Il "fai-da-te" pensionistico prospettive, strumenti e garanzie della previdenza integrativa

Il modo in cui
Noi articoleremo la nostra giornata di lavori ringraziando intanto tutti quelli che sono già intervenuti sono presenti con partendo dalla prima relazione
Che viene svolta dal direttore generale del CREL Fornari
Verso una nuova fase dello stato sociale che darà inizio possedeva un'altra relazione poi naturalmente gli interventi ci regoleremo nel corso del dibattito augurandoci anche che l'attenzione sia soprattutto certo in sala ma anche poi fuori rispetto a questi temi in giorni in cui contemporaneamente si tengono analoghi convegni su questi tipi di tematiche per esempio quello di Milano in corso quasi in contemporanea con l'otto non dirò in concorrenza ma certamente comunque fa parte di questo grosso dibattito
La UIL cioè
E adesso ne discuteremo insieme su quelle che sono le sue proposte le proposte del tre e della UIL che oggi andiamo ad illustrare mai
In questo convegno dedicato alla previdenza
Avremmo voluto dare un contributo alla soluzione di uno dei gialli più intricati degli ultimi anni e cioè la contesa su quanto debbano aumentare i contributi per evitare il collasso dell'INPS nel medio periodo
Pensavamo che un confronto diretto all'americana per gli autorevoli personaggi implicati nella querelle
Avrebbe potuto chiarire i motivi di discordanze che sono una sfida al nostro buonsenso oltre che la loro stessa credibilità differenze infatti di ventidue ventitré punti o di sedici diciassette nella migliore delle ipotesi tra le varie versioni in circolazione non sembrano certo fatte per dare lustro alle scienze o forse dovremmo dire meglio alle arti
Statistico attuariali
La disputa è tutt'altro che accademica
E si prestava un faccia a faccia che avrebbe potuto aiutarci come sindacato a capire meglio come affrontare questa delicata questione che poi a monte di tutte le decisioni che dovremo andare a prendere anche sul tema della previdenza integrativa
Senonché il mite professor Giuseppe Albaro uno dei personaggi coinvolti come protagonisti di questa disputa e qui presente ed era disponibile
Quello che avrebbe potuto essere uno dei suoi interlocutori professor Castellino si è dichiarato impossibilitato dedicarci neppure mezz'ora per un'intervista televisiva che erano potuto proiettare
In questa sala al quantomeno
Il dottor Mor caldo della Banca d'Italia si è dichiarato suo malgrado egualmente indisponibile perché come è noto i funzionari della Banca d'Italia scrivono ma non parlano
Il nostro modesto tentativo di contribuire a risolvere questo giallo è naufragato
E continua così a permanere un'incertezza che ha molto di grottesco su un tema fondamentale per l'economia italiana senza che nessuna autorità faccia qualcosa di concreto
Per rimuovere questa situazione oltretutto non è che il clima di questa legislatura sia dei più appropriati per riallacciare i nodi di quella riforma globale che si era impantanata nella legislatura scorsa tra il sì e inizi
Dei gruppi parlamentari
Si direbbe quasi certe volte che governo e Parlamento giochino a comportarsi con il nostro sistema di previdenza sociale come quegli infermieri cinici di un ospedale di las Vegas che furono scoperti mentre scommettevano tra loro sullo ora precisa in cui si sarebbe verificato
Il decesso dei malati affidati alle loro cure
L'apparente facilità a gestire il sistema di ripartizione che secondo l'interpretazione italiana consiste nell'organizzare continui passaggi di cerini accesi da una categoria un'altra
Oppure da una generazione a un'altra la quale ultima per definizione non può difendersi in quanto futura
Sembra favorire nonostante tutto la permanenza
Di un inossidabile serenità d'animo i personaggi che invece avrebbero il compito di gestire il trapasso ad un sistema finanziariamente meno all'igloo anche se politicamente meno redditizio
In una intervista mondo economico onorevole Cristofori ancora non molto tempo fa spezzava una lancia per una pensione da dare le casalinghe sulla base di un contributo assai modesto
Certo ci saranno problemi di finanziamento di questa specie spiegava l'onorevole Cristofori ma siccome le pensioni scatteranno solo tra vent'anni questi problemi non ci riguardano se ne dovrà preoccupare semmai legislatore del due mila e ci
Non potrebbe essere teorizzato con maggiore serenità il principio del dopo di noi il diluvio da parte proprio di chi appartiene come diceva quel ristretto gruppo di persone investite della responsabilità della riforma di un sistema di cui nessuno
Al di là delle dispute sui bilanci paralleli osa disconoscere la crisi e nei confronti del quale tutti comunque ammettono la necessità di apportare più o meno radicali varianti
Sarebbe folle infatti pensare che il nostro Paese possa arrivare tra vent'anni con la legislazione invariata a destinare alla previdenza
Obbligatorio il venti per cento del proprio credito nazionale contro cifre molto più modeste dal nove al sedici per i nostri partner OCSE
Ed è in questa situazione di incapacità di fare scelte strategiche aggravata da incertezza sui reali equilibri finanziari della previdenza pubblica che si presentano sulla scena oggi dei nuovi interlocutori
I fondi pensione
E si capisce subito che qualcosa stavolta potrebbe cambiare realmente nel vecchio copione perché questi fondi che bussano alla porta non sono un soggetto qualunque sono un interlocutore forte
Sono una realtà che comunque si voglia giudicare l'ha cambiato non solo il sistema previdenziale ma la faccia dell'economia in tutti i paesi in cui è riuscita a insediarsi
Una realtà quindi che promette di muoversi come un elefante tra i soprammobili del vecchio scenario spiazzando un po'alla volta tutti gli interlocutori governo partiti INPS aziende lo stesso sindacato oggi si calcola che l'estensione della preveda collettiva dei mezzi di produzione da parte dei lavoratori in America è superiore a quelle che si riscontra in paesi come la Polonia cubica Jugoslavia eppure si tratta di istituzioni relativamente giovani perché il vero lancio dei fondi neri negli USA e come sappiamo è avvenuto dopo il cinquanta quando contro il parere dei sindacati presidente della General Motors riuscì a realizzare il primo fondo allarga componente azionaria
Più o meno a partire da questo periodo i fondi hanno comperato il ogni anno circa l'uno uno e mezzo per cento del capitale azionario delle società quotate nel quinquennio ottantuno ottantacinque quasi il settanta per cento di azioni obbligazioni emesse dalle imprese americane è stato coperto dai fondi pensione assieme all'assicurazione sulla vita
In modo silenzioso e invisibile dice Peter Brook i fondi pensione il socialismo dei fondi pensione ha invaso l'America
I fondi pensione secondo questo scrittore sono
La rivoluzione invisibile quella di cui nessuno si è accorto quando la litania del settantasette non sapeva dove battere la testa per trovare denaro fresco per comprare i grossi settecentoquarantasette lady di salvezza la trovo
Nel finanziamento di un fondo pensioni americana che compro obbligazioni a trent'anni all'otto e mezzo per cento
Un tipo di investimento ha raccontato il direttore della cattedrale è un nostro seminario inspiegabile per la nostra logica e soprattutto per i nostri tassi la nostra situazione di allora ma perfettamente normale nella filosofia di un grande investitore di lungo periodo
Quanto ai fondi pensione giapponesi si sa che negli ultimi tempi si sono diventati dei protagonisti nelle grandi borse del mondo quando c'è una fase particolare della Borsa di Londra Aldino Jorge diceva Marco vitale
In quella stessa occasione tutti cominciano a domandarsi cosa faranno i fondi pensione giapponesi
Il fondo pensione dei dipendenti delle Poste britannico che è uno dei più antichi anche uno dei più potenti del mondo
Il meccanismo di capitalizzazione unita la continuità di flussi di risparmio la stabilità di depositi alla lunghezza del periodo che precede l'erogazione delle prime rendite
Finisce col costituire un meccanismo diabolico che assicura un accrescimento indefinito del patrimonio e quindi del potere economico e finanziario di queste strutture non per niente in America si vuole passare nel trentanove dal meccanismo di capitalizzazione a quello di ripartizione
Nel fondo pensioni pubblico proprio perché si prevedeva che questo fondo arriva con un atto tali risorse finanziarie da acquistare nel tempo la maggioranza delle azioni
Quota
Moltiplica in modo esponenziale la sua produzioni di leggi quasi come si legiferare avesse un ruolo auto consolatorio il prodotto normativo fosse un fine invece che un mezzo
Spostare questo tipo di pressioni almeno in parte verso la previdenza integrativa
Significa spostare in direzione di un sistema in cui finalmente saranno i gruppi a stabilire non solo quanto vogliono aderire ma anche quanto sono disposti appagare per ottenerlo dice sì pagare i improprio
Non far pagare ad altri
E pagare direttamente senza lo schermo del sistema tributario e senza l'Inter posizioni interessata del sistema dei partiti
Che come nell'estate dell'effimero fingono di dare grati se ciò che comunque appagamento perché prima o poi ci sarà pure qualcuno che dovrà mettere le mani in tasca e salda ricco
Il problema della crisi della previdenza pubblica non si limita però soltanto alla questione dell'assenza dell'assistenzialismo e della deformazione del principio di solidarietà in un sistema di massa
Sappiamo tutti che la crisi è legata anche una serie di fattori oggettivi che agiscono su scala per così dire planetaria di carattere demografico connesse le modifiche al mercato del lavoro e della struttura dell'occupazione della stessa economia
Certamente nel caso italiano questa crisi coinvolge anche
Questione di produttività ed efficienza che sono comuni a gran parte dei nostri servizi pubblici e che non vanno sottovalutate quando ci si pone il problema dello status di cittadino e del rapporto tra cittadino e istituzioni
Vi è un aspetto fondamentale del problema della democrazia e quando ci si pone anche il problema di un ruolo nuovo addirittura ancora più allargato della struttura pubblica
Sono dunque molti fattori che cospira no oggi per rendere ancora più urgente quella riforma della previdenza che finora il legislatore ha sempre cercato di relazionare
Così come sono molti gli aspetti su cui bisogna incidere non ultimo quello del sistema contributivo di razionale che è una vera tassa contro l'occupazione
Non mi fermo su questi punti perché su di essi già un'elaborazione del sindacato e della UIL particolari quello che mi interessa mette in evidenza e che vuole rivalutare il ruolo della previdenza pubblica come preminente per l'oggi per il domani
Non può significare a nostro avviso sparare sulla Croce Rossa
Dei fondi pensione i fondi ci sono hanno un significato sociale euro economico assai rilevante
Essi su questa strada qualcuno pensa sia possibile tornare indietro verso forme di monopolio pubblico
Si sbaglia
E questi fondi sono una sfida e anche grande per lo stesso sindacato in primo luogo per la sua capacità di coinvolgimento per non dire di gestione né i grandi fatti economici il realizzazione dei fondi mette in movimento
Un sindacato che non si limiti a fare il broker allevatrice dei fondi che non si limita a dire lavoratori di mettere i risparmi una fiduciaria gestita magari
Dai padroni
Ma in prima persona decide di coinvolgerci nella gestione
Di questi fondi certo da solo non da solo ma in associazione sia pure minoritaria con altri operatori bene questo è un sindacato risalente diverso da quello di appena dieci anni fa anche se c'è
Da fare per tutto un grosso lavoro culturale informativo da fare per arrivare
In termini concreti a realizzare questa maturazione questa è la primazia
E c'è poi la seconda sfida con in quella di vedere in termini più propriamente politici quale uso fare delle grandi masse finanziarie azionari che saranno
Strano patrimonio di questi fondi un sogno di un nuovo piano mai penali italiane a di una mitica transizione indolore al socialismo
O non piuttosto come diceva benvenuta a Milano al convegno degli agenti di cambio l'ambizione di contare più realistica
L'ambizione di contare in un mondo quello della finanza in cui il sindacato oggi è completamente scoperto anche la semplice possibilità di far valere all'interno dell'impresa e la richiesta di godere dei diritti di informazione e di controllo
Di cui sono portatori di azionisti
è una posizione una posizione che sta molto laica e pragmatica tutt'altro che utopistica e destinato comunque ad allargare i poteri del sindacato in un'economia
In cui la componente finanziaria diventa sempre più importante
E con questo si si lega un altro passaggio culturale l'urgenza di non essere più solo antagonistico assentisti su questi temi
Di convincerci che borse finanza non sono più affari poi lor signori ma questioni che coinvolgono sempre più da vicino la vita di tutti noi e quindi anche in prima persona i lavoratori e le loro organizzazioni il creole dal canto suo intende accompagnare questa maturazione con una serie di iniziative di Gratteri informativo documentario per seguire più da vicino i grandi temi della finanza di risparmio della finanziarizzazione dell'economia
Tra queste c'è in primo luogo il progetto di un osservatorio sul risparmio dei lavoratori
Che seguirà per così dire in tempo reale con cui rilevazione all'anno le variazioni delle tendenze e delle aspettative dei lavoratori risparmiatori relazione ai mercati finanziari alla previdenza integrativa continua evoluzione
Se a proposito dei fondi come dicevo come dicevo siamo dunque in disaccordo con i nostalgici del monopolio pubblico questo non significa però che siamo d'accordo con quanti vorrebbero andare avanti sulla strada
Di queste nuove iniziative all'insegna del liberismo più sfrenato
Ci sono problemi grossi di regolamentazione di queste nuove iniziative sono problemi di finalità di garanzie di strumenti di modalità di gestione di controlli che vanno attentamente affrontati e regolamentati tanto per fare un esempio di cui molto si discute il fondo della Montedison
Del quale mi auguro poi ci possa essere anche un illustrazione da parte dei dirigenti del foro e che hanno partecipato in prima persona all'attuazione di questo accordo questo fondo dicevo ha avuto sì un suo ruolo varianti apripista di lancio della tematica di fondi pensione
E credo che tutto sommato i sindacati vittime ci siamo trovati in qualche modo
Ho indotti obbligati ad accettare la proposta che dall'azienda di veniva fatto
Però per quanto ci riguarda la conclusione a cui noi come creme giungiamo in questo fondo non può costituire un modello esportabile ad altre aziende ad altri settori
E giustificato infatti che non fonda prestazioni definite in cui l'azienda impegnata per un certo risultato e sopporta i rischi
Sia l'azienda stesse ad Hariri il potere della gestione e meno giustificato che ciò accade in un fondo a contributi definiti in cui il rischio della mancata prestazione sostenuto unicamente da lavoratori
Ed è ancora meno giustificabile che questa gestione avvenga tramite una società fiduciaria sottratta ai normali controlli cui soggiacciono i fondi d'investimento da un lato e le assicurazioni dall'altro senza vincoli circa la possibilità di porre in essere atti che comportino conflitti di interesse tra i beneficiari l'azienda culla fiduciaria staccato
Con la possibilità almeno secondo le intenzioni proclamate di cui siamo a conoscenza di fare ricorso anche operazioni tipo contratti a premio a riporto cioè le tipiche operazioni speculative che sono precluse ai Comuni fondi
Io credo che qualunque persona di buonsenso dovrebbe concordare sul fatto che i fondi pensione debbono avere non certo meno ma più limiti
Più garanzie e più controlli dei fondi comuni di investimento dove si entra per realizzare dei guadagni e non delle rendite di lungo periodo e da dove quanto meno si può uscire l'idea che i risparmiatori se ne debba star là per forza e per una ventina d'anni mentre i gestori controllano i suoi risparmi destinandola operazioni anche a breve sui titoli magari quelli stessi della società di controllo del gestore delle collegate
E l'idea che a nostro avviso non si concilia con le finalità che dovrebbe avere la previdenza integrativo
Secondo la senza eccezione di questo termine
Quando la previdenza integrativa viene realizzata attraverso quello che potrebbe essere il suo strumento normale cioè quell'assicurativo esistono già sufficienti garanzie sulla tipologia degli investimenti sui criteri di gestione
Negli altri casi ci sono indubbiamente dei rischi che non possono essere trascurati che devono essere affrontati con una idonea regolamentazione
Dire che una macchina può rischiare di provocare incidenti o di uscire fuori strada non significa però dire che vanno abolite le macchine significa semplicemente stabilire alcuni criteri di sicurezza per le macchine e alcune regole di circolazione per i guidatori
Queste quanto oggi dobbiamo fare al più presto se vogliamo evitare che attraverso i fondi pensione sorga una funga aria del genere titoli atipici in cui sia legislatore sia lo stesso sindacato farebbero fatica a districarsi
Il modo del resto in cui i problemi sono stati affrontati e risolti via via che si presentavano i paesi in cui i fondi sono operanti
Dimostra che non è il caso di fare del catastrofismo potremo fare i siti del Giappone dove per evitare ripercussioni sulla Borsa sono autorizzati i fondi a investire all'estero
Della Gran Bretagna dove per evitare cosiddetto rischio Della Porta della mancata portabilità si sono stabilite di recente delle norme che danno del determinate garanzie ai lavoratori che lasciano presto l'azienda il sistema di riassicurazioni prodotto negli USA contro i rischi di il fallimento dell'azienda con Volga anche la pelvi rendita
Da parte del lavoratore
Questa disciplina quindi che noi auspichiamo
Per la quale vogliamo lavorare
Dovrebbe trovare la sua sede naturale in una
In questo famoso provvedimento generale di riforma del sistema pensionistico a cui accennavo all'inizio un provvedimento che dovrebbe ridisegnare lo spazio della previdenza pubblica e quindi per sottrazione stabilire spazi agevolazioni e limiti
Di quella privata
Poiché purtroppo non c'è molto da scommettere sulla possibilità che il Parlamento in una fase come questa di grande crescente conflittualità riesca a trovare il coraggio di un provvedimento comunque difficile qui si pone il problema io oppongo senz'altro
Anche Puglie credo proporrà di vedere come si concilia questa necessità di una
Soluzione legislativa immediate il più possibile i fondi pensione con l'opportunità che questa soluzione stia dentro un provvedimento generale sia
Con questa armonizzate coordinato è un poema pratiche potremo risolvere politicamente come utile
Nel modo più appropriato perché non è facile fare una scelta per una folata stadio che lo dovremo vedere quello che succede nei prossimi mesi
Vorrei fare qualche breve conclusione
Primo sul ruolo dei fondi pensioni fondi pensione non saranno certo il toccasana per la nostra economia del resto nessuno credo lo pretenda
Però non si vede perché anche da noi regolamentati in modo opportuno non potrebbe svolgere una parte almeno di quel grosso ruolo che essi svolgono indubbiamente in tutti i paesi industrializzati del mondo
Se non altro e si potrebbero contribuire a dirottare tutta una serie di domande di pressioni che oggi si indirizzano in maniera perversa sulla previdenza collettiva e già questo sarebbe un grosso risultato
Abbiamo forse oggi la possibilità e l'occasione
A proprio attraverso l'avvento di queste nuove strutture di stabilire nuove sinergie tra pubblico e privato e di costruire un sistema più articolato più flessibile meno rigido di stato sociale
Un sistema al passo con la diversa struttura dell'economia e con le mutate esigenze dei gruppi sociali
Dopo quella che potremmo individuare con una prima fase dello stato sociale basata sull'assicurazione e una seconda fase basata sulla sicurezza sociale sulla mutualità sulla redistribuzione ma anche sul pieno velinismo e sull'assistenzialismo
Che stiamo probabilmente avviando verso una terza fase che dovrà essere caratterizzate da un mix equilibrato di pubblico e privato
Nell'ambito di un sistema compresi in cui al pianeta imprese si affiancheranno integrandolo una costellazione di mini sistemi su base settoriale o aziendale
Il pianeta previdenza si confronterà quindi con il mercato determinando nuovi strumenti tarati sulle esigenze di gruppi ma capaci di costituire nel loro insieme una struttura significativa di intervento nella previdenza e nella stessa economia
Certo tutto questo pone problemi seri alla sinistra e al sindacato
Perché l'avvento del mercato in un settore finora squisitamente riservata la dinamica delle tutele e degli ammortizzatori sociali comporta dei passi avanti sul piano dell'efficienza certo ma anche dei rischi
Perché il mercato è quello che o lo si nega o lo si accetta ma se lo si accetta bisogna sapere che essa connaturata anzi una marcata propensione alla disuguaglianza rigorismo
Il problema quindi è quello che il sesso che si crea come sindacato quando ci troviamo di fronte alla contraddizione tra egualitarismo e professionalità
Il rischio c'è e con la previdenza integrativa va non avanti alla meglio le aree privilegiate del mondo del lavoro
E con questo rischio bisognerà fare i conti studiando i rimedi correttivi più adeguati negativi per esempio da voi le sta mettendo ad essa appunto
Come è stato annunciato l'ipotesi di un sistema integrativo che metta tutti lavoratori sullo stesso piano a prescindere dall'azienda maggiore o minore più forte o più debole qui si sono occupati
In modo da eliminare così con questo strumento di previdenza integrativa anche quegli aspetti negativi che il sistema pubblico strutturalmente determina ai danni dei lavoratori di questo settore per le caratteristiche di precarietà e discontinuità del loro lavoro
Quindi questa soluzione del mercato che entra nella nella previdenza ai suoi però piccoli contro come ogni cosa ci sarà meno solidarietà
Ma anche meno assistenzialismo meno equità ma anche meno clientelismo una cosa è certa perlomeno i fondi pensione a differenza dell'INPS e non rischieranno di spargere pensioni di invalidità a piene mani nel collegio elettorale di questo qui il deputato di questo o quel segretario di partito
La terza fase della previdenza sociale e destinata a bypassare in qualche modo per una grossa fitta il sistema dei partiti
Mettendo in mora la gestione dello stato sociale concepita come un gigantesco strumento di manipolazione di mediazioni politica del consenso
Determinando una dislocazione di potere che indubbiamente non sarà indolori e che quindi fatalmente incontrerà colpi di coda e resistenza
Tuttavia questo ripensamento delle vecchie strutture dello stato sociale è uno dei megatrend della nostra società che difficilmente saranno arrestati e Sandra avanti dovrà coinvolgere anche il sistema sanitario e le stesse usure
Strutture a cui così slancio rivoluzionario si era voluto assegnare tutti Poteri all'insegna della democratizzazione della salute che poi si sono rilevati rivelate centro di gestione dell'inefficienza centrali di piccolo governo dei bisogni da parte
Dei partiti
Simbolo di uno stato sociale che non abbiamo immaginate voluto al servizio dei cittadini che invece pone i cittadini un rapporto arrogante di sudditanza e di prevaricazione trattandolo come strumento per un sistema di potere basato sull'incesto tra politica affari tra politica e clientele questo
Ecco uno dei grossi programmi
Il governo che questa legislatura ha davanti affrontare questo promette la riforma dell'autore anche della stessa presidenza
Sì sì vana ricerca di un programma
Il problema in definitiva però qui come nella previdenza a nostro avviso e quello di non stabilizzare sistemi paralleli
Di non creare duplicazioni di strutture che produrrebbero duplicazione di costi e forse duplicazioni anche di inefficienze bisognerà quindi arrivare a soluzioni che armonizziamo i rapporti i rapporti tra i due settori
Ridimensionando il pubblico ma anche Steno con cautela con cautela e senza debolezze l'avvento del privato negli spazi del pubblica avrà
Liberale
Ridimensionare non significa svalutare significa praticare una cura dimagrante a strutture pubbliche divenute troppo pletoriche per poter essere insieme quelli funzionali
Queste non quella dei no alla realtà che viene avanti è la strada giusta pretendere di fare una battaglia delle imprese dicendo no ai fondi pensione sarebbe come vuole risanare le Ferrovie pretendendo di bloccare i trasporti su strada
Le imprese deve trovare dentro di sé e non nella lotta contro nemici esterni la via del suo risanamento noi vediamo un sistema in cui imprese che acquisisca un suo ruolo effettivo di gestore di un polo pubblico risanato
Ruolo che essa avrebbe comunque rimarrebbe assai grande anche se parzialmente ridimensionato evitiamo una pluralità di gestori attorno al polo della previdenza integrativa
Assicurazioni banche fondi d'investimento lo stesso INPS e perché no
Sì ci riesce marittime di concorrenza però con altri non il regime di monopolio
Grazie
Fra la seconda relazione di Bruno Bugli sulla previdenza fra pubblico e privato fondi azionari fondi pensione il sindacato e la sua strategia
Il tema della previdenza e notoriamente complesso è rilevante pensare di affrontarlo seriamente e concretamente basandosi quasi esclusivamente su modelli e su esperienze di Paesi esteri
Sarebbe come scegliere la cravatta da indossare senza tener conto dell'abito che l'accompagna
Non esiste un modello di previdenza valido per tutte le realtà ogni paese ha la sua storia le sue risorse il suo ordinamento le sue esperienze e anche le sue abitudini
La previdenza è risultato di tutti questi fattori e come essi si adegua al mutare della realtà
L'Italia in questa materia non ha nulla da invidiare a nessuno
L'impegno dei sindacati e le lotte dei lavoratori hanno costruito nel tempo un sistema di previdenza pubblica obbligatoria per tutti i lavoratori subordinati autonomi che può ritenersi soddisfacente
Se poi consideriamo anche il trattamento di fine rapporto il cosiddetto TFR si perviene alla constatazione che il livello di copertura in termini di prestazioni monetarie apprestata in Italia per le esigenze della terza età
Per intenderci per quella successiva all'età del non lavoro e il più elevato in assoluto sul piano mondiale
Possiamo quindi affermare che nel nostro Paese almeno a partire da giugno dell'ottantadue data dell'ultima modifica normativa che ha migliorato i criteri di calcolo delle pensioni INPS
La previdenza pubblica ha realizzato in larga misura l'obiettivo previsto dalla Costituzione l'articolo trentotto secondo comma cioè quello di assicurare ai lavoratori
Mezzi adeguati alle loro necessità di vita in caso di infortunio malattia invalidità e vecchiaia disoccupazione involontario
Da ciò deriva che la teoria delle tre fasce o dei tre Piers come suol dirsi secondo noi non è applicabile nel nostro Paese
La funzione che altrove affidata alle prime due fasce quella pubblica a carico dello Stato generalmente bassa e spesso uniforme nell'importo
E quella integrativa a carico della produzione e correlata alla retribuzione percepita e ai contributi versati e svolta in Italia da una sola fascia
Quella oppure della previdenza obbligatoria a carico della produzione e correlata alle retribuzioni percepite o ai verdi d'impresa per i lavoratori autonomi
Alla previdenza obbligatoria si affianca per coloro che sono inabili al lavoro che sono sprovvisti dei mezzi necessari per vivere l'intervento dell'assistenza pubblica previsto anch'esso dalla Costituzione
Questa situazione non è da considerare casuale anzi è stata fortemente voluta attraverso gli anni
Né ci siamo pentiti di una tale scelta che si basa sul concetto di solidarietà ed è tesa a garantire una vecchiaia serena a tutti i lavoratori affrancando lì dalle vicissitudini e dalle traversie che possono colpirli durante la loro vita
Ciò significa che in Italia non esistono motivi né spazi per la previdenza integrativa privata
è nostra convinzione e cercheremo di dimostrarlo che tali spazi esistono anche se certamente non nella misura di altri paesi ove la previdenza integrativa assumono rilevanza vitale e generalizzata
Finalizzata come ad assicurare al lavoratore mezzi adeguati per l'età del non lavoro
Infatti per quanto riguarda il nostro sistema pensionistico mia per quanto lo queste manutenzioni suo sia il più avanzato del mondo dicevo lascia alcune aree non sufficientemente coperte e precisamente
Coloro che per motivi vari non riescono ad acquisire una adeguata anzianità contributiva si pensi per esempio ai lavori stagionali lavoratori stagionali e ai precari coloro che per motivi vari non riescono ad acquisire una retribuzione adeguata alle esigenze di vita si pensi per esempio alle collaboratrici familiari coloro che superano il tetto pensionabile per cui otterranno una pensione con un rapporto inversamente proporzionale al crescere della retribuzione
Esiste poi un altro motivo di fondo valido per tutti
Il rendimento della pensione è una funzione di due elementi l'anzianità assicurativa e la retribuzione finale che nessuno al momento di entrare nell'assicurazione conosce o può prevedere con una certa sicurezza
In altri Paesi alle carenze dei primi due livelli previdenziali si può sopperire con la previdenza individuale ossia con le polizze vita
Anche in Italia alle carenze del sistema previdenziale obbligatorio si può sopperire con le polizze individuali
Tuttavia è senz'altro più equo e socialmente più valido un intervento della previdenza integrativa intendendo con questo termine ora una previdenza privata non obbligatoria
Non individuale ma collettiva che interessi tutti i lavoratori sia privati che pur
Con queste caratteristiche la previdenza integrativa è in effetti aggiuntiva di quella obbligatoria in quanto la sua misura non dipende né è correlata strettamente ad essa
Esistono ovviamente punti di contatto fra i due sistemi nel senso che alcuni limiti fissati dalla previdenza obbligatoria come l'età pensionabile il tetto pensionabile hanno necessariamente riflessi anche sulla previdenza integrativa
Ma restano concettualmente due cose diverse
In sintesi la previdenza aggiuntiva potrebbe essere regolata anche in modo autonomo Poulsen evidente l'opportunità di una disciplina contestuale a quella della previdenza obbligatoria
Sarebbe però profondamente sbagliato e come lui ci batteremo per impedirlo cercare di collegare queste due facce della previdenza in modo tale da innescare un progressivo svuotamento della prima l'obbligatoria per espandere a dismisura la seconda quella aggiuntiva
Per questo motivo non condividiamo la tesi di fissare un tetto alla contribuzione pari al tetto pensionabile
Allo scopo di liberare risorse ossia risparmi contributivi da destinare al finanziamento della previdenza integrativa
In alternativa proponiamo di mantenere la contribuzione sull'intera retribuzione e rendere nel contesto pensionabile una quota della retribuzione eccedente il tetto
Qui la nostra proposta del cinquanta per cento ma ovviamente la la la e discutibile si può discutere sulla sull'entità
In tal modo non si decurtare ebbero le entrate dell'INPS si realizzerebbe ugualmente la solidarietà fra coloro che guadagnano di più e coloro che guadagnano di meno
Si renderebbe più facile l'omogeneizzazione dei trattamenti di coloro che non sono sottoposti ad alcun tetto pensionabile
Si darebbe una risposta accettabile alle proteste di quanti versano contributi oltre il petto senza ricevere una prestazione corrispettiva
La pensionabili Tarsia pure parziale dell'intera retribuzione dovrebbe peraltro essere realizzata in modo da neutralizzare possibili impennate retributive negli ultimi anni di lavoro che avrebbe l'effetto deleterio sul bilancio dell'INPS in quanto le prestazioni erogate non verrebbero coperte da una contribuzione adeguata
Non condividiamo le pure l'ipotesi di sottrarre dall'imponibile contributivo INPS gli importi eventualmente versati dai lavoratori a Fondi integrativi di pensione
Consideriamo già con qualche perplessità la tesi che non siano assoggettabile a contribuzione i versamenti effettuati dai datori di lavoro in quanto ciò diminuisce l'entrata in se la pensione dei lavoratori
In questo caso però occorre tener conto che tali versamenti non entrò realmente a far parte della retribuzione della busta paga in quanto accreditati dal datore di lavoro direttamente i fondi pensione
E che il loro assoggettamento a contribuzione INPS influire ebbe negativamente sulla propensione delle in prese a partecipare al finanziamento della previdenza integrativa tutto ciò non vale però per i versamenti a carico dei lavoratori
Escluderli dalla contribuzione INPS significherebbe fare un regalo insperato al padre alle controparti intaccare il principio che i contributi INPS si applicano sull'intera retribuzione
Oltre che diminuire le entrate INPS e le pensioni dei lavoratori
Non ci sembra che tutto ciò possa essere paragonato con il risparmio peraltro molto basso che otterrebbero i lavoratori non pagando il contributo INPS sui loro versamenti al fondo pensione
Risparmio che in parte verrebbe eroso dall'aumento correlativo delle tasse
Con ciò riteniamo anche di aver rassicurato quanti vedono nella previdenza integrativa il grimaldello per far saltare il sistema previdenziale pubblico che è lontano dalle nostre intenzioni tanto per essere chiari
Confermiamo invece l'impegno di pervenire al risanamento e al consolidamento della previdenza obbligatoria separandola dalla giungla assistenziale che la soffoca e omogeneizzando la giungla dei trattamenti che la rende iniqua
Per riassumere la UIL concepisce il sistema di sicurezza sociale in questi termini
Allora assistenza sociale erogata a carico dello Stato ai cittadini che si trovano in stato di bisogno in relazione al reddito familiare posseduto
Previdenza pubblica erogata da enti previdenziali ai loro assicurati in relazione all'anzianità contributiva e alla retribuzione percepita
Obbligatoria basata sulla solidarietà gestita a ripartizione o anche altri sistemi misti finanziata dai contributi dei datori di lavoro e dei lavoratori
Garantita in ultima istanza dallo Stato
Previdenza integrativa
Di natura privata e contrattuale
Collettiva ma con diritto di recesso basata sulla mutualità
Finanziata generalmente da contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro privati e pubblici gestita a capitalizzazione collettiva senza interventi di ripiano debiti a carico dello Stato previdenza individuale di natura privata e personale in genere consistente nella sottoscrizione di polizia assicurati
Il quadro viene completato introducendo il concetto di risparmio
Non v'è dubbio che la previdenza sia una forma di risparmio ma non tutto il risparmio può essere definito previdenza
In particolare si può parlare di previdenza allorché si è in presenza di un risparmio accantonamento di denaro con almeno due caratteristiche
Un vincolo di durata sino al verificarsi di rideterminati eventi futuri la certezza della corresponsione della prestazione al verificarsi dell'evento previsti
A nostro giudizio il concetto di previdenza comporterebbe un altro requisito
La prestazione dovrebbe essere di natura dovrebbe avere natura di una rendita vitalizia in quanto soltanto così si raggiunge lo scopo di assicurare le esigenze di vita per il discorso che facevamo all'inizio
Questo discorso peraltro ci porterebbe diritto ad altri considerazione ad esso collegate e cioè il problema della reversibilità e la indicizzazione delle prestazioni
Entreremo suoi in una sorta di concetto di adeguatezza della prestazione che è senz'altro un carattere distintivo della previdenza obbligatoria
Ma che forse sarebbe improprio ed eccessivo richiedere per lo meno nella stessa misura per quanto riguarda la previdenza
Facoltà
Resta però una nostra propensione naturale ad evitare per quanto possibili soluzione incerte ed aleatorie come quelle che ha richiamato anche nel suo intervento Fornari del fondo Montedison
In cui il lavoratore sa quanto versa ma non sa se e quanto riceverà
Ci rendiamo perfettamente conto che l'accordo Montedison ha avuto se non altro il pregio di rappresentare il primo esempio di fondo integrativo sottoscritto dalle tre organizzazioni sindacali
Compresa la CGIL che notoriamente avversa la previdenza integrativa e che sarebbe stato difficile rifiutare l'offerta della controparte di raddoppiare automaticamente gli accantonamenti fatti dai lavoratori
Ma riteniamo che per il futuro questo modello debba essere superato in quanto non offre le garanzie di certezza che riteniamo debbano essere presenti in qualsiasi accordo sulla previdenza integrativa
Tra l'altro occorre ricordare che i contributi del datore di lavoro e del lavoratore sono esentati da tassazione quando sono versati adempio Cassi
Avente esclusivamente fine previdenziale così dice l'articolo quarantotto del testo unico sull'imposta dirette
Per cui esiste il pericolo che se venisse meno messo in discussione il fine previdenziale del fondo verrebbero automaticamente sottoposti a tassazione i contributi versati allo stesso ma l'esperienza Montedison deve essere superata anche per un altro motivo perché non riconosce al sindacato alcun ruolo nel momento gestionale
Siamo consapevoli che esiste un solo modo per gestire sindacalmente la previdenza che scaturisce da un accordo contrattuale
Disporre di strumenti unitario di gestione
Ora fintanto che il sindacato non si doterà di questi strumenti che potrebbero consistere ad esempio ma non è una cosa necessariamente esclusiva ma potrebbero dicevo consistere in una compagnia di assicurazione appositamente costituita dai sindacati e da primarie compagnie già esistenti ed operanti sul mercato
E illusorio pensare di strappare alle varie controparti il diritto dico decidere e di scegliere
Sotto questo aspetto non solo l'accordo Montedison lo va superato ma anche gli altri che esistono attualmente
Da questa sede allora mi sia consentito rivolgere un appello se volete alle altre due confederazioni
La CISL e la CGIL di valutare con attenzione la proposta che la UIL pubblicamente avanza cioè di costituire insieme uno strumento capaci di dare una risposta
Alle esigenze di certezza e di convenienza che provengono dai lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato
Decidere con rapidità è importante anche per frenare appetiti ed interessi di chi vorrebbe speculare con i soldi dei lavoratori
Ora tornando alla previdenza integrativa vogliamo ribadire e sottolineare la mancanza di una regolamentazione legislativa così come è stato più volte denunciato
Nel nostro ordinamento esistono spezzoni di norme sull'argomento ma non esiste una disciplina organica e coerente
A nostro giudizio una legislazione di sostegno dovrebbe avere i seguenti requisiti
Definire cos'è la previdenza integrativa e quali soggetti possono esercitarla senza preclusioni pregiudiziale
Disciplinare il suo trattamento fiscale e parati scale
Ridere adeguate forme di controllo a garanzia dei lavoratori iscritti
è evidente che l'aspetto più rilevante dal punto di vista dell'incentivazione è il secondo
In proposito va detto che ogni soluzione deve essere confrontata con l'attuale tassazione delle altre forme di previdenza ed anzi dovrebbe essere inquadrata nel discorso più ampio della tassazione del risparmio
Che andrebbe totalmente riscritta
Ci sembrerebbe logico infatti che il grado dell'agevolazione fiscale accordata dal legislatore sia direttamente proporzionale al grado di interesse sociale della prestazione fornita
In parole povere
Riteniamo che l'agevolazione dovrebbe decrescere ma mano che si passa dall'assistenza pubblica alla previdenza obbligatoria
Alla previdenza integrativa alla previdenza individuale a risparmio vincolato al risparmio semplici
Ricordiamo poiché la tassazione va vista nell'insieme cioè sia come agisce sui contributi che vengono accantonati sia sulle prestazioni che vengono erogati ora per restare nel campo della previdenza la situazione in atto è la seguente
Per la previdenza obbligatoria i contributi sono dedotti per intero dal reddito imponibile direttamente al datore di lavoro le pensioni sono assimilati ai redditi da lavoro e quindi tassate al cento per cento
La previdenza integrativa i contributi sono deducibili totalmente dal reddito imponibile se versati adempio cassa aventi esclusivamente fine previdenziale la cosa che ho detto prima
Le erogazioni in capitale di natura assicurativa sono passati al dodici e cinquanta per cento dell'imponibile rappresentato dalla differenza fra il capitale maturato il cumulo di tutti i premi paga
Rende erogate dalle assicurazioni sono passate per intero ma dal primo gennaio ottantotto saranno passate per il sessanta per cento
La previdenza individuale in caso di polizia e non inferiore a cinque anni senza vita prestito il premio pagato deducibile dal reddito imponibile fino ad un massimo di due milioni e mezzo anno
Per quanto concerne le erogazioni va be'c'è un mix rispetto alle due cose che ho detto a seconda se il capitale orrendi
Come si può rilevare ci troviamo nella situazione invero singolare che la previdenza obbligatoria viene ad essere in taluni casi penalizzata rispetto alla previdenza integrativa ed anche a quella individuale infatti il vantaggio di godere della esenzione automatica dei contributi dal reddito imponibile non compensa lo svantaggio della tassazione al cento per cento delle prestazioni
A queste incongruenze occorre trovare una risposta adeguata a nostro avviso poiché non sottovalutiamo la difficoltà di decurtare il quaranta per cento dell'imponibile delle pensioni obbligatorie per adeguarla le altre
La soluzione potrebbe essere quella di riconsiderare complessivamente il sistema di tassazione delle rendite assicurative delle pensioni
Al fine di arrivare naturalmente con la necessaria gradualità ad una regolamentazione omogenea e coerente
Non pensiamo invece sia il caso di inventare limiti astrusi alle deduzioni dei contributi versati
In quanto il carattere collettivo della previdenza integrativa rappresenta di per sé un'efficace moderatore sulla misura dei versamenti
Inoltre il mantenimento della contribuzione sull'intera retribuzione non consentirebbe di utilizzare risparmi a questo scopo da parte di coloro che superano il tema
Diamo volentieri atto al cervo degli interessanti studi recentemente fatti sull'argomento
Ma riteniamo anche forse che la smania di una sorta di scoop giornalistico dell'intenzione del Cerro forse di alcuni giornalisti l'abbia forse indotto ad esagera
Fermamente elevato non è pensabile che il livello della contribuzione integrativa si attesti né oggi né mai forse al massimo previsto dalla legislazione
Mi appare corretto attribuire a progetti legislativi ancora da realizzare tutto il suddetto eccessivo costo senza chiarire che già la legislazione vigente lo consentirebbe
Non appare corretto infine puntare il dito su presunti effetti devastanti della previdenza integrativa e passare sotto silenzio il danno apportato al fisco dal primo gennaio ottantotto con la detassazione del quaranta per cento delle rendite assicurativo
Circa il controllo e le garanzie da inserire legislazione di sostegno riteniamo che coerentemente con la nostra impostazione che privilegia il carattere di rendita vitalizia della prestazione i fondi pensione debbano o potrebbero essere sottoposti a vigilanza ISVAP se erogano direttamente le prestazioni
In caso contrario alla vigilanza sarebbero sottoposte le compagnie assicuratrici convenzionate sulle quali ricade l'obbligo di garantire la prestazione convenuto
Ciò che non è secondo lui accettabile eh eludere ancora una volta come nel caso del fondo Montedison ogni forma di controllo sia sul fondo che sulla società di gestione
Non riteniamo invece che esista un problema per la mobilità dei lavoratori il rapporto alla coesistenza o non esistenza in maniera omogenea di fondi diversificati
Basta prevedere come già avvenuto nei fondi recentemente costituiti il passaggio ad altro fondo qualora esista nella società di destinazione
Ho la possibilità di restare iscritti al fondo di provenienza secondo modalità definire o il problema del riscatto comunque tecnico tecnicamente è possibile trovare soluzioni che non costituiscano delle remore
Direi non superabili per il problema della mobilità fra i lavoratori
Riteniamo praticabile l'idea di utilizzare in tutto o in parte gli accantonamenti Tfr per il finanziamento della previdenza integrativa
In questo caso occorrerebbe sospendere l'applicazione dell'imposta al momento della liquidazione del Tfr qualora lo stesso venga devoluto ad un fondo o ad una compagnia di assicurazione per essere trasformato in rendita si eviterebbe così una doppia tassazione e si incentiverebbe una forma corretta e sociale dei risparmi
Ora per avviarci alle conclusioni
Le analisi gli approfondimenti convegni le tavole rotonde sul sistema di sicurezza sociale sulla previdenza integrativa in particolare sono utili
E servono a chiarire in qualche caso a smascherare atteggiamenti e posizioni marcatamente interessate che su questa complessa vicenda si confrontano da qualche anno
E assolutamente indispensabile tuttavia che si passi dalla fase di studio la fase della realizzazione se non vogliamo chiudere la stalla quando tutti voi sono usciti intendo dire che mentre noi parliamo gli altri agiscono e non sempre nell'interesse esclusivo dei lavoratori
E qui torniamo agli strumenti legislativi l'esperienza ha dimostrato che il riordino del sistema previdenziale non è una legge facile né una legge qualsiasi
Spesso coinvolge la quasi totalità dei cittadini e quindi dei votanti
E naturale quindi che la materia venga affrontata con grande cautela
Specie quando gli obiettivi del riordino non sono quelli di ampliare o migliorare le prestazioni ma consolidare il sistema ripulendo da incrostazioni e da sperequazioni
Che significa pur sempre andare contro alcuni interessi corporativi
Non è naturali invece che da una giusta cautela si passi all'immobilismo totale UA deteriori giochi e rivalità di tipo elettorale come quelli cui abbiamo assistito nella decorsa legislatura da quanto abbiamo iniziato il discorso sul riordino e sono passati ormai più di dieci anni
Non c'è stato un momento forse politicamente più favorevole per realizzarlo di quello dell'ultimo governo del governo Craxi che ha avuto spazio e tempo questa è una motivazione per poterlo portare avanti
A nostra impressione e che non si è voluto cogliere questo momento favorevole che non sappiamo quando e come si ripresenterà tutta la vicenda della costituzione di un apposita commissione speciale per le pensioni presso la Camera dei deputati
Che noi pensiamo in fondo l'abbiamo già detto all'epoca poteva essere anche superfluo perché da tempo esisteva tutta una elaborazione importante sull'argomento c'era un governo è anche un governo piuttosto stabile
Un ministro con potente icone elaborazioni al riguardo le varie commissioni che si erano più più di una volta pronunciate anche a riguardo e comunque c'era sempre la possibilità per i corsi in aula
Tutta questa diciamo esistenza di strumenti che esisteva che già diciamo erano previsti per la discussione rispetto a questa legge beh questa sovrapposizione di questa Commissione speciale è sembrato più una sorta di come dire alibi per di fatto non mandare avanti la discussione di un argomento così importante e forse anche qualche considerazione politica riguardo sarà è stata fatta ora con la nuova legislatura il problema del riordino si ripropone ancora una volta c'è un problema di tempi
In questo secondo semestre dell'ottantasette verificheremo se la legge farà passi in avanti concreti
In caso con contrario proponiamo ancora una volta perché l'abbiamo già fatto nella passata legislatura quando capivamo che il riordino veniva ancora una volta a slittare quindi a passare alla nuova legislatura noi proponiamo dicevo in caso contrario in coincidenza con la decorrenza del primo gennaio ottantotto della prevista equiparazione del trattamento minimo di pensione
Dei lavoratori autonomi a quello dei lavoratori dipendenti proponiamo lo stralcio del riordino di due questioni importanti una quella della previdenza integrativa l'altra quella della ristrutturazione dell'INPS
Per la previdenza integrativa si data di varare la legislazione di sostegno le motivazioni ho cercato di argomentarle nel l'intervento per l'INPS si tratta di impostare una riorganizzazione amministrativa e funzionale dell'Istituto
Tale da renderlo una moderna ed efficiente azienda di servizi capaci di rispondere con rapidità chiarezza e e precisioni alle richieste alle esigenze
Dei pensionati e dell'utente e ciò indipendentemente indipendentemente da quali saranno le regole del gioco stabilite dalla legge di riordino resta un'ultimissima considerazione
E lo spunto me la dà un'intervista che c'è oggi su Italia Oggi dub da parte del presidente dell'INPS
La proposta che in sostanza viene avanzata e quella di fare in modo che anche il problema della previdenza integrativa rientri naturalmente attraverso un confronto salvo verifica eccetera
Nella sfera di attività dell'INPS
Ma io sono per confrontare per confrontarmi con ogni e qualsiasi proposta alla UIL la questo tipo di atteggiamento e quindi si confronterà verosimilmente anche con questa proposta che viene avanzata dal presidente dell'INPS
Ma io faccio però quest'altra considerazione beh di problemi vinto seppe portare avanti quelli che sono i fini istituzionali ne ha veramente tanti anche tutta una serie di obiettivi che sono stati in qualche caso così affidati ai mass media i tre mesi e tutta una serie di altre realizzazioni etc tutto sommato segnano abbastanza il passo ma io credo che se l'INPS con tutta la sua diligenza e anche attraverso la riforma si dedicasse fondamentalmente a fare in modo che l'erogazione della pensione obbligatoria venisse e data in termini più puntuali più precisi
E anche sul piano della lotta alle evasioni contributive fosse più puntuale io credo che avrebbe da lavorare lavorare molto e tranquillamente per i prossimi dieci anni quindi
Sì consideriamo apporto andiamo avanti cerchiamo di confrontarci con questa proposta ma ritengo che i compiti istituzionali dell'intesa siano altri che siano importanti grazie
La terza relazione affidata Salvatore Tutino sulla previdenza integrativa aspetti economici e fiscali può apriremo il dibattito a cui sono già iscritti a parlare una decina di intervenuti
Quando si affronta un tema come quello della previdenza privata c'è il rischio che si possa apparire tutti d'accordo
Mentre non lo si è per niente
O che viceversa posizioni a prima vista contrastanti risultino di fatto coincidenti
Tutto questo può succedere quando non si chiarisce preliminarmente quale ruolo deve avere la previdenza privata e dunque quali devono essere i suoi obiettivi e in che termini si pone rispetto alla previdenza pubblica
Ulteriori elementi discordanza possono riscontrarsi quando si passa ad esaminare concretamente la struttura della previdenza privata per vagliare se in quale misura si un auspicabile controllino la gestione l'impiego dei fondi
Per definire la portata e l'articolazione delle agevolazioni da riconoscere al risparmio previdenziale
Per valutare infine le possibili implicazioni sul mercato del lavoro sulle relazioni industriali il tutto per trarne delle conseguenze operative
Si tratta di questioni non secondarie a fronte delle quali si prospetta un ventaglio molto ampio di soluzioni
Tratterò soltanto alcune di queste questioni
Era già previsto dall'origine la mia relazione esigenze di spazi ulteriori mi inducono a tagliare qualcosa salvo poi leggere letters integrale negli atti finali del convegno
Tratterò nel tutto dei problemi che alcuni problemi di fondo entro quali limiti dunque l'obiettività e perbenista uno sviluppo della previdenza privata in quale rapporto si pone con la previdenza pubblica
Quali importanza in termini di risorse finanziarie mobilitate il fenomeno potrà assumere coi e mi fermerò su due temi specifici quello del trattamento fiscale dei versamenti
E le implicazioni del fenomeno della previdenza privata sul mercato del lavoro
Sul ruolo che dovrebbe avere la presenza privata si riscontra un mio parere due impostazioni nettamente contrapposte secondo la prima la previdenza privata avrebbe o dovrebbe avere una Nuto natura aggiuntiva
La costruzione di una copertura assicurativa privata in sostanza non dovrebbe incidere significativamente sul reddito corrente dell'interessato per contro aumenterebbe la copertura assicurativa oggi erogata dal sistema pubblico
All'assenza di sacrifici presenti si associa Rebbe insomma la promessa di benefici futuri
Una simile impostazione ovviamente prescinde dalla situazione e dalle sorti future della presenza pubblica e dimentichi che il fenomeno della previdenza integrativa alla stregua di un'occasione da non perdere
Come se si trattasse di collettivi Zarri e scusate il termine un elargisce un'elargizione individuale
Un qualcosa riservato finora pochi come se il problema consistesse nell'estendere alla generalità dei lavoratori una sorta di superminimi individuali
La seconda impostazione veri invece nella previdenza privata una sorta di complemento un'integrazione per l'appunto ad una copertura pensionistica pubblica destinata a ridimensionarsi
Contrariamente alla prima impostazione l'origine della previdenza integrativa non sarebbe dunque più un'eventualità
Rappresenterebbe invece una sorta di risposta necessaria alle inevitabili trasformazioni della previdenza pubblica
Lasciata accerto all'iniziativa delle parti ma non per questa sottratta al controllo pubblico destinatari di norme agevolative soprattutto sotto il profilo fiscale
L'interesse pubblico di cui è portatrice non vi è dubbio che la prima impostazione abbia un largo seguito e che le prestazioni derivanti dalla costruzione di forme di previdenza integrativa
Siano oggi percepite da molti come aggiuntive rispetto al livello tuttora assicurato dal sistema pubblico
Come non vi è dubbio che a fronte di contribuzioni esclusive o di rilevanti portata da parte del datore di lavoro si è spesso indotti attribuire a tutta l'operazione un costo prossimo allo zero
Assumendo che la nascita di nuovi istituto volto a precostituire benefici futuri non si ponga in alternativa o in termini sostitutivi rispetto a livello e alla dinamica della retribuzione presente in realtà un'impostazione corretta almeno a mio parere del problema
Non può prescindere dai collegamenti fra previdenza pubblica e privata non può soprattutto ignorare che una regolamentazione generale della previdenza privata sconta e sottolineo sconta una riforma di quella pubblica in direzione di una riduzione dei trattamenti fino ad oggi assicurati non si tratta in sostanza e trovare soluzioni volte ad estendere alla collettività alle prime esperienze di fondi pensioni assumendo comitato di immutabili il quadro della previdenza pubblica
Si tratti invece di stabilire regole del giuoco chiare certe nella convinzione che esso dovrà necessariamente coinvolgere una massa imponente i giocatori
Ciò che fino ad oggi poteva essere tollerato e abbandonato all'improvvisazione e dall'iniziativa dei più forti dei più pronti dei più interessati
Dovrà essere ricondotte ad unità secondo schemi Doni ad assicurare la massima tutela e trasparenza
Sapendo per giunta che in assenza di interventi nessuno cesserà di giocare utilizzando strumenti e schemi occasionali
Sapendo che la previdenza integrativa si diffonderà comunque a pelle di leopardo gli assumerà i connotati di uno strumento di contrattazione riservate ai gruppi e dalle categorie più forti
Segno di divisioni più più che di forza più che di forza del mondo del lavoro
Insomma per quanto mi riguarda la seconda impostazione e se e o sarebbe l'unica corretta anche se il bagno di realismo che si impone può comportare il venir meno di facili illusioni
La verità e che la situazione che stiamo vivendo si presenta del tutto anomala
è una realtà è una realtà quell'attuale che non può prestarsi a generalizzazioni
Non appare innanzitutto auspicabile trovarsi in un futuro più o meno lontano di fronte ad una casistica frantumata riflesso di specifiche realtà aziendali e non sorretta da un minimo di norme comuni volte alla tutela degli interessati ma non lo consentirebbe soprattutto le condizioni della finanza previdenza del sistema previdenziale pubblico e più in generale della finanza pubblica
I cui equilibri già oggi precari non potrebbero tollerare la contemporanea esistenza di una spessa previdenziale caratterizzata dalla dinamiche invariata quell'appunto proprio di un sistema non riformato
E la presenza contemporanea di un gettito fiscale intaccato dalle agevolazioni già oggi peraltro accordate a risparmio previdenziale
In conclusione su questo punto mi sembrerebbe del tutto utopistico immaginare una situazione regime che ricalchi generalizzando le le caratteristiche di una fase di transizione
Una farsa in cui dal punto di vista della finanza pubblica i costi della non riforma del sistema previdenziale pubblico si cumulano con il minor gettito prodotto dall'agevolazioni fiscali e contributive
Le diagnosi messaggi riguardanti lo stato di salute del sistema previdenziale pubblico mostra un alternarsi di cassata Street catastrofici allarmismi e di facili ottimismi
Sì in tal modo giunti a una radicalizzazione del confronto che nella sostanza sembra soprattutto i riflesso di approcci diverso contenuto ideologico
Con il risultato di veder prevalere una defatigante inconcludente guerra di posizioni rispetta accetti che comunque si sarà chiamati a fare
Ed è a tutti evidente che la questione Ono stata Antonino negazione dottor tale del passato all'insegna di quant'è bello il privato ne in una strenua difesa di alcune fondamentali conquiste sociali respingendo revisione di giustamente i dettati dal buonsenso prima ancora che da insuperabili vincoli finanziari
Perché a mio parere lo stato dei fatti delle due l'una o si contengono le prestazioni o si aumenti il prelievo contributivo
Ci sarebbe certo una terza soluzione quella fondata sul finanziamento del sistema previdenziale attraverso il prelievo fiscale
A tale eventualità fra l'altro mi sembra che i rinvii l'INPS allora quando nella costruzione di un bilancio parallelo distingue la spesa per pensioni finanziabile senza eccessivi problemi con i contributi dagli oneri connessi a misura assistenziali
Di competenza dello Stato e da coprire col prelievo fiscale
Tale ultima strada quell'appunto della copertura col prelievo fiscale mi sembra tuttavia impercorribile ove essa debba concretizzarsi in un aumento delle aliquote piuttosto che far leva sull'avviamento dalla base imponibile peraltro aggiungo i progetti di forme in discussione nella passata legislatura sì a quello Cristofori che gli emendamenti De Michelis escludevano tendenzialmente qualunque rialzo delle aliquote puntando entrambi sia pure con diversa intensità ad un taglio delle prestazioni
Le prospettive future insomma lascia intravedere una riduzione della dinamica della spesa previdenziale un ridimensionamento del grado di tutela del sistema pensionistico pubblico
Richiamo a questo punto alcuni indicatori dello stato di salute ma a sarei più corretto dire di difficoltà del nostro sistema previdenziale salto queste parti perché altrimenti mi lungo troppo anche se sono molto sintetiche
Rilevo soltanto che e la situazione attuale del sistema previdenziale pubblico nasce dall'intreccio di tre fattori che possono quelle fattore legislativo e io penserei soprattutto alle norme sull'integrazione al minimo
Fattori economici che le trasformazioni soprattutto dell'occupazione quindi espulsioni da dalle settori industriale aumento degli autunni rispetto ai dipendenti
E fattori demografici e in particolare il progressivo invecchiamento della popolazione
Comunque da dall'analisi che io richiamo per i fatti che li chiamo gliele mentre questi indicatori mi pare che emerga chiaramente una situazione di insostenibilità dell'attuale situazione nel suo complesso
Mi sembra dunque che che per quanto riguarda il fenomeno previdenza privata Possa e si debba trarre anzi una prima conclusione l'auspicio di una larga diffusione nel quadro di un sistema previdenziale pubblico riformato
Nessuna preclusione quindi e anzi la costatazione di una necessità rispetto a fattori economici e a modelli di comportamento in veloce e di inarrestabile evoluzione nello stesso tempo però occorre a mio parere sgombrare il campo da allusioni e dall'enfasi che hanno accompagnato le prime esperienze di previdenza aziendale
Illusione soprattutto che l'operazione di riassestamento del sistema previdenziale che si prospetta possa concludersi a conti fatti in una redistribuzione di ricchezza presento futura a favore del mondo del lavoro
Richiamo alcuni aspetti sulle dimensioni attuali e quelle che potrebbe neri in prospettiva la previdenza integrativa tra lasciando alcuni richiami all'esperienze straniere
Certo il caso italiano si collochi una posizione diametralmente opposta rispetto a quello degli altri paesi
Le informazioni che siano sono certamente frammentare incomplete
Però evidenziano un denominatore abbastanza comune il carattere estremamente residuare del fenomeno della previdenza privata
Circoscritto tradizionalmente a realtà settoriale zen di archivi aziendali forti contrassegnati dai livelli del tributo retributivi superiori alla media
Del sistema economico e da strutture produttive poco esposte a problemi di concorrenzialità in Terna e di competitività internazionale
La previdenza privata dunque rappresenta un'eccezione ancora e diciamo francamente e tuttora interpretata come un segnale di corporativismo e come strumento di discriminazione fra i lavoratori
Cerchiamo di metti insieme qualche dato sulle dimensione attuale del fenomeno
C'è l'astuto da richiamare uno studio la Commissione tecnica per la spesa pubblica che analizzato centocinquantuno fonti fondi riguardanti circa quattrocento mila lavoratori e centocinquanta mila pensionati
Le relative contribuzione annue ammontavano nell'ottantatré Dl l'anno a cui si riferisce lo studio circa ottocento miliardi
Mentre le uscite per pensioni raggiungevano mille quattrocento miliardi coperti in parte anche con i proventi della gestione patrimoniali
Gli accantonamenti ammontavano a venti mila miliardi
La Banca d'Italia ha condotto un'indagine presso Zenga istituti di credito che quantifica in poco più di sei mila cinquecento miliardi i fondi accantonati dal sistema creditizio
Sempre secondo la Banca d'Italia i fondi accantonati nel complesso il nostro Paese per pensioni integrative
A Monterey ebbero a una cifra oscillante fra i quindici e trenta mila miliardi cui corrisponderebbero erogazioni per il due mila due mila cinquecento miliardi annui
In conclusione si stima che la previdenza e privata non interessi attualmente una quota superiore a due mezzo tre per cento degli occupati quanto alle ragioni addotte per spiegare la peculiarità del caso italiano e diffusa l'opinione che due fattori hanno operato nel senso di una deresponsabilizzazione dell'iniziativa privata
Innanzitutto l'elevata tutela offerta al sistema previdenziale pubblico pensiamo alle prestazioni garantite dopo quarant'anni di lavoro che sono pari all'ottanta per cento in Italia delle retribuzioni al cinquanta per cento in Francia sessanta per cento in Germania al venticinque per cento Inghilterra
Secondo aspetto resistenza al nostro Paese di un istituto anomalo tra virgolette quale il trattamento di fine rapporto
A questo punto la domanda è d'obbligo quale prospettive quale sviluppo futuro potrà avere la previdenza integrativa nel nostro Paese
Sono possibili diversi calcoli diverse esercitazioni con il dubbio di incertezza che ciascuna di esse comporta
Se stimate l'esempio che se ogni anno si accantona assegni fondi pensionistici DTP integrativo l'un per cento del PIL lì cifra che per l'ottantasette significherebbe poco più di nove mila miliardi
Alla fine del secolo si per verrebbe a uno stock aggiuntivo di capitali dell'ordine di centoquaranta mila miliardi apprezzo costa
Risultati inferiori per un terzo si otterrebbero ove si provasse a simulare
Quale effetto avrebbe un'estensione alla globalità degli occupati dell'accordo Montedison
In questo caso infatti applicando l'aliquota di contribuzione prevista ricordo appunto Kipling unificarsi il due dieci per cento di Column per cento a carico dei lavoratori
Applicando appunto questa aliquota alla massa salariale ottantasette che si può stimare in trecentodieci mila miliardi sì avrebbero circa sei mila cinquecento miliardi di flusso annuo che Cindy sarebbe verso la previdenza privata verso i fondi pensione
Si calcola si tratta ovviamente di calcoli molto approssimativi utili solo per dare un'idea delle dimensioni senza dubbio imponente del fenomeno
Calcoli che presuppongono ad esempio che la previdenza integrativa interessi tutti i lavoratori dipendenti da subito sulla base di un certo livello di contribuzione
Se quando tutto questo potrà avvenire difficile prevederlo meno difficile invece cogliere le tendenze in atto sulla base dell'esperienza aziendale già esistenti e la direzione verso cui sembra muoversi legislatori
Quanto al primo aspetto si rileva che il livello di contribuzione previsto per l'accordo Montedison appare tendenzialmente modesto si tratta di fatto di un accantonamento pari a poco più di cinquecento mila lire pro capite all'anno
Ove l'entità del contributo invece dovesse essere vicina quanto previsto da accordi BMW quattro per cento più il cinque per cento della quota di retribuzioni eccedenti il tetto INPS è chiaro che il flusso di risparmio previdenziale risulterebbe doppio rispetto alla stima precedente
Fattori che ho appena richiamato indurrebbero a rivedere verso l'alto la stima del risparmio che potrebbe incanalarsi verso la previdenza privata
Ma ci sono anche dei fattori che però potrebbero spingere in una direzione opposta
Cioè potrebbero indurre a stimare in misura più contenuta quanto andrà a finire verso le pensioni private
Il riferimento d'obbligo a questo punto è agli orientamenti legislativi che sono emersi nella passata legislazione legislatura nei due progetti che vanno sotto il nome e di Cristo ride Michelis
Il punto cruciale a mio parere attiene alla natura volontaria obbligatoria individuale o collettiva che dovrà avere la previdenza integrativa
La volontarietà dell'adesione sembra acquisito entrambi i progetti quanto al carattere individuale o meno dell'iniziativa le posizioni non mi sembrano affatto coincidenti
La lezione individuale afferma esplicitamente Cristofori
Nessuna precisazione invece contenuta nel progetto dell'ex ministro del lavoro che sembra abbandonare questo aspetto alla decisione delle parti
Le due questioni hanno un'importanza fondamentale e non si tratta chiaramente di un puro formalismo giuridico
Per quanto mi pare comunque che non vi sia dubbio o su alcuni punti primo
L'effettivo decollo della previdenza integrativa sconta necessariamente un suo incardinarsi in un rapporto contrattuale quali rapporti di lavoro dipendente
E dunque presuppone il concorso dei versamenti del datore di lavoro del lavoratore
Questa constatazione non più su non presuppone necessariamente quanto versato dal primo c'è un qualcosa di aggiuntivo rispetto al salario diretto indiretto già in vigore
E non rappresenti invece la corresponsione sotto forma di previdenza di quanto comunque sarebbe stato corrisposto come salario
Secondo nel momento in cui l'accordo aziendale sulla previdenza integrativa viene stipulato non ha alcun senso stare a discettare sulla volontarietà o meno della visione di singoli
L'adesione non può che essere una conseguenza del rapporto di lavoro che il resto unitario
La volontarietà dell'adesione si estrinseche si manifesta nel momento in cui le parti azienda e sindacato decidono incamminarsi verso la previdenza integrativa
L'autonomia dei singoli può e anzi deve manifestarsi in via preventiva ricorrendo adeguati strumenti consultivi però una volta votato precisione definito un accordo i singoli sono spogliati di ogni ulteriore momento decisionale e tale accordo deve valere per tutti i lavoratori dell'azienda
In caso contrario si tratterebbe di consentire che i ciascun lavoratore
A suo piacimento
Possa monetizzare il contributo versato dal datore di lavoro quindi trasformarli in sala ricorrente il che mi pare francamente troppo
Tratterò brevemente del aspetto fiscale e poi del fette sulla contrattazione sarà una cosa molto sintetica
Il problema fiscale molto complesso si tratta di uno di quei gli aspetti che come cenava all'inizio può determinare una grande incertezza circa l'idea che ciascuno ha della previdenza privata
Fino al punto da rendere confusa indistinta la linea di demarcazione fra quanti ne auspicano lo sviluppo
Ho però meno affrontano i fenomeni in termini pragmatici e quanti paventando la diffusione assumono posizioni pregiudizialmente negative
Il problema per le verità affonda le proprie radici in un groviglio legislativo costituito dalla consistenza di norme fiscali generali e da norme che riguardano specificamente risparmio previdenziale
Secondo dal succedersi di vecchie nuove disposizioni come ricordava anche Bugli per esempio entrati in vigore dal gennaio prossimo del testo unico
Terzo dall'intreccio o no
Farà preesistenti norme fiscali e ulteriori agevolazioni specifiche prevista per il previdenza integrativa ed è chiaro che non possiamo far finta che non siano mai esistite i progetti Christopher e De Michelis ci sono stati e prevedibile che ci saranno in questa legislatura
La confusione però a mio parere nasce anche da altre cose così per esempio dall'ignorare che la scelta di agevolare il risparmio previdenziale esplicitamente accolta dal nostro ordinamento
Anche se al di fuori sì al di fuori di un quadro organico nel trattamento del risparmio trattamento fiscale risparmi
Elementi di confusioni posto di notte derivare dal non tener conto che a fronte delle riduzioni di gettito prodotto da legge colazioni sta la minore spesa conseguente al ridimensionamento delle prestazioni pubbliche
Queste precisazioni mi sembra necessari per cercare di fare luce sulla sintonia sulla strana sintonia che recentemente si è voluta individuare riguarda due posizioni che di fatto si collocano su fronti contrapposti
La posizione di chi pur non coltivando atteggiamenti pregiudizialmente contrari nei confronti dello sviluppo della previdenza privata ha inteso fornire un contributo conoscitivo del fenomeno
In particolare della potenziale caduta di gettito fiscale e contributivo derivanti a certe condizioni
Dall'utilizzare al massimo le agevolazioni progettati
Che la posizione invece di chi anche all'interno del mondo sindacale considera le agevolazioni alla previdenza privata
Come comunque no altra forma di onere deducibile accordato da norme fiscali come una iattura redistributiva da evitare a ben vedere nel primo caso le valutazioni effettuate risultano funzionali ad un approccio unitario fondato sulla necessità di rimodulare il sistema previdenziale pubblico ed integrare le ridotte prestazioni con la diffusione e la presenza attiva nel secondo caso invece traspare l'ostinata difesa dell'attuale sistema pensionistico e il timore dei guasti che potrebbero derivare della previdenza integrativa
Queste precisazioni mi permetto di fissare due punti
Intanto che un trattamento incentivante già previsto l'attuale legislazione come ricordava ancora Bugli
E che la regolamentazione futura della previdenza integrativa dovrebbe comportare secondi progetti che prima richiamavo benefici più se sto sostenuti il problema che si pone dunque non è e non può essere quello di ridimensionare o addirittura annullare le agevolazione oggi esistenti
Occorre semmai verificare se e in quale misura ci opportuno introdurre agevolazioni specifiche ed aggiuntive a quali oltre a quelle oggi previsti
Quanto al secondo punto mi pare importante rimarcare
Che l'alveo naturale della previdenza integrativa non può che essere e lo ripeto ancora
A mio parere il sistema pensionistico pubblico riformato
Conseguentemente quando si parla di agevolazioni del risparmio fiscale per l'utente di costi per l'erario si parla anche dobbiamo saperlo di tagli di spesa e di minori prestazioni pubbliche sarò pessimista ma mi pare che questo è il quadro della situazione
Riduzione di spesa pubblica che non dovrebbero essere inferiore alle minori entrate
A meno che dopo dieci anni discussioni sulla riforma del sistema pensionistico non si pretenda di perseguire risultati opposti a quelli prefigurati un aumento del disavanzo pubblico il luogo di un di una riduzione
In molti Paesi risparmio destinata a fini previdenziali gode di specifica l'agevolazione richiama alcuni dati perché mi sembra interessanti lascio per dei i dati assoluti che non significano niente espressi in marchi o in franchi
Negli ho calcolato in pochi in Inter mille salario ma industriale nell'ottantacinque e gli altri Paesi in pratica in Germania e possibili dedurre da versamenti ai fondi privati l'otto per cento circa del sarà dello del salario dell'operaio nell'industria
In Francia la percentuale va al quattro per cento
Negli Stati Uniti il dieci per cento circa il quindici per cento in Inghilterra scendiamo ad affrontare i due virgola cinque milioni previsti oggi per le assicurazioni vita assumendo che tutte tutta questa somma
Sì a fronte di previdenza privata
Allora dovremmo arrivare a dire che in Italia già circa il dieci per cento a dico dei versamenti possono essere dedotti dal reddito
In Italia quindi finora c'è questo strumento del due milioni e mezzo per lo stupro per le polizze di assicurazione vita carattere misto tra cui c'è un certo ricorso da parte degli utenti
Peraltro il futuro sembra riservarci introduzione di una deduzione specifica il progetto Cristofoli prevede di fattura doppie due milioni e mezzo c'è una riduzione di Giunti IVA di due milioni e mezzo che si aggiungerebbe ai due mezzo preesistenti
Il progetto di Michele si realtà da una copertina da una riduzione concedono edizione più ampia anche se poi in realtà prevedendo una sorta di alternanza fra questa funzione specifica
E quella già in vigore per l'assicurazione vita forse potrebbe avere effettiva inferiori sul piano del gettito
Comunque ed è chiaro che questa agevolazione avranno un costo e quando parlo di costo vi prego di pensare che ci saranno anche riduzioni spesi quindi diciamo un discorso una cosa è parlare di costi fiscali un'altra cosa parla di effetti sulla finanza pubblica generale
Evidente che questo costo barella in relazione all'entità del deduzione quindi al generosità dei due progetti
Lei è generale però mi pare che si può rilevare che le sanzioni fino a due milioni e mezzo dei versamenti affini previdenza volontaria quella previste presenta progetto Cristofori mi pare abbastanza anche che difficilmente sarà sfruttata a mio parere al massimo si è visto infatti quando si è immaginato un'estensione della collettività dell'esperienza Montedison e o IBM che tali versamenti non dovrebbe eccedere più o meno il milione annuo in media per ciascun lavoratore
Peraltro evidente che tanto più elevata saranno la somma sarà la somma portare in deduzione quanto più alto sarà la rete sarà la retribuzione dell'interessato tanto maggiore sarà risparmi fiscale che lo stesso potrà conseguire ci saranno dunque da attendersi conseguenze sul gettito certo ma anche grossi effetti redistributivi
In entrambi i casi si tratta di conseguenze volute Discetti imprescindibili se si intende puntare o lo sviluppo della previdenza privata
Ora veramente le possibili i problemi che possono nascere per quanto riguarda gli effetti sul salario la contrattazione
E con questo finto
E abbastanza diffusa l'opinione che lo sviluppo della previdenza privata debba comportare effetti non secondari sul mercato del lavoro influenzando in grado di mobilità degli occupati modificando l'equilibrio esistente fra le diverse forme di contrattazione incidendo sul livello e sulla dinamica del costo del lavoro
Alterando infine la struttura del salario e il peso dei vari istituti contrattuali questi effetti non solo ipotetici come l'esperienza dei primi fondi pensioni porta anche a individuare la corda IBM ad esempio per il concorsone versamenti da parte dell'azienda solo per i dipendenti con oltre dieci anni di anzianità
L'accordo Monte sono a sua volta prevede che nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro per iniziativa del dipendente questi ove non sia iscritto da almeno cinque anni al fondo potrà pretendere solo la card la restituzione
Della cioè quote individuali capitalizzati quindi in pratica c'è una penalizzazione
In conclusione sia l'accesso a pieno titolo al fondo pensione sia l'attribuzione individuare le benefici maturati sono vincolati da una sorta di mobilità al rovescio
Il fondo diventa strumento di gestione personale e attraverso un'adeguata motivazione dei benefici incide sulle decisioni sulle scelte dei singoli lavoratori
Per il futuro si tratta di stabilire se e fino a quale punto e possibile ammettere clausole clausole limitative sì all'ingresso all'ingresso e punitive all'uscita
Certo è che la questione è strettamente collegata al più generale problema della natura volontaria obbligatorietà adesione nella misura in cui come avviene oggi ogni accordo fa storia a sé evidente che l'obiettivo perseguito non sembra tanto quello della tutela previdenziale lavoratore quanto quello l'obiettivo dell'azienda
Cossiga del Carso IBM l'adesione volontaria e ottenerla diventa il parere una questione di status con significative risvolti economici per lavoratore ma soprattutto con positivi risultati per l'azienda quanta conservazione del personale più esperto e qualificato
Proposta invece avviene nel caso Montedison
L'adesione obbligata e l'obiettivo sembra quello a mio parere di per costruire a favore dell'azienda un canale di autofinanziamento
I vantaggi per i lavoratori appaiono tali infine che collimano con l'obiettivo aziendale allorché Italo Ghitti qual è questo questa coincidenza viene meno nel carcere di missioni volontari come ricordavo prima ad esempio scatta una sorta di penalità che rimette in discussione tutti i vantaggi potenziali acquisiti nel tempo
I fondi pensioni hanno per definizione natura Tyndale anche se in qualche caso accordo Montedison vi è l'estensione a un gruppo di aziende collegate e non escluso l'allargamento a imprese aderenti all'accordo originario
E certo in ogni caso che l'istituzione di un fondo pensione è stato finora il frutto della contrattazione aziendale
E intanto si è reso possibile ed assunto determinate caratteristiche in quanto incardinata di un sistema di relazioni industriali particolarmente favorevole e conveniente
Sia per il datore di lavoro sia per lavoratori
Non vi è dubbio insomma che la colpi portati a termine riflettono ampliarsi degli spazi contrattuali a tutto vantaggio ovviamente della contrattazione decentrata
Se si vanno a quantificare i benefici provenienti dal versamento dell'azienda e si vedrà che essi per esempio non risultano di molto inferiori ai miglioramenti conseguiti con il recente rinnovo dei contratti collettivi
Quanto alle prospettive future tutto dipenderà dalla risposta che s'era seguente quesito in quale misura le esperienze dei fondi pensione resterà una realtà strettamente aziendale
Indipendente dopo spinta alla massima diffusione del fenomeno e dall'esigenza di due di individuare delle carte istituto di uniformità
Si tratta a ben vedere due problemi distinti che provano affrontati e risolti unitariamente il primo riguarda la possibilità di creare un istituto il fondo pensione appunto che diventi una caratteristica ricorrente e non eccezionale di tutte le realtà aziendali
Il secondo problema si riferisce invece l'opportunità di individuare degli aspetti comuni vari in ogni caso per ogni settore produttivo
Senza per questo pretendere ignorare che l'entità dell'iniziativa non potranno riflettere le specifiche realtà aziendali in cui ogni realtà ogni situazione e operante
Certo l'obiettivo dovrebbe essere quello della più ampia diffusione della previdenza integrativa che diventerebbe quindi materia di contrattazione collettiva i recenti rinnovi contrattuali sembrano confortare questa impostazione anche se per il momento non si è andato oltre semplici dichiarazioni d'intento oppure quando si arrivato a definire i contenuti c'è segnato l'istituto un carattere un carattere l'ultimo limitandolo in molti casi a i quadri
D'altra parte mi sembra che la materia vada considerata come il tipico esempio di raccordo fra contrattazione collettiva e contrattazione aziendale
La prima cioè la contrazioni collettiva volta definire principi di ordine generale su alcuni temi come per esempio la gestione dei fondi l'apporto atterrita interaziendali
La seconda quella appunto azienda la contrattazione decentrata
Avente l'obiettivo di dare un contenuto più specifico ad aspetti come per esempio i livelli di contribuzione che sono strettamente connesse alla realtà della singola azienda e quindi per esempio a livelli di produttività
E viene invece all'ultimo punto l'ultimissima anzi che quello relativo agli effetti della previdenza integrativa sulla struttura del salario del costo del lavoro
Gli accordi sui fondi pensione rappresento Ascierto uno strumento per migliorare il sistema di relazioni industriali
Ma è solo questo oppure vi è una concreta convenienza siede l'azienda che dei lavoratori utilizzare questo nuovo strumento in chiave di ristrutturazione del salary del costo lavoro
Al riguardo e ripeto cose già dette da bulli
Occorre rilevare che le somme destinate a previdenza integrativa sono praticamente esenti dal prelievo fiscale e contributivo
E che inoltre sui versamenti di propria competenza l'azienda non è tenuto ad effettuare alcun accantonamento a titolo di trattamento di fine rapporto come sarebbe venuto invece nel caso in cui si trattasse di si fosse trattato di se la ricorrente
Così ad esempio l'accordo Montedison prevede che nel contattare il premio di produzione potrà essere stabilito che esso non debba essere computato fra gli elementi retributivi utili ai fini della determinazione del TFR ove i lavoratori intende trasferire al fondo relativa montare
E ancora sia l'accordo puntelli sono in quell'Abn vorrebbero la la prevedono la possibilità sia pure limitata in via del tutto eccezionale di ottenere anticipazione del trattamento di fine rapporto da versare al fondo pensione
In conclusione esperienza recente mostra che la via della previdenza integrativa ha comportato una sorta di mini rivoluzione della struttura del costo del lavoro del salario
Le risulta ridimensionata l'incidenza del prelievo fiscale e contributivo risultano modificati i rapporti fra retribuzione diretta e retribuzione differita
Occorre domandarsi dove condurrà una generalizzazione del fenomeno
A tale proposta non vi è dubbio che l'interesse a percepire miglioramenti salariali sotto forma di versamenti previdenziali sembra destinato
Questi interessi ad accrescersi
Nella misura in cui dovessero risultare più generose le agevolazioni al risparmio previdenziale
Esiste dunque per il sindacato il problema di controllare una fetta di salario che sembra destinata ad assumere nuove forme
Una fetta di salario che mi pare destinata allargarsi
Ma esiste anche la necessità di spingere in direzione interventi collaterali su problemi e su aspetti di carattere più generale nel campo dell'IRPEF per esempio nel campo della attenuazione delle prelievo contributivo
Anche per evitare che l'obiettivo principale della previdenza integrativa
Cioè il fine previdenziale sia sopravanzato e questo rischio che a mio parere c'è si è sopravanzato da Fini di elusione fiscale
Ci sarebbe anche ultimo problema ma devo dilatata tubuli molto bene anzi molto più compiutamente di quanto faccio io è quello dei rapporti fra previdenza integrativa e trattamento di fine rapporto e quindi rinvio soprattutto a Bugli e a quanto c'è di scritto in questo intervento grazie
Terminate le relazioni noi apriamo ora il dibattito dando la parola diversi nostri ospiti vorrebbero prima scusarmi con tutti perché fatti tecnici ci hanno impedito di usare tutta la giornata per un dibattito così pieno di spunti di approfondimenti e che certamente per noi è un grandissimo interesse come avete già come hanno già detto Bugli ed altri
Vi pregherei però proprio per questo per permettere di arrivare a conclusioni in tarda mattinata del segretario generale della UIL di contenere gli interventi nell'arco dei dieci minuti io chiedo questo sacrificio illustri
Ospiti proprio diciamo costretti da questa fase mi dispiace moltissimo credo che poi però la pubblicazione degli atti del dibattito che per noi rimane aperto ci permetteranno di arrivare a conclusione
Nell'ordine e darei la parola al professor Gustavo Visentini della LUISS voi al dottor Palladino e poi al amministratore delegato dell'Unipol e via seguendo gli altri che hanno chiesto di intervenire
Professor Visentini
Però di rimanere o più puntuale possibile nell'ambito dei dieci minuti e quindi mi scuso se
Il mio intervento sarà estremamente schematico
Non motivato in diversi punti
Mi rifarò nella relazione scritta nell'intervento scritto
Non credo
Le affermazioni che si sentono ripete circa lo stato di confusione della legislazione ignora materia previdenziale rispondono alla realtà per la nostra legislazione
Questa legislazione ricostruibile
Insoddisfacente può essere insoddisfacente e confuso può essere il dibattito al momento in cui si propone di modificare questa legislazione ma sono convinto che prima bisogna partire dalla legislazione posta
Tra l'altro dovuta Lenci anche recenti perché le leggi tributarie sono del settantuno oggi con il testo unico entrerà in vigore il prossimo anno
Così la legge sul assicurazioni Testo unico sulle assicurazioni che si occupa di questo fenomeno è recentissima e si occupa di questo fenomeno applicazione anche di una direttiva CEE
Ho spesso come capita che in altri settori vicini la confusione c'è più nella tendenza a eludere il sistema esistente e quindi diventa una forma di una una giustificazione per eludere il sistema
Che la problematica vada vista nel suo insieme e invece l'insieme del sistema finanziario sia per la parte sia per l'interprete sia il legislatore credo sia un punto di partenza fondamentale evidente che le singole discipline sono spesse volte frammentario e il sistema che ne dà la visione d'insieme
Proprio allora a schematizzare
La problematica sia alla luce della legislazione attuale sia di quelli che mi sembra problemi fondamentali da affrontare in sede di riforma
Quelli sui quali si è maggiormente soffermato il dibattito ricostruisco alla luce della disciplina esistente
Primo punto
Si tratta di un fenomeno di investimento del risparmio
Si accantona il risparmio lo si investe
Si distingue rispetto alla generalità delle forme di investimento del risparmio per due prime caratteristiche la dura è un risparmio investito che non viene liquidato se non in occasione della perdita dalla capacità di lavoro
Ho per morte o per infortunio o perché si è raggiunto quel limite che la legge contratti considerano limite oltre il quale cessa la capacità di lavoro
Quindi una funzione sostitutiva di un guadagno
Che la persona non è più in grado di sostenere secondo punto
Proprio questa sua caratteristica ne fa uno strumento di tipo assicurativo cioè alla cessione del alla all'avvenimento cioè l'obbligo giuridico di pagare una determinata somma
Durata e garanzia giuridica sono le prime due caratteristiche della previdenza
Comuni Daloui come comuni in tutto il mondo
Questo fenomeno questa queste caratteristiche ne fanno nell'ambito del fenomeno
Investimento del risparmio
Ne fanno un fenomeno una categoria separata distinguibile chiaramente distinguibile chiaramente distinguibile anche da quelli Investimenti del risparmio che sono motivati da ragioni previdenziali perché tutti gli investimenti di risparmio possono essere motivati da ragioni previdenziale
Dalle caratteristiche di questo fenomeno così circoscritto di questa categoria ricerca scritta discende naturale il regime tributario
Un regime tributario di sospensione dell'imposta in quanto essendo un investimento del risparmio di lunga durata ed essendo poi garantito il pagamento della vendita della pensione
Allo stato attuale il reddito non è goduto sarà goduto in futuro quindi non è un'agevolazione ma è un regime particolare di questa forma
Di il risparmio che investimento del risparmio che così circoscritta acquista le caratteristiche per poter dire che non è goduto allo stato attuale sala goduto in futuro
Questo fenomeno d'investimento del risparmio con caratteristiche di previdenza non solo con motivazione ma con caratteristiche di previdenza
Può essere gestito al sistema pubblico può essere gestito dal sistema privato
Sistema pubblico ma non lo gestisce una forma obbligatorio di ripartizione
E crea un sistema di entrata para fiscale con la prestazione di un servizio la pensione
Sistema privato esistente presenta le caratteristiche da noi aggiuntive rispetta le caratteristiche generali della previdenza della solidarietà un mutualità è complementare non è né sostitutivo né integrativo
E circoscritto ai dipendenti
Vediamo la disciplina attuale
Il particolare regime tributario proprio della previdenza
La sospensione oggi e il pagamento domani perché il reddito non è goduto richiede
Un accordo collettivo aziendale o nazionale
La raccolta di somme presso i dipendenti del risparmio presso i dipendenti
Presso una cassa
La
Presso una cassa l'erogazione in futuro da parte della Cassa delle somme soggette al regime tributario
I punti
La cassa fini diversi punti della disciplina la cassa
In prima lettura della disposizione gestisce in proprio la previdenza cioè raccogliere somme e garantisce all'avvenimento il pagamento delle somme
Ha natura quindi assicurativa e il testo unico sulle assicurazioni la riconduce nell'ambito del controllo delle assicurazione
La cassa
Seconda ipotesi
Non gestisce direttamente l'assicurazione ma assicura a conclude un'assicurazione con una una polizza assicurativa con un'impresa di assicurazione in questo caso è sufficiente
Secondo il vecchio testo unico che si dichiari probabilmente oggi no che si dichiari basta non è soggetta a nessun controllo non garantisce nulla
Su questa seconda ipotesi
Può sorgere il problema tributario interpretativo se posso o no godere del regime di sospensione dell'imposta la soluzione sembrerebbe in senso favorevole è un problema importante ma non di carattere sistematico e quasi di interpretazione specifica direi quasi che se si dovesse escludere
Che sia possibile per la Cassa concludere un contratto di assicurazione godere ugualmente dell'agevolazione probabilmente una lacuna nella legge un errore nella legge
Quindi lei facilmente rimediabile in via interpretativa
Queste sono le due ipotesi
In questo modo è possibilissimo gestire una previdenza integrativa
La cassa come dicevo è sotto controllo la cassa
è una associazione ed è disciplinata secondo le forme delle associazioni previste dal Codice civile può essere anche una mutualistica una società mutua
Il Codice civile detta delle disposizioni certamente l'organo di controllo può specificare nell'ambito di questa disciplina
Dico questo Codice civile perché le casse pratiche che mi è capitato di vedere ad una disciplina che scorda completamente delle regole che ci sono nell'ambito del Codice civile per la costituzione delle associazioni
Il regime contributivo
è invece dovuto non è sospeso come il sistema tributario proprio perché non è mai recuperato in futuro perché la sospensione di oggi non coincide con un recupero futuro
A quindi siccome ha caratteristiche diverse da regime tributario non segue la stesse caratteristiche
Mi pare dunque che non ci sia nessun problema a istituire una cassa di previdenza
Quali sono i problemi legislativi che
Pone la modifica di questo regime
Primo l'eventuale allargamento ad altre categorie di dipendenti ad altre categorie di lavoratori
Oggi e circoscritto ai lavoratori dipendenti e quindi si può porre il problema se allargarlo ad altri dipendente ad altri lavoratori
Secondo problema che pone
è se si debba
Giungere se si debba
Dare a questa previdenza una caratteristica integrativa in parte sostitutiva della previdenza pubblica
Terzo problema se la si debba estendere e in modo tale da includere anche la previdenza individuale questa è una rivoluzione rispetto al regime attuale le altre no le altre sono correttivi aggiustamenti ma il regime il sistema esiste
Sono è una rivoluzione perché passare da una gestione di tipo collettivo solidaristico della previdenza integrativa come disciplinata nella nostra legislazione come esiste dall'Ottocento voi perché praticamente le è questa la disciplina che esiste fin dall'Ottocento ed è seguita anche in altri paesi a quella individuale
Pone il problema del la linea di confine tra le altre forme di risparmio possono essere ugualmente motivate da ragioni di previdenziali e la previdenza integrativa mentre nella disciplina attuale con le caratteristiche attuali
La linea di confine è abbastanza netta uno è un fenomeno assicurativo con quei vincoli che abbiamo detto l'altro sono delle decisioni individuali
Lo stesso
Trattamento dell'assicurazione vita con la possibilità di detrarre fino a due milioni e mezzo lì si tratta di un'agevolazione non di un regime per spingere a fare
A promuovere una forma di risparmio previdenziale ma non siamo nel campo del previdenziale della previdenza
Viceversa se si dovesse in sede di includere nel nostro sistema la previdenza integrativa si pone il problema di dare lo stesso regime tributario ad altri strumenti che sono in grado di realizzare lo stesso fenomeno i depositi bancari per esempio e via dicendo tanti altri ne potremo trovare e su questo punto che il governo francese si è fermato e ha deciso di rinviare la decisione alla nomina del nuovo presidente della Repubblica è un punto di estrema importanza in Inghilterra invece il più esteso il sistema arriva anche la previdenza individuale non c'è dubbio che se si dovesse arrivare alla previdenza individuale
Si dovrebbe rivedere fare una seria analisi di quella che può essere la perdita di gettito perché certamente viene rivoluzionato anche tutto il sistema della finanza né per questo settore
Direi ancora che se si arriva alla previdenza integrativa e alla previdenza individuale integrativa
Si manifesta in modo ancora più netto la caratteristica di intermediario che presenta la cassa che presenta l'organismo che gestisce questa previdenza
Finché siamo nell'ambito di una collettività zenitale può essere una cassa gestita dalla stessa associazione ricordo è un'associazione quindi non è possibile oltre certi limiti che sia l'azienda e non i lavoratori a gestirla perché l'associazione fatta dai lavoratori
Per quello dicevo che non si rispettano credo norme del Codice civile
A meno di non fare una strana Fondazione
Se si va alla previdenza integrativa individuare ci sono degli operatori invece cioè sono degli imprenditori che propongono questo strumento questi operatori in quanto acquisiscono il potere di decidere sugli investimenti
Che è il punto centrale per qualificare un intermediario sono degli intermediari
Dico che il punto centrale tanto è vero che questo che è l'aspetto più ricercato si è detto anche questa mattina
E il potere di decisione in ordine all'investimento
Vengo subito alle conclusioni chiedo scusa base ben
Vengo allora rapidissimo esame di quella che è la situazione attuale delle casse che si manifestano dei contratti che sembrano manifestarsi
Vi è una fortissima spinta come c'è stata in altri fenomeni del sistema finanziario
Sul presupposto che manca un'appropriata legislazione a ottenere la libertà di investimento cioè vi è una fortissima spinta a eludere i vincoli di investimento
Non c'è alcun dubbio che la Cassa secondo le caratteristiche che ho delineato prima che delinea la nostra legislazione presenta poco interessa e come intermediario finanziario
Perché non consente libertà o oltre un certo limite libertà di investimento
Nella pratica si sono manifestati
Fondi interni e fondi interni sono dei fondi interni aziendali previsti dal codice civile non pongono particolari problemi sono fondi dell'azienda
Fonti Esperti particolarmente nel se non se ne sono trovati se ne trovano nel mondo delle aziende di credito
Il cambiamento della legislazione che avrebbe oggi trasferito il controllo dal ministero del lavoro a lista pasta ponendo dei problemi questi fondi esistono da tantissimo tempo perché nel mondo delle banche la caratteristica previdenziale mediante cassa è vecchia non è un fenomeno nuovo e la e l'industria che ha scoperto
La legislazione
Seconda forma
Casse
Che gestiscono
Improprio l'assicurazione di queste se ne stanno costituendo non ci sono a quanto mi risulta ancora domande di autorizzazione presso l'ISVAP è comunque un procedimento lineare si fa domanda presso l'Istat la cassa se presenta le caratteristiche richieste dalla legge
Problema può essere la forma costitutiva vengono autorizzato svolgono la loro funzione ripeto con scarsissimo interesse per la l'azienda se intende aprire questo strumento come strumento di investimento con notevole interesse se si intende invece avere uno strumento di appoggio per il lavoro
Chiedo scusa secondo punto subito guerre purtroppo secondo punto abbiamo le casse miste le case che fanno un'assicurazione che concludono un'assicurazione le case che concludono l'assicurazione fino all'ammontare e garantisce che il pagamento dei capitali versanti e
Poi abbiamo le casse che gestiscono chiudo subito con questo che vanno vanno oltre le casse che gestiscono direttamente a rischio di queste se ne sono prospettate due tre casi qui direi che manca la caratteristica stessa della previdenza perché non c'è la garanzia alcuna o due di queste si sono manifestate nella forma di una cassa che da una gestione personale direi che è la cassa che gestisce eventualmente personale patrimonio
Ma la raccolta del patrimonio a rischio da parte dei dipendenti crea un fondo che non è gestito personalmente la cassa eventualmente gestisce personalmente presso l'intermediario ognuna di queste le chiederebbe una particolare attenzione chiedo scusa veramente consentono nell'argomentazione
Certamente la presenza si scusa dovrà essere rigorosa ma al e mi spiace che tocca adesso al dottor Palladino ma al decimo minuto più richiamerò rigorosamente chiedo perdono
Come coautore dello studio Banca d'Italia eliminata sulla previdenza sociale sono stato chiamato e ringrazio un brevissimo intervento
Sui sistemi di controllo che negli Stati Uniti hanno adottato per i fondi pensioni aziendali
Sarò brevissimo o meno dei dieci minuti ma prima vorrei spendere mentre per riallacciarmi
Al problema italiano
E vorrei innanzitutto dire che il giallo famoso tra INPS Banca d'Italia o meglio tra i in sé commissione della spesa pubblica che il Tesoro ha istituito sarà presto risolto perché è stato incaricato il professor Coppini come diciamo elemento indipendente tra questi due corpi
Di
Dire la parola non dico finale ma una parola diciamo indipendente anche se è molto strano che quando si tratta di parlare di imprese di Banca d'Italia si possa parlare di parzialità soprattutto per la Banca d'Italia
Quindi lo store Coppini dovrà ripeto sciogliere questo giallo
Io come fautore della previdenza integrativa sostengo che questa non è un grimaldello per far saltare l'INPS per carità cioè non tende la previdenza integrasse integrativa al progressivo svuotamento dell'INPS ma anzi tende a Brooke progressivo riempimento
Di un sistema che non potrà mai fornire mezzi adeguati a tutti i futuri pensionati come invece la norma costituzionale prima richiamato dal dottor Bugli
Stabilisce
Il nostro sistema di Brienza sociale è il più avanzato solo della carta
Cioè da riciclo richiamo di questo grande sistema
Ma è una illusione è solo sulla carta il più avanzato del mondo della realtà è il più disastrato
Nonostante che gran parte delle pensioni oggi erogate siano oggi molto inferiori
All'ottanta per cento dell'ultimo stipendio questo il grosso dramma cioè noi oggi abbiamo un disavanzo INPS è grandissimo nonostante che la maggioranza la stragrande maggioranza dei pensionati di oggi non abbia maturato
L'anzianità contributiva necessaria per poter dire vado in pensione sono in pensione
Con l'ottanta per cento
Dell'ultimo stipendio
Quindi
La vera bomba a orologeria scoppierà quando lentamente nel tempo potremmo dire che la stragrande maggioranza dei pensionati di domani avrà maturato i quaranta anni famosi di anzianità contributiva perché allora veramente il disavanzo vinse sarà veramente ingestibile cioè un'illusione pensare che staccando previdenza da assistenza si possa risolvere il problema non è vero sono inizialmente potremo avere un sollievo per le casse dell'INPS
Ma in prospettiva questo sollievo sarà subito mangiato
Dalle
Maggiori erogazioni che l'INPS dovrà dare perché ci sarà più gente con i famosi quarant'anni di anzianità contributiva quindi ecco l'importanza di una seria regolamentazione della previdenza integrativa che dovrà appunto provvedere al al riempimento allo svuotamento al riempimento di questa mancanza
E vi ricordo per dargli una cifra che oggi il sessantatré virgola quattro per cento delle pensioni INPS di vecchiaia quindi senza includere l'invalidità perché avrebbe questo dato inquinato al ribasso il dato bene vista da tre virgola quattro per cento di assegni se sotto le cinquecento mila lire al mese
Come si può dire che il nostro sistema è più avanzato del mondo
Quando la stragrande maggioranza di CIR e questo tipo di pensione
E il tredici virgola due per cento si trova tra le cinquecento e le settecento mila lire quindi il settantasei virgola sei per cento degli assegni INPS sono oggi inferiori alle settecento mila lire non sono mezzi adeguati questo evidentemente
Per tornare per andare adesso al tema all'America proprio altri quattro minuti ma il libro la legislazione dei fondi pensione americani occupa un libro di quattrocento pagine
Va sotto il nome di è rissa
Dall'abbreviazione della legge ed è una legge molto buona molto completa ma c'è un grande difetto
Poi ne parlerò tra un minuto cioè questa legge cosa dice per garantire la buona gestione di questi fondi
Anche se di garanzia al cento per cento non potrà mai esserci mette dei limiti di investimento dei controlli tale e quale quello che già noi abbiamo Gino Aligi settantasette dei fondi d'investimento non si è scoperto nulla
Sono molto precisi in questi limiti cioè addirittura la previsione che un partecipante al fondo può denunciare un gestore
Che utilizzi male i soldi nel senso di investirli in società di cui lui sia al corrente che stia sta andando verso il fallimento ora permanente è una previsione questa assurda cioè nessun gestore penso sia talmente pazzo d'andare investire dei soldi in società che Luisa sono destinate al fallimento io non so penso che gli ottocento mila fondi pensione americano nessuno abbia mai citato un gestore per questo tipo di del di Marano comunque ci sono delle regole molto severe
Trasparenza auditor indipendenti controlli a griglia continui quindi c'è tutta una legislazione
Non dico garantista perché ripeto il mio nulla può essere garantito però veramente son dei limiti ben precisi e quindi non sono mai stati creati grossi problemi ma qual è grosso difetto il caso difetto
E che esiste e concludo un famoso fondo di garanzia per i fondi pensione UDC ma come il fondo di garanzia ma perché allora può andare in fallimento un fondo pensione
No non può andare Infanti il fallimento il fondo pensione perché è evidente che tutti quei fondi che prevedono l'investimento di risorse in Titoli di Stato azioni e così via non possono andare ma in fallimento a meno che tutti tutte le società in cui loro hanno investito falliscano perché veramente è un assurdo
Anche il caso dei fondi gestiti da società di assicurazione quindi con le riserve tecniche anche in quel caso B e abbastanza al raro che si possa dire una società di assicurazione che vada in fallimento perché se ci sono stati casi in Italia ma sono stati veramente i casi dei pirati
Ma
Della generalità dei casi non avviene mai questo no ma perché esiste questo fondo di garanzia ma perché ancora la legge americana non prevede l'obbligo di costituzione di un fondo comune oggi un fondo assicurativo per l'accumulazione di questi soldi cioè c'è ancora la possibilità di fare come in Italia con il fondo di trattamento di fine rapporto che vengono iscritte a bilancio delle partite che non hanno come contropartita il fondo pensione quindi nel caso di fallimento dell'azienda dell'azienda
C'è questo fondo di garanzia che interviene e garantisce il pagamento delle pensioni ai lavoratori in pratica disoccupati che vanno nordico sull'attico ma che hanno il problema di ore più l'azienda che ha provveduto a questa accantonamento
Ecco questo è il grosso difetto e pensate che oggi questo fondo di garanzia in fallimento voi spesso perché ma perché i premi pagati dalle società tali aziende ci sono rivelati inadeguati prima sono stati fissati per ogni lavoratore l'importo di due dollari e sessanta di premio da pagare a questo fondo di garanzia negli anni scorsi è stato elevato a sei dollari per lavoratore questo fondo di di garanzia ebbene oggi il fondo di garanzia
è vicino al fallimento perché a uno sbilancio impressionante tra entrate e uscite quindi dei grossi problemi la soluzione qual è ma la soluzione è quella di creare veramente questi fondi cioè di far rivivere di farli esistere
Cosa che ripeto neanche l'avanzatissima America ha imposto alle aziende che vogliono adottare questo tipo di personalmente da Dio perché intendiamoci adesione che impone di rifare il fondo questo l'integrativo le strade sono liberi di farlo ma quando la fanno dovrebbero essere appunto obbligati ad accantonare veramente questi fondi logicamente nel modo più indipendente possibile
Ecco scusate penso di avere parlato per dieci minuti non potevo logicamente dire molto comunque abbiamo già scritto vari studi su questo argomento io penso che basta mettersi intorno a un tavolo e ragionare da persone piene di buona volontà per risolvere anche visti i problemi grazie dottor Padalino
La parola all'amministratore delegato dell'Unipol Lecciso Donnelly
Via desidero esprimere un
L'apprezzamento un ringraziamento a lui il al CREL
Per l'impegno delle importanti occasioni niente ci fornisca di approfondire un argomento importante e di attualità
Vorrei premettere rapidamente
Quella che è la nostra posizione generale tema credo notati
Noi siamo per un riordino impressi
In grado di garantire una previdenza sociale
Che deve restare l'asse fondamentale come diceva bulli l'architrave centrale del sistema cresce
Non ci ha mai convinto alla teoria dei tre pilastri
Perché irrealistica in Italia a nostro giudizio è ambigua
Irrealistica
A nostro giudizio non c'è lo spazio per costruire altri due pilastri corposi paragonabili ad altri Paesi che vengono citati
Quando per la risparmia obbligatorio contributi INPS che risparmio forzoso e TFR si supera il trentadue per cento concerti un terzo circa del salario lordo e quasi la metà di quello netto spendibile è un'esitazione unica al mondo non esistono paragoni in altri paesi
Quel giorno Enrico
Ambigua la valutazione del peso dei tre pilastri
Resta molto indeterminata
Soggetta a forzature vario ognuno tira l'acqua al suo mulino voglio vedere però quanta acqua c'è e che cosa si vuole macinare
E resta ambigua almeno fino a quando non si chiarisce il giallo di cui parlava Fornari all'inizio
Precisato questo
Noi siamo però del parere
Così come diceva Bugli che esistano spazi per la previdenza integrativi
Sia attraverso i fondi pensione sia attraverso previdenza individuale per tenere conto della notevole varietà delle situazioni dei bisogni e delle sensibilità rispetto al problema pensione
Ma di pensioni integrative si deve trattare non di altro
Senza peccare di provincialismo non ci sembra corretto
Presentare l'esperienza americana ad esempio dei fondi pensione
E della loro incidenza sulla Borsa
Ignorando lo stato della previdenza sociale negli USA la si vuole portare anche in Italia nemica se qualcheduno la vuole proporre la propongo
Ignorando il dato sul risparmio globale
E la stessa strutture tradizione borsistica americana molto diversa
Da quella Italy
L'altro punto essenziale per noi riguarda l'esigenza urgente di una legge per regolare la previdenza integrativa e i fondi
In assenza di ciò si rischia di aggiungere alle altre giungle quella della previdenza sociale quella fiscale quella dell'intermediazione finanziaria anche la giungla della previdenza integrativa
Il problema è di disboscare le giungle esistenti riordinamento riforma fiscale legge sull'intermediazione finanziaria sulla Borsa sui rapporti intergruppo e non aggiungere altri piume
Una legge sulla previdenza integrativa che regoli in modo chiaro
I limiti delle agevolazioni fiscali
E dei rapporti contributivi verso le è un necessità oggi in assenza di questa legge
Abbiamo Bonardi e regolamentazioni che modificano le agevolazioni fiscali e contributive secondo del tipo di soluzione organizzativa adottata non è nel Serio
Né può durare io non ho il tempo qui per dare una elencazione di queste disparità di trattamento semplicemente riferite alle forme organizzative diverse che vengono adottate per affrontare questo problema della previdenza privata
La legge deve anche definire le garanzie di base che devono fornire il gestori della previdenza
Non si possono imparare i fondi pensione ai fondi comuni di investimento
I primi devono privilegiare la garanzia del io li chiamo intenti cioè di coloro che versano a percepire la pensione a lungo termine i secondi come è noto privi dice no il rendimento avrebbe medio terre
Esiste un rapporto fra rischio il rendimento degli investimenti lo sappiamo tutti credo però che per i fondi pensione oppure dovendo avere presente anche i livelli di rendimento dei fondi occorre privilegiare nettamente
Garanti della prestazione cioè della pensione io qui avanza un'ipotesi ne può fare questa come tante altre tutta da approfondire
Che nei fondi pensione
Sia previsto che come minimo la garanzia del mantenimento del valore reale delle somme versate dall'inizio fino alla fine del del vorrei dire del rapporto che è il percepimento
Dalla
Sulla gestione
Ci può essere autogestione c'è una gestione diretta dei fondi
Gestione di una pluralità di soggetti abbiamo detto in altre occasioni compagnie Banti
Ho letto stamattina un'intervista del presidente dell'INPS Militello ove anche l'INPS si candida a me a parte i grossi problemi di gestione propri dell'INPS prestiti vedrà l'incisione
Io dico che così dico come dirigente di una compagnia di assicurazioni io sono interessato a entrare nel merito di una proposta e circo un'alleanza e così almeno è scritto nell'intervista tra imprese
E compagnie di assicurazioni si parla di alleanza strategica sul terreno dalla previdenza integro
E sono d'accordo con una proposta i bulli sull'ipotesi di una compagnia dei sindacati costituita assieme a una primaria o a primarie compagnie
Privilegiando per queste ultime la parte tecnica gestionale
E tendendo a privilegiare per la parte sindacale quello è il controllo di quella di quella atti
Ma per tutti coloro che gestiscono chiunque siano i gestori
Dovrebbe valere il principio della capitalizzazione e quindi io ritengo delle conseguenti a riserve matematiche attuariale
Partecipato una tavola rotonda dell'UIL quando porta questo problema
Uno degli interlocutori che ha detto che le riserva matematica attuariale con i fondi pensione non c'entrano assolutamente assolutamente niente io invece ritengo che se si deve garantire una pensione c'entrano eccome
E aggiungo che fra la contrapposizione un po'manichea
Fra i fondi a prestazione definita cioè che dovrebbero garantire esattamente la pensione
Che si che scritti che che che si deve e si deve erogare o in fondi a contribuzione definita e cioè che definiscono solo quanto si deve pagare io credo che ripeto fra questa contrapposizione ci stia no altre soluzioni
Basate su meccanismi contrattuali che stabiliscono un rapporto variabile da aggiornare periodicamente fra contribuzione e prestazioni
Sulla base ad esempio come detto di un minimo garantito valore reale delle prestazioni il rapporto i contributi pagati e al variare delle tavole di mortalità siamo in una situazione nelle quali per nostra fortuna la vita media sembra che continui ad allungarsi e certamente questo è un dato che non si può ignorare non lo può ignorare nella previdenza sociale ma non lo può ignorare nemmeno la previdenza integrativo ho capito se i rendimenti realizzati superano il tasso di inflazione cioè quando il PIL valore reale del danaro è possibile ciò è possibile realistico prevederlo questi maggiori rendimenti si aggiungono al minimo garantito
E credo che su questa parte aggiuntiva si possono sviluppare un utile concorrenza fra le varie forme di gestione
Ciò però comporta alcuni vincoli alcune regole chiare sugli investimenti ho sentito testé dal professor Paladin che anche nei minimi i fondi pensione americani sono previste e regole sugli investimenti
Scopo principale dei fondi pensione più in generale la previdenza integrativa abbiamo detto e garantire la pensione scopo correlato è importante però e anche quella di fornire risorse a lungo termine per lo sviluppo dell'economia certe c'è anche questa compone
Occorre però evitare i rischi non accettabili e funzionali Alpi Purdy e risparmio previdenziale destinato alla pensioni sia risparmio e però a questa aggettivazione risparmi previdenziali destinato
Ha un previdenza interne
Si può investire anche in Borsa
Ma stabilendo dei limiti percentuali globali sul totale degli investimenti e soprattutto limiti abbastanza rigorosi sugli investimenti per i titoli di una singola azienda e sugli investimenti in titoli delle aziende dei gruppi industriali
E finanziari che si stanno sviluppando ampiamente anche occorrerebbe a nostro giudizio privilegiare gli investimenti in beni reali esempi immobili titoli rappresentativi di valori immobiliari e soprattutto ci sono molto d'accordo pieno quante cose che ho visto dette recentemente da Benvenuto titoli pubblici a passo reale garantito che potrebbero svolgere un'utile funzione
Per
Finanziamento del
Di opere infrastrutturali opere pubbliche
Di cui in Italia abbiamo molto bisogno penso all'ENEL e all'Energia ai trasporti le comunicazioni la difesa del territorio le l'ecologia investimenti fra l'altro necessari in questa fase nella fase che si prospetta per risponderà alle minacce via rallentamento dello sviluppo economico e dell'occupazione per migliorare la qualità della vita per aumentare la produttività media del sistema
E fra l'altro Investimenti che non dovrebbero aree effetti negativi sul piano infrazioni
Grazie parola al dottor Gabrielli direttore del Foro Montedison
Può può
Allora giudice
Sì Silvio
Naturalmente le scuse
Sono di pragmatica dovrò essere molto breve
Però i ringraziamenti non lo sono perché
Credo che
Alla UIL che fino dal primo momento al seguito direttamente il lavoro di crescita non tanto dell'ipotesi Montedison ma del dibattito attorno alla previdenza integrativa vada dato non solo atto ma in un qualche modo anche atto di un certo affetto con il quale ha seguito questo tema soprattutto perché parte da un punto di vista che
Cambia un po'non so quanto ancora e dipenderà molto da quanto contenuto si riesca a dare ma questo problema vostro
A questa dizione sindacati e cittadini che si è dimostrato estere
Il dato nuovo innovativo
Di un'attenzione ai problemi del lavoro e del collegamento che l'attenzione del lavoro oggi implica anche per il modo nel quale si tratta la ricchezza che vien prodotta in un paese
Al di là di queste io credo che
In pochi minuti si possono fare solo brevissime considerazioni
Mi auguro che non sembrino dei modi o che il mio
Modo di di ragionare sulla sul tema previdenza integrativa non sempre un modo per rinviare ad altra sede ancora una discussione più approfondita
Ero disponibile sono disponibile in qualsiasi momento la mia azienda disponibile in qualsiasi momento ad approfondire questo tema
Però cento anch'io ho la sensazione che questa mattina molto esplicitamente Palladino ha indicato
Che di fronte ad un problema che è urgente risolvere
Di fronte ad un problema che si può risolvere
E di fronte ad un problema sul quale sostanzialmente si è raggiunta l'unanimità nella volontà del solleva ma anche in gran parte nelle forme sia molto più utile ma non è una critica voi sia molto più utile assumere due atteggiamenti il primo che voi avete già assunto almeno con le cose rappresentante che hanno partecipato alla stesura dell'accordo nel Parma e gli accordi nel costituire i fondi di previdenza integrativa il secondo e credo che di queste hanno dato ampia disponibilità agli organi che sono preposte al controllo sullo sviluppo del mercato finanziario che è quello di indicare le linee tra le quali bisogna muoversi
Ora queste cose purtroppo
Al di là dell'utilità di questo momento di confronto
Si fanno se ci si riunisce allo stesso tavolo questa è una delle norme e probabilmente una di quelle culture che sindacato insegnata questo Paese
E che purtroppo oggi non è riuscita in un qualche modo a indicare o attuare in modo tale che si realizzasse almeno all'interno delle forze intellettuali perché oggi spesso questa mattina
Qualcuno che ha speso nel rapporto che tanto ha fatto parlare credo anch'io i giornali perché le cose delle quali si si è parlato in particolare in due o tre articoli sono emersi sul tema della previdenza integrativa nel citare rapporto certi sono cose che non stanno nel rapporto cent'la cosa lascia effettivamente un po'perplessi ma secondo luogo oggi se ne parla Milano e non se ne parla qua mentre anche voi avevate dichiarato mesi fa mi pare che di questo tema si sarebbe parlato in questo giorno qui
E l'avevate detto mi ma cosa un po'fa ridere l'avevate detto delle persone che oggi stanno a Milano a parlarne
Allora dunque sembra una cosa di metodo sembra una cosa di metodo no ma il tentativo di dare una risposta quello che ha chiesto Palladino gli operatori chiedono queste c'è allora io considero la mia azienda quasi alla stessa stregua su questo tema la previdenza integrativa operatori sindacato membri delle organizzazioni sindacali ed i membri dei vari consigli d'amministrazione
Delle aziende nostre nello stesso modo gli operatori dei degli istituti finanziari dell'assicurazione da
Allora
E intanto questo primo invito al quale io credo insomma non si possa dire di no b davvero ci si vuole sedere attorno a un tavolo
Attenzione gli accenti con i quali poi di questa cosa si parla oggi dimostra in un qualche modo che non ci si voglia sedere poi così tanto attorno ad un tale a me questo fa più paura di qualsiasi altra cosa
Quindi il primo fatto non è solo di metodo e quindi io ritengo che ci sia un ambito di maturazione che vada perseguito rapidamente
Sarà merito vostro se lo farete se riuscirete a raggiungere questo obiettivo sarà merito anche nostro mano di più di questo di quello che abbiamo fatto nel costituire un'iniziativa e contemporaneamente nel dichiararci disponibili a discutere in qualsiasi momento non possiamo fare
Credo che poi il l'altro compito spetti l'autorità che dicevo preposte allo sviluppo di questa materia a me sembra che se si legge con buona volontà e con attenzione
Il primo risultato del rapporto interinale della commissione rapporti industria assicurazioni
Intermediari finanziari istituito presso il ministero dell'industria dal professor Pica attuale ministro dell'industria peraltro attuale ancora presidente della Consob è credo una delle autorità più titolate a discutere di questo tema in Italia si scoprono cosa chiarissima che alcune delle banali contrapposizioni che emergono a questo tavolo nel solo mese ma insomma che emergono nel dibattito fra chi deve controllare chi non deve controllare Sarhan compiti diversi servono per attori diversi da tre cose sono state spazzate via dalle argomentazioni di questa mattina e che trovano loro riscontro in un organo preposto al controllo di questa materia
Il problema di controllare il mercato finanziario gli intermediari
E gli investitori
è un problema nell'evoluzione della finanza globale è un problema globale è un problema di controllori che abbiano mania
Peraltro globale non vuol dire solo italiano non dimentichiamolo vuol dire qualche cosa di più non vorrei sembrare così un pochino troppo
Tendente a evidenziare che ci son materia che sarà sfuggiranno sicuramente al controllo delle autorità italiane però eccetto bisogna ricordare che il trentotto per cento dei fondi dei danari amministra e che provengono dai il dai fondi previdenziali inglesi sono investiti su mercati finanziari non inglesi
Ecco allora io credo che questa non sarà probabilmente la destinazione della gran parte dei fondi italiani però certa si è che una certa indicazione sui migliori modelli di gestione che esistono venga da e il Paese che da più lungo tempo ha costituito un'iniziativa in questo campo
Ultima considerazione vorrei fare
L'ultima considerazione sulla trasparenza noi abbiamo potuto fare vogliamo fare quello che sulla trasparenza normalmente si fa quando si hanno le le mani pulite quando si ha la possibilità di averne di continuando a dimostrare
In a questo tavolo come in molti altri momenti sono stati citati per filo e per segno i testi di accordi già chiusi sul piano sindacale di accordi in fase di conclusione quindi ancora da conclude
Di regolamenti discussi e approvati e di regolamenti ancora in fase di approvazione di convenzioni addirittura di gestione non ancora approvati Mada discute
Perché si è potuto fare così
Perché su qualsiasi momento di queste materie
Noi abbiamo preso carta e per abbiamo diffuso i nostri documenti però messi a disposizione non solo dell'autorità ma di tutti gli operatori in questo senso indico direttamente i lavoratori
E abbiamo dato la possibilità di intervenire non solo nella fase
Definitiva
Ma nella fase ancora di impianto scientifico addirittura attorno al problema
Vi ricordo una cosa metto molto piace ricordarlo perché mi sembra un passo in avanti che si è compiuto sotto il profilo culturale in Italia non perché abbiamo dato un particolare contributo noi ma credo perché hanno dato contributo molti che per la prima volta dopo tanto tempo in Italia si è parlato di una cosa prima
Un anno e mezzo fa sì che c'è un grosso convegni internazionali sulla previdenza integrativa e dall'ora si è partiti nel cercare di realizzare cosa che caratterizza in modo assolutamente opposto
L'insieme delle polemiche che invece hanno si sono presentati sul tavolo in questi giorni c'è qualcuno ci dice voi avete fatto prima una cosa di nascosto
E poi l'avete detto no la verità vera è che su questo tema la previdenza integrativa o si dice che cosa si vuol fare lo si dice apertamente lo si dice con trasparenza
Fin dall'inizio oppure probabilmente non se ne farà niente perciò in conclusione molto semplicemente devo dire forse semplicisticamente ma scusate il poco tempo a disposizione non permette a io vorrei fare due conti
La prima considerazione è che se van bene tutte le consentito per la prima volta con molto piacere le cose che ha detto
Dal Belli sul tema
Controlli sul tema Sviluppo previdenza integrativa da altre cose qualcuno sostiene che oggi vi sia una sorta di scontro sotterraneo ma molto forte fra gestori potenziali differenti della della partita integra della previdenza integrativa
Bene vi dico di no perché in gran parte le cose dette da Zambelli io non solo le condivido ma mi piacerebbe che ha reso l'attuazione rapida
Allora però certo si è che se tutti noi ci mettiamo a considerare che meglio parlarsi attraverso i giornali e dire abbiamo idee differenti con lascia l'interpretare qualcuno come idee differenti
è probabile che non riusciamo ad imporle o a farle diventare materia sulla quale si può fare realizzazioni tali
Seconda cosa e ultima considerazione a me pare che qui veramente
Ci siano so che è compito vostro non è compito mio ma ci sia una battaglia troppo importante per i lavoratori da giocare
E allora permettete siccome abbattere i lavoratori in un qualche modo le aziende ne fanno parte veramente perché sono fatte di quei
Di conseguenza ce la giochiamo anche noi io credo che se per questa stessa ragione
Perché è una battaglia comune o io non credo che questa sarà una cosa alla quale uno vincerà l'altro perderà ce n'ho fatto troppo mobilitate per perderlo così
Grazie
Però la professor al varo dell'Università di Roma
Non c'è do subito la parola per guadagnar tempo al professor Bessone invece c'è sì
Così
Io non svolgerò un intervento organico
Consegnerò la presidenza il testo dell'intervento
Mi limiterò a qualche brevissima considerazione in punto di regolazione giuridica
E istituzionale dell'universo previdenza integrativa
Guardato dall'angolo di osservazione delle necessarie garanzie del lavoratore risparmiatore interessato forme di previdenza integrativa
Qui oggi molto e molto bene si è discusso sulla espansione della spesa per pensioni e sull'ampiezza crescente degli squilibri tra contributi erogazione delle principali gestioni in particolare di quelle amministrate dall'INPS
Sul conseguente maggior onere trasferito a carico dello Stato
Tutto questo
Non dirò nulla si è rilevato come perché a fianco del sistema previdenziale pubblico in italiano si sia sviluppato diversamente dagli altri paesi industrializzati Rosenfeld educato più di tanto il trattamento complementare a modello privatistico anche di questo non ho tempo
Per dire
Non si è forse rilevato per intero in che misura
I fondi pensione oggi costituiscono il nostro Paese
Un comparto assai lontano da una disciplina razionale
Fondi costituiti con legge con un decreto presidenziale sottoposti alle necessarie forme di controllo ma anche un comparto consistente di fondi pensione non soggetti a disciplina di vincolo
Che non presentano neanche un bilancio tecnico insomma problemi di discipline che si troveranno illustrati in questo documento che consegnerò la presidenza
Sta di fatto che mi sembra ho sentito qualche voce dissonante mi ha sorpreso
Che
Esiste una necessità urgente
Nel nostro Paese di un regolazione organica della materia la necessità urgente di un intervento legislativo che secondo me
Dovrei essere disegno molto forte
E allora per
Accertare se è davvero così è il caso di considerare con grande concisione
Quali sono i problemi aperti in un settore dove esistono lacune di discipline
E quindi punti di caduta anche gravi delle garanzie di tutela del lavoratore risparmiatore
Già quanto ai controlli di genere amministrativo
Perché certamente se si guarda alla legge del mille novecentottantasei che porta norme per l'esercizio delle assicurazioni private sulla vita
Si individua
Per la materia dei fondi pensione a carattere integrativo
Una adeguata competenza di controllo dell'ISVAP
Ma mi sembra che il controllo dell'ISVAP presupponga nel fondo istituito l'erogazione di prestazioni capitario rendite commisurata alla durata della vita o alla capacità lavorativa del soggetto
E allora c'è il problema
Insoluto
Delle forme di controllo pubblico a garanzia del lavoratore risparmiatore
Per i casi che esistano che esisteranno
Di fondi sul modello dei fondi comuni di investimento mobiliare
O comunque tali che l'erogazione del rendimento del capitale risulti svincolata dei presupposti che assicurano lo svolgimento della funzione di controllo
Dell'Islam
Naturalmente è difficile
Assenza di tempo ricostruire una geografia istituzionale delle tipologie di fondi possibile
Ma questo almeno mi sembra sia possibile dire
Distinzione tre fondi ad adesione volontaria e fondi
Ad adesione obbligata intendo per
Adesione volontaria anche in prospettiva guardando alle possibilità future
I fondi dove residua una qualche possibilità di Scelta per il lavoratore
Ad esempio quanto alla misura del versamento dei contributi oppure alla possibilità di scelta tra uno ed un altro piano di investimento
L'interrogativo
Che rivolgo ma anche l'opinione che manifesto e se io credo di sì
In questo caso non occorre applicare anche alla materia dei fondi di previdenza integrativa la disciplina delle norme di legge che riguardano la sollecitazione del pubblico risparmio
Nel senso che la possibilità di scelta del lavoratore risparmiatore lo colloca nella posizione del soggetto sollecitata ad un investimento di risparmio pensò allora che in questo caso e già per questi motivi occorre pensare ad una applicazione
Della disciplina di legge la legge del mille novecentosettantaquattro che in materia di sollecitazione del pubblico risparmio configura una competenza della Consob
Da un altro angolo di osservazione e con grande brevità
Naturalmente ogni distinzione è un modello astratto
Ma la distinzione tra programmi a contributi
Definitive programmi a pagamenti definiti ha una consistenza reale
La non fosse altro perché nel programma contributi definiti
L'ammontare delle prestazioni non è stabilito a priori è una variabile dipendente dalla redditività del patrimonio gestito voglio dire dalle capacità dalle strategie di gestione attivate dal gestore
Credo sempre più anche sul mercato dei valori mobiliari
Allora se è così e per usare le parole semplici c'è un fattore di rischio
C'è un fattore di rischio per il lavoratore risparmiatore Della stessa famiglia dei rischi che riguardano la materia fondi comuni di investimento
Allora c'è un problema di garantire
C'è un problema di garanzie che mi pare
Non posso essere semplicemente delegato
All'interno degli organismi di gestione del fondo
Mi sembra e sì che invece l'attivazione prospettive di riforma di una disciplina che non sarà necessariamente quella prevista a
La legge per i fondi comuni di investimento ma dovrà assicurare il medesimo risultato di garanzie invece è diverso il caso dei programmi che garantiscono un risultato cioè l'otto
In questi casi mi sembra che l'obbligo di restituzione della somma pattuita che era richiamata da un intervento di poco fa l'essere a carico totale del gestore rischio di inflazione che redditività dell'investimento consente poi si di pensare ad una disciplina più lineare sul modello delle funzioni di controllo
Dell'Islam
E questo naturalmente non per un gioco insensato di confronti e contrapposizioni tra istituzioni ma per individuare le forme di garanzia pubblica di tutela del risparmio dei lavoratori
Tre considerazioni il più breve possibile esiste esiste comunque secondo me esistere un problema dei Piani pensionistici individuali è come possibilità offerte ai lavoratori dipendenti sprovvisti di un fondo pensione aziendale ho anche come soluzione possibile dei problemi
Di sicurezza previdenziale dei lavoratori autonomi
E anche qui un interrogativo
Non si tratta ancora una volta di un caso nel quale si progetta no per il risparmiatore sollecitazione del pubblico risparmio
Se si di nuovo mi pare sia il caso di pensare informe operativa ad un'applicazione dell'articolo diciotto della legge del mille novecentosettantaquattro che regola la materia delle sollecitazione del pubblico risparmio
Ancora molto brevemente
Esistente e non è poca cosa
Il problema del elaborazione di uno statuto giuridico dei soggetti che saranno istituzionalmente o dalla forza delle cose legittimati a fare previdenza integrativa
Impresa assicuratrice certamente ma altrettanto certamente non essere soltanto
Anche altri soggetti già oggi presente in forme significative sul mercato della previdenza
Integrativa soggetti che la legge
Un intervento legislativo della materia dovrà certamente regolare quanto a stabilità patrimoniale garanzie di professionalità altro ancora
E qui un interrogativo
Che riguarda la repressione di oggi ma non soltanto
Regolare secondo quale modellistica di regolazione io dico in funzione dei contenuti delle prestazioni volta a volta offerto allora mi sembra che sei il prodotto offerto al mercato perché alla fine di questo si tratta
Posso un prodotto a prevalente contenuto finanziario e allora anche il tema della previdenza integrativa dovrebbe entrare nel tema così discusso
Del regolazione complessiva degli intermediari finanziari non bancari
Credo che anche temi di questo genere finiranno per riguardare riguardano l'odiosa riguardo alle elaborazione della UIL anche il sindacato
Non si tratta di partite istituzionali giocate su tavoli che non riguardano il sindacato infine un cenno che coglievo dal dibattito
La commissione insediata dal ministro dell'industria
Io stesso ne sono parte
Sta svolgendo un riflessione sul tema delle intermediazioni e dei soggetti dei controlli delle intermediazioni in quell'intricato
Sistema che registra punte di interferenza tra istituti di credito
Impresa assicuratrice come usa dirsi industria
Da venerdì sia già emersa la necessità di forme migliori di dialogo tra le diverse autorità di controllo
è emersa l'esigenza di ridisegnare il quadro dei soggetti pubblici del controllo
Questo sì naturalmente molte ci insegnano che l'economia finanziaria anche nel nostro Paese diventa fenomeno globale
Allora senta occorrerà pensare a forme di aggregazione di controllo io tuttavia voglio dire anche con riguardo un cenno che è emerso nel dibattito
Che il tema è molto complessa che occorre guardarsi dal rischio di semplificazioni pericolose
E quanto ai lavori della commissione insediata dal ministro dell'industria voglio dire che sono emerse proposta significative ma voglio anche rimarcare che la commissione deve ancora concluderà i suoi lavori e questo significa che immagino anche su questo fronte ci sarà la possibilità di integrare i contributi dell'impressione che pure primi giorni di lavoro della commissione già sono spente molto numerosi ringrazio per l'invito e per l'attenzione
Ora la parola l'ultimo intervento prima delle conclusioni del segretario generale il dottor Andrini vice presidente dell'ANIA
Grazie non prenderò senza altre discipline Karol sotto largamente dei dieci minuti
Io sono un operatore economico operatori di cui parlava il dottor Gabrielli e rappresento un'associazione gli operatori
Quindi dovremmo essere abituati a guardare un po'le cose dal punto di vista concreto e quindi cominciare vederle dal punto di vista del mercato
Cioè vederli un po'dal punto di vista dell'utente
Dal punto di vista del cittadino
Quelli che devono esseri reali interessi dei cittadini
Io parlare chiarire subito che questo non è un attacco un turisti americani ore siamo coscienti come assicuratori di prestare nei servizi ad alto contenuto sociale ma però chiaramente noi lavoriamo per vendere sempre di più e per svilupparsi sempre di
E chiaramente lavoriamo anche per guadagnare non abbiamo mica paura di questo
Ma però sappiamo benissimo che se vogliamo continuare a vendere se vogliamo continuare cade in un party
Dobbiamo rispondere esattamente agli interessi decide
Perché non a noi consiglieri sia il discorso della Toccata e fuga
E noi lavoriamo sul medio lungo periodo lavoriamo su discorsi di dieci quindici vent'anni fra quindici o vent'anni cominceremo a pagare peraltro e qui invece opera altrimenti
E quindi non possiamo terzo sparare su discorsi che Sordi premi momento quali possono essere
Promesse copro ospite di tipo politico elettorale rincarare chiamatele come volete non è questo la nostra ma
Quindi
Di che cosa ha bisogno oggi d'Italia e io credo e questo l'ha già detto qualche oratore prima di me che sulla previdenza integrativa non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che i necessari alla previdenza integrative chiariamo subito come forma complementare non sostitutiva di quella pubblica
Nessuno ha mai pensato che debba essere sostituti guai che lo
E non è una questione di efficienza o una questione di discussione o di danza dei numeri come diceva il professor Fornari la questione ma ma i sistemi a ripartizione sono in crisi in tutti i sistemi occidentali
Ed è una questione democratica poi si potrà discutere fino al due mila e quindici al due mila quattordici al due mila diciotto ma è un problema oggettivo
Non è un problema di buona o cattiva gestione la buona o cattiva gestione potrà influire sul fenomeno ma non lo cambia
Così come la previdenza integrativa non è migliore o peggiore della pubblica diventa migliore o peggiore in funzione di come si gestisce e non in virtù di uno schema preposti
Quindi nuovi pensiamo
Che
I cittadini abbiano bisogno di sono evidenze integre
E ne abbiano bisogno attraverso strumenti ben precisi ma il tempo è breve ma io sono anche agevolato dal fatto che molte cose sono già state dette da altre che mi hanno preceduto sulle quali concordiamo pienamente
Se c'è bisogno di è stato detto che il sistema sia volontario tratto non volontari non vuol dire frammentario non vuol dire rincorrere ogni singolo individuo ma volontario anche per gruppi di individui ovviamente
Ed è anche stato detto noi ci permettiamo di rispettarlo forza che la pensione integrativa deve essere sotto il regime della capitalizzazione
Della capite di azione in base a riserve tecniche in base riservi attuariali proprio perché non ci si può scherzare solo perché è una promessa di lunghissima
E questo è solo i due elementi i primi due elementi portanti di questo pilastro maggiore e minore lo sommato non ha molta imporre anche se la dimensione dei pilastri chiaramente non è un fenomeno di oggi deve essere visto anche in termini tendenziali di come i pilastri possono anche nel tempo crescere e cambiare le loro relazioni
Ma anche questo è già stato detto noi riteniamo che ci sia bisogno di trasparenza e la trasparenza non è solo la trasparenza del cosa si fa ma è anche la trasparenza del come lo si fa la trasparenza della gestione
E c'è bisogno sicuramente di controllo
Noi siamo decisamente a favore del controllo
Anche se
Questo nostro Paese dove è più facile parlare delle cose che devono essere fatte piuttosto che delle cose e sono fatte per quello che riguarda il controllo non riteniamo che il controllo esiste nicchia che l'ISVAP
Tutto sommato e vivaddio funziona bene e due riteniamo che potrà funzionare sempre meglio nessuno penso che posso accusare di piaggeria perché il presidente del vista perché era presente adesso lo vedo più
E poi pensiamo anche che ci sia bisogno di un'informativa informativa buona continua Chiara non l'informativa a pioggia diluvio ad allusione dove nessuno quel capisce più niente
Ma una informativa in base a regole chiare e semplici e comprensibili per tutti su denominatori generalmente accettati
E l'informativa penso che debba riguardare anche il sistema pubblico elencare bene che cosa sono posti e cosa sono ricavi e quali sono anche le destinazioni di questi delicati perché anche facile qualche volta per quello che riguarda il gioco contributivo fare delle manovre un po'a tenaglia sentivo parlare di contribuzione integrale su tutta la rete mozione e una parte poi partecipa alla formazione della pensione vesti può anche correre il rischio che non sia più una contribuzione di mutualità ma diventa una contribuzione in Cassazione mascherata
Quindi un'informazione chiara comunque dovrebbe riuscire a farà capire alle persone a cosa servono i soldi come sono amministrati
E infine anche questo è un punto che riteniamo importante che ci sia un vero pluralismo un pluralismo nella gestione certo
Non ci siamo mica solo le compagnie di assicurazione certi fondi pensione certo tanti altri gestori un pluralismo di gestione però in base a regole comuni
In base a regole comuni per quello che riguarda il sistema della capitalizzazione del sistema degli accantonamenti del sistema dei controlli il sistema delle garanzie
E anche per quello che riguarda gli investimenti
Perché anche qua sicuramente c'è una massa importante denaro che viene raccolta e la canalizzazione di questi investimenti è una cosa importante che può dare anche delle notevoli connotazioni delle notevoli rilevante sociali
Ma questa pluralismo dovrebbe essere un pluralismo che non è solo per i gestori ma dovrebbe essere un pluralismo anche per l'utente delle buone capacità di scelta per l'utente e vero si parla per la maggiore del fondo Montedison del fondo del del legno e del fondo dell'IBM eccetera ma c'è anche una miriade di aziende molto più piccole molto più frammentarie ci sono anche altre categorie di lavoratori che sono interessati alla previdenza integrativa e che possono aver necessità e interessi a scegliere Diversi Furness diversi fondi anche in funzione del mutare oggettivo nel tempo
Delle loro necessità ecco no
E vorrei solo dare ancora un Flash per rimanere ampiamente al di sotto di dieci minuti sentiamo parlare spesso ne abbiamo sentito parlare in maniera anche molto interessante stamane nel discorso del risparmio
Del fatto che forse non si sposta molto il discorso del risparmio questo è anche possibile che non si sposti in termini quantitativi visto che questo Paese un Paese di grandi risparmiatori quindi forse anche difficilmente pensabile che si possa fare del risparmio aggiuntivo in maniera sensibile ma sicuramente si sposta il risparmio attraverso la previdenza integrativa in maniera qualitativa
Anche nel tempo si può passare da risparmio di medio periodo risparmio di lungo periodo con tutte le implicazioni anche sul piano socioeconomico che questo confronto
E non riteniamo che tutto sommato la previdenza integrativa e qui qualcuno l'ha sottolineato in maniera molto autorevole debba a vere delli privilegi fiscali in effetti anche noi parliamo in termini di sospensione di imposta
Più che di privilegi fiscali di sospensione d'imposta che rappresentano un fenomeno di equità non è un fenomeno di privilegio un fenomeno di equità di fronte a uno dei fenomeni più importanti
Quali sono qual è la previdenza integrativa che indubbiamente per l'individuo anche se la frase un pochino fa rappresenta una delle chiavi di accesso a una miglior qualità
Ecco fieramente in pochi minuti si posso andare solo dei flash io mi auguro di essere stato
Bene al di sotto e terminò solo ringraziando né in maniera non rituale per questo convegno l'ho trovato molto vivace ma soprattutto molto vario per le angolazioni con cui sono stati esaminati di vari problemi grazie per l'attenzione
Ringraziamo noi l'ultimo una breve tutti gli intervenuti stadi prima chiudiamo i lavori con la parola al segretario generale della UIL benvenuto per le conclusioni di questo convegno
L'ho già fatto Liverani sono anch'io che ringrazio molto gli ospiti i dirigenti delle diverse strutture gli invitati chi ha dato il proprio contributo intervenendo anche se costretti dai tempi
Nel nostro dibattito un dibattito che va avanti e che noi intendiamo portare avanti anche con le altre due organizzazioni sindacali si parla molto di una ripresa i contatti tra UIL CISL e CGIL
Questa dovrà venire immediatamente dopo la conferenza della CISL tra i temi che Novi di porre in modo al centro di una ritrovata unità d'azione tra UIL CISL e CGIL c'è proprio questo della previdenza integrativa
Stamani si è parlato molto di questa intervista fatta dal presidente dell'INPS Giacinto Militello
E della proposta ne ha parlato anche Zambelli che fa Militello per una iniziativa dell'INPS nel campo della previdenza integrativa
Avremmo certo casi onere di affrontare questo problema ci spiace che Militello non sia potuto essere presente qui tra di noi
Lo inviteremo a un rapporto e a realizzare quella tavolo di confronto io senza polemica a questo riguardo perché bado sempre al concreto lo dico senza presunzione volevo leggere qui alcune cose che per necessita di tempo
Tutino non ha letto ed è la considerazione che faccio perché la parte che manca nella intervista di Militello
Nelle diverse prese di posizione che ahimè si fanno tra le forze politiche e si fanno anche nel campo del sindacato
Sono dati ma bisogna ragionare sui dati
Nella sua relazione nella parte non letta Tutino diceva che negli ultimi quindici anni il numero dei lavoratori iscritto al fondo pensioni lavoratori dipendenti dell'INPS
E che versano contributi è diminuito di un milione di unità dodici milioni nel settantuno poco oltre gli undici milioni nell'ottantasei
Il declino ricordava Tutino e accentuato nell'ultimo quinquennio quattrocento mila unità
E riflette una delle principali trasformazioni della struttura occupazionale del nostro Paese
L'aumento del peso del lavoro autonomo come conseguenza della terziarizzazione dell'economia e della massiccia espulsione di lavoratori dei settori industriali
Ancora altro dato il numero delle pensioni erogate risulta cresciuto di circa il quaranta per cento
Si davano sei milioni e seicento mila pensioni nel settantuno si hanno hanno ove milioni e duecento mila pensioni nell'ottantasei
Alcuni dati nel settantuno ogni cento lavoratori avevano come corrispondenza cinquantaquattro pensionati nel mille novecentottantuno settantasette pensionati per cento lavoratori
Nell'ottantasei ottantaquattro pensionati ogni cento lavoratori
Ancora un altro dato l'importo della pensione media annua risulta nel mille novecentottantasei il doppio di quanto assommava nell'ottantuno
Sei milioni e seicento mila lire rispetto a tre milioni e quattrocento mila lire e quindici volte il livello monetario riscontrabile nel mille e novecento settantuno
Le aliquote contributive sono passate dal diciannove per cento del settantuno il sei virgola trentacinque per cento a carico del lavoratore al venticinque virgola cinquantuno per cento con i sette virgola quindici a carico del lavoratore
Il risultato di esercizio che segnava un avanzo di duecentosettantuno miliardi nel settantuno ha denunciato un deficit di due mila miliardi nell'ottantuno e di dodici mila miliardi nell'ottantasei
Non parlare di questi problemi e parlare di previdenza integrativa e di iniziative in quella direzione è veramente andare a caccia di far fanno anche perché ho avuto modo di partecipare a una iniziativa lodevole
Degli ispettori dell'INPS che hanno denunciato le condizioni
Di impossibilità di una seria lotta alla evasioni contributiva problema drammatico dell'INPS problemi drammatici derivano da come funziona funziona il sistema politico e quindi di come l'INPS
E fortemente condizionata dalle decisioni di carattere politico ma gli ispettori dell'INPS hanno indicato in primo luogo che oramai la tendenza e quella di mascherare lavori che sono dipendenti con lavoro autonomo per non pagare i contributi uno degli aspetti importanti del fenomeno del lavoro nero
Hanno denunciato il fatto che in Italia differenza degli altri paesi europei la mancata regolarizzazione dei lavoratori stranieri finisce per sottrarre entrate all'INPS e hanno denunciato una cosa sulla quale non è che dobbiamo fare l'autocritica ma dobbiamo fare anche qualcosa visto che siamo in maggioranza all'INPS che gli ispettori
Del l'INPS sono un po'come gli ispettori dell'IVA
Possono fare i controlli solo durante il lavoro di ufficio e quindi non possono fare i controlli quando si verifica il lavoro nero il sabato la domenica il pomeriggio la sera
E quindi io credo che da questo punto di vista senza polemica
E cioè da assumersi delle responsabilità e quello di voler fare altre cose quando non si è in grado di fare altre ecco mi sembra veramente non per polemica lo dico ma dico in base ai dati obiettivi lo ritengo sbagliato
Questo che cosa vuol dire
Vuol dire che noi non diciamo che la previdenza pubblica per carità debba andare essere buttata a mare lo ha già detto molto bene Bruno Bugli nella sua relazione io lo voglio riconfermare
La previdenza pubblica riformata però e non lasciata così perché questo è il nostro compito questo e la raccomandazione che noi facciamo c'è deve costituire non uno dei pilastri ma veramente l'architrave del sistema pensionistico Rispetto al quale le altre forme di previdenza privata individuali o collettive
Devono aprire un ruolo aggiuntivo o comunque integrativo
Un ruolo come è stato detto stamani anche indispensabile per diminuire le continue pressioni che si sono esercitate sul sistema pubblico allo scopo di ampliarne la copertura e l'estensione
Necessario per rispondere anche alle domande che provengono soprattutto dalle nuove generazioni dalle giovani coppie per un tipo di previdenza più flessibile
Pagata improprio secondo i propri mezzi secondo i tempi che si sono scelti e non accollata a una incerta entità collettiva ecco l'idea che qualcuno sembra stia coltivando di seppellire i fondi pensione prima ancora che questi siano nati ecco secondo noi un'idea oltre che pretenziosa retrograda i fondi pensione introducono
Con la prepotenza il mercato in un settore finora solo statale
E gelosamente statale almeno in linea di principio introducono il mercato con i suoi pregi e con i suoi difetti con le sue luci e le sue ombre il nostro problema e quello di controllare questi difetti
Non quello di negare il mercato
Mi sembra un assurdo oggi fare battaglie per il monopolio come quella per la televisione di Stato ci sono delle cose che vanno avanti perché c'è una tendenza storica e non si fermano facilmente
Non so se questi attacchi ai fondi pensione serve servano poi tanto alla struttura pubblica al contrario io credo che rischi no di danneggiare l'INPS
Come ho già detto con quei dati che ho ricordato non deve guardare all'esterno deve cercare dentro di sé la radice delle proprie debolezze
Non è fermando i fondi pensione
Che può risolvere i propri problemi né certo si può pensare di trovarci d'accordo se con tutto ciò si vuole arrivare alla conclusione che in definitiva dovrebbe essere l'INPS a gestire la previdenza integrativa
Questo ruolo come dire ermafrodita che qualcuno vorrebbe assegnare all'INPS fatto ogni con qualunque criterio di buonsenso
Sarebbe come se proponessimo di affidare la gestione dei tassi all'azienda delle tranvie municipali
Queste escogita azioni peregrine sono le solite fughe all'italiana che servono solo a distoglierlo ci dalla dura realtà dei problemi
Ecco prendere le distanze da chi vorrebbe demonizzare i fondi non significa lo voglio sottolineare accettare a scatola chiusa qualunque tipo di fondo e qualunque modello di gestione al contrario
Credo che la UIL anche attraverso gli approfondimenti che ha fatto il tre sia stata tempestiva
Quanto e più di altri nella ricerca delle difficoltà e dei rischi che possono esserci in qualche modello di fondi pensione ci siamo convinti
Che ci siano dei punti importanti da chiarire in alcuni degli accordi che finora sono stati realizzati ne abbiamo parlato abbondantemente lo ha fatto tutti in coro affatto Fornari lo ha fatto bulli
Per noi il modello da privilegiare
E in prima battuta quello che si realizza con lo strumento assicurativo
Perché a nostro avviso e quello che dà maggiori garanzie sulla salvaguardia del risparmio dei lavoratori sul lungo periodo quello che dalla legge e fatto oggetto di maggiori cautele limitazioni controlli la pensione non è uno scherzo non può essere il risultato di una scommessa sul corso dei titoli specie in un mercato ancora immaturo e ancora privo delle necessarie garanzie come il nostro
Non lo sosteniamo noi l'ha detto di recente anche l'ex presidente della Consob e attuale ministro dell'industria i il risparmio messo nei fondi pensione e il frutto di un atto di previdenza che va valorizzato solo in quanto esso può assicurare la salvaguardia nel lungo periodo delle somme depositate dai lavoratori
I quali attraverso questo tipo di accantonamento non cercano un guadagno in conto capitale
Altrimenti comprerebbero delle quote di fondi comuni di investimento o entrerebbero direttamente in Borsa e non cercano neppure reddito altrimenti comprerebbero dei botti o delle obbligazioni
Cercano semplicemente di compiere un atto di previdenza e di cautela e cioè di assicurarsi una pensione una rendita durante tutto il periodo che gli resterà da vivere dopo il lavoro
Gli strumenti che noi dobbiamo costruire devono essere tarati su questa finalità che poi e quella in base alla quale la legge attribuisce il beneficio della detassazione non è infatti il risparmio come tale che viene detassato perché in questo caso dovrebbero essere agevolati fiscalmente anche gli investimenti nei fondi comuni o in altri strumenti finanziari
Ma è solo il risparmio a fini previdenziali e questi fini si devono ritrovare per coerenza nella struttura e nel tipo di gestione del fondo
Se privilegiamo lo strumento assicurativo ciò non vuol dire che per noi fondi pensione debbano essere concepiti solo in questa chiave
I fondi pensione potranno benissimo avere una fisionomia diversa trovare forme di gestione diverse che operano sul mercato mobiliare e immobiliare in forme diverse da quelle assicurative e neppure escludo che in queste forme di gestione
Cioè la proposta dal che di cui ha parlato il boom di che noi vogliamo proporre con forza alla CISL e alla CGIL possa essere coinvolto lo stesso sindacato in accordi che lo vedano imposizioni i di minoranza
All'interno di società costituite con diversi partner quali potrebbero essere le stesse assicurazioni le banche le società finanziari
Si tratta di un campo tutto da esplorare e che richiede anche una trasformazione dello stesso sindacato
Un ulteriore passo avanti sulla strada della transizione dal sindacato della conflittualità al sindacato della partecipazione del resto ciò che fa il sindacato in Germania o in Svezia o negli Stati Uniti non si vede perché non potrebbe farlo anche il sindacato italiano
Si tratta di cominciare con umiltà ma anche con coraggio a camminare su una strada nuova ma anche abbastanza obbligata infatti se gli accordi aziendali per i fondi debbono andare avanti il sindacato non può limitarsi a svolgere il ruolo di una specie di broker rispetto alle compagnie di o assicurazione o magari alle stesse aziende senza coinvolgersi fino in fondo lavandosi in un certo senso le mani dei risultati della gestione
Una cosa comunque è chiara
è urgente urgentissimo che venga approvato un provvedimento di legge permettere chiarezza su tutta questa controversa questione dei fondi una legge che deve essere molto più ampia e comprensiva delle poche norme formulate su questo punto dai progetti Cristofori e De Michelis
I punti chiave di questa legge devono essere le agevolazioni di carattere fiscale e contributivo la disciplina della figura dei gestori la disciplina dei conflitti di interesse dei vincoli di portafoglio e dei limiti di gestione
Le garanzie sui risultati della gestione e sulla continuità dei versamenti delle rendite la disciplina delle informazioni e dei controlli la tutela dei contribuenti nel caso di abbandono del fondo
Si tratta di aspetti su cui non posso soffermarmi anche perché molti di essi richiedono un ulteriore approfondimento in questa sede voglio solo limitarmi ad alcune telegrafiche annotazione
Primo punto agevolazioni noi riteniamo che le agevolazioni concesse ai contribuenti dei fondi pensione debbano collocarsi a metà strada tra quelle previste per la previdenza individuale e quelle previste per la previdenza sociale queste agevolazioni sono giuste
Non si vede perché mentre sono detassati guadagni di capitale e tutta un'altra serie di redditi e guadagni d'impresa
Mentre sino a ieri erano esentati al cento per cento i buoni del tesoro si debba scandalizzarsi se vengano declassate le somme che i lavoratori accantonano in vista della loro pensione
Sul gestore
Ad una prima approssimazione sembra opportuno evitare che il gestore del fondo possa essere l'azienda o una società controllata dall'azienda
L'unica eccezione potrebbe essere il caso del fondo a prestazioni definite nel quale
In tal caso l'impegno andrebbe comunque assistito da un privilegio di credito da costituire per via legale e da un idoneo meccanismo di riassicurazione
Gestione vanno disciplinati rigorosamente i vincoli di portafoglio e gli eventuali conflitti di interessi con la Società cui il gestore Facca quanto agli investimenti uno dei canali da privilegiare
Più cui ho apprezzato molto il prezzo molto le cose che sostiene a questo riguardo Zambelli potrebbe essere quello di appositi titoli a lungo termine relativi al finanziamento di grandi opere pubbliche a un tasso moto grato ma garantito di rendimento reale sui controlli il controllo sui fondi pensione dovrebbe essere affidato all'ISVAP premio previo riesame della funzionalità di questa scelta sul piano operativo istituti Nale sulle garanzie di portabilità la legge dovrebbe assicurare nelle condizioni minime di tutela del lavoratore che abbandona il fondo ad evitare che in mancanza si possano determinare degli ostacoli per la mobilità della voto sul mercato mobiliare i motivi di sicurezza che per noi sono prevalenti dovrebbero consigliare il legislatore a prevedere una parte minima di patrimonio del fondo investita in titoli azionari chi teme che ciò significhi che i fondi non potranno avere un ruolo forte sul mercato dei capitali non ha ben chiaro la grande dimensione finanziaria che la capitalizzazione determina del patrimonio dei fondi tra dieci anni ricordo i calcoli e la relazione di Tutino se si estende il caso Montedison che quello con le contribuzioni più modeste il patrimonio dei fondi potrebbe aggirarsi intorno ai sessanta mila miliardi
Tra dieci anni basterebbe una quota modesta di tale patrimonio investita in Borsa e una quota minima nel capitale di piccole e medie aziende in via di espansione per determinare un effetto di grande stabilizzati sì unì dei mercati finanziari e di grande sostegno dello allo sviluppo economico tutti problemi evocati a proposi o dei fondi possono essere affrontati quasi tutti possono essere risolti con una normativa del guarda il problema della legge è fondamentale il problema della legge in sé dei suoi contenuti e dei tempi in cui la legge stessa potrà essere operativa quanto ai contenuti la UIL intende dare un contributo concreto e diretto per la formulazione della legge
Noi costituiremo una commissione alla quale inviteremo a partecipare illustri specialisti per approfondire tutta la tematica della regolamentazione di questa materia soprattutto per quanto attiene alle garanzie nei con fronti dei lavoratori che l'aspetto che più ci interessa il problema dei tempi però è fondamentale la collocazione più logica di questa disciplina sarebbe naturalmente all'interno di un provvedimento il generale che come da noi auspicato stabilisca i nuovi spazi del sistema pubblico e quelli destinati invece alle altre forme previdenziali purtroppo qui c'è il solito contrasto tra lesse e il dover essere che ho paura credo di non essere il solo che se aspettiamo che esca la legge generale di riforma in una legislatura così difficile come questa oggi inaugurata avremo molto da aspettare per questo sia pure ma in cuore perché significa un po'mettere il carro davanti ai buoi noi prospettiamo la necessità e l'urgenza di una legge stralcio in cui ci siano alcune norme di riforma della struttura dell'INPS ai fini di aumentarle
Le aumentare l'efficienza dell'istituto norme su cui c'è più o meno un accordo di tutte le parti interessate insieme ad alcune regole dirette a disciplinare i fondi pensione questo perché per evitare che la situazione si sfilaccia iniziative incontrollate e che potrebbero compromettere non solo operatività di questo o quel fondo ma la stessa immagine dei fondi in generale e della loro utilità questa legge le e venire presto perché indispensabile per sfruttare nel modo più opportuno le utilità che i fondi possono darci i fondi non sono oggetti miste io usi esistono in tutto il mondo con i loro pregi e i loro difetti e in tutto il mondo sono utilizzati e regolamentati in modo da mass sì Nizzar né per quanto possibile i pregi e minimizzarne i difetti una legge potrebbe anche da noi eliminare Bolt delle preoccupazioni che noi per primi abbiamo avanzato ma ciò deve avvenire subito perché già oggi siamo ritardatari
Quello che mi sembra importante da sottolineare prima di concludere e il grande ruolo che i fondi possono giocare sia nell'economia sia nella socio da vuole come integrazione volontaria di un sistema di previdenza obbligatoria che non può estendersi ulteriormente ma anzi va in molte parti ristretto e ridimensionato buoni come volano per la stessa economia i fondi sono uno strumento finalizzato alla previdenza
Non lo sviluppo economico eppure lo abbiamo visto l'effetto di ricaduta che naturalmente una volta avvicinati a una fase matura di accumulazione avrebbero sull'insieme dell'economia sarebbe comunque assai ieri ora
I fondi dunque non sono il lupo cattivo sono macchine che bisogna registrare adattare guidare essi sicuramente cambieranno non subito certo il panorama della nostra economia e lo cambieranno in meglio i fondi rientrano quindi nella strategia di un sindacato che non ha paura di confrontarsi col nuovo che capisce il dover fare i conti con un'economia che non è più quella di prima un'economia con nuovi soggetti con nuove forme di articolazione che spiazzano il vecchio sindacato dei consigli di fabbrica non capire che questa diversa economia cambia la geografia degli interlocutori e dei poteri e quindi cambia necessariamente il nostro ruolo significa condanna sì appare i sopravvissuti in una specie di riserva indiana impotenti nostalgici del come eravamo la UIL lo abbiamo detto del resto al nostro Congresso di Firenze
Non intende rimanere sdraiata a fumare calumet e a guardare le nuvole nella riserva indiana mentre fuori i tempi cambiano e la società va avanti grazie
Fumatori viviamo il convegno ringraziandolo indù