti stessi
Tra l'altro dovremmo smetterla di essere è uno dei vizi di fondo dei Verdi salvo i dati caratteristici della loro esistenza
All'origine le scelte ambientaliste le le le scelte ecologiste di base sta in quello che Fiorello sempre deprecato come la banalità dei luoghi comuni
Io credo che anche in questo d'approccio che i Verdi hanno sempre avuto rispetto alla forma partito luogo comune la banalità si sia sprecata l'abbiamo sempre detto ce lo siamo detto in tanti ma poi ha finito sempre per prevalere l'aspetto così
Propagandistico che ci ha impedito di per esempio cominciare a dire che non tutti i partiti sono la stessa cosa ma non nel senso in cui lo dicono alcuni dei nostri amici
Per cui i partiti di un certo di un accertare l'incerto schieramento sarebbero caratterizzati come migliori di altri in base ai contenuti
O in base alla storia di opposizione di Governo i partiti non sono la stessa cosa dal punto di vista della relazione con la le loro basi con la formazione del consenso che gli uomini dei partiti ricevono
E da questo punto di vista neppure lo stesso partito è la stessa cosa
Nella articolata realtà italiana
Voglio dire che il rapporto di consenso di Fo di rappresentanza reale non solo lobbistica di strati sociali che la democrazia cristiana può venire rispetto al Partito socialista li caratterizza come cose molto diverse fra loro
E che esiste tutta una penetrato scopro l'acqua calda ovviamente esiste tutta una vastissima bibliografia in merito tutto un vastissimo campo di ricerca che però noi Verdi ci siamo sempre ben guardati dall'esplorare limitandoci appunto a parlare di forma partito nella sua genericità
E scannando ci spesso e volentieri al nostro interno per stabilire se eravamo non eravamo un partito se stavamo scivolando
Verso il partito laddove ancora nessuno è riuscito a determinare con chiarezza quale sia il confine dove finisce il partito dove comincia l'organizzazione altra
Voglio dire sono lieto che abbiamo come dire riacquisito la piena titolarità del simbolo rispetto alla questione dell'autoconvocazione da Ricci a due ma non va dimenticato che una sentenza della magistratura italiana CD riconfermi dice la totale sovranità del nostro simbolo sulla base dei diritti dei partiti per farla molto breve per dirla in maniera molto spiccia
Quindi dal c'è una sentenza che ormai si caratterizza come un partito degli scuri in opinabili mente
Dal punto di vista giuridico ecco
Dicevano i partiti non sono però in realtà la stessa cosa nemmeno al loro interno perché pensare sempre dal punto di vista della rappresentatività reale del rapporto con la base che la democrazia cristiana della Calabria possa essere paragonata confrontata in un giudizio così uniforme con la democrazia cristiana che so del Piemonte o del Veneto
Mi pare veramente una di una enorme faciloneria basta ordini così dalla mia realtà delle Marche confrontare prendo a paradigma la democrazia cristiana perché mi sembra proprio che si presti come realtà più articolate e complesse o di altre confrontare la situazione i rapporti fra eletti struttura di partito base parrocchie consenso sociale capacità di penetrazione della società civile della democrazia cristiana nelle Marche
Rispetto a pochi chilometri più assoluto con quella dell'Abruzzo di Gasparri
Cioè le le diversità sono tali per cui veramente si potrebbe parlare di partiti diverse da questo punto di vista ripeto Numitore
A non pensare che la crisi della forma partito sia un dato ineluttabile che Marcella sì
Con la forza delle cose per cui il frutto cadrà dall'albero paradossalmente lo coglie Craxi con la repubblica presidenziale o lo cogliamo noi
Con un'idea federale con un questo tipo di schematizzazione non hanno mai funzionato non hanno mai pagato nella maniera più assoluta più assoluta
Tra l'altro questo tipo di schematizzazione si fondano su una contrappasso un luogo comune ennesimo che su questo personalmente non mi esimo mai
Così dal dal dal carcere un po'però non non mi pare che si facciano progressi ecco dal punto di vista la consapevolezza interna i Verdi luogo comune della superiorità della società civile rispetto al sistema politico alla classe politica questa è una sciocchezza
Io ne sono fermissimamente convinto nel senso che
E vero per certi tratti ed è vero in parte
La pensate alla invasione degli albanesi sulla costa sud dell'Adriatico la risposta della Città di Brindisi rispetto all'assenza e al cinismo dello Stato
Chiediamoci immediatamente dopo se l'invasione fosse stata di pelle nera
Se sarebbe stata la stessa cosa
Massa ci sono quindi degli episodi che vanno in questa direzione ci sono degli episodi per settori di Società Civile ma ci sono anche come dire indizi di tipo assolutamente immerso voi pensate se noi in Italia avremo mai la possibilità di abolire l'ergastolo voi credete che si possa farlo attraverso l'appello alla società civile o attraverso l'appello al sistema politico alla classe politica per esempio
Non c'è dubbio che si tratta di questo secondo caso quindi anche qui la realtà è più contraddittorie più complessa per potersi fondare su un luogo comune di base che non gradisce non garantisce invece nulla a mio modo di vedere
Ciò che noi non dobbiamo fare di fronte a questa realtà complessa e quello di farci prendere in un meccanismo che ci fu il ci sfugge completamente questo benedetto discorso delle riforme istituzionali
Dove purtroppo ci siamo subito lanciati ad inseguire le sono i soliti
Vizi di alchimia costituzionale di ingegneria
Strumentale che non hanno senso per quanto ci riguarda
Perché non offrono nessun tipo di risposta
Noi dovremmo fare e qui sono d'accordo in parte con quanto diceva Alfonso Inc con quanto diceva Fiorello noi avremmo bisogno di un vero mutamento di scenario perché questa realtà
Dei partiti
Più complessa di quel che sembra che ho cercato di non e quel che si è poi solo a noi non lo sente sottobanco complessa quanto lo è quanto invece noi non siamo abituati a considerare questo tipo di realtà viene chiamata un mutamento reale soltanto di fronte a un mutamento di scenario e da questo punto di vista ha ragione chi dice che qui bisognerebbe volare alto noi avevamo cominciato volando alto
Quando abbiamo dato vita ai Verdi io ricordo che il punto di partenza dei Verdi dal punto di vista istituzionale istituzionale era l'obiettivo riassumibile nello slogan lo svuotamento degli Stati nazionali
Non me lo so l'alto con poteri sovranazionali dalla Cei all'ONU verso il basso attraverso il decentramento nei confronti dell'autonomia
Era uno slogan straordinariamente preveggente se voi pensate che ci troviamo in un mondo in cui tasso di conflittualità
Elevatissimo invece proprio attraverso la proliferazione dell'hip hop cioè l'ipotesi della proliferazione degli Stati nazionali anzi che attraverso il meccanismo delle regioni del loro svuotamento era sicuramente un'intuizione
Un'intuizione corretta manutenzione che è rimasta nel cassetto
Io vedete io non soltanto per le provocazioni non vedo Piero villa che come mi era stato diffidato in qualche modo dall'intervenire
A questo a quest'incontro che sarebbe secondo alcuni caratterizzato come incontro dico decorrenza dal ricorrente
I sessi si provocano reazioni diverse questa melma invogliato a venire proprio in maniera del particolare ma
Quello non vedo Piero e mi interessava vedere parlarne con Piero perché occasionalmente hanno così affrontato questo discorso casomai comunque
Ci ritroviamo in seguito
Quel che volevo dire e che noi dobbiamo finirla
Ma questo finirla veramente di pensare ogni volta che c'è un problema sul tappeto di adattarci alle pieghe del dibattito così come ci viene proposto per portare la proposti Ina dei verbi
Questa è una cosa che ci dobbiamo proprio togliere dalla testa in via definitiva questo meccanismo della produzione del documento
Come frutto finale
Esito abbastanza stilistico di discussione di dibattiti che a volte invece hanno anche contenuti maggiore è una cosa che proprio ci dobbiamo togliere dal cervello che contraddice con la nostra impostazione origine originaria ma non è solo questo il motivo è del tutto patetico ci fa fare la figura degli accattoni
C'è un tavolo a cui nessuno ci ha invitato
Noi ci presentiamo la porta con la nostra proposta peraltro del tutto modellata su quella degli altri
Non veniamo neppure fatti sedere quand'anche avessimo prodotto la miglior proposta del mondo non ci vi lascio immaginare che cosa potrebbe servirci visto anche
Così
Ecco però questo ci deve portare a riflettere un po'sulla nostra condizione Interna
Perché non possiamo accettare questa realtà come dato di fatto
Questo discorso se vale per la proposti da ritagliate immediata sull'oggi che ci sono estranee vale alla stessa maniera anche di fronte ad eventuali proposte di grande respiro
Che verte invece magari sono in grado di mettere in piedi perché è la stessa dinamica
E inutile avere la proposta di grande respiro la capacità intuitive eccetera eccetera quando poi non si hanno le gambe per farla camminare quando poi non sia la capacità di interlocuzione reale
Rispetto al mondo della politica
E qui bisogna prendere atto Massimo diceva prima seduto non al microfono che per fortuna i Verdi nella realtà locali lavorano e vero
è vero anche che in molte non tutte in molte realtà locali i Verdi hanno assunto questa capacità
Di tra virgolette egemonia culturale rispetto ad alcuni temi che mi porta ad essere davvero autor rivoli
Nel rapporto con le altre forze politiche che davvero capaci di gestire la loro presenza istituzionale
Tuttavia se questo è vero per alcune dimensioni territoriali alcuni comuni alcune province alcune regioni è assolutamente non vero rispetto alla situazione nazionale
Dove i Verri invece hanno una presenza così larvale
Che è un problema per cui pur volendo parlare a di altro dobbiamo parlare di questo nostro ombelico se non usciamo da questo tipo di condizione larvale anche le nostre maggiori capacità di riflessione di analisi restano senza gambe
Allora da questo punto di vista io credo che bisogna dire a differenza di quanto è stato detto più e più volte rispetto a Castrocaro che Castrocaro avrebbe aperto una fase nuova
Ecco io voglio cogliere questa occasione per dire spero che Castrocaro abbia chiuso una fase
Lo spero vivamente vorrei proprio che fosse chiusa questa la la fase Castrocaro perché noi in questo momento abbiamo bisogno
Di confrontarci sui contenuti di muoverci in maniera completamente diversa vedete citavo prima Piero perché nel blu ultimo consiglio federale passeggiando ci si poneva seriamente il problema se non fosse il momento di scioglierli idea dei di scioglierci
Perché pagassi parliamoci chiaro
Questione di identità aveva detto Laura nel suo intervento al Consiglio federale condivido pienamente parte uno cerca di fissare questa fotografia e più diventa sfocata oggettivamente agli occhi del Paese uno delle ragioni del nostro successo che era la marca antipartito l'abbiamo persa
Che ci piaccia o non ci piaccia non la gestiamo più noi
Questo ce l'hanno tolta alle leghe
Qui non siamo più noi la rappresentanza della nell'immaginario collettivo della gente rispetta la politica i verdi non sono più un alterità rispetto al sistema politico
Noi ci sentiamo abbiamo per ragioni sentirsi ma così non è
La marca ambientalista allora che dovrebbe essere il nostro specifico inevitabile
Oggi tutti sono ambientalisti è vero che noi abbiamo detto abbiamo continuato a stampare che tutti si vestono di verde che tutti se ne troppe città verde
Tuttavia voglio dire noi stessi non possiamo non ignorare anzitutto che ci sono dei tre partiti
Persone gruppi capaci di fare proposte ambientalisti serie
Forti graduate come le nostre noi di fronte a questa mancanza di identità che ci sta siglando in quest'ultimo periodo tendiamo a rispondere con la radicalità
La radicalità che può andare in due direzioni una quella rispetto ai contenuti cioè ad assumere un atteggiamento più fondamentalista
Solito discorso tutti i partiti si tengono di verde tuttavia le loro non sono che pecette toppe sul vestito di Arlecchino il problema è più complessivo però in questo modo
Anche se abbiamo violato i Santa mente al principio dalla rivoluzione molti anni orsono ci siamo di nuovo
Le incanalate la stessa direzione perché tutte le volte spostiamo il problema un passo più in là perché più complessivo alla fine agente venti viene il dubbio che essendo sempre altro Veltroni altrove questa altrove non ci sia o che comunque non sia
A portata di mano
Un altro tipo di radicalità forse più
Come dire più corretta più consono al nostro modo di essere quella caratteristica dove Marco che voleva provocazioni
Di suo fratello del fratello di Marco Boato cioè di Michele la riga che l'arringa radicalità nei risultati quanto abbiamo portato a casa abbiamo due consiglieri regionali che cosa hanno fatto quest'anno che cosa hanno fatto concretamente per l'ambiente che cosa
è anche qui però
Non credo che sia un tipo di una risposta al nostro problema diversità è senz'altro la risposta che io mi sento più vicina rispetto al all'atteggiamento dell'altrove del più complessivo tuttavia assomiglia molto a certi periodi del più uno nella storia politica di questo Paese cioè richiama anche qui la matrice d'origine
Il PC diciotto proposte di legge per l'ambiente di cui sette realizzate noi quarantadue proposte di legge per l'ambiente di cui ventiquattro realizzate perché siamo più trasversale perché siamo più capaci perché siamo efficaci se non altro questa cosa ha una funzione di palestra che selezione a chi è capace di mordere effettivamente sui problemi chi non è capace tuttavia ripeto non mi pare
Che sia esauriente
A giustificare la così il mantenimento dei Verdi come organizzazione politica in Italia
Nel penso che basti a giustificare il mantenimento dei carri come organizzazione politica in Italia la persistenza così la necessità di rieleggere
Alcune persone che poi oltretutto io sono disponibilissimo a concorrere a realizzare ma sono anche consapevole che sono per i problemi che ci danno
Rispetto ai risultati cioè noi abbiamo francamente no no questa non è una battuta io ve lo dico qui lo dico in ogni luogo dopo Castrocaro noi abbiamo io non penso come molti pensano che ci sia chi è e deve essere soppresso delle alterità da distruggere
Io penso veramente a tutto quello che ci siamo detti proprio perché penso che la Castrocaro si sia chiusa un'epoca che non ci sono più nelle maggioranze nelle minoranze anche se se c'è chi si ostina a pensarla in maniera diversa
Che bisogna dividersi sui contenuti che bisogna imparare a praticare la democrazia
Davvero e non continuare a mantenere atteggiamenti così da bolscevismo man pure tanto strisciante
Tuttavia esiste il problema di metabolizzare un ceto politico per i nervi
Che non è o non è stato originario con la loro storia sto per lo meno mettiamo su questo piano il più soft possibile e che ha un approccio di tipo diverso che l'approccio del documento dell'analisi complessiva
Della politica come fatto salvifico
E arrivo così all'ultimo punto perché non voglio tediarvi troppo noi abbiamo comunque un problema di metabolizzare lo ancora sono li abbiamo questo non nel senso che non ci vanno giù o ci stanno sullo stomaco ma che non bastano i nostri succhi gastrici se non c'è una disponibilità a sciogliersi da questo punto di vista che lo sciogliersi riguarda mentalità presenti all'interno come il movimento nel suo complesso
La questione dei densità resta è una questione aperta io non ho risposte da portare oggi così tout-court io sono fermamente convinto che la risposta vera
Sia la risposta appunto dello svuotamento degli Stati nazionali del decentramento dalla politica che sia questa la strada dove dovremmo corra ma dovremmo correre con alta voce
Con doc
Verdi europei
Che sappia ricondurre a questo denominatore comune quel che succede dalla Moravia fino aveva ai ai Paesi Baschi fino fino a casa nostra
Per far questo avremo bisogno di una io qui devo aprire una polemica
Se anche con alcuni degli organizzatori di questo incontro anche se il salone di corrente voglio dire per far questo avremmo avuto bisogno di una federazione qui paghiamo delle colpe storiche da questo punto di vista nell'aver confuso
L'autonomia locale la struttura federale con un
Rifiuto la federazione come strumento la battaglia del localismo ai tempi della lista di Roma per esempio
è stata una delle componenti fondamentali che ci hanno impedito sempre di avere lo strumento Federazione come strumento capace di produrre politica è stata quella che ha consentito di fronte all'assalto Esterno di svuotare il fortino di lasciar trovare il fortino ogni difeso o con un paio di comunioni
Con la bandiera in mano a fare Fort Alamo ma senza nemmeno riuscire a rete senza che potessero arrivare i nostri perché non c'erano i nostri che potessero arrivare
Ecco da questo punto di vista questa storia la dobbiamo avere imparata oggi non possiamo riproporre all'interno della Federazione così come essa è una guerra per bande perché francamente non serve a nessuno legittima davvero
Lo scioglimento lo dico anche a chi ha più i più forti antagonismi rispetto alla situazione attuale legittima davvero lo scioglimento dei Verdi in Italia dobbiamo rimettere in piedi lo strumento federazione
Per portare questa questione del superamento degli Stati nazionali dello svuotamento delle loro prerogative che sono le uniche chiavi per scardinare il meccanismo della consociazione partitocratica
Però avere le gambe per farlo camminare
Se non abbiamo questo non avremo la stampa avremo sempre giornale che diceva Massimo non avremo gli strumenti di nessun tipo e avremo questo scopo
Preoccupantissima scollegamento che c'è oggi
Tra i Verdi sul territorio per i quali io continua a nutrire un profondo giudizio positivo che oggi perché che se ne sia sempre di tenervi nelle realtà territoriali e ho sempre lavorato in linea di massima bene son tutte le eccezioni del mondo per carità
Però oggi credo che tutti vediate come la gente nella realtà locali contrariamente a quanto diceva il fosso proprio visto che il pensare lo per globalmente si è rivelata negli anni trascorsi un'operazione così acida
La gente proprie non vuol pensare globalmente vuole soltanto agire localmente non ne vuol sapere quel che se fa Roma ci si esime anche ti se setting se vai a raccontare quanto è accaduto l'ultimo Consiglio federale alla seconda fase vedi le facce per cui cambia argomento cioè
Lo strumento è proprio tutto da ricostruire
E quindi ben venga questo convegno ci scusi da parte degli organizzatori che sono esterni per averne fatto da quel dal mio punto di vista in questa fase un uso un pochino interno è strumentale a il Mondo verde politicamente organizzato ma insomma grazie perché questo ci serve finisco credo finiscono in tre minuti perché anche l'ultimo ultimo tema no
Nuove frontiere dell'eco sostenibilità della politica sulle nuove frontiere deriso perché mi sentirei davvero in difficoltà sulla questione dell'eco-sostenibilità dalla politica direi che è uno dei motivi di fondo
Che dovrebbe caratterizzare la nostra il diritto dei Verdi a sopravvivere
E a superare la fase del rischio la mortalità infantile perché io non sono preoccupato che noi stiamo attraversando una fase di senescenza questo davvero no sono convinto che come Walter molte altre forze politiche in Italia
Nati al di fuori del sistema dei partiti tradizionali siano poi abbiano poi così sofferto di elevata di un tasso elevatissimo di mortalità infantile e io sono convinto che noi rischiamo di fare la stessa fine se riusciamo a superare questa benedetta età dello sviluppo
Credo che poi le gambe per camminare se ne possono dire credo che un secondo elemento di forte identità e caratterizzazione oltre a quello che dicevo prima rispetto ai meccanismi politici istituzionali e allo svuotamento degli Stati nazionali sia quello di una di un ridimensionamento de la politica di cui noi dovremmo farci forti fautori pur facendo politica a tempo pieno ecco da questo punto di vista per me eco sostenibilità della politica non può voler dire
L'ipotesi una corrente di pensiero che si rifà allora all'idea dello sviluppo sostenibile
Io ho il massimo rispetto per i teorici dello sviluppo sostenibile ma sono convinto che la presenza la forza dei Verdi presso i cittadini italiani presso gli uomini spossata realizzarsi soltanto se noi ci battiamo per la difesa dell'albero tanto per rifarsi al minuto particolare in quanto l'albero ha diritto di vivere non in quanto è utile
Perché finché si batteremo in una logico far avremo i nostri approcci sulla base del senso dell'utilità
O della capacità progettuale in questa chiave l'albero sarà sempre ha battuto o non si impara che l'albero deve è stato di perché ha diritto di stare lì quanto noi abbiamo diritto di respirare oppure se non cerchi pensiamo di fondare una politica che vede il valore sociale dell'albero eccetera eccetera state pur tranquilli ladro cade
Ecco da questo punto di vista noi dobbiamo essere quelli che in qualche modo contribuiscono a depotenziare l'illusione complessiva della politica
Che tutte le politiche che vendono alla gente la felicità sono di per se stesse un'organizzazione della menzogna
Nel nome della quale molta gente muore molta gente morta sempre e molta gente si continuerà a far morire
Noi dobbiamo dire semplicemente che raccolga politico la cosa più piccola più modesta un quotidiano una quotidiana ricerca di equilibri fra i diritti individuali e i problemi collettivi che non c'è nessuna dimensione salvifica nella politica verde o non verde che sia e forse e forse dalla gente che sta male che soffre per cui in quel momento sta male eccetera eccetera potremmo essere capiti molto di più di chi cerca di venderli l'ennesimo opuscoletto Della Torre di guardia
Più o meno vestito in un modo o nell'altro e questo ci renderebbe poi ci dovrebbe dare quella cala quella qualità rispetto ai problemi che Massimo invocava nel suo intervento che oggi è ridotta al nostro continuo inseguire le fotocopie la nostra continua incapacità di organizzarci ecco mi
Nella finisco qui perché un'altra delle cose a cui sono fermamente contrario alla struttura dei interventi o dei discorsi quei documenti che hanno un inizio
Uno sviluppo una fine in cui tutto si compie perché nella vita reale anche la politica vera non si compie mai niente e quindi anche questo è un approccio che dovremmo levarsi dalla testa in questo caso mi riferisco ai colleghi del Consiglio federale
Anche qui faccio un appello anche individuale non farci più farmi personalmente più sopportare ed è che ogni problema che c'è in Italia il Consiglio federale dei Verdi debba produrre un documento
E non che so io una campagna di stampa diciotto mila manifesti in tutta l'Italia una serie di iniziative dei Consigli regionali sono qualcos'altro che non sia un documento
Grazie a Maurizio a questo punto dei lavori è prevista alla tavola rotonda innanzitutto invito
Marco Boato il senatore Marco Boato a venire qui alla Presidenza per incentivare Ermete Realacci
Presidente della Legambiente ma non viene viene viene presidente della Legambiente e l'onorevole Gian Luigi Ceruti per Italia Nostra lau l'onorevole Laura Cima
L'onorevole Anna Maria Procacci credo anche un alcune informazioni e nel contempo siamo in attesa che sta arrivando da un momento all'altro il ministro Antonio manca amico il ministro Giorgio Ruffolo purtroppo purtroppo per l'ambiente più che purtroppo per noi ha dovuto scappare a Genova
Stiamo attendendo però Angelini che è uno dei direttori centrali del del il il il sottosegretario che stiamo aspettando se riesce a venire da una riunione che doveva finire per mezzogiorno quindi speriamo che macchina riesce arrivare stiamo aspettando tassi nel contempo iniziamo la tavola rotonda alla fine della quale poi ci trasferiamo al piano di sotto perché c'è un qualche
Tramezzino un qualcosa da bere per fare un piccolo break
Io direi che come passaggio proprio dalla fase del dibattito generale de del dibattito generale al particolari
Delle leggi delle leggi in discussione in questo momento oggetto della tavolata oggetto della tavola rotonda
Darei la parola Marco Boato che intende anche intervenire un po'sulle sulle cose
Delle relazioni dette nella nel corso della mattinata proprio a dimostrazione che questa nostra non vuole affatto essere una roba codificata
Che si conclude o una o un fatto di corrente perché forse non siamo neanche capaci o magari riuscissimo a mettere d'accordo tanta gente speriamo che questo sia invece l'inizio di un comincerà a discutere di argomenti politici
Piuttosto che di fatti solo interni e la scelta di non essere federazione ha proprio questo
Spirito se ci riusciamo quello di non chiuderci dentro un fatto organizzato ma di parlare alto
La parola a cominciamo con Marco Boato che prova a fare il ponte fra gli argomenti della mattina e quelli della tavola rotonda
Sì grazie questo funziona sì
Grazie a Bruno De vita grazie per l'invito a questo a questa iniziativa
Io non è che ha la pretesa di fare il ponte era finalizzato anche in qualche modo al c'è un problema anche personale io devo essere nel pomeriggio a Bologna per un'iniziativa su Ustica
E quindi avevo comunque non ci sta di proporre delle riflessioni adesso per la missione in modo più corretto perché già l'una e mezza non sappiamo se Maccanico e Angelini arriveranno mi auguro che avvengano
E quindi cerco di fare queste riflessioni di non fare troppo lungo però sull'intreccio fra le due questioni io c'è anche almeno un fatto simbolico se se simbolico reale che sta avvenendo in queste ore
Se almeno dal mio punto di vista dovessi individuare in modo semplificato la connessione nel tema del convegno fra la prima parte è la seconda
Mi pare che con molta semplicità se potrei dire che è un intreccio fra la questione
Ambientale i suoi aspetti istituzionali e la questione politica istituzionale in senso in senso stretto
Perché dico c'è un riferimento alla realtà attuale perché purtroppo Ruffolo non è qui con noi oggi perché c'è una doppia catastrofe in corso appena avvenuta
A Livorno e a Genova e quella di Genova quella di Livorno è prevalentemente anche una catastrofe umana per l'altissimo numero delle vittime quella di Genova oltre che essa una catastrofe umana sta diventando lo è già una catastrofe ambientale
Di grandissime proporzioni
L'altro aspetto è che sta si sta fra virgolette risolvendo in queste ore una crisi di governo in un modo catastrofico una crisi governo aperta
Tutti dicono strumentalmente o meno ma secondo me legittimamente sulla questione politico istituzionale e sul problema delle riforme istituzionali si sta chiudendo questa crisi di governo
Con la dichiarata intenzione di non affrontare in questa legislatura le riforme istituzionali saldo quelle che siano diciamo già all'ordine del giorno sostanzialmente del Parlamento che quindi si sarebbero comunque affrontate in ogni in ogni caso ecco ho voluto fare questa doppia come sarà fatto non so se questo sarà il motivo per cui il ministro Maccanico non viene non credo che di rivelare nessun segreto
Se dico che uno dei nodi comunque di questa ultimo anno di legislatura sia De in serata ormai ministero per le riforme istituzionali
Ricoperto tuttora da dal ministro Maccanico non sappiamo se sarà ancora lui ministro
Le riforme istituzionali nel nel nell'elenco dei ministri che Andreotti non so se stasera consegnerà al presidente Repubblica credo che rimarrà Maccanico posso anticipare questo però insomma
Forse la sua assenza è legata anche comprensibilmente questori ai problemi mi auguro comunque che nel frattempo arrivi
Allora sul piano della società civile in senso ampio del rapporto fra società in natura mi sembra che
Diciamo il tecnico tema che noi vogliamo affrontare in questa tavola rotonda in qualche modo riproporre la priorità e la centralità Della questione ambientale
Io non farei riferimento anche per qui c'è c'è ci sono due deputate Cerutti Procacci che immagino che toccheranno coi specificatamente le questione dei parchi e la quinta anche la questione i parchi anche la questione della caccia poi sarà vedo che c'è anche Rosa Filippini
Il io porrei la questione la apporre non affrontino la sviluppo sul più complessivamente mi pare che già Maurizio Pieroni ricavava questo tema nell'ultima parte del suo intervento sotto il profilo complessivo dello sviluppo sostenibile
E non so se se la mia cartellina che non conteneva per un errore il il disegno di legge ma c'è da questo punto di vista del disegno di legge che ha come prima firmataria Laura Cima
E che però ha un serie dei firmatari ed è stato il frutto di un lavoro complesso che ha coinvolto anche sindacati eccetera che riguarda per esempio in una percentualmente il rapporto economia ecologia sotto il punto di dal punto di vista della riconversione ecologica dell'economia lo sa la mia Caterina non c'era ecco c'è stato c'è stato anche c'è un un disegno legge sulla diritto alla partoriente che che è molto importante e significativa ma non c'entrava ma non era quella cedere se è stato un disguido
Ecco esattamente questo disegni di legge affronta per alcuni aspetti norme finalizzate al conseguimento della compatibilità ambientale e sociale delle attività produttive è uno degli aspetti centrali della questione dello sviluppo sostenibile
Sul piano politico
C'è in quasi in parallelo quasi senza alcuna interferenza anzi nel dibattito politico istituzionale di queste settimane di questi giorni non c'è stato alcun e dichiarata correlazione fra le due questioni io la vorrei porre invece
Sul piano politico cioè la centralità della questione istituzionale è di moda quasi fra i Verdi in particolare ma non solo ma anche un generico senso comune considerare questa come una grande truffa
Come un grande parlar ritardi scuro per non parlare dei problemi reali del Paese io non sono d'accordo
C'è come in tutte le questioni politiche anche una quota di demagogia una quota di strumentalità una quota di utilizzo della questione del momento per gli scontri interni al sistema dei partiti alla stessa maggioranza c'è questa quota
Ma diciamo è fisiologica o forse meglio oggi patologica in tutte le questioni non solo in questa qualunque questione se a fronte c'è anche questo aspetto però secondo me dire che una repubblica a quarantatré anni dalla entrata in vigore della sua costituzione
E a quarantasei anni dal dalla sua proclamazione due giugno del quarantasei primo gennaio del quarantotto
Insomma i due date di riferimento
Abbiamo un problema reale di revisione di trasformazione se volete qualcuna parla molti parli passaggio dalla prima alla seconda Repubblica me questa non mi nominalismo non mi interessa ma che ci sia un problema reale
Senza per questo immaginare che ci sia un colpo di Stato bianco o di altro tipo in corso un problema reale di cambiamento di alcuni aspetti rilevanti delle nostre istituzioni a quarantatré anni dall'entrata in vigore di una costituzione scritta
Immediatamente dopo la fine della guerra io un contesto ideologico politico interno internazionale totalmente cambiato
Con me una uscita dalla regime fascista cioè da un regime totalitario che evidentemente comportava una serie di contro di contromisure istituzionali
Comprensibili ma legate anche alla conta alla contingenza storica dire questo io non lo trovo scandaloso
Ne trovo che la crisi politiche istituzionali italiani in questo vado controcorrente anche perché non mi piace neanche la demagogia nostra e quindi cerco in qualche modo di esorcizzato il metro coppia scambi di per sé catastrofico il fatto che noi viviamo in un momento di e che poi dura da molto
Pieroni diceva mi mi ricordo della sessantotto questo ma in realtà la data sessantotto già casa legate ai movimenti eccetera
E la data che tutti i politologi indicano come l'emergenza del carattere bloccato del nostro sistema politico non solo al suo interno
Ma anche il suo esterno perché fino a quell'anno o quel ciclo di di di di movimenti non era mai successo nella storia italiana e che dei movimenti della società civile
Si esprimessero autonomamente dal sistema dei partiti movimenti c'erano già stati nella società italiana dal Quaranta Skin quei e dalle la stessa resistenza in poi però erano tutti in qualche modo avevano come referente il sistema dei partiti o era una prosecuzione del sistema dei partiti
è la prima volta dalla fine degli anni Sessanta anche per il processo di trasformazione passaggio da Società industriale la società postindustriale i processi modernizzazione della società italiana è la prima volta che questo avviene come movimento auto o movimenti autonomi come processo di autonomizzazione
Della società civile quindi quel riferimento non è sbagliato anche se per Terni riferimento biografiche un elemento storico politologico che si può
Che si può fare
Nobilitato sì e
Io non trovo egli cioè a me sembra diciamo fisiologico che è un sistema politico istituzionale viva questa crisi che sta vivendo
Quando può diventare patologico e ci siamo sulla soglia fra il fisiologico e patologico che i politologi o non può che essere una soglia convenzionale non c'è nessun ampio strumento di misurazione evidentemente quando questa crisi non viene affrontata
E non viene affrontata con le procedure quei metodi eccetera con cui va affrontato una crisi politico istituzionale
A quel punto può succedere il processo di precipitazione catastrofica della crisi nel senso in cui Irene Tom ma utilizzato il modello delle catastrofi in alternativa al modello delle crisi
Anche in riferimento alle scienze sociali cioè l'analisi della società e non solo il riferimento ai fenomeni e naturali a un certo punto invece che esserci un processo prolungato di crisi ci può essere la precipitazione catastrofica di un sistema politico istituzionale può succedere questo in Italia non è detto che non succeda in altri Paesi la Francia per esempio è successo in rapporto a fenomeni esterni la guerra di Algeria per esempio in Germania nel trentatré e i successi il rapporto fenomeni interno l'emergenza del movimento nazionale socialista in Italia potrebbe succedere per fenomeni interni legati a un processo di delegittimazione del sistema politico
Di emergenza di spinte localistiche
Dis Greganti e così via
Però ripeto a mio parere non è questo un parlar d'altro
Si può affrontare dignitosamente legittimamente rigorosamente la questione politico istituzionale per quello che perché le
La terza ordine io vado solo per titoli sostanzialmente la il terzo ordine di riflessione sono anche troppi titoli inizialmente quindi per quel suo sguardo satrapo tre foglietti sono la prima del fine alla fine del primo ma ma comunque mi mi fermo rapidamente io volevo in qualche modo buttare degli input per ai miei colleghi qui di riflessione
Quale rapporto tra ambiente e istituzioni cioè c'è un qualche nesso fra i due ordini di problemi
Allora a mio parere la prima cosa da dire ciò che non bisogna fare a mio parere guardate io dico delle riflessioni strettamente personali a mio parere non bisogna stabilire un rapporto di carattere ideologico e totalizzante
Che altro modo di dire che secondo me è sbagliato immaginare che ci sia un punto di vista ecologico possiamo dire un punto di vista verde ma non nel senso del verde gruppo parlamentare verde nel senso che la metafora verde
Che che ci sia un punto di vista verde sul letto questioni istituzionali Baggio molto più terra terra usato altre volte l'espressione la continua a usare a mio parere non ne esistano delle proposte o delle questioni istituzionali o delle soluzioni istituzionali verdi
Ma possono esistere delle proposte dei Verdi
Sempre in tenendo Verdi questa accezione ampia che non riguarda solo la rappresentanza politica verde ambientali delle proposte degli ambientalisti degli ecologisti dal modello Unico dell'arcipelago verde in senso
Ampio sul cioè questioni istituzionali questo a mio parere un modo laico di affrontare la questione in modo non ideologiche non totalizzante
Di affrontare la questione però esistono anche sempre a mio parere e ovviamente delle ai connessioni anche fra la specificità che poi una specificità molto ampia anziché ne abbiamo sempre affrontato in modo molto ampio abbiam parlato
Parliamo con po'di delicatezza di centralità perché abbiamo troppa nausea da antiche centralità la centralità operaia eccetera per usare ancora però centralità nel senso di priorità nel senso di evidenza non nel senso di emergenza il senso di evidenza
Di di punto di riferimento non esclusivo e totalizzante cui riferire esiste un rapporto fra la questione ambientale
Un punto di vista
Ambientale oppure diversi punti di vista
Verdi e la che l problemi istituzionali si a mio parere si cioè diventerebbe un'assolutizzazione dall'altra parte dicendo no a fondo che Toni totalmente separate che non hanno nessuna connessione
Faccio un esempio da questo punto di vista che Prada un esclusivo necessariamente del dei verdi e degli ambientalisti ed ecologisti può riguardare altri movimenti politici
Mi sono segnato su questo sei punti ma c'era una consegnare sessanta io serate sei Perez
La prima questione riguardo un'espressione che offre via delle sue tornata un po'di moda ma che
Su cui c'è un po'di cautela perché l'espressione che troviamo nella quattro a Gezi mo'anno di Pio undicesimo e quindi per carità non fuori però siccome adesso siamo nell'anniversario novantuno al Papa faranno altro enciclica sociale perché siamo l'anniversario del del
Delle encicliche sociali Rerum Novarum parla già si fanno e via elencando è il principio di sussidiarietà espressione che possiamo usare in altri termini ma mi pare che un punto di vista ecologista ma non necessariamente solo ecologiste
è quello della immagine di immaginare di costruire senza immaginare una terra diciamo un muto un una sorta di utopia
Diciamo fuori dal mondo ma di immaginare progressivamente modifiche del sistema politico che siano tali in rispetto a cui la capacità di governo delle istituzioni di funzionamento delle istituzioni
Sia affrontabile a livello in cui i problemi che si pongono e possono si pongono e possono essere risolti e quindi non ha senso affrontare a livello nazionale e statale questioni che possono essere risolte a livello regionale non ha senso affrontare a livello regionale questioni che possono essere risolte a livello comunale
Non ha senso immaginare di risolversi però a dirimere risolvere a livello comunale o regionale o anche statale presepio questioni che non possono che essere risolto a livello sovranazionale
Per quanto riguarda sia sovranazionale europeo sia sovrannazionale mondiale per esempio il livello dell'ONU i principi di sussidiarietà anche se è un'espressione diciamo impopolare seconda questione la questione l'auto-governo
Dove per auto governo però non ci sia una riedizione turrita e demagogica della democrazia diretta
Allora la democrazia diretta a una sua dignità e una sua forza cioè in due modi nel momento referendario di vario tipo non solo quello abrogativo previsto la costituzione ma quei vari tipi di riferendo che per esempio possono essere inseriti negli statuti locali
E c'era nelle iniziative popolari disegni di legge d'iniziativa popolare
Sia a livello nazionale sia a livello anche
Regionale ma l'auto-governo implica la forza di autogoverno attraverso le istituzioni rappresentative
E attraverso i governi locali sa non dobbiamo far demagogia immaginarsi sa che è una società complessa si governa somma a forza di colpi di sì o di no da parte dei cittadino o una sorta di cittadini convocati in piazza
Con per per alzare la mano a favore di un'altra proposta al terzo oggi lunedì nei problemi e sono connessi come vedete e la questione del regionalismo e del federalismo mi pare che Alfonso Pecoraro dice una cosa che io non condivido
Anche se molti viaggi in Europa dicono cioè che noi dobbiamo immaginare una Europa federalista delle regioni cioè che se deriviamo le varie regioni
Io non non ma immagino assolutamente concepibile polacco di questo genere immagino concepibile realizzabile concretamente non è una utopia questa degli Stati Uniti d'Europa su base federale che progressivamente si allarghino dai dodici attuali a progressivamente ai Paesi del Centro e dell'Est Europa che si stanno si sono o si stanno liberando dai sistemi totalitari
Vedo come un obiettivo praticabile ma di media-lunga scadenza ma non lunghissima una progressivo cambiamento dello Stato italiano in Stato federale
Ma non è una cosa facilmente vedo però come una cosa realizzabile in tempi stretti una forte rafforzamento del regionalismo italiano che non è la stessa cosa del federalismo
Cioè che può per portare su quella strada
Che può essere anche tu adesso però il rovesciamento dell'articolo centodiciassette centodiciassette a Costituzione elenca le competenze si può far delle regioni si può rovesciare elencare le competenze statali e tutto il resto va alle regioni
Ma c'è anche l'articolo centosedici della Costituzione che quello che indica le cinque regioni a statuto autonomo
Allora si può immaginare progressivamente di portare tutto il sistema regionale italiano ha un livello di autonomia analogo perché fra l'altro le cinque regioni sono molto diverse anche negli statuti una dall'altra
Ma Ana e quindi si potrebbe anche modificare analogo al sistema delle cinque regioni a statuto autonomo cioè tutte le Regioni fra virgolette diventano statuto autonomo
A statuto speciale c'è una specialità di ogni statuto regionale quindi una forte forti competenze una
E qui si collega anche la questione l'autonomia impositiva e così via su cui dobbiamo stare attenti a non fare demagogia
Perché può essere una forte spinta democratica ma può anche essere una forse viene assolutizzato una fortissima spinta discarica attrice e di assolutizzazione di divario economico sociali nel nel nel nostro Paese
Problema analogo che si pone sul piano internazionale evidentemente
Quarta questione il rapporto economia ecologia sul piano istituzionale
Sul piano istituzionale non c'è dubbio che per quanto riguarda il governo cito almeno due questioni fondamentali il governo del territorio
E a cui è legata anche la delocalizzazione per esempio dell'industria nocive e così via e la questione energetica
Sono due aspetti in cui un input forte ecologista ambientalista Verde può dare delle indicazioni forti dal punto di vista del cambiamento istituzionale
Quarto ordine quinto ordine di problemi è
Una contraddizione a mio parere su questo forse Cerutti ed altri possono riflettere possiamo riflettere
Una sorta di contraddizione che io vedo che non denuncia che vi evidenzia ma lo faccio prima che vocalmente da questo punto di vista fra il virgolette localismo dei Verdi almeno come sono nati storicamente lo ricordava Maurizio
E l'ambientalismo tradizionale che a mio parere a una forte carica centralistica questa è una contraddizione che a mio parere è uno dei motivi della paralisi della legge sui parchi per esempio
Allora qual è la sfida a un certo punto che ne dobbiamo né non possiamo dire a da una parte il regionalismo federalismo eccetera e poi però pensare che dal centro si impongono le soluzioni però dobbiamo anche essere consapevoli che regionalismo può anche voler dire prevalere
Perché non abbiamo una visione idilliaca delle cose regionalismo può anche voler dire prevalere di interessi Grant reazionari localistici di gruppi di interesse miopi non certo come vista che agiscono localmente e pensano localmente
E non globalmente per usare le nostre espressioni che in qualche modo rischiano di rendere molto più complessa è la realizzazione per esempio di certe riforme ambientali
Questo problema che si pone per i parchi si pone per la caccia si pone per le brave perché noi stiamo discutendo al Senato in questi giorni della legge quadro sulle cave però ho posto la questione sa
L'ultima questione ma è collegata a questo è il rapporto fra leggi quadro nazionali statali e leggi regionali in materia ambientale cioè queste se ne possono aggiungere altro a mio parere è un esempio forte
Di un intreccio reale non ideologico non esclusivo però fra ambiente istituzioni in senso l'atto diciamo
Ultima serie di considerazioni per concludere
Quale può essere la credibilità dei verbi in questa fase politico istituzionale attraverso queste questioni che ho indicato alcune delle quali specialmente le ultime due sono io risolte non irrisolvibili ma irrisolte sono aperte
E
Al di là di quella specie di tali questioni anche sulle questioni istituzionali più in generale cioè a mio padre insisto pretendere che oltre alle cose che ha indicato altre che se ne possono indicare comunque in generale ci sia un punto di vista ecologista sulla riforma istituzionale a mio parere è sbagliato
Sbagliato deviante demagogico e porta semplicemente a fare discorsi e non aveva affrontare con quel metodo che anche Fiorello Cortiana nel suo primo intervento interno ai primi interventi aveva
Giudicato di rigore istituzionale questo ordine di problemi allora anche qua io indico quattro cose e su questo concludo insomma è una scaletta di ragionamento quella che sto proponendo
La prima questione che si commetterà precedente
Però ha una sua specificità istituzionale non riguarda solo i Verdi se riguardasse solo i Verdi non si farebbe mai perché riguarda una riforma costituzionale e Befana riforma culturale bisogna fare l'articolo praticare l'articolo centotrentotto e fra l'altro l'articolo centotrentotto com'è oggi
E avete visto che poi non hanno neppure nella maggioranza ha trovato un accordo su come eventualmente modificarlo cioè sono gli obiettivi
Politico istituire costituzionali che si possono realizzare e realizzare per esempio perché non parliamo che è stato in questa legislatura io ne vedo soltanto tre apparentemente limitati ma di grandissima importanza simbolica e anche concreta perché poi vanno a cascata sulle leggi nazionali e sulle leggi regionali e vanno a cascata sulla giurisprudenza
La modifica dell'articolo nove della Costituzione cioè l'inserimento dell'ambiente e non più solo del paesaggio nell'articolo nove della Costituzione
La modifica dell'articolo trentadue della Costituzione c'è un c'è già ma rafforzare il diritto alla salute nell'articolo trentadue della Costituzione
La modifica dell'articolo ventiquattro della Costituzione con l'inserimento della tutela degli interessi diffusi all'interno della carta costituzionale
Sul c.t. tutte queste tre questioni c'è già una forte giurisprudenza sia della Corte di Cassazione che della corte costituzionale ma inserirli avendo fra l'altro alle spalle una giurisprudenza già forte
Ma che non ha una forte legittimazione costituzionale di fatti il più delle volte fa riferimento solo all'articolo trentadue questa giurisprudenza cioè non tanto al paesaggio ma al diritto alla salute
Avendo già una forte giurisprudenza costituzionale della Cassazione riuscirà a portare in Costituzione queste cose è importante cordate che sul piano parlamentare al Senato non so come sia la Camera esistono due disegni di legge su questo uno verde e uno democristiano
Firmato da una trentina di senatori democristiani due progetti di legge non sono identici ma sono larghissimamente convergenti
E si stanno già discutendo sia però la cosa non sta marciando con rapidità diciamo
Su questo terreno l'altro aspetto è l'ho citato prima che non ci torno mai la modifica l'articolo centodiciassette sicuramente probabilmente anche l'articolo centosedici della costituzione quindi queste sono vere riforme costituzionali che hanno anche una fortissima rilevanza ambientale ma che non sono le riforme dei Verdi perché c'erano già larghissimamente nella Commissione Bozzi
Quindi non è il verde Angelo anche in Parlamento i Verdi allora
Nella Commissione Bozzi e che potrebbero essere forti riforme costituzionali ma limitate da attuare oggi questi lo dico perché adesso passano in secondo piano la questione istituzionale con questa risoluzione della crisi governo potremmo essere noi
Dove noi dico non solo i Verdi ma tutti coloro che hanno interesse trasversalmente ad affermare questo tipo di obiettivi a farcene protagonisti
E a dire non abbiamo scherzato da parte nostra su questo terreno
Secondo l'ordine di problemi riguarda invece gli obiettivi politico legislativi da realizzare e qui c'è solo un elenco da fare di cose che esistono già all'esame del Parlamento cito per prime le due leggi
Incarnate qui diciamo dal Ceruti ed Anna Maria Procacci la legge sui parchi quadro sui parquet la legge quadro
Sulla cava e sulle sulla caccia ma c'è la legge quadro sulle cave c'è la legge sul regime dei suoli c'è la legge sull'amianto c'è la legge sulla la legge delega sull'inquinamento acustico
C'è la legge sull'istituzione della Consulta dei consumatori che è importantissima perché in quella legge c'è anche il riconoscimento dell'intervento amministrativo
Ne cioè è importantissima quella quella legge votata unanimità dal Senato che la legge per dire che non è una questione di bandiera dei veri invece anche votato un nostro disegni legge ma c'è stato nelle leggi unificato
Cioè la legge sul volontariato cioè la legge sull'obiezione di coscienza e sulla modifica del servizio civile quindi citare alcune cose che non sono la fine del mondo ma se passassero queste che sono già tutte incardinate in questa legislatura
Noi potremmo a Maurizio che chiedeva o forse Alfonso Alfonso diceva in Cosa ci possiamo caratterizzare
Se visto che se non c'è una catastrofe alla Cernobyl
Che che Dezzi porta cinicamente sull'onda ci possiamo caratterizzare su questo terreno in modo forte e credibile articolato cioè non più con un sì o un no su una questione monotematica ma su un progetto
Credibile praticabile politico istituzionale c'è il la questione
Degli obiettivi istituzionali dal punto di vista del sistema politico e del sistema politico elettorale qua io francamente non credo che ci possa essere una caratterizzazione specifica dei verdi
Lo dico con molta franchezza a mio parere questo un terreno su cui vedi come tutti gli altri allora interno nel rapporto con le altre forze politiche devono andare alla ricerca di soluzioni senza immaginare che ci sia un punto di vista verde
Sulle questioni elettorali quale potrebbe essere nella semplificazione Josca i Verdi sono per il massimo pluralismo rappresentanza quindi sono per la proporzionale pura ma chi l'ha detto
Se per esempio i verdi non sono per la rendita di posizione di qualunque posizione di qualunque rappresentanza diciamo di gruppi di interessi che re terrei lega per sempre i Verdi quando gli andrà bene e mi auguro che gli vada bene posso elezione al cinque per cento che quella è la dimensione di una rappresentanza solo verde
Se i Verdi hanno un progetto ambizioso invece di essere qualche modo non dico egemonica la brutta parola
Ma propulsori di una trasformazione le altre forze politiche devono immaginare di essere protagonisti
Ho posso né immaginare perché legittima una proposta quella proporzionalista ma possono immaginare di essere protagonisti
Di modifiche politico elettorali che non sono necessariamente il sistema inglese che piaccia a Pannella che non piace giustamente a Pecoraro anche se ha detto una grandissima inesattezze è il sistema più antidemocratico che esista
Invitare la prima democrazia mondiale sarà un po'sicure che queste è un sistema che a noi non piace non piace neanche idea di inglese ci vuole un sistema antidemocratico
Non avendo mai l'Inghilterra con tutto da quando a un regime di quel tipo un una vicenda dittatoriale come la Germania la Francia poste italiane la Grecia la Spagna e Portogallo e via elencando hanno conosciuto
è un sistema che non piace neanche a me ma fra l'uno e l'altro c'è altro tipo di soluzioni quello tedesco altro di questo genere che sono altrettanto legittima su cui non si può immaginare che ci sia un unico punto di vista concludo dicendo
Che a mio parere questo modo di ragionare non i contenuti che io ho proposto che sono del tutto discutibili legittimamente discussi ma questo modo di ragionare
E quello che io intendo per cultura di governo dei Verdi
Cioè se i Verdi e non solo loro ovviamente che se lo facessero solo loro sarebbe anche quest'analisi grazie riescono affrontare qualunque sia la collocazione istituzionale che hanno lei poi i problemi dell'ambiente del rapporto fra ambiente istituzioni e le questioni costituzionali e istituzionali con questo ordine di ragionamenti al di là dei contenuti che possono variare evidentemente dando una dimostrazione e su questo devono lavorare moltissimo perché su questo deve crescere moltissimo però non parte da zero infine i conti la differenza fra l'ambientalismo politica e scientifica italiana e quello di altri Paesi
è che già da dieci quindici anni l'ambientalismo politico e anche la metà di uno scientifico italiano si è posto in termini di cultura di governo cioè di fare delle proposte che siano realizzabili sul terreno istituzionale
Il problema è che questo patrimonio che abbiamo già alle spalle lo dobbiamo estendere senza pretendere dire la nostra
Tutto su tutto da partito fra virgolette ma con la consapevolezza che non è neanche oggi possibile a limitarsi soltanto alla specificità in senso stretto
Della questione ambientale arrivare a questa forma di cultura di governo qualunque sia la collocazione rispetto ai governi esistenti
Dei verdi ed è oggetti estraneità ai governi esistenti però darebbe un secondo me è un impulso molto forte alla crescita della proposta
Del della proposta verde sulle questioni ambientali e di una presenza ecologista ambientalista sulle questioni istituzionali viste laicamente assai forte in una fase in cui fra l'altro gli altri partiti dovranno un tantino metterla fra parentesi perché altrimenti si di lacerano e si disgregano come abbiamo visto in questi giorni queste ore
Forse ho parlato un po'troppo mi domando scusa
Ma forse poteva essere utile individuare una traccia di ragionamento che mettesse
In connessione la prima parte la seconda parte dei nostri lavori
Grazie Marco Ermete credo che non ci abbisognano domande
Lo stimolo riuscirono tutto di essere più breve anche perché devo fare l'orrida cosacca fu una che io non amo di andare via subito dopo parlato però me l'hanno detto a zero
Ritiene il pomeriggio non si possono fare niente dipende dalla scarsa sostenibilità e come e cosa estendibilità politica dei convegni perché quando si parla in troppi voi diventa sempre un po'una grana
Sospensione da ministro
Va bene io non entro ho sentito delle cose molto sensate che condivido anche l'intervento di Marco in alcuni interventi per precedenti e altre cose che condivido meno però il grosso delle cose mi sembrava
Molto interessante il che va a onore di questo convegno che un appuntamento in ogni caso utile di riflessione
Non entro nel merito delle vicende Verdi interne che hanno assunto tanta parte nella discussione di questa mattina
Anche se non avrebbe io esporto un punto di vista differente esce dal punto di vista di chi non vivere vicende in prima persona delle dell'esperienza elettorale verde è molto poco interessante discutere le forme di organizzazione interna dell'Irtyš
Il problema del valore d'uso esterno dei Verdi questo polo d'uso ancora esiste ma sicuramente richiede perché sia efficace uno del ramo d'ornamento delle forme in cui si è espresso nel corso di questi anni
Per il resto credo che ne venisse ha fatto una gran retorica intona problema partito non partito movimento eccetera
Non accettando anche quel principio di limite della politica di anche Pieroni aveva espresso i venti sono oramai a tutti gli effetti una forza politica che si chiamino in una maniera o nell'altra è utile che si rapportino
Sì rapporti con l'opinione pubblica o come forza politica e in quanto tale saranno valutati dalla gente dagli elettori questo è vero anche per i primi vicini è vero anche per me a me non interessa solamente niente
Su quanto col quale tasso di federalismo o non federalismo né verdi all'interno mi interessa capire se sono utili a risolvere problemi dentali allora se a questo si valuta l'efficacia o meno di averti
Per essere brevissimo anche perché appunto deluso arrivati anche degli altri partecipanti da tavola rotonda mi concentro su tre stimoli differenti che voglio dare sui temi affrontati oggi con una prima avvertenza si spero vivamente che il fatto che queste elezioni siano state rinviate nel tempo e forza verranno loro scadenza naturale consenta di portare a casa risultati che erano in corso d'opera che sono risultati può relativi alle tre leggi di cui si parla su cui non capita inutile entrare lo stretto merito voglio solo fare una raccomandazione Anna Maria
Perché ho visto la sua nota scritta nella legge l'impressione nostre che la legge sulla caccia che nei Kay che è in gestazione ci sia concentrata più sugli aspetti di immagine riduzione del calendario che non si aspetti di sostanza legare cacciatori dei tori censimenti questa interpretazione
Forse sbagliata non è sì sì non polacche sbarramento e c'è lo spazio per portare a casa delle leggi buone questo in ultima analisi quello che serve
Condivido manco come ha detto comunque le due pienamente le cose che ha detto Marco prima invece che affrontare la questione delle della riforme istituzionali indipendentemente dalla è il Fassino maggiore o minore che le forze politiche pongono questa questione
A secondo degli interessi che hanno nel momento non vi sia una questione di lana caprina perché è un problema che esiste veramente non si può semplicisticamente dire
Come detto da varie parti che è tutto un bluff e tutta una truffa bisogna affrontare i problemi veri perché il problema è che non si affrontano neanche problemi veri
Se non si capisce come funziona questo stato
Questa è altra cosa dal dire che ovviamente che è molto strano vedere una crisi di governo che parte col fatto che dovrà essere un rimpasto arriva a essere l'anticamera la Seconda Repubblica e porri diventa in me un rimpasto normale quindi questo non significa condividere come la questione viene spessa
Nei conflitti tra partiti ma questo è vero per tutto ed ero anche per le prossime ambientali che vengono utilizzati a seconda del caso nei conflitti fra le varie forze politiche
Senza entrare nel merito di questa così duro da mettere soggezione differenti perché una riguardo al quadro che noi ci troveremo davanti presumibilmente vorrebbero guarda si va avanti con grande spietatezza nei prossimi anni rispetto alla questione ambientale perché questo è anche una cosa con cui misurarsi rispetta ai disegni istituzionali che noi abbiamo tanto per dirne una io penso che un disegno di iper regionalismo sia del tutto inadeguato
Ad affrontare i problemi internazionali che la questione del dare porrà dei prossimi anni e non solo perché c'è bisogno di esigenze di governo mondiale ma perché lo scenario che io vedo davanti uno scenario molto duro per la questione mentale e non solo
E rispetto al quale non è lecito essere ottimisti
Ca'cosa alludo allude al fatto che e questo e reso evidente dal micro fenomeno degli albanesi arrivati a Brindisi di comico fenomeno dal punto di vista simbolico dal punto di vista reale in fondo si trattava di Lentini albanesi vorrei ricordare che soltanto di polacchi in Germania ne entrano una quantità molto maggiore di routine si parla di ingressi dell'ordine di tre mila settimana che come potete immaginare configura una quantità di ingressi molto maggiore a quelle vittime gli albanesi arrivati a Brindisi però la situazione che noi ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni presumibilmente a una situazione in cui e i Paesi dell'Europa occidentale saranno sottoposti a una pressione molto forte
Derivante dal disgregarsi dei regimi dell'Est europeo
Pensate a cosa succede se si accentua la situazione io così varia
E alla pressione demografica che viene dal Sud del mondo questa pressione molto forte metterà in serie grissino altri sistemi politici
E renderà più complicata una risposta in positivo ai problemi generali derivanti dalla necessità di fornire delle chance divide di sviluppo queste popolazioni
Questo non è che lo guarda sì con grande spietatezza perché il problema che abbiamo davanti credo che rispetto a quello che accade né accadrà nei prossimi anni anche l'ipotesi che a cui molti causa affezionare c'è l'ipotesi di una di Paesi aperti in qualche maniera i flussi migratori sono ipotesi da rivedere seriamente perché ci troveremo davanti a problemi di difficilissima gestione oltretutto la necessità di con la di concentrazione delle risorse per tentare almeno di fare qualcosa indenne in questa direzione è sarà molto grossa e non è facile che questo accade volo dall'un solo dato
Banale il questi parlando di piano Marshall
A bordo degli Stati Uniti de di allora nei confronti di un'area molto ristretta delle dell'Europa
Alcuni Paesi dell'attuale Europa occidentale sostanzialmente in condizioni relativamente favorevoli perché c'erano grandi distruzioni facciano pure tanti ingegneri tanti tecnici e tanta cultura ecco voi immaginate quale all'analogo che noi dovremo mettere in campo
Per affrontare con una qualche chance di successo al di là del fatto che le ricette finora tutelati sono disastrate fallimentare in molti casi pensate a tanti interventi di alto sostegno allo sviluppo fatti nel sud del mondo cioè interventi
Di finto sostenga lo sviluppo dei Paesi in realtà si bruciano in commesse per i nostri Paesi ma immaginate in termini di risorse economiche cosa significa invece affrontare il problema
Della dello sviluppo e dello sviluppo dello sviluppo sostenibile in termini ambientali nell'Est europeo nel sud del mondo implica una quantità di risorse tali richiede una volontà politica da parte dei governi ricchi dei Paesi ricchi tale che non è facile capire se questa volta ci sarà rispetto a queste finiscono bene su questo primo punto è ancora più rapidamente di con gli altri due
Riprende forza per riprendere forza questo problema pura e semplice descrizione dell'alta con forza l'opzione militare poliziesca
La preoccupazione la guerra nel Golfo per quanto mi riguarda non è solo e tanto ovviamente per i gravi che drammi della guerra per l'area della regione e per il fatto che e e con tutta evidenza questo intervento militare non era sufficiente
Non era neanche utile probabilmente finiti risolve i problemi aperti la Regione ma perché l'opzione militare poliziesca Gobbo Coppa titolato una copertina del Time di qualche settimana fa
è un'intuizione visibile forte agli occhi dell'opinione pubblica rispetto alla situazione di stress di crisi il discorso del fare della politica muscolosa del chiudiamo i confini e mettiamoci i nostri soldati a difenderli e non è un ragionamento molto forte
Che e probabilmente farà premio invece sui grandi sforzi anche di ordine economico che sarebbero necessari per affrontare una strada diversa
E da questo punto di vista la sconfitta politica che l'ora da subito nella vicenda da quella del Golfo Ibrahim BA nella giusta direzione perché l'Europa è uno dei pochi popoli del Nord del mondo dotati di quattrini
Tecnologia e cultura
Perché in grado di tentare almeno una soluzione differente dall'operazione Militar poliziesca quindi io questo scenario citato per avere molto presente è uno scenario che renderà difficile affrontare i problemi ambientali
Che non scompariranno ampiamente anzi tenderanno ad accentuarsi ma saranno cucinata in salsa e nazionali consentire di essere un po'banalizzato
Anche se aumenta il dell'effetto serra e molto più probabile che che in molti Paesi questo si traduca in un momento di conflittualità che viene cucinato nei meccanismi classici a cui altro verso cui la razza umana si è confrontata con i problemi di alcuni millenni
E sui meccanismi delle dell'identità nazionali etniche razziali delle guerre delle tensioni che non attraverso una spinta come era sembrato inedita nemesi a cavallo fra l'ottantanove e il novanta libri nel nella novanta sostanzialmente attraverso la spinta un processo positivo di cooperazione su scala mondiale
Vi faccio un esempio banale pensate al momento l'effetto serra il territorio ed è più probabile che gli sloveni e croati i serbi si mettano assieme il nome del di un di una difesa di un futuro che facciano a botte fra di loro per accaparrarsi laggiù di jugoslavi su cui già adesso hanno cominciato a fare a botte e questo è vero in tantissime aree del mondo
Noi parliamo del petrolio ma per esempio i turchi hanno fatto una di diretta la diga Ataturk che senza dire niente a nessuno ha deviato il corso dello Frater
Sottratto quantità mostruose di acqua tutti i Paesi e stavano sotto non so queste cose quando sono dei geni del futuro quindi non si prepara una periodo facile per la questione ambientale primo punto secondo punto rapidissimo da questo punto vista esiste palesemente un evidente schizofrenia fra una richiamo a alla alla globalità anche richiede strumenti globali di azione strumenti nazionali sovranazionali strumenti anche forti
Che richiede un anno dotato di poteri veri e uno almeno una una richiamo a al azioni sul livello regionale o addirittura locale localistico eccetera
Questo richiamo questa schizofrenia evidente in tutte allegata all'ambiente se fa la petizione sull'effetto serra si rivolge all'ONU
E al Governo italiano non si rivolge certo in prima battuta alla Regione Campania che peraltro funziona anche molto male
E e qui anche tanta retorica sul regionalismo sul del decentramento deve fare i conti talvolta questo accentramento è avvenuto e ha dato dei frutti pessimi dal punto di vista del controllo risorse però è indubbio che anche in questo esistono aree ambientale vasta dei punti di vista differenti che a volte portano retorico apposti dalla retorica centralizza Trichet per cui tutto può essere risolto da uno Stato centrale forte pensate anche una certa concezione dei parchi
Che non è la concezione della legge ci luglio dell'ultima legge venuto fuori che ho per una giusta mediazione in materia ma a lungo si è ritenuto che una posizione centrale forte fosse la principale garante degli interessi ambientali
è un ebreo localismo Chiuro sposava a seconda del caso erede vocalista se si trattava di combattere centrali nucleari e antilocalista se si trattava di fare un parco insomma c'è un problema di definizione di competenze ambiti giuste che non può essere lasciato all'opportunismo del momento locali stimando sviluppo fa si fa comodo e centralizzato e quando ci fa comodo
E quindi questo è un problema molto serio ultimo problema e qui vengo al punto più dolens che sarà svelato mi pare anche da Pier Vito nel suo intervento mi pare anche da Pecoraro
è il problema che noi non possiamo più non fare i conti col problema del funzionamento di questo Stato questo è un problema di enorme portata nel senso che tutte le leggi anche quello che noi difendiamo che sono state approvate nel corso degli ultimi anni
E cioè è stato indubbiamente fatto un processo di avanzamento legislativo soprattutto Traversi recepimento delle cure direttive comunitarie positivo insomma ci son tante cose quello che per l'ambiente non è d'accordo questo punto non va bene quest'articolo la madre insomma lo sforzo è stato fatto
Anche con leggi buone sono rimaste in gran parte lettera morta pensato se ancora normative sui rifiuti a partire dal DPR
Novecentoquindici dall'ottantadue
Ma serve solo la l'altro caso lampante però questa addirittura l'ottantadue la senese più recente finalmente approvata quattrocento notifiche di impianti ad alto rischio al ministero dell'ambiente non una domanda esaminata nel giro di un anno e mezzo allora
Questo problema del funzionamento della macchina dello Stato
è un problema che non si può non porre del funzionario del pubblico perché e questo mi sembra lo dicesse ripeto per Vito interessa mentale è per definizione un interesse che ha caratteri
Ero molto raro trovarlo localizzato fortemente molto raro che esista il cittadino danneggiato dal fiume inquinato che può assumere su di sé
Sì e che viene attivato direttamente da questo atteggiamento interesse che ha caratteristiche regionali generali peraltro lo stesso sistema giudiziario italiano impedisce di accedere al Terje in America
Quando Ralph Neter fa la causa la Chrysler perché ha fatto il sistema di frenata Gio che risparmi perché per risparmiare sette dollari fa fare più incidenti agli automobilisti americani vincendo la causa incassa i soldi a nome di tutti i cittadini danneggiati in Italia non è così e sembra lo stato che deve deve garantire questi interessi generali non è possibile una supplenza da parte del conflitto aperto anche in sede giudiziaria sui cittadini questo Stato non funziona più
E talvolta non funziona anche per un sovraccarico locale di domanda mentali questo di Lomagna proprio dalla dobbiamo dirlo
Nel senso che c'è bisogno e questo lo dico accanto a mantenere i conflitti dove questi conflitti sono giusti
Anche sapere che c'è bisogno di nuovo di ridare una funzione allo stato riavere dei livelli decisionali veri perché non è possibile che per costruire una metropolitana
Ci vogliono dieci anni di gestazione che l'anello ferroviario di Roma
Sì ora vent'anni di cui se ne parla che la metropoli delle che la linea B della metropolitana di Napoli la linea C non so quale viaggiato al al al dell'ordine con per con conto con per con costruzione che sono all'ordine del decidere in media all'anno
Questa cosa che è una cosa giusta vuole dire poi tradotta nell'equilibrio delle forze esistenti con meccanismi che possono essere piegati ha interessi diversi la conferenza dei servizi può diventare anche il comitato d'affari o la gola l'accordo di programma può divenire il comitato di affari che passa sopra alle verifiche anche di ordine ambientale sociale per la dose per una cosa che quando su alcune decisioni ci sono trenta livelli di Dias differenti di verifica
Non è vero che abbiamo trenta garanzie abbiamo trenta punti in cui si prendono tangenti e non c'è nessun punto in cui effettivamente per il fatto una scelta che è trasparente con i cittadini in una sede in cui uno sa anche lui che arrabbiarsi
Su tanti di questi temi non viene a mancare anche l'interlocutore perché su alcune di queste scelte ognuno scarica barile sull'altra sull'altro non c'è neanche un'interlocuzione possibile fra cittadini organizzati un cittadino in tutto curve e chi è che ha deciso questa cosa
Su questo credo che vada fatta una riflessione che in alcuni campi abbiamo raggiunto una soglia critica penso presente al campo dei rifiuti
Stando un po'attenti nell'elaborazione dei media non correre il rischio del e qui finisco le in un libro bellissimo di Calvino il chiudono Calvino in generale ma c'è quello stupendo ribolle visconte dimezzato nove ricordate il riscontro che viene dimezzato non palla di cannone
E a un certo punto la una metà assume tutto il buono che c'era il visconte una metà soprattutto il cattivo che c'erano ed è scontato il problema dei quelle e il paradosso che in alcune pagine di quel libro emerge che a un certo punto la metà tutta buona fa più danni della metà tutta cattiva cioè la metà tutta buona su anzi di fare del bene
E questo H appartiene anche alla cultura certo ambientalismo usanza di difendere tutto tutti in ogni momento inseguendo qualsiasi interesse fa più danni
Rispetto alla metà cattiva che in ogni caso la gente inquadravano nella cattiva meno sa che c'è sa con chi fare i conti e santi tenerla a bada credo che questo problema che abbiamo davanti
Grazie a Ermete prima di al continuare con i relatori varie regia direi di dare la parola al presidente della Provincia che ringraziamo nuovamente per la l'ospitalità il presidente Salvatore canzoni
Io debbo ringraziarvi per l'invito che è stato graditissimo
Era doveroso che io venissi a dargli un saluto affettuoso
Prima come presenta la provincia ma anche come repubblicano interessato vorrei da sempre ai problemi soprattutto dell'ambiente
Quindi lo faccio con un è vero piacere
La tavola rotonda l'argomento che sta trattando è interessante attuale e lo è soprattutto alla luce dei due disastri che abbiamo avuto in questi giorni
Quindi il dibattito che ne seguirà ecco sono certo che come sempre ecco del resto
Debbo ringraziare soprattutto i relatori gli organizzatori di questo convegno che come dicevo sicuramente porterà ecco un contributo positivo propositivo per tutti i problemi che abbiamo per il rinvio dell'ambiente quindi vi sarei gratis Simona un è grato se ecco alla fine quando poi dopo Fini vede questo questa tavola rotonda questo convegno se ecco le relazioni potesse averla anche per che sono già in atto sono certo che sarà materiale prezioso
Per la Giunta e per me
Andare avanti noi come Giunta siamo impegnati in maniera forte verso l'ambiente e a giorni avremo un incontro col presente alla Giunta regionale per verificare se veramente come a dichiarato ultimo consiglio provinciale pelle presenta la Giunta stanno preparando le deleghe le funzioni che deve svolgere le ha ecco secondo la legge centoquarantadue la Provincia quindi ecco è un momento eccezionale che siamo venuti tutti mi auguro ecco che nessuno di noi voglia perderlo questo momento bello che dobbiamo vivere soprattutto per
Grazie
Grazie di nuovo al presidente e colgo anche l'occasione per comunicare alcuni telegrammi che ci sono pervenuti di saluto e di impossibilità a partecipare
Ci ha mandato il suo saluto il suo rammarico il presidente Goria il presidente il Fulco che presidente Fulco Pratesi che purtroppo non può intervenire come il presidente di Crocevia onorati
Ora io direi di continuare e con all'onorevole Cerutti e Gianluigi e proprio la legge sui parchi che stai in questo momento io nella discussione è una di quelle su cui i problemi delle competenze fra Regioni e Stato centrale il ruolo del localismo quella che sta vedendo il uno dei punti più scottanti del dibattito politico in questi giorni
Grazie presidente io vorrei esprimere innanzitutto compiacimento agli organizzatori di questo incontro
Alle riviste che lo hanno promosso e i colleghi parlamentari alle colleghe parlamentari che si sono adoperate perché venisse attuata questa iniziativa e devo dire al di là di un fatto rituale che sono particolarmente lieto che sia presente a questo nostro incontro questo nostro dibattito il ministro Antonio Maccanico
In quale ci lega come associazione con Italia Nostra ci lega un antico rapporto di amicizia Antonio Maccanico fa parte da una ventina d'anni dal nostro Comitato di consulenza e fu spesso il nostro tramite diciamo istituzionale col presidente della Repubblica Pertini di una serie di non dimenticati incontri con Sandro Pertini
Il quale amava ricevere impregnati di nostro
Premio
Dedicato a Zanotti Bianco il fondatore dell'associazione appunto al Quirinale era diventata una tradizione
Devo dire che
E al al Antonio Maccanico vorrei formulare l'augurio di una sua riconferma nel governo e specificamente nella ruolo istituzionale che di ricordare attualmente credo anch'io come diceva Marco Boato che non ci debba essere un punto di vista non ci sia un punto di vista verde delle riforme istituzionali
E se mi è consentita questa brevissima digressione io credo che
Io credo nella nostra nella validità e funzionalità della nostra carta costituzionale io non sono tanto favorevole a queste
Queste mode di delegificazione anche di ordine costituzionale questo non vuol dire che la nostra Carta costituzionale non abbia bisogno di aggiornamenti e di adeguamenti allora infatti in precedenza Boato non citato tre articoli e non possiamo penso non essere d'accordo che richiedono un previsione costituzionale perché sia la magistratura
Sì all'autorità giudiziaria la la Corte di Cassazione sia la Corte costituzionale sono andati i membri della del legislatore
E del legislatore costituzionale quindi gli articoli ma articolo ventiquattro e l'articolo trentadue della Costituzione
Hanno bisogno direi soprattutto l'articolo nove ventiquattro hanno bisogno di una adeguamento perché l'articolo nove contiene ancora il concetto
Di paesaggio che continuamente ma attraverso una elaborazione soprattutto giurisprudenziale anche della dottrina delle varie discipline generali questo concetto è pervenuto alla alla nozione di ambiente
Come pure l'articolo ventiquattro laddove si parla dei diretto del cittadino del diritto di difesa quelli del non è previsto questo vi sono non è prevista la possibilità non generali di costituzione di parte civile che dopo l'attacco a trovarlo dell'ottantasei e contestata da alcuni giudizi di merito
Mentre è prevista dalla tre quattro nove ottantasei è prevista la possibilità la legittimazione attiva per le associazioni di protezione quindi Antalya individuate ex articolo tredici della legge istitutiva del ministero dell'ambiente di proporre ricorso giurisdizionale amministrativo ma io credo che questa materia vada
Effettivamente disciplinata
Dalla costituzione
Maglia vada precisata cioè in sostanza il tipo il legislatore costituente dovrebbe il Parlamento dovrebbe
Prendere atto di queste conquiste raggiunte dalla società civile
Credo anche
Che noi non dobbiamo procedere per slogan e per luoghi comuni
Ministro Maccanico sa
Che io sono decisamente contrario
A certe come diceva d'altra parte Realacci accerti ipotesi iper regionalisti
E sono contrario sia per ragioni teoriche sia per ragioni pragmatiche cercherò brevemente di spiegare con riferimento specifico magari alla legge sui parchi
Con questo io non voglio criminalizzare le regioni
Ha ragione Realacci quando dice che si tratta di una ripartizione di competenze
Quando Branca rivisitato l'articolo nove qualche anno fa nel suo
Fondamentale nella sua fondamentale opera commentario alla Costituzione
Ha chiamato tutti a fare la loro parte lo Sperto
E le autonomie regionali e locali ognuno deve fare la sua parte ma nell'ambito che compete
Se noi in questa smania hip regionalistica affidassimo alle regioni per esempio dei compiti di carattere internazionale mai veramente cadremo nel ridicolo
Cadremmo nel ridicolo e io a questo sono decisamente contrario e mi oppongo all'idea che ci possa essere nel mondo perde questa tendenza a ripetere a volte macchina in mente questo slogan anche vide in questo momento e che secondo me serve a nascondere invece determinate esigenze che salgono dalla società che si esprimono anche attraverso le varie leghe e che sono e sono esigenze possiamo dire sinteticamente di buongoverno
Di corretto governo della cosa pubblica
E non credo che riforme
Che atti formali siano tali da coprire questo vuoto etico-politico questa è la mia convinzione
Fatta questa premessa
Io vorrei ricordare che la Costituzione non menzione impacchi non per entrare in medias res non menziona le aree protette
Non menziona neppure la conservazione della natura c'è l'articolo nove che parla del patrimonio storico artistico parla del paesaggio paesaggio ripeto che oggi è diventato che nel tempo e diventata ambiente ma non parla di aree protette di conservazione della natura
L'articolo centodiciassette
Almeno vera tra le materie di competenza regionali per esempio l'urbanistica
L'agricoltura e le foreste
Non è non ricomprende i parchi in generale le aree protette pulito essendovi dal ventidue in Italia dei parchi nazionali
Ciò nondimeno la Costituzione nume panna noi parlano alcuni Statuto capannoni statuti delle regioni autonomamente e delle province autonome
Alle quali sono attribuiti
Bene delle competenze normative primarie
In materia di parchi in materia di protezione della natura in materia di parchi
E a questo proposito devo dire che la Corte costituzionale ministro sa bene a proposito del Gran Paradiso abbiamo avuto una polemica ma io penso
Che sia stato una polemica benefica nel senso che non sia attuato quello che noi paventava amo cioè lo smembramento del Parco nazionale del Gran Paradiso
Perché ed oggi ministro cioè da parte della Regione Lombardia perché ama le cose col loro nome e cognome la volontà e non solo da parte Regione Lombardia ma anche dalla Provincia autonoma di Trento e Bolzano
Soprattutto della provincia di Bolzano la volontà di smembrare il Parco nazionale dello Stelvio e noi diciamo no sei vero giornalismo vuol dire smembrare questi monumenti naturali importanti
Che secondo la Corte costituzionale in un numerose sentenze dal settanta ad oggi de non avere configurazione e gestione unitaria la nostra posizione sarà durissima
Ecco perché io ho sollecitato io sollecito i Verdi a non assumere
Slogan di Nada correnti
Anche perché
Vediamo un momento che cosa è accaduto da che cosa è stato generato molto molti equivoci da che cosa sono stati generati
Dal DPR seicentosedici del settantasette
Ed è un DPR che nasce un decreto Presidente della Repubblica che nasce in un momento di grande tendenze di grandi compromessi storici di grande tendenze di al decentramento di grandi concessioni alle
A partiti politici che non essendo al governo nazionale aspiravano ad avere maggiore potere nelle autonomie regionali e locali
Ma se voi mi consentirete un attimo di riflessione
Mi mi consentite
Una qualche considerazione su DPR seicentosedici
Vorrei richiamare la vostra attenzione ed attua tensione onorevole ministro
Sulle contraddizioni ed equivoci
Che sono stati generati dal DPR seicentosedici anche su questo argomento
Pensate ad esempio che due articoli diversi
L'articolo sessantasei e l'articolo ottantatré
Si occupano degli interventi della per la protezione della natura e mentre l'articolo sessantasei si riferisce alle funzioni decentrate nel settore dell'agricoltura l'articolo ottantatré
Attiene all'assetto all'utilizzazione del territorio cioè la stessa materia protezione della natura
Nella legislatura ore
Nella legge nel DPR seicentosedici canone fortunatamente legge costituzionale ma è legge ordinaria
Attribuisce la protezione della natura e quindi anche la materia dei parchi
Da un lato all'urbanistica allora blu baristi calate dall'ATO all'agricoltura per fortuna la corte STU costituzionale che già si era pronunciata nel mille novecentosettantadue ha precisato con grande chiarezza
Che la materia dei parchi nazionali mi riferisco segnatamente questi poi parleremo dei parchi naturali regionali e delle altre aree protette che pur sono contemplate nella legge quadro
Ma la vero nodo come diceva il nostro moderatore eh
Nella istituzione e gestione dei parchi nazionali allora dicevo la sentenza centoquarantadue settantadue della corte costituzionale aveva chiarito senza possibilità di equivoco che sulla dalla materia dell'agricoltura quelle relative ai parchi nazionali
Come pure la Corte costituzionale ancora con sentenza centosettantacinque del mille novecentosettantasei e trecentonovantacinque del mille novecento ottantacinque
Ha precisato che i parchi nazionali sono cosa la materia è cosa ben distinta dall'urbanistica e d'altra parte intuitivo questo ma voi pensate che la difesa dell'aria della flora e della fauna siano da considerarsi urbanistica ragionato un attimo su questo
Oppure che possano essere considerati agricoltura certo all'interno di un parco nazionale bisogna fare i conti con l'agricoltura e con il papà e comunque urbanistica
Ed ecco perché sapientemente la Corte costituzionale
Affiora ma che bisogna attuare una leale cooperazione una leale con collaborazione tra lo Stato e le Regioni perché uscendo l'agricoltura balistica materia di sicura competenza
Delle regioni ex articolo centodiciassette
Onde evitare una conflittualità tenuto conto che questo è il nostro ordinamento bisogna arrivare alla leale cooperazione alla leale Q collaborazione ma che cosa è accaduto l'equivoco che ha fatto addirittura pensare ad un certo momento che lo Stato non potesse neppure istituire dei parchi nazionali
è stato proprio generato da questo DPR seicentosedici settantasette
Per cui sembrava ad un certo momento che tutta questa materia fosse e dovesse essere di competenza delle regioni
Io ho una concezione
Ma il mio brano estetica
Che è smentita non solo dalla giurisprudenza costituzionale ma fortunatamente da alcune leggi successive dello Stato ricordo la legge
La le la ricordo la legge Galasso e alla quale dedicherò
Certo spazio del mio intervento perché una legge fondamentale importantissima
E che si vorrebbe conclamata scalfire
E che si vorrebbe scalfire che si vorrebbe modificare mentre una legge fu una delle poche leggi a difesa dell'ambiente esistenti del nostro ordinamento e che noi diamo tutti il diritto di difesa il dovere di difendere ora dicevo
Fortunatamente
Sia pure in un ambito di previsione finanziaria e di bilancio la legge finanziaria dall'ottantotto a attribuisce in termini chiari Allo stato e per esso il ministero dell'ambiente il potere di istituire dei parchi nazionali
Quindi questo direi che un chiarimento che il legislatore ha dato in maniera direi definitiva per il per il momento almeno in maniera chiara e netta cioè lo Stato siccome si discuteva se addirittura potesse lo Stato potesse il governo istituire lo Stato diciamo istituire dei parchi nazionali la legge dell'ottantotto ha chiarito questo Mangiavini dal disegno di legge di iniziativa del ministro dell'Agricoltura Marcora mille novecentottanta
Legge quadro che purtroppo di una legge quadro che non fu coronato da successo aveva precisato in maniera chiarissima aveva precisato questo punto e in questo nostro progetto che in itinere di cui abbiamo provato i primi tredici articoli in linea di principio e dovremmo alla ripresa dell'attività parlamentare
Dell'attività legislativa
Arrivare nel giro di qualche giorno io mi auguro alla conclusione alla Camera per poi passare al Senato in questo progetto e contrariamente a quanto ne viene attribuito con una responsabilità personalmente e con riferimento al progetto non è affatto un progetto centralistico
E questo io lo respingo nella maniera più netta perché questo è un Progetto semmai che pende dalla parte delle regioni e delle amministrazioni locali territoriale
Io non sto qui non voglio scendere in esemplificazioni perché sarebbe troppo lungo solo ci sono trentasei gli articoli di questa di questo di questa legge
E non posso entrare nel merito specificamente tuttavia io dico che continuamente ad ogni piè sospinto qui si ci sono previste intese
Consultazioni
Audizioni e alcuni fatti deliberativi importanti come l'approvazione del piano del parco Kolbe delle regioni quindi per cortesia non mi si venga a dire che questo disegno centralistico certo non è un impero giornalistico se
Per
Tale si deve intendere come qualcuno vorrebbe sì tenendo d'intendere una normativa che espropria i completamente lo Stato le competenze dello Stato io a questo credo dobbiamo decisamente opporci tutti non dimentichiamoci che le tre importanti sentenze del mille novecentottantasei della Corte costituzionale cioè la centocinquantuno alla centocinquantadue centocinquantatré a proposito della legge Galasso della quattrocentotrentuno ottantacinque hanno affermato queste tre sentenze la priorità gerarchica
Della
Dei valori ambientali
Il che significa che tutti gli altri compresi quelli urbanistici compresi quelli agricoli compresi quelli economici in genere ed occupazionali sono subordinate
E che a e dice ancora che si tratta di grandi valori che ai quali alla cui difesa solo chiamato un po'tutte le istituzioni a concorrere ma tenendo conto determinate
Di determinati appunto interessi
Allora l'interesse nazionale e internazionale non possono che essere difesi
Dal potere centrale
Ripeto nulla
Struttura di questa legge noi non abbiamo fatto come è negli Stati Uniti o in Canada Omnibus un servizio nazionale dei parchi
Un'autorità dei parchi intuitivi le autorità locali sono completamente escluse ma abbiamo approvato quella collaborazione e quella cooperazione di cui ripeto parla insistentemente la Corte costituzionale
Concludendo
Concludendo io vorrei sollecitare
Tutti a valutare
La l'importanza
Di
Non
Perdere questa visione unitaria dello Stato
Il che non vuol dire mortificare le autonomie regionali ed autonomie locali
E di vigilare e cioè se si dovesse anche modificare l'articolo centodiciassette
Io credo che questo non lo so non dovrebbe avvenire a scapito di questa visione di cooperazione e di collaborazione tenendo presente ministro che
Noi abbiamo vissuto in questi anni un'esperienza estremamente negativa di gestione da parte delle regioni e lo dobbiamo dire
Del di almeno tre materia le cave
La definizione urbanistica e la caccia
Io mi devo ricordare per esempio
Che
La legge quattrocentotrentuno ottantacinque la gara è stata inviata proprio dalle regioni
Una legge che attribuiva alle Regioni quel potere che le regioni chiedevano da anni cioè la possibilità di realizzare i piani urbanistici ai piani territoriali con valenza urbanistica con valenza paesistica
Nel momento in cui si affidano questi poteri le regioni non solo ad ogni utilizzano perché nessuna Regione ha usato i a utilizzato il termine che era stato assegnato
Quanto completamente
Salvo parte della regione Emilia Romagna e la Regione Liguria che peraltro non sono pervenute all'approvazione dei piani paesistici o territoriali con valenza paesistica nei termini fissati dal legislatore
E poi vorrei ricordarvi che regioni come le Marche ma con colore politico diverso sia ben chiaro il mio non è un ragionamento di parte politica in questo momento ma proprio che si preoccupa di attuare
Nella prima metà alla quale ci richiama la Corte costituzionale dei valori ambientali vorrei ricordarvi le Marche parco del Conero è permessa la caccia Anna Maria Procacci per il potrà dire molto meglio di me
Emilia Romagna Delta del Po a una parte del territorio è permessa la caccia
La Toscana premier ministro devo dare atto al ministro Maccanico di essere efficacemente intervenuto quando la Regione Toscana voi prima la caccia nel territorio dell'Arcipelago Toscano
E ancora la Basilicata cito solo alcuni fatti all'interno di quello che sarà il territorio del Parco nazionale del Pollino permette la costruzione della devastante strada Friedrich
Sulla quale sono state presentate interrogazione e così via allora tenuto conto siccome io credo che il legislatore debba essere pragmatico
Ed è da tener conto di questi fatti oggettivi di questi costume di questa cultura
Oltre che delle impostazione teorica costituzionale della struttura costituzionale dello Stato per l'uno e per le altre ragioni io credo che si debba procedere sulla linea indicata dalla Corte costituzionale
Senza demagogiche che spesso molto correnti in questo momento che spesso ripeto non nascondono la reale volontà di affrontare il problema deve rispondere alle esigenze autentiche dei cittadini italiani grazie
Grazie Gianluigi è ora onorevole Procacci Anna Maria mi pare che anche sulla legge sulla caccia
C'è un problema quasi dicevano Mario Greco il più sì io sono molto contenta di aprire questa finestra sulla legge
Sulla riforma della caccia all'attività venatoria che è in discussione alla Camera
E sono contenta di farlo anche perché c'è qui il ministro Maccanico qui racconterò delle cose che in in gran parte sicuramente sa e lo ringrazio anche per l'intervento che ha fatto ultimamente
A cui accennava Gianluigi Ceruti ma sono anche come dire in un certo senso a disagio perché
Anch'io mi sento un po'dimezzata ma questa questo dimezzamento legato al fatto che sono stata molto d'accordo con tante delle cose che sono state dette qui stamane e diversi relatori su un rapporto sulla visione verde
Sul federalismo in cui io mi ritrovo largamente e poi però adesso sono chiamata a fare dolorosamente anche i conti su quello che è stato il mio confronto difficile
Con l'autonomia regionale le sue elaborazioni o i suoi attentati all'ambiente in tutti questi anni e non soltanto in quest'ultima
Fase di lavoro parlamentare che è però quella su cui mi fermo per ovvi motivi di
Di spazio
C'è indubbiamente una grande difficoltà nel fare una legge di riforma della caccia io vi dirò che non immaginavo che fosse così grande anche se son quasi vent'anni che mi interesso di questi problemi
Difficoltà dovute a moltissime motivazioni ricordiamo né qualcuno l'indotto economico notevolissimo mille miliardi di fatturato che ruota intorno all'industria delle armi
C'è il problema politico i cacciatori sono rappresentavo Sempre un corpo interessanti della per le scadenze elettorali ci sono motivazioni culturali che personalmente sento moltissimo
All'interno di questa difficoltà cioè il ruolo delle regioni e guardate che tutti a qualunque forza politica parte nerissimo
Durante questo straziante lavoro che abbia facciamo da un anno e mezzo nella Commissione agricoltura della Camera tutti abbiamo riconosciuto dolorosamente questa conflitto e quindi la difficoltà nel fare la nuova legge il conflitto tra il principio che la faune patrimonio indisponibile dello Stato e va tutelato nell'interesse della collettività
E poi l'atteggiamento delle regioni e questo ne abbiamo detto tutti quindi credo che non soltanto da parte verde
Si possono ravvisare diciamo delle rampogne delle critiche anche molto esplicite tradotte poi molto spesso i ricorsi alla magistratura
Le critiche di cui parlava per la cattiva gestione ambientale il collega Cerruti da parte di tutti i partiti c'è questo riconoscimento che anche un riconoscimento io direi sotto certi aspetti pure di un fallimento
Di un sistema in cui io personalmente o profondamente creduto e che forse varrà impostato quello dell'autonomia regionale in un modo più democratico più partecipativo e credo che questa sia la soluzione ne parleremo dopo
In tutti questi anni dalla nascita della legge quadro sulla caccia nel settantasette c'è stata una serie di e di tentativi delle regioni di saltarla a piè pari oppure di adattarla
Bene al di là dei limiti che essa comporta per l'autonomia regionale legge nove sei otto una legge quadro una legge cornice all'interno legislazioni regionali devono armonizzarsi
Regolando sì quindi su i vincoli che la normativa statali pugni
Io potrei fare un elenco lunghissimo e ve lo risparmio citerò alcuni esempi incredibile ritardo con cui la Regione Lazio pone in mano alla sua legge regionale la provincia di Bolzano che fa calendari venatori in violazione
Della legge statale della nove sei otto includendo specie protette il tasso marmotte eccetera eccetera la sentenza della Corte costituzionale che quindi boccia questo calendario venatorio
Il la caccia nei parchi e qui c'è una casistica regionale vastissima dalla Lombardia al Friuli e tra poco si celebra il referendum anche su questo punto alla Regione Toscana che ci ha fatto come dire c'ha fatto vedere i sorci verdi in tutti questi anni con uno stillicidio di tentativi
Di riapertura della caccia forse l'esempio più eclatante in insistente è stato quello del parco di Migliarino San Rossore ecco su cui abbiamo speso parecchia
Carta bollata insomma avvolti ho avuto l'impressione che ci fosse una sorta di situazione confliggente di conflitto aperto
Tra l'articolo nove della Costituzione l'articolo centodiciassette e credo che questo
Conflitto sia stato poi all'origine della nostra preoccupazione nello stendere la nuova legge badate bene io qui non voglio entrare il giudizio di merito sulla nuova legge in cui non mi riconosco su cui io accanitamente lavorato perché fosse più avanzata possibile
Non voglio adesso entrarne nei particolari mi voglio fermare da quelle che sono state proprio partendo dalla difficoltà e dalla nostra consapevolezza dell'atteggiamento delle regioni quali sono stati poi i modi in cui abbiamo cercato di risolvere
Di armonizzare l'autonomia regionale con la legge quadro
La nuova legge prevede una programmazione del territorio che indubbiamente rappresenta un fatto positivo rispetto alla situazione attuale prevede infatti che tutto il territorio nazionale sia diviso
In una quota di non meno del venticinque per cento almeno il venticinque per cento dice la legge di territorio protetto un massimo di quindici per cento e gestione di riserva privata il rimanente territorio sino alla soglia massima del sessanta per cento è del soggetto alla programmazione faunistico-venatoria su questo sessanta per cento a livello subprovinciale si farà una suddivisione in ambiti territoriali di caccia
A cui i cacciatori dovranno essere come dire radicati voi sapete che oggi i cacciatori possono andare dovunque non si spostano liberamente c'è questa migrazione
Con le doppiette per quel cacciatore del Lazio va in Calabria può andare in Veneto e così via e il nomadismo venatorio ha rappresentato una delle forme più dannose della caccia nel nostro Paese in quanto rappresenta non solo la impossibilità di programmare
Le risorse faunistiche del territorio quindi lei espone a un danno incontrollato continua una pressione anche abnorme in molte zone del Paese
Contribuisce anche a deresponsabilizzare chi va a caccia perché non c'è come pure c'è per esempio a Trento Bolzano non c'è la coscienza di quanti animali sul territorio la coscienza anche quindi che se tutto si uccide l'anno prossimo più nulla sarà oggetto di caccia
Ecco l'Italia è stata particolarmente maleducata priva di educazione in questo senso in questo senso la nuova legge cerca di radicare di legare almeno in parte i cacciatori al territorio
Bene quando questo che per alcuni era uno dei punti fondamentali della legge e per voi Verdi era indubbiamente uno dei punti importanti della legge
Quando è arrivato alla stesura
Lei ci siamo anche resi conto che quello che era forse uno dei e uno forse il cuore di tutta la legge cioè la programmazione del territorio fare in modo che le Regioni davvero tutelino e non lascino sulla carta come già accaduto con la legge che oggi in vigore che il almeno venticinque per cento deve essere fatto ah oasi di protezione deve avere un un vincolo di tutela assoluta assoluto che non si spari eccetera e che ci sia questo sessanta per cento diviso in ambito editoriali caccia a quel punto ci siamo chiesti quali potessero essere i meccanismi per far sì che le regioni facessero questo ecco vedete nella mia visione delle cose forse un po'utopica
Non sarebbe stato necessario in teoria così trovare dei paletti delle forme costrittive alle regioni con tanta preoccupazione
Ma noi sapevamo tutti
Che le Regioni probabilmente avrebbero trovato questa soluzione importante di programmazioni di razionalizzazione del territorio come re l'avrebbero vissuta uno come una sorta di camicia di nesso che quindi si attacca alla pelle fastidiosa e bisogna liberarsene e allora
Solo abbiamo escogitato insieme pure in una diversità di visioni la mia estremamente radicale io avrei impedito la caccia nelle regioni inadempienti che non avessero fatto la programmazione ma voi sapete che le soluzioni verdi spesso non sono più raccolto sono molto popolari allora nell'ambito del nuovo testo
è venuta fuori poi una duplicità di soluzione
Uno
Le regioni inadempienti vedranno si vedranno sostituite da un concetto dei ministeri dei ministri dell'agricoltura e dell'ambiente
Potete poteri sostitutivi esattamente come la legge Galasso che però in me
E questi poteri sostitutivi
Abito a distrutti lungo le rotte di migrazione che sono così importanti nel nostro Paese
Ancora due le regioni che si rifiuteranno che tarderanno
A fare questa ad operare questa programmazione del territorio vedranno abrogato l'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile ricordate l'articolo che autorizza e cacciatori solo ai cacciatori ingresso nei fondi privati noi c'abbiamo anche organizzato un referendum
Diciotto milioni dissi non raggiunto il quorum eccetera però con una evidente grande motivazione della gente se diciotto milioni di persone hanno riconosciuto che questa norma
Evidentemente discutibili stima in quanto discrimina tra i cittadini allora le regioni che saranno vorranno conservare il vecchio regime di caccia non potranno impedire proprietarie di fondi di mettere fuori di mettere alla porta così metaforicamente da i loro terreni chi va a caccia
Grazie cioè questa è stata alcuna soluzione non molto facile perché avevamo delle preoccupazioni imbocca costituzionalità devo dire e voi sapete che ci sono grandi discorsi di tra i giuristi
Anche il rapporto all'articolo centodiciassette della Costituzione per molti anni la Corte costituzionale quando motivava le bocciature ai nostri tentativi di referendum sembrava quasi affascinata da proporre sul piatto il contrasto tra la potestà regionale e invece la legge quadro e questo è stato sempre un motivo di grande preoccupazione e anche di grande come dire discussione e giuridica estremamente interessante tra l'altro ancora un punto importante di fronte al quale ci siamo trovati è stato quello della caccia nei parchi e qui si è creato questo questo feeling proprio questo legame anche dire estremamente forte e angosciato con l'altra legge perché vi dicevo poco fa che le regioni quando hanno mal gestito dal punto di vista ambientale molto spesso
Lo hanno fatto proprio aprendo la caccia metal più o tentando il Conero Toscana Migliarino eccetera Friuli e così via
E su questo si è aperta una grossa discussione perché probabilmente c'è stato anche un confronto lo scontro fra le diverse visioni di quello che è un parco un parco secondo me anche una forte valenza sociale
Un parco è un luogo dove gli umani espropriati della natura che vivono tra l'asfalto cemento eccetera possono recuperare una come dimensione più fisiologica
Più umana appunto e quindi io trovo assolutamente incompatibile che nei parchi si spari
Anche per motivi di banale sicurezza
Molte famiglie partono i bambini ma anni sono credo che piacerebbe prendere una fucilata riceverla mentre va a fare una passeggiata acquisto un attimo questa finestra sulla natura
Ed è nell'obiezione che ci è venuta per esempio dai rappresentanti da alcuni rappresentanti come Laura Conti della PDS e che oggi in questo Paese non si sono fatti i parchi perché regionali perché non ci si può sparare
Io l'ho trovata molto perversa come considerazione tenendo conto del fatto che il nostro Paese
A neanche un quattro per cento di territorio sottoposto a tutela che quindi teoricamente fatto salvo non so il centro di Roma ecc il novantasei per cento del territorio e teoricamente
Sottoposto a regime di caccia questa faccenda questo conflitto sulla introduzione o meno della caccia nei parchi regionali è andato avanti con un braccio di ferro che ha avuto anche dei riscontri sulla stampa
Fino ad una soluzione che mi sembra positiva e cioè quello del riferimento alla legislazione vigente
Che è affidata
Nella peggiore delle ipotesi alla legge nove sei otto che quell'attuale all'articolo venti proibisce gli spari dei parchi regionali nazionali eccetera nella migliore delle ipotesi e richiamo alla legislazione vigente affidata alla legge
Presso il Tarchi che sta nascendo
Ma io vorrei toccare anche molto più rapidamente una volta diciamo fatto un po'questa dolorosa panoramica su quello che il è il rapporto delle regioni con la gestione delle risorse ambientali come l'abbiamo vissuto tutti
E la nuova legge vorrei aprire una parentesi anche sull'elemento della partecipazione
Che ha dato il titolo anche a questo convegno mi sembra fondamentale perché per quanto riguarda la tutela della fauna selvatica la partecipazione dei cittadini di questo Paese si è quasi sempre quasi esclusivamente espresse attraverso insistenti tenaci testarda e richieste di referendum io non mi voglio fare tutta la lista e voglio ricordare alcuni a livello regionale perché poi forse siamo anche noi Dirty dotati di un grande potere di rimozione su tutte le fatiche su tutto il lavoro speso anche puntualmente questo fatto positivo
E referendum dell'ottantasette in Toscana tre quattro referendum sulla caccia diciamo pure contro bocciato quindi non si è neanche andati alle urne e Lombardia nell'ottanta nell'ottantasei nell'ottantasei due tentativi impediti in ottantasei furono rubate venticinque mila firme per impedire che referendum potesse andare in porto in Piemonte nell'ottantotto Emilia Romagna tanta sette ottantanove il Friuli ora si farà e tre campagne nazionali ecco quindi è necessario e togliere diciamo da questo ghetto referendario che è diventata un po'una trappola l'opinione pubblica alla gente che noi sappiamo a questo Paese
A grande maggioranza molto sensibile al problema voglio una tutela più stretta della fauna selvatica
è bisogna anche dare la voce alla gente nel sistema delle dell'autonomia regionale questa è la mia preoccupazione
Cioè ci sono diversi livelli di partecipazioni a cui verso cui noi dobbiamo spingere verso cui noi dobbiamo lavorare noi non possiamo più vedere le proprio all'anno scippo della natura
Attraverso sempre l'attivazione dei medesimi meccanismi dobbiamo dare la possibilità però perché io credo fermamente il sistema di autonomia regionale e credo anche e forse sarà un bagno di utopia non lo so in un'Europa delle Regioni
Io credo però che noi dobbiamo trovare le chiavi di democrazia di partecipazione di presenza vera dei cittadini per la soluzione di questi problemi
Io però sono abbastanza d'accordo con Gigi che non esiste che ero che non possa esistere
Una visione strettamente esclusivamente verde del a livello di riforma istituzionale del problema ambientali
Secondo me va ricondotto nell'alveo di una democrazia vera viva partecipata credo che solo questo sia la soluzione del problema ecco io mi volevo ricordare anche molto brevemente che ci sono anche degli strumenti che si stanno per attivare mi sembrano molto interessanti
E non mi riferisco solo a questo revisione costituzionale dell'articolo nove e trentadue della Costituzione su cui non abbiamo presentato proposte di legge ce n'è una anche molto positiva mi sembra della democrazia cristiana
Per diciamo rinverdire proprio storicamente il concetto di tutela non più del paesaggio ma dell'ambiente della salute eccetera e delle forme di comprese le specie viventi dice la nostra proposta di revisione articolo nove
Il lo strumento che si sta per attivare e anche anche la legge centoquarantadue quello sull'ordinamento delle autonomie locali che mi sembra così stimolante no in per certi suoi aspetti per la riorganizzazione del territorio
Per la visione diversa per le attribuzioni per la cultura che pone né in queste attribuzioni alle Province
Ai alle aree metropolitane città metropolitane nella tutela del suolo nella tutela delle acque nella tutela dei parchi eccetera che mi sembra noi dobbiamo essere in grado di servirci di questo strumento che tra pochi giorni entri tra poche settimane entra in vigore il dodici di giugno e se non sbaglio ecco gli strumenti in parte già esistono io condivido la come dire una certa freddezza
Rispetto al problema della delle riforme istituzionali con cui noi abbiamo vissuto in questi giorni una grande bufera che poi sembra oggi molto almeno provvisoriamente per il momento ridotta io credo che noi dobbiamo essere in grado non soltanto ovviamente di stare al passo di tutta la discussione sulle riforme etc anche nella complessità diversità al nostro interno ma anche aveva un forte senso della realtà e guardare
Quella che è la nostra situazione
E di autonomia regionale con i problemi che ho detto e quelli che sono gli strumenti da attivare
E chiudo ricordando di una cosa
La nuova legge la centoquarantadue prevede chiaramente questo accesso dei cittadini all'informazione che è uno dei punti fondamentali in per noi per tutti ma parte la democrazia diverse
Per tutti i cittadini perché sappiamo le difficoltà banali di chi fino a ieri non ha potuto avere la delibera non ha potuto conoscere cosa si è deciso sulla sua testa
Grazie ad Anna Maria comunico che è arrivato un telegramma dell'onorevole Alfredo Biondi vicepresidente della Camera giù si scusò Dilmun pubblica partecipano nostro tavola rotonda Lecce riuscito arrivare nonostante i mille impegni il vicepresidente del WWF Italia più presente Fabio Cassola
Ora io dall'aula
Parola a Laura con un invito a tentare l'eroe ci sia stringere un'ombra
Rubare troppo tempo al ministro che sappiamo fra sulle perché l'auto il prelievo sull'appoggio cioè pochi minuti grazie a Laura
Ma io credo che sia stata anche una scelta simbolica importante delle riviste che non realizzato questo convegno di farla nella sala della Provincia perché proprio per le cose che diceva Anna Maria la centoquarantadue in particolare alla alle Province da una serie di competenze che non sono molto interessanti importanti
E vedi non è un caso che ira i Verdi sono spesi molto sulla sull'applicazione della centoquarantadue sulla formulazione di statuti e se riuscissimo a un po'a
Rendere visibile anche tutto questo lavoro che i nostri e i consiglieri hanno fatto nelle varie situazioni avremmo già una serie di elementi interessanti su quello che noi intendiamo per riforme istituzionali e io penso che noi non possiamo peccare di presunzione
A noi le riforme istituzionali interessa la come per un motivo molto semplice perché lo Stato così come è organizzato oggi con con le sue istituzioni
Non risponde allora nostrane si necessità di fondo alla necessità di una gestione intelligente delle risorse al non spreco alla non distruzione ambientale
E allora il problema forse per noi e di andare a individuare meglio piuttosto che fare pacchetti competere con una con altre forze politiche che tra l'altro hanno una storia molto più vecchia della nostra e quindi sono anche più autorizzati se si vuole a formulare pacchetti di riforme istituzionali dovremmo andare individuare molto chiaramente in quali colli di bottiglia
La nostra volontà riformatrice che si è espressa anche nelle leggi a cominciare da quella costitutiva del ministero delle ambiente si va a in tanta negare sia nella formulazione delle leggi per cui pare che quando c'è da varare una legge ambientale sia da partorire una cosa incredibile quasi appunto come le riforme istituzionali passano anni anni cadono i di fratture e così via
Una legge sui parchi la legge sulla caccia ma io ho qui la legge sulla via anche questo è un è un problema importante che stava nella
Nella legge costituiti al ministero dell'ambiente molto importante e che rappresenta questa sì una riforma anche questa di democrazia
Anche anche questo provvedimento è molto difficile da attuare allora dovremmo individuare perché e così difficile fare riforme ambientali in questo stato organizzato in questo modo e quando si sono fatte e così difficile applicarle ed è così difficile ai cittadini e gli atti al territorio che vogliono salvaguardare la salute e l'ambiente
Fare un controllo perché questi sono i nodi su cui noi possiamo dare un grosso contributo al dibattito sulle riforme istituzionali se sappiamo individuare questi nodi
Sappiamo sicuramente entrare concretamente e non ideologicamente nel dibattito sulle riforme istituzionali per questo io credo che sia molto importante la presenza del ministro Maccanico qua perché proprio per le sue competenze per l'esperienza che ha fatto nel suo ministero e per la sua sensibilità ai problemi ambientali mi dispiace che non ci sia il ministro Ruffolo che ha però evidentemente avuto questo questo problema enorme che ha sconvolto tutti noi di questi due incidenti particolare quello di Genova rispetto ai risvolti ambientali a problemi non indifferenti
Ma ragionare insieme su perché nonostante il la grossa volontà ambientaliste che si è espressa prima nell'avere questa avanguardia che era in qualche modo il ministero dell'ambiente con tutto quello che è stato nella legge costitutiva del ministero dell'Ambiente ricordava appunto
La necessità della valutazione di
Atto vien tale ricordava prima Anna Maria rifacendosi a centoquarantadue ma io ricordo che c'era già lì il diritto all'informazione e che noi non abbiamo mai fatto sufficientemente
Valere e che se è inutile appunto a mettere dei principi che poi non siamo in grado di di gestire e di rendere concreti insomma usufruibilità i cittadini
Perché è molto importante perché o noi riusciamo a capire questi colli di bottiglia come diceva voglio punto stringere molto qua
Almeno sulla parte cosiddetta delle risorse pubbliche e qui abbiamo toccato
Altrimenti quella che la mia legge di cui io evito di parlare adesso perché siamo enormemente ritarda la mia tra virgolette nostrano sano diverbi
Ci sono anche altre proposte ma che dovrebbe diventino diventare una legge quadro in cui mettere tante altre punti di riferimento legislativa quello rifiuti in suoli
La via e così via che queste della compatibilità ambientale e sociale delle attività produttive
Sarà sempre un'utopia perché se non riusciamo neanche
A avviare questo processo in modo fluido senza che si intoppi continuamente
Per quelle che sono le risorse pubbliche mi sembra assolutamente utopico che noi riusciamo poi a condizionare in qualche modo le industrie e l'attività privata tant'è vero che paghiamo costi altissimi di denaro pubblico nel tentare di risanare quello che non riusciamo assolutamente a come come è stato come Governo come Parlamento come enti locali a contenere cioè i disastri
Ambientali conseguenti anche a un'attività produttiva non rispettosa dell'ambiente perché la legge dell'economia e la legge dei coloni dell'ecologia Tare che siano incompatibili ecco io non credo che lo siano e probabilmente se vorranno stare a pieno titolo nell'europei se vogliamo affrontare questo discorso di un nuovo ordine mondiale seriamente dovremo rendere compatibili perché non sarà possibile
Continuare se no con questa con questa mentalità opposta che sta nell'ecologia e che sta nell'economia dovremmo rendere compatibile probabilmente la crisi istituzionale che stiamo vivendo che di fase di passaggio da un millennio all'altro non dimentichiamo che non riguarda solo l'Italia come hanno detto hanno ricordato tutti ma che riguarda tutta l'Europa ma che riguarda tutto il mondo
E proprio una fase di passaggio di da un paradigma all'altro e noi in questo senso riusciamo a riconquistare la nostra grossa forza iniziale
A ridarci chiarezza di identità nel momento in cui siamo Catarci di essere guida in questa fase di passaggio da un paradigma all'altro
Se perdiamo questa chiarezza se ci cimenti amo con le virgole di un pacchetto istituzionale o l'altro
No in prima persona non dico che non dobbiamo essere entrata nel merito con competenza ma dico che non dobbiamo essere presuntuosi che dobbiamo ricordare la nostra concretezza da una targa e la nostra grande aspirazione il nostro grande
Il tutto quello che sta nel bagaglio del della sfida ecologista che proprio come io credo fino in fondo un bagaglio che tenta di passare da un vecchio paradigma che non regge il più che economico che istituzionale che democratico fino a un certo punto
Che di risorse non gestite in modo intelligente a un altro che permetterà la sopravvivenza sul della vita sul nostro pianeta e la sfida è questa se non ci persiano non sopravvive Remo
Grazie a Laura Fabio Cassola vicepresidente del WWF dopodiché la parola al ministro per chiamavano così una conclusione della tavola rotonda
Sì
Dunque grazie mi scuso innanzitutto se son venuto molto tardi non ho sentito la gran parte delle relazioni che si sono avvicendate oggi ma devo dire fino a ieri non sapevano di questo convegno né tanto meno che e l'amico Pratesi non potesse intervenire per cui comunque ho fatto di tutto per venire e non far mancare in un convegno di questa importanza di questa di spessore di problemi almeno la voce dell'associazione qui rappresento e che il WWF che ovviamente su questi temi si è da subito e da sempre caratterizzato ebbene vorrei che diciamo approfittare di pochi minuti che probabilmente o più semplicemente per lanciare così al signor ministro a tutti voi che ci ascoltate
Un segnale che e al tempo stesso è di allarme di preoccupazione è anche un pochettino di sconforto di delusione lasciatemi dire nel senso che parlerò principalmente delle leggi sulla caccia e sui parchi
L'eccesso che l'andamento del dibattito su queste due leggi due leggi importantissime che noi da anni caldeggiamo diciamo a a lasciarti spazi proprio per una delusione e per una notevole dose di allarme
Mancano sull'avviso quella tensione morale culturale che dovrebbe essere alla base di un dibattito su temi di questa delicatezza e importanza che proprio investono nodi non solo ambientali di fondo per l'ambiente della nostro paese ma proprio anche i nodi istituzionali quelli giuridico politici
Quelli su cui dovremmo essere tutti d'accordo se vogliamo che poi questi problemi trovino nella legge un principio di di diciamo lui soluzione anziché una ho un una difficoltà ulteriore nel suo espletarsi ebbene se devo guardare a questi due leggi detto molto in breve io vedo la legge sulla caccia ne ha parlato già ampiamente la Anna Maria Procacci
Una legge che sta andando al di là di quello che gli ambientalisti realtà voleva lo gli ambientalisti la la grande riforma in materia di caccia è stata fatta bisogna dire
Con la nove sei otto lei con l'ausilio otto finalmente coronando e anche qui un dibattito di anni
Si è riusciti a far
Cambiare
Radicalmente a rovesciare l'atteggiamento giuridico fondamentale del nostro Paese nei confronti della fauna che finalmente non è più cosa di nessuno ma è cosa di tutti patrimonio nazionale da tutelarsi nell'interesse di tutti per cui la caccia viene a collocarsi in un modo totalmente nuovo rispetto ai due mila anni precedenti
Ecco questa era la riforma fondamentale che infatti ha
Portato anche degli elementi nuovi e promettenti
E anche degli strumenti i di intervento quale i alcune
Alcune figure nuove di reato perché è chiaro che gli definire la fa una patrimoni disponeva della nazione veniva comportare come può la giurisprudenza puntualmente messo in luce che il bracconiere che se ne appropria al di fuori delle regole dello Stato detta è Niente più niente meno che un ladro
è un ladro di un bene di noi tutti appunto anche se spesso tendiamo a dare maggior peso e ritenere maggiormente grave il reato di chi ruba un bene
Privato di piccola di piccolo valore rispetto invece a quello di che ruba un bene pubblico di grandissimo valore qual è la fauna selvatica diviene sul nostro territorio
Ebbene quindi la grande riforma era stata fatta allora bisognava procedere a quelle correzioni a quei miglioramenti essenziali che naturalmente occorreva
Dare a soprattutto enfatizzare il legame del cacciatore col territorio un concetto che noi
Andiamo ripetendo da sempre
E
Casomai recare alcun corregge alcune storture che rimanevano ugualmente che rimangono all'attuale legge quale luce la jeune la caccia al capanno lei e l'impossibilità di interventi efficaci in molti casi e così via bastava per fare questi io credo una leggina di pochi articoli facili da fare facili da fare approvare duramente in Parlamento
Per adeguare la nostra normativa a quelle convenzioni internazionali che pure abbiamo siglato
E certamente non è invece comportava la necessità di rifare daccapo a vini sfrutta la legge come rischio naturalmente nel momento in cui andiamo iscrive dei miglioramenti sostanziali di scriverne anche dei peggioramenti
E nell'attuale testo noi vediamo molti molti peggioramenti se noi dobbiamo pagare
I pochi miglioramenti che ci sono faccio due esempi per tutti la chiusura della caccia al trentun gennaio cosa che ci sta moltissimo a cuore visto che non possiamo chiedere la chiusura totale della caccia
E la protezione animali come i Cure Volpi viene dorato diciamo noi saremo certamente i primi a voler la protezione Cure lo piviale dorato ma non vorremmo pagare
Questa protezione ad esempio con l'abrogazione dell'Ara del furto venatorio Colli previsione presente di sanzioni penali o addirittura soltanto amministrative che sostituisca nel quale norma speciale
La norma generale impediscano poiché scatti la normativa sul furto
Così come non voleva pagare ad esempio con la abolizione dei fondi chiusi questa addirittura avere per l'assurdità che si sta cercando di fa
Non so l'ultima stesura perché poi fra l'altro qui queste leggi andrebbero seguite non dico giorno per giorno addirittura la mattina per il pomeriggio perché e i testi con cui ci confrontiamo cambia in continuazione e mi riferisco a quello che avevo vista ancora
Qualche tempo fa e che comportava in pratica la vedrà il degrado del del fondo chiuso che poi è un diritto potestativo del proprietario che non vuole cacciarmi far cacciare il proprio territorio di chiudere il proprio fondo come nella legislazione attuale farne un fondo chiuso senza dover chiedere il permesso a nessuno questa adesso nella nuova
Proposta diventerebbe un diritto cioè diventerebbe una concessione che la Regione fa nell'ambito di un piano faunistico regionale entro cui si deve collocare questa proprietà che deve diventare fondo chiuso
Cioè ci sono dei gli elementi di grosso allarme
Che all'IMI di farlo anche dimenticare quegli elementi positivi che pur vi sono ecco che purtroppo lei in questa Francia e pensiamo sempre facciamo sempre la figura di quelli che di fronte al bicchiere mezzo pieno lo vediamo piuttosto mezzo vuoto perché andiamo subito a vedere
Le cose che non vanno
Se poi parliamo della legge e qua dei parchi qui il discorso si fa ancora più triste e più difficile al tempo stesso perché pensavamo quando con molto entusiasmo demmo il nostro appoggio all'amico Ceruti per ridisegnare una proposta di legge su cui poi costringere il Parlamento in qualche modo a confrontarsi per arrivare effettivamente in questa legislatura
A una legge quadro sui parchi nazionali pensavamo che certe difficoltà che pur conoscendo negli anni settanta fossero ormai superate che un certo raggio regionalismo diciamo così irragionevole
Avesse fatto un po'il suo tempo anche di fronte poi alle gli esiti non sempre felici di certe scelte regionalistica che furono fatte negli anni settanta in altre materie di ricordo solo che quel vento che ispirò fortissimo negli anni settanta e che poi si concretano in questa materia nel seicentosedici del settantasette speravo che avesse fosse diventato tutt'al più una lieve brezza e checché noto a base di una suora a soffiare impetuoso perché diversamente sarebbero tornati fuori tutte quelle difficoltà che poi puntualmente fecero del seicentosedici forse il punto più bassi più pericoloso che la tutela dell'ambiente abbia mai toccato in Italia addirittura si sfiorò la possibilità concreta allora che i parchi nazionali esistenti cioè allora
I nostri soliti quattro cinque parchi nazionali fossero allora regionalizzati definitivamente
E forse conditi chiusa una volta per tutte la possibilità di creare in questo settore una ordinata concreta ragionevole ripartizione di competenze di funzioni allora se ne uscì in extremis
A salvare la marea dei parchi nazionali che veniva demandata una legge da farsi entro il trentuno dicembre settantanove
E appunto la legge su cui stiamo discutendo ancora adesso naturalmente in questa fase stanno lì spuntando fuori proprio per le difficoltà il regionalismo irragionevole di chiamiamolo così
E ha ragione D'Amico Ceruti di ribellarsi a dire che che noi non siamo nel dire questo dei centralisti
Anzi al contrario e non c'è materia come quella dell'ambiente e direi in particolare della tutela territoriale quindi dei parchi delle aree naturali
Che meglio di altre si presti a attuare quello che poi il principio ispiratore di questo stesso convegno l'autonomia la partecipazione nel fare le aree protette di cui il nostro Paese ha bisogno e che se non facciamo non potremo più fare un domani perché queste aree protette nel frattempo hanno perduto i valori naturali
Che noi vorremmo andare a protegge quindi il nostro sistema quello che noi vediamo quello che noi concepiamo come una legge giusta è una legge che consenta a chi vuole di fare i parchi
Cioè nel momento in cui a tutti cioè allo Stato naturalmente e principalmente soprattutto pensando a quelle grandi poche aree naturali che veramente hanno minimo valore
Incommensurabile che quindi sollecitano la diretta responsabilità dalla più alta autorità del nostro Paese maneggioni anche lei lei gli enti locali perfino in qualche misura i privati dovrebbero essere ricomprese in questa previsione quindi una legge che consenta a chi vuole di fare i parchi Akiba Tura quella volontà politica non sempre facile da maturare
Ma che in certi momenti storici però effettivamente maturare di fare il parco nel momento in cui è maturata senza avere la remora e l'impossibilità di farlo per la presenza di altri soggetti che le contestano questo diritto
Quindi quando noi diciamo che è presente lo Stato dovrebbe istituire i parchi nazionali e gestirli naturalmente con la partecipazione piena delle degli altri enti locali e regionali nonché di tutte le forze culturali e sociale del Paese noi non faccia diciamo qualcosa che va contro le Regioni
Non diciamo non contestiamo ai comuni e alle regioni il diritto di difendere i loro territori ma reclami hanno per lo Stato difende il suo territorio
Quindi ne siamo un po'segnale dalla e di
Delusione io spero che in questo fine legislatura pare che ci sarà una fine legislatura
In cui si dovrebbe emanare effettivamente questa legge ci sia un soprassalto diciamo così una un momento di acuta e alta tensione morale culturale perché senza senza di essa la legge sarà alla solita
Il solito giochetto di di bussolotti e di scambi di piaceri politici che certamente non vanno nella direzione il della tutela piena attuata e finalmente dispiegare intesi
Degli ultimi ambienti naturali che ancora chissà perché riusciamo a veri in Italia grazie
Grazie Fabio signor ministro a lei la con a conclusione di questa tavola rotonda
Con poche osservazioni e soprattutto innanzitutto un vivissimo ringraziamento
Per l'invito che mi è stato fatto ad essere presente a questo convegno che dalle relazioni con dagli interventi cui ascoltato mi pare che particolarmente fecondo non si sente
Non ci sente
Che dico mi sembra particolarmente fecondo di osservazioni di spunti di indicazioni
Io
Sono concordo con la maggior parte delle cose che sono state dette in questa sede
In particolare che come ministro per i problemi istituzionali oltre che per gli affari regionali dico problemi perché non riforma perché la parola riforma in Italia e a breve presentata molto equivoca
Come risolvere i problemi istituzionali e devo dire che questo approccio mi sembra molto giusto e molto noi siamo abituati a pensare che esista una formula una magica che possa
Riprendere la al dignità istituzionale del Paese con un'ascia Scelta di questo o di quel tipo in realtà i problemi istituzionali sono molto più seri più complessi molto più radicati e diffusi
E richiedono un'opera un profondità che i riguardi soprattutto l'amministrazione pubblica le amministrazioni pubbliche perché noi non dimentichiamo di essere uno Stato a Napoli anarchico che avvii diversi centri centri di potere che qui vanno riordinati
E quindi quell'approccio come dire GA dualistico che io ho sempre sostenuto per il che problemi istituzionali mi pare che venga confermato da queste dai le notazioni che io ho sentito io emergere in questo in questo dibattito e vorrei dire che sempre su questo tema
Che noi abbiamo delle novità legislative importante a cui sono state già segnalate dalla amico Procacci
La centoquarantadue ma ce n'è un'altra legge importante quella sul procedimento amministrativo
La legge sul procedimento amministrativo apre delle possibilità la partecipazione veramente importanti
è e stranamente la stampa italiana questa legge ha dato pochissimo rilievo
Mentre essa secondo me
Può diventare uno strumento molto importante di ammodernamento un solo di ammodernamento delle amministrazioni perché una legge di principio quindi che va applicata nelle regioni e nelle nei comuni e ci ma è una legge che dai cittadini
La possibilità di intervenire addirittura ci sono delle tutele penali per la tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione così secondo me
Se l'associazione volesse magari prendere questa legge esaminarla in deve farne oggetto di un mondo un seminario di una tavola rotonda uso forse sarebbe sarebbe giusto sarebbe giusto
Da due a quattro uno sì
Si chiama legge sul procedimento amministrativo
Per venire però all'oggetto più specifico del del convegno
è io concordo pienamente con l'amico Cerutti che ormai l'articolo nove della Costituzione e superate va modificato
Esistono delle iniziative legislative modifica costituzionale in Parlamento sia al Senato che alla Camera e io credo che questo debba essere esaminata al più presto anzi ricordo che prima della sospensione dei lavori
Per la crisi del governo l'arma Commissione affari costituzionali del Senato l'aveva già posto all'ordine del giorno
Quindi è una cosa da fare perché ma perché il valori della protezione della natura della protezione dell'ambiente
A mio avviso è un valore che vede presiedere a tutto il governo del territorio
Deve presiedere a tutto il governo del territorio
Cioè i governatori dalle fatta di tante cose fatto dell'urbanistica il fatto del della caccia e della pesca nell'agricoltura e fatta di vedi della dell'igiene e della sanità ma in cima a tutto questo ci deve essere il valore della questo non è il deve entrare nella coscienza e centrato secondo me della coscienza nazionale però Ornella testo costituzionale non emerge con quella forza che già perché a questo può dipendere dipendono tutti i problemi che morì abbiamo trattato di di competenze lecite ritaglio di competenza eccetto che e uno è necessaria una un'articolazione è un intreccio di competenze quando si parla di governo del territorio in tutte le sue implicazioni però è necessario aver presente qual è il valore dominante
E il valore dominante è un valore che che va difeso dallo Stato dallo Stato e in certi casi dalla comunità internazionale
Ora su questo mi pare che sia importante la l'amico Ceruti ha fatto già una una specie di piccola storia per quanto riguarda in particolare i i parchi nazionali
Una piccola storia di della legislazione italiana c'è stata una grossa oscillazione diciamo
Dal
Dal decreto numero undici del settantadue che sembrava abbastanza fortemente centralistico si è passata seicentosedici e su questo io sono d'accordo su quello che è stato un seicentosedici una per una particolare atmosfera che io in quel momento debba Tensai di Parma regionalismo
Di pane regionalismo
Che ha creato questa illusione in cui sembrava che nei giorni dovesse che l'autonomia regionale dovesse essere la fonte dei tutto e che ha creato dei problemi su questo non c'è il minimo dubbio
Però devo dire che contemporaneamente c'è stato un azione della Corte costituzionale che è stato abbastanza corretti
Lega o lunedì se lo facessimo la storia degli interventi della Corte in questa materia della Corte cost dovremmo dire che questo è uno si tutto che ha funzionato perché ha corretto l'eccessivo centralismo che avevamo col decreto centoundici del settantadue e per la prima volta indicato la necessità di una di una cooperazione Stato-Regione su questi temi
Così come ha corretto la impostazione eccessivamente regionalistica del seicentosedici fin dalle prime
Delle prime primi ricorsi che sono avvenuti da parte delle regioni
Ma successivamente la legislazione si è voluto
Si è voluta intanto con la legge Galasso che io sono d'accordo è una pietra miliare
è una pietra miliare che però è rimasta inattuata sostanzialmente
Ma che secondo me è sempre un punto di riferimento a quale bisogna bisogna fare
Rivolgersi e io devo dire che la mia esperienza di presidente Dini ministro per gli Affari regionali e questo problema della legge Galasso l'opposto e mi sono sentito dire dalle Regioni noi abbiamo delle incertezze interpretative dei problemi per cui vorremmo che ci fosse un atto di indirizzo e coordinamento del governo su questo tema
E io sto sta esaminando proprio per il in questa azione di stimolo verso le regioni a fare i piani paesistici
Mi sto esercitando a vedere se è possibile fare un atto di indirizzo e coordinamento che possa possa togliere alle regioni ogni alibi per non fare i piani paesistici
Altro strumento giuridico importante è stato la legge la legge istitutiva del ministero dell'Ambiente anche quella creato delle correzioni
Quella sembrava che fosse impossibile nell'ambito creare in parchi infraregionali che lo Stato fosse tagliato fuori da questa materia in realtà la legge su istitutiva insieme a chiarisce anche questo punto
Così altre leggi che secondo me hanno ho contribuito a un'evoluzione in senso più equilibrato a favore dello Stato come la la legge sui parchi marini per esempio anche quella è importante
Però a mio avviso la cosa che veramente decisiva
è stata l'azione della corte soprattutto le ultime sentenze che sono che sono state emanate
Quelle sentenze che stabiliscono
Proprio mi pare i quarti di una di un ricorso del della regione della regione Della Valle d'Aosta nei confronti del Parco del Gran Paradiso di statura celle che ha fissato con molta chiarezza eritrei livelli di competenza cioè il livello statale il livello dell'autorità del parco perché l'autorità del parco e il livello anche regionale che un livello di legislazione concorrente
Ora su quella cosa e quindi Parco del Gran Paradiso non ci siamo
Ci siamo visti però in quelle in realtà poi con quello che è stato chiarito lei c'era una particolare procedura delle norme di attuazione e che io volevo che fosse rispettata perché noi attuazione prevedo che ci sia una commissione mista che propone un certo testo
Questa Commissione quel questo testo deve andare prima alla commissione bicamerale per gli Affari regionali ed incidono al Consiglio dei ministri veri il il ministro si pronuncia in seno al Consiglio dei ministri
Quindi io non è che in futuro un tavolo un cinque in quel momento sembrò che io resi stessi che volessi difendere il testo della Commissione in realtà io non volevo affatto difendere test voglio sull'attenermi a ai a alla procedura e quando si andava in sede di Commissione bicamerale
Che esamina con il testo della Camera e del Senato questa commissione bicamerale
Fu chiesto il mio intervento che io mi pronuncia i chiaramente a favore dei perduti degli emendamenti che la commissione proponeva
E questa qua e io a questi emendamenti portare nel testo presentare al Consiglio dei ministri poi d'accordo con il collega Ruffolo dice ma ma dobbiamo fare la legge quadro sui parchi nazionali lasciamo perdere questo e quindi d'accordo quella questione che fu una soluzione secondo me più logica
Però io devo devo dire a questo proposito certo io mi auguro che la se abbiamo deciso di non andare alle elezioni di fare arrivare a questo scorcio di legislatura a me pare che uno degli adempimenti fondamentale debba essere questo che la legge sui parchi anche quella sulla sulla caccia sono adempimenti fondamentali importante che bisogna portare avanti
Per però io voglio un po'ottemperare il pessimismo che emerso
La Conferenza Stato e sto facendo una una una esperienza come presidente della Conferenza Stato Regioni che proprio sui temi degli ambiente sta creando un rapporto lo Stato regione un rapporto un rapporto molto più impegno
Cioè quella su regionalismo corporativo quella leale cooperazione che Prosperi lo spessore invocata delle sentenze della Corte costituzionale che l'amico Cerutti ha evocato qui
In quella sede comincia ad affiorare comincia ad afferrare seriamente
E noi abbiamo gestito il problema per esempio le cosiddette navi dei veleni
E il problema delle navi dei veleni con l'amico Ruffolo siamo riusciti a gestirlo almeno in Conferenza Stato-Regioni vedi chiamando i presidenti delle Regioni chiamando i in I sindaci
Sia pure con grande fatica con grandi contrasti quella cosa siamo riusciti a realizzare siamo riusciti a portarla in porto
Un altro esempio
Di e la questione della dell'Adriatico
All'interno della Conferenza Stato Regioni si è creata questa autorità dell'Adriatico che fonda sulle sulla collaborazione continua fra Regioni e Stato è questo il problema cioè noi dobbiamo avere abbiamo nell'avere competenze devono essere delimitate in modo chiaramente cessare questa cooperazione questa collaborazione alla luce di quel principio che acqua la luce vivevano inizio cioè questo valore ambientale che dove presiederà oggi gestore del territorio deve presiedere in modo assoluto
E quindi questa è un un altro esempio secondo me importante e se ci fosse stato quell'amico Ruffolo l'avremmo l'avrebbe sicuramente vocato e la elaborazione del piano triennale per l'ambiente
Il piano triennale dell'ambiente è nato un accenno sì
è nato da una collaborazione tra molto stretta fra i il ministro Ruffolo io dagli agli altri colleghi che sulle è lei e Conferenza Stato Regioni sia nella fase di elaborazione ed ora anche nella fase di
Di attuazione
Di attuazione
Infatti la ripartizione dei fondi i programmi che sono fatti sono studiate in questa conferenza Stato-Regioni USA conferenza
Che secondo la legge numero quattrocento doveva avere una cadenza semestrale invece io mi vedo costretta ma scosse tua convoca l'almeno due volte al mese almeno due volte al mese
Quindi questo
No non è una cosa che non facciamo una grande pubblicità anche anzi per questo siamo stati
Siamo stati un po'criticati cioè perché non date notiziato studiosi come Martini siccome gli studiosi di il diritto regionale ci dicono perché non ci è dato gli elementi per valutare questa evoluzione non lo faremo adesso
Però qui in Italia bene comincia in sordina perché sono le cose le Stroncone Strauss-Kahn fin dall'inizio
Ecco questo volevo dire che
Adesso siamo in una stagione nuova di revisione degli ordinamenti regionali dobbiamo stare est molto attenti a non ricadere in quella atmosfera di Parre giornalismo che aveva l'andamento degli anni settanta
Cioè bisogna stare molto attenti io sono convinto che
Un ruolo importante le Regioni non possono svolgerlo devono svolge
Sono convinto che alcune tendenze centralistiche nel passato siano state dal bonus anche per a fare acquisire alla Regione una dimensione nuova della loro della loro del loro ruolo
Sono stati soprattutto per quanto riguarda per esempio in modo di trasferimenti delle risorse quando i ministeri trasferiscono alle Regioni risorse
Con provvedimenti estremamente vincolati che non lascia nessuna la discrezionalità quindi non permettono una un'attività di programmazione riducono leggerà terminali dispensa e quindi contribuiscono a loro degrado
A loro degrado politico e istituzionale
Ora
Se noi riusciremo soprattutto a parte le modifiche costituzionali articolo centodiciassette che possono avere una loro valenza e anche lì dobbiamo stare attenti quando si parla di capovolgere l'impostazione articolo centodiciassette stabilendo
Che alla quali sono i compiti dello Stato e lasciando così come come dire situati alle alle regioni e tutto il resto di bisogna stare molto multi attento
A parte questo però la cosa importante e dare alle Regioni quelle di far ritornare le regioni a quella che doveva essere il disegno o originario cioè
Organi di programmazione di legislazione e non di gestione
E in questo modo secondo me soprattutto operando sulla riforma
Le sue delle risorse se finanziare noi potremmo avere anche un modo di afa di di di fa effettuare i trasferimenti di risorse dallo Stato che sia diverso che sia sulla base di programmi sulla base di progetti in modo che quelle maturo
O come dire quel
Localizzato
Queste sono le linee che
Senderos con lavoro ancora la responsabilità del di questo ministero io mi mi mi sforzo di seguire ministero degli Affari regionali dei problemi istituzionali un ministero senza portafoglio questo Damm poco potere
Ma molto prestigio perché mi sono accorto di questo cioè noi l'abbiamo una cultura del coordinamento nel nostro Paese e perciò tutti tendono a dare direi potevi settoriale dovesse potere dispensa eccetera la cultura del coordinamento non esiste è invece proprio sui temi ambientali secondo dei sui temi di gestione
Nel territorio di governo del territorio i il la funzione dico all'orco ordinamento è fondamentale è fondamentale e e quindi io ritengo che ci sia un grande spazio per poterla esercitare soprattutto se poi sostenuta dall'autorità del Presidente del Consiglio io dico sempre che moderni erano dovrebbe essere un po'organizzato come le
Come le grandi i società multinazionale che ci hanno un una organizzazione di lime cioè settoriale eccetera ma una potentissima organizzazione di staff cioè di coordinamento forse se il nostro governo prendesse a modello queste strutture forse non riuscire in
Boh ad ad operare meglio perché la funzione ecco la funzione di Gore l'evento che si porta le Regioni davanti ad ma quando c'è un ministro settoriale lei ed è il cordone della borsa la Regione subito diventa diventa molto molto sospetto ecco se non riusciremo a fare un possono impostare le cose in questo modo io credo che tutte le sollecitazioni che son ben
Niente da questo convegno tutti le indicazioni giuste potranno trovare una ascolto più sensibile come io mi auguro grazie grazie a lei
Cioè con tutti i nostri
Chiese al piano di sotto c'è una stanza in cui è asservito speriamo ancora
Con