Assemblea Nazionale dei delegati di DP

Rione diciamo così disservizio
Subito dopo lattine per i lavori della mattinata siete pregati di andare ai vostri alberghi e ognuno di voi mangia presso l'albergo in cui è alloggiato
I tempi anche se possibilmente sonda rispettare in quanto ovviamente ci son problemi organizzativi nei vari alberghi per cui appena si finisce si va a mangiare
Ecco sì ricordo per i fumatori che si fuma fuori da quest'aula
Allora compagne e compagni iniziamo subito pregherei gli ultimi
A prendere posto
Proponiamo questo ordine dei lavori
Questa mattina
Lo svolgimento
Delle due relazioni della segreteria
La relazione di maggioranza della segreteria che sarà tenuta dal compagno uso Spena
E quella di minoranza svolta da Semenzato
Dopodiché chiudiamo i lavori andiamo a pranzo e ritorniamo all'incirca verso le tre tre mezza lo stabiliremo alla fine della mattinata
Nel pomeriggio il dibattito
E poi dopo cena
L'elezione dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea dei delegati spesso
Questo Ufficio di Presidenza come prevede il il lo statuto approvato a Riva del Garda
Ha dei compiti importanti
Perché oltre a convocare e a stabilire l'ordine del giorno del riunioni dell'Assemblea permanente delle delegate dei delegati
In accordo con la rielezione la segreteria
Anche il compito di una sorta di magistratura interna del partito di comitato dei garanti rispetto allo Statuto e alla democrazia in tema di partito
E dunque l'elezione di questo Ufficio di Presidenza come credo sia ben chiaro a tutti merita un attimo di riflessione un attimo di discussione al nostro interno per riuscire a costituirlo in maniera soddisfacente
Pertanto proponiamo per solo questa mezza giornata che la presidenza dell'Assemblea in via del tutto provvisoria super permettere lo svolgimento della spesa sia assunta dalla segreteria che lo farà appunto per l'ultima volta perché questa sera poi leggeremo l'ufficio di presidenza che gestirà in pieno la stessa assemblea
Se siamo d'accordo su questo ordine dei lavori
Io da lei senza indugio
La parola a Giovanni Russo Spena per la prima delle due relazioni
Cominciamo campagna
Si sente si si sente
Queste sono tutte 'ste microfoni sembra di essere alla convenzionale statunitense invece
è vero mancano i cappellini colorati dove
Compagne e compagni
Nel dibattito della segreteria sono emersi alcuni punti di differenziazione che verranno illustrati come è già stato detto subito dopo questa relazione da Stefano anche a nome di Franco
Questa relazione nasce da un lavoro di discussione di stesura quanto mai collettiva a cui ho partecipato personalmente esattamente quanto gli altri sette complici ai compagni
Una discussione attenta appassionata non rituale
Che ha registrato l'adesione critica pur nell'ambito di alcuni una comune ricerca politico-culturale nel compagno Nardelli su alcuni punti
è frutto quindi di convincimenti reali di dibattito libero
è un'operazione di verità non un pasticcio mediatori
Meglio oggi per Democrazia proletaria per ritrovare una unità globale che il gruppo dirigente non medi sulla testa dei compagni qualsiasi altro mezzo apparirebbe hanno i stessi una finzione una inerzia l'apparato la difesa di un potere burocratico che porterebbero davvero in poco tempo alla frantumazione
Non siamo centristi si tranquillizzi gli se ne preoccupa non lo siamo mai stati basta conoscere la storia dei gruppi dirigenti democrazia proletaria negli ultimi dieci anni
Non è un introduzione questa volutamente di tipo congressuale che parta dalla situazione internazionale ora la composizione di classe
Seguirà il profilo dello stesso documento preparatorio soffermandosi puntigliosamente solo sui punti centrali dal nostro dibattito questa relazione era infatti per scontati immateriali congressuali e si pone nel solco e come sviluppo politico di un'elaborazione che viene ormai da lontano e che ci ha visto fra gli artifici
Non come gli occhi realismo conservatore ma con quegli strappi anche rielaborazione che non possono che nascere per convincere l'intero partito non lavoro in corso nella difficile realtà quotidiana
Teniamo ferme valida quindi l'elaborazione progressiva che va dal documento sullo sviluppo otto centrato di quattro anni fa da cui simbolicamente tutti datiamo la nascita della nuova DP ad oggi
E soprattutto teniamo presente l'Inter tre importante convegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Torino
Che produsse non solo un Progetto ricco e molto collettivo ma anche un metodo di confronto unitario fra posizioni diverse
Crediamo e siamo preoccupati se ciò non avviene che noi dobbiamo ritornare alla sostanza ma anche al metodo alle politiche di Torino
A quello che dava anche arrestato chiamato in termini elogiativi il nostro opera Isma'ambientalista
Non perché io creda con Lang perché di Pisa solo questo
Ma perché l'equilibrio che dobbiamo mantenere su quel crinale incerto difficile nella giuria nella proposta nell'iniziativa quotidiana il nocciolo duro di una discussione che li si vedeva uniti ed oggi divisi
Come temevamo nella polarizzazione e radicalizzazione del dibattito in tutta la sinistra è prevalsa la cultura della divisione
Soffermiamoci allora su questo punto troppo spesso anche da me stesso dato per scontato mi sembrava ovvio ma fosse sbagliavo io se siamo tutti d'accordo avremo oggi ritrovato un pezzo importante di linguaggio comune
Alla cultura della divisione contrapponiamo la cultura del Progetto
Di una più radicale progettualità antagonista perché proprio ora come dicevo al Congresso cominciano a delinearsi le condizioni strutturali storico politiche che rendono attuale la nostra ricerca
Solo due le ipotesi future compiute mi pare infatti ha davanti oggi la sinistra
Se non si è d'accordo che la scuola se politico e l'analisi della composizione sociale che ci propone De Michelis con il progetto della sinistra centro
Il problema di identità di una sinistra che non viva nelle pieghe della modernizzazione autoritaria
è il cuore della ricostruzione di una sinistra di classe che sappia fare i conti con le grandi contraddizioni epocali rivoluzionando profondamente le proprie culture strategie tattiche comportamenti unanimi strisce non sono all'orizzonte e se ne colgono oggi più distintamente i segni finalmente tranquille navigazioni
Ma grandi sconvolgimenti oggi di ricerca travagliate d'angoscia di identità ma che probabilmente diventeranno in tempi ora non definibili anche scomposizioni e ricomposizioni organizzativo
Nemmeno oggi il grande disordine sotto il cielo è negativo è per questo che dobbiamo portare la politica nel sociale e non il sociale nelle istituzioni
Perché finalmente il nostro progetto classiste moderno di un po'scosso di rivoluzione moderna è oggettivamente come dicevo nel cuore del dibattito di tutta la sinistra
Leggere la crisi della sinistra del sindacato oggi con gli occhiali della staticità del declino progressivo è un grave errore
Significa vedere l'albero e non la foresta indicare con il dito la luna e poi fermarsi a guardare il dito
In odio alla strategia dei valori dei comportamenti di assenza di una scelta anticapitalistica stanno tutti venendo al pettine
Non sarà l'immobilismo che alla fine prevarrà ma pulsa percorsi tortuosi ad arretramenti un animisti ICI che pure in questi giorni vediamo
Si è comunque nella crisi fatto spazio un dinamismo non eclettico
Teso a ricostruire un progetto classiste da antagonista non disperdendo le identità ma ricollocando le Inner bando l'evento le contraddizioni dell'oggi
Produzione ambiente produzione sociale lavoro umano sessi razze militarizzazione disarmo unilaterale nord-sud
Trionfalismi sarebbero fuori luogo e politicista incerto ma finalmente questo è un dato positivo nella fase che si apre
Ogni pezzo di sinistra di opposizione come del cristianesimo democratico ha ricominciato finalmente a pensare ad interrogarsi
In una sfida di chiarezza necessaria che deve saper convivere anche in democrazia proletaria con una forte dialettica vissuta non come frantumazione ma come arricchimento delle reciproche posizioni
Sono così forti e cupi i rumori di sconvolgimento che vengono dal fondo che appare impossibile non riuscire fanno già discutere verificare ipotesi comuni darsi il tempo di sperimentatore
Non è oggi il tempo infatti di vecchio di nuove certezze ma di creare ambiti larghe concertati di azione collettiva partendo dall'urgenza delle politiche sociali
In questa fase su questa scommessa difficilissima certo non scontata si pone l'ipotesi del movimento sociale politico per l'alternativa che deve essere sul serio giocata a tutto campo senza steccati prefissati
E questa logica che proponiamo del trasformarsi trasformando gli altri
è molto dinamica ma non è semplificatrice rispetto ad una realtà che è molto complessa
Anzi oserei dire che per me è sforzo Sando è una nuova Costituente sociale politica in cui gli interlocutori emergono di volta in volta in un processo che sarà certamente molto dialettico
Non in bassa amiamo quindi nulla non è questo l'intenzione ma solo tenendo salda l'autonomia di Progetto di DP è possibile per noi una politica di movimento molto duttile coinvolgendo l'intero corpo del partito
Vi sono nella sinistra processi magmatico sì che non saranno alla fine ricomporsi di componibili esclusivamente con l'unanimismo
Maggiore e non minore radicalità culturale progettuale e sociale maggiore e non minore autonomia quindi nel processo in atto nella sinistra si sconvolgono anche posizioni tradizionali nascono intorno a noi nuove destre e nuove sinistre continuiamo a credere che ultime spiagge per Democrazia proletaria non esistano
Altrimenti rischiamo la fine dell'avamposto del fortino nel deserto dei Tartari che aspetta una guerra lungamente e quando essa al fine arrivò si ammalò senza poterla combattere
Non è proprio ora
Che si sta riprendendo riaprendo il dibattito nella sinistra forse e la nostra riflessione non si intreccia forse con quelli con quella di spezzoni sociale politici una volta da noi molto lontani
E non è forse essa più mature ad agire anche per le nostre ridotte dimensioni perché abbandonare il campo complessivo della Rifondazione la sinistra ora comincia se lo vogliamo a diventare attuale la nostra spinta propulsiva
Ora più che mai occorre diventare partito di ricerca e di Progetto insieme
Siamo dentro una riflessione sulla fuoriuscita dal capitalismo che ora a livello nazionale ed internazionale sta riassumendo la dimensione della storicità
Come non considerare tra l'altro il fortissimo vento dell'Est come non considerare le drammatiche Ulla che salgano dal sud del mondo
Ma non dimentichiamo che anche i tempi nella politica di classe sono sostanza come il metodo il movimento operaio così come il pacifismo così come l'ecologismo
E ad uno snodo storico come altre poche volte nella sua storia avvenuto
Non dissimile per qualità ai nodi che camici grammi si affrontò come ricordavamo al convegno opera di Torino in americanismo e fordismo
Oggi sulle coordinate della qualità del lavoro della produzione e della libertà della cittadinanza sociale della critica del potere dello Stato della politica della differenza sessuale occorre ricostruire dalle macerie in maniera trasversale
Non esce seriamente la sinistra antagonista è destinata alla decadenza storica
Ma questa volta senza corto circuito i dobbiamo lasciare aperta la riflessione la respira e la sperimentazione
Le file non si tirano oggi prima cioè di aver ricostruito nelle parzialità una lettura unitaria della società dello scontro con il dominio del capitale
Una nuova trama dei poteri si sta dipanando tira aria di Seconda Repubblica di idee lega ed il plebiscito la politica ufficiale diventa l'obiettivo mercato di scambio
L'opposizione non può che lanciare segnali forti di diversità e di non omologazione
Per un compito storico che sia inferiore alla dimensione dei problemi perché i compagni dovremmo il più dirci demo proletaria
Il compito di un gruppo dirigente di un'istanza dirigente qual è l'assemblea permanente delle delegate e delegati con la doppia sovranità di elezione di fonte di legittimazione come l'ha voluta uno statuto come il nostro che suscita interesse discussione da tutte le forze democratiche per il suo coraggio nel rinnovamento
Il compito dicevo di questa Assemblea non è quello di ridursi ad un congresso in sedicesimo stanza di compensazione Arena di confronti e scontri di linee diverse
Tocca invece a noi tutti qui ridare slancio ad un partito che ne stesse abbiamo bloccato ridargli proposte certe gruppi dirigenti capaci di non immobilizzati nei contrasti
Di contenere i contrasti steso dentro l'ipotesi politica comune l'impresa collettiva indicare una precisa linea di massa
Sarebbe assurdo che anche un solo compagno dirigente pensasse che il dopo Senigallia possa essere vissuto al partito come il dopo Riva del Garda quattro mesi terribili compagni in cui il partito è sembrato una sorta di tela di Penelope
Ma qui non stiamo aspettando nessuno Ulisse
Io rabbrividisco solo all'idea di doverli di rivivere personalmente non è avrete la forza
Si può cioè discutere litigare sulle proposte ma dentro l'orizzonte comune di rendere DP più forte trovando un modo un modo di intendersi sulle regole del gioco comuni sul patto volontario stipulato
La sorte EDP e più che mai nelle mani di ogni compagnia di ogni compagno
Questa Assemblea Caputo certa un battesimo di fuoco come organismo se ne riappropria assuma la propria decisionalità affronti i problemi fino in fondo sappia ritrovare livelli superiori di unità e di convivenza
Saremmo felici che essa riuscisse dove noi invece abbiamo in questi quattro mesi fallito
Ripetiamo per l'ennesima volta che non esistono dirigenti per tutte le stagioni a lotta politica ha un limite invalicabile nella sopravvivenza del Progetto organizzato
Nessun immobilismo quindi e nessuna disperazione
Anche i movimenti politici sono oggi carsici qui si inabissa nel pari affiorano in altro luogo come rivoli d'acqua ripresentando potenzialità di un mutamento di fase
Una fase più avanzata del conflitto sociale e di una maturazione riforme politiche
Abbiamo resistito i momenti peggiori lo ricordate tutti e con meno idee di oggi siamo sì utopisti ma non siamo dei profeti disarmati
Alla sinistra di opposizione necessario oggi
Ritrovare la capacità di prospettare in maniera non ideologi Stem millenarista ma nella propositività quotidiana un'altra visione del mondo un altro modello di produzione e di consumo di rapporti interpersonali di diritto all'esistenza
Tanto più in una società sempre più corpo orata ed opulenta altrimenti questa volta sì dalla sconfitta storica
Occorrono quindi segnali forti visibili per non adagiarsi all'ineluttabilità di uno sbocco nell'attuale fase della rivoluzione industriale fondato sui vecchi e nuovi razzismi
Per ritessere comunicazione sociale ricostruire un nuovo blocco sociale sulla lotta ad uno sviluppo quantitativo diseguale industrialista che insieme accresce sfruttamento alienazione mercificazione
Le alternative sono inquietanti ma secche ed ineludibili per tutta la sinistra
Ho accodarsi ad una strategia di alternanza sotto l'egemonia socialista
Diventando l'ala sinistra liberale della modernizzazione o riprendere il tratto del disegno anticapitalista che non accetta le pesanti regole del gioco altrui che a riannodare la società i fili spezzati del conflitto e della solidarietà
Non vi sarà nessun mutamento reale senza lo sviluppo di questo siamo convinti di un ciclo di lotte sociali anticapitalistica
Senza la critica dell'esistenza quotidiana
Conto è logica del profitto che hanno invaso anche ogni relazione fra le persone facendo divenire anche la salute e la cultura e tempo libero il rapporto fra sessi e generazioni ambiti di accumulazione del capitale
Un progetto più radicale è anche un Progetto compagni fortemente autocritico verso la spero di Zatanna cultura tradizionale e di liberare del movimento operaio ufficiale
Proiettando nelle lotte la capacità innanzitutto operaio dei lavoratori di individuare i segni del Progetto capitalistico dei rapporti di produzione dello sfruttamento anche nel prodotto nella qualità dell'occupazione e della produzione
Non arretrando rispetto alla necessità di sconvolgenti processi di riconversione dell'industria inquinante nera nucleare bellica
Che deve fondarsi proprio sul conflitto operaio e su una superiore capacità democratica per evitare forme di autoritarismo illuminato
Assumendo la critica ecologica lo sviluppo in tutta la sua radicalità eversive trasforma Trichet fondata sui valori d'uso che va naturalmente ad intrecciarsi con la critica alla mercificazione dall'alienazione con il controllo operaio e sociale
Oggi così si presenta in queste forme in questi modi a nostro avviso con questa assunzione la lotta di classe della critica ecologica insieme proprio l'attualità del nodo per superamento del capitalismo
Non è questa la sede per sviluppare in termini teorici ed analitici questo nostro assunto che io però vedo come il perno del nostro progetto
Sesso vacilla DP si frantuma
Non quindi una mediazione fra culture
Ma il tentativo finora solo in parte riuscito di contaminazione culturale di ricerca che lascia aperti mille Novo di mille contraddizioni mille dubbi quotidiani in ognuno di noi
E finalmente in forme con argomentazioni certa finora diverse
Tutta la sinistra di opposizione di questo discute
Sarebbe più facile per ognuno di noi coltivare i propri Ortigia addizionali volare più basso fra minori contraddizione
Ma come dicono i compagni latino americani per cambiare il mondo bisogna volare lì dove volano i condor e insieme rafforza il lavoro di massa essere partito nel sociale
Il dibattito attraversa dunque oggi l'intera sinistra abbattendo le barriere l'organizzazione per tracciare una nuova linea di demarcazione fra compromesso l'alternativa fra cooptazioni istituzionale e nuova antagonismo sociale
Questa seconda possibilità non è affidata soltanto ad un atto di volontà dei gruppi dirigenti e se resa possibile dalle nuove contraddizioni aperti dall'attuale fase dello sviluppo capitalistico
Cresce il sapere sociale ma questa grande risorsa viene sotto utilizzata e sottomessa alle esigenze del dominio padronale nella produzione né servizi e da quella burocratico clientelare nella pubblica amministrazione
Cresce nel vivo dei processi di innovazione il bisogno di partecipazione controllo dei lavoratori
Quindi nuove e più elevate forme di democrazia e per contro i luoghi del potere e delle decisioni tendono a concentrarsi in aree sempre più ristrette sia nell'impresa e nel sistema economico e sociale
Cresce la domanda di una nuova qualità dello sviluppo ma il modello produttivo e dei consumi genera un è una è inarrestabile spirale fra crescita quantitativa e distruzione dell'ambiente
Cresce la richiesta di lavoro rimesso di pari dignità e l'opportunità mentre il governo padronale delle ristrutturazione delle innovazioni dilata in modo intollerabile rare dell'emarginazione del super sfruttamento della negazione gli elementari diritti di civiltà le ragioni dell'attualità ad un processo di trasformazione divano dunque nelle nuove e potenzialmente più avanzate contraddizioni del conflitto fra capitale e lavoro
E di quelle inedite ma intimamente legati alle prime fra crescita e sviluppo
Queste ultime frase compagne e compagni non sono mie sono tratte dal documento di Bertinotti e Lucchesi che ha aperto una battaglia inedita per profondità e chiarezza sui nodi di fondo di identità classista e Progetto strategico nella CGIL
Ma nessuna certo potuto credo nessuno di voi distinguerle o Rita nelle dissonanti rispetto alle nostre riflessioni
è la dimostrazione pratica del profondo intreccio di temi e contenuti del dibattito nel sindacato nella sinistra tale da rendere quasi scambiabili le rispettive riflessioni
Delle aree che ripropongono il problema dell'alternativa al sistema delineando così ai fatti un movimento politico e sociale che non è solo un'ipotesi fatta a tavolino ed inventata
Ma comincia invece pian piano a trovare riscontri potenziale sui quali lavorare nei fatti nella battaglia politica nella sperimentazione sociale nella coscienza di sé come aree della trasformazione perché allora andare ancora con la lampada di Diogene alla ricerca della nostra utilità se altri già ce la mostrano contante palese evidenza
Il vero nodo dello scontro che oggi attraversa il sindacato e divide le varie sigle favola CGIL al suo interno riguarda le opzioni strategiche il rapporto conflittuale o collaborativo compra donate governo
La Scelta sa una definitiva istituzionalizzazione con la rimozione del conflitto o invece la rifondazione di un nuovo protagonismo sociale in un progetto di alternative
è ormai evidente come la ricostruzione di un sindacato di classe d'una nuova rappresentanza generale non passa partire solo dall'interno delle confederazioni
Ah debba emergere da un progetto l'alternativa che trovi necessarie espressione del conflitto sociale in un grande processo di partecipazione di innervazione sociale con l'entrata in campo di nuovi soggetti e contraddizioni
Occorre valorizzare fino in fondo le esperienze di autorganizzazione sociale diffusa
Di coalizioni spontanee che sperimentano partendo da sede proprio di sogni e riscoprendo solidarietà ancora limitate una propria soggettività e nuove forme di democrazia
Nostro compito è quello di sostenere sviluppare costruire nuove forme di protagonismo sociale arricchirmi autonomia e antagonismo valori generali e coerenti
Questi sono appunto i temi della democrazia del consenso della rappresentatività del sindacato
Che stanno alla base della riflessione assai utile e positiva presente nel documento di Bertinotti e Lucchesi che ha aperto un ampio confronto sulle prospettive strategiche nella CGIL superando le frontiere di componente ed il riserbo dei gruppi dirigenti portando il dibattito vero fra i lavoratori
Si tratta di un fatto decisivo a suo modo di portata storica
Che permette finalmente alle aree di alternativa presenti nel sindacato di esprimersi chiaramente di ricomporsi in un disegno unitario al di là delle differenze di tessera
Ridisegnare un proprio progetto di sindacato in una prospettiva di trasformazione sociale
I nostri compagni nel sindacato sono profondamente da tempo impegnati in questa battaglia decisiva in questa proposta di Rifondazione strategica oggi e si sono meno soli
Ma è importante e cominciare riflettere unire gli sforzi esprimere alle lotte presenti e future solidarietà e future solidarietà e dimensione progettuale
Credo che il primo terreno è una nostra proposta di sconto nel merito
Secondo l'elaborazione del dipartimento lavoro nazionale possa essere costituito la nuova Carta dei diritti dei lavoratori sulle tematiche del resto già approvate la nostra ultima direzione nazionale
Abbiamo scritto nel documento preparatorio di questa Assemblea
Che si era aperta qualunque sia lo schieramento congressuale e nonostante gli unanimismo di facciata una riflessione seria di identità anche nel partito comunista
Che ci deve interessare in maniera particolare
Non solo per ritrovare terreno unitario di azione comune ma anche interlocuzione strategica tra spezzoni politici che pur vivono in forze politiche diverso
Ciò tanto più perché la proposta di tesi presentata da Occhetto alla direzione del partito comunista mi pare Luda i nodi fondamentali della crisi della sinistra connesse alla caduta di criticità come è stato detto in quel dibattito verso il dominio capitalistico e dall'assenza di una reale ipotesi di alternativa di mobilitazione e protagonismo sociale
E se esclude dal proprio orizzonte ogni ipotesi di lotta per una fuoriuscita dal sistema
Si confida dunque all'interno dello stato di cose esistenti
Con una proposta di capitalismo riformato volto ad operare correttivi che umanizza sino rendano maggiormente vivibile l'unico sviluppo possibile senza mettere in discussione il mercato e l'accumulazione privata
Lo Stato diviene un terreno neutrale di ricomposizione degli interessi
In cui occorre operare per una democratizzazione che implica il decentramento e la regolazione dei diritti e poteri come nuova frontiera del pieno compimento della democrazia
Per la radicalità democratica certo positiva ed un'affermazione dei diritti che ha scarsi precedenti nella cultura nella storia del partito comunista lo strumento è però la riforma istituzionale
Che ripercorre la strada dell'autonomia della politica e delle istituzioni di una ragione economica superiore necessarie l'irrazionale impostato una società sostanzialmente incapace di decidere e di autogovernarsi
La critica lo stato sociale ripercorre il pensiero del neoliberismo e non scorge la necessità della produttività politico clientelare
Per garantire governabilità e consenso al sistema di potere tende solo a delimitare le ragioni del profitto in una politica di buongoverno e di pacificazione sociale
Anche la democratizzazione dell'economia si guarda bene infatti dall'incidere sui meccanismi di accumulazione
Limitandosi a proporre una partecipazione subalterna dei lavoratori confonde cogestione ad un governo dell'accumulazione sostanzialmente affidato alla dinamica del mercato
è quanto meno ovvia in questo contesto la caduta di ogni ruolo del lavoro presso antagonismo con l'accumulazione e dunque ogni possibilità di mutamento del sistema
Ne deriva una ricollocazione strategica nel confronto fra progressismo e conservazione ma ambedue confinante nel perimetro delle compatibilità ed estranee alla contraddizione di classe
In tal senso la positiva
La positiva attenzione ai temi della differenza a nuovi soggetti sociali all'ecologismo
Che è un dato pressoché inedito nella storia del partito comunista è tuttavia slegato mi pare da ogni progetto di trasformazione di idee valori dalla contraddizione capitale e lavoro da ogni ipotesi di autorganizzazione sociale
Volta di imporre i propri bisogni
Finisce col restare così un dato isolato sostanzialmente affidato alle istituzioni le contraddizioni restano del tutto superficiale subalterne incapaci di produrre organizzazione coscienza prospettiva ricomposizione sociale
Si tratta dunque un progetto per un verso innovativo rispetto alle nuove contraddizioni e questo ha raccolto ma incapaci di andare al di là delle loro enunciazioni di proporre un percorso per la loro risoluzione
Rinunciando nel contempo ad un fondamento classista legato alla coscienza ed entità del lavoro alla sua rappresentazione sociale come motore della trasformazione condividiamo in tal senso le critiche di Rossana Rossanda
L'apparente unanimismo che questo asse sembra aver delineato non ci pare positivo per lo stesso dibattito interno al partito comunista
E non cancella un bisogno di chiarezza di scelte che diviene sempre più urgente all'interno del partito comunista ed è già esploso nel sindacato come abbiamo visto che condurrà verosimilmente nel prossimo futuro ad una maggiore autonomia ed esplicitazione di posizioni critiche
Ad una possibilità di ricerca comune da parte nostra con le aree che si riconoscono in una ipotesi di alternativa al sistema
Dobbiamo perciò costantemente dialogare di incalzare il dibattito interno al partito comunista stimolare questo dibattito sperimentare nel vivo delle lotte la maturazione di un percorso comune di una prospettiva di alternativa
Sono noti infatti già emersi è completamente dispiegati nella sinistra europea nella sinistra Esper dei come la Borsa parti
Che indicano l'attualità e la di apertura di una ricerca a volte angosciosa di una identità anticapitalistica
Ne abbiamo già trattato ampiamente documento preparatorio a questa Assemblea a cui rinvia completamente per brevità e per unanimità anche dal dibattito svolto mi pare
Per tutta la parte che riguarda la nostra piattaforma programmatica per l'Europa e la proposta di una convenzione europea che veda confrontarsi le forze alternative le sinistre marxiste inerti
Così come il processo di democratizzazione dei Paesi dell'Est fa emergere nuove possibilità di interlocuzione con le forze del dissenso
Per questo riprendiamo e facciamo nostra la proposta di Charta settantasette della istituzione di un Parlamento europeo della pace con sede a Praga
è composto da forze non governative che si battono per il superamento dei blocchi
Particolare attenzione dovrà poi essere riposta anche verso ciò che avviene in Unione Sovietica
Dovrà indubbia positività del processo di democratizzazione in atto con la marcia forzata verso il mercato potrebbe dar luogo ad una ripresa di posizioni classiste di una nuova più avanzata dinamica sociale
Ma per il problema nuovo inedito che anche a noi Gorbaciov ritmo pone così come pone la crisi jugoslava non essendo possibile in questa Assemblea approfondimento proponiamo sedi ulteriore di confronto ed anche di discussione seminariale
Partendo dall'asse dall'analisi delle contraddizioni già contenute nella relazione al congresso di Riva del Garda
Che non mi sembra smentita ma confermato dalle tumultuose a volte grandiose accelerazioni retrocesso sta subendo nell'Est europeo soprattutto con il dito dispotismo illuminato ricorda ciò a destra stavolta vi è molto molto di nuovo troppo per comprenderlo tutto insieme ma anche quanto basta per prestarvi da parte nostra una inedita e grandissima attenzione
Salta dunque
Mi sforzavo di dire
L'idea del controllo democratico del capitalismo
Che si basava sul presupposto che il segno dello sviluppo era sostanzialmente neutro e positivo è che solo gli eccessi della concorrenza e del mercato e la proprietà privata dei mezzi di produzione distorce esse lo lo sviluppo delle forze produttive
Una visione economicista che non affrontava il nodo la produzione capitalistica nel suo complesso che esaltava la scienza e la tecnica come neutre valore a se stanti
Che intendeva la centralità operaia come la centralità del soggetto che poteva imporre il pieno ed armonioso sviluppo del capitalismo industriale contro le rendite la speculazione
E questo proprio perché la lotta operaia assente assunto due possibili significati la richiesta di un maggiore sviluppo capitalistico o la critica di questo sviluppo
C'è sempre stato un movimento operaio che segue la corrente ed un movimento operaio che va contro corrente
C'è una corrente fredda del marxismo che nelle sue varie versioni tende a legittimare all'Ovest dall'est
Le società esistenti ed una corrente calda del marxismo che opera non per gestire al meglio il capitalismo a per trasformarsi nel profondo
Per trasformare nel profondo la società capitalistica trasformando gli stessi soggetti sociali del cambiamento ereditati dal capitalismo
Come scriveva Marx e la Sacra famiglia se vince il proletariato non diventa il lato assoluto della società infatti esso vince togliendo se stesso e il suo posto
La lotta della classe operaia dunque per fare marciare su gambe reali la lotta non per ma contro la centralità della produzione
L'esatto opposto dell'ideologia dell'uomo maschio produttore e del dominio illimitato dell'uomo sulla natura per noi di Marx in altri termini i marxisti non vanno uniti ma vanno divisi
Qui sta la parzialità del cammino e della sintesi da noi prodotta da Palermo arriva e insieme l'essenzialità della nostra ricerca
Non opera Isma'verde accanto all'ambientalismo al femminismo al pacifismo alla teologia dalla Liberazione una parzialità cioè accanto ad altre parzialità
Ma neppure pensiamo che si possano semplicisticamente inglobare i problemi della liberazione della donna e dell'equilibrio uomo-natura dentro la classe contraddizione capitano lavoro vista come esaustiva riaffermando la centralità della produzione
Ci sembra cioè che uno dei nessi
Che dobbiamo continuare a scalare sia quello della relazione fra eguaglianza e differenza di un'uguaglianza cioè non contrapposta ma arricchita dallo sviluppo delle differenze a partire di da quella di genere
Questo discorso sull'uguaglianza come ci ha recentemente ricordato Marco Revelli del resto parte dal sessantotto che definì una nuova nozione di eguaglianza contrapposta livellamento
All'eguaglianza intesa come massificazione conformismo ma anche alla differenza intesa come gerarchia eccome destino imposto dunque il partire la sì l'esame delle differenze l'essere dentro e contro la modernità vanno inseriti in un'analisi della totalità capitalistica
E per un altro verso dobbiamo pensare il limite dello sviluppo conto il Prometeo Isma'della Scienza dello sviluppo capitalistico questa è la nostra linea di ricerca per rinnovare il marxismo anche oltre lo stesso Marx nel lavoro socialmente e ambientalmente utile Dpa individuato un parametro generale di orientamento e di iniziativa politica
Un marxismo anche oltre lo stesso Marx perché occorre sottoporre lo stesso Marche sisma la critica femminista della filosofia e della scienza qualificata a pensiero maschile
Il pensiero della differenza di genere inserisce nel modo di concepire il mondo il concetto di due come scriva Marina diretto sulla rivista si parte dal fatto che l'umanità è formato da due sessi e si verifica anche che la parola nasce proprio dal rapporto fra l'io e il tu due soggetti a confronto che si riconoscono e si danno valore reciproco
Assumendo il due come fondamento si sgretola le basi dell'universale della verità assoluta dell'uno salta la finta neutralità del linguaggio la cosiddetta naturale definizione delle personalità maschile e femminile
La critica femminista dell'economia rifiuta la sfera unidimensionale della produzione rivolta la crescita quantitativa illimitata per la produzione di beni
E rivendica il valore ed il pieno riconoscimento sociale del lavoro di riproduzione che nel capitalismo lavoro fondamentale ma invisibile perché non è Produzione di merci per il mercato ma solo di valori d'uso
A questa invisibilità ha contribuito certo anche il marxismo i Marche sismico la sua valorizzazione estrema del lavoro produttivo a discapito del lavoro riproduttivo storicamente e tradizionalmente assegnato alle donne
Un marxismo segnato come dalla valorizzazione di un soggetto rivoluzionario neutro
Quella donna uomo come è stato sottolineato giustamente in uno dei documenti presentati dalla nostra Assemblea è una contraddizione trasversale e tutte le altre a tutte le altre contraddizioni in quanto irriducibile
Le donne con la pratica del separatismo si stanno costituendo in soggetto per sé per affermare la propria autonomia sociale politica e cultura
E nello stesso tempo però la critica femminista al modello di produzione non può a nostro avviso dichiararsi indifferente
Rispetta l'antagonismo di classe dentro il processo di valorizzazione capitalistico come condizione non certo sufficiente ma necessaria per rompere la centralità della produzione il primato dell'economia
Il superamento di tale modello di sviluppo non può avvenire solo con l'emergere della sfera di produzione
E la riduzione del peso e la produzione ma anche e soprattutto con il cambiamento e la produzione stessa insomma liberarsi dal lavoro ma anche liberare il lavoro perché la società possa scegliere cosa come esperti produrre
Questo ci sembra uno dei terreni più feconde l'interazione fra femminismo al marxismo che per l'appunto è una teoria critica del primato della produzione dove la lotta operaia assenso come strumento pratico e materiale per rompere quel primato
Il marxismo e però certe insufficiente come teoria critica del presente di progettare compiutamente una società futura liberata dalla centralità della produzione delle merci
Il femminismo può aiutare a dare risposte per definire i bisogni ricchi delle donne e degli uomini liberati e per rivisitare la costruzione della nostra personalità identità sessuata
Un partire da sé non per la costruzione di un mondo separato ma come percorso per la comunicazione è per la relazione su nuove basi
Esprimiamo nell'assumere le posizioni dell'ambientalismo di critica l'industria lirismo pedalo sviluppi Isma'nella sinistra una continuità ed una discontinuità con il ciclo di lotte operaie nel nostro paese del sessantanove settantatré lotte che furono contro il valore di scambio nella forza lavoro
Per esaltare la particolarità di questa merce di cui valore d'uso non è separabile dall'operaio come individuo concreto sfruttato a capitale in quanto persona in quanto corpo in quanto essere naturale
Queste lotte anticipare in un certo senso una tematica ecologista ricordiamo tutti la salutano non si vende era una lotta contro il primato della produzione e la centralità della valorizzazione nella società capitalistica
Scrive in un in un suo bel saggio del luglio scorso Riccardo Bello Fiore il corpo diviene immediatamente luogo del conflitto con il capitale
Le lotte interne al tempo di lavoro sulla sua densità e sulla sua qualità assumono il carattere di una difesa dallo sfruttamento capitalistico che diviene sport spoliazione fisica dell'operaio
L'innovazione informatica che colpisce la mente più che il corpo dell'operaio è un approfondimento ed una radicalizzazione del medesimo processo no no un'inversione di tendenza
Non fu dunque un conflitto di tipo tradizionale in un ambito sindacale di scambio
Ma un conflitto moderno radicale ed eversivo da questo punto di vista anche se con la sconfitta gli operai stanno vi saranno ridotti nuovamente a forza lavoro a parte del capitale
La nostra elaborazione e anche però in discontinuità con quel ciclo di lotte degli anni settanta
Il limite di allora fu per l'appunto l'indifferenza di parte operaia rispetto al valore d'uso prodotto
Qui esattamente deve collocarsi la nostra riflessione nostro lavoro politico rimasto queste l'elaborazione di Democrazia proletaria
Ma dobbiamo anche sapere svolgerle un'attenta e puntuale critica ad alcune tendenze scuole certa del pensiero ambientalista a riemergere per esempio
Che a me pare esista della vecchia teoria marxista del crollo del capitalismo oggi rivestita diverte
Occorre abbandonare cioè l'illusione che la distruzione dell'ambiente Rivelli oggi come ieri parlavamo di anarchia del mercato e della concorrenza
Supposte insanabili contraddizioni del capitalismo
è in atto e viceversa un tentativo di sostituire mi pare le vecchie teorie keynesiane dove il volano dello sviluppo era costituito dalle politiche di redistribuzione del reddito con il riequilibrio ecologico
Di utilizzare cioè l'ambientalismo per raggiungere la frontiera di una nuova rivoluzione industriale nella produzione civile
Così come non ci possono non preoccupare alcune teorizzazioni di uno stato di emergenza ambientale pure reale
Che possono condurre ad un nuovo autoritarismo a nuove regole autoritaria della politica che contrappongono sopravvivenza del genere umano e democrazia
Il progetto di Democrazia proletaria
La stessa nostra proposta di un movimento sociale politico per l'alternativa non intende rappresentare un soggetto un blocco sociale antica vitalistico che oggi non è dato oggi non c'è
Il nostro compito è costruire il soggetto del cambiamento non si costituisce spontaneamente ma è il risultato di un processo di costruzione politica nel cuore dei conflitti sociali
Tutta la diversità del nostro progetto il nostro non essere canale di istituzionalizzazione dei conflitti il nostro tentativo di essere partito per così dire sociale dipende proprio da questo nodo
Sul mercato della politica istituzionale infatti ci sarà sempre una folla di concorrenti per la rappresentazione delle tematiche emergenti dei conflitti sociali persino degli esclusi e degli ultimi
La nostra scommessa non è quella di ingabbiare nelle istituzioni la società e i suoi bisogni
I suoi desideri i suoi conflitti ma di restituire la politica la società di estendere i diritti e le garanzie di rendere diffusa e quotidiana la democrazia
Di fronte ad un intervento crescente dello stato e dei partiti nello Stato
Di fronte all'estensione delle tecniche di comunicazione di fronte all'impossibilità per la gente di poter pesare sulle scelte dei grandi apparati dei partiti e dei sindacati l'individuo si sente ridotto oggi a tifoso e spettatore ripiega su strategie individuali di vita o al massimo si impegna in attività sociali in un quadro locale settoriale tematico
La protesta impotente contro l'onnipotenza del sistema dei partiti prende la forma del rigetto dell'azione collettiva incontrollabile perché centralizzata l'eccesso e su determinate dagli apparati si estende la crisi della militanza politica
E qui è forse possibile riannodare l'attuale senso comune
Cioè il rifiuto anche confuso la politica di questa politica con una delle più preziosa eredità culturali del sessantotto cioè la critica della vita quotidiana come critica della nostra umanità mutilata distorta alienata
Come critica ad una generale alienazione indotta dal capitalismo in ogni settore della vita quotidiana che nasce dall'emergere di una coscienza infelice
A malapena offuscata da un'apparente benessere o dalla conquista di un illusorio tempo libero passi Vizzani
Lo Stato in quanto sovrastruttura non può costituire il legame fra gli esseri sociali
Non si può rimanere vittime cioè di ciò che Marx chiamava la superstizione politica ma sono i bisogni che mettono in relazione fra loro gli individui cementando la vita sociale e non quella politica che si svolge nella stratosfera della società
Il mutamento della vita quotidiana quale presupposto per un cambiamento del mondo avrà luogo attraverso il superamento di quel gigantesco movimento in forme che appunto l'alienazione
Il senso finale
Tra la perdita di identità della sinistra in una crisi storiche non di breve durata
è tutto l'asse strategico il sistema dei rapporti fra le organizzazioni della sinistra e la società che ha rimesso in discussione ecco perché francamente
No e non per polemica non ci sembrano possibili scorciatoie politico istituzionali o il concepire cartelli elettorali polio federazioni che di per sé aggreghi non nuovo blocco sociale determinando accelerazioni di questo processo
Il nostro Progetto del movimento sociale politico per l'alternativa vuole esprimere una nuova concezione della politica
Si fonda sul rispetto delle reciproche autonomie e soprattutto intende riconoscere favorire valorizzare le molte forme della politica sommersa nella società senza tessera
Autonomia dei movimenti il ruolo delle associazioni e del volontariato
Autorganizzazione sociale per espressioni della società civile la sinistra diffusa
Un processo di costruzione necessariamente lungo necessariamente lungo dove la scelta dei tempi e dei metodi è anche selezione degli interlocutori nuovo modo di fare politica credibilità del Progetto un progetto che intende avviare un percorso prevalentemente dal basso certa ma anche dall'alto selezionando però i nostri interlocutori sulla base dei contenuti e della prospettiva strategica emendiamo perseguire avendo peraltro ben presente che l'unità si fa fra diversi no non sulla crescita di DP su se stesso
è la qualità però è la natura di tali diversità il punto oggi da approfondire
La convenzione per l'alternativa che proponiamo sia promossa da quanti si collocano nell'orizzonte progettuale che abbiamo cercato di definire in maniera aperta certa i contributi dei nostri interlocutori dovrà vedere il coinvolgimento anche di altre forze che per lo meno a oggi non si pongono il problema della costruzione di un'attività alternativa per al capitalismo
Al partito comunista radicali ai Verdi nel loro insieme all'associazione collettivi operanti nella società
Sarà cioè per così dire una convenzione promossa dagli alternativi
Ma aperti al confronto con quell'ampia area che abbiamo chiamata di democrazia critica con la quale è possibile trovare significative convergenze per battaglie politico istituzionali e nel sociale
Ma confondere queste due aree interlocuzioni politiche significa a nostro avviso rischiare di cambiare segno al nostro progetto
Certo fra le due aree i confini lo sappiamo non sono né precisi Nema determinati una volta per tutte ma per alcune forze politiche le aggregazioni la collocazione già da ora e da tempo assai chiaro
Questa ambivalenza della convenzione per l'alternativa questa ambivalenza necessaria dovuta sia alla necessità di costruire in prospettiva certa una nuova forza politica
Nuova anche nel modo di far politica che raggruppa gli alternativi in un processo che vede tempie velocità diverse nel percorrere un cammino convergente
Che ha l'opportunità di costruire una fitta rete di unità d'azione di alleanze nella prospettiva oggi però assai remota di un programma comune per l'alternativa di sinistra come fase di transizione al socialismo
L'obiettivo di tale convenzione oltre a tracciare i primi elementi per una rifondazione culturale politica dell'identità della sinistra sarà quello di proporre iniziative e piattaforme di lotta unitari
Di avviare un percorso comune e dal basso
Ci sembra da questo punto di vista buona l'idea di promuovere un blocco di forze che in cento città italiane aggredisco una serie di nodi dello scontro politico
I diritti dei lavoratori e dei cittadini l'occupazione le fabbriche a rischio l'agricoltura pulita la valorizzazione delle multirazziali ITA la militarizzazione della società e delle coscienze
Con una forte iniziativa di lotta abbinata ad una consistente iniziativa istituzionale a tutti i livelli che faccia perno sulla rappresentanza
Una convenzione per l'alternativa che verifichi il consolidamento dell'unità d'azione
Della lotta d'opposizione e che verifichi forme stabili di coordinamento ai patti di consultazione ad un sistema di forme federate inteso cioè come rete di comunicazione di collocare di collegamenti
Rete di incontro e confronto fra associazioni le diverse opposizioni delle forze politiche nel precisa nel reciproco rispetto e nella reciproca autonomia
Oltre alla proposta già definita di una nuova forma della Consulta verde sottoponiamo alla discussione delle compagne dei compagni la costituzione di una Consulta del lavoro
Come luogo di incontro per iniziative battaglie comuni sui grandi temi della difesa e dello sviluppo dei diritti dei lavoratori a partire dalla creazione di comitati per la difesa del diritto di sciopero
Per la riduzione del tempo di lavoro la democrazia dei consigli e le battaglie per rendere più trasparente democratica la vita Sindar sindacale
Le pari opportunità l'estensione delle garanzie ai lavoratori precari a lotta al lavoro nero e alla disoccupazione per il reddito minimo garantito
Così come proponiamo la Costituzione diffusa sul territorio nazionale di case per i diritti sociali
Che raggruppi non le associazioni degli inquilini dei consumatori e degli utenti per i portatori di Annika del volontariato per affermare una nuova concezione della cittadinanza sociale e dei diritti
Sono solo alcuni esempi possibili fra i tanti altro che immobilismo che da domani possiamo proporre portare avanti di questa rete di comunicazioni di unità d'azione di confronto politico
Le proponiamo insieme a rapporti Bío multilaterali fra i diversi momenti organizzati ed i singoli che vorranno partecipare alla costruzione di questo progetto
Senza discriminazione aprioristiche avendone ben chiare le valenze progettuali e gli sbocchi strategici
In questo ambito proponiamo all'interno al CIPE era l'ambientalista e ai Verdi una strada dei più serrato confronto nel merito delle scelte politiche e di unità d'azione
Partendo da subito da domani su piattaforme unitarie che insieme proponiamo di individuati di particolare significato per lampade esempio per la valorizzazione di una lotta operaia di critica al prodotto molto importante è forse per questo clandestina nel circuito dell'informazione quella dell'ISO chimica contro la lavorazione dell'amianto
Eh sì importanti ci pare la proposta che avanziamo ufficialmente oggi di tenere nello stesso giorno di fine novembre
Il ventisei probabilmente in cui si terrà la manifestazione nazionale per la chiusura dell'Acna una seconda manifestazione al Sud ad Avellino a sostegno dei lavoratori che hanno condotto un'importante battaglia ambientalista
Ci pare importante simbolicamente politicamente e socialmente
Così come riteniamo doversi impegnare a fondo come hanno fatto i compagni di Foggia Manfredonia
E come abbiamo fatto in tutti i luoghi in cui si è manifestata vastissimo posizione all'arrivo delle navi dei veleni
Nelle forme nuove di ambientalismo Cetto spesso confuso ma che è indice di una forte critica di massa che si evidenzia in questo scoppio di rivolte popolari
E se stesse del resto hanno riaperto la discussione anche all'interno del movimento ambientalista e dei Verdi e possono aiutarci in un più proficuo confronto comune che auspichiamo
Dobbiamo qui
Saper indicare con più precisione alcune priorità sulle quali chiamare ad uno sforzo nuovo l'intera di più
Non si tratta di procedere per campagne nel pensare che la complessa iniziativa quotidiana che le federazioni svolgono debba essere messa in mora
Ciò di cui abbiamo bisogno è però una grande coordinato offensiva
Che nel sintetizzare una linea politica più complessiva ci permetta di fare agli interlocutori politici e sociali che coinvolgeremo nerastri nelle stesse convenzioni per l'alternativa anche a livello locale anche a livello locale una proposta politica di respiro
Una proposta politica che miri cioè a spostare forze a livello politico a provocare quelle rotture quelle possibili ricomposizioni di cui parlavo precedentemente
Ah facendo ciò con un contestuale tentativo di ridefinire percorsi orientamenti sociali impegno questo che può accelerare gli stessi processi politici
Non appare perciò rinviabile l'avvio concreto delle iniziative referendarie unitamente ad alcune altre iniziative le nostre proposte referendarie quindi non vanno intese con una sorta di sospensiva della realizzazione del nostro progetto magari per tirare il fiato pagando un po'la nostra iniziativa
Droga hanno un po'la nostra iniziativa al contrario esse vanno considerate parte integrante del nostro discorso di valori e di costruzione di una progettualità alternativa per la sinistra
Anche per questo
Le proposte di iniziativa danno in questa sessione dell'Assemblea permanente accuratamente discusse e selezionate
A partire dalle proposte che già la segreteria in direzione ha sottoposto la discussione
Ma anche a partire da quanto il riferimento all'iniziativa politica hanno proposto altri compagni della direzione delle federazioni con documenti nel dibattito di queste settimane
Il nostro ruolo nel dibattito odierno dalla sinistra e di assoluta rilevanza
Non a caso riusciamo pure in un momento di grande difficoltà
Per ruolo del partito ugualmente a lavorare insieme sulle idee coronaria ampie significativa di compagne e compagni nell'iniziativa a cui Lippi ha portato un contributo rilevante Vivaro della rivista a sinistra
E danza in questa direzione a farsi più stringente il nostro impegno
Tavole rotonde ad esempio come quella lunedì scorso a Milano che mi è sembrata importante ed interessante conferenze locali dibattiti
Creare cioè un ampio circuito di discussione politica meno casuale ed episodica ma coordinata
Costretti rapporti tra centro e federazioni con una cura assoluta di interlocutori e le ricadute politiche dei momenti di discussione con una grande capacità di creare contraddizioni di aprile fatti nuovi unitari di confrontarsi
Al tempo stesso occorre però sostanziale questa capacità che abbiamo avuto di essere un concerto modesto ma comunque un punto di riferimento di quasi di questo dibattito
Di quanti si sono posti la necessità cioè di ridefinire il proprio essere di sinistra in un percorso di nuova e più incisiva criticità al capitalismo
Con una grande iniziativa di massa ineludibile rivolta all'insieme dei nostri referenti sociali
Una grande iniziativa di massa che permetta e al limite costringa quando si muove a livello politico a pronunciarsi a schierarsi
A dissociarsi insomma occorre che mettiamo in movimento questo nostro patrimonio di credibilità per quanto piccolo e che scaviamo affondo sulla crisi della sinistra facendo politica producendo proposte e schieramenti rotture ricomposizioni
Il modo più serio ci sembra quello di chiamare ampie fasce di massa
A misurarsi su una ipotesi di aggregazione politica e sociale fondata non tanto su una sommatoria di semplici bisogni parziali ma su un'idea complessiva di società e di lotta per la sua realizzazione
In questo senso un referendum o due in quanto occorrerà verificare gli esiti parlamentari della legge contro il diritto di sciopero sui temi del mondo del lavoro uno sul nesso produzione nocività ambiente uno sulle libertà
Un i
La mente alla legge di iniziativa popolare per il salario garantito alla battaglia in difesa della Bortot e contro la cultura della violenza sessuale
Alla conferenza meridionale di dicembre nord-sud modello di sviluppo dei poteri criminali e alla campagna contro la NATO per il disarmo unilaterale
Mi pare rappresenti no bene al di là dei singoli punti specifici un asse politico programmatico un filo rosso che può tentare di sintetizzare l'insieme la nostra proposta politica
è dentro questo pacchetto quindi di proposta politica che vediamo utile l'avvio di raccolte di firme su specifici quesiti referendari o proposte legislative
Il pacchetto di iniziative cioè per tirare fuori la proposta del movimento sociale politico per l'alternativa dal dibattito esclusivamente politico quale esso è rimasto fino ad oggi e proporlo a livello di massa
Una sorta di manifesto per l'alternativa queste possibile titolo di questo appello alle masse a tutte quelle forze politiche o spezzoni di forze politiche che su queste iniziative riteniamo possibile coinvolge
Sulla tattica elettorale al nostro interno
Contrariamente a quanto può apparire a qualche osservatore superficiale il dibattito e assai articolato
La maggioranza della segreteria nazionale ha in merito ha assunto una posizione ci pare assai chiara non pasticciata e come tale la sottoposta alla verifica del dibattito alle federazioni ed ora la sottopone al vaglio di questa Assemblea
Democrazia proletaria non è informa pregiudiziale contraria all'ipotesi di accordi elettorali
E dovrebbe anzi necessariamente porsi il problema in caso di soglie di sbarramento comunque mascherate anche con un aumento delle circoscrizioni
Ma la prima considerazione da fare in questo caso in proposito
E che tale eventuale cartello elettorale in caso di soglie di sbarramento dovrebbe ovviamente nascere innanzitutto da una comune opposizione a queste norme che noi riteniamo anti del antidemocratica
Qualora venissero proposte e dalla comune difesa della proporzionale non è per noi è solo un fatto istituzionale
Come battaglia di democrazia di rappresentanza sia pure delegate borghese il più possibile libera espressione delle volontà dei cittadini della società
In questo senso
Mi pare di poter notare senza mettere peraltro il carro dinanzi ai buoi che le posizioni radicali sono purtroppo fino ad ora antitetica le nostre e fanno parte della cultura
Nel sistema maggioritario di quel partito vanno rispettate ma quindi probabilmente non saranno facilmente rimosse in un confronto per il resto dove questo problema esiste concretamente ad esempio Roma come per le prossime elezioni regionali sarde il partito nove federato di Democrazia proletaria sarda ha proposto per primo
L'accordo con la segreteria nazionale di Democrazia proletaria un'alleanza elettorale ampia verdi e radicali in base ad un programma molto qualificata che stanno in questa fase verificando
Per le elezioni europee
Nel quadro istituzionale attuale
Non riteniamo opportuna avanzare nei confronti di radicali e verdi una proposta di presentazione comunale elezioni europee
Non è vediamo nella giustificazione politica nella convenienza pratico elettorale per ciascuno dalle forze nell'interesse dei nostri interlocutori
Ampiamente manifestato in questi giorni
I contenuti programmatici approvati dall'ultima direzione con in quale intendiamo presentarci alle elezioni europee non sono certo convergenti con alcune posizioni di questi partiti come dato di fondo come trama di fondo della linea
Dalle posizioni ad esempio assunte dai radicali sulla difesa e la scala mobile al fatto che non si oppongono alla NATO al sistema di difesa europeo che un punto qualificante importante alla loro proposta di fare entrare lo Stato di Israele nella CEE
Negando l'esigenza di uno Stato palestinese autonomo
E fino alla loro concezione in Europa ciò che è più importante come realtà assestante agganciare all'Occidente che instaura un rapporto con il terzo mondo come assistenza del Nord verso il Sud
è che regola con le quote di immigrazione l'accesso degli immigrati dei paesi extracomunitari alla società civile e democratica dell'Europa che esattamente il contrario di quello ne pensiamo dal rapporto nord-sud
Questo non esclude la possibilità come peraltro abbiamo verificato e verifichiamo ogni giorno di utili convergenze non solo istituzionali con i radicali su alcune battaglie comuni
Con i Verdi il discorso è in gran parte diverso in quanto più che un vero e proprio partito abbiamo un arcipelago di liste locali associazioni gruppi di base rappresentanti istituzionali composizioni variegate in alcuni casi in evoluzione
Al di là delle otto azione strategica assai diverse ci sono ampie possibilità di lavoro e di battaglie politiche comuni
Quello che non convince
In questa sede è perché si debba proprio partire dallo scontro elettorale europeo cioè quello più pregno di valenze politico-strategica per proporre cartelli elettorali con realtà da noi progettualmente ancora troppo distante
E del resto dobbiamo intrecciare il dibattito con i nostri interlocutori ce lo ricordavano Mattioli e Scalia lo ha ricordato Scalia con molta nettezza la tavola rotonda di lunedì scorso a Milano in un recente loro intervento sul manifesto
Cito il polo alternativo deve essere verde
Do Movimento Verde esprime una prospettiva strategica una unilateralità preziosa in quanto Fertile della possibilità di aggregare attorno alla questione ambientale una pluralità di domande sociali questa capacità non è più e da tempo del movimento operaio
Dunque giustamente dal loro punto di vista giustamente Mattioli e Scalia sono dei Verdi Verdi passatemi bisticcio di colori ma non amo le semplificazioni cromatiche ben cosciente di estro
Comunque va dato atto a Mattioli e Scalia in tutti i dibattiti che anche in questi giorni stiamo svolgendo insieme di non rifiutare affatto il confronto
E di pensare ad una storia di costituente di movimenti che però dicono esplicitamente ai suoi percorsi sui tempi
Sull'intreccio fra questo processo per le elezioni europee e si afferma che è più importante che siano garantiti i tempi di questa maturazione al riparo da tentazioni verticistico peggio liederistica
Certo è una sfida ed un confronto che pur partendo da posizioni assai diverse si intreccia con il nostro progetto di una convenzione per l'alternativa comperò quelle connotazioni strategiche politiche ed iniziative comuni e di rete di rapporti plurimi che prima descriverà
D'altronde è bene chiarire che nostri interlocutori in Europa anche oltre i movimenti ed i partiti che nonostante i molti sbarramenti elettorali riescono a fare leggere loro rappresentanti sono i movimenti anticapitalisti cedo posizioni europee settori della sinistra laburista e socialdemocratica di vari Paesi non che raggruppa menti di sinistra in vari Paesi oltre ovviamente i Grünen e tutte le altre forze già rappresentati
Vediamo entrare dunque come importante strumento di iniziativa parlamentare politica avendone peraltro ben coscienti sia la potenzialità è che i limiti e il ruolo che l'abbiamo svolge al suo interno
Proponiamo dunque a tutte le forze italiane ed europee che intendano poi riconoscerle negra e il anche nella prossima legislatura di adottare un programma politico minimo comune
In questo quadro le iniziative di rapporti unitari proponiamo la presentazione democrazia proiettare con il proprio simbolo alle elezioni europee
Oltre a queste due ipotesi in un dibattito ricco ma certo anche confuso l'abbiamo fatto in questo mese
Cioè per intenderci l'ipotesi del cartello pr verdi di piede la presentazione di P. in quanto tale sono circolate nostro dibattito sostanzialmente altre due ipotesi mi pare probabilmente anche tante altre
Ma due mi sembra più definito
Nel loro intervento alla direzione nazionale del sedici diciotto settembre scorso
Lo Ronchi e Gianni hanno proposto che nel caso non risultasse praticabile un'unica lista cosa comunque peraltro già da oggi assai evidente
Occorrerebbe aver presente che si può trovare una soluzione intermedia di Altavista perde l'alternativa sostenuta oltre che da Lippi da una parte grosso del movimento verde dell'associazione degli eletti verdi oltre che dai radicali o da una parte di essi questa proposta che ovviamente i compagni subordinano
A quella del cartello ci sembra che visti però di vivide di spaccare Never Die stessi sente che siano chiari però quali sono gli elementi di discrimine politico e di contenuti che non siano c'è solo l'accettazione di quell'ipotesi elettorale stesse
Può creare un elemento di confusione di concorrenzialità settaria e comunque è un punto che merita un dibattito molto più approfondito ci sembra peraltro che la stessa Legambiente che in qualche modo era l'interlocutrice di tale proposta principale a quanto è dato capire sia passata da una prima fase di attenzione a tale prospettiva ad una certa freddezza
Infine alcuni compagni propongono una lista unitaria di movimento alle prossime elezioni europee con una campagna di massa da verificare sul terreno sociale e degli interlocutori politici l'abbiamo visto anche in alcuni articoli sul manifesto in questi giorni
Tale ipotesi cioè si propone un'aggregazione dal basso i movimenti di cui però mi pare non esistano oggi in questi tempi le condizioni in questi mesi in tre mesi specie sul terreno elettorale europeo che mi pare il meno propizi a questo genere di operazioni
Chiediamo dunque a queste compagna questi compagni semplifico un po'ma per la chiarezza estrema con cui vogliamo impostare questo dibattito che se tale divergenza viene da loro considerata sostanzialmente di natura tattica
Pur mantenendo ovviamente se lo ritengono opportuno tale divergenza espliciterò fin in fondo però la natura limitate puntuale del dissenso
Che non verrebbe ad assumere in tal caso lo spessore di una divergenza strategica di Progetto rispetto all'asse culturale impatto esposta anche in questa relazione che ci vede in comune
All'interno di un'elaborazione culturale quindi che è largamente comune mi pare non solo negli ultimi mesi o negli ultimi anni
è un appello alla trasparenza e alla responsabilità che peraltro rivolgiamo a tutte le compagne e a tutti i compagni a partire dal gruppo dirigente a partire da noi stessi
Dunque invitiamo tutti ad un'ulteriore riflessione che assume la necessità di scegliere con nettezza il progetto politico attenuando i problemi secondari
Evitando una moltiplicazione di voci isolate nella difesa gelosa della propria specificità
è perciò non proiettate adeguatamente alla ricerca di una sintesi comune tenendo ben conto anche del nostro dibattito le nostre risposte Sterne ADP quello che ci interessa cioè e mantenere afferma la nostra ipotesi
Culturale la Rossa elaborazione politica sul project data spetti che certamente sono un'articolazione una proposta politica ci sembra però che siano molto meno importanti come spessore e che non debbono assumere come nel caso la tattica elettorale uno spessore di divisione strategica questo sì
Porterebbe alla frantumazione
Teniamo anche ben conto che dal comportamento viene tutti dipende ovviamente l'unità del partito è più che l'Unità il futuro del nostro progetto credo a questo punto siamo lo credo fino in fondo non credo di essere eccessivamente pessimi pessimista
Noi non consideriamo divari canta un dibattito al nostro interno con alcune compagne e compagni un dibattito e pure stare aperto ovviamente
All'Inter nell'organizzazione
In maniera non dannosa su un'ipotesi di tattica elettorale che gli stessi poi compagni che la propongono non considerano scontata e alcuni neppure probabile mi sembra in qualche modo un cerchio diabolico un collo di bottiglia nel cui ci mettiamo
E non vogliamo caricarlo di implicazioni strategiche se siamo d'accordo sull'asse strategico in prospettiva il confronto ma soprattutto le politiche concrete a livello regionale di province e città
Non è detto che non possono definire la convenienza gli accordi elettorali a livello periferico per il novanta ove siano nello stesso tempo chiare rispettive identità
E le ragioni della corte
Prodotte da un lavoro di opposizione comune utile settori sociali interessati e alla società nel suo complesso
E dunque sessions saranno comprese come un progetto certo parziale ma non solo istituzionale dalle aree sociali e dal consenso elettorale che ne sono partecipi
Abbiamo voluto dare molta importanza nel documento prodotto un mese fa come vi siete accorti alla nostra forma partito pensiamo convinti
Qui riprendo semplicemente rimandando completamente a quel documento lasse della preparazione di una seconda conferenza d'organizzazione nazionale
Che proponiamo per il prossimo anno
Abbiamo riscritto ricordo solo un punto a nessuno può sfuggire come sia nella fase pre pre pre congressuale e in quella post congressuale le caratteristiche del nostro dibattito e la vita interna abbiano assunte le forme tipiche dei partiti tradizionali
Al contrario abbiamo bisogno di costruire una dimensione di partito fortemente democratica partecipata capace di conciliare tensione partecipativa e dolci
Per questo non servono solo le mozioni degli affetti però non servono più e non bastano più
Serve una nuova cultura è servono strutture capaci di funzionare come antidoto per un partito che volendo essere di frontiera ha deciso di far vivere sperimentare una ricerca su se stesso a partire dalla propria forma partito
Rappresentanza e rimessa in discussione è considerata separato il potere statuale si fonda nella società sulle disuguaglianze nel partito al potere decisionale non è abbastanza distribuito in questo momento
Non vogliamo qui riprendere tutte le argomentazione riflessione di quel documento la segreteria ci preme solo sottolineare due aspetti il primo riguarda la nostra cultura politica
Voglio dire che ne potremmo studiare tutte le forme di ingegneria partitica introdurre le riforme più avanzate e compagni ma se non cambierà in profondità
Una cultura politica
Su cui si fonda la forma partito tradizionale che abbiamo visto riemergere anche negli ultimi mesi negli stessi a nostro batte dibattito interno non saremmo riusciti a cambiare granché e bisogna farlo con grande coraggio e anche spregiudicatezza
Nessuna riforma organizzativa potrà servire se accanto ad esse non cresceranno nuova cultura nostra in grado di farci affrontare in maniera originale la riflessione sulla forma partito
La cultura egualitaria pacifista garantista federalista deve rompere nella struttura una strutturazione organizzativa organizzativa i DP
Permeava rendendola più omogenea la nostra identità facendo infine tesoro delle esperienze maturate per il grado di efficacia e di organismi attuali come gli insegnamenti che ci possono venire date esperienze
E la preoccupazione che vogliamo qui esprimere consegnare a voi e che invece in una fase in cui si avverta una discussione certo difficile certa polarizzata certo che ha visto degrado dei grossi errori
In questo momento vi è una regressione improvvise io credo nella capacità di dibattito interno e di fare partito tutti quanti insieme questo è preoccupante vuol dire che non avevamo a non avevamo Madrid molto sufficientemente fatto no sento vietata fatto comportamento quotidiano la nuova cultura di partito di cui abbiamo sempre parlato nei nostri documenti questo ci preoccupa enormemente rapper non è anche fonte di grossa autocritica
Il secondo aspetto riguarda il senso della politica e qui non trova di meglio che prenderà presto come già abbiamo fatto nel documento le parole di Pino Ferraris ripensare la politica è cosa molto diversa rispetto all'attuale superando e fioritura di proposte di progetti di ingegneria politico costituzionale in tutta la sinistra e non solo alla sinistra
Questa si colloca nell'antica largamente maggioritaria tradizione nettista italiana la quale non vede che una faccia della politica quella istituzionale
Alla politica due volte quello della statualità azione del sociale e quello della politicizzazione del sociale dell'al delegittimazione permanente del potere consolidato
Ripensare la politica significa quindi e qui noi non ci siamo non ci siamo come partito complessivamente a mio avviso significa quindi superare la concezione la politica come a fare delle ditte coinvolgendo in un unico processo critico di esperienze di pensiero il basso e l'alto
è questa l'impostazione per collocare correttamente anche il rapporto fra l'insieme del partito e le sue espressioni istituzionali
Ricostruendo con la riabilitazione della politica dei contenuti il senso del partito come collettivo fondata su un controllo dal basso che può funzionare solo nella forma di dialetti trazione dei rapporti e di comune definizione e pratica degli obiettivi
Passare cioè dal centralismo piramidale un partito democratico
Fondata su un sistema di autogoverno diffuso
Con una forte identità locale
Seppure ovviamente dotata dell'orizzonte globale del Progetto
Fortemente omogeneo nella sua struttura con la propria progettualità capace di ridisegnare il rapporto fra centro nazionale periferia e quindi il ruolo del centro come delle organizzazioni locali
Questa è una linea di marcia ed è la rimessa in discussione complessiva che indichiamo da questa Assemblea è che proponiamo costituisca l'ossatura della seconda Conferenza nazionale d'organizzazione
Solo così si salverà l'autonomia
E e il Progetto organizzato di democrazia proletaria e potrà cresce
Questa Assemblea ci dirà se ne saremo capaci io conoscendoli bene tutti questo difatti è un gruppo dirigente credo che riusciremo a fare lo scatto di reni necessarie
Dobbiamo riuscirci anche qui in questa Assemblea anche per i nostri compagni e fratelli palestinese nicaraguense che nei giorni scorsi ad esempio si dicevano contro si dicevano molto preoccupati
Dico ciò che accade in democrazia proletaria perché hanno bisogno più che mai in questo momento della D.P. viva e forte non solo le repressione nel scissioni israeliane da un lato ma anche ormai cataclismi naturali dall'alto
Ad essi che sentiamo quindi così vicini nella loro dura lotta quotidiana promettiamo di farcela di mantenere salde priva di piedi continuare perché questo è il punto credo che siamo giunti a questo punto in questo senso non sono affatto ottimista
E vi prego di
Di ritenere in questa discussione vera queste quindi questo ottimismo che il posto segreti questo pessimismo nel vostro segretario collegiale riconsegna anche per proseguire nel nostro impegno la determinazione del Po
Giovanni
Bene
Emiliano però quello
Come in
Come diceva Giovanni su alcuni punti
Peraltro non secondari in segreteria abbiamo registrato delle divergenze
La nostra in questo senso non è una controrelazione ma un tentativo che speriamo serio di chiarire il merito delle questioni
Una scelta di minoranza è sempre un gesto sofferto nella vita di un organismo politico in particolare di una segreteria nazionale lo è tanto più quando avviene a pochi mesi dal Congresso e alla prima riunione del massimo organismo dirigente del partito
Se la facciamo non è per una perversa logica di polarizzazione del sperimentazione delle posizioni che pare tanto in voga inghippi mai il contrario per ottenere un effetto di chiarezza che permetta alla ricostruzione
Dopo il dibattito di questi ultimi due mesi di un asse su cui posso avanzare il Progetto messo appunto tra Palermo e Riva del Garda
E su cui dare un mandato preciso agli organismi esecutivi in particolare alla segreteria
Ribadiamo in questo senso che siamo estranei alle logiche della polarizzazione dello scontro da tanti propugnate dalle personalizzazione delle posizioni
Siamo per la costruzione di un asse politico che tenga assieme il partito e abbia obiettivi chiari
Ciò è possibile sviluppando le basi culturali di Palermo e di Riva del Garda
E solo sulla chiarezza che sarà possibile confermare o ricostruire un gruppo dirigente di segreteria i risultati di questa Assemblea daranno indicazioni per la discussione in merito che la prossima direzione nazionale dovrà fare
Il dibattito di questi due mesi ha evidenziato ci pare sia acquisizione comune
Che il congresso di Riva del Garda aveva lasciato insoluto un punto centrale della proposta strategica in particolare per ciò che riguarda il Progetto di rappresentanza politica del movimento per l'alternativa
Questo nodo ci pare ci sembra abbia poi assunto rilevanza particolare alla luce di una serie di processi avvenuti o precipitati dopo il congresso e che vogliamo velocemente richiamare un'accelerazione dei processi di quella che abbiamo chiamato la rivoluzione conservatrice attuata dalle classi dirigenti attraverso un movimento di crescita economica e di regressione sociale
L'avvio delle riforme istituzionali con la vicenda parlamentare sul voto segreto la limitazione del diritto di sciopero
Per chiudere definitivamente l'anomalia italiana cambiando non solo le regole del gioco ma il ruolo che tradizionalmente il PC ha svolto nella dialettica maggioranza e opposizione
L'accentuarsi della dialettica interna il PC è dovuta sia alla fase precongressuale ma anche al mutamento della funzione di questo partito all'interno delle dinamiche sociali
Si riaprono questioni generali di collocazione di proposta strategica questo condensa in forme nuove all'interno del partito comunista posizioni di sinistra cui DP deve cercare di offrire un progetto di opposizione che non sia l'idea della grande DP
La crisi di rappresentatività e di strategia del sindacato è la causa della destrutturazione del gruppo dirigente della CGIL
Che ha seguito in modo subalterno la logica della centralizzazione della concertazione perseguite dalla CISL e dalla UIL
I tetti salariali la richieste disciplinamento dello sciopero
La proceduralizzazione del conflitto scandiscono le tappe dell'istituzionalizzazione del sindacato contro cui si battono la cui elezione dei lavoratori e i gruppi di autoconvocati che spezza non è logico burocratica del sindacato
La presenza di nuovi fenomeni all'interno del mondo ambientalista
E in particolare l'emergere di una proposta ambientalista di fronte governativo e dall'altra l'esplodere dell'emergenza ambientalista attraverso le lotte di massa come è ormai evidente dalla Pharma Pannella Van Bormida a Manfredonia
Lo svilupparsi di una questione ambientale con effetti dirette su importanti settori economici pensiamo alle alghe nell'Adriatico
La necessità e l'utilità per settori capitalistici di uniformare il nostro Paese agli standard europei determina oggi una politica da parte governativa di riformismo ambientale personificata da Ruffo
è una risposta parziale a corto raggio ma che risponde ad alcune esigenze del movimento ambientalista
Questo riformismo ambientale e destinato ancora una volta infrangersi sul nodo della produzione e del profitto cioè dei limiti ai processi di riconversione produttiva e dell'accollamento alla comunità dei costi del risanamento ambientale
Ma intanto è una proposta che divide il movimento
Emerge qui subito il nodo sociale di chi paga i costi del disinquinamento e quello politico di frenare le lotte per gestire compromesso ambientalista
Contemporaneamente invece si profila lo sviluppo di lotte di massa che tendono ad una radicalizzazione dei processi e l'emergere di nuovi soggetti popolari che modificheranno siamo certi la dinamica dello stesso movimento ecologista
è nostra convinzione in sostanza che siamo in presenza dell'aprirsi di una nuova fase di questo movimento
Un risultato elettorale alle amministrative di giugno che conferma la staticità di DP a fronte di una grossa perdita del PC
Una staticità che perdura ormai da alcuni anni e che indica un tetto nel processo di sviluppo e aggregazione sociale dell'attuale DP
Proprio perché sappiamo che non esistono zoccoli duri si conferma la necessità di dare concretezza attuativa al Movimento sociale politico per l'alternativa come unico possibile ambito di crescita di Di Pietro
Il partito radicale hanno i pare attraverso una crisi di prospettiva legata al fallimento del Polo laico socialista su cui il gruppo dirigente pannelli in primo luogo aveva lavorato durante il governo Craxi per conseguire quella prospettiva il partito radicale che si era sempre mosso in una logica di controllo il sistema dei partiti aveva appannato la propria iniziativa sui diritti civili
E cercato a tutti i costi l'aggancio con il PC tre colpi e sei accettandone anche le logiche di riforma istituzionale
Oggi dopo la rottura con Craxi il partito radicale si trova schiacciato tra le difficoltà di un progetto transnazionale e il dover essere mero supporto e invenzione elettorali di Pannella
Una nuova fase internazionale aperta dal Gorbaciov vi sono che ha rilanciato la distensione le coesistenza avviato un rinnovamento dall'alto del regime politico assunto il mercato coi suoi corollari della concorrenza della meritocrazia
Questa politica chiude spazzi alla retorica dei vetero comunisti non c'è riferimento per lavoro rivoluzione socialista nelle burocrazie dell'Est
Contemporaneamente il delinearsi in Europa di una componente verde verde e non rosso verde che tende ad esplicitarsi attorno all'ipotesi di una internazionale verde di un gruppo parlamentare solo verde
E che punta oggettivamente e talvolta soggettivamente ad assegnare il Progetto di DP un ruolo del tutto marginale
è una tendenza cui fino ad ora solo i Grünen tedeschi si sono poste in modo nome di un Progetto Verde alternativo opposizione che però non durerà in eterno se l'asse rosso verde non diventerà proposta europea
Il tentativo della socialdemocrazia europea e in questo ambito anche di Occhetto e di offrirsi come gestori di un riformismo forte di un capitalismo ambientalista di un nuovo compromesso sociale basato sugli attuali rapporti nord sud
Un progetto senza prospettive capace solo di offrire nel breve periodo un'immagine rinnovata del nuovo di stabili del ruolo di stabilizzazione e contenimento del conflitto sociale
Di P. ha un proprio progetto da gestire è il Progetto rosso verde anti capitalistico che a interlocutori sociali e politici significativi in Italia ignoro
Infine vogliamo ricordare come sia cambiata per così dire la geografia politica di di di con un settore importante del partito che attraverso una riflessione dopo il congresso ha formulato nuove ipotesi politiche magari non tutte condivisibili ma che certamente dà vita dinamiche nuove diverso
Per essere chiari condividiamo il giudizio delle compagnie dei compagni trentini quando scrivono che il filone rosso verde accomuna con proposte organizzative diverse il documento dei centouno con quello di Capanna con quello di lusso Semenzato con la relazione di Giovanni Russo Spena è un dato che crediamo corrisponde al reale anche se rispettando l'impostazione profetica di testimonianza dei trentini e voi sapete quanto io apprezzi questi concetti diamo a questa nuova situazione una valenza positiva e non negativa
Di fronte a questi processi di P ha bisogno di un'iniziativa politica forte che concretizzi suo Progetto autonomo rosso verde erosa
Che non è subalterno nel riformismo forte di Occhetto né alla linea di modernizzazione decisionista di Craxi
Nel documento che abbiamo fermato presentato insieme a votazione Caterina Romeo in preparazione dell'assemblea
Abbiamo voluto sottolineare il rosa proprio evidenziare l'importanza di una tematica quella di Del differenza sessuale che troppo poco permea la cultura di questo partito della nostra pratica quotidiana
La scarsissima presenza di delegati in questa Assemblea lo sta a indicare e conferma ancora una volta quanto dicevamo delle tesi di una forma ancora tutta maschile del nostro fare politica
Perché di Pd venti punto di riferimento è necessario far compiere un salto in avanti alla vita interna del partito
Rispetto delle regole e rispetto reciproco bando di ogni criminalizzazione personale confronto leale di proposte sono le condizioni necessarie perché di PIL passa svolge un ruolo propulsivo
E soprattutto perché la sua vita interna si è ispirata ai valori di solidarietà di liberazione che ci distinguono dagli altri partiti
Gli ultimi due congressi di DP
Hanno ripensato la concezione della rivoluzione sociale alla luce della tematica pacifista femminista e ambientalista
Riconoscendo che non solo valenze positive ma assumendole come punti di vista generali per orientare la trasformazione dei rapporti di produzione sociale
La contraddizione definito dei rapporti sociali produzione assume oggi le due facce del conflitto capitale lavoro e nord sud del mondo
Rendendo altresì evidente che qualsiasi ipotesi di trasformazione sociale radicale
Nel nostro Paese dell'Occidente capitalistico non può quindi non porsi la questione della redistribuzione delle risorse e quindi del modello di consumi di fondando totalmente la concezione dello sviluppo
Ciò porta a fare i conti anche da questo punto di vista con il nodo della limitatezza delle risorse e con la concezione dello sviluppo quantitativo che evidenzia tutti i suoi limiti nell'emergenza ambientali
Questo schema teorico e di indicazione di lavoro politico non sottovaluta l'aspetto determinante dei rapporti sociali di produzione nella configurazione dell'architettura sociale e quindi la necessità del loro rivoluziona mento per produrre un cambiamento sociale
Esso semplicemente indica il fatto che se si vuole rivoluzionare fino in fondo i rapporti sociali di produzione il solo punto di vista del proletariato di fabbrica inadeguato parziale
Foriero di errori strategici e che la formazione di punti di vista adeguati al prodotto dell'interazione della pluralità dei soggetti interessati al cambiamento
Il marxismo sia storicamente configurato quale fondamentale apparato di critica del capitalismo
Lo spartiacque tra il marxismo quale scienza per la rivoluzione
Il marxismo scienza di legittimazione per il suo carattere critico che presuppone una continua trasformazione e carattere dogmatico strumento di apologia dell'esistente come nel caso di paese dell'Est europeo
Sta nell'oggetto della sua analisi costituito dalle ricerca dei fattori di crisi del capitalismo dalla ricerca della strada per il suo abbattimento e superamenti
Senza la sperimentazione di una nuova alleanza tra la critica proletaria dell'economia capitalistica
La critica femminista la Società dominanza maschile la critica ambientalista i modi di produzione distruttivi critica pacifista sistema di guerra che pervade la società non sarà possibile fare passi in avanti nel cambiamento sociale
In questa direzione occorre anche politicamente lavorare per fare emergere l'uovo di DDA nettizzazione e di interazione dei vari punti di vista critici della società e interessati ai cambiamenti
L'impegno di DP
Per contrastare l'approvazione della legge anti sciopero deve essere forte e determinato in questa battaglia di libertà dobbiamo saper coinvolgere i lavoratori le forze culturali democratiche aprire contraddizioni profonde nel PC e nel sindacato
La precettazione dei macchinisti è stato un attacco diretto ai lavoratori una violenta pressione sul Parlamento perché senza troppi indugi varasse la normativa anti sciopero mettendo a tacere la nostra posizione
Tranne noi e mediche con Marco Pivetti assunto una posizione dura Proto protesta contro Santuzza uno schieramento composito comprendente sindacalisti e membri del PC tutti hanno chiesto che si giungesse al varo della legge
Una legge che lede diritti soggettivi indisponibili che segna un'accelerazione verso il monopolio delle rappresentanze
Dunque di criminalizzazione delle coalizioni operaio spontanee che espande meccanismi e procedure di raffreddamento ammesse già in atto con il protocollo ieri
Il sindacato diverrebbe sempre più istituzione legittimato dallo Stato per delegittimare le loro in Parlamento occorrerà sviluppare tutte le iniziative per drammatizzare per impedire che la Camera approvi la legge come sempre non dobbiamo sottrarci il confronto e la presentazione di emendamenti per contenere i danni
Qualunque modifica non potrà certo cancellare l'elemento chiave
Il disciplinamento del diritto di sciopero contro cui occorrerà
Qualora la Camera approvasse la legge utilizzare tutte le risorse compreso il referendum abrogativo
Perché la nostra entro indigente battaglia possa proseguire è necessario collegarsi mobilitare lavoratori
Importante la scadenza dei Cobas del cinque novembre e coinvolgerli nella lotta politica contro la legge con iniziative a livello locale dinnanzi alle Camere
Ai sindacalisti che hanno chiesto il silenzio assenso della Camera rispondiamo che sicuramente forte sarà la voce di DP
E chiederemo APCR Sinistra indipendente i Verdi e Radicali di schierarsi a difesa di un fondamentale diritto dei lavoratori il diritto di sciopero
Questa lotta è un modo concreto per battersi contro le riforme autoritarie delle istituzioni che calpestano le libertà fondamentali e concentrare il potere negli apparati e nel loro vertici è un'acquisizione di fondo quella di esaltare il sistema elettorale il suo valore precettivo
La proporzionale pura è all'interno del meccanismo della delega quella che più garantiste la rappresentanza dei diversi interessi correnti politiche Progetti
Inoltre la salvaguardia del proporzionale Cholet della Proietti vita delle lezioni costituisce un ostacolo
Testi ci dell'autoritarismo moderno
DP si è sempre battuta contro la manomissione del meccanismo elettorale che favorirebbe il sistema dei partiti
Con determinazione dobbiamo batterci perché non venga toccato il meccanismo elettorale delle europee fosse pure limitato alla ready finzione delle circoscrizioni perché anche solo questo danneggerebbe le piccole forze sui meccanismi e le orali corre molta demagogia si afferma infatti che i cittadini devono poter scegliere direttamente il governo a questa idea di De Mita si è accodato anche Occhetto nel discorso all'ANCI a Torino ribadito poi nel documento precongressuale sotto accendo così che le elezioni si trasformerebbero in procedure di investitura dell'esecutivo in questo modo la democrazia da delegata diventerebbe plebiscitaria in nome della governabilità la discussione interna di P e alle altre forze sulla possibilità di presentazioni comuni non dipende e non deve dipendere dalle controriforma elettorale non può essere dettata dalla necessità essa deve ruotare intorno ai modi alle tappe del Progetto di costruire forme politiche federate per esaltare la potenzialità delle forme alternative
Db si deve impegnare a fondo perché non avvenga nessuna manomissione della proporzionale che sarebbe un'altra tappa nella costruzione di un regime partitocratico Lica
E nella logica di riforma istituzionale va letta anche la scelta del governo di sollevare come abbiamo appreso oggi dai giornali
Conflitto di competenza sui referendum sardi contro le basi USA della Maddalena perché come Dpa insegnato sui referendum in Sardegna
Cerca di costruire un referendum contro gli F sedici in Calabria ed altri contro le singole basi NATO questo terreno di scontro assume rilevanza particolare
Lo sforzo di Lippi
In questi dieci anni è stato teso a mantenere aperto il varco costruito dal movimento del sessantotto sessantanove tra pc il movimento operaio tradizionale nel suo complesso e spinte aggregazioni politiche e sociali anticapitalista
La presa d'atto che il PC e sindacato fossero divenute forza d'integrazione stabilizzazione del sistema capitalistico e che la costruzione di una sinistra di classe alternativa non potesse nascere da rotture interne al pc fu il dato delle lotte nate e sviluppate sì fuori dal pc e dal sindacato la critica il PC non era più ideologica era nel sessantotto sessantanove la pratica di centinaia di migliaia di lavoratori e giovedì al nord e il sud del Paese la necessità di un progetto politico di una organizzazione di sinistra fuori dalla tradizione statalista ed economicista del PC era posta dei movimenti di massa che si organizzavano i molteplici forme
Tutte però caratterizzate dal protagonismo dalla pratica dell'azione diretta collettiva che rompeva l'istituzionali Ismael parlamentarismo insomma la delega del movimento operaio tradizionale nei vent'anni successivi il motto impiccarsi al deperire dei gruppi partitini ci ha insegnato che la forma partito non può andare disgiunta dall'organizzazione dalla lotta dal protagonismo di massa e che l'agire le contraddizioni del PC e del sindacato a ha senso solo se viene tenuta ferma l'organizzazione diretta dei lavoratori e degli altri strati sociali oppressi se viene a mancare questa connessione si diviene subalterni alle logiche di apparato e si usano le lotte l'organizzazione di massa in una logica di contrattazione di potere di apparato la crisi del PC quella del sindacato e dell'associazionismo tradizionale per avere uno sbocco a sinistra deve trovare interlocutori politici forti e capaci di commisurare assi con le esigenze di fondazione di Organ i sogni espressione diretta dei lavoratori delle forze sociali oppresse delle nuove soggettività femministe ambientalista e pacifista
La vicenda del prodotto deve rimanere dinanzi a noi come lezione e come monito usare le lotte EDP per limitarsi ad influire sul PC e sulle sue scelte porta divenire una corrente esterna del PC e al più un partitino diaria veterocomunista in una fase in cui legali organizzativi sindacali elettorali tra pc e popolo di Sini strass si allenta né si spezzano la possibilità di contrastare la presa craxiana e data solo da una forza capace di esaltare l'esperienza alternative anticapitalistica delle masse è ricostruibile un filo rosso
Tra coalizioni operaio spontanei che lottano contro il sistema capitalistico e contestano i sindacati organismi della politica diffusa che praticano obiettivi differenti ma uniti nella contestazione del sistema dei partiti esperienze di auto convoca che nel sindacato per ricostruire l'esperienza dei consigli assumendoli come cellule per fondare un sindacalismo di classe democraticamente gestito e controllato i lavoratori questo filo rosso che corre dal sessantotto in poi che è riapparso ogni qual volta PC e sindacato hanno accettato reso subalterno il movimento di lotta la compatibilità del sistema che oggi si ripresenta nelle forme ora descritte per rompere l'operazione politico ideologica del PC che si propone con le sue varie anime
Partito contenitore di tutto nella speranza di ripetere le operazioni egemoniche negli anni settanta quel filo rosso e l'unica guida per tentare di costruire un progetto e un'organizzazione di sinistra alternativa sono solo i riferimenti all'esperienze sociali politica delle masse che possono fare da supporto dello sviluppo di una forza politica alternativo rimanere prigionieri della logica del PC delle sue decennali contraddizioni significherebbe la ripetizione della storia del produco dal Lecce n c'è chi si aspetta un rinnovamento del movimento operaio dall'interno del PC sono decenni che invece del rinnovamento vediamo permanentemente un pc proteso a rielaborare i temi del PSI oggi riproposte nella terminologia della Spd
Nato a centro sinistra democrazia rappresentativa come valore universale governabilità abbandono della proporzionale sono i capitoli che scandiscono il cosiddetto rinnovamento del PC terza via governo costituente ma sesta
Sinistra Europea riformismo forte sono le etichette mutevoli e colorite dell'ingresso di P alla sua forte le generalità perché ha rotto non solo con l'ideologia produttività e statalista del movimento operaio tradizionale ma soprattutto perché sulla pratica le esperienze dirette dei lavoratori delle donne e dei giovani ha voluto e vuole costruire una politica di sinistra alternativa che abbiamo cromaticamente indicato rosso verde rossa il rinnovamento non verrà dal la dialettica interna non verrà da riscoperte pratiche in pista nel PC ma solo da un'aggregazione delle forze sociali antagoniste e da un progetto capace di esse la sistemazione teorico culturale dell'esperienza delle masse il di Tito che si è sviluppato attorno ai nodi e quello che svolgeremo in questa Assemblea in particolare attorno alla questione dei referendum rimanda alla necessità di una nuova politica operaia lo schema che ci sembra prevalere in DP ma non solo è che di fronte ad una sconfitta della classe operaia si tratti di adottare un percorso di riconquista di egemonia politica sociale a partire solo dal proprio specifico dalla dimensione di scontro diretto col padrona si tratta di uno schema presente in tutto il di a Tito sindacale in particolare della CGIL e tra CGIL le altre confederazioni con la riproposizione di un sindacato tre del milanista contrapposta sindacato istituzione senza nulla togliere al valore di questo dibattito che anzi deve dei nostri compagni e compagne impegnati nel sindacato con un ruolo di punta è necessario però riflettere sul fatto che la nostra politica operaia non può essere legata ad uno strumento sindacale che oscilla tra economicismo ed iscritto se una lista una ripresa di potere e di egemonia non passa infatti per un'accentuazione del solo aspetto di fabbrica né tanto meno per un'accentuazione del lavoro interno al sindacato la sconfitta operaia emblema è tipizzata dei trentacinque giorni della FIAT ha significato indubbiamente la ripresa del comando capitalistico in fabbrica e in modo consistente come ci testimoniano quotidianamente i compagni e le compagne della ma questo non ha significato automaticamente una capacità di controllo sulla società
Mentre si approntano ancora con difficoltà le riforme istituzionali strumento che vuole essere di governabilità e controllo della società un'opposizione attiva è riuscita a bloccare il meccanismo delle c'è tre emergenti che nucleare con tutto quello che significa in termini di disarticolazione delle scelte capitalistico ci sembra che questa dimensione dello scontro vada colta in tutto il suo rilievo
E a venti anni da sessantotto ci pare utile ricordare come anche allora la ripresa di una capacità conflittuale nacque da un impatto esterno alla fabbrica dall'idea del contare dal discorso antiautoritaria e anche sul piano sindacale dalle pensioni dalla Casa già dalla scala mobile oltre che da vicende interne di Fabbri la ripresa del conflitto non passa mai unicamente solo all'interno della fabbrica è necessaria è sì una capacità giorno per giorno di ricostruire un punto di riferimento vertenza dopo vertenza che permette di generalizzare la rotta ma la ripresa di lotte passata anche per via esterna di cui pensiamo vada fatta una riflessione attenta ad esempio su esperienze come quella di sindacato donna di Torino che riesce ad aggregare attorno al nodo del lavoro riprovi attivo la dove invece fallisce l'aggregazione sul lavoro produttivo di qui la contraddizione del lavoratore cittadino che in quanto consumatore non tutelato subisce con più forza i problemi della vivibilità ambientale legati ai trasporti alto traffico l'inquinamento dell'aria dell'acqua di cui il problema dell'equità fiscale come diritto di uguaglianza come logica concreta di democrazia si potrebbe continuare ma questi esempi bastano per precisare il concetto che volevamo mettere in rilievo la necessità di una politico che Raia sganciata dalle logiche sindacalisti che e di componente sindacale e qui si ripropone il nodo del nostro modo di essere nel sindacato delle necessità di aprire una battaglia chiara contro le componenti sindacali per un loro scioglimento di libri nelle filo rosso dell'autorganizzazione operaia che il fenomeno Cobas si dimostra essere di piena attualità qui si ripropone il nodo della democrazia che non a caso è divenuta carta dei diritti e delle regole democratiche all'interno del movimento degli autoconvocati
Le considerazioni fin qui espresse ci permette di chiarire un altro punto un altro dei nodi su cui questa assemblea deve pronunciarsi quello dei referendum i referendum sono evidentemente una scelta di identità per dirti e per il suo progetto e proprio per questo e si devono avere il requisito di mantenere interlocuzioni con gare diverse ed esprimere contenuti che rispecchino il progetto complessivo di DP crediamo dunque utile un pacchetto referendario che unisca tematiche diverso lavoro ambiente pace democrazia e si è sviluppato anche con interlocutori diverso ci pare invece fortemente sbagliata l'idea per ente in un documento presentato all'Assemblea dei referendum solo operai giocati cioè come identità ideologiche piuttosto che strumenti di mobilitazione generale
E questo per tre ordini di motivi il primo perché rimanda a un'idea di partito che non è dipinta ma ad una specie di partito sindacalista immagine che già è stata per anni incollata addosso e che siamo riusciti solo a partire da Palermo a scrollarci di dosso in secondo luogo perché significherebbe avallare l'ipotesi che è possibile una ripresa del conflitto tutta interno allo specifico di fabbrica producendo invece così ancor maggiore isolamento operai in altro luogo perché i contenuti di referendum come quello sull'estensione dei diritti alle piccole aziende implica un livello di scontro altissimo che è possibile reggere solo dentro una proposta referendaria di ampio respiro
Il Progetto del movimento sociale politico per l'alternativa crescerà anche attraverso un graduale processo di revisione dell'attuale forma partito di DP
Su questo ci teniamo a dirlo all'interno della segreteria via o non ci Moggi unità di fondo e crediamo che il dibattito vada approfondito e precisato in preparazione di una nuova conferenza nazionale di organizzazione per l'importanza di questa problematica è necessario che questa Assemblea di un mandato preciso di tempi di contenuti agli organismi esecutivi per la preparazione di questa scadenza da parte nostra vogliamo ribadire che l'urgenza non sta solo nella necessità di dare attuazione alla forma federativa che abbiamo scelto e con adesso come orizzonte per realizzarsi dell'autogoverno dalla società ma anche il rapporto d'emergenza e per così dire congiunturali che richiedono di fare da subito alcune scelte tre sono le problematiche che ci paiono al centro del dibattito sulla forma parte la prima riguarda la ridislocazione del potere verso le federazioni la necessità cioè che la struttura provinciale regionale divenga il perno di decisionalità e di formazione della linea abbandonando il modello centralistico una ristruttura una resa peraltro necessaria dalla semplice constatazione che stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità accumulando deficit con rischi di contraccolpi rispetto alle iniziative e come ormai grosse difficoltà a finanziare strutture di movimento esterna di tutti
Il dibattito che faremo in questi giorni sull'autofinanziamento lo sta dimostrando la seconda riguarda la rimessa in discussione di alcuni degli emblemi della forma partito della concezione del partito si interesse
Ed in particolare della figura di segretario sia esso di federazione che nazionale
E questa è una valutazione che nasce da alcune convinzioni di fondo sulla concezione del partito ma che si nutre oggi di alcuni elementi di dibattito appare evidente infatti che attorno alla questione del segretario si sono accentuati molte federazioni elementi di scontro con ecco sopra determinando i problemi di gestione rispetto ai contenuti di linea politica ci pare altresì evidente che attraverso la figura simbolica del segretario i mass-media operano uno dei più forti processi di omologazione del nostro partito agli altri partiti
In media non sono neutre anche nella più buone ore delle eccezioni rispondono a logiche di semplificazione e di riduzione schemi prefabbricati che rispondono a loro volta un bisogno generale del sistema di integrare ogni logica antagonista dire duro è sempre tutto ad una concezione della storia fatta da grandi uomini e mai dalle masse la figura simbolo del segretario agevola questi processi Laterza problematica decisiva ai fini della discussione in sul movimento sociale politico per l'alternativa è connessa la necessità di sviluppare una concezione federativa non solo all'interno di dipinti ma nel rapporto con le aree di interlocuzione con settori di società
Ciò che riteniamo essenziale della proposta federativa non è infatti solo il trasferimento di decisionalità e di potere dal centro alla periferia di dipinti ma loro trasferimento da DP a organismi di lotta e attività azione sott'tale crediamo insomma che oggi sia necessario per DP concepire una rifondazione della forma partito in stretto rapporto con l'evolversi dei movimenti delle associazioni delle forme in cui si esprime la società civile e l'antagonismo sociale
Riva del Garda ha sottolineato unitariamente la caratteristica preminentemente sociale della proposta il PPI
Non ha però assolto con chiarezza il nodo della nostra proposta politica che ci sembra possa essere così formulato
La costruzione di un nuovo movimento di opposizione antagonismo in Italia non può prescindere dallo sviluppo concomitante di nuove forme di rappresentanza politica
Questa rappresentanza non può essere costruita dalla sono dipinti e se deve costituirsi in prospettiva come intreccio di forme rappresentanti ed altro rappresentante
Abbiamo proposto di chiamare questa rappresentanza Polo rosso verde rossa il punto di partenza è dato dal fatto che in Italia esiste una variegata arene antagonismo che si manifesta in strutture collettive nei quartieri come nelle fabbriche nelle realtà sociali di Paesi in leghe associazioni di movimento finanche nei comportamenti individuali
Questa variegata area che attraverso anche varie forze politiche non esprime non esprime automaticamente una prospettiva di alternativa
Al contrario è percorsa da spinte contrastanti e perché non prevalga la tendenza al disgregarsi in mille rivoli individuali subalterni ribelli sedici auto che ti zelanti occorre un grosso sforzo soggettiva
Costruire un processo di alternativa passa oggi per la capacità di prendere atto di questo stato di cose il nodo di fondo diviene allora come sviluppare un momento aggregante riunì ficcante di un lago Slobo settore di antagonismo presente nella società
è a questo crocevia che per quanto riguarda DP si pone il problema di un rapporto con Verdi Radicali e altre realtà politiche organizzate quali ad esempio settori di sinistra indipendente
Tentare di sviluppare forme Greganti dell'insieme di queste forze permette noi crediamo di favorire processi di Fusi coinvolgendo strati sociali hanno
Il rapporto con Verdi e Radicali non prefigura nostro avviso l'unificazione
Ora è questo obiettivo significherebbe saltare il nodo dell'Autore presentante stazione della democrazia diretta delle partecipazione protagonismo di massa oltre che degli organismi della cosiddetta P l'ittica diffusa inoltre l'unificazione sarebbe di fatto una sommatoria delle forze esistenti e creerebbe un equivoco su quello che noi consideriamo un nodo centrale del nostro dibattito il ruolo di DP
Noi non crediamo che il dibattito attuale nasca dalla crisi del Progetto di DP
Dall'esaurimento della sua spinta propulsiva al contrario vediamo questo dibattito come prolungamento logico dell'intuizione del congresso di Palermo vediamo l'attualità di un percorso di innesti tra rosso verde rosa che abbiamo sviluppato in questi anni all'interno di dipinti e che ora può concretamente essere usato per lo sviluppo di nuove realtà di movimento Dpa insomma storicamente per cultura per Progetto per composizione sociale l'unica forza politica italiana che può coniugare i punti di vista della radicali da proletaria con quelli ambientalisti pacifisti e con la critica femminista riteniamo inoltre pressoché nulla la possibilità di unificare le tre forze BP verdi e radicali in un'unica forma zione in quanto le divergenze non riguardano questo o quel punto ma attengono per così dire allo Statuto dei partiti loro rapporto con la politica con gli attori sociali con lo Stato
Allora il percorso che proponiamo
Altro è il percorso che proponiamo
E praticabili infatti una politica con Verdi e Radicali che favorisca funga da catalizzatore di processi più ampi che valorizzi i punti di convergenza che aiuti la costruzione di una rete stabile di rapporti politici di iniziative sociali ed istituzionali che sviluppi anche in questa direzione quelle forme federativa e tra diversi che configura quello che si può definire il Polo rosso verde rosso la proposta di questo polo può fungere da riferimento estimo anche per il dibattito apertosi nel PC come nel sindacato è in grado di trovare interlocutori importanti in quanto per la prima volta non si pone solo il problema del distacco delle aree di sinistra del P sì per formare un nuovo partito confluire uno già esistente ma quello di partecipare a un processo di costruzione di nuova rappresentanza politico
Di più riteniamo che la proposta del Polo rosso verde rosa posso andare incontro alle esigenze del mondo cattolico progressista la cui parte più interessante con cui abbiamo sviluppato positivi rapporti proviene da una faticosa rottura con l'egemonia del questi settori che solo raramente sono organicamente inseriti un processo di alternativa potrebbero sviluppare un'accelerazione nel di stacco in presenza di un chiaro progetto che apre nuove prospettive anche a livello di rappresentanza politica ci pare evidente emotivo di falsa polemica in dipinti il fatto che Verdi e Radicali non fanno oggi parte del progetto di alternativa che noi concepiamo
Ma questo vale oggi anche per molti altri interlocutori sia politici che sociali il problema sta altrove e cioè nel fatto che per mettere in moto un processo ampio serve anche un rapporto con verde radicali
Non si può dimenticare infatti la complessità che esiste tra comportamenti sociali
E forme di rappresentanza politica
Per cui ad esempio gli operai di Mirafiori sottoproletari del Sud votano radicale settori di ceti medi progressista votano DP settori giovanile dare di crisi del PC votano verso ce qui evidentemente un nodo politico e sociale che bisogna risolvere
La soluzione non può consistere in operazioni verticistica anzi questo processo deve partirà dal basso ma va anche detto però che una spinta unitaria dal basso viene già ed è nella pratica di centinaia di strutture nella coscienza di migliaia di indie i due che hanno sviluppato pratiche di movimento e non è forse già unitario il comportamento in tante strutture nei quartieri o nei paesi quando si tratta di dar vita alle lotte contro l'inquinamento contro la militarizzazione per la chiusura dei centri storici contro la pena trazione della criminalità nella società politica e non è forse così quando nel mondo sindacale si imposta il nodo del cosa come perché produrre e non è forse solo interno di un processo che valorizzi le convergenze contro le divergenze che possono trovare prospettiva are progressiste cattoliche settori di sinistra comunista e sindacale
Vorremmo essere chiari sul senso della nostra proposta che non è una richiesta di rinvio della decisione una specie di atto sospensivo che l'assemblea dovrebbe fare certo vi è il problema di quale senso abbia di fronte ad una possibilità concreta di un colpo di mano parlamentare che attraverso la manipolazione del sistema elettorale introduca un quorum del tre quattro per cento decidere oggi le forme di presentazione
Ma non è questo l'aspetto che ci interessa vogliamo invece sottolineare che la scelta strategica del Polo rosso verde rosa portata avanti con convinzione da dipinti può pesare positivamente sul dibattito di tutte le componenti fa superare esistenze perplessità che oggi ci sono di molti interlocutori e produrre salti qualitativi contribuendo a determinare condizioni politiche che permettano la presentazione di una lista unitaria di movimento alle prossime elezioni europee sull'asse della sinistra al tre attiva europee a scanso di equivoci preciso che vogliamo dire in sostanza pensiamo in sostanza ad una lista unica che compì bender DP Verdi Radicali pezzi di sinistra indipendente basata sulla riviera efferenti sociali e di associazioni di massa
Questo riteniamo necessario
Per questo riteniamo necessario che di pineta tra le possibilità di presentazione letterale alle prossime elezioni europee anche quella di una lista unitaria di questo tipo a favore della quale si sono già pronunciate anche realtà importanti quali la Legambiente
E si vada a verificare con dibattito politico ampio e non solo centrale la loro attuabilità e duttilità le elezioni europee in particolare sono un terreno ideale per tentare un esperimento che valorizzi unitariamente da varie gattare dico i taxi associazioni realtà presenti nel Paese ideale perché certamente più chiaro il terreno d'iniziativa del sviluppare a livello europeo tanto è vero che almeno in DP Eng rampante dei Verdi vi è una individuazione di interno e europei capaci di attivare con la tendenza rosso verde Over the alternativa che dir si voglia capace di dare risposte ai processi di ristrutturazione capitalistica degli anni novanta se questo è l'obiettivo si tratta di essere conseguenti delle proposte politiche
E per questo anche nel dibattito interno al dipinto ci appaiono contraddittorie e da qui nostro dissenso per la maggioranza della segreteria quelle posizioni che dicono di muoversi in questa direzione ma poi rifiutano qualsiasi tentativo di verifica per le elezioni europee
La proposta e dunque è chiaro proponiamo che di P apra un largo dibattito e confronto attorno al Movimento per l'alternativa al polo rosso-verde rosa la presentazione le tonale partendo dal presupposto che essa sarebbe auspicabile in qua Uto proiezioni istituzionale di un processo politico reale una discussione vera che su iniziativa di DP coinvolga decine di migliaia di persone una vera e propria campagna d'inverno che ci permetta poi a febbraio di trarre delle conclusioni sull'fattibilità e utilità di una presentazione elettorale senza il simbolo di DP in ogni caso crediamo che questo largo dibattito sarebbe la base più positiva nella costruzione della convenzione per l'alternativa ultima decisiva questione
è quella della convenzione per l'alternativa il nodo che poniamo con forza pena una retta lamento dell'intero nostro Progetto
Che occorre costruire dei luoghi politici istituzionalmente preposte l'incontro dei protagonisti del conflitto sociale e delle loro espressioni polizia
E occorre soprattutto promuovere battaglie sociali che possono sperimentare un sistema di forme federali la nostra proposta per la convenzione è allora quella di una tre giorni preceduta da dibattiti iniziative in tutto il Paese a cui partecipino la varie che tare di interlocutori sociali politici di cui abbiamo parlato in questi mesi compresi verdi e radicali con un duplice ordine di obiettivi il primo di promuovere un blocco di forze sociali di forze politiche che ad esempio in cento città italiane gradisco una serie di nodi dello scontro politico fabbriche a rischio Fabbrica d'Armi agricoltura politica
Pulita i diritti dei cittadini lavoratori valorizzazione del multi razze novità le bombe ecologiche dei centri urbani la militarizzazione della Società del coscienza una forte iniziativa di lotta abbinata questo un consistente iniziativa istituzionale a tutti i livelli che faccia perno sulle rappresentanze verdi radicali demo proletario e anche di settori di sinistra indipendente e del PC il secondo e di mettere a punto una serie di campagne nazionali ad esempio su chimica nato il diritto di sciopero riconversione dell'industria bellica mafia coinvolgendo forze politiche organismi sociali associazione come emerge da questa relazione quello che proponiamo lungi da essere una non scelta un rinvio eh di scegliere anzi chiediamo le compagne e compagni di valutare le nostre proposte su cui chiameremo l'assemblea pronunciarsi
Si tratta crediamo di proposte possibili praticabili utili nella strada del movimento sociale politico per l'alternativa per quei l'abbiamo detto che non si tratta di rinviare una decisione matematiche prive è un percorso segnato da forti pressante iniziativa
Ordina ieri ore quindici e trenta vi è già iscritto a parlare col tempo Pinder
Al compagno coperto pinte e poi successivamente alle altre compagne e compagni che si sono iscritti
Come Presidenza proponiamo che per tutti quanti
Gli interventi siano contenuti in quindici minuti
Rinnovo l'invito ai fumatori
Finita l'ultima sigaretta insomma
A recarsi no affinità perché
A recarsi poi nell'atrio eventualmente avessero questa crisi di astinenza acuta eccetera
Allora se siamo d'accordo su questi criteri e quindici minuti per tutti
Darei subito la parola coperto Pinter mente si prepara Luigi vinci
Ma compagni
Dunque noi come delegazione trentina si senta
Collegato
Si trova sì
Uno due sì si sente abbastanza se parla su questo
Però le
Avevamo in un certo senso chiesto a suo tempo una sorta di rinvio di questa data perché siamo impegnati in una campagna elettorale credo significativamente importante quanto meno per la nostra realtà provinciale comunque la decisione rimasta per questa data e giustamente credo siamo venuti anche come massimo dalla nostra capacità di espressione politica
E quindi in un certo senso se vogliamo sospendendo per alcuni giorni
Il l'impegno elettorale perché evidentemente
Non ci nascondiamo la nostra preoccupazione
Per nel dibattito in atto a Democrazia proletaria
A livello nazionale
Perché evidentemente da parte di tutti i compagni e significativamente proprio di quelli se vogliamo anche più meno legati e di Peter trentino simpatizzanti eccetera
Quando se letto sulla stampa una serie di tendenza di dibattito c'è stata una una sorta di disagio di reazione molto preoccupata talvolta rabbiosa rispetto appunto alle così alle indicazioni che venivano da questo dibattito
E quindi noi evidentemente siamo estremamente preoccupati perché il risultato elettorale può essere importante però è altrettanto importante sapere questo risultato elettorale a quale Progetto contribuisce a quale partito
Evidentemente porta il suo contributo
Io vorrei proprio partire da un esempio
Della nostra campagna elettorale
C'è stato un quotidiano locale che ha mandato tutti i candidati la possibilità di rispondere ad alcune domande
E pur senza discuterne ha fatto assieme
Abbiamo riscontrato che nelle risposte di tutti i nostri trentacinque candidati compresi quelli diciamo così indipendenti ed esterne
Una sostanziale unità di risposte attorno due questione cioè qual è il partito che vorresti sconfiggere maggiormente e quali sono i partito coi quali vorresti governare
E nessuno ha risposto che il partito da sconfiggere principalmente la democrazia cristiana
E nessuno ha risposto che il partito con il quale vorrebbe governare sono
Il Partito comunista ai Verdi e Radicali ad altre forze
Questo non perché siamo incerti rispetto ecco diciamo così a un progetto di costruzione alternativa
Ma proprio perché crediamo che
Insomma come maturità politica sia più che importante più che avere paura di morire democristiani orgia definire delle formule di governo sia molto più importante
Definire quelli che sono i contenuti
E quindi le risposte erano evidentemente vogliamo sconfiggere
Chi non condivide un Progetto di solidarietà di egualitarismo sociale
Di tutelare l'ambiente eccetera e vorremmo governare con quelli che evidentemente pongono al centro della loro politica questi valori ecco rispetto a questo non c'è un un orizzonte già definito
Non ci sono degli schieramenti né nella sinistra nelle altre forze politiche che si possono in qualche modo già definire alternativa o non alternativa
Allora noi crediamo che questo significa
Porre come prioritario il problema della cultura rispetto a quello della tattica e quindi l'egemonia diventa molto più importante rispetto all'accumulazione delle forze proprio perché riteniamo che è quello che costituisce un po'la discriminante sono i valori di riferimento
E quindi che questo discorso della trasversalità anche dei valori come presenza all'interno della realtà sociale e politica sia molto più importante che una logica di alleanze
Ecco in un certo senso nel dibattito di questi mesi inghippi nazionale ci sembrava invece
Che molte volte c'era una sorta di ansia di individuare invece questi riferimenti di alternativa o comunque
Questi riferimenti con cui costruire determinati Progetti simile un po'Lancet che molti
Che qualche anno fa c'era nei confronti dei movimenti d'opposizione dove appunto talvolta il partito perdeva la propria caratterizzazione politica nel tentativo di appoggiare comunque deve terminata realtà di Movimento Sociale
Ecco allora da questo punto di vista anche nelle radio nella relazione c'è un'immagine che non ci convince che quell'appunto del tentativo di raggruppare gli alternativi
E noi crediamo che questo sia in qualche modo una sorta di debolezza cioè di ridurre il nostro ruolo già in partenza
Anche perché veramente crediamo che l'aria di interlocuzione politica culturale sociale sia molto più vasta che quella di elencare una serie di sigle dispersioni politici di singole di singole realtà
Inoltre crediamo sia molto importante capirci su cosa sono gli alternativi allora da questo punto di vista
Non crediamo che ci fosse bisogno che i radicali siano andati in Israele per capire se il partito radicale o meno Sternativo
Allo stesso modo non credo che c'era bisogno che i Verdi si pronunciassero su determinate questioni come ad esempio la questione dell'aborto per determinare o meno se erano alternativi
Noi crediamo che l'alternativa abbia un senso soltanto nel momento nel quale è un'alternativa all'Inter classismo e al modernismo
Altrimenti sinceramente crediamo che tutte le altre alternative siano già all'interno del panorama politico e probabilmente non si capisce la specificità di una forza politica come democrazia proletaria
E allora da questo punto di vista riteniamo che quello che ci divide in particolare tra cultura verde radicale non è il ruolo della classe operaia nei processi di trasformazione di cambiamento
Ma il fatto che quella cultura che viene spesso le questi settori non è in sintonia con noi né sul terreno della solidarietà nel sul terreno dell'egualitarismo nessun problema dell'Inter classismo né tantomeno dell'alternativa anticapitalista
Questo non vuol dire evitare il confronto e ci sembra una banalità poi che l'alternativa sia o quella di costruire delle alleanze precisa in questo senso oppure quella evidentemente di ignorare queste aree
Posso dire una una battuta e proprio ieri prima di partire abbiamo stampato nella nostra sede i volantini di propaganda elettorale del partito radicale perché partito radicale non allo stile lo stile non alla sede per fare la propria iniziativa
D'altronde ci sembrava assurdo negare il diritto dell'informazione ad una forza politica che chiede di fare riferimento eppure analista evidentemente quella verde radicale che si presenta in Trentino che non ha certo
In sintonia politica con le nostre con la nostra elaborazione
Allora
Così come direi che su alcuni lavori politici che ha computo che compiuto il partito ad esempio la il tentativo giusto della rissa della rivista a sinistra o il tentativo di collegamento di collaborazione a livello europeo
Con tutte le realtà di opposizione frammentate diverse finché vogliamo sono tendenza molto significative
Non ci convince invece altrettanto una serie di formulazioni contenute anche oggi una relazione introduttiva circa i percorsi di costruzione di alcuni elementi di di di di confronto e di alleanza tutta una serie di convenzioni indicate che ci sembrano concetti estremamente estremamente vaghi e comunque non chiari da un punto di vista politico
Io credo quindi che da questo punto di vista
Il problema non è quello di costruire dei percorsi preferenziali se il confronto e l'unità d'azione ci può avere evidentemente con i radicali con i Verdi con qualsiasi altra realtà disponibile con qualsiasi settore all'interno di tante altre realtà politica il problema è io ricito un altro esempio c'è un sensato per la pace che lavora in Germania Turrini che fa campagna elettorale per noi in Trentino che è molto amico dall'arresto di settore Verde che pure sottolineava mi ha mi sarei aspettato un entusiasmo per questo discorso che sta andando avanti in DP nazionale Proni sottolineava che il problema non è mai stato quello dell'unità politica
Il problema è quello dell'unità su alcune emergenze ambientali pacifiste e di altro e di altro conto ma che appunto talvolta la stessa unità politica fa perdere forza caratterizzazione a determinate battaglie proprio perché vanno perdesse anche molti contributi specifici in questa direzione
E allora io credo che appunto non si tratta di individuare percorsi particolare né si tratta peraltro di converso di rilanciare vecchie concezioni noi ne abbiamo già scritto al nostro documento nel nostro netto dissenso ad esempio rispetto
Ad alcune parti del documento delle sezioni
Operaio di Milano anche perché poi vanno a finire oltre a riprendere determinate concezioni vanno a finire nel proporre le stessi strumenti
Che ci sono quelli referendari che per noi non ci sembra non non ha una pessimo sostituto insomma era conflitto o la conflittualità operaia
Ne siamo convinti che di P. deve vincere la scommessa con il proprio passato con gli errori della sinistra ma direi che vincere questa scommessa per finire nell'arcobaleno è una magra vittoria
Allora il mio compito di questo intervento era un po'quello di
Illustrare brevemente il documento di DP del Trentino che è stato presentato alla discussione del Company che è stato pubblicato anche sul notiziario nazionale
Devo dire che da dove nasce questo documento nasce da costatazione che il congresso almeno secondo il nostro punto di vista si era concluso concluso il congresso di Riva
Non proprio con i nodi sciolti ma comunque aveva espresso una volontà politica aveva espresso dei percorsi possibili aveva anche trovato un punto dei unità in una mozione conclusiva politica che noi riteniamo che va be forse non era estremamente chiara su alcune questioni ma era un percorso da da affrontare tutti assieme
E questa questa indicazione in qualche modo è stata negata dalla dibattito attuale in atto a livello nazionale in quanto consideriamo la proposta
O il filone rosso verde è una tendenza rosso verde come una forzatura rispetto agli esiti congressuali e da questo punto di vista pur rilevando grande differenza tra i vari documenti l'abbiamo anche scritto nel documento
Non c'è nessun documento che però ci convince pienamente
Quindi non tanto per
Voglio dire per originalità
Forzata dalla nostra elaborazione politica
Però noi riteniamo che il problema in modo particolare dell'identità politica di democrazia proletaria non sia stato affrontato e definito in modo sufficiente all'interno dei documenti presentati nel dibattito certo ci ritroviamo evidentemente negli sforzi che in in tutti i documenti troviamo nell'indicazione in modo particolare la segreteria nell'indicazione della ricerca politica però nel momento della definizione di questa ricerca mi sembra che si sia caduti ancora una volta nella voler troppo specificare questa ricerca dell'imitarla limitarla e quindi in qualche modo già già averla compiuta insomma invece che aveva
Aperta allora il documento di Peter trentino a un po'questo senso insomma nel senso di dare il nostro contributo con la nostra anche caratterizzazione politica perché riteniamo che non basta la sopravvivenza di tipi come obiettivo non basta la mediazione l'abbiamo già detto congresso deriva perché noi riteniamo oltretutto che c'è tutta la possibilità di ricomporre il quadro politico all'interno di Democrazia proletaria ed è un nostro obiettivo quello dell'unità
Di tutte le le espressioni politiche all'interno democrazia proletaria però siamo anche convinti che questa unità avrebbe molta più valore anche nella nella chiarezza politica e quindi che ci fosse comunque un'indicazione di lavoro di ricerca politica molto molto più
Molto più precisa e al limite anche voglio dire con possibilità che ci siano delle minoranze politiche all'interno del nostro partito al limite se democrazia proletaria risulta minoranza rispetto a questo dibattito
Non abbiamo alcun problema evidentemente a sentir citare il problema vero è che gli spazi del dibattito rimangono aperti che comunque questo partito
E ci sia una un confronto chiaro per arrivare a delle scelte politiche chiare allora
Non vorrei rubare tutto il tempo che ci vorrebbe per indicare esprimere questo documento voglio soltanto ricordare per chi non l'avesse letto
Alcuni passaggi che ci sembrano significativi nel documento noi sottolineiamo
Dopo avere affrontato il problema di metodo che qui qui non ritorno cioè dopo aver denunciato insomma una sorta di sproporzione politica che è stata fatta nei confronti dei compagni da parte dei
Da parte di strutture dirigenti questo partito cioè non strutture nel suo complesso da parte insomma di chi ha forzato su questo dibattito
Ritenne abbiamo ribadito punto all'inadeguatezza della del filone rosso verde come percorso di ricerca politica per DP e riteniamo che ancora una volta il problema è quello di dell'identità allora noi diciamo che c'è assoluta contraddittorietà trasse Polo rosso verde ed il nostro concetto di entità demo Pluto Italia
Il Polo asse rosso verde nella migliore delle terre delle ipotesi con nota l'identità di tipi come sommatoria della mostra originalità dell'analisi strutturale ruolo tra classe operaia
Più l'ambientalismo tale sommatoria costituirebbe la base per la trasformazione sociale
Il percorso invece che hanno indichiamo in diverso abbiamo definito di P. come partito di ricerca proprio per compierla avendo chiaro sia al fallimento della sinistra sia la non volontà dei Verdi di porsi il problema del superamento del capitalismo e la loro subalternità strutturale
Abbiamo parlato di teoria dei valori come elemento centrale della nostra identità come asse su cui ricostruire sia unità sociale dei soggetti la trasformazione che come superamento positivo della concezione classica delle alleanze
Pensando i valori assoluti a dettare regole tra virgolette risma della libertà come felicità dell'uomo come cemento culturale
Di un nuovo blocco storico antagonista questo nostro asse l'alternativa di sinistra che pensiamo va costruito in questo modo
Un concerto di alternativa che la concepisce come un progetto per conquistare la maggioranza ai valori della solidarietà
E della libertà che rifugge ipotesi frontista e di converso proposte politiche di alternanza
Sta qui una delle forme andando mentali differenze nostra rispetto ipotesi verdi per noi alternativa e trasformazione culturale percorso di costruzione del blocco storico non sommatoria di forze non cambio dei segni dei governi l'ipotesi alternativa di sinistra si costituisce soprattutto nel sociale valorizzando le diversità le originali tale parzialità
Il suo orizzonte culturale la trasformazione non il governo dell'esistente un'ipotesi che fa i conti con la DC alcol ti colazione sociale che lavora per nuove sintesi
La centralità dell'uomo nella società e la base della nostra identità e nel contempo critica radicale senza culturale dei Verdi e non solo dei Verdena loro Verri ante fondamentalista
Ma anche nei confronti delle altre componenti è critica che non pone il problema dei diversi rapporti sociali di produzione
Come quindi elemento centrale costitutivo la nostra identità abbiamo individuato la coniugazione dei valori alti di culture politiche pratiche sociali anche diverse da quelle ma si sta convinti che il nostro massimo vada articolato e di alle Tisato
A questa nostra concezione dell'identità è stato risposto che essa sarebbe non politica ma culturale che quindi non farebbe i conti con i processi con la manovra politica
è una critica che non a caso da questo punto di vista accomuna diversi settori diciamo così all'interno di democrazia proletaria
Siamo stati Rieti da questo punto di vista che sia stato capito che per noi il processo di accumulazione delle forze non prescinde dalla coscienza che riteniamo essenziale anzi tratto ineludibile della rivoluzione in Occidente
L'acquisizione da parte della maggioranza dei valori della solidarietà delle qualità ritmo della libertà il passaggio da classe insegna classe tasse sta proprio qui uno degli elementi alti la nostra proposta identità del motore taglia la nuova rottura l'assoluta linearità fra tattica e strategia
è una concessione che insieme esalta sia il ruolo del partito che il nostro concetto di egemonia e che riafferma il ruolo rivoluzionario della pazienza importanza del sapersi minoranza lavorando per la conquista dell'egemonia
L'altra concezione quella della politica con la P maiuscola punta a dirigere non a governare i processi e quando si trova davanti a questo problema o lo nega lo reprime non fa insomma i conti con la democrazia come valore in sé
Certo può essere vincente nel breve periodo ma produce danni sul piano culturale deviazioni su quello politico basti pensare le frustrazioni dei compagni di fronte alle crisi dei movimenti
Ecco per finire quindi
Cioè voglio ricordare il punto l'ultimo punto del nostro del nostro documento nel quale definiamo che
Rischiamo questa questa affermazione che in parte consistente del gruppo dirigente è diffusa la convinzione della fine dello spazio per DP
Per un adibite al più uno per una di P. auto programmatoria per una di P. nuovo comunista lo spazio non c'è davvero nel contempo in un'ipotesi di Polo rosso verde dipinto prospettiva non ci sarebbe più
Noi crediamo invece che lo spazio ci sia per un ipotesi che si basa sul progetto che la identità De Mauro letali a settembre quello della rifondazione culturale e politica della sinistra
La sopravvivenza di DP non è un valore in sé un piccolo partito dalle grandi ragioni assenso un partito che per il successo elettorale
Salta sul carro di culture vincenti che non sono le nostre tentando di piegarlo sinistra riproponendo fallimentari alleanze si limiterebbe a tirare il caro che non è affatto disponibile a percorrere un comune tra Egitto un lavoro comune su comuni obiettivi
Come pure un'alleanza europea conto di frammenti disponibili sui treni come il disamore opposizione nucleare l'equilibrio non solo del già nella pratica di DP
Scambiare ancora una volta gli obiettivi con i valori è micidiale porta ad una braccio culturale che cancella l'identità di DP e nostro lavoro politico per una reale trasformazione culturale e permettete nell'ultima
Precisazione
Io non credo che le cose che abbiamo detto che ho sintetizzato anche malamente del nostro documento ma penso che tutti abbiate avuto modo di di verificarlo
Sia in qualche modo la riproposizione di nuove certezze
Io credo che molto più modestamente sia il tentativo appunto di aumentare lo sforzo di ricerca politica non di limitarlo non di chiuderlo non quindi preparare in qualche modo un orizzonte troppo limitato per le nostre anche ambizioni che penso siano legittime da un punto di vista politico e noi come democrazia proletaria del Trentino evidentemente
Abbiamo bisogno di costruire assieme a voi un progetto politico nazionale e da questo punto di vista vogliamo il confronto e siamo disposti anche al lavoro
Continuo quotidiano per costruire questo partito però vogliamo chiarezza vogliamo che ci parliamo in modo molto chiaro e schietto e quindi credo che siano apprezzabili quei compagni che dicono le cose
Evidentemente in modo molto più comprensibile molto più esplicito e che quindi non si limiti alloggi io mi ricordo
Purtroppo che nel settantanove qui poco vicino insomma Bellaria abbiamo discusso a lungo per preparare l'affossamento insomma almeno temporanea di democrazia proletaria
Nel senso di Nuova Sinistra unita anche quella sembrano si era conclusa peraltro con già la definizione di questo progetto era stato no
Una scelta successiva
Ora io non credo che questa Assemblea potrebbe esso disfarsi se si conclude portando il simbolo di DP a casa cioè nel senso di portarlo fino alle elezioni europee
Credo che sarebbe un orizzonte un po'troppo limitato io credo che invece quello che dobbiamo portare a casa è un partito parziale sì ma direi anche essenziali grazie
Report intera in quanto
Illustrava una posizione collettiva in questo caso di democrazia porta del Trentino verso la parola Luigi vinci sì anch'io e parchi Lucianone
Anch'io illustro una posizione collettiva però spero di non essere particolarmente
I compagni sanno che una parte della direzione nazionale espresso un documento non cosiddetto documento dei ventisei sono incaricato in sostanza di di di fare un adesso un intervento illustrato
In un momento così delicato e teso della vita del nostro partito è necessario parlare con estrema chiarezza
Una parte della direzione nazionale ha manifestato a metà settembre la sua perplessità per l'incertezza della risposta della segreteria nazionale alle tesi alle proposte espresse nel Documento dei ventidue
Ed ha elaborato il cosiddetto documento dei ventisei
E poi emerso che l'incertezza della segreteria nazionale c'era soprattutto il riflesso di una divisione interna e successivamente ne è venuto fuori un documento di maggioranza della segreteria intendo largamente condivisibile salvo che su pochi punti minori
Non siamo qui perciò presentare ufficialmente la formazione di un nuovo gruppo nel partito di un gruppo di sinistra dopo i tanti già esistenti di destra e di centro nel nostro apparato ma proporre che unitamente maggioranza della direzione nazionale maggioranza della segreteria nazionale si esca da questa Assemblea dei delegati avendo riconfermato e se ci riusciamo sviluppato la posizione di sempre
Di classe ed anticapitalistica di Democrazia proletaria attaccata dei ventidue
Ciò che fermamente chiediamoci solo a che da parte della segreteria nazionale cosmici finalmente ad esserci coerenza tra le prese di posizione magari ferme di comportamenti sinora troppo incerti ed oscillanti
Questa è la prima riunione di un'istanza nuova del partito alla quale sono affidati almeno per quanto riguarda la maggioranza di sinistra della sua direzione nazionale compiti molto importanti sul terreno della crescita reale della democrazia interna
Dunque benché questo momento della nostra vita collettiva sia difficile occorre che in questa Assemblea dei delegati si cerchi di discutere seriamente
Questo intanto vuol dire che non dovrebbe interessarsi di discutere di colori del rosso verde o del rosso verde rosa del blu del marrone bensì di politica smettendola di sostituire lo sforzo di analisi e di nuova sintesi teorica
Di sostituire lo sforzo di attualizzazione del marxismo alla luce dei nuovi processi e delle nuove contraddizioni del capitalismo alla luce dell'esperienza pratica e teorica dei nuovi movimenti che lo combattono con fraseologia ad effetto
Se con questi strumenti che vogliamo rifondare culturalmente come amiamo dire la sinistra italiana stiamo certo freschi
Il ribadimento se ci riusciamo lo sviluppo della nostra posizione di classe da anticapitalistica fa tutt'uno con il rifiuto di una prospettiva a breve o lungo termine che sia di confederazioni o d'unificazione che sia e lo stesso con Verdi e con il partito radicale e lo stesso soprattutto se pensiamo al significato che la Confederazione avrebbe nella gente
Fuori dalle aree di degli addetti ai lavori
E dunque dicevo questa prospettiva di ribadimento della nostra posizione classico anticapitalistica fa appunto
Tutto uno con il rifiuto di questa prospettiva di confederazione o di unificazione che sia e di conseguenza fa tutt'uno con il rifiuto di una convergenza elettorale con queste forze alle prossime europee
Che non sia strettamente motivata dal puro e semplice interesse nostro e loro a non essere esclusi dalla presenza nel prossimo Parlamento europeo a seguito di una possibile nuova legge elettorale di elementi minimi di verifica politica
Di contro
Di convergenza minima per inciso è anche ad auspicare che la discussione in questa Assemblea dei delegati non perda tempo sull'opportunità per DP nel caso di leggi elettorali capestro di convergenza elettorali e ovvio che se sarebbero necessarie
Ma la proposta dei ventidue non mi pare proprio sia di una convergenza puramente tattico elettorale con Verdi e Radicali evitiamo di pasticciare allora tra piani di problemi assolutamente diversi
Ora tentando di andare a fondo del Documento dei ventidue pensando al tipo di discussione che l'ha preceduto e specie al documento dei cento credo che si possa dire che benché nel Documento dei ventidue la questione ambientale si è appena accennata
E sa ovvero il modo di assumerle di rifarsi adesso sia un po'il nodo dei nodi in concreto e senz'altro il terreno di lotta sul quale di Peter di radicali convergono e forse in realtà l'unico terreno importante di convergenza pratico politica non stentata e non parziale tra di Peter di radicali
E dunque l'unico argomento positivo per così dire suscettibile di sorreggere la proposta di unificazione fra le tre forze formulata dei ventidue
L'emergenza cute drammatica della contraddizione tra processo dell'economia mondiale ambiente sembrano dire ventidue
Senz'altro dicevano cento cancellerebbe dagli obiettivi da realizzare sul piano del soggetto politico della trasformazione dello Stato vigente delle cose
La ricostituzione di un'autonoma forza proletaria anticapitalisti che richiederebbe invece che il nostro sforzo si sposti sul piano dell'unificazione delle forze ambientaliste più coerenti
Non si parla caso dunque da parte dei ventidue di schieramento politico progressivo da unificare e così via
I ventidue in parallelo con questo sviluppano in modo molto chiaro anche un secondo filo di ragionamento
Il processo della provetta Rizza azione della società capitalistica contemporanea sarebbe sostanzialmente concluso essi affermano il proletariato ingloberà ebbe virtualmente tutti almeno di fatto salvo la frangia dei detentori di reti del potere economico e politico perciò chiunque agisca scontrandosi conta di detentori chiunque faccia battaglie progressive sarebbe parte in concreto dello schieramento di classe
I ventidue cancellano l'obiettivo della ricostruzione di un autonomo soggetto proletario da un lato ponendo al centro tra le righe come unica forma realmente di rilievo in cui si esprimerebbe la contraddizione di classe
La contraddizione tra il processo dell'economia capitalistica e l'ambiente
E dall'altro sostenendo che lo sviluppo bieticolo stesso della società capitalistica avrebbe trasformato ogni movimento progressivo in movimento di classe
è un'argomentazione senz'altro suggestiva ed era io credo di no
Ma contestarla non richiede di minimizzarne il contenuto di ridurlo a qualche elemento secondario per esempio non ha senso metterci a discutere se ci interessa convergere o no nella battaglia ambientalista o su temi d'altro genere
O anche tatticamente se necessario in sede elettorale con Verdi e Radicali e chiaro che converge nella battaglia ambientalista ci interessa che convergere elettoralmente potrebbe dinanzi a nuove leggi elettorali interessarci
Penso anche che dentro Documento dei ventidue ci sia una preoccupazione condivisibile occorre che di Pin pari a muoversi politicamente dialogare con altri a fare battaglie politiche con gli schieramenti più larghi che si può è però evidente che non è qui il baricentro dell'argomentazione dei ventidue
Affrontiamo dunque il toro per dalle corna il nodo dei noti si è detto nella lettura che diamo della questione ambientale altro nodo rilevante quello della reale composizione attuale della società borghese partiamo da qui abbastanza facile cavarsela in poco tempo
Allora oggi è davvero senza limiti né controtendenza che viene svolgendo sì il processo della prole teorizzazione sociale
Ed anzi esso ormai dunque sarebbe compiuto in realtà invece ancora oggi nella società capitalistica il processo di proletari trazione si combina continuamente con la controtendenza della formazione di nuove classi medie la grande impresa politiche ideologiche la lunga durata del recano Isma'in tutto l'Occidente non si spiega non senza primo l'esistenza di larghe masse sociali materialmente interessate alla riduzione dell'esazione fiscale allo smantellamento dello Stato sociale
Ovvero l'esistenza di masse sociali intermedie per l'appunto che precede temporalmente R. Canis ma Secondo
Lo spostamento di reddito dal basso verso l'alto attraverso appunto la riduzione dell'esazione fiscale lo smantellamento dello Stato sociale ovvero il rafforzamento economico da parte del re che Nismo non solo della grande borghesia ma anche delle classi medie
L'ipotesi di marzo fu effettivamente in una prima fase almeno che il capitalismo tendesse ad una crescente l'incontrastata protetta Rizzo azione della società
In uno con la sua generalizzazione all'intero pianeta in modi sostanzialmente omogenei
E però questo è un'ipotesi non verificate al contrario si è constatato essi costata che le società capitalistiche tengono tendono gerarchizzata sì in modo vi è più complessa
E che il mondo stesso tende a gerarchizzare sì in aree di più o meno rilevante sotto sviluppo Inari per sviluppate in aree che stanno a metà eccetera
E la stratificazione complessa delle società capitalistiche contemporanee tra i fattori a sua volta beh che certamente non l'unico della loro più o meno complessa stratificazione politica a volte rispecchiato abbastanza fedelmente nel sistema politico in Italia come in Italia a volte no come negli Stati Uniti
Ove molta parte delle tendenze politiche che vi operano non giungono a quegli arsi in forze politiche né a riconoscersi nei due partiti dominanti in conclusione nelle società capitalistiche contemporanee le forze politiche non sono solo nell'essenziale dei loro orientamenti e dei loro movimenti
Borghesi forze borghesi democratico razionali che si oppure forze proletarie popolari riformiste o rivoluzionarie che sia a prescindere per non farla qui lunga dalla complessa stratificazione culturale che attraverso i sistemi politici delle società contemporanee viva quanto meno rilevata la presenza di forze politiche più o meno organica mente piccolo borghesi
Da sempre buone alleate su molti terreni del movimento operaio ma da sempre anche ostili Issime all'abolizione dei rapporti capitalistici al socialismo
Non è dunque un caso dovendo forzosamente abolire lo steccato di classe che del separa DP da Verdi e Radicali
Che i ventidue debbano riesumare autenticata che Urologia dei futuribili più caduti per la sinistra
Una tattica del contropotere diffuso che non va mai ad aggredire il potere capitalistico a ribaltarlo ed è tutta quanta giocata inoltre dentro le sue istituzioni statuali e i suoi rapporti di produzione così di fatto subiti apologie Zatti eterni Zatti
Ovvero tale contro potere diffuso altro non è nel Documento dei ventidue che la rassegnazione ad agire
Al solo livello delle lotte parziali di quelle lotte cioè che sono fisiologiche al capitalismo e che mai l'hanno messo in pericolo nonché non vadano fatte tutt'altro
La loro realizzazione però in ben altro rapporto con la lotta per il potere che quello dell'essere un'unica cosa
E veniamo ora quello che abbiamo definito il nodo dei nodi in questa discussione la questione ambientale
è senz'altro vero che oggi essa assunto dimensione drammatica come da più parti si argomenta non necessariamente da sinistre come D. P. afferma da lungo tempo su questo non ci sono mai state divergenze tra noi
Siamo ambientalisti senza equivoci da sempre
Il capitalismo oggi sta esprimendo effettivamente nel suo processo economico nel suo rapporto di appropriazione con la natura
La tendenza alla distruzione delle basi stesse della vita
Già si sono avuti guasti gravissimi ed altri reversibile incombono in una parola il capitalismo ovvero il modo di produzione oggi dominante riesce oggi a riprodursi solo avvelenando il pianeta distruggendolo
è inutile riprendere i dati tremendi che sono supporto di questa affermazione li abbiamo tutti ben presenti
Io credo però che questo discorso non basti
Totti solo uno dei lati certo di immenso rilievo in cui si prospetta la questione ambientale con il pericolo facilissimo d'incorrere nel seguente errore di pensare che il Paese capitalismo non si è ormai largamente attrezzato e a livello mondiale vuoi per l'effetto stesso dei suoi processi oggettivi di fondo
Voi coscientemente attraverso i suoi gruppi dirigenti politici attraverso cioè i suoi governi a fare fronte ovviamente a modo suo alla contraddizione tra processo economico capitalistico ed ambiente
Sì che sembra che essere ambientalisti sia tutto uno che essere anticapitalisti e dunque che per fare una forza anticapitalistica del sette per cento si possa passare per l'unificazione una federazione che lo stesso traditi Verdi radicali
Sostengo invece che il capitalismo già da tempo però per far fronte a livello dei processi planetari ovviamente a modo suo alla contraddizione tra il suo modo di produzione e l'ambiente
E di conseguenza sostengo che la posizione di classe reale delle forze ambientaliste non si misura sic et simpliciter
Sul fatto di essere tali ma sulla posizione che se hanno rispetto alle risposte che il capitalismo da ripeto in termini globali mondiali alla questione ambientale da esso stesso portata all'attuale livello di potenziale catastrofe
Riflettiamo ancora per un attimo sull'andamento reale dell'economia mondiale
L'Occidente vero è attraversato da un'espansione anche piuttosto forte Lester ristagna il Sud è largamente in crisi qual è per ciò al netto il risultato in sostanza è con ogni probabilità zero
Il mondo in altri termini non sembra più suscettibile al netto di sviluppo la coperta dello sviluppo nelle attuali condizioni dell'economia mondiale ovvero nelle attuali condizioni di egemonia che vi all'imperialismo che vi hanno i Paesi capitalistici sviluppati e dunque nelle attuali condizioni di sopra saturazione economica dell'Occidente
Di dissipazione sistematica di ogni sorta di risorse di altissimo consumo energetico e così via la coperta dello sviluppo diceva non può più coprire il pianeta se un'area cresce l'altra ineluttabilmente decade
Le ragioni sono molteplici in parte ciò accade per via del costo ormai altissimo del decollo economico e del concomitante fatto che l'Occidente monopolizza mezzi finanziari tecnologia eccetera
In parte perché i tradizionali meccanismi economici e politici dell'imperialismo hanno piegato l'economia del sud nel senso della dipendenza dall'Occidente hanno costruito classi dirigenti dipendenti eccetera
Ma in parte anche perché ormai da tempo l'Occidente agisce nel senso di scaricare sul sud del contenimento chiamiamolo così della tendenza alla distruzione della vita che esso stesso innescato in che modo
Intanto impedendone politicamente lo sviluppo e danze distruggendone nell'economia col meccanismo del debito eccetera o facendo morire di fame la gente e poi mentre procede l'Italia ed ero in ritardo in questo ma l'Occidente complessivamente non lo è
A politiche l'Occidente dicevo di tutela ambientale in casa propria tendendo spetta ad esportare nel sud della devastazione ambientale le produzioni nocive di inquinanti rifiuti tossici e così in sostanza l'Occidente ha da tempo scatenato ultimo aspetto della sua guerra economica al Sud del mondo
Dopo la battaglia per il controllo dei mercati il monopolio delle materie prime anche quella per tenere per sé arie d'acqua pulita inquinando dunque quelle alto cui del resto del pianeta dell'Africa del Medio Oriente dell'America Latina
La situazione di sviluppo zero dell'economia del pianeta non è dunque la risultante di un quadro statico introversa le zone forti l'Occidente continuano a drenare risorse e ricchezze hanno cominciato anche a ripulirsi
E le zone deboli di converso decadono economicamente degradano pattumiera
L'esportazione di rifiuti in Africa non è un fatto berrà ante dunque ma il simbolo dei processi di fondo Contemporanei dell'economia mondiale
E non basta
Di converso poi con i processi di risparmio di lavoro che le nuove tecnologie applicate della robotica dell'informatica consentono al capitalismo
Questa tremenda polarizzazione tra le condizioni dell'Occidente e quelle del Sud oggi sta entrando nel Nord stessa
Ove un terzo delle popolazioni parte degli anziani parte dei giovani chi non ha tutti gli gli strumenti per condurre una lotta per l'esistenza che si fa sempre più feroce
Espulso dal benessere e dalla sicurezza verso condizioni di vita da terzo mondo
L'immigrazione di forze di lavoro dal Sud effetto obbligato del sottosviluppo imposto vi dall'imperialismo e destinata nei prossimi anni per inciso ad una crescita esponenziale allarga essa pure la presenza del sud delle sue condizioni di vita all'interno dell'Occidente
Quasi simmetricamente inoltre Sud assume ormai stabilmente una configurazione economica Pelle di leopardo
Dentro al mare della miseria del sottosviluppo del degrado umano ed ambientale sono le macchie delle capitali burocratiche dei regimi militari
Delle aree turistiche di lusso ovvero le macchie di quanto l'Occidente serve da un lato per il governo del Sud dall'altro per un ulteriore appropriazione delle sue ricchezze
L'Occidente infine si arma per difendere il suo privilegio la perpetuazione del suo privilegio ecco dunque per esempio la base strutturale ma anche il taglio e il senso di classe
Da dare qui da noi al pacifismo alla non violenza
Sul piano ideologico stiamo non a caso STET assistendo al rilancio in Italia la nascita ex novo del razzismo oggi per il controllo più vessatorio degli immigrati domani a maggior ragione dei loro figli che rivendicherà hanno più dei loro padri
L'eguaglianza e benessere ma anche per essere in grado oggi o domani di fronteggiare anche militarmente i popoli disperati del sud
L'Occidente si arma dunque lo vediamo bene di armi di tecnologia sempre più fungibile al controllo e all'intervento contro il Sud
L'esportazione di armi verso i vari regimi più o meno militari così come le forme specifiche in cui oggi riarmo vieni in Occidente
Non sono dunque altre irrazionalità capitalistiche un residui di un tempo che fu o l'effetto solo di una cinica sete di profitto ma non è una necessità Ferrea oggi del sistema capitalistico mondiale
E per tutto ciò più prima affermato in sostanza che per essere rivoluzionari non basta essere ambientalisti
In realtà due vie alternative ripeto alternative si fronteggiano nel fare fronte alla questione ambientale
Dato l'insieme dei termini che ho cercato di riassumere in cui essa si pone la via del compromesso con un capitalismo che la questione gialla viene affrontando scaricando la sul Sud sulle nuove aree di emarginazione sociale del Nord stesso
Questa via ripeto può non apparire concreta in Italia
O è per esempio l'attuazione di politiche di misure contro l'inquinamento i rifiuti eccetera e particolarmente in ritardo tuttavia è concreta nell'insieme dell'Occidente riteniamo che sarà tale abbastanza presto anche in Italia e la via dall'altra parte invece
Di un approccio rivoluzionario di classe
Necessariamente comprensiva per essere tale del riconoscimento del diritto del Sud allo sviluppo e pertanto necessariamente fondata sull'obiettivo dell'avvio in Occidente di un diverso processo generale dell'economia
In altri termini questa via per la soluzione della questione ambientale
E l'unica suscettibile invero di risolverla la radice e quella della ripresa della lotta di classe anticapitalistica e per il socialismo in Occidente in solidale unita internazionalista con gli obiettivi di liberazione politica ed economica del Sud
Siamo in ciò convergenti con Verdi e Radicali con i radicali senz'altro no se per esempio il loro appoggio di Israele macchia di leopardo sulla nordista sulla pelle araba non è solo un fatto estemporaneo
In verità l'idea che talora echeggiata in questo nostro dibattito che Verdi e Radicali sia una sorta di pagine bianche su cui andare a scrivere la nostra politica la nostra posizione di classe ridicola
Ed anche irrispettosa di Verdi e Radicali ma neppure con i Verdi siamo convergenti la loro prospettiva pur non chiarita nel complesso dei suoi aspetti e pur essendo viene sì diversità di posizioni
Ciò che certamente ci impegna davvero e verso di essi una particolare attenzione e palesemente North Centrica il non essere né a sinistra né a destra
Il disimpegno rispetto ai rapporti di produzione al potere in economia i rapporti imperialisti hanno questo significato che si tratta di una tendenza politica che si propone in buona sostanza di correggere il capitalismo
Nei suoi rapporti con l'ambiente nostrano non di rovesciarlo il che significa accettarne o almeno subirne tutte le tendenze
Per quanto appunto attiene al rapporto con il sud da un lato e anche in ultima analisi con le aree interne dello sfruttamento della povertà e dell'emarginazione dall'altro lato
Ciò che dunque ti diverti ci differenzia dai radicali e la posizione nella lotta di classe
Scusateci se poco ed ai Verdi la posizione rispetto alla lotta di classe rispetto alla quale Rossi dichiarano neutrali anche qui scusate ci se poco
Però la lotta di classe A dunque senso oggi parlarne riproporla come strumento fondamentale per la risoluzione positiva delle questioni che Travaglio non l'umanità
Ma la stessa analisi della questione ambientale come ho appena tentato di fare a rispondere di sì
Vengo ora ad un'ulteriore parte di questo intervento più rapidamente
Le grandi trasformazioni tecnologiche in atto i loro effetti di disoccupazione intensificazione dello sfruttamento nuove emarginazioni
Lo sviluppo economico zero a cui tende l'economia mondiale la centralizzazione crescente del benessere della ricchezza e delle condizioni stesse
Della vita in Occidente e all'interno dell'Occidente sempre più verso l'alto socialmente
Tutto ciò altro non fa per ciò che riproporre la lotta di classe come mezzo fondamentale per la soluzione delle grandi questioni dall'umanità e si badi ho cercato di dimostrarlo
La borghesia questo lo sa benissimo la borghesia la lotta di classe la pratica giorno dopo giorno con grandi capacità politica e con grandi mezzi e inoltre con una grande capacità ideologica di nascondere che la lotta di classe c'è e lei la fa
La lotta di classe altre si viene configurando si informa in parte nuove viene rinnovando i suoi terreni tendono a scendere di nuove figure
L'emergenza della questione ambientale quelle concomitanti nella contraddizione nord-sud della nuova emarginazione sono tre nuovi terreni di grande importanza
La difesa dello Stato sociale la sua riforma antiburocratica cioè perché esso eroghi più servizi chi ero chi meglio gli errori sotto il controllo e la gestione delle utenze e la questione fiscale sono altri grandi terreni
La contraddizione uomo-donna benché proprio i piani propriamente non sia forma della contraddizione di classe ma sia per così dire l'altra grande contraddizione direttamente esprimente un rapporto di sfruttamento e di oppressione
Tende ad intrecciarsi sempre più strettamente con quella di classe giacché lo smantellamento dello Stato sociale colpisce proletarie colpisce le donne
Giacché la crescente disoccupazione tecnologica giovanile sempre più disoccupazione femminile
Per inciso occorre finalmente questo partito capisco essa più utilizzare la riflessione delle compagne
Ponendo al centro di questa riflessione la differenza femminile la contraddizione di genere e se propongono non già una riedizione qua ci sono degli equivoci secondo me nella testa di molti compagni S. propongono non già una riedizione
Dell'identità proposizione di sesso e contraddizione uomo-donna
Non ripropongono cioè le posizioni dominanti anni fa nel movimento femminista ma propongono da un lato la contraddizione uomo-donna come antagonizzare azione avente fondamenti storico sociali della naturale loro posizione
E dall'altro propongono la ricerca dei modi di un'autonoma soggettività rivoluzionaria femminile convergente con quella dell'altro soggetto sociale sfruttatore presso cioè con quella del proletariato sull'unica base possibile che è quella del rispetto delle reciproche identità ovvero
Come designi senza padrini
E così difficile da capire ben altri dunque sono i fenomeni che pure ci hanno riguardato e continuano a riguardarsi di subalternità di certi nostri quadri alle espressioni più immediate più superficiali di cultura di movimento
Dicevo dunque che la lotta di classe viene investendo da più o meno tempo nuovi terreni e però in questo discorso che sto per svolgere la digressione sulla contraddizione uomo-donna mi torna utile
Il rilancio della lotta di classe
E dunque la ricostruzione di un rapporto esteso il fitto di solidarietà tra gli oppressi
E la costruzione di un soggetto politico proletario anticapitalista i conti in massa non passano attraverso la proposizione agli oppressi di una strategia che non sappia tener conto anche dei problemi che oggi ed immediatamente di Travaglia no
Cosa voglio dire
Nel nostro dibattito e che già spesso per esempio l'invito i nostri compagni di fabbrica farsi carico in termini di cornice di riferimento strategico anche in termini pratici della questione ambientale di quella delle nuove povertà e così via
Tutto questo è giustissimo delle dove però si va in corto circuito dove il cane si mangia la coda
E quando tale farsi carico volle anche significare che le questioni dello sfruttamento di fabbrica delle condizioni generali in cui si lavora dell'oppressione in fabbrica della minaccia l'occupazione sarebbero divenute marginali irrilevanti
Intanto non è vero intanto la lotta dei nostri compagni dell'Alfa Romeo che non sempre stata capita da taluni compagni è una battaglia di grande rilievo
E anche dal punto di vista politico generale e anche una battaglia garantista molto importante per la difesa della democrazia in Italia oggi attaccato a fondo e su molti piani dalla FIAT
Ma anche a prescindere da questo si pensa davvero
Di poter ricostruire un soggetto politico proletario autonomo facendo astrazione dalle questioni che i proletari vivono materialmente dolorosamente sulla loro pelle e su quella delle loro famiglie per otto ore al giorno anzi per ventiquattro
Invero in questa chiamiamola così trascuratezza per le condizioni di esistenza e di lavoro dei proletari
E anche quando essi nonostante tutte le difficoltà di questa fase riescono a reagire in questa trascuratezza per le loro lotte per i motivi di queste lotte c'è uno dei più brutti punti di cadute di crisi della nostra tensione di classe della nostra tensione ideale
C'è altresì l'eco dell'insensata impostazione del PC per cui ora esso è oggi in crisi ne erano i suoi rapporti con i lavoratori ha buttato in crisi la CGIL impostazione secondo la quale che essi dovrebbero farsi carico i lavoratori dovrebbero farsi carico di una strategia che non ha mai come sua parte decisiva anche le questioni dello sfruttamento del lavoro e dell'oppressione di fabbrica
Questa cosiddetta visione generale dei problemi non è affatto generale perciò e solo politicismo astratto e velleitario autoritativo burocratico
E c'è sempre dentro questa trascuratezza per le condizioni di vita dei proletari e per le loro lotte di difesa attuali anche lecco brutta di quella tendenza che anche Verdi e soprattutto radicali rappresentano e che ha la sua avanguardia nel PSI
Secondo cui la politica di pertinenza dell'élite e che le masse sociali non sono che a disposizione principalmente per votare ma anche quando si mette mobilitano delle pensate strategiche delle ditte
La ricostruzione di un autonomo soggetto politico proletario che dunque l'obiettivo a cui dobbiamo rimanere fermi
Oltre che per l'attenzione ai problemi reali materiali di oppressi di emarginati di proletari di donne passa su un altro piano per un'attenzione vera
Strategica seria di Lippi verso la crisi e conflitti di tendenza complesse che oggi attraversano il movimento operaio italiano
Mentre siamo qui a discutere di un obiettivo inesistente l'unificazione alla federazione che lo stesso traditi Fever di radicali nella CGIL scatenato un conflitto che vede per la prima volta nella storia di questo sindacato venire allo scoperto una tendenza di sinistra nella componente Pizzi che fa un discorso non tanto diverso dal nostro
E questo accade e quanto accade nella CGIL non è che una propaggine dello scontro in atto nel PC perché in questo momento meno dirompente più immediato dove anche qui per la prima volta esso comunque tende a farsi più trasparente strategicamente chiaro
Ovvero comincia ad enucleare opzioni strategicamente alternative
Non è per niente vero dunque che la nostra ipotesi di rifondazione della sinistra italiana è fallita
Magari perché siamo elettoralmente fermi argomento peraltro del tutto inconsistente Essa invece sta cominciando ad avere le sue prime conferme abbandonarla proprio ora sarebbe oltre che sbagliato insensato
Ma vero è anche che incidere nella crisi e nel conflitto in atto nel PC e nella CGIL ci sollecita a procedere in gran fretta nel senso di una riqualificazione politico teoriche politico-strategica
Abbandonando residui di immediati Isma'pratico derive istituzionali frasario intanto altisonanti quanto vacuità assemblaggi pasticciati di pezzetti di culture eterogenee di movimento
Per un lavoro più serio di analisi e di proposta teorico strategica per un rapporto più serio e più vero con il marxismo e nel senso inoltre di un rilancio della nostra attività di massa sui temi del lavoro e sociali pensare di impattare la crisi del PC e della CGIL con il nostro attuale abbastanza scadente arma metta armamentario collettivo pratico ideale velleitario
Le forze che più o meno nettamente tendono nella crisi del PC a liberarsi e a sinistra chiedono interlocutori solidi capaci di risposta coerente grandi problemi inoltre capacità reali l'iniziativa di massa e questo e non sa che la situazione non si stia aprendo delle nuove opportunità il limite reale ad una nostra attività più adeguate se si vuole anche lo sviluppo del nostro partito
Ma pensiamo realmente di contribuire a rifondare la sinistra di crescere noi stessi senza la capacità politiche teorica di impattare la crisi del PC
Va bene il verde in una loro parte quella che tende a non cadere nel fondamentalismo nello Bismark sono un interlocutore
Ma senza il contributo delle forze radicalizzato in via di radicalizzazione politica sociali e culturali presenti nel PC e nella CGIL da un lato nella sinistra cattolica dall'altro né i vari movimenti e canti capitalistici dall'altro ancora
Rifondare la sinistra e far crescere di Pio costituire un qualsiasi polo di sinistra significativo sono solo chiacchiere
Oltre a questo discorso generale vale poi specificamente che in questo momento l'aria PC e CGIL ad esprimere un salto di qualità positivo nella sua dialettica interna cui dunque occorre saper rispondere per tempo e adeguatamente
Vengo a concludere scusate stato lungo però rumeno
Le discussioni anche quando partono male nei contenuti e nei modi servono sempre anche questa discussione dunque può servire
Intanto prendere collettivamente più consapevolezza dei nostri limiti e problemi reali
Ma anche tutto sommato sbloccare la strada discussioni più pertinenti a quel rapido consolidamento della nostra pratica politica esterna ed interna di cui c'è gran bisogno
Da questa specifica discussione che abbiamo in corso occorre inoltre uscire rapidamente non possiamo essere permanentemente a congresso occorre per questo si uscire di qui con posizioni chiare e definitive
Con superiore capacità centrale di muoversi coerentemente ne ho già accennato
Questo si badi non significa necessariamente per esempio una segreteria monolitica
Non vi sono pregiudizi contro la presenza anche negli ordini negli organi esecutivi di posizione di minoranza
Anzi se questo serve a svelenire il clima interno che si faccia non è qui il problema
E però occorre anche che siano rispettate le regole più elementari forse qui il problema
Esista una posizione di maggioranza espressa da un recentissimo congresso esistono in coerenza con esso
Le posizioni di maggioranza espresse dagli organi di direzione politica e su questa base che aveva che va condotto il lavoro politico esterno del partito non su altre linee
Il diritto della maggioranza dirigere il partito non può essere continuamente contestato elusa
La discussione la polemica servono sia la crescita collettiva ma a condizione che siano condotte con metodi non distruttivi e in particolare deve cessare l'uso della stampa per attacchi alla politica del partito
Senza queste regole minime la battaglia interna non facciamoci illusioni compagni diventerà ancora più aspra con queste regole minime ed auspico veramente che adesso e d'ora in poi si giunga conformarci tutti quanti
E invece è possibile addirittura ritengo facile uscire dall'attuale strettoia non so se resteranno maggioranze e minoranze questo mi sembra secondario
So comunque che tipi rapidamente di acquisirà una capacità forte di iniziativa
Le saprò utilizzare al meglio dunque le nuove opportunità che la situazione politica e sociale del nostro Paese le viene da qualche tempo offrendo
Fare la parola Luciano ovviamente anche con Luigi abbia avvalso il criterio dell'intervento che lo stavano apposizione collettiva
Sì sì no ma va benissimo
E Luciano posava anche lui bisogno di qualche minuto in più
Però Rino Pellino Vito
Alle varie delegazioni oltre che a presentare i verbali che sono indispensabili per
Certificare la delega anche a ritirate le tele che perché molte delegazioni non hanno neanche ritirato le veline
Allora la parola Luciano si prepari Gianni Tamino
Se riducessimo compagni
La dialettica politica
Allo scontro tra residuale liquida azionisti di Lippi
Non solo prenderemo gli sforzi sacrifici che individualmente e collettivamente abbiamo messo e mettiamo in una originale in preda di trasformazioni
Ma soprattutto non coglieremo le potenzialità che di Pier ad oggi di attivare dentro un processo di veloce profonda scomposizione sociale politica
Con effetti che rimettono in discussione profondamente la sinistra e tutto il movimento alternativo e antagonista europeo
Se questo è il punto allora il Documento dei ventidue va accolto e così ci pare sia stato colto dalla maggioranza dei compagni ed anche in vaste aree all'esterno
Come una risposta sociale politica insieme dentro la nuova dimensione delle contraddizioni
La ricomposizione e blocco antagonista del blocco storico antagonista la ricerca delle nuove forze all'altezza dei nuovi problema
Come tutti i compagni riteniamo il nostro patrimonio politico ideale culturale fondamentale una parte essenziale del nostro stesso vissuto come persone
Ma diciamo con convinzione e con altrettanta chiarezza che è una tradizione non serve per essere adorata ma per essere analizzata
Da quella dobbiamo partire anche per rimuovere le parti che non solo non reggono più ma che rischiano di paralizzare la nostra iniziativa
Quando di una tradizione si vuol fare una galleria dei grandi eroi si finisce col farne un museo delle cere
E oggi in parte le nostre contraddizioni non sono purtroppo molto diverso da quelli del PC
Proprio perché anche le nostre riflessioni sul determinismo delle forze pro riproduttive su identificazione tra sviluppo e progresso sulla stessa idea di progresso e sulla concezione dello Stato non hanno fatto grandi passi in avanti
Sono categorie vecchie quelle che compagna inutilizzato per bollare di riformismo il Documento dei ventidue
Comprenderei meglio come hanno evidenziato giustamente altri compagni allora la critica di catastrofismo proprio in quanto il documento rilancia l'urgenza cito testualmente
Di una piena autonomia del proletariato che consenta una soluzione radicalmente alternativa le contraddizioni altrimenti insolubili
Ma non sulla critica che mi interessa ma non è la critica che mi interessa evidenziare quanto la concezione dello Stato che dietro questa impostazione si trova oggi i compagni non è pensabile conquistare il palazzo perché lo Stato tardo capitalistico non è più un corpo con un cuore il Palazzo d'inverno tanto per intenderci ma io da lui ma è una degenerazione delle cellule che ha pervaso il corpo della società e si riproducono
E non è intuibile se non con una controffensiva di tutte le cellule stesse
E in questo importante lo sviluppo delle forme di autogestione di altro di auto c'entra Tura che prefiguri no già
Né i mezzi dell'oggi Fini del domani
L'essenzialità del nostro ancoraggio sta nel riconoscimento dalla nostra parzialità demodé
Un ancoraggio che tenta di leggere in profondità le nuove dinamiche sociali la frantumazione sindacale l'isolamento la difficoltà a ricostruire una coscienza collettiva della classe
Considerazioni che ci portano di necessità ridefinire tentare di aree riaggregare un blocco sociale tendenzialmente maggioritario coinvolgibili in una prospettiva di sviluppo alternativo condizioni queste imposte dai moderni processi di contraddizione
è inabitabile naturale che le forze alternative vi disegnino tattiche strategie sociali e politiche in determinate fasi lo è stato così storicamente lo è stato per Gramsci Gramsci si diceva qual è stato anche negli anni Cinquanta anche allora dentro le prime trasformazioni del passaggio alla meccanizzazione il tutto anche allora correlato da una grave sconfitta del sindacato
Delle campagne sulla sparizione dell'operaio ricordiamoci il passaggio dai colletti blu e colletti bianchi la morte del della classe generale e naturalmente di Marx
Così è stato nella metà degli anni settanta e sessanta con l'estensione dell'automazione e oggi con l'informatizzazione dei processi produttivi
Il tentativo di liquidare i conflitti di classe come conseguenza delle innovazioni tecnologiche
Ma queste impostazioni teorizzate dal pilone pseudo sociologico americano non hanno funzionato negli anni Cinquanta così non hanno potuto funzionato negli anni sessantotto settanta ne funzionano oggi
Ciò nondimeno ogni processo di queste dimensioni sempre stato accompagnato da profondi sconvolgimenti sociali e culturali da nuove forme di consenso e di rappresentanza da nuove categorie interpretative
Ed entro questa concetto consapevolezza che si colloca la nostra riflessione dentro una parzialità e al tempo stesso la necessità di risposte organiche che assegna che attraversino tutte le forze organizzate di baci
Abbiamo indebito troppa consapevolezza dei nostri meriti epoca dei nostri limiti di quelle mitiche ci portano a semplificare i processi complessa appiattendo magari a ripresa del socialismo o a integrazione del mercato capitalistico la questione sovietica
Riuscendo anche a non cogliere il radicamento e la crescita di quelle forze sociali sindacali politiche e civili indipendenti di opposizione nel blocco dell'Est che rappresentano i nostri mediati referenti politici e che oggi costituiscono un dato strutturale nei Paesi dell'Est
Difficilmente cancellabile anche con la repressione più dura
Quei limiti che ci fanno ancora essere forza orizzonte nazionalistico nel momento in cui entrano in crisi gli Stati nazione e si affermano progettualità transnazionali o sovranazionale
E vero che da una parte di A uno sviluppo capitalistico europeo che centralizza e trasforma tutto quello che tocca immerge e uniforma tutto quello che integra uno sviluppo che rende anonimo tutto ciò di cui si appropria con una urbanizzazione a oltranza che disintegra le comunità in una immensa fetta di popolazione privata di qualsiasi identità
Una forma di oppressione peggiore della dittatura si può opporre resistenza ad un carro armato ma diventa devastante nella frantumazione dell'oggi contrastare il dramma esistenziale della perdita di identità
E queste masse di persone come altri più di altri sono anche se parte di un progetto che nei processi sociali ridisegna una nuova idea di progresso di civiltà di scienza di sviluppo
Quegli stessi limiti che non colgono quanto quanto all'amo locazione dell'attacco su scala europea corrispondono anche farò forme di antagonismo simili tra loro
Le stesse crisi del sindacato nel nostro Paese si ritrovano in Grecia Francia e Spagna i macchinisti di ferrovieri italiani francesi attuano le stesse forme di lotta anche se non si sono mai incontrati così come gli insegnanti e gli studenti
E vorrei proprio partire dalle dimensioni europee sinteticamente tentare di esporle
Quanto un progetto di Polo antagonista alternativo su scala europea non sia solo importante necessario ma già in marcia è obbligato
Il crescente accentramento favorisce la costituzione di comparto di blocchi politici tendenzialmente omogenei all'interno delle rispettive diversità semplifico per comprenderci meglio il blocco di centrodestra il blocco socialdemocratico il blocco degli apparentati comunisti e l'aria Alternativa Verde questo grosso modo all'attuale livello e anche l'attuale livello rappresentativo al Parlamento europeo
Il PC ha chiesto di poter entrare a far parte del gruppo socialdemocratico al Parlamento europeo subito dopo le elezioni di giugno
Fermo restando che questo livello di omologazione non ci piace che ci battiamo per rispetto della proporzionale
è altrettanto evidente che in questa situazione il nome scegliere referenti sociali e politici il non definire nuove forme di aggregazione abbastanza difficile appunto il tutto il con chi perché ieri come del Documento dei ventidue
C'è stare fermi non è mai dato ad una forza politica tanto meno lo è in questa situazione
Ci sono dei compagni una minoranza dentro una contraddittoria maggioranza che hanno le idee chiare in proposito i referenti di DP dicono questi compagni sono i partiti comunisti europei
Una concezione a mio avviso astrattamente Idi e logistica totalmente staccata dalla natura residuale e dalle dinamiche politiche degli stessi partiti comunisti europei
Un Partito Comunista Francese filo nucleare portatore di un'Europa terza forza politica e militare a tal punto stataliste nazionalista da spingere sindaci comunisti a spianare con le ruspe l'abitazione degli immigrati magrebini
Un partito comunista portoghese fermo ad una impostazione stalinista residuale di cinquant'anni fa
Diversa la situazione dischi Arda unità in Spagna
Che positivamente contagiata dopo il tour di diversa provenienza e con la quale abbiamo un serio rapporto sta guardando con crescente interesse all'emergere di progetti nell'aria alternativa europea
Con iniziative sul disarmo e l'ambiente unitarie e differenziandosi sempre più sia sul piano politico che organizzativo dagli altri partiti comunisti
Il Partito comunista greco dello in dell'interno e ormai da tempo parte importante nella definizione di un progetto Eco socialista di definiamolo per schematizzare e firmatario il k n della pelle europeo promosso da noi e dei Grünen tedeschi
Nell'area della sinistra verde è alternativa europea è ormai maturato un processo i cui contorni tendono sempre più a definisce sempre più intrecciato e complementare
Oltre a di Pico involge i Grünen gioca nell'aria alternativa francese le vedi P. portoghese le forze della nuova sinistra olandesi riunite nel GPA
Il Partito comunista greco dall'interno organizzazioni ambientaliste del Belgio pezzi significativi del movimento pacifico pacifista dell'Ovest e dell'Est europeo
Un progetto certamente ancora da definire compiutamente chiediamo andare oltre la logica dei Four confini rapportandosi all'Est all'area del Mediterraneo in un rapporto egualitarie con il sud del mondo
Un progetto certo non privo di contraddizioni passato anche attraverso la cera azioni ma che ha contribuito a costruire superiori livelli di confronto e di iniziative unità
E ciò che deve essere compreso e che un progetto di questa natura già in fieri e che noi stessi abbiamo contribuito a far progredire comunque marcerà nel prossimo futuro compagno con o senza democrazia proletaria
E certamente non sarà indifferente per le caratteristiche stesse del Progetto c'è democrazia proletaria ci sarà un dipenderà da noi esserci dentro influenzarlo in positivo portandoci desti dentro il nostro patrimonio classista e marxista o chiamarci fuori
Con tutti i rischi di rimanere tagliati fuori da processi reali e accentuare un'immagine di marginalità e di residualità
Non avremo certamente ha fatto molta strada mettiamolo compagni se come Dipartimento estere come partito
Fossimo rimasti a lei impostazioni semplificatrice di chi voleva i Grünen tedeschi anni fa come un partito Intek interclassista frutto dalla contingente fase politica
Una meteora che sarebbe stata ben presto ridimensionata un partito paragonato al partito radicale in quanto partito meramente di immagine a dismisura con gonfiato dai mass media
Non avremo quel positivo rapporto che abbiamo oggi non saremmo stati insieme protagonisti di un tentativo di sintesi progettuale più elevate unitaria e che al tempo stesso valorizza e trova alimento nelle singole identità politiche organizzative non avremmo promosso le campagne ambientaliste di Sarmi sta insieme né probabilmente avremmo insieme promosso il conto convegno sul debito a Berlino di qualche mese fa
Contro il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale con l'intervento inviato da Fidel Castro la partecipazione di corti a gara Nicaragua e altri esponenti del Sud e dei movimenti di liberazione
Non avremmo costruito probabilmente quell'appello che i compagni hanno letto con alcuni degli interlocutori più rappresentativi dell'aria alternativa e ambientaliste europea
La realtà compagni e più ostinata delle nostre caricature oggi Grünen pur con tutte le contraddizioni rappresentano uno dei livelli più avanzati su scala europea della riattualizzazione delle battaglie e dei valori del Sessantotto vent'anni dopo
E non credo sia secondario neppure far conoscere ai compagni che il coordinamento verde europeo
Per capirci il coordinamento delle liste verdi ai quali i Grünen partecipano solo come verso in veste di osservatori
Battendo a larga maggioranza l'opzione dell'Inter nazioni che voleva solo l'Internazionale verde approvato nei giorni scorsi un documento di discussione inviato a noi ai Grünen
Ai partiti del garage per un appello comune delle forze verdi di nuova sinistra e alternative per le prossime elezioni europea
Documento nel quale sono ampiamente riportate battaglie che sono anche tradizionalmente nostro
Dalle trentacinque ore al salario minimo garantito dal disarmo nucleare convenzionale alla estensione della proporzionale purché in tutti i Paesi dalla lotta al razzismo alla questione del debito a rapporto nord-sud
Per questo oggi assumere come punto di caduta in questa Assemblea il presentarsi comunque come D. P. e solo come tipi cosa che nessun partito decide a nove mesi dalle elezioni rischia di contraddire frenare le interlocuzioni che abbiamo costruito
Ma occorre anche
Prendere atto
Che sei compagni euro comunisti inghippi offrono una prospettiva non condivisibile a mio avviso ma chiara non altrettanto mi pare facciano altri e segnatamente la maggioranza della Segrate segreteria
Dire che dobbiamo fare ove possibile campagna mediare con Verdi Radicali Sinistra indipendente eccetera e dire un qualcosa che già avviene
Dire che i processi devono partire dal basso significa non cogliere che questi processi sono già parzialmente in atto e che caso mai a volte l'inerzia delle leggi che li ostacola
Affermare che dobbiamo andare da soli alle elezioni per poi successivamente chiedere che le vittime liste verdi entrino a far parte del grande e dire un'ovvietà liste verdi nel gran ci saranno certamente senza chiedere il permesso al nord
Limite vero mi pare stia no nel non voler prende per prendere atto che la proposta del movimento sociale politico per l'alternativa staccata da un progresso da un progetto politico
Che definisce tempi e modi interlocutori quella proposta appunto senza il Progetto finisce per rinsecchite sì in un contenitore
Di interlocutori lungo di quanto contenitore di forze con tutto il rispetto marginali e prevedibilmente anche politicamente diversamente orientato
Questo limite per dirla con un esempio scherzoso veniva evidenziato da un refuso tipografico del Manifesto che nella presentazione della nostra rivista scriveva al progetto partecipano anche Franco astengo e Franco a stento
Oltre a Lidia Menapace che coerentemente si presenta in lista con il Partito comunista nelle prossime elezioni amministrative a Bolzano
Luciano variava
Fino fino alla nausea compagni scusami
Ha finito no no no ci mancherebbe
Non mi permetterei mai
Fino alla nausea compagni ripetiamo che un progetto avanza in primo luogo nelle lotte sociali e politiche e che non è illusoriamente sostituibile con proposte le elettoralistiche
Come altrettanto solare che prevede che prevede anche una traduzione sul piano elettorale di processi unitari
Ed è evidente che una cosa è se D.P. è motore di un percorso i cui risultati sono tutti da verificare
Facendo assumere ad altri responsabilità eventuale di chiusure settarie altra cosa e se siamo noi a chiamarci fuori con il rischio più che reale in queste condizioni di un risultato insoddisfacente alle europee
Dato che i tempi in politica sono essi stessi determinanti de potenzieremo la nostra stessa capacità progettuale progettuale propositiva che a quel punto potrà essere letta come la Gancia arsi del naufrago alla prima stecca che galleggia
Al contrario per un partito lo abbiamo scritto chiaramente proporre a partire da un Progetto un processo di aggregazione sociale politica significa tutt'altro che la mia la l'aut l'autoscioglimento
Significa il suo rafforzamento significa maggiore capacità di lotta e di radicamento sociale dentro un processo di confronto tra culture ed esperienze originari diverso che ricevo reciprocamente si arricchiscono integrandosi in una sintesi processuale
E in una fase non breve Company
Chi oggi ritenendo che di bit DP possa bastare a se a se stessa né in balzo ma il patrimonio rischia veramente di liquidarlo
Di P. può oggi giocare assieme ad altri un ruolo importante sotto certi aspetti storico occorre averne coraggio e consapevolezza
E anche bisogna avere anche la consapevolezza che molte delle risposte che saremo chiamati a dare non sono scritte nel suo libro
Allora ci pare che l'illustrazione dei documenti collettivi che ha concesso che a cui abbiamo concesso qualche minuto in più
Pochi o tanti che fossero praticamente direi terminata da adesso si va sul quattro dovrebbe dunque ci permetteremo a un paio di minuti dal tempo di segnalarlo agli oratori in questo senso mi sembra che si accolga la mozione Donegà arrivata a firma di Paolo Ferrero ed altri per evitare che i primi interventi fossero eccessivi comportassero la la cancellazione di altri interventi la parola Gianni Tamino si prepara Pippo Torri
Ma sì io sono d'accordo sul porto dovrebbe gli chiedo che mi venga segnalato qualche minuto prima
Credo che sia importante discutere in questa Assemblea per quello che è il compito di un'Assemblea dei delegati
Cioè a partire da quelli che sono i documenti non solo che sono stati argomento di dibattito in questi giorni ma anche a partire dai documenti che già fan parte del patrimonio collettivo di Democrazia proletaria
E mi riferisco in particolare a ciò che è emerso negli ultimi due congressi Palermo e Riva del Garda
E a partire da questo cercare di individuare percorsi politici che permettono di raggiungere gli obiettivi che intendiamo prefiggersi
Io non starò qui a sottolineare punti di divergenza dal dalla relazione Di Giovanni
Posso dire in maniera molto sintetica che mi ritrovo nelle osservazioni fatte dalla minoranza della segreteria nel documento cioè russo Semenzato
E quindi non starò a precisare punto per punto tutti gli elementi di divergenza voglio invece cercare di fare discorso che permetta di ricostruire un po'il percorso nostro collettivo come democrazia proletaria e vedere come questo percorso possa essere proiettato nel prossimo futuro
A partire da un una considerazione
E c'è ricordare qual è stata all'origine di Democrazia proletaria il suo ruolo storico che ha avuto nel suo passato
A partire cioè dal fatto che Democrazia proletaria nasce come percorso unitario tra diversi
E con uno sforzo in cui abbiamo saputo
Far prevalere gli aspetti unitari rispetto alle divergenze che pure allora c'erano e che per un certo tempo sono rimasti un percorso che ha permesso di evitare la liquidazione di quelle idee che dal sessantotto in poi hanno avuto un grande peso nel nostro Paese e che hanno permesso quindi di sviluppare lotte sociali operaie di grande rilievo e che grazie anche a questo sforzo fatto nella costruzione di di Pino sono andate perdute
Questo ruolo che è stato anche un ruolo difficile che ha richiesto anche momenti se volete di accettazione di un ruolo minoritario nella società
Accettazione anche di condizioni difficili e quindi il dotarsi di strumenti di autodifesa di scudi se volete di Corradi corazze per continuare il percorso
Ma d'altra parte questi scudi queste corazze questi sistemi di difesa se fossero mantenuti come semplicemente un meccanismo di auto sussistenza di DP perderebbero di ogni senso
Ed è così che dall'ottantatré in poi è stato necessario cercare di fare dei passi in avanti
E in questo senso mi pare che sia il congresso di Palermo ma anche per quanto complesso e difficile anche nel congresso di Riva ci sia stato una volontà in tale direzione
Quindi un percorso tutto quello di lipidi ricerca
E un percorso teso Allo sviluppo di nuovi rapporti
Con interlocutori sempre nuovi in una dimensione sempre aperta
Per realizzare le cose all'obiettivo di una trasformazione reale della società
A partire dal rispetto della dignità umana
Per inserire via via nella
Nello sviluppo che c'è stato in questi ultimi dieci anni del concetto di qualità della vita di capire che il rispetto della dignità umana si realizza solo nella messa in discussione del rapporto interno al agli esseri umani da qui il problema del rapporto per l'empio uomo-donna e non solo quindi in un problema di rapporto tra sfruttati e sfruttatori e quindi di capire come ci son contraddizioni di sfruttamento che vanno anche al di là di determinati schemi tradizionali ma anche che la qualità della vita non è possibile realizzarle quindi rispetto della dignità umana non è possibile
Senza la messa in discussione
Di un ah beh errante rapporto uomo natura
Ed è da qui che nasce
Il problema della necessità di capire l'emergenza ambientale e il ruolo che gioca oggi
La difesa degli equilibri ambientali nelle lotte sociali di tutti i Paesi a capitalismo avanzato
La questione ambientale sia detto varie volte un qualche cosa che si possono permettere soltanto le società più evolute
E spesso si è cercato di vedere nelle lotte ambientali esclusivamente una visione egoistica degli uomini ricchi del Nord che potevano scaricare al sud
Le loro contraddizioni e che è senz'altro Stato anche vero ed è una parte della realtà
Ma proprio per questo
Bisogna capire cosa si deve intendere per emergenza ambientale e quale tipo di significato attribuire alle lotte ambientale
E più in generale direi della tematica eco pacifista
Dato l'intreccio che ormai viene nei fatti tra tematiche ambientali e difesa della pace
Non solo da un punto di vista economico perché non è possibile garantire rispetto della dignità umana non è possibile garantire difesa dell'ambiente se non mettendo in discussione le spese militari
Ma perché esiste ormai una consapevolezza diffusa del fatto che qualunque aspirazione dell'uomo moderno rischia di essere vanificata dalla presenza di due incombenti spade di Damocle
Il rischio dello sconvolgimento dei rapporti naturali e dall'altro il rischio di una catastrofe nucleare conseguente ad uno sviluppo dei conflitti che esistono nelle varie parti del mondo
Questa drammaticità
Non significa porre nuove centralità
Abbiamo cercato di spiegarlo più volte significa caso mai mettere in discussione la logica di individuare di volta in volta qualche centralità significa al contrario invece Perera è presente che tutte quante le iniziative di lotta
Le
Gli obiettivi di trasformazione della società devono essere in qualche modo improntati alla conoscenza di queste due emergenze dell'emergenza in generale ecco pacifista avere ce l'ha cioè la capacità di vedere come questo problema
Sì è un problema che pone
Di fronte alle lotte sociali nel territorio alle lotte in fabbrica
Alle lotte di emancipazione in generale la necessità di tener presente di avere come prospettiva questa situazione su scala non locale e non quindi un ottica localista ma planetaria
Da qui sta il vero problema
Della dimensione
Di trasformazione della società delle lotte ambientali che non possono esser viste come mi pareva che il compagno Vinci
In maniera a mio avviso abbastanza parziale caricaturale poneva riconoscendo sì il problema ambientale come uno tra delle drammatiche emergenze della realtà odierna ma intendendo le lotte ambientali come un qualche cosa appunto che si realizza soltanto in certe società occidentali
Per scaricare o perché non si pongono comunque il problema di dove si scarica il problema
In un'ottica ecco pacifista che è alla base dell'elaborazione di Democrazia proletaria ma che è comune ai movimenti eco pacifisti che sono fuori di DP non vi è questo tipo di atteggiamento
La lotta ambientale viene vista sempre in un contesto planetario e non potrebbe essere diversamente non esiste soluzione del problema ambientali in un'ottica limitate ristretta
Questo non significa che noi dobbiamo
Verificare fare l'esame ai Verdi agli ambientalisti ai radicali per verificare se hanno una coscienza globale planetaria di classe ogni volta che fanno le singole lo e ci mancherebbe
Ciò non toglie che ogni volta che ci sono lotte su questi problemi e possibile cercare di orientarle in modo da non determinare delle contraddizioni tra quello che è un problema di chi può permettersi le lotte ambientali nelle zone ricche e quello che è il contrasto crescente tra nord e sud del mondo anzi
A mio avviso questo problema questo tipo di errore e purtroppo presente anche all'interno di Democrazia proletaria
Perché compagni stiamo attenti e questo non è scritto in questo modo ma potrebbe essere perlomeno letto all'esterno in questo modo quando si afferma della necessità di fare battaglia di dare valore positivo alle battaglie
Contro l'arrivo delle navi di rifiuti dalle zone africane o dal Libano stiamo attenti
Noi non siamo ospiti fa sfavorevole o contrari al fatto che i rifiuti che nostri sono andati nei Paesi del Terzo Mondo ritornerà anzi ci mancherebbe siamo stati noi i protagonisti in Parlamento perché questo si verificasse al contrario le battaglie devono essere perché ci sia una foto una capacità di affrontare il problema del perché si producono rifiuti
Qual è la logica della distruzione delle risorse connessa con la produzione di rifiuti qual è cioè il modo di produrre capitalistico che passa attraverso la necessità per garantire profitti a un sistema di internazionalizzazione basato soprattutto per l'invio sulle multinazionali della chimica
Che ha questo tipo di esigenza ma al contrario
Non dobbiamo certo pensare che la soluzione sia quella semplicemente di far finta che i rifiuti prodotti dal nostro sistema produttivo non si sa dove vanno a finire l'importante che non si sappia dove va a finire
Allora se noi vogliamo e dei e il realmente porci in un'ottica di dimensione planetaria dobbiamo renderci conto che ogni nostra azione locale che è indispensabile la nostra azione non può essere la fuga in avanti e di proiettarci al Sud del mondo dove dobbiamo risolvere i problemi planetari a partire dal nostro concreto e quotidiano abbia lavoro di di di azione politica e di lotta nel nostro territorio nella nostra realtà sociale
In questo tipo di operazione
Se ci guardiamo bene attorno chi troviamo insieme con
Non abbiamo forse sempre trovato movimenti diffusi nel territorio
Che si dichiarano ambientalisti che si dichiarano pacifisti non sono questi
Queste realtà quelle che danno origine poi di fatto al Movimento Verde e ambientalista le stesse liste verdi nel nostro Paese
Sono questi o no i nostri interlocutori in un progetto di trasformazione della società a partire dal
Sistema produttivo che è ad un tempo momento di sfruttamento in fabbrica ma dall'altra parte anche momento di sfruttamento fuori dalla fabbrica Attraverso produzione di rifiuti di inquinamento di beni Idi imponendo ci beni di consumo inutili
E allora con quale tipo di rapporti unitari noi andiamo ad una
Ad un processo che non sia minoritario ma che risponda a quella che è una domanda della maggioranza della società
Che non può essere detti Zaha Toaldo ghettizzato in un ridotto il limite confine ideologico in cui io faccio l'esame e gli altri si sono anche i capitalisti o si sono sorge attivamente supposizioni di classe
Mentre invece dobbiamo verificare se il loro modo di agire se le loro battaglie sono coerenti con il progetto che noi ci poniamo
Se ci sono o meno quel tipo di interlocutori quelli con i quali noi possiamo realizzare i nostri obiettivi
E allora e rispetto a questo che noi dobbiamo individuare quel processo di unione di unità
Tra differenti che non può significare sommatorie che non posso edificare
Neppure da un punto di vista culturale una sommatoria per cui l'ambiente e una delle cose di cui gol ci occupiamo ci occupiamo della fabbrica ci occupiamo dell'ambiente ci occupiamo dei diritti civili ci occupiamo di mille cose
Non è questo ma è di capire l'intreccio che esistono tra questi problemi e di capire come da questo intreccio
Hanno gambe quei progetti quei percorsi che possono permettere rapporti unitari cuore a partire dalla differenza
Rapporti unitari che non significa sommatorie che non significa unificazioni
Forzate di processi non maturi
Allora è rispetto a questo che dobbiamo confrontarci quando parliamo anche delle questioni del delle elezioni
Io ho avuto delle del sensazione abbastanza strane
Sia nella relazione dalla dall'ascoltare la relazione di Giovanni sia dall'intervento di Luigi che vi sia un attenzione a mio avviso molto pericolose eccessiva rispetto a quello che sta succedendo all'interno del partito comunista
Mi sembra che stiamo spostando il nostro asse di attenzione a occupare le pulci al Partito Comunista a ritornare un ottica da dubbi d'azione
Rispetto a quello che è un nostro obiettivo di ricercare un po'un percorso autonomo per intervenire sui processi e sulle contraddizioni della Società moderna
Allora rispetto a questi problemi e cerco e mi avvio alla conclusione dobbiamo individuare in un rapporto unitario anche elettorale un importante momento di confronto politico perché i nostri
Obiettivi che sono comuni in gran misura
Ad altre forze a partire ma non solo da Verdi e Radicali e anche qui scusate compagni non si può
Sempre usare lo stesso metodo e cioè di dire noi individuiamo anche i Verdi Radicali dopodiché si fa la caricatura dei Verdi e dei radicali
Sì dicono le cose a metà strada
Come è stato fatto a livello di relazione questa mattina dove si dica citava il documento Mattioli e Scalia soltanto in parte dimenticando che a un certo punto
Mattioli e Scalia diceva
Esattamente questo pare a noi evidente che proprio nella Società proprio in queste culture in questi interlocutori stanno le domande i soggetti per la costruzione di questo polo e questo ci sembra è in forte consonanza con le previa analisi punti affrontati da Ronchi Tamino
Qui abbiamo sottili nato più di loro il ruolo strategico aggregante della questione verde
Si apre il dibattito e l'ampio confronto tra gli interlocutori interessati anzi siamo in qualche modo in ritardo e dovremmo tutti con maggiore impegno costruirle sedi per un tale confronto
Questo deve essere il nostro obiettivo di essere noi protagonisti
Di questo confronto di aprire le strade non chiuderle allora compagni sono i diciamo prima ancora che questo confronto si è iniziato prima che le verifiche siano state fatte che comunque Lippi Valletta alla scadenza europea
Dove sappiamo benissimo lo diceva prima il compagno neri i Verdi andranno nello stesso gruppo parlamentare europeo nostro
Dove dal dalla realtà verde europea ci viene un invito ad un processo unitario non solo noi ma anche ai Verdi e sappiamo che ci sono delle
Biffi e delle posizioni
Altrettanto di resistenza dentro il Verdi ma non possiamo coprire Celentano movimento ieri azioni di resistenza degli altri per impedire questo processo
Dobbiamo renderci conto invece che c'è la volontà in molti settori verdi e radicali di aprire questo confronto ed è soltanto dopo aver verificato attraverso questo confronto lei e volontà reciproche la possibilità di fare un percorso comune non elettorale ma sugli obiettivi appartiene ad esempio non tanto dall'inventarsi da un giorno all'altro un certo numero di referendum
Spostato dall'altro come metteva in evidenza il documento di Franco Russo Semenzato solo in una certa parte ma individuare per esempio la quelli che sono temi oggi scottanti
Per l'intero paese che possono vedere noi insieme con i radicali insieme con i vermi
E insieme con un vasto movimento sociale e politico esterno ma reale sociale politico non quell'inventato da noi non quello di Lidia Menapace in lista colpirci incerto d'accordo anche con Democrazia proletaria è proprio questo che noi contestiamo è proprio questo che contestiamo il fatto che anche a Democrazia proletaria abbia dato l'appoggio a quest'operazione
Quindi non è non è questo il discorso
Compagni è molto chiaro ha spiegato prima che si possono individuare due assi
Privilegiati allora sì per qualcuno l'asse privilegiato è quello nei confronti del partito comunista è un discorso pienamente legittimo non è quello che io penso di no il più opportuno e ho spiegato il motivo
Dicevo
Quindi che un reale pro cesso passa attraverso questo tipo di interlocuzione e attraverso quindi questa verifica che noi possiamo andare realmente aderito a Resta resi conto se è possibile ad esempio senza soprattutto su due temi individuare una campagna all'iniziativa unitaria ricordiamoci che referendum si fanno per vincerli
Dopo che si è creato un'ampia mobilitazione dopo che si è creato nel Paese favorito nel far paese un processo per cui questa diventi maggioranza e allora su questi temi previo credo che dobbiamo prelevarne alcuni come ad esempio il problema della lotta contro le produzioni chimiche nocive e la difesa del diritto di sciopero questi sono aspetti che possono porta
Il vivi
Ma se noi in partenza chiudiamo le porte e diciamo comunque salgo sbarramenti elettorali di P balli lezioni comunque per conto suo quale tipo di verifica quale tipo di interlocuzione poi siamo sia possibile
è un'evidente contraddizione che fa che è giustificata soltanto ripeto da un atteggiamento molto discutibile di attribuire ai nostri
Più vicini tra virgolette avversari una visione che quella
Che non è nella realtà ma è quella che noi dipingiamo loro addosso e su questa base dire comunque siamo talmente diversi siamo talmente lontani che non è possibile nel su un percorso comune
Senta se vogliamo questo evidente che possiamo sempre privilegiare
Le differente ma è in contrasto con quanto abbiamo affermate dichiarato al congresso di Riva del Garda doppiando abbiamo ribadito la necessità di un percorso unitario tra differenti e non certo di erigere steccati ideologici
Per non confrontarci con gli altri
Ma nella nel quadro non certo esaltante della situazione generale
Democrazia proletaria è stato detto già anche da altre una specie di miracolo vivente
Credo che oggi abbiamo di fronte a noi il problema di consolidarlo egli capitalizzare uno
Per evitare che possa essere messo in discussione
Dalla ristorazione capitalistica in atto
Quindi credo che siamo tutti consapevoli che sono scelte importanti e non ordinarie che dobbiamo fare in questa Assemblea
Io credo che per farle nel modo più corretto possibile
Dobbiamo essere ben coscienti del quadro generale di riferimento che caratterizza la fase in cui ci troviamo io vorrei ricordare due elementi in particolare
Di questa situazione il primo e che non è sicuramente questa una fase di grandi rivincite di grandi balzi in avanti
C'è stata una sconfitta della classe operaia della sinistra in cui è coinvolta anche Democrazia proletaria
Ritengo che non sia pensabile oggi un rilancio generalizzato delle lotte che superi la frammentazione prodotta dalla crisi
Perché questa crisi ha toccato tutti anche la base sociale di riferimento
Non possiamo quindi pensare di andare avanti come se nulla fosse cambiato tanto per fare un solo esempio oggi è necessario una grande capacità una ben maggiore capacità di prima per rilanciare qualche piccola lotta per quali Zani su questa le masse la gente i lavoratori
Il secondo elemento da non dimenticare che le contraddizioni si di classi si presentano oggi con forme e contenuti completamente nuovi
Vi è una trasformazione profonda in atto nella stessa classe operaia
Esplodono in modo drammatico le contraddizioni nuove
E più evidenti come quella ambientale io credo che in questo contesto il nostro bagaglio ideologico
Non è da considerare qualcosa di ingombrante di cui più o meno disfarsi sarebbe come se l'alpinista che arriva in una fase difficile dalla scalata si libera dello zaino che poi si trova poco dopo senza ramponi e scivola sul ghiaccio
Io credo che dobbiamo invece usarli questi strumenti
Essere capaci cioè di dimostrare che le nostre analisi marxista il progetto politico conseguente di uscita dal capitalismo non sono cose del passato ma appartengono al presente e al futuro anche se non vicino
Sono valori obiettivi che non saranno mai definitivamente sconfitti dal capitalismo
Io credo che qualsiasi operazione quindi che ho fusti questo elemento non solo è deleteria per DP ma è sbagliata per tutta la sinistra perché toglierebbe il contributo più prezioso che Democrazia proletaria può portare al rinnovamento della sinistra
Di non avrebbe alcun senso oggi senza questo elemento
Io credo che per affrontare la situazione dobbiamo fare anche un'altra cosa a mio parere cioè dobbiamo essere coscienti fino in fondo che è necessario oggi in questa situazione a cominciare da noi stessi
Una grande mobilitazione un impegno straordinario di tutti i compagni
Per aprire io penso una vera e propria fase nuova della vita di morbillo Grazia proletaria io credo che possiamo oggi sperare nell'avvio di un processo certo lungo e faticoso ma possibile
Di Rinnovamento Rifondazione della sinistra io credo che democrazia proletaria debba gettare tutto il suo impegno in questo processo oggi possibile
Per questo bisogna fare io credo contemporaneamente un lavoro di grande chiarezza ma anche di Massimo rilancia d'iniziativa come democrazia proletaria ecco una democrazia proletaria più forte possibile
Questo salto di qualità questa nuova fase questo profondo rinnovamento di Democrazia proletaria io credo debba caratterizzarsi in due direzioni principali
La prima un rilancio di un'iniziativa appunto forte nostra che riproponga la nostra identità attraverso alcune battaglie di grande respiro su alcuni contenuti più significativi
Delle attuali contraddizioni nelle forme nei contenuti con cui queste oggi si presentano non nel passato e quindi sulle tematiche del lavoro dell'ambiente dalla politica sociale
E poi dobbiamo credo in un'altra direzione e svolgere un ruolo attivo costante e sistematico anche per favorire l'incontro tra soggetti diversi
Per individuare proposte comuni d'iniziativa per stimolare una riflessione un rinnovamento di tutti e creare quindi le condizioni per un'aggregazione di forze prima di tutto a livello sociale ma poi anche a livello politico
Che esprimono soggettivamente e oggettivamente contraddizioni e tensioni anticapitalista
Per
Portati senza quindi i compagni che devono parlare vanno fuori a farlo per favore anche a fumare
E allora come indicano la porta per favore
Per questo io ritengo riduttiva improponibile sostanzialmente non vera l'alternativa tra o Silvana direzione di fare un'aggregazione una federazione appunto con Verdi Radicali oppure l'unica alternativa è l'esistente continuare
Sulla situazione esistente le cose non stanno così io credo si può e si deve uscire dall'esistente senza necessariamente io penso andare in quella direzione
Per questo io ritengo sbagliata la proposta dalla Federazione con veri di radicali anche se certamente animata io penso dalle stesse buone intenzioni di tutti noi che è quella di uscire da questa fase di stagnazione
Che riguarda tutta la sinistra e anche se contiene sicuramente degli stimoli positivi che sono soprattutto una direzione
Di non chiuderci troppo in queste sedi non la lasciarci prendere dalla tentazione di settarismo e di isolamento quel sono solamente stimoli positivi che vengono ma io credo che sia sbagliata la proposta con cui si vogliono affrontare queste questioni e ciò per due ragioni fondamentali la prima perché costituisce un'accelerazione è una scorciatoia che privilegia di fatto questioni di schieramento di sommatoria dell'esistente e solo in alcune direzioni
Piuttosto che l'avvio di un processo ben più ampio come invece necessario processati io penso addirittura potrebbe venire ostacolato anziché favorito da un'operazione con questi connotati in questi tempi e con queste indicazioni
Io penso che di Piris che ha moltissimo
Vi annebbiarci dentro quest'operazione sfumando se non perdendo la sua identità e credo che veramente sia non accettabile il discorso che fanno alcuni e noi potremmo in questa circostanza in questa situazione in questo quadro giocare qui dentro ruolo addirittura egemone qualcuno
Sostiene questa imposta sono io credo veramente non oggettivamente sostenibile
Secondo ritengo che sia anche culturalmente questa proposta ideologicamente sbilanciata
Decisamente ed eccessivamente sbilanciata sul verde piuttosto che muoversi nell'ottica che tutti qui noi proponiamo e sosteniamo insisto tutti che quella di ricondurre le comprensioni ambientali quella nord sud ad esempio alle sue radici di classe quindi intrecciata con la calma contraddizione diretto a capitale e lavoro
Non si può per dirla con una battuta pensare io credo
Che si possono sviluppare fuori dalle fabbriche grandi lotte anticapitalista e sull'ambiente mentre nelle fabbriche trionfa definitivamente la filosofia non credo che siano due situazioni compatibilità di loro queste bisogna allora dire con chiarezza e non ci sono le condizioni non è corretto oggi perseguire l'obiettivo di una federazione con Verdi Radicali né tanto meno quello di lavorare per liste comuni alle prossime europee
Entrambe le operazioni costituirebbero oggettivamente al di là delle intenzioni un modo per esaurire io credo l'esperienza di Democrazia proletaria piuttosto che è un modo per capitalizzare
In avanti il nostro patrimonio contribuendo a portare il nostro contributo al processo di rifondazione della sinistra
Ancora più preoccupante mio parere sarebbe rinviare la decisione di Nesi
Perché ciò paralizzare ebbe in modo drammatico la vita del partito
Tra l'altro sulla c'era azioni interni su questioni prevalentemente di schieramento invece che a rilanciare l'iniziativa del partito a tutti i livelli
Con conseguente a mio parere molto preoccupanti anche sul piano elettorale
Invece è oggi è proprio di questa rilancio urgente d'iniziativa di cui c'è assolutamente bisogno prima di tutto per Democrazia proletaria
Quindi dobbiamo decidere oggi sulle questioni che sono state poste all'attenzione del dibattito in verità anche con un metodo non corretto su cui credo i compagni hanno già fatto anche autocritica
Dobbiamo decidere con grande chiarezza ma anche con grande serenità io credo se in cella senza lacerazioni e drammatizzazioni da ultima spiaggia senza demonizzare nessuna
Ma nel profondo rispetti tutte le posizioni io credo che ci sia un modo classico è normale
Per operare in questo modo se non si individuano al momento spazi di sintesi non pasticciate ed è quello di operare secondo la logica
La maggioranza dalla minoranza alla quale quest'ultima qualunque essa sia va garantita ovviamente comunque piena legittimità a continuare
La sua battaglia la sua dialettica interna e anche fuori nel rispetto però ovviamente di regole comuni
Che dobbiamo darci modo forse più chiaro di quanto non è stato fatto fino ad oggi e di quanto non è avvenuto fino ad oggi
Tutto ciò io penso non deve significare affatto quindi bloccare il dibattito né tanto meno l'iniziativa politica io penso spiegano Grazia proletaria non solo per rafforzare la sua identità ma anche per far crescere contemporaneamente un processo più ampio di Rifondazione delegazioni a sinistra e coinvolga certo anche le forze con cui si vuole oggi fare la federazione
Con l'aggregazione come dir si voglia ma anche molti altre forze e altre aree io penso che vi sono segnali importanti nona sopra valuto niente perché sarà in contraddizione con le premesse che oggi una stagione non certo di grande rilancio generalizzato però ci sono segnali che dicono che è possibile oggi avviare
Con tempi lunghi vasto processo di Rifondazione diritto legamento tra pezzi della sinistra
Nell'ambito della proposta del movimento per l'alternativa
La stessa lavoro come già abbiamo già cominciato a fare con la nuova rivista a sinistra
Ma la stessa situazione che si è tale terminando all'interno dei Verdi o credo che sia oggi in fase di superamento una sorta di complesso che anche lì abbiamo avuto nei confronti dei Verdi comincia a farsi largo che c'è bisogno di maggiore chiarezza dentro questo movimento a farsi largo il discorso che qualcuno ha già detto la gallina dalle uova d'oro con invecchiare quindi c'è un processo
Come dire di riflessione anche all'interno di quest'area pene dobbiamo su cui dobbiamo inserirci per non parlare delle altre aree che sono città ricordate per non fare l'elenco
Che noi sappiamo
Io credo che su questa strategia possiamo e dobbiamo questo però il punto che dobbiamo credo su cui dobbiamo fare un salto di qualità possiamo e dobbiamo decidere passi concreti soprattutto sul piano sociale e si devono cominciati sale delle scadenze
Su questo processo viene avviato e consolidato
Nulla vieta che poi si possa trovare anche sbocchi con accordi parziale di tipo elettorale da sperimentare a livello locale hanno già detto altri compagni
Che rappresenta la però rappresenterebbe in questo caso altrettanti pezzi o tappe di un processo reale non operazioni di aggiustamento e di
Di a alleanza di tipo di ceti politici modo quindi ben diverso io credo ben diverso dall'operazione qui oggi si vuole proporre
Io insisto su un punto e cioè che io ritengo penso che la condizione prima affinché tali ipotesi possa marciare è che ci sia da subito dell'immediato una ripresa della nostra iniziativa
Anche su questo terreno bisogna uscire da questa Assemblea con orientamenti e decisioni precise e chiare
La ratio di Giovanni Russo Spena mi pare che fa dei passi avanti su questo punto ma ancora insufficienti
Cioè ancora più Caretti chiarezza più precisione
Nelle proposte io vorrei su questo punto dire solo tre cose
Dare un contributo in tre direzioni la prima io ritengo come ho già detto prima sì è necessario fissare alcune scadenze di questo processo e per la preparazione dalla convenzione per l'alternativa
Non si tratta solo di parlarne evocarla e dire bisogna arrivare a questo vediamo di fare qualche passo qualche primo passo nella direzione di prepararla contenti adeguati ma cominciare a dare un segnale concreto che si avvia completamente questo processo
Secondo credo che dobbiamo caratterizzare con maggiore chiarezza il nostro contributo dentro
Questo programma tentativo di fare anche un programma minimo comune con altre forze la nostra presenza a livello europeo caratterizzando soprattutto sul discorso
Delle trentacinque ore ad esempio la nostra presente nostro contributo alla nostra identità
E infine sulla questione del referendum io qui francamente o posizione un po'diversa rispetto a quelle che sono fino ad oggi emersi
Io credo che sia sbagliato ricorrere con una lo strumento del referendum attraverso un pacchetto troppo eterogeneo troppo ampio di referendum
Io credo per esempio anche per quanto riguarda riferendo sullo sciopero ho delle perplessità che ho già espresso camminando riconfermo qua che il referendum sul diritto di sciopero qualora andasse a finire male come purtroppo è probabile la vicenda in sede parlamentare
Sia un'iniziativa possibile opportuna perché qui è vale l'obiezione che molti fanno referendum ed è giusta su questo caso che la sconfitta sarebbe molto pesante per tutti mentre io ritengo che sia possibile individuare altri terreni su cui lavorare anche senza referendum ma in particolare utilizzare lo strumento del referendum su un appunto a mio parere molto qualificante molto importante che è quello della estensione dello statuto con la forma del verrà decisa
Alle piccole impresa questo ritengo che sia un tema fondamentale e al limite che fu anche caratterizzare da solo io credo nella ripresa dell'iniziativa di Democrazia proletaria non è un tema fa BT sta questo come qualcuno ha detto operai sta nel senso che si vuole dare
Negativo questo termine tema già nostro tra l'altro abbiamo sollevato anni fa è un tema che può prestarsi a un intreccio notevolissimo di tematiche di problemi
Di carattere teorico territoriale sulle coste dello sfruttamento dalla precarietà del lavoro sulle coste dell'ambiente della salute sulla queste degli immigrati ho finito qua è un tema rilevantissimo che tocca milioni di persone che può interessare mezza Italia e certamente molto impegnativo
E probabilmente non è per niente sicura anzi forse probabile anche anche su questo terreno che non ce la facciamo a vincere
I risultati preferendo però su questo terreno è possibile io credo giocare un grande ruolo di aggregazione di lavoro con interlocutori di carattere sociale di carattere politico è un tema di enorme rilevanza che va incontro anche a contraddizioni che sono vive oggi sulla pelle della gente sono contraddizioni che Maran ulteriormente aggravate nel futuro e quindi un tema di grande attualità
Di grande rilevanza e su questo io credo è possibile necessario
A mio parere
Focalizzare l'iniziativa di democrazia proletaria quindi già oggi ma anche nel nelle prossime settimane io credo che occorre definire con urgenza su questo terreno dalla parte finale la ratio di Giovanni delle iniziative immediate di Democrazia proletaria
Con urgenza proposta interlocutori in questa direzione cominciare a camminare cominciare a preparare la vita il partito e anche
Gli possibili interlocutori su questa battaglia
E io credo che tutti al di là delle posizioni diverse che ci sono sulle altre questioni all'attenzione del nostro dibattito io credo che possiamo e dobbiamo sentirci impegnati a operare con urgenza per un rilancio unitario dell'iniziativa di Democrazia proletaria
Noi siamo qui poco alla favola
Attimo piastrelle delegato della federazione di Latina si prepara a Francesco Casaroli della direzione
Ma compagni non rileggo l'intervento
Passato a larga maggioranza all'attivo della federazione provinciale di latina
Con un'unica premessa questa di carattere personale secondo me noi questa sera stiamo cominciando male compagni
è un dibattito che a mio giudizio sta cominciando molto male
Perché sostanzialmente ripercorre vecchi riti che non ha un prodotto molto
In tutta la nostra storia politica
Mi riferisco sostanzialmente a ciò
A un oratore chiunque di turno che fa da sottofondo ad un dibattito che tutto esterno a quello ufficiale questo non giova a nessuno
Come primo
La seconda considerazione
E che mi mi pare perlomeno inopportuno
Che almeno all'apertura di questo dibattito io non dico per tutto il Tibet ma meno l'apertura di questo dibattito si abbia la riproposizione semplicistica assolutamente paritetica a quelle che sono state opinioni ben chiare
A tutto il corpo del nostro partito perché sono state espresse attraverso documenti interviste articoli dichiarazioni di voto eccetera
Io credo che questo è un modo assolutamente chiaro di affondare uno dei pochi passi avanti fatto al congresso
Quando abbiamo stabilito di dare vita per la prima volta in questo partito
Ad un organo più ampio più rappresentativo e non soltanto regionalmente che fosse un ambito di discussione e di confronto tra un gruppo dirigente nazionale
E l'espressione di un gruppo di compagni che nelle loro realtà lavorano giorno per giorno a contatto con la gente sui problemi che c'ha la gente in rapporto al nostro progetto politico
Io credo che se noi sprechiamo questa prima occasione
Ripetendo una ritualità che finisce per stancare tutti e per spostare il dibattito da qui fuori da qui non risolviamo nessuno dei problemi che abbiamo di fronte
Diamo un segnale anche chi è fuori di qui a spetta a casa nelle sezioni i risultati del nostro dibattito facciamo fare un passo indietro non soltanto alla nostra discussione ma anche al metodo col quale affrontiamo la nostra discussione
Per cui io invito tutti i compagni
Ai quali li conosco tutti piena legittimità delle opinioni che esprimono e delle opinioni che hanno espresso in passato di rispettare un organismo che tutti ci siamo dati al congresso e che credo nessuno in coscienza posso abolire questa sera di cominciare ad affondare facendone un rito che tra tre giorni ci ritrova lo stesso punto di partenza col quale siamo arrivati qui
Fatta questa premessa sport troppo non molto brevemente
Vi leggo il documento
Che è stato preparato dei compagni della sezione di Aprilia un paese pochi chilometri da Roma
Ed approvato a larga maggioranza dalla Federazione provinciale di Latina c'è anche poi una nota che spero di avere il tempo di leggerli altrimenti lo farà l'altro compagno delegato
Che riguarda invece rappresenta invece le opinioni della minoranza chiamiamola così premettendo che è stato un discorso un un dibattito svolto qualche giorno fa molto franco molto sereno e ritengo anche molto costruttivo
Dunque forse superfluo ma sarà bene ribadire che questa Assemblea la prima dopo il congresso di Riva non può essere la ripetizione più o meno consapevole di una sorta di referendum
Sarebbe un ulteriore distorsione di un dibattito sin troppo inquinato che graverebbe lo stato di un partito già percorso da profonda inquietudine rafforzerebbe l'immagine di un gruppo dirigente corto circuito cortocircuitato simile a pugili suonati in preda rancorosi ITA dell'incomunicabilità permanente su questa via lo sappiamo tutti c'è il serio rischio di disperdere i dieci anni di lavoro collettivo tesa a mantenere aperta la speranza di una trasformazione possibile
Per regredire sempre più a forza residuale occupata solo ha già a garantire il diritto di cittadinanza di un ristretto ceto politico
Per scongiurare tutto questo qua dunque dato un metodo al confronto per evitare che problemi adesso legati superano per importanza gli stessi contenuti o peggio ancora si discuta di chi esprime opinioni anziché delle opinioni
Come pure va dato ordine ad un dibattito che si è avviato polarizzato sulle tematiche elettorali ci porterebbe dritti a scelte opportunistiche o elettoralistiche
Risultato di rapporti di forza che caricati di valore simbolico perderebbe ogni significato politico fuori di noi e getterebbe ero tutta Democrazia proletaria in un clima già vissuto nel settantanove un clima che nessuno di noi rimpiange
Ma forse è opportuno fare un'ultima permessa
Dobbiamo dirci con franchezza che ci troviamo in un momento delicato non solo per diversità di opinioni e non sono fuori nuovi i richiami ad un profondo senso di responsabilità sia del gruppo dirigente sia del resto di DP
Visto che un buon spettacolo al pari di uno brutto lo fanno non solo gli attori protagonisti ma pure le comparse lo stesso Pubblico
La verità e che stiamo definitivamente facendo i conti con quella cultura resistenziale che per anni ci ha fatto nel tener duro e che tutti oggi sentiamo inadeguata
Ma abbiamo sottovalutato le difficoltà del passaggio da quella fase ad una di consolidamento e di sviluppo che molti fino a qualche tempo fa teorizzava uno per salti e che invece si è rivelato un percorso ben più tortuoso e difficile
Non se ne esce se non colmando i vuoti strategici lasciati arriva che più o meno tutti hanno riconosciuto
Sviluppando poi una riflessione sulla nostra politica delle alleanze una vera novità il solo parlarne dopo anni di splendido isolamento
Precisando indie infine ma solo dopo i primi due passaggi una nostra tattica e non solo elettorale che non può più essere la risultante di veti incrociati o l'opinione di chi fuori da noi viene scelto come interlocutore di turno
Il tutto senza smanie di protagonismo bisogno di contarsi voglia di vincere che poi è un modo anche un po'banale di introiettare proprio quei modelli culturali contro i quali stiamo spendendo una vita intera
Solo così da Senigaglia forse non uscirà un partito più dolce ma certamente più credibile per tutti quei compagni che in queste ore ci tempeste Ranno di telefonate per sapere come va
E per quegli interlocutori sociali che guardano a noi sperando che non celebriamo i vent'anni dal sessantotto ripetendo vecchie pratiche tragici errori
Che da tempo segno nolano la storia della nostra Repubblica
E a proposito di strategia sarà bene cominciare dalle ali compagni
Verso le quali è inaccettabile continuare a lanciare anatemi ingiurie che non fanno onore a chi le subisce macchine lancia salvo poi blandire le per utilizzarne la forza nel nostro partito al contrario di tutti gli altri il problema non è vincere ma convincere pena la progressiva delegittimazione la perdita di autorità morale oltre che politica di un intero gruppo dirigente da chiunque rappresentato dunque smettiamola di considerare le diversità di opinione un ostacolo alla navigazione e di esibire nella migliore delle ipotesi uno spirito del di tolleranza un po'ipocrita
Che evita il confronto concede il diritto a parlare ma non ad incidere inchioda a metà del guado quel partito di ricerca che rischia di restare troppo simile ad un partito di resistenza
Estremizzando è sicuramente banalizzando ma solo per brevità leali appaiono ben chiare dal dibattito che ha preceduto questa Assemblea
Alcune alcuni pensano ad un partito di veri comunisti che fa della centralità operaia il suo asse strategico
Considera i diversi movimenti interlocutori secondari pensa al rilancio in Europa di una terza via non verbale ma reale insieme ai partiti comunisti di Francia e di Spagna di Portogallo eccetera
Altri invece pensano ad una sorta di superamento dell'attuale di tutti che prima di essere trascinata dalla stessa crisi del PC investe il suo patrimonio e torna protagonista dentro lo scontro tra Andrea ambientalismo di sinistra realisti e fondamentalisti
Lanciando subito una campagna politica per liste comuni dell'area verde ed alternativa alle prossime elezioni che Squassina che spacchi che s'componga che ricompone
Resta il corpo di democrazia proletaria
Che dai documenti prodotti per questo appuntamento a parte la gran confusione terminologica e la capziosità di alcuni distinguo
Appare profondamente omogenea nel credere ancora possibile un'ipotesi di campioni di cambiamento
Nel giudicare il nostro partito è essenziale per coniugare i punti di vista della radicalità operaia con quelli delle coop ciclismo e della critica femminista
Nel riconoscere però la parzialità di di di in un processo di trasformazione possibile che per fortuna vede in cammino altri frammenti di quella società che cominciamo a chiamare di Temù di democrazia critica in questa parte della società che a questo punto del dibattito
Forse fuorviante percentuali Zarek candidare a quarta forza politica del Paese
E che resta un bene prezioso in una fase storica che va a grandi passi verso un vero e proprio nuovo Medioevo
Tutti pensiamo che non basta più una presenza solo testimoniale ne possiamo accontentarci di sopravvivere
Ma abbiamo urgenza di crescere e non solo elettoralmente per quei valori di alterità di cui siamo portatori e che ci fanno sperare che intanto nuovi ancor prima dei nostri figli e dei figli dei nostri figli non moriremo per forza democristiani
E tutti pensiamo che cresce non può significare crescere su se stessi sognando la grande di di o navigare a vista giorno dopo giorno facendoci puntualmente saltare i ponti alle spalle
Se ne deduce che quello che abbiamo definito arriva un movimento politico e sociale per l'arte e la e il alternativa
Lo pensiamo come inutile terreno di analisi di confronto di sperimentazione sociale
Per un partito di ricerca e per quanti da altri punti di partenza attraverso altri percorsi essenziali anch'essi e pur parziali si muovono per trasformare l'esistente
Riconoscendo che oggi un punto di vista antagonista non è più riducibile solo quasi al bisogno Perahia come fulcro intorno al quale ricostruire un blocco sociale per l'alternativa riconoscendo i profondi errori di analisi commessi nel liquidare come mode
La multi polarità e la multiformità dell'antagonismo sociale sociale che in questi anni si è sviluppata model terreno dei di dei diritti civili che ci ha portato a confondere
La loro radicalità con un giudizio larga parte corretto su cui poi rappresentava nella sfera del politico modelle tematiche ambientali che ci hanno portato per lungo tempo a ritenerlo una sorta di beffa del destino
Davanti alle quali non restava che resistere un minuto più della loro fine
Sono prodotti di una cultura politica non solo resistenziale ma anche presuntuosa impermeabile di chi si considera l'ombelico del mondo e che perciò smette anche di studiare per capire e poi agire poi riflettere e poi ricominciare
Da qui nascono molti dei nostri guai e su questa via il movimento per l'alternativa resterebbe una formula soffocata
In una visione tattica e strumentale vittima di una gestione sociale declamatoria e di una indeterminatezza politica paralizzante
Ha senso invece se evitando zuffe o semplificazioni lo affrontiamo con un terreno utile di ricerca e sperimentazione
Che punta alla rifondazione all'allargamento di un polo alternativo che non può essere la somma da antagonismi parziali in cui si coabita da separati o si hanno solo rapporti di buon vicinato
Ma dove si discute ci si confronta si fanno cose ci si divide pure quando è inevitabile
E su questo impianto che va puntualizzata la nostra strategia ed è vero che ancora oggi noi solo possiamo essere a farlo
Tutt'altro dunque crea una svendita o un rovesciamento di linea per mettere alle corde qualcuno
Ma il rilancio delle ragioni profonde che dieci anni fa ci hanno spinto a questa scommessa collettiva tutta dentro non fuori lo spirito di frontiera l'identità di Democrazia proletaria
E sono in quest'ottica che si può aprire un confronto costruttivo sulla nostra politica delle alleanze che altrimenti si ridurrebbe davvero scegliere come qualcuno chiedere chiede se andare da soli o con altri alle europee del prossimo anno
Un terreno quello delle alleanze non facile perché ci costringe a fare i conti fino in fondo con una cultura che porti i segni di dieci anni di isolamento e presenta un panorama complesso e contraddittorio
Dove da tempo i personalismi le posizioni di potere le ambizioni personali le stesse Piccinelli e condizionano spesso pesantemente scelte anche importanti
Ma è evidente che come a proposito delle tattiche sarebbe schizofrenico orientale in direzione diversa dalla Rizzo dall'orizzonte strategico disegnato
Quando invece possono dare proiezioni elettorali prima e istituzionale dopo ad un'opzione strategica
E non per questo debbono essere obbligatori e comunque sempre per noi e per gli altri
Perché sappiamo tutti che un polo alternativo è una prospettiva tutta da costruire per la quale gli altri hanno nodi da sciogliere percorsi da fare contraddizioni da superare e sarebbe un errore madornale
Da parte nostra tentare forzature con l'obiettivo di esportare in casa d'altri nostri contrasti
Ma è chiaro che se riusciremo a fare avanzare in tutta di di un confronto serio
Facciamo un passo avanti utile anche ad altri e se ciò è vero non ha proprio alcun senso di dire otto mesi prima e del tutto pregiudizialmente no ad una presentazione di movimento delle europee e forse sì ho finito
E forse sia alle amministrative del novanta
Facendo finta di non capire la profonda differenza politica e ignorando che i presupposti per la presentazione di liste unitarie stanno molto più in Europa che in Italia
Ne ha senso una proposta fatta solo per evitare una possibile batosta elettorale o non farla perché insieme si prendono il mio che separati o contrapporre le alleanze sociali a quelle politiche ed istituzionali
Ciascuno di questi approcci compagni apparirebbe furbesco anche il più sprovveduto sarebbe destinato a farci collezionare in coro di insulti da tutti i nostri interlocutori politici
Ben felice a quel punto di ritagliarci addosso i soliti panni alla vigilia delle elezioni ma ancor più indispettire dei nostri interlocutori sociali
Se questa serie di considerazioni ha un senso resta da definire in un minuto che cosa fare e cosa non fare da domani in via Farini nel resto del Paese perché pur non essendo all'ultima spiaggia sarebbe inaccettabile uscire da Senigallia con mediazioni che invece di essere sintesi in avanti di opinioni a confronto
Fossero page pasticci ingestibili
Erasmo da Rotterdam diceva che solo i pazzi non cambiano idea
Noi rischieremmo di non avere più un'idea da cambiare prigionieri ciascuno delle proprie certezze ma tutti impotenti persi e per gli altri
E allora cominciamo con rinviare a momenti meno convulsi una riconsiderazione critica sulla nostra forma partito e non perché non sia necessario anzi ma per evitare il rischio di aprire al di là delle intenzioni
Un altro fronte sul quale trasferire ampliate ed esasperate le diversità di opinioni esistenti
è evidente però che una strategia che punta a trasformare inevitabilmente dovrà trasformarci non per ridursi a quello che nessuno di noi vuole e cioè l'assemblaggio di forze più o meno resistenziali o l'associarsi di diversi che restano diversi
Possiamo fermarci qui
Fissando per l'autunno del prossimo anno la seconda conferenza nazionale d'organizzazione
Con il compito di definire quale forma dare ad un partito che dopo sei anni di resistenza e altrettanti speriamo di consolidamento pensa ad uno sviluppo a dieci anni dal due mila di un'idea di società alternativa all'esistente
In questo solco appare quanto mai opportuno la proposta di un convegno sul federalismo
Che ci permetterebbe il rilancio di una concezione pluralista della società in contrapposizione all'autoritarismo e al decisionismo dello Stato centralista
Di approfondire l'idea di autonomia e di poteri dislocati verso il basso come risposta da sinistra alla crisi della governabilità
Con conseguenti riforme istituzionali di fare emergere io ho finito lo stretto intreccio tra sviluppo avuto centrato federalismo e modello di società alternativa
Che ha nella democrazia e nella partecipazione i punti di forza e non il ventre molle di un sistema
Va bene
Venne d'accordo
Siamo adesso la parola Francesco Casavola e e si prepari Vittorio relative entrambi dell'aviazione veramente ai compagni che vogliono che la sintesi dello dei loro interventi sia comunicata alla stampa di fare dieci righe di sintesi comunicava al nostro ufficio stampa grazie
Ma io volevo partire dicendo che
Rispetto a Riva del Garda oggi si riesce a intervenire non magari alle sette di mattina
Con con altre liste vedo che le liste e mi fa piacere
è cambiata anche la presidenza no è una constatazione
Poi per entrare nel merito immediatamente alle questioni
Volevo fare un riferimento sulla questione istituzione movimento di massa
Per tentare di
Chiarire o comunque cerca di capire una situazione che già prima più potere e c'è una situazione facile
Sarà una fase difensiva questo tipo io voglio fare un esempio rispetto agli anni settanta e gli anni Settanta il movimento sindacale
Gli operai io mi ricordo a Sesto San Giovanni ogni tanto andavano in comune
Dal Sindaco dei consiglieri da tutti c'è avere cosa non andava bene andava lì protestavano occupavano al Comune un giorno due
Cambiava la situazione rispetto alcune oggi
Dopo Riva del Garda
In fabbrica i compagni comunisti ma detto voi siete bravi perché avete stabilito
Delle regole di comportamento dopo due legislature questo quello quell'altro questa cosa cioè vengono cambiati gli istituzionali
Il problema però che in una fase difficile in cui il movimento di massa non c'è in cui non andiamo in Comune a protestare non facciamo queste non facciamo quello non facciamo quell'altro
Addirittura dentro le istituzioni per così dire di sinistra nella cintura milanese dalla Provincia di Milano rispetta alcune cose ci troviamo le giunte per così dire contro Roche rispetto a tutta una serie di questioni
Io credo che in qualche modo
Anche per i nostri compagni istituzionale in un momento in cui non hanno un riferimento chiaro di massa rispetto a tutta una serie di questioni nel senso che non c'è la classe operaia che fa questo non c'è gli altri movimenti che fan quello che fa in quell'altro
Guarda caso ci ritroviamo sul Documento dei ventidue tutta se di compagni che sono dentro istituzioni sarà un caso però guarda caso ci troviamo questi compagni
Che intravedono secondo me una strada tutta dentro le istituzioni tutta legata al fatto di una somma di questo o di quello di quell'altro che risolve il problema probabilmente una fase difficile in cui c'è non c'è movimento di massa ognuno tenta in qualche modo
Di risolvere questioni però io non credo
Rispetto a questa fase sia questa la soluzione
Ma per venire poi anche alle cose da fare senza entrare
Solo nel merito delle varie dei vari cartelli
Non è a Milano
Il prossimo venti di novembre faremo un'assemblea al Teatro Nuovo
Insieme ai Consigli di fabbrica sulla questione del diritto di sciopero stiamo mettendo in piedi a Milano insieme a settori del Partito comunista settori
Della sinistra cattolica settori al sindacato questa grande Europa che volesse una prima assemblea per andare avanti nella battaglia politica
Perché è vero che dire i referendum adesso sul diritto di sciopero non ci sono le condizioni per poter andare avanti ma è anche vero che in qualche modo il partito
In un momento in cui il movimento di massa non c'è in qualche modo deve fare qualcosa
Deve intervenire dentro la situazione che in grande movimento dentro il sindacato e dentro la sinistra
E noi crediamo che a Milano questa cosa sarà una cosa grossa
Sia sul il legame rispetto al Pubblico impiego ai servizi al ai Consigli di fabbrica
A per così dire il sindacato industria dentro le fabbriche legato a questa cosa rispetto alle esperienze di base dei vari comitati di base alle esperienze consiglio di fabbrica all'esperienza ispezione sindacato quindi noi crediamo che dentro questa cosa con chi ci sta compagni perché non possiamo vedere
I Verdi e Radicali dentro le fabbriche nel sindacato
Lì ci sono i comunisti e ci sono testi della chiesa pezzi da sinistra e quindi lo facciamo con quelli lo facciamo anche con i socialisti coi democristiani con chi ci sta rispetto ai contenuti di classe ai contenuti su cui ci siamo e andiamo avanti dentro
Queste questioni
L'altra cosa
La caricatura molte volte che viene infatti dei cosiddetti opera IST
E questa cosa dà molto fastidio
Perché compagni perché voi un conto è dire il sindacato
Il Partito comunista all'industria lirismo una concezione un certo tipo ha fatto queste cose no e a Milano per quel poco abbiamo fatto abbiamo la fila fatto la filosofia abbiamo fatto a saldo
Stiamo fa abbiamo fatto gli autoconvocati allora i cassa integrati adesso faremo sta cosa sul diritto di ciò queste cose ho fatto gli operai Beastie cosiddetti anche dentro il dibattito no
Quindi una concezione di un collegamento sulle tematiche ambientali dentro e fuori la fabbrica ma sapendo che la situazione adesso è difficile dentro la fabbrica dentro la piccola fabbrica sulla questione dei diritti e quindi noi crediamo che debba partire immediatamente un ragionamento di referendum sulle piccole fabbriche non era chiaro nella relazione Di Giovanni noi crediamo che su questa cosa sulla questione dei diritti
Debba partire insomma al partito e non possiamo stare fermi a sapere se andiamo che i radicali per idea di questo o quell'altro e mai fare coi il lavoro di massa il lavoro del partito e tutto
Le cose che abbiamo sempre fatto e Tiziano dato dentro la società può in termini
Di consensi
Su queste questioni l'altra cosa che prima Tanino riprendeva scusate se vado per punti ma per stare nel quarto d'ora
La questione che qui qualcuno vuol bloccare questa questione del dell'operazione coi Verdi e Radicali alle elezioni europee questo sarebbe un disastro Jason si potrebbe più fare niente
Contro compagni è la questione elettorale un conto è la questione
Di lavorare insieme a queste esperienze per quel poco che si può fare insomma l'esperienza milanese non è il massimo rispetto a questa questione in particolare con gli eletti nelle liste via
Comunque rispetta queste noi non abbiamo mai detto che non si può fare delle esperienze di un certo tipo a Sesto San Giovanni nella lista verde siamo un'unica cosa lavoriamo insieme facciamo le cose eccetera
E quindi rispetto anche a queste questioni io vorrei capire poiché questa drammatizzazione dirà su questa cosa non ci siamo eccetera eccetera
Un conto e dire che rispetto al programma sulle questioni che non voglio fare la caricatura di nessuno sapendo che i radicali sono dentro il sistema noi siamo per il superamento del capitalismo e quindi mi sembra ovvio questo
Quindi rispetto alle questioni tattiche coi Verdi e coi radicali non ci sono
Problemi di prospettiva
Eccetera eccetera
Un'altra questione
La questione
Della redazione di Russo Spena de di questa segreteria nazionale
Io credo che anche Durante eri il Congresso dire la regata è anche la fase successiva ci sia delle critiche da fare a questa segreteria a questa conduzione della segreteria da parte di Giovanni io vorrei che magari Giovanni e la segreteria questa volta votassero la relazione che ha proposto o non come ha fatto ha
A Riva del Garda che guarda caso poi la finale ha scoperto che uno fa la relazione si vota pure conto anche rispetto a questo i paradossi di questo partito sono incredibile
Quindi rispetto alle scelte io non credo che qui dobbiamo sta qui e di e dividersi in maniera secca qui oggi si decide perché tutti i compagni
Nelle federazioni nelle sezioni ci chiederanno cosa fare si decide in maniera tranquilla in base alle emozioni e alla mozione eccetera qual è la linea da da condurre rispetto alle elezioni facciamo il lavoro di massa e io credo che dentro il documento ci sia questa parte per lo meno su uno dei referendum giovani ne ha indicate tanti almeno uno sulla questione del lavoro e noi indichiamo la questione delle piccole fabbriche sulla questione dei diritti
Per riprendere il lavoro faremo comunque le iniziative sul diritto di sciopero sulle battaglie politiche che comunque abbiamo sempre fatto e quindi almeno uno su questa cosa ci deve essere e quindi io credo che anche la questione alla segreteria
La nuova segreteria perché io credo che
La segreteria debba avere comunque una linea non si può essere bloccati
Con dentro e segreteria posizioni diverse che vuol dire bloccare il partito rispetto all'attività a alla potenzialità su cui si potrebbe intervenire dentro le cose qui e questo non è fuori dalle regole del gioco queste nelle regole del gioco democratiche di ogni partito in particolare il nostro che doveva tenersi e un'ultima battuta scusate ma la debbo fare sulla questione del metodo
Io credo compagnie che la questione del metodo sia una questione seria e non voglio tornarci più di tante
Credo che però
Il partito sono i compagni iscritti nelle cellule nelle sezioni di fabbrica non di fabbrica di paese nelle federazioni e non invece discrete di più sono i giornalisti del Corriere della Sera del manifesto di qualche altro giornale vi ringrazio
Visto che già regalato per così dire cinque prima adesso diamo la parola Vittorio Bellavite si prepari Micaela Pertoldi
Io volevo anzitutto dire una cosa che non è stata detta almeno non mi sembra
Noi o se invece come noi speriamo e questo significa che un invito i compagni cuochi a impegnarsi mobilitarsi andare sul posto se possedute impresario a mobilitarsi per da una testimonianza che il partito riesce a in qualche modo
Grazie
Rimane autonome indumenti
Fino alla questione e questi io non li
Fai discorsi complessivi perché C uno ha detto di non un certo rigore e attenersi a quello che deve discutere questa Assemblea
E le questioni aperte quindi non parlare di un universo mondo delle linee strategiche di Lippi anche perché io le ritengo risolte dal Congresso
Noi penso una larga parte di noi quali che forse su una maggioranza qui dentro le ritengono affrontati a Palermo e recentemente
Confermate e quindi momenti diciamo di analisi sulle sintesi tra le culture sull'iniziativa politica sono apporto tra lavoro l'ambiente non penso che possano essere i
Porrà può fonditore definiti questo sì
Però
Mi fermo allora le questione su cui abbiamo discusso nell'assemblea di federazione la prima cosa il compagno Luciano prima diceva e solo Progetto dei ventidue questa diciamo così tra virgolette apertura
Che potrò dare portava rafforzamento di Lippi io so una cosa sola compagni penso che possano che fatta la vita di partito in queste settimane confermano questo significato la paralisi del partito questa iniziativa del ventidue
Ha significato un grande disorientamento
Ha significato una
Un'offesa o una una
Una direzione antitetica a quella che era la volontà unitaria che si era già manifestata prima deriva
E che vede molto spesso queste contraddizione in come
La conseguenza di un urto di una coppia di un conflitto tra gruppi dirigenti e molto meno
Come la conseguenza di lacerazioni alla base la conseguenza è stata però che molte federazioni sono andata in panico sovrafatturazione San cominciano a dividersi su di loro compagni prima
Avevano lavorato bene e quindi io volevo semplicemente dire sì perché Battistelli ci sono anche un sacco di federazione ma non sarà il caso della tua probabilmente dovrei ritirare tra un pezzo menzionate Federazione venuto queste compagni che lavorano benissimo e che erano unitari su tutto si son visti dirige lacerati da questione nazionale lo diciamo col come stanno
La seconda questione io alla terza questione io sul metodo non dico niente perché l'ha già detto adesso Casaroli Enrico che il metodo e i tempi sono una cosa importante in politica non sono una cosa indifferente
L'acqua sono così importante e quindi la violazione c'è il tema del gioco in questo momento è stata una cosa importante
E molti compagni che condivido la posizione diciamo in ventidue l'hanno detto e l'hanno scritto non condividevano il metodo questa è una cosa determinante nel nostro gambizzazioni io sono rimasto sorpreso sconcertato
Che tra quelli che hanno firmato il documento dei ventidue ci fossero alcuni che sono sempre stati per cultura e per pratica ripartito tra i partiti istituì conventi
No i dieci mila iscritti queste cose ma io sogno costato queste non dico altro
Quelli che sono apparsi invece alla base del partito come quelli che in qualche modo facevo delle proposte che tendevano a così è stata vissuta l'accordo poi uno può dirmi che non è così che Ciampi capite in testa al di là
Degli arretramenti di linea no che ci sono stati anche in interventi precedenti dal Documento dei ventidue ad altre posizioni
Molto più serie come quella esposto da
Stefano stamattina
Al di là di questo
C'è stato un obiettivo arretramento rispetto alla alle posizioni espresse
All'inizio e queste hanno creato la sensazione a parte i compagni che ci fosse qualcuno volesse puntare la smobilitazione o lo smantellamento di Lippi allora questi sono fatti che contano in politica compagni bisogna tenerne conto
Perché ai nuovi compagni
Il ventidue hanno posto un problema reale però non è che l'apostolo nel settembre del mille novecentottantotto ce lo siamo posti ancora prima ancora prima di Palermo ancora addirittura quando facciamo la desistenza ma soprattutto prima di Palermo il problema
Vero cosa ci sta a fare DP
è una la resistenza di di Fini la resistenza di diritti
Che ci sta a fare un piccolo partito
E così minuscolo in termini di equilibri generali e incapace di tenere o insufficiente attenere a replicare nei confronti dalla ristrutturazione capitalista della della vittoria la FIAT dall'avanzata della culturale dei flussi e via di questo passo
Ma noi per la verità a queste Rispo a queste domanda abbiamo già dato una risposta quando a Palermo abbiamo detto che il partito non era più operai spezzetta ma era anche anche o che non fosse e anche e a Riva del Garda abbiamo detto noi abbiamo detto credo che dobbiamo Cosima che Riva doveva gestire a Palermo
Almeno la maggioranza del Go del Congresso delle ore dodici dover gestire compiutamente Palermo una risposta e difficoltà di Pino al piccolo partito di Fontenay enormi problemi
A rapporto col movimento va queste cose qui non era così acciaccato di queste risposte diamo seccati danno l'abbiamo dai detto nato a risposte chiamò diventeremo almeno ma su patti noi diventeremo un grande partito che condiziona gli equilibri istituzionali in Parlamento perché questa è una cosa a cui nessuno ha mai creduto
Fino a prova contraria
Abbiamo invece ha detto che dovevamo superare la cultura resistenziale
E superare la cultura diciamo di chi mitizzato sessantotto e che pensava che solo all'interno nell'ambito di quelle grandi lotte si potesse trovare un una risposta per gli anni due mila e mi pare che anche questo fa parte della nostra
Elaborazione
Abbiamo detto che la spinta a destra
è una cosa che andava al di là delle questioni del personale e familiare che adesso se la pretesa CGIL perché Ping Pizzinato incapace di fare il segretario della CGIL
Ho poi pure gli episodi non si è più Capanna segreta dal partito
Ma Occhetto in atti a ma questi mi son problemi questi sono questioni che vanno ben al di là delle personalità dei personaggi e la la difficoltà di tenuta della sinistra a livello di opinione di militanza sono questioni di rilevanza storica e il decennio Pirenei anche queste fanno parte fino a prova contraria delle nostre analisi e sulla base di queste o che quando è venuta fuori una scoperta dei radicali dei piedi fatti in quel modo c'è stata diciamo pure compagni anche all'interno dei TIR quella che poi si è manifestata come una almeno navigazione con una maggioranza
Una spinta la difenderà la propria identità
E anche se volete a difendere ad avvocati attentare a di a esprimere no o manifestare una forma di arroccamento noi siamo qui per carità non vogliamo ecco questo però è anche una conseguenza di una provocazione una provocazione che ha detto delle cose però culturale ed etico sulle cose che ha detto Giovanni adesso anche tutto mi pare Giovanni ancora oggi comunque io mi ricordo delle sentite moto chiaramente alle ultime direzione
Quando ha proposto delle cose più radicale dei versi ai vede che è una antitetici alla nostra cultura
Io ricariche vanno Gerusalemme che vogliono esercito europeo che vogliono le forme letterale che tutto tutto posta con la vogliamo noi
Il verde che contraddirebbe o sesta essi e la logica dell'assale destra e sinistra se se costasse Vanoi
Io voglio che il movimento ambientalista vive perché a dare organizza delle contraddizioni trasversali e recupera a momenti antagonisti anche se all'interno dell'equilibrio capitalista
Delle forze moderate non possiamo occupare noi poi niente neanche il Partito comunista lo fanno distruggerlo i Verdi non possono venire con noi poiché hanno nella loro cultura questo discorso
Desta né di destra né di sinistra poi non parlo di altre questioni che sono state ribadite anche documenti di questi giorni l'altro giorno lunedì sera
Come si chiama Scalia ha detto chiaramente il miracolo aveva una centralità Verga lo parzialità verde e che andavano dritti su questa strada ma sono i documenti e le cose che sappiamo allora si tratterà il discorso del localismo dei Verdi davo grazie Interna e via di questo passo allora si tratta evento evidentemente di recuperare momenti di alleanza di confronto di di lotta comune delle forme di associazioni come si può dire momenti di movimenti di massa che si battano per degli obiettivi che anche noi condividiamo dando Lessing un significato una valenza anticapitalista
E dando i Verdi ma aveva una valenza più riduttivo sul piano discorso
Politico più generale e per questo che qualcuno di noi ha detto in questo momento con questi radicali e con questi verdi non è possibile avviare una trattativa questa trattativa significherebbe la paralisi del partito come purtroppo è avvenuto
Lo sconcerto il disorientamento e sono quello che dicevo
Prima
Ma allora questo cosa vuol dire
Vuol dire che qui tiene la posizione antitetica a quella dei ventidue
Significa che condivide la posizione che ne so io diciamo così per semplificare la seconda riguarda il precedente
Neo comunista no non è queste compagni non è quaestio non è queste ovvio comincio a fare la prima constatazione quello che mi riguardo il fatto della mia cultura per il tipo di rapporti che io noi non possiamo concepire questa apertura del movimento sociopolitico sociale per l'alternativa
Come un'apertura che sia prevalentemente esclusivamente indirizzata nell'area Ciampi CGIL non è questa non penso che sia stato questo di che se a queste intenzioni dei compagni
Siamo dei ventisei nella segreteria maggioranza segreteria né dei congressi precedenti non penso proprio stato anche che nella relazione di stamattina c'è stato chiamo virtuale o addirittura la trascuratezza di questa tematica
E che c'è una disattenzione è un'inadeguatezza pratica del partito sulle tematiche riguardano le aree che noi abbiamo che mi pare i compagni di Trento per prime concludeva chiamato RAI Bianchetti miliardi senza fare senza perdere tempo perché i pochi minuti che ho ho disposizione
Che sono le tematiche della dell'etica del rapporto tra l'etica la politica
Che sono i domati della soggettività anche queste non cose nuove però va bene se non ci sono permettetemi di dirlo e di richiamare di sottolineare la necessità di questo tipo di rapporto movimento vive sopra alternativa lì si caratterizza vi si caratterizza non andando a cercare l'individualismo borghese da idee da della della mentalità l'opinione radicali
La solidarietà in questo momento in quello che è l'obiezione di coscienza il pacifismo ci siamo trovati di lettura
E delle aree cattolico democratico al patrono cristiana tamponare la linea repressiva suppone tossicodipendenti del partito socialista e quindi voglio dire su questa questione per esempio interlocutori sono quelli no sono quelli
E c'è contemporaneamente una attenzione al Partito Comunista che in parte determinata dalle cose nuove ma che però e esige qualche precisazione io sono d'accordo con quello che dicevano i cento quando questo tanti voti il prezioso brutti e noi tra la loro risposta sbagliata io penso che questo sia sì Céline semplice vinciamo anche noi se avanzare si sta anche questa non è una cosa nuova
E non si può dire a e non riusciamo via perché ai i voti del PC vanno a a destra ed è evidente questa conseguenza import cesso vedi un di un di un riflusso di una sensibilità rettorale del dell'onda lunga dell'influsso che si manifesta a livello nazionale
Io penso che il PG invece ecco qui l'analisi invisa approfondita di quello che può anche recuperare per esempio il Gray non potrebbe anche recuperare finora sì ma Bonino
Ignazio che uniscono tra volumi scarpate
Grafismo potrebbe anche recuperare proprio nelle direzione che noi abbiamo detto noi sicuramente non recupereremo niente né ci interessa recuperare nella direzione posizione è un comune diciamo così comuniste come qualcuno che sono state prima addebitate da compagno Luciano a la proposizione di maggioranza che se esistono può darsi che esistono non sono sicuramente le posizioni emergenti o o o prevalenti tanto per essere molto molto chiari e che invece abbiamo la il dovere di aprire il movimento poi lasciata alla Pinetina nativa percorsi riguarda come partito
Nei confronti di ipotesi di alleanze che simpatizzano per il novantenne non son d'accordo con Stefano stamattina su tante cose
Pregevole che ha detto insolazione poi non condivido le sue conclusioni sulla costa del Parma
E da pregevoli che gli europei sia un terreno favorevole all'altro presunto onorevole un terreno sfavorevole per un rapporto coi Verdi Radicali
Potranno essere dopo che si è votato e che non abbiamo tenuto la nostra presenza
Ma quando ci confrontiamo su grandi opzioni che riguardano nord-sud che riguardano esausto Peo che riguardano l'Europa federale eccetera non penso che ci sia deterrente non voleva essere un'elezione a novanta
E su queste o va be'vuol Zhang va bene Treviglio va bene Pavia dove abbiamo fatto alleanza con Bette e nel governo arte qui non c'è la maggioranza chiuse
Che non vuol fare rapporti non vuole avere non esiste sto problema qui non c'è una maggioranza e ventisei chiusa difende il suo ghetto settaria con la sua identità quel concorso Coco suo Vangelo marxista e comunista per credo che sia una cosa che non è non corrisponde alla abilitati se mai c'è una maggioranza se esiste dopo aver conta obbligo conserva queste valvole per costituire supporre niente
Che si pone il problema non solo delle amministrative del novanta ho finito ministero novanta ma che si pone semmai il problema di assemblee di dissensi di movimento con le quali collaborare su obiettivi concreti con compagni che hanno le stesse posizioni
E quindi io punto concludo ricordando che noi abbiamo sempre cercato di dire che non era in termini di quantità chili di voti che si misurava il ruolo del nostro partito ma che era in termini di cultura alternative diverse che riusciva a volte ha fatto neutralità o di massa
Non ricorda il caso più clamoroso che è quello del nucleare per quello che siamo stati i primi a partire ancora prima dei Verdi ce ne sono anche altri
Ma potrebbe essere questo alle a per esempio del referendum sui trentacinque sullo sullo Statuto dei lavoratori in cui riusciamo a creare alleanze crea opinione anche articolandole le i nostri rapporti con compagni verrà del partito comunista e
Ridare la parola
Amica la
Qui c'è un problema praticamente sul novanta federazioni solo quaranta a un fatto hanno comunicato all'Ufficio l'organizzazione a Rinaldi i verbali delle assemblee
Per esempio mancano Alessandria Asti Cuneo Vercelli Milano Bergamo Como lecco eccetera centocinquanta federazioni
Oltre o nei verbali che sono arrivati servono chiarimenti sui verbali di Luca Modena Vercelli Saponaro abitazione c'è un errore Savona Imperia Livorno legge e Catania e assolutamente indispensabile che questi a dipendenti però che fanno parte diciamo
Per la substrato dalla nostra democrazia in tema siano esauriti prima delle ore venti perché stasera avremo la seduta
Avremo la seduta per l'elezione dell'Ufficio di Presidenza dove presumibilmente si poteva e dunque evidentemente ci deve essere un problema di verifiche dei tele che compiuto ecco allora invitiamo tutte le federazioni a prendere contatto con l'ufficio l'organizzazione in modo da risolve questo problema che però credo sia essenziale per lo svolgimento dei nostri lavori
Allora adesso
Diamo la parola a Micaela Bertoldi
E si prepari Leo uccelli diate la federazione di Milano
E
Piazzerà allegoria cromatica estremamente riduttiva e collegando i LEA ad una logica più di somma carica di contraddizioni elencate una gamba laica
Se i colori devono diventare un simbolo di bisogni o di tematiche sarebbe necessario a quel punto riscoprire tutti i colori non solo
I colori ma addirittura le sfumature le gradazioni per poter forse dalla cittadinanza alla molteplicità dei bisogni e delle istanze non credo che abbia senso quindi incamminarsi su questa strada metaforica posso invece cogliere nella riproposizione dei colori rosso verde o rosso verde rosa un riferimento a precisi referenti politico istituzionali
E va sottolineato che il quadro di questi referenti o interlocutori è lo stesso per tutti gli estensori di ogni documento
Che è stato presentato e di cui stiamo discutendo e qui e mi pare che la visione dell'assemblaggio della sommatoria di forze ben precise già esistenti costituite con una loro impostazione linea appare come un dato pesante che non apre Manzi chiude prospettive di costruzione ampia di movimenti di massa convergenti su obiettivi e progettualità comune
Io credo che il problema principale che abbiamo oggi è quella dell'esistenza e del ruolo dei di democrazia proletaria stessa che non è un qualcosa di già compiuto da giocare su un campo di polio odiarsi
Se ciò avviene è presumibile lo snaturamento di dipinti e la perdita della sua identità precipua e dello stesso progetto dell'alternativa di sinistra di cui parlava il printer Pinter prima introducendo e ovviamente condivido nei termini e nei contenuti
Uno dei nodi da superare a mio avviso è comunque l'atteggiamento culturale nei confronti del marxismo così come peraltro ripreso oggi nella relazione della maggioranza segreteria
In particolare io ritengo che chi voglia cercare in Marx risposta tutte le questioni dell'oggi
Questioni aperte su cui ci troviamo a fare i conti sbaglia proprio perché considera l'opera di Marx con un sistema filosofico onnicomprensivo che abbracci tutto panottico
Così chi vuole negare Max perché non ha dato risposte a questioni ambientali o sul rapporto uomo-donna sulla questione del riprodurre o altro
Applica la stessa concezione in modo speculare denotando una aspettativa in questo caso delusa un'interpretazione su tutto che dovrebbe già esistere all'interno
Del del lavoro di Marx io credo che invece l'insegnamento che ne dobbiamo trarre
è quello del indagare la storia con un metodo dialettico ricercando nella storia la dialettica riflettendo sui campi di indagine
Da Max non approfonditi visto che i di scienza e di indagare soprattutto il modo di produzione
Ma mi asta stimolato a questo proposito ad intervenire anche il ragionamento sulla scienza presente in particolare nel documento di Franco Russo
Io penso che oggi dobbiamo fare i conti con la scienza della complessità
Secondo la scienza classica in un'ottica positivista ci si deve basare su leggi assolute eterne invece accade che è un fenomeno verificatosi cento volte può anche non verificarsi una volta di più
Vedi tutto il dibattito sulla scienza che ha visto Dèmona Giorello Minazzi su queste questioni e cimentarsi a prescindere poi dai risvolti e dalle scelte politiche concrete di queste persone
Credo che sia importante considerare che esistono più sintesi e non la sintesi più dialettiche e non la dialettica gli ambiti interni ed ambientalisti si ripropone oggi l'errore troppo spesso di assumere le leggi ferree della scienza in questo caso il secondo principio della termodinamica classica
Dando lettera generalizzarli ed assoluta in qualsiasi caso tipo di sistema per far quadrare così la tesi dell'ineluttabile direzione di marcia verso la morte termica
Mi pare che questo discorso sia chiaramente presente per esempio nel libro di Tiezzi Tempi storici tempi biologici ma anche nel suo intervento al convegno difficilissimo
Di Firenze dello dello scorso anno
Contro questa interpretazione aprioristica del secondo principio c'è tutto il discorso della scienza della complessità
Al suo interno un valido contributo hanno dato il premio Nobel per la fisica e gli altri così
E Isabelle stendersi con l'approfondimento del campo di indagine dei sistemi lontani dall'equilibrio
Dimostrando la possibile funzione costruttiva dell'entropia e lo sviluppo evolutivo irreversibile dei sistemi che non si modificano Suchet che si modificano che si possono modificare
Su certe in molti Rondanini di formazione
Esiste cioè un mondo di vincoli che possono orientare l'evolversi della realtà sia della natura sia forse della società e quindi esistono più possibilità rispetto alle quali è ancora tutto da studiare
Per questo è necessario approfondire il ragionamento
Infatti se si parte dall'idea della generalizzazione del secondo principio della termodinamica di Clause Centonze non non si può spiegare l'evoluzione della vita e inoltre si ha come conseguenza una politica di sola conservazione
Se si parte dall'istituto dalla teoria delle strutture di sì per dire si può invece spiegare l'aumento della complessità della vita e si può avere un'ottica di nuova alleanza tra uomo e natura che ammette spazi di intervento che non siano di sola conservazione
Tutta la moderna ecologia si basa sulle strutture di sì partite e non solo sul degrado non è infatti dimostrato che l'universo vada verso la morte termica e tale fatto non va preso con un assoluto
Perché soggiorno si in centri per come mai mi domando se giorno cingendo allo sforzo dei compagni lo sforzo di ricerca di approfondimento
In particolare soprattutto di chi è in grado di di chi conosce queste cose uditi può dare un valido contributo su queste tematiche anche perché è più interessato a questi aspetti delle politiche ambientali ecco io ritengo
Che
I movimenti ambientalisti i movimenti ambientalisti in quanto tali se non so non sembra di capitalisti per loro natura
Perché l'abbia le premesse teoriche o scientifiche sulle quali si basa si basano non sono ininfluenti poi rispetto alle scelte concrete e alle agli sbocchi di iniziativa politica
Se c'è una visione che punta alla conservazione e non alla nuova alleanza anche il movimento che si fonda su tale per un mese peraltro secondo me è dominante all'interno del quadro attuale
Non può essere rivoluzionato non può essere questo movimento rivoluzionario di Bersani
Se cambia la realtà si evolve anche la scienza e immobili analizzarla
Ne discende che occorre approfondire la ricerca dentro il dipinto
Per dotarsi degli strumenti adeguati per non continuare ad essere come secondo me in gran parte non siamo come DP subalterni o alla rincorsa di posizioni culturali presenti negli ambiti venerdì
Ogni processo di conoscenza di presa di coscienza di sé e della realtà che ci circonda sia della realtà sociale della sua storia
Abbraccia un orizzonte sul piano circolare in cui il punto di vista di che osserva è parte dell'orizzonte nello stesso tempo chiave di lettura che lo stesso nell'insieme dell'universo del discorso del pensiero della differenza per esempio la nonna che ha attesi pane parte corpo e mente completamente il suo punto di vista è la chiave interpretativa di questo orizzonte
L'affermare l'esistenza anche di questo tipo di universo di discorso non significa escludere l'esistenza di altri orizzonti e quindi altri punti di vista
La cui pluralità di essere è condizione della complessità stessa del sapere di oggi di cui come dicevo prima dovremmo riuscire a farsi effettivamente carico
Sarebbe miope il negare la realtà di un movimento di che cerca di analizzare e sapere dal punto di vista della donna
E che mette in discussione il rapporto sapere e potere mille neutro universale maschile e il concetto di sapere dogmaticamente dati per assoluti
Occorre perciò decentrare il punto di conoscenza restituirlo all'osservatrice agli osservatori
E sarebbe però nello stesso tempo anche sbagliato
Voler ridare valore assoluto in modo speculare rispetto alle modalità di trasmissione della cultura dominante di cui parlavo prima ridare dicevo valore assoluto a questo tipo di conoscenza
Ignorando o non ricercando i punti di intersezione tra questo orizzonte del pensiero della differenza
E i vari piani
Le analogiche e le diversità fra di essi
E i possibili punti di contatto in modo tale che la stessa capacità di comprendere con gli occhi della mente lo stesso orizzonte se larghi cogliendo estensione piante di conoscenza
In questo contesto secondo me ritrova ulteriore conferma la necessità di un'intellettualità collettiva decostruire insieme ricerca analisi organizzazione delle conoscenze
In modo che il sapere prodotto in base a più punti di vista favorisca le scelte più appropriate di iniziativa e anche di intervento sul reale e quindi politico l'auto Fondazione di un nuovo soggetto rappresenta la condizione di possibilità
Per l'auto Fondazione di altri soggetti in grado di non vivere come mancanza la loro differenza poiché la donna liberando se stessa da condizioni di oppressione maschile libera anche l'uomo dal ruolo di maschio che egli impersona
E ciò corrisponde e direi che in piena analogia con la respirazione contenuta nel marxismo per cui il libero sviluppo dell'uno è condizione per il libero sviluppo dell'altro
In questo senso un asse società che si è segnata dal due anziché dell'uno universale permette sicuramente la liberazione di entrambe
Per questo non è opportuno o corretto parlare di contraddizione uomo-donna fosse importante anche modificare i termini che utili che utilizziamo per parlare fra di noi
Poiché detta in questi termini sarebbe una contraddizione senza sintesi possibile ingannare Luigi appose con la dialettica ma ho vista non so
Nella quale comunque uno dei due Paoli dovrebbe escludere l'altro si può invece dire che il problema dell'affermazione della differenza sessuale ha molti punti di intersezione con altre contraddizioni
Questa intersezioni cambiano a seconda dei periodi storici e all'interno di essi va indagato il rapporto esistente fra questo orizzonte di problemi
E gli orizzonti delle classi delle nazioni dei popoli delle culture o religioni attive in quei periodi storici
Io credo che su questo terreno siamo molto in ritardo e su questo ambito e in questo ambito Madame fatti molti sforzi e che vada fatto anche che vada dato al alle donne il di più i il lo spazio e il tempo per verificare la scommessa che hanno fatto quando han pensato di riportare anche in democrazia proletaria
Il pensiero della differenza cercando di costruire un percorso in questo senso
Forse può valere la spesa di ripensare al concetto di intersezione
Tra i piani d'intersezione proprio così come è usata all'interno della teoria matematica degli insiemi
Messa l'intersezione non viene sommate due volte nel processo di unione
Così anche l'intersezione dei piani di conoscenza di realtà l'intersezione distanze di centralità che troppo spesso vengono poste quali idealistica mente ordinate in modo gerarchico la principale quella che vien dopo quella dopo ancora
Dico questa intersezione distanze ma anche di soggetti che ne esprimono
Non ha
Non deve avere tanto una dimensione di raccolta di Somma di elementi quanto di condivisione della comune appartenenza ad un identico insieme delineando le con caratteristiche e con valori in comune appunto
Credo che in questo senso l'elemento che funge da cemento che diventa elemento unificante è proprio la questione dei valori di riferimento sui quali noi intendiamo impostare l'iniziativa politica di Di Pietro il nostro lavoro
Per questo tornando al discorso di partenza Dio credo che per noi è centrale d'identità di democrazia proletaria
è un qualcosa tutto da costruire con pazienza senza fughe in avanti ma con un grosso sforzo di ricerca e di pratica quotidiana
Di radicamento fra la gente facendo politica tutti i giorni costruendo insieme questo progetto e l'utopia che creiamo
Rimettiamo adesso la parola al Leo Ceglia della federazione di Milano si prepari Paolo Patta
Io sono molto stanco non mi sono alzato il sì penso anche voi siete stanchi
Cercherò di essere un po'vivace
Nel mio intervento voglio sostenere da un punto di vista teorico ma non nel senso che ha fatto vincere stamattina perché secondo me la contraddizione capitale lavoro è prevalente sulla contraddizione
Produzione ambiente e perché in sostanza
Il mondo del lavoro in generale
Deve essere al centro dalla nostra attenzione
Per dire questo io prenderò come spunto quello che secondo me l'importanza del mondo del lavoro in qualsiasi ipotesi che noi possiamo fare di fuoriuscita dal capitalismo
Per dirla in un linguaggio più familiare a noi di costruzione del socialismo
Voglio allora fare un breve esame schematici Simo
Per testimoniare come questa questione sia molto importante
Già nell'esperienza di transizione concreta socialismo che fino ad ora si sono sperimentate
E vedere perché di fronte a quelle contraddizioni che queste esperienze concrete di transizione hanno cercato di superare ci si arena di queste contraddizioni sono fallite faccio questo ragionamento per poi arrivare a dire perché secondo me le contraddizioni alle quali di esperienze concrete di transizione non hanno dato soluzione sono gli stessi problemi che ci ritroviamo ancora ad oggi per una qualsiasi ipotesi di trasformazione sociale che noi abbiamo
Molto rapidamente se noi facciamo un minimo esame dell'esperienza di transizione concreta socialismo vediamo che ci siano tre misure teoriche e concrete variamente sperimentate che hanno cercato di fuoriuscire dal capitalismo
Queste tre misure teoriche sono la prima la proprietà statale che voleva essere la risposta alla contraddizione capitalistica tra carattere sociale delle forze produttive
E approvazione privata vale a dire che con la proprietà statale si voleva far corrispondere a carattere sociale dalla produzione il carattere collettivo dalla propria azione
Un'altra soluzione era quella dalla economia di Merkel di Piano al posto di quella di mercato cioè la pianificazione con questa proposta teorica e variamente sperimentata
Si cercava di dare soluzione alla contraddizione capitalistica cosiddetta dell'anarchia della produzione sociale vale a dire della non corrispondenza tra il carattere che c'è in tutte le società capitalistiche
Della non corrispondenza che c'è tra il carattere organizzato della produzione in una singola azienda e il carattere anarchico della stessa produzione appunto alla società
Una terza misura teorica
E variamente sperimentate nella pratica per dare soluzione ai problemi capitalistici
E quella della proposta di uno Stato socialista cioè lo stato dei soviet
In risposta allo stato borghese cioè di dare una soluzione a quella frattura tra Paride tra politica e società che è tipica delle società capitalistiche per permettere alla grande maggioranza dalla popolazione della gente di costruire il proprio futuro
Bene queste tre misure teoriche variamente sperimentate nella pratica nell'esperienza cinese non ha esperienza russa
Quella cinese che ha dato più peso alla cosiddetta teoria del formato dello sviluppo dei rapporti di produzione l'altra quella russa che ha dato più peso
Alla teoria del cosiddetto primato dello sviluppo delle forze produttive sono esperienze che sono fallite
Nell'analisi che di queste esperienze abbiamo fatto finora soprattutto Bettelheim e lo citiamo spesso al nostro interno si è detto che questo fallimento deriva in particolare dall'andamento concreto delle lotte di classe in quei Paesi
Io penso che questo sia vero ma insufficiente penso cioè che ci sia un nocciolo teorico
Duro alla base di questi fallimenti che noi dobbiamo cogliere fino in fondo ed è un paradosso nell'ambito del marxismo che dobbiamo una volta per tutte cogliere e che hanno già indicato sia be'traino sia la grassa per stare qua in Italia
Questo nocciolo duro è il seguente
Marx ha caratterizzato in modo netto e preciso la contraddizione capitale lavoro intendendo notando come contraddizione tra salari e profitto ma come sottomissione reale del lavoro capitale ora sulla base di questa caratterizzazione
Paradossalmente lo stesso Marx e nei classici tutti quelli che son venuti dopo non hanno dato nessuna indicazione teorica nessuna misura concreta
Per dire in che modo nella costruzione del socialismo si può dar luogo alla soluzione di questa contraddizione sottomissione reale del lavoro capitale in sintesi vuol dire questo
è il fondamento dell'estrazione del plusvalore relativo è il fondamento della divisione tra lavoro manuale lavoro intellettuale è il fondamento del lavoro cosiddetto astratto
è il fondamento della separazione nello stesso processo lavorativo che c'è tra i lavoratori e il mezzo di produzione
All'interno di questi processi lavorativi a dominare il modo vero e proprio di lavoro è il mezzo di lavoro che domina tanto il lavoratore quanto la natura
Io ritengo profondamente sbagliato alla luce di queste cose e continuare a menar la sul fatto che sia l'uomo a dominare la natura Prometeia mente come dice nostro Russo Spena per esserci
Perché questa è la mia chiamata non è l'uomo che domina la natura e il mezzo di lavoro che domina tanto l'uomo quando la natura e li distrugge entrambi nella maniera che sappiamo per essere ancora più chiari
Questo nocciolo duro che non è stato previsto né teoricamente ne sperimentato praticamente e quello che ha negato la possibilità di cambiare realmente nel vivo del processo lavorativo il modo di lavorare il come si lavora vale a dire quando noi supponiamo che domani mattina abbiamo la possibilità concreta di sperimentare un'esperienza di transizione socialista nuova bene supponiamo che c'è questa condizione che cosa possiamo fare noi possiamo dire perché i produrre e allora possiamo inventarci una qualsiasi cosa che promana da decisioni politiche nostre cioè noi possiamo dire eliminiamo completamente la produzione bellica queste possiamo farle quindi non produciamo le armi per oppure possiamo dire non produciamo i macchinoni le Maserati non le facciamo questa è una scelta che possiamo fare
Allo stesso modo noi possiamo decidere all'indomani di questa possibilità se ci venisse offerta
Il che cosa produrre ripeto anche quello che dicevo prima quello che non possiamo fare
è quello che non sappiamo fare eh come lavorare
Noi all'indomani di una possibilità rivoluzionaria possiamo fare tante cose nella sfera dei rapporti sociali ma all'indomani nei luoghi di lavoro lavoriamo esattamente come il giorno prima della rivoluzione ed è questo il problema che ci dobbiamo porre
Analogamente quando il capitalismo al suo sorgere si è trovato a instaurare il rapporto capitalistico e cioè lo scambio tra
Forza lavoro e capitale
Se ha trovato di fronte a dei processi lavorativi che preesistevano a questo rapporto c'era un modo di produzione così detto quello della sottomissione formale del lavoro capitale che aveva un carattere individuale che vedeva il lavoratore che dominava il mezzo di lavoro
E il capitale ci ha messo duecento cinquant'anni per crearsi un processo lavorativo proprio ed adeguato La sette ora questo problema non ce l'avremo esattamente un domani che dovessimo iniziare un qualsiasi processo di fuoriuscita dal capitalismo
Vale a dire il problema di eliminare nello stesso processo lavorativo la cosiddetta sottomissione reale del lavoro capitale ripeto questo nell'ambito del marxismo è un vero e proprio paradosso Marx ha sprecato il quinto capitolo la capitale il decimo e l'undicesimo e il dodicesimo
Il capitolo sesto inedito e varie pagine de Londres su questo fatto dalla sottomissione reale del lavoro capitale come fatto decisivo dello sviluppo capitalistico e nonostante questo lo del primo non ha indicato nessuna soluzione teorica ne pratica per fuoriuscire da questa contraddizione allora io mi chiedo
Se noi ci abbiamo diffonde questa dimensione dei problemi
Oggi
Questi problemi se li abbiamo nella nostra società attuale ancora capitalistica o no
Le contraddizioni che dicevo prima quello tra carattere sociale della produzione e la la proprietà privata
Quello dell'Anarchia dalla produzione sociale quello di avere a che fare con lo stato borghese con quello che c'è tra la divisione tra politica e società sono problemi che esistono così come esiste la sottomissione reale del lavoro capitale allora
Su questo problema è il mondo del lavoro che è decisivo per una qualsiasi ipotesi di cambiamento
Il mondo del lavoro che definito appunto da questa separazione reale tra lavoro e capitale sulla modo vero e proprio di produrre nel processo lavorativo
Quando noi parliamo di classe operaio di proletariato
E ci scandalizziamo di fronte alle riduzioni quantitativi che ci sono rispetta le innovazioni tecnologiche dobbiamo sempre fare il conto con questa questione vale a dire quei compagni che dicono che la classe operaia a seguito di questa rivoluzione tecnologica è diminuita quantitativamente alludono alla cosiddetta classe operaio proletariato del secondario ma la classe operaia esiste anche nel primario e nel terziario allora bisogna guardare a questi riequilibri sul lungo periodo
Noi possiamo dire che oggi politicamente e soggettivamente la classe operaia non è più il centro del cosiddetto blocco storico ma non possiamo fermare questa questione dal punto di vista teorico e sul lungo periodo
Nelle rivoluzioni tecnologiche che si sono succedute da quando c'è stata la rivoluzione industriale ad oggi Sempre i lavoratori separati realmente dal capitale e ogni volta che c'è un salto tecnologico questa separazione aumenta e si approfondisce
Perché i lavoratori vengono direttamente espropriati da ogni conoscenza sul ciclo produttivo
Adesso con la rivoluzione informatica per esempio c'è la telo redazione del lavoro intellettuale applicata la produzione a questo fatto però sempre col passare del tempo i lavoratori finiranno per adeguarsi
Perché il capitale esige questo perché ogni processo lavorativo per dirla in modo molto schematico si rinnova e si rivoluziona e questo comporta sempre uno sconvolgimento quantitativo e qualitativo nella composizione di classe in questo modo
C'è una presidente sequenza che dice il ciclo lavorativo è ABCD
Subentra un nuovo ciclo lavorativo che è fatto di A uno B uno C uno di uno a questo fatto che cosa corrisponde un mutamento dei vari settori della produzione
Vecchie qualifiche va professionali che scompaiono e nuove che se ne introducono un adeguamento necessario nuovo obbligato dei lavoratori ancora questo nuovo ciclo del capitale
E col tempo la i lavoratori separati realmente del capitale a questo si adegua nuovamente
è sempre stato così c'è stato così col terrorismo che la prima grande rivoluzione tecnologica dopo quello industriale ed è e sarà anche così con la rivoluzione informatica quelli che sono oggi al video terminare sono
I lavoratori pelo Rizzati di questa nuova rivoluzione tecnologica se non capiamo questo fatto e a questi lavoratori si adegueranno
In ogni processo di lavoro succede sempre col tempo che i lavoratori con malizia con l'abitudine col tempo acquista confidenza col mezzo di lavoro
Ed è a questa devo amento necessario che poi lui fa corrispondere la sua forza nei confronti della del capitale e quindi dei rapporti di forza all'interno dalla fabbrica certa ci vuole anche una presenza soggettiva una presenza attiva una coscienza di classe che agisce su questo dato materiale queste evidente però nei fatti questo è il fondamento la malizia proprio dei lavoratori nei confronti dei nuovi processi di lavoro che diventa il fondamento materiale di una sua
Capacità e possibilità di reagire
Allora da questo punto di vista se noi pensiamo al socialismo e pensiamo a come possiamo superare questo modo di produzione capitalistico corsi caratterizzato dobbiamo per forza pensare a inventarci come dedicare un'attenzione specifica la trasformazione reale dei processi lavorativi cioè all'indomani della rivoluzione non possiamo pensare ancora di lavorare come il giorno prima
Dobbiamo fare un salto e pensare in che modo si riesce nel vivo del processo lavorativo a pensare a dei processi di produzione che sono totalmente differenti da quelli che conosciamo
Io potrei fare degli esempi in questo senso io potrei dire che da questo punto di vista noi potremmo immaginarsi
Dei processi lavorativi
Che
Facendo astrazione dalla organizzazione del lavoro che conosciamo
Guardano a risultato del processo lavorativo cioè al prodotto in maniera differente da come si pensa oggi in modo da realizzare all'interno del processo lavorativo lo stesso questa unità tra lavoratore e mezzo di produzione
Questa ricomposizione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale certa quasi buona fantasia e non è mai stato sperimentato praticamente
Nell'esperienza di transizione socialista però dei riferimenti ci sono
Dei nuovi modi di lavorare si son visti sia durante la Rivoluzione russa si durante quella cinese e noi questi esempi quelli che Bertran ha citato ampiamente dei suoi libri dobbiamo rivalorizzare ricapiterà ricapita Rizzardi
Ora se questa è la natura dei problemi io voglio dire che il rapporto che c'è tra la contraddizione capitale lavoro inteso in questo senso e le cosiddette quando Rocco quattro contraddizioni epocali per me è un rapporto di
Dipendenza cioè le cosiddette quattro contraddizione corde vocali dipendono dalla contraddizione capitale lavoro intesa come ho detto finora per fare un esempio
La contraddizione tra produzioni ambiente o meglio tra produzione capitalistica e ambiente perché non sempre la produzione è stata in contraddizione con l'ambiente e non sempre lo sarà secondo me
Questa contraddizione insita proprio nella struttura del processo lavorativo se nel processo lavorativo domina il mezzo di lavoro c'è contraddizione tra il mezzo di lavori inteso come capitale e la natura è il lavoratore
Se non capiamo questo fatto noi continuiamo a dirci della contraddizione ambientale senza aggettivi
E questo può lasciar spazio a quelle teorizzazioni che sono già state fatte nell'ambito del movimento verde ma anche nella pratica dei comportamenti verdi tale per cui capitale lavora oggi sono responsabili insieme Daccò sono responsabili insieme nei confronti dall'ambiente della produzione questa è una cosa che noi non possiamo assolutamente sostenere perché è il capitale che distrugge l'ambiente non è l'uomo che distrugge la natura queste un falso non possiamo continuare a dirci queste cose
Analogamente la contraddizione tra nord e sud del mondo
è una contraddizione riconducibile allo sviluppo ineguale del capitalismo l'anarchia dalla produzione sociale è un approfondimento di questa tendenza insita all'interno della produzione capitalistica
E lo stesso vale per la contraddizione tra pace e guerra la contraddizione tra forze produttive rapporti di produzione quella contraddizione che si dice che le forze produttive vengono continuamente incessantemente distrutta nell'ambito dello sviluppo capitalistico
Allora se non lo risolviamo la contraddizione tra capitale e lavoro dal punto di vista che sto dicendo non possiamo pretendere di risolvere anche le altre contraddizioni ripeto la dialettica esiste
Ma c'è questo rapporto tale per cui la contraddizione capitale e lavoro include le altre mentre le altre non necessariamente includono la contraddizione capitale e lavoro
Fa poche cose un po'a voce alta
Vista anche l'ora la stanchezza
Intanto io credo che dobbiamo prendere atto tutti insieme
Che occorre fare uno sforzo di carattere eccezionale
Per portar fuori il partito dalle secche nelle quali si trova
E che secche nelle quali permane da troppo tempo
Io non so come compagni vivano questa fase io sicuramente anche sul piano personale
Da quando si è aperta la crisi nella segreteria nazionale l'anno scorso
Ho attraversato una fase nell'impegno politico in cui il grosso delle mie energie sono state spese nella vita interna del partito
Il dibattito al nostro interno siamo riusciti a fare poco poche cose dal punto di vista dell'impatto sociale
Dal punto di vista la capacità di dimostrare a questo Paese
Ai nostri primi interlocutori sociali che Democrazia proletaria è un partito utile
Rispetto a una battaglia e trasformazione
Non è pensabile continui ancora a lungo questa fase
E sicuramente abbiamo responsabilità soggettive ma anche sia individuali che collettive
è un impegno di tutti noi dal fare uscire appunto il partito avesse così come i problemi io penso prevalentemente partono dall'alto come sempre
Io credo che vada preso atto che il Congresso appunto di Riva del Garda non ha chiarito tutte le questioni al nostro interno non è stato in grado di esprimere un gruppo dirigente
Su una linea politica chiara
Ho avuto già modo di dire queste cose già in direzione nazionale
I compagni sanno alcuni compagni Cuba direzione sanno la mia astensione sulla segreteria appunto per come è nata all'indomani del congresso di Riva del Garda
Sulla non chiarezza la piattaforma politica prima ancora che sulla chiarezza della partecipazione di questo o quel compagno alla massima direzione del partito
Questa è una questione che io credo dobbiamo affrontare ed è utile che nel partito questa discussione sia fatta successivamente a un grosso chiarimento politico
Non lo so chiarimento politico che è in corso e che io penso spero almeno e opere no in questo senso più da una fase
Come quella che ci ha caratterizzato fino adesso di cui parlavo prima di paralisi una sostanza per appunto darsi un gruppo dirigente di cui sia chiaro l'indirizzo
Il che non significa costruire steccati al nostro interno
Decidere quelli che sono sulla via giusta e quelli che sono solo io sbaglia
Significa definire appunto gli orientamenti del partito è mantenere quelle che sono caratteristiche originali nella storia della sinistra comunista
Caratteristiche originali di Democrazia proletaria che quell'appunto di essere capace di avere un un ampio confronto dibattito interno
A tutti i livelli di avere anche gruppi dirigenti che esprimono la ricchezza e l'articolazione del pluralismo che attraversano il corpo di partito senza più pratiche a teatro internazionale o vecchie pratiche stalinista e di emarginazione dei compagni che non la pensano come la maggioranza però è dovere principale verso noi stessi e verso il grosso dei compagni riprendere l'iniziativa sulla linea politica che sia finalmente definita io non me la sento più personalmente proprio sul piano personale
Di continuare a far ripetere una esperienza come quella che abbiamo attraversato nell'ultimo anno e mezzo non me la sento più voglio dire anche dal punto di vista
Psicofisico rispetto a questo tipo di di situazione
Noi siamo impegnati su vari fronti almeno le spalle coperte dal partito abbiamo bisogno di averne abbiamo bisogno di avere alcune certezze su cosa fai cosa vuole democrazia proletaria per riuscire a essere in grado di svolge il nostro compito nei movimenti
Nel sindacato in tutti i luoghi in cui noi sviluppiamo la nostra azione politica quindi diventa cui secondo me è quasi un dovere morale
Non possiamo quindi uscire dopo un anno e mezzo di dibattito sui gruppi dirigenti sulle linee che devono essere portate avanti eccetera con ulteriori rinvii rispetto a questa situazione ritengo questo un dovere morale primo di tutti i compagni che partecipano ha partecipato
A questo dibattito
Nel merito quindi
Io penso sicuramente un rafforzamento quindi dei gruppi dirigenti non penso a battaglie laceranti al nostro interno anzi il Congresso ha lasciato alcune ferite aperte dal punto di vista formazione gruppi dirigenti queste ferite vanno Ricucci tre
Al di là delle posizioni politiche anche espresse all'interno di questo dibattito
In particolare da parte di una serie di compagni che sono sicuramente importanti per la vita di questo partito sia all'interno che all'esterno
E quindi anche compagni che han portato vedremo quella fine dibatto posizione di minoranza di maggioranza comunque se si troveranno io penso debbano partecipare
A questo sforzo di direzione a questa scommessa rispetto al prossimo anno politico perlomeno ad impegnarsi appunto nella direzione del partito
Quindi cercando di ricucire di rimarginare alcune ferite
Per quanto riguarda la linea politica io penso che questo sta stato comunque utile uno dei più significativi e positivi dibattiti nella storia del nostro partito
Noi per troppi anni probabilmente siamo andati avanti
Pensando solo la formazione di gruppi dirigenti e su questa base poi mediando molto sulle politiche
Molte volte facendo le operazioni di pura sommatoria una volta magari trovato il senso dell'equilibrio da dare la direzione del partito
Per cui ognuno si autolimita tenuto sforzo anche di mediazione però alcuni nodi che ci siamo trascinati in onda sei mesi a questa parte ma da anni
Stanno venendo al nodo al pettine scusate Rispetto appunto
Ai grandi problemi che stiamo che stiamo discutendo e finalmente bisogna cominciare a di Panaria scioglierlo io no però ce la facciamo solo questa scadenza
Però bisogna perlomeno metterci d'accordo nell'individuare quali sono queste questioni e comincia dalle prime parziali risposte Maria tale che siamo in grado poi di verificare la possibilità reale di scioglierli in avanti e con sintesi superiore del partito quindi senza
La volontà la voglia di contarsi o di vedere maggioranza e minoranza lo dei costi eccetera su alcune scadenze sicuramente questo è una scadenze immediate non evitabili è un dovere come dicevo prima su alcuni nodi strategici invece lui a cominciare
A porre perlomeno le basi di un chiarimento
Io credo che democrazia proletaria non è stata estranea né poteva esserlo a una crisi generale di identità della sinistra sia italiana sia europea Marino era particolare
Nel senso che sicuramente riflusso operaio le grandi trasformazioni capitalistica degli ultimi anni
L'avanzata della destra e la gestione che la destra ha fatto di questa ristrutturazione di questa crisi hanno creato una serie di questioni di problemi
Nella frantumazione blocchi sociali che la capacità di dare risposte alcune questioni vale io credo che ci sono differenze al nostro interno
Serie mai affrontate su una serie di problemi di fondo per cui io non voglio meditare anche dibatto nostro interno vorrei che fosse affrontato al più alto livello possibile
Sulla questione dello Stato per esempio
Non abbiamo fatto una serie indicazione degli ultimi anni abbiamo usato anche dal linguaggio comune di altre forze politiche o di movimenti alcune definizioni
Però non le ho mai criticate a fondo vediamo mai esemplificate specificato interni gli obiettivi concreti non significavano nuove parole d'ordine
E quindi la questione statalismo per esempio la questione stato sociale l'intreccio col privato intreccia col volontariato l'intreccio con la gestione sociale dell'azione dei dei servizi fanno sociale eccetera
E indico solo le questioni che non sono stati problemi Democrazia proletaria sono problemi che parlava gli hanno tutta la sinistra europea la l'Inghilterra la Germania eccetera
Tutte le questioni relative
Ah quindi ai diritti col di conseguenza tutte le questioni relative ai diritti collettivi ed individuali come si intreccia
In questa ondata di liberalismo in cui suo create anche nuove parole d'ordine nuovi linguaggi alcuni anche apparentemente di sinistra non siamo stati in grado di fare un'operazione di critica a fondo di alcuni concetti che sono tutti avanti in questi anni
E quindi l'abbiamo chiaro rispetto a questo terreno qual è l'intreccio poi positivo da dare a questo tipo di contraddizione che è pur contraddizione quei diritti collettivi di quella individuale
E per non però noi abbiamo sempre vissuto in positivo in avanti cercando di appunto una sintesi unitaria che lo sopprime se le capacità degli individui diritti dell'individuo all'interno di una strategia complessiva è collettivo
Di comunque emancipazione generale
C'è tutta la questione Bellas della divisione del del delle società moderne come si vuol dire
Come ha fatto per primi alcuni settori sto da sua democrazia tedesca
Delle nuove società moderne in due terzi dei garantiti un terzo di emarginati questa su questa questione in cui però nei reperti si collocava grossa parte della classe operaia
Queste questione grossa rilevante che ritorno all'interno dell'osso di BA
Io vorrei che su queste questioni da aspettiamo di appunto prendere semplicemente da altri che stanno riflettendo su queste questioni anche in maniera seria ci danno anche lezioni su molti punti
Dipende ai temi del dibattito atleticamente perché non gli audio criticato questo tipo di questo tipo di questioni
Per esempio il cambio criticato la luce trasformazione che la classe operaia avuto ma vi rendete conto che in questi anni un milione di giovani sono entrati nelle fabbriche a contratto di lavori formazione lavoro
Con nessun tipo di diritto se non quello di entrare se subordinati al capo ci rendiamo conto che infilata si è arrivati a chiedere la Commissione parlamentare d'inchiesta rispetta i diritti degli operati ci rendiamo conto che sette milioni di lavoratori di questo Paese non hanno diritti sindacali possono essere licenziati elogi a domani
E tutte queste questioni caratterizzano la classe operaia oggi non sono un'altra cosa non solo un'altra cosa e questo lo si capisce
Il profondo intreccio che c'è fra il terzo emarginato e il tipo di trasformazioni che sono avvenute in questi anni all'interno dei lavoratori la classe operaia degli impiegati eccetera nel senso di instabilità all'insicurezza che ha portato la politica liberista anche all'interno de la classe in tutti questi anni
Però bisogna riprendere appunto anche questo tipo di tematiche per darsi
Un programma in avanti per non vedere un programma separato fra il terzo e invece garantiti come è stato detto alcuni movimenti la Standa sette settantotto settantanove non è così se mai lo è stato oggi sicuramente non è così e noi non possiamo riportare in maniera pulita eritrei da considerazioni appunto e lo so che state sottoposte a verifiche analisi da parte di Democrazia proletaria della sinistra nel suo insieme
Però su queste questioni come pure suo su altre io ho seguito il documento di Semenzato Loseto mai stamattina il male
Ma non è possibile che ci ripetiamo ancora che esiste un modo la riproduzione un mondo la produzione separati in modo che la riproduzione sarebbe tutto delle donne il modo la produzione sarebbe non saprei
Negli operai
Stiamo scherzando la siamo indietro rispetto alle tematiche che sento agitare dalle compagnie per esempio nella CGIL che sono la la presenza più significativa di lotta oggi dalle donne all'interno di questo Paese
Le donne sono entrata nel mondo del lavoro qui si parla della classe operaia dei lavoratori come se fossero tutti maschi
Come se la contraddizione attraversasse la classe non essere lavoratrice non fossero si portatrici di una contraddizione rispetto all'operaio maschio ritirato maschio ma devo tempo possono anche lavoratrici
Come a suo tempo esprime un punto di vista che ha portato duecento mila donne sulla questione con l'attrice sulla manifestazione CGIL CISL UIL sulle questioni della sulla questione delle donne su questo gli ho parlato poco anche democrazia proletaria
Come sta raccogliendo un milione di firme rispetto all'età pensionabile per le donne che viene alzata queste sono le questioni son dei passi in avanti che noi dobbiamo assolutamente discutere non possiamo più presentare le cose sempre in maniera assolutamente separata
Il mondo la riproduzione impresse le belle donne il modo e la produzione incasserebbe a chi sa quale individui inesistente asessuato possibilmente tutti maschi o come viene presentato all'interno di questo dibattito quindi le contrazioni sono molto più ricche
E cerco di farla finita nobiliare molto più tempo esista e quindi se noi vogliamo davvero fare un'analisi non strumentale
Delle questioni che stiamo discutendo
Delle discussioni che attraversa un appunto i vari documenti un terreno d'inchiesta vero
La misurarsi davvero con la gente sulla questione che sono successe davvero in questi anni su come sono cambiati i lavoratori come sono cambiate le donne come è cambiato questo Paese davvero e dare quindi risposte che non ci inventiamo al chiuso dei nostri gruppi dirigenti io leggendo Repubblica qualche altro giornale ma che sperimentiamo completamente le iniziativa di massa coi problemi reali
E la gente deve e la gente deve
Di questo paese a davanti
Per questo io ritengo che è assolutamente dobbiamo fare questo tipo di discussione passerei delegati non scioglierà sicuramente noi di questa ampiezza
Però cominciare a metter dei puntelli definire appunto l'identità
Comunista vera io inorridisco quando gli si dà ancora dell'operaio di Stalin si definisce ancora come uno e niente che definisce la lotta viene definita Lotta operaia come l'OPA di reparto mentre invece i movimenti per la pace movimenti delle donne eccetera spero tutti estranei esterne questa fabbrica ma centocinquant'anni di storia il movimento operaio possono essere ridotti a questa farsa ad uso interno
Siamo arrivati a questi limiti voglio dire del dibattito che ci che ci sta attraversando come come partito come sesto al movimento per la pace mondiale da sempre non avesse avuto al protagonista principale probabilmente appunto il mondo del lavoro
La prevede alle questioni utilizzando l'ultimo minuto quindi finisco l'indicazione ci sarebbero altre questioni
Noi possiamo pensare però di affrontare questo dibattito
Con una un partito come viene del come è stato descritto la relazione Semenza
Evito anche a leggere le assonanze ci sono su alcune petti del documento di Occhetto
E giustamente la segreteria la Rossanda criticabile sono posta critica dura
Finalmente per la prima volta il punto fu una le poche volte negli ultimi anni dopo la parola russa
Rispetto appunto alle alle questione la parola partito eccetera
Io penso che dobbiamo puntare a un partito capace di cogliere la complessità
Capace anche di indicare l'obiettivo di trasformazione appunto anticapitalista senza appiattire le consuete una società senza palle scomparire costano scompaiono al di là della volontà presunta comunque di qualsiasi gruppo dirigente
Cogliendo nella ricchezza l'articolazione le contraddizioni anche nel blocco sociale che qui noi facciamo riferimento
Però che indica l'obiettivo e su questo obiettivo cui facciamo ragionamento e a consolazione socialista di questa società Pacciani ragionamento sul tipo di partito
Che non è pensabile un CIPE non partito federato come è stato descritto
Con l'operazione in cui il segretario nazionale non c'è più
In cui nazionale viene ridotto di peso
In cui il grosso del potere che trasferito in basso e in basso
C'è questo tipo di rapportarsi dei movimenti dei comitati e comitatini fra di loro in una sintesi che oggi difficilissima da fare per gli stessi movimento per gli stessi movimenti
Ma noi possiamo pensare di diventare davvero l'espressione federata delle contravvenzioni sociale da richieste articolazioni che ci sono oggi all'interno del mondo del lavoro tra il mondo del lavoro le donne tra tutte le questioni che sono in questa società possiamo pensare di avere una visione di questo tipo del partito
Io poi non voglio portare il dibattito perché sono animato punto seriamente da spirito unitario
Però quando si dice si accusa il PC di fare alcune operazioni che vanno verso un modello neanche socialdemocratico è tipo americano
Rispetto al partito col grande comitato elettorale con le grandi associazioni e sindacali collegando i associazioni etniche conto di gruppi di pressione le lobby eccetera
Il cui il partito non è più una sintesi rispetto a un progetto
Ma Ripetta pubblicarono raccoglie appunto questo tipo di spinta inviandole
All'interno di alcune strade io non son d'accordo perché non son d'accordo noi astratto ideologicamente non mi serve rispetto al tipo di modello di prospettive politiche che io ho come democrazia proletaria no perché sono attaccato alle visioni come qualcuno dice
Operai spiega create internazionalistica Seconda Internazionale tutte definizioni che sono ritornate all'interno del nostro dibattito che speravo posso scomparse
Per sempre in un modo e dibattere laico e non appunto perché qui c'è anche questi ha bisogno di un partito invece sull'al Sud delle linee politiche
Capace di cogliere la contraddizione tra le contraddizioni operare per delle sintesi
Padre segnalati dal punto di vista politico capace non sicuramente di unità al suo interno quella società divide però per lo meno di indicare una strada di uscita gli assi dei tempi di uscita rispetto alla frammentazione che abbiamo di fronte
Per quanto riguarda le questioni elezioni e chiudo
Penso non poter evitare questa questione
La questione
Del rapporto con le altre forze politiche io sicuramente come tutti ho sofferto l'isolamento di Democrazia proletaria
Diventa un dibattito tipo catalano al nostro interno
Se ne ha ma cercare che contempla l'uno e sette per cento proprio d'accordo che contengono isolamento di questo partito
è assurdo cercare dipinge lo so dibattito su questa questione questo modo qui siamo tutti per un processo di aggregazione
E tenga conto di differenza delle storie democrazia proletaria Stefanel la testimonianza dove siamo nati da storie diverse siamo stati capaci almeno fino a oggi di confrontarci di unirci a dispetto alcune prospettive di fondo
Quindi difficilmente la storia che abbiamo possiamo pensare di essere settari rispetto a quanto si muove intorno a noi e la società
Però per quanto bello il Progetto di uscire da queste secche di creare un polo che abbia una certa rilevanza
Le operazioni politiche si fanno si fanno in tre
Ci parlo sulla base di omogeneità si fanno sulla base innanzitutto e confronto delle idee non sulla base della volontà a volontà di uscire da una situazione che sopportiamo sempre più sempre più male
Ma i Russo Spena ha fatto un elenco delle questioni diamo per radicale ma stiamo scherzando
Ma stiamo scherzando ma io potrei veramente andare in CGIL fa la battaglia rispetta alcune questioni CGIL no se non tempo fare l'unità voi voi radicali che stanno portando avanti però il Papa davanti
Ma voi pensate davvero che non avremmo retto rapporto radicali quando sosteneva il governo classi negli anni precedenti
Che noi davvero possiamo presentarci a Palermo quando alcune lezioni si elevano loro sostenevano la mafia allora un uomo pieno ma allestito nel loro partito ma stiamo scherzando quando sul giornale nuovo viene fuori che di Giorgieri regia dietro l'ho proposto di candidarsi nelle liste radicali
Ma peccato Centola conoscerti qui non c'entrano niente alcol io non può non riesco a capire non riesco a capire
Non riesco a capire fra i tanti interlocutori che ci sono in questo Fuggetta com'è venuto in mente
Di pensare ai radicali com'è venuto in mente perché lo hanno penso ai prospetti a meno che lo pensiamo esigono radicali son quelli che si agitano e patate iniziative all'esterno che ogni tanto son di rottura eccetera sarebbero chiusi mi hanno resa un po'protestatari anche noi
Ma questa è proprio una visione voglio dire permea sicuramente sicuramente inaccettabile
Per quanto riguarda questione degli stereo invece io ritengo che come diceva Giovanni quindi non ripeto e chiudo ci sia un terreno di rapporto più proficuo c'è la sperimentare patti politici seri
Che oggi non ci sono però oggi non ci sono bisogno e siamo in ritardo sicuramente nello sperimentare rapporti con Ivrea con la ricchezza della della del mondo vero io sono convinto che dobbiamo sicuramente pensare anche a scadenze elettorali
Che però siano nate dal basso sperimenta nate nel vivo del confronto tra iniziative concrete e queste non possono avvenire che attraverso un processo lungo
In cui noi entriamo in dialogo con queste organizzazioni ci misuriamo con loro sul loro terreno portiamo le nostre tematiche loro si confrontano con le nostre non si confrontano con le nostre e alla fine di questo processo possiamo anche pensare
Che per esempio nel novanta si farà alcune sperimentazioni con non di massa non diffuse
Sicuramente dirette e controllate dal partito nelle situazioni dove con questi compagni più avanti al processo di maturazione di un apporto abbiamo già fatto delle liste con idea Venus poche poche ma dove c'era situazioni e già davano questo tipo di dato politico di unità e di sintesi è stato possibile anche a fare liste vero
Anche situazioni cosiddette operai speravo stalinista e ho capito nazionaliste previa una federazione di Brescia
Quella che ha fatto dei problemi a Riva del Garda
Ecco per cui
Io ritengo che su questa strada quindi che non è la strada di chiusura non possiamo leggere questo tipo di ragionamento all'asta di chiusura al nostro interno è una strada che raccoglie sicuramente la sfida che l'ambientalismo ci pone
Che l'accetta di vero più alto che non prende in giro la nostra storia nella storia dei Verdi
Che ne coglie la differenza che capisce che esiste un processo lungo di maturazione delle rispettive posizioni e però appunto non evita il dibattito queste nostrana io penso di ricomposizione dei dipinti se vogliamo appunto davvero pensare ad andare avanti
Su questa base io credo su questa base concludersi la conferenza
Dei delegati è possibile arrivare l'anno prossimo a riprendere una grande iniziativa di Massa partito alle questioni
Dei diritti di quei dei lavoratori
Hanno licenziamento per affrontare comincia ad affrontare sulle questioni delle tematiche ambientali eccetera di diritti un rapporto coi Verdi con la sinistra comunista con la crisi e quant'altro si muove all'interno della CGIL
Aveva
Diamo la parola
A Ugo Boghetta Polonia e poi si prepari per l'ultimo intervento della serata Piero Antonini della dimensione
Ma compagni io vorrei cominciare da una questione che mi ha abbastanza colpito oggi nel dibattito
E che testimonia come in realtà quando parliamo di certi fenomeni li li guardiamo gli leggiamo in base quello che leggiamo sulle pubblica
E non con un'analisi di cosacca realmente capito in questo Paese credo questo sia il caso dei Verdi
Ho sentito oggi
Più compagni di varie tendenze
Posizioni fare una discorso di diciamo unico unità stretta fra in quello che capiti in termini ambientalisti interni di protesta nel nostro Paese le questioni ambientali e i Verdi allora io vorrei chiedere ai compagni che sono qua dentro
In quale situazioni di movimenti sulle questioni ambientali se non realizzati dei Verdi e in quali situazioni i movimenti sulle questioni ambientali su una autorganizzazione della gente
Che sono comunisti democristiani socialisti e chi più ne ha più ne metta
Io vorrei portare la mia esperienza e come come Bologna a Bologna in questi in questo periodo sono nati molti movimenti di questo tipo che noi chiamiamo il movimento delle petizioni nel senso che io la prima cosa che fanno è raccogliere le firme su una petizione
C'è un comitato uno vomita dopo lo spostamento della Re Oporto
Che abbiamo né si si in piedi come democrazia proletaria dove ci sono comunisti non ci sono socialisti dove c'è qualcuno che ha votato verde non è un militante verde
Chi è un comitato contro allargamento della tangenziale dolci sono democristiani c'è un comitato contro i parcheggi sotterranei in centro
E sono socialisti
Ci sono comitati che sono ci sono Sordi sul problema del traffico non ci sono i Verdi non c'è un verde
Io vorrei sapere allora
Perché noi dobbiamo perdere tutti nostro tempo a parlare di alleanza elettorale con i Verdi quando noi abbiamo la possibilità con il lavoro di partito DS elemento dirigenti di questi di questi movimenti che sorgono al di fuori della apparato istituzionale verde perché questo credo sia una questione e non credo che la Rapp sì rappresentativo solo di Bologna ma credo che sia una questione molto più larga quindi noi vediamo i Verdi e solo nel loro aspetto istituzionale
Probabilmente perché molti compagni qui vedo che appunto come diceva Casaroli
Dei ventidue son quasi rappresentati tutti o quasi i rappresentanti istituzionali perché probabilmente questi compagni parlamentari consiglieri regionali consiglieri comunali volevo dire che sono anch'io consigliere comunale
Vedono inerti perché vi vedono nelle nella nel banco vicino magari lo vedono li vedo nera nei posti di assessore delle loro nelle loro giunte no proprio in ho riflettuto su quello che realmente invece avviene nel movimento ambientalista che non è un movimento verde
E che quindi ci dà ancora più spazi e possibilità di fare un discorso anticapitalista un discorso che non sia questa discorso rosso verde ma che impegna direttamente di P all'Inter inique di questi di questi movimenti queste la la prima questione
La seconda questione rispetto sempre alla proposta dei venti luglio credo che dovremmo riflettere
Sulla politica del partito radicale in questo periodo il partito radicale ha pensato di essere dopo aver fatto la campagna di referendum di estivo una momento motore di sconvolgimenti incredibile l'Inter alle istituzioni oggi il partito radicale è in un Cul di sacco peggiore del nostro e sono credo io da espressione più lampante e e visibile di come all'interno delle istituzioni anche supportati da certi movimenti d'opinione poi alla fine chi comanda non sono nel sette per cento nel quattro per cento sono quelli che hanno il potere in quei il Paese e che non è questa la strada che in Italia sblocca la situazione né a livello sociale nelle dallo politiche nel né a livello
Sociale
Io credo anche
Che
C'è un problema che va discusso all'interno di una proposta che io credo istituzione a lista che poi ci ritorno proprio sui caratteri secondo me specifici che delinea o no un modello di partito che non condivido
E che quando si parla di istituzioni
Noi dovremmo oggi cominciare a dire anche come sono le istituzioni in Italia e come si stanno evolvendo e come è possibile intervenire a destra all'interno dell'istituzione e qual è il peso che noi dobbiamo dare a a questo lavoro di partito
Perché a partire dal Parlamento con voto palese per arrivare fino all'ultimo comune di questo Paese le istituzioni sono sempre più prive sopra tutto quelli decentrati di reale potere
Quello che si svolge nei consigli comunali nei consigli regionali sono finzioni
La società si sta sempre di più gli organizzando per Lodi ed ai lobi passano fuori da dai dalle istituzioni elettive nelle situazioni che situazioni elettive resistono soltanto accordi che sono Esterni a quello e noi pensare e tutto la nostra politica è per prendere il sette per cento per entrare in queste cose credendo che in questa maniera noi cambiamo veramente questa politica io credo che noi andiamo facciamo una lotta per andare dietro un bidone vuoto
Che solo noi pensiamo che sia pieno ma che gli altri di comanda sa benissimo che quel bidone un bidone vuoto tiepide solo in piedi per la facciata del consenso rispetto né nasce coliche non sto qui a spiegare perché credo sia
Una cosa abbastanza abbastanza nota
Però questo credo sia una questione che a un riferimento all'interno di un modello di partito
Che viene proposto sia dei ventidue sia pieno anche dalla dal documento
Di Semenzato anche se in maniera molto diverso
Io credo che un partito o un'organizzazione o una una una lista come vogliamo chiamarla
Con una diciamo fa nelle capanne per per essere sintetici è un partito che non sappiamo già benissimo come funziona
è un partito che non è democratico è un partito che non fa lavoro di massa in un certa maniera è un partito d'opinione che ha bisogno di qualche parlamentare e di qualcuno e via via in volantini
Ho qualche volta quando c'è un referendum che vada a raccogliere le firme queste il compito che viene riservato ai militanti di questi partiti io credo che noi come democrazia proletaria
Non siamo disponibili come militanti a fare i semplici galoppini di nessuno io credo che noi siamo dei protagonisti vogliamo essere dei protagonisti
Qui dentro come nel sociale
E quindi il modello di partito non è secondario alla nostra alla nostra strategia e non ci possiamo riempire qui la bocca di di democrazia quando poi andiamo verso modelli che sono secondo me il peggiora di peggiora antidemocratici lo perché sono antidemocratici in maniera moderna
Questo credo sia anche un elemento dicevo che all'interno della documento di Semenzato perché nel momento in cui i movimenti sono molto parziali a volte anche e spesso e volentieri molto deboli
Fare un discorso di partito sfrangiato aperto in realtà secondo me è un discorso che giustifica solo una politica istituzionale perché oggi fa un discorso lo diceva ha già fatta prima che è possibile la sintesi all'interno dei movimenti è una cosa fuori dalla realtà c'è qualcuno oggi fa un lavoro di massa
Se qualcuno fa un lavoro di ma sa benissimo che è difficile mettere insieme quello che lottò contro Leo porto contro con quello che lotta contro la tangenziale con quello che lotta contro la fabbrica inquina
Perché sono momenti che solo in un prospettiva possono diventare qualcosa gli unificante e in questo secondo me c'è il ruolo del partito di un partito che non rappresenta nessuno rappresenta solo il proprio progetto
E in questo progetto lo fa a discutere all'interno della realtà ma non solo solo noi possiamo essere la sintesi di queste cose oggi dire che era Cindy si può venire all'interno dei movimenti credo sia una cosa che sbaglia è stata sbagliata in passato e che sbagliata pura pure ore perché è una cosa impossibile è una cosa impossibile altra questione ancora vado per punti presso il molto veloce io credo che all'interno di questo dibattito e questo non per alzare steccati nei confronti di nessuno occorre decidere che cosa nelle proposte avanzate
In questo in questo periodo è all'interno del di quanto abbiamo deciso a Riva del Garda cioè del movimento per l'alternativa
E quanto all'e sterno che non vuol dire che esterno DP
Vuol dire che esterna al movimento politico per l'alternativa cioè a quello che a Seattle il congresso e dire di Riva del Garda
Allora tutte le derive istituti una lista carta elettorale e quant'altro io credo che sia Esterno a un dibattito riguardo alla movimento politico dell'alternativa perché il movimento politico dell'alternativa si fa con le associazioni di base
Ci fa con lavoro di massa
Ma non si fa con i partiti di cui di cui sopra
Seconda questione di di più strade da un po'di vista diciamo di scelte strategiche allora o lo inseriamo
Di essere un partito che Nottola per la trasformazione della società
Questo come nostra posizione strategica allora quando me andiamo ad accordi a proposte che hanno un valore di questo tipo di questo senso cioè strategico
Non dobbiamo dirci se queste persone si questi movimenti se questi partiti sono o saranno per il socialismo allora qualcuno sostiene che è un po'il partito radicale c'era questo Salis una volta o fra dieci anni fra vent'anni qualcuno dica perché se è così allora io sono d'accordo per fare l'accordo per fare e la società all'associazione per radicali c'è il i radicali
Fra o a un tot saranno per il socialismo così se per i Verdi i Verdi fra dieci anni fra vent'anni diciamo che saranno per il socialismo allora d'accordo però se questo non è vero
Allora da un punto di vista strategico idea di radicali devono stare da parte che non vuol dire appunto che a livello di massa di situazioni e quant'altri si possono ci posso lavorare lavorare insieme
Allora io credo che oggi in questa conferenza noi dobbiamo prendere delle decisioni almeno alcune perché in parte dibattiti abbiamo fatto fino adesso
Un dibattito a fasce allora io credo che sulle europee
Non ci sia problema nel senso che non possiamo e non dobbiamo presentarci con cartelli
Per motivi di accordi programmatici che non esistono per i motivi che dicevo
Poi prima mentre invece in vista del novanta noi possiamo considerare a livello locale di fare delle esperienze di questo tipo
Dobbiamo farlo dove si verificano punti di contatto proprio fare a tutto campo
Per quale motivo esiste scende questa conventio ad excludendum nei confronti del Partito comunista io personalmente sono vent'anni che l'unica a Bologna l'unica cosa che facciamo la cosa più importante dare addosso proprio comuniste quindi da questo punto di vista non ho problemi però io credo che il Partito comunista deve essere trattato così come qualsiasi altra come i Verdi con e come i radicali non sono peggiore non sono migliori quindi nelle situazioni locali andiamo a vedere con chi possiamo fare un cartello elettorale in vista di elezioni elezioni locali
Ecco io credo che vorrei ricordare qui una cosa i compagni che non mi sembra di seconda
Sfondare importante che noi oggi dovevamo S.p.A. Sinigaglia
Per parlare della e decidere sul lavoro di massa e sulle campagne di massa che doveva la lanciare Democrazia proletaria stiamo discutendo di tutt'altro
Questo volevo ricordarlo perché non è una questione secondaria dovevamo decidere come uscire fuori in termini concreti dalla congresso di Riva del Garda darà stiamo parlando di elezioni caporali radicale e stiamo parlando di verbi
Allora io credo che dobbiamo recuperare da questo punto di vista il tempo perso perché abbiamo perso dei mesi importanti
Dobbiamo lanciare all'esterno campagne significative di massa
Che danno e che possono dare ADP quello che qualcuno politico nel problema
Che venga risolto dalle reazioni dai cartelli c'è il problema dell'immagine esterna di DP problema dell'identità di Democrazia proletaria credo che la l'immagine di prima
è l'identità di Pila costruiamo anche questo con queste cose e che ci qualcuno dei problemi all'interno delle istituzioni di non essere nessuno ce ne siamo i ricchi gli organizzatori di movimenti di massa siamo dentro il Parlamento dei Consigli regionali così le comunali
Gente che conta perché abbiamo la gente dietro altrimenti siamo noi stessi delle farse ultima questione
Io credo è un finito no anche mi ultima questione il problema della segreteria ecco se è vero che noi dobbiamo uscire all'esterno riconquistare tempo perduto di ricominciare ricostruire la politica l'immagine l'identità di Democrazia proletaria io credo che la responsabilità d'ora in avanti
Sarà quella di una segreteria che o sarà capace di lavorare su queste la sera e perde tutte le altre beghe
O altrimenti noi scompare diamo perché non abbiamo un organismo dirigente che sa fare il lavoro di organismo dirigente che è quello di organizzare i i compagni di un'opera sia proletaria sulle campagne di massa sul lavoro di massa allora io credo che la segreteria deve essere fatta un po'dovrà essere riconsiderata o ridiscussa in base a questi impegni e in base a quello che rappresenterà e deciderà la maggioranza di queste componenti l'organizzazione grazie
Siamo compagno proprietà
Diamo adesso la parola per l'ultimo intervento appieno Antonini
Io penso che
L'unica questione certa dal mio punto di vista che questa assemblea di delegati dovrebbe avere per poi discutere su tutta una serie di questioni
L'obiettivo finale che noi dovremmo avere il superamento di questa società capitalista per una sosta in una società dove non ci sia più lo sfruttamento e l'uomo sull'uomo e capitale sul lavoro
E tutto il resto di quello che è scritto sulle nostre belle tesi sia di Palermo che di Riva del Garda a questo punto il compito di questa Assemblea
Perlomeno per come ce la siamo stati da data interni statutari e dovrebbe essere il compito dovrebbe essere quello di verificare cosa la direzione nazionale del partito la segreteria i propri rappresentanti istituzionali ha sedimentato come proposte come percorso come programma per realizzare questo
A mio avviso invece si sta completamente sviano il discorso facendo tutta una riapertura del dibattito congressuale di Riva del Garda l'abbiamo fatto in questi mesi lo si fa questa sera naturale ruolo di questa Assemblea
Su alcune questioni che sono sicuramente nodi fondamentali possiamo continuare tranquillamente a confrontarsi a scansarsi a scontrarsi e trovarsi assieme
Ma non in questa Assemblea compagni questa assemblea deve decidere delle questioni precise su cui il partito si deve muovere sulle quali poi va a verificare come costruire al movimento politico per l'alternativa fu morì arriva europeo a livello locale cioè a livello nazionale a livello europeo pesa in questa fase sia molto difficile perché lo perché è il mio discorso di prospettiva di verza cioè partiti come democrazia proletaria progetti politici come democrazia proletaria proprietà di valore pareo oggi non esistono di conseguenza scorciatoie o con gli ambientalisti Verdi o come i partiti com'visti i cosiddetti tradizionali non ce ne sono al mio punto di vista è un compito immane che abbiamo andare ricostruito a livello europeo e anche a livello mondo una internazionalismo
Che ponga le basi depositati democrazia proletaria che è immane mi rendo conto però il discorso è tatticamente come questione non le costruiamo oggi su progetti precisi allora io pongo anche un discorso che non è stato fatto né all'assemblea al congresso di Riva del Garda e non viene fatta neanche adesso io porrei delle verifiche su alcune questioni che possono essere tattiche transitorie ci permettono di fare i nostri discorsi sulle quali partita comunque si era impegnato al congresso di Palermo noi avevamo detto che dovevamo portare avanti e sviluppare il discorso del dell'autogestione ed auto-governo
Queste o come si traduce in termini pratici compagni rispetto al discorso che abbiamo di fronte dei prossimi mesi anche rispetto al discorso europeo e al discorso italiano come l'abbiamo gestito discorso l'autogestione l'autogoverno
Questo è un discorso sul quale ci dovremo misurare dentro e sul quale poi misurarsi con gli altri se ci stanno non ci stanno su questa questione
Il discorso del disarmo unilaterale come lo portiamo avanti che bilancio facciamo
Questi in termini generali il discorso del mondo lavoro difeso l'occupazione dei dei dei giovani il discorso della riduzione d'orario lavoro del di come si produce il marito di organizzò nel mondo lavoro come lungo e viviamo quei concretamente che programma viene fuori di battaglie su questa questione
E porta alcuni esempi concreti sui quali mi misura quotidianamente bensì quali compagni che non sono dirigenti però sono i compagni che si parli cura la mattina la sera dentro i posti di lavoro quando le domande
è stato lanciato una campagna nazionale adesso un po'dai portici tane delle altre gli anni passati sul discorso alla Gescal compagni come democrazia proletaria e come Unione inquilini
Compagni nostri pronipoti lavoro si sono sprecati ci sono spesi raccogliendo alcune migliaia di firme chiedendo ai compagni lavoro soldi per fare questo discorso
Spendendosi in credibilità ora questi compagni dicono anche stadio è la nostra battaglia sul discorso la Gescal in quanti posti di lavoro in quanto entità in qualche modo dice quante Regioni Stato vado questo tipo di discorso che tipo di Laporta avrà questo tipo di battaglia all'interno della legge finanziaria che noi abbiamo di fronte in questo momento
E lì e allora quali per esempio rispetta la legge finanziaria che si sta o si starà discutendo nei prossimi giorni i compagni
Gli emendamenti le centinaia emendamenti che io ho appreso dalla stampa di sono su quel documento chiglia decisi come li abbiamo coniugati con il rapporto con i compagni che sono i posti di lavoro come abbiamo verificato che questo tipo di battaglia parlamentare si vive
I radicali e quant'altro sia poi riconducibile nipoti lavoro nella società e così via quali di queste battaglie diventano elementi portanti hanno Stabat Dalia per la conduzione del movimento politico sociale quella parte per l'alternativa in questa fase precede ma di battaglia compagni che verifica già di questo o diventa solamente al discorso agli emendamenti costruì degli e Sperti e di conseguenza il party dopo di chi è delegato perché specialista perché perché rappresentativo di un discorso che emargina completamente registro i compagni
Il discorso a finanziare i pedoni così importante perché un discorso che io lo leggo Seat pagine di giornali rivendico sui quali ci confrontiamo su quale ci misuriamo
Altro discorso di così rifiuti tossici e nocivi senz'altro una grossa vittoria il fatto che il ventotto luglio ci s'è deciso a livello parlamentare che questi giudice li dobbiamo riportare a casa
Non penso che fosse un discorso immessi discussione dentro DP assolutamente ora io dico come mai su questa questione abbiamo vinto apparentemente il governo porta a casa i rifiuti e sulla questi verrebbe sulla quale si è riusciti a vincere mi sembra sul discorso riconoscimento dell'OLP come del diritto degli avere una propria pari alla propria terra non è diventato nato rifatto da parte di questo governo
Ci sono due pesi due misure compagni anche l'abbiamo vinta la banda larga però il risultato non c'è quel mai su questa questione apparentemente risultato cioè
Cioè nella misura che molto probabilmente la Nigeria il Libano la Romania per questioni proprio per questo internazionale per questioni economiche per questo italico danni comunque questa Nadal ce l'avrebbero rimandato a casa
Proprio per i Casino internazionale che è stato sollevato proprio perché c'è uno scontro di chi va a gestire questa cosa fra padroni fai padroni dell'Italia dei Valori gridare alla Germania tra l'ammontare riso con la FIAT fra chi è legato a Garrone Demiraj Carotone dei vicari sono legate cooperativa di cui e così via
Allora su questa questione ESP scoppia il bubbone ma come abbiamo gestito nuovi in maniera molto positiva perché abbiamo fatto una presa di posizione parlamentare se mi vedi a dedicare a sistemi prevede qualche altro abbiamo impegnato andavano a fare questo ma qualcosa Catania ma fa ATO per controllare come si gestivano questi rifiuti qui in Italia cari compagni ora non si può dire che noi possiamo non possiamo essere massimalisti dicendo no alle navi che arrivano qua
Perché era stato fornito è stata abolita i compagni e i compagni hanno usato a livello parlamentare leggo dettagliata le navi che sono partite
Beh con i rifiuti e dove sono finiti i quali erano le ditte come mai su questo discorso un gettato contemporaneamente una mobilitazione per far sì che Antonioli ci fosse l'impegno che in questi rifiuti fossero stati stoccati e selezionato e lanciato a Magny era e che non dovevano partire da tempo diventando che non venivano ridistribuiti enunciato discorso quando ne è stato fatto e ci troviamo in una situazione emergenziale allora si critica l'atteggiamento dei lavoratori di madre decida di Manfredonia perché questi qua non capiscono un gatto
Questi qua si ribellano mentre giusto essere responsabili che comunque si come questa emana notazione dobbiamo gestire e qui invece io devo dire che queste una grossa responsabilità non solamente al governo ma anche di questo è forte completa democrazia proletaria che arrivano qua parlamentare
Ha il coraggio di dire che ha fatto una grossa vittoria dicendo che dal Libano dalla Nigeria l'anomalia Fini portiamo a casa questa Manerba non è mancato
Perché probabilmente nella zona riportiamo nata stiamo mandando quei data riportiamo però non sappiamo come ma al di là questa sulla Rivoltana umiliano la popolazione totale all'emergenza e compagni invece di affrontare le questioni su un terreno concreto
Allora da qui questa sera abbiamo discutere su questioni precise questione i rifiuti tossici nocivi discorsi mobile Deborah evoluzione della chimica dell'tutti in generale è una questione importante sulla quale noi possiamo costruire una grotta zeppa per andare avanti dopo già simula lo sviluppo diverso
Su questo chiediamo oggi che tipo di strategia portiamo avanti i compagni o invece il discorso diventa che siccome noi siamo ambientalisti perché noi siamo comunque idea in massima tutti proprio professionisti gara podistica l'immagine allora su questa questione invece di confrontarci va Dinoi articolano alta Bataille su queste questioni costruite movimento comitati di lotta discorso al basso si fa la gran cagnara
Istituzionale a livello dove siamo in Parlamento in Regione in comune ci si tappa la bocca ci si fa buttar fuori ci fanno le mozioni di democrazia Rebora democrazia confronta costituzionale passo manca proprio dalla parte nostra unite in cui non si fa richiamo minimamente a travasare fra di noi conoscenze e informazioni metodi di lotta indicazioni su queste questioni questo discorso di fondo Company
Questo discorso uguale dopo io mi vado misurare con gli altri il fatto che lo portiamo a casa risultati e verifiche su queste questioni ci portano poi a scaricare nodo su zone restano fra l'altro questo ipotizza un progetto che va nel senso del non partito dove chi conta
La persona
Facciamo operanti nel suo intervento fino in fondo nella casa nel silenzio grazie
è la persona che riesce a veri immaginari essendo ai mass media prima che nudo un po'da ridere quando i compagni Bettoni non mi ricordo chi ha detto che i compagni che sono intervenuti qui se erano interessati a produrre per aria la stampa i loro interventi facessero dieci righe molto difficilmente l'intervento e sottoscritto comparirà mai in alternativa a quello di Capanna o di Molinari o dei consiglieri regionali Tognolo compagni di conseguenza discorso invece sui contenuti e sulla battaglia su questa questione come costruiamo consenso rapporti di massa
E su queste questioni ci misuriamo con gli altri ci stanno non ci stanno
Altrimenti non me ne frega niente e poi tutto il resto tutto quello che ha detto papà che possono deve ritoccati compagni poiché sono cose che condivido però sono a priori compagni sono ideologia sono c'è The di campo che pare che ci dividono però l'unità qui dentro e fuori lo facciamo sui contenuti e queste sono le questioni che vogliamo ricicla come assemblea di delegati verificare se ci sono contenuti si può muovere
Fiori a priori sui documenti non subunità e sui contenuti
Ha rifiutato di andare a votare delegati su quanto la posizione a favore o contro un documento all'altro
Il discorso invece era proponiamo all'Assemblea discorso dei contenuti si quale prima il ciclo di vita onori come li portiamo avanti i verifichiamo la sulle sulle Stane su questa verificheremo la possibilità di ulteriori future confluenze con chi non so perché al limite potrei dire
Rosso verde rosa bianco e nero compagni perché ci sono i cattolici che ci si dimentica ma c'è anche quello paventato pericolo dell'invasione degli arabi che diventeranno magari maggioranza nell'va be'l'Europa che sicuramente lo saranno sicuramente alla PDS rappresentati ha sottoscritto perché io sono un garantito solo in bianco sono un'Europa restano ferroviere di conseguenza giustamente questi vogliono la loro diversità
Siamo vi convocati alle nove e mezza puntuali per l'ufficio ripete scusate un atto c'è comunque una comunicazione che però estremamente importante dell'ufficio l'organizzazione
Scusate compagni ci mancano ancora i verbali alcune riunioni assemblee provinciali
Sono i verbali di Cuneo
Belluno
Pistoia
Terni Rieti propri none
Napoli Benevento Pescara Chieti L'Aquila
Reggio Calabria Catanzaro
Caltanissetta e Trapani e Ragusa
I compagni di queste operazioni sono pregati di consegnarci immediatamente i verbali non possiamo procedere all'elezione dell'Ufficio di Presidenza finché non verifichiamo la regolarità
Per l'elezione dei delegati a queste fa Andrea permanente
Invitando tutti a sedersi
Sì
Siamo
Da Carlo viene viene
Allora compagni e compagne iniziamo iniziamo la seduta sul problema dell'ufficio di presidenza sono stato incaricato di illustrare la proposta si me ne rendo
Va incontro
Ci sono ancora molti assenti però io direi di iniziare perché non
Un attimo di attenzione per
Nella congresso di Riva del Garda abbiamo votato e approvato un nuovo statuto
Che prevede per la cui do la costituzione dell'Assemblea dei delegati permanente delle delegate e delegati
Come organismo
Di doppia derivazione
Da un lato congressuale con la presenza dei compagni e delle compagne della direzione nazionale eletto dal congresso per favore
E dall'altro lato
Diretta espressione delle federazioni tramite appunto l'elezione di delegati
Dove la direzione deve essere
Non superiore a un terzo dei membri complessivi dell'Assemblea permanente
Abbiamo poi deciso
Che l'Assemblea nazionale permanente delle delegate dei delegati e qui sto leggendo lo Statuto
Organizza i propri lavori tramite un ufficio di presidenza
Che di concerto con la direzione
E la segreteria nazionali la convoca per lo meno due volte l'anno e ne dirige i lavori e dunque qui si definisce il primo compito dell'ufficio di presidenza che siamo chiamati ad eleggere questa sera
Quello di convocazione di stabilire l'ordine del giorno eccetera dell'Assemblea permanente in accordo con la direzione la segreteria
Inoltre è questo un altre ulteriore e importante compito
L'ufficio di presidenza qui leggo lo statuto è garante dei diritti
Descritti dallo Statuto con il compito di riferire agli organi dirigenti per cui se volete
Questo Ufficio di Presidenza che siamo chiamati ad eleggere questa sera
Anche il compito di comitati dei garanti rispetto alle regole rispetta la democrazia rispetta lo statuto dello stop Tito se volete anche se il termine non è bellissimo e una sorta anche Di Maggio statura in tema di ultima istanza del nostro partito
Io credo che questi due compiti
Definiscono i criteri con i quali dobbiamo scegliere l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
Criteri di stima dei compagni di capacità anche nell'ambito di saper garantire il rispetto delle norme dello Statuto di riconoscimento ampio
E di stima l'altissima che questi compagni devono ricevere io credo dal partito proprio per il ruolo che vogliamo assegnare a questa struttura
Allora qui
Come segreteria nazionale
Riterremmo importante però poi si la determinazione dell'Assemblea diversa non ci son problemi che questo Ufficio di Presidenza
Sia
Eletto se non all'unanimità larghissima maggioranza proprio per il compito istituzionale che nella vita del partito abbiamo deciso di affidargli
Ora ovviamente questo implicherebbe una discussione sui nomi poi faremo anche una proposta è un voto all'Altissimo maggioranza o addirittura come noi auspichiamo all'unanimità
Qualora però
Una quota importante di compagni come prevede il nostro Statuto il quinto dell'Assemblea
Richiedesse viceversa il voto segreto
Per legge questo organismo ci atterremo a questa decisione dell'assemblea permanente degli atti stessi come segreteria lo diciamo con chiarezza auspichiamo la prima soluzione cioè un voto a larghissima maggioranza unanimità proprio per le caratteristiche che deve rivestire
Questo organo del partito
In questo senso ci permettiamo di fare una proposta ai compagni poi apriamo un breve dibattito
E ci sto ci sentiamo di illustrare questa poco
Tenendo conto che l'ufficio di presidenza deve essere composto comunque in maggioranza di membri dell'Assemblea e non della direzione anche se ci saranno può membri della direzione al suo interno ecco
Questo è un primo elemento
L'altro elemento è il numero dei membri di questo Ufficio di Presidenza noi proponiamo che sia di sette persone però voglio dire si può discutere costa di più di meno non è qui
E
Proponiamo anche una serie di compagni e di compagne ci sembra importante anche la presenza delle compagne
Che abbiano la caratteristica appunto di essere compagni di larghissima stima
Anche di capacità rispetto alla gestione dei compiti che abbiamo prima di
Per farla breve
Adesso io leggerei nomi dei compagni e indicando anche quelli che sono membri della direzione i compiti la la lista dei compagni e Dissette
E sono i seguenti
Antonio Califano della Basilicata
Dell'Assemblea
Nadia Casadei
Della direzione
Giorgio Cavallo
Consigliere regionale del Friuli
Del partito federato di democrazia voluta del primo
Marco pezzi
Nella direzione
Cosa cosa Parrella
Della direzione
E questi ho già detto i tre membri della direzione perché gli altri quattro sono invece dall'Assemblea
Pippo Torri
Ben noto
Il portone consigliere regionale la Lombardia
E Giuliano Ventura consigliere comunale di Roma
Allora questi sono i nomi che lo proponiamo adesso io
Inviterei i compagni e le compagne che desiderano intervenire in cui è chiaro che la prima scelta da fare se lavorare per una votazione a voto palese dunque tentare di ottenere il massimo di consensi possibili
Sulla qualità dei lumini sul numero eccetera o viceversa se qualcuno ritiene necessario può pure la votazione a voto segreto pieno dove segregato una ripete ovviamente accettiamo come decise l'Assemblea riterremo meno opportuna senza fare drammi peraltro ma meno opportuna dati carati e che deve avere questo organo di partito questa operativa
Ecco io avrei finito e dunque la parola chi richiedono interi per interventi peraltro direi premi di due o tre minuti insomma
Allora il compagno Seclì della federazione di Lecce
Telegraficamente novecento credo che sarebbe opportuno che
Membri della dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea non siano coloro che già ricoprono cariche istituzionali cioè consiglieri anche per favorire come dire una responsabilizzazione maggiore dei compagni
Aldo Follini Federazione Imperia proporre l'elevazione del numero da sette a nove aumentando di due qui membri per quanto dall'Assemblea come delegati per cercare di avere la stessa proporzione tra i due terzi e un terzo quindi avremo un terzo portando a nove che diventa tre della direzione sei come come delegati
Allora scusate il rinnovo l'invito a intervenire
Allora quel a questo punto faccio la domanda formale nel senso di richiedere questo il momento in cui si chiede poi finisce lì ci sono compagni che chiedono il voto segreto
Per l'elezione dell'Ufficio di Presidenza
Mi pare che nessuno lo chieda
Allora
A questo punto no
Si lavora sul voto palese ovviamente su un intento di largo arco
E io credo che la prima cosa che dovremo stabilire
E questa
è la il problema del numero dei componenti dell'ufficio di presidenza
Ecco il compagno di scusami di Imperia ha proposto
Che il numero sia portato a nove in modo da revoca e della direzione e sei dell'Assemblea rispettare questo qui opposizione di un terzo due terzi ecco questo è la prima cosa io credo da decide per poter continuare poi a lavorare sui nomi eventualmente molto
Allora su questa de prima decisione cioè sul numero dei membri dell'Ufficio di Presidenza ci sono appunto la proposta disse
E di nove poiché i temi che sono stati illustrati ci sono interventi in merito a questa decisione
Allora inviterei
Mi pare che un intervento a favore è stato fatto
Interventi conto non mi pare ce ne siano adesso becchiamo i votazioni innanzitutto la proposta di sette e poi quella di nove e vediamo qual è la proposta su cui lavorare d'accordo in alternativa ovviamente nella cerchia no
è la stessa cosa o in alternativa per cui non c'è una prima una dopo
Allora molto tranquillamente le compagne e compagni d'accordo per la proposta di sette nomi son pregati di alzare la delega sette nomi
Ecco giura ed è leghe le compagne e compagni d'accordo con la proposta del compagno di Imperia di nove ecco credo che serve contare allora giù le vele che scusi un attimo
Di pazienza allora mi serve lo alcuni volontari per fare questo lavoro allora Nilde potrebbe Speed fare di
Questa fase qui va be
Fine quella quell'aria diciamo del corridoio in quanto ripetono
Paolo Paolo mi puoi contare i compagni nella fascia di là
E Giampiero mi conti la zona centrale
E d'accordo
Allora
Compagnie e compagni
Un attimo di pazienza facciamo sul pietà
Toldo per i sette nomi per il numero sette in sostanza come mi meraviglio presenza alzi la delega
Va bene giù
Allora adesso chi è d'accordo bene il nove sono pregati di alzare la delega
Diciannove
Dovrà aggiungere
Vi dovete farle poco
Va bene ripeto
Va bene scusate lì de las nel settore di sinistra non se riesce a conta con precisione comunque comunque appare evidente che sono io maggioritari i voti per i nove membri dell'Ufficio di Presidenza
Gli astenuti sono pagati la sala deve ricorrere a
Gioco
A Pisa
Allora nacque
Scusate allora lavoriamo sui nove non lui nel frattempo un compagno di Isernia sarebbe bene che andasse l'ufficio organizzazione patisce qualche problema
Siamo sui nove a questo punto
Abbiamo bisogno visto che stiamo lavorando sul voto palese e dunque su una lista diciamo unitario un pacchetto complessivo
Di a vere o delle per proposte per lo meno aggiuntive perché le proposte fatte son di sette nomi
Per cui pregherei ovviamente le proposte aggiuntive nella logica della proposta del compagno di Imperia non debbano essere
Scusa se
Non ho capito Antonio
Sei sei sei va bene l'atto alle
Ora degli istituzionali d'acqua allora scusate un attimo alla ci sono due problemi a questo punto
Con molta tranquillità se se lavoriamo comporti pazienza facciamo questi dottoressa
Viso ogni accordo dunque pensare ecco questo l'invito ad al due nomi perlomeno aggiuntivi della lista che ovviamente devono essere non membri della direzione nazionale ma membri dell'Assemblea
Apporre per rispettare
Diciamo la logica della proposta del compagno di Imperia che passa
Allora aspetta un attimo Vittorio ad
Esso prima di passare alla ai nomi
Abbiamo un'altra
Può un altro problema perché il compagno
Che è intervenuto
Prima oltre a quello di Imperia ha chiesto che fossero tolti da a questo l'ufficio di presidenza indistinti diciamo i consiglieri comunali o regionali che c'erano che sono Giorgio Cavallo di potori avventura Giulia personalmente e penso di interpretare anche il parere degli altri compagni e della SEC
Via saremo contrari a una cosa del genere non vediamo l'incompatibilità fra queste due incarichi anzi in qualche modo
L'esperienza diciamo istituzionale non maggioritaria dentro l'ufficio di presidenza però può dare
Un contributo
Può dare un contributo al buon svolgimento dei lavori dell'ufficio di presidenza comunque siccome il problema è stato posto ovviamente va deciso
Allora un attimo l'attenzione
I compagni
Si sente
I compagni favorevoli alla proposta di eliminare i consiglieri degli enti locali in sostanza
Dall'ufficio di presidenza sono pregati di alzare le deleghe allora chi è d'accordo alzi la nel
Giù le tele che chi è contrario alzi la tele GA va bene allora mi pare il problema risolti
C'è un bel po'di considerevole allora adesso
Si tratta di lavorare sui nomi oltre ai sette proposti perlomeno Nevano composti altre due per cui ecco ci rimettiamo
Non avendo come segreteria altri nomi da proporre ci rimettiamo alle proposte che vengono dall'Assemblea per cui il microfono aperto
Allora a richiesta ripeto i nomi un attimo la penso
Antonio Califano Basilicata Madia Casadei dalla direzione Giorgio Cavallo consigliere regionale del Friuli e di Democrazia proletaria del Friuli
Marco pezzi della direzione
Rosa Tavella della direzione Pippo Torri consigliere regionale Lombardia Giuliano Ventura consigliere comunale di Roma
Allora facciamo così vi invitiamo chi ha dei nomi da proporre a comunicarci di qui e poi vediamo un attimino di
Sì conciliare ai carabinieri
No
Bologna
Di parla poco
Fa
Popoli
O non è né moderna né
Ed era affetta da lei
Ma
Legato equità
Sabato
Prima o poi
Va bene allora va bene ci sono già pervenuti alcuni nomi adesso li sente
Cinque nove ecco
Dei tecnici venticinque
In
Un attimo da un attimo di di pazienza
Le
Quarantaquattro
Arco per
No
Accollandone proponiamo
Ma
Valido no
E
Tale
Da
Ma
Le chiediamo un attimo di pazienza stiamo elaborando s'tenendo conto delle proposte sale saremo favorevoli ad avere questi due nomi in più una compagna un compagno adesso ve già un attimino per il momento di compagnie ne è stata proposta una sola per cui
Accompagnata da qualcuno
Patrizia pazienti
Autorizzati dall'utero ricordava meglio l'opera raccogliere
Altrui
Dobbiamo all'Europa
Offre
No no no
Ma
Accompagniamo continuiamo ad avere una comunque
Allora
Un attimo
Di attenzione ulteriore come segreteria
Pompeii sette nomi già detti scusate
No non mi fate dire le stesse cose più di una volta e tenendo conto delle proposte che sono arrivate
Saremo per ai sette nomi già detti dunque che rimangono
Per raggiungere altri due nomi che sono innanzitutto di un'altra compagna che poi è l'unica che ci è stata proposta
Che Ossana Magrin dalla federazione di Pisa se non vado errato
E poi il compagno Mauro Tosi di Verona
Bene vedo che il dopo cena che è una mossa era stipato allora
Alle ora se se non ci sono problemi su questo pacchetto non so ci sono già non ci sono va
Bene allora
Compagne e compagni tiri lecco per l'ultima volta i nove nomi proposti
Di cui ci sono tre membri della direzione sede l'Assemblea tre compagnie
E dunque ve li leggo nell'ordine un ordine casuale Antonio Califano Nadia Casadei Giorgio Cavallo Marco pezzi
Rosa Tavella Pippo Torri Giugliano Ventura
Ma auto così e osanna Rosanna Magri chi è d'accordo è pregato di alzare la delega giù le tele che
Chi è contrario
Un voto contrario chi si astiene
Cinque sei sette voti fare a larghissima maggioranza approvato il pilota
Per chiediamo a questi compagni di venire qui ci convochiamo domani alle
Adesso
La presi la saga lei ha speso per i fa la presidenza l'ufficio di presidenza pregato ed è un attimino qui ci riconvochiamo domani per le nove e mezza puntuali
No