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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)Registrazione video di "Intervento di Emma Bonino sulla questione delle mine antiuomo", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 25 ottobre 2000 alle 00:00.
Sono intervenuti: Emma Bonino (parlamentare europeo, Ni).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Accordi Internazionali, Armi, Commissione Ue, Parlamento Europeo, V.
La registrazione video ha una durata di 5 minuti.
Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
Sono intervenuti: Emma Bonino (parlamentare europeo, Ni).
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Emma Bonino
parlamentare europeo (NI)
Signor Presidente, signor Commissario, colleghe e colleghi, non è la prima volta che questo Parlamento si occupa del problema delle mine antiuomo. Anzi, negli anni scorsi, questa problematica è stata una delle forze motrici che ha portato, dal punto di vista politico, alla firma della Convenzione di Ottawa. Si è trattato di una campagna partita da alcune organizzazioni non governative, appoggiata poi dalla Croce rossa, dall'Europa e dall'Unione europea in quanto tale, che è diventata quasi un modello di campagna nell'ambito internazionale. E' stato uno dei trattati firmati più rapidamente nella storia dei trattati internazionali: entro un anno soltanto esso è stato ratificato da quaranta parlamenti, diventando quindi operativo. L'ultima riunione a Ginevra ha dato atto di notevolissimi progressi nel campo, non solo della consapevolezza del problema ma anche dello sminamento. Sicuramente resta molto ancora da fare ed è per questo che dobbiamo tutti salutare come dato positivo la proposta presentata dalla Commissione. Mi auguro, anzi, che questa capacità di pressione, questa velocità con cui l'Unione si è distinta a proposito delle mine antiuomo possa essere di esempio per altri trattati in attesa di ratifica, a cui questo Parlamento ha sempre attribuito molta importanza: mi riferisco all'istituzione del Tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità, per non parlare della moratoria sulla pena di morte. Venendo ora alla nostra relazione, giudico positiva la proposta della Commissione e devo dire che le commissioni parlamentari per gli affari esteri e per lo sviluppo hanno lavorato intensamente per renderla, se possibile, ancora migliore, particolarmente in alcuni punti. Ne vorrei citare solo alcuni che, rispetto alla proposta del Parlamento, sembrano significativi e comunque rappresentano un concreto passo avanti su questo tema. Primo punto: noi ribadiamo - nella speranza che il Parlamento l'appoggi - la necessità della distruzione degli stock delle mine antiuomo che ancora giacciono in molti paesi, anche firmatari, perché la distruzione degli stock ci sembra l'elemento di prevenzione di cui spesso parliamo senza mai sapere bene a che cosa ci riferiamo. Il secondo punto si riferisce a tutto un insieme di elementi che questo Parlamento spero approvi per quanto riguarda le linee di bilancio. Signor Commissario, noi abbiamo voluto non solo semplificare ulteriormente la vostra proposta - per cui alla fine siamo arrivati a tre linee di bilancio: una generale, una relativa alla ricerca e una relativa allo sminamento umanitario - ma l'abbiamo ulteriormente semplificata - spero che il Parlamento l'approvi - per quanto riguarda la comitatologia, considerando sufficiente un comitato consultivo rispetto a un comitato di gestione, proprio perché, nella coerenza dell'interpretazione, riteniamo che la Commissione sia la responsabile dell'attuazione del bilancio e ne risponda in piena trasparenza. Un altro elemento significativo è che questo Parlamento non chiede cose generiche ma 200 milioni di euro nel periodo 2000-2006, più i fondi per la ricerca, più la linea umanitaria, giacché, appunto, di fatti stiamo parlando - si spera - e non solo di una risoluzione. La mia esperienza mi insegna, infatti, signor Commissario, che senza fondi è difficile risultare concreti da un qualsiasi punto di vista. D'altro canto, proprio perché i fondi sono così cospicui - 200 milioni di euro, con un notevole aumento rispetto alla dotazione passata - vorremmo che la Commissione istituisse, all'interno, un'unità per quanto riguarda l'azione mine, proprio per poter dare trasparenza e coerenza a quest'attività. Da questo punto di vista questi mi sembrano gli elementi caratterizzanti che vanno nel senso della responsabilità di gestione e anche di trasparenza; dal punto di vista politico torneremo più tardi sulla risoluzione. L'ultimo punto riguarda gli emendamenti. Ribadisco la mia posizione contraria agli emendamenti nn. 10 e 19, per coerenza di bilancio e, per quanto riguarda l'emendamento n. 29, chiedo la votazione per parti separate per avere una migliore formulazione dell'intero testo, che credo abbia sofferto di alcuni disguidi di interpretazione. Signor Presidente, signor Commissario, vi ringrazio nella speranza che tutte queste proposte innovative siano, non solo accettate dal Parlamento ma tenute in considerazione dal Consiglio e dalla Commissione.0:00 Durata: 5 min 21 sec