"Chi ha paura del referendum antinucleare?"

Pongo il tradizionale inoltre il ventuno
Vorrebbe ricominciare
Non siamo qui questa sera per discutere assieme del problema del referendum antinucleare
Con un gruppo di amici che Pagni
Abbiamo con noi disonorevole
Di Donato responsabile per i problemi del dell'ambiente e del territorio del PSI
Professore l'hangar delle de che verte esatto Realacci presidente della Legambiente
I testi l'attore Corleone del partito radicale
Il momento importante
Per discutere di questo tema
Perché proprio questi giorni stiamo
Proprio questi giorni in altre sedi sta mettendo a punto il programma di governo ed il programma
Di governo avrà tre se punti fondamentali cioè se punti discriminante
Come trattare i referendum
Che risposta dare referendum che risposta dare alla richiesta dei referendum
Io io voglio fare l'introduzione molto molto breve
Al dibattito
L'introduzione leggermente tecnica in quanto avete in sala diversi amici e compagni
Con cui in questa sala abbiamo parlato altre volte di problemi economici
Amici e compagni che sanno come per molti di noi
Ambiente si coniuga con sviluppo si deve coniugare con sviluppo e sviluppo non può non coniugarsi con l'ambiente
L'introduzione che voglio fare
Nasce da un seminario a cui ho partecipato alcuni giorni fa
Sui problemi della giustizia e povertà in Italia
Seminario in cui con economisti
Ad un livello teorico molta più profondità di quello che possiamo cogliere quest'occasione
Si ricordavano che noi tutti
Tutti noi economisti che per questi ultimi vent'anni o trent'anni
Ci siamo occupati di problemi di ambiente
Progettazione sul territorio così anaconda analoga siano stati prigionieri
In effetti di un principio
E di un teorema
Siamo stati tutti prigionieri di quel principio del miglioramento
Paretiano
Di ottant'anni fa
E del teorema dell'impossibilità
Dica le carte
Ci ricordavano anche che cerca una ventina di anni fa
Un piccolo filosofo morale di Baltimora
Pubblicato libretto
Che adesso fortunatamente negli ambienti accademici anche italiani
Viene riconosciuto un libro che ha come un libro che ha che sta avendo
La stessa importanza della teoria generale di Kenzo macro economia libretto che parla di teoria della giustizia
Questo libretto
Sì ha ricordato
Che la giustizia che quando si parla di giustizia
Bisogna abbandonare
I principi utilitaristici
Bisogna rifarsi al nuovo tipo di contratto a Lesmo e che i beni si dividono in due grandi categorie di beni
Ci sono i cosiddetti beni primari
I beni primari sono quelle cose
Dice questo filosofo di Baltimora che si chiama John Rawls perché credo che Alexander conosca bene
Sono quelle cose che l'individuo
Nazionale vuole qualsiasi altra cosa io voglio e tra queste cose questi beni primari tra queste cose
Ci sono innanzitutto la libertà e del diritto sono quelle cose che chiunque sia razionale vuole
Ora per introdurre questo dibattito
E vorrei Todor lo
Non dando una risposta al quesito di chi ha paura del referendum antinucleare
Ma
Semplicemente affermando che alcuni di noi
Forse noi tutti
Abbiamo paura soltanto di una paura
Abbiamo paura soltanto di aver paura di non difendere questi beni primari di diritto e libertà con tutte le forze che ci vengono date dalla Costituzione
Detto questo vale passare
La parola il senatore Corleo
Del partito radicale
Credo che abbiamo un rischio o
Fra noi
E voi
Cioè quello di essere d'accordo
E come tutti i dibattiti in cui si è d'accordo fra gli oratori e il pubblico
Rischia di essere un po'noioso
Per cui comincerei a dire
A mettere in discussione
Il titolo
Di questo nostro incontro
Io ho paura che nessuno abbia paura del referendum antinucleare
Cioè noi rischiamo di
Vivere in questa grossa contraddizione
Di avere posto
Una grande questione
Che è una questione che riguarda valori fondamentali
Perché checché si dica o si pensi
Col referendum
E non valgono tutte le misure riduttive
Di chi cerca solo di limitare il referendum
Ai tre quesiti possibili che sono stati posti
In realtà con questo referendum si sono poste questioni di vita
Questioni di Testino delle generazioni future
Questioni
Di progresso
Di sviluppo economico
Questioni che riguardano
La vita quotidiana
Perché indubbiamente
Ci si mette in gioco probabilmente anche nelle scelte di vita quotidiana
Appoggiando e sostenendo questo referendum
E nonostante tutto questo non rischiamo oggi di vedere questa questione un po'
Ho banalizzata
Oppure inglobata in una magari in una finta trattativa di governo
E il rischio e che del referendum ma non abbia paura a nessuno non abbia paura nessuno perché tutti danno per scontato il risultato
E quindi è una tecnica consueta quella di volare in soccorso della vittoria
E quindi anche quelli che sono contrari
Al referendum
Si guardano bene
Dall'esporsi
E soprattutto mi pare che il rischio e quello di de vitalizzare io al referendum
Dicendo che tanto il risultato si sa quale
Ma non è importante
Perché è importante e quello che viene dopo cioè il piano energetico nazionale e la parola torna fondamentale al Parlamento
Questo mi pare che il ragionamento di fondo che fanno gli avversari
Dei referendum
E oggi questo ragionamento è stato portato alle estreme conseguenze
Da un magistrato se non sbaglio che è Raffaele Bertoni
Che sul Mattino
Si è esercitato
Nella razionalizzazione massima di questo pensiero
Per cui
Scrive
Che anche se vincessero i sì
Non si risolverebbe nulla
E poi dice
Che è possibile
Fare il referendum sul nucleare
Una volta che si metta appunto il piano energetico nazionale
Dopodiché uno si chiede perché mai fare il referendum se prima si fa il piano energetico nazionale
Per fare il referendum serve proprio per fare un piano energetico nazionale
Che non sia la fila di castronerie che è stata fatta in passato facendo il perenne che è stato fatto o le revisioni del Pen che sono state fatte
Ma c'è qualcosa di più
Raffaele Bertoni che alla conferenza sulla giustizia a Bologna
Disse che il referendum in quel caso sulla giustizia ma questa volta bisogna riconoscere Bertone ha messo insieme finalmente i due referendum
E in quell'occasione
Disse che referendum
Era praticamente un prodotto della filosofia di Gelli e della P due
Oggi a ribadisce con un'edizione un po'ripulita della sua volgarità intellettuale e dice che il referendum
Tutti anche quello sul nucleare
Ha un carattere eversivo del sistema rappresentativo parlamentare
E bisogna ripulire i referendum dal carattere eversivo
Cioè siamo arrivati alla teorizzazione che il referendum ha un carattere eversivo
Praticamente siamo al fascismo
Che il referendum non è utile di per sé
Che addirittura un'idea folle dicere Bertoni che si pensi che sia prioritaria assorbente il diritto alla celebrazione del referendum perché a Bertoni pare folle che i cittadini abbiano il diritto di esprimersi
Secondo Bertoni questi sono esponenti del diritto italiano
Un milione di cittadini
Chiede il referendum ma in realtà non per fare il referendum
Ma per dare modo al Parlamento di fare delle leggi che vadano possibilmente contro la volontà dei promotori del referendum
Se questo non si riesce in prima battuta si devono sciogliere le Camere
E quindi fare
Che cosa fare immediatamente delle leggi nel senso sopra indicato che non si è riusciti a fare prima e si è dovuti frodi si è dovuto sciogliere Kakà
Poi nel momento in cui
Quelli che hanno voluto sciogliere le Camere hanno detto non sciogliamo le Camere perché abbiamo paura del referendum che è la verità
Ma hanno detto
Noi facciamo le elezioni per altri motivi di staffetta o altro
Allora addirittura vi diciamo che cambiamo la legge sul referendum
Per fare il referendum
Dopo pochi metri diciamo in ottobre
Modo che vi dimostriamo che noi facciamo le elezioni per i nostri motivi e non per paura delle lettere
Poi facciamo i rapper
Tutto bene
In realtà si scopre che costoro hanno presentato è vero questa proposta
Ma oggi quelli che hanno firmato questa proposta questo disegno di legge perché fatto da far fare controfirmata dal ministro Rognoni per bocca
Del sullo dato ministro della giustizia dicono no ora bisogna lasciare in tempo al Parlamento
Di fare una legge che per l'appunto vada contro la volontà dei promotori del referendum ecco allora in questo quadro c'è anche il giurista Bertoni
Che dice e proprio così
Perché siccome siamo di fronte all'eversione del sistema democratico bisogna ci ecco allora
C'è gente che ha paura del rapper
Antinucleare certamente
Forse ancor più dell'altro referendum sulla giustizia
Io credo che da parte degli antinucleari sarebbe ora di pigliare atto di questa situazione
E di non parlare solo di un referendum ma dei referendum
Perché lo scontro è diventato guarda caso come diceva Pennisi nell'introduzione proprio uno scontro
Sui sul diritto sulla libertà e sui diritti di libertà e allora non è un caso che quello che fa paura
Forse più che il referendum
Sul nucleare fa paura il referendum tout-court
Fa paura l'idea che i cittadini si esprimano
Sulle cose che interessano non una lobby
Ma interessano i valori
Nel momento in cui si affrontano questioni di valore è lo scontro diventa sempre forte nel nostro Paese e come ci sono sempre stati
Gli scontri fra clericali o fautori dei diritti civili
Anche in un tema che apparentemente economico in realtà si tramuta inevitabilmente in uno scontro di valori di civiltà
E quindi bene
Questo appuntamento che abbiamo credo che sia proprio un appuntamento come dice il libro che citava prima un momento di una Teoria da farsi sempre più lunga della giustizia nel nostro Paese grazie
La parola
Dovevo regicidio
Di Donato responsabile
Sezione ambiente territorio
Grazie io penso che ci siano quelli che hanno paura del referendum secondo me ci sono anche se ha ragione Corleone in questa fase
Il fronte di coloro che hanno paura non ha trovato ancora il modo di esprimersi ma secondo me lo faranno i allo stato delle cose abbiamo promosso insieme
Alle a molte altre forze politiche quelle tradizionali referendarie i liberali socialdemocratici e i comunisti una iniziativa
Legislativa che dovrebbe consentirci probabilmente se riusciamo a farla passare nell'attuale condizione parlamentare di teneri referendum entro l'anno e sarebbe questo un un successo notevole
Naturalmente incontreremo delle difficoltà incontreremo delle difficoltà sul piano parlamentare perché questa proposta di legge che è stata come ho detto sottoscritta da otto gruppi e che quindi è maggioritaria in Parlamento alla Camera
Probabilmente sarà ostacolata dava la mancanza delle commissioni
Di cui probabilmente avremo la formazione non prima di settembre dobbiamo adesso riuscire ad ottenere che le Commissioni provvisorio di cui si parla che hanno il compito di esaminare i decreti possono anche occuparsi di questa proposta di legge e di uscire quindi a concludere l'istruttoria per i primi di settembre in modo che poi entro settembre se ne posso occupare l'aula e la posso approvare se questa verrà
Otterremo il risultato di tenere
Innanzitutto Terim il risultato di affermare un principio che mi sembra importante e cioè che il ricorso ad elezioni anticipate non blocca più iniziative referendarie questo è un bel successo sul piano Della garanzie della salvaguardia dei diritti costituzionali dei cittadini e non sarà più possibile
Come in qualche modo e ottenere è successo nel mille novecentottantasette qualche mese fa
Diciamo utilizzare anche quest'argomento per diciamo raggiungere CD partitici specifici come è accaduto appunto con la democrazia cristiana
Qualche mese fa in secondo luogo terremo l'altro risultato che mi sembra molto significativo di Farr
Decidere cittadini su due questioni importanti la giustizia il nucleare
E in terzo luogo e questo pure mi sembra un fatto non secondario creeremo le condizioni per verificare
Su questo primo punto specifico del nucleare io mi auguro che anche sulla giustizia ci possa essere un interesse analogo eh quindi su queste due questioni o comunque sul nucleare come dire una possibilità effettiva di convergenza di forze politiche dei partiti che si trovano supposizioni parlamentare diverse
Quindi mi sembra che questi tre risultanti siano estremamente importante il rapporto diciamo a questi tre risultati ci sono quelle che vogliono evitare tutto questo la democrazia cristiana
Non si è si è pronunciata contro questa proposta di legge anche se il presidente incaricato ecco ha firmato a Fanfani ma poi in campana dato una motivazione con la quale ha giustificato il padre gerarchica poche perché si prende appunto perché sostiene che naturalmente ha sostenuto che non poteva farlo visto che poi a un governo dimissionario
Però il presidente incaricato rendendosi conto che questa è una questione diciamo significativa e probabilmente dirimente circa la possibilità di con con un accordo di governo mi pare che abbia dato un'indicazione per ore poi vedremo la DC che dirà ma insomma mi pare che abbia dato una disponibilità
Su questo anche se non bisogna da diciamo dimenticare che su questa questione non vi è una competenza del governo ma vi è una competenza parlamentare quindi quello che conta è avere la disponibilità dei gruppi
Non tanto del governo quindi diciamo la disponibilità di Goria è una disponibilità che in qualche modo diciamo indica soltanto ma non definisce non determina una disponibilità politica indica una possibilità poi la DC nel suo nelle sue organismo ufficiale non si è ancora
Diciamo espressa e quindi bisogna temere che ci sia invece un tentativo io di questo sono personalmente sicuro che bar punterà ad ostacolare il raggiungimento di questo obiettivo
C'è un problema diciamo specifico che riguardi referendum antinucleare io non credo
Alla tesi di chi sostiene beh però poi dopo sempre in Parlamento bisogna tornare sì qualcuno sostiene stamattina Bertone come ricordava con le ore però la questione poi diciamo è soltanto formale perché da un punto di vista sostanziale quando ci sarà stato un pronunciamento contrario al nucleare naturalmente ci sarà poco da fare il piano energetico nazionale
Dovrà essere redatto in modo da tener conto di questo giudizio dei cittadini non si potrà nel proporre mediazioni né proporre accordi come in qualche modo è accaduto prima dello scioglimento anticipato delle Camere tra l'altro su proposte che venivano da Bodrato da Borghini cioè dalla DC e dal partito comunista inaccettabile
E in secondo luogo si porrà con tutta la sua forza una questione più ampie che non riguarda solo il nucleare ma che riguarda in generale i problemi dell'ambiente quindi diciamo che il referendum sul nucleare a diciamo questa utilità ulteriore questa importanza questo significato politico
Di maggior rilievo ancora perché rispetto a una questione di cui
Si parla in questi giorni di cui si è parlato nel corso di questa campagna elettorale che ha determinato l'emergere di un soggetto politico parlamentare importante quale il gruppo dei Verdi mi pare che diciamo tutto in qualche modo coincida
Quindi io penso che ci saranno molti
Avversarie di tutto ciò che avremmo dinanzi a noi un cammino tutto in salita
E che naturalmente poi certo dopo il referendum bisognerà comunque poi mettere insieme sia sulla giustizia che sul nucleare delle proposte concrete operative che in qualche modo tenendo conto del giudizio espresso dei cittadini tuttavia determinino un ambito
Di diciamo investimenti nel settore dell'approvvigionamento energetico che sia in sintonia con i reali interessi del Paese che faccia giustizia di tutti i piani energetici
Che sono state finora redatti e che sono stati in qualche modo ratificati da un Parlamento pigro sonnolento e disattento perché poi il grande merito di aver posto questa questione oltre che alla questione specifica sicuramente va diciamo al campo compresso è riservato fino a pochi mesi fa a un gruppo ristretto di addetti ai lavori i cui si giocavano però decine di migliaia di miliardi di investimento ogni anno io voglio solo ricordare che questa storia del nucleare è una storia non neutra si tratta
Di diciamo aver impedito un investimento dell'ordine di cinquanta mila sessanta mila miliardi nel giro di venti anni quindici venti anni
E si tratta quindi di una scelta che naturalmente non è indolore produce degli effetti produce delle reazioni
Ha determinato come abbiamo visto la resistenza ad oltranza di una lobby che si è fatta viva nel corso Nicola conferenza nazionale sull'energia assolutamente inutile e tra l'altro svuotata
Di qualsiasi significato proprio da una atteggiamento giusto di alcune forze politiche e dei gruppi ambientalisti
Che arrivano naturalmente colto il pericolo di diciamo tenere una conferenza truccata perché di quello si trattava la vera conferenza
Sulle energie si farà appunto con il referendum le tre i tre quesiti non sono diciamo decisivi ai fini delle scelte energetiche del Paese ma sostanzialmente consentiranno di esprimersi su una questione di fondo l'uso dell'energia nucleare di questa tecnologia nucleare profondamente insicura in Italia e se questo sarà bocciato
Con come tutti pensano beh si aprirà per il Paese una diciamo fase nuova è probabilmente io credo che anche
Negli altri Paesi europei nel mondo occidentale la scelta dell'Italia potrà venire una diciamo una influenza importante rispetto a a diciamo alla all'al confronto di opinioni che in modo ancora
Diciamo timido si comunque
Evidenzia gradualmente negli altri Paesi del mondo occidentale
Io vorrei aggiungere che
Questa questione dei referendum per l'aspetto politico a secondo me un'importanza non secondaria
Perché innanzitutto sul piano diciamo delle possibili alleanze o comunque diciamo delle possibili convergenze in Parlamento sulle questioni che riguardano la difesa dell'ambiente sarà una specie di prova Lodi prova importante iniziale dalla quale
Capiremo se c'è questa effettiva disponibilità a muoverci insieme in Parlamento su alcuni obiettivi fondamentali che naturalmente riguardano ci nucleare ma che poi devono
Secondo me tendere estendersi ad Ada tutti diciamo a tutte le questioni più importanti e significative che ci sono soprattutto in materia ambientale Codisa
Anche oltre i temi ambientali segnando una tendenza lungo la quale si di circa hanno convergenze graduali alta prescinderà dalla diversa collocazione nella maggioranza o all'opposizione che forze diverse assumano in Parlamento e questo mi sembra un fatto significativo
Noi abbiamo proposto come socialisti subito dopo le elezioni del quattordici di giugno che si determinasse
Nella che Parlamento italiano alla Camera al Senato una diciamo convergenza su questioni che noi consideriamo fondamentali ai fini di un'attiva difesa dell'ambiente di una politica ambientale
Abbiamo avuto finora risposte diverse non abbiamo colto ancora una effettiva e sostanziale disponibilità secondo noi sarebbe un grave errore
Diciamo non tendere a dare il sostegno parlamentare adeguato a questioni che sempre più diventano importanti e sentite nella pubblica opinione e sulle quali tutti abbiamo intenzione di caratterizzare la nostra azione parlamentare si è parlato di intergruppo ma naturalmente non si trattava di questo si trattava soprattutto nella autonomia di ciascuno mettere insieme energie
Parlamentari disponibili a sostenere battaglie
A favore dell'ambiente e soprattutto diciamo a dare gambe e a dare organicità ad una politica ambientale che finora è mancata nonostante un primo passo importante realizzato dal governo a guida socialista e cioè l'istituzione del ministero per l'Ambiente
Quindi credo che anche in questo senso la cosa va valutata e va valutata in tutta la sua diciamo importanza politica nessuno di noi
Naturalmente in grado di prevedere quello che accadrà ma ciascuno di noi può contribuire con azioni appropriate a costruire condizioni parlamentari sociali politiche
Per le quali diciamo sarà poi possibile determinare con maggiore velocità svolte più radicali della vita politica del Paese quindi mi sembra che diciamo su questo c'è un gran lavoro da fare soprattutto perché per quanto riguarda la sinistra
Ecco la sinistra forse oggi per la prima volta si trova dinanzi alla possibilità di dare sostanza ad un'affermazione che io ricordo quando sono entrato nel Partito Socialista ricorrevano i nostri dibattiti un diverso sviluppo si diceva però nessuno è in grado di spiegare qual era la diversità di questo sviluppo che si immaginava
Beh oggi io credo abbiano nelle nostre mani diciamo la risposta a questa come si può dire aspirazione che fa parte della mia esperienza politico ormai purtroppo per me
Ventennale all'interno del Palio della Rete credo che sia un problema comune per la sinistra perché questa frase si ripeteva nel PSI ma poi si vedeva nel percentili vedeva nella sinistra storica questa esigenza di un diverso sviluppo beh che diverso sviluppo l'abbiamo l'abbiamo nelle nostre mani nel senso che sarà impossibile nel futuro
Puntare ad uno sviluppo che non consideri il valore della difesa della natura e dell'ambiente
Nella importanza anche economica e dire soprattutto economica che ha ma in più oggi probabilmente da questo settore che può venire
Un'indicazione giusta per tutti i problemi del mondo occidentale non solo del mondo occidentale
E possono venire anche risposte utili e positive ad una correzione indispensabile di una tendenza che ha puntato finora prevalentemente a una crescita indiscriminata provocando degli effetti dannosi che oggi probabilmente stanno quasi per superare i benefici che la società ne ha tratto e nello stesso tempo anche diciamo determinare le condizioni da un punto di vista teorico ma anche pratico di una maggiore
Convergenza all'interno di una sinistra che sempre più
Avverte l'esigenza come dire di rinnovarsi e lungo questo rinnovamento
Individuare anche i punti di maggior unità io credo che la questione dell'ambiente vada posta in questi termini fortunatamente nessuno oggi più si sogna di dire che chi difende l'ambiente contro lo sviluppo e contro l'occupazione credo che ci sia rimasto qualcuno
Ma veramente una voce isolata
Noto con grande diffidenza l'attenzione dell'industria privata rispetto a queste questioni nel senso che l'industria privata che antenne sensibili sicuramente ha colto questo grande business che naturalmente la la diciamo una politica ambientale attiva determinerà si tratta in questo senso non di fare diciamo delle chiusure pregiudiziali ma di aumentare la capacità di governo affinché l'attuazione di una politica ambientale organica
In qualche modo coinvolga tutte le energie del Paese ma diciamo convogli questi interessi verso obiettivi generale
C'è il rischio che naturalmente in mancanza di un effettive adeguata capacità di governo anche i problemi dell'ambiente diventino un'occasione come dire di come si può dire di speculazione o di guadagni per la verità già accaduto c'è la storia dei depuratori che la dice lunga c'è attualmente la storia dei fondi fio o dei fondi del ridere degli investimenti a favore dell'ambiente che venga erogati senza alcuna logica senza alcun disegno di programmazione
Ignorando che un'azione di risanamento richiede diciamo una gradualità ed un programma organico senza il quale difficilmente si ottengono risultati basterebbero gli esempi inglesi sul disinquinamento del Tamigi o quelli americani
Se non c'è un'azione coordinata e graduale c'è il rischio anzi c'è la sicurezza di sprecare i quattrini come accaduto con i depuratore come timori vedo che accadrà anche con i fondi più questo è un discorso diciamo di tipo strettamente politico
Che va fatto al Governo per la competenza del ministero dell'Ambiente
Ed è un discorso politico nel quale bisogna fare molta attenzione a non rafforzare il fronte dei nemici dell'ambiente che in genere dice a me molto vaste articolate che si compone anche
Come si può dire di ministeri che non vogliono perdere loro competenze e quindi diciamo di un ostacolo indiretto anche di una posizione culturale e per esempio finora anche politica che finora impedito diciamo di
Di fissare una sanzione per il danno ambientale che è un'altra delle condizioni importanti e forse decisive per avere strumenti di maggiore pesa per l'attuazione di una politica della mi io credo quindi che su questo terreno c'è un grosso lavoro politiche non entro nel merito della questione nucleare perché credo che siamo grosso modo tutti d'accordo e ripetere le cose che ne abbiamo detto e scritto è proposto nei mesi succede nei mesi precedenti alle elezioni ancora
Recentemente su tutte le cose che riteniamo si debbano fare
Probabilmente è fuori luogo voglio ricordare solo del nove recentemente abbiamo assunto l'iniziativa per la verità condivisa e concordata con i radicali con i verbi
E con i socialdemocratici di chiedere al ministro dell'industria di sospendere i lavori di Montalto e di Trino inattesa che ci sia questa decisione
Attraverso i referendum o comunque ci sia una decisione parlamentare perché il rischio è di trovarci poi per quanto riguarda Montalto e trino in una situazione di reversibilità e noi queste queste queste le cose naturalmente
Ce le aspettiamo cerchiamo di evitarle abbiamo chiesto di insediare una commissione di esperti che ci faccia uno studio sulle possibilità di riconversione di Montalto e comunque di sospendere i lavori di Trino due
Ci sembra una posizione giusta e corretta rispetto a quello che è accaduto è quello che secondo noi dovrà cadere su questa materia dell'Energia io credo che anche su questo terreno dovremmo riuscire a indetti finte triplicare i nostri rapporti a trovare sedi e occasioni di discussione e soprattutto a concentrare il nostro sforzo sul piano parlamentare intorno a obiettivi
Diciamo precisi
Che di volta in volta possiamo individuare io non ho grande fiducia dei programmi globali ma penso che su questa questione del referendum sulla valutazione d'impatto ambientale sulle altre questioni che riguardino il riordino delle competenze tra Stato Regioni Comuni Province
Unità sanitaria locale comunità montane che è un'altra grossa questione dica natura istituzionale si possessi e su altre questioni importanti si possa e si debba esercitare o un'azione politica che non sia diciamo espressa da un singolo soggetto politico parlamentare ma che si possa avvalere del sostegno di un'ampia stile di parlamentari io credo che i Verdi in Parlamento sono più numerosi di quelli che sono stati eletti nel gruppo Abele
Grazie
La parola
Va bene Giulio ha detto delle cose condivido parecchio e degli altri cui aprendo poi vediamo che perché sono anche alcune richieste di alcune indicazioni concrete pratiche più vorrei tentare di dare una risposta al quesito della tavola rotonda che ha paura del referendum antinucleare per fare questo è necessario però anche dare un minimo di excursus storico non per ritornare tanto sui nostri passi sulla vicenda energetica italiana propensi qua siamo anche un po'fra gente che l'ha seguita lungo vedo anche in sala Paolo Dell'Anno ed altri che conoscono bene queste cose perché l'impressione non solo da articoli sui giornali ma anche ad esempio delle dichiarazioni di Goria ma è un'impressione un po'costante di queste cose e che si tenda a dare della vicenda energetica italiana una le une interpretazione diciamo sempre contingenza lista cioè che affaccia presentare le difficoltà che ci sono sul terreno dell'insediamento dei grandi impianti energetici
Le difficoltà che ci sono nella realizzazione di una politica energetica in questo Paese come frutto di contingenze strane
Una volta era pura di Chernobyl era volte Harburg una volta sono le popolazioni che stranamente si arrabbiano per la pace entra e nucleare opera dall'impianto a carbone insomma sembra che questo sia un Paese di matti
O in ogni caso di gente in preda pulsioni non razionali che ingiustamente si oppongono a un disegno che globalmente invece sta in piedi
Non siamo di fronte a questo fatto noi ci troviamo realtà in realtà in nel nostro Paese già da prima di Chernobyl in una situazione in cui di fatto il piano energetico nazionale che è sempre stato un mero strumento molto cartaceo
E anche molto discutibile esso non rientriamo nell'analisi di quello che è successo nelle varie stesure piene Gerico nazionale perché il solo balletto delle cifre di questi Piani energetici nazionali
Ne determina la scarsa credibilità in una situazione in cui di fatto il piano energetico nazionale per quanto riguarda la politica dei grandi impianti che era l'unica cosa che si proponeva sostanzialmente è stato bloccato sul campo dall'opposizione delle popolazioni
Ora questo perché è accaduto è accaduto sicuramente perché c'è una struttura del potere in Italia differente da quella di altri Paesi
C'era un'industria impreparata ad esempio nel campo del nucleare c'è una struttura dei poteri obiettivamente che fa del paese del della nostra nazione una nazione ad alto tasso di democrazia oppure se vogliamo dirla in altri termini che è più vero forse a bassa capacità di imposizione cioè molto complicato pensare in Italia capacità statali di imposizione di scelte impopolari in giro per l'Italia
E quindi questa è un elemento che lo differenzia da altri Paesi ma anche dovuto alle caratteristiche particolari che ha avuto il movimento ecologista e in particolar modo il movimento antinucleare italiano
Che è stato a differenza di quello di altri Paesi europei che talvolta avuto un'estensione anche numerica molto superiori a quelle italiane ricordo le grandi manifestazioni francesi tedesche eccetera un movimento molto intelligente e maturo che ha sempre avuto una grande capacità di contrapporre proposte a proposte e che ha avuto una capacità locale di aggregare forze anche molto differenti fra di loro in nome della difesa di principi a cui e che erano forti perché avevano dietro anche una proposta di politica energetica differente
Non sarebbe stato possibile bloccare il nucleare in Puglia se la Democrazia cristiana delle zone interessate non fosse stata schierata contro il nucleare non sarebbe stato possibile bloccare i referendum il le centrale alcune grandi impianti a carbone in sé grossissimi se referendum popolari non avessero dato dei risultati ampiamente contraria questi insediamenti e da questo punto di vista sono meno preoccupato quello dice Corleone perché di nuovo per le caratteristiche questo Paese un voto sempre o molto
Non è così semplice dire va be'ragazzi abbiamo scherzato così italiano votato sì sono antinucleari però adesso il Parlamento fa un'altra cosa figuriamoci pesa un Paese che trema per lo spostamento lo zero cinque per cento
Figuriamoci se poi qualcuno si permette di andare contro volontà popolare più consistenti questo però per dire che questo è in qualche maniera anche una garanzia disse una rete di sicurezza Rispetto adesso Moressa sembrare un po'troppo sicuro perché le cose molto complicata in realtà lo siamo anche molto stanchi di discutere di questioni inutili perché volevo parlare un po'in positivo sulle braci un po'dalle scatole
Questa questione del nucleare dei grandi impianti energetici cominciare a parlare di energia e di cose da farsi occuparci anche di altri temi perché ci togli anche abbastanza spazi insomma ci annoiamo anche a dover tenere la palla su questo fronte però sono relativamente tranquillo del fatto che c'è una capacità di gestione diffusa in questo Paese dei vertenza su questo tema fatti dalla lega per a me l'ha fatto la conferenza stampa annunciando un blocco
E ci sarà il ventiquattro di questo mese nella centrale a carbone di Brindisi altro mega impianto vedere costruito a altra zona in cui un referendum in un referendum molte trecento mila cittadini sono conciati al novantatré per cento mi pare contro disperazione di questa centrale a carbone
Di nuovo ci saranno anche lì dei motivi localistici demotiva però o si parte dal concetto che questi referendum come tante altre dimostrazioni dimostra un po'le cose diceva Giulio e c'è una voglia dica
Una voglia da parte della gente anche di voltar pagina di trovare delle vie differenti per rispondere ad esigenze giuste senza dover per forza a pagare il prezzo della distruzione dell'ambiente del rischio per la salute della deturpazione di alcune zone del nostro Paese
Questo quindi per dire diciamo che c'è una capacità di tenuta forte di questo tema che anche precedenti a Chernobyl
Gli addetti ai lavori sanno che Chernobyl non ha fatto che evidenziare di rendere accessibile a a milioni di persone quella che era un patrimonio abbastanza diffusi in ambienti più ristrette
Cioè c'erano abbia permesso sostanzialmente permettetemi la brutalità di andare Mattia di permettere a Mattioli di andare in televisione a dire le cose che Mattioli già diceva normalmente in cerchie diciamo più ristretta di persone né ci sono stati enormi avanzamenti
Di pensiero su questo punto dopo Sherman ora però quando un conto diciamo questa che era una situazione diciamo relativamente sommersa anche se di grande più efficace guardate che il il piano nel nucleare in Italia è anche che nel Piano Carbone ripeto non è partito per questo posizioni l'unico impianto
In costruzione quello di Montalto di Castro e alcuni altri impianti sono delle proprie tele di Penelope che nessuno al pudore di additare ora o mai più a esempi di tecnologia avanzata pensata la vicenda del pecche del Brasimone o la stessa vicenda Cirene
Qui vicino Roma
Però diciamo non c'è stata questa capacità di far passare la parola d'ordine che il nucleare fosse un segno di civiltà ora Chi ha paura del referendum antinucleare qui secondo me rispose è duplice un voi non vuole fare un po'il retro
Il veterano come si suol dire nell'individuare chi ha paura riprendo arriverà tra un po'vetero bisogna esserlo perché ci sono sicuramente delle forze economiche e delle forze politiche che hanno paura del referendum antinucleare forze economiche perché secondo me alla conferenza energetica nazionale uno degli interventi più belli più ben intendo dire più completi più interessanti ce lo Stato è stato quello di Lucchini perché Lucchini al nell'ansa che si era costruito una conferenza energetica nazionale che è un asse che se volete passava fra Andreatta Prodi Lucchini
Con Viezzoli un po'spostato però diciamo era una una squadretta abbastanza organizzata era quella che compiuto uscì vita ha espresso un pensiero chiaro lui ha detto
Abbastanza il decreto ma un posto troppo il pensiero che L'Espresso ha detto sostanzialmente la questione non è la produzione di energia perché hanno industriale una volta che citate l'energia necessaria non ce ne frega
Niente concetto condivisibile diciamo anche questo un po'datato però diciamo che è un concetto accettabile ha detto il il problema vero e che questo referendum sul nucleare rischia di introdurre dei criteri di determinazione delle delle scelte di politica economica che noi non accettiamo cioè noi non accettiamo che le scelte di politica industriale vengono sottoposte
A a a un a chiunque e
Al voto ha già al giudizio popolare cioè vengono sottoposte a Greg Greeley giudizio che trascendono le regole di mercato l'ha detto più o meno in questi termini
Questo secondo me è un motivo vero che sta dietro la scelta del leader dell'opposizione di ampi settori industriali della totalità dei settori industriali ad esempio referendum sul nucleare non è certo
La questione della produzione di energia che peraltro non è francamente all'ordine del giorno per quanto riguarda la vicenda Nuclear per esempio adesso non c'è neanche un chilowattora nucleare che vieta centrale kilowattora letti vedere centrale nucleare perché sono tutte ferme alcune secondo me
Rischiano di non riaprire mai penso ad esempio a quella di latina che mi pare che si è incamminata sulla stesura scia di cura del Garigliano che per due anni l'ENEL fece finta di voler riaprire dal settantotto all'ottanta alla conferenza di di di Venezia dell'ottanta l'ENEL ancora diceva che c'erano lavori in corsi per riaprirla e poi non l'ha più riaperta però diciamo non è certo una proposizione di voce energia
Permettetemi non è neanche accettabile una tesi secondo cui sarebbero le tangenti e le bustarelle che ci sono dietro i gli affari che ci sono dietro il piano nucleare a spingere in questo senso perché Volano molti più tangenti bustarelle si fanno molte più affari costruendo autostrade e opere pubbliche in questo paese di quante se ne possano fare sulla costruzione di centrali nucleari quindi non è neanche un interesse affaristico intento stretto che spinge opporsi
Il problema vero è che si ha paura
Esattamente delle cose che noi vogliamo cioè che questo referendum abbia in fondo anche un carattere maieutico e simbolico cioè che permetta per la prima volta ai cittadini di esprimersi su un argomento che viene considerato tabù che permette alla gente di poter dire su alcune grandi scelte di politica economico industriale e più che di politica economica per si aprono alcune scelte diciamo di modello di sviluppo come diceva prima Giulio
Di dire più o meno in che direzione vogliono andare certo non precisando tutti i punti e le virgole ma indicare una direzione piuttosto che un altro
Questo sul fronte diciamo della cultura industriale
E questo ha avuto industriale arretrata
Perché la cultura industriale che costringerà l'industria lavorare sempre in retroguardia
E non sarà possibile a lungo coprirla con Belletti e con ciprie pensare alla vicenda quanto sia povera la vicenda dell'Enichem dopo tante pubblicità del gigante buono
Che versava acqua dalle pagine di tutti i grandi quotidiani italiani paginone eccetera dipenderà è che adesso sta tutti giovani traccia la sua squadra di lobbistiche Starsky appare in permanenza a fare la corte a papà Anna perché revochi la perché stanno lì fissi ce ne sono ma il ministero avrebbe ritrovato c'è anche l'idea di riconosce anche e che per cercare ce l'abbiamo anche Mentana
Per cercare di farsi revocare
Lo stop agli stabilimenti Enichem
Di Manfredonia
Quindi c'è un fronte che anche un prode via arretratezza cioè non capire invece che proprio il cambiare politica energetica potrebbe consentire alcuni comparti industriali questo beh certo non a tutti ma alcuni proprio di innovare anche tecnologicamente di coniugare appunto nuova una nuova dei dei nuovi principi in base a quali determinare anche gli investimenti tecnologici e produttivi e c'è un fronte anche politico
C'è un fronte politico non perché io penso i guai non lo penso affatto che il voto sul nucleare sia un voto che spaccherà il Paese secondo
Discriminanti partitiche
Nel senso che il voto sul nucleare spaccherà il Paese meglio in maniera molto più trasversale sicuramente taglierà profondamente l'elettorato democristiano
Io citavo l'esempio di posti in cui la devo prenderli a livello locale la democrazia cristiana è stata fortemente impegnata sul fronte antinucleare
Ma e è vero io insomma sono esperienza di parenti cognati amici son democristiana che sul nucleare non credo soltanto per fare un piacere a me
Non voterebbero mai a favore del nucleare ma c'è un dove c'è un errore ci c'è un punti scorsa anche politico quello da voi anche voi qui a due facce comuni è un riflesso da topo che c'ha la democrazia cristiana c'è data o pertanto da cavia
Cioè ad una zia che si allaccia sui referendum
Poi non solo la decima DC in maniera particolare per questo paese a una storica versione del suo strumento referendario
E uno dei pochi meriti dello ska partito radicale in maniera è quella che aver imposto questo strumento con uno strumento chiave per l'avanzamento civile di questo Paese però è vero che in questo Paese la storia persone tant'è vero che si sono sempre fatte elezioni anticipate
Per fregare del referendum per spostarmi avanti
Però
Beccavano scossa e alla fine saltano anche quando accendo la luce non c'è neanche la scossa secondo me la scossa ci sarebbe giù nella DC diciamo ad avere questa preoccupazione e
Sì appunto però diciamo il riflesso condizionato della DC è quello divorzio botta elettorale a Botto botta elettorale nucleare botta elettorale c'è una cosa comprensibile richiese e è
Sì sì sì quei quindici auto presentate come dietro a questo è uno degli elementi diciamo tra parentesi Guido visto che siamo in casa socialista sostanzialmente devo dire che secondo me non vorrei attribuirmi troppi meriti però il nel successo elettorale socialista che tutti attribuito a fonti differenti il fascino del potere
Alcuni anche un certo yuppismo Scola invece ha contato proprio molto la posizione del PSI che che sia preso sui referendum antinucleare non tanto perché questa posizione abbia direttamente portato dei voti no
Ma perché questa posizione ha indicato una volontà di confrontarsi e di cambiare le cose
Che è stata percepita da fascia ampia dell'elettorato cioè non penso che dei molti lettori avevano socialisti perché è una posizione di Obama sono convinto che la posizione del PSI sul nucleare sui referendum ha convinto la gente
Che il PSI voleva far sul serio che non era soltanto ecco diciamo che non era in gioco soltanto un problema di spartizione di potere all'interno del pentapartito che era in gioco un qualcosa di più di questa sono abbastanza per momento convinto però c'è un altro problema che è quello che diceva di nuovo di Donato prima gara quel che è quello che di questo referendum hanno paura esattamente come gli industriali tutte quelle forze forze politiche a quei settori di schieramento politico
Che pensano che poi tutto sommato le cose stanno bene come stanno e che quindi e che non sia tutto sommato troppo giusto far discutere la gente di questioni che invece va scribano decise in altra sede
Queste schieramento politico lo schieramento politico a mio avviso che non ricco perché che in parte trasversale rispetto ai partiti che sicuramente ha dei suoi corposi aggregati nella Democrazia cristiana nel Partito repubblicano ma che per esempio forte in ampi settori del partito comunista anche forti espone esponenti del Partito Socialista adesso sono sotto schiaffo non alzano la testa
Perché il testone la li presta
Però diciamo che c'ha anche dei forti esponenti c'ha anche dei diciamo de una una lobby consistente che attraversa anche Partito Socialista è veramente permettetemi uno scontro fra chi vuole cambiare un pochino le cose in questo Paese
Da questo punto di vista la questione ambientale ed ecologista che a me ovviamente sta a cuore
è poi è in parte un cavallo di Troia nel senso che è proprio una cartina al tornasole della volontà di affrontare le cose in maniera differente
E chi pensa che bene o male le cose stanno bene come stanno i meccanismi di determinazione delle scelte economiche produttive stanno bene come stanno e semmai si tratta di capire chi deve stare seduto al posto del guidatore
Allora da questo punto di vista anche il referendum sul nucleare è uno uno a uno strumento interessante
Dopodiché secondo me se arriviamo al voto
Il dopo ce lo gestiamo bene nel senso che gli italiani non sono troppo svasati per farsi biliare in giro poi da tutti i trucchetti eccetera il problema ci pare arrivano al volo e qui a Giulio e adesso distratto voglio chiedere una cosa molto chiara
Al di là diciamo del del problema del che io come sarà siamo a Roma anche amerei che il Partito Socialista visto che ha il sindaco dall'amministrazione di Montalto di Castro
Esercitasse la stessa indicazione che ha fatto nella mozione parlamentare anche localmente nel senso che fare effettivamente tu Giulio andasse una volta a Montalto di Castro
E parlassi con Lupi di e con la sezione scrisse Montalto di Castro e si discute un pochino su come bloccare i lavori con tutti gli strumenti a disposizione perché e questo sarebbe un'ottima cosa la seconda cosa mi sembra assolutamente importante che questa diventa esplicitamente una discriminante nella formazione del governo
è vero quello che tu dici che Goria può dire una cosa e la DC ne può dire tutto sommato un'altra e che il gioco delle tre carte è già in parte funzionato nella scorsa legislatura in cui Fanfani ha lasciato il grande segnale radici non ha paura del referendum e quindi fa una legge per farlo subito dopo salvo dopo
Vedere Martinazzoli che diceva no va be'io però non sono d'accordo e quindi però visto che si sta formando un governo al di là di tutti gli altri punti anche qui io sono d'accordo con lo dicevi che Giulio se si pensa di costruire uno schieramento parlamentare che mette assieme tutti i punti di esigenza mentale non si fa perché inevitabilmente nello schieramento con caratteristiche politiche troppo precisi e restringe l'ambito l'interlocutore anziché allargarli mente su singole questioni è più possibile avere una capacità di dialogo ampio e avere quindi un'efficacia maggiore e quindi questo non mi sembra d'accordo con sono d'accordissimo indicazione di metodo però intanto visto che un governo si sta formando è un Governo che viene formato dopo elezioni che sono state viste a torto o a ragione io penso a ragione da gran parte del popolo italiano come favorite fortemente dalla necessità di evitare il referendum
E ci sia una discriminante forte sull'approvazione della legge
Prima dell'estate o in ogni caso in tempi utili mi sembra una cosa che andrebbe posta esplicitamente sarebbe anche un elemento per qualificare al di là di altri punti del programma è al di là di altre presenze ingombranti a livello di ministeri Carey nebbia vi inevitabilmente non potranno essere accette
A tutti per qualificare anche una partecipazione socialista al governo
Alexander Langer
Io vi ringrazio molto di questo invito i voglio subito esprimere all'inizio la mia grande diciamo soddisfazione Doi evidentemente in particolare per questo fatto che la proposta di legge di anticipazione del referendum sia già stata presentata in Parlamento con uno schieramento così ampio e quindi maggioritario e ci dispiacerebbe molto evidentemente se è una proposta che sostanzialmente era stata firmata Fanfani
Dimostrasse che Fanfani una seconda volta riceve la fiducia del suo partito cioè che in pratica quello che sembrava giusto ancora pochi mesi fa ora non lo fosse più venisse disseminata di ostacoli
Io ho cercato nel prepararmi degli appunti per questa per questo intervento di attenermi al tema in modo abbastanza schematico cioè mi sono chiesto chi ha paura del referendum antinucleare io individuato così molto schematicamente cinque possibili
Categorie di chi può avere paura anche se poi condivido molto il la preoccupazione espressa da Corleone cioè che a un certo punto il
Il referendum potrebbe anche essere depotenziato con rimedi più vari di cui magari tra un attimo anche discuteremo
Rendendo alla fine impossibile distinguere delle opzioni delle scelte e sostanzialmente per ipotesi affollandosi tutti da una da una parte dicendo che quello comunque
Non decide niente e così via chi allora può avere paura dei referendum antinucleare B intanto direi sicuramente è una risposta molto politica anche abbastanza scontata
Chi ha preferito le elezioni anticipate ai referendum da questo punto di vista sicuramente due partiti sono fortemente diciamo indiziati di aver paura di questo referendum in particolare la democrazia cristiana e non sottovaluterei anche il Movimento Sociale Italiano entrambi i partiti diciamo che di per sé i nel merito dalla scelta nucleare potrebbero anche vedessi divisi anche sensibilmente al proprio interno
Noi abbiamo visto non solo una parte via via crescente di opinione pubblica cattolica sensibile sulla questione nucleare e quindi potenzialmente in disaccordo con la posizione che la democrazia cristiana finora ha espresso ma abbiamo visto anche parte di opinione pubblica diciamo fascista o riferibile comunque all'MSI
Dissentire sulla scelta nucleare e quindi di sentire sulla posizione che le messi finora insomma a e spesso l'abbiamo visto persino nel Partito repubblicano quindi figurarsi
Anche lo stesso Partito Comunista che pure oggi e mi auguro che questa sia una posizione salda che rimanga e che venga fortemente anche difesa che oggi diciamo sostiene l'anticipazione dei referendum per lo meno i ancora insomma pochi mesi fa riteneva che fosse possibile battere la democrazia cristiana nelle urne elettorali
Quando invece questa cosa penso che molto più probabilmente potrebbe succedere nelle urne referendarie e quindi oggi per questo partito credo che probabilmente si dimostra che non era stata un'ottima trovata quella di preferire le elezioni anticipate ai referendum
Chi ancora può aver paura dei referendum anti nucleari per esempio chi preferisce
Gli schieramenti ai contenuti non è un caso che abbiamo assistito adesso da mesi e assistiamo in parte ancora a una scena politica dominata dall'ossessione in qualche modo di ripristinare degli schieramenti
Chiamato pentapartito chiamato maggioranza chiamato sono chiamato in vario modo però chi è ossessionato dalla definizione di uno schieramento in un certo senso pregiudiziale perché non esiste quasi su nessuna questione
Preciso o diciamo su ogni questione le maggioranze ipotizzabili sarebbero in realtà diverse però chi ad ogni costo vorrebbe ripristinare o in qualche modo una gabbia di schieramento
Netta e di e di di magari appunto anche strategica sicuramente da questo punto di vista del referendum antinucleare ha paura e se vogliamo ha paura anche di e degli altri referendum nel senso che ognuno di questi referendum rischia come peraltro sarebbe naturale è anche utile direi per una scelta referendaria di tagliare in altro modo l'opinione pubblica l'elettorato i cittadini
E
Chi ancora a paura del referendum e potrebbe per esempio
Potrebbe avere o dovrebbe aver paura dei referendum
Anche chi per ipotesi senza magari aveva promosso lo volesse utilizzare per scopi non certo senso impropri trovando se e poi in qualche modo travolto cioè io mi auguro che chi sostiene oggi e l'utilità di anticipare il referendum e sostiene l'utilità che i cittadini si pronuncino sulla questione nucleare
Effettivamente di questo diciamo faccia in in tutto e in tutte le sue articolazioni ed una faccia motivo di approfondimento
Anche nel merito della questione nucleare cioè non solo della questione se debbano essere non esseri comuni
O le Regioni
Diciamo ad avere in un certo senso la parola decisiva sui siti si debba non debbano essere pagati con i soldi età citati quindi se il danno l'eventuale danno il rischio debba essere monetizzato o meno
Se l'Italia debba o meno partecipare a imprese al plutonio internazionali che queste diciamo che queste scelte di gemme che questa discussione diventi una discussione che nel profondo
Diciamo aggiunga anche quelle forze sociali o politiche non solo i partiti penso ai sindacati per esempio penso al a dare diciamo culturali eccetera che diciamo non potranno credo affrontare il referendum solo come una questione di metodo solo come una questione che dovuta perché i cittadini hanno firmato per cui questa cosa è una specie di atto dovuto
Credo che debba avere paura dei referendum anti nucleari e anche del sulla giustizia in questo caso li vorrei a pagare chi ormai in Italia dello strumento referendario ha fatto una cosa gli ostacoli
Cioè ormai diciamo di il referendum sembra mi sembra del tutto impropriamente essere diventata una sperimentato una specie di pericolo pubblico
Per cui il cittadino che regolarmente da contanti ostacoli pensiamo che cosa vuol dire portare un cancelliere un notaio in strada pensiamo che cosa vuol dire
Raccogliere le firme certificate in tempo utile mandati da Roma insomma sappiamo di quanti ostacoli già e disseminata la via referendaria inoltre ci stiamo abituando purtroppo a una situazione anche a causa di una legge credo che avrebbe bisogno di riforma comunque
Anche se non avesse questa volta contribuito ad impedire il referendum fa del del referendum una specie di terno al lotto nel senso che bisogna indovinare due anni utili uno per promuoverli e l'altro per farli che sostanzialmente sono diventati una specie di anno sabbatico cioè che diventa
O molto difficile diciamo
Promuove un referendum e celebrarlo in tempo utile da questo punto di vista credo
Che la democrazia in Italia guadagnerebbe da una situazione in cui referendum da un lato fosse in un certo senso dei traumatizzato cioè non si vede perché il referendum c'è il fatto che i cittadini scelgano
Su una questione qualsiasi anche di grandissimo momento come la questione nucleare però debba essere ogni volta un trauma in cui diciamo in cui la la la che Salt la stabilità politica di per sé diciamo pare non sopportare che i cittadini scelgano anche del merito oltre che scegliere insomma a chi dare la delega a chi dare una delega politica
Infine questa è la categoria che a me personalmente credo anche ai Verdi interessi di più
Tra quelli che hanno paura del referendum antinucleare credo che abbiano paura del referendum antinucleare tutti quelli che sostengono l'esperto che ha sia cioè tutti quelli sono forze economiche sono forze politiche sono forti e culturali che sostanzialmente dicono che la gente delle cose di cui capisce poco è meglio che non si mischie meglio che non abbia la parola
Da questo punto di vista il referendum antinucleare è sicuramente un'occasione grande anche di mobilitazione diciamo contro una passiva delega agli e Sperti
E contro il fatto insomma che i cittadini per sono sostanzialmente eternamente minorenni e quindi appunto l'unica cosa che posso fare è firmare a chi affidare un pezzetto di potere ma cosa se ne deve fare cosa si deve fare nel merito
Sarebbero incapaci di di deciderlo da questo punto di vista per esempio io mi auguro e questo è il risvolto l'altro risvolto della medaglia cioè chi chi invece diciamo Joy se se ci sono i referendum può può essere contento io credo che possa essere contento in particolare chi del diciamo chi del del referendum antinucleare o diciamo dei referendum sulla questione nucleare perché non è di per sé antinucleare
Voglia fare una discussione proprio profonda come è stato detto da nel
Nell'introduzione da Pennisi voglia fare una discussione profonda su diciamo quale modello di sviluppo si vuole io credo che da questo punto di vista forse il referendum sul nucleare abbinato a un Governo Goria come è probabile che succeda potrebbe dare una grande occasione per discutere di un tema che sarà di moda penso molto nei prossimi mesi c'è la discussione sui sacrifici
Il Governo Goria sicuramente intende essere un Governo che in qualche modo si caratterizzerà se si farà sulla questione sacrifici
Io penso che ci sia e il vero insomma lo dicono lo dicono in in molte occasioni
Che faccia una grande differenza perché cosa si fanno dei sacrifici un conto è fare dei siti sacrifici per accumulare dei capitali per rilanciare una crescita che vada avanti secondo le stesse leggi che finora l'hanno governata e che quindi sostanzialmente rilancia la cementificazione
Rilancia le i appunto una politica energetica dei grandissimi impianti
Ridà rilancia le autostrade rilancia un processo diciamo di industrializzazione che altri paesi tra l'altro danno riconosciuto Soleto o se viceversa dei sacrifici si facciano in vista di veramente di un cambiamento di modello di sviluppo e in vista di una prospettiva di risanamento ambientale
Da questo punto di vista l'ho detto beh niente che i cittadini italiani non siano anche disposti ad affrontare dei sacrifici io penso che nel piccolo la discussione sulle chiusure sulla chiusura al traffico dei centri storici pone questa questione cioè sicuramente per esempio chiudere un centro storico al traffico sul momento comporta dei sacrifici comporta per esempio rinunciare a certe abitudini a certe comodità
Che magari poi anche ormai sono impazzite si rivelano delle scomodità estreme perché portano all'intasamenti e basta
Però inizialmente probabilmente portando dei sacrifici per esempio una politica energetica diversa non basata per esempio sui grandi impianti sulla grande abbondanza e sui grandi sprechi energetici
Può anche comportare dei sacrifici per esempio la politica di risparmio energetico
E quindi del ricorso all'Energia non comunque abbondante in in tutti i modi può portare a una diciamo può portare credo che dobbiamo anche dire che porterà insomma ha delle diciamo a delle forme in qualche modo di maggiore austerità o comunque di maggiore oculatezza nell'uso per esempio dell'Energia o per esempio una politica contro la cementificazione indubbiamente porterà al sacrificio delle seconde e terze case
E una politica perché non voglia far morire la gente sulle autostrade come la settimana scorsa con scandalo tutto il paese si è accorto comporta ad comporta una politica molto rigorosa nei confronti dell'automobile e per oggi insomma da questo punto di vista non la moglie dell'avvocato ma l'avvocato
Riesce ancora a dettare legge e quindi una politica di motorizzazione selvaggia per ora riesce a imporsi allora da questo punto di vista credo
Che e questa è una posizione su cui i Verdi dovranno anche avere coraggio a dire che sicuramente una politica di riconversione ecologica
Comporterà soprattutto nel breve periodo anche delle scomodità anche delle rinunce che non solo la candela
Che non solo la la lo stare al buio che non sono la la appunto il il le marce
Forzate gli attraversamenti a piedi
Delle città o per esempio la condanna all'immobilismo nel senso che nessuno si può più muovere perché appunto non ci potrà più essere traffico cose di questo genere ma una riconversione
Che a livello diciamo di sviluppo d'degradato di impazzito cui siamo arrivati in molti campi pensate
Ecco pensate anche a tutta la questione della salute dei farmaci della del del come oggi all'industria diciamo complessiva e mal funzionante della salute allora da questo punto di vista penso che il referendum nucleare potrà essere una grande occasione di discussione di riflessione intonate alla gente e a che cosa si vogliono von diciamo a che cosa si vogliono funzionali le scelte e anche le le rinunce e sacrifici e quindi la diversa allocazione di risorse il diverso impiego delle risorse che ci sono e anche l'eliminazione di sprechi e di e di e di e di diciamo impatti ambientali oggi assolutamente non più tollerabili e da questo punto di vista quindi mi auguro che il diciamo che questo diciamo che il referendum in particolare sulla questione nucleare in questo sì molto diverso dal referendum giustizia o da altri referendum
E faccia diciamo faccia discutere a livello di massa
Proprio la questione una grande questione di civiltà insomma quale modello di sviluppo quale modello di civiltà vogliamo se vogliamo una civiltà se vogliamo andare in direzione di una civiltà come è stato detto prima
Diciamo anche più intelligente
Per certi versi postindustriale per certi versi diciamo sicuramente meno legata alla crescita economica quantitativa
E meno legata quindi a un ciclo impazzito
In cui bisogna spetterebbe in cui bisogna fare molti danni perché bisogna guadagnare molti soldi nel riparare i danni e così via ecco queste diciamo questo questa potrà essere davvero una grande occasione di civiltà che con il referendum sulla questione nucleare si può porre e credo che un'altra questione che rami voglio anche poi fermare un'altra questione che il
Che il referendum sul nucleare potrà porre a a livello di massa
E quindi su questo forse potrà anche disbrigare riaggregare degli schieramenti fungere quindi da se vogliamo da da solvente per certi schieramenti da catalizzatore per altri schieramenti
Cioè sulla questione insomma se i cittadini debbano effettivamente potersi pronunciare appunto senza che debba essere rivolta un dramma una catastrofe nazionale più normalmente su questioni su scelte su uscente di contenuto in particolare questa potrebbe essere in fondo un'occasione in cui invece che discutere su come rendere ancora più difficile referendum sul come alzare ulteriormente lo so il quorum o altre difficoltà viceversa fare delle referendum anche del referendum propositivo
Forse anche sarebbe da discutere fosse anche del referendum consultivo per esempio su scala locale consultivo quindi che permetta diciamo di di stabilire un orientamento dei cittadini e quindi da questo punto di vista forse sarebbe anche un po'meno traumatico
E sarebbe anche un po'meno cioè non cancella semplicemente qualcosa ma permette di esprimere degli orientamenti ai cittadini e quindi indirizzare il proprio delle scelte di civiltà come per esempio è stato fatto alcuni anni fa sul traffico in molti centri urbani anche se poi questi referendum spesso sono rimasti del tutto inascoltati
E quindi vanificati
Da questo punto di vista e quindi ci auguriamo i Webby si augurano che e i referendum nucleare possa essere intanto effettivamente svolto in tempi brevi quindi oggi bisogna darsi da fare con tutti quelli che ci stanno e ci auguriamo che siano anche più di quelli che oggi già si sono pronunciati per farli e per farli presto
Poi credo che la seconda cosa che bisogna fare bisogna darsi da fare per non dei potenziali per non lasciare i depotenziare
Quindi da questo punto di vista è giusto ed è importante ho ascoltato con ovviamente soddisfazione che queste e mi pare sia anche la posizione che il Gruppo Verde hai speso anche già in parlamento
Che cioè in Parlamento cioè con atti rivolti anche ancora al al Governo ora uscente che al al referendum antinucleare a referendum nucleare lo chiamo un po'troppo antinucleare perché punto spero che tale sarà poi nel suo esito
Ma che questo referendum insomma non potrà vedersi vanificare a priori dal fatto che per esempio intanto delle scelte compiute e davvero irreversibili pensiamo ai lavori di Trino Vercellese per esempio pensiamo a queste forzature come al petti Brasile di Brasimone che sono state fatte in questi giorni sì o pensiamo o pensiamo punto a alle forzature che si vorrebbero imporre a Montalto di Castro e così via allora da questo punto di vista evidente che deve essere anche diciamo abbinato a un a un blocco dei lavori e a una reale moratoria
Anche al di là dei tre quesiti anche al di là dei tre quesiti nucleari però pensate che cosa voglio vuol dire
Il quesito sul super previste sulla partecipazione italiana al plutonio internazionale di fronte a una situazione in cui giustamente
Molti dei cittadini che hanno firmato per i referendum vigevano va bene e se noi mettiamo e gli altri continuano che vantato ce ne viene avete visto Cernobyl insomma che non rispetta le frontiere questi cittadini hanno ragione
Ma hanno anche ha ragione firmato referendum con cui ci si in mischia nel nucleare europeo e non solo italiana perché l'Italia tutto sommato ha più che altro il problema di non entrare
Nel ciclo nucleare viceversa l'Europa oggi ha il problema di uscire quindi da questo punto di vista è inevitabile che si mettano i piedi nel piatto anche a livello europeo
E quindi bisogna darsi da fare per fare i referendum presto per non fargli depotenziare e poi dire anche per vincerli e da questo punto di vista e non c'è nulla da dare per scontato
E credo che sia di particolare importanza che anche le forze referendarie a loro volta non privilegino di schieramenti rispetto ai contenuti
E si diano da fare in particolare in quelle aree del Paese per ora poco toccate dal dibattito sui referendum e poco toccate dal dibattito sul nucleare e mi riferisco in particolare a tutte le diciamo tutta l'aria di opinione pubblica cattolica
Che per ora assurdamente
E in qualche modo preoccupata della vita
In realtà al problema nucleare ha prestato pochissima attenzione anche se i pochi sondati che sono stati fatti tra cui quello del quotidiano avvenire tra i suoi lettori per i suoi lettori che quindi sono un'opinione pubblica già diciamo molto selezionata
Hanno constatato un'opinione pubblica a maggioranza antinucleare al cinquantadue per cento se ben mi ricordo il sondaggio fatto nel gennaio e quindi in questo senso anche se oggi è probabile che questi referendum
Verrebbero vinti da chi voterebbe diciamo dal fronte abrogatio vista credo che questo non ci debba mettere il cuore in pace ma debba farci fare di tutto per allargare questo diciamo questo nuovo schieramento che sicuramente poi sarà anche un presupposto come ha detto di no Di Donato clima per produce delle novità poi anche su altre questioni in particolare ambientali ma non solo ambientali grazie
Grazie Langer prima di prime righe il dibattito vorrei oggi titolato che è stato chiamato da importanti impegni importanti d'improvvisi impegni
Politici di di replicare a Realacci grazie
Devo soltanto ricorda io mi scuso potevo andar via
Devo ride volevo ricordare soltanto che nella direzione del Partito socialista che si è tenuta venerdì
è stata approvata alla diciamo bozza di base del programma di governo e
In questa proposta vi è
Thrale altre questioni che abbiamo sollevato anche quella che riguarda la celebrazione del referendum entro l'anno mille novecento ottantasei
Quindi diciamo ce su questo un impegno molto preciso che il partito farà valere negli incontri programmatici che si sono avuti e che sono in corso per la formazione del nuovo governo suo sul problema di Montalto beh noi abbiamo assunto questa iniziativa di inviare una lettera al ministro dell'industria che in qualche modo assorbe anche come dire quello che si può fare a livello municipale di Montalto io ho avuto modo di parlare più volte con il sindaco che è un compagno socialista
Il quale si era impegnato hanno attraverso il suo potere di ordinanza
In qualche modo tentare di bloccare i lavori
Perché c'era stato un voto del Consiglio comunale in questo senso poi c'è stato una verifica che lui ha svolto con degli aspetti The amministrativo dalla quale pare che sia venuta fuori la diciamo improponibilità di un'ordinanza di questo tipo
La questione naturalmente opinabile discutibile però io non credo che diciamo si possa risolvere o si risolva la questione di Montalto in questo modo io credo perché invece sia molto più giusto tutte nere che il ministero dell'industria rispetti non solo un voto del Parlamento Espresso nel quale gli si chiedeva alla fine del dibattito cenno Bedin una mozione approvata a maggioranza
Di evitare atti chi che compromettesse ero l'obiettivo di diciamo che compromette sulla possibilità di come dire eliminare la scelta nucleare o comunque di eliminare la indicazione che era emersa e sulla quale il la discussione era aperta
Di non investire nuove centrale tra le nuove centrali naturalmente c'era e c'è anche montato questo è evidente che una centrale certamente non vecchia sicuramente nuove di in costruzione quindi rientra nella dizione che si usò in una mozione molto contrastata soprattutto nella nella sua forma diciamo che poi è sempre quella che alla fine conta per evitare interpretazioni
Diciamo distorte naturalmente il ministro dell'industria finora non ha fatto niente di tutto questo dipenderà dalla nostra capacità di incalzarlo
Il vecchio e il nuovo in Parlamento per ottenere che ci sia per quanto riguarda Trino la sospensione dei lavori e per quanto riguarda Montalto la sospensione dei lavori e anche come ne abbiamo chiesto l'insediamento di una commissione che in pochi mesi
Quelli che ci separano appunto dall'auspicato celebrazione dei referendum si Possa poter diciamo valutare sulla base di uno studio preciso le possibilità effettive di riconversione
A gas naturale di un impianto invece partito come impianto nucleare di valutare quindi la praticabilità di quest'ipotesi di considerare i costi aggiuntivi
E mettendo così il Parlamento nella condizione di poter giudicare di poter giudicare su dati certi su ipotesi realistiche
Di apre il dibattito
Prego
Io
Si può qualificare
Sì che vediamo di fretta Mariette Sala del Comitato socialista per il referendum antinucleare nonché membro
Direttivo accaniti fumatori nonché inverno minoranza repressa dei furgoni nonché membro del direttivo della Legambiente sono qualificante
Io ho l'impressione che non esiste l'opposizione in questo dibattito alla prova a farla io perché vero che nella lega Ambiente dei Verdi né i radicali hanno voluto assumersi questo concreto punto primo io non sono d'accordo con Ermete con Ermete quando dice che
La Confindustria il padronato e il fronte la lobby filo nucleare non vuole farci celebrare questi referendum
Perché questo significherebbe genericamente
Che i cittadini
Si esprimono su questioni di politica industriale e questo siccome è fatto di addetti ai lavori gli addetti ai lavori naturalmente rifiutano di consociate in queste scelte
E i cittadini italiani ecco io questo non lo credo perché le scelte di politica industriale benché fatte in modo verticistico in qualche modo in questo Paese hanno le loro sedi come dire istituzionali sociali eccetera di confronto e discussione di dibattito
C'è a mio parere un'unica caso di politica industriale chiamiamola così ma io la chiamerei di politica fattoria
Che in questo Paese da quando è nata una politica energetica non è stata discussa del proprio la politica energetica
Che è un fatto di lobby molto scure io adesso non rifaccio la storia
è un fatto fatto di violenze non ancora chiarite penso alla morte di Mattei
è un fatto fatto di attacchi ancora non di Pananti nelle loro trame penso al caso Ippolito è un fatto che come dire centrato sull'interfaccia molto precisa fra sistema politico sistema pubblico di partecipazione è stata dire delle fonti dell'Energia del petrolio dell'uranio di quello che sia che sono anche contemporaneamente in questo Paese le vie di gran parte di gran parte della corruzione del resto basta prendere voglio dire i processi che si sono svolti negli ultimi quindici anni questo vale sapere che la via di queste fonti è costellata
Difatti assai oscuri affari consociativi e assai significativi per il sistema di potere non per la politica industriale
Allora mettere come dire non solo proporre a consultazione referendaria questi temi ma proporrà consultazioni referendarie questi temi non significa dire no al nucleare perché se dovessimo dire solo questo sarebbe un pezzo del discorso sappiamo benissimo che significa cedere al posto di un uno schema di programmazione energetica che è uno schema non a caso molto centralizzato rigido poco controllabile
Uno schema invece molto flessibile capace di adattarsi al territorio
Che necessita della presenza di tutti i soggetti preposti enti locali le situazioni più decentrato per essere realizzate controllato un altro sistema di politica energetica
Cassa in questo Paese uno dei pilastri più scure del potere questa è la verità e questo secondo me è il livello dello scontro e se questa è la verità
E questo è il livello dello scontro la faccio ancora un po'd'opposizione
E dico questa verità e questo livello dello scontro mi dicono che noi referendum ce l'abbiamo firmati dalla Corte costituzionale ammessi
Ci scusa ce ne abbiamo almeno scusate ce ne abbiamo ammessi le abbiamo avute ce le hanno scippato non è detto che ce li facciano celebrare ottobre scusate i tempi io qui nessuno ha parlato
Dei tempi di approvazione di questa legge su cui peraltro c'è una straordinaria convergenza di di forze politiche per realizzare i referendum a ottobre
Nessuno ne ha parlato perché è un discorso imbarazzante perché non è neanche detto per niente che ci siano i tempi né tecnici né politici io adesso voglio dire costi però non è non ha detto
Perché questa cosa effettivamente effettivamente si verifichi e andare per esempio a primavera a celebrare i referendum significa che noi un pezzo di questo piano energetico ce l'abbiamo fatto ed è Montalto ed è montato
Significa che trino è andata avanti significa che intanto abbia cioè significa a vere costruito un ulteriore zavorra molto significativa perché si tratta mica di centinaia di nera insomma no lì
Centinaia di miliardi e di scelte precostituite che peseranno ancora più negativamente e voglio richiamare la vostra attenzione sulla nuova sul mio Lucca dell'ENEL la politica tariffaria sulle cose che ci sono venuti a dire stamattina
A a alla cosa perché ne la posa del club per cui dopo aver fatto per un lungo periodo di tempo una politica sbagliata artificiosa di basse tariffe elettriche che ha fatto montare il sette per cento
Impropri i consumi elettrici impropria e li ha incentivati perché se tu a base venti per cento del PIL per i centri d'incentivi i consumi né oggi si prepara allo scontro referendario semmai in quel quadro che io prima delineiamo andando a dire l'agente benissimo
Facciamo pure il referendum figuriamoci venendo un fatto pubblico ma contrario prendo per principio però ricordare che la intanto stiamo pensando all'emergenza che è una cosa demistificare abbia perché sappiamo che la potenza installata
è sufficiente per i nostri bisogni ma è un'emergenza che in questo caso non vi porterà i blackout inventati di qualche anno fa ma vi porterà qualche costo in più nelle tasche dei cittadini italiani andranno a votare sapendo quanto di Costa secondo l'ENEL
Questa vicenda
L'ultimo discorso che io questione che io volevo sollevare ultime due realtà une Montalto io di dossier titoli Donato sentito per mente
Ma io andrei tutte e due presenti a denunciare il sindaco di Montalto per omissione d'atti d'ufficio rispetto alla famosa questione del blocco fatto o non fatto uscito sui giornali del
Io invito invito aperta
Il Lido perché citano le donne parlano di azioni positive ci no le azioni positive all'ex da questo punto di vista è un maestro ci sono le cose che si possono fare perché non costano molto perché basta andare dal pretore in questo caso neanche da quel procuratore generale Repubblica Civitavecchia che è un noto fino nucleare
E che quindi non si sa perché non ha mai fatto passare niente
Che riguardasse Montalto ma in questo caso dal pretore
Denunciando il direttore della centrale e il sindaco di Civitavecchia uno per omissione di atti d'ufficio
E l'altro per non aver recepito l'ordinanza del sindaco di Montalto che gli imponeva il blocco mentre invece la centrale è andata avanti per dieci ore
In assenza di strutture sanitarie adeguate a fronte di un cantiere in cui posso sorge questa è una cosa che vi assicuro che vi assicuro
Sarebbe molto più significativa di dodici mila dibattiti in cui ci diciamo che fu tutto inutile nulla ormai siamo tutti d'accordo c'è la maggioranza in Parlamento
Ma ultima questione
La uno se questo è il corpo delle queste se questo è lo spessore e la battaglia e va be'ma insomma va bene che qui ci sono pure settarismo i nel comitato promotore referendum antinucleare per cui Presidente i socialisti sono esclusi però detto questo e a parte queste cose ebbe ma insomma queste battaglie si sostengono con una grande mobilitazione di massa sui contenuti e sulle questioni non si sostengono con i Minuetto i fra le forze che sono già d'accordo e che si scambiano idee allora un appuntamento che sia di una serie di appuntamenti che spostino in un grosso appuntamento a settembre di mobilitazione della gente da qualsiasi parte venga ma intanto io li voglio vedere
Questi partiti referendari compreso il mio impegnato in Parlamento in questa sottile battaglia istituzionale che finalmente abbiamo la gente
Che è andata a votare in massa da da un milione di firme in pochissimo tempo porca miseria a dire quello che vuole non solo non vuole il nucleare ma quello che vuole in termini politica del generica perché solo attraverso la mobilitazione è urgente
Si costruisce una politica energetica alternativa
Grazie Nicoletta altri altri interventi
Nel Never prendessero altre due per
Sì se si vuole
Mi chiamo Paolo Dell'Anno
Poi
Ah quindi sì
Ma
Credo che
Alcune cose che ha detto Realacci mi hanno spinto a intervenire
E su quelle vorrei fare qualche riflessione aggiuntiva
Intanto il problema
Che è stato discusso anche da me come Ermete essa alla conferenza nazionale dell'energia dove questa proposta di cambiare le regole del gioco anziché cambiare la politica è emersa in maniera abbastanza netta da parte di alcuni settori sostanza il ragionamento con il quale ci siamo scontrati io mi sono scontrato era di questo tipo
Proprio perché in Italia c'è un sistema policentrico
Un sistema nel quale il pluralismo istituzionale previsto dalla Costituzione realizzato dal decreto legislativo seicentosedici
Presso corposo dalla
Storia politica di questi quarant'anni proprio perché c'è tutto questo che rende difficile
Un intervento autoritativo da parte del dello Stato da parte dei poteri centrali o da parte di una grande corporation eccetera
è necessario cambiare le regole del gioco cioè non ci si chiedeva e non ci si chiede forse tuttora da chi ha paura
Appunto del referendum antinucleare se il sistema non debba per caso funzionare facendo funzionare le regole del gioco le regole democratiche le regole appunto che prevedono un intreccio di interventi di rappresentanze diverse e di valutazioni diverse ma invece si chiede di intervenire appunto nel normalizzare il sistema verticalizza Ando
Le decisioni verticalizzare Ando i canali decisionali e da questo punto di vista la vicenda dell'Energia e più emblematica più significativa
Più vistosa di altre ma non è l'unica nell'ambito ambientale del quale spesso ci occupiamo per molto tempo si è pensato che la partita si dovesse giocare nel senso di riconoscere a un'autorità centrale
Le capacità taumaturgiche di tutela dell'ambiente mentre invece la l'aggressione all'ambiente passasse necessariamente comunque attraverso i poteri i poteri locali e quindi per esempio è stato giustamente menzionata la vicenda
Dei fondi fio vicenda dei fondi fino che ha visto appunto una delle tante verticalizzazioni delle decisioni in materia di tutela ambientale
Con una scelta che ha reso del tutto arbitrario e del tutto scollegato dalle dalle vicende reali
E non so se avete occasione avete avuto occasione se la cosa mi può interessare ma insomma i fondi fio sono ormai affidati a un gruppo di persone che ogni anno cambiano
Le regole per le quali o i criteri con i quali si assegnano i contributi dell'ordine peraltro non irrilevante di decine di miliardi e se chi fa la domanda segue il criterio che era stato fissato l'anno precedente scopre che in quell'anno le regole sono cambiate proprio a dimostrazione del fatto che quando le regole non sono comode la cosa più semplice non è quella di cambiare la politica ma di cambiare di cambiare le regole
Ora io ho cominciato a occuparmi di Energia una una decina di anni fa affascinato da una cosa e cioè che mentre l'energia mi sembrava forse lo è tuttora anche se so che Cortellessa un'opinione diversa dalla mia
Che fosse il uno dei motori principali
Dello sviluppo una delle condizioni essenziali intorno alle quali si assesta nuovi rapporti economici anche i rapporti succede sociali le strutture eccetera comunque sicuramente un settore per quantificarlo che muove
I direttamente o indirettamente molte decine di migliaia di miliardi
Invece nell'ordinamento giuridico a una presenza modestissima
Pensiamo che il piano nazionale dell'energia che dovrebbe essere poi il documento e il procedimento intorno al quale si determina una politica dell'energia con tutte le implicazioni politiche che noi abbiamo più volte discusso
Trova la sua menzione del tutto incidentale casuale in un solo articolo di una legge che si occupava guarda caso di nucleare
è servita questa questo inciso a tante nelle conclusioni o o utilizzazioni di tipo strutturale che però siccome me ne sono occupato già altre volte inutile che ne sto a parlare qui era solo per dire
E mi ha tirato di questo settore la curiosa contraddizione tra l'importanza che tutti riconoscono all'Energia nella società moderna ma probabilmente anche nelle società
Antiche e invece il peso poi che ha in termini di norme cioè di regole appunto che dovrebbero disciplinare indirizzare e e promuovere
Il il il problema il comparto energetico e alla fine mi sono fatto anche una una una idea che probabilmente la disciplina non c'è proprio per lasciare un territorio più dei reggimenti iniziative e di un'ultima cosa vorrei dire io credo che sia di estremo interesse
Il fatto che i referendum questo referendum spero in modo particolare
Perché gli altri accezione quello sulla scala mobile erano più su Problemi e su dimensioni
Di tipo individuali ancorché con una grossa rilevanza sociale questo è il primo uno dei primi referendum su quali ci sono un intreccio
Di di vicende sia di tipo individuale sia di tipo collettivo sia di tipo economico politico giuridico eccetera
E dovrebbe e potrebbe essere un processo di acculturazione collettiva e di coinvolgimento dei cittadini proprio in una vicenda nella quale e gli aspetti tecnici gli aspetti di specializzazione delle conoscenze e di difficoltà di cogliere tutti
In momenti e tutte le implicazioni eh particolarmente evidente e qui però alta affrontiamo e concludo su una osservazione che faceva sempre mi pare Realacci
Una delle vicende che caratterizzano l'Italia non solo contemporanea quella che è un noto scrittore francese chiamava il tradimento dei chierici vale a dire questa situazione non nuova non originale peraltro molto diffusa per la quale i chierici cioè gli addetti ai lavori quelli che poi conoscono nei mega i dettagli i meccanismi non li spiegano per come li conoscono vorrei escludere che sono degli incompetenti sono più portato a sostenere la tesi
Di quell'autore francese che si tratti di un vero e proprio tradimento il caso che citava che citava
Realacci di Manfredonia e dell'Enichem mi sembra un caso abbastanza sintomatico tuttavia c'è da dire che però c'è una curiosa
Re resistenza o reticenza a intervenire con decisione su questo versante lo stesso discorso si potrebbe fare sulla sulle leggi sulle acque
Lo stesso discorso io mi sono trovato a discutere con i tecnici di Roma
Del traffico i quali polemizzano con le proposte fatte da una commissione alla quale mi trovavo a partecipare
Anch'io per per caso credo e nel quale noi proponevamo la a chiusura del centro storico è tutta un'altra serie di misure e ci obiettavano in rete non s
Cure idonee per per risolvere i problemi dell'inquinamento urbano di Roma sul referendum ultima considerazione brevissima pensiamo che la legge Crispi sulle municipalizzate Sironi nel mille nove centoventi due prevedeva il referendum dei cittadini appunto su un determinato aspetto delle municipali stazioni cioè se il Comune rifiutava una determinata una determinata scelta quindi questa problema antica di nicchiano are i cittadini a pronunciarsi su questioni di un certo interesse che li riguardano tutto sommato non è poi così eversiva nel nostro ordinamento si potrebbe anche continuare Acco attivare senza eccessive preoccupazioni grazie mille io vorrei dura
Tarda
Deporre prendersi se possibile soltanto altri due interventi s'sì se ci sono altri interventi in sala
Ci sono altri interventi
Corrado Romeo dirigente
Del ministero dei lavori pubblici ho ascoltato con attenzione le agevolazioni dei relatori e interessante molto attuale io si è palindromo si farà sia casa avrà un voto di opinione il Parlamento deciderà io non ho paura ora di questo referendum ho paura di altri problemi il problema delle mete Runyon ci fu è stato un articolo giorni fa si dicevo che era una coalizione film la problema dell'Adriatico il problema dei fiumi volemmo delle città ora
Tutta la passione la insistenza la persistenza che vuole l'ha fatto per questo problema dell'Energia perché non si sposta anche per questi problemi e interessanti effettivamente non da da trascurare Women's come vendevano variopinte io invito prego
I partiti dei specialmente verde sperabilmente Potito legale che hanno dato prove di dei del suo gruppo ben portante che ha insieme a questo problema nucleare ad dovrà farlo l'attenzione per quel teatro ben prima di più con i voli umani problema interessantissimo e perché aerei l'Italia potrà eventualmente prego in chiara e essere il paese il il Bel Paese come attualmente non è grazie
Venti in Sala prego
Allora io mi chiamo crisma
E lavora in una commissione di studio propaganda nella quarta circoscrizione
Una commissione aderente Abete socialista proprio sul tema del referendum nucleare sarò molto breve perché questo è un discorso che dovrebbe impegnare delle cifre dei resoconti anche tecnici che hanno gli avrebbero a quest'ora penso tutta i pochi rimasti
Volevo soltanto fare un appunto alla mi permette l'intervento prima affatto spero penso mi auguro di aver capito male lui faceva un ricollega mento del referendum del nucleare una regole che mento politico a quelli che furono i motivi Suire fra del divorzio e sul referendum della Bortot dicendo in pratica che e più che altro d'sono motivazioni politiche che conducono a questa paura del referendum più che delle motivazioni di carattere economico che ci sono però non così sostanziali ho capito male ho capito ma basta l'importante che tu mi assicuri che ho capito male però continuerò andare su questo tasto questo referendum chi ha paura di questo referendum del nucleare so
No no esclusivamente per motivi economici sulle centrali nucleari si stanno muovendo degli interessi che sono spaventosi e lei centrali nucleari hanno ammazzato degli interessi di altre società di altre sì Ende che hanno impegnato miliardi sullo studio di fonti veramente alternative sullo studio di quel discorso che faceva Mattioli in vari interventi che è quello del risparmio energetico se non andiamo a vedere quello che ha fatto lei nega che dovrebbe essere l'Ente nazionale energie alternative che invece soltanto internazionale energia nucleare poi alla fine è una cosa spaventosa adesso l'Enea sta muovendo anche altri miliardi e miliardi altri studi su un le linee di conduzione ad alta tensione che sono state attaccate da biologi da studiosi di genetica da dottori perché sono altamente pericolose adesso l'Enea ci assicura che loro stanno fermando questi studi ci crediamo a questo pensiamo che investimenti di miliardi che dite stanno muovendo anche sullo studio delle linee ad alta tensione si fermeranno io penso di no quindi il motivo per cui si ha paura del referendum non è la spaccata cura dell'elettorato democristiano che fine Conti è stato anche col divorzio c'è stato anche con la Bortot infine Conti sono Paure marginali quelle perché può alla fine quando c'è la campagna elettorale quando e se le votazioni come
Quando c'avevo dei nazionali si votano dici però adesso ci sarebbe questa spaccatura dell'elettorato come diceva l'amica Ermete semplicemente perché la gente la gente che vive in quei Paesi che sono interessati dall'installazioni nucleari la gente che vive anche lontano dall'installazioni nucleari perché poi con la geografia
Della del paese che nostro che l'Italia vediamo che anche la centrale che sta a cinquecento chilometri se succede un incidente sono diciamo dicendo un po'brutalmente cavoli nostri anche siamo cinquecentonove Di Sanza quindi l'unico motivo per Q noi troveremo una forte opposizione alla realizzazione di questi referendum e stiamo attenti lasciamo perdere i referendum consultivi sono soltanto un palliativo quelli perché bisogna fare bisogna fare gli abrogativi bisogna fare stiamo attenti ragazzi
è difficile ma con consultiva il contentino e il palliativo che i soliti che decidono sulle nostre teste ci vogliono dare Pietro voi avete il diritto di parlare bestiame si scusa fa mi permetto di ignobili
Questo cioè che mi rendo conto che anche un referendum consultivo può essere un palliativo tu hai perfettamente ragione però anche un referendum abrogativo come abbiamo visto diciamo può togliere la patina finora nessuno ha mai vinto finora in Italia
Però può togliere di mezzo la norma ma poi comunque sarà il Parlamento a decidere
Che cosa farne per cui in ogni caso mi pare dipenda dalla di come dire dalla qualità di democrazia da quante democrazia ovali democrazia cesto chiedo scusa pensavo anche a siamo da
Ordo però tu capisci e con un referendum abrogativo ci sarebbe una risposta netta è seria del cittadino italiano col punto e basta quindi noi dobbiamo muoverci sulla linea del referendum abrogativo e non dobbiamo distoglie acida quella via
Che se ci svista diamo da quella via daremo additò quelli che muovono i loro miliardi loro interessi le nelle linea perché poi fare queste centrali nucleari da che cosa per un tre in mezzo al cinque per cento che mi stavo leggendo il programma dell'altra hanno
Di energetico dell'ENEL piovuto di straforo cambiano ogni anno cambiano perché perché cedere tecnologie nuove che gli industriali stanno usando nei loro fabbriche il consumo che c'era nel settantanove Nell ottanta nell'industria con la robotica eletto
Monica non è più quello quindi alla fine fatte queste belle centrali nucleari con il rischio per la cittadinanza per l'ambiente e per tutti quanti si andrebbe ad avere quel tre per cento di energia elettrica che coprirebbe quella fantomatica riserva d'energie di cui parla lei neanche quella neanche vero che sembrerebbe a risparmiare molto di più a spendere molto di meno se si desse lavoro a quelle società che le aziende che lavorano per il risparmio energetico lavorano per l'ambiente lavorano anche per rendere sicure per esempio la centrale a carbone qua in Italia c'è una ditta che fa dei sistemi di filtraggio faccenda Carbone però con la vita
Non può fare niente Lehner si ostina a dire ama anche con la Karbon inquina omettendo apposta che invece ci sono queste tecnologie che la renderebbero sicura di questo nessuno ne parla ci sono interessi spaventosi che hanno anche coinvolto la sinistra io adesso non farò nomi perché sono forse anche delle dicerie ma IReF
Doom come dicevate prima voi le elezioni anticipate non so sono state volute per non fare i referendum che c'erano degli interessi economici sia nell'area democristiana ma anche nell'area del Partito Comunista purtroppo perché ci sono delle grosse aziende che essere
Conoscono in quell'area che sembra che avessero danno ancora un alito di contratto su certe opere inerenti a le centrali nucleari quindi siamo molto attenti perché mentre con gli altri lotte referendari ma ci siamo scontrati con degli interessi
Meramente o quasi politici e morali diciamo così qua ci stiamo sbattendo la faccia su dei problemi economici come diceva prima coordinatore su questi che sono quelli che muovono il mondo son quelli che condiziona la gente son quelli che fanno dura una rotta quindi io inviterei tutti inviterei tutti a non demordere su queste quote referendario purtroppo sono pessimista di natura temo che questi Rafa non si riusciranno a fare almeno nei tempi che noi ci auguriamo
Sono pessimista penso che non si faranno i tempi che ci auguriamo però non demordiamo continuavano a parlare questo l'invito che anche io come socialista Faccio verso i miei compagni continuiamo né a parlare sapendo che tutto un motivo economico e sapendo anche che proviamo batterci per fare ferendo ma abrogativi perché il discorso che Pedullà hangar della del fatto che poi è una questione di qualità della democrazia è giusto però noi vogliamo che il cittadino abbia il diritto di dare una risposta chiara che soltanto referendum abrogativo può dare quello consultivo no quello consultivo è una balla che aveva anche mosso la DC prima della fantomatiche buffonesca proposta Fanfani punto e basta Putumayo finito scusate
L'intervento in extremis
I
Testi pure io chiede a Franco Corleone di precisare i tempi per il referendum
Se io mi sono un po'preoccupato nell'intervento di
Di Donato perché
Apposto forse con una troppa tranquillità il problema dei tempi affidando questo a quelle commissioni che a mio parere non ci devono essere e credo non ci saranno delle commissioni specie tali per
I decreti legge presto un Paese dominato dai decreti siamo a quaranta decreti per cui adesso assistiamo anche alla pantomima del programma per il nuovo governo quando il programma è fatto perché esaminare quaranta decreti più la Finanziaria vuol dire giacché un anno e segnato di attività del Parlamento ma
Se non si fanno le commissioni provvisorie questo vuol dire che per fare i referenti ma a ottobre l'unico tempo disponibile e approvare questa legge di un articolo presentata da tutti i gruppi parlamentari tranne
Democrazia cristiana e partito repubblicano no l'MSI l'ha presentata anche le mense non ha firmato quella degli otto ma ne ha presentato una propria
Allora
Va votato a questo articolo unico Duran tutte il tempo breve intercorrente fra il giuramento del governo e la fiducia quello è l'unico tempo disponibile passato il sette agosto come si pensa che sia il tempo di chiusura di questa vicenda di questa stagione parlamentare non ci sarà più tempo in settembre per poi votare in ottobre quindi un tempo strettissimo quindi la mobilitazione a cui qualcuno faceva appello non è che va rimandata
Chissà quando ma va probabilmente bisogna riuscire a concentrare qualche cosa che sia invece che le mobilitazioni di piazza o altro forse con qualcosa di più o selettivo come it le grandi le telefonate non so che cosa ma in questo tempo perché il tempo e questo devo dire anche che la demo se cristiana che comunque alla testa dello schieramento di Chiappa un
Ora del referendum
Ha fatto una proposta
Che proprio di queste di questi giorni di queste ore dire non vi facciamo passare questo articolo però in cambio ci deve essere anche la modifica della
E già del referendum per aumentare le firme da cinquecento mila a un milione e permettere il vincolo che la raccolta delle firme deve essere effettuata solo al chiuso ecco questa
Questa questa è il patto leonino che la democrazia cristiana ha offerto in queste ore per cui la battaglia e molto sì come
Fatto risulta decise un nuovo governo di qualunque specie non potrà essere fatto senza il concorso via fino a carico forze che hanno firmato un certo disegno di legge peso diciamo che è una forza contrattuale notevole si sia innanzi giovedì diciamo parte socialisti e poi via via ridisegno
Io credo che bisogna però esercitare l'impegno da o
Oggi per dieci quindici giorni che sono quelli decisivi
Uno
Passo dell'oca ci occupiamo i Cantaro vorremmo levarcela le scale del nucleare per esempio sull'inquinamento del ma e adesso
No no Fondaco
Son d'accordo sull'inquinamento armate associa la Goletta Verde che proposta la lega per la band l'Espresso che sta per analisi intorno a tutta l'Italia che è uno sforzo anche mostruoso però ci facciano Pastore prende così Lukács odiamo le scale l'una cosa solo sulle cose dice a Corleone mi dispiace Giulio sia andato via qua c'è poco da cioè urlare diciamo è un po'lo stesso disco o se il sindaco di Montalto di lupi di eccetera su cui non è Nicoletta che la cosa può essere bilanciato tra me e Di Donato qua il problema è che evidentemente anche per i vantaggi che ne che ne sono derivati il Partito socialista Jean momenti questo momento su questa questione un potere è una responsabilità che è maggiore di quella degli altri no allora a maggior ragione delle cose vicino a Corleone è evidente che questo potere va esercitato nel senso di condizionare la partecipazione al governo alla Pro azione entro agosto della legge mi sembra l'unico meccanismo perché per i normali iter parlamentare la cosa può andare anche all'infinito dopodiché devo dirti che il patto leonino me ne frega anche perché se poi in un secondo tempo si discute di legge sul referendum facciamo come ha fatto Fanfani nel senso che uno intanto approva queste poi si discute nel senso però intanto che ci sia una
Sì si può fare un referendum sulla legge sul referendum però diciamo il problema principale in questo momento dal punto lista politico e che il Partito socialista pongo una condizione chiara per la partecipazione al governo questa è l'unica cosa che io vedo per il resto possiamo affiancarci tutto le mobilitazioni contro già faremo il possibile
è in questo senso ha ragione Nicoletta insomma un po'di sangue dalle rape riusciamo ancora calarlo qualche cosa selettiva riusciamo a farlo però se dobbiamo pensare a una grande manifestazione non possiamo che pensarci dopo le caldi che stanno decimando la città di Roma mi pare complicato che adesso lo diciamo avere una grande capacità di mobilitazione però questo fatto qua grava ecco questa responsabilità e in questo senso questo è un segnale anche molto forte del senso della partecipazione socialista al governo grava innanzitutto partito socialista se il partito socialista entra in questo governo garantendo il referendum è una cosa Polizzano otto mila gamma Magagni ci saranno dei ministri inaccettabile ci sarà un programma però c'è un un punto su cui si può dire è stato portato a casa qualcosa senta giornalista ed in questo governo senza garantire il referendum in entro l'anno vuol dire che siamo stati truffati Ettore con grande franchezza de ne terremo le conclusioni
Grazie buonasera a tutti