Dialogo sulla bioetica

Allora cominciamo la nostra tavola rotonda
Su quest'argomento così nel diciamo importante interessante in questo momento che è il rapporto che la bioetica sta intrattenendo in maniera sempre più intensa e sempre più problematica da un certo punto di vista ma nello stesso tempo sempre di più alla ricerca di uno spazio reale di dialogo con il mondo della politica in questa tavola rotonda voi vedete impegnato alla mia destra Cinzia Caporale che è membro del Comitato nazionale di bioetica neanche vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica anche se in questo momento il Comitato Nazionale dialettica in stand by perché ha terminato il suo mandato nel giugno scorso ed è anche il presidente della come il Comitato intercorrente governativo di bioetica che fa capo all'UNESCO
C'è accanto a lei Luca Marini che è docente di diritto internazionale anche lui membro del Comitato nazionale di bioetica anche lui ovviamente in posizione di stand by perché in questo momento il comitato è in attesa di essere riconfermato pure di essere riformato
E poi c'è il professore è un Selby docente di diritto penale all'Università di bresciana e anche lui membro del Comitato nazionale di bioetica membro del precedente comitato
Come detto e ci sono tre membri del Comitato nazionale di bioetica che rappresentano in qualche modo anche attraverso profili culturali diversi quello che il la riflessione diciamo più avanzata all'interno del nostro Paese su i temi di bioetica
Ci sono io
Che sono stata membro del Comitato nazionale di bioetica e in questo momento
Sono un senatore della Margherita quindi sono una figura di passaggio tra questo mondo della bioetica il mondo della biopolitica una sorta di situazione cerniera e c'era la mia destra il senatore Andrea Ranieri
Devo dire che è stata una delle amicizie più recenti nella mia vita ma devo dire anche una di quelle a cui sono più legato ai più affezionata
Proprio perché considero elemento determinante della relazione di amicizia la condivisione non soltanto di valori ma anche la condivisione dei processi
Nel rispetto nella stima reciproca e nella ricerca di spazi nuovi di spazi di espressione più ampia
E ovviamente il senatore Ranieri rappresenta in questo momento in modo più proprio più più connotato quello che è il mondo della politica tra l'altro voi avrete tutti quanti trovato sulla vostra assedia questo fascicolo che rappresenta uno degli obiettivi uno delle fatiche gli occhi dico delle benedette fatiche
Che abbiamo affrontato nel Senato proprio nel dibattito sulla proposta del settimo programma quadro programma di ricerca della Comunità europea proprio sul tema della vita sul tema della ricerca è un documento che non costituisce punto di riferimento o in come dire focale nel dibattito di oggi però che certamente ne rivela la complessità e mi auguro con tutto il cuore che tornando a casa in treno nei momenti d'ozio voi possiate leggerle possiate anche apprezzare e nella diversità delle posizioni la tensione etica positiva forte che ha attraversato tutto il lavoro del Senato in modo particolare poi raccolta
In questo scambio di idee che c'è stato tra me e Andrea Ranieri di questo documento mi corre l'obbligo di dire che uno degli intervistati
è una delle persone che sono interviene intervenuti nel dibattito è il senatore Daniele Bosoni Daniele se ci sei alzati
Non c'è si è allontanato cioè dove
A Daniele ecco voglio dire che il senatore Bosone ogni è un senatore anche se erroneamente nell'indice presentato come Daniela Bosone
Nessun problema nessuna crisi ed entità esclusivo errore di battitura e quindi il senatore Bosone che è stato veramente uno le collaboratori in tutto questo processo
Adesso per cominciare subito io darei la parola a professor Luciano Eusebio perché in qualche modo metta a fuoco alcuni degli aspetti più interessanti della bioetica
Di oggi infatti porto ai riferimenti con il mondo politico perché uno degli ultimi documenti che il comitato nazionale di bioetica approvato riguarda il taglio delle orecchie del cane e riguarda anche il taglio della coda del cane è un problema importante perché i diritti degli animali
Sono un tema importante certamente sono un tema meno rilevante dal punto di vista dei rapporti tra bioetica più politica viceversa ce ne sono stati degli altri che sicuramente hanno delle implicazioni molto più forti
Ed è su una carrellata di alcuni di questi temi per cui chiedo al professori USA ed intervenire grazie infinite
Bene grazie però c'è qui Cinzia Caporale che doveva sono nostro vicepresidente l'Europa il mondo come UNESCO quindi consegnare la
Ma io son contento di essere qui anche perché ho collaborato stentatezza rende a se così si può dire a quell'ambito politico che oggi si raccoglie intorno alla Margherita nel riflettere
Sulla bioetica vorrei partire da un'affermazione forte che credo fuochi a ricercare anche molte cose
La bioetica non è il limite della Scienza o della ricerca la via etica e la garanzia che ci possano essere una ricerca e una scienza libera
Perché se i criteri di utilizzazione degli strumenti che abbiamo e delle conoscenze che riusciamo a ottenere non sono criteri etici
Non potranno che essere Criterion riferiti ad interessi
A poteri forti quindi la scienza e libera
Nella misura in cui ha il coraggio di indagare su ciò che viene al di là degli interessi di parte perché è il bene obiettivo della persona anche del debole
Ecco quindi che la nascita della via etica pochi decenni or sono
Rappresenta una grossa conquista di libertà e di democrazia c'è la rivendicazione che i criteri ieri
Di applicazione delle conoscenze che oggi fortunatamente sono così importanti e delle tecniche che possono derivare da questi crebbe queste conoscenze non sono criteri subordinata Mili ad interesse di parte ma sono a criteri che devono cercare di perseguire il bene quindi la dignità della persona
E la bioetica
Fa capo anche se forse qualche volta lo si dimentica
Ha una dimensione unificante tra gli esseri umani
L'Erika non è il terreno dello dello scontro è sereno dell'incontro possibile oggi abbiamo teorizzato che ci sono i filoni di pensiero lei delusi le religioni le filosofie e ciascuna deduce la sua etica
Ma queste fittizio
Perché l'etica fa capo all'esperienza più unificante che esiste nell'ambito umano quella che ciascuno comincia a fare nei primi anni della sua vita quando si accorge che ci sono dei problemi quelli che è un po'riassumiamo intorno all'interrogativo che cosa è giusto fare che cosa è bene fare
Che sono Diversi da qualsiasi altra decisione di fronte all'interrogativo etico io mi accorgo di non poter decidere come decido alla sera se preferisco la viste con la pastasciutta
Ma io mi accorgo che devo fare un'operazione diversa devo cercare di capire
Devo comprendere che cosa è bene
Perché anche se dovessi decidere che so io che mi fa comodo trattare una persona non in modo conforme alla sua dignità Missy impone in qualche modo alla coscienza almeno alla coscienza del nostro tempo che questo comunque non è corrispondente alla ditta dell'uomo ecco l'essere umano ciascuna essere umano a questa esperienza
C'è una dimensione in cui io non decido arbitrariamente ma cerco di capire cerco di comprendere c'è l'acqua di comprendere che cosa corrisponde autenticamente alla mia umanità e all'umanità degli altri questo è un enorme presidio diventano a questo anche un altro grande valore è un terreno dunque unificante dicevo
Perché intorno a questa riflessione etica dunque
Ogni uomo ogni essere umano ogni uomo d'ogni donna si ritrova fratello dell'altro perché unificato dagli interrogativi con gli interrogativi dell'altro ecco che allora
Qualsiasi siano le opzioni che poi nella vita uno fa interrogandosi domandando se sugli interrogativi ultimi su della missione religiosa dalla direzione politica ecco
Però la dimensione etica attiene a qualche cosa che si impone la coscienza di ciascuno e sulla quale ciascuno si trova a riflettere insieme agli altri
Del resto rubo solo pochi altri minuti
Questo taglio molto a che fare con la costruzione della democrazia negli ultimi due o tre secoli nel nostro mondo
Perché qualche volta oggi si sente dire che e tipico della democrazia in uno Stato laico democratico pluralista
L'indifferenza nei confronti dei valori etici proprio perché siamo pluralisti dovremmo essere eticamente indifferente ecco loro una certa propensione al al soggettivismo radicale così alla democrazia moderna non nasce non nasce proprio per niente neanche un po'da una negazione della centralità dell'etica nasce dalla negazione qualche cosa è ben diverso
Dal fatto che ci sia un'autorità precostituita
Che decida quali sono le regole i principi vincolanti per tutti uno e sole un dittatore una teocrazia uno Stato partito che decide per tutti i quali sono i valori etici
La della paziente se nasce da una grande scommessa insieme nella ricchezza del nostro pluralismo
Ma nella ricchezza che data dalla comunanza delle nostre ricerche noi saremo capaci ad incontrarci intorno a principi fondamentali ecco che allora le rivoluzioni del Settecento prima anche di degenerare e come tutto sappiamo fanno che cosa
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Che non è altro che un testo etico unificante e che cosa sono le costituzioni
Se non delle grandi affermazioni etiche sulle quali sì costruisce poi la legislazione ordinaria che segue ovviamente il principio maggioritario ma allora questa dignità della Costituzione ci spiega anche perché le costituzioni non devono essere modificate vero a colpi di maggioranza no perché dovrebbero essere davvero il punto di incontro della coscienza di un Paese
Ecco che allora
Credo che ci sia una grande risorsa per la democrazia la centralità dell'etica e vorrei fare solo due esemplificazioni
Che ci aiutano credo a capire anche perché certi temi sono davvero centrali
Perché se c'è questo clima di fondo poi ci si ascolta volentieri ci si può dire reciprocamente che cosa a ciascuno appare imprescindibile e questo dirsi le cose diventa estremamente importante per trovare i punti d'incontro migliori perché è chiaro che in un contesto democratico potrà essere anche possibile
Che l'incontro etico non riesca a giungere a quello che in coscienza io ritenga essere il meglio ma ciascuno è responsabile affinché questo incontro sì
Collochi al miglior livello possibile
Sì verrà richiesto se abbiamo fatto sempre il meglio perché l'incontro sia il miglior livello possibile poi chiaro in una società libera
Ciascuno avrà il dovere di interrogarsi in coscienza al di là della legge al di là del punto d'incontro sociale su che cosa è il bene e di tendere così la propria testimonianza la proprio il proprio impegno educativo il proprio impegno
Formativo al di là di ciò che la legge è riuscita a definire e allora vorrei o ancora due o tre minuti
Allora vorrei anche prendere un tema un tema centrale oggi per spiegare perché
A mio avviso è così importante vedete io mi sono sempre pensionato sono professori To penale il mio settore vero e spiegare alla gente che non si fa prevenzione con le vendette che la prevenzione dei reati e qualche cosa di molto più serio che rispondere al male con il male ma interrogando mi sui beni fondamentali come penalista mi sono sempre interrogato sulla vita umana
Mi sono appassionato
Sulla centralità del riconoscimento
Della vita
Di ogni individuo umano come principio cardine della democrazia io credo che la passione per la vita sia un gran discorso di sinistra scusate se parlo in termini molto di retti perché a che fare profondamente con la democrazia
Perché la nostra democrazia su che cosa si fonda non tanto sul fatto che ciascuno può dire la sua certa importantissimo non tanto sul fatto che ciascuno vota accerto importantissima più mancherebbe ci mancherebbe altro
Ma sul fatto che ciascuno
Conta anche se non ha dietro un sindacato potente perché non c'è il sindacato dei malati terminali
In democrazia ciascuno conta e conta perché cosa
Non in funzione del giudizio che un altro dia delle sue capacità o delle sue qualità delle capacità o qualità che può esprimere in un dato momento ma conta in funzione del fatto che è un individuo che io devo riconoscere
E allora qual è l'unico criterio lari Coop che prescinde da un giudizio più o meno strumentale per il riconoscimento dell'altro
Prendere atto che c'è nella sua vita che c'è la sua vita
Ecco perché il discorso dell'embrione non è un discorso di contrapposizione laici cattolici o scemate di questo genere qui ma che fare con il cuore della democrazia perché se indubbiamente la vita di ogni essere vivente sia esso un individuo umano perfino o un animale
Sussiste nel momento in cui perché siamo vivi sussiste la vita nel momento in cui è in atto come in atto per ciascuno di noi in questo momento una sequenza esistenziale una sequenza di sviluppo esistenziale che per procedere
Come vale per ciascuno di noi in questo momento non ha bisogno di alcuno ulteriore stimolo esterno
Ha bisogno di condizioni ambientali Atac l'individuo sussiste in quanto è in atto una sequenza esistenziale che una volta instaurata sì
Per procedere non ha bisogno di ulteriori stimoli esterni è autonoma è totalmente autogovernarsi
In quel momento l'individuo sussiste anche se ancora agli albori della sua parabola esistenziale
Come potrei dire che quell'individuo non è portatore di diritti
Il siccome indubbiamente questa sequenza continua di sviluppo nessuno lo mette in discussione questo cede alla fecondazione si può realizzare anche in modi diversi ma cede alla fecondazione
Come potrei dire se non passando a una costruzione strumentale del rapporto con l'altro che il sussistere della sua sequenza esistenziale non lo definisce come titolari di diritti altrimenti passo ad un'altra ottica quella che mi dice sì ma ancora non ha raggiunto l'espressione di certe capacità e grazie manco il bambino di tre anni ha raggiunto l'espressione di tutte le capacità dell'adulto
E allora ecco torniamo in quell'ottica che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ha rifiutato riconosco i diritti solo in funzione di un giudizio che io dò sulle sue capacità sulle sue qualità sulle capacità o le qualità che in un dato momento è in grado di esprimere quelle grande filosofo laico che oggi certo siccità molto poi qualcuno dice basta citarlo ma perché io li al Faber mass ci ha detto attenzione attenzione ce l'ha detto da una prospettiva laica se con troppa leggerezza banalizzi banalizzi
La considerazione a dispetto della promozione della vita umana non puoi essere sincero perché non ti puoi dire sinceramente indifferente alla distruzione
Che ci sarebbe potuta essere precoce della tua sequenze esistenziale
Ma se non ti puoi dire
Sinceramente indifferente a che il tuo embrione un tempo fosse stato distrutto
Allora la tua indifferenza
Alle altre sequenze esistenziali può fondarsi esclusivamente su un'affermazione di forza
Non su un'affermazione di eguaglianza di eguale riconoscimento della vita di ogni individuo
Ecco perché oggi il problema dell'eugenetica il problema del rispetto della vita non è un problema di retroguardia non è un problema di conservazione
Ma ha a che fare
Con tutti quegli altri temi che ci appassionano per questo inizialmente io ho fatto un riferimento al diritto penale la mia tristissima materia al rispetto della dignità umana a trecentosessanta gradi a trecentosessanta gradi
Dove ci sono i poveri dove ci sono i malati dove ci sono le guerre dove ci sono le ingiustizie sociali
Io credo che dobbiamo avere il coraggio di questo respiro e dobbiamo dire anche Grande coerenza faccio un altro esempio e concludo su questo proprio nel termine di quelle dialogo forte che nell'ambito di una forza politica come quella che ci accomuna deve essere tanto importante ecco dobbiamo evitare
Strade sbagliate come quelle che hanno talora portato nel passato nell'ambito di certe legislazioni a fare delle affermazioni
A fare delle affermazioni di principio che poi non hanno continuità in ciò che la legislazione effettivamente consente noi abbiamo fatto un bel documento Cinzia Caporale mi ha aiutato moltissimo per esempio sui primi delicati della dell'aiuto alla donna in gravidanza e quindi anche della prevenzione
Della prevenzione della Bortot ecco una continuità tra le affermazioni di principio e quali quanto davvero riusciamo a realizzare per esempio oggi a me sembra molto importante
Facevi riferimento prima al settimo programma quadro ecco ci sono stati dei fatti corsi percorsi per fare delle affermazioni ecco c'è un'affermazione che naturalmente è faticosa per tutti soprattutto per chi si appassiona la tutela della vita come principio di democrazia quando si dice il secondo punto si va bene
Si facciano ricerche su linee cellulari è su linee cellulari però di che siano già state prodotte ecco sì qui criteri era ecco purché non si intervenga più decidendo di distruggere
Ma se poi dopo c'è una fatti così tanta a dire che queste linee cellulari devono essere linee Za
Prodotta nel passato e entro una data che sia definita ecco si rischia poi di ingenerare di ingenerare quell'insidiosa situazione in cui il principio affermato non corrisponde acciocché realmente l'impianto legislativo porta a tradurlo
Tradurre in pratica e questo lo dobbiamo evitare nell'etere con lati arresti sia la passione delle come dire
Del volersi bene nel ragionare insieme e nelle definire quali sono questi punti di incontro più alti però tenendo per sé per fermo che qui non ci sono di mezzo impuntature ideologica ma qui ci sono di mezzo elementi cardine
Per la costruzione proprio della nostra convivenza democratica e per l'affermazione della dignità di ogni persona soprattutto dei più deboli che ovviamente sono quelli che più si appassiona
Grazie Luciano e adesso vediamo come queste affermazioni possono declinarsi in contesti molto complessi come sono per esempio i contesti internazionali
Quali quelli che l'UNESCO stesso rappresenta attraverso una confluire di culture di appartenenze diverse vedere cosa ecco
Possibile mantenere come linguaggio comune cosa deve essere assunto nella diversità e soprattutto qual è il modo di costruire insieme decisioni condivise
Grazie moltissima Paola sono pericolosamente vicina alle tesi di conducendo quindi molto preoccupata s'è un po'il colpo di calore di
Sa da un casco blu della bioetica io nel senso che mi occupo solo di bioetica nelle Nazioni Unite l'UNESCO è un'agenzia delle Nazioni Unite una specie di dipartimento come dire una parte distaccata si occupa di beni culturali voi avrete sentito seguente parla dell'UNESCO in questo senso per l'appunto di patrimonio naturalistico delle volte o culturale insomma beh in varie declinazioni si occupa di formazione di education quindi a dei programmi mirabolanti tre volte efficaci sulla formazione in tutte le realtà più disastrate del mondo e si occupa però di scienze sociali in particolare di bioetica e di etica della ricerca in modo separato cioè ha considerato la bioetica
E cioè quella parte dedicata alla medicinali biotech ad agire come una parte rilevante davvero un settore a sé mentre l'etica della ricerca è l'etica dei ricercatori tutti gli altri settori per esempio non so all'etica degli astronauti piuttosto che l'etica delle nanotecnologie non sono solita della chimica della fisica dell'ambiente certo ha nel due mila due la bioetica diventata una priorità dell'UNESCO vuol dire che siamo molto importanti e che ci dedicano molti soldi l'Italia paga molto contribuisce molto alle Nazioni Unite e contribuisce molto all'UNESCO siamo uno dei Paesi che più contribuisce
In termini di di rifinanziamento annuale finanziamento di base
Siamo anche molto sottorappresentati
Come dirigenza però diciamo via molti soldi e alla alla struttura
Il diciannove ottobre del due mila cinque cioè lo scorso anno è successa una cosa importante cioè è stata
Adottata da tutti gli stati membri dell'UNESCO cioè delle Nazioni Unite una carta che sia la Dichiarazione universale di bioetica è una carta di principi generali che dovrebbero essere anche universali cioè valere per tutti
Il momento è stato come descritto un po'da da Luciano momento costituzionale in fondo allora le costituzioni nascono dall'idea di protegge noi poveri cittadini dal potere dalla diciamo potere coercitivo del sovrano quindi da senatore USA e di del senatore
Ranieri era senatrice Binetti quindi le costituzioni servo cui e per limitare lo strapotere del potere
Questa carta nasce dalla parte dei cittadini del mondo quindi per limitare il potere degli Stati e non superare un certo limite c'ha dei diritti che preesistono rispetto alla cittadinanza
L'idea fondamentale che muove la dichiarazione che muore potuta indicazioni versare che tutti gli uomini sono uguali
Che insomma
Adesso due sembra assolutamente ovvio ma in realtà tutto questo alla lunga storia tutti gli occhi sono uguali e però esiste anche una specie di sostanziale quindi unicità un un'unità della genere umano
Sia in senso sì in cronico cioè in questo momento siamo un'umanità in tutte le parti del mondo sia in senso diacronico cioè nel tempo siamo comunque una comuni comunità unica lo scopo di questa carta non è quello di descrivere qual è la bioetica nel mondo quello che si pensa al mondo ma quello di orientare diciamo sia i cittadini che gli stati verso una certa direzione
Quella del un passo molto importante ma siccome tutto sommato in media non gliene frega niente
Ma in altri Paesi non so Chirac Chirac e questo è stato il suo monumento a cavallo in altri Paesi del mondo e Stati Uniti hanno mandato la moglie di Bush che è venuta noi siamo era per Ciampi Ciampi se la moto Pato è a io non so nulla però voglio dire Ciampi si è molto occupato la politica non sarà occupata i giornali italiani non se ne sono occupati
Ha il problema vero era trovare unito alla strage di identità bioetica
E non è chiaro che cosa contribuisce a fare un'identità bioetica Pinza senza Bettamio decora statevi di identità e quindi il problema bioetica che lo ponga lei da Carlo possa studiare cosa costruisce un'identità bioetica quali sono gli elementi quali non gli elementi importanti gerarchie reciproche che cosa entra nell'identità bio a dire cosa non c'entra
Insomma l'idea fondamentale che noi partiamo dall'idea di scrivere una carta di principi universali non sappiamo neanche se esistessero questi principi universali
E soprattutto ci sembrava all'epoca tuttora ovviamente alcuni princìpi sono controversi pensiamo che siano discutibile questi pre questi principi allora è stato fatto un percorso di questo genere come quando si fa una valigia prima uno si mette sulle tutte le cose possibili potrà una selezione allora l'individuazione iniziale diciamo di quali erano dei principi universali che era possibile mettere è stato praticamente una descrizione infinita
E ciascuna identità nazionale o comunitario religioso culturale ci ha messo dava un contributo problema vero è stato poi selezionare qualcosa di peli intersezione andasse bene nel mondo
Guardate adesso non voglio farla tanto ero evita però stiamo parlando di una situazione in cui alle accenni lei sa tutto in una sala più o meno così con invece del cartellino del nome il cartellino del Paese
è molto emozionante
Con tutte facce diverse
Persone diverso è certa però ci sono Paesi che si sono fatti la guerra Paesi che se la fanno oggi Paesi che se la faranno domani
Quindi trovare per intersezione dei principi universali su un fatto così importante come la gestione di sì del proprio corpo dalla scienza del futuro insomma era è stata una cosa abbastanza
Come gli emozionante
La bioetica appunto dicevo sia un'unità nella diversità la bioetica oscilla tra il particolare l'universale tra la il globale e locale e la domanda che ci siamo posti all'inizio era quanta quante differenze sono ammissibili
Io penso che questo sia un un problema anche in una coalizione politica quante di differenze sono ammissibili elaborazione politica né tua coalizione sia una coalizione e non volevamo S la coalizione umana diciamo e ci siamo interrogati su quante differenze erano possibili alla fine abbiamo capito che era meglio porsi un altro tipo di di domanda cioè quanta unità è necessaria
E questo ha cambiato il percorso della della carta c'è invece
Litigarsi su quanto tu puoi essere diverso da me
Per essere noi quanto dobbiamo essere uguali e penso che questo sia fondamentale questa è stata la chiave di volta
Lì all'UNESCO
C'è anche un'altra dichiarazione quella sulla diversità culturale che appunto da delle bellissime
Definizione di cosa sia davvero la diversità culturale della risparmio però il problema ecco nulla da applicare nei nei problemi reali ora una cosa che vorrei dire
E questa allora
La bioetica in Italia viene percepita come qualcosa che qualcuno decida impone sui cittadini abbiamo detto che invece in sede nazioni unite come i cittadini si difendono dal potere costituito
Il secondo punto è che normalmente diciamo la politica pensa che per gestire
La bioetica sia necessario come dire dire che il mondo come dire imporre un certo relativismo
Cioè che tutto è tutto uguale quindi siamo tutti uguali tutto ha lo stesso valore ora l'idea fondamentale prossima al femminile che tutti siamo uguali e che tutti facciamo parte l'umanità e cioè che tutte le persone sono rispettabili ma una cosa che è chiarissima ogni membro non c'è limite che non tutte le idee sono rispettabili
Quindi non è affatto una dichiarazione relativista
Tra l'idea e che ci sia come dire la capacità di relativizzare rispetto al contesto storico rispetto alle tradizioni rispetto a dove ci troviamo in quel momento cioè ci sono dei contesti in quei contesti abbiamo posizioni diverse ma non ci sono opinioni diverse che valgono tutte allo stesso modo il problema appunto e per intersezione cominciare a mettere dei punti fermi con la speranza anche per il futuro di ottenere come dire un allargamento di questi punti fermi
Non so se sia auspicabile almeno per la platea per me lo è ma per esempio quello della vita è un punto fermo che auspicabilmente magari nel futuro Pozzi potrebbe come dire condividere per il momento punto abbiamo condivido condiviso moltissime nell'accezione più ampia voglio dire abbiamo condiviso moltissime cose
Qual è stato l'esito di tutto questo processo allora uno il dialogo pallonetto vieni a parlare il dialogo
Il dialogo è parlare sostanzialmente e uno degli esiti questa dichiarazioni e sale della bioetica sono d'accordo con Luciano Uselli quando molto saggiamente dice la bioetica un campo dove ci si urta un missile
Non dove ci si divide del vero le Nazioni Unite si di significa molto di più sugli audiovisivi di quanto si litighi sulla bioetica ci si parla perché si capisce che un problema
Talmente complessa
Talmente profondo che interroga ciascuno di noi al di là dell'appartenenza politica economica c'è invece l'idea della destra e la sinistra il sottosopra anche perché appunto una visione un pochino più mondiale diciamo dalla questione
C'è un dialogo permanente
è uno degli esimi stava avendo apprendere sanno è un punto un casco blu sono legate allora è un luogo di dialogo permanente la bioetica e il luogo di di dialogo quindi lei sia questa dichiarazione siamo stati insieme cinque anni ci siamo parlati abbiamo lavorato insieme e questa è una prima cosa l'idea del dialogo nel perseguimento diciamo di un accordo in cui ciascuno di noi ascolta per l'appunto è che cerca come dire non non utilizza tutta la sua energia per delegittimare l'altro ma al contrario per vedere se abbiamo punti di legittimazione comuni un secondo esito guardate queste molto importante anche alla luce anche di fatti di cronaca che succedono
Quindi cioè la carta questa carta nucleo diciamo nega la protezione legale anche l'indulgenza culturale a certe questo usanze a certi gesti e certi comportamenti che non riesce che si ritengono incompatibili con i principi cioè per esempio lo nega l'indulgenza culturale a chi volesse esercitare come dire imporre la diseguaglianza tra l'uomo e la donna
O altre cose di questo genere chi volesse
Come dire imporre a un malato una terapia senza il suo volere
A chi volesse internare qualcuno in un manicomio criminale per ragioni politiche cioè questa Carta stabilisce per l'appunto che non ci può essere protezione legale
Per quegli Stati o per quelle persone e non ci può essere neanche indulgenza culturale perché i fate le cose che sono in contrasto con i principi dei diritti umani e della dichiarazione
Affinità ci sia
Un altro esito quello concreto la dichiarazione la potete trovare su internet a abbiamo stabilito quindici principi universali più quattro principi applicativi
La l'impostazione di fondo del molto interessante perché opposta a quella europea e che la scienza sia un bene
E che lei dica ne sia parte integrante cioè che senza etica non c'è
Scienza e che quindi lei dica non diede da Valle neanche a monte ma come dire e parte del percorso scientifico e però la visione della scienza in sede mondiale non in sede come dire dei burocrati delle Nazioni Unite ma in sede di l'insieme dei paesi del mondo senza riserve pensiamo che la scienza sia complessivamente un fatto molto positivo per l'umanità
Ci sono appunto una serie di di principi due cose volevo segnalarvi una questa cosa il consenso informato cioè l'idea che appunto nessuno può farci un atto imporci un atto medico senza nostra volontà
Che è stato una acquisizioni importantissima perché in oltre due terzi del mondo il consenso al collettivo
Nel senso che dipende dalla famiglia dipende dalla dal punto di riferimento religioso dalla comunità di appartenenza dal capotribù eccetera quindi l'idea che esistesse la persona singola è stato un grande vantaggio un altro devono sputa che io che faccio Luca Marini è stato il rigetto del principio di precauzione Luca Marini perché è l'esperto di Europa in questo consesso
E e poi ha scritto un bellissimo libro sul Principle cauzione
Il mondo tranne che alcuni Paesi europei quattro cinque ha ritenuto il principe precauzione con uno degli elementi più forti di impedimento dello sviluppo ci pensino i nostri senatori prima di imporre diciamo la metafisica il principe precauzione perché viene rigettata da tutto il mondo
Io ho finito posso dire ancora una cosa
Allora la cosa che volevo dire la Cuesta inizialmente una sala mandato un'e-mail in cui si diceva che avremo parlato oggi dell'etica della biopolitica
Ora mi sono chiesta se esiste un'etica da Radio politica
Allora vorrei si è un programma molto intrigante
E allora mi sono risposta in questo modo e lo pongo a punta l'attenzione agli atti a c'è una giovane molto brava artista contemporanea sia Debora Hirsch che fa delle video installazioni in una di queste vite estrazioni bellissima adesso conta abbiamo colori musica certi ci sono due facce identica che si parlano
E diciamo passano da una parola all'altra cercando di con catenaria diciamo questi concetti ognuno risponde all'altro no per associazione di idee
La prima parola che uno dei due dice etica la seconda parola che risponde l'altro è moralità la il primo risponde valori e poi principi convinzioni punti di vista pareri giudizio verdetto sentenza ordine potere influenza manipolazione sfruttamento
Abuso violenza crudeltà bassezza cattiveria immoralità non etica
Cioè dall'etica alla monetica il passo è breve
Allora secondo me letti cardio politica sta in quella parola anche è in mezzo a questa Capena e la parola è potere vedete di usarlo bene
Grazie grazie Cinzia noi ovviamente siamo totalmente convinti che esiste un'etica del potere ma questo che a a attacca bene adesso la parola a Luca Marini che e in qualità di un esperto di diritto internazionale
Legge interpreta e anche in qualche modo riformula questi problemi di bioetica anche all'interno di quello che il tema poi del dio diritto grazie grazie per l'invito gli ho sarò brevissimo però non so il motivo anzi urgente
Spero di con queste sintetiche osservazioni di stimolare un po'il dibattito con voi con la platea poi perché un caldo infernale ho sbagliato clamorosamente vestito se le orecchie diventano bordo Ditano perché sto per implodere quindi allora dunque la bioetica
La bioetica l'importanza della bioetica la bioetica fino a qualche anno fa era un oggetto misterioso nessuno sapeva cosa fosse la bioetica se ne occupavano pochi consessi il Comitato nazionale per la bioetica in particolare che già da diversi anni ormai quindici anni segue stimò in qualche modo la riflessione bioetica e in qualche modo ha contribuito anche a far nascere la biopolitica
Finché poi non si è arrivati alla referendum sulla legge quaranta quindi nel due mila e quattro pochi anni fa due anni fa e la bioetica diventata veramente biopolitica perché tutti si occupano di di ogni etica forze politiche han ma anche il più vasto pubblico al di fuori dei consessi
Istituzionalmente preposti alla alla alla riflessione bioetica
Perché può essere così importante alla bioetica probabilmente perché forse questo aspetto
Che non traspare così frequentemente perché la bioetica sarà il parà è il paradigma della futura politica economica disloca la politica economica futura
Ma comunque lo sviluppo della tecnologia allo sviluppo dell'economia lo sviluppo e l'industria lo sviluppo il mercato sarà legato evidentemente a quelle anzi sempre più stretta interrelazione del che CEO ha già oggi tra non so genetiche informatica penso ad esempio alle nanotecnologie
Ma penso a qualche anno fa alle biotecnologie oggi l'espressione biotecnologia di larghissimo consumo oggi qualche anno fa di meno oggi meno frequente l'espressione nanotecnologie tra qualche mese o forse in un arco di nel nell'arco di poco tempo diventerà un'espressione di più largo consumo penso ad esempio agli OGM
Chi parla piogge di OGM neppure fino a due anni fa per l'esattezza fino al due mila e tre ci sarebbe anche c'è un motivo che sarebbe interessante spiegare ma comunque fino al due mila tre si parlava tanto di OGM oggi non si parla più però lo sviluppo del mercato dell'industria e della tecnologia
E la bioetica si dice si è detto la scienza è vista come un bene in effetti la bioetica è stata sempre vista come un male
O comunque come un limite alla ricerca qualche anno fa sì ideali usando raffigurando sulla lavagna
Le le componenti della scienza della ricerca senz'altro si sarebbe messo sarebbe scritto poco le buone che attivi nel nella lista dei cattivi la bioetica
Bioetica come limite della ricerca di ricercatore si è sempre posto il titolo Brema del limite etico al suo agire oggi l'etica la bioetica viene integrata nella dimensione scientifica questo forse uno dei motivi per cui il principe precauzione
è indubbiamente venuto meno sta venendo meno in qualche modo
Un'altra osservazione io in realtà non avevo preparato una relazione troppo colgo un po'lo spunto da quello che ho sentito dalle relazione che mi hanno preceduto peraltro evidentemente molto più articolate
Edotte la mia io ad esempio il paradosso delle decisioni condivise il paradosso delle decisioni condivise
Per me è un paradosso la bioetica non è il terreno delle decisioni condivise anzitutto perché bisogna capire quello di cui si parla provate a pensare la definizione di embrione una definizione estremamente controverso che troverà sempre uno schieramento ideologico
Una contrapposizione evidentemente da oggi
Adesso entro magari già più nel nel vivo del dei temi che mi erano stati chiesti dalla la parola Binetti questo questo questa di cinque sta difficoltà di trovare decisioni condivise si riflette poi anche nelle ambiguità dei documenti o degli atti come sarebbe
Più proprio chiamarle e internazionali e comunitari che poi sono è un po'la materia di cui mi occupo come internazionalista a ho già fatto riferimento all'embrione cose
Il Comitato nazionale per la bioetica non ha trovato una definizione condivisa di embrione una definizione ancora molto
Complessa non parliamo di linee cellulari chi Dinoi sa cosa si intende per linee cellulari chi Dinoi quindi può capire cosa intende per sperimentazione sulle linee cellulari
Ma veniamo all'aspetto più propriamente squisitamente giuridico
I documenti internazionali ad esempio vietano la creazione di embrioni a scopo di ricerca
In linea con quelle salta azione del del del principio fondamenta il bene fondamentale della vita che ricordava prima Luciano Boselli la creazione di embrioni ma non utilizzo
Questo vuol dire che quei famosi embrioni che sono stati creati ad altri scopi ad esempio diversi dalla ricerca ad esempio le tecniche o comunque i procedimenti di fecondazione assistita possono essere utilizzati per la ricerca non sono stati creati per la ricerca
Ma la normativa internazionale ed europea tutela la vita vietando la creazione di embrioni a scopo di ricerca sono i cosiddetti embrioni soprannumerario crioconservati e cioè
Ancora io sto facendo una rapidissima rassegna di quel certe ambiguità che emergono dei documenti internazionali e comunitari
Suscitando sicuramente l'astio di hanno insistito per colleghi qui presenti definizioni clonazione per esempio che si intende prefazione ricordo qualche anno fa fino al circa fino agli al al due mila due mila e uno l'approvazione era vista indubbiamente come un male
Tanto che gli unici documenti internazionali esistenti ancora oggi vietavano l'approvazione in quanto tale Lario la clonazione unica celeberrimo documento internazionale la Convenzione di Oviedo nella specie un protocollo addizionale la convenzione dieta l'approvazione in quanto tale senza operare alcuna distinzione tra clonazione terapeutica consiglieri produttiva eppure negli ultimi anni abbiamo assistito ad un processo di non so se di pur se posso dire di beati di santificazione la bile della clonazione
Terapeutica perché se terapeutiche evidentemente serve a qualcosa terapeutica quindi servirà qualcosa di demonizzazione della clonazione riproduttiva eppure il divieto vale per l'uno e per l'altra
Peraltro qui dovrei fare una digressione sui motivi dal mancata della mancata ratifica della Convenzione di Oviedo di questo strumento internazionale che ho ricordato la parte l'Italia
Magari questo riferimento lo farò in conclusione perché è un tema è una considerazione orizzontale che taglia tanti temi tanti Paesi tanti approcci bioetici
Ancora
La scienza come bene vista dall'UNESCO invece mi sembrava di aver capito ma forse ho capito male è vista come male dalla Comunità europea
Una certa contrapposizione tra il contesto internazionale quello comunitario io direi che invece la scienza in vista come un bene in tutti e due i contesti
Da a livello internazionale a livello comunitario anzi soprattutto a livello comunitario
Venite
La comunità rom è un'organizzazione internazionale come tutte le organizzazioni internazionali non ha competenze proprie non può decidere cosa fare deve fare cose che gli stati hanno attribuito ad essa appunto come competenza
Per esempio in materia di ricerca scientifica e tecnologica la cui Tropea una sulla competenza
Una è una sola
Stimolare aiutare la competitività dell'industria europea
Per fronteggiare in qualche modo lo sviluppo industriale evidentemente dei paesi degli altri paesi il blocco nordamericano e gli altri blocchi stimolare la competitività dell'industria europea alla comunità l'opera non importa nulla
Di quel valore fondamentale che abbiamo prima ricordato della vita umana
O almeno diciamo pure in termini se volete meno polemici e che tra le competenze comunitarie senz'altro non rientra la competenza volta a salvaguardare la vita umana nell'ambito dei processi di ricerca scientifica e di applicazione tecnologica
Ecco perché il settimo programma quadro di cui voi avete una infettivi esaustivo interessantissimo interessantissima brochure qui come con voi ecco perché il programma quadro questo nuovo Settimo programma quadro che coprirà il periodo
Tra l'anno prossimo i doni e tredici
In qualche modo anzi in modo assolutamente esplicito legittima il finanziamento alle ricerche che utilizzano appunto le linee cellulari
Vedete quell'ambiguità che ho fatto riferimento prima tra creazione che è sempre esclusa e invece utilizzo che oggi è legittimo seppur dal punto di vista finanziario
Vorrei fare un'altra osservazione ma mi avvio rapidamente le conclusioni da questo punto di vista di competenza comunitari in materia di ricerca scientifica e tecnologica forse lo stesso riferimento dare dice Cristiane
Da come Tropea non ha grande significato sarebbe stato molto più incisivo anziché inserire cosa che non è avvenuta un riferimento alle radici cristiane nel preambolo di quella che noi chiamiamo costituzione europea
Più incisivo di questo sarebbe stato forse modificare quella norma che appunto disciplina la competenza comunitaria sulla ricerca nel senso che ho ricordato
Basterebbe dire lo scopo della politica comunitaria di cercare salvaguardare la competitività all'industria e anche salvaguardare il valore della vita una
Ma comunque non sta a me come diceva prima senatrice Binetti non immuni nuovi in un anno quindi poi rinfaccia legislatore né il problema non non mi non mi riguarda
Ancora paradosso Della biopolitica prosoluto abbia fatto riferimento alla vita come
Il paradigma di sinistra
Perché allora le forze lautamente di sinistra hanno sempre ad esempio faccio riferimento concreto invitato a votare sì al referendum sulla legge quaranta
Quando in realtà quella legge pone del di dei paletti che in qualche modo salvaguardano il valore della vita umana
Ma se non la volete vedere la questa prospettiva vede tra dall'altra prospettiva opposta
Come mai le forze di destra o comunque la tenente di destra e quindi la talmente conservatrici che quindi dovrebbero avere a cuore interessi industriale brevettuale commercialmente artistici invece
Si oppongono alla ricerca sulle staminali salvaguardano a spada tratta il valore della vita umana eccetera eccetera questo è un bel paradosso di biopolitica visto che oggi si parli o politica
Ultimo riferimento al principio di precauzione è vero il principio di precauzione quel principio che è un principio che ormai sta scompaia
è venuto meno ha incontrato larghissimo successo nei primi anni primi anni nel due mila due mila uno due mila e due
Si parlava di pregare il la stessa espressione il principio di precauzione era diventata emblematica di una situazione di sicurezza
Perché opzioni in campo sanitario in campo ambientale in campo alimentare eccetera foggiano espressioni che si dà sempre meno probabilmente perché gli interessi di mercato questo è un tema io insisto continua a insistere almeno per chi sono profondamente convinto che questo sia il motivo interessi mercato prevalgono su altre esigenze
Interessi che nuota sarebbero stati definiti particolari prevalgono sui esigenza di interesse generale ad esempio la salvaguardia granito umana ma anche l'ambiente penso agli OGM ad esempio la diffusione in campo aperto di OGM la coltivazione e l'immissione in commercio di prodotti alimentari Cariati oggi M. costituisce evidentemente il superamento del principio di precauzione
La stessa cosa può dirsi per quanto riguarda un tema del futuro che nanotecnologie
Rispetto alle quali certe applicazioni risultano estremamente problematiche nel senso che non sia in grado di apprezzare a pericolosità di certe applicazioni ma nei confronti delle quali ad esempio la comunità era la cui Tropea adottato alcuni documenti due in particolare
Che si intitolano verso una strategia europea a favore delle nanotecnologie
Un documento di questo tipo verso una strategia a favore delle nanotecnologie non lascia dubbi su quella che è l'impostazione della comunità europea in materia di nanotecnologie quell'impostazione un po'che ho evocato prima
Che tiene che guarda con un occhio di riguardo scusate il gioco di parole a agli interessi del mercato della tecnologia senza
Mi fermo qui io spero in qualche modo di poter partecipare al dibattito che svilupperebbe anche a casa mi chiamate ne parliamo sul sette per grazie davvero grazie dell'invito
Grazie io penso che dalla dall'intervento di Luca Marini sia apparso chiarissimo questo atteggiamento che a me
In qualche modo preoccupa comunque mi stupisce comunque considera assolutamente intrigante
Che è quello delle contraddizioni che ci sono delle formulazioni di principio è quello che sono poi dopo le applicazioni pratiche Marla contraddizione delle applicazioni e già a monte nella contraddizione intrinseca le dichiarazioni che ci sono e mi chiedo quanto di questo sia di fatto voluto e quanto invece questo sia frutto di una complessità non risolta comunque adesso la voce alla senatore Andrea Ranieri senatore del gruppo dell'Ulivo senatore diaria DS conta può autore di questo nostro documenti insieme
Io posso provare a raccontarvi perché
Ho sentito forse più di altri all'interno del mio partito
Quando è venuta fuori la discussione sulle cellule staminali
Di provare ad esplorare il terreno nuovo
Di dialogo di apertura di dialogo vero che non fosse un semplice compromesso fra posizioni precostituite
Devo dire che mio primo moto è stato un po'quasi dico sofferenza nel vedere ogni volta ridotte le problematiche della vita e della morte del valore che si dalla vita di che cosa vuol dire far politica quando le scelte politiche
Investono i problemi della malattia della morte della vita delle persone dello schema tradizionale laici e cattolici
Cioè come se ogni volta al problema fosse quello di una mediazione Etica tra due punti di vista necessariamente ontologicamente di stenti
E guardate
Possibile andare avanti così cioè a schierarsi in maniera radicalmente uno contro l'altro nel referendum e poi trovare mediazioni e compromessi di sopravvivenza su queste questioni
è una cosa probabilmente più comoda home oppure oppure Tire che le questioni che queste questioni riguardano la coscienza individuale
E tenerle fuori dai problemi di costruzione di un di un di una linea politica di una dimensione politica malate questa ultima cosa più comodi tutte e però è stata la più assolutamente praticata
Vorrei dire Marini
Che che i due schieramenti che sono confrontati sul referendum sono stati in grandi in grande parte frutto di questioni di coscienza con entrambi gli schieramenti persone che dicevano su questo non c'è una linea politica su questo
Ecco io credo che questa cosa non porti da nessuna parte
E anzi che sia dovere di un politico non salvaguardare la sua coscienza
Ma costruire le condizioni perché voglio dire tutti i cittadini possono trovare punti di riferimento coerenti con la propria coscienza in quello che una forza politica un governo dice dice e si propone e allora ci abbiamo provato cioè ci abbia provato a discutere di questa cosa non in termini strettamente tradizionalmente politici ma affrontando di petto la questione dal punto di vista dei valori
Dei valori
Di e dandoci diciamo reciprocamente con Paola atto
Della plausibilità dei diversi punti di vista no io o non sono cattolico non sono credente e però imparato che dietro insomma le cose che diceva Paola c'è la convinzione profonda è un qualcosa che mi riguardava profondamente così credo che Paolo abbia imparato che il rispetto della vita
Il credere in certi valori siano possibili anche all'interno diciamo di una concezione naturalistica della vita della vita e dell'esistenza e dialoghi è partito da lì e non da una pura e semplice ed ondata oppure semplice mediazione
Per me la preoccupazione è grande che poi sta dietro la necessità di questo dialogo è che oggi ne viviamo
Solo se è una stazione drammatica in cui la scienza le scelte della delle Biotecnologia riguardano in maniera fortissima la vita delle persone e dove abbiamo ancora trovato una chiave
Per cui per coniugare questa cosa e la democrazia
Io starei attento a usare il termine biopolitica in maniera troppo troppo tranquilla periodi biopolitica democratiche non ne conosca ancora
La biopolitica cioè la politica applicata al corpo umano è stata quella spada guai grandi totalitarismi che nascono proprio come biopolitica i totalitarismi cioè la la politica come politica del corpo come politica dalla popolazione
No
Secondo la biopolitica a al al contrario era Dio politica del della della sovranità del mercato dell'Iper individualismo faccio poca Bodio conosco queste tue biopolitica
Il il individualismo liberista oppure il totalitarismo ecco come coniugare un'idea di politica che fa i conti in maniera così pressante con la persona
E che interrogato revisione di fondo delle persone con una democrazia e a mio parere un problema aperto il lavoro che abbiamo fatto per costruire questa cosa qui
è un piccolo modesto banale contributo di come si potrebbe cominciare a lavorare su queste cose questo è il senso è sceso dalla mozione che badate bene nasce insomma nell'idea che il bipolarismo esiste il tante cose ma il bipolarismo etico non esiste
Non esiste
Io sono convinto che ci siamo riusciti come il centro sinistra
A costruire una una una proposta perché abbiamo fatto i conti con un'idea che dovevamo assolutamente arrivare a un punto di vista unitario facendo i conti con Comune cose scomode di ciascuno di noi
Credo che la posizione del centrodestra sia stata
Certo molto più comodo e più facile ma viziata dal fatto che è stata trainata da considerazioni non di carattere etico
Io sono rimasto impressionato quando ho sentito visto
Parlamentari di di di Forza Italia cattolicissimi che avevamo fatto questa cosa qui arrabbiarsi con Biondi e del Perrino perché non aveva votato la loro mozione Biondi reperirono ha votato la loro mozione
Perché Biondi ha fatto un intervento che è riportato qua
Serissimo e sia ricchissimo non si può mettere limiti alla scienza come non si possono mettere limiti al mercato
A se io chiedo a Biondi di portare comunque con me ultima mozione difeso dalla vita vuol dire che Diego le questioni etiche al bipolarismo politico e questo non è accettabile lo abbiamo cercato di fare un lavoro un percorso è un percorso diverso
Sulla bioetica io
A qualche o a qualche problema velluti può essere due cose diverse vorrei che chi se ne occupa più attivamente di meno forse queste giacche consapevoli quando mi dite che sulla bioetica sono tutti d'accordo a livello mondiale allora mi viene in mente un'altra cosa che la più antica come la questione di coscienza cioè un modo attraverso il quale la politica non si assume le sue responsabilità
No Enzo lo la tomba per l'amor di Dio non non non è così
è un pericolo ogni volta possibile no buttarla in bioetica quando è una questione decisiva per la democrazia molto spesso ai non fare i conti con il fatto che devi prende affascinanti fare delle scelte
Lo dico come non chi se ne occupa è assolutamente benemerito anzi io credo che la bioetica può essere due cose diverse
Un modo per per scaricare le questioni dalla politica in senso stretto
Oppure può essere un ausilio prezioso indispensabili alla politica per affrontare il tema di come costruisco democrazia su questioni che la democrazia tradizionale non è stata abituata ad affrontare e ha rappresentare
Sapendo che la democrazia nel secolo delle biotecnologie per via dell'Oceano del l'importanza della scienza e del corpo nella vita oggi dalla vita politica non possono esser considerate una Giunta
Alla democrazia così come ce l'ho ma per molti aspetti cambiano
Le regole che noi dobbiamo darci per poter rappresentare democraticamente la gente su questo dico qualcosa dico qualcosa alla fine considerò lavoro che abbiamo fatto e che voi trovate testimonianze o qui importante che da un altro punto di vista io credo che
E da altri due punti di vista
Io credo che l'Europa sia il porto del mondo più regolato
Poi le regole sono perfettibili sbagliate no
Ci sono ipocrisia ambiguità indubbiamente ci son ipocrisia ambiguità no
Non facciamo qui quello che si può fare però da un'altra parte
No non facciamo oggi quello che s'è fatto ieri ci sono ipocrisia ambiguità ma ne nasce una regolazione complessiva che non esiste nessun posto del mondo
Attenzione al modello americano e attenzione al modello americano insomma in cui a fronte della rigidità del finanziamento pubblico alla rigidità di Bush poi non del Congo
Esso sì sì Viennepierre dietro la biopolitica del mercato Abbio politica del mercato in cui c'è chi ha i soldi fa e trova quello che vuole insomma no è in cui tutte le regole vengono sistematicamente sistematicamente eluso e io credo che l'orizzonte europeo della regolazione con il lavoro che abbiamo fatto in Italia abbiamo fatto avanzare
E che la stessa scelta di uscire dalla minoranza di blocco per cercare un terreno più avanzato di regolazione sarà una certa positivo
Vorrei
Duce
Quello
Vasari promanano bonus io sono io sono io non non io son credo però Luciano no ma io faccio la politica io faceva politica molto semplice alla mia cosa dollaro dalla Regione su cui mi muovo sua pitturato modelli è un'altra
Io avevo due obiettivi ma dopo prima un Manni
Di pensiero che politici prima uscire dalla logica del referendum secondo a costruire un modo nuovo di affrontare i problemi tra persone diverse che però partecipato insieme a un comune progetto politico
Questa sulle tue cose politiche allora è successo una cosa a partire da quella cosa abbiamo ragionato per tirarne fuori il meglio possibile siccome ci siamo riusciti
E voglio dire Buttiglione ma ma Murdoch don tutti i giorni cestini va dicendo attenzione la minoranza di blocco la riproposta spread che pure è un socialdemocratico no
Noi di sinistra questa va risponde vanno in maniera un po'banale stupida ma insomma poverini loro hanno avuto il nazismo e quindi non possono giornale bene come noi
Fatto che avessero avuto il nazismo già cosa di un certo spessore beh io ho piacere che il superamento alla minoranza di blocco il nuovo terreno di di regolazione sia venuta dal tramite un'azione congiunta fra l'Italia di Prodi e la Germania di Angela Merkel e non sottovaluterei questa cosa perché sono mosse insieme mossa insieme in una logica di regolazione complessiva del sistema e penso che si possa andare ulteriormente avanti in questa direzione
Seconda cosa che io reputo positiva della risoluzione che abbiamo fatto al Senato e che insomma la politica per la prima volta si rapporta con la scienza in maniera un pochino diverso io ho in mente referendum abbiamo schierato scienziati come munizioni a sostegno dei nostri punti di vista
Cioè insomma il rapporto se se il rapporto fra scienza e politica diventa sempre più importante dovremo cominciare
A cambiare radicalmente alcune cose la scienza non porta munizioni dal tuo punto di vista la scienza importante se spiazza i punti di vista di tutti
E allora quella cosa lì di chiedere alla ricerca di lavorare prima di tutto sul verificare i limiti di impianto abilità degli embrioni
Di trovare cioè una soluzione una strada che permettesse l'avanzamento della ricerca con rispetto rigoroso della vita io la ritengo un atto politica che si assume la responsabilità e indica la scienza una strada che non è la riconferma dei punti di vista opposti ma chiede alla scienza se è capace di spiazzarli punti di vista per costruire una nuova strada
Dovremo abituarci su questo a farne un criterio nuovo io credo che noi dovremo imparare a legiferare sulla scienza in maniera flessibile perché la scienza molto spesso
Spiazza continuamente i terreni su questo eravamo irrigiditi magari quindici giorni quindici giorni prima
Ultima cosa ultima cosa
Su quel compito che la bioetica questa sì può essere decisivo vedete la politica democrazia come la conosciamo è una politica democrazia che è stata abituata a costruire a trasformare interessa in diritti
Cioè diritti che io conosco i limiti che sono alla base del dello stato sociale sono diritti i diritti dalla stessa nati dalla stessa rivoluzione borghese sono diritti che sono nati da conflitti di interessi ed interessi vincenti
Di volta in volta sono trasformati diritti
I diritti qua i diritti che dobbiamo costruire se ragioniamo della vita e della morte di queste cose sono diritti che implicano un'idea di umanità come soggetti
E sono complicati da far passare in democrazia perché la politica che richiedono una capacità di vedere il futuro di proiettare la visione politica del futuro e la stessa costruzione del diritto nel futuro
Che oggi la politica non possiede che spesso non è nemmeno l'orizzonte del delle persone delle persone è difficile pensare al futuro anteriore come dice Günther Anders cioè pensare sopra
A cosa saremmo credo che sia un compito duro che chieda anche una battaglia culturale di grandissimo valore rispetto a cui il contributo alla bioetica su questo terreno si può essere decisiva
Questa idea del futuro anteriore come nuova necessità di una politica che voglia fare i conti con queste cose
Io l'ho trovata in un filosofo indubbiamente laico come Günther Anders
Che però la ricava raccontato una storia raccontata a modo suo la storia biblica quella di None
E rappresentano e che si è perché si presenta nella piazza e piange vestito a lutto e la gente di dice perché piangi perché sei vestita a lutto euro gli dice
Sono estinte a lutto per voi per quando sarete morti dal momento che nel se non piangiamo ora domani non ci sarà più nessuno a piangere non ci sarà più sicure sulla piangere perché l'umanità perché l'umanità sarà distrutta
Alla sera a casa che non lo è arriva un falegname che dirige sono qua per darci una mano per costruire quello che vuole costruire sono qua per far sì che quello che tu hai detto non sia vero
Ecco questo è il salto che dovremo fare cioè cominciare lo pensare all'umanità
Come soggetto di diritto significa cominciare ad avere la capacità di pensare al futuro anteriore
Al futuro anteriore presentarci oggi come presente le conseguenze che potrebbero derivare al genere umano se alcune scelte avvenissero senza trovare un terreno di nuova discussione democratica di nuovo confronto valoriale
Su questo davvero la bioetica aiuta grazie
Grazie a tutti e quattro i datori prima di dare vita a un po'di dibattito tra di noi vorrei soltanto riprendere quest'ultimo esempio di Andrea e dire che nella storia ci son stati due tipi di profeti quelli che sono riusciti a trovare il credito diciamo quelli che sono stati creduti mi venne in mente Giovanna e quindi di conseguenza minime si è salvata perlomeno in quel momento e quelli invece che non sono stati creduti e quindi poi dopo le cose la storia andata a finire in un altro modo
Il criterio di credibilità del Profeta
è il criterio di questa sintesi straordinaria che lega da una parte la capacità di lettura del futuro
Quindi la consapevolezza di un rigore nell'applicazione della propria intelligenza anche a fenomeni di previsione
Che tengono conto di criteri etici alti
Ma è legata anche alla capacità di convinzione quindi rigore dell'intelligenza e la capacità di convincere quindi la capacità di comunicare e questa secondo me è una valenza anche squisitamente politica
Tutti noi dovremmo riuscire a coniugare questi due cose importanti
Sapere con certezze il più possibile elevate quali possono essere le conseguenze delle nostre decisioni
E ricavarne da un processo di riflessione da un processo in cui la scienza tutti i tipi di scienza la la bioetica ci possono dare degli strumenti e assumerne però nell'ambito di una decisione politica
Che fa come punto alto di riferimento delle proprie il proprio agire il bene bene delle generazioni presenti
Ma anche e soprattutto il bene delle generazioni future questo è un po'all'orizzonte della complessità in cui siamo chiamati a muoverci
Ora non so se c'è qualche domanda che viene dal pubblico a cui rispondiamo e poi dopo alla fine con una battuta in cui ognuno di noi può reagire alle sollecitazioni degli altri prima della conclusioni
Non so se c'è qualcuno che vuole chiedere qualcosa nel pubblico
Le cose che ho detto ma non vuole introdurre una questione diciamo così politica ma anche sui tutto quello che avete detto il in qualche modo fondante della nuova politica
Però ripeto
Il discorso di Andrea Di Andrea Ranieri scusate la la conoscenza tanto lontana ci porta chiamarci per nome io mi chiamo Luciano farà con lì il discorso di Andrea aveva e come poteva essere diversamente per la sua abilità e la sua intelligenza un punto che non mi convinceva
E lui lo sa perché perché era politico la Presa di posizione del ministro Mussi
è precedente al lavoro che avete fatto quindi mettere la no scusami Andrea mettermi in sequenza la decisione di Mussi il lavoro che avete fatto
E de darle alla decisione di Mussi l'effetto di causalità per quello che era successo dopo è un modo che mi sembra corretto
La decisione del ministro Mussi secondo me scusatemi ma non c'è bisogno mi sento lo stesso è una visione pesa secondo una una metodologia nella quale io se fossi ancora protagonisti mo'provvista politica contesteremo perché la decisione del ministro Mussi è stato una decisione solitaria che non si è confrontata
Con chi si doveva confrontare io lo dico da fare le primarie visto che in coda ma c'era una sede politica
Perché il ministro Mussi è un esponente dei DS ed è un esponente di quella di quella corrente politica che deve cercare una confluenza insieme ai cani sciolti
E ai margheritini e a quanti altri dentro il Partito democratico perché se si gioca a fare una situazione
Acquisita intorno alla quale si decide poi di si deve poi decidere ne vedremo delle belle ne vedremo delle belle
Ma io non voglio assumere questo come un problema di questo dibattito non mi interessa non è questo il mio scopo io anzi colgo l'occasione per ringraziare ti ho ascoltato colgo l'occasione per ringraziare la senatrice Binetti per le cose che hanno fatto io modella sul o una curiosità grande di poter parlare con la senatrice Binetti perché un segnale di una sua intervista mi ha fatto incuriosire quando ha fatto i dei riferimenti o degli uomini politici del passato come punti di riferimento del suo percorso politico
Tutti e due non più viti per esser chiaro ma perché mi fa pensare che c'è una una comunanza se mi consenti senatrice
Di percorsi per i quali io ho curiosità e mi sono venuto quasi apposta in questa festa della Margherita grazie
I la signora ha passato la mano
Poi viaggiamo tu ancor dando perfettamente con questo che questo signore che non conosco però ecco che ci avevano sentito
Mi aspettavo della serie precedenti e sono venuta apposta in questo caso ad ascoltare che questo dibattito che peraltro ha toccato dei temi che mi interessano molto e ringrazio per questo
Immaginavo e mi chiedevo come mai non c'è stato una netta presa di posizione da questo punto di vista da parte sua
E ho apprezzato moltissimo quelle che è stato il suo sforzo anche in recenti convegni di esporsi anche no alla
Critica
E
Credo però che sia doveroso visto quello che abbiamo sentito anche nel grosso lavoro che a livello mondiale e ora come si sta facendo di farle una domanda non ci metta finalmente ma e le alla domanda che le faccio per prima
Quanto alla politica le decisioni alle proprie necessità di convivenza politica un può
Poi rinunciare a quello che è
La propria identità morale da propri etica o morale o cristiana nel caso o comunque religiosa nel caso che queste o venga ad essere e incidente rispetto a quelle che sono le decisioni politiche io le chiedo a questo punto una precisazione una risposta un indirizza se non altro la ringrazio
Io ringrazio queste domande deve sapere che io una sorta di deontologia della moderazione per cui chi modera la tavola rotonda in certo senso crea le occasioni di opportunità di dialogo tra le persone
In qualche modo la sua posizione personale resta in secondo piano
Questo è perché diciamo come direi per la lunga esperienza di persona che partecipa tavole rotonde come relatore ho partecipato tavole rotonde come moderatore
Però mi sembra che la vostra domanda è talmente diretta talmente personale e in un certo senso voi avete in qualche modo quasi ricavato un'idea di astenuti qua per sentire questa mia spiegazione che sono ben felice di darmela
Con molta schiettezza e con molta chiarezza come si addice a una persona che
Ama
I valori per i quali partecipa al dibattito politico più di quanto in qualche modo non debba necessariamente giustificare l'appartenenza l'appartenenza politica alla risposta è molto semplice
Per me è più semplice da dare primo non sono stata affatto d'accordo con la posizione che assunto Mussi in prima battuta quando ha ritirato la dichiarazione etica non sono stata affatto d'accordo
Ma ho ritenuto che
Questa mia posizione di non essere stata d'accordo era nota
Nota
Però ha ritenuto che la mia responsabilità principale sia in termini di responsabilità politica
Lasciatemelo dire così sia in termini di responsabilità Etica nei confronti dei valori in gioco non stesse soltanto nell'esprimere il disaccordo
Me lo lasci dire in questo modo per me che era troppo facile stesse piuttosto in un processo che aveva due obiettivi
Il primo quello di cercare nella misura del possibile di riparare a quella che io consideravo un'uscita improvvida
Preparare per me significa Chetta la prima posizione del ministro Mussi
E la seconda posizione del ministro Mussi c'è stata una esplicita capacità di rettifica di quella posizione e un passo indietro io considero quell'intervallo trovate scritto qua perché l'ho anche scritto considero quel passo indietro fatto da Mussi
Un grosso lavoro non solo di riparazione rispetta una pozione precedente ma anche di costruzione
Di una maggiore intesa secondo punto e questo do atto a quello che dice Andrea Ranieri il fatto che tutt'tra tutta tutta tutta tutta la maggioranza in Senato
E voi mi dovete darmi atto che la maggioranza del Senato in maggioranza molto articolata molto difficile molto complessa tanto complessa d'aver richiesto sempre la fiducia
Cinque il fatto che tutta la maggioranza
Avesse riconosciuto in quel primo punto
Il valore
Assoluto
Indiscusso della vita umana
La loro disponibilità della vita umana alla subordinazione alla ricerca secondo me quel primo punto aveva una forza cogente
è una forza aggregante talmente alta che è stato questo il motivo per cui io in quel momento cosa che anche scritta anche in qualche intervista mi ha dato
Come dire il piacere di un'appartenenza a un gruppo su cui molte altre volte non c'era stata adesioni su questo valore perché diciamo tra virgolette perché ricorderà il precedente dibattito
Nel sulla legge quaranta quante volte avete sentito dire che l'embrione era fuffa che l'embrione era niente che
L'idea che tutta l'Aula
Sostenesse la vita umana dell'embrione
Be lasciatemelo dire potrà essere poco
Rispetto a un'aspettativa molto più alta che potrei anche io con vi dividere ma se io misuro lo il percorso fatto io dico che è un percorso che tutto il Senato ha fatto ed è un buon percorso
Quand'anche insisto
Ci sono ancora margini e spazi di ambiguità
Che vanno risolte ridotti e lo Panda nella linea di quello che diceva il tam Marini perché dice non si producono embrioni per la ricerca perché l'embrione ha un valore in sé questo valore esistenziale i valori esserci che a cui faceva riferimento Luciano soldi questo è un alto un alto valore
Certamente
Non si producono per però c'è quella famosa ambiguità del ed è vero io sono qui e l'invito principali a questa tavola rotonda a questi relatori che hanno ovviamente la tutta la massima stima uno per uno da parte mia
Di queste il piacere di organizza una tavola rotonda di invitare le persone
Tutti questi pareri sono importanti io considero che debba essere ridotta al massimo l'ambiguità della formulazione
Perché dietro l'ambiguità della formulazione ci può essere un'adesione che forma nella che non è sostanziale
E io credo troppo in questi valori per non volere un'adesione che sia sostanziale non solo formale
Ma credo anche che questi valori vadano affermati attraverso una linea del consenso
Facendo insieme un percorso e un processo che non li vede calati dall'alto ma che li vede scoperti dal basso io non so se tra di voi ci sono dei filosofi o persone così
Vorrei soltanto dire questa cosa e poi chiudo
Piena piena di filosofia allora voglio che questo quando io quando io ero piccola e spaccio con la seconda liceo classico e studiavo la filosofia del secondo anno del liceo bisogna ricordare la filosofia del primo anno Socrate Aristotele Platone la filosofia del terzo anno
Gael calante grandi filosofi moderni sia del secondo anno resta sempre un po'diffusa perché c'ha meno protagonisti forti no però c'era un problema camini faceva impazzire perché non lo capivo l'ho capito molti anni dopo è questo problema si chiamava il problema del nominalismo
Il problema del nominalismo io non riusciva e c'era quella soluzione ricorderete che diceva che il nome era sostanze che non era nelle cose
Quindi l'oggetto nella sua sostanza possiede il suono il nome ora nella mia testa perché nella conoscenza se la mia conoscenza deriva ciò che la cosa era allora non c'è
E poi per me lasciatemelo dire c'era il terzo nome che era il nome era nella mente creativa di Dio che erano il suo progetto questa questa Maccione socio messo un sacco di tempo a capire
No no no no no no no voglio dire solo questo per me il nome deve essere nelle nelle cose le cose mi per questo io continuo a dire che non ci può essere contrasto dalla mia intelligenza la realtà che io ho di fronte e anche quello che si vuole che potrebbe essere un principio rivelato c'è uno sforzo c'è la fatica dell'intelligenza c'è la fatica del dialogo c'è la fatica del confronto ma c'è la possibilità della sintesi perché c'è l'unitarietà del processo della conoscenza come ci ad unitarietà del processo della residenza che per me si chiama creazione però sono disposta a concedersi anche che senza è un'altra cosa sì però che c'è in questo progetto perché c'è quindi io credo credo credo che il dialogo
La strada da percorrere per la democrazia per una politica non della contrapposizione non del muro contro muro per il rispetto reciproco grazie infinite adesso ridò la voce viene latori scusate tanto
E lo faccio se mi permettete il come si fa in questi casi in ordine inverso cominciando dalle ultime finendo col primo porti minuti nel senso di cinque minuti per ciascuno
No ma io non lo so non aveva niente da aggiungere perché se se se ricominci nei se ricominciamo si
Riguardo su
Grazie per raccattare attacca attacca
No vedete io credo una cosa volevo vorrei vorrei
Dire che
Io credo che il lavoro che abbiamo fatto
Cioè assegno sociale assumiamo come parte di un processo non come un esito definitivo
è il insomma io credo che da questo punto di vista la verità il percorso è il percorso steso mettersi su quella strada che che ci porta avanti e che lo che da questo punto di vista un grosso contributo un contributo anche alla ridefinizione di cosa vuol dire l'identità di un partito politico in cui convivono identità diverse fuse le abbiamo dato
Io su questa cosa dell'identità o qualche preoccupazione
Io vado io quando si enfatizza la parola identità
Io sono se in politica ciò sembra un po'preoccupato cioè d'identità e apporre apertura relazione una riconferma
Quali conferma di se stessi e oggi noi soffriamo tantissimo e della dell'identità assunta come contrapposizione come luogo chiuso come assenza di relazione
Io credo che l'identità di un cristiano a confrontarsi con l'identità di chi non lo è né trovi forza e vigore
E così per me è il contrario un po'scherzando a Paola Binetti quando costruiva amo la mozione lei aveva serie fondate preoccupazioni io li facevo notare che in fin dei conti la forma più alta di martirio
E quella che si esercita infatti in partibus infida e di Roma sette e lo fai fra i tuoi e se stai sempre fra i tuoi dove acquisisce davvero troppi meriti allora la testimone apporto ha poi fra i tuoi ci sia rimasto male is allora io credo che questo sia un valore non disvalore c'è chi crede alle proprie idee e chi non ha dubbi sulla propria identità e chi la crede accerto a costruire un luogo dove si confronta l'identità diverse e dove l'identità se io so se relazione
Beh insomma secondo me ci si guadagna tutti
Io all'identità come appartenenza qualcosa boh ci credo poco e insomma ho faticato tanto a superarle via non propone The Beaver vostre come identità altrettante chiusa sono andato nel suo
Poco
Pochissimo non sentito la normativa europea non è garantista non può essere garantista non lo dico io lo dice il trattato di Roma cioè la carta che istituisce la Comunità europea non può essere garantista
Assolutamente potrà anche essere più incisiva della normativa internazionale ove essa esista la dichiarazione che ricorda la prima presenza Caporale è uno strumento non vincolante può dire quello che vuole ma non è vincolante la normativa comunitaria spesso dice poco lo dice in un certo senso mercanti distico penso per tutta la direttiva sul brevetto biotecnologico e non è garantista
Mi dispiace ma da questo punto di vista la cui Tropea
Non è non conta non rappresenta certo un bene
Bioetica etica della scienza non sono la stessa cosa la bioetica non è l'etica della scienza
Le fonti deontologiche autogiro né Autore coautori e non sono garantiste le regole che si danno di scienziati non possono essere garantista
La bioetica e qualcos'altro
E poi è vero che i parlamenti che mette in crisi anche la democrazia di paranza è un paradosso della democrazia procedurale
Quando qualche anno fa in Islanda sì ma poi genoma della popolazione islandese quell'operazione di mappatura venne autorizzato al parlamento islandese
Attraverso una procedura che è paradigmatica mente democratica
Ma fu veramente democrazia il genoma dei singoli cittadini tenuto poi conto del fatto che il consorzio che un appoggio non era costituito anche da imprese private
Di utilizzare un po'di quei dati a Fini di mercato perché dietro la genetica c'è il mercato e lo il suo strumento principe del brevetto biotecnologico
In quel caso emerso un paradosso di democrazia quanto meno procedurale
Tutti problemi che secondo me il bioeticista chiamato in qualche modo a iniziare il compito di attività mai offrire soluzioni tanto meno soluzioni condivise ma ricordare tenere viva l'attenzione su problemi che richiederanno tempi ancora molto lunghi di soluzione o di dibattito in questo ha avuto questo utenze sono molto pessimista non credo che le soluzioni bioetica sino così tanto condivise
E concordo col senatore
Perché in bioetica forse la biopolitica tende un po'a banalizzare certi problemi
Antonio
Dunque io non sono molto d'accordo
Sono completamente in disaccordo che mi permetterà allora tanto per accerchiare io allora io appartengo a un'area laica
Sono uno dei promotori del referendum
Insieme al carissimo amico Lanfranco Turci sulla mia scrivania è stato costituito il comitato referendario questo non mi ha impedito di dialogare con con Paola
Mi ha stupito che il senatore Danieli dicesse che c'è un deficit di democrazia e poi dicesse che aveva superare il momento referendario che secondo me è stato un momento democratico io ho perso e accetto la sconfitta ne prendo atto e anzi mi ha insegnato molte cose anche coglie mi ha indotto a studiare altre cose anche a modificare parzialmente le mie opinioni
è vero che la politica non sia occupata bene di bioetica io ricordo un invito a Italianieuropei di qualche anno fa un bellissimo consesso ad Assisi eravamo una quarantina di esperte
E mi ricordo che di aver posto alla politica il problema s'sedeva vicino a me una mia carissima amica che Franca Chiaromonte
E composto alla politica il fatto che molto vigliaccamente sa essere Gava della bioetica delegando ai comitati di esperti
E oppure delegando sempre più verso l'alto addirittura verso l'Europa o verso l'UNESCO oppure delegando i direttori generali dei ministeri che scrivono le loro circolari mi fu risposto da Giuliano Amato
Che era così che era giusto così noi quaranta eravamo lì proprio per dare le risposte che non era la politica che doveva dire Ramon voi che dovevamo dare le risposte e D'Alema sceso dal palco mi disse esattamente la stessa cosa
Sono molto contenta e adesso Satragni sentire che invece finalmente la politica si vuole occupare di bioetica e spero che lo faccia anche una certa competenza
Volevo però entrare nel merito di un'occasione secondo me mancata e cioè appunto questa dell'Europa io sono assolutamente d'accordo col signor Quin seconda fila mi scusi non ricorda sono però guardi prova è piaciuto quello che lei ha detto che ha detto anche la signora
Cioè secondo me è stata una proprio una cosa l'asilo successivamente sì però voglio dire sì però io le io le vorrei coniugare in questo senso cioè
Punto partendo da laica io sono anche la biotecnologia in me quindi ciò proprio sono il demonio fatto persona
Allora partendo da laica dico questo
C'è una logica si chiama chi comunità perché Luca conosce bene sarebbe spiegare per cui è possibile costruire dei beni pubblici europei
Serve diciamo in definitiva per far sì che le maggioranze politiche contingenti non creino danni rispetto a questioni fondamentali per gli Stati e per i cittadini cioè l'Europa un certo voto mette le sue Zampa c'è su alcuni aspetti diciamo ora proprio perché è pericoloso tutto questo sono stati posti dei limiti a questa capacità questo potere
Dell'Europa e questi limiti
Solo per tutto quello che costruisce le identità e mi scuso di un di un Paese per esempio la Costituzione la carta costituzionale di un Paese con l'Europa non può che lega un paio pubblico decidere in modo Europa centri dico andando contro la costituzione di un Paese membro
Ma queste identità e molto ben descritta di un Paese non solo dalla Carta costituzionale ma anche dal diritto penale
Luciano maestro mi saprà dire quanto il diritto penale descrive come dire l'identità di un popolo e di una comunità di un paese di un'azione
Ora il punto fondamentale è questo
L'Europa attraverso appunto il finanziamento a questo tipo di ricerca in sostanza va contro il diritto penale per esempio della Germania
Non parliamo dell'Italia perché questo processo iniziato nella programma quadro precedente e all'epoca io ero consigliere del del consiglio del commissario Busquin su questo argomento
Quindi voglio dire l'ho contrastato pagando un po'un pedaggio diciamo e lo espresse pubblicamente queste mi posizioni sia sul Sole ventiquattro Ore sul domenicale azione dell'atto e sia in sede di seminario interistituzionale in sede europea
Allora e non mandata dal mio governo ma diciamo punto come consigliere europea Durante il il commissario il commissariamento il periodo della Commissione Prodi ora la questione fondamentale è questa
Essendoci questi limiti cioè per i quali non è sufficiente dire che in fondo possiamo non finanziare le ricerche in Germania o in Italia
Perché perché venga come dire ferita l'identità della comunità tedesca o italiana è sufficiente che a priori
Loro debbano finanziare ricerche che sono reati nel loro Paese o a posteriori debbono accettare della logica mercatista di cui parlava Luca
Le i risultati di queste ricerche sul loro territorio perché l'Europa gli intorno imporrà di importare certi medicinali certi ai presidi medici eccetera cioè noi stiamo costruendo un'Europa superstato che ci imporrà una bioetica europea perché io da laica sono assolutamente d'accordo con la signora e qui si doveva trovare il compromesso biopolitica
Perché la signora è preoccupata del fatto che l'Europa gli imponga una ricerca sugli embrioni umani eh io laicamente con tutti i miei dubbi sono preoccupata dell'Europa impedisca alla Gran Bretagna di fare le ricerche che fa se noi finanziamo la ricerca sulle linee cellulari quello che succede che in Italia e in Germania siamo costretti a digerire il rospo della distruzione di embrioni tra l'altro senza una data di scadenza che non ci sarà mai
Ora è andata cioè si continuerà a essere complici distruzione di embrioni che verranno costruiti nel futuro
Mentre in Gran Bretagna c'è il rischio che vengano delegittimante moralmente e poi in qualche modo vengano fatte pressioni sono state già raccomandazione del Parlamento europeo in tal senso sulla clonazione terapeutica
E cioè che le l'Inghilterra non potrà usare le tasse sui cittadini per fare la clonazione a fini terapeutici
E l'Italia debba usare le tasse sui cittadini per distruggere embrioni direttamente o indirettamente
Cioè il compromesso laici cattolici era più che evidente non costruiamo una super Europa bioetica ci saremmo potuti accordare su questo piano non facendo mezzo a mezzo
è un po'di embrioni sine rompo qualcuno ma forse un po'meno quelli che c'erano ieri quelli domani no io ho questa posizione
Siccome sono abituata politicamente e professionalmente a pagarne conseguenze ore Santana ieri butterà a mare e io con molto sorrise con molta amicizia
Non c'entra
A l'ultima parola Luciano piani
Io quando ho votato il cuore oltre la siepe dicendo che la dialettica è il terreno dell'incontro possibile
Non volevo minimamente ignorare la difficoltà culturale del dialogo in bioetica
Devo dire che in comitato nazionale di bioetica mi ha sempre pesato molto magari constatare certe rigidezza e di persone che politicamente per altri versi potevo sentire più vicine o meno lontane di altri e questo l'ho vissuto sempre come un come una una frattura come come un dolore
Quindi non dobbiamo certamente
Scambiare quello che desideriamo sia il terreno di dialogo con i il minimizzare le difficoltà obiettive di dialogo che ci sono in questo senso certo
Il cammino del dialogo che deve essere fatto è un cammino positivo perché sia secondo occorre che sia molto serio io già prima avevo fatto un solo riferimento lo ha ripreso adesso Cinzia Caporale lo dico anche rispetto a quanto detto Paola Binetti dobbiamo evitare Paola diceva prima nella risposta
Dobbiamo che è stato molto importante quel numero uno quel punto primo del del tentativo di compromesso su sette il mo'programma quadro però non dobbiamo dimenticare mettendoci la piena convinzione nel confronto nel dialogo eccetera che il bel principio era anche espresso nell'articolo uno della legge sull'aborto
E che poi però abbiamo avuto un impianto normativo che oggi tutti più o meno riconosciamo non in linea con alcuni bei principi espressi e per questo che sul punto due
Del tentativo di accordo di convergenza su Settimo programma quadro si gioca a mio avviso qualche cosa di importante perché se si dice bene
Si usino al massimo e J-Ax costa molto ad alcuni di noi si è visto che rispetta la legge italiana non sarebbe comunque vietarli le probabilmente SIS linee cellulari ma se poi vieni meno utilizza e quindi non è più nemmeno chiaro che devono essere linee cellulari già create in precedenza e comunque non si parla più di una data questa rischia di essere obiettivamente una norma di aggiramento del principio del numero uno e allora su questo dobbiamo essere molto sinceri
Perché altrimenti il livello delle nostre convergenze dei nostri accordi non sarà convincente nella società e non sarà convincente rispetto a quei mondi che devono riuscire a fare progetto politico provenendo magari da esperienze culturali diverse
è una grande esigenza di limpidezza che ci viene richiesta certo non è facile lo sappiamo bene che non è facile
E vorrei fare un ultimo esempio per richiamare un tema mi spiace che poi non c'è dibattito Herzog l'ultima parola ecco cose
Sul quale a mio avviso nel futuro dovremo essere molto attenti proprio coltivando e lì è indispensabile a questa strategia del dialogo e del dibattito
è il tema della sofferenza del fine vita dell'eutanasia
Perché lì davvero se non dialoghiamo rischiamo di fare qualche cosa di molto spiacevole
E non dialogare lì sarebbe tanto più negativo perché possiamo Coin di condividere qualche cosa che è vicino al cento per cento
Ma che rischiamo di non condividere soltanto per ragioni ideologica
Perché siamo tutti d'accordo primo sul fatto che dovrebbero essere utilizzate il massimo di risorse affinché sia garantito il diritto di non soffrire del malato ci appassioniamo tutti altro che per la qualità della vita
Questo accosta la medicina palliativa Cost
Punto secondo siamo tutti assolutamente d'accordo sul fatto che non si deve fare la terapia sproporzionata
Dove rispetto al caso concreto i benefici siano palesemente sproporzionati rispetto alle menomazione le sofferenze
Punto terzo siamo tutti assolutamente d'accordo che il medico non ha nessun potere di mettere le mani addosso al malato e mai nessuna medico
Sì sognata verso seriamente di fare queste e su questo si può costruire certamente il punto d'incontro ma se vogliamo a tutti i costi inserire per ragioni ideologiche
Il diritto di morire in funzione di una esasperazione del soggettivismo poi però dobbiamo renderci conto del peso enorme che questo ha rispetto alla tutela dei soggetti deboli perché troppo equivoco spostare sul piano soggettivo il problema sapendo bene quanto costa
La tutela dei soggetti deboli e quanto nessun politico potrebbe mai dire non ci sono risorse abbastanza per voi
Spostando la risoluzione del problema su un piano nel piano di un messaggio che dice brandendo il tuo diritto di autodeterminazione dovrai difenderti contro una medicina oltranzista che lavora contro ditte
E così avremo tante persone che colpevolizzata e faranno un passo indietro
Faranno un passo indietro rinunciando alla cure rinunciando alla tutela anche quando non è in gioco affatto qualche cosa di sproporzionato e quant'altro dobbiamo stare molto attenti
Proprio dal punto di vista della tutela delle persone deboli perché
La laicità vuol dire a mio avviso essere anche molto liberi da assunti ideologici a priori e saper coltivare fino in fondo ciò che è tanto sul quale l'incontro si può realizzare
Grazie a Luciano suoi due secondi adesso prima di chiudere intanto ringrazio di essere stati tutti presenti perché il tendone piacevolissimo però il caldo così Luciano in questo momento più tendo a realtà Perton una finestra aperto un portone aperto una delle grandi sfide anche che saranno oggetto di progetti di legge che sono stati già presentati che andranno discussi che andranno visti in cui si intrecciano in modo molto forte
Aspetti diciamo di una visione della vita che in qualche modo presi precede anche un'elaborazione in termini di cultura bioetica e che comunque rimanda poi decisioni anche sul piano politico
Io mi auguro che tutto questo ci abbia dato ragione di quando nuove competenze sono richieste ad ognuno di noi
Quanta nuova consapevolezza dobbiamo a vere delle implicazioni delle decisioni che si prendono delle affermazioni che si fanno
Come non basti nemmeno il piano dei principi se poi non c'è la formulazione sul piano del diritto che sia rigorosa che sia chiara con me anche però una formulazione chiara del piano del diritto possa essere successivamente
Di il posto c'è chi mente diventare oggetto di manipolazione oggetti in qualche modo di contraddizione
Credo che la verità
Vera sia è che tutto questo è un processo di conquista personale sociale
Prepolitica e poi anche politica forte ma credo anche che nessuno si fosse esimere da questa responsabilità e questa mi sembra che sia forse una delle opportunità più belle che abbiamo tutti quanti per dare alle nostre conversazioni per dare al nostro confronto per dare al nostro studio un orizzonte di senso più alto perché ci aiuta a sentirci tutti
Partecipi di questa costruzione di questa come si dice adesso Cittadinanzattiva
Molto più forte dialogante con il mondo politico dialogante col mondo dei valori ma sempre sempre sente con la sollecitazione di responsabilità personale forte grazie a tutti voi impone buona giornata