Intervista a Sergio D'Elia sulla missione Unifil 2 e sul Satyagraha mondiale per la pace

Sergio D'Elia parlamentare della Rosa nel Pugno e membro della Commissione esteri
Della cava che con la commissione Difesa oggi sentito i ministri Parisi e D'Alema nell'ambito della discussione sul decreto di finanziamento della missione UNIFIL due ci sembra di capire che grossissime novità non non ce ne siano anche dal punto di vista mediatico si ha l'impressione di un appuntamento in tono minore però al di là di queste osservazioni
Che cosa si può dire sul merito del provvedimento i dubbi tanti dubbi lei tanti rischi ancora la notizia di ieri per esempio dell'attentato compiuto in chiave anti libanese questo sì qualcuno pensava invece a ho tentato di provenienza sia la visto che sta veniva colpito colui che ha indagato sull'omicidio Hariri ecco per dirne una per ricordare le tante difficoltà presenti sul teatro libanese
Ma a dove possiamo parlare di una
Insuccesso ma anche nello stesso tempo di un limite dell'azione politico diplomatica italiana particolare di Prodi ma del ministro degli esteri D'Alema
Che ha riportato l'Italia ad avere un ruolo internazionale che viene ormai da tutti riconosciuto
E di aver rivitalizzato
Il cosiddetto multi latitante laterali smog delle Nazioni Unite in un contesto nel quale evidentemente questo va anche riconosciuto gli Stati Uniti hanno accettato e in questo senso se svolta c'è stata non è tanto dell'Unione europea o del governo italiano rispetto a quello precedente ma della politica americana
Che ha potuto sperimentare
Con l'Afghanistan con l'Iraq soprattutto i limiti di una appunto politica estera univa unilaterale
Dicevo Successo ma anche il limite di una missione che proprio o proprio delle missioni che hanno connotati politici e di più e diplomatici cosa voglio dire
In questa missione manca una visione
Strategica rispetto a un'area che costituisce questi sono tutti pronti a riconoscerli
Un un momento di crisi che non riguarda soltanto i rapporti fra gli stati di quell'area ma che riguarda coinvolge la comunità mondiale
Tutte le guerre che ci sono stati ci sono state aree di crisi in Africa nei Balcani eccetera ma sono state aree sono state limitate circoscritte e limitate limitata nel tempo ormai si può dire che mezzo secolo che quella lembo di terra costituisce un momento
Di conflitto e di crisi
Non sono fra gli stati di dell'area mediorientale ma internazionale da ormai quasi in mezzo mezzo secolo quindi c'è un elemento strutturale di quella crisi che la comunità internazionale non può pensare di risolvere soltanto nella dimensione del ristabilimento dello status quo ante oppure dello status quo o all'interno degli Stati nazionali che a parer mio costituiscono il vero problema
Della crisi medio medio orientale da questo punto di vista Marco Pannella quando invita ad avere una visione ma dire quasi proprio un sogno paragonabile a quello che hanno avuto i pionieri del federalismo europeo laddove l'Europa poi anche i primi passi dal punto di vista giuridico politico istituzionale
Sono andati nel senso di una rinuncia degli stati fondatori dell'Europa e via via di quelli che in questi anni hanno aderito fino a venticinque
Di ora e ai candidati
Di rinunciare a quote della propria sovranità perché quello nazionale perché quello era l'antidoto anche il continente europeo che lo vede ne era stato caratterizzato non fosse più teatro di conflitto fra Nazioni ecco io dico che la stessa visione occorre averla per quanto riguarda diciamo l'Europa come non solo continentale ma come Europa mediterranea da Est a Ovest del del del del Mediterraneo
E quindi lo strumento dell'adesione della di Israele nell'Unione Europea
Marco Pannella infatti la presenta come una passo un passaggio strumentale acché che vada nel senso di una visione
Di un'Europa che superi i confini non soltanto degli stati nazionali e europei ma che lavori ma che gli Stati nazionali che vi sono e che vogliono sorgere stanno persone già si pensa lo Stato palestinese ecco perdano già dire nel momento
Nel loro momento costitutivo il connotato illusorio
Nazionalista
Pensando di poter risolvere in questo modo problemi
I loro problemi interni e dei rapporti con i propri tecnici fra si parla molto di Multivac la terrorismo che ora riemerge risorge con questa missione o uno in nel libro tutti però dimenticano che c'è una dimensione multilaterale che quella delle regole e dei principi dei diritti umani ecco diciamo del diritto internazionale soprattutto il diritto umanitario per cui non solo c'è un primato internazionale e o nu nel nel nell'affrontamento di di situazioni di crisi ma ce ne sarà anche un primato
Dei valori e dei diritti fondamentali codificati in trattati in penso al Patto internazionale sui diritti civili e politici che devono essere un connotato e costituire un primato nei confronti anche degli Stati
Dell'area che buona parte appartenesse Lele sono regimi illiberale totalitari ma anche nei confronti del costituendo Stato
Stato palestinese il limite di questa ammissione è un limite che bene che vada e non è detto che vada bene questa missione anzi possiamo dire molto chiaramente o dando nome e cognome
A all'arbitro poi di questa crisi che la Repubblica islamica dell'Iran
Il limite di questa missione e che bene che vada potrà riportare la situazione a come era prima
Nei di luglio della crisi della crisi dell'utile ed è una situazione assolutamente insoddisfacente perché significa che il Libano rimane ostaggio della Siria che rimane il regime siriano che rimane il regime iraniano anzi ancor più rafforzato nelle sue nel sui progetti e sui programmi di da un lato aggressione nei confronti di Israele e di armamento nucleare dall'alto tutto dipende da quello e questo è veramente il limite di questa di questa missione
D'Alema si è mosso
Come lui saprà muoversi in termini appunto di Realpolitik all'interno di questo quadro che però non ha nessuna visione nessuna visione strategica noi dobbiamo ragionare nei termini in cui l'appello di Pannella prestati al grammo mondiale ci invita a ragionare nel sud del Mediterraneo D N vi sono stati lui ci ha ricordato in questi giorni del Marocco che addirittura nel mille novecentottantasette
Re Hassan rivolgeva all'Europa un'istanza di adesione eccetera che è rimasta e inevasa ma lo stesso discorso delle vale non solo per Israele per la Turchia
Paese rispetto al quale l'UE l'Europa sta ponendo una serie di ostacoli che rischia di diventare insormontabili rispetto di condizioni di vere e proprie ultimatum tagliole che stanno per l'ingresso previsto per il due mila e quattordici ma potrebbe essere anticipato ma su questo si stanno ponendo dei limiti
E i inaccettabili credo che sia una politica miope questa qui che non consideri anche l'aspetto delle relazioni e dei rapporti politici istituzionali di paesi che a parer mio non possono essere considerati lontani diversi che non ci riguardano che non ci toccano che sono soprattutto i Paesi che si affacciano sul sul mediterraneo
I federalisti i pionieri del federalismo europea un sogno ce l'avevano è un sogno che non è stato realizzato ma che comunque ha scongiurato pericoli di guerra l'Inter nel continente europeo non mi pare che questa visione
Deve anche strategica volendo usare un termine politichese manchi in questo nell'impostazione non soltanto di questa missione ma anche nella visione della politica estera italiana ma soprattutto della politica estera europea