Così si muore in galera. Comparazione tra gli atti di autolesionismo nelle carceri di Piemonte, Liguria e Campania

Grazie di essere qui io sono Luigi Manconi sono il Presidente di a buon diritto un lusso
L'associazione che o sostegno della Fondazione San Paolo ha realizzato
L'indagine che oggi illustrerà in modo
Va buon diritto lo se è un'organizzazione che esiste ormai da una decina d'anni
E che concentra la sua iniziativa di ricerca di azione pubblica intorno a tre questioni fondamentali
Quelle della privazione della libertà
La questione della immigrazione la questione che chiamiamo relativa ai problemi di fine vita e del testamento biologico siamo qui
Oggi
Comma l'attenzione concentrata sulla prima di queste tematiche
Che ha visto a buon diritto lavorare
Ormai da un decennio
Intorno appunto alla questione dell'autolesionismo e dei suicidi in carcere la prima ricerca stata condotta infatti nel due mila e uno
E successivamente abbiamo aggiornato l'indagine
Sviluppando la e articolandola
Quella che presentiamo qui oggi e che è stata realizzata
Da
A buon diritto dal professor Giovanni torrente che
La illustrerà
Appunto un in un lavoro di comparazione tra agli atti di autolesionismo i suicidi che si sono realizzati nelle carceri di tre regioni italiane
Piemonte Liguria e Campania
Come e sempre
Assai opportuno ricordare
Il suicidio e sempre un atto
Strettamente intimo
E l'esito di una crisi
Incondizionatamente legata al vissuto personale
E le cui radici sono molte complesse è di difficile decifrazione
Ma questa prima affermazione non ci deve
Impedire di indagare
Modalità frequenze
E connotati di questo atto estremo quando
Esso si realizza in condizioni di privazione della libertà perché questa condizione ha evidentemente un peso così rilevante
Nel processo di crisi e nella sua precipitazione che va valutato con la massima attenzione tanto più che sappiamo come
La frequenza dei suicidi all'interno del sistema penitenziario
E
Circa diciassette diciotto ma fino a diciannove venti volte superiore alla frequenza dei suicidi all'interno dell'intera popolazione nazionale e dell'intero territorio nazionale
Questo dice già immediatamente iniqui probabilmente quale il peso che il contesto ambientale
Determina sulla fenomeno che qui consideriamo
Ancora due brevissime considerazione prima di dare la parola a Giovanni Torrente
Come noi notiamo
Nella parte conclusiva di questo rapporto di ricerca
Finora le indagini sul tema sono state realizzate o in ambito accademico quindi da chi vi parla
Ho
A opera di strutture di volontariato o infine all'interno dell'amministrazione penitenziaria
In particolare
Da quel ricercatore appassionato e meticoloso che il dottor Buffa che i presenti conoscono
è mancata la capacità di fare interagire questo lavoro di indagine è ancora più di tradurla in una politica
Adeguata a
Perlomeno affrontare e contenere il fenomeno
Tenuto conto che il fenomeno in tutta la sua contro i dati contraddittorietà tuttavia presenta delle costanti fare riferimento a delle variabili rimandate
Ha degli elementi di sfondo di scenario e ad alcuni fattori strutturali che appunto
Possono devono
Essere presi in considerazione e soprattutto
Devono essere sottoposte a
Adeguate politiche di dissuasione e di assistenza
Di organizzazione dunque di strumenti che
Il fenomeno possono con possano contenere e ridurre
A questo
Aggiungo l'ultima e più rapida e congiunturale considerazione
Che
Anche rispetto a un tema tanto tragico che fa riferimento
A un sistema quello penitenziario che non esagerato né
E infatti coro definire allo stremo
Ricordo che il ventotto luglio SCO dell'anno scorso il Presidente della Repubblica
Dei fini un eufemismo
Il chiamare quella del sistema penitenziario una tragica emergenza
Dunque non è
è infatti dico definire il sistema penitenziario come
Destinato se non si provo vede
Cont misure
Urgenti
Misure d'eccezione
Da questa parte del tavolo ci sono
Alcune persone penso al professor Vladimiro Zagrebelsky penso a chi vi parla che considerando quello attuale uno stato d'eccezione
Ha scritto e parlato a favore di misure d'eccezione quali sono appunto l'amnistia l'indulto non è questo l'argomento dell'incontro di stasera ma questi
Temi esigono che anche
A queste misure
Si debba
Pensare su queste si deve riflettere però volevo dire pure in questo scenario
Che incondizionatamente segnato da una crisi profonda
Oggi io mi sento di dire che
Quale che esile motivo di fiducia può essere nutrito è cambiato il vertice del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
E
Sappiamo che
Chi oggi
E da pochissimo occupa quel vertice e chi collaborerà con esso
A un in dea del sistema penitenziario e una concezione della pena
Che largamente condivisibile dunque penso che
Si possa sperare che da ora in poi le conseguenze in termini di politiche di scelte organizzative di provvedimenti concreti
Da adottare all'interno del sistema penitenziario a partire da ricerche quale quella che oggi presentiamo bene oggi possiamo curarci e possiamo in qualche modo
Avere fiducia che un maggiore ascolto lì all'interno dall'amministrazione penitenziaria questo nostro ragionamento e queste nostre proposte possono incontrare dicevo e un'esile
Elemento di fiducia ma finora di questi elementi di fiducia non abbiamo avuto alcuno quindi riteniamo che questo sia già un primo passo avanti positivo grazie
Sì grazie
Nel descrivere i risultati di questa ricerca partirei da una una premessa insomma
Oggi con sempre maggiore frequenza quando si parla di caccia all'interno del dibattito pubblico all'interno di dibattito politico si parla di autolesionismo si parla di società che si paga degli eventi più tragici che riguardano
La quotidianità detentiva
Quindi
E in qualche modo
Il campanello d'allarme ed una situazione che che decentrata insomma nel momento in cui
Apino fenomeno tragico come un suicidio evidentemente è un grosso grave campanello d'allarme
Quello
Di cui accennava anche Luigi Manconi
E che da un lato il ciclo ci stupisce il fatto che a fronte di tale attenzione mediatica politica nei confronti dei frammenti dicerie e anche amministrativa all'amministrazione penitenziaria si è occupata molto in questi anni nel del fenomeno dei suicidi
Ci sia una scarsa attenzione a parte da parte della comunità scientifica
Il tema dello proselitismo esplicito incarcerati e davvero poco studiato da parte della comunità scientifica
In particolare la poi ciò che è stato nelle rare occasioni in cui è stato ha fondato il fenomeno la poi utilizzato è una voce di carattere medico psicologico o psichiatrico insomma incentrato sull'individualità della persone
Quello che abbiamo cercato di fare in questo studio e in parte spostare l'attenzione dalla persona l'ambiente
Nella letteratura statunitense si dà tempo sviluppata una la prospettiva di analisi di stampo prevalentemente organizzativo legata
Alla Sociologia delle istituzioni totali
Che
Ha studiato come la le variabili organizzative le variabili e relazionali all'interno mestruazione totali in questo caso all'interno del carcere
Possono contribuire da fattori inibendo ti ho stimolanti i comportamenti autore sionisti ICI
Questo
Che vi mostro non è che uno dei modelli che sono stati creati negli Stati Uniti nel nel due mila quattro al
Questi due ricercatore Bologna un altro ente hanno
Analizzato come il progressivo al
Estremizzare assi delle relazioni all'interno delle istituzioni istituzione penitenziaria determini
Gli elementi i momenti di crisi dell'istituzione momenti richiese all'interno dei singoli istituti questi momenti di crisi da parte dei ricercatori sono stati interpretati
Ho nell'ottica appunto della delle rivolte che nel sistema statunitense sono ancora attuali sono una
A a un dato ancora presenti all'interno
Delle carceri oppure del fenomeno dell'autolesionismo le sui civili
In Italia dicevamo diceva Luigi Manconi precedenza in realtà non abbiamo molte ricerche ne sono occupate di analizzare da una prospettiva ambientale il fenomeno dell'autolesionismo in carcere
Citava Luigi Manconi le ricerche le associazioni a buon diritto in particolare
Boran schiere Luigi Manconi hanno
Qualche anno fa ho individuato un nesso causale fra le condizioni di sovraffollamento degli istituti penitenziari e il lo svilupparsi dei fenomeni di suicidio in quella ricerca in particolare si vedeva come
Gli istituti più affollati mostravano tassi di suicidio maggiore rispetto ad altri
Più recentemente inoltre
All'interno dall'amministrazione penitenziaria Pietro Buffa prodotto ricerche che hanno portato in ultima analisi alla
Alla individuazione di alcune
Variabili che appunto Pietro Buffa chiama variabili inibendo giovani abili stimolanti il comportamento
Autolesionistico
Variabili in quella ricerca erano soprattutto l'istante localizzativo
Rapito Boffa individuava come i regimi detentivi dotati all'interno delle sezioni come la disponibilità di atterrita trattamentali come
Le ore di apertura delle celle fossero variabili che in qualche modo potevano lenire lo stress da detenzione e in qualche modo ha
Rendere meno
Probabili determinati fenomeni in carcere quindi quelle il contributo importante calato questi studi qualche voto spostare l'attenzione insomma
Non è l'individuo che entra in carcere il primo problema ma in qualche modo studiamo il carcere dall'interno le pratiche adottate vediamo come queste pratiche possono contribuire o diminuire questo fenomeno
Cosa mi ha cercato di fare noi anche qui Luigi Manconi lo accennava in precedenza abbiamo preso tre regioni campione Piemonte Liguria Campania History sino ad ora fatti in Italia avevano
Da un lato il pregio di analizzare numerose variabili dall'altro lato il limite che si riferiva a un arco temporale di due anni
Noi abbiamo cercato di ampliare l'arco temporale vedendo l'incidenza del fenomeno dei suicidi dell'autolesionismo su un arco temporale di cinque anni all'interno di
Delle Regioni analizzate
Partiamo tuttavia da un dato l'insieme a cui faceva riferimento Luigi Manconi un atto essenziale da cui occorre partire questa tabella
Appare complicata tuttavia se guardate le ultime
Due colonne suicidi fra cittadini liberi suicidi fra detenuti è possibile osservare come nell'arco temporale
Di cinque anni dal due mila cinque due mila nove il suicidio fra cittadini liberi sostanzialmente un tasso di
Tre zero virgola quarantanove zero virgola cinquantadue ogni dieci mila abitanti
I suicidi fra detenuti vanno da
I cinque ai dieci virgola zero nove ogni dieci mila persone detenute
Siamo tra le nove ventun volte superiore in carcere rispetto all'esterno
Siamo qui di fronte un problema
Occorre letteratura su questi dati sono molto stiamo pagando i dati quantitativi quindi c'è molta discussione sulle Alpi sono ampiezza del fenomeno però ci sono due almeno due aspetti che
Ci devono interessare come ricercatori e come operatore primo l'esistenza di un problema
Questa
Grossa differenza fra carcere sterno ci pone un interrogativo perché in carcere c'è tanto autolesionismo tanto suicidio più in misura maggiore rispetto all'esterno
In secondo luogo un aspetto che è uno dei due temi piace percentuali principali che io cercherò di far emergere in questa relazione
All'estero non sono nemmeno i suicidi ormai da molti anni ha una dimensione costante nel tempo
Vediamo cambia pochissimo zero quarantasette zero quarantotto zero cinquanta è sostanzialmente costante in carcere
è
Questo grafico dimostra questo grafico sembra un elettrocardiogramma impazzito
Da un anno all'altro i tassi di suicidi ogni dieci mila detenuti in carcere cambiano in maniera sensibile candele in maniera
Assolutamente rilevante
Premiando quello che sto mostrando un accostamento che parta da Milano centottanta fino al due mila dieci
Vediamo come la punta massima di suicidi in carcere questo calcoliamo i soci di ogni dieci mila detenuti quindi il tasso di dieci mila detenuti il punto massimo se raggiunge nell'ottantadue tuttavia abbiamo un fenomeno per il quale
Il tasso di suicidi ogni anno aumento diminuisce in maniera sensibile radicale insomma
Una prima proposta interpretativa che cercano di avanzare in questa relazione e l'esistenza di momenti di crisi del sistema
Tra le diverse cose io a fianco la mia
Professione di ricercatore a quella di operatore fino
Ma comunque gli arrestati e fino a qualche mese fa lavoravo come educatore non penitenziario piemontese insomma
Stando all'interno di un carcere si sente quando le cose stanno incominciando andare male la tensione quando sale la tensione si senta insomma
Ci sono alcuni concetti utilizzati la psicologia sociale quel concetto di gestione un attivo alto che interpretati all'interno del carcere vanno interpretati in maniera particolare insomma
Questi dati a mio parere sono in qualche modo lo specchio di momenti di crisi che avvengono all'interno del sistema e che vediamo qui a livello ma come adesso lo faremo anche all'interno e simili del dei singoli istituti coinvolgono
La le fenomeno di autolesionismo e suicidi all'interno del carcere una nota su questo su questo grafico
Negli ultimi trent'anni i punti più bassi livelli più bassi di tasso di suicidi nelle carceri italiane sostato raggiunti del mille novecentonovanta nel due mila sei
Novantatré mila e sei sono state le ultime due occasioni in cui in Italia sono stati approvati i provvedimenti di clemenza insomma quindi ogni discorso che guarda i provvedimenti di clemenza deve necessariamente considerare anche questo aspetto quando in carcere è stato adottato della clemenza cessa stati meno autolesionismo almeno sui ceti
Veniamo le nostre ragioni
Caratteristiche strutturali delle tre Regioni Piemonte Liguria Campania
In Piemonte ci sono tredici istituti con i dati mi presento sono trenta giugno due mila undici circa cinque mila duecento persone detenute un tasso di stranieri detenuti quasi pari al cinquanta per cento
Di cui a questo tasso di stranieri sale cinquantasei in campagna crolla radicamento al dodici per cento sono quindi siamo
Condizioni strutturali
Significativamente radicalmente differente all'interno delle delle tre giorni
Quale
E con l'ennesimo grafica impazzito allora
Teniamo ventoso
In Campania in questi cinque anni stati realizzati trentanove succede in Piemonte dodici in Liguria sei il numero assoluto ovviamente ci dice poco quello che è necessario andare a vedere il tasso di suicidi rispetto alle presenze medie negli istituti penitenziari
Il grafico con lasciato volutamente comprese complicato difficilmente comprensibile
Ci dice una cosa che non c'è una costante
La Campania a tendenzialmente tassi di suicidi più elevati rispetto al Piemonte la Liguria però vedete come
La situazione cambia del radicalmente da un anno all'altro cioè
Potevi sociologico al fatto che un fenomeno così radicale estremo come suicidio da un anno all'altro abbiano incidenza totalmente differente insomma ci deve necessariamente prove degli interrogativi perché da un anno all'altro cambiano le cose qua da tempo
La Liguria dove abbiamo due punte massime nel due mila e sei e nel due mila dieci insomma
La proposta interpretativa che necessariamente noi rivolgiamo appunto quella legata ai momenti di crisi del sistema che si sviluppano a livello regionale a livello micro insomma vedremo adesso tra breve come
Poi in realtà questi suicidi si concentrano in alcuni istituti né alcuni specifiche specifici istituti rispetto ad altre
Partiamo dal Piemonte
Abbiamo quindi
Vedendo questi
Grafici impazziti questo mutare dei tassi di suicidio da o da un anno all'altro in maniera significativa
Il passo che abbiamo necessariamente fatto è
Andiamo a vedere cosa capita l'interno dei singoli istituti quale corre quale correlazioni possiamo trovare
E qui ci siamo trovati di fronte alle prime difficoltà che comporta un'analisi quantitativa
Questa è stata un'analisi quantitative effettuata
Esclusivamente attraverso dati pubblicati e pubblici dell'amministrazione penitenziaria
E doveroso sapere al fatto che i dati che vengono pubblicate mi sapete tema sono è nata una minima parte rispetto i dati raccolti larga parte dei dati raccolti rimangono i Sinti interamente del dell'Amministrazione di fatto non vengono utilizzati per scopi di ricerca
Quindi in presenza di questi limitati dati abbiamo deciso di concentrarci su quei due aspetti che
In qualche modo ritenevamo come
Lo specchio di una puramente problematicità all'interno dell'istituto
Il primo è quello del tasso di sovraffollamento facendo foto delle precedenti ricerche dei almeno Polanski RC Manconi abbiamo e cercato di evidenziare una correlazione stava sovraffollamento e incidenza dei suicidi nei singoli istituti
Il secondo è quello della presenza dimentica l'ITC
Uno dei dati che vengono quasi sempre
Raccolti a livello statistico amministrazione previdenziali riguardano gli eventi critici che capitano all'interno degli istituti
Facendo rientrare questa è una macro categorie nella quale abbiamo inserito tutti gli atti che in qualche modo comportano una forma di violenza inferta eterodiretta o auto dirette
E vediamo un aspetto
Nel caso del Piemonte istituti sono ordinati sulla base della incidenza degli eventi critici se guardate la seconda colonna vediamo come
La casa circondariale di Alba abbia
Un'incidenza di ventuno precedenti Clerici ogni ci mia detenuti e via e via spendendo
I suoi si suicidi si sono concentrati prevalentemente in Piemonte vediamo pratica più radicalmente in altre
In altre regioni in quegli istituti che hanno una maggiore incidenza degli eventi critici
Questo per quanto riguarda la prima variabile
Assai più debole appare la cosa la cooperazione con i tassi di sovraffollamento abbiamo istituti dove i tassi di sovraffollamento sono gravi sono allevati dove abbiamo una base incidenza diventi critici e dove non sono avvenuti sui civili
Altri istituti invece con un basso tasso di sovraffollamento dove sono accadono maggiormente questi
Questi fenomeni autolesionistici
Abbiamo provato
E qui andiamo al passo successivo della ricerca a popolo un concetto un concetto che
E più istituti a livello ad alto di quello di tensione in sofferenza
L'impressione che abbiamo avuto nella ricerca svolgendo la ricerca e come in qualche modo le presenza di un atto di quello lì criticità all'interno dell'istituto
Un alto livello di pensione un alto livello di conflittualità all'interno dell'istituzione in qualche modo siccome l'asse alla presenza di suicidio rientrano restituzione la premesso ovviamente deve necessariamente essere approfondita dovrà su un'analisi sul campo Luigi Manconi parlava prima della necessità di una collaborazione fra la ricerca scientifica e l'ambito dell'amministrazione penitenziaria questo è il campo
La campanella decide ci si accende facendo una ricerca di questo tipo e appunto questa ci sono istituti dove ci sono più eventi critici ci sono più suicidi la differenza significativa tra un istituto all'altro consideriamo ad esempio l'istituto come
La casa circondariale di Verbania che ha il tasso di sovraffollamento più grave in Piemonte tra se sono frammenti per bandire duecento trecento oggi a Verbania ci sono il doppio delle persone rispetto a quella che la capienza regolamentare oggi perlomeno qualche mese fa
Verbania eventi critici sono pochissimi non ci sono stati suicidi negli ultimi anni allora
Per noi che viviamo in Piemonte pena che frequentiamo l'ambito all'Amministrazione penitenziaria piemontese sappiamo che per Bagnoli cosiddetti istituti
All'interno l'organizzazione si parla a vocazione trattamentale insomma il termine vocazione trattamentale come
Istituti premiali piuttosto che punitive eccetera eccetera sono una di quelle terminologie che vengono utilizzate per definire luoghi dove sostanzialmente si sta peggio rispetto ad altre
Io mi
Si sta meglio la funzione che spetta ad altri
Io ricordo che quando appunto lavora un istituto mi arrivavano in una giornata tantissime richieste da parte del Rosario tenuto di essere trasferita nel carcere di Bollate una delle cose che si dicevano dal fatto che una persona era da Bollate o non era da Bollate
C'è una selezione
Bollate un istituto ad Lombardia dove
Conosciuto conosciuto e più per il fatto che ci sono delle condizioni detentive praticamente favorevole regime dice la perde eccetera eccetera ha possibilità di andare
In misura alternativa eccetera eccetera insomma queste forme di selezione a monte pagherò contribuire nel creare questa situazione di criticità piuttosto che
Di non criticità all'interno e con istituti
Guardiamo la Liguria
I primi quattro istituti con un maggiore incidenza di eventi critici corrisponda quelli dove sono venuti dei suicidi
E questi istituti non corrispondono a quelle con il maggiore tasso di sovraffollamento Savona onta stesso proponente duecento sedici per cento tuttavia una bassa incidenza eventi critici ed i soci
Al contrario l'istituto che ho per giovani finanziamenti felice la casa circondariale di la Spezia che invece
Attualmente non è sovraffollate
Più composita e la realtà
Penitenziaria Campana questo tuttavia è condizionato dal fatto che in Campania due istituti sono no PC e quindi presentano un'incidenza elementi critici evidentemente superiore rispetto
Agli altri istituti significativo però che il primo istituto come numero di suicidi sia la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano
Che a una I elevatissima incidenza degli eventi critici anche qui chi frequenta istituti penitenziari sa che il clima di Secondigliano soprattutto in questi ultimi mesi e di particolare tensione di particolare gravità
Cerco di non rubare troppo tempo però lascio la parola
Discuterà questa questa ricerca per dare alcuni dati su chi ha riguardato soprattutto a fenomeni suicidi
In questi in questi cinque anni nel
Nelle carceri delle ragioni che abbiamo di cui ci siamo occupati
Innanzitutto
Una retorica
Che esiste all'interno della cultura penitenziaria il fatto che gli stranieri sono persone particolarmente a rischio in ambito di autolesionismo ed espliciti
In realtà l'orgia Pietro Buffa aveva dimostrato come in realtà i stranieri hanno tassi di autolesionismo più elevati rispetto italiani in matasse di suicidio più bassi nostra ricerca compiuta a livello regionale ICI conferma come
Il tasso di suicidio gli stranieri sia più basso rispetto alle presenze soprattutto là dove la presenza di stranieri e significativa insomma
Due aspetti che però mi interessa rilevare preparato davvero a concludere l'età delle persone che si sono suicidati
Cinque minuti
Le ricerche in materia di suicidi in carcere mostrano una prevalenza dei fenomeni suicidi fra i più giovani rispetto hai più anziani
Una ti interessante a mio parere che emerge in questa ricerca il fatto che
In realtà nelle Regioni cui ci siamo occupati suicidi si concentra fra i venticinque quarantaquattro anni
Questo non è un dato casuale a mio parere consideriamo che inventano istituti previdenziali gli sforzi maggiori compiuti in questi anni risorse di tutela delle persone hanno riguardato i giovani adulti
Persone con età farei diciotto e i ventitré ventuno e venticinque anni insomma
Quello di cui si ha l'impressione vedendo questi dati e come
Poi mente questa soglia di attenzione andrebbe qualche modo estesa insomma perché abbiamo
Una fascia di età quella fra i venticinque quarantaquattro dove si concentra quasi la totalità dei suicidi avvenute nelle carceri in questi
In questi mesi
Però prego dice mentre non è così rispetto alla popolazione nazionale quella di liberi dove la frequenza di suicidi è maggiore nelle fasce d'età superiore
Prego
Altro aspetto
La maggioranza è un aspetto particolarmente preoccupante la maggioranza delle persone che si sono citate queste nelle tre regioni questi cinque anni erano persone misura cautelare
Venticinque del tre persone che si sono suicidati Piemonte di quella campagna per venticinque di questa persona valeva la presunzione di innocenza
Questo aspetto particolarmente grave e uno
Degli aspetti su cui ora a mio parere dovrà riflettere ogni riforma in materia il tizio penale dovrà essere quella della
Delle misure cautelari insomma più della metà delle persone sono esplicitate erano in misura cautelare
Luigi Manconi andrebbero ha spinto trovavano un paragrafo dello dalla loro ricerca nei primi giorni nei primissimi giorni ora
Per perché veniva intitolato il paragrafo in questo modo perché uno degli aspetti che emergeva ed emerge la maggior parte le ricerche compiute in ambito carcerario il fatto che i suicidi in carcere avvengono nei primissimi giorni ora
O la nostra ricerca conferma solo in parte questo fenomeno c'è larga
La
Grande maggioranza di suicidi commessi in Piemonte dunque la campagna sono avvenuti nei primi sei mesi ma solo una parte minoritaria nella prima settimana cioè tuttavia
Un aspetto che bisogna tenere in considerazione che a mio parere mette in gioco le variabile organizzative l'amministrazione penitenziaria se noi spostiamo l'attenzione dal momento del ingresso in carcere a quello del trasferimento
Vediamo come la grande maggioranza dei suicidi realizzati si siano realizzati entro
Una
Pochi giorni dal trasferimento nel nuovo istituto
Questo non è casuale
I suicidi in carcere spesso riguardano persone che in qualche modo si sono dimostrate una problematica uno dei pochi strumenti purtroppo c'è a disposizione dell'Amministrazione in questi casi e trasferimento
Quando per le persone problematiche per le persone parti che determina dinamiche particolarmente conflittuale degli istituti insomma il trasferimento è un procedimento spesso utilizzato
Questo non vuol dire che trasferimento le terne su circa odierna in qualche modo il trasferimento si rivela come lo specchio di dinamiche problematiche che meriterebbe un'attenzione nel momento in cui la persona giudice del nuovo istituto
Vediamo come la maggioranza percentuali su cd secondo si concentrano nei trenta giorni da trasferimento dall'istituto dove poi è avvenuto espliciti
Concludo
Tre aspetti da considerare momenti di crisi istituti di grave tensione a mio parere quello che è necessario
Quello che ci può dire una recente di questo tipo e la necessità di sviluppare nel nostro Paese un modello una prospettiva di ricerca fondato su quello che nell'ambito ostruite se chiamo la ricerca azione
Per far questo come diceva Luigi Manconi e assolutamente necessario
Da un atto che la cultura accademica si liberi dell'autoreferenzialità dell'astrattismo proprio dalla la ricerca in ambito scientifico accademico
Dall'altro lato è necessaria un'apertura da parte d'amministrazione penitenziaria la ricerca sul campo che anche questo forse spesso per una a te cemento di chiusura è tenuto a fare autoreferenzialità sino ad ora non è avvenuto grazie
Venga buonasera io sono Maria Pia Brunatto sono il garante dei diritti delle persone private della libertà individuale per la città di Torino
La figura del garante è una figura nata da qualche anno in Italia per volontà di alcuni enti locali che ad esempio di alto di alcune nazioni europee che hanno il garante nazionale inattesa della nomina di un garante Nardi una normativa che preveda la nomina di un garante
Nazionale si sono sostituiti e hanno nominato dei garanti locali credo siamo una quindicina in tutta Italia nominati da regioni Province o che i Comuni
Devo dire che qualche anno fa soprattutto e non perché mi è vicino quando sottosegretario alla giustizia era Luigi Manconi
Le figure dei garanti si sono moltiplicate ma soprattutto c'era un ottimo rapporto con l'amministrazione penitenziaria
Che è in me con la
Con il cambiamento diciamo di sottosegretari e soprattutto di ministri è venuto è venuto meno
Non così a livello locale dove effettivamente i rapporti con l'amministrazione penitenziaria sono buoni così come sono un po'anni i rapporti con la città
Vorrei approfittare di di questa sede intanto per ringraziare la Compagnia di San Paolo che è stata nominata da Luigi Manconi che ha consentito questa ricerca ma è una delle poche
Attenzione delle delle poche agenzie che si occupano della del nostro territorio che ha una particolare attenzione per il mondo del carcere oltre ad aver finanziato
La ricerca ben diciotto progetti che vanno dal Polo fu universitario al pagamento delle
Delle cure dentistiche all'interno del carcere di Torino sono finanziati dalla compagnia di di San Paolo
Il mio compito qui stasera è quello di introdurre e in qualche modo coordinare i prossimi i prossimi interventi
Sono qui con me il professore
Tra il bere
Tale
Zagrebelski scusi Direttore del laboratorio dei diritti fondamentali e tante altre cose il professor Claudio Sardo insorti docente di sociologia giuridica il dottor Alberto Marche Celly
Docente di diritto tributario ma in questa sede con me presente come ex magistrato di sorveglianza e il dovere il dottor Marco Bonfiglio ore in rappresentanza del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria
Allora la ricerca ci ha evidenziato come il sovraffollamento che
Il titolo che tanto occupa in questi giorni i giornali quando si parla di carcere non è
L'elemento che sta alla base o non è il solo elemento che sta alla base di elementi tragici come quelli dei suicidi e dell'autolesionismo gli elementi sono tanti
In questo periodo si è parlato del decreto svuota carceri che è diventato legge da pochissimi giorni
Il titolo stesso la denominazione svuota carceri invece ci dimostra che l'attenzione è posta sul sovraffollamento mentre dall'analisi dei dati il sovraffollamento nonne non è la causa
Allora
Io incomincerei dal professor Zagrebelsky
Quali possono essere in base a quanto ci è stato detto le eventuali risposte
Grazie da ma spietato di cominciare con questa domanda
No ma io
La metterla metodo veloci con con la in questa premessa io non sono un esperto di diritto penitenziario non ho mai fatto il giudice di sorveglianza e quindi
Non è una
Visione la mia specifica con riferimento a un'esperienza insomma
Vorrei dire due parole su questa ricerca innanzitutto
Che trovo importantissima per il fatto solo che esiste
In sostanza per il fatto che
Anche se con i limiti dell'essere accademica e la necessità quindi di integrarsi in futuro con punti di vista esperienze documentazione
Di tipo diverso come quella
In possesso dell'amministrazione penitenziaria
Di fatto solo che ci si concede si segnali come punto emergente di un problema i suicidi in carcere e si decida di studiarle e un
Fatto positivo che va sottolineato tanto più che
Si tratta di ricerche estremamente difficili
E
Se farò come sto per fare alcun osservazioni
Di metodo
E per segnalare quanto difficile siano non per criticare un lavoro che comunque mi pare molto
Pregevole meritorio
Si tratta di un fenomeno che
I cui numeri in assoluto sono molto ristretti sono in Italia sessantasei all'anno
Non voglio dire quindi
Possiamo non importa interessarcene
E che sono numeri statisticamente poco Manet già abili
E si vede si vedono i riflessi quando
Nella ricerca si mette in rilievo un andamento estremamente variabile da Istituto istituto anno per anno
Le curve che sono nei vari
Diagrammi che sono pubblicati sono degli aspetti Statte impazzite ma perché ma perché
Se in un istituto c'è
Un suicidio in un anno e l'anno dopo ce ne sono due e il cinquanta per cento in più
In realtà e uno in più che magari per caso e passato in quell'istituto anziché in un altro in quel periodo quindi attenzione attenzione i numeri dalla significatività dei numeri
In secondo luogo
Per
Dire sottolineare il fatto allarmante di questi numeri si dice rispetto alla popolazione libera
Spetta a noi
C'è un tasso di suicidi in carcere x mi x volte un'enorme
Numero di varianza
Ecco però
Le due popolazioni non sono equiparabili
La popolazione detenuta
Per composizione sociale per composizioni di età
Variabili ulteriori e radicalmente diversa parlo dell'età per dire quando si confronta il numero dei detenuti
Con la popolazione di sessanta milioni circa che che sono gli italiani e come De quei sessanta milioni secondo me bisognerebbe togliere
I giovani fino ai zero
Ecco perché
Il tasso di suicidi tra i giovani e
Il rilevante tra i bambini e e ma mano diventa
Siamo poco significativa già già questo in secondo luogo
La popolazione carceraria presa come punto di riferimento per fare quella comparazione
Giustamente il cioè esplicitamente la ricerca si dice e quella
Totale in un determinato momento al trentuno dicembre di ogni anno ma nell'anno
Oggi sessantotto mila nell'anno il numero delle persone che per un certo periodo di tempo e detenute enormemente superiore perché c'è il giro di quelli che entrano e escono
Tanto più che
Si rileva giù credo giustamente è un dato che i suicidi avvengono con più frequenza nella primissima fase di detenzione e quindi
Quelli che girano nell'anno che non si fermano tutto l'anno sono una parte di popolazione carcere particolarmente a rischio
Io credo che si dovrebbe tener conto come numero totale di detenuti per fare il la
La comparazione
Detenuti per giorno in sostanza e quindi non sessantotto mila ma numero molto superiore che non che non conosco ma questo nella ricerca se ne dà atto minacce
Son cento mila sarebbero cerca
Sì sì dato però della scelta invece di tenere quell'altro dal punto di riferimento per rendere comparabile l'esito di questa ricerca ad altre che hanno fatto a mio modo di dello stesso errore
O comunque del suo PIL mi esprimo forse troppo volutamente ecco ma
Perenzione comparabili evidentemente il criterio deve essere identico
Però ho l'impressione che sia una debolezza perché non tiene conto di questo elemento non solo ma dicevo la composizione della delle due popolazioni
E il la percentuale di tossicodipendenti che sono una popolazione a rischio
Di suicidio in generale a rischio e enormemente superiore in carcere che nella nella popolazione e libera
Quindi l'estrema difficoltà a mio modo di vedere
Di
Di lavorare solo su solo sui numeri
E questo e su questo credo che siamo fatte siamo d'accordo anche perché
Le storie individuali
Di chi si suicida
Sono l'elemento credo io
Se non
Esclusivo ma in grande prevalenza l'elemento determinante di una scelta suicidiaria
Quando si proietta in una situazione di difficoltà come quella del carcere un carcere intenzione un carcere sovraffollato eccetera eccetera eccetera
Ora mi chiedo in futuro
Sessantasei
Sono
I suicidi in un anno ma non è possibile se la piazza e l'amministrazione penitenziaria
Fosse aperta la collaborazione
Non è possibile ricostruire le storie di queste persone non solo la fascia d'età
Ma per esempio di che cosa erano imputate o condannate
Recidivi oppure no aveva una famiglia alle spalle oppure no tenevano rapporto con la famiglia oppure no eccetera eccetera eccetera avevano problemi
Psicologici o psichiatrici tutto questo su un numero
Relativamente alle ristretto credo che sia fattibile con tecniche non più statistiche ma di tipo sociale non l'ho qua qualitativo anche questo c'è nella
Ovviamente non invento nulla si sta sviluppando degli elementi che nella nella ricerca sono sono accennati
Ora
Se questi miei rilievi su fossero tutti fondati
La conseguenza sarebbe che la
Drammaticità dei dati come indice di una situazione
Patologica del carcere si ridurrebbe
Con questo non voglio dire che
Il problema
Se se anche
Maneggiando diversamente i numeri si dovesse dire ma no il numero dei detenuti dei suicidi in carcere corrisponde esattamente a quello che avviene una società libera e quindi
Il carcere non è un problema
Ecco se si arrivasse a dei numeri che consentissero questo discorso ugualmente il problema sarebbe estremamente appunto
Perché il detenuto e qui
Faccio una citazione del mio precedente mestiere quando ero alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Il detenuto nelle mani dello Stato
Lo Stato il responsabile del detenuto
Per il fatto che la preso nelle sue mani
Per cui
Il detenuto in difficoltà psicologica sociale qualunque sia la ragione
Che si suicida pone un problema l'Amministrazione abitazione la conosce perché infatti se ci sono degli allarmi dovrebbe sani limiti in cui può farlo assistere sorvegliare eccetera eccetera ma questo è un obbligo giuridico che deriva dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Dove al diritto alla vita articolo due della convenzione che diritto interno nostro anche oltre che internazionale impone agli Stati di farsi parte attiva
Perché
La vita non venga messa in pericolo quando particolarmente la persona si trova
Nella responsabilità dello Stato la Corte ha sempre detto che si tratta di
Un'attività delicata difficile che bisogna
A tener conto di tutti gli elementi
Che quindi non e tutt'altro che automatica olio dire una condanna dello Stato perché un detenuto si è suicidato però c'è un obbligo di attivarsi ora questo significa
Che se anche riducessimo a un decimo l'allarme numerico che la nostra ricerca ci ci segnala
Egualmente il problema per lo Stato ci sarebbe perché mentre
Voglio dire nella società libera
Un suicidio pone problemi di natura sociale familiare economica volta per volta ma non è lo Stato che ne risponde nella detenzione o in generale nelle nelle strutture
La disponibilità dello Stato la responsabilità e dirette
E questo
Questo è quello che volevo dire
Per quel che riguarda la ricerca per quel che riguarda la la l'alla sua domanda insomma la questione sulle condizioni carcerarie che fare io anche recentemente Michele Luigi Manconi lo ricordava
Mi sono espresso
Nel senso della necessità di un indulto amnistia sostanza uno sconto di pena che determini
Una eliminazione una riduzione o eliminazione del problema del sovraffollamento oggi rispetto I numeri che l'amministrazione stessa dichiara i posti disponibili
C'è un terzo di detenuti in più ogni tre detenuti uno e in più rispetto alla capienza
Che l'amministrazione dichiaro ora
Anche qui si potrebbe essere elastici diversi d'accordo quello il numero ottimale però una certa elasticità può essere tollerabile però ne siamo in una situazione in cui di nuovo monconi lo ricordava
Non questo o quel organismo di ricerca o militante nel campo dei diritti umani o del carcere in particolare si Espresso ma il Presidente della Repubblica
In né occasione il super ufficiale in Senato in un convegno ha detto quello che Manconi ricordarlo
Il Ministro della Giustizia uscendo da visite in carcere e in Parlamento ha detto che la situazione intollerabile ed è fosse ha usato la parola vergogna insomma
Ora oltre
Questa è la certificazione al più alto livello di responsabilità in materia che la situazione è intollerabile intollerabile o sotto il profilo che
Non si garantisce
Nella alla generalità dei detenuti il livello di
Trattamento
In modo tale che si possa ritenere che non è violato il divieto di trattamenti inumani o degradanti
Questo è certificato
Allora quando io dico
Che bisogna in una situazione di emergenza come questa che non dichiaro io che prendo atto che i massimi vertici responsabili così la qualifica no
Anche tenendo conto che poi sul territorio ci sono situazioni molto migliori no ma in generale se la situazione è questa allora
Il provvedimento di emergenza che è dannoso io non sono noti tra quelli che ritengono che
Si potrebbe fare oggi fare a meno del carcere per dire
E dannose illogico perché se la legge prevede certe pene se il giudice irrogato una certa pena c'è una logica di sistema evidentemente per cui un taglio lineare
Come riprendere un'espressione che viene dal diritto tributario
O altro
E una misura in larga misura cieca
E quindi criticabile ma noi siamo di fronte a come se fosse una impossibilità fisica di tenere sessantotto mila detenuti perché tenerli fa violare allo Stato la Costituzione
Non dico all'ordinamento penitenziario che cultura vada asse
Gli obblighi internazionali quello che
Il Presidente della Repubblica ha richiamato il livello di civiltà del nostro Paese per cui
La mia posizione
E di di fronte un'emergenza che ritengo fisica ormai bisogna provvedere anche con un provvedimento che è che in sé potrebbe essere criticabile però prendo atto che non ce ne sono le condizioni evidentemente
In Parlamento nessuno propone
Chi potrebbe immaginare
Giustamente tra virgolette
Credo che tema la reazione anche gli effetti elettorali di la reazione di chi si schiera avrebbe
Contro il Governo ha una natura che tecnica o così si presenta
Chelli impedisce di affrontare temi estremamente conflittuali come come questi
Ma senza andare dietro alla ricerca di responsabilità dell'uno dell'altro
Quello che significa tutta questa storia e che noi abbiamo la massimo livello di
Dichiarazione la situazione intollerabile e tuttavia la tolleriamo
E questo che a mio modo di vedere non è sopportabile perché io capirei sei ci si dicesse da parte dell'Amministrazione da parte del ministro eccetera che
Ma insomma non esageriamo altrove il peggior tutto sommato non va tanto male
Discuteremmo discuteremo se è vero in che misura è vero ma ci si dice contemporaneamente intollerabile e contemporaneamente lo tolleriamo questo che a me pare ente a sua volta intollerabile
Grazie
Bene
Audio sardi Sotti questa ricerca
Allora ringrazio innanzitutto chi mi ha invitato
E voi che siete intervenuti così numerosi perché così non mi avete bruciato l'incipit che avevo pensato per questa relazione
Perché questa vostra ampia partecipazione secondo me dimostra
Che
Quello che io chiamo il pendolo del delle mozione pubblicano dall'opinione pubblica ma il pendolo delle mozione pubblica in questo momento sta transitando
Verso quell'atteggiamento per cui fa scandalo sovraffollamento dalla negazione dei diritti dei detenuti e quant'altro
è un pendolo che pendono sempre non per il Ponente nel senso che quando prendono dall'altra parte pendono molto di più però in questo momento
E così
In questo momento però siamo nella fase per cui
Ad esempio di amnistia ed indulto o si può cominciare a parlare poi naturalmente che questo
Diventi poi una un provvedimento mi sembrava ancora improbabile però si può parlare perché quello che fa scandalo in questo momento e il sovraffollamento
In questo quadro quindi e chiaro che una una ricerca come quello di cui stiamo parlando sui suicidi autolesionismo in carcere pone giustamente
Sotto la nostra attenzione appunto lo scandalo di questi fenomeni e soprattutto delle differenze tra dentro o fuori quindi della situazione interno ed esterno al carcere
Questa
Ricerca cerca anche qui di misurare le differenze tra il dire il dentro e fuori in particolare rispetto al tasso suicidiario
Qui dirò molte cose lo dirò anche dopo rispetto ad una trusting una sentenza che loro citare
è molto più drammatica ma in questo Paese magistrati hanno avuto molte in funzione di supplenza e questa sera credo che abbiamo una un'ottima
Esempio di supplenza della intervento che mi ha preceduto che ha detto molte delle cose che avrei detto io come sociologo rispetto ad esempio la alla capacità alla lettura dei dati statistici ufficiale
Quindi
Mi riconosco pressoché totalmente in in quello che ha detto sagra Beschi non l'avrei saputo dire meglio
Ad un pubblico appunto di non esperti per fortuna vostra di statistica penitenziaria
E e aggiungo alcune cose che forse
Credo possono non essere del tutto banali
Allora riflettere sui dati ufficiali statistici nella messa a evidenziare a significa riflettere sulla costruzione del dato dato statistico questi su questo di sociologia devianze l'hanno detto in tutte le salse
Il dato statistico soprattutto quando riguarda la fenomeni come la criminalità
è un dato costruito non è non rappresenta la realtà così come può rappresentare dati di realtà al fatto che siano
A Torino e c'erano tre giù giù quaranta centimetri di neve ma è un dato costruito quindi non non misura tanto la criminalità ma misurare diciamo il controllo sulla criminalità
Questo vale anche per lei per l'amministrazione penitenziaria per i dati che riguardano il mondo carcerario
E abbiamo quindi dei problemi di affidabilità dei dati
Sia per quanto riguarda i suicidi sia per quanto riguarda l'autolesionismo
Farei subito una premessa cui stiamo parlando di due fenomeni molto diversi che hanno significati modalità e dinamiche molto diverse non possiamo mettere insieme il suicidio con l'autoesonero
E non dobbiamo neanche mettere insieme il
Il tentato suicidio che molte volte a una finalità nella mente dimostrativa e non è finalizzato al suicidio
Purtroppo quando però il CCD accadono ovviamente qui non siamo nella
Dimostrazione ma siamo ovviamente in scelte tragiche e drammatiche
Quindi
Partendo da questo presupposto la separazione dei due fenomeni possiamo vedere rispetto al dato del suicidio quale abbiamo abbiamo un minore problema di affidabilità nel senso che anche lì
Possiamo poi a volte discutere si siano stati sui CDR c'è un problema di definizione però sostanzialmente sono possiamo dire che i dati corrispondono alla realtà
Quello che giustamente diceva
Il professor Zagrebelsky
E che che cosa e poco significativa e poco sul significativo il dato soprattutto quando lo scompone amo livello locale mentre sono meno d'accordo sul fatto che possa essere significativo il dato complessivo e il confronto tra il dentro e fuori
Cosa voglio dire sessantasei sono pochi ma se lo confrontiamo sono anch'prova mette d'accordo anch'io che se confrontiamo dentro fuori dobbiamo utilizzare quelle precauzioni che che
Che tu accennare a cui tu accennavi ma credo che sia più piuttosto difficile sostenere che
Inc in nella società liberato ci si suicidi con la stessa percentuale con cui ci si suicidi in carcere mi stupirei del contrario
Quello che diventa invece poco significativo e scomporre il dato a livello locale perché è chiaro che un solo suicidio spalla completamente edile le percentuali tante ve so che nelle ma questo tra l'altro e nella piena consapevolezza dei degli autori della ricerca e quindi non sto facendo non la critica a loro più volte nel nel testo
Che ho avuto modo di leggere fanno questa precisazione e quindi ad esempio non trovo una correlazione molto stretta
Tra gli atti degli eventi diciamo critici e il tasso di suicidiario più o a livello locale proprio per questo motivo
Cosa potrebbe spiegare il a livello di macro diciamo il fatto che in carcere ci
Ci si suicida di più in generale rispetto alla Società deliberi ma molto semplicemente
La invecchiare classica ricerca sui suicidio gli organi nel poneva
Una nesso tra il tasso suicidiario e il livello di integrazione sociale del contesto in cui
La persona si suicida uno slogan potrebbe essere
I la solitudine del del del del suicida
Allora è chiaro che
La
Comuni della il contesto carcerario e quanto un
Il livello di integrazione sociale bassissimo nel senso che è una comunità che si forma
Casualmente individui vengono in contatto per il solo fatto di essere stati arrestati e condannati e quindi messi in una sezione più o meno arbitrariamente più o meno casualmente quindi è chiaro che l'integrazione sociale di una comunità di questo genere
E molto labile
Sarebbe interessante studiare anche dal punto di vista qualitativo come in effetti sia molto diminuita in andiamo
ANAS vai poi bisognerebbe andarlo ad andare a verificare empiricamente ma naso mi sembra che sia molto diminuita lì anche il grado di integrazione sociale della popolazione detenuta
In questi ultimi anni
Cioè noi abbiamo quando abbiamo in mente lite le carceri degli anni Settanta e Ottanta abbiamo in mente un po'una popolazione detenuta che anche a un certo grado di solidarietà interna
Perché se poi si manifestava volte con atteggiamenti anche molto forte nei confronti dell'indicazione dei confronti lamentazione penitenziaria fissiamo la rivolte e quant'altro
Ma era un grado di solidarietà interna molto forte ho l'impressione che questa solidarietà interna che ci sia molto diminuita negli ultimi anni per cui
Come diceva recentemente Gianni torrente in una sua relazione
Il carcere diventa un insieme di atto Min quindi singoli individui cercano di farsi bene il carcere ma in una prospettiva meramente individualistica e quindi è chiaro che in un contesto di questo genere il pericolo
Che la solitudine diventi in qualche modo
L'anticamera del suicidio è è e molto elevato
Ancora qualche due parole sul invece sul problema dell'autoesonero mo'che mi sembra da un punto di vista sociologico molto più interessante rispetto
Al suicidio
Nel senso innanzitutto che ci troviamo di fronte
A numeri molto più elevati quindi statisticamente molto più significativi ma ci troviamo di fronte qui ad un problema invece di affidabilità del dato statistico che ci viene offerto dall'amministrazione penitenziaria tra l'altro
Ci viene offerto come si diceva anche prima in maniera non completa nel senso che i poi i dati tutti i dati raccolti non corrispondono ai dati pubblicizzati
Che cosa voglio dire quando parliamo di autolesionismo dobbiamo secondo me emettere in connessione questo fenomeno con
Le relazioni violente che
Esistono interno del carcere cioè l'Haute ulivismo è sostanzialmente un modo di esercitare la violenza non nei confronti degli altri ma nei confronti di se stessi
Può avere ovviamente poi una funzione di comunicazione all'esterno ci un'attenzione una un voler reclamare l'attenzione che l'Amministrazione non dà rispetto determinati percorsi esistenziali mai sostanze e quello che sarebbe interessante studiare e il nesso tra
Livello di autolesionismo
E e venti violenti
Avvenuti all'interno delle carceri e per eventi violenti intendo o violenza tra detenuti o violenza tra operatori in particolare agenti di Polizia penitenziaria e detenuti stessi
Allora se
Apriamo questo capitolo
Io qui devo citare una una sentenza anche qui per tornare al discorso di prima di magistrati che
Suppliscono
Ad altre funzioni
La recente sentenza del tribunale di Asti sui maltrattamenti avvenuti al carcere di Asti
Che è una sentenza assolutoria da un punto di vista formale giuridico
E uno spaccato mi limito a leggerla e l'Associazione Antigone che si è costituita parte civile in questo processo cercherà anche di rendere quanto più possibile pubblica questa sentenza
Questa sentenza in cui sostanzialmente al magistrato ragionato in questo modo non riesco a condannare gli imputati
I fatti sono provati
Per una serie di ragioni che
Vanno dalla prescrizione in un caso
E dal fatto che legislatore non ha introdotto un reato di tortura nel nostro ordinamento io non sono in grado di punire questi imputati
Però nelle motivazioni
Il magistrato scrive secondo me un trattato di Sociologia darà vita carceraria
E in quel trattato di sociologia della vita carceraria noi capiamo perché
Gli eventi critici intesi come violenza
Sia tra detenuti sia tra agenti e detenuti siano assolutamente sottostimati nelle statistiche ufficiali dell'amministrazione penitenziaria se voi andate a leggervi le motivazioni di questa sentenza voi capite che
Per
Anni
Sono state tollerate
Azioni diciamo di violente sistematiche
Tollerate e in qualche modo coperte da
Operatori penitenziari dagli stessi detenuti quindi un
Clima che si è andato a ad instaurare
Che ovviamente spiega il fatto poi che la violenza sia in qualche modo ancora presente negli istituti penitenziari italiani e che non solo sia presente ma in qualche modo inc in concerto e dinamiche consenta di mantenere in piedi
La come dire l'ordine stesso all'interno degli istituti
Allora se questo è vero quello che
Posso suggerire entri in tema diciamo di
Di passo ulteriore e di sviluppo successivo della ricerca e andare anche qui
Sulla
Qualitativo su in di su strumenti di indagine qualitativa perché se ci
Fermiamo alle statistiche che ci ci vengono offerte dalla amministrazione penitenziaria ma non
Non sto qui facendo un'accusa diciamo ai a all'amministrazione penitenziaria che che vuole in qualche modo insabbiare no dati che possono essere in qualche modo sensibili ma proprio per quanto riguarda le dinamiche c'è un episodio in cui
E questo detenuto che è stato sottoposto ripetutamente a
Maltrattamenti
A un certo punto subisce dei danni che lo
Lo porto in ospedale viene quindi ricoverato per mi pare la rottura di due costole cose di questo genere
E
Naturalmente Luino dice di essere stato malmenato ma dice che è caduto dalle scale
Quando ritorno in Sezione lo stesso a gente che lo ha malmenato gli dicevamo tu sei un uomo non hai parlato e questo è il motivo per i quali non viene più malmenato
Quindi lui ed è riuscito a sottrarsi a alla violenza semplicemente dicendo che non confessando quello che era stata la realtà cioè di essere stato vittima di maltrattamenti
Questa battuta allora se un uomo dimostra secondo me apre no un intero universo non sarà cultura carcerari
Quindi per concludere
Secondo me se si vogliono fare dei passi ulteriori
Rispetto a questa ricerca torno a ripetere pur meritoria bisognerà cercare
Di andare dal punto di vista metodologico su indagini qualitative e cercare secondo me di trovare un nesso tra
Il livello di
Autolesionismo di di un singolo istituto penitenziario e il livello appunto delle dei comportamenti della reazioni violente che ahimè
Purtroppo ancora oggi esistono nelle carceri italiane
Sette l'audio vorrei solo commentare una tua osservazione misti dalla mia esperienza quotidiana io anche solo ieri io incontrato quattordici persone detenute
Si percepisce il fatto che vivo nel carcere
Da soli difficilmente le richieste che mi vengono avanzate hanno un carattere collettivo e rispetto alla situazione degradata del degli istituti di
C'è rassegnazione
Adesso non voglio banalizzare ma dalla mancanza di carta igienica mancanza di coperte alle lenzuola che vengono cambiate una volta al mese e via dicendo
Ecco anni fa sarebbero stato oggetto niente adesso tutti gli operatori penitenziari mi guarderanno male di belle rivolte ora non succede più niente quindi
Il professor Alberto Marche Celly
Qui come ex magistrato di sorveglianza una delle diciamo barra CEE che viene indicata è quella delle applicazioni dei benefici e delle misure alternative e comprovato che
Le misure alternative abbattono la recidiva
Ma
Questo è diciamo la voce dei detenuti sembra che da parte della magistratura di sorveglianza ci sia una difficoltà estrema che va be'in modo del tre i dati oggettivi
A concedere le misure alternative
Grazie anch'io ringrazio sono molto onorato di essere stato invitato in questa occasione che mi riporta indietro alla mia vita precedente cioè quella di magistrato di sorveglianza
E rispondo effettivamente nel nel corpo delle cose che voglio dire c'è la risposta alla domanda che mi è stata così gentilmente porta
Comincio col dire che ho trovato molto meritoria alla ricerca di Gianni torrente molto meritoria non tanto
Non perché non lo posso dire
Perché non lo so male fidandomi di lui senz'altro così per il rigore con cui è stata fatta ma anche perché ne vedo un significato né voglio vedere un significato che mi fa ben sperare
E invece in prospettiva di o sono complici sono uscito dalla magistratura di sorveglianza convinto e devo dire che sono entrato a fare
A occuparmi di rito tributario e sto vedendo sostanzialmente lo stesso tipo di fenomeno convinto che uno dei problemi fondamentali che agitano mi pare nella mia modestia di un modestissima osservatore
L'Italia sia il male della partigianeria della faziosità cioè siamo tutti non noi presenti in questa sala ma abbiamo una certa tendenza
Adisce amarci per uno slogan a o per l'altro il momento della razionalizzazione degli impulsi è sempre un pochettino più distante mi sembra invece che secondo me il valore indipendentemente la pregio statistico
La ricerca di Gianni sia essere una grosso tassello
Nell'affrontare il tema del carcere ma io direi anche il tema della giustizia penale al di fuori
Del circuito dell'ideologia ideologia intesa anche nel senso altro io da magistrato di sorveglianza non ho mai dismesso di stupirmi dal fatto che se partecipavo a un incontro pubblico
Diciamo così non filtrato cioè con un pubblico generico devo dirlo con molta chiarezza quello che io sentivo era vogliamo il sangue cioè noi vogliamo la sicurezza noi vogliamo
Che la pena sia certa effettiva non dico che si dicesse bisogna buttare via la chiave mal sentire
Di una platea non particolarmente informata e drammaticamente questo hanno non più tardi di due mesi fa sono stato un incontro sull'evasione fiscale mi sono sentito dire ripeto testualmente quello che è successo
Mi sono sentito dire da queste due cose gli evasori fiscali devono finire in galera devono stare in carcere per dieci anni qualsiasi sia la somma evasa e lei non dica niente perché lei è un amico dei detenuti e dice che sono tutti dei poverini
Ora è brutale come lo dico ma mi è stato detto così
Mi è stato detto così e devo dirlo da parte di un pubblico che non era di persone quali porse potremmo immaginare siano persone tutte dotate di
Elevata elevata cultura perché l'ambiente era decisamente selezionato recapitato di essere ospite di Bruno Vespa europee sono dette ma Marisa somiglianza sono pazzi a scarcerare la gente
Questo testuale questo è come dire un lato della questioni poi se io vado a fare gli andavo adesso non lo faccio più mandava a fare un incontro e ci sono tanti amici volontari penitenziari qui e mi sentivo tirato tra virgolette
Ottimamente per la giacchetta dall'altro lato c'è mi si diceva ma questo magistrato di sorveglianza che un cerbero che i benefici non li dà mai
Come questa questione
E poi terzo scenario lo scenario dell'incontro alla con gli addetti ai lavori qui abbiamo un amico che viene anche lui dovrà
Rappresenta per me
Il passato dove la
Dovendo mediare tra queste due spinte contrapposte eravamo tutti sempre un po'depressi a dirci
Fuori non ci capiscono noi facciamo cerchiamo di fare un servizio noi tutti tutti gli attori di questo dall'Avvocatura ci sono qui presenti anche Valenti si provocati che si occupano del penitenziario
Tra noi ci diciamo siamo bravi cerchiamo di fare un lavoro socialmente utile ma non veniamo compresi ancora recentemente sulla homepage del sito di Repubblica mi pare sabato aveva nel giro di pochi centimetri due notizie
Che erano
Condannato lo Stato italiano perché sono fuggiti alcuni sospettati di aver commesso dei delitti
Quindi un colpo dal lato del dire CIPE c'è poca sicurezza e quindi bisogna andare in quella direzione e lì e il notizia immediatamente sotto era altrettanto giustamente
Lo scandalo delle condizioni penitenziaria del carcere
I
Quello che io sogno spero che sia un sogno che non rimane soltanto a un livello tale ma Gianni trentenni fa sperare che questo
E e che cose come questa ricerche come questa ci facciano andare oltre a questo approccio
Ci facciano pensare a costruire un sistema un sistema nel quale
Ex mi rendo conto di una cosa che forse banale ma
Essere banali o essere conservatori finisce certe volte per essere rivoluzionari cioè
Dire che le misure alternative il carcere la sicurezza e la rieducazione non sono cose
Contrapposte ma dovrebbero ricordiamocelo dovrebbero essere se seriamente attuate due facce della stessa
Della stessa medaglia noi invece assistiamo a mio agio Accio alle cose che sono state dette prima a un sistema che è veramente un po'schizofrenico nel quale sostanzialmente noi diciamo e sono due cose tutte e due più la prima che la seconda devo dire
Giusta non mettiamo le persone in prigione anche qui lo dico con uno slogan forte perché in prigione si muore che è vero
Però c'è
Sia pure secondo me molto meno fondatamente anche una forte spinta alla quale non possiamo sottrarci nasconderci che quella di dire non mettiamo le fuori perché delinquono
Ora poi sarebbe interessante lo dicevo prima al Presidente sarebbe il che sarebbe anche poi interessante Claudio lo sa perché è un abbiamo discusso tante volte
Sarebbe anche interessante fare una in parte è stato fatto ma si potrebbe fare sempre meglio analizzare un po'questo discorso della minore recidivanza delle misure alternative
Che è un dato assolutamente pacifico cioè sicuramente io lo dico non dispongo di dati statistici fa Enrico per tredici anni io ho vissuto quei delinquenti somma quindi un credo un minimo di polso di averlo avuto è innegabile che questo tasso sia
Differente sì a tutto vantaggio delle misure alternative
Ammonisco sempre a considerare il fatto che
Le persone messe in misura alternativa non sono le persone che rimangono in carcere i magistrati di sorveglianza ammettono la misura alternativa vogliamo chiamarle con una bruttissima espressione
Ma chiara i buoni i più buoni meno cattivi non son sono parole che non hanno assolutamente
Non devono assolutamente dei segni utilizzate in questo contesto perché la
L'esperienza Marisa di sorveglianza mi ha insegnato che non esistono buoni e cattivi ma semmai persone pericolose o persone mini pericolose
Però le persone misura alternativa sono quelle che sono state selezionate come meno pericolose e è logico
Che le persone che sono misura alternativa delinquano meno se non vorrebbe dire parlo per i miei ex colleghi magistrati sorveglianza che magistrati somiglianza come diceva Bruno Vespa su veramente matti perché mette avrebbero messo fuori i più pericolosi
Sono la stessa cosa carcere misure alternative io non mi arrendo non voglio arrendermi anche se ne fa più parte
Del diciamo del mio universo quotidiano a continuare a vedere duellare queste due ideologia e che non si parlano
Due ideologie che non si parlano e che non si rendono conto che
Di due cose che per me sono fondamentali
E cioè che
In carcere misure alternative devono avvicinarsi di più perché senza misure alternative efficaci
E percepite come seriamente efficaci i carceri sano saranno sempre sovraffollati perché ci sarà poca fiducia perché la gente fuori da questa stanza non vedrà bene a torto o ragione le misure alternative
Ma allo stesso modo finché il carcere rimarrà un luogo disumano noi avremo una per una tensione anomala sulle misure alternative perché avremo la spinta
Per l'emergenza assoluta che continua a esserci all'interno istituti penitenziari abusare questi strumenti di
Del frazionamento della pensione interno dei carceri in un modo poco
Progettuale
Io è stato detto tutto dal punto di vista di analisi delle del lavoro di richiami dal punto di vista statistico io
Vorrei concludere dicendo proprio due note di colore e che spostano un pochettino la questione forse dal dato
Quantitativo al dato qualitativo io non mi occupo di statistica quindi vi dico di farò due esempi
Banalissime
Che non si possono misurare ma che secondo me si saldano benissimo un quello che dice già nella sua ricerca gli amici dice
C'è qualcosa di non oggettivamente misurabile che io intuisco ed è lo chiamo al clima no il clima all'interno dell'istituzione che questo io credo che
Non ce lo possiamo negare è un fatto di scelte organizzative ma un fatto di umanità perché poi non dobbiamo neanche nasconderci dietro al fatto che le scelte organizzative devono farle e attuare le persone allora riporto due
Banalissime aneddoti io girato un po'di carceri della realtà penitenziaria
Piemontese diciamo no faccio nomine di direttori né di istituti ricordo presente un Istituto la quale ho servito
Per tanti anni la mia visione quella solo del magistrato di sorveglianza ma posso immaginare se succedeva questo né magistrati sorveglianza cosa fosse per i detenuti mi ricordo
In presenza di una certa direzione il magistrato di sorveglianza e ripeto magistrati sorveglianza che immagino voglio sperare per quanto sia una categoria socialmente non particolarmente stimata sia ancora qualcosa di meglio
Che non dal punto di vista così diciamo dell'altra cosa che non condannato all'ingresso del dell'istituto penitenziario ero costretto a fare delle anticamere lunghissime
Al freddo inattesa in questo carcere nebbioso invernale in attesa dell'arrivo dei ma
Dei detenuti vedono degli la colloco come un'attesa di chi doveva aprire sostanzialmente la porta delle sezioni
Io poi ho visto arrivare un diverso
Direttore
Il rabbino presente questo direttore è un episodio che riguarda ma deve dove Leanza ma dicono possiamo sicuramente moltiplicare rispetto
Alla io immagino Vito dei detenuti un diverso io tonico magari l'attesa c'era lo stesso modo però ti facevano entrare ti dicevano vuole un caffè
è una stupidaggine ma questo vuole un caffè
è il segno dell'umanità che entrato all'istituto penitenziario nello stesso carcere o ricordo erano i fatti
Era privo di fatti del G otto
Io sono andato a visitare dopo i fatti del G otto a visitare le persone che erano state arrestate per i fatti del G otto e più d'uno quindi non era un
Pazzo scatenato disadattato ventisei sono contento di essere a
E ometto il nome della città
è un po'paradossale no perché sono sono contro diceva sono contento di essere in carcere sostanzialmente era una di quelle persone nei primi giorni detenzione attirata al nel circuito tendenziale da fuori quindi
Secondo me la categoria veramente più a rischio perché quello che non è stato possibile misurare nella ricerca di Gianni mi pare
E il tasso di qual è il tasso di suicidi né persone che entrano per la prima volta in carcere cioè l'esperienza primaria perché io credo che questo sia così sempre a livello di
Intuizioni la differenza è con questo detenuto me e lo ricordo
Ed è lo
Intendo diciamo così come penultima mia considerazione questo me tenuto conto di chi si imposto pentito ma perché lei è contento di essere qua mi disse perché qui sorridono tutti
Ora
Sorridevano non è una cosa le non fa parte del trattamento penitenziario non è scritto in nessuna norma eppure mi dava la sensazione intuitiva di quel concetto di prima
Che diceva che diceva Gianni Torrente
Io quindi concludo dicendo così un po'provocatoriamente
Che
Tra le tante più o meno contrastate liberalizzazioni che il Governo Monti
Si attua o si avvia si è avviato tenta di realizzare io auspicherei che
Ci liberarsi moda la faziosità ci concedesse la realizzazione e la faziosità e signori con un'altra espressione in voga qualche tempo fa si sdogana asse raccogliendo gli ospiti che sono stati fatti prima
Un dialogo reale tra la politica all'Amministrazione e la buona ricerca come quella che abbiamo visto questa sera
Marco Bonfiglioli in rappresentanza del Provveditorato credo la politica in questo momento la poltrona più scomoda
L'Italia è stata condannata ben quindici volte dalla Corte di Strasburgo per lei condizioni in cui sono trattenute delle persone detenute
Mi sembra non vorrei vi è una cosa inesatta correggimi che negli ultimi anni i fondi siano stati tagliati del settanta per cento
Impedendo di fatto
Tutta una serie di di cose all'interno delle carceri
E una crisi non solo dei singoli micro sistemi carcerari come
Diceva in modo molto giusto Giovannino che ha potuto anche verificare questa cosa sul campo è una crisi complessiva del sistema penitenziario che va cambiato va riformato
Non lo dico con paura perché lavoro tentando a vent'anni nel sistema penitenziario e in particolare in questi ultimi anni abbiamo rischiato anche noi di perdere quella passione che
Che è oltremodo importante nel lavoro delicato della
Gestione della privazione della libertà delle persone detenute
Ci sono dei segnali di cambiamento
Cambiamento auspicato che aspettavamo non lo nascondo
Perché veniamo da anni
In realtà in cui l'Amministrazione apporti sul tema tanto per restare sul tema potremo pare tante cose per esempio sul tema dei suicidi son prodotti
Circolari oltremodo anche interessanti con dei contenuti interessanti l'ultima del ventiquattro
Novembre nella seconda parte parla proprio del tema di attuare progetti Dini di prevenzione del diplomi suicidario e per fortuna fama Ambassador
Dei contenuti della più recente lavoro di ricerca di Pietro Buffo che più volte abbiamo
Abbiamo abbiamo citato su questa sera ma manca l'anima
Manca l'anima è una amministrazione la nostra in quella in cui lavoro io dirigo l'Ufficio detenuti
E trattamento di questo provveditorato noi continuiamo ad agire in maniera difensiva e questo atteggiamento difensivo si vede anche nelle circolari sui suicidi che hanno contenuto quando andiamo fare lei
Le ispezioni io le ultime dieci dodici mi occupo di ispezione amministrative per i suicidi comunque l'atteggiamento è quello di
Coprirsi perché l'atteggiamento è quella di andare a ricercare l'errore individuale
Ma allora se dobbiamo fa effettivamente attuare processi di cambiamento dobbiamo incidere sull'organizzazione dobbiamo passare dalla ricerca dell'errore individuale tanto per
Citare alcune cose
Anche in termini generali sulle già oggi al tema dell'errore organizzativo il sistema penitenziario non funziona allora quando c'è un suicidio di una persona detenuta
Bisogna fare una serie di azioni di elaborazione di accompagnamento anche perché creano dei tanti ci sono situazioni di Trani anche personale di operatori feriti
E frustrati da quelle da queste diciamo li fanno un lavoro di accompagnamento
Di un fallimento e una rielaborazione di queste situazioni perché queste situazioni non accadono o vengano disincentivato e comunque si creano minori condizioni per
La prima il suicidio in carcere
Il carcere vero condivido molto l'osservazione che è stata fatta da più lanciata da da Claudio Sardo Zotti il carcere un carcere frammentato il lato debole in carcere
C'è il detenuto oggi più povero meno integra più povero Ugo socialmente di risorse proprio è più pongono in tutti i sensi
E il carcere atomizzato un carcere molto diverso dal carcere di quindici vent'anni fa in cui io molti di noi ha iniziato
A lavorare è un Cancian pieno di solitudini non voglio dire che il caso di anni Settanta Ottanta fosse migliore c'erano emergenze situazioni di una gravità enorme ma c'erano
Si sta e c'era però ancora su tutti sottocultura carceraria nel bene e nel male questo non è un elemento di giudizio su
Possiamo vedere da più parti che comunque sosteneva certe situazioni forse sono anche il fatto che ammassarsi in carcere non era una cosa virile dignitosa per la persona ma anche questo poteva servire anche se evidentemente non si doveva lavorare su questo
Oggi non è così a un carcere fatto di profonde solitudini di persone abbandonati persone che non sono più in grado di di fare
Di fare progetti a e quando giustamente Giovanni parlava che nel novanta e nel due mila e sei
I suicidi sono calati perché c'è stato un politici statico proibiti clima iniziali amnistia e indulto ma questo ha fatto scattare un meccanismo che in calce troviamo sempre meno
Speranza che si riapra nel carcere possibilità di riprogettare sulla vita magari poi vanificato ad altre cose ma comunque si apre un orizzonte chi lavora in carcere con le persone detenuti si accorge sunto di questo che non è in grado di
Ricostruire c'è di affiancarsi rimotivare e rimette in quella condizione di progettarsi di proiettarsi avanti
Questo è uno dei più gravi problemi oggi
Che determina anche che scatenanti anche situazioni di sofferenza di surplus di sofferenza perché anche voglio dire in carcere di per sé
è un luogo a rischio per un carcere il carcere tra sudati sofferenze alla sofferenza porta
A un innalzamento del rischio di farsi male e di all'asta
Il problema può è quello del surplus di sofferenza noi forse non riusciremo mai a cancellare il problema del suicidio in carcere ma se ci sono sui cd
Oltremodo a dismisura in una percentuale
Molto più alta rispetto alla società normale perché c'è un surplus rispetto alle altre cose c'è un surplus di sofferenza su cui noi non riusciamo oggi ancora ad incidere
Un altro ragionamento molto stimolante del ricerca dicono
Che ci ha presentato Giovanni torrente di recuperare il tema della dimensione ecologica dell'ambiente cioè risposta redatte in sezioni non tanto dalla persone dell'attenzione ce l'abbiamo e la dobbiamo continuare vere sulla persona detenuta ma
Riprendere a lavorare non tanto sul lavoro di deterrenza e quelle del cinquanta per cento delle persone detenute in carcere solo del ci vada preso le persone che sono succitate
In carcere degli ultimi cinque dieci anni avevano un provvedimento di grande sorveglianza
Però si sono Mazza
Allora quindi dovremo cominciare a fare un lavoro più non vuole non vorrà dire togliere la grande sorveglianza nei casi in cui c'è chiaramente un se mi arsenale di disagio e quant'altro ma dovremo culturalmente anche modificare i contenuti dei proventi grande sorveglianza ma provare sull'ambiente detentivo lavorare sul clima
Detentivo questi assolutamente vuol dire e quello e mi riallaccio a quello che ho detto inevitabilmente all'inizio bisogna cambiare il sistema penitenziario dal punto di vista strutturale
Dal punto di vista e dal punto di vista del sistema dal punto di vista organizzativo è una bella sfida una sfida molto lunga ribadisco
Veniamo da danni di
Visco di scoramento DDT grossa difficoltà
Però ci siamo siamo qui e e credo che la fatica nostra come del mondo accademico ma non solo somma di uscire da una sorta di autoreferenzialità è vero
Ecco questo è uno degli altri temi giustamente che Giovanni sottolineava e quello di una nuova alleanza collaborazione tra amministrazione penitenziari mondo accademico i tre altre cose non hai citato in modo specifico ma c'è scritto nelle
Nel tuo lavoro
Approccio multi fatto cioè e lavoro interprofessionale approccio multi fatto reale cioè un lavoro integrato che dobbiamo su cui assolutamente dobbiamo
Riaprire una sincera Couto virtuoso di collaborazione che non riguarda solo i suicidi sul tema del carcere dobbiamo riaprire le collaborazioni su un piano anche il tema della recidiva vari studiato
Ci sono certi tipologie di reato su cui assolutamente viene pensare il tema su cui stiamo lavorando in Piemonte comunque faticosamente il tema dei
Degli autori di del degli autori di reati sessuali sfondo sessuale in cui in possiamo fare qualcosa da anni misura in cui si ricomincia a lavorare anche sul piano scientifico insieme mettendo a disposizione i dati
Da un lato l'amministrazione e e dall'altro il mondo accademico
Rimettere ridando una disponibilità è uno ricostruendo un interesse che
Che sembra un attimino scemato forse
Da un certo punto di vista
Mi viene un ultimo suggerimento da dire già molto tardi ma io
Fra qualche settimana
Io Claudio e mariti abrogato facciamo parte di un del tavolo regionale per la tutela della salute in carcere che dal prossimo mese si inizierà costituiranno un gruppo di lavoro per attuare un programma di
Prevenzione sul di prevenzione dei suicidi in carcere qualcuno ha detto giustamente io materiale che conosco
E poter accedere alla documentazione almeno che sì consente a noi di fare l'indagine ma mi sa dire che la documentazione
Ricchissima che neanche a me personalmente con tutta la fatica di fare un lavoro de anche di questo tipo a carattere ispettivo Titti date le chiavi di lettura l'ora queste chiavi di lettura messe in mano insieme anche al mondo
Accademico
Permettono di costruire di fare un salto di qualità lo studio dei casi voglio dire è cioè i sessantasei
Sui CD del due mila e undici può studiati in modo analitico probabilmente ci permetterebbero di
Fare io un ulteriore passo avanti nel nel lavoro di di di prevenzione insomma di la costruzione di protocolli di intervento operativi più efficaci
Per prevenire
Queste problematiche beh allora mi verrebbe da dire siamo lì in quel gruppo e potremmo proporre chiaro sarà una cosa rimarrà io credo che quel Gruppo debba nel momento stesso in cui si attiva per fare un lavoro di questo tipo che dura per lo meno un anno
Di chiedere la possibilità
Di una collaborazione del mondo accademico o quant'altro è e di conseguenza l'Amministrazione pentisse aree di accedere
A documentazione più significative e più trecentosessanta gradi per poter avere una un ritorno evidentemente più efficace e quindi questo che credo che possa essere un segnale
E credo anche in questa fase di cambiamento anche di persone invece l'Amministrazione potrebbe anche darsi che ci arrivi qualche segnale positivo di
In chiave di autorizzazione di di passo mattina
Bene grazie io chiederei fiscale Onara Giannini e al lupo e a Luigi due brevi conclusioni
Sì
Tenterò di essere rapidissimo perché
Il tempo
Trascorso qui è stato già molto significativo e ne approfitto per ringraziare ancora la pazienza e l'impegno di quanti
Sono stati
Presenti
Quindi
Ci sarà un po'addirittura brutale in alcune affermazioni
Intanto va detto che c'è un provvedimento assai concreto
Operativo fatto di risorse e personale
Questo provvedimento è stato adottato ma poi
Con il trascorrere degli anni via via
Sì eccome dissolto
Vennero istituiti dei presi di nuovi giunti che avevano appunto lo scopo
Di affrontare
La questione della Carrisi dai impatto
Applicando
La massima assistenza possibile l'attenzione la sollecitudine nei confronti di coloro che entravano in carcere per esempio dopo un trasferimento
Fattore che abbiamo visto assai significativo o comunque
Da un primo ingresso o comunque
Nel caso di di un ingresso che non fosse il primo
Nella
Vita della persona
Al momento dell'impatto con l'istituzione che come
Sappiamo però l'impatto che può risultare traumatico perché
Chi vi entra ignora il linguaggio le norme il sistema di valori lì dominante
Quindi
C'è qualcosa di molto concreto al di là di
Strategie tutte
Importantissime da adottare che è il fatto che dentro le carceri un presidio nuove giunto polvere un suo ruolo importante seconda questione
Quella
Che riguarda la ricerca non questa ricerca
Quanto appunto è stato appena detto bene inc dieci anni da quando abbiamo iniziato il primo lavoro
Sui dati del suicidio
I ricercatori che vi si sono applicati non hanno potuto accedere ai fascicoli personali delle persone che ci son tolta la vita in carcere
Questo ovviamente ha impedito finora qualunque anche solo inizio di ricerca abbozzo di indagine di natura qualitativa
Oggi
Noi non sappiamo
Se quel suicidio riuscito
E il successivo e conseguenza
Del primo tentativo di suicidio ho estratto preceduto da un altro o da altri due o da altri tre
Basta questo dato per renderci conto tutti di come l'assenza di una capacità di analisi delle biografie
Da parte del ricercatore che interviene ex-post ma poi all'interno del carcere da parte di tutti gli operatori
Per potere decifrare dunque la stato di crisi che quel detenuto sta attraversando e quindi per poter valutare se
Nella sua biografia esiste un certo numero di tentativi di suicidio questo costituisce una carenza gravissima nella capacità di prevenzione dello stesso atto sui citati
Ma tutto ciò rimanda a quanto è stato finora da tutti i partecipanti sottolineato con forza abbiamo bisogno appunto di una ricerca qualitativa
Seconda questione che volevo evidenziare
E che riguarda il metodo adottato da questa da altre ricerche
La questione della comparazione tra i suicidi all'interno del carcere e suicida all'interno della popolazione complessiva e certamente
Una
Questione assai scivolosa
Che presenta dei rischi e dell'incognite ma io continuo a ritenerla fondamentale e attenzione
Una
Del perplessità sollevate dal professor Zagrebelsky
A mio avviso e meno significativa di altre nel senso che
Il fatto che la popolazione detenuta siano popolazione da una certa età ai
In su mentre la popolazione nazionale considerata e ovviamente da zero fino alla
Massi metta
Non è un fattore deformante della comparazione perché la percentuale di suicidi in Italia tra i minori è una percentuale estremamente bassa dunque
Questo fascia di età non altera in maniera significativa la percentuale complessiva dei suicidi all'interno dell'insieme della popolazione nazionale
Un'altra questione
Molto importante che però sfugge a una
Compaq una discussione metodologica e invece
Atti n a un altro problema fondamentale per me quello decisivo
Il professor Zagrebelsky a
Evidenziato
Quanto sia cruciale
Comunque la tutela della incolumità e dell'integrità della persona
Nel momento in cui quella persona è sotto la custodia dello Stato
Noi su questo abbiamo scritto libero pubblicato nel maggio scorso quasi interamente dedicato a tale tema proprio perché
Siamo al cuore del problema fondamentale ed della privazione della libertà ciò che
L'individuo nelle mani dello Stato
è un individuo che proprio per quella condizione merita la massima tutela che uno Stato può esercitare
Per uno Stato
Il corpo quel cittadino custodito dalle sue istituzioni dai suoi uomini destra apparati e in quello stesso momento il bene in assoluto più prezioso addirittura dovremmo dire
Il bene più sacro
Perché nella custodia di quel corpo e nella tutela dell'integrità e dell'incolumità di quel corpo lì
Si fonda alla legittimità giuridica e morale dello Stato essere stato cioè ma e solo lì almeno diciamo così principalmente lì soprattutto lì a partire da lì
Il rapporto tra cittadino e Stato si fonda perché lo Stato può pretendere dal cittadino li Altai ubbidienza
Solo sei fino a quando garantisce al cittadino l'incolumità la tutela del pericolo dall'aggressione dalla minaccia
E in particolare in primo luogo la tutela dalla minaccia che lo stesso Stato può esercitare nei confronti del cittadino ancora
Evidentemente tutto ciò ribalta l'idea
Che il senso comune coltiva per cui la vita del delinquente questo parando il delinquente magari condannato e magari confesso
Vale erga meno della
Finita del cittadino onesto
Non è un paradosso affermare che la vita del quel delinquente nel momento che sotto la custodia dello Stato diventa il bene più sacro per quello Stato ecco allora
Queste orrende il suicidio uno scandalo Massimo e irreparabile e la questione dei tossicodipendenti richiamata dal professor Zagrebelsky accentua perché è come se noi dicessimo io sostanza
E e fattale che
In un reparto di un ospedale ci sia un'ingerenza di
Mortalità particolarmente significativa ma in quel reparto di quell'ospedale
Ma
Esercitato la massima capacità di terapia cura e assistenza allora se un aggregato
Particolare della popolazione detenuta quella costituita da tossicomani
Segnala una frequenza di i suicidi elevata
Quindi
E poco significativa la comparazione col complesso dalla popolazione esterna qui è
Particolarmente significativa che lo Stato abbia in corso studia
Ora
Tra le componenti della cittadinanza la più fragile e dunque con lei che proprio perché più fragile più richiede tutela
Ecco dove quindi ancora una volta la questione del suicidio diventa scandalo irreparabile altre due cose rapidissimamente
Una
Di natura filologica va riconosciuto che non è esatto che nessuno si interessi di amnistia e indulto e nessuno la reclami i radicali conducono una battaglia
Tenace e sacrosanta su questo tema infine
Proprio l'ultima cosa
Diceva
La questione
Della recidiva in misure alternative un solo dato straordinario a mio avviso nel corso del due mila e undici in dodici mesi
Su venti mila trecentoquattordici persone in detenzione domiciliare
La percentuale di reato commesso in quella condizione è stata questa sì statisticamente insignificante è stata dello zero punto ottantuno
Zero ottantuno reati
Cioè zero ottantuno per cento di persone che in detenzione domiciliare abbiano commesso un reato credo che sia un elemento appunto fondamentale di cui ed è necessario parlare
Sì grazie
Solo due battute brevissima perché ci dicono che dobbiamo concludere
Grazie anzitutto per gli stimoli per adesso no davvero interessanti e volevo dire soltanto due cose una riguarda la possibile la
Comparabilità fra la popolazione detenuta e l'esterno
è sicuramente vero che il carcere sempre di più negli ultimi anni è diventato un un luogo un ricettacolo è di persone con disagio psichico e quant'altro tuttavia
La più importante ricerca che è stata condotta negli ultimi anni in materia di suicidi in carcere è stato fatto appunto sulle stoviglie ritenesse più nitida li prende
Lei venga visto una cosa molto interessante se le persone che hanno compiuto il gesto di suicidio fuori dal carcere si caratterizzavano per essere persone che hanno una esperienza caratterizzata da ricoveri psichiatrici problemi psichici tutto quanto insomma riguarda disagio mentale
Fra le persone in carcere tutto questo non c'è una somma quindi
Pare in qualche modo contraddittorio questo aspetto le persone che almeno
Questo ci dice questa ricerca compiano gestire suicidi in carcere sono in una minima parte sono persone che però non si è manifestato porre Visaggio foche dal carcere
Invece l'altro riguarda otto sempre fra la mia vita da ricercatore quello di operatore atteggiamento difensivo di questa roba qua ma comunque Iorio in ricordo
Una delle cose che mi ha impressionato poco dopo essere andato in carcere come operatore qualche giorno dopo giorno al momento in cui è nota in calce correlatore c'era stato un tentativo di suicidio in una Sezione
E nel momento in cui c'è stato questo tentativo di suicidio e parere Pagnetti primizia con meccanismo che io
Da novizio faticato a comprendere fogli di carta fogli di carta nei quali si segnalava che la persona è stata segnalata lo psichiatra piuttosto che lo psicologo l'applicazione appunto come diceva ma con figlioli dalla grande sorveglianza insomma
A un certo punto mi è stato detto quando succedono queste cose tu scrivi devi aver sempre scritto verrà scritto che segnalato dei prescrittori fatto questo questo questo e quest'altro insomma
Tutto questo non mi poteva minimamente possono noi minima parte il bisogno disagio che l'ha manifestato la persona che ha tentato suicidio
E non all'azione difensiva appunto in una relazione difensiva nei confronti di qualcosa che poteva creare dei problemi polemico vostre persone che lavorano lì dentro e e per la quale appunto bisognava difendersi
Questo però non intacca minimamente appunto le motivazioni che hanno portato a compimento di concerto ecco questo per dire che a mio parere dove in poi eventuali studi che si aprirà occuperanno della materia dovranno andare ad analizzare queste forme di relazione
Grazie senatori