Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
Roma, 31 gennaio 2002 - Si sono aperti oggi i lavori del Comitato Nazionale di Radicali Italiani con la relazione [Link] del segretario Daniele Capezzone e del tesoriere Danilo Quinto.
Nei due interventi introduttivi, sono stati sottoposti all'attenzione del comitato le immediate scadenze politiche ed organizzative del soggetto politico radicale italino: la raccolta firme sulle 25 proposte di legge di iniziativa popolare e la necessità di far fronte ad esigenze economico finaziarie molto ingenti che Danilo Quinto ha stimato in circa 3 milioni e mezzo di euro da reperire in poche settimane.
"Io … ritengo - ha detto Quinto - che i radicali, tutti e ciascuno, debbano porsi l’obiettivo politico di reperire, non nei prossimi centottanta giorni, ma nei prossimi sessanta giorni, risorse economiche pari ad almeno sette miliardi di lire".La relazione del tesoriere è stata anche al centro dell'intervento con il quale Marco Pannella ha aperto il dibattito generale: "La storia radicale può essere sul punto di finire, come lo è stata sempre, ma oggi le cose sono diverse" ha detto il leader radicale chiamando alla mobilitazione per l'autofinanziamento.La relazione del segretario ha invece preso le mosse da un sondaggio commissionato a Datamedia dal quale emerge la 'fotografia' di un'Italia a maggioranza disponibile ad accogliere le proposte di riforma contenute nelle 25 pdl radicali: una maggioranza 'americana', 'pannelliana' come è stata definita dallo stesso Daniele Capezzone.La questione per i radicali, però, è che questa Italia aperta alle riforme è negata a se stessa dalla costante violazione della legalità con cui il ceto dominante ha impedito ed impedisce che essa possa esprimersi.Dunque, la questione della violazione della democrazia, la contrapposizione netta al movimento anti-global ed al fondamentalismo vaticano, la campagna di raccolta firme sulle 25 proposte di legge sono le azioni cui il segretario ha chiamato il movimento nella sua lunga relazione.
(Il servizio sulla relazione di Capezzone). .
Nei due interventi introduttivi, sono stati sottoposti all'attenzione del comitato le immediate scadenze politiche ed organizzative del soggetto politico radicale italino: la raccolta firme sulle 25 proposte di legge di iniziativa popolare e la necessità di far fronte ad esigenze economico finaziarie molto ingenti che Danilo Quinto ha stimato in circa 3 milioni e mezzo di euro da reperire in poche settimane.
"Io … ritengo - ha detto Quinto - che i radicali, tutti e ciascuno, debbano porsi l’obiettivo politico di reperire, non nei prossimi centottanta giorni, ma nei prossimi sessanta giorni, risorse economiche pari ad almeno sette miliardi di lire".La relazione del tesoriere è stata anche al centro dell'intervento con il quale Marco Pannella ha aperto il dibattito generale: "La storia radicale può essere sul punto di finire, come lo è stata sempre, ma oggi le cose sono diverse" ha detto il leader radicale chiamando alla mobilitazione per l'autofinanziamento.La relazione del segretario ha invece preso le mosse da un sondaggio commissionato a Datamedia dal quale emerge la 'fotografia' di un'Italia a maggioranza disponibile ad accogliere le proposte di riforma contenute nelle 25 pdl radicali: una maggioranza 'americana', 'pannelliana' come è stata definita dallo stesso Daniele Capezzone.La questione per i radicali, però, è che questa Italia aperta alle riforme è negata a se stessa dalla costante violazione della legalità con cui il ceto dominante ha impedito ed impedisce che essa possa esprimersi.Dunque, la questione della violazione della democrazia, la contrapposizione netta al movimento anti-global ed al fondamentalismo vaticano, la campagna di raccolta firme sulle 25 proposte di legge sono le azioni cui il segretario ha chiamato il movimento nella sua lunga relazione.
(Il servizio sulla relazione di Capezzone). .
leggi tutto
riduci