"Comunita' e autonomie locali, politica nelle aree urbane"

Ho i nostri lavori che speriamo di chiudere per le ore tredici penso che sia ragionevole fare così anche perché i grandi nomi più indicati con alle aree del tiranno
Sì
Certamente Resta da un po'desiderati impegnati in altre in altri lavori tant'è che noi siamo comunque al nostro svolgiamo il nostro ruolo con la stesso impegno nella l'approfondimento di ieri tocca stamattina
La relazione di Adriano Ciaffi
Utile presentarlo Adriano Ciaffi
Un cultore di questa materia appassionato si è dedicato anche dal sottosegretario agli interni l'ha seguita e ha dovuto migliorare anche lui il solita tappa che si misura tre legislature di un lavoro intenso e approfondito talora nella loro piena di contraddizioni e poi alla fine non producente perché nel frattempo lettere veniva da lo scioglimento delle parlamento scadeva la rilettura
E però tutto questo lo rende particolarmente
è sempre stato protagonista lo rende
Particolarmente prezioso in questo nostro convegno per le cose che può ci può dire
Ciò che ha maturato personalmente e anche collegialmente
Allora ieri avevamo detto in effetti
Esaminavamo il problema delle aree urbane nel marzo chi da par suo ce lo ha dello sfratto infantili sono succeduti lo hanno ulteriormente definito si tratta adesso di definire o quanto meno di svolge un approccio consistente al modalità per risolvere questo problema
Soprattutto Sassi già sentito ieri
Lumeggiare i pro e i contro
Quindi un'ipotesi che c'era stata che adesso sembra decaduta se per risolvere questo problema occorre inventare una struttura o se viceversa tra sulla definizione in nuova e di lavorazione Franca
Grazie a questi in questi giorni si addormenti
Moderati pari poi
Allora c'è una razza senza alzarsi e crediamo immediatamente la parola ringraziamo anche il segretario del partito che si è scusato presenti
Cari amici credo che sia prima volta che argomento del governo delle aree metropolitane viene discusso
Oltre che come impostazione sociologica economica e politica anche come Progetto
Di istituzionale di costruzione di un possibile Governo metropolita
Quindi siamo su un terreno ancora
Non narrato dove le varie
Ipotesi sono sottoposte a discussione nella speranza che si arrivi a qualche definizione più concordata di largo consenso possibile che permetta di affrontare nel quadro complessivo delle leggi e delle Autonomie anche questo delicato importante il problema
Il nuovo ordinamento degli enti locali a oltre cinquant'anni dalla legge comunale e provinciale dopo la costituzione repubblicana esigenza matura ed unanime
Caso mai c'è da domandarsi come mai
In ciascuna delle ultime legislature il Parlamento ha sempre iniziato l'iter legislativo della riforma organica senza mai arrivare al traguardo
Nella passata legislatura il Senato ha approvato in commissione un testo c'è perfino iniziato la discussione in assemblea per poi ripiombare in commissione d'incappare ahimè nella fine anticipata della legislatura
Ora il gruppo la la democrazia cristiana presenta alla Camera una proposta di legge sul nuovo ordinamento degli enti locali
Che tiene conto del testo approvato dalla Commissione affari costituzionali del Senato e dalla sua sottocommissione ma ne riduce sensibilmente la normativa Anna Lidia ampia
Una normativa di indirizzo innovando in più punti al fine di meglio garantire la partecipazione dei cittadini
La stabilità dei governi locali e l'efficienza della loro amministrazione
Vogliamo attuare il semplice disegno costituzionale
Che riparte le in Regioni Province Comuni la Repubblica quali enti autonomi di autogoverno delle comunità locali
Il pieno recupero di tale disegno semplice
Tende a ricomporre l'unità di governo di una democrazia moderna e pluralista e quindi la sua autorità la sua responsabilità attorno a denti storicamente radicati direttamente eletti e controllati dai cittadini
Tende anche a superare quindi gran parte di quegli organismi di secondo grado proliferati negli ultimi quindici anni e che hanno spesso espropriante o comunque dissociato e deresponsabilizzato l'ente locale primario
Senza peraltro sempre riuscire ad accrescere l'efficienza dei servizi
Recuperando il disegno costituzionale si riscopre si rivaluta la Provincia
Quale ente intermedio tra Regioni e Comuni per il governo dell'area vasta sovra comunale provinciale non certo essa orribile provincia non certo esaurito vile nel ruolo improprio ed evanescente di ente di programmazione
Sono maturi i tempi per aprire una frase una fase di riorganizzazione degli enti locali sulla base dell'esperienza e delle nuove esigenze
Si tratta di ripensare riverificare la funzionalità della democrazia pluralista cominciando dal basso
Come diceva amico Guido Bodrato una grande opera di progettazione di riordino fondato sulla differenziazione di tipologie sulla sperimentazione e sulla gradualità
Non si distrugge per ripartire da zero ma ci si aggancia ad una realtà consolidata per farla evolvere
Il nuovo ordinamento degli enti locali non si propone quindi una normativa diversa puntuale ed omogenea su tutto il territorio quanto piuttosto modelli differenziati previsti dalla legge ed ancor più nella costruzione autonoma di ciascun ente locale
Di qui l'autonomia statutaria essa dovrebbe permettere ad ogni Comune ad ogni Provincia di darsi un ordinamento ed un'organizzazione propria peculiare flessibile nel tempo
Si vuole avviare un processo nel quale le migliaia di mondi vitali che sono gli enti locali si possano organizzare non secondo linea di omogeneità ma all'interno delle maglie larghe dell'ordinamento di questa legge
Secondo linea di autonomia e di sperimentazioni alla ricerca della rapporto migliore istituzione cittadini ed è la massima funzionalità che non possono non poggiare sulla duttilità delle istituzioni sull'adattabilità e flessibilità degli ordinamenti la proposta di legge tratta le linee del nuovo ordinamento degli enti locali non tratta invece per precisa scelta dei sistemi elettorali
Sugli ordinamenti vi è stato un lungo dibattito vi è una piattaforma consolidata di proposte una larga convergenza su di essa mentre sui sistemi elettorali il dibattito è ancora agli inizi
Spesso trasferito dalle problematiche nazionali a quelle locali come momento di sperimentazione
Si può discutere se ordinamento e sistemi elettorali possono essere indipendenti
Certo non possono essere indifferenti
I metodi elettorali devono essere coerenti all'interno dell'ordinamento degli enti locali
Già con questa proposta di legge vogliamo perseguire l'obiettivo della stabilità degli esecutivi e di una maggiore governabilità del sistema locale oggi molto più specializzato di cinquanta o cento anni fa
Ma governi stabili maggioranze solide opposizioni efficaci si perseguono anche con sistemi elettorali un po'meno illuministici nel proporzioni nel proporzionalismo
E nella rappresentatività esasperata
Più realistici invece nel cogliere le volontà prevalenti a sostegno della governabilità
Così come le volontà minoritaria perché possono in concreto assolvere la funzione di critica e di controllo senza eccessi di frantumazione che incriminare però l'efficacia delle stesse funzioni di opposizione
Oggi in Italia non abbiamo né esperienze nel norme per il governo di aree metropolitane
A differenza degli altri Paesi europei
Non abbiamo neanche una nuova organica legge di riordino delle autonomie locali dopo l'avvento dalla Costituzione repubblicana sono due motivi a mio parere che impongono di affrontare il tema del governo delle aree metropolitane nel quadro Edin contestualità con la riforma dell'autonomia locale
I problemi del governo delle grandi città e arte nascono dalla loro peculiarità quantitativa e qualitativa di grandi aree urbanizzate di complessa organizzazione ma in parte derivano dalla condizione comune degli enti locali italiani e quindi risolvibili nell'ambito della normativa generale di riordino
Si pensi ai sistemi elettorali alla finanza locale ai poteri e rapporti consiglio giunta all'organizzazione amministrativa e degli uffici
Ma vediamo rapidamente in quale impianto istituzionale e normativo si colloca al governo dell'area metropolitana nel progetto di legge che stiamo esaminando nel gruppo DC della camicia
Colgo alcuni punti essenziali del Progetto
I Comuni e le Province esercitano le funzioni proprie quelle attribuite o delegante in armonia con la programmazione nazionale regionale e in modo coordinato con i livelli di governo superiori
Le Regioni a livello locale organizzano le proprie funzioni attraverso i Comuni e le Province
Sto richiamo preciso alla costituzione rispetto all'esperienza passata importante
Organizzano le proprie funzioni attraverso i Comuni e le Province in relazione anche alla loro popolazione al loro territorio evitando così che Comuni e Province grandi e piccoli abbiano tutti gli stessi compiti dell'attribuzione
La maggior parte delle funzioni non sono attribuite per materia
Ma per interesse precipuo di livello
Di governo anche sulla stessa materia
E la stessa ragione e la stessa Regione nell'organizzazione delle materie di sua competenza a determinare il prevalente interesse comunale o provinciale ed assegnare le funzioni di conseguenza a Comuni e Province
Comuni e Province sono dotati di autonomia statutaria in ordine alla loro organizzazione alle attribuzioni degli organi salvo quanto previsto dalla legge
Spettano al Comune le funzioni di interesse comunale che riguardino cioè precipuamente la popolazione del territorio comunale salve quanto non sia espressamente attribuito dalla legge statale o regionale ad altri soggetti
Quindi se invertita la formulazione delle funzioni da una scelta analitica riattribuzione ad una scelta totale rovesciata sale le funzioni atti
Enti superiore
Lo statuto organizza la partecipazione dei cittadini attraverso organismi e libere forme associative
L'accesso agli atti i responsabili verso i cittadini dei procedimenti
Le forme di consultazione di iniziativa popolare compreso il referendum abrogativo di deliberazione
Solo i Comuni sopra cento mila abitanti
C'è di Comuni capoluoghi di provincia devono prevedere le circoscrizioni di decentramento regolate dallo Statuto
Ed i cui consigli sono eletti con il sistema di liste concorrenti compare lasciarci per favorire la scelta personale più che quella partitica sistema elettorale previsto per i comuni sotto i cinque mila abitanti
Questa è un'ipotesi in discussione che il nove avrebbe rispetto al sistema
Elettorale
Proporzionale con liste concorrenti
Attua
La Provincia viene potenziata commenta autonomo di governo con funzioni di interesse provinciale che riguardino l'area vasta provinciale in materia di difesa del suolo e dell'ambiente della flora e della fauna di viabilità e trasporti
Dice profilassi pubblica di prevenzione delle calamità di tutela dei beni culturali e ambientali di istruzione secondaria proprio professionale
Di servizi socio sanitari secondo le attribuzioni dalla legge statale il regionale
Che ha il compito dell'organizzazione del servizio sanitario nazionale e quindi di allocazione
Delle funzioni
In collaborazione con i Comuni e la Provincia promuove e coordina il realizza opere dire rilevante interesse provinciale sia nel settore economico che in quello sociale in tale ottica la Provincia sostituisce gran parte degli organismi associativi sorti per iniziativa delle regioni
I comprensori e della stessa legge nazionale bensì alle applichi futuristi
Il consiglio dell'ente locale a funzioni di indirizzo e di controllo
Approva in soli atti fondamentali alla giunta è riservata la funzione deliberative l'esecutivo
Il sindaco il presidente e presidente rappresentano lente presiedono il Consiglio e la Giunta sovrintendono al funzionamento degli uffici e dei servizi scelgono la Giunta scelgono la giunta
E la sottopongono alla nomina del consiglio da sottoporre alla nomina del consiglio
Il numero degli assessori è stabilito dallo statuto
Nei tetti massimi fissati dalla legge più bassi di quelli attuali si discute se lo Statuto possa prevedere la scelta degli assessori anche al di fuori dei consiglieri eletti
In consiglio
La revoco la sfiducia costruttiva del sindaco del presidente o di assessori avviene con la nomina da parte del consiglio del nuovo sindaco presidente o assessore
Non vi è la distinzione fra accettazione delle dimissioni o semplice revoca ma vie la delibera positiva che automaticamente cancella la situazione precedente
La proposta di iscrizione all'ordine del giorno della sfiducia costruttiva deve essere motivata e sottoscritta da almeno la metà dei consiglieri garantendo così il sia la trasparenza che l'efficacia dell'iniziativa contro ogni strumentalizzazione
La elezione degli organi deve avvenire entro termini perentori
In mancanza si procede allo scioglimento del consiglio da nuove elezioni così in caso di mancate nomine negli enti dipendenti sindaco provvede il luogo del Consiglio inadempiente
Il Consiglio ha sciolto quando Conte gravi e persistenti violazioni di legge o per mancata approvazione dei bilanci nei termini di legge
Il segretario comunale e provinciale
Dirige gli uffici
Cura ed è responsabile insieme ai funzionari apicali degli atti e delle procedure attuative della deliberazione
Quindi gli assessori rivaluto non loro funzione i membri del Collegio la collegialità ma non quella esecutiva
Dirigenti di settori dell'amministrazione che si riassumano nelle apicalità segretario generale che è responsabile rispetto al Consiglio
E al giunta della approvazione dei processi e procedimenti di attuazione delle delibere
Tutte le deliberazioni debbono essere corredata dal parere del tecnico e del ragioniere responsabile nonché da quelle del segretario sotto il profilo di legittimità
La revisione economico finanziaria del controllo di gestione dell'ente sono affidati ad un collegio di tre revisori professionisti esterni che collaborano con il Consiglio nella sua funzione di controllo
Non più quindi un collegio di consiglieri di maggioranza e di minoranza come attualmente ma professionisti scelti dal Consiglio sempre e al suo servizio per la migliore regolarità ed efficacia dell'azione amministrativo
I controlli esterni sugli atti sono sempre fondate sull'organo regionale
Dettato costituzionale
I membri del Comitato regionale di controllo sono scelti dal Consiglio regionale tra categorie professionali e su rose di nominativi indicate dagli ordini e dalle magistrature amministrative contabili
Il controllo è solo di legittimità ed è riservato agli atti fondamentali sono quelli approvati dal consiglio
E da quelli della Giunta ma solo a quelli che non abbiano avuto parere favorevole con forme dal segretario dal ragioniere dal tecnico responsabile
Il governo non può più annullare
Ma solo impugnare dinanzi al TAR gli atti illegittimi e solo a tutela di interessi diffusi
Si delinea quindi un sistema di controlli interni ed esterni profondamente diverso da quello attuale dove sono carenti quelli interni
Ed eccessivi non certo per efficacia quelli queste
La finanza locale fondata sui trasferimenti erariali e regionali e sull'autonomia impositiva e tariffaria degli enti demandato apposita legge
Le forme di gestione dei servizi pubblici previste sono quelle in economia
In concessione a terzi privati
Aziende speciali o istituzioni per i servizi sociali cultura o società per azioni lasciandone allo Statuto e dai regolamenti la disciplina nell'ambito della legge
Le forme di cooperazione tra Comune tra Provincia e per l'esercizio l'esercizio ottimale di funzioni e di servizi pubblici vanno da quella semplicissima della convenzione
Disciplinare contratto
Fra enti
A quella dell'associazione
Al consorzio dalla unione di comuni che prelude alla loro fusione
Particolari norme sono previste per favorire la fusione dei Comuni con meno di tre mila abitanti concedendo contributi speciali e riconoscendo loro particolari forme di identità
Di rappresentanza e di autonomia Genna urgente gestionale nella forma atipica del municipio
Tra gli ordinamenti differenziati oltre ai municipi di cui appunto stavo parlando piccoli comuni fusi in uno più grande
E dalle municipalità articolazioni delle grandi città
Incontriamo le comunità montane rivalutati come enti con autonomia propria statutaria
Che associano il pulviscolo dei comuni montani e che sono ricondotti senza assurde sbavature collinari o di pianura come oggi avviene
All'interno della vera montagna sopra i seicento metri sul livello del male
Come ultimo degli ordinamenti differenziati
Arriviamo così alla provincia metropolitana che esercita l'autorità di governo nell'area metropolitana individuata dalla regione
Oltre alle funzioni proprie della Provincia ordinaria
Che abbiamo detto recuperata nel ruolo e potenziata nelle funzioni esercita secondo le norme dello Statuto anche quelle per i Comuni quando esse hanno precipuo carattere sovracomunale
E per ragioni di economicità ed efficienza debbono svolgersi in forma coordinata nell'ambito dell'area metropolitana
è prevista l'articolazione del grande comune in municipalità che vanno a sostituire uno o più delle attuali circoscrizioni
E che hanno poteri organici e delegati di gestione
E lo statuto che disciplina in concreto l'organizzazione del governo dell'area e te la provincia metropolitana previa eventuale ricircolo spedizione del territorio attuale della Provincia
Così come lo Statuto comunale comunale
Disciplinerà le municipalità ed i tempi di graduale e sperimentale avvio
Milano Torino Genova Roma e Napoli Palermo rientra nella competenza del regione a statuto speciale siciliana
Si costituiscono subito in provincia e con l'approvazione della legge
In provincia metropolitani nell'area delle attuali province salvo eventuali successive modifiche del territorio dico quel competenza secondo le procedure previste dalla legge
Però approfondire l'organizzazione del Governo metropolitano opportuno analizzare come la proposta scioglie i tre nodi fondamentali che hanno interessato tutte le esperienze non solo europee
Il territorio l'ordinamento
Le funzioni
I tre problemi sono affrontati compiendo farà Berneri ribadirlo alcune scelte
Pregiudiziali
Partire dai livelli organizzativi e di governo esistenti senza cancellare libere inventarne altri o aggiungere altri è già esistenti
L'esperienza delle regioni dei comprensori delle stesse ULSS
Dimostra che è difficilissimo nella società industriale matura creare nuovi organismi che essi si radicano e vanno a regime dopo anni
Ancora più complicato e forse velleitario e sostituire nuovi organismi ai vecchi che si aboliscono senza un adeguato processo che permetta all'innesto la continuità funzionale ed il livello delle prestazioni erogate nella fase di passaggio
Secondo lasciare all'autonomia statutaria e regolamentare della Provincia e del grande comune
Di avviare rispettivamente il processo di trasformazione in provincia metropolitana e di articolazioni municipalità secondo tempi e modi rapportati alle condizioni politiche finanziarie ed ambientali di ciascuna realtà
Terzo lasciare spazio alla sperimentazione dalla flessibilità delle scelte perché possano nel tempo calibrarsi al meglio della efficacia e della partecipazione
Ma mano che cresce la nuova coscienza ed identità metropolitana in meno municipale
Che non si realizza disegnando su una cartina gli ambiti del circoscrizione
A queste precede aggiungerei due condizioni forse oppure per voi
Primo la contestualità dell'avvio del nuovo governo metropolitano con una riforma della finanza locale
Che garantiscano una fase costituente un flusso di risorse per spesa corrente per investimenti adeguato alle speciali necessità delle grandi aree metropolitane
Del nostro Paese ed ovviamente per Napoli rimuovendo anche le cause del dissesto strutturale delle finanze cittadine napoletane secondo linee proposte di risanamento che mi son permesso di formulare con un apposito proposta di legge alla Camera dei deputati
Una classe dirigente secondo selezionata all'uopo per questa fase di trasformazione ecco costituenti
Valga la regola di Giorgieri che ribadita alla Conferenza metropolitana del Bacino del Pacifico
Le persone capaci possono prevalere sulle cattive strutture
Ma non è vero il contrario
Questo richiamo all'uomo non è fuori luogo in un periodo nel quale c'è il rischio
Anche noi politici
Di scaricare sulle istituzioni i mali dei nostri comportamenti
Illudendosi che cambiando le istituzioni si risolvano le cattive azioni dello
In conclusione una gestione di alta qualità può fare meraviglie anche se la struttura amministrativa è scadente
Ma la migliore riorganizzazione della struttura sarà inutile se la gestione scadente
Arriviamo così ai tre nomi fondamentali da sciogliere il territorio l'ordinamento le funzioni
Il territorio nella fase convulsa della espansione urbana è stata sempre una vexata quaestio pratica e teorica
Come diceva ieri Mazzotti
Come per individuare l'area metropolitana dove collocare i confini
Arrivare ai Comuni inondati dall'espansione urbana del grande centro
Ora arrivare più in là a ricomprendere tutta l'aria gravitazionale
Insomma è preferibile il comune metropolitano o la provincia metropolitana
Oggi questa contrapposizione credo che abbia più poco senso
Stavo dicendo che il quesito è
Come individuare l'area metropolitana dove collocare i confini
Arrivare ai Comuni inondati dall'espansione urbana
Del grande centro i comuni della cintura in sostanza o arrivare più Hillary comprendere tutta l'aria gravitazionale
Insomma è preferibile al comune metropolitano o la provincia metropolitana
Dico che questa questione a mio parere oggi ha meno senso di quanto non avesse vent'anni fa il periodo dell'espansione quantitativa delle grandi città esaurito
Con il passaggio al post-industriale o all'industriale maturo ed in ragione della diminuita natalità e mobilità territoriale
I nuovi fenomeni accompagnati dall'invecchiamento della popolazione residente
Dall'aumento della loro ricchezza e quindi del loro reddito pro-capite consentono di guardare ora i problemi delle città con maggiore razionalità
Fermandosi un momento a riflettere per tentare un nuovo progetto complessivo dopo la corsa pazza viaggio rompere delle domande insoddisfatte nel tentativo di contenere
Intanto negli ultimi due decenni alla città epicentri Ca'si è venuta sostituendo quella policentrica se non è stellare
E diffuso
Il vecchio centro si riqualifica
La periferia si personalizza i tempi di un turni di percorrenza impossibili nel congestionato centro urbano
Si sciolgono nell'area vasta oltre la periferia dove si ritrova respiro e dimensione comunitaria in residenze ambienti di lavoro mobilità quotidiane nuovi Ebbers diversificati
Se la vecchia grande città negli anni Sessanta è scoppiata
E si è andata esaurendo in quartieri dormitorio che la circondano Mammano piace Mata Hari espansione industriale
Vi sono fondati motivi per ritenere che nelle nuove aree metropolitane sta crescendo già la terza rivoluzione industriale di fin e secolo strettamente intrecciata al prorompente terziario
Dunque la città non è destinata a morire né necessariamente condannata a trasformarsi da megalopoli a necropoli secondo la prassi che indicazione di l'evidenza
Si può concordare con le osservazioni dell'amico Michele DAU che la scena urbana europea ed italiana si presenta ancora come luogo della razionalità e del Progetto
Dove l'intelligenza positiva non è umiliante
Certo la nostra cultura urbana è ancora cultura delle generazioni contemporanea
Di quei milioni di italiani cioè che hanno preferito alla durezza e staticità della vita agricola del dopoguerra
Il trasferimento e di sacrifici nella città per una rapida emancipazione sociale ed economica
La nostra rivoluzione urbana è stata perciò molto più rapide ed impetuosa prima c'è stata la spinta di concentrazione poi negli anni Settanta l'espansione dilatazione della dimensione urbana su tutto il territorio
La diffusione industriale dei comportamenti di vita urbana
Il localismo con l'emergere dei quindi dei mille mondi vitali in tutta la penisola hanno attenuato il primato di funzione delle grandi città italiane
Ma hanno riproposto quello di aree metropolitane di gravitazione
Il governo di tagliare non è più quindi esercitabile entro i confini angusti della vecchia area di espansione
Ma deve distendersi nel territorio negli spazi vitali e necessari anche se extra periferici per dare respiro il riequilibrio al nuovo sistema metropolita
In questa logica ai confini esterni dell'area metropolitana non sono più un problema perché sfumano
Nel sistema metropolitano
Saltano
Saltando quindi grande comune e la sua cinta intercomunale
Si incontra la Provincia e nel più vasto sistema la stessa Regione
Si pensi alle nuove necessità metropolitane dei centri intermodali
Dei sistemi integrati dei trasporti dei polmoni verdi delle centrali energetiche dei sistemi idrici
Di depurazione di smaltimento dei rifiuti alle grandi infrastrutture avrete
Ai centri satellite della produzione del commercio e della ricerca
Tutto richiede spazio
Spazio fruibile
E non consumano in
Conservabile spazio compensativo all'equilibrio delle metropoli
E allora veniamo all'ordinamento l'ordinamento nell'area metropolitana viene di conseguenza incentrato sulla Provincia riqualificata come ente di governo dell'area vasta è chiamata a svolgere il ruolo di autorità metropolitana
Previa attribuzione di funzioni aggiuntive di governo delle relazioni intercomunale
Il grande comune deve articolarsi municipalità di gestione dei servizi di base in sostituzione delle circoscrizioni
Riconfermando il suo ruolo primario ed unitario di espressione dell'intera comunità locale rispetto anche ovviamente alle municipalità che sono organismi deriva
La Regione con il suo potere legislativo e di organizzazione programmata garantisce l'equilibrio fra i livelli di governo e l'integrazione dell'area metropolitana nel più vasto sistema regionale a volte sistema metropolitano regionale
Anche se per motivi di efficacia e semplicità le Province di Milano Torino Genova Roma e Napoli sono costituite subito in provincia metropolitana
è sempre possibile con le procedure ordinarie ricircolo scrivere i confini provinciali di queste province qual era l'area metropolitana venga definita dalla Regione e dagli enti locali in modo diverso
Dalla quale area provinciale
I problemi dell'area metropolitana postulano un'autorità metropolitane che nella nostra proposta viene esercitata dalla Provincia anziché da un ulteriore livello di governo tra la Provincia e i Comuni
Sì è scartata l'ipotesi dell'Associazione dei Comuni permanente e polifunzionale
Perché organismo indiretto
Quindi meno responsabilizzato inidoneo a controbilanciare il potere forte del grande comune rispetto agli altri comuni dell'area
L'elezione per collegi uninominali del consiglio provinciale com'è tuttora è senz'altro più adatta a garantire la rappresentanza equilibrata nel Consiglio dei singoli Comuni o dei gruppi comunali dell'area
Nell'elezione di secondo grado del Consiglio associativo invece alla compresenza delle diverse realtà non si aggiunge l'autorevolezza dell'elezione diretta
E dell'autonomia statutaria e finanziaria intesa come responsabilità propria e non trasferito a piè di lista
In questo senso cioè di un'Authority otto Rita Forte si muove la migliore dottrina e l'esperienza non che l'evoluzione della maggior parte delle città metropolitane europee è ben vero come afferma Roberto Marra ma che le tendenze nuove quale la deindustrializzazione la minore pressione demografica la sostituzione della perimetrazione rigida con il tessuto territoriale l'affermarsi di nuovi strumenti di comunicazione della telematica mutano i contenuti dei problemi delle aree metropolitane
Peraltro tali fenomeni non sono uniformi nelle varie aree
Del nostro Paese per esempio
Sono più presenti al Nord che non alzo tutte della nostra Italia dove le grandi città sono spesso concentrazione di mera popolazione
Sproporzionata rispetto alla ristrettezza della base economica con un ruolo direzionale di servizio nei confronti del territorio che a volte non va al di là delle elementari funzione amministrativa e sociale
Questa è la realtà di tutto il Sud della nostra benissimo tuttavia anche il Marra ma conclude che rimane pur sempre il nucleo centrale della problematica metropolitana e cioè l'interdipendenza tra Comune centrale comuni minori
Il tempo oscura un coordinamento forte
A volte una gestione unitaria che non può non essere assicurata che da un'autorità di livello superiore appunto la provincia metropolitana se non si vuole consentire un'egemonia strisciante del Comune centrali
Come avverrebbe nelle forme associative
Alla stessa conclusione arriva alla Norton e nella profondità indagine sull'esperienza di governo delle aree metropolitane nelle democrazie occidentali
Una indagine dell'ottantatré ottantaquattro si ribadisce l'attualità del Governo metropolitano ma anche lo scarso successo dell'esperienza di associazioni tra Comuni o di organismi con funzioni meramente programmatori
Riafferma la necessità di autorità di governo polifunzionali e specifiche meglio se configurate per legge come istituzioni tipiche normali dell'ordinamento nazionale
Sembra l'elezione diretta ci sono anche per la verità era buona esperienza di organismi all'elezione indiretta come la municipalità metropolitana di Toronto o la grande Copenaghen d'altra parte però la maggior parte delle esperienze a coordinamento debole quelle rosse Gentile
Per
Stanno avviandosi verso formule organizzative più stabili e forti negli ultimi anni
A meno che non vi siano ostacoli giuridico costituzionale comincia il magna dove alcune aree insistono in più lenta
Anche
L'amico Mazzocchi
Non solo ieri ma nella conclusione della sua relazione al convegno dell'OCSE dell'ottantacinque qui a Roma sulla gestione delle aree metropolitane
Optando come
Ha concluso optando come soluzione ideale per un governo forte ed efficiente delle a dell'area metropolitana
Cioè riservare al governo regionale le funzioni di programmazione al governo provinciale le funzioni riguardanti l'organizzazione dei servizi di area vasta ed utilizzare associazioni convenzioni
Tra Comuni tra organizzazioni pubbliche e private aziende agenzie per tutti gli altri servizi
è bene aggiungere che la nostra proposta prevede che la Regione possa delimitare anche a reti intensa concentrazione
Come forma subordinata rispetto riversa meglio rispetto alla provincia metropolitana
Pare di intensa concentrazione dove non si raggiungano i limiti di popolazione previsti per le aree metropolitane
Che sono di un milione di abitanti dell'area con un comune con non meno di cinquecento mila abitanti e quindi attualmente sono solo quelle cinque di cui abbiamo parlato
In queste aree all'intensa concentrazione la Regione può promuovere qui si forme di cooperazione tra la Provincia e i Comuni
Non essendovi in queste aree grandi città dominanti
La nuova Provincia e l'associazione tra Comuni possono qui si garantire quel giusto ed adeguato coordinamento necessario per uno sviluppo programmato dell'area la città e città tra i trecento mila lire cinquecento mila abitanti dell'area di intensa concentrazione possono deliberare anche l'istituzione delle municipalità
In questa Fassa rientra Bologna rientra Firenze
Bah
In conclusione a parte le aree intensa concentrazione dove vi è una soluzione di governo affievolita ed associativa tra Comuni e Province
Nell'area metropolitana si è optato per la Provincia me lo metropolitana anziché dalla sua alternativa naturale
Che è l'associazione intercomunale non sono estranee a questa scelta sia il cattivo esito che l'associazione intercomunale ha avuto nell'esperienza dei comprensori e perché no e di delle stesse uns sia come Rutelli e Storace hanno messo in luce
L'espropriazione partitica della legittimazione che in un poco rappresentativo di secondo grado qual è l'associazione intercomunale attiene inevitabilmente a danno dei comuni e dei rispettivi cittadini
Spezzando così il rapporto di responsabilità tra amministratori ed amministrati
Veniamo ora all'ultima questione ordinamentale dividere il Comune centrale cui comuni maggiori superiori ai cinquecento mila abitanti in tanti Comuni oppure articolarli in municipalità
Forti nella loro funzione di autogestione ma pur sempre funzioni derivante ed elegante dal grande come
I fautori dell'abolizione del grande comune del suo su smembramento
Da ultimo mi è sembrato anche lo stesso Giannini temono lo strapotere del grande comune nei confronti sia degli altri comuni della cinta sia nella stessa autorità metropolitana
Temono anche che nel conflitto tra i quartieri della città possa privilegiare alcuni a danno diamo
Il problema è reale ma in un adeguato bilanciamento dei poteri garantito dalla provincia metropolitana forte dinamica e da municipalità statutariamente fondate in
Lo strapotere del grande comune non deve far paura specie se offre quel tanto di indirizzo e di coordinamento delle municipalità che è sinonimo di efficienza
La scomparsa per divisione del grande comune mi sembra un'operazione illuministica
Tanto che più a Roma
In un convegno dove
Ipotesi governativa era questi del progetto governativo era questo ci sentimmo rimproverare contenute cento bar presente Barberini nel senso di riuscire noi a far scomparire il comune di Roma con questa visione
Al punto che io definisco illuministica di dividere Roma in tanti comuni
Dicevo la scomparsa alla signora dalla scomparsa del divisione grande comune alla scomparsa e si oppongono motivi di buonsenso e politici non solo connessi alla forza della storia delle consuetudini locali che abbiamo visto nella società postmoderna
Contano sempre di più
Quanto maggiore è il ritmo di trasformazione della società tanto maggiore l'autoconservazione delle istituzioni
Ma si oppongono anche esigenze tecniche è quasi impossibile per come sono nate e cresciute a macchia d'olio le nostre grandi città dividerle in parti organiche ed autosufficiente
I Comuni originati dal frazionamento come potrebbero gestire utilmente la viabilità locale
Il sistema fognante i trasporti locali servizi a rete senza postulare un coordinamento che riproporrebbe la necessità nel grande comune che si vuol cancellare
Nel testo del senato come nella nostra proposta si sceglie per le municipalità come articolazione del grande comune
Naturalmente in sostituzione di una o più circoscrizioni di decentramento stiamo parlando di municipalità di cento duecento trecento mila abitanti non
E con l'attribuzione di autonomia e di funzioni ben più forti Wasted organica di quelle delle circoscrizioni che per di più
Sono garantite dallo statuto del Comune
I consigli delle municipalità sono eletti direttamente dai cittadini lo statuto del comune di Steve disciplina l'esercizio delle funzioni attribuite agli organi ed elezione del comitato esecutivo e del prosindaco ogni municipalità un proprio bilancio
Iscritto nel bilancio complessivo del Comune
A personale beni strumenti operativi e risorse finanziarie assegnate dal Comune la costituzione delle municipalità e naturalmente un processo
Non un ordine di leggi
Mila talmente efficaci che partendo dalle previsioni statutarie si attua gradualmente ma man mano che si costruiscono i presupposti organizzativi e strumentali
E nelle forme che l'autonomia statutaria e regolamentare affine la con la sperimentazione
Venendo a trattare nel terzo nodo del Governo metropolitano relativo alle funzioni
è opportuno partire da quelle attribuite alle municipalità per completarne così la fisionomia
Le funzioni dell'area metropolitana rimangono intestate ai tre livelli di governo previsti dalla Costituzione la Regione la Provincia il Comune ai Comuni dall'area metropolitana non vengono sottratte le normali funzioni ripeto ai comuni dell'area metropolitana non vengono sottratte le normali funzioni se non quelle di carattere intercomunale sovracomunale
Ma il grande comune in sede di Statuto nei tempi e nei modi è sopra i visti attribuisce alle costituende municipalità tutte le funzioni organiche necessarie per l'esercizio decentrato dei servizi di base
Oltre all'attribuzioni previste per le circoscrizioni spettano comunque alle municipalità cioè quelle previste alla circoscrizione dalle circoscrizioni dalla legge sul decentramento spettano alle municipalità il rilascio delle concessioni edilizie
E dei provvedimenti amministrativi in materia di commercio conformemente però gli strumenti urbanistici e dei piani commerciali deliberati dal Comune
La manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio delle strutture comunali
La gestione dei servizi connessi all'edilizia scolastica del diritto allo studio dei servizi sanitari e sociali culturali ricreativi sportivi e del tempo libero
Su queste competenze e sulle altre che il Comune vorrà attribuire spettano alle municipalità i poteri deliberativi nonché la gestione delle risorse finanziare trasferite propri
Dando per proprie quelle percepite dalle tariffe e dai contributi dell'utenza
Posto che l'imposizione la gradazione dei tributi spetta al Comune centrale
Queste risorse vanno a sostanziare il bilancio della municipalità insieme trasferimento
Salve le funzioni garantite per legge alle municipalità l'equilibrio delle attribuzioni è regolato quindi dal comune in base alla sua autonomia statutaria
Alla ricerca del meglio in termini di efficienza e di partecipazioni utilizzando le varie forme di gestione dei servizi pubblici
Che sono come ho già detto le aziende le istituzioni le concessioni a privati
La società per azioni ed esaltando le sue funzioni di Progetto di iniziative di coordinamento insieme che sono diventano le funzioni principali del comune così articolato
è tra le funzioni nel comune quelle della provincia metropolitana che sorgono i problemi più delicati
Si tratta di definire
Quella fascia di funzioni che stanno
Tra quelle proprie della Provincia ordinaria e quella esercitabili dal Comune nell'ambito del proprio territorio senza prevalenti connessioni con gli altri Comuni
Questa fascia individuata costituisce l'insieme delle funzioni aggiuntive della Provincia che la qualificano come provincia metropolitana rimaniamo sempre nella Nocita nuova ad individuare soluzioni di livello anche nella stessa materia
Per attribuirla al parallelo a livello di governo così da garantire un un esercizio ottima come potrebbe essere assegnato oggi
Ad un solo livello di governo la difesa del suo a tutela dell'ambiente
Abbiamo visto come non possa essere
La sanità da quando gli è stata attribuita tutta
Interna parlo in termini pratici non formali di intestazione
Per la in comprimibilità di una funzione piramidale come la sanità come del resto oggi all'agricoltura tante delle materie previsti dal centodiciassette della Costituzione in un unico livello di governo
Perché la modificazione dei rapporti sociali di produzione a articolato le attività per esempio agricoli iniziali che erano quelle del coltivatore diretto oggi è un attività che può neanche essere più chiamata primaria tanto è integrata nel secondario nel terziario fino a diventare una materia di di di competenza europea addirittura della politica e delle politiche agricole
Quindi la proposta individua tali funzioni aggiuntive della provincia metropolitana in quelle dei comuni che hanno precipuo carattere sovracomunale che per ragioni di economicità ed efficienza devono svolgersi in forma coordinata nell'ambito dell'area metropolitana
O anche realizzare tutte quelle opere previste dai suoi programmi coerenti al piano di sviluppo regionale ed al Piano territoriale di coordinamento che per natura o dimensione riguardino zone intercomunali o l'intero aree metropolitana
Al di là della formulazione sempre migliorabile si tratta di valutare se lo statuto della provincia e le sue procedure di approvazione siano sufficienti se
Garanzia per i Comuni che si vedono unilateralmente definita e sottratta la fascia delle funzioni e delle foto delle opere sovracomunale
Certo nella sostanza ed al di là dello statuto che non potrà non essere definite definitorio
Ma pur sempre generico e la temporale atemporale spetta alla Regione qualificare giudicare l'interesse sovracomunale nei suoi piani e programmi
Nelle sue leggi di settore nell'esercizio quotidiano di governo e di destinazione delle risorse
Alcuni ritengono utile prevedere in sede di determinazione delle funzioni aggiuntive della provincia metropolitana il concorso l'intesa dei comuni interessati ed un giudizio definitivo della Regione in caso di dissenso di conflitti
Oppure sempre una profonda un'approvazione finale della regione
So che la questione difficile e delicata ma occorre pur sempre rimandare ad un'autorità superiore la soluzione dei conflitti ribadendo la confusione che soprattutto i problemi delle aree metropolitane si presentano inevitabilmente come problemi di coordinamento tra i livelli di governo
Per definire realizzare sia politiche generali che singoli interventi è la Regione dunque che deve garantire il corretto ed integrato inserimento dell'area metropolitana nel sistema regionale
Un governo della stessa efficace ma nei limiti delle competenze di ciascun livello un'azione coordinata e complessiva che realizzi gli obiettivi della programmazione regionale
Se la proposta venisse approvata avremo anche in Italia autorità metropolitana esercitata da enti già strutturati come le Province
Attiva nelle maggiori aree metropolitane interi subito appena approvata la legge capace di governare il territorio l'ambiente i servizi a rete le infrastrutture di maggiore rilievo dell'area
Capace di gestire direttamente o attraverso aziende pubbliche o private coordinatrice delle attività dei comuni ed al servizio della programmazione professionale
I metodi elettorali che si scelgono per il governo metropolitano non sono indifferenti a garantire il coordinamento tra i vari livelli la stabilità e la torta ed autorevolezza dei vari esecutivi la semplicità e l'efficienza del sistema complessivo
Come si è detto la nostra proposta di legge non affronta il problema ma ciò non significa che non debba essere affrontato e per di più in una logica coerente all'impianto istituzionale
L'elezione del consiglio della Provincia metropolitana avviene con il sistema di elezione dell'attuale Consiglio Provinciale salva la possibile revisione dei collegi elettorali in relazione alle istituendo e municipalità
Il sistema non prevede preferenze dovrebbe garantire insieme alla proporzionalità anche la rappresentanza equilibrata della popolazione dei vari comuni e delle municipalità più delicata e la scelta dei metodi elettorali per il grande comune e per le municipalità si può lasciare il metodo attuale delle liste concorrenti con preferenze con l'assegnazione proporzionale dei seggi rimarrebbero i difetti ed i pregi dell'attuale sistema
Si può lasciare il metodo elettorale attuale per il Comune
E lasciare all'autonomia statutaria la scelta del metodo di elezione delle consigli mondi delle municipalità
Si può scegliere College per le municipalità un metodo di elezione a liste contrapposte compara Sciascia come la nostra proposta prevede innovando per le circoscrizioni
Come la nostra proposta prevede per le circoscrizioni innovando rispetto al sistema attuale
La impostazione maggioritaria del metodo
Potrebbe non piacere e quindi suggerirei giustamente si potrebbe prevedere un sistema misto ed integrato eleggendo insieme sia i consiglieri comunali sia quelli delle municipalità su liste o candidature uninominali a base municipale
Si potrebbe prevedere in caso di elezione sulla base
Di collegi uninominali che il consiglio comunale sia composto per metà dagli eletti nei singoli collegi e per metà dagli eletti in un collegio unico regionale in proporzione ai voti riportati da ciascun partito nell'insieme delle municipalità
Si eliminerebbero così le preferenze nella grande città
Lo statuto la legge potrebbero prevedere che il consiglio comunale sia composto da membri eletti e dai prosindaco sì delle municipalità
Oppure come avviene a Parigi
Che i consiglieri comunali facciano parte anche dei consigli delle municipalità
Le soluzioni e le varianti sono molte personalmente propenderei prendere in seria considerazione le ultime due ipotesi per un sistema misto ed integrale
Questa è la proposta che sottoponiamo al vostro esame perché venga criticata discussa emendata migliora
Secondo quel metodo di consultazione che caratterizza ormai questa
Legge di riordino delle autonomie locali e forse neanche una delle ragioni
Della non approvazione posto che le tesi che si confondono sono e nel tempo e nello spazio le più o diverso e rinnova l'accoglienza delle altre forze politiche non dovrebbe essere contraria
Se è vero che all'ordine del giorno sul nuovo ordinamento delle autonomie locali dell'Assemblea del Senato del nove maggio mille novecentottantaquattro approvato anche dal Partito comunista nell'ancor più il testo della Commissione affari costituzionali del Senato
Prevede l'autorità metropolitana in capo alla Provincia e l'articolazione del grande comune di municipalità
Infatti diceva punto tre
Che la legge prevederà un modello differenziato di governo locale delle aree metropolitane l'autorità metropolitana è l'unico ente intermedio tra Comune Regione sto leggendo l'ordine del giorno
L'area metropolitana deve comprendere una città con popolazione superiore ai cinquecento mila abitanti ed un'area comprendente una popolazione non inferiore a due milioni di abitanti
L'estensione territoriale terminazione dell'area possono essere affidate alle Regioni
Nell'ambito dei criteri fissati dalla legge di riforma
Le tre autorità metropolitana esercito in aggiunta alle funzioni ordinarie affidate alle Province le funzioni di coordinamento intercomunale relative alla pianificazione territoriale e alla realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi intercomunali dell'area metropolitana
Il comune dell'area metropolitana deve prevedere l'istituzione di municipalità sostitutive di una Curtius
Circoscrizione
Certo vi saranno critica questo a quella scelta particolare perché diverse sono almeno era no le posizioni dei partiti sul ruolo della Provincia sull'associazionismo intercomunale sulla sopravvivenza del grande comune o meno
E quindi sul grado di autonomia delle municipalità ma un dibattito franco e ravvicinato dovrebbe diminuire le distanze anziché accresce
Certo rimane la maggiore o minor fiducia nell'approvazione delle norme sul governo metropolitano all'interno del nuovo ordinamento delle Autonomie locali qualcuno potrebbe riproporre lo stralcio
E l'approvazione separata delle norme sulla provincia ordinaria e su quella metropolitana
Ma è tecnicamente estrapolabili all'argomento senza affrontare l'autonomia statutaria degli enti il ruolo le funzioni del comune e quindi l'organizzazione delle municipalità ho espresso già all'inizio il mio parere siamo solo all'avvio di questo nuovo tentativo di riorganizzazione istituzionale dei gangli di base della Repubblica
E la speranza se non l'ottimismo è d'obbligo
Grazie a un volto Lorenzi attenuando pensavamo del approfondimento egli avrebbe condotto dalla nella materia così complessa carne al fuoco è molta e non credo che stamattina riusciremo certamente cucinarla tutte rivolgo rivolgo peraltro comunque verissimo ringraziamenti
Porgo un cordiale saluto ai sottosegretari se Polito Pavan spero soli sette sa resistere anche e quindi in maniera del tutto particolare all'onorevole la Ganga al dottor Morrone del rappresentanti rispettivamente responsabilità nel PSDI PLI
Nel settore degli enti laccate allora la parola al l'onorevole colorato poi lontananza del quale diamo il compito anche di portare a stravolgere
No Africa agli ambienti dove si formano i programmi governo atti
Che questa esigenza possa fare nel programma di governo quel passo San dalla speranza l'ottimismo cui
Ma a me Spiazzi che gli impegni parlamentari e quelli politici a tutti voi noti
Abbiano impedito sinora a me e ad altri colleghi di nel partecipare come sarebbe stata nostra intenzione
Per tutta la suo svolgimento ad un convegno così interessante
E ha affrontato ieri con la relazione di Manzocchi ed oggi con quella di Chafik una delle questioni reali e che quindi debbono essere considerate tra le più delicate e difficili da risolversi
Sia per la forza delle diversità che ci sono non a caso Ciampi ha ricordato prima
La competenza statutaria Biacchessi riconoscerebbe dal Comune
Proprio
In funzione di queste grandi diversità di situazioni
Sia in ordine alle questioni che sempre si pongono quando ci si propone di fare una vera riforma
Che incide sull'ordinamento tradizionale sulle abitudini sugli equilibri di potere che si sono
Venuti realizzando e che si propone di modificare l'IRI secondo un certo modello e per raggiungere obiettivi di maggiore efficienza amministrativa e di maggiore corrispondenza dell'ordinamento politico a quelli che sono le esigenze del soci
Stando alla quale noi via
Quindi questione di grande interesse
Questione che si discute da molto tempo
E probabilmente è vero che la complessità
Di questa analisi e una forse non l'unica ma una delle ragioni che ha provocato in questi anni continui rinvii e ritardi nella definizione nell'approvazione della legge di riforma sugli enti locali
Io coglierò
Tra le molte cose che Ciaffi ci ha detto soltanto alcuni spunti
Per dare un contributo che non vuole essere formalmente quindi contiene qualche elemento di preoccupazione di dialettica diciamo qualche in questo senso sollecitazione ad ulteriori riflessioni ed è ed approfondimenti perché penso che soprattutto in questa sede in questo nostro convegno questo debba essere l'atteggiamento che dobbiamo assumere
Di dare con la nostra esperienza urne contributo che si muova della direzione che ci è stata indicata con argomenti molto solidi
Ma che si fa carico anche di quelle perplessità
Di di quelle difficoltà anche credo ognuno di noi in se stesso registra
Quando cerca di riportare le analisi fa Saffi e le proposte di nuovo ordinamento che ci ha illustrato alla realtà che conosce e cerca di calare né su quella particolare carta geografica rispetto a quella particolare situazione a quel particolare equilibrio politico a quella particolare amministrazione che verrebbe in questo mondo
Modifica
Che prima una osservazione brevissima ma che non vorrei
Non scorgere sulla parte della relazione che propone
In generale quindi non con riferimento particolare al problema delle are metropolitana certamente poi vale anche per queste
L'esigenza di definire un ordinamento caratterizzato da maggiore stabilità e dà maggiore efficienza
Sono esigenze generali ma non vi è dubbio che il governo delle aree metropolitane dove i problemi sono più complicati il rapporto politico
Con la società più difficile i contrasti politici più aspri
Queste questioni acquistano una rilevanza del tutto particolare
E sappia detto prima salvo gli appunti che ha svolto alla fine della sua relazione ma all'inizio ha detto in modo molto chiaro proposta che alla discussione del gruppo parlamentare della Democrazia cristiana non affronta di proposito una questione controversa che continua ad essere controversa che riguarda la riforma
Affronta però la questione della stabilità
Delle giunte esecutive
Ecco io vorrei soltanto fare notare che non dobbiamo illuderci che affrontando questa questione così come affrontata in questa sede senza riferimento a
Riflessioni a decisioni di ordine esplicitamente politico noi davvero realizziamo la stabilità
Perché quando lei maggioranze sonno e recitano maggioranze di coalizione
E quando si determini al di là del problema delle maggioranze
Una situazione di stallo comune esercizio
Di fatto di diritto di veto di arresto da parte del Consiglio nei confronti della Giunta
Il riferimento alle norme della esperienza della Repubblica federale tedesca
Relative al sfiducia costruttiva diventano del tutto doterà
Cioè non non dobbiamo immaginarci una maggioranza che si corregge perché la sfiducia costruttiva funziona rispetto ad una maggioranza che si corregge
Dobbiamo immaginarci situazioni di crisi politica che siano legate o un contrasto sostanziale attraverso l'esecutivo il Consiglio che costringe l'esecutivo a dimettersi indipendentemente dal fatto che esista o meno
Una maggioranza alternativa o al contrasto politico di una maggioranza che non esiste più perché una coalizione entra in crisi quindi volevo soltanto di con questo dire che non dobbiamo
Nasconderci dietro delle illusioni qui siamo in presenza di un ragionamento a mio parere in larga misura artificioso se non si modificano
Le basi sulle quali si costruiscono i diverso
L'autorità questi ragionamenti secondo me non ci garantiscono
La stabilità e quindi non ci garantiscono quel efficienza nella continuità dell'azione amministrativa che diventa sempre più essenziale proprio in funzione dei compiti sempre maggiori che sono stati scaricati sulle spalle degli enti locali
Condivido appieno vorrei sottolineare questo aspetto mi auguro che il testo definitivo dell'accordo tra i partiti
Che sostengono ogni governo che si va costituendo da questo punto di vista esprimono una netta conferma in questa direzione l'esigenza di considerare come elemento fondamentale di questa nostra riflessione politica il problema della l'ordinanza locale l'autonomia impositiva degli enti locali che questioni molto rilevante sia
Quando si discute il problema del debito pubblico e delle responsabilità che devono esserci con riferimento a questo obiettivo
Nazionale sia quando si discutono le questioni delle responsabilità amministrative
E si vuole portare questo discorso fino al punto di valutare quali siano gli elementi che differenziano una maggioranza rispetto ad un'altra maggioranza se non c'è questo metro di misura
Della autonomia impositiva della finanza locale come espressione
Del governo di una certa comunità io credo che quegli altri discorsi rischiano di restare come dire discorso un po'di maniera fatti
Per abitudine ma non fatti per reale convinzione
La terza osservazione quella
Per tutti credo più impegnativa rispetto alla quale credo si debba riconoscere che l'analisi che ci è stata presentata e molto complessa e consapevole
Della difficoltà del problema che affrontiamo è quella relativa alla autorità metropolitana
Insistito subito nel dire che il problema esiste cioè non è che stiamo parlando di una questione che non esiste
Esistite come fenomeno esiste come problema amministrativo le grandi città ad esempio che stanno discutendo
I loro piani regolatori l'assetto urbanistico si incontrano immediatamente con questo problema è non sanno mai bene
Come affrontarlo perché
Queste grandi città rischiano di decidere oggi influire sulle decisioni che riguardano comunità sulle quali non hanno alcuna Diretta e legittima
Responsabilità democratica quindici solo questi problemi le grandi infrastrutture pongono questi problemi quindi la questione indubbiamente esiste
Credo che
Bisogna cercare di affrontarla del modo più pratico che a mio parere deve anche essere il modo più semplice
Facendo solo ciò che è necessario e possibile fare
Senza proporsi sconvolgimenti che creano più problemi di quanti non ne risolvano
Ad esempio io credo che la norma immaginata come norma transitoria
Per alcune province cioè intanto le province che esistano svolgono anche il ruolo di Province metropolitane e la norma giusta io la vedo come norma definitiva perché guardando alla realtà come
Se si costituissero in certe situazioni
Due province una metropolitana e l'altra con ciò che resta noi faremo due errori non uno solo quindi credo che il problema sia di vedere penso a Milano penso a Torino
Due realtà dove la questione emerge con più forza se noi scorporiamo dalla Provincia tradizionale da come è la parte che incide sulla realtà metropolitana e ci rendiamo conto che il resto solo brandelli di territorio senza più alcun senso politico amministrativo senza più alcuna ragione che legittimi e probabilmente per nascerebbe
Logicamente la domanda di fare tante altre piccole Province quindici creeremmo degli altri enormi problemi
Penso poiché a questa provincia metropolitana
Che ha insieme
Un compito di coordinamento sulla realtà metropolitane giustamente a definirsi come intervento regionale
Ma delle funzioni da gestire direttamente che riguardano competenze oggi attribuite non solo al grande comuni ma anche agli altri Comuni coinvolti in quest'area
Debbano essere assegnate delle funzioni assolutamente essenziale è molto limitata
Cioè proprio quelle che non possono essere svolte in alcun modo
Perché altrimenti cari amici noi sullo stesso territorio
Definiamo tre livelli di governo in permanente conflitto tra di loro
Quello della provincia metropolitana che concorre come il Grande Centro che non accetterà di essere diciamo così disarmato oltretutto anche qui mi riferisco a realtà politiche concrete
Probabilmente con colori del tutto diverso da quella provincia
Per cui siederanno nel consiglio provinciale un sistema uninominale rappresentanti di un comune che ha un colore politico differenziate
Quindi stiamoci molto attente a queste cose per cui ci sono funzioni che è essenziale perché riguardano operazioni per loro natura ineluttabilmente sovracomunale che essenziale assegnare alla Provincia metropolitano ma individuiamo le
Con molta cautela e soltanto nella misura in cui davvero ossia essenziale per evitare dei contrasti irrisolvibili
Perché nella realtà metropolitana dobbiamo essere con noi molto franchi
Nella storia nella immagine popolare nel modo di pensare delle persone e cosa molto più importante il sindaco che non il presidente della Provincia
E stiamo molto attenti a non ridurre il ruolo anche democratico e di aggregazione che nelle grandi aree metropolitane hanno i sindaci in funzione di un soggetto che è diventato oramai
Molto lontano che è utile recuperare ma che non sarebbe in grado di sostituirsi a quello che il ruolo sì
E questo lo dico anche perché poi queste grandi città sarebbero
Per certi aspetti decapitati delle decisioni strategiche per altri aspetti
Si vedrebbero le gambe tagliate perché alle municipalità verrebbero trasferite tutte quelle che sono le competenze che definiscono un rapporto quotidiano con la gente
Che qui e Xhaka ha detto una cosa importante sulla quale riflettere
Noi rischiamo di definire
Dei confini artificiosi
Che creano nella città una reale alienazione politica una reale alienazione politiche
Per cui chi è in una certa circoscrizione domani una certa municipalità
Per l'insediamento di una scuola di confine ritiene di dover entrare
In conflitto con una municipalità vicina
Cioè ci sono delle situazioni che bisogna guardare con grande attenzione
Io considerò l'esperienza del quartiere un'esperienza importante dal punto di vista della partecipazione democratica l'ho sempre vista e continuo a vederla
Molto difficile da trasformare in una realtà di amministrazione attiva anche perché qui complichiamo con delle tendenze della società moderna
Con l'informe informatizzazione dei servizi con la diffusione sul territorio dei servizi sanitari la loro specializzazione
Come il problema dei trasporti con la politica dei parcheggi ma chi fa ad esempio la politica dei parcheggi nelle grandi città
La città la municipalità o l'area metropolitana
Cioè ci sono delle questioni che vanno considerate secondo me con grande concretezza e che credo ci invitino ad individuare con riferimento a questi livelli copie essenziali funzioni
E a stare molto attenti a non votare
In parte dal basso in parte dall'altro una realtà che ha un suo compito e che io credo non sarebbe poi è facilmente recuperabile mettendo in moto una complicatissima macchina di coordinamenti a diversi livelli
Ecco ho voluto soltanto evidenziare queste preoccupazioni
Ripeto perché il problema cioè il problema c'è non non è che concludo dicendo che le proporzioni cancellano il problema il problema esistenti ha compiti nelle grandi città assai più problemi esistenti
E però credo che bisogna trovare una soluzione che non ne crea degli altri
Che affronta il problema che esiste nella misura in cui esiste che non mi crea degli atti
Faccio ancora un esempio
è facile dire il
Trasporto pubblico in una certa logica diventa allora competenza della del provincia metropolitana
E voi immaginate che il comune di Milano che ha
Costruito promosso
La Società Metropolitana sia così disposto la quale in sostanza via per l'ottanta novanta per cento
Per pongo in movimento interno per il ruolo della Chiesa sia disposto a cedere questa sua società per azioni azienda municipalizzata l'area metropolitana
Ben pensate che la stessa cosa siano disposti a fare per viario porti cioè e stiamoci molto molto attenti queste cose ecco credo che un argomento sul quale deve essere fatta una riflessione come dire sulla scheda reale per perverse chiare mettiamoci a a compilare una scheda reale vediamo quali sono le questioni
Che sollecitano ineluttabilmente una autorità metropolitane ripeto in questo senso competenze da trasferire alle Province attuali che le uniche le esercitano nell'area metropolitana
E quelle che sono invece delle competenze che è più logico più naturale lasciare queste realtà molto vive che con con forti radici
Istituzionali e democratiche che vanno semmai ricondotte all'interno di una politica di coordinamento di una logica
Sentono andamento moderato per un contributo evidentemente non solo formale ma sostanziale
E del resto questa delle schede era un po'l'intenzione anche di questo convegno per cui adesso cominciamo a far parlare consiglieri comunali anche qualcuno capogruppo corsi intensivi grandi di grandi città certamente non esauriremo stamattina questo approfondimento credo sia un tema che la nostra associazione e in generale tutte le associazioni Belli amministratori locali
Avrà modo di approfondire ulteriormente
E quindi parola al consigliere comunale di Milano di Testori
è altresì capogruppo della Democrazia Cristiana
Fatto chiamato in causa travolti
Milano
Fuori
Sì c'era
Allora questo grazie mille
Sono veramente grato alla di aver organizzato
Questo convegno che ha come tema particolare
La politica delle aree urbane
Ma nell'ambito della previsione della legge
Su uno La sette
Del autonomie locali
E ne abbiamo avuto conferma nel dibattito di questi due giorni
Non si può ignorare
La politica
Riferita ai territori urbani
E metropolitane
Sia chiaro non come governo metropolitano e non solo per presa d'accordo su quello che diceva ma so che su tutti gli altri interventi Chartis prima
Che si debba conservare lo vedremo dopo
Un il Governo come attualmente concepito
Ecco non si può ignorare la
La problematica riferite territori metropolitani
Che presentano aspetti differenti
Scusate ma desse dobbiamo stare attenti altrimenti
Ometto possiede di ripresa di relax un'altra
Io volevo parlare più tardi dalla porta potevo partire perché pomeriggio una riunione
Dice se anche ridurre cercherò di essere breve però però siccome lavorativa dei concetti precisi condensate era lì pregherei di un po'di attenzione
Ecco direi che interi permette praticamente abbiamo avuto conferma quelli in questi due giorni presentano aspetti differenti l'uno dall'altro sono cinque su dieci questi territori metropolitani perché sono tutti diventa quindi sarebbe grave errore un gravissimo errore
Demandare
La loro sull'opzione un legislazione a una legge generalizzante no non partito Larizza
E tali è tale da non consentire consentire diverse applicazioni
A seconda delle diverse esigenze dei diversi territori
In alcuni casi radicalmente opposte
Con questo non voglio affermare che alle aree urbane
Il Metropolitan generali
Debba essere riservato un trattamento più favorevole
Rispetto a quelle periferie
Uno che le Havre urbane debbono considerarsi avulsa
Dal territorio nel quale sono inserite
Va be'grave errore
Al contrario attraverso una normativa
Attenti e rivolta alla corretta soluzione
Delle peculiare necessità
Delle diverse realtà
Cui sarà di volta in volta riferita sarà possibile trovare un livello
Di assoluta omogeneità
Questo che si trova no
Fra vive fra le aree urbane quelle suburbane quelle periferiche
Indubbiamente questo Puccini bene è possibile ottenere soltanto attraverso una approfondita analisi
Nello studio sulla Grande Milano ha fatto da Mazzocchi è un esempio di come si deve operare un'approfondita analisi del territorio
Che tenga conto delle varie tendenze tendenze di sviluppo
E quindi attraverso una programmazione di interventi coordinati
Che abbiano come obiettivo primario e questo il nostro partito specialmente dovesse per ricordarlo il miglioramento della qualità della vita degli abitanti
Sia nelle città
Sia nelle periferie sia nelle zone agricole
E questo questa analisi d'esser fatta con grande concretezza
Diceva prima potrà con grande concretezza
Ma anche con grande prudenza
è questo l'obiettivo fondamentale quell'amministratore locale deve tendere
Con una politica volta la verifica prioritaria
Dei bisogni dell'uomo
E della società in cui esso vive
Come presupposto come partenza per le scelte programmatiche che si vogliono fare
Nell'ambito della pubblica amministrazione
Ecco io odio per supportare un po'l'esperienza di Milano
Ma subiranno ma Sacchi ne aveva abbastanza ottimisti su un po'più pessimista
Milano costituisce un esempio sintomatico
Di alcune valutazioni sbagliate
Fondate su scelte
Talvolta solo ideologiche piuttosto che su analisi dei reali bisogni
Vota anche su scelte connesse altri interessi particolari in contrapposizione all'interesse generale della comunità
Una cosa è certa e questo è un dato di fatto
Che nonostante le previsioni degli amministratori della giunte di sinistra
Dal nel decennio settantacinque ottantacinque per dieci anni
E in totale antitesi
Alle linee programmatiche
Da questa Giunta ha voluto
Che favorivano la realizzazione della cosiddetta città operaia no ricordiamo la Morganti una città operaia
Supposta come conseguenza
Della ipotizzato sviluppo espansione delle ipotizzate spazio ad attività industriale autrice del mazzo
In realtà la città di Milano il suo territorio hanno subito in questi ultimi anni una radicale trasformazione
è presente conferma il fatto di quello che diceva il petrolio il massimo mentre gli amministratori di Milano sia tardavano nel disegnare una città tesa a divenire la capitale dell'industria
In concreto
Le attività di carattere industriale
Iniziamo no un lento ma inesorabile processo di allontanamento dalla città
Per via via insediarsi
Nel territorio del suo hinterland e delle province iniziò a fare
E intanto Milano ha reagito c'è riconvertite e divenuta nonostante ogni contraria programmazione questa è la realtà
La capitale italiana del terziario la capitale italiana di tutte le attività commerciali particolare interesse
La capitale italiana della finanza
E non certo per merito della pubblica amministrazione diciamo chiaramente siamo che noi abbiamo partecipato che noi tutti insieme abbiamo partecipato a un
Con qualcosa di negativo anche fiume vedremo dopo la nostro partito ha cercato di frenare questa tendenza
Si è così venuto determinare Milano il fenomeno del tutto negativo che ha visto l'accentramento di tutte le nuove attività nel terziario avanzato ciascuno nel fungo centrale della città
E l'abbandono del re vaste aree periferiche
Le così le cosiddette aree dismesse dall'industria aree dismesse interni che ormai si usa comunemente
Che dal punto di vista quantitativo queste aree dismesse dalle industrie cioè il leale che lento stiano lasciato abbandonato
Sono maggiori delle armi
Rase al suolo dei bombardamenti dell'ultima guerra dato che tra l'inciso l'idea della quantità
Come essi si può notare che ha governato Milano in quest'ultimo decennio ha una chiara responsabilità
Della Ratta programmazione dello sviluppo del territorio il rapporto alle sue reali esigenze
E tuttavia doveroso ricordare che la democrazia cristiana milanese ha più volte come dicevo prima in passato denunciato il grave ritardo dell'amministrazione comunale nel prendere coscienza nel prendere coscienza di questa trasformazione
E le due anni tutto a posto abbia avuto solo due anni di possibilità di governo Milan
Le domande di partecipazione a maggioranza di pentapartito ha offerto un apporto notevole all'azione di retta all'adeguamento della politica del Comune alla trasformazione intervenuta
Nella città né sul territorio circostante
Questa trasformazione renderà sempre più evidente la necessità di favorire gradualmente il cambiamento della struttura urbana tradizionali
Di Milano come struttura mollo eccentrica in una struttura policentrica
Non vedo perché alcuni fenomeni negativi
Per Milano ed è anche importante capire questo perché attraverso il come dicevo prima i fatti che si può poi costruire qualcosa no per regolamentare questi fatti
E alcuni fenomeni cattivi per Milano come quello del traffico che indubbiamente è un problema gravissimo che ha gravi responsabilità sulla qualità dei bit della vita dei cittadini sull'inquinamento eccetera
Sono diretta conseguenza del fatto che ancora dominante la struttura molo centri della città
Con furbo principale del centro
E la politica degli anni passati ha consentito il graduale allontanamento dal centro dei residenti degli artigiani dei piccoli commercianti per sostituirli con le sedi delle grosse banche nella società
Che avrebbero potuto trovare dei migliorato eguagliata sistemazione in altre zone più decentrate più accessibili anche sotto il profilo anche di trasporto ci
Quindi favorire una città policentrica non significa assolutamente svuotare il centro per crearne altri
Ma significa mantenere del centro non solo i suoi presidenti ma anche tutte le attività commerciali artigianale che rappresentano la storia la tradizione di Milano
Ma che costruiscono pure una nuova realtà economica che ha valenza esso ingiustificatamente in quanto inserite nelle zone centrali della città ricordiamo nella realtà degli ospiti al Monte Napoleone
Sul noto in tutto il mondo peso realtà che sono un qualcosa che economico e di il valore economico non solo per l'anno ma per tutto il tutta la nostra nazione ha tutto il nostro Paese
Quindi favorire una città policentrica significa invece individuare le nuove realtà che le esigenze recita richiedono e procedere alla localizzazione dei relativi polifunzionali
Che rispondono ad un piano organico di sviluppo della città considerando possente prioritario il problema dell'ambiente Berto dobbiamo sempre tenerlo come primo punto
Come avete tale politica sono
Impianti di varianti al piano regolatore avete sentito parlare di Monti assistite grossisti
Tutte le varianti che riferiscono si riferiscono a Garibaldi e al centro la Fiera portano su undici
Sono queste che iniziative che potranno consentire un riassetto razionale del tessuto urbano di Milano
Ma non v'è dubbio che la trasformazione da struttura Moro centri che struttura policentrica
Richiede in modo interrogabile che venga risolto anche il problema della mobilità
E questo non tanto con riferimento alla rete di trasporto interno della città
Che con le linee metropolitane in superficie
Totalmente attrezzata ma piuttosto con riferimento al trasporto pubblico interurbano
Deve recuperare parte quote di pendolari TAC
Che usa ancora il trasporto privato per accedere a Mila Milano abbiamo circa cinquecento mila persone macchine che vanno avanti e dietro dal centro alla periferia all'hinterland ogni giorno
Che ecco la necessità che ci opprime di organizzare in modo che coinvolgendo tutto un ampio territorio metropolitano che comprende non solo Milano ma tutta la Brianza la Grande Brianza ricca Brianza ma anche le prove la Provincia di Milano che le Province e del suo hinterland
Tutte aree che gravitano su Milano in termini di rapporti indiretti e quindi di presenza
Di pendolari più o meno virtuali ma anche in termini di costo se si considera che rimetta polverine metropolitane questo voglio correggere quello che ci ha proprio dato prima e il passante ferroviario in costruzione
Quindi giusto si giustifica anche la richiesta più volte avanzata questa volta in assoluta raccordo in tutte le forze politiche politiche dal consiglio come Milano
Di prevedere contributi straordinari per le grandi opere destinata al servizio di un'utenza che al di fuori no nell'ambito del territorio comunale
La complessità dei problemi in gran parte ancora da risolvere riferite all'aria milanese
Il quale ha accennato sinteticamente si potrebbe parlare lungamente ovviamente di molto la chiaramente la necessità di una normativa che sia in grado di soddisfare avere particolari esigenze di questo territorio con tutte le peculiarità dico accennato quindi vuol dire che la normativa deve essere riferita arrivare aree metropolitane ma pensando ai bisogni concreti di ciascuna di esse
Quindi un invito al legislatore di operare in questo senso
Non voglio adesso approfondire il problema della governabilità
Ecco perché il suo stato più
Più che ampiamente il volto dal nella redazione di Ciampi
Ecco qualche posso dire io condivido perfettamente come diceva Ciampi noi possiamo in Italia permetterci per me permetterci di costruire altre istituzioni altri altre forme di governo abbiamo usiamo perché abbiamo non possiamo permetterci non solo in tema di costi ma in tema di credibilità non possiamo Costru costruirà altri posti altri posti dobbiamo dire Gordiano dobbiamo debellare le uniche abbiamo costruito per pensavo se possiamo costruire un'altra area metropolitane che si aggiunge comuni e le province e la carne impensabili qui siamo in perfetto accordo
Sullo soluzioni di utilizzare le strutture istituzionali che abbiamo
Ma poi parla di altri problemi che riguardano Milano possono riguardare altre amministrazioni punti
Problemi che riguardano la struttura del Comune in sé che ha estrema necessità di essere riqualificata
Nei due anni di presenza in maggioranza
La Democrazia cristiana con il suo suo gruppo cui fa assessori ha dato avvio a un altro processo di rinnovamento della macchina comunale
La qual cosa indispensabile e non soltanto ovviamente per il Comune Milan-Roma
Per adeguare la gestione degli Enti locali ad una politica in generale che consente di garantire attraverso la riduzione dei deficit pubblico lo sviluppo economico del Paese per renderlo sempre più competitivo con gli altri paesi
Europee in particolare specie in previsione delle unificazione che avremo in Europa il novantadue
Necessita quindi di ridurre la spesa pubblica e cioè di ridurre in termini i costi i servizi ai cittadini garantendo contemporaneamente la qualità e l'equa distribuzione dei servizi stessi
Ma per ottenere questo occorre assicurare alla gestione delle pubbliche amministrazioni e non solo locale questo vale per tutti
Ma stiamo parlando della legge sul come locale quindi speriamo che almeno qui passi questo concetto
Una miglior efficienza con la razionalizzazione dell'uso delle risorse un migliorare i figura migliore efficacia con il riordino dei sistemi amministrativi sotto l'aspetto dalla loro qualità della loro funzionalità
Una maggiore produttività con la riqualificazione del personale
Per incrementare pure la capacità lavorativa
Di ciascuno dei singoli minano a ventisei mila dipendenti comunali hanno bisogno di essere riqualificati S. motivati anche nel loro lavoro
Ed infine
Una nuova cultura informatica e questo è molto importante perché se previsto la legge abbiamo abbiamo le poche siamo nell'epoca dell'informatica quindi la legge gli filiforme di riordino dell'ente locale deve prevedere specificatamente questa nuova tipo di amministrazione
Con inserimenti dei relativi processi nei diversi settori dell'amministrazione pur
Ecco vi è un altro elemento però
Deve esser considerato poi finisco
Nel processo di riqualificazione della pubblica amministrazione in genere
Oltre a quello dell'efficacia
Ed efficienza
E quello della trasparenza
C'è il collega alla trasparenza la cosiddetta questione morale che in questi ultimi tempi coinvolto diverse amministrazioni pubbliche trova Milano
Purtroppo al centro di un'inchiesta preoccupante
Non è certamente il nostro compito anticipare giudizi di Coppola colpevolezza di assunzione
Se necessario demandare questo compito difficile alla magistratura perché nella sua piena autonomia e senza condizionamento alcuno proceda celermente l'accertamento del verità
The compito invece di tutto il mondo politico
Compito del legislatore
Rimuovere le cause di una situazione che per la responsabilità di pochi
Ha gettato discredito in tutta la classe politica studiamo dircelo siamo fra politici dobbiamo dircelo
Ha tolto la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e a rischia la strettissima la stessa esistenza del nostro sistema democratico cassetta realtà
Per rimuovere le cause di questa situazione occorre in primo luogo che nel mondo politico prenda definitivamente coscienza dell'estrema necessità
Di un radicale cambiamento di mentalità nella gestione della cosa pubblica che mi lascia sempre solo finalizzate al bene della comunità
Con con esclusione di qualsiasi interesse di parte
Da tale affetto dovranno a considerarsi inscindibili inscindibili in quanto a togliersi strettamente interdipendenti i concetti dell'efficacia e dell'efficienza e da trasparente
Conte puramente sarà compito del legislatore di far propria questa nuova mentalità definendo in via normativa sistemi procedurali e sistemi di controllo nella pubblica amministrazione che siano in grado di coniugare appunto di principi dell'efficienza dell'efficacia con quelli della questione morale
Con la formazione di questi principi di queste esigenze sente di interpretare la volontà il desiderio degli innumerevoli amministratori locali che hanno svolto e svolgono il loro mandato nella loro piena correttezza ed onestà
Con l'obiettivo esclusivo l'interesse della comunità da loro amministrate
Che rappresentano la base prezioso sulla quale appoggia tutto il nostro sistema democratico
Dobbiamo tutti collaborare perché queste vette tipica bene non venga inquinato dal comportamento di una piccola schiera di persone che antepone il proprio interesse
Per il proprio potere al bene comune
Sono certo che questo appello avrà seguito anche perché i tempi sono maturi per dare avvio a radicali cambiamenti ai quali accenna
Ringrazio nuovamente l'anno il suo presidente organizzato questo convegno in un momento così dedicato importante nella storia degli enti locali grazie
Grazie no Testori per l'ordine dei nostri lavori adesso io farei così
Parola anche perché ha chiesto di poterlo fare entro mezzogiorno all'onorevole la Ganga responsabile enti locali del Partito Socialista Italiano e poi contenere con le spiego il perché questo effettivamente il
Il punto centrale di questo convegno dando la parola e quindi al sindaco di Palermo Orlando
A Favaretto di Venezia De Magistris di Cagliari Bozzo di Genova Domizia di Trieste e poi perseguire
Aveva dopo questo ho detto questo non è possibile fare in maniera perentoria ognuno anzi il calcolo che poi quando ci si avvicina verso le tredici e trenta la gente si sbaglia enti se vuole farsi sentire e essere forte con quegli altri che desiderano farsi sentire bene ognuno si trattenga in qualche minuto prima certa pesano vale
E ringraziamo la presenza
In questo clima idilliaco
Di cui si sta a questo punto mettendo la la vicenda della crisi di governo
Spero di potere dare un contributo
Che vuole ma Franco questioni
Che così opportunamente sono state poste al centro di questo incontro di cui dobbiamo tutti anche noi come dire Esterni ringraziare l'amico dei grandi l'associazione
Ripeto io vorrei dare un contributo amichevole ma Franco
Come mia consuetudine
Dobbiamo innanzitutto porci un problema
Il mille novecentonovanta cioè l'animo delle prossime elezioni amministra
è per noi un termine
Importante o no ai fini della innovazione della riforma del sistema delle Autonomie
Locali e regionali
Perché se sì come noi pensiamo occorre concepire una azione legislativa e politica che sia idonea a produrre risultati entro quella data e allora occorre impostare tutto il discorso in questa prospettive
Noi socialisti riteniamo che entro il mille novecentonovanta qualcosa debba essere fatto naturalmente si può discutere sull'ampiezza di quanto si può fare ma che qualcosa debba essere fatto mi sembra evidente
E allora se questa è l'impostazione dobbiamo ricavare una prima conseguenza che l'idea della globalità sempre più globale per scusate il bisticcio e fieramente avversa all'idea di interventi innovativi su questioni assolutamente urgenti
Consentite a un socialista di fare autocritica rispetta rispetto ad una cultura riformatrice che fu dei socialisti a cominciare dagli anni sessanta
Che era quella della globalità sempre più globale non c'era mai una riforma sufficientemente ampia e onnicomprensiva da essere soddisfacente
Ma i riformatori di allora sono diventati riformisti e a costo di essere giudicati pragmatici o eccessivamente pragmatici noi siamo persuasi incontra che ormai un sistema complesso le riforme globali perfette onnicomprensive non esistono
E quando si pensa di volerne fare o non si fanno o si fanno delle cose mostruose e poco efficaci
E che quindi il nostro problema è
Nel quadro incerto ad un'impostazione generale di una filosofia istituzionale generale di obiettivi generali su cui non si può non avere le idee chiare occorre intervenire con un approccio molto più pragmatico
E molto più attento a ciò che concretamente si può innovare
Sulla base delle cose già acquisite del consenso già sufficientemente raggiunto dei possibili atti legislativi pronti
Se tutto ciò è vero
Io mi pongo un interrogativo già posto in altra sede
E che ripropongo qui agli amici della democrazia cristiana
è ancora il momento di progetti di legge dei singoli partiti su questa materia
Non pensiate che il Partito socialista non sia in grado di preparare un progetto di riforma organica ma non abbiamo nessuna intenzione di farlo perché riterremmo un progetto di legge di un singolo partito a questo stadio della discussione politico parlamentare sia non un passo in avanti non passo indietro
Per la semplice ragione che introduce elementi di rigidità di particolare interazione del discorso che anziché rendere più facile raggiungimento di un consenso rende più difficile a meno che la democrazia cristiana ritenga
Per il riconquistato su questa materia una centralità tale da poter
Far convergere tutte le forze politiche sul proprio progetto siccome così non è
Credo che sia assai più opportuno lasciar cadere l'idea di un progetto di riforma di un singolo partito li abbiamo fatti negli anni settanta e poi messi in archivio sono lì le nostre bandierine lasciamoli a riposare in pace
E utilizziamo semmai il potere d'iniziativa legislativa del governo
Come strumento attraverso il quale creare le condizioni politico parlamentari una discussione
Che veda convergere e la maggioranza e nei limiti del possibile l'opposizione parlamentare intorno a questioni importanti e urgenti
Io dico questo con un'amichevole franchezza perché non vi è dubbio che se ci trovassimo a dover discutere in sede parlamentare solo su un progetto globale della democrazia cristiana
La prima cosa che faremo e di chiedere sei mesi di tempo per preparare ogni partito il proprio nuovo Progetto visto che ognuno di noi ne presenta uno dieci anni fa e che il tempo è passato per tutti e le opinioni sono mutate
Anche per voi su molti punti e spesso sono mutati in avvicinamento e quindi dobbiamo pure sancire questa novità se si entra nell'ordine di idee che ogni partito c'è le proprie nuove positivo nel sistema pizza
Ha invece io torno e della proposta avanzata anche in sede di trattative programmatiche per la formazione del governo a rilanciare l'idea che si chiede al governo come uno dei primi atti
Ok chiedo scusa ma mi porti esserci entra farlo dicevo la nostra opinione in sede di discussione programmatica sulla per la formazione del governo è stata quella di porre questa questione della riforma delle Autonomie locali come uno dei fatti importanti dell'azione
Del nuovo governi e responsabilizzando in ciò
Chi ricoprirà l'incarico di ministro dell'interno e il Governo nella sua globalità alla ridefinizione sulla base di tutta la materia finora ed è tante finora prodotta sia in sede di partito si in sede di attività parlamentare
E a realizzare una sintesi di partenza che ci consenta di camminare con maggiore speditezza nell'iter parlamentare
Noi abbiamo aggiunto come nostra opinione suggerimento che nel momento in cui il governo definisce un testo questo testo potrebbe essere opportunamente modificato nella sua impostazione rispetto ai testi pur pregevoli prodotti da Rognoni e da Scalfaro cioè l'idea in sostanza già più volte avanzata di una proposta di legge di principi assai più snella di quella preparata a suo tempo che preveda la delega al governo per la propria parte alle regioni per la propria parte e anche alla istituenda autonomia statutaria
Degli enti locali il compito di definire tutte le mattine di dettaglio rispetto all'impianto generale che va ovviamente fissato per legge questa la opinione che non abbiamo espresso al presidente incaricato ottenendo a quanto sembra un interessato è favorevole
Accoglimento se così sarà non esserci credo saremo in grado di decidere nel corso dei prossimi mesi se se esistono i tempi politici e tecnici per varare la legge di principi organica
Entro i novanta o se sarà necessario dalla legge di principi e dall'intesa sui grandi obiettivi da raggiungere stralciare i punti che entro i novanta in ogni caso abbiamo interesse a far diventare legge
Poi naturalmente si potrà discutere su quelle che sono le priorità
Io devo fare in questo una sorta di autocritica
Credo di non farla non doverla fare da solo sul fatto che per molto tempo tutti coloro che sono occupati della materia in questione hanno posto prevalentemente l'accento sul problema delle competenze sul problema delle funzioni sul problema delle strutture
E probabilmente meno attenzione minore attenzione si è dedicata poema del funzionamento al problema della stabilità al problema dell'efficacia dell'azione amministrativa cioè a problemi che oggi stanno diventando esplosivi
Per parte mia faccio autocritica e credo che la priorità nel caso si dovesse individuare l'esigenza di qualche stralcio va data essenzialmente a questi secondi aspri
Con un'unica eccezione dal punto di vista strutturale e funzionale che probabilmente la questione della Provincia perché francamente io considero uno spreco di denaro pubblico di neve energie umane e politiche egli
Organizzazione in fatto di continuare a leggere delle amministrazioni provinciali che non hanno niente da fare poco da fare e che siccome sulla materia vi è uno ormai un larghissimo consenso il fatto di innovare almeno parzialmente già nella direzione di una rafforzamento delle competenze di gestite programmatori e gestionali per i servizi di area vasta per le Province può essere un utile passo in avanti per da qualcosa da fare dal novanta agli neo eletti amministratori provinciali tanto più che vi è ormai una forte pressione politico parlamentare per varare alcune nuove province
Le famose Biella lecco Prato Rimini più tutte quelle che adesso si affollano ora siccome mi pare difficile continuare a dire che questa cosa si farà quando sarà varata la legge organica di riforma perché questo glielo diciamo da dieci anni
Come scarsa credibilità sarebbe delittuoso seno istituirsi mo'nuove province senza anche entrare nel vivo delle materie che devono essere attribuite a questi enti interne
Nella logica io trovo molto condivisibile del Colle che parlava poco fa
Di Milano circa il fatto che più che creare nuovi enti occorre riorganizzare ripensare quelli esistenti rafforzandone eventualmente la funzionalità
E l'efficienza e sfruttando il tessuto amministrativo di tutte quelle interpretazioni che sono nate negli ultimi vent'anni più o meno originali dalla riforma regionale in poi che hanno prodotto compressori consorzi associazioni e chi più ne ha ne metta complicando terribilmente la macchina amministrativa senza alcun
Risultato pratico
Ecco se dobbiamo appunto individuare delle priorità che non necessariamente debbono essere stralciati e voglio essere chiaro su questo punto
Che però vanno considerate priorità nel senso che ove vi fossero ostacoli di carattere più generale andrebbero comunque prese in seria considerazione come questioni urgenti
Accanto alla questione delle province che l'unica questione di tipo funzionale e dico e e strutturale che ritengo assolutamente urgente le altre questioni sono tutte relative al funzionamento alla alla all'efficacia dell'azione amministrativa la stabilità e sono le nuove priorità che anche i pentiti come me e delle vecchie riforme strutturali del sistema amministrativo ritengono prioritari e allora vediamole rapidissimamente sono essenzialmente due le questioni priorità
Norme
Relativo al problema della stabilità
Degli esecutivi amministrativi
Nel senso sia di dare maggiore possibilità operativa a questi
A questi organi amministrative sia nel senso di una maggiore trasparenza nel rapporto con la pubblica opinione polemiche sui cambi di maggioranza sulle crisi continua eccetera costituiscono un problema reale e quindi è giusto che questo è un proprio non solo reale acuto e urgente quindi è opportuno su questo definire alcune misure urgente noi abbiamo avanzato alcune proposte ho sentito l'amico Guido Bodrato prima avanzare riserve e obiezioni indirette ad alcune delle nostre proposte noi abbiamo da molto tempo su questa materia anche per mio personale
Costume convincimento un atteggiamento molto laico molto disponibile noi non pretendiamo davvero nessuna verità rivelata noi siamo persuasi soltanto di una questione che le modifiche del sistema elettorale sono una cosa possibile utile forse da discutere ma certamente sono poco matura e costituiscono spesso e volentieri una scorciatoia illusoria rispetto a innovazioni di carattere regolamentare di carattere procedurale ci sono invece faccia mature e rapidamente realizzati
E che possono servire a dare maggiore stabilità e funzionalità agli obblighi amministrativi fin da senza dire che questo risolve necessariamente il problema ma intanto verificando che cosa ha di nuovo si introduce nel sistema amministra
Penso a norme semplici penso all'idea per esempio di stabilire un termine perentorio pena lo scioglimento del consiglio ad alcuni adempimenti fondamentali
A trenta giorni dall'elezioni amministrative ma eletto il sindaco e la giunta comunque trenta quaranta voglio dire è immorale che essi eleggano i sindaci a ottobre essendosi votati Ahmad essendosi votato a maggio Oggioni è scandaloso che gli amministratori delle aziende municipalizzate
Che sono uno degli strumenti fondamentali dell'azione amministrativa vengono eletti uno due tre quattro anni dopo a Roma devono ancora eleggere
E siamo alla a metà dell'ottantotto almeno alcuni amministratori di alcune aziende fondamentali per la politica
Comunale che hanno amministratori ancora idea passata giunta di sinistra cioè sono cose che francamente difficile spiegare a qualsiasi persona normale
Quindi per esempio l'introduzione perentorio pena il commissariamento te appunto una una responsabilità sostitutiva da parte o della Regione o del prefetto non so di chi diavolo sono ci accorderemo su questo
Per la nomina degli amministratori delle aziende municipalizzate
Penso
A misure relative
Tendenti a come dire ridimensionare tutt'dalla tecnica esasperatamente negoziale che caratterizza i rapporti politici e non solo politici ma anche personali all'interno delle maggioranze locali
Questo fatto che la negoziazione deve essere permanente continua per cinque anni e francamente esagerate qualcuno vuol buttar via come dire insieme all'acqua al bambino dall'acqua sporca anche il bambino cioè dice eliminiamo la completamente questa negoziazione
Cioè facciamo il patto prima delle elezioni e poi chi s'è visto s'è visto per cinque anni io non sarei così radicale anche perché appartengo a un partito che rivendica il diritto e l'importanza che la negoziazione politica può avere anche nell'ambito di una legislatura però sono il primo a ritenere che è assolutamente inaccettabile questa esasperazione della negoziazione che poi tra l'altro solo apparentemente o negoziazione politica assai spesso politica non è ha spesso diventa la negoziazione di correnti di singoli di gruppi minori in relazione apparentemente a questioni fondamentali in realtà questioni magari secondario marginali interesse particolaristico o addirittura privatistico
Che in nome
Di questi interessi paralizza la vita amministra allora introdurre
Misure per le quali sia maggiormente trasparente il fatto che si lacera o non si lancerà un tessuto politico che ha formato le politiche programmatico che ha determinato una maggioranza sono sarebbe un'iniziativa assai utile
Ma abbiamo pensato all'idea per esempio della sfiducia costruttiva cui faceva allusione
L'amico Bodrato ovvero all'idea più radicale del fatto che quando si rompe una maggioranza
Ci si assume la responsabilità di chiedere un nuovo vuoto ai cittadini questa seconda misura è stata da molti sede non solo politicamente sede anche scientifica criticata perché pare troppo radicale troppo innovativa rispetto al sistema politico italiano così come io ve la consegno con questi dubbi
Mi pare francamente in effetti più praticabile nell'immediato l'idea della sfiducia costruttiva ciò che un sindaco è una Giunta rimangono in carica finché un insieme organico di forze politiche o una maggioranza del consiglio comunale esplicitamente non si assume la responsabilità di proporre un altro sindaco da un'altra maggioranza
Questo io non so se ha virtù miracolistiche certamente contribuire comunque farebbe per la pratica numero materiali sperimentarlo contribuirebbe a combattere il fenomeno della negoziazione fasulla fra le forze politiche
Cioè quella che si fonda sull'idea della verifica programmatiche politica permanente con un tavolo subacqueo in cui si discute magari di ciò che serve a sbloccare la apparente nell'ippica
Combatterebbe le crisi amministrative che si trascinano per mesi che producono alla fine una giunta comunale identica a quella precedente non crediate che siano casi rari chi conosce le statistiche amministrative sa che quattro volte su cinque si fa la crisi che si ritorna elegge lo stesso sindaco è praticamente la stessa giunta
E non si capisce che cosa è successo lei quattro o cinque mesi
Di crisi questo fenomeno una volta era prevalentemente nel Mezzogiorno oggi si va diffondendo a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale che non è più un fenomeno geograficamente
Limite
Quindi introdurre misure di questa natura su cui possiamo discutere su cui possiamo intenderci su cui ogni contributo naturalmente prezioso a mio parere
Consentirebbe di verificare se è proprio il sistema elettorale l'ha causato una servite generazioni o se queste non derivano anche da meccanismi regolamentare da meccanismi procedurali dall'assenza di vincoli e di regole circa certe
Certi aspetti della negoziazione politico assembleare che hanno degenera che sono degenerati che hanno portato all'attuale situazioni di instabilità l'altro aspetto relativo al rafforzamento dell'esecutivo
è una misura che io considero larghissimamente matura dal punto di vista politico e di grandissimo impatto operativo
E che sarebbe un delitto rinviare alla globalità della riforma del sistema e c'è una revisione delle competenze delle giunte e dei consigli comunali il nostro ordinamento si fonda sul principio che il consiglio deve decidere qualsiasi cosa
E questo principio è stato aspramente difeso essenzialmente dal Partito comunista per molti anni in quanto per molti anni si è considerato principalmente partito di opposizione e che quindi il potere dell'Assemblea il luogo dove si esercitava il potere della opposizione per fortuna grazie a Dio il Partito comunista oggi posizioni certamente molto diverso che sono da apprezzare che sono state anche recentemente manifestato in convegni importanti che hanno tenuto negli scorsi mesi e vale la pena quindi approfittare di questa modifica culturale e politica del partito comune
E cioè quella di stabilire il principio che la sede assembleare e la sede dell'indirizzo generale e del controllo e che la sede esecutiva e la sede delle vere e proprie esercizio del Governo amministrati
C'è modificando quindi in modo netto la distribuzione delle competenze fra consiglio e giunta che correggerete moltissime disfunzioni del nostro sistema prima
Consentirebbe di riqualificare il lavoro delle delle assemblee elettive
Oggi i consigli comunali delle grandi città hanno tutti un arretrato di delibere che addirittura storico vi sono le delibere di annate io ho citato recentemente ad un convegno
A Firenze in casa del Comune di Napoli dove occorre ancora convertire come dire per usare un gergo parlamentare cioè ratificare
Delibere della Giunta Valenzi che ormai appartiene credo alla storia fa neanche più alla cronaca
E mi sono sentito dire dal mio compagno di partito bolgia Antino guarda che a Firenze non è molto diverso che noi dobbiamo ancora ratificare delibera della giunta
Precedente la Giunta di pentapartito della scorsa legislatura
Mi dicono che situazioni analoghe si vadano diffondendo
Il che diventa
Un modo per affastellare il consiglio comunale di centinaia di delibere di ratifica magari anche di cose importanti ma che a distanza di tanti anni l'ho perso qualsiasi significato
Mischiando tutto questo lavorìo amministrativo secondario con le grandi questioni di orientamento e di violenza
Consigli comunali hanno una loro funzione dell'approvazione dei bilanci preventivi nell'approvazione dei conti consuntivi oggi approvati distrattamente o non approvati per nulla che sono invece assai più importanti di quanto sembrerebbe hanno un ruolo fondamentale nell'approvazione dei piani regolatori degli strumenti urbanistici di primo livello delle piante organiche dei piani annuali di spesa dei programmi straordinari di investimento della politica delle aree metropolitane per stare
Alle cose dette questa mattina e non già per collocare in aspettativa per maternità impiegata a un'impiegata B come sapete anche le delibere di collocazione in aspettativa per maternità sono formalmente del Consiglio comune
E questo corrisponde a un'altra esigenza di rendere efficiente ma anche responsabile il lavoro degli amministratori cioè dei membri dei sindaci dei membri delle giunte
Perché è troppo comodo comodo invocare sempre in consiglio come sede che non decide che non assume responsabilità che costringe ai sta in un antico mediazioni che costringe a non esercitare fino in fondo la propria responsabilità di governo
E molto meglio stabilire un principio per il quale sulla base di indirizzi generali stabiliti dal consiglio comunale sindaco e giunta opera una loro piena responsabilità dando attuazione agli indirizzi
Amministrativi prefissato
Realizzando quindi un meccanismo che insieme rafforza qualifica l'assemblea conciliare e rafforza e responsabilizza l'organo di governo sindaco e giù queste innovazioni che naturalmente sono da approfondire per dettagliare su cui occorre meditare sono innovazioni di facili realizzazione dal punto di vista del consenso politico perché rappresentano esigenze ormai comunemente accettare e anche la loro strumentazione giuridica non è così complessa da rendere difficile Ritter parlamentare e sono invece due atti che se possono stare dentro la legge globale bene ma se non possono sta dentro la legge globale possono utilmente essere anticipati nella logica naturalmente d'una riforma generale il quarto elemento che ha carattere d'urgenza e che non può attendere il di nuovo rinvio alla globalità è il problema finanza
E sempre nelle trattative per la formazione del governo il partito socialista chiesto un chiarimento la Democrazia Cristiana
La proposta
Preparata e non
Diciamo ufficializzata del ministro delle Finanze del passato Governo è una proposta su cui lavorare ho visto il generico e inconcludente frastuono è stata accantonata e non se ne parla più
Io non ho peli sulla lingua e dico che il progetto garbate un progetto serio interessante utile su cui si può e si deve lavorare
Avendo la capacità di replica a polemiche demagogiche ingiustificate preventive a critiche che sono fatte da chi probabilmente o non conosce esattamente la logica generale
Dell'iniziativa che porta all'autonomia impositiva locale oppure è talmente come dire ma al tridente rispetto alle intenzioni del governo che ritiene che dietro questo sì Celli non una riorganizzazione del sistema tributario ma un aggravio della pressione fiscale
Ecco ma abbiamo un dovere chiarire che l'autonomia impositiva non è un aumento della pressione fiscale complessiva
Però può essere un aumento della pressione fiscale individuale perché evidentemente se si riorganizza la tassazione tributa la tassazione nel settore immobiliare
E si afferma che oggi esseni sua e perché evidentemente i carichi andranno ripartiti in modo diverso e quindi evidentemente vi sarà chi avrà individualmente una pressione fiscale
Maggior ma non è detto che questo determina una pressione fiscale globalmente maggio
Ma ci siamo favorevole a discutere su quella macchina partendo da un presupposto che se si dice che ci deve essere autonomia impositiva e oggi questo è un'invocazione ormai comunemente enunciato da tutti tutte le sale si deve poi fare un passo innanzi si deve dire qual è la materia imponibile
E qui non è che ci sono mille risorse della fantasia a disposizione
La tassazione sul reddito è sconsigliata per ragioni tecniche
La tassazione sugli scambi e sconsiglia anche se per ragioni tecniche ed erano le due forme di tassazione locale che esistevano tra i imposte di consumo
A tassa di famiglia
E resta poco altro resta probabilmente per l'appunto sono il patrimonio immobiliare cioè quella parte della ricchezza del Paese consolidata insediata sul territorio che viene valorizzata dall'azione amministrativa locale il patrimonio immobiliare nasce
Acquisisce valore
E muore per l'azione dei governi locali
Dalla dalle dalla pianificazione territoriale fino alle alle concessioni per demolire un fabbricato noi ci troviamo ad atti che continuamente crescono diminuiscono sposta il valore del patrimonio immobiliare ter opera del Governo locale
Che per di più è già strutturalmente attrezzato per uffici
E per attitudini a seguire questa materia imponibile perché già oggi sul sul la questione della tassa raccolta rifiuti su quella dei passi carrai su mille altre sulle insegne e così via già oggi vi è una specifica organizzazione comunale che in qualche modo era portata
Al patrimonio immondizia
Quindi a noi pare che questa sia la stima noi siamo contralti a continuare a chiacchierare dell'autonomia impositiva e a non fare nulla
In una situazione che non è più quella degli anni settanta dove le risorse erano abbondanti perché si era fatto con i decreti Stammati un'opera di risanamento ma le risorse stanno tornando a essere scarsa anzi sono diventate scarse e quindi non si può dire da una parte non si riforma il sistema dei trasferimenti e non si aumentano le risorse trasferite dall'altra sì tentenna o si esita in materia di autonomia impositiva
Locale pensiamo per un chiarimento già nel programma di governo e siamo perché su questa materia il governo e il Parlamento procedano rapidamente
Ho preso che concluso vi chiedo scusa anzi se ho parlato troppo lungo ma ci tenevo a dare un contributo non formale e spero costruttivo noi socialisti siamo impegnati a fare in fretta la riforma la più ampia possibile ma anche la più efficace e concreta possibile
Siamo convinti che l'azione riformisti Cassio un'azione
Che richiede continuità
Coerenza generale ma anche capacità di articolare l'azione stessa in modo da raggiungere gli Obiettivi Manà Manà che sono raggiungibili e siamo persuasi che la democrazia cristiana possano essere in questo
Un interlocutore fondamentale
Sia i socialisti che democristiani hanno in epoche diverse consolidato una forte tradizione autonomiste
Il mondo delle autonomie locali oggi in crisi
Vi è un fondato neo centralismo assai forte
Un'ondata di neo centralismo che si veste dei panni della provvidenza
Vedo il sindaco di Palermo ormai il Presidente del Consiglio si deve occupare delle fogne di Palermo
E bisogna ancora dire grazie perché qualcuno se ne occupa
Ma non è questo il concetto che noi abbiamo di un sistema decentrato The autonomiste
Non è attraverso le concessioni alle grandi centrali pubbliche e private di spesa che noi pensiamo si realizzi uno stato centrata decentrato giornalistico autonomiste
Noi siamo quindi perno reagire a questa tendenza che nel nome dell'efficienza e dell'equità accentra risorse accentra strutture e attribuisce al sistema amministrativo locale soli compiti come dire sgradevoli con quelli residuale
Ma per far questo occorre una forte volontà politica
Una concezione non equivoca del nostro ordinamento repubblicano
è una capacità innovativa sul piano della legislazione ma non solo della legislazione anche della strumentazione operativa degli enti ed è la gestione del ministero degli interni degli altri ministeri sono in qualche modo influenti
Sulla politica amministrativa locale al fine di determinare una inversione della tendenza in atto
Concludo una riflessione di carattere generale non pensiamo che tutto si possa risolvere con operazioni ingegneristiche anche la stessa materia delle aree metropolitane
Che fu lanciata da noi socialisti dell'ottantadue quando il primo progetto Rognoni non aveva nulla sulle aree metropolitane facevo un convegno a Milano
Tognoli sindaco allora che con la mia relazione in cui dicemmo che il limite più grave della riforma ad ordinamento che non si parlava del problema chiave che erano le gare metropoli
Subito devo dire trovammo pronta sensibilità e disponibilità sì Rognoni sia in altri e in altre forze politiche parlamentari che la cosa entro nel disegno di riforma
Però tutti noi ci siamo convinti gradualmente che non è con operazioni puramente strutturali o ingegneristiche che si risolve il problema del governo delle aree metropolitana tutte le riflessioni le preoccupazioni d'osservazione che ho sentito anch'io questa mattina nelle tante altre che si potrebbero fare fanno capire che esistono problemi di struttura esistono problemi di ingegneria istituzionale ma esistono anche problemi di procedure amministrative tutta la tematica da tempo degli accordi di programma a cui sta lavorando il ministero delle Aree urbane in matematica andrebbe recuperata
Non è detto che necessariamente per gestire in forma coordinata un problema metropolitano si debba modificare l'ambito territoriale dell'ente
Locale anche perché le aree metropolitane non hanno come protagonisti i comuni la Provincia e la Regione hanno come protagonisti queste strutture più l'Anas le ferrovie più le società autostradali più chissà quanti altri enti e organismi di carattere statale
O o sovraregionale che non sono in ogni caso riconducibili ad un'Unione forzosa dal punto di vista strutturale
E quindi siccome il problema del governo delle aree metropolitane di integrare tutti i soggetti in un'azione coordinata tutta la tematica degli accordi di programma con meccanismi di vincolo dei vari enti che concorrono a prendere le decisioni sull'area metropolitana
E una tematica danno scartare e da considerare informata loro integrativa tra loro alternativa altri innovazioni di carattere strettamente strutturale
E ingegneristico
Io vi ringrazio per l'attenzione che mi avete concesso spero che rapidamente si possa avere un governo in grado di assumere informa protagonisti al di là del primato di questo o di quel partito che non serve a niente già nessuno il compito di introdurre finalmente nel nostro Paese un ordinamento locale che superando le origini sabaude e le incrostazioni fasciste sia coerente con il nostro ordinamento repubblicano
Mi sento di poter dire una cosa senza essere consultata con nessuno e nessuno di noi riterrebbe utile non fare niente fino al novanta inerte da rifare tutto dopo credo che siamo tutti volonterosi corre certamente sempre perseguendo un disegno generale
Di dare qualche segnale che vi è anche l'opinione pubblica la sensazione che quando denunciamo la necessità di modificare le istituzioni
Poi quest'anno diventi una formula retorica e perfino come dicevo ieri Sicilia perché se lo diciamo noi gli abbiamo riforma nell'istituzione può e non lo facciamo non so veramente le aziende che cosa potrà pensare di fare parola al al sindaco di Palermo Leoluca Orlando siamo al dodici
Quindi si
Perché a marzo
Ma provate
A dire nel più breve tempo possibile alcune considerazioni su questo incontro che credo
Abbiamo una ragione di
Qualificazione a mio avviso
Nel di Totti politica nucleare curva
Credo che sia sotto gli occhi di tutti la circostanza non saremmo qui certamente oggi
Ne in tante altre occasioni la circostanza che nelle grandi aree urbane si gioca una significativa sfida al funzionamento nel sistema democratico la credibilità stessa delle istituzioni democratiche
Rappresentativa
E credo che
Sia diventata oramai una sorta di
Luogo comune ma non per questo meno vero la circostanza
Che le aree urbane le grandi aree urbane sono leale la sofferenza
Della vita civile la vita economica dalla vita sociale ed anche della vita politica
A volte devo dire si ha l'impressione che ci si fermi alle prime tre categorie e non si faccia come è giusto che si faccia in un sistema democratico anche
La presa d'atto della sofferenza
Della vita politica spesso ciò accade che sia afferma comunemente una Grande Albania si vive male o peggio che nei piccoli centri spesso si afferma che le grandi aree urbane sul luogo di sofferenza e la vita sociale ed economica ma sia l'impressione io spesso l'impressione che non si faccia il salto
E non si adottivo le conseguenti determinazioni derivante la circostanza che anche la vita politica e inevitabilmente le grandi aree urbane in particolare sofferenza vorrei fare a questo proposito una considerazione come ancora oggi stenta ad esserci nel nostro ordinamento nostro paese nella nostra cultura non soltanto in quella giuridica e istituzionale ma anche in quella più squisitamente politica un linguaggio adeguato
Vicenza culturale che sostanzialmente incontri come questo
Denuncia la cercano in qualche misura di di di superare ma che certamente caratterizza il quotidiano dal governo delle grandi città dove molto spesso gli amministratori e i sindaci consiglieri comunali assessori hanno più l'aspetto di apprendisti stregoni che non l'aspetto di medici l'aspetto di soggetti chiamati a dar risposte per il quale non hanno strumenti adeguati è morto per un aspetto i soggetti quali devono rispondere atti una esigenza avendo gli strumenti adeguati per dare le risposte coerenti
Dico questo perché in effetti anche se può sembrare purgante ma non lo è per le considerazioni che cerco di fare nettamente dopo
Perché probabilmente noi carichiamo di troppo valore e significato le riforme le modificazioni istituzionali e il cambio il cambio delle leggi rispetto invece a quello che è la modificazione due atteggiamento culturale
Questo si è rimesso alla volontà politica
L'atteggiamento culturale rispetto alle difficoltà dico per una grande città ridiscuterlo lista americano dopo centoquaranta anni ha fatto lo stesso viaggi toccabili
Nel New England la costa atlantica degli Stati Uniti d'America è andata a ripercorrere gli stessi luoghi che Tocqueville aveva visitato nel mille ottocento quaranta
Le stesse persone se soggetti certamente gli stessi ruoli funzionali perché nel frattempo i soggetti del mito centoquaranta erano naturalmente deceduti
è andato a visitare gli stessi gli stessi soggetti il sindaco di New York gli orologi rispetto al simbolo di New York di allora così anch'io mi sento i locali e alla fine durante la lettura di questo raffronto fra due esperienze
Locale a distanza i centoquaranta anni sorge
Una constatazione che il sistema nordamericano nel sistema nordamericano le autonomie locali non sono a posto e come un ostacolo alla modernizzazione ma non è cambiato in nulla il sistema giuridico
Nel senso che sono rimasti anche lì tutti differenti sistemi le amministrazioni locali
Secondo il modello francese quelle secondo me l'anglosassone quelli con i Strong me io ero polemiche meglio quelli col settimana cioè quelli senza city manager cioè tutte le diverse forme
Senza che ci sia stata una modificazione di legge nessuna riforma legislativa dico questo
Per richiamare una esigenza c'è l'esigenza di non sottovalutare quanto sia importante che noi ci si adegua il linguaggio ci si adegui nel modo di essere dalla cultura politica
Forse un minuto prima
Di quanto non si provveda a un'ennesima operazione di ingegneria ingegneria costituzionali
Perché non c'è dubbio che noi spesso siamo portati a prendere la scorciatoia
Della riforma del chi governa dimenticando che la qualità del governo dipende dal chi dal cosa ed ha come si governa
Abbiamo costruito in buona sostanza
Tutta la impalcatura qui ripeto
Alcune cose dette
Dall'onorevole la Ganga che ha fatto l'autocritica i faccio la critica perché in parte mi ha sottratto dicevo una serie di argomenti di valutazioni che volevo che volevo che volevo fare e quindi cerchiamo di non fare ma dicevo di regola non l'abbiamo preso la scorciatoia a partire dagli anni Settanta deve ritenere che bastasse sostituire il chi governa perché si realizzassero soltanto una maggiore partecipazione ma anche una maggiore efficienza
Siamo stati smentiti
Siamo stati smentiti perché abbiamo scoperto che non basta cambiare chi governa se non si cambia come del governo e se non si cambia il cosa del governo abbiamo cioè costruito il decentramento e ci siamo accorti che questo non basta per realizzare riforme riforma sostanziale la qualità della risposta alla pubblica amministrazione io non vorrei che me continuassimo ancora commettere questo errore
Che continuassimo aiuta ad inseguire un mitico chi Migliore preferibile detti precedente
Dimenticando di porre attenzione su alcuni nodi strutturali questi cita la politica dall'amministrazione che condizionarono il come dell'amministrazione se questo è vero vorrei fare alcune considerazioni su alcune
Cadute di verità che hanno caratterizzato gli anni settanta
Ed è con le quali dobbiamo fare comunque i nostri conti
Dobbiamo partire la mia pistola del riordino dei livelli locali di governo
Che sono quei livelli infraregionali nei quali vi è un governo diretto del territorio e di bisogni personali
E quindi a questo punto di vista mettendo insieme Comuni e Province
Dobbiamo partire dalla considerazione che sono accaduti alcuni luoghi luoghi certi alcuni miti alcune certezze la prima è caduto a livello regionale di governo
Non l'abbiamo costruito negli anni dall'impalcatura istituzionale che aveva un livello regionale di governo forte
E che affermavamo Estate forte perché era un livello di governo chiamato appunto all'indizio al coordinamento
Abbiamo trasformato le nostre regioni in organizzazioni per i ministeri in sedicesimo
In buona sostanza stiamo assistendo ogni giorno di più alla uscita del livello regionale di di governo dalla coscienza democratica dalla gente sempre più il cittadino ritiro che il presidente della Regione lo dico con molta Rozes ma volesse l'impatto una provocazione al al all'approfondimento il presidente della Regione n più e nemmeno equiparato all'immagine del cittadino che un responsabile un dirigente una repubblica zia Enrica non costruita sul consenso democratico
Cioè sempre più il livello regionale appare un livello burocratico manageriale è sempre meno un livello politico rappresentativo
è che la coscienza della gente
Un secondo un secondo mito la seconda certezza che è caduta
Abbiamo costruito agli anni Settanta
Affermando un da Vittorio un Governo
Ritenendo che insegnasse a riportare
Ad una unicità di governo ogni forma di intervento pubblico sul territorio
Ci siamo accorti
Che questo non funziona
E lo abbiamo verificato cito un esempio per tutti ma gli esempi possono essere lentamente moltissimi l'abbiamo verificato per esempio
Con lo strumento piano regolatore generale
Uno strumento costruito tutto dentro uno spazio adatto la cinta urbana e per sempre in eterno perché i piani regolatori generali hanno la pretesa di disciplinare il governo del territorio che quella soltanto quello è per sempre dimenticando che esiste
Nell'evoluzione di uno della vita della vita contemporanea un elemento la mobilità che mette in crisi qualunque previsione di spazio e di tempo che cerchi di costruire strumenti calibrati sul sullo spazio e sul tempo
Ma preoccupazione del vestito di Arlecchino
I Massimo Severo Giannini
Sostanzialmente non è più una preoccupazione la realtà cioè dobbiamo prendere atto con grande realismo con l'atteggiamento laico diceva vaga anche io mi associo in quell'atteggiamento laico dobbiamo prendere atto che in buona sostanza non è possibile ricondurre a unità le contraddizioni
Bisogna saperci estiva le contraddizioni
Ma inseguire una ipotetica riconduzione L'Unità dalle conclusioni specialmente nelle grandi aree urbane fa commettere errori
Tanto gli fa commettere chi appena ipotizziamo un modello immediatamente arriva la Mesa preliminare dice che per Milano comunque bisogna fare una norma speciale poi viene quello di Palermo e dice mi pare speciale per Palermo a questo punto è la negazione chiude dicendo organico essendo piano abbiamo individuato un livello teorico accettabile è utilizzabile di approccio di approccio politico
Punto terzo aspetto
Abbiamo costruito il sistema delle autonomie locali prescindendo dalle dimensioni
Come se si stesse un'entità metafisica comune
Ponendo le stesse condizioni piccolo comune polvere grande comune centodue la grande area metropolitana
Quanto si arcaico questo luci spendo neanche una parola e davanti agli occhi di tutti pensare che si possa gestire una multinazionale del settore la meccanica con gli stessi strumenti le stesse procedure gli stessi criteri responsabilità con la quale si gestisce
Una piccola bottega di Fabro sotto casa sotto casa mia talmente inaccettabile nella dimensione privata della vita diventa invece la norma né la dimensione pubblica dalla gestione dei di interesso
Abbiamo ancora
Afferma che negli enti locali infraregionali condizionati in questi dalla cultura liberale
Vi fosse indifferenza ai processi economici anzi estraneità ai processi economici
Non essendo gli Enti intraregionali dotati di potestà legislativa non potevano questi soggetti avere una rilevanza dei processi economici nei rapporti interpersonali collegante i processi economici
Potendo soltanto lenta dotato di questa legislativa operare in questo settore
Ci vediamo una realtà che è cambiata
Ci vediamo cioè un'amministrazione comunale
Che soggetto economico più rilevante del territorio comunale in quanto stazione appaltante in quanto datore di lavoro c'è con riferimento Azzi attori che sono centrali per l'economia centrale in quanto ai servizi che rende e continuano ancora ad avere un modello costruito in base alla convenzione continuiamo ad avere un linguaggio politico costruito come se Fossa sostanzialmente estranea alla economia ai fatti economici un soggetto come lento comune
Abbiamo ancora costruito qui vengo più direttamente al tema della politica nelle aree urbane abbiamo costruito in buona sostanza
Una politica costruita sulle appartenenze
E non costruito sull'identità
E non costruita sui sani interessi
Io credo che nelle grandi aree urbane
E dalle grandi aree urbane attraverso città dell'informazione in tutti i centri del nostro Paese
Si è entrati in crisi il come della politica
Sì è entrata cioè in crisi il come la politica con riferimento al mondo di aggregazione degli interessi e dei consensi
Noi abbiamo ancora oggi al governo delle grandi città ma il discorso qualche estendersi fuori dal governo e dalle città una politica che una politica che io dico tra virgolette di campagna
Che è costruito sulle appartenenze l'amore l'odio
Illecito l'illecito l'opportuno l'opportuno lo costruiamo in base al fatto che se appartengono se appartenga allo stesso gruppo corale partito corrente
Tutto questo le grandi aree urbane superato
Tutto questo è superato quella semplice circostanza che oggi nelle grandi aree urbane la gente sa che in base agli interessi non in base all'appartenenza
I movimenti nascono e solo il volto urbano con la politica
Per la circostanza che la gente si aggrega senza chiedersi null'altro che tuo padre
O senza che da questa sera con chi vai a cena si aggrega intorno agli interessi noi abbiamo un sistema politico invece che tutto costruito con l'esortazione del sistema proprio
Male tutto qui e delle individualità dei singoli partiti tutto così dopo un appartenenze
Riteniamo che sia irrilevante questo rispetto al funzionamento la politica e quindi all'amministrazione le grandi aree urbane
Non non importa questo in via preliminare un qualche aggiustamento nel linguaggio la cultura degli atteggiamenti e se necessario anche nella norma elettorali per modificare questo tipo di rapporto che ancora oggi costitutiva appartenenze Valoti Paci rileva sempre più gli interessi
Si chiede sempre meno qual è il tuo segno distintivo e che è sempre più dove andare cosa vuol fare con interessi nel perseguire
Un altro aspetto con riferimento a come della politica si riferisce al tema non secondario della responsabilità
Al primo si ricollega tutto si ricollega la stabilità si ricollega al controllo politico si ricollega la capacità di verificare se e fino a che punto sia aderente ad un disegno politico dato alla gente sempre più interessa conoscesse i problemi vengono risolti e sempre meno quella formula che cerca di risolverli
Quando mi è capitato ad annunciare una formula nuova la mia vicina di casa
Ah se non la maggioranza al comune di Palermo
Io io io aveva annunciato che questa cosa mi sembrava così importante e significativa che venisse incontro e bisogna città la mia vicina di casa mia detassi avete fatto con la maggioranza al comune di Palermo sì abbiamo fatto la maggioranza al comune di Palermo le strade saranno più pulite
In risposta assistono Esiodo Arrivabene questa maggioranza voglio dire noi spesso dimentichiamo di comprendere che i bisogni della gente sola collegate alle risposte che stiamo interconnessioni dare non una nostra appartenenza
Un altro aspetto si riferisce al settimo secolo spettrale il tema della responsabilità
Noi abbiamo un sistema di responsabilità lascia fare quella politica alla quale ho già cercato di parlare ma abbiamo stemmi responsabilità che si riferisce ai controlli era porti tra burocrazie politiche
Il come dell'amministrazione dalla politica è fortemente condizionato dalla distribuzione della delle responsabilità all'interno dell'amministrazione locale
Noi siamo in un sistema nel quale probabilmente nei piccoli centri sia in condizione di sapere chi è il responsabile di un atto perché si sa chi è il responsabile di un atto nei grandi nelle grandi aree urbane delle grandi amministrazioni questo è impossibile
Abbiamo una confusione tra politica e burocrazia che finisce con l'essere funzionale alla soluzione peraltro già sei prove tutti nuovi e quindi possiamo anche mantenerla se ci serve presto assolti per insufficienza di prove
Ma non serve certamente a garantire non serve certamente a garantire la efficienza della pubblica amministrazione ma per quale motivo
Non bisogna rompere questo rapporto per quale motivo non bisogna applicare per esempio i principi dell'alta dirigenza dell'amministrazione le grandi città per quale ragione cioè nelle grandi città è necessario che il sindaco l'assessore delegato debba preside una gara debba stipulare contratti di acquisto per cinquanta cento duecento trecento cinquecento milioni tema cioè essere necessariamente in un'interfaccia dell'amministrazione rapporti dei rapporti economici e certamente un controsenso
Serve a far sì che dietro la pratica ci siano venti firme e serve a far sì che nessuno riesca sapere quale delle venti firme corrisponda al vero responsabile dalla scelta della scelta amministrativa
Un altro tema non secondario e riferito alla responsabilità nel sistema dei controlli abbiamo un sistema ibrido nella gestione amministrativa nei rapporti tra burocrazie politiche
A abbiamo spesso dimenticando spesso dimenticando
Che è un pubblico amministratore
Un politico amministratore da solo un po'delinquere
Mentre invece è proprio così da solo riesce a delinquere queste forse dalla Bosnia quando riflettiamo Marie voglio dire con riferimento alla al alla responsabilità a livello del controllo non abbiamo costruito dei meccanismi di controllo non soltanto sugli atti
Ma anche un meccanismo di controllo affidato a soggetti ibridi
Quanto a valenza di rappresentanza politica e amministrativa
Se non lo sciogliamo questi nodi cioè se lo scegliamo alcuni di questi nodi che sono di cultura politica
Che sono di
Responsabilità noi rischiamo iter avere un sistema nel quale in buona sostanza possiamo cambiare ogni tre anni chi governa
Una volta il Comune poi dopo la Provincia poi nuovamente il Comune Paul un consorzio poi poi un'associazione di Comuni ma non cambia a mio avviso la sostanza della qualità risposta di governo che diamo ai cittadini
Basterebbe modificare pochissime norme
Perché tantissimi problemi che meglio cerchiamo di risolvere spostando dalla comune alla Provincia si possono risolvere assessori basta modificare appunto alcune norme che si riferiscono al come si governa le grandi città io vorrei dire in buona sostanza
Riflettiamo sulla crisi del Piano regolatore generale
Il Piano regolatore generale si è costruito su un tempo illimitato per lo spazio dato è entrato in crisi perché oggi è impossibile governare una grande area urbana avendo come riferimento uno spazio dato è un tempo illimitato
Se questo è vero pensiamo che possa continuare ad essere vero soltanto nel settore dei piani regolatori generali e non debba invece essere vero il sito della politica
Cioè non riteniamo che sia più importante probabilmente stabilire alcune norme che facilitano la creazione di una cultura politica della del piano che non per l'appartenenza sugli interessi non sui segni che sia più importante stabilire chi è responsabile durato se la se la se politico se il burocrate
E se il controllo debba continuare ancora esterrefatto sui gli atti sì
Ma da soggetti che non sono soltanto portatori di interessi tecnico-giuridici ma anche gli interessi politici continuando a creare un meccanismo libido io credo che questo adeguamento sia necessario credo che il sindaco da quel momento che non dico preliminare contestuale o conseguente agli altri adeguamenti ingegneria costituzionale
Ma credo che sia un tema sul quale vogliamo dobbiamo riflettere se non vogliamo rincorrerci
Condannando oggi ad essere degli eterni pentiti per riprendere un'espressione volevo la Ganga ad affermare oggi l'esigenza di una dura modifica istituzionale spostando la competenza da un comune una provincia dalla Provincia Regione dolore giovamento a un comune e poi a Ségolène impazzimento invocare l'intervento la Provvidenza cioè l'intervento del Governo centrale dello Stato il quale poi si riferiva si rivela anche asso spesso nudo
Per cui poi si rivela quanto sia in questo caso non in altri casi per chi crede quanto sia in questo caso assolutamente assolutamente improvvida la provvidenza con la conseguenza che poi la Provvidenza ci rimanda di nuovo al punto di partenza ecco se ne vogliamo continuare in quel contesto circuito noi rischiamo probabilmente di non risolve il problema nodale della qualità della politica e l'amministrazione nelle grandi aree urbane nelle grandi aree urbane come del resto al Paese ma le grandi aree urbane in particolare perché in quelle più che altrove quelle prima che altrove
Sì denuncia la sofferenza della vita civile la vita sociale parità economica e non da ultimo dalla vita politica grazie
Grazie Spinelli Palermo
Conteniamo con le nozze si chiede amico Favaretto per non farmi passare da campanilista
Qualcosa invita quindi a parlare la signora Bozzo di Genova
Bersani
A
Primo luogo desidero scusare il nostro capogruppo consigliare Bruzzone che era il cui nome era scritto nel programma perché abbiamo oggi a Genova la presentazione del Bilancio e quindi ovviamente il suo compito il suo dovere gratis
Secondo elemento che volevo dire questo non si tratta tanto di una comunicazione diciamo scritta e meditata anche perché appunto i tempi non me lo hanno consentito
E soprattutto perché relativamente alla proposta di legge che Adriano Ciaffi ci ha presentato diciamo il tempo di una meditazione sufficientemente lineare non ce sta
A me sembra che le sia l'illustrazione diciamo si sia gli interventi che si sono succeduti abbiano votato notevoli spunti di riflessione e abbiano anche posto alcuni interrogativi piuttosto diciamo rilevanti
Colti anche dall'intervento del responsabile del Partito socialista
è chiaro che non spetta probabilmente a nessuno di noi oggi definire se è giusto e opportuno che la democrazia cristiana si avvia al dibattito parlamentare con una sua proposta di legge oppure se intirizziti oggi stiamo discutendo a Tribano entrare e nella materia programmatica d'intesa dell'intesa di governo è indubbio però che una riflessione su questi temi Fadda comunque fatta e che il nostro partito Appia la necessità di elaborare una proposta che se anche non sarà dei massimi sistemi individui però alcune linee fondamentali sulle quali muoversi e sulle quali possibilmente concordare anche nella concreta azione amministrativa
Io ho sentito stamattina opinioni direi sostanzialmente diverso ecco quindi mi sembra che sarà un compito ulteriore piuttosto complesso quello di ridurre Altuna diciamo unità possibile impostazioni che diciamo tendono a corrispondere a reali esigenze ma indicando delle priorità notevolmente diversa
Io francamente devo dire avendo ascoltato con l'intenzione l'ultimo intervento quello del sindaco di Palermo che certamente il problema diciamo delle procedure se così lo vogliamo chiamare
è forse in un certo senso prioritario anche rispetto a quello degli assetti territoriali e quindi della definizione diciamo dell'ente locale da un punto di vista e territoriale e di competenza
Però è anche probabile che letture diciamo le due situazioni debbano essere fra affrontate in un certo senso congiuntamente perché l'ampiezza del territorio e la complessità del territorio non è ininfluente anche rispetto alla scelta delle procedure
Sono chiaramente diciamo elementi non facilmente inscindibili così come diciamo la individuazione delle responsabilità di tipo amministrativo
Dipendono chiaramente anche in relazione alle funzioni che vengono diciamo che possono essere attribuite Adenti diverso
Per quanto ci riguarda per esempio noi riteniamo sostanzialmente un passo in avanti l'aver superato l'idea del comune metropolitano ed essersi invece indirizzati verso l'idea della provincia metropolitana
Eccome consideriamo un passo in avanti quello il avverte superato diciamo l'idea di contrastare le difficoltà di governo di un grande comune frantumando dal suo interno
Devo dire che era una proposta diciamo di legge sia pure scaturita in fondo nell'ambito di una dibattito all'interno della democrazia cristiana che per quanto ci riguarda a Genova ne avevamo parlato non ci convinceva anzi ci lasciava notevoli perplessità
Quindi da un punto di vista così di impostazione siamo invece favorevoli a questa scelta che è stata fatta pur condividendo direi con l'onorevole potrà atto alcune diciamo perplessità di ordine concreto
Questo mi fa capire e mi fa chiedere al responsabile
L'onorevole tenga e a Belfiore la di valutare l'opportunità di un ulteriore approfondimento su queste tematiche in particolare con le le Province potenzialmente interessate in via prioritaria questo discorso
Direi se in uno scambio attivo di esperienze di valutazioni tra Genova Torino Milano Palermo eccetera cioè le citate sono state indicate le province state indicate come possibili così di una certa priorità nell'entrata in funzione attraverso conti competenze nuove utili funzioni
Diciamo più complessive ecco io penso che quel tipo di concretezza che l'onorevole protratto ci sottolineava potrebbe essere rispettato e diciamo valutato con la sufficiente attenzione in base a esperienze
Una un elemento facevo sottolineare ed è questo certamente una delle priorità diciamo è quella della revisione della situazione finanziaria degli enti locali che ecco è pur vero che può anche non diciamo essere distinta da un'attribuzione di competenze a livelli difendersi però oggi è ineliminabile
L'attuale legge finanziaria in sostanza è una cappa di piombo che cala sulle amministrazioni in particolare sulle amministrazioni delle grandi aree metropolitane
Direi soprattutto penalizzando quelle città dove i servizi hanno raggiunto un maggior grado di efficienza io non lo so se siamo questa esperienza comune ma quest'anno in virtù della legge finanziaria che proporzionale diciamo la ripartizione dei fondi diciamo utilizzando come parametro principale quello de la popolazione
Una zona come quella genovese dove la popolazione in diminuzione ci porta ad avere una drastica riduzione di finanziamenti trasferiti e quindi abbiamo una impossibilità a continuare a mantenere i livelli di efficienza e anche tipi di servizi quali in fondo avevamo ragione
Questo direi che non è a vantaggio tende dell'amministrazione della cosa pubblica e non è a vantaggio del servizio ai cittadini
Nella individuazione diciamo del rapporto fra provincia metropolitana comune capoluogo e s'sotto sistemi municipalità quale è stato individuato nella proposta di legge nella relazione Chafik io penso che diciamo andrà valutata con estrema attenzione forse da questo punto di vista è opportuna una elasticità e quindi un affidamento alla autonomia di gestione sia statutaria che regolamentare della singola area proprio perché diciamo fa comunque combinate insieme la tradizione la storia e la cultura e la realtà territoriale di ogni centro sia non si potrebbero e non si dovrebbe restare decreto difficilissimo individuare dei parametri che possano andar bene in qualunque luogo in qualunque situazione
Già questo è stato detto da altri e mi trova perfettamente d'accordo
Se noi facciamo il caso per esempio della città attivo più a mente ecco Genova nasce come grande Genova nel mille novecentoventitré
Diciamo inglobando comuni che avevano una tradizione di autonomia ecco il in questi comuni esistono dei centri storici e quindi vigente ma si può parlare come di una città che ha più centri storici ed è chiaro che al l'ora il nulla discorso di municipalità non si può prescindere da una tradizione storica e culturale di un'aggregazione che storicamente diciamo verificata
Ma nello stesso tempo la città a nuovi quartieri ghetto che non esiste nessuna tradizione nessuna cultura nessuna aggregazione ma pur questi grandi nuovi partiti devono essere governati quindi e il diciamo l'attenzione alla singola situazione locale io credo che dovrà essere assolutamente diciamo rispettata
C'è diciamo un problema che è stato sollevato anche dall'ex sindaco di Palermo ed è quella tenda ruolo economico che oggi un grande comune assorbe a cui un grande comune assolve anche se con enormi difficoltà
E in particolare nelle citato settori industriali diciamo che hanno fondato la ricchezza di queste città sono entrati direi in una crisi ormai più o meno definitiva
è difficile immaginare che non si possa sedere una città in cui il tre quarti dell'economia fondato sull'azienda pubblica nell'azienda pubblica
Poi quella dell'acciaio poi quella delle cantieristica poi quella impiantistica che entra in crisi ecco quando i tre quarti dell'economia cittadina entra in crisi è molto difficile immaginare un avvenire occulti propulsione o di promozione no ed una possibilità di rapida sostituzione
Se voi semplicemente immaginate che tutto l'indotto genovese praticamente trainato dall'industria pubblica ecco la riconversione non è qualcosa che deve essere deciso solo dai vertici dell'IVRI ma
Comporta tutta una serie di decisioni indotte anche da parte di privati
Quindi non è un processo nel rapido né indolore
Quindi voglio dire è un problema che non può essere risolto unicamente con le forze locali anche se mi rendo conto che le forze locali hanno certamente il compito di proporre qualcosa di più
Però e a questo punto il ruolo di un comune diventa assolutamente determinante
Perché laddove per esempio l'industria pubblica cessa l'attività si aprono spazi nuovi che erano stati impegnati in fondo
Alto uso più generale spazi della città impegnati ad un uso più generale che naturalmente la città può riproporre pur nel diciamo può riproporre come utilizzazione diverso qui a questo punto il comune ruolo gioca chiaramente un ruolo fondamentale non solamente nella definizione di un nuovo piano regolatore con tutti i limiti che si veniva dicendo prima
Ma evidentemente anche indicando con tutta una serie di incentivi possibili nuove attività produttive realizzati e qui a questo punto diciamo gli strumenti ecco per un ente come il Comune sono piuttosto scarsi pur essendo determinanti sono in realtà scarsi ecco perché le grandi città sì sicuri in un certo senso sì ma se erano in questo problema non riuscendo con gli strumenti amministrativi attualmente esistenti ad essere incisive in una situazione che richiederebbe invece rapidità di decisione possibilità di investire grandi capitali e diciamo capacità anche di collegare energie pubbliche e private interni diciamo molto è questo oggi ai comuni non è possibile
E io credo che in una così in una indicazioni di nuove possibilità
Ex sia nella riforma diciamo legislativa sia anche in una riforma di procedure amministrative questi fenomeni siano quelli che forse le grandi città attraverso uno così una valutazione congiunte omogenea dei responsabili amministrativi ecco potrebbero valutare e diciamo far presenti perché nel momento in cui alcune priorità potessero andare avanti anche con questo nuovo governo che si fa che si va hostess abbia formando possano potessero trovare una rapida attuazione dare risposte a problemi sociali ed economici che rischiano se noti farsi estremamente pesanti per tutti grazie
Grazie signora botto
Se De Magistris
Grazie
Sindaco dei Cahiers de
Credo che siamo tutti tempo mortificati perché convegno decideva di sia ieri che oggi direi volato alto
Dato molto bene sappiamo tutti che siamo dagli stessi protagonisti delle sue chiusura raffinerie che sta mattinata penso che se non proprio tutti quasi tutti immaginari
Gli sfilasse la sì nella mattinata
Resta però invece a ritenere che si era possibile in tempi abbastanza brevi da parte della nel riprogrammare un incontro in maniera anche più specifica magari cogliendo
La proposta molto concreta e mi pare molto seria della signora Bozzo
Nel confronto diretto di esperienze per quelle aree che si immaginano già via automatica da parte della legge
Sul oggetto diritti trasformazione e trasformazione istituzionale in quanto avevo metropolitane
La parola sarò brevissimo non farò
Trattenere ancora oltre l'uditorio e anche le serie devono essere stanca anche le sei
Potrei addirittura anche rinunziare a parlare perché
Le cose che sono state dette fin d'ora
Raccolgono e ovviamente anche superano quello che avevo pensato di dire alle quali ho dovuto frettolosamente rinunziare
Perché il mio intervento era previsto ieri prima nella relazione onorevole Giachetti e quindi era impostato su
Una serie di interrogativi raccoglie invece il la relazione del voleva giovarsi al già parzialmente o anziché gran parte risolto rendendoli privi di dissenso
L'altro motivo per il quale rinunci potrei anche rinunziare che mi riconosco larghissimamente nell'intervento del sindaco di Palermo
Che faccio assolutamente proprio una terza ragione e che la città
Di cui sono sindaco e che rappresento in realtà non ha quelle caratteristiche prevista né dal disegno di legge quale uscì dalla Commissione del Senato
Ma è da questo che ho già stato qui presentato
Quindi no ma i criteri le caratteristiche previste per il riconoscimento di area metropolitana
Ma perché insistono nel parlare sia pure brevemente proprio per quest'ultima ragione
La città a questa realtà ha questa caratteristica vorrei dire che contrariamente a certe altre situazioni territoriali italiane
La area ricade tuttora Maria in espansione economica e demografica
Anche se il comune della città centro e dal punto di vista demografico
Statico chi è un fenomeno di area il notevole continuo sviluppo anche demografico
Un'altra caratteristica e che il rispetto alla situazione globale della Sardegna della regione in cui questa realtà e inseriti tra
L'area di Cagliari ha proporzionalmente alla popolazione alla situazione economica della stella Regione un peso sicuramente maggiore in proporzione
Rispetto ad altre situazioni italiane basterebbe così pensare due per nella che
Quest'area raggiunge relativamente ad alcune funzioni essenziali
Il cinquanta per cento dalla popolazione alla Sardegna
E il quaranta cinquanta per cento del territorio è sotto l'influenza di alcuni servizi forniti dalla città
Allora in questa situazione il primo problema che mi pare che sorga sia quello che poi il tema del nostro convegno del della proposta di legge
Di un ordinamento
Ma che non può essere definito una volta per sempre in una norma
Immodificabile
O in una norma che pretenda di avere esaurito in se stessa la sua capacità di applicazione e che invece questo ordinamento debba avere una sua fondamentale la caratteristica di flessibilità
Nel senso che deve consentire adattarsi a tutte quelle parliamo di istituzionali corrispondenti alle variabili delle realtà sociali economiche per tener conto di quelle realistiche sussistenze didattico territoriali economici sociali e vorrei dire forse anche omnicomprensiva mente culturali
Che caratterizzano alcune situazioni indipendentemente da quei parametri che avvenga quindi vengono invece fissati il riconoscimento spesso anche sei vie voi la
Norma che consentirebbe alle Regioni di individuare altre aree ma sembrerebbe già
Con una caratteristica che ne attenuerebbe la portata le connotazioni
Mi pare allora che il tema che è stato rilevato da ultimo comunque nella sua conclusione dall'onorevole protratto quando ha fatto riferimento a quella compilazione di schede a cui poi adesso si riallaccia alla proposta Opel consigliere comunale di Genova
E che però appunto io chiederei non fosse limitato soltanto a quelle già assegnate in fronte come ammissibili a questa nuova configurazione giuridica per fare emergere da queste realtà la normativa e non costringere con le norme prefabbricate la realtà ad adattarsi
Ad esse o a rassegnarsi a non entrare in essa il secondo problema è quello della individuazione del luogo Montella o delle forme in cui e con cui si devono governare questa realtà qualunque sia alle etichetta la le che le classificare gerarchizzati
Mi pare che tra ieri e oggi si è un déjà atto abbastanza da pendolare mentre fra coloro che ritengono no necessario un nuovo organismo di governo questa mi pare sia stato non vorrei attribuirgli alla falsamente gliene chiedo scusa se così è una proposizione abbastanza ferma nella relazione del professor Mazzocchi
E invece l'indicazione di attribuzione di queste funzioni di governo che si riconoscono necessarie
Ma anche qui si è un pregiato fa Chiti delle vorrebbe attribuire alla provincia metropolitana di chi alla provincia ordinaria e anche qui il discorso esso sono biforca atti fra coloro che pretendono la Provincia ordinaria già sufficiente ad assolvere questo compito
E altri che invece vorrebbero trasferire la connotazione di provincia metropolitana tutte le province per adeguarle sono alcuni elementi che sono emersi alcuni dei discorsi
La realtà che che la città area per lo meno quella di cui io conoscenza responsabilità diretta
Che si caratterizza proprio per questa sua dimensione sovracomunale che quindi deve realizzare servizi a raggio dare a
Oggi trova grossi limiti nelle sue competenze in tutti i sensi competenza nel senso appunto delle potestà
Competenza del senso dell'attribuzione delle risorse
Anagraficamente commisurate e insufficiente non solo nell'ipotesi che faceva il Comune di Genova di una popolazione in declino ma insufficienti anche perché non è neanche moralmente giusto che nell'accettare a debba assolvere a servizi di cui beneficiano pure le altre realtà
In cui magari per quel fenomeno di inurbamento tuttora esistente che però non trova ospitalità nel Comune principale comune tradizionale nella città originaria
E va quindi a collocarsi nei comuni contermini questi beneficerebbero degli incrementi demografici di una popolazione che ospitano soltanto nel dormitorio notturno e a cui non offrono nessun servizio
Ecco allora la soluzione non può essere quella di togliere al comune
Queste funzioni e questa competenza e passarli a ad altro tipo di organo o di ente già esistente
Ma viceversa trovare le forme e i modi per consentire a queste realtà di sopperire a queste esigenze vorrei fare brevissimamente anche una considerazione che almeno nel caso della provincia di Cagliari
Non si dimentica la forbice dei Gallery una delle più vaste territorialmente d'Italia era la più vasta fino alla costituzione della provincia di Oristano ed è tuttora rimasta grandissima abbiamo circa ottomila chilometri quadrato di superficie quindi con le realtà storiche fisiche sociali economiche assolutamente diversificata
Si verificherebbe quindi che questa Provincia dovrebbe con lo stesso metro e con le stesse caratteristiche governare la realtà metropolitana di Cavaliere governare per esempio una delle zone più depressa della nostra economia agraria
Per il legno gli estremi della Provincia
Ecco allora non luoghi organi ma nuovi poteri per quelli che oggi esistono e fra questi devo ritenere
Cogliendo anche qui un accenno fatto Daloui in termini negativo che io vorrei auspicare viceversa di poter vedere realizzato in termini positivi dal sindaco di Palermo quando si riferisce alla caduta del mito Regione
So della speranza Regione ecco io vorrei vedere invocati ed avvocati nuovi precisi compiti e responsabilità della Regione nel senso che adesso dovrebbero far carico
Delle responsabilità programmatori è e di visione urbanistica complessiva del territorio regionale capace i sopportare
Nelle aree far sopportare nelle aree metropolitane con indirizzi precisi che siano vincolanti anche per le realtà che dell'area metropolitana fanno parte ma in genere tentano di non sopportarne gli oneri
Potrei portare mille esempi che però riguardano i panni sporchi ricca non interessano la generalità
Costringere la Regione ad assumere realmente questo onere questa sua competenza di di raggio regionale con una particolare attenzione a queste realtà che si muovono
Il larga parte anche perché determinate almeno questo il caso del Cavaliere dalla presenza stessa della regione come richiamo dei servizi come richiamo di esigenza
Perdendo addirittura anche non vorrei apparire antidemocratico potestà sostitutiva in caso di inadempienza
E la capacità e anche qui ma notazione del sindaco di Palermo che ritengo molto importante
Ti coinvolgimento di tutte quelle altre competenze no istituzionali o non costituzionali e che però incidono pesantemente sul territorio e determinano il vincolo e limitano la stessa azione del Comune
E dovrebbe essere questa
Soprattutto nelle regioni a statuto speciale come la Sardegna una funzione e una responsabilità tipica della regione
Ecco allora dette queste cose di carattere generale
Vorrei ricordare che la l'area di Cagliari si caratterizza appunto una sua influenza molto vasta nel territorio e nella popolazione
Che ha una funzione economica trainante per l'intera economia della Sardegna non foss'altro che per la presenza del maggior portò
E di quel porto già oggi maggiore ma che sia Dio sia pure attraverso incertezze e ritardi e difficoltà a diventare ancora più importante con una prospettiva di funzione addirittura extra regionale
Nel nuovo porto industriale merce contabilizzate
Cagliari è una funzione culturale amministrativa e finanziaria
Che normalmente di raggio regionale al contrario però a tutte le le limitazioni che derivano alcun sine municipale nel senso fisico finanziario riduttivo organico strutturale
E basterebbe pensare
Ai limiti della uniformizzazione contrattuale che lampo l'antitesi penso di una vera autonomia
Quando calava su realtà assolutamente diverse una struttura organica
Assolutamente uniformi Zatta
Che dovrebbe essere valida al di là dell'escussione dei livelli delle fasce per il comune della Val d'Aosta odio
Allora sono però in generale
Quanto sia valida la osservazione che ha fatto il sindaco di Palermo che vi sono anche dei tipi di controllo in realtà non previste dalla Costituzione e elargiti dalle procedure a soggetti addirittura burocratici esterni che molto spesso col pretesto dei pareri di congruità o gli altri meccanismi di questo genere si traducono in forme di retto
Di annullamento della volontà
Ecco allora concluderei che tutto a queste cose si riassumono in un bisogno assoluto di novità in grande parte il disegno di legge
Risponde a questa esigenza ma secondo me per le cose che ho detto andrebbe anche in qualche modo rivisto
E ritoccato tenendo conto di osservazioni che sono ammesse anche in questo dibattito che in quelle che dovrebbero poter emergere da altre iniziative di questo genere che dovrebbero seguire questi vi è bisogno fondamentale stabilità amministrativa vorrei chiudere con un'osservazione che non mi sembra sia stata
Fino ad ora fatta da molti altri bisogna anche di un grande recupero di credibilità da parte degli strumento della vita politica dei partiti
E in modo particolare la Parco della democrazia cristiana non solo in termini di moralità in quello che è il senso orrenda che la gente da questo tra concetto e cioè il lo scandalo dell'interesse privato con misto all'interesse pubblico ma intenderei parlare dell'esigenza di un recupero di moralità politica
Nel senso che i partiti nostro in primo luogo dovrebbero avere la consapevolezza del bisogno urgente di riappropriarsi di una funzione di pedagogia politica
Di educazione alla vita politica e qui entrerebbe Malosti non c'è no no così via passando il problema del danno enorme delle logiche correntizie
Che hanno distrutto questa funzione avvicinare
Che era la nostra cara ecco allora conclusivamente è vero che queste realtà chiedono anche un'attività di ingegneria costituzionale
Chiedono anche norme ma soprattutto credo che si tratti di un atteggiamento culturale nuovo che il paese del governo del Parlamento devono prendere sventato unitaria che non è più quella di Minghetti ma è quella di di una società che si è sviluppata e che cammina con le sue forze in modo assolutamente impensabile
Non solo cento centotrent'anni fa ma anche mila novecentotrentaquattro e anche nella immediato dopoguerra
Migotto mensa di Trieste
Signor presidente Gentile signora
Io vi parlerò dell'area urbana di Trieste
è stata una vera
Forte e centrale dell'Europa che per avvenimenti bellici
Per più recenti fatti anche economici è diventato un'area periferica e debole
Fatti politici dir sono conosciuti infatti economici più recenti sono riconducibili
Al fatto che le aree portuali storiche hanno cessato di essere aree industriali in quanto le materie prime si trasformano di preferenza nei luoghi dove si producono e quindi l'apparato produttivo
Che era legato l'area portuale entrato in crisi ti porti diventano porti di servizio e quindi non più porti industriali questo nella così realtà che riguarda Trieste riguardo a Genova riguarda Massilia Amburgo o tutte le aree
Storiche portuali
Trieste ha cercato di reagire a questa situazione cercando nuove vocazioni cercando nuove opportunità
E in particolare si è rivolta verso due indi Rizzi un primo indirizzo riguarda
Una nascente vocazione scientifica e tecnologica
Un altro indennizzo è quella di recuperare un ruolo centrale nella nelle prospettive di nuovi rapporti di aperture
Nella collaborazione economica extra o verso Europa occidentale Europa orientale
In particolare ci si è accorti
Che
Le modalità in cui si creano in mezzo meccanismi notte da cui nascono i posti di lavoro oggi nei se moderni Paesi cioè dei Paesi più sviluppati
Però sono cambiati
Negli anni cinquanta era l'industria che fino agli anni settanta era industria manifatturiera che creava posti di lavoro oggi l'industria manifatturiera per le ristrutturazioni in atto e più una fonte di riduzione della lavoro
Si è visto invece anche secondo l'esperienza che ieri venivano complicate illustrate dal polso Mazzocchi che attualmente il lavoro nasce dove si creano le condizioni di una rapida concentrazione di cervelli
Dove mi sono stimoli culturali e ambientali capaci di attrarre persone intelligenti
Nel luogo in cui sia compositivo impatto tra istituti universitari e ricerca applicata industriale rinascono le idee del futuro
Le quali nella loro traduzione produttiva danno origine a nuove imprese a nuovi posti di lavoro
In aggiunta a questi posti di lavoro ad alta tecnologia hanno effetti moltiplicativi collaudati però per cui da ognuno di questi posti di lavoro nascono cinque sei altri posti di lavoro
Questo si è già verificato in America niente in Europa molte aree che avevano un trend demografico ed economico negativo hanno invertito la tendenza
Oggi sono in una ripresa ieri Cuffaro ossia demografico che economico
E una opportunità che è anche la città di Trieste fattuale sta realizzando
Un grosso parco scientifico ed ecologico internazionale
Con una macchina luce di sincrotrone che sarà tra una tra le più aggiornate del mondo con un centro di Biotecnologia di ingegneria genetica
Patrocinato dall'un nido
Con altre iniziative connesse autonome però con quelle indicate Stefano e ci siamo resi conto che è una condizione estremamente importante deve essere attribuita la capacità di offrire uno stile di vita locale altamente attraente
Il demone o a richiamare prima e a trattenere poi persone giovani viva vivace intelligenza di elevata professionalità questo implica la necessità di ridisegnare l'immagine della città in funzione di tale specifico scopo sotto tutti i vari aspetti del della realtà urbana
E quindi sul piano abitativo dell'organizzazione scolastica sanitaria
Della valorizzazione dei beni culturali e ambientali dell'offerta di servizi per le persone per le imprese
Della predispone predisposizione di spazi e di opportunità ricreative di più rapide e frequenti comunicazioni con i maggiori centri nazionali ed internazionali
Occorre ricordare che qualche anno fa a Trieste fu già indicata da una indagine quasi contemporanea svolta dalla il mondo e dal Censis come la città italiane in cui si vive meglio
E questa indicazione
Noi la riteniamo altamente coerente con la vocazione che intendiamo perso così spediamo darci realizzare quindi i programmi urbanistici della città
Sono per lo più orientati in questa direzione
Nella direzione cioè di rendere la città più attraente di valori
Vi è una progressiva valorizzazione dei suoi beni culturali ed ambientali
Di esserci una città che come ci dicono anche licenziati che sono presenti euro da delle motivazioni date le gratificazioni attivi vi lavora
Però tutta l'attività
Urbanistica tutte le gli indirizzi di lavoro erodere gli enti locali sono orientati
Realizzare questa questa volta queste vocazioni
Insieme a queste a creare anche una specializzazione nuova del porto
In modo tale e la città possa riprendere
Darsi anche strutture di servizi e nuovi modo casta posso riprendo anche quel ruolo così internazionale di intermediazione commerciale che oggi si rende almeno speriamo più promettente per quanto riguarda soprattutto le aperture verso l'est europeo
Quindi noi speriamo in definitiva però che
Le circostanze storiche che sono state Aversa dei decenni passati
Possono essere
Favorevoli nei decenni futuri che possono farci che da cita di Trieste ritorni ad essere un importante avamposto
Nazionale nel cuore dell'Europa centro orientale
Vorrei dire due
Brevi parole per quanto riguarda
Considerazione di carattere più generale che riguardano il funzionamento dei degli enti locali ecco io una breve esperienza di un anno e mezzo come assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Trieste
E mi son reso conto di una cosa che
Nella posizione di una sempre maggiore richiesta di servizi da parte della dell'opinione pubblica da parte dei cittadini
C'è una domanda crescente di servizi anche nei confronti del Comune dal soprattutto comune
E non sempre il comune in grado di dare
La risposta è e i cittadini si attendono
Anche perché la macchina comunale spesso concepite in termini arcaici in termini accentrati
Che non consentono risposte adeguate alle necessità della gente
E questo fa anche scadere le istituzioni locali agli occhi dei cittadini perché vedono decide non riescono a dare risposte a richieste
Io vedo soprattutto che c'è un cattivo rapporto negli assessorati tra assessorati di laica assessorati di staff cioè gli assessorati che erogano servizi rispetto agli altri che dovrebbero assistere gli assessorati che erogano servizi
E ho qui bisognerebbe
Modificare come anche noi cerchiamo di modificare con opportune anche delibere interne
I rapporti in modo tale che come succede nelle imprese private dove la vendita e la produzione la prevalenza su tutte le altre realtà
Così anche nell'ambito degli enti locali l'erogazione dei servizi abbia una precedenza una priorità su tutte le altre attività
E ci sia anche un'autonomia di intervento per piccole manutenzioni per per così varie realtà vero che molte volte impediscono di erogare i servizi
Ma questo mi pare un discorso importante perché è un discorso semplice voliamo anche banale ma è un discorso molto concreto caro che consente valorizzare effettivamente delle risposte cittadini consentono agli amministratori cd
Poter essere dei politici in termini moderne dei politici che risolvono i problemi e politici che fanno quello che dicono
E dei politici che dicono quello che fanno o anche quello che non possono fare ma anche quando dicono quello che non possono fare hanno un'attenzione e hanno una giustificazione diciamo da parte dei cittadini cioè sentono e cittadini però ascoltano e anche si adeguano anche dinanzi alle difficoltà poté successo ci sia capace di essere asservibili grazie
Immediatamente fare praticamente
Noi che avremmo concluso previste il programma
Poi alcuni hanno consegnato delle
Nei contributi scritti ritiene che l'onorevole Marziantonio della lega
Nelle Autonomie Graziano per la presenza in più questi fatti
Ma io premetto subito che
Provo un po'di difficoltà ad intervenire
Mi pare conclusione
Degli interventi previsti
Dal programma un po'perché
Molte questioni sono già state
Ampiamente valutate commenta
E un po'perché lotto una strana cesura tra
Le considerazioni che si sono svolte ieri
E le considerazioni che invece hanno caratterizzato i Davoli e la discussione di questa mattina
Pare che il tema della secondo giornata di riflessione
Cui gli organizzatori in qualche modo ci hanno chiamato oppone
Una questione della quale si affastellano
Ordini molto diversi di problemi Problemi in prima approssimazione di governo la cosiddetta necessita di riordino delle autonomie locali uniti a problemi di riflessione teorica
Che sono stati esaminati ieri anche se non compiutamente cioè la lettura delle attuali
Condizioni delle aree metropolitane
Allora queste due dimensioni non necessariamente si coniugano con facilità anzi dal mio punto di vista è preferibile che in qualche misura addirittura si contrappongono
Sarebbe infatti imperdonabile pretendere di ordinare o di individuare meccanismi semplifica tori in grado cioè di risolvere
La dualità storico teoretica anche utile nella sua ambivalenza alla comprensione delle dinamiche internazionali politiche economiche sociali delle aree metropolitane con semplificazione di natura istituzionale
Pensando cioè all'esercizio applicativo di una tecnica e politica in quelle che sono state chiamate operazioni di ingegneria istituzionale
Capace di risolvere i problemi perpetuando se stessa in livelli diversificati e Diversity governo senza la necessaria premessa di alcune riflessioni teoriche che credo non siano state del tutto ancora computer
E sarebbe imperdonabile cento per tanta forza politica ma lo è molto di più per la democrazia cristiana che come sappiamo sconta le sue flessioni più evidenti
Soprattutto e segnatamente nella congestione delle grande metropoli in realtà con le quali non è più possibile proponibile un rapporto a strato d'episodi pro fondato solo sul richiamo a valori dalla nostra ispirazione cristiana ad un solidarismo che talvolta a sto solo di maniera oppure ad un umanesimo avvisi incarnato da quella che è la realtà segnata quotidianamente dal volto anche in mano della società dei consumi di cui solo raramente si riesce a contrastare sia le tendenze autoritarie Duni dimensionali sia il finalismo la logica
E allora per
Affrontare un attimo maniera forse diversa da quanto ha fatto professor Mazzocchi ieri il problema della comprensione
Delle aree urbane per fondare quindi conseguentemente anche quella che si voglia azione di governo è opportuno chiarire quale l'oggetto che si cela sotto il termine di area metropolitana ed è opportuno dal mio punto di vista abbandonare ogni esaltazione apologetica della vita metropolitana spesso oppure la babele delle chiacchiere sulla sua non vivibilità e credo che se proviamo ad affrontare il problema da un altro punto di vista forse riusciremo a chiarire qualche elemento che spiega da una parte le contraddizioni delle difficoltà estreme di che legare pratica progettuale riflessione teorica e l'attuale metropoli cioè quella cosa che come spiegava il professor Mazzocchi ieri sostituisce la cosiddetta città industriale a cui ricordava peraltro anche che al Pride alla fine tutti arrivavano perché la conclusione del sull'analisi dello sviluppo
L'industriale terminava più o meno con queste parole si chiede alla fin fine tutti vanno in città
E quale che sia il suo inizio al quale che sia la sua evoluzione e a questo sbocco che per viene la civiltà industriale e meglio ancora della dimensione e composizione del prodotto nazionale è l'ampiezza dell'urbanizzazione a misurare lo sviluppo industriale
Dicevo se la città o le aree metropolitane la disseminazione nel territorio di queste realtà sono qua che cosa che supera la stessa dimensione della città industriale come mi pare ormai assodato
Allora dobbiamo tener presente che queste realtà si configurano sempre di più in una dimensione di relatività generale in cui la vita metropolitana non è assolutamente definibile in termini spaziali
è probabilmente possibile delineare ancora un quadro concettuale generali in cui servire le cicale metropoli le città regioni tutti i cambiamenti cui abbiamo assistito seguendo fenolo fenomenologica mente degli avvenimenti
Siamo passati da una città comunità in cui lo spazio ed il tempo erano racchiusi all'interno delle mura della vita cittadina e dei suoi valori comunitari alla città metropoli dove questi valori vengono fatti circolare con tale rapidità fino a portarli alla loro esplosione
Non vi è più il tempo unico delle città comunità scandito da un ritmo quasi da eterno ritorno al posto della durata unica del flusso unico
Sono subentrati i flussi le durante
E nel passaggio dalla vita comunitaria alla vita della città industriale
Al tempo assoluto se è così sostituito il tempo della relatività ristretta in cui le durate si disponevano ancora secondo una loro continuità in cui soprattutto vivevano ancora prepotentemente dei temi dei corpi di riferimento privilegiato che davano in definitiva struttura questi tempi diverso
Mentre nella nelle città fino alla prima industrializzazione vi era quindi il tentativo di combinare il tempo civile di tempo profano il tempo religioso mostrandone districa abilità nelle metropoli il tempo unico si era già spezzato all'inizio della fase conclusiva della industrializzazione in tempi diversi e ognuno di questi
Porta al suo interno
Il proprio orologio
La propria capacità di gestire le situazioni che governa
E quindi la vita nelle metropoli è inevitabilmente travolta da questa visione
I cui l'elemento decisivo non è più la comunicazione interpersonale ma non è più neanche quello che è stato un problema drammatico dall'attività industriale cioè
L'energia quanto
Un vicendevole flusso di informazione in cui si realizza da una parte sia l'idea metropolitana della scomparsa completa di ogni possibile spazio spazia di trazione sia la rottura delle varie durate sociali
Ecco credo che se ci poniamo di fronte a questa situazione
Allora ci possono essere e l'abbiamo letto
Probabilmente tendenza ispirate da utopie resta curative miranti a reintrodurre motivi di ordine tratti bene o male dall'universo o metropolitana da una parte da quello comunitario ma in una di queste scelte c'è a mio avviso una medesima scommessa mancato con il futuro perché la riproposta di spazi e di tempi della memoria
Della citazione invisibile e perciò inutile rispetto ai top cui visibili che sono dominati dal fluire incessante della storia
Ha un po'deviato rendo conto dalla tema di oggi ma perché ritengo che nessuno schema utile si è nostro possesso tale scelta preservarci da rischio di ipotizzare disegno di Governo per il futuro
Che non parta dall'oggi ma che si debba sia invece condizionato dal ieri cioè sia continua condizionato dal nostro ricordo c'è condizionato dalla citazione cioè dalla memoria
E allora è pur vero che a livello teorico la metropoli seppure quella che dicevo prima dell'attività generale e forse in qualche modo descrivibile ma è altrettanto vero che le storture le disarmonie le dia cronicità i drammi che ne è servito diciamo non sono state ancora del tutto compresi nella loro specificità storica
E di fronte a questa situazione di fronte alla morte alle molteplici analisi della crisi della città e della società un primo elemento da chiarire conseguentemente rapporto cita società da questa mancanza di chiarezza di scelte sia l'ambiguità nell'ipotesi interpretative dei problemi urbani sia la mancanza di chiarezza e gli errori di impostazione tendenti a porvi soluzione
Di aspetti dello spazio uffici cubano condizionano la vita le relazioni in maniera non ancora sufficientemente esplorata al punto che non siamo non possediamo ancora neppure adeguati concetti un adeguato vocabolario per poterne parlare
E questo perché il pensiero analitico frammentato discontinuo della disciplina specializzate della scienza moderna sia insegnato sostanzialmente solo due cose a vedere questa impossibilità a tradurre almeno come somma di due dimensioni diverse una dimensione sociale anche una dimensione fisica almeno ma probabilmente non sono più sufficienti siamo forse entrati in una specie di entropia
Di in questo meccanismo
E l'entropia si governa o o non si governa proprio si descrive con una probabilità certo non con certezze o con meccanismi che pretendono di codificare una specie di domini
Definiti
I possibili campi di intervento
E quindi non essendo possibile ricercare la dimensione unitaria degli spazi e dei tempi urbani che da sola identifica la città nei confronti della società noi non siamo più in grado di distinguere
Bene o male l'oggetto che abbiamo di fronte gli steward una volta lecita governo quelle mercantili quelle palle industriali le città industriali poi che hanno mano a mano
Racchiuso al loro interno tutte queste funzioni specializzate
Il loro linguaggio le loro forme le loro relazioni erano leggibili
Oggi i fenomeni che abbiamo di fronte non sono più leggibile
E ognuno di questi topos è individuabile forse come frammento Ringo una lettura dalla città postindustriale con un ulteriore pericolo che talvolta viene molto spesso sottolineato
Esistenti un pericolo di una colonizzazione da immigrazione
E
Seguiamo questo ai calo demografico
Alla parcellizzazione dei ruoli affidata alle singole
Persone dobbiamo più chiamarle classi sociali non esistono più neanche le classi se viaggiate credo di tutte le classi convivono tranquillamente Porta a Porta ma hanno bisogno di una manodopera d'immigrazione che faccia quelle cose donna da bassa ma manovalanza delle che faceva nelle città industriali ma quelle cose che rischiano di essere non completa completamente
Affidate al ruolo la nuova personalità di questa società
E quindi c'è una piattaforma continentale cubana oltre quella continentale che preme verso l'Europa basta guardare i colori della pelle nelle varie metropoli certamente Parigi
Amsterdam Londra ma certo anche ormai nelle città italiane allora mi pare che questi elementi vadano tenuti presenti se si vuole raggiunge un risultato che porti a ricco vedere anche come si attualizzato i valori della nostra ispirazione cristiana nei confronti di queste realtà
E come peraltro da questi valori poi diceva non solo la lettura ma anche la traduzione pratica di ipotesi di governo e parlo solo di ipotesi di governo terzi certezza di governo non esistono
Allora io mi ritrovo credo abbastanza
Delle cose che diceva l'onorevole Charfi mi pare che la proposta
Che probabilità cui non mi dilungo presa vada nel senso di
Ipotizzare non soluzioni di governo ma tentativi di letture anche di possibili forme di governo diverse senza stravolgere comunque un meccanismo che è quello delle autonomie non ancora perfettamente realizzato tant'è che noi continuiamo a parlare ancora con linguaggio sbagliato continua a parlare di terre che di trasferimenti quasi come se questo fosse necessaria conseguenza corollario del fatto che riteniamo che ancora il potere sia dello Stato e che da questo venga decentrato a accaduta c'è anche proprio un'autovettura lessicale che a un certo punto ci pone difficoltà dispone di fronte al problema di dire se abbiamo sul serio realizzato lo stato d'autonomia cioè quelle cose che nel programma dei popolari prima del programma della democrazia cristiana dopo erano uno degli elementi cardine
C'è una proposta onorevole Chavez dal mio punto di vista va solo raccordata con alcune esigenze sono stati sono state richiamate esigenze di efficienza di stabilità e o governabilità
Di recupero di risorse modificando macchine organizzative razionalizzando le righe ridisegnando i ruoli tra esecutivi e consigli su questo non mi dilungo perché mi pare che sono tutte considerazioni che sono state ampiamente sviluppate nel dibattito di questa mattina
Certo non individuando questo dal mio punto di vista fondamentale forme di governo atipiche
Due parole su Venezia Venezia
Non entrerà mai in quella specie di Area Vasta che parte da Milano e che si ferma al ponte translagunare
Mi dispiace per il professor Mazza a Cuba Venezia non arriverà mai per un motivo molto semplice perché bene o male
Venezia è condizionata o si condizione questa logica come un'aria di consumo culturale privilegiato e rischia di essere dominanti le sono da una cultura molo turistico
I meccanismi di inversione che da democrazia cristiana tentato di porre in essere sono stati bruciati tutti esattamente dall'Autorità sovracomunali cioè dalle cosiddette autorità che in qualche modo dovevano governare aree più vaste
E il piano comprensoriale famoso gli indirizzi governativi
Che non erano provvidenza reca in quel caso ma che erano mannaia che calano giù amo tutti impedito un recupero di una identità di una specializzazione della città di Venezia scansata rispetto a una specializzazione indotta dall'appartenenza a questo lungo asse di sviluppo ecco su questo ne abbiamo tentato di combattere ma poi ci siamo trovati a tre piedi
Dopo una breve parentesi in cui D'Amico nega la
Fatto sindaco per bontà di qualcuno dobbiamo forse capito neanche i ricchi ma ci siamo ritrovati tra i piedi una giunta rosso verde che guarda caso ha ha risposato
E ha restaurato il ragionamento riportando tutto alla necessità ancora di autorità di governo superiori e rispolverando proprio quei meccanismi che avevano impedito a Venezia di attuarsi secondo un progetto specifico all'interno di questo territorio
Fare
Allora Carullo e poi sentiamo Andrioli
Un Lubrano
Bene io volevo premettere nel ringraziare per aver avuto una parola che non potrò più di cinque minuti per un ovvio motivo perché essendo ramo basso essendo aria marginale in quanto sono siciliano assessore alla Provincia di Catania segretario regionale Ben Barnes & Sicilia
Noi abbiamo già dato
Ha preso perché non solo qui ma bisogna avere ma quella anche di sintetizzare quindi mettendo la buon frutto metto da parte tutto ciò che avrei voluto dirmi e lo dico in poche parole
Uno un apprezzamento all'onorevole Chafik all'onorevole De Carmine e all'amico Belfiore
E mi pare che debba riaffermare asseriti in modo molto deciso l'utilità di questo convegno e il rimpianto per non averne fatte altre
Cioè per non aver trovato un'aria all'interno la quale come amministratori di un'aria democristiana poterci muovere io dico semplicemente questo accresce ed è un'enunciazione
Avevo messo questo in positivo alla fine preso quasi dalla rabbia per la validità dell'iniziativa dico che l'onorevole vegana dovrebbe pentirsi per non averli fatti prima non avendo infatti Monti e dovrebbe lasciarci promettendoci che altri ne farà perché non c'è dubbio che noi abbiamo bisogno di un momento di dibattito quando come amministratori di enti locali si va all'interno dell'ANCI dell'UPI e dell'AICCRE si fa solo a mediare su posizioni diverse su posizioni altrui
Noi dobbiamo rivendicare o a noi stessi la nostra cultura un modo di essere amministratori
Anche l'Italia democristiana e io democristiano sono premesso questo mi pare di poter fare un'altra affermazione che anche una Magna Anza
Sono l'intervento del sindaco Signorello ieri si è sentito parlare spendere il nome di un grande democristiano fondatore del Partito popolare quindi democristiano non democristiano
Per motivi di tempo che fu amministratore sindaco di Caltagirone prete di Caltagirone Luigi Sturzo che delle Autonomie Locali fece il suo credo non può un partito come quello no
E cercare anche i fatti più impegnato per due giorni
Senna spendere il nome la cultura e ciò che egli ha detto è sempre affermato contro lo Stato accentratore come diritto di libertà e la libertà come morale e la morale e la libertà come partecipazione nelle autonomie locali
Noi quando siamo amministratori democristiani dobbiamo ricordarci di questo eroso credo la vostra cultura
Se non abbiamo queste radici alle spalle faremo un convegno che è un convegno di tecnici ma non è un convegno di amministratori e noi abbiamo bisogno per dare credibilità alla nostra azione politica di avere una cultura alle spalle e soprattutto di averla spendere quando dobbiamo media ma con gli altri
Noi abbiamo assistito qua al discorso del nove euro e la Ganga chi ha detto che forse i partiti non hanno più spazio nemmeno per iniziative simili in materia di Autonomie locali
E di riordino del nuovo credo oggi il Governo benissimo ma noi siamo pronti a essere dobbiamo avere una sede nella quale confrontarci nella pavé dibattere
Detto questo per rapida sintesi è riaffermato il ruolo e il grado di cultura della Democrazia cristiana e il fatto che Sturzo
Fu un grande siciliano
E quindi è un modo diverso e nuovo per la quale va ricordato una Sicilia che invece viene ricordata solo in negativo io mi permetto oggi di spendere qua un'altra parola
Sempre nell'anno della grande ambito della riforma delle Autonomie per un'iniziativa che si appartiene anche alla Democrazia Cristiana siciliani
Ed è quella di aver dato nel settantanove una legge che è stata antesignano nella riforma delle Autonomie per quel che riguarda e nell'aver riproposto con un governo democristiano e un assessore democristiano una legge numero nove sulle nuove province regionali siciliani
Non è possibile che in un convegno come questo dove parlano partecipano amministratori
Soprattutto di area democristiana non ci sia stata una parola che sia stato speso su un fatto che può appartenere anche a quello che è un modo di essere nel nostro partito a livello regionale nelle comunità locali
Lo dico questo ogni tanto per dare un'immagine diversa di ciò che notoriamente voi conoscete come suicidio
E quindi qual è il tema la regione siciliana nell'ottantasei apparato una nuova legge di riordino istituendo la nuova provincia regionale
Per la quale le Province svolgono quel ruolo costituzionale che le tre province debbono avvenire il livello di governo intermedie
Attraverso compiti e funzioni reali
Le Province regionali in Sicilia da un anno e mezzo hanno mezzi hanno competenze sono nelle condizioni di rivivere quella che è stata l'esperienza dei comuni negli anni settanta e ottanta cioè quel Rinascimento comunale
Perché accanto ai mezzi che sono venuti dal decentramento e dalla delega di poteri e di mezzi finanziari che ha dato alla Regione noi oggi esercitiamo poteri reali in materia di Pubblica istruzione di abilità
Recupero di beni culturali cioè materie singole date più potere di coordinamento e di programmazione avendo sviluppato una Grande iniziativa culturale che quella di rivitalizzare la Provincia che si pone non come elemento affossatore di comuni ma come coordinamento di Comuni prevedendo anche un'assemblea dei sindaci che un'attività di coordinamento che quello di cui noi abbiamo parlato
Debbo portare darne atto semplicemente perché mi pare possa essere utile ad adiuvandum che il problema delle Province metropolitane è stato da noi risolto con legge dicendo che tre arie sono aree metropolitane in Sicilia a Palermo Catania e Messina
Queste tre aree metropolitane
E praticamente si riportano a quello che il disegno di legge della democrazia Cristiana hanno competenze aggiuntive cioè noi abbiamo nove Province regionali
Tre delle quali sono province metropolitane che hanno rispetto ai compiti delle altre province dei compiti aggiuntivi questi compiti aggiuntivi sono in materia di pianificazione territoriale e in materia di controllo del territorio
Nel quale le attività della provincia metropolitana può agire come variante compatrioti uno sui programmi dei singoli comuni e nell'ambito del vasto hinterland che si amministra e una scommessa nuova ma è una scommessa che ci appartiene come amministratori democristiani e noi riteniamo che quella sia una buona legge della quale si possa discutere io devo fare un'osservazione ieri ho sentito con grande estremo interesse riposo Mazzocchi al quale ho dato va dato il merito da parte mia d'averlo apprezzato e di aver avuto chiaro disegnato qual è il futuro che ci aspetta
Ma io debbo dire qua in una sede politica che una riflessione ulteriore va fatta
Noi abbiamo parlato del postindustriale e io una volta ricordo anche di aver sentito il sindaco di Brescia che parlava di qualità della vita
Ma qui dentro in questa sede dove siamo amministratori tutti e dove il tema delle grandi città e anche un tema non dobbiamo dimenticarci il problema del Sud cioè io ho atteso ieri la fine del discorso Consob Mazzocchi quando diceva che a proposito delle grandi aree urbane porci il problema triste purtroppo esistente di quelle che sono le città del Sud e io aspetta una risposta l'interrogativo
Cioè nel momento in cui noi disegniamo un quadro che un quadro nazionale dobbiamo trovarci un orrore per noi che abbiamo un qualcosa da recuperare e che dobbiamo vivere all'interno del sistema perché sono d'accordo e questo ne siete d'accordo anche poi il problema del Sud non è solo un problema nostro per il quale non piangiamo noi chiediamo una solidarietà morale e il nostro problema è anche un problema nazionale per diventare domani un problema europeo
Quindi all'interno di questo nello sviluppo che noi ci diamo dobbiamo anche essere tenuti presenti i piccoli grandi medi e chi sta peggio per parlare di riequilibrio cosa per la quale dal governo Fanfani in poi quello che era il problema del riequilibrio non se ne parla più cioè noi siamo già nella fase post industriale ma problema che dobbiamo porci come aria politica perché viviamo in ambito nazionale che esiste anche un problema dal Sud e e e rimane un problema non solo nostro
Detto questo e avviandomi a chiudere nei cinque minuti che mi ero prefisso un'ultima annotazione
Nel chiedere una solidarietà al partito per una grande battaglia come democristiani e come amministratori locali combattiamo nel subì condizioni più difficili che al Nord
Le parole di Luca Orlando e di Curcio ieri mi hanno dato una brevissima sintesi io ritengo che il ruolo della nostra associazione vada potenziato e ritengo di condividere la necessità di una politica dello sviluppo
Ritengo di riaffermare che è possibile un nuovo modo di operare attraverso una flessibilità dei sistemi attraverso una capacità di costruirsi una propria politica e attraverso uno sviluppo maggiore diverso gli amministratori
Cioè della qualità degli amministratori io devo dire un'ultima cosa che non è in chiave polemica
Sì in tutti gli interventi che si sono fatti in quei giorni si è parlato della responsabilità morale della trasparenza di questo modo di essere sempre pessimi amministratori perché noi siamo un popolo di peccatori
Nel momento in cui cominciamo a essere potenziali criminali per il solo fatto di cominciare a fare gli amministratori
Ora dovremo cercare noi stessi di darci una scrollata per il quale possono esserci cattivi amministratori ma non tutti sono cattivi amministratori cioè dobbiamo levare dalla sua cultura quest'aria del peccato che probabilmente non ci appartiene perché i sacrifici di Monti non possono essere confusi con i peccati di pochi
E un altro fatto e reale cioè bisogna che nel futuro la nel due mila nel tre mila un momento si guardi a questi amministratori
Che nel momento in cui gestiscono i problemi dei cinquecento milioni per la gara d'appalto non possono andare a controllare lo stipendio del materiale o lo straordinario che ha fatto l'impiegato X per dire che il in tema di responsabilità penale degli amministratori
è probabile che gli uomini di governo si diano una regolata
Cominciando a individuare che cos'è in effetti l'interesse privato e come non può esistere un interesse privato per eguale ideologia politica come bisogna andare a distinguere penso che sia un fatto reale il peculato per distrazione d'altro tipo di peculato
Sono dei fatti dei quali dobbiamo cominciare a parlare perché come il problema dell'indennità di carica non sono problemi che interessano al chiunque si trova ad amministrare o essere coinvolto perché è un problema reale
E non è vero e noi siamo uomini e gli altre categorie dello Stato cioè i legislatori magistrati sono tutte persone che appartengono a categorie ineccepibili cioè tutti siamo uomini tutti possiamo sbagliare e tutti possiamo porre cooperare stilisticamente ecco perché ritengo che anche in un domani
Possa essere dato un'attenzione anche a un modo di creare una qualità diverse un modo diverso di essere amministratori grazie
Grazie all'elicottero nello
Ringrazio non aveva i criteri che ne siamo rammaricati gli ha lasciato una nota scritta e come l'amico acconti alla Marzotto Caotorta
Andrioli che ha rinunciato
Io ringrazio per la pazienza di Maastricht di queste cose abbiamo parlato già una decina di anni fa in un analogo convegno dalla Democrazia cristiana
Mi auguro pertanto che questa qui sia la volta buona che non si continui soltanto a fare degli auspici
Io ho trovato molto interessante la relazione Ciaffi ma debbo dire che in alcuni punti preferisco le linee del prima disegno di legge quello dell'amico Rognoni
Fu il primo disegno di legge sulla riforma delle autonomie locali e spiegherò perché
Ma prima di tutto voglio dire sono molto contento di due punti chiariti della relazione Ciaffi uno che la elezione del sindaco avviene dal consiglio e non dagli elettori questo è un grosso punto che mi sembra chiaro una scelta politica precisa se posso aggiungere tanto io non ho problemi Nick Clegg e mi auguro che questa scelta rimane anzi ritorni all'interno anche del nostro partito perché il segretario si eletto dal consiglio non dalla congresso
Questo è una forma di democrazia
Secondo aspetto che trovo molto positivo nella relazione la superamento del discorso degli enti intermedi di secondo grado che hanno fatto una pessima risultato tutti noi speravamo anch'io
Molti anni fa ci contavo sui sì ma non funziona
E quindi una rivalutazione anche della Provincia che è essenziale però su questo punto vorrei precisare allora non facciamo torna fuori i il consorzio siccome vedo che hai parlato nella sua relazione quello dei consorzi i consorzi hanno fatto un fiasco e quindi lasciamoli stare Scoma tu vedi invece che prepara su questo punto gli avessero un po'precisi
Ma vorrei venire al nodo centrale politicamente per me più importante che è quello delle aree metropolitane
Qui io condivido le critiche osservazioni che a fare amico Bodrato prima
E ritengo che si possono superare quelli inconvenienti che lui ha ricordato facendo una scelta diversa è questo il punto che distingue la scelta che ha fatto cioè sì da quella di Rognoni e cioè ritengo pericoloso mantenere quattro livelli di governo nell'area metropolitana perché sono troppo quattro livelli di governo per i cittadini o comunque si sentono una rossa e ci vuole la guida per sapere a chi rivolgersi
E rientra e diventa praticamente una permanente causa di conflitti di competenza
Ora siccome d'altra parte riconosco che impossibile per ragioni storiche e politiche sopprimere il comune del capoluogo perché una realtà molto molto più importante della provincia addirittura della regione
Ritengo che bisogna fare un passo coraggioso di diverso tipo
E promuovere il comune metropolitano a provincia metropolitana esso stesso cioè diventare il comune metropolitano con un'area più vasta con al suo interno le circa le ex costituzione diritti partitamente le municipalità riducendo il comuni limitrofi annunci parità naturalmente questo però presuppone un discorso precedente di minore Area metropolitana
E cioè la Provincia proprietà ma non la Provincia tua altro punto su cui io mi permetto di dissentire vince Baviera cioè la Provincia l'attuale Tudela tuo progetto mi pare tu parli di trasformare le attuali province di Roma e di Milano di Torino in province metro per così come è stato
Come decidono di stare generali riprende quello che dice evidentemente molto più questo è il punto questo è un fatto di modifiche non
Ma non potrà mai permettere di lasciarsi privare di alcuni poteri non dico della MM di Milano amabile altre questioni più importanti dal punto di vista politico
E soprattutto avremo un conflitto di competenza in sostanza io ritengo che mantenere così la Provincia attuale sia pure ristretto eventualmente cedendo alle province vicine alcuni territori come il Lodigiano evidentemente così amiamo però che non cambiamo molto dell'attuale situazione
Cambiamo talmente poco che mi domando se vale la pena di farla loro non riescono a questo è il discorso non risolviamo il problema
Che abbiamo esigenze io parlo qui a nome dei servizi pubblici locali abbiamo esigenze la necessità di avere un auto età pubblica locale reagirà stare che possano sono i problemi dei servizi pubblici nell'area più vasta che non il Comune
Questa è un'esigenza indispensabile e quindi se va bene la Provincia in generale occorre che nelle aree metropolitane sia ad un'autorità superiore al Comune che contengono delle ore però non troppo vasta
Perché ti dico subito che a Milano non può immaginare che Monza entri nell'area metropolitana di Milano perché non sono può essere un sobborgo di Mila come non può essere che Civitavecchia se nell'area metropolitana di Roma perché ha una sua individualità questo anche per un motivo politico
Ciao fare il prato fatte su questo punto ha dei dubbi
Ma il punto è questo che noi riconosciamo le autonomie locali per una ragione o traduzione storica
Era una città come quelle che ho citato hanno una loro tradizione la loro importanza che è bene che mantengono anche culturalmente non possono diventare semplicemente un sobborgo della metropoli mi spiego
Ho una o una un un una municipalità della neutrale perché sarebbe diminuire una tradizione storica
è una su ogni ritualità vietcong cultura locale che certamente hanno si è la tesi della della Pro Patria che monta rimanga comune non divenga municipalità ma non entri nell'area metropolitana perché non c'entra niente ma l'area metropolitana era provincia come diceva un monta nella provincia come montagna individua comunale così rimarrà ciò che il filone evitare modalità un quartiere municipalità insubre comune i della Grande Mela è una tutto binario però per capirci se non ho capito nonostante l'impegno propone rimane Cosimo cambia la Provincia Milano e istinti dalla comune dei bilanci facente parte di una provincia che farò è metropolitane quindi la ordina comunità
Questo metterlo un po'no ma è capire no ma ho capito che non è che nella mia obiezione queste che in questo modo non cambia niente
Dai un po'più di potere come hanno fatto in Sicilia ho sentito ad alcune province la Provincia ed eravamo in poco più di potere provincia di Novara o di paglia ma questo non mi interessa non mi risolverebbero lei perché il problema è
Dice poi da borse troppo vasta ritornerò le frange periferiche ma è un problema è un processo aperto che ancora molto ampio
Ma soprattutto in questo modo che cosa faccia dialisi quattro livelli di governo tra che sono la Regione e la Provincia metropolitana il comune e Lele e il municipalità e sono troppi che rischiamo un conflitto continua
A me sembra allora non potendo sopprimere il comune metropolitano per ragioni storiche e io lo allargo lo promuovo esso al comune metropoli a comune metropolitano chiamo la come vuoi chiamarlo a questo e non ha un problema del nome che gli possiamo dare
Ma in certo senso crolli mi diventa esso la provincia metropolitana però con una certa circo con un è un territorio non così ampio da raggiungere dei comunicano la loro autonomia e quindi io ipotizzo soltanto uno al massimo due ancelle bene
Come monta che fine essa fuori da Metropolitan
Perché non sa non è la replica non mostra non è Milano
Quindi io operaio con con bloccando io faccio per parlare per nell'area metropolitana di Milano che comprende soltanto la prima cerchia dei comuni limitrofi al massimo qualche d'uno in più ma non più in là e diventare un'illegalità che ne vedo municipalità perché cerca ma non c'è dubbio che che il comune che che ecco capire e Comune di Corsico non gli importa nulla di rimanere di vietare municipalità per il Comune di Corsico oggi non è un sobborgo di Milano né più né meno Capece questo il punto
La difficoltà Co-Manager realizzata questa due ipotesi è proprio l'opposizione in tutti i comuni a l'autonomia dei Comuni a diventare
Ma quando si tratta dei comuni di questo il pugno all'inizio proprio io Comune di Segrate chiaro va bene a parte cioè Berlusconi non è chiamano sull'importanza avrà da non poche nemico questo è il punto ma che cos'è l'importanza espresso rispetto no ora concludo subito perché da ma l'importanza e per me è di realizzare un voto unitario di governo tale che abbia veramente un potere immenso per i servizi pubblici locali in tutta questa questo è il discorso molto imporrà
E chiaramente gli altri territori dovranno essere assegnate ad altre province ad altre province armi per questo mi pare importante
Grazie a una data calcolata maturato di Brindisi
Interna che aveva minacciato Bulgarelli cinquanta
Allora anche negli ultimi due allora bombardò Perrotta stampa esaurito l'elenco di coloro che si ha ha chiesto di poter parlare
Come ogni convegno vorrebbe essere pareva essersi le repliche dei relatori
Esperti la
Con qualche atto conclusivo
Io francamente dopo questo importante nel fare convegni
Preferite nella come dire aperti
Invitando i due relatori
A stendere una valutazione di questo incontro pubblicheremo faremo chiederemo che sia pubblicato sui sul giornale perché possano queste due valutazioni è stato a volte elemento di ulteriori incontri approfondimenti che l'anello intende promuovere voglio dire a Catullo che sono rammaricato anch'io che la non abbia dall'ottantuno in poi realizzato occasioni di incontro quale questa di queste due giornate
Sottoscritto avuto qualche ma grazie all'impegno nel frattempo per la verità l'anello ha continuato a sopravvivere per merito essenziale del segretario generale
E netta lotta caro
E adesso riprendiamo la massima e mi auguro eh con qualsiasi altra lo dovremo fare anche il congresso dell'anello dare sistemazione superando anche al nostro interno questo meccanismo delle prove aziende coi diventa solo
Commento di pigrizia per averi e viceversa una
Continuità una continuità operativa
Tornati recrudescenza da presunte nessuna presunzione di voler come dire nel surrogare
Il partito del resto questa non è una organizzazione del partito anche se di fatto e nessuno si è scandalizzato abbiamo parlato praticamente fra democrazie cristiane
Ma vuole essere punto d'incontro aperto io sono molto lieto che sia avvenuto la Ganga che abbia parlato
Mi auguro che in altre occasioni vengono anche altri rappresentanti di partiti a parlare
Per poter poi in quelle sedi
Che sono le sedi del compromesso diceva Carullo mi pare il prima
Anzi Uppi e così via ma del legittimo giusto politico compromesso dunque la politica è fatta di queste cose
Andarsi avendo in maniera serena e senza anche così la cappa di piombo il partito che poi alle sue esigenze politiche che qualche volta può anche a essere sollecitato in direzioni che magari l'esperienza personale ciascuno di noi amministratore locale non sempre può capire condividere o accettare ecco aspetta perché oltre a subire e lavorare e approfondire delle nostre né nostre tematiche dare poi un contributo alla evoluzione positiva del sistema delle autonomie locali
Mi pare interessante presa diretta alla proposta
Dell'amica genovese
Che di fronte da testimonianze anche l'ultimo intervento di quarantotto contorta
Per certi aspetti Favaretto quando ha rivendicato le specificità di di Venezia di andare a vedere nel concreto scegliendo forse non tutte le ipotesi possibili presidenti iniziali del tredici che ama quindi atto ma neanche una sedia un attimo più ristretta magari con gli stessi elettori di oggi perché così possano continuare questa loro collaborazione
Fase di approfondimento andare ad un confronto diretto più più sperimentato sul una tale serie di realtà che sono poi realtà molto diverse
Una dall'altra
E che quindi nell'ambito di una legge che abbiamo sentito l'ipotesi legislativa che è molto argano che questo principio dello Statuto
Autogestito in definitiva dal dal dall'ente locale è un fatto importante
Non è cosa di poco conto cosa che da una
Agì da una caratteristica di aziendalizzazione in sostanza all'ente locale sappiamo tutti come questa sia una spinta che deve essere raccolta non solo a livello tornino a livello dell'amministrazione pubblica in genere
Evitare che il nostro Paese abbia un versante privato estremamente moderno il versante pubblico che viceversa
Diventerà una specie di gamba trascinata
Del Franchitti che che che viene trascinata ma che non riesce ad essere elemento di governo se c'è una frustrazione credo generale dei politici impegnati diversi livelli in pratica a livello amministrativo
E di anche la consapevolezza di in mano strumenti che non riescono a seguire l'impulso politico
Tante volte si alcuni politici e cioè quelli che cadono le cose poi la verità e un'altra che tante volte per ragioni di opposizioni corporative di difficoltà
Di mediazione e così via ciò che c'è dentro di noi volontà di far marciare in maniera moderna questi organismi non riesce riesce ad esprimersi compiutamente
E quindi anche la legislazione muore questo tipo di ostacoli e dare si indecisi presidenti di provincia di assessori e così via
Lo stesso consigli
Le stesse assemblee elettive quella snellezza operativa che viceversa in questo momento non hanno e e allora più che trarre delle conclusioni credo che dobbiamo assumere insieme l'impegno di proseguire il proseguire questo lavoro
Chiedo quindi ringraziandoli ai relatori indie
Fare questa valutazione in maniera da poter la scrivere pubblicare e da quella coi parte
Remo per ulteriore approfondimenti
C'è una cosa che è stata qui rilevata seri che oggi
Ed la
Come dire il senso di preoccupazione
Che fa anche allontanare tanti cittadini all'impegno amministrativo responsabilità politica
Del dell'esser dentro un la quale poi
Uno si trova
Imputato
Quasi a qui io oggi uno dei ruoli accetti di fare l'amministratore pubblico a la sensazione d'da mettere nel conto che quasi automaticamente con imputabile nel corso di questa sua esperienza
Questa è una questione gran va certamente affrontata con gran
Realismo e con gara
Con grande spregiudicatezza io credo anche
Perché non è accettabile conosciamo tutti conosciamo noi stessi diciamocelo pure e conosciamo tutti i nostri colle sì
Indipendentemente dei partiti e così via quanti ve ne sono che si dedicano con generosità e
Una soddisfazione sostanzialmente quasi solo interiore
Alla attività amministrativa e che
Si trovano ad essere imputati solo
Talora per generosità forza a che i meccanismi delle cose sono talmente complicati tratti rispetto alle esigenze attuali da dover essere trovarsi dentro in maniera del tutto inconsce che poi che poi il
Le imputazioni hanno hanno qui i titoli che hanno
No perché poi andiamo avrei
Quindi l'imputazione è sempre terroristiche rispetto magari dimensione del fatto tutto questo è elemento non se dell'insufficienza o o meglio dire del è un rapporto non non positivo in questo momento fra società politica e le società civile allora
E probabilmente sarà bene che Lana e sviluppi una qualche iniziativa in questo senso da cominciare a far capire all'opinione pubblica la differenza fra la Ford che obiettivamente tante volte sì condanne la sostanza che viceversa sostanzialmente diversa che non è il modo per sottrarsi a possibili censure quello di proporre modificazioni
Nel la organizzazione dell'organizzazione amministrativa
Non è che uno dice allora
Non ricco e le mini out per reato ma lo figuriamoci umane Arias dove riversa così così eliminiamo
Dalla censura della magistratura no si tratta di andare anche chi come grande pulizia con gran
Le trasparenza così in questo qui sotto l'esonero grandissima trasparenza
E e andare a definire esattamente le dimensione in
Ore dell'impegno dell'amministratore perché l'amministratore
Il diritto e il dovere di essere tale Emilia grandi impulsi politici
E poi anche di sottrarsi diceva prima bene il sindaco di Palermo ma responsabilità operative che oggi ricadono addosso senza che obiettivamente ci sia un senso tante volte nella
In questa sua in questa ricadute e questo è possibile fare dove
Della stessa nostra ispirarsi
Va beh sì anzi induca a fare queste
E quindi non artifici ma perché si tratta di costruire correttamente in termini moderni anche da pubblica amministrazione ringrazia ancora tutti che la sera ma ecco di non essere
Come dire potuti andare fino alla conclusiva
Esprimendo tutti
Gli era computer
Il pensiero nostra sulle sollecitazioni che ci sono venute da Mazzocchi e da
E ma resta in
Presso le stazioni di aver visto che questa nostra associazione a un solo leale che può avere una sua
Vale possibilità quindi di proseguire nel suo impegno grazie
Per il pranzo al collo si fa