Servizio di approfondimento sull'azione nonviolenta di Marco Pannella per l'amnistia

La nostra programmazione prima di stampa e regime oggi prevede uno spazio di approfondimento ancora una volta dedicato alla battaglia radicale sulla amnistia in particolare sulla
Decisione di attivare le giurisdizioni internazionali decisione di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi di cui abbiamo parlato martedì a radio carcere con Rita Bernardini con Marco Pannella vogliamo farvi ascoltare per un passaggio
Della dell'intervento di Rita Bernardini nel sollecitata delle domande di Lorenzo rende in cui ricostruisce gli obiettivi di questa iniziativa ricostruisce i passaggi anche di ricorso alle sedi giudiziarie ieri tutti i radicali stanno in tavola Ando che annuncia anche le prossime iniziative non violente con una due giorni che ci sarà nel corso del mese di agosto poi preciseremo anche
Date e modalità di questa iniziativa ma sentiamo o come gli piroga la deputata radicale Rita Bernardini che iniziative in corso sul fronte della giustizia
Riassumiamo un poco che cosa vogliamo fare con questa iniziativa di lotta che vuole dare un messaggio forte stava andando tutti in vacanza abbiamo spiegato prima che cosa
è accaduto oggi è stato l'ultimo giorno della Camera dei deputati
E la paga la politica diciamo
Non è stata capace di dare una risposta in tutto questo tempo nemmeno un preannuncio
Allora
Perché e riteniamo di dover intervenire su diversi fronti
Perché se c'è un
Reato in corso in questo caso è molto più grave perché è un reato
Che si trascina da decenni reiterato e che vede lo Stato
Commettere questo reato quindi ancora più grave
E violazione non solo delle leggi ma dall'acqua della costituzione della legge fondamentale
Violazione delle della Carta europea dei diritti dell'uomo noi siamo costantemente condannati e non si fidano più dell'Italia
E allora questa è una questione che riguarda certo le carceri ma riguarda la giustizia di cui le carceri sono
L'ultima appendice che dimostra qual è lo stato della giustizia si i processi durano
Si concludono quando si concludono se non vanno in prescrizione se non sono dimenticati se non sono archiviati
Quando si concludono si concludono a molti anni dal reato quindi la persona che viene condannata in modo definitivo è una persona diversa da quella che ha commesso il reato
E e quindi non è giustizia ma questo lo stabiliscono tutte le norme
A partire dalla nostra Costituzione cioè il diritto ad un processo equo rapido
Giusto
E quindi i diversi fronti intanto c'è il fronte della Corte europea dei diritti dell'uomo
Lì noi già abbiamo incardinato
Diverse centinaia di
Distanze di detenuti che si sono rivolti alla Corte per trattamenti inumani e degradanti che ci sono in tutte le carceri italiane
E e e la Corte in bassa mille duecento processi di questo tipo
Non riesce a stare dietro tanto che ha deciso che farà una sentenza pilota che significa che sarà poi applicabile direttamente
Allora poi abbiamo vogliamo mandare un dossier
Alle Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
Che deve vigilare
Sulle sanzioni che sono state applicate all'Italia cioè deve dire se lo Stato si stari abilitando sta facendo qualcosa di incisivo per rimuovere questa illegalità
E lì come ci ricordava Alessandro Gerardi faremo una fotografia della situazione italiana e cioè
La durata eccessiva dei processi la qualità della giurisdizione la detenzione illegale delle nostre carceri
E il mancato rispetto di quanto ci ha detto la Corte che dovevamo fare quindi questo è un altro aspetto poi c'è un aspetto che il Presidente della Repubblica
Perché
L'unica in gara ante della Costituzione allora quando la Costituzione viene sistematicamente violata Betto abbiamo anche porci il problema di indicare
Chi sono i responsabili che non sono intervenuti rispetto a questa violazione
Allora non è arbitro la Costituzione dice che il Presidente eh garante
Dini tutti dei cittadini e quindi della Costituzione e
Nulli
Studieremo anche questo aspetto perché vogliamo affari tutto quello
Che la legge ci mette a disposizione per fare in modo che la legge sia rispettate
Poi abbiamo anche l'azione sui tribunali di sorveglianza
Cioè pere una questione evidentemente per i troppi detenuti rispetto I magi sei sorveglianza
Per condizioni di lavoro che dipendono anche dalla mancanza di personale nelle carceri come gli educatori o gli assistenti sociali fatto sta
Che i responsabili che i magistrati del tribunale di sorveglianza
Sistematicamente non fanno quello che stabilisce l'ordinamento penitenziario non vanno a visitare le celle di detenzione non hanno colloqui frequenti
Con i detenuti che possono presentare istanze Contini dal magistrato di sorveglianza
Così come i direttori spesso non hanno o poche ma proprio perché materialmente non ce la fanno
E allora anche lì li chiameremo in causa
E perché loro hanno degli strumenti per intervenire loro possono ordinare
All'amministrazione penitenziaria e di rimuovere e i trattamenti inumani e degradanti in corso ma se non ci vanno a vedere non lo sanno
E poi c'è anche l'azione nei confronti dei diritti cioè il gite che firma la custodia cautelare le ordinanze di custodia cautelare in carcere
Sa
Che le condizioni delle carceri sono quelle che vengono descritte quindi
Anziché disporre una misura tipo la detenzione dove agli arresti domiciliari delle persone presso di processo delle persone che devono ancora essere processate e che cosa fanno e le carceri sono piene di detenuti in attesa di giudizio
Presunto innocente
è e presunti innocenti in base alla nostra Costituzione e poi effettivamente innocenti perché la metà di loro alla prova dei fatti saranno effettivamente
Riconosciuti innocenti quindi avranno scorta scontato una carcerazione preventiva
è che evidentemente non meritava un loro sanno
Che manderanno queste persone nelle nostre carceri infame eppure firmano senza porsi troppi scrupoli quindi presenteremo al loro una diffida
E poi vedremo come si comporteranno
Nelle fasi successive investendo di questo anche la Procura nella Repubblica Ceca il fondamento di questo segnale forte che vogliamo dare poi ci saranno anche i due giorni che Marco Pannella annunciato
Di iniziativa non violenta adesso non sappiamo se sarà lo sciopero della fame
Che poi lo decideremo nel corso delle ore a seconda della gravità anche della
Situazione della mancanza di risposta della mancanza di sensibilità
Perché noi vogliamo fare in modo che le istituzioni rispettino la propria stessa legalità non devono fare qualcosa in cui non credono
Devono fare quello in cui anzi sono obbligati a fare quello in cui credono profondamente questa è il senso
Della non violenza e questa è l'azione per cui veramente ci rivolgiamo a tutti i detenuti ieri sono stato a Velletri ma
Parte che quando viene Marco Pannella è una festa ma anche nei nostri confronti cioè entriamo nelle celle ci fanno accomodare sugli sgabelli quindi già supera affollate arrivo pure io
E però il caffè
E
C'è il racconto di questi drammi
Di questi drammi che sono drammi umani e una dopo l'altra io c'ho qui gli appunti di rinvio diritti di Velletri
Sono tutte in mancanza di rispetto delle regole e delle leggi una dopo l'altra mancanze di cure
Essere detenuti a centinaia di chilometri di distanza dalla propria famiglia stari chiusi in cella venti ore al giorno senza fare niente non avere la possibilità di lavorare insomma potrei fare un elenco
Lunghissimo ma è veramente qualcosa di insopportabile il mese di luglio è stato il mese più luttuoso
Dal due mila ad oggi per quel che riguarda le morti in carcere
E non sono stati solamente i detenuti sono stati anche tre agenti di polizia penitenziaria che si sono sui citati sono tolti
La vita
Allora io credo che questo è quello che dobbiamo fare ci rivolgiamo a tutti agli avvocati
Ai familiari dei detenuti dobbiamo organizzarci per fare assieme queste figlie davanti alle carceri come fanno costantemente tutte le mattine a Napoli davanti al carcere di Poggioreale
Dobbiamo convinti cominciare a prenotarsi per questi due giorni
Ma lo che faremo
Adesso non sappiamo dirvi quando ma presto
Ve lo sapremo sia cosa che decide la mattina di fronte al carcere si tratta delle lunghe file che devono fare i parenti per il singolo Quirico ed è una deroga deve dei parlamentari che non può naturalmente entrare dentro le carceri visitare dall'interno penso che anche però
Incontrare i parenti in queste condizioni disumane sono le ore di file fuori sì ma vedere il modo per lanciare seria comunque in contatto senza nella medesima con queste viene senz'altro a vedere i bambini
Perché poi mancava qua mancano tante cose le persone anziane che vanno a visitare i propri figli
Insomma eh un'umanità
Diciamo così dolente
Che si trova lì poi per non parlare di quello che succede dall'altra parte perché io l'ho visto lì a Poggioreale i detenuti vengono preparati
Che stanno quaranta minuti nelle gabbie
Con il caldo stanno venti quaranta minuti nelle gabbie inattesa di poter fare questo colloquio con i familiari
E quindi ecco prepariamoci a questo perché dobbiamo affermare quello che sentiamo nel profondo della nostra coscienza
E e dare questo segnale forte io sono convinta
Che dalle carceri dei familiari dai cittadini democratici arriverà una grande risposta
Vediamo allora se arriverà nei prossimi giorni vi daremo notizia di adesioni di partecipazione della grande risposta che auspicava
La deputata radicale Rita Bernardini nel corso della sua partecipazione a radio carcere che tra l'altro stasera avrà uno spazio di approfondimento proprio sui temi della giustizia del carcere e ci torneremo naturalmente quanto daremo anche sentire le voci
E di coloro che in questi giorni stanno aderendo a questa iniziativa sentiremo stamattina attorno a mezzogiorno e un quarto per parlare anche di giustizia amnistia
E della iniziativa politica radicale il Presidente della Provincia di Nuoro Roberto derivò che abbiamo intervistato ieri per parlare un po'di tutti i temi l'attualità politica e per parlare anche e soprattutto di questo tema del tema della giustizia e della diritto negato nel nostro Paese a partire dalla appendice carceraria come dicono i radicali ci sono poi i sindacalisti penitenziari tra l'altro nel dibattito parlamentare sulla spending review
Proprio la Bernardini aveva presentato un ordine del giorno che riguardava lo stoppa i tagli e sul personale penitenziario non solo gli agenti ma tutto la rete di persone che lavora nel carcere una sindacalista come Donato Capece che avevamo intervistato qualche giorno fa proprio parlando della drammatica condizione anche del personale di polizia penitenziaria
Si rivolgeva al Governo e diceva
A questo punto forse tanto meglio sarebbe se facesse un disegno di legge esecutivo di amnistia e di indulto lo aveva detto alla nostra Cristiana Pugliese se
Chiamo Donato Capece segretario dell'Ersap a questo punto io penso che Governo così come otto i tagli lineari
Deve veramente provvedere con loro disegni di legge appare
Ho ministeriale o l'indulto perché non è possibile tagliare sulla Polizia penitenziaria
Quando ormai chiedevo dicevo spaventati e spetta al tappeto ed è la cinquecento unità e noi dovremmo andare sotto di ulteriori cinque mila unità nel triennio
Spiega sette più cinque dodici mila unità in meno non lo so comunque potremmo pare Capirchio
Era la voce di Donato Capece segretario del Sappe uno dei sindacati della polizia penitenziaria e altri ne sentiremo nelle prossime ore nei prossimi giorni da Radio Radicale