L'immigrazione e l'integrazione: una sfida da vincere per l'Europa

Ripeto
Buonasera autorità colleghi signore e signori
Dietro di porgere il benvenuto
Alla Camera dei deputati
All'onorevole Raschid adatti parlamentare europea già ministro della giustizia è una Repubblica francese
Che questa sera affronterà insieme a noi è un tema
Le politiche di integrazione degli immigrati
Decisivo per il futuro dell'Europa ancor più oggi
Che la crisi economica e finanziaria sta mettendo a repentaglio la fiducia per la coesione sociale del nostro continente
A chi non ha necessità di presentazione e figure di prestigio nel panorama politico francese ed europea
Il suo spirito riformatore nel campo della giustizia che la sua elevata cultura giuridica ne fanno una voce particolarmente autorevole in tema di diritti e di libertà
E tutti ricordiamo la profonda impressione che suscitò non solo in Francia nel due mila sette la nomina voluta dalla allora neo eletto Presidente Sarkozy
Francese di origine magrebina
Ad una delle cariche governative più prestigiose e significative
Fu un buon esempio per tutta l'Europa in tema di libertà uguaglianza fratellanza
E lo stesso Presidente Sarkozy a dichiarare che la nomina di Rachida Dati rappresentato un messaggio per tutti i giovani francesi nel loro Paese tutto era possibile grazie al lavoro e al merito
In caso di successo politico simile a quello che uscirà da e non è ancora avvenuto nel nostro Paese in cui la storia dell'emigrazione ed arresto molto più questa recente rispetto alla Francia
Va beh però sottolineare che in questa legislatura
Sono componenti della Camera dei deputati due cittadini di origini extra comunitarie che si sono fortemente impegnati per la piena integrazione degli immigrati
Mi riferisco all'onorevole Souad Sbai e all'onorevole riusciamo a martedì che partecipa al dibattito odierno
Insieme al ministro per la cooperazione internazionale integrazione Andrea Riccardi e alla collega Margherita Boniver Presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dall'accordo di Schengen
Agli illustri relatori il mio saluto e il mio ringraziamento
L'attribuzione nel Governo Monti per la prima volta in Italia di una responsabilità ministeriale specifiche in materia di integrazione l'incarico affidato al professor Picardi
Costituisce un'ulteriore positivo segnale della crescente sensibilità istituzionale che sta maturando nel nostro Paese su questo tema decisivo e strategico
Nessuno peraltro
Credo possa mettere in dubbio l'importanza del contributo della immigrazione
Alla popolazione attiva al sistema fiscale e previdenziale all'assistenza sociale alla natalità dell'Italia come del resto di tanti altri Paesi europei
Da tempo e da più parti si rileva riguardo come la legislazione italiana sulla cittadinanza richieda un necessario adeguamento alle nuove dinamiche sociali indotte dalle grandi migrazioni e dalla globalizzazione
Di primaria importanza in tale ambito e l'attenzione da riservare ai giovani immigrati
Chi è nato in Italia e chi ha compiuto un ciclo di studi vede a mio avviso poter diventare cittadino italiano molto prima di compiere diciotto anni
E questo affinché alla sua condizione giuridica corrisponde al sentimento del suo cuore
Affinché il non far scorrere gli anni decisivi della sua formazione umana e civile nella condizione dello straniero se non in qualche caso del diverso e quindi delle marginale
Il tema della cittadinanza nella sua stretta relazione con quello della integrazione deve essere naturalmente affrontato non solo nella sua dimensione nazionale ma anche nella sua prospettiva europea
La Francia la grande sfida in cui l'Italia la Francia e tutti i Paesi del continente devono sentirsi oggi particolarmente impegnati
E quella di costruire un grande spazio di libertà i diritti l'opportunità per realizzare anche nel ventunesimo secolo quei valori e di progresso e civiltà che fanno parte integrante della più feconda tradizione europea
Questi valori devono costituire un riferimento comune anche e soprattutto in un momento portuale
Caratterizzato dalla necessità di rafforzare la stabilità finanziaria per l'euro strana di far ripartire il motore della crescita europea attraverso scelte coraggiose e lungimiranti
Mai come oggi Governi Parlamenti istituzioni comunitarie
Devo ricordare che quell'europea è una missione un altro mandato ideale che la generazione di Schuman demone della Benavoli De Gasperi
Affidato alle generazioni future e di cui le classi dirigenti odierne devono riconquistare piena consapevolezza
Come si ragiona il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione i popoli europei nel creare tra loro un'Unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni
E nell'ambito dell'affermazione di questi valori comuni di libertà e di dignità della persona devono essere necessariamente ricomprese le politiche di integrazione economica e civile dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie
Non dobbiamo dimenticare che l'odierna crisi economica e finanziaria è avvertita con particolare gravità proprio dei cittadini migranti
E ciò non solo perché essi risultano spesso tra i primi ad essere sospinti ai margini del mercato del lavoro ma anche perché rischiano di diventare il capro espiatorio delle frustrazioni derivanti dall'impoverimento diffuso della popolazione europea
In proposito desidero ricordare che in un lucido articolo apparso circa un anno fa a breve distanza di tempo Franza sulle montagne in Italia sulla stampa
Fu proprio la cita dati a denunciare la marea populista che salì in Europa invitando a non permettere alla crisi di imbarbarito nella nostra società credo che sia un appello che debba essere in pieno pontificio
Al dunque l'urgenza di affrontare con incisi incisività la questione dell'integrazione impone all'Europa di delineare un approccio comune e condiviso
Che vada al di là
Pur importante programma di Stoccolma impostato nell'ambito dello spazio di libertà sicurezza e giustizia
Anche perché quel programma risulta sbilanciato sul contrasto all'immigrazione clandestina rispetto alle misure per l'integrazione degli immigrati regolari cui è doveroso dare prospettive di vita dignitosa se non si vogliano alimentare sacche di marginalità
Com'è noto non esiste oggi un unico modello europeo di integrazione degli immigrati ciascun Paese europeo fatto i conti con la propria storia e con la propria particolare articolazione sociale e territoriale e demografica
In alcuni contesti in alcuni fase è prevalso il cosiddetto modello assimilazionista che ha però generato un diffuso spaesamento identitario nelle seconde generazioni
In altri casi si è adottato il cosiddetto multiculturalismo comunitario che ha però condotto alla formazione di Antrona purché si sottraggono spesso all'integrazione
Ritengo che la soluzione al problema sia nel proporre l'idea di integrazione del suo binomio con quello di reciprocità
La reciprocità si fonda essenzialmente sul riconoscimento che sul rispetto riconoscimento rispetto disponibilità da parte dei Paesi europei nei confronti della cultura d'origine delle persone che vivono il processo di integrazione
E parallelamente riconoscimento rispetta e disponibilità alla condivisione da parte degli immigrati della cultura e soprattutto dei valori di fondo che sostengono che uniscono alle Società del continente
Ecco perché la doppia appartenenza culturale degli immigrati di seconda generazione deve essere vista come una richiesta una richiesta per loro ma una richiesta anche per il Paese che gli accordi
In quest'ottica l'iniziativa nazionale può trovare a livello europeo lo sponda necessaria per rendere più efficaci i principali strumenti dell'integrazione
La scuola e il lavoro
L'azione comune può inoltre consentire di affinare i meccanismi di promozione della piccola imprenditoria
Soprattutto in questa fase critica dell'economia e può anche consentire di valorizzare il ruolo delle donne immigrate in virtù della loro maggiore flessibilità propensione all'incontro interculturale
Secondo i dati Eurostat due mila dieci gli stranieri residenti nell'Unione europea sono circa venti milioni
Pari al quattro per cento dalla popolazione totale il Trattato di Lisbona fornito finalmente una base giuridica esplicita per agevolare le politiche di integrazione seppure limitatamente al sostegno all'azione degli Stati membri
Pochi mesi fa in settembre la Commissione europea ha adottato l'agenda europea per l'integrazione che insiste in modo particolare sulla formazione linguistica l'educazione civica il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze dei migranti
Un altro versante d'intervento potrebbe infine riguardare la predisposizioni incentivi volti a valorizzare il ruolo degli immigrati nelle relazioni economiche con i Paesi di origine
Allo stesso modo in cui
Lo dico a titolo d'esempio i discendenti degli emigrati italiani sono oggi per noi una straordinaria risorsa per gli scambi commerciali
Il trasferimento di conoscenza in questo modo si potrebbe rafforzare senza ingerenze che sono antistoriche sarebbero per molti aspetti controproducenti
Il sostegno alle trasformazioni politiche sociali che si sono avviate specie nel mondo arabo
In conclusione
La globalizzazione fa sì che l'immigrazione non sia più un fenomeno eccezionale nello spazio nel tempo ma sia un dato permanente strutturale di un mondo sempre più interconnesso e interdipendente
Prima ce ne renderemo conto prima riusciremo a raccogliere una sfida che innanzitutto morale e culturale meglio sarà per la nostra società
Una sfida il pensiero
E anche l'esperienza di personalità come Rachida Dati contribuiranno sicuramente a far vincere alla Francia e all'Europa ed è con questo spirito che le cedo la parola
Grazie
Nel fine sempre l'ITEA la ringrazio Presidente delle sue parole
Divenuto così dolorose
Onorevole ministro con signori onorevoli deputati eccellenze signore e signori innanzitutto per ne un grandissimo privilegio rivolgermi a voi oggi in questo luogo altamente simbolico della democrazia italiana
Ringrazio voi tutti tutte
Della vostra presenza e in particolare
Pregherei i miei colleghi italiani deputati al parametro che sono venuti qui oggi pomeriggio
Vorrei dire che questa presenza mi commuove mi onora particolarmente di particolare tengo davvero ringraziare personalmente ma anche
Da
Ex ministro
Da
Rappresentante politica locale parigina il Presidente Fini ci conosciamo
Da qualche tempo prenda
Ma io conoscevo le
Ben da prima
Vi entrare in politica e le sue posizioni sono sempre state decise chiare conformi alle sue convinzioni lei non ha mai tradito le sue idee o le sue convinzioni è sempre stato fedele
Ad esse
E in questo senso ritengo che in un mondo politico un po'agitato
è importante ricordare che ci sono uomini politici e con convinzione i valori ideali per cui non si discostano mai
Quindi rendo omaggio
Per il suo coraggio il suo pragmatismo ma anche per la sugli
Isolato visionario perché mi ha sempre colpito
Il modo in cui lei espone in pubblico senza notte ma sempre in maniera molto strutturata molto chiara deve sempre mostrato il suo
Attaccamento alla discussione democratica lo scambio di buone pratiche anche al dialogo interculturale ancora oggi
Anche oggi lei fa proprio questo organizzato questa conferenza le cui tematiche e non sono relegate non devono essere relegato in secondo piano se oggi abbiamo un ministro dell'integrazione in Italia e perché appunto si valuta bene l'importanza il peso di questo tema
L'onorevole Boniver mi ha detto che è stata
Preposta all'immigrazione anni fa
Equilibrati questo è il tema peritale come per altri Paesi europei la posta in gioco
è la posta in gioco e l'integrazione le questioni dell'integrazione e invettiva denigratoria sono sfide comuni per tutti i Paesi europei come per l'Unione in quanto tale
Lei ha ricordato il mio itinerario
Delle cariche che ho rivestito sono diventata ministra della giustizia della Repubblica francese
Incarico
Di alto livello statale sono stata anche
Magistrata
Ma è grazie a questo sogno oggi integrazione alla francese che o costruito
Accedere queste funzioni però bisogna sfumare non tutto è facile noto perfetto basta avere fatta di buone storie di essere stata una brava studentessa e poi si diventa così ministra della giustizia non è così semplice perché perché si può fare il percorso esemplare
Prima qui introduco anche una connotazione sociale
Per i figli di famiglie di condizione disagiata è difficile accedere alle alte cariche dello Stato
Anche a quelle dell'impresa
La mia nomina quindi è vero l'attivo
Al Presidente della Repubblica francese Ikea inteso nell'ambito della sua potestà di nomina ha voluto mostrare
Che c'era posto perché avevano rigidi un'origine straniera un'origine disagiata ma la politica funziona anche attraverso i simboli
Le convinzioni simboli
Se mancano
Ma se si riduce la tunica i singoli si può anche far indietreggiare una causa
Per lui che è stata una decisione che non è stata semplice mi ricordo quando si è trattato di nominarmi molti hanno opposto resistenza in molti non volevano la mia nomina
E lo dico tranquillamente molti non la volevano anche
Benevolenza vicende troppo presto la società francese non è pronta
Per i francesi sarà uno sciopero
Aderire Rachida dati ministra della giustizia
Densità dato a noi è una piccola élite ma non ai francesi i francesi ci si sono abituale
Che la Francia è molto semplice è una sintesi
E quindi i francesi non sono stati
Scioccati dalla mia nomina anzi la mia popolarità in seguito ha mostrato proprio questo
C'è però una piccola élite conservatrice che
Anche se
Siamo in una Repubblica democratica bene considerava che non ci fossero dei fortini e dei privilegi che pure sono stati abili aboliti da lunga pezza
Quindi
Collaborato tanto
Lo dico e lo dico anche a voi amici italiani perché a volte c'è chi dice
Che se sarei arrivata era qualcosa di dovuto no no il lavoro il primo principio senza di lavoro non ci si arriva scuola professione ma prima o poi di lavoro paga
Non ci sono concorsi di circostanze un po'di fortuna
Ma anche e soprattutto c'è stato tantissimo lavoro
Per quello che cerco di ricordare ogni volta perché questa nomina avrei potuto essere un insuccesso se io fossi stata un soprammobile
Quindi per fare evolvere le mentalità per smuovere anche certe resistenze culturali questa nomina fatta molto
Bene al paese ricordo una riunione politica Nizza una ragazza si alza e dice sì
Da tempo mi vergognavo di dire che mi chiamavo Rachida mappa da quando lei andò è stata nominata Ministro della Giustizia devo dire che non ha la gente riguarda diversamente
Ecco
In qualche modo una nomina può far progredire la causa di altri questo vale anche per la causa femminile per la parità uomo-donna
Dove in Francia non siamo ancora arrivati
Andati molto avanti
è vero Presidente finisce che lei è molto attivo su questi temi a volte va anche
Più avanti di me è un tema che va di pari passo con la crisi che stiamo vivendo
Vivendo
Il compito non è facile che è una sfida a cui rispondere assieme quando ci sono crisi quando ci sono difficoltà quando e dura
Di solito ma
Tipico dei populismi si va in cerca di un colpevole di un capro espiatorio in queste difficoltà che stiamo attraversando
Non bisogna che il colpevole capro espiatorio sia allo straniero o neanche lo straniero chi è un po'diverso da noi Italia è stato a lungo un Paese di emigrazione la Francia ritiri immigrazioni Francia siamo tutti alla fine
Figli di ondate migratorie che si sono integrate perché oggi
Gli italiani i fiori discendenti di degli degli italiani ma siete arrivati all'inizio del ventesimo secolo sono i francesi marsigliese di oggi quindi
Non c'è più un riferimento il loro all'origine se sempre gli immigrati che qualcun altro forse mia figlia non solo non sarà più
Non tira più di essere figlia di immigrata io stessa sono nata in Francia in politica il nostro ruolo dietro
Agevolare l'integrazione si si potrebbe dire che siamo
Molto generosi nel facilitare l'integrazione va il nostro interesse
E nell'interesse dei nostri Paesi e in quello della coesione dei nostri Paesi quindi
Della coesione nazionale vi ciascuno dei nostri Paesi ma anche nell'interesse della coesione europea noi dobbiamo agevolare questa integrazione
Io hanno nel Paese la Francia per i suoi valori universali una Francia che sessanta arricchito e della sua diversità libertà eguaglianza fratellanza non sono male parole
La libertà che attira lo si vede anche oggi alla libertà che attira Fini garantiva sfogliano venire in Europa in Francia un'Italia perché noi siamo dei Paesi librari l'uguaglianza perché ci si dice in quei Paesi avremo
Tutte le chance quale che sia la nostra origine la nostra condizione poi la fratellanza
Che il consolidato tutto questo e che ci permette di vivere assieme
So che lei attaccato delle stesse ragion
Oneri all'Italia grande patria come la Francia noi guardiamo con grande ammirazione guardiamo i vostri dirigenti postindustriale
Che
Si patologia ogni giorno compassione sincerità per il futuro del proprio Paese in un contesto così difficile
State avviando riforme che in
Noi
Non abbiamo ancora avviato del tutto ad esempio la riforma del mercato del lavoro state dando prova di responsabilità di abnegazione
Tetti in senso dell'interesse generale in questo contesto difficile questa crisi economica e finanziaria non
Si vede trasformare come lei ha giustamente detto in crisi
Il morale il
Rifiuto della altro la paura dello straniero del diverso non
Migliora in nulla la nostra situazione economica non farà altro che rinchiuderci te condannarci
Anche la storia recente ci ha insegnato che in tempo di crisi
Verificandosi su se stesso manchi vantiamo
La la figlia per invitarli a chiarire consiste nel dare la colpa agli altri
Non bisogna lasciare le nostre democrazia europei deperire a fuoco lento
Prima si parlava anni fa si parlava di
Ambizione in questo senso oggi
Un obbligo morale prima di tutto e poi politico perché noi su questo saremo giudicati e dobbiate dei dovremmo render conto
Sei se i nostri paesi si frammenta né si dispiegano
L'Europa ha avuto anche troppo lungo
Politiche falsamente generosa delimitazione benvenuto a tutti ma questa era una generosità falsa era un eccesso io ritengo che coloro che dicono benvenuto a tutti quanti fanno del populismo un populismo molto pericoloso
Lo dico e mi sento coinvolta
Non si può dire che si accoglie tutti quanti sempre e comunque non è possibile
Alcuni
Adducendo dalla buona coscienza ma come chi li vuole aiutare tutti gli alla fine non aiuta nessuno
è meglio
Sperimentare
Andare avanti poco poco rispettare va bene piuttosto che fare di tutto per poi concludere con
Nulla
Ma no
Ovunque in Europa noi lottiamo contro l'immigrazione illegale sono politiche fermenti giuste per disciplinare l'immigrazione
Legale questa è una necessità
Troppo a lungo
Si è parlato sì
Immigrazione solo in campagna elettorale parlo del mio paese qui in
Si
Poi erano soli partitiche
I temi che parlavano di immigrazione perdite cosa o l'estrema sinistra chiedo scusa che qui è di estrema sinistra che dicevo appunto che è venuto a tutti ma che
Sbaglio
Questa è la mia come se non l'estrema destra che diceva
Grazie immigrazione zero un'altra utopia
Una politica
Dell'immigrazione
Controllata padroni Giata rispettosa delle persone che si accolgono altrimenti non si rispetti
Nessuno
Oggi lunga ed è vero che non c'è una politica migratoria efficaci senza una politica ambiziosa di integrazione non si può dire a qualcuno
Venga da me senza considerare che quella persona che viene o no
Non deve aderire ai valori del vostro Paese rispettare i valori secondo il patto repubblicano tutti questi valori devono essere presentati alle persone che accogliamo e farci raccolta poca aprire le frontiere per abbandonare a se stessi
Gli immigrati che arrivano sul nostro territorio l'integrazione è un'altra cosa un obbligo come lei ha detto Presidente è un obbligo oggi per tutte le nostre democrazie europee
E anche un baluardo contro tutti populismi con un in immigrazione pareggiata con la politica dell'integrazione ambiziosa e un baluardo il migliore contro tutti tipo pugliese mi
Quindi anzitutto un obbligo per le nostre
Nazione con questo voglio dire che specie in tempo di crisi dobbiamo ridare tutto nel senso che possiede al termine nazione come
Il luogo in cui si forgia la
CITES cittadinanza è un
Bene
E questo è un parente un presupposto necessario per accogliere in Iraq
Mi ricordo anni fa ero venuto in Italia la stampa era piuttosto intricata dalla discussione che noi in Francia svolgevamo sull'identità nazionale c'è chi ha avuto paura di quel termine identità nazionale è uguale nazionalismo ricevano alcuni io non penso che sia così
è patriottismo io penso che essere patriota
Non è una grande fierezza non è un po'accudire
Amo il mio Paese
C'è chi
Prova disagio
A dirlo no più sia il proprio Paese Pisa e patrioti più si è fortissimo gennaio si possa raccogliere gli altri più sia sicuri disse sicuri del proprio valore meglio si accorgono gli altri
Ripristinare il concetto di nazione non è Firenze è una finalità crea un duplice nel senso anzitutto quello di rafforzare la coesione nazionale che da una parte e poi
Permetterebbe di accogliere meglio le popolazioni migranti rafforzare la coesione nazionale vuol dire in particolare in tre pre-crisi che
Al non rispetto a dare un senso alla vita collettiva non dobbiamo fare come se la parte nessuna nazione alla fine consistesse di nella semplice presenza notevole e non invece nell'avere nell'adesione dei valori
è un'adesione non il semplice stare in un primo luogo e la dizione è una nazione mentre solo mediante un'immigrazione contro le l'altra riusciremo a non rimettere in discussione la coesione nazionale solo attraverso l'immigrazione padroni tratta riusciremo a mantenere condizioni decorose per l'accoglienza
Dei migranti reti assistito all'arrivo
In massa a Lampedusa
Non è la prendo la porta
Ad ogni costo
Sia si è assistito a scene spaventose più i migranti non possono non devono venire nostri Paesi se non hanno possibilità di trovare lavoro e questo l'obiettivo della dell'immigrazione padroneggia
Per questo che definito le politiche dire regolarizzazione massiccia falsamente generosa è stato detto anche Francia regolarizziamo tutti ma per me la generosità non è maltrattare ma le persone regolarizzare tutti per poi alla fine non dare lavoro né offrire condizioni di alloggio né di vita per i loro figli perché per me questa non è generosità e mancanza di rispetto
Considera che questo
Che qui in questo Consiglio di questo è un vero e proprio maltrattamento ho molto rispetto per gli immigrati
Ho rispetto per l'apertura umano in tutte le condizioni
Quindi
Se c'è lavoro si regolarizza
Fra l'altro regole rifacendo regolarizzazioni di massa si creano dei risultati
Perché
è un segnale che si dà
è un segnale anche ai traghettatori di clandestini
Che diranno se
O possiamo
Pagata reggente continueremo a guadagnarci
Perché saranno quelli che arriveranno sulle piccole sulle zattere rischiando la vita che magari si sono indebitati hanno venduto tutto si sono indebitati
Devono soldi a questi criminali che alla fine
Ne hanno il pieno controllo per anni finché non hanno rimborsato i territori per me questo sconvolgente
E preferisco padroneggiare l'immigrazione per lottare contro questi
Varietà a Torino l'emigrazione giova quindi al Paese d'accoglienza manca il paese di partenza perché gli immigrati stessi so che in Italia avete questa stessa visione
Quelle
Tutto il lavoro che lei il Presidente Fini ha fatto
Capisco anche quando avete espresso in cifre gli obiettivi le quote
Gli obiettivi di cifre quote non sono un tabù una cosa da discutere bisogna parlarne
Non abbiamo cerchiamo di non avere paura delle parole dei concetti
Perché
Se si tratta di si stazioni drammatiche
Per non dire tragica
E poi bisogna
Il miglior modo per accogliere gli immigrati legali e
Facilitarne l'integrazione
Certo Tinelli numeri andranno ritoccati verso il basso in una situazione di crisi ma l'Europa invecchia stiamo assistendo all'invecchiamento del potere della popolazione quindi immigrazione zero è un miraggio immigrati ce ne saranno sempre
Ne dovremo sempre accogliere ma bisogna disciplinare in certi momenti un po'di più a un certo momento un po'di meno
Ma questo in effetti consente non solo di rispettare coloro che noi accogliamo pentito favorire la loro promozione la loro integrazione
Poiché aiuta anche i paesi d'origine a svilupparsi
In effetti una forma di reciprocità
Per molto tempo in parecchi paesi europei ci è stato fatto credere che l'integrazione degli degli immigrati e la responsabilità esclusiva dello Stato mentre canta l'integrazione è un dono
Reciproco
Per questo prima si diceva che nel due mila sei abbiamo istituito io mi sono battuto su questo all'epoca collaboravo con Sarkozy nelle per l'interno abbiamo istituito un contratto d'accoglienza ed integrazione che cosa voleva dire che chiunque sia quella firma un contratto in contratto c'erano dei doveri
Erogazione dei valori civici
L'educazione civica obbligo di imparare la lingua perdiamo corretto una piccola integrazione perché spesso
Era chi fa la si deve avvenire la sua famiglia a firmare il contratto ma i membri della famiglia che si ricongiunge viva non firmavano il contratto che ci siamo accorti che spesso c'erano donne
Anche
Ci dei miei parenti che sono arrivati negli anni Settanta e non parlavano quarant'anni dopo il francese ancora perché perché avete riscontrato l'aveva firmato il marito
La modifica ricontato facendo in modo che soprattutto le donne quando arrivavano sul territorio eccetera firmassero il contratto di accoglienza integrazione
Imponeva di imparare qualcosa sulle istituzioni francese sulla parità uomo-donna i valori francesi la lingua francese
Anche solo per
Poteva editti educare i figli perché non si pensa solo i genitori si pensa che i figli perché oggi l'insuccesso dell'integrazione
Nei Paesi europei non riguarda i genitori riguarda i figli delle prossime generazioni spesso si parla di insuccesso delle politiche di integrazione ma non
Quel giorno riguarda
Degli stranieri riguarda degli italiani o dei francesi dei nostri paesi non sono integrati sì sì però abbiamo fallito la prima fase che era quella di un apprendistato dei valori civici quella di un apprendistato
Ai fini della lingua del Paese dei valori repubblicane nel due mila dieci
Sono stati firmati Francia più di cento mila contratti d'accoglienza integrazione
E questo contratto nella parola per aria sono
Impegni reciproci quello che il Paese da all'immigrato ma anche quello che l'immigrato da al Paese d'accoglienza e
La verifica di questi obblighi permette ad esempio per chi non ha rispettato i suoi impegni di non rinnovare il permesso di soggiorno
Gli si dice lei non ha rispettato i suoi obblighi e quindi non le sarà rinnovato il permesso di soggiorno quindi quello era il contratto non abbia nonne
C'è stato ma c'è stata menzogna non c'è stato tradimento
Avete mancato i vostri obbligate peggio per legge
Non potranno più di non si potrà più diramazioni c'avete esclusi c'avete ghettizzati non ci siete non vi siete occupati rinnovi oggi ogni immigrate a questo trattamento contratto di accoglienza di integrazione
Per me ritengo che ci sia un giusto mezzo da una parte si fa mi parla di assimilazione concepita come negazione
Dalla cultura altrui utili culturali qui non sono né per l'uno né dell'altro se ne discute anche nella mia famiglia politica cioè a favore dell'assimilazione io ritengo
La vostra origine che costituisce anche la vostra diversità la vostra identità che vi fa anche
Apportare qualcosa di diverso al Paese io come magistrata come direttrice finanziaria
In un'impresa come ministra in qualche modo
Ho avuto modo di agire un po'diverso rispetto a qualcuno la cui famiglia era diversa dalla mia grazie quindi las
L'assimilazione che nega tutto cancella tutto
Che
Cancella qualunque specificità
Mi trova contraria
Io penso invece che sia una ricchezza che si offre al Paese d'accoglienza atti il multiculturalismo di ricordo anni fa in Inghilterra
Parlo di quindici anni fa
Tutti si
Sciacquiamo la bocca con il modello
I inglesi o tedeschi sono sempre stata contraria perché sono
Comunità che vivono una accanto all'altra essi visto negli anni
Ottanta ci sono state
Manifestazioni sommosse che non erano di natura socialmente che si può
Ritenere che
Gli immigrati siano ceti sociali svantaggiati e quindi si sono manifestazioni di natura sociale perché manca il lavoro perché se disoccupati perché sia ben istruiti con meno minor accesso alla scuola tutte queste sono ma anche azioni o rivendicazioni sociali ma quello che è successo in Inghilterra ed è molto pericoloso tenta
Che è stato veramente un fulmine a ciel sereno sono state le manifestazioni etniche
Ogni in comunità alla fine
Contestava la comunità inglese ma poi le comunità si contestavano tra loro ecco io non ho voglia di vivere in un Paese in cui
Ognuno vive passa accanto agli altri
Così non si dà offre una ricchezza tredici può essere diversi tutti quanti ma si può cadere tutti un un
Un basamento
Comuni aderire agli stessi valori agli stessi principi avere la stessa visione del proprio Paese si vuole un Paese ambizioso
Che era successo che il primo al mondo
Un paese che irradia qualcosa ma siamo tutti diversi ecco
Io
Non la sto a rivendicare la mia specificità con la mia identità
In termini di ripiegamento su se stessi quello che è un ripiegamento sul minimo denominatore comune ed è un
Un insuccesso oggi l'Inghilterra anche il politici inglesi dicono che la nostra politica è stata
Casco e non
Che questo non riguarda oggi basta tornare all'immagine delle
Sommosse negli anni ottanta
Grazie quindi fare spinta l'assimilazione ma anche il multiculturalismo anche un po'Villesse fare
Fate quello che volete ognuno per conto suo
Noi non ci fischiano questo è un reale pericolo per la nazione
Quindi
Dobbiamo dire che l'Europa si merita qualcosa di meglio
Vecchio Continente antica civiltà antiche tradizioni
Può
Solo
Arricchirsi da queste ondate migratorie
Ci sono stati grandi successi non solo in campo sportivo ma anche in campo scientifico
Ci sono
Molte persone
Che pur non essendo totalmente riceve italiano francese si sono illustrate
In Francia che ha avuto l'emblema del successo Indesit Anna
Ma anche dei treni
Nobel che mostra appunto questi radiazione della Francia
L'Europa
Si merita di meglio questo lo dico con fermezza gli europei non sono razzisti
Ci possono essere Telit conservatrici che si sentono un po'
Scalzato ed ai loro privilegi
Ma l'insieme d'Europa e lì non ci sono razzisti quando ci sono le tragedie e tutti si mobilitano del resto per lottare contro questo flagello anzi direi
Contro questa barbarie che
Razzismo
C'è un altro il tema
Che non so se il Presidente mi darà modo di trattare in seguito un altro tema in ascesa che sarà un'altra posta in gioco per l'Europa riguardo alla civiltà bisogna anche dire che non dobbiamo avere paura dell'Islam
C'è il tema dell'integrazione legato all'immigrazione ma c'è anche il tema del l'Islam oggi stigmatizzato se ne fa una caricatura lo si attacca
Non bisogna buttare addosso all'Islam bisogna
Ventinove guardare a coloro che usano l'Irlanda per
Deviare l'opera radicalizza no
Sì
E h questo fine si
Sfruttano l'ignoranza di alcuni
Il
Facendone un'arma ideologica per non dire la politica per non dire fascista
Per poi
Attaccare un modello sociale ma stiamo attenti
Variamo hanno un
Offendere i musulmani nel loro complesso non offendere coloro che praticano severamente la loro fede ci sono milioni di musulmani in Europa che praticano la loro fede loro culto
Nella pienezza relazionerà serenità nella generosità e solidarietà e che condividono i valori della Repubblica che condividono i valori civici ed europei
Che condividono le radici cristiane dell'Europa subito quando si è discusso di inserire nella Costituzione le radici cristiane in Europa io ero favorevole
Eppure i miei genitori non erano cristiani
Ma
Questo porta a riconoscere che il senso dell'storia negare questo veramente
Amputare motivarsi di una parte della propria storia
Se l'Europa a radici cristiane lo leggo io penso che leggo una parte la mia identità perché questo fa parte della miti come mi sono costruito a queste radici cristiane
Quindi cerchiamo di essere Zehnder sereni su questo riconosciamo la storia
Riconosciamo che la società se volte lottiamo contro i radicalismi contro gli integralismi battiamo ci contro tutte le forme di terrorismo ma
Non
Preliminare facciamo uno scontro di caricature
Anche la laicità interpretata male adoperata male
Chi manca chi predica la laicità controllare la religione non fa la posa della laicità
La laicità consiste nel rispetto di tutte le religioni
Nel rispetto delle radici che ne dell'Europa e questo è il senso della storia una constatazione una realtà io ho trovato questa discussione che ha fatto scorrere tanto inchiostro che ha suscitato tante passioni un'enorme sbaglio
Un errore tequila lanciata questa discussione che è un errore tra chi non si è sentito coinvolto
Io in
Io sono stato stata molto favorevole
Da parte mia
Grazie rivendicato questo concetto
In Francia come in Italia la nostra posizione geografica scelta una responsabilità maggiore rispetto alle sfide migratoria d'origine africana
In cifre ripaga in particolare oggi accoglie sul proprio territorio circa quattro milioni e mezzo di
Immigrati per molti di migranti siete la porta d'accesso all'Europa in termini di
Mussino siete la porta d'accesso all'Europa Peroni tutti costoro
Il
Due mila undici è stato un anno di speranza
Per molti Paesi arabi
Con queste rivoluzione che sono state definite la primavera araba contrafforti pressione migratori sull'Europa e voi appunto siete stati il primo Paese vittima per così dire il che dimostra che anche la primavera alle sue contraddizioni
Siete nel iniziati negli situate per capirlo quello che è successo a Lampedusa no decine di migliaia di migranti che sono sbarcati i su quell'isola nel due mila undici
Grazie
Sepolto molto di immigrazione clandestina
Come se io ho detto che non sia contro l'Islam non non siamo contro i migranti se contro l'immigrazione clandestina si contro la miseria contro i tre detrattori criminale
Alla fine questi migranti che sfuggono alla miseria dalla miseria se le ha definite vittime di questi canali sono loro a
A prosperare sulle loro spalle
Contro di loro che bisogna agire solo in queste condizioni potremmo
Attuare una politica di in relazione
Di grande ambizione
Lei ha ricordato il Trattato di Lisbona che ha
Esteso la codecisione a molte materia
Anche l'energia
Altra grande discussione manca l'immigrazione
Il
Che diventa la materia completamente europea anche se si è visto che l'Europa non è stata certo all'avanguardia
Grazie quando siete stati colpiti
Da queste ondate a Lampedusa
Quindi
L'immigrazione rientra negli obblighi europei e quindi associo al Presidente Fini
Grazie in Europa occorre mantenere una sovranità nazionale in materia di accoglienza degli emigranti ci sono delle sovranità nazionalità preservare anche se la competenza oggi europea bisogna mantenere il nostro libero arbitrio nell'accogliere di migranti in ciascuno dei nostri Paesi il vero però e qui non solo politicamente corretta mi ha scioccato l'inerzia della Commissione europea nella primavera scorsa la Francia e gli italiani hanno fatto le spese
Ma quell'episodio
E qui parlo sotto il controllo della presidente Boniver Schengen in quella in quel momento ha mostrato i suoi limiti ogni Stato docu sto
Riprendere in mano soprattutto il controllo delle frontiere il rifarla riformare il sistema Frontex a che fare con questa problematica
Le
Migrazioni scaturite dalla primavera Ravacciano mostrato anche i limiti della politica da sino a livello europeo
Se ne parla a livello europeo appunto
La politica dell'asilo diventare una competenza propria ed ineludibile non si può avere una politica dell'asilo a geometria variabile
Non si può dire siccome mi si rifiuta l'asilo in Italia ma di Francia se mi fa male in Francia Parigi emanasse ci si rifiuta l'asilo e rifiutato ovunque stessi se sia accettati allora vale per tutti i Paesi posizionare alla difficoltà in materia di asilo anzitutto
Ma la politica costosissima
Voi capite
Immigrati che vagano da un Paese all'altro
E poi c'era un grande margine per aggirare le procedure occorre un atto politico forte per avere una politica
Unità sull'asilo se si dice no e no principio efficienze successi essi ma non così alla carta opzionale non è perché
Va male in Spagna che si ritrova in Belgio così via
Invece questo che succede oggi
Su questo l'argomento dovremmo mobilitarci vero aprire in una politica coerente
Dell'asilo
Come dicevo poc'anzi credo fermamente che siamo tutti figli dell'immigrazione delle nostre storie personali ma anche perché
Viviamo in una società che
Ha fatto tesoro dell'immigrazione l'immigrazione non è
Un fardello una palla al piede è una ricchezza anche solo culturalmente
La cultura si vede la cultura italiana
Si è spesa ben al di là delle proprie frontiere l'immigrazione e anche
è una fortuna fortunati anche una fortuna per l'Europa ecco perché abbiamo un obbligo civico
Integrazione
Anche se io non mi considero
Il modello la mia storia personale mia molto aiutata senza tabù a costruire la mia riflessione politica
Non provo disagio nei confronti di questo argomento
Come quando ha detto delle radici cristiane nella Costituzione oppure quando parlo di
Padronanza dei flussi migratori non provo disagio anche nel dire e non si può accogliere tutti quanti qui forse una lieve differenza tra noi io non sono far fu favorevole al diritto di voto agli stranieri
Perché in un contesto in cui c'è del comunitarismo del radicalismo che crescono io non sono favorevole al diritto di voto agli stranieri perché perché non voglio che dell'esecutivo di un comune di una RAI c'è un'Europa o in un ministero non voglio che ci siano delle comunità che tesa a nord io sono sindacale non voglio che nel mio arrondissement nella mia circoscrizione ci siano interessi particolari che non siano l'interesse generale
Del mio paese e fare preferisco favorire una politica di educazione di valori civici ai valori repubblicani un grande percorso di cittadinanza anche dei porti all'ottenimento della nazionalità dopodiché voterete come e quando vorrete ma non sono favorevole stando così le cose
Al voto agli stalli vent'anni fa si volano perché il contesto è cambiato moltissimo
E ritengo che in politica come in nella materia della giustizia e ci si deve sapere correre adeguandosi all'evoluzione della società io ritengo che oggi ci sia un rischio
Ci può essere una difficoltà assistita il diritto di voto agli italiani la storia della mia famiglia è quella di milioni di francesi televisioni gli italiani genitori per un in Francia per lavorare
Ma anche la chiamavamo la Francia e che la Francia accettato di accogliere sapete Fini genitori non sapevano né leggere né scrivere
Ma non è in caso straordinario come milioni di francesi o di italiani che sono arrivati in Francia ed erano i letterati la storia dell'emigrazione questa ed è questo che mi lega al vostro Paese alla sua ricchezza
Ma tutti hanno aderito ai principi e ai valori della Francia ci hanno educato
Nel rispetto e la Repubblica
E
Sogno di integrazione e anche diciamo più cauti nel sentimento che con il nostro impegno con il lavoro con la pazienza con gli insuccessi
Attraverso anche
Attraverso anche a volte le ferite tutto era possibile
Forte di questi valori ho servito il mio Paese prima come magistrato poi come considera di Nicolas Sarkozy voi come ministra dell'asilo ingiustizia che oggi come parlamentare europea e anche come sindaca
Di Arondi sono a Parigi o degli ambizioni anch'quella città la Francia che ha fatto questo recato senza prezzo questo regalo questa opportunità
Che io sogno per tutti
Io bambini Francia d'Italia che
Ci vorranno provarci
Signore e signori come politici ma anche con esponenti della società civile la nostra
Priorità dazione dirà il nostro dovere morale e
Di offrire in questa
Occasione anziani I figli delirante
Il coraggio e la convinzione il simbolo sono questo permette affinché riferiscano afflitta
Centesimi ex CCR come permessi stessa desidero scusarmi con la signora esprima il francese ma abbiamo veramente e ringraziare la signora partite quanto e ci ha detto lei prima incaricata radar
Al ministero ANIA amico ministra Riccardi
Signor
Tecnici ha detto e io sono d'accordo con lei che e l'integrazione
Effettivamente è reale per gli immigrati io non significa semplicemente
Rispettare le leggi che la repubblicana significa soprattutto condividere i valori naturalmente a radicati nelle nostre società in Francia come in Italia
Ma adesso la parola al ministro
E
I valori dell'Islam
Livello ritengo sia unanime non sono gli stessi che non sono radicati nella società francese ovunque
Italiana
Ebbene questa è la mia domanda e
Più difficile
Tali enti in una
Integrazioni a creare degli immigrati musulmani questa è la domanda
La parola al ministro De Castro
Grazie
Io vorrei innanzitutto ringraziare
Il Presidente Fini per questo invito
A riflettere insieme
Sui su un tema cruciale per l'Italia
Per la Francia
E per l'Europa
Però colgo anche l'occasione di ringraziarlo
Per il suo impegno
Costante su questi temi sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione
Il presidente Fini
Non votarla di integrazione immigrazione solo
Nel momento delle campagne elettorali
Ma ne parla in modo costante
E sono molto soddisfatto di questo nostro incontro che mi trova Acerbo Ministro
Dell'integrazione e della cooperazione
Sono convinto che cooperazione e integrazione sono due percorsi per collocare l'Italia nel quadro nuovo e mobile della globalizzazione
Abbiamo bisogno cari amici di una visione del futuro ma questa visione non si matura solo in Italia
Io sono convinto che il nostro Paese non possa pensare in futuro da solo
E vedete come il confronto così interessante con Rachida Dati sui temi
Dell'immigrazione dell'integrazione ci aiuti a pensare il nostro futuro
Perché tra europei
Siamo diversi
E uguali diceva
Chairman che io
Una grande antropologa francese che era stata Rades pronto e aveva condannato la guerra d'Algeria diceva tutti i parenti tutti differenti
Io credo molto a questo e credo che i grandi problemi del nostro Paese e mi sembra peraltro la linea che il nostro Governo sta seguendo
Vanno affrontati in chiave europea non c'è futuro degno per minori senza Europa
Ma sui temi dell'integrazione sui temi dell'immigrazione come si colloca la nostra Europa
è un'Europa spaventata
Preoccupata anche giustamente l'immigrazione in Europa è portatrice di culture e religioni valori altri l'ha detto il Presidente Fini
L'Islanda e l'Europa quando il nostro continente non esperienza di Islam
Non è un'invasione uso questo termine perché penso signora adatti a un libretto di un grande studioso francese di relazioni internazionali Giambattista vico Rosella
Il quale scrisse un libro l'invasione
In cui riassumeva tutte le invasioni che avevano minacciato l'Europa e alla fine
Parlava dell'immigrazione diceva la spinta demografica verso il nord l'attrazione verso l'Europa attirano masse di persone chiedeva è un'invasione
Ma
L'immigrazione non si ferma con una politica di frontiera diceva durò sei
Bisogna prendere le misure della
Immigrazione e dare una risposta che sia politica ma anche culturale e identitaria
Ed era un libro che si concludeva con un inno d'amore alla Francia e una fiducia nell'identità come lei ha detto cittadina e repubblicana
Immigrazione integrazione impongono pensieri non congiunturali Massari e lunghi
Io per questo ho sempre sostenuto che la questione dell'integrazione
Abbia nel ventunesimo secolo la stessa importanza che avevano nei due secoli passati le questioni dei confini nazionali
Perché l'immigrazione oggi aggiunge al nostro Paese o toglie un'intera regione di uomini e di donne non per regione in senso territoriale ma in senso umano
E sono d'accordo ci vuole intelligenza lungimiranza realismo senso dello Stato umanità
Qui non si tratta di scegliere tra la politica del buon cuore il duro realismo
Non si tratta di scegliere tra apertura e chiusura che sono entrambe le posizioni impraticabili
Ma di operare nel senso della costruzione di una società coesa
Per questo però cari amici dobbiamo riscoprire la nostra identità
Ogni Paese europeo alla sua identità nazionale ereditata dalla storia elitaria proprio in quest'anno centocinquantesimo dell'Unità
Ha vissuto uno sforzo corale che ha coinvolto i giovani di riscoprire vorrei dire non solo le radici storiche ma vorrei dire anche la gioia di essere italiani
è un grande debito noi abbiamo in questo senso verso il Presidente Napolitano che ci ha aiutato in questa riscoperta
Ma lo sappiamo
Lo sappiamo Presidente Fini che per il peso della nostra storia recente per l'ubriacatura di un'azione di smog bellicista per l'esperienza amara della guerra noi abbiamo avuto pudore e timore
Nel dirci italiani con troppo patriottismo
Ma oggi
Di fronte alla globalizzazione abbiamo la necessità di ridefinire la nostra identità a contatto con gli immigrati con i grandi scenari del mondo abbiamo la necessità di un orgoglio civile cioè
Un elemento decisivo nella integrazione e nel confronto
Perché come diceva il Presidente Fini non ci sono identità culturali
Negli immigrati da annullare ma ci sono identità da comporre ma senza identità non si accoglie nessuno perché senza casa non si può ospitare nessuno
La nostra identità ha una sua forza ha una sua
Capacità attrattiva
Io credo
Noi dobbiamo riscoprirne la
E riga fermarla e allora una prima constatazione una domanda possiamo gestire sempre nel nostro Paese l'immigrazione come costo un'emergenza
Noi viviamo troppo di emergenze al vero siamo un popolo ossia il genio dell'emergenza e nell'emergenza dà il meglio disse
Ma credo che le risorse economiche impiegate
Per le misure di contrasto dell'immigrazione sono nel nostro Paese quattro volte superiori rispetto a quelle utilizzate per le attività di sostegno e integrazione
Bisogna far rispettare la legge ma bisogni uscire culturalmente e politicamente da una fase emergenziale
Dico con l'umiltà di un ministro novizio che il nostro Ministero dell'integrazione vuole segnare una fase non emergenziale nel considerare la presenza
Di lavoratori che hanno alle loro spalle una storia non italiana siamo anche consapevoli che il momento è difficile la crisi economica attivo riccamente non favorisce questo processo
Ma io credo
Che pensare agli immigrati a integrarli è un modo di pensare agli italiani e pensare mi sia permesso di dirlo a uomini e donne che con il loro lavoro daranno un contributo alla ripresa
E pensare
All'assistenza che gli immigrati danno agli anziani o gli italiani in difficoltà
Ci sono problemi posti dalla crisi in questi giorni
In questi giorni lo sa bene la dottoressa Pria in questi giorni
Per evitare che l'attuale congiuntura possa frustrare in maniera definitiva
E per cause non dipendenti dal lavoratore percorsi
Di integrazione stiamo suggerendo di prolungare il periodo per la ricerca di una nuova occupazione inattesa della ripresa con economico o di nuove possibilità
è un momento difficile ma proprio dal momento difficile lo diceva il Presidente Fini noi dobbiamo trarre
Una lezione e la lezione aree aprire una nuova fase
Una nuova fase che superi l'emergenza e della legalità e della costruttività guardi a una visione di integrazione
Cari amici
La nostra storia di paese di accoglienza e più recente di quella della Francia a Parigi signora gratis costruiva la grande moschea che ancora mi richiamo nel mille novecentodiciotto
In altri Paesi
Si è tentato di applicare diverse ricette Francia Germania
Gran Bretagna assimilazionista multiculturale nessuna di queste vicende di queste ricette
è stata vincente noi abbiamo saltato questa tappa
Perché l'immigrazione recente perché la politica si è occupata di altro
Perché le pratiche di integrazioni hanno seguito ovvie casuali
Tante volte legate alla situazione alle occasioni
Ma oggi noi abbiamo il limite la forza di non avere un modello e di avere tanti modelli e di poter far tesoro dell'esperienza dei nostri Paesi amici europei
E se con intelligenza e duttilità lavoreremo io credo potremmo fare cose del genere
Il gran rabbino del Commonwealth zona Tanzi sax una personalità che io ammiro molto
Immagina dopo il fallimento del multiculturalismo
Il processo di integrazione come una casa da costruire insieme quali gli elementi certe
La scuola il lavoro le istituzioni ma io vorrei dire un nostro elemento la famiglia italiana
La famiglia italiana ha avuto un grande ruolo sia con l'acquisizione di lavoratori di origine non italiana nell'assistenza sia attraverso il vicinato sia con il lavoro
Ho visitato a Torino San Salvario
Ce lo ricordiamo tutti veniva considerato un po'una specie di Soweto piemontese ed è un quartiere che funziona e in questo quartiere ho visitato un asilo
Dove sono cinquanta per cento Bandini di origine italiana il cinquanta per cento di bambini di origine non italiana
E ho visto come canale madri si sia creato parlando dei figli e vedendo i figli amici un tessuto di simpatia
Che
Crea un legame di integrazione incredibile e allora a San Salvario certo all'italiana con la riqualificazione del quartiere da parte dell'autorità municipali ma anche con questo tessuto sociale sveglio
In dieci anni in dodici anni il quartiere è cambiato da Soweto ha un bel quartiere dove oggi i prezzi delle case salgono perché fa chic andare ad abitare lì
Non voglio portar via tempo voglio dire solo che il Ministero dell'integrazione però
Non so verrà solo degli emigrati noi non siamo i tributi degli immigrati ma si occuperà
Degli italiani che sono gli attori preminenti della integrazione l'ho detto a Firenze in una situazione tesa dopo che erano stati uccisi tre senegalesi di fronte a migliaia
Disse dei gallesi scossi
Da quel brutale assassinio noi dobbiamo lavorare insieme tra italiani e stranieri
Non più solo per difendere i diritti degli stranieri ma per far capire ai nostri concittadini che sono loro stessi protagonisti di un processo che non tende a escluderli
Ma tende anzi a rendere la loro posizione e la loro situazione migliore
Io ho ricordato agli italiani come i padri e nonni dei lavoratori senegalesi siano morti per la liberazione del nostro Paese durante la guerra erano
Erano signora adatti i tira ER senegalesi
Inquadrati nell'esercito francese che ora vediamo sepolti nei campi come vicino a Cassino e sotto alle mezze lune c'è scritto Morpurgo la France nei sono morosi pour l'Italie
Io sono consapevole
Di come
Possa esserci un conflitto che impropriamente chiamerei di civiltà tra italiani i non italiani in talune sacre del Paese
Penso alla Calabria di Rosarno
Dove
Dove c'è stato uno scontro forte tra la popolazione locale
E
Gli immigrati e sullo sfondo c'era la 'ndrangheta la mafia calabrese
Ma spesso mi sono recato a Rosarno e mi sono reso conto che in una situazione difficile ci sono le energie per andare avanti
Ed è la stessa Calabria celiaci e il regista Wenders
Ha mostrato un'esperienza significativa di un piccolo paese di meno di duemila abitanti ripopolare atto
Dove coesione sviluppo immigrazione integrazione si coniugano insieme io non credo ci sia un modello italiano io credo però ci sono dei percorsi italiani
Che noi dobbiamo valorizzare e dei percorsi che noi dobbiamo sollecitare noi siamo il Paese delle cento città il Paese delle Regioni
Noi non ti ho Rizzi amo minima abbiamo necessità questo sì di investire sui percorsi di integrazione
La pagina storica dell'integrazione è da scrivere
L'istituzione del mio ministero è un impegno ad assecondare la parte di società italiana che sta aiutando i processi integratori
Siamo convinti
Che il nostro abbiamo fiducia nel nostro Paese questo il nostro punto di partenza il nostro punto di partenza
Ma non è
Nel buonista nel cattivista non è un punto di partenza che Germinara in una cultura italiana
Quella cultura italiana che noi vogliamo difendere
Da certe aberrazioni o rappresentazioni aberranti che vengono date noi crediamo
Che l'Italia abbia una forza gentile di civiltà tale da non dovere temere l'impatto con altre cultura
Oggi
Ogni Paese europeo
Registra la presenza dell'altro sarà l'origine di scontri di civiltà
Noi dobbiamo noi possiamo operare perché in Italia e in Europa accresciuta sulle nostre radici nazionali e identitaria non molto apprezzato quello che ha detto la signora detti in proposito
Perché
Qui deve crescere un albero ma l'albero ha bisogno di radici che cresca sulle nostre radici
Una civiltà del vivere insieme nell'orizzonte dei nostri valori storici e nell'orizzonte dello sviluppo e di un buon futuro del nostro Paese grazie
E allora ministro ritardi soprattutto per la grande passione con cui
Sta affrontando il suo impegno certamente così oneroso è così
Gravido di aspettative ha detto e concordo con lui non esiste un modello italiano esistono dei percorsi italiani che devono essere conosciuti e valorizzati
E all'inizio ho ricordato che una
Modello di successo politico analogo a quello di riuscire a dati in Francia in Italia ancora non c'è stato ma ci sono tanti esempi che incoraggiano
Ho ricordato che ci sono attualmente due deputati due colleghi
L'onorevole Sbai onorevole Touadi originari
Di Paesi extracomunitari ecco Giavara Artois di
Ti senti un percorso italiano per un corretto modello di integrazione probabilmente percorso un tra le ha mai detto nessuno insomma
Prego
Grazie Presidente
Vorrei innanzitutto ringraziare il Presidente della Camera dei deputati l'onorevole Gianfranco Fini
Per
L'opportunità di affrontare e non è la prima volta a questo tema
Che rappresenta una delle sfide della nostra contemporaneità
Una sfida destinata imprimere più di altre sfide un marchio specifico alla cifra del nostro futuro nel contesto globale
Contesto globale dove in corso una gigantesca ricomposizione dello spazio
E anche un vorticoso rimescolamento delle geografie identitarie
Dell'egemonia culturale
E
Anche delle interconnessioni ormai consolidate
è una ricomposizione un rimescolamento che sono stati resi possibili da una polverosa spinta tecnologica la velocità dei trasporti
La società dell'informazione e gli Stati Uniti giro stazionari
Con il risultato è di aver creato un mondo
Di aver reso il mondo un villaggio globale per riprendere la sintetica formula di marijuana
Questa ricomposizione questo rimescolamento
Siamo destinati a a governarla poco utilizzato il verbo governarla ricordando un dente del generale De Gaulle che diceva a proposito della politica veronese tregua
Curia nel settore qua e non Panda critiche alcune tesi governare significa prevedere avere una visione
Non accontentarsi del piccolo cabotaggio
Diciamo destino attiva governare con lungimiranza con pragmatismo mantenendo inalterati però
I valori fondanti della democrazia dei diritti umani del dialogo e della muto fecondazione tra le culture le civiltà
Permettetemi di dare un caloroso benvenuto all'onorevole nascita tratti
Il suo percorso personale
E professionali e politico è emblematico dei profondi mutamenti in corso da decenni in Europa in Paesi come la Francia l'Inghilterra la Germania
E in modo molto più recente da noi in Italia
La sua presenza e le cose che ci ha detto
Se rappresentano un contributo positivo prezioso per quanti nel nostro Paese sono impegnati a cercare e a trovare
Una via italiana alla convivenza civile chiamiamola così anziché integrazione che implicherebbe l'integrazione è un soggetto passivo
Che viene integrato in un soggetto attivo che invece compie l'opera di integrazione ma
Di ideali e la convivenza civile
Esistono da via italiana ci si chiedeva che esista un modello italiana
Penso che la vita la via italiana alla convivenza civile che dovrà fare tesoro delle esperienze di altri contesti europei con luci e ombre come è stato detto
Ma penso che questa via italiana deve incardinarsi nella memoria di questo Paese
Memoria di un Paese che ha mandato milioni e milioni di suoi concittadini fuori dai confini della patria
Non c'è una famiglia italiana e dove non ci sia una foto sbiadita di uno zio di un di dirigenti di un antenato che è andato in tale da in Francia e altrove
Quindi questa via italiana deve fare memoria dico deve incardinarsi in questa memoria nella specificità però e nel vissuto dei territori e delle comunità italiane
Sono convinto caro Presidente che
La via italiana alla convivenza civile non è altro
Che la presa d'atto di ciò che multe molti gruppi molte associazioni molti enti locali personalità singole hanno messo in atto
Da Mazara del Vallo a Treviso passando per Reggio Emilia
Sotto questo punto di vista penso che
La politica sul tema dell'immigrazione deve farsi punire
Deve farsi obbediente ossia
La politica l'ascolto del vissuto dei territori che sulla convivenza civile in modo faticose e a volte anche contraddittorio
Hanno
In qualche modo
Inventato la via italiana sperimentano quotidianamente una via italiana alle alla convivenza civile questa via italiana è
Molto lontano caro Presidente
Dalle vostre declamazioni retoriche e dalle nostre infruttuosa elaborazioni politica
E la società civile italiana i territori e le comunità
Sperimentano quotidianamente la convivenza civile
Nonostante la gigantesca macchina della paura
Che ha finito per sedimentare nell'inconscio collettivo del nostro popolo sentimenti e paura è che sono contrari allo spirito di accoglienza e di apertura
Che costituiscono il che costituisce questo spirito e genus logici italiani
La scommessa della convivenza civile si gioca principalmente dei contesti urbani permettetemi di fare riferimento alla mia esperienza di amministratore pubblico in questa città per tanti anni
La scommessa della convivenza civile si gioca principalmente nei contesti urbani dove è possibile superare l'idea della multicultura
E cosa d'accordo con chi diceva che bisogna andare oltre la multicultura se per multicultura si intende la semplice copresenza spazio temporale di comunità diverse invece
Dobbiamo avviare nella città
Pelli intercultura intese invece con un processo più dinamico dove li alterità entrano in contatto e non si rifugiano ciascuno nella propria interna comunicazione
L'intercultura dunque all'interno della costruzione della polis per una nuova cittadinanza che dà voce a ogni suo abitante
E il tasso di sottolineare che l'intercultura non è una gentile concessione della maggioranza alla minoranza
Intercultura attiene
All'essenza stessa della democrazia all'interno della quale tutti devono fare la propria parte e mi piace la prima è il primo articolo della Costituzione italiana e laddove si dice
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
E questo essere Repubblica dell'Italia non si riferisce solo alla al famoso
Fotografa monarchia e repubblica ma nella res pubblica se se l'idea di inclusività la Repubblica o è inclusiva o non è Repubblica e altra cosa
E ha visto che non sia oligarchia
E quindi questo essere res pubblica fa sì che ciascuno deve dare il suo contributo
Dobbiamo quindi cogliere tutti le opportunità che ci dà la città come palestra come laboratorio proprie intercultura si fa viva si fa corpo vivo all'interno dei territori
Velocemente andando verso la conclusione di cinque principi cardine per la
Intercultura così come lo intendiamo mettere prima di tutto il pluralismo che il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità come ricchezza
Con lo sforzo di soffocare nostalgiche molo culturali dei bei tempi perduti
E da parte degli emigranti rifuggire dai riflessi auto ghettizzare anti che a volte sono la trappola più importante delle minoranze
La laicità di cui si parlava inteso non intesa non solo come
La separazione tra la sfera religiosa e quella civile ma come una mentalità anti dogmatica
Dove non solo le verità che si contrappongono ma l'incontro avviene attraverso la ricerca della giustizia e sull'approfondimento culturale
Le pari opportunità come terzo pilastro dell'intercultura
In ossequio alla Carta costituzionale negli articoli e due e negli articoli tre dove si parla si riconosce si garantiscono i diritti inalienabili della persona
E per rimuovere gli ostacoli alla piena realizzazione della persona
Il quarto pilastro l'autonomia dei singoli e dei corpi intermedi che concorrono per il bene comune seguendo il principio di sussidiarietà orizzontale e verticale infine
Lo sforzo positivo per creare degli spazi di contaminazioni interculturale
E l'unica contaminazione che non dobbiamo temere la contaminazione che avviene attraverso il vissuto delle persone e perché
Le culture non si incontrano le religioni non si incontrano alla fine sono sempre le persone in carne ed ossa
Che si incontrano quindi
La città come luogo della prossimità e dell'empatia agognata praticata frustrata e recuperata per terminare il caro Presidente
Io penso che sia tempo per il nostro Paese di avviare la discussione su la cittadinanza
In tema di cittadinanza io penso che il nostro Paese tra attende e Roma deve scegliere Roma perché appena
Attende in qualche modo ha tenuto lontano gli stranieri e netti immetterci
Roma invece come lo scrive oggi Eva Cantarella in una bellissima articolo sul Corriere della Sera
Io vani riconoscevano che la loro comunità nasceva come una unione di genti diverse da un incrocio di mondi e di cultura già all'età di Romolo
I romani tendevano ad assimilare altre genti nonché gli schiavi ai quali veniva concessa la libertà ciò che ha permesso tra l'altro a San Paolo
Di dichiararsi cittadino romano e di esigere di essere giudicato secondo la giurisdizione romani
E nel corso dei secoli i romani concesse con la cittadinanza i popoli conquistarci con generosità pari alla lungimiranza politica
Alle nostre spalle insomma sta una declinazione del riuso sanguinis che dovrebbe farci riflettere io credo oppure vergognarci di quello che a volte accade di sentir dire
Conoscere il passato può essere utile anche
Per questo Roma sotto questo punto di vista può diventare il punto di partenza per una cittadinanza dove in Italia per la prima volta
Leggendo ospitali co non corrisponde al demos di la Repubblica fondata sui valori della Costituzione grazie
Colore l'onore ma anche l'onere vista la qualità degli interventi di concludere il convegno Margherita Boniver non soltanto perché Presidente Comitato di controllo dell'accordo di Schengen ma soprattutto perché nella sua
Lunga esperienza politica di carattere internazionale ha avuto modo più volte di misurarsi con i problemi dell'integrazione e
In particolar modo nel passato con i problemi dei nostri connazionali che erano costretti ad emigrare prima di darvi la parola che la Margherita un saluto alle amiche della Associazione Nazionale donne dei principi hanno partecipato i nostri lavori
E attento il compito di concludere i nostri lavori anche ragazzi del Convitto Nazionale vero
Prego molte grazie Presidente
Quindi cari troppo onore credo che sia molto difficile trarre delle conclusioni da questo ricchissimo dibattito
E sono molto grata di questo invito proprio per la sua passione per l'argomento
Non soltanto a quello dell'integrazione ma ricordiamolo non è ancora stata patto qui oggi la legge in vigore sull'immigrazione in Italia porta la tua autorevolissima firma
Vorrei pregarti di moltiplicare in quest'occasione il perché
Uno dei compiti principali io credo del Parlamento ancorché in un momento così difficile di tale discredito che viene buttato sul Parlamento quotidianamente e fare quello
Di procurare un'apertura mentale e culturale e Dio sa se c'è bisogno di un'apertura culturale nei confronti della difficile questione dell'immigrazione
Che è una delle questioni più complesse
è una delle questioni dove c'è maggiore indeterminatezza dove c'è una cumulo anche di luoghi comuni assolutamente pericolosissimi
In sostanza noi siamo in qualche modo costretti fra virgolette a guardare ai fenomeni migratori con la paura addosso e questo è il primo
Riflesso in primo luogo comune che noi dobbiamo
Assolutamente combattere con tutte le nostre
Forse perché con la paura non andiamo da nessuna parte con la paura ci chiudiamo mentalmente in una torre d'avorio folla paura possiamo soltanto tre nere
L'opposto dei risultati che sarebbero auspicabili nei confronti di una buona politica sull'immigrazione cioè quella dell'ottica dell'interesse nazionale ministro Riccardi ha detto molto bene uno stato non è una ONG Palazzo Chigi non è la carie tassa
Tuttavia F cioè un argomento molto complesso e addirittura incandescente che divide quotidianamente le forze politiche non soltanto in Italia questo è quello dell'approccio
Onnicomprensivo nei confronti dei fenomeni migratori i quali per ovvi motivi sfuggono a una qualsiasi catalogazione perché basterebbe pensare a quello che succede è già successo e succederà dopo i sommovimenti nei Paesi nordafricani cosiddette rivolte nel Paese del nord Africa per capire quanto potranno prendere vie diverse incrementarsi
Quei flussi migratori che per quello che riguarda il nostro Paese il nostro territorio provengono principalmente ma non solo dall'Africa subsahariana
Quindi abbiamo a che fare anche con
Questioni nel
Di difficile
Previsione si parla molto anche di un momento di crisi una crisi economica
E le Cassandre che si sprecano incontrano anche lì molta paura nei cittadini europei che sembrerebbero destinati a un vecchio no inarrestabile e se questo si combina con il dato economico durissimo che colpisce le popolazioni nordafricane
Io sono appena tornata con una
Missione del Comitato Schengen nella Tunisia apposto Ben Ali
Abbiamo potuto incontrare dei ministri del neonato Governo tunisino ed è emerso in tutta la sua drammaticità quello che il dato economico della piccola Tunisia ma probabilmente anche più o meno con le stesse contorni
Del grande Egitto cioè un crollo verticale degli introiti da turismo cura
Disoccupazione assolutamente fuori controllo tutto questo non potrà che coinvolgerci abbiamo visto anche lì
Sulla questione dei numeri vent'anni fa quando c'era il Ministero dell'immigrazione che è durato un anno e poco più le fette non Governo Andreotti avevamo per fare con le ondate migratorie che venivano tra l'Albania ricorderete nel mille novecentonovantuno sedia avvolto da data per me dimenticano abile arrivare non sulla motonave Flora ventiquattro mila albanesi che sbarcarono
A Brindisi ebbene quei numeri e che erano naturalmente molto molto importanti
E con le quali la nostra burocrazia ma la nostra mentalità ma anche le nostre economie non aveva dirà anche esperienza per fronteggiare le
Si sono poi riproposte i numeri e un pochino inferiori con l'arrivo appunto dei tunisini tutti insieme più o meno in pochi giorni ammassati
Su quel piccolo sperano di rotta perché Lampedusa e quindi
I numeri sono quelli che in qualche modo coincidono con gli incubi
Dei legislatori degli organizzatori ma non dobbiamo lasciarci assolutamente impressionare da questo da questo dato soltanto perché oramai del nostro Paese l'immigrazione e siamo arrivati alla terza generazione di immigrati
Un'immigrazione sostanzialmente bene integrata salvo decade terrificanti ha fatto bene il ministro a ricordare Rosarno Canard vacche indelebile nella coscienza nazionale anche
Se per fortuna diciamo non c'è scappato il morto ma sono stati avrebbe potuto perfettamente succedere anche se tutto questo che è successo in quel piccolo sperduto e massacrato perfino dalla Calabria
Non aveva molto a che fare con la xenofobia ma fondamentalmente con un'assoluta totale incapacità e cinismo di organizzare una immigrazione stagionale qual è quella dei raccoglitori di mandarini
Il Presidente Fini mi ha pregato di essere concisa le faccio molto volentieri anche se l'argomento come abbiamo sentito dagli autorevoli
Conferenzieri è un argomento assolutamente appassionante
L'Europa perché questo poi il termine del nostro ragionamento come si pone nei confronti della questione migratoria si pone per
Per alcuni versi
In modo molto efficiente e ci sono stati molti fondi raccolti soprattutto sul capitolo integrazione che va in utilizzate anche con molta sapienza dal nostro soprattutto Viminale immagino adesso anche dal suo ministero
Egli però al di là di quello che è un aspetto organizzativo siamo ben lungi
Da raggiungere quella politica migratoria al Comune
E questo si spiega anche perché una grande Unione europea che non non possiede e lo sappiamo tutti i giorni un'unica politica fiscale ed economica e del lungi dall'arrivare ad un'unica
Politica migratoria proprio perché
Gli Stati nazione considerano questo argomento collegamento principalmente di politiche Anna giornale e quindi molto difficilmente vogliono delegare anche se farebbe molto più utile una maggiore armonizzazione
Quindi io penso che non soltanto siamo in una posizione ottimale per dare il nostro contributo anche al dibattito europeo sulla questione della cittadinanza sulla questione del dal diritto d'asilo sulla questione dell'integrazione
Ma credo che contemporaneamente dovremmo dare un buon esempio e chiedere meno burocrazia e più democrazia
Anche questo credo sia il sud poco del nostro agire e questo davvero essere diciamo il faro che ci conduce verso un'armonizzazione un è una migliore integrazione di quello che è un fenomeno quello migratorio destinato a cambiare la nostra economia l'ha già fatto
La nostra democrazia per fortuna lo fa tutti i giorni ma anche la nostra democrazia
Grazie
Rinnovo il ringraziamento Margherita Boniver Andrea Riccardi ha già allora attuali e soprattutto la nostra graditissima ospite recita dati per questa bella serata che credo abbia illustrato la Camera dei deputati grazie