Le misure cautelari personali: il carcere, extrema ratio?

Bene
Cari amici buongiorno a tutti
Sono felice di vedere quest'Aula quasi piena
Oltre le più rosee aspettative
Parliamo del oggi di custodia cautelare
Prima di dare inizio ai lavori il nostro saluto ad alcuni ospiti molto importanti
Il dottor Vito Monetti
Nostro Procuratore Generale finalmente tornato all'ovile dopo alcuni anni di Cassazione
Da sempre da quando noi lo conosciamo sul banco dell'accusa ma sempre un uomo e magistrato di gran signori vita e gran simpatia
Il dottor Michele di Lecce anche Luigi nuovo capo dalla Procura che ha colmato un buco che era rimasto scoperto
Per un certo tempo è arrivato da noi con fama di essere un uomo saggio e risoluto e non ha perso tempo nel mettere subito in mostra queste sue doti
E infine
L'avvocato Sandro Vaccaro anche lui nuovo Presidente dell'ordine degli avvocati di Genova
è un amico è un grande avvocato e sostituisce l'avvocato Stefano Savi
Altro splendido Presidente dell'ordine degli avvocati di Genova e vorrei sottolineare che è un onore per noia avvocati avere ancora una volta dopo saldi
A capo del nostro ordine degli avvocati un penalista e oltretutto della caratura dal nostro Sandra
Ci sono poi altri ospiti non meno importanti dei quali però vorrei parlare fra qualche minuto
Dicevo che siamo qui oggi a parlare di custodia cautelare a parlare
In particolare di custodia cautelare in carcere
Ma quest'Aula come vedete c'è uno spazio vuoto sulla mia sinistra in quel punto lì
Dove normalmente ci sono due grosse gabbie
Che ospitano i detenuti inattesa di giudizio
E forse oggi sono state rimosse impropriamente perché se fossero state al loro consueto posto sarebbero state gabbia che avrebbero parlato da sole
Questa un'Aula che è stata o un lo ricordo insomma che coincide con l'inizio dalla mia della nostra professione Sandro ha iniziato un paio d'anni prima di me però parliamo della metà degli anni Settanta
Ed era stato fatto proprio in quel periodo il trasloco del Palazzo di Giustizia da Palazzo Ducale
Nel settantacinque a cavallo tra il settanta fino a settantacinque il trasloco dal vecchio Palazzo Ducale a questo nuovo palazzo di giustizia e si è
Purtroppo inaugurata in quest'Aula la stagione dei processi alle Brigate Rosse
Dei grandi Presidenti delle Corti di Assise
Ne cito solo alcuni ma sono stati tantissimi ma alcuni come che non ci sono più come il Presidente Napolitano il presidente Castellana il presidente Monteverde tutti i giudici accetta eccezionali che
Però oggi non ci sono più e tanti altri
Ma soprattutto ma soprattutto ma anche in quest'Aula abbiamo ampi ammirato degli oratori impareggiabile io ne cito quattro per una ragione molto semplice che poi vi dirò
Che sono Ernesto Monteverde Luca Ciurlo Filippo grammatica ed Ugo Maria Failla
E non voglio andare oltre per una ragione STU semplice perché ho scelto gli unici in quattro che oggi se fossero vivi avrebbero più di cent'anni quindi ho voluto limitare
Cinque cinque un altro profilo io se la lega su quel cartello non non avrebbe più di cento aeromobili pazzia grazie dottor Monetti mi commuove avere
No ho voluto fare questa scelta anche per non fare riferimenti di carattere personale ho citato questi quattro ripeto che ho sono stati avvocati
E eccezionali avvocati di cui ancora oggi a dispetto del fatto che se fossero vivi avrebbero più di cent'anni e ancora vivissimo in tutti noi il ricordo dallo Stato sto divagando
Dobbiamo parlare di custodia cautelare oggi dobbiamo parlare dell'uso purtroppo improprio che talvolta si fa della custodia cautelare
E c'è un uomo che è il simbolo di tutto questo e quest'uomo Enzo Tortora
Questa giornata e dedicata anche dedicata soprattutto all'UE oggi ci sono state altre fasi nel corso dell'anno mattinata in cui vi sono state delle celebrazioni importanti
Ed è il simbolo di una custodia cautelare applicata in modo non corretto
La sua è stata una vicenda drammatica una vicenda incredibile che ha fatto riflettere tutti che ha insegnato tantissime cose
E che purtroppo
Enzo Tortora pagato con la propria vita perché quest'uomo che era un uomo di cultura eccezionale
Nostro compagno di tante serate televisive
Nell'ambito di questa vicenda nell'ordine ha perduto prima la libertà poi la salute e poi la vita alla fine
Perché vogliamo parlare di custodia cautelare in carcere vogliamo parlare di custodia cautelare in carcere perché
Ci sono dei problemi che diventano ogni giorno più esplosivi
Tre settimane fa abbiamo fatto un convegno a Chiavari molto bello simile a questo organizzato dall'amico Silvio Romanelli molto interessante
Nel corso del quale ci sono stati interventi di parecchi ospiti molti molti dei quali sono di nuovo oggi qui presenti
E chi sia reso protagonista di un intervento mirabile era stato
Il
Dottor Mazzeo il nostro direttore del carcere di massima
Che è
Qualche cosa sicuramente conoscevamo ma
E ci ha messo al corrente di tutta una serie di dati che sono pieni di significato
Due su tutti due dati che sono stati ancora ribaditi questa mattina nel corso della visita al carcere
Ben più della metà della popolazione detenuta Marassi e composta da stranieri ed è un dato sicuramente inquietante a Genova del tutto superiore a quella che è la media nazionale
Ma che dobbiamo mettere un attimo da parte perché non è il tema del dibattito odierno
E di nuovo ben più della metà di questi detenuti e qui invece siamo in pieno nel tema ben più della metà di questi detenuti eh inattesa di giudizio
Questo evidentemente è un dato importante ma soprattutto un dato preoccupante ed è in tema di oggi
In
Un sistema che è dominato dal principio costituzionale secondo cui nessuno e considerato colpevole sino alla condanna definitiva
In un sistema in cui la custodia cautelare in carcere dovrebbe avere esclusivamente un carattere di eccezionalità
Queste nostre carceri stracolme di detenuti in attesa di giudizio evidentemente sono il sintomo sono il segnale di un qualche cosa che non va per il verso giusto
Il legislatore
Stravolgendo la materia cambiando innovando con il codice del mille novecentonovantotto lo ricordiamo tutti a posto dei paletti precisi in tema di custodia cautelare in carcere
Esigenze di indagine pericolo di fuga pericoloso di reiterazione dei reati ci dobbiamo chiedere se questi paletti vengono
Effettivamente e rigorosamente rispettati ci dobbiamo chiedere come mai
L'istituto è una domanda che ci siamo ancora posti con gli amici nei giorni scorsi come mai l'istituto della custodia cautelare a tempo quello del duecentonovantadue lettera d ossia custodia cautelare limitata al tempo strettamente necessario al compimento delle indagini come mai questo sia un istituto che praticamente e quasi finiti finito nel
Dimenticatoio
Di queste cose dovremmo parlare oggi
Io sto avviandomi a concludere però prima di lasciare per i saluti la parola al dottor Monetti al dottor Di Lecce all'avvocato Vaccaro
Voglio fare un mio
Saluto personale I protagonisti della tavola rotonda
Numero uno in tutti i sensi l'avvocato Valerio Spigarelli
Il nostro Presidenti Simo dell'Unione camere penali un uomo infaticabile un uomo infaticabile
Che ci inonda di documenti e che tra l'Unione lavora giorno e note noi siamo non attivissimi di averlo come Presidente e soprattutto siamo onorati di averlo qui oggi grazie vale
La dottoressa Silvia Tortora
La dottoressa Silvia Tortora che tutti conosciamo è che anche lei ci onora della sua presenza e soprattutto oggi ci portano a testimonianza dia netta e drammatica della vicenda del Papa
L'avvocato Alessandro De Felice de Federici schei il responsabile per l'Unione dall'Osservatorio carcere col quale abbiamo trascorso
La mattinata e che è ovviamente il deus ex machina di questo conservatori
Poi abbiamo il dottor Francesco Pinto che PM storico
Della nostra procura attento ai problemi sempre opportuno onnipresente nei dibattiti ogni volta che si debba affrontare un problema delicati in materia di gestione dei processi
La dottoressa Annalisa Giacalone che è uno degli elementi di punta dell'ufficio G.I.P.
Che da sempre si distingue per qualità e quantità del suo lavoro e perché no per simpatia
Il dottor Salvatore Mazzeo o quale di nuovo abbiamo trascorso la mattinata
La cui competenza in materia penitenziaria io già lo sapevo ma i colleghi che erano con me soprattutto quelli venuti da può credo che lo abbiano potuto constatare de viso e uomo la cui competenza penitenziaria non ha assolutamente rivali
E abbiamo ancora poi alcuni giornalisti e scrittori la dottoressa Ilaria Cavo giornalista e scrittrice che con il suo recente corto circuito ci ha rinfrescato la memoria su vicende inquietanti
Il dottor pasta nell'al notissimo giornalista di Canale cinque e poi abbiamo ancora la presenza e sono stati con noi
Questa mattina al carcere di Marassi gli avvocati dehor solai di ingegneri della della Giunta dell'Unione per l'Osservatorio carcere
E infine ultimo come si dice ma non ultimo ultimo il moderatore il nostro Stefano Sambugaro anche lui referente dell'Osservatorio carcere
Che l'artefice assoluto e sottolineo artefice assoluto di questa giornata grazie Stefàno e grazie a tutti
Buongiorno a nome del consiglio sono gli avvocati di Genova di porgo il benvenuto a questo convegno
Vittorio quindi via introdotto a un argomento che è molto importante
Indolente Consiglio dello evocati Genova è molto vicino a Camera penale perché vi ha ricordato Presidente Savic mio Presidente quello che oggi in degnamente sostituisco ma io vi ricordo che Genova i Presidenti son sempre quanti stati penalisti
Perché a memoria vado all'avvocato Divella l'avvocato Di Benedetto l'avvocato veramente l'avvocato De Vincentis quindi i rapporti tra il Consiglio dell'ordine la Camera penale sono sempre stati molto stretti
Stamattina abbiamo avuto un'esperienza che da penalista mi ha colpito molto perché questa mattina
Siamo
Entrati nel caso di massima non ha i suoi tra stanzetta dove siamo abituati a
Visitare ma siamo entrati proprio dentro il carcere ma vastissimo avvisa andate a visitare le sezioni siamo andati a visitare
L'infermeria dove vi sono dei malati che vengono veramente curati bene abbiamo visto però la situazione allucinante
Perché quello che mi rimasto negli occhi e sicuramente cambierà da oggi il mio rapporto con il detenuto anche se non ne ho molti perché esse un altro tipo di
Penale perché vedere otto persone chiuse in una cella di pochi metri quadrati con letti a castello a tre
In uno spazio d'aria di pochi centimetri tra il
L'ultimo letto che il soffitto colpisce abbastanza
Ha colpito però anche il rapporto esistente con le guardie carcerarie
Sono cose che bisognerebbe visitare e vedere e capire il lavoro che fanno anche all'interno
Dottor Mazzeo i suoi collaboratori ma gli stessi agenti vedere che c'è un solo agente a guardia di settantacinque detenuti
Vedere quelle che sono le esigenze che si cerca di affrontare con
La collaborazione
Che non sapevo esistere perché tutti pensiamo al caso di quello che vediamo nei film
Invece negli le
Cose umane vedi l'amore con il quale per esempio ho scoperto questa mattina che il caso di Marassi a un panificio che produce e vende il pane all'esterno che c'è un progetto per una pescheria
Che c'è una falegnameria
Che c'è un
Un tipografia che è quella che ha stampato queste nostre bruciore magliette che poi vengono vendute le botteghe solidali
E tutto questo poi arriviamo al tema di oggi colpisce nel momento in cui si parla di carcerazione preventiva
Perché quando sente i numeri che sono stati già riferiti dall'avvocato tendine non sto a ripetere che il più del sessanta per cento popolazione carceraria è in attesa di giudizio o comunque non ha una sentenza definitiva questo mette a pensare
Perché quello che spero che questo debba atti li abbiamo ovviamente
Tutte le parti abbiamo avvocati abbiamo magistrati abbiamo pubblici ministeri G.I.P.
La stampa
Al quindi tutti gli addetti ai lavori le norme le conosciamo siamo a ripeterle e il problema è quello della
Applicazione e interpretazione di queste norme perché già oggi l'extrema ratio e il carcere
Purtroppo c'è qualcosa che non funziona
C'è qualcosa per cui dobbiamo intervenire per cercare di risolvere questo problema che diventi effettivamente l'estrema ratio carcere perché
Veramente mi ha colpito
Lo stato d'animo di questi detenuti che si affacciava queste celle quasi a chiedere chi eravamo come ma eravamo lì apportare quelle che non le loro preoccupazioni e cambierà per metà domani
Quando andò in carcere chiamavo il mio detenuto che arriva con la sua tutta l'ufficio colloqui
E non so prima non sapevo la sua realtà oggi l'ho vista e quindi capisco ogni giorno di carcere ogni mese di carcere cosa pensa
Enzo torto a me è stata poi una dimostrazione di quanto siano sofferenza al carcere soprattutto il carcere preventivo
Quindi bisognerà trovare
E
Questo chiaramente avvocato Spigarelli do atto e mi associo a quelli che sono state le parole del
Di Vittorio Pendini quello che si ha da fare come Camere penali ma l'avvocatura in Piera anche se in questo momento stiamo attraversando un momento particolarissimo in cui
La politica al Governo forse vogliono ci pensano in maniera diversa e vogliono virgolette abolirci o comunque limitarci o comunque fare un attentato alla nostra
Libertà perché tutti insieme dobbiamo come avvocatura e magistratura infatti per la prima volta anche da questo punto di vista i magistrati sono dalla nostra parte
Però
Abbiamo un Governo sordo a qualunque nostra lamentela qualunque nostra critica qualunque nostra proposta comunque dicevo oggi sono convinto
Che un'esperienza come quello che ho vissuto questa mattina bisognerebbe portava all'esterno perché sicuramente molti cambieremo le loro opinioni su quello che è l'uso la carcerazione preventiva
Chiudo perché non
Non voglio entrare in uguale spazio ad altri
Recuperiamo un po'di tempo vi auguro un buon lavoro e andiamo avanti per ottenere sempre dei risultati migliori astratto
Grazie avvocato appendini grazie all'Unione delle Camere penali la Camera Penale di Genova per questo invito
Non avevo e non ho intenzione di fare un saluto di circostanza
Nell'arrivare qui sull'riflettevo un poco
Che
Ho pensato di parlare a voi avvocati
Parlare a voi di voi avvocati
Il nostro ruolo della vostra posizione i difensori dei diritti delle libertà all'interno
Del processo quindi come parte essenziale della giurisdizione della giurisdizione penale
Il vostro ruolo di controllo nell'ambito della giurisdizione
Questo organo di controllo essenziale per la struttura più moderno Stato democratico basato sulle regole della democrazia
Che ieri sera
Ho visto un film
Era una proiezione organizzata da quel gruppo che si autonominato Comitato per lo Stato di diritto
Sostanzialmente sono vostri colleghi probabilmente quasi tutti i civilisti sono anche i miei colleghi naturalmente ho visto forte Apache
Forte Apache era la storia la tragedia
Del giornalista del Mattino sia anni
Che fu ucciso in modo barbaro perché voleva fare il giornalista voleva esercitare il suo ruolo nella nostra società
Di parte di una struttura
In inglese si chiamano watchdogs lo in queste situazioni il controllo di un potere questo il compito della stampa
E nove di questo era stato ucciso
è stato importantissimo ieri ricordarlo
E in qualche misura commemorarlo
Prendiamo i discorsi di oggi
Io vi invito fortemente tra ricordarvi sempre nei confronti di tutte le situazioni in cui intervenite professionalmente questo vostro compito
I controllori della funzione giurisdizionale del lavoro dei magistrati
Venendo agli argomenti di oggi Saro brevissimo
Le mie esperienze i dodici anni alla Procura Generale della Corte di Cassazione piano portato ad e se creare
L'uso dell'informatica
Hai se calare quei provvedimenti che sono frutto di quell'orribile copia e incolla deresponsabilizzante copia e incolla
Sappiamo tutti a cosa ci si riferisce
E l'idea su questo riflettendo da tempo e di invitare
I colleghi
Che fanno uso di questa tecnica informatica a citare le fonti
Niente vieta che si metta i con un asterisco una nota a piè di pagina e si dica le parti tra virgolette sono state ricopiate ricavate dalla tale nota del tale organo con la tale data il tale numero non credo che vi sia nessun divieto di citazione
A dimostrazione di un minimo di presa di distanze oppure di una decisione di far propri in blocco argomenti errori di grammatica Roni di sintassi che purtroppo spesso nella fretta capita in certi altri atti di incontrare
Dicevo il vostro ruolo di guardiani e di controllori all'interno della funzione giurisdizionale che no Pinu complicato ambaradan è una
Essenziale in funzione di controllo in uno Stato democratico per il rispetto della legalità
L'introduzione del principio del giusto processo della nostra Costituzione
Fate uso di tutto questo fate rosse fatene Josè contestate gli errori che possono intervenire
Mi avvio alla conclusione
In questo vostro ruolo e venendo agli argomenti di oggi ricordate di
Posso dire forse di più uno e più ancora di quattro certamente fatte
Che noi non abbiamo soltanto la nostra Costituzione e non abbiamo sottratto il nostro sistema di norme nel nostro Paese esistono
L'unione europea esiste il Consiglio d'Europa
Esiste la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea esiste la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Fate uso di tutto questo
Circa un anno e mezzo fa si era sviluppata nelle mailing list una serie di messaggi di quelli che ti bloccano la casella di posta elettronica
Stava per scadere il termine entro cui il nostro Paese da adeguarsi
Alla direttiva dell'Unione europea sul trattamento degli stranieri
Quelli che noi chiamiamo clandestini un'orribile aggettivo
Ci fu UPA ovvero c'è un paio di avvocati genovesi scritta anche a questa bellissima ci estratti
Ci fu un susseguirsi di messaggi interpretativi la possibilità ci ma dove andiamo facciamo
Dal ventiquattro dicembre del venticinque dicembre
La a un'applicazione diretta della direttiva
Solleviamo una questione di di legittimità costituzionale non mandiamo gli atti alla Corte
Di giustizia dell'Unione europea
Poi aveva vinto questa gara culturale
La Corte d'Appello di Trento che è stata la prima vedersi esaminare una questione pregiudiziale dalla Corte e degni di Lussemburgo
Lì lo stimolo avrà raggiungere questi tutti questi nostri giudici a Berlino lo stimolo è un dovere dei magistrati
Per la Corte di Strasburgo per la Corte diritti dell'uomo sta a voi avvocati
Di raffinare le vostre le vostre capacità tecniche che vedere quando sono esaurite o non praticabili le vie di ricorso interno per andare alla Corte dei diritti dell'uomo chiudo veramente con un'ultima citazione
Di qui a un anno scadrà il termine entro cui il nostro Paese si deve adeguare
Alla direttiva dell'Unione europea sul diritto vino tema diretta la lingua la traduzione e all'interpretariato fa parte come sappiamo del Programma di Stoccolma
Il discorso è complicato complicato per tutti noi
Perché per la legge sugli stranieri portiamo protestare contro un Parlamento che faceva leggi contro qualche cosa contro una una norma esterno norma europea
Qui probabilmente sarà direttamente applicabile questo principio finora c'era l'obbligo di tradurre
E a norma della collezione diritti dell'uomo dittatore Nonino comprensibile all'imputata all'indagato il capo di imputazione
E qui a poco più di un anno l'obbligo riguarderà il capo di imputazione la sentenza moltiplichiamo la per le pagine dei nostri sentenze per la quantità di imputati nel maxi processi consegniamo il problema interpretariato
Ho l'orgoglio di aver partecipato a un gruppo di lavoro dell'Unione europea e di aver
Suggerito richiamato il problema che sente perché ha da essere
Si deve inventare una formula per garantire un rapporto alla disponibile l'interprete anche nei colloqui fra il difensore e il proprio assistito
E in galera scusate l'espressione indica in questa tristissima mi è venuta perché parlava more di questo prima ecco
E c'è quest'altra norma
Su queste servono norme direttamente applicabili noi abbiamo nel nostro processo le sanzioni per la violazione di certi diritti allora amici avvocati ricordiamocelo tutti e questo
Chiudo chiudo
Ho ricevuto l'ultimo volume della vostra rivista di giurisprudenza
Lo dico chiaro chiaro voi senza di promesse mai avuta
Forte rinforziamo il settore europeo rinforziamo poi adesso naturale perché io credo che questo sia uno spazio di riflessione di arricchimento culturale per tutti noi grazie scusate la digressione
Credo che questo sia un posto pieno
Possiamo questione che va bene
Buona sera a me ringrazio anch'io evidentemente gli organizzatori di questa serata peso l'invito a portare un mio saluto come molti di voi sanno sono Ageno vada
Poco più di tre mesi e in questa mia prima fase di
Assestamento nel nuovo ufficio ovviamente ho incontrato un po'di problemi
Tra i quali anche quello del quale in questa sede questa sera discutiamo
Riprendendo in cui questa in questo mio brevissimo saluto quando veniva detto precedentemente sia dall'avvocato Vaccaro sia per altra parte dal collega Monetti
è
Io vorrei sottolineare ulteriormente l'importanza di continuare a considerare per chi lo ha già fatto o di cominciare a considerare perché ancora non lo avesse fatto
Il mondo del carcere come un mondo non separato non estraneo rispetto alla società nella quale sia
L'avvocato Vaccaro citava
L'esperienza di questa mattina della visita Marassi e mi ha suscitato subito un ricordo personale che però credo sia abbastanza significativo da giovane studente universitario
Essendo tra i migliori del mio Corso di diritto penale ero stato premiato dal docente con
Una
Visita
All'allora penitenziario di Nisida io sto di Procida io studiavo a Napoli e e quindi Procida era praticamente di fronte
Ecco la gita premio per i migliori del corso sì solo rimorchiatore della marina ma insomma
Rimorchiatore della marina che per fare quel breve tratto di mare ci mise qualcosa come mezza giornata perché era potente ma non velocità evidentemente
Bene la gita premio era la visita al penitenziario di Procida allora in attività poi è stato chiuso come sappiamo
Bene quella esperienza da giovane studente universitario ancora oggi a distanza di
Più di quarant'anni parecchio di più di quarant'anni io sono perfettamente presente perché quel primo contatto con una realtà che fino ad allora per me come credo ancora oggi per molti
Sì è una realtà estranea totalmente sconosciuta
Era stato
Traumatico per molti versi e
Mi aveva insegnato delle cose che ho apprezzato soprattutto dopo con il passare del tempo non tanto con lo spirito di allora
E quindi io credo che questa prima considerazione debba essere presente questa valutazione del del mondo del carcere nel suo complesso come
Potrebbe valere anche per altri ambienti per altri circuito in qualche misura chiusi
Dovrebbe ispirare comunque è sempre l'attività di tutti noi nelle diverse attività professionali oltre che anche evidentemente il cittadino come tale
E qui mi volevo passare alla seconda considerazione quella più specifica sulla carcerazione preventiva nel nostro Paese come sapete
Non c'è mai stata una politica complessiva legislativa omogenea in Mato perché in materia di carcerazione preventiva
Si è sempre constatato da parte di chiunque si è avvicinato a questa materia che
Nel nostro Paese c'è stata la politica cosiddetta del pendolo siano si oscillava da un estremo all'altro soprattutto in materia di durata e
Anche di condizioni che
Legittimasse ero autorizzato sarò in qualche modo la carcerazione preventiva
Si è uscì lati perché anziché prendere posizioni che potevano essere
Più meditate più serie più articolate si era
Scusatemi ma
Non l'avevo spento terra per ragioni che potete immaginare considerato il momento
E dicevo non si è mai Presa una
Una scelta non si è mai fatta una scelta seria
No credevo di averlo spintona
Con una scelta seria di in materia di carcerazione preventiva ma si è preferito in linea di massima seguire delle spinte emozionali quindi a un eccesso si è fatto fronte
Intervenendo in qualche modo per eliminare quell'eccesso e magari portando all'eccesso opposto e poi si è ritornati indietro e con questo meccanismo
Nelle diverse epoche ovviamente non certo in tempi brevissimi si è avuta questa continua oscillazione
Che già di per sé stesso mi sembra non non essere positiva come posizione teorica e poi come conseguenze pratiche
Ma che lo è ancora meno positiva nel momento in cui determina poi degli affetti di lunga durata gli effetti di lunga durata sono quelli di
Entrare sempre più nella logica che la carcerazione preventiva e comunque un male è un male necessario e che quindi
In qualche modo bisogna necessaria necessariamente per l'appunto far ricorso a questo istituto
Io credo che
La regolamentazione attuale non tanto in termini di durata ma quando soprattutto in termini di condizioni della carcerazione preventiva che venivano ricordate precedentemente
Possano essere se correttamente applicate delle
Possono dare dei paletti dei presupposti dei confini alla al
All'uso di questo istituto che
è sicuramente in alcuni casi CEE
Inevitabile ma che va comunque verificato e controllato
Personalmente vi dico che la mia esperienza professionale prima di pretore poi di G.I.P. e e
Da ultimo di Procuratore della Repubblica prime ad Alessandria e poi a Genova
Non hanno cambiato sostanzialmente la mia visione di questo istituto cioè quella cultura della giurisdizione che avevo o che credevo di avere spero spero di aver avuto
Da Pretore ed Agip evidentemente me la son portata dietro anche cambiando funzioni anche facendo il mio ruolo attuale ma questa è un'annotazione personale che poco rileva sul piano generale sul piano generale rileva che
L'utilizzo di questo strumento io credo debba essere appunto se non residuale certamente limitato negli studi a alle
Alle occasioni e nelle occasioni
Che lo richiedono e lo rendono imprescindibile questo lo dico non per ottenere a un facile consenso da parte dei difensori perché sarebbe semplice ovviamente
Dire alcune cose pur di ottenere alcun consenso lo dico perché
Ci credo e perché credo che nella mia esperienza personale sia riuscito almeno in parte ad attuare effettivamente queste queste poche cose che vi accennavo
E se riuscissimo tutti a superare quella visione errata del carcere come fine a se stesse e se riuscissimo probabilmente anche al di fuori delle aule di giustizia
A far comprendere comunque al cittadino medio al
Al
Al cittadino comune non ha detto e i lavori come si suol dire
Che il carcere non è la soluzione dei problemi e che quindi ogni volta che si in bocca una pena detentiva ogni volta che si imbocca all'arresto di qualcuno
Che ha commesso delle cose oggettivamente non accettabili o comunque
Correttamente da punire
E ogni volta che si fa questo non si fa altro che poi spostare sempre più avanti
Il limite alla libertà personale e quindi ad allargare per converso nell'ambito di applicazione di un qualche sistema detentivo sia essa all'esecuzione della pena sia essa la carcerazione preventiva
Sia esso comunque la privazione della libertà nelle sue varie forme perché poi non ci dimentichiamo che evidentemente non c'è solo la pena detentiva in carcere ma ci sono anche
Altri strumenti limitativi della libertà che ovviamente
Hanno
Altri connotati e Pisano anche in termini soggettivi in modo molto diverso da quanto possa pesare
Sul piano personale sul piano delle relazioni la detenzione in carcere e quindi dicevo sì si riuscisse tutti insieme a far capire che
In linea generale possono essere tante le risposte che l'ordinamento può dare ad attività a comportamenti che vengono ritenuti
Non consoni alla vita alla vita collettiva la vita organizzata
Risposte risposte anche in termini sanzionatori ma sanzioni che non necessariamente vengano il carcere la pena detentiva al primo posto o comunque in un posto privilegiato
Chiudo soltanto con una ulteriore brevissima notazione interni in altra materia che non prevede la pena detentiva ma
Per dire quando io creda alle sanzioni alternative quale componente
Anni addietro di una Commissione ministeriale per la depenalizzazione
Essendo da sempre un fautore del cosiddetto diritto penale minimo
Avevo sostenuto l'applicazione di alcune sanzioni
In sostituzione delle sanzioni oggi previste che erano anche sia pur minimamente detentive in materia per esempio alimentare in materia di tutela della salute eccetera
Che avrebbero inciso molto di più a mio giudizio sulla
Sull'attività dei singoli e quindi sarebbero state molto più effettive
Di quando non lo siano state non lo siano tuttora
Quelle che minacciano un mese tre mesi cinque mesi di detenzione poi alla fine per un verso o per un altro non
Non vengono neppure scontate anche quando vengono inflitte
Ecco allora
Se però ci si comincia a muovere o perlomeno ci si comincia tardivamente secondo la mia a valutazione ma comunque
Almeno tardivamente a muovere nell'ottica che
Il sistema penale nel suo complesso va ridimensionato che le sanzioni vanno ridisegnate che occorre anche uno sforzo di fantasia
Per
Individuare sanzioni nuove effettivamente
Applicabili che abbiano un effettivo valore deterrente e che possano anche se non soprattutto sostituire alcune sanzioni tradizionali come il carcere
Fermo restando che l'illusione di poter punire illusione nel migliore dei segni nel migliore dei casi di poter punire tutti con il carcere
Evidentemente
Non ha nessuna concretezza che non ha nessuna possibilità di essere attuate
E personalmente credo che nonostante tutti i problemi di sovraffollamento che purtroppo
Conosciamo per per in ragione della che l'attività che svolgiamo ma dico
In nonostante il sovraffollamento delle carceri non è certo la costruzione di nuove carceri che
Risolverà questo problema al massimo potrà a
Attutire delle situazioni di particolare disagio
E allora in quest'ottica io credo che
Se la pena detentiva
Di natura carceraria come tale in via generale e al suo interno in più la
Misura della carcerazione preventiva vengano
Collocati collocate
Più correttamente negli ambiti che dovrebbero essere loro propri probabilmente le
La nostra società nel suo complesso avrebbe fatto un passo avanti
E
Andrebbe o andrà come io mi auguro
Che sia nel senso al quale faceva riferimento anche prima di me il collega monete vi ringrazio
Si sa
No l'idea era quella di poter iniziare questo convegno facendo parlare la dottoressa Tortona
In qualità di persona che ha vissuto anche
Un'esperienza particolare perché è vero che noi parliamo di custodia cautelare in carcere parliamo della sofferenza del detenuto
Tante poche volte parliamo anche non parliamo affatto delle sofferenze di coloro che vivono la detenzione da una parte del familiare per cui
Nell'ordine mio
Della via scaletta l'intervento uno della dottoressa Fortore del primo intervento sia per reti dovuto rispetto per la situazione sia perché
La chiave di lettura iniziale a mio avviso è poco quella anche delle sofferenze
Che vivono i familiari del detenuto quindi
Inviterei la dottoressa Tortora a voler fare il primo intervento si
Mi sconvolge la scaletta non sconvolge lo stesso
Va bene
Allora invertendo questo ordine dei fattori
Il primo intervento successivo rispetto alla prole sopportano l'intervento di pasta nella
Nel senso che il Passarella che il giornalista di Canale cinque rappresenta
Quella parte del giornalismo che tante volte
Provvedono alla virgolette carcerazione nel presunto innocente già affine prima ancora che il presunto innocente venga ad essere processato che venga ad essere in qualche misura
Sottoposto a qualunque tipo di accertamento quindi iniziando questo
Dibattito questo rotonda
Raccomandando ai agli ospiti e agli interventi di tenerci nell'ambito di dieci quindici minuti passerei cui prima parola primo intervento dottor posta nell'appunto in quanto rappresentante della stampa sotto questo aspetto grazie
La sua forse sì
Ci siamo grazie
Buongiorno
C'è una frase di Enzo Biagi che mi aveva colpito intervistato da Giampaolo Pansa una volta disse anche l'uomo più pulito del mondo può uscire a pezzi ucciso dai giornali
Perché in Italia i processi li facciamo anche con la carta stampata e concluse ma siamo matti
Questa frase che è quella di uno dei più grandi giornalista tra italiani è contenuta in un discorso più ampio sulla giustizia aveva preso le mosse proprio dal caso Tortora e mi ha fatto riflettere sul mio mestiere che è il mestiere di cronista come quello di l'aria che dall'altra parte di questo banco
E mi ha fatto riflettere su quel mestiere di cronista perché Biagi spesso conclude questa intervista dicendo che il suo mestiere non voleva mai sostituirsi alti indici di un tribunale
Non so se adesso in Aula qui ci siano dei colleghi da giudiziaria ma il discorso riguarda non solo dei giornalisti ma anche i magistrati e gli avvocati in quanto fonti qualificate
La TV e giornali di questi anni sono pieni di esenti grandi casi grandi gialli
Grandi processi raccontati nei minimi dettagli ci sono storie che colpiscono più di altre la fantasia dei lettori e degli spettatori
E quindi sono seguite anche con maggiore attenzione dei mass media ricordiamo Cogne l'omicidio di Perugia Avetrana
Ma ci sono anche poi
Inchieste su come questi personaggi politici la lega quella sulla lega l'ultima in ordine di tempo o su grandi fatti come il G otto
Sono tutte accomunate dal punto di vista dei giornalisti dei miei colleghi di me stesso anche
Dalla ricerca dello scoop del particolare inedito del colpo di scena spesso ancora durante la fase istruttoria prima che inizi il processo è vero e proprio
Sì sì c'è questa ricerca questo questo tendenza a cercare qualcosa che possa fare il titolo possa essere colpire il pubblico oltre che informarlo
Il titolo di un film degli anni Settanta era sbatto il mostro in prima pagina spesso le stesse persone che criticano poi la pubblicazione dei tagli propri giornali ci sono degli sciacalli
Sono quelle che non si perdono un articolo o una puntata di programma televisivo come si assiste sono sceneggiato leggessero un romanzo d'appendice
Anche perché questo succede adesso soprattutto
Perché la tecnologia accelerati i ritmi diminuendo le possibilità materiale di riflessione
E sostituendo l'ENI tipo ogni notizia con un'altra notizia più nuova nel giro di pochissimo tempo e questo fatalmente entra in conflitto con i tempi diversi e più lenti necessariamente più lenti devo dire della giustizia
Il risultato alla fine sono i cosiddetti processi sui giornali la gogna mediatica come la chiama qualcuno
Nel migliore dei casi perché a volte la notizia sparata oggi magari sulla scuola comunicazioni iniziali di un'indagine appena avviata o sulla base di un esposto di parte molte volte questo avviene quando si parla ad esempio di malasanità
Viene poi dimenticata domani questa notizia
E quindi alcune notizie muoiono dopo indagini preliminari il primo grado lì primo grado di giudizio
Senza che poi la fila venga risultato comunicato risultato delle indagini intanto però l'impressione sull'ogni sull'opinione pubblica o il marchio sui protagonisti
Sono rimasti impressi almeno nella mente del pubblico
Ben presto mi sono reso conto quindi che
Esista un pericolo
Nella mia professione quello di lasciarsi trasportare finire per pubblicare notizie irrilevanti dal punto di vista giudiziario
Però estremamente dannose per le parti in causa per la reputazione che a volte la sicurezza delle persone coinvolte
Ma anche per la segretezza delle indagini a volte per l'accuratezza dell'informazione che spesso non può essere garantita quando la situazione d'inchiesta ancora fluida e gli elementi di cui si dispone sono ancora parziali succede moltissime volte
Si dice che la smentita è la stessa notizia data per la seconda volta perché il dubbio che l'informazione sia genuina e sia stata smentita soltanto per ragioni di opportunità si insinua nella mente del pubblico difficilmente pagati a questa rimosso
Non a caso Enzo Tortora ritorna in televisione pronunciando la frase che a mio parere fu geniale dove eravamo rimasti
Questo per sottolineare il fatto che interruzione dovuta l'arresto con il conseguente clamore mediatico che l'aveva seguito doveva essere considerata sulla parente di un fastidio perché tutto ormai era chiarito
Ma Tortora fu per così dire fortunato in quella disgrazia perché la sua posizione fu chiarita davvero al di là di ogni dubbio
Ma non per tutti questo accade o può accadere no perché si sprecano esenti di inchieste anche clamorose che coinvolgono decine di persone cui nomi finiscono sui giornali magari nomi famosi poi finiscono nel nulla
Io non sono contrario alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ad esempio una cosa di cui si dibatte tanto
Anzi mi schiero contro la secretazione di ogni atto giudiziario a cui diffusione non mette in pericolo poi alla fine naturalmente le seguenti attività di nulla di indagine
Ma non ritengo che
Debba essere compiuta con criterio ma ritengo che debba essere comunque più compiuta con criterio
Rendendo note magari soltanto le parti d'inchiesta che siano davvero pertinente il motto del New York Times e stampiamo tutto ciò che è degno di essere pubblicato e così deve essere
Ma cosa scegliere
Come scegliere cosa sia degno di essere stampato e così mi sono messo a riflettere sulla funzione del mio mestiere del cronista e sui rapporti che si devono intrattenere con le fonti e qui entrati in gioco voi avvocati magistrati Forze dell'ordine e con le notizie stesse
Perché partiamo dal presupposto che il giornalista non inventa
Se pubblica qualcuno gli ha passato la notizia ha visto un documento qualcuno gliel'ha parlato
E quindi la responsabilità intesa come questione deontologica non può essere
Appannaggio solo di questa categoria soltanto dei giornalisti
Deve riguardare tutti gli operatori della giustizia che ha che fare con la stampa quindi primo filtro a mio avviso deve venire proprio all'origine all'interno del fascicolo del magistrato stesso nel quale dovrebbero trovare posto soltanto le intercettazioni
Parlare di intercettazioni comunque i documenti rilevanti i fatti nere inerenti davvero al reato all'inchiesta il perché il dove il come il chi e il quando le stesse regole che valgono per l'informazione alla fine
Questo è il primo passo perché quelle stesse informazioni bisogna ricordarsi che poi
Vengono fornite le parti che per definizione sono parti e quindi ne fanno l'uso anche più utile per i propri clienti che e diventano di conseguenza quando poi
Fatalmente filtrano arrivano alla stampa anche Diotti spunti per noi cronisti
La cura indicata per queste disfunzioni che sono gravi è sempre più spesso l'innalzamento della soglia del segreto istruttorio l'inasprimento delle sanzioni a carico dei giornalisti che Genova c'è un caso abbastanza famosa è stata bloccata per una
Una giornata l'attività di un giornale il Corriere mercantile
Sottoposto la meticolosa sto perquisizione non mi ricordo perché cosa avesse pubblicato
Ma questo non è soltanto a mio avviso fuori dalla democrazia ma anche anacronistico
Nel nostro mondo così tecnologico infatti il concetto di segreto è ormai profondamente mutato
Dal punto di vista giuridico in nome di cosa si può limitare il diritto di cronaca che ha garantito la Costituzione in avete le fa della privacy ne dubito
Maggior forza delle argomentazioni come la sicurezza della persona o anche del dello Stato delle istituzioni
Ed è in questa seconda fase che dovrebbe entrare in gioco anche la professionalità e la responsabilità del giornalista spesso che dovrebbe essere in grado e dovrebbe farlo
Di valutare cosa sia oggettivamente opportuno pubblicare e cosa no sulla base di pure i criteri di importanza dell'informazione ma anche di
Usiamo questa parola di rispetto
Faccio un esempio
Se nei verbali sono contenuti i dati sensibili delle persone ascoltati indirizzi a volte numeri di telefono generalità dei parenti
Se poniamo il verbale ridata la stampa riguarda sua persona per qualche ragione
Da tutelare perché esposto vendette eco rappresaglia semplicemente perché vittima di un reato come può essere uno stupro
Il giornalista dovrebbe di regola mettere questi dati nell'articolo nella maggioranza dei casi si fa
Diverso è il caso che abbiamo avuto una Genova molti anni fa le inchieste qui alcuni qui Atishino anche trascrizioni di intercettazioni che non hanno stretta rilevanza penale
Ma che magari hanno una rilevanza per così dire politica perché rivelano sentimenti reali dell'indagato nei confronti di compagni di partito dell'elettorato o anche della cosa pubblica dei soldi pubblici è successo
è indubbio che per quanto riguarda l'opinione pubblica si tratta di notizie importanti e degni di essere stampate ma domanda a questo punto è
Devono essere diffuse da chi è coinvolto a titolo di inquinamento difensore nell'inchiesta devono entrare nel fascicolo del magistrato e poi essere distribuita dettati
E come rimediare se dopo la pubblicazione di queste informazioni d'inchiesta come a volte accade si conclude con un'archiviazione o con una soluzione
Enzo Tortora è stato come ho detto prima nella fortuna nella sfortuna fortunato tributo chiederà al suo pubblico alla fine dove eravamo rimasti
Ma non tutti possono fingere sappiamo che per Tortora non fu così fingeva di non aver riportato danni da una disavventura giudiziaria e mostrare di considerarla soltanto una fastidiosa interruzione
Cerchiamo
Passo nella per intervento
Adesso avendo sconvolto la scaletta grazie la mia idea è di comunque dover riprendere attraverso il filmato che in qualche modo ci fa vedere quello che noi oggi abbiamo visto a Marassi riflessioni che ha fatto gli Vaccari collega Vaccaro
Su quello che e il carcere
Collegando questo filmato a quelle che sono le volontà politiche l'edilizia penitenziaria visto ha come unico principale rimedio rispetto alla sovraffollamento carcerario abbiamo sentito nel corso del convegno di Chiavari
Il dottor Tamburrino del DAP caldeggiare comunque la riforma fondamentale delle carceri attraverso un in l'evento di quelle che sono le carceri esistenti nel nostro Paese io credo che vedendo quello che il nostro carcere quelle che sono le carceri
Ci chiede il racconto che il problema non è la costruzione delle carceri ma è la quantità di persone che vivono dentro il carcere e il problema vero è capire quali possono essere condizione alternative a una vita diversa rispetto a quella che ci viene
Proposto attraverso la carcerazione ora se
Il tecnico va in fondo per la luce io farei partire filmato girato molto importante perché UCPI aggirato l'ex aggirando le carceri nazionali per avere un quadro esatto una panoramica di quelle che sono le condizioni in cui vivono i nostri detenuti il filmato che adesso proporremo un filmato abbastanza
Pesante perché la realtà non è una costruzione non è un filmato a tavolino ma è la verità quindi io lo avvio spero
Se
Molto spesso
Presente
Pensa di esercizio evidentemente
Di
Di
Allora
A
Purtroppo
Ovviamente
Infine
Ovviamente
Ma
A
A
A
A
Ma
Allora
Oscillanti e in certe tra penitenziale in principio depenalizzazione consentitemi il termine dei penitenziari di trazione enciclica
Ripeto la ricusazione un crescente ricorso alla custodia cautelare abnorme estensione in concreto della carcerazione preventiva
Di qui una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma
Per la sofferenza quotidiana pinoli in pubblico a togliersi la vita in migliaia gli esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate quasi uno impegni
Evidente ingenerare e l'abisso che separa come chiedi con la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducativa della pena e sui diritti e la dignità della persona
Una realtà nonché ospiti capire il nome della sicurezza che mi viene più insidiata che garantita
Sono
Che il sovraffollamento dichiarata tende carceri
Possono rendere ancora più amara dati intenzione
Mi sono giunte varie lettere di diritti non si tiene sottolineano
è importante che le istituzioni e promuovano
Un'attenta analisi della situazione carceraria oggi
Verificano le strutture i mezzi internazionale
In modo che i dieci minuti e non sconti non ma è una doppia appena
Ed è importante promuovere uno sviluppo del sistema carcerario
Che poi rispetto e della giustizia
Sempre più attenti tanto
Sicilia insite della persona umana
Comunico l'uso anche alle pene non detentive un ammontare di tanti sentiti tensione
Questo era il filmato sul calcio ma che abbastanza
Evidente adesso riaccendendo le luci
Vedremo
Credo che questo filmato da venuto conto
Anche dei numeri dei numeri delle carceri perché il nostro problema è quello di capire se in carcere se l'uso dalla custodia cautelare in carcere arrenda
Questo ambiente questo ambienti vivibili o invivibili la custodia in carcere quella che numericamente crea sicuramente maggior disagio dall'affollamento ora appunto perché questi numeri che avete visto nel nel filmato non sono numeri
Di fantasia ma sono Medicare legati anche collegati nella realtà locale hanno una loro effettività io passerei la parola al dottor Mazzeo in quanto direttore nel nostro carcere
In quota ordinatore Mazzeo pro sono molto sensibile che ha sviluppato un insieme di attività Regione carcere oggi abbiam visto quello che in carcere fa di attore Mazzeo
Oggi
Ci farà capire anche quali sono i numeri reali della custodia cautelare e quali sono i numeri reali delle varie
Figure che vivono in carcere per cui passerei la parola al direttore Mazzeo grazie
La chiave grazie
No
In più
Grazie anche alle
Perfetto
Scorre
Buonasera a tutti
Anzitutto ringrazio le Camere penale di questo gentile invito
E gira secondo convegno che noi organizziamo
In poco tempo che questo mi fa molto piacere perché parlare del carcere oggi
Significa essere attenti e i problemi dell'umanità e i problemi della dignità delle persone
Ho qui preparato alcuni prospetti che
Descrivo un pochettino la situazione
Dell'istituto di Marassi che rappresenta sicuramente un osservatorio privilegiato
Per l'analisi del problema neanche dalla carcerazione preventiva
I fondi presenti l'istituto sono ottocentodiciassette
A fronte di una capienza
Ottimale di quattrocentocinquanta detenuti quindi non registriamo una evidente situazione di sovraffollamento che addirittura superiore rispetto
Alla media nazionale
Di questi detenuti il sessantadue per cento
Sono stranieri e trentotto sono italiane anche qui noi registriamo numeri da record se consideriamo che gli stranieri in Italia sono circa ventiquattro mila
E quindi con una percentuale del trentasette per cento a mente a Marassi sono il sessantuno virgola settanta per cento quindi sono cifre che parlano da sole
Andiamo avanti
E su questi ottocentodiciassette abbiamo circa cinquecento quattrocentonovanta che sono gli imputati e tre centoventisette sono i condannati
Che c'erano tutte sono condannati andiamo avanti
Ecco quindi ho fatto una distinzione
Reato
Restano i detenuti
Ebbene
E i detenuti in attesa di giudizio
Sono la stragrande maggioranza rende crediamo quasi da cinquecento a tre a centoventisette sono i definitivi e tutti gli altri sono in attesa di giudizio così suddivisi
In primo grado un abbiamo duecentoquarantuno centotrentacinque sono gli appellanti centoquattordici sono il ricorrente
Questo
Questi dati
Allora fermiamoci un attimino questi dati piuttosto significativi
Rendono evidente come
Nonostante
Il nostro sistema costituzionale processuale si basa sul principio di nel della presunzione di non colpevolezza
Quindi
è vero che c'è un giudizio di responsabilità anche in primo grado però è sempre un giudizio provvisorio e che quindi la sentenza
Soltanto la sentenza esecutiva quindi in base a una sentenza passata in giudicato ossia dodici i due gradi volte arco escludendo anche ricorso per Cassazione finanche nuovo ricorso per Cassazione ha solo allora si può
Parlare di colpevolezza dell'individuo sono ancora
La pena detentiva può essere eseguita
E invece
Noi registriamo un lusso come si detto abbi norme della carcerazione preventiva carcerazione preventiva che in una situazione il sovraffollamento
Come quella che è stato appena descritta determina dei risultati veramente disarmante e imbarazzanti e dunque abbiamo per esempio i dati relativi
Alla agli eventi critici che si sono verificati nel nell'istituto di Marassi
Ecco
Forse va abbassato perché non si vede meglio ecco
Beh comunque sinti centro residenziale allora al secondo semestre due mila undici non avevamo
Novantatré casi di autolesionismo novantatré di questi novanta e tre casi di abusivismo quel bene a stragrande maggioranza riguardava detenuti
Imputati sia in attesa di giudizio questi dati confermiamo troviamo anche confermati nel due mila dodici infatti guardiamo un pochettino i dati
Abbiamo cinquanta casi di autolesionismo di cui trentanove
Sono stesso stati commessi solo da detenuti imputati mentre solo undici detenuti definitivi
I tentativi di suicidio per esempio hanno riguardato sette imputati che zero definitivi
I suicidi hanno riguardato un imputato zero definitivo
Gli scioperi della fame hanno riguardato vent'denti imputati e undici definitivi
I rifiuti eviterà amministrazioni rifiuti i veneti hanno riguardato sei imputati due soli definitivi quindi come si vede
La carcerazione preventiva produce degli effetti negativi
Molto pregiudizievoli
Ancor più gravi rispetto alla carcerazione secondo una sentenza passata in giudicato questo perché indubbiamente il detenuto vive
Il primo impatto con il carcere quindi alla carcerazione in maniera molto su più sofferta perché si porta dietro tutte le ansie della carcerazione i problemi FIP personali problemi familiari i problemi di lavoro
Ricordiamoci che spesso
Una carcerazione
Determina delle situazioni di ansia di depressione lessico logiche anche molto molto grave nei confronti dei diritti dell'individuo che si trova
Il alla in carcere soprattutto per la prima volta quindi ritenuto primario e quello che maggiormente rischia di più
E consegniamo un esempio gli effetti negativi che una carcerazione può comportare sul piano del lavoro possono essere devastanti e la perdita del lavoro oltre che la perdere gli affetti familiari più libera e sapevo benissimo che poi
Quando il detenuto esce dal carcere perché magari ha ottenuto una sentenza favorevole
Gli effetti pregiudizievoli della carcerazione non possono certamente trovare un'adeguata ripartizione
Per la cosiddetta legge Pinto perché sappiamo benissimo che
Prevede soltanto non un risarcimento del danno ma un indennizzo e quindi non vi è un ristoro totale della situazione
Allora la fase di per ingresso quella
Caratterizzata dalla prima carcerazione detenuto è sicuramente quella più delicata è quella dove bisogna prestare la massima attenzione dove bisogna avere
La massima cura dei delle esigenze dei bisogni del detenuto
E vorrei citare
Alcune norme che ci impongono vere e proprie norme di comportamento nei confronti degli imputati
La prima è l'articolo uno della legge penitenziaria
Secondo la quale il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio
Che non sono considerati colpevoli fino alla sentenza definitiva quindi quindi
Su questo aspetto che dobbiamo ottenere condotte non possiamo
Pensare che il detenuto in attesa di giudizio venga sottoposto lo stesso trattamento del detenuto già condannato in esecuzione della sentenza di condanna
Anche perché c'è quel principio di presunzione di non colpevolezza
Non a caso le norme penitenziari impongono una organizzazione degli istituti che deve essere piuttosto differenziata
In relazione alla posizione giuridica
Così dice l'articolo sessantaquattro della legge Venezia anche per evitare impossibili influenzi
Nocive reciproche sappiamo benissimo per esempio che il detenuto primario entra in carcere e
Spesso per questioni di stile mancanza di spazio viene collocato magari con
Altri detenuti di una certa pericolosità di una certa esperienza penitenziaria e che
Pertanto possono
Influire negativamente nel senso di
Influire per costituire per lui quindi una possibile
Influenza non usciva influenzerà usciva sul piano della personalità
Quindi nella differenziazione bisogna tener conto di questo aspetto e dobbiamo anche assicurare la separazione fra imputati e fra condannati
E spesso non siamo neanche in grado di garantire la separazione fra detenuti bene che sottoposta carcerazione preventiva nell'ambito di uno stesso processo perché proprio la situazione di sovraffollamento cielo preclude
Vorrei anche ricordare che agli imputati deve essere garantito il pernottamento in cave in un posto letto
Sappiamo benissimo che è una situazione difficile non a caso la legge penitenziaria dice
Salvo che la situazione particolare l'istituto lo consenta quindi sostanzialmente lo consente mai quindi detenuti non l'imputato non potrà mai stare quindi poi in una camera singola per pernottare
Altro aspetto importante
Della carcerazione preventiva e
Sicuramente isolamento giudiziaria ecco isolamento giudiziario è sostanzialmente una misura che
Colpisce soprattutto
Neanche all'imputato ma addirittura l'indagato cioè ma ancora prima che venga venga formulato un'imputazione l'indagato se trovi stato spesso non sempre
è stato l'isolamento da questa misura viene disposta dalla dotare di iniziativa se e fino a quando
Lo riterrà necessario non esistono quindi limiti temporali non esistono disposizioni che circoscrivono questo ampio potere del magistrato
Va bene e quindi tutto viene lasciata all'iniziativa la sensibilità del magistrato stesso
Quindi attribuendo un potere troppo ampio che certamente non elimina a monte gli eventuali abusi che sono sempre possibili
Anche se devo dire che in linea di massima cioè da parte della magistratura molta sensibilità verso questo aspetto
Ma
Se consideriamo invece l'isolamento per motivi disciplinari vediamo già una certa disparità l'isolamento dei dieci per motivi disciplinari
Può avvenire per un periodo massimo di quindici giorni
Deve essere accompagnato da una certificazione sanitaria che attesti
La la possibilità per ritenuto di subire questo stato d'isolamento esista anche un sistema di controllo che il recavamo al magistrato di sorveglianza
Nel caso in cui la misura non sia stata adottata Nizzi nel rispetto delle condizioni normative
Quindi
Mentre
Per quella stessa misura che porgo che riguarda il più che altro di fili potrebbe riguardare giudicarne ma riguarda sostanzialmente definitivi esistesse un regime
Che tutela sicuramente il detenuto per quanto riguarda l'isolamento giudiziario e stiamo parlando sempre di persone per le quali vige il principio di non colpevolezza non vi sono dei limiti
è vero che c'è un potere del magistrato di sorveglianza di verificare
Da
Che l'esecuzione del carcerazione preventiva avvenga nel rispetto della legge ma questo non riguarda in sé per sé la misura ma riguarda l'attività di vigilanza
Che viene effettuata all'interno dell'istituto nel senso che
I poliziotti penitenziari devono nell'esecuzione della misura cautelare osservare le disposizioni contenute nella
Nella legge penitenziaria
L'articolo trentasei poi dice che
Il regime disciplinare
Deve essere adeguato alle condizioni stilistiche essi chicche del detenuto
Mentre per quanto riguarda il detenuto che si trovi in condizioni giudicabili intendo dire ossia in attesa di giudizio che si trovi in condizioni psicologiche non adeguate
Quindi l'unico sistema ora ovviamente quello di
Fa ricorso al giudice procedente
E
A cui spetta il potere di verificare se sussistono o meno le condizioni di compatibilità
Va bene con il regime detentivo e questo avviene con una procedura piuttosto lunga farraginose
Perché nell'ipotesi in cui
Il giudice non ritiene di dover accogliere la richiesta di revoca della misura cautelare perché
Le condizioni di
Detentive del venuto non sono compatibili col suo stato di salute all'obbligo disporre una perizia
è vero che questa decisione deve essere effettuata entro cinque giorni ai sensi del duecentonovantanove
Però è anche vero
Che
La perizia
Giustamente viene disposta se con tutte le forme va bene e le garanzie previste dalla legge il che significa che in questo caso
Quindi bisogna assegnare crisi il termine necessario dal perito non aspettare la comune dei consulenti insomma
E sostanzialmente la misura la valutazione sulla compatibilità con un regime detentivo viene effettuata senza quella urgenza quell'senza quei tempi così brevi che stube essere compatibili con la patologia del detenuto cioè alla fine il detenuto che si trovi in gravi condizioni di salute che di questo stiamo parlando non una semplice valutazione della patologia ma soltanto il venuto in gravi condizioni di salute che non lo vendo incompatibile con regime carcerario
Almeno novanta giorni e ci deve stare dentro
Per affinché prima che venga presa una decisione nei suoi confronti
Quindi diciamo che
Esistono della disposizione che non vengono sostanzialmente osservate per quanto riguarda gli imputati
Ecco eppure Regolamento che stabilisce che le condizioni detentive degli isolati non devono differire da quelle degli altri detenuti però facendo salve le disposizioni dell'autorità giudiziaria
Ecco io penso che in questo settore ci sia volta discrezionalità lasciata la magistratura senza
Un sistema di controlli che circoscrivo il potere del magistrato perché consideriamo per esempio lo stato di isolamento di un detenuto
Che colpito da ordinanza di custodia cautelare spesso va bene avrà questo detenuto viene debito il colloquio con i familiari lo stesso colloquio con il magistrato non li difensore queste differito
Le conversazioni telefoniche possono essere concesse
I colloqui di sostegno con il personale mettiamo ad esempio l'ipotesi di detenuti che sono probabilmente problematici stato ansioso depressivo ecco questi colloqui
Occorrerebbe l'autorizzazione della magistratura è vero che il Regolamento stabilisce che i colloqui con gli operatori penitenziari
Con
I detenuti imputati isolati non sono colloqui in senso tecnico però si comprende benissimo dire
Ragione di prudenza impongono che se il detenuto isolato per motivi di giustizia perché ci sono dubbi indubbiamente delle esigenze investigative
è meglio che non abbia contatti né col cappellano del meglio che non abbia contatti con un operatore di sostegno almeno nel periodo nella fase della delle indagini preliminari
Quindi
Stiamo parlando del momento molto delicato della carcerazione di a quella che
In cui il detenuto ha bisogno di essere tranquillizzato di essere tranquillizzato la sua vicenda giudiziaria di esse
Tranquillizzato sulla sua situazione familiare sulla sua situazione lavorativa
Eppure e
La normativa e chiara nel senso di tener conto di questa situazione ma di fatto così non è e come io credo che
Questo punto
Bisogna
Che tutti quanti mettiamo cediamo in mente che la carcerazione
La carcerazione non soltanto quella sulla base di una sentenza passata in giudicato ma anche la carcerazione preventiva debbo ubbidire a dei criteri che sono i criteri della umanizzazione me
Una carcerazione deve tener conto del fatto che oggetto della carcerazione un soggetto privato la libertà personale e quindi una carcerazione
Deve non deve mortificare il detenuto non dei morti Ficarella su tutto il detenuto in attesa di giudizio che oggi Scoma
Tale una pena anticipate perché non c'è alcuna differenziazione fa il detenuto condannato e il detenuto in stato di carcerazione preventiva est
Perché la le modalità esecutive della detenzione della carcerazione preventiva sono pressoché uguale così
Non dovrebbe essere
E allora
Manifestazione io vogliono citare
Un mio ricordo personale
Visto che credo che sia volto come dire pertinente nel caso specifico
Perché
Nell'ottantatré mi trovavo al carcere di Palermo all'Ucciardone come vicedirettore e
Non mi ricordo se era l'ottantaquattro o inizi dell'ottantacinque
Vi fu una visita parlamentare
Nell'Istituto di Palermo
Era un
Un deputato radicale che si chiamava Enzo Tortora Enzo Tortora entro all'Ucciardone e
Classi questi il castello borbonico si rivolse a tutti i detenuti dicendo queste testuali parole
Mentre fuori oppresso gli amici mentre fuori mi scarta mi scortavano vivo
Dentro ho trovato molta molta umanità e molti amici ecco questa colore mi hanno colpito l'umanità l'umanità ecco è un aspetto fondamentale perché si sa benissimo che quando una persona
Viene incarcerato era spesso
Si crea il vuoto attorno a sé allora
Si sente solo
Invece l'umanizzazione è un aspetto che dobbiamo tener presente nella carcerazione
è chiaro però che la migliore garanzia
Per la per il detenuto in stato di custodia cautelare quale e la celerità del processo
Una cosa e queste dobbiamo garantire processi celeri radicali
Dobbiamo evitare un uso abnorme della carcerazione preventiva è stato detto poc'anzi della cultura giurisdizione e dei pubblici ministeri ecco questo l'aspetto importante insomma è importante che un po'il pubblico ministero abbiano cultura della giurisdizione
è importante anche svolge un'attività di promozione sociale nel senso che la gente deve capire
Che
La carcerazione preventiva
è uno strumento investigativo non lo strumento di difesa sociale non possiamo per trasformare la carcerazione detentiva di uno strumento di difesa dalla società la quale si sente offesa sì mi sento messe in pericolo
Perché una persona e libera va bene nonostante sia indiziato di un reato ecco
Non possiamo
Alterare gli strumenti processuali in funzione dell'onda emotiva del momento in funzione di quella che l'opinione pubblica ma è l'opinione pubblica che deve cambiare deve essere informata che
La dignità umana e la libertà personale costruisce un valore assoluto e che gli strumenti processuali non sono nati per la dipendere la società ma per garantire
Esigenze investigative per garantire un processo anche rapido veloce e rispettoso dei tempi
Che
Una civiltà giuridica deve sicuramente osservare
Dobbiamo anche modificare il Codice penale
Perché a mio avviso abbiamo
Una elefantiasi di fattispecie penali che spesso ripetitive che determinano un cumulo di sanzioni anche per irrazionale a un unico fatto dobbiamo ricorra una depenalizzazione e dobbiamo capire che il carcere
E non soltanto quando dico carceri con soltanto a pena detentiva ma anche la stessa carcerazione preventiva deve tutto costituire l'estrema ratio
Ossia bisogna fare ricorso a questi strumenti sono nel caso in cui non abbiamo altri mezzi a nostra disposizione altrimenti veramente finiremo per essere condannati come accade spesso ormai spesso
Dalla convenzione dalla corte di Strasburgo perché l'Italia va bene Dio ma sistematicamente le norme europee a cominciare dagli spazi vitali
Perché oggi se un detenuto leverei di spazio evita di sette metri quadrati oggi che ha visto il carcere di Marassi si è reso conto che
In in una cella ci stanno otto detenuti l'ultimo detenuto
Simon letto a castello
A tre piani va bene e tocca il soffitto le dico e vi dico che quando stava all'Ucciardone sto parlando quasi trent'anni fa
Va bene ma situazione è cambiata i detenuti è stata letta caste va cinque piani e l'ultimo si legava con una corda quindi ecco vero la situazione carcere migliorare del sovraffollamento è sempre rimasta a questo punto la domanda e logica ma la politica che fa e questo lo lascio a voi il problema grazie
Grazie direttore
Il Direttore ovviamente ha ha trattato anticipando il tema relativo appunto al perché delle misure cautelari al perché viene scelta la visura cautelare della custodia in carcere a fronte di altre possa vita possibilità al perché la Procura prima del CIPE dopo applicano quella misura avendo una vasta gamma perché l'estrema ratio non estrema ratio ma è la prima scelta e il carcere diventa la dove tutti la spazzatura viene ad essere rigettata dove si vive
Per otto in cella dove in effetti si crea una situazione
Particolarissima di connivenze di commistioni di varie esigenze vola perché la Procura ha una sua responsabilità nelle richieste perché la Procura è quella che nonostante quello che oggi avete sentito dal procuratore capo di Lecce
Che giustamente ci ha fatto capire qual è il tono attuale della nostra procura genovese che un tono più più basso però è vero pure che le richieste come ingolfata quell'ufficio vola
Il dottor Pinto che rappresenta
La procura ma rappresenta anche l'Anm in quanto né il Presidente per la Sezione di cure
Magari può darci una una censura diretta informazione su quello che significa per la sua associazione per il suo ruolo di magistrato impegnato prima linea in Genova la custodia cautelare in carcere cui passerei la parola al dottor Pinto grazie
E ringrazio l'avvocato Sambugaro
Porgo
Saluti anche dell'Associazione magistrati che
A ritenuto doveroso
Aderire a questo convegno
Anche perché dico subito che il processo Tortora ha rappresentato un delle pagine più oscure
Della giustizia italiana
Ed è giusto che questo venga riconosciuto anche da chi naturalmente rappresenta
La magistratura ai diversi livelli
Credo che la problematica di oggi vada inserito in un contesto storico di esame
Che poi muovere proprio dal processo Tortora perché al di là di quella che c'è stata una vicenda umana pregiudiziaria drammatica
Chi ha memoria ed è vedo parecchi giovani me ebbene ricordando che certe cose proprio l'esito drammatico di questo processo a determinato uno snodo
Importante
Nell'accelerazione di passaggio di sistema
Perché all'epoca voi sapete che vi era in corso un dibattito sulle possibili riforme del Codice di procedura penale
E proprio quella drammatica vicenda determino un'accelerazione nella approvazione di un nuovo Codice di procedura che avrebbe dovuto sostanzialmente
Porre fine
A
Torsioni di carattere inquisitoria del processo con conseguenti ricadute negative sulla libertà personale
E infatti
Dopo una lunga gestazione ma dopo pochi anni dal
Dall'esito finale del processo Tortora come sapete e venne approvato il nuovo Codice di procedura penale proprio con
La l'obiettivo di evitare
Quelle drammatiche situazioni che siano determinate col processo tuttora
Come sempre spesso succede nel nostro Paese però
Nonostante l'entrata in vigore del nuovo processo
Proprio
In relazione a nuova stagione che si apriva la famosa saggio di Mani pulite
Si è aperto un dibattito
Ancora più serrato
Sulle problematiche relative alla custodia cautelare perché sapete anche che storicamente proprio subito dopo l'entrata in vigore nuovo Codice di procedura penale assistiamo alla alla stagione di Mani pulite
E
A
Una parte curare accentuazione
Della cartolarizzazione del processo penale proprio con riferimento
All'adozione della custodia cautelare in carcere
Ricordo in maniera molto
Diciamo
Sintetica i termini del dibattito molto acceso dell'epoca perché questo è un dibattito per e assolutamente attuale anche per l'oggi
E noto che una delle critiche che venivano portate al metodo usato in quei processi all'uso strumentale della custodia cautelare in carcere per costringere l'indagato a collaborare
E quindi discorsi inevitabilmente si allargava gli strumenti e procedimento penale soprattutto nella fase delle indagini e a quanto debba considerarsi loro uso corretto
è stato una prassi evidentemente nella prima fase delle indagini di Tangentopoli quella di richiedere da parte del pubblico ministero di concedere
Da parte del G.I.P. la misura la custodia cautelare in carcere successivamente di concede gli arresti domiciliari una remissione in libertà in seguito al comportamento collaborativo dell'arrestato
La prassi è stata criticata da molti
Ma dall'altra parte si poneva una giustificazione con un ragionamento
Che
A retto praticamente a tutte le istituti poi vi abbia Scopus previsti nel nostro ordinamento e cioè tribunale del riesame e Corte di Cassazione
Sulla base di questo ragionamento l'ammissione da parte dell'imputato con l'indicazione di fonti documentali conferme di altre chiamate di correo fanno venire meno esigenze cautelari nature probatoria
E poi soprattutto si osserva che quando la persona indagata che al centro di un sistema criminale di malaffare in quel caso corruttivo ma la cosa si può estendere anche evidentemente la criminalità organizzata
Che può perpetuarsi aldilà del singolo infortunio evidentemente questo è il segnale è fondamentale
Che l'imputato si è distaccato da un certo contesto criminale e quindi non incorre più nella possibilità di commettere nuovi creati
Il Corno diciamo così di questo dibattito e tuttora i due corpi di questo dibattito Tura vivo ad oggi però
Al di là di quelle che sono le
Risultanze processuali di quella stagione
Con conferme di tutti di quasi tutti i provvedimenti di custodia nelle superiori stanze dei tribunali di riesame e anche della Cassazione
Evidentemente questo
Questo tema comporta inevitabilmente
Una riflessione sull'istituto di sì
Io ricordo che proprio in quegli anni era stato pubblicato un saggio di grande livello culturale
Da parte di Luigi ferraioli
Che per me è stato sempre un maestro perché
Sicuramente un garantista non della prima ora
Non soprattutto interessato agli esiti eliminati i processi che ha formato anche generazione di magistrato è stato anche lui ma di Stato ma poi come sapete si è dedicato
Allo studio la procedura penale soprattutto alla filosofia del diritto bene
In una
Diciamo in uno studio estremamente raffinato il professor ferraioli sosteneva che in realtà
La formulazione all'articolo centosettantaquattro e sbagliata nel momento in cui prevede la lettera c parlo a tecnici e quindi di attente mi capite perché in realtà
Quello che è ecco essenziale
Alla
Tutela soltanto
Al in le alle finalità intrinseco del processo penale e soltanto il problema dell'inquinamento probatorio
E del pericolo di fuga mentre la finalità sociale preventiva in realtà non dovrebbe assolutamente incidere
Sulla
Dinamica del processo penale nella fase cautelare
Io
Mi sono sempre permesso con grande naturalmente ed è volta ammirazione per i maestri di dissentire da questa impostazione ma lo faccio in tempo ve lo dico in termini molto molto chiari
Perché questa impostazione
Dimentica una cosa fondamentale che il processo penale
Uno
Lo snodo fondamentale perché è una fragilissima barriera che si pone
Tra
Le problematiche fondamentali della libertà individuali costituzionalmente garantite e però principi generali di difesa sociale che inevitabilmente
Di cui inevitabile bisogna tener presente in un contesto storico-politico dato ora
Il contesto italiano un contesto caratterizzato da una fortissima che vita organizzata da fortissima che metta economica che pervadono la nostra società
E allora un'impostazione come quella di ferraioli che dal punto di vista dogmatico e assolutamente stringente e condivisibile non è concretamente applicabile
Ad una contesto come quello italiano di criminalità che si verifica per il semplice motivo che questo
Non consentirebbe al processo di essere efficace anche in considerazione di un altro tema fondamentale
Il sistema cautelare si inserisce inevitabilmente in un sistema processuale e generale
Nessuno in sistema giudiziario al mondo può reggere a mio avviso
Se si mantengono questo tipo di istituti obbligatorietà tende tendenziale e non
Governata dell'azione penale
Poi è in grado di di giudizio praticamente pieni con presunzione di innocenza fino alla Cassazione e riduzione totale della custodia cautelare perché inevitabilmente il
Diciamo
Il convergere di questi di questi tre di questi tre elementi farebbe totalmente perdere di efficacia la risposta penale con tutta una serie di lentamente di conseguenze devastanti sul piano Della in generale non solo tutte l'ordine pubblico ma in quello che si chiama diciamo in generale difesa sociale e questo sarebbe sostanzialmente un
Risultato politicamente inaccettabile
E allora io credo che lo studioso serio di diritto penale si deve porre questo problema perché inevitabilmente le problematiche del processo penale inevitabilmente vanno sfociare in problematiche di scelta di politica criminale
E allora da questo punto di vista
Il tema che poi è stata e attuale fin dall'epoca di Tangentopoli ma si propone ancora oggi
E come sostanzialmente
Si possa
Tentare realisticamente di governare le prospettive della custodia cautelare
Rendendo effettivamente la custodia cautelare in carcere effettivamente come estrema ratio
Togliendo la da quello che il famoso discorso del pendolo che faceva giustamente il dottor Di Lecce
E consentendo alla magistratura di fare una scelta consapevole e razionale di quelli che sono i casi che effettivamente meritano pervenire la risposta alla alla domanda giusta che faceva l'avvocato Sarno caro
Il carcere
Allora da questo punto di vista
Io credo che dobbiamo
Essere anche piuttosto espliciti perché
La riforma del processo penale in senso accusatorio
Che avrebbe dovuto por fine a determinati abusi in realtà secondo me non e utile per quanto riguarda le prove ma della custodia cautelare per un motivo molto semplice
Perché nel lessico della custodia cautelare così come è stato strutturato nel nostro Paese per quanto riguarda almeno la le misure cautelari personali
Non si verifica quel discorso di confronto dialettico che c'è tra accusa e difesa nel momento che la formazione della prova e quindi nel momento in cui si deve accertare la responsabilità
E quindi tutti quelli che sono i benefici che al sistema accusatorio nell'ambito la ricerca della verità con processo dialettico e quindi col famoso principio poppe diano diciamo della falsificazione
Non è consentito di applicare la fase la custodia cautelare quindi questo è stato un primo tra virgolette errore
Di prospettiva legislatore che pensava di poter risolvere il problema anche drammatico era stato posto con le col processo Tortora con la riforma del sistema perché proprio sul piano della custodia cautelare brutta piacere qui sentire il parere poi degli autorevoli interlocutori secondo me
Non si può porre la prospettiva della dialettica così come invece
Sia nel momento della risoluzione della controversia e quindi il giudizio
Questo è particolarmente drammatico perché in generale la diciamo cauta il fenomeno laccato redazione del processo dovuto alla crisi del processo è un po'un problema generale del nostro Paese
Ma che diventa appunto nel processo penale però se vogliamo fare un discorso in generale di di filosofia processuale
Voi potete notare che in realtà la cui trama del processo italiano e comunque un'accentuata che autorizzazione anche il processo civile spesso si realizza soltanto con provvedimenti cautelari
A maggior ragione per esempio provento amministrativo in cui le sospensive addirittura prevalgono sul sul sul merito ecco però nel processo penale
Questo questo tema è particolarmente e particolarmente drammatico
Ma allora
Dovendo ritenere necessariamente una situazione di necessità
Quindi a differenza di quello che autorevolmente pensava il ferraioli il mantenimento della lettera c dell'articolo cioè settantaquattro il problema di fondo e il Governo di questa di questa situazione
Allora premesso che in cui su questo punto per evidenti ragioni non è possibile con lo sviluppo della dialettica processuale che sia nel momento della definizione del procedimento e quindi della formazione della prova
Inevitabilmente noi dobbiamo innanzitutto secondo me agire su due aspetti il primo
Possiamo come operatori di giustizia
Pretendere da legislatore una coerenza di comportamenti e vengo subito al punto
E assolutamente incoerente il comportamento il legislatore che prima definisce
Il carcere come estrema ratio e successivamente
Nella stessa legislazione
Determina una presunzione di inadeguatezza di altre misure che non c'è il carcere per una serie
Notevole di reati perché questo a me sembra
Che sia un un problema di conflitto questo si è posto come sapete nell'ultima nove del due mila nove e qui secondo me vi è stata una interessante risposta
Della corte costituzionale che ha subìto mitigato
Questi diciamo questa presunzione di inadeguatezza di misure diverse rispetto a Carceri e che era stato una
Una sorta di diktat da parte l'esattore proprio in ossequio a politiche criminali di difesa sociale
Questo che cosa significa significa che credo commenta operatori della giustizia non influenzati dalle
Specifiche contingenze di politiche criminali noi dobbiamo pretendere una coerenza cioè se viene affermato come principio di fondo anche costituzionalmente rilevante come ci dice la Corte costituzionale
La libertà della il tendenzialmente la presunzione di innocenza
Beh allora evidentemente se il calcio extrema ratio non è possibile avere poi una legislazione in cui viene vietato al giudice di stabilire misure diverse rispetto a quella custodia cautelare credo che su questo punto
Ci possa essere una convergenza di intenti perché evidentemente quel principio prima rimane dalla veramente una mero flatus vocis se poi per una serie di reati che sono poi quelli che più interessano poi la diciamo lavoro delle procure noi non abbiamo la possibilità di ricorrere a strumenti alternativi
E quindi inevitabilmente dobbiamo dobbiamo ritenere che l'ideatore anche sulla base di indicazioni date la Corte costituzionale
La smetta sulla base anche di contingenti eventi che possono turbare l'opinione pubblica di fare questi giri di vite che non hanno nessun senso
Quindi questo significa evidentemente una precisa scelta di politica criminale nel senso di dare al giudice effettivamente l'ultima parola nella graduazione della entità della misura
C'è poi però
Un altro profilo che secondo me importante delineare
Che io chiamerei
Un profilo di
Diciamo di carattere ordinamentale
E
Di quella che giustamente il dottor Mazzeo chiamava cultura della giurisdizione
Qui mi rifaccio
Questa volta in chiave totalmente adesiva a uno degli ultimi scritti di Luigi ferraioli
Luigi ferraioli
Nel nel corso di un recente convegno
Proprio in relazione a determinate modifiche della struttura del pubblico ministero in
Addirittura negli ordinamenti sudamericani che sono stati varati dopo il superamento di sanguinose dittature
A individuato una
Importante
Funzione del pubblico ministero
Quale generale istituzione di garanzia e di garante delle libertà come organo indipendente è autonomo svincolato completamente dalla politica criminale e quindi da possibili influenze dell'Esecutivo
Lui fa un'analisi che riguarda la funzione del pubblico ministero addirittura come garante dei diritti cittadini nei confronti degli atti di Governo cosa che non abbiamo ancora nel nostro ordinamento ma che è stato introdotto nelle nuove costituzioni
Delle di molte di diverse repubbliche sudamericane fra cui Brasile
Ma ci sono degli spunti che sono interessanti evidentemente anche per quanto riguarda il nostro Paese
Questo perché perché lo dico
Perché
E qua su un problema proprio di scelta ordinamentale con la
Su cui poi veniamo anche a confrontarci supposizioni vivesse con le Camere penali
Qualcuno ritiene che l'introduzione del processo accusatorio avviene editabili mente spostato la figura del pubblico ministero sulla linea sostanzialmente la polizia giudiziaria
Quindi sostanzialmente un pubblico ministero che diventa inevitabilmente un organo di parte in tutte le fasi del processo penale
Io credo che questa sia una impostazione profondamente sbagliata
Profondamente sbagliata soprattutto nella fase cautelare laddove il pubblico ministero è l'unico reale garante della libertà del cittadino
Perché in questa fase come ho cercato di mostrare prima non esista la dialettica processuale
è una fase in cui il pubblico ministero
Fa una selezione degli elementi diciamo di presunta colpevolezza di responsabilità portata la polizia giudiziaria eliporto davanti al giudice senza che ci sia stata ancora il contratto della difesa
Evidentemente un pubblico ministero totalmente appiattito sulle posizioni e le prospettazioni della polizia giudiziaria inevitabilmente sarà portato ad un'accentuazione
Di richieste di misura cautelare
Non ponendosi la problematica della garanzia della libertà e dei diritti del cittadino sottoposto alle indagini
è chiaro che poi di
Esista il giudice
Ma inevitabilmente un giudice può essere schiacciato da richieste di un pubblico ministero totalmente appiattito dalla polizia giudiziaria
Senza che venga ancora sentita la controparte e cioè praticamente le ragioni della difesa se non
Con un contratto o differito e attenzione senza
Un'autentica discovery di tutti quanti gli elementi che sono portati diciamo davanti al giudice
Allora questo secondo me è uno snodo fondamentale
Se il Pubblico Ministero mantiene e addirittura accentua queste caratteristiche di Air di essere un organo di garanzia delle libertà
Evidentemente questo pubblico ministero deve essere totalmente indipendente autonomo deve essere magistrato a tutti gli affetti così come per esempio non è stato riconosciuto estero quello francese
Dove abbiamo l'importantissima sentenza della Corte Europea diritti dell'uomo che addirittura negato la caratteristica di pubblico ministero al Pubblico Ministero francese perché non dotato della sufficiente autonomia e indipendenza rispetto al potere esecutivo
Ma anche un pubblico ministero come quello italiano che fosse sempre più di parte e appiattito sulle logiche la polizia giudiziaria non sarebbe un pubblico ministero a tutto tondo garante dei diritti di libertà del cittadino
Questo inevitabilmente sul piano delle prassi
Determinerebbe comunque uno
Uso e un abuso di quella custodia cautelare in carcere perché inevitabilmente il giudice sarebbe condizionato in maniera nega IVA da quegli elementi che vengono portati contingentamenti dal pubblico ministero che non fa un preventivo filtro rispetto all'attività della polizia giudiziaria
Io credo che questo sia un altro tema molto interessante su cui si può sviluppare un confronto perché se è quello
Della
Necessita di una riforma legislativa
Che ponga qualsiasi presunzione di inadeguatezza ad altre misure di messa quella carcere qualche cosa che può essere iscritto definitivamente i nostri codici anche grazie
A una battaglia di della cultura giuridica
E anche spero Grazia diverse situazioni e consapevolezza da parte legislature
Il secondo profilo e il profilo più problematico perché inevitabilmente comporta una scelta ordinamentale di fondo naturalmente è chiaro che questo dipende anche dalla professionalità dei singoli dei singoli operatori
Perché evidentemente
Deve essere professionale un pubblico ministero che riesca a fare un vaglio serio di tutte quelle che sono le prospettazione polizia giudiziaria
Deve essere a maggior ragione indipendente autonomo un giudice che deve riuscire a valutare gli elementi portati al Pubblico Ministero a a
A propria volta con indipendenza e autonomia e non col famoso copia incolla di cui parlava prima il dottor Monetti
Ma guai se non si arriva anche a questo passaggio a questo passaggio di fondo l'articolo di ferraioli che questa volta condivido
Dice proprio questo
Per questo ogni volta che un pubblico ministero viola ligio commette un abuso è guidata interessi da parte non solo conta di suo ruolo di garanzia ma attenta alla sua indipendenza solo se i giudici e pubblici ministeri saranno percepiti all'opinione pubblica come garanti diritti i cittadini
E potranno essere tanto più fondatamente quanto più le loro funzioni saranno allargate garanzie di tutti i diritti fondamentali in apparenza paradigma costituzionale
La loro indipendenza sarà Dessì avvertite difesa con una loro garanzia altrimenti possiamo essere certi quell'indipendenza sarà considerate contestata come il privilegio di un potere Tel Aviv le e o di uso e non la nostra indipendenza e autonomia la vogliamo proprio a garanzia dei cittadini e non
A difesa di un privilegio e di un potere terribile e odioso grazie
Credo che
Fare
Pause forse indispensabile sentire subito la replica del Presidente Spigarelli alla qua al quale lascio la parola e poi dopo c'è una breve pausa caffè
Parla il termine replica mi sembra un po'reattivo dette
Però dico subito per essere più insomma conciliante che su alcune delle cose che ha detto il dottor Pinto sono d'accordo ma sull'impostazione di fondo
Proprio della visione del processo come strumento di difesa sociale sono imporrà di Khaled netto inconciliabile dissenso
Per il semplice motivo che nel nostro sistema costituzionale il processo non è uno strumento di difesa sociale
E men che meno può essere
Può essere applicata la custodia cautelare come uno strumento di difesa sociale
Qui proprio siamo di fronte ad una visione del processo ma della custodia cautelare inconciliabile con le norme e secondo me anche con il paradigma costituzionale
Cos'è la difesa sociale e che cosa la
Diciamo
La tutela
Beh la tutela da un lato l'attività tra virgolette amministrativa dello Stato amministrativa perché la polizia ha una funzione giudiziaria una punta a una funzione amministrativa ad esempio di controllo sul territorio e fa difesa sociale
Da un altro lato lo fa il codice penale la difesa sociale
Il codice di procedura penale è quello che serve a stabilire le regole per l'affermazione in una singola contesa
Che quella che vede lo Stato voleva punire un soggetto a quel soggetto tutelare il suo diritto alla libertà attraverso l'applicazione delle norme
Una delle quali norme
Una serie
Di norme sono quelle che contempera l'esigenza che il processo si svolga in maniera tale da non sviare
La sua naturale evoluzione
E quindi non ci sia un inquinamento delle prove e quindi non ci sia una frustrazione totale alla funzione del processo e poi della pena con la fuga dell'imputato
Toto corde l'accordo non ferraioli sulla natura anzi biennio ambigua dell'ultimo criterio invece
Cautelare che è quello
Che evita al soggetto indagato un dovrebbe evitare il soggetto indagato reiteri comportamenti di quel tipo poiché è dotato di una pericolosità sociale lavata dal punto di vista culturale sicuramente è un po'di Bia quella norma
Dal punto di vista dell'applicazione pratica e esattamente quello che descrive il dottor Pinto nel senso che viene applicata esattamente per tutelare la difesa sociale cioè viene applicata esattamente al di là del contenuto delle norme e del paradigma
Costituzionale
E vi dico che questo non lo dico io per la verità fortunatamente l'ha detto il resto Lupo nella inaugurazione dell'anno giudiziario cioè il primo Presidente della Corte di Cassazione Italia che ha detto
E qui poi veniamo al secondo dei problemi I giudici non ai pubblici ministeri
Attenzione signori giudici non è vostro compito una funzione di ditte
Sa sociale e non applicate la custodia cautelare in funzione di difesa sociale soprattutto non lo applicate come anticipazione della pena
Considerando il fatto che conoscete benissimo che il nostro sistema che mal
Raggiunge i suoi obiettivi probabilmente quella pena in molti casi finirà per non applicarla insomma per scendere dalle parole alate di Ernesto Lupo non applicate il concetto che a Roma si chiama pochi maledetti e subito
Cioè te ne do un po'di pena prima che essi cura
Ma ben prima che il processo finisca per svolgere la sua funzione perché è questo il motivo per cui in moltissimi casi
Quella criterio di pericolosità sociale viene ampliato al punto da essere una
Aborro le virgolette incostituzionale anticipazione della pena prima della condanna che queste
Un sistema
Che è costretto a scrivere nella sua legge positiva
Che la gente non può finire in prigione poiché non ha confessato perché vi è niente io sono d'accordo sull'importanza
Della fase di Tangentopoli nella fase di Tangentopoli
La lo sviamento dai criteri del paradigma normativo e anche dai princìpi costituzionali fu talmente evidente che fummo costretti a scrivere l'ovvio nel Codice di procedura penale
Perché si dà il caso che
Un'anticipazione di pena cioè la custodia cautelare per farla confessare qualcuno o perché qualcuno non risponde
è più facilmente ascrivibile in quei e comportamenti che secondo la legislazione europea si avvicinano alla tortura sulla si avvicinano al condizionamento
Del comportamento processuale dell'imputato che non ad altro temere noi di fronte ad una prassi di questo genere fummo costretti a scrivere che non può essere riconosciuto
Come il pericolo di inquinamento delle prove la mancata confessione dell'Inpdap c'è scritto nel Codice
O il rifiuto a rispondere cioè cose che
A rileggersi alle
Ci fanno considerare il fatto che noi abbiamo
Licenziato nuovo Codice di procedura penale io ho continuato a sentire nel corso di questo convegno la locuzione carcerazione preventiva guardate che la carcerazione preventiva non c'è più
Non c'è proprio più e la custodia cautelare fu quel salto culturale che diceva che il termine carcerazione preventiva è un ossimoro indegno di un Paese civile perché la carcerazione se c'è non può mai essere preventiva e la pena
E quindi e alla fine del processo bene perché fummo costretti a scrivere quelle norme B evidenti lei la ricorda
Perché i controlli giurisdizionali ahimè
Di merito e di legittimità furono talmente carenti da giustificare l'utilizzazione della custodia cautelare per portare ad un determinato comportamento processuale che indaga
Io ero più giovane giovane
Come avvocato all'epoca e andai a fare una trasmissione televisiva perché le camere penali si infiammare uno allora su questo me a fare una trasmissione televisiva mi trovai a confronto con Raffaele Bertoni che era una Bertone che non fior di magistrato
Grande magistrato
E di fronte alle intemperanza ti eccezioni di giovani avvocati che dicevano mettete la gente in prigione per farla confessare che né più né meno che quello che sto dicendo adesso ma che è scritto sul Codice di procedura penale perché
Non modifichiamo per quello lui commerciavo afferra napoletano mi disse no no non è vero noi non li mettiamo dentro per farli confessare noi li tiriamo fuori quando hanno confessato che esattamente la stessa cosa era esattamente la stessa cosa
E fu quelle brutto passaggio
Della nostra storia giudiziaria a dimostrare che
Concettualmente il principio della eccezionalità della custodia cautelare non era passato dove che non era passato
Purtroppo non era passato non tanto nell'ufficio del Pubblico Ministero perché quelle sopportabile
Non era passato laddove doveva passare cioè non era passato nella giurisdizione
E qui veniamo al secondo degli argomenti lei ha
Affrontato non prima di risolvere questa questione la custodia cautelare in carcere se ci sarà modo voi ne riparleremo
E uno strumento che deve essere applicato unicamente in casi particolarissimi ora noi abbiamo
Ormai constatato dal mille novecentottantanove ad oggi
Che questo concetto non è
Non è stato assorbito è allora dobbiamo cambiare le norme e dobbiamo scrivere pari pari nelle norme di riferimento questo concetto in altre parole e cioè
La custodia cautelare in carcere non è permessa per un numero assai elevato di reati perché gli altri strumenti gli arresti domiciliari di misure interdittive
E quant'altro sono più che sufficienti rispetto perfino alla difesa sociale
La custodia cautelare in carcere in quel carcere peraltro in quel carcere perché a me che sono altri i carceri va riservata a casi eccezionali sine per reati di particolare gravità
Perché così avviene in moltissimi altri sistemi senza nessuno strepitus senza nessun allarme rispetto alla difesa sociale
Punto primo punto secondo e lei dice giustamente tensione tutto si tiene un sistema come il nostro non regge prescindendo ripeto dalla difesa sociale francamente
Interesse non interessa un sistema come il nostro in cui c'è l'obbligatorietà dell'azione penale delle gradi di giudizio e una rinuncia alla CNA custodia cautelare è un sistema che non regge sul ultimo argomento Betto
Sul fatto che si potrebbe
Tra l'altro inserire delle modifiche normative per cui il lo stigma proprio del nuovo processo cioè il contraddittorio fosse applicato anche all'applicazione della custodia cautelare il dibattito è aperto
Perché è ben possibile invece riflettere sul fatto che ci sia un'applicazione della misura cautelare dopo il contraddittorio
Si ferma una persona lo si conduce di fronte al giudice non è che
Da basta vedere qualche film insomma no anche parlo di cose marziane
Sì indicano gli elementi a favore della privazione della libertà in quel momento si discute di fronte a un giudice terzo poi torniamo sulla terzietà e poi eventualmente si applica la
Misura ritenuto opportuno
Perché no forte è un'altra scelta forte
E
B perché oggi non succede esattamente la stessa cosa oggi non succede che viene vengono arrestate le persone poi si convalida da parte del giudice successivamente certo che succede
Solo che in questa maniera ci sarebbe una garanzia diversa noi
Dico subito che di fronte a questo tipo di procedure abbiamo sempre avanzato delle dei dubbi
Se non altro perché la custodia cautelare magari emessa da un tribunale ad hoc poi finisce per diventare nel processo
Una come dire una pietra troppo pesante anche rispetto all'assunzione di responsabilità però voglio dire
Non è che siano incompatibili applicazione della custodia cautelare contraddittorio c'è da c'è da ragionare
La terzietà del giudice però il bene importante
Perché se c'è una cosa sicura e che il giudice non fa un'azione di difesa sociale non ho proprio no
Questo è impossibile se c'è nella pretesa punitiva che correttamente incarna il pubblico ministero anche un'esigenza di difesa sociale non è un problema
Ma che il giudice faccia un'opera di difesa sociale allora questo sì che sarebbe un problema perché il giudice deve essere terzo terzo sì ma terzo rispetto a che cosa terzo rispetto a questo
Perché chi liquida il problema della terzietà del giudice e quello che noi da dentro forse ormai sono diventati i trenta anni diciamo non tiene conto che noi riteniamo
Che il giudice terzo sia il punto
Vero di equilibrio anche in questo caso
Di bilanciamento delle esigenze
La terzietà si declina con un altro aggettivo
La terzietà è connotata dalla indifferenza del giudice rispetta queste due pretese la pretesa punitiva e la pretesa e le il diritto alla libertà del singolo cittadino il giudice dialetticamente la sintesi di queste cose perché è indifferente
è indifferente alle esigenze di ripresa sociale non perde non vince mai giudici allora per tutelare questa terzietà del giudice ci dobbiamo mettere d'accordo dove stai intanto la terzietà del giudice si dice qualcuno dice
E ci dà del giudice utilizzo il termine perché sta scritto nella Costituzione non è che ce lo siamo inventato giudice eh terzo e imparziale ora da molto tempo il legislatore italiano viene ritenuto semi analfabeta ed è anche vero
Però che possa scrivere sostanzialmente che il giudice è imparziale imparziale dando alla locuzione terzietà la stessa connotazione dell'imparzialità è un po'troppo quindi terzietà e imparzialità sono due cose diverse
La terzietà eh proprio la posizione del giudice rispetto alle parti diversa
Non più o meno rispetta le parti mi il pubblico ministero e il garante della libertà dell'imputato il garante della libertà dell'imputato e
La legge dava da un certo punto di vista
La giurisdizione da un altro punto di vista se ci vogliamo mettere anche
La difesa mettiamoci quella ma non necessariamente deve essere il pubblico ministero il che non significa che il pubblico ministero non deve essere libero indipendente
Perché il pubblico ministero può essere inquadrato in maniera diverso dal giudice ma continuare ad essere libero indipendente rispetto all'Esecutivo dove sta scritto che questo non è possibile peraltro non è stato proposto in questo Paese da nessuno
Ma proprio da nessuno
Altro discorso il rapporto tra il pm e la polizia giudiziaria e ora io ho apprezzato moltissimo quello che lei diceva dell'autonomia del PM rispetto all'otto alla polizia giudiziaria e soprattutto dell'autonomia in tema di privazione della libertà
Detto francamente mi sono ripassato con la mente le ultime diciamo quaranta cinquanta ordinanze di custodia cautelare che mi sono passate sulla scrivania dava bucato e tutta questa indipendenza non me la sono ricordata
Perché il taglia incolla inizia con la
Completa come dire il completo insista mento delle informative di polizia giudiziaria nelle richieste di custodia cautelare e poi ahimè
Per diventano l'ordinanza di rinvio di di custodia cautelare molto spesso perché poi
Questo avviene allora questo tipo di rapporto con la polizia giudiziaria un rapporto che deve essere mantenuto perché noi crediamo che il Pubblico Ministero sia figura diversa dalla polizia giudiziaria
Crediamo che il Pubblico Ministero debba partecipare con l'avvocato e col giudice di un'unica cultura che la cultura però
Delle regole la cultura della legge non necessariamente quella della giurisdizione perché questo è un termine equivoco
La cultura della giurisdizione cioè il giudice la esplica il giudice
Noi dovremmo avere tutti la cultura delle regole per esempio quella cultura delle regole che avrebbe dovuto impedire mandare qualcuno in prigione solo perché non confessava o liberarlo quando aveva confessato all'epoca di Tangentopoli
Questa è la vera cultura che dovremmo come contribuire a formare tutti quanti assieme ma questo non ha nulla a che vedere con la perdita dell'indipendenza del pubblico ministero
Perché si può magnificamente garantire al pubblico ministero la sua autonomia funzionale rispetto alla i seguiti Ivo e allo stesso tempo inquadrare quel po'e anche garantire al Pubblico Ministero attraverso un Consiglio Superiore della Magistratura a cui partecipo nell'identica maniera vi si fa per e i giudici la stessa libertà
Che però è come dire gradatamente diversa rispetto al giudice
E così bisognerebbe che il Pubblico Ministero rendesse per lo meno conto di come utilizzarlo obbligatorietà dell'azione penale perché anche su questo c'è da dire no cioè il pubblico ministero
Insomma o su
Qui concordo perfettamente con lei
E una fantasia l'idea che si possano perseguire tutti i fatti penalmente rilevanti
Ed è una tale fantasia che siamo tutti perfettamente consapevolmente convinti che questa fantasia non è applicata neppure in Italia
Il problema è che in Italia c'è una discrezionalità incontrollata nell'esercizio dell'azione penale
Mentre invece controllare come viene fatta non significa
Assolutamente
Determinare il Pubblico Ministero ed seguire questo piuttosto che non quest'altro tra l'altro le le le più grosse nefandezze non stanno su come viene esercitata l'azione penale in genere sono stanno
Su documenti non viene esercitata l'azione penale
Allora tutto questo ci dice
Che noi dobbiamo cambiare lo statuto della libertà personale all'interno del processo
Sicuramente riformando il riformulando le norme sulla custodia cautelare
Ne ha tre camere penali su questo sta studiando e
Nel giro io spero ne discuteremo domani ma io spero nel giro di
Un mese o meno noi daremo un'altra nostra proposta come le definiamo chiavi in mano organica su questo tema della custodia cautelare
In cui ci sia una scelta chiara una scelta di civiltà la custodia cautelare che si è trasformata in un'anticipazione grave in custodia cautelare in carcere deve essere sostanzialmente abolita in questo Paese
Fai giustamente si diceva bene però allora c'è un problema dei tempi del processo benissimo è un altro problema ragioniamo anche di quel problema dei tempi del processo
Magnifico allora incominciamo a vedere quali sono i tempi dei processi in Italia perché se noi non partiamo dai dati veri rilevati
E noi continuiamo a dare per scontato cose che non sono
Allora il periodo più lungo di che trascorre nel processo penale quello delle indagini preliminari
Nelle indagini preliminari
Nelle indagini preliminari non c'è è assente totalmente il controllo giurisdizionale sulla durata delle indagini preliminari è assente per legge stavolta non per carenza di nessuno
Cioè la legge non garantisce che il giudice possa intervenire neppure
Sulle prassi più tra virgolette avventurose sulla iscrizione nel registro Tizio dirà voglio dire che se un pubblico ministero
Intende indagare su di me non iscrivermi del registro notizie di reato lo può magnificamente fare dal punto di vista processuale come purtroppo la Corte di Cassazione ci ha ripetuto assai spesso dicendoci
Poi certamente
Ci sarà una responsabilità penale è una responsabilità disciplinare quel che vuoi però nel frattempo il giudice non può neanche rideterminare il momento giusto dell'iscrizione nel registro di indirizzi reale bene
Se questo è il punto allora noi dobbiamo cambiare questo punto
E garantire dal punto di vista della controllo giurisdizionale questo tipo di attività del pubblico ministero che è un'attività fondamentale
Del Pubblico Ministero
Tempi del processo e quali sono i tempi del processo noi per molto tempo ci siamo sentiti dire che questo è un processo che dura tanto perché è sbilanciato sul piano delle garanzie questo è il leit motiv troppe garanzie
Una per tutte
Dice qua quando si fa un processo di fronte a tre giudici me cambia uno e ricominciare da capo è un'attività come dire dilatoria che serve a fare arrivare la prescrizione
Quando ne siamo andati a verificare statisticamente quante volte gli avvocati realmente nella fase di Beppe dibattimentale uti pizza hanno questo strumento abbiamo fatto la stessa identica scoperta che abbiamo fatto quando siamo andati a verificare quante volte gli avvocati chiedono i rinvii dei processi
Per legittimo impedimento
Perché abbiamo fatto una statistica a Roma nel due mila abbiamo ripetuto nel due mila sette l'abbiamo ripetuta in tutta Italia nel due mila otto statistica fatta con l'Eurispes no anzi per la verità quella fatta a Roma l'avevamo fatta a mano con istituti proprio in maniera
Molto casalinga perché e non ce l'avevamo la possibilità di coinvolgermi residui statistica gli altri le altre due sempre a Roma e poi in tutta Italia e l'abbiamo fatta e con l'Eurispes risultato
La rinnovazione degli atti del processo per il mutamento del giudice questo va a disdoro della categoria degli avvocati che invece dovrebbero chiedono di più a una percentuale che è inferiore al tre per cento
Quindi non è vero che per garantire il principio di immutabilità del giudice che è fondamentale perché viva Dio per condannare qualcuno almeno almeno si deve pretendere che i i giudici tutti quelli che lo condannano abbiano ascoltato il visto
I testimoni e quanto fu importante nel processo D'Ortona proprio vederli pentiti che dicevano quello che diceva
Allora quella falsa garanzia che la garanzia strumentale non c'entra nulla con i tempi del processo
Legittimi impedimenti e richieste degli estensori cinque per cento di fronte al novantacinque per cento di dibattimenti che vengono rinviati perché il collegio è precario per la logistica per errori nelle citazioni da parte degli uffici del pubblico ministero
Queste sono dati statistici allora vogliamo farlo andare più veloce il processo penale partiamo da lì perché quelle sono i problemi e attenzione io non faccio lo sconto neanche la capannoni non facciamo lo sconto neanche la categoria degli avvocati
Noi da tre anni a questa parte ma nessuno lo sa abbiamo detto guardate che nelle indagini preliminari ci sono una serie di doppie notifiche che fanno perdere tempo vittima a mente che non sono corrispondenti a garanzie reali noi siamo disposti a rinunciare a queste doppie notifica
Non ci ha risposto nessuno
Però ogni volta seri continua a dire che il cui PIL tempo del processo è tale per cui per cui si giustifica
Molto perfino si giustifica uno statuto della libertà personale che non è
Che non è di garanzia acquisiamo far camminare i tempi del processo introduciamo le cose che servono a diminuire il carico complessivo
Introduciamo l'irrilevanza del fatto facciamo processi per cose che sono delle balle spaziali rispetto alla offensività e la pericolosità
Introduciamo delle misure e qui vengo anche al discorso del carcere delle sanzioni che sono misure riparativa
Che poi però comportano l'estinzione del del processo che sono molto più effettive di tutta questa galera gridata che molto spesso poi non viene neppure scontata e quando viene scontata né scontata torno a dirlo in quella maniera
Che si
Veramente garantiscono e sono effettive qui noi dobbiamo partire o da un equivoco di fondo
Da una parte sembra che ci siano gli avvocati garantisti categoria curiosa che Starnazzo sa perché vuole uno Stato imbelle e poi coloro che invece giustamente si fanno carico del problema
No io penso che ci sono delle misure che sono molto più effettive dal punto di vista sociale preventivo
Se tu costringe per tutta una serie di comportamenti che sono di certo tipo a dei delle attività riparativa bene
Finirei per avere un affetto preventivo migliore di quello di oggi per cui comunque con la sospensione condizionale finisce finisce a tarallucci e vino molte delle cose
Allora riformiamo il sistema sanzionatorio introduciamo delle forme anticipate di
Di estinzione del processo allarghiamo l'area della perseguibilità querela per un certo tipo di reati e vedrete che magnificamente noi avremo un carico complessivo minore e se abbiamo un carico complessivo minore abbiamo processo che funziona di più senza rinunciare alle garanzie
Anche perché
E insomma è vero che non siamo più la culla del diritto questo è poco ma sicuro però non possiamo neanche essere la
Allo scendi letto del diritto
Noi abbiamo un carcere che non è
Ce lo dicono tutti che non è degno della
Della nostra civiltà giuridica dobbiamo renderlo estrema
Razzio nel vero senso della parola ma dobbiamo renderle sembra sul vero senso della parola fuori e dentro il processo
Anche attraverso una modifica della cultura di tutti quanti soggetti del processo io qui
Concludo con una sottolineatura
Parole che nel frattempo abbiamo introdotto delle norme che
In maniera schizofrenica utilizzano la libertà delle persone per fare andare più veloce i processi
L'immediato cautelare
è una bestemmia giuridica
è stato introdotto sulla scorta della
Affermazione che sembrava di di piena garanzia per cui insomma se uno sta se un pubblico ministero chiedo tiene la custodia cautelare poi più di sei mesi non lo può tenere in custodia cautelare
Il
Il l'indagato e quindi si deve fare immediatamente il processo traduzione di quello che queste idee hanno comportato nel nostro nella nostra vera giurisdizione
Indagini che durano quattro cinque anni intercettazioni e sarebbe tutto un altro capitolo che durano quasi altrettanto ma lasciamo perdere
Fascicoli processuali che contano un cinque sei settecento mila pagine
Richiesta e emissione dell'ordinanza di custodia cautelare
Nel giro di poco senza una reale di queste l'immediato che è la fotografia dell'immediato cautelare
Senza la reale possibilità a volte di difendersi perché lei diceva cose giustissime sulla condizione particolare dell'imputato
I dell'indagato in custodia cautelare cioè una sostanziale che conosciamo tutti di fronte a processi di questo tipo di fronte a processi che costano perché costano di migliaia di pagine
L'imputato in carcere non riesce mai a leggerli
Non riesce mai a dare un aiuto vero e concreto la sua difesa e ha voglia chiedere l'introduzione di lettori CD compagni io non son ci sono mai riuscito io ho fatto sto facendo un processo in cui l'indagato
è stato sottoposto ad indagine per sei anni
è stato colpito dall'ordine di custodia cautelare quando ha chiesto di avere la possibilità di farli leggere quel milioni di pagine mi è stata negata e non è che succede a me succede a tutti
L'immediato cautelare e una diminuzione verticale delle garanzie
E non ha nessuna giustificazione tra l'altro la legge come al solito pone dei termini e dice si va be'fatelo però fatelo
Purché siano rispettati dei termini che sembravano termini che avevano una loro forza e cogenza poi provveduto invece la Corte di Cassazione a dirci che sono termini ordinatori
Per cui quei centottanta giorni non contano niente si può chiedere anche successivamente anche se l'imputato non è più in custodia cautelare e via discorrendo così
Allora questa è
La
Situazione della
Diciamo generale rispetto alla custodia che ora
Per la quale
Noi siamo impegnati e non soltanto a modificare le norme specifica non soltanto a modificare come dice la natura dei soggetti perché questo andrebbe fatto anche se la politica ogni tanto tiro fuori l'argomento puramente sotto il tappeto che la riforma costituzionale
Mi pare che è un anno fa era sul scudi di molti adesso se la sono completamente dimenticato
Ma anche
A tutelare la libertà della giurisdizione perché qui che voglio arrivare per
L'affermazione finale
Io sono preoccupato della libertà della giurisdizione perché quando vedo un giudice
Delle indagini preliminari che non si adegua al diktat della
Immediata reattività della pubblica opinione molto spesso lo dico con simpatia nei confronto e gli amici giornalisti dissi informata sul singolo fatto specifico
E anche culturalmente sull'utilizzo dalla custodia cautelare per cui c'è una sorta di collegamento univoco fatto grave custodia cautelare agisce come non nessuno sta chiedendo la custodia cautelare per quel fatto lì
Ma
Ci ricordiamo con me sono stati licenziati gli ultimi due decreti sicurezza di questo Paese per non scontentare nessuno uno del Governo di sinistra l'ultimo è uno del Governo di destra esattamente in questa maniera
Fatto decisione del giudice
Opinione pubblica scandalizzata perché una autore di un presunto fatto di violenza sessuale non finiva finiva su anzi ma che non finiva finiva solo agli arresti domiciliari decreto legge da parte del ministro
Marroni e del
E del Ministro Alfano nel decreto legge c'era scritto come in tutti i decreti legge
Visti i requisiti di necessità e urgenza per l l'incredibile dilagare dei fatti di violenza sessuale custodia cautelare in carcere obbligatoria poi dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale
La follia era che quello stesso giorno vi giuro quello stesso giorno Maroni fece una conferenza stampa
Tirando fuori i dati sulla violenza sessuale in Italia quindi mentre la mattina aveva detto che c'era dilagante fenomeno il pomeriggio giustamente dal suo punto di vista disse alla l'universo mondo che in Italia
I fatti violenza sessuale erano in calo anzi
Di più
Quelli là gare dilagare dei fatti di violenza sessuale quelli i sex offenders di strada proprio perché il fatto era un fatto che riguardava due poveri cristi rumeni
Che erano stati prima ammazzati da alcune trasmissioni televisive anzi da una trasmissione televisiva e poi anche rianimarti da quella trasmissione televisiva perché una volta che hanno stabilito
Che tra virgolette erano stati un po'pressati nel corso dell'interrogatorio
Poi porta a porta li convoco disse ma che
Bravo vede lei gliel'ha fatta ma questo è un altro capitolo ma insomma morale della favola Maroni lo stesso giorno diceva che c'era un'emergenza tale da
Utilizzare un decreto legge
E invece si vantava del fatto che l'emergenza non c'era per nulla e la stessa cosa peraltro aveva fatto un anno prima Veltroni e non è che è una malattia che ha solo un'etichetta politica perché anche lì
Noi ci alziamo noi perché gli italiani licenziano con i loro Parlamento con il nostro Parlamento
Un decreto legge sulla sicurezza stavolta sui fatti di micro che un grande criminalità urbana e di nuovo nel decreto legge c'era scritto votato da tutti sesto da quello che era in quel momento il rappresentante politico in pectore di una schieramento politico chiesto proprio da Walter Veltroni che disse qua c'è bisogno di un la legge immediata cioè un dilagare di violenza urbana che non finisce più soprattutto nelle grandi dopo il solo soprattutto nella mia città peccato di un mese prima pure lui aveva fatto una conferenza stampa in cui aveva detto ed è vero io ci vivo che Roma tutto sommato tra le metropoli occidentali è una delle più sicure
Allora
Qual è il problema della custodia cautelare della difesa sociale è un malinteso senso di sicurezza che viene molto spesso come dire TT il lato da parte di
Qualcuno in politica qualche con altro nell'informazione qualchedun altro anche tra di noi parlo del
Del mondo dei giuristi
Perché in nome della sicurezza noi abbiamo introdotto tutti questi sfratti alla legalità sostanziale
Questa è la verità
Rispetta la custodia cautelare facciamo processo che dura di meno ma anche che dura di meno né indagini preliminari facciamo un processo che ha un carico sostenibile introducendo delle misure dell'attive
Facciamo un processo giusto con un giudice che sia terzo equidistante sul serio e a quel punto facciamo anche un processo in cui la custodia cautelare in carcere sia riservata a pochi pochissimi quasi residuali casi
Perché per gli altri anche per evitare che ci siano dei dell'azione di quei fatti
Sono più che sufficienti misure cautelari disegno diverso tutti hanno citato giustamente il processo Tortora
Che e poi diciamo la data che ci muove a questa riflessione
E Tortora visse ma cosa importantissima quando vive andare i suoi giudice in camera di consiglio dice le carte dicono che io sono innocente innocente sul set spero che siate innocenti pure voi come lui
Ecco sul tema della libertà personale il mondo politico la cultura giuridica e anche
Diciamo quelli che vengono definiti gli operatori del del del mondo giudiziario troppo innocenti secondo me non siamo grazie
Da una
Che per le sue Mezzogori tutta l'Aula per cui occorre che
Ci sia il tempo per riprendere tutti
Io volevo ringraziare radio radicale perché come sapete sarà indiretta trasmettendo
L'evento fatto latore di cave e
Sensibile ovviamente al problema carcere
Sempre in prima linea
Nelle varie iniziative e tutte le iniziative che riguardano il carcere le segue anche in questo caso
Si è proposta
Sommossa richiesto ma su loro richiesta a presenziare a questo evento per l'importanza che risiede nella custodia in carcere e su quelle che sono le tematiche che appunto Radio Radicale segue
Fatta questa premessa riprendendo il il dibattito dopo rotonda
Abbiamo pensato adesso di poter dare la parola
A a quello che dovrebbe essere il reale garante della libertà pocanzi dottor Pinto ci ha detto che la procura il reale garantendo la libertà forse
Forse irreale garante della libertà dovrebbe essere e il giudice che è terzo virgola viti imparziale
E quindi la posa Giacalone che rappresenta l'ufficio G.I.P. di Genova giudice tutti
Levatura e sicuramente che appartiene al
Quella categoria di terzietà del giudice di imparzialità quindi lascio la parola all'autosponsor Giacalone grazie
Non so se il microfono quello
Grazie intanto per avermi chiamato a partecipare a questo convegno che il tema della custodia cautelare sia un tema caldo lo hanno dimostrato gli interventi che mi hanno preceduto
E le diverso e i diversi punti di veduta che si possa vedere
Nel trattare argomenti così delicati e così difficili soprattutto dopo aver visto un filmato che sicuramente tocca tocca tutti tocca noi addetti ai lavori e tocca chi addetto ai lavori non è
E cogliere occasioni per confrontarci e discutere approfondire i temi e pensare anche ad
Eventuali soluzioni alternative è sicuramente un momento
Importante ed è forse un momento cui dovremo ricorrere di più
Tutti parlo tutti voi in particolare che
Di questi argomenti trattiamo quotidianamente
Ho sentito con interesse ovviamente gli interventi che mi hanno preceduto
Soprattutto l'intervento dell'avvocato Spigarelli che chiaramente
Il portavoce anche di un malessere di una categoria che
Vede un divario una profonda frattura fra quelle che sono le norme i princìpi costituzionali
Che noi conosciamo che recentemente la Corte Costituzionale ha riaffermato con forze con decisioni di fronte ad interventi normativi che come bene ha ricordato l'avvocato Spigarelli
Sono conseguiti non a decisioni del giudice che abusavano della custodia cautelare ma semmai del contrario andando dietro quindi a spinte emotive
Che di fronte a fatti di indubbia gravità di indubbia allarme sociale scatenano anche nella nell'opinione pubblica
Nelle cesellatore anche nella parte
Di opinione pubblica e nella parte politica
Normalmente più sensibile
Alla tutela della libertà personale scatena dicevo questa contraddizione questa spinta a chiudere
Salvo poi di fronte I casi drammatici che spesso vediamo non solo al di fuori ma anche all'interno del carcere purtroppo sono numerosi
Perché sappiamo dei suicidi sappiamo dei gravi gesti di autolesionismo sappiamo della sofferenza della fragilità della gran parte della popolazione detenuta io svolto per anni il lavoro di magistrato di sorveglianza
E ha avuto quindi devo dire la fortuna
Di entrare all'interno del carcere di viverlo in modo un po'più diretto immediato rispetto forse a quello che hanno fatto altri miei colleghi che questa esperienza non hanno fatto
E che si limitano come
Che avviene nella normale quotidianità
Ad avere anche con la persona del detenuto un contatto molto fugace molto immediato nei pochi minuti dell'udienza nei pochi minuti del colloquio
Molto basandosi sulle carte quando invece attraverso anche i colloqui personali
Si comprende spesso che la realtà delle carte non corrisponde poi alla realtà vera della persona
Detto questo
Voglio ritornare all'argomento che ci interessa
E quindi si è criticata la funzione cautelare in vista di una appunto funzione sociale preventiva che dovrebbe
Non riguardarle ma
Anche nelle nella recente sentenza della Corte costituzionale del due mila dieci
Pure riaffermando con forza che la custodia cautelare non deve essere un'anticipazione della pena
Che la custodia cautelare deve essere l'extrema ratio che il nostro sistema si fonda su un meccanismo di gradualità di misure
E che quindi solo in caso di inadeguatezza delle altre misure cautelari noi possiamo anzi lo propone possiamo sì sempre nella scelta della misura ricorrere alla custodia cautelare
Afferma però anche
Un altro principio che sembra che ci dimentichiamo perché il criterio di proporzionalità
Il criterio di proporzionalità nella scelta delle misura altro non è che un criterio che ci ancorare alla gravità del fatto
E alla prognosi sulla pena tant'è vero che ci viene impedito di
Applicare la custodia cautelare quale ad esempio pensiamo che appena possa essere eventualmente sospese
E allora una prognosi della pena una palese della pena CD vincola inevitabilmente anche a valutare quello che può essere un
Un percorso un percorso di
Un processo che indubbiamente è lungo
E che alle indica l'impegno e all'interno del quale però la custodia cautelare si colloca anche come misura anche è consentita
Prima ancora del processo nella fase di indagini
Proprio per salvaguardare anche quelle che sono le esigenze di difesa sociali preventiva oltre che all'esigenza di salvaguardia della prova e l'esigenza di evitare il pericolo di fuga
Ed è su questo che noi siamo chiamati a fare valutazioni che spesso sono difficili che spesso
Cito costringono anche a prendere delle decisioni
Non facili proprio in vista della difficoltà di capire quale misura possa essere adeguata
Invece della custodia cautelare in carcere in periodi di tempo che possono essere anche lunghi come ci diceva il nostro direttore della casa circondariale di Marassi abbiamo
Situazioni di detenuti in in custodia cautelare in attesa di primo giudizio che trascorrono anche diversi mesi all'interno del carcere
Che vivono questa situazione di disagio di attesa però è anche vero che
Quando ci viene chiesto di sostituire la misura noi spesso ci ritroviamo in situazioni
Nelle quali
Difficile trovare una misura adeguata ad evitare che si possa ricadere nella reato
Certo vero quello che hanno detto sia direttore di Marassi che all'avvocato Spigarelli
I criteri di graduazione dovrebbero essere anche molto ancorati a quello che hai fatto e a quella che è
L'effettiva
L'effettivo danno che può derivare alla collettività da un'eventuale ricaduta nel reato
Però allora ci dobbiamo anche interrogare
Come dicevo prima sul collegamento inevitabile che c'è anche con la pena se non sia il caso come diceva prima di me anche il dottor di Lecce
Di pensare a delle forme di graduazione o meglio di diversificazione della pena
Perché oggi il giudice della cognizione conosce solo la pena detentiva la reclusione l'arresto e la pena pecuniaria
Saranno poi salvo i casi limitati di sostituzione con le pene sostitutive sarà poi il giudice dell'esecuzione che potrà quindi di un magistrato di sorveglianza che potrà applicare le misure alternative
Quindi
è questo anche il problema che noi
Senza volere assolutamente cadere
Nella distorsione di anticipare l'esecuzione di una pena ci troviamo però di fronte anche a casi in cui
In presenza di reiterazioni di reati da parte di soggetti che all'esterno non hanno punti di riferimento
Ci troviamo in difficoltà a poter
Fare delle prognosi di tenuta di misura diversa da quella cautela
Certamente sta poi a noi valutare caso per caso
Perché è logico che i le valutazioni sulla pericolosità nei confronti
Di un soggetto che alla prima esperienza detentiva non potranno essere uguali a quelle che si fanno nei confronti di un soggetto recidivo un soggetto che reiteratamente commette reati
Non possiamo poi inoltre non considerare che spesso nel momento in cui
Viene sostituita la custodia cautelare in carcere
A parte il controllo di polizia nonché e a parte i casi in cui
Nei confronti dei tossicodipendenti ci siano programmi terapeutici il soggetto in misura cautelare
Non ha più nessun tipo di
Di controllo di aiuto e anche di riferimento nella
Gestione di misure cautelari che non sono facili non solo facili nei confronti di soggetti che non hanno
Una predisposizione automatica alla all'adeguamento alle regole perché altrimenti non si ritroverebbero dove nelle situazioni in cui sono
Quindi
Anche questo è un altro problema grosso nella scelta della misura cautelare il fatto di dover fare a volte degli atti di fede
Che
Spesso vanno a buon fine talvolta no sappiamo benissimo che allora il ritorno non può che essere il ripristino della custodia cautelare in carcere
Quindi io sono assolutamente d'accordo nel ritenere che occorra studiare delle forme di diversificazione della pena
Già in una fase anticipata ricorrendo come diceva l'avvocato Spigarelli a interventi di tipo riparata Orio
Interventi che
Responsabilizzino anche il il condannato in disagio di queste eventuali sanzioni è chiaro che non sarebbe assolutamente possibile
Il ricorso alla custodia cautelare
Ma altrimenti
Il ricorrere alla custodia cautelare purtroppo diventa
In diversi casi una ricorso non dico necessario però non facilmente
Non facilmente non applicabile
E dico questo parlando del giudice che quotidianamente si sforza di
Ricorrere alla custodia cautelare in in misura il più possibile ridotta solo nei casi in cui effettivamente questo si sia assolutamente necessario
Certamente ripeto i principi costituzionali e le norme che abbiamo nel Codice di procedura penale
Sono sono principi che
Ci dovrebbero tutti far riflettere di più
Considerando anche quello che il periodo
Di durata delle misure cautelari periodo di durata di misure cautelari nell'ambito di un sistema che prevede più gradi di giudizio dove quindi è inevitabile che ci siano anche
Durate di custodie cautelari maggiori di quelle che dovrebbero essere sufficienti in presenza di pene che poi una volta che diventano definitive
No potrebbero essere o sostituite o
Rese meno afflittiva e con il ricorso alle misure alternative
E su questo però ci si deve anche interrogare
Perché nella nostra esperienza lo vediamo in molti casi in cui dura la custodia cautelare sono anche casi
Dove ha tenuto un arresto in flagranza dove la persona ha ammesso il fatto dove la persona a chiesto un'applicazione della pena
E il ricorso qui parlava il nostro direttore della presenza di tanti casi di ricorrenti
Sono anche elementi questi che fanno durare una fase molto più negativa rispetto invece ad esempio a casi in cui se la condanna diventasse
Rapidamente definitiva
Anche per la rinuncia ai certi ricorsi accerti ricorsi che sono dove diamo molte volte strumentali anche a prendere tempo
E allora questo cosa ci comporta ci comporta che
La pena
Il condannato potrebbe accedere ad esempio a misure
Della dell'ordinamento penitenziario quali la liberazione anticipata ricorrere più facilmente agli strumenti
Di applicazione delle misure alternative affrontare in istituto un intervento trattamentale che lo renda meno isolato meno
Meno tutelato rispetto al condannato
Queste però sono scelte di politica che non riguardano solo e necessariamente duri giudici è una sono scelte sulle quali
O di più tutti dovremmo riflettere
Dovremmo riflettere
Pur fermi nel ritenere che
La custodia cautelare in carcere si debba riservare come come momento ultimo nella scelta della misura alternativa certamente ci sono poi i casi dove il giudice inizialmente deve fare una valutazione a monte
E cioè essere convinto che i gravi indizi di colpevolezza
Siano sussistenti senza ovviamente
Ricorrere a quei sistemi di cui si parlava di appiattimento sulle richieste del Pubblico Ministero o di scopiazzata Tura delle richieste
Attraverso i meccanismi di copia incolla
Per l'esperienza che posso portare il mio
Sicuramente pure nella fatica quotidiana di studiare procedimenti e richieste che spesso
Appunto si sono a loro volta nonostante quello che
Ha detto il dottor Pinto
Ma citate nell'esperienza quotidiana di vedere richieste che talvolta ricalcano quelli che sono gli atti di indagini della polizia giudiziaria è compito nostro è quello di
Filtrare le di analizzarle pur senza avere un contraddittorio ed è questo che anche ci ci complica
Però voglio dire anche noi siamo chiamati nella nostra professionalità
Ad essere rigorosi in questo taglio
E senza trascurare quello
Che è appunto il l'impegno e
La difficoltà del nostro compito
Non è che il giudice
Ricorra facilmente alla custodia cautelare il perché
Ritenga Kent
Sia l'unico strumento come diceva l'avvocato Spigarelli per garantire un trattamento sanzionatorio che in futuro non sappiamo se ci sarà questo assolutamente lo sappiamo è un principio
A cui tutti ci speriamo che la custodia cautelare non puoi essere un'anticipazione della pena
Ripeto
Spesso non è Sacile
Proprio per la realtà per la difficoltà di
Trovare delle strutture alternative
Delle strutture alternative al carcere anche
Si diceva prima che sicuramente una risposta non può essere quella di costruire nuove carceri ovviamente sono d'accordo ma allora
Pensiamo anche a sistemi di custodia attenuata pensiamo a sistemi di custodia differenziata
Dove possano essere custoditi esso oggetti che hanno problematiche o specifiche di tossicodipendenza o
Problematiche di disagio problematiche di fragilità cerchiamo di sollecitare la possibilità di fare più lavoro più lavoro all'interno del carcere
Queste a questi numeri che ci ha dato il direttore sono numeri
Pesantissimi detenuti che stanno venti ore in cella chiusi che non hanno possibilità neanche di attivarsi in qualche modo a pensare su se stessi qualche cosa di diverso
Se non quello di ritornare a delinquere
Cioè non è che da parte nostra non ci sia questa sensibilità
Sento io talvolta agli avvocati che si lamentano perché
Pensa hanno che da parte del giudice ci siano delle rigidità che non tengono conto dei disagi e delle difficoltà che sono all'interno del carcere il compito nostro è un compito difficile spesso ingrato
Perché ripeto
Di fronte alla al problema di sofferenza del detenuto che noi abbiamo ben presente noi abbiamo ben presente che interveniamo pesantemente nei destini delle persone
Però abbiamo altrettanto presente il fatto che dobbiamo anche tutelare
Le vittime dei reati che tutelare dalle a rischio di ricaduta nella reato
Ecco che allora un sistema per potersi permettere giustamente
Una carcerazione una in custodia cautelare come extrema ratio deve necessariamente dotarsi di strumenti che permettono al giudice
Di applicare queste norme in queste misure diverso senza
In modo tale da fare uscire il più persone possibili dal carcere questo sia
Prima dell'esecuzione della pena quindi durante la fase cautelare che da otto
Ma
Al momento dobbiamo fare i conti anche con la realtà che abbiamo che è una realtà particolarmente difficile
Particolarmente difficile sotto il profilo economico particolarmente difficile sul piano del lavoro
Con quindi gravi difficoltà a poter fare accettare anche nell'opinione pubblica far crescere una cultura
Che non vede nell'appena nella
Quindi anticipata detenga custodia cautelare carcerazione preventiva come si chiamava un tempo l'unica risposta sanzionatoria
Cioè noi dobbiamo far crescere questo anche nella cultura delle persone
Però ripeto di per fare questo abbiamo bisogno di risorse di mezzi che al momento purtroppo latitano
Però è importante intanto cominciare sensibilizzando anche sul questi argomenti coinvolgendo più persone oggi io speravo che
Nell'uditorio ci fossero anche
Persone non solo a detti I lavori no proprio perché il far conoscere anche la realtà del carcere il far conoscere la pesantezza e la il disagio la sofferenza all'interno degli istituti
Può aiutare a far crescere
Anche proprio nella cultura di tutti
Il
Comprende che la
Il carcere deve essere davvero l'estrema ratio non solo come custodia cautelare ma anche
Come come pena finale
Mettendo però anche sul sul piatto che ci sono casi gravi anche di criminalità nel nostro Paese casi che
Impongono talvolta l'adozione di
Di misure più estreme perché
Per quello che ci impone anche
La la legge piaccia o non piaccia è una la funzione cautelare deve anche rispondere a questa
Funzione sociale preventiva che se altre misure sono inadeguate a soddisfare
Non possiamo che tutelare attraverso questa misura più estrema
Nella consapevolezza anche talvolta di
Ricorrere a una misura che anche voi stessi preferiremmo non applicare
Grazie dottoressa Giacalone in effetti questo discorso del del
Far conoscere all'esterno del carcere è un programma molto sentito dall'Unione penali anche noi qua Gino abbia in programma
La
Apertura anno scolastico andare alle scuole per sensibilizzare anche gli studenti far conoscere cos'è il carcere sia in chiave preventiva sia in chiave conoscitiva
Per cui questo è uno dei Grandi che ha l'Unione e che anche a Genova cercheremo di riprendendo
Il il discorso sull'allarme sociale
Che non è
Non può essere lo scopo della pena
è anche vero che sull'allarme sociale è una grande responsabilità
Hanno
A volte i giornalisti e coloro che in qualche misura
Fronteggiano l'opinione pubblica perché l'allarme sociale a volte si crea grazie anche all'informazione a volte rata molti eccessiva volte in qualche misura spinta verso un certo settore
Non la fortuna di avere con noi nelle cavo che ha una duplice veste il giornalista ha partecipato e partecipativo grandi eventi di cronaca giudiziaria
In Italia e anche scrittrice pre che ha scritto un libro il corto circuito che riguarda
Coloro che invece hanno subito delle ingiuste detenzioni quindi che hanno subito
O la custodia cautelare o la custodia non più cautelare ma da definitivi in ordine appunto agli errori al torti che la giustizia creato quindi questa duplice veste nostro Procuratore Capo
Immaginiamo siamo invitati
Buonasera grazie grazie per l'invito dell'avvocato siamo gara giustamente diceva il grande i casi della cronaca dovuto
La fortuna di seguirne tanti casi che mi hanno fatto riflettere ma il primo purtroppo possiamo anche dire vista la tragicità di quello che era accaduto
è venuto qui si è consumato in quest'Aula e quindi per me diciamo è molto significativo essere qua oggi dopo quasi tredici anni
Perché qui veniva pronunciata la sentenza di condanna nei confronti di Donato Bilancia il primo processo il primo grande caso di cronaca che ho seguito di persona
E lo cito non soltanto perché quest'Aula mi obbliga a farlo ma perché proprio seguendo questo caso del giornalista ho fatto il mio primo ingresso in carcere
Io non ero mai stata a visitare un penitenziario non ero mai stata come giornalista e mio primo ingresso è stato diciamo sotto mentite spoglie perché quando sono andato incontro Donato Bilancia
Non non mi ero qualificata come giornalista dopo tenuto un permesso come sua conoscenza ed era stato un modo per incontrarlo in quel momento
E devo dire che il faccio un'affermazione forse
Potete credere o meno
Ma
Io che mentre andava a fare la cronista era una tara a capire a capire di più a raccontare preoccupato un libro che mente su su questa vicenda
Ma di quel giorno di quel primo incontro la cosa più forte non è stato un incontro con il serial killer che peraltro può essere elevato nella sua banalità anche noi di persone di di spessore
Ma è stato l'ingresso in quel carcere
Fatto ripeto non come giornalista perché poi sono tornata tantissime volte in un carcere
Ma ovviamente accolta da un direttore e con tutti i crismi per e interviste concordate Lino io ho fatto la trafila che facevano tutti i parenti
Sapendo che l'avrei fatto soltanto quella volta e dovendomi però assolutamente mascherare nettizzare con loro facendo credere anche a loro che io ero lì come parente ovviamente quando Pano detto
Mio ma del detenuto e l'ho capito qual era il detenuto c'è stato ovviamente un grande gelo nello stanzone no delle in attesa dei colloqui però per quelle quasi due ore perché così tanto c'avevamo messo entrare
Beh e mi si è aperto un mondo
Io ho capito molto è mia ma ho apprezzato l'intervento del Procuratore quando diceva non si può vedere il carcere comunque al cosa che non faccia parte della società ma quello è un mondo a parte non possiamo pensare i dialoghi dialoghi tra le signore
Tra le mamme e tra le mogli dei detenuti in modo in cui si organizzavano per portare
Più cose possibile non superando il peso concesso per portare i viveri piuttosto che di indumenti
Era
Era è un mondo a parte talmente a parte che io l'ho voluto raccontare nel mio primo libro quello appunto su Donato Bilancia eh ho voluto dedicare un capitolo solo a quello prima delle del del caso in sé il carcere
Quindi dico questo ed era stato spontaneo farlo lo dico anche perché
Non voglio che mio intervento venga valutato come ci si lamenta e critico nei confronti delle procure quel libro mio
Era un libro che ha ripercorso valorizzato il lavoro di una Procura come queste non grande caso come è stato quello che ha portato all'arresto e poi alle sentenze nei confronti di Donato Bilancia purtroppo seguendo i tanti altri casi della cronaca
Crescendo andando avanti con il mio lavoro mi sono resa conto come spesso invece non dico sempre
Come talvolta gli errori si se ci siano a livello di procure livello di giudici come vengano consumati
E alla fine su spunti arrivati da altri grandi case della cronaca ho voluto capire che cosa accade quando il corto circuito tocca le persone comuni le persone di cui nessuno ha mai parlato
Io nella prefazione di questo mio ultimo libro anche punto sentito il corto circuito cito ovviamente il caso di Enzo Tortora lo cito perché e doveroso e spiego anche che questo libro non vuole affrontare i casi già noti perché tanto si si è detto e ci sono sicuramente persone
Più titolati a farlo
Io ho voluto raccontare i tanti Enzo Tortora le persone che hanno vissuto sulla propria pelle il carcere ingiusto e la custodia cautelare preventiva ingiusta
E provare a a dar loro voce se non altro per dar loro un riscatto sociale
Perché e questo è uno degli argomenti dei punti che ho trattato e che vorrei porre anche questa sera voi
Il problema è questo che io ho riscontrato diverse utilmente casi di custodia cautelare che poi si sono rivelati ingiusti perché poi sono arrivate le sentenze di assoluzione le sentenze da soluzioni passate in giudicato passate in Cassazione
Ebbene ma non è mai arrivato risarcimento per l'ingiusta detenzione non so se sono stata sfortunata o giornalisticamente fortunata io a trovare tutti i casi di persone che il risarcimento non l'hanno avuto
E ve ne racconto uno non non starò qui a raccontarvi tutti anche se credo che
Possa essere un modo per dare un po'voce a quel filmato che abbiamo visto le immagini che abbiamo visto
Appunto della condizione nelle carceri
Un nome che sicuramente non vi dice nulla Marcello magari co però una storia incredibile io racconto perché secondo me bisogna anche riflettere sulle singole storie Marcello un ragazzo che ha diciannove anni viene arrestato
Arrestato perché e finisce in una rete di intercettazioni nasce a Gela di piaggeria alla sfortuna di conoscere diverse persone diversi aveva i suoi compagni di classe
Due dei quali sono pregiudicati sono attenzionati dalla Procura intercettati
Un giorno un ragazzo uno dei due sospettati di traffico di stupefacenti lo chiama per avere il numero dell'altro perché se verrà dimenticato e lui ce l'ha mi fornisce questo numero
Da quel momento finisce anche lui nella rete delle intercettazioni e dice però frasi al telefono
Una sera dice passo io a prendere Maria l'altra sera dice porto io le bibite e un altro giorno dice sì monto io le casse porto io le casse
Per il PM ma poi anche per un chip anzi questi sono tre elementi che lo portano alla alla custodia cautelare perché Maria era sicuramente la marijuana non c'è stato nessun nel dubbio e nessuna volontà di capire che non
Non fosse la marijuana ma che questo ragazzo avesse realmente un'amica che si chiamava Maria penso che riscontro potesse essere molto semplice ma non è stato fatto
Le bibite erano bibite perché mi organizzare delle feste delle feste in discoteca un dj e le casse erano per il suo lavoro
Nonostante questo questo ragazzo finisce con un'ordinanza di custodia cautelare io non ci credevo quando l'ho vista era un'ordinanza multipla erano più arrestate pendente in quella retate lui dedicata mezza paginetta
Mezza paginetta che comporta due anni di carcere
Due anni che sono ovviamente ovviamente una vita per lui sono un trauma indescrivibile mi racconta attimo per attimo colloca vissuto
Dal primo secondino che li dice tu entri ti dimentichi le donne se voi ci raccontiamo anche i rimedi no per come fare
Alle flessioni flessioni che ha dovuto fare nudo prima dei colloqui questo quello che racconta il libro Andie prevede un anno e mezzo non sono arrivate smentita di nessun tipo quindi ritengo che il racconto di Marcello signora conto più caute indico
Racconta la sua il fatto che lui ha ama la musica non ha più potuto sentire musica poi si sia fatto portano vuol Camera dice sono sono sul mi sono trovato in un mondo totalmente diverso lo sport dice io facevo quel quelle al piccolo riquadro che avevamo lira nel carcere di Caltanissetta
Lo percorrevo per tutta al tempo possibile ma alla fine mi girava la testa
C'è l'impossibilità in qualche modo di adeguarsi il grande rischio per un ragazzo di quell'età
Di esser davvero poi reclutato da chi la droga la spacciava e faceva anche di peggio perché poi in carcere ovviamente è stato contattato dicevano di andar dalla loro parte i malavitosi
E lui ha detto io sono a un certo punto o anche rischiato di cadere in tentazione perché sta dalla parte dei giusti del bene hanno ma aveva portato da nessuna parte io sapevo di essere innocente
Ebbene fa due anni di carcere Surico racconto più duro e quando lo portano
In quello che lei pensava il viaggio della speranza dal carcere all'inizio del processo e invece è diventato un incubo per lui perché con le manette legato una gabbia dentro un blindato
E poi arrivare in Aula mi dice trattati come cani e lo ribadisce più volte l'umiliazione di dover entrare in quell'aura da arrestato non da ragazzo libero che magari poteva essere sottoposto a processo ma da arrestato uso ovviamente dei toni fortissimi
Alla fine viene ovviamente assolto in primo grado non viene neanche poi più fatto ricorso
Non non si oppone l'accusa perché era evidente i testi in Aula hanno sciolto completamente le accuse
Però esiste una sproporzione una sproporzione perché le la sentenza con cui e viene assolto Marcello ed è
Quindi la riportiamo un parallelo a quelle che era la paginetta dell'ordinanza di custodia cautelare
Ebbene la sentenza dice che valutate l'esame delle intercettazioni non vengono trovati elementi penalmente rilevanti
Però due anni di carcere gli ha fatti Marcello gli ha fatti per fortuna un ragazzo solido
Che ha avuto un trauma incredibile perché lui racconta e non è l'unico come l'uscita dal carcere sia peggio inizialmente del carcere in sé perché adattarsi alla vita normale non è stato facile
Voi per un po'dice ho vissuto come se fosse domiciliari perché la musica poi non sopportavo più non avevo più voglia di andare nelle mie discoteche perché ormai non bene e ero in un'altra dimensione ha dovuto recuperare gli studi non aveva fatto la maturità perché non aveva voluto superiamo l'umiliazione di farla
Con le con le manette i polsi insomma pone
Un ovviamente con l'umiliazione davanti a tutti
E Marcello cerca si riprende un ragazzo ripeto ragazzo solido che alla fine ha creduto molto in se stesso
Ma non crede più nella giustizia nonché le prende lo Stato perché per cui ha chiesto un risarcimento lui dice io capisco l'errore
Ma non capisco il perpetrarsi dell'errore perché Lu chiedendo un risarcimento danni per lui era praticamente matematico una sentenza dice che è stata una carcerazione ingiusta perché era innocente e quindi sarebbe dovuta arrivare risarcimento non gliel'hanno dato lui come tanti altri persone che ho che ho ascoltato Contri Stato
Per con il criterio della colpa grave cioè la Corte d'Appello di Caltanissetta dice no tu sei stato comunque responsabile di aver indotto in errore il giudice
Dell'indotto in errore per le frasi che avevi detto al telefono che comunque erano equivoche
E perché al primo interrogatorio di garanzia quando lui era sconvolto dalla carcerazione e poi povero era una famiglia veramente modesta pro mente affidata a un legale che forse neanche consigliato male
Non ha risposto al primo interrogatorio e qui mi rifaccio anche a qualche tema sollevato qui della diritto anche di un imputato a non rispondere e a non confessare non per questo no meritevole di una custodia cautelare
Ebbene l'uno non ha ricevuto per cui non ha ricevuto questo indennizzo quindi e colpa grave
Per lui
Ricorso in Cassazione la Cassazione accoglie il ricorso lo rimanda la palla Corte d'Appello di Caltanissetta calare Dacia di nuovo
Adesso ancora una tappa davanti spera nella prossima Cassazione però capite che sono passati otto anni questo ragazzo lasciato Gela se tasso già nel nord Italia per riprendere una vita senza il marchio che comunque lui si sente addosso ma lui dice se mi arrivasse in cui il minimo risarcimento
Ma io mi rimettere in piedi mi aprire una piccola attività mi mi mi pagare un affitto con più serenità e invece questo non gli arriva ed è
La cosa più inaccettabile per lui come per altre persone che ho sentito ripeto persone comuni
Uno su tutti lo cito perché poi i cognomi anche abbastanza emblematico signor Carlo Rossi Rossi e un cognome potrebbe veramente essere una vicenda che tocca tutti viene arrestato custodia cautelare Louis a pochi giorni di carcere
Però li fa e disse lo segno non viene arrestato in un paesino a Feltre quindi una piccola comunità
Per corruzione l'accusa di corruzione poi viene stravolta perché non regge l'accusa di corruzione dovrebbe aiutato una ditta appaltatrice della ASL e secondo le accuse poi era tutto assolutamente infondato
Però l'ostinazione va avanti da corruzione di danno l'abuso d'ufficio pur di portarla processo poi gli daranno addirittura la violazione di segreto d'ufficio a spese segreto d'ufficio alla fine
E sarà assolto completamente la tutto ma si farà qui quattro giorni di carcere che lo segna no
E non si batterà fino all'ultimo per avere un risarcimento anche per quei quattro giorni pensate dall'accusa che si era trasformata in rivelazione di segreto d'ufficio perché mira dirigenti di una ASL mi avrebbe potuto godere del reato di prescrizione
Ed è stato talmente segnato da quel carcere che lui rinuncia alla prescrizione pur di andare a farsi giudicare e farsi dichiarare innocente
E lui si batte lui dice chiaramente non è possibile alla fine che ha anche lui è stato negato risarcimento con il solito meccanismo della colpa grave
Dice a questo punto aboliamo la possibilità di un risarcimento decidiamo che non si dà perché se ogni volta c'è un motivo che veramente aleatorie poco oggettivo per non riconoscerlo e anche questa è una storia Clemente porta possa porta questo tema
Io vi ripeto
Veramente al di là della lungaggine del dei dei processi che c'è che documentata dell'errore giudiziario che può verificarsi e che non è necessariamente anzi non lo è mai ovviamente no per dolo ma si verifica però Lalli il fatto più grave per tutte queste persone che hanno avuto né ingiusta detenzione
è il fatto che non venga riconosciuto neanche dallo Stato un minimo di risarcimento a livello proprio a livello proprio sociali
Un'altra vicenda del della cito per ritornare sul problema della custodia cautelare e dell'uso improprio che talvolta viene fatto
Non so se vi ricordate il caso distinti alla Bariffi con la ragazza che scompare e poi viene ritrovata dopo tre anni in auto nell'arco di Como
Serena di stata con l'auto
Ebbene per quel fatto viene arrestato un signore che era perfetto perché lì c'era l'attenzione dei media è vero c'era la pressione e quindi una risposta in qualche modo dovevano darlo agli inquirenti e arrestano questo uomo si chiama Sandro Vecchiarelli chiara
Era un po'sfortunato non perdi tempo uno che andava sempre nei bar ma non era un assassino
Lo arrestano
S'leggere le carte di quel procedimento incredibile con delle testimonianze che una non collima con l'altra completamente contraddittorie e con un'ordinanza fatta solo di magari
Magari quella sera insieme a Chiara è andato in quel bar poi magari sono andati a casa sua e poi magari alle tre di notte sono usciti
Probabilmente si sono hanno bevuto questo avuto affetti CONI psicofarmaci assunti da Chiara
Questo avrebbe portato in coma la ragazza e lui si sarebbe distratto del corpo la sera di notte gettandola nell'albo questa era l'ordinanza di custodia cautelare
Tutta fatta disse di magari un film che è diventato una cosa scritta e che ha portato questo me in carcere
E si è fatto più di un anno e mezzo di carcere ovviamente è stato assolto in primo grado la sentenza ormai è passata in giudicato
Questo ma è talmente traumatizzato da quel carcere duramente Arceri Monza di non aver neanche più la forza di raccontarlo dici o quello che ho visto mi ha citato il sul ciglio l'impiccagione di un marocchino nella cella fianco
Una Buarque carceraria che si è sparato in fondo al corridoio quelli c'è oltre non vado perché tutto quello che ho visto le botte che ho subito
Io non ero a cui non vado oltre a raccontarla perché vige può alla fine l'omertà una volta che si fuori dal carcere quello che vi sto dentro uno diritto raccontare
E Sandro Vecchiarelli adesso a ovviamente deve confrontarsi col suo vissuto con suo passato
E anche lui con un uno Stato un sistema che non li riconosce in minimo risarcimento neanche lui nonostante le perizie dicano che il carcere ammali quest'uomo soffre di depressione ci sono i medici che dicono che soffre di depressione
Eppure eppure
Anche per lui i risarcimenti non arrivano
Però ecco il racconto suo del carcere è molto duro così com'è dura ad esempio quello di Renato Stelio un uomo che viene accusato poi chiudo ovviamente la carrellata di casi ma credo che
Sia importante capire poi che cosa significhi non sulla pelle dei singoli
Renato Asterion papà che viene accusato di molestie e abusi nei confronti di sua figlia poi assolto si fa il carcere con l'accusa il marchio date Dodic pedofilo ovviamente in un carcere come quello di Como che non ha la sezione protetta per i pedofili
E lui si passa
Quasi tre anni di carcere senza fare umani
L'ora d'aria perché dice qualcuno che era demanio stesso reato sul sulla diciamo perché era accusato dello stesso reato ha provato a farlo ora d'aria
Una diano indiano distrutto la milza calci gli altri detenuti ed è andato all'ospedale
E io ora mi sono impaurita a tal punto che non non sono mai uscito
Ovviamente come descrive la cella il sovraffollamento le descrizioni poi sono tutte molto simili di queste persone i traumi poi sono personali per esempio Renato stereo
è una persona che che una persona rabbiosa che nonostante poi la soluzione non ha ripreso veramente in mano la vita perché poi vedere queste persone
Tempo dopo il carcere fa capire come la vita alla fine non riscontra più come come prima come sempre è impossibile
Mettere una pietra sopra e provare ad andare avanti ecco forse questo è l'uomo che più mi ha colpito perché veramente forse anche per l'età non non vedo un futuro davanti a sé ha un lavoro che non è più quello di prima ha perso faceva ragioniere ora fa l'operaio e anche qui non gli riconoscono nessun indennizzo anche solo per la differenza di stipendio rispetto a quello che aveva e che che poteva guadagnare prima insomma
Quindi tante tante storie tanti problemi ovviamente
Che si accavallano si potrebbe si poteva andare avanti avanti i casi veramente sono tanti però
Tutti il filo conduttore è il fatto che alla fine ci si rende conto come le misure cautelari
Abbiano portato a una carcerazione che non doveva essere ma soprattutto a un sistema incapace poi correggersi perché alla fine cosa cosa si dice
Che il criterio della misura cautelare non è lo stesso
Della giudiziari del giudizio di merito quindi il fatto che il giudizio di merito assolva non significa che venga invalidata la misura cautelare e quindi di fatto queste persone STIR ritengono non avendo un risarcimento e non avendo riconosciuta l'ingiusta detenzione
Di avere ancora un credito forte nei confronti dello Stato
Questi sono i casi diciamo minori no i casi di non non minori perché sono tutti uguali valore questi sono i casi che
Non sono stati raggiunti dei media chiedo credo che nessuno di voi abbia sentito questi nomi abbia mai sentito queste storie
E ripeto ce ne sono tante le non citato soltanto alcune per
Per questioni di tempo questi sono i casi che non hanno toccato il grande pubblico ma che sono grandi ma se andiamo anche a vedere quelli della grande cronaca non possiamo non porci delle domande
Io ad esempio tutti l'idea di scrivere un libro anche sugli errori giudiziari mi è venuta
Affrontando il caso di Garlasco
Ed è il caso di Garlasco alla fine Alberto Stasi che era il mostro per tutti perché lo ricordiamo come veniva dipinto Alberto Stasi all'inizio il biondino dagli occhi di ghiaccio
E si era creato una una una descrizione è una posizione mediatica veramente veramente forte nei suoi confronti lì c'è stato un jet che però la ha voluto
Io dico avuto coraggio perché col senno di poi dobbiamo dir così di rigettare la richiesta di custodia cautelare però era stata fatta
Era era giusta con la richiesta di custodia cautelare perché è una procura nonna in alcuni momenti di fronte le menti che non sono così forti
E così netti nei confronti di una persona
Comunque l'esigenza di chiederla la misura cautelare non poteva essere fatto per fortuna di con cipolla scarcerato perché altrimenti Stasi rischiavano di passare tredici giorni in carcere di poi di passare almeno due anni fino alla sentenza ecco
Perché perché c'era la pressione mediatica si può essere può essere che
E la pressione dei media
è induca a delle scelte o a delle richieste eccessive infatti questo una riflessione che coinvolge tutti noi con volge il pm coinvolge il G.I.P. coinvolge gli avvocati coinvolge noi e giornalisti che abbiamo un'enorme responsabilità
Io questo questo non lo nego
Pensiamo
E forse dico una cosa impopolare ma la dico lo stesso alle immagini dell'arresto di Cosima Misseri io penso che in un Paese civile
è normale quello non sarebbe dovuto accadere io non lo so se è così mani seri ha ucciso Sara Scazzi o no
E non voglio dare giudizi su questo anche se tutti premente danno già per scontato che si e anche se il processo in corso
Però gli applausi davanti a quella caserma
Tutto realizzato perché arrivassero le truppe in tempo l'annuncio annunciato da giorni sui giornali le richieste di arresto da più parti io credo che questo sia una cosa ansia assolutamente inaccettabile
Inaccettabile perché poi se andiamo a scavare tra gli atti noi ci rendiamo conto che ad esempio se in caso di Avetrana questo magari è un particolare che taglia tanti sfugge ma la misura cautelare è stata rimandata indietro tre volte dalla tassazione
L'abbiamo avuto una prima ordinanza che aveva arrestato Sabrina in concorso con il padre per omicidio
Poi un'altra ordinanza che la teneva in carcere in concorso con la madre senza che nessuno si ponesse il problema che due ordinanze erano in contraddizione non potevano e essere entrambe vigenti eppure questo è stato mantenuto soltanto la Cassazione poi ha corretto ha rimandato indietro c'è stato un nuovo riesame porranno la Cassazione
Insomma si è arrivati al punto di rinvii di rimbalzi di gioco a rimpiattino su un'ordinanza di misura cautelare per cui alla fine se arrivati al processo e qui mi era anche poi inutile rifare un nuovo ricorso però per dire che e il problema della custodia cautelare esiste anche sui grandi casi della cronaca
Dove forse poi ci si e concentra di più su altri dettagli o su altri aspetti e si fa meno nel tecnicismo ma in realtà poi e forse proprio lì da lì che bisogna partire ecco
Io vi ho fatto una carrellata spero di aver dato degli spunti che possono servire anche anche al ragionamento più tecnico più giudiziarie giuridico ovviamente
Degli altri interventi chiaramente la nella mia nella mia modesto ruolo ecco la conclusione è che sicuramente bisogna fare molta attenzione
La devono fare IGP innanzitutto apprezzato molto l'intervento
Della dottoressa Giacalone ne deve fare e il magistrato noi come giornalisti forse dobbiamo
Essere più pronti a una sorta di cultura del dubbio
Evitare di sbattere davvero il mostro in prima pagina nella fase delle indagini preliminari
Perché quella che più ci trae in inganno perché quella dove maggiore è l'aspettativa dell'opinione pubblica perché lì è in quel momento che ovviamente i direttori gli ascoltatori vogliono parlare dei casi nel momento più delicato perché quello in cui è ovviamente si si fanno i giochi si decide l'arresto o meno di una persona
Ed è quello in cui si rischia forse di essere un po'troppo guidati dall'accusa dalla procura perché questo è quello che succede hanno i cronisti perché lì
Che sia il coltello dalla parte del manico essi hanno anche più informazione più notizie gli avvocati entrano in entrano in gioco in un secondo momento come minimo al riesame come prima discovery degli atti
Ma forse è già tardi al riesame perché forse ormai il l'etichetta dimostrò si è già data al potenziale imputato o o a chi l'opinione pubblica ormai ai ticket alto come come potenziale assassino responsabile
Di un grave fatto di cronaca quindi sicuramente quella fase più delicata io nella mia esperienza ho imparato ma alcuni casi di cronaca me hanno insegnato
A dare un po'più ascoltati avvocati anche in quella fase e il caso e mi riferisco ancora accenno che ha fatto l'avvocato Spigarelli
Il caso che a me ha fatto riflettere era stato proprio quello dei rumeni della Caffarella che citava l'avvocato Spigarelli i due rumeni arrestati per sbaglio
Io li stavo seguendo quel caso di cronaca lo stavo seguendo per Matrix in quel momento ed era arrivato l'avvocato di uno dei due rumeni e dirmi
Quarà che selvagge complicanze di custodia cautelare non può essere stato lui nelle pieghe lo aveva capito che il suo assistito era innocente
Però di fronte a una squadra mobile come quella di Roma a una Procura che potete chiederlo del l'arresto
All'Agip caro convalida mancano soltanto una piccola cosa il DNA vale era ovvio che il DNA fosse loro di fronte alla loro confessione
Ebbene il DNA non era loro io ho sbagliato quella volta perché non ho dato retta con l'avvocato
Ovviamente poi come giustamente diceva Spigarelli i due rumeni quelli sbagliati sono andati a Porta a porta ovviamente non sono venuti a Madrid per io non avevo capito quella storia
E da quel momento ho capito che quantomeno il lavoro di mai croniste mettere sullo stesso peso le informazioni che ci arrivano da un palazzo di giustizia
E le informazioni che ci arrivano da un legale però non è sempre facile perché anche noi siamo tirati da una parte o dall'altra quindi tenere la barra dritta nel nostro mestiere non è semplicissimo forse questo il nostro obiettivo per evitare che le custodie cautelari sbagliate
E gli errori nelle fasi delle indagini preliminari poi vengano enfatizzati oltremodo non solo a livello giudiziario ma ovviamente anche a livello mediatico
Grazie l'aria la parola adesso al collega Alessandro De Federici se l'Osservatorio nazionale del carcere sì
Funzioni senza essersi esecuzione consunzione
Grazie grazie a Stefano chiudo anche stavolta con la chiave di però insomma dicono che sia un privilegio però in effetti parlerò pochissimo perché molto è stato detto
Allora tanto mi fa piacere notare perché ormai sto diventando diciamo un habitué della Liguria che il Liguria c'è un certo per me dovuto reale perché se vogliamo il convegno dell'anno scorso organizzato dalla Camera per alla Spezia Sarzana sul carcere ci mettiamo quello di Chiavari venti giorni questo di Genova
Parlare in una regione così tanto e così approfonditamente di carcere significa che in questa Regione ha già un buon fermento culturale questo diciamo fa pendant anche con i magistrati con cui ci confrontiamo perché io ricordo
Che a Chiavari e anche a Sarzana abbiamo avuto come interlocutori i magistrati
Che hanno detto cose pienamente condivisibili così come alcune sono condivisibili anche oggi
Però
è questo secondo me è un po'o se da un lato diciamo va tutto bene dall'altro va tutto male perché io in quest'convegni invece vorrei che ognuno di noi si mettesse la toga e non se ne levasse e non diventa su convegni essa si mettessero droga la droga
Perché e sennò non si spiegherebbe quel numero esorbitante di gente in custodia cautelare
Se tutti ragionassimo come abbiamo ragione a Sarzana Chiavari e oggi non ci sarebbe oggi carceri così come le carceri così come le abbiamo viste le stiamo vedendo in giro per l'Italia
E questo da che cosa è dato è dato sicuramente da questa già richiamata dicotomia tra a quello che il le regole codificate e quello che è la prassi applicativa e allora le regole codificate le abbiamo viste velocemente le celle l'eccezionalità l'estrema ratio della custodia cautelare
Ma anche articoli meno conosciuti come il duecentosettantasette che prevede appunto che la moda esecuzione misura devo salvaguardare i diritti della persona come l'articolo tre della CEDU cioè tutte quelle norme che sono a presidio di una legalità della detenzione
Come la sentenza a del due mila dieci a questa anche ricordata in materia di reati sessuali
Che dichiarando incostituzionale quella normale
E diceva delle cose interessanti diceva che il favor libertatis che spira articolo tredici è la Costituzione deve orientarsi verso scelte legislative che c'è scelto e scusi scusate che implichino il minor sacrificio necessario
Con la conseguenza che ove la compressione dei principi di presunzione adeguatezza e gradazione
Non trovi coerenza giustificazioni valide nei valori costituzionali
Essa costituirebbe una violazione dell'articolo della Costituzione sotto il profilo della rileggevo irragionevolezza attraverso un uso distorto della discrezionalità legislativa ed è questo il punto
Cioè la Corte costituzionale dice bisogna che i magistrati nella valutazione delle esigenze cautelari faccio un solo distorto dell'abuso della valutazione delle esigenze cautelare
E se questo
Il paradigma normativo nel quale ci muoviamo dall'altra parte che cosa c'è dall'altra parte c'è purtroppo il clima culturale che ha dato anche dall'orecchio che si presta alla gente
Al all'opinione pubblica
Che influenza inevitabilmente
Le scelte soprattutto in alcuni casi che Italo più clamore mediatico ma come si è detto anche in tutte quelle cose che c'è il fatto c'è il reato c'è immediatamente la risposta della gente che chiede il carcere
è una volta che si arriva a maturare questo convincimento che è contrario magari o comunque forzato rispetto a un quadro normativo
Si crea una motivazione io ho sentito in un convegno urlo famoso proprio dalla Repubblica dire il problema diciamocelo fuori dai denti non è la motivazione la motivazione si trova
Amodio se sullo ma la motivazione si trova perché perché quella motivazione non viene poi si indagata della corretta e nella giusta aprire del riferimento al quadro normativo da tribunali Berta dalla Cassazione
E quindi una prassi distorta viene avallata attraverso provvedimenti
Che è Valerio si è affermata copia incolla del G.I.P. da che poi diventano anche le tribune del Tribunale la libertà pellicole corretti Barbetta Cassazione opaca decolla perché dice che non entra nel fatto e quindi valutare la legittimità del provvedimento però di fatto insomma quello si legge
E allora il risultato di questa dicotomia quale e tutta questa dove al quarantadue per cento di gente in custodia cautelare
E custodia cautelare vanno il quarantadue per cento ma ventisei mila novecentoquarantuno persone perché va al quarantadue per cento se non si lei contestualizza nove numeri sono ventisei mila novecentoquarantuno persone ma si dice ma non solo tutti quanti in attesa di prima sentenza
Pure su questo ci sarebbe molto da dire è stato detto l'abbiamo detto cura Chiavario oggi non lo ripeto
Sono in attesa di primo giudizio tredici mila quattrocentonovantatré persone oggi in Italia
E allora
Abbiamo ancora a parlare di numeri ma contestualizzando lì noi facemmo quella ricerca dell'Eurispes che ha detto citato Valerio
Che si chiamava rapporto sul processo penale e che ha analizzato tredici mila processi non è che mi ha realizzato uno in tutta Italia
Abbiamo visto che in sede di primo grado sono il sessanta per cento dei processi verbali nuova condanna
In Italia a Roma erano il cinquantuno virgola quattro le condanne se vi interessa il vostro dato nord-ovest del due mila otto Italia nord-ovest le condanne ero il cinquantanove virgola sette
E degli altri gli altri sono innocenti
E quanti andando a contestualizzare il dato dei ventisei mila novecentoquarantuno perché poi ci sono anche le le condanne nello l'assoluzione in appello che lo abbiamo ricordato e che sono circa il cinquanta per cento o giù di lì insomma quaranta tre per cento
E allora se andiamo a contestualizzare questi dati sui ventisei mila novecentoquarantuno stiamo parlando di numeri come diecimila undicimila persone che soffrono custodia cautelare vogliamo dire sono sette otto mila ma sono numeri abnormi per un Paese civile
Beh allora se tutto questo ci fa dire che oggi ma non lo dice lo diciamo noi ma lo dice il Presidente della Repubblica lo dice il capo del data Chiavari agenzie in Italia è una situazione oggi di illegalità diffusa per cui bisogna trovare una soluzione dice don burino ma la soluzione tra un mese produzione oggi pomeriggio domani
E così il Papa così il presidente la Repubblica la se c'è una soluzione di illegalità diffusa
Nell'ora
Custodia calda soprattutto direi che la custodia cautelare non della sanzione ma nella custodia cautelare perché ancora più aberrante che un soggetto in custodia cautelare sia ristretto ingiustamente in carcere in una situazione di quella legalità
Mai abbiamo avendo cura fortuna di avere questo osservatorio che è veramente devo dire un'esperienza interessanti sia perché ne abbiamo centotrentadue camere penali territoriali quindi io che faccio il responsabile osserva deroga accelerò la visione su centotrentadue realtà diverse quindi venga a conoscenza di situazioni più disparate
E
Mettendo a confronto queste situazioni io mi trovo due ordine anzi diversi
In cui che cosa si affermava perché io adesso nei processi in direttissima in contanti al Tribunale verta dico
Signori quando voi applicato la misura cautelare dovete far conto con la situazione attuale delle carceri
L'illegalità nelle carceri deve essere un parametro di valutazione nel momento in cui si sceglie e siglatura una misura
Diceva il la dottoressa il CIPE prima
Che bisogna avere una proporzione ora devo lo dice la legge per la verità ma che lo e si poneva come dubbio quando applica la misura che deve essere e diciamo adeguata e proporzionata al fatto in questa valutazione dei criteri che che che sono codificati va anche inserito l'illegalità attuale nel carcere
E su questo o due ordinanze simpatiche tanto per parlare non sempre le stesse cose ora
In cui si parla di una persona arrestata che aveva cercato di forzare un distributore automatico di sigarette e gli agenti vengono in sospetti di perché aveva un abbigliamento fosforescente era gravato da appena da un precedente compera sospese era pubblico ministero che nel carcere
Il difensore nella sua valutazioni in sede direttissima dice
Che alla valutazione della sussistenza dei presupposti che giustificano eccezionale misura carceraria dovesse essere anche considerata le modalità in cui la detenzione sarebbe svolto
Sollecita il difensore sotto il profilo duecentosettantatré comma tre prima parte duecentosettantasette il giudice preliminarmente dovrebbe verificare
Quale fosse il numero legale delle persone detenibile e quale numero effettivo delle persone in quel momento ristrette nel carcere di Torino si parla di Torino e quelli limitrofi chi fosse prima di applicare la misura
E il giudice che era uno di quelli ci dicono toga e costituzione all'anno giudiziario quindi Costituzione la conosceva perché la portava con sé diciamo cado questo discorso non me lo può fare qui possiamo farlo in corridoio
è una fallire formalmente forse potrebbe dire non c'è nel dossier datore due settanta batta un criterio che io devo dare un criterio sociologico che dobbiamo valutare c'è una c'è un CIPE di Roma che risponde così
La
Sull'applicazione di una trattamento vadano differente rispetto all'altro correvo in virtù di un dato punto
Ponderali stupefacenti diverso anche in considerazione delle disastrose condizioni in cui versano attualmente gli istituti di pena
Che come tali debbono indurre il giudice a considerare la custodia in carcere realmente come l'estrema ratio tra le forme di cautela applicabili
è un'ordinanza del due mila undici di un gruppo di Roma
Che dice che sostituisce la misura mettendo come parametro di valutazione anche l'illegalità delle carceri
Io credo che noi avvocati quando si sollecitava anche il Procuratore generale mi sembra sollecitava l'applicazione il ricorso agli strumenti europei alla giurisdizione europea
Cioè se il tre articolo tre la sentenza Sulejmanovic si apre la conosciamo bene il problema è che
E e poi quando si richiamano questi elementi di valutazione da parte del giudice ci sono giudici che rispondono in modo giudice io rispondo dell'altro il quarantadue per cento ci fa pensare che i giudici che rispondono in modo solo su maggiori dei giudici rispondo in un altro
E allora
Si dice il problema è anche legato a questo il dottor Pinto e pare che la ditta chiave lo di lo dice anche oggi anche riguarda legata alla durata dei processi sono due elementi che non si possono
Diciamo valutare separatamente
Tanto dottor Pinto io una una provocazione la correggo e Lella la discuto con lei e quando lei dice che nella a valutazione della coerenza delle dei comportamenti e che la legislatura che che legislature fa in base alla caccia e come estrema ratio e invece prevedere delle ipotesi carcerazione obbligatoria
è è vero che un comportamento non coerente ma in mezzo c'è tutta quell'altra carcerati quell'altra tutta quell'altra custodia cautelare del reatino previsti come obbligatori
Sì uguali il carcere rimane come estrema ratio alla c'è una scelta di non coerenza fortunatamente diciamo
Risolta dalla Corte Costituzionale con le numerose sentenze la sensuale settantaquattro stupefacenti omicidio ce ne esce
Ma il problema e che se c'è un'etichetta per alcuni reati questa scelta di estrema ratio rimane una scelta di estrema ratio per tutti gli altri reati e l'esperienza giudiziaria
Di ognuno di noi la giornalista diciamo mirabilmente una delle poche che l'ha scoperto nella sua la formazione professionale noi qui i casi li vediamo ogni giorno cioè ci imbattiamo ogni giorno in quei casi ma ci imbattiamo in cosa ancora più assurda è che il traffico di stupefacenti e intercettazioni telefoniche coniugate
Ci mettiamo imbattiamo in custodia cautelare in carcere per soggetti incensurati per furto
Questa è la realtà di quando dico mettiamoci la droga e non parliamo dei convegni mettiamoci a dover confrontiamoci con l'esperienza di ognuno
E allora c'è questo profilo della durata dei processi e dai processi eh un alibi non è colpa degli avvocati e l'abbiamo visto l'abbiamo statisticamente provato
Con quello studio
Ma
Il retropensiero che rifiutava la dottoressa Giacalone e diceva non è un respirazione anticipato della pena ma molti giudici la pensano così
è un'espiazione anticipa la pena ma anche perché non c'è perché si pensa che la pena ma non sarà successivamente spiata
Perché noi riscontriamo
Veramente una lancia al l'esperienza al magistrato di sorveglianza che è fondamentale quando uno vuole esercita la giurisdizione della fase di cognizione
Ma molto spesso nella fase di cognizione e non c'è neanche la conoscenza di quelle che sono i regimi di misura alternativa e di quanto oggi è restrittiva e stretta la cessa la misura alter dire quindi si pensi erroneamente che lavoro custodia cautelare è un'ispirazione anticipata perché dopo tanto sarà affidamento sarà detenzione domiciliare dimenticandosi le forche caudine del sei cinque sei
Dimenticandosi le preclusioni nel quattro bis o non conoscendo le preclusioni e quattro bis del sei cinque sei perché ci sono magistrati che hanno esercitato attività e come nel processo Ravasi cognizione che non conoscono o che non si confrontano
In quelle problematiche allora il retropensiero di una vera anticipata di espiazione di una vera che non si farà mai è un retropensiero che effettivamente esiste nella magistratura e sulla quale dobbiamo far
Conto perché se affrontiamo il problema sotto il profilo strettamente normativo dimentichiamo quello orecchio della gente e opinione pubblica e clima culturale che apporta questo retropensiero
Allora le proposte di modifica trovasse in modifica che sono quelle che Valerio vi ho detto che il pacchetto che l'Unione sta presentando sono quelle in sostanza la fine di ridurre questo potere discrezionale la magistratura che è una cosa che
Non piace perché è una sconfitta secondo me del Stato di diritto perché nel momento in cui si è ridotto il potere la magistratura di sorveglianza applicazioni benedice quattro mi sembra ci siamo sollevati siamo andati alla Corte costituzionale
Nel momento in cui oggi dobbiamo ragionare di custodia cautelare dobbiamo dire tutti che il quadro normativo di riferimento a un quadro normativo che potrebbe interpretato correttamente
Arrivare adora a non abusare di quella custodia cautelare così come
Detto anche ricordato dal Presidente Napolitano
Oggi
Noi dobbiamo prevedere ancora una diminuzione del potere discrezionale delle ipotesi di assoluta eccezionalità della custodia cautelare in carcere a fronte normalità della detenzione di arresti domiciliari
Si diceva anche
Che il io arresti domiciliari non
Danno urlo tipo di controllo sufficiente
In particolare nelle ordinanze di rigetto degli arresti domiciliari che lo strumento che viene praticato poco in Italia si dice la vergogna sociale non può
Essere adeguatamente contro sa da quegli arresti domiciliari vista la sua autorità dei controlli cui sarebbe sottoposto l'interessato alla cui volontà sarebbe rimessa l'osservanza delle prescrizioni imposte lì con la misura
Questa è una motivazione tipo quando rigettano gli arresti domiciliari
Allora io dico
Ma ne abbiamo parlato pure di questa Chiavari ma qui vogliono parlare braccialetto elettronico se doveva essere voglio dire è una cosa che c'è nel Codice anche questo le Camere Penali stanno facendo stiamo chiedendo io non ultimo ogni
Sette otto giorni fa la discussione al tribunale del riesame di Roma ho detto
Signori se il problema per questi incensurato che è stato arrestato per droga è un problema di impossibilità di effettivi controlli che il regime di arresti domiciliari di consente
Poniamo uno strumento elettronico previsto da demolisse in più perché ne abbiamo quattordici casi in Italia a fronte di centinaia di milioni
Di costo che ci che affrontiamo per questo strumento elettronico parlasse il problema è questo di questa motivazione dell'anno l'effettività dei controlli
Mettiamo in funzione anche perfino questo strumento che pure un ci piace la che però se deve essere una sicurezza per implementare e incentivare la concessione degli arresti domiciliari ben venga
Allora
Io ritengo che in questo momento in Italia
Forse una ventata di un cambiamento di clima culturale sulla gara sulla custodia cautelare la possa aver portato solo la Corte Costituzionale quelle sentenze che richiamavo in cui si dice la minore afflittività possibile della pena
Sono labili segnali ma che possono far riferimento anche ancora una volta a un confronto con le normative straniere
E ci sono quelle due sentenze che per motivi di tempo non vi leggo ma che credo conosciate tutti quella della Corte Costituzionale tedesca e quella che la Corte suprema californiana
Che prevedono l'illegittimità della detenzione
Sì
Che aveva ripreso sì da
Californiana
Sensi che aveva ripreso quella di Forgaria Arizzi Togliatti dicendo se introdotte non adegui la situazione che c'erano i vale quaranta mila detenuti in più nelle carceri rispetto al previsto se ora trovi degli strumenti
Per adeguare la situazione è un livello di legalità oppure entro il mese d'hotel devi scarcerare quaranta mila persone
Questo di e ha detto la Corte federale rimandando alla Corte californiano negozi
E la Corte Costituzionale tedesca introducendo un concetto su cui si potrebbe lavorare insieme a poca di magistrati che non è così scandalosa vuole quelle delle liste d'attesa che riguardano ovviamente più definitivi
E la custodia cautelare che però sono anche la un segno di inversione culturale
E allora in questa situazione se c'è questa Melito di
Cambiamento di clima culturale forse quella s'sollecitazione che avviene nei convegni tra magistrati avvocati da operatori del diritto in generale potrebbe essere un momento di riflessione comune
Per scardinare questa prima che porta spesso a questi abusi
Di cui i numeri sono la testimonianza più concreta
Parlano al direttore dottor Mazzeo che ringraziamo della visita di la cordialità con cui ci ha accolto stamattina dei suicidi in carcere anche lì c'è un dato importante i suicidi in carcere e gli atti di legge autolesionismo gli scioperi della fame non ultimo quello dell'altro già
O di Lecce delle del detenuto morto protestava sciopera avverso una custodia cautelare ritenuto ingiusta perché si professano innocente
E ci sono dice il direttore di Lecce altre trenta persone che stanno facendo la stessa cosa sono forme di protesta forme di aiuto esulta autorizzano ISMU forme di soppressione della propria vita legate prevalentemente a soggetti in custodia cautelare
è un'altra riflessione la pressione psicologica per un soggetto in custodia cautelare è diversa dalla pressione psicologica di chi è stato condannato magari anche giustamente
E allora questo è un altro elemento che deve far riflettere sulla assoluta eccezionalità di questo strumento
Concludo dicendo che si è parlato di un umanizzazione della pena nel carcere c'è molto Maritano e delle Camere penali stiamo come avete ormai saputo girando un po'tutti istituti pensi all'Italia
Guarda detti a forza di girarli ormai siamo dieci undici istituti
Quasi uno è brutto dirlo ci fa l'abitudine non c'è nel se dopo il decimo istituto si va be'marescialli e su queste cioè
Non bisogna mai dimenticare che quelle celle sono limpide da persone che hanno una forte umanità perché tutte le persone che entrano per la prima volta in carcere
Quelle che vengono a confrontarsi voi con l'avvocato la cosa che riscontrano di più all'umanità che trovano in carcere quell'umanità che trovo Tortora quando uscì dal carcere con la quale si è confrontato
Tutte le persone che escono vanno a ricercare quell'umanità che forse in carcere è superiore a quella che è l'opinione pubblica oggi dimostra in Italia grazie
Grazie a tutti grazie Presidente grazie
Ai relatori credo che
Se non viene nessuno che vuole
Dire qualcosa
Inoltre
Dottore sottotono presentato
Grazie
Del della COPAFF proprio
Per
Io sono disobbediente
Perché mi ritengo libera di fare quello che ritengo
E quindi dopo aver molto ascoltato volevo ricordarvi che mio padre è morto il diciotto maggio del mille novecentottantotto
Oggi al diciotto maggio del due mila e dodici
E sono ventiquattro anni che io ascolto molte parole
Là fuori ci sono dei cittadini che aspettano quindi io pregherei tutti voi qualunque sia la vostra posizione di fare in fretta perché siamo stanchi delle parole grazie
Mancato anche interno