Intervista a Gianni Vernetti sulla lettera dei sei ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Olanda e Romania che ringraziano l'Italia delle missioni svolte in Afghanistan

Sottosegretario Vernetti in Parlamento sulla questione afgana all'indomani di una polemica qualcuno parla addirittura di selezione incidente diplomatico con gli Stati Uniti e con gli altri ambasciatori che hanno sottoscritto una lettera definite al Dipartimento di Stato in termini molto positivi dopo che la fame situate a definita semplicemente irrituale
Qual è la sostanza si tratta di intorno facciano compiamo l'errore di esagerare no cioè
Io ritengo il Governo italiano ha già
Assunto le proprie decisioni ha già compiuto le proprie scelte perché
Il governo lo scorso Consiglio dei ministri ha a licenziare toh il decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero con le quali noi per altri dodici mesi diamo copertura finanziaria nostra la nostra missione militare a ISAF in Afghanistan
Peraltro accanto all'impegno militare abbiamo deciso un incremento delle risorse per gli aiuti e la ricostruzione e lo sviluppo
E realizzeremo questa conferenza internazionale sulla giustizia sull'arco traffico sullo Stato di diritto e quindi con una forte ruolo politico dell'Italia che oggi prende
Un'iniziativa politica internazionale sul tema dell'Afghanistan
Non c'è altro da aggiungere io credo questo è quanto a scelto il Governo quindi diciamo
Condivido il giudizio dato dal dal ministro delle ma dal ministro Parisi sull'irritualità di quella lettera uno perché non ce n'è bisogno cioè non c'è il Governo a cominciare cioè quindi il Governo ha già preso le sue scelte
Il Parlamento è sovrano e io sono convinto che prenderà
Le sue scelte in questa direzione confermando l'indirizzo del Governo
In ogni ambasciatore dovrebbero a mio parere fare il loro mestiere cioè parlare ecco i governi esseri link il tramite fra i governi quindici a mio trovi rituale l'appello l'opinione pubblica notevole diplomazia sedici ma no ma poi diciamo quale semmai sortisce rischi sortire l'effetto opposto io credo anche la buona fede dell'iniziativa di spoglio degli altri suoi colleghi no perché se voi dare una mano h ad aiutare a conferma dell'impegno italiano fa certo quella cosa lì che se mai quella roba lì quell'iniziativa non ortodossa diciamo suscita le ire e le reazioni di chi ne dalla presa se ne vuole andare quindi io che invece credo sono aperte terrestre agli impegni politici che abbiamo assunto siamo membri del Consiglio di sicurezza abbiamo un ruolo importante siamo un Paese serio come tale lavoriamo pellicole iniziativa crea solo come dire da argomenti a chi della scarsa se ne vuole andare
Rischia di accusare gli americani di indebite ingerenze e non ce n'è bisogno in questo momento lei diceva non ci devono Comincioli nulla rispetto a quello che già facciamo però evidentemente oggi qualcuno osserva
Forse vogliono convincerci ad alto cioè ad entrare nella cosiddetta zona combat e alcuni quotidiani proprio la stampa della sua città tra gli altri Marco ieri importanti parlano di una sindrome da accerchiamento
Rispetto del Governo
Ma no ma no non è così non è così perché naturalmente non non è così non c'è sindrome da concerti amento
Noi abbiamo anche sul dispiegamento dei nostri militari devo già assunto anche quella decisione non non non è che la modifichiamo aveva assunto una settimana fa
Cioè noi oggi avremo i nostri due mila soldati sono e saranno dispiegati nella zona di Kabul cioè la zona centrale
Dove stanno svolgendo un'attività egregia anche poco conosciuta in sia di contrasto e di stabilizzazione contrasto tra i rimedi stabilizzazioni sicurezza ma anche di cooperazione civile
E poi abbiamo la guida dell'U.S. regional Commenda cioè del Comando regionale Ovest Herat quindi non prevediamo di andare a nessuno noto nel nostro governo il governo D'Amico sui ministri non ha previsto ciò