Conferenza stampa per richiamare l'attenzione sul caso di una bambina nigeriana abitante a Città di Castello che se espulsa in Nigeria con la madre rischia l'infibulazione

Allora
L'inizio né che queste per l'elezione del allora do inizio questa conferenza stampa io mi chiamo Andrea Maori sul coordinatore politico della Rosa nel pugno in Umbria una conferenza stampa può improvvisata come vedete dalla situazione anzi ringraziamo poiché i compagni dello SDI che e hanno presso una sale al di sotto in questo albergo per un'iniziativa sulla ricerca scientifica dell'università in abbia approfittato
Di di Fiesta occasione per organizzare questa conferenza stampa un po'improvvisata ma d'altra parte gli ordini d'urgenza della campagna elettorale possono essere anche così un povero c'era allora innanzitutto
Io do il saluto a tutti che devo ringraziare in particolare l'avvocato di Scotti in quanto è stato il primo a grammi per la giacchetta rispetto a questo caso della ragazzina
Nigeriana che di Città di Castello che rischia appunto momenti in cui torna in Nigeria di subire una un'operazione di infibulazione quindi io non la voglio fare troppo lunga presento diciamo coloro che devono intervenire alla mia sinistra c'è l'avvocato Silvio accetti che sta seguendo il caso di feriti difensore della madre bambina né a destra c'è Maria Antonietta Farina Coscioni cambiata anche lei della Rosa nel Pugno
Poi abbiamo l'avvocato di Scotti io voglio solo dire una cosa molto breve rispetto a questa iniziativa
Esterno voi il valore della recita è un valore assoluto è il tema centrale della campagna elettorale quindi qualsiasi forma di discriminazione
In base ha dei pregiudizi religiosi dalla parte della nostra lista vengono combattuti
Mi questo è un caso eclatante e che fa anche diciamo contro logiche di tipo tribale integralista che hanno delle ripercussioni non solo in Nasica ma anche in Italia per cui qualsiasi cosa che riguarda la violazione diritti civili a maggior ragione se basate su una presunta interpretazione della Regione io ci troverà degli stranieri avversario
Quindi adesso passo la parola l'avvocato accetti che gli sedeva meglio il caso
Innanzitutto vorrei ringraziare a nome
Detti la
Signora Coscioni l'avvocato ma i l'avvocato Biscotti che mi ha contattato qua tutto ringrazio per la sensibilità che ha dimostrato che
Sarò noi come studiate chiari ed alcuni mesi stiamo cercando di evitare i questa bambina una bambina nigeriana di sette anni
Venga costretta a tornare in nel suo Paese la Nigeria e venga sottoposta la pratica anche sappiamo tremenda dell'infibulazione
Questa bambina anche se forma in mente nigeriana perché alla cittadinanza nigeriana di fatto può essere definita italiana perché comunque è nata in Italia è vissuta in Italia conosce la linguetta paga lingua italiana frequenta le scuole italiane
Quindi
Solo perché la mamma è stata tra l'altro titolare di un permesso di soggiorno che voi tre dieci anni ha regolarmente lavorato in Italia con il marito gestivano un'attività commerciale
E i problemi sono iniziati però nel due mila cinque quando la Mare che dopo aver litigato con il marito è dovuta andare in Inghilterra e è tornata in Italia quando ormai era scaduto il permesso di soggiorno a questo punto la mamma non potendo più lavorare in Italia e avendo paura che tornano i migliaia comunque la bambina sarebbe stata sottoposta in figurazione ha chiesto ha fatto domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato
La commissione territoriale The riconoscimento dello status di rifugiato di Roma gliel'ha negata
A questo punto è scattato qualche effetto di esprima il provvedimento del questore di allontanamento e poi il decreto di espulsione
L'abbiamo fatto abbiamo impugnato ossia il provvedimento del questore che negava i carri kasher il permesso di soggiorno
E sia il decreto di espulsione attualmente sono in decisioni entrambe le cause sia quell'altare a contro il provvedimento del questore
E sia quella dinanzi al giudice di pace contro il decreto di espulsione
Di teniamo che ci siano tutti i presupposti legislativi per poter concedere alla mamma un permesso di soggiorno
E quindi per evitare alla bambina questione trattamento in quanto ci sono diciamo no al Messia sovranazionali che nazionali che tutela una situazione come questa a livello sovrannazionale
Basta citare a convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo che era il piccolo tre reagirà che nessuno può essere sottoposto a trattamenti di inumani degradanti tortura pena di morte c'era a tante coperte di diritti dell'uomo cara ittico diciannove ancora più esplicitamente
Afferma che non nessuno può essere espulso in uno Stato in cui può subire trattamenti inumani e degradanti abbiamo paralitico diciannove della Testo unico così come modificato dalla Bossi-Fini
Che prevede quali divieto di espulsione è proprio il pericolo che la persona si dovesse tornare nel suo Paese sarebbe sottoposta a trattamenti a trattamenti discriminatori per cui studi gli strumenti legislativi ce li abbiano il problema è che la Commissione centrale facente capo al ministero dell'Interno ha comunque non ha tenuto in considerazione questo questo pericolo e annegato alla mamma la possibilità di rimanere in Italia quindi noi vorremmo in atto per adesso stiamo attendendo il risultato
Della giudice di pace dettaglio vorremmo comunque che la commissione territorialità riconoscimento dello status di rifugiato possa di vedere la la propria decisione quindi ricco concederà la madre un permesso di soggiorno almeno per motivi umanitari o ancora meglio come Sato sta conceria calamari uno status di rifugiato
Va bene grazie io prima di dare la parola a Maria Antonietta vorrei ricordare anche una dichiarazione che mi arrivata ieri mi ha fatto molto piacere dei compagni della Rosa nel Pugno e divieti
Che sono disponibili a fare iniziative Arietti di fronte alla questura per sensibilizzare
Sul caso anche in quella città Ro do la parola Mariantonietta
Salve a tutti io prenderò in considerazione sei punti
Essenziali
Che riguarda soprattutto insomma il Governo italiano e di rapporto il governo italiano
Con le mutilazioni genitali femminili cioè per intenderci innanzitutto voglio premettere che questo caso vorrei che fosse risolto cioè senza mio pieno arroganze o il secondo il più elementare buonsenso
Di protezione di una vita che rischiava davvero e la riflessione la farei partendo proprio dal fatto che il Governo italiano approvato una legge che entrata in vigore lo scorso gennaio c'è la legge sette del due mila sei
Che punisce penalmente le mutilazioni genitali femminili cioè il trattamento che se ritorna cioè il trattamento e qui sarebbe sottoposta la bambina se ritornasse in Nigeria nel suo Paese
Non solo
Questa è una legge che unica al mondo prevede programmi di informazione sanitaria e culturale prevede cioè strumenti che supportino la lotta contro le mutilazioni anche all'interno delle stesse comunità di immigrati
Un altro punto è che alla definizione di questa legge hanno partecipato anche le
O n g e le organizzazioni di donne africane in Italia che lottano contro questa pratica
Una delle mancanze della legge e questo è il punto interessante che queste norme che anche le donne stessi che si trovano a vivere nel nostro paese hanno fatto notare
è che non è previsto il diritto d'asilo per le donne e le bambine che non vogliono ritornare nel loro Paese per timore di dover essere costretta a sottoporsi alla pratica
Quindi in ogni caso cioè a queste situazioni di timore
Devono essere presi in considerazione singolarmente quindi cioè a caso per caso
E questo è proprio il caso della bambina quindi sarebbe il responsabile e quindi noi tutti ne saremo complici come come società se non prestassimo aiuto a questa madre che cerca di salvare la bambina la figlia da un atto così brutale definitivo
Poi su un altro punto cioè la Nigerian che la CIT il paese della della famiglia della bambina non ha una legge federale che proibisca le mutilazioni benché però la Nigeria
Abbia firmato il Protocollo di Maputo che ne vieta la pratica quindi tutte le le azioni che hanno aderito a questo protocollo di Maputo
In qualche modo partecipano alla eliminazione di queste di queste pratiche però in pratica cosa succede che anche se c'ha questa visione a questo protocollo se effettivamente la bambina tornasse
Cioè sarebbe sottoposte da dalle cosiddette ma mani a questa a questa pratica quindi questa è una situazione veramente di emergenza qui cioè a tutti noi insomma c'ha socialmente ci dovremmo sentire un po'responsabili si andasse
Insomma cattive finirà cattivo fine
E poi ma appunto sì protocollo di Maputo
Teniamo conto che un altro punto e che il fatto di aver emanato in Italia una legge in questo senso spingerà le donne africane
Ad uscire dalla clandestinità in cui sono state relegate fino ad ora e a denunciare situazioni di rischio per le proprie bambine questo caso quindi destinata a non restare l'unico e dobbiamo attrezzarci quindi da subito
A far fronte a queste denunce
Come sappiamo il governo ha sostenuto con forza in particolare va be'il ministro Prestigiacomo uscente la campagna di Emma Bonino ed in particolare di non c'è pace
Senza giustizia contro le mutilazioni genitali femminili condotte in tutta l'Africa ma non solo in Italia e in Europa campagna quindi che ha coinvolto centinaia di donne africane e grazie alla quale la legge è stata emanata quindi credo che se quindi questo caso in particolare debba essere
Si è risolto in maniera quindici affinché la bambina rimanga in Italia e quindi ci impegnamo quindi sia l'associazione Non c'è pace senza giustizia in questo e la Rosa nel pugno in particolare quindi a fare in modo che questo caso insomma sia sia risolto
Grazie do la parola a parte biscotti un breve intervento con le domande giornalisti tanto una cosa
Io credo che oggi da qui da dagli amici della Rosa nel Pugno deve partire un appello urgente al ministero
Dell'interno affinché prenda i provvedimenti del caso noi siamo contenti che quel cittadino afgano si è convertito e ha avuto tutta l'attenzione
Mondiale e l'Italia lo ha colto chiediamo che quanto meno sia questa bambina la sua mamma siano trattati alla stessa stregua
Stessa serate perché una bambina che è nata in Italia vive in Italia e quindi il governo italiano non può permettere assolutamente che questa bambina possa correre questo rischio
Domanda
Controllando connesso
Visto che l'Italia si propone in Europa come uno dei paesi che tramite immigrazione
Può vantare fra virgolette in numero di circa trenta mila donne infibulazione sente territorio e cinque mila bambini a rischio questi dati li conoscete sapete anzi aggiornati
Non solo
In questo momento non sono non sono in grado di darti informazione non so se
Vano inutile
Spesso sono clandestine quindi avere una consistenza una consistenza a certa è difficile perché essendo reati in Italia meglio se possano possono fare
Prego Maria Antonietta
Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione stima che siano già state sottoposte alla pratica
I trecento centotrenta milioni di donne nel mondo e che due milioni di bambini si due milioni di bambine siano a rischio ogni hanno questa la
Sempre dal sito non c'è pace senza giustizia che si occupa
No perché è una realtà che esiste non è non è il primo caso cioè e quindi questo anzi nel primo caso per fare uscire dalla clandestinità altri casi
C'è questa malgrado i limiti offre alle donne depositati assistenza e di prevenzione quindi anche un modo per
A anche questa conferenza stampa risate vogliamo dare per evitare le donne appunto uscire allo scoperto dire che c'è questa legge prego
No poi comunque di leggi ci sono e vanno applicate indipendentemente poi dà la possibilità o meno di una strumentalizzazione ci sono leggi che comunque tutte erano queste situazioni quindi vanno comunque assolutamente applicate
Lo
No l'espulsione e già efficace ne abbiamo chiesto sì altare anche al giudice di pace una sospensione del provvedimento di espulsione ad oggi ancora non abbiamo avuto alcuna risposta
Quindi siamo in attesa l'altare abbiamo chiesto espressamente a sospensione giudice di pace abbiamo chiesto in prima battuta che comunque annulli il provvedimento di espulsione a cui comunque se ritiene di istruire la pratica comunque di sospendere il provvedimento d'espulsione ancora non c'è stata alcuna decisione però