Croce 1943 - 1944. Da Napoli per la salvezza dell'Italia. Per i 60 anni dalla morte di Benedetto Croce

Piano per gli studi storici in occasione del sessantacinquesimo dalla Fondazione e nelle sessantesimo dalla scomparsa di Benedetto Croce
Prende la parola il Segretario generale dell'Istituto italiano per gli studi storici dottoressa Marta e all'introduzione in siti
Gli ultrà il Presidente della Repubblica illustre Presidente della Repubblica di Polonia autorità signore e signori docenti borsisti
Il settantacinquesimo anno dell'Istituto italiano per gli studi storici
Chi può ripercorrere delle pagine del libro neppure le cui prime copie offriamo a lei Presidente della Repubblica e al Presidente della Repubblica di Polonia PC onorate con la vostra presenza in questa cerimonia inaugurale
Lo illustro le immagini che la sede storica ora restaurata e che rappresenta il centro della vita istituzionale e scientifica dell'Istituto al fianco della Fondazione biblioteca Benedetto Croce
Qui nelle sale di lettura di consultazione vengono accolti studiosi e borsisti utenti della biblioteca e degli archivi frequentatori delle conferenze e convegni promossi dall'istituto
Testi e fotografie ci introducono nei locali al primo piano destinate i fondi della biblioteca e alle pubblicazioni
E negli ambienti al terzo piano con uffici sale di studio per borsisti docenti la ricca collezione di periodici italiani e stranieri e la nuova sala per i corsi e seminari
Accanto la biblioteca di Benedetto Nicolini la cui tra ordinarie raccolta di cinquecentine verrà a breve messa in luce da un catalogo ha stampato
Con la sede storica
Di completa il progetto degli interventi di consolidamento statico e adeguamento alle normative sulla sicurezza dell'antincendio che ha riguardato i tre piani dell'istituto per una superficie complessiva di due mila e trecento metri quadri
E verrà acquisita la certificazione che garantisce anche essa quella funzione pubblica che l'Istituto svolge
Messaggi e contributi sulla storia dal mille novecentonovantasette al due mila dodici
Troviamo il profilo dell'attività scientifiche la formazione del patrimonio e la gestione finanziaria il patrimonio bibliografico e quello archivistico dei fondi Cantoni Nicolini al fondo Modeo
Dei testi raccolti nel volume troviamo discorsi interventi tenuti i momenti significativi le quindicennio capaci di rivelarne le linee direttive e le finalità i programmi
Nelle testimonianze i profili di coloro che hanno segnato la vita dell'istituto pubblicati nell'arco di tempo compreso del volume ora editti per la prima volta
Infine fra i documenti accanto allo statuto del due mila undici vorrei segnalare i nomi dei borsisti
Un albo d'oro come ci piace definirlo che si ricongiungere a quello dei primi cinquant'anni
E oggi va integrato con i quindici i vincitori delle borse di studio ai sette rinnovi per l'anno accademico che oggi inauguriamo
Lo completano quell'albo d'oro i programmi dei seminari e lezioni le conferenze e convegni fra il mille novecentonovantasei al due mila dodici
Mi sia consentito di rivolgermi ora lei illustre presidente della Polonia provi va occupò rospi la sua presenza testimonia un legame profondo che appartiene anch'esso alla vita e alla storia dell'istituto
Lei si è formato alla grande scuola storica polacca della seconda metà del secolo scorso alcuni suoi maestri all'università di Varsavia sono stati letti e studiati in queste sale
Alcuni fin dagli anni della direzione di Federico Chabod vi sono stati accolti
Allievi della sua università e di altre Università della Polonia compaiono fra i nomi dei borsisti dell'istituto nei due volumi che oggi vi offriamo
Con il Presidente della Repubblica lei ha visitato la biblioteca e la casa di Benedetto Croce
E la strada dell'archivio di Gustav Herling inventariato e catalogato con il suo alto patrocinio dal Ministero della cultura e del patrimonio nazionale ed alla videoteca nazionale di Varsavia
Come documento di questo legame oggi da lei testimoniato vorrei ricordare una lettera di Rosario Romeo nostro maestro e primo segretario dell'istituto a busta paga Herling del mille novecentocinquantotto
Alla coppia di iniziata un mondo a parte che aveva ricevuto in dono non desta d'un fiato è un libro che fa sorgere il desiderio di saperne di più
Proprio risponde inviando in cordiale e amichevole ricambio il suo Risorgimento in Sicilia
Opera prima dell'autore ed è la condanna di monografie dell'istituto
Due opere prime che possono apparire geograficamente e storicamente non tane ma sono unite dalla comune appartenenza alla comunità ideale
Dell'Europa di ieri di oggi e del domani grazie
Prende la parola il membro del consiglio direttivo dell'Istituto italiano per gli studi storici professor Gennaro Sasso
Repubblica di colonie signori Consiglieri borsisti signore e signori
Presidente Natalino Irti mi ha chiesto di revocare in brevi parole gli anni che può venire alta non venti ma venticinque della mia direzione di questo istituto
E io ho accolto volentieri il suo invito perché l'argomento andava molto al di là della mia persona
Di consentire a qualche considerazione che può forse essere di qualche interesse soprattutto per i più giovani che non erano ancora venuti al mondo quando nel mille novecentoquarantasette
L'istituto fu inaugurato con un discorso di Benedetto Croce
E della sua storia del suo Travaglio delle difficoltà che hanno segnato il corso della sua esistenza non hanno forse una nozione precisa
Per accennare soltanto con un aneddoto alla mia esperienza e chiudere subito dopo con questo argomento vorrei dire che gli anni più intensi e significativi furono in realtà quelli in cui per editorialmente invitato da Elena Croce si erano all'oscuro mille novecentosettantasette a venire qui attenere una volta alla settimana corsi di filosofia mi trovai di fronte ad una situazione di decadenza
Il mille novecentosessantotto aveva lasciato un segno profondo anche in queste sale
Poco adatte ad ospitare protesti proteste occupazioni come quelle di cui avevamo esperienza nelle università nelle quali insegnavano
Le elezioni erano pochi porsi si arrivarono perseguire soltanto quelle che più giudicavano date i loro interessi e poi ripartivano per il loro città e università
Potrebbe accadere pertanto che entrando nell'Aula qualche professore la trovasse o quota o presidiato da un paio di volenterosi
E così si presenti e per il loro tramite agli assenti
Fece sapere che tutti dovevano partecipare alle mie lezioni essenze cessioni ahimè seminari anche i più specialistici
Ed ebbi la presunzione di dire che altrettanto avrebbero dovuto fare per ogni altra versione e ogni altro seminario e che il loro dovere era di risiedere a Napoli
Ottenni la presenza alle mie lezioni delle altre non so gli studenti eseguita Armando arrivare quando arrivavano e ripartire ma debbo dire che per quanto mi riguardò
Fummo i miei ascoltatori e Dio molto io aiutati dal pessimo stato delle ferrovie italiane
I notevoli ritardi lunga sosta dei treni in aperta campagna allungarlo le discussioni seminariali che dall'Istituto si erano trasferiti negli scompartimenti
Come se il dio ferroviario avesse voluto evitare l'Ardeatina che rendeva più lunghi alle notti quando dopo vent'anni Odisseo intorno ai intacca di ritrovo la credere teneva per
Come è noto l'Istituto italiano per gli studi storici fu fondato nel mille novecentoquarantasette
Molti anni dopo che conosce l'aveva pensato e sommariamente delineato nel suo carattere di scuola di alti studi comporta la burocrazia e molti libri
Quando già negli anni Trenta prese forma nella sua mente
La sua idea non poter essere attuata perché in effetti era impensabile
Se durante il fascismo appare assopire Marino nella sua casa si raccogliessero ad ascoltare la parola sua e degli studiosi armi congeniali giovani studiosi
Che non avrebbero potuto non essere nessuno lo fossero già stati non diventare costi al fascismo
Così Progetto fu destinato a tempi migliori
Ma quando nel mille novecentoquarantasette superate
Non poche difficoltà riguardanti soprattutto dopo la prematura morte di Adolfo Omodeo la scelta dei direttori di istituto può finalmente inaugurato altri problemi sorsero arrendere non facile anzi faticoso il suo cammino
Per dirla in modo schietto la più grande difficoltà per il giovedì che vi erano
Accolti e per l'istituto degli ospitava e rappresentata non è un paradosso dal pensiero ed alla figura di Benedetto Croce certo la sua autorità era altissima ed a tutti anche dai figli era ostile era sentita così
Ma altrettanto autori di grado dell'opposizione che la sua opera aveva suscitato del tempo e che ora alla fine degli anni Quaranta da culturale politica quale era stato nel passato si era fatta politica e culturale
Perché le tensioni interne al paese che aveva conosciuto le terribili prove della dittatura della guerra duravano ancora nelle loro conseguenze
Ed erano resi più drammatiche dalla rapida fine dell'antifascismo unitario ed ha natura contrapposizioni in cui è rientrata e le sue componenti principali
I giovani che delle università soprattutto del nord arrivavano a Napoli avevano ascoltato devono professori soprattutto se filosofi ma non solo
Parole che erano state spesse di aspra critica nei confronti dell'idealismo
E in particolare di Croce nel quale si preso allora indicare il responsabile di molte dei fallimenti delle chiusure che per la verità alcuni di loro avrebbero ben potuto attribuire a se stessi e fare in modo che non si fossero prodotte
Saluto e via di fatto
Che con l'eccezione dei fedelissimi che non mancano mai ma sono per definizione poco significativi
Il più dei giovani che gli arrivavano qui avevano dico su un'idea
Che assai poco corrispondendo l'originale era stata tuttavia ben piantato nelle loro teste
Avverrà Sandro lo consideravo lo consideravano come il dominus della cultura italiana
Come una specie di dittatore che ormai da tempo di far cadere la sorte di stallo ponendo fine alla sua egemonia rompendo il tabù
Che da lunedì erano stati imposti era se mi è permesso dirlo a una prospettiva comprensibile nella sua genesi polemica ma del tutto errata
Conosce non era mai stato quello che nella passione polemica e talvolta nel furore delle contrapposizioni si era immaginato
Ho letto giorni fa un testo inedito di Fernando Momigliano reso noto in questi giorni nel quale si sostiene
Che concepire il Novecento francese saper lo so e possibile concepire per inglese se ne sa Bertrand Russel e anche possibile
Non possibili invece concepire il Novecento italiano senza croce lascio da parte il giudizio su quello sono nella Francia quello su Ras dell'Inghilterra
Ma per quanto riguarda Croce vorrei dire che certe ogni sua presenza della cultura italiana del Novecento non ha nessun paragone possibile salvo che il suo ruolo idea fissa fu sempre quello di un capo dell'opposizione mai di un capo del Governo
Fu quella di un personaggio che fin dall'inizio aveva avvertita dentro di sé la vocazione ad andare controcorrente un personaggio che paradossalmente attraverso la forza di persuasione
Che era intrinseca alla sua eccelsa capacità di scrittore
Provocava piuttosto dissensi che consensi e comunque sorprese qualche volta Artieri Diso appunti seguirebbero gli esempi ma tralascio
Nelle condizioni che si stavano determinando in Italia alla fine degli anni Quaranta e che erano destinarsi a farsi vieppiù drammatiche negli anni successivi
Di istituto rischia la forte di diventare un luogo ogni difensiva ortodossia o di laceranti contese
Malgrado la versione che alla cultura crociano suscitava il Fassino che tuttavia ne proveniva produce i suoi affetti sicché di essere ammessi a frequentare i corsi del nuovo istituto molti facevano domanda
In molte vie non accolti senza alcuna discriminazione ideologica o filosofica ma solo in virtù del merito scientifico e della serietà dei programmi
Se il primo il secondo rischio forno sostanzialmente invitati credo che in merito debba essere riconosciuto in primo luogo a Federico Chabod che diresse l'istituto dall'inizio fino al mille novecentosessanta quando la mostrino corse non ancora sessantenne
Dicevo si sono tessuti molti alloggi come grande studioso straordinario professore instancabile suscita autori di energie elogi meritatissimo ma
A questi deve aggiungersi quello che concerne una qualità che egli esercitò senza forse essere nemmeno sensata nemmeno sapere di possederla e senza rendersi conto dello straordinario risultato e con essa conseguiva
Ciò può era stato attivo della Resistenza combattendo fra i quarantaquattro e quarantasei
Prima colpi nazifascisti e poi per l'autonomia della Valle d Aosta nel quale organizzazione italiana e contro quanti al contrario sostenevano la sua annessione alla Francia
In quella vicenda aveva consumato tutto quel che lui poteva essere consacrato alla politica attiva ai dibattiti in controverse contrapposizioni ideologiche tornato gli studi non volle perciò mai partecipare
Come molti intellettuali di quegli anni che partivano alla politica ma non intendevano farsene stravolgere Chabod osservava congeniali restano spirito le parole produsse altre da Max Weber
Contro coloro che operavano la cattura come un pulpito e profetizzato no
Esercitando questa sua convinzione se per concedere la sua attenzione a ogni borsista
Al di là delle opinioni che potesse in politica al di là del giudizio o del pregiudizio che coltivasse nei confronti della tradizione crociana
Mi risultava che di fronte all'UIC tutti si sentivano allo stesso modo partecipi di una grande impresa culturale
C'è la volontà c'è la proclami né filosofici nidi oggi meno stenografici
Parlava della Rivoluzione francese della grande serigrafie divagando Astaldi Tier di miscele alla quale modello ha verificato la seconda parte del suo libro sull'età del se della restaurazione
Parlava di Sarpi Carlo quinto di Lutero
Quando faceva lezione tutti lo ascoltavano quando finiva di parlare le contrapposizioni potevano rinascere ma per le strade e le piazze di Napoli
Nell'Istituto tutti erano partecipi del medesimo programma di ideologia cedevoli alla clinica in questo a tutti Chabod fu maestro
Quando nel mille novecentottantasette dopo i dieci anni quali ho accennato all'inizio divenne direttore dell'Istituto la situazione era diversa ma allo stesso modo critica
Per servirsi della forte espressione che mos nello Busato nel suo testamento per quelle tedesche nelle università italiane si avvertiva un senso di degradazione all'interno del testo dei grandi gruppi
Che in relazione al compito che ritenevo dovesse essere proprio dell'istituto si manifestava nella perdita di ogni interesse perciò per si fosse trovato al di fuori del proprio piccolo mondo specialistico
Le passioni ideologica vivono per estesa a quegli anni dalla liberazione si erano spente o quasi
O meglio una nuova ideologia sembrava aver avuto partita vinta su tutte le altre
Quell'anno della filologia che cosa nobile non dell'erudizione che lo è altrettanto se esercitata con curiosità intellettuale me dello specialismo inteso devo dire nel modo più Gretto
Essere specialisti significava sapere una sola cosa sognare solo quella di disinteressarsi di tutto ciò che con quella non avessero attinenza
Significava anche nei casi in cui nobili immergere come allora si diceva d'anche oggi spesso si dice così onorato un autore della storia e poi dimenticarlo lì
Non avendo la necessità di aprire il confronto con il suo pensiero
I primi tempi della mia direzione la difficoltà che incontravo a convincere i corsisti affetti dalla malattia dello specialismo a rischiare qualcosa avventurandosi fuori della loro minuscola fortezza
A imparare la filosofia se erano storici e letterati ma imparare la storia e letteratura se erano filosofi forse più grande di quanto non mi sarei mai immaginato
Ci volle infatti molto impegno e anche un po'di fantasia per indurre gli specialisti a rompere il guscio che li proteggeva e accorpare l'avventura del risk intellettuale
Ci volle molta pazienza per persuadere gli STIR doverosi stricto su stricto sensu di storia
è un istituto che si definiva di Studi storici mi era stato fondato da Croce abbia tutto il diritto di non
Assomigliare ad un altro nel quale la storia fosse insegnata con il corredo non
Di tutte le scelte le scienze ausiliarie che le fanno corona e non poca
Infine ce ne volle per far capire che come ritenendo che dovesse essere inteso
In questo istituto la storia degli insegnati insieme alla filosofia
Non per ossequio alla teoria vi Chiana o crociana del loro essere Jamie Orte ma perché il giorno l consorelle o cucine che fossero costituirono esperienze fondamentali alle quali non si poteva rinunziare
Lungi da me era una pretesa che gli storici diventassero filosofico e questi storici lunghi lungi da me l'idea che se si è storici sia filosofi e viceversa
Beh importante era a mio parere che una volta nella vita agli uni e gli altri partecipassero esperimenti che nel campo della storia fossero stati eseguiti sui documenti
Nel campo della filosofia sui testi dei filosofi qui realizzando lo specialismo realizzando
Sì lo specialismo autentico che significa non contentarsi mai di quel che si è creduto di capire seguitare a sparare della convinzione che arresto nostra agitatore e che qui produzione deve essere totale
Debbo dire credo primi anni di resistenza quasi all'improvviso le riserve difensivo caddero
E la partecipazione di alcuni alle questioni che in senso stretto non erano di loro competenza si fece più viva
Le curiosità aumentarono non senza soddisfazione mia ed era bravissimo i tipi di coloro che per tanti anni prima fra tutti Marta Herling hanno condiviso con me la direzione dell'istituto
Perché questo sia accaduto non saprei dire
Forse un piccolo merito va dato anche alla tenacia con la quale in questo istituto abbiamo cercato di coltivare il principio della conversione e che non separa abilità dei campi del sapere grazie
Prende la parola l'allieva degli istituti italiano per gli studi storici e vincitrice della borsa di studio nell'anno accademico due mila undici due mila dodici dell'istituto dottoressa Elena lessi atto
Illustre Presidente della Repubblica illustre Presidente della Repubblica di Polonio
è un onore è una gioia poter dare testimonianza nel giorno che segna l'inizio di un nuovo anno nella vita dell'istituto croce
Che nasceva sessantacinque anni fa in un'Italia ancora sofferente sotto il peso delle macerie lasciati dalla guerra e incerta sul suo futuro
Eppure proprio in quella difficile congiuntura l'Italia e gli italiani
Dietro a prova di generosità e responsabilità e unirono le forze i pensieri intorno a valori comuni che a visioni nuove che portarono alla nascita dell'Italia moderna e all'avvio del Progetto europeo
Anche questo istituto nacque a seguito di una generosa visione e per consentire a giovani meritevoli di proseguire i loro percorsi di studio in un contesto di dialogo reciproca condivisione
In quanto borsisti sappiamo e ne siamo onorati di essere anche noi una piccola parte di questa grande storia
Siamo consapevoli che con questa opportunità siamo stati chiamati insieme con l'Istituto con chi lo presiede lo dirige di lavora
Con i maestri che in esso abbiamo trovato a portare avanti un progetto formativo intellettuale che hanno i valori del pensiero critico e libero la sua ragione d'essere e il suo faro
Sempre più rare sono le occasioni di vivere esperienza come queste o per lo sviluppo della ricerca personale procede in parallelo con un'offerta didattica che diventa occasione di arricchimento e riflessione
Classico e lo spirito che anima l'attività dell'istituto perché classica e l'idea che insieme allo studioso si formi anche l'uomo
E questa idea costituisce non solo una delle più nobili eredità della cultura europea ma anche una responsabilità impegnativa a quell'istituto continua a fare fronte
Tante diverse sono le discipline che qui vengono studiate dai rapporti con le culture extraeuropee ai maestri della tradizione storiografica italiana dalla filosofia alla storia
E ogni volta la ricerca individuale e sollecitata a uscire dai recinti delle più strette competenze per diventare dialogo partecipazione esercizio di pensiero e insieme di meraviglia
Quella stessa meraviglia che ciascuno di noi borsisti approvato in questo anno facendo esperienza personale diretta di una città come Napoli spesso troppo note al mondo solo per i suoi problemi e troppo poco per le sue bellezze e la sua cultura
Non di meno non ci sono solo l'entusiasmo e la passione
Siamo consapevoli delle gravi difficoltà in cui versano la cultura e la ricerca scientifica in Italia dopo anni di gestione impropria delle risorse di indifferenza politica intellettuale e forse quel che più è grave
A seguito del diffondersi del pregiudizio per cui la cultura sarebbe una spesa superflua e non
Un investimento sul futuro
Sappiamo signor Presidente Napolitano quanto le stiano a cuore le ragioni dei giovani che degli studi umanistici
Per questo ci permettiamo di esprimere un sentimento che tanti nostri coetanei avvertono
Il disagio di vivere in un momento in cui il nostro Paese troppo spesso dimostra di non saper valorizzare risorse preziose per l'incapacità di farle confluire in una visione comune e lungimirante
Consapevoli che ciascuno di noi è chiamato a svolgere la propria parte rivendichiamo il nostro diritto a inseguire i nostri sogni e a realizzare i nostri talenti
Desidero così di mettere al servizio di un progetto ambizioso che veda l'Italia giocare di nuovo un ruolo da protagonista in Europa più solidale e in un mondo più giusto
Vogliamo credere che questo sia possibile se la politica dimostrerà di essere ancora capace come ormai più di sessanta anni fa di coltivare un Progetto di coraggio e responsabilità
E se la cultura e la conoscenza verranno rivalutate per quel che esse sono la base per formare gli uomini e cittadini del domani
E ci piace ricordarlo oggi alla loro autorevole presenza proprio in queste stanze che non sono solo un luogo di studio e di lavoro ma anche un simbolo di libertà
Simbolo di un pensiero che si mantenne lucido e libero quando l'Italia la fuori non lo era più
Emblematico della forza morale di un uomo che in un periodo buio della nostra storia recente sito l'arroganza e l'arbitrio trasformando la sua biblioteca in un luogo di incontro in una città ad Enna della libertà
Con questa consapevolezza ci impegniamo a proseguire il nostro percorso con questi sentimenti rinnoviamo loro signor Presidente Napolitano signor Presidente comaschi
Il nostro grazie più sentito per essere qui con noi oggi in questa simbolica Cittadella grazie
Prende la parola il presidente dell'Istituto italiano per gli studi storici professor Natalino Irti
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente
Della repubblica di Polonia signore e signori
Benedetto Croce che vi manda i conseguì Lauria il mais Pio a cattedre universitarie non ebbe inizio clima i professori
Cioè coloro che
Prescelta di mestiere un vincolo di impiego si fanno filosofi storici critici letterari
E territorio tutti gli altri per scolari a cui si debba in ogni tempo e casa elargire un sapere nascosto ed esclusivo manco cioè invece assai peggio insegnanti
I quali
Con già si coglie nell'etimo della prova reca il seguito dei maestri lasciano il segno degli allievi
L'insegnante non passa inutile un avvertimento nella formazione di un giovane ma vi imprime appunto un segno una traccia indelebile
Non tutti i professori sono insegnanti come
Non tutti gli insegnanti sono professore
Al terzo anno il professor Biffoni o turisti agire anzi siccome peccato nelle aule scolastiche e non difficili da immaginare in altri luoghi le opere
Autori professore insegnanti
Pochi rari capaci di esprimere seria e utenti ca dedizione agli studi e proprio questo insegnante riceveva stigma e ammirazione di Croce
Basterà rammentare un episodio
Quando Giovanni Gentile ministro per la pubblica istruzione metteva mano alla grande riforma tra la scuola italiana e da taluni si proponeva di ridurre il limite è vietato in professori
Da settantacinque a settant'anni dolce scriveva all'amico di quel tempo la propria contrarietà
A settant'anni spiega in una lettera del primo gennaio mille novecentoventitré
Un provetto insegnante continua a fare il suo dovere e supplisce a quel tanto di forza fisica scemata con una lunga esperienza e Peroni in un'altra lettera dello stesso giorno
Insegna ancora un Napoli al novantadue alunni il Cardarelli
Il celebre clinico Antonio Cardarelli e la sua parola e circondata di religiosa referenza Panizzon poco che con la legge disegnata sarebbe dovuto andare via ventidue anni fa
La considerazione dell'insediare
Come di un impegno integrale in cui il sapere
La considerazione dell'insegnare come di un impegno integrale in cui il sapere deve congiungersi con tale evento espositivo appena fatto umano ero anche uccel così alta che
Scomparso lo Modeo giardini Sato per la direzione di questo istituto e legata alla disponibilità dall'Antonietta Momigliano egli annotava in una pagina
Dei Tarquini di lavoro ventuno luglio mille novecentoquarantasei e io sono nella cultura l'ottantaduesimo anno
E non solo non ho il tempo e le forze ma non sono preparato all'opera didascalica e pedagogica di dirigere una scuola e insegna
E invece egli si fece insegnante
E negli anni accademici mille novecentoquarantotto quarantanove e mille novecentoquarantanove cinquanta tenne conferenze introduttive ai regolari Ricucci di lezione
E questa sua opera poi che amo molto cara consuetudine
Sì bellezze d'interromperla per la gravità del letta ed altre cose egli stesso nelle dieci conversazioni il volume storiografia e idealità morale
Perché
La confessata impreparazione all'insegnare inizierà mutata nel giro di due anni in kart consuetudine
Per cui la cornice di fissare
Per il lavoro dei giovani allievi indizi di metodo e di raccogliere come in un lascito estremo il concetti elaborati affinati del lungo corso della vita
Ma dentro gli parlava anche la tradizione napoletana delle scuole private
Ed al magistero domestico non a caso l'incipit del discorso inaugurale tenuto proprio qui il sedici febbraio mille novecentoquarantasette
Non mancano alcuni impone di lirica commozione che vogliamo riascoltare
In un giorno dell'anno mille settecentoventidue saldi vale scale che voi avete salite ed entrava in una sala da di questa casa in cui voi siete ora raccolti Giovan Battista Vico
Che dei signori che vi dimoravano i principi filo Marino Della Rocca da ospite era da più tempo familiare
E quello stesso giorno
Così annotava netta quindi di lavoro è stato il giudizio generale
Che di rado si è assistito a cerimonie altrettanto pericolosa
Per quelle riattacco che con essa si faceva all'alta tradizione di pensiero nella città e nella casa stessa in cui era prima mente manifesta
Certo nel mille novecentoquarantasette
La scuola privata non era più di quelle di Abalti teologi utile alterati pure visti che erano fiorite in Napoli borbonica
Fuori dalle istituzioni pubbliche con qualche larghezza e serietà di studi
Ma una scuola eretta in un ente morale e amministrata con io doverosi criteri rigorosi criteri mai traditi e mai violati di un banchiere come Raffaele Mattioli
Ma la scuola privata ancora per la libera e spontanea fondazione
Il disegno culturale impresso Vidal voce l'assenza di vincoli burocratici e diplomi Callieri scettici l'istituto la curva ambientato nasceva nella Napoli del dopoguerra
Ferita bensì nelle cose negli anni ma fare viva e vivace di cultura per la ritrovata libertà
Dove associazioni studentesche e circoli universitari Ergon più di studio
In tutto quel varie movimento classi ad un'ora intorno alla figura del grande matematico Renato Caccioppoli allargavano anche per le strade
Discordi dal croce l'orizzonte dei problemi e delle idee
E così croce sottratto dalla tradizione napoletana e sollecito di consegnare ai giovani un'eredità di pensiero si finisce insegnante
Nel mille novecentoquarantasette quando ormai l'Italia non è più tagliata in due
Ed ora ferendo mi ha dato risposta al quesito sulla forma di Stato e l'Assemblea costituente va elaborando le nuove regole della convivenza nazionale
L'Assemblea in cui sono dolce pronunciare il nobile e dignitoso discorso contro la ratifica dal Trattato di pace in quel mille novecentoquarantasette
Dicevamo come ho cercato da mano a mano ai vecchi studi e affronta l'opera didascalica e pedagogica nell'insegnare
A quest'opera appartiene
Oltre alla degli alberi delle conferenze anche il discorso inaugurale
Di cui sopra si era inventato il poetico incipit e che Croce volle dedicare hai il concetto moderno della storia
Qui si annunciano già i territori i maestri del passato che campeggiano in tutto o in quasi tutte le conferenze medico Reagan dette
Mi colleghi alle gli forniscono i concetti fondamentali della storia della dialettica diritti gli porge parole di umana saggezza di Serena distanza dalle cose
Nella conversazione con gli alieni
Con cioè stretto dal vincolo della posta didascalica da folla belle incisiva apprendere secondario essenziali del sul sistema
L'acqua azione ricche Anna del vero e del certo la dialettica che riconosce l'ufficio essenziale dal momento negativo il senso preciso e congrua o della distinzione l'antitesi
Tra liberalismo etico politico il liberismo economico il quale ultimo è soltanto una fra le molteplici forme dell'economia applicabile secondo le circostanze e le situazioni visto
Ma
Già
Nel discorso inaugurale affiora accanto alle solenni verità della filosofia
La coscienza dolorosa dei tempi e quasi la stesa DS di Aspel due traversie
Quella coscienza dolosa dei tempi e propriamente l'angoscia che Gennaro Sasso accolto nell'ultimo conduce
E che
Trova toni cupi e sofferti segnatamente nell'ottava conversazione dedicata a l'utopia della forma sociale perfetta
Il mondo meditati produce da circa un quarantennio entrato in un disordine affannoso
E non c'è scienza un regime che possa risparmiarci l'andamento consueto delle società umane e assicurarci quella pace quella felicità che I nostri attenuati non fu concessa
La vita insomma ha da sempre e per sempre un'intima e inesauribile tragicità sì che felici Bagatin moderno e non sono se non gli insulti e ci stiamo
Il timbro della tragicità in legge le pagine dei dieci lezioni nulla atmosfera
Che è fuori da schemi classificato a voi ed angustie di scuola si può definire di inatteso esistenzialismo
Sono Ianni in cui Cohcen danni e definisce la categoria della vitalità questa terribile forza scrive il filosofo
Che sta prima di ogni altra e con impeto incessante genera osservi esce Ulivo ora gli individui
Si spiegano così le notazioni
Diffuse e qua e là nelle dieci conferenze
Sulla morte la noia la felicità la tenerezza degli affetti il dolore delle assenze sembra che il filosofo nel dialogo con gli allievi
Come pure accade nelle notazioni di Diario si sciolga dal pudore dei sentimenti
E prenda un tono più libero e agli Urso conversare con i giovani è sempre un conversare con se stessi
Il Rettore
Che come pure deve si faccia allievo fra gli allievi dell'Istituto
Io ascolti dentro di sé la voce del filosofo
Si trovi nella si trova dinanzi a una duplicità di piani ad intrecciarsi di registri Insiel intellettuali che segnano la modernità la profonda modernità di queste elezioni
Da un lato si allarga l'universalità della storia che agisce scultore
E siccome al di sopra di individui e generazioni
E si conviene alla concretezza delle opere le quali sono la conquista perenne e non tramontano nel tempo dall'alto stanno impoverendo di individui
Ciascuno con le proprie disposizioni mentali e la propria indole ciascuno ha vinto al destino del nascere e Mori
Questa duplicità di piani richiama alla memoria e la citazione vuol farsi non maggio ALLES all'ospite illustre il Presidente con mosti un famoso
Prometto di Crimea dove il grande ad Amman Michelis lascia vedere come le opere dello spirito
Che pure nascono dove la passione agita tempeste minacciose Sileri non poi alte limpide nell'intreccio dei secoli
Insomma il lettore e quasi mosso annotare sì
I tempi nostri sono ha spiegato angosciosi
Vi è poi sia estetizzante di ma certo vigore ma pur capace e capaci proprio per questa debolezza
Di allargarla passiva del filosofo e di suggerirgli il fascino distrutti e sinuose analisi
Questo arricchimento e affini voluto ditemi anche si deve al conversare con i giovani
Che unico privilegio degli insegnare ed agli allievi in più grandi delle lezioni il Cocer si volge invitandoli a ricevere le sue parole
Come abbozzi e stimoli al loro personale pensiero e inizio di collaborazione e continuazione e protezione
L'essenziale modernità delle dieci lezioni è non soltanto in quel duplice piano che di sopra si segnalava manca nel tono di saggezza
Vi compiuta il sereno umanità che tutti i vecchi insegnanti soldi o non aveva nel colloquio con i giovani e qui è la
Confessata dallo stesso croce della SIGO in chiamo a detti aforismi del grande saggio di Weimar Wolfango obietta
In questa piena umanità esperta in luci ed ombre della vita e la faccia più profonda allacciata nel nostro animo dalle dieci lezioni è quel segno
Che costituisce appunto il furto prezioso dell'insegnante
Nella terza elezione in croce
Anche qui delizioso narratore di aneddoti scrive di un chirurgo napoletano il quale
Sentendo sia un tratto colpito da malore mentre conducevo combinazione
Passo movente il bisturi a un compagno dicendogli continua
Questo istituto che considera la io è un po'l'eternità come metafora dell'intera civiltà europea ha cercato di raccogliere il bisturi dall'aneddoto
Cioè gli strumenti filosofici me periodici dico eccetera e di continuare nell'alta lezioni mese
Tre volte le scale di Palazzo filo marito
Per tre porte
Noi gli allievi l'abbiamo accolta con affettuosa deferenza oggi
Parlando qui lei si scrive nella storia degli insegnanti di questo istituto e di ciò ne siamo sinceramente grati
In Polonia autorità signore
Lasciatemi dinanzi
Sono richiesti al processo Sassuolo dottoressa Marta Herling
I più vivi complimenti ed auguri per l'avvio del sessantacinquesimo anno accademico di questo istituto
Che rappresenta un pilastro prezioso per la continuità e lo sviluppo della tradizione culturale italiana
E insieme lasciate
Che rivolgo a loro i miei personali ringraziamenti per l'occasione offertami di rendere ha un grande italiano a sessant'anni dalla sua scomparsa l'omaggio delle istituzioni repubblicane e del Paese
In effetti il tema prescelto per questo mio contributo ha una valenza più generale di quanto possa apparire perché
E nel periodo più tormentato e drammatico della storia d'Italia che la personalità di Benedetto Croce si dispiega in tutta la sua ricchezza offrendo prove che sfuggono a ogni rappresentazione convenzionale della sua figura
Mi riferisco a un arco di quasi dieci mesi dalla caduta di Mussolini e del regime fascista alla liberazione di Roma
A partire dal venticinque luglio è un succedersi incalzante gli eventi che scuotono la compagine nazionale
Nel tragico scenario di una guerra che ha seminato e continua a seminare distruzione morte miseria privazioni in nessun luogo come a Napoli la Napoli Di Benedetto Croce
A tutto ciò procede agisce giorno dopo giorno con profonda straordinaria tensione emotiva e morale
E in pari tempo nel
O in campo riserve insospettabili di energie e determinazione
Così da farsi protagonista politico sapiente decisivo di una fase cruciale della vita nazionale
Ad angustiare per sollecitarlo e l'assillo per le sorti dell'Italia che vede in condizioni gravissime e quasi disperate
E la realtà che gliene dà il segno tangibile toccandolo da vicino e suscitando induismo vento e dolore è quella di Napoli
Della convulsa Napoli di quegli anni ma soprattutto della Napoli occupata dalle forze alleate di molteplici nazionalità in prevalenza americana non sono mancate testimonianze letterarie
La più
Fa morose famosa peraltro priva di misura e generosità e alcune ispirate rappresentazioni artistiche
Ma non vi sembri un fuor d'opera ricordare qui quel che dico incancellabile rimasto nell'anima di un giovane che tra i diciassette i diciannove anni
Visse la Napoli dei cento bombardamenti ventiduemila vittime civili fino a settembre del quarantatré
Ed il durissimo inverno mille novecentoquarantatré quarantaquattro
Quel che è rimasto incancellabile dunque nell'animo di chi oggi vi parla
Le lunghe ore trascorse India e Cina e dieci né di notti insieme con una moltitudine impaurita
Nel profondo di un immenso ricovero antiaereo nelle viscere dello storico palazzo Serra di Cassano nel cuore di Napoli
Lo spettacolo degli edifici colpiti accanto a quello in cui abitavo
Delle macerie nelle strade centrali
Della città tante volte attraversate intatte e piene di vita l'incubo di una guerra che anno dopo anno sembrava non dovesse avere fine
I mesi di quell'inverno succeduto al collasso dell'otto settembre vissuti senza distinzione di ceto sociale
Da tanti napoletani al freddo in abitazione sconnesse per le bombe cadute tutti intorno e impetuosa ricerca di Magro cibo
Mentre ancora incombeva la minaccia dei bombardamenti quelli tedeschi meno frequenti e massicci dei bombardamenti alleati ma pur sempre micidiali per distruzioni ed lotti ma sentiamo croce
Egli racconta per lettera ad Alessandro Casati
Di essere stato colto di sorpresa dallo scoppio improvviso del bombardamento del quattro dicembre mille novecentoquarantadue mentre era in procinto di rifugiarsi a Sorrento e assisteva al carico dei bagagli
I danni e le vittime ben cinquecento di quel bombardamento al porto e in pieno centro sono il segno di un'impressionante potenza distruttrice
Conosce può portare con sé trasferendosi solo poche migliaia di volumi una minima parte degli oltre centocinquanta mila della sua biblioteca che non trova modo di mettere al sicuro e questa scriviamo Casati
Il gol lette era tradizione era tra frittura più dolorosa che io provo
All'età media quando si è esaurito o quasi il compito della propria vita alla morte non spaventa ma la perdita poi di quel patrimonio letterario colpirebbe non la mia persona ma un interesse generale fine della citazione
La tragedia di Napoli durerà ancora lungo con i venti giorni di terrore tedesco succeduti all'armistizio e culminati nell'insurrezione popolare delle quattro giornate e poi con altre ferite inferte alla città dal nuovo nemico germanico puntualmente con animo oppresso registrate da Croce nel suo viario
Da Napoli il suo sguardo si rivolge sempre di più all'Italia e dall'Italia al mondo
Villa Tittoni Sorrento diviene uno straordinario osservatore crogiuolo
Di incontri e iniziative dopo un mese trascorso a Capri dove gli è stato condotto nottetempo il quindici settembre su un motoscafo della Marina italiana una
Trasferito vi per sicurezza da Sorrento terra di nessuno tra forze tedesche forze alleate nell'isola già liberata la sera del dodici
Il suo tormento data dall'indomani del venticinque luglio
Cito fisso e il pensiero alle sorti dell'Italia il fascismo vi appare già passato un circolo chiuso ma l'Italia e un presente doloroso si legge nella nota di diario del ventisette luglio
E qualche tempo dopo dormo poco la notte messa sempre innanzi la rovina dell'Italia
Il tormento anche psicologico e fisico non lo abbandona torna ripetutamente ad esprimersi così il quindici dicembre mille novecentoquarantatré
Sono stato sveglio per alcune ore tra le due le cinque sempre fisso nel pensiero che tutto quanto le generazioni Italy anni avevano da un secolo in qua costruito politicamente economicamente e moralmente distrutto irrimediabilmente
Sopravvivono solo nei nostri cuori le forze ideali con le quali dobbiamo affrontare il difficile avvenire senza più guardare indietro frenando il rimpianto
E un anno dopo il dodici dicembre
Quattro salate mi
Quattro io ho sempre meditato sulle condizioni gravissime quasi disperate dell'Italia per fortuna
Quando mi rimetto in piedi e li piglio il qualsiasi lavoro l'avvilimento e vinto e quasi dimenticato
Così esperimento in me quotidiana
Ho
Servire nuovi
Sibila e andare innanzi animosamente che cosa dire
Quello che emerge
Dalle pagine dei suoi taccuino il pubblico
Tanto otto e in anni
No a tutto il dicembre mille novecentoquarantacinque e un procede allungo sconosciuto
Che mai si era rivelato affidandosi a un diario destinato a divenire pubblico nell'intimo dei suoi stati d'animo e dei suoi travagli personali nella pienezza dei suoi sentimenti
Delle sue cadute d'animo e dei suoi scatti di volontà e che dà prova di una forza d'animo di uno stoicismo insieme di una passione
Che ancora colpiscono comune Civitavecchia quelle facile e al tempo stesso
E al tempo stesso con questa dimensione profondamente umana emerge da quegli anni che sono anche anni di importantissimo che chi è discorsi una anch'essa senza precedenti formidabile dimensione politica della figura di Benedetto Croce
Egli anche nei frangenti che ho ricordato non perde occasione per ribadire come si senta un uomo di studi politico o malgrado Emmola
Per richiamare la sua vita di studioso confermando un'incrollabile fedeltà alla sua vocazione in missione i a quell'imperativo di operosità intellettuale che ha regolato la sua esistenza quotidiana
E in effetti anche nelle giornate convulse del mille novecentoquarantatré quarantaquattro non cessa di studiare e di scrivere cogliendo ogni spiraglio possibile per farlo e traendone conforto
Si tratta di lavorare sugli iscritti di Luigi Blanco di correggere bozze di suoi libri della rivista la critica o di merger sì in letture di dette su Goethe in vista di nuove elaborazioni e pubblicazioni su quel grande
Ma ciò non toglie che Croce si dedichi anima e corpo I doveri imposti gli dalla coscienza in quell'eccezionale congiuntura storica
Comprende fino in fondo di non potere sì tirare indietro pur protestando dentro di sé per essere coste metto a fatti che così contrari al mio temperamento alla mia capacità e a tutta la mia vita
Qui l'assenza di attitudini alla politica propriamente detta e un motivo che ritorna anche nel parlare qualche anno più tardi di un libro su Giovanni Giolitti al quale produce rivolge un'ardente elogio
Ricordando la sua partecipazione al Gabinetto del mille novecentoventi un'esperienza e gli dice che mi confermo nel limite che avevo riconosciuto nella mia natura
E in realtà ben altro rispetto a quel breve esercizio delle funzioni di ministro della pubblica istruzione e la scelta che gli si propone ora in unitaria sull'orlo della rovina e che egli lo vede lucidamente ha bisogno della sua personale forse autorità
Ben altro il compito anche rispetto all'impegno nella lunga lotta contro il fascismo esplicato sul terreno che gli era proprio sita definirlo Louis Besson poi un'azione non politica ma civile immorale
Croce si fa dunque come mai in precedenza politico a tutto tondo per concreta partecipazione alla rete dei rapporti politici anche internazionali
Per concreta tessitura di proposte e di interventi efficaci
è il senso del dovere verso la Patria
E l'amore per l'Italia che lo guida in uno sforzo che anche quotidiana fatica al limite delle sue forze
Il venticinque febbraio quarantaquattro annotò semplicemente settantotto anni e scrive in pieno mila e nove cento quarantaquattro io mi avvedo di amare sempre di più l'Italia e soffro assai pensando a lei
Già nel giugno mille novecentoquarantatré ha dedicato un articolo vibrante all'amor di patria
Parola caduta in desuetudine per effetto di una giusta ripugnanza contro il nazionalismo ma da riportare in onore sono le sue far ore appunto contro il cinico e storico nazionalismo perché esso non è affine al nazionalismo ma è il suo contrario
Gli assi dell'azione politica che Croce intraprende dopo l'otto settembre sono due il primo e si tratta di una priorità ben significativa e la costituzione di un corpo di volontari italiani
Rifare a tal fine un proclama in nome di un'embrionale Fronte nazionale della liberazione
Si rivolge il ventidue settembre al generale davanti direttore dell'Office of Strategic servisse americano e il suo discorso e chiaro
Lasciate formare dei giovani di legioni di combattenti con la bandiera italiana da cooperare contro
A cooperare con l'armata anglo americana per liberare la terra italiana occupata dai tedeschi
L'iniziativa di quei Croce investe anche il maresciallo Badoglio attraverso la visita del quattro ottobre a Brindisi di Alberto trarre che anni e di Raimondo Craveri risk pecca utile rispecchia una precisa visione politica la salvezza dell'Italia serata si a fianco degli alleati passa anche attraverso la riconquista sul campo
Nel fuoco della guerra contro la Germania della dignità di nazione libera indipendente
Come scriverà più tardi nel suo diario cito siamo stati vinti in questo non bisogna mai dimenticare ma anche i vinti hanno una dignità da osservare
E questo egli farà intendere a più riprese reagendo a quella che giunge a definire il malanimo l'AQP dita i la prepotenza inglese
è un discorso che Croce può fare col prestigio internazionale che lo circonda
Essendo agli occhi del mondo libero il simbolo di un'Italia che non si è piegata e acconciato al fascismo tanto meno a parlandone il patto con Hitler e la discesa in guerra al suo fianco
Il continuo flusso a villa Tritone di visitatori stranieri inviati politici giornalisti personalità intellettuali
Esprime concretamente l'eccezionale credito io omaggio
Tributato acque luce e se l'iniziativa per un corpo di volontari italiani si fallisce attraverso passaggi rimasti
E gli dice dubbi e oscuri perfino al suo ideatore
Non solo resta la splendida traccia de il Manifesto
Ricco di echi storici e di spirito risorgimentale affisso in Napoli il dieci ottobre mille novecentoquarantatré ma si sviluppa secondo la stessa visione l'azione di Croce lungo l'altra direttiva fondamentale
Dare all'Italia liberata un governo rappresentativo delle forze politiche antifasciste
Quella strada è sbarrata dalla permanenza sul trono di Vittorio Emanuele terzo
Voce critico e preoccupato per l'appoggio che soprattutto da Churchill continua a venire al re e al governo del re si rivolge anche alla più larga opinione pubblica anglosassone
Indirizzando il diciotto novembre mille novecentoquarantatré una lunga rigorosa e argomentata lettera al famoso giornalista americano volte lì manca
Che costituisce la più dura irrevocabile condanna di Vittorio Emanuele terzo
Ma sul piano politico occorre dare una risposta immediata alla questione istituzionale
Pur rinviando la scelta di fondo monarchia o repubblica alla volontà del popolo sovrano in unitario liberata riuniti nata e avviata un reggimento democratico ed è solo quello uscente che si dimostra in grado di promuovere la soluzione
Che possa imporsi altre e ottenere il consenso dei partiti antifascisti
La storia è nota
La soluzione è quella del luogo della luogo tenenza elaborata da in bilico De Nicola che su sollecitazione di processi metta all'opera col suo ingegno razioni share raziocinanti vivo e sottile definizione crociana
Il percorso per giungere a quelle intese compresso non breve in più momenti assai arduo come nel momento dell'incontro
A Ravello tra De Nicola il re ricostruito al primo in un memoriale che merita da solo il titolo di singolari Simone documento storico
Il venti il sei aprile mille novecentoquarantaquattro
Si riunisce a villa Triste odore la Giunta esecutiva del Comitato di liberazione che approva con la decisiva adesione di Togliatti rientrato dopo che il giorno in Italia la soluzione della questione del re
E apre la strada alla formazione di un governo democratico alla cui composizione perfino atti
Croce attende con accortezza e tenacia si è compiuto il capolavoro politico che è la condizione per la salvezza dell'Italia e il politico ma al Grest ora
Benedetto Croce che è stato l'artefice
Potendo contare aggiungo sull'attiva vicinanza delle sue figlie
E su collaborazioni preziose tra le quali spicca fin dai primi momenti in cui villa Tritone diviene punto di riferimento dell'Italia liberate crocevia internazionale qui la direi il mondo fra veri e penso sia avvenuto allora di togliere storicamente questa nobile significativa figura dall'ombra in cui apporto è caduta
Croce diviene Ministro senza portafoglio nel governo di Salerno e partecipa per poche settimane dopo la liberazione di Roma al Governo Bonomi dimettendo se ne il dodici luglio
Egli decide quindi di interrompere all'otto giugno
Quello che chiama l'estratto del Diario dei Tarquini relativo così scrive a quanto facemmo tentammo nel periodo napoletano e come tale destinato da lui stesso alla pubblicazione
La scelta e di continuare a partecipare alla vita politica solo nella qualità di Presidente del partito liberale e di Libero scrittore
A parte le responsabilità di partito cui egli aveva rivolto Giannini quarantatré e quarantaquattro tempo e cure
Il suo ruolo politico attivo anche se fuori dal Governo si prolunga di fatto fino al periodo dell'Assemblea costituente
Ma la fase dell'impegno pieno nell'attività politica
E per lunedì conclusa
Non è tuttavia superfluo ricordare le parole del suo discorso al primo congresso nel gennaio mille novecentoquarantaquattro a Bari dei partiti uniti nei Comitati di liberazione cito
Nessuno meno di me che ne ottenne sementi difeso nel campo dottrinale l'autonomia e l'originalità può pensare di prendere la parola per negare l'U.L.S.S.
Ciò l'importanza della politica nella vita dei popoli come degli individui senza politica nessun proposito per nobile che sia giunge alla sua pratica attuazione
Fine della citazione né e oggi è superfluo richiamare un brano di elevata lungimirante e consapevolezza contenuto nello scritto da me già di avvocato alla morti patria
Cito forse il pensiero della patria tornando vivo e puro nei cuori renderà più agevole la necessaria concordi Annella discordia tra i partiti politici
Che in avvenire si combatteranno a viso scoperto e lealmente perché tutti essi come terranno sacra la libertà loro Comune fondamento così avranno dinanzi agli occhi l'Italia
E nel bene dell'Italia troveranno di volta in volta il limite oltre il quale non deve spingersi lavoro discordia
Insegnamenti da meritare come da meditare riconosce il messaggio europeo che si leva oltre il frastuono delle armi mentre infuriano l'occupazione tedesca in Gran The dell'Italia in una guerra ferocemente devasta Trichet nel cuore dell'Europa le cui sorti sono ancora incerte come lontano e ancora il crollo di Hitler
Mi riferisco al saggio il dissidio spirituale della Germania con l'Europa
Concepito nel dicembre mille novecentoquarantatré
Di quelle pagine dei straordinario spessore culturale e umano citerò solo l'affermazione illuminante della natura storica del male estremo rappresentato dal nazismo fenomeno cito sto riccamente nato e storicamente morì turo il dissidio della Germania con l'Europa che la storia ha suscitato
Può e deve essere dalla storia composto e a questo fine debbano tendere tutti gli sforzi della civiltà europea lo sguardo di Croce sembra proiettarsi già verso il compito che sarà da affrontare a guerra finita quello della dico sci di azione nella libertà e nella democrazia in una nuova prospettiva di piena pacifica io operosa unitario europea
Era la prospettiva condivisa con Luigi Einaudi che gli aveva già delineato congeniale anticipazione nel mille novecentotrentadue nella sua storia d'Europa
Dedicata a Thomas Mann e se era stata studiata e discussa dal bus a fare l'ente con altri giovani polacchi nei pressi di Varsavia tra la primavera estate del mio le novecentotrentanove ma sarebbe stata tradotta e pubblicata in Polonia solo nel mille novecentonovantotto anche per impulso di Herling e con la sua postazione
Mentre non adotta prefazione scrisse l'indimenticabile Bronislaw Geremek rendendo omaggio a Croce come uno dei grandi visionari dell'Europa unita
Mi si lasci concludere esprimendo gratitudine al presidente polacco con loro ascritti che ha voluto associarsi al ricordo sia di bustarelle inc sia di Benedetto Croce
Alloni e al Presidente della Repubblica federale tedesca Gauzzi con i quali mi sono incontrato qui a Napoli per testimoniare ancor più rafforzare l'amicizia
Che lega l'Italia la Germania e la Polonia e il nostro comune impegno a costruire quell'Europa libera pacifica
Democratica che conosce Berlingo sognare o no e per cui combattere
Grazie