Dal Pci al socialismo europeo. Una autobiografia politica

Io ringrazio il preside della facoltà di lettere per avere promosso insieme all'Istituto Gramsci questo incontro e ringrazio il rettore dell'università per ospitarlo in questo monumento che il rettorato a il grande merito di avere valorizzato e di continuare a valorizzare attraverso un lavoro d'inchiesta
E di ricerca che hanno prodotto e stanno producendo nuove importanti scoperte
Archeologiche e artistiche e scientifiche
Grazie a Giorgio Napolitano con il quale l'Istituto Gramsci siciliano si augura di poter continuare l'incontro di oggi sulla sui quali portante esortazione al resto idee in altre forme sia partecipando a una riflessione che l'Istituto Gramsci sta programmando sul grande terremoto del mille novecentocinquantasei a cinquant'anni stanza
Sia attraverso una particolare collaborazione per i programmi di studi storici
In cui è impegnata la fondazione della camera di cui Giorgio Napolitano e il presidente a partire dalle prossime iniziative per il sessantesimo della Assemblea costituente
Partecipazione ospitalità dell'ateneo di Palermo
E la discussione di stasera loro hanno il compiacimento e la gratitudine sentiti nel popolo della sinistra e nell'opinione pubblica democratica per la scelta del Presidente della Repubblica Carlo Shanti
Di nominare Giorgio Napolitano senatore a vita
Non sono un giusto riconoscimento delle qualità dimostrate attraverso cinquant'anni di attività legislativa
Che le esperienze del Parlamento europeo alla guida della commissione chiave della commissione per la riforma istituzionale
E nella esperienza di governo una scelta questa di Carlo Ciampi
Che ha voluto indicare l'originale rilevante contributo dato alla democrazia italiana
Al futuro del nostro Paese a unificazione al rinnovamento dell'Europa da quel movimento da quella politiche da quella cultura di cui Napolitano è stato per sessant'anni e continua ad essere un rappresentante illustre e uno dei protagonisti più autorevoli questo contributo che la scelta di sciarpe inteso valorizzare come cosa che appartiene a tutti
O almeno i documenti più importanti e l'indice di questo contributo stanno dentro i libero che ringraziamo Giorgio di avere scritto e di discutere qui questa sera con noi dicendoci anche di fronte al successo
Che il volume sta registrando quali domande quali osservazioni critiche quali proposte esso nelle varie parti d'Italia sta suscitando
Del libro discutiamo qui
Con due uomini di cultura e personalità politiche che nel confronto nella critica e anche nell'impegno di lavoro comune si sono incontrate con gli uomini del Partito Comunista Italiano e poi con la politica del PDS e dei DS
Con l'inno Buttitta già preside illustra della facoltà di lettere grande organizzatore della cultura a Palermo in Sicilia e uomo direttamente politico
Come segretario e come parlamentari di Palermo del Partito socialista
Con Sergio Mattarella con cui ci siamo incontrati non solo dell'azione politica per un governo nuovo della Sicilia e di Palermo ma per la riflessione storica e sull'orlo di storico politici come quelli proposti non solo nei volumi di ricostruzione della storia dell'esperienza della sinistra ma nel recente libro Di Pietro Scoppola la democrazia dei cristiani e ancora riscontriamo con Emanuele Macaluso
Di cui abbiamo già discusso un bel libro autobiografico quei suoi cinquant'anni nel Partito comunista e con Francesco Renga di cui abbiamo di recente esaminato e discusso i tre volumi della storia generale della Sicilia una nuova storia generale complessiva della Sicilia libera da tanti antichi e nuovi stereo e con cui abbiamo approfondito del ciclo di dibattiti dell'Istituto Gramsci
Che è stato curato da Simona Mafai per cui ha dato anche un uomo apporto Emanuele Macaluso su gli anni quaranta e cinquanta l'esigenza di una nuova memoria storica
E il ruolo che essa può e deve avere per il rinnovamento della politica
Questa esigenza è questo ruolo della memoria storica si riproporranno molto presto alla nostra attenzione
Quando apriremo il nuovo negarlo che Francesco Renda ci ha fatto l'autobiografia da cui consegnata alle stampe un mese fa
Una la memoria la consapevolezza storica so indispensabili per ogni concreto progetto il programma di cambiamento
Tanto più in tempi nei quali la politica dominante segnata da un grande impoverimento culturale e cerca addirittura di fare della storia una tabula rasa contro la demonizzazione dei comunisti contro ogni negazione svalutazione dell'esperienza storica del PC
Il libro di Napolitano mi è sembrato non solo una nuova fonte preziosa per gli studi storici ma un contributo assai ricco allo sviluppo della elaborazione della politica del riformismo europeo
E al rilancio dell'azione per l'unità politica dell'Europa
E in questo quadro alla costruzione in Italia della unità di riformismi Diversity tradizioni e culture riformiste diverse
In un nuovo soggetto politico che abbia no astratta vocazione ma concreta forza di soggetto politico maggioritario non solo attraverso il ricordo di storici come Rosario Villari Ernesto ragionieri
Paolo Spriano e del lavoro degli altri che con la storia si sono cimentati
Come Giarratana e Badaloni i quali aprirono quelli che Napolitano chiama squarci di verità sulla Storia segreta del Partito comunista non solo nella ricostruzione del lavoro svolto
Come responsabile della Commissione culturale
Il forte rilancio di una nostra lettura di Gramsci l'aveva riflessione sul pensiero di Marx il convegno sul marxismo degli anni sessanta non solo attraverso
Questo ma attraverso i ragionamenti sulle utopie che si sono tragicamente rovesciate nel proprio opposto
Attraverso la ricostruzione critica della fede e delle mitizzazione di questo libro dimostra come la storia non debba e non possa essere oggetto di di rimozione
Ma Possa indetta controlli giustificazionismo del ricorso la chiave magica idealistica del ciò che è reale e razionale
Diventare campo Di Serio ripensamento critico non solo delle vicende passate ma delle categorie disuguaglianza uguaglianza giustizia libertà democrazia e del modo di pensare e perseguire il rapporto tra diritti civili
E diritti sociali
La storia del superamento delle esperienza comunista e debba ideologia dico marxiana mente ideologia come falsa coscienza la storia della esplorazione distaccati diverse si legge nel libro di Napolitano
Come una storia non di rinunce o di adeguamento all'esistente
Ma di conquiste progressive per la emancipazione sociale della liberazione umana
Di conquiste che si sono fatte che si fanno anche seguendo un'altra utopia
Come ad esempio quella idea generosa del mille novecentoquarantuno la rivoluzione europea d'idea del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi
Per un'Europa federale e unità per gli Stati Uniti d Europa
Napolitano
A un certo punto deliberò schiarite la storia dei la impotenza a riformare assegnato il nostro Paese
Per responsabilità delle classi dirigenti
E aggiunge però maligna S. comprendendo nella misura giusta anche le forze sociali e politiche no rappresentate del Governo
Cito questo perché mi sembra questo il filo rosso di questa ricostruzione storica ed è un filo rosso che vede parallelamente la ricostruzione critica nei rapporti internazionali del Partito comunista del suo rapporto con nell'esperienza
Del partito comunista dell'Unione Sovietica e dei regimi socialisti dall'artista e dall'altro lato il faticoso tormentato accidentato
Cammino di rapporto con le esperienze debba socialismo nell'Europa occidentale delle forze socialiste dell'Europa occidentale
E questo parallelismo mi sembra la chiave di una nuova indagine storica e di un nuovo impegno politico
Io ringraziando di nuovo il rettore vorrei darti la parola per un suo saluto
Grazie
Saluto molto breve perché queste qui per ascoltare ha Alghisi una rilettura di questo importante libero autobiografico di Giorgio Napolitano ma un benvenuto da parte nostra di Palermo e un piacere e per me è un un dovere è un onore io sono grato per l'attenzione che la cultura palermitana riversa nella Università di Palermo come luogo di dibattito come luogo in cui presentare e discutere tutto ciò che di nuovo viene proposto o molto di ciò che di nuovo viene proposto dalla cultura della nostra della nostra città
E questo è un luogo della memoria
E se non è il luogo tremori e questo vuole vedere cosa c'è di nuovo delle memorie per la nostra città è un poco non solo della memoria perciò che questo edificio rappresenta nella storia della città per ciò che sta venendo fuori lo ha ricordato il senatore sicura di poco fa sta venendo fuori dalle dal va in carcere della penitenza questo carcere che qui dietro perché proprio su questo soffitto la memoria viene ride scritta c'è la memoria della memoria viene ripresentato tutto voluta all'immaginario della favolistica tardomedievale e viene ripercorso in questo meraviglioso catalogate sulla sulla nostra testa
Pensiamo una istituzione che hanno interessi culturali e scientifici a ampio spettro e quindi il il libro di Napolitano è un libro che ci servirà per per i nostri studi per le nostre riflessioni servirà a tutti noi
Per come dire riposizionare la nostra la nostra collocazione di istituzione all'interno di un quadro che sta costantemente muta quando parlo di istituzioni
E parlo di riflessione che dobbiamo stare tutti insieme proprio del concetto stesso di università come luogo dello studio come luogo della della ricerca e l'Istituzione universitaria ha subito in questi anni profondi mutamenti ha subito alterazioni subisce in questo momento anche forse opportuno dirlo degli attacchi degli attacchi sulla sua essenza sul suo essere struttura di ricerca a tutto campo ricerca in cui si può parlare di ciò che si vuole in cui ci si può confrontare su tutti gli argomenti che si ritengono opportuni senza doversi chiedere il il perché senza prove
Dovere entrare nel dettaglio e chiedere permesso a qualcuno ecco ci troviamo in un luogo storico in cui la repressione culturale era ovvia era era il luogo della repressione come come emblema nella storia della città
Che adesso questo luogo sia il luogo della discussione aperta a un valore riparatore assolutamente importante che voglio sottolineare proprio al al nostro all'autore
Di questo di questo tipo io credo che da questi studi da questa i contributi che i relatori di oggi daranno
E continueranno a dare perché manifestano sempre amicizia e voglia di lavorare con l'Università di Palermo la nostra università continuerà a aveva è suggerimenti ad avere linfa per le riflessioni su se stesse sul suo presente ricordo soltanto che siamo alla e bicentenario per le istituzioni dell'Università di Palermo duecento anni fa Ferdinando terzo di Borbone circondo
Perché era grato per a la città di Palermo che aveva ospitato quando era si era rifugiato a Palermo dopo i moti del novantanove andava pollici fondò da allora siamo una università che è rappresentato appunto di riferimento importante fummo
All'inizio della nostra storia fumo per molti anni una delle grandi università del Paese
Poi l'università son diventato tutte quante uguali e quindi e va bene ed è giusto che sia così però questo ruolo importante di riferimento nella cultura siciliana continuiamo continuiamo a mantenerlo
Stiamo parlando di un libro di storia storia autobiografica ma un pezzo per la storia del nostro Paese
Ricordo soltanto che in questo in questi giorni sono usciti o stanno uscendo libri sulla storia dell'Università di Palermo un libro che sta uscendo che è stato scritto da Orazio che Ancilla che e chiede alla pubblica trova la terza nel nei prossimi mesi che parla dalle origini fino al mille ottocentosessantuno secondo libro che ha scritto un collega chimico alle nello Paoloni dal mille ottocentosessanta fino alla alla alla seconda guerra mondiale e poi adesso proprio pochi giorni fa è uscito un libro
Severamente onestamente fazioso direi così potrò chiamerei in questo modo dell'amico Paolo viola che come sappiamo è scomparso lasciando un grande vuoto nella nostra temeva e questo libro e un libro interessante
Per cui lettura da una chiave interpretativa dei meccanismi di inserimento di un'università all'interno dei sistemi di potere
Che deve fare riflettere e mette in luce Errori che non si devono più non si devono più commette e mi fermo qua ringraziando ancora innanzitutto Giorgio Napoletano caccia onorato con la sua presenza ai relatori l'Istituto Gramsci col quale collaboriamo spesso con iniziative io trovo sempre di grande di grande interesse di grande spessore culturale e ovviamente gli amici della Università di Palermo che con la loro presenza rendono questa manifestazione importante grazie a tutti
Grazie al magnifico rettore la parola e a Francesco Renda
Io mi chiamo sarà anzitutto parlo seduto
In secondo luogo invece di parlare a voce leggo
Ciò che ho scritto
Muovendo dalla considerazione che
Il libro Giorgio Napolitano
Pone problemi assai importanti
Che fanno definiti nella loro pc semitica
Al Partito comunista italiano al socialismo europeo
Si sente bene
Così come faccio a parlare
Dal Partito comunista bene dal Partito comunista italiano
Al socialismo europeo
Un'autobiografia politica di Giorgio Napolitano
è un gran bel libro
Che si fa leggere
Che si legge d'un fiato che orletto colpi guide d'interesse
E cioè per quanto possa avere il mio invito Consiglio di reggere per la freschezza
E felicità per la scrittura per la completezza del tema svolto
Il consiglio di leggere il libro
Che è suggerito anche dalla sua ambivalenza
Il titolo dal pc al socialismo europeo
Indica che l'argomento dominante sia la storia del viaggio
Chi è stato percorso con partenza dal partito comunista
E con l'arrivo al socialismo europeo
Dunque un libro di storia
Poi viene raggiunta un'autobiografia politica
E ne segue che il libero
è il racconto per la biografia politica di Giorgio Napolitano scritto dallo stesso Napolitano
Dunque il libro di Carrey GR
Il libro da leggere è l'autobiografia politica
Ma il titolo non dice
L'autobiografia politica di Giorgio Napolitano
Ma un'autobiografia del percorso storico del Partito comunista dal socialismo al Partito Comunista Socialismo europeo e dunque una narrazione non la narrazione una narrazione di quel percorso storico seguendo la falsa riga
Dalla sua esperienza personale
E assumendo all'angolo visuale
Tra la politica generale del Partito comunista
E del suo rapporto con il mondo del lavoro italiano
Con la rinascita democratica dell'Italia repubblicana
In questo quadro generale nell'autobiografia di Giorgio Napolitano acquista un rilievo particolare di matrice gramsciana
La politica culturale e il rapporto con gli intellettuali italiani
Mi sembra legittimo concludere che il libro di Giorgio Napolitano
Ha come tema la storia del Partito Comunista Italiano ma non è la storia del Partito Comunista Italiano bensì una
Una storia del Partito comunista vissuta da uno dei suoi rappresentanti più qualificati
Raccontata come un'autobiografia politico aggiungerei ma qui non c'è scritto
Come una partecipazione alla storia del Partito Comunista Italiano
Di autobiografie politiche ne sono state scritte parecchie
Lei scrive anch'io ancora non consegnato all'editore Michele
Comprando
Ma in nessuna trovo la rappresentazione significativa
Di quelli che è stato il Partito Comunista Italiano
Come nell'autobiografia politica di Giorgio Napolitano
Come libro di storia generate
La narrazione di Giorgio Napolitano età integrare per molti aspetti
Sia positivi che negativi
E anche da non condividere o da discutere in diversi giudizi
Su avvenimenti particolari
Ma per quando viene raccontato è un grammo il libro di storia del Partito Comunista Italiano
Nel quale primeggiano degli aspetti caratterizzanti
Del tram movimento politico sociali culturale che è stato il Partito Comunista Italiano
Aperto a tutte le collaborazioni e all'accoglimento di tutte le fondamentali esigenze della vita nazionale
E ne sono altro libero ho colto la rappresentazione di piena
No no anni encomiastico già dico perché è stato il Partito Comunista Italiano
Di quale sia stata la sua possente forza politica
Di cosa abbia rappresentato nella storia del movimento operaio e della sinistra italiana
Il quale importanza
Decisa il suo contributo alla nascita allo sviluppo e al consolidamento della democrazia italiana
E nelle sue fondamentali istituzioni
Non starò qui a ricordare la guerra di liberazione nazionale
La vittoria della repubblica sulla monarchia
La conquista politica della Costituente che nella Costituzione repubblicana la difesa dei diritti dei lavoratori e delle libertà popolari
E di tanti altri aspetti che sarebbe l'unico allo con numerario
Mi preme invece ricordare che in tutto ciò che è stato ed ha fatto il Partito Comunista Italiano
Sia bene che di male
Affondano veloce fradici
Anche se quella fase storica è da considerarsi definitivamente conclusa
E il Partito comunista italiano ormai da considerare solo come problema storico
Il passato non è mai definitivamente passato
Noi viviamo sulle spalle delle sue vittorie dalle sei sconfitte
La nostra libertà odierna e la libertà conquistata al loro patrimonio di quel passato e anche il nostro benessere come pure eredità dei suoi errori e dei suoi fallimenti sia da considerare il nostro odierno persistente pare essere e anche i nostri errori e i nostri fallimenti
Quel passato dunque ci appartiene è un passato che non dobbiamo dimenticare che nemmeno trascurare e meno che mai lasciare impreca dei furibondi attacchi dei Berlusconi e dei suoi seguaci
Come suol dirsi per conoscere il presente occorre conoscere il passato
Per avere il possesso e il dominio del Presidente non si può fare a meno di sapere come è stato conseguito ed esercitato il possesso e il dominio del passato
Il giorno il libro di Giorgio Napolitano
Dà un notevole contributo
A conoscere il nostro passato
Ahimè di iniziarne deficienze ed errori
A fornire un modello di ricerca e di rappresentazione di come ottenerne una veritiera rappresentazione
Ugo Foscolo prima che si formasse una coscienza nazionale
Esortava gli italiani a conoscere la loro storia
Giorgio Napolitano ci offre o col suo libro un concreto esempio di cosa rappresenta conoscere la nostra storia
Impressionante la impediva imponenza della politica culturale comunista
E i rapporti del Partito comunista con intellettuali italiani
RAI egemonia culturale comunista
Il ruolo che vi esercitano la città di Napoli e il Partito Comunista Napolitano
Nel campo culturale il libro di Napolitano mette in evidenza la l'ampiezza vera intelligenza partenopea
E i nomi e le varietà sono tanti ettari
E a potersi considerare nel campo culturale
Un'altra versione per loro di Napoli
Non saprei dire se il Partito comunista Napolitano
Con la quantità era qualità dei suoi intellettuali abbia avuto il primo posto e all'esercizio della egemonia comunista in campo nazionale
Certamente in ogni caso la sua imponenza è davvero eccezionale
E al raffronto purtroppo la situazione siciliana nostra
Risulta per quanto se ne sappia piuttosto miserevole
Ma lascio ai lettori di conoscere la ricchezza delle indicazioni date nel suo libro da Giorgio Napolitano
Per essere stato Georgia uno dei maggiori dirigenti del Partito Comunista Italiano
Al punto da essere considerata al tempo della segreteria di Luigi Longo il numero due del partito
Essere incluso nell'arteria tender di lingue Napolitano innata
Proposta dallo stesso Longo per la vice segreteria del partito la scelta poi cade su Berlinguer
La sua autobiografia
Racconta tanta parte del processo di sviluppo del Partito Comunista Italiano
Racconta anche gli stessi errori commessi da Napolitano
Per questo ho definito il libro una storia ma non la storia del Partito Comunista Italiano
Vorrei in particolare ricordare quelli che per me sono da considerare migranti noti
Nella storia del Partito Comunista Italiano
La svolta di Salerno del mille novecentoquarantaquattro
La rivolta ungherese del mille novecentocinquantasei
La repressione militare sovietiche alla scelta del Partito comunista
La primavera di Praga e il mille novecentosessantotto altra nuova repressione militare degli eserciti per il Patto di Varsavia e altra nuova scelta del Partito Comunista Italiano
In quei tre nomi ed a cogliere il senso
Della storia del Partito Comunista Italiano
Della svolta di Salerno Napolitano non parla
Ancora non era iscritta al partito credo che avesse diciannove anni se non sbaglio
Ma per quel che ne segue il non averne fatto cenno a mio giudizio
è stato un errore
Comunque è una manchevolezza notevole del libero
Meritava sempre a mio giudizio
Chiese niente essercene sufficienti
Se la rivolta ungherese Napolitano ne parla a lungo
Politica sociale morale fu un partito democratico nella sostanza
Fu democratico il movimento il popolo tifo alla base
Le fu di base al Partito Comunista
Non fu invece temo pratico qui esprimo la mia opinione personale beninteso
Non fu democratico come struttura istituzionale il Partito comunista
Perché l'atto che esiste e morì leninista
E catene che lo tennero allevato Enel Green impedirono chili libero e sviluppo
Furono il legame di ferro con Mosca
L'ideologia marxista-leninista e il centralismo democratico
Nacque quale partito dell'Internazionale comunista
E rimase come partito legato alla direzione comunista internazionale
Sempre capeggiata dal Partito comunista bolscevico di Mosca
Sono pienamente consapevole che tali problemi non sono schematizzate
Ma che hanno avuto una loro storia
Il Partito comunista italiano senza indagarne con Mosca
Non sarebbe stato un partito comunista
è una rottura di quel legame
Non fu condivisa con lo stesso Napolitano scrive in varie parti del volume non fu condivisa da gran parte Della stessa base e non soltanto della direzione nazionale ossia in particolare da Togliatti da Longo da Berlinguer Granata che non furono i segretari nazionali
Ma per noi oggi il problema non editare solo giudizi su quel che è stato fatto e non è stato fatto ma scegliere quanto di quel passato è ancora vivo
E di quanto è definitivamente morto
Di quante ne a considerare utile al presente e quindi da rimettere in valore
E di quanto è invece da considerare dannoso per il presente che quindi utilità
Giudicare non meritevole di far parte dei chioschi presenti valori
Per dirlo in poche parole vorrei concludere collettive che nel Partito Comunista Italiano
Ed a rivalutare far nostro patrimonio quando di nuovo di straordinarie di benedico ha rappresentato il movimento politico egemonizzato dal partito
Tra mosso creato e sviluppato al massimo livello
Ma per distinguere il grano dal loglio
E invece da considerare morto edificati è definitivamente sepolto il partito leninista che di quel movimento fu il limite è forse il TAR loro editore che evidentemente tutto questo
Un po'esce fuori dalla l'allarme richiamo dalla natura del libro
Ma di tipo di Napolitano apre questa discussione
Contiene già una parte di questa discussione e comunque per noi il problema a mio giudizio e che
La sinistra attuale tende a dimenticare questo passato o il suo patrimonio orge che con me le sue difficoltà e noi siamo una forza politica permanga
Del Radisson
E la sinistra italiana se non si mette in valore quanto è stato fatto
Nel nel secolo scorso dal Partito comunista italiano ed alla sinistra in generale certamente non potrà andare avanti come grande forza politica di carattere nazionale ed europeo Craxi
Adesso è la volta di Sergio Mattarella
Grazie io sono grato per l'invito a partecipare a questo momento di riflessione sul libro di del presidente Giorgio Napolitano
Il libro devo dire con con franchezza una società e di straordinario interesse
Si legge con me tanti hanno verificato si legge volentieri
Perché è scritto bene
Non vi sono né pause né pesantezze
Pur essendo in realtà la la descrizione della bisogna rivisitazione della storia del nostro Paese diversi ricevuti nei decenni fatta attraverso l'esperienza personale di Napolitano
Nell'ambito dell'esperienza del Partito Comunista Poletti chiese le diede i DS e della sinistra italiana
E attraverso questo ambito appunto la storia del nostro Paese di questi decenni
Malgrado questo impegnativo
Oggetto il libro è di lettura piace pagine non è pesante
Devo dire
Vi sono molte cose potrebbe esser dette ma io poi proporrò due sollecitazioni a da Giorgio Napolitano
Vi sono tante cose ripeto interessanti
La storia culturale dell'asso della sua del suo percorso di formazione culturale
Interessante quello quel ritratto del rapporto con Curzio Malaparte Napolitano giovane
Agli inizi della della vita politica libera il nostro Paese accavallate citato clandestinità e l'inizio della attività politica liberale
La descrizione di chi sicure significative e importanti
E l'idea rilettura in qualche passaggio critica l'esperienza del partito comunista senza questo detto espressamente rinnegare in nulla quell'esperienza
Dice espressamente in un passo del libro delle verso il suo termine Giorgio Napolitano nessuna fuoriuscita della storia del PC
E per un libro molto molto franco nelle critiche talvolta anche nelle autocritiche
Le critiche anche a persone cui di grande rilievo di grande immagine di grande di grande peso le pagine sotto gli atti sono rispettose e franche molto interessante
Anche sulla figura su cui palesemente si è appuntato l'affetto di Napolitano Giorgio Amendola
Sì è un e si vede un grande apprezzamento per la statura di pensiero le intuizioni preveggenti
Di Amendola ma anche alcune critiche sui limiti su schematismi su sua incompiutezza cioè un libro di grande interesse
Io
Tra le tante cose dovendo parlare ovviamente poco
Perché sarà interessante ascoltare gli altri interessante ascoltare rendersi Corelli Texas interessando sposato Napolitano
Voglio dire ciò che di più via mi ha toccato
Tutto l'aspetto ben noto d'altronde è un nuovo dal libro emerge come vi fosse nel partito un forte senso di appartenenza
Ricorda Napolitano come un discorso del quarantacinque Togliatti ne ha parlato di fede
Quella del della propria sede
è una
è un esternando aspetto che mi ha colpito anche se noto ripeto un senso d'appartenenza vissuto in maniera di dedizione complete
Di condivisione fra coloro che ne facevano parte
Una sorta di affidamento anche al partito
In un ambiente Ricco malamente descritto quelle ampiamente ricco culturalmente politicamente ampio
Ma recintato
è una
Io so dove ho vissuto quell'esperienza o vi sono quelle di un altro grande partito di massa democratico la Democrazia Cristiana
Diverso come come come senso di appartenenza e Congo il fascino di questa condizione in cui operavano i militanti dirigenti impegnati nel partito comunista
Cioè con cui insieme anche il limite
E da Libre pare che emerga entra emendare entrambi gli elementi
C'è questo straordinario ricordo anche di sentimenti di esperienze comuni di persone di grandi di grandi avvenimenti vissuti insieme di condivisione appunto e l'indicazione sprizza esplicita di alcuni tabù
Derivanti da questi limiti di questa concezione del partito
Non a caso il parlava come libri cosa del campo socialista
Ecco
Il partito anche vissuto mi pare di capire da quel dalle pagine anche come come rifugio protettivo
E umanamente ripeto di grande fascino
Di straordinarie presenze
Sicuramente però
Io percepisco
Anche i limiti che il libro esprime di questa esperienza
Capisco anche che alcune condizioni da cui lamenti particolarmente poteva enduro atteggiamento difensivo e quindi attendere attenere a tenere alto questo questo recinto ma non c'è dubbio che questo costituisce e mi pare nel libro un e America un limite non ricordo per
Non solo per INCE lo ricordo però un'altra pronto aspetto che mi sta più a cuore
Io dovevo abbiamo pagato in Italia e molto questa contrapposizione
Che ha condotto a questi recinti
Questa contrapposizione ideologica e di collocazione internazionale
E la conseguente separazione
Che questa condizione produsse per molto tempo
Da un lato il dal campo talvolta a spinte di destra forse di destra a presenze conservatrici e dall'altro talvolta legittimare estremismi
Faccio un esempio c'è nel libro di Napolitano il ricordo delle lezioni a sessantatré
E della flessione consistente che ebbe la di cinque lezioni
Erano le prime lezioni più votato ricordo quindi le rammento bene e certamente ci li pago quell'adesione politica coraggiosa
Di
Di di fare quella che fu chiamata allora l'apertura a sinistra il rapporto con i socialisti
E in quell'ambito di Kobe definiti polemiche di cui si pentì quel beneficio fortemente come ricorda pulita nel partito liberale uno elementi portanti di quella campagna elettorale del contro da destra contro la DC
Fu la legge Zullo la ipotizzata legge urbanistica che ministro sullo voleva fare perché la ricordo perché per voi siciliani a io credo una particolare importanza
Se quella legge è stata approvata
Sarebbe trenta diventata irrilevante per i proprietari di aree urbane adesso al sodo balistica dei dei rispettivi terreni
Posso destinati edilizia intensiva può verde pubblico o a scuola il valore che ha dato lo stesso uguale per tutti
Che cosa qui sarebbe evitato di corruzione il nostro Paese lo possiamo immaginaria
Ma che cosa avrebbe impedito
Di quanto avrebbe impedito la trasformazione della mafia da fenomeno agrario agricola fenomeno cittadino vanno perché questo avvenne attraverso paste cosa edilizio sulle aree possiamo immaginare
Senza quelle senza quel veicolo sarebbe stato difficile o perlomeno molto più difficile contro stabile il tasso rotta sua sorella marciato mondo agricolo da fenomeno urbana
Ecco quella DC pagò anche quell'intenzione
Vito perché è un esempio di come al poi si fosse qui parlo del dal dall'ottica della Democrazia Cristiana stretti tra l'opposizione che premeva e la destra che incassava dall'altra parte
Retorica abbiamo pagato molto questa separazione
E
Credo allora
Che certo non mancavano ton sono mancati i momenti importanti di convergenza di dialogo di collaborazione mi ha colpito libera puritano il ricordo della stagione di riflessione studio sessantuno sessantadue mette insieme a ragione una lucido osservazione il convento veniva al perito della DC
Il l'incontro all'Eliseo provo prodotte orientato alcune riviste della sinistra e come José Gramsci cioè sessantadue una stagione in cui le forze politiche
Maggioranza opposizione sia avevano guardando retrospettivamente anch'appare ancor più chiaro storico intrecciate riflettevano ognuna per sé ma riflettevano
Sulle esigenze del Paese sulla politica
Dio sa quanto ce n'è bisogno oggi ma questo è un un discorso diverso
Ecco
C'era questo intreccio
Nel libro c'è un episodio simpatico
Racconta Napolitano di un dialogo con Cacciapuoti segretario della federazione napoletana mentre mio segretario dicono di Caserta
E come Cacciapuoti dicesse non è possibile cinquantatré sotto elezioni non è possibile che non scatti la legge elettorale agisce la quale fu chiamata contendenti più discutibile legge truffa ma non è possibile che lo scatti perché se non scattasse vorrebbe dire questo non è una democrazia borghese tra virgolette USA riceve borghese in senso dispregiativo ovviamente no democrazia vera bene non era una democrazia borghese che la legge lo scatto
Sappiamo che non scattò il premio di maggioranza
Per mi sembra cento mila voti i giudici forse anche un po'meno
Con circa due milioni e schede contestate
Ma De Gasperi Scelba scelsero di non aspettare le fa mettere contestate di proclamare subito non era stato più breve chiuderà lì precari mettere in dubbio l'ho trovato ad istituzioni e di creare tensioni
C'è quindi come dire una storia intrecciata e io non ricordo perché
Condivido un passo dell'ipogeo Politano in cui rivendica anche al Partito comunista i meriti della grande trasformazione economica e sociale che l'Italia ha avuto ed è giusto così
Naturalmente rivendica anche ricorda altri passaggi importanti di collaborazione di su scelte di carattere economico sociale alle volte riusciti tanto di convergenza che volte falliti ne ricorda molti ed è interessante seguire questo itinerario
Non c'è dubbio che in questo Orio
Sulla base del ragionamento che cerco di di di di esprimere
Vorrei ricordare che c'è stato anche il contributo della democrazia cristiana rassicura condizioni di opera di operabilità politica
Di attività riflessione Rivera respingendo
Spinto oltranziste pressioni c'è un passo e libera puritano che ricorda descrivendolo con efficacia Moro seduto alla Camera senza muoversi al dibattito per condurre i gruppo democristiano a toglie la fiducia doverosa androni
E potrebbero avere altri episodi altri passaggi e sgomenti ecco è stato una storia di contrapposizione
Dura all'inizio anche se con segnali di di contatto
Il comune a comune esperienza di clandestinità
La con il Comune antifascismo
Il comune impegno per la Costituzione
Poi di confronto e dialogo può di collaborazione e credo che a quel punto con quella fase di collaborazione della soleva nazionale schiera realmente anche se nessuno ne prese atto allora ereditata quella che Monti ha una terza fase c'è la reciproca legittimazione
Io però che sta prima sollecitazione che rivolgo mi permetto rivolgere Giorgio Napolitano credo
Che occorre andare più in là
Più in là di questo di prendere atto di osso rintracciata in cui in realtà meriti e demeriti erano sufficientemente distribuiti
Io credo che sia il momento di mescolare queste storie
Di superare questi tre incidenti che per troppo tempo sono stati eretti nel nostro Paese
La storia non si ripete
Ma si può rileggere credo che sia il tempo di mescolare questori
Con il coraggio di rivedere posizioni
Da una parte e dall'altra
Di rivedere valutazioni atteggiamenti giudizi su uomini e vicende
Io sento mio livelli voglia Politano
Ho altri iscritti sento mio ricordo non dico di Berlinguer che serve persino scontato
Immobili come Giorgio Amendola
Come Di Vittorio
Descritto nel libro di Napolitano in tanti momenti importanti e commoventi corrotti di Vittorio lacrime per cinquantasei per i fatti d'Ungheria nel corso della direzione gratis del PC
Ecco le sento mie tra parte delle mia storia esperienza dico democristiana e popolare
Io credo siano più tuo mento di visitarla per rendere comune questa storia è storia
Non lasciarle separa
Voglio fare una una battuta
Chi ha poco poche portanza ma quando te lo portano il più trasmesso all'interno del governo Prodi novantasei io ero capogruppo del Partito popolare
Cioè quello che la democrazia cristiana cerchiamo ha mutato nome Bastio polare come è noto e nel corso del dibattito sulla fiducia
Posso ricorderà Giorgio Napolitano
Loro chi parlo per Forza Italia nel dibattito momento conclusivo del dibattito sulla fiducia
Indicò come come motivo di scandalo di allarme che sulla posto ne esce va sedesse un politico avveniva al Partito Comunista
Io parlai dopo
E dissi che noi che rivendica la mi ricordo di scelta Eramo rassicurati davanti alla prese la puritana verso l'interno
E credo sia lo dico perché ne sono convinto non da ora credo sia il momento di rivisitare mescolando queste storie con il coraggio di petto di leggerle approfonditamente
Senza più i condizionamenti che vano condotto a giudizi e valutazioni nel corso del tempo frutto dei recinti che non ci sono più anche perché
Abbiamo e stiamo investendo insieme sul futuro
Questo non vuol dire rinnegare i rispettivi passati al contrario
Ma significa però leggerli insieme leggere insieme il passato
Che questo importante anche per il futuro
Io vorrei restare per la secolo solo cessione faccio Giorgio Napolitano
Con invito vorrei farli a scrivere qualcos'altro
A Schio a cosa il più sull'Ulivo
Che nelle proprie di questo libro che inevitabilmente un momento di questi decenni la città e l'Ulivo
Che cosa rappresenta nella storia e il nostro Paese questo mettersi insieme che ormai dura da dieci anni da undici anzi
Di forze politiche con storie diverse
Con diversi riferimenti culturali anche a costo di contrapposizione in passato Etro che investono insieme su un comune intendimento di governo
Che richiede come dice le ultime pagina Politano non utopia
Sempre importante come ricorda Napolitano
Ma richiede Progetto quindi una visione la solita della persona ecco mettiamo in comune alla che cosa rappresenta nasce Ulivo come sta sviluppando che consente la sorella nostro della democrazia il nostro Paese questa straordinaria avventura che se ne vendo molto più importante
Della banalizzazione che di giorno in giorno appare ma molto più importante di quella che grosso era quotidiano
L'ultima considerazione chiedo scusa ho parlato troppo lungo
Ce n'è bisogno
Perché la storia politica del Paese la storia culturale delle forze politiche
Una rilettura seria di quello che è avvenuto
Un reciproco darsi atto di cose che si migliorò sia ci vuole si sono ignorato volutamente modificato distorto del passato
è anche un motivo per affrontare il presente
Quando io leggo o penso alle cose che sta facendo il senatore Guzzanti in commissione Mitrokhin pensati per il passato mi sento i capelli dritti in testa
E occorre serietà nella politica per il passato e per il futuro
Leggendo il libro di Napolitano
Il la descrizione di Achille Lauro a Napoli
Scrive Napolitano allora figura inedita di ricco populista
Io che abbiamo bisogno un grande bisogno
Di mettere insieme energie
Senza riserve CELTA sul progetto m per quanto riguarda la comune lettura degli avvenimenti senza risparmio di energie culturali e politiche perché come in fondo emerge il Paese è questo il messaggio e l'ultima pagina libera pulita la storia non ci aspetta
Inutilità io credo che non è necessario
Avete letto Marx
Per capire che tutto quello che accade nella grande come nella piccola storia non accade tasso
Se oggi noi ci troviamo qui
E costituiamo un insieme
Come ci ha insegnato blog allora
Questo insieme Ctm
Perché non solo gli elementi che lo costituiscono sono connessi fra di loro
Ma per gelidi insieme se stesso e connesso o lo spazio e col tempo nel quale si produce
Dico questo
Perché rifacendomi a quanto osservava il nostro magnifico rettore a proposito del valore
Di questo soffitto che ci sovrasta
In ordine al suo significato di testimonianza e la memoria
C'è un icona
In questa enciclopedia della cultura medievale dunque della cultura del cosiddetto Occidente c'è una piccolina
Che perfettamente si è dice all'insieme che in questa sede non è qui rappresentiamo ghiaccio di cui stiamo discutendo
Nell'immagine
Si vede una donna cioè cavalca a distorte
Ora queste immagini si può leggere come una metafora
Della società la quale e agilità le da la opposizione dalla dicotomia
Irrazionale rappresentato e quindi caos rappresentato dalla donna
Razionale Nichols Moss
Rappresentato da Aristotele ma in realtà gli studiosi più avvertiti dicono Lucia hanno letto diversamente queste immagini
In realtà l'immagine proprio per la storia della famiglia già costruito questo palazzo
Vuol dire esattamente il contrario
La dicotomia allora Petra razionale e irrazionale
La Tyco terminale tra tensione ideale quindi liberatoria rappresentata dalla donna
E
Schematismo nazionalistico cioè settarismo
Chiusura mentale rappresentato dall'uomo cioè da ah giusto
Bene questa icona
E anche una metafora
E questo non è strano e non è casuale è anche una metafora del contenuto di questo libro
Perché il contenuto di questo libro
E un rispecchia il vento fedele né poteva essere diversamente
E un rispecchiamento fedele del travaglio storico della nostra società nella sua fase moderna
E contemporanea
Non è necessario
Condividere le idee degli urgenti in ordine al fatto che
Ogni comporti
Mento personale ogni evento assolutamente individuale e comunque sempre un prodotto sociale
Un'autobiografia e sempre tanto più quando si tratta di un protagonista della vita politica dunque della vita sociale una autobiografia in realtà è sempre una storia sociale è una storia collettiva e dei quella collettività di cui l'autore fa parte
Rappresenta non solo le vicende esplicite la storia palese
Ma anche la storia profonda
Perché vedete
Come è stato detto da un grande
La storia è fatta più di cose invisibili che di cose visibili
Quello che noi vediamo della storie vivevamo insieme e soltanto l'epidermide
Sotto questo epidermide c'è invece tutto il travaglio
Tutta la complessità tutta la dialettica degli elementi invisibili
I valori sentimenti gli ideali i medici come ci ha insegnato da Rudi poi ripetuto poi da Calvino i miti che comunque hanno guidato le nostre azioni che hanno guidato i pensieri degli attori degli adepti degli eventi storici
Un'autobiografia in questo senso più e meglio saggio scientifico o di un'opera letteraria anche in un romanzo
Pensate a Guerra e pace di Tolstoj
In questo senso e
Una testimonianza privilegiata
Del del dell'essere profondo di una società ed il significato profondo della sua storia
è stato detto dagli studiosi di narratologia
Che in un'autobiografia più valore di una narrazione storica o o letteraria
Perché l'autobiografia e una rappresentazione non si punta di matita degli eventi riguardanti la persona riguardanti la società ma una rappresentazione paradigmatica
Nel senso che ciascun elemento si collega a tutti gli altri e ciascun elemento indipendentemente dal flusso cronologico esprime il significato del tutto
Consigliere in questa autobiografia
Se noi leggiamo
Le prime pagine proprio nelle prime pagine a livello anche alle ultime ma rapidamente in modo telegrafico
Sia pure tra solitamente se noi leggiamo le prime pagine Giannelli le prime pagine troviamo il senso del tutto
Si tratta certamente di un giovane intellettuale il quale come i giovani intellettuali del tempo
Si forma
All'interno di una tensione culturale avanzata aperta al diverso aperta al moderno
Diciamolo pure aperta alla cultura anglosassone alla cultura americana un giovane intellettuale
Come tutti i giovani intellettuali del tempo
Che
Ama Montale
Legge Vittorini
Il nostro Vittorini conversazioni in Sicilia
Sarli aggiustare il vecchio ma è incredibile
Un giovane intellettuale il quale vive in un contesto di grande e nobile tradizione liberale e non solo per ragioni famiglie bene questo giovane intellettuale a un certo punto aderisce alticci
Ma
C'è un dettaglio e come ci ha insegnato borghesi significato
Delle cose sempre nei dettagli c'è un piccolo dettaglio e il dettaglio è
Che malgrado questa adesione impegnata commenta tuttavia
Cioè e viene espressa e espressa una sette esitazione ideologica
Bene questa esitazione ideologica
Nei confronti di un marxismo dottrinario questa estrazione ideologica e quella che accompagna come un filo rosso tutta l'attività e tutto l'impegno politico di Giorgio Napolitano
E l'avvento al potere la Rizzoli avere dagli anni quaranta di cui stiamo parlando
Saltiamo a all'ottantanove se ricordo bene la ritroveremo di palesata espresse dichiarata proprio ad altra denunciata in un articolo famoso dell'ottantanove il rinascita credo che sia l'ottantanove
è
Un un una battaglia coerente
E però debbo osservare questo
è una battaglia
Condotta
Con Grande
Prudenza
Con grande cautela
E non senza ricerca gli atteggiamenti plateali
Come altri hanno fatto allora ma soprattutto in questi ultimi anni è condotta con grande prudenza
Non per pavidità non per viltà tutt'altro ma per una ragione di stile
Perché Giorgio Napolitano
E un uomo di scintille e lo stile senza bisogno di ricordare gli antichi fa l'uomo
Bene per la stessa ragione visti
Noi troviamo Napolitano un uomo il quale oggi potrebbe stante la sua storia il suo impegno le sue battaglie potrebbe
Vantarsi
Come fanno alcuni a molti potrebbe vantarsi di questa sua diversità rispetto alla storia ufficiale del suo partito
A me è accaduto
E in quanto figlio di Ignazio Buttitta la cosa mi ha fatto male a me è accaduto di ascoltare io in televisione un ex segretario dei DS dichiarare di non essere stato mai comunisti
Bene
Se c'è un uomo politico che a seguito alla storia del Partito Comunista Italiano e l'ha seguita il posizione critica intelligentemente prudentemente critica queste Giorgio Napolitano bene
Bene gli aspetteresti di reggere e in questo libro in questa autobiografia una critica un attacco alticci
E invece no in questo libro c'è una difesa del PC
Io proprio proprio
Quando si discute di un certo argomento di una certa formulate fu portata avanti in un certo periodo del PC come partito dell'errore
Gli errori ne commettono i luoghi commettono i partiti e troppo facile polemizzare sugli errori dei partiti dei nuovi e del Governo e poi non ne parliamo
Ma
Il fatto che
Un uomo politico un dirigente di partito
Che antidissesto quegli errori
Ha previsto gli esiti negativi di certe e scelte
Non si faccia tanto di tutto questo ma anzi cerchi di capirlo cerchi di giustificarlo riportando i cosiddetti errori alto il testo in cui ci sono prodotti questo è un fatto che segnala l'abilità danni molestati intellettuale la generosità ancora di Hulu
Una onestà intellettuale per esempio
Che viene fuori in un altro dettaglio
Giorgio Napolitano avrebbe potuto fare a meno di ricordare
Che quando Antonio Giolitti
Per turismo in un congresso del PCC
Attaccò duramente la linea ufficiale del partito
Giorgio Napolitano avrebbe potuto fare a meno di ricordare che Luís fu uno di quelli che prese la parola
E in contraddizione con la sua formazione con la sua storia che è presente la parola vanno a favore di Giolitti ma contro giorni
Da questo anche questo ambientale a me pare un segno di Dylan onestà intellettuale e mi pare anche un segno di onestà e di generosità intellettuale il fatto
Cioè ricordi nel suo libro
Con simpatia con affetto ho stima Emanuele Macaluso che come sappiamo il nostro Emanuele Macaluso
Che tanta parte anche lui ha rappresentato dalla storia del partito e che come sappiamo in questo momento non è in in odore di santità presso i dirigenti nazionale del suo partito non è in odore di santità
Che e questo a me pare un infarto questo a me pare infarto Nobile un parto mobile e apprezzabile
Probabilmente Veltroni questo non lo avrebbe
Scritto
Non avrebbe ricordato di essere stato amico di forza di Emanuele
Macaluso
Ma al di là di tutto questo
Al di là di tutto questo
The fatta pile però il travaglio
Di una sinistra di una certa sinistra
Che ne fa capire invitati che ne denuncia irritanti
Al di là di tutto questo il libro è anche interessante perché sfilano nello scenario storico del nostro paese alcune figure significativi alcune figure esemplari vorrei dire verrà del momento intellettualmente più alto sia in letteratura sia nelle arti sia in in politica il momento più alto delle pagine più alte della storia del nostro Paese Amendolara serene
Dice Randy pur denunciando il lo schematismo pur denunciando il settarismo ma di Sereni giustamente
Si ricorda il contributo non solo come politico ma anche come studioso si ricorda la storia del paesaggio agrario italiano è un classico dalla nostra storia culturale
E per l'opera si incontriamo non solo figure come questi a tutti note
Ma incontriamo anche figure che dovrebbero essere note l'altrettanto e lo sono meno per esempio l'uso Rassa
Sarà fatti una delle teste pensanti migliori che ha avuto l'intellighenzia del nostro Paese che purtroppo però passato fortuna
Ora altrove distrasse si ricorda giustamente la prossimità alla vicinanza l'aiuto che in un momento di solitudine Sraffa diede a Gramsci
Il al consiglio
E poi
Poi proprio perché si tratta di una storia apparati dibattiti a non stendardi ematica
Dove in sostanza in sostanza
Il soggetto temporale è costituito dal presente non dal passato
Si tratta di per motorini si tratta di un esercizio di memoria Agostino Cevasco fatto capire bene quando ci ha spiegato che la memoria e no non è il passato ma il presente del passato ed è anche il presente e del futuro
Per comuni
Questa autobiografia che dovrebbe essere una storia di vicende passate in realtà si dice Gorla essere con la rappresentazione di infatti che solo ancora attuali che costituiscono la nostra attualità
Non a caso ci imbattiamo
Lei la questione morale
Ci imbattiamo perfino le il problema del partito unico
E si sta parlando di anni lontani ma ci battiamo per una questione morale ci ci imbattiamo nel problema del partito unico
Cioè non a caso ci ci ci troviamo pur trattandosi di una storia che apparentemente guarda al passato ci imbattiamo invece i tempi i problemi che appartengono al nostro presente che ecco costituiscono il fondamento è il presupposto
Del nostro futuri
Debbo anche dire questo perché è giusto che vada detto
Che
Da Napolitano la sinistra non ha avuto soltanto una lezione di stile non ha ricevuto soltanto un contributo di idea
Ma anche
Napolitano ha contribuito attivamente
A sale l'identità del PC
A costruire l'identità del PC per esempio quando come Lou giustamente ricorda
Come lui giustamente ricorda quando a a chi definito ha ridefinito l'atteggiamento del PC nei confronti di Israele
Dunque stiamo parlando di un uomo il quale
Porgo restando fedele alla ispirazione ideale
Che gli ha fatto muovere i primi passi indifesa
Della giustizia sociale e della libertà non ha mai arretrato rispetto alle difficoltà che una battaglia di questo tipo
Presentava icona società non soltanto intellettualmente arretrata perché la nostra società della ampie spetti ancora oggi intellettualmente arretrata ma anche in una società costretta dalla divisione del mondo dal divisione del mondo a una ha un atteggiamento strabico asfittico nei confronti
Del vissuto nei confronti dell'uomo
Comunque al di là della diversità del diritto di opinioni delle scuole
Dei referenti ideali a cui a cui ciascuno di noi
Anche fra i presenti si richiamato nella loro nella sua azione al di là di tutto questo rimane il fatto che noi stiamo leggendo un libro
Che
è stato scritto
è vissuto prima descritto
Da un uomo il quale non ha mai cessato di battersi per un mondo nuovo nel quale finalmente si compisse vago la volontà della terra che da sui frutti per tutti
Emanuele mancanza
Ma a me
A me pare che
Le cose che sono state dette fino ad ora
Hanno dato quadro
Abbastanza ampliare
Condivisibile almeno per quel che mi riguarda
Del libro di Giorgio Napolitano
Ha ragione renda quando dirigente si tratta appunto
Di una in una storia del piccino della storia appunto del PC
Della e alle tante biografie che sono uscite passate trecento anche io
Come Renta penso che sia la biografia che da questo punto di vista da questa angolazione di lettura
Della storia del PC cita il meglio
E
A me pare che questa occasione serva anche
A una
A una discussione anche una battaglia
Perché non c'è dubbio
Che questo libro si inserisce
In una discussione in una battaglia politica attuale
Attuale
E io quindi su questo punto non sono su questo punto non sono d'accordo corrente a su un punto
Quando lui ha detto
La vicenda del PC ormai e affidata di stupirci ebbe parte affidata giusto ci
Perché non è più un problema politico no
Il problema del CE della lettura
Della storia del PC e un problema politico dell'UDC
Del
Sia per quel che riguarda la qualità
Del partito
Che
E niente diciamo voci interne
Delle del PC sia per quel che riguarda la prospettiva più complessiva
Per cento docenti alla sinistra ed eccentrici
La lettura di che cosa è stato quaderno è stato il ruolo del PC
E essenziale perché tutta la polemica che in questi
Ultimi anni anche in questi mesi si sta svolgendo a
Al centro
E io politico alcune cose su libero voglio subito allacciarmi a una questione a una cosa che ha detto Sergio Mattarella
Il suo
L'invito intervento
Quando lui ha detto
Badate che noi dobbiamo fare una lettura intrecciata
Fisicamente io aggiungo intrecciata
Ciò che è stata la Democrazia Cristiana e il Partito comunista
Giunco di quel che è stato il Partito socialista per quel che riguarda l'HinterReggio che c'è stato tra
La il partito comunista e il Partito Socialista anzi da questo punto di vista io ritengo che l'errore maggiore e più finora e più gravi
Che sia stato fatto dopo la svolta sia stato questo
Di non avere voluto fare una vettura intrecciata la storica
Delle Partito comunista e del Partito Socialista assumendo assumendone
Tutto quello che di positivo era stato fatto Massud Mentone anche gli errori
Le devianze
Che la sinistra su complesse e quindi come Partito comunista e come Partito Socialista fino alla vincente Craxi
Era apparteneva a una storica comune e a una lettura comune che non ho avuto essa che non è stata fatta
Io credo che questo
Noi stiamo pagando
E il libro di Giorgio ci aiuta
A anche a questo si pensa
Creatura giovane e Anna Giorgetti Sergio Mattarella quando dice badate che produce una lettura comune perché dà lettura intrecciata riguarda poi il giudizio sulla cosiddetta Prima Repubblica
Perché queste è un altro punto della storia
Che cosa è stato il cinquantennio
Perché da un tratto c'è il Berlusconi qua ancora di perché l'ho sentito io con le mie orecchie alla alla televisione il quale ha detto che l'ho vinto cinque anni ha fatto quello che in cinquant'anni tutti i governi da De Gasperi in quinte a Craxi non hanno fatto
In cinque anni quello che in cinquant'anni
Tutti i governi
Ma c'era anche badate una tabula rasa tenta di a fare anche all'interno del centrosinistra forse c'è
Cioè una lettura come
Una placenta
Segnata solo da via dai
E io a questo punto voglio dire
A Sergio Mattarella
Che ha detto cose sacrosante
Però e c'è un punto
Il punto è che
Quando lui ha fatto riferimento all'UPIM
E quindi a una vicenda politica che delle oggi degli sviluppi che può bene
Nella
Si delinea come possibile il partito
Democratico
Se noi non guardiamo il fatto
Che
La vicenda della Democrazia cristiana da un canto e la vicenda del Partito comunista dal raggio vengono vissute come due scherzo due errori dell'asturiano
L'uno
Per
Il suo rapporto diciamo così
Con la storia stessa del Risorgimento
Quindi il rapporto dei cattolici con la
Vigente la democratica italiana
Dal Risorgimento in poi
L'altro per il Partito comunista per vincente che sappiamo perché il rapporto ora questo partito ha avuto con l'unione
Quindi noi abbiamo un problema che è del tutto attuale
Perché
Sesso incidiamo com'è il punto qualcuno pensa dalla storica la ricetta politica della Democrazia cristiana e quella del Partito Comunista è lasciamo un pezzo del Partito socialista fino a una certa data
è poi le forze laiche che le forze democratiche che il cuore ce ci sono stata hanno avuto un ruolo se non si è in grado di fare una sintesi politica e di fare quel lavoro appunto a cui ci richiamava Sergio Mattarella come è pensabile che l'Ulivo ed io penso che queste alla ragione per cui l'Ulivo non è stato un
Un corpo politico non è stato un soggetto politico come qualcuno pensa e non potrà essere
Nessun soggetto politico può nascere dal nulla
Se non c'è
Una metabolizzazione di questa storia criticamente di ripeto criticamente vissuta per vedere quello che e cado un po'quello che è finito quello che e da respingere e quello qual è il nucleo vitale di questa storia per poterlo
Fare fruttificare queste nella questione
Che io avverto e molto
E partendo da questa valutazione
E però che
Ecco quinta libero di Giorgio aggiunge nettamente perché questi a me pare che qui questa lettura del libro di Napolitano ci aiuti anche a
A questa lavori a quest'opera se questo lavora in quest'opera si vuole
Si vuole intraprendere
Perché unico
Il De l'opera tecnici padrona del PC
Deve essere appunto criticamente valutata ma come un uomo buono
Momento di tutto lo sviluppo e dalla battaglia
Prendo ha detto bene
Quali sono stati i caratteri della battaglia democratica dei rapporti sociali politici anche culturali Ricci affrontato in questo
Non sono d'accordo con lui su un altro punto però
Perché quando ha affermato questa offerta questo questa questione
E poi mi dice che Ricci
è rimasta è stato sempre un partito leninista io dico che non è esatto
Il PC non è stato un partito leninista
Dal giorno in cui Togliatti sbarco a Napoli fece il suo primo discorso
Quando disse due cose fondamentali partisse non faremo come alla luce
Ma disse qualcosa
Disse che
La vicenda delle rivoluzioni il bene
In Europa era chiusa che la via quindi sarebbe stata democratica e parlamentari entrati
Disse
Un'altra cosa fondamentale
Che il il partito sarebbe stato un partito di massa non un partito di quadri come nel partito leninista
Cioè un partito di quasi addestrato per prendere il potere
Per la rivoluzione ma un partito come ebbe a dire in tutto è presente in tutte le pieghe della società per la trasformazione della società
Attraverso le lotte di massa diceva e lo sviluppo della democrazia
E la e la battaglia parta
è vero queste cose Togliatti e le diceva sempre il nome anche di Leni con la doppiezza che c'era allora e cioè che bisognava fare il nome di vendermi qualcosa che non era più millenni
Però questa ed alla realtà per incendi
Ha ragione lenta quando dice che la
Quello che restò Fermo non fermo perché non ebbe un'evoluzione perché l'evoluzione abbastanza forte ed evidente tutto
Dopo la vicenda cecoslovacca ed ora è anche che cominciando dall'ottavo congresso anche dopo la vicenda
Delle dell'Ungheria e la ripresa del del del discorso sul policentrismo sulla via italiana al socialismo ma più nettamente incerto dopo la vicenda cecoslovacca
La per la la diciamo così il rapporto cabrio e cambio anche molto fortemente fino allo strappo di Berlinguer
Però ha ragione retta solo comunque sul punto quando dice sì che è vero ci fu questa c'è stata questa informazione ma è anche vero che il rapporto di definitiva il riconoscimento che l'Unione Sovietica con tutte le deformazioni che aveva perché su queste nessuno ha mai taciuto che ce le deformazioni delle del sistema delle del regime però era qualcosa che bisognava in ogni caso salvaguardare perché lui non c'era più il capitalismo ed era la potenza che si contrapponeva alle al a alludo alla al agli statunitensi medica e che quindi gli equilibri che erano
Tutelati diciamo erano realizzate grazie a alla presenza dell'Unione Sovietica questo
è anche vero
Ed è questa fu la motivazione del PC
Che oggi dobbiamo dire una motivazione sbaglia non c'è dubbio che la motivazione partiva da una da da un presupposto politico ideologico di cui Napolitano parla bene nel suo libro sul fatto che lei convincimento che nasce dal la vigente del capitalismo
Sì doveva essere superata
Attraverso appunto questa contrapposizione è che il Partito Comunista non aveva il compito come i i partiti socialisti e socialdemocratiche che della trasformazione del capitalismo
E del e dei movimenti i cui sviluppi sono affidati alla storia
Questa e la vicenda dei piccini indubbiamente quindi io sono dell'opinione dieci con Giorgio Napolitano che questa vicenda Barletta quindi critica criticamente
E aggiungo una cosa
Oggi ha detto qualche altro modo
Che la critica maggiore va alla nostra generazione alla generazione di Berlinguer di Napolitano il Miai Diana
Perché io non credo che lo strappo bene
Poteva farlo la generazione di Togliatti
Quella generazione aveva un rapporto con la realtà sovietiche con la Rivoluzione d'ottobre che era un rapporto carnale che era qualcosa che era il vissuto
Non potendo
Quello che potevano farlo compiuti decisione con gru determinazione soprattutto dopo la vigente agendo solo anca era la nostra generazione
E il non averlo fatto quindi l'autocritica asse spetta a noi va bene racconta il racconto Gesù l'arresto di Giorgio Napolitano lo conferma in Banier da gli
Ultime cose e concludo
Io credo che da questo libro
Ma anche come
Ha detto bene Buttitta da quella che la vicenda politica di di Napolitano quello che lui chiama il suo stile
E io aggiungo anche la sua battaglia politica e culturale che qualcuno vede
Come una battaglia pentita
All'interno delle del partito
E io invece penso
Che è stata una battaglia coraggioso difficili
Difficile
Un partito che complessivamente ha mantenuto
I caratteri che e sappiamo anche che fino a Berlinguer quale e fece lo strappo dice che il partito comunista non sarebbe mai diventato un partito socialista
Partito
Quindi nel quadro di questo conta in questo contesto la battaglia politica
Fatta da da Giorgio Napolitano io credo che sia stata non una battaglia di equità ma una battaglia corregge
Coraggiosa nel porre
Niente in quei in quelle quegli anni il problema non solo il problema
Del socialismo europeo c'è stata la cosa che ha guidato la sua azione politica ma il problema dei rapporti col Partito Socialista iniziale rapporti
Perché questo asse diciamo così che in definitiva poteva essere un rapporto conflittuale
Rapporto atteggiamenti comma doveva esserci un rapporto che non
Spessa spezzarsi tutti i fili
Del del dalla dalla storia della sinistra è stato il punto diciamo così vocale
Dell'opera dell'azione di Giorgio Napolitano che non a caso è stato anche bollato da questo punto di vista e risenta o pessimo fare
Forse sarà bene forno un racconto di quella che è stata la vicenda politica all'interno del partito comunista le ragioni per cui anche
è stato accennato anche da renda e per cui veri Di Giorgio Napolitano in certi momenti non ha assolti ruolo che avrebbero tutto assolvere
Non penso soprattutto
A a fare alla scelta a cui ha accennato orrenda del dopo Long compagnia certo penso alla scelta del dopo Berlinguer so benissimo sappiamo benissimo per come si svolsero le vicende che quello
Che fu rimproverato agirebbe veniva rimproverata avveniva considerato impossibile
Che assumesse la responsabilità della segreteria del partito era proprio il fatto che era considerato
Un uomo che aveva un un certo rapporto dev'essere dei col Partito socialista e una certa valutazione
è una certa valutazione dalla battaglia politica da fare con nei confronti anche perché l'accesso del partito
E delle partito
Socialista
Infine e concludo Company
Io
Questa lettura
Del libro di Giorgio
Siccome siamo qui a Palermo e non siamo a Milano e a Venezia
Ci riporta anche a una a una questione che la questione della battaglia
Bene il giornalista
E la battaglia del sud
Io lo dico perché
Perché c'è un problema che non possiamo far finta che non ci sia
Ed è
Una contraddizione
Di una sinistra
Che è oggi e del centro sinistra
Che oggi viene ma nell'Ulivo
E che governa
Quasi tutte le regioni
Torna della Sicilia
Ieri
E quindi a una nuova responsabilità una responsabilità che non ha mai avuto
Perché è la prima volta che tutte le regioni meridionali sono governate dal centrosinistra con la sinistra con tutta la sinistra no dal centrosinistra quanto a sinistra
La contraddizione
Che questa grande questo grande fatto non è avvertimento come una grande risposta
Fatto mo'il Mezzogiorno Campria qualcosa
E lo dico sia sul terreno delle delle politiche
Sia sul terreno dei comportamenti
Sia sul terreno della cultura
Per la cultura
Sia sono l'avvincente sulla vinta
Del partito
Lo sappiamo bene più
Quelli della mia generazione sanno bene rendono sa benissimo
Che non è che e l'ha detto
Che in una regione come la Sicilia Puglia Sicilia perché siamo qui in Sicilia
Un è un partito comunista del Partito socialista
Io che alzassero folti meritassero quello che sono poi diventate
Cioè grandi forze l'opposizione grandi forze
Politiche
Se non ci fosse stato uno sforzo che è stato badante
Politico
Un totale
Dei Massa e organizza
Per
Contrastare una tendenza diciamo così direi quasi una spontaneità della società
Perché la società così come è organizzata per la sua storia per le sue tradizioni ma anche per le i riferimenti che ha se sollecita sollecita forme di organizzazione politica che non sono quelle di grandi partiti moderni e di grandi forse
Dotate di di di cultura e di un'azione politica di rinnovamento profondo no
La tendenza sembra alle risucchia e qui significa anche un risucchio che in fondo che comporta una certa cultura e anche la cultura
E ma fiducia
Quindi c'è stato c'è stato opere d'un grande spot durante il suo
Norme di una spontaneità perché qualcuno dice alle masse no no un albergo sì ci fu il grande una girante spinte di massa ma ci fu una volontà una volontà politica una battaglia culturale una battaglia civile per l'organizzazione
Ebbene noi oggi queste e il se rileggiamo appunto le consente di Giorgio Napolitano vediamo quali sono
La qualità di questo
Nella individuazione di una battaglia di una questione della questione meridionale degli aggiornamenti su questa questione sulla sull'impegno organizzativo sull'in ben rimasti
Ora annullata si ripete
Perché molto è cambiato l'Italia è cambiata il Mezzogiorno ha cambiato ma quello che a mio avviso non è cambiato il fatto
Che una forza politica che si pone come forza appunto di rinnovamento come forza di cambiamento debba avere
Debba avere alcune guarda
Che appunto ritroviamo Antonella rileggendo questo libro di Giorgio Napolitano previo parlo soprattutto per quel che riguarda il Mezzogiorno e che oggi vediamo se io concludo dicendo appunto questo
Noi possiamo e dobbiamo fare
Una di discussione attorno a questi due questa questo libro queste
Come momenti di riflessione sono momenti di riflessione comune
Che ci dice che ci che ci appartengono marchi debbono servire anche a
A una riflessione sul Locci
Sul logici vedere che cosa può essere oggi un partito della sinistra o il partito il giornalista di cui si parla cosa può essere
In verità
Qui nel Mezzogiorno vini siciliani e ampere quindi
Una riflessione politica e anche una riflessione e culturale perché se pensiamo che solo la spontaneità potrà costruire quello che deve avvenire noi mi pare che sbagliamo grazie
Concludiamo combattano don Giorgio Napolitano
Cercherò di non abusare della pazienza di cui avete già dato prova seguendo questo
Ampio il lungo dibattito va mi pare il dovere alcuni chiarimenti e alcuni risposte innanzitutto di dovere dei ringraziamenti padrone nei singoli Ettore che al Principe di profilo anche se ci hanno dovuto lasciare dell'ospitalità per il saluto a
Voi pensate
Va be'una seduto va bene
Ma
Che ringraziamenti a tutti i partecipanti a questa presentazione per
La lettura molto attenta
Che hanno fatto dei biberon come è risultato chiaro per i loro interventi e anche per apprezzamenti
Persino troppo generoso
Innanzitutto sulla natura dei libero
Ne ha parlato in primo luogo Francesco Renda voglio aggiungere qualcosa
Come io abbia pensato di scriverlo vincendo quali riluttanza e mirando anche a a quali possibili risultati innanzitutto risultati testimonianza e di riflessione
Ogni dovere della memoria un po'la reazione all'idea che coloro che hanno avuto funzioni dirigenti del Partito comunista
Sì siamo chiusi nel silenzio ho detto anche nella breve premessa del mio libro è certamente
Un racconto personale
è una ricostruzione dall'angolo visuale
Della mia esperienza e delle mie posizioni non ho preteso di fare opera di storico e quindi è una storica parziale da due punti di vista dal punto di vista
Del
Carattere di impostazione che non è appunto l'impostazione di un libro di storia e dal punto di vista delle mie posizioni che naturalmente
Non pretendo che siano stato il siano tutte condivisibili anche le interpretazioni che io do dita altri passaggi della vicenda del PC possono essere oggetto di legittima discussione quindi ha detto bene renda
E una rappresentazione sulla base il contributo che io ho potuto dare della vicenda complessiva del PC io mi auguro che posso servire agli storici quelli che fanno davvero opera di storia alcuni
Storici che ha incontrato nocciolo stasera persone di Francesco Renda ma in diverse altre presentazioni da Pietro Scoppola Giovanni Sabbatucci hanno sottolineato l'utilità che il mio libro può offrire dal punto di vista dei materiali dei materiali
Di ricostruzione degli avvenimenti che anche dal punto di vista della rielaborazione di giudizi su questi fatti e una ricostruzione che parte dall'idea
Che il passato non possa e non debba essere rimosso in senso generale
Passato politico in particolare il passato della sinistra nella sua componente PC e io credo di aver potuto via via ripercorrendo tante
Fasi della esperienza politica mia personale e collettivo del PC mettere in luce come si possa valorizzare perché giusto valorizzare di una storia così impegnativa e complessa senza indulgere
A rappresentazioni
Puramente valutative del passato senza sottacere errori senza negare anche ben più che insufficienze e chiedo di essere stato abbastanza severo e non indulgente anche verso me stesso
è un contributo alla storia del PC io mi illudo che sia anche un contributo alla storia della sinistra nel suo complesso
Ne ha parlato Emanuele e anzi mi ha fatto molto piacere che un autorevole intellettuale e uomo politico socialista come Giorgio Ruffolo abbia parlato e scritto di questo libro come autobiografia della sinistra c'è molto anche
Sulle posizioni del Partito Socialista sulle sue contraddizioni sui suoi meriti storici e sui rapporti tra i due partiti
E infine mi auguro che sia un contributo a una storia della politica democratica verrò alle questioni molto
Interessanti gli ha posto a questo proposito Sergio Vatta Randy della politica democratica nei decenni dell'Italia repubblicana
Vorrei aggiungere subito un'altra cosa raccogliendo uno spunto dell'intervento di Buttitta
Io veramente penso di non avere in nessun modo lasciato intendere
Di avere avuto sempre ragione
Cinto
Specificamente occasioni in cui messo sbagli
O come i suoi bagagli insieme al gruppo dirigente del Pci e per mio conto
E poi certe volte effettivamente quando sodi liberi in cui altri hanno raccontato della loro storia politica avendo di sicuro sbagliato aggiuntive come se lo avessero compiuto nessun errore beh francamente mi trovo confortato nella scelta che ho fatto
In questa riflessione anche su un sulle mie posizioni naturalmente entra il discorso sulla mia famosa cautela o prudenza è stato molto affettuoso e fine
Buttitta nel parlarne
E io certamente non nega però di essere per temperamento poco irruento propenso alla cautela o alla prudenza ma poi è accaduto è accaduto che cauto e prudente com'ero
Per tanti anni in modo particolare tra la fine degli anni settanta e tutti gli anni Ottanta sono più di altri arrivato anche al limite di rottura
Nel mio rapporto con certe posizioni presenti nel PC e poi presenti anche nella fase di trasformazione fase di passaggio dal pc al PDS il che significa che non c'è bisogno di fa rullare i tamburi e non c'è bisogno di gridare per esprimere posizioni che
Possono essere anche posizioni di forte divaricazione di forte divergenza e di battaglia politica aperta
Poi mente ciò non toglie che ci sono stati momenti in cui io posso benissimo aveva ecceduto in prudenza o in cautela però a questo proposito voglio aggiungere un'altra cosa
I limiti è sempre stato a me presente del non dovere oltrepassare la soglia oltre la quale c'era b puramente e semplicemente distacco da questo partito e in un dibattito recente con un opinionista con un pubblicista Chiesa anche opera di storico come Sergio Romano
Alla sua domanda se io in sostanza non avessi mai portato i miei dubbi le mie posizioni io i miei dissensi aldilà
Di quello che si poteva volendo restare nella chiesa
Ha citato anche
Ah Celebre espressione meglio aver
Tolto con la propria chissà che ragione contro di essa che io in realtà più che di una chiesa mi sono sentito partecipi di una comunità
Il Partito comunista italiano ha avuto anche caratteristiche di Chiesa se così vogliamo dire tornerò sull'elemento della sede che Sergio Mattarella richiamava ma è stato una grande comunità
è stata una grande realtà
Viva umanamente ricca e quello che mi ha tenuto sempre legato è stato il rapporto con questa realtà è stato il rapporto con questa comunità fatta di uomini e donne in carne ed ossa di gente con la quale ho lavorato vissuto ho combattuto
Ci sono stati
Amici e compagni che hanno scelto di distaccarsi
E che hanno scelto di staccarsene senza mai arrivare a dei giudizi liquidatori
Su quel partito in cui pure avevano operato e sulla gente con cui avevano lavorato e io credo che tra tanti che poi avendo lasciato il PG sono diventati anche detrattori volgari del PC
Ai Cizio né
Più alta è stata quella di Antonio Giolitti che è uscito molto presto dal pc a pochi anni di distanza dava liberazione che ha fatto un'altra scelta politica che hanno totalmente avuto motivi di polemica col PC va mantenuto fino in fondo un rapporto di profondo rispetto
Con la storia di quel partito e di quella gente basti leggere
C'è un bel libro autobiografico lettere a Marta per cogliere questo elemento di un elemento che naturalmente torna a suo onore dal punto di vista punto di vista umano morale e poi
Ringrazio anche in particolare Michele figure l'intera versato ricevimento
A quello che io racconto descrivo rievocò degli anni della politica culturale e del rapporto con gli intellettuali e ha parlato anche renda e e anche Buttitta e io effettivamente ottenuto a fare di questo libro non soltanto un ragionamento politico e non soltanto una ricostruzione di imposizioni politiche ma in qualche modo anche la ricostruzione di un mondo popolato di tante figure
Figure di dirigenti di partito
E sono
In buona misura le stesse di cui ha parlato in modo così efficace emotivo Emanuele nel suo libro ma poi anche per esempio circoli intellettuali alcuni viaggia citati anche sì Gorelli altri via citati Buttitta è insomma bisogna capire che cosa ha rappresentato questo fenomeno che non è stato cosiddetto fenomeno della egemonia culturale del Pci che non è stato esercizio di strumenti di potere che vengano oltretutto adesso così stupidamente mitizzato come se davvero tutte le leve del della vita culturale del Paese fossero finite misteriosamente nelle mani dei dirigenti del PC no Benigni è stata una fortissima opera di costruzione di rapporti di confronti e certamente di consensi ma livelli talmente elevati che è semplicemente ridicolo pensare che intellettuali
Quella stoffa di di quella statura fossero per così dire lanciati dal pc o si prestassero ad essere soltanto longa manus del PC io sono rimasto molto legato anche personalmente ad alcune di quelle figure che ho voluto ricordare con riconoscimento e con affetto eppure abbiamo avuto anche posizioni diverse con alcuni di essi e mi avevano diverse mi avevano diverse tra di loro
Ricordato per esempio la diversità delle posizioni che avevano a proposito dei paesi cosiddetti socialisti o dei regimi comunisti Lucio Lombardo Radice e Luigi Nono
Sono stato anche di recente di recente a Venezia a visitare l'archivio in cui sono raccolte
Le partiture musicali e i libri degli iscritti e le lettere di questo grande musicista
Una bellissima figura d'altronde riconosciute apprezzata internazionalmente però ho detto ho detto anche con affetto della ingenuità con cui si dà affrontava alla realtà con la realtà in realtà in effetti assai dirige dal punto di vista culturale
Dei dei paesi dell'Est dei paesi Vilasi
Da regimi da regimi comunisti da partiti da partiti comunisti
Qualche qualche parola
Nessun rilievo diventa io sono convinto che la svolta di Salerno abbia rappresentato una data molto importante oltretutto proprio lo scorso anno l'occasione scosso hanno alla fine del due mila e quattro in occasione dei sessanta anni la svolta di Salerno sono stato relatore in un convegno in cui ho ritenuto di dovere potere confutare la tesi che andato momento diventata quasi una volta secondo la quale la svolta di Salerno aveva rappresentato semplicemente l'esecuzione da parte di Togliatti di una direttiva distali ma non si è trattato soltanto di questo o si è trattato soltanto di una scelta che ha influito
Fortemente sul corso della politica italiana in un momento cruciale in una fase cruciale ma si è trattato del primo segno della nascita di un nuovo partito comunista in questo senso Manuela fatto una osservazione che ha un fondamento io qualche volta ho avuto modo di dire che il partito comunista e nato più volte di sicuro il Partito comunista è nato una prima volta nel mille novecentoventuno poi ci c'è chi sostiene che già abbia riconosciuto un forte cambiamento nel mille novecentoventiquattro diciamo con l'avvento di Gramsci alla direzione del partito dopo il periodo Bondi Chianti sicuro e nato nuovamente nel mille novecentoquarantaquattro mutato molto la sua fisionomia tuttavia
Io penso che al di là dell'affermazione
Secca che il Partito Comunista anche dopo in quarta quattro cioè sempre sia rimasto un partito leninista però valga quello che Francesco Renda ha detto che di sicuro quel che non è più vivo e il modello di partito che sia pure con molte diversità dispetto alla scuola lo stampo leninista il PC ha rappresentato
E credo che in effetti sia vero che quello che rimane di più vivo
E il movimento politico popolare che il PC ha promosso e ha espresso ha rappresentato e Lotti ha rappresentato poi direi in modo particolarissimo Mezzogiorno quello che diceva Emanuele alla fine si è trattato
Di qualcosa di straordinario
Di non scontato e di qualcosa che purtroppo ha finito per decadere gravemente uno dei punti deboli non c'è dubbio
Dell'attuale politica della sinistra italiana sia una forte lontananza sia dalla tradizione
Storico politiche storico e storico-culturale del meridionalismo e sia dalla capacità di stabilire un rapporto profondo sul piano sociale sul piano di massa con le popolazioni con le popolazioni meridionali
Vorrei venire adesso per concludere alle sollecitazioni di Sergio Mattar
Preferisce c'è stato un fascino c'è stato un limite nella
Nella entità così forte è singolare c'è
Nata PC ed è vero ed è vero c'è stata come lui dice fortissimo senso di appartenenza una dedizione completa una condivisione quasi un affidamento al partito
E questo
Presentava
Grande stato di forza va presentava anche un limite in un dato di debolezza ecco io però a questo proposito voglio riprendendo ciò che avevo detto poco prima che difficili non è stato nonostante
L'affermazione famosa di Togliatti chi badate si rivolgeva
Niente di meno che a oltre che i veri pentire noi rispettiamo la vostra fede e chiediamo che voi rispecchiate la nostra ma al di là di questo termine e al di là quanto c'è stato diciamo di fideistico e
E e di mitizzato nella nella vita nella concezione dei piccini e l'appartenenza al pc io ho detto no è stato poi una grande comunità una grande realtà sul piano umano e sociale
Vive molto ricca però io non ho mai accettato che si parlasse personalmente non ho mai parlato di popolo comunista
E qui c'è una differenza perché parlare di popolo comunista allora significava
Azienda prioritari
E qualcosa in passato
Negli anni diciamo della della grande avanzata elettorale richiede la grande infuria nel corso degli anni Settanta qualcosa è passato della tesi
Qualcosa in passato della tesi del popolo comunista espressione che d'altronde usava usava in modo molto può etico e anche molto solidale
Pasolini
Questa frase popolo comunista questa definizione forse è stata proprio suo ma è entrata anche un po'nel linguaggio di una parte del nostro partito e rappresentava un errore un errore grave
Comunque al di là di questa che forse era una forzatura massima nella interpretazione di un grande partito come il nostro in quanto realtà assestante in cui ci si riconosceva in cui ci si sentiva solidarietà Europa il di ma che restava separata e vero che
D'altronde Sergio fatto anche riferimento alla democrazia cristiana in questi grandi partiti di massa questi grandi partiti sorretti dai biologi e ho avuto affidi o da ideali condivisi
Hanno poi dato luogo ad una contrapposizione che è stata molto forte è stata
Contro contrapposizione politica delle
La collocazione internazionale era un connotato essenziale di carattere politico dell'uno o dell'altro partito ma anche in contrapposizione ideologica e tutto questo si è pagato lo ha pagato è vero anche la democrazia cristiana
Tu hai accennato a al all'episodio significativo della vinci sullo
Io pure sono convinto che era un amico una riforma importante
Il fatto che però fallì
Quella riforma farli quel tentativo forse farli diciamo sotto il fuoco intorno incrociato di una dura opposizione dalla destra e chiuso di uno scarso sostegno della sinistra di opposizione non tanto a quel provvedimento di riforma perché io penso che ci sta il primo abbastanza
Nella polemica politica a favore della legge sullo
Ma non sosterremo non volevamo sostenere
Il governo di centro sinistra che di quella
Riforma avrebbe dovuto farsi promotore e realizzatore
Bene anche questo fatto e una conferma diciamo di questa impotenza riformare il cui parlo nel libro come ricordava aprendo il nostro dibattito Michele riforme Michele figure una impotenza non solo della sinistra all'affermarsi fino in fondo come forza riformatrice riformista ma baby insieme delle forze democratiche progressivi italiano che avrebbero voluto adempiere questa missione di riformare per tanti aspetti la società italiana
E quindi cerchiamo io son d'accordo profondamente d'accordo cerchiamo di arrivare ad una rilettura comune di una storia che è stata nello stesso tempo fatta di contrapposizione
E di convergenza
Di radicali alternativo antagonismi e di intrecci profondi
Facciamo tutto questo
E facciamo anche diciamo
Nella scia della grande scelta dell'Ulivo del mille novecentonovantasei e dell'impegno che oggi ci accomuna
Noi che veniamo da un'esperienza del partito comunista e dall'esperienza della democrazia cristiana io penso che noi abbiamo
Mostrato coraggio né di vedere posizioni in modo particolare a proposito della Democrazia cristiana e e c'è poco da fare
La Democrazia Cristiana avuto di sei una forte componente che possiamo chiamare riformatrici o riformista che ha fatto anche opera di riforma
Entro determinati limiti lo sappiamo bene ma dalla riforma agraria al piano Vanoni sono state espressioni alte di una visione riformisti cade la Democrazia Cristiana io ricordo del mio libro
Diciamo la la stima e l'ammirazione che molto più giovane e vivere Ezio Vanoni e aggiungo che
Chi aveva grandissimo rispetto per Giovannoni
Era ad esempio Giorgio Amendola ci sono stati uomini di governo della democrazia cristiana che hanno dato questa impronta sia pure ripeto entro i limiti dati e dati anche da questa contrapposizione tra un centro
Che conteneva in sé ora carica riformista e una sinistra di opposizione e poi una sinistra profondamente divisa tra le componenti che andarono al governo e dei componenti che né rimasero escluse
Francamente vorrei anche sottolineare come io in questo libro ma ho fatto già in occasioni precedenti
Abbia avuto il coraggio di rivedere giudizi
Dati all'epoca sulla scelta europeista dica e di riconoscere il merito storico di Alcide De Gasperi
è stato venti è un merito
Incontestabile ed è stato un abbaglio
Indifendibile quello della sinistra di allora
A sinistra non rappresentata soltanto dai comunisti che per una prima fase anche i socialisti condivisero la stessa avversione alla scelta e operistica in uno dei suoi primi discorsi
In Parlamento su questo tema ci deve cascare il panno del mille novecentoquarantotto del mille novecentocinquanta in quegli anni ci furono due grandi dibattiti parlamentari sud Europa ricordo che
De Gasperi dovette polemizzare anche in particolare con un esponente socialista che era Emilio Lussu
E
E lo richiamo ecco diciamo quasi diciamo evitiamo tutta la sinistra quasi diciamo al alla propria matrice di forza internazionalista come potete voi proprio
Che siete portatori di una visione internazionalista negare la scelta europeisti Bindi riconoscimenti ci sono stati ce ne dovranno anche essere ulteriormente da una parte e dall'altra come come tu dicevi Sergio però
Che io non abbia
Detto abbastanza sull'Ulivo non solo in questo libro che è spiegabile o che
Debba scrivere ancora sull'Ulivo diciamo è
E più o meno discutibili io praticamente in questo libro messo in evidenza l'esperienza di governo compiuta all'insegna dell'Ulivo
Con Prodi presidente del Consiglio e ne parla in termini che penso possano senz'altro
Disse io dico che a un dato momento nei lavori di quel governo quando sedevamo insieme al consiglio di
Consiglio dei ministri che si succedevano gli interventi
Va be'si poteva addirittura se non si fosse riconosciuto alla voce ho vista la persona non sapere se parlava
Un rappresentante del PDS a dover ancora PDS o un rappresentante del Partito popolare
Io in modo particolare ricordato il sodalizio con Nino Andreatta ora Nino Andreatta figuriamoci era un uomo che soprattutto nella sua Bologna abbia combattuto ieri taglie
Di competizione
E di antagonismo col Partito comunista ma si era poi nel corso degli anni in realtà accumulato un tale patrimonio comune di posizioni politiche democratiche io ricordo la collaborazione colui come
Uno degli elementi più gratificanti della mia esperienza di governo nell'Ulivo ora vi invito a mescolare le nostre storie a investire sul futuro
Proprio partendo dalla scelta dell'Ulivo lo condivido io dico a Sergio che la debolezza fondamentale è stata quella di cui parla Pietro Scoppola nel suo libro recente
La debolezza fondamentale dell'Ulivo è stato una debolezza di carattere culturale
è stata una debolezza sul piano della capacità di approfondimento storico e culturale
Delle nostre
Distinte storie e te da nostre comuni ragioni e se non si dà però questo fondamento ho accennato anche meno nove
Non si dà questo fondamento ad una di circa dico cui prospettive politiche e addirittura dico cui introspettivi organizzative si rischia io dico di dissolvere il più che di costruire io sono molto allarmato di quello che ho definito d'altronde concludendo un po'amaramente questa mia autobiografia l'impoverimento culturale della politica che sono molto allarmato mi pare
Che di spazio per quella
Per cui l'approfondimento la cui carenza anche Pietro Scoppola ha denunciato abusi lucidamente di spazio non ce ne sia molto se quello che private quello che prevale è una sorta di frenesia attivisti Ca'
è una sorta di concezione propagandistica della politica o anche diciamo una
Visione opporci fra dei problemi della conquista del potere
E nell'esercizio del potere io naturalmente sono ben convinto che sia importante vincere e governare ma sono Tobino convinto che sia essenziale come vincere e come governare grazie