Presentazione del libro "La sinistra e Israele", atti del seminario tenutosi a Roma il 24 novembre 2005 - Edizioni Salomone Belforte & C

Direi che possiamo cominciare io sono Oscar genio ma sono qui naturalmente assume la veste di moderatore e di colui che quindi da la parola io ringrazio
L'associazione appuntamento a Gerusalemme che anche quest'anno a un anno di distanza da un importante dibattito chiama a riflessione
Le voci distinte della sinistra sul problema della Sinistra e Israele è ed è in occasione appunto dell'uscita degli atti del seminario che si tenne a Roma il ventiquattro novembre del due mila e cinque in cui intervennero Fassino che
Bertinotti
E a un anno di distanza oggi con Ranieri Franco Giordano torniamo a interrogarci tutti insieme sul punto di vista delle due sinistre a intorno al problema di Israele io mi limito a questo minuto introduttivo
A a richiamare oltre alle alle testimonianze perché allora di coloro che allora partecipano al dibattito anche gli interventi introduttivi le prefazioni che si sono aggiunti
In questo volume io chiedo a tutti coloro che interverranno di focalizzarsi naturalmente soprattutto su quello che da allora a oggi è intervenuto a fare la differenza
Nel nostro Paese da pochi mesi a un contingente in Libano
E questo è naturalmente
La prima differenza rispetto ad allora perché c'è un problema di ripresa in Libano di assassini politici e di forte tensione con la Sea che c'è un problema dell'attuazione dei risoluzione del nazioni Unite che riguardano il disarmo di fazioni armate che hanno portato attacchi a Israele e c'è l'Italia coinvolta in prima fila su questo fronte quindi questo è un primo fattore c'è un secondo fattore che riguarda gli sviluppi politici avvenuti in Israele da allora a oggi che riguardano il governo Olmert giudizio politico sugli sviluppi che ha avuto il governo Olmert e sul ruolo quindi di interlocutore nel processo di pace del governo Olmert così come ci appare oggi come appare oggi agli interlocutori politici
Cui seduti
C'è un terzo fattore che riguarda le posizioni sostenute con sempre crescente Energia su tutti i temi dello scacchiere dall'Iran di Ahmadinejad e che riguardano noi tutti perché riguardano lo sviluppo
Del nucleare nell'area che chiamano tutti i paesi non sulle grandi potenze iniziative adeguate e c'è infine e qui concludo
Sul tema proprio della sinistra Israele il tema posto dalle due manifestazioni di due sabati fa delle due piattaforme e da come la sinistra italiana ancora una volta si è distinta intorno alle giudizio politico da dare in realtà su tutti questi aspetti che secondo me sono intrecciati quindi un anno fa questo è un dibattito nel quale Bertinotti Fassino pronunciarono
Giudizi critici ma anche autocritici di una grande importanza agli occhi di chi come noi io ultimo della fila hanno hanno Israele ma questo non li ha mai portati non immaginare una soluzione
Equilibrata insicurezza nell'aria che sia pienamente rispettosa del diritto dei palestinesi ma certo a un anno di distanza più degli autocritica viene il momento di un giudizio politico sia cambiato governo anche in Italia sulle iniziative che l'Italia può e deve assumere mio giudizio
E qui fermo la mia l'unica provocazione di questo dibattito e che io di fronte le due piattaforme di due sabati fa
Riprendendo in mano il volume non mi ci sono ritrovato molto io non sono stato soddisfatto di con le due piattaforme e neanche di quella
Che
Era al centro della manifestazione di Milano lo dico nel desiderio che poi chi parlerà dopo
Ci spieghi meglio come nel nostro Paese ancora ci si divida così duramente sul tema di Israele x come contemperare la possibile soluzione
Due Stati poiché a mio giudizio anche la piattaforma di Milano il riconoscimento e quindi per me è un grave passo indietro persino all'esistenza di Israele era solo implicito in quella piattaforma
Quindi io in questo la penso come ha già scritto sul numero di Tempi in edicola questa settimana Giorgio Israel ma questo mio giudizio e qui mi fermo io direi che di procedere dando prima la la parola Enasarco N e sentiamo Daloui a un anno di distanza come la pubblicazione di questi atti e quello che è avvenuto nel suo giudizio da questo osservatorio italiano gli ha fatto cambiare in qualche misura idea sui rapporti tra la sinistra e Israele grazie
Grazie Oscar io preparato qualcosa scritta
Perché non volevo sbagliarmi poco per tra poco nel mio male italiano però penso che quello che ho preparato copre abbastanza il tema che ha menzionato innanzitutto da un vista il parere d'un rappresentante dalla del Governo dello Stato d'Israele qui in Italia e come lo vedono solo come rappresentante del governo israeliano ma anche qualunque cittadino israeliano verso la sinistra italiana
Quindi buona sera a tutti innanzitutto desidero ringraziare Dio per li ho delle organizzatori di dell'incontro di oggi appunto nel appuntamento a Gerusalemme in ambasciata in Israele più in generale vediamo in esso iniziativa importante atta a sviluppare il rapporto rapporto tra Israele e la sinistra
Una iniziativa che fa parte delle dialogo fra Israele e l'altro è la sinistra
Il dialogo fra due parti che hanno una identica visione
E sull'obiettivo ultimo sull'obiettivo finale ma che a volte si sono divise sulla strada da pre cool percorrere per raggiungerlo
Personalmente io ritengo che bisogni chiarire e discutere dei disaccordi e non ignorarli poiché ignora ignorando lì non si risolve nulla anzi e si rischia di ingrandire lì
Con ciò non intendo tuttavia affermare che le ratio le relazioni fra Israele e la sinistra italiana così consiste uniscono un problema complesse sì ma non di quelle con cui non è possibile esigere ritengo chi vi sia spazio per un dialogo con stante tra le due parti
Ed è anche il caso di esaminare bene questo di fare io fra Israele e la sinistra italiana o la sinistra europea in genere
Esiste veramente il quale la distanza tra le due parti
A volte scopriamo che e la distanza non è molta
E che il di di vario e più piccolo e di quanto e potessimo pensare in ogni caso è necessario mantenere il dialogo per poter e contenere e le discrepanze e per dare risalto a ciò che accomuna
E prima di iniziare qualsiasi dialogo fra di noi visione a bisogna sempre e sempre ricordare che Israele e Italia condividono e degli stessi valori di democrazia
E di Stato di diritto e di rispetto dei diritti umani e di parità e di libertà religiosa
Anche i rapporti tra le due e società civile e civili sono molto stretti
In campo culturale in quello economico accademico ovviamente o ovviamente a livello e politico nazionale e ragionare
Regionale
Tanto che sulla base di è tale e vicinanza si possono assolutamente toccare anche punti di de per divergenza
Senza il timore che tali disaccordi possano compromettere le eccellenze dei eccellenti relazioni bilaterali esistenti tra Israele e e l'Italia
Come ho avuto modo di dire nelle precedente contegno
E Israele non teme le critiche
E poiché chi ha timore delle critiche ha timore di se stesso e non è sicuro del proprio cammino
Inoltre delle sane e autentiche relazioni tra amici debbono per forza comprendere anche la critica a condizione è un grande condizione che essa sia costruttiva
Altrimenti diventa inaccettabile per l'altra parte
Ovviamente il principale punto di divergenza tra la sinistra in Italia Israele e il conflitto in Medio Oriente
A tale proposito e fondamentale capire innanzitutto che ciò che per l'Italia è parte della politica estera per quanto importante chi sia
Per Israele e invece una questione di vita o di morte
Esistere può sparire
Per questo vediamo che a volte la posizione israeliana e molto più prudente mentre quella europea italiana e più flessibile
Sentiamo spesso dire
Che nel conflitto mediorientale
Ai Strehler viene richiesto di più poiché esso è una democrazia uno Stato con istituzioni salde e con fondamenta di civiltà con un potere potere centrale ma soprattutto è uno Stato di diritto a cui tutti sono soggetti io posso comprendere perché bisogna apre pretendere di più da Israele
Ma non sempre si devono raccogliere le pretese
Quel che certo e che sulla base di questa maggiore pretesa da Israele ci attendiamo di vedere in uguale
Mi scusi in uguale misura una comprensione dei problemi della democrazia israeliana
Compressione dei suoi timori e dei suoi grammi di migliaia di anni di per Press per esecuzioni di un terribile olocausto Shoah avvenuto intera europea
Di guerre con i suoi vicini sin dal giorno della sua nascita di attacchi ai sui civili con autobomba attentati e suicidi e missili
Il suo mancato riconoscimento da parte palestinese la le dichiarazione e lì appelli alla sua distruzione da parte del presidente dell'Iran un Paese membro dell'ONU che infuoca la distruzione di un altro paese membro dell'ONU un fatto senza precedenti
Il timore di armi nucleare lo nucleari in mano alle al regime degli ai a Tula di Teheran il pericolo che tali armi
Giungano nelle mani le organizzazioni terroristiche che questi non sono in quota
Ossia un purtroppo arrivare a questo punto
Questa è questa è la realtà in cui vivono i cittadini israeliani e questi sono le loro timori e le loro preoccupazioni poi sentiamo dirci che noi dobbiamo essere più responsabili dei palestinesi ma nell'ASS nella stessa misura sentiamo anche voci non da tutta la sinistra ma da da alcuni partiti e diversa
Ancora critiche senza alcuna dimostrazioni di comprensione per la fragilità della situazione
E in questo modo
Che viene a formarsi l'immagine di parte di parti del e dell'Europa agli occhi dell'opinione pubblica in Israele e dei suoi leader
Come deve reagire un cittadino israeliano una breve romano che vede la propria bandiera denunciare in suolo italiano e la bandiera di fa mass ufficialmente considerato in Europa come organizzazione terrorista
Si sente sventolare in consente stazione e tutto ciò durante una vispa stima l'intestazione organizzata della nella capitale dell'Italia qui a Roma da un partito di estrema sinistra facente parte della le maggioranza di governo
Forse che con questa politica il ruolo dell'est estrema sinistra assume maggiore rilevanza nel Medio Oriente
O forse che con questo con queste manifestazioni di odio contro Israele la sinistra radicale aiuta a a darci avvicinare i palestinesi e Israele la risposta ossia e Dino
Io capisco la nel le necessità e gli equilibri di coalizione in Italia ma mi attendo un chiaro e fermo intervento dei leader della maggioranza sul provocazione dei loro ed il loro e alleati dall'altra parte invece
Sento anche critiche sull'ingresso di Lieberman un partito di di destra in Israele e nel sostenere il suo partito nel governo israeliano di cui fa parte anche il partito laborista
Senza però alcuna considerazione delle necessità e degli equilibri del governo israeliano Biondetti è un Governo che si è letto per raggiungere la pace
Ciò nonostante
Sono felice
Di vedere che il Governo italiano operi in maniera e consistente costruttiva per promuovere il processo di pace tra Israele e i palestinesi l'Italia
Il governo presente dell'Italia non ignora la complessità dello sì tu della situazione e la necessità di completare i processi politici politici all'interno del all'interno dell'Autorità palestinese
Così come il lavoro e lavoro di preparazione tra le due parti prima di riprendere il processo di pace già di per sé complesso e difficile
Con la stessa soddisfazione Israele ha accolto con favore l'iniziativa italiana di tenere una conferenza internazionale a Roma sulla situazione in Libano lo state è scosso
E il contributo italiano nella definizione della serie risoluzione ONU diciassette zero uno zero uno e la drammatica decisione dell'Italia di inviare in molti suoi militari nel sud del Libano
Tali azioni e il suo atteggiamento equilibrato fanno l'Italia un importante attore nel conflitto mediorientale
è un importante elemento nel te tentativo di ricerca di una soluzione
Tre giorni fa nel discorso del primo ministro di Israele
Olmert faceva riferimento alla disponibilità a Rimini pare a rinunce territoriali
Alla liberazione di molti prigionieri anche mancati di crimini di sangue e alle disponibilità di rafforzare il presidente palestinese Abu Mazen e di iniziare con lui un dialogo
Anche per noi per Israele lo status quo non è un'opzione
Più di un anno fa Isabella Israele ha lasciato la striscia di Gaza e il nord della Samaria facendo spostare tutti i residenti israeliani israeliani che vivevano la da decenni è stata una decisione molto molto difficile presa dal governo Sharon per far progredire il processo di pace
Ma anziché rispondere in maniera positiva i palestinesi hanno preferito con H posso Hamas lanciare razzi Qassam sui centri a te abitati da civili nel dolore dell'Israele e continuano a introdurre illegalmente armi e dall'Egitto alla striscia di Gaza
Non è questa la figlia per fare la pace
Non può essere sempre Israele ad andare in Corte incontro ai palestinesi anche noi abbiamo l'opinione pubblica anche noi abbiamo delle linee rosse che non che non possiamo e possiamo e oltre a passare per esempio qualsiasi accordo
Con i palestinesi dovrà comprendere delle garanzie per la sicurezza di Israele
Inoltre Israele non potrà mai accettare la pretesa palestinese sul ritardo ritorno dei profughi nel suo territorio territorio israeliano
Fatto che e metterebbe a rischio la sua stessa esistenza di Stato ebraico e democratico lo l'unico Stato ebraico e democratico
Ma prima di avviare a toccare questioni di che riguardano i negoziati
E necessario assicurare e che il governo palestinese qualunque sia
Con cui Conte condurremo le trattative riconosca Israele e assicuri l'applicazione degli accordi con esso firmati anche da parti
Da parte di chi non è era presentato nel governo così come si conviene a un zero e normale paese
Ricordo le parole delle segretario dei DS l'onorevole Piero Fassino che condivido secondo cui un vero progresso
Del processo di pace nel Medio Oriente si è verificato soltanto quando c'è stato un reale qui reale riconoscimento reciproco fra i partiti senza ciò non è non vie possibili possibilità di andare avanti
Sento in Italia alcune voci che invitano Israele a parlare con chi c'è adesso non è questa la nostra posizione Israele parlerà solo con chi è disposto a parlare e e pronto parlare di pace
La Siria invia segnali che lasciano intendere che desidera la pace ma nei fatti e il presidente Assad
Fa di tutto per dimostrare il contrario la Sire coinvolta in maniera negativi negativa in Libano la Siria ospita il leader di fama aste il leader di Jihad islamica
Che non e che con le loro e posizioni estremistiche mettono in difficoltà la dirigenza palestinesi nei territori
Se Assad davvero volesse la pace
Comprino ebbe un e gesto coraggioso come quello del presidente egiziano al noir ressa dati nel settantasette o come il re consenti Giordania nel novantaquattro i quali desideravano la pace
Abbiamo agito in questa direzione
Il tentativo di conseguire la pace in Medioriente Oriente e piano di sfide complesse e difficile
Alla fine saranno queste due parti a doversi sedersi sedersi e discutere sui petali degli accordi ma la comunità internazionale a un un ruolo molto importante quello di tentare di far avvicinare le due parti e di aiutare a superare le difficoltà le difficoltà non con in posizione ma con il col coordinamento e il loro consenso
Io credo che l'Europa in generale e l'Italia in particolare possano assumere questo ruolo storico importante a condizione che ottengano la fiducia dell'entrante le parti
Grazie
Grazie a con Franco Giordano la premessa è che io sono in difficoltà polemizzare da quando ero piccolo con Franco Giordano perché non la penso quasi sul niente come lui ma gli voglio un bene dell'anima perché ci siamo conosciuti da ragazzini facendo politica ed è proprio per questo che naturalmente quando si dissente con le persone a cui si vuole bene la cosa più banale ovvio
Coin diceva prima Italia sta esercitando un ruolo di grande importanza
Più equilibrata sarà la posizione italiana maggiore saranno le possibilità di esercitare un ruolo positivo tra tutte le parti in causa ha chiesto anche con riferimenti alla manifestazione
Di di due sabati fa un anno fa Bertinotti fece una dichiarazione che colpì chi ascoltava e ti colpisce anche rileggerla perché il giudizio sugli errori della sinistra di una parte della sinistra nel considerare il sionismo come braccio armato dell'imperialismo per tanti decenni era un giudizio molto rilevante perché insomma
Abbraccia posizioni polemiche nei confronti di Israele sionismo che sono sostenuto per decenni nella storia di questo Paese come nella sinistra marxista ecco da questo punto di vista oggi la responsabilità di essere sia pure con le vostre posizioni con le tue posizioni parte di questa maggioranza
Viola null'altro che una domanda un po'paradossale non è un po'paradossale vive in un mondo in cui a sospendere l'Iran e solo la federazione internazionale gioco Calcio che la sospese io non amo molto il futbol però è una cosa che fa un po'riflettere commenta invece poi su tutto il resto no ecco perdono la domanda viene troppo provocato Franco Giordano strade
Per rispondere a questa domanda cercano di rispondere a tutte le altre sollecitazioni a cominciare dalle prime quattro
I
Però lasciatemi dire in premessa se c'è un
Una qualche relazione tra emozioni e politica vorrei dirvi con estrema sincerità che sono molto contento di stare qui a discutere con voi
E lo faccio perché sono molto convinto delle parole che adesso Cohen ci diceva che per superare le diffidenze utile un confronto
è utile un confronto utile mettere a fuoco anche i contrasti non alimentarli ad ingigantire lì
Vedere quali sono i punti di dissenso effettivi è provare a discutere e a determinare le possibilità di un superamento del di questo contrasto anch'io come te come penso che chi ha paura delle critiche ha paura di se stesso e io ho accettato anche alcune delle tue critiche
Parto dalla manifestazione
Non mi sento lo dico proprio apertamente e con grande sincerità non mi sento di di dovermi sobbarcare quelle critiche perché la penso esattamente come te su quella manifestazione il mio partito è andato a Milano ha condiviso la piattaforma di Milano e spiego perché la condiviso
E la differenza con quella di Roma non è solamente della compagnia di giro che ha determinato quel tipo diciamo a quegli atti sia pure diciamo
Fatti da uno sparuto gruppo di persone ma per noi non siamo andati a quella manifestazione e non andremo ma ad una manifestazione che non ha al suo centro due popoli due Stati cioè il riconoscimento di entrambe le ragioni e delle legittimità dei due popoli di avere un proprio Stato
Quella manifestazione aveva al proprio centro solo una rivendicazione e io credo che fosse sbagliata nella piattaforma
Non siamo andati a quella manifestazione siamo andati alla manifestazione di Milano
E io penso che sia totalmente sbagliato nuovi bandiamo proprio diciamo nella maniera più non solo perché siamo approdati alla cultura della non violenza ma io proprio intendo bandire dalle modalità di costruzione del soggettività dei movimenti qualsiasi forma offensiva ai popoli attraverso bruciare bandiere o definire azioni di questo tipo non io penso che quella manifestazione anche per coloro che l'hanno proposta alla fine come tu dicevi giustamente non è servita e neanche la causa palestinese perché in questa maniera si alimentano diciamo le tensioni ho avuto modo di fare interviste pubbliche che dicevano esattamente ciò ed esplicitare in maniera netta la critica alla partecipazione di quella manifesta
Noi siamo sull'altro orizzonte e stiamo saldamente sulla
E fin qui mi pare diciamo possiamo trovare una una qualche forma di consonanza
Io penso che forse dovremmo ragionare un po'più compiutamente su quello che è accaduto dopo il litro
Come giustamente ci proponeva Oscar più genuino
Che cos'è accaduto è accaduto che ci troviamo di fronte questo il punto politico su cui io vi invito a riflettere e a discutere è accaduto che entrata in crisi in tutta la regione mediorientale una impostazione
Della risoluzione diciamo della stabilità dell'aria tutta fondata sull'unilateralismo
è evidente che c'è una crisi è anche un fallimento perché non ci troveremmo in queste condizioni oggi in Iraq o in altre realtà un fallimento dell'impostazione unilaterale
Io penso che se li diciamo questo è è stato particolarmente visibile attraverso l'esplicitazione della guerra preventiva nella diciamo che ha visto nella vicenda irachena il nella massima apoteosi se si intendeva stabilizzare l'aria attraverso una scelta unilaterale
E la guerra preventiva io penso che siamo di fronte proprio alla ad un'accentuazione dell'instabilità dell'area
La Siria composizioni intenzione molto forte nello scenario nel nell'aria ma anche nel mondo intero l'Iran a maggior ragione io non condivido ovviamente contrasta con da con grandissima determinazione le parole del suo presidente
Guardate c'è stata la vicenda del conflitto
Con con il Libano e
L'ingresso delle truppe in Libano delle truppe del governo israeliano la guerra c'est c'è un'attenzione ulteriore adesso non l'aggettivo ritornerò sul punto non mi sottraggo con i palestinesi come si vede ce l'Iraq non è per nulla risorto risolto il problema siamo di fronte a al rischio di una guerra civile con problemi drammatici io penso che noi dovremmo poter dare una risposta alla crisi dell'unilateralismo
Questa risposta alla crisi dell'unilateralismo americano e al fallimento di questa impostazione strategica deve avvenire attraverso la ricostruzione della dimensione negoziale come superamento del dei conflitti che ci sono nella e io penso che questa ricostruzione negoziale possa avvenire con un ruolo importante significativo del nostro Paese io ho condiviso molto intensamente la linea di politica estera del nostro Paese in particolar modo l'intervento che noi abbiamo proposto in Libano perché penso che quell'intervento sia un intervento che garantisce anche e con grande forza la sicurezza del Governo israeliano
Oltre che determina una Conti la forza di quella di quella proposta sta nel fatto che c'è un diciamo consenso di tutti gli interlocutori perché il negoziato questo forse è il punto
Su cui diciamo forse dovremmo ulteriormente approfondire il nostro confronto il negoziato non può che avvenire composizioni che sono anche molto diverse tra di loro
Il punto riconoscere l'interlocutore
Io auspico lo dico proprio la frattura che in Palestina ci sia
Una ripresa delle forze più propensi al negoziato e delle forze guardo con grande favore la figura di Abu Mazen e penso che sarebbe auspicabile un governo di unità nazionale rispetto all'attuale
Ma io ritengo che il negoziato da poter venire anche tra diverso
Perché la sicurezza di Israele
Che è un fatto che a me sta a cuore con grande intensità non può più essere affidato alla quello deve essere affidato sulle consigliato di Park deve essere affidata sulla
E io penso che l'Europa possa svolgere una funzione molto grande in questa direzione
Proprio perché ha assunto una credibilità molto forte il nostro Paese in particolar modo assunto questa credibilità io credo che ci siano le condizioni per svolgere questo
Quindi
Diciamo da questo punto di vista il nostro giudizio diciamo sull'Iran è un giudizio secco è netto
Diciamo idee di condanna delle modalità e anche delle forme attraverso cui si esprime il presidente dell'Iran vorremmo costruire una conferenza internazionale di pace di tutt'
Penso che questo sia un elemento assolutamente importante per cercare per cercare di risolvere un problema in quella diciamo in quella direzione poi naturalmente diciamo
Non ho
Diciamo non non mi voglio diffondere in particolare sono pronto a discutere di e magari mi piacerebbe ancor di più discutere sulle questioni di fondo che sono state poste dal libro cioè sul rapporto tra la sinistra nel nostro Paese anche la sinistra alternativa e al lasciamo le culture perché provengono diciamo lenti
Le culture ebraica mi piacerebbe tantissimo poter intervenire su questo tema perché io penso che su questo tema potremmo ulteriormente fare un confronto e fare dei notevoli passi in avanti
Sul terreno la situazione politica mi fermerei qui sono se ci sono altre questioni che vengono poste
In maniera dal dal mio amico Oscar Giannino io io da Sacchi Devon Cosimo dei falchi tu dicevi io auspico Abu Mazen però rispetto a un anno fa
Che problematicità assume tocchi il fatto che di recupero il governo De solidarietà nazione presente non c'è anzi dopo il ritiro israeliano
Da da casa quello che abbiamo visto noi tutto lo l'opinione pubblica occidentale e che chiaro col politico palestinese li ho provati dai colpi di kalashnikov di però io ho provato a dire
Come come sa e come vedi io noi colleghiamo tutte le forme di espressione della violenza
Però quello che mi mi preme dire e che
Diciamo dal mio punto di vista anche le moderne modalità in cui vive oggi e c'è diciamo una situazione drammatica dal punto di vista le condizioni del popolo palestinese
Allora a me
Interessa poco ore la pancia interessa tanto ma ma mi preme molto di più vedere le concrete condizioni in cui versa il popolo palestinese e provare a determinare le condizioni per mantenere aperti canali degli aiuti magari verificare che questi aiuti arrivino direttamente al popolo palestinese
Mi preme molto di più verificare che sul terreno concreto forse un'interlocuzione persino con questo governo si potrebbe ottenere dal punto di vista pratico anche se naturalmente auspico e il lavoro per quanto possa fare la diplomazia internazionale affinché si creino le condizioni per una diversa rappresentazione diciamo della Dello stesso popolo palestinese
Però io penso che noi dovremmo avere il coraggio di dire qui questo forse un elemento dissenso tra di noi che bisogna negoziare anche con chi è diverso
E e penso che la la la pace non possa che avvenire in questa direzione perché altrimenti diciamo e dopo e dominante strana annunciata possibilità e paradossalmente in questa maniera si sollecitano anche posizioni e si favoriscono posizioni tra virgolette più moderate nella stessa forma di organizzazione della rappresentanza del popolo palestinese questo penso io
Io devo dire verità nel che ne chiedere ancora in grado di approfondire anche l'aspetto un po'più naturale insomma che nell'incontro dell'anno scorso fu molto ben presente nelle viscere azione delle diverse radici storiche presenti della sinistra italiana rispetto prova d'Israele
Nel chiedere di questo incidere i pro anche di continuare a riflettere sembrano tutti su questo punto della rappresentanza nell'interlocuzione perché Franco si ferma nel dire bisogna parlare con i diversi e ovviamente io capisco che non mi voglia tanto seguire nella risposta
Perché il problema è se questi Diversi siano interlocutori possibili anche quando hanno le armi in mano questo edili problema e perché consigliato può disincentivare questo meccanico il negoziato può disincentivare l'opera il il problema aperto nel governo palestinese o i beni queste io per primo ho sperato
Che in Hamas si sviluppasse una dialettica tra la leadership fuori all'esterno più ideologizzata in molti suoi esperimenti che ho conosciuto decenni fa quando non erano affatto esponenti religiosi ed erano espressione di una sinistra marxista
E allo stato attuale questa direttiva non l'ho visto comunque adesso non voglio prendere altro spazio
Prego prego brucia
Grazie
Prima rispondo direttamente subito a questa domanda che mi ha proposto Oscar e e il negoziato innanzitutto parte soltanto quando ci sono due parti disposte a sedersi attorno a un tavolo e quindi a compiere il gesto simbolico di riconoscersi reciprocamente come parti che possono giungere ad un accordo questo è il punto di partenza di qualunque negoziato e non purtroppo con Hamas con a bambine già non siamo affatto a questo punto di partenza io ci tornerò tra breve
La seconda cosa che voglio sollevare su questo tema
E è più di natura politica ed è anche che qualunque speranza in diplomazia si può a volte sedersi a un tavolo anche con il diavolo insomma voglio dire fa parte della storia e tutti lo sappiamo
Però quello che a me duole profondamente ed è quello di cui parlerò tra breve è che però bisogna sapere che si ha di fronte il diavolo e bisogna anche denunciare il diavolo per quello che
E questa denuncia questa voce forte della sinistra
Nei confronti della deliri genocida aride Ahmadinejad Anna
Ho delle posizioni di Hamas che ancora non ha voglio ricordare sconfessato la sua carta costitutiva
Che contiene posizioni assolutamente di un antisemitismo della peggior specie a sfondo di fanatismo religioso
Beh questa lotta politica io dalla sinistra la sto aspettando la sto aspettando come un patrimonio sul quale che la sinistra dovrebbe valorizzare dovrebbe valorizzare e sulla quale scusatemi io misuro nei prossimi anni il significato della parola sinistra perché non vi è più chiare
Allora avendo rapidamente avevo preparato delle cose scritte ma dato che siamo entrati nel vivo della discussione rompiamo il ghiaccio in modo più più un vivace è leggendo il libro rileggendo il libro perché ero presente il giorno in cui c'è stato l'incontro ho trovato quello che e quindi in una delle prefazioni mi pare quella di Molinari
Veniva detto cioè un punto di par d'arrivo è un punto di partenza per il dialogo fra sinistra Israele un punto d'arrivo perché perché tutti gli interventi in moltissimi di interventi ma direi tutti
Hanno ricostruito un percorso che è stato molto accidentato e difficile in questo dialogo
Da vari punti di vista non so Landolfi ha da rievocato l'inversione di rotta filo palestinese che c'è stata a negli anni Ottanta nel partito socialista
Paolo Pirani ha ricordato che negli anni settanta e ottanta la posizione dei sindacati era totalmente schiacciata prevalentemente su su una posizione di nuovo filo palestinese
Umberto Ranieri viene qui con noi ha tracciato la faticosa lenta anche insomma fatica nata evoluzione del partito comunista italiano verso una posizione di maggiore accettazione comprensione di Israele e quindi questo è questa percorso autocritico questa revisione del passato a mio avviso debbo dire andrebbe fatta molto più ampiamente
è molto più in profondità perché ci sono in questa storia di cinquant'anni di rapporto tra la sinistra Israele anche dei musei degli orrori che insomma storiografica mente prima o poi dovremo tirare fuori
Ma e poi c'è l'altra parte cioè il tentativo di guardare verso il futuro
E qui naturalmente apprezzo lo sforzo che è stato fatto di nuovo da tutti gli autori nel libro in questa direzione costruttiva si sente negli interventi è una cosa anche bella e lo ha ricordato Oscar rispetto
Guardiamo oggi questo dialogo attraversa a mio avviso al momento un momento assolutamente critico è un punto di minimo io ricordo solo ho letto l'intervista sul Corriere della Sera rilascia una intervista rilasciata da Victor Magiar dove Victor Magiar per dice in rapporto alle due manifestazioni e in particolare il rapporto alla alla di interviste rilasciate dal ministro degli esteri D'Alema
Si dichiara un diessino dilaniato
Io non sono diessina ma certamente sono dilaniata sia di fronte alle due manifestazioni e sia di fronte appunto a posizioni che si sono riproposte nella sinistra tra le quali spicca in particolare quelle espresse appunto dal ministro degli esteri D'Alema
E prima di arrivare rapidamente non voglio essere troppo lunga a questo punto vorrei dire che c'è una cosa alla base qui secondo me c'è quindi siamo andati indietro rispetto a quello che era il contenuto il senso di quella giornata
Certamente molto parziale molto locale molto organizzate in piccolo oggi io sento che la ferita della la lacerazione del rapporto tra sinistra e Israele è gravemente aperta ed è gravemente aperta all'interno della sinistra cioè un problema che vissuto non solo nel rapporto con le comunità ebraiche questo è stato evidente in una serie di polemiche tutti credo abbiano seguito ma è una spaccatura che corre oggi all'interno della sinistra
Dove purtroppo io ritengo c'è una resistenza una presenza una non so come dire uno zoccolo duro
Di un immaginario di collettivo ostile a Israele che ancora fortissimamente presenti né i militanti
E lei dirigente
E quel vengo un punto dolente che per me è sempre stato molto doloroso perché queste storie le ho vissute da vicino da sempre in tutta la partecipazione alla vita politica sia pure molto non da militante ma da di persona interessata alla politica
E cioè una a mancanza di empatia a volte persino quasi di pietà
In forse importanti della sinistra nei confronti della ed enti in Israele questa
Sentimento io l'ho vissuto fortissimo dopo la strage di Netanya nel marzo del due mila e due quando intento a mio avviso gravissimo perché una strage volutamente organizzata
Nel giorno in cui ebrei si riuniscono in Israele alla tavola della Pasqua ebraica
è un gesto di antisemitismo oltre che di odio verso Israele talmente radicale e profondo che non so come possa essere altrimenti giudicato
Io non ho sentito allora una reazioni emotiva politica forte in nessuna scusate delle componenti della sinistra io vorrei che voi leggeste prenderti come le ho fatto allora i giornali di quel giorno la nostra iniziativa di appuntamento a Gerusalemme che fu l'iniziativa bipartisan fu iniziativa che comprendeva componenti di destra e di sinistra
Ebbe luogo all'ora proprio perché noi vorremmo reagire anche sotto il profilo etico oltre che sotto il profilo politico a questo Silenzio a questa un radio non non c'era stato nei confronti e vorrei che qualcuno mi dicesse oggi quali sono stati le manifestazioni che forze politiche della sinistra hanno esplicitamente dedicato a solidarietà contro le vittime del terrorismo in Israele
Io sono andata alla manifestazione sotto l'ambasciata dell'Iran
So che c'è stata un'ampia partecipazione di militanti della sinistra dopo le affermazioni prima affermazione di Ahmadinejad
Ma scusate mi quella manifestazione non fu organizzata in prima persona assumendo se ne pienamente la responsabilità organizzativa e politica dai partiti della sinistra non fu così
E non ci fu un lì non furono mobilitate un milione di persone come in tante altre manifestazioni che la sinistra fa quindi qui c'è un cammino grande da fare c'è un cammino grande da fare
E ci sono altri punti che non non ho il tempo di trattare naturalmente tutti uno per uno ma in cui ancora questo dialogo difficile si scontra appunto con silenzi con reticenze con asse problemi non affrontati
Che io non capisco perché non sono toccati perché non sono affrontati non si parla mai di ottocentocinquanta mila profughi dai Paesi arabi che sono stati riforme espulsi nelle varie in una una serie non varie ondate di espulsioni
Questi non sono considerati vittime non so non non fanno parte del del le normali conoscenze di un militante della sinistra
Che ci sono stati ottocentocinquanta mila circa ebreo espulsi dai Paesi arabi chi hanno discusso espulsioni che hanno distrutto una presenza chi era disse Empoli in quelle comunità da cui sono stati espulsi
Quindi hanno rotto una Rete di convivenza civile di scambio di esperienze culturali
Che era antica sia che si fa carico di questo chi sia sollevato questo problema
Ancora
Vorrei con riferimento ritorno sul tema che ci sono tanti a lo stesso problema che lo ricordo rapidamente perché non voglio dilungarmi troppo sulla presenza negli ultimi cinquant'anni e oggi dei propaganda attiva antisemita nel mondo
Io chiedo alla sinistra non un generico dissenso chiedo di delle campagne di mobilitazione su questo chiedo che questo sia un tema che faccia parte delle priorità di partiti che si ritengono partiti di sinistra
Vengo all'intervista del ministro D'Alema molto rapidamente quei nell'intervista trasmette il messaggio che il canale principali privo Rita
Dei risoluzione delle crisi delle maggiori crisi internazionali passi per il Medio Oriente passi per il Medio Oriente e però passi per la responsabilità di Israele
E non solo passi per il Medioriente per la responsabilità di Israele bisognerebbe dice il ministro agire spingendo Israele
E scusate la controparte chi respinge questa controparte
E non solo bisogna anche spingere gli ebrei democratici o diciamo gli amici Democratici di Israele perché premono su Israele e dall'altra parte qualche intellettuale arabo
Non questo non vada incoraggiato non va incentivato non c'è qualche governo li dava con cui parlare
Di nuovo io resto esterrefatta perché alla fin fine risulterebbe che le posizioni politiche di Israele
Se hanno per così dire la scintilla che fa incendiare il mondo questa è una tesi chiesi avvicinare i casi più estreme che possono essere sostenute da non so addirittura da Hammadi mamme di Neshat
In sostanza l se le ferite io vedo aperti e le rotture che vedo aperti in questo dialogo tra la sinistra Israele sono a mio avviso ancora molto profonde che non ritengo che facciamo un un buon lavoro di comprensione di dialogo se noi non affrontiamo questi nodi
E non guardiamo in faccia anche ai passi che fino ad ora non sono stati ancora compiuti
Io grazie ma in realtà eccome come speravo
Ha messo come si suol dire i piedi nel piatto e come moderatore non può fare ovviamente
E nelle data la la parola Ranieri io ricordo a tutti che poi ci sarà spazio per qualche domanda e quindi anche Giordano tornerà naturalmente a parlare perché e è stato ovviamente pizzicato
Su molti punti e anche mio compito come giornalista a dire che non era poi scontato per così dire che vertici di Rifondazione preferisse Milano a Roma come manifestazione io sono sincero nel senso che purtroppo per come stanno le cose per l'evoluzione che c'è stata lo dico senza che lo dica locali così è però Anania e qui ci sono anche posizioni di D'Alema che contano molto c'è un D'Alema che prima dell'intervento viene presa a braccetto da esponenti a Beirut di una sola parte quell'appunto che aveva attaccato Israele
C'è un D'Alema che con le cui vicinanza
Spesso desta problemi c'è un D'Alema che appunto alle comunità dato un messaggio voi dovete prendere perché in Israele cambino le cose da una sola parte
E poi c'è un D'Alema che invece poi è in me il ministro che deve tenere conto di tutto questo io so che tu sei reduce da pochissimo proprio da da Israele e credo che tu sia anche andato tra l'altro a aspiro che è proprio il posto diciamo così più colpito ma dai missili che provengono dalla resistenza palestinese nei territori occupati concludo solo dicendo chi per conoscenza chi conosce Peppino Caldarola
Sa quanto l'iniziativa di appuntamento a Gerusalemme ha contribuito devo dire umanamente prima che politicamente a fare alcuni dei passi che Bruna che brune
Prima chiedeva a a tutti di fare che cosa hai trovato andando lì rispetto ha prima Ranieri
Beh costerà otto
Abbiamo discusso con
Con le autorità comunali
Con un sindaco che è stato un militante del Likud poi aderito a Kadima
I
E ci ha fatto una descrizione
Della difficile situazione in cui vive per la città risposta all'incubo
Dei razzi Qassam lanciati dalla Striscia di Gaza
I nel corso di questi anni molti cittadini alcuni cittadini dissero
Hanno hanno pagato con la vita sta
Questa
Difficile situazione diciamo così in cui vive la comunità all'estero e abbiamo espresso solidarietà del
Sicuro l'Inter penetrare i sentimenti del Parlamento italiano solidarietà alle autorità comunali dissero
Mi ha colpito il fatto che il Sindaco pur manifestando la sua
Questo sentimento di DDT denunciai e l'allarme per il rischio che a prevalere nella comunità di Sderot potesse essere una sorta di disperazione
A ha sottolineato che la sua aspirazione di incontrare il sindaco della cittadina di Gaza da cui provengono i missili
Perché entrambi in fondo e gli diceva
Le due comunità sono sono vittime di di di di una violenza insensata e del terrore insomma questa cosa mi ha colpito che sindaco di Sperotto
Di una cittadina esposta all'incubo del del dei grandi Craxi lanciati italiani da Gaza
Insieme a la la la denuncia alla preoccupazione perché la disperazione
Dei cittadini di Sderot può addirittura persuadere lì a lasciare quella città abbiamo avvertito questa abbia ritenuto che questo potesse essere utile importante insomma tra l'altro vorrei dire che una squadra di calcio di zero otto è giunta a Roma
Ventiquattro ore dopo e che studenti visiterò ottenuti e dell'IBAR e del detti della Galilea ne nei mesi
In cui c'è stato il conflitto sono venuti ospiti a Roma porre anche dire che è stata anche Fiamma mia parlato la sera in cui ci siamo incontrati della opportunità di una visita
Astenuti
Io vorrei aggiungere insomma la cosa che più mi ha colpito nel nel nel gli incontri e nei colloqui in Israele
E poi soprattutto l'ho trovato efficacemente il costo descritto questo sentimento
Nelle parole di Grossman che ho incontrato a conclusione delle dei colloqui politici
La preoccupazione che possa farsi strada un sentimento di
Di che a prevalere possa essere nell'animo degli israeliani un sentimento di timore di paura
Poi israeliani sapranno difendersi come hanno sempre saputo fare nel corso dei sessant'anni dalla fondazione dello Stato di Israele tuttavia sentimento di stanchezza e di Paolo diciamo di timori Dirty sa l'incubo di unire anche posti chissà chi potrebbe dotarsi di armi nucleari imprecazioni quindicinali di del presidente di quel Paese contro Israele a preoccupazione di un di un riarmo in Libano di Hezbollah il rischio che i traffici di armi
Al valico di lettere tra Egitto e in piazza possano
Possano anche dare come dire possano possano alimentare un arsenale puntato contro Israele anche su quell'altro versante beh insomma vivere in queste condizioni certamente e difficile
Il può
Prego ora se se a prevalere il timore la paura poi possono anche esserci scelte politiche
Sbagliate quindi io penso che nostra responsabilità la responsabilità della comunità internazionale di un paese come l'Italia e dell'Europa e di
Come dire sostenere Israele nella ricerca di una di una di una via politica per venire fuori da queste difficoltà difficoltà serie drammatiche nessuno può sottovalutare insomma
La strada deve essere questo passata deve essere questo
Io penso che questo libro sia utile spero che sia stato letto e che possano essere metto ancora da altri militanti della sinistra
Che discutono di questo conflitto infinito che il conflitto tra Israele e palestinesi Israele arabo-israeliana insomma
Perché in fondo ricostruisce quella che è stata una una
Una vicenda tormentata e cioè le voluto il
Il la trasformazione
Che è durata insomma non è stata rapida diciamo così lo ricordava adesso Bruno del del del delle delle valutazioni del giudizio politico della sinistra sezione
Viene descritto questo fatti corso
Passaggio diciamo
Fino a fino diciamo a a una apertura esplicita già nel vecchio PC poi mi DS successivamente
Alle esigenze di vita e di sicurezza di Israele ecco io io penso che noi sbaglierei mo'ora io vedo tutti i problemi interrogativi che sono sempre opportuni gli interrogativi anche sul quali siano le tendenze gli orientamenti prevalenti della sinistra
Però io penso che sarebbe sbagliato non corrisponde alla verità
Vi prego di credermi
Sostenere che nella sinistra italiana delle forse fondamentale della sinistra italiana
Permangano e siano ancora
Prevalenti io riempita menti sbagliati sul conto di Israele cioè una indisponibilità riconoscere le ragioni di Israele
Io non credo che le cose stiano così sono pronto a discutere e se mi si dimostra che invece sto sbagliando prenderò ma io che poi solida ha tanto tempo e conosco quanto sia complessa e i e difficile
La vicenda politico culturale ideale della sinistra mi sento di dire che oggi nei gruppi dirigenti ma anche nelle nelle nelle nel nel profondo diciamo dei partiti fondamentale della sinistra
Beh
C'è un un diverso atteggiamento
E c'è il riconoscimento delle ragioni di Israele o quando dico le ragioni Israele cosa voglio dire insomma
Facciamo un referendum io sono convinto che a prevalere sarebbe la stragrande maggioranza dei vini detti dei militanti della sinistra che c'è la convinzione che il diritto di Israele a vivere in pace nei propri confini
Senza l'incubo del terrorismo
Insicurezza questo convinzione sia ampiamente maggiori
è stato faticoso giungere a questo ma da tempo da da da un po'di tempo ormai questo è il convincimento dei gruppi dirigenti della maggioranza di militanti alla sinistra
Lo dico perché considererei questo sì un'altra forma diciamo di di incubo ritorno ex come dire riprecipitare indietro
Nel tempo a una a una fase in cui insomma nella sinistra la consapevolezza di questo dato la sicurezza di Israele era incerto era fragile precari io penso che le cose oggi non siano così cento poi bisogna fare di più bisogna fare di più per combattere meglio la battaglia per la sicurezza di Israele bisogna scendere in campo più decisamente bisogna condurre una iniziativa politico-culturale ideale è bisogna anche Satin
Mettere su come sono andate le cose nel corso dei decenni precedenti che ci hanno impedito di capire quelle ragioni però insomma no vi prego crisi precipitiamo indietro
Diciamo una dice insomma le cose non stanno così ed è possibile evita vediamo vediamo quello che bisogna fare
Io credo che da quando abbiamo discusso in quella occasione lo scorso anno ad oggi chiaro che le le questioni le questioni in Medio Oriente si sono complicate ulteriormente queste
Sì sono complicato ulteriormente perché perché non non non si è riusciti a a rimettere sul binario
Sul binario giusto che quello della delibera riuscendo come dire del negoziato e del dialogo la il conflitto questo è il punto però bisogna capire perché cos'è successo non c'è
Noi abbiamo avuto il non c'è il gol Olmert ha vinto le elezioni su una piattaforma che non prevedeva la guerra Olmert ha insomma cessata la scissione del Likud e la costituzione di un nuovo soggetto politico Kadima in rotta con i settori del Likud che pensavano che anche il ritiro unilaterale era una scelta sbagliata
Perciò ora Sharon gruppetti Colico ruppe perché si era reso conto
Che critiche che Israele che pure in grado di difendersi e dava forza e il coraggio e la capacità di difendersi non fu paga un prezzo politico troppo elevato se tutto si riducesse la sua sopravvivenza è affidato a solo all'uso della forza alla deterrenza militare che pure necessarie in quel contesto
E che e che quindi occorreva rompere con quella con quella di con quella con quella e aprire un'altra strada questo poi è stata la scelta coraggiosa di Sharon e Olmert ha costruito un partito che spingeva in quella direzione
E ha vinto le elezioni su quella piattaforma poi si può discutere se l'unilateralismo nel ritiro sia la strada giusta o meno
E se e dalla Cisgiordania evitino possa essere unilaterale Tarzia si può discutere ma certamente era una novità
E su quella base Olmert ha vinto le elezioni le cose sono andate un po'diversamente perché ormai è stato come Israele è stata tirata per i capelli nella guerra del Libano questa è la verità
Perché c'è stata una scelta che ha casi si manifesta sempre questo non è il rituale ricordarlo nel momento in cui sembra aprirsi una prospettiva scendono in campo le forze oltranziste e compromettono tutto perché c'è stata la Scelta
Dei gruppi oltranzisti insidia di Hamas
Perché ha interrotto anche la possibilità in quella fase che resta Tess resa esplicita Abu Mazen di costruire un di di come dire di spingere per addirittura un referendum
Tra i palestinesi su una piattaforma che riconoscesse la necessità del dialogo e del negoziato
E quindi sono intervenuto queste false rapimento del caporale Shalit a Gaza Lindl incursione sul territorio israeliano degli hezbollah Hamas l'uccisione dei soldati israeliani e il rapimento di due soldati che hanno
Portato alla di nuova un clima di di di di di di guerre di conflitti io capisco anche quando Grossman dice il ritiro da Gaza
Noi ci aspettavamo che consentisse ai palestinesi di come DDT di manifestare una loro capacità di Atonia auto-governo invece non è accaduto questo furto
E il ritiro dal Libano che che critiche che era stata una scelta maturata in diciotto anni
Israele nel Duemila il ritiro dal Libano poi poi poi hezbollah ha costruito una roccaforte militare allora
E allora e allora che fare io penso che quindi il governo di Olmert sia stato trascinato diciamo in questo questo e però vorrei sottolineare che è intervenuto un fatto nuovo che non possiamo non considerare riflettendo sulle sorti di quella parte del mondo che c'è stata rispetto alla crisi in Libano una ripresa il ruolo delle Nazioni Unite
Che sappiamo sappiamo benissimo debolezze e difficoltà delle Nazioni Unite ma c'è stata una ripresa di ruolo delle Nazioni Unite e c'è stato anche per la prima volta dopo molto tempo un'assunzione di responsabilità dell'Unione Europea
Perché io sottolineo questo perché in fondo Israele ha potuto dire io lo ha detto Olmert lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano lo ha detto il ministro della Difesa israeliano riconoscendo l'importanza di quella scelta dell'Unione europea degli europei del governo italiano la difesa di Israele e anche colpito dalla comunità internazionale c'è una comunità internazionale decide una forza da schierare in Libano
Perché questo impedisce dal Libano del sud di inviare i razzi sulla Galilea in fondo si assume una responsabilità in un'aria rischiosa difficile questo è un fatto mi pare importante significativo ora
Io ora se c'è il contesto resta difficile perché noi abbiamo un Iran regime teocratico che minaccia Israele e che punita dotarsi di un'arma nucleare
Abbiamo una vicenda irachena che disastrosa di Sasso perché adesso io non voglio farla lunga ma insomma parliamoci chiaro in Iraq la guerra in Iraq ad a a come via ha determinato lo scenario più negativo
Per la pace in Medio Oriente per Israele perché perché dirà si è irrobustita ed è diventato un fattore di cui sarà difficile non tenere conto della complessiva vicenda
Questo è questo è accaduto proprio l'eterogenesi dei fini diciamo
è accaduto questo con un rafforzamento del Pilastro iraniano
La vicenda in Sicilia la vicenda in Libano
Che se resta difficile perché l'indebolimento di signora e anche il risultato di una pretesa
Di una pretesa dei settori Fido filo siriani in una situazione tormentata da dove dobbiamo partire io penso che se mettiamo tutto in dobbiamo certo bisogna decadere un'iniziativa per tentare di risolvere tutti i fronti di questa complesso mosaico
Però c'è un punto da cui partire che io considero sia ancora fondamentale
Anche se c'è chi so bene c'è chi ormai pensa che non sia più così ma io continuo a pensare che se si riuscisse
A determinare un clima diverso e una ripresa di discussione
Tra Israele e palestinesi
Questo potrebbe essere il fattore propulsivo di un mutamento di fase nella regione
Come può avvenire Olmert lo ha detto io ho apprezzato la dichiarazione di Olmert quando ha detto beh insomma se va avanti
Un governo di unità nazionale garantito ad Abu Mazen che resta parliamoci chiaro
L'ultima carta prima della catastrofe perché se Abu Mazen crolla se crolla anche Abu Mazen io non so più poi che cosa
Da dove viene fuori un nuovo interlocutore possibile
Quindi sostenere Abu Mazen è un nell'interesse di una prospettiva di di di pace dell'intera regione Israele dell'Europa e l'Italia
E forse non abbiamo fatto sempre tutto per sostenere quindi io penso che sei ambulanze come è possibile mette in piedi questo questa questo governo di unità nazionale e ci sono degli atti anche da parte come dei diritti di di riconoscimento di questo dato da parte di Israele forse può riprendere un negoziato
Una discussione
Una discussione insomma comunque non indebolire Abu perché se Abu Mazen non partecipa al ritiro perché è unilaterale non da un non paga ai beh allocchi chi lo sosterrà più alla lunga parliamoci chiaro
Però non è che c'è un'alternativa migliore
Non c'è c'è c'è il voce l'abisso a quel punto e perciò bisogna bisogna sostenere Abu Imad e questo può riprendere in questo modo un lavoro in vista di un obiettivo di fondo io non lo so se è utopistico però vorrei che qualcuno mi nessuna l'obiettivo deve essere un altro
L'obiettivo è quello di creare le condizioni perché Israele edita in pace in confini sicuri
E perché i palestinesi abbiano un loro Stato
Che permetta di di di di di di di di di titoli il riconoscimento anche di questo diritto è chiaro che il ritorno dei profughi non può avvenire in Israele ma non non può più essere certo non può avvenire ed altrimenti comprometterebbe il future l'avvenire di Israele ma questo è un aspetto che andrà discussa il negoziato
E che coinvolgerà anche i paesi arabi
E che coinvolgerà anche la comunità internazionale che dovrà sostenere questo nuovo stato una palestinese permettono in condizioni perlomeno magari di consentire il rientro di una parte
Ma non penso che che questo sia il punto scatenante oggi comunque
Certamente nessuno può dire a Israele adesso facciamo rientrare non so milioni perché questo sarebbe fuori dalla realtà bisognerà negoziare succede in senza diciamo pensare di poter che passeggia di sera risolve un problema di questa natura
Io lavorerà in questa direzione poco io poi non credo diciamo che ma adesso non voglio assolutamente D'Alema e in grado di affrontare discussioni e di difendere i suoi punti di vista ma mi pare che nella sostanza la politica del governo è una politica che morì in questa direzione
Se c'è un'altra strategia ditela perché gli operai se ce n'è uno stadio convincente io sono tornato a riconoscere che va meglio non è naturalmente perderà l'altra strategia ma
Allora alle donne
Due esempi concreti a Ranieri a Franco prima di di che le domande ieri i quando buona diceva ha fatto passi ho l'impressione che si possa faccio due esempi da un governo come quello luce della ministro egli Esteri Prodi presidente del Consiglio
Se ci fosse stata in questi mesi dopo l'invio del contingente un'iniziativa concreta italiana ed europea per la di bere latte per la liberazione e K inflitte ai ricordato tu
No volta con chiarezza cioè dovette tiratelo fuori ora che noi siamo a garanzia del fatto che Israele è rientrata nei suoi confini dichiarata brutalmente come si fanno le iniziative perché altrimenti voi non avete titolo
Ecco questo c'è stato no faccio l'esempio concreto secondo esempio concreto secondo sempre ovunque
Se si dice a Damasco dicevo si difende a biomasse non certo ripetono in questi mesi abbiamo visto cosa è successo cioè il dibattito politico ormai si fa tra loro a colpi di mitragliatrice
E di e di bombe a mano in quel caso anche lì ci fu l'omicidio politico perché altrimenti il dialogo ha elencato tu stesso tutte le forze che sono interessate a fare andare avanti questo calo dei messaggi concreti
E dare al popolo della sinistra ogni tanto iniziativa politica che parli inequivocabilmente a difesa
Solo prioritariamente in questi due casi che cito e prioritariamente diritto di sapere che viene schiaffeggiata messo in discussione il che non significa poi non avere soluzioni di più ampio però sono questi segnali che somme nell'ultimo anno proprio per tutto quello che è successo talvolta vengono a mancare comunque abbiamo venti minuti quindi direi quattro cinque sei domande e poi facciamo ridiscuterlo se interlocutori vedo una io di quelli non vedo nulla quindi non sono neanche in grado di dire a chi apparteneva
Da
Allora io comprendo di non recuperare l'empatia diciamo non con con voi in questo breve lasso di tempo sono sicuro che le diffidenze permarranno
Pur tuttavia vorrei provare ad esprimere in maniera ancora più chiare più netta
Io diciamo tutta questa politica di Berlusconi
A favore di Israele gli affetti
Diciamo sono sotto gli occhi di tutti però cioè la la situazione lì
Purtroppo non si è spostato di un millimetro anzi ci sono delle tensioni ancora più grandi e ancora più forti gli effetti di quella politica concretamente non si sono visti allora bisognerebbe ragionare che tipo di politica può aiutare Israele
A garantire la propria sicurezza e qui diciamo magari possiamo anche avere opinioni difformi ma una cosa è certa quella di Berlusconi ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti
No
Posso avere ovviamente opinioni certo come non non pretenderà che posso appoggiare la politica è stata di Berlusconi questo almeno me lo conceda ecco
Questo solo me lo conceda poi naturalmente possono essere anche criticato su tante questioni ma
Parto da un dato
No io ho detto solo un'altra cosa o
Io io io non penso che che la politica estera possa essere bipartisan perché penso lo dico proprio perché c'è un'idea del mondo che quella delle destre
Che è diversa dall'idea del Nord del mondo che noi vorremmo poter esprimere proverò a dire che in quest'idea del mondo per esempio occorrerebbe compiuto intensità vere da questo punto di vista sono qui proprio in questa versione con questa disposizione a trovare una maggiore possibilità di confronto con le ragioni che qui voi esprimete io penso di aver detto l'ho l'ho detto anche al all'inizio
Ho partecipato rivendico al alla manifestazione di Milano ho criticato apertamente quella di Roma
Ho spiegato le ragioni del perché ho criticato quello di Roma perché in quella di Roma non non c'era un limite di fondo indipendentemente dagli atti tutti condannabili e orrendi che sono stati prodotti in quella di Roma ma c'era una motivazione di fondo che mi impediva di partecipare alla manifestazione di Roma è che nella manifestazione di Roma la nella piattaforma non c'era scritto due popoli
Stati invoca Rifondazione Comunista non parteciperà mai ad una manifestazione in cui non sia riconosciuta la legittimità ovvia dal mio punto di vista cento
Certo certo la legittimità occhiata riconoscimento dello Stato Israele
Lo dico proprio con con grande proprio nettezza
Possiamo avere opinioni differenti su tante altre questioni mi pare questa una questione su cui forse non è il caso di avere di avere delle differenze
Qual è il punto
C'è un una una altri ripresa diceva Bruna Ingrao c'è una ripresa molto forte della propaganda attiva antisemita nel mondo
E noi dovremmo contrastarla con più nettezza con più determinazione già in anni
Come cent'anni cioè danni noi abbiamo provato a condannare i singoli atti però prende apprendo da te diciamo sono pronto a dire
Lo faccio con con proprio con
Profonda convinzione che il mio partito si schiera con grandissima determinazione nell'organizzare anche una campagna contraria a questa degrado diciamo della campagna delle campagne antisemite perché su questo punto non abbiamo con menu come puoi facilmente immaginare non abbiamo nessuna differenza sento che dobbiamo invece sale se tu me lo proponi recuperare un ritardo e io penso che dovremmo con grande forza con grande forza carattere Jhansi su questo terreno
Mi si pone una domanda perché non provate adesso
La trovo particolarmente pertinente perché non provate a ricostruire anche tra i vostri militanti un'opinione diversa e una cultura diversa sul tema del cinismo
Io sono d'accordo con questa affermazione e io penso che
Sia definitivamente da condannare quella interpretazione di una parte della sinistra che ha guardato il sionismo come vi ha spiegato Bertinotti in questo libriccino che a
Giudicato e aggettivato il signor il sionismo come braccio armato dell'imperialismo io penso che questa connessione sia totalmente sbagliata ed infondate nostro processo innovazione politico-culturale parte esattamente dalla critica di questo tipo di Assisi
Aggiungo
Che se c'è una difficoltà di comprensione anche delle vicende della vicenda del conflitto israelo palestinese
Nasce dal fatto
Lo scudo spiegava Fassino io condivido questa parte del suo intervento in questo libro che
Questo tipo diciamo di le incomprensioni tra sinistra e Israele nascono diciamo se proprio se proprio proprio dobbiamo provare adattarle secondo me a partire dal sessantasette
Allora
Io penso che adesso mano mano che andiamo avanti le posizioni stanno emergendo diciamo e si stanno innovando con più forza io credo che dovremmo provare a fare emergere le ragioni di entrambi diciamo
I popoli e le ragioni che stanno da entrambe le parti
è evidente che è un'operazione di questo tipo si è prodotta anche in virtù del fatto che c'era uno schema bipolare del mondo e che quello schema bipolare del mondo ai grigi dito persino le posizioni dentro una dimensione dogmatica
Oggi che questo schema bipolare non c'è più io credo che con più forza e più nettezza dovremmo provare a far valere invece una nuova cultura su questo terreno vorrei solo ricordare pero
Oscar Giannino da questo punto di vista non è testimone
Che anche dentro quell'impostazione e quello schema bipolare
Del mondo noi abbiamo trovato al lavorare in controtendenza persino contro il campo in cui teoricamente eravamo iscritti abbiamo partecipato nel mille novecentottantasei
Col conosca ad una
A un Festival Mondiale della gioventù che si teneva a Mosca e abbiamo contestato apertamente le forme di organizzazione del Festival Mondiale della Gioventù eravamo
In tanti della delegazione italiana e abbiamo fatto diventare il tema delle della cultura ebraica e anche della lotta ad ogni critica le forme divisionismo il tema fondamentale della nostra presenza agli tanto che abbiamo proposto come capo delegazione unendo dell'allora segretaria della Federazione giovanile comunista e della Federazione giovanile ebraica e l'abbiamo fatta diventare capo delegazione voglio solamente ricordarvi che eravamo circa cinquecento posso dire senza tema di essere smentita che di quei cinquecento almeno quattrocento erano giovani comunisti e ci siamo fatti tutti simbolicamente rappresentare dalla Rappone capo delegazione dalla rappresentanza la Federazione giovanile
E pratica questo in assoluto diciamo controtendenza rispetto agli orientamenti prevalenti
Perché volevamo fare di quel tema il tema fondamentale come si vede la nostra battaglia d'innovazione è una battaglia che viene da lontano non nasce neanche adesso questa nostra e forse bisognerebbe provare anche a sollecitare diciamo e a mettere in rilievo anche queste forme di controtendenza naturalmente i problemi
Rimangono i problemi anche diciamo sulla sull'evoluzione diciamo anche e anche sulla politica concreta
Se Bruna Ingrao mi dice io mi metto e mi siedo al tavolo da un punto di vista diplomatico istituzionale anche col diavolo l'importante è che sia esplicito la mia critica a politica l'interlocutore
Io da questo punto di vista non non alcun dubbio la mia critica politica da Massa
E la mia critica politica al presidente dell'Iran è nettissima ed è più volte esplicitata
Ma da qui a dire che non c'è bisogno di costruire di affidare la sicurezza di Israele oltre che la legittimità del popolo palestinese ad avere un proprio Stato al negoziato beh io penso che questo sia un tema che riguarda sta eccola una ipotesi alternativa
Riguarda strategicamente di più voi perché se andiamo di filato verso uno scontro di civiltà
Su cui le destre hanno lavorato con tanta intensità io io che chi soffrirà di più di questa possibilità dello scontro di civiltà
E anche chi è collocato strategicamente in una condizione di particolare diciamo difficoltà a poter reggere uno scontro di questa natura per questo l'unica strada possibile
E praticabile e quella del negoziato ed evidente che nel negoziato le ragioni degli uni debbono valere al pari delle ragioni degli altri io su questo non ho alcun dubbio e tra l'altro se dovessi ricordare ho partecipato a Ginevra
Al all'ipotesi di accordo che gli fu avanzata io c'ero ero uno dei pochi politici italiani che era in quell'occasione
Eravamo io D'Alema Rutelli non mi pare di aver visto altri esponenti
Diciamo di altre formazioni e di altre e di altre coalizioni come si vede quando si tratta di determinare le condizioni di produrre concretamente una possibile possibile negoziato alla fine le forze che vogliono la pace si fanno vedere
E le folte le forze che vogliono riconoscere i due popoli due Stati vengono fuori
Allora io ho chiuso la raccolta delle altre quattro domande e vi pregherei presunto riformulare le persone che indico di seguito per consentire poi tutti di rispondere e così abbiamo concluso che sono già alle sette e un quarto quindi procedo dà come vuole distrarre la mente a scendere e quindi come cioè dalla prima fila
Hanno il dovere
Gli organizzatori
Ma lei si sente
Volevo chiarire prima di tutto una cosa e Giordano sul primo ringraziato Giordano così come avevamo ringraziato Bertinotti per aver aperti accettato di aprire questo dibattito
Piani tutto lui si è riferito più volte parlando all'auditorio come al all'uditorio come voi voi militanti volevo chiarire che lei ha di fronte qui uno Tito odio che molto variegato organismo ci sono ebrei e non ebrei attivisti della sinistra non attivisti della sinistra amici di Israele quello che forse manca qui sono i militanti di Rifondazione Comunista
Perché i la difficoltà di aprire questo dibattito
Cioè con i dirigenti mi rendo conto che non è poi così fu oggi come oggi prendo atto prendiamo atto che la la posizione di Rifondazione Comunista sta cambiando
Sta cambiando e speriamo che continua ad evolversi in questo senso
Almeno per quanto riguarda la dirigenza o alcuni dirigenti sicuramente esiste una grandissima difficoltà che questa cosa venga dentro la base di Rifondazione Comunista così come dentro la base dei DS che io ho potuto verificare avendo presentato il libro alla festa nazionale dell'Unità
A appesa e mi sono ritrovata uno scoglio durissimo l'imposizione comunista su Israele cioè la punizione ideologica che aveva al Partito Comunista
Forse negli anni Settanta
Quindi diciamo la difficoltà serie questa allora andiamo facciamo un passo avanti prendendo atto per buono che esiste una volontà di aprire questo dialogo lei ha parlato di negoziati di pace evidente che i negoziati di pace
Io credo non credo che in Israele c'è qualcuno che pensa che che non si debba arrivare prima o poi un giorno a negoziati di pace però l'interlocutore va qualificato
E lei quando dice bisogna negoziare anche con i diversi ecco qualifica questi interlocutori il diverso che noi stiamo con cui Israele atti questo momento dovrebbe negoziare si chiama Hamas il quale nella sua carta costituzionale già la distruzione di Israele ma non è solo questo perché uno dice Lamberto
Io faccia no che ci stanno anche altri di uomini bomba di ma e di di vittime del terrorismo a cui tra l'altro la sinistra italiano non ha mai Espresso non tutta ma comunque sicuramente la sinistra
Cosiddetta oggi radicale non ha mai Espresso una parola di solidarietà effettiva quando dico effettiva che dico concludo faccio una domanda
Allora
Diciamo faccia un passo avanti nella manifestazione di Milano
Non è vero che non era sbilanciata la manifestazione di Milano guerra eccome
Lì non solo c'era c'erano due popoli due Stati che hanno slogan abbastanza consolidato che non è non non è molto chiaro Stasi cosa si intende perché uno stato giudice casomai è un altro Stato bisogna costruire
è stato almeno tra
Quello che bisogna costruire infatti nel seminario abbiamo lanciato lo slogan due Stati due due popoli due Stati democratici con democratico si intende semplicemente questo si intende l'accettazione da parte dei palestinesi della dialettica con Israele la fine del terrorismo
E il riconoscimento di Israele
Solo questo si intende palloni si organizzeranno come vogliamo ma questo è la cosa quindi la manifestazione di Milano era sbilanciata in questo senso era sbilanciata perché ci stava la richiesta della cooperazione alla fine la cooperazione militare impegno allora se è vero come penso
Prendendo per buone e accettando diciamo l'idea che che Rifondazione comunista sta cambiando ma io penso che ha un compito fondamentale cioè prima di tutto gli educare la propria base
Su questa su rispetta la libertà sul valore delle ragioni della democrazia
Scusa poi io finisco
è poi in secondo l'uomo e non in secondo luogo in secondo l'uomo la cosa importantissima dato che sta al Governo è quello di qualifica l'interlocutore benissimo quindi secondo quindi significa a aiutare in qualche maniera i palestinesi a uscire dal tunnel dell'unisex questo significa io mi aspetto e nella prossima manifestazione di piazza uno degli slogan chiare presi sarà questo di chiedere i palestinesi di riconoscere inglesi dismettere chiudere con esperienza terroristica gli a accertare appunto l'esistenza di Israele questo deve essere uno slogan non entrare nei le manifestazioni non si cambia
Grazie
Allora
Domanda fra
Forse è meglio che si avvicini anche a lei perché così se il microfono
Grazie ma io volevo anzitutto ringraziare il signor onorevole Ranieri Tullio Franco Giordano
Io sono il Presidente USA Braga di Roman non parlerò dal punto di vista di Cerere perché c'è più rappresentante all'ambasciata quindi non mi permetterei assolutamente
Onorevole Giordano ricorderà che alcuni anni avremmo uno scontro un po'vivace della sede di fondazione io fa molto piacere
Avete ascoltato dichiarazioni di oggi io credo condivido quanto detto poco fa Anna Borioni di cogliere
Una notevole evoluzione nella posizione di Rifondazione esulta quanto meno la posizione personale Giordano ma anche Bertinotti credo diventati dirigenti
Ho l'impressione è stato già detto ma veramente ho l'impressione che ci troviamo in un momento in una fase di relazioni tra sinistra Israele un po'simile a quella che abbiamo avuto trenta o quaranta anni fa tra la Chiesa cattolica molto ebraico Chiesa cattolica ha fatto un grosso passo avanti nel Concilio la dichiarazione
Il disconoscimento del della che accusa il decide eccetera eccetera ma è rimasta molto un atteggiamento il vertice prima che son passati ormai quarant'anni mi pare dalla nostra aetate ancora non è scesa a per li rami fino all'ultimo parroco di campagna o con lei edizioni del catechismo che vengono insegnate ai ragazzi le dispiace signori li sosteneva che non è così anche la base Rifondazione oggi ha cambiato opinione you purtroppo nulla osta percepisco ancora questo grosso cambiamento di direzione di e quindi credo che sia ancora un fatto di vertice su questo però invito veramente
Rifondazione come anche di essere a lavorare
Con maggiore intensità mi pare che Ranieri abbia parlato poi ecco condivido chiaramente che la sicurezza di Israele passa attraverso la pace credo che sia scontato non si possa negandosi cosa fa affidare la propria sicurezza solo alla deterrenza militare credo che più che un concetto e condivido anche l'opinione viva rifugge al dettato da da da Rabin che la pace si fa con i nemici e quindi di fare stranieri mi pare ha parlato di dipende diventi verso un socio spinge infuori dunque per la pace si fa con i nemici però quando il De Amicis si siedono al tavolo la pace si riconoscono non siamo ancora arrivati a questo punto non c'è io credo che il tutti i governi israeliani anche Shamir perché forse è stato il primo ministro israeliano più li Kurdistan festeggia che ha avuto i suoi cinquantanove anni lo Stato di Israele ha partecipato alla Conferenza di Madrid insomma interno ormai
Israele ha sempre cercato la pace non mi pare che finora si parla Hamas voglio parlare immagine stanno ci sono dei bambini così notizie la disponibilità a fare una tregua per dieci anni mi pare tra una tregua decennale un riconoscimento che la controparte una pace vera ci sia ancora una grossa differenza che da questo punto di vista io credo che l'impegno della sinistra debba essere molto più un attimo intenso di quanto non sia stato finora e poi soprattutto un posizione netta chiara esplicita contro o la la propaganda antisemita che predomina oggi su tutti i media su tutti i libri di testo
Su tutti Leslie fiction dei dei paesi arabi anche tra cui anche in quelli come l'Egitto che hanno firmato un pace un armistizio no una pace
Con dello Stato d'Israele e da questo punto di vista
Io non l'ho sentito possano senza ho sentito le proteste contro Ahmadinejad perché a invocando la cancellazione dello Stato d'Israele la carta geografica mando un tante sulle posizioni negazioniste della Shoah dello stesso ha quindi diciamo francamente allora ci troviamo in una situazione di puro il vero antisemitismo perché negare la la già Rabin vite
Invitarlo ad andare a Auschwitz e Brugherio sei proprio resistito cui esistito insomma quindi è una posizione su cui dovremmo tutti tutta l'Europa che poi lascio a responsi accoglitivo Europa sulla responsabilità della Germania nazista dovremmo veramente reagire con molta maggiore determinazione perché egli non è più un problema tramite proprio nella coscienza europea Lapresa alla alla all'accettazione la reazione al delle la realtà dette dell'Olocausto
E le sue conseguenze perché che sul salario di cui ancora tutti quanti supportiamo dovunque se sessant'anni più con le conseguenze grazie
Allora l'ultimo
Poi io prego non sempre utili brevemente di di concludere io devo dire che però a questo proposito quanto all'informazione
Beh e io devo parlavano di un mondo che deve fare autocritica secondo me cioè io constato non solo la politica ma anche l'informazione degli ultimi mesi
Siamo tornati non saprei dirvi per quale ragione ma no un problema di minore agibilità nell'informazione su questi temi da quotidiani come la Stampa voglio dire
A quotidiani come quella sera io verifico ogni giorno che c'è un probabilmente rispecchia anche un equilibrio politico nel Paese che rende più difficile all'interno dei giornali di sicuro questo a me rileva i lo constato personalmente io provo a fare gruppo somma e così e in grandi giornali tra virgolette borghesi non certo di partiti presenta
Grazie beh non c'è dubbio però volendo volendoci limitare alle cose che abbiamo ascoltato stasera rispetto a quelle che avevamo ascoltato un anno e mezzo fa e che sono appunto l'oggetto del libro
A me ha molto colpito stasera come una considerazione fatta dai Lazar Cohen
Sia stata recepita con grande passione
Da Bruna Ingrao
Molto meno dai miei amici se così posso dire
Parlamentari
A un certo punto Enasarco in una ha fatto un'affermazione decisiva che Baldini ha una di queste questioni la sinistra la destra Israele all'amicizia la base i vertici dei partiti lasciamo stare su tutte parole vuote
Come ha detto una cosa decisiva ha detto qual è la difficoltà
Non troviamo in Europa degli interlocutori che riescano a capire come il diritto all'esistenza di Israele
è e lo capisco argomento di politica internazionale di diplomazia di storiografia per noi è un'altra cosa su questo mi permetto di aggiungere alla considerazione fatta da Giarda Giordano dice nel sessantasette si è rotta
La sinistra italiana per la questione dell'atteggiamento
Grazie al fischio anche nel piccolo mondo liberaldemocratico Pannunzio tutta con Benedetti e via dicendo
C'è stata un'altura molto più importante
Quella fra il generale De Gaulle e Raymonda non Raymond Aron che da giovane aveva giocato a tennis
Che cosa non perdono a De Gaulle quando decolla gli disse ma Israele con questi suoi colonnelli che assembrati possiamo in questo generali così si rende antipatica alla comunità internazionale e hanno gli oppose l'argomento decisivo che quello di Enasarco Ente
Il l'unico giocatore che attende se non può perdere il primo sette e l'unica squadra che se prende il gol da parte degli altri ha chiuso allora da che punto di vista vedo questa se mi posso permettere posta
Insensibilità
Bisogna avere un un dispetto e quindi un uso molto parco molto sobrio di queste parole i militanti negozia Tobia luogo l'iniziativa e via dicendo
Allora quando no no no no io accetto la neve
Non appartengo alla sinistra quando appartenevo al Parlamento sempre cercato pur essendo di centrodestra e orgoglioso della politica del governo che sostenevo di non considerare questi temi scontri fra gli uni e gli altri
Come si fa a dire oggi
Siamo nel due mila e sei del due mila e cinque c'è stata l'iniziativa di Sharon
L'unilaterale abbandono di casa
Io allora fuit favorevole Umberto Ranieri oggi non mette in dubbio che sia stata una cosa buona
Un bel ma che diritto anch'io non sono sicuro che sia stato una cosa cattiva ma non posso prescindere in nome degli agenti negoziato la prospettiva il dialogo eccetera
Che lei Fattori di statualità come riduzione del numero di polizia feudali non ne sono scaturiti affatto dal punto di vista di Israele abbiamo sa sono arrivate occasioni di avvicinamento dell'aggressore agli aggrediti e quindi questo è una cosa drammatica seconda domanda come fai a dire tanto trionfalistica mente appresso a D'Alema in partenza di un rappresentante dello Stato di Israele il ruolo delle Nazioni Unite ma quel ce la pigliamo con la base i vertici del mondo della sinistra ma dove nasce la vicenda
Dell'antisemitismo
Orrore alla giovinezza dice Oscar e dell'onorevole Giordano nell'ottantasei
Però io che ho conosciuto Oscar qualche anno prima e mi ricordo quando tutti i paesi europei votarono alle Nazioni Unite una mozione nella quale si diceva che lì ha un Klinghoffer il passeggero ebreo era morto di infarto è peggio è un isterico Edda Ciano una battaglia nel piccolo coso perché l'Italia sia stesse e non votasse a favore Spadolini Craxi cose che aveva allora ci siamo scordati che alla metà degli anni Settanta primaria Fiamma Nirenstein segretario generale delle Nazioni Unite diventa mondani e io non sapevo le ragioni per le quali le Nazioni Unite vengono diciamo così avrà fatte insalate io non sapevo che cosa ha significato nel mondo della comunità internazionale e allora
La divisa
Matinée Gian ha preso la parola nell'assemblea delle Nazioni Unite e non c'è stato un esponente in assemblea generale che gli ha replicato il ministro degli Esteri cafoni faceva bisogna essere loro civilistica faceva volantinaggio con gli evangelici ecco il premio Nobel allora c'è una questione dei diritto all'antisemitismo islamico che va negato con risolutezza mi fa piacere che Giordano nel piccolo mondo di Rifondazione Comunista appeso questo impegno
Ma ci vuole un po'di più e nella comunità internazionale nell'Unione Europea nella politica interna abbiamo al ministero degli interni una vicenda che dura da questa estate in cui dei consiglieri promettendo no il diritto all'antisemitismo
Questo è stato un conto teniamo le cose col loro nome nuda che hanno e Hamza Piccardo e il ministro degli Interni Amato giurista sensibilissima c'è una carta dei valori cioè si è incartato siano a Bogliaco da cinque mesi allora da questo punto di vista la questione non è dei buoni rapporti fra la sinistra e isole ma è quella della sinistra rispetto ai nemici di Israele tanto intrisi di antisemitismo chiedo scusa di averla fatta
Volevo richiamare metti una domanda che era il signor età
L'ultima domanda me cinque raccoglie perché se no poi con le conclusioni eccetera fino concludiamo troppo tardi il prego di avvicinarsi al microfono
La mia non è neanche una domanda una lamentela per esempio proseguendo il discorso che è stato fatto qui ci siamo dimenticati che il sionismo è stato equiparato al razzismo no dalle sinistre ma dallo da un'Assemblea nella quale erano rappresentati di allora Paesi del socialismo reale
E i paesi arabi che venivano spesso chiamati progressisti
Fu allora che io fui costretto a girare per parecchi giorni con una stella di Davide al bavero
Perché io facevo parte fin da ragazzo che la sinistra socialista
Sapevo che esso si Katie dall'intera sinistra sionista e sapevo che il sionismo non aveva nulla a che fare con il razzismo
Io credo che questi eventi storici abbiano lasciato nella sinistra ma lo vorrei anche dire che la sinistra nella popolazione
Delle tracce che non possono non essere cancellate nonostante tutti gli errori che può che possa aver compiuto lo Stato di Israele anche perché ne ha fatte di tutte
Lo Stato di Israele ne ha fatte di tutti i colori di bene e di male
In questi sessant'anni ha fatto la pace con l'Egitto ha fatto la pace con la Giordania si è ritirato la casa ne ha fatte di tutti i colori quindi si può fare qualsiasi critiche qualsiasi elogio lo Stato di Israele
La rispondenza da parte di una gran parte del mondo musulmano non è stata granché ecco questo
Io in inoltre volevo lamentarmi un po'per quanto si riferisce alla famosa intervista di D'Alema
E non per la politica del Medio Oriente non per queste cose
Ma per il fatto che mi ha chiamato in causa personalmente
Lo intanto ha diviso gli ebrei in democratici e non democratici
Io gli ho scritto anche un telegramma sgarbato in cui gli ho detto che nel mille novecentotrentasette agli ebrei erano chiesti prima delle leggi razziali attestate di fedeltà di italianità
E molti ebrei fascisti furono costretti costretti
Pensarono che fosse bene dare le dimissioni dalle comunità ebraiche
Che nel mille novecentosessantasette
Molti ebrei miei capirci fra l'altro ne sono rimasti tali sono andati via dalle comunità ebraiche perché vedevano una incompatibilità fra il continuare a essere ebrei e continuare a militare Partito Comunista sono c'è questo passato dietro che è molto pesante io un giorno portare ad una persona cattivissima
Simpaticissima che rimpiango profondamente che è Pajetta portare ma io Diliberto
Due
Enormi arabi del Partito comunista israeliano
Naturalmente non partecipai al colloquio perché non ero occorrono non ero comunista quando Fini il colloquio Pajetta uscì e mi disse con quell'aria falsamente inferocita
Che lo rendeva così insostituibile nel panorama italiano ma tu mi hai portato due sionista
Erano gli arabi del Partito comunista
Io mi spaventai e chiesi a questi due arte ufficio tubi era uno dei due Sironi c'è ma che avete detto a Pajetta fantoccio nero
Gli abbiamo detto che noi siamo contenti di essere israeliani perché se vivessimo negli altri Paesi arabi ci avrebbero impiccato grazie
Allora chiedo può indirizzare questo rapido giro sulla due minuti a testa per le conclusioni
Grazie no sono sicuro che questo pannello anello molto molto importante per chiarire i rapporti fra Israele e la sinistra in Italia la sinistra in Europa è nero Europa in genere generale
Io vorrei essere molto molto breve perché abbiamo parlato delle tante tante cose però io vorrei toccare una cosa che riguarda il il presente e penso che che debba riguardare anche il futuro
è chiaro che Israele non può aspettare e per la pace affinché che i paesi d'intorno questi Paesi noi i nostri vicini siano democratici che amici di Israele
E dobbiamo fare la pipa c'è adesso perché come hanno detto tutti Israele non può vivere è sottoposto e questi condizioni di guerra per molto tempo
E questo pace che sappiamo tutti che e chiede da Israele delle concessioni e sappiamo esattamente quali sono le concessioni sono concessioni territoriali
E sappiamo benissimo che questi concessioni territoriali sono molto pericolosi per Israele specialmente perché facciamo questi concessioni
E etto ritorni territoriali
A chi non è ancora amico di Israele e a chi ancora non sappiamo se quel riconosce o non riconosce Israele però dobbiamo farlo e dobbiamo farlo adesso e qual è il ruolo dell'Europa quali rotonde e dei tale e quale il ruolo vede di e della sinistra e in Italia
E quello di far sentire a trasmettere a Israele che c'è l'empatia
Da parte di ero OPA per Israele che le roba che ha è stato il il continente dove è accaduto e e lascio a questa Europa e copre deve garantire la sicurezza e ed Israele perché questo processo che deve fare Israele per raggiungere la pace un processo di figli molto difficile
Per il leader dei Israele de de di Israele e per e il pubblico Israele
E penso che questo atteggiamento via empatia
Per le condizioni di Israele
E e questi obbligazioni che deve mostrare dell'Europa e la comunità internazionale intera che verso la sicurezza d'Israele come un Paese assolveranno ebraico e democratico sia molto molto importante
Erano assenti si raccolgono
Senta
Fra i semplicemente dati alla Gancia né a quello che diceva adesso con la Sarko anch'ricordando che recentemente ha letto sulla nessuno dei quotidiani non so se sia vero perché non no controllato su fonti dirette
Delle dichiarazioni francesi in cui si diceva se ieri israeliani continuano a sorvolare il Libano e prima o poi sparì Remo nonostante peggio è stato dato disposizione di formare al contingente francese non era allora ecco questo per me è la quintessenza dell'esempio di quello che non si deve fare
Cioè a mio avviso invece sarebbe necessario che l'Europa e tutte le forze politiche che si sentono impegnate in Europa facesse dei avesse dei degli atti talmente chiari sotto il profilo politico e militare che sia chiarissimo la posizione dell'Europa nella difesa di Israele purtroppo noi veniamo da anni di un relativo disastro sulle posizioni politiche dell'Europa in materia se e quindi c'è uno spazio in realtà di interventi anche no anche per chi non voglia interventi di carattere militare ma per interventi di carattere politico in senso i internazionale a favore della di una difesa attiva di Israele di un contrasto attivo è stato citato prima il caso di Ahmadinejad alle Nazioni Unite
In cui è chiarissimo quello che si deve fare è chiarissimo quello che dissi che si deve fare ed è chiarissimo quello che non si fa Israele è stata condannata le Nazioni Unite non so quante volte da commissioni sui diritti umani composte da paesi dove i diritti umani sono assolutamente sconosciuti
Queste cose non devono essere accettati politicamente non devono essere attivamente combattute
Mi fermo qui per cui siamo
Grazie buona io saltiamo giorno perché già intervenuto e però vi ricordo mi prega di ricordarvi che la festa nazionale del suo partito e cominciata poco conosciuti ma edizione con iniziativa congiunta in cui era presente il responsabile della frazione Jill ebraica e che l'impegno suo e di continuare con questi seminari anche diretti quindi insomma è un impegno che mi prende di fronte a noi l'anno prossimo
Lo verificheremo
Nel chiedere armi e di concludere però faccia riflettere tutti sul fatto che il punto su cui Bertinotti l'anno scorso
In realtà non diede risposta cioè perché ci fu un interlocutore che gli fece una domanda e riguardava esattamente le due democrazie non solo due sta dove di cui parlava e lo stesso punto cui ci troviamo stasera perché il discrimine per di interlocutore
Ranieri
Ma torna questa sera discutevamo di un libro che un anno fa ha raccolto le riflessioni critiche autocritiche ma si diceva un tempo su intirizziti
Scelte orientamenti della sinistra verso Israele che si sono dimostrati
Sbagliati non rispondenti a come realmente stavano le cose questo voi
Quello di cui discutiamo cioè un anno fa ci siamo incontrati c'era Bertinotti Fersini dirigenti dei DS e di Rifondazione
Si riflette riflettendo su nessun su sulla politica della sinistra italiana verso Israele si è detto sono stati commessi degli errori
C'è stato un approccio sbagliato
I i Dogi oggi il nostro il nostro pensiero su su su Israele il suo futuro è diverso
Questo è stato un fatto importante intendiamoci veniva da lontano veniva da un po'di tutto
Questa riconsiderazione delle scelte di avvenuta nel corso di una di anni
Nel corso di anni
Si sono individuati i punti deboli della posizione della sinistra
Quali erano erano da un lato una una vissi una una concezione del sionismo
Che no non non permetteva di vedere nel sionismo un
Quelli divisionismo non fu una propaggine del colonialismo europeo questo
Il sionismo era atteso a riscoprire le radici nazionali dell'identità ebraica
Questo era il sionismo
L'antisionismo spesso nascondeva una forma di antisemitismo queste cose sono state dette a chiare lettere dirigenti della sinistra guardando criticamente a scelte politiche sbagliate a orientamenti
Culturali sbagliati
E la sinistra italiana io non sento di poterlo dire poco
A sinistra italiana io penso che oggi nel suo una maggioranza del boom dei gruppi dirigenti della sinistra
Oggi ricco come dire guarda ma ma da un po'di tempo alla difesa di Israele poi Israele sa difendersi da sì per fortuna e continuerà a sapersi difendere
La sinistra italiana ritiene che assumere nella propria politica come priorità battersi perché Israele possa vivere in pace e in sicurezza e senza l'incubo del terrorismo è una privo di vita della propria politica poi si può entrare nel merito vedere gli errori nel realizzare questo questa scelta nel condurre battaglie adeguate corrispondenti del tutto
Ma classe della politica della sinistra italiana per quanto riguarda questo nodo cruciale il futuro di Israele è chiaro non può essere rimesso in discussione
Ma c'è un'insensibilità se io dico
Bisogna avviare un negoziato punto perché lo dice Olmert lo diceva prima Sharon lo hanno detto le personalità più autorevoli della storia politica israeliana nel corso di questi decenni
Avviare negoziati perché questa scelta sicurezza di Israele e Siria assicurata da impegni trattati garanzie dalla comunità internazionale
E sia allo stesso tempo perché è un dato che non può essere aggirato
Riconosciuto il diritto dei palestinesi a costruire uno Stato che noi auspichiamo sia uno stato che senza doppiezza riconosca Israele che si dia un assetto democratica quello che auspichiamo
E che vogliamo si realizzi ma questo è un altro punto Ross fuori discussione diciamo da perlomeno da Rabin e dapprima diciamo che bisogna bisogna e qual è stata l'errore della politica estera israeliano da quaranta da quarantotto successivamente onestà badate questo lo dicono gli storici israeliani che hanno a cuore la difesa e la sicurezza di Israele è stato e ha corrisposto ad una spietata posizione dei Paesi arabi è stato il fatto che
La costruzione di Israele sacrosanta
Legittima perché Israele dava vita a Roma agli ebrei che erano tormentati e ammazzati in Europa ed era legittima perché nasceva sulla base della risoluzione dell'ONU
Il punto è che quello apriva una questione
Dei palestinesi che la risoluzione dell'ONU dal quarantasette voleva risolvere con la costruzione dello Stato palestinese e non lo si fece quello stato certamente perché perché l'Egitto sia grazie si si si aggregò Gazza perché la città la Transgiordania si aggiudicò la Cisgiordania e costituì la Giordania perché gli Stati arabi preferirono a vere i profughi palestinesi nei campi perché maturasse in vista di una rivincita che per fortuna non c'è stato un odio Condoleezza quindi ha responsabilità vista di Albisola ma c'è stata anche una voglio dire la consapevolezza delle conseguenze che avrebbe avuto per i palestinesi quella scelta del Rolo no o del tutto piena dei gruppi dirigenti israeliani
Questo questo è andato ormai una storiografia egli ha più a più a autenticamente lei
Data la difesa del futuro e della vita per per Israele e soltanto a un certo punto
Nei gruppi dirigenti israeliani si fa strada la consapevolezza che anche verso i palestinesi è necessario pensare nei termini in cui i nei termini in cui Bedin aveva pensato per quanto riguardava l'Egitto giungendo a quella scelta difficilissima
E travagliate che fu incerta fino alla fine della pace con con l'Egitto con l'Egitto di Sarno quindi voglio dire questo è un problema storico e norme oggi su un po'incerto
Il che le responsabilità palestinesi stanno nel fatto che a prevalere nei gruppi dirigenti palestinesi sono stata ambiguità doppiezza e lentezza nel trasformare il proprio impianto anche istituzioni e di pensiero le ancora oggi questi queste conseguenze queste conseguenze si pagano però il problema non è veniamo fuori se non si va a un negoziato
Un negoziato in cui dobbiamo difendere Israele e dobbiamo garantire questo stato a ai palestinesi questi alla prospettiva poiché ci siano stati errori delle errori viltà viltà
Della comunità internazionale delle Nazioni Unite dell'Europa questo questo è noto e fa parte è un altro elemento che deve condurre a una riflessione critica su come ci si è comportati nei confronti nei confronti di Israele è oggi quando io dicevo parlando con Grossman
Il sentimento prevalente tra gli israeliani può essere il timore e perché perché è chiaro che
Uno che vive in Israele sa che c'è l'Iran che Chell anzi bolla in Libano che c'è il traffico di armi dall'Egitto verso Gaza e avverte in questa situazione ma da questa situazione non si esce più
Da soli con le guerre lampo
Si esce con una capacità di difesa militare che è sempre essenziale ma con l'iniziativa anche della comunità internazionale questa no questo è quello che dice ancora questo è quello che pensa
Un uomo le cui posizioni possono anche essere oggetto di discussione
Ma che il ministro degli Esteri oggi
Che il problema di Israele della difesa del futuro di Israele non può essere più affidato perché una linea
Chi chi chi chi non porta lontano solo la deterrenza
Como continueremo a discutere o no infatti io ringrazio tutti voi tutti gli interlocutori ricordo che appuntamento a Gerusalemme non è solo una parafrasi di quello che si dice giorno dalla festa di Brescia il prossimo anno Gerusalemme ma il problema è che tutto quello che gente come messaggi Israele lo ha scoperto dandoci propria volta da ragazzino io temo che per molti dirigenti iscritti per questo siete stati invitati anche a un'azione didascalica Franco supporre tanto su questo
Che non è quella di cambiare la testa proprio non è che spesso i vostri scritti i vostri scritti di Israele come funziona ancora mostrano di non avere le idee chiare forse l'appuntamento a Gerusalemme serve anche per quello grazie a tutti