Sono intervenuti: Luigi Lucchini (INDUSTRIALE), Sergio Pininfarina (PRES. CONFINDUSTRIA), Adolfo Battaglia (MINISTRO).
Tra gli argomenti discussi: Confindustria, Governo.
La registrazione audio di questo dibatto ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
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INDUSTRIALE
PRES. CONFINDUSTRIA
MINISTRO
Allora
Ogni giorno e Benvenuti
Benvenuto
Al presidente del consiglio
Alla signor ministro dall'industria tutti i ministri e vedo qui numerosi alle gentili ospiti
E ai miei carissimi colleghi
Per quattro anni
Ho avuto l'onore di guidare
A Confindustria
Di rappresentare gli interessi
Beh l'impresa privata
Di perseguire
Gli obiettivi
Di sviluppo
E di progresso
Che sono propri di una moderna democrazia industriale
Mi sono lo impegnato compassione con entusiasmo
Per portare a termine
Il compito
Che
Gli imprenditori italiani
Mi avevano affidato
Questi quattro anni sono coincisi
Con un profondo cambiamento che ha attraversato l'intera
Società italiana
E che ha e influito e in modo particolare
Sulle imprese e nell'economia
Sono stati anni che hanno visto emergere una rinnovata voglia di competizione
Una vitalità in pensata
E una diffusa capacità di saper cogliere le sfide internazionali dall'innovazione
E anche quelle dei mercati
In questi anni
Siamo riusciti con pazienza
Ma con tenacia
Spesso anche nella solitudine
A ristabilire un rapporto positivo
Con le grandi organizzazioni sindacali
E ha improntare offrendo azioni industriali basate sul confronto
Tra le parti
Quelli dalla mia presidenza
Sono anni
Che hanno dovuto misurarsi con grandi novità politiche
E con l'esigenza sempre più crescente nel Paese di governabilità ET stabilita
L'impresa italiana sia giova sta
Di questo clima politico
E ha avuto più certezze proprio quando il quadro
Di governo si è espresso con forti solidarietà politiche e con progetti
Di ampio respiro
Questo è stato il passato
E questa e l'esigenza che sentiamo del presente
Con il cambiamento compiuto con la modernità complessiva raggiunta dal paese
Oggi non siamo diventati tutti più europee
Nelle coerenze obbligate
Nei nostri comportamenti
E né alle nostre aspettative
Rimangono tuttavia
Dal affrontare antiche ritardi
E profonda contraddizioni
Cose queste che reclamano un impegno e incisivo
E una più alta solidarietà da parte di tutto il Paese
Mi riferisco in via prioritaria alla scuola alla questione meridionale
I prossimi appuntamenti
Le prove che ci stanno di fronte
Esigono come abbiamo detto a Napoli questo è uno Stato che funziona
Che amministra chi governa
Comunque i colleghi nuove e efficienze reali
Lo sforzo di quella parte del Paese
Che si proietta nella modernità
Non può essere duraturo
Se lo Stato arranca nelle sue ingessata procedure nei suoi superati regolamenti
Nella sua confusione
Dalle sue regole politiche
Da questo ragionamento
Dicembre il nostro costante richiamo alla politica
Alle sue responsabilità
E al suo primato
Un richiamo che io ho sempre avanzato
Nel segno del realismo
E nella salvaguardia gelosa è profonda
Dalla nostra autonomia
La Giunta ha guidato lo ripeto
Compassione pesta Confindustria
E ho trovato
Nella solidarietà dalle sue associazioni
Dei suoi organismi dirigenti
Il mettono su cui misurare
Il mio cammino e le mie decisioni
E per questo sento il dovere di ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e in primo luogo i miei vicepresidenti
Che ricordo con affetto Telecom riconoscenza
Carlo De Benedetti Mario Schimberni Walter Mandelli Enzo Giustino
E Carlo a tutti
Desidero ringraziare anche gli uomini il governo
E in questo momento
Desidero doverosamente ricordare
Il governo Craxi il governo Goria l'attuale governo dal nostro Presidente
Dei desidero ringraziare
I rappresentanti delle istituzioni e sei partiti
Con i quali
In questi anni io ho discusso i problemi delle imprese
E dell'economia
E con i quali mi sono confrontato
Sempre nel rispetto dalle reciproche responsabilità
E nella coscienza
Beh il difficile compito
Che peso sulla classe politica
Compari
Sincerità
Sento di dover qualche cosa anche agli uomini dal sindacato
Con i quali
O in tessuto una difficile
Ricucitura
E con i quali
No fermamente cercato un tavolo comune di confronto di dialogo
E lui intesa
Torno
Senza celare
Con un po'di Nostalgia
Nella mia provincia
Più ricco di esperienze e quindi
Più debitore verso un paese questo Paese
Che
Mi ha garantito la libertà di intraprendere
Di crescere di lavorare
Fino
Ha potere assumere la più prestigiosa
Carica imprenditoriale
Ho cercato
Di tenere sempre alti i doveri
Eh io valori dall'impresa
Ho lavorato perché tutti noi
Mantenessimo sempre fede ai nostri compiti
Ho difeso lo stile confederale
Perché forse costantemente all'altezza delle sue tradizione
Ieri l'Assemblea generale dalla Confindustria
Hai letto a presidente
Il Cavaliere dal lavoro ingegner Sergio Pininfarina
A lui
Passo il testimone
Che si trasferisce così
Nelle mani di un imprenditore
Di seconda generazione il cui nome
E il cui lavoro rappresentano un pezzo d'Italia
Al nostro Presidente
Al mio presidente
Garantiamo tutti la nostra più ampia solidarietà
Per un lavoro
Nell'interesse
Dall'industria è in quello più vasto dell'inchiesta Società italiana grazie
Cinque agosto
Non vedere che grazie
Autorità signor presidente del Consiglio
Signori ministri signore e signori e cari colleghi
Dopo le crisi degli anni settanta e la ristrutturazione degli anni ottanta
Il nostro Paese deve avviare una nuova fase di ricostruzione
In vista della realizzazione al mille novecentonovantadue del mercato interno europeo
Una ricostruzione in campo economico istituzionale e sociale
Che va fatta senza indugio
Perché il contesto internazionale è favorevole nel breve termine
Ma denso di incertezze e rischi a più lunga scadenza
E con questa consapevolezza
Che assumo la presidenza della Confindustria
E mi impegnerò nella mia azione
Confortato dal largo consenso che mi è stato manifestato e di cui ringrazio tutti gli imprenditori
Non sottovaluto certo le grandi difficoltà che si profilano per conseguire gli obiettivi che ci proponiamo ma la Confindustria al dovere impegnarsi a fondo in questa direzione
In coerenza con il proprio ruolo di rappresentanza dell'industria privata
E quindi di larga parte dei bisogni dell'economia e della società italiana
Da molte parti viene riconosciuta la Confindustria di essere un punto di riferimento centrale
Di ciò dobbiamo tutti ringraziare i presidenti che mi hanno preceduto
Ciascuno è impegnato nella Confindustria qualità umane cultura competenza lavorando con spirito di servizio e con sacrificio personale
In particolare io voglio ringraziare Luigi Lucchini
Durante la sua presidenza della Confindustria affrontato con grande impegno i temi della valorizzazione delle risorse della modernizzazione dello Stato
Oggi centrali lo sviluppo del Paese in vista dell'Europa unita
L'adeguamento delle istituzioni
L'ulteriore sviluppo del ruolo dell'impresa la ricostruzione sociale
Che sono i tre cardini su cui poggiava il nostro futuro sviluppo vedranno la Confindustria protagonista attiva sul piano della proposta del confronto
Con tutte le forze politiche e sociali del paese
La Confindustria ha chiesto e chiedeva grandi cambiamenti alle altre forze sociali e i pubblici pubblici poteri nella prospettiva del mille novecentonovantadue
Pre parlarci all'Europa sarà uno degli obiettivi più importanti della mia presidenza
Certamente il più caratterizzante
Ci aspetta un mercato di oltre trecento milioni di consumatori
Più grande di quello del Nordamerica quasi triplo rispetto a quello del Giappone
Un mercato con standard tecnici che dovranno essere uniformati
Dove le commesse pubbliche saranno offerte in libera competizione a tutte le imprese comunitarie
Dove la concorrenza nei servizi bancari e finanziari sarà aperta a tutti
La nascita di questo mercato potrà essere per l'Europa per l'Italia il volano di una nuova fase di sviluppo
Che la commissione della comunità valuta nella sua fase iniziale di almeno il cinque per cento
Ma i necessari adeguamenti al mercato interno costituiscono anche un impegno a nuove regole e nuovi comportamenti
Sul piano interno come sul piano internazionale
Tutti i Paesi europei ma soprattutto quelli che registrano un maggiore distacco dalle economie forti debbono mettersi al passo
è un'occasione che diventa una necessità
Chi non si adegua in tempo corre il rischio non solo di non acquisire spazi su un mercato più vasto ma di perdere quote sul proprio mercato nazionale
Sul piano internazionale l'impegno si presenta altrettanto cruciale
Ancora per quest'anno l'economia offre opportunità di espansione
Ai Paesi industrializzati all'Europa
Ma queste opportunità
Sono oscurate dal permanere di elementi di squilibrio che gettano gravi ombre sul prossimo futuro
Gli Stati Uniti si trovano nella necessità di correggere il loro deficit pubblico e il disavanzo della bilancia commerciale
Che mettono in pericolo l'equilibrio dell'economia mondiale
Molti dei paesi in via di sviluppo sono afflitti da un pesante debito estero e da una preoccupante stagnazione economica
A tali disavanzi e debiti si contrappongono i Saud Prost della Germania del Giappone e quelli crescente dei paesi asiatici di recente industrializzazione
Il costo del danaro a livello internazionale è così alto
Da superare in termini reali i tassi di crescita della maggior parte dei Paesi
In queste condizioni
Il processo di accumulazione di sviluppo mondiale si blocca
Riequilibrare tali indicatori significherà avviare un forte processo di modifica delle politiche economiche
Significherà inevitabilmente una più difficile penetrazione dei prodotti europei sul mercato mondiale
Una maggiore concorrenza dei prodotti americani
Per l'Europa si aggiungono altri problemi specifici
Il tasso di disoccupazione a due cifre
L'insufficienza del POR del processo di accumulazione
Il rapporto fra gli investimenti al prodotto interno lordo
Che era mediamente superiore al ventitré per cento negli anni Sessanta oggi è decisamente inferiore al venti per cento
Diventa quindi urgente una presa di coscienza che si traduca in un più stretto coordinamento delle politiche economiche nazionali
Tali da spingere i Paesi a valuta forte ad impegnarsi per aumentare il tasso di crescita dell'intero continente
A questo fine
Le istituzioni comunitarie dovranno essere potenziate
Solo un'Europa rafforzata nelle sue istituzioni di rappresentanza e di governo può assicurare al nostro continente allo sviluppo equilibrato
Per l'Italia
Il mercato interno è una grande opportunità di crescita
Così come lo furono nell'immediato dopoguerra la scelta del libero scambio che pose le basi del miracolo economico italiano
E alla fine degli anni Settanta l'adesione allo SME
Su questo impegno per l'Europa debbono convergere tutti gli attori sociali
Il mondo della politica della cultura del lavoro della produzione
La Confindustria affiancherà
Con impegno progettuale e di studio le imprese affinché possano cogliere compiutamente
Le opportunità offerte dal mercato interno sarà nostro compito sensibilizzare l'opinione pubblica sui vantaggi dell'integrazione europea
In termini di sviluppo e di occupazione e sui suoi vantaggi indiretti quale occasione per colmare ritardi e squilibri interni
La politica economica dell'Italia
Sia nei suoi interventi congiunturali sia a maggior ragione negli interventi strutturali deve avviare un processo di vera e propria ricostruzione
Essa presuppone quali contrazioni base
Regole certe e trasparenti e non logiche assistenziali e vincolistiche
Riduzione della spesa pubblica per contenere l'inflazione
Politica fiscale mirata a favorire lo sviluppo ricapitalizzazione del sistema per accrescere le infrastrutture e la capacità produttiva
Modernizzazione dell'apparato dei servizi pubblici
Politiche per l'Energia e per l'ambiente in linea con quelle europee adeguamento infine della struttura finanziaria anemici sardi gallerista di crescita dell'economia
La nostra distanza dall'Europa è misurata dall'entità del debito pubblico
Che costituisce il principale vincolo alla nostra crescita
Abbiamo fatto una scelta inequivocabile
A favore della libertà nei movimenti dei capitali
Logico corollario della libera circolazione delle persone e delle merci
Questo insieme alla necessità di garantire la stabilità della moneta richiede di porre sotto controllo la spesa pubblica e l'inflazione
Da diversi anni si parla di porre un limite al disavanzo ma nei fatti ad ogni consuntivo sì invece dovuto registrare uno sfondamento e ciò è avvenuto principalmente per la difficoltà politica di tenere sotto controllo la spesa corrente
La situazione è grave
Perché il peso delle missioni mensili di titoli pubblici supera i quaranta mila miliardi sfiorando il cinque per cento del prodotto interno lordo
Ogni minuto per tutti i minuti dell'anno lo Stato produce duecento e venti milioni diversi eccetera
Il peso degli interessi sull'intero debito pubblico deve crescere meno rapidamente del reddito e se questo non avviene il problema del debito non sarà mai risolto
Si distrugge la ricchezza le risorse a sostegno delle attività produttive diverranno sempre più mesi bene
Per porre rimedio a questo stato di cose occorrono incisivi provvedimenti strutturali
Va innanzitutto azzerato il deficit primario
Va dato un assetto più razionale alla finanza locale
Varie ordinata la finanza politica e provvidenziale previdenziale
Il disavanzo dell'INPS e un baratro nel quale rischiano di precipitare le attese dei lavoratori ai contributi dell'impresa
Noi vediamo con favore la revisione della legge finanziaria e delle procedure di bilancio prevista nel programma di governo ma ciò non è di per sé sufficiente
Sempre nella prospettiva del controllo della spesa pubblica
L'aumento della pressione fiscale si è dimostrato inefficace a ridurre il disavanzo dello Stato ed è un freno allo sviluppo
Quello del fisco in particolare è un tema cruciale
I grandi movimenti sviluppate sia all'esterno per la cosiddetta costituzione fiscale
Sono partiti proprio dal controllo delle entrate come strumento per il controllo della spesa
Inoltre solo una manovra coraggiosa anche sul piano in positivo può far comprendere ai cittadini
Il reale significato di tagli di spesa che comportino in altri piani dei sacrifici individuale
Accanto ad una riduzione della spesa pubblica noi chiediamo una sua qualificazione
Che promuova l'esportazione
Sostenga i fattori dello sviluppo ricerca e innovazione innanzitutto
Ciò è necessario per la competitività del nostro apparato produttivo
Per valorizzare i massicci investimenti che oggi si richiedono per la chimica l'aerospaziale le telecomunicazioni e molte altre attività
Inoltre gli interventi a sostegno di attività che non sono in grado di operare nel mercato debbono cessare
Il dissesto della finanza pubblica ha sacrificato anche lo sviluppo delle infrastrutture
Su questo versante l'Italia ha accumulato un grave ritardo proprio nel momento in cui le imprese compivano un poderoso sforzo di ristrutturazione
La ricostruzione economica del Paese deve quindi basarsi su un vasto piano di ammodernamento e completamento della dotazione infrastrutturale
Ciò vale per le opere pubbliche in generale
Come per i grandi programmi di telecomunicazioni trasporti Energia ambiente assetto del territorio formazione professionale
Un discorso specifico norme meritano l'energia e l'ambiente
Senza una politica energetica o con la cattiva politica energetica si blocca lo sviluppo
Significa dipendere dall'estero sopportare costi più elevati dei nostri concorrenti
Le soluzioni per l'Energia che vengono prospettate dal governo
E che seguono i risultati del referendum non sono di un messaggero né lungimiranti
La riduzione del presidio nucleare ai soli impianti esistenti non da alcun vero contributo né alla ricerca né alla produzione di energia
Il rinvio di ogni intervento a un nuovo piano energetico nazionale da definire ma che già condizionato da pregiudiziali politiche
Accentua il distacco del nostro Paese dagli altri paesi industrializzati
Oggi l'Italia
Pur in presenza di una fase favorevole dei prezzi ha un deficit energetico di diciannove mila miliardi
Se questo è l'oggi
Che cosa accadrà domani
Quando come tutti auspichiamo cresceranno produzione industriale consumi mentre non aumenterà la produzione interna di energia
Con la politica energetica anche la politica per l'ambiente va considerato un potenziale acceleratore dello sviluppo
L'ambiente è una priorità del sistema produttivo ma deve anche essere una delle grandi priorità della comunità nazionale nel suo insieme
Operare per l'ambiente significa affrontare uno straordinario sforzo di ammodernamento di tutte le strutture del Paese richiede un forte impegno economico
Anche in presenza d'un quadro legislativo amministrativo molto confuso
E in assenza di aiuti pubblici Investimenti e dell'impresa e per l'ambiente sono già stati massicci
Ma al di là del doveroso riassetto normativo solo uno sforzo collettivo straordinario può creare le sinergie necessarie per portare a soluzione al problema ambientale
Nell'industria negli altri settori produttivi da soli possono riuscirci
L'ambientalismo è una logica aspirazione a una migliore qualità della vita
Ciò che chiediamo è che invece di costituire un freno divenga un fattore di crescita economica
Non dimentichiamo infine che l'ambiente
Come il risanamento dei centri urbani e i grandi progetti di investimento nei trasporti nelle telecomunicazioni nelle opere pubbliche sono terreni di possibile confronto e integrazione tra attività pubbliche e private
L'economia italiana è oggi ancora in una fase relativamente positiva
Ma segnali di allarme provengono dal permanere di un tasso di inflazione più elevato rispetto ai partners europee si cumulano sfinteri vendicative salariali un flusso incontrollato di spesa pubblica corrente importazioni che crescono troppo come in campo energetico e alimentare
Esportazioni che crescono troppo poco
In una situazione come questa non ci si può affidare a restrizioni creditizie per ristabilire l'equilibrio ma economico
Sono restrizioni che andrebbero a scapito dell'impresa e produttive e degli Investimenti
I provvedimenti presi dal governo non sono sufficientemente incisivi per evitare questo rischio
Non vanno nel senso giusto finiscono per danneggiare le aziende in modo particolare quelli presi ieri
Tra cui l'aumento dei contributi per le imprese e la riduzione della fiscalizzazione per i contratti di formazione lavoro avranno la conseguenza negativa di colpire proprio l'occupazione giovanile
è necessaria invece tenere sotto controllo tutti i costi che alimentano l'inflazione e riducono la competitività delle nostre imprese
Resta perciò centrale il problema del costo del lavoro
Sale nel mercato europeo esige che il tasso di inflazione dell'Italia si è uguale a quello degli altri Paesi
E il costo del lavoro in Italia non può quindi crescere più che negli altri Paesi europei
Dovrà essere questo il parametro di riferimento dei prossimi anni
A questo obiettivo vincolo dovranno attendere le relazioni industriale
La Confindustria
Ha compiuto negli anni scorsi una precisa scelta
La ripresa del dialogo diretto con le confederazioni sindacali
Un dialogo che si era interrotto e che ripreso ha permesso di ricostruire equilibrio di disegnare un quadro positivo di relazioni sociale
I risultati di alcuni accordi raggiunti anche recentemente per il mercato del lavoro
E i contratti di formazione lavoro confermano la validità di un sistema di relazioni industriali in cui l'approccio pragmatico prevale sostiene di contrapposizioni ideologiche
Con i sindacati mentre continueremo a svolgere il ruolo di controparte
Nel tradizionale rapporto negoziale
Ci proponiamo di ricercare
Pur nel rispetto delle competenze istituzionali
Sempre più ampie aree di possibile convergenza su temi di grande portata come il fisco e la struttura del salario
Ci dobbiamo lasciare alle spalle le contrapposizioni del passato
Le rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori non possono limitarsi a contrattare salario
Debbono negoziare regole generali che restituiscano certezza alle relazioni di lavoro
Fin dalle prossime settimane
Ci potranno essere le condizioni per verificare in concreto
Se le relazioni di lavoro saranno in grado di compiere il cambiamento che da anni viene auspicato o se prevarranno ancora la conservazione i vecchi schemi la conflittualità
Ben presto e private non possono rimanere spettatrici di fronte ai problemi del pubblico impiego
Per la loro grande valenza economica per le conseguenze che hanno sul buon funzionamento della macchina dello Stato
L'alta vertenze alita che ha colpito in modo particolare questo settore
Ripropone con urgenza il problema della regolamentazione del diritto di sciopero
La questione dell'efficienza dei servizi pubblici
Così fortemente sentita dall'opinione pubblica potrebbe trovare un principio di risoluzione della privatizzazione del rapporto di lavoro della pubblica amministrazione
è fondamentale comunque che lo Stato rispetti per il costo del lavoro dei propri dipendenti i vincoli posti dalle compatibilità economiche generali
Accanto alla ricostruzione economica non meno importante è la ricostruzione istituzionale
L'Italia presenta oggi un dualismo che sempre più attraversa l'intera società
Dualismo tra un'Italia che cambia e cresce è un'Italia che non vuole ostenta rinnovarsi
Ben prese per prime si sono ristrutturate riorganizzate rinnovata proprio per questo non possiamo tacere l'arretratezza che ancora caratterizza vaste aree del nostro sistema pubblico amare che continuano ad operare con modalità e obiettivi ormai obsoleti
Non si tratta di contrapporre pubblico e privato ma piuttosto di far crescere entrambi perché la capacità competitiva delle nostre imprese e sempre più condizionata dall'efficienza dell'intero sistema
La lettera che il presidente del Consiglio ha inviato la Confindustria
In occasione del convegno di Napoli conferma la consapevolezza di dover adeguare le istituzioni della politica all'esigenza del cambiamento
Di dover ricondurre alla logica del mercato le imprese e pubblica
Di dovere come ha detto testualmente il presidente del Consiglio sguarnito Lare la matassa dei lacci e lacciuoli della bardatura dirigista delle autorizzazioni e dei vincoli
I risultati delle ricerche della Confindustria
Su Stato ed economia dimostrano che il settore pubblico italiano è troppo invischiato in problemi di gestione ordinaria
Liberarlo dai problemi di gestione avrebbe il benefico effetto di restituirlo a compiti di guida più elevati
Ciò presuppone una separazione netta fra gestione e controllo
E il ritiro dal settore pubblico da attività produttive che non richiedono l'impegno dello Stato
Si impongono con urgenza la semplificazione delle procedure
L'introduzione da automatismi il restringimento delle aree di discrezionalità
E anche questa ricostruzione istituzionale
Necessaria al nostro Paese per affrontare le prossime scadenze
Tutti i Paesi industrializzati
Ricerche hanno un rapporto nuovo tra settore pubblico e settore privato per ridurre la presenza dello Stato nell'economia nel nostro Paese un terzo dell'attività economica in mano pubblica
è un rapporto nettamente superiore a quello delle altre economie europee in Italia infatti il peso del settore pubblico sul prodotto interno lordo è pari al ventotto per cento menti in Francia è pari al diciassette per cento nella Germania e nella Gran Bretagna dell'undici per cento
Per Di Pietro mentre in questi Paesi è in corso un ampio processo di privatizzazioni in Italia si procede a rilento e in modo timido è contraddittoria
Privatizzare non significa necessariamente cedere attività ai privati
Significa anche introdurre nell'impresa pubblica criteri manageriali regole di tipo privato rispetto del mercato
Io dopo le Chiriaco insomma agli attuali esponente delle aziende a partecipazione statale
Dei coraggiosi sforzi di positivo cambiamento per una ricerca di efficienza e trasparenza
E pertanto positiva la recente intesa sulla chimica quale esempio di collaborazione e di sviluppo su programmi di portata internazionale
Tuttavia
Alcune parti del programma di governo per l'impresa a partecipazione statale ci preoccupano perché tendono allargare l'area dell'impresa pubblica senza ispirarsi a una logica di corretta concorrenza
Assegnare le partecipazioni statali un ruolo privilegiato nella ristrutturazione delle aree ex industriale e del Mezzogiorno
No risponde a corretti criteri di libero mercato
Nell'ambito di quelle modifica istituzionale che sono il fulcro dell'impegno del governo occorrerebbe superare quella scelta che nel mille novecentocinquantasei porto
Per motivi esclusivamente politici alla separazione amministrativa e sindacale dell'impresa a partecipazione statale
Il processo di ricostruzione del Paese deve basarsi su norme conformi al mercato
Che facciano crescere le imprese e la concorrenza la rivalutazione del ruolo della concorrenza coinvolto del resto tutti i Paesi industrializzati ed è connaturato al ruolo delle istituzioni comunitarie
Negli ultimi anni particolare cura è stata posta nel ricercare una maggiore efficienza dei mercati
Sia per tutelare i consumatori sia per utilizzare meglio le risorse
Noi riteniamo che manchino in Italia
All'interno del mondo privato reali condizioni di concorrenza
Pur senza considerare la dimensione continentale o mondiale del mercato di molti prodotti in questo senso le recenti tendenze dell'impresa e alla crescita dimensionale anche attraverso acquisizioni
Sono la risposta fisiologica all'allargamento dei mercati
Esiste per contro una situazione specie nel settore dei servizi caratterizzata da monopoli legali o amministrativi
Nello spirito degli orientamenti comunitari occorre rimuovere le norme e le procedure chi disegna no aree di privilegio
Evitando comunque un esercizio discrezionale di poteri soggetti ad influenze politiche
Per la modernizzazione del Paese è necessaria una vasta opera di ricostruzione legislativa
Che elimini sovrapposizioni assicuri alle norme chiarezza e possibilità di applicazione
Per quest'opera l'impegno del Parlamento è determinante
L'integrazione dell'Italia nell'Europa nei tempi prefissati esige la soluzione di nodi strutturali e di grande rilevanza
Che presuppone solide condizioni di governabilità
L'attuale frammentazione dei processi decisionali favorisce i portatori di interessi settoriale
E impedisce agli interessi generali primo fra tutti lo sviluppo economico equilibrato di affermarsi
Deve essere ripensato uno stato sociale che si è dimostrato eccessivamente costoso soprattutto iniquo in quanto incapace di realizzare le promesse di solidarietà che l'avevano legittimato dal governo in paese si aspetta capacità di indirizzo di decisione
E l'esercizio di questi poteri che fa vivere la democrazia
Ma un governo anche se autorevole forte ha bisogno di un'amministrazione più moderna
Sono necessari minor formalismo e maggiore efficienza una Pubblica Amministrazione orientata al prodotto e non al processo
L'innesto di una cultura manageriale nel pubblico impiego
Può portare a ridisegnare le organizzazioni a introdurre tecnica per gettare idee e di analisi dei costi in sostituzione di regole ragionieristiche che risalgono al secolo scorso
Occorre soprattutto nell'impiego pubblico favorire la meritocrazia
E prevedere sanzioni che colpiscono il assistono
L'opera di ricostruzione del nostro Paese richiede il riconoscimento dei valori di una società pluralistica
Il recupero di un'etica in campo economico e sociale e il superamento dei troppi squilibri ancora esiste
Tra gli squilibri da affrontare il primo è quello del Mezzogiorno
Noi siamo consapevoli che il Sud
Nelle sue diverse realtà
Sta vivendo specialmente per l'occupazione un momento molto delicato
Ha la pressione demografica si aggiunge il problema della necessaria ristrutturazione dell'apparato produttivo locale
La soluzione dei problemi del Mezzogiorno va affrontata in una logica di competitività
Senza ripetere le politiche assistenziali che hanno finora comportato un forte spreco di risorse ma non hanno diminuito il divario con il resto del Paese
Nelle regioni del Mezzogiorno c'è un mercato c'è una valida mano d'opera mancano purtroppo ancora molti elementi di convenienza rispetto all'insediamento in altre aree
Soprattutto in termini di soglia critica oltre la quale la singola industria sa di essere inserita in un contesto produttivo efficiente è necessario colmare questo divario anche grazie alle occasioni offerte dalle nuove tecnologie produttive e organizzative
Che tendono sempre più
Sì rendono sempre più economica la produzione decentrata specializzata ma richiedono anche la massima efficienza delle infrastrutture non solo tradizionale migliorando la gestione pubblica
Accrescendo la dotazione di infrastrutture innovative
Rafforzando diffondendo un processo di formazione che consenta ai giovani un più significativo l'inserimento nel mondo della produzione
Si creano le condizioni per accelerare il raggiungimento della soglia critica cui ho fatto riferimento
Il Mezzogiorno
Può così divenire una grande occasione per l'Italia per l'Europa in termini di sviluppo e di occupazione
La Confindustria
In collaborazione con le associazioni industriali del Mezzogiorno può fare molto varando un programma di occasioni di investimento corredate dalle condizioni sia pubbliche sia private necessaria per il successo
Certo occorre la sinergia di tutte le attività che contribuiscono alla crescita dell'economia
Il riassetto del territorio e risanamento delle metropoli i servizi all'impresa ma anche il turismo
Può essere una risorsa preziosa fino là largamente sottoutilizzata
Ma gli squilibri non sono solo nel Mezzogiorno il problema più acuto che investe oggi la società italiana nel suo complesso e certo quello della disoccupazione soprattutto giovanile
Come mai si dice in un'economia con una buona espansione produttiva si registra contemporaneamente un aumento dei disoccupati
Oltre alla spiegazione insita nelle differenze territoriale
Non ultime quelle appena trattate la risposta che il tasso di disoccupazione italiano riflette oltre all'andamento della congiuntura anche il cambiamento della società
La disoccupazione anche dovuta al maggior numero di persone che vogliono lavorare
In presenza per di più di un mercato del lavoro poco flessibile
La maggiore propensione al lavoro un fenomeno sociale
Che altri Paesi hanno vissuto prima di noi ed è un fatto positivo
Significa volontà di inserirsi uomini e donne nel mondo della produzione
è quindi un'esigenza che il sintomo di crescita cui dobbiamo dare una risposta positiva
Questa esigenza va affrontata con una nuova capacità d'analisi d'intervento e con strumenti adeguati
Ad esempio tentare di risolvere il problema occupazionale del Mezzogiorno
Con nuove assunzioni nel settore pubblico
Come pure accennato nel programma di governo significa restare all'apparenza dalle cosa
Le politiche assistenziali hanno allargato a dismisura la spesa pubblica non hanno mai creato occupazione effettiva
Sì indotti nell'innovazione tecnologica dall'innovazione tecnologica negli apparati produttivi e nella struttura dell'occupazione dei Paesi industrializzati
Esigono che si proceda con celerità anche sulla via della modernizzazione del nostro sistema scolastico e formativa
Una nuova capacità di risposta delle strutture scolastiche e formative
Implica perché le risorse da destinare al settore debbano essere impiegate per accrescere la qualità del prodotto della nostra risorsa scuola
Qualità che si misura nelle capacità di formare dei giovani aperti alla necessità già attuale ma ancor più netta in prospettiva di formazione di adattamenti continui alle mutate condizioni della tecnologia
Dei giovani che sappiano essere imprenditori delle proprie risorse culturali
Spesso imprenditori nel senso pieno del termine
Purtroppo la vertenza degli insegnanti sembra ignorare questa logica
Un aumento retributivo in discussione non migliora l'efficienza della scuola
Rischia di avere pesanti effetti di trascinamento sull'intero settore del pubblico impiego
Proprio per questo la discussione sul contratto a andrebbe legata ad una riforma strutturale che migliori l'efficienza del sistema scolastico
Occorre raggiungere la consapevolezza
Che la formazione l'istruzione sono strumenti di crescita civile ed economica
Su questi temi la Confindustria si impegnerà ulteriormente
Proseguendo l'esperienza già fruttuosa di azioni nel settore
Sappiamo tutti che è il più alto costo del danaro penalizza le imprese italiane rispetto ai concorrenti europei
L'esistenza di un alto debito pubblico e di un crescente disavanzo i ritardi e le insufficienze di una politica di rientro dalla finanza pubblica sono tutti elementi che sacrifica nel nostro mercato monetario e finanziario
E sono anche vincoli all'efficienza del nostro sistema creditizio
Noi chiediamo per le aziende di credito italiane regole norme analoghe a quelle vigenti negli altri Paesi europei
Tanto più che i nostri istituti di credito quando operano all'estero in regime di libera concorrenza dimostrano un grande spirito di iniziativa e di competitività
In presenza di regola europea
Le nostre banche dovranno trovare i necessari stimoli per un'opera di ristrutturazione paragonabile a quella già compiuta dal sistema industriale
E a questa devono prepararsi sin d'ora
In Italia anche la Borsa deve contare di più
Perché oggi fortemente sottodimensionata rispetto all'economia reale
Il valore di tutte le nostre aziende quotate non raggiunge i due decimi del prodotto interno lordo
Distanza dalla Gran Bretagna ancor più dagli Stati Uniti è enorme
Una borsa più vitale più trasparente resa accessibile anche alle imprese minori può dare un impulso determinante al sistema produttivo
Facendo crescere le in paese stimolando la nascita di nuove iniziative
Oggi sono le imprese minori quelle che debbono fare lo sforzo maggiore sarà nostro compito sostenerle nel loro slancio
Dovremo impegnarci perché abbiano a disposizione gli stessi strumenti finanziari che hanno già dato buona prova in altri Paesi dovremmo offrire loro un più rapido accesso alle nuove tecnologie
La vitalità dell'impresa e come sistema piccole medie e grandi essenziale per la competitività del Paese e per l'equilibrio dei conti con l'estero
Rilanciare l'impresa significa assicurarle una vetta in cui economia società civile e politica convergano ad una ricostruzione del Paese
La modernità del nostro Paese
Passa quindi anche attraverso una rimeditazione della politica e del suo rapporto con la società civile
Quando la politica del genere
I partiti si trasformano incentrare di potere
E si riducono gli spazi di libertà e di autonomia dei cittadini
Il Parlamento si riduce a un luogo di mediazione di interessi particolare
Il governo perde la sua funzione di indirizzo la pubblica amministrazione viene meno ai suoi doveri di servizio ai cittadini
Nell'impegno che la riforma istituzionale chiederà alla società italiana in tutte le sue componenti non potrà essere trascurato l'obiettivo della moralizzazione della vita pubblica
E di un più trasparenza rapporto tra la politica è affare
Per distruggere la corruzione occorre colpire i singoli
I disonesti ai corrotti maltempo spesso bisogna colpire un sistema che apre spazio alla corruzione con le sue discrezionalità le sue lungaggini e le sue zone d'ombra
Per ostacolare la commistione fra politica e affari occorrono soprattutto procedure più semplici e trasparenti che riducano i passaggi burocratici dei livelli autorizzativi
Proprio la mancanza di trasparenza nelle procedure
E la loro complessità inquinano rapporto pubblico privato
Lasciano pericolosi spazio all'interpretazione della norme e all'intermediazione
Ciò non è accettabile
In una società in cui opera la quarta o quinta struttura produttiva del motto
Autorità signor Presidente del Consiglio
Signori ministri signore e signori e cari colleghi
La nostra organizzazione dovrà rappresentare interessi sempre più ampi e variegati anche attività nuove ed emergenti
Impresa e che con caratteristiche di organizzazioni industriali producono beni e servizi
Impresa in particolare che opera nel settore del terziario
E che sono parte integrante dell'attività industriale
Da Confindustria dovrà esprimersi in comportamenti organizzativi innovativi
Così come le nuove esigenze richieda
Dovrà ricercare al di là dei ruoli rispettivi la collaborazione con le altre componenti in particolare associative della nostra società
Dovrà ulteriormente rafforzare la partecipazione al proprio interno
Io tengo al concetto di partecipazione perché sinonimo di unità e solidarietà valori che costituiscono la nostra vera forza
Il nostro sistema associativo deve oggi accentuare le sue funzioni di grande rappresentanza
Il suo ruolo di soggetto collettivo compartecipe a tutti i livelli dei processi di modernizzazione del Paese sul piano politico sociale ed economico
Noi siamo convinti che il Paese abbia risorse capacità per rispondere positivamente alla sfida del mercato mondiale dell'Europa unita
Quelle stesse risorse capacità che ci hanno permesso la prima ricostruzione l'ingresso nella ce l'adesione allo SME la ristrutturazione industriale negli anni più recenti e ci hanno portati a essere fra i Paesi più industrializzati del mondo
Io vorrei esprimere l'auspicio
Che tutti i protagonisti della società italiana
Gli uomini della politica della cultura dell'imprenditoria del lavoro
Si riconoscono in quel senso dell'interesse nazionale che ha sempre caratterizzato i momenti più importanti della vita del Paese
Sono stati momenti in cui la classe politica ha saputo compiere con coraggio e lungimiranza le scelte giuste
Noi confidiamo che ciò avvenga anche oggi
E che la stabilità dell'esecutivo consenta di realizzare i programmi di cui il Paese ha bisogno
L'impegno di costruire l'Europa affari questi anni un periodo decisivo della nostra storia
Se saremo convinti che il nostro è un impegno comune di tutte le forze politiche economiche e sociali il risultato non potrà mancare
Passione civile
Determinazione concretezza sono la forza per costruire un futuro migliore
Può piacere
Di dare la parola al Ministro degli
Grazie
Quanto
Conoscono signor presidente
Signor presidente del Consiglio signore e signori
Se consentite anzitutto
Rivolgere il saluto più cordiale
è un pensiero rurale affettuoso
Per il presidente Lucchini
Nella recente Assemblea che lo ha salutato nella sua città a Brescia
è stato detto in modo sintetico che egli nella sua azione insistita per tre motivi
Concretezza determinazione senso dei valori
Ci sono modi di essere che tutti credo hanno apprezzato
E che noi tutti credo ospitiamo siano sempre più diffusi
Un saluto non meno cordiale
Al nuovo presidente
Le più grandi qualità sono a tutti note che a giugno ha desse l'esperienza particolare maturata sul terreno europeo
Che sarà certo di grande giovamento in questi quattro anni che ci devono portare all'integrazione del mercato
L'importanza di questa scadenza
Il novantadue
è perfettamente chiara chi come voi vive direttamente i problemi dell'industria
Il nuovo governo De Mita
Apposto la scadenza davanti nel novantadue
Come il principale punto di riferimento della sua azione
Sia nel campo della politica estera sia nel campo della politica economica ed industriale
Sia nel campo della forme istituzionale ed è il riassetto della pubblica amministrazione
è una novità anche culturale
Le forze politiche che hanno dato vita alla maggioranza
E forse non solo esterno
Mostrano di aver compreso che in questi quattro anni si gioca per il nostro sistema produttivo e più in generale per il sistema Italia una partita di estrema importanza
L'Europa è in marcia
Il nostro Paese deve reggere il pre il passo di questa marcia
Questa è la volontà del governo
Questa è la vostra esigenza
Queste e più in generale e l'esigenza dell'intero Paese ed è dunque importante che tutti si muovono sulla stessa lunghezza d'onda la lunghezza d'onda europei
L'accelerazione che il sistema industriale sarà qui il sistema industriale sarà sottoposto nei prossimi anni in relazione alla dose maggiore di integrazione
è un fatto positivo sotto innumerevoli aste
Veniamo inefficienti
Riprendo in proposito presidente Pininfarina
Da un periodo di crescita mondiale superiore alle previsioni
Per l'ottantotto superando il pessimismo indotto dalla crisi finanziaria dello scorso autunno
Le previsioni dei maggiori istituti internazionali sono tranquillizzanti
La crescita dell'insieme dei Paesi industrializzati dovrebbe attestarsi attorno al tre per cento
Circa doppia dovrebbe essere la crescita la domanda mondiale
Mentre l'inflazione dovrebbe rimanere sui livelli inferiori a quattro per cento e quindi sostanzialmente simili a quelle dell'ottantasei
Questo sembra il quadro generale
Anche se tutti sappiamo che si sono ombre accanto alle forti luci
Si rileva da molti che nelle vada incertezza continua a dominare i mercati finanziari e valutari dei principali Paesi si rileva da molti che restano ampi gli squilibri fra i tre maggiori Paesi dell'OCSE
Stati Uniti Giappone Germania limitandosi così le possibilità di sviluppo
Resta il timore in particolare
Che le capacità di crescita dei sistemi economici principali non vengano pienamente espresse rendendo quindi più difficile il riassorbimento della disoccupazione che sappiamo tutti a Sir particolarmente gravi in euro
è proprio l'Europa invece che si è sviluppata a ritmi inferiori
Inferiori sia rispetto a quelli degli anni passati
Sia rispetto ai ricchi ai ritmi registrati sull'altra sponda dell'Atlantico
Due virgola quattro per cento l'anno negli ultimi cinque anni in Europa tre virgola otto per cento l'anno negli Stati Uniti
Se ora si considera
Che è possibile che si aprì negli Stati Uniti
Difficile prima dell'ottantanove prima della prima della nuova presidenza
Che è possibile che sia che negli Stati Uniti nell'ottantanove una politica di riduzione del bilancio federale
E di contenimento degli squilibri della bilancia dei pagamenti
E se si considera
Che può esser soprattutto l'Europa
A dover pagare il prezzo della riduzione del deficit commerciale americano
Appare evidente allora che deve essere l'Europa apprendere una sua iniziativa per la crescita senza attendere i benefici della realizzazione del mercato unico del novantadue e lo ha ribadito significativamente pochi giorni or sono il presidente Della Commissione dello
Un maggior dinamismo dell'economia europea
è particolarmente importante per l'Italia
L'Italia è stata nell'ultimo quadriennio la vera locomotiva devono
Crescendo a tassi superiori di circa mezzo punto vanno rispetto a quelli degli altri Paesi comunitari
Una straordinaria
Vitalità della nostra industria
Pur con problemi di limiti
Che rende il mondo produttivo
Una parte benemerita del Paese
Che bisogno il Paese riconosca come tale
Tuttavia
è chiaro che la stretta del vincolo estero è stata solo temporaneamente allentata negli ultimi anni dal vantaggio offerto da regioni di scambio
Se si guarda infatti ai dati della bilancia commerciale
Si osserva che già nello scorso anno il disavanzo nell'interscambio mercantile si è triplicato rispetto all'anno precedente triplicato
Questa tendenza si è confermata nei primi mesi dell'ottantotto
Il vincolo estero dovunque
Torna a stringere
Di qui la necessità di ogni sforzo possibile
Per contribuire con l'azione del governo
A correggere gli squilibri che si stanno profilando all'orizzonte congiunturale
E a favorire quel rilancio dell'economia europea che ci è indispensabile per continuare a crescere
In questo quadro consentitemi di sottolineare un aspetto particolare
E cioè che
L'esigenza di miglioramento tecnologico del nostro sistema industriale hanno innescato un rilevante aumento strutturale della nostra dipendenza dall'estero nel settore
Per i beni strumentali
Per fare un solo esempio nel settore delle macchine agricole industriali negli anni Ottanta l'aumento di circa due punti delle quote di mercato delle nostre esportazioni sia accompagnato da un aumento di oltre quindici punti della penetrazione delle importazioni
Dunque in modo emblematico questo fenomeno ripropone uno dei punti di debolezza del nostro modello di specializzazione chi altri termini da presenza nostra nei settori a più elevato contenuto tecnologico appare ancora insufficiente
E ciò naturalmente questa insufficienza naturalmente potrebbe rallentare la nostra marcia di avvicinamento a mercati che divengono sempre più competitivi esempi più globale
Qui occorre ancora
Ha anche ma non solo da parte del governo
Concentrare gli sforzi sulla ricerca applicata come il Governo è venuto facendo e incentivare l'innovazione tecnologica e gli investimenti materiali sempre più necessari per poter sfruttare appieno le nuove tecnologie integrate dei nostri tempi
E non vi è dubbio che l'aggiustamento della struttura produttiva debba essere perseguito per i positivi effetti sul vincolo estero
Sulla crescita del reddito sull'occupazione ma non vi è dubbio altresì che questa azione strutturale
Presuppone anche in questo caso un processo credibile di integrazione europea sia nei tempi che soprattutto della sostanza
Torno a ripeterlo
Dobbiamo continuare a crescere perciò deve accelerare la crescita tutta l'euro
In particolare la Germania
La cui posizione di leadership sul terreno economico
Comporta doveri
Non adempiente di quali si finisce con rallentare o col mettere in forse la costruzione europea che da quasi quarant'anni costituisce il punto di ancoraggio internazionale della Repubblica federale tedesca
Autorevoli uomini di Stato tedeschi
L'economia tedesca sono in questi giorni a Roma per utili collo
è auspicabile che nel nostro grande Paese alleato la Germania si affermi infine non ho una visione miope ma una visione politica dei problemi
Una visione che è tanto più necessaria se si considera il nuovo quadro internazionale di movimento tra le grandi potenze un quadro che presenta grandi opportunità per tutti
E tuttavia con poco comportare anche notevoli rischi se non è presidiato da una salda costruzione europea e rischi in particolare per la Germania
Che cosa fa il governo
In questo quadro generale
Nella stabilità politica
Su cui pensiamo il governo si fondi
Una stabilità che comporta la previsione di un tragitto
Il governo ha identificato tre direttrici di fondo
L'avvio del risanamento della finanza pubblica
La riduzione delle più gravi diseconomie esterne che rallentano il sistema produttivo a cominciare dal settore dei servizi pubblici
La politica diretta a favorire non è più efficiente allocazione delle risorse e la razionalizzazione completo del sistema industriale
Centrale
In questo progetto complessivo lungo tre direttrici centrale quasi riassuntivo e cruciale è il piano di risanamento della finanza pubblica che il governa ha varato ieri
Accanto a una manovra congiunturale
Magari discutibile e discussa
Ma certe indispensabile
Se si vuole come tutti poi comunemente vogliamo
Che il fabbisogno sia ridotto nei prossimi sette mesi di sette mila miliardi
Discutibile ma indispensabile
Il piano più generale
Che si prolunga fino al novantadue
Mira all'azzeramento
E anzi Presidente più che alla azzeramento
Che si aveva un meno zero quarantaquattro
Più che l'azzeramento del fabbisogno primario del settore pubblico nel novantadue
Tentando così di chiudere una partita da troppo tempo aperti
Certo sono evidenti le necessità della spesa sociale che del resto torna utile tanto all'economia nel suo insieme trasformandosi in domanda aggiuntiva
Quanto anche all'impresa ma è chiaro che bisogna intervenire per ridurre
Quella parte rilevante di spesa corrente che spesso inefficiente Po frutto di stratificazioni successive e di interventi puramente assistenziale
Ed è bene
Per bene che le grandezze numeriche le compatibilità del piano
Siano tenute come punto essenziale di riferimento in ogni vicenda contrattuale
E soprattutto nel settore pubblico anzitutto nel settore
Consentitemi di aggiungere
Che giudico essenziale ciò che del resto è già nel piano e forse più ampiamente nel programma di governo
La modifica cioè dei meccanismi istituzionali e legislativi ormai inadatti al nuovo tipo di società in pigiama
Credo anche per l'esperienza parlamentare con avuto in questo campo
Credo che modificare
In particolare i meccanismi istituzionali dispensa significhi contribuire fortemente fortemente a metterla sotto controllo la spesa
Cioè su questo un impegno del governo e della maggioranza
Un impegno che deve essere onorato in concreto in tempi rapidi in nome della ragioni delle istituzioni non meno che il nome delle ragioni dell'economia che coincide
E che cosa cari amici dopo il Governo fa o si promette di fare il ministro dell'industria
Qualsiasi ministro dell'industria come voi sapete come altri ministri dell'industria in passato sanno meglio di me ha mille problemi se non altro per la dose innumerevole di competenze che ha questo dicastero
Ma oggi abbiamo tre problemi prioritari
Che si legano del resto con coerenza tutti gli altri
Primo problema è quello della nuova legge sulla concorrenza
Che problema politicamente maturo e sul quadrante minato di lavorare sia la Commissione industria del Senato sia la speciale commissione
Dall'istituita al ministero dell'industria con la partecipazione non soltanto di studiosi ma di numerosi imprenditori autorevoli
Questa Commissione nella sua relazione conclusiva
Relazione che stiamo traducendo in un disegno di legge
Che mi riprometto di presentare a fine giugno al governo già al Consiglio dei ministri
Si esprime con nettezza su due punti
Il primo punto è che una particolare attenzione deve essere rivolta Agli Effetti degli atti amministrativi e regolamentari sulla concorrenza e sul funzionamento dei mercati questo è il primo problema
Gli atti amministrativi e regolamentari
Secondo punto sottolineata con nettezza
è che il fenomeno della concentrazione di impresa
Nella economia internazionalizzata dei nostri tempi
E in particolare in vista del mercato comune
Il fenomeno della concentrazione di impresa è
Inevitabile e insieme necessario
E dunque non da ostacolare
Se non si vuole indebolire l'economia italiana e la sua capacità di stare adeguatamente sul mercato
Non da ostacolare ma semmai da controllare in sede di mercato interno europeo
Con norme europee da parte di un'autorità europaea
In modo cioè che l'ingresso sui mercati sia garantito
Non si realizzino abusi di posizione dominante
In modo che sia impedite difformità e arbitrarietà di eventuali interventi nazionali come avvenuto in altri Paesi in passato
E in modo da evitare altresì forme di protezionismo e occasioni di incertezza per le imprese
Mentre all'interno di questo quadro europeo e non in contraddizione con Enzo possono soccorrere nuove norme nazionali
E grande attenzione potete credere che è stata posta da me personalmente alle procedure e alla composizione dell'Autorità nazionale che pur bisognerà istituire
Per fare in modo per cercare di fare in modo che non sia un ulteriore elemento di peso politico partitico sulla vita economica dalla nazione
Secondo problema che io ad affrontare con una certa urgenza
Guardando proprio la condizione del mercato riguarda la definizione di un intervento legislativo per le piccole e medie imprese
La piccola media impresa oggi indubbiamente qualche difficoltà di adattamento alle nuove tendenze dell'economia soprattutto con riferimento all'accesso alle nuove tecnologie integrate
Alla formazione del personale al sostegno delle esportazioni all'accesso e la disponibilità soprattutto di fonti adeguate rifinanziamento
Una legge sulla piccola e media impresa
Per avere efficacia deve dunque affrontare insieme tutti questi aspetti
Con un unico intervento legislativo
Nella sicurezza
Che un'unica legge non solo è preferibile perché affronto organicamente il complesso dei problemi
Ma può essere approvata probabilmente in tempi più rapidi di quanto richiederebbe il varo di tanti piccoli provvedimenti parziali
No ha parlato più volte in varie assemblee di imprenditori di imprenditori medio-piccoli in particolare consentitemi di non dilungarmi qui
Certo si tratta di porre in essere un'azione che coinvolge le competenze di ministeri diversi del tesoro
Che deve dare il suo assenso per la introduzione l'ampliamento di forme di finanziamento diretto alle imprese medio piccole
Del commercio con l'estero abbiamo parlato col ministro Gelmini per le misure che riguardano l'export
Delle finanze per gli aspetti fiscali
E Venice pensabile dunque che anche in questa occasione Presidente del Consiglio che qui tra noi
Assicuri l'indispensabile funzione di coordinamento delle competenze che continua che costituzionalmente gli spetta e che egli del resto vi posso assicurare esercita con determinazione
Il terzo problema che io
è quello dell'Energia
Bisogna che il Paese sia consapevole
Che la condizione del energetica dell'Italia è grave
E che essa non si risolve mutando come si deve votare peraltro la filosofia generale che presiede ai piani energetici
Né si risolve solo con le politiche di risparmio e di conservazione dell'energia con le politiche di tutela dell'ambiente
Con la utilizzazione
Più accentuata di fonti nazionali
Politiche che certo comunque sono indispensabile che sono contemplate nel piano
Ma nel mille ma nel Duemila si prevedono cari amici centottanta mega Peppe dei consumi globali e per quel che riguarda energia elettrica le previsioni oscillano tra duecentonovanta trecentoquindici miliardi di kWh
La nostra dipendenza di energia dall'estero è rimasta costante dal settanta per l'ottantasette
Ed è superiore all'ottanta per cento
Una quota composta per grandissima parte da idrocarburi
La graduatoria delle provenienze di questi approvvigionamenti dall'estero vede in testa tre paesi Unione Sovietica Lidia d'Algeria che da soli coprono il quaranta per cento delle nostre esportazioni altre importazioni
In Europa siamo un Paese anomalo sotto il profilo dell'Energia
E ciò malgrado le raccomandazioni della Comunità
Che invitano i Paesi europei tra il mille novecentonovantacinque a contenere le importazioni di petrolio entro il trentatré per cento del complesso delle importazioni
E noi siamo non al trentatré ma cinquantasei per cento
E invitano a limitare l'incidenza degli idrocarburi nella produzione di energia elettrica al quindici per cento teneri siamo al sessanta per cento
è una situazione delicata dunque
Qui cerca di far fronte il nuovo Piano energetico nazionale che è in corso di redazione
E che spero di portare tra due tre settimane all'attenzione del presidente del vicepresidente del Consiglio del Consiglio dei ministri
è certo che questo piano esige
Una dose inconsueta nella nostra vita pubblica una dose inconsueta di coordinamento di coesione sociale e insieme di determinazione politica
Certo l'obiettivo di una più equilibrata differenziazione delle fonti e di una minore vulnerabilità del Paese nel campo in particolare della produzione elettrica
Questo obiettivo sarebbe stato avvicinato con maggiore facilità dal ricorso sia pur limitato
Al tipo di produzione su cui ha lavorato e continuerà a lavorare l'intero mondo industrializzato Adeste come ad Ovest
Ciò non è stato possibile per ragioni generale di carattere politico sulle quali non mi mi soffermo sapendo che non si tratta di rimettere in discussione da parte di nessun ministro
La piattaforma programmatica su cui si è costituito il governo ma si tratta di realizzare
Consentitemi però nel venuto mentre scrivevo il testo di questo discorso consentitemi però chiudendo questa partita questo discorso sull'energia nucleare di anni invitarvi a rileggere o a leggere
Una novella di Pirandello che è stata pubblicata nell'ultimo numero della rivista scientifica rivista energie materie prime
è una bellissima novella scritta negli anni dieci
Qui si racconta di questo
Scrittore
Nazionale
Che capita invitato nella Sicilia in un paese della Sicilia più desolata povera e depressa dal nome fantasioso di mille occhi
E la storia di questa novella in controluce la storia di una discussione che abbiamo avuto in Italia in questi ultimi anni forse mesi
Se da leggere in controluce trovati personaggi di oggi
Le vicende di oggi
Le affermazioni di oggi
Portate con il linguaggio i problemi degli anni dieci
Si racconta della seduta di un consiglio comunale
Paul Parlamento vero
In cui il sindaco propone l'installazione a Minorca che difetta di energia elettrica che ha gravi problemi di energia elettrica l'installazione di una centrale idroelettrica dagli anni dieci titolo letti
E allora dopo questa proposta ragionevole e sensata si alza il primo consigliere di opposizione il consigliere Ansa
Che fa un grande discorso dicendo ma come si fa a non rendersi conto che questa centrale idroelettrica estremamente costosa estremamente costosa nel suo impianto
Estremamente costoso anche nel suo esercizio
Discussione che vivere per sentito su Montalto
E come si fa a non rendersi conto che una centrale idroelettrica e rischiosissimo rischiosissimo per la popolazione per la salute per l'ambiente è una centrale rischiosissimo a non si può accettare
Si alza il secondo consigliere
Consigliere Zagaria mi pare
Che dice ma cosa dice consigliere avanzati che si rivolge a visioni del passato che non vuole elettricità qui bisogna andare sui il ritmo della scienza voi non sapete forse consigliere comunale di Minorca
Che il professore Pictet
Ha inventato recentemente è una fusione di mi pare di ossigeno con qualche cos'altro che produce sei volte potere calorifico dicono capo assicurare una centrale normale
E che quindi è il nuovo progresso della scienza che bisogna fermare portare a meno Cal non la vecchia centrale idroelettrica mi pare si sia parlato delle centrali a sicurezza intrinseca passiva che arriverà in Italia se sarà possibile nel due mila cinque
Però si alza il terzo consigliere consigliere Maganza
E quale dice sogghigna voi mentre il consigliere proponeva l'invenzione con del professor Fichte evidentemente ancora egli non sa pure essendo scienziato
Che c'è illusorio illuso o la Parigi che utilizza l'energia solare
è che quindi darà un rendimento in termini sicurezza è in termini di produzione di energia a basso costo indescrivibili mente migliore di quanto non presenti qualsiasi altra soluzione sull'uso o dobbiamo andare
Sulla fusione
Tra cinquant'anni
E la novella si conclude
Un poco malinconicamente
Dicendo in sostanza così
Tra questi grandi applausi che se che chiedevano questi interventi di opposizione
Mentre scendeva il buio della sera
E il commesso portava tre candele accese
Nel buio mancando l'elettricità al consiglio comunale decidevano unanimità di rifiutare l'installazione della centrale idroelettrica Mino
Viene in mente
E poi chiudo su questo punto viene in mente l'osservazione che faceva un grande uomo di scienza un filosofo illuminista
Francese che era un uomo di sinistra sui tempi che partecipò alla rivoluzione che poi Ittierre il terrore giacobino condannò a morte e che prima di morire osservava in un suo scritto ogni società che non è illuminata dei suoi scienziati è ingannata dai suoi ciarlatani
Consentitemi di averne la conclusione cari amici
Dicendo questo
Certa allora una concezione
Una mentalità
In base alla quale
Misure di riduzione degli sprechi e della spesa assistenziale
E improduttiva
Debbono essere politicamente compensate da provvedimenti che colpiscono l'industria
E magari talvolta o col piccolo industria sana per tutelare l'industria malate
Quanto ciò sia errato è chiaro a tutti noi
Ma è successo
Rischia di succedere
Ed è frutto senza dubbio non della perversa volontà di alcuni uomini
Ma di concezioni generali
Di una cultura ciò è inadeguata ai problemi dell'economia e dello Stato in cui siamo
Ora
Ci sono le condizioni per incidere profondamente su questo tipo di mentalità
L'Europa qui e ci avviamo
Non si forma su questo tipo di concezione
E non chiede all'Italia questo tipo di mentalità chiede altro
Ma sarà più difficile riuscire a incidere
Se non c'è anche un contributo nella parte più viva
Della società industriale sul terreno decisivo
Che non è quello della difesa di singoli punti o di singoli provvedimenti
Della difesa quasi secca su cose in definitiva modeste difesa che corre il rischio di essere fraintesa dal mondo politico e dall'opinione pubblico come fatto di mera tutela di interessi settoriali
Il terreno decisivo non è questo è l'altro
è il terreno delle concezioni generali
Che poi informano e determinano ogni singola decisione concreta
E ci son dunque molte cose da chiedere alle forze politiche senza dubbio
E tuttavia c'è qualche cosa da chiedere anche a questa nostra così importante associazione
E dobbiamo tutti a questo proposito fare molta attenzione
Siamo in una condizione in cui una parte rilevante dell'opinione pubblica è portata a respingere decisioni impegnative
Anche se sono decisioni lungimiranti
In materia di energia di politica estera di spesa pubblica dispensa
C'è la sensazione quasi che una parte ampia del paese si senta come paga soddisfatta sicura
E non sia per ciò molto disposta ad appoggiare decisioni taglienti dei pubblici poteri come quelle che
Spesso sono necessari
E tuttavia
Come è stato giustamente sottolineata al vostro recente convegno di Napoli e ancora stamane qui
Per due volte
Tuttavia decisioni importanti per il destino di questo Paese sono state assunte dalla classe politica anche in tempi recenti
Anche in tempi recenti
Giriamo dunque questa pagina giriamo
Per giriamo insieme anche l'altra pagina della contrapposizione ideologica tra pubblico e privato
Lasciatemi dire che in nessun campo
C'è il Cavaliere soltanto nero per il Cavaliere soltanto bianco
In nessun campo
Ovunque
Ovunque invece ci sono uomini che devono prendere nuovamente
Decisioni importanti per il futuro del nostro Paese
è stato fatto in passato
Mi domando che cosa ci possa impedire di farlo ancora
Ciascuno per la sua singola responsabilità
E tutti però spero e credo tutti convinti che c'è una responsabilità più generale che ci lega
Signori e signore
Non essendovi altri interventi io ringrazio il ministro per il suo intervento così
Dello spirito questo con cui l'ha fatto
Soprattutto per le sue divagazioni letterarie molto garbato rimprovero
Io dichiaro chiusa l'Assemblea ma comunico agli interessati
Molti fra quindici minuti ed è convocata nella giunta nella sala Giunta la Giunta confederale per procedere all'elezione del nuovo consiglio direttivo verso il grande grazie buongiorno
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