Prigionieri d'Europa. I rifugiati siriani in Bulgaria

Mai base d'asta
Seria il mio nome Yasser sono siriano di cui lei terra non volevo entrare nell'esercito e per questo ho lasciato la Siria sono Cappato dalla Siria nell'integrazione spurgare i quali non abbiamo scelto la Bulgaria volevamo arrivare in Germania passando dalla Bulgaria perché la via più economica
Yasser a ventiquattro anni lo abbiamo incontrato nel campo di accoglienza di armarli in Bulgaria
Il campo di armare gli si trova a pochi chilometri dal confine con la Turchia nel sud est del Paese a tre ore di macchina dalla capitale Sofia
è un ex basi militari ed è stato allestito in fretta e furia nel due mila e tredici per far fronte all'arrivo di migliaia di profughi siriani
Oggi il centro di arma li ospita quasi mille cinquecento richiedenti asilo in maggioranza siriani appunto mentre in tutto il che dente asilo in Bulgaria sono novemila
Un numero certo non elevato ma assolutamente inedita per il Paese più povero dell'Unione europea recante
Special price ogni Paese ha un suo prezzo ad esempio se vuole andare in Germania e ti costa circa nove mila euro violazione Dozzo stesso ed ENI sentenze vuoi arrivare in Svezia sette mila sentenze
Ed ecco il racconto di cui Issam un giovane ragazzo Sirianni di origine palestinese anche lo i richiedenti asilo e temporaneamente residente ad armarli
Cercherò io quanto strambo
A.N. in Turchia sono andato a Istanbul aveva incontrato alcuni amici la
E sono riuscito a ottenere un passaporto svedese da usare per passare il confine con la Bulgaria
Allora svolgo interessa Serbia in il piano era ed è andare poi in Serbia e dalla Serbia continuare verso i Paesi Schengen
Ma sono stato arrestato al confine con la Serbia e sono stato rinchiuso per circa quattro mesi nel centro di detenzione
Di musei Manzi
Fra un forma un sottobosco anzi
Saldezza tra aziende operanti
Quindici hanno preso le impronte digitali qui per cui non possiamo andare in Germania prima di aver ottenuto lo status di rifugiati qui altrimenti ci rimanderebbe indietro per il Trattato di Dublino aggregati
A Sofia incontrammo invece Boris Chester colto portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Bulgaria
Uno sforzo cospicuo tombe cerchiamo innanzitutto di capire che significato a Dublino il Trattato di Dublino prevede che se qualcuno arriva nell'Unione europea oltre alla Svizzera Lichtenstein e Norvegia cioè gli Stati che hanno siglato il Trap dato lesse io sono un richiedente asilo il primo Stato tra questi in cui arrivo a quello che alla responsabilità di garantire il mio diritto di protezione e di decidere se sono un rifugiato e quindi darmi la produzione oppure no cioè sono un migrante economico che non è qui regolarmente e quindi devo essere rimpatriato nel mio paese di origine in ogni caso la responsabilità è del primo Stato membro
Nel momento in cui la decisione presa e la protezione è accordata è una procedura diversa che riguarda i diritti garantiti alla persona in quel Paese e non riguarda più il Regolamento di Dublino
Quindi il Trattato di Dublino è applicabile solo mentre sono un richiedente asilo buono sarà un secco
Più critica invece la posizione di NIS moschee commissario per i diritti umani presso il Consiglio d'Europa
Ma è ovvio è stato da voi in sesto muta Damone France la mia opinione e che il sistema previsto dal Regolamento di Dublino sia ingiusto e non sostenibile perché carica di una pressione che insostenibili Paesi come l'Italia Malta e la Grecia e ora la Bulgaria
Questo sistema deve essere ripensato è cambiato dalle fondamenta perché appunto mette sotto pressione i Paesi più esposti e e che all'a fine violeranno i diritti dei migranti
E dei richiedenti asilo e l'ormai da e questo è inevitabile a meno che non si cambia il sistema stringente
Sembra d'arma li incontriamo Muammar a ventiquattro anni ed è scappato da Damasco dopo l'inizio della guerra civile il suo sogno a diventare insegnante
Da cinque mesi bloccate nel centro di accoglienza termali in attesa di ottenere lo status di rifugiato o almeno per la protezione umanitaria
E lo Stato grazie
A oggi abbiamo perso tutto in Siria sinta fanno il nostro lavoro le nostre famiglie
Le nostre carriere
O i nostri amici la nostra casa i nostri soldi quindi abbiamo bisogno di tutto quel ruolo lavoreremo
Ma loro dovrebbero o meglio devono aiutarci a farlo
Ruolo
Consente soltanto sta
Penso che la guerra durerà ancora lungo e cose io non posso tornare in Siria perché dovrei ha un ruolo armi nell'esercito
Incolpato quindi se dovessi tornare mica troverebbero mi rinchiudere ebbero in carcere oppure mi costringerebbero a combattere nell'esercito
Hai dovuto
Io non voglio uccidere se non ci saranno più uccisioni tornerò ai
Ma io non voglio uccidere nessuno tanto quanto accadeva
E per una soluzione diplomatica della crisi umanitaria in Siria dal Ministro degli esteri si è spesa molto Emma Bonino e io non credo che esista una soluzione umanitaria una crisi politica
La soluzione politica sarà più lunga più complessa più complicata eccetera eccetera nel frattempo ridurre la violenza e ottenere diciamo l'accesso dentro la Siria e comunque un impegno
Rispetto ai rifugiati mi sembrava e mi sembra e continua a sembrarmi una
Assoluta priorità
E io rimango convinta del sui cadaveri non si costruisce nulla anche se sono
Altrettanto convinta vanta l'esperienza dal milione di profonde grandi laghi al Kosovo insomma
Da tuo perché non c'è una soluzione miracoloso
E che quello che dobbiamo tutti tentare di fare fare farà un bricolage a un bricolage ma di varie misure di vari
Interventi per esempio intanto a sostenere due Stati Giordania Libano che sono fragili Zattin sotto questa
Ondata e che anzi devo dire
Più generosamente di molti altri se ne fanno carico
A tre anni dall'inizio del conflitto la sede è diventata il primo Paese al mondo per numero di migranti forzati con oltre nove milioni di cittadini Sirianni costretti ad abbandonare le proprie case
Ad oggi sono più di due milioni e mezzo i siriani registrati in qualità di rifugiati nei paesi limitrofi o tuttora in attesa di essere registrati
Attualmente più del quaranta per cento della popolazione residente in Siria prima del conflitto è stata costretta a spostarsi all'interno del Paese o a varcare i confini con un numero di sfollati interni che ha superato la quota di sei milioni e mezzo di persone
Nel solo Libano il numero di rifugiati registrati provenienti dalla Siria sta raggiungendo la quota di un milione e potrebbe crescere fino milioni e sei entro la fine del due mila quattordici se le stime attuali verranno confermate
Il Libano vanta già la più alta concentrazione in pro capite di rifugiati a livello mondiale nella storia recente
Con quasi duecentotrenta rifugiati Sirianni ogni mille cittadini libanesi un dato che settanta volti più grande del numero di rifugiati in rapporto agli abitanti in Francia
E duecentottanta volte quello degli Stati Uniti
Mentre in Giordania la spesa stimata per far fronte all'emergenza e di uno virgola sette miliardi di dollari
La Turchia infine ha registrato l'arrivo di oltre seicento venticinque mila profughi
Dal due mila undici i siriani che hanno presentato domanda d'asilo in Europa sono cinquantasei mila la maggior parte delle richieste sono state effettuate in due Paesi Svezia e Germania
Finora meno del quattro per cento dei siriani che sono fuggiti dal conflitto hanno cercato protezione in Europa
Di nuovo il Ministro Mussi niente ed Emma Bonino
Dove sposa violata subentra passare
La risposta dell'Europa è stata patetiche penose per quanto riguarda la crisi dei rifugiati siriani queste la crisi dei rifugiati più grande che l'Europa si trova ad affrontare negli ultimi vent'anni
E la risposta nella maggior parte dei Paesi è stata di provare a contenerla in Turchia in Libano in Giordania o semplicemente ignorarla
E per me questo non è in linea con il rispetto dei diritti umani che la gravità della situazione incresciosa avvarremo al
Processo per il settore
Abbiamo del del delle misure delle convenzioni che non aiutano perché per esempio
Pochi chiedono asilo politico dove arrivano per il semplice motivo che la Convenzione di Dublino
Stabilisce che il primo Paese di entrata e quello dove devono rimanere tra virgolette prigionieri intanto levare a mio avviso il vincolo
Del del limite geografico di dove uno sbarca per primo a me sembra un dato essenziale intanto però la risposta della Bulgaria è stata il dispiegamento di mille cinquecento poliziotti al confine con la Turchia
La Bulgaria avrebbe inoltre iniziato a costruire come la vicina Grecia un muro una barriera per arginare l'attraversamento illegale dei confini
MIS moschee
Ecco perché io
Io credo che le politiche di migrazione dell'Unione europea
Siano troppo concentrata sul problema della sicurezza e troppo poco sugli aspetti umanitari
C'è stato un grande sforzo per rafforzare i confini esterni dell'Unione ed esternalizzare così il problema dei migranti praticamente obbligando i paesi limitrofi a fare il lavoro sporco al posto dell'Unione
Lo vediamo con la Turchia con il Nord Africa lo vediamo nei Paesi extraeuropei e a mio avviso questi sono soldi spesi male perché alla fine i migranti
C'è un detto che dice si costruisce un muro di venti metri migranti troveranno una scala alta trenta metri per superare il muro
Quindi costruire muri e barriere affrontare il problema con un problema sicurezza non funzionerà perché le persone disperate troveranno sempre in tal modo il ruolo uguale
Voi Enna rampa e il centro di accoglienza la periferia di Sofia si tratta di una scuola abbandonata che ospita oggi ottocento persone
Le condizioni igieniche sanitarie sono preoccupanti le informazioni e richiedenti asilo sono praticamente nulle non c'è una scuola per i molti bambini mi è previsto nessun programma di inserimento sociale o lavorativo
Sono molte le famiglie i giovani bloccati qui da più di cinque mesi
Quindi contiamo e parliamo con un ragazzo si chiama di vent'anni che ci chiede di mantenere l'anonimato il suo sogno e di riuscire ad arrivare in Germania per continuare gli studi offre
A polmone futures con onestà
Sono preoccupato per il mio futuro sono qui da sette mesi
Senza niente senza sapere la lingua
A questo punto era meglio in si via perfetta non abbiamo scuole qui e non possiamo andare all'università ne abbiamo servizi sanitari tre e non possiamo tornare in Turchia
E ora il confine con la Grecia con la Romania è chiuso per i siriani
Se un siriano il passaporto vuole andare in Germania o in Austria o dovunque non può
Il confine chiuso perché si diano e loro non vogliono che il numero di rifugiati l'aumenti
Tu mecc
Morì finisce
Boris c'è cercò portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Bulgaria Criscuolo va oltre mille persone sono autorizzati a dire tra avevamo Romania dalla Bulgaria
Se hanno un documento valido
Quindi se sono titolari di protezione umanitaria possano o no andate in Romania
Pappano inoltre sul non sono sicuro di quale sia la procedura di ogni Stato membro per quanto riguarda la protezione umanitaria alcuni lo riconoscono e non richiedono il visto altri no
La maggior parte comunque chiedono un visto di ingresso
Quindi si tratta di verificare la procedura di ogni Stato membro verso la Bulgaria
Chi ottiene lo status di rifugiato può quindi viaggiare all'estero a seconda degli accordi tra i singoli Stati ma per potersi trasferire o lavorare all'estero il rifugiato deve seguire le procedure previste per i migranti in generale
Nel frattempo l'anno scorso a giugno c'è stata una parziale revisione del Trattato di Dublino
Sono stati facilitati ricongiungimenti familiari per i minori ed è stato inserito il divieto esplicito i tra sereno richiedente asilo nel primo paese di arrivo qualora si abbiano fondati motivi di ritenere che vi sia un rischio di trattamenti inumani o degradanti
Insomma la strada verso una comunitarizzazione del sistema di esilio ancora molto lunga
Abbiamo chiesto ad Emma Bonino se il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea potrà essere un'occasione per ulteriori riforme
Allora non ha non avremo né alla presidenza italiana sicuramente è una svolta normativa per il semplice motivo che come voi sapete
Nel prossimi sei mesi le istituzioni europee in pratica non ci sono
E sono in ricostruzione alla nuova Commissione entra in funzione non prima del primo novembre ammesso che tutte queste procedure siano fatte quindi il periodo italiano almeno come l'avevamo previsto quando in alto insomma fino a poco tempo fa me ne occupavo come un periodo di semina di priorità politica
Senza avere l'illusione perché appunto di una traduzione normativa ma sicuramente di una priorità politica MIS Mussini commissario per i diritti umani presso il Consiglio d'Europa e a seguire la conclusione di Emma Bonino
E voi direte che va vuoi dobbiamo pensare a misure più umanità arie è una distribuzione più equa delle responsabilità e questo riguarda in particolare il mar Mediterraneo che io considero un mare europeo
Il resto dell'Europa non può dire è un problema di Malta dell'Italia della Grecia chiaramente non lo è è una sfida europea ma in molte capitali europee non è riconosciuta come tale
Io spero che Stoccolma stabilisca invece è un passo
Avanti su una comunitarizzazione almeno di certi elementi diciamo della politica di immigrazione tentativi seri vi comunitarizzare cioè rendere comunitaria la politica di immigrazione questo è stato
Sempre respinto molte traggono da tutti gli Stati membri è è chiaro che
Con umiltà e con intelligenza ma anche con determine determinazione andrò accertare che
Il fenomeno è complessa la risoluzione miracoli non c'è nessuno ma almeno
Sapere dire e direi propri cittadini che questa è una priorità ed è un fenomeno con cui dovremmo compiuta
Avete ascoltato prigionieri d'Europa di Emilia Ostia o di no e Daniela falla per fare notizia forma di inchieste di Radio Radicale