1/10/1906 - 1/10/2006. Cent'anni dopo. Compleanno a Milano

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Oggi primo ottobre mille novecentosei
è costituita in Italia la Confederazione generale del lavoro per ottenere e disciplinare la lotta della classe lavoratrice contro il regime capitalistico della produzione e del lavoro
Sono passati proprio cento anni per questo un altro sindacato confederale di donne e di uomini che hanno esercitato la più inoffensiva di tutte le libertà cioè di fare uso pubblico della propria ragione sempre
Donne e uomini che hanno attraversato il Novecento secolo del lavoro e anche dell'organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sindacato
Abbiamo nella nostra storia la memoria del riscatto del lavoro agricolo i braccianti la crescita la rappresentanza di quello industriale e la migrazione interna dopo tante fuori dai nostri confini
La contaminazione del movimento di emancipazione prima e di liberazione delle donne voi
Siamo appartenuti e abbiamo contribuito alla storia di democrazia e di libertà del nostro Paese
Ora che lavoro sommessa e tante forme del passato e tanti aspetti nuovi ci appare più indefinito scomposto ricompare perfino un'idea terribile quale quella dello schiavismo
Abbiamo la memoria delle tante conquiste fatte ma ne abbiamo tante da riaffermare ne abbiamo da scoprire guardando alle giovani e ai giovani
E con emozione e con l'orgoglio della volontà che vogliamo sempre porre il lavoro e il suo valore come misura del presente e del futuro valore fondante di rinunciabile di una società libera e democratica
Con questa mozione con il rispetto di una storia che appartiene a noi a tutto il Paese
Che dichiaro aperto le celebrazioni del centenario dalla Confederazione generale italiana del lavoro oggi primo ottobre due mila sei a Milano dove già ci fu il primo congresso nazionale
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Chiamo alla presidenza
Onorio Rosati segretario generale della Camera del lavoro di Milano Adolfo Pepe
Storico
John Monks segretario generale della Confederazione europea dei sindacati a cui auguro pervenuta ai nostri lavori
Gli aerei da segretario generale della CISL Internazionale benvenuto ai nostri lavori
Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
Saluto il presidente della Camera onorevole Fausto Bertinotti che la CGIL ben conosce
Il vicepresidente del Senato senatore Milziade Caprili ringraziandolo per la sua partecipazione
E tra noi che ne siamo molto onorati il Presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro
Salutiamo e ringraziamo tutte le autorità presenti presenti le istituzioni le delegazioni dei partiti
Ora in grazia mento particolare da affettuoso per la delegazione della CISL e guidata dal suo segretario generale Raffaele Bonanni
Per la delegazione della UIL per la segretaria generale Renata Polverini dell'UGL ringraziamo
La presenza della delegazione di Confindustria guidata dal suo vice presidente tutte le associazioni imprenditoriali
Artigiani e della cooperazione le associazioni del terzo settore e un salito particolare alla delegazione dell'antico
Saluto e ringrazio a nome di tutta la CGIL tutte le intervenute e tutti gli intervenuti e diamo inizio ai nostri lavori dando la parola al segretario generale della Camera del lavoro di Milano città che ospita la nostra celebrazione
Cent'anni fa nasceva qui a Milano la Confederazione generale del lavoro
E motivo di orgoglio per le donne per gli uomini della Camera del lavoro milanese che oggi qui rappresento e mio personale avere questa mattina il compito di aprire questo importante celebrazione
Cent'anni di vita e di storia quelli della CGIL che mi si permetta di dirlo portati benissimo come testimoniano il grande interesse attorno a questo evento e la straordinaria partecipazione di oggi
Con questa iniziativa si conclude un lungo percorso celebrativo apertosi il tredici gennaio scorso con la rappresentazione al Teatro Strehler di Milano dell'opera di Bertolt Brecht Madre Coraggio e che ha visto in questi dieci mesi protagoniste tutte le strutture della CGIL ai loro diversi livelli presenti su tutto il territorio nazionale
Un cammino che ci ha permesso di rivisitare attraverso il secolo di storia della CGIL che abbiamo alle nostre spalle i formidabili cambiamenti politici economici sociali e culturali che hanno interessato il nostro Paese
E che hanno visto protagonista le lavoratrici e lavoratori pensionati organizzati dal movimento sindacale italiano
Parlare del nostro sindacato della CGIL in questi mesi ha voluto per noi anche significare in presenza del referendum costituzionale parlare dell'Italia
Della repubblica italiana una e indivisibile nata dalla lotta di resistenza con il sacrificio di tanti uomini di tante donne una repubblica italiana fondata da sul lavoro come pretese che fosse Giuseppe Di Vittorio
A questo riguardo permettetemi è già stato fatto di indirizzare un saluto affettuoso ai qui presenti senatore Oscar Luigi sforzi Scalfaro e al compagno Tino Casali che molto vicini ci sono stati in questi impegnativa battaglia
Dentro questo percorso di memoria voglio qui sottolinearlo importantissime è stato l'apporto e la vicinanza del mondo della cultura nelle sue diverse espressioni
Segno questo è evidente di un grande riconoscimento per quello che la CGIL ha saputo rappresentare in questo cent'anni di storia
Il concerto alla Scala con il patrocinio del Comune di Milano di questo pomeriggio che chiuderà la nostra celebrazione né né un ulteriore segno emblematico
A questo riguardo le opportunità offertaci dalle innumerevoli iniziative sia nazionali che territoriali
Che hanno caratterizzato questi mesi ci hanno consentito di narrare del lavoro in tutte le sue più diverse espressioni ed è metterne così a fuoco le sue trasformazioni e le sfide future
Abbiamo parlato del lavoro e del suo valore abbiamo così narrato di tante tantissime notte di tanti sacrifici fatti per conquistare dignità ed emancipazione fatte di conquiste di vittorie ma anche di successi abbiamo voluto parlare delle tante persone che in carne ed ossa con il loro con la loro generosità il loro protagonismo hanno contribuito a fare dell'Italia un Paese migliore
In questo quadro come Camera del lavoro di Milano abbiamo voluto dedicare al centenario un'opera storica letteraria di vasto respiro che ricostruisce i mutamenti delle svolte caratteri peculiari del lavoro nella società milanese
Attraverso il contributo di ricerche originali
Ne è scaturito un opera in cinque volumi storia della Camera del lavoro di Milano curata da i professori vano granate Roberto Romano della facoltà di Storia dell'Università Statale di Milano
Che verrà presentata prossimamente che è stata realizzata grazie anche al patrocinio la Provincia di Milano
Ricordare la storia della CGIL non è solo in occasione di celebrazione di memoria del passato ma anche una formidabile occasione di guardare al futuro
Un futuro per noi penso di opportunità ma anche un futuro per tanti per troppi fatta ancora di lavoro precario di povertà di nuove emarginazioni e di nuove schiavitù
Un monito questo quindi è un invito a tutti noi per andare avanti con rinnovata decisione in modo unitario insieme a CISL e UIL perché le conquiste deve saperlo non sono fatte una volta per sempre
Bene nell'augurare quindi un buon lavoro ricordando il contributo dato da molti per la realizzazione dell'evento di oggi desidero qui porgeva le istituzioni presenti alle autorità agli ospiti a voi tutti a nome mio e della Camera del lavoro di Milano un saluto di benvenuto è un caloroso ringraziamento per la vostra presenza la vostra pre e la vostra partecipazione grazie
Ringraziamo della presenza la signora sindaco di Milano letizia Moratti e le chiediamo di portare il suo saluto
Autorità
Segretario generale della Confederazione del lavoro
Amici
è un onore è un piacere per me portare il saluto della città di Milano
Alla CGIL ai dirigenti a tutta l'organizzazione che rappresenta milioni di lavoratori nel nostro di più paese centinaia di migliaia di lavoratori nella nostra città nell'area di Milano
E non si tratta di un omaggio formale dagli inizi del secolo scorso passando attraverso tutta la nostra storia repubblicana nel secondo dopoguerra la CGIL tutto il sindacato italiano hanno ridefinito la propria identità
In relazione ai mutamenti sociali ai mutamenti culturali ai mutamenti economici che hanno fatto sì che la nostra società si trasformasse dalla società che abbiamo visto la società rurale alla società
Industriale a una società terziaria
Ma nel pensiero e nell'azione della CGIL c'è qualche cosa di più c'è un rapporto che esiste non solo tra il mondo del lavoro e le sue trasformazioni ma un rapporto tra il mondo del lavoro e la rappresentanza democratica
è un tema che ricorre nella storia della CGIL
Che ha sempre messo in correlazione un'istituzione sociale come la CGIL e i valori fondativi della Repubblica
Un saluto al Presidente del Consiglio è un ringraziamento per essere presente nella nostra città
La CGIL ha sempre cercato di lavorare per elevare i i lavoratori e le lavoratrici a cittadini cittadini consapevoli del loro ruolo nella vita civile nella vita sociale nella vita culturale
Dialogando con le altre forze sindacali con il mondo imprenditoriale con le forze sociali
E la storia della CGIL è parte della storia di Milano quella del diciannovesimo secolo fino a quella del ventunesimo fatta di donne e di uomini milanesi che sin dalla costituzione della Società del Mutuo Soccorso
Sin dalle cooperative contro il carovita degli inizi del Novecento si sono battute per affermare la dignità del loro lavoro per se stessi e per le loro famiglie e quindi per una qualità di vita migliore e quindi per un progresso
Che non può essere solo un progresso economico ma per essere un progresso ovvero deve essere un progresso sociale un progresso culturale
Questo impegno della CISL nella CGIL a Milano si è concretizzato in un programma riformatore
Si è sempre se ed è sempre stato sintonizzato sui suoi valori storici lo sviluppo la conoscenza la giustizia la salute la difesa
La convivenza civile il bisogno della sicurezza la solidarietà ricordo uno per tutti l'impegno della CGIL negli anni del terrorismo anni bui per la nostra città
Anni in cui Milano ha pagato un prezzo un prezzo di vite umane ma questo prezzo ha salvato la nostra libertà un ringraziamento a tutti coloro che in quel periodo hanno combattuto per questo grande valore questo valore che ci accomuna tutti i
Negli ultimi decenni il nostro Paese ha conosciuto grandi trasformazioni nella economia nel sociale trasformazioni
Che hanno impattato anche nel mondo del lavoro creando a volte difficoltà non siamo in presenza momento nel quale abbiamo grandi aspettative grandi sogni ma anche i grandi bisogno bisogno di sicurezza
Bisogno di certezza il lavoro è la risposta a tutto questo
La risposta ai bisogni ai sogni dei cittadini non può che essere quella di un lavoro dignitoso di un lavoro sicuro è un obiettivo non direttivo che ci siamo posti con la Camera del lavoro quando Milano
Lavorando con tutte le forze le rappresentanze del sì dei sindacati le rappresentanze sociali e le rappresentanze degli imprenditori perché non può essere uni un obiettivo di una parte o dell'altra è un obiettivo comune per dare alle lavoratrici e ai lavoratori un lavoro migliore
Perché il tempo lavoro non sia l'unico obiettivo ma sia un obiettivo il tempo vita
Perché il tempo lavoro non può che essere collegato al tempo vita a quel tempo nel quale chi va al lavoro deve essere sicuro sicuro di avere a casa i propri figli tutelanti sicuro di avere servizi sociali
Sicuro di avere cultura per tutti sicuro di poter costruire un futuro un futuro migliore per tutti
Un ringraziamento alla CGIL a tutte le forze sociali agli imprenditori agli artigiani ai commercianti a tutti coloro che credono in questo percorso un percorso che ci deve tenere uniti Milano è sempre stata capace di riformarsi attraverso questa tocca caratteristica anche il lavoro di una città ecco io credo che oggi siamo chiamati a un nuovo sforzo a uno sforzo unitario per dare le risposte delle quali il Paese ha bisogno Milano farà la propria parte e siamo certi che con forze produttive con forze sociali con forze con le forze sindacali con forze come la vostra che ci credono che credono in un progresso il giusto sostenibile saremo capaci come Milano è sempre stata
Di fare la nostra parte
Non solo per il Milano
Ma per tutto il paese grazie
Ringraziamo
Signora sindaco letizia Moratti il suo saluto siamo certi che Milano saprà fare la sua parte e salutiamo e ringraziamo molto calorosamente l'onorevole Romano Prodi presidente del Consiglio
Che è presente in altri lavori
E guida un'importante delegazione di ministre che ringrazio di ministri e ministre e che ringraziamo anch'essa della presenza
Chiediamo
Al signor Presidente della Provincia di Mila no Filippo Penati di portarci suo saluto
Grazie
Del dell'opportunità di essere qui tra di voi da stamattina e lo dico per me davvero un grande piacere portare il mio saluto e saluto la Provincia di Milano alle celebrazioni del secolo di vita della CGIL il più grande sindacato italiano dei lavoratori che proprio qui a Milano
Vide la luce un secolo fa la Provincia di Milano ha fortemente voluto contribuire a celebrare questo centenario
Qui a Milano dove tutto è cominciato l'abbiamo voluto nella consapevolezza di quanto questo evento sia importante per il passato della città e non di meno per il suo futuro
La Provincia di Milano voluto contribuire a conservare la memoria di questi straordinari cento anni di storia attraverso il sostegno a una ricerca storiografica realizzata l'archivio del lavoro l'allestimento di una mostra e di piste a tre anni che parlano con straordinaria forza del lavoro e della fatica degli uomini e delle donne del secolo scorso
Iniziative diverse per ricordare le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici
Il lungo cammino di emancipazione sociale e di crescita civile ma anche la difesa della libertà e della democrazia a cui il sindacato non venne mai meno nemmeno nei momenti più bui della storia
Quale il fascismo il periodo dello stragismo neofascista e il terrorismo
Iniziative per ricordare che troppe volte si dimentica
Che a costruire la storia sono i lavoratori
Come si domandava Bertold Brecht nel mille novecentotrentacinque chi costruite veda le sette porte nei libri di storia ci sono i nomi dei re ma sono stati rea tra scenari blocchi di pietra e il lavoro il motore della storia ed è per difendere i diritti di chi costruisce la storia che il sindacato si è adoperato in questi cento anni
La la costituzione del sindacato della CGIL rappresenta uno dei pilastri dell'identità anche di Milano del Novecento Milano capitale produttiva d'Italia
Dove si incontrano e spesso si scontrano un capitalismo produttivo lungimirante e un sindacato aperto l'innovazione e orgoglioso della propria identità
Senza questo rapporto cementato dalla comune etica del lavoro
Non si può capire a mio giudizio l'identità di Milano nel passato esima smarriscono le basi per interpretare il presente e costruire il futuro
Se pensiamo alla storia recente della nostra città a quella che è stata da molti definita la sua crisi d'identità ci rendiamo conto che non a caso nasce proprio nel momento in cui entra in crisi il sistema di rapporti fra produttori è il momento della progressiva smaterializzazione dell'economia della perdita dell'orgoglio di produrre
è il momento in cui molti troppi profeti di sventura guardano al lavoro dall'industria come a qualcosa di obsoleto da lasciare i Paesi in via di sviluppo
Nel momento in cui si guarda il sindacato e i diritti dei lavoratori che questo difende come l'origine dei mali del Paese imboccando immaginando il ritorno al far west dei diritti dei lavoratori
Espiazione spacciandolo per una conquista della modernità
è il momento in cui si vuole dimenticare che la grandezza di Milano come quella dell'antica deve citata da Brecht è stata costruita da milioni di lavoratori e non da pochi
A Milano in questa fase di già si è smarrita la voglia di progettare il futuro si è sgretolato all'etica della solidarietà e la capacità che l'avevano resa grande nel passato
L'avevano resa grande nel passato con la capacità di raccogliere e riconoscere dignità a chi veniva dall'esterno per lavorare e per cercare qui un futuro migliore
Oggi possiamo dire con orgoglio in questa fase è finita
E che stiamo operando per ridare a questa città un progetto di futuro nel quale il ruolo del sindacato delle forze lavoro sono centrali
Milano deve recuperare quell'orgoglio di produrre creare innovare che l'ha resa famosa nel mondo e deve tornare ad essere il luogo della solidarietà dell'accoglienza e pertanto il riscatto sociale
Deve riaffermare il suo ruolo di capitale morale e locomotiva economica del paese
Fornendo una prospettiva di crescita e un modello di sviluppo per questo secolo si tratta di obiettivi che potranno essere raggiunti solo laddove il lavoro dei lavoratori
Tutti ma in particolare delle nuove generazioni figlio di quel periodo di crisi che rischia di privare tutti i loro padri della speranza nel futuro recuperino centralità nel progetti di sviluppo
Solo che una nuova centralità dell'aristocrazia produttrice rappresentato storicamente dal sindacato usciremo a ridare competitività a questa città
Per questo la Provincia sta lavorando
Per questo stiamo costruendo le premesse per consolidare la competitività di Milano i settori altamente innovativi come la creatività e le biotecnologie
Che garantiscono alti tassi di crescita e poggiano su competenze sofisticate e di qualità
Meno soggette alla concorrenza globale rispetto ai settori maturi
Molte di queste nuove imprese sono sorte e sorgeranno nei luoghi dell'industria pesante
Per rappresentare volutamente una forte continuità nella vocazione produttiva del territorio
Come è accaduto nella mia Sesto San Giovanni c'ho l'orgoglio di aver visto trasformare da Cittadella delle fabbriche quale di tante lotte che tanti di voi ricorderanno a Città del terziario avanzato senza perdere la sua identità profonda di città del lavoro
Le nuove imprese però non bastano
è necessario operare anche per sostenere i processi di innovazione delle imprese tradizionali nella consapevolezza che la produzione di beni venti ammodernata debba continuare a rappresentare un punto centrale della nostra identità
In altre parole bisogna scommettere sul futuro industriale del nostro territorio e dell'intero Paese
Se infatti si accetta la logica che il nostro non è più un Paese che produce e che lavora il declino forse sarà inevitabile
Al contrario le industrie lavoratori oggi possono costituire la pietra angolare della ripresa economica e in futuro garantire la competitività e la crescita
E lo possiamo fare lo possono fare a partire da Milano dove un secolo fa nasceva appunto
La vostra organizzazione la CGIL questa strategia complessa e di lungo periodo guarda al lavoro e i lavoratori come un bene primario e irrinunciabile
Il loro risiedono le competenze e la creatività che determineranno la competitività futura del nostro territorio da loro provengono le domande di diritti e di cittadinanza che devono ottenere risposta
Attorno a loro è possibile ricostruire quel tessuto di solidarietà sociale
Cioè solo consentirà di dare vita ad un nuovo te più avanzato modello di welfare
Per rispondere alle sfide delle nuove povertà e dell'integrazione dei nuovi immigrati che altro non sono dei successori di quegli immigrati che giunsero a Milano dalle regioni più povere del Paese negli anni cinquanta e sessanta
Perché questa città ha saputo poco accogliere con il grande impegno per il sindacato
Oggi come allora sono convinto l'impegno del sindacato e centrale
Solo con il suo imprescindibile contributo si può costruire uno sviluppo davvero sostenibile ed è per questo che mi unisco con entusiasmo alle celebrazioni di questo centenario
Che parla del nostro passato ma anche e soprattutto il nostro futuro attento Caro Guglielmo e tramite la tua persona
A tutta l'organizzazione della CGIL i migliori auguri di buon compleanno un compleanno centenario
Ma soprattutto a tutti voi tutti voi lavori di un lavoro proficuo che può dare il suo contributo positivo il Paese grazie
Ringraziamo il presidente della Provincia per il suo contributo
è presente tra noi e gli chiedo di portare il suo saluto il presidente della regione Lombardia onorevole Roberto Formigoni
Sono veramente molto lieto e orgoglioso di poter portare a tutti voi il saluto di Regione Lombardia e la partecipazione convinta di tutti noi
A questa celebrazione solenne insieme e profondamente ricca di significato
La nascita della CGIL cent'anni fa
Segnava il culmine di un lavorìo intenso di tanti anni precedenti
Che aveva visto il sorgere nel nostro Paese specificamente e in maniera massiccia qui nella nostra regione
Di sindacati di legge
Iniziative di mutuo soccorso di cooperative
E lanciava l'avvio di una storia nuova dentro la nostra società
Quello che mi sembra importante che voglio sottolineare è che alla nascita la storia della CGIL hanno contribuito via via donne e uomini di diverso orientamento ideale socialista cattolico anarchico repubblicana i sindacati italiano ha avuto e da come proprio motivo d'orgoglio accanto a tanti altri a differenza di altri paesi
Quello di aver sempre saputo esprimere quest'anima localista del nostro popolo dalla nostra gente
Ma nel sindacato io voglio rendere omaggio a quelle tante donne quei tanti uomini che a partire appunto dalla storia di cent'hanno sardi cent'anni fa hanno saputo giocare in prima persona con intelligenza e generosità i luoghi ideali di giustizia di solidarietà di pace
Certamente grazie anche al contributo di queste donne di queste qua omini che il nostro Paese ha potuto diventare più democratico e più moderno
Oggi davanti al sindacato lo sapete molto bene meglio voi di me stanno importanti sfide
Perché il mondo è mutato
Perché le vecchie classi sociali non ci sono più com'erano un tempo perché tutti noi ma il mondo del lavoro dell'impresa innanzitutto sono chiamati a confrontarsi
Con la nuova globalizzazione con la sfida che viene dal procedere delle tecnologie dal mutarsi dei rapporti sociali
E ogni grande tradizione come la vostra
Può perpetuarsi e diventare ancora più utile se essa innovarsi davanti a voi come per altri aspetti davanti a tutti noi sta questa sfida dell'innovazione
Saper mantenere il cuore delle proprie convinzioni dei propri ideali e sapersi confrontare con le mutate condizioni un mondo del lavoro il mondo della produzione che ha cambiato le proprie basi produttive
L'allargarsi dell'imprenditoria diffusa dalla piccole piccolissime imprenditoria una volta di più nel nostro Paese ma soprattutto qui nella nostra regione pone nuovi problemi
Io credo tutto ciò esalti come necessario in questo momento soprattutto la sottolineatura della dimensione della responsabilità
E del capitale umano
Ad ogni lavoratrice ad ogni lavoratore si chiede ancor più che in passato
Di giocare queste proprie doti
Non per una forma di bullismo nei confronti dei propri colleghi ma perché gli ha chiesto di portare un contributo ancor più creativo al prodotto del proprio lavoro che sempre più il prodotto della propria mente dalla poco intelligenza in squadra in staff con i propri colleghi nel posto in cui egli lavora e in una colleganza che non va dimenticata sulla dimensione internazionale
Perché certamente ideali di solidarietà di pace di giustizia non sono mai stati le limitati ad un solo Paese e meno che mai lo sono oggi e poi il tema nuovo della bilateralità
La capacità di sapersi confrontare tra portatori di legittimi interessi diversi per vedere di sapere coniugare insieme un interesse comune è un bene comune che comprende nello stesso tempo supera gli interessi legittimi personali o di gruppo o di categoria
Ecco questa mi sembra sono segretario generale la nuova frontiera sulla quale voi siete impegnati noi mondo delle istituzioni per altri aspetti siamo impegnati il mondo dell'impresa l'artigianato il mondo della cultura l'università siamo impegnati forse oggi più che ieri c'è la possibilità nel rispetto di ciascuno di fare di questa un'opera comune senza invade le competenze degli altri ma anche accettando di rischiare
Qualche cosa Dinoi per costruire un'impresa comune credo che questo sia un motivo di responsabilità io lo sento molto su di me la Regione e suo governo vogliono di questo farsi carico abbiamo generato in questi anni Lombardia qualche strumento comune penso al patto per lo sviluppo da noi sottoscritto su questa strada vogliamo camminare auguri CGIL
Ringraziamo presente alla Regione Lombardia che c'ha annunciato una nuova stagione di concertazione ed intese e abbiamo
E abbiamo adesso
Il piacere
E io credo anche l'onore
Di ritrasmettere in questa sala
Il saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avvenuto due giorni fa presso il Quirinale
Ringraziamo il presidente non solo della disponibilità dell'interesse della partecipazione che ha avuto rispetta la nostra celebrazione ma anche lo ringraziamo per averci permesso e dato questo video che adesso sarete tutti grazie al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Un saluto affettuoso a voi tutti un ringraziamento caloroso a Guglielmo Epifani
Per le sue parole e Tella
E Dalia anzi al plurale le medaglie che mi ha offerto voi sapete con quale convinzione e impegno io rendo onore oggi come rappresentante dell'unità nazionale e garante dei valori costituzionali alla storia della CGIL
E dell'intero movimento sindacale
Il sindacato a partire dalla sua prima espressione confederale unitaria dopo la Liberazione
è stato un protagonista della costruzione della risolta e nuova democrazia italiana
E ha contribuito nei decenni al di là delle sue divisioni e pur nella sua dialettica interna a consolidare una a difenderla ad arricchirla
E questo è una funzione che resta essenziale evitare e su cui credo che si potrà sempre continuare a contare naturalmente il sindacato si è identificato con tutti i valori della Carta costituzionale
A cominciare da i valori della libertà e della pace e soprattutto con quel cardine della carta che il riconoscimento del valore del lavoro
Io
Rivolgendomi al Parlamento nel momento del mio giuramento ho voluto dire desidero ripetere
Valore del lavoro come base della Repubblica Democratica chiama più che mai al riconoscimento concreto del diritto al lavoro ancora lontano dal realizzarsi per tutti
E alla tutela del lavoro in tutte le sue forme e applicazioni
Come recita la Carta e dunque anche nelle forme ora esposte alla precarietà e alla mancanza di garanzie
Il contesto economico e sociale in cui siete chiamati a operare è come tutti sanno radicalmente cambiato vorrei dire che il sindacato è specificamente alla CGIL hanno dovuto fare a più riprese
I conti col cambiamento si può dire fin dagli anni cinquanta oggi incerto sono di fronte ad un cambiamento più ampio che è quello del processo di globalizzazione che non conosce frontiere è radicalmente cambiato il contesto in cui siete chiamati a operare ma senza che il valore del lavoro e il ruolo del mondo del lavoro possono considerarsi un retaggio ormai obsoleto
Non si tratta di miti che abbiano fatto il loro tempo come pure ce ne sono stati ma di fondamenti sociali e di indirizzi reali e arrestano vivi e vitali
Io ringrazio Guglielmo Epifani anche per le parole con cui ha richiamato
Il contributo che ho potuto dare
Sulle questioni fondamentali del movimento dei lavoratori e d'altra parte queste occasioni queste celebrazioni sono anche uno stimolo direi quasi una istigazione
Di cui cercherò di non approfittare troppo a ripercorrere emotivamente incontri e vicende che fanno parte come si usa dire del proprio vissuto personale incontri con figure che qui tra poco saranno ricordate mi onorate
Figure di dirigenti
Della CGIL che non sono più con noi e che io ho avuto modo per ragioni generazionali di conoscere tutte da Giuseppe Di Vittorio all'Arca vivissimo
A me più vicino generazione al mente Luciano lama e vorrei associare
A queste figure anche quella il Fernando Santi che oppure ho conosciuto e ammirato come grande dirigente della CGIL come grande grande dirigente sindacale ritrovo qui persone che sono state tagli immediati predecessori
Di Guglielmo Epifani esponenti di una stagione immediatamente precedente come Piero Boni vorrei anche io rivolgere un affettuosissimo augurio a Bruno Trentin con cui ho condiviso anche gli ultimi anni di impegno comune nel Parlamento europeo e inviare anche un saluto affettuoso a Vittorio Foa che non manca di far sentire ancora la sua voce sempre Squillante
Sì io sono stato in effetti vicino in diversi periodi
Ai problemi e alle esperienze del movimento sindacale e in particolare della CGIL
A cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta nella stagione del Piano del lavoro del movimento dei consigli di gestione delle prime e aspre lotte braccia braccianti di contadini ed operai nel Mezzogiorno
In un secondo periodo ai durante i primi anni sessanta che furono quelli del consolidamento
Del nuovo gruppo dirigente della CGIL attorno ad Agostino Novella dopo la scomparsa di Giuseppe Di Vittorio e furono anche quelli della prima riscosso operaia e poi ancora un periodo cruciale drammatico come quello della seconda metà degli anni Settanta che vide impegnata in movimento sindacale a dare un concorso decisivo
Alla lotta contro l'inflazione e alla lotta contro il terrorismo
Se io dovessi trarre diciamo qualche insegnamento senza alcuna pretesa esaustiva dall'esperienza che ho vissuto
In un rapporto a seconda delle mie responsabilità politiche più o meno vicino più o meno intimo con movimento sindacale e con la CGIL direi che ho
Colto due costanti e due insegnamenti essenziali
Il primo il senso dell'unità
La tensione verso L'Unità come disse Giuseppe Di Vittorio nella sua relazione all'assemblea costituente alla sottocommissione dell'Assemblea costituente unità non unicità sindacale
Ma unita tenacemente ricercata tra tutte le confederazioni che hanno avuto la maggiore rappresentanza dei lavoratori italiani e voglio anche qui ricordare nomi di persone c'ho avuto amiche da Luigi Macario a Pierre Carniti da Raffaele Vanni a Giorgio Benvenuto e unità in senso più ampio unità senza retorica
Tra i lavoratori del Nord e del Sud
Tra i lavoratori che hanno goduto e godono pienamente
Delle conquiste e dei diritti via via realizzati e lavoro e lavoratori che in modo particolare oggi e in un contesto come dicevo così mutato
Ne sono privi sono privi perfino di quel diritto fondamentale che il diritto alla sicurezza della vita nel lavoro
E vorrei aggiungere ancora unità tra i lavoratori italiani ai lavoratori immigrati che oggi rappresenta un altro dei grandi impegni
Della CGIL e del sindacato e unità non dimentichiamolo mai tra i lavoratori e i senza e senza lavoro e il secondo insegnamento asseconda costante che credo di aver colto attraverso decenni consiste nella ambizione nella responsabilità
Di farsi come sindacati innanzitutto come CGIL portatori di una visione generale
Dei problemi dello sviluppo economico sociale e democratico del Paese sono convinto che questa ambizione questa responsabilità non verranno meno
Non verranno meno anche in questo momento nella fase difficile che il paese sta vivendo
Come fase di riequilibrio e di rilancio dell'economia italiana di rinnovamento delle amministrazioni pubbliche
E dello stato sociale in un quadro di impegni europei da rispettare dell'interesse nell'interesse comune io ho già abusato del vostro tempo e soprattutto ho abusato del diritto al ricordo vi rivolgono affettuosissimo saluto e l'augurio per i vostri prossimi impegni grazie
Ci sono giunti moltissimi messaggi di saluto ai nostri lavori
Comincio a ricordarne alcuni i presidenti di regione Marrazzo pieno Piero e Nichi Vendola il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino sindaco di Ferrara Gaetano sette reale Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero per i membri del governo Pinza Roberto e l'onorevole Emma Bonino la sottosegretaria sentimenti l'onorevole Diliberto e poi
Giungono comincia ad aggiungere ma ne parleremo anche più avanti
Messaggi tra dirigenti delle organizzazioni sindacali che saluta nel nostro lavoro
A partire da Pietro Larizza che ci ha mandato un messaggio di auguri Silvano Verzelli dirigente della CGIL e Pio belli che fu segretario della FIOM a cui rivolgiamo un saluto anche un augurio
Continuiamo
I lavori della nostra celebrazione dando la parola al professor abbia il potente che potremmo definire lo storico che più accompagnato nella CGIL nella preparazione e nella celebrazione del suo centenario la prolusione dal professor Adolfo Pérez
Grazie
Il primo ottobre mille novecentosei
Nasce a Milano la Confederazione generale del lavoro
La scelta della confederali da è molto importante e non manca di generare ripercussioni non solo a livello economico e sociale ma anche a livello politico
Il congresso costitutivo giunge a poca distanza dall'avvio della prima rivoluzione industriale italiana ma in una fase economica difficile destinata ad aggravarsi con le due crisi produttive del mille novecentosette e nel mille novecentotredici
Esso si colloca altresì all'interno di quella stagione politica liberale inaugurata da Giolitti dopo il primo sciopero generale di Genova nel dicembre del mille novecento
Stagione anch'essa tuttavia in crisi in particolare dopo la fine del dialogo con i socialisti riformisti di Turati
In seguito al primo sciopero generale nazionale nel settembre mille novecentoquattro contro gli eccidi proletari
Proclamato dalla Camera del lavoro di Milano e all'esito delle successive elezioni politiche del novembre che vedono la vittoria del fronte moderato e conservatore
Il congresso di Milano è il punto di approdo di un lungo e articolato percorso di sindacalizzazione
Avviato negli ultimi decenni dell'Ottocento che ha dato vita alle linee di mestiere alle Camere del lavoro e alle federazioni nazionali di categoria
Esso nasce dalla crescente consapevolezza che il mutualismo con la cooperazione e la stessa forma di rappresentanza e di azione politica dei partiti in un contesto di debolezza delle istituzioni
Natali e locali non sono più sufficienti a tutelare gli interessi del mondo del lavoro
Occorre resistere e rivendicare attraverso lo strumento dell'organizzazione sindacale confederale e l'arma dello sciopero il miglioramento delle condizioni economiche e normative dei lavoratori
La platea congressuale rappresenta circa duecento mila lavoratori in larga parte braccianti ma anche ferrovieri meccanici tessili chimici e di minatori vetrai Panettieri e molti altri
Un numero piuttosto ampio dunque soprattutto tenuto conto del fatto che l'Italia si presenta in Europa come un Paese giunto con notevole ritardo allo sviluppo economico e industriale
Uno sviluppo economico peraltro che si presenta già pieno di squilibri e di contraddizioni e che produce le condizioni di vita e di lavoro spesso drammatiche
Nelle quali la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori viene sistematicamente calpestata e offesa dal cinismo e dalla ottusa volontà di profitto delle oligarchie finanziarie ed economica
Il rapporto con i lavoratori regola aurea di un corretto sindacalismo si dimostra subito il baricentro del nuovo organismo
Per quanto non sarebbero mancati in cento anni momenti di tensione e di vivace dialettica tra la base e il vertice gli interventi succedutisi nella tre giorni milanese mostrano un dibattito ampio e articolato composizioni diverse a volte inconciliabili tra sindacalisti rivoluzionari corporativi e riformisti
Alla CGIL nasce proprio con l'idea di essere un contenitore nel quale far convivere le diverse culture riformiste sindacalisti e rivoluzionaria
Ma anche socialiste repubblicane radicali e democratiche eredi tutte di quelle forze politiche di matrice popolare che hanno avuto un peso importante nelle vicende del Risorgimento e dell'unità nazionale
ACG Dl sin dalle origini nasce dunque come un soggetto complesso e articolato
Percorso da confronti e da scontri tra riformisti e massimalisti nell'epoca liberale tra comunisti socialisti e gruppi minoritari nell'epoca repubblicana tra confederazione e federazioni tra centro e periferia tra i vertici e gli iscritti tra il sindacato e le rappresentanze dirette dei lavoratori nei luoghi della produzione
Non è una storia né semplice né lineare
Ma è la storia di un grande sogno che ha accomunato milioni di donne e di uomini
Quello di tenere insieme unito il mondo del lavoro e le culture politiche che da esso traggono la legittimità che la forza vivendo con grande sofferenza le scissioni e gli abbandoni quando questi si verificano il pluralismo che inevitabilmente discende da un solido legame con i lavoratori insieme alla capacità del gruppo dirigente allargato
Di ricondurre a sintesi le diverse posizioni e culture presenti nell'organizzazione è il primo valore fondante che emerge dagli atti costitutivi della CGD ieri
Tale sintesi poggia sulla centralità del programma rivendicativo che ben presto assumerà una valenza di più ampia portata concernente la politica economica la legislazione sociale le grandi riforme strutturali e politiche quali nel mille novecentododici il suffragio universale
Nella concezione sindacale del primo gruppo dirigente da Rinaldo Rigola a Ludovico D'Aragona da Ettore Reina felice Guarino l'Argentina Altobelli a Bruno Buozzi
L'azione di tutela e di rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro dipendente si deve ispirare alla elaborazione di un programma confederale
è quanto accadrà nei successivi tre congressi di Modena Padova e Mantova che tra il mille novecentootto e il mille novecentoquattordici
Contribuiranno a fissare i pilastri fondamentali della politica della CGD il in questi anni vengono discussi altresì altri importanti tele dal rapporto con la cooperazione con il mutualismo a quello con i partiti
Dal ruolo della propaganda e della comunicazione alla necessità di dotarsi i propri strumenti non solo di informazione e di alfabetizzazione ma anche di studio e di analisi
Fino al ruolo decisivo di educazione delle masse alle regole democratiche di convivenza civile che la CDL ha sempre svolto contribuendo in maniera decisiva alla difficile definizione dell'identità nazionale del Paese
Tutti elementi estremamente importanti complementari ai due principali campi di iniziativa
La contrattazione attraverso la pressione sulla controparte e la legislazione attraverso la pressione sui partiti sulle istituzioni
Non è casuale il fatto che appena due mesi dopo la nascita della CGD l una delle sue federazioni più importanti la FIOM sir Nicola ditta automobilistica Itala di Torino quello che gli storici considerano il primo contratto collettivo di lavoro della storia italiana un accordo che disciplina i minimi salariali riduce l'orario di lavoro riconosce i primi organismi di fabbrica le commissioni interne affida allo stesso sindacato la funzione del Collocamento e che sarà un punto di riferimento anche per le altre categorie
Grazie all'azione sindacale conflittuale e contrattuale efficace ed incisiva il sindacato costringe il mondo imprenditoriale a dotarsi anch'esso di strumenti moderni di rappresentanza economica
Come sollecitato già da Luigi Einaudi agli inizi del secolo
Nasceranno così la lega industriali di Torino nel mille novecentosei alcune associazioni di categoria che confluiranno poi nella Confindustria costituita a Milano nel mille novecentodieci
La tutela del mondo del lavoro ha significato per la CGD l anche la tutela dei migranti in un'epoca nella quale sono i nostri connazionali ad emigrare nelle Americhe che in Europa
E proprio tale processo di emigrazione che innesca un confronto con le esperienze sindacali diverse da quelle nazionali e che genera un'ampia circolazione di idee che fa delle strutture sindacali nazionali e territoriali il crocevia di molteplici culture
Unite da uno spirito di condivisione di una generale condizione di emarginazione sociale e di negazione dei diritti e animate da un comune impegno solidale per l'emancipazione delle classi lavoratrici
La globalizzazione del primo Novecento produce dunque una tendenziale omogeneizzazione tra i sindacati nazionali non solo sul piano dei valori alla base dell'agire sindacale ma anche a livello di politiche rivendicativa e e assistenziali di tecniche negoziali e di strumenti di rappresentanza
Libertà democrazia diritti programma contratto solidarietà sono queste le parole chiare che hanno segnato la storia della CGD Harry e sa è stata sempre partecipe dei grandi ideali di libertà e di uguaglianza di giustizia e di solidarietà dell'internazionalismo socialista
Si è confrontata e ha dialogato con le organizzazioni sindacali degli altri paesi soprattutto europei ecco perché crediamo che i processi di sindacalizzazione
Avviati tra fine ottocento e inizio Novecento dal Mediterraneo all'Atlantico abbiano contribuito in modo determinante alla costruzione dell'Europa contemporaneo sì è andata così plasmando nel ventesimo secolo una identità europea del lavoro
Presupposto della nascita dei grandi compromessi diva il fatto che ancora oggi caratterizzano l'Europa sociale ad essa hanno concorso i sindacalisti riformisti e rivoluzionari i laburisti i comunisti i socialisti i socialdemocratici ad essa la CGIL al pari degli altri sindacati europei ha dato il suo contributo specifico da protagonista
La scelta delle donne e degli uomini che hanno militato e diretto la CGIL è stata sempre quella di fare il mestiere del sindacalista
Senza per questo rinunciare ed è questa la vera peculiarità della CGIL al ruolo di soggetto politico
Un soggetto politico portatore ma allo stesso tempo disciplinato dove del conflitto ma sempre dotato di un programma confederale di ampio respiro
Espressione dell'interesse generale del mondo del lavoro e basato sulla difesa sul consolidamento e sullo sviluppo della libertà della democrazia dei diritti del lavoro e della cittadinanza
Giuseppe Di Vittorio così riassume nell'immediato dopoguerra
Durante i lavori dell'Assemblea costituente di cui è stato uno dei grandi protagonisti il senso profondo che ha avuto e da l'atto costitutivo della Confederazione
La società moderna pone il lavoro come fondamento del proprio sviluppo
In Italia il capitale più grande e prezioso di cui dispone la nazione è rappresentato appunto dalla sua immensa forza lavoro
I sindacati dei lavoratori costituiscono obiettivamente uno dei pilastri basilari dello Stato democratico e repubblicano
E un presidio sicuro il forte delle civiche libertà che sono un bene supremo dell'intera nazione grazie
Tre messaggi che ci sono giunti ci sono quelli di Franco Silvio e Paolo Serventi Longhi
Federazione nazionale della stampa che apprezziamo anche perché sappiamo i giornalisti impegnati in una complicatissima vertenza contrattuale
E mi piace ricordare che tra i messaggi giunti c'è quello di nella Marcellino storica dirigente della CGIL
E ringraziare per il messaggio che ci ha mandato Emilio Carvalho dirigente della CISL e poi dirigente della Confederazione europea dei sindacati
Salutiamo e ringraziamo anche o forse soprattutto per la loro presenza le tante tanti dirigenti della CGIL che magari oggi non lavorano più nella nostra organizzazione ma che sono tra di noi
Sono le donne e gli uomini e segretari generali componenti di segreteria componente delle segreterie segretari generali delle categorie hanno fatto la storia non solo quella recentissima della nostra Confederazione generale del lavoro
Molti sono tra noi altri c'hanno mandato messaggi e vorrei insieme all'Assemblea salutare anche molti che per varie ragioni non hanno potuto partecipare
Rivolgendo un saluto particolare a Vittorio Foa che molto ci ha accompagnato
Nei nostri percorsi e che spesso ancora ci guida con le sue parole
E vorrei
Insieme a tutta l'Assemblea mandare un saluto particolarmente affettuoso a Bruno Trentin
Dicono non seguiamo con attenzione la convalescenza che è iniziata in questi giorni e ci auguriamo speriamo di ritrovarlo presto tra di noi perché i nostri auguri gli facciano piacere
Ce l'ha detto la prolusione storica poco fa lo sappiamo tutti i giorni non ci sentiamo parte del mondo del futuro
Ci sentiamo innanzitutto cittadini europei oltre che sindacalisti europei
Ed è per questo che con grande piacere diamo la parola John Monks segretario generale della Confederazione europea dei sindacati nella celebrazione del nostro centenario
Grazie cari compagni i compagnie
In un grande mi piaceva per con se i cui con voi tocco est Uncle C anzi ok casi gli oneri e un senso Anacreonte avrà CGA o
Nel senso esentò consentono perché il giudice ordinario attraversare la storia Rossi e impose una carriera di un idrovolante ammonito
Accanto alla sfera sei da esso come una satira ripeto a tutte le ragazze sul suo ove juniores tutte le coppie spesso ritroviamo avremo e l'eventuale arrivano a festeggiare il loro centesimo anniversario
Consigliere sulle sulla cercare di portare davvero difficile tra Bassora immaginare un mondo da un sindacato sociosanitario e ci si limita Kusolwong generali ma anche un sindacato con una storia così ricca quella della CGIL a Swift cinque abbiamo sentito CGIL autonomi attraente Porzio prima di ottobre Nine simile novecentosei proprio qui a Mila no
Organizza provinciali d'ora poiché è una personalità politica forte Carluccio il fondato sulla sua decisione di creare un record è una grande organizzazione ci difende vasca difendere ad emancipare
Non riguarda soltanto i lavoratori sei ma la stessa tanto tempo anche i disoccupati i paperi o
Tutte quelle persone che li facevano e la società una richiesta di aiuto e di supporto
Le radici in della grandezza del sindacato sono sempre state la convinzione che i lavoratori non hanno sconfitta come proprio destino
L'idea di lavorare
Per il raggiungimento della dignità e dei diritti di ogni lavoratore ha stimolato tutti noi a lottare ieri fascisti capo di controversie il dominio fascista il capitalista anzi utile e oggi gli oppone bronchi Piller riconosciuta liberalismo questo coltello vorrei contabile che caratterizza invitano gli operai usarsi maggiolino bagliore rappresenta un'ambizione immutata quella tira ottenere raggiungere una società più giusta e migliore
Razioni
Per questa ragione la vostra storia è la storia della ricerca della libertà libertà d'azione libertà di parola libertà di coscienza e libertà di pensiero libertà spesso era giunte al costo di lotta una lotta strenua a consistenti potrei ricordare quest'oggi nei vostri eroi non sono soltanto Rossi vostre erano ma sono anche i nostri eroi sono duole dirlo eroi europei eroi mondiali
Uomini morti nella lotta contro la dittatura
Ora i clandestini a mente o in esilio Tosi Galizzi uomini morti per liberare l'Italia dal fascismo e dal nazismo sua Mini che fu presero parte alla lotta della Resistenza uomini morti in come il grande flaccido ripreso Piero ergendosi contro la mafia
Ricordiamo anche il sacrificio di Guido Rosario sempre durante gli anni del terrorismo
Di adesso questi sono solo alcuni esempi delle azioni nei vostri e dei nostri eroi ci girare per la CGIL è chiaro che la libertà i diritti sociali sono due facce della stessa L'Unità qua non è solo questo il sub Roma quando nel due mila e tre delitti ventitré milioni di lavoratori e cittadini hanno voglio usare le strade di Roma per lottare contro il governo di per quel suo incedere Cattini
O è un gesto Cardini allora Antonio che presenta dimostrazioni infinita tutto il sindacato italiano era essenzialmente Fiorese una dimostrazione contro il mero avventurismo ed era anche una lotta per la libertà
Quegli ore sull'Isonzo ma la nostra storia è anche la storia di un sindacato mongoli Vespa mi ha sempre colpito e la vostra decisioni timoniere o la capacità di trattative nel quintetto riti lavoro ed anche con il governo quando quella visione è il principio di fare tutto questo non solo per rimanere stracciati ma per tutti i lavoratori cioè il tenere sempre presente l'idea di difendere tutti io qua mini lezioni laboratori questo prima durante e dopo la loro vita lavorativa
Questa è una grande idea di consigliere militare valido solo fino fonda sulle valore della solidarietà il valore cioè di unire ciambelloni tra liberalismo e l'individualismo invece di vite giovani disoccupati limite a chi i precari quindi laboratori la nuova generazione con quella dei pensionati sia più questo bagliore rappresenta sono in grado conforta in punto di riferimento per nove e penso perché un po'al monito
Per queste ragioni la CGIL svolge un ruolo cruciale lo status quo la vostra l'ostacolo alla pace cominciata nel mille novecentocinquantasei contro l'invasione stratificati Bure attende quando voi siete riusciti a dimostrare la vostra solidarietà tutto il popolo ungherese lo straordinario anche la vostra lotta contro la guerra in Iraq
E per la pace nel Medioevo interazione con questi sono esempi esigenza di una coerenza sui lunga ed indistruttibile
Norman inoltre nella fase d'avvio ndr le organizzazioni europee da quelle mondiali anche se c'è la vostra idea si spingerà per una CS Giorgio e del film con maggiore sindaco iniziative come sindacato
Convinti come siete davvero e confini nazionali non siano più in grado di rescindere i diritti dei cittadini lavoratori anzitutto la mobilità delle aziende senza confini il potere finanziario volta ad ottenere soltanto risultati a breve termine Giobbe il dumping sociale ecco queste sono le vostre gran di preoccupazioni ma vorrei anche dirvi che queste sono anche le nostre preoccupazioni queste sono le nostre stipendi domani e per il futuro più in generale ad assuefazione mentre si avvicina il nostro congresso risentiti Siviglia continuano vogliamo essere certi che riuscire davvero a far fronte a queste difficoltà e cioè di riuscire ad arrivare a livello giusto e per tutto questo il vostro contributo sarà davvero centrale ecco oggi febbri vogliamo al nome della cambi si esterni del assuma ed è sorprendente poi Valentino in ragione dei miei colleghi il signor cioè riunioni in Gran Bretagna ma anche in Europa Therion oggi
Desideriamo e vogliamo onorare ricordare e ringraziare il milioni milioni tutti gli associati hanno contribuito a costruire la CGIL sulle che hanno lavorato per un'Italia negli orari
Siamo orgogliosi siamo orgogliosamente convinti che la nostra eredità indistinguibile ricadrà arriverà il nostro settore ci permetterà di vincere insieme le prossime sino a oggi classici girare o poi c'erano il valore lacci occorre USA sono la vostra ma anche la nostra durante ricchezza grazie
Abbiamo oggi tra noi e molti amici e compagni ospiti internazionali che hanno colto l'invito a partecipare alla celebrazione del centenario
Salutiamo Rudi de Lorenzo presidente della stringe i tempi del Belgio terza Thierry di Dio Della servette di Francia
Bernard Thibault segretario generale della sedicente Di Francia accompagnato da chi suggello
Alison Scheffer dal presidente nazionale del tiro si dalla Gran Bretagna accompagnato da quanto il voto ed Elena Trust
Vogliamo rivolgere un saluto particolare ascia emersa ed al segretario generale della Federazione generale dei sindacati di Palestina
Ancora hanno accolto il nostro invito moriva all'Ansa segretario internazionale della Sea sette di intersindacale del Portogallo ebbene Seedorf segretario nazionale per la confederazione dei sindacati indipendenti russi Josè Maria Fidalgo segretario generale di commissione Sobrero Asti Spagna
Accompagnato
Dal segretario generale già ve Dozza e Candido Mendez dal segretario generale dell'ONU Goethe di Spagna presidente della Confederazione europea dei sindacati e Vasco Petrina vicepresidente l'Unione sindacale della Svizzera
Abbiamo anche ricevuto molti messaggi e teniamo molto a ringraziare alcuni federazioni internazionali che non hanno potuto accertare nostro Vito invito in particolare i compagni della Couto brasiliana il nostro centenario coincida con la giornata elettorale che noi speriamo RIA legga il presidente Lula
Così come vogliamo ringraziare i compagni sudafricani dal cosato più solo cinque giorni fa hanno concluso il loro congresso
Ci sono poi giunti dei messaggi dal presidente di Solidarność dell'Istra tutto della pensiamo e della sette ha dell'Argentina
La nostra attenzione al mondo è sempre stata molto grande ma consideriamo parte della nostra storia ed è per questo che con grande piacere chiediamo la parola durante il nostro centesimo compleanno a Gay raider segretario generale della CISL Internazionale
Care compagnie cari compagni caro Guglielmo per me un onore è una grande gioia celebrare insieme con voi i cento anni di vita ed era sì Gei Ar
Cento anni che quasi corrispondono alla storica e vostro Paese come un'azione
Storica nella quale la si già nel
Duramente represse nel periodo fascista
Ha sempre portato avanti congiuntamente le idee che si indicato e democrazia delitti dal lavoro visitati anzi sita dinanzi Sarti
Un altro concetto fondamentale sul quale vale la pena di riflettere e la natura stessa del racconta e darà vita
Cercare sempre gli uni e Reggio che l'evoluzione dei processi produttivi
Secondo modelli capitalistici ha sempre Esarcato di dividere IR Como oggi occupati Eaters occupati il nord e il sud quindi la necessità di un modello sindacale che non è solo ti categoria e non solo di territorio
Ma che persegue quell'intreccio stretto tra politiche R. vendicative politiche sociali unità generale del mondo del lavoro
Un altro asse portante del organizzazione e il concetto De Pace
Che si si coniuga con che io ho dei diritti i basti pensare al vostro grande impegno verso il sindacato e il popolo palestinese
E insomma un serie di valori fondamentali
Sui quali sì con strisce un sindacato autonomo
Ma che de questa autonomia trovai la forza dei passare da semplice autore contrattuale ad attore politico nel senso più ampio
Che cerca la unità del lavoro e teme Ciurar sì con l'interesse generale
Un mese se farà questa festa da uno altra importante pietra miliare nella storia del Movimiento operaio il primo novembre avviene una nuova organizzazione internazionale renderà vita e le idee che ho annunciato prima nere ferirmi era si è già spero saranno anche con lei l'importante motore di cambiamento
La ICT effettivo cesserà te esistere dopo cinquanta i sette anni
Anime quali abbiamo smontato contro il colonialismo lei dittatore e i regimi totalitari
Re corriamo in celle
La Polonia la Spagna di Franco il Sudafrica dell'apartheid e oggi la Blair mania e soprattutto la per la Russia
Per citare solo alcuni casi
Con questa storia
I concentrò cinquantacinque milioni di iscritti
Sarebbe stato semplice
Continuare con Elvis messaggi Ruju nel confrontare i problemi della globalizzazione
Ma
Riflettiamo su quali sono i sono tessile
L'economia mondiale nel due mila sei si attesterà probabilmente per il quarto anno consecutivo su una crescita globale deputy a quattro porte cento
I profitti delle imprese sono a livelli record
Il commercio mondiale dovrebbe assicurarsi una crescita degli scambi chi più del sette porte cento
Eppure la crescita di lavoro giacente secondo la definizione
Delle organizzazioni internazionali del lavoro che include diritti dei lavoratori lavoro protezione sociale il dialogo sociale
E in termini sia quantitativi che qualitativi no era riuscita a seguire il trenta there presidenti statistiche
Si pensi che il numero assoluto di lavoratori imporre nel mondo coloro che vivono un con meno di di due dollari al giorno e oggi lo stesso tetti dieci anni fa
Ovverosia cerca i cinquanta Port cento della popolazione attiva
Così come o più del cinquanta Port cento che tutti i laboratori mondiali non ha il delitto di formare i significati liberi o accedere alla negoziazione collettiva è facile capire che non sono sì che se no si trovano rapidamente soluzione a questi sfida le implicazioni a livello di instabilità politica e sociale saranno enormi
E anche importante riflettere sul fatto che Negri ultimo dieci anni la la disoccupazione globale è cresciuta che il venti Port cento
E la maggior parte dei dei Noemi posti dette lavoro specialmente quelli offerti a giovani uomini e donne se creano attraverso una fase di una informatizzazione del rapporto del Livorno che di fatto porta alla riduzione o averne che azione dei diritti
Ho seguito con profondo interesse i recenti reportage sulle condizioni del vita Idea lavoro al di sotto di Omnitel senza in questo stesso pagliuzze
Nell'agricoltura e nel edilizia
Solo per citare i casi più macroscopici
La denunzia di Alesi già ieri insieme agli altri sindacati italiani
Le sue campagne per rafforzarli Inter ritiri tutti penso pure che è un po'agli a caccia f efficaci manifesti contro il lavoro nero
Ci dicono che il nostro lavoro e tanto importante ed attuale adesso Como cento anni fa
No esito a dire che l'eccidio Aiello
Non solo è un cardine della vita democratica italiana
Ma la sua stessa presenza nella ai sia effettivo estate decisiva nel arricchire il dava il dibattito dibattito politico sul futuro del si indica lirismo internazionale
Fino al passaggio cruciale
Che ci attende a Vienna con la nascita d'una nuova contro nazionale proiettata
Nel futuro e Porcio capace di superare Ones letti e logiche ti schieramento
Eppure quanto la lezione del Ristori a ci serve
Penso per esempio alla Sea Giaguaro il Di Vittorio che nel mille novecento cinquanta in sei era capace di condanna Ray fortemente l'inflazione dell'Ungheria ed esprime i re a chiare lettere la condanna storica e definitiva dei metodi antidemocratici dico vuol il Governo iterazioni e politica ed economica
Ci sono internazionale ci emetti e organizzazioni indipendenti hanno capito
Che si debbono rinnovare i percorsi e strategie le alleanze in un serrato dibattito politico e sociale con organismi internazionali partiti organizzazioni non corre manti governative che con dividono i nostri di Ali
Ma soprattutto con i sindacati nazionali che sono la nostra linfa vitale e la nostra raggi on
Deve essere
Solidarietà Pace
Uguali Lanza
Chi litiga i lavoratori democrazia parole che cento anni fa diedero origine alla Sea già ieri concetti che restano nel cuore per vostro sindacato e nel nostro comune modo io intendere i di volersi fu sui look Parre il movimento sindacale a livello internazionale
Possiamo ma possiamo allora dire buoni compleanni ossigenare e auguri a tutti noi campagne tra
Ringraziamo dei raider facendo ovviamente a lui e a tutti noi gli auguri per il congresso di fine mese a Vienna
Diamo ora la parola all'onorevole Romano Prodi presidente del consiglio dei ministri
Care amiche cari amici compagni vi ringrazio
Vi ringrazio per avermi invitata a questa festa
Che la festa di tutti coloro che credono nel valore della rappresentanza e nel valore dei diritti dei lavoratori io sono felice di poter portare il mio saluto la CGIL al suo segretario
A tutti gli iscritti al sindacato
Certo a me
Sono un traguardo unico
Sono la conferma più autentica che lo sforzo fatto nel mille novecentosei dalle Camere del lavoro e dalle federazioni
Di unirsi e di essere più compatte al loro battaglia è stato coronato da un successo autentico cento anni che attraverso la storia del Paese come abbiamo sentito da tutti questi interventi anni Buy anni di sviluppo
Anni di emozione anni anche di tragedie
Anni di successo
E anni di sconfitte
Il fatto che la CGIL sia sempre stata dalla parte dei lavoratori della giustizia sociale
E però motivo di orgoglio per noi tutti
Perché sono stati cento anni di tutela dei diritti della partecipazione del rispetto della solidarietà
E non solo parole perché sono cento anni in cui il sindacato ha pagato anche con il sangue il suo contributo alla democrazia
Ma sono anche Cento anni di una crescita intelligente ramificata nei tanti settori del lavoro
Una crescita che riporta oggi a rappresentare ascoltare tanti milioni di italiane e italiani che svolgono
L'attività nei più disparati settori dell'economia e della società italiana
Non solo nelle fabbriche ma nel settore pubblico nei centri di ricerca di studio nei luoghi di socializzazione nei luoghi di integrazione
Cento anni vissuti in prima fila sempre con lo stesso spirito e sempre con la stessa determinazione
Noi ce lo siamo detti a Rimini trecento e ci dibattiti più recente che abbiamo avuto sappiamo che il futuro è nelle mani dei giovani quei giovani che oggi temono mancanza di prospettive
La mancanza di prospettive che si annidano soprattutto nella precarietà
Esso che a loro Credit volto
Nostro primo pensiero erano sta prima volontà riformatrici
Voglio dirvi caro Segretario accademici che questa non è solo la vostra prima preoccupazione ma anche la nostra
Di tutto il Governo da me presieduto per questo abbiamo appena varrà varato una legge finanziaria dove i giovani le famiglie lavoratori sono alla centro dei nostri provvedimenti
Guardate si tratta di una legge in cui c'è un contenute decisioni fondamentale per il futuro dalla società e dell'economia italiana
Però io sono partito da un non pensiero molto semplice come bisogna fare in queste carte in questi casi
Cioè che le differenze sociali in Italia sono aumentate a dismisura che la società si è frammentata
Per
Sono anche partito al pensiero che una società coesa solo una società coesa è capace di svilupparsi di progredire ma non abbiamo fatto una finanziaria in questa direzioni
E cioè
Che governare vuol dire avere in primo luogo presenti gli interessi dei più deboli
Questo ha ispirato i provvedimenti in essa contenuto e non dobbiamo essere reticenti nel dire questo c'era un obiettivo che tutti noi abbiamo per mesi condiviso dopo aver analizzati infatti lo dobbiamo Seren a mente mettere in Prati
Non siamo arrivati a questo risultato se ci siamo arrivati lo dobbiamo alla sindacato anche
Che
Alla ritrovata lasciatemelo dire finalmente ritrovata concertazione in solo quattro mesi ci sono le volte a Palazzo Chigi numerosissimi incontri con le parti sociali coi sindacati prestazioni categoria perché non vede Collina rapporti sociali lacerati
Dalle troppe diseguaglianze dei diritti violati è necessario trovare responsabilità e coerenza
Questo è quello che il sindacato chiede al governo e questo anche quello che il Governo chiede al sindacato che l'Italia ha bisogno di un sindacato maturo e moderno la CGIL racchiude nella sua storia o nel suo presente e nei suoi progetti tutte queste qualità ed è per questo che la giornata di oggi è solo una tappa anche se straordinaria della vostra storia e della nostra storia chiudo io perciò con un augurio molto semplice come si dice in su queste circostanze Cento di questi giorni ma anche Cento di questi anniversari grazie
Ringraziando il Presidente del Consiglio onorevole Romano Prodi e del suo intervento e augurandoci Buon compleanno diamo la parola Guglielmo Epifani segretario generale della CDU
Care compagne e cari compagni
A nome lì tutta la CGIL ringrazio anch'io i nostri ospiti
Tutti coloro che con la loro presenza dimostrano attenzione rispetto verso l'evento che celebriamo
Per molti di loro segretario di partito come Piero Fassino Franco Giordano uomini politici presenti amministratori locali la CGIL il sindacato il mondo del lavoro hanno costituito un punto di riferimento ideale politico morale ne sono stati i compagni di viaggio ne hanno sostenuto le lotte i successi e anche le sconfitte
Altri ne sono stati militanti dirigenti per una parte importante della loro vita hanno contribuito a fare la CGIL come oggi essa è
E come è stata nel passato
Mi permetto in modo particolare
Ci salutare due compagni compagni che sono state importanti per me e per la CGIL uomini che partendo qui da Milano nelle loro esperienze di lavoro e sindacali hanno avuto poi la responsabilità di guidare la CGIL in anni difficili
Ai quali rinnovo l'affetto ringraziamento di tutti Antonio Pizzinato e Sergio Cofferati
A Bruno Trentin
Voglio solo dire una cosa che è quella che mi viene
Neanche quella che ho scritto
Vorrei
Che la forza
L'affetto
Che questa sala oggi sente dentro
Potesse aiutarlo a uscire dalla sua situazione e a farlo ritornare tra di noi
Ringrazio ce ne siamo un po'scordati tutti coloro che hanno vissuto questo centenario fuori dal nostro Paese
I nostri lavoratori emigrati i loro figli i loro nipoti
E anche
I tanti uomini e donne di cultura di teatro di cinema di letteratura e delle arti figurative della musica che hanno prestato la loro opera e la loro passione civile per far tornare il lavoro al centro della ricerca e della produzione culturale
Penso alle musiche che abbiamo ascoltato in apertura di Piovani penso al bel manifesto che Ennio Calabria ha dedicato al nostro centenario
Al presidente Oscar Luigi Scalfaro tre nove confermo la nostra stima e amicizia
Anche nel nome gravi gloriosa battaglia condotta insieme in difesa della Costituzione
Voglio ringraziare Carlo Azeglio Ciampi
Il presidente
Chi ha seguito e incoraggiato il nostro lavoro di memoria e ha dato l'alto patronato del Presidente della Repubblica le nostre iniziative
Su Giorgio Napolitano una sola cosa
Sul nostro presidente per molti e non parlo solo per me la giornata dell'altro giorno al Quirinale ha rappresentato una delle esperienze più emozionanti e più forti della nostra vita personale e politica e insieme il riconoscimento più alto rappresentato dal fatto che nella sede della massima magistratura della Repubblica lì c'era con il comitato direttivo della CGIL la storia delle sue donne dei suoi uomini in questo centone
Saluto
Il Presidente della Camera Fausto Bertinotti
Con il quale abbiamo vissuto anni e anni di lavoro comune e talvolta per onestà anche litigato
E sul quale sappiamo
Di poter contare anche dall'alto seggio che oggi ricorso saluto il vicepresidente del Senato Milziade Caprili per l'onore che ci fa anche a nome del suo presidente Franco Marini
Ringrazio il presidente del cane tutti gli esponenti del governo presente i ministri i sottosegretari con un affetto particolare di cui si abbia il senso per coloro che vengono dalla nostra storia e dalla nostra esperienza
E in modo particolare il presidente del Consiglio Romano Prodi
Che ha voluto essere qui
Quindi giorni per Luís densi di Problemi di impegni e di responsabilità
Un ringraziamento sincero lo rivolgo a Raffaele Bonanni
Ai segretari
Degli altri sindacati presenti a Renata Polverini
Voglio dire Raffaele
Ne abbiamo parlato in questi giorni di lavoro forzato comune
Che la forza del sindacalismo confederale sta oggi più che mai
Nella ricchezza dei suoi pluralismo e insieme nella sua unità unità che resiste anche di fronte ai alle divisioni più profonde
Perché proprio il valore comune della confederali ITA dello stare assieme della solidarietà che consente sempre di ritrovarsi e sempre di ripartire insieme saluto e ringrazio le associazioni imprenditoriali tutte quelle presenti e quelle che ci hanno inviato un messaggio di augurio
Infine un grazie ai nostri graditissimi ospiti internazionali
Voglio dire a John Monks anche ai raid ai quali nei prossimi giorni spetterà il compito di portare la CISL Internazionale alla nascita di un nuovo sindacato mondiale
E aggiornato di preparare il congresso della confederazione europea della primavera prossima che possono contare sulla forza il rigore e la passione di questo sindacato e ai nostri ospiti e compagni stranieri che davvero saluto e ringrazio di cuore voglio dire che anche loro come capitato noi quando siamo stati ospiti da loro
Sappiamo che non ci sono davvero barriere che problemi di cui parliamo oggi sono i problemi di cui parlo non loro ed è per questo che dobbiamo trovare i modi non solo di incontrarci
Di restare più uniti e di dar vita a un vero sindacato europeo perché di questo oggi c'è bisogno
Care compagne e cari compagni del primo ottobre del mille novecentosei nei locali della Camera del lavoro
Al termine del congresso delle organizzazioni di resistenza cinquecento delegati presenti in rappresentanza di oltre duecento mila iscritti decidevano sia pure a maggioranza con il voto contrario dei delegati rivoluzionari
Di costituire in Italia la confederazione generale del lavoro
Affidandole la direzione generale assoluta del movimento proletario industriale e contadino al di sopra di qualsiasi distinzione politica certo
Rileggendo oggi
Lo statuto del mille novecentosei e anche questa frase che ho appena letto
Evidente come molte cose appartengano a un linguaggio sindacale del tempo
E quella direzione assoluta del movimento suscita qualche dubbio
Solo che si pensi al vario spesso caotico stato delle vertenze delle lotte
E delle conquiste che accompagnarono il lungo e spesso difficile processo di coscienza di sé e di emancipazione del lavoro nelle forme delle trasformazioni produttive tra l'Ottocento e il Novecento nondimeno quel termine direzione assoluta esprimeva un bisogno di coordinamento di direzione di unità capace di tenere assieme in mille rivoli nei quali il nascente movimento operaio e la condizione braccianti rendere campagne si andava configurando
Quella direzione che in fondo si era espressa nello sciopero generale di Genova del mille novecento nello sciopero generale del mille novecentoquattro il primo nella storia d'Italia
Cui sta la forza e la fragilità della CGIL delle origini
Stretta tra le federazioni di categoria già organizzate e le camere del lavoro di diverso orientamento politico e sindacale
Un connotato questo che ne segnala la storia fino alla prima guerra mondiale
Con un dibattito proprio di tutta l'esperienza europea dei primi del Novecento attorno al rapporto tra azione sindacale e azione politica tra sindacato e partiti
Il mille novecentosei non è solo la data in cui nasce la CGIL
E la data in cui in Inghilterra il partito laburista fondato dalle Trade Unions partecipa alle sue prime lezioni
Ed è l'anno in cui in Germania si raggiunge l'accordo fra il partito socialdemocratico e il sindacato tedesco
Da noi la scelta di quel giorno costituisce il punto di avvio di una storia nuova
Quella che attraverserà tutto il Novecento italiano ed europeo tra due conflitti mondiali le guerre coloniali la dittatura fascista la lotta di liberazione la rinascita con il Patto di Roma del sindacato
La divisione del quarantotto la configurazione definitiva che ci porta fino ai giorni nostri
Quel soggetto confederale
Che nasce quel giorno e altro e più delle rappresentanze di categoria di professione di arte di mestiere e del mutualismo delle origini
Non è altro perché è diverso e non è più perché sovraordinato
Ma perché l'identità confederale richiede inevitabilmente una ricerca permanente di valori e di politiche di unità partendo dalle differenze
E un'idea alta di autonomia comunque Sbressa nelle alterne fasi che hanno segnato la storia dei rapporti fra partiti e sindacati
Solo un sindacato confederale quello di ieri o quello di oggi può tenere unite dentro di sé le ragioni dei lavoratori della terra e quelli dell'industria
Quelli pubblici e quelli privati quelli del Sud e quelli del Nord gli emigranti e gli immigrati i giovani che studiano disoccupati gli anziani e pensionati tutto proprio tutto
Della vita centenaria del sindacato italiano sta cui in quell'atto in quella scelta in quell'inizio in quell'idea comici ricorda Vittorio Foa per la quale battendosi per i propri diritti si pensa insieme sempre ai diritti degli altri
Nel corso delle nostre manifestazioni del centenario abbiamo ritrovato nomi e volti in parte dimenticati
Uomini e donne che sono stati i veri protagonisti di quella storia gli organizzatori sindacali di grande valore
Argentina Altobelli la donna che guidò prima del fascismo quella che era la categoria più grande i lavoratori della terra
Rinaldo Rigola
L'uomo cresciuto a Biella dalla grande barbe dagli occhiali scuri a proteggere una cecità che lo accompagnò per quasi tutta una vita e che fu di quella CGIL il primo segretario generale
Mesto versi il capo della FIOM Angelo Cabrini felice Quaglino Ettore Reina
Poi la figura forte popolare del capo dei sindacalisti rivoluzionari Alceste De Ambris
Poi ancora Bruno Buozzi a cui tocca il compito di guidare la FIOM tra il mille novecentodieci al via il mio rosso sicché con il giovane Giuseppe Di Vittorio avrebbe rappresentato l'anello fra il prima e il dopo della notte democratica quella che calò sull'Italia e colpiti in modo drammatico gli uomini e le sedi quadri della CGIL e i diritti dei lavoratori
Il primo maggio del mille novecentoventuno fu anche l'ultimo prima di quello del mille novecentoquarantacinque quando a Roma parlarono Giulio Pastore Giuseppe Di Vittorio
E qui a Milano Sandro Pertini Leo Valiani Luigi Longo
Basterà un attimo di libertà aveva scritto Bruno Buozzi nel ventiquattro dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti e le nostre istituzioni rifiorì vanno meglio di una volta e così fu
Siamo andati alla ricerca di luoghi e condizioni di lavoro che dentro un'impronta decisiva al senso di solidarietà di uguaglianza di fraternità
Il lavoro nelle miniere ad esempio la condizione dei minatori Abu Jarrah dove l'esercito sparò su persone che chiedevano un'ora di riposo in piena estate per continuare a sopportare fatica e assenza di libertà
A Marsiglia nel dove si consumò la più grande tragedia mineraria europea giusto cinquant'anni fa e dove abbiamo trovato con i luoghi della memoria per noi è sacra
Le bandiere dei tanti figli di italiani in festa per la vittoria dei campionati mondiali di calcio
H Bernardi nelle mancate dove i minatori per salvare il lavoro si calarono nella miniera uscendo stremati due mesi dopo
Quello che colpisce in questi luoghi e che chiuse le miniere
Quel senso della fatica che ti rende uguale il fratello all'altro continua a vivere permea di sé anche i segni della modernità
Vivendo tra le generazioni che si rinnova
Ci siamo insieme interrogati
Su quanto lega la storia del sindacato del pre fascismo al sindacalismo moderno quello che nasce con la libertà riconquistata e la liberazione del Paese
Uguali ad esempio molti nomi delle organizzazioni basta pensare alla FIOM cioè contro i suoi congressi a partire dal suo primo congresso quello del mille novecentouno
Stessi problemi simili uguali i valori ma anche le differenze in questo dopoguerra hanno il loro peso
Il mondo del lavoro si fa insieme più organizzato soprattutto nelle grandi fabbriche e attraversato dalle grandi appartenenze politiche e ideologiche del dopoguerra
Il sindacalismo d'ispirazione cristiana e che ha radici antiche già nel mille novecentodiciotto
Nasce la Confederazione italiana del lavoro nell'Italia repubblicana esprime una compiuta autonoma e forte presenza organizzata
Ma è soprattutto l'Italia ad essere diversa
Nel mille novecentosei quando nasce la CGIL avevano diritto al voto meno di tre milioni di cittadini
Non esisteva legislazione sul lavoro tutele per i bambini per la maternità per le donne ci potevano chiudere d'autorità le leghe sindacali le camere del lavoro proibire gli scioperi la Costituzione
Quella nata dalla Resistenza dalla vittoria del referendum del quarantasei fa del lavoro il fondamento costitutivo della Repubblica
Abbiamo giustamente collegato i contenuti della carta del quarantotto al movimento di lotta degli scioperi gli unici in Europa ci accompagnarono la resistenza e la liberazione dell'Italia
Tra il mille novecentoquarantatré e il mille novecentoquarantacinque
Ai tanti
Che per questo furono deportati a quelli che non tornarono a quelli che nelle grandi fabbriche ancora rimaste oggi
E nelle tante città del paese ogni anno vengono ricordati abbiamo portato tutta la riconoscenza che si deve a chi si è sacrificato per la libertà di tutti e ha dato l'impronta morale indelebile ai valori del nostro Paese
Una parte delle conquiste sociali e del lavoro erano state raggiunte anche prima nei decenni del secolo
La conquista delle otto grazie alla lotta delle mondine delle lavoratrici tessili dei lavoratori meccanici
La stipula dei primi accordi collettivi le leggi in materia di infortuni e rischi sul lavoro
La spinta data all'emancipazione delle donne
Che conteneva in sé un'esplicita domanda di libertà
Fino alla mobilitazione per la richiesta del suffragio universale quello che le donne ebbero diritto di esercitare per la prima volta solo nel mille novecentoquarantasei
Il Patto di Roma
Firmato tra il tre e quattro giugno del quarantaquattro sanciva la rinascita della CGIL unitaria
Il nuovo inizio di un sindacato confederale più rappresentativo più grande unito in unitaria restituita la democrazia e alla libertà
A differenza del mille novecentosei c'è tutto da ricostruire
Le forze politiche
Le diverse anime sindacali raggiungono una unità che sarà preziosa nel definire identità compiti e regole del sindacato italiano
Normalmente si coglie in questo un limite un peccato di origine a cui si contrappone il sindacato che rinasce dal basso nelle fabbriche del Nord
E questo in parte storicamente vero
Ma è altrettanto vero che non c'erano alternative
E che soprattutto in questo modo le grandi forze politiche del tempo finivano per alimentarsi e contaminarsi con i temi del lavoro e della rappresentanza sindacale
Mai in chiave tattica ma sempre con una ricerca rivolta ai profili del rapporto tra ruolo delle istituzioni responsabilità di carattere pubblico e funzione autonoma delle rappresentanze sociali
La forza di questo dibattito sopravvive alla fine della CGIL unitaria alla divisione del quarantotto e pone ad ogni organizzazione
Il dovere di ripensarsi ricostruirsi a partire dei contenuti di quel patto
Bruno Buozzi muore fucilato dai tedeschi all'alba della liberazione di Roma aveva portato le ragioni del riformismo sindacale del periodo pre fascista nella fase di costruzione del Patto di Roma
Una coerenza che lo portò a combattere la dittatura il fascismo ad andare in esilio a non piegare la testa
Come fecero invece tanti grandi vecchi organizzatori sindacali che mostrarono meno intransigenza e meno coraggio
Delitto a due anni
Dopo il Patto di Roma muore anche Achille Grandi lo abbiamo ricordato insieme con Raffaele ieri a Como
Una grande figura di sindacalista c'aveva firmato il Patto di Roma per la corrente dei lavoratori cristiani lasciando poi a Giulio Pastore il compito di la guida di quella che sarebbe diventata la CISL
Fu Giuseppe Di Vittorio
Il sindacalista di Cerignola che aveva lottato e vissuto con i suoi braccianti ed era stato a lungo in esilio il dirigente a cui spettò finita l'esperienza della CGIL unitaria
Il compito e la responsabilità di ricostruire la CGIL
Se la CGIL di oggi
E la forza sindacale che conosciamo seria autorevole e popolare radicata nel mondo del lavoro e fra gli anziani
Lo si deve in grande parte alla sua capacità e al suo lavoro e a quella dei dirigenti di allora fra tutti Fernando Santi Vittorio Foa e i giovani l'anno Trentin Romagnoli
Nel mille novecentoquarantanove al congresso di Genova
Di Vittorio formulo la proposta del Piano del lavoro un quadro organico di interventi tesi a ricostruire il Paese partendo proprio dall'esigenza del lavoro
Una proposta autonoma di cambiamento della politica economica e sociale e un atto di responsabilità nazionale
Dopo la sconfitta del cinquantacinque quella della FIAT toccò a Di Vittorio segnare la svolta fare i conti con i cambiamenti che avanzavano non chiudere gli occhi
E fu sempre Luís ci aveva detto dopo la scissione del quarantotto da domani cominciamo a lavorare per l'unità ad assumere di fronte alla tragedia di Ungheria dell'ottobre di cinquant'anni fa una posizione forte e coraggiosa
Quella che sceglieva la democrazia contro la forza gli operai gli ungheresi contro l'esercito sovietico
La segreteria della CGIL diceva il comunicato del ventinove ottobre di fronte alla tragica situazione determinatasi in Ungheria ravvisa
In questi luttuosi avvenimenti la condanna storica e definitiva di metodi antidemocratici di governo e di direzione politica
Che determinò il distacco tra dirigenti e masse popolari
Dedicheremo ai fatti di Ungheria e alla posizione della CGIL un convegno di ricostruzione storica
Bruno Trentin prima dell'incidente di questa estate testimone di quelle giornate
Ha preparato un intervento scritto che leggeremo e sarà anche questo un modo per averlo presto tra di noi
In tutti questi passaggi storici
Si può riassumere il profilo costituente dell'identità e dei valori della CGIL del dopoguerra
Il valore dell'autonomia la difesa del proprio punto di vista anche quando non è facile farlo e si sceglie comunque da che parte stare
La ricerca costante dell'unità del mondo del lavoro come attitudine a trovare quello che unisce senza mai smarrire la propria coerenza
La capacità e il coraggio di proporre di lavorare per disegnati di cambiamento e di riforma
Il vivere sempre mezza lavoratori rappresentandone bisogni e sentimenti contrattando processi di unificazione normativa e intervenendo nelle condizioni concrete del lavoro
è una CGIL quella di Giuseppe Di Vittorio che nasce dall'incontro tra l'antica cultura dei lavoratori delle campagne dell'edilizia con quella delle fabbriche industriali e della classe operaia
Una CGIL che rappresenta sempre più i lavoratori dei settori pubblici della scuola dei trasporti dei servizi e i tanti anziani e pensionati raccolti in una delle più originali forme organizzative del sindacalismo moderno
La lotta per lo sviluppo del Mezzogiorno per la trasformazione dei rapporti di proprietà in agricoltura e la lotta per la legalità attraversa tutta la nostra storia
Non siamo più in questo al mille novecentosei quando qui a Milano parteciparono poche sparse realtà del Mezzogiorno
Dalle lotte braccianti di degli edili da minatori si forma una coscienza sociale e civile che spesso è l'unica risorsa in spazi e luoghi dominati dalla P fondo e dalla mafia
Portella della Ginestra e l'episodio più noto più drammatico
Di una scia continua di lutti e di diritti con i quali si vollero colpire le lotte dei braccianti la loro ansia di riscatto e la CGIL
Salvatore Carnevale Placido Rizzotto Epifanio Li Puma sono i nomi più noti tra i tanti
Decadono in quella stagione perché nel tempo sono diventate riferimento morale della grande determinazione con cui la CGIL di ieri e di oggi
è impegnata in prima linea a combattere la mafia e a battersi per la legalità
La storia del lavoro in questi cento anni non è mai stato una storia lineare semplice retta
Ogni conquista è costata ogni diritto pagato caro prezzo e spesso siamo stati costretti a riconquistare
Quello che ho ottenuto prima era stato poi perso dopo
Anche le grandi trasformazioni degli anni cinquanta e sessanta
Quelle che cambiarono il volto del Paese hanno significato per milioni di persone un distacco un viaggio una rottura
Quella che accompagnato milioni di immigrati attraverso il porto di Genova prima e poi quello di Napoli in tutto il mondo a cercare lavoro a cercare una dignità
Con la grande fabbrica fordista a partire dagli anni sessanta la condizione operaia assume coscienza forza
E diventa il motore di una trasformazione che cambia in profondità il paese i suoi riferimenti sociale e culturale e anche noi anche il sindacato
I delegati
La contrattazione
Ne rafforzano la democrazia le forme rivendicativa
Il valore dell'uguaglianza esce dalle fabbriche vive nella cultura né modelli sociali prese a riferimento segna tutta una nuova generazione di operaie di studenti Milano quella Milano
Diventa l'epicentro di una grande rivoluzione sociale economica civile culturale
Si apre quella stagione riformatrice che farà delle pensioni della casa della salute e della sicurezza e dei diritti del lavoro i suoi temi di impegno e di cambiamento
Quelli che portarono alla conquista dello Statuto dei lavoratori
Rinasce dal basso quella spinta unitaria che soprattutto nei metalmeccanici segnala l'autunno caldo e gli anni Settanta
Noi non possiamo cui ovviamente
Ripercorrere il quarto di secolo che abbiamo alle spalle
Le ulteriori trasformazioni produttive lo sviluppo dei servizi la rigidità di un sistema politico istituzionale che si apre fatica rinnovamento
O le debolezze del nostro apparato produttivo e dei nostri imprenditori le tante occasioni insomma
Che furono perso
Oppure i cambiamenti nel mercato nel commercio internazionale che ci portano poi giorno dopo giorno la rivoluzione di oggi
O la nuova dimensione dell'Unione europea la fine delle partecipazioni statali dell'intervento straordinario del Mezzogiorno la nascita dell'euro e la fine della sovranità nazionale della moneta
Dobbiamo però almeno ricordare qualcosa e penso che sia giusto innanzitutto partire dal ruolo fondamentale
Cioè ha avuto in tutto questo quarto di secolo il sindacato unitario e la CGIL nel difendere le istituzioni della nostra democrazia contro ogni minaccia le stragi la strategia della tensione il terrorismo gli inquinamenti della vita democratica le massime
Con Piazza Fontana
Comincia una stagione ininterrotta di stragi
A cui rispondono mobilitazioni proteste scioperi indignazioni a Piazza della Loggia cadono lavoratrici e lavoratori della scuola tanti nostri compagni durante una manifestazione antifascista
Ed è un uomo tenace solitario coraggioso Guido Rossa l'operaio dell'Italsider
Negli anni di piombo con la sua denuncia il suo sacrificio a sconfiggere il tentativo terroristico l'infiltrarsi nelle falde
E anche più recentemente e l'iniziativa del sindacato che reagisce isolando al tentativo di fare ritornare quegli anni di piombo quando vengono uccisi Ezio Tarantelli Massimo D'Antona e Marco Biagi
Sono sempre CGIL CISL e UIL
A Palermo in una giornata di fine giugno del mille novecentonovantadue attenere la più grande manifestazione nazionale mai vista in Sicilia dopo la morte di Falcone e a qualche giorno dalla morte di Borsellino
Questi hanno sempre noi esporci a batterci giorno dopo giorno lontano dai riflettori per denunciare illegalità prevaricazioni intimidazione
Si ha quando lottiamo contro l'usura contro il pizzo contro gli appalti truccati contro le aziende della mafia sia quando spessi da soli denunciamo caporalato e lavoro nero la presenza di tanti immigrati trattati
Come schiavi moderni senza volto identità senza alcun rispetto della condizione di esseri umani
E quando
Come spesso capita
Una Camera del lavoro viene incendiata oltraggiata il nostro pensiero va ai deve andare al coraggio di quanti lì in prima linea non hanno paura e non si piega
E ci viene per questo
Una domanda
Cosa sarebbe l'Italia senza di noi senza il sindacato senza la forza morale che questi nuovi nostri compagni tanti amici delle altre organizzazioni sindacali ogni giorno testimoniano anche per questo
La storia della CGIL e la storia di tutto il sindacato non è la storia di una parte del Paese è la storia del Paese è la storia della sua democrazia
La storia della sua libertà
Questa in questo
Sta in questo
Il grande lascito morale che Luciano lama lasciato annoia al sindacato a tutto il Paese
Il centenario è stata anche l'occasione per parlare di noi dal nostro futuro
L'Italia oggi è diverso
è un paese più ricco con tanti problemi che nascono da una rivoluzione silenziosa avvenuta negli ultimi anni con tanti lavori che sono cambiati e tanti stili di vita e di consumo impensabili fino a trent'anni fa
Ma siamo anche un Paese che mantiene grandi e profondi problemi alcuni storici l'arretratezza di una parte del Mezzogiorno
Altri sociali le aree di povertà e di esclusione che crescono altri di reddito dove in uguaglianze si sono accentuate a scapito del lavoro e dei redditi da pensione altre legate alla imprevedibilità di un mercato diventato globale ma senza regole i cui la competitività i rischi vengono trasferiti dall'impresa al lavoro
Altri ancora attraverso nel rapporto tra le generazioni e per la prima volta il futuro dei giovani può essere meno pieno di opportunità e speranze che per il passato
Altri infine riguardano la rivoluzione forse più forte inattesa il fatto che in poco più di una generazione da paese di emigranti siamo diventati il Paese di immigrazione
Anche la CGIL
Oggi è un sindacato in parte diverso la sua identità e la sua appartenenza sono dettate dalla condivisione dei suoi valori di fondo e del programma che democraticamente e liberamente decidere
Non ci sono più le tradizionali correnti d'ispirazione politica mare programmatiche le regole della vita interna garantiscono il suo pluralismo e l'efficacia delle sue decisioni
Nei suoi scritti che ne fanno uno dei più grandi sindacati europei si riflettono le trasformazioni del mercato del lavoro
Cresce il peso dei sindacati del terziario e dei servizi il numero delle donne gli lavoratori precari emigranti accanto alle tradizionali forme di vendicative di rappresentanza si sviluppa il lavoro dei servizi della tutela del patronato all'estero abbiamo rafforzato la nostra presenza e tra gli anziani e pensionati costituiamo la rete sindacale più diffusa e più grande di tutta euro ai nostri congressi partecipano e votano oltre un milione cinquecento mila persone e la democrazia della nostra vita interna è un fattore di democrazia e partecipazione per l'intero Paese
Una CGIL forte raggiungono i tre quella che oggi celebra il suo centenario
Forte soprattutto della determinazione della passione di milioni e milioni di persone che ogni giorno in tutto il Paese
Dai più piccoli comuni e più grandi in ogni posto di lavoro di ufficio di cantiere di scuola di fabbrica
Testimoni e opera nel nome dei valori delle origini e degli obiettivi sindacali che insieme liberamente e in autonomia scendiamo e che vivono nel simbolo di un piccolo ma per noi grande quadrato rosso
Proprio questo però ci pone anche una grande responsabilità come senza la società in cui viviamo presenta problemi e contraddizioni sempre più forte più grandi spesso difficili da dirimere e superare l'Italia continua ad attraversare un suo originale percorso sempre in bilico tra declino e possibilità di farcela
Tra ricchezza e povertà
Travi forti e are che sono rimaste indietro tra egoismo e solidarietà tra inclusione e separazione tra meriti e bisogni tra richiesta di istituzione ordinate forti pienamente democratiche e un'infinita stagione di transizione istituzionale
Chi poteva pensare onestamente che nell'Italia di oggi la schiavitù di persone quasi sempre immigrate potesse vivere nel lavoro in tante zone in tante campagne in tanti cantieri o che di fronte a questo fenomeno si facesse finta di niente
Da parte di tutti coloro che hanno responsabilità e potere per intervenire lasciando come ho detto soli quei nostri compagni che da anni si battono con coraggio e forza morale
Quando in provincia di Foggia qualche mese fa hanno incendiato la Camera del lavoro di Cerignola quella di Di Vittorio per un momento è sembrato nel tutti di essere tornati indietro di un secolo esattamente l'Italia di allora
Ed è per questo
Che il ventuno insieme
Torneremo a Foggia in una grande manifestazione contro lo schiavismo e per i diritti delle persone
La verità e che nell'Italia di oggi il lavoro insieme quello moderno quello se mi moderno e quello antico delle origini
C'è un lavoro intellettuale tipico della società della conoscenza
Lavoro duro spesso senza diritti e libertà di cantieri e campagne
C'è chi sicuro della propria preparazione e competenza e chi vive di una precarietà senza fine anno dopo anno
C'è chi va a lavorare a sedici anni lasciando studia formazione e chi neanche a trent'anni con una laurea riesce a trovare un lavoro un'occupazione
C'è chi più fortunato cerca di restare al lavoro fino a settant'anni anche più e chi ha cinquanta e considerato dalle aziende un peso una zavorra una persona di cui fare a meno
Il fordismo del lavoro operaio manuale in parte si è trasformato nelle attività di servizio e quelle aziende industriali un tempo considerate mature sono quelle che oggi producono di più
Mentre le aziende di servizio quelle moderne spesso vanno in crisi e spesso sono in difficoltà
C'è chi lavora quarantotto ore in più alla settimana e chi arriva appena le sedici ore mettendo insieme tre o quattro lavori differenti
Il quadro della condizione lavorativa
Dell'Italia del due mila e sei è un ritratto sempre meno omogeneo e con un risvolto prevalente di insicurezza che dalla dimensione globale dei mercati si trasmette dalle aziende ai lavoratori
Riflettendo su questo fatto
E sui fatti di Foggia si rende necessaria una ricerca un'inchiesta che abbia respiro di altre inchieste importanti della nostra storia per fornire un quadro più compiuto più preciso della condizione del lavoro che sul problema
Chiederemo formalmente
Insieme con la CISL e con la UIL al Presidente della Camera dei deputati al presidente del Senato della Repubblica
Di assumere questa iniziativa della quale abbiamo con loro già parlato trovando quel consenso che nasce dalla loro sensibilità e dalla loro storia personale
Per segnare con questa scelta uno dei tratti distintivi della presente legislatura sarebbe un gesto importante anche per ridare centralità e riconoscibilità alla condizione sociale del lavoro di oggi
Da troppo tempo
L'altro per parte Péter troppi interessi
Si fa di tutto per relegare lavora i margini della vita pubblica e della rappresentazione sociale
Dalla fine della storia alla fine del lavoro alla fine del sindacato
Il basso per quanto arduo ogni tanto nei fatti viene suggerito e vive in tante modalità in tanti richiami
Vive ad esempio quando il lavoro di un migrante fonda un'identità che esiste solo all'interna del luogo di lavoro e poi scompare denegata finito il lavoro
Vive quando si parla del lavoro pubblico come di una indistinta aree di inefficienza privilegia il fattore di costo
Vive quando il lavoratore diventa solo il collaboratore dell'imprenditore quando una condizione un problema diventa oggetto di attenzione solo quando uno sciopero ferma i servizi pubblici oppure occupa strade stazioni quando gli incidenti e morti sul lavoro non fanno più notizia
O quando il lavoro in qualsiasi delle sue forme di oggi scompare dalla televisione e dalle inchieste giornalistica
C'è molto che non va
In questa situazione e credetemi non è l'amarezza di chi invece vede come voi un'altra realtà un mondo capovolto di fronte a quello virtuale e immaginaria no ma una semplice onesta e razionale considerazione
Se il lavoro fondato ancora in gran parte identità coscienza di sé e quindi dignità
Per la vita delle persone c'è la condizione lavorativa di oggi e quella segnata da una complessità crescente se senza i lavoratori comunque un Paese non cresce e non si sviluppa e non è pensabile nessun'attività manifatturiera di servizio di lavoro di cura oppure di lavoro intellettuale allora il lavoro deve ritornare ad essere centrale nelle politiche pubbliche nelle scelte legislative negli spazi culturali e delle rappresentazioni sociali
Insieme contenuti e all'idea di una cittadinanza moderna il lavoro sfonda di riferimento essenziale di ogni politica e cultura riformatrice
Non contrapposto no contrapposto all'idea d'impresa e di mercato Mann non subalterno e mai subalterno alla sua centralità
Per questo
Nel congresso di Rimini
Partendo dalla straordinaria stagione che avevamo alle spalle
Abbiamo posto al Paese alle forze che si candidava una governarlo l'imperativo di un progetto nuovo per l'Italia
Che partisse dal lavoro dalla sua centralità dalla sua riconoscibilità dai saperi dai diritti
Perché sentivamo e sentiamo forte anche pressante
Il bisogno di una bussola condivisa di un orizzonte a cui guardare a un sistema forte di riferimenti di fronte rischia le incertezze i pericoli che il Paese l'Europa il mondo attraverso
Un progetto capace di parlare all'economia alla società e al lavoro a chi sta indietro e ai tanti che non ce la fanno o a quelli che pur avendo talento non pensano solo assente un progetto insomma capace di far sentire meno solo le persone e di non vivere sempre tutto con una perenne competizione che riduce uomini e donne a mezzi di produzione e mai a quello che sono delle persone
Un progetto in cui diritti fondamentali lo siano davvero per tutti e dovunque
Un progetto dove per questo la guerra sia bandita nel nome di una sicurezza che richiede accordi compromessi Politi
L'interposizione umanitaria reciprocità dove il terrorismo non abbia alcuna cittadinanza né alcuna giustificazione
Dove ogni fondamentalismo venga prosciugato il reso marginale
Dove si faccia di tutto per evitare ogni forma di guerra di civiltà anche quando ci si confronta con culture che non hanno la nostra stessa e giusta idea dei diritti e di libertà delle persone
La proposta di Rimini fu raccolto
Dalle forze dallo schieramento che hanno vinto le elezioni e che oggi hanno la responsabilità di guidare il Governo del paese
Non vogliamo tanto più oggi in un'occasione come questa che anche una celebrazione
Parlare di temi come la legge finanziaria la precarietà del lavoro le pensioni la sanità il Mezzogiorno le risorse per i contratti pubblici la scuola le cose di cui ci siamo occupati fino a ieri di cui torneremo a occuparci domani
Ma due cose
Solo due cose vogliamo e dobbiamo dirle
Esamineremo lunedì in una segreteria unitaria il testo e le proposte della legge finanziaria per un giudizio completi
Voglio qui dire che mi ha molto colpito
La reazione del centrodestra ai contenuti di questa legge finanziaria i toni usati e l'arroganza delle parole
Tutto è legittimo ovviamente a partire dal fatto che un'opposizione esprima le sue critiche
Meno legittimo dimenticarsi quello che hanno fatto eccome hanno lasciato il Paese
Perché
Se tu lasci senza finanziamento
La scuola cioè ferrovie le Poste il Mezzogiorno le politiche industriali gli ammortizzatori sociali
La ricerca l'università
Le strade i porti gli aeroporti la precarietà i contratti pubblici la condizione dei pensionati e delle famiglie poi diventa non solo ingeneroso
Ma anche troppo furbo per non essere scorretto di pensare che gli altri possano fare partendo dei guai che tu hai lasciato di fronte al fine
Voglio aggiungere
Voglio aggiungere
Che intanto o e abbiamo trovato giusto condiviso che la legge finanziaria sia partita da una delle cose di cui avevamo parlato a Rimini
Tornare ad occuparsi
Di una distribuzione del reddito che in questi anni ha premiato alcuni che svantaggiato molti
Il fatto di capovolgere questo secondo me rappresenta il cuore e il senso politico per noi condivisibile di questa manovra che se posso
Se posso aggiungere un suggerimento a Romano Prodi e i suoi ministri
Non si faccia della lotta all'evasione solo la giusta iniziativa di un giorno passi porti avanti perché lì
Perché lì si smaschera la questione perché chi evade le tasse non è un tartassato dalle tasse il vero tartassato è colui che le paga
La seconda cosa che voglio dire che di quel progetto quello del Congresso il Paese ha bisogno
Ne hanno bisogno i lavoratori pensionati soprattutto i giovani
Quelli a cui abbiamo dedicato assieme al nostro congresso il senso di questo centenario
Un Paese che non guardi ai giovani un paese che si chiude che ha paura che non investe sul proprio futuro
E per i giovani
Che quel progetto non va abbandonato
Non va lasciato cadere non va contraddetto
Noi non abbiamo vissuto non abbiamo speso questa storia per tornare la disuguaglianza del tempo delle origini non lo vogliamo e non lo permetteremo
E credo che non lo possono valere tutte quelle impresa che puntano sulla qualità e l'innovazione per reggere la competizione in un mondo reso più incerto e difficile dalla globalizzazione dei mercati
Lavoreremo care compagne Ettore compagni perché il futuro abbia il cuore la forza di questa storia
Cioè storia del Paese
Rinnovando la e riformando la accettando le sfide come sempre abbiamo fatto quando la sfida ha una posta importante
Quello che ha alimentato una ragione di vita è una ragione di appartenenza per tanti attraverso le generazioni e che ci servirà per il cammino che ci aspetta
Qui oggi a Milano rinnoviamo lo stesso impegno di allora
Ripartiamo con un nuovo inizio
Orgogliosi della nostra storia dei valori che ne hanno segnato il percorso ne accompagneranno il futuro
Insieme con tanti altri che sono al nostro fianco
In questo modo
La storia centenaria della CGIL
E di tutto il sindacato continuerà a vivere davvero
E sarà stata una storia bella spesa bene perché la voluttà e per tutto il Paese
Una storia che con la mozione orgoglioso
Non inferiore
A quello che prova
I delegati di quel congresso di cento anni fa
Consegnamo a tutti coloro che verranno perché questa storia ti appartiene
Perché vogliamo che il futuro comune preparata da qui
Il gruppo
Niente numeri no stile
Nulla nei
Non penso
è
Uno sì
Però ma
Rischia
Quindi non
Gli scandali capo
Io
O
Quando