Antonio Di Bella, Direttore del TG3 intervista Piero Fassino, Segretario nazionale dei DS

Allora io mi chiamo Antalya
Notizia una volta tanto che Lorenzo Cremonesi gli onori fare come la sera rapito a Gaza è stato liberato e stabile
Ecco forse partiamo da questa notizia è un mondo internazionale difficile aggiungo anche più difficile di quattro anni fa quando era l'undici settembre
Le torri arrivavano certa nel l'attentato alle Torri gemelle c'è stata la guerra unilaterale dell'America l'Iraq ma oggi è ancora il pericolo di allora
Ma intanto credo
Intanto misura ringraziarli tutti perché siete bellissimi e tantissimi
Grazie autore di la stanno
Presenza questa sera a cui
E naturalmente credo che dobbiamo esprimere tutti grande soddisfazione per il fatto che Lorenzo Cremonesi che poi sia tu che io conosciamo bene perché
Giornalista la nostra generazione che si è occupato sempre di politica estera in particolare di Medio Oriente sia stato liberato questa brutta avventura sia finita tuttavia anche questo episodio dice quanto la situazione internazionale tesa e complicata quanto
Diciamo la tendenza
Replicare riprodurre sempre di più episodi di terrorismo di violenza di rapimenti de sequestro sia una spia più che significativa della drammaticità della situazione
Tra l'altro rapimento di oggi avviene a Gaza
Qualche giorno dopo invece un fatto politicamente dei grande importanza in positivo e cioè la decisione
Del governo israeliano di ritirarsi da Gaza e di consegnare l'intera striscia di Gaza alla sovranità palestinese come primo passo verso una soluzione di pace in Medioriente quindi in un contesto che almeno stando a questi passaggi lei sembrava nelle ultime settimane essere un contesto in via di evoluzione positiva
E l'episodio di oggi dice quanto ancora invece la situazione rimanga difficile e tesa complicata
Così come non passa giorno
Che non ci giungano da da Buddy dado da Kabul dall'Iraq dall'Afghanistan notizia di attentati di I violenze di tensioni e conflitti molto acuti che dicono che lui in quei Paesi la situazione è tutt'altro che normale o normalizzata anzi risulta essere ancora più tesa
Di quanto non lo fosse anche solo qualche tempo fa
E d'altra parte voi questa sera siamo alla vigilia dell'undici settembre
Io credo che sia giusto
Ricordare
Quello che accadde quattro anni fa credo che nel momento in cui evochiamo quella data tutti abbiamo in questo momento negli occhi quelle immagini
Che attoniti
Abbiamo osservato il silenzio quel pomeriggio
Di quel lunedì quando appunto
Due aerei come quasi in come fosse un video che M penetravano dentro i grattacieli li sbriciolare la Doria riducevano in macerie
Dicemmo allora dopo lunghi dopo quegli attentati che nulla era più come prima se vi ricordate in realtà con la segreta speranza che hanno sempre coloro che scommettono sulla forza della ragione che un attentato di quelle dimensioni così catastrofiche
Non si riproduce non si riproducesse
Se guardiamo ai quattro anni che ci separano dall'undici settembre di quattro anni fa invece la sequenza di attentati luttuosi e terroristici che ha sconvolto la vita del mondo enorme
Basta ricordare tutte le città e la ricordo alcune tutte impossibile ma Bali Mombasa Calcutta Giakarta Nuova Delhi il Cairo Casablanca Istanbul Madrid Mosca Sharm el Sheikh a Londra
E certamente non dimenticate Gerusalemme
Per avere la percezione di come il terrorismo è diventato endemico
Purtroppo nella vita del mondo
E di come tutti ci siamo assuefatti in questi anni a convivere con un come l'insidia
Di accendere il televisore Dini e scoprire che in una qualche città lontano magari vicina come accaduto a Londra e a Madrid
Sì è colpito e se colpito drammaticamente tutti viviamo nell'angoscia che quello che è accaduto altrove posso addirittura cadere a casa nostre anche il nostro Paese possa conoscere questi lutti e queste sofferenze credo che tutto questo lo dobbiamo avere presente per sapere
Che da un lato la lotta al terrorismo è una priorità continua a essere una priorità
Garantire che il mondo sia sicuro che il mondo sia messo al riparo da chi vorrebbe pene
Precipitarono nella notte della del della violenza del terrore del tutte la morte della sofferenza è una priorità fondamentali
Non si risolve nessun problema del mondo se si afferma la logica della violenza del terrore ogni problema del mondo diventerà più acuto e meno risolubile di quanto già non lo sia
E quindi la condizione perché il mondo possa affrontare i suoi problemi e e volgere soluzione sta nel fatto che si affermi ovunque il metodo della politica della parola della democrazia del consenso del negoziato dei diritti contro chi invece vorrebbe far prevalere la logica della sopraffazione ed è la violenza
E naturalmente nel momento in cui diciamo che la lotta al terrorismo una priorità dobbiamo anche sapere
Che quella lotta al terrorismo è tanto più efficace da parte nostra in quanto si accompagni
Alla consapevolezza che abbiamo bisogno di affrontare i tanti problemi che la globalizzazione pone di fronte a noi
Io vengo da Milano dove abbiamo avuto per due giorni
Il Global Progressive Forum che è una
Un forum istituito dal dal Partito socialista europeo dall'Internazionale socialista e che coinvolge non solo i partiti che sono membri della nostra famiglia ma organizzazioni non governative volontariato istituzioni internazionali per due giorni e oltre mille
Rappresentanti di tutto ciò di tutti col del mondo che si occupa della globalizzazione si è riunito a discutere stati sono stati due giorni di straordinaria intensità politica di grande interesse
E li abbiamo discusso appunto
Il come affrontare i problemi che il mondo ha di fronte sapendo che la globalizzazione
è una parola che è entrata nel nostro lessico quotidiano io ricordo che sei sette anni fa quando scrivevo globalizzazione sul computer compariva l'alimenta rossa che compare sotto le parole sbagliato sconosciute
Poggi globalizzazione viene scritto quella lineetta non compare più in sei anni
Ci siamo abituati tutti usiamo la parola globalizzazione come usiamo la parola pane e lavoro le parole di uso normale perché perché la globalizzazione è entrata nella nostra vita
Se ci pensate non c'è naz non se banca impresa università che oggi per la sua attività non collochi la sua attività in uno spazio più grande di quello di casa non c'è nazione che possa pensare il suo futuro
Semplicemente dentro la dimensione nazionale che cosa ci dice la guerra in Iraq la guerra in Iraq si dice che è anche il Paese più potente del mondo al mondo un ordine da solo non è in grado di darglielo questo ci dice la guerra in Iraq no
Cioè
E allora
Affrontare questo tema
La globalizzazione c'è e ci sarà sempre di più perché viviamo in un mondo che diventerà sempre più interdipendente
Però la globalizzazione non è neutra
Dipende da chi la dirige per quali finalità con quali obiettivi con quali politiche
Perché questa globalizzazione suscita domande interrogativi inquietudini
Il terrorismo punto lo percepiamo come un'insidia la nostra sicurezza
La Cina evoca per molti una globalizzazione economica più competitiva più aggressiva che mette a rischio certezza che si sembravano acquisita una volta per sempre
New Orleans
Non è soltanto la furia delle acque
Anche la testimonianza del fatto che se non ti poni quotidianamente l'obiettivo di difendere l'habitat naturale di difendere la natura il patrimonio di energie e di risorse che la natura incorporato
Il rischio e di dilapidare un patrimonio di mettere a discussione la vita l'esistenza della natura degli uomini
Le frontiere inedite nuove a cui ci ha condotto la scienza la tecnologia suscitano domande sul destino dell'uomo rapporto tra scienza e vita la capacità dell'uomo di controllare governare le tecnologie quando diventano così sofisticate
E si potrebbe continuare la globalizzazione ci pone questi interrogativi ma la globalizzazione appunto è un processo che può avere
Realizzare certe finalità o alta a seconda di chi la dirige di come la si dirige allora qui c'è un grande tema
Un avere una strategia
Per guidare la globalizzazione una strategia che faccia sì che la globalizzazione sia capace di distribuire i suoi benefici che sia capace di affrontare le grandi piaghe risolte del mondo dalla fame e le malattie endemiche al sottosviluppo
Una globalizzazione che di cui non si avvantaggi chi è già ricco ma sia capace anche dire distribuire benefici eredità risorse lavoro e opportunità a chi oggi non le ha
E tutto questo impone che ci sia una guida politica io credo che la sinistra deve porsi questa questione
Vedete nel Novecento nell'Ottocento la sinistra si è posto il problema in ogni Paese di garantire ai cittadini di quel Paese
Uguaglianza giustizia prosperità lavoro
La nuova frontiera oggi perché la sinistra di fronte come prosperità lavoro uguaglianza giustizia si affermano non soltanto in ogni Paese ma come valore che sia forno nel mondo sono valori che ispirano la vita di un pianeta
Diventano i valori intorno a cui tu riorganizzi
Il mondo ecco io penso che noi dobbiamo avere presente tutto questo
Per noi se volete per Fini
Non dico ovvio ma più facile
La sinistra nasce comunque rande movimento internazionalista
La sinistra nasce per cambiare il mondo
La sinistra
Ha sempre avuto come canto un canto che recita un mondo senza frontiere nel mondo di Hood donne e di uomini liberi e uguali quale che sia il colore della pelle la religione che si pratica la lingua che si parla il luogo in cui si è nati e tuttavia ancorché noi veniamo da quel mondo da quei valori da questa storia poi il rischio è che ovvio implicito che nel nelle cose nella vita che ciascuno di noi poi sia assorbito dal giardino di casa dalle cose che direttamente lo lo riguardano insidie che ciascuno si appende portato a pensare che B
Quello che succede a cinque mila venti mila trenta mila chilometri a noi sì è importante e drammatico bisogna occuparsene perché siamo persone civili consapevoli ma poi non ci riguarda più di tanto non è vero
Ormai il mondo è davvero molto piccolo
Ci riguarda
Il tutto quello che accade anche quando accade lontano da noi si riguarda e allora per questo noi dobbiamo avere una strategia per far sì che il mondo vada in una certa direzione piuttosto che in un altro
Da questo discorso viene in mente una piccola cosa che quando si parli dopo liberazione io circo detto il mio redattori che certe volte ma scontro cercavamo su questo che ascoltano di non chiamare più i i no global non prova che vale new global perché
E tale si chiama i no-global vuol dire che non sono no lo esattamente se noi vogliamo se il problema è quale la validazione usarsi ma non s sì o no globalizzazione c'è e ci sarà sempre di più
Il problema è come esattamente come la si gestisce come la si guida come la si dirige e come prova della Cina c'era un grande problema no
Ma c'era un paese di un miliardo e trecento milioni di persone in un mondo che ne ha sei
Noi fino a qualche anno fa della Cina non ci accorgevamo che esistesse perché la Cina si occupava essenzialmente del proprio sviluppo interno e quindi noi non la vedevamo
Poi raggiunto un certo stadio di
Sviluppo interno quello sviluppo interno ha consentito la Cina di cominciare ad affacciarsi sui mercati
Ed è evidente che quando un Paese di un miliardo e trecento milioni di persone entra sulla vi nella vita del modo di un mondo di sei miliardi e qualcosa succede qualcosa cambia o si può credere che il mondo rimanga esattamente uguale a prima no
Prodi ha usato una bella formula nel suo programma per le primarie del suo fidarti ne parleremo parlando di questo che cosa significa l'irruzione della Cina dell'India sulla scena mondiale sentiamo cosa molto senza detto con parole semplici ma efficaci che ci sono anche altri
E noi non possiamo pensare che gli altri non ci sono
E per lungo periodo non ci sono stati ma non ci sono stati perché erano in condizione di sviluppo molto minore del nostro
E noi potevamo del privilegio di avere uno sviluppo più avanzato di loro
Ma quello sviluppo che abbiamo conosciuto noi è una meta che si sono posti anche loro
E così come noi siamo no un paese che vive da molto tempo nella prosperità diventa difficile spiegare a un altro popolata nazione che la prosperità che abbiamo noi non hanno diritto di averla chiunque capisce che è impossibile no
E allora il problema non è
Avere paura il problema è come si fanno i conti con la Cina come sia una politica anche lei
Che discute con i cinesi come stanno sui mercati a quali condizioni
Che si guardi alla Cina con un grande mercato incolti e può essere un'opportunità per le imprese italiane come che si guardi alla Cina anche come una grande potenza economica che nel momento in cui si proietta nel mondo proietta anche i suoi investimenti nel modo allora l'Italia può essere un paese anche interessante per la Cina oltre che alla fine interessante per l'Italia
Cioè fare una politica
Questo è poi la politica che cos'è scusate se no
Come ci insegnavano andarono a voi giovani la capacità di un grande organismo collettivo
Di dare ordine guida i processi oggettivi
Questo è la politica e questo la capacità dell'uomo con la sua soggettività
Di dare un ordine una razionalità i processi oggettivi che ha di fronte
E quindi quando si è di fronte a un problema
L'ultima delle cose che può servire quello di negare quel problema e l'unica cosa che invece è utile quel problema e guardarlo vederlo e cercare di pensare con quale strategia sulla fronte lo governi e lo gestisce e io penso che questo sia una regola
Della politica
Ecco parlando ancora di politica estrapolazione problemi interni ma domani c'è una grande marcia della pace Perugia-Assisi contro la guerra e in anniversario però rimasta da luglio a settembre faccio anche una piccola luce farà i tre che la trasmetterà la mattina per tutto il giorno quindi spero che molti la vedono ecco però c'è questa facevano poco provocatoria c'è questa un sacco di gente momento un sacco di figli di chi è qui magari domani manifestano
Ma c'è questo senso di impotenza del movimento per la pace che va in piazza da una parte e dall'altra non riesce a cambierà le cose con il governo di sinistra può impegnarsi
A fare qualcosa di più rispetto ai lucci are principi belli di fronte a quello che sta accadendo playboy non penso che sia così vero che è un movimento così vasto grande
Molto articolato anche nelle culture
Come quello che abbiamo conosciuto in questi anni della pace sia come dire stato sterile
O debba vere la prova come dire
Debba ritenere di non avere sortito effetto si cento ha affermato Bush questo non significa che quel movimento si è stato inutile
Quel grande movimento per la pace ha reso evidente intanto a milioni di donne
E di uomini quanto fosse insensata quella guerra ha contribuito a rendere evidente a milioni di un anno di donne e di uomini la necessità di cercare di dare soluzione ai problemi del mondo tra essi gli strumenti della politica non attraverso
La guerra a contribuito a farsi
Che forse cioè non è riuscita a fermare la guerra in Iraq ma forse ha contribuito a creare le condizioni perché altre guerre non ci sia determinando un livello di coscienza di consapevolezza
Diffusa di massa intorno alla valore della pace al valore della ricerca negoziale di soluzione i conflitti quindi io non penso che sia stato inutile
Nei veri né oggi né domani no e abbiamo la politica si alimenta Sempre non solo della di quello che fanno i governi o che fanno le istituzioni la politica poi si alimenta prima di tutto della partecipazione della passione della consapevolezza di milioni di donne e di uomini
Che con la loro volontà che con la generosità che con le loro idee che con le battaglie politiche che conducono
Contribuiscono a far sì che quelle idee cammini ne uscirà di Ichino poi magari quelle idee pagano qualche anno dopo non pagano immediatamente ma questo non significa nulla io penso che il movimento della pace sia stato in questi anni ha una grande forza nel campo delle forze democratiche progressiste e mi auguro che non buon questo movimento non solo non perda forza ma lo acquisti sempre di più si allarghi perché contribuisce a creare nel mondo una consapevolezza
E una coscienza del fatto che la pace è un bene supremo intorno a cui bisogna organizzare un mondo che
Cerchi di non risolvere i suoi contenziosi sui conflitti con le armi con la guerra quindi io penso questo e per questo io domani
Sarò anch'io alla marcia Perugia-Assisi
Aveva una notizia
Poi era già noto
E comunque una conferma ma la conferma le notizie allora oggi presente la Camera Casini ha detto è vero i sondaggi dicono che se si votasse oggi il centro destra perderebbe bisogna ammetterlo
In più aggressivo il presidente del consiglio Berlusconi che ha detto vinceremo l'economia non va male il PIL ha fatto una battuta non l'ho mai incontrato per strada
Il problema è che il PIL anche lui non ha mai incontrato Berlusconi sulla sua strada
In che senso
Nel senso che il PIL perpensa intende prodotto interno lordo che tradotto in una cosa che sia più chiara è la quantità di ricchezza che con il lavoro di ciascuno di noi nell'arco di un anno un Paese produce
Qui ce ne dobbiamo scopre un economista storce il naso ma più o meno a una definizione giusta giusta de allora c'è un posto
Quindi il pile queste il prodotto interno lordo la quantità di ricchezza che tutti noi insieme agli italiani o i francesi i tedeschi a seconda del Paese con il loro lavoro di un anno
Producono accumulano e in Italia da da quattro anni il PIL
E pressoché vicino allo zero
E quest'anno è zero
Poi ho visto che l'altro giorno erano tutti entusiasti qui dal governo perché anziché meno zero uno sarà più zero uno
Quando ci si entusiasma il passaggio da meno zero uno più zero uno il segno della disperazione in cui si versa diciamo non
Non c'è altra spiegazione della no
Perché la differenza che meno zero uno più zero uno siamo Santa zero
Per la verità
E guardate il fatto che il prodotto interno lordo sia zero cioè la crescita del prodotto lordo sia zero pigra
Perché sta nelle cose che nell'evoluzione naturale delle cose che l'economia cresca poi crescere di più può crescere di meno ma è naturale che l'evoluzione di una società porti a produrre più bene a scoprire nuove tecnologia conoscere più cose a investire maggiormente a creare nuove opportunità di lavoro di produzione e così è la vita di una società che stimi che appunto a un parametro di misurazione che misura quanto quella crescita ogni volta qual è la dinamica se uno sei due sei tre sei quattro ma
Sempre tutti guardano al più perché quanto più è alta la cifra di quella
Di quella di quell'indice tanto più questo dice quanto una società è cresciuta diventata più ricca più prospera e più voluta per Italia da quattro anni a questa parte non cresce
Il padre questo io credo che sia il problema più grande
Perché è una società che non cresce una società che non h produce e accumulare ricchezza di cui ha bisogno non accumula e produce i soldi di cui ha bisogno per fare nuovi investimenti per finanziare lo stato sociale per finanziare
Sfide innovative
Per modernizzare le infrastrutture un Paese che non cresce è un Paese che diventa più piccolo
Sì precarizzato
Offre meno opportunità ai suoi abitanti ai suoi figli ai suoi giovani adesso impresa le sue famiglie questo è quello che è accaduto in questi quattro anni
Ora quando noi denunciamo questo
Berlusconi in genere fa di queste battute un po'sciocca perché
Un Presidente del Consiglio che si è presentato quattro anni fa agli italiani evocando un sogno e proponendo un miracolo e alla fine dice che non ha incontrato il PIL sulla sua strada è un irresponsabile cioè
è uno che non fa i conti col fallimento dalla propria politica col fallimento delle proprie parole
Col fallimento le proprie promesse
Ma mi interessa poco est il problema vero
è che tutto questo è accaduto in Italia esattamente perché la teste è stata incapace di dare alle con al al Paese una politica economica insisto su questo perché tutte le volte che
Sui giornali compare che l'Italia a un a crescita zero c'è sempre Siniscalco di turno che dice sì ma è l'Europa che cresce poco la Germania la Francia non è così
L'Europa cresce poco nel senso che cresce meno di altre aree del mondo e questo è un problema
Quando tu hai una Cina che cresce a colpi dell'otto per cento del PIL tutti gli anni e l'Europa cresce a colpi di due due e mezzo è chiaro che il divario si vede
E quindi è un problema il fatto che l'Europa cresca meno mai né un'Europa che cresce meno rispetto ad altre aree
Non è vero che tutti vanno male come andiamo male noi
Vogliamo parlare di un Paese che spesso viene richiamato per dire va be'prevedete vanno male loro abbiamo la Germania ma la Germania non va male quantomeno non come noi e ci stia un indicatore che è significativo
L'Italia è un grande Paese esportatore
Siamo il quinto sesto esportatore su scala mondiale
La Germania è un grande Paese esportatore
In questi ultimi anni la Germania le sue esportazioni le ha viste crescere e addirittura oggi è il primo esportatore su scala mondiale negli stessi anni d'Italia le sue esportazioni le ha viste diminuire
E c'è una ragione non è mica lo Spirito Santo che spiega questa differenza
La differenza è che
La Germania è un grande Paese industriale la cui produzione
E assestata su un livello tecnologico medio alto e anche altissimo a un livello di specializzazione tecnologica che gli consente di stare sui mercati e di essere competitivo anche se ha dei costi più alti dell'asino del o dell'India
Noi siamo cresciuti per lungo periodo come una grande nazione industriale assestata su produzioni di media intensità tecnologica che sono quelle più facilmente imitabili più facilmente riproducibile più facilmente delocalizzati
E questo spiega la differenza
E allora il problema come lo si affronta lo si affronta per esempio
Se si fa una politica industriale
Che scommette sul sostenere aiutare nell'impresa e nella aumentare nell'alzare il livello di specializzazione tecnologica per questo ogni qual volta si discute di dove va l'economia italiana
Torna sempre in campo investire di più la ricerca e l'innovazione in tecnologia perché è la manifestazione di questo problema perché noi abbiamo bisogno di investire di più in tecnologia innovazione perché abbiamo già di alzare il livello di specializzazione tecnologica perché nel mercato globale e tra l'altro in un mercato globale in cui i fattori di costo non sono omogenei perché appunto in Cina in India Brasile il costo sono enormemente più basse che non quelli dei grandi Paesi industriali come l'Italia
I Paesi industriali forti riescono a reggere se assesta hanno via via sempre di più la produzione a livelli tecnologici più altri ragione tale da compiti da compensare con la sofisticazione tecnologica dei prodotti il di il lo svantaggio in termini di costo
Ma questo significa fare una politica industriale
Che in questi anni non c'è stato questo significa fare una politica che indirizzi risorse verso la ricerca la tecnologia il sapere e la conoscenza abbiamo tutti in tasca il telefonino tutti no
Noi lo compriamo lo producono in Finlandia e sapete perché lo producono in Finlandia nomi in Italia c'è una ragione
La Finlandia un Paese che spende ogni anno il tre per cento del prodotto interno lordo in ricerca e investimento di innovazione l'Italia spende lo zero virgola sei per cento nella differenza tra tre e zero senza la differenza tra chi produce e chi compra è chiaro
Allora queste sono le questioni di cui dovrebbe occuparsi Berlusconi
Invece di fare battute
Il problema è che in questi anni non abbiamo avuto un governo che ha avuto questa capacità non lo diciamo solo noi
Le impresa basta vedere tutto il discorso di Montezemolo denunciano la solitudine nella quale sono state lasciate e deve
Confcommercio Confesercenti cioè le grandi organizzazioni della distribuzione denunciano l'assenza di una qualsiasi apolitica che abbia contenuto la riduzione dei consumi
Il mondo della scuola in subbuglio in questi quattro anni non ci sono mai state mai tanta agitazione a scuola come in questi quattro anni di fronte a una politica o in quell'altro che la Moratti che è stata una politica devastante
Che non ha scommesso sul sapere sulla conoscenza ma aggravato i mali di un sistema scolastico che
I già oggi in svantaggio rispetto a quello di altri Paesi
Se si prende la popolazione italiana tra venti sessanta anni noi abbiamo il dodici per cento di laureati gli Stati Uniti e nel trentotto per cento la Francia il trentacinque
Inghilterra che Germania trentatré trentaquattro se si pigliano le classi di età più feconde
Tra venti e quarantacinque noi abbiamo il cinquantasette per cento di laureati il Giappone novantatré la Corea il novantuno la Germania ottantasette la Francia ottantatré cioè noi abbiamo siamo abbiamo uno svantaggio competitivo in termini investimento di sapere conoscenza saper fare qualificazione enorme
In questi anni questa condizione si è aggravata se io vado a vedere comparo la spesa
Nel bilancio e le finanziarie dei governi di centrodestra dedicate a scuola universitari comparo con quelli degli anni del centro sinistra negli anni del centrosinistra la spesa per università e scuole costantemente cresciuta veneziani del santo resta non ha recuperato neanche a livello di inflazione è diminuito
E poi certo che si spiega che i risultati sono quelli
E allora queste sono le questioni vere
Se si occupasse di questa cosa Berlusconi il PIL per la strada lo trovo
Se non se ne occupano lo troverà mai
Io dubito che ormai siano capaci di occuparsene anche perché mancano sette mese quando li manderemo a casa quindi non hanno più tanto tempo diciamo
Tanto tempo
No
Però però in questi sette mesi hanno ancora una legge finanziaria da fare perché tra qualche settimana no
Il Parlamento esaminerà la legge finanziaria di bilancio che ogni anno il governo presenta al Parlamento e quindi dobbiamo esaminare la legge finanziaria di bilancio del due mila sei tra l'altro
Decidono loro come poi dovremo spendere i soldi no anche un po'complicato no non gliene ma comunque parte questo voglio vedere che legge finanziaria portano non possono più fare quello che hanno fatto negli anni scorsi
Negli anni scorsi facevano vedo qui i nostri deputati
Di Modena sono esperti tanto quanto me anzi di più cosa faceva Siniscalco prima Tremonti facevano a finanziare a come si dice a casa mia col martello cioè sonora stimavo la crescita
Dicevo il Paese crescerà del due per cento perfetto
Sulla base della che se il due per cento stimava un introito fiscale proporzionale alto
Sottostimato le spese spenderò tanto meno di quello che si spende allarmante tutto tornare
Risultato che poi quando andavamo qualche mese dopo fare il come bilancio consuntivo scoprivano che la cessione dal due ma era lo zero cinque
Che dunque avendo una crescita molto più basse l'introito fiscale la più bassa nel frattempo scopriamo che le spese erano più alte di quelle stimate
Il risultato è che abbiamo un buco clamoroso i conti pubblici sono stati sfondati da Tremonti e Siniscalco altro che il buco di Visco in cui c'è la menata Tremonti per mesi e mesi
Che non c'era
Che non si
Allora io non so come faranno la finanziaria la prossima settimana perché questo giochetto come hanno capito tutti che non si può più fare non si può sovrastimare la crescita perché tutti sappiamo che non c'è e quindi non si possono sovrastima le entrate fiscali e le spese sappiamo quali sono
Sono curioso di capire cosa verrà decisioni Scalco
La preoccupazione per quanto riguarda il futuro e queste sia sia vera quello che dice Casini oggi cioè che la centro destra perderà
Segno ha detto sale più dura ha detto
Di i sondaggi che dicono che non possiamo perdere sono veritieri poi tarderà non lo so vedremo ecco andare ad essere prudenti
La preoccupazione è che lo stato dell'economia sarà tale che il nuovo governo
Avrà di fronte un panorama difficile e quello che si dice una promessa di lacrime e sangue ora l'altro giorno ho fatto la domanda avversario presa dell'Unità lui ha risposto che la battuta non diremo lacrime e sangue diremo alzati Lazzaro
E ha ragione sull'accordo con questa formula
Che ha usato che ha usato Bersani nel senso che alzati Lazzaro vuol dire è un messaggio di speranza
Gesù alzati Lazzaro lo dice un uomo morto di restituisce vita
Sono parole di speranza sono però è di fiducia sono parole che sollecitano
Una persona che torna la vita ad alzarsi da solo a camminare con le proprie gambe a scommettere su di sé sulla propria capacità sulla propria volontà questo significano vuole però e noi questo faremo io penso
Che noi dovremmo fare agli italiani un discorso di verità
Perché il fu il primo vero
A primavera innovazione che va introdotta è smettere di raccontare frottole smettere ingannare gli italiani smettere di raccontare delle cose che non ci sono
No
Quindi un discorso di verità
E il discorso di verità e dire guardate che siamo con i piedi nell'acqua
Nel senso che la crescita zero
Il deficit dello Stato è tornato a crescere in modo preoccupante il debito pubblico è tornato a crescere
C'è una stagnazione di produzione di consumi tutto questo non va bene
E poi diremo come secondo noi si può affrontare questa questione rimbocchiamoci le maniche vediamo come mettiamo in campo le politiche che possono farci uscire da questa condizione e rimettere in moto o meccanismo di crescita abbiamo già fatto varate
Questa secondo me è la miglior garanzia che possiamo fare agli italiani perché quando noi nel novantasei prendemmo in mano il Paese non è che prendemmo mano un Paese che stava bene che era florido ecco
Nel novantasei l'Italia era un Paese che aveva un tasso di inflazione che era tre volte quello di Francia e Germania
Avevamo un debito pubblico che era il più alto d'Europa avevamo un deficit del bilancio dello Stato che viaggiava sull'otto nove per cento all'anno
E per di più avevamo un sistema politico eravamo all'indomani di Tangentopoli che realizzava il più basso tasso di crescita di fiducia di credibilità nell'opinione pubblica questa era l'Italia del novantasei
Un Paese segnato da una forte precarietà sia economica che politica
E noi a quel paese demo dei messaggi forti
Che dicevano che ce la si poteva fare l'Euro fu questo l'euro non è stata una moneta soltanto
L'arrestato un progetto politico
Agganciare l'Italia l'Europa per forse superare le strade strutturali storiche tradizionali fragilità che allontanavano l'Italia dall'Europa
Dimostrare che l'Italia era un grande Paese che poteva stare al pari degli altri assumere l'Europa come il parametro per introdurre tutti i fattori di modernizzazione Petit stabilizzazione dell'economia e della società italiana ed è stato la strategia di quegli anni e non ce l'abbiamo fatta
Perché quando noi nel due mila uno abbiamo lasciato questo Paese
L'inflazione era quella di Francia Germania e non tra loro tre volte tanto come durerà cinque anni prima il debito pubblico non era il più alto d'Europa ma era stato via via
Ridotto il deficit del bilancio dello Stato è stato portato ai livelli fisiologici minimi esattamente come gli altri Paesi europei
Avevamo incrementata avevamo dal novantasette in poi avviato una riduzione costante di disoccupazione di incremento del lavoro
Che lascia e realizzato nel bilancio dello Stato un avanzo primario al netto degli interessi
Che quando ce ne siamo andati era del cinque per cento tutti fattori di stabilità tutti i fattori di crescita tutti fattori di sviluppo
In quattro anni e mezzo tutto questo centrodestra se ne mangiato
Però siccome ne siamo stati in grado di parlare un linguaggio di verità al Paese novantasei che sulla base di quell'immagine verità di mettere in campo una politica io penso che anche più forti dell'esperienza che nel novantasei non avevamo di governo dell'Italia penso che noi possiamo
Proporci agli elettori come una forza che garantisce che sarà capace di portare l'Italia fuori dal pantano in cui l'ha portato la destra
Vorrei dire due parole sui giovani perché noi spesso parliamo di politica nazionale ricami problemi ma c'è questo è un Paese che invecchia questo è un Paese in cui io stesso che un figlio ma qui molti avranno figlio sono giovani o hanno figli si domandano con preoccupazione
Cosa sarà per un ragazzo che oggi finisce le scuole si affaccia al mondo del lavoro questo Paese perché su due piedi viene da pensare lavoro precario poche garanzie pochi fondi per la ricerca università in cattive condizioni
E con lo possiamo dire a chi va cara stasera e parla con suo figlio c'è un prospettiva o qualcosa di più che un avvenire nero da
No il problema c'è tutto noi
Per la prima volta siamo
Di fronte ad un fenomeno che prima non avevamo conosciuto per quello che riguarda le giovani generazioni e generazioni che si succedono
Noi tutti
Lei io
Quelli della mia generazione che sono qui
Avevamo la certezza quando eravamo già una dei giovani che avremmo avuto più opportunità dei nostri padri l'abbiamo avuta abbia studiato di più chi ha avuto più opportunità più occasioni
I nostri padri a loro volta avevano a suo tempo la certezza che avrebbero avuto più opposizioni più possibilità più opportunità dei loro padri
Insomma ogni generazione aveva la certezza
Che
L'evoluzione la cresceva se se tagli me la metteva nella condizione di avere di più di quanto avesse avuto la generazione precedente oggi non è così
Oggi noi crediamo in una condizione nella quale le generazioni giovani sono diciamo
Fortemente esposte a rischi di precarietà esistenziale
A me ha colpito molto quando Prodi è andato alla
Trasmissione di Porta a porta prima della dalla pausa estiva
E con la trasmissione è stata fatta in una forma inedita per chi l'ha visto se lo ricorda non era il salotto solito di Vespa erano quaranta
Giovani e semi giovani tra diciotto e trentacinque anni che interrogavano Prodi
Beh di quei quaranta giovani durante la trasmissione trentasette hanno dichiarato che vivono in famiglia
Trentasette giovani su quaranta che vivono in famiglia sono la manifestazione drammatica di una generazione che vive nella condizione di precarietà esistenziale
E che non sta costruendo sì la sua vita perché ha un lavoro precario perché è un lavoro che non gli dà i soldi per vivere perché non riesce a farsi una famiglia non riesce a costruirsi
Quello che abbiamo costruito tutti noi che a un certo punto mi ha fatto un lavoro ci siamo sposati abbiamo fatto molto abbia comperato una casa le cose normali
Che danno ciascuno però quella sicurezza quella serenità di vita
Noi oggi siamo di fronte a nuove generazioni che quelle certezze non le hanno
Il rischio di non averle per tanti anni ora io penso che questa sia la prima questione che noi abbiamo di fronte se uno dovesse dirmi qual è la priorità
Che il centro sinistra vuole affrontare detto che la priorità delle priorità per le ragioni che ho spiegato prima e rimettere in moto nel paese fermo
Ma in primo luogo nel rimettere in moto un paese fermo io credo che noi ci dobbiamo proporre di dare alle ai giovani quelle certezze quelle sicurezze quelle opportunità quelle occasioni che oggi non hanno che sono essenziale per garantire la loro vita
Questo io penso un corollario potrà domandato i giovani ricopro questo di farla a un giovane che è venuto qui
Che mi ha accompagnato anche nella classe politica
Ci sarà più spazio per i giovani come c'è all'estero pericolo perché MD mise tutti sotto i quarant'anni dal suo caminetto c'è un po'di speranza di ricambio per cui vedremo molte facce che avevo qua stasera domani al a guiderà il Paese io spero di sì
Guardi io
Vorrei ricordarle che
In questo momento
Su cento e venti segretario provinciale dei DS quarantacinque hanno meno di quarant'anni
Non sto partito sta investendo su una nuova generazione
Ed è giusto che sia così
E io penso che questo investimento lo dobbiamo rendere evidente anche tra poco quando dovremo andare alle candidature
Dovremo renderlo evidente se vinciamo le elezioni nella formazione del governo
Dobbiamo lavorare per diciamo promuovere via via sempre più una nuova generazione che prende ma nel Paese attualmente bisogna farlo con l'equilibrio intelligenza Nest
Sì può essere fessi a vent'anni e saggista in ottanta Enzo e vorrei che fosse chiaro cioè non non è che Letta è una garanzia diciamo sempre però certamente diciamo io penso che sia dovere di di chi ha responsabilità politica istituzionale guardare sempre al futuro garantire come dire
Di rinnovamento innovazione nuove responsabilità quindi io penso che questo lo si debba fare nostro partito si impegnerà per far
Uno tasto dolente un di chi guarda la politica da fuori da chi anche un elettore che impegnato eh
La coalizione è stata un'estate difficile faticosa
Che garanzie ci sono che questa coalizione mette da parte le litigiosità una volta finito la campagna elettorale
Ma guardi io penso questo l'ho detto ieri sera alla festa della Margherita che siamo in un curioso paradosso per cui il centro destra che divisi si mosse riesce sempre a dimostrare che unito noi anche quando siamo uniti siamo capaci di mostrare che siamo divisi
Nel senso perché ho detto questo
Perché io penso che il centrosinistra sia più unito di quanto non non non si pensi
Naturalmente siamo una coalizione di dieci partiti
In una coalizione dieci partiti e del tuttora tutti peraltro non è una caserma appunto non ha come centro destra un padrone è chiaro che è una coalizione caratterizzata da forze politiche che hanno profilo diverso e quindi c'è un'articolazione di posizioni di proposte eccetera eccetera
Tuttavia io penso che noi abbiamo in questi anni costruito via via un'esperienza unitaria un'elaborazione unitaria
Che
è solida
Io ho letto
Per esempio i quindici punti che venerdì scorso
Prodi ha reso pubblica come manifesto politico programmatico che sostiene la sua candidatura alle primarie
Manifesto che è stato pubblicato integralmente soltanto dall'Unità segnalo lo dico perché perché se se è vero che la l'informazione è un elemento fondamentale della democrazia e se è vero che i programmi sono così importanti io vorrei anche che l'informazione si occupasse di queste non si occupasse soltanto del gossip politico diciamo fa parte
Parte di questi
E io ho letto quel quindici punti
Lì c'è in nuce poi ciascuno di quei punti va sviluppato lo svilupperemo ma in nuce cioè un'idea di come vogliamo governare il Paese
Io mi riconosco in tutti questi quindici punti e credo che gran parte del centro sinistra si riconosca in questa di questa intelaiatura
Ed è un'intelaiatura che non è nata come un coniglio dal cappello
Un muro in un attimo eh io mi riconosco perché perché c'è alle nostre spalle in questi quattro anni dal due mila uno ad oggi un lavoro che abbiamo fatto tutti insieme
Di
Riflessione sul perché della sconfitta su come è cambiata la società italiana sulle domande i bisogni dell'Italia e da partire da questo ci siamo sforzati
Di costruire delle proposte un'elaborazione un progetto di governo che adesso piano piano sta emergendo e il cui profilo sarà sempre più visibile
Già questi quindici punti che prodiga reso evidente sono un po'primo diciamo appunto scheletro di un programma di governo poi dopo le primarie
Entreremo nella fase viva della definizione del programma di governo dal quindici al diciassette dicembre sarà convocata la Conferenza programmatica minacciando si sta per presentare all'Italia il programma di governo
In questi mesi abbiamo avuto la fabbrica delle idee del programma che è stato un luogo con cui abbiamo sondato Moni rotto monitorato la Società italiana c'è stato tutto un lavoro che ci consente di presentarsi agli italiani con un programma sufficientemente
Secondo me è credibile e convincente
Quindi io penso che le idee ci sono alcune abbiamo già discusse altre nel prosieguo della chiacchierata potrà potranno emergere
Quindi un'idea di come governare l'Italia ce l'abbia
E se abbiamo anche come dire ormai un corpo di proposte sulle questioni fondamentali
Che mi pare sia credibile e convincente si tratta naturalmente di socializzare o si tratta di farlo conoscere citato su questo di farne lo strumento di un grande confronto con la società italiana e quello che dovremmo fare di cui al nove aprile di cui a quando si voterà
Primarie quindi primarie con i vari candidati cosa rispondiamo che dice ma che bisogno c'era in fondo Prodi era un candidato lo si sapeva perché facciamo questa competizione interna che potrebbe avere anche una sorta di logoramento o almeno apparire tale
Ma io penso che intanto le primarie
Sono un fatto straordinariamente nuovo inedito comunque lo si voglia valutare ma non era mai accaduto
Che
Una coalizione in Europa
Una coalizione neanche al resto del mondo perché le primarie sì ma sono gli Stati Uniti e lo statuto e dei fatti che una coalizione politica che si candida a governare
Sceglie il proprio leader non soltanto con le metodologie ordinarie e cioè ai partiti politici che compongono quella coalizione convengono che una certa persona in questo caso Romano Prodi è l'uomo giusto per condurci questa battaglia no
Si fanno carico di far sì che quella loro scelta abbia un grado di legittimazione di investitura
Popolare democratica partecipativo io questo lo trovo straordinario
Perché questo è un modo per avvicinare la politica ai cittadini e un modo per portare la candidatura di Prodi sempre di più tra la gente
è un modo per preparare la campagna elettorale fin da oggi con un grado di mobilitazione ampia che coinvolga energie
Non solo dei partiti anche nella società
A queste primarie ne porteremo a votare non solo i militanti o gli attivisti dei partiti quelli presumo che saranno ovviamente ci andranno tutti no ci proponiamo di portare anche una un'area più larga di cittadini che si interessa unico politica si occupa di ma non la fanno come dire attivamente Sempre o comunque la fanno con un grado di impegno diverso da quello
Che è l'impegno di un militante di un attivista di partito
Abbiamo bisogno di abbiamo interesse di coinvolgere anche un cerco più largo di cittadini per dare forza alla candidatura di Prodi per coinvolgerli questa sfida per renderli partecipi appunto di questa scommessa che ne facciamo
Io penso che sia queste le primarie
Penso che ci saranno una grande occasione e dobbiamo pensare così e quindi dobbiamo lavorare perché siano così mi diceva milioni segretario della federazione di modo che
Che non a Modena faremo
Cento seggi per votare alle primarie io ho chiesto quanti sono i seggi quando si vota alle lezioni solamente una macchina molto più complessa
Organizzata dallo Stato sono cinquecento ma io trovo straordinario che
Sulla base soltanto della mobilitazione volontaria delle forze politiche del centrosinistra che poi ha modo sono in gran parte la mobilitazione dei Democratici sinistra
Noi mettiamo a disposizione ben sento punto in cui il sedici ottobre modenese potranno andare a dire la loro votare saggia è un esercizio di democrazia
E di partecipazione straordinaria di cui io sono grato ai compagni e a tutti e dirigente del nostro partito del centro sinistra modenese
E credo che dobbiamo accogliere così questa questa occasione
Fazio io l'ho io ho lavorato a lungo all'estero sono molto preoccupato per quanto sento dei colleghi della stampa straniera cioè comunque la si veda la vicenda Fazio
Incrina l'immagine dell'Italia della Banca d'Italia l'economia italiana
Non stiamo qui a fare una cosa sottile su su tutti al quello che potrebbe accadere eccetera ma dove andiamo a parare e qual è il senso di questa ennesima storia brutta italiano
Sì è un'ennesima storia dovuta su cui sarebbe interessante come dire riflettere con un po'più di distacco
Perché come tutte queste vicende insegnano
Sono molte le strumentalizzazioni giochi politici le forzature
A partire da il modo con cui sono state gestite le intercettazioni telefoniche
Perché se io in un colloquio con la il cui mentre lei mi parla dico capisco è un modo di interloquire di una trascrizione di una telefonata capisco sembra un'allusione losca chissà che
Quindi io credo che tutta la vicenda andrebbe indagata meglio
E i giochi sono stati molti e sono molti io credo che bisognerebbe evitare appunto
Di confondere il grano con l'olio come direbbe diciamo la parabola
Detto questo
Io penso che certamente Fazio per una serie di vicende che sono state
Oggi non offre quell'immagine di assoluta imparzialità
Che deve offrire al governatore della Banca d'Italia per la funzione che esercito
Penso che
Il problema lo dovrebbe risolvere lui
Con un atto di responsabilità come si fa in questi casi facendo un passo indietro
Peraltro il governatore a tredici anni quindi voglio dire anche un passo indietro che si può fare con una qualche tranquillità diciamo dopo tanti anni che si conduce con l'esperienza
Mi auguro ancora che
Prevalga questo modo di diciamo di affrontare il problema
Mi colpisce che il Governo non abbia chiaro che cosa vuole fare perché anche questa è una bella storia Berlusconi che il Presidente del Consiglio
E che spiega agli italiani tutti i giorni che se non ci fosse lui chissà come le cose andrebbero molto male non oso pensare diciamo
Ecco
E però poi quando si tratta di intervenire su un caso così delicato non dice una parola
Lascia che i suoi ministri esprimono posizioni le più diverse perché Maroni dice una cosa a Tremonti dice l'opposto di Maroni Siniscalco dice una cosa ancora diversa da Tremonti
Si appella alla Banca centrale europea che gli ha risposto giustamente che ognuno deve fare il proprio mestiere
Pretende che sia il Parlamento a decidere una cosa che in primo luogo dovrebbe vedere una responsabilità di decisione del governo quindi devo dire che e tutta la vicenda che è una vicenda penosa
E che bisognerebbe cercare di risolvere
Lo strumento principale per risolvere noi l'abbiamo detto vuole
è fare la legge sul risparmio
Includendo nella legge sul risparmio
Che da due anni si discute da quando ci fu lo scandalo Parmalat
E non si riesce a provare perché la destra non ha voluto provarlo fino qui
In quella legge includere anche la riforma della Banca d'Italia
Noi lo abbiamo detto fa la riforma anzi non abbiamo solo detto noi siamo l'unico partito
Che le proposte per riformare la Banca d'Italia e non solo le ha rese note ma le ha portate in Commissione ed è riuscita anche a farle approvare in commissione alla Camera
Poi quando si è andati in aula un parto di totale blindatura tra fazioni
La maggioranza di centrodestra e qualche distrazione di qualche settore del centro sinistra affossato
Gli emendamenti di riforma che noi avevamo già fatto provare in Commissione
Se quelle proposte fossero state approvate alla Camera cinque mesi fa probabilmente tutta la vicenda Antonveneta avrebbe avuto una dinamica riverse forse non avremmo avuto tutti i problemi che abbiamo avuto sulle vicende bancarie
No lo dico perché tutti quelli che fanno gli scandalizzati sono gli stessi che quando noi abbiam proposto quelle cose le hanno affossato
Vorrei che fosse chiaro
Quando noi abbiamo quel giorno fatto approvare per esempio la norma che diceva temporaneità del mandato del governatore e nomi incarico a vita a tempo indeterminato
Il giorno dopo andate a vedere i giornali c'è una sequenza di dichiarazione di uomini politici esponenti della Confindustria economico finanziario
Che hanno detto che quello non era il problema come non era il problema adesso è il problema se ci avessero dato retta al momento giusto forse il problema si poteva risolvere il giallo
Noi abbiamo fatto approvare una norma che trasferiva la competenza della concorrenza bancaria all'Antitrust
Angeli il giorno dopo c'hanno detto tutti che non era opportuno era sbagliato la meglio lasciare tutto a Banca d'Italia adesso dopo tutte le vicende di agosto dicono per carità bisogna Passavanti Aspem che non si è fatto quando l'abbiamo detto noi
E se si fosse fatto allora probabilmente a tutta la vicenda di agosto avevano un altro corso
Allora io francamente dico ma cosa volete da noi
Cosa si vuole dall'opposizione cosa si vuole dai DS
Noi siamo gli unici che hanno presentato un disegno di legge di tutela del risparmio a suo tempo perché subito dopo lo scandalo Parmalat e Cirio il partito che ha presentato un disegno di legge su quello per affrontare i problemi siamo noi i primi firmatari Fassino Bersani Visco
E per due anni
Abbiamo fatto una battaglia senza che si riuscisse a Schio dare la posizione del governo su questo
Sulla riforma della Banca d'Italia abbiamo approvato noi rappresentano e delle proposte che se fossero state assunte in tempo ci avrebbero evitato molti guai
Siamo stati vittime di un'aggressione nel mese di agosto che tutti i compagni hanno visto
Un'aggressione assolutamente infondata
Perché io vorrei sottolineare che in queste settimane tutti gli organi di vigilanza che stanno esaminando
La procedura di acquisizione di BNL da parte di Unipol stanno dando tutte le autorizzazione riconoscendo l'assoluto trasparenza e l'assoluto rigore che non è posta perseguendo
Perché la Consob ha dato l'autorizzazione perché l'Islam la serata due volte perché l'Antitrust la data
E se ci fossero state tutte le irregolarità che sono state denunciate non ci sarà costate questa autorizzazione tanto è vero che le irregolarità su Antonveneta c'erano l'autorizzazione non sono state date
E dopodiché si viene dello e di senso fatta sapete che c'è provate a rimuovere voi Fazio ma fate un po'voi che avete fatto tutto questo casino scusate un po'diteci cosa volete fare
E avremo almeno il diritto di sapere cosa vogliono fare vuole Presidente del Consiglio e ministro dell'economia il vicepresidente del Consiglio Tremonti l'esecutivo dirci cosa pensa di fare dopodiché ce lo dica andiamo a discutere in Parlamento se ci sopra dovrebbero delle misure ulteriore in Parlamento le prenderemo anche ma viva dio con un'assunzione di responsabilità da parte del governo
Islam oggi di ministro Pisano ha deciso di nominare che formerà una commissione consultiva del ministero
Di delegati di esponenti islamici contro questa scelta si è scagliato Calderoli della lega cioè insomma vi ha fatto un titolo noi Islam Polo diviso
Il problema della integrazione del dialogo o del meticciato come dice qualche autorevole politico con cariche istituzionali esiste come intende affrontarlo nel centrosinistra
Ma io penso questo meticciato prescindere che mi è sembrato come dire
Una insensatezza tra l'altro gran parte del centrodestra l'ha trovato insensato per aveva trovato quasi nessuno lo difendesse
Io penso questo io penso che
Noi dobbiamo da realizzare può politiche che siano capace di gestire il fenomeno dell'immigrazione come equilibrio buon senso e civiltà ora l'immigrazione
è un fenomeno che sempre in qualsiasi tempo in qualsiasi Paese
è caratterizzato da due stati d'animo che no no
Semplicemente naturalmente
Entrano ignora felice composizione cosa voglio dire
Voglio dire quando c'è un fenomeno migratorio cioè le norme carico di aspettative di chi arriva che parte da molto lontano e ha perso il posto dove emigra il massimo di aspettative perché emigra perché spera di trovare di tutto quello che non ha trovato nel suo Paese
E c'è invece uno stato d'animo di preoccupazione in chi riceve che vede arrivare gente che non conosce che parla vanta leggo che pratica un'altra religione che mangia altre cose che altri abitudini eccetera
Quindi noi dobbiamo sapere che il fenomeno immigrazione è un fenomeno complesso in sé e per questa ragione
E la saggezza di una politica dell'immigrazione e fare in modo che quei due stati d'animo non producano corto circuito il conflitto ma entrambe invece Incom
Diventino compatibili io dico sempre che una politica dell'immigrazione si deve sempre proporre un obiettivo se vuole essere efficace liberare l'immigrazione della paura che porta con sé
E così
Ora io penso che per fare questo bisogna fare appunto delle politiche
Politiche di controllo delle frontiere di lotta alla clandestinità
Politiche di governo equilibrato dei flussi di ingresso legale
Politiche di integrazione per chi viene qui a partire dall'i segnali la lingua perché il primo elemento di segregazione e quando tu non hai lo strumento con cui parlare e quindi non tinte che se non parli la lingua del Paese in cui arrivi e spesso arrivano qui senza saperlo e questo dovrebbe essere un primo compito
Che chi accoglie si deve proporre tagli lo strumento la lingua perché attraverso quello strumento si determini un contesto è uno scenario favorevole all'integrazione
Creare le condizioni perché l'immissione nel mercato del lavoro sia legale regolare
Creare le condizioni della formazione necessaria a garantire
Alle famiglie ai figli degli immigrati e le stesse tutela e gli stessi diritti civile e sociale che vogliamo per noi e naturalmente rivendicare pretendere che chi viene qui
Rispetti le nostre leggi i nostri doveri sappia che vive in un paese di cui deve riconoscere e rispettare cultura abitudini e identità
E questo è bisogna cercare di costruire una politica così mi sembra
Io penso che se io guardo
A come hanno fatto politica dell'immigrazione molti Comuni soprattutto dell'Emilia soprattutto governati da noi a Modena Bologna Reggio Emilia si è fatto così
Se io guardo l'esperienza delle città emiliane vedo che le città emiliane da molti anni praticano una intelligente governo dell'emigrazione che ha sostituito l'assenza dello Stato e l'assenza di una politica dello Stato
Naturalmente non basta questo perché poi una politica lo Stato si vuole anzi si è prodotto un certo punto un fenomeno paradossalmente che è diventato un problema siccome immigrati quando vanno in un Paese parlano perché la cioè sanno dove vanno dove devono andare perché parlano con i connazionali che sono andati prima
E gli immigrati che arrivano sapevano che c'erano città come Bologna Modena Reggio dove si facevano delle politiche di integrazione che li potevano ospitare meglio che altri
Poste e quindi in gran parte venivano qui naturalmente però a un certo punto la dimensione diventava un problema
L'assenza di una politica dello Stato determinava anche questa patologia detto questo io penso che
In Emilia in altre realtà dove la sinistra centrosinistra governa da tempo ci sono praticate realizzate politiche dell'integrazione che sono un po'state un buon non dico un modello ma che sono state sono un buon punto di riferimento a cui bisognerebbe ispirarsi a guardare per avere una politica soltanto saggia a livello del Paese
Io penso che noi dobbiamo batterci per questo
Devo anche dire penso lo dico con perché a Cesare quel che è di Cesare
Che fino ad oggi l'atteggiamento tenuto dal ministro degli Interni questo ministro Pisanu a me pare un atteggiamento tutto sommato saggio equilibrato e
Diciamo
Che può essere apprezzato perché è molto diverso da quello che dice Calderoli e molto più a diverso da quello che dicono certi settori di Alleanza nazionale o anche di Forza Italia
è una politica ispirata diciamo più o meno ai criteri che io ho cercato quindi lei era c'erano politica che saggiamente civilmente cerca di governare un fenomeno che c'è e ci sarà sempre di più
Non è così invece di tutto il governo che spesso appunto dal luogo come
Nelle manifestazioni dei dipendenti i delitti di Calderoli e dei rappresentanti della lega diciamo una cultura xenofoba e intollerante che è fonte di conflitto e di problema
Parliamo di formazione perché non posso non fare una domanda su qualcosa che mi riguarda e ci riguarda personalmente
La informazione televisiva
Da qui alle lezioni e dopo io ho fatto un'offerta pubblica Biaggi che mi ha ringraziato ma per il momento
Non è questo il problema ovviamente che un piccolo taglio negli occhi anche questo è anche questo
Però ecco cosa come si può leggere nel triplo Napoli all'informazione in RAI ma non soltanto in RAI complessivamente in Italia io penso all'informazione il sale della democrazia è uno dei saldi netti ma è uno dei saldi della democrazia
Tanto più nella società di oggi che una società nella quale ciascuno di noi
è destinatario di flussi di informazione molto più grandi che nel passato televisioni giornali internet fase due ebbe telefonini tutte tutt'attorno siamo bombardate di informazione
E quindi l'informazione ancora ancor più pervasiva è ancora più quindi importante perché veicolare non solo le informazioni ma i sensi comuni la formazione degli orientamenti le emozioni le reazioni di una società quindi è un bene che va gestito con grande equilibrio
E quando dico contiene un bene gestito grande equilibrio penso che bisogna garantire prima di tutto pluralismo
Cosa che oggi spesso sacrificate
Bisogna garantire Torresino lire pluralismo informativo culturale imprenditoriale bisogna garantire la possibilità che un cittadino abbia accessibilità ogni forma di informazione perché così può farsi una cognizione di causa un'idea un orientamento può esprimere un giudizio
E così in Italia questo spesso non avviene non non sto dicendo che l'Italia non sia un Paese libero sta serve una sciocchezza anche per merito dalla stragrande maggioranza di coloro che nell'informazione lavorano che si battono ogni giorno perché l'informazione sia libera trasparente tuttavia parliamoci chiaro il centro destra
Ha un'idea padronale dell'informazione
Anche perché né padrone di un pezzo no ma siamo l'unico Paese in cui c'è un signore che
Come imprenditore legittimamente intendiamoci è proprietario del cinquanta per cento del sistema televisivo della più grande società di pubblicità per la televisione che controlla il settanta per cento del mercato Publitalia della più grande casa editrice del Paese Mondadori attraverso quella casa editrice contro le più grande settimanale politico del Paese di attualità poiché il Paese il panorama e proprietario di due giornali
Il giornale
Il foglio
E poi dice che
Siamo noi che controlliamo l'informazione in Italia che mi pare francamente incredibile visto che non solo ha tutto questo ma come presidente del Consiglio cerca di condizionare ogni giorno
L'altro cinquanta per cento del sistema televisivo che il sistema televisivo pubblico io credo che tutto questo si è una condizione assolutamente anomala non c'è Paese al mondo in cui c'è questa situazione o meglio ce ne sono alcuni ma sono paesi non democratici la verità è questa
No
La Thailandia ora appunto italiana Thailandia spero che voglio dire nostro riferimento per ciò che riguarda il rapporto tra democrazia informazione sia altro allora io penso che noi dobbiamo
Sapere che questo è un tema e quindi continuare una battaglia una battaglia perché l'informazione sia quel bene prezioso che è a disposizione di una società in termini Liberi Democratici pluralisti e tanto più dobbiamo condurre questa battaglia in questi mesi perché non c'è dubbio che questi sono mesi cruciali
Berlusconi cercherà di usare in ogni modo il diciamo la sua posizione dominante nel sistema informativo per diciamo avere un vantaggio nella competizione elettorale io penso che noi dovremmo fare di tutto per battersi perché
La televisione l'informazione radiofonica alla carta stampata ogni forma d'informazione
Che viene portata ai cittadini sia invece la più obiettiva è la più pluralista in modo tale che non ci sia un'alterazione delle delle condizioni di competizione tra centrosinistra e centrodestra i cittadini possono farsi
Liberamente le opinioni sulla base delle quali votare
Siamo quasi in chiusura direi ancora un paio di domande
Si parla tanto di Abn Amro la banca al CDA olandesi al centro di alcuni scontri
Però mi ha colpito una notizia come proprio cosa sul Financial Times cioè che ha fatto una grande accordo l'Abn Ambro per mettere tutti i suoi servizi telematici nelle mani dove l'età indiana che è una bella cosa ma vuol dire tre mila licenziamenti fra gli olandesi
Ecco la mia preoccupazione come italiano è vedo di CGIL un futuro migliore ecco non è che noi usciamo da tradizione di lavoro garantito anche grazie al sindacato entriamo in un mondo in cui col liberismo e globalizzazione rischiamo di avere
Un lavoro sempre meno garantito
Questo è uno dei grandi temi
Una delle portate della globalizzazione il fatto che noi operiamo in un'economia a mercati aperti dove i fattori di costo sono differenziati
E ci sono Paesi nei quali la allocazione degli investimenti e offre condizioni di costo da un lato minore di maggiore redditività
I soldi vanno come la calamità dove la redditività è più alta no quindi è chiaro che questa
Allora
Questo fenomeno va affrontato e va gestito non lo si risolve coi tassi o come diciamo le barriere dei muri perché
L'economia
Del mondo di oggi è un'economia punto di mercati aperti e difficilmente si può gestirla con gli strumenti del protezionismo di altre fare di altre salse
Allora come si affronta questo problema da un lato
Lo rimpatri chiamo quello che ho detto prima
è evidente che bisogna che nei Paesi che hanno un costo del lavoro più alto occorre che gli investimenti si assestino sempre di più
Su quei settori tecnologici di produzione o terziari in cui il fattore di costo è meno rilevante rispetto all'incidenza che ha la tecnologia l'innovazione il sapere
Il software rispetto il sei sei soft rispetto all'arte
Quindi da un lato questa è l'operazione
Ma non stupisce che l'Abn Amro faccia quest'operazione guardate che quasi tutte le compagnie era il call center che ci risponde coi noi prenotiamo ce l'hanno in India a Bangalore no
Perché in un call center non c'è nessun valore aggiunto l'unico costo è quello di ti di chi sta centralismo ed è evidente quindi che quello è il fattore di costo decisivo non c'è un la tecnologia al di là della tecnologia informatica che sta davanti a chi risponde quindi è chiaro che ci sono una serie di lavori che
è come dire molto complicato
Tenere là dove il costo è alto e noi dobbiamo fare sempre di più una scelta che sposterei l'investimento verso quei settori in cui invece il valore aggiunto in termini di valore di produzione di costo non è dato dal
Prevalentemente dal costo del lavoratore ma è dato da altri fattori
E quindi in questo caso essere competitivi su questo fronte è questa la prima cosa secondo
Ci sono anche lavori che si possono tenere nei nostri Paesi pure a basso valore aggiunto ma è chiaro che questi lavori ritieni se tu hai un grado di flessibilità piuttosto alto
Qui c'è l'altro problema
Laddove noi dobbiamo abbiamo flessibilità del mercato del lavoro come anche in Italia ormai abbondantemente Tze
Il problema che tutti i giorni si pone come questa flessibilità non si trasforma in precarietà
Io penso che questo sia un punto le leggi Maroni sul mercato del lavoro voluto dal centrodestra hanno accentuato molto la trasformazione della flessibilità in precarietà
Noi dobbiamo sapere cioè noi nostro programma di governo ci deve essere una politica del lavoro che non nega la flessibilità perché la flessibilità un dato della struttura produttiva non solo italiana del mondo di oggi
Ma la flessibilità non si può tradurre per nessun lavoratore in una condizione di precarietà esistenziale e noi dobbiamo offrire anche chi fa un lavoro flessibile gli stessi diritti e le stesse tutele le stesse garanzie alle stesse protezione che a qualsiasi altro lavoratore
E quindi mettere in campo gli ammortizzatori sociali e gli strumenti di formazione gli strumenti di sostegno al reddito gli strumenti di governo del mercato del lavoro che consentano queste
Qui io penso che questo sia la questione
Bene allora concludiamo che vorrei fare un gioco noi ci odierni settembre due mila e cinque spero che ci rivedremo di Acilia appuntamento questo questo palco lui vertebre l'anno prossimo
Io sarebbe sapere cosa pensa il segretario
Che home che cosa ci proveremo a dire quello di settembre l'anno prossimo che problemi ad affrontare e che prospettive dare intanto io spero che l'anno prossimo l'undici settembre noi potremmo fare il bilancio dei primi cento anni cento giorni di governo del centrosinistra
E discutere con gli italiani di come vogliamo proseguire continuare dopo i primi cento giorni ad affrontare i problemi del Paese
Spero altre cose del prossimo anno
Spero che l'undici settembre prossimo anno potremo salutare passi in avanti nel processo di pace in Medio Oriente che vedano rispettati e tutelati i diritti sia del popolo palestinese che nello Stato di Israele
Spero che l'undici settembre del prossimo anno il processo di integrazione europea che ha conosciuto in questi mesi un impasse si sia rimesso in moto
Perché
L'Europa integrate unite una necessità la necessità per gli Europei
E della necessità per il mondo
E non è vero
Che se il processo di integrazione europea che abbiamo faticosamente costruito in questi quarant'anni si arresta addirittura rifluisce
Ciascuno di noi e più libera più possibilità nessuna nazione europea a meno che meno l'Italia può pensare il proprio futuro da sola
Se c'è un Paese
Che è una buona dimostrazione di quanto l'integrazione europea sia stato importante è l'Italia perché se ne guardiamo a quarant'anni di storia italiana
Dentro l'Europa noi dobbiamo dire con chiarezza e onestà che a stare in Europa l'Italia c'ha guadagnato non sia rimesso se non fosse stata lì sarebbe stata un Paese molto più fragile più debole di quello che oggi e questo vale anche per altri
E quindi spero che tra un anno la crisi le difficoltà che si sono determinate sotto l'onda dell'esito negativo del referendum francese e olandese possono essere
Non dico risolte ma superate si sia rimesso in moto il processo di integrazione
Europee
Spero che di cui all'undici settembre del prossimo anno non dobbiamo
Dover piangere altri morti conoscere altre sofferenze altri lutti altri attentati terroristici e che il mondo possa trovare
La capacità di dare soluzione sui conflitti spero che l'undici settembre tutti i soldati italiani del prossimo anno tutti i soldati italiani che sono in Eurasia non rientra
E in Iraq la transizione democratica se ha una transizione democratica più sicura più certa più garantita di quello che è stato fin cui
Spero che l'undici settembre o il giorno immediatamente precedente del prossimo anno nessuno
Paese del mondo in primo luogo nessuna Regione dagli Stati Uniti sia obbligata a conoscere la tragedia
Dell'uragano di queste settimane e nessun povero nero di New Orleans o di qualsiasi altra città americana debba conoscere l'umiliazione dell'abbandono a se stesso come ha conosciuto in queste settimane
E spero tante altre cose spero come sperano tutti quelli che sono qui
Che le cose possano evolvere cambiare in meglio
Non lo spero soltanto come tutte quelle che sono qui come tutti quelli che non sono qui perché sono nelle cucine a gestire questa bella festa io li ringrazio per la loro generosità
Per la loro dedizione per la loro passione
Non solo speriamo queste cose
Ci batteremo per queste cose perché noi siamo gente che fa le cose in cui crede e crede le cose crede nelle cose che fa e credo che anche questa bellissima festa così come lei tante feste che in questa stagione noi stiamo realizzando in tutta Italia questa splendeva straordinaria
Manifestazione di popolo di questa sera la testimonianza più forte di che cosa siamo noi
Di come i democratici di sinistra sono una grande risorsa della democrazia italiana
Poiché come tutti partiti e tutte le organizzazioni abbiamo mille difetti se adesso mi metto a fare l'elenco io che dirigo questo partito non andiamo a casa diciamo di tutti i difetti che abbiamo però insieme queste tante le sette abbiamo anzi siamo anche noi
Uno straordinario patrimonio di passione ed intelligenza di volontari dedizione di gente perbene
L'Italia non sarebbe quello che se non ci fosse anche questo grande partito e tanta gente che in questo partito
Vive milita
E noi
La nostra intelligenza la nostra passione la nostra volontà la vogliamo mettere al servizio del Paese
Degli italiani e di noi stessi abbiamo sempre fatto così e continueremo a fare così grazie