Presentazione del Rapporto sui Diritti Globali 2009

Per la replica
Ne ha facoltà
Bene credo che possiamo cominciare grazie a tutti di essere intervenuti
Presentiamo quest'anno il rapporto sui diritti globali che per appunto con l'edizione del due mila nove è giunto alla sua settima edizione
La rapporto è realizzato dall'Associazione Società informazione come sapete è promosso da un gruppo di associazioni degli che si sono raccolte da anni in questa impresa e che sono la CGIL l'Arci azionari da Antigone
Il coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza al Forum ambientalista il gruppo Abele Legambiente
Eccome e la CGIL come vedete i rappresentanti di queste organizzazioni presenteranno il rapporto sono tutti i qui presenti
Per dire daremo la parola a in ordine dopo che Sergio seggio avrà ha illustrato o i contenuti del rapporto interdizione di di quest'anno
Sì Guglielmo Epifani che e avrebbe dovuto partecipare anche lui era la nostra discussione si scusa per non essere presente ma è stata anticipata
La lettura della relazione del Governatore della Banca d'Italia che normalmente si tiene ma all'ultimo giorno del mese di Baggio che però quest'anno
Cade di domenica e quindi hanno anticipato ad oggi
La riunione quindi direi che possiamo cominciare Sergio
Al novantesimo minuto
Grazie ad Anzio nolana oltre
Per questa introduzione soprattutto per essere l'affezionato editore da sette anni di questo nostro
Lavoro ringrazio ovviamente per primo alla CGIL che oltre che sarà il padrone di casa ed è per la prima tra le organizzazione che ha creduto
Nel progetto di società informazione e lo sostiene da sette anni assieme alle altre associazioni che sono
Sedute a questo tavolo consentitemi oltre a ringraziare tutti i loro rappresentanti e un ringraziamento particolare a don Ciotti che qui con noi perché è riuscito qui facendo salti mortali a incastrare è questa sua presenza tra i suoi mille impegni
E lo ringrazio per questo di cuore tra l'altro lui troppo con impegno un'altra in altro un altro luogo e quindi ci lascerà tra i primi
Eccolo
Appunto questo uno strumento innanzitutto uno strumento più che un volume
Che esce oramai da sette anni
Noi crediamo se sia si stia grazie a tutti noi e a tutti voi conquistando una piccola
Fetta di attenzione
Guglielmo Epifani negli anni scorsi lo definivano strumento unico
Per l'ampiezza dell'analisi unico addirittura a livello internazionale
Ma io credo sia unico anche per la sua impostazione o quanto meno per lo sforzo che c'è diciamo alla base del suo progetto che è quello di tentare di mettere in rete ovviamente senza presunzione ma
Per quanto possibile per quanto nelle nostre capacità di creare alleanze sinergie anche tra organizzazioni quali sono quelle qui sedute sono tra le più autorevoli e radicata in Italia che lavorano su stessi temi
E che talvolta
Non loro ma altre organizzazioni hanno un po'come dire corrono il rischio oltre di voler mettere delle bandierine di organizzazione sulle cose che si fanno ecco io credo che questo
Nel suo piccolo possa essere utile anche come
Indicazione pezzi della necessità insomma di lavorare di più assieme perché e necessario ai fini dell'efficacia ma
Anche ai fini della capacità di cambiare per davvero cioè di fare modo che
L'analisi lo studio la ricerca le attività
Possono realmente essere un piccolo granello che induce alla trasformazione sociale nel senso di maggior equità e maggior giustizia
Don Ciotti nella sua introduzione lo vedrete il volume contiene una serie di
L'intervista introduttiva i vari temi e i vari capitoli
Sottolinea il fatto che per costruire maggior giustizia
Ci vogliono punti e non Burri ecco io credo che questa sia anche un'indicazione metodologica oltreché una raccomandazione diciamo
Morale politica e culturale
E comma venendo ai temi di quest'anno il volume ovviamente vede ampi spazi dedicati all'analisi della crisi crisi globale
Una crisi che tuttavia sarebbe sbagliato considerare inaspettate imprevedibile
Anche qui nel nostro piccolo noi già lo scorso anno titolava amo l'introduzione proprio sulla crisi globale
Su quella crisi che solo nell'autunno due mila otto diciamo
In maniera più accentuato a partire dal fallimento della Lehman Barradas ha cominciato a a riempire le prime pagine dei giornali e a catalizzare l'attenzione di governi e di governanti
Ecco si tratta di una crisi ampiamente prevedibile pure paradossalmente poco prevista
Perché molti gran parte degli analisti gran parte delle degli enti finanziari hanno preferito voltare la testa da un'altra parte
E questo non per caso perché queste una crisi di sistema una crisi che mette in discussione
Il capitalismo nella sua variante non liberista che negli ultimi decenni era bensì divenute purtroppo continua in parte ad essere nonostante la crisi una vera e propria ideologia
Indiscutibile appunto assai poco discusso
I risultati di questa ideologia di questa specie di religione cantata affermandosi secondo la quale appunto in mercati dovevano essere lasciati il più libero possibile perché sapevano autoregolarsi secondo la quale
Il
Penalizzare l'uguaglianza a favore della competizione avrebbe riverberata in termini positivi anche per i poveri del mondo quella
Famosa ma io la definirei famigerata
Teoria del gocciolamento insomma lasciate crescere i ricchi Paesi più forti e vedrete che anche quelli più deboli ne beneficeranno
I dati le statistiche le analisi anche quelle da noi qui raccolte riportate dicono esattamente il contrario ma lo dicevano darmi
E di questi giorni
L'ultimo rapporto dell'OCSE che qualifica
Ad esempio l'Italia come al ventitreesimo posto sui trenta Paesi aderenti per
Livello dei salari ebbene queste erano esattamente la stessa dato dell'anno precedente
Così pure il fatto che l'Italia
è
Al sesto posto su trenta per indice di diseguaglianza era dato noto eppure insomma poco
Poco ribadito poco detto ma soprattutto senza che ciò determinasse modifiche politiche di
Di rettifica
Ecco insomma quindi il castello di carte anche questa è una definizione che hanno usato l'anno scorso il castello di carte
Nella finanza globalizzata e infine insomma crollato rovinosamente trascinando ahimè con sé il destino le condizioni di vita di milioni
Di milioni di famiglia
Era un gigante con i piedi d'argilla insomma che non si è voluto arginare contenere
L'anno scorso lo ricorderete la copertina del del nostro volume aveva un colore nero occupo ma l'avevamo ritenuto necessario come segno di lutto di cordoglio
Per la strage della ThyssenKrupp di Torino
Sette evitabili sì me morti
Ecco ricorderete anche che allora alcuni dei commentatori
Ottimisticamente l'hanno detto bene questa strada se non altro riporta l'attenzione sul mondo del lavoro sulla condizione operaia
Anche questa si è rivelato un'analisi appunto ottimistica perché lo vediamo lo sottolinea voglia ma chi fa nella sua prefazione
Invece
L'attuale Governo sta tenacemente portando avanti i tentativi di siti frane di manomettere il testo unico sulla sicurezza
E la salute sui luoghi di lavoro che il Governo Prodi aveva licenziato oppure in extremis grazie anche all'impegno forte e determinato dell'allora ministro Cesare Damiano
La strage
Di tre giorni fa di pochi giorni fa in Sardegna alla Saras la raffineria ci ricorda invece che questi fenomeni continuano ad esserci
Perché appunto non ci sono risposte vere e concrete le adeguate a questa cosa e quindi di fronte a questi tentativi di
Riportare indietro anche dal punto di vista del Testo unico è necessaria una
Più determinata e più forte opposizione da parte sociale perché occorre smettere di considerare la vita dei lavoratori una merce
Tra le altre anzi una merce che ha meno valore delle
Quest'anno invece se posso opportuno scegliere come colore della copertina quello rosso colore del mondo del lavoro e della CGIL
Questo per richiamare appunto già nella copertina il profondo disagio di cui quel mondo oggi è sottoposto e sulle cui spalle sta cercano di scaricare i costi della crisi
E anche per richiamare
Gli attacchi dei tentativi di indebolimento di isolamento portati avanti scientificamente dall'attuale esecutivo nei confronti del maggio Sindacato italiano ovverossia della CGIL i passaggi di questo attacco costante
Determinato sono denunciati da Guglielmo Epifani di nuovo nella sua ricchi prefazione di questa
Ecco ma non è solo per solidale vicinanze appartenenza che abbiamo scelto questa copertina
E per la convenzione che vi sia in atto un tentativo che giudichiamo grave inedito nella sua
Profondità e determinazione atteso a frantumare l'ultimo ad alcuni punti di vista direi anche l'unico baluardo in grado di impedire una sconfitta epocale duratura dei diritti conquistati nei decenni scorsi
Diritti che non riguardano solo i lavoratori ma tutti i cittadini quindi diritti economici diritti sociali diritti civili
Insomma prima della crisi economica c'era un'altra crisi che
è passata con
In modo abbastanza rimosso agli occhi della pubblica opinione mondiale se non per quanto riguarda
Il costante impegno a cercare di renderla visibile operato dalle organizzazioni sociali e umanitari dal sindacato che quella dei diritti umani
Che ha avuto simbolo in Guantanamo
Dove anche là l'altra pensate anche il suicidio bene disperato dei prigionieri veniva negli anni scorsi definito un atto di guerra di terrorismo quindi Guantanamo era simbolicamente
In maniera veramente pièce tale morta se un
Una traduzione della necessaria lotta al terrorismo in una
Crescente di somme a Nizza azione delle leggi delle regole delle condizioni
Con cui si trattano i prigionieri e più in là di come si governa il fenomeno del dei migranti
Ecco e quindi tra i tanti dati negativi che registriamo quest'anno però va registrato con la dovuta forza invece
Un aspetto positivo che il nuovo corso degli Stati Uniti d'America con Barack Obama che non a caso ha visto una delle prime sue mosse incentrarsi nella
Chiusura per quanto insomma
Non immediate ancora in parte contrastata di Guantanamo proprio come simbolo di quella stagione
Ebbene la crisi economica che invece ora attanaglia il mondo rischia
Di determinare anche un ulteriore a gara aggravamento invece di quell'altro genere di crisi ovverossia della tutela dei diritti umani nel mondo
Questo lo dobbiamo tenere presente senza per questo dimenticarci insomma che c'è
Se in Italia
E se nel mondo
Una vera e propria emergenza dimenticata che quella del reddito del lavoro dipendente citavo prima quei dati dell'OCSE se ne sono tantissimi altri che
Che potrebbero essere citati di fonti diverse che testimoniano tutti la stessa cosa c'è una costante comprensione Coppi compressione penalizzazione deve dei salari
E del mondo del lavoro dipendente basti qui per quanto riguarda l'Italia un dato riassuntivo veramente come direi illuminante negativo che dice che non
Breve volgere di un decennio dal novantacinque al due mila sei
I profitti sono cresciuti pensate del settantacinque per cento nello stesso lasso di tempo
I redditi da lavoro dipendenze nelle grandi industrie sono cresciuti solo del cinque virgola cinque per cento cioè sostanzialmente meno
Del tasso di inflazione c'è stato insomma un enorme travaso io adesso vi cito dati italiane ma
Queste sono tendenze generale che possono essere applicata su scala globale c'è stato un ingentissimo travaso di ricchezza per salvare i profitti
Anche qui consentitemi solo un altro dato che anche queste abbia rappresentativa quindi non solo della situazione attuale ma
Della tendenza ripeto sono due decenni che attorno a quelle teorie economiche si porta avanti questa strategia e questi sono i risultati bene a quest'altro dato ci dice che
I profitti
Nel mille novecentottantatré in Italia rappresentano il ventitré per cento del PIL mentre il lavoro era attentato a settantasei per cento bene ventitré anni dopo la voce i profitti era cresciuta di otto punti percentuali
Allora l'otto per cento del PIL corrisponde a circa a centoventi miliardi di euro è stato calcolato dalla CGIL
Che
Che se non vi fosse stata questa dinamica le buste paga dei lavoratori dipendenti in questo Paese sarebbero più robuste di ben cinquecento Euro al mese capite
Quindi vuol dire che
Una fetta oramai ingente sono il dieci per cento i lavoratori poveri a una fetta ingente di povertà di salari fa da fame da miseria in questo Paese non ci sarebbero ci sarebbe un benessere assai più diffuso
Questa somma per rimarcare quanto questo problema sia stato violentemente oserei dire spunto dalle agende politiche dei Governi e specie dei Governi a vocazione di centro destra
E questo però simmetricamente ci porta una raccomandazione porta tutti noi che
Ovviamente la CGIL per prima spesso purtroppo da sola lo fa
Ma dobbiamo insomma cercare di agire di più perché questo tema venga messo veramente all'ordine del giorno come grande campagna sociale attorno a cui crearle creare alleanze perché sin verta
Questa tendenza e questa dinamica invece i dati né
Si dicono
Che stiamo andando invece come dire si stia
Diabolica mente perseverando in quelle dinamiche i dati ci dicono che gli aiuti di Stato
Dopo appunto l'esplodere della crisi globale stanno andando in quota cento alle banche sei principali e agli istituti finanziari assicurativi cioè a i principali responsabili
Di questo stato di cose in quota dieci all'impresa in quota uno a sostegno
Al mondo del lavoro arredi tra i salari accetta queste sono
Le proporzione e queste ci testimoniano di questo grande problema attuale problema che quello che questa crisi la si vuole far pagare interamente lavoratori
Che ci testimoniano che
Il lupo perde il pelo ma non il vizio tanto che i dati ancora del due mila otto quindi a crisi
Bena Benares prova
Esplosa avanzata
I top manager hanno continuato a ad ad attribuirsi
I superbonus molti milionari ma non solo guardate non solo dove se non altro ha destato scandalo negli Stati Uniti dove ricorderete
La IG la grande
Impresa assicurativa che aveva ricevuto ingentissimi fondi da
Dal dal Governo Obama nonostante quello ha continuato attribuirsi
Centinaia di milioni di bonus ai propri emanati ma è successo anche in Italia dove nel due mila otto
Quaranta manager di di grandi industrie si sono si sono percepiti
Ben centottanta se non più milioni di euro con una diminuzione rispetto all'anno precedente solo del cinque virgola cinque per cento quindi capite insomma che
Le diseguaglianze che noi registriamo e denunciamo continuano a essere la la rotta che Governi ma soprattutto ancor prima di essi gli enti sovranazionale che indirizzano i grandi processi e l'economia
Diabolica mente continuano portare avanti
Io adesso non vi annoio e non non faccio una disamina completa perché abbiamo poco tempo e euro tutte le altre organizzazioni dono a parlare si illustreranno anche tutta una serie di tematiche in traccia intrecciate a questa su cui mi sto soffermando che compongono la vasta mole di analisi della nel nostro rapporto consentitemi solo di sottolineare ancora due aspetti
Diciamo più italiane su quali però crediamo ci sia da insiste uno è quello che tra il crescere
Delle povertà c'è
Quella specifica della povertà infantile che è un altro dei temi se vogliamo più dolorosi e anche più dimenticati
L'Istat adatto proprio poche settimane fa per la prima volta dal due mila cinque quindi erano parecchi anni che non siano questi dati
Le cifre su sulla povertà assoluta in Italia che parlano di circa un milione di famiglie povere assolute di circa
Due milioni e mezzo di famiglie povere assolute
I dati sulla povertà relativa citandone bensì di due milioni seicentocinquantatré mila famiglie povere relative Dissette oltre settemila milioni e mezzo di individui poveri
Ecco però questo è già un dato dell'altro ieri perché sono dati diffusi dall'Istat tra il due mila otto due mila nove ma sono riferiti al due mila sette
C'è un dato recenti perché sempre di fonte Istat del rapporto annuale
Dell'Istat che è stato reso noto nei giorni scorsi che cita la fotografia di ieri quella
Ovverossia riferita al due mila otto che già ci parla
Di un sei virgola tre per cento di famiglie che non ce la fanno proprio ad arrivare a fine mese cioè non hanno proprio materialmente
I soldi per gli affitti e per le bollette ci parlano di una famiglia ogni cinque che sta avvertendo in modo serio a vari livelli ma in modo serio
Il peso dell'attuale crisi economica
Contemporaneamente lista ci dici ci sono dieci famiglie dieci milioni scusate di famiglie benestanti in Italia che non avvertono il peso della crisi anche questo ci ha ricordato insomma questa forbice questa tendenza
Cinicamente perseguita in questi anni
All'Istat e in questo dato di
Appunto riferito ieri ci dice anche è una cosa di estrema preoccupazione ci dice che in nuove disoccupati del due mila otto per lo più concentrati negli ultimi
Mesi del due mila otto sono centottantasei mila
Ecco questo per dirvi che insomma il dato statistico del due mila nove che fotografi mondo del lavoro povertà disagio sociale e quant'altro ancora ovviamente non c'è però non si può che essere
Purtroppo certi che ci parlerà di un'intensificazione di tutti questi fenomeni negativi appunto in virtù dei riflessi non solo della crisi globale ma del modo con cui la crisi globale
E non non viene affrontato ovverossia si tenta di farle pagare il prezzo maggiore ai lavoratori e pensionati piuttosto
L'altro e ultimo punto su cui volevo richiederà ancora
La vostra pazienza e attenzione e quello
Dell'Italia
Che
Abbiamo definito divenuta penisola della paura
Noi crediamo che
Insomma i rilievi tanti
Ti fonti diverse tutte autorevoli come dire insospettabili di parzialità o di estremismo che sono venute negli ultimi mesi
Riguardo insomma il modo con cui il Governo alle istituzioni italiane stanno trattando le minoranze in particolare
Gli stranieri ancora ancor di più in Roma sono censurabili e sono venuti e richiami dalle Nazioni Unite dalle istituzioni europee da tutti gli enti europei
E non europei che
Lavorano anche in termini statistici su questo genere di fenomeni le maggiori organizzazione umanitaria deve
E di due giorni fa il rapporto annuale di Amnesty International che anche essa insiste su questa su questo dato
Ebbene in questi anni c'è stata in questi ultimi tempi in modo particolare in questo anno particolare noi giudichiamo ci sia stato un gioco di specchi veramente nefasto è pericolosissimo tra
Ministri che chiedevano cattiveria contro i migranti e un'opinione pubblica che in effetti si è in cattività rispetto
A questo genere di però di problematiche
Uno specchio che ha dato nuovo impulso a quello che è un vero e proprio cortocircuito quello delle politiche securitaria
Perché
In cortocircuito perché quelle politiche infatti Zarate il più delle volte strumentalizzate
Alcune volte poche volte in buona fede la maggior parte delle volte enfatizzate in cattiva fede
A fini affini politici insomma ci dicono che
Tanto più si si danno risposte che spesso sono false appunto
E strumentali a questa crescente paura tanto più in realtà l'azione la si incentiva perché quando si mandano i militari a pattugliare le strade e la gente non si sente più protetta trova in quell'una conferma
Della necessità di avere paura e così via tanti esempi si potrebbero fare
Compresi quelli
A screening dica questo pacchetto sicurezza quest'anno normative di questo ultimo anno che qualcuno assai propriamente Arneo personale giudizio ha definito leggi razziali e che determina il fatto che a
Si induce la popolazione i cittadini italiani a individuare migrante come un nemico con mano una concorrenza indebita ai servizi sociali
Alla al proprio livello di bene se insomma sia indotta si induce il giorno per giorno con tenacia
Ripeto con cattiveria una guerra tra poveri ma
Ecco noi vorremmo come dire sommessamente richiamare l'attenzione al fatto che le guerre cara ultimi e penultimi vengono indotti è il più delle volte
Per garantire i privilegi dei primi e dei secondi queste sono le dinamiche di questa grande strumentalizzazione dalla paura
Che riguardano il nostro il nostro Paese non solo quindi insomma la fotografia che ne esce dal nostro lavoro
Per quest'anno è quella insomma di degli italiani è sempre più poveri e sempre più soli
Perché c'è anche una povertà relazionale di cui si parla poco che è stata misurata che si dice che
Le famiglie in particolare le famiglie di condizione sociale più bassa non hanno neanche risorse in senso
Nel senso avere relazionare questo un altro grande tema che cercheremo su cui non c'è molta ricerca su cui cercheremo di approfondire
L'anno prossimo insomma tutto questo per dire che insomma
Quel neoliberismo che molti hanno salutato molti interasse intere ressa altamente hanno cantato come una medicina realtà è una grave grande malattia che ha prodotto
Che ha prodotto molti danni molti disastri e che ora sono sotto gli occhi di molti ma soprattutto sono sotto sulla pelle della parte più debole della popolazione a livello italiano mondiale
Ecco di fronte ai richiami che sono venuti spesso anche dall'Europa all'Europa una larga maggioranza di Governi conservatori eppure su
Su questi temi è stata spesso pungolo dell'Italia
Magari il pungolo come a dire non sempre innocente ma è stata pungolo bene siamo alla vigilia di elezioni europee
Io credo che forse
Possono essere anche questa è un'occasione per rischi cari sintonizzare l'Italia le sue politiche la sua attenzione diritti umani i diritti sociale I diritti civili a una democrazia più avanzata a civiltà più
Come dire consolidate attenzioni più
Più seria su questi
Su questi tutti
Questi ultimi tempi consentitemi questo proprio a livello personale
Richiamando di nuovo il senso della
Colorate la copertina di questo anno a richiamare un po'tutti anche noi lavoriamo nel sociale del volontariato nel terzo settore con tutte le nostre in gravi difficoltà e fatiche
Come dire a stare
Ancor più vicini alla CGIL che io credo veramente il centro di un attacco pericolosissimo che se dovesse passare al quale veramente
Per lunghe lunghi decenni dovremmo fare le copertine solo di colore nero grazie
Non possiamo permettere a don Luigi Ciotti di intervenire subito dall'urgenza che ha dei ragazzi all'università poi lasciando Nicoletta Rocchi di l'ultimo intervento sentire in successione i rappresentanti delle altre organizzazioni
Bene vi chiedo scusa
Ma si erge insistito moltissimo anche se sapeva che avevo un impegno già preso mesi mesi fa di passare qui lo faccio con un senso
Di grande rispetto ma soprattutto per sottolineare l'importanza di quel noi che firmare questo rapporto
Credo che il grande valore di questo rapporto è che invece che lo realizza chi crea questa sintesi chi fa questa elaborazione ma che è firmato da varie realtà
Che sono qui attorno a questo tavolo in questo momento in questa sede
E questo noi che è molto importante
Ai giornalisti se vogliono io ho fatto lo schema che lascio do solo dei titoli perché ho l'impegno richiedo proprio scusa ma proprio ma ero già preso prima
E loro falso quello che stiamo dicendo
è vero o falso allora la mia lettura come credo la vostra ognuno la sua parte dalla nostra esperienza dalla quotidianità
Parte dal dell'impegno concreto che ognuno di noi porta avanti nei vari ambiti in quel noi che qui rappresentato tutti i giorni
Questo ci permette di dire in base alla quotidianità in base
Noi noi incontriamo le etichette ma incontriamo gli sguardi delle persone
Non ci fermiamo gli apparente ma si sente nella profondità di potere dire che questa non è la crisi economica è una crisi dei diritti
Questa crisi economica una crisi dei diritti
Io credo che si debba dobbiamo guardare la luna e non fermarci al diritto che lei indica come si dice
La crisi economica la diffusione della povertà alla perdita di posti di lavoro lo smarrimento la dispersione di tanta gente sono frutto dello smantellamento dello stato sociale
Sotto il peso del mercato sotto il peso oggi che questa crisi economica che voi mi insegnate voi mi insegnate non è una crisi economica punto e basta
è una crisi innanzitutto politica ed etica
Che quindi non può avere delle risposte solo di intervento economico
Ma che ha bisogno niente a che a fianco di un intervento economico mondiale e nazionale abbia delle ha bisogno di risposte di politiche sociali di interventi sociali
La democrazia deve riconosce ogni persona
Veramente dobbiamo essere attenti proprio di quel pericolo disuguaglianze e delle discriminazioni che nel nome di una crisi oggi avvengono
La seconda considerazione quindi la prima la crisi economica è una crisi diritti punto e basta
Secondo non bastano nuove regole ci vuole una nuova etica
Perché sentiamo da più parti l'invocazione di nuove regole di paletti
I limiti che ristabiliscano l'ordine la legalità io mi sono posto è fatto tutto questo sono molto preoccupato le regole sono importanti
Ma non possono nulla se non affondano le radici le coscienza delle persone
è un problema che sta dentro la storia delle persone il modello economico è franato non per mancanza di regole ma a causa di un egoismo sociale
Di persone che hanno pensato a loro benessere ai loro giochi ai loro interessi scusate mi
L'Italia e voi lo sapete me lo insegnate tra i sessanta paesi più avanzati del mondo e al cinquantacinquesimo posto cioè al quinto posto
Il negativo per la corruzione
Voi mi insegnate che quest'anno in apertura dell'anno giudiziario i Presidenti delle Corti d'appello della stragrande maggioranza delle sedi hanno sottolineato ritorno alla grande della criminalità dei colletti bianchi
Allora c'è una riflessione che va più ampia che va più ampia perché le aree dove si sono importanti
Ma non si ma non spostano nulla se nono fondono dentro le conoscenze dentro la responsabilità dentro una gode coerenza
Ecco
Allora sono troppi quelli che nelle regole
Vedono l'ostacolo da abbattere o da girare come la corruzione
Le leggi a personam ma non sono parole non sono parole l'abbiamo davanti agli occhi sono fatti è vero che così
Terzo elemento io credo che si possa dire che questo è stato
Un attacco chirurgico I diritti un attacco chirurgico fatto è avvenuto in modo chirurgico l'aggressione alle garanzie costituzionali
La privatizzazione dei beni pubblici se è stato sottile sottile un pezzo qui un pezzo la
Emblematico il periodico riemergere della questione della sicurezza
Che è un diritto sacrosanto che tutti gli hanno però bisogna evitare questi rischi scorciatoie singoli episodi sono stati amplificati impatti Zaratti
Al di là del doveroso accertamento delle responsabilità che deve essere fatto a quella prassi
Che non dà la la verità fino in fondo che l'amplifica che crea proprie vere pubbliche nei riguardi degli immigrati dipinti come voi l'avete visto
Rispetto i campi rom rispetto alla storia della gente insomma
Ma non approfondiscono son cose che voi mi insegnate
E poi soprattutto quello che fa soffrire dentro ciascuno di noi ogni giorno cerchiamo gli sguardi rincontriamo del resto delle persone e che tutto questo avviene una caccia in questo momento alla ricerca del consenso
La ricerca del consenso con l'eccezione di poche voci dissonanti mi pare sempre che bisogna distinguere per non confondere e mi sembra importante sempre fare emergere gli aspetti positivi che ci sono
Ma sulla sicurezza e si è creato
Saldo dell'eccezioni una sorta di pensiero unico trasversale perché ho sentito dire anche da forze impensabili del Paese
Più o meno le stesse cose rispetto
A volte si vuole accomodare per il consenso il consenso pensiero unico trasversale pur di assicurarsi il consenso
Allora abbiamo visto da più parti l'abbiamo letto in questi giorni
Abbandonare la strada difficile perché è difficile quella strada ma a seconda della sicurezza basata sull'equilibrio tra accoglienza e legalità
Abbiamo visto a mettere da parte da troppe parti da troppe persone per quella apparentemente più conveniente ma illusoria di una sicurezza che a me la repressione il suo unico linguaggio
E invece la nostra storia di tutti noi ha una storia che dimostra che è possibile mettere insieme accogliente fermezza accoglienza di delitti ma guarda caso
Perché noi nei campi non ci lavoriamo con gli amici che arrivano su quei barconi ci lavoriamo gli accogliamo
Siamo i primi che vogliamo che si rispettino le regole
E per me è stata una gioia una grande sofferenza a lunedì a Bari dov'è avvenuto un fatto che però non accalorati italiana non ha portato quello che è venuto a Bari
A Bari tenuto un fatto importante perché esterna ATA morta diciannove anni
Su quella nave sbattuta tra malavita l'Italia è lapidario
Che la Latini soccorso non ce l'aveva fatta salire sulla nave no perché il mare ecco quando rapinare intervenuta dopo lo svuotamento per giorni e giorni di competenze incompetenze morta
Lei è morta
E noi proprio come liberando lanciato una provocazione perché eravamo in terra di Puglia abbiamo detto agli amministratori della politica che diamo un segno
E la Regione Puglia da subito accolto
E ora
A e lunedì l'abbiamo fatto con molta semplicità una delibera non facile
Ma nella terra di don Tonino Bello che diceva il potere disegni contessina del potere Laura della Giunta regionale della Puglia
è stata intitolata però stando lo di qualcuno no
A esterne
Estera Adda coscritto migrante cittadine del mondo c'era suo fratello tenuto il permesso di lasciare qui campi speriamo che vi dirò ora almeno
Perché Gigliola permesso
Di asilo politico o meno un riferimento umanitario voi pensate che c'è un'alta di una Giunta
Dove la politica si svolge più alti livelli dedicata ma voi sapete che è il sale dall'ebraico esiste dall'ebraico vuole dire la nascosta
La nascosto nell'accudire il pudore la riservatezza gli atteggiamenti di timidezza
Allora io mi sono permesso in quella sede di dire che esterne in ebraico la nascosta è stata costretta a nascondersi
Si capovolge la situazione c'è una Regione che ha un nome di una migrante cittadino del mondo allora è importante questo rapporto con questa fotografia che ai risvolti positivi ma anche ci tutte le fragilità
Ci sono le proposte ci sono gli stimoli ci sono le aree grigie ci invita ancora una volta
Alla lotta il poveri invece che alla povertà non alla lotta il poveri invece deve essere fatta la lotta alla povertà evidentemente
La lotte criminali che gestiscono quei balconi
Che approfittano di tutto questo e non gli ha dedicato fragile più vulnerabili la lotta ai trafficanti e non era né di deboli delle persone che sono schiacciate e che sono costrette a sbattere sì
Il dato è preoccupante la trasformazione del sociale sempre di meno nel penale che cresce e cresce si allarga
E tutte le nostre realtà sia ben chiaro che agli amici che operano nel sociale semplifico dire sociale
Hanno visto raddoppiare si delle presenze nell'accoglienza delle persone
Ma non ho visto crescere difficoltà perché gli enti non intervento non pagano c'è questa crisi economica titola crisi economica si nascondono tutti es nascondendosi tutti
Vengono meno gli interventi vengono chiusi dei progetti vengono cancellati
Noi non vogliamo essere i delegati di occuparci degli anelli più fragile più deboli vogliamo le condizioni che devono valere per tutti perché il nostro non è un servizio privato il nostro è un servizio pubblico
Perché facciamo un servizio per dare la dignità la libertà delle persone quello che dovevo fare unendo le forze ed energie per fare un migliore servizio alla storia delle persone allora io credo e Sergio l'ha detto nella sua presentazione
Abbiamo delle leggi che sono tra le più disumane
E crudele quello che sta venendo rispetti i migranti e crudele non ho un'altra parola non ha un'altra parola dirà che crudele quello che sta avvenendo
E chi di voi a chi di noi tutti i giorni che incontriamo queste persone non possiamo non dobbiamo tacere
Però avere più coraggio più forza la denuncia ma anche la proposta
Non ci siamo limitati a fare denuncia fino a se stesso non abbiamo bisogno di consenso non dobbiamo andare nelle aule del Parlamento sedersi su quelle sedie con rispetto per chi lo fa lo fa per bene
Ci sta a cuore i diritti la dignità la libertà alla verità delle persone questo che ci sta a cuore
E quando l'Italia si è impegnato con l'Unione europea allo zero virgola sette per cento del PIL per intervenire verso i Paesi
No in difficoltà che era ridotto allo zero virgola due per cento
Quando voi calpestiamo alla Convenzione di Ginevra la Dichiarazione universale dei diritti umani la nostra stessa Costituzione non si può tacere
Non si può e non si deve tacere
Ecco allora che questo rapporto ci invita veramente uno scarto
A prendere maggiore coscienza da parte di ciascuno di noi a lavorare di più insieme noi non possiamo tacere ma non per per apparire ma non perché quali chi sa che resoconto uno abbia
C'è la libertà e c'è la voglia di portare un contributo questo cambiamento perché gli ombrelli imbarbarimento dei costumi sono anche legittimati da certe leggi da certe provvedimenti per certo provvedimenti
Allora ne vorremmo impegnarci di più di una sfida culturale educativa anche
Uccidere un ruolo principale maggiore attenzione all'informazione
Per trasformare quelle paure in speranza
Dalla crisi nascono molte opportunità siamo qui per ragionare
Vorremmo che i diritti di carta non siano solo scritti sulla carta ma diventino sempre più carne sempre più carne
Anche nella consapevolezza che i diritti sono proclamati perché a parole tutti proclamano diritti tutti dicono che li rispettano tutti parlo di legalità
I diritti sono proclamati feriscono le speranze di giustizia non meno di un diritto negato
Ottima così diritti si affidano la nostra responsabilità
Io credo che i nostri gruppi o associazioni sento lo prepotente dentro di noi di dovere fare fare di più quel morso del più che necessario
La nostra responsabilità lavorare costruire proporre denunciare operare concretamente
Per dimostrare che è possibile essere liberi con gli altri e non a scapito degli altri
Ecco questo è un pensiero che emerge leggendo questo rapporto questo noi questo lavorare insieme e a pensare alla storia di tante persone io lascio gli appunti e chi lo desidera vi chiedo scusa richiedo proprio scusa ma devo andare
Grazie don Luigi
Io adesso
Seguendo l'ordine con cui siamo seduti attorno a questo tavolo darei la parola Patrizio Gonnella Presidente nazionali di Antigone
Ringrazio vivamente CGIL DS Sergio Segio come sempre veramente valere
Penso che da ognuno di noi ci si aspetti un po'un contributo rispetto al contributo specifico dato sul rapporto
Sui diritti e ovviamente il nostro contributo essendo un'associazione che si occupa di diritti e di garanzia del sistema penale sarà un contributo legato a quello che è successo in questo anno è materia di sicurezza e giustizia
Tra l'altro oggi parliamo di questo rapporto mentre inizia il G otto sulla sicurezza e sulla giustizia
E diciamo che questo G otto sulla sicurezza e la giustizia e diciamo lo specchio della situazione della giustizia della sicurezza in Italia mi spiego meglio
Ossia delegare ad otto Stati diciamogli otto Stati più ricchi Haute proclamati si degli otto Stati più ricchi
La diciamo individuazione di linee per gli Stati stessi da seguire in materia di sicurezza e giustizia vuol dire confermare in materia di sicurezza
Che la sicurezza di fatto e un'idea di protezione del ricco dal povero
è un'idea diciamo di umilia classica proprietaria di sicurezza
Così come la giustizia affidarla
L'affidare linee guida della giustizia del terzo millennio gli otto Stati più ricchi significa fondamentalmente accedere e assecondare un'idea di attenzione selettiva della giustizia
Senza diciamo citare vecchie idee vecchi principi e vecchi concetti come quelli di giustizia di classe però di fatto e quello che oggi sta accadendo cioè il doppio binario della giustizia
Il G otto non è il luogo dove si deve parlare di giustizia del G otto ci stanno altri ci stanno Stati Uniti e Russia che non hanno mai ratificato lo Statuto est nel Trattato istitutivo della Corte penale internazionale
Che il luogo dove
La giustizia dovrebbe essere fatta
Lui diceva mogli un ossimoro che la giustizia sia affidata
A a chi come negli Stati Uniti oggi abbiamo le innovazioni di Obama ma
Al di là dell'innovazione di Obama ciò va ma che fa sta cercando di ritornare allo Stato di diritto
Dopo che c'è stato un vulnus rispetto allo Stato di diritto alla BEA Scopus alla legalità dopo dopo che c'è stata la detenzione arbitraria
Per
Per anni
Quindi veramente veramente problematico crederci speriamo che ci sia il rispetto del dissenso in questi due giorni
Questo è diciamo
Ovviamente la preoccupazione quello che però oggi il G otto vuole fare in realtà discutere
E bloccarne parlato Luigi
E affidare discutere di immigrazione
Ovviamente con un'idea di immigrazione che coincide perfettamente con la questione di sicurezza mentre sappiamo che ringrazio temo molto complesse una coesione sociale economica anche di sicurezza ma anche sociale economico mani cari
Detto questo la situazione della giustizia in Italia è perfettamente diciamo quella che era
Agli inizi degli anni Novanta siamo ritornati a doppio binario con il lodo Alfano siamo evidentemente tornati al doppio binario c'è una giustizia impossibile
Per i colletti bianchi impossibile dal punto di vista prima era impossibile di fatto ora impossibile di diritto
E c'è una giustizia inesorabile nei confronti dei poveri inesorabile anche ingiusta perché le leggi che abbiamo
Ha vissuto quest'anno che sono raccontate nella cronologia degli eventi della giustizia di quest'anno sono c'è stata una discussione di un anno su leggi che sono tutte sul crinale
Della
Della incostituzionalità sono tutte sul crinale del dell'essere leggi fortemente di relative di diritti fondamentali della persona
Io diciamo chiudo semplicemente con un dato tornando allo specifico delle carceri che oggi sono lo specchio della giustizia selettiva di classe
Perché diciamo abbiamo una presenza nelle carceri di un numero di persone che sono appartengono al sottoproletariato urbano che è evidente verso cui l'obiettivo oggi della della giustizia penale
Abbiamo
Sessantatré mila detenuti oggi una crescita mensile di mille unità al mese Sergio lo sa perché ci occupiamo spesso insieme di queste cose
La capienza regolamentare di quarantatré mila posti
Ne qualche giorno fa è stato presentato il piano carceri dal capo dell'amministrazione penitenziaria nonché Commissario straordinario edilizia penitenziaria Franco Ionta
Che prevede un perché con un piano abbastanza fantasioso e creativo perché per il sessanta per cento privo di copertura finanziaria
Tutti
Prevede nuovi diciassette mila posti letto
Diciamo a parte che è un piano che per il quale sesso per il quaranta per cento supponiamo che circola coperture a mo'di crederci in quella copertura finanziaria
Crea dei posti letto che sono posti letto non posti giorno perché praticamente non ci sarà spazio fisico perché creeranno perché non hanno soldi padiglioni dentro le carceri
Siccome non ci sono soldi
Allora occorrono gli spazi vuoti
Gli spazzini diverso degli spazi giardini campi di calcio peggiorando la vita di quelli che ci vedevano e creando spazi stretti per quelli nuovi ma supponiamo che
Supponiamo di credere agli ottanta e di credere ad Alfano e Maroni supponiamo che entro la fine del due mila dodici
Come c'è scritto in quel piano
Si creino nuovi diciassette mila posti per quarantatré mila che ci sono oggi siamo sessanta mila i detenuti crescono di mille unità al mese quindi alla fine del due mila dodici saranno di cento mila
Cento mila detenuti per sessanta mila posti ma mentre mille crescono veramente non sappiamo se quegli altri ci saranno
è una situazione insostenibile e quello che noi ovviamente lo facciamo nel rapporto lo facciamo con le organizzazioni qui presenti lo facciamo con la CGIL
Qui c'è Giuseppe fortune diciamo sulla legge sulle droghe se non si mettano mano alle leggi che producono carcerazione ingiusta carcerazione inutile carcerazione per la sicurezza non succederà nulla se non si mette mano
Ad tre Lecce che sono le leggi che creano ingiusta inutile carcerazione la legge Fini-Giovanardi sulle troppe che senza la produce effetti la legge
Sempre Fini Bossi sull'immigrazione e quella che verrà e poi la legge ex Cirielli sulla recidiva
Che il simbolo Cirielli del doppio circuito penale prescrizione per i ricchi tanto carcere per i più poveri
Grazie Patrizio Ciro questa cane Presidente del Forum nazionale ambientalista
Grazie innanzitutto grazie secco ma ora Sergio alla CGIL
Come al solito che ci aiuta e ci porta verso questo grande contributo io vorrei partire da due cose molto veloce diceva Luigi Ciotti nel suo appassionato in crisi economica crisi diritti di Edison l'abbiamo presentata negli anni questo libro
Siamo partiti da ANAS la globalizzazione sui diritti manca nel mondo partendo oggi invece
Mi perdonerete parlo poco del mondo ma proprio non molto del nostro Paese perché è cambiata in questi anni in questi anni perché ne abbiamo presentato questo libro messo dello aspettava di affrontare un tema
Perché mi parlano di crisi Democrazia precisando quello che succede a sud del mondo e non invece oggi dobbiamo parlare io
Per me ambientalisti e una Caporetto in questi sante dobbiamo parlare di di una grande crisi nella grande problema della democrazia ieri l'ultima
Secchi ascoltato il Presidente del Consiglio Berlusconi ha detto che lui farà il nucleare a tutti costi militari tratti tutto farà di tutto
Verranno gli esercizi ma lui se ne frega delle popolazioni che faranno opposizione
Al nucleare nel viviamo in questa ad un momento particolare
Viviamo un momento dove tutte le lotte che negli anni passati
Pensavamo che funziona acquisiti dalla democrazia lotte democratico atto di
Sono tutte messi in discussione
Oggi il tema la ragazzina molto forte Luigi Ciotti lo diceva con grande calore con grande forza e ha ragione
Immaginate quello che sta succedendo nel nostro Paese
Immaginate non sono le dichiarazioni perché a volte molti pensano che
Ci sono dichiarazioni di solito il nostro Presidente del Consiglio ci ha abituato a delle dichiarazioni anche abbastanza pittoresche ma non è vero che poi ci sono dei dati di fatto
Nel Parlamento italiano generano una serie di
Proposte di legge che ti fanno i la pelle d'oca sui temi ambientali cito una c'è un signore che si chiama Orsi che addirittura vuole riprende la caccia votare fucina sedicenne bambini
è di bambini di sedici anni sono dei ragazzi guidare il fucile perché più giusto ASP ammazzare gli uccellini o ridarlo che la caccia è una sciocchezza la faccia di tutto le lotte che sì abbiamo fatto negli anni si chiama ossi
E dobbiamo ricordarci non Senatore della Repubblica italiana
C'è un altro le parole senatoriale brigata italiana Dell'Utri che ha fatto una mozione votata ovviamente dicendo che i cambiamenti climatici sono a Buffalora e noi ci appresteremo a fare il G otto Chessari sul termini
E cambiamenti climatici e questo signore che si ha dei mutui
Ha fatto una mozione votata da questo Parlamento dicendo che a cambiamenti che mai su una buffa
Per non dire della concezione che cita
Il questo Governo delle popolazioni le popolazioni sono un fastidio le popolazioni Londero partecipare alla scelte del territorio popolazione non subire
Non a caso lo dico ogni giorno ieri ne parlava sul nucleare ma di fatto lo fa io
Sono ambientalista che dall'altro che sono a Politano ne potrei dire di tutto a Napoli quello che succede la militarizzazione i posti citati non posso vede quello che succede nemmeno
Il sindaco di Napoli Mondadori cosa succede a Chiaiano ormai tutti sanno che c'è l'amianto ma non si può entrare perché militarizzato ce ne ci sono i soldati
Ci sono quei soldati che tu mi che guardano allontano ti fa la vicina e questi posti per non parlare
Dick dei temi che ci diceva giustamente Luigi dell'imbarazzo e delle della vergogna che ne siamo voce alle questi stante ditemi chi delle persone che vengono qui a chiedere aiuto e non li spingiamo indietro
Per non dire di un'altra cosa che passa che pone anche il pacchetto sicurezza ancora nessuno cioè la cosa assurda che mi e chiudo su questo punto qui che io ci tengo spesso io l'ho io dissi perché io ho visti
Guardate Uto una un brivido di freddo li ho visti delle persone do dei fazzolettini verdi concrete che camminavano impari sito del Veneto le ronde
Le ronde
Altro che i militari che cammini cui guarda delle persone che Charlie fazzolettino eletti firma e ti chiedo a cosa
Allora per la prima volta e chiudo e passo la parola a Paolo beni
Questo più di questo la chiede parliamo sempre partendo da lontano ogni anno facciamo sulla Giovene che nel mondo ci sono grandi ingiustizie cioè c'è il problema della democrazia per questa volta per non ce l'abbiamo la nostra cassa
Dobbiamo riflettere su questa cosa qui
Il Presidente del Consiglio la settimana scorsa disse sbandando si davanti alla Confindustria merce Gaglio disse io sono il tuo amministratore delegato o meno il mio consiglio dei ministri e un consiglio di amministrazione
Io ho avuto un brivido ero in macchina
Andando e sentire si dissocia giusto discorsi indiretta Radio Radicale confesso ho avuto paura
E pensiamo a queste parole noi lui dice e purtroppo non è
Che il consiglio di amministrazione
è un consiglio mi stazioni nostro Consiglio dei Ministri questo mi preoccupa e mi fa paura grazie
Paolo beni Presidente nazionale dell'ARCI
Ma io
Anzitutto mi associo ai ringraziamenti
In particolare nei confronti della CGIL io penso che sia un lavoro prezioso questo lavoro
Collettivo che ci consente
Di fare e credo che il rapporto che noi ormai da anni realizziamo ossia uno strumento prezioso proprio per
La ricchezza di dati di analisi di contributi che sono utili a noi stessi sono utili a tanti altri che sono impegnati su un terreno della promozione dei diritti
Badate cioè
Le cose stanno veramente in maniera molto semplici ci sono due aspetti che vorrei
Sottolineare questo rapporto due mila nove presenta un quadro allarmante il problema è che lo dicevamo anche l'anno scorso no
E le previsioni sono andati al peggio un quadro allarmante di un pesante arretramento sul terreno dei diritti a livello mondiale di un pesante arretramento nel nostro Paese
E qui c'è un punto cioè la lettura che
E quest'ampia panoramica che il volume offre
Cioè è la lettura della crisi dal basso a partire dagli affetti sulla vita sulle condizioni materiali di vita delle persone e questo ci aiuta a capire molte cose c'è una
Caratteristica che a questo lavoro da sempre
Che la capacità di tenere insieme gli aspetti economici del lavoro gli aspetti ambientali gli aspetti sociali gli aspetti culturali
E di monitorare
La l'interdipendenza l'intreccio fra questi
E tematiche e questo ci aiuta a capire ancora meglio
La eccezionalità e la gravità
Della fase che stiamo vivendo non è la crisi di cui parlava Sergio prima e l'ha spiegato giallo in molto bene un incidente di percorso una stortura del sistema dovuta qualche banditori troppo che l'ha fatta più grossa del solito no
Eh
Lui diceva una crisi del sistema cioè che metti hanno Bolin sostenibilità
No ci siamo presi in giro per anni e ci siamo fatti bene l'insostenibilità di un
L'idea di sviluppo di un modello
Tu fondato sulla
Sul mito e sull'illusione della crescita illimitata sulla
Dissipazione delle risorse naturali ed energetiche sulla totale autonomia referenzialità del mercato rispetto alla funzione regolatrice
E delle istituzioni pubbliche della politica sulla totale strapotere della speculazione finanziaria a danno della economia produttiva ed eccetera eccetera cioè alla questa roba qua non regge più implode
E implode ricadendo pesantemente ma
E non è una magra consolazione dire che non lo dicevamo danni che questo sarebbe avvenuto no sulla sulla vita delle persone sulle comunità e non c'è soltanto
Le cose di cui
Si è già parlato non le sto a ripetere nel nostro Paese fra l'altro tutto questo ricade su un contesto sociale già assegnato profondamente
Da
Le disuguaglianze la forbice del divario sociale si era già allargata nel nostro Paese negli anni della crescita
Prima che arrivasse la crisi e oggi il divario si allarga ulteriormente si allarga ulteriormente fra nord e sud questi sono i dati dell'Istat che citava Sergio
Questa crescita della povertà relativa soprattutto nella nell'aria infantile e preoccupante perché riguarda il futuro della società italiana
Ma oltre a questi elementi c'è il problema per me
Veramente allarmanti della relazione fra
L'emergenza sociale che deriva dalle condizioni dal peggioramento delle condizioni materiali di vita delle persone
E l'emergenza culturale
Che deriva dalla crescente frantumazione sociale dallo sgretolamento dei legami di comunità e delle relazioni fra le persone dalla crescente solitudine
Le persone delle famiglie in una società in cattività impaurita in barbarica nelle sue relazioni che quindi diventa inevitabilmente facile che terreno fertile
Per le tentazioni autoritarie per una vera e propria deriva antidemocratica e le cose che diceva prima
Ciro sono esattamente tutti gli esempi che sono stati fatti non ci non mi sto a soffermare il pacchetto sicurezza e quant'altro
Allora
Per farla breve per concludere
Innanzitutto noi dobbiamo dirci e i dati
Che stanno in questo volume ce lo dimostrano che l'altro
Ma attiva questo stato di cose non può prescindere non può essere
Volevo dire rispolverare semplicemente l'intervento pubblico in economia eccetera non può prescindere dalla messa in discussione delle basi di quel modello di sviluppo che oggi
Sta implodendo perché insostenibile
Ma non può prescindere anche
Da un vero e proprio cambio di paradigma culturale da un rovesciamento
Delle priorità che penso che sia un po'
Quello quello che diceva anche
Don Luigi prima
Cioè ripensare l'interdipendenza fra gli umani e l'ambiente in cui vivono fra gli esseri umani dentro una comunità e ridefinire l'idea di bene comune ridefinire l'idea di comunità
Quella nuova etica di cui appunto si parla che deve stare alla base del ripensamento di uno con un mio che sia al servizio in misura del degli esseri umani fondata sui diritti
Inalienabili delle persone sulla sostenibilità sociale e ambientale
Questa roba qua un processo che non può che partire dal basso che non può che partire dai territori dalle comunità locali dalle energie dalle risorse che i territori le comunità locali sono in grado di esprimere io penso
E dell'ultima cosa che voglio dire da questo punto di vista il volume ci dà un altro strumento prezioso perché
E anche non soltanto
Un ricco inventario di tutte le cose che non vanno ma è anche un ricco inventario di esperienze di resistenza
Di notte di porrà attingere di buone pratiche di sperimentazione concreta delle alternative possibili dal basso
Nel modo di lavorare di produrre di consumare gli stili di vita
Delle possibili alternative e proposte in termini di
Usufruì costruzione di reti sociali diritti di cittadinanza di cui sono il sociale io penso che questo sia il lavoro che noi dobbiamo fare in realtà impegnate nel sociale
Sono d'accordo e lo vorrei
Sottolineare anch'io che noi dobbiamo guardare a
Non suonava questo luogo perché ci oscura ma alla CGIL per il ruolo fondamentale
Di baluardo che in questo momento può svolgere come punto di riferimento di tanti altri di noi che in modo diverso facendo mestieri diversi possiamo provare ad arginare
Questa deriva e
E fare in modo che le buone pratiche le esperienze significative le esperienze importanti non rimangano buone pratiche isolate
Ho
Sacche isolate di resistenza ma divengano un progetto un progetto di cambiamento io credo che questo sia possibile e questo volume ogni anno ci aiuta a fare qualche passo in questa direzione grazie
Grazie Paolo
Alice dire che il
Chi di Action Aid
Se si sente diciamo che da un po'una prospettiva più globale non orientata sull'Italia proprio perché l'Associazione è una ONG impegnata nei Paesi del sud del mondo
Attraverso appunto progetti di sviluppo ci occupiamo di diritti umani e lotta alla povertà proprio perché siamo nella convinzione che i diritti umani
Siano alla base in poi e siano in noi il mancato rispetto di questi diritti si poi vada confluire in situazioni di povertà
Diciamo che dunque quest'anno è il rapporto non poche non parlare di crisi
Io vorrei fare un breve intervento proprio partendo dal legame che ci può avere che può avere la crisi rispetta i diritti umani nel senso che
è lecito che in una situazione di crisi vengano accantonati quelli che sono i diritti umani
Perché è a vedere ad esempio le scelte infatti il Governo italiano in ambito di cooperazione allo sviluppo sembrerebbe di sì a vedere le scelte dei Paesi fatti per arginare la crisi finanziaria e quindi
Decidere di stanziare i duemila cinquecento miliardi di dollari per salvare il sistema finanziario e decidere al tempo stesso di non poter trovare trenta miliardi all'anno per risolvere il problema della fame
Evidentemente qualche dubbio lo fa venire soprattutto alle associazioni che
E alle leggi italiane che danni sono impegnate
In progetti nel sud del mondo dato dico un'altra un altro dato che deriva dall'Istat gliene G raccolgono dalla società civile quindi dai donatori privati
Più di quello che il Governo italiano ha a disposizione in cooperazione quindi la domanda un'altra domanda è le leggi si stanno sostituendo allo Stato non devono sostituirsi allo Stato
è assolutamente una cosa che ribadiamo danni
Lo Stato e i Governi siano essi del G otto si hanno delle grandi potenze economiche mondiali siano gli stessi Governi dei Paesi nei quali operiamo quindi dal Governo del Bangladesh al Governo
Del Cile per dire non possono delegare il ruolo di diciamo di lottato per tali o allo di baluardo dei diritti umani alle associazioni del del terzo settore
Nel terzo settore
Un altro punto che
Mi interesserebbe comunque sottolineare il discorso della fame quindi
Prima ancora che la crisi finanziaria si è sviluppata appunto comincio prima quella che la crisi alimentare il problema della fame anche uno degli obiettivi del millennio
Che l'anno prossimo nel due mila dieci raggiungere diciamo i due terzi del percorso verso il loro raggiungimento
Che lo sappiamo tutti è inutile far della retorica non ci sarà nel due mila e quindici ci guarderemo un tavolo e diremo va bene gli obiettivi del millennio sono inattuabili lo sappiamo lo sappiamo da qualche anno
Perché è inutile fare promesse se poi non ci sono investimenti concreti in questa direzione
Il problema della fame è uno appunto è il primo obiettivo
Nel millennio dove si dice sradicare la povertà estrema e la fame
La situazione è drammaticamente peggiorata a fine anno alla FAO a affermato che sono aumentati di oltre settantacinque milioni le persone che soffrono la fame adesso stiamo parlando di novecento sessantatré milioni persone
Quello che quindi concludo ci interessa comunque ribadire il fatto che non si non sono problemi sconnessi lavorare nei Paesi del sud del mondo lavorare contro problematiche ad esempio punto della della fame
è la
E sullo stesso livello che parlare poi di immigrazione
L'immigrazione perché avviene evidentemente perché ci sono degli squilibri in ed alcuni Paesi del sud del mondo che qua sono soggetti a immigrazione quindi emigrazione verso i Paesi
Più ricchi
Il nostro Paese dovrebbe anche ricordarsi appunto che
L'aiuto pubblico allo sviluppo potrebbe rientrare assolutamente in questa direzione e quindi diciamo anziché come diceva don Ciotti prima
Rispetta la corruzione che mette l'Italia alle quinto peggio posto neanche la Sifi calura banche ricordarsi che nei progetti appunto
Di destinare i il soldi l'aiuto pubblico allo sviluppo più che altro dovrebbe interessarsi non a quelli che sono i ritorni ma veramente andare a intervenire in situazioni
Importanti situazioni che meritano un supporto guardando magari anche la stessa corruzione in questi Paesi quindi con questo
Maurizio tutto nazionale di Legambiente
Grazie
E io proseguo nelle ringraziare eccetera ma ma lo faccio perché
Coglierlo faccio qui
Perché mi sembra giusto in malo fatto soprattutto la torna però rivisto l'edizione la nuova edizione stampata ce l'ho chiamato Sergio ha chiamato alcuni della redazione
Perché credo che davvero sia per l'ennesima volta un ottimo lavoro è ancora un po'meglio adesso per non rubare tempo cito anche alcune cose che gli altri hanno già detto prima è proprio
In apertura diceva
Luigi che
Il rapporto che ci porta ad uno scatto allora anche qui
Credo che stiamo riuscendo nelle intendere anche questo volume non più solo come uno strumento
Che tiene insieme le TEN-T si elaborazioni le tantissime iniziative che ognuno di noi i file c'era e che è già
Utilissimo ma credo che stia diventando ora uno strumento d'azione e quindi questo mi sembra davvero una cosa molto molto positiva
E anche su questo si ringrazio molto la CGIL ragazzi Trichet
Che ci crede che continua a crederci questa nuova abbozzata ancora una volta diciamo l'ampliamento delle pagine di fattibile a sopportare anzi di più gli aggrada as portato lo sforamento continuo che ognuno che ogni anno avviene nel nel rapporto
Perché credo che sia davvero così e quindi
E da questo punto di vista e immagino che se anche quest'anno noi
Loro lo presenteremo lo ripresenteremo l'utilizzeremo nelle nostre iniziative anche stile nelle nelle mobilitazioni credo che faremo
Sicuramente un buon lavoro di nuovo le cose che diceva Ciotti l'apertura
E dire non le scrive le sottoscriviamo tutte nascono anche quelle da una collaborazione antica tra noi e mettono al centro una questione che la dico un po'a slogan
Che è quella che noi oggi abbiamo bisogno davvero di aprire nel mondo una nuova stagione i diritti cioè questo è quello di cui stiamo parlando aprire una nuova sagge diritti vuol dire ragionare Dini ambiente salute lavoro accesso all'acqua
Cioè se
Come dire salute dal punto di vista dei diritti e non più dal punto di vista dei bisogni dal punto di vista dei dei temi e
Questo
Davvero comporta una diciamo una presa dato di una situazione davvero molto tragica nel mondo proprio di ingiustizie
Tantissime sono quelle che abbiamo già ricordato e tantissime sono quelle che troviamo nel libro ma tanti se sono quelle che incontriamo tutti i giorni meglio le sottolineo
Solo a questo punto quelle
Che riguardano un po'di più anche bravo le questioni ambientali cioè
Io penso che oggi
Non abbiamo una situazione molto dura molto difficile di di crisi mondi di crisi economica e finanziaria occupazionale con la quale dobbiamo sempre più fare i conti e che è una vera
Crisi che si sta comunque anche in gigante endo molto
Ma che al centro penso abbia
Una crisi ambientale legata alla crisi sociale che è un po'la vera emergenza che noi oggi
Abbiamo perché poi in moltissimi e delle
Difficoltà tristezze e di cui stiamo ragionando anche adesso
Si rifanno e si rifanno a quelle io trovo ho sempre trovato incredibili morale che si facesse un discorso rispetto
L'ITEA i temi della
Sicurezza e
Né dell'immigrazione nel nostro Paese esclusione dal punto di vista
Dell'ordine pubblico ma a smentire questo diciamo così a renderlo così indegno basterebbe guardare banalmente alcuni numeri che poi
E giro cioè l'osservatorio che che ci dà
Il numero di vittime rispetto a questo ogni mese e ci possa come trecento persone ogni mese perdono la vita per cercare di entrare nelle frontiere dell'Europa
Che sono i numeri ufficiali quindi sono numeri inesistenti rispetto a quelli veri perché sono quelli censiti diciamo così
E se ci sono numeri pay persone de dei numeri persone così
è che rischiano la vita e la perdono per cercare di entrare comunque nei nostri Paesi c'è da discutere se se c'è un motivo per cui esse c'è disperazione per cui poi
Noi dovremmo
Diciamo fare i conti con l'ospitalità la solidarietà l'interdipendenza la cooperazione allora
Questore è un primo dato il secondo dato è la situazione
Drammatica dal punto di vista delle conseguenze dei mutamenti climatici nel mondo che oggi ci porta a chiedere e a parlare di giustizia climatica e non più solo di anche qui
Di mutamenti climatici e di di
Di cose di questo tipo e ancora
Perché io su questo mi risparmio un po'di dati ma mi risparmio semplicemente perché siamo domani atterra futura presenteremo un rapporto sui profughi ambientali e però uno
Diciamo una una piccola un piccolo flash e lo faccio ad esempio sulla Namibia
Perché proprio di queste di di questi mesi alla in Namibia dallo scorso gennaio
Ad oggi
Ha visto un numero di inondazioni in tali che
Da colpire trecentocinquanta mila
Persone questo però ha voluto dire in quel Paese piccolo Paesi del continente africano anche che
Il cinquanta per cento delle strade il sessantatré per cento dei raccolti
Centocinquanta c'è prestare sono inesistenti poiché sono saltate completamente il sessantatré per cento e raccolti sono a rischio allora questa cosa che così sembra un semplice dato vuol dire che se così sarà
Cinquecento quarantaquattro mila persone nel in quest'anno e nel prossimo anno non avranno di che vive cioè non è che avranno tanti problemi ad arrivare alla fine non avranno di che vivere
Allora quando abbiamo situazioni come queste
Che abbiamo che dopo è di giustizia climatica che dobbiamo parlare e soprattutto che dobbiamo
Davvero mettere in campo una serie di azioni chiedere che la governance mondiale mette in campo una serie di azioni che vadano
Nella direzione della rimessa in discussione del modello energetico che puntino su
Le fonti alternative pulite e rinnovabili sul risparmio sull'efficienza perché si tolga la la dipendenza
Dei combustibili fossili e allora questo deve avvenire adesso
Questo a un appuntamento molto importante che nei prossimi si ci sarà che è
La l'ultima conferenza delle parti sui mutamenti climatici che si terrà a Copenhagen a fine anno della vecchia del vecchio protocollo di Kyoto che finisce lì
Ma lì
Si dovrà decidere se ci sarà un futuro per il Protocollo di Kyoto se ci sarà un futuro e quale sarà per una lotta seria ai mutamenti climatici e alle conseguenze
Dei mutamenti climatici vari io stressato un pochino solo questo tema che sta Bennet e benissimo trattato nelle volume ma credo che
Come dire davvero questo rappresenti
Una delle vere emergenze di questi anni e soprattutto
Con le quali dovremo fare i conti se vorremmo
Un futuro
Meno ingiusto nei prossimi mesi nei prossimi anni grazie
Grazie Gubbiotti Armando Zampolini vicepresidente CNCA il coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza
Bene anch'io unisco chiaramente la mia
Voce a quelle tutti gli altri nell'apprezzare questo strumento che da alcuni anni accompagni sostiene
Il nostro lavoro quello che noi siamo riflettendo che è presente nel rapporto
Come abbiamo abbondantemente detto stamani dentro questa duplice crisi crisi economica crisi culturale
Dalla parte di idea che non si devono sciupare i soldi per il sociale e dall'altra questo senso di paura anche di odio che sono il frutto di una
Veramente aggressione culturale che stiamo subendo il CNCA come Bad vive questa cosa ma vive dei servizi e nelle centinaia di comunità di case di accoglienza diverse migliaia
Disservizi tutti Italia servizi integrati
Con le istituzioni con il pubblico servizi che ha coinvolto nel territorio e che ci fanno stare sulla strada punto e in varie disposte accanto alle persone che fanno fatica
Noi ci siamo domandati da diversi mesi da da quando è esplosa questa crisi
Cosa possiamo e dobbiamo fare sicuramente non è sufficiente quello che stiamo facendo e qui è importante il contributo cambiando questo rapporto cita
Abbiamo chiamato la nostra ultima Assemblea nazionale al lotta serrata mille punture di spillo quelle che stiamo facendo cioè le risposte concrete e lei e i servizi da dalle carceri alle comunità le strade
Mettersi accanto alla fatica della gente non è sufficiente non è sufficiente anche perché dobbiamo attivare diceva prima anche Paolo beni
Veramente una azione di resistenza culturale perché quello che che sta avvenendo l'abbiamo già detto non è soltanto frutto di una parte politica che ha fatto leggi scellerate non supportate da nessuno quello che sta succedendo e perché c'è una cultura c'è un sentire comune della gente che respira queste cose
C'è questo imbarbarimento che avete dato anche diceva prima Luigi anche pezzi di quella politica che pensavamo soggetti così vicina e in qualche modo in sintonia
Noi vediamo anche dalla nostra Toscana da ordinanze
Dei comuni da Sensi della sicurezza che lasciano allibiti per cui
Ci domandiamo non è sul non è mai stato aprendo decenni sia sufficiente fare delle cose stare accanto alla gente
è sempre stato importante che la dimensione della riflessione e della politica ma certo oggi questo è fondamentale
Perché io dico e lo diciamo spesso che i nostri operatori di schiavo sennò di restare isolati come ghetti nelle nostre strutture e i nostri servizi insieme alle persone che cerchiamo di accompagnare allo fatica ecco allora
Come si attiva questa resistenza culturale secondo me dobbiamo darle
Al nostro dire la credibilità di quello che facciamo
Dobbiamo cominciare a trasformare quello che si fa in parola dei in pensieri in in visioni della vita contrastando quegli slogan vuoti con parole che coinvolgono davvero da recenti allora
Davvero è fondamentale l'apporto di questo di questo strumento che oggi noi presentiamo
All'interno delle nostre realtà cominciando da lì
E nei territori dove siamo inseriti dobbiamo diffondere attraverso questo rapporto
L'idea delle così come è stato veramente diceva prima don Luigi ci sono alcuni fatti di cronaca che sono gravi che sono seri
Ma che vengono esasperati per costruire il paure che poi non rispondono di fatto alla addirittura oggettiva delle situazioni ecco allora
Corso contrastare la menzogna contrastare queste costruzioni attraverso le storie di fatti concreti attraverso
La funzionalità
Di un progetto sociale che trova la sicurezza dell'accoglienza raccontando storie presentando i numeri
Portando situazioni concrete
Per resistere
A questa che io chiamo la pandemia della stupidità della cattiveria che veramente la pandemia più grave
Che sta vivendo oggi il nostro tempo ci sono domande mie costruite apposta prefrontale magazzini delle case farmaceutiche
E ci sono invece pandemia reali che producono morti che producono fatica che lascia docente ammucchiata come il pesce nelle carceri
Che lasciano senza a cura e assistenza persone che lascia dei servizi pubblici Tosato sociale
Discreto lati davanti a richieste sempre più grandi e qualora io
Vorrei chiudere presentando questo strumento come un faccino
Un vaccino contro la pandemia un vaccino un fatto di dati veri ideali
Un vaccino fatto di storie dirette di relazioni vere con le persone un vaccino fatto di visione globale ma perché ogni problema va sempre letto il visto nella sua dimensione globale dobbiamo resistere a questa
Barbarie culturale che stiamo vivendo dobbiamo costruire dei presidi di resistenza culturale
E diciamo dare un po'di vaccino a questa società che sta diventando sempre più cattiva è indifferente davanti alla fatica di tante persone
Grazie Zanolini alla conclude la nostra riunione Nicoletta Rocchi segretaria confederale della CGIL
Beh io
Sarò anch'io molto rapide alcune brevi considerazioni
A partire dalla dal plauso
Che
Quanti e come ha già fatto molto più autorevolmente di me nelle altre presentazioni il Segretario generale CGIL faccio anch'io quest'anno ancora una volta con una scadenza male con la cadenza annuale con
L'attento coordinamento di Sergio seggio arriva a questo rapporto dei diritti globali è un lavoro enorme
Di cui la casa ed il VII diceva Angelo un amore una ma di cui la casa editrice fornisce come sempre una pregevole veste grafica insomma che non scoraggia alla lettura magari malgrado sia un
Discreto tomo di mille e settecento pagine comunque essi
Però è un documento che giudichiamo che che unisce delle testimonianze delle riflessioni
Aggiornare documentazione con fatti con cifre con documentazioni boh bibliografiche anche per chi vuole
Fare gli approfondimenti anche di parole-chiave parole che sono comunemente entrate nell'essi dico della globalizzazione
E quindi lo giudichiamo e continuiamo a giudicarlo uno strumento veramente importante originale di studio e di comprensione del mondo
In cui tutti noi miliardi diamo è
Diciamo che nella misura in cui questo lavoro continuerà nel tempo come noi ci auguriamo Colognola puro
Pensiamo che rappresenterà anche uno strumento di documentazione altrettanto indispensabile per andare a fare quelle ricerche di approfondimento di carattere anche storico no che si fanno
Fanno cose si fanno tempo per tempo questo rapporto sui diritti globali era testimonianza di chi
Pur nella presentazione oggettiva e piuttosto scrupolosa dei fatti non rinuncia alla visione critica questo è l'elemento che lo caratterizza
è un non rinuncia alla sua visionano visione critica segnalando i limiti segnalando le gravi ingiustizie
Non rinunciando alla ricerca delle possibili via d'uscita anche di divo parziale del sistema in cui viviamo il rapporto parla dei diritti in tutte le loro declinazioni e già nel suo titolo i diritti globali ricorda il valore e l'importanza assolutamente fondamentale
Dei diritti umani per l'avanzamento della civiltà insomma questo riconoscimento anche internazionale dei diritti umani costituisce agli occhi di molti
Quando fu sancito sessantun alta anni fa nella Dichiarazione universale
L'unico motivo di ottimismo in una realtà che in quel momento lasciava poco spazio all'ottimismo voi ricorderete praticamente eravamo in Aruna impone poca in cui incombeva il pericolo della guerra nucleare tra le grandi potenze mondiali
No oggi purtroppo ricompare fantasma
Il questo o quel questo fantasma mentre si moltiplicano
Lei numerose sanguinose le guerre locali e le spese militari come diceva come ha detto come ha scritto come ricorda Sergio seggio nell'introduzione continuano ancora a crescere vertiginosamente
Accanto alla ragione dunque io ed è accanto al ma anche la nostra Costituzione è nata Quetta
In quello stesso clima universale che fece nascere la Dichiarazione universale dei diritti dei dei diritti dell'uomo e afferma la nostra Costituzione dei
Principi e dei valori che sono sostanzialmente uguali
Come è stato ampiamente riconosciuto quei valori nacquero dalla riflessione di sulle tragedie umane
Che erano appena passate in particolare e in particolare
Quello rappresentato dalla seconda guerra mondiale ed è frutto quello la nostra Costituzione frutto della sintesi mirabile di quelle che erano i principali correnti ideali
Del novecento quindi anche qui vedo così come nel collegamento con i pericoli di guerra che detto tornano a minacciare la
Della mettere una nome spesso di farlo insomma lauti della civile convivenza nel mondo anche qui
Per quanto riguarda
La nostra Costituzione siamo in una fase in cui per la sua difesa non solo nella parte quello programmatica nella parte nella nella prima parte della Carta costituzionale
Ma anche nella saggia individuazione degli strumenti per la sua realizzazione credo sia un compito di civile abitazione democratica assolutamente importante anche e in questo caso in questa fase in questa in questa contingenza che vive il nostro Paese
Attualissimo per le cose che non sappiamo io credo che però la chiudo rapidissimamente questa considerazione però si è opportuno fare una una riflessione rapidissima atte a proposito degli strumenti
è chiaro che ormai sono sostanzialmente abbandonati tentativi di stravolge la prima parte della nostra Costituzione con l'argomento che avrebbe suscitato delle aspettative
Che non so e non non realisticamente perseguibile ad esempio Latiano occupazione però noi pensiamo
Io penso che c'era un modo ancora più insidioso
Per vanificare lì ed è quello di mettere in discussione quegli strumenti
Che non furono foglio dire frutto di scelte poco modi motiva modi meditate al momento in cui
La Costituzione fu scritta ma erano anzi il portato di un'esperienza intensa tragica
Perché la nostra Costituzione nasce dopo appunto la tragedia
Della guerra della della guerra mondiale ma anche
Dopo venti anni di regime antidemocratiche totalitario insomma quindi voglio dire per questo il nostro invito alle forze democratiche pressante affinché
Facciano il metano pongano la massima cautela
Quando pensa lo quando si pensa di mettere emanato anche al complesso STU Himalaya complesso sistema di strumentazione costituzionale e alloro bilanciamento al bilanciamento Trai poteri dello Stato
Ecco in quella base il Presidente della
Assemblea Costituente Umberto Torelli Terracini quando presentava la carta presentò
La Carta costituzionale all'Assemblea
Ebbe modo di affermare che tra gli strumenti di realizzazione di una dei valori che sottendono la Carta costituzionale c'è
E c'era e c'è il movimento sindacale la vigilanza dei lavoratori
Senza la quale
Non si sarebbero potuti superare gli ostacoli potenti le resistenze che erano proposte dai certi di interesse che anche allora avevano una loro una loro forza ecco
Questo questo dado questo richiamo a quella fase e rende ancora più chiari i rischi e le rotture delle conseguenze conseguenze della rottura dell'unità sindacale
Che
A
Che e direi anche l'intenzione se non di tutti di molti di qualcuno
Che tale rottura nei mesi scorsi voluto è perseguito con sforzo tanto più grave e tutto ciò nella fase di crisi che sta attraversando il Paese nostro insieme con elementi e caratteristiche peculiari negativo nella crisi nella crisi nella crisi globale
Questa cosa chiama in causa a fronte della lacerazione che si è determinata nella Costituzione materiale quella che di fatto in analogia a quello che dettava l'articolo trentanove della Costituzione affatto vivere insomma una rappresentanza sindacale con certe caratteristiche Asada sulla legittimità
A rappresentare appunto il lavoro da parte delle tre grandi centrali confederali beh questa lacerazione
Cioè di accordi separati ce ne sono stati svolti nella storia
Della storia del diritto sindacale leggendo del dopoguerra ma questa lacerazione che si è
Sviluppare ha dato sul terreno delle regole nella contrattazione relativo alla ridda
Alla al negoziato al rappresentanza negoziale questo voglio dire
Lei richiama in causa con forza a mio avviso il Lele il dettato costituzionale e la sua corretta compiuta attuazione
Comunque è il titolo di questa cosa di questa ricerca ci dice che noi
Sostanzialmente viviamo sia freddo Antonio
Veniamo il fronte in un mondo sempre più il per come interconnesso economia giustizia hanno già detto tutti coloro che mi hanno preceduto questi dell'economia il diritto alla giustizia anche penale i destini nazionali che si delle persone
Vivono crescono o cadono tutti quanti insieme nel progenie per nel nel nel rapporto quest'anno
Com'era giusto è stata segnando un grande spazio alla crisi finanziaria che poi si è riversata
Immediatamente dopo sulla economia reale e che hanno le caratteristiche globali che era con lei ricordava
Prima nella sua né né né né né nel suo intervento introduttivo
Sergio Segio quindi non spetta a me anche perché io un pezzetto di quel capitolo contribuire a scriverlo quindi ostenta Amerigo Del darne gli elementi essenziali sono scritti nel in appositi capitoli de de de del Comune anche nelle
Diciamo ricadute nazionali sociali di genere razziali che sono analizzare in maniera
Venne differenziata però approfitto approfitto però per manifestare a questo proposito un apprezzamento parte della scelta che sarà fatta nel rapporto di considerare il problema degli
Immigrati no come una realtà separata ma nell'ambito
Delle diverse problematiche queste già di per sé una risposta
Una risposta a chi cerca di negare
Il carattere multirazziale multiculturale della nostra società come quella ricoverato ce l'ha detto né né nell'Occidente ieri ieri praticamente un atto vandalico condotto
E portate avanti dicono da uno sparuto gruppo di persone comunque a fa ha compiuto atti vandalici contro la sede dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni qua a Roma questo era il senso il segno
Del clima insomma che stiamo vivendo e che è giusto visto che parliamo di rito globale della presentazione di questo di questo rapporto voglio dire denunciarlo anche oggi ieri
Solo di ieri solo ieri avvenuto ma per tornare alla crisi visto che non intendo parlarne
Boglioli voglio vedi mandarlo e di mandandolo alla lettura del rapporto io ricordo solo voglio solo ricordare
Un Nardò della vicenda che illumina
E chiedo di riconnette le analisi ed indica il percorso delle possibili ma reali e via di uscita ancorché se parziali anche perché non facili ed è ladro che
Ricordato anche nella introduzione di Sergio Segio
Lo dicevano molti prima di me questa mattina non è che è fallita la teoria della regolamentazione come ormai qualcuno va dicendo qualche economista ma dicendo
In giro per qualche in per qualche insufficienza intrinseca questa regolamentazione
C'erano molte regole ma non sono state applicate
Quelle che non c'erano potevano essere state scritte secondo
Criteri di prudenza perlomeno di prudenza se non di onestà vera e propria
Ma non sono state scritte
Le istituzioni internazionali pubbliche e private per farlo c'erano ma non lo hanno fatto e sequenza non è avvenuto sequestro non è stato fatto
è chiaro che dipende dal fatto che insomma e siamo in una situazione in cui sono i centri perdi potere economico che come si dice eufemisticamente da un po'di tempo a questa parte hanno catturato la politica
Diciamo che è praticamente la politica è svanita
In questi trent'anni ed esecuzione lamento dall'alto e ricordava cadesse è che poi avrebbe insomma allargata del benessere il benessere a tutti i cittadini del mondo invece si pensa si dovrebbe pensare
E la crisi di questa diciamo all'esplosione di questa crisi non è altro che
L'implosione del modello
Che ci ha portato a queste conclusioni dovrebbero dovremmo in buona sostanza rivedibile ripristinare le condizioni perché sia la politica
A cavalcare l'economia e con l'attenzione a non essere disarcionato insomma dalle con Honda dall'economia stessa rimettere al centro le persone
Lo slogan che ormai usarla globali unionista il sindacato internazionale la scienza Puppi possa sta mettere al centro la persona significa creare le condizioni
Anche economiche perché non somma
Sia l'economia al servizio delle persone e non viceversa insomma questo è più o meno il punto ed è semplicemente a mio avviso un po'Brenta problema di
Di democrazia
Io penso che i fallimenti dello Stato e della politica se ce ne sono e ce ne sono molti
Non si risolvono con l'arretramento della politica il prevalere dell'interesse privato che poi so che Valeria realizzi interesse viado parliamoci chiaro non è altro che
Gli interessa dei monopoli delle grandi Corporation industriali e finanziari
Questo meccanismo distorto Silvio e correggere solo estendendo la democrazia e il controllo dei cittadini per questo avviso
Permessa di fare riferimento esplicito non è sbagliato in questo momento all'attualità della Costituzione del nostro
Nel nostro Paese torniamo all'importanza dei diritti umani e globali
Al potenziamento delle istituzioni interni e internazionali alla difesa della libertà alla difesa della giustizia della stabilità della Piana costa
Della piena occupazione nella costruzione di quel diritto cosmopolita di cui già parlava tanto tempo fa Immanuel Kant
Dunque il motore principale della crisi e davvero finisco è stato il potere di oligarchico delle sue interconnessioni riduzione economica e finanziaria ma anche politico
Tutto questo questo potere nascosta del paradigma la mani invisibile del mercato la libera concorrenza la competizione nella realtà però sia fondato su profitti
Che sono giustificati solo dall'abuso delle posizioni dominanti
Dall'esternalizzazione dei costi sociali dall'incremento delle disuguaglianza dalla promessa da da da un'illusione veramente dalla promozione di un'illusione che tare
Da parte di Dante risparmiatori di incredibili guadagni che poi invece tranquillamente manovrata come abbiamo visto da grandi poteri finanziari Sergio rilevava da un lato l'indagine dell'OCSE
E l'OCSE che ha certificato come
Negli ultimi vent'anni si è enormemente cresciuta la disuguaglianza tra paese paese all'interno degli stessi Paesi come le politiche
Procicliche portate avanti dal Fondo monetario e dalla Banca mondiale abbiano a loro volta siano state condizionate da questa come siamo dire ideologia dominante quella che poi scaturiva dei centri finanziari americani e inglesi dalla Goldman Sachs
Con quel meccanismo delle slide indoor SAGAT tante volte denunciato Stiglitz Sen c'è una
Liberare una una circolazione di personale
Che si sporche che da leggi dalle abitata da dalla guida l'amministrazione degli
Delle grandi Corporation e grandi strutture finanziarie private
Si spostavano invariabilmente alle grandi e si svolga in inviti indifferentemente alle istituzioni pubbliche contesto un interscambio di personale che ha determinato l'affermarsi
In maniera diciamo violenta di questa ideologia dominante ma non solo rilevava anche seggio noi parlando questa mattina la qualità dei pacchetti di dodici spesa pubblica noi denunciamo il fatto che il nostro Paese
Praticamente fa molto meno degli altri praticamente Di Santo
Nel nostro Paese in questo momento di crisi non assolutamente cambiato
Le scelte che aveva fatto prima che la crisi esplodesse
Siamo a uno zero due per cento di spesa aggiuntiva di spesa pubblica aggiuntiva rispetto
Al Pinto complessivamente io mi sento di concordare quello che lui diceva praticamente
La qualità dei pacchetti di spesa pubblica soprattutto la loro la loro allocazione davvero rischia di togliere
Spazio all'ottimismo perché da questa crisi non c'è dubbio che si decise uscirà diversi
Ma l'affermazione non è a senso unico e dipende dalle politiche che si fanno seguaci diversi in peggio si può uscire diversi il meglio senza una politica con la politica sbagliata perché ancora persevera ante della subalternità
A certe logiche accetti interessi è chiaro che si voterà nere il segno di una
Consolidata oligarchia di un'ulteriore accentuazione delle disuguaglianze ma questo guardate
Secondo noi sarebbe una promessa di rinnovabili si future oltre che voglio dire è segno di profonde in in Scopelliti profonde ingiustizie
Io ho veramente chiuso nel dire solo una cosa guardate non c'è dubbio che la consapevolezza della di un'eccezione internazionale
Dei problemi
Passano alla soluzione di questi problemi passa per la dimensione internazionale però a questo ed è importante
Ed è importante rafforzare il ruolo dell'Europa l'Europa marca male la sua il suo protagonismo politico nella vicenda di questa crisi internazionale al fine
E alla fine e poi finirà con gli Stati Uniti ad esempio che usciranno prima e meglio della dell'Europa da questa diri
Così per come per come ci siamo per come ci siamo regolando però tutto questo la dimensione internazionale la ricerca di duale
Soluzioni serie di luoghi regole
Di carattere internazionale non deve essere un alibi per lo sviluppo e rinunciare a sviluppare tutte le iniziative e non sono poche che si possono realizzare anche a livello nazionale
Questo per dare delle risposte possibile la crisi attuale e soprattutto a favore di coloro che oggi si trovano in condizioni peggiore purtroppo il peggio non è ancora completamente arrivato grazie
Per questo lavoro speriamo l'anno prossimo e di poter
Fare un K B l'anno prossimo sarà ancora una volta no l'anno prossimo sarà sempre ancora stiamo parlando specchi
Landonio Asimo
L'anno prossimo costa
Così chiarire una cosa forti
Bene grazie Nicoletta Rocchi gravi
Rivederci al prossimo anno