Storie da dentro. Racconti di vita e malavita - presentazione del libro di Franca Berti e Claudio Fabbrici (Edizioni Memori)

Tali
Allora io
Prendo la parola diciamo come padrone tra virgolette di casa
Provo in due minuti in pochi minuti a sintetizzare per per scambiare un po'di conoscenza tra
In presenti i nostri ospiti i nostri corsisti
Quindi
O abbiamo preso questa iniziativa
Che è la prima ed è la prima volta quindi la sperimentiamo se vediamo che
Come dire a quel
Gradimento che noi ci auguriamo riuniti sono iniziative di presentazioni di libri
Che vogliamo continuare insomma non soltanto con il corso dei commissari ma anche in tutte le altre iniziative di formazione che noi i
Teniamo vive durante tutto l'anno
Quindi è la prima volta e questa prima volta
Mi fa piacere che sia la casa editrice memori
Con
L'amico Daniele Repetto che la rappresenta
Perché ci siamo conosciuti dopo riconosciuti rivisti da poco perché già abbiamo avuto dei contatti quando ero direttore di Rebibbia rovo complesso e quindi con molto piacere di recente
O no
Vieni mangrovie
E quindi abbiamo preso questa iniziativa di fare questa presentazione di un libro che
Dal titolo stesso come vedete storie da dentro e
Questa conversazione queste riflessioni intorno a questo libro le scambiamo con
Allora Franca Berti c'è coordinate
No
No perdonate
Ringrazio romano Cinzia romano Cinzia romano che coordinò insomma la rigide le riflessioni che non devono essere soltanto nostre ma possono essere anche vostro e con con
I vostri interventi può abbiamo intorno al tavolo Franca Berti
Claudio Fabris sì
Fabris sì
Che entrambi impegnati nel carcere di Bolzano poi vi diranno loro invece modo qua abbiamo Mauro Palma che voi conoscete un docente ormai di casa
Proprio pirene testa in rappresentanza dell'associazione il detenuto ignoto
Può abbiamo
In una rappresentazione della Fondazione Di Liegro giunse Manno
E poi di non abbiamo penso Iacopino dell'ordine nazionale dei giornalisti però penso che sia presente da una radio radicale mi date conferma perfetto
Di fronte a voi avete
I funzionari direttivi del Corpo di Polizia penitenziaria c'è dal messe di gennaio diciamo dal primo di gennaio quasi
Sono impegnati in questo corso di formazione che dura dodici mesi
Fanno mediamente sei mesi di didattica in aula per questa fine settimana finiranno per ritornare degli istituti alla didattica non accompagniamo una sorta di tirocinio didattico
Che ognuno di loro andrà a fare negli istituti penitenziari
Sono
Come dire
Sono molto interessati hanno già manifestato un grande interesse e una capacità di selezione delle notizie e delle informazioni della formazione che noi proponiamo nel campo
Del
Dell'esecuzione penale
E quindi
Avrete sicuramente del del degli ascoltatori molto interessati
Che sono entrati prematuramente non ci siamo proposto nei
Nel vostro corso di formazione di
Percorrere
Tre
Tre tappe la prima sviluppare sul piano della conoscenza la seconda si sviluppa sul piano della consapevolezza e la terza del sapere critico quindi alla fine del corso
Noi ci auguriamo di poter a consegnare all'Amministrazione dei funzionari che abbiano delle abilità in questi tre campi in modo particolare del sapere critico
Devo dire che tale e tanto l'interesse e la partecipazione che hanno dimostrato che hanno anticipato
Già
Prematuramente dal mio punto di vista però boh intorno a loro merito anche la dimensione del sapere critico e quindi io vivevo voglio rendere consapevoli che parlate a una platea che saggia
Con un piede dentro quest'area
E quindi quando parliamo di storia dal carcere che affronta poi tematiche sulle quali
Mi piacerebbe
Piacerà ritornare anche dopo per fare una riflessione importante
Dobbiamo sapere appunto che abbiamo degli interlocutori attenti
Consapevoli
Con questo do do la parola al dottoressa romani che a questo compito di coordinare questi questa tavola rotonda chiamiamola in questo modo questa giornata di presentazione di questo libro storie da dentro
Qui al tavolo perché hanno curato il libero o perché fanno parte di associazioni gettasse intere
Si occupano i carceri e detenuti io del giornalista appunto come la maggioranza dei miei colleghi non so nulla del sgomento e quindi sono stata chiamata
A leggere i libri a coordinare
Il dibattito ma anche per lei chi
Come dire il dibattito sia il più possibile plurale quindi quelle che normalmente vengono viste come domande diciamo che invece di porle io sì voi
Insieme almeno il fatto in questo sicuramente
Può essere il più interessante ed utile io credo che questo libro non so quanti di voi l'hanno letto
Per chi come dire per il lettore
Questo libro offre offre la possibilità
Disco aprire
Che forse tutto sommato il sottotitolo storica dentro racconti di vita e ma la vita non è del tutto corretto nel senso che
Questo è un libro secondo lui chi ci permette di incontrare
Nella loro vita
In carcere
Degli uomini di ragazzi che avremmo potuto incontrare qualsiasi momento della nostra Vitone ex compagno di scuola il figlio della vicina di casa il signore
Della porta accanto proprio perché forse attraverso la loro storia
Noi scopriamo come poi
Come dire la divisione tra una visita
Che potremmo definire oneste poi invece le vite recante
Niente del compiere dei reati è veramente una linea
Estremamente sottile io forse se
Almeno personalmente anni è stata una cosa che più mi ha colpito insieme al fatto mi dispiace che non che questa in questa discussione
Non coinvolgiamo in qualche modo il mondo politico ma come in realtà
Da diverso tempo noi abbiamo trasformato
In
Reati penali quelli che un tempo erano semplicemente dei
Reati di tipo amministrativo quindi andando non solo l'appunto a rinchiudere in carcere persone
Consumatori lista sostanze stupefacenti devo semplicemente immigrati
Clandestini che quel punto come dire ancor
Con maggior facilità sono
Scivolati ieri li incontriamo in questo carcere e di Bolzano e io proprio
Vorrei che tutti quanti proprio su questo tema specifico appunto non ama la vita e che
Diventa sempre più
Una come dire un'opinione
Una una situazione così che cambia e che si modifica anche vere scelte di tipo legislativo
Al riguardo sicuramente voi non avete come dei cittadini testi citato uniche però vi trovano li vedono costretti a vivere in carcere una situazione neanche del tutto inibite quindi proprio su questo
Su questa vita in ma la dignità che può diventare appunto facilmente ma la vita agli over richiedere a
Un atto delle risposta precisissima tutti voi vi prego veramente niente se riusciamo ad essere molto nelle risposte possiamo come dire rendere più vivace questa
Discussione intorno a un libro che insomma voi forse lo uso lo leggerete
Non solo perché ne discutete oggi nel vostro corso di formazione che io mi auguro venga
Letto da più persone possibili perché sicuramente al di là delle
Vanno evitate anche leggiamo sul giornale di lui Follini
Daniele e solo vera
Appartenente alla categoria ci dobbiamo fare incarico però insomma come la realtà siamo molto più complessa di quello di come lui spesso raccontiamo
Come volete investire
Non so altri Marlene lei signora in uno stato decidete voi che su questa
Forse dai microfoni
E io sì però direi di tenerci utili rispetto appunto a come sono messi i microfoni quindi prima
Fabris sci e a Lamberti che anche loro gran vero
Il
Si
Se lo stalinismo
Come
Intanto buongiorno e grazie di averci accolti grazie anche al vostro
Direttore ecco partirei subito con il dire che il carcere di Bolzano è una casa circondariale
Con un turnover annuo molto alto addirittura di circa settecento persone ecco quando effettivamente
La dottoressa Romano diceva ma insomma perché storie di malavita e realtà sono storie di vita
E perché nel carcere tante storie di vita come queste essi si rintracciano
Ecco io direi che perché il carcere oggi l'unica o quasi risposta che viene data alla
Devianza di qualsiasi tipo ora è chiaro parlando con voi non serve sottolinearlo che taluni reati a taluni reati non si possa dare
Risposta diversa ma molto spesso noi ci siamo trovati e ci troviamo io sono trent'anni che lavoro nel carcere di Bolzano e coordino
Le attività di formazione all'interno del carcere per i detenuti
Ci troviamo di fronte a persone che invece di poter sfruttare il periodo della detenzione come momento di
Rieducazione e cambiamento
Si aggregano in una seguendo quella che è all'interno la sottocultura deviante e quindi sì professionalizzanti chiaro è che nel momento in cui noi diamo come unica risposta quella detentiva
Faccio fatichiamo in questo la legge ovviamente non è nella polizia né i carabinieri e nei magistrati sono leggi che prevedono questo
Ecco e con una magistratura di sorveglianza che talvolta fa molta fatica a dare misure alternative
Quand'anche le carceri scoppiano chi opera all'interno come voi aggravato
Da questo problema perché
La sintonia lo star bene
Degli operatori indivisa e non in divisa vuol dire anche una ricaduta positiva succhi
Deve scontare la pena la legge centonovantanove la cosiddetta svuota carceri non ha dato grandi risposte
Quindi probabilmente come diceva la dottoressa Romano
Per queste persone delle quali noi ci siamo occupati e di cui si occupano le case circondariali forse meno carcere e più misure alternative sarebbe
La risposta più idonea poi mi chiedete
Sì
Ma
Visto che sono storie
Io sono uno psicologo clinico prestato al carcere non ho la
Lunga esperienza dalla dottoressa belle arti
Abbiamo pensato di
Avvicinarsi e detenuti con questa questione delle storie
Dei racconti visto che sono storie e che la cosa più importante dare voce a loro vi volevo leggere
Rapidamente un brano letterario che prelude che si incrocia con il racconto dalla storia di un detenuto e vediamo se le ore conoscente
E e che da anche la misura
Della
Al rapporto con questo detenuto
La
Cosa succede anche dentro di me attraverso le parole di un grandissimo scrittore
Questo grandissimo scrittore che spero dopo riconoscerete dice così a proposito dell'incontro fra due personaggi centrali dalla sua storia famosissima
Io erano sì così si può dire dire la sua faccia ma quando si volse allora mio Dio che visione che faccia
Era di un colore scuro rossiccio giallastro qua e là segnata da grandi riquadri nerastri
Ecco è proprio come pensavo è stato in una rissa si è beccato qualche spaventosa ferita e adesso è qui appena medicato
Ma accade che in quel momento l'altra volta ce la faccia verso la luce in modo che io vi di chiaramente che qui riquadri neri sulle guance non potevano assolutamente essere cerotti erano marchi e quelle di qualunque genere fossero
Dapprima non seppi individuarle ma subito mi Bassone cervello sospetto della verità ricordare la storia di un bianco baleniere anche lui il quale capitando tra i cannibali era stato tatuato
Conclusi che a questo Ramponi era nei suoi lunghi viaggi doveva essere capitato all'avventura simile e che importa dopotutto pensai
è soltanto il suo aspetto esteriore un uomo può essere onesto sotto qualsiasi pelle
Ignora affermata le della paura ed essendo io completamente sconcertato e confuso a proposito dello straniero confesso che ora provavo tanto orrore di quell'uomo
Quanto ne avrei avuto se nel cuore della notte il diavolo impersona su fosse venuto in camera mia
Intanto quello continuava l'operazione di spogliarsi infine mostro il petto e le braccia
Come è vero che sono vivo a queste sue parti coperte erano rinviate con riquadri uguali a quelle della faccia
E anche la schiena era tutta coperta di essa scacchi neri uguali anche le gambe erano segnate comunque Franco di rane scuro che corrono lungo i tronchi di giovani palme
Infine l'entrare a letto fece tutte le cose in modo non soltanto educato ma veramente gentile benevola rimase a guardarlo momento a parte i tatuaggi era pulito e più c'è un pulite piacevole cannibale
Che cos'è tutto questo baccano che ho fatto pensare trame quest'uomo è un essere umano proprio come me
Ha tanta Ra a Tantaro tanto ragione di temere me come io di temere lui meglio dormire con un cannibale sobrio che comunque stiano ubriaco
Queste sono le parole di Melville nell'incontro tra il giovane Ismaele Ramponi all'epoca qualche
Ed è così incontrato un altro Ramponi era in carcere una poni era delle valli trentine
Che è uguale a questo personaggio perché per un verso attaccato alle sue vale la tradizione per un altro verso è interamente tatuato
Dalla testa ai piedi
Quando l'abbiamo conosciuto in carcere stava dipingendo per le guardie nella stanza delle guardie un dragone simbolo del cambiamento di rinnovamento nella cultura giapponese
Questo signore
Ha commesso un attentato
E quando è stato licenziato assieme ad altri amici
A favore di ragazzi figli di maestri di sci ad albergatori al posto loro
è partito con la decisione di colpire con la dinamite la cabina di partenza della seggiovia di ricchi proprietari venuti da fuori divenuti padroni della valle uno zaino pieno di dinamite posto nel quadro elettrico dalla cabina miccia corta il via
Partono le indagini che solo dopo molto tempo per una mezza ammissione del suo compagno lo raggiungono e viene condannato a sei anni di carcere
Questo è
Un primo incontro con un personaggio di questi racconti che dà l'idea dell'intreccio che ci può essere tra
La letteratura minimale che si viene a formare nell'incontro con loro la grande letteratura personaggi che poi ci restano nel cuore indubbiamente questo era sicuramente un leader tra i detenuti anche
E non al Senato senza
Magari adesso contro una serie di Equitalia graverebbero
Teresa nei
Io
Lei adesso ha senso
Ecco Serra
No della Fondazione il però
Anche lui appunto su questo tema dei Comuni
Lei
Concretizzo se io mi sono io sono uno psichiatra
Rappresenta la Fondazione Di Liegro che ormai da diversi anni si occupa di salute mentale di formazione del volontariato per la salute mentale
Ho lavorato a Rebibbia nella reclusione come come ASL su un Progetto di Comunità nel minorati psichici nella sezione minorati psichici
E un progetto che è durato un i tre anni fino a che non è avvenuta la legge per cui quel progetto è finito in quanto subentrata alla sanità nel carcere
E mi sono molto riconosciuto in questa storia che ho letto in questi
Questi racconti nel nostro lavoro dalla comunità una delle
Cose più importanti era la restituzione del nella storia ecco ma
Michilli mente che si diceva nella domanda fra vita reato io
Al di là di come si arriva per me era importante come si usciva
Cioè era la fine pena
Voi sapete l'ottanta per cento dei reati avvengono nel primo mese dopo la la fine della pena
Cioè
Io lei il mio impegno nel carcere nella reclusione venne da una situazione da un da una persona che
Una persona anche abbastanza anziana che
Per una serie di
Di assegni falsi insomma adesso non mi ricordo esattamente era
Era passato un periodo a Rebibbia e
Il problema è quando si chiudono le porte dietro la persona la persona in una nulla
Sono talmente poteva tornare al suo Paese perché aveva millantato quindi non aveva la possibilità di ritornare ecco e la possibilità di trovare un letto
E coltelli nasceva è stato possibile per
Rapporti personali non istituzionali
Ecco ma questo è il e il grosso problema che
L'istituzione finisce nel momento in cui si chiudono le porte non ce n'è novanta
Ecco questo è stato il il nostro grande problema e dove l'abbiamo trovata
A Bolzano vuol dire avere ma con un'amicizia per il Direttore del Dipartimento che era Torrisi né all'epoca
E ma un'amicizia personale nel senso che un amico e allora utilizzammo uno dei nostri volontari che era un ex ferroviere accompagnò questo ragazzo a Bolzano che fu
Io operatori andarono alla stazione a prenderlo lo portarono in casa famiglia attualmente fa il falegname
Ecco quando cioè l'istituzione questo limite
Fra reato e vita Cinco si dilata incomincia la vita ecco questo
Mi pare importante per noi è stato in quegli anni in cui ho lavorato Rebibbia Stato fondamentale la ricostruzione e la costruzione il coinvolgimento delle istituzioni fuori
Resta il microfono alla
Dottoressa Irene testa dell'associazione
Si è ritenuto inviato
Per questo libro perché chiaramente è un po'insolito ritrovarsi di fronte un libro che tratta di storie come dire appunto ignote solitamente si preferisce
Trattare quei casi che in qualche modo hanno sono arrivati all'opinione pubblica e che quindi in qualche modo abbiano poi
Un certo riscontro anche commerciale in qualche modo questo libro non non va sicuramente nella scelta che è stata fatta
Non non ha seguito un criterio di questo tipo ma allo stesso tempo
Come dire dipinge quella che è la realtà dalle nostre carceri oggi io
Non so ritrovandomi di fronte a una platea come questa
Come dire avendo esperienza di quello che in qualche modo il sistema penitenziario o io appartengo diciamo alla faccio parte di un'associazione che
è un'associazione del Partito Radicale quindi
Ho modo di girare di visitare molte carceri
Conoscendo la realtà in cui sono costretti a vivere detenuti oggi ma anche poi la Polizia penitenziaria una cosa è certa che sicuramente il lavoro che viene
Via spetta quello che avete davanti non è sicuramente una cosa a facile non so se la Polizia penitenziaria oggi andrebbe definita in qualche modo come una sorta di eroi di colui che
Regge questo sistema che ormai è diventato un sistema
A
Assolutamente illegale fuorilegge da ogni punto di vista
Si cerca di di vederlo non solo perché è la sola Polizia penitenziaria e sicuramente voi lo sapete è sotto organico di cinque di circa sette mila unità
Cioè noi ci ritroviamo ad avere istituti dove in una Sezione c'è un solo poliziotto a reggere tutta la la la sezione o comunque a dover fare i turni massacranti perché purtroppo
Il personale è carente
Ci ritroviamo spesso a parlare con la Polizia penitenziaria e con i detenuti dove
Vediamo che questa figura si sostituisce spesso a fare anche mansioni che non sono quelle
Tipica della polizia penitenziaria quindi ritroviamo gli agenti di polizia penitenziaria che fanno gli psicologi perché gli psicologi non ci sono
La polizia penitenziaria che diventa educatore aiuta al detenuto a fare la domandina
Oppure la polizia penitenziaria che impegnata tutto l'anno a cercare di evitare
Che queste persone si tolgano la vita così come
Purtroppo avviene
è così come hanno fatto circa
Trenta persone detenuti che in quest'anno si sono tolti la vita ma anche la Polizia penitenziaria non è immune purtroppo a questa situazione tanto è vero che in quest'anno sono cinque gli agenti di Polizia penitenziaria
Chi si sono levati la vita e sono circa novanta negli ultimi dieci anni
Questo sicuramente dovrebbe creare allarme ovviamente nella come dire verso i nostri governanti verso
Chi a queste responsabilità purtroppo
Non per essere negativa ma io non vedo nessun cento non mi pare che queste persone non facciamo sonni tranquilli
Nel senso che di fronte a una situazione di questo tipo dopo dover dove tutto è degenerato dove
Chi vive in carcere spesso entra in carcere completamente nudo perché non ha visti tv questa la situazione degli immigrati che non hanno un centesimo per poter fare una telefonata che
Sono costretti a dormire nella quarta branda dei letti a castello perché non c'è più lo spazio dove metterli che d'inverno muoiono di freddo perché in molti istituti ficchi obsoleti non non non c'è neppure il riscaldamento
Così come invece molti detenuti vivono a quarantacinque gradi
E quindi muoiono di caldo perché ovviamente in carcere non non è che c'è l'aria condizionata e sono costretti
A mettersi lì asciugamani bagnati per poter come dire superare la giornata ci sono istituti
Dove ancora ma ma la gran parte degli istituti sono così dove insiste la turca affianco al tavolino là dove si mangia o dove si cucina
E però tutto questo come lo vive il detenuto lo vive la Polizia penitenziaria e tutti coloro che ci lavorano in questa
In questo
Contenitore dove ormai viene buttato dentro di tutto indistintamente senza più
A fare una scelta di chi realmente dovrebbe
Come dire scontare una pena all'interno di una struttura ma
Soprattutto non c'è nessun tipo di rieducazione in una situazione del genere
A impensabile no proporre dei veri programmi di di di riabilitazione di rieducazione non c'è lavoro
Quei pochi detenuti che lavorano lavorano facendo dei turni e quindi magari lavorano un mese l'anno
Per non parlare del salario che è bassissimo
è anche da un punto di vista legislativo anche su questo fronte non si riesce a far nulla esisteva una legge molto
Ben fatta che è la legge Smuraglia che dava la possibilità le aziende alle cooperative di poter assumere detenuti offrendo degli sgravi
E fiscali importanti però anche questi Stati in Parlamento non è stata rifinanziata era arrivata in Aula
Improvvisamente si è deciso di riportarla in Commissione perché non c'era la copertura finanziaria
Si fanno provvedimenti tampone si dice che aumenteranno la Polizia penitenziaria già dal famoso piano Alfano quindi stiamo parlando prima del che venisse messo in piedi il governo tecnico si parlava dell'incrementare di duemila unità la Polizia penitenziaria ma ancora
Queste due mila nove unità non si sono viste
Sifi si prendono non si ha il coraggio di
Come dire di affrontare nell'insieme la problematica che riguardava le carceri e neppure la problematica che riguarda la giustizia perché è evidente che noi abbiamo un sistema
Carcerario fuorilegge ma abbiamo anche un sistema della giustizia che è in coma vegetativo cioè
Abbiamo circa dieci milioni di processi pendenti nei tribunali lametta civili e l'altra metà quasi penali
E questo significa che le scrivanie dei dei giudici dei pubblici ministeri sono ovviamente
Da svuotare perché altrimenti
Non non si riesce a far fronte anche
Basta pensare che in carcere c'è il quarantadue per cento della popolazione carceraria è in attesa di primo giudizio quindi in custodia cautelare
è questo è uno dei in Italia siamo uno dei Paesi che hanno un mero così elevato di persone in custodia cautelare anche su questo il Parlamento non è riuscito ancora a varare una legge
Sulla custodia cautelare anche se sembrerebbe che su questo fronte si sia calendarizzato perlomeno
In Commissione giustizia alla Camera l'iter dei disegni di legge
Ma veramente ogni
Vogliamo parlare della trasparenza nel carcere non esiste assolutamente
Il TAR potremmo introdurre
Approvazione però ormai
Prego prego svolgendo così possiamo fare va bene glielo diamo
Va benissimo quindi cedo il microfono ancora
Carlo la corretta sì appunto dicevo che anche se guardiamo il per esempio per la mancata di tra la mancanza di poca per di trasparenza nelle carceri anche su questo fronte
Si è cercato di intervenire a livello legislativo esiste in depositata in Parlamento un disegno di legge che prevede un'anagrafe digitale degli istituti di pena
Consiste in una sorta di fotografia del carcere no quindi dove sia al cittadino mai giornalisti ma chiunque voglia conoscerà quel questi insomma questa realtà
Può benissimo farlo attraverso un sito internet e quindi vedere la la popolazione detenuta al numero della Polizia penitenziaria insomma
Però purtroppo anche su questo fronte sono stati presentati appunto disegni di legge ma anche ordini del giorno al Governo risponde che per una questione di sicurezza non è possibile neanche questo
Prego
Diresti tristemente no
No lo
Accennate entrambe
Devo dire che non ci sono nomi così come
Sant'fra Brescia la dottoressa Berti la prefazione del dottore la palmare come dire è veramente che scritta con grande passione
Cordonale come dire una persona che
è a ma questi quest'argomento nella sua introduzione appunto non riesce a nascondere la passione con la quale lei
Ha anche scritto la prefazione
Bene grazie bentrovati visto che ci siamo visti comporti giorni fa
E io rinvio quindi all'introduzione diciamo gli aspetti sarebbero vorrete leggere gli aspetti politici generali diciamo in qualche modo
Fui fermandomi su quello che è stato il tema che ci è stato posto o questo tema delle slide tendo se no diciamo in qualche modo
Della possibilità delle finire tenterò asseconda vi ricordate il film esaurendo passano al secondo della
Diciamo che l'orientamento con le porte
Finirà da una parte o dall'altra
Lo possiamo esaminare però secondo me sotto due aspetti
Il primo aspetto è quello che veniva evocato inizialmente anche in diversi interventi nel carcere che dal luogo
Più specificatamente destinato all'esecuzione penale e quindi luogo che in qualche modo
E doveva essere con
Diciamo con parsimonia utilizzato il semplice e soprattutto nei casi in cui realmente la pena privati laterali per tale consenso ci siamo riempiti la bocca in convegni di extrema ratio
Invece è diventato la normale ratio diciamo ahimè non più l'estrema ma è diventato una politica si diceva prima di e gestione delle contraddizioni del territorio in qualche modo qui
Per farla brevissima potremmo metterci qualche nome perché io quello che cerco sempre di dire e che non è che è stata una catastrofe naturale ci sono delle responsabilità
Per questo quindi senza mettere i nomi dei proprietari nel senso primi firmatari delle leggi però se mettiamo insieme
La legge sulla droga la legge su una ricettiva e sull'impossibilità per l'alternativa era ricettiva e la legge sull'immigrazione abbiamo come dire
S'visto questo primo modo di slide indoor se no diciamo che in qualche modo uno finisce inutile ha determinato tunnel quante dico finisce io non tolgo mai la responsabilità individuale perché
Va sempre tenuta anche presente però diciamo si ritrova all'interno
Poi c'è il secondo invece l'aspetto che è quello un po'più che viene fuori un altro modo di vedere restraint forse che è quello un po'più degli eventi della vita
Perché poi molte persone che stanno qui dentro diciamo nelle loro narrazioni hanno commesso reati effettivi non sono diciamo
Il frutto di una politica aree penale che fatti retta al carcere anche per reati minori ma sono anche
Come dire persone che i negli eventi della vita hanno scelto la soluzione sbagliata e allora qui il problema delle narrazioni e questa è la prima riflessione su cui poi dopo ritorniamo su altri temi
Il problema delle registrazioni aiuta a ricostruire i contesti
Ricostruiti contesti che è un modo anche per esercitare la propria professione cioè capire alla globalità che una persona non significa dire diminuire le responsabilità
Ma significative quale può essere l'atteggiamento specifico rispetto a quella persona quale può essere la preparazione specifica
Per esempio per il ritorno alla vita sociale esterna quindi non interpreterei mai la ricostruzione dei contesti come un elemento come dire assolutoria generale no tenere io ricordi costruisco il contesto per diminuire no ricostruisco il col testo per mirare
E se abbiamo detto anche quando ci siamo incontrati l'altra volta scusate sì o con le regole le due cose ma abbiamo detto che poi imporre il soggetto al centro
Di un'azione penitenziaria congiunta che riguarda gli operatori tra sicurezza agli operatori del trattamento gli operatori sociali eccetera allora il contesto è un elemento di informazione forte
Naturalmente le la storia narrata è una modalità di ricostruzione del contesto
Lascia un secondo giro l'elemento però che il contesto ci pone
Esisterà verità in un mondo chiuso cioè quel contesto è un contesto che che però la domanda che pone Carlotto alla fine nelle suo diciamo nella sua postfazione
Come è capire come misurarsi con la verità in un contesto
In cui io sollevo privato no della libertà quindi in un certo senso tendo sempre anche a rimodulare mi contesti un po'come penso che l'interlocutore
Le possa in un certo senso accettare di più ma mi fermo per ora
No però questo tipo di qui istinto
Che lei Niang in qualche modo introdotto io credo che e
Si collega anche e forse poi anche questa è la domanda che almeno siccome mi dall'esterno di un mondo nel quale non lavora poi si pone secchi è vero
Chi la ricostruzione della verità in un certo con il testo o rischia di
Come dire afferire arbitraria cioè legata ha un particolare
A una particolare situazione ma direi questo però capita
Tutti sempre se ognuno di noi sia conta e racconta lassù UAC di Rita quindi questa cosa è dire è un quesito che
Tocca tutti certo in quel caso poi appunto siccome attrezzi no alla abbiamo visto tutti lo stesso film e l'abbiamo vista inventi modi di mezzi qui la ricostruzione
E come dire legata al dopo io allora mi domando anche però il tipo di costruzione Chilla suscita fa cioè mi spiego
Non c'è dubbio che una serie di limiti i delitti in un certo vengono del libero che poneva
La dottoressa Testa derivano anche non solo da una sorta di incapacità della politica di dare risposte efficienti ma quello che da tempo abbiamo cioè l'idea della percezione dell'insicurezza e quindi l'idea che questo senso di sicurezza non le acquisiamo no non come dire perseguendo il crimine Marlin chiudendo
A vita e buttando la chiave e quindi se non anni il Lerna conto
Di ricostruzione deve essere anche doppio io mi domando anche in questa sorta di voto purtroppo della di iniziativa legislativa parlamentare di applicazione
Devi lei norme e chi sono stati qui richiamate
Come coi voi
Funzionari e dirigenti dell'Amministrazione penitenziaria ritrovate poi ad operare con quindi in questo caso vorrei che appunto l'idea della narrazione
Da parte del detenuto che deve ricostruire il suo futuro ma anche poi dal Comune diciamo chi sta fuori
Ritengo che
Dia viri risposte proprio dal sistema carcerario per quello che riguarda un tema sicuramente è vero come quello appunto della sicurezza al di là delle
Vede lei speculazioni che Titanic sai
Io che
Passo si
Controffensive anche
Pressione quello che ci siamo detto fino adesso
Mi piacerebbe tornare su un libro per un attimo cogliere
Come dire il valore del libero e quindi anche dell'iniziativa all'interno di un corso di formazione
Perché il libro non lo so quanto volontariamente attraverso le storie
Autobiografia Revi autobiografie scritte detenuti oppure con attraverso le interviste che vengono fatte appunto dal
Dagli autori il libro
Inconsapevolmente dal mio punto di vista coglie una delle criticità
Importanti del sistema penitenziario ma di cui nessuno ne parla
Do di quelle criticità che io dico le criticità la criticità nascosta la criticità madre
Perché se volessimo la domanda quali sono le criticità siamo tutti pronti recitare quello che comunemente condiviso paritarie sovraffollamento lo avete detto
Già prima promiscuità
Strutture vecchie
Carenza di personale
Carenza di risorse ci sono tutte verità attenzione fotografano una
Una
Realtà penitenziaria però non colgono
Quella che è la criticità madre di tutte queste altre criticità che sono voi del del gli effetti
Che la conoscenza della persona detenuta
Il sistema ha un difetto di fondo il sistema penitenziario non conosce
Il detenuto
Questa criticità di fondo che ovviamente non è che la dopo prendono con valore assoluto come valore medio del sistema
Come dire e la criticità chi ha determinato anche in tempi di non sofferenza del sistema penitenziario queste criticità è sempre esistito dall'inizio della riforma previdenziale mille novecentosettantacinque
Delle quote in condizioni di sovraffollamento che sono cicliche
Persino quando sono stati adottati provvedimenti di amnistia ed indulto quando il sistema non viveva condizioni di sovraffollamento
Il sistema era caratterizzato sempre da questa criticità di fondo il detenuto è uno sconosciuto tant'è che
Nelle storie che vengono raccontate nelle biografie si legge a dire io albergo leggo questo grido di
Di bisogno che viene lanciato dei detenuti che scrivono la loro storia perché perché se
Cercano di dire la loro storia poi la loro verità secondo la loro verità però è una richiesta di
Guardate ci sono
Datemi un'identità dato il nome un cognome addirittura un detenuto parla criticando
Stato estero
Dice che addirittura in altri Stati
Fortunatamente non noi l'Italia in cui vengono
Io
Comminare condanne di morte di pena di morte senza che il il giudice conosca nome e cognome delle persone che sta condannando per dire quanto sia importante
Conoscere la persona perché la riforma del mille novecentosettantacinque di cui io sono un ostinato difensore nella formulazione originaria fino alla Guzzini le norme che ha citato
Mauro Palma hanno inquinato quella quella quella norma quell'ordinamento quella riforma vanno inquinata
Allora quel la riforma del mille novecentosettantacinque quel legislatore quelle dilatori che ha manifestato una sensibilità straordinaria ha stravolto l'esecuzione penale
In Italia la strada ma nessuno se ne accorga
Costruendo un'esecuzione penale sulla persona non più su un reato sulla persona il reato rimane come fatto oggettivo nel processo che si chiude
è stato costruito l'ordinamento penitenziario sulla conoscenza della persona
Allora
Io non mi sento
Di continuare è chiaro che il il politico in queste situazioni di particolare emergenza dovrebbe
Adottare soluzioni pensare a soluzioni che diano un respiro a questo sistema che sta affogando non ci sono dubbi però non mi piace rivolgere soltanto
L'indice accusatore nei confronti della politica perché qua ci sono grosse responsabilità che partono dal mille novecentosettantacinque del potere esecutivo
Che non ha saputo tradurre in esecuzione quotidiana ciò che il legislatore ha previsto
Perché se noi avessimo risolto noi di il potere amministrativo amministrativo o giudiziario
Se
Avessimo saputo dare la risposta che cercava il legislatore alla conoscenza della persona molto probabilmente l'ordinamento penitenziario avrebbe ottenuto quella rivoluzione
Quella rivoluzione che è rimasta nelle tende del legislatore
Lo dice lo stesso professor Flick pubblicamente che l'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque una rivoluzione mancata
I legislatori si è espresso chiaramente in modo molto chiaro con l'ordinamento venire in modo molto dettagliato con tutte
L'ordinamento penitenziario settantacinque nel superamento del carcere non era il carcere
Era il superamento del carcere fondato sulla conoscenza della persona
E senza voce attraverso le tasse non si può superare il carcere rimane in carcere anzi c'è bisogno di altro carcere perché non continuando a rinchiudere in carcere il reato da considerare il reato oggettivo e non la persona
Perché se ci fosse stata o ci fosse quella conoscenza la persona molto probabilmente le misure alternative
Alla detenzione di semilibertà affidamento in prova detenzione domiciliare e quant'altro articoli ventuno e quant'altro molto probabilmente
Avrebbero una percentuale di gran lunga superiore rispetto all'attuale che minimale
I detenuti e-mail misure alternative
Sono il due per cento non lo so rispetto e definiti
La volontà del legislatore era quello di lobby ribaltarlo il numero di detenuti dovevano stare in piedi ville misura alternativa al carcere un superamento del TAR allora per piacere
La presentazione di questo libro buone perché io conosco Daniele ripeto editore
E ci siamo conosciuti e abbiamo ripreso questa vostra conoscenza pc
Perché il libro esprimere questo questa criticità io leggo nelle storie dei detenuti leggo questo il bisogno di avere un'identità
Gli attraverso un'identità poche
Si scoprono e quei valori che la persona può continuare ad esprimere all'interno della società valori e comportamenti socialmente utili no che richiedono ripeto la conoscenza allora
Inserire questo libro la presentazione di questo libro all'interno del nostro corso di formazione di molto il funzionario proprio far capire
Un tema che abbiamo già trattato in altre da altri dal tre in altri momenti far capire funzionali che andranno a svolgere questa funzione di comandante o
Di quant'altro all'interno del sistema penitenziario
Renderli consapevoli che insieme a tutte le criticità intorno ai quali
Ci stiamo arrovellando il cervello senza arrivare a nessuna soluzione o se sia vivo assoluzioni capivo soluzioni tampone danno respiro
è importante che i funzionari così come tutti gli operatori
Il metodo
Del sistema penitenziario abbiano questa consapevolezza di questa vicenda
Sì c'è questa consapevolezza si possono fare due passi di recupero
La storia dell'ordinamento penitenziario ma se non c'è questa consapevolezza si
Bypassa si affrontano immediatamente i problemi sovraffollamento carenza e continueremo a sentire che manca il personale
Non mi convince molto
Che le strutture sono copie non mi convince molto
Non mi convince molto che c'è sovraffollamento non mi permetterei bandire se non mi pongo io era sta sotto i nostri occhi fa sotto i nostri occhi ci sarebbe alcuna soluzione
Per far uscire perché non era una misura alternativa io vorrei chiaramente a livello
Il due per cento diversamente
La riflessione che ha fatto la dottoressa Romario all'inizio che
Questa linea di confine tra
Intende il bar una linea di confine è di legalità
Fa
Si fa una linea di confine invalicabile agricoltori dal nuovo secondo di quello che succede come storico culturale e sociale sulla linea di confine
Più formale
Sia
Formale
Consentire velocità l'assessore
Interpretare al meglio
Una ma
Migliore
Maggiore applicazione
Misura
Un ulteriore gruppo
E dico questo essendosi
Siccome
L'Amministrazione
A valutare o
Un debito straordinario circa quarant'anni
Rispetto a questa criticità idrico che dovrebbe essere addirittura istituzionalizzata
La missiva
Dopo ogni entrambi gli schieramenti Argentieri insisteva possibile molto utile
Sviluppare la conoscenza della finché non ce l'hanno proceduto all'arresto ogni due anni paghiamo il debito quello che non ha più un bambino estiva
Per consentire la personalità
Diversamente a prescindere dalla conoscenza della persona perché sono fermamente convinto che intanto
Una bella percentuale di detenuti potrebbe tranquillamente starsene fuori a prescindere dalla nostra conoscenza
A prescindere dalla nostra conosce io però è stata una lei poi anche agli altri interlocutori sera
La dottoressa coperti Colin intervenire ovvero a questo punto male Brasile obbligo
Che cosa
Veneta
Diciamo pure o al limite eccetera
Poi
Del sistema penitenziario come dire porta acquista non conoscenza
E quindi anche la chiamava la nonna conoscenza la spersonalizzazione del detenuto e quindi è tutto dire
Centrale diventi reato il nonno la persona che
L'aria compiuta ecco quindi vorrei capire però
Molto probabilmente della pace
Sistema
Quanto
Tema penitenziario inteso come operatori penitenziari e basta
Ma il sistema che include anche la magistratura di sorveglianza quella fetta di potere esecutivo
Riguarda i ministri sottosegretari e quant'altro ruota intorno a questi
Autorevoli persone molto probabilmente colpire dura mai dedicato il tempo necessario per
Capire la verità ordinamentale
Chi ha un vigile
Questa verità ordinamentale ha origine della persona nella conoscenza delle persone se
Le persone che pur si occupano di carcere non mettono assoluto a spasso dopo questa consapevolezza
Le risposte che vengono date sono tutte risposte parziali
L'area
Salto sollecitava il cantautore la
Dottor ristabiliti d'urgenza
Sì
Io mi trovo assolutamente
D'accordo con il dottor De Pascalis proprio direi anche perché se l'ordinamento penitenziario venisse solo realmente applicato noi avremmo già una diversa realtà trattamentale all'interno del carcere
E che purtroppo per motivi che non conosco e parecchio disatteso
Ecco ma perché nasce
Questo dopo tuo io vi dicevo sono tre trent'anni che lavoro in carcere perché a un certo punto nel confronto con il collega Fabbri ci facciamo di fatto lo stesso mestiere perché
Ci viene l'idea diciamo così dell'autobiografia
Intanto perché riconosciamo nell'ultima insieme allo PG che speriamo prima o poi chiuda ma
Istituzione totale rimasta il carcere una struttura assolutamente
Spesso analizzate
Della persona detenuta e quando parlo vorrei chiarire che l'atteggiamento che noi abbiamo e abbiamo avuto nel lavorare con i detenuti non è
Buonismo perché crediamo che con il buonismo non si va da nessuna parte
Ma un cercare il di leggere
La tipologia di soggetti che ci trovavamo di fronte e noi abbiamo adottato che proprio l'istituzione la chiusura l'esclusione
Portava a vivere qui e ora vivo identificato con il mio reato
Perché in qualche modo il mondo mittenti fisica perché è vero che identifica il carcere con il reato ma è vero che lo fa la stampa
è vero che alla fine lo fanno i vicini di casa a quello è un
Non è più signor Mario Rossi quello è un
Identificato con quello che ha commesso
Quindi Ristich fruire al contesto sociale con me diceva il collega prima per quanto riguardava il contesto psichiatrico dei soggetti che
Non hanno elaborato un vissuto
Vuol dire che nel momento in cui vengono aperte le porte del carcere questo soggetto non è come quando è entrato ma è peggio di quando è entrato nel pensiamo solo al processo di infantili già azione dato
Dallo stesso contenimento io ti contengo per cui tu non puoi
Produrre danno
Sì tipo esplicitare ma noi stiamo attenti anche a questo
Poi commettere atti di autolesionismo ti potrei Scalzo tare con qualcuno Martini qualche modo c'è la tutela e noi dobbiamo tener conto che è la tutela di uomini e donne adulte maggiorenni
Quindi vuol dire tu non sei in grado di io mi sostituisco attento
Questo a che cosa porta porta linfa utilizzazione
Un uomo una donna in fertilizzanti non possiamo poi prego pensare che quando si riaprono le porte del carcere abbiano come dire acquisito dei meccanismi per cui escono e
Cambiano vita e diventa no le brave persone o quelli che
Sono socialmente a dei adeguati essi reinserisca cono socialmente a parte provate a pensare
Parlare di reinserimento sociale e in un'istituzione totale guardate neanche seri se siete i migliori comandato espresse degli Maggi per fare una cosa è così
Perché esclusi dal contesto sociale noi pensiamo di rieducare risulti addrizzare lì allora noi abbiamo pensato ma che cosa possiamo fare per
Possiamo toglierli quell'identità temporale che io
Delinquente io
Assassino io spacciatore
Ma io considero
Io allora la storia porta anche a questo l'autobiografia porta questo perché
Tracciare un filo rosso io sono così ma anche perché ha avuto un percorso difficile
Probabilmente devo recuperare quel percorso
Però dei punti di forza e su quelli devo basarmi nel momento in cui voglio tentare un cambiamento perché continuare a dire se è un somaro anche ragazzino scuola quello somaro Lorelli rispuntano le orecchie lunghe se invece dodici e va bene questa cosa non è andata proprio bene però però
Tu sei in grado di tu hai già fatto queste cose
E questo è un'elaborazione che durante il percorso noi abbiamo cercato di far fare alle persone non a caso il lavoro è stato fatto molto alto per tutti
Cioè Claudio Fabrizi e il detenuto io il detenuto
Come giustamente dice il dottor Parma e non sappiamo se fino in fondo c'è la verità
Però anche quando si ha in terapia una persona noi non dobbiamo giudicare se in quel momento ci ha detto la verità
Noi sappiamo che la sua verità e di suo vissuto certo c'è strumentale il mestiere ci consente
Nel rapporto di comprenderlo e qui in questo siamo agevolati
E devo dire
Che queste attività negli anni non questa specifica ma queste attività negli anni io o cercato di condividerle anche con la Polizia penitenziaria perché il sapere che la sera quel detenuto aveva pianto quel detenuto aveva rotto un vetro quelli
Diventava un raccordo assolutamente significativo perché il rapporto tra operatori
Non in divisa gli operatori in divisa diventa fondamentale perché un collega di sociale diceva la Polizia penitenziaria a un po'il ruolo della figura paterna
L'altra parte della formazione della rieducazione più meno custodiali Istica
Quella della figura materna ma sbagliamo se pensiamo che la figura materna deve fare la debba fare la mamma buona che compra i giocatori e il Papa solo la parte cattiva si devono parlare
Devono collaborare per riuscire a trasmettere un messaggio univoco
A quella persona fragile che abbiamo detto non è un bambino ma sicuramente un soggetto fragile ecco perché a noi sono capitati anche alcuni che in qualche maniera hanno avuto aggregazioni mafiose
Non ovviamente di Totò Riina di turno ma non capivamo che nel momento in cui ci dicono il capobastone eravamo sette finito il capo bastone quello che ha riconosciuto le nostre capacità
Ci ha dato gli spiccioli per portare a casa
Era una sua verità
Però sicuramente parte da
Una sua identità assolutamente fragile e debole
Io chiederei a lei proseguire al dottor
Palme di proseguire su questo
Tema molto brevemente volevo pozzi domande delle dovete fare una
Lavoro eccetera è chiaro che in qualche modo diciamo alcuni aspetti adesso lo diceva già la dottoressa Berti
Diciamo che
Primo punto è che un
Un meccanismo di istituzioni da società disciplinare così con me i le carceri sia andato configurando tenta ente a infantili Zahri soggetti
E tendente fertilizzare i soggetti lì espropria della soggettività in quanto tale
Io credo che più o meno insomma alcune cose che credo che abbiamo anche discusso insieme a quelle cose che mi è capitato di scrivere recentemente di queste otto più modello
Tra il modello del carcere infantili Zante il modello del carcere responsabilizzante e noi abbiamo qui in Italia il CAI moderna è andato sempre più nel carcere infantili Zante come si diceva adesso
In cui tra l'altro guardate che anche l'esperienza
Di espressione è un'esperienza infantile L'imperio esperienza di scrittura per esempio
è un'esperienza di fare la domanda di qualcosa no che presidia ma anche domani Dina
In questo senso l'elemento diciamo c'è un artista attitudine alla verità e questo è il punto che compravo prima
Mi
Mi mi colpisce per esempio il fatto che c'è un'ipotesi
Di scrivere raccontare assi non quando c'è una ricerca di magari di questo genere ma nell'abitudine carceraria
In funzione di una visione negoziata della pena cioè in funzione di una possibilità di ottennero non ottenere provate un attimo a pensare se avete visto quella questione
Abbastanza orribile che è stata introdotta in anni recenti in cui a partire da un principio giusto
Che era quello di dare anche rilevanza alla soggettività della vittima nei percorsi di e giungere ad una misura alternativa
Sì è tutto trasferito in una specie di modulo che più o meno prima di aver alla misura alternativa e le se teche nudo deve in qualche modo dire che si esercitato eccetera eccetera
Che questa
è un modo per cui un principio anche giusto viabilistica disabili tua ad una verità
Chi è abituato una verità burocratica in funzione di una negoziazione che stai facendo per il beneficio per voi attenere
Questa è l'essenza di un meccanismo disciplinare
E e questo secondo me è poi chi pone un problema
In cui diventa molto difficile anche ricostruire come dire storie veritiere perché in un certo senso c'è l'esempio che fa Carlotto nella parte finale
Che quando lui dice alla fine del periodo
Dei la lotta armata nel momento in cui si vuole debbano ottenere i benefici c'era tutto una modalità diciamo di di attraverso gare omogeneo e via dicendo di dichiarare
In sostanza di dissociarsi empirica di richiamare negativo che era una cosa
Che non ricostruiva le storie dei soggetti ma che era al il veicolo attraverso cui avere il beneficio penitenziario
Allora questo e qui mi ricollego a quello che diceva Massimo De Pascalis prima
Questo è un problema che richiede un po'un'interazione copernicana Sciumé
Da una cessione di carcere Pinto pensiamo il migliore d'Italia in cui non è sovraffollato mettiamo qui ce ne sia uno in cui tutto funzione c'è il teatro cella cose c'era ma questa logica
Di tipo appunto disciplinare infantili Zante quindi non sto parlando di quelli negativo parlo di uno anche in positivo
L'inversione è invece ad un carcere responsabilizzante in cui tu sei soggette esse vissuto come soggetto tu organizzi e di riorganizzare la tua giornata
E attraverso il riconoscimento di questa responsabilità non sono più io poi ti costruisco il percorso di trattamento ma il percorso di trattamento
è il mio aiuto a gestirti il latte il tuo ritorno ad una responsabilizzazione per questo dico infezione copernicana perché si rigira la logica aggiungo una cosa per dovere di età
Molto giovane sostengo molto giovane io ho fatto parte delle ed il gruppo di consulenti per la riforma del settantacinque
Qui dico molto giovane Sebastien proposto Ezio diciamo come effettuare però diciamo sostato tra consulenti della rete dette il Parlamento la riforma del settantacinque
E la cosa che mi ricordo diciamo allora ci può intese hanno detto perché e le la cosa però che mi ricordo e che diverse persone che erano il Parlamento all'ora ancora avevano avuto l'esperienza di carcere durante il periodo fascista
E avevano quindi parlavano di carcere i più anziani con un'esperienza di carcere io non dico che tutto deve essere così che le riforme dei medici devono garantire la medicina devono farmi e dissi io e cioè che c'è bisogno oppure qui l'insegnamento e gli insegnanti e via no c'è un'autonomia dalla politica legiferare
Però l'aver vissuto un'esperienza
Di carcere anni entrante della personalità diciamo come era stata la loro li portava invece a proporre un modello di carcere che doveva essere interpretato common carcere capitava soggetto la sua realtà
Che purtroppo sappiamo che delle vicende che sono esistite
Dovute soprattutto all'insorgere del grave problema della lotta armata eccetera chiederle settantasette per settantotto ci ha fatto come dire arretrare in un certo senso rispetta quel disegno
Anche doverosamente per alcuni aspetti quindi voglio dire il problema è che pare una volta superati non si è ritornati a quell'altezza
Se Claudio Strambini assegni Sini c'era un altro Nano del libretto voi
Finiamo con circuisce la cosa con la dottoressa Testa e un anno e poi vorrei che le domande in qualche modo siate voi i protagonisti un'interlocuzione cioè
Vanno Socci
Si riprendendo le parole di del dottor De Pascalis volevo riportare un brevissimo passaggio
A proposito di questa
Linea del bene del male della legalità dire che mi è stata suggerita da un
Dal conoscere dall'raccoglie la biografia
Di un personaggio che rappresenta moltissima parte dei detenuti oggi cioè un detenuto straniero nordafricano
Che mi ha lanciato molte suggestione che era in carcere per
Reati attorno alla tossicodipendenza
Per come parlava mia lanciato delle suggestioni narrative
Soprattutto legate un personaggio che è stato un personaggio di culto negli anni venti ma anche
Recentemente che Caletti Branda che era un cristiano maronita libanese
Che ascritto vari testi che hanno colpito molto è che l'Occidente che aveva tentato di stabilire un ponte con l'Occidente pur rinnovando la cultura araba
E cioè alcune sue pagine nel profeta che parlano proprio della giustizia dove fa recitare un dialogo tra il giudice la folla
E alcune frasi dicono così e quando uno di voi carte
Cade per quelli che lo seguono giacché li mette in guardia contro l'ostacolo ma cade anche per quelli che lo precedono i quali benché più celeri e sicuri nel loro passo non rimosso l'ostacolo
La pietra angolare del Tempio non è più alta Della Pietra più bassa delle sue fondamenta
A ognuno di voi
Basti pensare
Ma io riprendo il il tema della conoscenza della persona
Che mi stimola molto
Attraverso
Qual è stata passa la conoscenza da persone che mi baso sulla lavoro quotidiano al di là degli aspetti normativi
è a conoscenza la persona passa attraverso il linguaggio
Quindi attraverso l'ascolto del linguaggio
Che attraverso il racconto
Non è una cosa
Scontata
Io mi ricordo che le
Gli unici linguaggi che dell'Amministrazione ascoltava erano linguaggi fatti dello sciopero della fame dei tagli e del tentativi di suicidio
Cioè quello era il linguaggio del carcere
Conoscere
Esatto
Ecco allora il il problema riuscire ad ascoltare e
E proporre altri linguaggi
E proporre il fatto che anche altri linguaggi possono essere ascoltati
Questo è implicato anche nel
Periodo in cui ho fatto quella formazione agli agenti
Un problema
Perché questo tipo di ascolto spesso suscita paura gli agenti
Cioè si parlava se io sto troppo assentire c'è il rischio del
Il il termine era in capretta mento
Questo era il termine che veniva utilizzato in questa paura che portava a
Come dire
A non ascoltare no quindi a rimanere al di là di una barriera e lo sforzo che io feci all'epoca insomma e
Era che l'ascolto non implicava alleanze
Implicava ascolto
E che l'ascolto di un racconto non implicava che su quello raccontasse la verità
Dovevamo tener conto di tutto il contesto
Ma forse in quel racconto noi potevamo anche scoprire il vissuto della persona
E forse in quel racconto potevamo anche scoprire le risorse di quella persona
Perché
Sarà che punto lavorando nella salute mentale
Il mio
Credo che quello che disse Birol quando costruì la prima comunità terapeutica
Per quanto matta sia una persona c'è sempre quella parte
Di salute con la quale ci possiamo alle aree per combattere la malattia
E diceva due cose che esiste una parte sana e attenzione queste cose lo diceva in periodo di guerra e lo diceva con soldati che avevano avuto un trauma durante la guerra
E parlava di combattimento cioè utilizzava la cultura che aveva prodotto il danno come strumento di terapia
Sanzione
Quindi l'ascolto la possibilità di ascolto la scoperta della persona e delle sue capacità
Quindi la restituzione della storia alla persona secondo me questa in quel periodo in quell'esperimento dopo tre anni e noi abbiamo
Non c'eravamo avevo fatto un progetto di una riduzione dei comportamenti aggressivi auto dettero diretti del cinque per cento dopo tre anni li abbiamo ridotti a zero
Cioè al terzo anno quei compiti in quella sezione non ci sono più stati comportamenti autolesivi o aggressivi
Non abbiamo fatto grosse cose abbiamo messo una lavatrice
Abbiamo restituito una storia abbiamo ricostruito i legami con i parenti abbiamo costruito rapporti con i centri di salute mentale punto
Con poche cose si possono fare tante cose
Dottoressa intese
Grazie mi collego subito armi quello che diceva ora Mannu nuovo se ho capito bene diceva appunto dovrebbero esserci altri linguaggi oltre gli scioperi della fame io credo
Sì vorrei capire quali altri linguaggi un detenuto potrebbe utilizzare dal carcere ma al di là di questo io invece credo che proprio alle iniziative non violente di sciopero della fame
Che è bene ricordarlo non sono soltanto i detenuti a fare oggi ma anche molti agenti di Polizia Penitenziaria ed alle volte è capitato anche direttori delle carceri
Io credo invece che questa sia una pratica non violenta che forse ha scongiurato anche episodi di grande violenza che invece in carcere si sarebbero potuti verificare quindi
Ben vengano iniziative non violente di questo tipo se appunto non non nuoce a nessuno ma anzi
Anzi a questo proposito ne approfitto proprio visto che
C'è anche Radio Radicale quindi
Di ricordare che proprio il diciotto diciannove il venti e ventuno sono stati indetti quattro giorni di sciopero della fame e di silenzio
Che verranno fatti nelle carceri ma anche a cui aderiranno anche direttori agenti di Polizia penitenziaria è chiunque vorrà aderire insomma questa iniziativa
Mi chiedo anche un'altra cosa ricollegandomi a quello che si diceva prima io non so se sono io che ho una visione errata del carcere o forse esagerata
Ma nella condizione in cui sono oggi le carceri cioè voi mi dovete spiegare come si fa a prestare
Attenzione all'individuo cioè il carcere non dovrebbe trattare i tossicodipendenti è
Molte delle persone che stanno in carcere oggi sono soggetti tossicodipendenti che non dovrebbero essere trattati in carcere
Si dice che in alcune strutture l'ottanta per cento delle persone che ci vivono sono soggetti psichiatrici come può il carcere trattare i soggetti psichiatrici cioè
Di quale rieducazione si può parlare in una condizione del genere ora al trattamento individualizzato dei detenuti questo si può fare ma non per pietas perché io non voglio essere fraintesa rispetto a quello che dicevo prima per una questione di diritti queste persone non hanno diritti
E se è vero come diceva lei direttore
Forse queste norme sono troppo deboli poco vincolanti questo è vero all'ASI si scelgono due strade o si rimette mano certe norme le si rende più vincolanti o sarà comunque la situazione vada serata
Per poter ripartire da capo perché così non si viene qua nessuno
Io ho visto ad esempio
C'è
Devi trovare
Siccome
Giuridico battuta rispetto
Quello dei
Scherzi punti
Giorgio colon retto tutti sono
Gestirli io nuovo restano possano industriali io prima ho detto che
Rispetto al debito maturato dallo Stato nei confronti del del compito di conoscere la persona ed un debito che si è consolidato in quarant'anni
Nelle more
Forse
Di
Di conoscere la persona
Di rilievo di rivitalizzare la norma
Dirvi motivare il sistema
Perché
Fatica a conoscere non è che allora nelle more
Paghi il debito istituzionalizzando l'avvio di un provvedimento di amnistia e vorrei che voi lo Stato
Di rapido PC al loro fingere il sistema non
Non si adegua a quello che il lavoro ma
Del mille novecentosettantacinque
Una bestiola annullabili sfiorando un indulto la loro indulto la
Perché non si fa altro che pagare un debito
Un debito che lo Stato ripeto Stabat curando e consolidando da tempo non possiamo togliere il suo primo accordo che non è poco assolutamente sì tra l'altro l'amnistia non si è data ventuno anni
Ecco le domande e si ecco io vedo però io non conosco i vostri nomi quindi
Dall'altro
Penso che bisogni unanimità sono
Nettamente
Finale
Vanno benissimo
Roma
Buona sera a tutti buonasera al signor Presidente
Massimo De Pascalis dottor Massimo De Pascale saliamo vice commissario in prova Ferdinando stazione
Innanzitutto volevo ringraziare tutti voi per la vostra presenza il dottor De Pascalis in particolar modo perché Pernorio ieri almeno penso di poter parla per tutti ma sicuramente per me stessa sicuramente
Stato una
è un'occasione di crescita per noi perché sentir dialogare anche dibattere su questioni così essenziali così importanti delle figure di spessore e di esperienza quale tutti voi siete per noi è stato sicuramente un momento prezioso
Venendo alla domanda io volevo chiedere quest'opera quest'ultima vostra fatica questo libro che ci state presentando
A chi quale Rieti a chi volete indirizzarlo particolarmente agli operatori interni ai cittadini tutti a qualche situazione in particolare che si è se si votivo parlamentare
Quale messaggio poi da autori ci tenete in particolare maniera che rimangano elettore che si accinge a appunto alla lettura della vostra opera cioè una volta chiuso al libro
Cosa
Desidererei se che rimanesse nelle future qual è il messaggio principe il target che voi avete voluto porre con questo grazie a tutti vaso è inevitabilmente
Poi
Salvia
Mai
Sì
Se ci sono altre ecco ecco
Chi altro debba carente lei questioni vuole riflessioni
Va beh mentre i fallimenti evocano intanto avevano
Ma io quando alla mia collega quando l'abbiamo terminato bene sostiene come è scritto nelle conclusioni penso che
Bravissimo rivolto alla comunità
A tutta la comunità cento poi ci sono delle persone più coinvolte ma che fosse diretto a tutti
Che
Perché lasciasse un segno nella comunità insomma nel lasciasse un senso
Proprio nel momento in cui stavamo scrivendo le ultime righe nel carcere di Bolzano c'è stata una rivolta
Ed è stata bruciata e devastata tutta la seconda sessione che alla seconda sessione che ospita da sempre per il novanta per cento detenuti stranieri
E prevalentemente nordafricani quello che mi ha colpito è che per come sono cresciuto io
Se penso ogni volta che c'è stata una rivolta o che
Nella mia memoria fin da bambino si leggeva di carcerano di da bambini nella mia generazione siamo cresciuti ad esempio leggendo la scuola le memorie di Silvio Pellico no quindi il carcerato il detenuto lasciava un messaggio
In questo caso era un messaggio molto elevato dell'ideale poi quando sono diventato giovane mi ricordo che
Ci sono stati proclami delle dei terroristi delle Brigate Rosse e poi dalla dalla dall'America
Venivano i proclami in messaggi
I racconti anche di dei giovani neri che quindi tutti hanno lasciato un segno un messaggio quello che mi ha lasciato sbalordito in questa rivolta
E che non è stato lasciato niente non c'è una parola non c'è una dichiarazione alla stampa non c'è messaggio fuori le mura verso il garante
Niente
Cioè una rivolta Chiti che ha distrutto che ha autori leso i rivoltosi e
Non c'è nessun nessuna parola nessuna però per questo dico io spero che il nostro libro serva
No
Diamo una speranza di parola lasci un segno di parola la comunità per loro
Anche per quelle che non hanno parlato insomma è una sorta di
Il vostro lavoro è che il nostro secondo le parole di non
Carissimo collega che lavora da moltissimi anni nelle carceri milanesi
Utilizzare come paradigma di spiegazione di un lavoro così in carcere il mito di Sisifo
Ma ogni tanto nella nella disperazione della sua ripetizione
Del castigo della pena Sisifo qualche volta presumibilmente prende fiato qualche volta anche a felice qualche volta lasciò un passaggio
Questo io penso rivolto alla comunità soprattutto
Ecco
Proprio a per completare un po'noi visto che un libro a due voci
è interessante la domanda che Cina rivolto il futuro vice ispettore dunque
Sì più vice commissario credo chiedo sconcio mai pigliato coi grandi
Credo che ci sia anche
Nel momento in cui proprio
Chiunque di noi chiuda questo libro io credo che possiamo arrivare a dire tutti noi abbiamo una storia anche una persona che è stata detenuta
E occhielli detenuta e quindi il detenuto si può riconoscere
In una sua storia che non è più lo scoop giornalistico ma è e la trasposizione di una sua vera
Identità di quella che lui ha vissuto come sua vera identità all'interno di un libro quindi acquisito diciamo anche una dignità dall'altra parte i sicuramente
Un'apertura
Del carcere e di al uno spaccato molto particolare del carcere cioè alle persone che ci vivono alla
Alla società proprio perché se noi ancora oggi abbiamo
Delle punizioni di tipo vendicativo più che non
La giusta
Pena comminata al reo ecco lo dobbiamo anche ad un sentire il sociale che chiede quale sia la vendetta la restituzione del danno
Abbiamo ancora un po'di tempo povera qualche domandano
Allora nell'attesa che gli allievi i commissari appunto magari facciano qualche altra domanda provo a fare un piccolo intervento una domanda gli autori
E mi chiamo Domenico schietto ne sono un dirigente di Area pedagogica mi occupo di formazione punto che all'Istituto
L'azione
Voti
Limite
Sì proprio a questo proposito ricorderei che appunto oltre a questo bellissimo corso contemporaneamente non hanno potuto partecipare perché erano impegnati in Aula stiamo facendo un corso per assistenti sociali e per funzionari dell'organizzazione delle relazioni che sono
Recentemente stati assunti in Amministrazione questo per dare un po'la ricchezza diciamo della
Della nostra Amministrazione inizierei con un po'di dati proprio perché mi occupo di formazione abbiamo fatto recentemente un corso ai dirigenti
Dell'Amministrazione sulla spending review nell'amministrazione penitenziaria quindi inizio con un po'di dati che
Ci fanno riflettere e spero che magari
Suscitano qualche altra domanda oltre alle cessioni che voi avete fatto
Negli ultimi dieci anni il sistema penitenziario italiano è costato alle casse del del Paese circa trenta mila miliardi di euro
L'ottanta per cento di queste spese vanno alle spese per il personale
Quindi ripeto ottanta per cento
Tredici perché il tredici per cento vanno alle stesse relative alla mantenimento appunto di tutto quello che occorre alla mantenimento del delle persone detenute
E il quattro virgola quattro per cento alla manutenzione delle carceri proprio le strutture il tre virgola quattro per cento al funzionamento cioè al pagamento semplicemente delle utenze no acqua luce gas eccetera continuo con qualche altro dato
Questi dati provengono diciamo proprio dalla dall'infezione che abbiamo fatto un
Durante questi corsi sulla spending review al sostegno psicologico quindi abbiamo due colleghi psicologi che lavorano in carcere il vanno praticamente per tenuto otto centesimi al giorno
Per le attività relative al trattamento tipo conoscere bene la cultura l'istruzione la lo sport la scuola e così via vanno undici centesimi al detenuto
Quando il l'ex Ministro Alfano ha fatto il suo intervento alla Camera al Senato per l'anno giudiziario due mila dieci e e quindi ha lanciato il famoso piano carceri
Che da una certa direzione di di amministrazione si ipotizzava una spesa appunto per praticamente portare
Le carceri italiane ospitare da sessanta circa sessanta mila detenuti con tutti i problemi sono di sovraffollamento ottanta mila detenuti questa era l'obiettivo
Naturalmente non raggiunto
Si sarebbero dovuti spendere seicento milioni di euro cioè quindi per un per ogni detenuto per ogni posto tenuto praticamente il costo è di trenta mila euro quindi considerata in quanto poi
Queste queste cifre potevano essere spese magari in un altro tipo di investimento
Magari con qualche risultato in più comunque in ogni caso partendo dai dati da questi dati che sono molto crudi
Chiaramente qual è la soluzione la soluzione non c'è allora riprendendo le parole del dottor De Pascalis probabilmente una soluzione può essere l'applicazione della della legge attuale dell'ordinamento finanziario e quindi
In qualche modo
Azzerare non dico azzerare l'attendere a ad azzerare lo scarto appunto tra la norma e la prassi che quotidianamente siamo costretti
A vivere nella nel nelle nelle nostre carceri
Però ecco un'altra un'altra riflessione poi arrivo alla domanda anche degli autori
Diciamo che fino al quindicesimo secolo nella cultura giuridica italiana che ma anche internazionale e praticamente per reagire altra reato si faceva riferimento alla pena corporale sino alla finale fino alla pena di morte un certo punto
Si è pensato che questo non poteva andare avanti e ci si è aumentato il carcere circa
Nel quindicesimo secolo più o meno
E siamo oggi nel ventunesimo secolo forse è il momento appunto di fare una riflessione un po'più profonda e vedere se ci sono delle alternative
E un'alternativa oltre quella appunto di quella che si diceva prima di applicare effettivamente l'ordinamento penitenziario e quindi
Dare seguito a quello che i legislature prevedeva e si sta cominciando a pensare anche a il concetto di giustizia riparativa che in qualche modo a dato in altri contesti una anche dei buoni risultati
Non è il momento per parlarne però la giustizia riparativa ci crea un circolo virtuoso tra
Di Tina autore del reato e collettività e che appunto fanno tutto un processo di riconoscimento reciproco per cercare appunto di avviare alla definitivo reinserimento con un concerto
Che non è soltanto appunto religioso ma anche laico quello del perdono che concetto diciamo al perdono dono insomma quindi in concerto molto innovativo che forse bisognerà incominciare a a riflettere
Sul quale bisogna riflettere all'interno appunto dei nostri ambienti qui arrivo alla domanda e sperando che poi ce ne siano altri da parte delle dei corsisti e la la la dottoressa Romano introducendo diceva appunto riconoscendo e questo è già è già una cosa buona ostacolo l'ignoranza volte dei giornalisti rispetto al
Alla alterità carcere quindi a volte sui giornali si si reggono cose
Piuttosto morbose più che insomma l'analisi dei dati dei fatti in maniera di critica costruttiva
E quello che volevo chiedere agli odori
Proprio per la perché loro hanno fatto un lavoro partendo da loro professionalità e appunto dei di psicologi di psicoterapeuti io ho una formazione sociologica il metodo di oblio grafico è molto utilizzato appunto nell'approccio qualitativo
E però ecco non so se avete pensato di utilizzare anche queste narrazioni a doppio grafiche
Per poi fare anche una lavoro scientifico quindi passare dalla micro al macro attentamente intendo anche fare appunto un'analisi una proposta per per tentare strade nuove
Rispetto alla detenzione
Intanto ci sono altre domande
Ecco allora accogliamo anche la domanda dell'altro dottoressa così
Buonasera vice commissario in prova la marea per arginare
Io volevo partire da una considerazione del dottor De Pascalis sulla necessità della conoscenza del detenuto e quindi
La considerazione che come criticità madre che proprio la non conoscenza allo stesso
Volevo rivolgermi a agli autori per chiedere questo considerato che la conoscenza del detenuto quindi è
Come dire la base su cui poi costruire tutto un percorso rieducativo insomma trattamentale oltre che securitaria tanto
Volevo chiedere considerato diciamo la vostra esperienza all'interno dell'istituto di Bolzano
Che ospita prevalentemente stranieri qual è il linguaggio che voi ritenete debba essere adoperato
Un linguaggio per poter come dire ricostruire
Quindi il quindi filante della loro la loro storia se linguaggio e lo stesso che come dire voi richiede il Governo ad utilizzare con i detenuti italiani
Dunque
Diciamo che
è importante terno il confronto perché in tutta onestà al secondo aspetto beh non ci avevamo pensato ad altro quindi
Invece è proprio
Il il libro poi vediamo che anche questo significato proprio quello di vedere come può essere utile come si può usare un lavoro di questo tipo
E sicuramente potrebbe essere significo significativo quello se lei dottore dice
Di provare in qualche modo a usare un lavoro di questo tipo
Per vedere come modificare anche alcuni
Comportamenti trattamentali mi viene da dire no
Che può essere un momento che avviene però in un confronto immagino
è una è una sfida che sicuramente ci piace tanto e grazie per
Chiuso un cedimento che non ci saranno inutilmente sui
Disse
Di fare una analitiche una ricerca qualitativa più elaborata c'ho pensato più volte perché in fondo qui i no Marchica chi anomali i padri fondatori di questa metodologia son quelli dall'analisi qualitativa insomma cominciarono con gli emigranti con queste cose con quelle che non hanno mai avuto voce nella storia no come si dice
Ecco il
Dirla assecondato ma io cominciato a ragionare su una possibilità che servisse anche a pensare a qualcos'altro
Soprattutto con
I dialoghi col dottor Palma qualche mi ha cominciato a far pensare ad altri tipi di carcere ad altre alternative hanno
Per rispondere anche alla all'altra
Alla
Commissario che chiedeva
No direi di no cioè cioè occorra una profonda riflessione nella contatto con i detenuti stranieri cioè ci sono pregiudizi
Ogni volta che si esce da un colloquio sicari questi pregiudizi spesso scherziamo tutti vedendo di farli correre liberamente questi pregiudizi perché tanto ci sono
Ci sono pregiudizi ci sono altri assi culturali
L'incrocio ma nel rapporto gioca in un altro modo
La cultura spesso la cultura diversa bisogna fare i confronti dietro una superficie a volte con culture magiche
è molto diverso bisogna veramente a riflettere approfondire
Capire bene continuare a studiare a rielaborare per migliorare questo contatto è difficile
A parte ho contato superficiale che funziona chiaramente però se si vuole capire bisogna fare un salto qualitativo
Lei però una croce sopra prima di ridare la parola verso appunto glielo suggerite io me lo chiedo siccome vedo per fortuna in questa sala
Ci sono molte donne rispetto al tema del pregiudizio come dire rischia anche lì e di giocare
Una doppia parte pregiudizio perché immagino anche molti detenuti non solo stranieri niente non solo stranieri quando si trovano di fronte esiste
Appunto il commissario funzionario dirigente il direttore donna perché appunto come dire insistono i pregiudizi e anche di genere che non sono di poco conto quindi
Aggiungo questi domanda
Essi così mentre sull'asse la risposta alla dottoressa parto da quella della dottoressa da dove arrivano
Ma sì sicuramente accolto accolto un aspetto importante e delicato perché
Se non riusciamo a conoscere nella cultura del del soggetto
Diventa anche molto difficile
Ascoltare intanto dare risposte spesso non ne possiamo e non ne sappiamo dare ma
Questo io vivo in un Paese del nord ma sono di cultura meridionale e mia madre
Da parte di mamma insomma era napoletana io mi accorgo che nel momento in cui mi confronto colla col signore campano
Io colgo degli aspetti che magari un altro collega che viene poche del nord tocchi ecco sudtirolese di lingua tedesca
Bolzano c'è questa duplicità
Non coglie minimamente e l'altro probabilmente non si sente compreso ora non voglio dire che dobbiamo diventare no degli antropologi dei sociologi tu no
Però
Ha ragione noi di abbiamo dovuto studiare per questo abbiamo poi aperto anche un
Un un punto d'incontro e di ascolto
A titolo di volontariato per le famiglie di stranieri proprio perché lettino Psicologia diventa per noi un elemento una conditio sine qua non
Non so proviamo a pensare all'assistente sociale che
Ritiene una madre inadeguata perché il suo bimbo
Viene accompagnato all'asilo dalla bambina di sei anni
Ma nella cultura nordafricana questa è una regola nella cultura bolzanina se lo sogna nessuno perché o hanno la tata o ci va il papà o ci va la mamma
Ecco oppure come diceva cloud OCCAR Claudio Fabrizi prima la cultura magica questo aspetto magico
Che qualcosa noi che apparteniamo un po'al sud riconosciamo però è talmente più radicato che ricorda
Le vecchie culture animiste africane ad esempio che a me sfuggono allora ci viene da dire ma del successo qualcosa si è aggravato star male
E allora ecco il comprendere
Il comprendere
A attraverso anche la cultura
E mettersi in linea con quella con quello che è il linguaggio che può
A questo punto intendere anche l'altro e non è il registro linguistico
La domanda
Della dottoressa mi piacerebbe tanto rispondesse poi
Una una
Donna del corsisti io dico solo una cosa però
Io sono entrata trenta anni fa in carcere donna era le donne sono rimasta io ebbi da un direttore meraviglioso col quale sono rimasta molto amica
Un interrogatorio di terzo grado il quale mi disse ma tu lo sai che viene
Napoletano
Natura o sei che viene Michelina rogna te tu non hai idea quest'anno solo maschi
Chi si perde io assumo firmino a vedere che me la cavo non c'è problema io avevo lavorato qui a Roma nelle borgate più disperate della terra
Quindi mi pareva di entrare in collegio propri connotato
Che
Siamo poi aumentate nel tempo come genere ma anche all'inizio
Dipende proprio dalla da come ci si pone e dal voto dello dall'autorevolezza che si riesce ad avere e con i detenuti
E con i colleghi nel senso che io non sono lo lì come donna io sono lì come professionista e noi abbiamo al carcere di Bolzano non adesso è andata a Rovereto un'ispettrice che straordinaria
Che metteva in riga molto più di qualche collega maschio i detenuti sono dicendo ma tu lo sai che non si può fumare cosa ti ho detto valutare quella sigaretta ogni tema diceva ma quando arriva la
Lo dico la borsa soli che era molto era riconosciuta e dare una ragazza brava a sigaretta la buttava
Quindi
Io credo che giochi anche molto come noi ci poniamo all'interno
So che siamo arrivati
Alla
Però mi piacerebbe per il saluto finale se lo facesse
Daniele rendendo l'editore
Perché se siamo qua abbiamo avuto
Piacere di
Fare qualche riflessione ad alta voce il merito e della memori insomma
Già pubblicato questo libro oltre che va
Ad aggiungersi a quello degli del degli autori quindi ma fa
Canto oltre a ringraziare appunto per la
Per avere utilizzatori sul libro pubblicato una nullità dare vita a questa discussione grazie agli autori per averci proposto
Due parole soltanto per tornare sulla prima domanda che è stata fatta gli autori hanno un loro target da raggiungere
Noi ci siamo una casa editrice strana particolare siamo una cooperativa di giornalisti
Il nostro target quello che invece accennava lei cioè i nostri colleghi in qualche modo contribuire con questo libro è uno strumento di approfondimento
A una scarsa conoscenza del del pianeta carcere e soprattutto cercare di aiutare i nostri colleghi per quanto possibile a fornire un'informazione che non sia sporadica episodica legata a vicende particolari al suicidio più che la rivolta qualcosa già ma che
Che sia un'informazione costante come il come si fa la sua politica come si fa sulla politica estera insomma non non soltanto legata gangli se riusciamo con questo libro almeno in piccola parte a colmare questo modo secondo me è negativo di fare informazione nostro obiettivo raggiunto grazie
Grazie a tutti voi
Grazie
Forse
Sì infatti l'abolizione deve vedere