Intervista a Franco Venturini sulla Conferenza di pace per il Medio Oriente di Annapolis

Franco Venturini dietro la lista del Corriere della Sera commentatore dei fatti di politica internazionale
Qual è la tua valutazione sui lavori della Conferenza di Annapolis che sia però negli Stati Uniti
Intanto bisogna prendere atto che
Le speranze di di un mese fa anche di venti giorni fa
Sono oggi molto ridotta nel senso
Che non si arriva alle parti non arrivano a questa Conferenza avendo già un accordo almeno sui princìpi di quello che c'è da fare in in termini negoziale
Dunque chi dovrà produrre durante la conferenza un accordo per poi applicarlo dopo questo incontro
Sulle varie tappe da seguire lungo un processo di trattativa questo è una possibilità naturalmente esistente
Però non induce a un grande ottimismo perché nell'arco di poche ore in realtà la conferenza di Annapolis sarà molto breve nell'arco di poche ore si dovrebbe
Raggiungere un traguardo che fino adesso non si è riuscito dalla Giunta raggiungere neanche in una serie di incontri e cioè fissare quell'agenda dei punti essenziali
Che dovrebbero far nascere da un lato uno Stato palestinese
E raffigurare dall'altro Israele sulle sue esigenze di sicurezza
Quindi si tratterebbe di definire un percorso che poi dovrà essere portata avanti con molta attenzione manca ma che a questo tavolo questa Conferenza regionale l'Iran ed è presente la Siria ecco
Che lettura dagli enti questo fatto c'è uno ma allontanamento in corso tra questi due Paesi che comunque non lo sono state estremamente vicine negli ultimi anni e si quanto Paesi effettivamente il ruolo dell'Iran abbia giocato punto nella nel raccogliere questa quali sono attorno a un tavolo
Ma io non credo una realtà che
Ci sia qualcosa di nuovo otterrà Siria e Iran
In realtà il legame tra Siria e Iran dipendono molto dall'atteggiamento occidentale che li ha spinti l'atteggiamento in particolare americano
Che li ha spinti ad avvicinarsi e ad agire talvolta insieme ma se andiamo a guardare bene
Gli iraniani sono finiti siriani sono sunniti i siriani sono governati dal partito Baath perché certamente non è
A micro del sistema teocratico dell'Iran i due Paesi non avrebbero molti motivi per essere vicini lo diventano davanti a un nemico comune o l'avversario comune diciamo così
Dunque tra loro non credo che accada nulla di rilevante
Accade che la presenza siriana in affetti dia un po'più di credibilità alla Conferenza di Annapolis la presenza iraniana era inconcepibile nell'attuale stato dei rapporti
Tanti dei non rapporti tra Stati Uniti e Iran la presenza siriana estate indubbio fino all'ultimo minuto poi gli americani hanno promesso così in linea di principio che si parlerà
Del del problema del Golan indiani hanno deciso di accontentarsi e dunque di mandare il Ministro degli esteri
Non certamente è un segnale diciamo che comunque è vita un aspetto negativo se non è un aspetto positivo e sembra profilarsi anche dopo la riunione della lega araba
Una volontà di sostegni o della parte palestinese
Da parte dei governi arabi
Questo potrebbe in caso di accordo ampliarlo diciamo così perché diventerebbe un accordo tra Israele
E i Paesi della lega araba e non soltanto tra Israele i palestinesi
Dunque è una chance in più però come dicevo prima e un'ascia attualmente molto debole che non poggia su
Su fondamenti particolarmente credibili al momento
Sette in conclusione ci sono naturalmente divisioni in Israele ci sono divisioni euro e sottolineato ampiamente che tra i palestinesi ma sembrano esserci anche all'interno della stessa Amministrazione americana che questa Conferenza di pace ha voluto si parla di due cordate una che fa capo al Segretario di Stato Condoleezza Rice che con tenace ostinazione ha macinato miglia in questi mesi per mettere tutti seduti attorno al tavolo e poi si parla invece di altri esponenti dell'Amministrazione
Ad esempio il vicepresidente di cinema anche io Tarzan salto esponente della scuola mio conservate errato che invece lavorano come dire in un'altra direzione sarà difficile anche conciliare queste due anime
Questa è una dizione che effettivamente esistente lo certi limiti perché siamo sempre all'interno di un'Amministrazione dove poi la politica estera la fa il Presidente
Però è vero che esistono queste due correnti intanto diciamo che lo scopo degli Stati Uniti viene raggiunto in una prima fase che quella di fare la conferenza ma lo scopo ovvero degli Stati Uniti è quello di ottenere un accordo entro un anno e dunque prima che Bush esca dalla carta bianca
Se si ottenesse un raccordo stretto se ci fosse per esempio la nascita di uno Stato palestinese anche embrionale anche
Che io mica soltanto una parte dei palestinesi questo potrebbe
Riabilitare tra virgolette la Presidenza Bushehr e la sua politica mediorientale sinora
Assolutamente priva di risultati e non dei risultati negativi
E dunque all'interno di questo quadro si manifestano quelle due correnti
Cui accennarli quello della RAI più pragmatico più multilateralità più diplomatico quello che fa capo indubbiamente al Vicepresidente Chaney
Più duro più vicino a Israele in via di principio ma soprattutto più ampi iraniano io direi che
Il il banco di prova di questi due correnti non è tanto sul negoziato di a Napoli cioè quanto sulla decisione usare o non usare la forza militare nei confronti dell'Iran
Chiarissimo grazie Franco Venturini editorialista del Corriere della Sera