Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Psi dal 1976 al 1994 - presentazione del libro di Stefano Rolando (Edizioni Marsilio)

Abbiamo
Ma
Sarà
Infatti
Allora
Ma
A
Nei bambini
Poi
L'emendamento
Buona sera iniziamo consentitemi prima di iniziare
Un ringraziamento al pubblico in sala che ha sfidato il caldo di oggi
Ed un ringraziamento altrettanto sentito ai relatori che hanno accettato l'invito a discutere che oggi si ritrovano accanto a Stefania Craxi presidente onorario della Fondazione Craxi e da Stefano Rolando
Autore dell'interessante lavoro che presentiamo
Simona Colarizi carico Mentana Walter Veltroni una storica un giornalista un uomo politico quindi tre voci tre ottiche necessari per inquadrare il contributo che oggi andiamo a presentare
Il contributo a voler tornare su aspetti diciamo così valutativi di una storia che ci riguarda e una responsabilità ed uno degli obiettivi della Fondazione Craxi uno degli obiettivi che la Fondazione grazi persegue
Fondazione che ha promosso la ricerca di questo libro sottintende e che ha promosso in questi anni accanto a compiti attuali sulla realtà e sulle prospettive del Paese analoghi percorsi di ricerca di approfondimento di ricostruzione storica
Di riflessione sul passato prossimo dell'Italia sulla socialismo sulla figura di Bettino Craxi
Sempre con attenzione un'attenzione costante a saldare l'impegno della ricerca storica alla maggior chiarezza e la maggiore libertà di analisi ed è
Un merito che va riconosciuto in pieno Stefania Craxi
Un tema difficile è per molti versi
Anche controverso quello affrontato da Stefano Rolando e cioè il rapporto tra la politica del Partito socialista italiano dal mille novecentosettantasei al mille novecentonovantaquattro con tre aspetti della comunicazione politica
Quella rivolta a se stesso
Ai militanti per esprimere identità linea orientare la condivisione del cambiamento e stimolare la partecipazione quella rivolta ai cittadini e agli elettori per accrescere i voti e i consensi
Quella rivolta infine I media
Per affermare posizioni e combattere una lotta politica che era inevitabilmente legata ad una realtà che era una realtà di
Emarginazione nel contesto politico italiano
è un lavoro analitico quello di Stefano Rolando che può essere considerato
Una porre le basi per un più ampio processo di contestualizzazione della
A
Del percorso comunicativo del PSI e che si è aperto alla partecipazione dal contributo di studiosi di di storici di studiosi ed esperti della comunicazione dello stesso gruppo dirigente socialista
Di quegli anni e di altri rappresentanti di altre forze politiche che hanno vissuto
In presa diretta gli eventi che sono trattati nelle pagine del libro
E che rispondono a vari quesiti appunto valore nel contesto stesso del trattamento dei fatti
Rispetto a questa voce rispetto a questo rispetto a questi contributi si può chiaramente anche dissentire e si colgono però degli aspetti importanti di una
Di una vicenda che la ricerca identifica come rivelatrice come anticipatrice di una più ampia evoluzione della cultura politica italiana
E quell'appunto legata alla rappresentazione della sua della politica stessa quindi alla rappresentazione della della dinamica comunicativa
Il libro permette di cogliere Lucini ed ombre dalla sua lettura emergono gli aspetti salienti di un grande percorso politico
E anche le criticità di un percorso di gestione però lascio chiaramente i relatori il compito di esprimere delle opinioni più compiute su questo argomento ed inizierei dando la parola Stefania Craxi
Consentitemi innanzitutto di ringraziare l'autore Stefano Rolando che attraverso questa ricerca che è una ricerca complessa ci ha consentito di fare il lavoro che
Andrea aspiri appena descritto vorrei anche ringraziare Cesare De Michelis sa che in questi anni è stato l'editore dei nostri libri
Attraverso questa analisi complessa scava sulla comunicazione politica del PSI scava fondere alta nella storia di Bettino Craxi
Che è stato l'uomo politico che più ha innovato nella politica italiana negli anni ottanta
è un libro che si aggiunge ad altri patrocinati sempre della Fondazione Craxi e come di consueto abbiamo lasciato l'autore la più ampia libertà
Naturalmente di espressione di conclusioni questo non far venire meno in nessun modo i nostri convincimenti
La comunicazione è l'espressione dei Falorni che sottostanno all'azione politica nuovo morti un'organizzazione politica
Vorrei fare una prima notazione sul libro
Non è solo una intelligente trattazione dei temi ma anche la raccolta di tante testimonianze ogni argomenta sviluppato da
Circa
Oltre trenta soggetti e questo diciamo che può dare al lettore un ampio spettro di considerazioni che a volte anch'io condivido da altre volte no
Certo che un metodo
Ripeto ad altro aspetto che ha pagato talmente lettore
Che cosa non ha innovato Craxi
Il PSI iscrivere Orlando un partito di forte proposta politica che ingaggiava confronti con il Partito comunista e una forte competizione con la DC al Governo
Confronto soprattutto anche con i loro compiti e le poteri forti sul rapporto tra istituzioni mercato
Da qui un la necessità di una rivoluzione anche simbolica i tutta la simbologia del partito cominciando da quel garofano rosso Craxi riprende una vecchia
Tradizione riformista dell'inizio del secolo in contrapposizione alla falce e martello che erano stati molti fatti da Bombacci sul modello dell'Unione Sovietica
Quel Bombacci massima libertà finito poi a piazzale Loreto con i fascisti
Ma non è stato solo il garofano come vedete nell'appendice del libro ci sono tutte le tessere la grafica del PSI
La grafica in tutti i manifesti tutte le provocazioni ne affidò il Desailly non artista villa valore correttori vitali promosse un'oggettistica firmata rinnovo all'architettura congressuale
Identificò il pieno sei con il made in Italy promossa da Craxi i manifesti le tessere i colori ricordano spesso la bandiera italiana
Tuttavia rinnovato in quegli anni tranne intestate degli organi più importanti del partito l'Avanti e mondo operaio
Nel libro di Rolando si trova anche un capitolo che è una vera appellata che racconta della apporto di quegli anni
Del PSI con il mondo dello spettacolo naturalmente poi negli anni seguenti molti hanno smentito quel rapporto ma tante
In realtà
è il mondo dello spettacolo una componente fondamentale della rivoluzione di immagine compiuta dal Partito Socialista e Craxi spesso che fa personalmente da cerniera
A una tendenza che parte da lontano e che vuole aprire a mondi nuovi
A generi meno plumbeo dei quelli che tradizionalmente gravitavano intorno alla sinistra italiana musica teatro cinema un'intera generazione si ritrova
In quella linea di rappresentazione di una realtà più sorridente
Con Craxi presidente del Consiglio Lagorio Ministro del Turismo e Spettacolo si vara la riforma per il Fondo unico dello spettacolo una riforma tesa a smettere di
Sovvenzionare quegli spettacoli e che non vede nessuno una certa faziosità
Ad esempio del cinema di Stato ma cerca di trasformare lo spettacolo in una vero e proprio settore produttivo
Franco Bruno allora Presidente dell'ACI invita Cargest invita Craxi a presentare la riforma villa Miani lo fa di fronte a tutto il mondo dello spettacolo riunito
Qualcuno aveva le lacrime agli occhi molti applaudivano
Già molto meno bene invece con la stampa
Strano Rolando rileva che Craxi piace poco alla stampa italiane città Giampaolo Pansa che a sua volta città nemici chi è ricco inteso come per quelli dunque che dicevano con le forze il nuovo Consolini
E Guido Gerosa invece socialista che anti-SARS scritto che Bettino ha sempre avuto un rapporto difficile con la stampa
Beh io su questo punto vorrei dire qualcosa di più
Intanto non è vero che Craxi non piaccia l'IVA se allora ci fossero stati fossero andati di moda
I sondaggi credo che oggi Berlusconi avrebbe un altro record abbattere
La verità è molto più compiuta non esiste in Italia la stampa d'opinione la stampa italiana sottostà anche arresti
Portieri interessi
Politici ma soprattutto economici e cronaca di questi interessi l'impiegata li combatteva ne riceveva attacchi personali denigrazione i falsificazioni solo se l'azione di governo
Per fare un esempio non c'è allora un giornale che dà rilievo risalto alla firma di nuovi patti concordatari che fu invece un evento storico
Del resto da dove parte Lanca tutta e la distruzione del Partito Socialista parte dentro i giornali più importanti d'Italia
Il Corriere della Sera e la Repubblica entrambi dietro il dietro i quali
Non ci sono dei liberi i giornalisti ci sono i poteri forti quelli vicino alla FIAT e Carlo De Benedetti
Guarda un po'
Proprio i due capitaliste che al tempo della scala mobile del decreto di San Valentino
Sfidare o no
La Confindustria di Merloni e cercano di farla voltare contro il decreto e San Valentino e quindi contro Craxi
Questi due giornali trascinano tutta la stampa italiana e la vergognosa campagna che dipinge lei socialisti come Hillary del secolo
Segue anche l'unità di cui c'è il direttore dell'epoca quanti
E in realtà contraddicendo un fatto incontrovertibile che realtà ad accumulare soldi
Spesso alle spalle dell'Italia sono loro i Romiti e De Benedetti
Nello stesso partito comunista viene dovuto
Viene molto dopo
A campagna giustizialiste già iniziata offrire però e sovvallo politico a quella farsa rivoluzione
Che distrusse cinque partiti storici che hanno fatto grande l'Italia favoriti certi tocca il grande errore di Craxi che pensavo che comunisti potessero cambiare
Sottovalutando il fatto che non potevano diventare quello che avevano denigrato per settant'anni ovvero riformisti
Qui mi fermo credo che poi dopo gli interventi continueremo a dibattere grazie
Grazie a Stefania Craxi
A Simona Colarizi che comunque sul tema del delle trasformazioni della leadership sul
PSI di Craxi ha ha dedicato importanti lavori da ultimo ricordo il libro con Gervasoni la cruna dell'ago
Vorrei domandare dopo garante aver ascoltato le sue osservazioni in merito al lavoro di parlando anche di tornare un po'sul sul tema del partito Stefania Craxi lo ha ricordato un partito che era ben cosciente della della sfida il prezzo al sistema c'è una sfida politica nei confronti da democrazia cristiana una sfida ideologica nei confronti del Partito comunista una sfida per il primato della politica
Sulle lobby a questo partito serviva una leadership forte e quindi questo è un dato che comunque su cui tutti concordano però anche in base alle
Alle vecchie conversazioni con Simona Colarizi il rimodellamento del PSI nelle forme di un partito o movimento di un partito federazione di quel
Ma di un partito aperto non c'è mai stato anche se il tema comunque discusso ridiscusso affatto sempre capolino nel corso degli anni Ottanta e poi
Lancio diciamo così anche lo spunto di riflessione e quello che mi ha colpito del del libro del professor Stefano Rolando e
Che Stefano Rolando chiamo un po'in causa il gruppo dirigente parla espressamente di mancanza di una scuola della sconfitta possibile alla quale per loro ragioni
Di formazione politico culturale erano forse più abituati comunisti democristiani e forse lo si nota anche dalla lettura degli interventi soprattutto in nel capitolo finale in merito alla crisi alla dissoluzione del partito
Simona Colarizi
Grazie Andrea mancato un molti stimoli due parole però sul libro le voglio dire come premessa
Perché questo è un bel veramente un bel libro ed è un libro ne è un libro corale ma non nel senso che
Siamo abituati ad avere dei libri a più voci vale a dire che i libri in cui ci sono vari saggi
Invece questo libro è proprio un libro corale nel senso letterale del termine facciamo visto che il titolo è una voce poco fa io direi che il il la è una coralità cioè c'è un coro di voci un coro di voci e continuo
è il che rende il non non non è stato facile scrivere questo libro perché Rolando è stato un po'il direttore d'orchestra di un coro che per tutto il libro e su vari temi diciamo di uno spartito che checché Rolando al tessuto
è esprimono ognuno la propria voce
E non sono moltissimi non sono voci denti che sono voci che nascono dalle ciascuna dalle proprie esperienze anche personali vissute sono voci che vengono da riflessioni sono voci che vengono da passioni
E quindi come tale e mi sembra che Rolando sia stato un brevissimo direttore d'orchestra
Perché e poi ognuno da questo questo foro non non è disarmonico
E non è identico ma non è disarmonico
Ed è fatti questi complimenti che sono veramente sinceri Stefano perché il libro è molto bello e molto interessante ed è per i il pieno di spunti troppo pieno di spunti per poterne discutere l'impegno di poterli discutere tutti
E io direi che vi do le mie impressioni perché io ho ascoltato un coro e quindi che a questo punto do la mia impressione cercando anche di recuperare un un quali la suggestione di spirito è
Dov'è ben pressione eh è un'impresa del CERM impressione intanto è una riflessione che a livello storiografico si sta già facendo
Vale a dire che cosa sono gli anni ottanta
E è e questa riflessione iniziata già tratta parecchi anni data un gruppo di storici ci ha portato e lo dico in termini collettivi perché è un'interpretazione che comincia ad essere condivisa a livello storico
A ben vedere questi anni Ottanta come una transizione
Cioè la vera transizione aveva transizione diciamo dalla vecchia Italia un'Italia nuova non comincia nel novantaquattro forse ci siamo anche sbagliati a continuare a pensare che dal novantaquattro al due mila sette continuiamo a vivere in una transizione storicamente non è possibile che ci sia una transizione
Di quindici anni a meno di non considerare tutta la storia una transizione che legittimo naturale
è diciamo che questa il novantaquattro ciò quello che succede dopo il novantaquattro è preparato negli anni ottanta
è preparato nel bene e nel male naturalmente ma appunto ritorno al coro però è profondamente preparato e a me pare che IPS vidi Craxi sia il vero interprete del caso di armi
Non solo il vero interprete del cambiamento ma con un progetto di cambiamento
Cioè se noi andiamo a vedere gli anni Ottanta che
Il PSI io non volevo partire dal da dal partito
Però sicuramente c'è un discorso del Poussin partito anche lì abbiamo una fortissimo rinnovamento
è un partito d'accordo è un partito dalle a leadership forte
è un partito in cui ci sono gli elementi della leadership personale del partito persona tutte cose che poi si svilupperanno no nel futuro che si svilupperanno dopo novantaquattro
è
Ma questo e diciamo ad al di là di ogni parte valutazione eh è chiaramente una modernizzazione cioè tratti stessi a capito
Che i partiti di integrazione di massa erano declina
E di qua e ed è proprio questa secondo me il punto di partenza di un discorso dei socialisti etica razzi che è un discorso corale perché Craxi è protagonista degli anni ottanta
Perché capisce che la società è cambiata e lo capisce molto prima di tutti gli alle altre forze politiche e lo capisce molto prima del suo antagonista cioè del Partito comunista
Se noi pensiamo Spirit faceva riferimento alla cruna dell'ago a questo lavoro il che che ho scritto insieme Gervasoni parte dagli italiani settanta ma se noi pensiamo
A quello che è tutto il dibattito degli intellettuali socialisti che sono una sponda importantissima per Craxi nella conoscenza
Di quello che stava maturando nella società non ci accorgiamo che il Partito Socialista accoglie tutti gli elementi di una società nuova mentre invece abbiamo delle forze politiche che appunto sono in affanno
Ancora detto più arrivare mi sembra all'ottantuno ottantadue perché
La classe operaia come classe generale sia stata sia messa da parte
è in un mondo che ormai è un mondo
Post-industriale che è un mondo della conoscenza che è un mondo in cui appunto i grandi aggregati collettivi stanno scomparendo il partito di integrazione di massa sta scomparendo e c'è tutto un nuovo modo di fare politica
E di interpretare e che cosa sta succedendo nella società il l'accenno che faceva Stefania referendum della scala sulla scala mobile anche questo eh uno degli elementi chiave per capire
Cioè e è chiaro che c'è una percezione e una capacità
Di intercettare quello che il fortissimo cambiamento sociale degli anni fine settanta tutti gli ottanta che c'è nel Partito Socialista è come
C'è un secondo me un
Cioè
Sono tutte diciamo sono tutte riflessioni e e questioni che col passare degli anni sono sono diventate di dominio pubblico cioè tutti ormai
Pensano e accetta non il fatto che c'era stata alcuna mancanza da parte delle altre forze politiche di una lettura e di un'analisi di quello che stava succedendo nella società questo insomma è una ormai
Assodato anche diciamo il il PDS anche idee
Il Partito Comunista quando si dissolve i inizia negli anni Novanta rendersi conto che c'era stata una fortissima arretratezza
E in senso analitico
E noi
Insomma diciamo la la famosa frase di Berlinguer che si era andata il molare
Ai cancelli della FIAT
Rimane una frase vera è vera se è andata in Volare cioè non ha capito quello che stava succedendo nel mondo del lavoro quello che stava succedendo a livello di cambiamenti valoriale
E questo naturalmente vale e vale per per e mettere in evidenza quelli che sono tutti gli elementi della modernizzazione
Craxi aveva anche capito un'altra cosa e che altrettanto importante ed è questo che ci dice a mio giudizio che siamo in piena transizione
Nel mille novecentosettantanove quando finisce si esaurisce la fase del compromesso storico
Sì si dice si ricorda una frase di la Malfa prima di morire e un la Malfa che dice le abbiamo tentate tutte
Ecco e questo è stato è una frase data da ricordare nel senso che invitarmi
Quello che comincia dopo è un tentativo di ridisegnare un sistema
Come ridisegnato
Per modernizzare lo naturalmente io non parlo nemmeno della rivoluzione della comunicazione perché ne ha parlato Stefani e poi qua ci sono
Dei flussi migratori non voglio assolutamente
Usurpare il il ruolo dei dei comunicatori però ha ovviamente nella la comunicazione è un altro degli elementi che ci dice di quanto questo partito
Sia un partito che riesce a interpretare il nuovo
Quello che volevo dire è che nel momento in cui Craxi si rende conto il Partito socialista si rende conto che il
Va rinnovata la struttura del sistema politico perché il sistema politico è arrivata al capolinea si rende anche conto che questo sistema politico deve essere rinnovato attraverso una profonda riforma istituzionale
E
E in realtà è proprio questo che viene a mancare
Guardate che è proprio questo che viene a mancare negli anni Ottanta
E in un certo senso le colpe sono tante le colpe sono di tutta la classe politica
Di non essere riuscita a fare la riforma istituzionale perché poi alla fine che cosa si cercò di fare si cercò di fare la diatribe delle riforme elettorali
Quella è stata devastante
è stato devastante perlomeno a mio avviso insomma è stato devastante perché
Quello che perché si è ridotto a una riforma elettorale quello che doveva essere un cambiamento istituzionale profondo non dico che si doveva arrivare sì dico che si doveva arrivare a alla Quinta Repubblica
E questo avrebbe probabilmente aiutato il sistema politico ridurlo a un meccanismo elettorale è stato solo un elemento che ha esasperato quelle che erano delle tendenze nuove
Eh ma erano perché c'erano negli anni Ottanta guardate che c'è anche la tendenza populista guardate che c'è anche la tendenza dell'antipolitica negli anni Ottanta sono tutte tendenze che poi
Vanno a ha comunque a coagularsi
Nella distruzione del sistema politico tra il novantadue e novantaquattro
Chiudo con un'osservazione
Qual è l'occasione mancata io lo so che che sempre storicamente molto discutibile di parlare di occasioni mancate però l'occasione mancata accetti l'occasione mancata e l'ottantanove
Il impartisce nell'ottantanove il sistema politico italiano si è sbloccata
Finalmente sbloccato uno degli elementi che l'aveva reso completamente il rigido e incapace di rinnovarsi era il blocco del sistema nell'ottantanove il sistema politico si sblocca
Forse
La classe politica pensava di avere molto tempo davanti ecco
Questo forse può essere la giustificazione ma era lì che si doveva a mio giudizio portare tutti questi elementi nuovi emersi grazie al Partito Socialista naturalmente che era l'acqua unità con la la la porta più vivace
è una forza più nuova è forse lì si sarebbe dovuto intervenire in altro modo grazie
Grazie a a Simona Colarizi
Ad Enrico Mentana invece uomo di di comunicazione chiederei oltre alle riflessioni sul lavoro Di Stefano Rolando anche
Di puntare l'attenzione su un punto
Rolando ha dato con questo libro una risposta a quanti hanno pensato di sostenere la tesi che il P.S.d'dell'età di Craxi ha fatto più comunicazione che politica
Il Partito Socialista di Craxi nel contesto generale della politica italiana e internazionale è stato soggetto devono forte proposta tra
Politica sia servito dei mezzi di comunicazione di massa ed ha pesantemente subito più influenza di questi mezzi di comunicazione
A ora ammettano appunto chiederei questo a suo giudizio i mezzi di comunicazione italiani hanno favor Vito la politica di Craxi o hanno finito per per strangola ostacolarla diciamo così hanno favorito o meno l'immagine del PIL sfida settantasei a novantaquattro
è una domanda a cui impossibile rispondere anche perché non si può esaminare un periodo dato come quello che vada settantasei a novantaquattro chiedendoci
Di poter analizzare un comportamento univoco o o estensori ci sono i giornali e cominciare il credo la sera che hanno avuto un po'tutte le posizioni a seconda del
Del vento politico allora il
Del vento politico che spirava del vento economico che spirava nel del fatto che
Ad esempio Craxi fosse al Governo o Presidente del Consiglio in una fase e difficile
Non credo però io in radice voglio un attimo bloccare la domanda perché io non credo affatto che la freccia più acuminata all'arco del Partito Socialista nelle era Craxi sia stata la comunicazione chiude la forza della sua politica anzi è stato secondo ma il contrario esattamente
Il contraria io ritengo che
Del resto si possa comprendere io ho avuto la fortuna di un angolo visuale privilegiato ero forse il più giovane dei delegati al congresso del Partito Socialista del mille novecento settantasei avevo ventun'anni
E mi ricordo il congresso nazionale di un partito che aveva le sue capiva esso carte da giocare
Guidato tale Francesco De Martino che uscì a quel
Da quel congresso con la proposta di senza i comunisti non si governa questa la sostanza che era come dire
Un'applicazione afferma al ruolo di un partito che non dovesse essere gregario era il capolinea di un partito che aveva avuto che era stato il primo in ordine di nascita e non soltanto in ordine di nascita fino anche al dopoguerra
Al secondo dopoguerra intendo dire primo partito anche in termini numerici della sinistra italiana pure era sembrato sempre più esercitare un ruolo minoritario né mediano intermedio vorrei dire per ribaltare
Completamente quella che era stata
Una frase che andrà in voga tra i tre pensatori socialisti poi negli anni settanta ottanta un partito che sette avere un ruolo nel riavvicinamento con i socialdemocratici nel nell'ingresso all'aria di governo
Ed era un partito che quando io lo conobbi quando io presi la tessera cioè nel mille novecentosettantaquattro ha un partito che aveva integra una forza che le arrivava
E che gli arrivava dal fatto che l'Europa stava virando verso esperienze socialiste cominciare a quella metterà andiamo ovviamente che e dava dava dava forza speranza
Dava nuovi elementi di stimolo e anche di di dibattito politico forti contemporaneamente I primi per rissa problemi
Che attraversava il comunismo occidentale l'esperienza dei tre partiti comunisti che sembrava pere abbacinato proprio metà degli anni Settanta molti no all'euro comunismo francesi
Gli spagnoli e italiani pensate che che fine fece o gli altri due no marcite Santiago Carrillo e
Sembrava però che noi si potesse far tanto ma poi ci fosse una sorta di tappo che era la dirigenza il ruolo storico di questo partito che si è andato appannato ebbene
La stangata che prese il partito socialista nel mille novecentosettantasei fu proprio
L'elemento che costrinse a cambiare per sopravvivere
E Craxi fu scelto anche perché era l'uomo l'uomo nuovo il leader chiamatelo come volete del della corrente più piccola
Della corrente più piccola quindi sostanzialmente un cambiamento che garantisse tutti tolto De Martino è è una retorica un po'passatista
Craxi si trovò però nel momento giusto al posto giusto con le idee giuste eccola capacità di anti vedere una serie di cose che quel sistema che era bloccato su due partiti fortissimi
Arrabbi cattivissimi sicurissimi disse
Poteva essere un sistema scardinati le scaldi un'abile con un gioco che doveva essere quello della nave corsa
Veloce agile spregiudicata a volte pirata per l'appunto
Questo lo fece con la politica questo lo fece con la politica molto più che con la comunicazione perché a quei tempi la comunicazione scaduto quella non di partito è una cosa completamente diversa
Il primo elemento che Scardino davvero la logica fu quello di trasformare quello socialista che era un partito fatto allo stesso modo del Partito comunista
Delle strutture formali di cambiarlo completamente
Di fare come si fa con quei palazzi che vengono completamente modificati al loro interno abbattendo tutti Moore Terni con le con l'esterno che sembravo quale magari prendiamo come simbolo proprio
Quella che fu la sede fino all'ultimo presa sede storica del partito a metà e di via del Corso
Ecco all'interno nella sostanza lì era stato cambiato tutto ma prima
Prima negli anni in cui ho fatto in tempo a Corciano quel partito era fatto come erano fatti i partiti
Della sinistra italiana da sessanta anni cinquant'anni a quella a quella parte con le Colletti le classiche sezioni enti locali Massa
Organizzazione c'è cultura e spettacolo che
Che veramente davano il senso di un partito
Di un partito che era fatto immagine e somiglianza fratello minore di un altro partito fratello minore di un altro partito con la sua bella quota minoritaria
Nella CGIL nell'ARCI eccetera eccetera con tutti gli altri organismi che erano nati di provenienza sociale socialdemocratica un partito visto che ho usato la parola socialdemocratico in cui ancora socialdemocratico era una parolaccia
In cui anticomunista era una parolaccia
Lo dico non per dire che vergogna o quanto tempo è passato per per datare storicamente com'era la situazione che oggi s'risulterebbe incomprensibile a uno studioso
Giovanissimi signor Presidente offendo nessuno addirittura più giovane la professoressa Colarizi perché non è in grado non sarebbe in grado di comprende come queste cose fossero la sostanza come
Mi ricordo la parte autonomista che arrivò a seguito di Craxi a Roma veniva bollata proprio con queste cose sul charter socialdemocratici anticomunisti
Perché si riteneva che il comunismo era una cosa forte che stava nella sinistra era il fratello più forte RAI il l'Achille che doveva contribuire
A a far saltare a far crollare le mura di Troia
Dal mila duecentosettantasei e Craxi io ribalta completamente questo schema nella forma del partito nelle idee prevalenti nel partito e dimostra anche un'altra cosa che
Tutto il resto evidentemente stava andando stava andando fuori moda non sarebbe successo tutto quello che è successo
Se
Il terrorismo non avesse portato a un impazzimento è una velocizzazione di un processo di maturazione di una serie di cose dal
Dagli anni in cui dell'austerità un'idea nobile di Berlinguer per dare un senso a una fase difficile per una fase per una parte per una fascia della società italiana
Magari riprendendo per la verità è un'esperienza poco felice che era quella del TUEL del Governo attivi subito dopo alla Seconda guerra con mondiale in in Gran Bretagna
E si arrivò alla fase più dura una fase dello scontro con l'evidente percezione che la società italiana si stava assolutamente stancando di quell'immobilità politicizzata
E soprattutto stava passando stava passando si stava sgretolando il mito da centralità operaia
Perché perché altre cose evidentemente in quella fase che per che verrà chiamata poi
Fu
In modo fatto del riflusso si scopra che ci sono altre pulsioni altri interessi e un'altra idea di società e di futuro per il per sempre i propri Ficarra versava
Vasti settori della
Della Società italiana Craxi riesce a cavalcare questo che non propizia lui ovviamente che non propizio al Partito Socialista
Però riesce a essere il primo partito
Che intravede la luce in fondo a quel tunnel del terrorismo e a quel tunnel dell'immobilità sociale e del contrasto e del conflitto
Ed è quello che arriva quindi poi quando si esce davvero da quella galleria più attrezzato per una nuova serie vite idee pensate che poi ovviamente sempre succede è una
Come dire un sortilegio che tocca anche i riformatori di oggi che di quindi da gran parte si dice sono le idee della del piano per la democrazia di Gelli perché sempre quando
Quando ci sono le idee di riforma qualcuna fatalmente c'è anche c'è anche lì a ecco ma molte del se noi andiamo a vedere le idee di riforma istituzionale e anche recuperando alcune cose
Che erano strumentale per carità di deridere sulla del dibattito sulla democrazia conflittuale e che attraverso la fine e degli anni settanta in campo socialista si è la verità di modernità che ha perché
Ha ragione professoressa Colarizi se ho ben capito il filo del suo ragionamento che se fossero stati immesse nel dibattito politico a tempo debito avrebbero evitato di fare lo shock soltanto di riforma elettorale
Dell'inizio degli anni Novanta con cui si aprì la strada a Berlusconi volenti o nolenti dopo che una serie di altre cose avevano aperto la strada a Tangentopoli io però su quello che voglio restare sul fatto che all'inizio
Bettino Craxi è l'uomo che
Alla guida del Partito Socialista finto ci non per un disegno probabilmente no ma per una serie di casualità
Alla guida della corrente più piccola riesce a rivoltare quel partito
Come un guanto e lo rinnova e lo riesce a rinnovare e a cambiare completamente
Lo riesce a fare perché però ha una forza che fino a quel giorno lì era stata riconosciuta quella di una grande leadership personale
La leadership personale è stata considerata nel nostro Paese per motivi storici come qualcosa di negativo e il primo leader però che non riesce a imporre
Con le buone con le cattive quello sarà il suo punto debole
Portandosi soltanto non soltanto trasporti di come viene ricordato peraltro è libero di Rolando ridà dello Stivale plus degli stivali mosso Lignani
Però aprendo la strada quello che oggi sembra imprescindibile o canto me Walter e lui sa benissimo come in questo momento il problema della leadership ad esempio
è il problema principale
No è il problema principale del parti del principale partito dalla sinistra riformista italiana in realtà dopo Craxi su come si guida un partito
Sicuramente bisogna riscrivere completamente ogni manuale politico italiano quindi fare una prego come si può notare mille cose tradite grazie
Grazie ad Enrico Mentana
La parola a Walter perché Veltroni a cui faccio una domanda tornerà ascoltato chiaramente le impressioni relative
Al libro di Di Stefano Rolando anche per la storia
Che rappresenta vorrei
Provare a chiedere questo secondo Cluj cosa scriverà è una domanda che comunque già contenuta nel libro di Stefano Rolando
Che cosa scriverà un importante dizionario storico-politico pubblicato tra cinquant'anni alla voce Bettino Craxi
Dipenderà dall'autore dall'editore visti precari ci troviamo ma
Io vorrei
Io vorrei rispondere anche la tua domanda
Però facendo una premessa intanto una premessa sul libro libro è veramente un bel libro nel senso che un libro che assomiglia al suo tutore io con Stefano un'antica frequentazione e antiche ragioni di stima
è un libro onesto nel senso che un libro che raccogliendo come è stato detto giustamente opinioni valutazioni e giudizi diversi
Riesce a ricostruire
Anche con l'affetto la partecipazione di chi l'ha scritto di chi l'ha curato e anche lì molta parte gran parte delle opinioni che ho visto che
Diciamo un'altra parte di opinioni ha preferito non esserci che non è mai il modo migliore per partecipare
Evidentemente ad una ricostruzione storica che oggi si può fare credo con maggiore
Si è riunita e con maggiore
Chiarezze nitidezza
E credo che l'invito di Stefania che io ho accolto con molto piacere d'altra parte erano diverse occasioni che cercavamo un modo è una sede per poter incrociare
Opinioni ragioni vada in questa direzione
Io vorrei però cogliere quei quest'occasione anche in qualche modo così rispondere alto domanda per dire questo
Partiamo dal periodo che viene preso in considerazione da questo libro che poi il periodo diciamo della esperienza di Bettino Craxi alla guida o la leadership del partito socialista
è un periodo dentro il quale
Succede
Praticamente il tutto
è un periodo che è già difficile immaginare una storica credo
C.c. ci guiderà ebbe in questa difficoltà e difficile immaginarlo con un paio di unità
Un perito invece fatto di tante rotture di tante gigantesche rotto
è un periodo del quale cambia completamente il panorama
Economico-sociale
Cambia la composizione delle città italiane cambia la sua struttura
Finisce la classe generale finisce la fabbrica come luogo perno come centro e questo giustamente è stato detto Berlinguer non aveva avvertito nel mio centottanta quando andò i cancelli della FIAT
è un periodo nel quale
Viene eletto un nuovo patto
E non un Papa che non ha lasciato un segno profondo nella storia dell'Occidente
E del mondo
è un periodo nel quale si fa l'Europa
è un periodo nel quale compare il gigantesco convitato di pietra che troppo spesso non mettiamo fuori dalle nostre riflessioni è che il terrorismo
Il terrorismo è stato un soggetto politico e la scritta
Terrorismo ha cambiato
Gli equilibri
Il modo di vivere i rapporti di forza persino ha cambiato il modo di vivere
E anche alcune regole fondamentali
Del modo di vivere degli italiani infine è stato questo quindicennio questo grazie diciottenni Conterno settantasei si diciottenne è stato anche il il tempo della caduta del muro di Berlino
Ed è la fine dell'esperienza del comunismo realizzato delle dittature che nove comunismo sereno realizza
Se uno prende questo periodo dal punto di vista storico e guarda il nostro Paese
Si deve porre la stessa domanda io adesso sono una condizione di maggiore come posso dire libertà per cui
Posso pensare uno pensare non mazzo ma parlare con una maggiore libertà impegnando me stesso e basta
Condizione da un certo punto di vista privilegiato
E la stessa domanda che mi faccio oggi guardando il mio Paese
In questi diciotto anni nei quali è successo tutto questo il nostro Paese cambiato tanto quanto avrebbe dovuto
E la stessa domanda ci si può opporre mettendo base al novantaquattro risalendo fino al due mila nove
Un altro quindicennio
è cambiato nel suo modo di essere nella sua dell'uscita di decisione
Nelle sue scelte fondamentali in campo di politica sociale
Nel suo sistema delle autonomie che sono proprie di una società democratica moderna e potrei continuare cioè il nostro Paese ha conosciuto
Dal settantasei a oggi potremmo risalire indietro e purtroppo la riflessione non sarebbe diverso conosciuto mai un tempo di cambiamento
Questa domanda ci riporta immediatamente alla questione PSI e alla questione sinistra italiana che una parte del modo in cui bisogna guardare a vicende attese
Craxi aveva sicuramente interpretato meglio di ogni altro uomo politico il cambiamento della città
L'aver interpretato dal punto di vista del mutamento sociale
Lo aveva interpretato dal punto di vista delle strategie di comunicazione che non sono poca cosa ragione Enrico sono quello che viene dopo non si può mai comunicare una cosa che non c'è perché palazzine si vede se non c'è
La comunicazione felice moderna del Partito Socialista Italiano la sua attenzione a tutta una serie di mondi che erano stati prima affrontati abbastanza tradizionalmente dire frutto di una cultura
Quella che per me dal mio punto di vista so che su questo ci sono vie diverse ma vivaddio siamo qui proprio per mettere insieme opinioni diverse quella che per me nei congressi di Torino e nella convenzione di Rimini ha il suo punto più alto
Secondo me non ripetuto successiva
Quella ispirazione fa i conti con una condizione di un Paese bloccato
Il Paese era bloccato perché il nostro Paese tra le tante sue singolari e tragiche anomalie quelle anomalie che hanno prodotto l'assenza di cambiamento in Italia
Ha avuto il fatto di essere stato un Paese che dal dopoguerra in poi ha avuto due grandi partiti che stavano bene ciascuno nella propria collocazione uno saprà Governi e l'altro sempre all'opposizione
E in una condizione in cui il nostro Paese non ha goduto dell'alternanza mettendoci anche dentro la particolarità tutta italiana del fatto che senza alternanza aveva il massimo di stabilità politica
Il massimo di debito pubblico perché le cose stanno tutte insieme
Craxi a un certo punto diciamo decide nel momento in cui di retrocedere processualista che bisogna cambiare gioco
E bisogna porre il Partito comunista o meglio porre la sinistra di fronte al problema di una nuova leadership
Io penso che
Questa posizione arrivate era arrivata è arrivata in un momento nel quale il Partito comunista
Aveva anche gli fatto una parte di strada avendo dentro di sé una grandissima contraddizione anche qui dovremmo risalire molto indietro
Ma se volessimo scrivere davvero la storia del dramma della sinistra italiana perché in fondo la sinistra italiana non è mai riuscita a governare tutte insieme questo Paese ed è uno dei pochi Paesi europei in cui questo non è accaduto
L'errore principale va collocato da parte del Partito Comunista Italiano nel cinquantasei
Io ho riletto diciamo adulto i verbali della direzione che prima non erano disponibili del mio centocinquantasei del Partito comunista fanno accapponare la pelle fanno venire
Premette il sangue
I parti o mista aveva fatto con Berlinguer poi Berlinguer può piacere non piace riusciamo così ma Berlinguer sicuramente ha trasformato
Dire si sta meglio sotto l'ombrello della
Della NATO piuttosto sotto l'ombrello al Patto di Varsavia per il segretario di un partito si chiama comunista non era una cosa di poco conto sono tra quelli che sono persuasi che l'Unione Sovietica abbia fatto di tutto per togliere di mezzo Enrico Berlinguer
Di tutto da tutti i punti di vista
Sicuramente non era sufficiente a realizzare quella processo che si sarebbe dovuto mettere in campo
Partendo da un dato storico il dato storico era l'anomalia del Partito Comunista Italiano rispetto
A capire la nasce e il fatto che il Partito Socialista Italiano usciva da una condizione di
Affermata subalternità politica per recuperare una posizione di leadership di stimolo di di di sfida sul piano del novazione che veniva dal Partito Comunista Italiano sofferta come tale
Qui io vengo al tema che ha posto Simona Colarizi che vorrei ingrandire sono molto d'accordo con
Con le cose che lei ha detto
E anche la citazione di quella frase di la Malfa è una citazione secondo me emblematica che vale per allora
Stare quasi per dire vale anche per oggi le abbiamo provate tutte
Le abbiamo provate tutte ma questo sistema
Politico istituzionale non è in grado dentro di sé
Di accettare e generare quelle condizioni di cambiamento che anche maggioranze amplissime in Parlamento dovrebbero consentire
Oggi abbiamo una maggioranza in Parlamento molto ampia
Ma non credo che nessuno di noi ragionevolmente lo dico veramente a questo punto al di fuori dei ruoli
Possa dire che siamo conoscendo una ventata di cambiamento paragonabile a quella che in questo momento c'è negli Stati Uniti o che c'è stata per esempio in Inghilterra con Tony Blair loro o qualche Spagna con Aznar o un prima in Inghilterra con la Thatcher farlo di cose diverse perché perché il problema sta
Dentro la crisi di un sistema politico istituzionale
Che in quel tempo lì avrebbe meritato nel fondo e qui ci sono due errori ma due errori
Un errore è stato di chi DC e PC si è opposto all'idea della grande riforma
Cioè si opposto all'idea di mettere mano alla Costituzione
Dentro una coerenza con i principi costituzionali sono cose molto belle detta Simona Colarizi su la coincidenza Pertini Craxi
Io sono convinto che ci sia anche un errore di Craxi
Sono convinto che anche Craxi nell'ultima fase della sua esperienza di segreteria del partito avesse come era capitato Berlinguer il mio centottanta un pochino perduto la misura di quello che stava accadendo io mi sono chiesto per esempio
Che cosa sarebbe accaduto nella storia italiana se Bettino Craxi di fronte a referendum del mille novecentonovantuno invece di dire andiamo al mare avesse usato quella leva
Per far passare un'idea di bipolarismo
Che non sarebbe potuta avvenire che attraverso una leadership riformista e non certo una leadership postcomunista
Paradossalmente una condizione di sistema proporzionale in una condizione consentiva a ciascuno di fare i suoi giochi
Ma che impediva il varo di quella prospettiva di costruzione di uno schieramento riformista italiano che solo attraverso uno schema bipolare poteva e dal mio punto di vista può non ho cambiato idea da questo
Diciamo in questo campo può garantire a questo Paese di conoscere prima poi una volta nella storia bisognerà poterlo vedere un tempo di cambiamento ma di cambiamento di quelli duri di quelli nei quali si si si incrociano resistenze
Sociali sindacali mari si sfida sul piano dell'innovazione era una delle ispirazioni del del Partito socialista di Craxi ma le condizioni politiche istituzionali impedivano questori la Democrazia Cristiana
Come voleva imbrigliare il Partito Comunista avere lucide ampliarlo ha cercato ed ha lavorato anche per imbrigliare il Partito Socialista
E dopo l'ottantanove quando non c'era già più il PC
Ma si stava dando vita ad un partito io sono tra i massimi responsabili e ne sono convinto che sia stato giusto
Del fatto che quel partito si fosse chiamato un Partito Democratico della Sinistra e non avesse Shin grattato un'identità che non gli era propria in questo c'era anche una forma di rispetto per quelle identità
In quel momento si sarebbe dovuta porre da tutti e due le parti
La sfida della costruzione non tanto di una
Alternativa di sinistra che Craxi rifiutava e non aveva torto a rifiutare perché era chiaro che nelle condizioni date di un sistema proporzionale quell'alternativa era minoritaria
Ma l'idea della costruzione di un bipolarismo dentro il quale fosse possibile affermare
E io credo che le condizioni ci sarebbero state
Un programma di innovazione radicale del Paese è una sfida la democrazia cristiana sul piano della modernità
Anche con un riequilibrio dei rapporti a sinistra
Stiamo parlando di cose grandi di cui in questo tempo appare persino come posso dire strano parlare ma stiamo parlando di cose grandi come una cosa grande la politica estera di Bettino Craxi
Sì Gonella e al tempo stesso il mantenere all'Italia una forte vocazione occidentale
Che io sento anche questo un problema che per oggi
Che bene giusto avere rapporti adesso Stefania come Sottosegretario agli Esteri non voglio entrare in un campo è bene avere rapporti con la Russia dalla parte con Gheddafi dall'altra però noi siamo l'Europa gli Stati Uniti
I nostri rapporti nostro del cuore della nostra azione politico diplomatica non può che essere lì e aggiungo una cosa Craxi già una volta un'espressione
Alla quale adesso a vivere
Per parte mia lo usata anch'io nel mio centonovantasei quando come potete immaginare non era facile dirlo nella casa che che allora era
Diciamo in quel momento era al la principale casa dalla sinistra italiana e cioè il fatto che si sarebbe dovuti arrivare un giorno all'altro e ci si arriverà
Ad un internazionale
Che non siano Internazionale socialista questione internazionale Craxi diceva dei socialisti e democratici
Io penso che alla fine si dovrà arrivare ad un'Internazionale democratica dentro la quale ci sarà naturalmente con la grande
Forze identità la storia socialista dell'Europa ma l'idea
Che Obama e il partito indiano non stiano insieme alle grandi forze socialiste europee è una cosa
Che io credo finisca con l'indebolire tutti
Un'ultima considerazione questa veramente invece sulla
Sulla comunicazione attraverso la comunicazione io credo che il Partito Socialista abbia avuto anche la capacità
Di indicare un modello di partito diverso
Non voglio entrare in un tema del quale
Questo momento sono diciamo tra quelli che
Però mi devono fare più
Più lontani
Però guardate questo problema alla fine è il problema della politica Italia
Non è possibile che ci siano due sono i modelli di partito
Il modello del Partito Comunista Italiano e il modello di Forza Italia
Ci dovrà essere
Un modello di partito politico
Dentro il quale esista una fluidità una capacità di raccogliere anche tutto ciò che non è direttamente organico asse una capacità di apertura società civile ma al tempo stesso una vita democratica un processo di selezione
Di classi dirigenti di di di di ruoli di responsabilità
Ci potrà essere un partito moderno
Che per essere moderno non può essere un partito primo
Ma che però sia un partito
Sia cioè una forma capace di esprimere quel che attorno a determinate idee se si raccoglie ha determinato una determinata ed è poi magari si raccoglie attorno ad altre cose ma quello diciamo
Fa parte di altro io penso che attraverso la comunicazione del Partito Socialista sia riuscito allora fare questo Craxi aveva nelle mani un partito che era strutturato come ricorda il tutto
Non diversamente al Partito Comunista sezioni strutture eccetera
Ha fatto un'operazione molto importante di rapporto con la tradizione con l'identità in Craxi non c'è mai una cesura con la storia e con l'identità socialista richiama Garibaldi
Il rapporto con Pertini è il senso di una storia che non comincia nel settantasei
E persino scarsissime torto anni per togliere quella falce e martello
Se ricordo bene ottantaquattro ottantacinque che toglieva la falce e martello
Perché perché c'è il senso di una processualità e perché c'è il senso di una storia
Però io credo che proprio l'utilizzazione di queste forme di comunicazione con gli elementi di discontinuità sia stato utile per Craxi per cercare di supplire a qualcosa che credo
Egli stesso avvertisse come un peso e poi si è rivelata un peso
E cioè una struttura
Di partito che essendo informata alloggi che tra di loro diverse poi ha finito col pesare commettere piombo con leali da diversi punti di vista ad una sfida di innovazione quale sicuramente Bettino Craxi ha proposto al alla sinistra italiana e al nostro Paese
La parola all'autore del libro se proprio
E così difficile
In un dibattito breve
Ridare voce a
Idee razionalità anche a sentimenti
Sentimenti di memoria
E direi
Ed è ritrovare una bussola diciamo interpretativa
Quel titolo che gli abbiamo dato questo dal titolo rossiniano a al libro di una voce poco fa è un po'è un po'la sintesi
Di una storia che aveva gioielli che ha prodotto dolori che ha prodotto anche solitudini
E in qualche modo c'è dentro qualche elemento di
Ritrovarsi nel dibattito storico ma anche di essere coscienti della
Delle violenze anche delle solitudini che si sono attraversate
Preparando questo libro con Stefania mi ha segnalato un libro che è stato importante nel lavoro di ricerca un libro di Barbara Spinelli pubblicato un po'di anni fa
Che è un libro importante la sua comunque importante metodologicamente
Che che si chiama il sonno della memoria anzi un libro contro sono della memoria
E questo lavoro insieme ad altri un po'ma ma voglio di andare contro un'ombra che sembrava
Prevalere in questo periodo in Italia e cioè di considerare la memoria in sonno e in qualche modo di
Ritrovare la voglia
Di riprendere le fila del nostro percorso
Storico identitario
E chi sta nelle università sa che se neanche proprio bisogno perché i ragazzi non affrontano temi di attualità con dei vuoti
Sul passato prossimo che fanno impressione e che quindi sono essi stessi a chiedere di coprire i vuoti e come coprire i vuoti se non
Con l'interpretazione e quindi non con
Con delle
Diciamo delle etichette demagogiche
E io sono contento nel del dello spazio di dibattito di oggi
Perché anche se non riusciamo a far star dentro le le cose che pensiamo e quante cose ci stanno scappando ci stanno scappando e va bene però
Però c'è
Un segnale più di tutti sono al mondo per le cose che anche detto mi pare che contano insomma le le ha dette Walter
Sul sul fatto che non è acquisito che il sonno della memoria sia la moda diligente che ci sia una necessità
Di riprendere
I il
Forse con più pacatezza ma insomma non dimenticando che quella coralità che perlomeno ci ha accompagnato nella storia è una coralità
Non so dove sia andato adesso Massimo Pini che era seduto qua ma insomma in questo libro vada Massimo Pini a Guido Martinotti vorrei dire quindi si chiede entro opposti ma un coro piuttosto va a vasto e pluralista
Quindi io penso che se c'è un merito nell'immediato e quello di contribuire a restituire la voglia i luoghi e i modi credo che Stefani abbia intenzione di proseguire con questo metodo e con questo obiettivo
A riacciuffare tra di noi il bisogno di confrontarsi su cose che apparivano interrotte
E anche
Interrotte con quella
Grazie interrotte con quel modo diciamo drammatico di mettere le cose sotto etichette che hanno poi creato false identità
Io una cosa vorrei dirla intanto per dare un saluto qui ad Antonio Ghirelli che
Che
A sua volta c'era
Ma si è allontanata
Se torna però allora lo dico dopo io vorrei ricordare una cosa sua
Vorrei ricordarla perché Antonio Ghirelli
Nella storia che stiamo raccontando assolve parti importanti direttore de L'Avanti
Portavoce di Pertini portavoce di Craxi direttore del TG due insomma in questo periodo
All'uso fanno hanno fatto campo istituzioni Emilia
Legate a tante cose che sono quelle del rapporto tra
La storia il Partito Socialista l'informazione e lui ha avuto un modo
Autorevole al tempo stesso drammatizzato di di lavorare
Facendo il primo l'atto odierno
Per la primo aneddoto che volevo richiamare
Eravamo Colt conti Craxi in quel nel famoso viaggi in Cina c'è anche Stefania in quel viaggio
E e c'erano i giornalisti che seguivano questo viaggio
In realtà con più contenuti di quelli acquis son voluti che son voluti attribuire con più con più capacità di previsione dei rapporti internazionali di quelli che al tempo la cronaca descrisse e con qualche giornalista che
Cercava invece il conflitto facile mi ricordo qualche giornalista qualche giù donna giornalista al tempo si diceva comuniste ma insomma
Perché avevano un modo di di di stabilire un rapporto un po'provocatorio Craxi che aveva molta
Molta percezione della provocazione era a sua volta ronde e mi ricordo una di queste colleghe che andò a protestare convivente per dire come veniva trattata male nel rapporto personale con il Presidente del Consiglio
Indire la guardo gli disse nego agli occhi stia un genio della politica ma che lo vuole di pure beneducata
Ed era il modo con cui diciamo Antonio Ghirelli a baipassato molte situazioni conflittuali e lei ha trasformate secondo me con eleganza
Perché Stefania ricordato questa scusate una cosa volevo dirla su questa fine degli anni ottanta io non vorrei entrare nel merito di dibatte il dibattito che è stato già sollevato in maniera importante ha detto bene Walter col cose grandi cose che meritano
Riprese
Di ragionamento e di riflessione
Però per come abbiamo discusso abbiamo centrato molto il ragionamento
Su un corno del conflitto storico quello diciamo delle AA della egemonia si sarebbe detto ideologica cioè strappare l'egemonia all'interno della sinistra
Partita che Craxi inizio portandosi dietro il suo bagaglio dice Walter Veltroni anche dentro il Partito Comunista comincio quel rinnovamento lo scontro
Doveva avvenire avvenne ebbe fasi diverse io ricordo bene che
Craxi finita l'esperienza di presidente dalla Presidenza del Consiglio i Ministri
Con un'ipotesi secondo me eviterà andiamo
Che era la sua ipotesi fu applaudito nel congresso della CGIL fu applaudito il congresso della lega e siamo prima della caduta del muro e siamo
Ed allegate cooperative cosa deve fare
Ricadere copia poi sarebbe stata applaudito tra su un prezzo da lei ma la lega delle cooperative
E e siamo prima della caduta del muro e prima della vicenda dall'internazionale su del della del passaggio da internazionale socialista
Quindi
Come dire
Un un conflitto che aveva anche aperto a un riequilibrio se non altro nei segnali che venivano dati in quel periodo però noi stiamo dimenticando l'altro corno del problema che nella
Nella chiusura di questo libro
Francesco Cossiga racconta con dovizia di particolari e cioè la indisponibilità della Democrazia Cristiana di De Mita di accettare la sottrazione della potere politico che il Governo Craxi aveva posto in essere
Dopo un anno in cui
Ben scrisse
Venne scrisse trimestri su alcuni giornalisti
Alcuni analisti di politica in cui la Democrazia Cristiana era convinta che dopo un anno Craxi avrebbe impiantato le corna su la scala mobile Luxury missini in Sicilia
Con non solo quelli fu non furono episodi di
Caduta del Governo ma furono episodi di restituzione di forza politica e di autonomia per certi versi che portarono quel Governo avesse un Governo di quattro anni ebbene
La la la la al
Era difficile immaginare
Nelle parole di Walter Veltroni quando si dice errore
Scapin errore fu di tutti dice sta Simona Colarizi ma fu certamente di solitudine
Di una leader che aveva costruito
Un'alternativa possibile trovarsi una doppia forte indisponibilità accogliere comunque un messaggio che era transitato nelle basi che era transitato nell'opinione pubblica e che non era transitato nei vertici politici
Io vorrei cogliere questa occasione per dare
Corpo a a a quella cosa che non vorrei che passasse su inosservata ricami Stefania che ha detto l'abbiamo sviluppato questa ricerca dando l'autore la massima libertà
Di di iniziativa non non è cosa da poco nel senso che voglio dire di non dare nemmeno una sillaba per orientare un lavoro che ricade a riaprire un dibattito su cui c'è tanto conflitto o c'è stato tanto conflitto è un grande merito
Io questo merito loro importo però rapporto di libertà
Che io come allora direttore generale dell'informazione ho avuto TA Bettino Craxi presidente consegna
Guardate ma a chi si è formato nella scuola socialista la propaganda
Non è stata una scuola di propaganda perché è stata una scuola di di una forza politica conflittuale al suo interno
Che la propaganda non l'ha mai molto amata e io vi voglio raccontare tre piccoli episodi che non ci stanno nel libro ma mi sembra il posto il luogo giusto per ricordarli per dire il rapporto che Craxi Presidente del Consiglio avuto col problema della libertà
Legata al tema dell'informazione che il primo episodio
Sarebbe allora li faccia molto velocemente il primo episodio del
Tantino ottantacinque in settantasei
Ritenevo opportuno di dar vita di ridare vita andare in una rivista ufficiale della Presidenza del Consiglio e come tale destinata ad essere un po'vettore di propaganda diciamo così di raccontare comunque le istituzioni che fu fondata ad Alcide Degasperi giravite italiana
Preparammo questo primo numero divide italiana delle era nuova
Un po'all'insaputa del Presidente del Consiglio qui c'è Gennaro Acquaviva che era una lira di in quella partita e naturalmente Giuliano Amato e dal punto di riferimento di questo nuovo elaborato mi venne l'idea
Di come dire
Ma
A per attutire la voce univoca un poco il quadro di governo che avrebbe pesato su quella rivista di inserire l'opinione di un giornalista della stampa estera che liberamente dicesse su opinione sul quadro politico la scelta cadde su corrisponde interfaccia al Times
Che ben volentieri diede la sua cartella ed era una cartella durissima contro il Governo Craxi
Allora signor Presidente questa cartella islamici sul tavolo di Giuliano Amato Giuliano Amato la prese la mise sul tavolo del Presidente Craxi
E io aspettai ventiquattro ore ricevetti una
Una busta la aprire di sera l'articolo del suddetto giornalista con la matita rossa e blu di Craxi che diceva a margine io queste cose le leggo solo stampate
Io
Pubblicare un articolo del giornalista non successe proprio niente
E questo fu una prima un primo segnale il secondo e vorrei raccontare
Quando negli archivi della Presidenza del Consiglio ritrovammo integrali
Quel monumento burocratico fatto gli atti amministrativi e corrispondevano alle erogazioni del fascismo a attraverso
I conti diciamo di polizia che non rispondevano alla Callari nessuna contabilità e che erano i
Come si dice i soldi messi in regime di polizia un po'per sostenere gli intellettuali è un po'per fare azioni di ascolto pubblico e quindi di mezzo c'erano grandi nomi
E anche vizi e virtù di un Paese che aveva preso soldi dal fascismo io mi presenta al Presidente del Consiglio con il
Dossier riepilogativo
Nomi e cognomi metà morti e metalli
E su quei metta vivi c'era imbarazzo complessivo c'era
C'erano problemi delicati diciamo il Presidente del Consiglio prese questo fascicolo lo sfoglio
Si rese conto che c'erano delle
Voci di grande importanza nel rilievo della battaglia politica che c'era nel Paese mi restituì il dossier e disse agli archivi di Stato che ci Sguazzin o gli storici
Io considerato
Intanto un liberazione personale dare rischi dai rischi ma
Ma
Ma ma l'ho considerato lo considerato una
O
Come si dice una una sia un atto metodologico il terzo e ultimo episodio cioè in qualche modo riguarda un'altra forma di comunicazione che hanno
I politici quando sono diciamo di statura
Riguardo il G sette allora il G sette di Tokyo
Al G sette Di Totero qui c'è l'ambasciatore Moreno che non credo che fosse nella partita ma insomma e ha comunque connesso alla a vicenda c'erano cinque sei Direttore generale del Ministero degli esteri una squadra nostro diciamo il Palazzo Chigi e questo dubbio che girava girava nella
Nella delegazione italiana
Che
I
Paesi europei non avrebbero
Diciamo non avrebbero
Gradito l'Italia membro del G sette in via permanente c'era un'idea del G sette a due velocità i cinque e dall'altra parte l'Italia il Canada insomma
Che l'Italia fosse acquisita strutturalmente in quel G sette non era scontato
Che tutta la discussione su come abbordare il problema come mettere all'ordine del giorno riguardo la delegazione italiana in quel giorno e non porto annulla lasciando tutti ad andare a dormire senza sapere come si sarebbe svolta la seduta
Ma alla mattina a quell'albergo di Tokyo da un assunto censore mi ricordo che si aprivano le porte c'erano delle dovuti dodici piccole geishe che salutavano inquinando sì in chinandosi dal timore usciva kalashnikov
E che si inchinano e
Fecero uscire il Presidente Reagan
Reagan camminava caracollante quindi camminava lento e quindi sulla sinistra di questo corridoio giornali si sono tutti in fondo con le delegazioni realtà comincia caracollare e arriva a metà strada
Dove
Viene raggiunto per dall'altro ascensore pochi secondi dopo era era uscito
Bettino Craxi
Craxi invece camminava falcata e quindi gli a metà corridoio l'aveva raggiunto
Ripeto quale dal clima un clima di grave imbarazzo sulla problematica di apertura di quella seduta con un'intuizione che
Un mio amico capisce di politica dice che la politica e l'arte di prendersi per le bretelle e di sollevarsi
Ed è qualche volta così cacci taglio netto il il corridoio arrivo piombo su Reagan e dimise praticamente le spalle ma anni le mani al muro
E si chinò all'orecchio di Reagan
Parlando di diciamo intensamente
E Reagan rispondeva intensamente ora che mi risulti tracce non parlava inglese e che mi risulti
Greca non parlava la parola altrove l'inglese
Io sono sicuro dai movimenti radiali che fecero Grando
E cioè uno diceva uno due tre e l'altro diceva Svevo quanto Tri e sono andati avanti a fare questo numero per tre minuti
Eravamo in quell'attimo e io ho visto nettamente etilisti giornalista de la Reuter che batteva la prima agenzia improvviso intenso colloquio tra il Presidente americano
E poi
Ho visto l'affidare la seconda notizia improvvisa grazie continua al dialogo dopo tre minuti è anch'io disteso colloquio
Come dice Walter Veltroni la
La questione dell'Atlantico pesa nelle vicende internazionali fino al punto che quella G otto si registra sia per il senza neanche porre il problema dell'entrata in Italia
Dell'entrata dell'Italia che era stato tema acquisito da questa capacità di interpretare la comunicazione interpersonale come interpretazione della politica
E tutto grazie
Aveva tirare le conclusioni darei la parola Stefania Craxi io voglio innanzitutto ringraziare Simona Colarizi pastori cani Enrico Mentana da uomo di comunicazione per il loro contributo
Vorrei ringraziare Walter Veltroni perché
In questi anni come sapete qualche volta qualcuno si è avvicinato la Fondazione Craxi ma la maggior parte
Dei compagni di partito di Walter Veltroni sono stati molto alla larga lo voglio ringraziare sono sicura che anche gli argomenti che stasera non sono stati trattati troveremo
Il futuro motori trattarne però vorrei anche dire
Un paio di cose su cui non sono d'accordo sulla lettura che è stata fatta negli anni passati la prima è che io ho sempre l'impressione che quando si parla della Prima Repubblica
Degli anni dopo la guerra la tentazione e dire leggere la storia come un tutto indistinto dove responsabilità e torti sono egualmente
Ripartiti dove tutti hanno avuto ragione in tutto punto torto e io a questa lettura non sono d'accordo io sono felicissimo di sentire oggi Walter Veltroni che dice
Noi stiamo con l'Occidente la nostra storia e la storia dell'alleanza con gli Stati Uniti d'America però io vorrei ricordare che
Nella prima Repubblica c'erano i torti sicuramente ma di chi è sempre stato con l'Occidente e l'Occidente si chiamava l'alleanza nato e chi è stato con una potenza militare Nenni
Arrivo arrivo l'ottantanove
Simona Colarizi Walter dicono Bekili abbiamo sbagliato tutti di nuovo
Io non sono d'accordo
Craxi nell'ottantanove mette nel simbolo del del partito unità socialisti
Lavora per la stessa missione di vibrante per fare entrare il Partito comunista nell'Internazionale socialista
Lo fa nella convinzione che quella l'unica strada possibile
Che a contatto con gli altri partiti socialdemocratici europei i comunisti avrebbero a quel punto compiuto la svolta
Poneva un problema di leadership certo tu hai ragione l'altro ha torto chi guida il processo quello che ha ragione
Questo esse se vogliamo parlare di un vulnus e quindi attiene il grande tradimento
Perché io primo poiché non sono riuscita a sentire una trama neanche stasera però io foglio sentirli parlare della falsa rivoluzione ente novantadue novantasei
Nel novantuno e anche qua Craxi non vale lezioni non per un rapporto
Di ragnatela di potere con la DC non vale lezioni perché voi chiedete di non andare e e non lo fa per un atto di lealtà verso il Partito Comunista e anche questi vorrei sentirlo dire
L'ultima cosa e non si può ignorare che per effetto di quella falsa rivoluzione che è stata già una violenza inaudita sto parlando accenno non della morte di Craxi in esilio sto parlando di centinaia
Di migliaia di persone che in tutta Italia hanno perso l'onore il lavoro qualcuno la famiglia e qualcuno anche la ricca
Il cui io voglio sentire parlare ed altri
E e e per ultimo l'effetto di quella cosa e che una fetta importante delle forze riformiste e questo non si può ignorare oggi non stanno con voi stanno da un'altra parte quindi anche qua
Se parli di un parlando è partito europeo che raccolga le forze del socialismo e democratici
E terzo una parte delle forze riformiste stanno dall'altra parte se i numeri non sono un'opinione e non è che ho visto io ho dove stanno le singole persone
La stragrande maggioranza dell'elettorato di quel partito grazie
Grazie