"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

Il Giornale di Mila no pubblicato domenica otto gennaio un'intervista di Stefano Lorenzetto a Sergio Noja Noseda considerato da noi all'estero il massimo islamista italiano
Che mi sembra due volte interessante perché non sei per ci propone consapevolmente una visione chiara della fisionomia storica e culturale dell'Islam
Ma inconsapevolmente
Anche i limiti d'un approccio al problema islamico magari ricchissimo di nozioni storico-culturale come accade a tanti nostri esperti di cose islamiche del tutto digiuno di Psicologia
Lo Deidda si badi bene non è il solito islamista
Che come la Consulta islamica del ministro Pisanu tenta di legittimare ammansire la componente fondamentalista considerandola una specie di variabile Monella e bertinottiana dell'Islam moderato è un islamista che non è affatto divenuto un neofita dell'Islam che definisce Osama Bin Laden
Un povero disgraziato che ha visto troppi equivoci sulla crisi americana del ventinove e si è convinto che bastasse colpire duro per far crollare l'economia occidentale con effetto domino e aggiunge
Avete mai letto le poesie di Osama caricate pazzesche uno scolaro fanfarone saprebbe scrivere di meglio
Lo sa e da conosce bene ed all'interno anche il mondo islamico attuale
E tornato di recente da un ennesimo viaggio nei Paesi islamici durante il quale ha sostato a Teheran ospite per l'intera settimana
Del nuovo presidente integralista Mahmoud Ahmadinejad quello che vuole cancellare Israele dalle carte geografiche
Ma è proprio quando parla di quest'uomo e del suo regime
Che emergono i limiti per la sua ignoranza psico politica Ahmadinejad vice noia Noseda è solo un demagogo dei poveri certo io stupro intelligentissimo ma per nulla preparato sotto il profilo religioso
Non ha niente a che fare con una gerarchia degli Ayatollah iraniani sono entusiasti dell'Islam ma al contempo Pogliani James Ahmadinejād è una funzione mediatica
E al giornalista che gli obietta però dovrebbe starci più attento è arrivato a dire che Israele va cancellato dalla carta geografica Noja Noseda risponde con nonchalance
Solo propaganda amico mio solo propaganda iraniani hanno bisogno ontologico di prendersela con qualcuno
E dai tempi di Serse che la Persia Sonia uno sbocco nel Mediterraneo perciò cancellazione dello Stato ebraico è un argomento molto suggestivo per le masse
Equivale al dio Stramare etica gli inglesi di Mussolini altri tutto fa impressione che uno storico così preparato posso vedere in Osama soltanto un poeta fallito o un o uno scolaretto somaro anche l'iter era un pittore fallito è uno studente mediocre
Ma ciò non gli ha impedito di ottenere un seguito fanatico tra le marche tedesche e di trascinarli al suicidio collettivo
E lo ha potuto fare perché aveva le qualità psico politiche giuste
Cioè una personalità magnetica che sapeva toccare le emozioni profonde delle masse
In particolare i loro smisurato orgoglio proporzionale alle loro profonde insicurezze e il loro diffuso bisogno di vedere in un qualche capro espiatorio la causa prima delle loro sventure
Ebbene queste due mozioni cruciali diffusa frustrazione il bisogno d'un capro espiatorio
Sono forse anche più rapporti tra le masse islamiche odierne in particolare quelle iraniane con loro bisogna ontologico di prendersela con qualcuno
Di quanto non fossero in quelle tedesche ai clienti di Hitler
E alla ghinee Sciacca ha dimostrato nelle recenti elezioni iraniani di saper mobilitare egregiamente
Queste emozioni cruciali senza dare eccessiva importanza al quello che dicevano i vari Ayatollah analoghe devono essere da un punto di vista fisico politico le considerazioni su Bin Laden certo è uno scribacchino e uno scolaro trombone ma ciò non gli ha impedito un perito dipana attizzare migliaia di giovani islamici
E di convincerli a suicidarsi per lui
E poi Noseda storico acuto ed erudito ma psico storico ottuso è sprovveduto
Non tiene presente che tutti questi apostoli del fanatismo sono veri e propri apprendisti stregoni capaci di scatenare il fanatismo ma spesso incapaci di fermarlo anche a Mussolini e Hitler non vennero presi sul serio in certi ambienti altolocati che pensavano di poter riutilizzare temporaneamente per poi disfarsene ma sappiamo tutti come andò a finire quell'astuti stimo calcolo
E quanto incline alla distinzione tra propaganda e politica nel mondo fanatico e molti illusoria anche se Mussolini pensò probabilmente di utilizzare il fanatismo e lo slogan io Stramare dica agli inglesi come strumenti di potere
Alla fine di quei suoi strumenti divenne succube degli spesso perché Fini agli stessa per credere alle illusione di onnipotenza che aveva diffuso perché le masse lo trascinarono addolorare coi fatti le sue promesse di vittorie di grandezza ma il capolavoro di analfabetismo psico politico del grande storico Noseda emerge dalla sua affermazione che non c'è nessuna contraddizione tra democrazia e Islam
Questa tesi dimostra una totale ignoranza delle radici profonde del fanatismo
Che non stanno in questo o quel versetto del libro sacro ma in certi tratti tipici di una data cultura nella sessuofobia nella misoginia nell'educazione dogmatica nell'angoscia della morte
E nella vede percepita come sicuro strumento di immortalità
E tutti questi fattori primari sono presenti nell'Islam come del resto era la presenti nell'ebraismo nel cristianesimo nel cristianesimo finché questi non hanno incontrato il pensiero liberale
Purtroppo l'Islam tutt'oggi non ha incontrato né tanto almeno accettato il pensiero liberale
Perché non servono a molto né analisi dotte degli islamisti sulla marginalità del fondamentalismo e la cultura islamica che come sostengo da molti anni ormai va bonificata
Con un andasse c'è guerra mediatica per quei fattori patogeni e distruttivi ma i nostri cosiddetti statisti continuava a baloccarsi con le bombe intelligenti
Che dinanzi al fanatismo sono tanto inefficaci quanto stupide spietate
E a trascurare l'arma vincente incruenta dell'Occidente liberale e cioè l'arma mediatica con i suoi messaggi di libertà non solo e non tanto politica quanto femminile e giovanile
Educativa economica artistica e religiosa
Che cari amici noi ci sentiamo lunedì alle nove