L'ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno creando una società post-umana - Presentazione del libro di Paolo Ercolani (Editore Dedalo)

Rio ringrazio coloro che insomma venuti ringrazio gli oratori ringrazio chiede l'autore di di questo libro io nel programma sono segnato come
Uno dei
Dei relatori me
E scontri immediatamente da questo ruolo perché si
Sarebbe addirittura scorretto perché
Io
Ho la responsabilità della collana che ha pubblicato libri e quindi come tale il mio giudizio
Che peraltro è articolato
Il
Conflitto di interesse molto marginale no ma comunque bisognerebbe cominciare a farla finita del tutto dei conflitti di interesse
Ecco
Allora
Faccio il il buttadentro da
Vedo che il web la giornate molto conflittuale molti non non possono entrare dentro perché c'è una
Una manifestazione globale non credevo che il libro di Ercolani avere
Portasse a un conflitto flussi e forte anche se ultimo Duilio sa che quando entrano
In garage chiederei più o meno unici va a finire sempre maluccio male quindici all'esercito ci blocca io of Burgin ho fatto pubblicare questo libro perché ovviamente ho creduto
Moltissimo sulla che sui libri precedenti del dell'autore
Il primo uno mi parla fa parte una valutazione sul primo Craco c'ero molto molto importante è
Uno credo l'unico insieme con
Con un libro successivo di Gaetano Pecora che prende di petto AIA è che
Che per
Chi come me e un un liberale un po'una
Una discussione che
Che andrebbe approfondita
Ma che io vedo come un avversario diciamo una cultura del Novecento a un
Pensiero più avanzato del diciamo del liberalismo quindi vidi con molto piacere questo questo libro di di Di Paolo io
Non voglio atto uscendo faccio giudizi su questo libro
Dico che questa posizione che ha una posizione un po'strana perché questa questo libro e inclina verso un po'l'Apocalisse nel senso da un giudizio molto molto molto negativo fu negativo sul
Sul sui sui nuovi media io
Però o di esperienza per quanto riguarda anche la
I giornali i media cioè io credo che
Io credo che
Metto da parte tutte le cose negative dettate le rigide tutto ed è assolutamente libero nel libro di Paolo
Io dico questo che forse invece voglio dall'ONU una immagine più positiva
Che
Io credo che per quanto riguarda certi aspetti dei cosiddetti beni culturali noi e siamo all'inizio appena all'inizio di una rivoluzione assolutamente epocale addirittura
Ecco per chi ha bazzicato questo io le regole dei giornali pochi comunque la si legge i giornali normalmente sacche oppure c'era la
C'è il sospetto che noi siamo tutti da allora molti decenni dominati da quella che viene chiamata con un'espressione assolutamente orribile che io trovo da industria culturale
Ecco per chi appunto
Ha messo le mani in pasta in questo sa che
I valori
Dei della letteratura dura i valori e anche della saggistica e i valori anche dei libri tra esce sono tutti falsificati dall'industria cura
Il canone di fame uso Cannone letterario è un carneade un canone che non è costruito dalla critica è costruita dalla impresa editoriale
Questo secondo me è internet potrà essere il grimaldello per far saltare questo
Noi e diciamo nel mondo dei libero nel mondo degli libro eh e c'è stato sempre questo sospetto che
Positivo che
Il bene il libro al bene opera creata belle opera creata dovesse essere considerato un bene comune la nascita stessa delle biblioteche a questa logica se voi ci pensate perché altrimenti il libro aveva letto semplicemente su esclusivamente da chi
Poteva comprarsi i libri
E
Adesso abbiamo una produzione di massa nuova nel Seicento il libro Gava qualche qualche soldo del Settecento costava qualche soldo e allora si inventarono si inventano le biblioteche anche le biblioteche le biblioteche circolanti
Porto questo esempio per dire che nell'umanità c'è stato sempre questa esigenza di e
Considerare l'opera creare tale come un bene comune un bene culturale comuni
E il balorde che veniva dato a questa opera creata veniva dalla consenso dal dissenso di insomma in genere delle nei confronti dell'opera il tutto
Sì meno possibili inquinato da altro tipo di giudizio
Io credo che con internet qua ciò
Chiudo perché devono dare da subito la parola a ai due ai due relatori poi all'autore ecco io credo che interverrà abbia di strumenti
Per ristabilire ristabilire questo
Stabilendo un principio che è un'opera è un bene della comunità e quindi come tale deve essere gratuita
E poi ci saranno i modi si trovano i modi per far scappare l'autore questo
Perché per un problema diciamo è un problema però è un problema se poi assolutamente superabile
Assorbente superate come peraltro le biblioteche non è che hanno danneggiato poi
Hanno fatto morire di inedia tra il
I vari autori bisogna spingere molto su questo qui io che
Io vivo creare dal nulla addirittura forse anche dal caso io pellerossa Ovest valido
Anche personale di
Una grande opera c'è una opera che oggi è considerata grande di un autore avanzi di una ricerca
Che è un'opera di scarsissima qualità anche rispetto alla produzione della semplice ed è entrata solamente per caso passivamente per caso devono combinate di di eventi
Gli eventi casuali
E e
Venditori contano contorno molto ma credo che anche con internet il ruolo dell'editore sarebbe talmente diverso ma diciamo punterebbe per la funzione di un'opera
Sarebbe una discussione Columbra lascio
La la parola a
Mario Morcellini
Grazie
L'uomo il metro
Sapevo che aveva avremmo avuto tempi stretti perché conosco questa bella
Manifestazione mi piace moltissimo anche il titolo il volume della democrazia è uno dei rari casi in cui si può ahimè attribuire a questa sostantivo ricerca arriviamo sia una forza corporale
Il
Pastoso ai non vi nascondo che trovo quest'idea strepitosa è vero che
Ha ragione il nostro amabile coordinatore agire e il fatto che controllano addirittura l'ingresso della piazza for ridurre il marketing di questo libro ma c'è di peggio l'anno scorso io insieme a un amico
Fa uso pubblicitario di Pescara ha invitato a Roma
Bauman
Il mitico forgiato ore della società liquida che tanti guasti ha creato
Linguaggio dei sociologi italiani e quel giorno è venuto giù il diluvio
Quindi
Sempre meglio a non avere invitato Luigi il giorno dopo è andato a Genova adesso non voglio fare una fra Maglie partorire questo mo'così
Che si vuole incantevole ma vi ricordo
Che stanno ancora ricostruendo fare un'azione sempre relitto noi speriamo di avere un impatto o meno
Come dire
Energico sulla vostra vita e anche per avere un impatto ridotto io
Inconsueta mente come sa qualche caro amico che non vedo da tempo ho scritto alla ricezione come se avessi di fronte un giovane laureato perché l'età I metti costringe assumere presterà sembianze
I e ve la leggo poi ovviamente non non si legge mai come sapete anche questa è una quasi un pretesto oratorio però e l'unico caso in cui riesco a mantenere i tempi quindi vi conviene che io legga
Allora
Il titolo intanto a dieci è stato già detto io cercherò anche di replicare di passaggio a un paio di battute che ha fatto una assolutamente condivisibile l'altra un po'di maniera quella sua apocalittici integrati
Che ha fatto il mio amico Enzo marzo
Partiamo però dal titolo l'ultimo Dio anche questo deve essere stato all'origine di qualche preoccupazione all'inizio della piazza
Si tratta di un lavoro scientifico che analizza l'esperienza umana devo usare parole attente perché non è un tipico libro sui media anzi
Dal mio punto di vista e per mia fortuna ancora non ho acquistato una sufficiente dottrina sui media il nostro autore quindi posso ancora intervenire su di lui però
Il modo in cui legge questa tematica soprattutto alla retail digitale e
Le stelle
L'eccessività del digitale l'attacco del vicino alla nostra vita e
Strepitoso cioè i sociologi questa roba non se la sognano sto sanno quasi tutti dentro la coperta della bellezza la comunicazione quindi per fortuna qui già il titolo a far capire che c'è un'adozione di un punto di vista critico di notte
Più avanti che non è a poche righe per ragioni specifica ma faccio la pausa su questo riparto dalla dal titolo
L'ultimo addio un lavoro che analizza l'esperienza umana all'interno di tre grandi macro dimensioni
Quindi bastava ma prevenzione perché grandi hanno dato logiche religione mercato e tecnica intanto vi dico subito
Che già la questa chiamata in causa di questi tre sostantivi una rarità e quindi un punto di vista la vedrete più avanti che vi dovrebbe indurre seriamente non accontentarvi delle nostre l'esenzione a leggere il libro
Queste tre Marco dimensioni sono scelte al fine di comprendere in margini di azione di un soggetto i margini di significa che questi cambiamenti attengono alla sfera
Del comportamento individuale e della produzione di comportamenti nuovi anzi l'avrei dovuto dire in termini opposti cioè come i cambiamenti della profezia
Stimolano apparentemente in modo liberale l'adozione di idee nuove subito dopo di comportamenti
è un tema su cui gli studi sul digitale sta stanno ancora alla sparando
Al fine di comprendere i margini di azione di un soggetto che rischia di venir derubricato qui i titoli dei capitoli sono impressionanti il posto mano eccetera a semplice pedina di un ordine superiore
Pensate quinto quindi non hai torto semanticamente
A farti evocare in testa la metafora tre pietosamente fortunata di Umberto Eco forse la cosa che più ci resterà di lui e invece ormai è superata quella tra apocalittici e integrati
I miei superiore che non lo coinvolge come protagonista quindi una pedina e non protagonista
Sembra pazzesco perché badate il mercato della comunicazione invece
Finge di dare a soggetti la sensazione di essere attori indiscutibili delle scelte quindi pensate quanto questo rimette in discussione anche una teoria
Dell'attore una teoria della scelta del soggetto di fronte a alle diverse chance di un ricchissimo con ricco mercato
Di stimoli simbolici
Prendo un pezzetto della
Eccellente prefazione di Galimberti come sempre paura Ercolani
Penso che sia utile dirlo all'inizio di questa
Presentazione perché fa una specie di sintesi e per le ragioni per cui forse accettato riscrivere la sua presentazione
In questo suo libro ricco di intuizioni chiaro nell'esposizione
Già basterebbero queste due cose dalla lettura scorrevole è soggettiva prende in esame le figure metà storiche e contemporanee che ancora non consentono all'uomo di essere soggetto della storia vedete riferimento che prima di facevo la dialettica Pina protagonista
E se sono nell'ordine la religione con cui gli uomini cercano di proteggersi dalla precarietà della loro esistenza
Una definizione tutt'altro che banale Ulla ICI Zante la tecnica che non tende a uno scopo non apre scenari di salvezza con ogni tanto i giovani si illudono di credere non redime non svela la verità
Ma semplicemente funziona quindi pensate quanto la tecnica è una dimensione dei funzionari istmo contemporaneo della possibile tecnocrazia avendo in vista unicamente il proprio
Avuto potenziamento e cioè
L'espansione continua tra tecnologia lì per produzione di tecnologie sempre nuove che buttano adottavano velocemente quella precedente
L'economia che globalizzata che mai come oggi fa sorgere una domanda che il filosofo Franco Totaro si pone i fini dell'economia sono anche i nostri fini meravigliosa domanda a cui spesso dovremmo arrossire
E da ultimo quel dilagare del virtuale quindi le tecnologie di un giorno in giorno dimora lo spazio del reale
Di rito questa sobria l'esenzione in tre parole chiave e in una raccomandazione finale la prima
Una scelta editoriale dell'autore che però Anna giudice anche un limite la seconda è il nodo della pubblicazione quella per cui vi ovviamente posso essere più specifico
Estiva ringrazio ovviamente di essere stato invitato qui e il terzo questo dispositivo finale quello che noi chiameremo il medaglione visto che resterà Commissione
Ti ricordo il nostro lex con
Allora prima ora un tratto di originalità e questo davvero mi piace molto dirlo
Un libro coraggioso per l'ampiezza dei temi affrontati in tempo in crisi invece in cui si scrivono libri molto mirati iper e specialistici soprattutto nel modo invidia conto
E raffinato le citazioni
Si apprezza soprattutto la volontà polemica forse dovrei dire la vis polemica gettarsi con nettezza nell'agone della discussione sottoponendo a critica una serie di assunti dati troppo spesso per
Acquisiti e scontati in questa volontà
Di mettere sotto esame l'ottimismo leggo fonti dello sviluppo tecnologico quindi di nuovo una giustificazione del del non abuso do la parola apocalisse libro respira di un sentire molto vicino danni che l'autore lo sappia
Di un lavoro che da due o tre anni io incominciato portare avanti con quasi settanta collaboratori pensare
Che che meraviglia quando le scuole accademiche hanno un numero così vasto di aderenti in tempi in cui la politica in media disprezzano stupidamente es
Sui sì praticamente l'università noi abbiamo inventato una struttura
Che si chiama Scuola per comunicazione che letteralmente una attacco a quanto i sociologi limiti hanno dormito sonni profondi esaltando le bellezze della comunicazione e
Ride facendo anche qualche autocritica perché purtroppo anch'io ho fatto parte di quella tribù quindi o la mia bella parte di responsabilità ma soprattutto costruendo una nuova recensione critica della comunicazione quindi siamo sullo stesso orizzonte etico valoriale
Qual è invece il limite che in qualche modo inserito nella struttura
Testuale che l'autore scelto ma che a me come socio studioso dei media resta comunque incompreso
L'analisi pozzi proposta si mantiene come del resto il curriculum del nostro motore forse raccomandava a livello
Strettamente teorico manca il riferimento a dati empirici e per me ovviamente
è una lacuna ma so che abbiamo due diverse tradizioni speculative a contesti concrete di applicazione delle considerazioni
Il laddove essi sono presenti in alcuni passaggi perché laddove chiaramente sa di di che cosa sta parlando
L'ansia di dimostrare la coerenza argomentativa del ragionamento intenderci ad Arco implicazioni che aiutano l'effervescenza del dibattito
A discapito però di una certa attenzione di dati oggettivi quindi su questo io apro una piccola vertenza c'è bisogno di un raffinamento questo non significa che non siamo interessati a questo lavoro
Anzi a maggior ragione il fatto che noi siamo declinate sui dati forse può renderemmo un nostro eventuale fidanzamento ancora più interessante
Al tempo remote meglio parlare di finanziamenti perché l'altra roba ecco sottoposta più tagliante dei finanziamenti
E io non dico sottolineare come questo pericolo sia dichiarato all'interno del libro stesso a proposito della differenza tra gli assunti teorici della religione dell'economia e della tecnica e loro reale manifestarsi qui c'è una piccola incoerenza che io chiamo un'aporia
A pagina trenta trentuno l'autore così ci dice le grandi idee una bellissima frase anche se io la sto mettendo il discussione che fossero politiche scientifiche e filosofiche sentite anche la semplicità dell'argomentare
Sono sempre state modificato dal contatto con quel turbine sconvolgente che chiamiamo storia o realtà nessuna di esse è uscita dal conflitto storico con le idee avverse o semplicemente con quelle nuove
E col
E con la realtà fattuale mante prendo integri gli assunti originari questa frase straordinaria per capire quanto nell'impatto con la realtà sia la Filosofia
Che la religione che la politica che la scienza hanno dovuto
Letteralmente mani avuto buoni curarsi autoporto età c'è il modo con cui ovviamente possono tra le più rapidamente nella vita degli uomini vado veloce il secondo il terzo nodo dopo questo originalità il limite se la questione dalla comunicazione che ovviamente
A mio giudizio il cuore pulsante di questo libro anche
L'intervento più interessante perché io non lo dico per maniera ma
Non accetto l'idea che di comunicazione passino il parlino gli operatori dei media giornalisti comunicatori che sono di solito
Non posso dire la parola che mi
In mente ma comunque i più controindicati a vederne perché non ci hanno non hanno le distanze ovvio di Petra e gli stessi studioso di comunicazione è chiaro che noi
Possiamo vedere soltanto
Abbiamo tutto l'eccesso di contaminazione con quel mondo lo stiamo pagando appunto in termini di
Perdita di sapere critico la Rete e protagonista di un ampio
Dibattito dentro il libro come ultime sentito dello sviluppo ci dentale della tecnica ci sono riflessioni di una certa di una studiosa che Teresa serve molto interessante questa direzione prima dell'arrivo della Rete
Anche in questo caso l'addotta ricostruzione teorica i più a suo agio con i filosofi che non gli studi con gli studiosi impegnati a rendere conto dell'impatto realistico o reale della nel torso Saiti
La critica condotta verso i protagonisti del culto di internet il test il titolo di un bellissimo libro di Bresso anche potrà piacere molto al nostro autore neanche se del due mila e ben condotta mai mai
Un i passaggi il lavoro ricorre a semplificazioni causale lettore
Una spesa una specie di mal di testa che connota sempre meglio dentro dell'impatto di una certa televisione anche quando la questione affrontata ci vede sostanzialmente in sintonia con le tesi dell'odore
Cito a titolo di esempio un riferimento sapido non banale alla informazione giorni secondo anche io però stress però e con questo poi mi avvio a chiudere e spero di essere in tempi quasi vigorosi per un professore universitario
Con internet dei nuovi media lo abbiamo detto ci dice l'autore più avanti queste correzioni risultano ancor più rinforzata il prevalere dell'immagine di fronte a una netta riduzione dei testi e degli approfondamenti ragionati
E Palese se sono confrontiamo l'edizione cartacea con quella on line di un qualunque qualsiasi quotidiano di buon livello
L'ipertrofia delle foto in genere piccanti e dei link che mirano a destare l'attenzione superficiale delle Torre evidente maniera imbarazzante
Non è un dato generalizzabili
Ma si può star certi che da un semplice confronto tra le edizioni cartacee quelle verità emerge con nettezza il dislivello qualitativo e di approfondimento questo
Dopo scrivere forse uno studioso che non vive a contatto con gli strumenti di comunicazione che sono uno dei generi più estremi al
Sembrano fare culturale stretto capisce che cosa sto pensando quando dico
Con i media ma devo dire che anche in via generale anche per l'autore non giovane come i nostri studenti ed difficile accettare la la verità relativa di questa frase
Dal punto di vista degli approfondimenti che la biblioteca di Alessandria della moltiplicazione degli stimoli non c'è confronto tra l'esperienza fisica dei giornali italiani che per non a caso sono quelli che sono adesso non starò dire che
Passati in rete migliorino
Ma migliora la possibilità di metterli criticamente al fuoco delle loro diverse opinioni quindi già questo basterebbe a dire che l'esempio secondo me non è felice
Tutte e due le forme di formazioni fanno abbastanza schifo in Italia se posso dire una semplificazione ma quella digitale consente al lettore un maggior grado di libertà e di i di pescare di raccogliere di approvvigionarsi di contenuti anche alternative e quindi un elemento di modernità salto quello che ho detto qui che però non vi salto il giudizio finale che i cinque righe
E l'ho intitolato così un libro da leggere
Anche perché mi esalta la scrittura nel carattere geografica quindi non non cerca del
Sul non cercato su internet
Per arricchire il dibattito e soprattutto per farsi contagiare da una sensibilità attenta
E qui c'è il voto è più forte di questo libro CIM Nona paura di misurarsi con questioni generali questore
Una invece delle cose più tremende tra i giovani che sembra lasciare agli anziani la ricapitolazione non va bene deve essere a carico alla coscienza di ogni ricercatore
Soprattutto lo stimolo di oggi per me è stato incontrare l'odore che non conoscevo
Per l'esercizio di ieri interdisciplinarità perché non ci crediamo qui siamo di disciplina molto diverse
Complicando la linea retta del ragionamento con la necessità proprio di uno studioso di scienze umane di rinunciare alla limpidezza dell'idea per fare i conti anche collo opacità del cambiamento dei comportamenti culturali vi ringrazio
Ringraziamo il professor Morcellini tutta a
Stefano Petrucciani
Sì anch'io ringrazio
Per l'invito a partecipare a questa bella manifestazione cercherò di seguire l'esempio dell'illustre collega di essere così sintetico spero di riuscirci
Intanto
Qualche considerazione generale merito dell'incrocio principale merito del libro che ho letto con grande con grande piacere e quello di essere un testo
Fresco originale coraggioso non accademico ma certamente rigoroso ricco e ben informato
è un testo che cerca di ricollocarsi sul terreno difficile quello della diagnosi dell'epoca
E la diagnosi che propone questo visto nell'insieme la diagnosi che propone non è certo una diagnosi ottimistica
Un libro allarmato un libro preoccupato che cerca di metterci il qui il cui intento è quello di metterci in guardia
La tesi infatti riassunta in due parole è
Stiamo costruendo una società posto umana dove in qualche modo per dirla con tutto
La visione appunto non edulcorata che l'autore ha dove in qualche modo rischiamo di perdere la capacità di pensare conoscere e agire criticamente ora
Qual è lo strumentario di cui Paolo Ercolani si serve per arrivare a questa diagnosi ecco da a
Qui appunto c'è un gioco delle discipline Paolo sicuramente più filosofi quanto invece
Mario sia più
Studioso dei mille quindi io anch'io dalla come filosofo vedo fondamentalmente due
Strumenti teorici che sono alla base dell'operazione culturale molto interessante del libro di Paolo Ercolani c'è e ci vedo un filo marziano
Sicuramente se tra l'altro si sente molto all'insegnamento di quello che credo sia un po'il maestro di di Paolo c'è Domenico Losurdo mio caro amico
Quindi ci vedo dentro un filo marziano e un filo esistenzialista dico adesso spiego subito perché
Naturalmente è un po'importante questa perché
Dopotutto
Marxismo ed esistenzialismo sono state due grandissime esperienze culturali del secolo passato e certamente tutt'altro che da buttare diciamo anche se da riviste rivisitare criticamente quindi
E buono che ci siano questi due grandi strumenti teorici dietro l'operazione di di questo libro beh il filo marziano è quello che lavora allo smontaggio
Delle visioni apologetiche della realtà soprattutto impari diverse molte pagine del libro lo smontaggio della visione apologetica del mercato e anche della Rete
Smontaggio che funziona per dirla in quattro parole in questo modo
Vi è una visione superficiale che rappresenta o o ideologica che rappresenta il mercato come un ordine orizzontale abitato datomi individuali che si collocano tutti sul medesimo terreno
Invece la critica disperazione Manziana mostra che è vero esattamente il contrario
Mercato innanzitutto presuppone implica riduzione del lavoro merci ovvero presenza mercificazione anche del lavoro ma
Lavoro merce presuppone
Che
La massa sia stata espropriata dell'accesso diretto agli strumenti di produzione qui presuppone divisione in classi quindi mercato presuppone classe quindi
Ciò che si presenta diciamo così come o un ordinamento orizzontale presuppone in realtà un rapporto Pertica le tra chi ha e chi non ha
E dunque la orizzontalità deve lasciare posto a una doppia verticalità la verticalità diciamo nella s'nelle Società voci dentari dove si sviluppa il capitalismo
Tra chi entra chi possiede capitale che non li possiede e l'altra verticalità sulla quale insiste molto anche Paolo sulla scorta di Lo Surdo quella del sistema mondo e cioè
Del
Sistema di Dominique questo duplice sistema il dominio che anche sistema di dominio delle nazioni più avanzate su quelle più arretrate quindi critiche quindi il mercato e anche tutto questo quindi il mercato la struttura di dominio e questo sì
Può questo ragionamento si può in qualche modo viene riportato anche alla riflessione sulla rete perché anche la Rete sembra si presenta come
Un dimensione orizzontale dove tutti hanno ugualmente voce eccetera ma se poi noi andiamo
A guardare più in profondità ci accorgiamo che invece vi è anche diciamo la dimensione verticale la dimensione del controllo la dimensione delle asimmetria di conoscenza e quindi queste missioni apologetiche del mercato della Rete devono essere
Smontate appunto si rivelano come dei miti
La
Meravigliosa mano invisibile del mercato la ricchezza di infinite possibilità della Rete oppure come dei miti
Politici quando guardiamo sul piano delle dei rapporti tra politica internazionale il mito della democrazia che si afferma contro i suoi nemici il mito della lotta del bene contro il male
Ecco dunque il rischio è sempre quello di restare prigionieri di un pensiero non critico razionale ma mitico religioso o mitico religiosa infatti qui
Internet il mercato e la religione sono
Gli oggetti su cui riflettere ecco e allora
Perché questa potenza del mito perché questa continuate mensa ricadere in un pensiero non ti comma
Mi etico religioso ecco qui viene l'altro input culturale che sta dietro il libro cioè quello esistenzialista dico lo ricordava già in qualche modo
Anche Mario Morcellini che cos'è il bis il bisogno di religione il bisogno di miti che secondo l'autore nasce
Da questa esigenza di rassicura rassicurazione l'esigenza di
Arginare la precarietà l'esigenza soprattutto di
Esorcizzare alla mortalità e la in Securitas della condizione umana
Costruendo sì delle strutture di riparo costruendo sì dei miti costruendo si delle visioni consolatorie della realtà quindi esorcizzare
Quindi il pensiero diciamo non critico il pensiero mitico o religioso nasce dall'esigenza di esorcizzare la paura l'angoscia la
Consapevole esorcizzare la consapevolezza che non c'è nelle nostre vite un senso dato ma c'è solo quel senso che forse e forse non riusciremo noi a dargli tutto ciò è molto inquietante fa molta paura
E dunque ci attacchiamo a missioni mitiche questa è ripeto la radice esistenzialista diga del della riflessione almeno a mio modo di vedere equivalgono leggo così di Paolo Scolari
E devo dire qui avrei avrei gradito che lui avesse tirato dentro anche un autore che molto ha lavorato su questa tematica anche se un po'oggi forse da qualche volta dimenticato cioè l'antropologia di Ernesto De Martino che
Tutta la riflessione sulla
Prega
E dalla fragilità no e allora quanto
La la fragilità delle della personalità umana rende necessaria come contro raccolgo con trovi sposta la costruzione di questi grandi architetture mitiche o salvifiche che poi in realtà sono illusorie
Quindi la Rete e l'ultimo Dio l'avete l'ultima Regione questo è un po'la questione sulla quale libro ci invita a riflettere ecco qui mi piacerebbe aprire una discussione perché
Credo
Che si dicono libro molte cose interessanti però se io dovessi rispondere alla domanda
Qual è la vera religione del nostro tempo io
Sarei più tradizionalista forse della risposta e dire che la vera religione del nostro tempo
Ancora con come è stato diagnosticato già diciamo dalla Scuola di Francoforte Miani quaranta la religione del consumo
Ecco la Rete si inserisce la rete e
La nuova cioè la rete e la le tecnologie digitali come gli strumenti gli apparati di cui oggi ci innamoriamo che ci piacciono eccetera eccetera
Tutto ciò mi pare diciamo così costituire una fase una
Anche rivoluzionaria per certi aspetti della nella grande continuità della religione del consumo che ad Accra ha conosciuto diciamo una un'epoca
Quella della del bene di consumo durevoli del mito dell'automobile certi oggi conosce una nuova epoca che qui
Del bene di consumo digitale della rete ma
La messa domenicale da che cosa è stata sostituita sa proseguendo dalla passeggiata al centro commerciale dunque mi pare ecco qui io trovo che nella riflessione di Paolo
Mercato poco religione internet manca diciamo così
L'elemento ma in fondo secondo me è il più forte di tutti ed è proprio insomma la Società del consumo la religione del consumo
è questo che tiene insieme
Tecnica perché il consumo è alla ricerca del gadget tecnicamente sempre più raffinato mercato perché senza con sul mercato non funziona religione perché il consumo da senso diciamo così l'assenso alle nostre vite perché comunque ci consente
Di trovare elementi di soddisfazione di gratificazione del nostro sede la nostra individualità della nostra personalità ecco perché voglio essere molto breve perché avrei dato più spazio diciamo così questo tema perché
In realtà mi pare che
Se non ci concentriamo su questo aspetto cioè
O meglio le diamo più fortemente il tema pure importante diciamo così delle congenita e della rete con quello della religione del consumo vediamo che
Perché vediamo quanto sia forte insomma questa
Questo tipo di
Visioni di divisione della realtà che appunto la Regione del consumo in campo perché così forte beh
Per vari motivi secondo me anzitutto perché
La
Società del consumo eh una società che differentemente da quelle che sono venute prima
Riesce attenere gli insieme mirabilmente le dimensioni della differenza della superiorità cioè la ricerca della superiorità la ricerca della distinzione diciamo così che è fondamentale con
La
Altrettanto forte pulsione delle uguaglianza per il consumo è quello che ci consente di distinguerci sempre dagli altri perché possiamo avere qualcosa di più possa avere qualcosa di più bello possiamo avere una una macchina più bella un computer migliore un
Una vacanza più gratificante eccetera eccetera
Però al tempo stesso il consumo quindi soddisfa quel vuoto di senso che appunto è il nodo diciamo così che l'esistenzialismo apposta insomma corna Edgar l'angoscia il vuoto di senso quindi il consumo riempie di senso la nostra vita in qualche modo riempie di senso le vite
Ma al tempo stesso soddisfa la soddisfazione della distinzione diciamo così
Dell'essere sopra l'essere ammirati l'essere più
Ma al tempo stesso senza però frustrare troppo la pulsione dell'eguaglianza e questo è il suo vero grande miracolo del consumo realizzazione perché comunque diciamo così nella possedere
Qui il bene di consumo tutti hanno la loro gratificazione anche
Il ragazzo di più riferì a chi acquista l'ultimo modello di telefono
A in ciò gratificata la sua personalità come il manager che acquista il suo voto da cento mila euro non vi è diciamo così una rottura qualitativa appartengono tutti alla stessa
Dimensione e e non non vi è più una non vi è una stratificazione di superare una che è un'eguaglianza
Nella
Sia pure diciamo così nella grande differenza quantitativa ci abbia una grande bisogno grandi differenze quantitativa ma vi è anche una grande omologazione qualitativa e questa è una e la forza
Del tema del consumo al quale avrei dato maggior rilievo ecco e invece un'ultima considerazione sulla questione dei media sulla quale
Mi dichiaro incompetente quindi dovrei interessarmi zitto e limitare gli attesa rizzare
Ciò che è stato detto da da Mario Morcellini ecco
Devo dire che io ho apprezzato insomma mi ha colpito e ho apprezzato
Il libro su questo aspetto per questo aspetto delle considerazioni che dedica alla molto critica che dedica appunto al
Sistema contemporaneo dei media nelle sue varie dimensioni giornali televisione Rete eccetera e credo che
Se ne debba ricavare una
Do comanda insomma dalla
Dalle pagine di Paolo Ercolani la domanda è questa
Il moderno sistema dei media e della comunicazione eh un terreno sul quale può Stilo Parsi un'opinione pubblica critica
Cioè quello vignone pubblica nella quale
Tanti avevano riposto molte speranze per esempio uno dei grandi pensatori politici a me cari scena Habermas da quanti anni Sessanta scrisse
Il libro sull'opinione pubblica cercando di
Sostenere la tesi che
La democrazia poteva andar bene poteva realizzare un po'le sue promesse se avesse avuto dentro di sé un'opinione pubblica forte informata
Capace quindi di
Condizionare le scelte del sistema politico eccetera queste tesi le ha ripetute che fino a fino a ieri ad Hamas difendendo il ruolo
Dei giornali della stampa di qualità come volano essenziale formazione appunto dell'opinione pubblica che per la
Influenza di questa sulla sfera politica che tende sempre più ad essere messi a sparare a vista cara
Ma il libro di Paolo ci spinge a essere un po'pessimisti su questo cioè l'est il modo in cui
La logica diciamo così
Della informazione emerge sia essa aggiornare televisione eccetera
è compatibile con la formazione di una opinione pubblica critica insomma qui lebbra solleva dei dubbi è piuttosto pessimista ma questi dubbi secondo me non hanno
Presi sottogamba perché effettivamente l'informazione merce risponde h a degli stimoli che non so che non sono quelli che andrebbero nella direzione
Di una
Riflessione adora perché lo stimo eh devo
Introdurre ogni momento novità perché se non introducono vita la elettore si annoia devo introduttivo fare sensazione quello che conta è
La di fare quello che differenzia l'oggi dalla ieri ma non le grandi tendenze le le grandi questioni eccetera perché quelle sono sempre le stesse non sono trattabili a livello di una informazione che deve
Macinare ogni giorno qualcosa di nuovo per attive per non annoiare
Euro che l'abbiamo insomma
L'informazione giornalistica e Rete in Rete contemporanea non so quanto possa sa
Essere il veicolo giusto per la formazione di una
Opinione pubblica autonoma ecco però qui aggiungo invece una riflessione in cui prego momentino le distanze dalle tesi di Paolo e cioè
Credo però anche che
Con
La Rete la democrazia di oggi si debba misurare cioè
Possiamo dire che il tipo di informazione che era come dice Paolo che il tipo di formazione che si raccoglie in rete è troppo è confusa non aiuta a formarsi un'opinione possiamo fare in infinite critiche
Al modo in cui la rete
Usata dagli utenti anche però io penso che
Non possiamo non riflettere su questo punto nel momento in cui
Le forme tradizionali della democrazia sono nettamente logora attenti
Beh insomma
E nel momento in cui disponiamo di un nuovo strumento di prodigi poco
è dobbiamo chiederci se questo strumento non ci possa aiutare a rivitalizzare un po'le forme della discussione della partecipazione democratica ci sono quattro
E nel presente esperienze interessanti di cui io non so nulla ma di cui sento parlare per esempio quella del partito dei pirati in Germania
Del che sembra facciano un della Rete estremamente
Accorto e democraticamente consapevole
Ma insomma saranno esperienze anche quelle da non idealizzare però quello che dico è
E qui vorrei sentire l'opinione di Paolo
Possiamo pensare a la parte alla rivitalizzare la partecipazione democratica oggi senza pass pare attraverso il nodo della Rete e degli usi che possiamo fare della rete e qui mi fermo grazie
Non la palla passa all'autore gli ha detto abbastanza bene però diciamo la verità quindi
Io almeno io ringrazio ovviamente
I due anzi tre mostri sacri che mi hanno preceduto devo dire la verità io li guardavo in questi primi tre quarti d'ora e pensavo ma di quale libro stanno parlando non se non del mio perché non è possibile che tre persone così siano
Arrivate per per insomma per parlare del mio libro
E invece è così io confidavo anche nel fatto che sarebbero stati più prolissi e che almeno sarebbe rimasto soltanto da fare i saluti e ringraziamenti invece devo anche parlare Vitaggio per voi ovviamente non per me
Rivendico di non aver teorizzato la società liquida e quindi di non aver prodotto alluvioni catastrofi e cose di questo genere io sono per i liquidi però legati all'UPA non all'acqua
E proverò ovviamente a dire la mia io ampi parto subito da un'ammissione riconosco tutti i limiti che mi sono stati posti
è un po'curiosa nel senso che lo devo fare perché perché io mi occupo di filosofia e in questo tavolo c'è una persona che di filosofia ne sa più di me
Mi occupo di comunicazione e su questo tavolo c'è una persona che ne sa più di me di comunicazione mi sono occupato di giornalismo sempre su questo tavolo c'è una persona che di giornalismo ne sa più di me è evidente che
Non posso fare a meno di ammettere i limiti che mi sono stati evidenziati
Partiamo dal discorso dei dati reali è vero questo è un libro che non fa uso di moltissimi dati reali ricerca di ridurli all'osso di
Raccogliere le esperienze fatte da
Da psichiatri da sociologi
Quelle che io ho ritenuto sufficienti per poter costruire una tesi
Argomentata sicuramente sì poteva lavorare di più si potrà lavorare di più sui dati reali io dico sempre che se avessi voluto lavorare non avrei fatto il filosofo quindi
Evidentemente o peccato in un questa cosa
La religione del consumo è vero anche questo io non ho insistito molto sul sul discorso che sottende come diceva
Stefano sottende un po'tutto l'argomento cioè quello per cui noi oggi viviamo in una società in cui l'imperativo categorico è consumare
Lo abbiamo atto per implicito lo dato colpevolmente per per scontato
Per vero e questo noi oggi
Credo che non non viviamo più la nostra vita noi oggi la consumiamo
E del resto il computer mette in evidenza CUR proprio nei suoi modi di funzionamento come qualunque cosa le cose più banali quelle che noi una volta facevamo nella vita reale in maniera semplice incontrare una persona conoscere una persona nuova scambiare delle opinioni
Erano cose che non implicavano un costo noi oggi molte di queste cose facciamo attraverso l'uso di un computer
Ma il computer lo cambiamo la connessione la paghiamo cioè noi anche per incontrare qualcuno per conoscere qualcuno
Semplicemente per scambiare delle semplici opinioni dobbiamo passare attraverso una sua di consumo
Di pagamento se vogliamo
Detto questo io credo che
Credo che valga che la la grande lezione di un filosofo italiano che si chiamava Norberto Bobbio e che credo che si può compianto da tutti soprattutto in questa epoca in cui di filosofi
Non ce ne sono più tanti non di quel livello quanto meno
A me di Bobbio ha sempre colpito la definizione che lui dava di democrazia queste cose Bobbio rischi viveva nel novecentottantaquattro quindi potremmo dire un secolo fa in tutti i sensi
E Bobbio diceva che la democrazia e quelle reggimento in cui
I governati quindi i cittadini hanno la possibilità di controllare il gol TERNA anti
E Bobbio si chiedeva eravamo o agli albori della della società in Rete si chiedeva la ma quando queste nuove tecnologie quanto qua questi più per est pertinente contribuisco
Farci aprire dei cittadini più in forma patito impegna ai più disposti avvolge per una funzione critica una funzione attiva nell'ambito
Della società in cui vivo
La risposta che Bobbio si dava questo è un difetto un po'di no e filosofici facciamo retorici chiudiamo le porte si da soli così corre alcun rischio di sbagliare su siamo anche d'accordo con essi quindi è una cosa meravigliosa
La la risposta che dava Bobbio era fin da allora una risposta negativa cioè Bobbio
Vedeva in queste nuove tecnologie nel modo in cui funzionavano vedeva dei rischi io credo che oggi quei rischi che Bobbio vedeva in maniera profetica nel mille novecentottantaquattro si siano verificati in tutto e per tutto
Perché perché credo che in questo sono in disaccordo in parte con Stefano anche se poi in realtà il PCI legga
Leader fondo comune credo che sia
Un ovvero il grande convitato di pietra come si sarebbe detto una volta cioè
L'economia io credo che sia l'economia il vero nodo che
Ci dimostra come per esempio anche queste nuove tecnologie contribuiscono a una società in cui gli individui non sono soggetti pensanti critici attivi ma spesso si trovano a subire loro malgrado le
Azioni le iniziative le idee di qualcun altro
Abbiamo detto che il computer è un mezzo che passa per l'economia inevitabilmente
Ma noi dobbiamo prendere atto anche del fatto che viviamo in un'epoca in cui l'economia il dominio dell'economia sulla vita umana ha raggiunto veramente il suo apice
Noi siamo qui nullo nel luogo politico uno dei luoghi politici per eccellenza il Parlamento ne sappiamo viviamo oggi in
In un governo in cui il capo del nostro Governo il Presidente Montino una alcun timore a dire chiaramente che
Le sue politiche sono finalizzate al giudizio che ne danno i mercati
Può sembrare una cosa banale ma io credo che invece sia una cosa estremamente significativa magari con un po'di retorica però hanno ci hanno insegnato hanno i filosofi della politica ci hanno insegnato che il buon governante colui che
A livello teorico ovviamente cerca di fare l'interesse dei cittadini
Invece prendiamo in un'epoca in cui il nostro capo del Governo non ha alcun porre nella massima Ognissanti tutta la sua competenza non ha alcun timore di dire in maniera esplicita che
Le sue politiche le politiche del suo Governo non sono finalizzate
Tanto al benessere dei cittadini tanto al miglioramento del la condizione esistenziale e vitale dei cittadini ma
Al consenso che ne danno i mercati
Io credo che sia un passaggio
Notevole
Credo che sempre queste nuove tecnologie e mettere in evidenza
Un aspetto fondamentale quando si parla di internet oggi si sente spesso dire beh finalmente internet ha reso possibile quella parola importantissima che abbiamo sempre cercato e che non siamo mai riusciti a realizzare quella parola e libertà
Internet è il regno della libertà io contesto radicalmente questa definizione per quale ratio perché credo che internet non si pr da lì libertà da me misure qui internet epica dell'anarchico
Nel
Chi ha qualcosa di
Estremamente Pedersoli dalla Libia l'APPA né a libertà
Quello dice c'Amu regime in cui
Alle per Lori lo possono
Prosperare minori corruttore che hanno studiato di più coloro che sono più preparati coloro che hanno lavorato di più coloro che sono impegni PDIP
La
Arquilla ecco il regime in cui vince il più forte
Io racconto inizio questo libro raccontando una storiella noi viviamo o nell'epoca in cui ci dicono che l'economia è quella dimensione in cui
Nel se lo Stato si tiene in disparte se la legge si tiene in disparte l'economia lasciata funzionare da sola produce il massimo dei risultati produce un risultato armonico felice per il complesso della società
Ma
Io
Non credo che sia così il racconto sempre questa storia siamo nel mille ottocentonovantotto e l'anno in cui in Italia per fare un po'di storia il generale Bava Beccaris sparava faceva a sparare sulla folla Milano che
Che protestava perché aveva bisogno del pane
Beh siamo nell'Africa occidentale c'è il dominio inglese
Il Governatore di questa colonia inglese decide di far costruire un campo da cricket
Perché voleva dimostrare anche con lo sport il cricket sappiamo tutti allo sport inglese per eccellenza
Voleva dimostrare che gli inglesi erano superiori agli africani pro capite il presupposto già fa un po'ridere perché insomma gli africani non conoscevano il cricket quindi era abbastanza già il punto di partenza era sbagliato
Fanno costruire questo campo di cricket cominciano a giocare a cricket
Ovviamente vincono le prime partite gli inglesi poi che cosa succede un triste o un bel giorno all'improvviso l'imponderabile vincono gli africani gli africani sconfitto la gli inglesi
Noi pensiamo
Siamo in un contesto sportivo
In un contesto di gioco la libera economia si richiama spesso alla teoria dei giochi no proprio perché il gioco è quella situazione in cui le regole sono le stesse valgono per tutti è scontato dovrebbe essere scontato che vince il migliore
Invece che cosa succede vincono gli africani come reagisce il governatore inglese
Fattogli aree completamente i campi da cricket impone di ricoprire le buche perché evidentemente era socio qualcosa che non aveva soddisfatto il leader del presupposto fondamentale quindi
Non andava più bene cosa curiosa not cricket è un'espressione idiomatica che si usa in inglese per definire una persona che e non è sportiva
Vanno ascritte tra un'espressione idiomatica per dire tu non sei sportivo analfabeta di sport insomma
Ecco io
Non la faccio tanto lunga o un messo forse un po'troppa carne al fuoco in questo intervento
Però credo che
Ci hanno raccontato troppo in fretta che ha vissuto l'epoca della fine dell'ideologia anzi la fine delle grandi narrazioni delle grandi favole che ci vengono raccontate
Io credo che noi anzi viviamo proprio nell'epoca della grande narrazione della grande favola più pericolosa quella che non si vede
Quella che non ci è chiara quella che permette
Al potere e il potere io dico subito quali sono i poteri il potere economico il potere religioso e il potere tecnico tecnico-politico Sonetti poteri che oggi ai vari livelli
Riescono a dominare la nostra societari Ascona far sì che la maggior parte delle persone non sia in grado di poter esercitare la la funzione di cittadino attivo consapevole e critico ultima cosa la domanda che mi faceva Stefano si può evitare di passare per la Rete
Beh sta sono state richiamate le mie radici Marx cane è evidente che da marziano non posso rispondere negativamente non si può omettere un dato reale un dato oggettivo
La Rete è una realtà che esiste una realtà importante fondamentale
Pensare di poter fare a meno della Rete o di tornare a un'epoca precedente alla Rete vorrebbe dire essere anacronistici oltre che sciocchi bisogna passare per la Rete però bisogna fare in modo
Che
Questa grande realtà avvenga messa finalmente sotto un occhio critico perché noi non ce lo dimentichiamo mai ci troviamo di fronte secondo me alla prima grande realtà della società umana in cui non è stata prevista per questa nuova invenzione nessuna forma di educazione
è una vera e propria seconda vita in Rete per la quale non è prevista nessuna scuola
Noi oggi diamo in mano i nostri computer alle generazioni giovanissima gli facciamo affrontare questa seconda vita senza
Prevedere
Depuratori diventano loro gli educatori nostri perché ne sanno molto più di noi hanno una padronanza della tecnica che hanno i sfugge
Ecco a me spaventa e credo che spaventerebbe a tutti di idea di una società in cui le giovanissime generazioni vengono buttate nel grande e tragico gioco della vita senza alcuna forma di preparazione
Credo che sia importante soprattutto per chi fa il filosofo richiamare l'urgenza di questa necessità che è quella di oltre alla società dell'informazione costruire una società della formazione dell'educazione tutto qui grazie a tutti
Io ringrazio
Tutti tutti gli intervenuti siamo perfettamente nei tempi
E chiudo qui ma con una precisazione e quando Petrucciani Giulia marziana io non c'entra nulla altri fattori trattata cambiarlo