"Impresa pubblica e impresa privata verso l'Europa del 1992"

Professor Reviglio il professor Prodi sono in arrivo utilizziamo anche per essere
Nei confronti degli ospiti cortesi
Conviene spostarsi un po'più in avanti quelli che sono nelle ultime file perché non è molto simpatico no per i relatori non per il segretario generale vedere queste sette sedie vuote grazie
Tocca a me come segretario generale della Fondazione
Dare il saluto ai convenuti un augurio per la buona riuscita della nostra iniziativa
Si apre questa giornata di riflessione e di studio su un tema diventato ormai l'oggetto di attenzione costante per la classe politica e per quella economica e sociale
Il mille novecentonovantadue considerata la celerità con cui gli eventi si susseguono nella vita nazionale internazionale possiamo dire
Che sia ormai alle porte
Ed è naturale
Che si senta ormai l'urgenza di cogliere l'importanza di questa data in tutta la sua porta
Non è un caso che a partire da qualche mese la stampa e i soggetti pubblici e privati interessati
Ne parlano come di un evento che si può considerare ormai attuale il mille novecentottantadue per molti e già nel mille novecento ottantotto
La Fondazione Giacomo Matteotti che in altre occasioni ha mostrato la sua sollecitudine a promuovere la discussione su temi di forte rilevanza nazionale anche questa volta non ha voluto perdere l'occasione di portare un contributo di chiarezza
Alla complessità e ricchezza di interessi che sono legati che ha quella data
Molti ricorderanno i precedenti incontri organizzati anche in questa sede uno è stato organizzato in questa sede il seminario che portò come titolo verso una diversificazione energetica per gli anni novanta vide la partecipazione di alti e qualificati managers e responsabili di gestioni industriali dell'economia e della politica
Adesso fece seguito successivamente una giornata di studio sul tema delle dismissioni con la partecipazione dei massimi responsabili dei tre enti a partecipazione statale dei responsabili degli uffici economici dei maggiori partiti e di altri organizza poteva quindi sembrare un'assenza ingiustificata il non essere presenti anche in questo momento
Di progressiva affermazione di un problema così rilevante quale per l'appunto l'attuazione di un mercato comune europee
Ed è per questa
Che abbiamo sollecitato l'incontro di oggi mettendo a confronto industria pubblica e industria privata di fronte ai molti problemi che già emergono mentre ci si avvia verso quella tale
Queste sono le ragioni di un convegno che io mi auguro possa dare un contributo rilevante alla tesa di coloro che vi partecipano sia come relatori che come spettatori
E il l'augurio questo che ci viene anche dal presidente della fondazione Matteotti il senatore Giuseppe Saragat
Il quale rammaricandosi di non poter essere presente per la precarietà del suo stato di salute
Mi prega di trasferire a voi tutti relatori e pubblico un vivo ringraziamento credo
Di rappresentare legittimamente il pensiero di tutti i presenti inviando all'Hui un saluto e un augurio di buona salvo
Permettetemi di esprimere all'apertura dei lavori innanzitutto un ringraziamento
A coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo incontro in particolare ai relatori che con il loro autorevole intervento forniscono garanzia di successo alla iniziativa come è detto nel programma il professor De Vergottini
Delle comitato di presidenza dell'IRI nonché docente all'Università di Bologna
Assume la presidenza di questa seduta che gli auguriamo di poter condurre con severità a questo punto il gli interventi perché il rispetto al programma abbiamo perso qualche minuto saranno penalizzati indubbiamente il relatore qualunque e si sia no
Perché dobbiamo rispettare rigorosamente il programma grazie
Buoni
Sì poteva che
E allora mi accingo
A iniziare questi nostri lavori
E come avete visto il programma che abbiamo di fronte è abbastanza denso anche se purtroppo c'è un piccolo ritardo
Che cercheremo di limite possibile di bilanciare nel corso degli interventi quindi io ho il compito di
Una Breve interruzione dei lavori
E mi scuso con voi sì quello che sto per dire in larga parte
Credo noto
Faccio solo qualche considerazione per dare subito quella parola a i relatori in particolare professor Valiani che qui con noi coi sono in arrivo il professor Prodi e il professor Reviglio
Ora direi la prima osservazione le prime osservazioni che farei in modo estremamente sintetico
Le prime osservazioni che farei
Si riferiscono a il significato che ha l'atto unico
Del mille novecentottantasei per quanto riguarda l'accelerazione che viene impressa
Da questo strumento internazionale a quello che il processo di integrazione che previsto già nel trattato
Istitutivo della Comunità economica europea ora entro tempi relativamente brevi cioè entro il mille novecentonovantadue noi andremo incontro a una serie di fatti innovativi di estremo interesse per quanto riguarda la nostra economia nell'economia internazionale in generale ora un una considerazione che faccio di passata
Ma su cui vale la pena forse riflettere un attimo dal punto di vista politico istituzionale noi andiamo incontro a un sistema in cui sono diciamo valorizzate sono migliorate
Le possibilità di intervento e gli organi comunitari pensiamo al passaggio a un sistema di decisione maggioritario in ipotesi in cui prima occorreva alla unanimità degli stati membri pensiamo a Linda incrementa del ruolo del Parlamento europeo e della Commissione
Ma direi pensiamo soprattutto all'importanza che ha avuto l'atto unico nell'estendere le competenze già previste dal Trattato della Comunità economica europea e nel mettere nell'attribuire alle istituzioni comunitarie delle nuove e nuovi compiti per esempio in materia di interventi diretti al rafforzamento delle basi scientifiche tecnologiche indussero Pee
In materia di politica dell'ambiente in materia di interventi sociali diretti
A superare il divario fra divari economici fra e sociali fra le varie regioni comunitarie
Quindi ci sono dei fatti innovativi che se mi interessa ma indubbiamente la nostra attenzione puntata soprattutto sulla creazione del mercato interno
Cioè sul supera sul tentativo di superare in tempi relativamente brevi quelli che sono gli ulteriori ostacoli rimasti al processo
Al completamento del processo di integrazione e in questo senso richiamo la vostra attenzione su l'importanza che hanno i progetti i documenti elaborati in sede comunitaria
Per la istituzione dello spazio di uno spazio finanziario europeo
Quindi mi riferisco soprattutto a i nuovi provvedimenti di liberalizzazione dei movimenti di capitali che tra l'altro trovo no un opportuno adeguamento
Nel nostro completamento nel nostro coordinamento nei provvedimenti di liberalizzazione valutaria
E mi riferisco alla utilizzazione piena di la libertà di stabilimento e di prestazione di servizi per le aziende di credito che fa oggi è oggetto di altri provvedimenti
I laboratori sede comunitaria
Ora in questo quadro cercando di avvicinarci un po'maggiormente al nostro tema
Problemi dell'impresa nazionali private o pubbliche che siano io direi anche se questa è un'ovvietà
Il processo l'accelerazione del processo di integrazione mette in evidenza maggiormente
Come il sistema dell'impresa
Richieda un al ulteriore alleggerimento di quello che l'insistenza dei vincoli ad operare dell'impresa esistono ancora oggi
Scusate
Scusate
Però chiedo scusa dunque non ricevo che con riferimento specifico al sistema dell'impresa private e pubbliche indubbiamente la osservazione più evidente che il progredire del processo di di integrazione chiede fa richiedere all'impresa private e pubbliche un ripensamento c'è una riconsiderazione di quello che il sistema di vincoli che grava sulle imprese stesse soprattutto in funzione di un miglioramento
Delle loro situazioni di efficienza pensando a quelle che sono le esigenze di competitività sia a livello intracomunitario che a livello extra comunitari
Per l'impresa pubblica in particolare
Ritorna una in di attualità una riconsiderazione di quello che il sistema di condizionamenti alla autonomia dei managers pubblici con riferimento particolare a quello che l'assetto istituzionale previsto nel nostro sistema quindi dire che riaffiora inevitabilmente un vecchio tema che tutti voi conoscete che quello dell'alternativa della supposta alternativa tra l'autonomia dell'impresa e dei dirigenti delle imprese pubbliche e il ruolo di direzione di indirizzo e di controllo del potere politico
Ci sono anche prese di posizione recentissime in questo senso
A livello parlamentare cioè di chi dice critica di quello che la supposta insofferenza demenze Scooby Chasse accettare forme di controllo in sede politica
Io mi limito a osservare che in realtà questo problema è un vecchio problema e probabilmente non è un problema che se va risolto in maniera drastiche antitetica
Dicendo c'è optando per
Un'ipotesi
Di totale autonomia da una parte unito tale controllo pubblico dall'altro il problema probabilmente va risolto in modo equilibrato cercando di affinare l'attuale sistema soprattutto definendo in modo più puntuale possibile quelle che sono le sfere di competenza
Dei potere politico e le sfere di competenza
Delle sul degli enti e delle società pubbliche cioè il problema di fondo è che i singoli responsabili dell'impresa e sappiano con la maggior esattezza possibile qual è il loro spazio divisione e di responsabilità
Il la preoccupazione del novantadue la troviamo quindi ho in chiave di efficienza delle imprese dell'impresa e del sistema delle imprese pubbliche a troviamo per esempio anche nella proposta del ministro operazione statali che suggerisce il la trasformazione in società per azioni degli enti di gestione
Ecco anche qui
In l'unico osservazione che si può fare che già l'attuale sistema prevede accanto all'ente di gestione un arcipelago estremamente complesse ramificato di cecità per azioni che dovrebbero essere proprio gli strumenti idonei a soddisfare questa preoccupazione
Ma non si può non dimenticare come la proposta di
Il documento della Banca d'Italia sul riordinamento degli enti pubblici creditizi tiene presente questa proprio tiene presente questa preoccupazione il momento in cui prevede la possibilità che ipotizza la possibilità dello scorporo dell'aziende di credito
Dall'ente pubblico e il conferimento delle aziende a società per azioni
Che consentono una più snella operatività ecco detto questo quali possono essere i problemi più specifici che si riferiscono all'impresa pubblica non è il caso chiaramente di fare un elenco completo perché tra l'altro non è questa la sede quindi per forza di cose le mie osservazioni rimangono generiche e credo che i nostri relatori ci faranno dei riferimenti più puntuali a problemi specifici mi limito a ricordare solamente qualcuno di questi problemi io direi uno dei problemi che esiste e che riemerge ed è riemerso
Ma anche in sede di discussione di normativa antitrust e quello della la preoccupazione di una parificazione delle condizioni della impresa pubblica dell'impresa privata e quindi ritorna fuori cubista la competitività sul mercato e quindi ritorna fuori il problema
Del concorso pubblico che il ruolo dello Stato né il finanziamento sei concorso finanziario pubblico alle società controllate dallo Stato non dimentichiamo che questo problema è un vecchio problema ripeto che riemerge oggi
Ma è un problema reale che appone la compatibilità di questi interventi pubblici e cioè richiama la compatibilità di questi interventi statali con la normativa comunitaria in materia di aiuti quindi questo problema
Non è un problema di scuola non è trascurato riemerge riemergere casa siderurgia ma lo lo avremo di fronte in modo chiarissimo in questi anni
E un'altra tralascio per forza di cose altre considerazioni un'altra considerazione che volevo fare quel passo subito la parola i nostri relatori e questa esistono ancora oggi nel nostro ordinamento delle zone di protezione di certi settori e in cui soprattutto in base all'applicazione di normative che risalgono al periodo fra le due guerre certi settori di intervento sono sottratti o limitati all'intervento di soggetti non nazionali
E questo discorso ci sono sempre normative in materia di assicurazione materie di società di revisione ma soprattutto ci sono quelle normative specifiche sulla disciplina dell'impresa pubblica che riserva no
O al totale controllo al controllo di maggioranza di società partecipate dagli enti di gestione
Certe attività
Quindi per esempio la prospezione la ricerca di idrocarburi riservate la società controllata dall'ENI il problema delle linee dei servizi di navigazione di preminente interesse nazionale della costruzione e gestione di certe autostrade del servizio pubblico radiotelevisivo
De il e servizi in aereo cioè ci sono tutte le norme di legge che prevedono la che c'è in pratica prevedono una posizione di controllo delle società pubbliche controllate da enti di gestione e e soprattutto prevedono in modo specifico
Che soggetti non nazionali non possono intervenire se non in certe percentuali oppure non posso intervenire ecco questo problema inutile che ti nascondi facciamo
Indi cerchiamo l'ignorare lo ma questo problema riemerge era nel corso di questi anni prima del completamento delle scadenze novantadue ed è già richiamato nella normativa comunitaria passata con l'atto unico
Io mi ero prefisso di fare solo qualche breve considerazione perché ripeto sono sicuro che le analisi analisi più puntuali settore per settore saranno fornite dei presidenti degli enti di gestione e quindi direi io seguirei l'ordine previsto nel nel del nostro programma e siccome il professor Prodi questo momento non è ancora presente do la parola al professor Franco Reviglio presidente dell'ente
Preferisce
Non solo
Come nel caso di molte cattedrali medio quali
L'ambizioso disegno di edificare il mercato comune europeo
Si è dimostrato troppo costoso
E la costruzione si è arrestata molto prima
Diventassero evidenti
L'utilità e la bellezza della costruzione stress
Con questa felice
Anche se preoccupante espressione recentemente idoli all'Institute of International Affairs ha sintetizzato il percorso compiuto dalla comunità europea nei trent'anni dalla sua esistenza
Negli anni settanta nei primi anni ottanta
Lo sviluppo economico e l'integrazione economica
Nella comunità sono vistosamente Valente
Le due crisi petrolifere
Hanno indotto gli stati membri a rivolgere poca attenzione ai singoli mercati nazionali
Più che al disegno comunità
Intervento pubblico nell'economia sia esteso
Per attenuare le conseguenze negative della crisi
Anche se l'adozione delle necessarie politiche economiche giustamente interno esterno è venuta spesso in ritardo in misura inadeguata
Soprattutto recentemente grazie agli affetti positivi del conto shock petrolifero che ha consentito l'abbattimento del tasso di inflazione
è ripartita la spinta politica a completamento della costruzione europea
Questa spinta è partita
Dalla diagnosi ampiamente condivisa
Secondo cui l'arresto dell'integrazione e di peso da una fitta rete di impedimenti artificiosi che non hanno consentito il tempo tutti e di sfruttare i vantaggi allocativi dal mercato
Alcune terapie nazionali hanno puntato sulle privatizzazioni sulla deregolamentazione sul taglio della spesa pubblica
A livello comunitario dopo libro bianco del mille novecentottantacinque con l'atto unico
I governi dell'Europa hanno deciso di attuare una strategia di politica industriale volta a rimuovere ostacoli tariffari non tariffari barriere tecniche doganali e fiscale
Grazie a tale provvedimenti nel novantadue verrebbe completato il mercato comune interno
Sono state preparate alcune valutazioni quantitative
Che indicano che la piena realizzazione di questo disegno di azione della comunità dette mettere effetti vantaggiosi importanti secondo alcune stime della Commissione nel medio termine avremo maggiori redditi per oltre duecento miliardi diretti centotrenta miliardi di dollari corrispondenti a circa il cinque per cento del prodotto comunitario dell'ottantotto
Avremo una riduzione dell'inflazione del sei per cento e abbiamo la creazione molto importante questa be otto di un milione ottocento mila posti di lavoro nuovi questi calcoli tengono conto non solo dei vantaggi proveniente dall'indicazione degli ostacoli commerciali che sono valutato intorno a uno per cento del valore un otto per cento euro e dei beni ma anche e soprattutto degli effetti positivi
Derivanti dalla rimozione le barriere d'entrata in vari settori produttivi e dall'economia di scala che beneficerebbero
Le imprese europee in un mercato integrato
Questo programma di azione a cui modo se eticamente ho voluto riconnettere
Le mie considerazioni tra poco favore
Configurano configura questo programma di azione una sorta di politica dell'Offerta
Tutti capiamo cosa vuol dire l'espressione poi offre
A me sembra che perché questa politica sia veramente efficace e necessaria anche un'impegnativa politica di indirizzo pubblico
A livello comunitario prevista l'emanazione di un rilevante numero di direttive
Pensate nel libro bianco si prevedono e cento
Direttive
Ed è un bel numero di
Di nuove normative nei Paesi della Comunità occorreranno
L'adeguamento delle legislazioni nazionali in relazione all'estensione dell'importante principio del riconoscimento reciproco
Delle normative l'armonizzazione delle aliquote imposizione indiretta la liberalizzazione dei movimenti di capitale a breve il coordinamento delle politiche monetarie
La spinta Libero il liberalizzatrice che la creazione del mercato interno presuppone
Ha portato tuttavia alcuni osservatori a sottovaluta l'importanza
Che dovrà vere ancora nell'ambito del progetto comunitario l'intervento diretto del settore fu
E io mi pongo appunto da questo angolo visuale cioè per l'angolo visuale di chi opera in un settore strategico dell'intervento pubblico
Dell'economia
Si concedono alle mie riflessioni su tre aspetti del progetto di validazione del mercato comune che hanno importanti riflessi sull'impresa pubblica si tratta
Del ruolo dell'impresa pubblica dell'Europa del futuro
Del progetto di regolamento comunitario sulle concentrazioni ed era un monito azione fiscale europea con i riflessi che questa Abba
O potrà venire sul mercato d'energia
Cominciamo dal primo tema può l'impresa pubblica nell'Europa del futuro
Questo Guarino recentemente
In un intervento
Molto incisivo e provocatorio
Ha sostenuto e con l'atto unico per le imprese pubbliche si determina un vero e proprio capovolgimenti
Con le sue parole la formula pubblica da incentivo lo sviluppo si trasforma il limite allo sviluppo
Cioè persone muli mitologico
Potenzialmente
E ciò verrebbe perché la capitalizzazione dell'impresa a livello nazionale sarebbe sufficiente a raggiungere la dimensione comunità
E come conseguenza i programmi nazionali risulterebbero inadeguati per realizzare i fini istituzionali dell'impresa pubblica
Cioè si sarebbe sotto profilo giuridico una sorte di declino di tramonto dell'impresa pubblica
Come conseguenza dello prevale di due fattori
Il primo fattore e che la normativa europea consente ma sempre meno gli stati membri di concorre alla capitalizzazione delle imprese pubblica con fondi pubblici
Poiché questo
Questo concorso e sempre più considerato distorsione della concorrenza
In secondo luogo il secondo fattore chiederebbe determinerebbe il declino il tramonto dell'impresa pubblica sarebbe dato dalla formula stessa dell'impresa pubblica
Che costituirebbe un vincolo all'uso delle tecniche finanziarie che sono disposizioni invece dei privati
Di conseguenza dice Guarino
Certo a questa proposta provoca diciamo un po'poca Toia
Che però fa riflettere trasformiamo l'ente pubblico economico il soggetto privato affidando l'evoluzione di questo soggetto no alle direttive del ministro o a decisioni politiche ma alla mera logica del mercato
Poi privatamente mi ha detto questo vino che questo l'aveva fatto buttare un sasso nello stagno non perché lui voleva una premeditazione direttore dell'ente pubblico
Queste considerazioni di Guarino
Anche se sono volutamente io credo provocatorie ci fanno pensare
Fanno riflettere
E indicano che certe pratiche ecologici seguite nel nostro paese nel settore di Paul dotazione in quello dei vincoli
All'azione dell'impresa pubblica sul mercato devono scomparire
Per far scaturire da questa scomparsa nuove spinte per lo sviluppo delle imprese pubbliche dell'interesse collettivo
In generale a me sembra che si possa affermare
Che l'instaurarsi del mercato interno europea
Non muta le condizioni di fondo che giustificano anziché richiede un intervento d'impresa pubblica
In relazione alla necessità di effettuare investimenti che i meccanismi di mercato non sono in grado di realizzare ora non sta a me qui ricordare ma lo ricordo mi sembra necessario ricordarlo a quelli che l'hanno dimenticato quando non ho studiato a scuola
La letteratura economica e lo inseriamo al primo anno dell'economia ha individuato un esteso il numero di casi in cui la sola molla del profitto non conducevano sviluppo bilanciato
Uno sviluppo cioè diverso per quantità e per qualità
Da quello desiderato dalla Caf collettività
è stato sottolineato e sono capitoli de la scienza economica dell'economia il benessere
Che il mercato fallisce singoli speso nel Defendi ode ma anche del mercato fallisce
Quando i progetti hanno redditività differita nel tempo quando vi è un elevato rischio tecnologico quando devono essere intraprese ampi progetti nella ricerca di base i cui rendimenti sono incerti
Quando si debbono realizzare infrastrutture e servizi che danno anche e misura rilevante rendimenti indiretti attraverso l'aumento della competitività di tutto il sistema questi sono quelle che noi chiamiamo in gergo economico le giustificazioni impresa pubblica
I tutte queste situazioni l'intervento dell'impresa pubblica
E necessario a mio giudizio oggi come Stato necessario nel passato e lo sa manco in futuro non mi sembra possibile pensare che nei prossimi anni sia va un tale afflusso di capitale privato nel nostro Paese
Non italiano ovviamente nei settori strategici da rendere inutile ripresa pubblica di questi compiti
D'altra parte
Dobbiamo dimenticarcene maggio notabili casupole a mezzogiorno o giustificazione all'intervento pubblico con l'impresa pubblica è
Età dicotomia territoriale chiede che coesiste nei redditi e nell'occupazione tal cento nord e il sud
L'intervento di capitalizzazione pubblica nei confronti dell'impresa pubblica anche l'impresa privata insperato
E a volte in cui una strategia diede industrializzazione a sublimare evita dicono amici regionali
O in questo caso l'impegno pubblico e coerente con le finalità comunitarie che prevedono questo superamenti
E consentono Pellizzaro do Sacramento l'utilizzo di patire cautamente sarebbero conto nel nome del trattato è stato giustamente sottolineato da Padoa Schioppa per esempio che il processo di liberalizzazione dei mercati può implicare seri rischi di aggravamento di squilibri regionali
Per evitare questo sono necessari opportune misure per accelerare l'aggiustamento nelle regioni e nei Paesi strutturalmente deboli e per contrastare le forze che spingono il sesso opposto
Vedo invece e qui sono d'accordo con Guarino
Vede invece la necessità e le pensioni statali
Di operare più di quanto ancora avvenuto sinora nel passato nel rispetto pieno del criterio di economicità
Senza i limiti che ancora oggi vincolanti
Il dinamismo dell'impresa pubblica rispetto e concorrenza
E sì si accetta secondo me questi
Queste esigenze costi superamenti dei vincoli adesso la conclusione a mio giudizio non può essere che questa
Non si può parlare di tramonto inevitabile dell'impresa pubblica anzi ripresa pubblica
Trae nuova linfa vitale fino alla sua funzione naturalmente strategico
Ebbene ribadire con forza che finanziamento diretto d'impresa e tramite il Fondo votazione non è di per sé elemento distorsione la concorrenza
Se l'impresa operante e comicamente la partecipazione dello Stato al capitale dell'impresa di pubblica equivalente all'apporto finanziario del terzo azionista nel dicembre ottantasei il documento conclusivo delle indagini sull'assetto del resto Attali la commissione Bilancio del Senato ha ribadito giustamente il carattere imprenditoriale degli enti di gestione e ha natura di capitali di rischio del fondo trazione il contributo dello Stato azionista al capitale di rischio non è distorsivo dalla concorrenza soprattutto se le imprese pubbliche saranno capaci dire Boone vararlo
Anche nel caso in cui dove voleva azioni ci sia ma venga destinata all'investimento ed è un'equazione anch'essa se lei mi fa settecento miliardi di utile netto e poi li utilizza per finanziare investimenti che la collettività rinvenuti nel sito energetica della chimica immune dal suo capitali noi Comune amiamo nostro capitale di rischio i fondi rotazione
La lesione della concorrenza si verifica se come avvenuto nel passato il foglio dotazione diretto ripianare perdite sistematiche
E in queste circostanze e labile o non sussiste il confine tra l'apporto pubblico il sussidio permanente ed è perciò del tutto legittima la posizione assunta dalle autorità comunitarie nettamente contraria
A questa forma di sussidio e concordo qui anche quindi col giudizio di joint
Quindi a mio giudizio
E concludo questa prima parte di considerazioni non penso che novantadue significa il declino tutto molto dell'impresa pubblica semmai novantadue richiedeva un impegno maggiore degli enti di gestione dei pubblici poteri per evitare indirizzi gestionali che abbiano finalità assistenziale e badate che il vezzo
è diminuito ma non è scomparso
L'impresa pubblica incontra grandi difficoltà nel novantadue per realizzare imprese con altro Preve rizzare accordi con altri in paese nazionale estere
Se non si sapeva adottare la formula pubblica per garantire ad essa l'accesso alle tecniche finanziarie disposizione dei concorrenti privati
Oggi per esempio si fanno le OPA e voi vedete un'impresa pubblica come la nostra fare un'OPA
Cioè ci sono dei problemi proprio di uso di strumenti che e vitale che l'impresa pubblica per la sua coerenza come impresa posso usare
Oggi vi sono vincoli istituzionali che limitano l'impresa pubblica di competenti cacce mette sul mercato globale con le alte in paese noi vogliamo essere un'impresa come le altre
Meglio delle alte perché se abbiamo un interesse collettivo vogliamo essere controllati nano stazione vogliamo avere chiari indirizzi strategici da parte del Parlamento
Ma non vogliamo avere impedimenti giorno per giorno che ci impediscono di usare gli stessi strumenti che riprese privati usano per competere efficacemente sul mondo nel mercato globale
Oh io credo che un intelligente opera di pelle delegificazione deregolamentazione riportando autorità politica volo che il controllo essenziale delle strategie e al governo il contorno dell'attuazione delle strategie
E quindi della gestione
Possa salvaguarda
L'interesse collettivo senza invogliare le forze
Dell'impresa
Il dinamismo dell'impresa pubblica e io non vorrei che novantadue come succede spesso nel nostro Paese
Divenisse un'occasione oggi ne paghiamo tutti bla bla bla un giorno sì e un giorno no anche troppo per rimandare a quella data che poi dietro l'angolo
Tutto ciò che potrebbe esser fatto oggi per rendere in dote italiana competitiva con quella Coppelia
E mi sembra tanto per fare un esempio di casa nostra nel caso dell'Energia sia un caso tipico in cui
La preoccupazione che ho avanzato sia
Fondata
Cioè mi sembra che i ritardi decisioni nel settore energetico e Petroni poi particolari
Indicano
Che rischiamo di andare a novantadue veramente perdendo un'occasione storica sul secondo punto su cui voglio fare osservazioni il progetto comunitario sulla concentrazione
Tra impresa e ho poco da dire
Cercherò di essere sintetico in un contesto nel quale l'internazionalizzazione delle poesie la realizzazione di economie di scala divengono un presupposto fondamentale per l'efficiente allocazione delle risorse
Assume molto rilievo la proposta di regolamento comunitario della commissione
Sulle concentrazioni
E noto che in Europa a differenza che negli Stati Uniti
La concorrenza tomistica non è mai stata considerato un bene in sé
Da perseguire anche a scapito degli interessi nazionali o dell'efficienza del sistema
Ora applicazione flessibile delle norme contenute nel Trattato
E stato peste spesso impiegata per attenuare le difficoltà economiche dell'industria europea successive due ciò petroliferi
In tale contesto per esempio sono stati approvati dalla commissione accordi aventi per oggetto la riduzione di capacità produttive in eccesso pensiamo alle fibre
La pastorizzazione di processi produttivi
Anche nel nostro caso di joint polemiche a Mila sia la comunità ha avuto la commissione un atteggiamento pragmatico e concreto non diciamo ideologico
La proposta di un regolamento comunitario sulle concentrazioni
Potrà certo fornire un quadro di certezza giuridica le imprese europee su una materia non regolata esplicitamente nel trattato che è soggetta normative antitrust nazionali tra loro non sempre compatibili
Per questo motivo mi sembra
Questa proposta deve essere accolta con favore
Per determinare criteri di applicabilità al più possibile oggettivi
Vengono stabiliti dei limiti quantitativi riguardanti in particolare la dimensione e la quota di mercato dell'impresa interessati poté quali come noto dove può scattare le procedure di controllo da parte della Commissione stessa
Io non intendo qua in questa sede non ho tempo discutere i vari problemi relative la germinazione di questi criteri oggettivi quali sono
Problema è che d'altronde qualunque legislazione antitrust deve affrontare in presenza di settori non omogenei viale commerciale altamente integrato
Voglio sottolineare invece che è importante che venga mantenuto l'orientamento pragmatico della della commissione nell'applicazione flessibile delle norme sulla concorrenza utilizzando cioè il Regolamento come uno strumento di politica economica unitaria
Mi sembra sia necessario provvedere ampie deroghe qualora un'operazione di concentrazione comporti importanti guadagni sociali di efficienza produttiva di promozione progresso tecnico
Penso ad esempio a quei settori quali la chimica alle telecomunicazioni nel quale gli investimenti richiesti per sviluppare un nuovo prodotto in grado di fronteggiare la concorrenza mondiale son talmente elevati che possono richiedere lo sforzo di più un paese a livello europeo
E su questo potrà dà un contributo meglio di me il collega poi
Mi sembra opportuno inoltre che nell'applicazione concreta da Numa attiva comunitarie si dia maggior peso alla rilevazione dei comportamenti anticoncorrenziale dell'inglese cioè l'abuso di posizione dominante è si dia maggior peso alle effettive barriera Lentate esistenti in dati settori economici piuttosto che a criteri stabiliti in relazione alle sole dimensioni o la quota di mercato di singole imprese
Se così non fosse vale a dire se si accettasse un'applicazione rigida delle norme si rischierebbe di fa Pove pericolosi vincoli ai processi in atto d'industria europea che sono volti alla cresce la competitività internazionale
E infine qualche due considerazioni non amo parlare di di fisco dopo una mia non non troppo lontana ancora esperienza ma qui devo dire qualche cosa sulla proposta di armonizzazione fiscale in relazione all'energia
Nel programma comunitario
L'abolizione delle barriere Tiscali è uno snodo Cucciari appellava imitazione del mercato interno l'abbattimento delle fonti è fiscale richiede però l'armonizzazione delle aliquote dell'imposta indire la Commissione ha avanzato una proposta di delibera che se fosse approvata
Porterebbe alla unificazione delle accise cedere imposte di consumo
Ho fabbricazione alla riduzione delle diversità attualmente esistenti per l'Iva e alla completa revisione delle procedure di controllo amministrativo per la riscossione
Si tratta di cambiamenti molto molto profondi il livello dell'imposizione indiretta infatti molto diverso differenziato coi Paesi della comunità
è il suo appiattimento su valori medi
Nella comunità così come proposto dalla Commissione avrebbe effetti molto forti sulla struttura dei prezzi
Sulla struttura dei consumi i quali tutti i Paesi della comunità
Nella sua tale versione il provvedimento darebbe luogo a inconvenienti
Gravi che debbono essere valutati congiuntamente i benefici che sicuramente sono importanti
Nel caso dell'Energia la fiscalità può essere impiegata oltre che per ragioni di gettito che fosse sonore prevalenti
Il nostro Paese
Per favorire il risparmio energetico
La diversificazione delle fonti l'uso di combustibili meno inquinanti e la produzione nazionale
La proposta della commissione del determinerebbe una riduzione molto forte nei prezzi dei principali prodotti presumo di consumatori d'Italia sarebbero felici di questa riduzione poi pagheremo la pacca altra parte non lo Stato poi non c'era questo genti
Il prezzo della benzina scenderebbe del trenta per cento
Guarda caso il riscaldamento del cinquanta per cento quello del metano di circa il dieci per cento
Il costo dell'energia se vi dovrebbe di colpo nel nostro Paese i prezzi relativi di diversi prodotti muterebbe uova di talmente con effetti negativi oltre che per il gettito
Per Hispano energetico per l'inquinamento per la produzione nazionale
Mi dico molto in sintesi questi effetti perché non posso di non cambi dettagliatamente cioè il ma è chiaro quali sono questi
Verrebbe né meno inoltre l'elasticità
Anticiclica deluso lo strumento fiscale nel passato AN importi sulle benzine sul gasolio son sempre stato lo strumento anticiclico disponibile i momenti difficili della congiuntura
Ho la data l'importanza dell'importo su Generali
Sarebbe certamente molto difficile il nostro Paese ci si attuasse questa direttiva così come adesso della commissione serve molto difficile compensare la forte perdita di gettito una modifica del ricco e dell'IVA ovvero con aumento di tale fiscale negli altri settori
Quasi finito naturalmente
L'eliminazione dei controlli doganali e l'avvicinamento della struttura dei prezzi dell'energia ripresa comunità
Sono un passo importante per la creazione del mercato unico di bene non voglio essere male interpretato io non sto dicendo che non sia importante ma aggiunge degli obiettivi che la proposta della commissione di armonizzazione si prefigge di raggiungere ma voglio qui avvertire
Ogni vita una riflessione perché mi stavo azione del mercato interno non richiede necessariamente la completa armonizzazione dell'imposizione indiretta
Come è morta l'esperienza dei mercati federali
Vi sono diverse proposte che io quando sto naturalmente esamina quello di tempo volte a evitare le difficoltà che io ho sul sottolineato
E concludo vale la pena sotto approfondire queste proposte per evitare che l'obiettivo più appariscente del novantadue quello che dà più all'occhio la gente al cittadino l'abolizione delle frontiere possa venire bloccato
Dalla necessità di evitare le forti tensioni che deriverebbero per tutti gli stati membri e per l'Italia in modo particolare più accentuato da una troppo rigida e rapida armonizzazione in questo settore
Voglio concludere una mia
Valutazione finale
L'indicazione delle difficoltà di passava novantadue non vuol dire comunque da parte mia che non si debba fare uno sforzo raggiunge gli obiettivi che con lungimiranza i padri politici d'Europa con l'atto unico si sono prefissi vuol dire che bisogna fare i passi con in tempo con prepotenze
Parola al presidente
Ogni
Sono
Anzitutto un complimento alla Fondazione Matteotti perché ancora una volta mi pare ha portato un tema di grande importanza
Alla attenzione e al dibattito
Io vorrei anzitutto raccogliere quanto diceva
Franco Reviglio il presidente dell'ENI per quanto attiene al ruolo dell'impresa pubblica
Dopo novantadue
Lo ricordo per dire che esprimo il mio pieno assenso
Confortato del resto da una lunga tradizione di teoria finanziaria ed economica sul ruolo dell'impresa pubblica i mercati e naturalmente confortato anche da una precisa Scelta di responsabilità
Per quanto attiene al credere in un ruolo dell'impresa pubblica come strumento della politica economica ed industriale qui
Il dibattito sul ruolo dell'impresa pubblica italiana e non è certo nuovo
è un dibattito che ha caratterizzato diciamo tutta la vita dell'impresa pubblica nel nostro Paese
E di volta in volta ci sono delle occasioni dei pretesti
Per attaccare l'impresa pubblica attaccare
Diciamo ruolo il significato dell'impresa pubblica e qui bisogna prendersi le proprie responsabilità se si è pregiudizialmente contro l'impresa pubblica lo si deve dire
è una posizione legittima in democrazia però
In ciò che ripeto tutto una teoria tutto un grande filone della teoria economica e finanziaria
Assegna come ruolo l'impresa pubblica bisogna essere coerenti e dire che l'impresa pubblica quali che siano i mutamenti istituzionali politici o sociali che intervengono nella vita dei paesi degli Stati dell'Europa continua a mantenere un ruolo perché laggiù gli obiettivi
Che sono gli obiettivi che Reviglio ha brevemente riassunto prima e che sono gli obiettivi che vengono ripeto da una consolidata teoria economica e finanziaria su questo dire che è un punto fermo che di sera il porre perché lo pongo sul piano tecnico-scientifico lo pongo come assunzione di responsabilità
In quanto credo nel in questa teoria credo negli obiettivi dell'impresa pubblica
Al di là di ogni questione su quello che può succedere nella vita degli Stati o Dell'Oro
E up a questo proposito visto che parliamo di novantadue
Vorrei anche dire un'altra cosa
Se possono esservi delle preoccupazioni su aggiustamenti necessari alla politica dell'impresa pubblica dopo novantadue io credo che le più grosse preoccupazioni ma su questo credo ci parlerà Bette probabilmente riguardano la struttura delle piccole e medie imprese italiane o delle unità artigianali italiani
Io sono reduce da due incontri uno a Parma e uno a Firenze con imprenditori locali con le unioni le strutture territoriali sia dell'industria sia delle piccole e delle medie dell'artigianato e vi posso dire che lì c'è grande preoccupazione
Per certi aspetti del mercato unico europeo
Pensate solo all'ingresso dalla grande distribuzione europea nel nostro Paese ma questi sono problemi veri e prossima ripeto questi lasciata Beppe che ha più titoli per me per parlare di quelli che possono essere gli aggiustamenti
Dell'impresa privata della struttura della piccola e media impresa private e artigianale che poi e alla base della struttura del nostro Paese per per tanti aspetti saputo sul piano territoriale e dell'occupazione di fronte al problema della calata dalla grande distribuzione europea in Italia ed è solo un aspetto del novantadue
Sotto questo profilo credo quindi che non non vedo problemi dell'impresa pubblica che siano più gravi può Diversi o delle grandi imprese se vogliamo rispetto ai problemi della piccola media impresa privata sarei più preoccupato per la seconda ma ripeto lasciamo a chi dello preoccuparsene di dirci suo pensiero
Per quanto attiene all'impresa all'impresa pubblica vuole grande impresa in generale
Reviglio ricordava quello studio della Commissione delle Comunità europee che attribuisce al completamento del mercato unico europeo effetti benefici in termini di aumento del prodotto interno lordo misurati le crisi
Della produttività raffreddamento dei prezzi eccetera
Naturalmente quella commissione ha posto in luce anche le ipotesi sulle quali basa questi queste stime dei benefici che vivere a deriveranno dal mercato unico europeo
Anzitutto c'è un problema di distribuzione territoriale dei benefici
è questo l'aspetto sul quale ovviamente occorre fare molta attenzione
Altro e l'Europa considerata nel suo complesso altre solo le parti dell'Europa di cui mezzogiorno è certamente una parte ma tutta l'Italia è una parte quale quindi quale sarà quindi la distribuzione dei benefici in senso territoriale questo ed avete
Poi naturalmente ci sarà da vedere la distribuzione dei benefici o dei malefici a seconda dei casi a livelli di struttura di impresa citavo prima il caso delle piccole medie imprese italiane o artigianali
Ho a livello di comparti produttivi in senso merceologico un senso di gruppi di impresa
Comunque
Certamente ci sono degli aspetti
Che per le imprese italiane vanno tenuti in considerazione
La Commissione di studio delle Comitato economico europea ha sottolineato alcuni di questi aspetti
Cosa significa la caduta le barriere all'entrata per esempio dei mercati
Cosa significa l'apporto l'apertura degli appalti e concessioni
Sul piano europeo
Cosa significa l'ipotesi che sta sotto questi conti di aumento del PIL di aumento della produttività e di raffreddamento dei prezzi per il mercato unico europeo nel suo complesso in termini di l'ipotesi di economia di scala di ristrutturazioni e di riconversioni per le imprese
Lo si dica tutto questo per una struttura produttiva come quelle italiana ecco questo credo che sia un po'i problemi
Da vedere e in questi problemi certamente entra anche l'impresa pubblica ma a mio modesto avviso entra forse minori in misura minore che non molte altre imprese italiane
Certo anche l'impresa pubblica
Dovrà e temi attrezzarsi a questi appuntamenti pensiamo ad esempio ai rapporti tra le imprese pubbliche e i altri committenti pubblici lo so lei nel è chiaro che la politica
Che l'ENEL farà nelle commesse
Dovrà tener conto del fatto nuovo del novantadue e quindi questo poi potrà implicare delle conseguenze dei rovesciamenti di conseguenze sulle imprese pubbliche
Di vari gruppi compreso per esempio del gruppo Ifil per una parte
Certamente
Per la parte delle imprese pubbliche abituate ad andare in condizioni privilegiate se vogliamo alla domanda pubblica anche in altri settori
Domanda di ogni tipo infrastrutturale ambientale ecologica di concessioni di opere e via discorrendo l'apertura di appalti concessioni ad altri
Gruppi europei può comportare dei problemi
E se ne potrebbero elencare degli altri tuttavia tuttavia
La mia nota di ottimismo per quanto attiene a queste alle problematiche dell'impresa pubblica e parlo soprattutto la parete per la mia esperienza come gruppo Efim deriva dal fatto che che le nostre aziende già competono
I mercati internazionali aperti per la maggioranza salvo alcuni casi di settori protetti accettato lei nel potrei citarle Ferrovie dello Stato come committenti o altre forme di domanda pubblica il grosso delle aziende dei nostri gruppi competono in mercati internazionalmente aperti
E non solo dire che competono per altre cose in un mercato
Per certi aspetti povero come quello italiano competono tra loro sul mercato strutturalmente povero rispetto quello europeo unico che quello italiano
Quindi certamente vi sono degli aggiustamenti da fare certamente va aumentata la competitività va aumentata la flessibilità dell'impresa pubblica
Certamente si devono preparare certe situazioni facciamo il caso ad esempio delle commesse ENEL
Certamente
Si deve ragionare sulle dimensioni sulla massa critica dei nostri gruppi e delle nostre imprese
Tuttavia non mi pare che sia il caso di drammatizzare oltre misura per quanto attiene all'impatto sull'impresa pubblica
L'effetto mille novecentonovantadue
Ripeto avrei qualche piccola non drammatica ma qualche piccola preoccupazione in più per quanto attiene la struttura delle piccole medie o artigianali imprese private a livello territoriale ma su questo lascio il campo ad altri appunto hanno più titoli di me di parlarle grazie
Ringrazio il professor Valiani per la sua relazione come avete visto
Mi pare che dico se Valiani concorda col professore Vito nel richiamare l'attualità del ruolo dell'impresa pubblica
Ha espresso un sostanziale ottimismo tranne certe aree però non mi sembra del tutto marginali
Su cui il fatto qualche riflessione più specifica
Ma soprattutto mi sembra che la chiave di lettura del suo intervento sia il non non tanto io la contrapposizione dell'impresa privata e pubblica quanto soprattutto in una contrapposizione fra grande piccolo impresario beh sotto la parola al professor però
Dunque
Gli USA
Io credo che
In questi primi mesi anziché sia per le settimane discussioni sull'novantadue
Abbiamo già fatto un numero di incontri e di convegni
Che dovrebbe essere il nostro Paese è veramente in una situazione privilegiata di fronte agli altri
Quello che mi spaventa
Che invece Trovo o mancante in Italia
Quello che invece vedo che in altri Paesi cioè la progressiva organizzazione delle azioni riguarda novantadue
C'è questo incessanti fogliettini quotidiani che il governo francese le istruzioni per il governo francese manda quotidianamente alle in prese che strizzano ogni giorno i loro comportamenti
Che fanno sì che questi obbligatoriamente al novantadue ci arrivino con uno dei mutamenti imposti quotidianamente da una politiche
Da parte del governo
Questo è un aspetto secondo me che noi trascuriamo
Sì preoccupiamo molto della forza delle singole impresa loro capacità e quindi teniamo anche a queste di competere né oligopolio internazionale noi non ci preoccupiamo invece asciutta ben dei cambiamenti reali che bisogna fare e del fatto che deve essere una intera macchina che si muove un'intera macchina di un intero Stato che si muove per delle modifiche assolutamente profonde
Allora
Questo è il grande grande rischiano nonno
E credo che Federica Faiella confermo no non abbiamo ancora
Quelle fogliettini quattro pagine che Amanda Ballack Amanda vogliono Balladur immagino ma anche il suo successore
Preparati verrà grande progressione francese sui piccoli mutamenti quotidiane che e ci vuoi per arrivare a novantadue
E allora il primo problema che mi pongo proprio questo problema
Delle strutture burocratiche centrale perché è verissimo noi stiamo noi segniamo col elencare problemi no giustamente Valiani a a posto il gravissimo problema delle imprese minori
Reviglio prima posti il problema dell'adeguamento fiscale energetico io potrei porre degli altri problemi
Però la metodologia con cui vengono affrontate è una metodologia di buona volontà
Per poi credo arrivare ultimo minuto in cui si è obbligati e allora ci si adegua di colpo
Dato che il nostro sistema un sistema di persone intelligenti mediamente poi alla fine si perderà qualche anno ma ci dice e ecco io credo che questo sia l'approccio più sbagliato possibile al mille novecentonovanta di
Pure ed è quello che noi dovremmo esitare con
Questi nostri incontri e dovranno invece proprio per le persone che vi partecipano
Fare presente la necessità che i singoli settori inizi una paziente concreta noiosa
Legislazione di adeguamento soprattutto noiosa perché se voi vedeste quelle pagine ci sono di un noioso impressionante no perché parlano delle normative tecniche per ma questo è in novantadue un meraviglioso
Salto politico che Fini ha raggiunto con delle noiosissimi decisioni quotidiane
Tutti vorremmo arrivata al meraviglioso video politico ma non affrontiamo re noiosi decisioni quotidiane
E
Però credo che quindi sia una una grande sfida di burocrazia il novantadue
Una grande sfida dei progressi dopo ci si adegua con la concorrenza è tema questa prima parte una grande sedi burocrazie e
E basta
Sembra un problema grosso questo dello stile progressive
Ma
Naturalmente oggi il tema e anche una una osservazioni su questo spunto specifico delle impresa e su questo punto specifico dell'impresa pubblica e privata
Io ho detto prima non è che una parte del novantadue non esageriamo nelle esaurire il novantadue comunque fatto di concorrenza economica solo perché tutto sommato inciderà su tutto alla Seat della economy della politica europea
Escluso
Direi che fuori soltanto il sistema pensionistico no per cui ancora non
Non si riesce non sa che pesci prendere diciamo ma tutto il resto della nostra vita è inclusa in queste quindi il confronto è col sistema scolastico del confronto sono con le strutture dei costi salariali e il confronto
Con le normative tecniche complice Lampredi ma mi sembra che pro con l'esercizio delle professioni con tutti questi aspetti
Mi sembra che l'unico che ne rimanga fuori per ora entro le delle pensioni perché assunto delle diversità e delle strutture così
Divergenti fra Paese e Paese che ancora un problema di armonizzazione rimane rimane difficile
Ma scendendo da questo al tema di oggi ci vuole delle imprese pubbliche e private
Io credo che
Dei fatti abbiamo da un lato enormi fatti nuovi e dall'altro lato ne abbiamo
Li conosciamo già io vorrei partire da quanto l'ho già detto Reviglio e Valle anni di cui condivido pienamente i discorsi e fare alcune osservazioni sul loro proprio per non ripeterli
Reviglio ha detto dai governi rivendicazione da sull'efficienza e la competitività questo è essenziale per il novantadue
E
Il problema è che noi dobbiamo o coniugare questo con altri obiettivi che possono anche sembrare contrastanti
Cioè l'occupazione lo superano depresse e
La rapporto il problema che queste imprese pubbliche non diventi uno strumento diretto di politiche economiche da parte del governo cioè regala regolato da obiettivi e programmi fissati dettagliatamente in sede politica
Cioè credo che con questi tre
Con queste tre
Osservazioni non possiamo veramente fare un discorso che ci riguarda e che ci porta alla alla ma a a a quello che dobbiamo essere noi nel novantadue
Cioè non
Non possibile infatti che in ogni caso noi
Raggiungiamo questi obiettivi che ci vengono quotidianamente posti che spesso sono i contrasti fra di loro
Se non dopo una profonde riflessioni ce lo riprendiamo tutti e tre alla lettera
Noi evidentemente porteremo al novantadue no non delle imprese efficienti capaci di sposarsi con altre prese ma faremo la fine dell'égalité
Cioè porteremo delle strutture estremamente indebolito
Questa è un'osservazione che noi dobbiamo ripetermi efficienza richiede rigore progetti d'investimento convalidata conto economico
Valutazioni approfondite vocazione realistica del mercato
E
Evidentemente
Tenendo presente cominciamo prima il contesto spingendo al massimo verso i discorsi di occupazione ma con la convalida di una tipo di concorrente un tipo di rigore che ci viene dagli altri paesi dagli altri Paesi europee
Ma noi ancora una volta riguardi novantadue
Sottolineiamo l'aspetto delle imprese concorrenziali e qui come vi dicevo prima più o meno siamo obbligati a nuotare voteremo io credo che
Non abbiamo un problema supplementare rispetto agli altri cioè che proprio perché
L'ottenere per il pubblico è sempre stata nazionale in molti casi siamo sottodimensionati e quindi devono stringersi molto di più di altri verso le alleanze verso le fusioni verso le scelte dei settori e quindi un'attività diremo così di intervento dei mercati finanziari molto più forti però che abbia avuto fino adesso anche se
L'unico punto in cui non sono d'accordo
Con Reviglio che dovrebbe presentare in un solo anno fattura le OPA ma anche in questi giorni stanno facendo un'OPA è interessante però nel caso della committee della il reggae negli Stati Uniti no uno Profacta con molta
Non non lo scarna mentre no ma con tutte le valutazioni come si fa
Credo
Alle
Noi sì ci siamo per regolarmente un'OPA
E
Sette mentre Senatus attuano
Interessati vostri giornali lo ricordavano altre come l'altro giorno
Come nelle OPA c'è sempre la pubblicità da un lato e dall'altro come se si fosse ansia perspicace no come ci fosse tenete per la squadrate che per la squadra vi così via così si chiama naturalmente anche nel caso della Hopa
Della io ritengo no voi sapete la Comit
è stata chiamata come White Night come come cavaliere bianco come aiutante si potrebbe dire del management no
Assalitore Robben come New York
Noi siamo stati chiamati eccome
Ritengo che Avati Cavalieri di aiuto
è interessante e quando la Bank of New York ha fatto una pubblicità per dire Cha Cha azionisti per i proxy Fight che poi è stato vinto
Dall'altro lato no anche sequestro definitivo peso specifico atto di pubblicità votate per noi perché il punto quattro era tremende perché diceva gli azionisti
Sareste voi le vostre azioni in mano a una banca che poi posseduto dal governo italiano che procedibilità altre imprese che se tutto sottoporrà all'interesse di questi gruppi industriali le vostre azioni
Poi hanno perso quindi voglio che questo non ha emozionato più di tanto gli azionisti no però attenti che il mercato internazionale Cia
Ha tentato di rivolgere controtenori la nostra natura pubblica
è stato facile ribadire che la Comit aveva già proceduto con pieno appoggio soddisfazione della Federal Riserve la Long Island Trust Company altre banche che si operava da tanti anni che mai interessi però sie dovuto spiegare
No e quindi questo lo dico proprio richiamare il grande problema dure trasparente delicatezza dei comportamenti di fronte a un mercato che in questo periodo ha dato
L'ha fatto delle chi era il Kyrie che evidentemente non sono sempre non sono sempre gravi
Ma il novantadue ci spinge è e a ad adottare quella dottrina delle pareti e mobili di cui ho parlato varie volte cioè comprare e vendere hashish starci per arrivare a quote di mercato
Che siano sufficienti con mercato europeo e quindi questa nostra attività di
Di
Inter la situazione e di cambiamento
Muterà profondamente la nostra natura no quando analizzo il comportamento della SGS quand'era il cento per cento ieri
E che adesso si chiama esce di aceto musone del cinquanta per cento il cinquanta per cento dell'impresa pubblica francese non privata cioè sono due imprese pubbliche si sono sposate fra di loro ma il comportamento dell'impresa e profondamente cambiata successivamente
Perché anche due imprese pubbliche è diventata una
Logica è un problema di riferente così complesso rispetto al referente nazionale che c'era prima per cui non è più la stessa impresa
Ricevo fatalmente spinti verso questo tipo di e di di di di di fine che è una bella fine verso questo tipo di di nuova arena competitiva
E credo prove per le industrie abbiamo anche sorbetto il problema grosso invece qua dei servizi
Non dimentichiamo le parti per fare rispettare io direi
Per più della metà anch'
Ma per circa la metà in questo momento è servito
Quindi la cultura del discorso del livello europeo
Deve essere fatto nel modo evidenti
Anche in queste ore stiamo facendo la medesima strategie insomma no
Leggete in questi giorni e non voglio entrare sulle polemiche ma problemi che riguarda le banche ieri ma questi problemi teorico come mai si è messo in moto una serie di di strategie primario paragona il rinvio questo discorso riguarda gli articoli che vedete sul Santo Spirito come mai proprio
Così in fretta e si mettono in moto tante strategie
Ah perché il posizionamento rispetto recupero dichiara Fiona May servizi è venuto molto più in fretta molto più veloce
Ed è molto più forte di produrre una procura e di traslare nel capo dell'industria industrie e dieci gli anni che ci siamo preparati
E il discorso dell'Alfa Romeo nella filiera era già e è venuto pre che anni prima perché lì la concorrenza era già venuto le economie di scala cimasa misurate fra di loro e il grosso problema cioè verso il novantadue ripeto non è che lo condivide quanto nel premerà completamente come ho detto prima e nei terreni in cui improvvisamente la concorrenza è arrivata in cinque minuti
In cui il problema dello spread dei tassi d'interesse delle banche per chi arriva dal Sud Italia
Per cui ma vediamo dei problemi di ristrutturazione di efficiente che s'era paragonabile a quella dei dei settori industriale in cui il prezzo non è più evidentemente il prezzo dell'acciaio mai lo spread Frattini e passivo in cui prove dei cortili di un corso di rito governo Amati
Ecco la e qui allora la fretta e canta La sette tante e anche la novità tanta proprio perché
Se voi pensate nessuno aveva mai riflettuto
Aveva mai riflettuto su questi discorsi no quando sento parlare che nel settore bancario non esiste la cassa integrazione no ma perché nessuno ha mai pensato che potesse
Quando è avvenuto questo istituto che potesse pensare a un discorso di ristrutturato il mondo bancario anche era qualcosa che divideva nella nostra mente common compartimento non concorrenziale sci e così si è insomma no
E
Adesso ci trovammo di fronte a trattare le banche copre le imprese elettroniche come le imprese d'automobile come tutte le altre imprese questo è il novantadue
Quello che non ci aspettavamo no e che è arrivato così in fretta
E Carrieri proprio problema di adattamento di dimensioni dei black out perché riguarda
Le banche riguarda ai servizi guarisce dei marittimi riguarda riceve si telefoniche tutto il grande comparto delle telecomunicazioni noto questo enorme sulla dei servizi
In cui il discorso concorrenziale sta cambiando in modo ma assolutamente assolutamente in impressionante
Ed è
Noi non dobbiamo formalizzarsi su nessun
Nessuna ricordo del passato perché non ci sembra il passato saturo negli stadi vada per il settore tradendo diverso
Quindi
Credo che sia necessario
Fare dei cambiamenti mentalità nella struttura e nella gestione che all'inizio d'estate sorprese ma che poi entro abituali nella nostra vita nelle nostre vite quotidiane
Siamo attrezzati a questo ebbe ci siamo attrezzati quando siamo obbligati che apprezziamo
Perché il bello del novantadue no io credo proprio che il nostro sistema di servizi non fosse pressate lussi attrezzata questa sfida ma ritengo anche che in pochi mesi da quando lo stile comincia ma il nostro sito di servizi grande così
Radicalmente per cui certe piante io no o paura
Io pur paura dei rinvii che di perdere erano in questo caso il novantadue
Di solito fa abbastanza
Più riformista che non radicali metà dei novantadue secondo nell'ambito di una spinta radicale se non ci muoviamo mai non non è a mio parere che avere un anno due in più di tempo poi ci serve perché l'hanno due in più ce lo dormiamo tutto no
è un po'il dibattito questo periodo il battito che c'è adesso sul sulle riforme sulla scuola russo percorsi blairiana le riforme di Gorbaciov no
C'è una scuola che il più credo che abbia ragione no che più passo per passo e che l'altra
E la Francia era era per ritirare ma attenzione camminiamo in avanti con prudenza perché
Se no cadiamo nel burrone da scuola siberiane andiamo ragazzi imprudenti dice ma avete mai visto voi saltare il burrone in due parti
Ecco di fronte al novantadue io chiedo con il cuore siberiana insomma no cioè non è che si siedono mo'faccia finisco subito non è che ci servono molto i rinvii ci serve plastici serve se presi per il collo ci sarebbe la sfida perché allora noi ce la faccia
Ce la facciamo o perché abbiamo dimostrato questa grossa capacità invece quando mettiamo delle pezze di risorse ma naturalmente abbiamo bisogno di che il Governo
Stia molto attento molto attento
A la simmetria delle situazioni
I nel difendere le nostre debole fece tutto le professioni che volete
Ma è più importante il problema della simmetria dei mercati
Infine
Noi stiamo andando al novantadue col una situazione anomala e io è un altro chiodo Keo ma vedo che nessuno ci pensa e in cui in Germania in Gran Bretagna scippo compra quasi tutto rosicchiando comici antimonopolio che poi a Verdini non gliela mica lasciato comprare
Con qualche arrampicata sugli specchi sull'interesse nazionale lo lucro perché l'abbiamo avuto anche noi stabilendo che l'acqua minerale rappreso che
Una risorsa nazionale non partecipò quindi ognuno ha i suoi peccati comunque in Gran Bretagna vuol comprese se avete i soldi o via dei mix un invito andare a compra se avete i soldi potete comprare quasi tutto erano
La che l'assalto alla cioccolata il perché mito nazionale nella sia caro implica Lanna che intercettano presso il comprate Angelo
E in Francia
Potevate comprare niente perché la quale tutto pubblico poi è stato privatizzato ed è stata fatta la privatizzazione
Beh la razionale cartesiano andarla ballo che diceva Tomé lunedì privati diamo questo martedì quello per pesata la mia situazione dubitativo Pella vivere come bravo questo qui che tutti i giorni fa i suoi piani noiosa
Poi però alla né poi però alla
Alla fine
E è intervenuto questa struttura privata ma in cui tutto si tiene e comunque
Un gioco delle carte da quando fatica sterile con le carte da gioco in cui tutto ciò che se uno le tira aria una
E il di lei perché ognuno al tre per cento dell'altro ma senza una struttura stabile no in Italia si possono fare tanti acquisti tanti
Due paesi sono assolutamente impenetrabili no per leggi e quindi nessuno può far think tank è sua realtà istituzionali e sono la Germania ed Olanda
Voi in Germania in Olanda non potete compagni
Perché il sistema ecco un possesso delle banche attraverso istituzioni finanziarie attraverso invece intrecciate fra di loro ma non al due per cento per piacere a testa ma con le grandi banche Deutsche e Dresdner in Commerz
Più delle banche dei Laender più dei lender direttamente e cioè una struttura proprietaria assolutamente impenetrabile ora signori miei
Adesso il flusso d'accordo ma quando avremo che i tedeschi comprano
E basta no e non so comprati successi stavo per dire a parolacce schede unire video no e io credo che sarebbe bene che non c'era qualche attimo prima e cioè attenzione alla simmetria Dei taccuini
Perché dobbiamo essere tutti per il novantadue tutti per un grande mercato unico ma con una situazione di simmetrie senza la quale noi ci troviamo assolutamente ma papere che di ribattono che la nostra simmetrie sono imprese pubbliche ed è un discorso abbastanza interessante per cui
In alcuni casi uno ribadito nella corrente nazionali per la pubblica deve andare in minoranza e non dobbiamo avere paura di questo c'è no
Che ribattono da Superstars simmetria ma nella Germania assimetria e tutto il Paese cioè per comprare un'impresa dovete comprare la Germania che costosissima
No
Allora
E con questo finisco
Il nostro governo credo che ricevo attenzione che novantadue è un boy un grande movimento anche di burocrazia no bisogna che muoviamo queste leggi muoviamo gli assetti istituzionali per dare una parità di forza alla nostra struttura
E poi vivace per finire le per il i discorsi con una mitizzazione
Pratiche novantadue c'è un rischio enorme di diventare la più grossa zona
Di protezionismo del mondo lezione
Cioè noi non muoviamo le le nostre imprese Oliver elevatissimi di efficienza con quello che sta succedendo nel Giappone nell'aria non abbiamo i fortissimi rischi degli alcolici costretti a fare l'Europa
Mettere la muraglia cinese
E quindi
Non è che io parli di fantasia in agricoltura è già così è successo così lo abbiamo fatto
Li riceve problemi gradevolezza il Paese
Però lo abbiamo mantenuto anche quando in onore delle colture sta andando verso una situazione fisiologica non più patologie il quando il monte regioni europei che gli agricoltori sono nettamente superiore alla media
Nessuno ha la minima idea di cambiare questa cosa che era nata nella spesa di povertà guardate che
Noi abbiamo un rischio forte di fare
Del Europa del novantadue un aveva chiuso a questo punto ramo aprile i capitoli per me importantissime quindi del commercio con l'estero rapporti consulti Stati Uniti eccetera ma credo proprio di avervi annoiato abbastanza è questa al prossimo convegno
Ringrazio il professor Prodi per la sua veramente esauriente brillante relazione credo che gli spunti siano veramente tanti mi pare che tali
Passaggi più interessanti il richiamo all'uso di strumenti finanziari propria anche dell'impresa privata
Da parte del sistema delle imprese pubbliche
Le notazioni sul la portata universale del fenomeno l'adeguamento agli obiettivi della novantadue soprattutto con riferimento al settore dei servizi e poi quella diciamo che il richiamo iniziale alla preoccupazione di adeguamento delle strutture pubbliche statali
A il motore possono stare al passo
Di gente adeguamento del sistema dell'impresa che mi sembra di estremo interesse ora dopo avere ascoltato e gli esponenti degli enti di gestione
Sentiamo la relazione dottor Abete che ci parlerà dell'impresa privata
Ma io sarò
Spero abbastanza breve
Innanzitutto perché non posso accettare il problema la la la competizione sul piano Demetrio locutori perché lo erano tre di o d'uno e quindi come da ecco e quindi come tale sarei gioco perché io non sono presidente Dino strette di gestione e quindi a una un approccio problematico
Un po'diverso Lolato come gestore della mia impresa all'altro come rappresentante di altri che gestiscono però evidentemente una logica di specificità e in terzo luogo perché
Siamo in ritardo io contributo come ha fatto storicamente l'impresa italiana cooperare in ritardo dando un contributo voglio dire alla son alla ottimizzazione del benessere collettivo
Quindi qualche titolo e qualche approfondimento sulla parte modo pratico ai piccoli nell'impresa non perché mi ha
Chiamato Valiani insistentemente a fare quelle riflessioni perché sono d'obbligo da parte mia
I titoli
Sono questi noi ci limitiamo mi sembra che il convegno invece opportunamente desse via una ottica
Un po'un po'diversa ci limitiamo romane che in quei convegni a cui più o meno tutti partecipiamo e che prima con mano Prodi ricordava a parlare dell'analisi soggetti oggettiva dei fenomeni c'è vediamo quello che succede fuori le regole
Gli effetti dell'atto unico il il mercato come si modifica quelli che da una S i comportamenti delle parti
Normalmente dedichiamo poca attenzione invece a quella che l'analisi soggettiva cioè quello che il ruolo le potenzialità i doveri e diritti dei singoli soggetti all'interno di questo contesto il modificazione
Sull'analisi oggetto oggettiva anch'io devo fare qualche riflessione la prima concordare con quello che dice Romano Prodi
Sul sul fatto che in questo Paese
Direi inevitabilmente direi usualmente manca la cultura del processo per cui noi ragioniamo sempre in questa logica cosa succederà e non ci mettiamo nella condizione di verificare quello che possiamo e dobbiamo fare giorno per giorno e quindi il primo contributo che devo uscire da questa
Esplosione di novantadue punto mi sembra si comincia pare novantadue da parecchio tempo si era la ma in questi ultimi mesi probabilmente anche perché il programma di governo gli ha dedicato parecchie pagine se ne parla moltissimo mi sembra come quando nelle aziende piccole si mette un elaboratore e essendo abituati a fare la contabilità
Manualmente e quindi a vere i dati un po'per volta improvvisamente non te li danno più perché dicono Docfa è l'esplosione no e se non c'è questa esplosione quindi sono e messo tutto dentro alla alla grandissimo Calderone non sia in grado di sapere qual è il risultato
C'è queste scosse novantadue
Cerchiamo di trasferire in cultura del processo quindi cerchiamo di trasferire una serie di atti continuativi e quotidiani
E cerchiamo di trasferirlo tutti quanti per quello guarda lo Stato
Io mi limito ai cinque titoli
I cinque titoli delle diversità che dobbiamo in qualche modo recuperare per far sì che lo Stato fa faccia il suo ruolo soggettivo all'interno di questo contesto il primo quello che sappiamo tutti il problema del disavanzo pubblico con tutti quelli che sono gli effetti che comporta in termini sia generali sia di sistema dell'impresa
Il secondo è quello della della cultura della proceduralizzazione non abbia una cultura delle procedure purtroppo storicamente arretrata e questa è una delle grandi diversità che abbiamo rispetto agli altri
Le diversità che preoccupano chi sta in un'impresa chi ha una cultura d'impresa non sono la differenza tra il punto di partenza il punto d'arrivo ma le modalità per raggiungere punto io non abbiamo una cultura delle procedure amministrative collettive di decisione politica di decisioni istituzionale di rapporto tra le parti sociali che vecchia che come si usa usando negativamente un termine che no invece una eccezione cultuale diversa burocratica in senso lato
E qui ed è una grande una grande area di realizzazione della cultura retrocesso in termini di quotidianità dei comportamenti
Il terzo titolo
Di diversità
è il problema del sistema delle infrastrutture mondo ripresa da alcuni anni mette in rilievo come noi siamo rimasti relativamente indietro sull'assetto delle infrastrutture in questo Paese e come questo diventa un elemento di distacco da recupera
Il quarto titolo e la gestione delle reti quindi la gestione delle infrastrutture ma non solo delle infrastrutture direttamente io discreto questi due titoli
Il problema dell'assetto del sistema dell'infrastruttura Canada la gestione perché noi normalmente nella cultura nella mancanza di cultura del processo e nella logica dei rapporti
Tra le parti siamo abituati a ricondurli a ha un solo problema
E quindi a negare il problema relativamente più semplice anche se operativamente più complesso perché non si risolve solo coi soldi ma si risolve anche con evidentemente iniezioni di tipo professionali in senso lato
Della gestione dell'efficienza dei servizi delle reti con un problema di mancanza o di carenza di infrastrutture esistono tutte e due tutte e due omessa affrontati il secondo quello della gestione è un problema però in cui la quotidianità si misura in termini puntuali e Confindustria Napoli
Ha detto proprio questo c'ha detto guardate che è importante da tempo noi diciamo e poniamo all'attenzione del Paese il problema delle infrastrutture ma è altrettanto importante un'attenzione alle modalità di gestione perché i recuperi di efficienza che si possono fare in quell'area
Hanno comunque una dimensione tale per cui quella che oggi occupa la problematica dei giornali cioè la manovra del venticinque
Maggio
è cosa relativamente limitata rispetto all'intervento che si può ottenere sotto quel punto di vista il quinto titolo
Ecco con questo concludo questa parte è quello della riforma fiscale
Io ho sentito purtroppo solo un pezzo delle azioni meglio ho sentito la parte riguardante le sue considerazioni sull'Iva personalmente io ritengo che comunque noi dobbiamo non possiamo opporci il problema della diversità anche là dove la diversità esista dobbiamo andare verso l'armonizzazione
Voglio dire più ampia il che non toglie che ci possono essere le specificità ma che però vanno affrontate in una logica molto residuale in una logica di sistema però penso anche che non possiamo affrontare il problema della omogeneizzazione fiscale
Lavorando soltanto su uno dei segmenti del fenomeno cioè sulle imposte indirette ma dobbiamo lavorare contestualmente sul problema delle imposte dirette delle imposte indirette
E degli oneri per le imprese perché è tutto un grandissimo Calderone di cui si può intervenire soltanto con un'azione organica e con un'azione che valorizzi gli effetti positivi e negativi compensando lì Ost sommando gli laddove questo è necessario ed evitando politica del carciofo che in questo caso sarebbero politiche evidentemente ancora più negative di quelle che sono state nel passato
In questo senso se come sembra la manovra
Del governo si limiterà a interventi non di tipo strutturale questo è un fatto comunque positivo perché evita di mettere in modo meccanismi però è anche un impegno per il governo a porsi questo problema come uno dei problemi centrali del prossimo
Su questi cinque titoli lo Stato può e deve fare molto su altri titoli possono fare molto le altre parti
Operative sociali il sindacato le banche ma per motivi di tempo risalto
Su cui su su alcune cose posso può fare abbastanza anche l'impresa
L'impresa in modo particolare diceva Valiani piccola e media dei problemi diversi rispetta quella dalla grande impresa nella problematica novantadue io su questo concordo
Concordo sia perché impresa pubblica impresa privata penso che pur con le differenze
Che ha tutto hanno che in parte sono state eliminate nell'ultimo periodo che speriamo possano essere eliminate in termini di modalità di comportamento di omogeneità delle opportunità
Si pongono comunque in una rapporto con la problematica di tipo strutturalmente più forte
Quindi non possono che fare tentare di fare meglio quello che stanno cercando cioè di fare vendere sempre più servizi piuttosto che prodotti cercare di farlo con il massimo di attenzione alla competitività e con una forte cultura delle alleanze
Gestendo le due le due linee di direzione in modo tale che venghino svengono salvaguardati al massimo i diritti dell'utenza e vengono però potenziata al massimo le capacità di espressione del sistema produttivo la piccola e media impresa si trova oggettivamente in una situazione diversa ma non si trova una soluzione diversa
Perché
Il fatto che interviene in un mercato più grande la mette in una condizione di relativa difficoltà bene o male
Negli anni settanta con la piccola e media impresa e questo Paese veniva data da molti economisti per per chiusa dopo
Gli shock petroliferi in modo particolare in certe parti del Paese con la famosa valigetta ha portato in giro una sistema produttivo italiano in termini di capacità di produzione al retto tra virgolette non solo economicamente la cultura del sistema
E quindi non tanto perché e ovviamente andando in un mercato più ampio una cultura della commercializzazione cambia
Può essere deve essere meno spot e più strutturale il discorso di alleanze si propone anche all'interno della piccola e media impresa anche sulla dimensione diversa e quindi significa ritrovare capacità di partnership capacità di collegamento capacità di rafforzamento tramite questo quanto perché la piccola media impresa è strutturalmente più debole oggi
Rispetto al sistema della grande impresa rispetto nel quadro della nuova problematica che deve affrontare
Quindi
Non è un problema di mercato interno non è un problema e novantadue è un problema che la media e piccola impresa in questi anni non ha avuto per una serie di motivi
Alcuni condivisi altri non condivisi dalla collettività degli osservatori quel tasso di rafforzamento che la mette in una condizione soggettiva di presentarsi in campo forte
Io imprenditore se sono forte sono culturalmente preparato a misurarmi con qualsiasi dimensione del problema
Se solo relativamente meno forte
Mi trovo nei confronti del problema in una condizione oggettiva di difficoltà
Condizione che poi mi limitarne i comportamenti progettuale dei comportamenti operativi
I problemi della piccola e media impresa oggi sono parecchi
Io penso che debbano essere affrontati
Anche con tecniche separate bisogna smetterla
Quando si parla di queste problematiche di parla di piccola e media impresa perché media e piccola impresa hanno oggi problemi diversi e quindi se vogliamo effettivamente affronta i problemi della piccola e media impresa dobbiamo affrontarli con interventi molto finalizzati e non cauti che a mente messi insieme e poi non utilizzabili di fatto da nessuna delle due componenti
Costituiscono un problema
Sul piano del investimento
In quelle che sono in quello che l'investimento
Oggi necessario la commercializzazione e la ricerca
E il problema della piccola e media impresa è il problema finanziario
Io credo molto
Ancora oggi alla centralità della tecnologia in termini di capacità di recuperare competitività
Voi se l'impresa è debole strutturalmente questi tipi di investimenti d'impresa non li può fare se non a a d'elevatissimo rischio
Negli anni settanta negli anni Sessanta la piccole mani prese investiva in macchina
Poteva sbagliare non tarare l'investimento
Poteva avere un danno ma il danno era relativamente limitato la macchina è un bene
Da un momento all'altro non non perdeva il proprio valore
Oggi la macchina
Pur rimanendo bene comunque si deprezza molto prima ma l'investimento che oggi viene richiesto al sistema delle imprese non è l'investimento principalmente ma è un prestito in ricerca i veti di commercializzazione in in iniziative che vanno nel conto economico non è lo stato patrimoniale se uno il conto economico lo stato patrimoniale le fa nella cultura di sviluppare impresa non la rottura di far vedere che fa gli utili aumentando gli oneri pluriennali
E se questo è vero
La di rafforzamento della capacità finanziaria dalla piccola media impresa è una condizione essenziale
Per manteneva come un soggetto
Positivo
Ci sono tutta la serie iniziative
In questi giorni si parla dei fondi chiusi è un tema che bisogna affrontare presto in modo
Operativo c'è da dedicare anche qui
Particolato e centrando strumento fiscale
Che può favorire un processo di rafforzamento e di patrimoni trazione da piccola mini impressa
C'è da non dimenticare con questo concludo grazie
C'era non dimenticare che
Oggi parlare di sistema industriale in questo Paese significa parlare di un complesso molto lite o funzionalmente interconnesso
Oggi chi attacca
Oh io lì
Non fanno bene il proprio mestiere se non hanno delle piccole e medie imprese che fanno bene il proprio mestiere
Perché
La cultura anche della
Del lavoro decentrato del subappalto si è trasferita dalla cultura del prodotto alla cultura del servizio
Oggi noi a tutti i livelli appaltiamo fuori la risoluzione di un problema non la fornitura di un pezzo di macchina
E quindi il mancato rafforzamento Dallapiccola mentre San porterebbe inevitabilmente un effetto dirompente sul sistema delle imprese e questa è l'unica differenza che pongo rispetto al discorso che siamo agli anni se salta la capacità di sviluppo del sistema le piccole imprese oggi in Italia in modo particolare salta la capacità di competitività della grande impresa pubblico-privata che essa sia
E questa dimensione in questa fortissima InterComm inversione funzionale di questo sistema in cui c'è una presenza qualificata ed importante quantitativamente dalla piccola impresa che ne abbiamo il punto di forza il punto di debolezza rispetta novantadue
Il punto di forza perché abbiamo molte più capacità progettuali rispetto a quel sistema in cui uno comanda per tutti il punto di debolezza perché se non riusciamo a metterle in moto questo diventa un discorso senza
Senza futuro
La la soglia
Della qualità diventa la vera discriminante sulla qualità
Tutti partecipiamo
Dalla da quello che
Produce il piccolo pezzo a quello che produce il sistema complesso a quello che trasferisce questo sistema in una parte all'altra del mondo
E quindi si è la qualità diventa la discriminante sempre più della capacità di competitività un'analisi recente fatto nel sistema imprenditoriale
A livello diffuso diceva come il sistema delle piccole e medie imprese metteva al primo posto della suo rischio di competitività la qualità
Più quei il prezzo se non ho riconosciamo questo come elemento determinante noi corriamo il rischio di fare delle buone norme anche se in ritardo per il mercato interno ma di non avere più i soggetti che queste norme possano operativamente gestite grazie
Ringrazio ringrazio però vede per la sua relazione anche qui avete visto avete sentito un serie interessante di spunti soprattutto l'ultimo sul complementarità tra il sistema delle piccole e medie imprese e sistema delle grandi imprese pubblico-private che siano non mi dilungo in commenti perché il tempo che abbiamo a disposizione non è molto adesso abbiamo un interruzione di una decina di minuti cercheremo di rispettare i questo termine perché come sapete abbiamo ancora tre relazioni nella parte conclusiva la mattinata grazie
Fuori e
Il primo che prende la parola in questa seconda parte della mattinata e l'avvocato Bernardini
Della giunta dell'ENI che ci parlerà su gli aspetti normativi del tema che stiamo trattando
Penso di no
Grazie presidente
Sì ah va tenuto per
Il mio contributo è strettamente limitato agli aspetti giuridici delle novità introdotte dall'Atto unico europeo
Aspetti giuridici di cui poco forse si parla in genere in questi incontri e giustamente a mio avviso perché come vi accorgerete tra breve
Rispetto ai grandi scenari che abbiamo sentito disegnare nelle relazioni precedenti il tema è piuttosto arido e noioso anche se ovviamente occorre tener presenti gli aspetti normativi
Il breve tempo donne evidentemente mi costringe ad una operazione di sintesi della quale mi scuso
La normativa in realtà è piuttosto complessa come
L'Atto unico europeo entrato in vigore il primo luglio mille novecentottantasette
Ha portato una serie di modifiche ai Trattati comunitari del mille novecentocinquantasette di cui mi propongo di esaminare separatamente
Le novità più significative
Queste attengono a due fondamentali capitoli le riforme istituzionali e i fondamenti è la politica della comunità europea
Con riguardo alle riforme istituzionali la prima novità certamente una novità rilevante attiene alla modifica dei poteri decisionali del Consiglio
Che tra le istituzioni comunitarie come probabilmente sapete è quella
Alla quale appartiene il potere di deliberazione il potere deliberativo dalla comunità
In molte delle delle materie relative all'instaurazione del mercato interno di cui parleremo tra poco il Consiglio ora grazie all'atto unico decide a maggioranza e non più
Secondo la vecchia regola dell'unanimità
Questo significa in pratica che su un totale di settantaquattro voti ponderati cinquantaquattro sono necessari per fare maggioranza in ambito in seno al Consiglio maggioranza qualificata ventitré voti occorrono per fare un blocco decisionale e qui mi limito a ricordare
Che il peso attribuito al voto di ciascun stato membro varia da dieci voti per Italia Francia Germania federale nel Regno Unito a otto voti per la Spagna cinque per il Belgio Grecia Olanda e Portogallo tre per la Danimarca
E l'Irlanda e due per il Lussemburgo
Questo voto a maggioranza qualificata del Consiglio e previsti in una serie di materie tra cui cinto la sospensione e la modifica unilaterale dei diritti doganali
La estensione a cittadini di Stati terzi delle norme relative alla libertà di prestazione di servizi l'adozione di direttive per la liberalizzazione del movimento dei capitali
La regolamentazione del trasporto marittimo e aereo l'adozione di misure relative all'armonizzazione delle disposizioni nazionali
Che ostacolano il funzionamento del mercato interno ad eccezione perché qui torna la regola dell'unanimità delle disposizioni fiscali
E di quelle relative alla circolazione delle persone e ai diritti e interessi dei lavoratori dipendenti
La seconda novità dopo la prima appunto la diverso diverso foto ambito consiglio la seconda novità introdotta dall'atto unico materia di riforme istituzionali attiene alla instaurazione di una cosiddetta procedura di cooperazione tra Consiglio Commissione Parlamento europeo che poi sono le tre fondamentali istituzioni comunitarie
Prima dell'atto unico il consiglio aveva praticamente poteri limitati nell'adottare respingere o modificare proposte di legislazione formulate dalla Commissione mentre il ruolo del parlamento in questa materia
Era puramente consultivo la nuova procedura prevista dall'atto unico accentua significativamente il ruolo del parlamento
Nel processo legislativo ed assicura d'altra parte il continuo coinvolgimento della Commissione relativamente a materia di estrema importanza
Tra cui figurano le misure volte ad evitare discriminazioni fondate sulla nazionalità il libero movimento dei lavoratori
Le misure volte ad assicurare la libertà di stabilimento e le misure di armonizzazione per l'instaurazione
Del mercato interno al mille novecentonovantadue
Questa procedura di cooperazione che era appunto la seconda novità introdotto dall'atto unico certamente si muove nel senso e nel segno della maggiore democraticità nel funzionamento delle istituzioni in quanto tutte sono ora molto più coinvolte
D'altra parte e certamente più complessa e quindi potrà comportare inevitabilmente dei ritardi nel processo legislativo della comunità
La stessa regola della maggioranza del Consiglio poi per le decisioni del Consiglio potrà vere o rischierà di a vere limitata importanza perché continuerà a richiedere sì per una serie di materie
L'unanimità ogni qual volta il Parlamento europeo nell'ambito di questa procedura di cooperazione respinga una proposta adotta una posizione comune adottata dal Consiglio
Quindi si ritorna la regola dell'unanimità ove il Parlamento europeo adotti una posizione contrastante con quella del Consiglio
Questo direi per quanto attiene alle riforme istituzionali con riguardo alle disposizioni relative ai fondamenti alla politica della comunità
Spicca evidentemente quella di cui si parla poi normalmente quasi fosse l'unica disposizione rilevante dell'atto unico
Che prevede che la comunità addotta le misure destinate a una instaurazione progressiva del mercato interno
Nel corso di un periodo che scade il trentuno dicembre mille novecentonovantadue questo mercato interno viene poi definito dall'atto unico copre uno spazio senza frontiere interne
Nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci delle persone dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni del Trattato
Ora è da osservare subito che poi che queste quattro libertà di circolazione di servizi Merk cinque persone capitali richiamate dall'atto unico
In realtà costituiscono altrettante regole fondamentali delle comunità europee sin dal trattato del mille novecentocinquantasei
Si pone dal punto di vista giuridico il problema del coordinamento e del rapporto tra queste nuove disposizioni dell'atto unico e le precedenti tuttora in vigore del Trattato del mille novecentocinquantasei
Questo rapporto tende ad essere risolto configurando le nuove disposizioni
Come aventi un carattere essenzialmente procedurale
In quanto cioè attinenti piuttosto ai modi e alle procedure con cui le istituzioni comunitarie dovranno muoversi per attuare il traguardo dell'instaurazione del mercato unico al mille novecento novantadue
Dal punto di vista sostanziale invece le quattro libertà di cui ho detto
Rimangono sottoposte ad interpretazione secondo le disposizioni del Trattato originario e quindi verranno vengono fatte valere
In base a queste stesse disposizioni davanti ai giudici nazionali alla corte di giustizia delle Comunità europea
Ecco così precisata la portata dal punto di vista giuridico
Di questo obiettivo di questo traguardo e delle procedure
Che sono previste per la sua per il suo raggiungimento vediamo ha perso attraverso quali meccanismi previsti dall'atto unico
Dovrà instaurarsi dovrà perseguire sì l'obiettivo stesso del conseguimento del mercato unico questi sono essenzialmente due i meccanismi l'adozione di misure di armonizzazione volte alla ravvicinamento delle disposizioni di legge regolamentari e amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto
L'instaurazione e il funzionamento del mercato interno quindi prima primo strumento l'armonizzazione delle legislazioni
Il secondo strumento è la cosiddetta dichiarazione di equivalenza ad opera del Consiglio
Nella misura in cui al trentun dicembre mille novecentonovantadue disposizioni nazionali non armonizzati siano ancora d'ostacolo alla realizzazione delle quattro libertà di cui si è
Vediamo separatamente questi due strumenti perché dire questo è il nucleo essenziale dell'alto un unico delle novità portate da questo strumento da questo trattato le misure di armonizzazione sono adottate dal Consiglio a maggioranza qualificata qui torna la prima modifica istituzionale di cui ho parlato su proposta della Commissione delle Comunità europee in cooperazione con il Parlamento europeo
E previa consultazione del Comitato economico e sociale
Ma vi è una grossa eccezione quando tratti sì di materia afferenti la fiscalità l'abbiamo sentito nei precedenti interventi
La libera circolazione delle persone i diritti e interessi dei lavoratori il Consiglio potrà decidere solo all'unanimità e in consultazione con il Parlamento
Ora considerata l'importanza dell'armonizzazione legislativa in queste materie in particolare nella materia della fiscalità
Evidente come questa deroga sicuramente voluta dagli Stati membri per proteggere le loro entrate fiscali
Costituisce o rischia di costituire un fattore di notevole rallentamento del processo di eliminazione degli ostacoli fisici alla realizzazione del mercato
La novità in realtà è costituito dal fatto che mentre prima dell'atto unico le misure di armonizzazione
Delle legislazioni nazionali
Potevano essere adottate solo nella forma della direttiva
E ora possibile che siano adottate sotto forma di Regolamento ricorrendo allo strumento del Regolamento ora la differenza
Credo sia nota la direttiva per essere vincolante all'interno dei singoli stati membri ha bisogno di essere trasformata in norma di diritto interno con un processo legislativo il Regolamento invece e direttamente applicabili negli ordinamenti degli stati membri quindi il diverso la possibilità di ricorrere al Regolamento evidentemente esalta l'efficacia l'immediatezza del processo di armonizzazione che è uno dei fondamentali obiettivi
Del trattato e ribadito dall'alto
E qui ricordo che secondo quanto rinunciato indicato dalla Commissione delle Comunità europea nel famoso libro bianco del mille novecento ottantacinque
I provvedimenti normativi da adottare proprio sulla strada di questa armonizzazione delle legislazioni nazionali entro il mille novecento novantadue sono circa trecento un numero sicuramente importante ad oggi sono state presentate dalla Commissione al Consiglio duecentootto proposte
Per altrettante misure di armonizzazione il Consiglio ad oggi né approvate sessantanove Enea parzialmente adottate sei questo per dare il quadro
Del punto in cui sia in questo processo di alcuni
Ecco mancando l'armonizzazione attraverso questi meccanismi entro il mille novecentonovantanove in una determinata materia il Consiglio a maggioranza qualificata ma subordinatamente alla procedura di cooperazione con il Parlamento e la commissione di cui ho detto all'inizio può emanare una cosiddetta dichiarazione di equivalenza con l'effetto che le disposizioni in vigore in uno stato membro in quella determinata ma sono riconosciute in momenti non è avvenne in vigore in un altro stato membro nella stessa marca
Nel senso che quest'ultimo stato membro
Non potrà più subordinare l'accesso sul proprio mercato a persone beni o attività
Laddove queste attività o beni siano stati autorizzato a
Entrare nel mercato secondo le disposizioni del loro paese di origine quindi una volta soddisfatte le disposizioni normative del Paese di origine delle persone o dell'impresa che svolgono quella determinata attività
Queste persone queste imprese possono svolgere la stessa attività in tutti gli stati membri senza bisogno di soddisfare le ulteriori eventuali disposizioni nazionali degli Stati membri
Nei quali chiedono di entrare dei quali chiedono
E così per fare un esempio
Un soggetto abilitato a compiere qualsiasi attività per esempio un'attività bancaria finanziaria in uno dei dodici Stati membri secondo le norme di quest'ultimo
Potrà svolgere la stessa attività negli altri stati membri senza bisogno di ulteriori autorizzazioni da parte di questi ultimi sta perché ha avuto una volta l'autorizzazione nel paese di origine
Ora
Lo stato destinatario di una misura di una dichiarazione di equivalenza nel senso cosa ha detto
Può però invocare
La così detta esigenza importante il termine che poi trattato non è definisce compiutamente ma comunque il riferimento è a ragioni di moralità pubblica di sicurezza pubblica di ordine pubblico di tutela della salute o di protezione del patrimonio artistico o dell'ambiente di lavoro o dell'ambiente per sottrarsi agli affetti di una dichiarazione di equivalente
Tutto questo intanto potrà funzionare in quanto a seguito di verifica degli organismi comunitari si accettino le motivazioni del singolo stato membro volte a impedire appunto l'effetto della dichiarazione di equivalenza
Ora questo principio della dichiarazione di equivalenza o come anche è stato chiamato del mutuo riconoscimento delle legislazioni
Ancora una volta non costituisce in realtà una novità nel sistema comunitario in quanto già alla corte di giustizia delle comunità europee
A cominciare dal mille novecentosettantanove in un caso rimasto famoso Cassis de Dijon
Aveva affermato che è un bene prodotto e commercializzato legalmente quindi secondo le norme di onde in un determinato Stato membro deve essere ammesso
Nel mercato di ogni Stato membro
E ciò in quanto ostacoli alla libera circolazione di beni nell'ambito comunitario risultanti da disparità tra leggi nazionali sono ammessi solo se giustificati
Appunto da ragioni di moralità ordine sicurezza pubblici protezione della salute e protezione del patrimonio artistico tutela della proprietà industriale e commerciale e all'articolo trentasei trentasei del trattato del mille novecentocinquantasette in tutti gli altri in tutte le altre situazioni
Gli Stati in virtù di questa giurisprudenza che poi ha avuto un seguito di applicazione della corte di giustizia sono obbligati ad accettare
Un bene un'attività che provenga da altro stato membro e abbia lì in questo stato di origine ricevuto tutte le autorizzazioni e quindi sia gli conforme alle norme di legge nazionale quindi realtà a ben vedere anche questo principio
E la dichiarazione di equivalenza trova una profonda radice fondamento nella
Precedente giurisprudenza della corte di giustizia delle Comunità Europee comunque rimane un principio a mio avviso di grande rilievo
Destinato ad avere effetti importantissimi forse finora sottovalutati in quanto in pratica d'ora in poi
La disciplina del singolo stato membro in una determinata materia avrà una come dire una potenzialità di applicazione in tutti gli altri Stati membri come appunto diceva questa dichiarazione di equivalenza che rimane però una facoltà una discrezionalità del consiglio
In quanto l'atto unico dice il consiglio può procedere una dichiarazione di violenza non avendo gli Stati accettato la proposta della commissione delle comunità europee secondo cui il consiglio dovesse avere un obbligo
Di formulare una dichiarazione di violenza proprio per dare più concretezza a questo processo di armonizzazione di ravvicinamento delle legislazioni nazionali
L'atto unico prevede tre eccezioni al principio dell'armonizzazione
Delle legislazioni nazionali sia prima del novantadue attraverso il processo di direttive e regolamenti del Consiglio sia dopo il novantadue
Con il processo con il meccanismo della dichiarazione di equivalenza
Prima eccezione anzitutto la Commissione nel formulare proposte volte all'armonizzazione delle legislazioni
Deve tenere conto dice l'atto unico del diverso grado di sviluppo economico di uno stato membro e può quindi prevedere deroghe con disposizioni appropriate
Purché a carattere temporaneo e tali da arrecare meno perturbazioni possibili al funzionamento del mercato evidentemente articolo che è stato inserito
Su richiesta dei paesi con problemi di sviluppo
La seconda eccezione deriva dal fatto che viene consentito ad uno stato membro di seguitare ad applicare una propria disposizione nazionale pur in presenza di una misura comunitaria di armonizzazione adottata dal consiglio se ciò è giustificato da esigenze importanti previste nell'articolo trentasei del trattato e torniamo alle ragioni di moralità pubblica ordine pubblico sicurezza pubblica protezione del patrimonio artistico protezione
Della proprietà intellettuale oppure ancora e queste sono due novità dell'atto unico
Se queste ragioni sono relative alla protezione dell'ambiente di lavoro o più in generale dell'ambiente
Ovviamente questo non è automatico la commissione verifica quindi si apre una procedura comunitaria di verifica
La validità delle ragioni addotte dallo Stato membro per esonerati dall'applicazione della misura di armonizzazione e soprattutto verifica che questa deroga non significhi un'arbitraria discriminazione o una restrizione mascherata
Del commercio tra Stati membri in caso di contrasto tra lo stato interessato dell'istituzione comunitaria la questione
Può essere deferito alla Corte di giustizia delle Comunità europea
Infine vi è una terza eccezione
Si prevede che le misure di armonizzazione possono includere in casi appropriati quella che è chiamata una clausola di salvaguardia
La quale autorizza gli Stati membri o lo stato membro destinatario della misura di armonizzazione per ragioni ancora una volta di moralità pubblica ordine pubblico pubblica sicurezza pubblica eccetera
Autorizzato adottare misure provvisorie in deroga alla misura di armonizzazione ancora una volta soggette a una procedura comunitaria di controllo
E mi avvio a concludere direi che se posso esprimere una valutazione complessiva degli aspetti giuridici che poi il tema delle mie
Considerazioni dell'atto unico dire che secondo me andrebbe deluso chi cercasse nell'atto unico uno strumento per promuovere l'integrazione europea in forza di norme di legge
In virtù di legge anzi sotto questo profilo l'atto unico
Ad un attento esame può anche indurre la conclusione del resto avanzata dai suoi critici più severi che in realtà esso rappresenta in qualche modo un passo indietro non tanto rispetto al trattato del mille novecentocinquantasei
Quanto a al risultato acquisito dagli sforzi congiunti di tutte le istituzioni comunitarie in Consiglio Commissione Parlamento europeo corte di giustizia soprattutto dal mille novecentosettanta in poi per rendere operativo il mercato comune
Passo indietro considerato che le cosiddette quattro libertà di movimento e cioè riferiti a capitali beni persone e servizi
Che caratterizzano il vorrebbero essere la grande novità dell'atto unico in realtà costituivano già e qui torno a ripetere regole essenziali della originaria costruzione comunitaria
Donde l'osservazione che in fondo l'atto unico si risolva solo nella previsione di un nuovo periodo transitorio
Dopo quello già scaduto al mille novecentosessantanove al termine del quale realizzare traguardi appunto l'instaurazione del mercato unico
Che avrebbero già dovuto raggiungersi in base all'originaria disciplina ovviamente
Apprezzerei della mia relazione sui profili strettamente giuridici non politici
Termine poi questo del novantadue entro cui deve realizzarsi adesso il mercato unico e quindi terminare questo che è stato chiamato in realtà un solo sul un secondo periodo provvisorio termine al quale stando a una dichiarazione congiunta
Degli stessi Stati membri all'unanimità allegata all'atto unico non dovrebbero nemmeno riconoscersi Effetti giuridici automatici quindi come vedete dopo aver solennemente enunciato questo traguardo nel testo dell'atto unico nel trattato in una dichiarazione annessa di cui si può discutere il valore sul piano del diritto internazionale gli Stati però si sono affrettati a manifestare maggiore prudenza dichiarando appunto unanimemente
Che a questo traguardo a questa data non deve riconoscersi effetto giuridico automatici
Ulteriore considerazione ripetendo critiche svolte autorevolmente durante questo periodo fino al novantadue e poi successivamente
L'atto unico consente agli Stati di adottare una serie di misure protettive maggiori che per il passato
Il nome di nozioni vaghe quali la sicurezza la protezione dell'ambiente la protezione dell'ambiente di lavoro
Più in generale è stato rilevato che il contrastato negoziato tra le delegazioni a livello statale che ha contrassegnato la nascita di questo accordo
A in un certo senso compromesso in più parti quella chiarezza ed essenzialità di formulazione che erano state le caratteristiche del trattato del mille novecentocinquantasette
Dando origine a un testo a volte contraddittorio e nel quale l'affermazione del principio è seguita da vero che che chiaramente ispirate alla dea alla tutela di singole posizioni nazionali ne attenuano significativamente la porta
Concludo anche perché mi pare di aver sentito richiamo
Queste valutazioni critiche passate su una fredda analisi giuridica evidentemente devono cedere il passo di fronte al grande significato politico
Dell'atto unico inteso quale impegno morale e politico ancora una volta di tutti gli stati membri per fare dell'Europa un vero mercato senza barriere nel mille novecentonovantadue entro il mille novecentonovanta
In quanto documento politico più che giuridico e concludo l'atto unico confermarmi avviso la comune volontà degli Stati
Di perseguire gli obiettivi da esso fissati ma intrigante altresì che per la realizzazione di questi obiettivi questa volontà politica sia evidentemente mantenuta Kering
Avvocato Bernardini come avete sentito ci ha fatto una redazione estremamente puntuale articolata il riuscito a condensare in un tempo relativamente breve
Una serie di notazioni tecniche veramente complessa indubbiamente profilo dell'armonizzazione diciamo è uno degli aspetti
Che rientrano diciamo che nel quadro complessivo dell'integrazione economica e quindi armonizzazione normativa che il dico l'equivalente la faccia legale del problema economico ma comunque uno dei profili essenziali del discorso complessivo
Passo pure la parola questo Scognamiglio occhi ci intratterrà sublima il coordinamento delle politiche economiche
Mi
L'economia italiana in condizione di espansione ormai da oltre sessantacinque mese come del resto accade nelle principali economie dell'Occidente e questo è il ciclo espansivo più lungo che abbiamo mai sperimentato e ci porta a ritenere più che possibile addirittura probabile che questo significhi una cambiamento nella fisionomia dei cicli economici così come li abbiamo conosciuti negli anni passati
Probabilmente in futuro si riserva una prospettiva di crescita più stabile e che in passato ciò cioè non un'alternanza di periodi di rapida crescita competenti depressione ma una profilo di salita del prodotto nazionale lordo o comunque degli indicatori dell'economia occidentali che avranno un appunto una maggiore linearità che in passato ritengo che questo sia probabile se non altro sulla scorta di quello che abbiamo visto succedere lo scorso autunno quando non fatto
Di crisi molto grave finanziaria che minacciava di ripercuotersi in una profonda recessione dell'economia mondiale è stato è svanito sostanzialmente scomparso dalla dalla dalla scena economica e questo dimostra se non altro che i governanti coloro che governo l'economia hanno sviluppato una professionalità nel controllo del ciclo che probabilmente che anzi certamente nel mille novecentoventinove era scoop
Il profilo italiano mostra quindi immobile caratteristiche analoghe a quello e europeo né anzi possiamo constatiamo che l'Italia ha avuto mediamente tassi di crescita più elevati rispetto ai nostri soci europei con l'eccezione con l'eccezione della Spagna
Tuttavia malgrado questa circostanza tutti i Paesi europee in particolare quelli della comunità e l'Italia in modo più grave si portano portano con sé uno un problema comune che un problema molto grave molto seri dormire fischio come ovvio a livello della disoccupazione che si è creata
All'interno dell'Europa e in particolare
All'interno del sistema italiano
E vero che quando si va a fare l'analisi dei dati sulla disoccupazione si scopre che i disoccupati i disoccupati sono molto meno di quelle che lei statistiche ufficiali
Indicano questo aveva e in particolare per il caso dell'Italia dove si sa che la disoccupazione si concentra soprattutto nel sud nelle donne in cerca di prima occupazione e cioè si riferisce a un fenomeno di crescita della domanda di lavoro offerta da poco parte tempi potenziali lavoratori di fronte a una situazione in cui l'offerta di posti di lavoro immane corta
Purtroppo però questa situazione anche se l'analisi statistica ci porta delle conclusioni meno drammatiche di quello che sono suggerite dalla semplice lettura dei dati è un'istituzione che è destinata a perdurare e che trova proprio nella suddivisione del frazionamento e quindi una scarsa omogeneità delle politiche economiche dei paesi che costruiscono
La comunità europea il la principale la principale esplicativo in effetti noi sappiamo che mediamente il tasso di crescita della produttività dell'industria su base annuale
è stato nel due oltre il tre per cento cioè l'aumento del prodotto in relazione alla quantità di fattore lavoro impiegato è mediamente del due sette ora se la domanda di un sistema di un paese o di una comunità di paesi non cresce più del due o tre per cento all'anno questo significa che la creazione di posti di lavoro nulla pur in presenza di un tasso di sviluppo non disprezzabile qual è quello che abbiamo registrato in questi anni
Che cosa si potrebbe fare per te allentare questo vincolo alla crescita ma il principale vincolo che troviamo alla crescita è costituito dal fatto che essendo il Sistri sistema economico a livello di politica economica fortemente frazionata qualora un Paese decidesse in modo autonomo di auto di tipo poco una politica espansiva più espansiva degli altri per far crescere il proprio prodotto al di sopra della soglia fatidica del due e mezzo per cento il risultato sarebbe anzi sarà certamente quello di trovare molto rapidamente un vincolo nei conti commerciali sarebbe uno squilibrio dei conti commerciali e quindi la necessità di rallentare il processo di crescita e allinearsi allo stato iniziale
Quindi la la armonizzazione
Delle politiche economiche è un punto fondamentale per risolvere il primo è il più grave problema che questi anni di Porto prosperità europea non hanno perso il livello che la disoccupazione il problema del la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto per peggio
Quando parliamo di armonizzazione delle politiche economiche ci riferiamo evidentemente ai tre principali totalità principali componenti di una politica economica e cioè armonizzazione della politica fiscale ovvero del prelievo e della Spesal armonizzazione delle politiche monetarie
Armonizzazione delle politiche industria sul tema della condizione di politiche fiscali riposo Reviglio ha già dato qualche cenno circa la complessità di questi problemi soprattutto anche nel prospettiva dell'impresa mi limiterò osservare una un punto credo abbia qualche importante
Avendo uno dei soci della comunità europea la Gran Bretagna e in particolare introdotto nel proprio sistema fiscale il principio dell'aliquota fissa o quasi fissa dell'imposta sui redditi delle persone fisiche cioè il principio reaganiano principio americano
Diventerà del tutto inevitabile che tutti gli altri Paesi facciano la stessa cosa perché a mille novecentonovantadue potendosi liberamente trasferire tra uno Stato e l'altro lo Stato che avrà offrirà ai maggiori vantaggi dal punto di vista fiscale vedrà concentrare su di sé
La gran parte dell'attività economica e quindi dal punto di vista dell'armonizzazione fiscale
Per quel che riguarda le imposte personali chiedo che la strada sia segnata dalla decisione inglese di introdurre i principi nuovi principi americani
Per quel che riguarda le politiche monetarie
Il problema dell'armonizzazione e nasce da un fenomeno che io credo sotto gli occhi di tutti i marchi
Stenta a essere riconosciuto per quello che reale
Quello che sta accadendo in Europa in questo momento è che come conseguenza dell'allargamento del numero dei componenti la comunità economica europea allargamento del numero che ha portato a una sorta di paralisi decisionale degli organi comunitari
Perché le riunioni quando le riunioni sono costituite da più di quaranta persone si sa bene che le opinioni non servono a prendere delle decisioni come di fronte alle situazioni di allargamento del numero e stati membri quindi di appesantimento degli organi decisionali e della CEI si sta verificando un fenomeno opposto di rinsalda mento dei legami tra due Paesi in particolare la Francia e la cioè il risanamento dei legami tra Francia e Germania passa attraverso l'armonizzazione delle politiche monetarie di quei due Paesi fino a poter prevedere una fissazione di una parità non modificabile tra Franco marco tedesco il che significa fa armonizzare in modo completo le politiche monetarie dei due
Per i Paesi come l'Italia la alternativa si pone fra di inserirsi nel nocciolo duro della nuova Comunità europea costituito appunto dalla Francia e dall'Inghilterra certamente non costituita la Francia e la Germania certamente non costituito per Inghilterra oppure continuare a insistere nel sottolineare le nostre diversità e ad esempio insistere nel mantenere la banda di oscillazione che lo invita a dispetto alle parità del comunitario europeo su livelli più elevati come il sette ora naturalmente tutti noi che abbiamo le argomentazioni di coloro che sostengono l'opportunità di mantenere la banda di oscillazione della lira a un livello piuttosto elevato l'Italia è diverso ha problemi diversi certi casi più gravi rispetto ai soci
Dell'Europa
Dello io però vorrei insinuare il sospetto che la diversità dell'Italia in parte ormai dipende anche dall'avere una banda di oscillazione delle monete superiore a quella degli altri perché questo fornisce il pretesto o la scusa per ritardare un processo di aggiustamento si pensi ad esempio al problema della spesa in disavanzo e debito pubblico sapendo che tutto sommato esiste un margine di gestione del cambio che ci consente di prender tempo nella soluzione di questi problemi
L'altro Grande problema notissimo di armonizzazione in tema di politica monetaria
Tra l'Italia e l'estero i Paesi della comunità è rappresentato dall'entità delle debito pubblico e della spesa in disavanzo
Ricordo che l'entità della spesa in disavanzo e del debito pubblico
E va giudicata non tanto su valori assoluti cioè sullo stock sulla dimensione il fatto che si tratti di un milioni di miliardi di dire quanto piuttosto sulla crescita dell'intero dello stock di debito pubblico da un lato e della crescita del prodotto interno lordo dall'altro questo significa in altri termini o in termini più semplici che qualsiasi credito qualsiasi entità antichi debitore di spesa in disavanzo e compatibile con un PIL che cresce molto rapidamente
I problemi nascono quando il prodotto interno lordo smette di crescere rapidamente e rallenta perché ciò che era compatibile con un la crescita elevata del PIL diventa incompatibile con una crescita di basso profilo detti
Ora che cosa accadrebbe se per qualche fattore esterno ad esempio una decisione nell'economia internazionale uno nuovo aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi la crescita del sistema Italia dovesse forzatamente rallenta accadrebbe che non ci troveremmo di fronte all'alternativa drammatica tra rimanere nello SME e quindi rimanere nell'Europa con una forte recessione interna oppure uscire dallo SME ed avere una forte inflazione
è un'alternativa ripeto che non è possibile collocare temporalmente cioè dire ciò accadrà tra sei mesi però perfettamente possibile perfettamente lecito dire che ciò accadrà
Quando non è dato sapere ma certamente giocato quindi il ritardo con cui
Il di autorità di governo affrontano il problema della diversità italiana dal punto di vista del debito pubblico
Indubbiamente ci infila di un tunnel che ci porterà a una alternativa drammatica una scelta trama restare in Europa un forte recessione o uscirne conforto inflazione
Il terzo aspetto quello delle Politiche Duster chiedo che poi su questi argomenti il tuttora il prefetto che sarà più specifico più preciso per quel che riguarda anche le implicazioni sulla sistema bancario che il sospetto è quello che riguarda la politica industriale e anche qui l'Italia presenta delle asimmetrie rispetto agli altri paesi perché perché tutto sommato quello che è accaduto in questo Paese nel negli anni ottanta che spessore motivo di grande soddisfazione da parte dei protagonisti
Di questi svolte cioè di coloro che sono riusciti a riportare le imprese italiane da situazioni tre fallimentari o fallimentari a situazioni di largo profitto dichiarante
Brillante dicevo quello che accaduto in questo Paese si si guardano le cifre a livello aggregato è molto diverso dall'apparenza perché mi limito a citare un dato nel mille novecentottanta anno di crisi piuttosto grave della nostra economia il dato più allarmante era rappresentato dal disavanzo della bilancia commerciale cioè la differenza tra importazioni esposti
Allora sia aveva un disavanzo di circa quattordici mila miliardi di lire una cifra veramente imponente il risultato brillante per esempio del mille novecentottantasei consiste nel fatto che questo disavanzo si è trasformato in un avanzo ed è di circa sei mila miliardi quindi il processo di risanamento dell'industria italiana apparentemente ha portato un miglioramento dei conti con l'estero di venti mila miliardi circa venti mila miliardi una cifra dubbiamente pirata
Se però noi prendiamo queste cifre la correggiamo per tener conto delle variazioni dei prezzi cioè calcoliamo il saldo della bilancia commerciale
Senza tener conto della variazione dei prezzi cioè senza tener conto dell'accaduto il prezzo del petrolio soprattutto copriamo che la situazione nel mille novecentottantasei è sostanzialmente la stessa di quella che si aveva nel mille novecentottanta questo significa il risanamento dell'economia italiana se lo vogliamo continuare se vogliamo continuare a chiamarlo così è avvenuto non perché si è prodotto di più
E o esportato di più
Oppure perché si è importato di meno ma è avvenuto semplicemente per un fatto di tre i prezzi dei manufatti e le nostre esportazioni hanno ottenuto nel Complesso i prezzi delle materie prime che noi tocchiamo sono crollate come come ma siamo sicuri che questa situazione potranno modificarsi nel futuro e cioè le ragioni di scambio continueranno a favorire la nostra economia certamente dobbiamo abbiamo l'obbligo disperati però abbiamo anche l'obbligo di constatare che dal punto di vista strutturale
Nell'economia italiana in questi anni è cambiato veramente molto poco malgrado i successi spettacolari di alcune imprese
Che giustamente se ne mostrano
Perché è cambiato poco quali sono i problemi strutturali dell'industria e qui veniamo al tema generale del convegno non solo quello del coordinamento delle politiche economiche delle imprese pubbliche e private una dato che salta immediatamente agli occhi i quello che Prodi mai ha chiamato più volte il nanismo dell'industria italiana
Secondo un'altra terminologia si può dire che l'industria italiana ha una concentrazione un grado di concentrazione che è di gran lunga più basso d'Europa
In altri termini dell'impresa italiana impianti sono pochissime rispetto alla dimensione
Del tentando
Se ad esempio facciamo il rapporto tra il numero delle imprese italiane che compaiono delle prime cinquecento imprese non americane e in pile troviamo che questo indice che un indice grosso modo di concentrazione è il più basso dico d'Europa ma di gran lunga il più basso d'Europa
Questo indice vale ventisette più reato l'indice più più bassa della concentrazione contro un valore di quattro per Inghilterra e Svezia un valore medio europeo di dodici quindici da questo che significa sostanzialmente che gran parte del nostro Prodotto lordo è fatto dal sistema delle piccole e medie imprese come vedremo come l'altra parte è stato detto a tanti pregi ma anche al
I problemi e molte molte limitazioni
Un altro modo di vedere questo problema della piccola dimensione del piccolo numero delle imprese tanti in Europa e dato ad esempio dal numero delle società quotate nelle Borse valori ricordo che alla Borsa valori di Milano sono quotate duecento società non voglio fare un confronto con Londra Atene a quota tre mila e cinquecento con Parigi che ne ha quotate
Seicento osservo soltanto che il Lussemburgo intervista nazionali cioè dello sviluppo non di società estere quotate in Lussemburgo allo stesso numero delle società quotate alla Borsa verosimile
L'unico Paese che ha un numero di città quotati alla Borsa inferiore a quello italiano e la Grecia devo dire che con tutta la simpatia e la stima per la Grecia e di greci non credo che queste circostanze sia motivo di grande soddisfazione
Ma il problema non finisce qui non finisce qui perché accertato che il numero delle grandi imprese in Italia e particolarmente piccolo rispetto alla dimensione del Paese
Se poi guardiamo a sono le al al ci sono lei prese giranti in Italia c'è guardiamo quali sono le prime cinquanta in paesi
Nazionali non italiane ed estere
E soltanto benestanti quattordici sono riprese priva di cui peraltro otto sono rappresentate da impresa fanno parte dei gruppi dei due maggiori gruppi cioè della FIAT del fuori dalla Fia della Montedison imprese private che abbiano la una direzione da collocarsi delle prime cinquanta sono società in realtà non solo quindi il numero è molto piccolo ma la composizione la struttura di questo gruppo e tale da rendere problematico il processo dell'internazionalizzazione dell'economia e qui vediamo allora al al grosso problema del che si apre con il mille novecento novantadue qual serale affetto del mille novecentonovantadue dal punto di vista delle politica delle impresa che degli affetti che integra completa fratello certamente i maggiori FI
Si troveranno nel settore dei servizi come osservava Prodi il settore che fino ad ora non è stato esposto neppure alla concorrenza degli esportatori e stranieri mentre il nostro sistema certamente su questo Valiani aveva perfettamente ragione conosce e ha già imparato convivere con un problema di concorrenza nel proprio per però l'effetto del mille novecentonovantadue per l'industria sarà quello di distruggere almeno in prospettiva il concetto di domestic market cioè di mercato di casa l'effetto della completa riterrei
Stabilimento sarà quella di trasformare i da attuare domestic market che per le imprese italiane è l'Italia in un mercato molto più grande e quindi come conseguenza quello di abbassare il grado di concentrazione cioè abbassare la propria quota di mercato come effetto dell'allargamento dell'allargamento del quello che stiamo vedendo sui giornali in questi giorni queste rincorse talvolta un po'affannosa fossetta l'altra un po'affrettate
All'acquisto di nuove imprese non è altro che il riflesso visibile di ciò che sta per capitare nell'industria europea l'abbassamento del grado di concentrazione perciò la rincorsa delle imprese ad acquisire altra impresa e cioè quote di mercato per ricostituire le posizioni di forza che poco alla volta vengono distrutte
O per le hanno distrutte dalla scomparsa vento maestri ma così almeno come li abbiamo conosciuti fino ad dunque la spinta all'internazionalizzazione che consegue mille novecentonovantadue non è solo la spinta alla internazione di trazione della domanda cioè alla creazione di un mercato unico in cui davvero le merci e i servizi e i cittadini potranno liberamente circolare
Ma anche uno spot una spinta all'internazionalizzazione dell'Offerta cioè avrà come conseguenza ha già come conseguenza inevitabile la ricerca di concentrazioni di acquisti alle depositi una ricostituzione quindi in posizione di forza dello
Ora noi sappiamo benissimo che le imprese pubbliche che certamente hanno dimostrato di sapersi difendere in certi casi
Qualcosa di più che difendersi
In relazione alla internazione di azione del mercato cioè
Nel combattere gli esportatori stranieri sul piano italiano hanno in realtà le mani legate per quel che riguarda l'intera selezione dell'offerta
Cioè la possibilità di acquisire all'estero abbiamo ascoltato presidenti degli e piglio dire certe cose acquisizioni all'estero legni scusate delle non le può fare
Abbiamo visto come sia difficile anche per lire anche per il satellite più lontano dalla galassia ai cioè per il satellite bancario come sia difficile
Entrare in questo processo come la qualifica di impresa pubblica possa rappresentare l'Itu uno strumento di lotta
Esercita usabile dagli avversari nei processi di internazionalizzarsi
In sostanza la politica industriale italiana
Si presenta all'appuntamento dell'interno accelerazione dello flirt
Debole per propria struttura come ho ricordato e soprattutto con un braccio traccio dell'industria pubblica che è legato dietro la schiena allora se uno dei dei dei combattenti in questo processo è debole e deve combattere con un braccio solo preferisco non pensare come di combattimento come la competizione andrà ecco perché allora credo che una riflessione sul ruolo dell'impresa pubblica
In Italia si imponga non solo
I benefici di tipo finanziario che un processo di internazionalizzazione di collocamento al pubblico come sta
Si è realizzato in Francia e in Inghilterra e anche in Germania
Potrebbe portare beneficio che certamente potrebbe insieme ad altre misure di politica finanziaria
Costituire una seria politica di rientro del debito pubblico cioè
Modo serio di affrontare il problema più grave che abbia ma l'effetto sul piano delle politiche industriali e delle deviazioni di azioni o comunque le vogliamo chiamare di
Legare le mani
Del gruppo d'impresa che oggi fa capo alle partecipazioni statali sul piano della competizione internazionale ecco perché dicevo questa componente e cioè il tema del rapporto tra industria pubbliche e private si pone in modo prepotente all'attenzione dei politici e di coloro che hanno le responsabilità di governo
Ringrazio questo Scognamiglio per questa sua relazione come previsto tardivamente siamo grati di essere riuscito a concentrare in un tempo così breve tutta una serie di tematiche dal frazionamento
Delle politiche di colonne che degli stati membri unita l'esigenza del coordinamento ai vari e diversi filoni attraverso cui quello della politica fiscale
Politica monetaria industriale c'è veramente affatto una panoramica estremamente ricca come spunti di di grande interesse e attualità e direi che la probabilmente alcuni nuovi rifletteranno sulla parte conclusiva che mi sembra si saldi molto bene con alcuni dei più delle preoccupazioni degli spunti dei relatori precedenti
Il problema dell'internazionalizzazione il problema del ruolo dei nostri prese in un mercato allargato
Direi discorso vale sia a livello comunitario che livello extracomunitario come cercavo di dire alla presentazione e in particolare in questa prospettiva proprio il problema specifico del e l'impresa pubblica
Se dovessimo utilizzare anche le precedenti considerazioni dovremmo riflettere sulle dimensioni dell'impresa è anche privato cioè gli spunti sono veramente tantissimo
Scusate ma credo che non sia il caso visto anche il tempo di dire di più ma mi sembra veramente
Una interessantissimo esplorazione adesso noi ci avviamo alla conclusione dei lavori la mattinata con la relazione del professor Imperatori
Che ci parlerà delle implicazioni per la politica finanziaria e monetaria del traguardo del novantadue grazie
Ancora
Ecco come operatore del credito dopo le elezioni stamattina quest'azione tosto spoglie Miglio sono abbastanza preoccupato del quadro dell'economia reale ricchi i tre esponenti dell'industria pubblica hanno fatto e anche l'esponente dell'industria privata e questa sintesi vicus cognito perché a una rapidissima sintesi che non posso non fare introdurre alcuni argomenti grazie monetario e finanziario risulta questo che la grande industria privata a completato il suo risanamento ha fatto la sua così di convenzione reale e finanziario la grande industria pubblica malgrado alcuni passi avanti a una serie di pastoie e di vincoli che gli impediscono di avere ulteriori successi
Appunto questa mattina Reviglio ci ha detto una provocazione che io non trovo tanto provocazione e la difficoltà dell'industria pubblica a verso il novantadue quando la scarsa patrimonializzazione prenderà difficile il confronto con le con imprese europee sulla considera provocazione professor Guarino io la considero tanto provocazione vista la difficoltà Ippati in un'abitazione di indulti pubblica del nostro Paese una piccola e media industria allo sbando perché mi sembra che le relazioni stamattina dimostro come questo comparto l'economia sia letteralmente allo sbando e quindi c'è un grosso rischio che il comparto dell'economia che da concorre per tre quarti alla produzione del reddito e dell'occupazione abbia difficoltà grosse non non di ordine congiunturale ma di ordine strutturale pesanti stante il ritardo tecnologico stante il ritardo manageriale stante il fatto che mentre la grossa industria privata in uscita
A risanamento di carattere finanziario la la piccola e media industria si trova completamente in mezzo al guado quindi a grosse difficoltà a dare un contributo positivo a mantenere il nostro Paese nella gerarchia del Paese
Industrializzata
Ecco è un quadro che visto dal punto di vista finanziario da un lato mi rincuora la difficoltà che attraversa il sistema bancario ma a tempo spesso mi preoccupa perché vedo che siamo in due in difficoltà abbastanza grosse da farmi dire e radicate lenta siti e giornali pongono su alcune e grandi imprese italiane che la nostra economia è e forse ha sperperato ma non è guarita del tutto quindi abbiamo tanti problemi davanti a dovere affrontare dovere e dove risolvere quindi è la situazione di un malato
Sfebbramento ma non guarito del tutto
E quindi a questo proposito gli aspetti finanziaria dispetti monetari aspetti creditizi in questo dibattito europeo
Fino a ho tempo fa sono stati lasciati abbastanza immagini questo ritardo dovuto a una serie di di considerazioni una tra tutti perché i temi finanziari e monetari sono stati lasciati stesso
Addetti ai lavori che l'hanno nanizzati in modo molto freddo e spesso finalizzati soltanto a un problema che è importante
Quella stabilità monetaria non hanno fatto lo sforzo di collegare invece le politiche monetarie e politiche finanziarie coniugando insieme
Politiche di stabilità con politiche di sviluppo economico questo è un ritardo del nostro Paese accuse ecco io vorrei qualificare qualche secondo analisi reale chiedo che sia apprezzabile nuovo vicinanza insiste con molta determinazione sugli aspetti reali credo che effettivamente finanza si occupasse di più gli aspetti reali forse farebbero meglio il loro mestiere
Per portare e ulteriori momenti di pessimismo in ordine alla situazione reale del nostro Paese ripeto concordo pienamente con le analisi fin qui fatte ma brevemente vorrei ricordare prendendo così
E a campione una classificazione oramai die abbastanza diffusa l'andamento strutturale della attività produttiva ottantadue ottantasei che sono tali rischi simili che cha dalla Centrale dei bilanci venerdì
Caterina
La spiegazione e in questo modo impresa era qualcuno Gina imprese sociali create intesi fiscale imprese tradizionali
Ebbene qual è l'andamento in questi settori ripensati tecnologia soltanto l'impresa
Hanno un fatturato da cinquanta a cento miliardi quindi siamo nella fascia della piccola media impresa hanno incrementi di produttività di legittimità quando si passa a imprese maggiori
E performances in questa abitazione vanno in diminuzione
Le imprese e ad alta specializzazione mostrò cedimenti redditività
Le imprese discale invece mostrò naturali interessanti miglioramenti di produttività e di di vita ripete le tradizionali dimostrano una prorompente produttività
Bene la considerazione che si trae da questa classificazione abbastanza chiaro che il nostro Paese sta entrando in un tunnel della corte dipendenza tecnologica dall'estero perché non riesce a conciliare i problemi della dimensione con la tecnologia questo è il punto più delicato de la nostra struttura produttiva che mette in seria preoccupazione i i nostri appuntamenti di carattere europeo questo il punto più importante dell'economia reale quindi ecco
Dovendo passare analizzare di aspetti monetari gancetti DTT questo spettro Romina reale acuisce e i problemi certamente non non aiuta e a semplificare ecco la considerazione che possiamo fare dicendo questo argomento e che arriviamo alle prove dei capitali trent'anni dopo il Trattato di Roma e quindi solo questa
Divaricazione temporale mette in evidenza
Difficoltà i ritardi che dobbiamo liberare in questa in questa materia perché noi tutto sommato in questi trent'anni abbiamo avuto due fasi tra vecchi la prima quella che ha privilegiato
Il la libertà degli scambi
Pepe creare così una corrispondenza uno strumento di integrazione dei mercati reali e la seconda ha così privilegiato formano in modo definitivo
Gli aspetti monetari e finanziari è questa seconda fase ha preso corpo dopo la pausa i travagli negli anni settanta
Che abbiamo assistito al vostro tubazioni finanziarie economica più sobborgo soltanto con introduzione dello SME ecco lo Smeraldo poco molto realistico a questa problematica ecco decisione del consiglio europeo di fissare alcun traguardo molto opportuno dal punto di vista politico inaugurerà la terza fase
Strategica che comporta la liberalizzazione Emeka il capitale a medio lungo e a breve termine
La liberalizzazione dei servizi finanziari degli effettivi sistema bancario di vari Paesi e quindi inaugura la nuova politica monetaria dandoci la comunità
L'obiettivo
E quello di conseguire una allocazione migliore delle risorse in in termini comunitari in un quadro di sviluppo e di equità distributiva e con le scelte attraverso il quadriposto raggiunge questi obiettivi sono la la della concorrenzialità di tutti e attraverso una stabilità monetaria
Ecco questo ci obbliga da un lato ad accelerare i tempi i processi di liberalizzazione poi capitali sia Breve chiesi a medio termine e all'altro a ripensare
Del tutto al corpo politica monetaria fino a oggi a caratterizzato la nostra attività la nostra conduzione
E con la nuova politica monetaria diventa urgente come ricordava Scognamiglio poco fa
Perché agli inizi del novanta e quindi non il novantadue dovremmo averci e qui sono le spine
La liberalizzazione totale deponenti capitale a breve perché già nel medio lungo termine abbiamo avuto delle pronunciamenti e delle tappe già del pur
Quindi questa situazione della
Liberalizzazione devo Capitalia Prairie non abbiamo un un grosso mercato adibirli vita che va governato e quindi ecco qui una politica moda decisiva
Importante ed è urgente
Ecco
Cosa capiranno gli anni passati dal settanta a oggi la divisione i mercati monetari
E finanziari interni
Dai morti mercati monetari
E finanziari Esterni garantiti da un complesso di provvedimenti amministrativi e ha prodotto una politica monetaria una politica di cambi come prima ricordava con Emilio che ha garantito all'industria del nostro Paese giocando
Sui campi e sulle svalutazioni competitive
è a garantire quella competitività che i vincoli dell'aumento del costo del lavoro i vincoli dell'aumento dei tassi di interesse i vincoli derivanti dall'aumento del costo delle prime non poteva consentire quindi abbiamo usato la leva monetaria della leva del cambio in una direzione più consentito comunque le competitività e è stata un'occasione propizia in termini congiunturali ma io concordo con lei
E poi diventare negativa quando si continua a giocare allargate che possono costare degli alibi e quindi il rinvio di situazioni strutturali nell'ambito della nostra politica industriale del nostro Paese
Questo comunque a danno dei risultati perché ha consentito quella così risanamento finanziario reale che stamattina i tre presidenti degli enti ci hanno di ricordato anche se differenti fuori tutto non l'hanno conseguito questo questo risanamento
Ecco pure in presenza di questo quadro sia di economia reale Bologna finanziarie non roseo ecco molti sostengono io sono d'acquisti che
Il nostro paese è il Paese più interessato aria da trazione finanziaria ed una integrazione monetaria ecco Prodi oggi riguardava il problema delle simmetrie su cui tornato successivamente parlando abbancare del nostro Paese
Ecco la maggiore implicazioni avvenendo proprio alla alla alla al centro del mio intervento dell'integrazione monetaria e la perdita della sovranità
Monetarie nazionali questo è il punto il punto centrale e il nostro Paese dovrà pagare costo più elevato di per questa perdita di sovranità stante il livello del debito pubblico
Ma ripeto malgrado questa preoccupazione dobbiamo affrontarlo per poter riuscire essere puntuali a questo a questo appuntamento
Ecco ampiamente la perdita della sovranità montare nazionale dovrà essere dovrà essere
Dovrà essere seguito da una costruzione di politica monetaria Puglia fiscale in grado di compensare in termini congiunturali questa perdita di manovra politica Monica e di cambio che ci ha consentito al figlio
A ieri queste possibilità e e poi ci deve consentire di questa maggiore costruzione monetaria e e fiscali in modo particolare a passare da una politica di stabilità monetaria senza sviluppo a una politica di stabilità monetaria dinamica in grado di garantirci di affrontare e vincere le sfide degli anni novanta che sono duo quando mentalmente e cioè il pieno impiego delle risorse e il superamento degli squilibri dei doriani bisogni effettivi di fondo dobbiamo raggiunge quindi ecco questa questa perché è svanita deve essere compensata da queste coordinamento di politiche fiscali sulle quali preventivo non insisto sul in quanto già ampiamente
Per quanto riguarda il secondo argomento l integrazione dei mercati finanziari come dicevo prima seguendo una tecnica di finanziare lo abbiamo avuto in Italia vi ha partecipato una progressiva integrazione dei mercati finanziari a medio termine invece siamo abbastanza indietro nella integrazione dei mercati
Finanziari monetari a breve ad quindi completamento è questa rivendicazione ride i mercati di capitale a prevede e però ritengo che se il calendario dei governatori verrà rispettato noi ci auguriamo che tra il sei giugno e il ventotto giugno prossimo dove avremo definite le tappe attraverso le quali dovrebbe passare questa liberalizzazione dei capitali a breve che un un fatto importante perché metti in modo i processi di politica monetaria parlavo parlavo prima
Ecco
Complessivamente
Tralasciando altri aspetti l'implicazione connessi alle dopo di capitali sono
Duo fondamentalmente da una parte sono per quanto riguarda
Di i benefici sono positive si calcola che risparmio è di ventidue miliardi di più tanto è stimato un risparmio di abbattimento delle frontiere
Devi finanziaria di servizi finanziari quindi comunque è un dato emblematico montato comunque l'età il senso della direzione della positività
La latamente imporrà a ogni Paese la comunità dei radicali trasformazioni interni sia finanziarie sia che sia il sistema né
Bancaria è chiaro che a queste situazioni occorrerà in qualche modo provvederei con
Rafforzamento e un coordinamento delle politiche economiche politiche fiscali che faccio da ammortizzatori no o ad evitare spinte destabilizzanti in modo particolare il per il Paese i più deboli e forse noi siamo tra questi se quell'acqua dell'economia reale
Risulta risultati
Ecco cioè nuotare nel presente che ci troviamo in una situazione dove i vari paesi prima proprio dalla scuola Emilio si stanno così stanno in pole position per imporre il modello di integrazione migliore e per in qualche modo imporre anche a prova di dieci ecco io vedo i due Paesi Pozzo che la vedo in un'ottica e più bancaria Between che questi due Paesi lotta per la leadership per io vedo la Germania vedo l'Inghilterra
La Germania è il Paese centrale il Paese che ha il mercato nostro esportazioni e il Paese con la sua politica monetarie rigida e quello che fissa dice a sua figlia di
Comunità
A questo ruolo a questi ruoli importanti la Germania non la compagna un ruolo nel campo finanziaria intende terra non è un non è una un centro commerciale non è un centro monetario e certamente un centro finanziario e agli avviso sarà questa la competizione tra i due Paesi integralmente imporre già ne abbiamo giorno le avvisaglie moderno e di integrazione e quindi le conseguenze pensiamo dell'integrazione che riguardano anche la rituale leadership ecco come può evolvere questa questo questo qua il modello tedesco il passato sulla integrazione della banca
E beati loro dico io perché se Prodi si lamenta tanto della mancanza di simmetria il problema è anche dovuto
Tra il nostro Paese di questo questa situazione le banche non possono
Non poni non ci può essere in Italia la banca mista e quindi c'è le conseguenze che proprio oggi lamentava internet di simmetria insomma ecco forse delle aziende rileva anche di potrebbero in qualche modo no o inventarci un modello per accompagnare le industrie no in una visione più simmetrica perché la risposta di Prodi io aderente mistici solo in data su quanto dovrebbero le banche ieri no comportati guarda che devi escreti assicurare la simmetria in termini bancari
Quindi c'è il modello inglese che invece è basato sulla specializzazione dei mercati finanziari
Ecco noi siamo combattuti a mio avviso almeno io sento questa sensazione siamo battuti dall'aderire a un modello tedesco o un modello inglese da modello quello tedesco si divide la identità noi non siamo banca mista dolosi dal modello inglese civili del Matera dopo più grave che loro hanno una specializzazione accentuata remota professione incarica di Firenze non ce l'abbiamo quindi è questo è una una situazione che a lui ci crea di degli imbarazzi di adesione si nota sulla stampa come riusciamo a essere
Scarsamente incisi
E per lo voi chiaramente questo progetto è ambizioso è e ha conseguenze molto grosse terremoto avuto grande
Quali sono i per concludere i costi e benefici per il nostro per il nostro Paese
Ecco c'è
Guardando i benefici un generale consenso o che un più ampio mercato finanziario possa portare al nostro sistema bancario
Maggiore competitività maggiore diversificazione maggiore specializzazione in definitiva una crescita di efficienza decide di dimentico
L'Italia è il Paese che ha a più alta l'attenzione a risparmio e quindi avendo tatuatore vederli credo che ampiamente che ha possiamo investire è un dato banale credo che sia abbastanza l Italia ai costi più elevati intermediazioni di credito lo dice uno che vende pena e avrà i maggiori vantaggi da i vincoli che ci imporranno gli altri per abbassarci spetta invece europee
E quando saranno invece i vincoli per il nostro Paese sono poco innanzitutto
Quello di essere disponibili e bisogna noi tutti che vogliamo in banca gli aumenti euro a Pavia convertirci a aveva atteggiamento di tipo diverso e e quindi più disponibilità al cambiamento questo è il primo passaggio importante da primo vincolo vediamo
Affrontare l'ho spedita dal non scappare
E chiaramente occorreranno normativi e fiscali e il occorre a tempo che consentono la creazione
I mercati finanziari nostro Paese non brilla le normative fiscali consentono la creazione di un mercato finanziario all'interno e quindi anche all'estero dipenderà dalla fondazione europea
E il secondo passaggio per arrivare puntuali all'appuntamento è il completamento della gamma degli intermediari che porto il risparmio dalle famiglie e l'impresa se noi continuiamo attaccata al braccio a creare i fondi immobiliari togliamo i tabù di Bagnasco vanno creati fondi mobiliari del nostro Paese
Vanno creati fondi chiusi e i coniugi vanno creati con incentivazioni fiscali che è un tabù questo questo Paese dove chiuso tanto il credito agevolato per fare politica industriale
Io non sono solito conviene o meno ma si fanno anche loro politiche fiscali mirate temporali perché io non credo critico MD prese Panarello si gioca ai fondi chiusi se per i fondi chiusi non si farà una normativa uguale volante la Gran Bretagna alla alla alla a Germania ecco forse anche poco la Spagna quindi queste un tabù e ai nostro Parlamento che va superato politiche fiscali per fare politica industriale nuova articolare su questo comparto da piccole e medie imprese
E infine le i fondi pensioni anche qui togliamoci tabù i fondi pensione sono un canale fondamentale per canalizzare il risparmio famiglia dall'impresa questi troveremo in Europa ecco questo mentre noi andiamo in Europa
E quindi e per ultimo dicevo prima la profonda formazione del sistema bancario che di cui però con poche battute ma credo mi auguro ci sia
Quale deve affrontare intanto un passaggio culturale è fondamentale detto mi dedico a tutto e cioè passare dalla banca istituzione qual è ancora la Banca del nostro Paese alla banca impresa
Ancora nostre banche sono banche istituzioni non solo banche intese perché non conoscono il mercato occorre orientare le banche al mercato occorre entrare il manager al mercato questo è il punto fondamentale e il secondo passaggio e professionale sviluppando i gruppi polifunzionali tirava intendeva ci ha indicato come strumento attrezzi quale razionalizzare non sistema bancario
Bisogna fare un'attenzione però acquisti di corruzione occorre e ci sia razionalità professionalità non sempre le somme turno positive due più due non fa sempre quattro occorre che a fatti quantitativi seguono fatti qualitativi quindi concentrazioni perché abbiano l'effetto dell'efficienza non somme pure semplici questo è un fatto molto importante che ci porterà sempre meno a risulta atipico tipo diverso quindi ecco sì a processi di concentrazione ma mirati in una direzione di tipo diverso ogni banca nel nostro Paese il piccolo grande deve a mio avviso fare
Ceca personale anche la grande banca deve riposizionarsi davanti avvenimenti interni e davanti avvenimenti este nessuna banca escluso da questa dichiarazione dobbiamo essere consapevoli che le sfide del novantadue pongono hanno i banchi tu due problemi
Uno propongono come aziende devono affrontare questa sfida
E superarla e secondo ci pongono un problema riguarda la colonia reale che ci sta guardando vuole lo superiamo quei delitti ancora efficienza che c'abbiamo per dare delle risposte puntuali positivo di qui vengo il nuovo discorso della simmetria che oppure i anche si chiarisca qual è il ruolo liste Abacha il nostro Paese nei confronti dell'attività industriale
Chiedo che la storia bancaria del nostro Paese ha dimostrato quando la banca sia impegnata in attività industriale tagliamo presidente parliamo dagli inizi del Novecento indusse nostro paese è esplosa quando la banca e disincantata e sta un atteggiamento più riflessivo ispirato anche a chi si era industriale
Atti grosse difficoltà questa è una formazione epocale che deve dirci chi non entro in merito alle formule se cedesse la banca mista o meno ma chiedo che sia strano no che assistiamo a io non trovo strano assistere a fenomeni quali quelli dell'impresa degli attacchi entra in romagnolo perché è una forma di manifestazione no i litigi da citare imprenditoriali sistema bancario basta fissare delle regole fondamentali e stare
Ringrazio i professori imperatori anche l'unico avete visto ha toccato veramente un numero amplissimo di problemi dal profili la politica monetaria notazioni sulla perdita di sovranità monetaria che ha fatto il le considerazioni sul processo di liberalizzazione movimenti di capitali fino arrivare a delle operazioni più precise sui problemi proprio divertente di credito e dire che Imperatori ha avuto anche obiettività il coraggio di mettere in evidenza non solo i benefici che ci aspettiamo ma anche di richiamare come del resto anche altri hanno per lo hanno fatto anche alcune preoccupazioni su quelle che possono essere questa è l'adeguatezza del nostro sistema a fronteggiare che una completa liberalizzazione vi ringrazio per la vostra attenzione volevo precisare che tutti i presenti sono invitati a una colazione che si rivolge a questo piano adesso
E ricordarvi che cercheremo di iniziare i lavori puntualmente alle ore quindici io volevo ringraziare i relatori per cui avete visto abbiamo sballato di qualche sì presa tetro sbaglio di venti minuti parlo ora però sono stati veramente ci hanno aiutato per recuperare il ritardo era mattina scusate comunque verità
Ai al dei lavori su temi così importanti però l'esigenza di rispettare il programma è l'orario ci spinge a riprendere il
Il nostro lavoro
La presidenza come voi sapete viene assunta dall'onorevole Flavio Orlandi che vicepresidente è bella Fondazione Matteotti
Collanti la parola
Allora possiamo cominciare
Voglio dire che alla fin fine il numero dei presenti è superiore a quanto fosse stato prevedibile fondo alle ore quindici e dieci quindi possiamo cominciare
Il mio compito qui non è tanto di introdurre ma è quello di per chiedere qui dovrebbe parlare ora il dottore decenza risse e l'onorevole Agostino Maria netti puntualità di deputato in qualità anche di un sindacalista su questo tema le relazioni industriali il contratto di lavoro europeo i problemi dell'occupazione
Come si vede le salme qui è stato complesso che ha esaminato la prospettiva industriale dal punto di vista dell'azienda pubblica
Dal punto di vista nell'azienda privata si è parlato del coordinamento delle politiche economiche ora entra come protagonista l'ultimo segmento che alla fin fine importante l'uomo il lavoro e quindi la questione delle relazioni industriali nel contratto di lavoro europeo in un Europa che cambia
Che cambia non soltanto perché si apre il mercato interno e quando parliamo di mercato interno in avvenire non si intende più il mercato nazionale il mercato interno è il mercato interno europeo quindi cambiano le dimensioni ma in una fase in cui sono cambiati notevolmente le strutture il modo di produrre tutto quanto è cambiato viviamo nella fase della dell'urbanizzazione dei grandi centri
Chiudono o vengono se istituiti delle città i grandi complessi industriali nasce il decentramento dal punto di vista produttivo c'è una grande rivoluzione
Nello stesso sistema di produzione che la rivoluzione che viene dato dalla dalla microelettronica
Che comporta una trasformazioni di fondo no una trasformazione di fondo sul modo di produrre significa che il lavoro è meno pesante non siamo più alla fase di settanta ore di lavoro quale a Roma alla fine del secolo
Il lavoro non è più abile utente un lavoro è più leggero però le macchine e l'introduzione della microelettronica creano problemi nuovi consentono di produrre di più e quindi c'è problema ove riceve la sovrapproduzione ma determinò anche i presupposti per cui che chi è in grado di fare in pochi quello che prima giorni pari in molti quindi il problema di nuovi affetti nel mondo del lavoro per quanto riguarda gli orari le specie bisogni futuri sarà il grande tema di domani
No un tema che si potrà affrontare non tanto da un angolo di vista nazionale si potrà contare soprattutto da un punto di vista europeo mobile segnerà anche rendersi conto
E in un momento in cui l'economia si universalità e non resistono più le frontiere i mercati interni nel senso antico non esiste più c'è la globalizzazione dell'economia
I presupposti sono che si determina delle condizioni anche per quanto riguarda le modalità del lavoro non più soltanto italiane e vorrei dire in futuro nemmeno le europee ma attraverso una concertazione che investa per lo meno tutti i grandi Paesi produttori ora è scritto nella nel programma avrebbe parlato per primo il dottor Benedetto De Cesaris anche nella sua qualità di presidente della Gepi e al dopo la parola
Siamo nel campo delle Autonomie pertanto
Spero che non bisogna meraviglia Rete della carattere assolutamente problematico di questa mia conversazione
Le relazioni industriali come tutti sanno rientrano come importante fattore di natura contrattuale tra gli strumenti non secondari per la regolazione dei mercati
Vincolo di fonte privatistica di evidente rilievo politico concorre alla definizione altrimenti frammentate ed arbitraria
Di prezzi e condizioni inerenti al rapporto che lega l'impresa con l'ambiente politico sociale e le relative risorse da quelle fisiche a quelle finanziarie e quindi alla gestione degli equilibri del sistema sociale
Il completamento del processo di unificazione del mercato europeo sollecita certamente una ridefinizione dell'articolazione dei livelli di regolazione politica dei mercati
Le funzioni di regolazione dovranno infatti misurarsi pur nel rispetto delle esigenze dei singoli ambiti e di autonomia che in esse operano comunità nazionali
Enti locali impresa sindacati eccetera alle convenienze di sviluppo economico e sociale di un ambito oggettivamente sovranazionale
Ad una profonda revisione delle politiche economiche industriali e di quelle per il controllo degli equilibri territoriali dovrà ineludibilmente accompagnarsi a mio avviso anche una riqualificazione del sistema delle relazioni industriali
Questo per quanto molto prevalentemente alla regolazione del particolare dello specifico produttivo dovrà pur riferirsi ad un quadro complessivo di convenienza del sistema non che all'esigenza di armonizzazione e controllo dei differenziali salariali e normative
La regolazione delle tariffe delle condizioni di lavoro e però solo la quota più immediatamente visibile del sistema di relazioni industriali e si assolvono infatti attraverso il contratto a due altri importanti funzioni una funzione pacificatori e sia rispetto
Sia una funzione pacificatori al sia rispetto al rapporto tra impresa e sociale interno attraverso la definizione pattizia del Progetto produttivo e distributivo la funzione tipica della contrattazione in ordine ai problemi
Dell'integrazione del consenso della forza lavoro nell'azienda
Sia rispetto al rapporto tra impresa e ambiente socioculturale spero l'altra funzione strettamente a queste connessa e quella di fornire un veicolo per la partecipazione al progetto industriale di impresa all'interno di una prospettiva di sviluppo economico e sociale complessivo
Questi due aspetti non tariffari del sistema delle relazioni industriali configurano l'aria di scambio più propriamente politica l'elemento volto a moderare il controllare le spinte corporative e a dare significato sociale al contratto collettivo la particolarità azione del mercato del lavoro categoria azienda a livello di inquadramento professionale eccetera che fornisce la struttura la determinazione delle condizioni dello scambio è in questa sede
Controllata oltre che dall'esigenza di compatibilità economica con le condizioni dello sviluppo dai vincoli imposti dal rapporto di solidarietà con la generalità del lavoro dipendente soprattutto da quelli che intercorrono con l'ambiente politico e sociale
Gli anni Ottanta sembra vedono le relazioni industriali fortemente ridimensionate assieme addirittura al venir meno di una residua rilevanza del contratto collettivo
Vuoi per quanto attiene la loro funzione sulla composizione dinamica del conflitto come per l'aspetto già evidenziato di uno specifico veicolo di partecipazione al progetto industriale
Non va trascurato il fatto che a causa di diverse tradizioni storiche culturali che tra l'altro comportavano un atteggiamento diverso a loro riguardo da parte del quadro politico istituzionale fornito dalle diverse realtà nazionali europee nel corso della lunga fase della ricostruzione dello sviluppo
Il grado di effettiva rilevanza di questi due aspetti all'interno delle varie nel la realtà nazionali e certamente diverso mai però risulta assolutamente obliterato
La novità degli anni ottanta a questo proposito sembrerebbe una non breve eclisse di quella che pure era ritenuta una precisa esigenza del sistema di regolamentazione della società industriale addirittura quasi una rimozione collettiva
Nei sostanziale abbandono però del sistema socialdemocratico di regolazione ha fatto posto ancora ad un modello alternativo
Interventi di regolazione dei mercati e del conflitto sociale appaiono infatti episodici ed occasionali misurati senza vincoli di coerenza interna fuori in un disegno complessivo alle esigenze e alle convenienze della singola emergenza comunque
L'unificazione l'integrazione del mercato europeo è dubbio possa risolversi nel mero ampliamento del mercato di riferimento dell'impresa e come mercato domestico
Anzi il suo realizzarsi riproporrà ed esalti la esigenza di normalizzazione di consenso
Il rapporto tra capitale industriale il sistema politico e destinata a mio parere a farsi più intenso aria equilibrarsi nel primato del politico e nella strumentalità dell'impresa rispetto alla domanda di prima
L'accrescersi della distanza tra i luoghi dello specifico produttivo e la sede sopra ordinante delle politiche economiche ed industriali non potranno riproporre il tema delle relazioni industriali quale veicolo appunto di pacificazione di consenso e di partecipazione
Non mancheranno peraltro fattori che tenderanno ad esaltare ancora in momenti compresenti del controllo e dei condizionamenti
Sulla linea di una ricerca di un vero e proprio potere contrattuale sulle politiche industriali e di riequilibrio territoriale
Il tutto in una prospettiva che conosceva a soli dieci sollecitazioni a vedere altresì sia pur gradualmente superata l'anomalia di quest'ultimo decennio per cui
Ai vincoli posti dalla politica monetaria e dal credito non corrisponde un interlocutore una responsabilità politica degli equilibri di sistema dotata di propri margini di autonomia
Una previsione di fatta mi sembra abbia fondamento nelle esigenze intrinseche del sistema socio economico chiamato a coniugare all'interno di un ambito più vasto unità e differenziazione
L'impresa industriale nelle nuove condizioni della concorrenza internazionale dello sviluppo tecnologico va assumendo come riferimento un mercato più ampio di quello nazionale soprattutto dal lato dei fattori produttivi
Gli impulsi di fronte politica giocheranno un ruolo decisivo come del resto è tradizione dell'esperienza storica del processo di industrializzazione
Regolazione della concorrenza sul mercato dei fattori materiali e immateriali
Produzione di un quadro di relativa stabilità sociale
Attivazione di livelli adeguati investimenti pubblici nelle infrastrutture e nell'istruzione
Nella ricerca scientifica e tecnologica controllo e riduzione se non superamento degli squilibri territoriali governo della politica estera per mantenerla dinamicamente coerente con le convenienze di medio lungo periodo del sistema produttivo
Della politica monetaria e del credito a supporto di un sistema dell'impresa interagente con i problemi dello sviluppo globale eccetera
Solo gli ineludibili fattori politici dalla costruzione digiunare europea capace di giocare il suo ruolo storico all'interno della Triade
Rendere disponibili a livello sovranazionale un flusso crescente di fattori politici significa stanare ingenti risorse pubbliche per un uso mirato alle esigenze di un più ampio alto livello di solidarietà politica
Un tale processo non è privo di contraddizioni e di contrasti sul piano degli interessi con i conseguenti conflitti
Per cui esso postula una qualche visibilità dello scambio tra risorse pubbliche e riduzione dei differenziali di sviluppo e di qualità della vita
Nonché una relativa correlazione dell'operare dell'impresa
Destinatarie indirette di ingenti risorse pubbliche alle esigenze di un costante riequilibrio politico sociale del sistema impegnato a contrastare i processi di marginalizzazione
Come disfunzionali all'accumulo del relativo potenziale di aggressività necessitata
Un processo di fatto domanda una più ampia articolazione dei livelli di regolazione
Paradossalmente
La fase recente che ha visto in tutte le realtà nazionali europee una verticalizzazione dei processi decisionali con una drastica riduzione delle funzioni di regolazione dei corpi intermedi della società
Può mettersi in relazione con le condizioni della concorrenza internazionale con i vincoli monetari proprio per la mancata realizzazione di quei margini di autonomia politica i sistemi economici possibili attraverso una unificazione dei mercati
La desidera abilità e credibilità politica del processo di unificazione dei mercati europei postula consenso e visibilità dei vantaggi anche nel breve periodo
Le contraddizioni gli interessi conflitti interni implicito al processo di trasformazione non mancheranno di sollecitare un recupero ed una valorizzazione della regolamentazione intermedia specie di quella di fonte contrattuale più adatta a recepire le tensioni per la personalizzazione dei rapporti e dei processi di normalizzazione
Questa fonte
Ha il pregio rispetto alla regolazione compensativa delle diseguaglianze che il vantaggio generale finiranno per gravare che per il vantaggio generale finiranno per gravare su segmenti particolari
I destituire dignità di soggetti ai diversi contraenti e quindi di atti Noiret ovviando al lettera uno mia della norma
La qualificazione arbitraria della diversificazione assieme a una paventata sua definitività
Di pacificare fluidificare i processi decisionali di costruire consenso e partecipazioni intrinseche al modello di produzione sociale
Sia per le profonde diversità storiche e culturali che per le altrettanto profonde diversità normative distributive un tendenziale processo di unificazione dei movimenti sindacali europei sollecitato dall'unificazione dei mercati
Dovrà ancor più puntualmente coniugare diversità e integrazione
In armonia con i processi vitali di allineamento in corso quali ad esempio il ventilato contratto del settore industriale
Appare probabile una struttura che fa perno sulla contrattazione aziendale e di gruppo industriale con una perdita di rilievo del contratto nazionale di categoria
Questa perde il valore unificante in termini di produttività di modelli di organizzarvi modi produttività di modelli di organizzazione della produzione delle categorie merceologiche e conseguentemente delle condizioni di lavoro
Valore unificante che si ritroverà sempre più intestato alla grande impresa tanto più se globalizzate globalizzato ante o anche talvolta ai sistemi di impresa
Il livello di negoziazione i livelli di negoziazione superiori a quelli aziendali e di gruppo industriale
Oltre a cogliere l'occasione reale di unità che fornisce la base naturale di potere ai processi di normalizzazione
Più che la standardizzazione condizioni minime vedranno assegnarsi la funzione prioritaria di definire d'organizzare la dialettica dei rapporti tra le parti produzione di norme di relazione
Improbabile invece a mio avviso un processo di istituzionalizzazione del movimento sindacale verso forme di concertazione vincolante secondo gli schemi classici di una politica dei redditi se può ritenere
Siamo possano far sperare di sostituire una politica di tetti salariali alla valutazione delle convenienze reciproche nello specifico produttivo
Nella prima fase di costruzione del processo di integrazione del movimento sindacale l'esigenza di produrre immagine potrà condurre a grandi vertenze unificate
Il tema della riduzione dell'orario di lavoro ad esempio malgrado la scarsa credibilità di riflessi automatici sul piano occupazionale non manca di avere tuttora una presa notevole sull'immaginario collettivo
Si tratterà di prezzi forse necessari da pagare per la transizione verso un modello che in fase di assestamento vedrà imporre ad un eventuale contrattazione a livello europeo piuttosto i temi politici
Della politica industriale della politica sociale fiscale e di equilibrio territoriale
Anche sul fronte imprenditoriale l'associazione o più ancora la leadership industriale Verardi rinverdire la sua funzione
Non tanto sul versante propriamente e strettamente contrattualistico quanto in quello della legittimazione delle esigenze di impresa e di una riconciliazione di queste con l'ambiente fisico e sociale politico le risorse politiche ed economiche necessarie allo sviluppo dell'impresa andranno infatti conquistate sul piano della funzione di servizio di queste allo sviluppo sociale piuttosto che in base all'astratto ribadimento di presunte leggi dell'economia
Un peso crescente eserciteranno a mio modo di vedere la questione ecologica dell'uso del territorio e dell'ambiente in genere quello delle concentrazioni urbane dei nuovi assetti socio territoriale infine quella della qualità della vita e della vita di lavoro
L'emergenza occupazionale come squilibrio quantitativo strutturale tra offerta e domanda di lavoro
Conseguente ai difficilmente elevati ritmi di crescita della produzione e all'applicazione su vasta scala di tecnologia alla Borsa e quindi dovrebbero essere tra l'pochi anni fronteggiato dall'andamento demografico
Ciò malgrado il problema dell'occupazione a me sembra sia destinata a permanere come loro Bema centrale grave sia per gli ampi squilibri nel grado di sviluppo dei diversi ambiti territoriali
Sia per le difficoltà di incontro qualitativo tra domanda e offerta di lavoro
La mobilità della popolazione nel territorio a bassi livelli disagio salariale pure in questi anni drammatica emergenza occupazionale si è rivelata estremamente dimensionale
Le attese dei giovani sul piano della qualità della vita di lavoro sono cresciute riducendo quanto meno la mobilità territoriale della popolazione
La famiglia come luogo di solidarietà economica e di si è rivelata in proposito almeno da noi di una solidale mi ha spiegato di una solidità inaspettato
Se l'unificazione del mercato europeo non vorrà convivere con alti tassi di occupazione che fatalmente deprimere hanno la produttività del sistema e una crescente quota di migrazione dei paesi meno sviluppati
Dovrà dedicare un'attenzione prioritaria e di ingenti risorse al miglioramento degli equilibri territoriali
Nonché crescente rilievo le produzioni intelligenza intensi le imprese di pubblico comando in generale tra esse anche quelle tipo genetico
Avranno in tale ottica ancora un ruolo importante da giocare in magari da ridisegnare più puntualmente dal momento che l'assoluto prelevati prevalere
L'attenzione reclamata dall'efficienza ed ai rendimenti immediati investimenti a rendimento differito come quelli ad esempio per riequilibrio territoriale
Di cui la società complessa bisogna si propongono infatti come un'esigenza inderogabile
In questo quadro problematico si inserisce recentissimamente piena di echi da un già visto la voce perentoria di un'alta autorità in materia
In un sistema economico integrato interne internazionalmente che ammette la libertà totale di importare
Ed esportare merci la libertà totale importare ed esportare capitali che tenga i cambi fissi dice quell'autorità la crescita salariale in tempi in termini nominali
Deve tendere al medesimo livello in mancanza di quest'ultima condizione l'esistenza delle altre tre e destinata a produrre la disintegrazione del sistema
Ho sappiamo conquistare il consenso dicendo dei no oppure abbiamo di fronte due strade ugualmente rovinose l'inflazione o il suo sostituto la coercizione
Non v'è dubbio non possiamo mutilare il vocabolario e il no è una parola piena di valore e di valuta si tratta certamente come ci avrebbe ammonito un pensoso economista recentemente scomparso di incrinare sì il provvidenziali Isma'senza scadere però nel velleitarismo
Di evitare il fondamentalismo della frastornati esibizione di certezze nelle discussioni di politica economica come ci ammoniva nel mille novecentottantaquattro al senza di che l'informazione dei no rischia di suggerire una qualificazione del processo di unificazione che ci sta davanti come di una costruzione contro che nessun sindacato come forse nessuna forza politica potrà mai concorrere a gestire negli esempi tipo certi uniti a questo riguardo risultano razza calza
Tanto più se è vero che secondo la stampa a chi chiedeva che cosa si può offrire in cambio di una limitazione delle spinte salariali sarebbe stato risposto senza esitare un maggior grado di libertà
Intesa nel senso che la pena circolazione valutaria non è un favore ai capitalisti anzi consente al cittadino comune
Di scegliere se impiegare il suo danaro in botte o in titoli tedeschi
Un po'poco a me sembra soprattutto andando a rileggere certe scorribande borsistiche di recente memoria
A me sembra che entro questi discorsi stia nascosto tra gli altri per i sindacati trasferito sul piano di una trama relazionale più complicata il tema dell'organizzazione davvero complessa di una piena irrefrenabile circolazione della risorsa uomo
Con tutti gli ostacoli delle tentazioni corporative mai morte nel corpo dell'esperienza viva sindacale
Il tema del rapporto tra la gestione della rappresentanza del sociale interno interno all'azienda interno ad un'area territoriale e quella del sociale sterno che non li ha visti certamente vincenti almeno da noi nel recente passato ancor non passa
La relazione del dottor De Cesaris avrebbe dovuto essere integrata dalla relazione che era stata affidata all'onorevole Agostino Marinetti deputato al Parlamento per lungo periodo esponente
Ora non essendo e ancora
Vediamo Cirami in condizioni di dover programmare il ugualmente il nostro lavoro comunque mi pare che dalla relazione che abbiamo ascoltato il De Cesaris emerge un dato di fatto schifo dal padre ci possiamo nascondere c'è l'emergenza occupazionale
L'emergenza occupazionale è un problema che pesa oggi da un problema io ritengo continuerà a pesare ancora di più negli anni e continuerà a pesare ancora di più negli anni futuri perché se è vero che siamo a un saldo della natalità praticamente in pareggio è ugualmente vero che questi lo conquista di questi anni
Mentre sul mercato del lavoro sia la stanno affacciando le generazioni di di denti venticinque anni fa quando il saldo mica il saldo dalla popolazione della crescita era incontestabilmente notevole quindi c'è ancora un esubero di richiesta di manodopera
Oltre a questo c'è il cambiamento del modo di produrre la rivoluzione della microelettronica e dell'informatica ha certamente pesa sul rapporto di lavoro
Per il suo rapporto di lavoro in quanto con la microelettronica e con l'informatica sarà possibile produrre di più col una manodopera obiettivamente più qualificata ma una mano d'opera quantitativamente minore
E finisce
Anche con le nuovi processi produttivi così grande nuovo fenomeno della De urbanizzazione finisce
La cultura della grande fabbrica il mito del proletariato il grande decentramento sarà la realtà di domani quando da un piccolo centro si può produrre
Voglio dire avrebbe contatti con i terminali con tutto il mondo senza cuore o a Milano o a Romolo nei capoluoghi quando si possono fare le operazioni bancarie dal proprio posto di lavoro
Quando si è in grado di seguire le Borse di tutto il mondo dal posto di lavoro quando magari
Una industria no faccio un esempio io l'industria marchigiana lari scarne
Merloni che ha il suo stato maggiore a Fabriano a una serie di stabilimenti satelliti di duecento persone
Per ognuna delle frazioni la Lazard intorno ma la sua lo stato maggiore è in contatto con tutto il mondo questa è già una rivoluzione non c'è più bisogno dell'urbanizzazione
è la nuova fase è una nuova rivoluzione risale è un nuovo assetto un nuovo modo di produrre
Che tiene conto anche di diverse esigenze del nuovo rapporto sociale il della difesa dell'ambiente ma che dovrà tener conto in futuro anche da lei della esigenza e di diminuire il numero delle ore di lavoro
Esigenza che non può aprire non potremo risolvere
In senso univoco in un Paese è un problema di continentale è un problema prima della Comunità europea ma un problema di tutti i Paesi industrializzati occorreva che dovremo affrontare perché è un problema obiettivamente più grande di noi
Ora non essendo presente varie detti a meno che non ci sia qualcuno conclude a prendere il suo posto per fare un intervento specifico
Integratore ma da un parlato dell'Europa
Ecco il tempo dell'Europa dei capitali dell'Europa dell'industria ora parleremo anche delle dell'Europa dei lavoratori con me visioni univoca di questa anche nel quadro di questa emergenza occupazionale
Ora la seconda parte del programma
Devo fu più ambizioso non parliamo più comune visione europea parliamo dell'universo
Perché tutte le votazioni è una frontiera mercato interno nel senso di tutto ma l'universo della documentazione dalle visto la complementarietà dei vari apporti ma visto anche nelle superamento delle dimensioni locali e territoriali
La prima relazione affidata a Massimo Fichera vice direttore generale della Rai lo ringrazio per la sua presenza
Nell'universo delle delle comuni anziano almeno storia
Comiche se l'Inter a questa sala
Quindi credo che non vi sia un una visione né intenzione di sviluppo di discorso di dialogo ma di avere delle testimonianze su momenti specifici io vorrei quindi limitarne così ad esporre alcune riflessioni che fanno un
Un riferimento diretto il titolo del convegno cioè il rapporto tra pubblico e privato tra imprese pubbliche prese privato relativamente al sistema televisivo sistema radiotelevisivo che cos'è in una prospettiva quale quella che si va delineando oggi nel mondo
Con questo appuntamento è questa scadenza europea
Qual è il rapporto reciproco che imprese pubbliche imprese private possono nel sistema radiotelevisivo desideri subito precisare prevenire che non parlerò di RAI Berlusconi
Un discorso un po'più generale di riflessione che naturalmente
Quasi totalmente innocente adesso eccetera allora non ero innocente
Mi ero limitato a dire che il titolo della mia relazione relativa al rapporto tra impresa pubblica impresse privata nel sistema radiotelevisivo che questo però non vuol dire nessun modo che io parlerò dei rapporti tra la RAI e Berlusconi
Ripeto alcune riflessioni generali e che sono peraltro riflessioni che intendo sviluppo
Ovviamente a titolo personale
Per partendo da una constatazione che credo sia nota ed evidente ciascuno di noi cioè di come sia cambiato nella ESP nella rappresentazione che il pubblico medio se ne sa
La percezione del sistema radiotelevisivo fino a qualche anno fa quando si parlava sistema radiotelevisivo
Si vedeva parlare di un problema che sembrava strettamente legato essere tutto interno all'area culturale
Non del sistema radiotelevisivo parlavano i pedagogisti parlavano i sociologi insomma no per influenza per interrogarsi sull'importanza del messaggio che aveva sulla formazione sull'orientamento delle persone
Ecco oggi credo che la situazione sia profondamente mutato e a mio parere il meglio oggi le analessi
Che si rivolgono al sistema tendono a sottolineare sempre più gli aspetti tecnologici
Gli aspetti economici e tout-court gli aspetti industriali del sistema dello sviluppo del del sistema televisivo e più in generale dello sviluppo del sistema dell'informazione
E del sistema delle comunicazioni di massa
Peraltro questo spostamento significativo di attenzione non fa altro che registrare un dato di fatto la mutazione diciamo così genetica a cui è stato sottoposto il sistema delle comunicazioni nell'ultimo decennio
Oggi sappiamo tutti che il sistema delle comunicazioni ad esempio una delle aree privilegiate per i grandi investimenti transnazionali
Oggi sappiamo che la sua crescita si pone come un elemento strategico delle politiche di sviluppo che vengono programmate dagli Stati e proprio negli Stati Paesi industrialmente più avanzati
Ormai anzi credono opinione diffusa anche se non accettata da tutti ma a mio parere valida che la crisi che ha attraversato l'intera economia accidentale agli inizi degli anni settanta
Sia stata non tanto un momento di stagnazione ma se è stata la forma assunta da un gigantesco spostamento di capitali dai tradizionali comparti industriali ai nuovi settori dell'elettronica
Delle telecomunicazioni
E non è a caso che proprio a partire da questo Periodo che sia assistita a una vera e propria trasformazione professionale della composizione dalla forza lavoro
Attraverso un rapido raffreddamento di ritmi di crescita di alcuni sedimenti produttivi e all'accelerazione dello sviluppo di altri tra i quali certamente quello relativo al sistema radiotelevisivo e di tutti in genere i sistemi della produzione e distribuzione della merce informativa hanno assunto un'importanza crescente si è trattato di un processo di sviluppo che peraltro non è stato e non è un processo lineare un processo di sviluppo lineare
Che si assiste nel sistema delle comunicazioni ha un andamento a volte un divagante
E e gli sviluppi la rappresentazione semplicistica di uno sviluppo tecnologico fortissimo e lineare dietro il quale dovrebbero correre a forme istituzionali e forme organizzative non è vero
Lo sviluppo è molto più incerto è molto più complesso quello che sta succedendo in questi anni propri in Europa relativamente al problema dello sviluppo del sistema dalla diffusione diretta via satellite
Oggi ancora non è non sono state fatte le grandi scelte industriali che riguardano ad esempio uno e tecnologiche che riguardano un'opzione fondamentale privilegiare la diffusione via satellite o privilegiare la diffusione via cavo
Ma c'è di più all'interno della distribuzione via satellite Esiste una tendenza a privilegiare i satelliti di grande potenza che assicurano certe prestazioni certe possibilità oppure ci si può limitare ai satelliti diciamo così di tele comunicazioni di minore potenza che ti segnano tutto un altro panorama siamo di fronte a un processo di sviluppo ripeto incerto in qualche misura un dilagante che in qualche misura sta comportando un uno spreco di risorse non piccole
E che sempre giustificato probabilmente dal fatto che siamo all'inizio nel sotto del passaggio nel nel settore siamo all'inizio del passaggio
Dal periodo dell'invenzione a quello della vera e propria innovazione cioè e adesso che dalla ricerca si sta passando alla vera e propria produzione
In realtà poi c'è il fatto che l'accrescimento dei ritmi di crescita del sistema
Sono forzati sono appaiono in qualche modo e per qualche misura
Ora quali caratteri può assumere
Questo sistema che invade sempre più interessi economici interessi industriale che occupa sempre più spazi
Scegliamo
Come ipotesi di lavoro come potersi di ragionamento o quella che chief Moffa apporre ci fa vedere lo sviluppo di questo sistema a del sistema radiotelevisivo all'interno di una scelta generale di modello di sviluppo che quella che in qualche modo va per la maggiore
Forse andava per la maggiore perché adesso qualche piccolo segno di crisi ce cioè la scelta della deregulation internazionalmente la deregulation no che sta penetrando tutti i sistemi di sviluppo industriale e certamente penetra anche in questo
Quali sono i caratteri che può assumere
La crescita di un sistema come quello radiotelevisivo
Ove esso tendesse ad affidarsi unicamente a quello che si chiama il libero giuoco di meno
Chi si muove in questa ottica in un'ottica di deregulation sa che il suo problema non è intanto di identificare forme di governo di programmazione del sistema quanto piuttosto di ridurre quelle esistenti
è una scelta quella dall'affidare allo sviluppo del sistema alla libera leggi del mercato che occorre dirlo subito garantisce certamente la crescita del settore
Le imprime anzi una notevole accelerazione ed è questo che connota una sua superiorità diciamo così storica rispetto alla linea invece del di un mercato protetto e però questa questo aspetto positivo non esaurisce il problema
Quali caratteriale assume complessivamente il sistema ove appunto lo si guardi solo all'interno di una di questa concentrazione
Io credo che soppresse ti alcuni caratteri di squilibrio che vanno attentamente e consigliati che possono porre dei rischi e che certamente possono porre dei problemi se lo sviluppo di un sistema come quello radiotelevisivo fosse affidato diciamo alla mitica legge del libero mercato
Quali sono i fattori che maggiormente influito
Senza fare io non vorrei fare un ragionamento incursioni indebiti indebite nel campo delle teorie generali dell'economia non sono in alcun modo in Economics
Mi vorrei tenere strettamente al settore di cui mi occupo insomma quello appunto del sistema
L'osservazione della realtà dimostra
Che in questo settore le tenute le tendenze unico Polistil che sono hanno un tasso di presenza estremamente alto probabilmente più alto di quello presente in altri comparti industriali
Basta pensare ad esempio dall'America il sistema radiotelevisivo sì e poco dopo dalla sua nascita
Attestato attorno alla presenza di tre grandi network i tre grandi industrie e non si è mai mosso da questo numero insomma no è rimasto estremamente fermo e che poi siano realmente tre
E il CIPE probabilmente è un problema che ci si potrebbe anche porre perché oralmente le interconnessioni sottili e segrete che li legano sono molto più complesse molto più reale di come può appare
Il corollario diretto di questa forte presenza di un tasso di o dico polizza azione di un sistema radiotelevisivo lasciato alle regole del libero mercato
E quello con necessario innegabile di una progressiva riduzione dell'autonomia relativa dello sviluppo
è una riduzione che si verifica in due modi si verifica all'interno dei singoli Paesi
Attraverso forme sempre maggiori di concentrazione e di integrazione tra i vari comparti del sistema della comunicazione
Tra Paese e Paese si assiste alla trasformazione dei sistemi produttivi più deboli in semplici sotto sistemi distributivi
Cioè in uno sviluppo totalmente spontanea totalmente libero del sistema questi due fenomeni ci sono due fenomeni obiettivamente riscontrabili
All'interno dei sottosistemi nazionali fortissime concentrazioni oligopolisti che nei rapporti tra paese e paese suddivisione tratta essi forti con qualità di produttori e Paesi deboli a cui viene rilevato rilasciata soltanto una funzione distributiva noi abbiamo avuto e abbiamo in Italia questo esempio l'Italia avuto uno straordinario sviluppo dell'attività distributiva del sistema radiotelevisivo
La quantità di televisione che viene distribuita in Italia non ha paragone nel mondo è quasi uguale proporzionalmente alla popolazione non ne ha certamente ma anche in cifre assolute quasi simile a quella americana
La quantità di prodotto televisivo che viene distribuito contemporaneamente la parte produttiva del sistema dell'audio visuale letali in crisi è in crisi il cinema e questo non riguarda solo l'Italia ma riguarda anche l'Europa ma in crisi la stessa produzione televisiva che certamente non ha quantitativamente seguito lo sviluppo che ha avuto il sistema distributivo
è un rischio cioè che sembrerebbe andare verso forme di fenomeni che sono stati a mio parere giustamente definite
E se situazione di modernizzazione senza sviluppo
Devo dire che uno sviluppo del sistema lasciato appunto completamente alle regole di mercato pone nel campo specifico torno a dire non voglio dare a quello che dico nessuna valenza di Teoria generale
Pone anche un altro problema che certamente il problema ed è la sempre maggiore identificazione del valore economico della merce informazione spettacolo
Cioè la sempre maggiore l'edificazione della merce che viene prodotta
Non come servizi io ma soprattutto appunto come merce
Il problema per il prossimo futuro in quest'ottica non sarà quanta informazione disponibile ma il modo in cui il regolarne l'accesso per renderla sempre più lento il redditizio economicamente
Se questo è vero la scelta non sarà più rivolta verso quei sistemi standards e tecnologie più favorevoli allo sviluppo complessivo
Ma adesso quindi più controllabili e più in grado di garantire profitto
Giungerà corsia completa maturazione un passaggio del prodotto televisivo da servizio consumo
Passaggio per certi versi necessari e nelle sue linee tendenziali anche positivo ma che quando diviene totalizzante per quanto riguarda il sistema radiotelevisivo certamente pone dei pericoli seri
Se queste considerazioni hanno fondamento la conclusione che Caratti
Tende ad assumere naturalmente uno sviluppo del comparto dell'industria dell'informazione
Lasciata in questa ottica sono i caratteri di uno sviluppo nella realtà fortemente regolato da una sua logiche interne
Dotato appunto di una spinta in arrestati
Verso la concentrazione
E verso certe forme concentrazione all'interno dei Paesi e verso certe forme
Di squilibrio tra paese
Si pone a questo punto il problema di quale sia allora una politica da attuare in quest'aria
E di chi debba nella realtà tentare di di finire boom umili indirizzi degli investimenti e per su quali obiettivi debbano essere finalizzati cioè se può esistere un progetto generale di sviluppo di sistemi cioè esiste il problema di chi debba governare lo sviluppo di questo sistema
Dato che l'alternativa non è fra governo e non il governo
Non è tra regolazione ed R colazione ma tra l'una e l'altra forma di governo tra l'una e l'altra forma di regolazione
Ora l'alternativa non è incerto quella di far girare alla rovescia il corso degli eventi medi rinunciare ai vantaggi anche in termini di accelerazione dello sviluppo e di diversificazione sia pure potenziale delle sue capacità assicura la presenza del fattore della libera iniziativa in questo settore una libera iniziativa è ovvio
Abbia connotati industriali e non connotati di avventura e di rapina contrapponendo all'ipotesi
Che pure abbiamo visto per certi aspetti formale del mercato libero ipotesi altrettanto formale e certamente carica di pericoli ancora più gravi in termini economici
E ovviamente anche politici di un mercato protetto il problema
E quello di inserire nel nuovo scenario che si va delineando intorno quegli elementi di equilibrio che siano capaci di correggere queste naturali tendenze verso la concentrazione e verso le squilibri
Si pone a questo punto e anche qui non voglio allargare il discorso al sua valenze ha significati teorici generali
Ma limitandolo ma limitarlo pragmaticamente al settore di cui ci occupiamo il problema del ruolo e del carattere
Dell'intervento Pupi un intervento che almeno due livelli e due caratteri dentisti un livello politico e legislativo e un secondo livello operativo e diciamo così industriale
Se infatti ci poniamo il problema
Di quale obolo assegnare all'iniziativa pubblica a livello di istituzioni e a livello di azienda
Rispetto alle tendenze naturali del mercato
E se riteniamo che essa debba agire non per annullarla ecco il Cirla ma come controspinta equilibrato dice
E possibile se ci poniamo in quest'ottica identificare a creare nelle quali questo ruolo un ruolo di un intervento pur
Diventa fondamentale
La prima e soprattutto quella istituzionale che consiste nella definizione delle regole del gioco lo Stato non poté feat rinunciare a questa sua prerogativa non deve rinunciare a questa sua erre prerogative il problema e quindi di una legge di sistema
Io vorrei dire tra parentesi e il tema sarebbe troppo lungo e meriterebbe una trattazione a parte che probabilmente se vera la complessità del fenomeni che si stanno svolgendo nel mondo della comunicazione
Fare una legge di sistema non significa fare una legge che regola il rapporto
Ti tra pubblico e privato
Forse quella che speriamo si faccia ma ci si sta apprestando a fare la rete la legge sul sistema televisivo per carità che ben venga insomma non non dopo tanti anni però forse non è più sufficiente
Non si può oggi pensare a fare una regolazione del sistema legislativa senza guardarlo non a due dimensioni nella situazione attuale ma guardare nella dimensione dello sviluppo del futuro come si fa oggi a regolare il sistema radiotelevisivo con una legge che non preveda la regolamentazione del satellite
Come si fa a fare una legge sul sistema radiotelevisivo senza pensare a una legge che prevede appunto quali rapporti e quali saranno i tipi di intervento industriale che verranno fatti nel settore di Investimenti e verso che cosa verso dopo saranno indirizzati
Come si fa fare una legge sul sistema radiotelevisivo scordandosi che in un certo senso lei era televisiva è finita che siamo già di fronte all'era posto televisiva
In cui quel rettangolino che abbiamo in casa e che prima serviva solamente per ricevere programmi televisivi adesso può servire a dieci è dieci né di uscire Diversi trasmissione di dati trasmissione da satellite trasmissioni
Il video dischi non nuovi standard televisivi e così via è possibile elencarli almeno alcune decine
Non ha senso ed è velleitario pensare
Di sistemare oggi di dare una legge di sistema al comparto radiotelevisivo
Senza sapere che oggi queste sono le realtà del sistema e sono realtà che sono molto più importanti delle polemiche del momento delle questioni del momento più importanti
Certamente uno secondo livello d'intervento oltre quello istituzionale e quello produttivo
Si tratta appunto di determinare le politiche di investimento e delle risorse attraverso un piano che non può non essere un piano nazionale a mio parere che punti a dare solidità al sistema industriale nazionale
La terza è quella distributiva
Non si può accettare il sistema radiotelevisivo continua a sviluppare un tipo di sua forza distributiva che prescinda assolutamente dal contemporanee parallelo sviluppo di de di esso sistema come sistema produttivo insomma no non non possiamo assistere pacificamente ad esempio lo dico io che lavoro nel campo della televisione alla cancellazione da parte della televisione del cinema
Fatto che la tensione progressivamente cancelli quel piccolissima parte e realtà di sistema produttivo che pure esiste certamente nobilissimo come tradizioni qualitative ma con qualche significato anche quanti attivo che era il sistema produttivo per il sistema produttivo cinematografico
Va sviluppato il sistema distributivo dell'audio visuale ma ben sviluppato come un momento di sviluppo
Di queste di come intro di sviluppo anche degli aspetti produttivi del sistema stesso
Io credo che a livello istituzionale questi interventi siano propri del potere politico
A livello operativo e su questo vorrei concludere esse pongono un'esigenza pongono l'esigenza che nel sistema continui ad operare un forte servizio
Credo che le esigenze la necessità che il sistema misto ci sia un reale sistema misto con la presenza al centro di esso di un forte servizio pubblico di una forte azienda pubblica dipenda menta piccoli interessi corporativi di bottega
Ma direi neppure dalla concezione per la quale si è pensato fino adesso è necessario avere un servizio pubblico radiotelevisivo perché deve svolgere certi servizi radiotelevisivi la concezione del servizio polo televisivo del servizio pubblico televisivo come quello che assicura le tribune parlamentari o la o le o le trasmissioni dell'accesso pur nobilissima e cose che debbono rimanere è una concezione riduttiva e superata del concetto di servizio pubblico il servizio pubblico radiotelevisivo deve esserci deve continuare a esistere come un momento del complessivo sistema di sviluppo industriale del sistema
Del sistema radiotelevisivo nel suo complesso
Io credo che questi siano oggi i veri problemi del sistema radiotelevisivo questi lo sono molto più delle diatribe
Problema che non sono mai riuscito a risolvere tra parte pubblica e parte privata
Questo è quello che vale anche al di là della mancanza di coordinamento
Tra le società pubbliche che operano nel settore
Perché non si può nel momento in cui il sistema radiotelevisivo pone un problema di concorrenza il sistema radiotelevisivo mondiale che sarà certamente un sistema di concorrenza internazionale all'Europa del novantadue il primo appuntamento ma ormai già quando verrà saranno avvenuto una serie di fatti che avranno totalmente internazionalizzato il sistema che le aziende pubbliche che operano nel settore come i polli di Renzo continuino a beccarsi no per il controllo di questa piccolo il sentimento di quell'altro piccolo sedimento del sistema stesso è una cosa che prima che essere sbagliata
Non è intelligentissima
Il problema è trovare le vere e reali sinergie di tutte le possibilità di intervento nel settore
Il problema è trovare le vere possibili alleanze tra tutte le imprese pubbliche che operano al settore il problemi aprire un discorso con le imprese private che operano nel settore perché probabilmente il nostro Paese per far fronte a una competizione internazionale come quella che si va determinando ha bisogno di un progetto Italia ha bisogno di un progetto nazionale complessiva cui devono partecipare energie pubbliche energie private
Io credo che questa sia la strada verso la quale dobbiamo guardare che questa sia quella che spieghi con maggiore serietà
E con maggiore impegno utilità la necessità della presenza di un polo pubblico nel settore radiotelevisivo naturalmente concepito in un modo forse diverso e quindi anche organizzativamente produttivamente
E dal punto di vista dei comportamenti diverso da quello che è stato fino ad oggi
Massimo Fichera ha mantenuto l'impegno non soltanto per quello che riguarda il tempo l'ha fatto presente che non avrebbe parlato come vicedirettore generale della Rai in sostanza egli ha parlato quale esperto chiamiamolo così dell'universo delle telecomunicazioni
E mi ha dimenticato di ricordare la esigenza della presenza di una forte azienda pubblica ma alla fin fine ha concluso
Con quell'entusiasmante Progetto Italia che ha una sua valenza è una sua fattibilità parliamo dell'Europa ma c'è un Progetto Italia dell'Europa perché dopotutto
Pur essendo un mercato senza frontiere il mercato di lingua italiana o gli utenti di lingua italiana debole oppure essere serve di procure essere serviti
Mi pare il richiamo liti che era più giusto sia quello di averci ricordato che è compito dello Stato definire le regole del gioco
Così come è compito dello Stato impostare una programmazione delle scelte e la programmazione degli interventi senza programmazione delle scelte siete programmazione degli interventi non si può costruire certamente un futuro adeguato alle esigenze e dalle aspettativa
Il secondo intervento a quello che il dottor Gerlando Lauricella direttore della divisione telecomunicazioni della Olivetti
Una serie tutti io sono stato imitato come rappresentanti evidentemente del privato in questo tipo di consesso
Cosa che faccio molto volentieri anche perché direi che nel settore delle telecomunicazioni nel quale appunto opero
Le interrelazioni fra pubblico e privato sono quanto mai significative
In termini sia di criticità a volte sia di opportunità in per fortuna molte altre circostanze
Oggi si parla molto di mille novecentonovantadue se ne parla in realtà ormai da quasi un anno il mio centonovantadue sta diventando una sorta di data mitica sta diventando una sorta di anno mille in qualche maniera in cui tutto dovrebbe cambiare
E in cui qualcosa cambierà non certamente fumetto l'Atto unico europeo e dell'ottantasei ma in Italia abbiamo scoperto due anni infatti però chi si occupa di telecomunicazioni sa
Che il di Processi di avvicinamento a un mercato unico europeo in questo caso sono processi realtà tutt'altro che giovani io ricordo ero ancora studente mi stavo laureando in ingegneria dieci anni fa mi trovavo per un convegno a Venezia in cui si parlava appunto di questa esigenza
Di questa necessità di creare qualcosa insieme nel settore delle telecomunicazioni
Delle motivazioni sono moltissime molte di ordine tecnologico sicuramente però ce ne sono molte di mercato
E molte di ordine economico in senso più lato in quanto come cercherò di dire dopo le telecomunicazioni a mio parere hanno certamente una valenza in quanto business mano una grossissima valenza di tipo strumentale
A tutti gli altri aspetti della economia ecco questo mille novecentonovantadue quindi e per gli operatori delle telecomunicazioni come anche per operatori di tanti altri settori una scadenza molto importante di fatto non bisogna mitizzato a mio parere però non bisogna neanche sottovalutarla come di fatto non si sta facendo
Importante perché ma perché direi che è forse la prima circostanza in cui in qualche maniera si viene a creare di fatto si tenta di creare di fatto un aggregato a livello europeo
Che possa fare in qualche misura da contrappeso ai due grossi poli che oggi si bilanciano nel mondo economico vale a dire gli Stati Uniti e Giappone
Motivo riconosceranno cliniche o mai che un consulente giapponese il quale ha inventato tra virgolette la teoria della Triade
Peretti tre componenti della triade sono appunto gli Stati Uniti in Giappone e l'Europa che un po'a fatica in certi casi molto a fatica si sta avviando
A costruire il terzo polo di questa triade
Però non voglio affrontare chiaramente aspetti di questo genere che ci potrebbero molto lontano in quanto ineriscono non certamente solo le telecomunicazioni ma tutti gli aspetti del dell'operare economico e politico e direi anche sociale di oggi
Lui mi limiterò visto che poi questo ruolo per il quale sono qui a parlare un po'di di queste tre comunicazioni verso il mille novecentonovantadue cercando di vederle
Nell'ottica della contrapposizione o dell'interrelazione come dicevo prima fra pubblico e privato
Le telecomunicazioni di per sé non hanno frontiere poco apprezzato molto la considerazione di apertura devo Orlandi perché di fatto non ha senso parlare di mercati locali quando si parla di telecomunicazioni perché l'esigenza primaria è quella di connettere
Estremizzo tutto a tutti
E questo evidentemente un obiettivo che e in parte realizzati in parte molto distante dalla realizzazione
Quando dico tutto a tutti voglio dire entità di tipo etnico diverse sistemi di tipo tecnologico diversi morire quasi forme di informazioni diverse
Oggi abbiamo ancora delle discriminanti le discriminazioni molto precise fra quelle che il il trattamento della voce il trattamento dei dati il trattamento delle immagini eccetera eccetera
Quanti di voi hanno sentito parlare di Hayes Vienna sanno che ci avviamo con gli opportuni tempi verso un mondo in cui tutta l'informazione sarà trattata alla stessa maniera
E quindi allora il sistema radiotelevisivo potrà essere considerato a pieno titolo come il sistema telefonico come sistema di trasmissione dei dati come un sax di questo mondo che la trasmissione dell'informazione
E quindi tutti i problemi di ordine tecnologico che dottorati che recitava prima quale il satellite la fibra cosa fare e cosa non fare comunque la cosa importante assimilare il concetto che di per sé le telecomunicazioni non hanno frontiere e quindi a questo punto di vista il
Mille novecentonovantadue e certamente perché opera in questo campo un'occasione
Dicevo prima che l'etere come ci hanno due tipi di valore una un valore assoluto lo vorrei quasi chiamare in quanto come dimensione di business e questo è quello che in prima battuta interessa chi come l'Olivetti opera in questo settore
Allora dimensione di business molto molto significativa Vito alcuni indicatori che possono risultare forse interessanti per il mercato delle apparecchiature di telecomunicazione nell'ottantasei è stimato in quasi venti miliardi di ECU
Mentre il mercato degli il gettito diciamo dei servizi di telecomunicazione quindi servizio telefonico e tutti i servizi
A più o meno alto valore aggiunto che oggi sono disponibili è qualcosa che vale intorno a trecento miliardi di ECU sempre nel mille novecentottantasei diciamo le cifre enormi effettivamente il rapporto cioè la percentuale d'incidenza del fatturato telecomunicazioni nell'ambito del prodotto interno lordo della Comunità economica europea valeva nel mille novecentottantaquattro una cifra vicino al due per cento all'incirca chi si occupa di proiezioni stima che entro l'anno Duemila quindi Piero hanno diciamo di riferimento questa incidenza salirà al sette per cento e una crescita drammatica alle come direbbero gli americani
E per arrivare a questo tipo di posizioni si prevede che in Europa verranno fatti da qui al Duemila investimenti per un ammontare totale di cinquecento miliardi di ECU
Sono cifre insisto dica molto grosse ma qualcosa giustifica evidentemente l'interesse che c'è in questo momento nel settore telecomunicazioni
E per gli operatori europei e anche per operatori stranieri è tipicamente americani tutti voi leggete i giornali quindi le storie delle alleanze fatte e non fatte in in divenire o non in divenire sono più o meno sotto gli occhi di tutti
Poi le telecomunicazioni hanno un valore e che ho chiamato strumentale strumentale in quanto sono uno strumento allo sviluppo economico in senso più ampio più generalizzato
Le reti di comunicazione facendo un paragone abbastanza classico si possono tranquillamente assimilare alle reti autostradali che evidentemente facilitano in quanto disponibili capillari efficienti la circolazione delle merci e delle persone
Bene e le reti di telecomunicazione facilitano indubbiamente la circolazione non solo farcito appendono possibile
Moto veloce la circolazione di quella che sono le merci del del futuro che sono già oggi dal presente cioè l'informazione
Ecco questa Società dell'informazione che qualcuno vagheggiava i tempi dicendo una bellissima frase a mio parere il mondo è un villaggio sta di fatto diventando una realtà e in tanti casi ormai una realtà
Da questo punto di vista di un valore strategico delle telecomunicazioni e di portata enorme
E di portata enorme e penso che nessuno Possa sottovalutarlo per il tipo di impatto che esso avrà su tutto il mondo economico ma e anche sulla nostra vita personale
Problemi che prima venivano accennati il problema del telelavoro della dislocazione dell'occupazione quindi degli spostamenti di forza lavoro
Sono molto condizionati in mente la disponibilità di risorse informative che consentono in tanti casi di minimizzare i costi sociali di certe operazioni
Ecco io mi trovavo qualche giorno fa a New York ed ero ospite di una stranamente pur essendo ingegnere di un con di di alcuni economisti di fama direi mondiale e qualcuno faceva una considerazione effettivamente si parlava di come si farà la banca nel futuro cosa vuol dire fare i banchieri ego come diceva che mentre oggi la banca in qualche modo una istituzione che si poggia certamente su delle
Risorse umane su delle strutture organizzative su degli assetti di tipo anche fisico
Domani il banchiere il futuro sarà un signore estremizzo ma non troppo
Che si siederà di fronte a un terminale e potrà valutare in tempo reale quello che sta succedendo sul mercato nel quale lui opera quindi mercato del danaro in certi casi delle materie prime
Decidendo e questo sarà quindi sono la sua capacità umana la sua sensibilità e la disponibilità di informazione dove allocare nel migliore dei modi per risorse della banca di cui è responsabile
E questa situazioni che non è non è futuribile evidentemente in quanto già in parte succede
è una cosa che ci deve secondo me fare molto riflettere perché è sintomatica di alterazioni le quasi genetiche che accadranno nel nel nel nostro sistema uno i nostri sistemi con rapidità che diventa sempre più a
Ecco che sarà questo tipo di introduzione molto così ampia ma volevo stressare questo tipo di concetto
E con limitandoci adesso proprio settore telecomunicazioni per capire che cosa si è infatti in Europa fino a oggi in quanto non è da poco che in Europa ci si sta muovendo nella direzione del mille novecentonovantadue
Il singolo Paese e parlo di telecomunicazioni in senso lato poi realtà scopriremo che dovremmo distinguere e quindi l'antinomia è un po'insita nel sistema delle comunicazioni vogliamo distinguere come si fa poi comunemente fra telecomunicazioni pubbliche e telecomunicazioni private e questo non è un caso il fatto che anche sulle gli studi di mercato si trovi questa distinzione molto netta rifatto esiste un mondo intero punizioni pubbliche ed esiste un mondo di telecomunicazioni private comunque la caratterizzazione del sistema telecomunicazioni era quindi fortemente regolata fortemente connotate in termini nazionali a volte nazionalistici e questo per tener conto di vincoli sia occupazionali sia industriali sia produttivi sui quali evidentemente non mi dilungo
Bene stanno accadendo ormai è un po'di tempo alcuni ed enti che alterano in modo sempre più violento questo equilibrio che comunque nel bene o nel male si era creato di era rimasto stabile per moltissimi anni
Beh primo evento è il novantadue visto in senso lato cioè la creazione di questo mercato unico pasticche le telecomunicazioni come comparto si trovino investite da questo vento di mettere insieme i mercati
E il secondo tipo di fattori sono fattori molto insiti nell'industria stessa delle telecomunicazioni l'evoluzione tecnologica innanzitutto che rende possibile oggi cose che fino a qualche anno fa erano assolutamente impensate io dieci anni fa mi occupavo di satelliti
E adesso il mondo in dieci anni il mondo delle telecomunicazioni è cambiato in maniera impressionante vi posso assicurare ecco sono oggi possibili cose che non si potevano fare e le cose che si potevano fare una volta sono fattibile oggi a costi infinitamente più bassi
Perché si ha a disposizione una potenza di calcolo perché l'industria in questo caso dell'informatica ha portato a traino l'industria delle telecomunicazioni
E quindi tecnologie come le fibre ottiche Comini stessi seppelliti come le reti come la digitalizzazione dei sistemi non entro in tecnicismi ma sono tutti e ciascuno di questi eventi molto importanti hanno di fatto alterato lo scenario rendendo praticamente
Demodé voce fuori assolutamente di ogni logica talune norme che rimangono sulla carta ma nessuno si sognava assolutamente rispettare
Ci sono delle delle cose che possono addirittura apparire umoristiche ed era una cosa che accantonati codici che risalgono addirittura al alla alla quando in Italia c'era il re oggi abbiamo la disponibilità dica ricevere all'IVA in individuale con paraboloide dei segnali via satellite saltando alterando evidentemente tutto quello che e una infrastruttura questo presente realistica del dottor Fichera abbia perfettamente messo in luce cioè l'esigenza di una regolamentazione in questo campo che molto importante perché sono la tecnologia se non cavalcato opportunamente può portare in direzioni indesiderate pericolose non economiche vorrei dire
Ecco un altro evento un altro fattore se vogliamo che alterato lo scenario è il fatto della convergenza del modo di trattare l'informazione quindi voce dati immagini grafica
Tendono veramente a confluire su un unico filone e quindi tendono tutto sommato a a mettere in comune oggi se vogliamo l'informazione domani i terminali dopodomani le reti
Accanto a questi fattori che sono punto esclusivamente tecnologici cioè un continuo aumento della necessità di comunicare perché le aziende il sistema industriale in senso lato piuttosto che il sistema finanziario avvertono in modo prepotente e lo fanno per ragioni di sopravvivenza di Eric direi in certi casi comunque sempre per un'esigenza di competitività avvertono questa grossa esigenza di comunicare
E quindi c'è un effetto di richiesta di domanda evidentemente diventa sempre più interessante interessante perché oppure Olivetti fornisce sistemi di telecomunicazione oltre che ovviamente sistemi di informatica
Gli impatti di queste di questo questa alterazione di equilibrio poi quali sono alla fine beh di tipo economico abbiamo citato alcuni dati che ci rendono edotti sulla dimensione di questo business di tipo socio culturale in quanto ciò implica la disponibilità capillare delle informazioni implica ovviamente una redistribuzione delle risorse di tipo voglio dire qualitativo e di tipo quantitativo cioè nel numero nella ubicazione e nella qualità delle risorse stesse e quando parlo di risorse Parodi delle risorse che concorrono generali processi produttivi di qualunque natura essi siano
Bene ci sono stati in Europa sia sull'atto pubblico sia sul lato privato molti momenti di aggregazione accanto forti momenti di disaggregazioni di contrasto
Contrasto derivante dalla diversità che tutti di tecnologia che ciascun Paese adottava dalla diversa organizzazione in termini di chi gestisce le telecomunicazioni chi detta le regole i temi di politica direi di politica industriale soprattutto in termini di strategia di Offerta però ci sono state e e ci saranno secondo me sempre di più una serie di spunti di accordo tutti sono per esempio l'accordo in Europa a garantire ai gestori pubblici di telecomunicazione può molto chiaro che quello di gestire le infrastrutture di base e dire che questa è una scelta ormai acquisito ormai consolidata direi era finito da nessuno contestata e c'è comunque una tendenza di garantire per quello che non è infrastruttura di base quindi le reti sostanzialmente di garantire la massima competitività questo evidentemente agli operatori privati ma anche agli operatori pubblici in quanto anche loro saranno abilitati ad accedere al mercato per esempio dei terminali piuttosto che dei servizi a valore aggiunto questo direi sono delle linee di tendenza abbastanza consolidate peraltro una grossa esigenze su questa anche si è trovato un grosso punto di accordo a livello di Comunità economica europea dove c'è una commissione apposita che segue questi problemi
E il garantire nella futura rete europea che è un obiettivo non di breve periodo ma direi di periodo medio probabilmente di periodo lungo
Di garantire comunque e nell'attesa di questo futura rete europea una interoperabilità delle reti dei singoli Paesi in modo che sia possibile dall'Italia accedere a dei servizi che si trovano a Londra piuttosto che a Francoforte ed evidentemente viceversa
Ecco il processo che stiamo vivendo è un processo che quindi si poggia sostanzialmente su una discontinuità perché vuol dire che singole amministrazioni dovranno comunque cambiare qualche cosa
E in termini in certi casi un po'di assetto organizzativo e in certi casi in termini di tecnologia in certi casi in termini di approccio al mercato
Riguardo a cose che fisicamente concretamente sono state fatte la Comunità economica ha avviato una serie di programmi di iniziativa europea ne cito alcune il programma Reyes il programma Spar alcuni programmi relativi a radio mobile
Una serie di norme di standard relativi alla rete agli DNA cioè la rete integrata nei servizi e una serie di procedura relativa alle omologazioni resistono in essere tutta una serie di proposte che sono molto complementari rispetto alle cose che ho detto
Ecco quindi come vedete nel questo mondo sta acquisendo una dinamica non solo tecnologica ma direi anche strutturale in qualche maniera molto interessante ecco adesso venendo un po'contarci
Tempra cinque minuti
Venendo un po'al problema o al tema che era quello della come si posizionano pubbliche private in questo settore diciamo subito una cosa che questo settore è sempre stato caratterizzato e parlo dell'Italia ma in certi casi la situazione di cui in altri paesi europei molto più forte che in Italia dato sempre catalizzato una fortissima presenza pubblica
Questo in quanto si si viene credito e in certi casi si è tuttora in un regime di monopolio
Questo è una cosa che certi casi viene giudicata bene o male però direi più che
Decidere se bene o male si deve ammettere che in certi casi indispensabile
E non discutiamo se questo questo ruolo è stato gestito in modo buono o cattivo però si deve riconoscere che quando si parla di rete di telecomunicazioni di base non si può pensare
Che ciascuno si faccia la sua rete telefonica sarebbe evidentemente antieconomico e come se in Italia qualcuno si mettesse a costruire delle Ferrovie
In modo scriteriato scoordinato eccetera ci sono indubbiamente delle esigenze di sinergia di omogeneità che vanno fatte salve
Poi e qui le motivazioni sono veramente infinite non è comunque un tema del quale voglio parlare si può discutere se questo servizio pubblico e quindi deve essere pubblico se è stato fornito bene o male si siano stati privilegiati criteri di economicità di gestione rispetto a criteri di qualità del servizio
Questo diciamo in qualche maniera auguriamoci che faccia parte del passato io sentivo appropriazione decentemente a Venezia che ha espresso dei Burani molto ambiziosi molto aggressivi
Su come l'Italia deve fronteggiare l'atto pubblico ma non mi dilungo perché può essere l'intera intento Simeoni che ci parla di questo
Settore telecomunicazioni si parla di investimenti molto forti e direi che questo non è non è una scelta ormai ma è veramente una necessità per potere stare al passo
Quindi di fatto si deve riconoscere in questo settore l'esigenza di una forte presenza pubblica e questo è fuori di dubbio
Avendo peraltro detto questo e avendo detto che perché la sì visto che stiam parlando del gestore pubblico in un quadro normativo che a nostro parere varchi visitato e anche questo processo per fortuna è stato avviato super stette fra virgolette
Ed in questo quadro normativo rivisitato con le opportune risorse di tipo finanziario deve
Accelerare il passo ma brevemente mettersi a correre per potersi mettere al passo Dinu OPA che comunque non sta fermo ad aspettare
E questo è vitale evitare per il sistema delle comunicazioni meditare per il sistema Paese e questo evidentemente è un impegno che la parte pubblica si riprende
Io amo cosa rimane fuori da questo questa
Sistema di base da queste infrastrutture di base ma rimangono fuori senza mete due tipi di cose dove c'era il secolo dei privati a mio parere deve essere prevalente anche se non monopolistico in senso privato passatemi la battuta
Uno il sistema dei terminali dove per terminare il signore tutto quello che è al di fuori della Rete
è un altro il sistema delle applicazioni chiamavano così cioè l'aria dei servizi a valore aggiunto che in certi casi possono comprendere anche le reti non momenti in cui si prefigura un sistema
Non ero da solo e
In cui si prefigura un sistema che accetta la coesistenza fra una rete privata è una rete pubblica in questo senso la cioè si è espressa ha detto molto chiaramente che la tendenza è verso la totale liberalizzazione dei terminali le situazioni dei vari Paesi sono ancora una volta molto disomogenei
Però in generale la tendenza a liberalizzare tutto incluso il primo telefono cosa che probabilmente si farà anche in Italia sono so quando forse prossimo e ce lo potrà dire con più puntualità
Ecco per quanto riguarda invece il settore dei servizi che veramente l'area strategica a mio modo di vedere perché realizzano in concreto il valore strumentale che attribuivo prima le telecomunicazioni
Eccoli le idee sono un po'meno chiare perché non esistono tuttora definizioni consolidati di quello che è un servizio coloro che giunto ciascuno da la sua interpretazione
Soprattutto non esistono delle idee molto chiare sul tipo di debba gestire su quale debba essere il clima competitivo quale debba essere uno dei privati quale debba essere il ruolo del pubblico
Ma è indubbia una considerazione che faccio in modo molto schematico noi ci stiamo avviando sempre di più verso uno scenario
Di tipo in senso lato informatico in cui abbiamo sempre di più potenza di calcolo a livello sia centrale di elaboratore centrale sia di minicomputer sia di personal computer ormai sulla scrivania abbiamo dei potenze di calcolo di fino a cinque anni fa stavano sui grossi calcolatori
E questo è un fatto non le opinioni
E con l'alta considerazione che abbiamo dal mondo di in cui il questa potenza elaborativa tende a essere molto distribuita fenomeno personal computer
Che appunto vede l'Olivetti in posizione diciamo di primato è un fenomeno fortemente pervasivo ecco se a questo aggiungiamo il fatto che l'informazione diventa ormai un bene sempre più fondamentale
Ne deriva l'importanza di quello che mette insieme potenza di calcolo e utilizzo della potenza stesse quindi le reti e quindi le reti a valore aggiunto perché poi di fatto quello che circola su sulle reti sono sì informazioni nude e crude vorrei dire
Così spoglie ma sono anche informazioni un po'condite un po'arricchite
Evidentemente in questa seconda parte che sta il vero contenuto di business e la vera portata innovativa
Come competere beh direi che
Il la parte pubblica ma questo dovunque non solamente in Italia è tradizionalmente abituata al regime di monopolio ma sta cambiando se uno guardasse la struttura organizzativa della SIP di qualche anno fa con quell'attuale troverebbe analizzandola delle differenze direi molto sostanziali
Perché siffatto queste organizzazioni si stanno tutti aprendo al mercato
Un mercato che per adesso è nazionale ma fra un po'diventerà di tipo europeo
E quindi c'è questa tendenza che per fortuna è stata recepita da questo punto di vista i privati sono più abituati evidentemente a competere perché hanno sempre visto il mercato che sono sempre state Lentate al mercato in quanto ne hanno fatto una ragione di sopravvivenza evidentemente
Esistono delle forti tendenze fra i privati alle concentrazioni quindi questa questa spinta questo vento di alleanze che si è vissuto l'informatica sì sì sì visure si sta vivendo tuttora nelle telecomunicazioni quando parlo di alleanze parlavo che di processi di acquisizione che coinvolgono decine di migliaia di persone e aziende di proporzioni mondiali in certi casi prendo anche questo ragione in questa esigenza di dominare meglio questo mercato alla fine e questo è una considerazione che si può forse generalizzare il fattore premiante perché io Pereira pubblico o privato che sia in questo settore sarà comunque la massima ricerca di efficienza e quindi in sostanza facendo un esempio concreto
Vincerà chi sarà in grado di garantire l'accesso alle reti
Nella maniera più capillari possibile e con la massima economicità
E quindi tutti gli impatti che derivano sugli investimenti sulle norme sulla tariffazione sono evidentemente delle cose che se fino a oggi potevano essere visti in un'ottica nazionale domani dovranno inevitabilmente tenere conto di una concorrenza europea che in molti casi oggi e più avanti di noi
Ecco riguardo al ruolo dei privati ma direi che i privati e soprattutto nazionali come Olivetti non è nativa nelle telecomunicazioni meno attiva nell'informatica
E quello che faranno sarà semplicemente il cercare di adeguarsi alla l'evoluzione della tecnologia il cercare di prendere quel mercato che rimarrà fuori dalla parte pubblica e quindi il mercato dei terminali evidentemente il mercato dei computer in senso lato
E poi quella parte di mercato nell'area di servizio droga judo dove poi di fatto vanno a coesistere tutte le componenti che ho citato qual è una grande scommessa direi che l'Italia e indietro ma sta cambiando passo devo dire sta cambiando passo ce ne accorgiamo giorno dopo giorno noi che ci viviamo in questo tipo di settore
E vorrei chiudere se vogliamo l'intervento dicendo che il cambiare passo il portarsi alla pari con gli altri non è veramente più un problema di voleva entrare o non entrare un business e un problema di necessità
Prima di tale per lo sviluppo evidentemente del settore telecomunicazioni ma lo voglio sottolineare perché è fondamentale a mio parere per tutto il sistema Italia e telecomunicazioni sono essenziali
Vi ringrazio mi scuso per altro piccolo de Bordeaux
Anche l'ingegner Lauricella nel suo intervento non ci ha fatto emergere contrasti fra il pubblico e il privato
Rappresenta un'azienda privata ma finito quello ricordare la preminenza
La forte presenza pubblica nel settore così come ha ricordato giustamente che stare al passo con gli altri è un'esigenza alla quale un Paese che vuole rimanere moderno non può sottrarsi
La parola e ora al dottor Franco Simeoni
Strategie di sviluppo delle pubblicazioni Ste
Pensavo di cominciare a parlare di problemi invocare alcuni interventi dello Stato per modificare certi aspetti regolamentari pensavo di non dico di essere originale ma di Bormio una condizione quasi di difficoltà perché pensavo che ma vedo che tutto sommato di problemi ce ne sono molti valgono per tutti valgono anche per le per per le telecomunicazioni proprio perché c'è questa forte mutamento che ci ha ricordato Lauricella certamente il problema si pone sotto due aspetti
Vi ripeto proprio per dire in che modo immagino di il specificare qual è il problema delle delle comunicazioni nazionale
Per il quadro mondiale ovviamente
Uno è è legato strettamente all'esercizio delle telecomunicazioni quindi il problema proprio dell'esercente della sua posizione che peraltro Varzi nell'ambito europeo nell'Europa e un Mondiale non è che oggi non lo sia
Quando che noi arriveremo con mercato più aperti certamente i problemi che sono stati qui evocate che lo ripeto
Anche per le delle comunicazione avranno un impatto molto più notevole molto più
Impegnativo per i gestori altro aspetto quella la chiusura Lauricella
Problema principale è che le telecomunicazioni si debbano far carico una cosa ormai evidenti
Che debbono forni il supporto per tutte le altre attività economiche sociali del Paese
Quindi noi dobbiamo immaginare dimettersi nella condizione di fornire quel supporto necessario perché altrimenti rappresentiamo un handicap per tutti gli altri e questo lo vogliamo superare questo dal mio punto di a
Il momento certamente
Esaltante da certi aspetti per quell'evoluzione cronologica che già è stata ricordata però nello stesso tempo crea anche una situazione al gestore che non è indifferente Ferraro lozione cronologica gli ha rovesciato un po'all'interno tutto il suo modo di agire se l'evoluzione cronologica ha reso tutto più facile
Anche alle diciamo così all'utente che gli ha dato più facilita gli ha dato più possibilità d'impiego presto ascoltato nell'ambito del gestore pubblico
Il suo modo di operare
Prima aveva un modo molto semplice e non a caso era un gestore pubblico proprio a tutti gli affetti anzi non solo gestore pubblicherà un'amministrazione pubblica perché forniva un prodotto standardizzato che aveva un'evoluzione abbastanza
Diciamo così omogenee normale senza grossi sussulti
Oggi invece ci troviamo di fronte a un impiego sempre più massiccio e certe possibilità di impiego delle telecomunicazioni che evidentemente non solo
Creano una diversificazione di applicazioni ma chiaramente consentono anche diciamo così all'utente allora l'utilizzatore di
Entrare nel campo delle telecomunicazioni quindi si crea praticamente uno chiamerei tra pubblico e privato perché per noi rimane ancora più difficile ma diretto esercente e utente anzi l'utente non lo chiamerei utente lo chiamerei cliente perché qui i rapporti si sono modificati e più logico che ci sia un rapporto più equilibrato non è una posizione dominante nei confronti di un altro non è che stiamo erogare un servizio i tempi sono cambiati conclude tutto
è tutto diverso oggi il discorso quindici dobbiamo porre in maniera diversa praticamente con i soggetti che utilizzano le telecomunicazioni
Quindi questa trasformazione verso una internazionalizzazione più spinta di quanto non sia oggi
Ci coglie in questo momento del tutto particolare
Un momento del tutto particolare però che non è che noi lo viviamo così i come se fosse una novità assoluta
Nel mondo c'è gente che ci ha preceduto certamente il suono degli esempi su quale lui aldilà del mercato comune che pure ci richiamo praticamente all'attenzione alle scadenze come diceva
Il stamattina il presidente Prodi effettivamente noi dalla scadenza del mille novecentonovantadue ci richiama una realtà ai problemi e si scrivano di per se stessi e quindi noi dobbiamo cogliere quest'occasione per non perdere questo caso questa questa questa scansione temporale per introdurre quelle cose in realtà stavano essere e già per essere introdotto con una mente ma forse una resistenza e una certa passività e propria del di un gestore di esercizio un servizio potevano essere ancora rinvii quindi il problema noi badiamo ben presente non a caso negli Stati Uniti e Giappone nell'Europa nel Regno Unito c'era stato un evoluzione non indifferente cioè questa evoluzione diciamo così teconologici aveva portato una modifica del mercato il monopolio che in precedenza rompere parte ancorché in qualcuno lo rifiutavo sotto l'aspetto dell'etichetta ma né i fatti esisteva negli stessi Stati esiste ancora peraltro in forme diverse
Ma chiaramente adesso ha cambiato natura sta cambiando la brutale va quindi nato cambia praticamente la natura del
Soggetto che gestisce il servizio quindi noi praticamente ci stiamo avviando in una fase dove l'aria del monopolio viene riconsiderata completamente
Dove praticamente la natura del gestore
Adesso appunto dicevo prima la natura del gestore la vedrei sotto questi questo aspetto in Europa era prevalentemente la natura del gestore era la pubblica amministrazione piccolo considerava un servizio alla stregua di tutti gli altri servizi
Oggi questa figure nonostante che ci siano dell'amministrazione molto efficienti molto pronta reale a recepire le il certe situazioni di mercato non sono più in grado di rispondere all'utenza
Non a caso praticamente noi stiamo così impedendo che già è avvenuto in Olanda dell'atto la pubblica amministrazione efficientissima peraltro si è trasformato in una società per azioni
Altre nazioni tipo la stessa Francia la stessa Germania erano tradizionalmente ancorate alla il servizio ancorato alla pubblica amministrazione
Stanno pensando ma sono fatti che stanno maturando rapidamente ma anche abbastanza avanti in Germania una legge che sperano di Prodi
Di di promulgare entro l'anno
Praticamente di trasformare l'esercente in un'entità operativa più snella più aderente alle esigenze del mercato proprio per rispondere all'utenza perché effettivamente la situazione
è completamente cambiato quindi questo è uno scenario praticamente mondiale ovviamente ci sono delle eccezioni che riguardano i Paesi
Che non sono ancora a livello industrializzazione dei paesi ovvero nordamericani e certamente la loro posizione ancorché non molto differente ma certamente è un po'diverso questo
Mi pare anche una conseguenza
Dove sta l'Italia in questo modo di proscenio i danni evidentemente
Ecco dicevo prima ci siamo già fatti carico di questo problema problema perché perché noi esiste un duplice tipo di problema esiste un problema di una certa condizione di servizio che certamente non consideriamo eccellente
E c'è un altro aspetto proprio l'aspetto organizzativo normativa qui italiani affetti sotto l'aspetto della diffusione dei servizi la qualità dei servizi sotto l'aspetto della innovazione non siamo certamente ai primi posti anche se non siamo all'ultimo e qualche qualche critica ritengo che sia stata fin troppo eccessiva però obiettivamente nostro livello non è al pari di quello degli altri Paesi europei più evoluti
Quindi noi dobbiamo trovare il modo di recuperare questa situazione
Che siti ci deve mettere in condizione diceva unisce giorni avremmo praticamente una situazione di apertura
Delle frontiere dovremmo essere tutti nelle stesse condizioni di operatività in quanto dobbiamo offrire alle stesse per ai nostri operatori le stesse prestazioni che avrebbero
Cosa dobbiamo fare per trovare praticamente per superare questa situazione
Questa situazione innanzitutto dobbiamo conformarsi a una normativa praticamente che sia una normativa uguale per tutti i Paesi e qui ci sovviene proprio comunità dove nella negli ultimi mesi
Maggior parte di voi immagino che conosco apre alla buona un libro verde sulle telecomunicazioni nel quale erano stati proposta certi temi di normativa di operatività di modo di comportamento diciamo così e i gestori di telecomunicazione sul quale riteniamo di potere convenire pienamente
Cioè qui ci sono delle situazioni dove effettivamente per quanto riguarda l'area riservata al monopolio
Compreso quindi terminale dove noi naturalmente per quanto riguarda proprio questa parte qua ci sentiamo perfettamente allineati per quanto riguarda specificatamente il primo Telecom perdeva Lauricella
Dico subito che noi unitamente a tutti gli altri paesi europei nel mille novecentottantanove siamo pronti a liberalizzare anche il primo terminale
Il primo appare il primo apparecchio meno mai terminale perché i terminali nel prossimo semestre moderne apparecchio tele se
Tutti gli altri determinazioni direte praticamente fanno liberalizzazione già
Nel nell'anno in corso
Quindi praticamente noi ci rimane soltanto il primo apparecchio come peraltro in dieci Paesi dodici quindi però noi abbiamo dichiarato alla comunità è stato il direttore generale del ministero delle Poste
Ha dichiarato che siano pronti ad allinearci tradimento agli altri Paesi non appena sarà decisa la data che si presume sia verso lo secondo semestre del mille novecentottantanove che questo possa avvenire dei minori su questo aspetto del della limitazione dell'aria del monopolio quell'area riservata allora gestore pubblico l'area riservata all'operatore privato ci sentiamo
Di poter addivenire completamente alla disposizione che sono state indicate praticamente da nasce che faranno oggetto di un'antica di un di una direttiva un regolamento che ancora non non si sa
Con precisione altro aspetto quale noi effettivamente non solo siamo disposti e disponibili ad accettare quella della suddivisione dei ruoli tra chi vede e Manara e delle normative e chi deve gestire il servizio non solo siamo d'accordo ma lo stiamo spiegando da tempo il tema lo riprenderò dopo ovviamente quindi siamo ampiamente per per quanto riguarda anche l'altro aspetto proprio perché il mercato per essere unito a quello degli standard con non c'è dubbio siamo interessantissimo interessantissimi perché tutto sommato e forse l'unica strada per trovare il modo di poter essere europei a tutto gli F anche su quelle che sono più delicate quelle delle tariffe cioè quando la comunità sollecito che le tariffe siano porta tendenzialmente i costi noi siamo ovviamente d'accordo perché non c'è modo per per e non abbiamo problemi di potersi immaginare allineati agli altri Paesi anche per quanto riguarda questo
Quindi noi sotto l'aspetto normativo riteniamo di poter aderire a una diciamo così normativa che ha carattere più generale perché effettivamente ci troviamo abbastanza
Allineati sotto l'aspetto operativo
Chiaramente la nostra normativa adesso qui è inutile rifare sempre la storia nostro codice postale risale alla mille formalmente al settantatré realtà è del mille novecentotrentasei indichino inutile
Nel nostro codice non conosce né Sapelli teatro di trasmissione dati esiste solo telegrafo telefono
E quindi effettivamente avremo bisogno di di fare tante cose da qui al mille novecentonovantadue ma suo tutte cose che certamente rientrano nelle nostre possibilità cioè tipo per le realizzare rientra secondo anche me nella capacità possibilità del nelle legislature di poter realizzare tempi brevi perché non sono forse che hanno un impatto
O
L'economia nei cibi anzi facili certe operazioni semplificano la gestione danno slancio praticamente a chi deve operare in questo sì
Quindi se questo è il quadro che noi vediamo lo scenario dall'altra parte avevo accennato che sotto l'aspetto dei servizi com'è che siamo veramente del
Ai primi posti del della graduatoria questo lo sappiamo
Proprio per questo ci siamo fatti lo stesso scrupolo perché avevo detto prima che dobbiamo rispondere a due esigenze essere nuovi in condizione di operare
Al livello degli altri gestori europei ma dobbiamo esser noi farsi carico di dare un servizio tale a tutti gli operatori economici e sociali di essere nelle stesse condizioni degli altri paesi
Per fare questo bisogna che noi in cinque anni recuperiamo divari o divario che non è congenito qui sia ben chiaro non è che noi siamo così e del abbiamo delle limitazioni di di di di qualche genere un mio problema né industriale né né né di capacità tecnica dei nostri collaboratori è un problema essi est
Sarà dedicato in un certo numero di anni recenti preda o almeno relativamente recenti vent'anni fanno e amo nessun problema eravamo praticamente ancorché lettere comunicazione fossero quelle erano quelle di vent'anni fa evidentemente
Però noi mettiamo europeo mo'eravamo certamente superiori crea una diffusione a una qualità dei servizi superiore a quella della Francia certamente molto paragonabile a quella del della Germania leggermente inferiore all'epoca quella del Regno Unito però una tradizione molto migliore successivamente le cose son cambiate adesso alludere rifà la storia le linee dei problemi le tariffe discorsi del secondo quinquennio degli anni settanta che certamente ci ha creato dei grossissimi problemi però evidentemente ci siamo ritrovati indietro negli ultimi anni abbiamo
Tentato di recuperare siamo andati avanti anche velocemente ringrazio Lauricella che ci ha dato che abbiamo cercato di fare il massimo su questa parte
Però effettivamente non è stato sufficiente per recuperare perché gli altri Paesi hanno accelerato anche loro cioè nel mondo oggi
I problemi sono delle volte difficoltosi simile al da da superare proprio perché corrono anche gli altri c'è qui un problema di relatività cioè
Non è che bisogna correre bisogna pure almeno come gli altri per non perdere per terrena ma se dobbiamo recuperare dobbiamo corre più degli altri
Recuperare quindi percorrere più degli altri i nostri programmi ordinari siamo arrivati alla conclusione che non potevano essere sufficienti quindi necessita di un programma aggiuntivo quindi necessità di recuperare in tempi brevi il divario che ci separa loro
Abbiamo messo giù un programma che si abbiamo chiamato piano di allenamento all'Europa perché nella nostra mente ogni tanto affiora l'ambizione questo certamente non è una velleità noi riteniamo di avere tutte le caratteristiche le possibilità sia molto meglio cento sia l'industria nazionale sia anche ripeto
L'organizzazione del lavoro che esiste da noi anche che ci contorna
Di poter conseguire questo questo obiettivo
Chiaramente sono obiettivi che sono a livello europeo perché non ci siamo posti questo vorrei sottolinearlo degli obiettivi quantitativi abbiamo cambiato completamente concetti ci poniamo degli obiettivi qualitativi
Ma voi praticamente se mi dite quanti delle polemiche dei giorni prossimi chiunque cinque anni
Un numero ce l'ho pure scritto Genna e non lo dico volentieri ma di diciamo che fra cinque anni vogliamo dare il telefono a chi ce lo chiede nel giro di una settimana massimo quindici giorni quindi voi se che ce lo chiede un milione di persone speriamo di darlo
A un milione di persone c'è un milione e mezzo
Riteniamo di essere in grado darla anche un milione e mezzo di persone all'anno
Quindi questo è il nostro modo di approcciare il problema
Chiaramente questo non è irrilevante il discorso qui parliamo dietro a tutto questo parlo di telefono che quello più macroscopico c'è un problema per l'industria di qualità un problema di nuove reti in un problema praticamente di
Attivare tutti i nuovi servizi da radio mobile alle per nuove forme di trasmissione dati quindi esiste veramente un mondo infinito di applicazione su cuore noi vogliamo entrare che vogliamo dare praticamente tutte le fasi se a chi ha la possibilità di utilizzare questa questa
Questi impianti quindi come vedete siamo praticamente
Su una posizione come ho detto prima è molto ambizioso però è realistico immaginiamo di investire oltre al programma ordinario nove mila duecento miliardi in più nel giro di un quinquennio quindi portare gli investimenti della sola si per
A trentasette mila miliardi
E di occupare in più di quelle che abbiamo oggi altre otto mila e cinquecento persone ovviamente questo
è una sforzo che dobbiamo fare e dobbiamo farlo subito cioè noi siamo già partiti quindi non è un problema che sto annunciando un programma top annunciando un programma che già è stato avviato ovviamente per fare questo programma abbiamo bisogno anche dei piccoli aiuti le applichiamo piccoli volutamente perché i piccoli sono in confronto alle dimensioni dei problemi
Dal punto di vista delle
Risorse oltre gli otto mila cinquecento persone ovviamente sono tutte persone di alta qualificazione quindi pensiamo di dare un piccolo contributo anche all'occupazione su questo tavolo richiamato anche con una certa la se se mi è consentito esprime in questo modo praticamente sono abbiamo dei problemi di finanziabilità ma che sono come dicevo prima estremamente rido Maggi diamo di poter
Utilizzare per fare questo programma le disponibilità che già ha previsto la Finanziaria sono delle piccole somme dell'ottantanove anni seguenti
Ovviamente per utilizzarli ci vuole una legge quindi qui ci rivolgiamo alle forze politiche perché questo possa essere un fatto compiuto in tempi brevi perché altrimenti i programmi non si fanno
Abbiamo praticamente immaginato di poter ricorrere anche allo strumento tariffario su questo discorso dicono no per un altro verso ma lo dico con
Estrema chiarezza di cui parliamo di ordini di grandezza veramente irrisori ma per molti sono importante
Le in mente i diritti di tariffe che abbiamo ipotizzato nel programma sono due per cento per quest'anno due per cento per l'anno successivo e pre valori decrescenti nel negli anni dopo fino a prendere a zero quindi andiamo su valori estremamente Pasi ovviamente nell'ipotesi
E che qui l'inflazione sia di quella che ci viene descritta chiaramente del momento che facciamo le copie che faceva il professor Scognamiglio dobbiamo mettere anche in cantiere l'ipotesi che ci possa essere delle Henry alle diciamo così ripresi inflazionistico ovviamente il discorso essere vista in maniera diversa perché i costi da qualche parte poi debbono essere coperto
Quindi noi abbiamo praticamente una possibilità di realizzare un programma con delle risorse estremamente contenute vanno perché non ne abbiamo bisogno perché effettivamente godiamo di una situazione di favore
Che è quella di uno sviluppo di tutto il sistema che ci sta dando praticamente la possibilità e creare Basilio cofinanziamento che che noi cerchiamo di rilanciare di incentivare con altre spinte che sono praticamente altre risorse finanziarie da inserire nel sistema
Ho parlato di quote di tariffe ma parleremo tutti di tariffe di una politica tariffaria il problema nel politica tariffaria è un problema europeo perché
Finisco subito presidente
Io è un problema europeo certamente dobbiamo cercare di uniformarci il problema lo dicevo prima di tendenza i costi ci trova pienamente d'accordo però per immagina di stabilire delle tariffe che sono struttura in maniera tale pretendere ai costi noi dobbiamo del nostro sistema interno
Molto
Lazar le di livello in livello che innalzare estremamente ridotto abbiamo bisogno di fare una struttura di tariffe più equilibrata perché andiamo verso un'azione puramente commerciale lo immaginiamo di fare un programma così vasto di disponibilità di impianti così impianti poi dobbiamo renderli perché altrimenti diventerebbe antieconomiche quando una cosa antieconomica antieconomica per il sistema a livello paese non è solo per l'azienda
Quindi ben magia né di fare anche delle tariffe che siano flessibili delle tariffe che siano effettivamente diano la possibilità di incentivare certi impieghi e chiaramente questo
Consentirà ma anche di fare delle ampie riduzioni pensiamo sempre alla i servizi internazionali dove effettivamente lì c'è un abisso ma capacità e disponibilità a ridurre questa questo tipo di tariffe perché per allinearci agli altri paesi dobbiamo ridurre le tariffe internazionali altre qualità dobbiamo mentale quindi dobbiamo fare un gioco i più o meno per portarci praticamente a questi sistema euro ma quello che mi preme di più qui oltre a lei è quello del quadro normativo quadro normativo non è solo la disciplina dei servizi il problema che si era accennato prima
Era quello del della
Soluzione dei problemi che vedono nel nostro Paese la presenza di ben sette gestori Italia forse non tutti ne sono al corrente scusa la RAI che non non perché non è un gestore di telecomunicazioni ma visti i gestori delle comunicazioni sono sette perché oltre alle nostre tre società quelle del gruppo steppa Sipri dal camper la Telespazio
Esistono due enti che si occupano al ministero Pittis l'azienda di Stato per i servizi telefonici
E l'amministrazione PT stesse esercizio sono due entità giuridiche diverse che si occupi delle comunicazioni non ci sono altre due concessionari minori la Sisme la telematica
Chiaramente hanno una dimensione molto più ridotta però certamente fanno parte del del del del quadro generale ora noi non possiamo immaginare di vedere le delle comunicazione a livello mondiale e operare praticamente comunque azionamento così il spinto mono esistenti una realtà al mondo analogo all'anno
Quindi qui lì ieri ha dato praticamente il primo mi ha dato praticamente l'annuncio della costituzione di un'unica realtà operativa nell'ambito del gruppo spetta quindi la la
Diciamo così il sistema a partecipazione statale ha fatto il primo passo primo passo che naturalmente rimane fine a se stesso se non vede l'acquisizione dell'azienda restano delle altre attività dell'amministrazione PT
Questo è un fatto fondamentale immaginare di trovarsi a competere con gli altri gestori europei di poter fare tutte le cose che ho detto che sono cose ripeto alla portata del nostro sistema
Praticamente è una velleità a per fare questo che cosa serve innanzitutto
Non non bisogna fare degli investimenti andrà spegne soldi non bisogna impegnare tesoro che non ci sono problema si tratta solo di risolvere un problema sotto l'aspetto normativo quindi l'invocazione è hai il nostro sistema al nostro praticamente e sistema
Governo nei nostri governanti nostri legislatori evidentemente di serve una legge per risolvere questo tipo di problema però è urgente perché altrimenti il novantadue se ci trova così i frazionati se ci mette in condizione di operare ancora nonostante gli sforzi che stiamo facendo in una maniera zoppa non è certo che abbiamo vinta la battaglia
Magini amo invece di avere tutte le carte in regola per poter realizzare praticamente l'obiettivo di considerarsi al mille novecentonovantadue al pari di tutti gli altri Paesi europei
Sono convinto che ci riusciremo anche gli altri ci ascolteranno perché credo che l'invocazione sia ormai generale non c'è più nessun parte sociale politica che dimostri che sia al contrario allora mi sembrerebbe strano che la cosa non si Baggio e lo so qui però noi insistiamo e lo diciamo in ogni sede forse siamo o troppo ripetitivi ma il nostro obiettivo lo riteniamo eccetera
Molto importante e non possiamo concedere ulteriori dilazioni perché altrimenti siamo corresponsabili di una situazione invece dovrebbe essere brillantemente risolti
Vedere comunicazione hanno un futuro meraviglioso si tratta solo i non crearli delle costrizione come diceva questo spugna Miglio se ci legano un braccio dietro la schiena e ci mandava combattere il risultato già lo sappiamo abbiamo già perso ma noi riteniamo di avere già Pinto grazie
Lascio la relazione che è stata applaudita il professor Simeone è indicato non tanto degli obiettivi quantitativi anzi ha evitato di indicarli
L'ha cercato di fissare dei traguardi funzionali cioè mettersi in condizione di rispondere alle esigenze dell'utenza
C'ha dato alcuna prospettiva di tipo favorevole una speranza
La speranza di poter assorbire nel corso di un quinquennio più di otto mila unità e di otto mila unità qualificate in un momento in cui come abbiamo sentito prima la disoccupazione specie nel settore tecnologico fa sentire il suo morso questa è l'incontro è stabilmente e certamente una speranza
Esigenza fondamentale però più aperto che è stato sollecitato da Simeoni è duplice primo quello che diciamo in tutti i settori
Non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo e non nell'diamoci che
E in città la data del mille novecentonovantadue c'è un traguardo mitico il traguardo si prepara ci si avvicina ogni giorno perché altrimenti non saremmo più in tempo ad adeguarci alle esigenze cui far fronte c'è stata anche un'altra esigenza ricordata che non costa niente voglio dire
Quella della unificazione praticamente di queste sette otto strutture autonome non occorrono soldi e in un certo senso talvolta hanno corro nemmeno leggi perché per unificare nell'ambito della struttura i nidi le strutture esistenti titoli partite precedenti esili saranno rotti certi potentati certe posizioni acquisite però la logica per la funzionalità è stata raggiunta al ne sta per essere aggiunte nel settore edilizio e speriamo che anche negli altri settori si possa arrivare a quella ormai armonizzazione che alla fin fine è un mezzo per poter realizzare col servizio
L'ultima delle relazioni dopodiché passeremo alla tavola rotonda e ringrazio il professor Guarino che già avvenuto puntualmente si vede che ancora ecco
K h
Ma comunque come comunque la rete è una ragione di più per ringraziare quelli qui se lo il secondo il programma ci deve essere un intervento delle dell'ingegner Ortis è vicepresidente nelle nelle sulle imprese elettriche europee poi dovrà esserci questa tavola rotonda legata all'Europa degli Stati dell'Europa del mercato
Se pezzi vorremmo sapere dal professor Guarino qual è il suo dal quarto programma quale la programmazione cui deve sottomettersi
Allora a un profeta a valido che chiede licenza siamo costretti a darsela
No non ci vogliamo credo che nessuno di noi si voglia privare vi questo intervento preliminare del professor Guarino pronti a voi il programma pari la precedenza assoluta anzi grazie presidente grazie a tutti io
Noi qui veniamo qui da un convegno sono gli stessi argomenti anzi siamo molto felici che ci siano delle occasioni ripetute l'esperienza e a le conclusioni alle quali io sono intervenuto e che in questo tema dell'Europa rischia di diventare un ritornello Europa mille novecentonovantadue mille novecentonovantadue duecentonovantadue senza che si passivo
Invece la persuasione sentiva verso quello che diceva il presidente Orlandi e che bisogna smettano corre fra e passare a quelle che sono le conseguenze la fase applicativa
La fase applicativa per la ragione che formando ricordava e che da e per l'amore di via novecentonovantadue ma in realtà il trenta gennaio cioè perché il bile novecentonovantadue non è altro che la tappa finale la tappa finale non la parte iniziale la tappa finale
Per la realizzazione di questo trattato comunitaria che si chiama atto unico che per nonché dell'ottantasei per giunta l'atto unico di andato in vigore lo scorso anno
Entrato in vigore dopo sei mesi dopo l'ultima delle rettifiche si chiama così come tutti sapranno perché riunisce non sono contesto norme relative ai tre trattati comuni
Quindi l'unicità sarebbe in queste ma inventare uno recita che deriva anche dalla sua specialità bene saremo a considerarlo un unico per questo secondo aspetto non per
Il secondo aspetto consistente in una considerazione molto elementare
Dato che da molti anni e già in vigore
Come anche qui tutti sapranno la eliminazione dei dazi doganali da questo punto di vista non ci sarebbe altro da fare
Senonché è diventato chiaro che fatta la legge trovato vigna la all'eliminazione dei dazi doganali per tutti gli aspetti più rilevanti gli stati hanno contrapposto delle misure che contro bilanciano oppure tutela e quindi impediscono la effettiva circolazione delle merci e dei servizi
Hanno o ha introdotto delle misure di tassazione interna che però erano accompagnate da misure compensative alle frontiere che però erano finalizzate allo specifico scopo di bloccare merci di altri paesi
Già gravissimamente hanno fatto ricorso a quelle che si chiamano le normative tecniche
Voi la normativa tecnica che più colpisce l'immaginazione siamo il fanalino di infernali bianche dell'auto francese in Francia per poterci tornare per avere il fanale diciamo antinebbia
Conseguenza tutte le automobili che non hanno alternativa bianco possono in giallo ma possono essere immatricolato in Francia pavese e direi quella più apparente
Ma
Ma soprattutto nelle nuove tecnologie e basta inserire un piccolo dettaglio differenziate per bloccare tutti gli ha le riprodotti e degli altri Paesi o per obbligare introdotte negli altri Paesi e vive nelle sedi distinte di produzione dei rispondere a quelli fissi
E soprattutto la Germania ha fatto un larghissimo uso di questa di questa tecnica limitativa
Altre tecniche più o meno dello stesso tipo sono quelle di carattere sanitario i controlli sanitari possibile la considerazione estremamente elementare e che
Tutti questi procedimenti limitativi della libera circolazione delle merci
E delle persone
Hanno due radici la prima radice nella normativa differenziata che deve essere applicata locali la seconda radici il secondo mezzo è il blocco fisico alle dogane cioè la dogana non dovrebbe esistere più perché la dogana serve per verificare soprattutto di dazi doganali però le dogane e si sono poi dovete andare dall'Italia e Germania cioè per le il piccolo spazio intermedio all'altro che però rispetta per questa parte della normativa generale siete provocata all'epoca
L'atto unico
Pone rimedio a questa situazione finalmente si decide di fare un bel passo in avanti superando di un solo balzo entrambi questi ostacoli
Come si fa
Prima di tutto si eliminò fisicamente le dogane
Voi avete una serie di controlli se questi controlli hanno una loro ragionevolezza al di fuori del blocco delle merci attuato o primo holding di ognuna delle dogane cioè o punto di arrivo al punto di partenza non certo più a alla produzione
Quindi la dogana come istituto fisico queste e uno degli obiettivi e credibile novecentonovantadue devono sparire
L'altro principio non è enunciato nel se una parte perciò glielo ritengo che dobbiamo fare grande propaganda per spiegarlo
L'altro principio è un principio che si chiama mutuo riconoscimento delle legislazioni
Questo edificio che la comunità è partita da un'idea anche qui abbastanza elementare sempre molto ragionevole se siamo tutti fratelli perché siamo dodici stabili confidiamo in una comunità
è possibile che tra fratelli ci siano delle differenze ma le differenze non dovrebbero essere più grande tanto grande per impedire all'uno di riconoscere il prodotto on legislazione dell'altro
Quindi il presupposto dal quale si parte e che tutte le legislazioni devono essere riconosciuti la legislazione in ciascuno dei dodici membri sei membri prese riconosciuto da tutti gli altri dove undici Paesi
Questo significa che cadono tutte le barriere
Le autorizzazioni amministrative rilasciate comprese vengono accettate automaticamente in tutti gli altri Paesi
E conseguenze ancora più radicale altri soggetto abilitato al svolgerà un'attività in un Paese la può svolgere automaticamente in qualsiasi altro della comunità
Con questi due chiavistelli
Viene scardinata sì tutto il sistema è limitativo della libera circolazione e quindi nel mille novecentonovantadue
Il traguardo è che si possano fa tutti i profili circolare da Milano omologo per le merci per i servizi per il venti per di persone
Darò da Bellano a bordo è consigliabile l'hanno rotta Milano-Roma vedrà siamo un dazio doganale no c'erano i dazi doganali ma prima gentilizie introdotto l'IVA
E nella nostra infanzia ricordiamo le barriere Doris da barriere doganali che generano all'ingresso delle grandi città
Oggi sono scomparse all'interno devono scoprire via indelebile novecentotrentadue anche dei rapporti tra l'uno e l'altro luogo della comunità europea
Questo però è il traguardo finale ma che non significa che dobbiamo aspettare attendere il traguardo finale si comincia subito
Come si comincia la commissione a immaginato che per realizzare attuare questi gli obiettivi in tutti i settori della vita comunitaria
Siano necessarie trecento direttive di cui ha fatto l'elenco e ha stabilito in quale data le procedure elettive devono essere emanate
A questo punto soprattutto la parte di molti
Diciamo così connazionali cioè da parte nostra vita a aspetta Galgano il batterista trecento direttive ce ne vorrà e quindi Silvia novecentonovantadue mettere possiamo prendere con totale calma perché trecento direttive sono villa Davide e qui è l'errore qui si dimostra e qui richiamo la vostra attenzione picnic qui si di Boselli perché il processo e tale da autorganizzarsi c'è un processo che è messa in moto no no non c'è un resta perché ognuno dei Tanzi ne produce o molti altri successivamente
Qual è l'elemento autofertilizzante
Ho fertilizzante autofertilizzante guardiamo la comunità e fertilizzanti ed guardiamo gli esterni che qui opera e ha già cominciato ad operare
è il seguente
Dato che la Commissione per quanto non sia stato scritto da nessuna parte considera già acquisito il principio del mutuo riconoscimento della legislazione
E la considera già acquisita perché c'è stato qualche sentenza del già della corte di giustizia delle comunità che lo riconosce
Il caso più recente più importanti è stato uno primo molto secondario però dove il principio affermato con chiarezza il caso più recente via più ha richiamato l'attenzione quello dalla birra
Dove che vedo perché se la birra e birra per un Paese non può ostacolasse in questa se sapeva in un altro Paese in modo particolare per la Germania che ha una sua particolare condizione idea della birra
Ed allora gli organi comunitarie
Ti dicono
Ma se la direttiva non è più una direttiva con la quale io devo stabilire il colore degli occhi colore del tipo del naso il carattere sopracciglia di ogni persona
Io mi limito per la direttiva dire quali sono le condizioni minime
Che devono essere rispettate perché la legislazione sia riconosciuta dagli altri entro le nel rapporto reciproci tra dodici Paesi c'è la direttiva stabilisce il minimo
A questo punto in eccome capovolgere il binocolo
Perché se la direttiva deve introdurre una legislazione allora e e il la è una richiede molto tempo diventa estremamente difficoltoso mettere d'accordo dodici persone
Quindi è una direttiva che essi elabora lentamente e può essere bloccata
E se e bloccato la direttiva rimane in vigore la legislazione nazionale
Se invece la direttiva fissa il minimo in assenza del quale comunque bisogna rispettare l'eliminazione degli altri paesi allora il risultato fermamente
Vieta totalmente diverso perché bisogna la direttiva di rete di facile emanazione perché su vinicola di e difficile non essere d'accordo
E c'è interesse di tutti a farlo approvare il perché se non c'è la prova non è la legislazione proprio ma una deve riconoscere comunque la legislazione degli altri undici Paesi
Quindi le direttive di leggervi semplice emanazione e di convenienza di applicazione
Tutto questo non è ricevo una causa che si realizza da un giorno all'altro perché anche i principi giuridici richiedono un tempo per espandersi però questo tempo per espandersi è già in moto
E la il e commissione ne sta facendo intanto quasi predisposto duecento sulle trecento diretti e per la fine dell'anno dichiara di avere esaurito il proprio compito
Una sedativa sono state già deliberate dal consiglio dei ministri ma adesso si passa a quelle che sono le decisive
Per la la le i servizi assicurativi volevo il serpente già si con è consentito per i grandi rischi di operare dovuti e si sta permetterà appunto la direttiva per i rischi comuni
Tale per la regia libri cd poteva essersi assicurarsi con l'assicurazione nazionale uno vale l'omicidio smaltite brusco lo sfizio di dire il sepolcro assicurata con i Los del senza in queste contrade nessuna difficoltà
Ma la la direttiva più importante e che sarà veramente un punto di non ritorno è quella della per la circolazione dei capitali apre se ne parla tanto sui giornali in che cosa consiste nella liberalizzazione dei capitali a breve
Qui partendo sempre dal solito principio che se il la l'attività deve il potere i servizi devono potersi svolgevi precisi presi nessun ostacolo
A qualsiasi merce una merce anche il denaro e quindi operare può circolare liberamente
Che significa quindi la liberalizzazione dei capitali a breve che sia uno Ciaccia un milione da depositare la può depositare in Siria investire sia in lire sia di marchi SIAE franchi e così via quindi a partire da questo momento tutti i servizi
I servizi finanziari i servizi bancari indipendentemente dal fatto che di a vere o no una propria agenzia possono essere svolti da qualsiasi impresa bancaria in qualsiasi altro paese della comunità nella modernità che viene scelta dal deposita
Cioè dalla dal dal dal risparmiatore
Ora voi prime conto terzi quando queste direttive è passata
Praticamente il controllo viene liquidata per una buona parte si sposta in sede comunitaria
Sede comunitaria e qui cominciano grossi problemi o la direttiva per la liberazione di capitali a breve è una direttiva che è stata già predisposta nell'incontro che c'è stato qualche giorno fa a state pubblicate qualche cosa insieme e che dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei ministri della comunità nel prossimo vertice di a notte quindi non è che siamo al mille novecentonovantadue siamo ormai pronti per questa direttiva alcuni Stati hanno chiesto un termine di ventiquattro mesi per l'applicazione non sarà solo per l'Italia come si dice ma sembra che sia una norma carattere generalizzato fare uso
Però a quel punto non ci si può illudere di ritardare perché chi ritarda resta indietro
E poi se resta indietro una breve quel treno quindi finisce per essere quel vincolo esterno che il nostro ordinamento il nostro sistema ha dimostrato di apprezzare
In base al quale chi
Il sapendo che si produrranno comunque quelle conseguenze allora da uno sforzo per essere per salire sulla sull'ultimo per lo meno sull'ultimo vagone Malibran rimanere agganciato alla locomotiva
A questo se noi immaginiamo che questo processo
Continui secondo quello che sembra la volontà delle principale
Parti politiche di continuare anche perché voi boia vi sarete resi conto che questa Europa sta facendo appartenenti D'Alema dette parti dei casi straordinari
Se voi considerati quelle avvenute negli ultimi trent'anni è un fenomeno di una a grandiosità inimmaginabile che è avvenuto senza che nessuno se ne accorgesse noi abbiamo per certi aspetti che ha raggiunto il livello di Stato federale non siamo uno Stato federale perché in certi versi siamo stato federale
Cioè diverte sabot confederazione cioè diventa siamo Stato-nazione è un mix veramente buono
Che si è prodotto in modo totalmente pacifico partendo da condizioni le più disparate
Senza che nessuno se ne accorgesse ma perché da un lato ci stati trattati dall'altro c'è il quadro delle forze d'altra parte delle sfide dialogica sono i tre elementi che sono in modo anche adesso
E quindi & molto probabile questo processo che è stato avviato nella fase finale dall'atto unico è un processo che seguirà la sua strana
Quindi il di qui si apre uno scenario o più difficile uno scenario immaginifico cioè
Il e e molto il il bere e molto difficile rendersi conto
Che sento otto quello che è stato previsto si realizzerà indipendentemente negli anni in cui si delibera cambia completamente cambiano completamente tutte le prospettive
Perché noi continuiamo a ragionare tutti continuiamo a ragionare dell'ottica nazionale come se noi oggi posarsi i problemi nazionale l'ottica Campaniello interpellanze dell'Africa della Lombardia che non è possibile perché le premesse giuridiche non ce lo consentono più le premesse giuridiche salvo qualche singola legislazione speciale obbligano gli imprenditori e i singoli soggetti e sotto ogni profilo a col collocarsi in un'ottica adottare tutte le prove in virtù delle proprie decisioni in un'ottica nazionale
Da qui invece ben sapendo che questo processo porta alla eliminazione
Delle basi nazionali per profili che sono rilevanti per le scelte economico di Obama ancora ragionare dai base nazionale sulla base nazionale
Il che non può non conviene che avvenga meglio bisogna distinguere due figlie il periodo di di avvicinamento e qui dobbiamo andare come il plotone dei il il plotone dei ciclisti dove tutte le squadre arrivano compatti volgarotta lo vediamo dei campionati mondiali
Per poi quando si è prossimi al traguardo il plotone di tutti il la squadra nazionale da lo sprint a chi deve di dovrebbe vincere vince dovrebbe vincere
Il campionato del mondo
Cioè nella fase di avvicinamento e non solo giusto ma essenziale che si faccia blocco e quindi c'è veramente un periodo in cui anche la politica nazionale diverse realizzata come blocco
Per questo io attribuisco grande importanza a questi convegni siamo stanchi felici che al convegno della democrazia cristiana siano venuti da tutte le parti politiche nella massima discrezione proprio perché è il primo segnale che
In questa fase transitoria deve necessariamente aversi una politica di blocco
Lo fanno lo fa deve far dovrebbe fare all'Italia speriamo che la pace l'Italia lo fanno gli altri paesi
E non è uno una posizione campanilistica contraria alla agli interessi comunitari perché
Si tratta di portare di valorizzare gli elementi nazionali perché nella nuova comunità si presenta nelle condizioni migliori
Possibile si può andare per immagine come il matrimonio che la la colpì di due elementi della coppia al momento del matrimonio loro presentarsi nelle migliori condizioni fisiche patrimoniali via perché separa diversamente padri famosi matrimonio sicuramente prova
Non è che due arrivano grandi sono proprio e Fausti già dovrà essere robusti piene energie per far sì che il patrimonio il matrimonio sia matrimonio florido ma spesso per la comunità europea
Portare gli elementi nazionali nella loro migliore espressione per il momento in cui la la di si sciolgono le righe e ognuno deve fare il svolta dare liberamente la sua avventura
Però nella fase successiva e e l'ottica non può essere più nazionale perché tutto si confonde e allora le difficoltà e di immaginare che cosa deve essere effettuato nel periodo transitorio ben sapendo
O per lo meno cercando di anti vedere quello che si realizzerà nella fase successiva quadri lo scenario sarà improvvisamente tutto cambiato
In quanti anni cioè si verifica questo processo
Questo processo secondo l'atto unico si realizza per la parte essenziale del mille novecentonovantadue
Io OPA o quatto no ho formulato una proposizione che il il il
Essenziale per la impostazione ed se invece eri mille novecentonovantadue per da qui gli altri quattro cinque anni fossero dieci anni
La nostra condotta dovrebbe essere uguale
Perché io un programma di industriale largo sviluppo dieci anni per essere impostato e portato appieno ma a piena maturità
E quindi dato che qui ogni Stato deve impostare la propria economia io funzione di quello che avverrà se si fossero dieci anni anche quindici dobbiamo considerare fin da ora dobbiamo adottare fin d'ora tutte le scelte tenendo presente gli scenari
Io credo che
E questi sono i punti sui quali bisogna riflettere molto perché se tutti ci spesso Dessì e ci dobbiamo persuadere io credo che
Questa impostazione ecco vorrei perché i fatti si svolgeranno in questo modo allora dobbiamo abbandonare alcune delle nostre più sacre tradizioni
Alcune ere concetti che sono più fermamente stabilite nelle nostre menti
E adottare fin da ora una impostazione chiamiamo ridà ideologiche servono i tre ma un insieme di principi che sia una adeguati alla nuova realtà
I conti sono
Il e poi i mimi mi fermo
Di coprire il duplice da un lato modificare il nostro assetto normativo di una serie di settori che azzerando sicuramente e rivela rilevante mente coinvolti da questo processo
E queste bisogna farlo subito bellici il sistema fiscale se non modifichiamo il sistema fiscale che cosa accade
I fattori produttivi si sposteranno non appena sarà il attuata la piena liberalizzazione lei dove e più conveniente la loro utilizzazione quindi il sistema fiscale norme in una singola misura fiscale ma nel suo insieme sarà un fattore determinante
La sicurezza sociale qualche cosa che noi dobbiamo esigere che la commissione ad hoc e generalisti per tutti i Paesi perché se non si ottenessero delle regole
Fiscali delle condotte sindacali che siano omogenei in tutti i Paesi al sì creerebbero delle condizioni di dumping nell'uno nei confronti dell'altro
E in più noi dobbiamo verificare se i nostri cassetti quando sono attualmente rispondono alle esigenza del domani certamente no perché
Proprio per il il il caso delle imprese pubbliche che è il tema sul quale voi mi fermerei ancora abbiamo urla dal punto di vista del impostazione teorica il il vediamo che non sono più atte rispondenti a queste nuove condizioni ambientali giuridiche economiche i presupposti di una volta perché tutti siamo battuti io credo di poter essere in prima posti considerato in prima fila perché è stato uno dei temi sui quali sono stato sempre presenti con gli scritti con la parola con l'opera sette pozzi potersi usare questa espressione in favore delle imprese pubbliche
Perché le imprese pubbliche o devono salvaguardare
Devi la presenza nazionale in settori strategici quei per uno degli argomenti ebreo a capitalizzare con mezzi pubblici in settori dove il capitale privato si fosse dimostrato carente erano queste vero onorevole
Ora la settore nel momento in cui si libera Lizzano
Il i mari sì il libero movimento delle merci e De Capitani c'è l'UDC lunghi l'unificazione dei mercati finanziari si realizza nel primo e nel secondo elementi sono più sostenibili
Perché non abbiamo più i settori strategici nazionali
E la comunità impedisce di capitalizzare con mezzi di tesoreria il una impresa pubblica perché questo è contrario al principio della concorrenza quindi allora compiamo appare in certa misura ma non Biasco mamma spettabili dubbio al pubblico ci consentono di farlo più altri cinque dieci anni
Alla alla Red non hanno detto sì tu vuoi aumentare il capitale datore consentiamo che l'ultima volta perché ti trasformi Società per azioni se vuoi
Gli impiegati sul mercato in condizioni di parità con tutti gli atti
Ma è soprattutto il terzo elemento che viene attacca Wolves perché noi abbiamo considerato la dimensione nazionale come un obiettivo al quale si deve arrivare attraverso la capitalizzazione pubblica
Oggi la dimensione nazionale è un limite perché la dimensione dell'extracomunitario quindi ancora impostare le nostre il la il le i nostri obiettivi nel creare una dimensione nazionale dell'impresa e questo vale anche quando parliamo di pochi nazionale di tutela significa autolimitarsi
Perché noi dobbiamo pensare no ma ad una presenza di dimensione nazionale ma ad una presenza di dimensioni comunitari
Da trame guidato in questi discorsi vengono svolti in tutti i Paesi nello stesso modo voi avete seguito quello che è stanca anche carente in Francia che sembra punto se proposizione potrà i Tory non lo sono
Perché il il Chirac aveva detto io muoio
Rendere privato il cui milioni mettono sul mercato perché voglio realizzare Piquet voglia e lì in eliminare quel limite dimensionale che per questa grande banca francese sussiste fino a quando Grippi consigliata pubblica
La prima dichiarazione che ha fatto notare con l'intervista sul mio nome sembra contraddittore ma se poi la legge dello stesso più noi dobbiamo conservare il controllo ma dobbiamo consentire a tutte le imprese pubbliche di
Accedere liberamente ai mercati finanziari perché devono superare l'abilitazione nazionale se si va be'deve emergere accettare sopra verrebbe in parte
E quindi questa è una delle e delle semplificazioni cioè Houdaille dei settori ineguali e certamente evidente come molti altri che ci sarà un impatto un duro impatto di questo processo comunitario poi aggiunge un giorno rilievo
Dato ricordando quello che un amico mi disse quando comincia il a guidare l'automobile è un esperto direttore e mi sono trovato molto bene di questo Consiglio
Lui dice guarda tu guaio come uguale però prima del sorpasso che metti un secondo riflette se è il caso di farlo non fare mai sottrarsi l'uscita
Ora questo vale anche per gli stati ci siamo avviati Satrapi primi dei processi europei presso siamo nel traguardo finale
E dobbiamo far di corsa oggi ad affermare una ventina ripetere se ci conviene io credo che bisogna elettromedicali ci conviene ma rispose ci conviene fortemente
Sì non viene fortemente perché il nostro sistema
La nostra struttura di noi abbiamo dei grandi imprese che hanno avuto nei momenti di grande difficoltà e oggi c'è ancora qualcuno ed è in difficoltà ha avuto tutto sommato non sono state mai in condizioni così favorevoli come oggi
E non sappiamo se domani si manterranno ancora in queste condizioni quindi qui il liberali del nostro sistema ma
Va roba per quello che è non è che le possiamo trasformare enormemente
Possiamo migliorarlo facendo adottando delle determinazioni opportune e tempestive prima che ci bloccano i mezzi per interventi ma abbiamo un sistema di medie e piccole imprese che da in in
La da che dall'eliminazione di tutti i freni alla libera circolazione delle merci parlando sicuramente il massimo del vantaggio perché questo è uno dei che io già quello che io chiamerei la dote che l'Italia porta alla comunità
Perché l'Aler ricambio viene a cadere vero è che le imprese possono già operare nel Q però non si è ancora così generalizzato proprio per quell'attrito che c'è nell'affermazione di ogni nuovo principio
E poi soprattutto non sono generalizzati servizi
Perché quello che è importante è la la inserito il e il servizio che il tramite entrambi per compiere l'operazione sono alla parte alle medie e piccole imprese quello che più soffrono del blocco
Delle dogane della sosta per la pedana delle del del compiti degli oneri organizzativi per potere operare sull'estero e che più soffrono Granelli limitazioni di carattere tecnico quindi il giorno in cui vengono a cadere questi vari perviene il nostro sistema di me medie piccole imprese certamente rientrava
Un grande vantaggio
La del vero che quando allo stesso Chirac richiesto ma chi sarà al Paese che tra il maggiore vantaggio
Dal dall'Europa voi siete così europeisti non temete in questo modo di favorire la Germania
Risposta di Chirac rispose che io stesso ho sentito godibili quindi posso portare una testimonianza diretta
Lo dipinse
La prima parte non è credibile la pancia sarà al primo posto per Vaclav eccetera eccetera e questa è la penso fatti giusto che pensione di portare la Francia al primo posto
Noi ci auguriamo che ogni Paese il svolga tenta e anche noi si cerca di fare il meglio per essere al primo posto ma poi mi disse subito dopo viene Rita
E di ed elitario perché se si considera non sarà la Germania ma sarà l'Italia insieme con la Spagna peggiore diverso per la Spagna perché a grandi spazi dove si possono quindi localizzare i fattori produttivi Italia proprio per questa sua struttura produttiva che uno degli elementi di maggiore di un'abitazione delle e Corvia europea
Quindi io credo che noi dobbiamo affrontare questa nuova fase della vita della comunità ci sono molti altri attori che mi inducono a questo risultato ma qui chiudo per non approfittare dalla vostra benevolenza sì perbacco doveva scappare viene autentiche no a Padova per favore più ma io credo che noi dobbiamo farlo sapendo però che non si tratta di una passeggiata UPI uso questa espressione bisogna dirlo e non si tratta di una passeggiata
è un obiettivo affascinante ma è un cammino difficile e un cammino difficile che richiede impegno serietà coerenza Commissione e quindi facciamo in questi convegni prendiamo occasione di Messico veglie proprio per persuadere sì di quello che dobbiamo fare ha poi per farlo effettivamente
Credo che sarà un qualche cosa di utile per noi e anche per una
Ringrazio proprio il professor Guarino per questo suo intervento che è stato un pochino fuori programma doveva essere inserito in una tavola rotonda ma il flauto d'presuppongono una qualche in qualche contraddittorio su quello che ha detto guarito è difficile non essere d'accordo ha colto nella sua impostazione nella sua esortazione
Va invece ricordato forse l'unica lotta su cui non sono del tutto d'accordo quando dice ha detto che lui siamo stati i primi del processo europeo noi siamo stati i primi dal punto di vista declamatorio per declamare l'Europa sulle piazze quella più grande partecipazione elettorale ma se vediamo poi alle nostre dogane quello che succede
E come si attua la normativa e con quanti anni di ritardo vengono recepite le direttive comunitarie e quante cause perdiamo alla corte di giustizia europea allora finiamo col dire che siamo i primi europeisti terzetto declamatorio lo siamo gli ultimi per quanto riguarda le applicazioni
Ma lui ci ha ricordato che l'Italia è cambiata che le nostre industrie ora solo dell'industria voglio dire in grado di competere io sono convinto di una cosa
Che questa trasformazione delle nostre industrie che sono passate vorrei dire dalla compressione autarchica a tutti i fenomeni che ci fate avuti degli anni Sessanta del nostro Paese ha una dimensione nuova tutto questo miracolo è stato possibile anche che c'era il respiro europeo e si diceva le grandi aziende italiane potranno vivere se possono esportare la FIAT e potrà vivere se potrà essere in condizione di essere un agente euro per quindi questa sollecitazione questa preoccupazione che c'era di un'Europa imminente è stato certamente un grande elemento di di subito l'Egitto
Sollecitazioni
Un'altra data costatazione mi pare sulla PAC non si può essere d'accordo
Quando quelle ci ha ricordato comunque sia se l'Atto unico europeo si realizza e le primo gennaio del novantatré o dopo questo ha un'importanza sostanzialmente relativa per che l'Europa finalità ogni giorno e finora Europa degli anni Cinquanta interpretato comune le élite i primi trattati che ha realizzato di George
Euro delle direttive comunitarie in corso di applicazioni già emessa che sono schemi nato per essere approvate che saranno rivoluzionarie
La seconda direttiva sul mercato bancario sarà rivoluzionaria del nostro Paese
Perché introduce il principio della prevalenza della legislazione del Paese di origine e quando una banca lussemburghese o tedesca si potrà insediare liberamente in Italia si perché per il parere della Banca d'Italia
E potrà applicare in Italia la normativa che applica del Polo Paesi ancorché sia vietata nella nostro paese è dovrà rispondere non alla Banca d'Italia Marathon sbanca la rivoluzione interna è già nata
E si apre una fase nuova è la libera concorrenza delle legislazioni
Sembrerà paradossale ma si apre allora nessun Paese può chiudersi in un legislazione obsoleta e superata che blocca lo sviluppo perché altrimenti che si taglia fuori la possibilità per la concorrenza allora questa Leeb era concorrenza delle legislazioni in sede è un elemento talmente sollecita rigore che deve obbligare e il nostro Paese a svegliarsi e a fare le cose che si possono fare
Guarito cede cordata unica alle frontiere ma quando si va dalla Francia in Germania esiste quando si va dall'Olanda intervento nove non ti dice niente nessuno ti chiedono il passaporto non chiede niente nessuno da noi alla frontiera dell'Italia con la Francia e sono due Paesi comuni
Chi sono i TIR che fanno la fila ore è un'applicazione di San cioè certe cose ad un certo momento queste realizzazioni che ci sono in porto i trattati debbono essere zac così come quella della libera circolazione Dallan della bolletta titola abbiamo fatto delle norme che ha avuto punitive per l'Italia sembra paradossale
Ma l'Italia ha investito nel corso di questi anni all'estero come capitali una somma quattro volte superiore a quello che gli investitori scaricando in questi giorni talia perché perché le le le norme che bloccano la utili per circolazione sono un ostacolo agli investimenti stranieri nel nostro Paese e di questo abbiamo bisogno
Quindi io ringrazio Guarino per questa iniezioni di fiducia per questa spinta e anche per esperti sobbarcata venire qui magari fuori orario rivederli dal consiglio lavoro bombardati
Allora riprendiamo il nostro programma io mi scuso con il nostro ingegner orti semmai fatto luglio a dir la verità ad accettare
Parte infatti a proporre valido potesse prender la parola subito allora rinnovando al nome di tutti le le nostre scuse nei confronti di ordinamento parola
Ecco prima di considerare in modo specifico l'atto unico per i suoi riflessi più diretti
E verso le imprese elettriche europee mi sembra utile dare un'idea per quanto sommaria circa il sistema elettrico europeo nel suo insieme
E sono si presenta piuttosto articolato come varietà di assetti istituzionali e organizzativi e dimensioni delle aziende che lo costituiscono
E alcune di esse fra l'altro operano isolatamente ma molte hanno già dato vita collaborazioni a forme di collaborazione di carattere tecnico-scientifico commerciale e produttivo
Inoltre il settore elettrico europeo
è caratterizzato da una fortissima interconnessione fra elementi di tipo pubblico e il privato
Ciò non solo per quanto concerne il profilo istituzionale io societario dell'impresa anche per quanto riguarda la pianificazione la realizzazione degli investimenti e la stessa gestione del servizio
Sotto il profilo istituzionale l'assetto delle imprese elettriche europee notoriamente risulta molto differenziati
In alcuni Stati il servizio svolto da enti pubblici in altri dati & a partecipazione statale in altre incorre in modo misto anche da aziende private tout court
Con diritto di concessione
Ecco
Comunque sia questo tipo di assetto differenziato
Qualunque sia quindi la natura giuridica dell'impresa è possibile individuare un denominatore comune che caratterizza la loro attività
L'essere cioè un servizio pubblico strategico
Essenziale allo sviluppo dell'economia del Paese e all'area territoriale in cui esse operano con la responsabilità specifica di fornire in quell'area energia elettrica a tutti gli utenti
In quantità e qualità adeguate al fabbisogno
Ecco questo impegno o meglio obbligo costituisce per così dire la contropartita della competenza Monet olistica di diritto o di fatto che essa sia affidata all'impresa e per un certo paese
O per una certa porzione territoriale di Cuba
In ogni caso va detto che le imprese elettriche europee pubblico-private che esse siano
Sono sottoposte ad un regime essenzialmente privatistico che facendo salva la valenza pubblica del servizio come dicevamo tende a far svolgere le loro attività
Riconosciute come attività a carattere industriale senza eccessive difficoltà
O ritardi di ordine burocratico ecco per tale motivo anche laddove il servizio svolto da enti pubblici le attività di questo tipo ricadono pur sempre in una sorta di regime privatistico
Ecco da questo assetto
Il sistema elettrico guarda con molto interesse all'atto V dell'ottantasei che costituisce la più importante revisione dei Trattati di Roma finora effettuata
E che manifesta in modo inequivocabile un'apprezzatissima volontà politica di procedere più speditamente verso l'integrazione globale comunitari
La creazione di un grande mercato domestico rappresenta fra l'altro un'esigenza irrinunciabile anche per sfidare con prospettive di successo quella agguerrita concorrenza che si sta sviluppando all'interno e all'esterno dei confini comunitari per cogliere le opportunità offerte da una sempre più marcata
Mondializzazione dei mercati
Ecco in questo contesto un ruolo certamente strategico è affidato al settore energetico ed elettrico in particolare
Quest'ultimo deve infatti garantire ad ogni tipo di utente europeo e comunque localizzato una disponibilità di energia caratterizzata dal miglior livello di qualità
Affidabilità e continuità
Di alimentazione
Da condizioni di fornitura qualità e costi inclusi competitive rispetto ai sistemi elettrici extracomunitari
Deve pure tendere ad offrire in prospettiva almeno pari condizioni di fornitura e competitività a ogni dico ogni regione della comunità
Ciò significa
Assicurare un'alta capacità di interscambio interno ed esterno
Ma sulla base prioritaria di un'indipendenza e di un'autosufficienza strutturale e strategica
Del complessivo sistema elettrico comunità
Render minima la dipendenza dal resto del mondo sia come sorgenti primarie che secondarie
Adottare un mix di approvvigionamento di risorse primarie di produzione elettrica strategicamente sicuro economicamente conveniente flessibile
Tendere ad un sistema di produzione distribuito sul territorio in modo equilibrato e coerente con la stessa distribuzione dei consumi minimizzare così gli sprechi per trasporti garantire impatti che rispettino al meglio ambiente territorio e sicurezza secondo criteri avanzati ed omogenei
Validi per ogni regione della comunità
Tutto ciò considerato sembra auspicabile che l'atto unico nel dare nuovo in Persia nuovo impulso al processo di integrazione europea rappresenti anche un non trascurabile positivo passo verso una politica comunitaria energetico ambientale unitaria ed applicabile omogeneamente in ogni stato membro della cioè
Ricordando che l'energia elettrica e individuati non tanto come bene servizio da esportazione diretta verso mercati extra comunitari
Ma piuttosto come bene servizio ad utilizzo interno quale componente strategica di costo nei processi produttivi
Sembra opportuno quegli indirizzi applicativi dell'atto unico privilegi no la promozione di un sistema elettrico europeo senza squilibri regionali
E nel suo complesso nel suo complesso comunitario più competitive
E si dovrebbero tendere ad offrire anche alle aziende elettriche eguali condizioni competitive eliminando i differenziali di contesto operativo ancora esistenti fra Stato e Stato dell'azione fra c'è e altri Paesi competitori
Ora tenendo conto anche dei necessari limiti temporali che devono essere rispettati
Dal riassetto anche del tavolo andrò veloce e sottolineo quindi soltanto alcune considerazioni secondo le riflessioni già emersa in ambito unite erede
Ripete l'Unione internazionale dei produttori distributori elettrici europea
E se riguardano il mercato allargato dell'Energia
E il mercato allargato degli appalti pubblici e delle forniture
In merito alla prima tematica il mercato allargato dell'energia elettrica sembra opportuno puntare preliminarmente
Ad un contesto comunitario che consenta alle imprese elettriche di operare a pari condizioni operative competitive
E di un regime di concorrenza trasparente piuttosto che ipotizzare un sistema elettrico no razionalizzato dal lato produzione e con trasferimenti energetici da un punto all'altro dell'Europa
Legati soltanto a scelte singole di approvvigionamento poco prevedibili e poco programma
Come già detto appare opportuno che ciascuno stato membro della comunità tenda a disporre di un sistema di produzione distribuito in modo da assicurare un sufficiente equilibrio locale
Tra offerta e domanda anche per rendermi venire perdite come diceva
Con impianti di produzione che impegnino razionalmente ambiente e territorio che sfruttino diverse alternative tecnologiche diverse fonti primarie di energie secondo una normativa e secondo criteri omogenei a livello comunitario
In secondo luogo occorrerebbe avviare un processo di armonizzazione comunitaria
Orientato ad eliminare la disparità che direttamente o indirettamente incidono sul prezzo di vendita dell'energia elettrica e sulla sua fruibilità
In materia fiscale
Di accesso alle fonti di finanziamento di politica tariffari di protezione ambientale di tecnologia della produzione di localizzazione degli impianti in definitiva di politica energetica nel senso più ampio del termine
In questo quadro non va trascurata la necessità di raggiungere un riequilibrio per quanto possibile rapido dei deficit strutturali elettrici regionali penso anche al mezzogiorno del nostro Paese
In parallelo le società elettriche europee potrebbero continuare ad impegnarsi nel migliorare il funzionamento della competitività del proprio sistema complessivo
Anche attraverso lo sviluppo di liberi scambi sulle reti di interconnessione già peraltro fra essi vivaci e liberamente già esistenti
A vantaggio di tutti i consumatori anche quelli minori dei territori di propria competenza e responsabilità
In definitiva
Mentre una malintesa apertura operante solo dall'atto delle vendite giocherebbe un ruolo negativo nella ricerca di un complessivo guadagno in competitività comunitario una politica energetica europea basata sulla armonizzazione degli obiettivi
Delle scelte energetiche delle risorse tecnologiche delle normative ambientali delle normative fiscali e tariffari potrebbe creare le condizioni di un vero chiaro controllabile libero confronto competitivo fra le singole imprese elettriche europee e del loro insieme complessivo verso gli altri sistemi elettrici mondiale
In altri termini
Sembra preferibile un indirizzo che tenda ad offrire a tutti gli utenti elettrici della comunità pari convenienti competitive condizioni di fornitura
Piuttosto che creare fragili situazioni di privilegio per pochi utenti eventualmente favoriti dalla dimensione o dalla posizione geografica particolare dei loro consumi
In merito alla seconda tematica
Quella degli appalti e delle forniture
Non c'è dubbio che ruolo strategico del settore elettrico e l'elevato volume degli investimenti che lo caratterizzano non possono non richiedere un significativo coinvolgimento delle imprese elettriche Hoople che o private
Nel processo di unificazione comunitaria dei mercati nazionali
Occorre tuttavia che tale coinvolgimento non sia associato ad una eccessiva introduzione di vincoli operativi e procedurali burocratizzato
In un primo tempo l'orientamento seguito dalla Commissione CEE è stato quello di prevedere l'inserimento anche del settore energia nelle direttive generali relativa le forniture di appalti pubblici ciò non ha mancato a suo tempo di suscitare perplessità e risse
Successivamente la commissione sia invece orientata ad emanare delle direttive ad hoc tale soluzione porno indirizzandosi ancora in modo sufficientemente deciso verso criteri di più ampia spinta ed eguale deregulation
Per il sistema comunitario nel suo complesso appare più favorevole rispetto alla precedente
In quanto consentirebbe di tener conto delle caratteristiche specifiche dei settori interessati e di adottare una normativa più aderente alla realtà nella quale essi operano sono tuttavia auspicabili ulteriori miglioramenti rispetto alle originarie proposte
In particolare dovrebbero evitarsi eccessivi appesantimenti burocratici ed economici non necessari anche per quanto concerne il contenzioso e le forme di tutela circa rispetto della normativa
Occorre inoltre
Dare prioritariamente soluzioni concrete e positive ad alcuni a problemi aggiuntivi ci si riferisce in particolare alla esigenza di un'applicazione coerente ed uniforme delle nuove direttive
Al fine di ricomprendere in essere tutte le aziende pubbliche e private che operano nel campo della produzione della distribuzione elettrica senza differenze
Escludendo situazioni particolari o di privilegio
All'esigenza di pervenire comunque sia pure in un ragionevole periodo di tempo all'adozione di adeguati omogenei standard tecnici europei che assicurino condizioni di sostanziale parità competitiva
Fra ditte fornitrici o da parte attrice e consenta di progredire ulteriormente verso sistemi elettrici sempre più uniformi competitivi e convegni
Alla esigenza infine di promuovere processi industriali collaborativi evitando comunque cessi e il verificarsi quindi di dannose situazioni di monopolio
In sostanza va fortemente sostenuta e va giudicata molto positivamente la possibilità di pervenire razionali strategiche competitive concentrazione nel comparto manifatturiero
Purché
Vengano ovviamente garantite adeguate condizioni di competitività sufficienti margini di scelta per le imprese committenti elettrica compresa
Concludendo
Pensiamo ad un atto unico che possano veramente promuove anche per il sistema elettrico un consistente vincente guadagno di competitività comunitario complessivo
Che occorra anche tramite l'azienda elettrica nuove opportunità di sviluppo economico sociale e soprattutto di integrazione sovranazionale europea
Grazie all'ingegnere Ortis e la sua è stata l'ultima delle tante relazioni di oggi mi dispiace di questo scorrimento che è stato da lui stesso accettato ora modifichiamo ulteriormente il nostro programma niente interruzioni niente caffè salo qui presenti i membri che devono partecipare alla tavola rotonda che ha avuto già un suo anticipatore perché le premure Guarino ha già parlato in quanto è impegnato con una votazione alla Camera
Inizio
A quest'ultima parte del convegno di oggi alla tavola rotonda vorrei anch'io come già molti hanno fatto a maggio nel corso della giornata di oggi ringraziare la Fondazione Matteotti per averci consentito di affrontare con tanta ricchezza di voci tanta profondità di analisi soprattutto tanta concretezza di indicazioni una concretezza che qualcuno ha già nel corso del convegno sottolineato spesso manca quando si parla del novantadue il scadenze degli impegni relativi per averci consentito di ascoltare esperti di tanto valore su temi di tale importanza
Adesso diamo il via alla tavola rotonda conclusiva che ha un titolo suggestivo l'Europa degli Stati e l'Europa del mercato
Che si può prestare
A diverse chiavi di lettura
Qualcuno potrebbe vederci un altro capitolo della nota diatriba Chedidi dello stato dal mercato laddove qualcuno a seconda dei gusti
Sollecita la presenza di più dell'uno piuttosto che include l'altro o viceversa
Ma mi pare che dato l'argomento che trattiamo
Che chiaramente orientato alla valorizzazione del mercato del mercato unico europeo in un'Europa che dovrebbe gradualmente vedere straniere la presenza dominante degli Stati mi pare che su questo tema sia forse inutile insistere
Un'altra lettura ci porta a considerare come argomento interessante di questa tavola rotonda ancora una volta alla transizione dall'Europa degli Stati all'Europa del mercato in realtà tutto il convegno si è svolto affrontando sotto diversi profili in diversi settori questi aspetti della transizione ma credo che la tavola rotonda sia ma l'occasione per trarre somme conclusive per trarre indicazioni risolutiva
O infine un altro interessante angolo visuale sotto cui vedere la tavola rotonda e quello mi pare di prevedere analizzare
Quale a regime sarà il rapporto fra l'Europa del mercato o meglio il mercato unico che andremo costituire e la perdurante presenza degli stati i quali manterranno manterranno del loro responsabilità delle loro iniziative
Delle loro presenze politica anche nel campo economico stamattina non a caso si è parlato a lungo delle impresa pubblica anche in vista del mercato unico quindi una situazione a regime in cui a regime cioè a mercato unico realizzato
Prima che arriviamo a realizzare sotto il profilo politico anche
Lo stato d'Europa
Una presenza degli Stati nazionali e che io mi auguro duri il meno possibile ma che sappiamo soggetta a valutazioni e scelte politiche che avranno certamente una loro durata e quindi indubbiamente un rapporto che continuerà fra il mercato unico coi suoi diritti con le sue esigenze con le sue regole e gli Stati nazionali che pure resteranno con le loro competenze con le loro scelte con loro iniziative con loro iniziative di carattere politico ed economico
Mi pare che sulla fase e sul tema della della transizione già questa mattina abbiamo discusso a lungo sulla fase del rapporto regime fra Europa del mercato e Europa degli Stati che durerà molte cose ci sarebbero da dire ancora perché certamente ricordavo
Una intervento economico degli Stati o di alcuni Stati del mercato diventato unico continuerà ad esistere
Già questa mattina è stata sottolineata Sotti nata la funzione ancora positiva
Che l'impresa pubblica per la partecipazione pubblica e quando parliamo di Europa degli Stati che perdura si tratta di impresa pubblica dei singoli Stati
Non so quando potremo arrivare a immaginare un'impresa pubblica di carattere europeo questo comunque può diventare può diventare un obiettivo ma ci sono altri settori che resteranno di competenza
Dello Stato anche se andranno verso delle concrete integrazioni ma integrazioni che non sono previste dall'Atto unico nei dalla formazione del del del mercato unico ci sono i problemi per esempio già ricordate stamattina della scuola i problemi del formazione
E che saranno gestiti ancora dai singoli Stati attraverso intese e certamente tenderanno alla unificazione alla convergenza ma non con la cogenza
E con ormai la strada ben definita lungo la quale si muoverà il mercato unico
Ci sono i problemi della della ricerca scientifica in cui esistono già iniziativa unificanti convergenti ma che probabilmente vedranno un perdurare di una certa autonomia una certa differenziazione nei singoli Stati di fronte a un mercato unico che se ci sarà costituito
Quindi certamente ci sarà anche da prevedere una collegamento fra le competenze o le iniziative che resteranno
Degli stati finché gli Stati europei non avranno ceduto il posto all'Europa Stato
E questo mercato unico che sarà la prima entità ma non certamente l'unica nell'ultima veramente unitaria dell'Europa
Ma non sta meglio adesso sottolineare l'uno o l'altra di questi chiedi queste chiavi di lettura credo che illustri partecipanti alla tavola rotonda potranno sottolineare o accentuare l'uno o l'altro degli aspetti che si possono immaginare raccolti sotto il suo titolo né del della tavola rotonda
Io vorrei per parte mia concludere
Sottolineando ancora una volta due esigenze che sono state peraltro già chiaramente messi in evidenza nel corso della giornata di oggi nel corso del dibattito
Innanzitutto è stata lamentata in diversi interventi
Un'assenza
Del nostro Paese in quanto organizzazione statuale da questi problemi un certo ritardo un'apparente disinteresse quanto meno delle istituzioni in particolare del Parlamento del governo
Mentre le imprese stanno facendo la loro strada mentre stanno attrezzando sì
Mentre riescono già ad affrontare specie le grandi imprese con successo i problemi del mercato del mercato unico si ha l'impressione che a livello istituzionale e si continui a parlare molto come è stato detto del novantadue senza però affrontare concretamente questi problemi
Non c'è da noi lo ricordava questa mattina
In particolare il professor Prodi quella azione contino quotidiana da parte del governo come cioè ci diceva Prodi in Francia
Destinata a risolvere gradualmente quei problemi dice giustamente Prodi noiosi
Perché in realtà l'Europa è una cosa fatta di tante cose noiose non si sta se non si sta attenti ad essere presente nelle cose noiose si finisce provvedersi cresce il ritorno in Europa diversa
Da quella che avremmo immaginato e spesso in contrasto con non dico con gli interessi ma con le possibilità di partecipazione
E con le possibilità di presenza anche del nostro Paese o comunque dei nostri operatori dei nostri cittadini considerati come cittadini europei
Quindi c'è certamente una sollecitazione da dare che credo che sia bene che parte anche da questo convegno alli agli organismi istituzionali del Paese perché svolgono la loro parte
E allora parte consiste nell'affrontare tempestivamente tutti quegli aspetti di armonizzazione normativa di armonizzazione legislativa di armonizzazioni istituzionale che sono indispensabili perché l'Italia non si trovi all'ultimo momento a dover affrontare questi problemi di coerenza con resto con gli altri Paesi europei nel mercato unico senza avere affrontato i problemi studiati approfonditi senza avere partecipate a un dialogo intenso che deve svilupparsi intorno alle numerose direttive europee che consentiranno di dar vita al al mercato unico
Col risultato che come spesso è capitato per l'Europa non ci troviamo all'ultimo momento di fronte a problemi che non conosciamo a sufficienza e non abbiamo approfondito costretti ad accettare soluzioni costruite da altri non certamente a immagine o o incoerenza o in rapporto ai nostri problemi e le nostre tradizioni ma certamente in rapporto in coerenza con altre tradizioni con altre situazioni
Dovendo così subire alla fine delle scelte che spesso anche in passato ci sono ricche dimostrate non certo positive per il nostro Paese fin troppo facile richiamare la politica agricola in cui nonostante la ogni buona volontà dell'ultimo momento e le eroiche nottate passate a Bruxelles da molti nostri ministri rappresentanti troppo spesso ci siamo trovati di fronte a a a reticoli di decisioni di fronte a percorsi ai temerari già prestabilite che abbiamo dovuto nostro malgrado accettare
Necessita quindi di sollecitare questa azione degli orli dei degli organismi e delle strutture istituzionali
E sotto questo profilo vorrei ricordare che per una pura coincidenza proprio questa mattina la Commissione finanze della Camera io ho l'onore di presiedere
Ha deciso con suo Ufficio di Presidenza di dare il via quanto meno ad un'indagine conoscitiva nel settore fiscale che quello di competenza della Commissione finanze della Camera ma peraltro abbiamo sentito che in realtà il problema fiscale
Si affaccia in ciascuno degli aspetti che oggi sono stati ricordati problema fiscale presente dell'attività dell'impresa pubblica e più che è presente nell'attività della impresa privata soprattutto per la piccola e media impresa e così via con gli altri aspetti legati al mercato finanziario riscaldare legati al al funzionamento del sistema bancario e così via
Certamente l'armonizzazione del sistema fiscale uno degli aspetti fondamentali del mercato unico non a caso ci è stato ricordato di quelle varie decine o centinaia di direttive che saranno necessarie perché gradualmente l'atto unico
Europeo prenda corpo e diventa operante la prima che è stata predisposta è una direttiva di carattere fiscale
C'è stato ricordato stamattina quali possono essere le conseguenze di questa riforma dell'IVA che questa direttiva propone della riforma della misura del funzionamento delle diverse dei diversi tipi di accise che questa diversità propone quindi certamente il settore fiscale sa avrà importanza fondamentale nella prospettiva della del mercato unico europeo
E allora la commissione finanze della Camera ha dato il via intanto per cominciare ad un'indagine conoscitiva per sapere per individuare quali sono i settori problemi
I campi di azione in cui si svilupperà in maniera più intensa
L'azione omogenee tricot omogeneizzata dice armonizzata dice
Dell'Europa attraverso le direttive per essere presenti alla discussione di queste direttive per cercare di orientarle verso situazioni che siano più coerenti e più confacenti con la nostra situazione e così via
Un'indagine conoscitiva che quanto meno avrà lo scopo di sollecitare le responsabilità operative che sono ovviamente soprattutto del Governo sollecitare le sale operative a far sì che questo passaggio graduale verso la nuova situazione nel campo fiscale avvenga senza conseguenze negative ma possibilmente con quelle prospettive positive che molti hanno derubato qui oggi
Senza conseguenze negative per il nostro sistema produttivo e soprattutto per il sistema delle piccole e medie imprese che una volta di più di fronte a questi cambiamenti epocali rischiano di essere quelle poste in maggiore difficoltà se non sostenute da un'adeguata iniziativa di armonizzazione di approfondimento dei temi
Normativi ed i temi istituzionali
E un'ultima considerazione che vorrei fare è che non a caso ancora una volta si sta concludendo in queste ore nel Parlamento italiano una sessione di dibattito sulle riforme istituzionali e naturalmente quando si parla di riforme istituzionali è chiaro che in senso lato comprendiamo anche tutte quelle riforme quelle iniziative che ci devono portare a questo grande mutamento istituzionale che il mercato unico e quindi credo che sarebbe sarebbe errato non non affrontare anche il problema delle riforme istituzionali
Se non con un collegamento stretto anche queste prospettive europee nel programma di governo è stato ricordato c'è un riferimento profondo e continuo al problemi del novantadue bisogna che questo riferimento diventi però elemento concreto linea di guida anche delle iniziative si si prenderanno nel campo delle riforme istituzionali
Fra le quali forse la meno difficile ma forse a mio a mio ho modo di vedere la più importante e proprio quella del funzionamento del Parlamento questa istituzione centrale del nostro Paese
Che forse fra le varie istituzioni e la più lontana rispetto alle palle analoghe
Alle alle corrispondenti istituzioni europee credo che i meccanismi di funzionamento e di procedura del nostro Parlamento siano lontanissimi dalle analoghe istituzioni europee forse più di quanto siano le distanze fra altre
Coppie o gruppi di istituzioni analoghe
La cosa ci deve preoccupare
Credo che quando si parla di riforma istituzionale prima ancora di andare ai grandi disegni e grandissimi problemi c'è un problema quotidiano di funzionamento del Parlamento che può e deve essere affrontato con urgenza
E che può essere affrontato anche in misura relativamente facile senza scomodare i problemi di quadro politico di influenza che sul quadro politico certe riforme istituzionali potrebbero avere
E così via stamattina c'è stato ricordato che dicevo alcune centinaia di direttive dovranno essere emanate dalla comunità dal consiglio dei ministri comunitari e per dare vita al mercato unico europeo
E se dobbiamo prevedere che tutte queste direttive siano adeguatamente esaminate e approvate resi operativi attraverso il filtro del Parlamento italiano credo che per il nostro Paese il mercato unico forse a terra qualche secolo
Spiazzando ai tempi con cui fino adesso il nostro Parlamento ha provato le direttive europee e le ha rese operative rispetto alle alle situazioni interne
è certo che si possono anche prevedere situazioni in cui le direttive europee automaticamente diventano operanti nel nostro Paese penso che sarebbe questa la soluzione peggiore un castigo veramente rispetto la nostra inerzia che non ci meritiamo
Quindi anche le riforme istituzionali in particolare la riforma dei meccanismi parlamentari è un elemento indispensabile perché l'Italia possa affrontare
Adeguatamente questa scadenza del non matura facendo di queste scadenze non nuovo coesione di rilancio e non una occasione di gravi difficoltà per il nostro stesso
Grazie
Adesso dobbiamo procedere a organizzare i nostri lavori
E allora penso che potremmo come ed uso fare un primo giro di interventi calibrando dei sulla durata dieci minuti dice segretario si Conto basis cosa dobbiamo prendere vedere
Primo round dieci dico dieci meno è responsabilità perché alcuni alcune hanno benissimo
Abbiamo varia intensità allora siccome io qui ho un indicazione circa l'urgenza di prendere la parola da parte
Di graziose di Colajanni se gli altri partecipanti alla tavola Tondo sono d'accordo potremmo seguire intanto questo cominciamo con Colajanni intanto questo ordine
Allora cominciamo da Colajanni e andiamo da sinistra per nuovi verso destra ma per per l'aula da destra e no no no quello che conta è l'atto da destra alla beh adesso da dare palestra verso verso sinistra allora dieci minuti e allora pregherei Colajanni di
Cercherò molto rapidamente dieci minuti anche a costo di essere ligi quindi risparmiando le introduzioni
Io vorrei che non si è dimenticato ieri passano due anni dalla riunione di Messina in cui si decise di istituire alla comunità e il Trattato di Roma
Bastarono due anni per fare il passo decisivo cioè di decidere che sia limitavano le barriere doganali fra sei stato dell'Europa passo molto più grosso di quello che si dovrebbe fare di cui al punto due
Perché questa differenza io credo che questo ci aiuti anche a comprendere il tipo di problemi che dovremo fronteggiare
Tutti gli sta in particolare il sei non per caso l'Inghilterra non a piedi allora alla comunità
E non è una fase di crescenza di crescita economica molto accentuata l'Italia ed erano tutte caratterizzate da un tasso di occupazione particolarmente elevato in tutti i Paesi quindi ad un'economia in rapido progresso
Si formavano capacità imprenditoriali si cercavano spazi nuovi tante anime riservati agli spazi nuovi appunto nella comunità del mercato europeo l'esperienza doveva dimostrare che questo calcolo era giusto
E che sbagliava alla sinistra su questo aspetto non ci saranno quindi scende di quale sinistra se parlava nella nella nel non comprendere qual è enorme fattori di accelerazione sarebbe stato la formazione del mercato europeo oggi non ci troviamo in questa situazione
Non dico che lei ci troviamo sull'orlo dalla recessione nemmeno dentro una recessione dico che ci troviamo in una fase di basso tasso di accumulazione della cosa del tutto il mercato
Di tassi di crescita trainati prevalentemente dai consumi ma anche in Italia mentre altri Paesi dopo la domanda ha raggiunto livelli di saturazione
Incontestabili tipico esempio la Germania ci troviamo in una situazione in cui ottimisticamente
I tassi di sviluppo previsti
Dal mosse Deidda uno sebbene per i prossimi anni
Ci sembrano dei passi particolarmente ottimistici in realtà sono sotto tre per cento
Questa è una realtà in cui noi ci troviamo
Da questo punto di vista quindi io debbo dire so che sono disponibile presso ufficio dalla comunità anche a Roma gli allegati al rapporto Cecchini che è quello da cui dista dalla valutazione di cui ha parlato del video quest'anno e
Le andremo a vedere
Ma devo dire che il mercato ne rammento non Toto fortemente alla teoria degli sbocchi di Giambattista e se per cui basta che ci siano della capacità produttive perché automaticamente si crea non riuscivo
Io non credo che ci troviamo in una situazione di questo tipo vendibili ottimismo è decisamente più
Non che non bisogna no sia ben chiaro
Io dico la scena della liberalizzazione e quindi della formazione definitiva del mercato unico europeo è irrinunciabile
Ma guai a non comprendere che perché tutti i vantaggi di questa scelta irrinunciabile possano diventare da potenziali dei vantaggi effettivi occorre una forte dose di politica economica
Non è un processo che viene spontanea
Non è un processo che avviene rapporto centilitri si valuta per esempio il risparmio sui costi che deriva dall'alleggerimento delle procedure
Lo valuta decreto ventidue per cento del PIL pensò contento cadde di un due no dei primi scusate il Presidente spaventosa due per cento dei costi dei costi sarei molto contento se fosse veramente veramente così io una sana diffidenza per il burocrate ma non credo che siano nemmeno così cattivi quindi
Detto di passaggio io credo che di questo tipo di di questo tipo di innovazioni beneficerà particolarmente alla piccola e media industria in cui l'incidenza di questo elemento di costo è relativamente superiore per quanto non sia
Nella nella grande industria
Quindi un'opinione un po'diversa da questo punto di riso attestano la metto passa
Quindi son convinto che avremmo bisogno di una grossa dose di politica economica che deve servire arriva già investimenti interesse dica che lancia alle per le europee deve servire denunciare la domanda complessiva somma di tutte queste cose qui se vogliamo e la liberalizzazione che dice vogliamo che il mercato unico serva davvero alla crescita mercato unico chiuso e ci vuole una politica economica che l'attività perché questo avvenga
Anche qui i problemi sono molte e complesse ma io in una politica di questo tipo
Vedo essenzialmente alla funzione dell'impresa pubblica
In un contesto europeo più basso del più vasto di quanto più vasto di quanto non sia attualmente quindi con questa vocazione dal mercato con l'istituzione dal mercato definitiva dal mercato unico alla completa liberalizzazione
E qui debbo dire che le dure le motivazioni che quelli in una porta per dire che l'impresa pubblica a praticamente la sua campagna porto con l'introduzione con nel mille novecentonovantadue non mi convincono nell'ultimo dall'alto
Perché gli argomenti riguardino sono primo primo
L'impresa pubblica è incompatibile con una dimensione internazionale dei problemi io non credo che questo sia puramente e semplicemente vero cioè non capisco perché
Impresa pubblica non vuol dire che abbia degli obiettivi puramente nazionali
Il fine dell'impresa pubblica non è quello di o mentali impietrito dallo Stato
Versando dividendi
E io mi permetto anche di dissentire da quelli che pensano che la liquidazione dell'impresa pubblica possono servire senza guardare
Tramite realizzando patrimonio vendendo non so se i gioielli di o altre cose famiglia comunque vendendo club riccamente al potere
Del sangue dai
Ma sto bene quali sono i rapporti per capire ma questo veramente propaganda ideologica che non ha fondamenti
Quindi impresa pubblica non è questo l'impresa pubblica è un modo in cui lo Stato uno stato numero incerto il rischio
Perché se è uno Stato sta sul mercato all'impresa pubblica
Non sto
Protetta sotto una campana di vetro sta sul mercato piaccia o non piaccia
Se lo starsene imprese lo Stato sta sul mercato
Per conseguire determinati fini si comporta né più né meno come qualsiasi imprenditore che sta sul mercato per raggiungere il fine del suo profitto
Dal punto di vista del funzionamento la dimensione non c'entra proprio niente l'unica cosa diversa quale che probabilmente i fini sono dei mezzi ma il comportamento non può che essere lo stesso perché tutte e due stanno sul mercato quindi cade l'obiezione
Lo Stato rischia io una dimensione internazionale non più nazionale misurerà il risultato del suo il rischio nella sua società nazionale
Ma non è che questo gli impedisce di fare quello che
Tali secondo tipo
Di osservazione la comunità sancisce che non sono più ammesse a capitalizzazione a carico del bilancio dello Stato del bilancio dello Stato è vero osserva è vero che in nome del principio dall'alcol della della tutela dalla concorrenza
La Corte comunità il comportamento degli organi stessi dalla comunità è stato in questo senso di impedire
Però io dico che
Su questo sono convinto
Che sarà l'esperienza stessa
A far fare marcia indietro alla comunità tanto per
Che su alcune cose alla comunità già comincia a fare marcia indietro per esempio per quanto riguarda le questioni e di tutela delle acque di tutela dalla concorrenza su alcune punte che riguardano una funzione in certi settori ben organizzazione adesso lo può dire
La comunità chiaramente delle decisioni che permettono fusioni motivando proprio col fatto che non sembra che si può anche passare soltanto una costruzione formale della libertà della libertà di concorrenza e quando si tratta di realizzare dei progressi di efficienza
E allora io voglio porre la questione dalla capitalizzazione da parte dello Stato
A carico del bilancio dello Stato
In relazione ad alcune cose tipiche in cui la cui veramente all'impresa pubblica in questo caso si colloca benissimo in un processo di integrazione
Ed è quello della ricerca Prodi e venga questa mattina mi hanno detto con molta chiarezza che cosa significa fare su
Perché uno può dire benissimo che non bisogna dare risorse investi dei più che non bisogna capitalizzare a carico del bilancio dello Stato
Ci devono dare però il finanziamento alla ricerca militare che dagli Stati Uniti
E che tempo pieno sappiamo con chiarezza che questi che di tutta la questione del carico del bilancio dello stato del liberismo e dalla capitalizzazione sono vale la ricerca è finanziata in tutto il mondo e finanziata carni contengono sta solo che chi va a fare in modo che lo afferma
Gli Stati Uniti e ma fanno attraverso gli stanziamenti
Per qualche c'è per l'industria bellica attraverso un sistema che poi consente di diffondere questo l'esperienza diretta viaggio si conoscerà certamente qualche accordo li ha piantati che io ho visitato potuto prenderne conoscenza comma diretta
Spendeva un miliardo e quattrocento milioni di dollari per la ricerca
Il che non è se vogliamo una città che ha in una perché se vogliamo non è
La Betta
E questo miliardo e quattrocentoventinove un miliardo e duecento milioni di euro dalla commessa dal Pentagono
Vogliamo fare i conti se non vogliamo fare così facciamo la capitalizzazione
Questo è quello che io dico e concludo e concludo con e concludo con con estrema semplicità l'ultima cosa che vorrei io sono perfettamente convinto
Perfettamente convinto per la giustezza anche della via assunta dalla dalla comunità i circa il mutuo riconoscimento degli allenamenti non crediamo però che sia
Un passepartout
Cioè che sia una chiave che apre tutte le porte
Per motivi molto semplici
Io sono convinto che all'effetto maggiore perché Mancio dalla concorrenza siamo in molti convinto di questa non sanata
Saranno i servizi grazie quelli e la rivoluzioni
E si può perché senatori in queste cose al riparo dalla politica monetaria dei singoli Paesi concorrenza non ce ne sarà invece sul mercato dei beni a convergenze c'è stata eccetera quindi salto differenziale sarà molto maggiore
Però siamo attenti ripeto a non semplificate alla cosa facevano comparsi parlando l'esempio di una verde Society che può benissimo stabilirsi e fare mutui ipotecari
Secondo l'ordinamento inglese
Ma quando deve avere alla sentenza esecutiva per
Il
Il mutuatario che non paga
Io non paga la sentenza che gli alla fine maggio è stata inglese
Quindi bisogna pure tenere conto e voi sapete come vanno queste la cosa dalla magistratura in questo campo sapete benissimo anche per quanto riguarda i crediti ipotecari soldi estratti conto qui sapete benissimo
Quindi
Cerchiamo di affrontare la cosa con una dose sufficiente di realismo e soprattutto più buonsenso la scelta ripeto è irrinunciabile irrinunciabile
Ma non pensiamo che questa scelta deve essere Campana molto dell'impresa pubblica deve essere la fine di chissà quante altre cose e diventa il paese di Bengodi
Non è così è una spinta e una scritta non facile da
Io penso che però non abbiamo altra scelta
Non è solo Gorbaciov sovietici non possiamo fare altro
Finché non
Si tratta di andare avanti
Come già quante da
Excusatio andato fuori trame non
Grazie senatore Colajanni di questo contributo di grande concretezza
E vorrei dire che affronta il tema che ci sta davanti
Con ottimismo e con virile coraggio mi pare che siano poi le cose necessarie per venire a capo
Di questi grandi problemi e grazie soprattutto per avere lumeggiato uno degli aspetti e che devono preoccuparci di più e cioè quale sarà il rapporto fra mercato unico quando lo avremo realizzato e la persistente politica degli Stati in diversi settori in particolare
La presenza io che io considero necessarie persistente dell'impresa pubblica con una visione una concezione certamente diversa rispetto a quella attuale dottor grazie
Grazie presidente
Cercherò di essere molto gran la dire che il tema
Rende difficile questo perché per recarmi in questi è stimolante nel senso che coglie un punto credo però Olga a ragion veduta questo l'Europa degli Stati al plurale l'Europa del mercato
E uno dei grossi problemi che noi abbiamo davanti
Nel senso che credo che con sfumature anche rilevanti di diversità però nella cultura moderna nessuno ormai immagini l'esistenza di un mercato senza l'esistenza di uno Stato che lei ha loro regolamenti regolamenti appunto in maniera diversa ma certamente e ampiamente passata all'epoca se fare anche la la cultura thatcheriana certamente prevede un mercato regolato dallo Stato il problema è che qui c'è dentista e allora la prima
Rilevante questione
Non dimenticandoci l'origine del vicenda comunitaria era stata immaginata alla luce del due secoli presidente dello formerà il tedesco Terabithia di arrivare a una unificazione politica passando attraverso un processo di unificazione per carità problema è molto grosso però voglio notare che inevitabilmente ci stiamo ponendo proprio nella prospettiva del novantadue tutto una serie di questioni che sono legata alla inevitabilità di una organismo statuale o super statuale caso specifico di regolamentazione e di normativa pensiamo a tutto quello che si sta forse forse passatemi il termine in modo surrettizio immaginando come potere della Comunità europea come potere di emanazione di normative perché senza diciamo uno stato o stati al plurale ma che in qualche modo convergono il normative comuni è difficile immaginare un mercato d'altra parte l'esistenza di un mercato era certamente uno degli obiettivi
Anche perché è proprio dalla mancanza di uno spazio economico comune che deriva la debolezza dell'Europa nel confronto di altre aree economiche pensiamo al Nord America
Nord America che è già stato rilevante proprio in questi giorni ha fatto un ulteriore passo di unificazione tra Stati Uniti e Canada e noi ci troviamo gli esami in una condizione di inferiorità strutturale perché Azamu non in un mercato certamente ha fatto dei passi verso la sua unificazione ma ancora Zannoni intanto i mercati verso il novantadue dovrebbe essere quello della creazione dello del mercato ma è ancora molto enigmatico quale sarà l'organo politico regole del trattore di questo manca pensiamo per esempio visto che uno degli argomenti più rilevanti per il novantadue tutti i problemi può esistere un mercato dei capitali è un mercato bancario senza una banca centrale senza una moneta unica senza delle riserve comuni e queste possono esistere senza un organismo statuale
Solo solo interrogativi che io pongo non posso affrontare però non potevano ricordare perché direi la particolare puntualità del titolo evoca questo però
Secondo sempre muovendosi molto telegraficamente
Il problema è particolarmente rilevante quando noi vediamo che il problema del novantadue giunte generali molte volte anche genericità Kamai la la componente di luogo comune di un problema così rilevante come quello del novantadue però è rilevante anche la componente di luogo comune che normalmente c'è nei discorsi e ritornare su questo argomento
Il problema generale è che col novantadue deve aumentare la competitività sono d'accordo con quello hanno quando notizia che in molti settori
Il problema della competitività cioè tutte le sale più per i prodotti è già stato se non affrontato in toto ampiamente affrontato in molti altri settori
Processo che deve ancora iniziare o per lo meno che è stato iniziato solo marginalmente
Ma se allora è un problema di competitività
Credo che ci siano molte cose che devono essere viste perché si diceva anni fa è ancora valido che esiste la produttività interno ai cancelli delle fabbriche ed esiste la produttività esterna cancelli delle fabbriche cioè esiste la produttività generale del sistema
Esiste la produttività generale della dell'amministrazione pubblica nei confronti delle strutture produttive esiste la produttività generale dei servizi
Un'ampissima
Gamma di queste produttività dipende dallo Stato ma siccome gli Stati sono diverso e certamente il novantadue potrà vedere l'unificazione o un processo accelerato verso l'unificazione delle normative bancarie delle normative per il movimento dei capitali certamente non prevede anch'essi sono dei delle procedure dei processi politici che si stanno mettendo in moto i prezzi ricordava il dibattito parlamentare in materia riforme istituzionali però certamente non prevede l'unificazione degli stati non prevede l'unificazione delle normative amministrative non prevede ovviamente la o modernizzazione delle culture amministrative che sono
E allora voglio ricordare che il problema delle capo dell'efficiente derivanti dai servizi
è evidente che io non posso non guardare con un particolare interesse Tiziano ora minimo di senso di responsabilità a questo aspetto e molto importante perché si è parlato qui delle
Con una particolare accentuazione dei problemi dei servizi finanziari che avranno ma settore telecomunicazioni settore telecomunicazioni dal settore assolutamente fondamentale per questo ed altri servizi
E anche per tutte le attività prodotti si è detto da te e questo problema settore telecomunicazioni sostanzialmente non è toccato dalle normative dal novantadue dalle direttive è vero che c'è un piano verde della Commissione che in qualche modo si muove verso un processo di omogeneizzazione ma è vero che i condizionamenti legislativi che sono proprio di grande settori infrastrutturali
Vizi sono diversi da Paese a Paese e determinano livelli di efficienza livelli Diversi di velocità di risposta alla domanda del mercato allora se novantadue deve essere un processo di rilevante aumento della competitività noi non possiamo dimenticare che c'è un problema dei servizi sì in generale gli evidentemente seguo quelli telecomunicazioni ma c'è un problema dei servizi pubblici in generale che può essere determinante e certamente allo stato attuale è molto difficile vedere una risoluzione di questo problema nel lungo le norme di direttive che sono state previste ma che molte delle quali credo nessuna delle quali a un preciso riferimento all'organizzazione dei servizi pubblici e alla creazione di spazi comuni io parlo per il mio settore spartite le di telecomunicazioni uno unitari
Senza oggi al di là quelle si sta venendo in questi giorni Stati Uniti e Canada sono un unico mercato di telecomunicazioni ed è un mercato di dimensioni più grandi quel nel quale per esempio operano sostanzialmente due produttori di apparati quando in Europa adesso il conto non lo so ma saremo no con e qui mi riallaccio al secondo argomento che è stato toccato osservatore Colajanni
Con nel passato ancora diciamo precise conseguente intorno ad oggi con una spesa di ricerca in valori assoluti doppia di quella che hanno fatto gli Stati Uniti per fare il salto diciamo alla tecnologia elettronica da attuazione ma con dei risultati industriali che prescindendo anche dall'Italia comunque non sono comparabili con quello che vista predichiamo ottenuti aziende in un mercato
Il problema della ricerca sono d'accordo con quello che diceva certamente non posso che essere d'accordo
Esiste un però e cioè che il problema anche del sostegno pubblico della ricerca non può non misurarsi con un problema della equamente o dalla riforma della ristrutturazione delle strutture profit perché noi abbiamo i voglio rimanere all'esempio se ad esempio delle forti sospese sostegni alla ricerca che vengono dal Pentagono
Però queste spese vestite sono all'interno diciamo di obiettivi verrete qui dovremmo costruire obiettivi diversi su questo siamo siamo tutti d'accordo e date non lo un attimo prestata
Però sono all'interno come Sire di una visione unitaria di mercato per cui non se uno spreco connesso alla duplicazione degli sforzi di Nietzsche quello che io ricordavo prima quando l'Europa ha impiegato più del doppio delle risorse finanziarie
Ci hanno impiegato alleate degli Stati Uniti per avere una struttura industriale assolutamente non confrontabile con quella degli Stati Uniti il problema evidentemente un problema che si deve affrontare anche quando si parla del sostegno pubblico della ricerca pigliamo l'industria avanzata eventualmente militare sono le vostre oggi non c'è Paese che non abbia le sue industrie che sono ampiamente duplice Campisi il corno quelle degli altri paesi si sono stati sì dei porte dei progetti comuni de su alcuni settori particolari però oggi esiste una società che fa tirata che l'Italia una società che fa tirata Franza una società che partirà dal
Tutti sostanzialmente impiegano risorse di ricerca per mantenere aggiornate la stessa famiglia
Appunto detto ci sono alcuni settori allora volevo dire partendo dagli esempi positivi che ci sono però esiste questo grosso problema strutturale
E probabilmente esisterà o potrà esistere non lo so lo dico punto interrogativo potrà esistere anche un problema come dire di no non ho la soluzione ma di internazionalizzazione della impresa pubblica grazie
Interessa ma che probabilmente avrà un problema di internazionalizzazione perché è un problema di dimensioni o per lo meno esisto problema di specializzazione all'interno di più di programmi comuni se no esiste un problema di spreco delle risorse
E allora anche lo spreco delle risorse anche se fatto alla luce di un mercato comune europeo più novantadue di tutto quello che volete poi economicamente si vendicherà
Nessuna struttura economica può basarsi sullo spread
Quando in un nel nostro Paese in molti casi noi ci siamo molte volte sentiti soddisfatti a livello collettivo nel notare le percentuali di incidenza del nostri investimenti di ricerca sul fatturato perché erano i specie di i livelli di residenza molto elevati in alcuni casi superiore al dieci per cento io dicevo facendo un'osservazione ovvia non intelligente
Dicevo che quello era l'annuncio della morte prossima ventura perché come possiamo noi competere con le industrie americane che hanno incidenza di rispedire vi siete su un fatturato inferiore al quattro per cento insegue ce l'abbiamo del quattordici per cento
Comunque esiste già diciamo un livello di non competitività del dieci per cento
Allora quello che noi possiamo dieci discorso che si è posto
Hai ragione tu a ricordare il fatto che la comunità dovuto ripensare certe cose anche in materia di normativa antitrust normativa antimonopolio cioè il problema delle politiche di ricerca come di altre politiche non può essere un problema separato dal considerazione delle strutture produttive cioè
Bisogna fare
Varie sprint divari che resse sono certamente programmi molto interessanti ma non possono prescindere dalla considerazione delle strutture produttive cioè di destinare le risorse in strutture produttive che abbiano possibilità e capacità di centrali e questo pone dei problemi di programmi comuni e anche probabilmente di sovranazionalità delle imprese
Cioè in altri termini è vero realisticamente che dobbiamo con cercare di costruire e il processo faticoso un mercato all'interno di una pluralità di Stati
Però e difficile immaginare un mercato senza una politica economica comune sarà il novantadue un'occasione per fare un passo verso una politica economica comune è molto difficile dalla risposta posso almeno non Spitz
Grazie dottor Gazzoni pare che dà sulle prime tre detenuti che sono molto precisa e cioè che inevitabile la spinta a far sì che ha un mercato unico corrispondono struttura politica unica al di fuori di testa
Coerenza avremo ancora molte difficoltà e in una fase di transizione che sarà caratterizzata certamente da difficili problemi come quello dell'unificazione del strutture di ricerca e così via
Credo che su questo molte cose importanti troppo
Grazie presidente credo che il dibattito di oggi ci riguarda tutti imprenditori amministratori ricercatori persone che producono
Vendono studiano viaggiano in Europa
Io vorrei prendere spunto appunto dall'ultima battuta del discorso di Graziosi
Per esprimere anch'io il convincimento che la creazione del mercato senza frontiere europeo del mille novecentonovantadue hanno un po'obiettivo ma non certamente da prendersi in modo così rigido io credo che novantadue sia un'indicazione abbastanza qualitativa questo getterà anche le basi della integrazione politica che i fondatori della Comunità europea avevano cominciato a costruire quindi non è soltanto della creazione di un mercato unico
Che si deve discutere ma della creazione dell'Europa che con i suoi trecento venti milioni di abitanti la sua diversità culturale senza pari
La sua grande ricchezza naturale anche quella creata dall'uomo potrebbe costituire per il resto del mondo un modello di benessere equamente distribuito
Beninteso tutto questo è possibile solo se verrà raggiunta una forte coesione europea
Ciò significa ad esempio che la solidarietà della comunità verso gli stati membri e i gruppi e gli stessi cittadini meno abbienti deve essere concreta e non rituale come è stato sovente in passato
Deve anche scomparire la contrapposizione fra Paesi su alcuni problemi chiave
Io sono stato uno dei tre saggi che hanno guardato al problema della siderurgia europea e posso indicare subito una enorme problematica siderurgica europea
Di cui l'aspetto italiano è solo un particolare l'agricoltore è un altro di questi terreni minati e anche quello degli investimenti a lungo termine
Continuamente a livello della comunità sorgano problemi e ostacoli per la definizione di un bilancio
E degli stessi programmi di ricerca
C'è stata quindi una contrapposizione fra Paesi tra interessi che ha fino ad oggi fortemente rallentato il processo di unificazione
Questa ipotesi di coesione necessaria non è un'utopia
Ma è l'essenza stessa
Del federalismo economico basato sulla armonizzazione delle normative e sul riconoscimento reciproco delle esigenze nazionali entrambi indispensabili a un mercato europeo aperto la presenza di uno spazio economico omogeneo nel quale non solo i beni e i servizi ma tutti i fattori di produzione possano circolare liberamente determina una situazione che ha poco in comune con l'Europa di oggi
Che è un'Europa con frontiere più o meno visibili come è stato osservato da qualcuno che mi ha preceduto un'Europa che taluni hanno definito come un anno common Mark
Ma la creazione di questo spazio implica delle misure urgenti e precise e io vorrei indicare qualche azione concreta necessaria l'eliminazione delle barriere tariffarie ancora esistenti e delle quote fisse per il commercio intracomunitario in agricoltura in siderurgia nella pesca del tessile
L'eliminazione delle politiche protezionistiche per le commesse pubbliche
Dalle telecomunicazioni di cui ci ha parlato Graziosi all'Energia cui ha riferito alla pizza i trasporti
La definizione e l'adozione di standard comunitari o quanto meno di standard nazionali armonizzabili fra loro la realizzazione a livello nazionale di un sistema unitario di trasporto a livello nazionale e integrato che a livello europeo di trasporto di una star sistema integrato di trasporto e di un sistema unificato anche di telecomunicazioni
L'integrazione definitiva dei servizi finanziari non solo delle banche ma anche delle assicurazioni della Borsa e così via
La armonizzazione fiscale che riguarda non solo la imposta di valore aggiunto su beni e servizi ma anche le tappe alle imprese i criteri che regolano e infine fatto molto importante la creazione di un mercato del lavoro omogeneo che favorisca un'effettiva mobilità dei lavoratori
A tutti i livelli si tratta di un problema di grande importanza in questa fase di prolungata alta disoccupazione in gran parte dell'Europa
Questo del mercato unico del lavoro anche nei segmenti più qualificati non solo nelle grandi masse diciamo di lavoratori poco qualificati
è molto difficile da risolvere come è dimostrato dal fatto che la messa a punto della normativa per il riconoscimento reciproco a livello europeo dei titoli di studio in farmacie in architettura ha richiesto rispettivamente sedici e diciassette anni
E quindi evidente che si tratta di obiettivi molto ambiziosi che la comunità europea nel suo libro bianco assicura di voler raggiungere nei prossimi quattro cinque anni
Ma per far ciò è indispensabile sostituire l'attuale processo di negoziato permanente mirante a soluzioni che compatibili usano le politiche nazionali con un approccio con un approccio più fondamentale basato su uno spirito davvero europeo
E questo comporta un lavoro preciso mirato ad esempio alla formulazione di leggi e normative comunitarie che si armonizzino fra loro e che possano sostituire le leggi e le normative nazionali vigenti
Questo processo di trasformazione profonda che certe incontrerà moltissimi ostacoli non soltanto economici e sociali ma anche culturali deve essere per Felipe perseguito ciò nonostante col massimo impegno giocando tutte le carte di cui l'Europa dispone
La capacità concorrenziale delle imprese quelle grandi quelle medie quelle piccole
Quelle avanzati e quelle tradizionali il sistema di formazione e di ricerca
Le infrastrutture tutto dovrà contribuire a dare all'Europa unificata una posizione di rispetto rispetto ai concorrenti America e Giappone
Realizzare un mercato europeo unificato è un grande problema di natura globale che chiama in causa anche temi importanti come quello dell'Energia
Quello dell'ambiente o su un'angolatura diversa quello della disoccupazione il progresso delle conoscenze scientifiche e tecnologiche resta essenziale in questo contesto ma la diffusione e l'applicazione di nuove tecnologie a tutti i settori dell'economia costituisce un obiettivo importante e molto difficile
Per raggiungerlo il fondo comune di conoscenze di cui l'Europa dispone
Non costituisce più un punto di partenza bisognerà anzitutto disporre di centri di eccellenza scientifica di università con dei programmi flessibili e facilmente adattabile al cambiamento
Di centri di diffusione della tecnologia di mano d'opera ben istruita e dotata di una vera cultura tecnica
Le università e le scuole superiori centri e gli istituti di formazione dovranno anch'essi pervenire a una dimensione europea occorreva sempre più adottare delle misure serie a tutti i livelli che assicurino a ognuno dei nostri Paesi ma soprattutto all'Europa nel suo insieme un effettivo superamento dei divari esistenti tra l'insegnamento la ricerca e l'industria baffi di vari tra domanda e offerta
Tutto questo contribuirà ha un considerevole
Alla necessità di abbandonare
Una mentalità e delle abitudini tipiche del passato molto radicate e contribuirà allo sviluppo di un clima favorevole all'innovazione
La frequente collaborazione in corso fra ricercatori dei vari Paesi sia promossa dalla Comunità europea attraverso programmi ad occhio come quello sulla stimolazione della ricerca promosso dal comitato codesto che ho presieduto per cinque anni sia i programmi extra comunitari come quelli del lembo la European Molè che dal Biology Organization ecco questa collaborazione favorisce questo processo ma occorre perseguire l'obiettivo più attivamente per mezzo di convincenti politica e di collaborazione internazionale anche comunitario
Alla costruzione dell'Europa contribuiscono anche le iniziative di collaborazione in corso attorno ai grandi programmi di ricerca e sviluppo vorrei fare l'esempio della fusione nucleare dove l'Europa persegue una strategia di integrazione totale comunitaria e l'esempio dello spazio
Ma non sono i soli che comportano delle implicazioni decisive per l'Europa esprime il programma di ricerca strategica della comunità sulle tecnologie della informazione
è un altro eccellente esempio di stretta cooperazione industriale fra imprese e istituzioni di ricerca europea anche se è ammalato della vizio comunitario di collaborare sono nella fase pre competitiva
La stessa volontà di collaborazione sempre col vincolo della pre competitività si manifesta nel caso di altre iniziative di ricerca applicata della Comunità europea e vorrei citare qui resta la ricerca sulle comunicazioni avanzate per l'Europa ebraico
La ricerca di base sulle tecnologie industriali per l'Europa quest'ultimo programma Playa ha coinvolto una molteplicità di piccole e medie imprese su questa strada dobbiamo ancora muoversi
E a queste iniziative comunitarie va aggiunto il decollo del programma eureka proposto nel mille novecentottantacinque
Su iniziativa del mini presidente Mitterrand e un programma dove finalmente le imprese europee
Con l'aiuto di cento istituti di ricerca pubblici
Possono battersi anche in fase di competitività con le loro omologhe
Americane e giapponese a me sembra in conclusione che sia evidente che un'Europa più innovatrice e più forte in campo scientifico e tecnologico
Sia una premessa indispensabile ma che questa Europa più innovatrice più forte dovrà faticare molto per attenere una posizione di punta nella competizione globale e dare un significativo contributo nell'orientare le sorti del pianeta
Grazie
Grazie professor Colombo mi pare che dal da Colombo proprio con la sua esperienza proporre a tutti nota viene no no una una indicazione di ottimismo si oppure relativo rispetto a ciò che nel campo importantissimo della ricerca e dell'armonizzazione dove il dottor alla ricerca se avanzata si è già parte c'è poco da fare certamente uno dei pilastri di contorno di quel mercato unico di cui ci stiamo occupando
Adesso diamo la parola al dottor pamphlet
O forse no era scheggiato
Grazie
Carmen sempre che ci sia un eccesso di ottimismo sulla velocità di creazione del mercato unico
Cioè non si dà quasi per processo acquisito quanto invece sempre che ancora ci sia molto da costruì
Finora temi affrontati delle direttive che sono state approvate finora dal
Sono direttiva all'acqua di rose provenienti ovvero una credibile più facili da approvare
Il vero test per vedere se i vari governi saranno disposti a rinunciare al ai vari ecco gli egoismi nazionali vero in favore degli interessi comunitari viene assoluta
Infatti delle direttive finora approvate
Direi che non ci non ce n'erano del non ce n'erano di controversie se però andiamo a guardare alle direttive che invece vanno ad incidere in maniera in maniera decisiva sullo sul sui gradi di libertà di manovra di politica economica economiche che la lista diamo come ad esempio la direttiva sulla sulle imposte indirette e allora si vede che
Si vede che la regione dove gli stati e al di là delle dichiarazioni ufficiali
Non è sempre in linea con l'obiettivo di costruire il mercato unico basta pensare ad esempio alla Gran Bretagna che quando si parla imposta di rimuovere l'imposta IVA
Diciamo allora a livello zero
Canta scienza infatti probabilmente
Commissari ricevere lacero Cofide
Il commissario unico per il mercato unico
Probabilmente si potrebbe giocare il suo posto proprio per essere un po'troppo il numero operista
Non esterno a non adeguarsi in maniera così diciamo più era più flessibile alle esigenze la
E quindi potrebbe esserci un eccesso di ottimismo questi sulla velocità direzione d'Europa ogni fibra che ci sia anche un eccesso di pessimismo sulla capacità che però Italia potrebbe aveva nel nell'affrontare costi quel costi
Soprattutto quando parlo d'Italia parlo proprio di quel nell'intricata parte sono diciamo alla struttura portante
Costo
E sia stato ripetuto questa mattina con la sola eccezione dell'onorevole Colajanni ma stato ritenuto qualitativo che in effetti il mercato unico avvantaggerà soprattutto migranti replica
Tanti intese che le imprese medie quelle piccole
Curno dei grossi rischi e che a me sembra
Non c'è non mi è chiaro se conto quale logica si fanno queste continue
Intanto tanto per cominciare le grandi imprese multinazionali sono quelle che hanno già fatto
Infine da decenni proprio divertimenti per superare le barriere
Sono quelle che fra l'altro potrebbero perdere con l'apertura dei mercati appunto questo vantaggio competitivo che a loro deriva accuratamente da tempo aperta
Esistevano va
Cioè in qualche sente come se in effetti perché sommariamente un vantaggio
E a me mi sembra invece che il mercato unico possa rappresentare una opportunità una grossa opportunità
E soprattutto per le medie e piccole medico il paziente italiane
Intanto perché quel piano decreti di flessibilità che sono molto più avuto mutuati che potrebbero consentire loro alcun agire con le gravi libertà che non hanno le grosse che cosa dire
Gli anni di carcere poiché il mercato unico europei contano ma il mercato unico mercato unico come quello americano in cui c'è una omogeneità
Dalla California a New York
Qui ci saranno i paesi manterranno delle abitudini locali com'è pensabile Anna comincia fumare mangiare
Apprese e quindi probabilmente sì d'accordo al di là verranno abolite le diverse norme tecniche
Che ostacolavano russo
Dei beni tra i vari paesi però coi si dovranno furgone strutture per il consumo dovrà continuare a far fronte anche a mercati hanno delle caratteristiche le carte in
Abbastanza particolare e poi c'è un altro fatto un'altra considerazione che vorrei fare questa mattina diceva lo stupro di che
Da pochissima attenzione presta pochissima attenzione agli aspetti tra delle invettive cioè non si va a guardare guardare alle direttive una per una
Ecco a me sembra che ci sia al di là del dell'importanza delle direttive che alcune di queste sono importantissime insensato non sono quelle nel settore
Per il mercato del sui servizi finanziari in cui gli effetti assisteremo ad una regola rivoluzione adesso io non so se poi le building society inglesi saranno in grado di aprire a via del Corso delle loro agenzie per
Per offrire dei morti dei mutui a tassi molto bassi e in tempi molto rapidi
Muti il novanta per cento novantacinque come fanno in Inghilterra giustamente mi diceva onorevole Colajanni ci sono poi delle difficoltà c'è un sistema giuridico italiano che è diverso da quell'impresa ma non c'è dubbio che nel settore finanziario assisteremo una grossa rivoluzione la rivoluzione che avrà
Delle ripe delle implicazioni notevoli io penso che potrebbero da questa rivoluzione potrebbero essere contagiate proprio le piccole e medie imprese
Perché potrebbe avere accesso a una serie di servizi finanziari
A cessa finanziamenti a tassi molto più bassi di quelli che adesso attualmente per cui attualmente vivono far fronte che potrebbero veramente offrire loro delle grosse opportunità
E soprattutto se al di là delle direttive si rendono conto che il novantadue anche su tutto un fatto psicologico cioè le intense le piccole medie imprese devono abitua
Se pensare a superare la la dimensione domestica ma come diceva che sostenne Miglio cioè devono pensare che il domestic market sarà Gruppi armati etilometri macchine sarà l'Europa cono dico Europa non dico soltanto naturalmente Europa dei dodici ma tutta l'Europa anche anche anche gli altri Paesi
Io penso che potremmo nel nei prossimi dieci anni potremo assistere alla alla nascita di un cento duecento nuove imprese multinazionali grosse imprese internazionali che attualmente sono le piccole e medie sette nazionale
E saranno imprese nuove quelle che riusciamo a capire
Con più rapidità quali sono i cambiamenti mutamenti che stanno Parlamento luogo in Europa
Io non non vedo perché fra queste imprese non possono esserci un certo numero di imprese italiane anzi probabilmente ci saranno tantissime pentirsi e Italia
Per tornare al discorso invece dell'otto bis dell'ottimismo
Ma
Perché era il mercato unico
I vari Stati dovranno rinunciare a parte della loro sovranità su questo non c'è dubbio infatti tutto dice anche che non è possibile parlare di mercato unico
Se non si vada verso qualche tipo di unificazione monetaria verso la creazione di una banca di una banca europea
Di una superbanca europea
Questo è probabilmente un discorso molto questo questo è vero
E
Bisognerà vedere se i vari Stati saranno disposti a rinunciare appunto
Ad uno degli elementi più importanti più diciamo importanti della loro a loro disposizione nella politica di una politica economica
I
Su questi fa sul fatto della creazione del mercato europeo si poteva del mercato comunitario europeo mercato unico europeo la coesione e la banca si poteva anche fare osservazioni sul ruolo che è stato mente scontento l'Italia in questo processo
I
A tutti gli aspetti dell'Europa stava ormai diventato un direttorio due tra Germania e Francia
Perché
E questo non per non è stato un fatto positivo cioè io non puramente oggi non saremmo qui a parlare di mercato unico se negli anni settanta
Non si fosse verificato appunto quello strano introduciamo questo intreccio di Cinzia di registi aperte che Smith che poi
Portare una rilancio del l'integrazione europea che in effetti sta morendo perché di fronte al l'impatto degli shock petroliferi
All'impatto tutto ad una recessione che durava da anni
E si stava in vari Stati stavano reintroduce Into barriere di vario tipo barriere non tariffarie ma erano e non per lire
Che ostacolavano ostacolavano moltissimo la circolazione delle merci e quindi è stato un grosso merito del Bitter Descartes benché di aver lanciato dapprima segnale politico con con l'elezione del me del parlamento europeo e poi un segnale economico
Con la creazione dello SME
E ancora una volta si sta si sta ricreando si sta ricostituendo una così un asse
Bond Parigi c'è la Francia come sapete ha fatto delle proposte alla fine dell'anno scorso
Il re appunto per la creazione della banca la Banca centrale europea
La Francia la Germania ha detto Ban possiamo parlare vediamo che in effetti sono ancora una volta ha smosso le acque se ne sta parlando infatti è uno dei temi che è tornato di attualità in questi
E poiché l'Inghilterra in qualche modo e fuori da questo autunno non vuole interessarsi oppure a un atteggiamento e e se l'Italia è anche vero dovrà inserirsi in qualche modo in questo discorso quel discorso che stanno Italia-Francia altrimenti si rischia di essere di essere di esserlo per trascinati d'altra parte
Poiché le richieste che vengono nella discussione ad esempio su questo sulla creazione della Banca centrale europea
Che il tema ripreso vigore soltanto perché c'è stata diciamo presidente della Bundesbank che a un certo punto chiarito quali siano le condizioni che la Bundesbank ricche indispensabili per il progetto di Banca centrale
E ha elencato tutta una serie di
Condizioni che sono anche la banca aveva riconosciuto federale cioè sopra ordinario agli Stati nazionali
Deve avere come obiettivo statutario la stabilità dei prezzi non deve finanziare i disavanzi dei singoli Stati deve associare i paesi che aderiscono spetta cioè in altre parole che spiegano sia la Banca centrale ci basta che sia una fotocopia è stato della Bundesbank
E al G otto punto uno potrebbe anche chiedersi perché non la Bundesbank
Forse l'unico vantaggio che ci sarebbe in questo caso sarebbe che in effetti a tutti gli effetti la politica monetaria viene fatta dalla Germania in Europa e con una Bundesbank europea può anche essere dovuto chiedere di tutti come come sta attualmente succede
Quindi a me sembra che ci siano ci siano molto da temere per quanto riguarda il la capacità di adattamento che l'Italia che l'impresa italiana le piccole e medie le grandi
Potrebbe valere di fronte col sia alla creazione di un mercato europeo anzi senz'altro per l'Italia non può non essere positivo perché appunto se le imprese italiane riusciranno a pensare di piccola e media impresa di farla pensare europeo
Che potrebbero in effetti è vero che l'Italia non ha attualmente dei grossi gruppi internazionali
Si cita spesso la statistica una statistica di furti sulla sulle prime cinquecento intrise
Internazionali esclusi gli Stati Uniti di questi cinquecento ce ne sono centocinquantadue giapponesi cento settanta in crisi cinquanta tedesche quarantasei altri Paesi e poi dopo la Kore
E dopo la sigla dell'Italia con sette otto mi sembra che siano dieci undici comunque molte di queste imprese sono fra l'altro due sono imprese multinazionali con la mobile l'adesso
E poi ci sono la i
Va comunque la gente Mobil la mobilità e l'hai visto italiana delle imprese italiane sono le imprese sono rilievi FIAT Montedison Olivetti Pirelli e i film poi la soglia quelle per
E
Io penso che senz'altro queste cose cambieranno interne fra dieci anni avremo la geografia del potere economico diversa cioè in cui in queste prime cinquecento io saranno più italiani quindi senz'altro non mi preoccuperei
Del diciamo di come reagiranno le impresse le imprese italiane quello che forse preoccupa di più è diciamo un atteggiamento diciamo un po'l'assenza l'assenza delle autorità italiane
Nel nel dibattito che si svolge a Bruxelles sul futuro dell'Europa grazie
Grazie dottor fatti deve anche per la iniezione di ottimismo
Che ci ha dato per quanto riguarda la piccola e nell'impresa ma credo che e che apprezziamo naturalmente siamo credo tutti convinti che ci sarà una buona fetta delle piccole e medie imprese italiane che saprà tenere il mercato e svilupparsi
Però nostra preoccupazione per l'altra grande fetta di piccola e media impresa che non sufficientemente sostenuto guidata indirizzata informata
Rischierà pro in mente di perdere l'autobus il fatto che fra le prime cinquecento imprese come diceva
Ci saranno più imprese italiane fra qualche anno
Non deve però cosa positiva però farci dimenticare che ci saranno molte altre piccole e medie imprese
Che ha per le quali l'accesso anche ai nuovi servizi alle nuove strumenti finanziari bancari eccetera se non al sufficientemente guidato sostenuto attraverso l'informazione e l'orientamento
E così via di me continua ad essere difficile e così che sembrano trovarsi di fronte ad una competitività cresciuta di altre imprese
Che le metterà credo in condizioni di difficoltà non credo che il nostro compito qui oggi si arrivi da Cipro ottimisti e pessimisti dagli nostro compito sia quella di prendere conoscenza dei problemi e cercare di affrontarli e risolverli
Per il meglio e alcune delle indicazioni
E delle sottolineature del dottor falsi pare che siano preziose a questo fine ma credo che a questo punto la tavola rotonda sia un po'in poveri diventato una specie di di Stella tre bracci inusuale
Nostri credo che comunque il professor Colombo abbia ancora qualcosa da aggiungere e poi ancora questa abitazione di secondo grado allora lavora ancora per farla io volevo reagire solo
Questa cosa volevo solo relative brevemente ad alcuni stimoli dei colleghi che mi hanno preceduto
Cioè tutto volevo dire che queste classifiche di Fortune basate sul giorno
Finiscono col premiare delle imprese magari petrolifere che muovono grandi quantità di petrolio guadagnando magari anche poco perdendo mente penalizzano società sono di che non hanno un fatturato grosso ma che invece accumulava grossi utili non dimentichiamo che la IBM Italia che potremmo poteva essere citata
Tra le imprese multinazionali Abate straniera che
Sono tra le maggiori italiane forse la Società italiana che dopo la FIAT credo faccia più profitti ecco quindi poi ci sono i vari Benetton così che sono invece i fenomeni nuovi e positivi ma
Concordo invece sul giudizio di fatti quando dice che il mercato unico favorirà forse più le piccole e medie imprese
E almeno quando sono in sistemi integrati a livello di distretto industriale perché da noi c'è un guaio che la piccola impresa spesso non incentivo a crescere per diventare media
E grande e si articola in un distretti industriali dove la con lavorazione grande informale ma che sono delle speci di brulicare mobili di di piccole aziende molto simile al cosiddetto suonarmi di
Connotazione Schumpeter riapra
Ecco volevo quindi credo senz'altro che ci sarà un vantaggio per le imprese piccole medie tanto è vero che l'Enea è impegnato nella iniezione di tecnologie avanzate proprio nelle piccole e medie imprese in settori tradizionali ecco noi io domani perdente sarò a Sassuolo dove misureremo i risultati di primi attività che stiamo svolgendo col distretto ceramico di Sassuolo per iniettare nuove tecnologie nell'informatica nei materiali nella robotica e così via lo stesso facciamo nel tessile a Biella Prato a Como e così via
Quindi vedete che un ente anche se poi il nucleare in Italia subisce questa catarsi purtroppo che sta subendo però il nostro ente in grado anche di sapersi diversificare e utilizzare le proprie risorse per il bene del Paese anche in vista di questa unificazione europea volevo poi dire che Colajanni quando dice DC la che gli Stati Uniti finanziano molto la ricerca militare e quindi in base a questo anche noi dovremmo finanziare molto la ricerca ecco io credo che ci sia del vero in quello che diceva Colajanni anche se secondo me il ruolo della ricerca militare è stato un po'esagerato
è un ruolo limitato ad alcuni settori non a caso ha citato una impresa che opera
Soprattutto sul militare
E poi c'è un fatto che la ricerca militare poi da luogo a ricadute nel campo civile in base a Spino per collaudo ma non da luogo a quella ricaduta Diretta come se la ricerca fosse indirizzata
Al civile
Però è vero un patto che
Dal sessantadue all'ottantatré è stato dimostrato da Nelson ed altri gli Stati Uniti hanno perso competitività economica le imprese americane e in parallelo c'è stato un calo del finanziamento
Alla ricerca anche militare americana tanto è vero che non a caso nell'ottantacinque dopo la fessura del rapporto sulla Lopalco Competition ha poi preso il via il progetto FBI come risposta americana anche se la ideologia degli Stati Uniti con non consente un iniezione di aiuti pubblici alla ricerca in campo civile quindi quel paese è costretto a focalizzarsi soprattutto sul militare noi in Europa non dovremmo seguire Presidente degli Stati Uniti di finanziare
Prevalentemente la ricerca militare dobbiamo piuttosto seguire l'esempio del Giappone che inietta col miti e con altri sistemi classe risorse di ricerca nel campo civile e abbiamo anche gli enti a proposito ecco però questo si può fare a livello nazionale vedo molta difficoltà nel realizzare una politica di questo genere a livello europeo fino a che ideologia e così diverse come quella thatcheriana coesistono e quella magari
Socialista francese o così è coesistono in uno stesso sistema che quello comunitario in cui è difficile invece assumere all'Europa quell'atteggiamento unitaria quella strategia unitaria che è sola in grado di fare massa critica e di portare l'Europa verso destini e migliori
Quindi all'ottimismo teorico delle sulle capacità europee sulla vitalità europea sulle imprese grandi e anche forse più su quelle medie piccole italiane ecco vorrei aggiungere una nota di cautela per quanto riguarda la fattibilità politica del disegno dell'unificazione
Di mercato ma che come si è detto implica anche ha delle implicazioni ben più ampia al campo economico e politico in senso lato questo
Dottor Fazio vuole ancora fare giunge qualche commento sì che per fare una brevissima replica anch'io allora senatore Colajanni
Che nel suo intervento diceva che quanto fu fatto il Trattato di Roma all'economia dei Paesi europei cresceva a tassi molto elevati Ferreira certe Quintili era molto più facile
E attualmente invece assistiamo a una fase di crescita si non altri una crescita molto modesta
E che quindi bisognerebbe fare per una politica economica per rilanciare gli investimenti
E collasso l'osservazione che volevo fare brevissime solo questa chi dovrebbe fare questa politica Investimenti certo non possiamo farlo noi l'Italia o la Spagna che non appena fatta una politica di rilancio
Poi si va incontro a quel famoso vinta di bilancia dei pagamenti contro cui non possiamo farci nulla quindi sola fa la Germania ma questo non
E che in Europa unico Paese che potrebbe fare una politica espansiva dovrebbe essere la Germania che ha ovviamente dei cross sul giusto
Di bilance commerciali allagamenti che rafforzano in Marcolin hanno una leadership in Europa cantina quindi c'è anche lo chi dovrebbe essere a fare questa guida economica non lo so cioè quindi sono la fa la Germania che penso non possono farlo solo questo grazie
Grazie
Allora credo che possiamo chiudere questa tavola rotonda e vorrei ringraziare tutti i partecipanti anche quelli che attualmente sono assenti perché ho l'impressione che la tavola rotonda abbia completato utilmente il quadro delle problematiche legate al mercato unico che si è sviluppato nel corso di questo convegno vorrei dire che mentre i dibattiti che hanno creduto a tavola rotonda si sono soprattutto incentrati sui problemi della transizione che sono problemi importanti con la tavola rotonda sia si è dato corso a quella quel particolare
Taglio che io indicavo capelli possibile cioè di esaminare a mercato con a mercato unico
Formato messo a regime senza avere troppi ottimismi sotto questo profilo perché certamente la resistenza di ribaltare stanno ancora molte
Come le le residue attività statali o di competenza dei singoli Stati in attesa di un singolo stato europeo potranno fiancheggiare sostenere contribuire al buon funzionamento del mercato unico e sono venuti e mi pare alcune indicazioni
Importanti il problema intanto di qualificare ancora ecco e di meglio definire la funzione dell'impresa pubblica che qualcuno ha suggerito non è detto che debba restare strettamente nazionale ma potrà anche assumere essa stessa una funzione sopranazionale naturalmente non legata alle singole politiche degli Stati ma legate a certi obiettivi che sono tipici di un'azione pubblica e che quindi potranno trovare ancora consistenza e utilità e validità anche in una visione di mercato unico il problema della armonizzazione dei servizi supporto essenziale
Per il buon funzionamento del mercato unico sotto tutti i suoi aspetti il problema di unificazione e di coordinamento delle strutture di ricerca e delle strutture industriale industriali avanzati
Sono state anche toccati altri punti che invece sono ancora piuttosto in difficoltà perché per quanto riguarda le iniziative comuni di ricerca mi pare che il professor Colombo Ciad indicato alcune realizzazioni molto importante indubbiamente c'è una strada già aperta che anch'io vedo
Con prospettiva positiva
C'è più difficoltà nell'armonizzazione ancora dei sistemi scolastici formativi e questo credo che resterà un problema molto grosso
Noi rischieremmo di avere teoricamente
Le frontiere aperte ma in realtà quei dopo degli sbarramenti fisici non visibili mareali rispetto all'effettiva utilizzazione quindi all'effettiva valorizzazione
Di tutte le competenze e di tutto il personale altamente qualificato che uscirà dalle nostre scuole è stato ricordato la difficoltà per arrivare al riconoscimento di certi titoli
Di studio di certe preparazioni professionali questo è un aspetto collaterale ma importante del mercato unico che non dobbiamo dimenticare e rispetto al quale dobbiamo
Fortemente impegnarci ma vorrei concludere
Ricordando un accenno importante che ha fatto
Il dottor graziosi e cioè che in realtà inevitabilmente fatalmente a un mercato unico che funzioni non potrà non corrispondere una struttura politica statuale unica
E di chi verrà certamente qualche errore spinta verso quell'obiettivo e quell'ideale di unità politica europea che credo che sia poi quello che ha mosso tutto ciò che nel campo politico nel campo economico si è fatto in favore dell'Europa senza stare a discutere arrivi a risollevare la vecchia disco Silone se viene prima l'unità politica o prima quelle economico viceversa abbiamo imboccato la strada della priorità l'unità economica non possiamo che perseguirla mano perdendo di vista
Quello che è l'obiettivo fondamentale della dell'unità politica
E qui cade cade l'ultimo servano cade
A questa a Testori questo problema fa riferimento all'ultima osservazione professor Colombo
E cioè quel tanto di cautela e di diciamo così pessimismo che dobbiamo comunque nutrire rispetto a questo obiettivo perché se è facile unificare e adeguare degli aspetti produttivi operativi che hanno in sé molto di tecnico direte voi difficile diceva Colombo cercare di unificare organizzare posizioni politico visioni politiche così disparate come quelle che ci sono adesso
All'interno alle venne dei singoli nei diversi paesi europei ma io credo che anche qui
Deve aiutarci la convinzione che quanto prima riusciremo a vedere veramente istituzioni
Politico unitari tanto più questo problema si risolverà l'Europa di diventare un'unica grande struttura politica in cui attraverso elezioni dirette del Parlamento europeo attraverso liste comuni
Attraverso il Parlamento europeo che abbia i poteri che spettano al Parlamento e una commissione che ha dei poteri che spettano al governo si stabilirà il democratico equilibrio fra le diverse tendenze che potranno inclinare talvolta in certe direzioni caro Volpi certe altre non diversamente da quando e di quanto avviene in altri Stati
Insinua un sistema e in un meccanismo di equilibrio di bilanciamento democratico che ha dato risultati sta dando risultati positivi in tutti i Paesi presi a sé stante e sono convinto che potrà dare sistemi a risultati positivi nell'Europa considerata come un'unica struttura politica certo bisogna avere il coraggio di di procedere rapidamente troppe incertezze sono attraverso proposte
Al all'elezione alla realizzazione di un Parlamento europeo dotato di veri poteri alla trasformazione della commissione in un vero governo europeo all'attenuazione via via dei poteri del consiglio dei ministri d'Europa
Che secondo me resta il peggiore ostacolo
Che ancora si oppone ad una vera unificazione politica quindi credo che i problemi politici si dovranno risolvere con coraggio politico cioè il coraggio di far seguire al mercato
Unico delle impostazioni istituzionali che ci portino verso l'unità politica all'interno della quale il libero gioco democratico risolverà anche di problemi che pure esistono ed il cui difficoltà ci sono stati ricordati
Grazie ancora un grazie a tutti gli intervenuti e soprattutto vivi complimenti alla e ringraziamenti alla Fondazione Mazzotta che ci ha consentito di approntare così positivamente questi qua