Come vincere la sfida del clima

Buongiorno a tutti
Ringrazio tutti
I partecipanti a questo nostro convegno che vuole celebrare
La nascita e l'efficacia del protocollo di Kyoto
Mi corre l'obbligo come presidente Kyoto Club di ricordare a tutti velocemente chi è Kyoto Club cosa fa
Devo dire che l'organizzazione che ormai conta centosessantotto iscritti e credo nel nella natura di queste iscritti nella varietà
Entità che sono iscritte al chiodo come ebbe c'è anche un segno importante di come è fatta l'organizzazione a chi si rivolge e cosa voglia fare ormai fra gli iscritti
Potete trovare da enti pubblici ad aziende piccolissime aziende grandissime aziende che si occupano di energia che si occupa di ambiente ad aziende che fanno mestieri molto diversi ma che hanno comunque a che fare anche con queste tematiche
Molto importante diventato tuttora diciamo dopo una nascita ed efficace al protocollo del Kyoto anche diciamo la partecipazione all'attenzione degli enti locali che se non è una cosa estremamente rilevante perché come sapete nelle politiche che possono tendere a ridurre le emissioni di gas serra
Non c'è una parte consistente che purtroppo è difficile anche da governare e quindi un interesse più capillare ricchi tutti i giorni a che fare ogni problema mobilità piuttosto che con le possibilità che sono derivanti dal risparmio energetico interna
Dall'uso più efficiente dell'energia d'energia primaria
Anche a livello proprio territoriale credo sia una fa testimonianza dell'interesse ma anche dell'importanza di questi tempi
Vorremmo far partire questa giornata
Diciamo lanciando con una specie di piccolo slogan e che ormai il protocollo di Kyoto ma non solo secondo me l'agenda della politica non solo italiana ma anche certamente europea dei tutti i Paesi hanno il sottoscritto il protocollo di Kyoto all'ormai avete visto anche l'agenda politica di Paesi che non l'hanno sottoscritto Stati Uniti inclusi
Ci danno un obiettivo importante sulla sul tema dell'emissione dei gas serra
Ed è quello di agire cioè trovare a questo punto il modo di mettere in atto del azioni dei provvedimenti che permettano oggettivamente ed effettivamente la riduzione dei gas climalteranti
Quindi su come si possano fare
E come si possa davvero ridurre miscela saltellante russo sia la sfida che giace ci dobbiamo prenderlo è qui in questa sala soprattutto il Paese l'Italia e l'Europa e poi sentiremo anche le prospettive che speriamo si possa avere a livello mondiale perché come ben sapete il tema di rilevanza globale certo né continentale tanto meno nazionale però come sempre bisogna cominciare da caso proprio a far le cose fatte bene quindi spero che dolci usciranno delle indicazioni concrete su cosa si possa fare quindi Italia per diminuire le emissioni di gas climalteranti grazie buona giornata passo la parola Nicolò Dubini vicepresidente del Kyoto Club che possiede la mattina seduta la mattinata grazie
Buongiorno a tutti e grazie di di essere intervenuti io direi di avviare subito i lavori di oggi di questa mattinata che molto intensa ascoltando la relazione di Gianni Silvestrini sul direttore scientifico del Kyoto Club sulla situazione e sulle prospettive di Kyoto grazie Gianni
Sì direi che la situazione come tutelare lo Tato nelle ultime settimane dai media
Su questo tema è molto calda e si sta accelerando in termini di attenzione ai livelli dell'opinione pubblica ma soprattutto a livello delle istituzioni cioè quello che sul sta succedendo in queste settimane e che una preoccupazione che era finora
Più della comunità scientifica
Ovviamente gli ambientalisti di alcuni comparti industriali adesso sta salendo ai piani alti è significativo che alcuni ex parliamo di Clinton e Gore Corbaccio adesso Chirac e Blair tutti decidono che il loro impegno la loro battaglia
Finita al mandato istituzionale quello di la battaglia sull'ambiente sul clima visto come la principale sfida che l'umanità avrà in questo secolo
Era sì veramente grossa perché
Ist la la preoccupazione la comunità scientifica e siamo in presenza di un'accelerazione dei fenomeni il innalzamento del livello del mare lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia per esempio sta andando a velocità superiore a quella che i modelli di simulazione solo qualche anno fa indicavano
E a livello di opinione pubblica credo che abbia fatto più effetto l'inverno anomalo di quest'anno
Con
Il ventisette gradi in Piemonte a gennaio
E con dati anomali dalla Siberia gli Stati Uniti
Più che il Katrina che ha portato cento miliardi di danni
In negli Stati Uniti
Quindi la situazione
Si capisce che è grave e che c'è la necessità di intervenire in maniera efficace noi abbiamo un impegno che quello di Kyoto che è un piccolo passo ma significativo ha visto delle assenze
Come quella degli Stati Uniti d'Australia ma la crosta sfida adesso è me tre auto Maltauro tutti Stati Uniti
Innanzitutto ma anche Cina India e gli altri Paesi in via di sviluppo perché per costruire il post Kyoto il al due mila venti l'Europa da questo punto di vista fatto la scelta coraggiosa ha detto il noi autonomamente unilateralmente ci diamo un obiettivo di meno venti per cento
E questa è la carta con cui ci presentiamo le trattative devo dire che segnali sono abbastanza incoraggianti negli Stati Uniti la posizione dall'attuale amministrazione è in forte difficoltà oltre che per l'Iraq sulla questione del clima dove i democratici Enzo d'incalzare i repubblicani alle prossime elezioni
E ci sono segmenti importanti del sistema di cane pensiamo le chiese Vangelista che è sempre stata sostenitrice di Bush che però per problemi etici ritiene che si debba intervenire sul riscaldamento del pianeta
O interi Stati del Nord Est e dell'Ovest che hanno deciso autonomamente di e assumere la politica di riduzione questi sono segnali che ci indicano che qualcosa sta scricchiolando anche rispetto alla posizione finora Ferrea degli Stati Uniti e probabilmente la prossima amministrazione avrà un atteggiamento decisamente più aperte la Cina proprio nei giorni scorsi sta elaborando una piano sul clima
Il che CD fa capire che ci sono le condizioni per raggiunge un accordo mondiale che col obiettivi differenziati consenta di avere una visione di riduzione della crescita non pagando illustrata che malgrado Kyoto nove due mila dieci avremo un cinquanta per cento di missioni in più rispetto al novanta
E considerato che la comunità scientifica indica un necessita di dimezzare le emissioni noi siamo questa crescita ancora rapidissima dovuta soprattutto alla Cina e in parte gli Stati Uniti
E dovremo poi due mila trentadue mila arrivare azzerare poi cominciare a calare molto rapidamente
Due mila venti già allentare fortissimamente la crescita e questo ci fa capire la radicalità delle scelte che dovranno essere prese e qui io sono convinto che molti
Vertici economici istituzionali finora adoro poco compreso cosa sta per succedere
Alcuni Carlo compreso hanno fatto la corsa e adesso stanno godendo dei primi risultati di scelte intelligenti nella direzione di quello che sarà il nuovo scenario energetico climatico penso a Germania per esempio
Altri hanno difficoltà noi siamo tra quelli e la cosa interessante per esempio la rete di Davos e che a spezzoni importanti del mondo economico e multinazionali hanno capito che devono rapidamente adattarsi a questo nuovo contesto a che punto siamo in Italia dicevo siamo in grosso ritardo sono diciamo un buon livello di missioni più o meno
Tredici per cento in più rispetto al novantadue però ridurre del sei e mezzo per cento la distanza è molto cavata sopra cento milioni tonnellate anno da ridurre
Il precedente governo non credeva che Kyoto sarebbe è entrato in vigore sperava che la Russia ratifica as e le nostre industrie si sono adagiate in questa speranza illusoria
Mentre altri Paesi hanno creduto e hanno investito in soluzioni tecnologiche che adesso e consentono di avere dei comparti d'avanguardia
Sull'efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili quindi noi siamo in forte ritardo ma abbiamo per tutta una serie di ragioni le possibilità di invertire la tendenza cioè cominciare a ridurre le emissioni
E puntare su alcuni comparti che è uno solo cit possono consentire
Di ridurre la necessità di ricorrere all'acquisto di crediti all'estro cosa che faremo comunque perché ritardo talmente grosso che non ce la faremo adesso siamo a meno di un anno dall'inizio il conteggio di missioni
A colmare tutto il gap quindi dovremo sicuramente ricorre anche agli interventi all'estero e da questo punto di vista facciamo subito la riflessione il mercato dei meccanismi flessibili previste protocollo di Kyoto mercato che cresce la rapidità incredibile interventi Paesi Nisi in via di sviluppo e Paesi dell'Est l'Italia è molto defilata rispetto a questa partita c'è qualche intervento
Ma rispetto a quello che fanno altri Paesi anche qui il nostro è un ruolo sotto sotto ha sovente sotto
Tono mentre sarebbe importante che anche le nostre aziende cogli estro questa opportunità credo che il governo potrebbe dare una spinta come l'ha fatto altri governi per fare in modo che anche il nostro mondo imprenditoriale sappia cogliere questa opportunità
Che cosa si può fare sull'efficienza energetica devo dire che ci sono stati dei primi sulla interessanti in particolare nel settore civile credo che si sia avviata
Come i provvedimenti finanziari al decreto legislativo centodue una un una vera rivoluzione energetica del mondo delizia si vedrà nei prossimi anni ma è un segnale molto importante
Sulle rinnovabili occorre fare molto
Possono dare un contributo significativo ma in questo momento crescono livello tutto sommato moderato che sapeva Germania dal due mila a due mila sei ha raddoppiato la quota di produzione del viene nell'elettrica da fonti rinnovabili
Non sto nostra cresce invece è stata minima in questi anni minima perché a fronte di una crescita di oli Ecobiomas
Dignitosa per l'eolico limitata dalla biomassa o c'è stata riduzioni idroelettrico quindi di fatto in termini assoluti siamo su in in livelli sostanzialmente stazionario e quindi possibile bloccare questa soluzione con una valutazione che vada come tutte le valutazioni che riguardano Kyoto sul medio periodo e sul lungo periodo cioè lo dobbiamo fare
Definì una strategia che ci consenta di ottenere risultati significativi in termini quantitativi già nei prossimi cinque sei sette anni entro il due mila dodici modo da ridurre il gap e al tempo stesso dobbiamo ragionare per attrezzare il nostro sistema economico sul sistema dei trasporti
Dell'abitare in modo tale che sia preparato per la rivoluzione che verrà dopo perché a dopo io obiettiva due mila venti saranno decisamente più drastici quindi la nostra industria essere pronta per l'orizzonte anche sul medio-lungo periodo
Un'ultima riflessione riguarda di attore in
In questo momento noi abbiamo una Unione Europea che con le sue direttive ha dato dei indicazioni molto chiare sui vari fronti rinnovabili efficienza energetica cogenerazione e così via
I governi hanno reagito in maniera più o meno coraggiosa
In Italia non abbiamo un problema con le regioni e gli enti locali
Perché le Regioni enti locali non solo a questo punto responsabilizzate rispetto a Kyoto non lo so
E quindi possono permettersi di avere delle politiche non particolarmente coro oggi coraggiose sul versante dell'efficienza energetica dei trasporti
Delle fonti rinnovabili
Allora l'idea io lancia e che ci sia una sorta di Bardem sharing regionale questo fatto
Tra i vari paesi europei rispetto l'impegno che ha assunto in nero per almeno otto per cento a Kyoto in modo che le regioni più virtuose e quelle che si impegna che ottengono risultati abbiano un ritorno anche economico perché è sempre meglio sta delle critici o due
Dalla Regione Puglia piuttosto dalla li compra in Ucraina che sono sono dei capponi mentre le ricadute di carattere industriale e così via
Quindi bisogna trovare un modo di responsabilizzare le regioni e gli enti locali pensiamo a tutte le problematiche della mobilità urbana che consentono di avere tutti gli attori in prima fila
La sfida è molto ambiziosa e sicuramente avrà bisogno di un rilancio della ricerca io ricordo che dopo la prima crisi petrolifera settantatré venne lanciato il Progetto finalizzato nel genetica
è una grossa sfida il mondo dalla ricerca università CNR Enea si metteva insieme su grandi filoni che consentisse al paese di raccoglie la sfida
La sfida attuale è più più importante di quella del settantatré però abbiamo insieme una crisi energetica
Prossimo venturo sapremo con lo sarà il picco del petrolio ma insomma
Cadrà fra cinque fra quindici anni e dovendo essere fatti molto prima che arrivi l'antico detto l'abbiamo sfida climatica che avanza giorno dopo giorno quindi allora di ricerca non avesse fatto uno sforzo molto molto importante
Non basterà tecnologia non basterà una diversa gestione governo
Delle varie tematiche pensiamo la mobilità che ha bisogno di una sforzo di innovazione incredibile per riuscire a portare standard di qualità dignitosi e sul ridurre in termini incisivi le emissioni non solo dei bienni di C o due ma anche del del particolato Hendrix e così via quindi un grande sforzo
Verso le città tra governo passato appuntato sulle grandi opere extra-urbane Prato lo facevo Omouwa inizi annunciati e poi non praticate bisogna fare un grande grande progetto per le aree urbane trasporto nero vantare
Una chance al la qualità della vite anche alla riduzione missioni e poi la fine bisogna anche pensare agli stili di vita perché ci vuole tecnologia innovazione politiche coraggiose e questo perché ci vogliono anche le scelte individuali stili di vita per questo noi
Come che tortura badiamo alla alla iniziativa di Caterpillar diciotto enigmi invitiamo tutti a chiudere Bellucci come segnale di partecipazione
Alla
Approvate di Kyoto ma siamo convinti che effettivamente le scelte che ognuno di noi può fare può fare solo estremamente importante la riduzione se ci pensiamo le scelte che facciamo per trasportati e così via posso indurre cambiamenti notevoli quindi ricerca innovazione forte governo visione
Vi è un ministro che è molto concreto e ha una visione del futuro speriamo che si riescono a produrre rapidamente quei cambiamenti che ci dicono che effettivamente abbiamo invertito la strada perché guardate quella fine quello che conterà sarà il livello delle missioni che facilmente misurabile
Tra l'altro e previsto dal protocollo dovrà essere misurate e quindi anche questo governo verrà giudicato può e alla fine in base a livello delle missione se le missioni lo saranno calate nei prossimi cinque anni
Rispetto una esile principali che a l'Italia e l'Europa verrà giudicato male quindi è importante che questa inversione di tendenza ci sia quantificata e che ci consenta di preparare il sistema Italia rispetto alle sfide del futuro una posizione di forza grazie
Grazie Gianni
Allora io
Prendere spunto da queste ultime considerazioni Gianni Silvestrini per porre subito tre quesiti al ministro Bersani direi che lo scenario è chiaro
Direi che il tema ambientale al nelle agende di tutti ormai governi industrializzati e non ci si aspetta dal governo italiano delle misure chiare dell'indirizzi chiari su quello che solo sono lì diciamo i sistemi e i mezzi per poter raggiungere questi obiettivi
Che l'industria italiana non ha ancora fatto molto rispetto alle industrie internazionale lo citava prima Gianni Silvestrini e allora la prima domanda è perché l'industria italiana non si è ancora mossa quando invece questa è una sfida che crea delle opportunità industriali di occupazione e quindi è sfidante anche da un punto di vista dell'economia posto che esistono ormai dei capitali a disponibile a disposizione sui mercati internazionali che non aspettano altro che investire in questo settore
Ma come dirò forse un po'generico dire che indusse italiana non si è mosso il Senato ci sono campi nei quali abbiamo ritardi a rimontare su altri campi nei quali la sollecitazione il tema ambientale è stata anche percepite
Basterebbe dire dopo la liberalizzazione dell'elettricità
Che razza di piano d'investimento è stato fatto in Italia in tema di modernizzazione sistemi di produzione elettrica presente
Codici combinati per fare solo un esempio uno oltre naturalmente se andiamo a vedere quante le nostre industrie hanno i motori elettrici e minor consumo rimaniamo abbastanza desolata
Ecco quindi
Diciamo che siamo in un territorio un terreno molto Complesso
Che ha delle punte poi risente anche forse del del fatto che in un'imprenditoria di massa in un sistema di piccola e media impresa del settore sono certi messaggi hanno più difficoltà ad arrivare ma
Adesso come dirò stiamo punto Passio mando sia questo questo necessario risveglio
Dal lato dei consumi e l'altro la produzione sui temi sui temi del punto ambientali
Ecco fatemi fare una considerazione
Il generale sulla questione di Kyoto su cui siamo l'anniversario
Ma i sommi tanto vedo così posso dire che le ragioni che mossero quel protocollo si sono enormemente rafforzata sono enormemente evidenzia
E quindi il problema preso come dice Silvestrini una consapevolezza di massa
Io in queste diversa riuso così o uso questo spesi tormentone che dice che non è più questione di cultura ambientalista è questione di culture e basta cioè di comprensione semplice chiaro del Monti come il mondo sul quale siamo stiamo camminando quindi e questo comincia a emergere incerto mentre emerge la gravità del problema emerge anche la precarietà della soluzione che vi ho trovato fin qui francamente
O meglio diciamo che il problema occorre più della soluzione
E questo non può non impegnarsi in modo forte perché non credo che siamo
No Italia Europa se a far della testimonianza noi abbiamo responsabilità sufficienti per cercare di impostare una soluzione credibile a questo problema
Il ricevo io era il commissario non mi basta
Adesso discuteremo domani a Brussel non mi basta che l'Europa dica al venti per cento quelli che il trenta in presenza di un accordo con gli altri
E come se arriviamo raccordo con gli altri c'è chi si sta muovendo per questa cosa qui
Stiamo facendo abbastanza perché ci sia la soluzione la soluzione siamo un terreno globale di confronto su questo problema
Io son d'accordissimo Silvestri negli Stati Uniti c'erano lì io son convinto i prossimi due anni ci sarà una battaglia furibonda sul piano politico su questo oggetto perché viene imposto con un grande tema di confronto elettorale non c'è dubbio le avvisaglie si vedono tutti
Non sopra valuterei le aperture sono state fin qui almeno qualche mi risulta ho potuto capire sentire perché già negli Stati Uniti questa apertura di Busto biocarburanti vengono più intese come sovvenzioni dirette l'agricoltore neanche come che io tant'è vero che i primi a protestare sotto a di produttori agricoli gli allevatori si presume commenta
Il prezzo del Valais
Quindi
è che e e gli argomenti che ancora vengono poste sono inutile mettersi in questa strada di controllo delle missioni eccetera se Cina e India non ci stanno premi secondo questo conto delle missioni determina distorsioni sul mercato del mercato in opposizione al punto tale che posso favore delle delocalizzazioni addirittura condanno ulteriore cavie questi sono i due poeti classici antichi ma che sono ancora lì
E
Io credo che ad Agordat in faccia perché è chiaro che se i cinesi possono diretti scusa ma io consumo un barile all'anno per per abitante e tu Stati Uniti e consumi ventisei Turok i consumi dodici
Di fronte a questo argomento qualcosa bisogna averli
E così come gli Stati Uniti che dicono ma guarda che posso grazie a distorsioni nella concorrenza eccetera ci risulta anche a noi qua e dopo l'esperienza e qualcosa bisogna vedere
Non per affossare il processo per farlo andare avanti per aprire un tavolo nel quale anche la riflessione critica succhiotto uno ci aiuti aprire un Kyoto due più largo
Diversamente da latte io siccome credo che il problema ci sia e sia veramente serio
Io non credo che per cui gli Stati Uniti continua a pensare aveva poi le tecnologie risolverà tecnologie campa cavallo vent'anni trent'anni quarant'anni saremo gli esordi di possibilità di non citare alternative dal punto di vista energetico
Quindi c'è un problema politico urgente che bisogna trovare vedere quali lo trovano in chiave politica
E questo mi pare il il problema numero uno attualmente questo
Porta comunque non non assumersi la responsabilità di son d'accordo l'Europa deve deve deve stare un passo avanti
E dico anche
Non è solo per l'Europa ma in particolare per l'Italia non è col solo questione di fissare dei numeri e dire arriviamo lì eccetera ma di capire un concetto di fondo cioè che questo tema ambientale climatico eccetera deve assolutamente diventare un parametro interno un motore interno alle dinamiche di crescita di sviluppo di equilibrio sociale orientare un di cui ho un elemento Esterne Sorma attivo
Eccetera
Per cui il tema ambientale Savova inglobato nel cuore delle delle politiche che fa
Questo significa immaginare anche sul piano lo sviluppo delle conoscenze con lo sviluppo la produzione dell'evoluzione i consumi metter dentro alla macchina dico queste tre macchine
Mettersi dietro questa leva
Non stando dieci passi avanti a quello che fa il mondo perché finisce fuori strada ma stando un passo due avanti sì perché qui c'è anche tenere in tensione un modello che può essere competitivo sul profilo proprio delle prospettive futuro ecco su questo cerchiamo di essere impegnati
E cerchiamo di inaugurare delle politiche che certi in prima battuta il cerchio di fare il possibile a fronte delle incombenze chi otto tipo quest'ultimo piano di allocazione francamente ma riguardati gli spazi su quelli che sono Silvestri diceva da dove veniamo in questi anni qua si basa fa due numeri
Potremmo anche andare a indagare la base di partenza di questa di questa avventura diciamo come gli altri annullando calcolata rispettano ma insomma abbiamo non andiamo certo Caffaro del
Cose passatista siamo le terre ma sta di fatto che noi siamo in un buco molto stretto per cui certamente presentiamo un piano che può esporsi alla critica non è abbastanza
Ma dall'altro può esporsi alla critica che se adesso una stretta ulteriore
Effettivamente porterebbe suoi alcuni comparti dei nostri indusse dei problemi molto se
E noi dobbiamo guardare in faccia degli affetti anche visto sì per cui un'impresa che più pulito e un'altra ma che capita nel Paese sbagliato si trova nei guai e questo alla lunga nel sistema industriale non può funzionare
E quindi bisogna riflettere su questo punto per dar credibilità al processo per l'area dei contraccolpi dall'interruzione John riflette e intanto bisogna allargare assolutamente l'Operazione Kyoto eccetera al vivere civile alla mobilità e trasporti atta a tutta la tutto l'insieme della nostra storia Cordusio siamo già abbastanza
E quindi
Le cose che stiamo facendo adesso Sodom in questi giorni presenteremo il nostro piano in modo più organico ma insomma certamente c'è il mix energetico non mi dilungo
Non mi dilungo alcuni Stati Uniti penso di sì se ci sentiamo Kyoto indovinato per rilanciare il nucleare per esempio una pessima così finché non ci saranno gravi quarta generazione
Certamente dobbiamo sta potentissimi sul carbone
Qui è partito il pallone che questo ogni giorno ce n'è uno sparo che satura di carbone no la linea sul carbone molto semplice noi non chiederemo al TAR Bonora equilibro del ministro evoluzione genetica nazionale
Noi chiediamo semplicemente che ci sia quel tanto di correzione del mistery Carbone può dare in ragione anche della presenza sul fronte tecnologico della nostra della nostra produzione
E quindi noi dobbiamo esserci USA andar fuori da questa cosa naturalmente partecipato la ricerca Beta buone pulite così via quindi questo non significa che siamo davvero
Significa andare a gas come stiamo andando avendo le infrastrutture per poter saldare Guns antico esso deve essere ricordato e significa rinnovabile fare efficienza energetica che sono impari dalle presenze asiatica la chiave sulle quali anche le agenzie internazionali disegno la possibilità di sedare alternati
Ecco sulle rinnovabili fatemi dire una cosa so che qui ci sono operatori che che che sono fatemi dire una cosa
Noi rilanceremo siamo in ritardo abbiamo dei ritardi rilanceremo questa politica
Restiamo Leanza stiamo vedendo
La rilanceremo magari differenziando le famiglie di di di fonti eccetera in modo da garantire sistemi regolative di incentivazione eccetera Bene equilibrare eccetera eccetera
Questi sistemi di incentivazione perché per favorire questa questa code rimettersi dentro del della birra diciamo così allora che può essere o per via di certificati verdi mercato eccetera o per via di tariffa o cose ma il punto principale
Di questo per l'azione non è la cosa di cui discutiamo sempre ma come si fanno dall'incentivi come Licata
Fisicamente si fanno o non si fanno queste rinnovabile
Perché se no noi creiamo delle distorsioni del sistema
Gravi
O interni di presse certificati verdi e di rendite di posizione o in termini trasparenza dei sì di questi sistemi e io non ci starei queste cose qua
Quindi il tema per esempio dice Silvestrini del tavolo regioni ecco dove si mette in fila
Come sono i sistemi su autori latini quali sono obiettivi a scale regionale di cosa stiamo parlando concretamente quando parliamo di fonti eccetera eccetera
Adesso diventa dirimente dobbiam partiva da lei ecco un appassionato di come spesso prima di tutto di vedere tocca Matri tutto però in generale non appassioniamo ci solo discutere se me li certificato verde o meno per vedere passione abusi discutere come succo succede concretamente perché sa negli ultimi anni non abbiamo più siamo siamo stretti quindi se abbiamo più la domanda che va offerti
E efficienza energetica l'abitare e il muoversi e come producono l'impresa e qui faremo misure facciamo misure dice Silvestrini anche radicalmente nuove in campo delle Tiresia
Sui correggeremo dei ricambi diciamo deve verso consumi dur di beni durevoli che abbia un minore impatto delle missioni impatto ambientale si dà più tumori Sarti e promesse eccetera eccetera
Ecco fatemi dire una cosa finale però c'è il tema dei temi perché a volte rischiamo di guardarla più nobile alla foresta adesso
Io rivolgerò un appello li indusse te stimoli motori elettrici se ricambio poco senso tanti centesimi perché ci sono altri Paesi che ho visto che mi hanno al migliore efficienza senza che ci sia stata vigente il perché poi
Se non metteremo degli stand perché qui bio andare un po'sul battere sulle rare che bionda un po'l'incentivazione un po'di standardizzazione prende la misura giusta difficile però ecco cerchiamo di non imporsi al sì in un sistema di incentivi che poi bisogna anche andare no ecco quindi vediamo di darsi ecco però poi ci sono il dei temi clou che sono strutturali
E che si devono appassionare i prossimi anni uno di questi è il tema delle ferrovie delle ferrovie perché noi avremo un raddoppio più del raddoppio il solo sul in tre quarti al Paese
Delle capacità potete la potenzialità produttiva del sistema ferroviario perché l'alta capacità quelle bianche Mata fin qui apprezzarla bisogna chiamarla trasporto regionale
Non so se saremo capaci però di di approfittarne per in termini di liberalizzazione di attori industriali di Investimenti di gestioni servizi però sia chiaro che noi possiamo fare un'operazione storica potenzialmente storica nell'utilizzare le potenzialità un sistema ferroviario che sul piano delle lire infrastruttura c'al duecentocinquanta per cento di tracce in più nella parte più trafficata di questo Paese qua io credo che
Ecco un bell'obiettivo Kyoto sarebbe questa questa straordinaria cura del ferro che potremmo fare in occasione della nuova infrastruttura dovuta ad impegnarsi nei prossimi cinque o dieci anni
Con dei risultati credo che sarebbero bastasse clamoroso grazie
Grazie ministro
Io
Vorrei prendere spunto da una considerazione che ha fatto il ministro sullo sviluppo tecnologico perché credo che
è molto importante capire la tecnologia dove si sta muovendo ponendo da questo un quesito al presidente di Enea paga netto e cioè cosa sta facendo la ricerca dove si sta muovendo quali sono le sfide che si sta ponendo la ricerca nel campo in particolare delle fonti energetiche rinnovabili posto che è vero che oggi bisogna pensare a quelle che sono le tecnologie che industrialmente funzionano e quindi bisogna rapportarsi a quelle per fare e per raggiungere gli obiettivi di Kyoto ma bisogna anche pensare al domani perché solo attraverso domani poi anche tutta la componente incentivi potrà beneficiarne
In particolare mi riferisco fotovoltaico l'Italia è considerato il primo Paese industrializzato che raggiungerà la parità in Rete proprio qui in virtù di questo sviluppo tecnologico presidente pagati
Io avrei bisogno di qualche slide
Non so se c'è qualcuno che può attivare
Intanto
Rispondo alla sollecitazione
Che mi è stata fatta dicendo
Occorre secondo noi distinguere due aspetti
Che riguardano il modo di ridurre le emissioni di CO due il modo di rispondere alla sfida climatica
Del cambiamento climatico e precisamente un modo che utilizza le tecnologie disponibili oggi non bisogna dimenticarci che c'è una possibilità di agire subito
è un modo che invece pensa naturalmente fin da ora alle tecnologie nuove che possono essere messa in campo
Faccio questa distinzione perché bene tener presente
Che secondo
L'Agenzia Internazionale dell'Energia che ha fatto scenari molto interessanti
Possibile ridurre con interventi su l'efficienza energetica
Di molto
Il la CO due nell'atmosfera e questo è importante perché se si guarda alle proiezioni che sono state fatte dall'agenzia si vede che di qui al due mila trenta
Dal ventinove per cento e il trentasei per cento rispettivamente possono venire da misure di efficienza
Che riguardano le tre città e riguardano
I combustibili fossili quindi riduzione di C o due che nasce da un effetto efficienza le fette efficienza e quello a cui faceva riferimento il ministro Bersani
Quando faceva riferimento alle cose che si possono fare fare subito
A cominciare da quello che lui ha citato
La sostituzione dei motori elettrici
Secondo calcoli che vengono fatte quattordici per cento circa dei consumi elettrici nell'industria verrebbero meno se si cambiassero se si modificassero i motori elettrici
Mettendo ma tra le voci più efficiente già disponibili sul mercato non c'è bisogno di aspettare naturalmente qui viene un punto che sollecita così la mia professionalità a dire come si fa
Giustamente
Veniva detto ma non c'è mica bisogno di incentivi
Necessariamente visto che in altri Paesi la sostituzione motori elettrici
Avviene per l'affetto della riduzione dei costi che nuovi motori elettrici possono portare in qualche caso questo avviene un certo numero di casi anche il nostro Paese naturalmente cui gioca la particolare struttura produttiva che è una struttura produttiva di piccola e media impresa per quale naturalmente avendo poche risorse finanziarie non necessariamente vogliono dedicarle alla riduzione dei consumi elettrici magari tengono più vantaggioso fare di intervenire su altri
Asset delle imprese ma questo è un punto su cui la politica economica può intervenire indicando
Convenienze diverso e attraverso una precisa
Parametrazione delle cose che le imprese possono fare per ottenere qualche vantaggio non necessariamente in termini di incentivi finanziari l'altra questione è quella naturalmente delle Cobelli né fare edifici più efficiente energeticamente è una cosa di grande importanza i consumi domestici gli elettrodomestici il consumo degli autoveicoli che certamente decisivo l'illuminazione pubblica
E anche pensate la stand-by dei nostri apparecchi elettronici
Degli televisori che sono calcolate incidere per il quattro per cento sui consumi elettrici è che potrebbero certamente avere un ruolo importante ma
Questi amo parlando
Di qualcosa che si realizza in termini
Ma poi
E in termini di tecnologia adatta e vedete nella proiezione quanto incide Demand Side majors cioè le misure prese dal lato della domanda e cioè che riguardano l'efficienza e che riguardano l'elettricità ma anche i combustibili fossili rispettivamente il rosso e il verde di quel diagramma quindi la parte prevalente che può dare un effetto molto importante sulla l'efficienza energetica ma veniamo alla seconda questione
Se la prima quella che a me è stata posta in che modo la tecnologia può intervenire e qui c'è sempre una interessante proiezione dell'Agenzia Internazionale dell'Energia
Avanti che mostra rete quelle colonne quegli istogrammi
Che quelli più alti indicano che cosa succederebbe di qui al due mila trenta o addirittura due mila cinquanta se non si facesse nulla in termini di intervento sulle tecnologie viceversa gli istogrammi più bassi quelli a destra indicano come vedete perché nella C o due si ridurrebbe drasticamente in misura variabile a seconda degli istogrammi e vedete che questo dipende dall'uso di rinnovabili
Da uso di impegno sull'efficienza energetica c'è anche il caso di combinazione del nucleare con altri interventi io credo che il messaggio importante è se si immagina una accelerazione forte
Importante
Della tecnologia allora noi abbiamo effetti altrettanto importanti sulla CO due presente l'atmosfera quindi il messaggio è piuttosto chiaro
E riguarda che cosa riguarda naturalmente
Il ruolo
Delle rinnovabili riguarda il ruolo di
Efficienza energetica ottenuta anche attraverso tecnologie nuove riguarda infine anche la maniera di combinare
Le rinnovabili che ho io credo che questo è un punto spesso
Poco enfatizzato ma io ho l'impressione che anche qui accade un fenomeno altrettanto significativo di quello dell'intervento specifico sulle singole tecnologie perché perché io posso
Fare ricerca e certamente la ricerca nel campo dei film sottili parlo del fotovoltaica la ricerca in materia di biomasse anche qui posso ottenere risultati e tecnologie nuove si sa queste tecnologie consentono l'abbattimento dei costi e sappiamo che le tecnologie che riguarda le rinnovabili hanno un costo maggiore per la produzione necessitano quindi di essere incentivate qual è il problema
Ridurre il costo per unità di energia prodotta e questo avviene soprattutto da verso l'innovazione tecnologica bene ma in che misura c'è una spinta andare in questa direzione questa la domanda che io voglio fare perché l'industria finisce per fare scelte che risentano
Delle degli indicatori di convenienza quindi è vero che ne possiamo incentivare l'una o l'altra l'altra ancora delle tecnologie ma è anche vero che poi la conseguenza complessiva sarà ammantandoli maggiore quanto più ci sarà propensione a investire
A fare ricerca a fare tecnologia sia sul lato dell'industria che sull'auto
Del settore pubblico certamente Enea sta molto investendo in questa direzione sta molto facendo per dare sollecitazione a questo settore e contribuire Como Nick suo la sua attività di ricerca acché poi nel settore industriale si producano questi cambiamenti che sono necessari però la questione E proprio vero
Che attraverso incentivazione singole tecnologia noi otteniamo rapidamente quel cambiamento tecnologico che l'agenzia internazionale energia ci chiede
Me risposta è che è difficile è molto più facile se riusciamo a integrare le tecnologie perché integrandole
E questo può avvenire attraverso campi microgenerazione distribuita cioè sul territorio si possono mettere insieme su un ambito territoriale naturalmente limitata tecnologie che riguardano il ciclo combinato insieme a tecnologia fotovoltaico biomasse organizzata rispetto al sistema elettrico nazionale
Non indipendente da esso per possono ottenersi dei cambiamenti importanti
Di efficienza delle rinnovabili e quindi di convenienza adottarli rinnovabili quattro si lega anche al discorso che faceva il ministro rispetto a ruolo regioni
Beh che le regioni in questo caso e le collettività distretti industriali o distretti locali
Possono avere una maggiore convenienza interesse adottare queste tecnologie se ne vedono la possibilità di dare servizi a livello della collettività locale
Anche così riducendo la resistenza che noi conosciamo bene
Quella a introdurre forme di produzione di energia sul proprio territorio tant'è che poi si cerca di spostarla su quello del vicino ecco io credo che questo è un punto molto importante in che modo area realizzare non solo la tecnologia e qui Enea sta lavorando su tutte queste adesivo parla ma come fare in modo che entri più velocemente nostro stiam perché il tema è questo si deve cominciare estiva andare rapidamente avanti
Da questo punto di vista da questo punto di vista noi abbiamo ve lo racconto rapidamente per non prendere tempo ma ci sarà poi Modena trasgressione di rappresentarlo
Visto qual è l'Effetto
Più avanti
Ecco quelle affetto che si può temere in termini di riduzione di consumi energetici e quindi effetto anche sul CO due se si mettono insieme
Efficienza energetica
Rinnovabili microgenerazione
Sul territorio ecco vedete
Quella che tendenziale la linea Violante qui stiamo parlando se tra industriali diventa la linea tratteggiata con un forte abbassamento della quelle che sono i consumi energetici e molto importante dire questo perché significa concretamente affrontare questa sfida
Non soltanto dichiararne l'esigenza io penso che proprio perché come ne siamo convinti della rilevanza di lavorare a fornire tecnologie che siano adatte a fronteggiare questa sfida è importante anche porsi il problema di come sia più efficace
La introduzione e l'utilizzo delle tecnologie ecco perché mi sembra che questa stima che abbiamo fatto ci dice parecchio sull'affetto si potrebbe naturalmente discuterne prima lunga oggi non ne certamente
Non c'è il modo e il tempo per farlo ma io credo che da questo punto di vista c'è una istituzione pubblica Enea che sta lavorando non solo agli aspetti tecnologici ma anche agli aspetti dell'applicazione del come oggi al mondo
O che lo circonda e credo che questo si vede anche da queste professioni Tenenbaum voluto presentarmi e che poi potranno essere oggetto di discussione grazie grazie presidente il pagamento
è ora la parola presidente di Legambiente Della Seta ponendo le due questioni una più generale un commento generale su come
Legambiente vede questa sfida sul sul raggiungimento degli obiettivi di Kyoto e la seconda più specifica e cioè in genere le associazioni ambientaliste almeno nel passato sono sempre state viste come degli enti che anziché aiutare e agevolare lo sviluppo di nuovi progetti li li hanno frenati ovviamente non è un riferimento Legambiente ma è un discorso generale vorrei chiedere al presidente della seta che cosa in concreto Legambiente sta facendo per agevolare lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e non solo sul territorio attraverso le azioni territoriale della della dell'associazione grazie
Sì
Ma cominciando dalla seconda domanda una delle cose che Legambiente ha fatto è promuovere la nascita del Kyoto Club che
Viene anche è molto dalla volontà e dall'iniziativa di Legambiente e cioè mettere in campo l'impegno la responsabilità dell'impresa de che credono nel processo di Kyoto non solo direi non tanto dal punto di vista delle imprese
Per ragioni ideali o o astrattamente ambientali ma perché credono che il futuro delle impresa in particolare il futuro di imprese come quelle italiane che devono sempre di più caratterizzarsi
Nell'innovazione
Passa invariabilmente per una forte adesione a quello che Kyoto rappresenta in ma in generale io credo che anche da da da i primi interventi questa mattina
Esca fuori con chiarezza che ne sappiamo perfettamente
Quello che dobbiamo fare
Per recuperare le norme ritardo che abbiamo dagli obiettivi che il protocollo di Kyoto ci assegna che noi liberamente abbiamo accertato di sottoscrivere con un voto del Parlamento un voto sostanzialmente unanime del nostro Parlamento nella scorsa legislatura
Ritardo non solo rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto ma anche rispetto al cammino che hanno fatto molti dei nostri principali partner europei la Germania nel Regno Unito
Poi si dirà che ognuno di questi Paesi aveva punti di partenza significativamente diversi dal nostro insomma un dato di fatto che regno Unito la Germania sono vicine ai loro obiettivi noi siamo non solo lontanissimi ma ci siamo sempre di più allontanati dovremmo ridurre del se mezzo per cento abbiamo aumentato del tredici quattordici quindici
Sappiamo quello che dobbiamo fare sappiamo i fronti su cui dobbiamo impegnarci
Il primo fonte al fronte sicuramente quello del miglioramento dell'efficienza energetica qui c'è un dato che troppo spesso viene dimenticato il dato che l'Italia era un Paese avanguardia nel campo dell'intensità energetica del PIL
Fino agli anni fa all'inizio degli anni ottanta Vermont per tante ragioni per motivi anche come dire di tipo climatico perché dopo la crisi energetica al settantatré le imprese italiane avevano virtuosamente reagito a quello choc investendo nell'efficienza energetica eravamo tra i Paesi Italia europei dove il contenuto di energia per unità di Pila era più basso abbiamo perduto questo primato completamente per la prima volta nel due mila quattro l'intensità energetica del PIL
Italiano
è salita
Al di sopra della media europea dalla media dell'Unione Europea quindici
E questo è un segno del grandissimo ritardo tecnologico che il nostro sistema paese accumulato in questi anni
Ci ha detto il presidente paga netto appunto di come invece questo sia un fronte decisivo per cercare di accorciare le distanze che ci separano da Kyoto che ci separano tanta parte del resto d'Europa
Sappiamo che dobbiamo puntare sulle rinnovabili sappiamo che uno dei settori più delicati del nostro che fa così cattiva la nostra performances rispetta Kyoto è quello dei trasporti
Insomma sappiamo tutto di quello che non va da questo su questo piano su questo terreno nella lotta i mutamenti climatici in Italia sappiamo tutto sulle cose
Che dobbiamo fare sappiamo anche però che la strada da percorrere è moltissima e che non si può lasciare alla buona volontà dell'impresa e dei cittadini delle famiglie
Questo sforzo se non vengono segnali complessivi chiari da parte della politica da una parte credo anche dell'economia
La politica in parte ha cominciato a fare il suo mestiere ne abbiamo apprezzato
I contenuti della dell'ultima finanziaria per quanto riguarda insomma il tentativo di ridare di rimettere in movimento
Il settore per esempio delle rinnovabile anche il processo di miglioramento dell'efficienza energetica nei consumi in particolare in particolare nei consumi
Delle famiglie nei consumi legati anche al settore abitativo residenziale però bisogna chiuderlo questo cerchio perché questo cerchio non è ancora chiuso faccio qualche esempio in Italia non esistono ancora linee guida nazionali
Per quanto riguarda le rinnovabili e questo consente alla Sardegna
Di decidere in maniera Autonomie unilaterale secondo noi profondamente sbagliata come dicemmo a suo tempo al governatore Soru la moratoria sull'eolico a proposito Dini in via di ambientalisti che non vogliono fare le cose
Consente alla Sicilia di pretendere la via per gli impianti fotovoltaici
Insomma consenta ognuno di fare il comodo suo
In particolare a molte regioni di muoversi in ordine sparso con risultato che in Italia non c'è forse infrastruttura che debba attraversare una giungla di autorizzazioni di opposizioni così fitta e così spesso
Complicata data da nella quale districarsi come le infrastrutture per produrre energia pulita
Ecco fare rapidamente le linee guida che ricordo non è un compito che spetta al Parlamento un compito che spetta esclusivamente al governo serbo un concerto tra il ministro è seduto a questo tavolo e il ministro Pecoraro Scanio forse farle queste linee guida potrebbe davvero cominciare a chiudere il cerchio consentirà all'Italia di passare dal sedici per cento di rinnovabili che oggi sono la quota della produzione elettrica al venticinque per cento che l'Unione europea e il Governo italiano ricordo si sono dati come obiettivi ne siamo spesso abituati a darci da soli degli obiettivi ambiziosi e poi dimenticarci che vanno anche raggiunti e bisogna anche mettere in campo
Le politiche per raggiungerli serve questo serve poi una politica io adesso non voglio usare parole che oggi non vanno di moda come pianificazione ma insomma serve una politica complessiva
Nel campo delle scelte energetiche anche a proposito di altre opzioni che oggi sono in campo io oggi non voglio parlare di carbone carbone pulito di carbone un pulito
Il carbone pulito è intanto è un dato obiettivo dal punto di vista di una serie di impatti locali della produzione di energia da carbone però non c'è ad oggi tecnologia che cancelli una verità molto semplice e che qualunque studente universitario conosce e cioè per ogni kWh di energia elettrica prodotto col carbone si emette nell'aria nella postare una quantità di CO due è molto più alta di quella messa con un kWh prodotto persino con l'olio combustibile di un kilowattora prodotto con il gas non parliamo ovviamente moratoria prodotti con fonti pulite allora bisogna sapere che per ogni kilowattora riconvertito a carbone
Aumentar la necessità di produrre energia in particolare energia elettrica con le fonti rinnovabili questo ragionamento non può che venire in un quadro complessivo che sia una conferenza sull'energia il clima che sia quello che il governo deciderà di fare ma certamente non si può lasciare ai vari attori per quanto importanti siano all'ENEL
O agli altri grandi attori del nostro settore del nostro mercato energetico la scelta su quali siano le opzioni strategica la voce trasporti anche questa è una è un tema e chiudo su cui serve un po'più di chiarezza mentre sono venuti dal governo segnali importanti sul terreno delle politiche energetiche legate al miglioramento dell'efficienza e anche allo sviluppo delle rinnovabili la politica i trasporti è ancora molto afferma ed è io credo ancora abbastanza ferma allo scenario degli ultimi sei anni allo scenario fissato delineato dal governo Berlusconi in cui ancora una volta le scelte erano tutte scelte che andavano in controtendenza rispetto a Kyoto e cioè consolidare il predominio della strada
Tra le mobilità tra le modalità di trasporto l'ultimo elenco di opere presentate al ministro Di Pietro sostanzialmente sono uno screening della legge obiettivo che non rappresenta e non introduce nessuna elemento di innovazione che io credo che da questo si debba partire chiudo davvero credo che anche il mondo
Che rappresenta gli interessi dell'impresa debba fare uno sforzo in più anche perché oggi il problema non è quello di un conflitto tra ambiente economia che bisogna cercare di mediare
Il problema oggi è che l'economia italiana deve capire che il suo futuro è molto incerto se non scompare anche dal punto vista economico produttivo competitivo se non scommette Ara
Sulla sfida di Kyoto a me dispiace un poche mentre negli Stati Uniti
Grandi impresa e sono la punta di diamante della pressione sull'amministrazione Bush per indurla a ritornare sulla sua scelta di uscire da Kyoto in Italia bisogna dircelo
Al di là dei tanti casi virtuosi rappresentati del Kyoto club il mondo della rappresentanza industriale il mondo confindustriale è su una posizione molto arretrata
Considera Kyoto un ostacolo un laccio considera Kyoto in qualche misura forse una necessità ma non ne capisce almeno non mostra minimamente di capirne l'utilità anche strategica e anche competitiva e io credo che anche su questo terreno serva forse uno sforzo di innovazione culturale un po'maggiore di quello che avvenuto finora bene grazie presidente della setta
Io
Sull'onda di questa chiamiamola così provocazione
Passerei ora la parola la la presidente Marcegaglia in rappresentanza di Confindustria sapete che Emma Marcegaglia vicepresidenti Confindustria che tra le sue deleghe proprio l'ambiente l'Energia nessuno meglio di lei può darci una visione oggi
Sulla su come il tema Kyoto viene vissuto su come l'industria italiana si sta muovendo
Come osservazione credo che sia importante anche mettere sul tavolo quello che è stato discusso finora e cioè che Kyoto può essere vista anche come grande opportunità per le per le aziende italiane di crescere in un settore nuovo innovativo dove già in altri paesi industrializzati queste industrie nate e cresciute si è consolidata ma al fine di far sì che questo succeda bisogna che il governo tracce delle linea chiare linee guida chiare e delle norme che poi vengano rispettate e coerenti con questi obiettivi grazie ma
Grazie buongiorno a tutti mi scuso per essere arrivata con un po'di ritardo dovuto un ritardo di aereo ma devo dire che ho ero in tempo per sentire l'introduzione la provocazione che Della Seta fatto rispetto alla posizione di Confindustria sul tema dichiarato
Ma su questo invece io voglio dire delle cose molto chiare che sono queste
Prima di tutto non è assolutamente vero che l'industria italiana considera come dire il tema della DDR riduzione dell'emissione di CO due un vincolo necessario e basta
Ci sono tutta una serie di iniziative di in prese che invece vanno nella direzione di valorizzare l'idea di un investimento in tecnologia in nuovi impianti sulle rinnovabili ce ne sono molti
C'è devo dire la la la sento continuamente una consapevolezza maggiore sul fatto che il tema della tutela dell'ambiente il tema dei cambiamenti climatici il tema di una di una mettere insieme e trovare un equilibrio tra competitività qualità della vita qualità ambientale è un tema assolutamente essenziale che ne dobbiamo prendere e dobbiamo vincere sia come cittadini come imprenditori
Però visto che facciamo un mestiere che ci richiede un pragmatismo molto chiaro oltre a a una una visione su quale deve essere il futuro delle nostre impresa nel nostro Paese
Diciamo delle cose altrettanto chiare quindi non è vero che dici viviamo questa cosa semplicemente come un vincolo
C'è una maggiore attenzione rispetto al passato sulla la sfida tecnologica di Investimenti imprenditoriale che il tema generale cambiamenti climatici pone c'è però una sana e secondo me assolutamente come dire chiara preoccupazione su come non tanto sugli obiettivi di riduzione del mi sei C o due succhiotto
Che condividiamo ma su come questa politica viene portata avanti e la nostra posizione molto chiaro su un punto cioè che l'Europa in particolare il nostro Paese ma adesso parlo più in generale dell'Europa è giusto che abbia e una leadership su questo tema della lotta ai cambiamenti climatici è giusto che la sua leadership alla esegua la porta avanti soprattutto nel cercare in modo molto forte di coinvolgere tutti gli altri Paesi che sono oggi i più grandi inquinati che che che stavano sono già e diventeranno sempre più futuro i maggiori emittenti di C o due quello che noi non condividiamo il fatto che l'Europa si ponga degli obiettivi unilaterali di riduzione delle emissioni senza invece uno sforzo altrettanto forte politico di come dire di di leadership nel coinvolgere in modo forte e tutti gli altri Paesi
Credo che siano stati citati anche da Silvestrini in apertura sono molto chiari nei dati dell'Aja sull'out Lucca energetico dei prossimi trent'anni è molto chiaro che nei prossimi anni Cina
La Cina già nel due mila e ciliegi diventerà il maggiore emittente di C o due supererà agli Stati Uniti e che nel due mila trenta India e Cina e i Paesi diciamo emergenti saranno responsabili
Del settanta per cento degli aumenti delle Midi dicitur quindi il tema è che se noi non arriviamo a un accordo mondiale per ridurre in modo chiaro con un piano molto chiaro l'emissione di CO due e ci poniamo solo degli obiettivi unilaterali abbiamo due e dei due fatti negativi il primo che non risolviamo il problema del cambiamento climatico perché la la vera il vero tema è che probabilmente ci sarà un effetto di delocalizzazione verso Paesi dove non ci sono queste regole quindi probabilmente a livello mondiale l'emissione aumenteranno il secondo che appunto creiamo un problema competitivo unilaterale a carico delle aziende
Europea rispetto ai propri competitori quindi non è assolutamente vero che noi non condividiamo
Il tema della guerra i cambiamenti climatici e molto preoccupante molto forte
Non è assolutamente vero che non vediamo in questo anche un'occasione straordinaria di innovazione tecnologica di cambiamento in qualche modo anche di modello industriale
Contestiamo che questo venga messo a carico esclusivamente delle imprese europee per i motivi che dicevo alla fine non ottiene il risultato e crei un problema competitivo
Molto pesante sulle sulle imprese peraltro ci sono una serie di studi anche della Commissione europea
Che evidenziano che anche solo una riduzione del dieci per cento ulteriore di emissioni potrebbe creare uno svantaggio competitivo molto pesante sulle in prese europee quindi il tema è proprio questo la sfida c'è è molto chiara bisogna trovare i meccanismi per coniugare competitività con appunto il la giusta tutela dell'ambiente e questa sfida tecnologica
Io credo che le strade per fare delle cose concrete ci sono Kimi ha proceduto mi pare le abbia già evidenziate
Io credo che ci sia un tema assolutamente importante di azione rispetto all'efficienza energetica
E voglio sottolineare che su questo Confindustria si sta muovendo in modo forte peraltro abbiamo una serie di iniziative in comune anche con il professor paga netto dell'Enea per partendo da casi concreti anche sul territorio
Valorizzare casi positivi dati efficienza energetica e portarli
Alla all'attenzione di tutto perché penso che su questo tema
Dell'efficienza energetica le cose da fare sono chiare molta formazione molta anche informazione dei dei dei casi positivi e di quello che si sta facendo un me un benchmark anche mondiale su come si può ci si può deve muovere credo che ci sia un tema molto importante lo succeda prima anche di politica industriale chiara ordinata sui tema dell'efficienza energetica devo dire che anche noi abbiamo come dire visto di buon occhio a le iniziative in finanziaria mi pare che il ministro abbia il sette febbraio annunciato un pacchetto
Che prevede una serie di decreti attuativi sulle disposizioni contenute nella Finanziaria due mila sette sull'efficienza energetica che è molto importante che poi le norme che escano siano molto chiare molto facilmente applicabili con il modo semplice e che siano ovviamente su tutta la gamma
Delle azioni che si possono fare per raggiungere un buon livello di efficienza energetica quindi certamente sull'industria anche se voglio sottolineare che in realtà l'industria italiana pure e questo è vero quello che dice Della Seta avendo perso alcune posizioni rispetto al passato mantiene un livello di efficienza energetica superiore alla medio pena ma ci sono altri ma comunque tutto quello che si può fare per migliorare ha fatto e io vedo anche in questo senso una sensibilità molto forte da parte del nostro mondo per fare su una serie di iniziative concrete di efficienza energetica
Ma come è già stato detto è molto importante che si agisca in modo chiaro concreto anche sugli altri settori dove c'è uno spazio enorme per fare efficienza energetica penso ovviamente a residenziale dove c'è molto da fare
Penso alla ai trasporti penso agli elettrodomestici ecco anche su questo io chiedo che nel più breve tempo possibile debbano essere emanate norme chiare
Semplici applicabili che nel giro di poco di un tempo ragionevole ci portino a ottenere dei risultati positivi di efficienza energetica
L'altro tema importante per raggiungere gli obiettivi di Kyoto è certamente il tema delle fonti rinnovabili su questo
Sono d'accordo con Della Seta che ci sono cioè la possibilità per l'Italia di raggiungere risultati migliore ecco però aggiungo che su questo anche qui bisogna poi essere assolutamente coerente non lo di colui che lo è ma in generale sulla politica governativa e anche a livello regionale e territoriale
Per far seguire alle enunciazioni poi i fatti allora se noi pensiamo che gassata sia uno dei modi migliori per o raggiungere obiettivi di Kyoto è evidente che poi i rigassificatori li dobbiamo fare non possiamo dire che non vanno fatti perché oggi sono superati
Da altri molti per fare arrivare i case rigassificatori vanno fatti che stanno facendo in tutto il mondo anche lui le previsioni dell'Aja evidenziano che ci sarà una grande crescita di Investimenti sui rigassificatori allora noi dobbiamo farli dobbiamo vere
Iter che facciamo in modo che la la la la la durata dei tempi per arrivare alla costruzione all'inizio di una costruzione di una rigassificatore non siano decenni ma siano pochi anni come succede negli altri negli altri Paesi credo che sul tema del carbone pulito mi rendo conto che come dire
è un po'in contrasto con la logica di Kyoto però anche su questo stiamo molto attenti studiamo osterie cerchiamo di essere molto vicini e molto protagonisti della tecnologia che può migliorare
Voglio anche come dire sottolineare non lo faccio certamente solo io lo fa Lajolo fanno molti degli studiosi che anche il tema del nucleare secondo me va guardato senza ideologia in modo molto pragmatico seguendo i temi della ricerca perché non v'è dubbio che anche il nucleare per quanto riguarda gli obiettivi di Kyoto a una serie di vantaggi che non dobbiamo dimenticare quindi la nostra posizione su questo è in modo molto pragmatico e non ideologico seguiamo la ricerca cerchiamo di capire bene
Come come ci si sta muovendo e non diciamo unno a priori ma teniamo come dire gli occhi aperti su quello che sta succedendo
C'è poi anche il tema dei biocombustibili e biocarburanti che a un altro tema molto importante e voglio anche sottolineare un altro aspetto importante che riguarda anche il tema dei rifiuti del CDR anche su questo voglio sottolineare che spesso quando si parla di rinnovabili nel nostro Paese
Il tema come dire
Del del del dei rifiuti e della parte della frazione biodegradabile dei rifiuti non viene considerata e anche qui invece ci sono c'è una direttiva europea che parla chiaramente di questo tema e ci sono degli studi molto evidenti peraltro anche del Politecnico di Milano
Che evidenziano che c'è un contributo energetico positivo della componente biodegradabile l'impegno elettrici
E che appunto questo in qualche modo può contribuire agli obiettivi di Kyoto quindi io credo che la nostra possibilità di raggiungere come dire in modo sanno concreto senza dare senza creare troppi problemi ai nostri temi di competitività
Ci sono cioè la l'Italia alla possibilità di prendere questa strada è molto importante che però si facciano scelte di politica industriale coerenti con gli obiettivi che vengono enunciati
Credo che la gamma di azioni da fare si ampia sia abbastanza condivisa quindi in finora rivestimento in rinnovabili investimento forte politica industriale molto forte sull'efficienza energetica biocarburanti biodiesel tutta la parte ripeto il nucleare
Ma ribadisco e chiudo su questo
Non possiamo non considerare anche i temi di competitività quindi il nostro tema sul secondo piano nazionale di allocazione che ha lo studio della Commissione europea mi pare d'aver capito che ministro Bersani
Lo discuterà proprio nei prossimi giorni è un tema assolutamente rilevante e quindi io credo che già questo piano che è stato approntato è un piano che vede delle riduzione di emissioni importanti una serie sacrifici per la nostra industria quindi questo piano deve essere portato a casa
Dalla governo italiano non possiamo pensare a ulteriori riduzioni
E soprattutto io penso che il governo italiano
Dovrà dare delle risposte molto chiare la Commissione europea appunto su che cosa intende fare sugli altri gli altri comparti dove bisogna fare riduzioni di emissione di CO due in particolare sul residenziale sui trasporti dove invece fino ad oggi le risposte non sono state giudicate sufficientemente esaustive dalla Commissione europea qui ritorna il tema di prima su questi settori su questi comparti bisogna fare una politica vera concreta semplice applicabile
E che possa portare a dei risultati concreti nei prossimi nei prossimi anni concludo dicendo che appunto l'impegno mio personale di Confindustria su questi temi eh
Fortissimo e che io penso che invece l'industria italiana
Certamente va stimolata può fare molto meglio mai intrapreso una strada di assoluta medio assoluta consapevolezza che il proprio modello industriale deve comunque modificarsi che va fatto con una gradualità che è legata anche ai tempi dell'innovazione tecnologica che non possiamo essere gli unici a farla ma fama fu fatta a livello globale ma posso dire con tranquillità che questa consapevolezza è molto forte e che i penso che già nei prossimi anni si vedranno grandi investimenti da parte dell'industria italiana su questo tema delle rinnovabili e dell'efficienza energetica grazie grazie
Io vorrei rivolgere adesso
O dare la parola idolo un chi vicepresidente della della Commissione ambiente del Senato e anche ex ministro dell'Ambiente quindi a una lunga conoscenza di tutto il tema ambientale partendo da un passaggio della relazione della dottoressa Marcegaglia che riguarda i rifiuti
Perché si parla tanto di biomasse come fonte energetica rinnovabile ma non si parla devi del contenuto di biomassa all'interno dei rifiuti
Emma Marcegaglia ha citato uno studio del Politecnico che porta a undici milioni di tonnellate
La potenziale riduzione della CO due in Italia usando la biomassa contenuta nei rifiuti allora idolo che mi rivolgo
Con questa iniziale domanda e ovviamente è un commento più generale specifico della sul tema in dibattito oggi grazie
Sì io mi scuso per il ritardo ma come sapete al Senato abbiamo una maggioranza che può fare a meno di molti numeri
Dovrò andare via subito perché abbiamo votazione prevista verso le undici e qualcosa
No il tema dalla biomassa nei rifiuti e risolto dalla direttiva europea del settore la biomassa i rifiuti contengono biomassa la biomassa vari utilizzata recuperata come materia quando possibile e con priorità ma anche come fonte di energia rinnovabile perché tale la la qualifica la direttiva europea sui rifiuti
Che mette la quota biodegradabile dei rifiuti fra nella definizione di fonte rinnovabile
Vuole partire citando Bill Clinton che individua e ringraziando che otto club per questa ottima iniziativa per le tante altre che ha fatto
In questi anni
Dice Bill Clinton in un intervento a Montreal che stato da molti apprezzato
Alla Conferenza delle parti
Dice ci sono due ostacoli principali per proseguire sulla via di Kyoto una che l'osservazione generale fatta più le contee le quote eloquentemente di quanto possa fare io cento anni fa da Machiavelli
Non c'è nulla di altrettanto difficile negli affari umani quanto cercare di cambiare l'ordine costituito delle cose
Perché quelli che dal cambiamento verranno colpiti sono abbastanza certi delle loro perdite mentre quelli che ne beneficeranno sono incerti del loro guadagno
La seconda osservazione sempre cito Bill Clinton e che l'economia basata sulla vecchia energia è ben rappresentata ben finanziata ebbene insediata politicamente
La nuova economia che la nuova Energia e per la maggior parte intraprendente creativa ma è ancora sotto rappresentata anche sul piano politico
Penso che bisogna tenere ben presente questa situazione avere
La consapevolezza che benché si debba cercare un vasto consenso ci sono dei dei nodi da approfondire se davvero vogliamo affrontare il tema della crisi climatica
Voglio entrare nel merito di due non perché siano i soli ma che io vedo come i principali per il nostro Paese
Le le emissioni di CO due di sono cresciute in due settori in particolare nel settore dei trasporti e nel settore della produzione di energia elettrica
Nel settore dalla e trasporti dal due mila al due mila e cinque del ventitré per cento nel settore della produzione di energia nello stesso quinquennio del ventun partite entro
Le emissioni nel settore della produzione di energia elettrica negli ultimi cinque anni sono cresciute di più che nel settore dei trasporti dieci milioni di tonnellate
In più cinque milioni di tonnellate in più nel settore dei trasporti
Quindi è vero che c'è un problema di crescita diffusa il tema dei trasporti non va sottovalutato ma il nucleo duro dalla crescita maggiore o resta in Italia la produzione di energia elettrica
Nel due mila e quattro sono stati prodotti quarantacinque terawattora di energia elettrica con il carbone il quindici per cento dalla produzione nazionale nel novantanove erano meno della metà
Le nella un programma di convertire a carbone altri cinque mila megawatt entro il due mila e nove per portare al cinquanta per cento la propria produzione di energia elettrica col carbone
Con le tecnologie attuali le emissioni di tale incremento circa cinque milioni di tonnellate ogni mille megawatt comporterà emissioni di venticinque milioni di tonnellate di CO due
Se questa potenza fosse alimentata aumentano avremmo tredici quattordici milioni di tonnellate in meno della metà di quelle delle centrali alimentate a carbone
Per compensare queste emissioni avremmo bisogno di circa quattordici mila megawatt di eolico contando poco più di due mila ore hanno il funzionamento produttivo
Dell'eolico e sei mila ore quello di una centrale a carbone cioè sette volte gli impianti eolici attualmente installarli quindi qui il problema c'è
Quindi qual è il mix energetico sessanta per cento si già diciamo fra centrali in esercizio e centrali in via di costruzione a gas
Se noi puntiamo ed al secondo tema al venticinque per cento come obiettivo europeo di rinnovabili arriviamo se non faccio male i conti all'ottantacinque per cento giusto resta un quindici per cento
Ora il quindici per cento è la quota attuale del carbone
E a me pare evidente siccome l'aritmetica non è un'opinione che se noi facciamo crescere la quota di carbone limitiamo la possibilità di crescita delle rinnovabili e non credo affatto che il freno in atto sulle rinnovabili sia un freno puramente casuale anche se ci sono motivazioni specifiche
Aggiungo un'altra osservazione che è evidente che il carbone una fonte energetica importante se noi diamo il via libera alla crescita del carbone con le tecnologie attuali
Freni amo freghiamo l'impegno che invece deve essere prioritario verso la cattura il sequestro secondo tecnologie promettenti perché potranno consentire io lo spero perché altrimenti i problemi sono seri
La cattura e sequestro della CO due
Quindi dovremmo dare priorità alla cattura al sequestro della CO due e non far crescere almeno nell'immediato il carbone in Italia perché dovremo prepararci sicuramente nel secondo star di Kyoto ridurlo
Tema io penso assolutamente razionale
Che non può essere
Diciamo tranquillamente by passato
Il tema delle rinnovabili dal due mila al due mila e cinque la propria la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia è passata da cinquantuno terawattora e a cinquanta
è diminuita a causa della flessione della produzione delle centrali idroelettriche
La quota di consumo interno coperta con fonti rinnovabili è ferma da diversi anni intorno al sedici per cento
Per la gran parte idroelettrica cinquantuno virgola cinque terawattora e come media degli ultimi cinque anni siamo lì a cinquantuno virgola cinque terawattora nel medesimo quinquennio la Germania ha raddoppiato le fonti rinnovabili
Assenti mila esserci Seccia seicento megawatt di eolico funzionante
La direttiva europea due mila e uno settantasette indica per l'Italia l'obiettivo del venticinque so che ci sono le interpretazioni su questo venticinque per cento però per fortuna i testi sono scritti ci sono le tre del governo che chiedono il ventidue cinque para il testo dice venticinque
Fra l'altro l'Unione ha scritto nel suo programma venticinque per cento
Di consumo elettrico interno lordo da coprire con fonti rinnovabili
Entro il due mila e dieci
Supponendo che le politiche di efficienza energetica e delle tre carte sono secondo me il pacchetto più positivo che abbiamo varato in questa legislatura abbiano successo
E quindi che abbiamo un consumo di trecentosessanta terawattora nel due mila e dieci le previsioni linea sia quelle più moderate danno un trecentottantotto terawattora al due mila dieci come consumo interno lordo
Noi avremmo dovremmo arrivare a circa novanta terawattora per coprire l'obiettivo del venticinque per cento di rinnovabili del consumo interno lordo al due mila e dieci
Lo ricordo che siamo su una media del cinquantuno virgola cinque terawattora negli ultimi cinque anni e lì fermi anzi l'ultimo anno di meno
Ora con i certificati verdi che nel due mila e sei hanno raggiunto quota tre virgola zero cinque come quota d'obbligo per i produttori elettrici
Quota d'obbligo come sapete non si applica l'intera produzione nemmeno al consumo ma ci alla quota d'obbligo che son circa centosettanta terawattora
Che nel due mila del due mila dieci arriverebbero secondo calcoli sempre dall'Enea del due mila e cinque a centottantaquattro terawattora
Se noi aggiungiamo lo zero trentacinque per cento annuo dei certificati verdi arriviamo una quota di rinnovabili di quattro virgola quarantacinque per cento al due mila dieci
Che significa otto virgola cinque terawattora al due mila e dieci ne mancano cioè trenta all'obiettivo europeo
Con i certificati verdi le rinnovabili al due mila lire e dieci arriverebbero quindi a circa sessanta terawattora cioè al sedici virgola sei per cento
Se invece usiamo la previsione di intervento diciamo Bau due mila e cinque sarebbe il quindici virgola quattro per cento di rinnovabili cioè meno dalla quota attuale
Quanto dovrebbe cresce la quota d'obbligo dei produttori per raggiungere il venticinque per cento anzi cade lo zero trentacinque hanno del tre virgola cinque per cento annuo cioè dieci volte di più evidentemente come meccanismo non può funzionare
Io non nego che sia difficile raggiungere l'obiettivo europeo anche per i ritardi perché uno prima fa i ritardi può arrivare negli ultimi anni dice cavolo quant'è difficile raggiungere il sei virgola cinque per cento dell'Italia come è difficile raggiungere il venticinque per cento però dobbiamo ascoltare i ritardi che abbiamo alle spalle ma anche se spostiamo la data di due anni
Due mila dieci anche se accettiamo la moderazione cosiddetta dall'obiettivo europeo cioè il ventidue cinque ventitré il il il discorso sostanzialmente non cambia coi certificati verdi non ci si arriva ma neanche lontanamente
Io penso che possiamo anche non farcela quello che non possiamo accettare un sistema normativo che prevede di non farcela anziché obbliga a non farcela perché non ti consente di andare oltre
Quindi il sistema va riformato questo è il punto
Talmente importante che credo che richieda un'iniziativa del Parlamento del governo io spero che non ci sia un'iniziativa solo di maggioranza ma che si raggiunga veramente un'ampia intesa su una questione così cruciale
C'è un disegno di legge sette otto sei del che raccoglie tutta l'Unione dalla commissione Ambiente del Senato diciamo che incontra qualche difficoltà nel suo iter
Ci sonda già troppe polemiche io non voglio aggiungere l'M anzi mi danno pure fastidio
Credo però che
Almeno su cinque punti di questo provvedimento bisognerà raggiungere un'intesa ci stiamo lavorando siamo anche abbastanza vicini però l'esperienza e le parole di Clinton insegna no che non bisogna sottovalutare queste questione dico presso cerco di essere più breve a mio parere i cinque punti di questa riforma per sbloccare per cercare di sbloccare
Le rinnovabili in Italia verso l'obiettivo europeo
Bisogna fare c'è serve una riforma del sistema di incentivazione
Possiamo mantenere la quota d'obbligo che non è una dice penso che sia la parte positiva dei certificati verdi quota d'obbligo per i produttori
Però con un prezzo minimo e massimo fissati differenziati per fonte per tutte le rinnovabili con durata prolungata a quindici anni
Si può anche alzare la quota ovviamente non si arriva al tre virgola cinque per cento
Per l'apporto la parte prodotta in più che è la gran parte che ci serve perché arriviamo otto virgola cinque ce ne servono trentotto virgola cinque
Il il GS ritira con un sistema Conto Energia al prezzo minimo fissato per i kWh dei certificati verdi alle stesse condizioni con costi in tariffa a tre
E quindi si si bloccano i tetti si dà un orizzonte accerto al settore sì a mio parere est ci sarà anche un abbassamento del costo unitario
Con questo sistema che sfrutta la maggiore competitività insieme a un orizzonte più incerto
Secondo occorrono norme che assicurino connessione dispacciamento delle rinnovabili anche per gli autoproduttori anche per le piccole impresa anche per le imprese agricole
Che abbiamo poter per beneficiare di un meccanismo di di scambio con la Rete
Per le quote eccedenti ma non essere scoraggiati non lo sviluppo dalla generazione distribuita
Servono quindi gli adeguamenti necessari della Rete
E questo bisogna che si
Faccia diciamo avviando lo da subito terzo punto troppe regioni e troppi Comuni pongono ostacoli allo sviluppo delle rinnovabili sul territorio evidente che se sblocchi amo gli incentivi ma poi non si sblocca non gli impianti abbiam fatto una fatica di Sisifo
Occorre quindi una sede di concertazione coordinamento impulso
Che sia formato dallo Stato e dalla Regione per essere semplice pratico abbiamo un venticinque per cento che vuol dire rispetto ai certificati verdi trenta terawattora questo obiettivo viene ripartito fra le Regioni
E diventa il punto primo delle linee guida per le rinnovabili le linee guida non si fanno per dove non si fa alle rinnovabili va vanno fatte per farle le rinnovabili con l'impegno ovviamente si spera di tutti o perlomeno
Di tanti
Una riforma quarto punto delle procedure di localizzazione di realizzazione dell'Inter delle fonti rinnovabili quelle vigenti sono troppe lunghe incerte e purtroppo spesso inconcludenti
Quinto serve un potenziamento del supporto tecnico a una politica di generazione distribuita per i comuni e le piccole imprese anche per i cittadini un'Agenzia per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e visto che ci siamo dell'efficienza energetica
Vogliamo farla nell'ambito dell'Enea
Non sono entusiasta dell'idea il più giovane dall'Enea sono mediamente più vecchi di me
Li ordinati ma riordiniamo l'Enea ma con l'impegno con la prossima Finanziaria che facciamo mille assunzioni di giovani tecnici ingegneri laureati e motivati
Che facciano che facciano da supporto
A questa innovazione energetica fondata sulla generazione distribuita e finalmente non abbiamo le competenze per dire se ma forse ma per far procedere gli impianti utilizzando le vastissime potenzialità sono sommerso come penso molti di voi di condutture d'acqua per per acquedotti sono e si potrebbe metter la centralina mini idro canale d'irrigazione dove si potrebbe mettere però nessuno sa come nessuno gli dà una mano
E e non c'è un quadro che consente di sviluppare questo nuovo sistema di energie rinnovabili distribuite sul territorio che possono anche diventare un business in Germania mi mi mi centosettanta mila occupati nel settore ho concluso
Quindi la questa crisi climatica non può essere affrontata senza convinzione senza riforme incisive questa convinzione anche una grande occasione per l'Italia non è solo un vincolo davvero una nuova opportunità
Grazie grazie a Edo Ronchi grazie per questa relazione darei
Adesso iniziò la seconda parte del panel invitando anche a Andrea va al calo da e Giuseppe Onofrio qui al tavolo e chiedendo pagare relatori precedenti se gentilmente ci fanno spazio inizierei da Massimo Orlandi che l'amministratore delegato di Sorgenia che presidente del Kyoto Club chiedendo Luís
Una visione da un punto di vista proprio dell'operatore su questi temi cioè quali sono le sfide che un'azienda come Sorgenia sta affrontando come le sta affrontando e come si coniuga l'obiettivo di Kyoto anche un obiettivo di riduzione dei costi di produzione dell'energia elettrica
Grazie buongiorno di nuovo
Approfitto di questa opportunità per dissi
Spiegare come un'azienda e quindi il mondo produttivo in credo in senso lato
Possano declinare nei fatti e colazioni una strategia che abbia a che fare diciamo con tutta la problematica dei cambiamenti climatici e in particolare abbiamo con le emissioni di anidride carbonica
Tavole le modalità per
Fare in questo settore sono passando da sono quattro grandi capitoli prima quello della ricerca sviluppo
Il secondo è quello della promozione dello dalla ricerca di dispositivi che permettano di fare risparmio energetico meglio efficienza energetica
Il terzo capitolo che è per certi versi è quello più importante dal punto di vista dei risultati anche gli investimenti che richiede quello di investire promuovere realizzare impianti con aveva del settore la produzione ricevette legare con la tecnologia o le tecnologie che di volta in volta hanno le migliori performances in termini di bassa emissione specifica anidride carbonica e quarto lo sviluppo le fonti rinnovabili
Vi dico brevemente cosa Sorgenia sta facendo o su questi quattro capitoli partendo dal primo con la ricerca e sviluppo che purtroppo per la dimensione stessa nostra azienda che azienda abbastanza grande ma certamente non è uno degli operatori dominanti siamo un nuovo entrante nel settore energia anche se ne oggi siamo tra i primi quattro o cinque elettricità e nel gas ecco in una situazione del genere noi abbiamo scelto perorò la strada che è un po'innovativa nel mondo l'energia e l'abbiamo mutuato dal mondo dell'informatica abbiamo fatto un un fondo per ora in California
Un fondo sia di Venture Capital e più specificatamente che sta investendo su o aziende in fase di sviluppo spesso delle diciamo degli spin-off e dal mondo universitario in tecnologie pulita in tecnologie per l'ambiente
La Società Sorgenia investito anzi è impegnato su questo fondo già quaranta milioni di dollari
E stiamo raccogliendo adesioni di altre aziende altre istituzioni italiana e non con l'obiettivo di arrivare ad avere una capacità di investimento quindi in settori ad alta opportunità d'alta diciamo o promessa tecnologica nel mondo ambientale per circa ottanta milioni di dollari
Ovviamente l'azienda come la nostra che ha solo sette anni non ancora una struttura di ricerca e sviluppo propria qui abbiamo scelto questa strada che fra l'altro ha portato fortuna soprattutto al mondo dell'informatica dell'elettronica
Fatto iniziando in una in uno stato qual è la California che a dispetto diciamo la partenza degli Stati Uniti rappresenta un po'un'eccezione da una cultura ambientalista la stizzita ambientalista dello sviluppata ormai da decenni che la porta in tanti settori all'avanguardia in più in questo posto in particolare c'ha questa cultura molto sviluppata diciamo di start up di aziende così diventi Venture Capital
Ovviamente stiamo collaborando strutturalmente con la cui versione italiana
E dove però diciamo la cultura e la modalità di affrontare i problemi sono un po'diversi però diciamo come azienda ci stiamo facendo carico anche di massimizzare il rapporto con il mondo accademico tra ricerca accademica
Do io sia italiane per cercare di affrontare alcuni temi specifici
Il secondo capire cosa risparmi eleggere come abbiamo o comprato la società che si chiama è vigente sta lavorando in questo settore in particolare abbiamo già sviluppato un dispositivo che fa risparmiare più del trentatré per cento emergere atterrano dominazione pubblica una quantità molto rilevante
E abbiamo recentemente abbiamo fatto degli accordi con nociva danese che ha inventato i dispositivi che spengo gli standby decida di stamattina professor paga netto sono avvenute
Ciabatte se avete presente che quando si spegne il televisore est spengono gli standby sia del televisore tutti gli apparecchi ancillari quale Dio registratore
Piuttosto che il decoder digitale o terrestre
Ecco in questo settore stiamo facendo molto siamo lavorando molto anche sul settore diciamo di risparmio anche nella parte industriale quindi motori e quant'altro è un settore su cui stiamo lavorando molto seriamente credo che speriamo di raccogliere i cui risultati già nei prossimi anni
Veniamo invece da una parte che richiede investimenti un po'più robusti nonché quaranta milioni dalla rosa come la la ricerca siano pochi però diciamo se parliamo di tecnologie mature
Già oggi in condizione di dare miglioramenti sensibili rispetto emissione di CO due
Noi abbiamo in corso diciamo un piano di investimenti primo partito già da qualche anno e che terminerà al due mila dieci
Tra investimenti circa tre miliardi di euro di questi due virgola tre miliardi di euro quindi sono numeri abbastanza importanti sono dedicati a la tecnologia del ciclo combinato che per far riferimento a piano industriale finito per quello che ci riguarda
In relazione per esempio alla media della CO due emessa per ogni chilowattora prodotto in Italia due mila cinque all'ultimo dato diciamo solido che abbiamo a disposizione
Ecco nostro piano di investimenti permetterà al due mila dieci di emettere circa quattro milioni di tonnellate in meno di C o due rispetto alla media
Dell'emissione del due mila cinque ovviamente era mia speranza qui come cittadino come presidente del Kyoto club perché al due mila dieci questo differenziale sarà più basso nel senso che spero anzi son convinto che lo sforzo che stiamo facendo noi ed altri operatori Verre ammodernare il parco centrali ad ore dieci abbasserà la media di emissione di CO due per ogni chilowattora e quindi a quella data
Noi saremo comunque credo migliori della media ma con un differenziale spero per il Paese un po'più basso
L'ultimo capitolo e lasciato per ultimo perché quello un pochino più articolato fa riferimento allo sviluppo di quelle fonti di produzione di energia che non emettono diciamo le rinnovabile in senso stretto
E qui a fianco a un programma di investimenti molto forte campo all'eolico
Molto forte intendo dire di quasi seicento miglia circa cinquecentocinquanta milioni di euro qui come obiettivo piuttosto ambizioso di arrivare a circa cinquecento Mw come avrete visto anche dei numeri citati di me rappresenta una quota rilevante e significativa comunque dell'incremento atteso irruzione eolica del Paese
A sega questo che diciamo a ci vede essere partiti in ritardo rispetto a già tecnologie comunque esistono tanto tempo
E l'abbiamo fatto deciso due anni fa di fare uno sforzo lascia vedere un po'pioneristico per l'industria italiana
Per lavorare seriamente e con un impegno che per ora è unico come entità nel settore fotovoltaico e per darvi un'idea noi al metà del due mila otto la seconda nel due mila otto saremo diventeremo i primi produttori italiani
Dirigeva fotovoltaica con un investimento di circa novanta milioni di euro per quindici Mw
Che sono diciamo in gran parte autorizzati gli altri in termini diciamo via fase conclusiva dell'iter autorizzativo e soprattutto avremmo deciso come azienda una strategia di investimenti a monte quindi non solo essere produttori di energia abbiamo fotovoltaica ma a entrare il settore della produzione di no
Vent'degli impianti che possono produrre già fotovoltaica l'ho detto in termini generici perché certamente il primo passo l'abbiamo fatto nella tecnologia tradizionale del silicio
Amen acquistando un paio di società che producono e installano pannelli fotovoltaici
E qui l'obiettivo sarebbe ci stiamo lavorando seriamente di integrare anche la catena Monte a partire o dal silicio o dai così detti wafer per la produzione in Italia di almeno di vicenda
Sì per cortesia coloro i quali vogliono parlare se magari gentilmente si mettono nella sala accanto grazie
Vado chiudo velocemente
Dicendo questo secondo me l'opportunità che deriva a dall'applicazione del protocollo di Kyoto è molto importante anche per l'industria italiana per esempio nel settore del fotovoltaico io credo che l'Italia può giocare ancora delle cartelle potrebbero permettere di far nascere un'industria italiana in questo settore esattamente come ha fatto la Germania
Contando su un sistema di incentivi della produzione fotovoltaica in Germania
Dando l'opportunità di una crescita forte per un periodo anche limitato di tempo però di una domanda
In quel caso domestica secondo me l'Italia potrebbe fare la stessa cosa esistono le capacità finanziaria tecnica e per far nascere una filiera di questa natura
Credo che sarebbe un grosso delitto se l'Italia dovesse perdere anche questo treno dopo aver perso volo dell'eolico di quindici o vent'anni fa dove fra l'altro in quel momento acquista la tecnologia non eravamo proprio gli ultimi arrivati io credo che lo porti a ci siano siano forti il mondo dell'industria certamente disponibile percorre tutte le opportunità la capacità di investimento esiste la convinzione che si possa far bene per le nostre per i nostri azionisti ovviamente senza legarlo mai e per il Paese cui sono tutte le premesse per far bene Grassi Grassi
Chiederei a questo punto alla dottoressa Aniello segretaria Jeff Koons confederale di CGIL
Come vede lei la nascita e lo sviluppo delle fonti nostrana chiamiamole così Massimo Orlando ha parlato voto del fotovoltaico si può parlare anche dei dei dei rifiuti l'appeal le biomasse cioè son tutte tutto l'indotto che può nascere crescere nel sistema Italia che può o generare lavoro occupazione oltre che a rendere meno dipendente dall'estero
All'Italia dal sul tema energetico dottoressa prego
Sicuramente premettendo un ringraziamento per l'invito qui oggi sicuramente il movimento sindacale tutto è interessato a un cambiamento
Proprio nel modello di sviluppo proprio dirla in termini molto sintetici lo scenario che cc presente da con di cambiamento climatico è uno scenario che pone ciascuno di noi a un bivio a un bivio per il futuro e il protocollo di Kyoto ne è uno strumento proprio per questo
Ho sentito dire poco fa dottoressa Marcegaglia diceva no agli obiettivi unilaterali beh forse posso essere d'accordo la questione talmente grossa riguarda veramente ogni abitante di questo pianeta su su su che l'unilateralità negli obiettivi non va bene però attenzione
Attenzione
La responsabilità di ciascuno di cui ciascun soggetto a partire dei soggetti pubblici e dai soggetti produttivi la responsabilità ineludibile proprio fare un esempio
Non vorrei per non far pubblicità nessuno non vorrei citare l'impresa
Una grande catena di distribuzione internazionale multinazionale nel nostro Paese in Lombardia
I delegati hanno cominciato a fare un'avvertenza
Perché la copertura di questi enormi capannoni divenisse pannelli un anno e mezzo di vertenza raccolte le firme tra i clienti
Si è dovuti intervenire alla fine per sbloccare la situazione hanno scritto al capofila
Che dovendo come dire rispettare e proteggere il marchio e l'immagine Hans bloccato la situazione
Faccio questo esempio per dire quanto il mondo sindacale non solo interessato ma impegnato però il protocollo di Kyoto l'ho detto prima è uno strumento non è di per sé l'obiettivo il fine ma servono altri strumenti in campo
Quante lavoratrice quanti lavoratori possono mettere in campo la stessa esperienza di quei delegati sì sono precari
Se vedono a rischio proprio luogo di lavoro se sono ricattabili o aggiungo se mettono in discussione
Il modo di produrre che inquinante energivora o idrovoro ecc ma non hanno a disposizione uno strumento quale quello degli ammortizzatori sociali
Come possono quelle lavoratrice quei lavoratori come possono le impresa e qui stamattina
Ha parlato la Confindustria e ci si è rivolti alle grandi in prese ma vogliamo ripartire dall'analisi del nostro Paese dove il novantaquattro per cento delle imprese fino a dieci addetti a detti non dipendenti fino a dieci addetti
Questo significa che ci sono molti più spazi ricattabilità da una parte per i lavoratori ma dall'altra parte non ci sono quegli spazi
Economici a partire da quelli economici strutturali per fare innovazione per fare ricerca
Serve fare ricerca serve fare innovazione a partire dai soggetti pubblici abbiamo sentito prima l'Enea servono risorse in questo senso ma serve che anche i soggetti privati magari in forma consorziata
La dico così bisogna operare per facilitare
La possibilità di crescita dimensionale delle imprese o quanto meno della loro associazione perché se non si fa così
La competizione continua ad essere la competizione al ribasso sui costi e i costi sono innanzitutto il costo del lavoro
Salari diritti
E i costi energetici costi delle materie prime
Noi abbiamo analizzato già da anni e denunciamo un sistema produttivo e per produzione in unite non solo l'industria ma intendo
Industria servizi agricoltura un sistema produttivo quello italiano quello che conosciamo nel sistema occidentale quello liberista per dirlo
Nel suo termine più corretto un sistema che esternalizza costi e quando dico esternalizza busti intendo e costi sociali i costi ambientali i costi economici non è un caso se l'altro giorno CGIL CISL e UIL i propri direttivi hanno approvato un documento che verrà sottoposto nelle assemblee in tutti i luoghi di lavoro per aprire una vertenza un confronto con il governo non solo sulle pensioni
Spero mi sia concesso regione poche righe
Proprio nella prima pagina l'obiettivo primario che abbiamo e il tema della crescita economica e sociale e dello sviluppo sostenibile per far questo
Salto ovviamente le parti non occorrono ricette miracolose ma chiari e coordinati obiettivi e strumenti intervento nel campo della ricerca e dell'innovazione nella promozione di strumenti di produzioni di qualità
Di politiche commerciali moderne di difesa i nostri prodotti nella riduzione delle posizioni di rendita e di apertura regolata alla concorrenza nello snellimento burocratico nella certezza del diritto
Nelle scelte energetiche capaci di ridurre la dipendenza del paese e non lo sviluppo delle fonti rinnovabili nella soluzione ai problemi delle infrastrutture e dei trasporti nella ripresa di una politica per il Mezzogiorno
Con questo voglio dire che CGIL CISL e UIL ci sono sul tema ci sono ma vogliono pesare vogliono contare per la propria rappresentanza e allora c'è un tema relativo la rappresentanza so di avere pochi minuti a disposizione quindi buongiorno ministro quindi la faccio molto Brehme anzi mi fa proprio piacere che sia arrivato un ministro della Repubblica perché io pongo un problema i soggetti pubblici e pongo un problema tutti noi
E il problema è il seguente noi dobbiamo modificare nella nostro ordinamento istituzionale il materiale
La modalità avvenuta finora quella che viene definita decidi progetta difendi
E vorremmo passare a un'altra modalità che è quella del consulta progetta decidi nella prima c'è la legge obiettivo nella prima cioè quella che crea tutti i conflitti ambientali e territoriali che vengono poi tramutati
Guarda caso tutti sindrome Nimby
è una modalità sbagliata di rapportarsi con la gente che si rappresenta con la popolazione con i soggetti economici con i soggetti sindacali
Il dado ribadisco da decidi progetta di Fendi dobbiamo passare a consunta progetta decidi
Allora servono rapporti più coordinati tra i vari ministeri rapporti più coordinati tra le istituzioni ma serve anche definire chi viene consultato in che modo secondo quali procedure e serve anche dirsi che la democrazia ha un costo anche in termini di tempo non possono essere prese le decisioni tout-court sulla testa degli altri ma se si attua questa modalità un esempio per tutti se nel nostro Paese ci sono cinque miliardi di coperture di capannoni industriali in eternit cemento amianto
Che mettono a rischio
La salute di chi lavora e la salute
Nell'ambiente esterno si può lavorare tutti insieme per un progetto che li trasformi in pannelli con risparmi anche diretti sulle sulle imprese e sulle aziende e magari con una maggiore
Occupazione di qualità la dico così per rispettare i dieci minuti proprio a molti nel modello europeo
Come CGIL abbiamo fatto l'anno scorso abbiamo concluso il nostro congresso
Aveva un titolo impegnativo riprogettare il Paese
E né a riprogettare il Paese c'era un concetto essenziale la programmazione democratica partecipata insisto su questo passaggio perché la dico con una battuta
Bisogna passare
Dal concetto di libertà del mercato
Al concetto proprio di libertà per le donne per gli uomini
In Italia uno Europa nel mondo di poter sopravvivere in condizioni quantomeno accettabili esercenti allora per fare questo bisogna proprio cambiare il fulcro e nel cambiare il fulcro foto il cui fulcro è la sostenibilità dello sviluppo lo ribadisco fino alla nausea sul piano sociale ambientale ed economico grazie
Grazie dottoressa
Nel dare il benvenuto al ministro Pecoraro Scanio a cui adesso cedo la parola vorrei a lui rivolgermi facendo una una premessa d'obbligo è chiaro che la sfida che otto la sfida molto molto forte
Dove però o dobbiamo vedere anche i lati positivi cioè le opportunità che questa sfida offre anche all'industria abbiamo parlato poco fa tutto l'indotto quello che riguarda anche la riduzione di import di energia dall'estero più otto sufficienza e quindi c'è una sfida forte che tutti gli operatori sono pronti a cogliere il sistema Italia è pronto a cogliere però questo presuppone chiare direttive chiare indicazioni da parte del governo concretezza nei fatti e negli atti e questo è il primo tema che metto ovviamente sul tavolo
Il secondo è il discorso education educazione io ricordo quando ragazzino a a scuola c'era educazione civica e qui è scomparsa negli anni vediamo Stati come l'Inghilterra
Con Toni Blair ma anche i tori che sono all'opposizione che stanno cavalcando pesantemente questi temi la Scozia o recentemente incontrato Al Gore a cui ho presentato un nostro progetto di education in Italia voglio sapere quindi dal ministro dell'ambiente che cosa intende ministro Ambiente fare sul campo educazione che è cultura
E e cultura significa cambiamento di abitudini e cambiamento di abitudini significa che poi le cose succedono il tema ambiente ormai è al punto centrale di tutti i governi
E quindi su questo chiedo al ministro un suo la sua posizione grazie ministro
Parla con questo purtroppo dal risparmio
Bene io
è tutto vi ringrazio perché questo incontro anche un'occasione per per fare un punto talmente di
Di di lavori che dobbiamo realizzare voglio dire subito vengo colto le ultime
Parole di Paola Agnello Modica che messa all'ambiente al suo interno d'accordo
Alla logica del consulta progetta decide
E anche la neocostituita Commissione su uno il PPI si ha varato su all'inizio già del suo lavoro una procedura che permette attraverso internet di consentire una partecipazione efficace dei cittadini ai processi di valutazione
Ma e in generale abbiamo anche presentato
Al CIPE che sta coordinando il superamento della legge obiettivo una proposta articolata che prevede ovviamente
Esattamente la necessità di non sottoscrivere solo gli accordi internazionali materia di partecipazione democratica
Ma anche di praticare avere degli strumenti in cui la partecipazione si realizza che per essere ancora più precisi
Non significa la ricerca dell'unanimità ma significa la trasparenza delle procedure di partecipazione le scelte perché le scelte che possono essere rese pubbliche sono scelte trasparenti sono le cose strane
Che c'è bisogno di tenere nascoste e poi finiscono per essere e per incagliarsi perché i cittadini che non riescono a partecipare hanno l'unica strada che la via giudiziaria
E quindi abbiamo un Paese che è intasato di è intasato di ricorsi è intasato di scelte se volete che non parlo io non parlo e tanto per essere chiari
Allora io credo che da questo punto di vista abbiamo l'esigenza di togliere i vecchi strumenti Legge Obiettivo e altro costruire percorsi più chiari
E questo è utile esattamente ad avere un piano energetico anche sul piano d'energia una definizione chiara noi siamo convinti che serve io sono convinto però detentore serie
E stiamo lavorando perché si faccia una conferenza energetica sull'energia nazionale che si chiama energia ambiente abbiamo comprato con Bersani che è venuto qui prima che a fine marzo possa partire
Voglio dire con chiarezza che storicamente la conferenza energia ambiente fatta insieme lo sviluppo economico dovrebbe servire esattamente a designare una strategia energetica nazionale perché abbiamo un Paese che di fronte a cinquantacinque mila
Megawatt installati c'ha domande per centrali per venti sei mila megawatt
Una cosa sua Inter sproporzionata
E la logica dell'energia non può essere una rincorsa assolutamente dissennata per cui da una parte si parla di protocollo di Kyoto e da parte di altri si riparla in modo assurdo del carbone non capendo che il carbone il passato che non è il futuro e questo deve essere un ente di coerenza della linea politica se no non riusciamo a farci capire
Allora questo deve essere un elemento chiaro
E lo dico perché purtroppo c'è una sorta di schizofrenia in alcuni espresso in alcune dichiarazioni ieri giustamente il presidente la commissione Ambiente Realacci ha osservato che Lugli ma tanti altri osservano quotidianamente mi sembra che c'è un difetto forse di conoscenze condivisi
Nel migliore dei modi
Perché non è possibile che in questo Paese da una parte dobbiamo insistere perché siamo in una condizione dobbiamo ricordarci
Che nel novanta avevamo cinquecentoventuno milioni di tonnellate di CO due
Che dovevamo raggiungere dobbiamo raggiungere quattrocentottantasette come il primo targhette che è un targhette non particolarmente elevato visto che oggi parliamo di dover tagliare del venti trenta per cento entro il due mila venti dove tagliare del cinquanta per cento rispetto a quella entro il due mila e cinquanta noi nel frattempo siamo arrivati a cinquecentosettantanove punto sette
E io credo che l'unico mento per rendere chiaro a tutti come conserviamo gli obiettivi innanzitutto spiegarle
Renderli popolari e semplici non un tema degli addetti ai lavori un tema tecnico
E fare in modo di coinvolgere cosa che stiamo cercando di fare anche presso il CIPE nella ridefinizione delle delibere poiché sono alla base anche di alcuni indirizzi del fatto che le regioni e gli enti locali devono cooperare su memento
Trasparente cioè solo se tutte le Regioni italiano
La CO due non abbiamo l'Italia che potare allaccio due non esiste un'Italia che riesca a conseguire l'obiettivo di Kyoto che è la somma di tante realtà regionali che continuano a vedere visto che una parte del tema Energia è stato il modo su un sostanziale affidato poi possiamo discutere cosa bisogna ricambiano il Titolo quinto la Costituzione ma le Regioni sono parte protagonista in questa materia
E bisogna non avviare la corsa come dire a una specie di far West al caos dell'energia questo è c'è una specie di far West uno
Calze chiede Juana centrale domani si alzava in volo il rigassificatore passi alza e sembra che queste libero mercato questo non è il libero mercato questo è un casino
Allora dobbiamo capirci che il mercato regolata una scelta di civiltà e la scelta moderna
E io sono sorpreso che chi è spesso è stato conterrebbero mercato io non sono mai stato conto il libero mercato e non appartengo a quella tradizione oggi abbia una specie di ideologia del supermercato che diventa una cosa disordinata
Il Paese ha bisogno come è scritto nel programma del piano energetico nazionale poi alcune hanno paura che parlare di piano sembra troppo statalista chiamato lo strategia ma non è pensabile che ci sia una rincorsa centrali
Chieste senza mai poi nemmeno a capacità operativa a volte di realizzarle
In molti casi con la corsa ad avere il permesso e poi magari appendersi l'eventuale autorizzazioni c'è in una realtà che non fa onore a un grande Paese industriale
Tanto per essere chiari allora credo che da questo punto di vista del ramo esigenza di fare questo ed evidente che voglio rassicurare
La Conferenza sul clima che invece spettando al ministero dell'Ambiente noi senza aspettare le lungaggini delle concertazione abbiamo convocato si farà a settembre
Nei locali della FAO avrà come obiettivo invece di guardare anche ad aspetti che ovviamente sono il dissesto idrogeologico solo adattamento climatico sola difesa delle coste sono il tema della
Catena trofica del mare che si sta modificando e che noi non conosciamo quindi è evidente che le due cose
Ma andranno comunque coordinate nessuno pensa che debbano essere come dire in sintonia però io credo che il lavoro sull'energia sano lavoro presumibilmente che può iniziare a marzo ma scadenze e presumibilmente un ambito anche più largo dovendo ragionare di molti aspetti
Che ci sono sicuramente sull'emergenza ma ci sono anche sulla distanza quindi Primo tema fondamentale risponda subito noi
Dobbiamo avere un patto perché otto in questo Paese che coinvolga tutti
Che veda un'attenzione costante del Parlamento sotto la forma delle commissioni ambiente industria otto Bilancio probabilmente coordinate sotto la forma di una Bicamerale perché otto
Che più è meglio della bicamerale Affari regionali Possa coordinare che tutte le politiche non lo so questo decide il Parlamento perché non spetta al governo
Al ministro l'importante che ci sia però un Focus Point
Che in qualche modo in Parlamento tenga presente che non si può dire vogliamo l'obiettivo di Kyoto il Po il piano delle infrastrutture non tiene conto dell'obiettivo di Giotto
Perché è disordinato non è possibile che il ministro dell'ambiente in Consiglio dei ministri deve spiegare che il Piano nazionale della casa
è fondamentale per il protocollo di Kyoto perché le nostre case sprecano energia in modo scandaloso
E io devo spiegare addirittura in Consiglio dei ministri perché non c'è conoscenza minima condivisa nemmeno tra i ministri della Repubblica italiana questo è il dato e allora il lavoro da fare in questo momento è quello di aumentare il livello della conoscenza ma della conoscenza consapevole non deve parole appiccicate che non significa nulla
Per cui si mette un suffisso un prefisso ecco e tutto sembra diventare ecologico quelle green washing non ha niente a che vedere con un sano percorso coerente verso politiche ecologiche e ambientaliste
Perché adesso siamo nella fase in cui tutti sono già intravisti
Tutti parlano di cosa ambientali poi con estrema come dire
Disordine ti propongono cose che invece aumentano le emissioni di CO due a mentre quindi questo non può essere ora c'è bisogno di coordinare
I vari piani noi dobbiamo mittente macrosettori
Che sono l'industria
Di cui parliamo tra i trasporti
E l'edilizia l'abitare housing come si usa dire ne dobbiamo fare in modo che le politiche in questi tre settori siano coerenti
Sul settore dell'industria e noto che il ministero dell'Ambiente riteneva fondamentale un piano di allocazioni più rigoroso e che non è stato possibile perché il piano va concertato
Ora però vedo lacrime di coccodrillo di che ha voluto prima mettere più quote sapendo che sarebbero state contestate dall'europea e adesso si dice ma perché voleva essere taglia ma perché il piano non è quello che inizialmente ha proposto il ministero dell'Ambiente se fosse stato mandato quello a Bruxelles quel piano sarebbe stato già approvato
Ora dobbiamo fare in modo di definire in modo intelligente col sistema in pensione di questo Paese che anche qui abbiamo sembri indorare molto variegato ovviamente io so che ci sono gli innovatori ci sono i conservatori ma scusate ma che io sono presenti a Parigi alla prima all'iniziativa promossa da presentare pubblica francese in cui l'Italia finalmente ritorna a essere tre paesi di testa
Nella battaglia del Kyoto plus che non è oltre Kyoto mai più di piombo tanto per essere chiari perché quando si dice che ottobre poi Kyoto costa troppo proporlo tocchiamo tra una allora il punto è ma può mai essere
Che io vado a Parigi dove c'è una conferenza internazionale dove ci sono lei Confindustria gli imprenditori di varie parti d'Europa e del mondo
Dove c'è un impegno mondiale sul tema del cambio climatico dove i grandi quotidiani stranieri e qualcuno italiano
Titola in prima pagina che fosse il fatto che si alza il livello dell'acqua del mare è un'emergenza
E stranamente in Italia pure abbiamo otto mila chilometri di coste sembriamo a volte meno attenti parlo a livello di mass media che non la Svizzera e l'Austria che certa un prema di scioglimento dei ghiacciai ma di coste ne ha qualcuna in meno
Ebbene nonostante questo il giornale
Di Confindustria il giorno dopo
La notizia del Lippi bis si la qui sì sì la mette piccolina addizionando e qual è e quella che grazie allo smoking degli aerei si riduce un po'il problema del cambiamento climatico perché il pulviscolo rifrangenti un poco la luce adesso ma non è possibile ma non è possibile ma dove stiamo poi per fortuna in altri giorni ci sono articoli migliori malati questa cosa era veramente come dire poiché quando poi sai fuorilegge più vagamente El Pais
Il teste libera su le Figaro o che non è un giornale particolarmente progressista
I giornali inglesi Il Sole ventiquattro Ore giornale tratto di qualità gente che fa cose e gregge
Il commento che c'aveva era una pagina enorme che era una notizia nettissima tra l'altro riciclata
Che diceva tempo Visco norme mentre Gordon Brown tassa l'inquinamento degli aerei diceva che il pulviscolo atmosferico in Italia in Francia e quindi ammettiamo più inquiniamo di più nell'Alta quota e forse così
è una nuova modalità abbattiamo C o due Sottosopra mettiamo all'alta quota ma marasma ma dove siamo
Allora io questo mi spiace che non vedo qua i rappresentanti che vedo spesso Beretta la Marcegaglia con cui parlo perché queste cose dico a loro negativo qua in pubblico ma queste cose fanno parte la coerenza di un Paese che non può dire siamo ambientalisti
E poi un giorno dice beh però un po'di carbone va bene è un altro giorno e va bene vediamo qualcosa sul nucleare che si sa perfettamente che non c'è il nucleare sicuro
Non c'è un nucleare che non abbia scorie radioattive di
Centinaia di miglia di anni ci sono alcune innovazioni che si potranno vedere
Ma oggi mentre abbiamo da fare tanto sull'efficienza energetica sul solare
Sono riuscito a convincere
Il premio Nobel Rubbia tornare a lavorare per il nostro governo è affare rilanciare il solare anche termodinamico in questo Paese ma mi aspetterei che tutto il governo si lanci decisamente su questa prospettiva e non si lasci influenzare
Da chi ancora ci parla del carbone pulito che come dicevi fettine come dice Rubbia
Non esiste
Nones
Dopodiché esiste anche il carbone ok però non è che si può dire quella prospettiva diciamo che dobbiamo andare verso una riduzione dell'uso del carbone
E in modo razionale dobbiamo migliorare l'uso del metano gas naturale che peraltro è una cosa la guardia investito ed è il motivo per cui si parla di dare dei rigassificatori perché questo nata schizofrenia si fa il rigassificatore peraltro già autorizzato partiti allargo del Delta del Po
E però poi si dice a Porto Tolle facciamo centrale a carbone
Cioè come facciamo il rigassificatore per portare il metano e parigina cittadini diciamo Ca'Centaro deve andare a carbone cioè sono cose quanto meno come dire incoerenti ecco per usare da ministro un termine soft
Allora io credo che non su queste cose dobbiamo pretendere quali Cellini ai comuni io lavoro per linee comuni
Ma le linee comuni credo avere nel governo devono essere linee ambientalisti
Non può essere il cedimento dei principi sulla base delle pressioni quotidiane per arretrare perché le linee comuni io l'ho fatte per esempio sul piano di allocazione delle delle missioni e Madeline comuni sono state inevitabilmente di andare verso posizioni che ci portano ad avere poi il taglio europea ecco io vorrei che possibilmente il mondo imprenditoriale più avanzato quello dell'innovazione non con la conservazione il mondo associativo gli intellettuali quelli che in questo Paese si mobilitano spesso quando c'è il disastro ma la mobilitazione preventiva come la pace preventiva sarebbe molto più utile e probabilmente serve più informazione questo lo capisco questo ci si deve servire perché c'è una sensibilità crescente ma guardate non c'è una priorità su queste cose
Il passaggio ai palazzi inseguita ambientaliste la priorità ambientali
Perché la sensibilità ce l'hanno tutti è la priorità che però determina le scelte ed è il motivo per cui si deve lavorare perché poi le cose perché c'è un versante positivo
Voi sapete che insieme a Bersani si sta lavorando a dare attuazione alle norme messe in finanziaria sull'efficienza energetica sulle però lo dice lenzuolata verde perfetto
Purché Sirma lenzuolata verde e poiché la lenzuolata nera che altri hanno in mente resti nel cassetto perché il carbone non può essere il futuro quindi il concetto che la Rizzo ha da essere verde e il colore verde quello verde allora le iniziative vanno svuotate in quella direzione lo stiamo facendo con il Conto Energia abbiamo lavorato anche lì insieme lo superò che siamo riusciti a fare una innovazione del Conto Energia
Apprezzata peraltro credo dalla gran parte degli operatori
Apprezzata dalla Conferenza Stato Regioni che spero ci dia finalmente domani il via libera finale e dentro quello cara Paola c'è esattamente un aumento del cinque per cento per di contributo per i pannelli fotovoltaici che sostituiranno le coperture in amianto quindi per la prima volta c'è
Una innovazione anche economica su quello voluta e sostenuta fortemente al Ministro dell'Ambiente quindi una volta tanto posso dire che stato già recepito quello che giustamente c'eravate segnato in più occasioni e che quindi viva dio andava inserito
Cioè un rilancio di un'attenzione al fotovoltaico
E al solare c'è finalmente una riserva di fondi anche per il solare termodinamico
Che ovviamente non è in alternativa ma è una tecnologia importante comunque da sviluppare utilizzare c'è un'attenzione anche alle cifre
Che permettano di creare davvero un economia del solare del nostro Paese
E nello stesso tempo però c'è un incentivo a una produzione diffusa cioè non alle mega centrali ma a tutte le attività che possono permettere il consumo fresco di Energia perché il concetto
è che le energie
Va prodotta il più vicino possibile al luogo di consumo e Bach consumata fresca
Anche perché così
Possiamo anche ridurre la proliferazione degli elettrodotti e ricordarci che anche l'elettrosmog è un altro piccolo problema di cui prima o poi ci dovremmo occupare in qualche modo perché anche lì c'è una necessità di modifica legislativa l'alcune norme
Ecco io chiudo
Dicendo quindi che
Noi vogliamo lavorare però per chiare direttive ovviamente
Esistono
Delle opinioni che sono espresse che non sono nascoste però esiste anche un programma della coalizione di centrosinistra è molto chiaro
Che un programma quello lavorato ISPI esponenti dei settori Energia Ambiente di tutte le forze politiche
E che deve essere come in tanti altri settori di attività di governo una linea di condotta precisi
E in quel programma c'è l'impegno ad arrivare al venticinque per cento
Di energia da fonti rinnovabili io credo ma questo lo lo rimetto anche al dibattito culturale che qui si fa che probabilmente dobbiamo arrivare a chiedere e a pretendere che tutte le aziende che producono energia raggiungano tutte l'obiettivo di almeno il venticinque per cento di fonti rinnovabili perché se noi non li carichiamo
Questi obiettivi come quelli per tagliare Kyoto sulle regioni e sulle singole macroaree dove non si sa come si raggiunge l'obiettivo del venticinque centri novantenni cooperò far raggiungere il sistema Paese se poi ci sono grandi settori produttivi di Energia che invece voi che costa meno pensano di usare il carbone
è evidente che noi dobbiamo al contrario
Datogli aggiungiamo sul carbone
Nicola Sterna
E Jacques Chirac che non sono notoriamente nell'uno o nell'altro grandi ecco pacifisti hanno proposto alla conferenza mondiale che l'ho fatto a Parigi
Di introdurre una tassa mondiale sul carbone perché si sono posti il problema che bisogna alzare il prezzo del carbone perché dentro quel prezzo va introdotto il danno ambientale provocato da quella sostanza
Allora quando parliamo di Chirac che fino a prova contraria il centrodestra francese
Quando parliamo di Nicola stemmi che fino a prova contraria è un economista della banca mondiale non vengono come dire ecco no non vengo da Greenpeace allora io credo che forse una riflessione del fatto che dobbiamo tutti globalmente porci questore ma la gestione giusto ecco io credo che su questo dobbiamo lavorare con grande parlando sente molto chiaro tanto per essere chiari parlando chiaro sapendo che uno può avere anche posizioni diverse che ci posso anche a volte raggiungere compromessi purché siano tutto chiaro
E poi chi è la linea di indirizzo sia positiva sì o da Roma voglio andare a Milano il treno che prende deve almeno arrivare a Firenze quello che non si può accettare che dico voglio andare a Milano prende il tema da Napoli ecco allora è il problema che deve essere chiara la rotta
Non sappiamo perfettamente che non c'è la bacchetta magica sappiamo anche che Kyoto costa ma il problema è
Quanto costa il cambio climatico e le coste italiane sommerse per mille trecento chilometri dalle acque del mare beh io credo che così almeno cento volte di più di qualunque ipotesi o mille del cosiddetto costo vecchio
Perché se no ci limitiamo a dire costa troppo senza capire in in relazione cosa quando al contrario sappiamo che anche con calcoli fatti se noi diamo il nostro siamo industriale noi i soldi li abbiamo messi Ermete lo sa perché in finanziaria ci sono risorse per sostenere le aziende che cambi remoto le aziende che cambiano lampadine le i privati e il pubblico che fa efficienza nei palazzi ci sono le risorse che dobbiamo prendere dal CIPE
Dai grandi infrastrutture abbiamo chiesto e ottenuto che i fondi europei per il Mezzogiorno e non solo del Mezzogiorno che sono centotrentacinque miliardi di euro dal due mila sette al due mila e dodici abbiano una Forte taratura verso i temi dell'ambiente o tutte queste risorse è chiaro che non è che la battaglia per Kyoto la si fa a fine visto l'ambiente da sola Facoltà nella commissione Ambiente la Camera il Senato e poi ce la raccontiamo no
Quello è un macro sistema bisogna raggiungerlo come si è fatto per Maastricht come c'è stato il patto di stabilità ci vuole il patto della sostenibilità
E ci vuole la capacità che in tutti i programmi del governo
Ci sia una coerenza quello allora se nel CIPE noi favoriamo quelle cose e non tuteli colonne grandicella regioni del nord abbassiamo le missioni d'accordissimo poi le richieste non possono essere solo quel di fare le autostrade
Bisogna che anche le regioni e gli enti locali ci chiedano più ferrovia e più trasporto pubblico soprattutto per i pendolari perché questo abbatte l'uso dell'auto privata nelle grandi aree urbane
è chiaro che se invece di cordoglio eliminare il trasporto privato perfette Papero tutte le richieste sono in opere pubbliche che non ha niente a che vedere ne abbiamo una difficoltà di coordinare le politiche credo che su questo
Dobbiamo lavorare sull'educazione voglio dire che noi abbiamo fatto partire un'azione anche coinvolgendo il ministro dell'istruzione
Per quanto riguarda una ripresa in generale delle attività di informazione e comunicazione educazione settore ambientale anche puntando alla resa perché troppe volte molte attività di queste si fidi finiscono per avere un ottimo lavoro per alcuni pubblicitari che ti fanno delle bellissime cose pubblicitari ma poi una scarsa resa nel coinvolgimento del singolo quindi io l'unica cosa che ho chiesto qualunque cosa facciamo
Magari prendiamo meno il grande attore che ci costa
Cento milioni di euro per fare il mega spot che è molto bello ma non cambia
L'atteggiamento a nessuno e sosteniamo più campagne come quella che fa per esempio Caterpillar che m'illumino di meno che coinvolge i cittadini e dice spegniamo le luci ho scritto automi da comuni italiani e spero che dopodomani il sedici
Ci sia un'adesione di massa molto più degli anni scorsi a questa iniziativa che anche quella e simbolica
Però io sono molto contento perché ieri ho sentito il Quirinale e anche il presidente Giorgio Napolitano per dieci minuti spegnerà la facciata del Quirinale e il sedici pomeriggio mi sembra un primo segnale che le luci come dire lo spreco energetico può diventare
Una delle campagne nazionali perché se riduciamo lo spreco
Invece che accendere nuove centrali fossero possiamo spegnere qualcuna e possiamo recuperare un po'di aria pulita in più per tutti grazie
Grazie ministro
Una una battuta
Sul tema dei rifiuti urbani perché sappiamo bene che la strategia è quella di forte incremento della raccolta differenziata oggi non so su quale giornale leggevo che purtroppo i rifiuti sono ancora in aumento
La raccolta differenziata rispetto alle direttive europee ancora ai livelli sotto il trentacinque per cento una media credo del ventitré per cento in Italia so che poi si arriverà fino al sessanta per cento come obiettivo europeo e forse si potrebbe andare anche oltre quindi premesso tutto questo perché non si parla mai di biomassa
Quando si parla di fronte energetica rinnovabile e mi riferisco alla biomassa contenute nei rifiuti urbani nel posto che l'utilizzo in maniera garantiste carattere garantista dal punto di vista ambientale può anche ridurre l'utilizzo del carbone
Beh io
Inviterei il chiodo coeva farci un dibattito specifico sulla materia rifiuti molto particolare come posso dire che non c'è nessuna pregiudiziale a tutte le tecnologie più innovative l'unica cosa che mi sono ambiente chiede e che l'impiantistica sia a zero emissioni
E che quindi si passi dai vecchi impianti che bruciano a impianti che non bruciano perché sesto al Kyoto club io vorrei ridurre il volume di bocche da fuoco aperta verso il cielo
Perché le targhe alterne le possiamo mettere mai camini alterni ancora non ce li siamo inventati quindi l'unica soluzione e ridurre il numero dei termini questa è l'unica
Sottolineatura bene grazie ministro graziata
Bene procediamo fallito e i nostri interventi chiedo a Andrea Val Cava da chi è responsabile del progetto ambiente nel di fare il suo intervento mentre do il benvenuto al Presidente Marrazzo che vedo entrare chiedo di accomodarsi qui
Allora cambio l'ordine mi scuso con il dottor Val calda
Per esigenze di tempi
Do subito la parola al presidente Marrazzo
Buongiorno presidente
Che
Al quale
Sì abbiamo appena concluso una battuta col ministro Pecoraro Scanio sui rifiuti sull'onda di questa battuta rivolgo a lei
La domanda che riguarda la sua regione la Regione Lazio che in emergenza rifiuti
Che quindi a tutto una necessità di avviare delle politiche al fine di ridurre lo smaltimento in discarica
E possibilmente di recuperare energicamente questi questi rifiuti grandiosi vent'non ho ascoltato perché stavo entrando ma
Poiché poi me l'ha rifatta qui dietro la battuta il ministro
Io credo di voler raccogliere quello che ha detto il ministro Pecoraro Scanio c'è una commissione che la commissione Pecoraro Scanio Nikolais che io ritengo molto importante per quanto riguarda la sfida sulle tecnologie
Cioè passare dagli studi ai brevetti
Cioè come presidente della Regione come commissario così lo dico pubblicamente ma l'abbiamo già detto insieme una volta io sono pronto
Ad applicare
Da commissario con ordinanze e da Presidente Regione a proporlo con il Piano rifiuti
I brevetti che i ministri mi sottoporranno come i brevetti che potranno portare tendere ad emissione zero perché io credo che questa è la grande sfida
Io non non credo qualche si possa immaginare qualcosa di diverso cioè io penso che se noi confiniamo
La sfida politica della difesa dell'ambiente del territorio e diretto in generale della salute dei cittadini a una partita solo di una segmento tra virgolette della politica non andiamo da nessuna parte
Cioè per capirci valido per esempio gli amici di Civitavecchia nella sala e allora in questo momento il problema degli impianti poiché a livello amministrativo sappiamo che hanno preso un determinato avvio del percorso
Devono però comunque confrontarsi con la difesa del diritto alla salute e quindi con il rilevazione delle soglie del della di della delle soglie della delle particelle nella
O di altro tipo logica no ti prego Alfonso
Però volevo dirlo davanti a te perché
Ecco allora il tema è che però noi io avevo preparato un intervento ma penso forse meglio anche penso che anche armati sia d'accordo calarlo nella realtà del Lazio poi sono il Presidente la Regione quindi
Non non parlare solo di di di di livelli
Di massimo sistema ma poi calarli nella realtà
E allora se dove si partire dal da quello che è il del il termine
Il parametro il criterio della decisione rispetto alle tecnologie degli impianti da qui vorrei partire fare un ragionamento più ampio
Io credo che noi stiamo vivendo una fase di accelerazione nella consapevolezza credo che Noemi mai come in questo momento
C'è non in Italia ma in termini globali una soglia di attenzione rispetto alle problematiche della difesa del territorio dell'ambiente del clima e forse non è un caso che un uomo politico che sta diventando un punto di riferimento più perché non perché è stato solo il vice presidente degli Stati Uniti metto tra virgolette il solo ma oggi e Aldo ci sarà un motivo ci sarà un motivo perché ha a Davos dove di solito si parlava di sviluppo economico di prodotto interno lordo si parlava di tassi oggi si comincia a parlare della business del della di tutto ciò che è sostenibile e forse si sta cominciando a virare
Il problema vero è la capacità di mettere in atto tutto questo
Allora oggi io credo se vogliamo partire dal territorio
Stravolgo il mio intervento ma lo faccio volentieri
Io direi che il primo problema è quello di una cultura una cultura che siede finissi ecologista in maniera stretta forse lo dico lo lo difendere magari ai movimenti alle associazioni il proprio vero che la cultura ecologista deve diventare una cultura di tutti
Allora guardiamo i dati che mi sono arrivati ieri come a tutti voi sulla raccolta differenziata nel Lazio
E perché se no non ci confrontiamo con i problemi reali
Noi abbiamo nel Lazio il dieci per cento di raccolta differenziata al due mila cinque
Con un picco a Roma del quindici per cento io nel piano di come dal nel piano commissariale mi sono spinto apportare al cinquanta per cento entro il due mila nove
E quando dico spinto perché so bene che se non si fa una politica di sistema ovverosia si individuano le risorse gli strumenti legislativi
Di lei qualcosa di più la determinazione perché con Alfonso Pecoraro Scanio abbiamo deciso di fare anche una campagna di comunicazione
Sul cosiddetti tre sacchetti
Cioè andare giù
Forti sulla raccolta porta a porta
Ma questa determinazione deve essere una determinazione perseguita
Sapendo che dobbiamo sostenere l'impatto di quei tre milioni e quattrocento mila tonnellate di rifiuti prodotti nel Lazio
E quindi dobbiamo sapere che dobbiamo confrontarci certo con l'idea di iniziare un'inversione di tendenza per quanto riguarda la produzione dei rifiuti per esempio attraverso un accordo magari col grande sistema della distribuzione
Ma
Noi dobbiamo sapere
Che mentre facciamo questo dobbiamo evitare l'emergenza che ha sommerso la campagna
Ecco io
Da presidente della Regione credo
Di vivere una stagione forse irripetibile quella nella quale si può invertire la tendenza
Cioè sento che lo si può fare
Sento che oggi questo inverno così tra virgolette malato
Per la prima volta forse magari è un caso è guardate non voglio citare magari un un dato che gli scienziati smentirebbe un minuto dopo ma guardiamolo dalla parte della consapevolezza
Della cosiddetta percezione perché a volte anche la temperatura si da quella reale e quella percepita dall'essere umano oggi per la prima volta siamo percependo che allora non era catastrofismo quello di dire attenzione
E allora anche sulle politiche io sono con grande senso di responsabilità dico al governo mi devo fare carico della produzione energetica mi devo fare carico di una serie di situazioni ma mi devo fare carico del diritto alla salute quindi ora che ho sbloccata una situazione all'Arpa del Lazio
Sono in grado di aprire i cosiddetti due tavoli di monitoraggio guidati da un ente terzo a Civitavecchia e ad Aprilia anche perché io o la voglia ritornare tra i cittadini per esempio questioni come quella del piano energetico
E delle autorizzazioni non è che solo una scelta politica la possono interrompere perché a volte ci sono degli iter amministrativi i cui l'amministratore perché il presidente una regione un amministratore
Non è solamente il legislatore ha pure compiti amministrativi e questi compiti amministrativi allora devono essere vissuti anche con il rispetto delle regole ma questo non toglie che se tra virgolette chiamiamoli gli impianti
Sono impianti che portano nocumento questi non possono essere costruiti ma per fare questo ci vuole concertazione bisogna abbassare anche il livello di conflittualità perché nei livelli di conflittualità a volte si possono inserire elementi di contraddizione spesso di speculazione politica che non interessano poi alle persone che vivono nei territori allora oggi io sono devo dire sinceramente
Convinto
Che è venuto il momento di prendere delle decisioni
E di non avere paura di dire che se qualcosa non è compatibile con il diritto l'assoluto e la difesa dell'ambiente non è compatibile allora l'obiettivo che ci dobbiamo dire sull'impiego dare sull'impiantistica è quella dell'emissione zero sapendo però cito Civitavecchia così noi siamo sinceri tra di noi lo prendo come direbbero i tecnici che esistono Ermete prese cioè il problema che ci darete non è solamente un impianto hai un porto
Ai per esempio insistono delle arterie autostradali un traffico cittadino un traffico commerciale e I uno sviluppo ad esempio necessario del ferro che non è pari ma dobbiamo essere tra di noi sinceri e dire che lo sviluppo del ferro
Ha bisogno di investimenti e di risorse molto superiori a quelle per esempio che hanno avuto quello su gomma quindi ora nell'alcol nella contrattazione tra virgolette istituzionale con il CIPE con il governo
Questa inversione di tendenza magari da si leggerà fra dieci anni ma deve partire oggi
Ecco perché noi qui dobbiamo uscire io credo da un luogo comune
Il luogo comune è che una politica Possa rimanere confinata se crediamo in questa politica allora hanno deve superare rompere i confini culturali in primo luogo ecco che una città come Roma dal quindici per cento sulla raccolta differenziata non esce se noi non entriamo con convinzione nelle case dei cittadini
E per entrare nelle case dei cittadini abbiamo bisogno io ho letto una uno studio della Legambiente sulla raccolta differenziata e mi ricordo quanto è stato detto quanti milioni di euro ci vogliono per raggiungere certi obiettivi
Questi milioni di euro vanno trovati
Magari progressivamente magari dicendo usciamo uscendo dalla paura di dire che sull'ambiente si può fare business cominciamo a gridarlo a gran voce cominciamo Aspin a spingere la nostra imprenditoria ad esempio in questo momento non esiste la chiusura della filiera della raccolta differenziata in questo momento la carta la plastica
Il vetro viaggerebbero verso le a le filiere che oggi esistono per esempio un il territorio per recuperare questo deve spingere gli imprenditori a crederci magari Lissi con una politica di incentivazione
Quando ho immaginato nel piano commissariale che ci deve essere la riconversione dei termovalorizzatori che abbiamo oggi nel Lazio
Significa che entro una data che l'abbiamo fissato nel due mila e quindici comunque le nuove tecnologie di cui parla Pecoraro Scanio e io spero che mi fornirà brevetti arrivino essere le uniche presenti sul territorio
Per esempio cominciare a dire che su Malagrotta io in primo luogo credo che il grande obiettivo e quello di chiudere la discarica arrivare a un processo di chiusura non dire
Sia al chiudere la discarica sapendo che non la chiudo se non metto in piedi degli impianti
E io devo dirlo ai cittadini
Io non io credo che oggi la grande forza è quella di calarci tra la gente dirgli le cose come stanno dirgli che non è che dall'oggi al domani usciremo
Però se penso che questa era la regione dell'olio combustibile ora oggi è la scelta del carbone dirgli che ebbe io voglio arrivare a una scelta che non gli faccia guardate non correre il rischio ma non gli faccia avere paura
Perché io credo che se c'è un valore nel convegno che avete oggi organizzato e anche quello di stare accanto ai cittadini e togliere una paura che oggi stanno avendo perché
Scusate se vado da un passaggio alla passo come dire da sì cinque minuti chiudo nono cioè per esempio il problema del ripascimento guardate come tutto è un è un filo che si tiene
E il filo che si tiene che se davvero salirà il livello del dei mali
Oggi non ce l'ha ci siamo come dire confrontando con una sede valido o meno il concetto di ripascimento tra dieci anni potrebbe essere che è bella che superata come polemica
O o il Terminillo sono tutte questioni che oggi secondo me e concludo io coglie come vede ci credevo la partecipazione a questo convegno il tema vero è che
Chiudo con un passaggio politico qual è
Il ruolo dei tre delle istituzioni locali
Perché guardate che questa è una partita che si intercetta il sei con così detto Nimby e Not in my backyard cioè che è facile per le comunità locali schierarsi sempre difendendo e spostando da un'altra parte
Io credo che oggi le le istituzioni locali si devono assumere la responsabilità di governare i processi e chiedere alla politica nazionale di assumersi la responsabilità di capire i cittadini sul territorio
E allora se c'è una missione oltre quelle istituzionali affidate a una regione
è quello di mettere in contatto
Fare il link politico
Tra i governi nazionali e i cittadini sul territorio e allora sì corroborare di forza del consenso attraverso la partecipazione le scelte che si faranno a volte saranno scomodi a volte non saranno compresi al cento per cento ma sicuramente Central prenderanno
Una linea coerente
Verso la difesa del diritto alla salute del diritto l'ambiente e dello sviluppo economico
Perché tutto questo si deve inquadrare nello sviluppo economico nella crescita nella produzione di ricchezza
Se tutto questo si tiene allora forse saremmo stati coraggiosi nel dire la verità ma anche assumercela questa verità vi ringrazio spero di essere stato lungo
Passiamo a questo punto a Milano alla Provincia di Milano abbiamo cui l'assessora Brembilla
Che ci parlerà di cosa sta facendo la Provincia di Milano e prendendo spunto da quanto appena concluso il presidente Marrazzo che ringraziamo ancora per il suo intervento
Vorremmo riprendere proprio da qui da quel filo cioè il territorio che cosa fa
L'istituzione sul territorio per affrontare questo spirito preso grazie io posso sono voglio solo fare una piccolo link sul tema rifiuti esprimere una soddisfazione
Visto che nella provincia di Milano abbiamo zero discariche il quarantotto per cento di raccolta differenziata e l'obiettivo che la Provincia di Milano si è data con il nuovo Piano rifiuti e il cinquantadue per cento
E quindi partendo da questo dato che è un dato che dimostra una capacità di relazione con il territorio di un'istituzione
E riprendendo la riflessione politica del Presidente della regione Lazio
Anch'io ritengo che sia fondamentale che gli enti locali divengano protagonisti nel lotta contro i cambiamenti climatici lo dico perché
Non sarà possibile nessun vero cambiamento se non riusciremo a fare cambiare un modo di di pensare una degli stili di vita ma anche dare nuove regole all'economia alla politica con una metodo di Fo
Arte e condivisione da parte di tutti coloro che sono definiti Colletti portatori di interessi
Cosa abbiamo cosa abbiamo fatto come provincia di Milano
Ma prima di tutto mi mi piace con rammarico questa volta sottolineare
Che nelle nostre istituzioni locali non Mico non non non non mi pare che esistano deleghe all'Energia
Questo significa che le nostre istituzioni locali non hanno dato un grande valore euro in grande riconoscimento a questo tema perché nel momento in cui vi è una forte condivisione sulla sull'importanza di un problema è presente nei programmi elettorali vi è una delega a seguire questo tema
Anche nella provincia di Milano questo non c'è
è allegato nella delega più generale dell'ambiente questo non c'ha impedito però di assumerci una forte responsabilità
Cioè come Provincia ci siamo dati l'obiettivo di raggiungere anche i nuovi gli obiettivi prefissati dal protocollo di Kyoto giustamente il ministro diceva il ministro Pecoraro Scanio
Che questo obiettivo sarà il raggiunto dal Paese Italia se parti di paese si daranno il medesimo obiettivo e si concorrerà al raggiungimento dello stesso
Come abbiamo fatto abbiamo affrontato dei primi momenti di dico anche di contrapposizione da parte del mondo economico soprattutto oggi siamo invece in una situazione di di condivisione ci siamo dati l'obiettivo della riduzione del programma di efficienza energetica della provincia di ridurre dell'uno per cento i consumi finali di energia primaria
E per noi significa anche la riduzione di immissioni in atmosfera pari a circa centotrenta mila tonnellate annue di C o due in una realtà come quella milanese
Che è una realtà a chi ha un primato il primato dell'essere una delle regioni d'Europa più inquinate quindi la nostra azione partita
Diciamo più che altro da questa preoccupazione e poi abbiamo allargato al tema della dell'efficienza energetica della riduzione dei consumi della diversificazione delle fonti
Con quale percorso
Lo diceva bene il presidente Marrazzo prima prima di tutto con la strada della consapevolezza di un tema di un problema
E di una forte condivisione oltre uno il Lille le norme sono necessarie ma non sono mai sufficienti un metodo burocratico non raggiunge l'obiettivo quindi i nostri comuni cento ottantanove quattro milioni di abitanti
Sono stati messi nelle condizioni di adottare i nuovi regolamenti edilizi orientati all'efficienza energetica oggi sono stati adottati da diciassette comuni sono trecento mila abitanti
Allora consapevolezza condivisione un grande forum per l'energia mia molto piaciuta la proposta del ministro
Di fare un di prova di lanciare un patto per l'energia tra tutte le istituzioni ma io dico che dall'esperienza milanese non bastano le istituzioni
Tra le istituzioni gli operatori economici le associazioni ambientaliste il mondo del lavoro
La la la realtà più diffusa alla Rete più diffusa più capillare possibile e dare oltre a una norma anche una incentivazione che permase concretizzata nella certificazione energetica degli edifici che danno a questi edifici un valore un valore in più per l'operatore che li realizza
Per le persone che li vanno ad a ad abitare
E per fare questo però serve una certezza
Chi dice che quel figlio è davvero un edificio ha qualità energetica e quindi abbiamo promosso un sistema di accreditamento per i certificatori di vizi con una società alla quale hanno aderito da Assimpredil e la lega delle cooperative ai comuni le associazioni di tecnici e gli operatori del settore
Denominata sa certe che allo scopo proprio di garantire ai cittadini la qualità della certificazione
E
Da ultimo ma non per importanza
La Rete nel territorio per l'informazione dicevano Kimi ha ha preceduto che manca una conoscenza dei problemi e il ministro si preoccupava di permeare di ambiente le politiche del governo
Io credo che tutti gli enti locali sedevano preoccupare di permeare le loro politiche di ambiente
Noi siamo arrivati a dire che non dovrebbero più essere necessari gli assessorati all'Ambiente perché l'ambiente dovrebbe permeare tutte le politiche ma è anche importante che il territorio alla gente le impresa sappia no come fare cosa fare anche come usare le opportunità date dalla nuova dalla le recente legge finanziaria e quindi l'avvio degli sportelli
Idee informativi i cosiddetti info Energia
Ma poi mancano le risorse le risorse economiche noi non crediamo che si debbano chiedere ad altre istituzioni
Crediamo che essi Dole debbano trovare altre strade non sia solo una richiesta da altre istituzioni e abbiamo seguito la strada innovativa dei prestiti bancari a tasso zero
Siamo in questo modo diventato un soggetto la Provincia che cofinanzia gli interventi prendendo insieme alle banche rendendo possibile interventi di riqualificazione energetica e l'installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili senza una costo aggiuntivo diciamo da parte del di chi le realizza e allora in sintesi che cosa emerge dalla nostra esperienza è una proposta che che mi tento di fare
Emerge che noi abbiamo seguito un percorso solo sul lato della domanda di energia
Ma non abbiamo sino ad oggi toccato il lato dell'offerta di energia
Ma crediamo che il tema del rapporto tra domanda e offerta di energia sia la base di un cambiamento di paradigma che noi auspichiamo e che noi sosteniamo
Anche noi crediamo che non si può debba essere strabici da un lato operare nel senso della domanda in una direzione e dall'altro operare nel senso dell'Offerta in una direzione quasi o o quasi opposta
Fino ad oggi è l'offerta che ha pilotato la domanda secondo noi invece in un'ottica anche di decentramento e di assunzione di responsabilità nei territori sia deve diventare la domanda a pilotare l'offerta attraverso la generazione distribuita è una forte integrazione delle fonti rinnovabili
Noi sosteniamo nel territorio impianti di cogenerazione di teleriscaldamento ma crediamo sia necessario promuovere nel mondo delle e soprattutto della ricerca dell'università l'innovazione e la sperimentazione che non può essere un tema locale ma deve essere un tema di interesse generale allora con sommessamente
Mi sento di proporre tre questioni al governo nazionale
Tra l'altro apprezzo molto l'iniziativa legislativa del senatore Ronchi la prima che si dia certezza sulla certificazione oggi iniziata una Babele
La seconda che si intervenga sul sistema bancario affinché l'esperienza milanese che una norma nell'esperienza europea sia una esperienza italiana affinché si possa promuove il credito agevolato quale facevo menzione prima Laterza è stato assunto quasi un impegno qui dai ministri che sono intervenuti però facciamo in fretta
Un piano per l'efficienza energetica nazionale in grado di orientare coordinare le azioni delle regioni delle province più avanzate e delle grandi aree metropolitane
E allora io pongo una domanda a tutti noi siamo pronti ad affrontare il la l'obiettivo grande ok ci dà del mutamento climatico che quello di fare in modo che gli venga questo un nostro nodo strategico
E il risultato degli obiettivi dati dal protocollo di Kyoto Possa diventare un nuovo modello di sviluppo che sia competitivo solidale e ambientalmente sostenibile
Oggi tutti si sono assunti questa sfida hanno assunto questa sfida io credo che sia possibile ma solo in una al lavoro di Rete di squadra tra tutti i soggetti primi fra tutti io faccio la mia parte gli enti locali che sono quelli più vicini al territorio che sono quelli da del un territorio che
Altrimenti se contrappone in questo caso è un territorio che invece condivide e partecipa alla raggiungimento degli obiettivi che le istituzioni si danno grazie
Grazie dottoressa prende il passerei ora
La parola al
Dottor ONU Furio che direttore campagne Green pays rivolgendo lì le all'UE la stessa domanda che ho fatto a Presidente Della Seta di Legambiente cioè che cosa Grippi sta facendo effettivamente per agevolare sul territorio il la generazione di quel consenso che è necessario ad avviare Nuovi Progetti sia nel campione al campo ambientale che nel campo delle infrastrutture infrastrutture
All'interno ovviamente delle linee guida che Greenpeace ha in campo delle fu specifico delle fonti energetiche rinnovabili è e non solo quindi anche sugli altri settori che hanno un impatto per quanto attiene la generazione del CO due prego elettivo chiedere di essere abbastanza conciso perché abbiamo purtroppo dei tempi straniero poco trovate in cartella un intervento
Mi riferisco poi alla alla rapporto che ieri abbiamo con presentato al Politecnico di Milano sull'efficienza che è un tema che fa parte proprio dal Codice generico Kyoto club sul territorio ci arrampichiamo sulle i camini della centrale generalmente abbiamo fatto visita all'ENEL
A dicembre ma il nostro obiettivo più vere aziende e modificare le regole
Perché
Io adesso abbiamo parlato con il Consiglio europeo delle fonti rinnovabili e un che raccoglie tutti i produttori di fonti rinnovabili uno scenario globale perché il punto di Kyoto e questo se i consumi
Conti continuano a crescere e questa crescita e sostenuta dalle fonti fossili non c'è scampo
Cioè ma l'ho partirà questo presupposto che se i consumi continuano a crescere e questa crescita viene soddisfatta con centrali a carbone non abbiamo scampo
Lo scampo ce l'abbiamo solo se l'efficienza energetica diventa centro delle politiche energetiche qualche segnale positivo cioè in finanziaria ma non basta perché per farlo diventare al centro l'efficienza energetica deve prendere una quota del venti per cento due mila venti come dice il piano d'azione europeo presentato ottobre ieri a Milano Politecnico abbiamo fatto la fattibilità del piano che la Commissione europea ha presentato ottobre è piuttosto bizzarro che lo faccio un'associazione ambientalista
La Commissione europea ha detto venti per cento entro il due mila venti in tutti i settori abbiamo preso il settore elettrico come sapete il gruppo diretto da Lorenzo Pagliaro al Politecnico di Milano ha una grande esperienza abbiamo commissionato uno studio e la fattibilità che ci diretti da questo studio è che si può fare si può fare si può fare in che termini si può fare
Perché la maggior parte delle misure di efficienza negli usi finali in particolare motori industriali e illuminazione ha un costo
Il costo del kilowattora risparmiato è inferiore al costo medio dei chilowattora in particolare oggi come sapete all'ingrosso
L'elettricità viene scambiata a sei centesimi e mezzo
Questo il prezzo con cui oggi i distributori si scambiano le tre città
Il costo medio delle misure che ci consentirebbero due mila venti sostanzialmente di azzerare la crescita di portarla dal due mezzo che oggi allo zero quindici cioè cento miliardi di kilowattora in meno
Previsto
Il costo di queste misure ed i cinque virgola quattro centesimi cioè abbiamo una differenziale positivo che significa intervenire in non accelerando la sostituzione delle tecnologie ma quando le tecnologie vengono sostituite incentivando le tecnologie più efficienti in particolare ai due terzi di questo risparmio si fa nei motori industriali e nei sistemi d'illuminazione
L'ottanta per cento dalla parte più conveniente del risparmio e nell'industria e nel terziario
Allora tutte queste lamentele del fatto che l'Italia ed è in declino che era chiusa manifatturiera Langue
Un Piano Marshall per l'efficienza che distribuisca i benefici economici ma non pensiamo che questa cosa si facciamo contro l'ENEL non pensiamo che si facciano contro qualcuno si faranno se un sistema di convenienza consente di fare lo dice Greenpeace il business dell'efficienza
Desidero efficienza significa far fuori dal mercato le tecnologie inefficienti
Significa remunerare gli investimenti in efficienza come se fossero investimenti produzione il problema per imprenditori non è il chilowattora è il servizio che lette citata così come il problema per gli imprenditori non è fare kilowattora ma fare fatturato e fare profitti e possibile un profitto verde è possibile credo che Kyoto club ce lo insegna lo studiolo trovate sulla mostra quel peggio Greenpeace punto it i in prima pagina sprecate Edolo scaricate l'altro aspetto è quello occupazionale siccome il settore primario quello delle centrali e delle grandi infrastrutture un settore ad alta intensità di capitale
Spostare risorse significative dal settore primario al settore manifatturiero cioè il fare tanto per dire
Un un un esempio per dare in cifre noi o due mila venti avremo in Italia installati circa mezzo miliardo di lampade ed i sistemi l'ubicazione ma non è che pretendiamo di sostituire tutti centotrenta milioni sì però
Centotrenta milioni di sistemi illuminazione ad alta efficienza sul mezzo miliardo non è che sia un obiettivo da qui al due mila venti che non si può fare è chiaro che di vanno distribuiti i benefici e benefici sia in contanti e chiaro che costruire una cosa nuova
Che Ceron che citava che cambiare ovviamente si sa cosa si perde un sardo rilascia
Sì questo io non so come finirà al dibatto sua liberalizzazione io personalmente tempi sono interviene in questo dibattito persone dedico che il settore energetico è un settore naturalmente oboli populistico
Certamente spostare delle risorse dal settore primario al settore
Delle tecnologie sicuramente significa fare entrare nel business dei settori che sono veramente liberalizzati ed è probabile che a livello di governo si possono fare accordi di programma e misure per mettere assieme la filiera dai produttori di tecnologie efficienti a le industrie che lei usa che usano in maniera tale da al concordare anche che una quota dell'occupazione rimanga in Italia i frigoriferi è uno è l'ultimo caso che faccio sui criteri quando si cercò di fare incentivazione per per promuovere le case più efficienti all'inizio nel novantasei ci fu una levata di scudi
Oggi sappiamo che esistono frigoriferi di classe ha più più che consumano centotrenta kilowattora l'anno contro i seicentocinquanta della media del parco installato
E tra questi che producono così poco ci sono anche gli italiani quindi non è vero che indusse italiana
Non si può non può farle io son convinto che mettendo assieme una infrastruttura anche informativa di Sotheby's supporto che alzi la cultura tecnica anzi diffonda la cultura dell'investimento
Sostenibile non ce la facciamo che siamo lenti all'inizio ma siamo molto rapida copiare e soprattutto quando abbiamo capito come funziona secondo me questo paese dalle piste agli altri
Grazie
Grazie mille credo che è stato molto interessante il suo convento è più che condivisibile all'industria può effettivamente ricoprire un ruolo centrale
In in questa sfida e e può veramente diventare un punto di eccellenza anche come esempio su altri Paesi passiamo finalmente dico finalmente perché nelle stata tirata
In campo da chi ha preceduto nelle proprie relazioni e quindi chiederei nulla di personale Franco c'era dottor il dottor Val calda che responsabile del progetto ambiente nel di illustrarci cosa in concreto fa ENEL vediamo tantissima campagna pubblicitaria nei giornali
Ultimamente vorremmo capire adesso meglio sempre nel nel contesto di tempi abbastanza stringati in che cosa si sta muovendo in campo delle fonti energetiche rinnovabili della riduzione del della CO due grazie dottore
Grazie ci fa piacere poter parlare di questo progetto perché punto non è solo campagna pubblicitaria ma Progetto importante è che voglio raccontarvi diciamo in estrema sintesi si devo dire qual è l'obiettivo di un'azienda che dà energia qual è
Cosa deve porsi come come fine dove si sintetizzare in poche parole una di Melania G. A. deve dare energia necessaria diciamo quindi mi sa dire necessaria non quella che si spreca ma quella che serve alle famiglie all'impresa
A prezzi ragionevoli quindi sostenendo la competitività delle dell'industria e ovviamente dicendo di diminuire la bolletta energetica delle degli italiani
E fare questo nel rispetto dell'ambiente contribuendo quindi a a combattere il cambiamenti climatici per quanto contributo su questo a questo fine
Questi o diciamo quella potremmo dire l'equazione dell'energia sono tre cose che vanno portate avanti insieme
E come ricordava anche il ministro Pecoraro Scanio qualcosa su cui non c'è la bacchetta magica perché questi tre obiettivi non sono esattamente coincidenti nel senso che le fonti a minor costo sono quelle che hanno più impatto per l'ambiente e viceversa
Ci sono combustibili come il caso su cui l'Italia ha fatto una scelta decisa che pongono problemi di sicurezza degli approvvigionamenti e qui basta andare solo alla Allen dallo scorso quando ci ricordiamo che
Per un inverno scapperà più rigido della media e qualche scaramuccia tra la Russia e paesi vicini abbiamo rischiato di restare al buio per per evitargli ho dovuto mettere in funzione vecchi impianti a olio per sostenere la domanda di vetustà del Paese
Diciamo l'Italia un Paese fragile da questo punto di vista perché l'Italia dipende dall'estero per oltre il novanta per cento per darvi un'idea
La media dei Paesi del venticinque Paesi europei produce energia elettrica
Trenta per cento Carbone trenta per cento nucleare Ignazio al sessanta per cento di produzione a combustibili da a basso costo diciamo Italia fattura certe decisa verso il gas e questo ci espone a rischi diciamo quindi la bacchetta magica non c'è la se possiamo però avvicinare siano soluzione di questa equazione ci sono delle cose chiare che si possono fare cioè efficienza e risparmio energetico questo è ovvio non non costano niente portano benefici immediati
Ci vuole certamente innovazione ricerca e secondo noi non bisogna trascurare nessun opzione tecnologica appunto perché e il Paese era abbastanza frasi da questo punto di vista lei nel diciamo un'azienda che ha ben chiara la sua responsabilità in campo energetico e ha fatto delle scelte sentito del dell'incontro è come Kyoto condiziona le strategie del mondo imprenditoriale
E nel certamente ha fatto scelte in passato
Allineate al suo senso di responsabilità verso questi temi l'unica dal ministro Bersani all'inizio che settore termoelettrico ha fatto degli investimenti giganteschi in nell'efficientamento del sistema circa quindici miliardi di euro sono stati investiti
Verranno messi in funzione o riconvertiti circa trenta mila megawatt a ciclo combinato a gas
Questo ha consentito di ridurre le missioni specifiche di C o due nel settore termoelettrico di circa il venti per cento cioè lo stesso kWh prodotto nel mille novecentonovanta emetteva al venti per cento di C o due rispetta quello che produce oggi
E e nelle questo senza mandato suo contributo abbiamo così convertito circa cinque mila megawatt a ciclo combinato e gli affetti sono visti naturalmente le nostre emissioni di CO due si sono ridotte di sedici milioni di tonnellate dal due mila oggi a questo abbiamo voluto aggiungere però questo nuovo impegno sul fronte dell'ambiente dell'innovazione
Ed è questo piano che fa parte integralmente il piano industriale che nel presenterà al prossimo mese di marzo ed è stato elaborato nel corso dello scorso anno un piano di quattro miliardi
L'euro rivolti allo sviluppo delle fonti rinnovabili e soprattutto la ricerca l'innovazione tecnologica
Questo un piano molto importante perenne ma in generale un piano che non ha precedenti da parte di industrie trite al mondo
Nessuno ha buttato
In campo risorse di queste dimensioni su questo Fini su questo fine quello per questo raccontarvi un pochino in in dettaglio di cosa si tratta allora in gran parte il piano destinato lo sviluppo delle fonti rinnovabili
Investiremo nei prossimi cinque anni
Tre miliardi e trecento milioni di euro in fonti rinnovabili equamente divisi tra Italia estero
E questo va a incrementare la nostra capacità da fonti rinnovabili di altri mille settecento Mw ricordo che nella ha già diciannove mila megawatt di fonti rinnovabili installati in particolare idroelettrico naturalmente
Ed è presente anche l'importo in modo crescente nell'eolico siamo partiti forse tardi nel due mila dal due mila oggi la nostra produzione oli commentata di ottanta volte diciamo questo impianto questo investimento tre miliardi tre è circa il doppio di quello che abbiamo speso negli ultimi cinque anni questo anche per dare un'idea del della focalizzazione che stiamo dando su questo settore
Un settore dovrebbe lato impediamo circa quattro mila seicento persone tono detiene il che lavorano esclusivamente per lo sviluppo delle fonti rinnovabili
Faremo queste questi impianti dovunque siamo presenti quindi in Italia e nel resto del mondo gli Stati Uniti in Sudamerica in Francia in Spagna nei Paesi già dove c'è una presenza e nelle dove a volte è più facile ottenere permessi e portare avanti gli impianti di soprattutto eolici questo è stato già ricordato prima da venga gli altri relatori
La cosa però interessante scura far soffermarmi anche in dettaglio sono ottocento milioni di euro che vogliamo dedicare alla ricerca e all'innovazione a favore dell'ambiente questa una risorsa che appunto nessuno sta mettendo in campo a livello nazionale nessun sull'istituzione se lo può permettere
E questa queste innovazioni sono focalizzate su tre temi uno appunto la ricerca lo sviluppo ancora sulle fonti rinnovabili per fare qualche esempio in questi questi ottocento milioni sono previsti investimenti
Prego per realizzare finalmente famoso impianto solare termodinamico questo Archimede di cui si è parlato molto a lungo impianto che non è mai stato pare non è stato avviato perché non non sono mai stati dati finanziamenti che un impianto come questo merita perché per quanto pianto estremamente innovativo dal punto di vista del del del meccanismo non è stato riconosciuto come impianto fonte rinnovabile questa un'assurdità che speriamo possa essere presto
Come dire curata abbiamo deciso comunque di partire con questo investimento è un progetto facciamo in collaborazione con NH brevetto ovviamente per questa cosa e lo faremo partire appunto cantiere partirà quest'anno faremo investimenti sui il materiali alternative al silicio per vedere se ci sono appunto tecnologie più efficienti da poter utilizzare la produzione solare
Fai investimenti sulle biomasse come è stato ricordato possibile usare biomasse in co-combustione degli impianti termici
è possibile anche da questo punto di vista avviare una filiera di produzione
Di biomasse a fini energetici e quindi stiamo lavorando su a questo fine per per sviluppare anche da consiste in agricoltura per la riconversione da produzione a fini energetici
Dal punto di vista dell'efficienza della generazione distribuita qua crediamo che possiamo avere aver molto da fare e nel certamente a un potenziale di comunicazione di cultura dell'inerzia molto forte questa pubblicità anche che facciamo di questo o di questo progetto
Anche questo obiettivo naturalmente perché comunque dall'esempio stimola il dibattito su questi su questi temi negli anni scorsi abbiamo fatto molte iniziative abbiamo distribuito circa dieci milioni di lampadine agli italiani faremo continueremo in questo senso i prossimi anni partecipiamo per esempio venerdì a la la giornata mi illumino di meno con
Siamo in sedici città a distribuire appunto lampadine e materiali informativi sul risparmio energetico possiamo fare che delle cose tecnologica per questo
Per fare un esempio interessante stiamo mettendo a punto un un dispositivo è un display elettronico che può essere in inserito nelle case degli italiani che è collegato ai nostri contatori elettronici quelle sono stati sostituiti in tutta Italia e consente di avere quindi sott'occhio in tempo reale l'andamento dei propri consumi oltre informazioni per esempio di quali sono gli elettrodomestici che stanno consumando
Si può fare un confronto tra i consumi del bimestre precedente bimestre in corso sto informazioni che servono a dare un consumo come dire responsabile in delle formazioni che dovrebbero aiutare gli italiani a tenere sotto controllo i propri i propri consumi
Abbia pazienza signora qui signora e lasciamo terminare lasciamo terminare signora scusi
Abbia abbia pazienza se ci sarà tempo ci sarà una fase di domande ha risposto
Grazie grazie
Prego continui
Se signora adesso basta però per cortesia per cortesia
Prego voglia
Terminiamo terminiamo la relazione per favore
Se gli ora abbiamo capito se ha la pazienza di attendere e fare le domande del caso se ci sarà tempo le darò la parola adesso basta
Prego continui curare continui grazie
Dottore continuerei terminal può essere sviluppata trarlo solo tramite i nostri investimenti non metteremo pannelli solari sulle due mila
Sulle sulle nostre cabine elettrica in circa due mila cabine abbiamo sul territorio e soprattutto dobbiamo investire per migliorare la rete di distribuzione perché la diffusione della generazione distribuita
Va accompagnata con una revisione dei meccanismi per cui funziona oggi la rete di distribuzione elettrica che fatta per il vecchio modello ferma le grandi centrali la trasmissione e la distruzione delle case
Nel momento in cui la produzione invece è di diffusa sul territorio quindi i nostri clienti comincia a diventare produttori di elettricità
Occorre gestire le reti di distribuzione in modo intelligente in modo isolato quindi far gestendo i flussi di energia anche in senso opposto questo richiede ovviamente degli investimenti impedì a ammodernamento della rete e questo fa parte appunto il nostro progetto
L'ultimo filone è quello che è stato citato più volte della cattura Sequals della CO due ed il filone dell'idrogeno questo è un filoni su cui l'Unione europea ha deciso di investire sono previsti circa dodici impianti sperimentali nel questo nella comunicazione tra Commissione europea ha fatto per i prossimi anni
E e nell'ovviamente deve essere in questo in questo filone perché un filone di ricerca interessante può essere promettente può dare anche dei dei problemi naturalmente dobbiamo esse sembrano investire a lire le risorse per potere essere in grado di di garantire una risposta al momento in cui questa tecnologia diventa matura
Bene grazie dottor falcata per la sua relazione ora
Ora la parola va al dottor Bicciato che è vice presidente del Coordinamento Agende ventuno
Per coloro i quali non non sanno cosa sono cose l'appunto questa coordinamento coordinamento jeans agenzie agenzie il ventuno la pregherei anche di fare un breve Flash pregandola ovviamente anche nel suo intervento di stare dentro il massimo otto dieci minuti grazie
Sì grazie allora il coordinamento nazionale Agenda ventuno raggruppa circa cinquecento enti locali fra Comuni Provincia e Regione
è una coordinamento che promuove appunto la diffusione delle Agende ventuno sui temi sui nostri territori e tra le altre cose ha un gruppo al suo interno il gruppo Energia
Che è quello di cui gli parlerò brevemente lanciando una proposta concreta quindi andavano a una a illustrarvi quello che è il bilancio della prossima campagna di questi enti locali tenete presente che l'adesione al Gruppo Energia del coordinamento è stata massiccia
Abbiamo già cinquanta sessanta enti locali pronti a partire ma io credo che potremmo estenderlo a un po'a tutti i componenti del coordinamento sostanzialmente l'analisi è stata questa
Delle cento milioni di tonnellate che noi dobbiamo recuperare il quindici venti per cento por può venire dagli enti locali
Può venire dagli Enti locali con i piani risparmiare genetico con gli interventi sulla Sully Belardi edilizia sugli interventi di sviluppo alle energie rinnovabili e cose di cui abbiamo già parlato
Allora concretamente qual è la proposta
La proposta è quella di dire coinvolgiamo gli enti locali nel meccanismo dell'emission trading
Verifichiamo quant'è la percentuale degli enti il contributo degli enti locali all'abbattimento di CO due
Vendiamo titoli di efficienza energetica al nostro governo evitiamo che il Governo acquisti di titoli all'estero
E li compra direttamente agli enti locali questo è un meccanismo molto semplice che pur consentirebbe una cosa estremamente interessante da un lato evitare l'indebitamento del nostro Stato sulla Mercato dei titoli all'estero
E dall'altro lato dare uno stimolo ulteriore agli enti locali perché vado avanti nei loro progetti appunto di sviluppo delle rinnovabili di riduzione della CO due
Questo è la l'effetto che si può ottenere da un lato un contributo concreto lo diceva prima la mia collega io sono sono l'ambiente a Padova tra le tra le altre cose per cui diciamo vivo direttamente il problema lo diceva la mia collega di Milano prima
Da un lato gli enti locali sono in prima battuta coinvolti in queste operazioni in questi interventi
E dall'altro diciamo hanno la grande capacità di arrivare i cittadini e qui arriva la seconda proposta concreta la seconda proposta concreta è questa
Tutti gli interventi che i cittadini propongono agli enti locali per migliorare l'efficienza energetica degli edifici supponiamo un cappotto piuttosto che serramenti particolarmente efficaci
Possono essere raccolti dai Comuni quindi i Comuni possono essere delegati dei cittadini e quota parte di questi miglioramenti di efficienza energetica essere fra virgolette venduti al governo centrale
Questo cosa succede questo cosa significa significa che ancora una volta il Governo non si indebita per andare a comprare titoli di efficienza energetica all'estero li trasferisce ai Comuni e i Comuni possono ridurre l'ICI
Per quegli immobili che fanno risparmiare già dico efficienza energetica come vedrete è un gioco a somma zero dove nessuno degli economisti direbbero win-win nel senso che non ci perde nessuno
Avremmo una grosso contributo in termini di efficienza energetica e un grosso stimolo agli enti locali
Che in questo senso si potrebbero impegnare motivati anche dal fatto che ha poi possono giovare a giovarsi di trasferimenti da parte dello Stato senza che lo Stato va ad appesantire la sua bilancia dei pagamenti
Quindi questi sono due beh strumenti molto semplici l'ultima questione voglio essere breve perché non voglio portar via ulteriore tempo ci tenevo a lanciare due proposte
Proposte che chiaramente esplicite Remo anche al ministro Bersani al ministro Pecoraro Scanio
Queste me questi meccanismi non dovranno entrare nel patto di stabilità per i non addetti ai lavori i clienti rock ali sono gravati pesantemente dai meccanismi del Patto di stabilità sia con la precedente finanziaria che con questa Finanziaria
In maniera diversa
Ma sostanzialmente siamo nelle condizioni di non poter spendere più di quello che abbiamo speso negli anni precedenti quindi tutti gli investimenti che noi possiamo e dobbiamo fare in campo ambientale
Per il Comune di Padova indisposto mesi ha battuto di ventidue mila tonnellate la CO due semplicemente con un piano di risparmio energetico quindi voglio dire la cosa estremamente fattibile concreta tutti questi interventi non dovrebbero rientrare nel patto di stabilità il che vuol dire che tutti gli interventi di risparmio investimento in campo energetico dovrebbero uscire appunto dalla logica che la finanziaria in questo momento impone quindi io per rispettare le indicazioni appunto che il nostro moderatore cita mi fermo qui sostanzialmente lanciando ufficialmente oggi la campagna degli enti locali su questi due punti su cui chiave chiederemo progressive adesioni e quindi sostanzialmente cedere vendere titoli di efficienza energetica al Governo in cambio di avere la possibilità di ottenere un trasferimenti quantificati sul Carmo Marchetta non stiamo chiedendo niente di più quindi voglio dire se il prezzo oggi ha battuto sette
Virgola cinque otto euro a tonnellata sarà quello presso cui noi chiederemo appunto che i nostri titoli vengono acquistati dal governo
Mi fermo qui è una cosa molto concreta ne sentirete parlare nei prossimi mesi perché abbiamo intenzione di mettere in piedi una campagna nazionale piuttosto importante anche dal punto di vista mediatico grazie
Grazie
No è interessante questa proposta bisogna vedere se poi di di concrete facile applicazione ma lo spunto è interessante va perseguito io vedo tutto Fabre lì che
Sta parlando le chiederei se per cortesia si può avvicinare così di dare subito la parola
Entriamo il tema del dei clienti è bello mechanism cioè dei meccanismi flessibili un tema che abbiamo brevemente toccato questa mattina Gianni Silvestrini nella sua relazione ha detto in maniera chiara che
Essendo il sistema Italia corto di di di di certi di di crediti si dovrà forzatamente andare anche sui Paesi in via di sviluppo cercare di fare questi questi progetti che generano Weekly dove la Pro in meccanismi devo dire che Bri prendendo sempre dalla relazione di Gianni Silvestrini che l'Italia ha fatto veramente poco finora se noi niente
E quindi da qui vorrei che Fabbri partisse per dirci che cosa questo governo intende fare per facilitare progetti di Clean development Mechanism in quei Paesi come sostenere le aziende italiane in quella direzione grazie
Gravi vorrei dieci minuti per cortesia all'arrivo del signore grazie
Buongiorno a tutti io parto subito da queste considerazioni finali perché sono oltretutto di estrema attualità visto che proprio in questi giorni il comitato nazionale di applicazione della direttiva sull'emission trading scheme sta preparando le risposte alla Commissione europea
Di dettaglio sulle misure complessive che l'Italia intende adottare per raggiungere gli obiettivi di Kyoto
Tra le varie cose che la commissione europea ha chiesto di specificare con maggior chiarezza cioè per l'appunto il la rendicontazione in quanto in maniera dei diciannove milioni di tonnellate a momenti che il comitato assegnato nella complessivo piano per la riduzione dell'emissione come acquisti dei credo
In CDM
Ora
Abbiamo certamente un problema al momento
Credo che possiamo giustificare non più di due milioni due milioni e mezzo di tonnellate
Quindi abbiamo certamente un ritardo
Da
Recuperare in qualche maniera per farsi che l'Italia posta conteggiare almeno i diciannove milioni che corrispondono sostanzialmente alla all'indicazione del programma di governo
Di ricorrere per non più del venti per cento del proprio impegno ai cosiddetti meccanismi flessibili quindi diciamo ne stiamo ragionando in termini di
Adozione dei principi e degli indirizzi del programma di governo
Ma non riusciamo nemmeno probabilmente ha ancora a dimostrare quello che si sta facendo
Questo è un problema che ci stiamo come le stiamo affrontando in questi giorni ma che probabilmente costringerà i ministri coinvolti quindi ministro dell'ambiente il ministro dello sviluppo economico
A e intervenire
A livello ampio per l'appunto di governo perché noi dobbiamo trovare circa centocinquanta milioni di euro l'anno
Da destinare a Progetti per l'acquisizione dei crediti di emissione
Quindi c'è come dire un problema attuale di ritardo rispetto ai programmi che erano stati avviati
C'è una al momento una mancata copertura
Finanziaria per poter continuare su questa in questa direzione quindi questo è un problema che va risolto su più piani quindi dobbiamo trovare anzitutto le risorse finanziare da lì dobbiamo poi capire
Una volta che abbiamo individuato e avuto come dire garanzia della copertura finanziaria dobbiamo passare alla fase operativa su quali progetti andiamo a lavorare questo apre come dire una prospettiva uno scenario
Che a nostro avviso come dire molto promettente per alcuni aspetti
Perché abbiamo già avviato una discussione con il ministero degli esteri con la viceministra Sentinelli che ha delega alla Cooperazione
E con il ministero dello sviluppo economico affinché oltre diciamo alla all'opportunità e al di poter coprire parte degli obblighi nazionali con decreti emissione vorremmo anche che a differenza di quanto finora fatto
Si definissero anche dei paletti come dire etici e di indirizzo politico su quali progetti andiamo a finanziare tanto per intenderci i molti dei progetti che sono stati a lanciati in banca mondiale che al momento raccoglie la maggior parte dei fondi di investimento del re l'acquisizione dei CDM sono molto discutibili sotto il profilo sociale sotto il profilo ambientale
Si tratta di interventi molto marginali che poco hanno a che vedere con quell'idea
Che e anche dietro i meccanismi flessibili di trasferimento tecnologico di alta tecnologia nei paesi in via di sviluppo che dovrebbe quindi coniugare da una parte le esigenze di Italia dei paesi Inanna ex uno i paesi più industrializzati dall'altra la possibilità che attraverso questi meccanismi sì avvia anche una politica non di sostegno tecnologico a i paesi in via di sviluppo
In questo quindi stiamo cercando di capire se ci sia il margine e la possibilità di far ritornare una gestione in auto della del Complesso pacchetto finanziario che dietro i CDM in maniera tale da legare da una parte per l'appunto gli acquisto di credito con progetti di cooperazione di alto livello che vedono coinvolte e qui c'è il il coinvolgimento del ministero sviluppo economico le migliori tecnologie quindi anche le aziende
Che in Italia possono offrire migliori tecnologie sul mercato per a il trasferimento per l'appunto tecnologico nei paesi in via di sviluppo quindi noi vediamo da una parte come dire
Una difficoltà allo stato attuale è uno Stato un po'di affrancamento a ai ai crediti progetti fin qui fatti d'altro canto però guardando la bottiglia mezzo PM Za piena vediamo la possibilità di iniziare a ragionare in maniera diversa e quindi di iniziare a coniugare un certo tipo di Ford di cooperazione allo sviluppo tra l'altro abbiamo lanciato il ministero dell'ambiente italiano ha ricevuto un primo accoglimento a parte l'Irlanda dell'Austria della Germania ad una proposta che abbiamo fatto a me Robbie affinché si stabilisca e qui stiamo definendo i documenti perché si possa approfondire ma è andare avanti con questa proposta per per farsi il che una quota percentuale
Dei e i soldi che vengono investiti nei CDM
Vengano destinati a quei due miliardi e duecento milioni di persone che nel mondo non è che sono sottosviluppati non hanno proprio Energia di sostentamento
E allora è chiaro che abbiamo un una linea di continuità con la sensibilità della viceministra Sentinelli a fare dei programmi di sostegno a allo sviluppo di qualità
Apportare Energia Perra pompare l'acqua potabile nei posti dove questa non c'è per fare impianti di trattamento per evitare che milioni di bambini muoiano di dissenteria quindi di di di di malattie che noi non conosciamo proprio più se non in in in forma marginale
Vasco sposa è perfettamente una una come dire un intervento di qualità e la possibilità di farsi che questo diciamo avanzamento minimo
Faccia parta subito dalle migliori tecnologie Caparezza e quindi lì significa fare sostanzialmente gli impianti con fonti rinnovabili
E mandano avanti quando chiediamo per l'appunto la porosità cane che una percentuale ci tiene venga data probo ma questi a questi Progetti quindi che non sia come dire legata alla alla possibile all'acquisizione di crediti è un'altra cosa noi dobbiamo garantire anzitutto che quel terzo che e oltre della popolazione mondiale che non ha colpe peraltro su quello che sta accadendo e che sarà invece quella che più e per prima di altri soffrirà degli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici possa come dire beneficiare dei grandi soldi che il meccanismo di Kyoto sta mettendo in movimento terra a Prodi ha come dire affrancarsi già da una situazione ingestibile in cui vive
Poiché è faremo invece cone progetti gruppo quei progetti che riteniamo più come dire meritevoli di essere considerati veramente quelle trasferimento di tecnologie che serviranno a come dire a a farsi che i Paesi in via di sviluppo non ripetano
Gli stessi errori che sono stati fatti dei Paesi industrializzati io voglio concludere dicendo però che dobbiamo ricordare
Che i meccanismi flessibili servono a come dire evitare che le emissioni continuino e aumenti non c'è servono ad evitare che un certo tipo di sviluppo economico produca ulteriore immissione ma non dobbiamo fare l'errore di pensare che questo possa essere alternativo alle misure di taglio che invece i paesi in a nessuno i paesi industrializzati devono necessariamente fare il protocollo di Kyoto fissava un punto e cioè diceva dal mille novecentonovantasette
Dobbiamo a quel punto zero dobbiamo tagliare i CDL servono a prevenire che ci sia un ulteriore aumento non servono a tagliare quindi proponiamo lì nella giusta casella dobbiamo fare quindi come Pedro De Stradis ai Paesi in a nessuno devono fare tutto quanto possibile per tagliare i NAS poi possiamo prendere CDM per evitare ulteriore peggioramento e possiamo indirizzarli verso quegli interventi di qualità che noi auspichiamo l'Italia possa come dire portare a casa grazie
Grazie fatto di questo l'intervento io passerei subito la parola al dottor Grimaldi del ministero degli Esteri perché
Diciamo che sul tema dei club dove lo prende che Bismarck il lavoro stretto congiunto tra acquisti tra il ministero dell'ambiente e ministero degli Esteri ai fine di portare avanti questi progetti estremamente importante quindi vorrei con questo chiederle che cosa effettivamente il ministro esteri sta facendo per agevolare lo sviluppo di questi meccanismi flessibili grazie
Grazie
Sono qui e porto il saluto di Patrizia Sentinelli che oggi sta
In Sudamerica
Come già già illustrato prima di me Fabrizio Fabbri non abbiamo avviato un ragionamento abbiamo avviato un confronto già segnalo il fatto che prima di quest'avvio non c'era granché
Su due livelli un un primo livello è quello di promuovere la cultura delle rinnovabili nei Paesi cooperanti
Ed è un primo standard importantissimo vero sia sarebbe davvero pericoloso se questo Paese continuasse
Sia pure sotto la logica del sostegno a esportare le peggiori tecnologie nei Paesi cooperanti
E quindi sta a questo punto di vista c'è un'attenzione specifica
Secondo passaggio e come incentivare invece l'accesso al mare ai al mercato dei crediti CDM con una politica attiva da parte dell'amministrazione della Farnesina sono questi due terreni su cui abbiamo avviato il confronto e stiamo verificando strada facendo innanzitutto quanto sia impressionante la strada da fare Silvestrini che è sempre molto pignolo più attento ai numeri nel primo incontro che abbiamo fatto ci ha c'ha illustrato che i progetti ambientali della cooperazione facendo una statistica sugli anni precedenti erano il tre per cento
C'è questa è la il numero dei in termini percentuali delle attenzione dedicata agli aspetti ambientali
Ecco noi su questa strada vogliamo avviare una riflessione lo stiamo già facendo attivamente stavo proponendo un tavolo di confronto permanente fra le tre amministrazioni
Che gioca appunto sui tre tavoli sui due argomenti da una parte come cooperazione privilegiare un'attenzione specifica sui progetti di cooperazione che assumano
In termini fondanti il tema delle rinnovabili come produzione di energie
E dall'altra come stimolare come far sì che ma coinvolgendo l'intera Farnesina le direzioni territoriali come farsi che ci sia invece un'attenzione più specifica
Al tema delle rinnovabili da parte delle grandi aziende private italiane che intervengono negli altri Paesi del mondo perché possono così accedere ai crediti di Kyoto il tema è complesso anche perché questa roba si vai intrecciare colla procedimento avviato di riforma della cooperazione che sta marcando delle novità importanti finalmente dopo qualche decennio rispetto dagli altri Paesi finalmente viene privilegiato l'aiuto slegato rispetto a questa tradizione
Un po'imbarazzante di questo Paese che continuava a fare fa cooperazione vincolando l'aiuto all'acquisto di beni prodotti italiani
Insomma bisogna stare attenti a che non si riproducano queste brutte abitudini la nostra cooperazione italiana
E quindi nella riforma della cooperazione abbiamo messo paletti importanti abbiamo assunto tra le finalità strategiche
Della cooperazione la tutela dell'ambiente e quindi la promozione delle massime attenzioni agli equilibri ambientali e figuriamoci quindi impieghi energetici quanto siano fondanti in questa logica
Credo che su questo io non una sono poco tra rivale Presena agli impegni virtuali è un processo avviato concretamente stiamo facendo dei passi a breve faremo un incontro informale per arrivare a una formalizzazione di un tavolo di confronto fra Ministero sviluppo economico Ministero dell'ambiente il ministero degli Esteri perché questa roba qui abbia una concretezza specifica segnalo altresì che diventa molto importante il tema del partner più volte emerso partner tecnico
Io credo non sta a me e certamente rispetta i due ministeri di Donati esprimere opinioni su quale tipo S debba essere un'agenzia credo che bisogna far presto
E bisogna far presto a far bene senza neanche resta logicamente legarsi a vecchie tecnocrazia e vecchie baronìa che non hanno dato granché in questi anni a questo Paese
Bene
Grazie dottor Grimaldi per il suo intervento da questo punto
Nel ringraziare tutti quelli oratori che hanno parlato a questo convegno o passo ora la parola Ermete Realacci
Che
Trarrà le conclusioni di questa giornata intensa molto interessante almeno mi auguro per tutti coloro che hanno partecipato e lo ringrazio
Beh credo peraltro che la giornata non sia ancora finita perché nel pomeriggio c'è un lavoro intenso con le istituzioni locali Kyoto club diciamo intende coinvolgere e del resto mi sembra siano già più che pronta ad accettare questa sfida però appunto siccome è stata molto intensa la mattinata cercherò di essere il più breve possibile e anche il più franco possibili
Quando è nato il chiodo club perché come dice il nome spesso è nato all'indomani degli accordi di Kyoto nacque da un'intuizione
Che veniva dal mondo imprenditoriale dalla Legambiente da alcuni altri soggetti che bisognasse mettere in campo un po'le cose diceva Pippo prima ma ci torno dei soggetti anche del mondo dell'economia oltre che delle istituzioni per affrontare questa sfida
Io ricordo francamente che i primi appuntamenti erano appuntamenti in cui si guardava a questo soggetto con una certa ironia diciamo ecco non sono perché sembrava una specie di pattuglia di sognatori che additavano un tema che nel nostro Paese non era sentito
Oggi qual è il problema che noi abbiamo
Il problema che noi abbiamo non è che si parla poco del tema
Del tema se ne parla anche tanto tantissimo qualche volta anche male perché non sono convinto che qualche volta infatti Zare gli elementi catastrofici aiuti la decisione perché sostenere che tutta l'Italia fa soltanto va sott'acqua non aiuta diciamo ad a muoversi aiuta semmai a godersi
Le spiagge finché ci sono insomma bisogna capire anche la psicologia degli umani che è una cosa un po'complessa non è che reagisce ma soprattutto il problema è che se ne parla poco e male in alcune ST
Che sono poi le sedi della politica e le sedi dell'economia che non è poco
Da questo punto di vista l'Italia è sicuramente indietro rispetto ad altri Paesi in cui perché aprirci neanche lì il tema è così
Affermato con chiarezza ma insomma comincia ad esserci una competizione vera quando io vedo che in Francia nelle prossime presidenziali tra i principali candidati la Ségolène Sarkozy e Bayrou hanno sottoscritto tutti e tre un in un accordo apparentemente impegnativo poi vedremo in futuro
Anche per disinnescare la possibile entrata in campo di un popolare conduttore televisivo che su questi temi minacciava di scendere in proprio quando vedo che negli Stati Uniti i due principali candidati del Partito Democratico
Penso a alla Hillary Clinton e a Barack Obama Barack Obama l'altra sera nella sua scesa in campo enfatizzato molto questo tema
Di e smettono questo tema come uno dei temi caratterizzanti della sfida lo stesso Bush approvato in zona Cesarini però non con credibilità a Karanka a dare segni di attenzione rispetto a questa materia come hanno fatto alcuni esponenti conservatori penso alla al mitico Schwarze negare che tutti citano
Perché appare così improbabile persici trote sparse nega produca un impegno ambientalista però tante e questo ci è stato offerto vedo una politica che evolve io voglio ricordare perché vuol dire anche che traiamo anche tesoro delle esperienze passate che sicuramente un indebolimento dell'efficacia di Kyoto è venuta dallo SDI fidarsi di dagli Stati Uniti
Gli Stati Uniti si defila Romano dopo che l'allora vicepresidente Gore riuscì a salvare gli accordi che non si stavano neanche per siglare a Kyoto dieci anni fa
A andando lui fisicamente a Kyoto a trovare un compromesso che permetteva agli americani che ci di stare in campo e poi Corfù sconfitto da per poche centinaia di voti in uno Stato in Florida quando i Verdi appoggiarono una candidatura quella di Nader
Narcisistica e demenziale prese meno dell'un per cento dei voti
Sottraendo a Gore con le risorse e Gaia elettorali che ci avrebbero salvato da due mandati di Bush che non sarebbe stato male neanche per l'ambiente oltre che per altri temi lo dico perché è utile che abbiamo tutti bene a mente le nostre responsabilità
Che sono tante analogamente in Inghilterra
Vediamo che Cameron
Cerca di contendere io sono positivo che sono contento che questa accada ai laburisti
Oltre che a liberaldemocratici dell'Inghilterra sono spesso più ambientalisti dei laburisti o perlomeno lo era uno nessuno seguito gli ultimi sviluppi la palma diciamo della del del del più ambientalista anche con azioni spettacolari penso alla alla al fa battaglia bicicletta dichiarato non metti pannelli solari sopra Downing Street è in un momento molto convulso della conflitto politico inglese conclude theatre andato credo con Greenpeace col WWF sono mi ricordo bene con chi i coi cani da slitta in Norvegia a vedere lo scioglimento dei ghiacci quindi diciamo
Hai una politica che cerca di mettersi in campo in questa direzione va in una situazione che è diverso da quell'Italia
In Italia questo e anche se il presidente Prodi voi ha detto che la cosa centrare questo tema non è ancora così centrale
Non lo è nella politica non lo è nell'economia io ho ascoltato con grande attenzione le parole della Marcegaglia di oggi con il rispetto che è dovuto una leader autorevole però il freno a mano tirato era evidente si sentiva anche la puzzo delle come dissi lo curavano diciamo mentre la macchina doveva partire non so come dire
Perché poi il problema è che se non si addita una direzione con chiarezza
C'è una bella frase di uno scrittore americano che l'autore può della trilogia di New York che ha detto
Le storie accadono solo a chi sa raccontare come se non si racconta con chiarezza questo Paese qual è la direzione
Sapendo che partiamo da una situazione difficile con cui tutti dobbiamo fare i conti sarà difficile che questa questo obiettivo venga poi praticato
Ma questo però implica una grande serietà da parte di tutti una grande responsabilità a tutti i livelli e la Conti e la chiarezza e il la percezione chiara che questa sfida si vince solo se una sfida trasversale
Cioè sia nella politica e qua devo dire che io non sono o poi
Alfonso seccato e spiegarmela
Credo che lui abbia anche delle ragioni ma non io non trovo tranquillizzante l'idea che ci sia una conferenza sul clima e una conferenza sull'energia e sul clima non lo trovo tranquillizzante
Perché la conferenza sul clima rischiasse un convegno sul clima
In cui i figli ci viene a dire le solite cose che oramai sono scontate vi devo dire la verità non ci servono cioè possono essere utile per coprire quella parte d'informazione che già abbiamo perché il se noi stessimo a leggere il giornale abbia avuto dei giorni in cui abbiamo avuto prime pagine apertura di Di Gi su questa cosa salvo poi quando arrivavi alle croniche politiche questa cosa scompariva rischiano di avere un convegno sul clima
Che ci dice appunto che ce li accetta e abbiamo tutti gli elementi per fare questo voglio dirle non solo di scenario ma anche reali perché fra le varie cose a tenere in Rete vi faccio un esempio c'è il problema dell'acqua
In questo momento in Italia abbiamo una situazione pesante sui grandi bacini fluviali
Il Po e in una situazione paragonabile un po'peggiora quello che l'anno scorso con la differenza che l'innevamento delle Alpi e la metà in superficie e quasi la metà in spessore rispetto all'anno scorso quindi rischiamo di trovarci a una Estate
Molto più pesante di quello che fu l'anno scorso il Tevere anche sotto dimensionato l'Arno che è un fiume a carattere molto torrentizio quindi c'è la speranza
Che le più le proprie rughe le piogge di marzo per capirci possano rimpolpare la diga di bilancino però attualmente la diga di bilancino che quella garantisce non solo la regimazione dell'arma ma anche il free il deflusso minimo vitale dell'arma che serve per dare acqua potabile a Firenze oltre per garantire la vita del fiume è almeno al quaranta per cento in meno del rispetto a quello che sarebbe necessario quindi non abbiamo tutti gli elementi per enfatizzare un elemento di allarme e per chiamare tutte le politiche hanno collaborazione se prendiamo il Po è chiaro e questo incrocia anche le scelte di politica
Energetica allegata alla Grecia all'agroenergia che è molto interessante per molti aspetti
Però bisogna fare bene il bilancio energetico e bisogna anche fare bene il bilancio idrico perché se non lo scopriamo che adoperare le grane l'agroenergia serva in Courtrai a importare olio da Coco dagli altri da Paesi in via di sviluppo che magari de foresta lo per produrre olio da poco o approdo Avi a utilizzare agricolture
Che sono molto energivore
E che magari ci ridanno in termini Energia una cifra paragonabile a quella che ci abbiamo messo e molto ha un alto consumo d'acqua non abbiamo fatto una buona scelta un terreno di grande interesse se in questo come negli altri campi teniamo ben dritta la barra
Della direzione in cui diamo andare però e quindi parlare di questo significa parlare anche di quale modello agricolo
Un agricoltore si scommette a più sulla sulla qualità legata al territorio anziché sulle comodissimo son problemi complicati ma se non si fa questo il tenere distinto l'elemento delle previsioni climatiche dalle politiche concrete è un gravissimo problema
Peraltro il Parlamento la Camera ha avviato una specie di sezione straordinaria che istruita dalla Commissione che presiedo che avverrà ai primi di aprile verrà votato delle mozioni in cui si chiede che si tengono assieme queste conferenze
Coinvolgendo tutti i ministeri interessati come giallo tutti i soggetti istituzionali interessati convogliando il Parlamento eccetera perché ho paura altrimenti e lo dico perché siamo ancora tempo per correggere che ne abbiamo la Conferenza dei buoni sentimenti e la Conferenza delle scelte
E c'è nessuna conferenza delle scelte vada contro i buoni sentimenti e questo non è utile al Paese
Non devo dire al Paese e quindi noi dobbiamo dare chiedere con forza tutti gli attori
Di dare una grande prova di serietà non ha senso dire il problema importante ci credo il sistema e poi le quote di emissione e poi e poi il carbone e qui voglio essere
Molto chiare in materia la partita il carbone a partire molto serie molto delicata
Il nucleare non ne parlo neanche perché il nucleare è chiaro che il nucleare non è una risposta neanche economiche il nuovo nucleare Chiara Lungarotti limita dice ha già perché lì costa poco il combustibile al dire smantellare le centrali il nuovo nucleare non non è una partita anche se la ricerca deve andare avanti anche sul nucleare
Il carbone è un settore di grandissimo interesse non possiamo non avere un presidio tecnologico sul carbone non possiamo non incentivare la ricerca sul carbone perché non è un problema che riguarda l'Italia riguarda il mondo
è molto complicato nel famoso Kyoto due e ha ragione
Madonna al l'arteriosclerosi e tremenda
Fabbri
A dire che si Giada si tratta di un Kyoto plus non non di un chiodo che supera diciamo che ha che elimina il Kyoto uno per capirci
Il famoso Kyoto due con il con il coinvolgimento dell'India della Cina
Può arrivare a un ragionamento trasferimenti tecnologici ma non può arrivare a un ragionamento di contenimento dei consumi energetici perché sono un marziano può pensare di dire agli indiani cinesi fermate venti
No perché noi vi chiediamo di essere responsabili ed è chiaro che in quei Paesi l'utilizzo del carbone ha dimensioni tali e agli incrementi tali da essere devastante per cui o la partita del confinamento del carbone si apre veramente
Anche per K a cominciare da quei Paesi oppure è difficile ma da noi mantenuto il presidio sul carbone è chiaro che il nuovo Carbone ci allontana ulteriormente da Kyoto e non possiamo al tempo stesso dire sì sappiamo che il tema importante
Sappiamo che siamo distanti sappiamo che dobbiamo rimetterci in modo che poi dire e va be il giorno dopo aumentiamo il carbone e guardato eccolo essere anche di nuovo Franco
Non è una responsabilità solo del governo anche del governo innanzitutto una responsabilità solo della passata legislatura i nostri tanti i nostri ritardi vengono anche da prima
Perché i ritardi su Kyoto nascono anche dal primo da dai governi di centrosinistra chiamano preceduto Berlusconi Berlusconi e voi ci ha messo di suo nel senso che peraltro lui onestamente quando feci il primo discorso d'investitura in Parlamento Maria un po'sprezzante sostenne che i mutamenti climatici non c'erano e se c'erano distava da noi quanto Giulio Cesare due mila anni quindi disse va bene
Quindi è inutile occuparci di cose che non ci interessa
Però quando si è arrivati a quella convulsa decisione sulle quote di emissioni che sono d'accordo riguardano soltanto un segmento dell'uso sono d'accordissimo che bisogna parlare anche i trasporti d'accordo su tutto
Però quello laccate anche perché in troppi Cisco mise sul fatto che Kyoto non entrava in vigore
Perché il governo italiano e molta parte dell'industria italiana aveva scommesso sul fatto che la Russia confermava
E che quindi il protocollo non diventava operativo e questo si legge nelle date perché lascia decisione della ripartizione delle quote che i grandi paesi europei le le quote partivano dal primo gennaio due mila cinque
Nei grandi Paesi europei siano attrezzati alcuni già nel due mila tre altri nella primavera del due mila quattro l'Italia ha votato in Parlamento il decreto sulle quote il trenta dicembre del due mila quattro
Con un provvedimento che entrava in vigore il primo gennaio successivo poi capita che è una presa in giro che proprio in zona Cesarini
Si è messa una pezza avendo diciamo per così dire investito su un'opzione che era sbagliato
Allora questo lo perché per arrivare a tende a dire che noi siamo chiamati a un grande atto di coerenza la politica deve fare la sua parte a tutti i livelli e molto importante protagonismo da istituzioni locali io non so se il meccanismo
Che ipotizzano dal Agende ventuno praticabile bisogna ragionarci però indubbiamente forme di incentiva anche per gli enti locali vanno pensate anche forme di aiuti perché per esempio si può pensare
A partire dalla prossima Finanziaria Frigo Fabrizio alla esattamente copio previsto degli sgravi molto forti per la manutenzione degli edifici perché non ragionare in questi in termini analoghi per gli edifici pubblici per le scuole per tutti
Questi settori in cui si può agire in maniera più coordinata e questo apre enormi spazi ha un'imprenditoria che in Italia a una versatilità per cui può cogliere queste palle al volo
In questa finanziaria abbiamo molti spunti di questo Deborah hanno detto Bersani ha detto Pecoraro
L'hanno detto anche altri quindi non ci torno perché i segnali ci sono nella finanziaria vanno rafforzati ma i segnali ci sono
Però questo tema deve essere effettivamente integrato le politiche economiche che significa per esempio che nel prossimo DPEF
Ci deve essere allegato di Kyoto lo dico con franchezza non eravamo riusciti nella passata legislatura a ottenere utilizzando proprio se non sbaglio quel provvedimento lì il fatto che il Di che nel DPF diventava obbligatorio acciacco esattamente come ce l'allegato infrastrutture
Avere un allegato Kyoto che diceva a che punto si era e le misure che si intendevano intraprende come parte integrante della politica economica
Perché Padoa Schioppa non pensi che questo è un problema che riguarda altri
Questo problema che deve attraversare le politiche economiche no e deve essere un pezzo per la competitività dell'Italia poi il Governo profitto della fase convulsa delle lezioni di una delega che aveva per azzerare questo passaggio questo pare inserito perché è un elemento importante dal punto di vista dello Stato perché ho questo qua diventa un pezzo delle politiche economiche delle politiche di competitività questa è un pezzo del vuol dire un po'ed è il Paese qui devo dire una cosa l'amica Aniello che ha detto le cose molto importanti
Non nutriamo la mitologia della liberismo che distruggeva perché è una fesseria
Purtroppo i Paesi regimi socialisti erano delle fogne dal punto di vista energetico
E il motivo per cui la Germania è riuscito a rispettare Kyoto e anche perché la Germania Est ha fatto delle politiche molto buone eolico fotovoltaico c'ero c'ha avuto alcun vantaggio
La regina da Germana essere una fogna tale da cioè sprechiamo una quantità tale di energia
Che quando si è rimesso mano a quell'apparato produttivo si son trovate davanti un terreno molto favorevole quindi non è l'economia pianificata la risposta a questo
La risposta a questo è trovare i meccanismi giusti per cui un Paese vitale come l'Italia accetta questa sfida questo implica tante cose si è parlato di Enea ragione Ronchi Lenee attualmente è una risorsa ampiamente sprecata
Io sono molto contento che Rubbia torni a lavorare in Italia una persona di personalità di rilievo però dobbiamo dire che tutti quelli che si sono succeduti alla guida e nel corso di questi anni non sono riusciti
Arrivare all'Enea un ruolo all'altezza delle dimensioni che questo grande ente aveva perché lei nega al di là dell'età media che è alta come ricordava do Superior non so se è superiore alla sua rete mediatiche concerne seduti cresciuta è lì per cui vorrei fare una verifica diciamo da questo punto di vista però sono tre mila persone
Cioè sono tre mila ricercatori e quando si parla di un protagonismo delle istituzioni locali e delle Regioni in materia
O del coinvolgimento dalla piccola e media impresa se non c'è un'agenzia di trasferimento tecnologico che accompagni le istituzioni locali una piccola media impresa perché l'Italia ha una grande versatilità ma sappiamo pure il suo punto debole
Le dimensioni medie delle in cresta imprese questo non vale per voi due diciamo sono tali per cui è difficile che integrino diciamo dentro il proprio la propria sopporti IVA degli elementi di innovazione e questo chi lo deve fare questa azione di trasferimento
Quindi significa ardui ragionare sulle nevi ragionare sulle strutture tecnico siamo dotati il rientro di ragionare trasversalmente sulle sulle varie politiche in campo attraversando le politiche agricole le politiche dei trasporti
Ha ragione di nuovo Fabrizio è impensabile che si ragioni diciamo di questo tema senza ragionare su qual è la struttura della politica dei trasporti questo lo dico anche alla ottima provincia di Milano forse se oltre all'acquisto da Serravalle diciamo di preoccuparsi anche cose magari una parte di soldi che arrivano dalla Serravalle venissero investiti diciamo in questo campo credo che sarebbe una cosa positivo perché poi io che giro l'Italia sono presidente peraltro come se si chiama ambiente territori benissimo sono sono sono sono contento
Essendo il presidente ha come se l'ambiente territorio lavori pubblici e quindi avendo accesso che diciamo sotto per modo di dire sì a Pecoraro che Di Pietro che un pezzo di Bersani ce lo so bene che quando si gira per l'Italia tuttora
La domanda prevalente che viene data sono di strade
Non è che vado in giro mi chiedono un bene potenziate ci trasporto pubblico ora qualche volta le strade servono però è chiaro che se vogliamo affrontare questo tema
A cominciare dai nodi urbani
In cui la cura del ferro e il potenziamento diciamo anche fisico della qua de de dei terreni disponibili per i pendolari è un elemento essenziale diventa una priorità insomma Pisoni mette in ordine un po'tutte le politiche
Io penso che se da questa settimana molto intensa in cui cioè da una buona notizia Pecoraro anche il Quirinale spendete spendete spegnerà per dieci minuti la luce come segno di attenzione su questa vicenda ne esce fuori una consapevolezza piccolezza veramente generale
E soprattutto la percezione che leggiamo la realtà dobbiamo leggere la realtà sapere da dove partiamo nessuno può chiedere di avere la bacchetta magica no ma dobbiamo anche avere in mente la direzione con grande chiarezza credo che sarà un vantaggio per tutti come qualcuno di voi quel culto Issa
E questo significa faccio un teologo responsabilità per tutti e anche degli ambientalisti
Cioè voglio dire qui lo si sa la Legambiente ha condotto salvo una polemica feroce contro chi si opponeva all'eolico
Perché un conto è opporsi all'eolico perché va fatto bene e siamo d'accordo no un conto è dire che l'eolico non serve a niente a Mazzarri uccelli farà cose eh ragazzi
Cioè poi becchiamo ci quello che passa il commento perché non è che uno può avere tutto
Io ricordo benissimo che noi sullo gas abbiamo perso a Monfalcone nel novantanove un referendum che fu perso perché si sostenne che rigassificatori erano come Chernobyl
Una calzata di dimensioni cosmica diciamo dal punto di vista tecnico materiale c'era quindi la responsabilità servono da parte di tutti ma soprattutto bisogna che tutti quelli che in questi giorni perché capiscono che il vento tira da quella parte
Dicono sappiamo che il problema c'è
E però si concentrino più sulla prima parte l'affermazione che non sulle però perché il tener conto della realtà importante ma vere di idea della rotta è ancora più importante oggi alcuni qui sanno che io amo molto la pulizia di un poeta armeno
Che ha scritto una volta vedo la vita solo da un occhio l'altro è di vetro
Se da questo unico occhio vedo molte cose ne vedo molto di più dall'altro perché l'occhio sano mi serve a vedere quello sherpa sognare abbiamo bisogno di tutti e due gli occhi
L'occhio che ci fa vedere la realtà per come ma anche l'occhio che ci indica la strada altrimenti non ce la faremo
Grazie ammette si chiudono i lavori della mattinata i lavori riprendono alle due e mezzo coi gruppi di lavoro con gli enti locale grazie