Inaugurazione del 25° Congresso della Federazione Nazionale della Stampa italiana

Sì sì trovarlo
Signori per favore se potete prendere posto
Tutelarli quanto ci riguarda
Accetto centosedici broadcaster senz'
Ci siamo tutti stanno arrivando dei pullman abbiamo visto fuori di colleghi che arrivano da tante parti d'Italia
Allora
Dobbiamo dare notizia
Che sono arrivati dei telegrammi sono arrivati i telegrammi della Presidenza della Repubblica
E del Presidente del Consiglio che fanno gli auguri a questo venticinquesimo Congresso della Federazione della stampa
Daremo lettura dopo attraverso
Le agenzie daremo notizia di questi messaggi dobbiamo
Proprio leggere qualche rigo dice il Presidente della Repubblica che è essenziale un corretto rapporto tra i media e le istituzioni
Leggo nel rispetto della libertà di informazione
E insieme i limiti
E diritti sanciti dalla legge punto di riferimento essenziale dice il Presidente Napolitano e la comune responsabilità a chi ha il suo ancoraggio dei valori della Costituzione
Messaggio altrettanto
Arrivato dalla Presidente del Consiglio che ci lavora
Di buon lavoro a tutti i congressisti se mi consentite io volevo fare un
Un saluto
A nome della Puglia
E quindi procedo signor presidente autorità
Dei colleghi a nome di tutti i giornalisti pugliesi porgo il benvenuto a lei signor presidente ai colleghi ospiti a tutti gli intervenuti a questa cerimonia inaugurale del venti ci questi mo'congresso della stampa italiana un momento importante per i giornalisti italiani un privilegio pericoli di pugliesi chiamati per la terza volta ad ospitare questo evento un grazie mi sia consentito rivolgere alla Regione in Puglia ed in particolare al Presidente della Giunta Nichi Vendola e all'assessore al turismo Massimo Ostillio che dal primo momento hanno condiviso e sostenuto la volontà dell'Assostampa pugliese un grazie non formale dell'per rivolgere al Sindaco di Bari Michele Emiliano e dal comune capoluogo che hanno reso possibile questa inaugurazione del congresso a Bari come sapete novità domani ci trasferiamo poi a Castellaneta Marina
La Puglia come sapete ha da sempre in un posto di rilievo nel panorama informativa di questo Paese dalla Gazzetta del Mezzogiorno che in questi giorni festeggia i suoi centoventi anni di vita al nuovo quotidiano di Puglia leader nel Salento
Al radicato corriere del Giorno di Taranto ci sono giunti oramai da sette anni le redazioni dei grandi giornali Repubblica del Corriere con il Corriere del Mezzogiorno Puglia ed altre iniziative locali sorte già da tempo altre ancora Nico solo per
Per non parlare del forte radicamento dell'emittenza locale giganti come Telenorba oltre trent'anni di vita e tante
Altre come la rinnovata Antenna Sud tutte le Regioni studio cento tenera ma tutte con bacini di utenza di grande rilievo tra l'altro la Puglia è tra le Regioni una di quelle che in proporzione con il numero complessivo di giornalisti forse conta più contratti di lavoro proprio nel settore dell'emittenza ma qui nella nostra regione c'è anche grande vivacità negli uffici stampa e nel lavoro giornalistico autonomo
Con crescita considerevole di contratti anche nel settore privato
Mai nel precariato continua crescere e ci crea molte preoccupazioni noi giornalisti dunque in Puglia come altrove chiediamo il diritto alla contrattazione un diritto che non può esserci negato e che deve assumere la regolarità e la consuetudine Kechiche in altri comparti lavorativi di questo Paese qui in questo teatro che ospitò i Comitati di liberazione trattanti ospiti ai giornalisti vedo che ci sono anche editori ed è a loro che va il nostro appello
Abbiate sempre presenti i diritti dei giornalisti che lavorano con voi come i diritti che rivendicate per le vostre aziende sono loro siamo noi parte attiva delle vostre aziende che non potranno mai crescere con i tagli e le limitazioni i a cui fa che abitualmente ricorso se non farete crescere soprattutto i diritti di chi lavora per voi malaugurio primario che viene forte dalla Puglia ai congressisti ai giornalisti italiani e dagli editori e quello di firmare il Co il tratto che questo congresso sancisca definitivamente per i giornalisti italiani il diritto al lavoro per tutti e dal rispetto delle regole solo lavorando per la qualità e per la via ta nelle nostre testate noi giornalisti possiamo contribuire a far crescere la libera informazioni in questo Paese messa spesso troppo direi anzi una forte discussione
Ma i primi a consentitecelo devono essere proprio gli editori i nostri datori di lavoro ma la richiesta arriva forte anche dall'utenza
Cioè dai lettori dai Tele Radio ascoltatori e soprattutto a loro che noi dobbiamo il dovere abbiamo il dovere di rispondere
Sono i nostri veri interlocutori i destinatari del nostro lavoro quotidiano grazie a tutti ancora e buon congresso ai miei colleghi
Allora la parola al Sindaco di Bari Michele Emiliano che prego di
Innanzitutto mi permetterete pericolose e dare il benvenuto
Presidente del Senato il senatore Marini veramente la ringraziamo
Ringraziamo
Non solo per il fatto che non perde occasione quando c'è la possibilità di venire qui a Bari essere vicino alla città e alla Regione
Ma soprattutto perché lei con la sua presenza
E devo dire la sede lo ha ricordato felice salvati propria
Questo è uno dei luoghi dove è stata immaginata
La Costituzione della Repubblica italiana quindi la sua presenza oggi
Rammento
A chi non lo ricorda
Che
La libertà di informazione
Che viene incarnata dalla libertà dalla dignità dei giornalisti
Unico quelli
Presupposti per la effettiva applicazione per l'effettiva attuazione di tutto il resto del disegno costituzionale
Non ci sarebbe la possibilità
Di salvaguardare il diritto alla giustizia alla difesa alla salute
Allo sviluppo economico la pari dignità delle persone la pareri insomma non ci sarebbe possibilità
Di rendere effettiva l'applicazione della Costituzione se l'articolo ventuno non viene primariamente applicato il modo effettivo
Ed è questa la giustificazione per la quale questa particolare attività di rilevanza costituzionale
Ottiene
Come la giustizia la sanità la scuola un sostegno pubblico rilevante importante da non dimenticare mai spesso poco pubblicizzato
Soprattutto devo dire con un po'di come posso dire con un po'di ironia dagli editori
E che invece
E
Dato ed è consentito e quindi sottrae
Questa questo specifico settore anche imprenditoriale dal libero gioco di mercato o quanto meno né attutisce gli effetti negativi proprio allo scopo di salvaguardare
Quella indipendenza delle redazioni del lavoro del giornalista che decisivo
Per la democrazia di questo Paese è questo
Signor presidente glielo dico nell'ambito
Mi aveva
Come magistrato perché meno constatato l'importanza in quella sede e glielo dico come apprendista amministratore locale come il Sindaco di questa città
Perché in entrambe le vesti le garantisco che non mi sarebbe stato consentito non non sarebbe stato consentito ecco di svolgere fino in fondo quello che noi chiamiamo il nostro dovere senza il sostegno
I giornalisti e giornaliste che quotidianamente convento e con la pioggia sui motorini con il casco quasi sempre
Assicurano
Con i loro interventi fotografici con la cattura delle notizie assicurano
Ai cittadini italiani la possibilità di distinguere qualche volta il bene dal male qualche volta il meglio dal peggio qualche volta i rischi dalle opportunità
Ecco perché l'appello
Che è venuto oggi da Felice salvati che credo sia comune a tutta
A tutto il il Congresso quello della salvaguardia soprattutto le nuove generazioni di giornalisti
Perché credo che gli appelli contro il precariato vengano dai giornalisti garantiti per certi versi
Vengono quindi a favore di giovani generazioni che non possono crescere con l'idea di doversi guadagnare il rinnovo del contratto
Attraverso una negoziazione della loro dignità professionale a questo non è consentito
Non potrà essere
Ed è forse la ragione per la quale concludo
Alle volte mi capita come capita fosse anche la Presidenza della Regione
Di investire non perdere ma di investire più tempo con questi giovani giornalisti e giornaliste che con autorevoli firme non perché non è non si riconosca l'autorevolezza
Dei ruoli ma perché soprattutto sappiamo
Che queste
Giovani generazioni hanno bisogno di avere fiducia nella Costituzione nelle istituzioni nel futuro di questo Paese nella possibilità di potere tenere sempre la schiena dritta
Di fronte a chiunque come è stato consentito noi grazie al lavoro dei padri costituenti grazie e buon lavoro
Grazie al Sindaco Emiliano la parola alla Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
Signor Presidente del Senato
Autorità amici giornalisti
Consentite si rivolga un saluto molto affettuoso
A due delle figure più rappresentative del giornalismo italiano
Sergio Zavoli a Peppino Giacovazzo che sono qui
Ci sono qui a rammentare ACI
Quale sia l'ambizione di questo straordinario mestieranti
Quando io
Cominciato negli esercizi di praticante
Ormai troppo tempo fa
Era un altro mondo
Era un altro mondo quello del Mappamondo quello dalla società italiana quello della politica e anche quello del mestiere di giornalista
Oggi vedo
Un rischio molto grande di slittamento verso una forma di assoluta costruzione retorica sulla libertà di informazione
Che convive invece
Con la precarizzazione di un mestiere
E che passa anche per la parcellizzazione delle diverse attività legati a questo mestiere
La libertà di informazione è un concetto che propone il tema del rinnovo del contratto come uno dei banchi di prova decisivi della democrazia italiana non c'è mai
Non c'è mai dal mio punto di vista in un rinnovo contrattuale un fatto corporativo come si dice talvolta con superficialità
Con la superficialità tipica dei nostri tempi anni
Un contratto
Una cartina di tornasole
Per capire lo stato di salute o per misurare la febbre di una società il contratto dei metalmeccanici nella vicenda della democrazia italiana è sempre stato un punto dirimente
Per capire questioni più generali i flussi culturali loro orientamento
Il contratto dei giornalisti più di qualunque altro
è una questione che riguarda
La formazione dello spirito pubblico il livello di incivili mento nel nostro Paese
E la mia preoccupazione non è soltanto quella dettata da una ragione di solidarietà di un vostro vecchio compagno di mestiere
Ma è dettata dal fatto che
Stanno venendo meno
Il fondamento dello spirito pubblico
E sempre più difficile reperire da qualche parte nella discussione pubblica il sentimento di che cosa sia il bene comune
L'interesse generale si ha l'impressione che in questa deriva corporativa
Che vive la società italiana
Anche il giornalismo possa essere l'Epifania di un localismo senza respiro e di un sensazionalismo che aumenta la confusione la sensazione del caos
Abbiamo bisogno del vostro contratto perché abbiamo bisogno di voi
Come di coloro che cercano le informazioni ci consentono di approcci marci ha un'idea della realtà forse di coltivare dentro i nostri cuori un'idea per la verità
Come di coloro che aiutano tutti noi a ricostruire il senso dei nostri doveri
è con questo si è smarrito non solo nella politica sia smarrito nelle funzioni dirigenti in generale
Allora io credo che chi può ognuno nella sua trincea deve lavorare per questo oggi questo significa anche far vincere la vertenza del sindacato dei giornalisti grazie
Grazie Nichi Vendola Presidente la parola al presidente della Federazione della stampa italiana Franco siti
Signor sindaco della città di Bari
Signor Presidente della Regione del Consiglio di Puglia signor Presidente del Senato autorità e colleghe e colleghi tutti
Un congresso che si apre
Per terra e l'organizzazione che lo tiene un passaggio che per essere storico
Per noi questa giornata dopo le parole del Sindaco Emiliano
Assume un po'un significato ancora più grande
Celebriamo e apriamo il congresso dallo stesso teatro dove
Padre costituite dalla nostra Repubblica tenero quella prima riunione
Del Comitato nazionale di Liberazione nel gennaio del quarantaquattro quasi
Sessantaquattro anni fa
Teniamo e apriamo questo congresso nella città che vide nascere
La prima radio
Avvilita tante a fornire voci fino allora nascoste
Si era allora chiuse da un regime quello fascista
Che aveva posto fine alla libertà di stampa
Qui
La collega schizzano
Consigliere Nazione sia dalla Federazione con un suo bel libro su Radio Bari ci ricorda cosa è stata
E cos'è l'informazione
Avrà la tenuta della democrazia per la formazione delle coscienze libere per noi queste la giornata in cui noi dedichiamo dobbiamo dedicare credo un omaggio a quanti ci hanno consegnato un Paese nel quale possiamo esprimerci
Possiamo anche combattere per la libertà di stampa ma è assicurata permanentemente per tutti
Giornalisti coraggiosi liberi chi vuole essere che riesce ad esserlo sono testimoni di libertà e di democrazia rendono un servizio la libertà attenendosi alla verità consentendo la circolazione di idee diverse e plurali
Che alimentano la vita democratica delle loro comunità
Ci sono in sale aviazioni a questo ma questi insanabili azioni sono un danno per il bene comune
Negli Stati democratici la vetta non è proprietà esclusiva di nessuno i giorni sta nel dovere di conoscere ascoltare tutte le voci capire e spiegare in termini semplici come ci ha insegnato e come ha fatto Enzo Biagi che abbiamo ricordato pochi giorni fa
In occasione della sua morta la sua fine
Della fine di un viaggio terreno che per noi invece continua
Un viaggio di libertà salutato con l'omaggio a dei partigiani
Abbiamo il dovere di essere partigiani della libertà e della libertà di informazione pensando Biagi e pensando a colleghi come li gabbati qui presente è costretto a vivere son soste sotto scorta fenomeno che non volevo mai più vedere in un Paese libero come il nostro e a tante cronisti precari che stanno nelle aree di frontiera e soprattutto del sud d'Italia dove la malavita
E l'illegalità prospera
Che offrono un servizio che noi con i giorni e non vorremmo cantarli ero il giorno che muoia giornalistiche non piego una che non vogliono piegare nessun potere la propria coscienza e la disponibilità a capire i fatti e le cause per spiegarmi a farmi capire ai cittadini
Giornalistiche debbono essere quindi consapevoli della loro funzione non attori delle piazze mediatica e politica il giornalismo per il quale siamo in campo dei cento anni in fondo importanti sono ormai quasi gli anni da questa Federazione della stampa
Con un'iniziativa di dura concretezza sindacale di azione civile solidale per la promozione e la diffusione di una cultura rispettosa del giornalismo libero nel mondo a sostegno della e difesa del pluralismo dell'informazione dell'indipendenza della dignità del lavoro giornalistico
Apriamo costo congresso che chiude sostanzialmente i primi cento anni di vita dalla fase della stampa
Che si trova il suo apparato federale nel febbraio del mille novecento
Lo facciamo
Alla fine speriamo all'apertura di una stagione diversa di una stagione difficile
Eppure di grande significato e valore cannoni mille giorni senza contratto non sono un record che ci piace ma non per questo richiamo qui distrutti arresi
La categoria il sindacato sono persuasi di aver messo in campo una battaglia giusta che riguarda la dignità del lavoro
Come ci è apparso abbiano ben capito molti cittadini e molte autorità istituzionali oggi abbiamo sentito per tutti il Sindaco ed alla Regione
La dignità del lavoro e dell'informazione i diritti civili e le buste paga la condizione del precariato tema centrale di una battaglia giusta
In questa epoca moderna e del precariato sta facendo una condizione diventa inaccettabile
Abbiamo la convinzione che questa sia una battaglia giusta per lo sviluppo del Paese nella consapevolezza che i contratti di lavoro non siano un incidente ma espressione fondante del nostro modello di convivenza democratica
Certo i contratti genero anche conflitto ma sono ma genera un conflitto sociale che finalizzato determinare di volta per volta equilibri più avanzati di convivenza democratica
Di convivenza x economica nel lavoro sempre più avanzati ed adeguati la vicenda del nostro contratto richiameremo dello sviluppo del Paese signor Presidente del Senato e del suo al fare del sistema di garanzie regole fondamentali per promuovere governare lo sviluppo
In assenza non c'è un meccanismo sufficiente di carattere meramente tecnico e si centrista che garantisca crescita di sistema
Il Governatore della Banca d'Italia nei giorni scorsi ha messo in evidenza un punto particolare della crisi di sviluppo evidenziata attraverso l'impoverimento della busta paga la compressione dei consumi
Non è questo un tema secondario quando si fa il punto sulla stagione sindacale ci si appresta ad aprirne un'altra come capita in un congresso quali il nostro che resta momento qualificante di democrazia vive partecipate
Un congresso vero signor Presidente lo diciamo con orgoglio lei tra però delle più alto delle istituzioni di questo Paese oggi qui
Esponente anche di una lunga militanza politica sindacale un congresso ovvero partecipato democratico
Le buste paga povere dicevo riguardano anche migliaia e migliaia di giornalisti contrariamente a quello che si pensa
Si pensa sempre ad una casta ci sono anche
Le aree di casta ma ci sono migliaia e migliaia di giornalisti i quali avvertono che questo tema il tema della busta paga del compenso che non c'è
è pesantissima per giovani che sono tali anche a quarant'anni quando taluno riesce finalmente ad avere
Ad avere un posto stabile
E per migliaia e migliaia di precari freelance
E tutto questo noi lo vediamo alle insufficiente considerazione pubblica che viene data oggi è riconosciuta oggi del valore dell'informazione come bene non puramente mercantile
Questo è un tema complesso e deve riguardare non solo noi ma tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo democratico ed economico del Paese contratti quel fare sono sistemi indispensabili dello sviluppo di oggi di domani
Della vita di tutti i lavoratori delle norme generazione in particolare per le quali oggi non c'è un meccanismo sufficiente capace di alimentare un sistema per finanziarie quel vado per un futuro che non sia visto le illusioni
Abbiamo anche noi proprio in questa stagione fatto la nostra parte
La discussione le prime intendo sul Welfare anche per la nostra categoria hanno dimostrato
Che la via della soluzione negoziale dei problemi tra parti sociali della concertazione anche triangolare con l'intervento del Governo non alternative o la strada maestra che può essere anche faticoso percorrere e che tuttavia va percorsa con responsabilità e determinasse da tutte le parti in causa
Osserviamo perciò con interesse simpatia quanto lei signor Presidente del Senato seconda magistrato dello Stato oggi impegnato perché in questi giorni a fare con sagacia e con prudenza doti che ne stanno consentendo di
Rendere agibile la vita del Senato e produttiva la vita del Senato e non a conclusione difficile di numeri
Democratici perché su una materia delicata come col dovrei fare le risposte istituzionale siano trasparenti e coerenti
Sono passati democratici e quelle cui guardiamo da tenere sempre presenti in ogni sede da un congresso a come il nostro ha un grande interesse ad un buono e civile funzionamento delle istituzioni democratiche nella consapevolezza del ruolo distinto dei sindacati rispetto ai partiti
Di un sindacato ancora più naturalmente portato a vivere il conflitto come competizione sociale che arricchisce non riesce la democrazia di un sindacato portato come il nostro all'unitarietà di intenti nella rappresentanza di soggetti e bisogni
Per questo nell'avviarsi a chiudere un secolo di vita sindacale
La Federazione della stampa italiana è consapevole di svolgere anche un ruolo inevitabilmente politico attraverso l'attenzione l'intervento permanente sui sistemi dell'informazione asse centrale per la vita e lo sviluppo del Paese
Per questo non ci sottraiamo a tutte le battaglie che idealmente è concretamente entrano in questa gente libertà di informazione pluralismo
Servizio pubblico da liberare da liberare dai partiti riforma dell'ordinamento professionale legislazione a garanzia dell'articolo ventuno della nostra Costituzione e alla battaglia che appartengono al movimento sindacale nel suo complesso
Organizzazione del mercato del lavoro Welfare sviluppo
Operiamo quindi nella dimensione di soggetto sociale come si conviene per un sindacato nella convinzione che il nostro specifico risiede nella capacità dei giornalisti di essere
Consapevole della loro funzione non attori di piazze mediatiche o politiche è un giornalismo per il quale siamo in campo da cento anni con un'iniziativa di dura concretezza sindacale di azione civile
Solidale per la promozione e la diffusione di una cultura rispettosa del giornalismo libero nel mondo a sostegni a difesa del pluralismo dell'informazione dell'indipendenza e dalla dignità del lavoro giornalistico
Questi sono i temi i termini di un impegno che data nel tempo e ci chiama al lavoro grande per il futuro
Un lavoro grande immenso è stato fatto in questi anni della Segreteria di Paolo Serventi Longhi che io voglio ringraziare pubblicamente in questa sede
Prendeva è straordinaria di celebrazione lo faremo meglio nei prossimi giorni
Un lavoro che ci attende ancora più impegnativo per il futuro un futuro nel quale vogliamo agire da interlocutori e da protagonisti grazie
Grazie Presidente sfidi la parola al Segretario generale Paolo Serventi Longhi
Cercherò di essere un po'meno formale né i saluti caro Marini caro Vendola care negli anni no autorità care delegate delegati al venticinquesimo congresso relazione si signore e signori
Se per me un onore salutare i presenti a nome della Giunta uscente della Federazione della stampa che ho guidato per oltre che undici difficili una straordinaria anni
Mi perdonerà Franco Marini che ho seguito professionalmente per tanti anni da cronista sindacale dell'ANSA e poi dal redattore del politico dell'agenzia
Perché ho avuto modo di apprezzare nella sua attività di leader della CISL e poi come personalità politica istituzionale con ruoli sempre esercitati da assoluto protagonista
Mi perdonerà il presidente Marini secolo vi saluto le istituzioni della Repubblica il Parlamento ma anche il Governo tutte le forze politiche
Saluto con particolare affetto le forze sociali del Paese le confederazioni sindacali con le quali la F ne sia uno storico patto di unità d'azione
Avrà modo di salutare al termine del Congresso le donne gli uomini che fanno il mio stesso mestiere
E naturalmente coloro che hanno lavorato e lavorano nel sindacato
Personalmente concludo definitivamente del mio mandato
Frutto di una passione di un impegno per i diritti dei lavoratori che come Marini ben sa non è possibile cancellare natante per tutti le stagioni nascono e si esauriscono prima o dopo
In questo momento molto difficile come è stato detto
Per il sindacato dei giornalisti direi per l'intera categoria EP i suoi organismi di rappresentanza e tutela
Proprio ieri appunto si sono compiuti mille giorni dalla scadenza del principale contratto di lavoro quello stipulato con la Federazione degli editori mentre il contratto dei colleghi che lavorano nelle aziende dell'emittenza radiotelevisiva locale
Aderenti all'organizzazione erranti Corallo in scadenza e quello dei giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione non trova la luce nonostante una legge dello Stato varata sette anni fa ne preveda espressamente la realizzazione
Il mancato rinnovo del contratto FIEG ragione Franco l'avete detto anche voi ostili
La conseguenza è mancata soluzione anche dei problemi gravissimi del precariato giornalistico rappresentano una vicenda intollerabile non solo per la nostra categoria ma per la negazione del diritto stesso alla contrattazione
Sono convinto però che oggi vi siano
Le condizioni per uscirne
Con una nuova disponibilità di tutte le parti anche nostra di discutere senza pregiudiziali e con coraggio con le controparti specie di fronte alle grandi e rapide trasformazioni dal mondo dell'informazione
Nella relazione politica politico-sindacale al congresso esprimerò domani nuovamente la disponibilità di intesa in tempi rapidissimi nella speranza che la FIEG accetti finalmente rinegoziare
Perché per fare gli accordi occorrono comunque due volontà e finora uno è venuta meno
Ma questo è un periodo difficile anche per l'affermazione dei valori di fondo di un giornalismo corretto pluralista
Attraverso mille condizionamenti politici economici da parte di pezzi importanti dei poteri
Si cerca di orientare l'informazione di utilizzarsi come pedine sia pure da rilevante ruolo sociale come PD né di una grande partita nella quale si scontrano interessi imponenti e i media sono al centro di questo scontro
Il giornalista in Italia nel mondo si trova spesso solo ad affrontare minacce censure intimidazioni di ogni tipo tentativi di limitarne la libertà i diritti sindacali le tutele sociali
Colleghe e colleghi di ogni Paese perdono ogni giorno la vita per raccontare la realtà come testimoni diretti dei fatti e anche le loro famiglie perdono la vita come accade in Iraq
Vorrei ricordare qui tanti caduti italiani
Le giornaliste e giornalisti uccisi mente esercitavano il diritto-dovere di informare tra loro Ilaria Alpi e Miran Hrovatin Maria Grazia Cutuli Enzo Baldoni i colleghi della RAI di Trieste Raffaele Ciriello Antonio non
Vorrei ricordare ai colleghi uccisi feriti o minacciati dalla criminalità organizzata del nostro Paese colleghi di molte ragioni molte Regioni
Ma soprattutto dal nuovo dal nostro straordinario mezzogiorno
Terra di grande civiltà e cultura di grande giornalisti ed i grandi giornali come accade in Puglia terra meravigliosa anche verrà dei grandi giornali grandi giornalisti
Ma anche terre gli efferati delitti contro decine di giornalisti uccisi dalla mafia
Dalla camorra dall'altro realizzazioni criminali perché cercavano di raccontare la verità anche rispetto ad alcune connessioni tra le mafie pezzi del potere pubblico
Alcuni dei colleghi minacciati lo ha ricordato Franco congiunte di giornalisti uccisi sono oggi tra noi tra gli invitati e delegati come Livio Abate Alberto Spampinato dobbiamo rendere onore a loro coraggio
Vorrei ricordare un'altra collega coraggiosa Anna Politkovskaja o martire della battaglia che in tutto il mondo viene combattuta per la libertà di informare
Nei teatri di guerra alcuni colleghi sono stati rapiti e rilasciati e portano ancora nello spirito del fisico i segni di terribile esperienza mi riferisco tra gli atti a Giuliana Sgrena Daniele Mastrogiacomo due che agli amici che assoluto con affetto
Dopo anni ancora non è stata fatta giustizia sulle circostanze di molti uccisioni e di molte violenze
Nel difendere il diritto di cronaca abbiamo criticato alcune leggi che non ci sono piaciute
Come il disegno di legge sulle intercettazioni
E dobbiamo rilevare la sensibilità delle Commissioni giustizia della Camera oggi dal Senato
Che ci hanno ascoltato e mi risulta stia siano tenendo conto specie al Senato delle osservazioni degli organismi ordine sindacato dei giornalisti compresi
Abbiamo anche chiesto l'approvazione urgente
Delle leggi sul conflitto di interessi sulla comunicazione e l'autonomia della RAI sull'editoria e su queste leggi indifferibile risposta definitiva del Parlamento non sono ancora venute
Occorre che la nostra categoria tutto il mondo dell'informazione rispetti le leggi il diritto alla riservatezza dei cittadini che non sono personaggi pubblici specie dei minori degli immigrati dei soggetti deboli generale
Occorre che i giornalisti sappiano difendere la propria autonomia lasciatemelo dire anche da se stessi
Da quella parte assolutamente minoritaria della professione ma una parte che c'è disposta a tutto pur di coltivare i propri personali interessi e quello del loro amici
Il nostro organismo di tutela deontologica l'ordine deve saper perseguire coloro che hanno un rapporto distorto con le fonti e servono i poteri offendono la verità stiano in poche parole si vendono per un piatto di lenticchie
Guardate ordine deve essere messo nelle condizioni di operare rapidamente con efficienza deve cambiare necessaria una riforma della legge del sessantatré
Ma chi ne chiede l'autosponsor divento rischia di credito decretare la fine della possibilità che è un organo indipendente dai poteri possa intervenire a tutela dell'onorabilità di migliaia di colleghe e colleghi che ogni giorno fanno informazione in modo corretto e onesto
E bene ha fatto l'ordine del Lazio aprire un immediato procedimento di accertamento delle responsabilità deontologiche
Di quei giornalisti della RAI e di Mediaset che accettavano di addomesticare la realtà di concordare tra loro un taglio preciso dell'informazione politica favorevole al a quello della parte
Al loro allegata
Questa vicenda dimostra come esistano nella professione centri di malcostume di grave caduta dell'autonomia
Alcune delle cose dette e scritte in questi giorni sono condivisibili
Come la necessità di garantire l'autonomia dell'informazione televisiva a partire dal servizio pubblico
Ma occorre difendere anche la indipendenza di chi scrive nei giornali nelle agenzie di stampa in tutti i media nei quali i tentativi di condizionamento pensano sempre di più
Abbiamo dedicato testo venticinquesimo congresso maestro di giornalismo appena scomparso a Enzo Biagi che abbiamo onorato nella sua terra ricordando
Ricordando colleghe colleghi le discriminazioni all'emarginazione che sul PIL subita una certa politica
E abbiamo chiesto a un altro ministro di giornalismo Sergio Zavoli dal senatore Zavoli di parlarci del giornalismo che cambia saluto anch'io Giuseppe Giacovazzo
Ritengo che il sindacato debba continuare come ha fatto spesso con durezza e per questo è stato criticato da alcuni
A sostenere la professione che mantiene la schiena dritta proprio sapendo che la Federazione della stampa il compito statutario i tutelare gli interessi morali insieme a quelli materiali dei colleghi
E sono certo che continuerà a farlo limarlo apporto rispettoso del ruolo delle istituzioni ma difendendo gelosamente e l'autonomia e i valori di questo bellissimo è difficile mestiere grazie
Grazie Paolo Serventi Longhi e primari dare la parola al senatore Sergio Zavoli che invito a
Salire sul palco
Mi compiaccio che il teatro e pieno sono arrivati un po'tutti i colleghi dall'Italia agorà loro il benvenuto a parte tutti noi pugliesi
Vedo che tra tra le tante autorità civili e militari presenti ci sono anche i nostri
Fratelli del sindacato i segretari generali della CGIL Pantaleo il Segretario generale della UIL pugliese grazie anche a loro
La parola al
Senatore Sergio Zavoli per questa sua testimonianza
Signor Presidente del Senato
Signori
Sindaco di Bari Presidente dalle Regioni dalle Province autorità signore e signori colleghi
Spero di non tradire la vostra cortesia invitandovi ad ascoltare un intervento
Sul tema divenuto centrale per una comparazione aggiornata per l'informazione quale fattore cruciale di crescita civile e culturale politica ed etica
All'altezza del suo compito
Si fa strada una percezione non nuova
Ma che è un clima di tensioni nostro internazionali rende più evidente
Correlata fino a ieri alla mera conoscenza dei fatti e degli eventi
L'informazione sempre più responsabile del loro mutare devolversi secondo il modo in cui vengono comunicati
Non soltanto per l'antico endemico irrisolto problema
Della distorsione dolosa della realtà
Ma anche per quello della trasformazione del reale dovuta anche senza dolo ai mezzi per comunicarlo e i modi di esprimerlo
L'informazione per la sua sempre più veloce pervasività
Condizione ormai le cose del mondo con la stessa forza dell'economia
Talché azzarda qualcuno
Oggi si vincono più battaglie usando il medium per eccellenza che tessendo diplomazie o dispiegando strategie politiche finanziarie
Ciò un dicono gli studiosi dell'universo mediatico e nel suo rapporto con le vicende del mondo è parso chiaro quando ci siamo trovati al centro di uno scenario imponente drammatico
Che ha visto non solo a cadere immuni ma precipitare montagne di errori di colpe di crimini
In un cumulo di macerie ideologiche abbiamo trovato rivoluzioni scoppiate per una giustizia senza libertà persecuzioni
E stragi controverse mie culture religioni
Uguaglianze senza diritti migrazioni e razzismi ricchezze nascoste miseria urlanti e poi disseminati sul pianeta archi trionfali di cartapesta miti insanguinati iniquità notte impunite
Tutto in un'epoca che a partire dal ballerino di Oshima
In una perdurante ecco l'idea di confusi malintesi sfigurati culmina in quell'undici settembre del due mila uno che ha segnato un'altra data cruciale per l'umanità alle prese con in più sconvolgente dei progressi
Più che mai decisa a discutere le logiche della natura e di Dio della storia dell'ideologia della scienza della tecnica
Che prendono per sessanta parte della nostra vita
Abbiamo creduto di essere presenti e i nostri compiti nostra responsabilità
Privilegiando il rapporto con la realtà che produce i cosiddetti grandi numeri
I quali inclino hanno all'informazione più suggestiva cioè agli aspetti più effimera dico più efferati in posizione di grande evidenza rispetto a questioni di maggiore gravità importanza per esempio politiche sociali
Conosciamo bene la risposta e ciò che il pubblico vuole
In realtà non l'abbiamo sorvegliato a sufficienza il valore freddo cioè oggettivo e trasparente della notizia specie di quella sempre più possibile di enfatizzazioni multiple successive
Non di rado infatti essa diventa la premessa del suo seguito cioè di qualcosa che la dilatata rende suggestiva la prolunga
E che spettacolarizzata trasforma il pubblico in un destinatario sempre più difficile e sempre meno di informazione quindi di realtà
Ciò nasce dal valutare la notizia in base agli ingredienti che consentono per dir così la sua messinscena il suo perdurare nel suo crescere nell'immaginazione dalla gente
Ma con l'uso delle molle emotive lo strumento della suggestione
Sia che miri semplicemente a sostenere le tirature o l'audience sia che abbia un intento pervasivo più o meno palese diventa sempre più fragile il confine tra la percezione del reale e la certezza della realtà
Perciò quel confine va saldamente presidiato specie quando nell'inferno nell'informazione vengono
Vengano coinvolti i principi civili valori morali e criteri etici
Senza cadere come proponeva giorni fa Francesco Merlo nelle tiritere su quel giornalismo presunto anglosassone che non esiste
Ma che ossessione i nostri Provincia dissimile e insopportabili anglofilo
Ho in serbo a questo proposito la citazione pertinenza è quella di Voltaire con carenze
Tanti anni fa nel circolo dalla stampa di New York a Furio Colombo e a chi vi parla rivelò di giudicare il giornalismo italiano il più creativo vivace e il meglio scritto
Tra quelli per dir così di ristretta
Aggiungo subito che è una valutazione tanto lusinghiera non si esime dal doversi misurare con un problema irrisolto e tuttavia fondamentale per la garanzia di un'effettiva libertà il ruolo del pluralismo
Giorni fa
Il Capo dello Stato
Giorgio Napolitano come ben sa Presidente del Senato
Senatore Marini
Si domandava se fosse entrato in crisi il principio per cui Società libere pluralità comunicativa sono tutt'uno
La risposta non poteva eludere il problema di verificare anzitutto se il sistema mediatico avesse trovato un ruolo corrispondente alla maturità civile culturale del Paese
Tanto più che l'attualità veniva ormai indicata come l'occasione per inaugurare ogni giorno in futuro al punto di dover fare dalla cronaca così azzardato allo storico Biagio De Giovanni la nostra stessa storia
Come
Adeguandoci alla velocità del presente partecipando le sue logiche pena il doverci accorgere un giorno che le forze strategicamente alleate della tecnologia e del mercato dei poteri della politica e dell'economia
Erano più avanti di noi i comunicatori paradossalmente preceduti rispetto al fondamento stesso del loro mestiere
Anche la nostra più avvertito tutela sindacale postula questo riguardo una sorta di reazione combinatorio fra istituzioni e società cittadinanza del Parlamento opinione pubblica e mass media
Tutto ciò privilegiando perché il problema venga posto a livello più alto la dimensione etica
Ecco in queste due parole dimensione etica si cela una responsabilità che l'inedito incontro tra sapere della scienza sapere dell'umanesimo ha reso stringente
Osserviamo la scienza
A giudicare dai problemi che suscita la sua è una cultura sempre più umanistica cioè dell'umano nel naturale capace di inglobare le istanze morali ontologicamente salde nei loro principi
Ma anche aggiornato e da una modernità ugualmente allerta sulle mitologie del passato e le palingenesi future
Va da sé che un grande mutamento e augurabile non solo nel segno di una ricchezza culturale e civile cui pure bisogna tendere
Ma anche perché nel frattempo cercheranno di farsi strada ulteriori del sudore forme di pressione e controllo censure
Con perdite gravi di remore etiche offesa alla privatezza denuncia incontrollate notizie strumentali volte a creare condizioni di favore vostro lavoro messaggi più o meno ci frasi
Condizionamenti incrociati magari per conto terzi
Pericoli nel confronto dei quali non saranno mai troppe le salvaguardie per le garanzie
Esercitate con parsimonia per la verità
In direzione di altri scandali a cominciare dal più migliorando quello del mondo voyeuristico ricattatorio un aspetto florido e mortificante dalla nostra salute Civitate aggiungerei mentale
Il rischio così andando le cose di omologare le costruzioni infondate le accuse approssimative le prove incerte le suggestioni fuorvianti che invadono molti aspetti pubblici e privati dalla società
Senza cedere al pessimismo
Perché non credo affatto che si aspettino realtà sono negative o fittizie temo nondimeno l'affermarsi se non ne prenderemo coscienza di una logica perversa
Quella di mettere in campo su ogni versante
Un numero così grande di approssimazioni gli omissis
Di rettifica di smentite insomma di cortina fumogena o una così arbitrarie congerie di rivelazioni scoop memoriali che molto di quanto si cerca non sembri più il rapporto con la verità
E se in Brianza è la dimostrazione che essa non esiste o è così difficile raggiungerla da indurre rinunciarci
Un pericolo da sorvegliare si diceva nell'idea che il pericolo oggi non è più il pericolo ma la mancanza di percezione del pericolo
Qualcosa si è guastato nella psiche nell'animo dicono gli esperti a causa del continuo imbattersi in ogni genere di trasmissione eletta spettacolo
Mai l'avevamo vista tanto rappresentata in modo così a Pescante da suscitare processi imitativi vicini al plagio
Da tempo si stenta a trovare efficaci misure per evitare che il colore sciagurato del sangue sia presente più volte al giorno nelle case di tutti noi presentino i silenziosi noi pali delle nostre stesse sventure
Chi reclama se non i benemeriti studiosi del problema e i media più responsabile qualche risoluta previdenza per evitare che anche i minori siano aperti addirittura spalancate
Le porte di quell'incauto Emporio dalla per missione allestito per compiacere le nostre debolezze
Le quali tendono ad esempio rispetto sia incoraggiate all'inusitato al drammatico all'inquietante
Che fine ha fatto il monito disadorno del poeta Ragon secondo cui soli normale poetico
D'altra parte quali degna del mondo abbandoneremo i bambini se dessimo loro una visione della realtà solo astratta rassicurante i remi
Chissà se più beneficato astute come quella profusa dagli spot pubblicitari
C'è dell'altro
La velocità di un flusso comunicativo reso sempre più disorganico vederlo a bordo
Dalla vertiginosa quantità dei messaggi e dal loro dovessi esprimere al di fuori e persino al di sotto dei loro singoli contesti provoca non solo frustranti sensazioni di imprecisione incompletezza imparzialità
Ma anche fenomeni conformismo
L'utente avverte che sotto i suoi occhi tutto e di sconto collocato ed espresso con la stessa casualità dell'evento che il rapporto causa effetto viene abolito dalla s'imporrà né solitudine dei fatti
E di conseguenza di chi ne riceve la notizia
Sulla quale
Essendo sempre più veloce induciamo sempre meno
Ed ecco l'informazione che coriandoli Rizzo per così dire la realtà traendone addirittura uno stile ma comunicativo
è chiaro ormai che la rivoluzione compresa quella nostra quella mediatica
Non è più il cambiamento ma la velocità del cambiamento
Siamo nel pieno di una gemmazione introdotta dalla tecnologia fatta solo dal mercato ed evoluta al consumo riassumendo due tipi Sironi Luna sociale e l'altra mediatica coincidono nella presa d'atto che sarà l'informazione alla comunità non si è creato un'osmosi sufficiente
E ciò significa che tra i fatti e l'opinione pubblica non si è consolidata una relazione completamente fiduciarie vale a dire una reciprocità dialettica tra chi produce informazione chi la consuma
Mi domando se sia davvero entrato in crisi l'assunto democratico secondo cui Società libera e libertà di informazione sono tutt'uno
In quale misura cioè l'informazione partecipi nel suo insieme alla definizione colturale d'impresa del cosiddetto progetto globale affidato alle nuove tecnologie
Probabilmente non sostituta sconta il gatto dei suoi sapere i classici rispetto alle risorse informatiche cioè ai modelli già instaurate nei Paesi più solleciti nell'affrontare il nuovo
Cresciuti con l'idea che a legittimare la qualità del giornalista dovessero essere un umanesimo a spettro largo da poter estendere in un arco di interventi generalisti
Ci siamo imbattuti in una modernità già invecchiata dal progredire vertiginoso
Della scienza e della tecnologia che ci sono sempre più in ritardo rispetto a quanto abbiamo appena pensato e sperimentato
Non è più avveniristico immaginare un giornalismo rifornito da una rete che in ogni luogo anche minimo del mondo alla fonte primaria di ogni notizia cioè ovunque potenziali corrispondenti inviati
E che per i servizi culturali o più in generale di approfondimento si avvale di università centri di ricerca fondazioni Academy associazioni oltre che di singole persone altamente specializzate
In grado di sostituire una parte delle relazioni e dei collaboratori tradizionali con un rendimento professionale di altro e certo competitiva qualità
Lo sviluppo e l'affermarsi dell'editoria elettronica accanto a quella stampate o addirittura al suo posto allargano questa prospettiva
In Giappone e già al banco di prova un giornale così concepito e forse non a caso è apparsa in questi giorni la notizia che sarà quarant'anni poco più poco meno non ci sarà più il New York Times
A parte la sua perentorietà penso che quella notizia faccia parte di una sorta di terrorismo cui si dedicano gli apprendisti stregoni e di un business dalle proporzioni francamente imprevedibili
Non si potrà nascondere tuttavia la difficoltà di globalizzare una materia che per essere tutt'uno con la propria identità anche comunicativa deve Loris anzi ogni giorno nella propria dimensione antropologica culturale civile e sociale e politica esistenziale e storica
Arduo credere in un giornalismo che non si nutra della sua linfa naturale cioè dell'universo che lo esprime occorreva semmai partecipazione esercizio e amore per inseguire poi governare un potere
Che dovrà formare una cittadinanza democratica più larga nutrire progetti di identità personali comuni e comunitari
Avere la funzione etica di ritagliare le immagini del passato per farle crescere realisticamente nel futuro un modo tra l'altro
Di combattere i negazionismo mi
E controllare i revisionismi in house e non solo nel nostro Paese
Come faremo a voi giornalisti a districarci dentro una così complessa ma irresistibile realtà se che risolverebbe alla svelta il problema
Di basterebbe ridurre la politica al minimo opponendo le diffidenza e disinteresse
E magari rivolgendo qualche anacronistiche minacce normativa a un giornalismo che superi mai chilometri i suoi doveri deontologici è una vecchia tentazione che torna calma ad ogni mareggiata qualunquista
Ne abbiamo avuto un esempio anche di recente quando l'informazione quale più quale meno ha infilzato un fenomeno farà politico che schierava l'opinione pubblica in senso antitrust fisico e populista
Come se fosse il ragionevole credere che lo scopo di attribuire agli strumenti comunicativi
Possa essere immaginato al di fuori dalla politica cioè dell'unica possibilità pratica e concettuale di ricercare trovare soluzioni hai problemi per cui sono investite
Una società è una nazione e ciò va detto sapendo che il giornalismo non dovrà rinunciare ad essere della politica un controllore sistematico esigente ed ecco
Mai se non nei tempi avesse più ostili la politica c'era parsa così lontana dalla sensibilità popolare come accaduto in questi ultimi anni eppure
Non c'è mai tanto bisogno di politiche come quando essa stessa sembra autorizzarci ha voltato le spalle
Non foss'altro perché quando anche decidessimo di non occupazione più essere continuamente occuparsi minori al direttore addirittura unica è unico
Albert Schweitzer nel suo celebre libro Savioli Labaro e lei mi disse fino a quando non diremo cose che a qualcuno dispiace Ragno
Non diremo mai per intero la verità
Ricorderete come orpello nella sua terrificante visione di un futuro totalitario immaginasse un ministero dalla verità il quale avrebbe provveduto a cancellare quotidianamente i fatti scomodi distruggendo i segni che si lasciano
Non a caso i falò con le fiamme più alte e più brevi
Sono quelli in cui bruciano le idee cominciando dai giornali per finire agli ebrei
La colpa profezia
Si pone come un'epigrafe in testa nostro discorso sul modo di intendere l'informazione
E la sua qualità in una società democratica cioè liberale e riformista oggi possiamo dire che democrazia e qualità in questo ambito non possono non diventare Tuturano
Anche se ci sarà sempre un pessimista pronto a chiedere se è realistico pretendere un'informazione migliore della società che la esprime
Farò una domanda proprio nostro vino i giornalisti e me ne scuso
La condizione del lavoro intellettuale nella società di oggi
Esposte al rischio della precarietà e della parcellizzazione non si riflette anche nella durezza di una vertenza contrattuale tanto a lungo protratta nonostante le non equivoche prese di posizione
Delle più alte autorità della Repubblica
Forse vale la pena di ricordare per comprendere che cosa è realmente in gioco quanto detto Enzensberger
Ai giornalisti di oggi spetta se non il dovere e certamente il compito di fare chiarezza su tutto quanto tra loro merito o demerito ci coinvolge
La questione dunque sapere se l'invito di Enzensberger a qualche concreto profondo rapporto con il giornalismo di cui disponiamo io spero di sì
Mobilitando sì con coerenza seppure senza troppe illusioni la creduto e lo crede con altra autorevolezza lo stesso vertice della Giunta che con questo congresso passa onorevolmente la madre
Su questo tema mentre siamo qui ad accennarne resterà in atto una partita culturalmente e politicamente eticamente molto complessa si tratta infatti di confrontarci con aspetti che vengono da lontano dalla nostra storia istituzionale
Mentre siamo qui a parlarne con la sommarietà di chi dice soltanto quel che sarà il fuoco
Per tenermi alla prudenza raccomandata da Benedetto Croce rifletto sulla circostanza epocale
Il primo secolo del nuovo millennio aveva in serbo il più colossale novero di contraddizioni che una modernità già immerso nel suo futuro potesse presentarci
Cioè il confronto tra fede e ragione Guerra e pace libertà e giustizia scienza e umanesimo ricchezza e povertà integralismi l'ecumenismo globalità ed emarginazione diversità e diritti
Questo e altro e oggetto di una comunicazione che deve occuparsene ogni giorno a tutte le all'attitudine di qualunque finirà cultura revisione
In una intervista destinata a un libro
Verso la fine dalla sua gloriosa carriera Indro Montanelli mi disse
è facilissimo termale del giornalismo e lo fanno soprattutto i giornalisti siamo ormai abituati a questi anatemi o se voi da queste contumelie ogni tanto devo dirlo do il mio contributo
A volte mi vergogno di appartenere a una corporazione che offre anche spettacoli miserabili
Perché in tante cose andate male e tuttora malandate alla sua parte di responsabilità
Spesso tradiamo quella che non chiamerò una missione perché la decenza mi vieta di pronunciare parole così virtuose ma che è pur sempre una professione fondata sul sentire civile e la consapevolezza morale
Certo concluse Montanelli l'errore sempre lì inseparabile dall'avere idee ed a sostenerne ma la regola vuole che una volta commesso lo si riconosca
Nondimeno concludeva forse per gli esercizi nel suo stesso pessimismo mi consolo proseguiva Montanelli
Pensando che se gli italiani hanno imparato a scrivere notevole i giornalisti e solo a loro non hanno scuole men che mai e letterati è stato il giornalismo a rinnovare la lingua facendone un linguaggio che ha unificato quella scritte quella parlata
Ed anche quel po'di democrazia che pratichiamo lo si deve dopo tutto ai giornalisti
Non l'avevo mai creduto tanto come in questi ultimi tempi
Così Montanelli che non amava alzare il tono tanto meno quando sfiorava i temi della deontologia che era e resta incardinato non solo per lui del paradigmatico è semplice primo comma informare e poi
Una norma costituzionale ci ricorda che il libero esercizio dell'informazione è uno dei diritti primari in una società democratica è una modica sappia anzianità c'è avverse essere informati è la prima possibilità di farcela
Non è solo questione di voler partecipare a ciò che cambia ma anche di sentirsi eticamente capaci
Di adeguare le scelte dei principi conosco tanti colleghi che anche in circostanze difficili le sono stati capaci
Chi sono stati ricordati apro ricevuto il riconoscimento affettuoso violenze dello struzzo fardello sto applauso
Colleghi che hanno tenuto la schiena dritta sia che avesse l'ambizione di praticare non l'equidistanza neutrale ma l'imparzialità sia che scendessero ad essere di parte restando però immuni da ogni servilismo sono loro
Non ore del giornalismo
Come tu sai bene Serventi Longhi dopo chi ha pagato prezzi ben più alti quelli che tu hai ricordato
Che non sarà certo oscurato e questo sacrificio
Diciamo pure screditato dalle condotte per orientare le quali
Non servono Decaro vie censure è sufficiente la forza morale degli esempi di segno opposto la dedica Enzo Biagi di queste due giornate appunto quel segno
Non c'ero giorni infine di arrendersi al pessimismo
In questo teatro
Nel quarantaquattro perdurando la guerra si sono riuniti e le forze politiche che fonderanno le basi della riforma democrazia
In questo caso si possono conseguire anche altri didattici
Continueremo a crescere infatti grazie ai problemi che dovremo risolvere non saranno le parole inserire le illusioni o farci diversi ma la percezione la coscienza di ciò che cambiando si cambia
E sapendo che domani si potrà ancora cambiare questo mondo cambiato
Cambiato anche da noi i cosiddetti comunica troppi grazie
Amava il
Collega senatore Sergio Zavoli per questa sua grande testimonianza dalle anche da lezione di giornalismo
Ci serve ascoltare queste parole
Prima di cominciare un congresso così importante come questo
Dicevo che ringraziamo il senatore Zavoli collega davvero ci ha dato oggi una lezione straordinaria che sancì sarà utilissima prima di cominciare questo congresso così importante per noi
Le conclusioni al Presidente del Senato Franco Marini che ringraziamo ancora dalla sua presenza
Ma autorità
Care amiche ed amici giornalisti
Al di là dalla retorica ho accolto volentieri l'invito rivoltomi dal presidente SIDI
E dal segretario nazionale Serventi Longhi a rivolgere un saluto a tutti voi all'apertura
Di questo venticinquesimo Congresso della Federazione nazionale della stampa
Che si svolge come con tanta intensità abbiamo ascoltato ora
Si svolge in un momento cruciale per la vostra categoria
Ed io aggiungo non solo per la vostra categoria ma certamente per la vostra categoria
Vi auguro dunque un buon lavoro a tutti gli allegati e un forte incoraggiamento alla dirigenza che leggerete
Al termine delle vostre assise che immagino avendone qualche
Esperienza
Non diserterà di vivacità
Il mio sarà un intervento breve
Vengo subito al cuore di un problema che non può
Riguardare più solo i giornalisti
Se n'è parlato mi riferisco anch'io
Al mancato rinnovo del contratto di lavoro
Più volte ed in più occasioni
Assieme come ha ricordato il senatore Zavoli
Ho espresso anch'io l'auspicio per una conclusione positiva di una vertenza che si trascina ormai da troppo tempo
Con sobrietà però voglio ripetere con forza questo appello
Vedete il diritto di chi lavora al rinnovo contrattuale
In generale
è uno dei segni rilevanti di uno stato positivo dei rapporti sociali
Negarlo segna un decisivo arretramento
Delle dinamiche interne al mondo del lavoro e quindi dalla nostra società
Spero che quanto emerso nel corso delle trattative
Che ha portato alla sottoscrizione del protocollo sul welfare
Io sono stato attento a questa cosa anche può fare intravedere uno sbocco positivo
Se l'intesa raggiunta in quella circostanza tra la FIEG e la Federazione nazionale della stampa
Fungesse da battistrada verso equilibri più avanzati utili
Al rinnovo del contratto
Io conosco bene i limiti
E il dovere della mia attuale responsabilità
E cerco di onorarli di non travalicando di sempre
Qualche volto mite qualche volta mi intesa
Abituato da un uomo prima del sindacato un politico partito ad essere ad esprimere forse con una certa chiarezza e decisione le mie posizioni
Però io
Non chiudo questa prima riflessione
Senza sottolineare secondo me io che mi trovai
Da Ministro del lavoro a chiudere una difficilissima trattativa anche allora prima di questo ci fu quella nel novantadue unità
Difficilissima trattativa che alla fine però per uno scatto di buona volontà si chiuse del vostro contratto
Quello dal novantadue io lo ricordo proprio il quadro è sotto gli occhi le persone
Che io ho imparato a stimare non soltanto le vostre anche alle altre
Dell'altra parte insomma allora la ricordo bene ricordo i nomi
E lì ci fu questa forte capacità di chiusura
Io
Proprio con l'occhio
Al limite di
La mia responsabilità debbo dire che
Questo invito di Serventi Longhi questa sera qui
Che ha chiamato le responsabilità di tutti anche alle nostre ha indetto l'ho capito bene
Possa segnare un momento di svolta di questa vicenda
Perché
è in può diventare emblematica di quella cosa che dicevo di toccare interessi più generale so bene che ci sono grandi questioni di prospettiva complicate
Ma la forza degli uomini delle parti la loro responsabilità chiuso o morte anche nel passato vertenze di lavoro straordinariamente rilevanti e difficili
Insomma ecco mi fermo qua non ridendo riuscire a capire come ci sia questa impossibilità malgrado
Aver guardato seguito un po'conosciuto le difficoltà di questa questione così aperta
Se si chiude da parte di tutti come diceva il vostro Segretario uscente è un atto di diciamo così razionalità secondo me e di possibilità di tutto il Paese
Voi rappresentate la stampa italiana
Alla professione che quotidianamente esercitate
Viene assegnata una funzione fondamentale giustamente nella dialettica democratica
La libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione è un diritto di tutti gli sancito dalla Costituzione
L'articolo ventuno che il Sindaco di Bari ha richiamato della nostra
Costituzione oltre ad elevare l'informazione
Ad uno dei pilastri del patto fondativo richiama due elementi
Che ne rappresentano più di altri l'essenza
L'effettività del pluralismo delle fonti
E la pubblicità degli assetti proprietari
Degli strumenti della stampa degli strumenti oggi di comunicazione
è con questi elementi che dobbiamo continuamente confrontarci
Perché essi sono la chiave di volta per guardare con serenità soprattutto alle questioni non risolte e ce ne sono del nostro presente
è nostro dovere dunque domandarci se gli attuali strumenti normativi
Rispondano garantendogli a quei principi che sono patrimonio di tutti
Perché a quelli il legislatore deve ispirarsi
Probabilmente
Se persistono situazioni conflittuali che impediscono per esempio ad una grande azienda come la RAI
Di espletare pienamente la sua funzione di servizio pubblico
Dobbiamo allora approfondire la riflessione affinché
La si ponga al riparo l'azienda da contrapporre da contraccolpi mortifica autori e la si renda operativa
La via maestra indicata anch'essa dei principi contenuti nella Costituzione
Principi che indirizzano al perseguimento dell'interesse comune lontani quindi a garanzia di tutti da posizioni di parte
La libertà della stampa il metro di misura
Della salute di ogni democrazia
Vorrei affidare
Una riflessione l'ultima che riguarda il rapporto tra politica e informazione
Il ruolo dei media è fondamentale avvicinano il dibattito politico ad un numero sempre più vasto di persone la televisione in particolare offre grandi opportunità
Ma siamo certi nuovi che stiamo andando nella giusta direzione nell'utilizzo di questi straordinari strumenti che concorrono alla dialettica democratica
Mi colpisce che c'è chi sostiene lo sento io dai miei colleghi anche intelligente intendiamoci bene perché pure tra i politici
Non è che
Proprio tu siamo come gli altri andando troppo soldi ho la presunzione che noi siamo i più interverranno oltre alla siamo come
Intere categorie io credo che sia natura c'è chi sostiene però
Si fa d'accordo chi sostiene che la comunicazione oggi
Si stia prendendo il posto dalla politica sento dire ma lascia stare ormai la comuni la politica e comunicazione
E io mi sono interrogato su questa cosa molte volte la questione riguarda tutti noi la riflessione su questo politici giornalisti editori e cittadini
Quando la necessità di rincorrere i tempi sempre più stretto dei media
Impone un dire comunque insomma bisogna parlare
Nonostante che l'elaborazione dei processi politici e degli stessi percorsi legislativi abbiano gesta azioni molto più lente
Quando insomma al c'è la convinzione che
Un dire deve essere espresso comunque allora noi politici ma anche i giornalisti dobbiamo ci chiederci se svolgiamo veramente la nostra funzione
I primi i politici verso il dovere dell'onestà perseguito nell'interesse comune che deve essere il faro che ci guida i secondi giornalisti verso la ricerca ed un serio racconto dei fatti
Gli effetti di questo modo di intendere l'informazione in particolare la comunicazione politica sono quanto mai evidenti
Se ciò che appare rischia di contare sempre più della sostanza
Viene da chiedersi quali sia il ruolo dell'informazione nonché sostituisca la sviluppo dell'azione politica soprattutto
Quando le parole diventano incandescenti dure toccano le ditte quando la necessità della politica è quella di persuadere con messaggi semplici
Figli più delle regole della propaganda ricondotta marketing che dei contenuti delle posizioni
Allora è giusto chiedersi chi sono i veri padroni delle notizie
La questione è senza dubbio complessa come lo sono le dinamiche che la determinano
è però necessaria allora una nuova stagione di responsabilità per tutti coloro che si trovano ad agire nello spazio dell'informazione
Per la politica
Che nel gioco narcisista degli specchi riflettenti le immagini dei leader che sembrano gratificanti sopra qualsiasi altra cosa
Per la politica che troppo spesso misura l'efficienza delle proprie azioni sulla base dei passaggi televisivi e non sulla qualità delle scelte producendo così
Una catena perversa di competizioni mediatiche la pressione la ricerca la continua
Il discorso sarebbe uguale minimi stenta per molto molto grande ma questo c'è
Per i giornalisti
Attori della più delicata funzione di promozione diffusione della democrazia secondo me
Che debbono rammentare forse qualche volta di più le ragioni di un'etica dell'informare come il senatore De Zavoli le sue parole ci ha ricordato
Che è un'etica innanzitutto di responsabilità e di discernimento nella non facile distinzione tra questa funzione e quella puramente meccanica della comunicazione
Per gli editori che hanno la responsabilità è grande di esercitare questo ruolo in una dimensione che non attiene non può attenere solo il profilo dei profitti
Cento altre attività forse più remunerative possono essere svolte dal capitano d'impresa se l'obiettivo è solo quello del profitto
Ma l'informazione e altra cosa ed implica scelte comportamenti coerenti
Per questo nel vostro congresso io credo una riflessione su questo problema sia d'obbligo io non
Ho difficoltà ad ammettere certamente la farete vi seguiremo con grande attenzione proprio per avere qualche elemento di riflessione in più
Io mi fermo qui
Non posso saltare un
Saluto affettuoso a Serventi Longhi
è vero ci conosciamo
Non siamo da moltissimi anni seguiva le cose nostre dentro il sindacato
Troppe parole non servono poi svolto questa funzione per molti anni e mezzo a voi sarete voi che esprimerete giudizi darete riconoscimenti
Io vivo io voglio ricordare solo una cosa che mi ha sempre colpito anche quand'era giovane inferiore non era un po'più giovane di neppure allora
De quindi diventano
Insomma
Se io ricordo il suo percorso lo posso ricordare abbastanza perché i contatti ci sono stati allora
Ha avuto il dono in questo lavoro così
Complicato come il vostro così responsabile per la potenza che qui gli strumenti di danno
Ha avuto volendolo importante quello della dignità
Sempre un dono forte una posizione dignitosa anche scomoda
Io questo
Mi sento di riconoscere senza
Enfatizzazioni
Gli auguro veramente un congresso
Vivace ma serio costruttivo
Concludo sottolineando come
Questo appello che è venuto da tutti
E a tutti quelli che hanno preso la parola con le parole misurate ma forti
Disarmo lì dal senatore Zavoli alle tutti noi che abbiamo parlato questo congresso questa apertura possa segnare l'avvio di una consapevolezza maggiore ed è il rilievo del problema del rilievo più generale
Che la mancanza per una categoria di questo prestito di questa forza di questa utilità di questo rilievo
Insomma possa avere anche per dare un occhio più generale alla situazione del Paese spero che sia il Congresso che avviene alla chiusura come accaduto altre volte buon lavoro
Allora grazie alla Presidente del Senato Franco Marini e per questo suo intervento e grazie a tutti voi l'invito a alle ricevimento per gli invitati e i delegati che c'è qui di fronte in Prefettura ringraziando ancora il Comune e la disponibilità del Prefetto di Bari grazie
Grazie di cuore a felici all'Associazione stampa pugliese grazie