I cooperatori protagonisti del futuro italiano - 37° Congresso della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue (Legacoop)

Ma che facciamo
Allora possiamo iniziare
I lavori del pomeriggio
Mentre si prepara a Luciano Caffi presidente di anca bene
Alcune
Comunicazioni
La prima riguarda una aggiunta che noi dobbiamo fare che noi proponiamo al congresso di fare a due commissioni
La proposta perché erano sfuggiti i nomi
è di aggiungere ai componenti la Commissione elettorale che il congresso ha già votato
Il delegato Antonio Calderaro della regione Puglia e di aggiungere il delegato Vannoni Nicola della Regione Marche alla commissione incaricata della redazione del documento politico
Chiedo se ci sono osservazioni rispetto a questa integrazione
Non ci sono osservazioni quindi procediamo alla integrazione
La commissione per le modifiche dello statuto
Svolge la sua riunione di insediamento alle ore diciotto presso la Sala B al al piano terra
Per quanto riguarda lo svolgimento dei nostri lavori come è noto coloro che intendono intervenire devono presentare richiesta d'intervento alla segreteria del congresso
Abbiamo molti esterni
Abbiamo già molti iscritti a parlare per cui riteniamo opportuno limitare il tempo degli interventi per i delegati a dieci minuti perché questo consente di dare spazio agli esterni e anche di dare spazio a molti interventi nostri
Per Ray primo intervento del pomeriggio diamo la parola a Luciano Caffi mi presidente di anca ben
Evidentemente le priorità del sindaco Veltroni sono diventate anche le nostre priorità
Immagino il sindaco Veltroni ha messo
Come
Prima preoccupazione
Dall'amministrazione comunale di Roma e delle amministrazioni comunali delle più grosse città la casa
Per quel che mi riguarda cercherò di interpretare queste ed altre sollecitazioni per
Rendere utile
Il mio intervento
Ma in prima battuta vorrei riconoscere vorrei esprimere un consenso per questa
Idea di manifesto congressuale come
Come mezzo come strumento di comunicazione di un punto di vista associativo
Così complesso come il sistema Legacoop
E questo manifesto è l'espressione di una volontà di una capacità di proporci
Con un linguaggio essenziale con contenuti sintetici ma soprattutto con quell'idea
Di fondo che tutti noi abbiamo sostenuto di presentare Legacoop nel suo insieme
La forte
Caratterizzazione settoriale e territoriale di lega Coppa alla quale tutti i settori sono ispirati non può limitare il peso e la forza di un movimento cooperativo unitario che rappresenti la complessità delle esperienze cooperativa rinunciando metterle in gerarchia a meno che la gerarchia non avvenga
Su quella coerenza tra i valori che si predicano e quelli che si praticano e sull'adozione di modelli di governance che rendano
L'impresa cooperativa riconoscibile rispetto ad altri modelli di impresa
E come considerazione di sintesi io la metto giù così la capacità di rappresentare tutti alla nostra migliore riforma organizzativa il manifesto rende evidente anche
La responsabilità che ci assumiamo verso le cooperative ma soprattutto
Verso l'esterno la stakeholder economia dentro la quale noi siamo immersi
Ci impone responsabilità collettive e responsabilità individuali solo le responsabilità individuali
Dei cooperatori e delle imprese cooperative rendono credibili
Le innovazioni nella governance rimandata il Codice di autoregolamentazione che solo la responsabilità collettiva alla quale ci chiamava il presidente Poletti questa mattina rende credibile
L'accreditamento del movimento cooperativo come opportunità per il Paese tanto l'una quanto l'altra
Si conquistano con un continuo lavoro di crescita culturale e di pratica democratica oltre che di senso dell'interesse generale
L'idea di unitarietà di Legacoop come soggetto politico associativo in grado di rappresentare tutti ha bisogno
Di un esplicito consenso delle grandi imprese cooperative le grandi imprese cooperative
Non dimentichino di essere state piccole e non dimentichino di essere cresciute oltre che per le indiscutibili doti manageriali dei loro dirigenti anche in virtù
Di un diffuso
Supporto delle reti associative
Territoriali e settoriali
La vicenda Unipol ha riproposto il tema di una duplice interlocuzione del gruppo
Con gli azionisti
Con gli azionisti proprietari su cui grava il peso ed il rischio di conduzione
Di un gruppo bancario ed assicurativo di quella portata ma anche con i portatori di interesse che sono tutte le nostre cooperative associate
Che sono le cooperative clienti i clienti soci che nel contempo sono portatori di polizia i conti correnti e di mutui
Il gruppo dirigente di Unipol appare esplicitamente orientato ricostituire una rete di relazioni più strutturata con il nostro sistema associativo e per questo metodo e per questo approccio va incoraggiato sostenuto e anche ringraziato
Da tutte queste riflessioni si motiva
La necessità di mantenere equilibrato il pendolo tra la permanente esigenza di rafforzare l'impresa per qualità e per dimensione ma altrettanto permanente e l'esigenza di rafforzare e qualificare lega Coop
Vorrei soffermarmi su tre temi che possono corrispondere
All'ambizione del Manifesto dei cooperatori di essere protagonisti del futuro
Di rappresentare un'opportunità per il Paese il primo tema il Welfare il secondo
Le problematiche attinenti Sistemi Urbani e il tema è il terzo lo sviluppo economico ecosostenibile in particolare in campo energetico
Queste tre tematiche sono state discusse nei gruppi di lavoro ma sono state troppo anche se
Comprensibilmente ridimensionate nella STU nella stesura formale del Manifesto per quel che riguarda il welfare
Io mi chiedo e vi chiedo se le politiche e di progetti di Welch fatti
Inteso come area di lavoro che offre
Beni e servizi a condizioni non di mercato il tema della sussidiarietà riguardi non solo le cooperative sociali e le cooperative di abitanti o non siano invece da assumere
Come progetto politico
Come progetto cooperativo che coinvolga
Tutto il sistema associativo e tutto il nostro sistema finanziario
Io ho trovato di notevole interesse il documento di lega coop sociali sulle politiche di welfare che può essere quel che ci riguarda
Assunto anche se opportunamente integrato come base di lavoro per più settori
Per quanto riguarda le cooperative di abitanti e per quanto riguarda l'interlocuzione con
Le priorità di cui ci parlava il sindaco Veltroni
Si tratta dichiarare un impegno per per il welfare in campo abitativo significa sostanzialmente e concretamente essere disponibili a gestire politiche abitative pubbliche
Che siano strumento e lei va di correzione dell'offerta di abitazioni a condizioni non di mercato
Dall'offerta di servizi aggiuntivi all'abitazione
In campi quali l'educazione all'infanzia i servizi socio sanitari servizi all'anziano e così via
Tutto quanto rende comprensibile ed efficacia l'idea efficace l'idea di cooperative di abitanti e questo il lavoro che abbiamo compiuto negli ultimi anni testimoniare
Una capacità di offrire abitazioni a condizioni non di mercato che rappresentano ahimè solo un quarto della offerta complessiva di abitazioni da parte del sistema delle cooperative di abitanti ma che sono la testimonianza più evidente della volontà di essere presenti anche in questo campo senza politiche pubbliche i miracoli non si fanno e l'interlocuzione col sindaco Veltroni e con tutti gli altri sindaci
E avremo da questo punto di vista avremo un evento molto importante a Firenze il diciassette di aprile dialoga Remo con lanci e con i rappresentanti degli assessori alla casa
Delle principali città italiane proprio per capire qual è il metodo migliore di perseguire modalità di correzioni del mercato a partire dalle politiche urbanistiche quando si mette mano al mercato
C'è bisogno di attenzione di cautela e di una forte condivisione pubblico-privata
Sulle problematiche attinenti sistemi urbani anche questo tema dibattuto in fase in sede in occasione pre congressuali
Nel passato ci fu un'area di lavoro della presidenza di lega Coppi Progetto Città credo che sarebbe bene ritornare sui sistemi urbani da intendere come fondamentali veicoli di promozione del dello sviluppo
L'attenzione di lega coppa alle problematiche
Dei sistemi urbani si motiva con l'assunto che le città sono diventati luoghi della competizione loro stesso oggetto della competizione è in corso una gara una gara che vede impegnato il governo assieme alla città di Milano per accreditare Milano come candidata all'Expo due mila e cinque è già si capisce come anche il nostro Paese sia entrato in questa competizione tra città europee
Finalizzate a migliorare le condizioni delle città a migliorarle a creare
Delle
Delle modalità di coesione l'inclusione sociale che
Non vedono il nostro Paese posizionato correttamente
I temi prescelti da Legacoop possono riguardare nodi cruciali per lo sviluppo delle città quali oltre alla casa
La logistica le infrastrutture la mobilità il welfare il consumo la cultura e il tempo libero e questi capito ripropongono altrettanti titoli di azioni rispetto alle quali il modello di impresa cooperativo povere delle straordinarie opportunità abitare la città attraverso casa e abitazioni temporanea muovere la città migliorarla
Consumarla e viverla in condizioni di benessere
Un realistico impegno del movimento cooperativo nelle città che cambiano nelle città che nel mentre trasformano parti ampie del territorio provocano
Delle rilevanti immigrazione di cittadini e di famiglie
E determinano contemporaneamente qualificazione urbana ed architettonica ma anche significative contraddizioni dal punto di vista della coesione e dell'inclusione
La trasformazione di pezzi di città che tutti noi osserviamo girando per l'Italia è speculare
Al continuo degradare delle periferie in entrambi questi contesti
Città rinnovata e città degradata la cooperazione può promuovere se stessa
Può allargare gli orizzonti di un protagonismo realistico che trova nell'esperienza in corso e nelle buone pratiche in atto degli strumenti adeguati
Il centro studi ha proposto recentemente alle associazioni una riflessione sui servizi pubblici locali finalizzata a valutare prospettive di costituzione di cooperative di utenza e di e di Utilities il tema è troppo serio per consentire in questo caso John una benché minimo approfondimento ma è l'occasione per dichiarare interesse ad investire su questo filone
Sullo sviluppo ecosostenibile
La relazione di Poletti are recuperato un po'un tema che era stato e l'uso dal manifesto
Ha citato anche le nostre cooperative di abitanti
Le le quali come primo passo hanno cercato di dotare la rete delle cooperative di un Codice concordato di uno strumento capace di contenere un alfabeto comune un insieme
Di regole
Di di procedure da utilizzare per informare i nuovi progetti edilizi a questi criteri un lavoro duro un lavoro complicato
è stato istituito il registro delle cooperative per lo sviluppo dell'edilizia sostenibile ed è stato promosso il marchio
La la tua casa naturalmente che è stato attribuito alle cooperative iscritte alle registro
è stato sottoscritto un protocollo d'intesa con lanci
Per sviluppare una promozione condivisa
Sono in corso le procedure per il concorso di architettura organizzato congiuntamente a Legambiente per la realizzazione di progetti esemplari nel campo dell'edilizia residenziale
La nostra società nazionale di servizi finalità partecipa al Progetto europeo fatto a quattro che ha l'obiettivo di mettere a punto strumenti di interventi sul patrimonio edilizio dell'alloggio sociale
Tra anca per Legambiente è stato sottoscritto un importante protocollo d'intenti che abbiam presentato in occasione
Della nostra assemblea di novembre e si sta attivamente lavorato per corrispondere lavorando per corrispondere alle alle opportunità
Dei decreti dalla legge finanziaria questo filone merita di essere assunto da Legacoop nel suo insieme
Attraverso opportuni investimenti in conoscenza ed in progetti ed essere proposto come connotato identitario dell'impresa cooperativa nel suo insieme
Abbiamo lavorato in questi anni con molta determinazione da un lato per rafforzare il pro il patto associativo tra le cooperative di abitanti che si era sfilacciato per affetto di una perdita di ruolo delle provvidenze pubbliche e delle classiche modalità di attività nel campo dell'edilizia convenzionata abbiamo lavorato anche per collocarci a pieno titolo dentro le politiche e le innovazioni di Legacoop
Abbiamo fatto proprie le problematiche relative alla governance e dall'identità delle cooperative soprattutto per rendere credibile questo è un argomento importante dal nostro punto di vista rendere credibile l'idea di un'impresa che assolutamente originale sul mercato c'è un'idea che un'impresa Possa contemporaneamente essere operatore di libero mercato Gary Guelfa
Nel corso della nostra Assemblea abbiamo utilizzato questa definizione di sintesi che vi ripropongo giusto per concludere le cooperative di abitanti debbono essere riconosciute in tutta Italia come operatori del mercato immobiliare di cui ci si può fidare
I cui progetti sono fortemente ispirati
A principi di sostenibilità ambientale in grado di proporre una parte dell'offerta abitativa a condizione di welfare in grado di offrire non solo case ma anche servizi
La cui governance consente agli utenti un protagonismo ad una partecipazione raggiungere questo obiettivo richiede un lavoro per il quale il settore ha bisogno di lega cotto intesa come funzione sia politica che che tecnica di livello nazionale
Sia come supporto delle leghe territoriali in particolare nelle regioni del Centro e del Sud
In alcune delle quali sono in corso degli importanti progetti di sviluppo che vanno messi a punto con rigore con serietà per non correre rischi di avventure cooperative
L'Europa ci riguarda sia per la coerenza
Che le legislazioni degli stati membri dovranno avere con una definizione di housing sociale applicativa della direttiva servizi sia per l'opportunità che possono maturare nelle relazioni
Con le cooperative di carattere sopra nazionale
E questo problema della definizione dell'housing sociale lo segnalo come importante per noi ma come importante per tutti perché e la chiave di applicazione di procedure e modalità utili a correggere il mercato per concludere dichiaro una decisione forte all'opzione che tutti noi abbiamo compiuto di lavorare per favorire un ricambio generazionale perché io immagino che
Larga parte di questa lattea nel prossimo congresso a avrà cambiato ruolo grazie
Ringraziamo l'oceano che affini anche perché si è assunto il compito non facile del primo intervento pomeridiano anche per questo non siamo stati rigidi sui tempi però bisognerà di venirlo con i successivi interventi
Dei delegati ci hanno raggiunto nel frattempo Maurizio Beretta direttore generale di Confindustria Linda Lanzillotta ministro per gli Affari regionali Guglielmo Epifani segretario generale di la CGIL
La parola a Linda Lanzillotta ministro per gli Affari regionali
Io saluto Totti
Seduta presidente Poletti la ringraziamo davvero da
Ha sottolineato il presidente questa mattina la sua relazione e io concordo con lui che oggi è il principio più importante ed è la chiave credo anche politica per assecondare e sostenere l'ulteriore sviluppo della cooperazione della sua potenzialità di tutte le sue potenzialità si chiama sussidiarietà
Si tratta cioè di portare a compimento quel progetto di modernizzazione istituzionale sociale ed economica
Basato sulla sussidiarietà tra livelli istituzionali e ancora di più tra sistema pubblico società civile e sistema delle imprese
Si tratta in altre parole di dare concretezza al disegno che rappresenta l'ispirazione originaria del Titolo quinto dalla Costituzione un'ispirazione che è stata un po'smarrita
Nel corso delle discussioni e della confronto che su questo tema si è sviluppato nel corso degli anni e di cui Lapo cooperazione poi io credo diventare un protagonista fondamentali un attore
Centrale presa ispirazione va recuperata e soprattutto attuata dopo alcuni anni di sostanziale stallo dell'intero processo riformatore partito alla fine degli anni Novanta
I primi mesi del governo sono stati improntati a questo obiettivo sostanzialmente attraverso tre linee di azione fondamentale
La prima che è consistita nella piena attuazione del federalismo amministrativo
E la messa in atto o di quella ispirazione in municipalista della riforma
Che rappresenta un fattore essenziale per dare equilibrio all'architettura complessiva del disegno costituzionale
Che ha al centro il rafforzamento del ruolo regionale ma che deve necessariamente essere bilanciato da un altrettanto forte ed efficiente sistema sul territorio
La seconda linea che il recupero e la valorizzazione di tutte le sedi di concertazione di coordinamento interistituzionale
Per coniugare il pluralismo istituzionale con l'efficienza del sistema ed evitare i rischi
Della frammentazione dell'autoreferenzialità dei singoli istituzioni e infine l'introduzione della concorrenza nel sistema dei servizi pubblici locali
Il quarto il fondamentale punto è il federalismo fiscale che è in arrivo con un altro disegno disegno di legge delega e sarà anche questo ispirato ai principi del federalismo cooperativo
Coniugando la necessaria valorizzazione delle differenze territoriali con la necessità di tenuta e di solidarietà del sistema
Tutte queste riforme vanno a incidere sui rapporti dell'impresa che e dunque anche dell'impresa cooperativa e nei rapporto con la pubblica amministrazione questo relazione fortemente incisa toccata coinvolta dal complesso di queste azioni riformatrice e per questa via sulla loro efficienza e competitività
Allora interno poi le riforme ispida ispirate alla cosiddetta sussidiarietà orizzontale sono quelle che maggiormente coinvolgono il mondo della cooperazione il mondo cooperativo è infatti tra i più interessati all'attuazione del principio di sussidiarietà poi che è esso stesso
Nasce su questo principio e vive in quella zona intermedia tra stato e mercato tra individuo e comunità tra impresa e cittadino
Uno spazio che noi intendiamo aprire ampliare e regolare
Aprire perché sempre di più il governo centrale e locale deve ritirarsi dalla produzione e gestione diretta dei beni e dei servizi economici regolare perché non si riproducano in una zona grigia
Fenomeni di inefficienza di degenerazione o di legalità nei rapporti tra pubblico e privato e tra tutte le regole quella cardine che proprio rende più trasparenti più efficienti questi rapporti tra Pubblico e privato tra stato e mercato è la concorrenza che deve valere a nostro avviso per il mondo delle imprese private e anche per questo per le imprese cooperative
Sistema cooperativo le sue imprese hanno trovato un percorso originale che a dispetto dei mutamenti legati alla globalizzazione
Mi hanno riproposto la modernità perché nell'era della finanziarizzazione della delocalizzazione
Hanno saputo reinterpretare i valori della mutualità nel senso della valorizzazione della produzione del capitale umano e soprattutto del rapporto con il territorio
Non a caso i suoi valori sui principi ispiratori sono riconosciuti dalla maggior parte dei nuovi statuti regionali come potente leva di crescita economica e di coesione sociale dei territori
Particolarmente interessante l'indirizzo che ha preso la cooperazione negli ultimi anni quelli nei quali sempre più il mondo dell'impresa privata
è stato interessato da una finanziarizzazione spinta che ha accorciato i tempi di previsione pianificazione dell'impresa negando spesso gli obiettivi dei manager alle esigenze di Brembio brevissimo termine dalla mostra Mizzau fazione dei guadagni di Borsa
Deprimendo così gli investimenti di lungo termine la capacità di progettare il futuro di guardare oltre di costruire un valore e un capitale sociale da parte dell'impresa che avesse una solidità nel tempo
Il mondo delle cooperative non è rimasto immune dal fascino della speculazione finanziaria e dall'idea di poter abbandonare il proprio modello fortemente ancorato al prodotto e al territorio ne sono nate lo ricordiamo noto polemiche anche vivaci e forti è una campagna
Però dobbiamo dirlo del tutto strumentale contro l'intero movimento cooperativo contro i suoi valori e contro la sua storia
Una campagna che va rifiutata ma che non deve impedirci di continuare a riaffermare il senso e la missione specifica dell'impresa cooperativa che è la mutualità
Tener fermo questo asse pur nella prospettiva di una loro modernizzazione importante non solo per ragioni a mio avviso morali e ideali ma anche perché da questo conseguono una serie di scelte dai modelli organizzativi interni ispirati alla partecipazione alla democrazia economica i rapporti con il territorio con la propria rete alla trasparenza nei rapporti con i risparmiatori il cliente i soci che sono cruciali per il rilancio economico delle compere attive e per i loro un ruolo e per il ruolo che esse possono giocare nell'economia italiana io direi anche per il ruolo che possono giocare nell'economia europea e che proprio in virtù della loro specificità può e deve essere difeso su scala europea
Il mondo della cooperazione italiana vissuto tra alti e bassi esso ha mantenuto saldamente lo sguardo nel medio e lungo termine
Mentre il resto dell'economia accorciava lo dicevamo prima i propri orizzonti dunque l'impresa cooperativa avuto quel dalla sua un'enorme risorsa il futuro
Ossia la capacità di guardare a lungo termine e non solo a quello medio dell'Arco della resa finanziaria del rendimento finanziario in sé ha trovato gli anticorpi a quello che molti studiosi ed economisti
Vedono come uno dei principali mali del capitalismo contemporaneo l'irresponsabilità dell'impresa rispetto ai propri stakeholders ossia tutti i soggetti interessati al suo operato dai consumatori alle popolazioni locali agli azionisti agli investitori
E forse anche in questa risorsa in più sta il motivo della crescita dell'economia
Cooperativa nel contesto dell'economia italiana
E in questo quadro però quali sono oggi le sfide che ha davanti la cooperazione quali compiti della politica del governo dell'amministrazione
Per la parte pubblica ci sono io credo alcune chiare priorità semplificare regole e procedure lasciare all'impresa e lo spazio impropriamente occupato da un'economia pubblica spesso troppo pervasiva soprattutto a livello locale e realizzare un'organizzazione sul territorio efficiente e sostenibile sostenibile sul piano dei costi e quindi sul piano fiscale ma le amministrazioni pubbliche in particolare quelle locali hanno anche un altro compito quello di sviluppare attraverso la sussidiarietà orizzontale un moderno sistema di welfare basato sui servizi alla persona ed è appunto in questo campo che a mio avviso la cooperazione sta crescendo
Ai sta crescendo sta crescendo di più e sta assumendo un suo ruolo specifico con una sua presenza che diviene un elemento fondamentale per la costruzione di nuovi modelli di organizzazione sociale
E per questo al tradizionale radicamento nei settori del consumo delle costruzioni dell'agroalimentare
Le cooperative hanno via via e sempre di più a fine affiancato una presenza crescente nel settore dei servizi alla persona perché si rivela sempre più capace di dare risposte appropriate ai nuovi bisogni sociali che sono spesso bisogni personalizzati che nascono da esigenze specifiche degli individui dei nuclei familiari e di fatti sono impresse
Molto spesso al femminile che sanno interpretare bisogni che sono spesso soprattutto bisogni delle donne
Le donne che chiedono un welfare leggero ma vicino una di un aiuto che hanno bisogno di un aiuto non solo monetario fisico ma anche umano
Insomma di quelle forme di assistenza che a volte un'efficiente rete di impresa e cooperative e non profit sa fornire meglio di una struttura pesante ingombrante e burocratizzata
Enorme quindi sono a mio avviso le potenzialità di sviluppo del mondo cooperativo in questo settore in tutto il settore dei servizi che ha peraltro uno di quelli più promettenti nelle compagnie mature
Ed è in queste aree che maggiormente occorrerà realizzare un sistema di interazione tra pubblico e privato
Che valorizzi la sussidiarietà dell'impresa cooperativa nel massimo della trasparenza avendo cura di evitare che si creino zone grigie rapporti economici non sempre lineari e trasparenti o abusi di qualsivoglia natura
Contro questo pericolo dobbiamo fare scelte chiare io credo e questo è un altro delle e compiti della governo e degli attori pubblici qui interessi della politica appunto l'interesse collettivo di una sana gestione del welfare affidato alla cooperazione sociale
E alla massimizzazione del benessere dei cittadini e gli interessi di voi cooperatori
Contro la concorrenza sleale contro le false cooperative possono anzi io credo che coincideranno sicuramente e trasparenza e competitività devono ispirare ogni scelta nella gestione dell'impresa e così come nell'affidamento dei servizi
A livello centrale come a quello locale
Nell'impresa cooperativa come in quella tradizionale non c'è altra alternativa io credo a quella della competizione e della trasparenza
Se non ce la faranno non solo i nostri conti pubblici ma anche lo stato di salute dell'impresa cooperativa e quello dei nostri concittadini che potranno godere delle sue prestazioni
E quindi è proprio ispirandoci a quest'idea queste linee di azione che lavoreremo io credo e mi auguro insieme ad attuare il Titolo quinto e il progetto di un compiuto pluralismo economico e sociale che in esso è iscritto grazie
Versiamo il ministro Lanzillotta per un intervento
Molto nel merito che testimonia peraltro una attenzione molto puntuale al nostro mondo che ci fa sicuramente molto piacere
La parola Maurizio Beretta direttore generale di Confindustria che ringraziamo per la presenza e e per l'ospitalità
Intanto coglie e Confindustria che ringrazia per l'invito ma soprattutto in grazia per la scelta di tenere qui questa appuntamento molto importante
Un meccanismo che io credo possa essere eletto come un dato di buon auspicio
Diciamo di uno sforzo del sistema delle imprese che nelle sue diversità nelle sue peculiarità che non devono mai essere diciamo dimenticate però sta facendo affatto e
Continuerà a fare uno sforzo importante per rimettere
Questo Paese nel solco diciamo della crescita dello sviluppo della possibilità di consolidare le sue potenzialità e di cogliere dei risultati importanti oggi diciamo
Abbiamo l'opportunità e la possibilità di confrontarci in una condizione che sicuramente
E molto molto migliore di quella che avremmo dovuto commentare solo
Un anno un anno e mezzo fa
Dopo gli anni non facili della crescita zero registriamo comunque un tasso di crescita importante siamo all'uno e nove al due per cento a seconda diciamo dei centri
Statistici dei centri di analisi
Non è abbastanza perché i nostri concorrenti europei corrono più di noi ma certamente e molto molto meglio della crescita zero
E in questo diciamo così io credo che legittimamente è una cosa che possiamo dirci maniera reciproca
Il merito di questa di questo risultato un merito che sta nelle in paese nella loro capacità di reagire nell'usare gli anni appunto difficili
Della quasi stagnazione per guardare al proprio interno per recuperare efficienza competitività per investire per rinnovare sui prodotti
Tant'è vero che ci sono due dati che sono secondo me significativi e che segnano la qualità di questa ripresa sono la produzione industriale
Che cresce più appunto del tasso di sviluppo dell'economia
Siamo mai ad un due quattro verso due cinque per cento che credo ci debba fare ripeto complessivamente molto piacere
E c'è un altro dato ancora più interessante in qualche modo ed è che dopo molti anni sono riprese a crescere le esportazioni non solo in valore che c'era un dato importante perché vuol dire che abbiamo saputo alzare
La scala del valore dei nostri prodotti
Aumentare il valore aggiunto mentale il contenuto ma per la prima volta dopo molto tempo hanno ripreso a crescere anche dal punto di vista dei volumi questo vuol dire che insomma diciamo le imprese e in questo certamente
Le imprese di Confindustria ma penso evidentemente anche le imprese della cooperazione possono dire legittimamente di aver fatto i compiti a casa di aver fatto quello che era diciamo nelle loro possibilità e nelle loro competenze per giocano un ruolo importante nello sviluppo del per lo sviluppo del Paese
è chiaro che
Diciamo è uno sforzo che deve continuare che per quanto ci riguarda non solo continuerà ma è destinato ad implementarsi
Però dobbiamo anche dire con grande chiarezza che non possiamo essere lasciati soli in questo in questo sforzo
Perché servono regole funzionali alla crescita perché bisogna mettere davvero lo sviluppo come più che obiettivo direi come vera missione che il Paese oggi di fronte
Perché
Dobbiamo sapere e soprattutto dobbiamo convincerci tra di noi che come dire non esiste logica redistributiva se non ci sono reali opportunità da distribuire
E quindi io credo che il percorso di questi mesi di questo ultimo due mila sei
E
L'attenzione diciamo che caratterizza anche questo periodo verso ripeto la posa di consolidare la cash se nello sviluppo ci dicono
Che e sulla sull'atto delle opportunità della moltiplicazione dell'opportunità che dobbiamo che dobbiamo lavorare in questo devo dire
Molto condiviso oggi il richiamo della del ministro Visco
Perché la sensazione e che dopo aver fatto diciamo la prima tappa ci siano molti soggetti che pensano di aver già vinto il Tour de France del Giro d'Italia nello stesso momento mentre invece abbiamo ancora un lunghissimo cammino da fare e devo dire
La diciamo un po'il concorso su come redistribuire un po'
Di risorse che stiamo recuperando io credo sia un esercizio pericoloso da evitare dobbiamo avere da questo punto di vista dei paletti molto ferme io penso che più siano condivisi e ovviamente più avranno la possibilità di essere difesi io penso che noi dobbiamo se veramente crediamo alla missione che abbiamo davanti di ragionare sulla crescita di lavorarci insieme di consolidarla come missione sistema paese dire che le risorse che deriveranno
In particolare dai risultati della lotta all'evasione ma non solo dovranno essere destinati a non più di tre grandi voci la prima è quella di rette di restituire a in prese e cittadini che già fanno il loro dovere che pagano
Le tasse e mi permetto di dire forse ne pagano troppe quelli che fanno il loro dovere ecco e allorché va restituito
Una parte della risultato che deriva dalla lotta all'evasione fiscale e dall'allargamento della pressione il secondo elemento io credo che
Sia importante per tutti noi che quello di affrontare fosse l'emergenza numero uno che sta diventando un vero limite alle possibilità di sviluppo e idee
Il grande capitolo delle infrastrutture
Ormai il limite infrastrutturale sta diventando un elemento che rischia di strozzare le nostre capacità di crescita non possiamo
Più consentirci allo perché per usare diciamo un esempio molto facile
Ma anche qui diciamo poi le cose hanno una capacità diciamo emblematica ma anche alcun dato di sostanza
Se le imprese con i lavoratori che nelle imprese lavorano in uno sforzo che spesso come dire hanno condiviso con grande impegno sono riuscite a migliorare lo le loro capacità di efficienza di competitività
E poi diciamo così sono costretti a ridurre i carichi e le consegne perché non riescono a uscire con gli automezzi dai cancelli delle fabbriche perché le varie tangenziali sono bloccate
Strutturalmente ecco io credo che se non andiamo ad aggredire fortemente in termini anche di capacità culturale di proposta quel tipo di problema non riusciremo a tradurre davvero
L'obiettivo di questa nostra di questa nostra missione e il terzo punto che io credo cioè ci si dimentica troppo Stet troppo spesso e che noi abbiamo
Un enorme fardello sulle spalle e il terzo debito pubblico del mondo e come spesso abbiamo ricordate ci viene ricordato non siamo la terza economia del mondo se abbiamo anche qui delle capacità dobbiamo pensare che nell'interesse non solo dei nostri figli ma anche nostro andare a ridurre questo handicap che ci assorbe ogni anno una serie di una serie di risorse
Troppo troppo importanti
Io devo dire ringrazio peraltro il ministro Lanzillotta che non solo ha fatto un intervento molto molto puntuale ch'io credo sia per noi condivisibile la ringrazio anche perché diciamo mi esime dall'entrare
Nuovamente nel merito di vicende importanti e specifiche che sono diciamo le regole del gioco per le quali io penso si debba onestamente chiedere a tutti noi reciprocamente come dire un grande rispetto a una grande attenzione
Una sensibilità per le diversità ma anche diciamo la consapevolezza che non si può giocare con regolamenti diversi
Ma acquisito questo e io credo che su questo tema avremo possibilità modi diciamo SD per un confronto
Scelgo da pregiudizi che guarda alla e che che sia capace di guardare avanti io penso che dobbiamo invece condividere alcuni noti con i quali possiamo diciamo lavorare in maniera sinergica penso appunto oltre a quelli che citavo prima
Alla necessità di imprimere al nostro sistema una forte capacità di modernizzazione e di efficienza abbiamo bisogno di maggiore concorrenza soprattutto a livello a livello locale
Abbiamo bisogno che la politica faccia un passo indietro dalla gestione per dedicarsi in maniera forse più attenta alla capacità di amministrare e di regolare in questo la frontiera
Diciamo così degli enti locali è una frontiera particolarmente diciamo calda delicata ed esposta in questo ringrazio il ministro per il lavoro che sta facendo e non solo ma penso che noi dobbiamo su questo rappresentare un elemento di forte di forte propulsione
Perché è un meccanismo
Quello di aprire il sistema
Delle attività gestite direttamente dagli Enti locali di aprirlo a opportunità imprenditoriali a primo a meccanismi trasparenti di concorrenza che va automaticamente nell'interesse e dei cittadini e delle impresa direi senza distinzioni che senza che senza primazia
Se noi come dire crediamo davvero e io penso che non abbiamo alternative
Al fatto che ripeto la missione strategica che abbiamo davanti è quella di condividere di fare ognuno bene il proprio mestiere per perché i lo l'obiettivo di consolidare la crescita sia un fatto reale
Io credo che questo debba essere per tutti noi
Diciamo un po'così la lente la chiave di lettura di qualunque elemento diciamo si vada ad affrontare delle riforme possibili
Del tavolo per lo sviluppo economico la produttività che mi auguro si apra al più presto perché abbiamo bisogno di affrontare velocemente questi temi
E vorrei dire che questa è la chiave sulla quale dobbiamo concentrarci davvero e perché dobbiamo diciamo così adottare per qualunque per qualunque argomento chiudo citando un problema con il quale abbiamo cominciato a confrontarci in queste settimane lo apparentemente marginale
Ma lo cito perché e probabilmente un esempio di come dobbiamo stare attenti quando andiamo ad affrontare meccanismi complessi
Cito l'esempio a mio modo di vedere un po'paradossale della class actions della quale si ragiona
Come dire dimenticando
Che i tempi della giustizia in Italia
Sono indicati in nove anni e mezzo medio per esaurire un processo su tre livelli credo che questo come dire esporrebbe qualunque azienda impresa capitalistica impresa cooperativa diciamo alle rischio di cause futili e temerarie e ha soprattutto ad una gogna mediatica senza possibilità di difesa
Ma soprattutto quello che dico guardiamo con grande attenzione
Le cose diciamo senza innamoramenti pregiudiziali e guardando agli effetti che hanno avuto e che rischiano di avere
Chiudo
Con un esempio paradossale per dire le cose che dobbiamo evitare
Ed è l'esempio di una signora che per un difetto negli Stati Uniti che per un difetto ha un televisore fu l'elemento di partenza per una azione collettiva alla fine di questa azione alla signora fu riconosciuto uno sconto di cinquanta dollari sull'acquisto di un televisore nuovo che quindi avrebbe dovuto comprare
Lo studio legale guadagnò ventidue milioni di dollari ecco io penso questo è esattamente il tipo di riforme di cui non abbiamo bisogno grazie
Grazie al dottor Maurizio peretta
Ci ha raggiunto nel frattempo il ministro per le Politiche europee Emma Bonino che salutiamo con grande
La parola Guglielmo Epifani
Innanzitutto ringrazio per l'invito auguro al vostro congresso
A Giuliano la presidenza uscente
L'augurio di poter fare un lavoro importante non solo per il mondo della cooperazione ma per tutti coloro che guardano all'impresa cooperativa con con attenzione con interesse
E per il Paese
Ho trovato nella relazione di Giuliano molte cose interessanti un'analisi molto molto onesta
Dei problemi e delle opportunità che sono di fronte al mondo della cooperazione alla lega delle Cooperative oggi
Ha formulato degli inviti di lavoro che raccolgono naturalmente a partire dal bisogno
Che avvertiamo anche noi di rifare un po'il punto tra l'insieme del movimento sindacale il mondo della cooperazione
Attorno ai problemi che riguardano il lavoro e la cooperazione così come tentammo di fare un paio di anni fa senza poi essere in grado di continuare quel lavoro
Così come non vi nascondo che ho trovato la parte più interessante
Nella nelle domande che si pone sui problemi del cambiamento che investono il mondo della cooperazione e voglio dire anche il mondo del lavoro
Veniamo dall'aver celebrato insieme nove il centenario della CGIL voi il centoventesimo anno di fondazione della lega
Quando parliamo di associazioni che hanno questa storia parliamo di organizzazioni che sono il sale di questo Paese sono le radici di questo Paese sono la memoria di questo Paese sono l'identità di questo Paese e per essere più preciso sono l'identità che generazione dopo generazioni hanno contribuito a rendere il Paese un po'più giusto un po'migliore
Ma non possiamo vivere soltanto della nostra storia
La nostra storia ci deve dare la forza di adesione ai valori che c'hanno reso tali poi abbiamo il compito di interrogarci di navigare in mare aperto
Di capire come il mondo di oggi determina per ognuno di noi problemi del tutto inediti e così eh
Per questo ho detto che ho trovato molto interessante la parte della relazione in cui si affrontano queste questioni e voglio dire per quello che mi riguarda che invidio sempre coloro che hanno già la risposta tutto
Come se la complessità i problemi del mondo di oggi a richiedessero già prima di imporsi le nuove domande vere
La possibilità di dare risposte allora capisci che quando questo avviene avviene in realtà perché ti poni delle domande soltanto per portarle perché in realtà già ai delle risposte ma non siamo in questa situazione
Naturalmente questo vale per noi ma vale più in generale per il mondo dell'impresa io ho ascoltato adesso direttore generale di Confindustria io penso che anche l'impresa anche Confindustria lo dico assolutamente in termini pacati
Dovrebbe un po'riflettere su come si trasforma l'impresa anche in maniera un po'nuova rispetto al passato
A me ha sempre colpito anche toccando qualche vicenda di questi giorni come al tradizionale conflitto cooperazione tra lavoro e impresa imprenditore
Oggi in realtà avvertiamo una pluralità di situazioni che mai avrei pensato di vivere
Ma chi mai poteva immaginare un'impresa in cui l'azionista invece di fare gli interessi dell'azienda fa gli interessi propri
Cui il conflitto non è più tra
L'impresa il lavoro mai tra l'azionista da una parte l'impresa e lavoro dall'altra parte e lo dico perché siccome casi si moltiplicano
Implica questo che in realtà al mondo un po'più complesso di come noi ce lo andiamo prefigurando e che non sempre la dimensione del cosiddetto mercato da solo dell'interesse privato se non è correttamente orientato guidato sostenuto poi ci porta a queste conclusioni e quante volte abbiamo sentito dire
Noi siamo per la responsabilità sociale etica delle in prese e poi volti lo sguardo da un'altra parte e ti accorgi che ci sono cose che non rientrano propriamente nella sfera di una responsabilità etica allora ti accorgi
Che tra quello che dice quello che fai tra come apparire come sei talvolta c'è un po'di distanza e anche questo richiede oggi un po'di interrogarsi
Per quanto riguarda il mondo della cooperazione io penso davvero e qui le cose che diceva Giuliano nella relazione mi sembrano anche molto precise
Noi abbiamo un interesse davvero forte per mantenere una pluralità di soggetti di storie di dimensioni di valori
Del mondo dell'impresa ognuno con la propria specificità
Perché non solo è sbagliato ricondursi al pensiero unico o alla paradigma unico così credo lei chiamato Giuliano perché non corrisponde alla realtà ma perché la realtà ovviamente sempre più ricca di come talvolta tu provi a comprimere la e metterla assieme
E naturalmente tu difendi questa pluralità se provi a ragionare su quello che vuol dire oggi il valore fondamentale che ti rende diverso dagli altri sapendo che non è una strada faccio e perché non è una strada facile prova a fare un'ipotesi per farmi capire rispetto a quello che voglio dire io sono convinto ci siamo interrogati proprio nei giorni scorsi sui distretti industriali altra cosa rispetto alla cooperazione io sono convinto che nel mondo di oggi una serie di situazioni e di essenze che rendeva molto più forte la competitività e la qualità della dimensione d'azienda di un tempo oggi non funzioni più così per dirla tutta il distretto industriale oggi non protegge più come ieri
In un mondo in cui non hai più le barriere non è più lo Stato nazionale ha in Europa fatta così ai la Cina che entrata nell'Organizzazione mondiale del commercio è una globalizzazione come quella che abbiamo e lo vedi
I distretti vanno quali quelli che riposano su settori merceologiche che dire no e gli altri no
E sulle aziende dentro i distretti che innovano investono e non su tutte vuol dire che il distretto che una volta ti garantiva garantendo alla piccola e media impresa da solo non tutti i dati più i vantaggi che avevi una vera perché uso questa metafora perché mutatis mutandis penso che possano all'ENEL per la cooperazione cioè tutto quello che ti darà più forza nel tempo che abbiamo alle spalle oggi probabilmente non te la dà più e te ne accorgi e vedi che si sviluppano di più attività e settori laddove la domanda o il mercato la dimensione degli interessi si organizzano in condizione di farti cresce
E vanno di più dentro questi settori e queste dinamiche le scelte di delle aziende corrette e sono penalizzate le altre
Già porsi questo vuol dire porsi un terno moderno della vecchia questione di come il futuro poi può essere impostato e non a caso onestamente e lo voglio dire Poletti dice
Anche se cresciamo non siamo più alle dimensioni della crescita del passato
E questo implica se vuoi porti una strategia del futuro un altro interrogativo perché ti devi porre contemporaneamente se questo che ho detto è plausibilmente vero
Di come poi a essere contemporaneamente cooperazione cioè mutualità né termine valori tradizionali con una capacità imprenditoriale che oggi deve essere straordinariamente più forte che nel passato e contemporaneamente sapere che oggi il tempo non gioca più come ieri perché prima potevi aspettare
Scegliere il tempo attenti più favorevole e se oggi sbaglia il tempo non ce la fai più arrivi dopo e si arrivi dopo non trovi più l'opportunità di crescere e il tempo non implica soltanto una dimensione tu hai della strategia della capacità di scegliere un investimento di stare in un settore o di fare una politica d'alleanza no implica anche che ti dai una governance adatta al tempo che oggi assolutamente più ristretta
Da questo punto di vista la discussione è complessa
Credo non a caso Giuliano in punta di piedi affronta questo tema nella sua relazione ma anche questo rappresenta secondo me uno dei punti è una delle questioni con il quale il mondo della cooperazione deve
Essere in condizione di potersi poc'
Dico questo perché penso davvero che la cooperazione sia un valore
Perché penso che sia stata sbagliata una politica e una campagna strumentale nei confronti della cooperazione perché spero davvero che Bruxelles non accetti un ricorso e faccia valere quello che rende oggi differente la cooperazione rispetto a un'impresa e tanto più importante perché proprio per le cose che dicevo prima quando qui Twice soci
Che ritengono di investire tutto quello che si guadagna nella propria attività tu dovresti avere un valore aggiunto che altre dimensioni di impresa non hanno o altri comportamenti sbagliati di questi tempi nove dimostrano
Perché qui costruisce un'etica responsabile e non altrimenti così come voglio dire anche quando abbiamo avuto un punto di dissenso e lo abbiamo avuto non lo abbiamo nascosto
Ne abbiamo parlato con la chiarezza necessaria e abbiamo poi apprezzato anche le posizioni e le politiche che su questo la lega della cooperativa e l'Unipol hanno presso non a caso i nostri rapporti sono rimasti quelli di prima e abbiamo continuo
Nato a lavorare assieme ognuno nella sfera delle proprie responsabilità nomina uno
Con il rispetto che si deve
A chissà che l'altro rappresenta almeno in parte anche qualcosa di quello il cui ognuno trenta infine l'ultima cosa
Io non so
Se e mai se quando come se con il Governo si apriranno mai dei tavoli di confronto e credo che nessuno lo sa
Sono però d'accordo con una corsa
E lo ero in realtà anche prima
Che se si apre un confronto deve essere vera concertazione
E per avere vera concertazione bisogna vedere al tavolo nelle forme che andranno definite tutti i soggetti della concertazione sono il primo ad essermi stufato delle cene riservate a Palazzo Chigi in quattro quindi incontro inconcludenti che hanno ancora mai
Sono il primo
A chiedere che ci sia trasparenza
Nei confronti di tutti perché così perché così
Funziona la democrazia rappresentativa o ai così o è un'altra cosa non voglio essere una grande lobby voglio essere un soggetto trattato esattamente come sono trattati tutti gli altri soggetti poi capisco
Che chi ha sei milioni di iscritti conta per sei milioni di iscritti e che ne ha dieci conta per dieci nel rispetto si deve a chi conta sei milioni e a chi conta dieci perché così funziona il rispetto
Che si deve in democrazia in ogni forma di democrazia
Economica
Se si aprono e hanno i tavoli devono avere questa conformazione spero che questi tavoli se si apriranno ossa portare a qualche soluzione di problemi
Noi abbiamo di fronte a noi
Qualche questione che andrebbe affrontata in maniera un po'risoluto
La prima abbiamo indicato il tema della crescita
E della produttività
Il Paese per fortuna ripreso a camminare ma i problemi strutturali delle sue difficoltà non li abbiamo ancora come un film presso abbiamo il problema della riforma delle pubbliche amministrazioni che per mesi è stato sulle pagine dei giornali oggi scomparso ma i temi invece ahi noi ci sono tutti
E c'è una nostra disponibilità dei era ad affrontare questo tema di riforme di ammodernamento delle pubbliche amministrazioni sapendo però che il grosso delle politiche che riguarda i cittadini stanno i territori e che quindi se voglio affrontare la riforma delle pubbliche amministrazioni non te la cavi solo con i ministeri romani
Ma devi chiamare a un tavolo sindaci province regioni perché così si affronta dal basso
Il tema della riforma della pubblica amministrazione
E abbiamo infine le politiche sociali di welfare e della spesa
L'unico cosa che voglio dire qui perché poi è un po'il tema di di questi giorni anche io ho avuto un po'di fastidio
A leggere notizie su surplus di finanza pubblica che ci sono non ci sarebbero più io
Credo che bisogna questa volta non ripercorre lo dico per il governo non fare come in autunno
Non sbagliare le previsioni perché si può fare una volta non si può fare due volte non è corretto farlo allora io dico una cosa semplice io non so se c'è questo surplus strutturale
Chiedo al governo
Nelle sedi proprie di dirlo
Se c'è e quanto è può essere uno o può essere dodici miliardi di euro non fa nulla
Dica ai tavoli di concertazione in maniera plausibile quanta ove questa cifra e indica il governo come pensa di utilizzarla ascoltando quello che hanno da dire gli altri
Perché così funziona perché così in maniera trasparente si può poi decidere
Nelle forme in cui poi l'ultima parola ovviamente al governo e a Parlamento se c'è un surplus dove questo viene destinato prioritariamente l'unica cosa che non mi piace
E contesto
E che si possa indicare dove vanno i soldi senza prima aver chiarito se i soldi ci sono e di quale entità sono i soldi perché non vorrei che si dica una cosa e poi ci si accorga
Che i soldi sono meno di quelli che si sono già promessi e può capitare in autunno di riprendere quello che hai dato a primavera perché anche questo non sarebbe socialmente politicamente e civilmente sostenibile e infine perché quando vai a decidere
Dove vanno i soldi devi sapere assieme che devi affrontare le questioni che sono prioritarie da un lato che sono fatte di sostegno alle persone alle famiglie e insieme anche a una politica di investimenti per questo c'è bisogno di un po'di trasparenza
Se no finirà come sempre
Che o vince l'interesse del momento oppure in qualche misura non si fa una politica economica di medio respiro cosa della quale abbiamo bisogno e sarebbe un peccato
Proprio mentre il governo dentro il Paese ha ripreso un po'a crescere gli investimenti pure la produttività pure e l'inflazione si mantiene bassa
E sappiamo che ci sono aree problemi che vanno affrontati e investimenti
Che vanno fatti se non si sapesse cogliere questa opportunità per consolidare la ripresa e assicurare un livello di coesione e giustizia sociale più alto
Questa mi pare la vera questione che è di fronte a noi e di fronte al Paese ed è per questo che ho voluto in questa occasione dire con chiarezza
Nel metodo e nel merito le cose così come io penso che andrebbero fatti fermo restando poi ovviamente
Che ognuno si assumerà le responsabilità per le cose che fa rispetto alle proprie convenzione e alla propria rappresentanza buon lavoro e grazie
Grazie a Guglielmo Epifani
Il ministro Bonino sta svolgendo a livello europeo un lavoro importanti e delicato a difesa di una legge dello Stato italiano che ci riguarda da molto me ne diamo atto ridiamo volentieri la parola
Signor presidente
Signore e signori voi scuserete
Vi ringrazio molto dell'invito perché mi consente di dirmi alcune cose che credo rilevanti della doppio cappello che mi ritrovo a gestire da una parte ministro degli affari europei con in corso un dossier che credo di vostra importanza
E dall'altra come ministro del commercio internazionale ovviamente non ripeterò guidati per quanto riguarda le cooperative che i miei collaboratori mi hanno diligentemente scritto puntualizzato ma immagino lì sappiate voi meglio di me ovviamente
E così come un po'anche lo spostamento diciamo nei vari nei vari settori personalmente mi ha molto colpito che
Per esempio tra le prime dieci maggiori imprese italiane di costruzione per esempio ben quattro sono corporative al parco quelle sono cooperative quindi c'è c'è una e tutte e due a volte e
La polemica viene dopo come il numero calde cult ho appena iniziato
E quindi penso che sia in corso una trasformazione anche qui importante
Lasciatemi dire subito che la vivacità e anche alla solidità del sistema cooperativo sono testimoniate anche da alcune esperienze significative degli ultimi anni la rilevazione
Di marchi molto noti per esempio ma insomma tutto questo fa parte di elementi e dalla vostra realtà che voi conoscete bene
è sono le cooperative certamente un grande patrimonio del Paese
Un patrimonio che è capace di imprimere anche una spinta forte alla crescita economica e sociale dell'Italia
E che ha anche ha dimostrato di sapere espandere i settori di attività
Io credo che vadano considerate in quanto per questo e vadano considerate appunto in quanto tali perché
Non si può negare a mio avviso che proprio insuccesso vi ha portato anche al centro o di un dibattito che è stato molto vivace sulle caratteristica del sistema di governance
Sulle polemiche sulla contiguità barra collateralismo col mondo politico sulle prospettive future di crescita e di e di sviluppo insomma penso che le riserve anche forti che sono state espresse sulla natura societaria delle cooperative
Non sono altro che una punta dell'iceberg di un dilemma al quale voi non potete sottrarmi e penso anzi che sia al centro della vostro dalla vostra riunione
Insomma sono due le strade possibile uno è quella la strada apparentemente più semplice è quella del un po'del ripiegamento su voi stessi su quello che siete
E sull'importanza di quello che si entra
E l'altra quello della tentare una sfida in campo aperto verso le sfide che attengono l'economia italiana in generale in primo luogo l'internazionalizzazione e io mi auguro che l'assemblea di questi giorni possa contribuire a fare avanzare la vostra riflessione sulla seconda direzione
Non per ragioni ideologiche non è questo il problema ma semplicemente perché il mondo ci piace o non ci piace ma il mondo è cambiato
In modo Complesso in modo tumultuoso in modo non lineare in modo a volte anche difficile da decriptare
Ci sono cambiamenti che durano lo spazio di un giorno cambiamenti invece che sembrano niente poi diventano invece la corrente portante per decenni e penso che in questo mondo così complicato però non abbiamo scelta non ce l'ha il nostro Paese e quindi non ce l'avete neanche voi che non quello di affrontare queste sfide perché è impossibile chiuderle fuori
è impossibile chiudere la porta e dire non ci riguardano
Ora
Non si tratta ovviamente di negare almeno lo dico con grande
Apertura che la struttura proprietaria delle cooperativa risponde ad una funzione sociale che altri non sono in grado di svolge
E come peraltro riconosciuto dalla Costituzione al suo articolo quarantacinque
E che la legge deve promuovere
Ma penso che occorre anche riconoscere che l'economia e la finanza italiana sono attraversate da un forte processo di cambi cambiamento che la globalizzazione riguarda anche le cooperativa
Che le cooperative sono esse stesse imprese che operano nel mercato
E che quindi devono essere in qualche misura sottoposte allo scrutinio al quale sono sottoposte le altre imprese da parte dei decisori politici degli operatori economici e dei cittadini
Tutto questo io penso sarebbe utile
Che potesse avvenire prima che altri
Ci impongano cambiamenti regolamentari che possono penalizzare la vostra realtà imprenditoriale
Che a volte anche le imposizioni possono essere fatte in buona o in cattiva fede
Quindi la stanza un po'attenti se è così mi posso esprimere non gergo un po'
Come dire rozzo però penso che prima che cambiamenti ci vengano imposti da altri
Cambiamenti che possono penalizzare la vostra realtà
Io penso che in questa se voi riflettete in questa seconda direzione come io mi auguro le risposte dove devono venire prima di tutto da voi
Che mi sembrerebbe la cosa migliore
Io ovviamente non mi voglio sottrarre e quindi dal mio ruolo qui e non ricordare che il regime fiscale delle cooperativa e oggi sotto esame da parte della Commissione europea
A seguito di per diversi reclami che contestano il carattere di aiuto di Stato delle misure che compongono questo regime questa la realtà che abbiamo di fronte la commissione ha già chiesto informazioni ed osservazioni a cui noi abbiamo risposto
Con in dettaglio anzi devo dire che c'ho tenuto a consegnare personalmente alla Commissaria alla concorrenza Neelie Kroes le risposte italiana alle domande della Commissione
In modo da poterle anche esprimere direttamente la grande attenzione che il Governo rivolge al sistema cooperativo
E in particolare ho fatto presente alla signora Kroes come l'impresa cooperativa costituisca un pezzo importante del modello sociale
Nostro
Le cui peculiarità esigono un regime specifico come peraltro la stessa commissione aveva riconosciuto fino dalla sua comunicazione del due mila quattro quindi questi devono essere i punti di partenza per per chiarezza di relazione
Penso di potermi dire che ho ricevuto dalla Commissione delle assicurazioni confortanti sulla consapevolezza del ruolo fondamentale giocato dalle cooperative
In Italia e in Europa e sulla intenzione dalla commissione di valutare il trattamento loro riservato alla luce appunto delle specificità del modello coperti relativo
Scusa
Però
è ovvio che la vicenda va seguita con tutta la vigilanza necessaria e voi sapete molto bene che il Governo nella sua interezza lo sta facendo
Questo fatto però non rappresenta altro che un indicatore importante dell'attenzione che al mondo imprenditoriale cooperativo sta ricevendo da molti punti di vista
Il successo delle cooperative mi pare dovrebbe spingerlo ad affrontare la sfida dell'internazionalizzazione e la mia presenza qui vuole dirvi tutto lo spirito di collaborazione che il ministero ha per sostenere una maggiore presenza delle vostre imprese sui mercati internazionali
è chiaro che la globalizzazione ha finora favorito in modo evidente la crescita economica di nuovi grandi paesi
Si è intensificata la concorrenza ma si è anche sexy intensificata la segmentazione dei mercati
E per un Paese come l'Italia che caratterizzato da poche grandi imprese da tante anzi tantissime piccole imprese è una sfida formidabile una sfida più difficile anche per altri Paesi
Perché le grandi imprese hanno più capacità obiettivamente di andare sui mercati Complessi virgolette da sole la piccola e media impresa la piccolissima poi è chiaro che ha o molte difficoltà in più per questo penso che
Come dicevo prima posto che però la la globalizzazione insomma non la possiamo chiudere fuori semplicemente chiudendo la porta
Questa situazione mi pare ci obblighi ad attivare in modo coordinato tutte le leve che abbiamo a disposizione
E io penso che bisogna sviluppare maggiormente l'internazionalizzazione delle imprese
Cooperative se questa strada deciderete di seguire voglio dirvi da subito che il ministero lì c'è la Simest gli strumenti di cui disponiamo hanno tutta l'intenzione di collaborare con voi
In effetti collega cotto abbiamo già intrapreso un progetto mirato per l'internazionalizzazione intendiamo proseguire su questa strada ma anche sviluppando specifici progetti di settore per esempio quella della distribuzione
Voi consentitemi un
Una digressione ma brevissima io penso che non la dobbiamo smettere
Che insomma forza dei promuovere il made in Italy
In realtà stiamo promuovendo altre impresa
Cioè sono e continuiamo a dire al caffè caffè caffè L'Espresso però poi
Le nostre imprese non arrivano alla fine alla Cina beve più caffè di te solo che trova solo Starbucks
Se noi continuiamo a promuovere design'design'Designer va benissimo se però dopo trova solo il cinese trova solo l'Ikea
Cioè noi continuiamo francamente a volte a me lo dico a fare degli investimenti e di promozione che poi mancando la distribuzione vanno a favore evidentemente di altre realtà
Pizza Pizza Pizza e ho capito ma se poi quando uno esce di casa in India trova solo pizza noi avremmo fatto tutti con la campagna per promuovere la pizza peccato che poi non abbiamo promosso alla nostra allora
Ho l'impressione che promuovere va bene ma forse dobbiamo insieme a capire anche sulla distribuzione per esempio abbiamo perso un treno sulla distribuzione questa evidente sulla grande distribuzione
E abbiamo anche difficoltà a salire sul campo de sul carro dei grandi distributori
Perché non riusciamo a federarsi
Faccio un esempio si può fare un discorso che ne so con Carrefour piuttosto che con un metro
Ma il problema è che poi le nostre piccole e medie imprese che non si intende erano nella logistica non sono in grado di mantenere al di accettare le clausole di quantità e di consegna dei tempi penso all'agroalimentare per intenderci
Che è casa forse chiede
Perché ognuno ovviamente
Prodotto ammette sul mercato il suo pezzettino di forma una grande rete di distribuzione
Ha bisogno di una assicurazione dei tempi di consegna e di quantità merceologiche che la singola impresa nostra obiettivamente non può garantire
Io spero che vorremmo riflettere insieme per esempio sulla distribuzione o su altri settori cioè sulle debolezze del nostro sistema
Perché il piccolo e le piccolissime imprese sono un asse del nostro Paese hanno aiutato certamente la coesione
Sono radicate nel territorio portano il lavoro dove la gente sta evitano il fenomeno di altri paesi quello di cui la gente si sarà dei caporali dare a cercare un lavoro tutto questo va bene
Tutto questo va bene ma non basta
O meglio non basta più diciamo
Quindi io credo che queste sono le sfide che dobbiamo affrontare insieme mettendo se mi consentite a sistema tutti gli strumenti di cui di cui disponiamo
Credo che quindi questo modello diciamo
Della è di ieri lo dico perché è un fatto importante la notizia che questo progetto per esempio perché so benissimo che nel passato esperienze di impasse di espansione all'estero delle cooperative sono state deludenti lo so
Però io credo che occorre riprovare nuovamente
Magari impostando una strategia diversa magari più integrata diciamo dalla produzione per esempio con il mondo della produzione e focalizzando il nostro interesse su determinate cerco scritte are
Credo anche facendo più sinergia per esempio con l'università ed è di ieri la notizia che un progetto di questo tipo intende investire la Cina io ne sono molto contenta
Penso anche che altri sono anche i Paesi nei quali possiamo applicare questa strategia insomma è andata male una volta io credo che però non non ci dobbiamo insomma non vi dovrete arrendere perché invece possiamo imparare da quell'esperienza e possiamo io sono convinta a fare meglio
Infine
Io penso che se impariamo a muoverci in forma aggregata raggruppamenti cooperative e consorzi dicevo prima università e istituti di ricerca io credo che può essere una strada innovativa che sono sicura darà buoni frutti infine
E prima di concludere fatemi fare un accenno all'imprenditorialità al femminile anche nel mondo delle cooperative
Non pensiate che sono un ossessionata
Però continua a ritenere che non far tesoro del cinquanta per cento delle energie e della creatività della Ford al del del nostro Paese no semplicemente non fa senso è tutto lì
Qua io anche altre motivazioni ma intanto in pure in termini economici non fa senso
E com'è uno che volesse vincere una gara di corsa con una gamba sola e obiettivamente parte handicappato e arriva anche più handicappato di come partito
Allora io penso semplicemente che
Ho fatto questa foro ma credo importante a Milano dove c'era anche il vostro mondo
Penso che questo è tutta una questione di valorizzazione anche dobbiamo darci perché attualmente in Italia
Anche il peso delle cooperative al femminile è abbastanza modesto
E la loro Balla valorizzazione ancora meno pensa invece che sia utile congiungere questi elementi perché insomma
E fare rete tra trovare rapporti se persino rischi in un signore che a un certo punto dice
Che il reale valore delle aziende nel terzo millennio non sarà tanto il foto fatturato ma il numero e la qualità delle relazioni instaurate con gli interlocutori
Ed è indubbio che il sistema imprenditoriale al femminile o le cooperative magari sono un fenomeno più giovane un pochino più fragile e quindi queste relazioni e le hanno come dire accurate mente
Penso però che se le hanno curate con grande profitto agli imprenditori maschietti
Secondo me se ci proviamo anche noi ci riusciamo benissimo perlomeno come loro voglio dire e quindi andiamo meglio
Chiudo penso infine che la dimensione forte locale delle cooperative ha sicuramente costruito un uno strumento importante per la coesione
Forse non sempre per lo sviluppo competitivo del Paese a Rio pensavo guardando penso al l'ultima parte dell'intervento di Epifani
è vero che il Paese ha ricominciato a crescere non sono qui per discutere di chi è il merito mi sembra anche un po'la discussione di lana caprina
Crescono molte cose la produttività ho l'impressione che sia ancora per lo meno a macchia di leopardo diciamo
E certo quello non è l'elemento che cresce di più in questo momento invece dobbiamo farlo crescere appunto per
Il bene è credo un po'di tutti io considerò
Le cooperative uno strumento cruciale per il mantenimento di un ruolo strategico del nostro Paese nell'economia mondiale
E credo fermamente che una crescita dimensionale di presenza internazionale possono contribuire al raggiungimento di questo obiettivo
Penso che sia una strada che può apparire un po'complicata penso però anche che non ce ne sono altre sequestra deciderete di fare sappiate solo che insomma forse un po'di cammino lo possiamo fare insieme
Vogliamo assicurare il ministro Bonino che troverà nella cooperazioni interlocutore molto attento
Rispetto alle questioni che ha posto nella sua duplice veste
Gli faccio molti auguri per il suo lavoro e anche per la sua salute che oggi ci è apparsa forfetaria ci ha raggiunto l'onorevole Gianni Alemanno che ringraziamo molto della presenza
La parola Luigi Marino presidente di Conf cooperative
Vi ringrazio
Dell'accoglienza che mi avete riservato molto cordiale
Credo che
Questa accoglienza sia
Il segno di un reciproco buon rapporto
Un rapporto che debbo dire è stato costruito voluto in modo forte dal presidente Poletti
Il quale non rinuncia certo nella sua azione nel suo confronto con Confcooperative
Non è che rinuncia qualcosa non ha mai rinunciato a grandi cose
Però con questo suo tratto suadente è riuscito a instaurare un rapporto cordiale collaborativo produttivo con Confcooperative credo nell'interesse dell'intera organizzazione
E voglio anche dire
Che Poletti non è solo sovente anche un galantuomo e credo che sia significativo per un'organizzazione avere la presidenza un presidente che è un galantuomo
E dato che ho iniziato con i complimenti che però purtroppo non proseguirò su questo su questo piano
Voglio esprimere anche l'apprezzamento pieno forte alla di Confcooperative alla sua relazione
Credo che in quella relazione ci sono tutti i problemi che Confcooperative mette al centro della sua azione di rappresentanza la sua azione politica
Al suo modo di fare cooperazione
E quindi ci consente di affrontare in modo aperto e come ha fatto lui in modo non didascalico i problemi che sono problemi comuni sullo sviluppo e sulla presenza e la cooperazione in Italia
Come si usa dire in queste occasioni
Se vuole portare un saluto non formale poi sempre come capita in questa occasione un po'la diplomazia un po'la cortesia si finisce per mandare dei messaggi felpati anzi forse anche lei non messaggi
Io invece a voi cercherò di parlare con grande franchezza con grande lealtà perché credo che questo voi volete sentire lamenti
Franchezza e lealtà
E vi garantisco in uno spirito di grande collaborazione con l'obiettivo dell'unità del movimento cooperativo
Nel corso degli ultimi anni
Il movimento cooperativo ha sostenuto senza Combo con con senza voglio dire soccombere delle grandi battaglia
La combattuto per garantire autonomia ma sopra tutto per garantire sviluppo e autenticità della cooperazione il terreno di questo scontro voi lo sapete benissimo è stato individuato da una parte avversaria del movimento cooperativo sul terreno del diritto societario
Noi abbiamo fatto fatto valere in quell'occasione le giuste ragioni della cooperazione la cooperazione non è stata come si vuole continuamente costantemente da una buona parte dell'opinione pubblica
Non è stata omologata alle imprese di capitale alle imprese lucrative
Abbiamo pagato un prezzo salato
Abbiamo una delle più severe legislazione sul sul civilistiche uno dei più severi
Direi una delle più severe discipline civilistica
E abbiamo pagato un prezzo sul regime fiscale
Perché piano piano come un carciofo c'hanno tolto tutte le foglie ed è rimasto un cuoricino e sentiamo ancora parlare di agevolazioni fiscali
Quando sapete noi tutti sappiamo che ce n'è una seri ma sta una sola piccola e che ovviamente è una ballo è una come dire un limite a tutti i limiti del movimento cooperativo
Abbiamo pagato questi tre se per avere stabilità
Perché per l'impresa e per tutte le imprese occorre stabilità per competere
Abbiamo pensato di avere davanti a noi facendo quella riforma contribuendo a fare quella riforma e quella normativa fiscale un Periodo
Una stagione non è eterna ma neppure in Breve brevissima una stagione di stabilità
Ma pochi mesi dopo
Anche non solo per la vicenda Unipol-Bnl
Tutto e tornato in discussione
Cioè come sapete questo questi esposti a Brussel che sfruttano la ventata mercatista dell'Unione Europea
Che sfruttano la ventata mercatista tutta ispirata alla logica del profitto dell'Unione Europea e voglio dire della Commissione dell'Unione Europea
C'è l'accondiscendenza della tecnostruttura della techno
Degli apparati tecnocratici che governa non Brussel e che sono un problema per la nostra Europa fin quando noi avremo non un governo politico ma un governo della tecnocrazia della burocrazia
L'Europa sarà sempre più lontana dai cittadini dalle loro esigenze per i loro bisogni
Una tecnocrazia molto sensibile alle potenti lobby finanziarie e anche ovviamente i Paesi per il gioco dei paesi che contano di più l'Italia ha un grande record il record di averle perse tutte con l'Europa ci sono invece paese che allora in voga opposti la Francia le ha vinte quasi tutte con l'Europa
E poi c'è una minacciosa ripresa
Da parte soprattutto di Forza Italia
E di parte consistente del centrodestra
Della tesi
Che voi siete il vero conflitto di interessi
Che siete quindi non il conflitto di interessi che fino ad oggi è stato individuato ma un altro e più potente rami criticato conflitto di interesse
E quindi con questo si vuol far cadere il discredito su tutta la cooperazione
Se alla fine Brussel
Dovesse accogliere i ricorsi gli esposti
Bisogna dirlo l'ha detto con molta chiarezza Poletti lo ribadisco io
Sarebbe il tracollo della cooperazione italiana
Perché non è soltanto che cade la struttura ordinamentale
Quindi civilistica e fiscale
Ma cade soprattutto la concezione diversa della cooperazione
E perché la cooperazione sia ed è un'impresa riversa ha ovviamente proprio perché diversa limiti
A un sistema di divieti che non viene naturalmente contro bilanciato
Per questo motivo mi sono sollevati mi sono sentito sollevare
Sollevato dalle parole
Di Poletti
C'erano infatti stupiti nel vostro dibattito precongressuale
A livello sia settoriale che territoriale
Che non si parlasse o se ne parlasse come dire un po'sottovoce in modo un po'evanescente di questa vicenda
Perché questa vicenda
E l'esito se fosse negativo di questa vicenda ripeto avrebbe consulenze gravissime sullo sviluppo della cooperazione in Italia
Voi nel vostro documento precongressuale l'avete indicato
La scelta di fare evolvere la cooperazione italiana nell'alveo delle nuove norme del diritto societario
Ma se salta per Brussel non c'è più questo diritto societario
Ed è difficile trovarne un altro che ripeto riesca a contemperare i limiti oggettivi e soggettivi della struttura cooperativa con ovviamente un parziale riconoscimento da parte dello Stato
E voglio anche dire
Che noi abbiamo chiesto hai fatto anche tu bene a ricordarlo questa mattina al governo di impegnarsi in modo pieno
Il modo come dire assoluto
Anche con iniziative straordinarie per la difesa della cooperazione italiana un delle grandi cooperative signori ma della cooperazione italiana
Questa il governo deve sapere che non è una delle decine e decine
Di procedure di infrazione o di informazione che Bruxelles chiede all'Italia che ripeto l'Italia sta un modo quasi costante almeno fino a ieri le perde sistematicamente
Qui e in gioco ben altro di molto più forte è in gioco la nostra storia il nostro presente il nostro futuro
Quindi noi apprezziamo ciò che è stato fatto prestato ho sentito poco fa
Il ministro Bonino ribadirlo però voglio anche dire
Che è il risultato finale che porta il giudizio finale
Questo non è una gara alla De Coubertin dove occorre partecipare
Questa è una gara che bisogna vincere
Non si può dire abbiamo partecipato abbiamo fatto il nostro dovere poi è andata come è andata perché qui si tratta di mettere a confronto
Una scelta votata in modo bipartisan da un Parlamento contro una tecnostruttura molto attenta dalle sirene attratta dalle sirene delle grandi lobby finanziarie
Ed economiche del nostro continente
E voglio anche dire che sarebbe stupefacente
Se sotto il governo di centro sinistra
Riesce ciò che non è pure riuscito al Governo di centrodestra nel suo massimo splendore
Nel vostro dibattito
E nell'intervento di Poletti che però nel suo intervento misurato
Ho visto misurato con più attenzione di qualche dichiarazione giornalistica
Le parole
Voi avete dedicato molto spazio e molta attenzione all'obiettivo dell'unità del movimento cooperativo
E io di questo parlerò
Certo siamo consapevoli che bisognerebbe fare di più
E voglio anche dire che l'unità è un valore è un grande valore
Certe un valore anche il pluralismo
Ma qui da voi oggi
E anche domani
Non gioco il valore del pluralismo contro il valore dell'unità
Sono e siamo convinti in Confcooperative come voi lo ha detto Poletti questa mattina con altre parole
Che dopo ottanta novanta anni di storia a partire da lontano
Ho sessant'anni a partire da vicino le cooperative italiane meritano un'unica organizzazione di rappresentanza sindacale
Voglio anche aggiungere
Che chi vi parla
Che credo di battaglie
Qualcuna vinta qualcuna persa nel movimento cooperativo ne ha fatto per chi vi parla
Dopo tante battaglie sarebbe vincere la sfida più difficile però la sfida più bella e la sfida più utile per la cooperazione italiana
Perché vedete la situazione attuale non è più sostenibile
Noi assumiamo due debolezze
Assommiamo la debolezza di essere disuniti
Quando veniamo colpiti
E la debolezza di essere come dire troppo vicini
E di essere quindi colpiti quando se mai l'obiettivo e in una dichiarazione riversa in genere consiglieri mi ha battuto la vostra
E quindi non è vero che il mal comune mezzo gaudio
C'è quindi la necessità l'urgenza di una prospettiva chiara per la cooperazione italiana
E quindi delle due l'una
O si fa un passo in avanti perché si crede che l'unione faccia la forza sia la forza
O si fa un passo indietro
E ci prendiamo le rispettive libertà di manovra accentuiamo le nostre identità e quindi inevitabilmente accentuiamo anche le nostre polemiche
Ma bloccati in questa situazione in cui le pigliamo da tutte le parti non è più possibile
E quindi prima di affrontare i temi di fondo che hanno sinora bloccato il processo unitario vorrei però fare un'altra considerazione preliminare di merito importante comunque
Si può intraprendere questa strada dell'unità con questa legislazione sulla rappresentanza del movimento cooperativo che siamo l'unica rappresentanza
Dovuta al fatto che la revisione della vigilanza che ha il riconoscimento giuridico
Ma questa legge sulla rappresentanza e datata e vecchia
Diventa una gabbia per l'unità del movimento cooperativo ora rimuoviamo o ne facciamo un'altra
Perché la domanda si fa L'Unità di tutti
O si fa l'Unità solo che qualcuno
E se si fa l'Unità solo di qualcuno
Che cosa succede per chi è fuori dall'unità del movimento coppe da una parte dei militari di di una parte delle redazioni che si uniscono non si accentuerebbe ero per caso le forme
Più deleterie di dumping contrattuale e sindacale che purtroppo già oggi vediamo o la nascita di centrali giocattolo che vengono spesso realizzate
Per la Monza ma soprattutto per un'azione clientelare per correnti e amici di partito
Questa è una domanda mentre cattivo rocchetto alla quando al quale dobbiamo dare una risposta
A differenza di quello che avviene nei processi
Di concentrazione societaria tra due società
Noi non possiamo rivolgersi noi e voi ad un advisor esterno
Le condizioni di fattibilità del processo unitario le dobbiamo verificare dobbiamo valutare tra noi
E allora
Ve lo dico col cuore in mano
E allora Legacoop
Se crede davvero in un progetto unitario
Deve a vere la santa pazienza di ascoltare le condizioni di Confcooperative
E se Confcooperative crede nel processo unitario
Deve ascoltare con santa pazienza le condizioni le necessità i bisogni di lega delle cooperative
Confcooperative non deve giudicare e discutere la vostra storia
E voi non dovete discutere la nostra storia
Ma insieme abbiamo il dovere di analizzare reciprocamente il nostro presente
Altrimenti c'è qualcosa che non va
Altrimenti puzza di strumentalità altrimenti puzza di moda già sento qualcuno dire parlano oggi di processo unitario perché si va verso la direzione in altri campi nel campo politico del partito democratico
Sono due cose nettamente profondamente diverso e comunque noi non potremo mai fare come fanno in politica non lo facciamo perché troviamo valori affinità davvero comune
E allora quando parliamo di autonomia
Che è una delle condizioni indispensabili per l'unità
Noi avvertiamo di urtare le suscettibilità
Ci siamo sentiti rispondere pubblicamente esplicitamente sulla stampa con il rifiuto di sottostare all'esame del sangue
Noi Carrieri cooperatore della lega gli esami del sangue di dobbiamo fare
E se voi credete nel processo unitario dovete accettarlo
E se noi crediamo nel processo unitario dobbiamo accettarlo perché così fanno tutte le copie erano patto di coppie che si uniscono in matrimonio perché qui siamo una sede laica ma tutte le coppie moderne fanno l'esame del sangue
Perché così ci si unisce in modo consapevole in modo maturo in modo moderno e poi tutti noi abbiamo dei punti di forza e dei punti di debolezza e se ci riuscirò qualcuno dei punti di debolezza di Confcooperative lo dico anche
In materia di autonomia
Che Poletti ha chiamato indipendenza
Recita un proverbio che va al più la pratica che la grammatica
Io vi dico sinceramente che credo totalmente nell'autonomia di lega cooperative
L'autonomia non si definisce però staticamente
L'autonomia non è una targa che si metta davanti un portone è un modo di operare
Non è una parola che si pronuncia e poi nel nella prassi nei metodi
Come dire la si dimentica
D'altronde il fatto di autonomia e di indipendenza è entrato nel vostro linguaggio precongressuale del nostro linguaggio nel nostro modo di operare
E questo cosa significa significa che soprattutto nell'epoca del bipolarismo una volta entrati nel bipolarismo nell'epoca dell'alternanza con i governi
Intanto significa non usare due pesi e due misure
Io accetto l'ipotesi non un fatto un'ipotesi
Non si può per esempio protestare con il coltello fra i denti se è un governo di centro sinistra minaccia di intervenire sul prestito sociale le cooperative
E tacere o borbottare se invece quella stessa minaccia viene per caso messa in atto da un governo di centrosinistra
E quindi accettarla con sé un'assegnazione come se fosse un male necessario
I problemi per esempio di una vischiosità di una contiguità tra giunte di sinistra
E le cosiddette coop rosse
E quindi di un privilegio cui potrebbero
Queste in prese sul mercato
è diventato il cavallo di battaglia
De molte forze anti cooperative
E chiaro che il bersaglio
Non è non solo le coop rosse
è un partito
E dietro questo partito è una coalizione dietro questa collezione un Governo
Poletti ricordava poi si accentuano in modo particolare quando ci sono le elezioni di qualsiasi tipo perché in Italia si vota ad ogni stagione quindi il ritornello e continuo e costante
Però se per un partito stare sotto il fuoco della polemica è un fatto direi naturale un fatto fisiologico
Non lo è stare sotto il fuoco delle polemiche per quanto riguarda le imprese per quanto riguarda le cooperative è un fatto contro natura irritante destabilizzante
C'è
Una considerazione amara che devo fare
Questo modo preventivo e brutale di usare le parole come clave nel bipolarismo infantile
Italiano
Definire per esempio
Le coop rosse come dichiara l'onorevole Berlusconi una meta una metastasi
è una cosa che non indigna solo voi è una cosa che indigna noi che in linea tutti i cooperatori
E mi può dire
Di fronte a voi
E di fronte a questo barbaro anatema
Che io mi sento in questo momento una coop rossa
Perché nessuno
Perché
Nella storia nella storia personale nella storia associativa si possono commettere errori e se li commettono anche attualmente anche errore di arroganza di prepotenza e di forte presenza sul mercato
Che incide sulla concorrenza eccetera eccetera ma definire metastasi impresa che producono ricchezza che producono
Occupazione che producono benessere e inaccettabile
Mai e poi mai a nuovi verrebbe in mente di definire Mediaset una metastasi
Anche se
Quanto a continuità vorrei dire
Le vischiosità con la politica e con un partito credo che non scherzi e che ci insegni qualcosa però adesso basta coop rosse
Basta coop bianche
Questa ripresa dei colori e mortale per il movimento cooperativo e quando cesserà questo schema attivismo noi avremo una cooperazione matura ma soprattutto avremmo un Paese maturo
E allora
Perché la cooperazione deve essere inchiodata questa linea di fuoco di uno scontro politico quasi come se fossimo se foste voi uno scudo umano
Io posso capire anche non lo dovrei dire ma lo dico in questo clima cosa che capire le grandi cooperative
Che comunque sia una loro dinamiche hanno una loro evoluzione hanno una loro possibilità comunque di crescere ma acquista battaglia incide soprattutto sullo sviluppo e sulla crescita delle piccole e medie cooperative e voglio aggiungere delle cooperative che non sono ancora nati
E se non è vero o se non è vero che c'è questa continuità questa vischiosità perché l'argomento non si spunta perché non si lavora per fare cessare questa continua incessante opera di della stazione del movimento cooperativo
Che mantiene la sua gestione la sua suggestione che avvicina sempre più strati dell'opinione pubblica
è un tema io credo che voi non ignorate perché il vostro presidente ne ha parlato ne ha accennato sulla parte finale della sua relazione
Vedete nel nostro Paese ci sono state e ci sono e ci saranno
Diversi esempi di stretta come dire vicinanza di anche collusione tra partiti impresa istituzione non non ci scandalizziamo né in Italia né per quello che avviene all'estero
Io però voglio dirmi che è l'immagine monocolore di Legacoop che sostiene la presunzione di questa vicinanza
Quindi autonomia indipendenza il pluralismo interno sono fondamentali per il processo unitario
Nella scorsa legislatura
Soprattutto nella più difficile fase iniziale
E quindi nel momento più elevato dis di di forza anti cooperativa di spinta anti cooperativa di quella maggioranza noi ci siamo divisi
Noi ci siamo divisi io sono venuto al nostro congresso l'ultima volta
Ho partecipato per rispetto ovviamente alla vostra storia vostro presente ma non ho parlato
Perché mentre lega Coppa aveva assunto un atteggiamento alla i telegrammi alla presidenza della del Senato
Un po'a un atteggiamento un po'aventiniana
Confcooperative ha cercato di dialogare col governo perché il compito di un sindacato soprattutto poi nell'epoca bipolare e dialogare con i governi che ci dal paese con tutti i governi che c'è nel Paese
E abbiamo cercato di rimontare una posizione che sembrava gravemente compromessa
Perché è stato possibile
è stato possibile probabilmente voi aveste fatto la stessa cosa ma è stato possibile perché Confcooperative non ha una immagine monocolore
Perché non abbiamo fatto scelte politiche valide una volta per tutte non abbiamo fatto scelte pregiudiziali valide una forte una volta per tutte
E qui mi ritrovo quindi completamente nelle parole finali di Poletti
Quando dice che le scelte vanno fatte di volta in volta sulla base sui giudizi dei governi in carica
Quello che è uscito da quella vicenda
Non è la nostra riforma
E questo ci sono Poletti delle diversità tra noi e voi noi non riteniamo quel quella riforma alla quale abbiamo contribuito sia la nostra riforma
Abbiamo ritenuto che sia quella certa abile quella che si dovesse accettare
Ma non che fosse una bella riforma della cooperazione una vera riforma della cooperazione
Abbiamo comunque sempre lavorato
Per difendere lealmente l'unico albero della cooperazione italiana
Noi non abbiamo assecondato in quell'occasione
Coloro che volevano separare i nostri destini e guardate che noi non lo abbiamo mai fatto
Dividendo le cooperative in grandi piccole e medie
Né lo faremo mai
Noi non abbiamo mai concepito una cooperazione a mutualità prevalente una cooperazione mutualità non prevalente
Per cui ci batteremo finché potremo per cambiare quella normativa che una Nadia profondamente sbagliata perché il modello e sempre e solo moderno unico di cooperazione
E poi non abbiamo mai ho aspettato che arriva
Qui io qui adesso lo gradiscono l'abbiamo mai diviso la cooperazione per settori
E guardate che abbiamo resistito
Perché sino all'ultimo l'ultimo giorno quando si fa l'emendamentone alla finanziaria che non ha senso non è a settembre ottobre hanno sempre lei
Mad dicembre abbiamo resistito attici chiedeva di non punire di non penalizzare le cooperative facendo fuori le cooperative di consumo
Abbiamo sostenuto sempre e pensato sempre che in Italia ci dovesse essere un unico secolare albero della cooperazione italiana
Che aveva e a tanti grandi grandi piccoli medi contanti frutti piccoli medi e grandi
Ma con un ricco figlio ore quello della cooperazione autentica quella dell'occupare della cooperazione partecipata quello della cooperazione mutualistica
Quindi il fiore di mettere al centro di questa cooperativa il socio
Al centro dell'impresa cooperativa la mutualità e la solidarietà lega Cooperative Confcooperative hanno modelli diversi
Di crescita
Che possono essere conciliabili tra loro io non dico che sono perché anche perché non esiste non può esistere un unico modello all'autenticità cooperativa e anche allo sviluppo che operativo
Quindi non abbiamo modelli antitetici
D'altronde anche il nostro modello di Confcooperative un modello che ha dei limiti noi puntiamo per esempio sull'autonomia sul localismo
Sulla forte identità
Però talvolta il localismo lo autonomia la forte diventa identità diventano un alibi
Per difendere posizioni personali posizioni di gruppi
Per Popper addirittura diventa un alibi per non fare innovazione per non fare ricerca per non aumentare l'intera organizzazione e la competizione quindi anche noi in quel del nostro modello che pur riteniamo di dover difendere
Ne avvertiamo limiti come credo che e la relazione di Poletti ne è un esempio
Vivente
Indica limiti e problemi della vostra il vostro modello del vostro modo di fare cooperazione
Ciò che però desta preoccupazione
E quando il modello evolve verso la costruzione di cavalli di Troia
Che sull'onda dell'omologazione alle società lucrative e alla concorrenza
Come un dio assoluto
Corrodono l'essenza e soprattutto la credibilità delle realtà cooperative
E quindi anche qui ho accolto con grande soddisfazione le parole chiare e precise di Poletti sul tema lo dico così perché ci capiamo delle fondazioni
Ma quella proposta delle fondazioni non è che viene da un mondo di alieni
E probabilmente una proposta che avverte sensazioni sensibilità che maturano anche all'interno del movimento cooperativo
Quella è una proposta bisogna dirlo che viene dall'intellighenzia di sinistra
Ed è una proposta che si unisce con le posizioni più retriever della destra
Rilanciate in quella lì in quell'inverno coloro che è difficile leggere fino in fondo per il cattivo gusto con cui affrontano gli argomenti allegato a Libero
E nel quale ipotizzano che il mutualismo servirebbe soltanto nella fase di nascita
E di piccola crescita delle cooperative che quando le cooperative diventano grandi la funzione mutualistica è finita è terminata oppure nella proposta dell'intellighenzia di sinistra va sostituita per essere competitiva
Con una fondazione che supporta tutte le logiche capitalistica dell'impresa
Ma se il cuore dei problemi come voi dite come voi dite nella del vostro documento come ha detto Poletti nella sua relazione è la mutualità la mutualità
Se la mutualità che definisce la cooperativa all'ora
Deve esserci anche un di un giudizio non dico di inaccettabilità ma di grande di grande perplessità verso tutti quei modelli organizzativi come il gruppo societario
Nei quali la mutualità è difficile da rintracciare
Non ha più l'ubi consistam e soprattutto a una mutualità allo stato gassoso che non si riesce a percepire che mescolata ha un'altra forma di mutualità quella esterna che possono avere chiunque che può avere e deve secondo me avere qualsiasi tipo di impresa ma la nostra diversità è la mutualità Esterna
Se allora vogliamo resistere a queste continue incursioni di quanti pensano che la grande cooperativa non ha più bisogno di essere una cooperativa
Noi dobbiamo fare sempre qualcosa di diverso dalle società per azioni cioè noi dobbiamo fare attività con i nostri soci
Dobbiamo quindi attestare l'immagine della cooperativa non su ciò che fanno gli altri ma su ciò che ci differenzia dagli altri
E quindi voglio dire dobbiamo è essere cooperative vincenti non solo rispetto all'impresa lucrativa sul mercato dobbiamo esserlo anche perché esaltiamo la nostra anima
E ho davvero concluso
E allora
Uno domanderà alla fine
Opponete non è che si è speso molto rispetto sempre
Lo posso dire perché tramite c'è un clima di grande cordialità e collaborazione
Rispetto alle dichiarazioni di partenza rispetto a quello che ho letto abbiamo letto abbiamo sentito
Nelle vostre assemblee settoriali e territoriali e poi sulla stampa
Un tempo Lori escludevamo soluzioni federativa
Che ci sembravano un vorrei ma non posso
E poi queste soluzioni federativi avevano avuti hanno avuto anche mai un lieto fine
Le federazioni in genere
Si configurano come delle strutture costose dispendiose e anche macchinose
Però
Anni e anni
A lezione di realismo
E diciamo pure di inconcludenza
Ci portano a non escludere ipotesi federativa che forse saranno più macchinose mai in che in questo momento possono farci fare un passo in avanti
Verso l'unità organica del movimento cooperativo
Certo Poletti federarsi solo per parlare con le istituzioni
Ai tavoli di confronto con le parti sociali per la verità e quello che facciamo già oggi
Il valore aggiunto quindi non può essere quello di come dire legarci le mani
Il valore aggiunto e quello che la Federazione il modo migliore per avvicinare le prassi cooperative
Il metodo cooperativo e per rendere visibile palpabile
Anche in apparenza l'indipendenza e l'autonomia del movimento cooperativo
Il futuro quindi dipende sempre da tanti fattori dipende dalle istituzioni dipende dalla politica bizzarra dipende dal mercato
Però lo sappiamo tutti che dipende molto molto da noi
Da come possiamo
Coda come facciamo
Bene la nostra parte
Da come lavoriamo
Per affermare i nostri valori
E da come siamo credibili nella nostra interlocuzione con le parti sociali
E credo che abbiamo in ragione Poletti il dovere di farlo il dovere di provarci
Perché ancora oggi rimaniamo
Nel mondo in Europa e in Italia l'unica forma di impresa che mette insieme i valori dell'impresa ai valori dell'uomo al valore della partecipazione della mutualità della solidarietà della solidarietà
Grazie presidente ora la parola onorevole Gianni Alemanno parlamentare di Alleanza Nazionale
Grazie grazie l'invito parlare dopo Luigi Marino di cooperazione ovviamente non è impresa facile credo che
Presidente Confcooperative abbia anche qualche modo messo il dito sul te le diverse
Difficoltà per non dire degli alieni in qualche modo si devono affrontare in questo congresso
Da parte mia
Io voglio innanzitutto testimoniare ripetere una premessa che la premessa che spiega e giustifica la mia presenza e la presenza del mio partito in questo congresso
Noi riteniamo che qualsiasi generalizzazione qualsiasi ragionamento
Privo di dati specifici legati alle responsabilità delle singole persone Quaglia quasi di ragionamento che io di tutto questo sia un ragionamento da respingere
Cioè noi riteniamo
Che
Tutte quelle che possono essere campagne chi di voi propagandistico di tipo politico di tipo ideologico
Contro la cooperazione o anche contro le cosiddette cooperò servano da respingere proprio il loro carattere generico e indifferenziata
Come ministro dell'agricoltura ho avuto modo di collaborare di ragionare di lavorare con i vostri rappresentanti come le con i rappresentanti Uto il mondo alle cooperative
Obodo constatare in quel settore ma credo che questo valga per molti altri settori che dentro le cosiddette coop rosse comunque in generale in tutto il movimento cooperativo ci sia un grande serbatoio di sapienza imprenditoriale
La grande capacità di fare impresa proprio nel modo con cui è necessario farla nei tempi della globalizzazione cioè con un forte radicamento nel territorio
Con la grande attenzione al contesto sociale
Con quello che la necessità e tiene sempre conto all'attività di impresa
Di quella che è l'esternalità dell'attività produttiva non basta soltanto ragionare all'interno dell'impresa bisogna saper sempre ragione di quella che è la ricaduta che l'impresa genera nel contesto sociale in cui opera quindi come sarebbe impossibile per me dopo cinque anni di esperienza pensare all'agricoltura italiana senza movimento cooperativo
Ugualmente io credo che sarebbe impensabile un modello di sviluppo italiano senza il movimento cooperativo
E questo elemento questo dato
Deve essere tenuto presente in tutte quelle che sono le scelte processi riforma che vanno realizzati a destra come a sinistra
Non posso nascondere che lavora prerelazione il vostro presidente mi è piaciuto molto l'accenno al rifiuto del pensiero unico
Come fonte
Delle logica riformista in questo Paese in altri Paesi
Il pensiero unico liberista o mercatista
Come lo vogliamo chiamare
Ritiene sostanzialmente che ogni caratteristica specifica nella storia di un Paese nella sua evoluzione economica nella caratterizzazione anche dei gruppi intermedi che operò al loro interno sono realtà da cancellare
Verso una grande semplificazione
Che dovrebbe garantire la concorrenza ma che poi a lui inevitabilmente alla fine finisce per spianare la strada a nuovi monopoli
Allora i grandi concentrazioni multinazionali planetarie che sostanze dei finiscono per essere nocive dell'economia reale dei paesi questa è una realtà
Su cui ci dobbiamo misurare trasversalmente gli schieramenti politici
Perché noi dobbiamo essere consapevoli ci sono alcuni interessi permanenti
Del nostro popolo e questi interessi permanenti devono essere presenti devono essere chiari a precisa chi governa precisa chi fa l'opposizione a prescindere l'alternanza io sono convinto che il bipolarismo italiano sarà maturo
Quando questo processo difficile
Sarà realizzato che è un processo difficile
Perché da una parte e dall'altra leggi fuoriserie sono presenti da una parte e dall'altra ognuno ha il conflitto d'interesse più verde più più cattivo nella nella nel giardino del vicino dell'avversario tutte queste cose sono evidenti
Però noi faremo fare un salto di livello nostro bipolarismo e la nostra democrazia nel momento stesso in cui capiremo che ci sono alcune cose che appartengono a noi come italiani e sicuramente del movimento cooperativo
Fa parte di questa storia di questa vicenda ed è un elemento fondamentale
Per un modello di sviluppo come quello italiano che non può non basarsi sulla creatività
Sul lavoro dell'uomo sulla capacità di lavorare intensamente su quelli che sono i fattori costitutivi di base delle colonie
Questa è la premessa
Dalla premessa
Ha una conseguenza politica
Quando si parla di liberalizzazione attenzione
Perché vedete
Spesso succede che la liberalizzazione va bene se cade nel territorio di qualcun altro
Per cui quando si parla di penalizzazione sulle cooperative o si usa l'arma del liberismo indifferenziato sulle cooperative magari applaude il centrodestra una parte del centrodestra
Quando poi la logica del liberismo indifferenziato accade nel campo delle professioni allora applaude il centrosinistra o plaudono settori di economici lontani dalle professioni
Io in questi mesi ho fatto la battaglia a difesa del professioni
Non perché non ritenga che non ci voglia una riforma delle professioni ma perché ritengo che la logica liberista molto generiche indifferenziata
Applicata dal ministro Bersani né sui decreti spesso e volentieri vada tradire delle identità delle specificità della realtà le nostre professioni
Allora io vi invito parlando francamente la stessa franchezza in cui a Pato prima Luigi Magni a fare attenzione
Perché quel principio indifferenziato ha calato all'Aldo come una mannaia senza un confronto reale con quelli che sono i soggetti rappresentanti cioè tutto quello che in questi mesi ha cercato di fare sulle professioni o domani potrebbe accadere su qualcun altro sul voi o sul movimento sindacale su altre realtà
Ecco io credo che noi dobbiamo riuscire a lavorare su una l'agenda di riforme che si è un'agenda di riforme già dell'anima progressista chiave inevitabilmente un'anima liberista perché c'è più il bisogno da maggio la libertà del mercato è ovvio
Ma che abbia anche un'anima identitaria cioè abbia anche un'anima che riesca a capire quelle che sono le esigenze delle persone preso le esigenze dei gruppi
Quelle che sono le esigenze dei gruppi intermedi che caratterizza la società civile organizzata attenzione a questi elementi perché ripeto
Questa logica di i dato indifferenziato che tende in qualche modo a spianare differenze è una logica sbagliata
Che tende a omologare che tenda Canciani differenza che c'è intenda cancellare quelle che sono le i percorsi specifici e può valere di caso in caso io vi invito questione di dove faccio a ragionare
Anche con quelle che sono le rappresentanze professioni anche con quelli che sono ira presente gli ordini che gli assicurano siano tutti persone centrodestra e centrosinistra contro questo tipo di riforme ragionare con loro
Perché anche nel caso loro questa riforma non cala dall'alto venga ragionata venga venga essere l'Effetto di un meccanismo in cui si capisca anche la Sapienza specifici a si specifica che c'è in un ragionamento
Reale e in una struttura reale di lavoro effettivo Secondo riscosse voglio fare
è quello relativo alla unità del movimento cooperativa su cui voi ragionate
Io credo che
Dopo essere dove me ne faccio do che io è stato convinto della proliferazione delle associazioni di rappresentanza
Proprio per ragionare in termini di pluralismo di rappresentanza io credo che proprio le ultime vicende però necessità di superare gli schematismi coop rosse coop bianche altre cose spinga oggi inevitabilmente a un processo trasparente di unità
E di federazione fare diversi soggetti cooperativi di rappresentanza alla cooperazione
Questa realtà serve a fare in modo che nella dialettica sempre più complicata ma sempre più necessaria che ci deve essere attorno ai tavoli la concede della concertazione
Dove deve nascere quel patto per la con begli allo sviluppo perché è un dato fondamentale per far fare un salto di livello al nostro sistema economico ci sia necessità che le ragioni le cooperative vengono tolte nel fondamento nella trasversalità delle diverse esperienze nel rispetta ovviamente diversi per Cosima vengono colti sempre più in una logica unitaria al centro come la periferia e questo dato il dato su cui io credo tutto al muretto curativa si debba realmente misurare perché oggi proprio oggi adesso in questi passaggi economici questi passaggi della nostra progettazione economiche ci sarebbe bisogno
Di avere un soggetto unico un soggetto federato con cui ragionare di cooperazione per il individuare il grande apporto per poter trovare insieme grande apporto alla cooperazione potare a questo momento di sviluppo e di e di crescita comune
Questo è un altro passaggio che ci permette di fare in modo che e il modello di sviluppo la sfida alla compendiati dobbiamo oggi attraversare sia qualche cosa che è realmente vada accogliere quelle che sono le reali potenzialità al nostro popolo sistema produttivo e se il nostro sistema economico questo è il dato di fondo che noi abbiamo c'è una grande potenzialità inespresse dal punto di vista economico in Italia questa potenzialità può essere aggiunta da forme imprenditoriali diverse
Che diventino sempre più specializzate rispetto alla necessità del territorio ogni sia rispetto acida produttive abbiamo bisogno
Di un modello di sviluppo che non si esaurisca
Nella logica strettamente industriali istiga produttivistica che deve saper cogliere territorio sardo per cogliere l'ambiente che sapere viaggiare su velocità diverse senza questo recita diverso di Padova collidere tra di loro e vadano annullarsi
Per questo sono necessarie forme imprenditoriali diverse che abbiano come scopo ha come finalità quella di misurarsi sull'occupazione di misurarsi sulla competitività di misurarsi sul prodotto
Questo è il dato fondamentale tra cui non riusciamo a verificare varie realtà
E tutto questo ultimo accendo voglio fare
Deve sa per realizzare quel principio di sussidiarietà che può essere la strada per fare in modo che ci sia una socialità e anche una modello di sviluppo condiviso senza cadere nelle vecchie forme di dirigismo lo statalismo il regesto serialità ci insegna che in tutte le grandi scelte si può dare la capacità di scelta al consumatore all'utente quello è il punto di riferimento e quindi la scelta sul prodotto
La competizione sul prodotto diventa un fatto reale anche su quella che possono essere i servizi alla persona UL far levare realtà che abbiamo di fronte
E allora sussidiarietà
Processo unico
Rispetta le diverse forme di imprenditoria esternalità nella nella valutazione delle esperienze in Pederiali siamo di fronte un patto per lo sviluppo e la competitività del nostro Paese questi sono gli elementi su cui ci si può misurare vi faccio personalmente garante interprete
Della capacità di ascolto o almeno di una parte del centrodestra e la possibilità di trovarsi su questi temi non come nemici ideologici ma come persone e come realtà che si confrontano fino in fondo vi ringrazio
Grazie onorevole la parola ora Ivano Barberini presidente l'Alleanza cooperative internazionale
Grazie grazie per l'invito a intervenire a nome dell'Alleanza cooperative soldi rivolgere un caro saluto
Gli amici che sono rimasti oggi pomeriggio per la verità non tutti proveniente da altri Paesi stalle uccidere che viene del Kenya vicepresidente da Alleanza cooperative presidente per l'Africa
RAI nessuno perché direttore della Aci Europa copre tensione
Alleanza cooperative ha una buona reputazione a livello interna salve le organizzazioni internazionali in particolare ottimi rapporti con l'organizzazione internazionale del lavoro o protocollo d'intesa ma una collaborazione che dura da oltre ottant'anni e quindi c'è un lavoro proficuo che si può portare avanti su delle tematiche tematiche comuni
Primo luogo lotta alla povertà e creazione di lavoro dignitoso
Io credo che sia davvero importante e conveniente valorizzate la dimensione internazionale del movimento si fa troppo poco
Si considera forse alla stregua di una internazionalismo di vecchio stampo dovremmo appunto aggiornare questa questa percezione questo modo di vedere le cose
Perché serve a superare una visione limitate a volte una visione strumentale della realtà del movimento almeno contribuisce a questo serve anche un po'cambiare l'idea di cooperazione vi è sicuramente né necessità di rafforzare l'organizzazione internazionale
E vi è sicuramente la necessità di rafforzare l'unità all'interno della organizzazione internazionale a livello internazionale per per rafforzare John cioè John canneti
Si potrebbe dire che c'è da chiedersi che cosa Coffa nonché cosa può fare l'Alleanza cooperative per le organizzazioni cooperative
Ma che cosa possono fare le organizzazioni nazionale per la l'Alleanza cooperative perché questo diventa l'interesse che si manifesta
Ci sono delle tematiche comuni tra l'organizzazione internazionale quelle nazionali in primo luogo la salvaguardia della unicità delle cooperative
Il sistema di valori distintivi il presidio dei sistemi colori dei valori distintivi unificanti e quelli che sono il carattere della sua apoliticità e indipendenza come organizzazione cooperativa
L'interesse comune promuova l'immagine cooperativa sviluppare il dialogo con le istituzioni a promuovere la parità di genere
A creare sinergie scambio di esperienze da sviluppare politiche promozionali verso le aree deboli
E abbiamo tematiche comuni sulle iniziative da perseguire in primo luogo la lotta alla povertà
Il superamento di diseguaglianze e di situazione al mondo che sono tra debito e stamattina abbiamo visto un bel femminile
Sullo tsunami né sull'impegno per lo Tsunami
E non voglio essere cinico tutt'altro
Però mentre quel fatto ha realmente emozionato e mobilitato risorse anche risorse pubbliche quelle stesse risorse pubbliche sono diminuite
Offro a vantaggio
Del supera mento dalla povertà estrema che fa morire cento mila persone al giorno
Noi ci ci siamo emozionati per trecento mila morti e sono un'enormità
Ma non ci emozioniamo pensare che quella situazione questa situazione genera per malattia e povertà estrema cento mila persone ogni giorno che muoiono di di indigenza che molli malattie
Quindi bisogna affrontarle con un approccio più sistematico con più pretendendo anche del governo spingendo i governi e l'Europa che ha ridotto gli aiuti negli ultimi trent'anni
A invertire la marcia perché l'altra è che in primo luogo che rappresento un'altra priorità
è qui a due passi e l'Africa non può essere ignorata nelle sue conseguenze anche sull'Europa non solo per perché e eu è un principio umano quello di intervenire a fronte di situazioni così gravi e quindi bisogna su queste tematiche io credo appunto recuperare una maggiore maggiore contiguità non maggiore
Sensibilità e coinvolgimento del movimento già nel senso più largo non solo qualche ufficio l'ufficio delle alleanze dalla lega Coppo o la Legacoop come tale ma a creare una una una sensibilità maggiore le tematiche in senso più ampio perché di questo di questo c'è interesse e necessità a farlo
Le difficoltà nel movimento cooperativo gli attacchi che vengono portate il movimento cooperativo non sono solo italiane è ovvio che qui si è in presenza di attacchi periodici che hanno che hanno il solito leitmotiv
Io credo che se vogliamo ragionare sempre con la franchezza che qui ha connotato il dibattito dove abbiamo anche una disparità nell'ambito del mondo politico abbia una parte politica che difende tutto il movimento cooperativo abbiamo un'altra parte politica che attacca solo una parte del movimento cooperativo
Ora questo crea uno squilibrio dal punto di vista delle degli atteggiamenti ma io credo che il problema di fondo
Sia quello di considerare di respingere questi attacchi
Lo diceva Poletti nella sua relazione è stato ripreso i vari interventi
Respingere gli attacchi vuol dire lavorare certo per convincere quelli che sono presi da questi attacchi sono a volte sensibilizzati da attacchi fino ingenerare un modo di sentire l'idea che le cooperative hanno dei privilegi fiscali non è qualche cosa che appartiene alla destra lo sinistro a qualcuno
Si trova nella società abbastanza diffuso questo deve preoccupare
E qui e quindi bisogna su questo terreno premettere sarà anche più più incisivi più determinati lo diceva Poletti con le querele anche ma soprattutto con un'azione politica che agisca suo convincimento io credo che sulla fiscalità bisogna essere più
Più decisi
Bisogna dire con chiarezza
Che la cooperativa che si comporta esattamente comuni impresa privata dal punto di vista della destinazione degli utili e delle ci serve
Quella cooperativa paga più tasse dell'impresa ordinaria e non meno tasse
Paga più tasse perché Pata su un novantasette per cento degli utili
Il che significa avvantaggiarsi di un uno per cento in percentuale fiscale
Ma oltre quello per la singola cooperativa il pagare il tre per cento al fondo mutualistico
Ma
Per la promozione cooperativa che è compito comunque dello Stato
Quel tre per cento sa aggiunge a quello che viene pagato dal dalle in termini di tasse quindi sia un'impresa ordinaria paga il trentatré la cooperativa paghi il trentacinque
Se divide esattamente come fanno le altre imprese private quindi a parità di condizione c'è un trattamento svantaggiato né per la cooperativa non avvantaggia
Io credo che insomma su queste su questi elementi su queste tematiche bisogna essere sicuramente molto molto duri e molto precisi molto determinati il mondo è cambiato diceva
Il ministro Bonino
Bisogna assumere il nuovo scenario lei ha parlato di globalizzazione spesso un contesto in cui si agisce piaccia o no la gobba le esazioni se non è un dato negativo
E negativo all'ineguaglianza nel partecipare la globalizzazione
è un tema comunque di confronto per le imprese cooperative
è un tema nel quale confrontare strategie
Utilizzate dalle cooperative soprattutto quelle più grandi ma anche quelle medio-piccole per affrontare le sfide dalla computer la competizione globale
C'è bisogno di lavorare su questo terreno per far crescere la conoscenza e per anche per cambiare la cultura d'impresa molte cooperative sono alle prese con equilibri difficili tra il mantenimento dei valori e la
La competizione globale abbiamo fatto un anno fa
Dentro la sacca nei un forum delle di un gruppo di grande cooperative livello internazionale
Per mettere a confronto proprio queste strategie usate utilizzate a livello di diciamo a livello di competizione globale
Pene sia Mondragone che lasciarmi sostenemmo noi vogliamo mantenere i principi cooperativi e tuttavia è molto difficile nelle sfide che abbiamo da fare questa è un po'tema però che riguarda l'insieme del movimento cooperativo perché su quel fronte delle grandi cooperative qui si gioca buona parte del futuro del movimento
L'Alleanza cooperative messi insieme una lista di trecento delle trecento più grandi cooperative
Da una parte queste testimoniano una forza di impresa sia per dimensione che per qualità d'impresa della della dimensione della Ca'della impresa cooperativa come tale
Pene quelle trecento più grandi cooperative del mondo hanno un fatturato qui Valente all'ottava economia mondiale
E quelle in trecento copie su quelle trecento cooperative si gioca molto sul piano proprio del futuro del movimento almeno dei caratteri stessi del movimento
Ora si tratta di attivare informazioni questo è l'obiettivo dell'Alleanza cooperative lo scambio di esperienze costruire sinergie
Però la dimensione internazionale vai su punta anche ragionando più all'interno occorre una riforma del pensiero occorre essere capaci di unire di più il globale e il locale
Perché uno non si interpreta senza l'altro non si capisce l'uno senza l'altro
E bisogna anche cogliere le implicazioni che ci sono oggi sul territorio stesso stamattina Veltroni parlava dell'immigrazione
Io credo che questo tema dell'immigrazione
Debbo trovare uno spazio maggiore all'interno delle problematiche e delle strategie
Parlavo Veltroni di Roma centocinquanta mila abitanti in più proveniente da altri Paesi ma Città di duecento mila abitanti moderna e altre piccole città
Allor mai cento cento venti nazionalità lo sappiamo tutti questo è da una parte sollecita una parte un grande bisogno di focalizzarsi su un nuovo nono non ove cittadinanza
Su tematiche no ma è una grande opportunità ci sono migliaia di badanti ci sono migliaia di di lavoro Toni in settori dove la forma cooperativa può prestarsi benissimo ha creato un'organizzazione
Bisogna preoccuparsi della seconda generazione degli immigrati perché quello che è successo in Francia è quello che è successo in Inghilterra
Lì che ha che ha pesato e in in nuovi immigrati fine degli immigrati hanno una doppia hanno bisogno devono avere una doppia lealtà
Sono alle prese con il conflitto della doppia lealtà verso la famiglia d'origine verso il nuovo ambiente e in quel conflitto si possono ingenerare situazioni pesanti cioè non siamo e non siamo tenuti e noi abbiamo il dovere dovere morale di preoccuparsi anche di questo anche perché abbiamo le condizione per creare una riunione inclusione sociale di questi di sia dei degli avi dell'immigrante dei figli degli immigrati
Ora in conclusione io voglio solo sottolineare quello che rimane un fattore distintivo
Della dell'impresa cooperativa l'impresa delle varie forme di impresa la responsabilità sociale
L'etica delle responsabilità la responsabilità verso il porto il proprio ambiente verso che la la cosa più facile da cogliere quella più difficile responsabilità medio termine nei confronti del pianeta
Questo su questo proprio in questa promiscuità tra locale e globale qui si gioca
Una cantante a parte del modo come la responsabilità sociale
Dell'impresa e dei cittadini anche se volete ma dell'impresa in primo luogo si eserciti in un mondo globalizzato
Tema del rischio ecologico il tema della pace
Il tema del superamento delle ineguaglianze
Ora son tutte tematico sulle quali è bene che ci siano sia una progettualità ci sia un'iniziativa dicevano quelle che hanno che aveva una coscienza ecologica un po'superiore a quella dei nostri tempi gli antichi indiani d'America alcune centinaia d'anni fa
Dicevano che non non abbiano nulla invitiamo la terra dai nostri padri la prendiamo in prestito dei nostri figli
Forse avere una coscienza di questa natura ci aiuta
A vedere meglio come sono come come appunto il tema dell'ecologia ci deve responsabilizzare fino in fondo e sia parte di una responsabilità sociale ci facemmo un accenno alla mutualità Esterna
Io credo che il tema della mutualità Esterna non possa essere confuso comunque con la responsabilità sociale sono due campi diversi
La mutualità esterna è la propria la la estensione del vantaggio dato ai soci ai non soci
E questo non è qualche cosa che possa essere fatto da altre forme di impresa è tipicamente dell'impresa cooperativa
L'estensione ai non ai lavoratori non sono non sono cioè dei vantaggi e dei lavoratori sono associati e quindi c'è una distintività in questo che va fatta salva che in sostanza in conclusione io credo che noi dobbiamo essere davvero portatori
Di un modo di competere diverso
Termine competere
Sul piano etimologico significa competere andare insieme agire insieme
Non è dell'eccezione che ha la il termine competizione selvaggia che gli si dà il termine competere molto vicino al termine cooperazione se si interpreta sul piano della etimologia
Il che significa pensare a una forma di competizione
In un mercato dove si confrontano dei valori e non solo dei pressi dove il il il lavoro dignitoso dove la tutela dell'ambiente e della salute entrano nel gioco competitivo
E il premio viene dato l'impresa che meglio sa equilibrare competizione sui prezzi e competizione sui colori credo che su questo ci siano grandi sfide ma anche grandi opportunità per il movimento grazie
Attirano la parola Valentino Parlato qui ho scritto delegato con manifesto
Sì sì vi ringrazio moltissimo per me è un onore essere qui parlare a voi fissare sono case anche un po'in imbarazzato
Un onore per per il piacere di stare qui e per le cose che ho sentito cioè perché ho imparato e se mi è possibile
Farei anche come dire da vecchio giornalista un complimento cioè questo vostro congresso almeno in questa prima giornata
è stato indubbiamente un grande successo io farei il titolo di giornale grande successo della lega delle cooperative che
Ho visto parlare qui a questo a questo da questo da questa tribuna persone normalmente nemiche avversarie e via di seguito quindi che adesso persone evidentemente leali e perbene perché hanno cambiato idea e vi danno ragione quindi tutto positivo
Ho
Debbo ringraziare il presidente Poletti per avere fatto il nome di Daniele Mastrogiacomo il giornalista sequestrato in Afghanistan ecco io credo che dobbiamo avere molta attenzione a questo come noi abbiamo avuto una giornalista sequestrata Giuliana Sgrena sequestrata in Iraq e se mi è consentito come si dice in questi casi raccomanderei Al Gore all'attuale Governo italiano come noi avevamo raccomandato al precedente governo e tempi di Giuliana Sgrena
Di trattare e di non fare gli uomini forti perché chi è forte può trattare chi è debole fa la faccia forte la faccia feroce l'apparente quindi se vogliamo salvare Daniele Mastrogiacomo ci vuole trattare trattare avere pazienza trattare ai tempi di Giuliana ci avevano detto a Palazzo Chigi vogliamo fare un blitz per salvarla abbiamo detto mio Dio no
Meglio dare dei soldi e ecco e e liberare una persona e questo perché si è forti non perché sia debole
Lecco poi sarò brevissimo faccio parte di una cooperativa
Da trentacinque anni e faccio parte di una cooperativa della cooperativa del Manifesto ma è la prima volta che vengo al vostro congresso come delegato qui delegato grazie a media Coppa grazie alla lega
Molto contento e anche Oppo e emozionato
Per questo portare un somma venendo sono abbastanza emozionato soprattutto quando si tratta
E solo un socio mostro
Un socio vostro solo socio scomodo
Il manifesto che da trentacinque anni si dichiara quotidiano comunista
Fa da sempre come voi sapete la parte del Bastian contrario adesso un piccolo socio Bastian contrario forse di va bene forse non vi va bene se non vi va bene fischiate e il fischio è sempre come una cosa una cosa le ultime
Ecco
Io spero che noi possiamo lavorare insieme
E lo spero perché il movimento cooperativo centoventi anni ha avuto sempre e nato con degli ideali di trasformazione e nato con gli ideali di cambiare il mondo sia con cautela con calma senza bombe senza rivoluzioni ma questo ideale di cambiamento c'era
E su questo ideale di cambiamento dobbiamo dobbiamo continuare continuare a lavorare
Continuare a lavorare eh altro riferimenti al presidente
La presidente Poletti
Nessun Poletti in ricordo sempre Poletti era il capitano Poletti quello che arrivo crolla il Gip alla liberazione di Roma quindi a io un buon un po'un buon precedente ecco ha parlato della stampa ecco io credo che e qui parlo per il piccolo manifesto ma che ci debba essere un maggiore rapporto tra movimento cooperativo e stampa
Ma un rapporto soprattutto insomma voglio dire non è che ci si vede ogni volta che c'è un congresso ogni quattro anni
Sarebbe utile vedersi più spesso
Criticarci dire no guardate avete sbagliato Kent che e Poletti mi dice un'altra avete sbagliato tutto dovete fare così e io m'arrabbio dico no però se facciamo questa discussione e questo può essere utile e io mi auguro che questa collaborazione possa continuare e che si possano dare Avanti insieme speriamo voi ce l'avete fatta per centoventi anni noi per trentacinque speriamo di continuare ancora grazie
Grazie a Valentino Parlato la parola a Paolo Cattabiani presidente di Legacoop Emilia Romagna si prepari Franco Tumino
Poi chi prima
Come diceva Poletti
Se diamo uno sguardo a come è andata la fase congressuale dibattito la partecipazione oggi stesso qui a Roma salari stamattina
Non possiamo non rilevare con piacere come in modo diffuso
Siamo andati bene
Non era scontato anzi qualche timore almeno in chi vi sta parlando all'inizio c'era
è un buon segno un segno di salute per la nostra organizzazione rappresenta anche un buon risultato
Soprattutto politico
Un risultato che per quanto mi riguarda ci dice due cose la prima e che c'è voglia di ritrovarci
Di stare insieme di ragionarci
La seconda è che
Probabilmente c'è anche voglia di continuare a cambiare nelle cooperative
E di riprendere una fase di cambiamento la struttura associativa
C'è insomma probabilmente il bisogno di trovare una grammatica in grado di esprimere una sintassi nuova che ci aiuterà capirci meglio parlano la stessa lingua
Questo risultato
Io credo che vada speso dal dieci di marzo in poi
Lo dobbiamo capitalizzare investire moltiplicare dentro l'organizzazione a favore dei soci delle cooperative
E fuori dall'organizzazione rivolgendo su ogni giorno al Paese le subregioni le sue province i suoi comuni
Con impegni chiari precisi verificabili
E parlando al Paese le regioni e le province e i comuni e chi in questi posti vi abiterà ha bisogno di una realtà economica e sociale come la cooperazione moderno solidale riformista
Radicata sul territorio che paga le tasse come diceva Barberini che tiene alta la bandiera dei diritti che non smarrisce quella dei doveri ai partire dei propri doveri e che ha imparato a memoria la carta dei valori delle responsabilità
Noi non abbiamo bisogno di giustificare la nostra crescita cresciamo perché siamo utili
E siamo utili perché siamo distintivi e siamo distintivi perché abbiamo tutti e due i piedi dentro il modello cooperativo
è lì che dobbiamo tenerli saldamente la cooperazione e lo dicevo Giuliano e l'impresa delle generazioni suo patrimonio viene trasferito dall'una all'altra e soprattutto non viene intascata dall'ultima che passa di lì
Quando capita bisogna fermarli se capita
La nostra vera forza consiste nel perpetuare in un unico progetto quello cooperativo di un'unica in un unico contenitore la cooperativa la comunione tra efficienza e solidarietà efficace responsabilità sociale dimensione scambio mutualistico
Solo così la cooperazione può passare dal sette al dieci per cento la produzione lorda vendibile di questo Paese
Solo cioè se dietro al dato della PLV che non dà la felicità
Ci sono si vedono lo sforzo la fatica la passione l'intelligenza delle cooperative ceri cooperatori questi sì che danno la felicità
Idee progetti altruismo generosità coraggio voglia di rischiare di cercare strade nuove anche sbagliando rivendicando il diritto di sbagliare
Sapendo anche che sbaglia prima di tutto chi non fa chi sta fermo che si guarda allo specchio e allora integrare concentrare alzarlo dimensione media dell'impresa sono i nostri obiettivi
Noi dobbiamo continuare a fare bene ciò che ci ha consentito di diventare quel che sia senza accontentarci senza pagarci
Senza sentirci sotto sotto assedio senza mettici dentro a Forte Apache usciamo dal fortino mescoliamo Ciconte ami diamoci guardiamo all'uovo guardiamo le liberalizzazioni guardiamo al welfare ma i due estremi gli anziani all'infanzia e facciamolo avendo come inizio il punto di vista della domanda consapevole da organizzare
E dall'altro il punto di vista dell'offerti industriale del servizio soddisfacimento dei bisogni delle persone dei territori avendo un'idea dell'individuo dell'individuo questa nella società Ventimiglia del testo del pezzo più grande che lo contiene
Siamo una forza di parte che si fa carico risponde a domande ha domande universali questa è la nostra funzione di cerniera questa cerniera ci serve forse anche a chiudere un'esigenza importante quella che affida agli strumenti finanziari un ruolo propulsivo
Per cogliere nuovi traguardi di crescita specie ma non solo per le grandi cooperative individuando lecco e compatibilità tra le esigenze di chi investe denaro e ti chi gestisce attività industriali di servizio o commerciali
La cerniera può essere trovata appunto nell'interesse che i cooperatori hanno nel promuovere progetti anche parziali anche settoriali
Anche limitati ma funzionali ad alzare l'utilità generale della cooperazione e dunque anche un'idea di finanza per lo sviluppo e non per se stesso
Un'utilità lo abbiamo imparato bene
Lo abbiamo imparato bene che ci deriva dall'impossibilità che per le cooperative le loro controllate possono andare bene i conti economici patrimoniali e male male quell'identitari quelli valoriali
Quando esplode la crisi identitarie valoriale le prestazioni economiche non bastano a reggere la situazione l'esperienza che abbiamo le spalle ce lo cantano non ce lo dicono questo un punto fondamentale
Che si rivolgevano a voi che si rivolge direttamente la nostra possibilità di essere percepiti da tutti coloro e sono tanti coi quali entriamo in contatto come risorsa Energia sana e pulita del cambiamento possibile
E questo perché come sempre a noi per crescere per sviluppare ci per diventare più grandi utili non bastano le economie di scala ci servono quelle di fiducia dove etica regole capacità abbiano la meglio sulle entrature per raccomandazioni le scorciatoie verso il potere
Noi non dobbiamo mai separare i fidi dai mezzi
è giusto e naturale che le cooperative si dotano di strumenti societari come le S.p.A. per meglio stare sul mercato queste però devono essere coerenti con il nostro sistema di valori e dall'altro lato oltre a essere coerenti col sistema di valori
Devono essere funzionali ai bisogni della proprietà cooperativa non il contrario così come corre stare attenti lo diceva bene Presidente Marino
Ma non delegare le S.p.A. lo scambio mutualistico col socio che sta in cooperativa
Così come coro insieme
E non contro questa straordinaria classe dirigente che ci ha portato fin qui e al di fuori di ogni anche malinteso che non ci deve essere conflitto generazionale
Gettare le basi per la crescita la valorizzazione di una leva di dirigenti cooperativi
La nostra una bella storia e proprio perché tale abbiamo il dovere di consegnare le nuove generazioni l'opportunità di avere un bel futuro
Rispondendo intanto la loro domanda di futuro noi giovani possiamo finire diritti garanzie e sicurezza un contratto
Ma soprattutto possiamo offrire la possibilità di essere partecipi di un disegno di un progetto professionale nel quale riconoscersi con la testa e con il cuore con l'intelligenza e coi sentimenti
Il progressivo invecchiamento la scarsa mobilità hanno prodotto un buco generazionale che bisogna assolutamente coprire dobbiamo farlo presto di un problema nostro non di chi viene dopo
Come è stato sottolineato la generazione dei dirigenti cooperativi usciti dalla Resistenza e dunque pieni di valore era alla ricerca di giovani diplomati laureati per alzare il tasso culturale professionale delle cooperative oggi noi abbiamo la necessità di iniettare valori identità
Riconoscibilità sul diploma e sulla laurea
Da questo punto di vista un'energia potente lo diceva bene Giuliano che qui può venire
Dalla valorizzazione piena della realtà dell'esperienza della capacità delle cooperazioni dici noi abbiamo bisogno poi di rafforzare gli elementi di una moderna sto finendo
E più attuale funzione della rappresentanza abbiamo bisogno di aggiorna le regole del patto associativo la forma societaria condivisa quella cooperativa è condizione di base necessaria ma non più sufficiente per stare insieme serve altro
Si tratta di soddisfare le esigenze di una rappresentanza forte in un'organizzazione che ha oggettivamente un legame debole non è facile fare
Per fare questo dobbiamo cercare insieme di introdurre elementi di riformismo associativi in grado di riprendere la strada dell'autoriforma punto sul quale abbiamo segnato Giuliano lo ha onestamente riconosciuto
Più di un ritardo che durante la discussione congressuale è stato ampiamente evidenziato che ha prodotto aree di sfiducia e di frustrazione
A tal fine qualche breve considerazione
La prima quando un dirigente un amministratore di una cooperativa di un consorzio partecipa al congresso della sua organizzazione si prepara e decide di intervenire e decide magari anche di farlo criticamente un segno forte
è un segno di attaccamento è un segno di robustezza di sanità di questo cooperatore della propria struttura associativa teniamo ce li dà conto è segno di un legame due nessuno di noi credo
Comunque non non chi vi sta parlando ha dubbi nel considerare l'autonomia dell'impresa cooperativa un valore ma è un errore pensare che essa coincida con la frattura col distacco con l'autosufficienza verso un bulimico autodafé
Serve un valore aggiunto cooperativo un valore aggiunto associativo che nessuna cooperative in grado di darsi da sola in solitario tre se ci sono nel rapporto tra cooperative struttura associativa assieme a calcificazioni recenti anche retaggi
Di un passato dura a scomparire che ci rimandano un qualche fastidio il riflesso di autoreferenza vanno rimossi dando forza i tratti che fanno di questa organizzazione un moderno sindacato di impresa è forte che legittimato
Quattro
La questione che poniamo a che fare con un progetto di cambiamento e non di comando
Non ci interessa l'assalto al palazzo un progetto di cambiamento dentro il quale l'Emilia Romagna schiererà se ce la farà le proprie vere e proprie proposte e non le truppe fatturati numeri ci interessa il primato del confronto sui contenuti e non uno scontro fra eserciti un confronto aperto trasparente coeso
Senza ambiguità
E per questa ragione che noi continuiamo lealmente a sostenere la indicazione della penultima direzione nazionale di Legacoop in ordine agli asset del gruppo dirigente noi siamo leali sia verso le persone che verso l'organizzazione
Noi consideriamo quell'indicazione un punto dal quale però ripartire insieme
Dobbiamo cioè insieme trovare le energie e le risorse per uscire da una sorta di sospensione di vuoto d'aria
Non creano don cercato non voluto che però rischia se perpetuato di essere la cifra caratterizzante di questa fase questo non sarebbe giusto prima di tutto non sarebbe giusto verso di noi e di chi questa fase la guidata e rappresentata e allora dobbiamo farlo presto e dobbiamo farlo bene avvicinando le cooperative la struttura associativa eliminando se ve ne sono le sacche di essi di inefficienza premiando e motivando le tante professionalità che ci sono che soprattutto ci serve un disegno di autoriforma organizzativa come prodotto Effetto conseguenza di una scelta politica di definitiva indipendenza della nostra organizzazione essere collaterali più comodo più facile più semplice basta copiare obbedire stava agli ordini
Essere indipendenti e maledettamente più complicato più difficile più faticoso servono idee punti di vista gruppi dirigenti identità Progetti dialettica discussione voglia di starci noi queste cose non mancano
Dobbiamo forse la forza né qualcuna ma le abbiamo tutte nel nostro corredo ci sono tutte
Dobbiamo lavorarci sopra
Intanto non pensando che un solo uomo il nostro presidente posso faccia di solitudine a Poletti chiediamo di chiede di guidarlo questo processo di rimetterli in moto nella direzione giusta verso la qualità della nostra rappresentanza politica che si deve collocare il livello della qualità e della quantità
Della nostra forza imprenditoriale
Ho finito
L'indipendenza e cioè il fatto di non cedere a terzi quote di una nostra rappresentanza dei nostri associati ci porta dritti verso metà cooperativa
Sarà un bel giorno quando un solo presidente potrà parlare a nome di tutte le cooperative italiane
Mettiamolo Poletti
E tutti noi tra gli impegni fondamentali del mandato del gruppo dirigente che uscirà da questo congresso con le tappe con la gradualità che insieme con verremo io ascoltato come voi
Con attenzione dall'intervento robusto di Luigi Marino
Da parte mia con modestamente
Io dico
Facciamo non uno due passi in avanti e Marino ne facciamo due nomi di passi in avanti per quanto mi riguarda diciamo di sia lei che Confcooperative diciamo di sì ad una proposta aperta alle altre centrali il resto verrà da sé
Se facciamo intanto nuovi ciò che sta innovi fare maturi amo il diritto anche di essere più forti nel chiedere il cambiamento delle norme
E delle leggi cui faceva riferimento Marino
Io non so
Se il nostro né un monocolore
So però che il prodotto di una storia di gente perbene onesta laboriosa
E se siamo vivi e grazie a questa storia e possiamo parlare di unità perché c'è questa storia qui non perché ce n'è un altro
E perché vogliamo costruire con gli altri un nuovo futuro
Vedete non ci attaccano solo per qualche cromatismo del secolo scorso
Io non ci credo questa storia qua certo c'è anche questo del resto sì fin da lì
Ci attaccano perché siamo ingombranti fastidiosi perché siamo bravi perché siamo competitivi su scali imprenditoriale di questo noi vogliamo essere continuata versava staccate secca
L'Unità L'Unità
Hanno io spero di rovinarsi la piazza nella mia testa la concezione di unità e parlo per uno di delegato dell'Emilia Romagna detto che un obiettivo straordinario e che le parole di Marino sono parole incoraggianti tuttavia non c'è un testo che purifica l'altro nella mia idea di unità noi non abbiamo bisogno di essere purificati abbiamo bisogno di costruire Cogliate una nuova fase per la cooperazione grazie
La parola Franco Tumino presidente dell'Associazione nazionale cooperative di servizi si prepari Costanza Fanelli
Si sente sì delegato del Piemonte che ringrazio diciamo non sono neanche andato o solo andare al congresso
Ma io diciamo penso che sostanzialmente il congresso già terminato già dietro le nostre spalle
E e quindi vorrei parlar d'altro avendo solo dieci minuti cosa intendo dire intendo dire che positivamente dietro le spalle poiché il percorso
Congressuale parlo delle delle analisi e delle scelte contenute nel documento congressuale che sono per molti aspetti impegnative a realizzarsi
Poche dicevo il percorso congressuale non prevede diciamo pronunciamenti delle associazioni nazionali
Noi abbiamo pensato di contribuire a alla al coinvolgimento delle cori di servizi a a sentire se davvero vi era un consenso da parte loro
Sulle analisi e le più sulle proposte contenute nel documento congressuale utilizzando anche uno strumento forse un po'grossolano cioè la somministrazione di un questionario abbiamo scomposto diciamo in in domande le principali proposte il documento congressuale
Le abbiamo mandate ai membri degli organi dirigenti nazionali abbiamo avuto su sedici domande
Sessantacinque risposte come se avessimo messo assieme in una sala sessantacinque persone e ciascuna di queste ottantacinque persone si si fosse
Pronunciata su ciascuna delle sedici questioni che li ponevamo quindi anche se grossolano noi pensiamo insomma che sia un testo utile
E diciamo quello che posso dire in brevissimo e che che consolante e che c'è una larghissima almeno al nostro interno condivisione non vorrei disturbare ulteriori che ci sono in corso
C'è una larghissima condivisione delle scelte documento presso vale che però sarà impegnativo realizzare insomma
Per esempio c'è una larghissima condivisione dell'affermazione che il comportamento lì si intendano duramente il comportamento negativo di una cooperativa ha un'incidenza sull'immagine di tutta la cooperazione perché noi veniamo percepiti come un fatto unitario insomma ecco però come coniugare l'autonomia delle come dire con la responsabile azione non sarà facile insomma se ne devo dire solo su due questioni mi sembra utile dirlo insomma ci giri c'è stato un risultato un po'più articolato uno e sulle proposte di strumentazione finanziaria che peraltro io ho condiviso e condivido
Ma che riteniamo dopo l'approfondimento fatto abbiamo fatto anche un seminario per discutere dei risultati del del sondaggio interno
Riteniamo sia preferibile così dare un punto di partenza per usare un'espressione che Cattabiani diciamo usato per altre per altre questioni nel senso che c'è ulteriormente ad approfondire e migliorare probabilmente quelle proposte e devo dire che c'è stata una notevole condivisione all'affermazione che la realizzazione la Costituzione la partecipazione di società di capitali controllate partecipate votive e normale cioè è una normale scelte non è una patologia ma emerge una fortissima diciamo bipolarità
Alla domanda ritieni che comunque si debba porre un limite massimo alla diciamo sul valore totale della produzione del gruppo cooperativo della parte di valutazione che si realizza attraverso società di capitali nel senso che di poco prevale il no cioè non bisogna porre questo limite quantitativo ma è e molto siete molto ampia diciamo la la quantità di di cooperative aderenti che si sono pronunciate invece per porre un limite insomma
Per il resto il documento ha una notevole condivisione tant'è vero che noi ci siamo già messi a provare a fare un elenco delle cose che la lega deve fare e anche l'Associazione nazionale ed è un elenco spaventoso diciamo così
Di cose da fare per attuare le scelte del documento bisessuale però detto questo
Molto brevemente io vorrei dire che insomma c'è c'è un altro aspetto che abbiamo discusso nella dopo nella discussione precongressuale insomma che in qualche modo abbiamo affidato anche alla relazione di politica infatti conteneva notevoli spunti da questo punto di vista per usare la metafora dei Barberini insomma
Lui diceva a livello mondiale cosa possiamo fare noi per il Paese
Noi siamo andati alle elezioni insomma con un giudizio sostanzialmente unanime che l'Italia ha un basso trend di crescita
Che questo basso trend di crescita e dovuto a una serie di cause che comunque producono la situazione che abbiamo sotto gli occhi una notevole quota di sommerso che non è affatto diminuito anzi tende aumentare
Una precarietà del lavoro perché molti stentano insomma e quindi in parte si approfittano ma in parte proprio non ce la fanno diciamo ad assicurare condizioni di lavoro normali
Di fronte alla crescita della spesa previdenziale e sanitaria e socio assistenziale perché indichiamo come insomma veniva detto insomma fortunatamente ma invecchiano e quindi abbiamo bisogno di di pensioni per un numero maggiore di anni e di assistenza sanitaria socio assistenziali per un numero maggiore di anni di fronte a tutto questo c'è un problema di sostenibilità nel medio Terim medio periodo del nostro welfare che sappiamo essere asfittico
Perché per esempio non abbiamo una politica sufficiente di asili nido e questa è una delle cause
Per il basso tasso di occupazione femminile e così via se se la faccio lunga ora questo inatteso risultato diciamo che non è soltanto quello del miglioramento dei conti pubblici ma anche di un incremento due mila sei del PIL
Intorno al due per cento superiore alle attese ha fatto dire a qualcuno Innocenzo Cipolletta in particolare che si era verificato un aggiustamento strutturale che silenziosamente l'aziende hanno fatto ma io dico per fortuna perché mi sembra strano che dei mali insomma pesanti del del nostro Paese si possono risolvere
Così silenziosamente in pochi mesi
Per fortuna perché l'analisi giusta aiutano a fare le scelte giuste e quelle sbagliate invece producono effetti decisioni negative
Credo anche stamattina Beretta ma Visco va be'forse provoca opere più per scontato Thomas Reese molti ritengono invece che i mali profondi insomma della nostra economia
Rimangano diciamo sostanzialmente intatti io credo diciamo che questa e poi diciamo la scommessa vera su cui ci dobbiamo impegnare cioè il Paese avviso
Mio di uno sforzo corale che non può essere solo della politica
Non può essere solo delle istituzioni pubbliche dei governi ma deve essere anche delle cosiddette parti sociali in primo luogo delle forze anche da Oriali se noi riteniamo di essere una forza imperiale utile non solo hanno gli stessi ai nostri soci e su questi problemi del Paese che dobbiamo impegnarci del resto qualche accenno
C'è nel documento congressuale adesso si vedrà insomma se il Governo parte con questi tavoli ha ragione Epifani la pubblica ammissione sparita nei dodici punti di Prodi non c'è più ma probabilmente li emergerà insomma perché sappiamo che che quello un problema ricordiamo censoria da Conti
Della ragioneria generale lo Stato in quarantatré per cento degli addetti a Pompiano estrazione sarà il cosiddetto back-office insomma è come se l'azienda avesse il quarantatré per cento di spese generali e così via insomma ora noi di questo io credo no dovremmo dovremmo discutere diciamo a fondo senza alcun atteggiamento dirigista
Perché le imprese pensano loro diciamo con i loro soci e con i loro casi abitazione a fa le scelte però credo che dobbiamo impegnarci che cosa si intende impegnarci che il compito dell'organizzazione sia a livello confederale
Che a livello settoriale sia a livello nazionale che territoriale e quello imprimono Waco dice di battersi quotidianamente per cercare di creare l'ambiente
Migliore possibile il contesto ambientale migliore possibile a che le imprese cooperative aderenti vogliano competere e certamente a costo le citarle a competere occuparsi del del Paese
Da da un'analisi interna io ho già avuto modo di dirlo che in in Presidenza che abbiamo fatto per esempio tra le comitive dei servizi sui dati patrimoniali dei motivi di servizi emerge che noi abbiamo un numero consistente e penso che questo riguardi anche altri settori diciamo della della lega devo dire che hanno un patrimonio che gli consentirebbe di sviluppare un valore della produzione
Molto più ampio di quello che sviluppano quindi c'è un egoismo o un eccesso di prudenza insomma di quelle basi sociali
Del dei gruppi dirigenti sicuramente da elogiare ma non particolarmente utile nei momenti sono in cui il Paese vive
In questa fase un po'di stagnazione chiara diciamo ripercussioni
Negative credo che questi sono i compiti attuare le scelte del documento congressuale che mi sembra di poter dire anche per il buon andamento dei congressi regionali di questo stesso ingresso hanno notevole consenso dei produrre scelte diciamo impegnative che aiutano il Paese
Queste credo che siano le scommesse su cui dobbiamo impegnarci lutto
E che richiedono organizzazione confederale che possibilmente sia ancora più forte di quella che abbiamo avuto in in questi anni se sapremo far questo questa sarà io credo la migliore difesa che potremo produrre di noi stessi del regime fiscale che Nonino che inseriamo agevolativo ma specifico dalla forma d'impresa cooperativa
Saranno le per le donne e gli uomini diciamo a cui daremo lavoro stabile
I consumatori che proteggeremo le piccole e medie imprese che aggreghi eremo diciamo per consentirgli di essere più competitivi i migliori servizi
Che che saremo in grado di offrire che faranno sì che avremo un più vasto consenso di oggi a difendere diciamo l'utilità per il Paese di una dell'impresa cooperativa e anche delle cosiddette cooperative rosse grazie dell'attenzione
Allora la parola a Costanza Fanelli presidente di Legacoop sociali
Anche io
Numerosi congressi della lega delle cooperative ritengo questo congresso uno dei più importanti
Per i contenuti e anche stamattina nelle la lezione politici a fornito anche con ulteriore spessore rispetto al dibattito che precedente al documento al lavoro al lavoro che a livello nazionale territoriale si è prodotto
E per il clima e soprattutto mi sembra per il livello dell'interlocuzione
Politica che la Lega è riuscita a costruire con interlocutori fondamentali credo che questo sia una cosa molto molto rilevante
Io credo che era nelle attese di tutti noi
Era necessario un congresso di questo tipo
Io credo che abbiamo molti di noi tutti forse avuto sono in fondo qualche tempo fa momenti molto difficili anche di disagio rispetto ad alcuni avvenimenti che sono avvenuti al nostro interno
Mondo della cooperazione sociale forse l'ha sentito
Ancora di più
Credo che ha siamo riusciti a digerire molto bene a reagire molto bene
A costruire molto bene quello che mi sembra poi sia stato adesso lo dico anche con più convinzione dell'inizio la ricerca del quello che il senso profondo condiviso di essere fare cooperazione oggi al di là dei settori al di là degli ambiti in cui ciascuno di noi questo era l'obiettivo ci siamo riusciti
E nello stesso tempo di formulare questo obiettivo avendo anche il coraggio di dire dobbiamo rimetterci gioco
Il futuro
E non è così incerto
La nostra identità le nostre certezze certamente ci danno molto per affrontarlo
Ma il futuro e pieno di incertezze e il futuro ha bisogno di intelligenza di futura nuovamente bisogno di intelligenza collettiva oltre che di capacità di competenza
Ecco io penso che questo sia molto molto importante richiama tutti noi a questo
A questo dovere che è un dovere diciamo dico di di come si sta ed è un dovere anche di volontà di partecipare compartecipare anche a rafforzare le imprese cooperative ma anche la proposta cooperativa di Legacoop ecco da questo punto di vista io vorrei fare qualche riferimento perché ritengo si che questo congresso in qualche modo adesso in parte e già non alle spalle perché non è alle spalle ma certamente già proietta molti dei suoi obiettivi sul futuro io credo che anche questa parte della costruzione della proposta cooperativa che in parte qui è stata fatta ma dovrà essere fatta anche molto nei prossimi mesi con il concorso sia molto importante il Paese in fondo CID misura anche sulle proposte oltre che sulle capacità allora io vorrei ricordare chi che qualche settimana fa Legacoop sociale ha promosso un momento diciamo di confronto una un convegno è un'iniziativa sui temi dell'innovazione del welfare
E del rapporto tra queste esigenza e i problemi dello sviluppo è stata un'iniziativa importante anche essa che ha visto interlocutori e che noi abbiamo voluto fare non solo perché come il settore della cooperazione sociale per noi guai farà il nostro campo prima ancora che il nostro mercato
Ma perché veramente volevamo e abbiamo voluto dare un contributo di merito anche a questo congresso e riteniamo che anche ciò che si è detto lì
Ciò che in parte entrata dei documenti ciò che e cioè nella volontà anche di una discussione che dovrà continuare e continuerà anche nel nostro settore oltre che nella Liga credo che noi vogliamo e sentiamo vuol dare su questo punto
Né come come un mondo della cooperazione sociale una un contributo ad una spinta ad una Maggiore anche forza di di presenze di proposta della cooperazione Legacoop e non solo di lega coop sociali in questo ambito così rilevante per il Paese
Noi abbiamo io credo in realtà anche allacciandoci ad alcuni temi e forte che oggi sono stati affrontati abbiamo io credo messo giustamente a fuoco il rapporto vitale tra Guelfa Ray sviluppo
Perché non esiste crescita economica slegata dalla soddisfazione di bisogno oltre che i materiali sociali e civili delle persone ma anche perché e non lo diciamo a ragion veduta il welfare e da tempo
E può essere ancora di più occasione settori di sviluppo
Per e non solo una essenziale si sistema di tutele per l'importanza occupazionale che riveste soltanto la cooperazione sociale complessivamente occupa oltre centosessantuno mila persone Terna mettiamo tutti gli altri settori della cooperazione per l'ampiezza anche dell'economia indotte collocata per la dinamica di innovazione scientifica professionale
Organizzativa sociale che esprime per il concorso che da alla crescita e promozione della risorsa più preziosa che ogni società Cia che sono quello delle persone
Ecco io credo che questo questa discussione sul rapporto tra web fare sviluppo
Chiediamo che sia ancora di più al centro
Perché nessuno come l'organizzazione della cooperazione sociale della cooperazione in quanto tale può dare agli su questo un apporto particolare Perrelli declinare con forza con energica dando anche ciascuno il proprio ruolo io penso che in questo noi sappiamo che forse più gli altri che anche il sistema del welfare come tutti gli altri sistemi anche economici hanno bisogno anche di un aumentare la produttività all'efficienza ma anche ha bisogno di innovazione profonda
Rispetto alla qualità e alle risposte di qualità ed equità sociale chissà ad evitare
Qui siamo chiamati in tanti come dicevo abbiamo e qui non ritorno credo sappiamo che in questo qua cornice c'abbiamo un'agenda molto ricca
Da affrontare sia di interventi che riguardano la riorganizzazione di settori già consolidati la sanità la previdenza gli ammortizzatori sociali sia soprattutto per avviare anche nuovi assi di intervento
Io credo che la cooperazione della lega può anche come dire con una certa anche per forza e in impiantare un lavoro su questi due filoni
Come rinnovare e migliorare e rendere più efficienti e e Michele assenti e dis dilla della dell'Uefa raccolti importanti per i cittadini come avviare nuovi assai assi di intervento collegati a nuovi progetti di Uefa
In questo ambito io vorrei fare un riferimento perché è stato un impegno importante della cooperazione di lega coop sociali
Io credo che noi vogliamo anche qui e lo lo lo comunico anche al nostro sistema di impresse cooperative nel suo insieme non abbiamo voluto riporre all'attenzione lo abbiamo detto anche ai ministri che son venuti
L'attenzione la centralità non solo di settori del welfare come risposte ai bisogni delle delle fasce deboli o delle persone mi come sta e Comi sistema di servizi settore fondamentale
Ma anche per rilanciare il ruolo fondamentale
E della dell'azione di inclusione lavorativa e sociale delle fasce deboli come strategia di un nuovo welfare che invece che seguire via assistenziali fa delle persone svantaggiate una leva efficace
Dal punto di vista anche della propria promozione del proprio creare Cittadinanza attiva e vitale fare in tre facendo questo attraverso l'impresa
Questo noi abbiamo voluto anche grazie alla disponibilità e all'interesse di Poletti fare uno Stand sulle la sul ruolo della cooperazione sociale di Bobby noi chiediamo sostanzialmente come dire
Abbiamo fatto un lavoro con un coordinamento udito proposte precise abbiamo affrontato temi nodali come il rapporto tra le regole degli appalti e le possibilità di sviluppare opportunità di affidamento alle cooperative sociali di opportunità di lavori di e servizi credo che così come tutta una serie di altre importanti
E aspetti di sostegno allo sviluppo di mercati nuovi per l'EP ecco io penso che sarebbe molto interessanti che questa patrimonio questa discussione che stiamo facendo potesse trovare anche con altri settori della cooperazione un tavolo un tavolo di confronto per sviluppare meglio questa azione di inclusione lavorativa verso le fasce svantaggiate di cui oggi non ci occupiamo l'avverso anche altri
Io chiudo su questa chiave
Appunto
Perché di consapevolezza che il mondo della cooperazione della lega e oggi un insieme di grandi risorse che può mettere su in piedi una proposta forte e ci dobbiamo lavorare dobbiamo costruire modalità di un costruzione di un welfare allargato per lo sviluppo il benessere sociale io penso che mettendo insieme l'abitazione
Il turismo sociale la cooperazione tra medici la l'azione che tutti gli altri settori produttivi stanno facendo direttamente o indirettamente su campi consumo possiamo io credo costruire una proposta ed è quello che credo anche a nome del settore della cooperazione sociale
Chiediamo un punto per il futuro lavoro
Della della lega delle cooperative a cui noi come cooperazione sociale daremo tutto il massimo del contributo
Prima di dare la parola
A
Li Melli
Direttore dell'Associazione nazionale produzione e il lavoro di fresca nomina
Due comunicazioni di servizio allora sono
Rimasti tre interventi incluso quello di Freeman lì quindi possiamo ragionevolmente pensare che alle sette o qualche minuto dopo le sette e chiudiamo i i lavori e a seguire si riuniscono immediatamente le
Commissioni
Sì
Ma si dice che nel momento in cui cambiamenti sociali sono in corso si fa fatica a leggerli a capirli
Per quanto ci riguarda il compito maggiore che noi abbiamo il mio è il contributo che dà la cooperazione di produzione e lavoro a questa analisi
è quello relativo all'impresa allo sviluppo dell'attività d'impresa come nuovo occasione di lavoro la nostra missione è quella e quella resta
Magari è un nostro limite anche il non saper decifrare il modo di sentire queste tematiche da parte delle nuove generazioni non cogliere appieno aspettative e bisogni emergenti ecco forse in questi casi
In questo
Caso questo congresso ottimamente riuscito a mio giudizio dovrebbe trovare anche dei momenti nei quali si ascolta di più quelli che sono approcci di chi non vive quotidianamente la nostra esperienza ma che fortemente attratto da essa
Oggi l'approccio e problemi del lavoro è cambiato a mio avviso ci sono tanti giovani che non trovano una occupazione adeguata e altri che si avvicinano al lavoro perché non dirlo anche con minori necessità
Sono meno pressati di una volta alle condizioni familiari di contrasto sono diverse ma tantissimi non hanno una possibilità di sbocco lavorativo coerente con la formazione con l'istruzione che pure hanno avuto noi siamo l'organizzazione imprenditoriale dovremmo occuparci maggiormente di queste problematiche perché ecco fare imprese vincenti competitive
Oltre a cogliere le migliori occasioni di mercato
Rapper fare ciò occorrono risorse umane che siano giovani motivate che ci credano
Abbiamo tante sfide davanti ecco io credo che una delle più importanti sia sia proprio quella di attrarre le nuove generazioni
Dobbiamo capire come cambia il mondo dell'economia siamo abituati a fare analisi a misurare i nostri competitori o i nostri alleati con un metro
A mio avviso sempre più inadeguato rispetto alla velocità dei mutamenti dei cambiamenti
Gli scenari le condizioni del contesto economico internazionale
I vari livelli del confronto competitivo sono in una velocità tale di cambiamento per cui non sempre la forma cooperativa
Perché è comunque una forma di impresa democratica che decide sulla base di procedure e norme democratiche può perdere intempestività può avere questo difetto tra virgolette di origine che per noi invece profondamente è un valore non è non è assolutamente un difetto però lo dobbiamo essere consapevoli ecco dei limiti che che possiamo che possiamo avere quindi organizzarci per superare questa difficoltà
Potenziale quale il contributo quindi che noi possiamo dare
Dal punto di vista imprenditoriale noi la cooperazione di produzione e lavoro nel settore industriale ingegneria costruzioni è in grado di dare risposte
Egli le ha date in questi ultimi anni attraverso i risultati che stamattina il presidente Poletti in sintesi ricordava per l'intero nostro movimento
Ecco e crediamo di rappresentare un valore economico sociale assolutamente
Importante di primissimo livello pensiamo però che ci siano dei punti ancora
Interrogativi degli interrogativi difficili ancora da affrontare e da risolvere dal punto di vista imprenditoriale cioè ci sono delle sfide delle aree critiche che noi dobbiamo approfondire ecco io
Credo che ci si debba sforzare di entrare anche su questi tipi di problematicità
Per esempio abbiamo le dimensioni sufficienti per vincere le sfide sui temi quali la realizzazione di grandi opere e la ministra molto Bonino diceva che noi abbiamo quattro imprese cooperative tra le prime dieci generali imprese di costruzioni italiane
è un fatto è vero lo dicono tutti qualcuno lo dice perché gli dispiace non ne siamo fieri orgogliosi esperto e speriamo di fare di più però
Abbiamo le condizioni oggi per per restare competitivi ad accrescere le nostre potenzialità
Nei mercati internazionali come pensiamo di organizzarci per essere presente nei prossimi anni non c'è settore che tenga tutti i settori avranno uno scenario competente competitivo sui mercati internazionali
Quindi ecco temi come quello della dimensione delle nostre cooperative
Debbono essere posti a mio avviso il tema dei gruppi industriali della finanza di impresa ma anche delle alleanze imprenditoriali che sono necessari
Non sono sufficienti le norme pure importante di interessanti che stamattina Marino ricordava del diritto societario occorrono delle sfide imparentò con evincere delle sfide imprenditoriali complesse
Occorre guardare avanti sul tema Unipol-Bnl abbiamo detto parole chiare anche in questo congresso ribadito la priorità di darci norme di governance che garantiscono trasparenza correttezza nella gestione dell'impresa
E che limitano il pericolo di errori l'abuso dei mandati ricevuti e così via queste chiaro credo si possa dire
Assolutamente condivisa né condiviso nell'intera organizzazione questo tipo di giudizio di posizione
Ma occorre guardare avanti e non pensare al tema della finanza cooperativa come a una deriva come ha qualcosa da cui temere dei pericoli la nostre grandi cooperative hanno bisogno di mezzi finanziarie io credo che rispetta determinati progetti non sempre possa bastare la pur necessaria partecipazione della base sociale
Quindi c'è il rischio che in tempi rapidi così come dicevo all'inizio i tempi attuali della sfida competitiva tante imprese si vedano precluso lo sviluppo
In molte attività nelle quali o si riesce a tenere il passo oppure non si può rimanere nelle dimensioni che si sono raggiunte si perdono in breve tempo anche quello
Noi condividiamo quanto contenuto nei documenti congressuali sul tema fondazioni tra virgolette per dirla con una parola non ci pare che possa essere la via giusta quella di separare l'impresa cooperativa l'impresa in quanto attività dalla cooperativa ecco
Ma ecco se in un ambito di autonomia negoziale però della cooperativa con le dovute garanzie pari patrimoni accumulati
Ci possa ci si debba ci si debba porre ecco questo è l'interrogativo anche
L'obiettivo di affrontare quelle tematiche di scenario che prima dicevo
E anche scegliendo modelli organizzativi che siano tali da rendere le imprese competitive Sempre mantenendo ovviamente
Compatibili queste scelte con i criteri di fondo ai quali facciamo riferimento dalla mutualità e così via ecco non necessariamente deve esistere questa contraddizione
Credo che non si debba vera a questo riguardo una preclusione ideologica
Condividiamo le proposte di governance che sono suggerite
Avendo a aderendo alle quali si è cooperativa di Legacoop se no no però è un'altra è un altro terreno quello su cui a me pare ci si dovrebbe impegnare in alcune nostre cooperative di costruzioni annunciano i loro piani industriali Investimenti di grande entità nel project financing
Come general contractor in qualità cioè di soggetti capaci di intervenire in aree complesse
Con attività che integrano la realizzazione delle strutture delle infrastrutture e i servizi
E i necessari approvvigionamenti finanziari per ordine di grandezza e di centinaia di milioni di Euro per ogni opera
Queste sono anche le le dimensioni alle quali una parte del mondo cooperativo del nostro mondo cooperativo deve deve misurarsi problemi che deve porsi ecco altre cooperative industriali grandi media impiantistiche
Hanno problemi di presidiare i e di allargare la loro presenza sui mercati internazionali
Con tutte le problematiche sociali che questo problema comporta per cooperative che debbono fare scelte assolutamente difficili
Nel momento in cui non possono non scegliere di essere presente in quei mercati internazionali ed avere una base sociale da organizzare
Voi capite specialmente di questi tempi cosa significa dover lavorare in alcune regioni del mondo
Ecco per per citare proprio solo i titoli di alcuni di dei dei Problemi io credo che un sistema di imprenditoriale cooperativo come il nostro debba debba porsi infine infine io credo che abbia detto benissimo Cattabiani c'è sempre
Nella singola cooperativa e nel valore imprenditoriale della cooperativa cioè c'è tutto
C'è quasi tutto diciamo ecco quel quasi però esiste
E quelle che quasi diventa tutto davvero io credo se noi riaffermiamo il le capacità del movimento cooperativo
Ci sono cooperative che ormai hanno una grande dimensione ma i compiti che hanno di fronte alla complessità della sfida
La possibilità cioè di sfruttare al massimo le loro stesse forze i patrimoni che hanno accumulato dipendono dalla capacità di fare agire il sistema imprenditoriale che hanno contribuito a realizzare che è roba loro che non non c'è qualcuno che gliela impone
Ecco pensiamo quindi che saper coniugare
La capacità imprenditoriali della singola cooperativa con la forza del gruppo dello stare insieme credo che queste parole non possono invecchiare mai nel nostro mondo possa essere ancora la strada maestra la strada vincente
La parola a Placido pur solo neo presidente di Fini SIP prepari Salvo Calì della coppia Sisifo
Per comprensibili ragioni di tempo circoscrivo il mio intervento al rapporto tra la come relazione nel settore della mutualità integrativa volontaria Philippe de la quale ho l'onore appunto come ha ricordato soldi di da presentare da poco tempo
Che ho l'onore ha presentato da poco il documento congressuale nella relazione introduttiva del presidente Poletti hanno fornito una chiara indicazione della nostra visione strategica
In tale contesto il posizionamento delle questioni chiave attinenti a ruoli al contributo della cooperazione per lo sviluppo economico imprenditoriale del nostro Paese
Il valore della mutualità la centralità del socio la riorganizzazione del welfare e quindi l'attenzione ai bisogni della collettività sono a nostro avviso temi di primaria attenzione per la cooperazione per il suo contributo alla società civile
E possono aprire nuove prospettive di sinergie intersettoriali tra settori cooperativi sicuramente quelli più vicini per ambito d'intervento e la mutualità integrativa volontaria aderenti a Fini
Le Società di mutuo soccorso depositaria dei valori originali di originari di solidarietà e di mutualità sono presenti su tutto il territorio nazionale e molte di queste sono poco strutturate
Circoscritte in un ambito locale limitato richiedono pertanto uno specifico intervento di rilancio
Tuttavia importanti mutue volontarie hanno tenuto il passo con l'evoluzione sociale intervenuta nel nostro Paese
E si sono organizzate in forma moderna per rispondere ai mutati bisogni assistenziali con efficacia e competenza qualità e trasparenza offrendo servizi fondamentali per la salute e il benessere e la sicurezza sociale
Negli ultimi anni in particolare queste società di mutuo soccorso che svolgono attività sanitaria socio assistenziale sono cresciute per numero di associati per servizi offerti per sussidi erogati per contributi raccolti
C'è infatti una domanda socio sanitarie insoddisfatta particolarmente verso prestazioni assistenziali che il Servizio sanitario nazionale non può garantire per evidenti ragioni di sostenibilità economica
Risulta crescente anche per l'evoluzione democratica in alto nel nostro Paese
In tale contesto la mutualità è volontaria può intrecciarsi in modo proficuo colazione pubblica nell'interesse della collettività
L'intervento pubblico infatti può trovare nella mutualità volontaria il primo il più diretto interlocutore per cominciare a muoversi su due piani quello della garanzia di un livello uniforme di erogazioni e quello di un autorganizzazione dell'utenza
Che con il minimo sostegno contribuisce a promuovere l'elevamento del livello dei servizi sociali assistenziali
La mutualità volontaria nata per fornire un contributo al miglioramento della vita e delle condizioni dei cittadini nel corso dei suoi centocinquant'anni ha mantenuto questa caratteristica più recentemente come sottolineavo prima soprattutto nell'ambito dell'integrazione di servizi di assistenza socio sanitaria ha confermato la validità
Una proprio la capacità di svolgere un ruolo nella riorganizzazione del welfare sociosanitario del nostro Paese ponendosi in relazione con altri soggetti tra cui in primo luogo lo stesso movimento cooperativo
Infatti come accennavo l'incapacità del servizio sanitario nazionale di rispondere a tutte le attese di benessere di salute sociale
E la conseguente razionalizzazione della sanità pubblica hanno portato alla definizione dei livelli uniforme essenziali di assistenza oltre i quali è prevista l'attivazione di forme integrative o aggiuntive di assistenza sanitaria
E le Società di mutuo soccorso sono espressamente indicate tra i soggetti chiamati a gestire i fondi sanitari integrativi del Servizio sanitario nazionale
E sono pertanto non solo pienamente legittimate ma anche soggetti qualificati per le loro caratteristiche mutualistiche
A fornire un contributo rilevante una risposta all'esigenza di integrazione sanitaria del cittadino
Sono le Società di mutuo soccorso sono infatti enti non profit per loro natura giuridica non possono recedere dal rapporto associativo
Non applicano la selezione del rischio favoriscono la partecipazione consapevole dei soci alla gestione del rapporto associativo
Impiegano il capitale sociale esclusivamente per l'assistenza dei soci e alle loro famiglie non distribuiscono utili ma accantonano eventuali avanzi di gestione a patrimoni indivisibile intergenerazionale
Il Congresso Fimit del quindici dicembre due mila sei ha riaffermato con forza il ruolo della mutualità integrativa volontaria per rispondere a questa nuova domanda che viene dalla società sia in campo sanitario che in quello socio assistenziale
Oltre a attività culturali del tempo libero e nel progetto di rilancio della mutualità volo integrativa volontaria il rapporto con il movimento cooperativo Legacoop viene considerato fondamentale non solo per la comunanza di storia e di ideali mutualistici ma anche per una convergenza di obiettivi
E di crescita socio imprenditoriale
Sul piano progettuale ad esempio in relazione al recente sviluppo dei fondi sanitari previsti dai contratti integrativi di lavoro
Fimit ha sviluppato negli ultimi tempi un azione di promozione che ha portato alla creazione di nuove mutue sanitarie e territoriali alcune delle quali hanno registrato un importante sviluppo
Inoltre Fimit ha proposto la costituzione di un consorzio nazionale fra le mutue sanitarie in quanto il movimento mutualistico consapevole del ruolo che dovrà svolgere si è voluto dotare di uno strumento economico per poter potenziare le proprie capacità di intervento
Gestire al meglio i fondi sanitari integrativi stipulare accordi con le organizzazioni sindacali e datoriali per i fondi che scaturiscono dai contratti nazionali e da quelli di secondo livello per l'assistenza socio sanitaria
Il Consorzio nazionale rappresenta quindi la struttura più qualificata per garantire lo sviluppo la gestione di un sistema mutualistico in grado di assicurare le giuste e opportune tutte le sale sanitari anche a lavori atipici a lavoratori atipici collaboratori coordinati e continuativi
A lavoratori a progetto e a quanti altri soggetti possono risultare privi o carenti dei risposta adeguati ad un moderno sistema di welfare
Riteniamo quindi sia in di interesse generale per il movimento cooperativo considerare con maggiore attenzione la realtà delle Società di mutuo soccorso
La tradizione e la forza di lega coopera presentata anche dal legame con la mutualità volontaria che rappresenta filmico
La nostra attenzione va soprattutto in questa fase alle forme storiche della cooperazione di utenza
Che può farsi promotrice innanzitutto tra i propri soci di esperienza di mutualità attraverso cui possono esprimersi bisogni nuovi sul terreno sanitario
Sociale rinnovando in chiave attuale la propria originaria vocazione di strumento di promozione sociale
Nel processo di integrazione tra pubblico e privato e per favorire l'attivazione di una rete sociale solidaristica
Le cooperative sociali e la mutualità integrativa potrebbero inoltre rappresentare un valido punto di incontro tra la domanda e l'offerta contribuendo a migliorare il sistema in termini di qualità dei servizi
Offrendo ai soci delle società di mutuo soccorso prestazioni socio sanitario in particolare nel campo dei servizi socio assistenziali dell'assistenza post ricovero ospedaliero e domiciliare
Per concludere l'auspicio è che questo congresso esprima una volontà forte nella direzione da noi auspicata in modo da consentire iniziative più anche nel campo sociale e sanitaria e civile parafrasando una metafora del professor Zamagni se la mutualità costituisce l'humus le radici della cooperazione allo stesso tempo oggi ne può rafforzare le stesse ali in quanto lei sostiene la legittimazione e radicamento sociale
è quindi importante rilanciare il tavolo della collaborazione intersettoriale tra la cooperazione e la mutualità integrativa per lo sviluppo dell'economia sociale e il nuovo progetto di Walter nel nostro Paese
Anche su questi temi che si gioca l'utilità sociale e il rapporto di fiducia tra il movimento cooperativo e la società di oggi grazie
Abbiamo sottolineato il coraggio di Luciano affini a intervenire oggi per primo dopo la pausa pranzo ma anche intervenire a quest'ora scivolare una bella dedizione looper attiva ma se non facciamo così
No anzi allora la parola a Salvo Calì della coppia Sisifo
Per il Consorzio SIS
Consorzio della cooperazione sociale della Sicilia
No io anch'io credo ho il coraggio di Rende
Di parlare a voi e voi la pazienza di ascoltarmi ancora per qualche minuto
Anch'io credo che siamo di fronte a ad uno scenario di grandi mutamenti epocali e però sono convinto che al di là oltre al mutamento di carattere orizzontale che è rappresentato dalla globalizzazione dei mercati che peraltro c'è sempre stata perdonate perché voglio dire nell'antica Grecia
La globalizzazione dei mercati c'era perché il Mediterraneo per lo spazio del mondo conosciuto era vissuto e navigato elementi viaggiavano da un capo all'altro
I fenici greci e altre ancora l'impero romano estese la globalizzazione ad altri
Ad altre ad altre frontiere più ampie il mondo conosciuto è sempre stato globalizzato dal percorso delle merci con la differenza attuale che è rispetto a ciò che il mondo conosciuto ci insegnava appena qualche decennio fa la velocità con la quale questo avviene lo scambio delle merci vende certamente più tra virgolette globalizzato il commercio è e l'economia e però il cambiamento epocale più significativo del nostro tempo con particolare riferimento al mondo occidentale non è rappresentato dallo scambio di John tale ma da un mutamento verticale
Che alcuni definiscono invecchiamento la popolazione ma che forse più correttamente dovrebbe intendersi come aumento della longevità aumento dell'età della vita
Perché badate che c'è una bella differenza
Fare impacchi di invecchiare ammalare e morì male e vivere più a lungo
Dando come si dice adesso con una metafora
Di italiani
Nel senso che ciascuno di noi avendo un'attesa di vita decisamente superiore a quella di appena trenta anni fa pensate che soltanto negli ultimi dieci anni l'attesa di vita e uno in data di quattro cinque anni la speranza di vita
Avendo una speranza di vita che oscilla intorno agli ottant'anni attrezza la sua esistenza in maniera assolutamente diversa quello che avveniva appena venti venticinque trent'anni fa e questo richiede richiede anche un grande cambiamento
Epocale lo definisco io e che si vedrà soltanto un i tempi lunghi della storia come i grandi cambiamenti poiché i tempi lunghi della storia sono stati letti ad esempio le migrazioni della rivoluzione industriale Luba Lu l'inurbamento di grandi masse di cittadini gli operai eccetera questo lo leggiamo poi col senno di poi con la capacità poi della lettura critica che viene dopo a posteriori però adesso credo che noi stiamo vivendo un grandissimo cambiamento che mutua anche la percezione stessa del rapporto dell'uomo con se stesso
E qui in via a un profondo
Una una profonda modifica degli aspetti antropologici stessi del vivere per la vita
E rispetto a questo perdonatemi se volete andiamo a quello che sta accadendo poi a quello che ci può interessare è ovvio che se aumentano i bisogni della persona
E quindi aumento alla domanda di servizi alla persona
Noi dobbiamo essere più attrezzati
A erogare servizi alla persona al di là perdonatemi della retorica dei buoni sentimenti del socio assistenziale
Perché i servizi alla persona si era umano se si è in grado di organizzarli maniere imprenditoriale spera abbandonando un pochettino retaggio del volontariato che in qualche misura per vari ancora parte del nostro modo di fare cooperazione e ci si rende conto che rispetto ad un mercato grande che in questo momento in grande si anch'esso in espansione noi abbiamo un valore aggiunto badare che purtroppo in questo momento non si conosce credo che sia noto a tutti che rispetto ai percorsi della sanità del nostro Paese si sta spostando ad esempio
L'attenzione
Delle risorse economiche dall'ospedale al territorio dalla Guzzi alla cronicità
E adesso in questo momento preciso insediato un tavolo nazionale al quale partecipano le organizzazioni sindacali al quale partecipano le associazioni scientifiche Diana di viale America al quale partecipa un po'tutto il mondo ma al quale badate un po'non partecipa il mondo della cooperazione
Questo tavolo tra l'altro
Ha un sotto tavolo specifico sull'integrazione socio sanitaria
Ora credo che nel campo della dei servizi sociali vi sia un unico soggetto in Italia che vi eroga al cento per cento e il mondo della cooperazione cioè non c'è comune più sperduto
Nel più sperduto angolo d'Italia che non eroghi servizi sociali attraverso la mediazione del rapporto con il mondo della cooperazione
Ed è questa una ma il mondo e la cooperazione non è soltanto presente in maniera totale
Nel campo sociale quindi può dire la sua sul versante dell'integrazione dei servizi alla persona
Ma il campo il mondo della cooperazione è presente anche seppure non in mente in misura massiccia in misura ancora non secondo me sufficientemente ampia come invece dovrebbe essere nel campo della sanità
Perché alcuni servizi al di là delle cooperative di medici eccetera alcuni servizi vengono erogati organizzati dalle nostre cooperative sono servizi a bassa intensità sani o a media intensità sanitaria ma credo che attorno a questo spazio di mercato
Che badate
E uno spaccio di sviluppo
Perché anche qui bisogna modificare un'altra concezione che purtroppo ripetiamo sempre
Che
Gli investimenti nei servizi sociali e gli investimenti nei servizi alla persona sanità e servizi sociali fanno parte della spesa non è così siamo qui ospiti tra virgolette della Comindustria c'è uno studio pubblicato proprio qualche mese fa dalla Confindustria che dimostra in maniera inequivocabile che ogni cento euro spese in sanità producono centocinquanta euro il prodotto interno lordo
Allora e d'altra parte anche può dire comprensibile che
La sanità l'innovazione tecnologica eccetera produca poi e le forme organizzative con le quali si danno risposte alla domanda di servizi che vengono di salute di servizi sociali che vengono e e di assistenza che vengono dalla popolazione sono tutti i valori aggiunti know how innovazione che producono prodotto interno lordo che danno occupazione che producono indotto dalla appunto tecnologia ai farmaci a tutto il resto inutile di Ostia a sottolineare un aspetto estremamente importante allora bisogna rovesciare il paradigma del dell'economia classica che individua
La le spesse fra virgolette sanitaria all'interno della spesa della sicurezza sociale nota come spesa da quel forse perché se ricordate prevede al suo interno le spese squisitamente tali che sono quelle della previdenza
Quelle dell'assistenza no dell'assistenza mi riferisco alle spese di sostegno ad esempio alle politiche alla disoccupazione eccetera e quelle certamente sono spesse ma queste che poi hanno anche un ritorno ci mancherebbe altro non voglio assolutamente con questo esprime un giudizio di valore negativo su quelle ma se dobbiamo catalogare
Avere un una nuova visione una più moderna visione della dell'economia dovremo sicuramente superare questo paradigma del dell'economia classica credo che a parte questa considerazione
Rispetto alla dinamiche che dicevo prima è ritornato Poletti e mi fa piacere no no no no tra no non faccia il furbo lo dicevo non era non era polemica era per ribadire un concetto che invece mi sta a cuore credo che noi dobbiamo aprire un tavolo e tu lo sai peraltro lo ribadisco e noi dobbiamo aprire un tavolo di discussione col ministero la sanità di corsa
Perché non è possibile non partecipare dei processi di riorganizzazione dell'offerta dei servizi socio sanitari assistenziali nel nostro Paese perché se la CGIL sta quel tavolo condotta rispetto per i nostri ospiti non è possibile nella maniera più assoluta che tra l'altro non ha nessuna rappresentatività nell'area medica per essere precisi
Soprattutto in quella delle cure primarie c'era celare ovviamente in quella del comparto sicuramente non è possibile che chi gestisce in maniera totalitarie i servizi sociali in questo Paese siamo noi
E quindi c'è un tavolo anche ho detto prima dell'integrazione sociosanitari e quindi l'aspetto dell'integrazione e un aspetto divertimenti è in grado di fornire idee modelli organizzativi soluzioni a problemi veramente grandi che in questo momento il Paese ai rispetto ai quali si propongono architetture come la casa della salute o cose di questo tipo che sono architetture che potranno avere solo un vago sapore sperimentale ma che difficilmente potranno essere diffuse voglio solo ricordarvi che gli ospedali hanno mille anni di storia alle spalle
E l'organizzazione del territorio dal nostro Paese ne ha solo trenta il che vuol dire che ci vorrà parecchio prima che non riusciamo a produrre e in maniera diffusa su larga scala mentre mentre il movimento cooperativo ha già all'interno del territorio tutti i presidi e le carte in regola per organizzare questi presidi ed erogare i servizi necessari a migliorare la qualità
Dell'assistenza sociale e sanitaria in primo luogo nel nostro Paese grazie
Allora l'ultimo intervento io per cattiveria potrei rileggere i componenti delle commissioni
Se però ognuno si ricorda bene quale commissione sta allora mi limito a dire che la commissione Statuto e già riunite alla commissione elettorale si unisce nella sala a la commissione per il documento politico si unisce nel ristorante
Sì delegati ed invitati ho il compito di fare un po'la presentazione in questo momento e a nome della direzione nazionale dichiaro aperti i lavori del trentasettesimo congresso rimettendo al Congresso stesso il mandato della direzione letta al Congresso precedente propongo di chiamare alla presidenza
I componenti la presidenza nazionale uscente
Non faccio i nomi perché tutti li conosciamo
Il presidente dell'Assemblea nazionale dei delegati e presidente dell'Aci Ivano Barberini
Il presidente del comitato dei garanti Gianluca Ferroni Cerrina Costanza Fanelli presidente della lega coop sociale
Wanda sporto presidente della Legacoop della Campania
D'Agostino Enrico Presidente tra le coppe del Lazio Luciana Todisco lega copre servizi Abruzzo e Luciana Arcangeli della beat Coop Liguria
Se non ci sono osservazioni da parte dei delegati o altre proposte considero eletta la presidenza del trentasettesimo congresso
La presidenza effettiva della prima seduta sarà assunta dal vicepresidente Giorgio Bertinelli inattesa che però la presidenza
Si insedi sul palco pensiamo di fare una cosa come dire un po'particolare di presentare al Congresso un breve filmato
Sui progetti realizzati dalla lega copre nello Sri Lanka
Con i contributi che le cooperative e i soci hanno versato in questi mesi passati per loro ricostruzione dopo lo tsunami quindi il filmato
Sarà visibile per alcuni minuti e poi la presidenza a Giorgio Bertinelli
A mantenerla mandare invece la morte lenta i pescatori erano a casa perché il mare era brutto a causa del monsone abbiamo udito un forte boato pensavamo fosse una bomba perché avevamo esperienza solo della guerra non dello tsunami
Poco dopo l'acqua cominciato ad entrare nelle case e si sentivano le urla tra gente che implorava aiuto a Dio non capivano cosa stesse succedendo
Abbiamo pensato tutti che stava arrivando l'anno
La
La notte tra il venticinque e il ventisei dicembre due mila quattro ad Ovest dell'isola di Sumatra in Indonesia si verificò un terremoto sottomarino di magnitudo nove
Che provocò il propagarsi nell'Oceano Indiano di grandi onde alte da due a quindici metri due ore dopo alle otto e trenta circa ora locale le onde erano prossime all'isola di Sri Lanka ignara della catastrofe imminente
Lo Tsunami provocò tra i duecentocinquanta e i trecento mila morti
Milioni di persone furono costrette a sfollare dalle zone colpite un terzo delle vittime erano bambini
Nella sola isola di Sri Lanka i morti furono oltre trenta mila
E in Italia lega Coop ha raccolto nei mesi successivi al disastro centinaia di migliaia di euro donati da cooperative e da singoli soci
I fondi sono serviti a finanziare interventi e progetti in tre regioni dell'isola Amparo e cantare e Ambar Tota
A due anni di distanza dal tragico evento una delegazione di Legacoop e approdata Colombo capitale dello Sri Lanka con l'obiettivo di visitare le cooperative e le comunità che hanno beneficiato della solidarietà
La cosa forse mi ha colpito io
Allora cambiano incontrato dovunque siamo andati e abbiamo perso finito l'affetto missini parla una lingua diversa una cultura diversa dalla nostra rafforza la solidarietà accomuna tutti
Attraverso le montagne dell'interno la delegazione ha iniziato un impegnativo viaggio verso la costa est
E poi nel sud dell'isola per raggiungere le zone dove le due organizzazioni italiane non governative scelte da Legacoop G. Bucci e Ugo detto hanno concentrato i rispettivi interventi di sostegno alle cooperative locali
Nella aspetto importante direi fondamentale sul quale ci siamo trovati sicuramente molto d'accordo è stata alla decisione ripresa dalla lega delle cooperative di non intervenire subito dopo lo Tsunami
Ma di cercare di organizzare Progetto che potesse avere anche una valenza più legata allo sviluppo e ora stiamo cercando di passare da una fase di di costruzioni
Fisica materiale dalle casse ad altre strutture alla riattivazione di alcune cooperative in alcuni territori del sud di questo Paese alla riavviare i processi di sviluppo
Dopo due giorni di trasferimenti si entra nella regione divampare sulla costa sudorientale dello Sri Lanka
Oggi è una regione di conflitto
Dov'è palpabile l'escalation dello scontro tra il governo cingalese e l'LTTE il partito nazionalista delle Tigri del Tamil la situazione è preoccupante come testimonia l'ambasciatore italiano a Colombo nell'in cui
Con la delegazione italiana fino a poco tempo fa diciamo fino a un anno fa era abbastanza discutibile
Turistico perché il conflitto delle violenze erano circoscritte alle norme e alle troppo negli ultimi mesi risponde non indicando
Che ha provocato
Un elemento degli attentati terroristici
Che rimaneva nomina però adesso a chiaramente dalle bombe viene gli autobus
Il primo incontro della delegazione e a San Tammaro hutu paesino dove lo Tsunami ha colpito con particolare violenza
I corsi teorico pratici che seguono pescatori e famiglie di questo Paese sono relativi alla seconda fase dei progetti finanziati da Legacoop
Fase che guarda al domani alla creazione di nuove competenze e condizioni durevoli di lavoro
Nella prima fase terminata con l'estate due mila sei gli aiuti si erano invece concentrati sulla ricostruzione delle sedi e la ripresa delle attività
L'edificio della Muti Porthos cooperative society di H reparto è gestito da una cooperativa che fornisce servizi alla popolazione locale
Primo tra tutti la vendita di generi alimentari e di base a costi inferiori alle tariffe di mercato
Il vecchio stabile è andato completamente distrutto
Il nuovo finanziato da Legacoop riunisce magazzino e spaccio di vendita
Anche la banca rurale della cooperativa di Potop del è stata ricostruita ed arredata con i fondi cooperativi
Svolge una importante funzione di concessione di micro crediti ai soci per acquistare materiali necessari alle attività lavorative
Altre attrezzature sono state fornite direttamente da G. Bucci alla deriso saliti del Paese la cooperativa del latte che aveva perduto tutto sotto la grande ombra
Antara per ironia del viaggio e definito una zona arida dello Sri Lanka
Ma quest'anno il monsone orientale ha deciso di farsi sentire sul serio e il passaggio della delegazione stampare ad Amman tolta verso il sud est si trasforma in un difficile guado di fiumi in piena e strade nascoste dalle traboccanti latine per
Centosessanta chilometri in cui le auto si lasciano alle spalle cinquanta mila sfollati quindici mo'senza averne percezione se non attraverso le immagini di case sommerse perché la vita sembra muoversi lenta ed eguale tanto nell'acqua che sulla terra ferma
E la gente mille Sassari senza alto è collegate denaro mai provata in vita mia nel senso che essa sta negli anni sono cambia massaggio infantile non abbassa la testa
Sanno veramente dato moltissimo
Ad Amman tolta il giorno dopo si rincontrano io rumori e i fermenti del grande Paese o della piccola città cingalese
L'intervento più significativo con i fondi Legacoop è stato la fornitura di merci attrezzature ed uffici
Che hanno consentito la riapertura nel febbraio due mila sei di un supermercato cooperativo completamente raso al suolo dal mare e ristrutturato dal Governo in pieno centro
Una seconda forte realtà del Paese la cooperativa dell'arte ha ricevuto forniture tecniche e attrezzature per la ripresa della produzione di yogurt di bufala il corso e che viene venduto in confezioni generose all'interno di ciotole incontra
Io penso che il contributo che è stato dato da decine di migliaia di soci
Ha fruttato non solo per ricostruire le case o per ridare le barche di pescatori
Ma anche per rimettere in alcune di queste come piccole comunità locali speranza e strumenti per poter crescere anche in futuro per consentire a popolazione piombo visti i loro mezzi di lavoro i loro mezzi di produzione distrutti gli aveva un il possesso per poter riprendere o produrre bisogna garantire continuità alle professioni
La terza Regione in cui i progetti di sostegno alle attività sono in corso ed altri sono già conclusi e quella di cantare
Qui un codesto ha lavorato intensamente nella prima fase di interventi sostenendo undici cooperative di credito alla ricostruzione di un rapporto equilibrato di concessione riscossione di prestiti e attrezzature i soci
Nell'autunno dello scorso anno sono stati completati i lavori di riparazione della stazione di servizio di Maicon assalto appartenente alla cooperativa multifunzionale Dibër UPA la
Ancora più a nord a panatura è stata completata la ristrutturazione del magazzino per le scorte alimentari e dell'adiacente negozio al dettaglio della cooperativa multifunzionale del Paese
Il ritorno alla capitale Colombo pare il rientro da un lungo viaggio in un mondo diverso e portatore di emozioni
Una cena al lume delle candele con il ministro della Cooperazione e con i dirigenti del National cooperato il Council visto che l'anche
Sancisce quanto vera sia l'amicizia e quanto profonda la collaborazione che attraverso gli organismi cooperativi internazionali sono cresciute in questi due anni di lavoro
Poi è il momento dei bilanci delle impressioni di viaggio
E abbiamo capito è visto che il lavoro che sia in portato lavoro che può dare frutti nel tempo che non si esaurirà con una bicicletta un bidone per il latte ma questo è il primo atto che può dare un senso all'esistenza di chi ha vissuto la tragedia
Allora
Invito i colleghi della presidenza a prendere posto
Lasciate posto hanno
Nella
Dare inizio ai lavori del nostro trentasettesimo congresso
Desidero rivolgere a nome della presidenza nazionale un caloroso benvenuto
Ai Telegatti le delegate
In tutto seicento uno
Che rappresentano le oltre quindici mila cooperative aderenti alla nostra organizzazione
Un sincero qui in grazia mento nomi tutto il congresso ai nostri graditi ospiti rappresentanti delle istituzioni delle forze politiche
Delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali che hanno accettato l'invito a partecipare ai nostri lavori
Sono certo che i loro interventi offriranno un contributo qualificato e prezioso e preziosi spunti di riflessione al nostro dibattito
Nel dare avvio ai nostri lavori mi permetto di ricordare alle delegate ai delegati che in considerazione del nutrito programma delle tre giornate congressuali è indispensabile un rigoroso rispetto dei tempi programmati per l'intervento
Consentitemi adesso di dare lettura del messaggio che a nome del congresso abbiamo inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Caro signor Presidente i cooperatori di Legacoop riunito a Roma in occasione del trentasettesimo congresso nazionale
Le inviano un caloroso saluto esprimendo profonda stima
Per il suo ruolo di garanzia dell'unità nazionale delle istituzioni repubblicane insieme con il sincero apprezzamento per il suo impegno di promozione dei valori di democrazia libertà giustizia
Solidarietà che sono alla base della nostra Costituzione
Sono valori che sin dall'origine hanno ispirato la cooperazione e dai quali Essa tratto alimento per consolidare e sviluppare un'esperienza in più imprenditoriali del tutto particolare
Basata sulla capacità di conciliare efficienza e solidarietà valorizzando la partecipazione attiva dei soci
Oggi la le cooperative rappresentano una parte importante dell'economia e della società italiana
Contribuendo allo sviluppo del Paese in termini di produzione di ricchezza crescita dell'occupazione sviluppo dell'associazionismo economico
è un contributo che lega Coppa intende ulteriormente ampliare
Lo testimoniano anche i i temi principali posta al centro del dibattito congressuale
La proposta di un mercato e più pluralistico e dappertutto le modalità per affrontare al meglio la sfida della competizione della globalizzazione
Il rafforzamento del principio di mutualità
L'ulteriore qualificazione dei caratteri distintivi della cooperazione della sua governance e a partire da questi temi signor Presidente che intendiamo qualificare il nostro impegno per rinnovare riconfermare anche in futuro la nostra capacità di contribuire alla crescita economica e civile del Paese
Abbiamo
La necessità di comunicare
Un insieme di messaggi che ci sono giunti oltre che
Poi dar conto dei presenti
Già arrivati al nostro nostro congresso
Caro Presidente Derrick desidero ringraziarla per il suo invito al trentasettesimo congresso nazionale della lega Coop che avrà luogo dal sette al nove marzo prossimi
Purtroppo impegni istituzionali tutta di concomitanti non mi consentiranno di intervenire
Mi preme tuttavia manifestare il mio apprezzamento per l'importante ruolo che il movimento cooperativo ha svolto e continua a svolgere in maniera crescente numerosi settori per l'economia italiana con un'attenzione particolare all'INPS per venti in ambito sociale assistenziale sulla base del principio fondante della cooperazione quello della solidarietà
Con l'auspicio che il mondo cooperativo forte della sua lunga tradizione contribuisca sempre più alla crescita economica e sociale del nostro Paese
Colgo l'occasione per porgere a lei e a tutti gli intervenuti i migliori auguri di buon lavoro
E i miei più cordiali saluti Franco Marini Presidente del Senato della Repubblica
Gentile Presidente
La ringrazio di cuore per l'invito del trentasettesimo congresso nazionale di Roma e per l'attenzione che ha molti mi ha voluto riservare debbo purtroppo comunicarle che mi sarà non mi sarà possibile essere presente all'evento a causa di impegni in agenda sia il sette l'otto il nove marzo prossimi confido nella sua comprensione salutando la con cordialità Romano Prodi presidente del Consiglio
Sono veramente dispiaciuto di dover ti comunicare che contrariamente a quanto stabilito per sopraggiunti impegni istituzionali non mi sarà possibile partecipare al trentasettesimo congresso nazionale la Lega dell'azione delle cooperative
C'hai con quanta attenzione c'è quel mondo della cooperative tutte le vostre iniziative la cooperazione soggetto fondamentale per il pluralismo nella vita economica
Ed uno sviluppo nuovo sostenibile e duraturo del nostro Paese nella curarli buon lavoro rinvia i miei più cordiali saluti Vannino Chiti
Poi ci sono nei saluti del
Vice presidente la Commissione europea
Franco Frattini c'è una lettera del presidente di Confindustria
Caro Presidente la ringrazio per lui invito al trentasettesimo congresso nazionale la Lega alle cooperative
Importante per il momento in cui ci tiene la ripresa va consolidata attraverso strategie di crescita che ci coinvolgono come organizzazioni di rappresentanza
Sedo dai contenuti indicati che si affronterà proprio da questa visuale il tema dello sviluppo e lo condivido
Purtroppo mi sarà impossibile essere presente al congresso in quanto sono all'estero a me dispiace molto Confindustria sarà però rappresentata dal direttore generale Maurizio Beretta con i miei più cordiali saluti Luca di Montezemolo
C'è una letterati Clio Napolitano e ci comunica l'impossibilità di partecipare così
Il sottosegretario Luigi Scotti eccoci il rappresentante dell'Abi
Corrado Faissola
Prima di dare la parola al
Presidente della lega per la relazione introduttiva
Nel frattempo ed è arrivato il presidente della Camera onorevole Bertinotti
Presente
Indicato
Sindaco di Roma Veltroni
Il segretario dei DS Piero Fassino
Sono presenti i sottosegretari Pietro Colonnella Mario Lettieri Guido Tampieri Mauro Agostini
Naturalmente daremo conto nel corso della mattinata del
Presenze
Di altri intervenuti ringraziamo già da ora
Per la loro presenza se
Se le condizioni di rito ci consentono di partire inviterei
Il sindaco di Roma Veltroni
Vorremmo
Sì ci scuserete un secondo ma
Il presidente della lega del sottoscritto sono gli unici responsabili della Scelta di questo quadro che abbiamo deciso di acquistare per incrementare il patrimonio artistico di proprietà di Legacoop
E quindi insieme al sindaco Veltroni CIT consentirete un secondo di tempo per scoprire
Questo quadro
Allora
Quindi abbiamo anche riscoperto il quadro di
Di Ennio Calabria lo dico io che
Grazie
Bene io devo portare il saluto tra città e
Buona prassi buona tradizione tradizione e anche buona educazione da parte della città quella e quando c'è un congresso di questa importanza sia il sindaco rappresentante l'amministrazione comunale a portare il suo saluto
Nella condizione data per quanto mi riguarda
Alla carattere non formale ma insomma
Istituzionale del saluto si salda qualcosa di più di più intenso
E con una temperatura un po'un po'diversa che quello di sentirmi quasi naturalmente dentro casa mia dentro una casa grande che è quella della solidarietà della cooperazione dell'impegno imprenditoriale e sociale
Che sta scritta nella storia dalla vostra limitazione sta scritta nella meravigliosa storia di un soggetto economico e sociale che ha attraversato la storia d'Italia
In tante parti segnando di sé
Lo sviluppo economico delle proprie comunità e che oggi arriva qui a questo congresso anche forte dell'essere una delle principali delle più importanti realtà
Economica nel nostro Paese io credo che voi abbiate fatto bene abbia fatto bene presidente Poletti a iniziare facendo vedere questo filmato sull'impegno che il movimento cooperativo assunto e ha portato a termine
Per la ricostruzione nelle zone che sono state colpite dallo Tsunami
Penso che abbiate fatte bene perché in fondo c'è una totale coerenza c'è un'assoluta linearità tra il senso di questo impegno
La storia del movimento cooperativo
Al fondo c'è la stessa ragione ce la ragione
Di uno sguardo rivolto alla relazione con gli altri
L'idea di un intervento imprenditoriale che rivolto non solo a creare margini di profitto ma redistribuire questi margini di profitto attraverso uno sguardo sociale attraverso l'obiettivo della crescita
Della diffusione della ricchezza delle possibilità che in fondo è quanto di migliore si possa chiedere a un soggetto imprenditoriale
Io penso al movimento cooperativo italiano oggi è di fronte non solo alla sfida
Che è stata da voi intrapresa del proprio rinnovamento dalla propria trasformazione del proprio essere in sintonia con i tempi e con la struttura di mercato nella quale si agisce
Non solo a ritrovare questo è un punto di equilibrio molto difficile ma io credo che il lavoro fatto in questi anni
Dalla Lega vada assolutamente in questa direzione trovare il punto di equilibrio tra questa condizione nuova di mercato e riassetto sociale e le proprie tradizioni la propria natura la propria identità
Credo che oggi sia aperta anche per tante ragioni
La prospettiva che perlomeno dal mio punto di vista è una prospettiva importante di un rapporto di sempre maggiore collaborazione convergenza tra le diverse realtà del movimento cooperativo italiano
Qui dalla storia dobbiamo trarre la conferma delle ragioni di fondo ma non necessariamente le ragioni del la conferma delle ragioni delle divisioni che ci sono state nel corso di questi anni se mai penso che sia oggi come non mai anche per diciamo per per il clima generale che il nostro Paese vive sul quale tornerò tra un secondo sia necessario sia utile e necessario che questo rapporto di collaborazione di convergenze di unità tra le diverse realtà del mondo cooperativo italiano possa crescere e svilupparsi
Nel momento in cui vi porto questo saluto lo faccio nome di una città che si è molto trasformata nel corso di questi anni
Che cresce economicamente per fortuna oggi posso dire cresce in un Paese che cresce cosa che non ho potuto dire nei cinque anni precedenti
Cresce in un Paese che ha ricominciato a
Imboccare la strada
Che in qualche misura è naturale è obbligatoria per il nostro Paese che appunto la strada della capacità di produrre prodotto interno lordo
Che ha risanato i suoi conti avviato Risanamento di fondo dei suoi conti
E che oggi si può trovare persino nella condizione credo importante di a vere
Un un margine di risorse da poter utilizzare per politiche espansiva
Dal punto di vista del sindaco di una grande città come Roma di una città che è grande come uno Stato e che ha un numero di abitanti paragonabile a quelli non so dell'Uruguay o di altre grandi nazioni del mondo
Io vorrei solamente dire questo vorrei dirlo cogliendo questa occasione
Ci sono delle emergenze in questo Paese
Queste emergenze ricadono nella qualità della vita del nostro e comunità pesa hanno sulla vita le nostre famiglie
Creano
Possono creare qualora non affrontate condizioni di tensione e di difficile gestione del tessuto sociale
Io inviterei rivolge lo sguardo in primo luogo lì
Se vi sono risorse
Se queste risorse sono già i primi risultati di un risanamento finanziario d'altra parte accade così anche negli anni tra il novantasei e novantotto anche negli anni successivi
Allora queste risorse dal mio punto di vista dovrebbero essere impegnate verso quelle direzioni sia di emergenze sociali sia di opportunità di crescita e di sviluppo delle quali il nostro Paese ha maggiormente bisogno ne indico solamente tre
La prima
E forse la più urgente
E la questione è particolarmente sentita nelle aree metropolitane della casa
Della possibilità di alloggiare
Di trovare un tetto che sia di riparo per una popolazione che cresce
Lasciate stare tutte le letterature Dan tant'sul fatto che si va via dalle città ed era esattamente il contrario
è vero su scala mondiale per la prima volta nella storia dell'umanità più del cinquanta per cento della popolazione vive in aree metropolitane
Ma è vero nel nostro Paese
Nella mia città nel corso di quattro anni tra il due mila uno due mila e cinque non ho neanche i dati concreti del due mila sei
Gli immigrati irregolari quelli regolari
Sono cresciuti di centocinquanta mila unità
E cioè come se dentro la città di Roma fosse arrivata la città di Livorno
Per fare un esempio
E chiaro che tutto questo pone problemi del tutto inediti
Opportunità enormi meravigliosa l'idea di una società nella quale come cerchiamo di fare c'è integrazione cerco esistenza c'è convivenza
C'è quella meravigliosa mescolanza che una delle risultanze migliori di questi processi di globalizzazione
Ma al tempo stesso se si aggiunge a questa cifra la cifra di coloro i quali non sono una condizione di regolarità ma avvengono qui perché spinti dalla fame dalla guerra e comunque sempre
Da ragioni che sono ragioni importanti è ovvio che si pone un problema urgente e drammatico che riguarda in primo luogo l'emergenza casa
Seconda questione
Io penso che noi dobbiamo riuscire a promuovere
Nelle comunità locali ci si sforza di farlo
Promuovere un equilibrio tra una cultura del sostegno ad una società delle opportunità ad una società che abbia un'idea corretta e sana dell'agonismo
Non mi vedeva darwiniana o cinica ma un'idea corretta e sana del dell'agonismo della competizione dobbiamo però fare in modo che tutto questo non faccia venir meno quella cosa che sta scritta nella storia europea e che sta scritta nella storia concreta di ciascuno di voi
E delle vostre realtà imprenditoriali
E sociali e cioè l'idea di una società che si propone di creare opportunità ma di non lasciare in una condizione di lontananza o di distanza coloro i quali hanno avuto meno opportunità
E coloro i quali hanno meno hanno avuto meno opportunità oggi sono molti di più di quanto non fossero in passato
Nel senso che c'è un esercito di precarietà che non è
Ciò che deve essere cioè la flessibilità che naturale fisiologico in un sistema
Organizzato come il nostro ma il rischio di una precarizzazione dalla vita degli esseri umani
è molto forte le società occidentali e polvere delle conseguenze molto rilevanti sul piano dei comportamenti del rapporto con la vita e delle aspettative e del rapporto col futuro
Da questo punto di vista credo che ciò che si può fare per riuscire a garantire quelle condizioni che consentano di tenere in equilibrio flessibilità e però garanzie sistema di garanzie per i cittadini sia molto importante
Terza questione la scuola e l'università
I dati Istat ci dicono che siamo ai livelli più bassi per ciò che riguarda l'investimento nella scuola
Sappiamo i dati che riguardano mio Zita
Noi stiamo facendo incita un grande sforzo per fare di Roma una grande città universitaria non solo per le sue strutture universitarie ma anche per il sistema di dotazione di Campus
Che possono consentire ai ragazzi di tutto il mondo di poter venire nella nostra città a studiare in quelle condizioni che talvolta i nostri ragazzi cercano quando vanno fuori da loro
Dal loro Paese insomma abbiamo bisogno io credo queste risorse che avremo di utilizzarle per una prospettiva di crescita
E al tempo stesso però prospettiva di inclusione di integrazione sociale per tanti Soggetti tante realtà del nostro Paese che rischiano di restare è in marcia
Vorrei conclusione dire
Che da voi ci si aspetta molto
Probabilmente c'è stato un tempo nel quale può essere sembrato che l'idea cooperativa fosse by passata dalla dalla velocità e dalla struttura dei cambiamenti
Mi sbaglierò ma ho l'impressione che adesso si torna
In qualche misura le ragioni di origine
E cioè si torna l'esigenza di avere nella società
Una capacità da parte di ciascun soggetto tanto che anche tra gli imprenditori aperta in maniera del tutto nuova questa discussione sulla responsabilità sociale dell'impresa che nel mondo finanziario ci si pone il problema di come Adele le banche etiche altro un atteggiamento
Che tenga conto delle condizioni ambientali generale di sviluppo oggi ad un soggetto con il movimento cooperativo
Non solo è richiesto ma si apre un'opportunità enorme c'è una maggiore maturità
C'è una maggiore voglia di trovare un sistema di relazione tra quella legittima e sacrosanta aspirazione alla crescita della propria ricchezza individuale del profitto dalla propria impresa e al tempo stesso la capacità di guardare al contesto nel quale ci si muove immaginare la propria società non come un fortino arroccato
Di ricchezze in mano di pochi e assediate dalla povertà di molti ma la capacità di redistribuire di far crescere
Nel senso moderno che questa parola oggi assunto la ricchezza collettiva della nostra società e questo l'atto di nascita del vostro movimento
Penso sia anche la straordinaria e meravigliosa attualità del vostro lavoro e io vi auguro veramente che il vostro lavoro Possa in questo congresso e nel vostro impegno quotidiano ulteriormente contribuire alla crescita generale del nostro Paese grazie
Troni per il suo intervento potrei fare solo alcune altre comunicazioni
Poi completeremo il quadro dei presenti dopo la relazione del presidente Poletti
Comunque sono presenti il presidente di Confcooperative Luigi Marino ai
RAI
Allora io direi di dare la parola al presidente Poletti per la relazione introduttiva
Cari cari amici cooperatori
Delegate e delegati autorità invitati io credo che voi possiate comprendere un po'la mia emozione
Ma quando ti sono passati sopra i problemi che son passati sopra tutti noi alla nostra organizzazione rivederci qui
Così in tanti
E con i risultati che possiamo portare bene sinceramente questo ti fa pensare che la cooperazione ha dentro di sé
Un'idea così forte un'idea così importante che riesce a superare le difficoltà riesce a costruire quel rapporto tra uomini e donne che fa al di là di ogni altra cosa io credo che si i nostri congressi sono stati veramente un momento di grande partecipazione di grande apertura alla società
Beh davvero noi possiamo dire che questo è un investimento dell'Italia sulla cooperazione e quindi per una persona per il sottoscritto essere qui a rappresentare questo fenomeno a rappresentare questi uomini e queste donne rappresentare questa storia è veramente emozionante si può sentire
Ti ringrazio per l'incoraggiamento
Il nostro pensiero
Va in primo luogo al giornalista Daniele Mastrogiacomo rapito in Afghanistan
E
Questo pensiero
Fa insieme a questo giornalista alla tutto il sistema dell'informazione perché e va a tutti i giornalisti
Che a volte si fanno anche un po'arrabbiare della verità chi fa il nostro mestiere la mattina la prima cosa che fa è andare a guardare la rassegna stampa
Quindi lei somma ai giornalisti presenti dico da una parte grazie d'altra parte capite ci si ogni tanto ci scappa l'imprecazione ma quando lo facciamo
Siamo sempre tutti consapevoli che è lì che si esprime la libertà e la democrazia la possibilità di conoscere di informare e quindi siamo vicini a quel giornalista in quella condizione così difficile ma dobbiamo essere grati tutti i giorni a tutti quelli che questo lavoro fanno nel nostro Paese e dobbiamo essere particolarmente grati lo dico io
Per tutte quelle persone che non hanno il contratto da giornalisti professionisti
Macché con condizioni di trattamento economico di inquadramento di condizioni di lavoro assolutamente precarie
Comunque fanno vivere l'informazione la conoscenza nel territorio nel rapporto con le comunità nelle piccole esperienze guardate il giorno in cui perderemo quella ricchezza potremo avere anche il grande editore professionista
Ma alla fine questo Paese sarà un Paese almeno ricco meno libero e più povero e quindi teniamo ce la stretta questa ricchezza perché è un pezzo della nostra storia è un valore importante a cui dobbiamo sempre guardare con rispetto e con attenzione
Questo momento per noi
Lo dicevo un momento molto importante noi ci auguriamo che possa contribuire a rinnovare con forza l'azione di Legacoop
E a spingere la crescita dell'impresa cooperativa nel nostro Paese
Voglio cogliere questa occasione anche per mandare un saluto particolare alle delegazioni dei diversi movimenti cooperativi europei e internazionali a Ivano Barberini presidente dell'Aci che hanno accolto il nostro invito
E la dimensione mondiale della cooperazione è un altro degli elementi di forza di questo un modo di essere impresa se la cooperazione cresce nel mondo e lo fa nei paesi di economia e di democrazia avanzata ma lo fa in tante altre parti del mondo nelle situazioni di difficoltà e di crisi
Vuol dire che è un'idea forte vuol dire che è una strumento importante nelle mani dalla Società nella mani dei cittadini nelle mani dei lavoratori e quindi noi cerchiamo guardandolo dall'Italia guardandolo da un da uno dei punti più avanzati dello sviluppo mondiale
Diciamo ai nostri amici nostri colleghi cooperatori
Di tutto il mondo
Lavoriamo insieme costruiamo insieme le risposte ai bisogni avete visto le vicende lo Sri Lanka
Toccano il cuore quando vedi quelle realtà è quando vedi che lì la cooperazione a cent'anni in quel Paese Centanni ed è un terzo dell'economia di un economia difficile e problematica povera ma la cooperazione una speranza l'abbiamo vista né i volti delle persone che abbiamo incontrato in quel Paese quindi grazie di aver accettato il nostro invito ENI sicuramente potete contare sulla lega delle cooperative come un partner per i vostri progetti di crescita
Quando diversi mesi fa abbiamo ovviato il percorso congressuale sinceramente dobbiamo dire che noi qualche preoccupazione l'avevamo l'avevamo perché un congresso poteva apparire un po'un rito più vicino alle esperienze all'azione della politica più che un'organizzazione di impresa così come noi avvertivamo il rischio di essere risucchiati dentro una discussione un confronto troppo segnato dalle Riccetti vicende dell'Unipol
Però debbo dire che proprio partendo dal valore del significato della grande coesione dimostrata dalla nostra organizzazione dei suoi gruppi dirigenti in quel difficile momento e dalla consapevolezza delle attese che i cooperatori la Società andavano maturando nei nostri confronti abbiamo deciso con convinzione
Di partire per un viaggio non Breve dove il Congresso rappresenta soltanto un primo seppure importante passo
Per questo
Cammino siamo partiti da una convenzione per essere protagonisti del futuro italiano i cooperatori non possono accontentarsi di adattarsi al cambiamento ma debbono essere agenti consapevoli del cambiamento
Per essere agenti consapevoli del cambiamento bisogna avere un'idea di sé un progetto per la società esprimere una leadership in sostanza serve un progetto culturale se non si vuole contrabbandare per progetto culturale un'operazione di pubblicità progresso che lascerebbe le cose
Esattamente come sono bisogna accettare anzi ricercare e promuovere un confronto aperto vero intenso con il mondo della cultura con le organizzazioni sociale con tutti quei soggetti che possono e vogliono interloquire con l'idea cooperativa
A partire da questa convinzione abbiamo predisposto un percorso che ha visto i gruppi di lavoro di Legacoop elaborare materiale di riflessione
Abbiamo predisposto un manifesto
Che nella sua essenzialità consentirci un coinvolgimento ad un confronto molto largo abbiamo sviluppato il confronto con le fondazioni culturali con il mondo dell'università
Abbiamo realizzato iniziative locali nazionali settoriali questa intensa fase di lavoro lo svolgimento delle nostre assemblee congressuali e dei congressi regionali ci consegna l'immagine di una realtà cooperativa molto attenta e molto partecipativa
Anche oggi debbo dire e me ne scuso con gli amici che sono in piedi
A partecipare a questo congresso ma se da un certo punto di vista questa presenza e questa condizione logistica ci dispiace dall'altro credo sia una grande soddisfazione e veramente motivo di orgoglio la partecipazione così importante così forte che avete dimostrato dice ricordo i congressi regionali ci hanno consegnato l'immagine di una realtà cooperativa molto attente partecipativa e senza rischiare
Di essere in qualche modo
Troppo benevoli con voi stessi esprimiamo la legittima soddisfazione per come le cose sono andate perché abbiamo avuto Nappi grande e attiva partecipazione di cooperatori anche giovani e donne in misura largamente superiore al passato per il confronto che abbiamo realizzato
Con le rappresentati istituzionali della politica dell'associazionismo
E con tutte le istituzioni culturali e scientifiche per la capacità che abbiamo potuto cogliere nei congressi regionali riconosciuta delle nostre organizzazioni regionali di essere in quei territori in quella dimensione capaci di elaborare importanti proposte essere soggetti di un dialogo di un confronto molto positivo
Con le istituzioni col mondo della cultura colore sono economiche locali
Voglio ringraziare per questo tutta la nostra organizzazione per il lavoro che ha fatto voglio anche ringraziare i tanti professori escluso uno il professor Brunetta per il lavoro che hanno fatto con noi per il confronto che hanno saputo sostenere per il contributo che ci hanno dato voglio ringraziare gli uomini dell'organizzazione di impresa dei sindacati
Tutti coloro i quali hanno accettato di discutere con noi gli elementi fondamentali della nostra riflessione congressuale
Probabilmente lo abbiamo vissuto anche una congiuntura favorevole
Il la coincidenza con il centoventesimo anniversario di Legacoop c'ha consentito di preparare il congresso insieme con questo evento Cento vent'anni di vita sono un grande periodo della storia del nostro Paese è un patrimonio di questa organizzazione
Io voglio cogliere l'occasione per ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha avuto la gentilezza di riceve la presidenza nazionale di Legacoop per le parole che ha speso per ribadire anche recentemente pubblicamente il valore del riconoscimento costituzionale dalla cooperazione voglio unire questo ringraziamento anche il Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi in questi anni non ha mai mancato manifestare la sua vicinanza che poi un saluto particolare lo voglio dedicare al premio Nobel la professoressa Rita levi Montalcini che non ha potuto partecipare al nostro congresso
Posso garantire non perché è bloccata al Senato
Ma perché impegnata dell'importante lavoro di promozione dalla fondazione da lei
Organizzate sostenuta per promuovere la formazione delle donne in Africa
Dicevo voglio ringraziare Rita levi Montalcini per la vicinanza che ci ha sempre mostrato
Per la sua freschezza per il suo dinamismo per la voglia
Che ha dimostrato in ogni occasione di darci consigli di starci vicini anche di criticarci qualche volta quando secondo lei noi eravamo un po'troppo passivi un po'troppo ferme
La ragazza io lo vorrei chiamare così veramente da questo punto di vista è un esempio che va indicato alla nostra nazione
Noi siamo particolarmente grati per questa attenzione perché sappiamo qual è il significato il grande valore istituzionale e anche la grande responsabilità che portiamo nell'affermare e praticare quotidianamente il dettato costituzionale
Anche per questa ragione continuiamo a restare allibiti e a reagire con indignazione agli insulti che specialmente quando si sente odore di elezioni vengono scaricati sulle cosiddette cooperative rosse
Non possiamo e non vogliamo far finta di non sapere di chi si parla anche perché basta sfogliare qualche pagina di questi libri Ercoli per trovarci i nomi i cognomi gli interisti anche le date di nascita
Potremmo persino pensare di non rispondere a questi attacchi di mettere tra parentesi queste questioni perché sono palesemente frutto di pregiudizi e di volontà a critica di colpirci mano voi
Dobbiamo riflettere e preoccuparci non di chi scrive o di chi urla ma dobbiamo preoccuparci di chi legge di chi ascolta di quella larga parte di cittadini che vengono investiti da questa campagna
Denigratoria sviluppata con l'abbondanza di abbondanza di mezzi che provoca danni che indebolisce l'immagine l'esperienza cooperativa il significato il valore sociale della sua presenza quindi dobbiamo reagire
Ristabilire i termini reali della situazione informare documentare impegnarci perché è la verità delle cose trovi il modo di affermarsi
Noi lo diciamo molto chiaramente senza iattanza ma non ci faremo intimidire
Conosciamo la differenza tra la diversità delle idee e gli insulti non lasceremo passare le menzogne
Non ci piace ma se l'unica strada solo le querele noi useremo le querele perché la reputazione di Legacoop e delle cooperative
è un bene indisponibile non appartiene a noi non appartiene al presidente della lega delle cooperative è di tutti quei cooperatori che hanno dedicato tanta parte della loro vita a questa idea
Ed è un patrimonio che dobbiamo lasciare quei giovani che in questa idea possono trovare una strada per il futuro e quindi da questo punto di vista noi ribadiamo la nostra intenzione di difendere in ogni modo la reputazione della lega delle cooperative e delle cooperative italiane
Anche per questo anche per questo noi dobbiamo essere molto attenti ad evitare comportamenti che per errori nostri o per semplici leggerezze prestino il fianco a chi vuole colpirci di poterlo fare con più facilità
I risultati elettorali della passata primavera hanno consegnato l'Italia ad una fase di difficile governabilità gli esiti sono di minuti presto visibili in queste settimane poi la situazione politica italiana ha vissuto momenti di particolare complessità e difficoltà
La crisi del governo Prodi e le modalità della ricostruzione della maggioranza non consentono di prevedere un periodo di navigazione facile
Noi non abbiamo il compito di suggerire alla politica cosa fare e come farlo ma ci sentiamo di dire che serve un governo stabile autorevole
Ne ha bisogno l'Italia ne hanno bisogno i cooperatori è un obbligo è un impegno che la politica deve assolvere è un problema che riguarda la maggioranza e la minoranza parlamentare con il Governo Prodi ci stiamo ci siamo confrontati apertamente così come avevamo fatto con il precedente Governo Berlusconi
Consapevoli dello stato delle grandi difficoltà della finanza pubblica e del chiaro nesso esistente tra risanamento e sviluppo abbiamo condiviso le priorità assunte a base della politica di questo governo
Risanamento del bilancio dello Stato equità e sviluppo abbiamo valutato le azioni che sono state intraprese e le scelte compiute nella legge finanziaria alcune le abbiamo condivise altre le abbiamo criticate
Abbiamo apprezzato lo sforzo per ridurre il cuneo fiscale combattere l'evasione fiscale le rendite
Per costruire un mondo del lavoro più tutelate regolato per aprire il mercato tutelare rendere protagonisti i consumatori non abbiamo invece condiviso la scelta del trasferimento del TFR all'INPS in particolare
Perché alla CELTA così come è stata realizzata penalizza in maniera evidente le imprese con un'alta concentrazione di lavoro e le cooperative sono naturalmente le prime da questo punto di vista ci siamo sforzati di far comprendere questo fatto purtroppo dobbiamo dire che non siamo stati ascoltati
Chiediamo comunque a tutte le forze politiche di agire per cambiare la legge elettorale
è grave che un Paese moderno avanzato che spira per Mariani per i posti delle élite mondiali debba quotidianamente fare i conti con l'instabilità politica debba vedere messa a repentaglio anche la possibilità di una ripresa economica perché il quadro politico è un quadro inefficiente
Alle forze politiche compete predisporre una legge elettorale chi era presente il mix migliore tra i diversi fini il pieno rispetto del principio della sovranità popolare la consapevolezza dell'elettore circa quale governo e quale candidato scegliere
La governabilità e la formazione di maggioranze certe la riduzione della frammentazione nella rappresentanza ogni scelta che vada in questa direzione sarà guardata con attenzione dalla nostra organizzazione per questo seguiamo con interesse il cammino avviato per la costituzione del partito democratico
Di un governo stabile ed autorevole ha bisogno il Paese e ne ha bisogno anche la cooperazione per combattere la sua battaglia in Europa
Voi sapete che di fronte alla commissione europea è stato depositato un esposto da parte della Federdistribuzione la sottrazione da grandi catene distributive italiane a dire la verità più straniere che italiane
Con la volontà di far chiarire alla Commissione europea
A far dichiarare alla Comit europea le leggi che reggono i trattamenti fiscali delle cooperative italiane come aiuti di Stato e in quanto tali incompatibile con le normative europee
Attualmente è in corso un confronto fra il governo italiano che difende l'attuale legislazione peraltro approvata con il governo di centrodestra
E gli uffici della Commissione purtroppo dobbiamo constatare una grande difficoltà a far cogliere agli uffici di Bruxelles la specificità cooperativa ormai è chiaro in Europa come in Italia il nostro nemico è il pensiero unico l'idea cioè di un'economia retta soltanto dalla logica del profitto e della competizione l'idea che al mercato capitalistico corrispondono unica tipologia di impresa che non può che essere l'impresa guidata dal capitale
Nonostante l'esperienza cooperativa nel mondo e di centoventi anni in Italia smentiscono questa tesi si insiste ancora Ivano Barberini allacci spendono molte energie per contrastare questa tesi ma il lavoro da fare e sempre molto e gli avversari assolutamente Guerri
Noi siamo convinti che il governo italiano debba difendere con grande forza la legislazione nazionale anche nella consapevolezza che qualora si manomette soli fondamenti del trattamento fiscale delle imprese cooperative italiane verrebbe messa in discussione tutto l'assetto normativo
Dalla legislazione cooperativa anche civilistica del nostro Paese
Le leggi che regolano la cooperazione nel nostro Paese si fondano sull'equilibrio tra gli obblighi che queste impongono le cooperative
E le condizioni che consentono le stesse di competere alla pari con altre imprese
Diversamente le cooperative sarebbero penalizzate peraltro sia le norme del diritto societario che le norme fiscali sono il frutto recente di un lungo periodo di incertezza
Che ha costretto le cooperative ad agire in mercati già difficili ed in una fase di stagnazione dell'economia italiana con questa ulteriore difficoltà
Abbiamo lavorato in questi anni insieme ad altre centrali cooperative di in particolare con Confcooperative alla definizione di un quadro normativo
Che superasse le volontà punitive presente nelle posizioni di alcune forze politiche che cogliesse l'occasione per una modernizzazione al diritto societario cooperativo salvaguardandone i principi fondamentali abbiamo considerato gli esiti dei lavori della commissione precedette presieduta dall'onorevole Vietti che saluto per la sua per ringrazio per la sua partecipazione al nostro congresso
Abbiamo considerato gli esiti dei lavori della commissione Vietti un approdo positivo e utile
Anche per questo affermiamo che sarebbe necessario garantire una fase di stabilità normativa tale da consentire alle cooperative di poter sperimentare le nuove norme
Coglierne le potenzialità degli anziani limiti ed eventualmente procedere successivamente a delle modificazioni il governo italiano in questi mesi difeso la legittimità della legislazione nazionale apprezziamo questo comportamento e sottolineiamo la necessità di mantenere alto questo impegno
Perché non si tratta solo di un confronto normativo appare chiaro che in campo sono scesi i poteri forti in grado di mobilitare governi che cancellerie
E a queste e solo a questo livello sarà possibile di far valere le nostre buone ragioni noi confermiamo anche in questa sede il giudizio che abbiamo espresso su questa materia Legacoop e profondamente convinta della piena legittimità della normativa italiana
Può apparire paradossale che la minaccia di un colpo fortissimo l'esperienze cooperativi italiana possa passare attraverso la decisione europea
Le cooperative i soci e i soci delle cooperative sono parte importante dell'impresa dei cittadini europei che vogliono costruire un futuro comune in uno spazio di libertà di sicurezza e di giustizia
In questa Europa che vogliamo l'agire cooperativo può trovare la più adeguata ambientazione coniugando efficienza e distintività
Lega Coop e le cooperative associate ritengono che l'azione delle imprese con
Attive costituisca un'importante opportunità per l'Europa Sessa saprà comprenderne il valore e sì a prevalere non saranno concezioni burocratiche mercatisti che la recente costituzione di una nuova in Italia rappresentanza della cooperazione in ambito europeo cooperative siluro alla quale lega copre le sue articolazioni settoriale hanno dato un forte contributo può costituire un nuovo impulso
Rafforzamento della presenza della visibilità dell'impresa cooperativa in Europa
E una comune rappresentante in Europa della cooperazione italiana potrebbe essere un obiettivo per il quale vale la pena lavorare
Noi non consideriamo utile
Ne ha giustificato che l'impianto istituzionale dell'Europa unita e le sue politiche comuni considerino la pluralità dei modelli di impresa una sorta di impaccio o un fatto marginale da ridurre ad un unico dal punto di vista dell'ordinamento civilistico societario e fiscale
Rinunciare alla ricchezza fondata nella storia dal modello di economia di Società europeo di un pluralismo delle forme dei modelli di impresa sarebbe un imperdonabile imporre impoverimento sociale ed economico
Anche per queste ragioni insistiamo perché cooperativo sicuro sostenga con vigore l'azione del governo delle cooperative italiane
A difesa di un complesso di norme
Che incarna rendono possibile l'esistenza e lo sviluppo di questa peculiare forma d'impresa peraltro appare chiaro che una decisione avversa al caso italiano peserebbe in modo decisivo su qualsiasi ulteriore quesito posto alla commissione il riferimento agli specifici trattamenti della cooperazione dei paesi europei con questa visione oggi al trentasettesimo congresso di Legacoop
Noi rendiamo omaggio i fondatori dell'unità europea che cinquant'anni fa qui a Roma firmarono a chi primi trattati nello stesso tempo salutiamo la memoria di un grande italiano tiro Spinelli padre dell'Europa di cui ricorre oggi il centenario dalla nascita
Partendo partendo da queste valutazioni
Che abbiamo affermato nel nostro documento congressuale
Che per la cooperazione in Italia e in Europa serve un grande progetto culturale abbiamo bisogno di battere il pensiero unico di superare l'idea che la cooperazione un fatto eccezionale transitorio
Non compatibile ho previsto dentro il funzionamento ordinario ordinato del mercato
Noi siamo per un mercato che sappia includere e valorizzare tutti i soggetti sociali perché ne comprende le aspirazioni e ne riconosce i meriti
Un mercato in cui ogni attore sia indotto a migliorare le proprie capacità di produrre beni e servizi in cui la concorrenza costituisca stimolo per l'innovazione e la ricerca i cui dicono le regole ed operano istituzioni che ne è sicuro il buon funzionamento
Noi imbarcato lo vogliamo cambiare vogliamo introdurre elementi di maggiore equità e fare sì che la forma cooperativa consente a tutti i cittadini di diventarne protagonisti
Le cooperative sono in prese il mercato il loro ambiente naturale di azione avere una nostra idea di mercato è indispensabile per essere davvero agenti del cambiamento
è un fenomeno istone i mercati anche quelli aperti alla concorrenza la costruzione di posizioni di rendita che possono essere contrastate grazie al dinamismo dei soggetti imprenditoriali e dalla loro capacità di cogliere i bisogni dei consumatori e le nuove domande dell'economia
Ecco perché occorre che nel mercato operino soggetti aventi funzioni che obiettivi diversificati l'impresa lucrativa che massimizza il profitto la piccola impresa che valorizza l'auto imprenditorialità degli operatori economici
L'impresa a controllo pubblico che dovrebbe essere finalizzata a realizzare investimenti a redditività differita l'impresa cooperativa che soddisfi i bisogni dei soci risponde anche a finalità di interesse generale
L'aria del non profit del terzo settore che copre istanze largamente diffuse ma difficili da soddisfare da parte del mercato
Noi crediamo che la presenza di più soggetti portatori di istanze diverse con obiettivi differenziati costituisca una garanzia di maggiore efficienza e di equità dei mercati un mercato e democratico
Se è sempre aperto nuovi soggetti a nuovi bisogni ovvero se i soggetti proibito reali che lo abitano sono capaci di venire incontro alle stanze di tutti
Noi sosteniamo questa tesi la suoniamo con molta forza perché pensiamo che sia il punto di partenza la sede necessaria di un confronto culturale
E quindi affermiamo partire da queste considerazioni che la cooperazione non è un affare dei cooperatori
Serve un grande e i permanente azione di confronto di sollecitazione di elaborazione intorno a questi temi che mobiliti tante e diverse forze
Noi pensiamo che se queste problematiche non verranno adeguatamente approfondite in un confronto aperto e a più voci
Il rischio è che questa affermazione possa apparire come queste affermazioni possono apparire come proclami ideologici o autocelebrativo i non basta che ci diciamo da soli che siamo buoni e bravi
Con il risultato di perpetuare una scarsa attenzione alla vicenda cooperativi italiana noi crediamo quindi che sia necessario impostare una strategia di analisi
Di riflessione di dibattito in una parola di produzione culturale che induca un confronto e un incontro tra l'esperienza cooperativa e il mondo della cultura
Per questa ragione pensiamo che sia necessario lavorare
Alla realizzazione di luoghi di sedi di strumenti
In cui questo dialogo avvenga in modo aperto permanente per potersi allargare ad una dimensione più vaste e dare vita ad un progetto culturale che rafforza il ruolo tono mo'della cooperazione che la cooperazione assolve nell'economia e nel Paese e qualifiche ulteriormente il nostro rapporto
Con le istituzioni questo impegno dovrà rappresentare un altro passo di quel va di quel viaggio
Che abbiamo affiliato con questo congresso
Il nostro Paese e ad un passaggio cruciale accumulato grandi ritardi ma mostra anche grandi potenzialità
I segnali di ripresa che hanno contraddistinto la seconda parte del due mila e sei questi primi mesi del due mila sette sono sicuramente positivi ma si inseriscono in un quadro strutturale debole
è segnato sia dalle contraddizioni storiche sia da quelle prodotte dall'evoluzione dell'economia internazionale
I forti processi che trovano origine nella globalizzazione
Gli effetti dell'applicazione diffusa e profonda ai modelli di produzione di scambio delle nuove tecnologie delle potenzialità legate all'informatica alle reti di comunicazione
L'evoluzione continua e l'accrescersi della conoscenza e dell'innovazione da esso prodotta l'apertura dei mercati tutto questo
Sta ridisegnando e trasformando gli assetti nella divisione internazionale del lavoro i modelli competitivi la dislocazione delle economie nazionali la distribuzione dei consumi l'utilizzo delle risorse
Accanto lo sviluppo forte ed intenso dei paesi emergenti si approfondiscono contraddizioni disuguaglianze
Permane la condizione di marginalità di povertà fame mancanza di cure in grandi aree e masse ingenti della popolazione mondiale
Nel cuore dei paesi avanzati più industrializzati modelli sociali consolidati in una lunga fase storica mostrò delle incrinature acquisto non inquietante rilievo la minore efficacia dei sistemi di welfare il diffondersi della povertà relativa la crisi delle classi medie i fenomeni crescenti di marginalità
Le difficoltà nei processi di integrazione culturale e nella gestione di spinte migratori fortissime l'irrigidimento e la crisi dei percorsi che hanno garantito per decenni mobilità e l'inclusione sociale
Lunga lunga
La marea alta di queste trasformazioni mette alla prova il nostro Paese e la sua classe dirigente l'Italia pur restando un Paese d'elevato reddito per abitante a tenore di vita medio buono assunto negli ultimi quindici anni caratteri preoccupanti di inefficienze di disuguaglianza
La crescita del reddito per abitante è la più lenta d'Europa il prodotto per ora lavorata cessato di aumentare la distribuzione del reddito è assai ineguale
La questione centrale cui dare risposta per il futuro del Paese consiste nello spezzare l'intreccio tra ristagno economico e iniquità distributiva
Per guardare avanti per pensare a un'Italia nuova che può nascere bisogna rendere stabile e duratura la crescita dare stabilità all'assetto politico istituzionale connotare in termini di sostenibilità la crescita economica sociale e democratica del Paese
Oggi la nostra riprese tirata dei mercati esteri quindi a carattere di precarietà occorre rafforzare
La competitività
Del Paese non bloccare macerare le riforme accresce la domanda interna una crescita duratura
Non è problema solo dei mercati e della sulla dimensione economica gli affetti della crescita sono il miglioramento del tenore di vita una società più aperta una democrazia più forte ma questi affetti si ripercuotono a loro volta sulla crescita stessa
Occorre che le persone avvertono questi cambiamenti ne abbiamo diretta ne abbiano diretta percezione crescita economica ed equità miglioramenti generale di sistemi di condizioni di vita più libertà e più sicurezza queste esternalità all'economia sono stimoli alla crescita
Per la parte successiva che è la parte che riguarda le nostre idee programmatiche per il futuro dell'Italia rimando alla relazione che è stata distribuita
E in questa parte non cerchiamo di affermare un'idea dove servono insieme più Stato e più mercato serve
Lavorare per la libertà e la legalità
La legalità è una precondizione del vivere civile e per un mercato è veramente aperto e competitivo
Non è così in alcune aree del Paese non è così dei comportamenti di tutti gli attori economici
Ci sono in prese che spesso assumono la veste giuridica delle cooperative che hanno il loro core business nello sfruttamento illegale della manodopera serve un'azione decisa da parte di tutti
Delle associazioni cooperative del sindacato dalle istituzioni preposte a partire dall'attività di revisione che purtroppo per le cooperative non aderenti alle centrali rimane ancora largamente disattesa
Ribadiamo con forza la richiesta che le due visioni vengano fatte a tutte le cooperative
Così deve essere combattuta l'economia sommersa che nel nostro Paese ha raggiunto livelli non comparabili con quelli delle nazioni più evolute l'evasione fiscale l'evasione contributiva che facciano la competizione e mettono in difficoltà le imprese corrette
Così attraverso la promozione e lo sviluppo di buone impresa lega copre le cooperative sono impegnate a combattere le grandi organizzano i criminali che bloccano la crescita di intere aree del Paese anche in questo senso si devono leggere le attività di sostegno che lega copre cooperative aderenti
Promuovono a favore delle cooperative di Libera Terra le cooperative che utilizzano i beni sequestrati alla mafia
Le utilities la riorganizzazione dei servizi pubblici locali costituiscono un banco di prova decisiva per le politiche riformatrici
A questo proposito vogliamo sottolineare l'apprezzamento per la discussione piatti in Parlamento sulla legge di riforma dei servizi pubblici locali ma evidentemente in particolare il dato che il periodo transitorio previsto
Per la messa a regime di questa legge è talmente lungo che ci verrebbe da dire siamo di fronte ad una riforma a futura memoria comunque già da ora è urgente ridurre ha limiti fisiologici gli affidamenti in house sia nei servizi pubblici locali che più in generale nell'attività degli enti pubblici
Le liberalizzazioni le politiche di regolamentazione di libera lezione dei mercati accompagnata dazione di apertura nuovi soggetti imprenditoriali e di incremento della selezione concorrenza sleale debbono continuare
Noi pensiamo che le polemiche strumentali che sono fatte da questo punto di vista non possono rallentare questo tipo di iniziative di legge la cooperazione tra consumatori tra distributori di lavoro hanno dimostrato di rappresentare insieme alle altre forme societarie professionali soggetti importanti di questi processi a partire proprio dalla loro specifica funzione gli organizzatori dei bisogni e degli interessi di larghe fasce dei cittadini
Bisogna riformare la pubblica amministrazione concentrare le risorse sull'offerta di prestazioni introdurre forti elementi di innovazione la cultura della valutazione da un lato esternalizzare le attività di supporto e sviluppare politiche di promozione della sussidiarietà
In accordo con gli attori operanti nel territorio dall'altro sono azioni che aumenterebbero il grado di efficienza della pubblica amministrazione e la reputazione verso i cittadini preoccupati per gli evitare dei costi
Il welfare ne abbiamo discusso recentemente a Bologna presentando il libro del porre solo l'Inter sulla spesa sociale e la crescita
E anche lì si dimostra che non c'è una relazione negativa tra andamento della spesa sociale e prodotto interno lordo
L'osservazione empirica le analisi dei concreti meccanismi di funzionamento dei sistemi di welfare attivi in diversi Paesi consentono di arrivare a questa conclusione anzi
Sistemi di welfare efficaci possono favorire la crescita in quanto contengono i costi economici troppo elevati che il disagio sociale povertà e abbandono altrimenti avrebbero forniscono un contributo positivo alla produttività degli individui su un canale so è solo un canale di mobilità sociale la cooperazione la cooperazione sociale in particolare hanno saputo esprimere su questi versanti un'importante capacità di risposta ai bisogni delle comunità locali
Ora sarebbe necessario imprimere una nuova e originale spinta la capacità di coprogettazione delle risposte tra pubblico e privato sociale
Anche con la finalità di combattere le tentazioni che vista la scarsa disponibilità di risorse disponibili guardano alle gare al massimo ribasso o tendono ad una deregolazione del rapporto di fornitura
Fatti anche recenti hanno evidenziato che è una condizione ormai cronica di ritardo dei pagamenti delle forniture dei servizi da parte delle pubbliche amministrazioni in particolar modo nella sanità un recente approfondimento condotto dalla nostra sottrazione dei servizi si dà un ritardo medio nei pagamenti di trent'centoventuno giorni
Con variazioni assolutamente clamorose dagli ottocento novantatré giorni di Palmi ai novantotto giorni di Trieste
Oltre che danneggiare e mettere a rischio di sopravvivenza molte imprese tra cui molte cooperative questa situazione produce una condizione di sostanziale impossibilità
Da parte degli enti appaltanti di poter chiedere conto ai gestori della qualità dei servizi resi infatti appare evidente che a fronte di contestazioni la risposta che può venire dall'ente è Caro dal fornitore all'ente e caro fornitore a prima di caro ente prima di protestare pagami e poi andiamo discutere di come ero quel servizio e quindi non c'è solo un problema di crisi dell'impresa c'è un problema di inefficienza del servizio e impossibilità distorsiva
Perché è chiaro che le imprese che partecipano a quelle gare queste cose le sanno e siccome le sanno si organizzano di conseguenza e quindi c'è una grave gravissima distorsione del mercato
Servono poi nuove politiche per il lavoro
Il lavoro costituisce un contenuto fondamentale del progetto cooperativo e dei suoi caratteri distintivi i cambiamenti del sistema produttivo la nuova divisione internazionale del lavoro delle produzioni sollecitano una nuova capacità di coniugare lavoro e conoscenza questa è una scelta importante fondamentale per l'attività cooperativa
Noi siamo tra coloro che da sempre riconoscono volentieri e senza riserve
Il debito di gratitudine che questo Paese ha nei confronti del sindacato per la tutela del lavoro per la difesa della democrazia e la lotta al terrorismo
Anche in questo momento quando una frangia terrorista brigatista è tornata a tentare di inquinare l'immagine ruolo del sindacato vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà e la nostra vicinanza
Al sindacato alla CGIL al suo segretario Guglielmo Epifani
Qui c'è un'altra parte del cammino che abbiamo bisogno di fare dopo il congresso è necessario che le centrali cooperative le confederazioni sindacali definiscono un nuovo e più avanzato punto per le loro relazioni
Così come dovremo impegnarci come cooperatori ad allargare le buone pratiche che CP potrebbero consentire di definire un vero e proprio Progetto per la sicurezza è il benessere dei lavoratori nelle imprese cooperative
Per l'energia e l'ambiente il principio da assumere soddisfare le esigenze attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie le politiche adottate dal governo sembrano rispondere a questa impostazione e come operatori economici siamo impegnati a sostenerlo in particolare sul tema dell'Energia
Intesa come risparmio energetico come diffusione delle fonti rinnovabili Legacoop individuano speri specifico terreno di impegno le cooperative di abitanti peraltro attraverso programmi di bioarchitettura hanno già ampiamente sperimentato queste concrete opportunità
Se lo può elevare il grado di istruzione la formazione del capitale umano non risponde solo rispetto di acquisiti i diritti di cittadinanza oggi anche un investimento
L'istruzione pubblica la formazione superiore la ricerca devono quindi essere oggetto di un grande progetto di riforma che consenta di raggiungere con il doppio meccanismo della collaborazione della competizione risultati di eccellenza
La prossima sottoscrizione di una porta convenzione con il ministero della pubblica istruzione come mio solito non del Ministero dell'Università dovrebbero consentire di sviluppare azioni importanti al mondo cooperativo
Sulle infrastrutture le reti diciamo che sul sistema produttivo del Paese gravano tasse occulte le tante inadeguatezze che ne limitano la competitività
Quelle che attengono il tradizionale i nuovi sistemi di comunicazione sono particolarmente gravose
I soggetti privati e tra questi la cooperazione possono concorrere anche finanziariamente
Alla realizzazione delle opere necessarie al Paese se viene dato un quadro di riferimento certo e si si esprime una forte capacità di direzione politica per la definizione delle priorità
Il Mezzogiorno il Mezzogiorno è una parte decisiva del nostro Paese per storia per estensione territoriale per popolazione per patrimonio artistico e naturale per dotazione di cerchi di ricerca di eccellenza
In quest'area si concentrano contraddizioni ed opportunità fondamentali che richiedono politiche specifiche d'una volontà diffusa
Lo sviluppo della cooperazione in queste aree può avvantaggiarsi
Di un approccio integrato che valorizzi il carattere intersettoriale della nostra organizzazione individuando filiere produttive forme di collaborazione tra cooperative dove siano chiaramente individuate le reciproche convenienze di corretti assetti di governo gli insediamenti in fase di realizzazione da parte della cooperazione di consumo
Così come il Progetto Sud del Consorzio nazionale servizi e lo sviluppo della cooperazione agroalimentare corrispondono a questa logica lavoro avviato recentemente dalle cooperative emiliane
E le regioni meridionali possono fare da base per un rinnovato slancio della promozione cooperativa al sud
Se questo è il quadro delle necessità e delle scelte fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Paese appare evidente come la cooperazione in ragione delle sue caratteristiche possa essere considerata un soggetto particolarmente utile al perseguimento di finalità che coniugano l'interesse mutualistico dei soci all'interesse generale della società
La cooperazione nasce e si sviluppa storicamente in Italia nel mondo come modello di risposta ai bisogni dei cittadini appartenenti a fasce deboli e svantaggiate che scelgono l'esercizio dell'impresa come strumento per soddisfarli
Qui si forma in sostanza la sostanza concreta dello scambio mutualistico nelle sue due S articolazioni speculari all'articolazione dei bisogni
La scelta del mercato come misuratore dell'efficienza e dell'efficacia nella soddisfazione dei bisogni e quindi la conseguenza naturale strutturale dell'essere cooperativa che la pone con le proprie caratteristiche distintive
In condizione di prestare il grado di libertà di trasparenza di eventuale distorsione di equità non si tratta di un'accettazione ascetica del mercato lo dicevamo già prima e delle sue contraddizioni ma dell'esercizio di un ruolo attivo e consapevole rivolto alla sua civilizzazione
Il mercato sarà più civile e più efficiente nella misura in cui in esso saranno valorizzati diversi modelli e tipi di impresa e i loro diversi obiettivi
Per noi la mutualità e il punto di partenza
La mutualità si definisce dinamicamente in relazione l'evolversi dell'esperienza cooperativa ma al centro mantiene sempre il ruolo di comando del diciotto e la risposta ai bisogni che questo esprime oggi la mutualità
Non contempla semplicemente la difesa fatta in comune delle esigenze specifiche che motiva il socio ma esprime la condivisione da parte dei soci nel perseguire un livello adeguato di efficienza nel determinare un processo di produzione di valore per l'impresa e quindi non solo valore per i soci ma costruzione di valore per l'impresa
E non si manifesta più solo nella dimensione aziendale ma anche nella dimensione del gruppo cooperativo ed in quelle forme di aggregazione utili a migliorare le capacità competitive
Le caratteristiche distintive della cooperazione costituiscono l'ossatura portante del nostro modello originale di responsabilità sociale dell'impresa
La cooperativa una responsabilità verso il territorio perché in esso nasce e si sviluppa e in esso fa ricadere il frutto del proprio operato
Essa non è sola di Kabila dei localizzabile dal suo contesto territoriale
La cooperativa una responsabilità verso la comunità in quanto nasce in risposta ai bisogni dei soci che compongono la comunità che con esse interagisce
La cooperativa impresa delle generazioni in quanto i patrimoni accumulati in riserve indivisibili resteranno disposizione
Delle future generazioni dei soci per esercizio dell'attività di impresa
La cooperativa attiva ha una vocazione allo sviluppo allor all'allargamento della risposta ai bisogni della società alla diffusione dell'imprenditorialità
La cooperativa e naturalmente vocata al rispetto dei diritti delle persone dell'ambiente delle regole dei contratti della sicurezza quali elementi fondanti della propria cultura
Seconda questa visione l'identità e la distintività connotano l'utilità sociale della forma cooperativa
La cooperazione e veniamo di più a noi alla lega
Delle cooperative
E al mondo cooperativo la cooperazione si prenda questo passaggio venendo da una fase che vorrei definire difficile ed esaltante per il nostro mondo cooperativo
La lega delle cooperative
E per la lega delle cooperative primi anni novanta su hanno rappresentato uno spartiacque essenziale
Gli anni della crisi economica della crisi politica di Tangentopoli dell'attacco politico la cooperazione in quegli anni
In quei momenti sotto quegli attacchi è stata forte la tentazione e il rischio di accettare come vicine ineluttabile la fine o quanto meno l'idea di un drastico ridimensionamento dell'esperienza della storia cooperativa
Ma i cooperatori a guardare quella storia hanno saputo cogliere la lezione hanno saputo cambiare dove era necessario cambiare e oggi possono portare qui un Bilancio eccezionale
In dieci anni le cooperative italiane hanno raddoppiato il volume d'attività il numero dei soci il numero degli occupati detto così sembra niente ma voi che lo avete fatto sapete quanto questo costi
Le cooperative aderenti a Legacoop hanno avuto un ruolo decisivo nella produzione di questi risultati
Negli ultimi quattro anni il fatturato delle cooperative aderenti a Legacoop è aumentato del venticinque per cento il numero degli occupati del tredici il numero dei soci del ventitré questi numeri che rappresentano solo parzialmente l'esperienza cooperativa la sua ricchezza e suo grande valore ci dicono che è stato una fase di grandissima espansione di grande rafforzamento c'è stato un cambiamento strutturale profondo che ha riguardato anche la dimensione dell'impresa il loro posizionamento sul mercato
Un recente lavoro del Centro Studi Legacoop evidente documenta e fenomeni di crescita dimensionale e le relative dinamiche per diverse categorie dimensionali di cooperative se ve ne fosse stata necessità si conferma che le piccole cooperative manifestano le maggiori difficoltà e registrano ritmi di crescita più bassi rispetto alle classi dimensionali superiori
Così a livello settoriale si è assistito ad uno sviluppo impetuoso
Della cooperazione dei servizi della cooperazione sociale cominciano ad assumere rilevanza la presenza di cooperative di settori nuovi come il medico sanitario
Ma tutti i settori anche quelli storici quelli maturi hanno dimostrato una forte capacità di crescita ed espansione
Di questi risultati noi possiamo essere orgogliosi per le grandi cooperative come per le piccole e medie che costituiscono la maggioranza delle nostre associate
E non abbiamo intenzione di scusarci se siamo cresciuti deve essere una patologia tutta italiana il fatto che si chieda a chi cresce a chi occupa a chi promuove in prese di spiegare il perché in qualche modo quasi di chiedere scusa noi siamo orgogliosi di essere cresciuti lo diciamo abbiamo intenzione di continuare a farlo
Questi dati però ci dicono come la spinta che sia realizzata dall'inizio del decennio
Agli ultimi anni sia ridotta le cooperative hanno realizzato in questi anni risultati molto positivi molto importanti
Ma significativamente più bassi di quelli del periodo precedente oggi quindi
Dobbiamo chiederci se siamo alla fine di un ciclo dobbiamo chiederci se gli elementi che hanno sostenuto la realizzazione di questi risultati sono elementi ancora attivi c'è su questa base si può con tranquillità costruire il nostro futuro
Credo molto in sintesi che si possa dire che questi risultato ci sono figli
Nella capacità del mondo cooperativo di incrociare la mutualità e il mercato il bisogno dei soci il bisogno dei cambiamenti delle strutture economiche e sociali di questo Paese
In sostanza ci sono raccolti i frutti in questi ultimi dieci quindici anni di processi
Che erano avviati però dieci quindici anni prima grandi processi di fusione di unificazione di razionalizzazione una cooperazione quindi molto legate ai processi di cambiamento del Paese in grado di interpretarli e leggerli di tradurli efficacemente sul piano imprenditoriale
Così siamo arrivati all'oggi e sappiamo che anche i successi provocano cambiamenti e provo con nuove problematicità
Ancora una volta la sfida che la cooperazione si trova di fronte sta nella sua capacità di tenere insieme mutualità e mercato efficienza e solidarietà in una parola essere impresa eccellente per essere una buona cooperativa
Le nuove sfide riguarderanno la capacità di internazionalizzarsi di innovare prodotti processi di raggiungere soglia dimensionale adeguati competitori
Per farlo dovremo adeguare innovare gli strumenti che ci hanno sostenuto nello sviluppo e ricercare idee forze nuove nelle nostre valli sociali e nella società
La dimensione è un fattore critico per la cooperativi per la compere per la competitività anche per le cooperative se è vero che le nostre cooperative in questi anni hanno raggiunto dimensioni mediamente superiori
Alle altre aziende del settore altrettanto vero che queste dimensioni non solo in generale adeguate per competere alla pari con i grandi competitori stranieri per questa ragione dovremo lavorare in direzione di processi di integrazione e collaborazione tra cooperative a questo fine
E stata definito una specifica linea di intervento del nostro fondo Peacock fonte
Così particolare attenzione va destinata ai gruppi cooperativi
Gruppi pienamente legittimi che vengono attivati dalle cooperative per stringere alleanze imprenditoriali acquisire imprese esistenti diversificare i rischi crescere i nuovi mercati in particolare in quelli esteri
è importante in questi casi che l'attività delle società controllate sia collegata al perseguimento delle finalità mutualistiche dalla cooperativa che detiene il controllo
E che i valori e i principi della cooperativa ispirino i comportamenti e le azioni delle controllate
Dovremo riflettere in futuro della mutualizzazione dei gruppi cooperativi perché non dobbiamo mai separare i mezzi da ai fini e quindi queste scelte societarie
Devono essere coerenti con l'idea cooperativa anche questa affermazione ci conferma della volontà di mantenere piena adesione alle regole e ai valori cooperativi ed è anche per questa ragione che noi consideriamo inadatte
Sbagliate le ipotesi dare vita fondazioni cooperative che separino la proprietà e cioè la sede dello scambio mutualistico dagli asset industriale ed imprenditoriale
Noi pensiamo
Che accettare una strada come questa significherebbe accettare nei fatti la tesi secondo cui con la grande dimensione la cooperativa perde i propri connotati non li può mantenere e non li può garantire
Pensiamo anche in ragione dell'esperienza che questa sia una posizione sbagliata che non porta da nessuna parte se non certo alla possibilità di avere in prese anche importanti ma che perdono il loro connotato di cooperativa
Bisogna continuare a Novara a lavorare per promuovere strumenti per la crescita di nuove cooperative
Da questo punto di vista in primo luogo per quello che ci compete pensiamo di dover attivare al meglio l'azione del fondo per la promozione e lo sviluppo con fonte in questi anni ha dimostrato un importante efficacia
La dimensione internazionale appare come una delle sfide sempre maggiormente presenti nel futuro dell'impresa cooperativa il forte radicamento territoriale porta ad affrontare questa esigenza lungo traiettorie diverse dalla delocalizzazione l'impegno di Legacoop guarda con favore alla possibilità di utilizzare la cooperativa europea
Come ha iniziato a fare la cooperazione tra dettaglianti per costruire alleanze che superino la dimensione nazionale e con l'attivazione dell'ufficio per le e del comitato per l'internazionalizzazione delle imprese cooperative lavorerà alla costruzione delle migliori condizioni per sostenere le cooperative che vorranno compiere questa scelta in passato la cresta delle cooperative è stata realizzata principalmente ricorrendo l'auto cumulo azione e alle risorse apportate dai soci
Oggi le risorse interne possono non essere più sufficienti per sostenere una nuova fase di sviluppo
Bisogna mantenere molta attenzione alla cresta dei Consorzi fidi allo sviluppo delle finanziarie locali ma lavoriamo anche alla costruzione della strumentazione finanziaria che si misuri con i nuovi orizzonti che alla cooperazione ha di fronte
In particolare noi sappiamo che i processi di integrazione di internazionalizzazione che sono due delle frontiere più importanti che la cooperazione ha di fronte
Passano anche attraverso processi di acquisizione di impresa e quindi pensiamo che nuovi strumenti per la cresta cooperativa debbono fare i conti con questa possibilità e per realizzare questo obiettivo puntiamo alla potenzialità di un lavoro comune fra i soggetti del mondo cooperativo
Che agiscono in campo finanziario e alla loro capacità di costruire alleanze imprenditoriali di qualità
Nel campo della finanza gli ultimi anni c'hanno posto di fronte ad una situazione particolarmente difficile mi riferisco al tentativo avviato dal gruppo Unipol gli acquisire BNL
La proposta di costituire un gruppo bancario ed assicurativo integrato in grado di sostenere con strumenti specializzati la crescita del tessuto imprenditoriale più dinamico del Paese ha rappresentato una forte novità anche strategiche
Nel panorama finanziario nazionale ma contemporaneamente a evidenziato comportamenti individuali non conformi all'etica cooperativa e debolezze nella struttura della governance che nelle alleanze finanziarie in quel momento è andata a rischio la nostra reputazione il bene assolute è indisponibile
Anche per l'azione efficace responsabili di Legacoop degli amministratori del gruppo è stata individuata una soluzione rapida ed efficace
Per cui ora il gruppo sta perseguendo le linee strategiche gli obiettivi di crescita che la nuova governance emersa da quelle vicende si è data e che prevedono un'accresciuta attenzione verso cooperative e consumatori vogliamo qui
Rini confermare il nostro la nostra vicinanza il nostro sostegno al lavoro di questi amministratore
Noi continuiamo a pensare che per tenere insieme i processi di sviluppo imprenditoriale delle nostre cooperative e il loro credito amento sociale è necessario lavorare con forza la rendicontazione sociale che per noi non è un opzionali non è un'azione di marketing sociale
Per una cooperativa la rendicontazione sociale la misurabilità della sua distintività perché è chiaro
Che solo lavorando in questo modo rendendo espliciti i nostri processi le nostre scelte le nostre azioni aprendoci al rapporto con gli altri ci metteremo nella condizione di porchetta di poter chiedere
Ai nostri interlocutori alla società intera se e quale è la loro idea della nostra diversità della nostra specificità
Potremo chiedere se i loro hanno elaborato una loro idea del come relazionarsi con la nostra diversità perché è ovvio come sia molto difficile pensare di poter essere diversi cioè tutti coloro i quali interagiscono Conte ti trattano da uguale
Di questo naturalmente non significa dire questo naturalmente non significa chiedere sconti di nessuna natura significa solo chiedere lealmente di riflettere insieme a noi sui problemi del futuro della cooperazione democrazia partecipazione equilibrio di poteri trasparenza la governance cooperativa per noi attiene direttamente la mutualità alla responsabilità sociale d'impresa su questi versanti la cooperazione non può balbettare
Certo ci sono anche atteggiamenti prevenuti e valutazioni sbrigativamente superficiali
Ma al netto di questi atteggiamenti dobbiamo misurarci con molta attenzione intorno a questi temi proprio per la nostra natura cooperativa l'attese alta emettere emette sulle nostre spalle più doveri ai quali dobbiamo dare sempre risposta se su questo versante i lavori di preparazione al congresso hanno lavorato una serie importante di proposte a cui rimando ribadisco soltanto che l'impegno che ha dobbiamo assumere tutti insieme
Essendo che abbiamo proposto chi proviene dalla governance vengono affrontati in una chiave di autoregolamentazione
Se questa fosse una furbizia per evitare di misurarci col tema avrebbe le gambe cortissime e quindi l'impegno che dobbiamo assumere e di procedere con serietà e rigore
Vi è poi un problema che riguarda il rapporto tra cooperative e tra queste l'associazione può non piacere e forse è sbagliato ma il mondo cooperativo e la Legacoop sono vissuti come un insieme
Un insieme unitario fortemente interdipendente questa visione c'è da una parte Credit all'idea di forza dimensioni importanza compattezza dall'altra aumenta la responsabilità di ogni cooperative
Di ogni cooperativa verso le altre
E verso l'organizzazione
Per questo dobbiamo sapere che insieme ai doveri alle responsabilità verso i soci della nostra cooperativa portiamo pro quota anche la responsabilità della nostra comunità e quindi quando subiamo una decisione dobbiamo tenere conto anche di questa responsabilità ulteriore
Se la cooperazione di Legacoop ottenuto gli ottimi risultati che tutti ci riconoscono questo va ascritto a merito anche della diffusa presenza di bravi dirigenti di impresa e di associazione
E ad un alto numero di importanti leader che facendo grandi le cooperative da loro dirette sono cresciuti fino a diventare punti di riferimento per il mondo cooperativo per le loro comunità ed essere riconosciuti come protagonisti della vita economica e sociale del Paese
Questa è la classe dirigente che ha fatto grande la cooperazione italiana dobbiamo loro la nostra gratitudine e insieme a loro dobbiamo ovviare
E gettare le basi per la crescita e la valorizzazione di una nuova leva di dirigenti capaci nel tempo di assumere le grandi responsabilità che la direzione di una cooperativa propone analogamente dobbiamo lavorare per favorire una nuova leva di dirigenti di Legacoop
Non lo sappiamo veniamo più o meno dalle stesse parti e siamo orgogliosi della nostra storia mai serbatoio a cui storicamente ci siamo riforniti sono vuoti o contengono prodotti inadatti allo scopo
Dobbiamo sostanzialmente metterci in grado di costruire meccanismi innovativi di selezione e formazione di giovani dirigenti e dobbiamo dare loro la possibilità di dimostrare il loro valore
Dobbiamo attivare una relazione virtuosa tra le cooperative l'associazione che si permetta di organizzare uno scambio fruttuoso di esperienza
I bacini
Le miniere dove trovare queste risorse ci sono a volte sono così vicini ma noi non li vediamo faccio solo un paio di esempi ogni anno quasi mille giovani svolgono il servizio civile volontario nelle nostre cooperative
Sono in gran parte laureati o laureandi
Dimostra una straordinaria passione e grande preparazione non raramente alla fine del servizio ci chiedono di rimanere in cooperativa lavorare così ogni anno un gruppo importanti di giovani entra nel nel nostro servizio per la vigilanza cooperativa
Partecipa a corsi incontra nostre aziende lavoro al nostro fianco e fanno sì che questo servizio sia sempre più efficienti qualificato
Ogni anno Legacoop sostiene direttamente tramite confonde lo svolgimento di master di corsi di formazione per quadri dirigenti cooperativi
Non credo si possa dire che manca la materia prima
Insieme cooperative struttura associativa dovremo superare modalità troppo casuale costruire nuovi meccanismi che ci consentano di fare un salto di qualità nella direzione giusta peraltro un gruppo di giovani cooperatori eco per attrici in occasione del Congresso dato vita ad un primo nucleo informale che ha avviato un lavoro interessante di riflessione potremo avvalerci anche del loro contributo così la nostra organizzazione a tutti i livelli delle dalle cooperative la struttura associativa
Deve porsi l'obiettivo di promuovere percorsi di valorizzazione la presenza delle donne cooperato Ricci che possono rappresentare una grande leva per il cambiamento e la crescita cooperativa
A questo proposito dobbiamo riconoscere che va colmato un deficit di democrazia di equità e di opportunità che si sono accumulati sia nelle cooperative che nella struttura associativa
I numeri ci dicono che sia sul versante degli occupati che dei soci la presenza femminile maggioritaria
E cresce significativamente negli ultimi anni dobbiamo mettere in cantiere un lavoro di lungo periodo che parta dall'assunzione di questo come uno degli obiettivi su cui impegnare con rigore la nostra organizzazione
Il due mila sette è l'anno europeo delle pari opportunità questo impegno è un altro passo del cammino che abbiamo avviato con il congresso
Anche se si analizzano in modo sommario le caratteristiche dell'associazionismo economico italiano si nota facilmente che si presenta iper frammentato anche in derivazione del sistema di collateralismo della Prima Repubblica ed è dai biologi e non più attuali si pone quindi un tema per tutte le organizzazioni di rappresentanza
Dei diversi settori in particolare se si vuole puntare a promuovere un'efficace stagione di concertazione per la predisposizione delle riforme strutturali che tutti diciamo di volere
O riusciamo trovare forme di semplificazione della rappresentanza o quanto meno riusciamo realizzare modalità di rapporto che consentano di definire posizioni comuni oppure dovremo rassegnarci al piccolo cabotaggio de la tutela difensivo di qualche interesse persino marginale
Lo svolgimento dei nostri congressi regionali ci ha consentito di verificare una situazione interessante nei rapporti tra le diverse organizzazioni cooperative in diverse realtà esistono tavoli comuni prassi consolidate
Di consultazione coordinamenti più o meno formali analogamente mi pare si possa dire per quanto riguarda le relazioni a livello di associazioni settoriali io penso si possa partire da questi dati positivi per valutare insieme alle altre centrali cooperative
Quali passi possiamo immaginare
Anche nella dimensione nazionale con la consapevolezza di pesi diversi delle specifiche situazioni e convinzioni ma con una volontà leale di tentare una strada concreta di confronto e di costruzione graduale di modalità più coesa e unitarie dalla rappresentanza cooperativa
Se riusciremo a fare qualche passo avanti sono convinto che i cooperatori italiani ce ne saranno grati
Il tema riguarda naturalmente tutte le centrali cooperative ma riveste una rilevanza particolare per le maggiori Confcooperative Legacoop che anche in ragione di questo dato portano la prima responsabilità su ciò che sarà concretamente possibile realizzare in buona sostanza lo dico Luigi Marino che qui davanti a me lo saluto
Non potremo accampare scusanti come si suol dire siamo i prossimi oneri e onori
Autorevolezza indipendenza unità per una moderna rappresentanza cooperativa la parte di conclusione di questa relazione noi sappiamo che la forza della rappresentanza oggi è direttamente proporzionale al tasso di indipendenza praticato
Lega Copa modulato da tempo la consapevolezza della propria forza e la maturità per darsi un progetto dice è un'idea di dove andare
Questo non toglie che quando serve ci si possa schierare a favore o contro qualcuno o qualcosa
Ma sappiamo molto bene che l'organizzazione non basterà elettoralmente è un compito che non ci appartiene e che le cooperative non ci chiedono di svolgere anzi sarebbe dannoso per il crescente alle cooperative dei soci il nostro compito è giudicare dei programmi dei comportamenti a partire dai nostri valori e dagli interessi che rappresentiamo
Ma indipendenti non basta esserlo bisogna anche apparirlo per questo dobbiamo curare al meglio i nostri comportamenti per evitare di appannare la percezione della nostra autonomia
La chiara consapevolezza della necessità di muoversi in direzione della promozione di fatti unitaria nel mondo cooperativo non può e non deve evitare c'è una riflessione intorno alla efficacia e all'efficienza dell'organizzazione di Legacoop di un'organizzazione che deve essere al passo con gli obiettivi dei suoi associati il periodo trascorso dall'ultimo congresso ci ha visti impegnati in un lavoro di riforma della nostra organizzazione non svelo un mistero ci affermo che non siamo soddisfatti dei risultati ma mi sentirei in colpa se non cercassi di puntualizzare lo stato delle cose
Sono stati raggiunti importanti risultati
Abbiamo tirato la rete nazionale dei servizi abbiamo costituito tre nuove articolazioni associative lega coop sociali media coppe Legacoop turismo tre scelte che hanno dato grande visibilità identità a parte il significato Hive dei nostri associati è stato costituito l'ufficio per le politiche europee è stato attivato il Centro studi Legacoop
Invece non siamo riusciti a realizzare un nuovo condiviso equilibrio tra la rappresentanza territoriale settoriale e conseguentemente non abbiamo attivato le aree sulla governance associativa avevamo scelto la strada del cosiddetto setto variabile perché non c'era condivisione sufficiente sui modelli di Governance diversi dei congressi regionali questi temi sono riemersi io ho avvertito qualche insoddisfazione
Dovremo rimettere mano a questi argomenti ma l'esperienza ci dice una cosa
O si trovano soluzioni anche parziali condivise oppure si va incontro a nuove delusioni non ci sono scorciatoie dovremmo fare la fatica reciproca di convincerci
Gli obiettivi chiamo fissato in quella fase rimangono tuttora validi dovremo riprendere con nuovo allena il lavoro facendo tesoro delle critiche dei suggerimenti che anche dentro questa campagna congressuale ti sono stati rivolti con questo congresso si conclude il mio mandato da presidente
è stata un'esperienza intensa faticosa la più faticosa quella di oggi leggere la relazione ma molto gratificante
Ho messo in questo lavoro tutta la passione e l'impegno di cui sono capace molto per le mie forze ma sicuramente meno del necessario per Legacoop
Voglio qui ringraziare tutti voi per la fiducia e la collaborazione tutti i colleghi di lavoro i componenti della presidente della direzione il vicepresidente Giorgio Bertinelli il coordinatore Graziano Pasquale e l'inossidabile Mario Martucci
Voglio salutare Franco Bussi che non ha potuto partecipare ai nostri lavori per i gravi problemi familiare che ha e lo vogliamo salutare tutti insieme
Così come voglio ringraziare tutti i dipendenti collaboratori di Legacoop che anche in questi giorni con il loro lavoro prezioso ci permetteranno di svolgere al meglio i nostri lavori congressuali in forza del regolamento per le candidature
La presidenza nell'ambito di un'ipotesi di non riassetti dalla rinnovata presidenza ha proposto alla direzione di avanzare la mia candidatura per il prossimo mandato il secondo che come da statuto è anche l'ultimo
Se questa proposta sarà accolta mi sforzerò di mettere a frutto l'esperienza fin qui maturata e lavorerò per fare di più è meglio insieme a tutti voi grazie
Grazie Poletti per la lunga relazione prima di dare la parola al presidente della Camera onorevole Bertinotti
Mi corre l'obbligo di dare conto di alcune presenze
Che nel frattempo sono
Con noi Vincenzo Visco viceministro per l'Economia
Michele Vietti portavoce dell'UDC
Venturi presidente di Confesercenti
Malavasi presidente di CN ha
Maurizio Beretta direttore di Confindustria
L'ambasciatore vietnamita in Italia
Piero Antonio Cinti
Direttore ministero sviluppavano meno
Mannino direttore di Confcooperative
Pochi tavolini di Confcooperative
Polverini segretario generale dell'UGL
Insieme al direttore generale l'addetto stampa presente anche Wilma Mazzocco portavoce del Coe del Forum del terzo settore che ringraziamo
La parola all'onorevole Fausto Bertinotti presidente della Camera dei deputati
Buongiorno
Grazie per l'invito non temete spot pochi minuti per il saluto per motivare questa presenza dopo una relazione così impegnativa come quello che avete ho ascoltato dal vostro presidente Giuliano Poletti
La ragione di questa presenza
E la sottolineatura da parte delle istituzioni repubblicane della Camera dei deputati
Nei confronti di una organizzazione come quella delle cooperative
Un interesse che io credo proprio debba riguardare istruzioni nello insieme
L'interesse che si legge già nel nel nome e nella definizione di questo organizzazione lega Cooperative e mutue
Termini che parlano tutti di organizzazione della solidarietà
Tema DC Sivo
Per il presente e per il futuro del Paese
Tema che è stato al centro di grandi costruzione della storia del nostro Paese la storia sociale economica e politica
Ma c'è una ragione attuale di questa attenzione
Che si ricava come è stato senz'detto della relazione
Da un passaggio impegnativo
Per il Paese per l'Europa
Da un ciclo economico ad un l'altro
A un mutamento che investe profondamente le società in cui viviamo
Fino a cambiare il paradigma
Dello sviluppo
E determinando così una sfida aperta
Alle forme di organizzazione a tutte le forme di organizzazione a partire da quella democratica
Il nostro Paese la stava affrontando mettendo in luce molte risorse come lei ha ricordato
Molte risorse che consentono dividere questo presente con qualche elemento di fiducia in più
Anche dalla capacità del Paese di guadagnare elementi di competizione internazionale
E di vedere crescere nella società civile nuove forme
Di capacità di organizzare nuova economia
Il vostro presidente ha parlato io credo giustamente Della necessità di una critica
Alle forme del pensiero unico
E io penso non sia una necessità di parte
Ma una necessità della società in cui viviamo
In cui il primato dell'INPS del mercato dell'impresa
I processi culturali che hanno favoriti elementi di individualizzazione di assolutizzazione della competitività hanno generato insieme a a opportunità anche degli elementi di crisi della coesione sociale
Che ci chiamano tutti a un grande impegno io penso che il fine di questo impegno
Andare oltre il pensiero unico vuol dire per esempio sul terreno delle in paese
Quelle di rifiutare la dittatura Dinu un'unica tipologia di impresa
E a di considerare da qui in avanti il pluralismo dell'impresa e dell'imprenditorialità
Un elemento di progettazione del futuro importante come il pluralismo politico
Come il pluralismo
E questa
E questa pluralismo di impresa insieme un nuovo ruolo pubblico che credo possa lavorare aveva ad affrontare la crisi della coesione sociale ricordato
Di cui la precarietà e uno degli elementi più inquietanti
In una società che vede insieme a tante promesse anche a tanti elementi davvero di palco passione basti pensare a come della crisi sociale vivono elementi anche di violenza di sopraffazione
Che possono essere assai pericolosi per questo ho già finito
Penso che tutti coloro che lavorano a ricomporre
Il quadro sociale devastato dalle precarietà e dalla frammentazione
Che costruiscono degli degli elementi di degli Ale degli antidoti alla frammentazione che producono coesione e qualità sociale
Siano da guardare con grande interesse siano essi stessi un elemento della crescita democratica
La cooperazione lavora suscitare partecipazione diretta
E di sostegno
In uno sforzo uno di quelli importanti per avvicinare la distanza tra cittadini all'economia
E io penso che ci sia nella storia della cooperazione una risorsa importantissima per il nostro futuro
Che il radicamento territoriale
Questo radicamento territoriale e oggi una delle maggiori chance che io penso siano disposizione dell'economia e della crescita qualitativa del Paese
La possibilità di competere in un mondo così globalizzato non è soltanto come pura viene detto spesso giustamente
Quello di ascende nella divisione internazionale del lavoro ai mercati ai punti più alti dell'innovazione della tecnologia
Ma è anche quella di scendere a recuperare tradizioni la cultura il territorio che costituiscono una base di una professionalità allargata che può rendere forte la capacità dalla nostra colonia in questo
In queste la cooperazione una grande lusso
Io penso che da questo punto di vista
Il lavoro come come il vostro presidente ha detto sia un urlo dei terreni fondamentale di questa sfida
Mi pare che lei abbia detto
Da quindici vent'anni subiamo un processo di sonorizzazione del lavoro
Io vedo una ripresa di attenzione anche da parte diciamo di chi è stato distratto
A me pare che lavoro si proponga come un tema cruciale della nostra città
Chi se non le cooperative
Possono come dire avere delle corde il tema dell'arricchimento e dall'allargamento professionale come un elemento anche di riforma dell'impresa oltre che di valorizzazione dei contributi la personalità questo passaggio
All'economia della conoscenza come ormai si dice un po'frettolosamente
Mette in ogni caso la risorsa umana come un elemento centrale del progetto e foto se da un lato il territorio è considerata una risorsa e dall'altra parte e dall'altra la risorsa umana per l'impresa allora
Io penso che lavorare per un quadro diciamo di avanzamento di riforma una nuova economia un nuovo compromesso sociale
Costituisca un terreno di impegno assai rilevante un terreno che si manifesta su tutti i campi da ormai della vita sociale
Dalla questione dell'alimentazione
La catena dell'ambiente dell'agricoltura dell'alimentazione la valorizzazione delle esperienze contadina
La città anche qui elementi che sembravano le aveva detto messi fuori dalla modernità
Angel realtà ci rientrano a pieno titolo perché se vuoi mangiare sano e in qualche modo il consumatore critico deve poter avere un rapporto con la cultura del contadino senza il quale questo obiettivo non è in grado di proseguirlo
Ma questo elemento vale anche dalla trasformazione dei servizi dalla distribuzione questo avvicinamento
E io penso che il compito che lei qui ha delineato sia perciò un elemento di interesse nazionale e di interesse per le istituzioni peso cioè che la poterlo la cooperazione rilevi così
La possibilità di essere un elemento attivo di riforma della società ai fondi a cui le istituzioni democratiche debbono dedicare la più grande cura auguri di buon lavoro
Grazie a molti presidente Bertinotti per il suo intervento la parola ora il viceministro all'Economia
Onorevole Vincenzo Visco
Io
Ho letto e ascoltato la la relazione di Poletti che come come sempre in questi casi una relazione
Completa diciamo si occupa di tutte le questioni aperte e tuttavia mi rendo conto che questa relazione
Che si colloca in un periodo particolare della vita dello movimento cooperativo non c'è bisogno perché che ci spieghi il perché la alla detto Poletti sia relazione al passato recente
Che alle prospettive future
In questi anni negli anni passati il movimento cooperativo trova a si è caratterizzato rispetto al resto dell'economia perché proprio mentre noi avevamo un'economia stagnante delle difficoltà molto serie di sviluppo e di crescita in tutti i settori sembrava che il il settore cooperativo fosse quello più più dinamico che aumenta fatturato occupazione
Reddito e quant'altro e questo è sicuramente è stato una caratteristica molto positiva del del movimento
Che è andato incontro in controtendenza cioè e Sora sostanzialmente questo modello questo modello diciamo di presa non capitalistica poi tutto sommato in alcuni circostanze può funzionare meglio di quanto non faccia l'alto monte e tuttavia noi non possiamo non possiamo essere del tutto tranquilli non solo come movimento cooperativo ma come situazione economica generale del Paese noi stiamo non ma una fase buona
C'è una ripresa congiunturale
Andavo mai cinque trimestri con un'accelerazione nel nell'ultimo nel nell'ultimi trimestri nell'ultimo trimestre del due mila sei che lo sviluppo continua in questi mesi
Abbia avuto una crescere al due per cento che per noi era diventata abbastanza inusuale
E
Tutto questo ovviamente rende più tranquilla no la la vite e e le aspettative della gente
Tuttavia è questo non non non significa affatto che il peggio è passato che noi possiamo riprendere a gestiva le cose come se nulla fosse accaduto in questi anni
Certo è che il Paese Harriman è un Paese a fortissime con fortissimi squilibrati strutturali
Con grossissime difficoltà nella modernizzazione del del paese stesso con una a tutte tassi di incremento di produttività assolutamente insufficienti
Con un ritardo molto serio nelle infrastrutture nel nuove tecnologie nella istruzione nella ricerca eccetera eccetto e quindi il compito di chi deve governare è un compito no molto molto complicato molto ardua anche perché noi abbiamo una scarsissima consapevolezza della situazione reale
Non solo nell'opinione pubblica ma quel che è più grave delle classi dirigenti
Dove essenzialmente il rischio
Che noi cogliamo in questo preciso momento è quello di continuare e come è successo negli ultimi quindici vent'anni ad oscillare come ubriachi terrà a alla crisi finanziarie e Risanamento
E cioè appena le cose vanno meglio tutti si è dimenticano gli elementi strutturali di difficoltà dimentico il debito pubblico dimettono gli equilibri di bilancio
E pensa no a come spendere quello che forse c'è che forse non c'è no se io devo fare l'elenco delle delle richieste cioè sul su questo allo surplus di gettito che io leggo sui giornali o che sento annunciare da varie parti
Avrebbe dico è chiaro che non c'è e dimensione di surplus che tenga
Anche se appunto il questo diciamo che fosse il principale risultato che il governo ha ottenuto in questi nove dieci mesi e cioè noi siamo riusciti in un'impresa che sembrava impossibile
E cioè a a riequilibrare il bilancio pubblico ancora nel due mila sei
E guardate che guardate che ha a maggio al giugno quando abbiamo fatto la diurno diligence del
Compianto verso Faini i dati dicevano esattamente quello che fai ne ha scritti cioè noi avevamo un disavanzo tendenziale del quattro virgola uno per cento
La differenza è esattamente il di più di entrate che abbiamo fatto in questi in questi un periodo e quindi questo e ci sono molti segnali positivi sulla natura di queste entrate ma naturalmente questo indica anche che quella ancor la strada
Di riequilibrio si scarsa esaurendo non è che possiamo continuare a pensare e dire aumentare le tasse senza mai ridurle
E questo e secondo me un punto un punto importante il che significa che noi dobbiamo poi anche affrontare il nodo della spesa pubblica
Conteneva e al riqualificare riequilibrare perché poi abbiamo le cose diceva Poletti ce l'abbiano società con grossissime
Problemi sociali con diseguaglianze crescenti con situazioni di bisogno e di povertà che cominciano a essere e inquietanti quindici ci troviamo stretti in una tenaglia che in da cui non è facile non è facile
Districarsi
Quindi questo è diciamo e il contesto e per questo poteva affrontare questi problemi
E serve salvo ovviamente stabilità di governo e e consenso consenso politico e consenso e consenso sociale
E consapevolezza
Perché ripeto questa e l'aspetto l'aspetto più delicato e questa
Così
Scaricare sul sul governo attraverso appunto le associazione parlamento lo tutte le istanze le insoddisfazioni che ci sono nel Paese che sono che sono ovviamente molto forti no molto di dimenticando che noi siamo in una situazione in cui abbiamo cumulato talmente tanti debiti che dovremo smaltirli per alcune generazioni da questo e il dato questo significa che che dobbiamo essere molto responsabile e consapevole consapevole anche delle prospettive positive che abbiamo perché evidente evidente che conti in ordine un un una amministrazione funzionante con un con comportamenti eticamente corretti eccetera e sono la premessa per la crescita lo sviluppo
E la ripresa di di questo Paese sono oggi possiamo vendere questa ripresa una cosa stabile
E non episodica
E questo dipende appunto da da quello che saremmo in grado di fare nomi
Un'ultima cosa vorrei dire a proposito appunto del movimento cooperativo e della situazione
Anni cui per cui siete siete informati nove come governo siamo molto attivi e molto impegnati perché la faccenda di Brussel si risolva positivamente devo dire che in questo anche il ministro Bonino comporta in maniera in maniera ineccepibile questo noi non lo facciamo o non perché
Così ci sono queste norme le difendiamo
Lo facciamo perché appunto non è riteniamo io ritengo lo accennava Bertinotti poco fa che se il sistema cooperativo rappresentare un qualcosa di diverso da un sistema di impresa capitalistica non c'è niente da fare
La discriminante questa il fatto appunto a parte il principio democratico una testa un voto che spetta una lira un voto che cosa di qualche di qualche rilievo
A il problema dell'accumulazione cooperative è stato storicamente risorto da noi
Attraverso appunto queste agevolazioni fiscali su utili che vengono poste riservi che sono indivisibili non si possono distribuire non sono di nessuno non sono degli azionisti
E quindi in quanto tali non sono necessariamente assoggettabili a tassazione nel senso che
Rappresentano una capacità contributiva a non soggettiva non individuale cioè il motel motivi motivo logico logico eccetto quindi da questo punto di vista alla questa polemiche che sempre si fanno possono sono in via di principio infondate
Resta comunque un fatto che queste polemiche sono continui e che e anche il il il polo a Brussel a Brussel ricorda CEA l'ennesima questione aperti che ogni ogni cinque anni ce n'è uno
Resta un problema di quindi dell'evoluzione del futuro del movimento cooperativo della e della sua diciamo ispirazione funzione originali
E su questo io penso che il movimento dei bar riflette cioè dicono è inutile nascondersi dietro un dito
E quindi noi e noi dobbiamo salvare e sviluppare e il move un un'economia che ha regole diverse dall'economia normale perché qui c'è un pezzo importantissimo di Storia d'Italia di storia d'Europa c'è un pezzo importantissimo a stare al movimento operaio del movimento cattolico
Diretto Tietto appunto le le cooperative le mutue che non nascono a caso insieme alle Camere lavorò in un periodo preciso e anche diciamo in un posto preciso del Paese
Vai da lì e da lì sia fossero essi essi sviluppo allora tutto questo è bene ebbene ovviamente non rinuncerebbe ne difende valori bene ebbene rilanciarlo il sta espandendo
E e non naturalmente questo deve essere fatto nella consapevolezza da parte di tutti che e movimento cooperativo una cosa positiva
Mente adesso negli ultimi anni la percezione esterna e non è precisamente questo
Allora su questo io appunto invito a un ora studio riflessioni
E anche poi eventualmente a ad iniziative e proposte per il futuro per il momento di ago buon lavoro ringrazio Dio opportunità che mi avete dato
Ringraziamo il
Il viceministro Visco salutiamo Presidente della Camera Bertinotti
Ci sono cura due rapide comunicazione presente presidente di CFI dice Coppola dice copre Scalvini e abbiamo ricevuto una lettera del ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero e si scusa per non poter oggi partecipare
La parola a Michele Vietti portavoce dell'UDC
Grazie cari amici saluto non rituale ma sincero affettuoso
Da un
Democristiano sospetto di essere troppo amico delle cooperative rosse ma io non non mi preoccupo di questa crisi di questa criticare
Però sono arrivati in ritardo perché per come dire per crearmi un alibi sono state di San Pietro dove c'era la visita dal Papa dei vescovi piemontesi allora avevo detto ben prima del di Mary germi nel profano vado a Ada a pagare un tributo al sacro
Grazie grazie al presidente Poletti per
La citazione che mi ha riservato nella sua relazione so che non è anche quella una città otto una citazione rituale ma è
Una constatazione di un percorso che abbiamo fatto insieme nei cinque anni trascorsi e sei come lui ha detto
La riforma del sistema cooperativo è arrivata ad un approdo positivo e utile
Questo certamente emerito non soltanto certamente di chi vi parla del lavoro della nostra Commissione ma anche della interlocuzione
Continua costante proficua con le centrali cooperative tra questa certamente in particolare con la lega delle cooperative
Noi abbiamo dato alla cooperazione la cornice giuridica
In cui con riferimenti finalmente di certezza e di stabilità poteva muoversi
Abbiamo messo ordine nella giungla delle leggi speciali e abbiamo fatto una legislazione coerente coesa
Abbiamo voluto mantenere la disciplina della cooperazione nel Titolo quinto del Codice civile dedicato al lavoro per sottolineare che la cooperazione eh impresa
La cooperazione non è una cosa diversa dall'impresa
Ma nello stesso tempo abbiamo voluto introdurre requisiti precisi per chiarire che è un'impresa particolare
Che è un'impresa
Caratterizzata da elementi di socialità
Da elementi di collaborazione paritaria da elementi di integrazione profonda con il territorio
Dall'elemento della centralità della persona del socio delle sue capacità delle sue professionalità delle sue potenzialità e dalla condivisione degli obiettivi comuni questi valori nell'ambito della impresa li abbiamo declinati all'insegna della flessibilità e abbiamo voluto mantenere l'unicità della figura della cooperazione anche se qualcuno voleva piegare la delega in senso diverso noi abbiamo normato la cooperazione nel senso che mutualità prevalente e mutualità non prevalente sono gradazioni diverse della stessa qualifica macchie rimandano ad una figura unitario
Non abbiamo accettato le suggestioni di chi voleva spezzare l'unitarietà di quella figura e abbiamo semplicemente declinato in modo diverso la prevalenza o meno della mutualità
Questo io credo ci abbia consentito il consente oggi al mondo delle cooperative
Di può terra accedere a tutta una serie di strumenti tipici del mondo del capitale e dell'impresa capitalistica ovviamente
Senza perdere la propria identità senza snaturare la propria qualità abbiamo previsto che gli strumenti finanziari che sono o erano e sono un problema per la cooperazione e lo sappiamo bene siano e fossero accessibili anche alla mutualità prevalente
Che i ristorni ovviamente fossero propri anche della mutualità prevalente contro qualche tesi peregrina che li voleva addirittura limita cara non prevalente
Abbiamo normato le trasformazioni da prevalente hanno un prevalente
E da non prevalente a lucrativa ma attenzione io qui vorrei fare sommessamente un richiamo che è un richiamo da amico non da critico se il passaggio dalla prevalente alla non prevalente è un passaggio possibile all'interno della stessa tipologia dello stesso genus
Il passaggio alla lucrativa è è un'altra cosa è scavalcare un fossato è andare dall'altra parte e allora attenzione a non pretendere che anche quando si scavalca il fossato ci si possa portar dietro le reti protettive e il paracadute
Probabilmente è una un'interpretazione come dire che non non ha riscontri nella realtà ma io voglio approfittare oggi qui dell'incontro con voi per per per ricordare la
Ha ragione Poletti lasciamo sedimentare questa normativa le cooperative come le società commerciali hanno bisogno
Di e sperimentarla a fondo per coglierne tutti gli aspetti tutte le potenzialità certo
Qualche aggiustamento sarà necessario farlo
Certo la disciplina del gruppo cooperativo probabilmente meriterà un'attenzione particolare perché ha ragione Poletti
Il fattore principale di criticità del nostro sistema imprenditoriale eh la dimensione e allora ben venga il gruppo cooperativo come elemento di flessibilizzazione di rafforzamento del sistema
Anche in termini quantitativi ovviamente purché non perda la sua natura la sua identità probabilmente qualche adeguamento andrà fatto anche a proposito del sistema dualistico di cui tanto si dibatte oggi anche a proporlo velocità commerciali perché attraverso il sistema dualistico io credo anche il mondo della cooperazione potrebbe valorizzare meglio le competenze manageriali interne endogene che sono tante come giustamente Poletti a richiama ma oggi la sfida è la sfida dell'Europa
Diceva Visco
è andato via credo si come dire nel nel suo intervento sempre improntato a grande ottimismo fa quasi il Pakistan stavo quasi cioè siamo in
No chi ha spiegato anche che non c'è più
L'extragettito del surplus finanziario per privare ha detto che era merito suo e va be insomma questo insomma si può discutere ma dire potevamo anche dare atto ma oggi già spiegato elogio più questo mi preoccupa perché ho capito dove è andato a finire
Insomma dice Visco l'Europa periodicamente ci lancia questi attacchi sul sul sistema delle cooperative ora
Io invito il Governo lo dico qui formalmente lo diremo anche in Parlamento a trovare una soluzione
La responsabilità politica della interlocuzione con l'Europa su questo tema eh dell'esecutivo e l'esecutivo ce la deve assumere fino in fondo io debbo lamentare una cosa la scarsa informazione la scarsa partecipazione della trattativa che finora è intercorsa tra il governo e l'Europa
Perché ad una interrogazione parlamentare tra l'altro del nostro gruppo al Senato
Ci è stato risposto che i dati della risposta l'Europa non erano disponibili perché in qualche modo erano segreti ora io non il segreto non non credo che il segreto di Stato sia applicabile alle cooperative e quindi gradirei sapere che cosa rispondiamo all'Europa perché io credo che abbiamo tanti buoni argomenti da opporre all'Europa certo
Noi diamo anche come opposizione qui lo dico la massima disponibilità collaborativa
Se ci sarà un tavolo un luogo in cui elaborare questa discussione per dare l'impressione che è l'Italia intera che risponde all'Europa che non è una maggioranza oggi diversa di da quella che ieri ha fatto la riforma ma è il paese che vuole difendere una sua risorsa
Certo poi se nel frattempo si realizzasse l'auspicio che Poletti
Ha fatto nella sua relazione di un governo stabile e autorevole per l'Italia credo che tutto sarebbe più facile
Ha detto Poletti e io lo condivido
Attenzione però
Mentre il governo deve fare la sua parte e l'opposizione farà la sua il mondo della cooperazione non deve immaginare di star fermo
Il cambiamento ce ne va preso atto fa assecondato e se possibile ma guidato la cosa peggiore e lasciarsi trascinare dagli eventi allora io credo che sarebbe mio pre di fronte ai problemi che l'Europa solleva chiudersi a riccio
Non accettare nessuna ipotesi di discussione e se del caso anche di mediazione
Vedete il problema è molto semplice
Non bisogna immaginare che la cooperazione risolva il suo conflitto con l Europa attraverso la strada della omologazione alle società commerciali
Perché pensare di omologarsi alle Società lucrative mantenendo alcuni privilegi alcuni Effetti difformi rispetto alle lucrative è è una pratica che si rivela assolutamente impercorribile
La strada vera e quella che Poletti indicava
Riscoprire fortemente la propria identità perché è in quella identità è in quell'autonomia che stalla ragione anche del trattamento differenziato
Perché io non posso giustificare il trattamento differenziato se non lo ricollego ad una natura differenziata
Perché abbiamo sempre detto è un errore parlare prima dell'aspetto fiscale e tributario
E poi dell'aspetto ordinamentale perché l'aspetto fiscale tributario è una conseguenza dell'aspetto ordinamentale e l'aspetto ordinamentale ci richiama alla mutualità allora è solo attraverso la riscoperta della forte
Ispirazione
Mutualistica che noi riusciremo a difendere anche e gli effetti che dove c'è la mutualità l'ordinamento italiano richiede di collegare a quella figura
Allora non è nome stando immobili che risolviamo il problema
La forza del vostro movimento sta nell'identificazione del cooperatore come l'interlocutore della relazione economica questo è il propri umori della cooperazione questo deve essere valorizza questo deve consentirmi di correre la sfida della competitività che per chi fa della democrazia economica il proprio modello è in qualche modo forse una sfida per qualche aspetto più complicata ma per qualche anno aspetto anche più esaltante rispetto agli altri protagonisti della globalizzazione allora vedete io credo che se non si ricorre alla via di travestirsi per assomigliare agli altri mal si indossano fino in fondo
Le proprie insegne i propri valori propri principi ci sia radicata e si diventa un albero forte che resiste
A quei boscaioli che in giro per l'Europa ma anche in Italia affilano le accette dicendo che bisogna abbattere gli alberi perché disturbano il panorama dell'uniformità e vogliono fare
Tutti un grande prato inglese a noi non piacciono tanto i prati inglesi piacciono le belle foreste è in questa foresta ci piace l'albero grande e forte della cooperazione grazie
Offriamo
Onorevole Vietti
Per il suo intervento ci sono alcuni adempimenti
Che dobbiamo comunque
Fare prima della conclusione dei lavori della mattina
In particolare dobbiamo nominare le commissioni e poi ricordarvi che alle tre rinizia Remo puntualmente perché sono previsti anche
Scusate potete commentare dopo
E magari a voce bassa
Allora noi abbiamo alle quindici la necessità di riprendere i lavori perché come vedete la partecipazione di ospiti esterni è piuttosto nutrita in particolare oggi pomeriggio noi abbiamo già previsti gli interventi del dottor Beretta direttore di una di Confindustria del ministro Lanzillotta del ministro Emma Bonino dell'onorevole Gianni Alemanno
Di Luigi Marino presidente di Confcooperative di Guglielmo Epifani segretario generale CGIL di Ivano Barberini presidente lasci quindi per poter
Fare
Come si deve in queste circostanze consentire anche ai nostri colleghi Dip partecipare alla discussione bisogna rispettare tempi un po'militari
Vi ricordo che stasera finiremo alle otto e trenta e che dopo si riuniranno le commissioni
Allora è un mestiere antipatico ma dovete allora le commissioni si riescono qui non vi preoccupate non si va da un'altra parte
Allora si pranza qui anche mi diceva Vanda allora
Bisogna procedere alla nomina delle commissioni siccome è necessario votarle e per poterle votare necessario che le persone ascoltino e magari facciano anche proposte integrative alternative vi vi chiederei di ascoltare con un minuto di silenzio
I nomi delle commissioni
Per la verifica
O sono in tre che fanno confusione non tanti di più P tre
Sì di cui si vedono bene abito che il problema è che Dio vi si vede bene
Allora per la commissione verifica Poteri la proposta è Antonio Angotti Patrizia Pirazzi soli e Antonio Chelli
Ora leggo tutte poi magari se ci sono proposte integrative me li suggerire
La commissione
Per il documento Giuliano Poletti Mauro Gori
Bruno Busacca Graziano predetti Aldo Soldi
Franco Buzzi Franco Tumino Luciano Cassini
Ettore Janni Costanza Fanelli Placido Pozzolo
Camillo De Berardinis Lelli opera sul PCI Wanda Spoto Giovanni Monti
Roberto Verzelli penso Marini giù Giuseppe Codispoti Bruno Corbaccio Luca Bernareggi Antonio Carta Giovanni Dod Dori Paolo bocci Pier Luigi Stefanini
Per la Commissione Statuto la proposta è Giorgio Gemelli
Cerrina Feroni Gianluca
Mauro Ieng Giovanni Montanari
Giampietro matusa
Giuseppe Bonino Gianfranco Piselli
Rino scaglioni Giampiero Calzolari Mauro Giordani
Laura Genco Dario Vedani Mauro Busa
Corno Callipo Patrizia Vianello
La commissione elettorale la proposta è Giorgio Bertinelli Mario Martucci
Banda Giuliano Giovanni Lupo
Enrico Migliavacca russo anuri Melli
Ferdinando Palanti Giulio Bencini
Sergio imolesi Sergio D'Angelo
Giancarlo Cesaroni il dolci Garini
Loris Asquini Giulio Bencini
Gianni Beghetto Giancarlo Gonella Stefano Bassi Sandro corsi Gianfranco Lucatello Emanuele San Filippo
Io le ho lette tutte così in modo che tutti abbiate presenti i nominativi
E sulle singole commissioni che metteremo l'approvazione se ci sono proposte
Alternative o integrative sarà possibile
Da parte vostra avere il quadro completo delle delle proposte che abbiamo avanzato allora ora bisogna procedere invece a mettere in approvazione una per una perché così dovrebbe consentirvi appunto di di
Votare per le spese per le singole Commissione allora verifica poteri Antony Angotti Patrizia vinaccioli Antonio Chelli chi è d'accordo
Chi si astiene
Voti contrari approvata all'unanimità
La Commissione Statuto non ve la rileggo se ci sono osservazioni proposte alternative
Non vedo allora si mette l'approvazione la Commissione Statuto Yeux d'accordo
Contrari
Astenuti
Unanimità la commissione per il documento quella preceduta Poletti Chiti ci sono osservazioni proposte di integrazione niente chi è d'accordo
Chi si astiene
Chi vota contro approvata all'unanimità
Commissione elettorale ci sono proposte ulteriori modifiche richieste di integrazione niente chi è d'accordo
Contrari
Astenuti approvato all'unanimità i lavori riprendono puntualmente alle quindici
Di qua c'è il pranzo organizzato
L'impressione di oggi