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La Cnn intervista Emma Bonino in un servizio sul tentativo delle donne afgane di ottenere un ruolo significativo nel futuro governo provvisorio di Kabul 30 novembre 2001 - "Le donne afgane cercano un ruolo più rilevante nel futuro governo".
Questo il titolo scelto dall'emittente statunitense per mettere sotto i riflettori la questione della partecipazione delle donne al costituendo governo provvisorio afgano.Davvero le donne tornano sul palcoscenico della politica?La Cnn sottolinea la presenza di un gruppo di donne ai negoziati di Bonn e parla di ritorno delle donne "sul palcoscenico della … politica", ma Emma Bonino, avverte che questo obiettivo non è affatto scontato e che è necessario continuare a lottare per ottenere l'ingresso delle donne nel futuro governo di Kabul.L'emittente di Atlanta intervista Sima Wali, per dieci anni in esilio, che oggi siede al tavolo delle trattative in Germania in qualità di membro della delegazione dell'ex re Zahir Sha.
"Attualmente - afferma Wali - l'Afghanistan è una nazione di vedove".Wali è presente a Bonn insieme ad altre tre donne (due delegate ed una osservatrice) accomunate da un obiettivo: entrare nel governo dell'Afganistan, ed avere un ruolo per quanto concerne il futuro del loro Paese.
Bonino: "E' necessario continuare a lottare"Non è però chiaro quali e quanti diritti le donne afghane riusciranno realmente ad ottenere, e molti temono che esse continueranno ad essere discriminate nell'Afganistan senza taliban.
Emma Bonino, intervistata dalla CNN, dichiara: "Penso sia troppo presto per essere ottimisti ed i segnali che giungono da Kabul non sono positivi per quanto riguarda le donne.
Ecco perchè è molto importante che noi continuiamo a lottare per avere le donne nel futuro governo con responsabilità visibili".
I donatori internazionali - ricorda Cnn - hanno affermato che essi erogheranno aiuti a Kabul, solo se i diritti umani, e soprattutto i diritti delle donne, saranno protetti.
A questo proposito, Abdul Sattar Sirat, uno dei leader afghani ai colloqui di Petersberg, ha assicurato che vi saranno di certo donne nel prossimo goeverno dell'Afghanistan.
Sima Wali ha ribattuto che lei è a Petersberg per controllare che ciò si realizzi.
Questo il titolo scelto dall'emittente statunitense per mettere sotto i riflettori la questione della partecipazione delle donne al costituendo governo provvisorio afgano.Davvero le donne tornano sul palcoscenico della politica?La Cnn sottolinea la presenza di un gruppo di donne ai negoziati di Bonn e parla di ritorno delle donne "sul palcoscenico della … politica", ma Emma Bonino, avverte che questo obiettivo non è affatto scontato e che è necessario continuare a lottare per ottenere l'ingresso delle donne nel futuro governo di Kabul.L'emittente di Atlanta intervista Sima Wali, per dieci anni in esilio, che oggi siede al tavolo delle trattative in Germania in qualità di membro della delegazione dell'ex re Zahir Sha.
"Attualmente - afferma Wali - l'Afghanistan è una nazione di vedove".Wali è presente a Bonn insieme ad altre tre donne (due delegate ed una osservatrice) accomunate da un obiettivo: entrare nel governo dell'Afganistan, ed avere un ruolo per quanto concerne il futuro del loro Paese.
Bonino: "E' necessario continuare a lottare"Non è però chiaro quali e quanti diritti le donne afghane riusciranno realmente ad ottenere, e molti temono che esse continueranno ad essere discriminate nell'Afganistan senza taliban.
Emma Bonino, intervistata dalla CNN, dichiara: "Penso sia troppo presto per essere ottimisti ed i segnali che giungono da Kabul non sono positivi per quanto riguarda le donne.
Ecco perchè è molto importante che noi continuiamo a lottare per avere le donne nel futuro governo con responsabilità visibili".
I donatori internazionali - ricorda Cnn - hanno affermato che essi erogheranno aiuti a Kabul, solo se i diritti umani, e soprattutto i diritti delle donne, saranno protetti.
A questo proposito, Abdul Sattar Sirat, uno dei leader afghani ai colloqui di Petersberg, ha assicurato che vi saranno di certo donne nel prossimo goeverno dell'Afghanistan.
Sima Wali ha ribattuto che lei è a Petersberg per controllare che ciò si realizzi.
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