Referendum antinucleare: la UIL ne discute

Questo nostro
Di questa nostra iniziativa chiamiamola così che si articola in una introduzione che sarà
Presentata dalla dal compagno Taviani
Di un dibattito e una una conclusione su un tema che ha una sua dimensioni
Estremamente ampia e articolata come quella energetica ma anche una sua
Ha un suo momento di di focalizzazione che riguarda la realtà di Montalto di Castro
Dibattito mi pare di poter dire che abbia i requisiti quanto meno dell'attualità
Di tipo industriale sociale economica e anche di governo considerato che questa è una delle materie più importanti che da una parte in qualche modo ha generato
Il nuovo Parlamento è in qualche modo condizionerà il nuovo governo
Voglio ringraziare i tutti i presenti i compagni di Montalto che sono venuti i numerosi certamente sono anche i più interessati ma noi li ringraziamo perché è un segno questo di di di partecipazione e il direi di di di di militanza molto molto positiva per noi anche un piacere avervi qui in questa in questa e nella nella nostra sede nazionale
Ringrazio anche i compagni però che hanno accettato invito partecipare e coloro che appartenendo al mondo
Delle impresa delle istituzioni porteranno il loro contributo in particolare mi scuso magari non non mi riconosco tutti o qualcuno verrà più tardi
Il
Compagno Umberto Dragone che possiamo tranquillamente presentare come compagno non ci sono problemi e lo è fra i tanti anni e del consiglio di amministrazione dell'ENEL e abbiamo presente anche riteneva accetta che il direttore dei lavori delle costruzioni di Montalto di Castro che uno delle dei dirigenti più interessati e e più coinvolti in questa complicata vicenda
Magari è sfuggito qualcuno mente quello dei no comunque ringraziamo tutti i partecipanti se aumenteremo i possibili arrivano io darei senz'altro la parola
Al al compagno Taviani per l'introduzione
Questa mia introduzione
Riguarderà un po'temi complessivi che si collegano al problema referendario sul nucleare
Ma toccheranno anche alcuni aspetti di ordine economica e ambientale
Trascorsa la lunga parentesi elettorale del quattordici giugno tornano a riproporsi come era del resto logico attendersi quegli stessi problemi che furono motivo di profonda divisione nel Paese tra le forze politiche perché di fatto hanno portato la fine anticipata della nona legislatura
Al di là delle variazioni numeriche già oggetto di ampio dibattito crediamo che tra le novità emergenti dal risultato elettorale siete rilievo il messaggio che gli elettori hanno voluto indicare alle forze politiche sociali del Paese
Per l'affermazione di valori nuovi tipici di una società post industriale
In particolare appare evidente il prevalere del bisogno di acquisire certezze
Per una migliore difesa dei valori ambientali e più in generale di apprezzamento per la qualità della vita
La cronaca dei numerosi episodi accaduti in questi ultimi tempi che hanno segnato negativamente e comunque profondamente condizionato il cammino di un essenziale di sviluppo industriale
Dabo Palm da Cernobyl o da Seveso a Genova per ricordarne alcuni di quelli che ci riguardano più direttamente
Può giustificare ampiamente le ragioni e i timori delle remore già richiama
Sarebbe pertanto un grave errore non raccogliere l'essenzialità di tali motivazioni
Quando anche dal panorama delle associazioni ambientaliste
Giungono segnali positivi di razionalità e di rifiuto verso metodologie superate di contestazione globale e preconcetti
E infatti credibile
E quegli stessi vincoli che condizionano in modo crescente l'attuale fase possono risultare l'elemento caratterizzante delle civiltà future
Ciò premesso riteniamo che il vero nodo da sciogliere
Sia ancora quello di verificare se e come è possibile conciliare tali esigenze ora emergenti con quelle della società industriale
Legate cioè alla essenzialità dello sviluppo produttivo ed economico
Riprendendo uno dei motivi più emblematici di tale riferimento quello cioè dell'energia per lo sviluppo
Appare essenziale
Avviarne una rapida integrazione con i problemi ambientali ancora così drammaticamente presenti nel nostro Paese
Risultando parimenti chiaro che l'auspicato apprezzamento per la qualità della vita non può essere congeniale coloro un'ipotesi recessiva od anche di crescita zero
In primo luogo diviene fondamentale rivedere e correggere i metodi di analisi e gli stessi strumenti di programmazione già acquisiti
Perché le potenzialità di sviluppo offerte dalle nuove tecnologie da ricerca scientifica
Siano rese compatibili e funzionali
Con la naturale evoluzione del contesto sociale culturale e politico del Paese
In secondo luogo perché la programmazione energetica
Sia in linea con le risorse disponibili
E quindi sia di orientamento per le attività produttive oltre che di crescita per l'occupazione
Dovrà tenersi conto anche della tendenza della moda domanda sempre più orientata verso beni e servizi caratterizzati da un ridotto contenuto energetico e sostanzialmente più immateriale
La questione energetica e in generale delle risorse ovvero della loro utilizzazione in relazione alla relativa abbondanza ed economicità
Assume dunque un aspetto Complesso ma non certamente ideologico
L'azione di governo da ricercarsi per l'energia e l'ambiente dovrebbe essere dunque coerente con le motivazioni richiamate e sufficientemente stabile per raggiungerne gli obiettivi
Sarebbe in ogni caso inaccettabile oltre che paradossale
Che a riguardo non si dovesse tenere conto per il futuro di ciò che già al momento appare come una pregiudiziale evolutiva
Del nostro sistema democratico
Ossia dell'esigenza non più rinviabile di un'adeguata adeguamento del quadro istituzionale e legislativo preposto a garantire la sicurezza delle popolazioni della salvaguardia dei beni sociali ed ambientali
Ricordiamo in proposito
Il problema della prevenzione dei grandi rischi industriali per il quale non ci stancheremo mai di ricordarlo fin dal mille novecentottantadue lascerei adottato una specifica direttiva denominata emblematicamente il sesso non ancora recepita nell'ordinamento nazionale
I limiti preoccupanti di una normativa sull'uso pacifico dell'energia nucleare
Ancora sostanzialmente vincolata al D.P.R. centottantacinque del mille novecentosessantaquattro
E la mancata adozione di una legge che renda obbligatoria
Una preventiva valutazione di impatto ambientale per le grandi opere anche in questo caso c'è una specifica direttiva della Comunità economica europea
D'altro canto lo sconforto e l'indignazione per la catastrofe che in questi giorni ha colpito tanto duramente le popolazioni del nord e della Lombardia in particolare
Non può che riproporre la drammaticità di una situazione ambientale nazionale divenuta intollerabile
Sul fronte energetico dovrebbe considerarsi più propriamente l'attuale fase di transizione energetica
Dalla dipendenza petrolifera e dal facile consumo a quella di sviluppo delle altre fonti alternative rinnovabili del risparmio e quindi del migliore utilizzo delle regia spesso
Ciò non per auspicare una banale marginalizzazione della fonte petrolifera che rimarrà comunque vitale per l'economia del nostro Paese
Quanto per evidenziarne l'importanza di una sua valorizzazione e quindi di una sua più appropriata utilizzazione futura
In tale ambito diviene di particolare rilievo l'adeguatezza delle norme e gli strumenti istituzionali preposti al governo di una problematica così complessa
Anche perciò riteniamo deludente
Quanto è emerso dalla conferenza nazionale sull'Energia
La Pesa auspicata dopo Chernobyl era infatti quella di un'analisi puntuale della situazione nazionale
E la formulazione di proposte concrete sulle opzioni possibili da perseguire non quella della consumazione di un rito va preso atto come ancora una volta il prevalere di una certa opportunità politica ormai ricorrente abbia potuto condizionarne lo svolge lo svolgimento al punto da rendere la conferenza priva di contenuti
Favorendo di fatto Illy affermarsi di quelle lobby che già prima di Chernobyl avevano determinato le scelte o meglio le non scelte energetiche ambientali nel nostro Paese
Così mentre è difficile comprendere come sia potuto accadere
Chiedo scusa così come non è difficile poter comprendere come sia potuto accadere
Che da una monocultura petrolifera degli anni sessanta si sia passati al tutto nucleare degli anni settanta
E dal tutto carbone o metano di oggi senza modificare nulla nella sostanza appare credibile proseguendo in tale direzione che anche il tutto risparmio
O il tutto rinnovabile da più parti auspicato per il futuro passa a subire la stessa sorte
Come da altri richiamato tale la singolarità della condizione nazionale
Che da paradossale rischia di degenerare in pericoloso
Se da un lato
Si stenta a prendere atto che una qualsivoglia politica di programmazione energetica non può più prescindere dal consenso ossia da un concomitante da una concomitante pianificazione delle risorse del territorio
L'inerzia del sistema politico rischia di far aumentare la divaricazione che in tale campo va crescendo nel Paese
Superata la fase dei tatticismi preelettorali crediamo che anche per tali problematiche sia giunto il momento della verità
Le preoccupazioni sia di natura economica che di valenza politica per fare presto non solo sono ormai tali da rendere da richiedere uno sforzo comune al quale il mondo del lavoro non può sottrarsi
Riprendendo una recente analisi condotta dalla Banca d'Italia sugli aspetti macroeconomici dell'interazione tra sviluppo ed energia
Nella quale ritroviamo ampi spazi di convergenza con le proposte e le posizioni già espresse dalla nostra organizzazione
Si deduce che le proprie proiezioni di sviluppo del Paese al due mila richiederanno un ulteriore incremento del fabbisogno energetico complessivo
Nel mentre si evidenzia che per consentire ritmi di crescita coerenti con una significativa riduzione del tasso di disoccupazione sarà determinante il costo del fattore energie Albani del costo del denaro del lavoro e delle materie prime
E i denti cane sarà l'incidenza sul disavanzo pubblico e sulla bilancia commerciale
D'altro canto sul piano politico dopo il fallimento della Conferenza nazionale sull'energia e mentre si sta tentando la formazione di un nuovo governo
Già si ripropone il problema del nucleare e dei referendum
Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto riteniamo come UIL che al momento non vi siano più spazi per impedirne un rapido svolgimento
Anche al fine di evitare il permanere di motivazioni atteggiamenti dilatori se non ipocriti tendenti a scaricare sulla collettività in taluni casi sui lavoratori responsabilità che viceversa sono istituzionale
Nel merito del nucleare quale fonte primaria per la produzione elettrica ribadiamo l'essenzialità delle indicazioni già espresse dalla Wind in sede di Conferenza nazionale
Basata non già su una scelta riferibili ai singoli impianti in esercizio in via di realizzazione ma su un percorso tutto da costruire
Mirante a verificare in primo luogo il grado di sicurezza e quindi di accettabilità ancora possibile per un suo eventuale mantenimento
Ciò anche soprattutto in relazione all'esigenza di evitare che anche l'attività di ricerca ampiamente sviluppata in tale settore nel nostro Paese ne risultasse
Penalizzate
In secondo luogo ribadiamo quella che a nostro giudizio ci è sembrata una strategia percorribile nell'ambito di un abbandono complessivo della fonte nucleare tradizionale basata sui seguenti presupposto
Autonomia del sistema elettrico nazionale
Sicurezza massima inquinamento minimo per ciascuna fonte
Conservazione del metano nazionale
Quale riserva strategica disponibile
Riconversione del settore industriale nucleare
A garanzia dell'occupazione
Potenziamento della ricerca per il risparmio energetico lo sviluppo il miglior utilizzo delle altre fonti alternative al petrolio e rinnovabili
Per ultimo l'adeguamento della normativa e degli strumenti di governo per l'Energia l'ambiente e la sicurezza
In tale ottica
E per il perseguimento di questi obiettivi che riteniamo sia utile affiancare le iniziative politiche
Già in atto per un rapido svolgimento
Dei referendum
Mentre indichiamo al dibattito che seguirà l'opportunità di una sospensiva per tutte le attività nucleari a carattere produttivo da adottarsi in via ordinaria e non già di fatto come oggi accade
Avendo acquisito le dovute garanzie di ordine sociale economiche ed occupazionale
Recuperare credibilità nella chiarezza e nella soluzione delle responsabilità appare infatti al momento quanto mai indispensabile per evitare vincoli e di potere che nelle scelte che pure dovranno essere definite pertanto anche il che fare dica Urso Montalto di Castro Trino Vercellese del pecche del cilene potrà risultare meno complesso di quanto oggi appare avendo acquisire acquisito anche il come fare
Ciò non per anteporre pregiudiziali alla verifica di alternative possibili e di ordine locale che un abbandono del nucleare determinerebbe quanto invece per evidenziare
L'opportunità di ricercare soluzioni che siano compatibili con gli interessi complessivi del Paese ossia coerenti con gli obiettivi già indica
Così ad esempio nel valutare l'ipotesi di conversione a metano per la costruenda centrale nucleare di Montalto di Castro
Pur prescindendo dagli aspetti tecnici e di fattibilità o devono amici andrebbe ricordato
Che utilizzare solo questo combustibile in un impianto di tali dimensioni Hood anche in altri simili
Significa contraddire di fatto in modo rilevante il principio già richiamato di risparmio energetico e di miglior utilizzo delle diverse fonti
Occorre infatti considerare che bruciare metano in un impianto termoelettrico se consente rendimenti comparabili o anche superiori a quelli delle altre fonti tradizionali come indicato dallo studio redatto dal professor sciupata
è pur vero che oltre la metà del suo potere calorifico andrebbe disperso
Il riferimento nell'uso del del metano va infatti correlato più propriamente con la possibilità di sfruttamento quasi totale che tale fonte consente negli usi diretti
Ossia in quelli civili e industriali dove oggi è proficuamente utilizzato anche in virtù delle sue caratteristiche di elevata flessibilità
E il basso livello di inquinamento
L'eventuale utilizzazione di tale fonte nella produzione termoelettrica non può essere indicata quindi come sostitutiva del nucleare
Ma andrebbe limitata ad effettive esigenze di ordine locale
O meglio prevista in combinazione l'uso con le altre fonti tradizionali ossia Carbone ed olio combustibile quali termine di riferimento sia economico sia ambientale
Tornando per un attimo al che fare
Della centrale di Montalto di Castro
è in tale direzione che crediamo dovrebbe valutarsi l'eventualità di una sua riconversione
Avendo acquisita l'essenzialità di una sua conferma quale polo energetico per l'alto Lazio e per il Paese
Così per quanto riguarda gli impianti nucleari del pecca di Brasimone del Cirene di Latina
Non può essere trascurato il fatto che trattasi di esperienze finalizzate allo sviluppo della ricerca tecnologica e della sicurezza
Con valenza che travalica lo specifico del nucleare tradizionale quale fonte di energie
In ultima analisi
Credo che di provocazione attivati proprio dall'abbastanza
Se occorre fare presto per decidere per salvaguardare meglio le esigenze del presente
è altrettanto indispensabile garantire le prospettive di sviluppo future tenendo presente che disponibilità energetica e tutela dell'ambiente ne sono i presupposti fondamentali grazie
Grazie
Ma Cesar questa sua introduzione che ha avuto anche credo la qualità di essere
Contenuta nel nel tempo dire le cose
Ritenevamo essenziali
è arrivato il professor Tiziano Severini nella direzione del partito repubblicano e membro del consiglio di amministrazione delinea di ringraziamo per la sua partecipazione mentre il compaiono due Nozzoli
Membro del consiglio di amministrazione dell'ENEL ci ringrazia per l'invito ma ci fa sapere che non ce la fa ad essere presente
A questo punto credo che come da programma
Sia
Opportuno dare la parola all'accompagnamento cantieri che
Rappresenterà il il punto di vista dell'area territoriale interessare ha visto che siamo in itinere
Prego prego no cioè in compagnia Valerio Bitetto della non siamo esattamente
Cari compagni
Lo quindi Viterbo intende contribuire al dibattito attorno alla questione energetica portando in dote il bagaglio ed il patrimonio di esperienze che nel corso di questi anni in cui è stato operante
Il cantiere di Montalto di Castro siamo andati via via acquisendo
Il cantiere della costruenda centrale nucleare di Montalto
A
Mutato gli equilibri sociali che nel viterbese si erano consolidati ha introdotto nella scena nuovi soggetti che apparivano condannati ad un ruolo marginale ma soprattutto ha significato il lavoro
Il lavoro per quelle centinaia e centinaia di giovani senza prospettive il lavoro
In qualche misura per la prima volta regolare per quei lavoratori che erano costretti a subire nel nostro territorio fino a tempi recenti forme di brutale sfruttamento
Anche per noi anche per le organizzazioni sindacali territoriali il cantiere di Montalto ha comportato un brusco mutamento rispetto al tradizionale modo di intervento del sindacato nel conflitto sociale
Le nostre per controparti che hanno nomi prestigiosi e appartengono al Gotha dell'imprenditoria
Hanno determinato che il movimento dei lavoratori si adeguasse ad un sistema di relazioni sindacali Complesso articolato e pieno di connessioni non soltanto tecniche ma anche politiche
Durante questi anni il sindacato nel suo complesso a Montalto di Castro ha contrattato
è intervenuta disciplinare e regolamentare le materie più diverse dall'organizzazione del lavoro agli orari ai trasporti al Salario addirittura la composizione del menu
Riducendo sensibilmente gli spazi di manovra e di descrizione e di descritta discrezionalità gestiti unilateralmente dall'impresa
Vorrei ricordare per ultimo come sempre il cantiere di Montalto per le problematiche che investe per le passioni di dibattiti che suscita come questo cantiere abbia contribuito sensibilmente a creare una diffusa coscienza politica e civile e non è un caso che nella nostra provincia in provincia di Viterbo
Vi sia stato alle ultime elezioni il numero il più alto numero di votanti
Come non è un caso che dal viterbese siano stati espressi ben otto parlamentari che se raffrontati all'esiguo numero dagli elettori rappresentano un po'un record
Ma noi abbiamo iniziato le nostre analisi tratteggiando seppure in modo schematico e sintetico l'impatto prodotto dal cantiere della centrale di Montalto non per suscitare ondate dei Nostalgia o di rimpianti
Ma per sottolineare ancora una volta e con forza come vi sia una necessità che questo grande patrimonio di idee Diego di lotte di esperienze che andato maturando con il cantiere di Montalto
E che questo patrimonio che ormai appartiene alla storia collettiva delle nostre popolazioni non venga disperso e non sia affidato al fragile deposito della memoria o alla settica conservazione degli archivi
Certo
Leggere le vicende del cantiere di Montalto in termini solamente positivi di crescita per l'alto Lazio di conquiste sindacali sarebbe profondamente disonesto sul piano della ricostruzione degli eventi delle analisi e delle proposte politiche
Va detto che è un cantiere compresso com'è quello di Montalto dove lavorano circa sei mila operai di cui la metà sono trasfertisti
Se non viene così come non vi è stato un intervento politico mirato indirizzato alla creazione di strutture che facilitino lo scambio sociale organizzato bene questo cantiere
Finisce per produrre inevitabilmente fenomeni di disgregazione di scomposizione e per Poggio rare la qualità della vita di chi vive a ridosso o nelle immediate vicinanze della centrale
Ma questi problemi che pure esistono e che noi non sottovalutiamo
E che vanno affrontati con estrema risolutezza sono comunque un chiaro ed evidente atto d'accusa alla classe politica viterbese
Che e non possono però diventare occasioni per riprodurre sic et simpliciter le condizioni e di rapporti sociali preesistenti all'insediamento della centrale di Montalto di Castro
C'è infatti chi attorno ad un ipotetico blocco dei lavori della centrale vuole creare le condizioni di un ritorno all'Ancien Régime
Che certo non lascia presagire piacevoli novità
Si tenta per esser chiari fino in fondo di dimostrare una sorta di questi di destino ineluttabile che regale relegare ebbe il viterbese alle zone di sottosviluppo economico
E ad un ruolo subalterno è marginale rispetto ai processi economici e di trasformazioni che investono la società italiana nel suo insieme
Ebbene per noi per la UIL indipendentemente dal futuro dell'impianto e dal suo uso il viterbese non potrà tornare ad essere quello che era prima
E per prime intendiamo un territorio arretrata economicamente un territorio dove l'inesistenza di un forte sano sistema di imprese finisce per favori finisce per favorire fenomeni ricorrenti di spoliazione e di rapina
Noi la UIL di Viterbo
Ci siamo sempre battuti senza tentennamenti e con coraggio e coerenza affinché il viterbese avesse le possibilità per rompere un isolamento secolare
La scommessa avvenuta
Nella prima contenuta la scommessa contenuta nella piattaforma Alto Lazio
Consiste nell'individuazione di quelle grandi opere infrastrutturali senza le quali non è possibile pensare ad uno sviluppo duraturo e che dia prospettive garanzie occupazionali
Ad aprile
Nel tuo nell'attivo dei quadri e dei delegati della nostra organizzazione Tideo l'anno significa mente significativamente la nostra iniziativa comunque da lavoro a lavoro intendendo con ciò esprimere non un desiderio
Ma un concreto impegno nostro della UIL in tutte le sue stanze a favorire una dismissione dal cantiere
Che aveva un duplice obiettivo non avere impatti traumatici che comportassero il licenziamento o la cessazione del rapporto di lavoro per quei lavoratori collocati in aree o partite che andavano ad esaurirsi
Da un lato
Ed evitare che interventi a pioggia i limitati nel tempo indirizzati senza gridare alcuno
Finissero per creare nel nostro territorio un dissesto un deserto di iniziative e per generare distorsioni strutturali ed insanabili nel mercato del lavoro dalla strada
Dobbiamo dirlo furono intenzioni giuste che nascevano in primo luogo da una lettura attenta della composizione della forza lavoro che contrariamente a quanto a quanto avviene normalmente nei cantieri
è composta prevalentemente soprattutto in edilizia da giovani compresi nella classe di età tra i venti e di quarant'anni
A questi giovani
Che hanno trovato nel cantiere di Montalto lavora il reddito non si può prospettare il nulla il non lavoro la disoccupazione
Per loro va rivendicato con forza un lavoro il lavoro non un lavoro qualunque mollo Moro che sia in grado di trasformare in senso positivo
E moderno l'area dell'Alto Lazio
Sarebbe esiziale se le professionalità se le competenze che i lavoratori hanno maturato a stretto contatto con le più progredito tecnologie nel settore impiantistico e delle costruzioni
Non venissero utilizzate o fossero il fisco circoscritte
All'esperienza lavorativa della costruenda centrale di Montalto
Perciò la proposta nostra è che se Montalto non verrà completata nucleare nell'aria della Maremma laziale dovrà essere collocato comunque un porro energetico i stretto raccordo con Civitavecchia
E sono a nostro giudizio a questo proposito forzature polemiche quelle che ritengono che il destino energetico silenti del viterbese si identifichi in modo pressoché assoluto ed esclusivo con il nucleare
Così come ci appare poco convincente e in ogni caso improprio parlare di riconversione della centrale a metano
Più attendibili ci sembrano le utilizzazioni diversificate delle fonti energetiche così come da qualche parte viene ipotizzato dai progetti che prevedono l'utilizzazione del Poli combusti
Cari compagni ed amici il dato elettorale ottenuto dalle liste verdi ha contribuito a ridestare
L'interesse dell'opinione pubblica
Su Montalto
Ha messo che da Chernobyl in poi questi interesse sia scema
è un interesse legittimo e comprensibile macché Thabo talvolta non è supportato datati ed informazioni corrette ed attendibili si è parlato ad esempio di livelli incredibili di Suppa parto addirittura qualcuno ha affermato che a Montalto siamo al nono grado
Si è parlato di lavorazioni eseguite in modo approssimativo
Senza che venissero svolte le normali procedure di controllo di qualità
A noi alla UIL dati corsia allarmanti francamente non risultano ma se fossimo in possesso di simili dati sentiremmo il dovere politico e morale di denunciare questi fatti alla magistratura
Affinché apra un'inchiesta formale per verificare la fondatezza delle denunce Segré non si fa così si genera confusione
Anche perché la sicurezza non è e non può essere merce di scambio
In questo senso alla luce di queste constatazioni ci appaiono deboli e in qualche misura poco chiare le posizioni che settori consistenti della CGIL hanno assunto recentemente sulla vicenda di Montalto
Che vuol dire facciamo di Montalto un centro di sperimentazione nucleare sul di un centro di sperimentazione nazionale sul nucleare
Quando è in discussione la politica energetica del Paese e conseguentemente l'utilizzo stesso del nucleare in Italia
Che significa proporre oggi
Una sospensione per verificare gli standard di sicurezza
A noi e questo lo diciamo senza venature polemiche queste posizioni ci appaiono come degli éscamotage volti a deludere la questione di fondo Montalto dovrà essere completata secondo il progetto iniziale chi deve avere la titolari età eventualmente di decidere per un blocco dei lavori
Per la UIL queste materie hanno una voce una valenza squisitamente politica e come tali devono essere affrontate e trattate
A nostro avviso dunque la quel la questione deve essere sciolta dalle forze politiche e il più rapidamente possibile ogni ritardo il perdurare di il protrarsi di una latitanza decisionale produrrebbe Effetti forzatamente
Negativi al sistema economico e creerebbe delle ovvie drammatizzazioni dentro al cantiere di Montalto
I referendum pur non contenendo quesiti diretti circa il futuro del nucleare hanno un innegabile valore che sarebbe ingenuo negare si prendano dunque delle decisioni
La UIL di Viterbo ha sempre mantenuto una linea coerente con questa impostazione svolgendo ed esercitando fino in fondo un ruolo contrattuale
Noi abbiamo sempre distinto i problemi
Può i problemi di carattere politico generale da quelli contrattuali
Non per attuare una forma di separatezza ipocrita ma perché il nostro ruolo il nostro mestiere che intendiamo svolgere con dignità e ed onestà ce lo imponevano
Siamo fieri ed orgogliosi per esempio del fatto che nessun delegato nessun rappresentante sindacale aziendale della UIL nel cantiere di Montalto abbia dato prova di schizofrenia consistente nel promuovere o nell'aderire blocchi del cantiere e contestualmente rivendicare il pagamento della cassa integrazione bene di questo noi siamo se fieri
Noi rispettiamo tutti quelli che in modo pacifico e non violento manifestano le loro opinioni
Però va operata una netta distinzione una netta separazione tra chi blocca e chi invece ha bloccato ai cancelli indipendentemente dai compiti dai convincimenti individuali
La nostra
Che
Una posizione oltre che è corretta sul piano giuridico e contrattuale è ispirata al del gioco e e e ispirata alla ragionevolezza
è stata scambiata da qualcuno
Come un cedimento come accondiscendente sa nei confronti dell'ENEL e delle imprese
Così non è
Sarà perché mi richiamo nella UIL che è un'organizzazione impregnata i valori laici che coincidono essenzialmente in quelli della ragione e della tolleranza ma sappiamo che ci sono momenti nella storia e nella vita quotidiana
In cui sommersi da suggestioni estremistiche tali valori sembrano smarriti ed inascoltati e più stanno lì continuare a spiegare e a chiarire le nostre ragioni avendo cura di non escludere quelle degli altri
Compagni ed amici
Ci sono tematiche Tei squisitamente sindacali
Rivendica dive che si agitano nel cantiere di Montale la prima è quella dell'inserimento dei lavori dei lavoratori edili nel progetto di riforma della cassa integrazione
Che per questioni di bilancio i lavoratori edili erano stati esclusi
Il decreto dei De Michelis sebbene sia scaduto rappresenterà un ter in il terreno di confronto su questioni come la formazione e la mobilità che sono questioni centrali del lavoro in edilizia
Escludere quindi gli edili vuol dire vanificare ogni prospettiva credibile dico ricollocazione non traumatica
Altra questione sempre riferita ai lavoratori edili è quella del prepensionamento
Che riguarderebbe
Nel cantiere di Montalto intorno alle quattrocento unità
Va risolta infine la questione dei giovani in contratto di formazione lavoro che in caso di blocco sarebbero esclusi dalla cassa integrazione straordinaria e rimarrebbero senza copertura salariale
Queste sono tre soltanto tre questioni di particolare rilevanza che devono essere affrontate e risolte
Su cui già oggi è necessario muoversi individuando gli strumenti in grado di rimuovere gli ostacoli creando la mobilitazione di il consenso necessario
Ponendo le questioni sollevate come parti integranti dell'affaire Montalto e non una noiose trascurabile appendice di scarso valore
Grazie si fosse possiamo evitare di trasferire a meno e per la registrazione
A questo punto seguiamo il criterio di fare intervenire i rappresentanti delle nelle categorie e i rappresentanti delle strutture interessati strutture anche l'impresa Institut il primo a parlare segretario degli elettrici il Pagnoncelli
Molto opportunamente la villa di arbitro la questione del referendum sulle questioni energetiche comitato centrale di un problema
Non solo e non tanto perché la questione referendum è oggi un dato politico da cui non si può più prescindere
Ma anche perché si prende atto e si deve prendere atto che in mancanza di un chiari di un chiarimento di una pronunciamento molto chiaro sulle questioni energetiche di fatto tutto si sta bloccando
Cade a responsabilità di chi ha voluto far fallire la Conferenza nazionale genetica questa situazione di stallo
Cade a carico di chi
Comodo sta attendendo che le così evolvano per evitare di assumersi responsabilità
Cade a carico delle maggiori forze politiche italiane del PC che con la sua posizione molto dubbia sulle questioni energetiche che della DC per la suo il suo sforzo nel convincere che non esiste altra alternativa del tutto nucleare del quasi tutto nucleare
Cade a carico diceva responsabile di questi la situazione in cui oggi noi viviamo che per una situazione drammatica ma dobbiamo dirlo con chiarezza perché mentre da un lato i consumi energetici con ricomincio reputo quelli elettrici cominciano a galoppare in Italia
Mentre la bolletta petrolifera è notizia di questi giorni e riprende la sua corsa
Mentre tutto questo accade intanto il patrimonio delle centrali di produzione dell'ENEL diventa sempre più obsoleto e si continua ad ignorare che il problema dell'energia elettrica
è un problema di programmazione di lungo periodo per quello che si decide oggi potrà è serializzato fra dieci anni e vi è quindi uno spazio di tempo lunghissimo tra il momento delle decisioni il momento della realizzazioni e momento delle concretizzazione
Il problema allora e affrontare il referendum anche perché bisogna evitare assolutamente che si continui in questa situazione di stallo
In cui ciascuno non assume responsabilità e di fatto l'Italia sta andando verso una situazione difficile
Questo sì è difficile perché sviluppo energetico significa sviluppo in Italia e poi che il sindacato non può che essere contro ogni ipotesi recessiva una situazione di stallo di questo genere che può portare a momenti di mancata crescita economica per l'Italia
Per carenza di infrastrutture energetica sono momenti che vanno superato
Superati immediatamente e non vogliamo piange sul latte versato
Però vogliamo ricordare brevemente la posizione della vista e della UIL sull'argomento energica
Ne abbiamo sempre sostenuto che occorre fornire emerge in Italia non necessariamente elettrica se volete ma comunque occorre programmare in tempo ebbene quali sono i consumi quali di questi quanti diversi contro vi siano energetici elettrici
Programmare
La questione l'inviato dell'impatto ambientale certo un dato centrale dei problemi che ne abbiamo ma non può assolutamente essere portata come elemento in cui cadere in isterismi le nuove tecnologie da questo punto di vista possono aiutare debbono aiutare e così dicasi per la questione della sicurezza
La questione delle sedi cattiva delle fonti
La De silenzio delle fonti e necessaria l'abbiamo sempre detto come questa e come mille perché c'è un problema di mix energetico da realizzare un mix energetico che è importante non solo per un comitato geopolitico di certezza di approvvigionamento delle fonti
Indipendentemente dalle situazioni politiche dell'Europa e del ed fuori Europa
Ma anche come dato economico perché è necessario che l'energia da introdotta a prezzi i più bassi possibili e un elemento di competitività dell'impresa anche sul piano internazionale
E all'interno di questa scelta la villa viste sono sempre pronunziati perché il metano fosse considerato una riserva strategica del nostro Paese
Tutto ce l'avessero affrontato nella conferenza energetica tutti sanno come la conferenza energetica è andato a termine attinica
E però vi sono dei rischi
Via il rischio tecnico che ho già citato quello cioè di corre il rischio di perdere il treno di decidere quando è troppo tardi quando cioè si è già in una fase di emergenza energetica che sempre più rapidamente sta avvicinando e l'altro dato un dato che più politico che non tecnico quello cioè che quando sarà passata questa moda
Di estremizzare alcune alcuni problemi sul piano dell'impatto ambientale
E sul piano della sicurezza estremizzare non perché i problemi non siano
E serie quando sarà passata questa moto ci si troverà all'interno di un'emergenza energetica quel punto la chi avrà in mano le leve del potere di fronte a un possibile blackout in Italia a quel punto la potrà imporre tranquillamente ciò che vorrà a tutto il Paese magari tutti saremmo CT
E staremo consenzienti il dato questo dato è un dato estremamente importante per capire perché è urgente muoversi subito
Sull'argomento energica
Va be'io vorrei venire rapidamente a problema di Montalto di Castro che è un polo energetico essenziale sono d'accordo Com sono convintissimo delle cose dette dalla UIL temporale già dico
Essenziale non per un problema di auto archivia
Di produzione di energia elettrica per ogni regione che non è un dato che ci preoccupa più di tanto ma perché tecnicamente e politicamente importante che alcuni poli energetici vengono fissati l'Italia via oggi una situazione strana nel Lazio questa posizione di difficoltà di produzione di energia così come in altre regioni io ricordo per tutte la Campania dove con la scomparsa della ex centrale nucleare del Garigliano
In pratica vi è l'assoluta mancanza di ante anche una sola centrale di produzione di energia elettrica considerando che le altre due tradizionali che sono o tormenti funzione
Sono destinate alla chiusura molto rapida e peraltro questo dato mi fa ricordare mi fa venire alla mente mi fa sottolineare anche un altro dato
Quello cioè che nelle regioni dove c'è o c'è stato in programma una insediamento di natura nucleare bene in queste regioni
Il perder tempo il fermare cioè la situazione nelle mani della polizia di Stato sta creando situazioni insostenibili come appunto quelle dell'attico appunto pure dalla Campania conferma che una situazione di stallo non può reggere più in Italia anche sul piano della localizzazione di nudi centrali di produzione di energia
Ma tornando al montaggio nucleare polemiche forse tardive e forse anche noto tutto giustificate sulla questione del nucleare prese a questo punto di incredibilmente esasperate dalla volontà di nasce di trasformare necessariamente l'impianto di Montalto in un impianto a me tra a metano e qui il discorso del progetto show sul quale io credo che bisogna dire con chiarezza che al di là della fattibilità tecnica
Al di là del fatto cioè se è giusto non è giusto che è un impianto di quelle dimensioni possa essere trasformata a metà
Al di là dell'impatto ambientale dico che una costruzione a metano di questa grandezza potrebbe avvenire
Al di là del fatto che se andrebbe utilizzata una tecnologia che certo è conosciuta ma è sicuramente la prima volta applicata in Europa e forse nel mondo
Ecco al di là di questi dati il progetto subacquei rende la questione più difficile per duettare
Il primo che di di dico come dire politico generale
Il problema del progetto Giubbe capitato all'interno del è caduto all'interno di un dibattito sull'energia e ma adatterà praticamente soffocato qualsiasi altra attenzione sul problema di di Montalto
A soffocato ogni possibile cioè variazione dell'Inter lo spazio dell'impianto nucleare a di a tipo diverso e questo ignorando Breda
Il fatto che si tratta per montato di una centrale di base a metano
La quale la quale dire la quale questione è una questione assurda non solo perché e già assunto diverse bruciare Mentana metano nelle centrali dato il rendimento che sia e quindi il depauperamento di una fonte energetica primaria di grande qualità ma ancora più assurdo perché trattandosi di una centrale di base questo consumo sarebbe continuo all'interno della centrale
E la seconda la motivazione che si pone del progetto show quello cioè che non è possibile altra trasformazione di questi impianto se non a metano perché qualsiasi altra ipotesi andrebbe cancellata e questo a mio parere è una qualche cosa di grande pericolosità
Prima di tutto perché noi dubitiamo e dubitiamo fortemente del dato che ove mai si dovesse trasformare questa centrale nucleare ad altro tipo debba necessariamente trasformarsi a metà
Ma dubitiamo ancora di più che si possa affidare il futuro energetico italiano a fonti primarie quali il metano e le fonti rinnovabili perché a questo punto il nucleare eh
Tranne i tabù e diventato Abu aspettando quante nucleare e il carbone il che è assurdo e d'altra parte se passa quest'ipotesi che non si può fare a meno del metano nella centrale di Montalto e ora
Portato in qualche modo abbiamo cercato correttamente di imposta allora bisogna chiarire e bisogna chiarire bene intanto l'ENEL dice che è possibile ove mai non si non fosse consentita la il completamento dalla centrale di molto di contatto annucleate dice che è possibile ma costrutto a trasformazione di questa centrale in Centrale Poli combustibile noi apprezziamo questa idea ne siamo d'accordo e siamo d'accordo non solo per tutto quello che abbiamo detto
Non so perché Poli combustibile significa sperimentare un progetto che è il progetto del futuro energetico in Italia
Ma anche per un altro dato quello cioè che proprio perché la centrale che l'ENEL dell'intimità devoti del potere eventualmente sostituire a quella nucleare e Poli combustibile non esclude comunque un uso anche del metano e come tale può essere a utilmente utilizzata anche quando si dovesse dimostrare per volontà popolare per volontà politica volontà sociale che necessari per esigenze di sicurezza che il metano e l'unica fornite possibile almeno a me a da Montalto rientra cioè nella l'iter che io che io ritengo che noi riteniamo essere importante quella cioè di non fermarci più a discutere soltanto teoricamente ma anche di passare sul dato a tratti io vorrei concludere molto rapidamente il mio intervento qui aggiungendo due brevissime due brevissime se corse io chiedo scusa per aver detto cose forse trite e ritrite
Però io sono anche stufo di dover nonni ogni volta inventare in una materia in cui non si può inventare cose nuove
Le cose che abbiamo detto gli abbiamo detto non oggi abbiamo detto prima e durante la campagna elettorale non è una posizione che scopriamo oggi questa che noi poniamo abbiamo sostenuto sempre un ruolo attivo degli enti produttori in questa vicenda
E l'ENEL in qualche modo ha risposto sia col Progetto ambiente che è stato presentato a luglio dello scorso anno sia con il progetto delle centrali Poli combustibile abbiamo sostenuto di che dobbiamo aprire un confronto pacato Sereno ma serrato con gli ambientalisti i quali non possono ogni volta scegliere
L'argomento su cui contestare devono poter insieme al sindacato e su questa strada mi pare che la UIL
E dobbiamo spingere perché lo si ci sia anche la CGIL la CISL devono scegliere insieme al sindacato una scaletta di priorità non va bene il nucleare bene
Non può non andare bene mai anche il carbone e forse neanche il metano quando si scoprirà che il metano inquinante altrettanto forse quando il carbone Elisa riservare tutto al sole quando verrà o alla fusione
Atomica c'è necessità dell'il discorso con l'avvio dell'istituenda fanta bene io dico ripeto nobile queste cose le sta facendo ed è certo anche la CGIL la CISL facciano altrettanto la seconda questione bisogna sconfiggere questo assurdo atteggiamento del dagli all'ENEL
Così come se in materia di impatto ambientale in materia di sicurezza in materia di protezione dell'ambiente l'ENEL fosse l'orco delle favole non è vero non è così ne hanno non abbiamo difficoltà come categoria ad assumerci i rischi di una posizione di difesa
Dell'ENEL
Che una posizione che può apparire corporativa solo a piedi non comprende
Il valore dell'Energia per il nostro Paese perché contrariamente alla logica dell'emergenza
Che vuole quando si è in emergenza tutto è lecito noi siamo invece per una programmazione perché chi vuole governare il Paese ne siamo tra le forze che in qualche modo contribuiamo a governare il Paese governarlo bene ha necessità di considerare l'emergenza non un dato del sistema
Da questo proposto dalla UISP d'intesa con la UIL cercherà di allargare questo dibattito a tutte le categorie proprio per per fare intendere il perché via posizione e ne prendiamo ed anche per queste poté concludere con questo la questione dei rapporti democrazia industriale con le aziende ed in particolare con lei nelle che la categoria sta vivendo piuttosto drammaticamente in questi giorni riprende corpo e sostanza io noto qui qualche presenza
Via compagni sicuramente amministratore dell'ENEL sicuramente vicine alla UIL presenti qui perché sono sicuramente interessati sul piano politico e sul piano tecnico a questa discussione noto però anche qualche assenza
Una qualche assenza che significativa nonostante che l'invito sia stato a suo tempo inviato e come dire in qualche modo sollecitato io spero che questa assenza sia veramente del tutto casuale nel caso contrario inizieremo un tipo di dibattito su una materia così importante in maniera sbagliata col piede sbagliato grazie
Grazie Pagnoncelli ha messo seguendo una logica dialettica anche nel nostro ribatti troviamo la parola Mario Martone Avallone del consiglio di amministrazione dell'ente
Ma io ho apprezzato la relazione di Ottaviani che molto cortesemente mi aveva consegnata ieri ho potuto anche discutere un po'con lui alcune delle questioni che sono stata affrontata dalla relazione
Dico sulle cose su cui siamo d'accordo dico subito anche quello scontro d'accordo
Sull'accordo sull'impostazione generale sono d'accordo sul mantenere fermi alcuni punti che sono stati indicati come già patrimonio dell'organizzazione non solo in questa occasione ma già nel passato ciò autonomia del sistema elettrico nazionale sicurezza massima inquinamento minimo
Conservazione del metano quale riserva strategica nazionale riconversione potenziamento della ricerca risparmio energetico
Devo dire che da queste considerazioni però non mi persuade la conclusione che Ottaviani fa devo dire con un linguaggio molto sfumato e un po'in politichese quando avanza alla proposta l'opportunità di una sospensiva per tutte le attività nucleari a carattere produttivo
Da adottarsi in via ordinaria e non già di fatto come oggi accade
Avendo acquisito le dovute garanzie di ordine sociale ed economico appare quando non riesce a capire quali siano le dovute garanzie di ordine sociale ed economico riesco a capire il complesso del ragionamento
Perché non lo trovo persuasivo contro prosegue perché certo la situazione è questa di una moratoria stillicidio e a singhiozzo che c'è ovviamente i e capisco anche che in una moratoria dichiarata come dire in via formale ufficiale
Una serie di problemi di tutela dei lavoratori la cassa integrazione e così via
Possono esplicitarsi possono avere questo senso
Devo però di gli devo però dire a voi come ho detto a lui che secondo me ci mettiamo in una strada assai pericolosa
Chiudere seppur in via poi per quanto tempo in via temporanea in via come dire preliminare in attesa dei referendum
Beh significa secondo me correre il rischio non dico la certezza di non riaprire più questo un punto sul quale noi dobbiamo essere molto chiare molto preciso che voi siamo in un'assise dei compagni credo in larga prevalenza socialisti e in un'organizzazione che c'è
Molto vicine alla quale io personalmente mi sento assai vicino anche in passato quanto prima ancora di essere consigliere pensatore dell'ENEL dobbiamo avere anche il pregio della massima franchezza
Se non ci mettiamo su questa strada non dico che c'è una certezza c'è un forte rischio che non si riprendano più i lavori o che comunque questi possono subire e i danni economici i danni tecnici danni finanziari nel suo complesso possono essere assai rilevante non si sa quando possono cessare
Fare subito il referendum voi dite
Io su questo sono favorevolissimo anche per una ragione che forse non è la stessa che una volta fatti grazie al cielo non si può più ricominciare a dire di fare il giorno dopo
E uno dei pochi vantaggi anche delle elezioni in taluni casi vantaggi maggiori sono quando si vincono ma in generale le elezioni se non altro una volta che sono state fatte non si possono minacciare il giorno dopo bisogna tenere conto della situazione come si dette
I referendum se si potessero fare anche nel mese di agosto e di settembre per levarsi dai piedi cominciare dopo a ragionare in un clima più disteso sarebbe ottima cosa probabilmente qualcuno lo fa invece per un'accentuazione di tipo diverso io lo considero un male necessario sconto un esito largamente favorevole all'abrogazione delle norme
Oggetto di contestazione referendaria per palco dopo cominciare a ragionare e lo cerchiamo di cominciare a ragionare come ha fatto bene Ottaviani come ha fatto in compagnia di Viterbo e come ha fatto adesso
In maniera ancora più egregia Pino Uggeri con il quale abbiamo il vantaggio di Valerio e Luigi aver girato l'Italia cerca dieci quindici venti posti in piena campagna elettorale Velardi avere come dire anche l'ho dato le nostre argomentazioni le nostre convinzioni
Su questa questione del metano anche quei dobbiamo dirlo con franchezza se passa la tesi del metano a Montaldo indipendentemente da tutte le considerazioni tecniche che sono state avanzate non ci sarà barba di sindaco in Italia anche di quelli che hanno accettato che hanno accettato a malincuore che hanno accettato volentieri che sono anche impegnati in via formale che riuscirà a convincere la cittadinanza del suo comune del suo comprensorio
Che lui può invece accettare una centrale a carbone o una centrale a olio combustibile su questo bisogna essere chiarissimi compagni perché non si capisce come farebbe
Un sindaco ma non solo per una smania elettorale ma per una tutela obiettiva degli interessi dei suoi abitanti per un contrasto che diverrebbe continuamente riproposto a livello della vita amministrativa e politica di comprensorio a tenere duro su una utilizzazione su una una fonte di produzione di energia elettrica che non sia quella del metano e se voi dite come dite tutti quanti buon consenso
Che il metano è troppo prezioso per bruciarlo nelle centrali beh su questa questione bisogna allora uscire dall'equivoco non si può continuare a dire sì ma cominciamo a farlo vediamo eccetera
E non si può imbrogliare la gente dicendo che questo sarà possibile da una parte senza sapere che se lo si comincia a fare in via massiccia in via massiccia in un impianto come quello di Montaldo fermarsi poi dalle altre bar alcuni dati sono elementari
Noi abbiamo un'esigenza tecnica ma lei lo sa meglio di me ne abbiamo discusso quest'anno nella nostra delibera per gli approvvigionamenti che lei nel fra ogni anno abbiamo un'esigenza tecnica fisiologica di due milioni e mezzo al massimo due miliardi e mezzo di metri cubi di metano siamo arrivati a sei ogni anno c'è la discussione il litigio le tensioni in consiglio d'amministrazione per fare cinque e mezzo poi sei poi se il mezzo se non potevamo limite anche quest'anno per la serie poi di ragioni anche di carattere economico di rapporto con Leni così via si arriva a otto nove dieci nel giro di pochissimo tempo
E allora anche su questo bisogna sapere che una strada senza ritorno
Non ci si può imbrogliare da questo punto di vista se vale l'assioma che Reviglio oltre troverebbe ripete qualche volta può invece realtà che cerca di venderlo naturalmente ma perché siamo in una situazione in cui andando a rilento il piano dell'utilizzazione domestiche edere utilizzazioni industriali c'è una situazione di relativa abbondanza in questo momento
Una situazione però che se noi comperiamo ed è certamente più facile comperare venderà anzi ad un unico cliente che non diffonderlo ovviamente attraverso un'azione commerciale
A tutti i livelli nel Paese noi non scenderemo più da queste soglie continueremo ad andare a fare d'altra parte la situazione ormai espressa chiaramente ieri la Conferenza della lega ambiente ha dichiarato oggi giudice Ornaghi lo riportano che il ventiquattro tocca a Brindisi
Il fermo del cantiere dove adesso poi sono tutti deputati giallo hanno tutti l'immunità la loro presenza ovviamente acquista anche per le forze dell'ordine per i nostri dirigenti nel cantiere e così via
Un significato è una come dire una difficoltà maggiore ad arrestare queste cose ceppo sarà poi un giro d'Italia perché dopo tocca a Vado Ligure toccherà a tutte
L'elenco è già stato anticipato genera anche una specie di calendario di questo carro di Tespi che vede da Tiezzi in rappresentanza degli indipendenti di sinistra vede Chicco Testa che comunista ma li fa
Ancora il presidente
è un uomo della Legambiente e così tutti gli altri fino a bloccare tutto quanto
L'indicazione d'altra parte molto precisa indicazione contenessero precisissima non vogliamo il carbone neanche il progetto ambiente dell'ENEL ci dà garanzia dicono agli organizzatori di queste e di queste azioni si deve andare quasi esclusivamente a metano o si deve andare esclusivamente a metà
E lo su questo noi dobbiamo almeno tra di noi dice le cose con molta chiarezza senza senza ambiguità ambiguità da questo punto di vista pertanto la mia come dire anch'io concludo molto rapidamente la mia opinione invece che Montaldo c'è stata una domanda precisa da compagno di Viterbo debba essere completato secondo il progetto originario
Io non mi è non accetto per nulla la tesi di questa moratoria che voi fate viene a proporre dal punto di vista sindacale ma non potete chiedere consigliere d'amministrazione dell'ENEL
Di essere d'accordo che il cantiere si fermi in attesa di puntini puntini quando fin dove
E fino a che momento e di riprendere un dibattito che sia però incentrato su alcune su alcune questioni molto alcune questioni molto precise
Devo anche dire che la storia poi della programmazione energetica per i prossimi dieci anni
Reviglio bontà sua dice nella ieri nella presentazione del Rapporto sull'Energia
Dove devo dire che questo Reviglio è anche abbastanza attivo ci fa piacere compagno socialista ma insomma questa cosa per cui il presidente dell'ENI diventi automaticamente il presidente dell'ente energetico italiano mi sia come dire mi sembra fu una forma di attivismo forse eccessivo
Dormendo come sempre succede in politica chi non occupa certi spazi lascia pochi spazi gli occupino altri e forse in questo c'è certamente una carenza da parte dell'ENEL da parte del nostro beneamato presidente che era molto incalzato ma però al di là dell'incalza Thuram
Per questo potrebbe dimostrare che Da Rin calzatura passare qua ad una fase più propositiva in modo che non rimanga non rimanga solo i cacciatori
E bontà sua anche Reviglio ammette che noi ci troveremo seppur con stime più basse di quelle che facciamo noi entro il mille novecentonovantadue novantacinque in una situazione di deficit che la programmazione una programmazione di lungo respiro e dice anche che il la nostra dipendenza dall'estero malgrado gli ottimi come dire le ottime iniziative dell'ENI di comprare Carbone del mondo di fare joint ventures
Per l'estrazione del petrolio anche in altri paesi rimarrà elevatissime per quanto concerne il petrolio praticamente totale per quanto concerne il petrolio molto forte per quanto concerne sì al carbone sia il il metano ovviamente
In quote decrescenti e allora se su queste valutazioni c'è
Un minimo di consenso dato dato in questo momento non si tratta di fare valutazioni tali da consentirci di fare molti impianti il nostro problema e di concludere appieno gli impianti che abbiamo avviato quelli per i quali le localizzazioni sono state sono state definite in qualche modo e su questo badate credo che ormai ci costatazione che facciamo con Valerio con gli altri
Amici del consiglio d'amministrazione dell'ENEL se va avanti così non ce n'è più una che va avanti non ce n'è più una che va avanti e allora anche questo
Dopodiché i compagni potranno anche lamentarsi
Che il cantiere di Montaldo ha dato vita situazioni anche difficili eccetera eccetera però sentito con molto piacere dalle loro parole che non vogliono tornare indietro nel viterbese tre in Montalcino non voglio tornare indietro viterbese pronta
E lo accompagni poiché la quadratura del circolo l'avete inventata voi con l'abbiamo inventata noi e difficile da realizzare
E bisogna cercare di guardare un po'più avanti e di uscire da una certa ambiguità
Per dare l'ultimo contributo all'uscita di questa ambiguità vi voglio dire i compagni di Civitavecchia o delle del Lazio come compagni di altre regioni d'Italia che è inutile prendersela con gli impianti obsoleti e inquinanti
Lei è nel non ne chiuderà neanche uno fino a quando non c'erano possibilità di recuperare metterci a prodotta inutile su questo farsi illusioni
Perché o c'è un programma che prevede un recupero degli impianti di recupero di Potenza attraverso l'abbandono di quelli più vecchi più obsoleti mal costruiti messi tra l'altro in centri urbani e centri storici come succede in molti di queste di queste situazioni oppure si farà di necessità virtù d'altra parte la nostra struttura già fatto uno sforzo encomiabile che lo nella sezione Remo nei prossimi mesi per vedere quali pezze mettere a questo vestito dell'ENEL sapendo che le pezze sono sempre più costosa rispetto a fare un vestito nuovo
E che quando si sono messe tutte le pezze disponibili e poi alla fine non ce ne sono più da mettere fortunatamente ancora per qualche anno possiamo mettere ancora delle pezze
Da un certo punto in avanti novantadue novantaquattro poi sono compagnie se più esperti di me come valere agli altri a un certo punto non c'è materialmente più la possibilità di farlo
E sappiate che sono interventi costosi per l'ENEL e quali paga la collettività ragazze ebree da che che li paga chi li paga la collettività sono costosi Birdland e sono di efficienza tecnica e sicurezza come tutte le cose
Che non possono essere fatte secondo gli standard di oggi Mario aggiustate rispetto alle situazioni precedenti uno saranno l'ottimo da questo punto di vista e allora la verità bisogna dirla fino in fondo siamo usciti dalla campagna elettorale
Possiamo chiedere anche ai compagni comunisti che sono stati ambigui sì in questa campagna elettorale sostenendo tutto e il contrario di tutto ambigui siamo stati anche noi perché a questo punto neanche sono dire che le colpe sono sempre degli altri sia ben chiaro ambigui siamo stati anche noi
Chiedere anche alle organizzazioni sindacali
E di fare un po'meno fumo ma non nel senso classico del termine per carità del cielo di usare siti vogliamo i cittadini tutto tutelare la sicurezza
E tutte queste cose qui a stock fund inquina per l'appunto ma dopo che si dicono queste cose e vedere fin dove si può realisticamente arrivare le cose che si possono fare tenendo conto che la situazione si avvia ad essere preoccupante
Io mi rendo conto che in un Paese che vive alla giornata dire che queste cose succederanno fra cinque anni fra sette anni uno poteva tanto io poi che sa fare un altro mestiere non vi farò insomma spaccio un'altra cosa l'accompagni perché cinque quattro cinque sei anni passano molto rapidamente i tempi per realizzare gli impianti sono quelli che sono da questo punto di vista credo che ogni giornata persa ogni momento che non c'entri il dibattito sui suoi contenuti reali sia un tempo di leggermente recuperabile per noi ma soprattutto per coloro che verranno dopo di me
Ma il diamo la parola ora
Rappresentano i metalmeccanici bagno ombrellini
Mi pare che ci siamo la tendenza finita in questo dibattito non la sicuramente toccata da un grande merito
Se la tendenza ad affrontare la questione energetica sola partita prova nucleare
E che per chi non conosce o perché non è ha detto alle cose si pensa che la difficoltà di costruzione delle centrali il siamo alla difficoltà si ha solo per diciamo il cantiere il centrale a carattere nucleare
In realtà mi pare che il compagno Dragone anche compagno genere ricordava che il problema vero oggi che noi abbiamo di fronte
Che io credo che sia derivabile da l'effetto Chernobyl il perché
Un minimo di storia credo che sia importante fare una storia recentissima nel senso che due anni c'è la nobile non è successo cento anni fa a proviamo a ragionare prima di Chernobyl
Chi segue le aziende Primo seguendo l'Ansaldo la Tosi prima di Chernobyl tutte queste aziende in particolare l'Ansaldo
Erano avevano improntato i loro programmi in assenza di un piano energetico su un tutto nucleare è indubbio è indubitabile presso le famose quaranta centrali le famose scelte allora la realtà vera è che io sfido chiunque compreso nel nostro partito perché ha ragione compagno Dragone
Questa è una stanza dove possiamo dire le cose compreso il nostro partito io sfido chiunque
A dire che prima di Chernobyl
Prima quando il piano energetico nazionale fu approvato in Parlamento
E quindi mancava son dice mente la approvazione burro il passaggio dalla localizzazione dei siti al piano energetico quindi alla procedura
Di iniziazione dei dei cantieri quindi trino montato già iniziato trino e anche le altre centrali ma anche Gargani e altre
Sfido chiunque a pensare che tutta l'accelerazione che si è costruita dopo ha completamente cambiato tutto
Per un semplice motivo
Che è un motivo che dal quale difficilmente possiamo farci qualcosa
è il motivo effetto Chernobyl il fatto che l'Energia era una questione per addetti ai lavori per le nel per i sindacalisti per i lavoratori per quelli che lavorava nelle cantieri
Ma che dopo Chernobyl il fatto che la massaia non poteva più comprare l'insalata
Perché era radioattiva che lei probabilmente radioattiva non sapeva neanche cosa significava è diventato un problema politico-culturale che ormai ha a smosso tutto
Nel senso che l'arma era massaia contro l'energia nucleare quali puoi spiegare che perché all'interno del percorso l'Italia deve avvera deve stare dentro le filiere tutto quello che vuoi ma è contro
Questo è il problema vero che noi abbiamo di fronte e la paura dell'Energia Nucleare
Compagni si è spostata sul resto
Chi conosce le cose Dragone lo ricordava oggi sa che il problema non è molto solo montato il problema è primo ma il problema è Gela il problema raddoppio di fado il problema è completare la centrale a dispetto cioè aggiustarla
Io che vengo da quella aggiustarla perché vecchia o la chiude o la giusta
Il problema è questo il problema è fare Tavazzano allora
Io ovvero che il dibattito deve sciogliere
E che la relazione in maniera molto provocatorie molto puntuale accentrato è questo
Ed è la domanda sulla quale e io credo che noi come sindacato dei cittadini
Come inizio di un confronto che abbiamo fatto contro il movimento degli ecologi nel nostro Paese con il movimento dell'ambientalismo
Deve sciogliere e lo devono sciogliere a mio avviso e devono giocare un ruolo importante su questo il movimento degli ambientale in Italia hanno detto che non vogliono tornare alle cento alla logica della candela
L'ho letto e ho apprezzato molto questo detto da Mattioli hanno detto che da scali hanno detto che non voglio tornare a questi il problema di fondo è questo dicano al Paese
Loro perché poi fanno politica fanno punto di riferimento loro dicono al Paese la UIL giochi un ruolo su questo affinché si dica primo l'Energia in Italia un prodotto strategico se non si dica di no si fa dell'altro però strano ma che l'Italia ogni tanto sale un gradino dal serto dal settimo al sesto al quinto al quarto e poi l'Energia diventa una roba
Secondaria a meno che in questa grande moda anche le telecomunicazioni tutto diventa un po'strano strategico a seconda di a questa è la prima domanda la seconda
Anche su questa che è un nodo decisivo è se e strategica dettagli accenna bisognoso
Perché se non c'era bisogno la compriamo da qualche altra parte ne facciamo un pezzetto in questo modo ma in realtà ne ha bisogno
E l'alta rapporto dell'ENEL diceva ai compagni ricordavano prima nello sviluppo non è più come quello delle quaranta centrali previsto sicuramente una previsione astronomica fuori dalle logiche astratta che ha creato mille problemi
Ma che è uno sviluppo che prevede il due virgola sei per cento di più rispetto al passato all'ottantacinque quindi uno sviluppo inferiore ma che prevede centrale
Ma il problema di fondo è che le centrali in un modo o nell'altro
Io non ci voglio entrare poi ci entro ma
Parlare con la in un modo o nell'altro hanno costruite questo è il primo nodo la centrale dire Energia in Italia tant'costruita
A questo punto si innesta il dibattito
Perché se la centrale va costruita
E se le cose che il trio sono in quel modo a quel punto c'è la questione che diceva il compagno di Viterbo
Se nel Paese si innesta un meccanismo di questo tipo
Di opposizione al nucleare di opposizione alla costruzione delle delle centrali dei cantieri di quello che
Chi paga
Ma davvero dobbiamo pensare che in Italia mi viene un esempio dalla relazione
Di una realtà che conosco che ha la Camagni anni il deposito che è saltato a Genova devono pagare quattro lavoratori camionisti che non hanno la cassa integrazione vengono licenziati è questo il modo di affrontare l'ambientalismo in Italia non può essere questo
Allora il problema di fondo deve essere che nel nostro Paese si deve fare una scelta chiara
Allora il problema non è fermare il referendum anzi
Sarebbe
Tutt'altro il problema e farlo quel referendum ma farlo proprio subito
Farlo assumere il dato che io credo se non è il novanta parte che le previsioni elettorali in italiano dimostrato che è meglio farle però se non è il novanta CIMAC poco e a quel punto lo stato si deve assumere l'onere lo Stato nessun altro lo Stato si deve assumere l'onere nei confronti e io dico chiaramente non so se ci sono rappresentante di aziende mi pare di vederne poche ma si deve assumere l'onere nei confronti dei lavoratori ma anche del mondo imprenditoriale perché così perché deve essere così perché hanno sono hanno lavorato in carenza di piano energetico poi ci può dire che c'è la lode dovunque ci può dire tutto quello che si vuole poi inventa
Ma in realtà non lavorati in carenza di piano energetico nazionale
In realtà l'hanno fatto loro al piano energetico diciamoci così allora a questo punto queste aziende
Non devono pagare le aziende i lavoratori innanzitutto ovviamente i lavorato non devono pagare i costi di una questione che travalica
L'esigenza che è una questione di carattere strategico e decisivo per il nostro Paese intermedi politica in termini democratici in termini di crescita del nostro Paese
E questo nodo importante
Che la relazione ha sostenuto
Che secondo me la UIL deve dire
Nessuno ha detto questo ma è la prima volta che io sento conoscendo sentendo le questioni che si dice questo
Il problema non è
La casa ha detto che deve pagare lo stato
E poi c'è il problema di fondo
Sul quale si deve ragionare ed è qual è l'alternativa posto che le cose debbano andare in quel modo posto perché anche su questo compagno Dragone
Può dire si si deve completare ma sa benissimo da socialisti da compagni che in un esito di un referendum al novanta per cento è come quel sindaco di quel comune dice se chiudo Montalto è chiaro che anch'io voglio la centrale a metano perché è così è chiaro che dopo novanta per cento di un esito di un referendum
Credo che diventa davvero difficile
Difficile davvero pensare di andare contro la gente perché poi di fatto è contro agenti diventa proprio un problema
Allora a questo punto si deve lanciare
E la UIL deve avere questo compito anche su questo nessuno l'ha mai fatto con forza sembra le cose scontate ha ragione a Uggeri chi conosce queste cose sembra che dica cose scontate ma purtroppo le cose scontate non sono perché sembra una cosa da poco ma discutendo con molta gente c'è qualità non ha bisogno di energia
E quindi non sono scontate il problema che l'alternativa deve essere e su questo
Lo dice chi a confronto con le aziende le aziende sono totalmente impreparati l'Ansaldo è totalmente impreparata l'atto allora
Fatto che non si faccia il nucleare
Dicono facciamo altre cose la robotica l'automazione lambiva sono totalmente impreparati
Allora il problema è che le forze politiche il sindacato le forze sociali devono porre a queste aziende il fatto che se si va così devono cominciare a spostare
Secondo me il know how che hanno nell'energia nell'energia
In altre cose ma è assurdo ma devono fare in in mettersi nel campo del territorio dell'ambiente l'Italia sta mi sembra assurdo nel campo delle energie portare questo contributo sulle centrali polli combustibile
Perché il resto è tutta fantasia
Eh sì che resto diventa veramente Fantasia e lo diceva relazione il fatto di pensare di bruciare metano
Che è una forza ricca della
Un Energia ricca
è veramente fantasia una cosa che l'Italia non può permettersi di fare proprio per il fatto che importante
A questo punto
Io credo che noi dobbiamo
Fare una cosa importante anche per
Abbreviare per chiudere
Dicevo prima la UIL in contatto
Visto che ha fatto questo tipo di
Ha iniziato questo tipo di confronto con il movimento degli ambientalisti deve aprire un dibattito chiaro e netto su questa questione
Sul fatto che gli ambientalisti devono dire e devono cominciare a dire nel Paese che non è quella la scelta quella di bloccare centrale per centrale qualsiasi sia la fonte che si debba fare
Ma che devono cominciare a capire che lo sviluppo e la crescita di un paese qui che la centrale Poli combustibile una centrale per un'energia più pulita
E che l'ENEL deve pagare i costi Lene loro sta di questa scelta
E che penso anche ad altre cose mi viene in mente il teleriscaldamento ma comunque cose difficili è anche costose ma che comunque questo deve essere quello che bisogna lanciare nel Paese e la quarta questione che lo ricordavo prima i costi di tutta questa partita devono essere a carico dello stato perché sarebbe un errore
Madornale è una scelta sbagliata quella di far pagare alle aziende e ai lavoratori quest'
Ma io vorrei portare il contributo della UIL ricerca
A questo dibattito sviluppando ovviamente il tema della ricerca in particolare anche sulle questioni energetiche
Io concordo con il compagno che mi ha preceduto su di un fatto la questione sul nucleare ha assunto un aspetto diverso dal discussione sui sul tema Energia così com'era affrontata dice due tre anni fa l'onda c'è una villa modificato sicuramente la logica col quale questo tema si affronta da questo punto di vista once da tener conto il sindacato non può che non tenerne conto di una impostazione diversa
Di questo dibattito che deve ovviamente scontare una cultura ambientalistica diversa un impegno diverso e anche qualcuno dice lo dice Visco che sconta anche il mini boom demografico degli anni cinquanta e quindi che questa modificazione rispetto agli soggetti attivi della politica dell'età media di soggetti attivi della politica in qualche maniera incide rispetto a questo a questo dibattito
Il problema quindi del referendum secondo me comunque
è un
è un problema che va affrontato il referendum vanno fatti vanno fatti perché questo e in questo momento è l'unico modo per riuscire a a fare una scelta in questo Paese non c'è riuscita la conferenza sull'energia che non ha fatto una proposta aggregante né dal punto di vista di un piano organico sull'energia in questo Paese né dal punto di vista
è di una proposta di consenso rispetto alla alla formulazione di una diversa struttura del piano energetico nazionale
Quindi è bene che si vada
A consultare la gente da questo punto di vista
La cosa strana che però è avvenuta in questa in questo dibattito e che in un momento in cui comunque non si è deciso nulla in termini energetici Abila della opposizione
Alla singola centrale c'era ma non c'è nessuna proposta alternativa al al piano energetico al vecchio Piano energetico nazionale
L'chi ha pagato i costi veri no di questo processo in realtà è stato chi del nucleare se ne occupava in termini di ricerca
Chi utilizzava il nucleare al di là dei processi di promozione industriale che utilizzava il nucleare perché su questo si facevano tutti gli studi di sicurezza e di garanzia anche di impianti ad alto rischio utilizzando tecnologie
Che non solo erano la possibilità per la nostro paese di essere presenti nel settore dell'innovazione tecnologica ma addirittura erano tecnologie utilizzabili
In tutti gli impianti ad alto rischio la vicenda dell'Enea da questo punto di vista è emblematica
Dopo la questione di Cernobyl un ente che si occupava sicuramente di nucleare ma anche di fonti alternative ma anche di ambiente ma anche di risparmio energetico si è visto sull'onda della questione Cernobyl no essere puntato ardito quasi che fosse lui il costruttore delle centrali nucleari mi scuso con i compagni dell'ENEL ma non lo era
A si è visto ridotti i finanziamenti sempre sulla scusa che c'era il problema nucleare ma di fatto oggi le condizioni dell'ente sono che i finanziamenti non consentono nemmeno di sviluppare le tematiche è sulla robotica sulle fonti alternative
Sulla impatti ambientali sull'ingegneria ambientale che nel nulla hanno a che vedere costretta mente con il problema nucleare e quindi di fatto sembra che in questo Paese dove i colossi del della programmazione energetica i grandi soggetti a programmazione energetica
Non toccati inviolabili da ogni punto di vista la fine nasce questo piccolo pezzo del problema che la ricerca che sembra in questo momento pagare i conti per tutti
Sul tema energie
Bene noi siamo convinti lo diciamo da molti anni ormai insieme la confederazione che il problema della ricerca soprattutto che la ricerca della seconda rete di ricerca sia un fatto che va utilizzato al massimo a supporto del mondo produttivo
E sicuramente questo un problema che al di là del fatto se si fa o non si fa piano nucleare o una revisione del piano energetico che contenga del nucleare o non si faccia il nucleare
Non è pensabile che non ci sia una ricerca in questo campo che consenta di di attivare quelle che sono le nostre presenze perché il tema energetico comunque forte nel nostro Paese in termini di sviluppo
E quindi da questo punto di vista ecco noi di vorremmo che la confederazione denunciasse da questo punto denunciasse questo problema insomma qui i si blocca la ricerca a fronte di un problema che ancora non vede nessuna soluzione all'orizzonte
Sulla questione poiché del perché del Cirene che ho visto citata insieme alle altre questioni nella relazione
E a e il perché Cirene intanto sono due impianti che comunque sono nati
Prove
Elementi di combustibile quindi vere analisi di sicurezza erano impianti che erano finalizzati più alla ricerca e allo studio sulla sicurezza che non alla produzione di energia
Oggi dire che
Occorre chiudere questi impianti secondo me secondo noi voglio di una cosa che non ha senso
Da un punto di vista economico
è più facile
Oggi è più con conveniente arrivare alla chiusura alla alla realizzazione completa dicevo di questi impianti che non tanto alla loro chiusura che vedrebbero tutto un problema legale di decisione di contratti di pagamento di penali eccetera eccetera cose
Incredibili da questo punto di vista con delle ricadute negative sull'occupazione perché poi
E chi chi guadagnerebbe da questa vicenda probabilmente saranno dieci avvocati ma non sicuramente i lavoratori dell'Ansaldo che stanno oggi e di tutte le ditte appaltare che oggi lavorano al Brasimone
Dal punto di vista e tecnologico io credo che queste due impianti abbiano dimostrato e possono dimostrare ancora la loro validità dal punto di vista di una presenza italiana sul su nel settore dell'innovazione tecnologica perché questi la realizzazione di queste tecnologie
E
Comunque complessa e tale da poter essere utilizzata orizzontalmente su tutti gli impianti in particolare per quanto riguarda la garanzia e la sicurezza sia ambientale che la gara che la sicurezza dell'impianto sugli impianti convenzionali ad alto rischio
Quindi
Dire che è possibile arrivare alla chiusura una secondo noi è una
Una posizione non condivisibile anche se da un certo punto di vista si potrebbe già da oggi
Casomai ipotizzare un una volta completati di questi due progetti la possibilità di un utilizzo diverso sei la strada è quella di una uscita graduale dal nucleare un utilizzo diverso ma comunque
Per far rimanere o di una presenza dicono logica qualificata all'interno di questi settori quindi io concludo perché sulla questione del nucleare ormai da quell'in questo ultimo anno di posizioni a favore e contro se ne sono sentite moltissime ore di quindi il problema non è tanto di ritornare su supposizioni che vedrebbero semplicemente uno schieramento a favore o contro del problema sul nucleare c'è un problema energetico più nazionale c'è da tener comunque conto che nel momento in cui e si fanno scelte Tivo le fonti rinnovabili la penetrazione di queste riconversione a metano eccetera eccetera c'è comunque un problema di massicci investimenti pubblici in questo settore
Perché tutto questo non si realizza a costi zero c'è un problema di qualificazione dell'industria nazionale perché su l'Ansaldo partecipa a gare per aggiudicarsi appalti all'estero in Cina
In Thailandia e citazione sulla base di un'esperienza acquisita in questo settore in Italia
E non capisco come potrebbe fare in futuro a meno di grandissime riconversioni che comunque costano e qui ha ragione accompagno che mi precedeva quando diceva qualcuno voglia dovrà comunque pagata a go go dovrà comunque pagare questi costi
Se non c'è la cassa integrazione c'è il licenziamento ecco se tutto questo è vero allora credo che il nucleare vada fatto c'è da chiedo scusa credo che il referendum sul nucleare vadano fatti
Vadano fatti al più presto si riesca ad costruire una proposta che tenga conto voglio dire di delle esigenze energetiche di questo Paese perché non è possibile più questo balletto che in Italia
Non si sa mai se nel due mila primo bisogno di Dante e Virgilio Bogoni agile non c'è ma è un'ipotesi di sviluppo concreto di quello che sarà di quali sono gli obiettivi che l'Italia si pone da qui al Duemila del poi fare i conti su quanta energia serve e credo che un grosso impegno vada comunque speso a favore della ricerca perché se è vero che la partita nel due mila si giocherà tutta sul nel settore dell'innovazione tecnologica b credo che una presenza alla ricerca più qualificata strettamente legata al mondo e della produzione sia una condizione
Forse non sufficiente ma sicuramente necessaria per lo sviluppo del Paese
O di tempi opportuni anche ai compagni che sono venuti dall'esterno gli ultimi due interventi
E sono quelli del professor Tiziano fedeli dell'anniversario comunicano il membro del consiglio di amministrazione dell'Elia
A cui farà e seguito la conclusione del dibattito avvenne il segretario generale Giorgio Benvenuto
E questa la possibilità d'intervenire ad un convegno Bossi interessante direi costruttivo e concreto perché ho sentito molte cose veramente concrete
Parlo come rappresentante del partito repubblicano
Per due ragioni in primo luogo perché già responsabile della UIL ricerca già parlato delle ne ha detto delle cose che condivido in pieno e non ho niente da aggiungere
Credo che possiate assai sensibile alle cose che ha detto ma poi anche perché il problema che abbiamo di fronte a un problema essenzialmente politico e questo mi dà più libertà di espressione
Le nera come ente di Stato poi tutto sommato deve seguire quello che il governo decide quindi da questo punto di vista c'è meno libertà c'è libertà di proposta proposte oggettive concrete ma poi il governo decise il problema che abbiamo di fronte un problema essenzialmente politico la scelta della strada del futuro del nostro Paese
Ora
Io dicevo parla come repubblicano perché vorrei chiarire alcune cose forse partito repubblicano dell'opinione pubblica passa come quello più fido nucleare
Io vorrei dire che dei doveri dell'uomo non c'è scritto questo quindi non è che noi siamo filo qui io filo qua
E questo vorrei dirlo consentitemi di parlare con estrema franchezza proprio per portare un contributo ad un problema che ci riguarda tutti come cittadini senza pregiudizi ma parlando non non dico che mi dovete condividere in quello che dico ma di capire quello che noi vogliamo dire che è una cosa un po'diverso ritenete lascia piena libertà di giudizio a tutti
Solo che spesso in questo Paese HP è difficile capire veramente come stanno le cose cosa non penso alle persone allora mio tentativo è quello di chiarire la posizione del partito repubblicano
Noi non siamo anti referendario non siamo mai stati anzi siamo un partito che nella tradizione c'hai referendum veramente da questo punto di vista ci è sembrato che il referendum sul nucleare come viene proposto sia strumentale
Che e cioè in un certo senso mistifica anch'cioè non è un quesito dove la gente capisce veramente che cosa va a decidere
E da questo punto di vista in questa strumentalizzazione siamo stati contrari però oggi ci rendiamo conto per la formazione del governo che questo è una boa obbligata che bisogna superare per uscire dalla confusione
In questo senso come direzione del partito che tra l'altro se avvenuta ieri
Abbiamo dato un certo senso il consenso a fare prima possibile queste le faremo leviamo di mezzo perché sono una mina vagante che impedisce di decidere qualsiasi cosa nella nella sul tema energetico di questo Paese
Quindi da questo punto di vista diciamo noi ci ci rendiamo conto che non è con una soluzione fatta come sarebbe logicamente possibile fatta a livello delle forze parlamentari
Beh questo problema proprio come viene presentato del referendum diventa una scelta che in volpe tutta la volontà dei cittadini viene interpretata in questo modo benissimo allora andiamo un affare però dalla quale divelta problema
Quello di chiarire all'opinione pubblica qual è il significato vero del referendum e non quello strumentale
Cioè così come presentato il referendum praticamente agli occhi del non addetta lavori
Spingo un po'nell'interpretazione ma lo spingo proprio per farmi capire
Viene presentata così hai tu paura del nucleare in questo senso c'è il problema del Chernobyl come diceva prima quell'amico di Genova mi pare almeno parlava con la gente genovese rappresentante delle frane e calici che cosa risponde il ceto certo che ho paura allora se hai paura nel curare si cancella ecco queste la mistificazione perché è un vero referendum da premettere due fonti due cose alternative a confronto il vero problema allora di informare l'opinione pubblica
è questo ridotto proprio al sordo
Quando in via di sviluppo voi tu per il paesi quale soluzione vuoi per i problemi energetici perché io non ci metto sottosviluppo
O sviluppo perché anche da questo punto di vista lo sviluppo si può fare in vari modi allora accettando lo sviluppo da per scontato quale via tu puoi scegliere voi scegliere la via del nucleare
Come possibile fonte diciamo sostitutiva al petrolio o può scegliere la via quale mi pare che è risultata evidente io la risposta la conosco benissimo il metano
Ma direi se qualcuna ve seduti avete sentito cosa ha detto Dragone cos'hanno detto altri scegliere una centrale a metano vuol dire scegliere tutte perché se cade
Il nucleare cade il carbone a maggior ragione quando cade il carbone e l'unica scelta alternativa nella realtà del nostro Paese il metano
Allora il significato vero del referendum è nucleare o metano non c'è altra via da questo punto di vista naturalmente si può documentare meglio quello che io dico qui dopo come affermazione ma sulla base anche delle cose che ho sentito
Però guardate questo momento io non do nessun giudizio a priori non dico mica che è meglio nucleare un maggior dettaglio dico che alla gente bisogna dire e poi scendere così
Cioè i referendum sono quelli non è che si possono cambiare solo che se tu rispondi sia quei referendum e Shelley la via del metano perché questo sta nella realtà dei fatti se tu rispondi no
Evidentemente tiene in piedi la soluzione nucleare questo è il significato e dell'interpretazione che si dà alle risposte del referendum
A priori le due scelte sono politicamente accettabili
Etnicamente evaso
Non è questo il problema il problema di chiarire adiacente qua Renzi edificata successivo di queste scelte e come quando uno è in montagna sceglie fra due sentieri che all'inizio sono lì sembrano la stessa cosa
Ma quando una fatto chilometro uno si ritrova una parte con quella trova la quattro prettamente diversa
Allora siccome all'inizio non si capisce bene dove poter licenziare il dovere delle forze politiche quello di chiarire guarda che se tu Shelley questa strada
Ha questo significato scettici di quest'altra strada nella tua piena libertà di coscienza finché referendum deve essere fatto poi in piena libertà di coscienza significa che state posti
Allora così impostato e così demistificare referendum le ore accettabili ma allora la posizione quale io ora qui esprimo delle cose più personali perché c'è più libertà in questa di giudizio io a questo punto così impostato sono ancora per il nucleare ed Atene della regione
Da tempo nucleare è una scelta che gli altri hanno fatto e che noi abbiamo sempre rinviato ma un dato di fatto che il trenta per cento dell'energia della comunità e le della dell'energia elettrica delle comunità e prodotta per via nucleare e aumenterà
E non solo i Paesi della comunità perché posso citare la Svezia che ne produce il cinquanta per cento e la Finlandia per esempio questi sono dati di fatto allora attenzioni dire sia a metano e non al nucleare significa sul piano della politica tra nazionale che noi con l'Europa cd va richiamo cd isomeri generalizziamo saremo il primo Paesi della Repubblica Raponi vita ma non saremo nell'Europa queste è un dato che bisogna avere chiaro perché è una scelta politica non è tenni Ka è politica se si vuole sceglie l'Europa si fa qualche cosa che siamo cene all'Europa altrimenti eh politicamente valido
Fare una scelta diversa ma bisogna nella chiara chiamarla per nome questo è un problema che ognuno ha sulla coscienza e uno sceglie di veramente ci sono altri aspetti sicurezza ora dice Beppe problemi di sicurezza chiudo nucleare be'questa una cosa che si è sentito dire altre volte siamo circondati da da da centrale nucleare su questo terreno dire l'argomento è molto debole perché se c'è si difende meglio ci si difende del momento che siano competenze ma se noi si chiudono e pensiamo che le competenze rimangono su questo ci illudiamo se noi mandiamo a casa e
Nostri esperti non crediamo che poi fra dieci anni ci fosse un altro incidente o qualunque altra cosa noi abbiamo tutte le competenze non si tengono in piedi
Un altro argomento
Quelle della fusione la fusione questo ve lo dico da fisico è molto lontana non ci illudiamo che si avvicina è molto lontana perché non è stata ancora ottenuta il laboratorio e soltanto e da quel momento qualcuno potrà fare una pianificazione cominciare a dire
Questi sono i tempi per arrivare a reattori commerciale perché questa è l'unica cosa che serve al al presidente dell'ENEL serve di sapere quando lui potrà costruire una centrale per cui pigiando un Bot
Pone si alimenta la reti se no la fusione è tutto soltanto soltanto di circa sulla quale veramente bisogna fare tutte di sport c'è tutte le cose ma io mi chiedo se chiudo il nucleare
Anticipo al mio paese la fusione o l'allontano e anche su questo la risposta è inevitabile la lontane perché non si potrà mica pensare c'è una continuità tecnologica da questo punto di vista non è che uno può smettere in un settore poi ricomincia daccapo perché allora reattore a fusione noi nel due mila trenta ipotetico lo compreremo impacchettato da qualcun'altro che l'avrà fatto
Allora stiamo attenti perché anche questo è un elemento molto importante di una nella che va valutato nella scelta
E perché voi non penserete mica che un Paese sottosviluppato poi impropri che Pasetto non sa costruire l'altro mobili provvisoriamente segnati con l'obiettivo di costruire un'automobile da corsa questo reattore a fusione rispetto alle macchine roba da reattori normali
Lei proprio non ci piove sopra se noi chiudiamo l'affissione allontaniamo per il nostro Paese la FIT la fusione la faranno altri non certamente non la faremo
Sviluppo e tecnologia
Be anche su questo noi metanolo importiamo lo bruciamo è stato detto prima che cosa rappresenta non mi ripeto vorrei sapere quale sviluppo ci si costruisce sopra
I giovani tecnici diplomati all'ingegneri veramente che cosa fanno quando c'è perciò dobbiamo cercare tutti gli altri settori di attività certo che ce ne sono anche altri però quello nucleare trainante non voglio ripetere le parole ha detto prima civica qui su questo si potrebbe dire infinite cose ma se noi siamo oggi al quarto o quinto posto non lo so Edo siamo grazie anche a queste tecnologie perché le ricadute
Della produzione di qualità che il nucleare ha prodotto anche in questi prototipi che ancora non sono in funzione va bene ma che però sono stati corto miti condizioni di qualità di obblighi sono ricaduti tanti altri settori produttivi ma deve dove li avrebbe avuti se non avremmo avuto questa spinta
Diciamo verso lo sviluppo nucleare che poi non si è realizzata ma la scritta l'abbiamo avuta e direi anche questo ricordiamocelo sceglie lei il metano significherà questo diffuso punto di vista scorso scegliere una via che ci espone non dico a priori perché poi dipende dall'intelligenza umana se riesce a fare altre cose in altri settori in altri posti diciamo trainanti io non le do queste grandi queste grandi prospettive in altri settori però di non esclude a priori che ci possono essere questa però la cosa certa è concreta che c'è
è io credo che se noi scegliamo male rischiamo di farci superare rapidamente dai problemi e dai paesi dai primi dei paesi emergenti e i quali hanno creare mica ci rinunciano perché noi a livello italiano lo potremmo fare ma guardate che a livello mondiale si è andata a vedere i dati dei consumi le tabelle a livello mondiale e il nucleare è in continuo e non pensate non lo facciamo noi ma lo fanno gli altri paesi emergenti
E allora mantenere il nostro Paese ha una certa appunto di classifica e credo che sarà un obiettivo estremamente difficile secondo me il raggio g delle poi indipendenza è l'ultimo piano energetico ci affidava voleva ridurre la famosa dipendenza energetica del Paese
Guardate su questo non ci prendiamo in giro l'unico modo l'unico modo è il nucleare perché non penserete che col metano importato da tre Paesi commettano doti rigidi noi ci si lega all'indipendenza
Noi la dipendenza energetica sia aumenta non si diminuisce su questo non bisogna se nasci diciamo delle bugie
è una scelta politicamente valida perché si può fare per ragioni politiche terrà bisogna che sia chiaro
Che è una scelta politica ma non si venga capillare che si aumenta l'indipendenza energetica del Paese si fa come si può dire una scommessa si fa una scommessa che si possa vivere in una situazione molto di pace molto tranquilla colpo Persico ce lo insegna va bene non mi pare che sia molto tranquilla problemi del Medio Oriente non mi pare che siano molto tranquilli e va bene però se uno fa questa scommessa la faccia pure
Ed è una scommessa però bacchetta come tale che si può vincere e se si può perdere è secco la scelta politica dice io però la voglio giocare quella benissimo uno se la gioca mai piena libertà di coscienza
Ulteriore dato ce ne sono che due poi ho finito è e il problema direi
Della del prezzo ex se c'è una cosa che instabili e proprio il prezzo del petrolio io direi che riguarda vedere il basta guardare i qualsiasi grafico negli ultimi anni se c'è una cosa che fa il su e giù se non referti dei malati
Quando si vanno a vedere agli ospedali punte abbassamenti cute lo sapete ma come si può noi affidare il futuro del nostro Paese ad una cosa così aleatoria che tra l'altro sicuramente però in questa lettera a Londra aumentare
Perché io mi chiedo ma noi potremmo impedire ad un miliardo di cinesi di passare dalla bicicletta all'automobile ammesso che ne avessimo la capacità di impedirlo non sarebbe neanche giusto io come gli avvocati
Voi come democratici la UIL è una un sindacato democratico non credo credo che auspichi che i cinesi passino dalla bicicletta l'automobile ma quando un miliardo di persone nel giro di pochi anni come in Italia da cinquantacinque a sessantacinque siamo passati dalla bicicletta l'automobile passeranno anche loro voi pensate che il mercato rimarrà inalterato oggi tutti dicono c'è petrolio per trent'anni se pediatri dati di ieri c'è petrolio trent'anni certamente tentando al consumo attuale e chi ha detto che rimanga consumo attuale qui paesi del sotto paesi del terzo mondo vogliono svilupparsi ma io vorrei sapere chi gliel'ha data Energia
La popolazione nel giro di due generazioni passerà da cinque miliardi a dieci miliardi di abitanti chi era tale energia o li vogliamo tenere il sottosviluppo se li vogliamo tenere nel sottosviluppo teniamoli pure io non credo credo che allora anche a livello mondiale ci dobbiamo porre questo problema ma del nucleare non se ne fa a meno allagati paesi la utilizzeranno Nonino differenziandosi da tutto il resto ultimo problema perché non si può tacere
Quello della ambiente
Allora il problema del nucleare è il problema della sicurezza è ovvio che il nucleare dev'essere garantita a livello della massima sicurezza
Parte il fatto che Cernobyl come sapete lo sapete bene un errore umano perché delle duecentocinquanta barra di controllo l'avevano lasciate sei quanto meno di ventinove non dovevano Maya essere
Beh l'acquisto successe delle cose incredibili è ovvio che questa va delle conseguenze su tutte le indicazioni di sicurezza e tutte queste altre cose per cercare di impedire orrori umani cose di questo genere ma questo è un argomento che porterebbe fuori tema
Una volta che il nucleare è sicuro è la cosa più pulita che ci sia rispetto alle altre fonti ma vogliamo veramente confrontare con il metano avete visto tutti la pubblicità STET sui parchi nazionali in questi giorni io vorrei sapere chi la paga però c'è scritto
Parto del Gran Paradiso grazie al metano Burns costa circa ma cosa c'entra questo l'hanno capito c'è rispetto dell'ambiente ma quando si brucia metano si produce CO due ce ne siamo dimenticati la CO due Effetto Serra variazioni del clima non si sfugge questo è un fatto ineluttabile si producono ossidi d'azoto
è un fatto ineluttabile allora dov'è questa energia pulita è un'energia accettabile è un'energia che ha dei limiti è un'antologia che si può cercare di consumare come fonte nel modo mi le ore credo che come il Paese se ne andasse la bruciare nelle centrali per tutte le regioni che dette prima tra tutte quella che sarebbe un errore veramente incredibile e allora concludendo
Se la posizione quindi politica di un partito che non è sfida nucleare perché lo dicono i doveri dell'uomo ma sulla base di questi ragionamenti che io vi ho fatto vedere a bordo uccello è una cosa razionale
Sono due scelte alternative ma le conseguenze sono molto diverse per il nostro Paese e allora l'indicazione che io mi sento di dare ha una forza democratica come lavori ecco facciamo il referendum
Diciamo recente che voti Livera mentre per la coscienza da questo punto di vista tra diciamo di chiaramente quali sono le conseguenze se votate questo modo questa la scelta che proponete per il Paese se votate quest'altro modo questa è la scelta e poi ognuno commi dice un vecchio dei do ognuno è fatto del proprio destino e si starà a vedere i se noi vogliamo battere una strada che secondo me è molto rischiosa che ci può portare al sottosviluppo battiamo la pulizia la maggioranza degli italiani la vogliono io personalmente nono turno grazie
Io volevo ringraziare tutti gli intervenuti a questo convegno voi soprattutto i lavoratori di Montalto e delle strutture della UIL
Di Viterbo così come volevo ringraziare chi ha dato un contributo a questa iniziativa che abbiamo voluto prendere oggi perché abbiamo voluto prendere questa iniziativa
Per vedere di introdurre in questo dibattito un elemento di concretezza e per vedere se riusciamo a dare un contributo perché dalla fase delle discussioni e delle contrapposizioni ideologiche si può passare a una fase nella quale
Si prendono delle decisioni e soprattutto sia un occhio di particolare attenzione ai lavoratori di Montalto ne ha parlato il vostro segretario io penso che in tutta questa disputa che aperta nel nostro Paese noi come dirigenti sindacali ci dobbiamo occupare concerto dei cittadini ma dobbiamo anche occuparci di quelle che sono le scelte strategiche del nostro Paese e di questa realtà e importante di lavoro che si è realizzata
A Viterbo nerazzurra di Montalto di Castro e allora quali sono le cose sulle quali ci siamo mossi mossi
E intendiamo muoverci di modo che sono le indicazioni la prima è stata quella di esserci battuti come UIL per primi perché venisse accelerato il referendum sul nucleare i tre referendum sul nucleare
La soddisfazione che oggi facciamo questo convegno ieri finalmente abbiamo concordato con la CISL e con la CGIL una posizione comune per cui la richiesta di fare i referendum il prima possibile è una richiesta oggi non solo della UIL ma è una richiesta anche delle altre due organizzazioni sindacali e a Mosca
Ha scritto una lettera Goliath abbiamo posto come primo punto questa nostra richiesta che intendiamo poi formulare a tutte le altre forze politiche perché abbiamo detto di accelerare il
Referendum perché eravamo preoccupati di quello che sarebbe avvenuto e di quello che avvenuto sei referendum si fossero fatti come prevede l'attuale legislazione tra due anni
Per due anni avremmo assistito dei grandi dibattiti per due anni si sarebbe realizzata di fatto un blocco del piano energetico si sarebbe di fatto realizzata han che o una moratoria intermittente o una matura Tolia ipocrita e grave come quella che è avvenuta a Caorso H Orsola centrale potrebbe funzionare da ottobre tutti
Sia quelli che sono a favore del nucleare sia quelli che sono contro il nucleare sono silenziosi sul fatto che c'è una centrale che potrebbe funzionare che ha completato un blackout che per e essere ferma significa la perdita di quaranta milioni al giorno fate un calcolo sono quaranta no milioni milioni al giorno quindi fare calcoli altro sei più SISMI di me fate un calcolo di che cosa significa l'anno e la preoccupazione e che in questo Paese ci vuole un po'meno di ipocrisia e che bisogna decidere e decidere in tempo e deciderete e poi perché come ricordava Ottaviani come ha ricordato a Uggeri come è stato sottolineato da molti interventi che ci sono stati il problema dell'Energia è un problema importante nel nostro Paese
è un problema importante perché noi puntiamo a un discorso di modernizzazione
Nel nostro Paese noi puntiamo e della linea del movimento sindacale a attivare una forte domanda pubblica nel nostro Paese di realizzazioni di grande infra Touré una soluzione ai problemi del Mezzogiorno ma una soluzione ai problemi dell'occupazione puntiamo a fare molto nei prossimi due anni perché sappiamo che esisteranno dei problemi
Di esportazione non riusciremo a tenere alti i livelli di espansione del nostro Paese
E sappiamo che se non si risolve il problema energetico o se non si avvia assoluzione se non si fanno delle scelte il blackout non è su una centrale il blackout è per la nostra economia e anche per la strategia del modo in
Tu sindacale del resto un campanello d'allarme è venuto da quelli che sono stati i consumi di energia elettrica che ci sono stati nel mese di giugno
Io immaginiamo che cosa possa avvenire nei prossimi mesi e quindi la posizione della UIL farli rapidamente questi referendum di modo
E questi referendum su quali ci sono opinioni non diverse sui quali anche all'interno della UIL come all'interno delle organizzazioni sindacali e delle forze politiche ci sono opzioni diverse
Rappresentano un punto importante lo diceva anche Dragone e fino a quando ci sono questi referendum le scelte non vengono fatte
Sia spetta si ritardano le decisioni oppure come si fa Caorso non si fa funzionare la centrale e quindi noi insistiamo da questo punto di vista perché sulla base di questo risultato di questo referendum i partiti sono poi tutti i partiti perché non ci sono solo i Verdi i Verdi rappresenta con la realtà ma ci sono anche gli altri partiti potranno fare le scelte definitive che noi chiediamo per quanto riguarda il problema energetico scelte che come abbiamo sempre sostenuto devono corrispondere a condizioni di sicurezza devono corrispondere e devono tener conto non solo del risparmio energetico ma anche del risparmio dell'ambiente quindi devono tenerne conto anche dei problemi ambientali che devono essere diverse e che devono vedere di dare una risposta a questo fabbisogno che nel nostro paese c'è quindi saranno le forze politiche saranno i risultati che potranno rende è più facile perché nessuno è in grado di prevedere questo risultato il varo e la definizione di un piano energetico siamo all'inizio di una legislatura è pensabile che possibile fare delle scelte che si muovono in quella direzione la seconda osservazione e che io sono preoccupato dei lavoratori di Montalto oltre che di i problemi di carattere più generale non mi convince la posizione che porta avanti la CGIL le prese di posizioni che sono state prese
Lì a Montalto perché assomiglia molto a quanto divise il sindacato quando si discuteva sui problemi di modifica della struttura del salario io mi ricordo che avevamo fatto un accordo tra di noi
Dove si diceva che bisognava modificare il salario che questo accordo lo facemmo anche con i diversi presidenti del Consiglio e che si diceva che bisognava modificare la struttura del salario ivi compresa la scala mobile però quando si andava a discutere
O si riusciva mai a raggiungere un'intesa cosa mi preoccupa nella posizione della CGIL che la posizione della CGIL non è chiara su quelle che devono essere fatte le scelte e che la CGIL ogni volta individua dei i problemi di sicurezza per cui il problema quale può essere quella di una scelta
In base alla quale non si ha il coraggio di dire sì a una scelta per con Play Tare Montalto di Castro non si ha il coraggio di dire no alla scelta di completare Montalto di Castro si va avanti nei prossimi anni sempre ponendo dei nuovi problemi di sicurezza e la soluzione non viene fuori e in una situazione di precarietà sia per Montalto sia sulle scelte di carattere generale che preoccupi
Ma no e a me preoccupano e cosa penso allora che ne dobbiamo accelerare queste scelte noi stamani abbiamo tentato di dare un contributo
Vedendo di discutere lo ha fatto Taviani lo ha fatto a Uggeri abbiamo sentito anche degli apporti su queste che sono le ipotesi che sono sul tappeto sia sulle ipotesi
Della trasformazione della centrale dal nucleare invece a metano ossia sulla ipotesi di una scelta invece di una centrale polivalente Poli Napoli combustibile
Ecco noi pensiamo che su queste cose il dibattito debba essere avviata io qui sentivo il compagno dei metalmeccanici che diceva inattesa di sapere cosa si fanno si avvia e non ci si pre Mara nemmeno a un fatto di carattere sostitutivo noi che cosa chiediamo per noi chiediamo che proprio perché abbiamo i piedi per terra e non abbiamo nessun desiderio di prendere delle posizioni precostituite che se ci sono queste proposte beh queste proposte debbono poter essere affrontate sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista sociale e abbiamo sentito stamani come ci si è soffermati in particolare sui problemi della riconversione al metano quali sono i vantaggi quali sono gli svantaggi quali sono i problemi che ne conseguono e quindi la proposta che ne vogliamo far nascere di qui e che senza aspettare che ci siano di
Referendum ma nel frattempo invece di perdere tre mesi si può mettere in cantiere una discussione su questo terreno diversa per la carità da quella che è stata la conferenza sull'Energia perché quella è stata una grande fiera è un gran va eccone non per noi che ci siamo andati con molta serietà ma per lo spettacolo che è stato offerto da un modo sbagliato di approccio dove c'era il poco di tecnico e dove il messaggio che è venuto fuori un messaggio pericolosi dissi mo'perché nel confrontare le diverse posizioni noi che abbiamo avuto che c'è stato chi ha dimostrato che le centrali nucleari erano pericolose poi chi ha dimostrato che le centrali a carbone sono pericolose per cui ognuno che era partigiano di una tesi a esasperato la situazione per cui la conclusione e che non ci può essere nessuna centrale nel nostro Paese io ho letto anche che solo per i Rose le centrali è oggi che più per cui il risultato di quella conferenza che doveva sbloccare il settore dell'energia e che essendoci stato un confronto così vivace così viziato di pregiudizio il risultato che il così può fare nessuna centrale noi invece vorremmo che in questi mesi se come sembra i referendum comma si faranno a ottobre quello che ci ha detto anche Goria quando l'abbiamo visto e quello che sentiamo anche sui giornali non sprechiamo del tempo vediamo se alcune ipotesi che ci sono sono realizzati io non sono realizzabili ma affrontiamo le discutiamone per tutti entriamo nel nel concreto e in secondo luogo e c'è un altro problema c'è il problema che riguarda questa moratoria che non condivide amo così come è stata fatta a Caorso cioè il problema della moratoria che potrebbe essere realizzata per quanto riguarda invece Montalto di Castro cosa diciamo non siamo noi che dobbiamo prendere una decisione certo noi abbiamo detto piuttosto che queste moratoria intermittenti che hanno un danno lo abbiamo dei Toro ha detto Ottaviani è preferibile allora fare una scelta e fare una scelta che sia più limpida piuttosto che vivere con questa situazione per cui una settimana anzi una settimana no in pratica c'è questa politica che sbagliata cosa diciamo qual è il problema che abbiamo posto l'abbiamo posto anche agli altri lo vogliamo porre anche a CISL e a CGIL e che noi abbiamo una realtà che si è costituita ma Montalto non pensiamo che i problemi degli ambienti dell'ambiente i problemi che sostengono i Verdi che sostengono gli ecologisti debbano significare e o debbono essere antitetici ai problemi dello l'azione e poniamo questo problema che se le forze politiche dovessero decidere quando verranno i referendum una ipotesi di moratoria b noi solleviamo un problema il problema che solleviamo è un problema immediato è un problema anche successivo il problema immediato e quello che ci deve essere se dovesse essere presa questa decisione non il ricorso alla cassa integrazione guadagni ma ci deve essere un'altra soluzione che dia garanzia non solo ai lavoratori occupati ma via garanzia anche per i contratti di formazione che abbiamo fatto e che rappresentano una realtà importante nella realtà del viterbese
E che quindi ci sia una presa di posizione politica e nella quale a farmele sospese in modo o nell'altro non siano i lavoratori e quindi una decisione che dovesse essere ripresa
In questo senso è una decisione che dovrebbe avvenire queste caratteristiche l'altra e un problema sul quale noi ci dobbiamo attrezzare la UIL di Viterbo ha messo le mani avanti ha sollecitato la confederazione ed è un problema al quale noi siamo attenti sensibile esso ed è il problema di che cosa significa e bisogna pensarci oggi e non pensarci domani
La fine dei lavori al cantiere siccome noi non assecondiamo la tesi della CGIL di lavorare per l'eternità certe alla ricerca di questa la sicurezza perché sarebbe l'insicurezza poiché dei lavoratori con noi pensiamo che questo patrimonio che si è determinato in una zona nella quale è stata modificata profondamente la vita nella quale sono cambiate tantissime cose beh deve avere uno sbocco noi abbiamo dei precede come sindacati e questi precedenti li abbiamo presi all'ultimo momento come sempre capita nel nostro nel Paese sotto l'angoscia di che cosa significava la fine della costruzione di una grande infrastruttura
Per quanto riguardava l'occupazione è il problema del di Taranto della grande impianto siderurgico e che abbiamo dovuto puoi risolvere con affanno e Conan l'OSCE ecco io credo che bisogna cominciare anche a immaginare a prepararsi a pensare perché i referendum vengono sbloccati una scelta avverrà definita io credo che un sindacato che se non vuol vivere alla giornata deve cominciare a pensare a preparare in tempo
L che possono essere delle soluzioni pianificate delle soluzioni di prospettiva c'è un grande patrimonio di professionalità di elevata professionalità anche perché le costruzioni che si fanno non solo delle costruzioni di infrastrutture semplici ma la costruzione di infrastrutture più complesse ecco io credo che noi anche oggi con questo convegno con vogliamo prendere questo impegno per muoverci in questa direi sì io ne prepararci oggi non solo a quelle che devono essere scelte immediate da fare ma cominciare a discutere già da adesso quelle che dovranno essere le scelte per il futuro questo perché perché anche questo discorso di programmazione è un discorso che si colloca bene in questa linea che noi vogliamo portare avanti di miglioramento delle
Tra strutture a Montalto di Castro basta vedere quante infrastrutture sul ci sarebbero o dovrebbero essere completati
Perché io qui e arrivo veramente la conclusione è vero che noi abbiamo la disoccupazione come esiste la disoccupazione in Francia in Germania in Inghilterra e in e Svezia
Ma noi a differenza degli altri paesi abbiamo più possibilità di risolverla questa disoccupazione non voglio banalizzare il discorso ma lo voglio rendere esplicito in quei Paesi e c'è disoccupazione
E c'è poca possibilità di attivare una domanda interna in Germania non è che possono costruire gli aeroporti ce li hanno
Gli ospedali ce li hanno le autostrade che funzionano ce li hanno i treni che funzionano ce li hanno che cosa possono fare
E difficile attivare una grande domanda interna noi invece abbiamo delle disponibilità economiche oggi anche grazie all'azione di risanamento del sindacato
E dove possiamo investire e invece di favorire il soddisfacimento di una domanda Interna individuale e possiamo so di stare e occupare nel realizzare delle grandi infrastrutture facendole decollare è il piano dell'Energia che deve decollare
E il Piano delle ferrovie che deve decollare e il Piano delle altre infrastrutture dei trasporti cioè esiste la possibilità nel nostro Paese di dare una soluzione ai problemi della occupazione per fare questo e o con chi uso ecco è necessario che da parte del sindacato ci sia una spinta alla concretezza io francamente non mi appassiono a queste grandi dispute se meglio una scelta o un'altra scelta
Perché sono dodici anni e che partecipò ai dibattiti se si deve fare non si deve fare il nucleare
è credo che lei nel spero che i nuovi dirigenti siano DiVersi ma con il precedente presidente dell'ENEL con Corbellini qui che adesso è Uggeri prima c'erano Giuliani e Scarpellini avrò parte c'il patto per lo meno in venti centrali tant'è vero che la mia malignità era questa che lei nel sapeva produrre tavole rotonde non sapeva costruire delle centrali per che abbiamo discusso un po'di tutte quante le questioni ecco noi con questo convegno von queste nostre iniziative vogliamo dare una spinta non dipende solo
Da noi dobbiamo chiamare in causa le responsabilità dei partiti dobbiamo avere un rapporto e un confronto con i Verdi noi abbiamo firmato anche un protocollo saper vedo che i Verdi hanno la loro politica che non può essere identica a quella del sindacato ma che è importante a venire con loro un confronto un colloquio
Di ricerca per la difesa di determinati valori e sapendo che in questo momento in queste dispute che ci sono e che assomigliano più a dispute ideologiche
E dispute politiche beh non vengano sacrificati quelli che sono gli interessi del paese e non venga frustrato quello che un grande patrimonio di professionalità che esiste nel settore
Non solo dell'ENEL ma dei diversi settori che abbiamo sentito e che esiste anche a Montalto grazie
In anche i cavalli grazie ancora una volta tutti coloro che hanno partecipato in particolare quelle che si sono sobbarcati viaggio di trasferimento particolarmente difficile soprattutto per le ragioni dovute alla temperatura