Festa provinciale del PD di Modena - A 30 anni dalla scomparsa di Aldo Moro

Sono Giuseppe Boschini segretario comunale del Pd
Vi presento i nostri ospiti di stasera anche se
In realtà non avrebbero bisogno di presentazione credo che sia davvero un dovere di ospitalità introdurvi alla conoscenza anche del rapporto che loro hanno avuto
Anche in termini personali con l'uomo Aldo Moro
Sono con noi stasera
Giuseppe Pisanu senatore PdL lo ricorderete con il Ministro degli interni al penultimo Governo Berlusconi
Però qui credo soprattutto
Presente credo per la sua esperienza
Di esponente della democrazia cristiana negli anni Settanta e Ottanta sottosegretario anche in quegli anni se ricordo bene alla difesa del Tesoro
E soprattutto credo però di poter dire agli Evo personale dal punto di vista politico di Aldo Moro fin dagli anni della svanire dici
Poi e con noi Pierluigi Castagnetti deputato del Partito Democratico anche lui collaboratore in quegli anni all'inizio della sua carriera politica in qualche modo ancora insomma comunque nella sua fase
Crescita politica collaboratori in quegli anni di Zaccagnini poi di Martinazzoli poi sapete segretario del Partito Popolare fino alla alla sua conferenza l'esperienza la Margherita e oggi appunto
Deputato del Partito Democratico e poi condoni Sergio Zavoli altra figura notissima che non avrebbe bisogno
Di alcuna presentazione in quanto forse uno dei più
Importanti giornalisti radiotelevisivi del nostro Paese
Autore di
Grandi e importanti reportage trasmissioni televisive che credo ricordiamo tutti forse anche compare che hanno stanzia a raffronto con la televisione odierna
Anche lui dal due mila e uno senatore prima del dei Democratici di Sinistra e oggi nel Partito Democratico
Prima di incominciare sento il dovere appunto di dire che tutte queste persone hanno avuto l'opportunità di conoscere personalmente seppure in modo diverso e con rapporti differenziati Aldo Moro comunque di vivere in maniera diretta quei giorni del rapimento
E quindi penso che dobbiamo essere tutti avvertiti del fatto che
Non sono qui soltanto ad un dibattito ma sono probabilmente qui a rievocare giorni dolorosi e ricordi che non possono essere riportati
Alla luce senza una certa sofferenza una partecipazione personale quindi credo che per questo dobbiamo essere ulteriormente grati e ringraziarli della loro presenza
Che cercherò di fare domande mi hanno stupito e possibili più semplici possibili e di ascoltarmi come credo abbiamo piacere tutti di fare e parto da qui
Da questa considerazione si è osservato che oggi nel due mila otto la morte di Moro spacca la storia repubblicana esattamente in due come una mela
I trent'anni dal quarantotto al settantotto con Moro e i trent'anni dal settantotto a oggi senza Moro
Io appartengo ad una generazione ad esempio che in sostanza ha vissuto questi secondi trent'anni ero in prima media quando ucciso Aldo Moro
E come me quindi uomini ormai non soltanto giovani ma anche di mezza età non hanno un ricordo diretto di quei primi trent'anni della Repubblica italiana
In cui Aldo Moro fu figura di spicco
Magari Senatore Pisanu mi aiuterà a ricordare qualcosa meno
Ho ricordato ha riguardato un poco e sta carriere da una carriera straordinaria Moro fu Ministro della Giustizia giovanissimo a trentanove anni nel cinquantacinque poi fu per due anni ministro della pubblica istruzione
Poi fu all'inizio degli anni Sessanta segretario della DC
In quegli anni imposto alla stagione del centrosinistra cioè dell'accordo di governo col Partito Socialista e quindi lo Guido
Alla metà degli anni Sessanta più volte come Presidente del Consiglio
Poi da sessantotto a settantatré fu quasi ininterrottamente Ministro degli esteri nell'anni negli anni in particolare delle guerre mediorientali
Quindi impostando tutto il tema della politica italiana verso quel mondo il mondo arabo ad esempio ricordo una delle sue
E delle sue preoccupazioni politiche poi da sé fino al settantasei nuovamente Presidente del Consiglio in totale cinque volte Presidente del Consiglio la settantasei presidente dell'ATC quindi una figura politica
Assolutamente di rilievo di primo piano ma spesso ricordata soltanto per i giorni del suo rapimento della sua morte
Allora in qualche modo volevo cominciare da qui c'è da ricordare non il Moro dei cinquantacinque giorni del rapimento ma il Moro dei trent'anni di servizio alla Repubblica italiana e alla politica italiana
E chiederei allora in primo luogo al Senatore Pisanu ma poi a tutti i nostri ospiti se ci aiutano a a ricordare il contributo di Moro politico
Allo sviluppo la crescita della Repubblica Italiana in qualche modo che cos'è che il nostro Paese gli deve
Grazie appunto alla sua opera di politico nei primi trent'anni della Repubblica Senatore Pisanu
Partirei da una piccolissima integrazione
Alla sua perfetta
Ricostruzione biografica del personaggio perché
Moro fu anche un giovane anzi giovanissimo costituente
E alla Costituente diede un contributo formidabile
Al dialogo
Penali due grandi culture
Quella
Comunista e quella cattolica che
Contribuirono in maggior misura all'elaborazione della nostra costituente
Ricordo questo primissimo tratto della sua esperienza politica perché ingialliti
Si manifestò tutta intera
L'attitudine al dialogo alla comprensione delle ragioni altrui
Alla ricerca
Del compromesso della sintesi possibile tra posizioni diverse ma
Intendendo sempre la mediazione nonno come una vera operazioni numerica
Quattro più due fa sei dividiamo per due tre all'uno no intendendo la mediazione come uno sforzo volto a raccogliere il meglio il buono che c'è
In ogni posizione a fare andare avanti
Le consegno
Io credo che
Se dovessi sintetizzare al massimo il contributo che Moro diede alla vita politica
Italiana dalla Costituente in poi
Fu
Quello innanzitutto di
Essere un promotore
Del dialogo e del confronto tra tutte le posizioni politico
Un
Attento
Analizzatore delle convinzioni altrui
E di ogni novità
Che e
Quotidianamente i germogli Alba sulla scena
Politica
Terzo in virtù di queste
Qualità fu un operatore infaticabile
Per la per allargare
Le basi della democrazia italiana
E creare condizioni forti di intima un
Impunità del paese che
Avrebbero poi consentito finalmente la nascita di quella
Che oggi chiamiamo una democrazia matura dell'alternanza
Una democrazia cioè nella quale
Nella visione di allora di Moro
Si chieda nenti
Tra loro naturalmente alternativi uno guidato dalla Democrazia Cristiana
L'altro dal Partito Comunista Italiano si sarebbero potuti tranquillamente alternare alla guida del Paese
Il secondo la volontà
Degli elettori senza che fosse minimamente messa in discussione
La stabilità democratica del Paese spesso
Questo fu il Progetto della terza fase della vita politica italiani
Resta da chiederci ma ne potremo parlare di più nella
Se fu proprio per questo Progetto a causa di questo processo Progetto arrestato
Giudicato e assassinato dalle Brigate
La stessa domanda per Castagnetti contributo dimora ma a me pare dopo premesso che io non ho avuto la la possibilità di conoscerlo direttamente con così come l'ha conosciuto Beppe Pisanu ovvio
O qualche anno in meno l'ho conosciuto come dirigente dei giovani democristiani ma insomma la mia non era una cosa non era confidenza insomma ecco quindi
Quello che dico di lui
Lo dico per avere letto studiato il personaggio io il nove di maggio il giornale di versare e della sua del suo assassinio sono stato a fare due commemorazioni dimoro una Livorno e una a Genova
A Livorno volle essere presente anche
Il vecchio vescovo della città oggi molto anziano non signora Blondet che uno dei tre vescovi che si era offerto durante
La prigionia
Per essere scambiato col prigioniero insomma questo per dire che era un vescovo molto amico adesso è anziano molto malato
Però voluto essere presente a quella manifestazione e dare la sua testimonianza la cosa che io ricordo della testimonianza di monsignor la Blondet che per parlare di Moro ha parlato di democrazia
Allora noi dobbiamo capire che vi era una generazione di giovani cattolici che si erano formati durante il fascismo
E che
Si erano formati alla scuola della democrazia e che hanno avuto un ruolo importante all'Assemblea costituente perché avevano un'idea precisa di democrazia sapevo no quale modello democratico realizzare
Quando io parlo di
Dimoro parlo anche siamo in Emilia di Dossetti di la Pira insomma no di questa di Lazzati di Fanfani di questi professorini erano tutti insieme voi così seguirono ognuno strade diverse però a devono questo culto importante della democrazia
Voglio raccontare un episodio l'altro giorno a margine del funerale del professor Ardigò a Bologna ho parlato con un amico
Uno politologo insomma ecco l'amico di di questa di questa gente insomma di questa generazione
Che sta lavorando attorno a
A un tema che è un tema che purtroppo non so se riuscirà ad essere definito
C'è un gesuita che sta facendo la storia del dopoguerra padre sale
E che riuscito a mettere insieme alcune notizie piuttosto importante a un certo momento in Vaticano era giunta l'idea che durante i lavori dell'Assemblea costituente il Partito comunista
Non avrebbe votato il l'inserimento del concordato a quel punto un
Un
Sostituto alla Segreteria di Stato monsignor Montini che era di questa stessa squadra
C'era una squadra di giovani che aveva lavorato insieme alla Fucci che avevano erano cresciuti nella idea democratica insieme
Si preoccupa molto e si precipitano De Gasperi dicendo ma qua bisogna parlare contro gli atti perché
Il principale pare che dica che se non si inserisse il concordato è meglio tornare a prima del ventinove la preoccupazione era appunto quella
Di
Evitare che l'Italia tornasse a prima del ventinove perché voleva dire una forte rottura una contrapposizione una chiesa che sarebbe stata libera cioè non coinvolta nella costruzione della democrazia del Paese
Ed
E De Gasperi disse a monsignor Montini ma io che cosa posso fare per parlare contro gli atti posso parlarne con Dossetti che l'unico
Che può
Intervenire direttamente avendo una rapporto dentro l'Assemblea
E
A questo punto si tratta di che si è trattato di capire se questo colloquio fra Dossetti e Togliatti ci fosse stato
Ormai è risultato abbastanza documentato che ci sia stato che cosa
Si siano detti e difficile
Oggi poterlo documentare perché richiesto quando era ancora in vita Dossetti di riferire di questo colloquio disse io atto gli atti ho detto quello che mi sentivo in quel momento
E però non ho voluto dire di più poiché Dossetti era persona capace di tenere anche i segreti nord l'interlocutore non ha ritenuto di andare a fondo
Un'altra fonte uno storico Renato Mieli il padre dell'attuale direttore del Corriere della Sera che è uno storico della storia del P.C.I. Eder lastre in particolare di Togliatti ha riferito di avere parlato
Conto agli atti il quale mi ha detto sì questo collo che c'è stato ed è durato anche molto pare che fosse durato diverse ore molte ore
Anche lui non è che sia stato molto dettagliato nel riferire i contenuti del colloquio però Togliatti disse noi quello che sapevamo dei cattolici della Chiesa lo sapevamo per le cose che ci aveva detto Gramsci
Ma dopo questo colloquio mi si è aperto uno squarcio e ho capito che cos'è il mondo cattolico italiano
E qual è
Qual è
Il punto di elaborazione della della della della idea democratica e come dire l'essenzialità dell'apporto del contributo di questo mondo che cosa si possono detti non lo so
Però
Eccetto che si sono dette cose molto importanti se Togliatti a cui
Deciso di cambiare la propria posizione sull'articolo sette
E se in un qualche modo ha detto bisogna che ci fidiamo ecco di
Che di di questi cattolici allora voi dovete sapere che tra questi cattolici
Moro è stato il protagonista perché per molti aspetti alcuni degli articoli fondamentali del nostri principi fondamentali della Costituzione portano la sua firma
Se qua ci fosse qualcuno interessato a leggere le sue lezioni
Di di Filosofia del diritto fatte sul finire la guerra appena laureato era assistente di Filosofia del diritto sono state di pubblicate recentemente da Cacucci
Lì c'è tutto il pensiero di Moro fino al giorno in cui è morto alla cosa che a me ha fatto impressione fa impressione nel leggere quelle elezioni
è che un ragazzo di venticinque anni dice quello che pensa
E che penserà trent'anni dopo ma quello che pensa è un pensiero molto sofisticato non è un pensiero banale non è un pensiero letto da qualche altra parte un pensiero pensato
Per la prima volta
E quindi questo mi dice la grandezza Moro all'Assemblea Costituente aveva trent'anni i suoi interventi sull'articolo due sono stati quelli decisivi per far cambiare la posizione a Togliatti a Croce a Calamandrei
Per introdurre
Al posto del verbo fondare la Repubblica e la fonte dei diritti il verbo riconoscere che è il genio della nostra Costituzione perché lì c'è tutta la originalità della nostra Carta costituzionale che dice che i diritti delle persone precedono la Repubblica precedono alla Costituzione medesima vengono prima
Di ogni altra cosa e quel verbo riconoscere sviene ha replicato ancora l'articolo cinque dove si dice che l'autonomia e la
La Repubblica riconosce le autonomie locali vuol dire che le autonomie locali le comunità locali
Sono per la nostra democrazia un punto fondante che precede persino la Costituzione
Allora c'è una pregnanza in questi pensieri di democrazia endemica e il debito di questi pensieri e tutto e tutto dovuto a Moro
Allora io condivido questo richiamo di Beppe Pisanu che per capire il ruolo di Moro bisogna partire da lì
E bisogna partire dal Moro alla Costituente e poi Moro è stato l'uomo del compimento della democrazia l'uomo che
Capiva che non vi erano le condizioni politiche le condizioni storiche per
Per
Come dire per per lunghi anni insomma no ecco
Perché la democrazia fosse realmente compiutamente agita in ogni caso non vi erano le condizioni elettorali perché non si può mai dimenticare questo dato che è un dato essenziali democrazie perché i numeri delle elezioni pure sono importanti
Però
Per tutto il periodo in cui non era possibile al partito comunista vere i voti per diventare Forza di Governo
Moro sapere da che è una forza così rappresentativa non poteva essere
Cacciata nell'angolo dimenticata c'è una
Una polemica di Moro con Lucio Colletti allora Colletti era un filosofo della un uomo di cultura della sinistra comunista che scriveva sul
Sull'Espresso
E nel mille novecentosettantasei Colletti Stramare dicevo con un articolo importanti per il quel risultato perché diceva è possibile che insomma ancora quattordici milioni di voti la Democrazia Cristiana tutti sti preti stemma ora che si pratichi vescovi
E Moroni risponde con il suo stile sul giorno gli dice ma professor Colletti lei deve sapere che in Italia non ci sono quattordici milioni di preti e limone
E allora se vuole cominciare a capire il
Il senso del risultato dalla Democrazia Cristiana deve capire che la sua forza
Non è tanto rappresentata dal numero di posti occupati nella scena del potere che pure sono tanti ma dalla sua capacità ricordo l'espressione
Di flette bensì sul Paese per Haus Coulthard nel sentimento
La la la politica deve fare questo no auscultato e la schiena del Paese per capire che cosa il Paese pensa e continuava dicendo anche chi non ci dà il voto
Si fida di Novi perché nel governare sa che noi teniamo conto anche delle ragioni di chi non ha vinto le elezioni allora voi capite questa lo dico non voglio provocare Beppe Pisanu
Qual è questa concezione della democrazia
Di chi
Diceva quando si governa bisogna tener conto delle ragioni anche di chi non ha vinto è ovvio che c'è una differenza ma bisogna tenere conto
E l'ha idea di democrazia che è andata affermandosi poi in seguito alla democrazia bipolare ma
Quella particolare concezione che Berlusconi ha impresso alla democrazia bipolare per cui insomma
Chi governa fa gli interessi di chi a gli ha dato il voto e il resto del Paese
è sta lì a guardare cresta è una concezione della democrazia secondo me è molto diverso da molto diversa
Da quella che Moro affermava in quell'articolo sul giorno ma che
Lo stigma il segno la cifra di tutta la sua vita politica fino alla fine
E poi per me moro aveva
Aveva questo senso della storia che quello che purtroppo manca a gran parte della politica di oggi ne parlo anche autocriticamente pensando al mio partito al Partito Democratico insomma quella era una generazione
Che valutava il passo della storia e sapeva che la politica
Non doveva essere imprigionata è
Dalla
Come dire
Dal passo dei cittadini della società ma non poteva prescinderne poteva forzare il passo della Società ma non poteva far finta
Che la società o che la STU la storia avesse un passo diverso
Tullio ancora che era consigliere di Moro che che Presidente emerito della Corte dei conti ha rilasciato in occasione del trentesimo anniversario della
Dell'assassinio di Moro una bella intervista in cui ha narrato dei colloqui fra Moro e Berlinguer
Io ieri mattina ero con Bassolino a Napoli a parlarvi Moro di Berlinguer in questa intervista è Truglio ancora dice ma si trovavano a casa mia
Nel senso che ero io che organizzava questa riunione e ricordo ancora i divani come erano distribuiti Berlinguer che era assistito da
Datato poi c'ero io poi c'era Moro e Moro che diceva a Berlinguer
è necessario che voi entri anche nell'area di governo perché il Paese insomma ralla inflazione due cifre il terrorismo che aveva già cominciato periodo non è ancora giunto il momento
Che consente a voi di entrare al governo
E per le in guerra che era pronto a fare il passo ma pensava di doverlo fare compiuto non ha accettava
Mal volentieri questo però non è ancora giunto il momento vuol dire avere
Il il passo della storia conoscere il passo della storia
E
Dall'India e gli dice ben professore se proprio ad essere così allora sia lei a dirigere il Governo
Perché di lei noi ci fidiamo
E lui di rimando no non posso essere io deve essere Andreotti dovete accettare Andreotti perché gli americani si fidano più di Andreotti che di me o diffidano di meno di Andreotti che di me
Allora questo colloquio è un con l'occhio molto bello perché dice che
Nella politica
Bisogna sempre a bere il senso delle condizioni storiche nel senso che
Si possono fare le cose con un passo
Che consenta che l'obiettivo possa essere raggiunto
Se si sbaglia il passo l'obiettivo non viene raggiunto allora a me pare che la lezione che ci lascia Moro
è proprio questa e alla fine consentitemi di dire
Alla parte di voi che viene dalla storia del Partito comunista
Che il Partito comunista ha fatto il salto anche dal punto di vista culturale prima ancora che politica è diventato realmente Forza di Governo di questo Paese il giorno in cui ha introiettato la lezione di Moro
Che
Insomma per essere forza di governo bisogna conoscere il passo della storia
E questa per me è una lezione grandissima ed una lezione che serve anche alla politica
Anche a Zavoli la stessa domanda il contributo di Moro dei primi trent'anni della Repubblica al molo del centrosinistra al modo statista
Ma dopo dopo aver ascoltato
Due testimonianze di questo significato
La prima quella
Di Pisanu
Che si affida proprio al
Al ricordo personale di una relazione
Non solo politica con
L'onorevole Moro e quella di Castagnetti che ha potuto ricostruire tante cose
Nella vicenda politica italiana che non ha potuto vivere per ragioni come ha dichiarato soltanto anagrafiche
Ma che sa cogliere in una grande sintesi
I libri senso dalla domanda che ci viene posta e difficile dicevo
Che un cronista di quei fatti di quei tempi
Come io posso pensare di essere stato possa collocare una sua testimonianza minimamente o ulteriormente significative
Io ho visto Moro in un modo che posso descrivere
In termini abbastanza complessi una sola volta
E fu in Parlamento
Io come a
Pisano la bontà di dire
Accennando
Non è così alla mia nella mia vita politica per per per quel pochissimo che rappresenta sono stato rimango Zaccagnini attorno per una ragione anche molto semplice se volete persino banale
Che
Siamo nati tutte e due nella stessa città
Abbiamo vissuto insieme tante vicende della vita del nostro Paese
Nomina seguito nella mia professione di giornalista
Io l'ho seguito in quella di uomo politico
E quel giorno Zaccagnini presentò Moro che stava passando e andava la Brunetta
Moro che è una persona di rara cortesia fino
Alla squisiti
Si è fermato indugiato un poco perché era curioso oltretutto di conoscere il parere delle persone che non conosceva
Ma che godeva di un qualche credito per il solo fatto di esservi stato presentato
Da da Zaccagnini
Si ricordava di un mio io la mia inchiesta
Dal titolo
Nascita di una dittatura
E ricordava
Un particolare
Che forse era sfuggito a tanti altri
Cioè che quell'inchiesta che andò in onda
In prima serata per
Sette serate di onore venti ciascuno senza interruzioni pubblicitarie
Io intervistava alternativamente fascisti e antifascisti
Ah mettendo cioè
A
Questo dibattito
Sulla grande questione del della presa del potere da parte del fascismo
Gli uomini che
Da determinare uno cioè i fascisti
E coloro che invece la contrastarlo cioè gli antifascisti
E lui aveva un grande interesse per questo genere di rappresentazione della realtà Castagnetti la chiamata addirittura dalla storia
Io credo che lui potesse dirmi
Il suo consenso per il metodo che io avevo usato
Quando mi chiese
Se io credevo che
La lezione che
Si poteva trarre da quella mia esperienza avesse poi ha avuto un qualche significato un qualche riflesso nella vita e democratiche e repubblicane
Io
Non me la sentirei di essere ipocrita
E gli dissi che mentre li conoscevo alla Democrazia Cristiana di essere
Il partito garante della democrazia nel nostro Paese il perdono democratico intorno al quale
Girava tutto il bene il male
Della nostra società e quindi dalla nostra fra stessa politica
Nondimeno capivo che
Stavamo assistendo
A una sorta di
Dinastia democratica fondata sui partiti
Ce ne ogni anno cadevo un Governo se ne faccia un altro e quello che sopravveniva era sempre un po'una sorta di fotocopia di quello precedente con le piccole varianti che giustificavano il cambio di
Di coalizione che hanno dovuto naturalmente al progredire anche voglio dire tarda della realtà politica del nostro Paese ma che di fatto lasciava
Più o meno intatta la condizione
Del dialogo del confronto dal quindi dalla crescita democratica del nostro Paese
Ricordo che un certo momento vivissima noi ci riserviamo di mandare
Alle urne il maggior numero di cittadini rispetto a qualunque altro Paese democratico dall'Occidente ma non ci diciamo ma anche all'interno di queste
Di queste urne siamo anche
Il popolo che
Che produce il minimo di cambiamento
Beh mi mise la mano sulla spalla compiaciuto di quello che io le avevo detto io ricordo che
Ne rimasi come un po'
Tra lusingato intimidito pertanto vedere forse azzardato troppo
Decanini poi mi chiedo sul morale perché mi disse ma perché si è trattenuto più di quanto viene
Di solo da fare che è molto complessa di può consentire quindi te la sei cavata bene in sostanza
Io ripensano a questo episodio il giorno in cui
Proprio Zaccagnini ricevette la famosa lettera con cui Moro lo fa garante
Della
Del disco dilemma cioè tra la sua vita la sua morte
Ricordo che
Il suo segretario Umberto carina
Aveva invitato la Piazza del Gesù
Gli amici più intimi di Zaccagnini ricordo Giorgio frenati ricordo righi e c'ero anch'io
Ci sedemmo in quelle divanetto che stava di fronte alla scrivania del segretario del partito
Io ero proprio nell'angolo vicino alla poltrona dove si era seduto Zaccagnini
E in un moto di solidarietà
Pochissimo politico
Anzi molto emotivo tanto da contraddire la politica
Io di manifestare ENI
Il mio dissenso nei confronti di questa lettera
Che giudicavo
Ingenerosa
Non oso dire la parola tremenda cioè ricattatoria non volevo fargli capire che era ingeneroso da parte di
Di Moro dettagli sulle spalle una responsabilità di quella superficie
Moro non poteva non sapere
Che cosa militava a favore dello sorridere azioni ma anche
A sfavore della sua liberazione
E ricordo che se canini preso un braccio lo strinse egli sì per carità Sergio tu non puoi dire queste cose
Tu lo sai che cosa significa muro per la mia vita e per la vita del nostro Paese
Io non ho mai dimenticato quella lezione che era al tempo stesso umana quindi molto personale ma anche molto politica
è vero
Moro era quello che coltivava l'idea che
In un Paese come il nostro mi è stato detto abbondantemente con grande precisione e autorevolezza
Il Partito Comunista rappresentava qualcosa di diverso
Dal
Come posso dire dal partito cui dovere guardare da parte dei
Dei democratici a tutto tondo come quella forza che finiva per rappresentare l'impero del male
Intervenuto nella vita del nostro Paese chissà con quali idee quali progetti il sinistro
Rispetto alla libertà così faticosamente conquistata dal nostro Paese
E Moro vera
Era così rassicurante nei confronti di tutti
è stato anche detto qui
Diceva tutti guardate che
Questo partito comunista che noi auspichiamo
All'interno della nostra democrazia a tutti i titoli per poterle far parte
Si tratta di riconsiderare che
Per non lo ricordate arrivate al punto che
Le due forze politiche quasi si equivalevano dal punto di vista elettorale
Dice non ci possiamo permettere di tenere un'opposizione di questa natura
E con queste risorse creative all'interno della politica italiana di lasciarlo fuori dell'ambito della responsabilità di rito dirette
Nella nella cosa pubblica la politica il nostro Paese bisogna coinvolgerli questo sforzo
E bisogna convincere il paese che
è una forza credibile sulla quale si può contare
Io credo che da quel momento
Abbia avuto inizio
Quella parte finale del destino
Personale politico
Di di Aldo Moro
Perché allora
Fu più chiaro
Che la nostra era
Una sovranità limitata
è una democrazia incompiuta
E Crespo insanabile di questo stato di soggezione non oso dire di sudditanza
Era
Un Paese nel quale
Paradossalmente un peraltro noi dovevamo molta gratitudine
Perché aveva contribuito il voto determinante
Alla liberazione delle proprie quindi anche nostra
Rispetto
Al disastro provocato dai nitrati e dal nazismo
E che tuttavia all'interno di questa grande coalizione che era venuta costituendosi la seconda fase della politica continentale e mondiale cioè quello del contenimento
Della forza comunista espresse da Mosca
Noi eravamo
Certo senso il ventre molle era presentavamo anche una sorta di pericolo perché elevando il Paese che ospitava il più grande partito comunista dell'Occidente
E quindi che l'uomo politico
Vedi Moro
Che si batteva per coinvolgere questo partito fino a farla entrare nell'aria di governo
Non poteva che essere
Un motivo di grave allarme
La prova si avrà quando
Quando Moro ospite
Degli Stati Uniti
In un incontro molto ravvicinato con Kissinger
Sarebbe un contrasto molto violento
Io
Come posso dire
Di una forza di un po'polemica
Così forte
Che a detta dall'ambasciatore del tempo si dovette procedere
All'inserimento di un
Divagazione che allontanarsi di due da questa querelle e per
Ricostituire un clima di bon ton diplomatico tra i due Paesi che si confrontavano Traverso due rappresentanti molto autorevoli
Ma fu
Tutto punto più chiaro quando ospite del nostro Paese Kissinger
Invitato a un pranzo ufficiale organizzato dall'ambasciatore americano in onore dell'ospite illustrate
Si sentì si sentì dire da Kissinger
Allora Vicchio
Ma non così piano per cui lo si potesse sentire quel che diceva
Caro ambasciatore io non vorrei che la prossima volta al posto suo dovesse esserci un generale
Era in atto una sorta di
Diplomazia
Che agiva anche in termini come posso dire psicologici
Per
Instaurare una sorta di
Il complesso del pericolo comunista
Cui dava mano addirittura un leader così autorevole della politica italiana
Io credo che una sorta di morfina cominciato allora
E quando nelle more delle interviste che io ho fatto I brigatisti per la notte della Repubblica
Sono tornato sulla domanda che ho fatto Moretti che voi avete appena visto e ascoltato
Sulla
Credibilità dell'operazione
Salva salvare o no Moro
Io mi sono sentito dire che
Ritenevano poco probabile che l'America avrebbe consentito alla liberazione di Mori
Che avrebbe voluto dire in qualche modo la sua vittoria
E quindi risultato politico
Che che l'America non era certo in condizione di apprezzare considerando le premesse dalle quali siamo partiti poco fa
Nel citare la pericolosità dalla politica per l'appunto proprio di Moro
Di qui l'inconfessabile dita dalla politica italiana
Nel dire
Che tutto sommato eravamo quasi tutti d'accordo nel ritenere che Moro non potesse essere salvato
Ero saltavano non sapevano le persone semplici lo sapeva persino un pontefice
Lo sapevano anche i grandi amici dimoro straziati
Dal dovere conciliare
Gli affetti
La solidarietà
La fraternità la politica
La comune appartenenza gli ideali
Di valore spirituale di quella di quell'amicizia
Dove la confrontare invece corde le ragioni della storia che andavano da tutt'altra parte
Quando
Mandai a intervistare il Senatore Gualtieri un repubblicano romagnolo con il quale
Avevo un buon rapporto e gli chiesi se si sarebbe mai saputo alla verità
Lei mi dice la verità non è né in America né altrove e dei faldoni disseminati nel
Qua e là dico io intanto troviamo qualche qualche reperto
Dove però mancano pagine intere dove ci sono gli omissis dove qualche pagine bruciacchiate
Io credo che non siamo stati nelle condizioni di dirci la verità sul caso Moro
Io credo che delle persone che sono qui davanti a voi certamente Pisano certamente Castagnetti sapranno dirvi in merito qualcosa di più fondato di quanto posso dirvi io che ripeto sono soltanto un cronista di quella tematica dicendo
Senatore Pisanu Zavoli c'ha inserito adesso in quel contesto storico quindi si trovando
Il rapimento di Moro in quegli anni difficilissimi in cui l'Europa era divisa in Italia era un paese di frontiera a sua volta diviso al suo interno del sistema politico bloccato
In questo scenario la domanda
A me non è
Che sorge questa perché è proprio Moro
Cioè qual è il percorso politico il contesto il quadro in cui matura la scelta delle Brigate Rosse
Di rapire Moro qual era il progetto che non si poteva realizzare qual è il contesto militare o politico che porto alla scelta i Moro come bersaglio di quell'operazione terroristica
Distinguerei
Il lei
Quadro internazionale da quello interni
Il quadro internazionale è ancora dominato dalla logica della guerra fredda
Negli Stati Uniti negli ambienti più conservatori degli Stati Uniti
Ci sono fortissime resistenze
All'idea di un dialogo ancor più ravvicinato tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista italiani
Nell'Unione Sovietica
C'è
Altrettanta se non più forte diffidenza
Nei confronti dell'azione di Berlinguer
Che
Alla guida del Partito Comunista più importante dell'Occidente
Sta dando sempre di più respiro e può dare ali all'idea dell'Euro comunismo
Di una corrente comunista occidentali democratica che si stacca Davos
La scena nazionale determinata dal risultato del mille novecentosettantasei
Quando il Partito Comunista e raggiunge il massimo storico
E praticamente i due maggiori partiti il quasi si equivalgono
Raccogliendo insieme
Settant'oltre il settanta per cento dell'elettorato nazionale
In quella occasione
Moro dice le elezioni hanno avuto in realtà due vincitori
Nessuno dei due è in grado da solo con l'opposizione dell'altro di dar vita ad un Governo stabile e duraturo
Ciascuno dei due e in grado di impedire all'altro di governare
Per di più c'è
Una situazione economica chiesta precipitando
Il clima politico che nel Paese si inasprisce essi hanno già
Segnali di una inversione che può arrivare
Alla lotta armata lei istituzioni presentano qua e là ai soprattutto negli apparati più delicati dello Statuto
Segni che inquietante
In questo quadro
Moro e Berlinguer convengono nell'idea che o si dice agli italiani all'indomani delle elezioni torniamo a votare
Ma sarebbe stata una dichiarazione di tutta l'impotenza di partiti dei due partiti che avevano
Col ricevuto comunque così largo consenso dei cittadini
Oppure si mettono insieme in qualche modo le forze migliori terre
Rispondere ad una situazioni di emergenza economica sociale ed istituzionale
In un quadro internazionale che preoccupante per tutti noi
Per quanti vogliono il dialogo preoccupante al punto e un atto che non vorrei che fosse il trascurato
Per qualche tempo prima Enrico Berlinguer
Avendo avuto uno stranissimo incidente in Bulgaria
Incidente del quale oggi si può dire perché lo dicono Macaluso perché l'anno riconosciuto i suoi familiari e del quale
Alcuni di noi erano informati che non era affatto casuale quello che era un attentato vero e proprio alla vita di Berlinguer
Detto questo
Io credo che
Cinque processi finora fatti due Commissioni parlamentari di inchiesta
Abbiano accertato che non esistono elementi per sostenere
Che l'assassinio di Moro
Avesse un mandante politico internazionale
E qualsiasi ragionamento si faccia si può con argomentazioni egualmente valida
Sostenere che è i mandanti fossero i russi open mandanti fossero degli americani
Ciò che ceto e che le Brigate Rosse
Furono
E ancora perché qualche Tizzoni acceso qua e là sotto le ceneri ancora c'è
Furono un fenomeno autoctono italiano non governato dall'esterno
Tuttavia
Le Brigate Rosse
Non hanno mai fatto nulla
I brigatisti anche quelli che
Zavoli a
In quelle sue bellissime
Interviste
Cercato come dire di mettere all'angolo quei brigatisti hanno sistematicamente mentito
O come intento ho taciuto
Negli aspetti come dire più delicati anche talvolta degli aspetti banali continuano ancora oggi a contraddirsi persino sulle modalità dell'esecuzione materiale se di morte
Tuttavia se non c'è stata una direzione Terna
Certo è
Che lei Bigattini rosse collegamenti con l'esterno ne avevano
Altrimenti come si spiegano
Quelle così facili immigrazioni dei terroristi
Dall'Italia a Parigi attraverso una sesta sotto la sua stessa associazioni di Pejo da Parigi al Nordafrica dal nord Africa al Centro America
E non so quanto si spieghi anche quella opaca opaca dottrina Mitterrand
In virtù della quale ricevono ospitalità in Francia non soltanto presunti esuli politici ma terroristiche si sono macchiati le mani di sangue
L'ultimo da citare in ordine di tempo Cesare Battisti quattro omicidi
Quattro omicidi una delle sue vittime sta pendendo ancora oggi in carrozzella
Il figlio del gioielliere assassinato da chiedere battiti di giustizia e non li ottiene
Ecco come si spiega che Casimirri
Parta dall'Italia arrivi a Parigi forse Nordafrica poi
Finisce in Centro America protetto dai Sandini visti
Dai poster sandinista i dai neon Sandini visti e resistere a qualsiasi richiesta di estradizione o tentativo di
Consegnarlo alla giustizia italiana
Faccio questi esempi soltanto per porre in evidenza come
Libri gatte rosse abbiano finora fatto coi brigatisti rossi abbiano finora ha fatto di tutto
Per non farci arrivare ad una plausibile verità su questa vigenti
Ma
Anche pervenire
Che
Non
U.L.S.S. non sarebbe innanzitutto intellettualmente storicamente onesto
Assegnare
A uno dei due campi della guerra fredda a quello sovietico o a quello americano
Che avevano entrambi molti dubbi sull'opportunità dell'operazione che Moro e Berlinguer stava facendo la responsabilità delle delitto Moro di in una cosa non vera o comunque non dimostrabile o comunque a suffragio della quale
Da un esistono prove attendibile
Io penso comunque che noi questa verità dobbiamo continuare a cercarla perché
Un Paese non rinunzia
Alla citare nell'ombra una pagina importante della sua studi
Io credo però
Che noi dobbiamo trovare
La valenza positiva
Della esperienza Moro Berlinguer
Perché quello e lì forse dobbiamo andare più a fondo nelle cercar di capire il perché di quel delitto perché Moro e Berlinguer organizzano
Il passaggio del nostro Paese
Da una democrazia
Come dire anchilosare
Con la Democrazia Cristiana inchiodata al ruolo di partito di Governo e il Partito comunista inchiodato al ruolo di opposizione una democrazia che è proprio per queste la fissità di Napoli per la mancanza di ricambio finita rischiava di morire Moro era arrivato a dirci lo ricordi Pierluigi la Democrazia Cristiana deve fare l'opposizione anzi al testo
Per
Temeva che è una
Opposizione no messa
Non messa nella condizione reale di arrivare
E al Governo
Finisse per inaridire il sistema democratico bisogna maschi o dare la democrazia italiana
Dalla fissità dei ruoli
Mettere il Partito Comunista nella condizione di poter arrivare se i cittadini lo avessero voluto tranquillamente per
Alla al Governo del PAI se e garantire così la nascita di una democrazia dell'altre dall'alternanza questo Freccero entrambi
Graduando i passi come diceva Castagnetti sul passo della storia
Io voglio anche ricordare
O un particolare visto che ognuno ha citato un po'di esperienze personali quando si trattò vi fare il Governo
Moro propose a noi della segreteria del partito io ero con la Cagnin il capo della segreteria politica un elenco di ministri ed i sottosegretari che francamente
Ci sembrava troppo sbilanciato a destra quasi da sembrare in contrapposizione alla segreteria del partito
E ci lamentando al lungo mugugnano di questo fatto anzi cv ci fu un vero e proprio ammutinamento io Bodrato non mi ricordo chi altri andammo da Moro adibirli ma come si fa a fare un Governo che deve imprimere una svolta al Paese con
Con questi personaggi
E loro ci disse dobbiamo tranquillizzare al massimo l'opinione moderata italiana la stessa ragione per cui vi sia Berlinguer non io
Ma Andreotti deve fare il Presidente del Consiglio perché ciò che conta è compiere questo passaggio
Ciò che conta e far vedere agli italiani che i comunisti sono in grado di governare
Dando ad essi tutte le garanzie di cui hanno bisogno quanto alla funzionalità e alla sopravvivenza della democrazia in Italia
Beh questa operazione nonostante il tutto
è andata avanti
Ma non ha avuto più alla guida Aldo Moro da un lato e Berlinguer dall'altro sono mancati questi due supremi equilibratore i dell'uno e dell'altro campo
E dobbiamo oggi almeno io credo quindi individuo Berno vive forse mi sbaglio dobbiamo oggi riconoscere che purtroppo non
Sia per tenne in un campo nell'altro la presenza di due personali
Ma come quelli dell'una in grado di farsi carico delle dei problemi a delle responsabilità dell'altro e tutte e due due e tutte e due convinti comunque che al bene del Paese va
Sacrificata qualsiasi
E particolari esigenza
Noi abbiamo
Formalmente oggi
Una democrazia dell'alternanza
Uno sistema bipolare che tende anzi a farsi bipartitico purtroppo in forza di legge elettorali e non per volontà
Di
Elettori penso che se ci fossero Moro e Berlinguer oggi avremmo
In Italia sicuramente due leggi maggioritaria e Marche garantirebbero
La vitalità del pluralismo italiano articolandolo non su due partiti ma su due
Schieramenti tra loro omogenei e naturalmente
Alternativi
Di vere essi cerchio tra loro molto diversi ma non per questo nemici
Vorrei raccogliere questo
Passaggio che si apre alla alla vita politica attuale
Sì cento subito
Chiederei su questo però prima di arrivare a questo passaggio che ci porta a a leggere la l'esperienza politica di Moro anche alla luce dell'attuale bipolarismo insomma di quello che è diventata Repubblica italiana
Chiedo soltanto questa tavoli poi aggiunge quello che che sta chiedendo di aggiungere per fatto personale
Si chiarisce quel passaggio in cui dici Moro nello scrivere al Zaccagnini sapeva lui stesso
Cos'è fermato mi sembra che non era possibile la salvezza di Moro
Mauro aveva già ricevuto la lettera
Perché neppure il Papa era riuscito a creare le condizioni per la liberazione di nuovo non solo ma nel momento in cui arriva
La dichiarazione del Papa in cui si chiede alle Brigate Rosse liberato lo senza condizioni
Io una fonte non posso giurare sulla veridicità di quello che mi viene detto ma non posso neanche rifarmi a fonti che non ho avuto Moretti mi dice in quel momento Moro si è fermato
Dalla lettura di questo un documento
E battendo la mano sul foglio dice ecco questa è la mia figlia
Moro sapeva che
Era tutto compromesso o quasi ma io volevo avendo grande grande stima
Su questo episodio di
Bisogna credere sulle parole di Moretti in generale bisogna tenere sempre a
Otto un grandissimo punto interrogativo
Perché come è noto dal momento dell'arresto in poi le Brigate Rosse hanno sistematicamente
Gestito la comunicazione con l'esterno in funzione
Del loro disegno e quando hanno avuto bisogno
Di screditare moralmente Moro hanno fatto di tutto per demolirlo
Vi faccio una sola considerazione
Moro avrà scritto una novantina di legge
Pone
Solo il trenta per cento le Brigate Rosse gli anni hanno messo in circolazione hanno messo in circolazione quelle che a loro facce invano comodo dopo aver dato a Moro imputo falsi
Moro sapeva che c'era una sola remota possibilità di trattativa
Una trattativa segreta
Che forse svolta non dal nostro Governo ma dal Vaticano
Consegno alle Brigate Rosse e una lettera a Cossiga con la garanzia che ovviamente la lettera sarebbe rimasta segreta
Quella lettera q subito resa pubblica
E da quel momento comincio un gioco al massacro che fino all'assassinio materiali di Moro l'obiettivo di assassinarlo moralmente
Di farlo apparire come un uomo che è anteponeva la propria vita alle
E alla vita stessa dello Stato democratico perciò qualunque cosa costoro dicono va sempre tenuto presente che la dicono in funzione
Delle loro della loro linea all'acché la pongono al servizio
Di quelli che hanno detto della loro linea e di quello che non hanno detto scusa sedi giudiziarie
Urbane in realtà io avrei voluto raggiungere lo faccio adesso se mi è consentito
Una piccola osservazione a proposito
Di quel riferimento il cui hai fatto alla disonestà intellettuale e storiche di chi ha dato una certa interpretazione sul ruolo dell'America in questa vicenda
Io ho lasciato di questa
Questa idea questa consolazione
Che tu non mi consideri fra le persone disoneste intellettualmente storicamente
Anche perché
Nella in una puntata dalla nota della Repubblica c'è un passaggio che certamente non ci è sfuggito né poteva sfuggirci non foss'altro per gli incarichi di turismo
Ed è il racconto fatto da un magistrato italiano
Del ruolo esercitato dalla CIA militare
Non politica
Quando veniva ad addestrare gli uomini
Dini ordine nuovo cioè i fascisti
All'uso delle bombe
Per attentati e stragi
Io non credo che arriverebbero
Degli ufficiali americani
Ah svolge un'azione di questo tipo se in qualche modo le istituzioni delle case
Non fossero
Come posso dire coerenti con un
Con una decisione politica che in qualche modo conferisce
Dignità e ruolo alle persone che vengono
A minare
Come posso dire
L'autonomia di un Paese sovrano come come l'Italia quindi lungi da me l'idea che l'America sia stata
Il volano che ha messo in moto la fine di Moro ma che in America si agisse
Attraverso evidentemente come posso dire gli strumenti delegati che io debbo ritenere fossero i servizi segreti
Che abbia in qualche modo interferito per creare in Italia condizioni
Non dico di ingovernabilità
Ma favorevoli ad un Governo
Diciamo di salute pubblica a un Governo forte a un Governo moderato
Che tenesse lontano il pericolo esercitato dalla politica di Moro io questo lo credo lo credo perché questo è
Documentato io ho fatto un'intervista due personaggi della CIA transfughi
Abominevoli per l'abiura
Di cui danno prova ma sta di fatto che dichiarano
I contatti avuti con i servizi italiani le intese intercorse e le iniziative prese per favorire
Il creare in Italia di uno stato di
Emergenza forte che potesse scongiurare
Dell'abrogazione di un piano politico che aveva che richiedeva una tessitura per l'appunto laboriosa
Che si possa
Realizzare in un ambito relativamente compatibile
Con la politica di la politica non c'entra più centrato soltanto la necessità emergenziale di creare delle condizioni per favorire una
Un esito piuttosto che un atto in questo senso io mi ero
Mi ero espresso nei confronti dall'America non penso il Presidente degli Stati Uniti
Per amor di Dio gli autisti offese quei
Lo dicevo termini generali
Solo per sottolineare come rischiano di essere soltanto congetture quelle che attribuiscono
Ho agli Stati Uniti d'America o
All'Unione Sovietica la responsabilità del delitto Moro i lati oscuri ci sono e rimangono ma
Bisogna pensare quindi parlo seppure genericamente da ex ministro dell'interno bisogna pensare che di fronte ad un fenomeno come quello delle Brigate Rosse
Non c'era e non poteva esserci il servizio segreto al mondo che non fosse interessato a sapere come si muove Libano che cosa potevano fare e magari
Pure ad utilizzarli anche per convenienze momentanee ma
Una cosa sono occasionali contatti che le Brigate Rosse possono avere avuto interventi che certo possono esserci stati dagli ambienti più disparati
Altra cosa e pensare
Ad un progetto politico Corno responsabilità istinto
Sia Unali collocate
No o negli Stati Uniti o indi
E nell'Unione Sovietica
Per il e con tante altre cose sono vere
Beh per esempio l'acquisto la storia dell'antipatia di Kissinger
Io ricordo che un giorno me a me personalmente Moro devo chiesto di Kissinger appunto mi disse ma Saia e uno che intanto è di origine tedesca ha il culto della forza e poi pure maleducato
E Moro che
Pierluigi sa quanto era cauto nel linguaggio soprattutto quando si trattava di
Gli argomenti così delicati evidentemente non aveva per lui e
Molta simpatia nei c'era per Raidue molta affinità politica ricordo anche e questo lo dico perché serve
Che quando Kissinger iniziò la cosiddetta politica di piccoli passi fu in quell'occasione che Moro pronunzio questa frase
Mi disse anche sta facendo questa politica dei piccoli passi in Medioriente il convinto che parli con uno poi con l'altro poi con l'altra ancora alla fine li metti tutti d'accordo e non si sta accorgendo che destabilizza era il Medioriente e per altri trent'anni
Guardate un po'come sono andati i fatti
è chiaro che la memoria di quegli anni Lazio rende azzererà ancora credo molto e impegnerà ancora molto il lavoro di riflessione degli storici
I giornalisti delle persone che si dedicano ricostruire qui cinquantacinque giorni e quella conclusione
Vorrei però chiuderei come dire vedendo l'attualità della figura di Moro io vorrei chiedere a Castagnetti poi magari su questo chiedo una rapida battuta anche al Senatore Pisanu senatore Zavoli
Innanzitutto se è vero che la Prima Repubblica non è finita nel novantadue ma in qualche modo forse è finita
Quel giorno di maggio in cui è stato trovato il corpo di Moro come qualcuno ha scritto
E che cosa manca a questa democrazia dell'alternanza che abbiamo
Comunque realizzato in questi ultimi quindici anni per poter dire che in qualche modo assomiglia
Al Progetto Davide di Moro
Che cosa è rimasto indietro da compiere di quello che c'era nel disegno originale della democrazia dell'alternanza sbloccata di Moro e che manca alla nostra democrazia nostra Repubblica oggi
Ma insomma io
Non saprei per dico solo una cosa su il dialogo fra
Beppe Pisanu e Sergio Zavoli
Io sono d'accordo sulle cose che qui sono state dette particolare su
Le cose che ha detto adesso Beppe Pisanu
Voglio ricordare
Quanto ha scritto nega il gol torni Greco Torre un giovane storico che ha pubblicato
La serie di tutte le lettere quelle anche non pubblicate perché del novantasette lettere in un primo tempo la Repubblica solo una decina
Poi gli originali non si sono mai trovati e poi non si sa
Ecco
Si hanno delle ricostruzioni al punto che mi che il dottor approvato una lettera
Ha ricostruito una lettera di Moro in un editoriale di metropoli che era un giornale
Dell'estrema sinistra di quel periodo solo studiando il linguaggio è riuscito a capire che in effetti in quell'editoriale c'era il contenuto in una lettera che non ha mai state Repubblica
Questo per dirvi il rigore con cui questo giovane storico ha lavorato e io ricordo è venuto a Reggio Emilia a presentare la sua opera
E
Dietro di me e io alla fine mi sono andato a presentare
E mi ha detto ma
Dietro di lei se n'è accorto che c'era Gallinari presente
Però io prima di tutto lo conosco secondo non mi sono non mi sono girato
E allora era nella sala lui si è avvicinato go torno
E gli Alinari prima ancora che contorni di rivolgersi alla parola ha detto
Non sono io la persona che lei sta cercando
Dopodiché rimasto senza parola mica il dottor e Gallinari a continuato
Bisogna entrare in quel tempo storico per poterlo giudicare i discorsi che fate adesso sono fuori dalla
Dalla dal contesto in cui sono avvenuti
Ma
Questo semplicemente per dire che insomma la vicenda di Moro continua ancora lacerare a creare ma dottor Vincenzo
Noi non dobbiamo avvenga allarme alle Brigate Rosse nemmeno all'alibi del sospetto che la responsabilità sia pienamente loro
Loro sono responsabili di questo assassino
Voi ci sono degli interrogativi ancora presenti
Probabilmente i servizi di sicurezza banche quelle degli altri Paesi forse hanno interferito forse non tutto è stato fatto forse no però non c'è dubbio che c'è una responsabilità politica
Che
Tutta posta in capo le Brigate Rosse
Io ho sempre la preoccupazione anche quando vado in giro a commentare questi fatti io ho presentare qualche libro di partire dal dato che
Che c'è questa responsabilità e questa è assolutamente ineludibile
Del resto anche nelle filmato che abbiamo visto voi ricorderete che
Moretti a un certo momento ha detto
Beh insomma noi avevamo già deciso la nostra ramificazione periferica tutte le nostre sedi periferiche siano pronunciate
Ma poi aggiunge l'argomento
Se noi non l'avessimo ucciso avremmo dichiarato il fallimento politico del brigate rosso
E dunque
Al
Arrivano loro a dire qual è la regione di fondo tant'è che loro si erano illusi attraverso questa operazione davvero di continuare un'operazione di
Di di arruolamento del Paese e si narra che nei mesi successivi quella vicenda quella tragedia loro riuscivano ad arruolare ancora centinaia e centinaia di giovani alla causa del terrorismo
Allora
Noi dobbiamo sapere che in quel momento c'era un disegno folle di questo nucleo di giovani che è andato
Mammano allargando sì
Stamattina qua c'è stato un dibattito sulla Resistenza con i partigiani
C'era una piccola parte di partigiani che riteneva che la Resistenza fosse la prima parte di una regola di una rivoluzione che avrebbe dovuto ottenere il suo completamente il suo compimento e non a caso
Qualcuno dei più politicizzati tra i brigatisti riteneva che
In una qualche misura la lotta che loro conducevano da un lato alla democrazia cristiana e dall'altra al processo di occidentalizzazione lo chiamo così del Partito comunista l'Euro comunismo
Era il completamento di un bisogno rivoluzionario
Allora
E vero che qualcuno può avere giocato alle loro spalle
Ma noi possiamo discutere di questo dopo aver affermato in modo inequivocabile che la responsabilità di quella tragedia una responsabilità inequivocabilmente indiscutibilmente loro esclusivamente loro
Questa domanda che cosa io avevi non riesco a mi rifiuto anche moralmente oltre che politicamente di trascinare
Uomini che sono scomparsi dalla scena pubblica trent'anni fa nelle vicende di oggi è difficile
Prevederei posso avere dell'idea
Su quali poter avrebbero potuto essere i loro orientamenti ma parto anche dal dato che probabilmente se Moro fosse rimasto sulla scena politica
è possibile anche che gli sviluppi della nostra democrazia non fossero
Quelli che poi abbiamo visto insomma è che l'evoluzione del sistema avesse seguito anche altri percorsi e dunque è un gioco molto complicato quello io non non non credo che sia giusto
Mentre invece
Credo che
Si possa dire qual è la lezione
Che ci lascia un personaggio come Moro non c'è dubbio una concezione della responsabilità della politica molto diversa rispetto a quella che è andata diffondendo sia affermandosi
L'uomo Moro era un personaggio che aveva una capacità di di di guardare il futuro di scrutare il punto il futuro di
Vinti di
Di coltivare
Ogni possibile curiosità insomma da darla detto Beppe Pisanu ma insomma era un uomo che comunque ancorava
L'azione politica al perseguimento di obiettivi proiettati nel futuro
Era un disegnatore di grandi strategie ma diversamente dai politologi non era un politologo era un politico era un costruttore delle condizioni perché quelle strategie potessero realizzarsi
Era assieme architetto e costruttore delle condizioni perché quei disegni potessero realizzarsi
Oggi viviamo una politica
Delle ricche nullo la povertà della politica di oggi è la povertà dei sondaggi
Dei sondaggi
Quando io sento dire il Paese dice
Il Paese come il sessantasette per cento degli italiani pensa che
Ecco
Moro non non avrebbe mai ragionato così Moro avrebbe accettato anche di essere in minoranza e sapeva di essere in minoranza nell'opinione del Paese
Perché sapeva che Hill obiettivo il disegno che mi stava costruendo comportava anche dei costi anche dei costi di impopolarità
Mandava perseguito per la giustezza di quel disegno i grandi uomini politici
Consentitemi una una citazione di De Gasperi Ippoliti i polli i politicanti sono quelli che lavorano per le prossime elezioni gli statisti son quelli che lavorano per le prossime generazioni
Ora quello che avverto oggi come il limite della vita politica è l'assenza di questa concezione di una politica che deve lavorare per le prossime generazioni
Se noi lavorassimo tutti per le prossime generazioni probabilmente
Costruiremo anche delle condizioni di convergenza senza andare a mendicare la convergenza ma perché sapremo che su alcuni obiettivi bisogna lavorare assolutamente insieme
Ecco allora questa idea della della
Della democrazia come il luogo per costruire la storia per costruire la storia
Consentitemi di dire che è stato anche un esempio stasera non è stato toccato anche se a vario titolo qua siamo tutti dei credenti
Italo Mancini che era un professore di Filosofia suo amico dirà di lui che era l'uomo politico più Pio e più laico che ci fosse sulla se la politica del Paese
Vedete se voi andaste a approfondire la pazienza che ha avuto
Per la costruzione del primo centro sinistra che è stato
Veramente osteggiato Dalla Chiesa italiana
Dal mondo cattolico italiano dal Presidente della Conferenza episcopale di allora che era il cardinale Siri che arrivo a dire delle cose
Ma anche molto sgradevoli
No Nonda Monti e si fermò solo perché l'arcivescovo di Milano l'arcivescovo di Bologna Montini e l'Arcaro erano contrari ma insomma lui avrebbe
Sono state pubblicate delle lettere in cui il cardinal si riscrive
Moro ricche ricca richiamando i
Cito testualmente Issac Aprilia ammonimenti
Sarà capi ammonimenti
Anche nei tempi più recenti la Chiesa ha avuto delle posizioni molto critiche nei confronti della politica ma almeno
Questo aggettivo ci è stato risparmiato insomma ecco lo voglio dire dai credenti che sono impegnati in questo versante
Dei in questo campo insomma no allora era molto molto difficile
E ed è riuscito a realizzare la laicità è quella lì è quella sofferenza e ci sono delle pagine bellissime in cui Moro
Dice
Oggi si definiscono i valori non negoziabili lui
Li definiva così
I principi di fondo della nostra fede quando entro l'anno sulla scena politica
Registrano un cambio di qualità
Che cosa vuol dire non vuole dire che
Perdono consistenza ma quando diventa quando anche i principi
Fondamentali
Entrano in politica
Debbono assumere l'obiettivo di costruire la storia di farsi storie di trasformarsi
E allora subiscono una
Un cambio di qualità era impossibile per rumor rinunciare alla mediazione la mediazione non è il compromesso
La mediazione è
La intelligenza con cui tu impieghi il principio firmo a farlo trasformare
Come dire
In una
Progetto condiviso e perché condiviso realizzabile
E diceva per fare questo occorre che noi ci assumiamo il nome nostro la responsabilità di quello che stiamo facendo anche e questo è il nostro modo di testimoniare
La nostra fede in politica
Preservando la chiesa dalla contaminazione che è inevitabile che i principi abbiano quando si fanno politica
E ci assumiamo noi questo tipo di responsabilità per me insomma Moro è stato grande anche sotto questo anche sotto questo profilo
Ma
Fondamentalmente l'abbiamo abbiamo già detto insomma ecco quali sono le elezioni che Moro ci lascia una concezione della democrazia che a mio avviso deve essere rigenerata giorno dopo giorno vedete
C'è un tema di cui si discute troppo poco nel nostro Paese
Ed è la corrosione della idea democratica il sistema tu hai chiesto questo bipolarismo in che misura
è un bipolarismo molto diverso da quello che poteva essere pensato in quegli anni
è un bipolarismo diverso perché un bipolarismo intanto che si è costruito attorno a una esaltazione a mio avviso esagerata dell'idealismo
Non è che un bipolarismo che rischia di coincidere con un bipartitismo ma è rischia di coincidere con un di persone istmo alcuni
Nel senso che e allora voi capite che è la politica quando si identifica con le persone con e destini delle persone
Mette in discussione un principio di fondo della democrazia John danni che è uno dei politologi più interessanti di questo nostro tempo
Sottolinea così il cambiamento della democrazia
Dice la democrazia non è più
Come dire
Il Governo del Popolo cioè
La base della democrazia non è più il popolo alla base elettorale
Ma la base sta diventando il ceto professionista della politica
Perché
è inevitabile che il punto di riferimento sia il ceto politico che diventa referente sono di se stesso
E la lite Rizza sezione della politica finisse per cambiare la qualità del ceto politico perché il ceto politico diventa un ceto cooptato no un ceto selezionato
Il danno di questa legge elettorale a cui si annuncia il danno dalla riforma della legge elettorale delle europee
è un danno incalcolabile perché quando la gente non può più selezionare i propri parlamentari
Perché i parlamentari sono già nominati da chi li mette in lista perché dipende dal numero della posizione in cui c'è
La gente capisce
Di essere nel Frau data defraudate dell'unico potere che i cittadini hanno
Perché
Una volta eletti i parlamentari due investe in parlamentare del potere di rappresentare i livelli di la rappresentanza del tuo pensiero ma se anche la scelta del parlamentare fatto da un altro in che cosa consiste il può prevede il singolo cittadino questo sta avvenendo sotto gli occhi di tutti e con la complicità con l'omertà del silenzio di tutti
Da destra a sinistra questa secondo me
E la malattia grave che è stato vigendo la nostra democrazia
E in questo senso l'assenza di personalità che avessero
La forza all'autorevolezza
Dimoro Baget Bozzo un suo
Critico tra i più severi diceva era un uomo che aveva troppo poco potere troppa autorità
In effetti
è una immagine anche giusta ma la sua era l'autorità dell'autorevolezza nel suo partito
La corrente del suo partito era a cui a cui di cui faceva parte anche Beppe Pisanu aveva l'otto per cento quindi non potevo e con l'otto per cento di un partito non governava il partito eppure governava il Paese
Non governava il suo partito ma governare il Paese perché il Paese cattiva che c'era una personalità che aveva un disegno che avevo una forza morale
Che aveva
Quindi l'autorevolezza e questa roba pennone la forza dei sondaggi è quella che
Nella nel Catechismo sinceri quando eravamo piccoli centri veniva raccontato come una virtù
Fondamentale che era l'accortezza che non è la forza e la forza morale la forza interiore ecco Moro aveva casta forza strano Daria e di fronte alla corrosione della democrazia a cui ho appena fatto cenno oggi si sente l'assenza di personaggi
Ma aggiungo anche Berlinguer perché anche per le lingue ha dato un contributo alla politica italiana in questa stessa direzione la
La richiesta di moralità che checché che il Verri lingua degli ultimi anni andava proponendo
Ed hanno non aveva nulla a che fare con
I temi dell'etica sessuale o di questa ma era dell'amoralità che deve avere l'uomo politico quando tratta la cosa pubblica la cosa di tutti
Ecco allora in questo senso anch'io anch'io sento che
Personaggi di questo genere oggi sia aiuterebbero avrebbero potuto aiutarci se possono ancora sulla scena ad uscire da questa situazione che obiettivamente una situazione piuttosto complicata quelle in cui ci troviamo
Ora è tarda domani si va a lavorare ma
Staremo qui per ora ad ascoltarmi davvero
Ce l'ha fatta in un minuto Zavoli Pisano lasciarci e l'ultimo pensiero su l'attualità di Moro su quello che desiderata ancora lasciare a questo pubblico
Ma nei vezzi del mio mestiere ci sono delle domande che ritornano senta
Che le sarebbe stata
Della politica in Italia con Moro libero di tornare a farlo a dirigere a suggerire a dare esempi
A suscitare
Problemi dilemmi se voi volete
è una domanda cui non c'è risposta purtroppo
Mi chiedo anche se
Se è vero
Che la fine della Prima Repubblica coincide
Con l'uccisione di Moro
E che con una fine
Della Prima Repubblica e di Moro
C'è un fenomeno coincidente
Con la crisi proprio dalla politica
Se è vero come è vero che Castagnetti
Ritorna su un tema lancinante
Che è la fine
Della passione
Che la fine della credibili credibilità che la fine della responsabilità che la fine della delega
Che è l'inizio della rassegnazione della resa addirittura per cui pare che ormai
Siamo tutti convinti che i giochi si fanno lontano da noi senza di noi e persino contro di noi ecco se tutto questo è vero
Per allora
Dibattiti come questi
Non possono concludersi con un sentimento di resa dispetto
A questa senza
Che pure rimane un segno dei tempi fortissimo è un ammonimento straordinario ed è per questo che io dico che
Non c'è mai tanto bisogno dalla politica come
Come quando la politica stessa che in qualche modo sembra autorizzarci a voltando le spalle e mi viene sempre in mente
Che il giovane partigiano già comuni di queste parti
Quando viene fucilato e la sera prima
Scrive ai genitori
Che erano state persone d'ordine non particolarmente ostili al regime
Scrive loro guardate che la cosa pubblica e noi stessi e adesso che sto per essere fucilato
E che tra poco non ci sono più non dice di essere scoraggiati di non volerne più sapere pensate che tutto è successo perché non ne avevate più voluto sapere ecco questo è un tempo pericoloso
Questo è un tempo pericoloso perché
Sempre più si palesa davanti ai miei occhi un pericolo
Che il pericolo cioè non sia più tale la gente non considera più il pericolo in quanto pericoli
Perché alla gente venuta meno la percezione del pericolo e questo finisce per essere il pericolo vero dal quale ci dobbiamo difendere
Senatore Pisanu l'ultimo pensiero
Ma
Per la verità
La conclusione ideale
Per il nostro dibattito può essere tranquillamente quella fatta
Or ora dal silenzio Zavoli
A me i questo momento vengono in mente i versi di un poeta inglese che dice
Gli amici Moro il TG camminano accanto
E io aggiungo e ci parliamo basta saperli ascoltare
Io ho avuto nella vita la futura
Di essere stato amico di Aldo Moro e anche di empirico Berlinguer avevamo conterranei
E penso che
Oggi entrambi
Sì esorterei è vero al viale
Ci direbbero dialogate fatte del dialogo lo strumento ordinario della vita democratica
E al tempo stesso competenti
Ma che la competizione si sviluppi sui problemi del Paese competente alla ricerca della soluzione migliore hai problemi del Paese vince
Chi troverà la soluzione
Migliore ma
Con correttezza tutti
A questa ricerca facendo lo più affidamento loro sulla ragione sulla umanità sulla moralità della politica
E confidando un po'meno nel potere
Diceva Moro
Il potere conterà sempre di meno
E conterà di più una parola detta discretamente rispettosa e rispettabile
Permettetemi prima di andare via
Intanto di ringraziare i nostri ospiti ma di fare un'ultima cosa che mi sembra un dovere fondamentale credo che scoprì dell'uomo Moruzzi abbia aiutato a capire quanto è importante
Per la nostra politica sia di destra esattamente come di sinistra riscoprire l'umanità delle nostre figure politiche perché i loro ci sono valori elezione di cui la nostra democrazia continua ad avere drammaticamente bisogno
Però abbiamo ricordato l'uomo mordono abbiamo ricordato le persone che sono morte con lui per difenderlo e credo che questo sia un dovere di umanità fondamentale vorrei leggere i loro nonni
Che troppo spesso vengono dimenticati credo che questo sia anche un omaggio forse alle persone delle forze dell'ordine qui presente stasera
Oreste Leonardi cinquantadue anni due figli Domenico Ricci quarantadue anni due figli
Francesco Zizzi trent'anni fidanzato con Valeria Giulio Rivera ventiquattro anni celibe Raffaele io Stino ventiquattro anni sente anche questa è stata la stagione del terrorismo
Grazie a tutti e buona notte