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Israele è l'unica vera democrazia del Medio Oriente.
Per difenderla, dalle forze violente che le stanno intorno, ma anche dalle insidie fondamentaliste che sono all'interno i Radicali chiedono che diventi parte dell'UeRoma, 3 dicembre 2001 - Mentre in Medio Oriente continua a scorrere il sangue, i Radicali rinnovano il proprio appoggio ad Israele e la richiesta di ingresso nell'Unione Europea.
Lo fanno con una manifestazione davanti alla Sinagoga di Roma, a cui partecipano, oltre a Marco Pannella ed Emma Bonino, Giorgio Sestrieri, vicepresidente della Comunità Ebraica, Daniele Capezzone, … segretario Radicali Italiani, Sergio Augusto Stanzani Ghedini, presidente 'Non c'è pace senza giustizia', Benedetto della Vedova, europarlamentare Lista Bonino, Rita Bernardini, presidente di Radicali Italiani ed il giornalista Arturo Gismondi.
«L'Europa è sempre disposta quando c'è da ricostruire e da pagare.
Ma quando c'è da assumersi la leadership politica, non ha gli strumenti per farlo».
A parlare è l'ex Commissario Europeo oggi europarlamentare Emma Bonino, che sottolinea come la competenza per attuare il progetto «anche un po' visionario» dei radicali non sia del Parlamento Europeo, ma sia in primo luogo dei Governi.
Un progetto un po' «visionario» soprattutto se si considera la «monocultura violentemente antisraeliana» che domina in Italia e nel mondo vasti settori della politica edell'informazione.
Come spiega il segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone.
«Esiste in tanta parte dell'Occidente tutta una serie di echi, giù da Santoro, su fino al segretario generale dell'Onu».
Una risposta a tutto questo c'è.
«Serve - rileva il leader radicale - a difendere Israele dalle forze violente che le stanno intorno ma anche dalle insidie nazionaliste, fondamentaliste, che sono all'interno».«Manifestiamo appoggio, non solidarietà» - aggiunge Marco Pannella.
«Anche dinanzi ai peggiori errori di Israele, noi siamo stati con Israele».
Contrari i radicali, invece, al «movimento politico pacifista che è stato per un secolo intero l'avanguardia vera delle truppe della armate naziste, staliniste e polpottiane del mondo».
Occorre urgentemente occuparsi, «non come Bertinotti e gli altri dei faraoni con 43 regge come Saddam Hussein», ma di ben altro.
Per difenderla, dalle forze violente che le stanno intorno, ma anche dalle insidie fondamentaliste che sono all'interno i Radicali chiedono che diventi parte dell'UeRoma, 3 dicembre 2001 - Mentre in Medio Oriente continua a scorrere il sangue, i Radicali rinnovano il proprio appoggio ad Israele e la richiesta di ingresso nell'Unione Europea.
Lo fanno con una manifestazione davanti alla Sinagoga di Roma, a cui partecipano, oltre a Marco Pannella ed Emma Bonino, Giorgio Sestrieri, vicepresidente della Comunità Ebraica, Daniele Capezzone, … segretario Radicali Italiani, Sergio Augusto Stanzani Ghedini, presidente 'Non c'è pace senza giustizia', Benedetto della Vedova, europarlamentare Lista Bonino, Rita Bernardini, presidente di Radicali Italiani ed il giornalista Arturo Gismondi.
«L'Europa è sempre disposta quando c'è da ricostruire e da pagare.
Ma quando c'è da assumersi la leadership politica, non ha gli strumenti per farlo».
A parlare è l'ex Commissario Europeo oggi europarlamentare Emma Bonino, che sottolinea come la competenza per attuare il progetto «anche un po' visionario» dei radicali non sia del Parlamento Europeo, ma sia in primo luogo dei Governi.
Un progetto un po' «visionario» soprattutto se si considera la «monocultura violentemente antisraeliana» che domina in Italia e nel mondo vasti settori della politica edell'informazione.
Come spiega il segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone.
«Esiste in tanta parte dell'Occidente tutta una serie di echi, giù da Santoro, su fino al segretario generale dell'Onu».
Una risposta a tutto questo c'è.
«Serve - rileva il leader radicale - a difendere Israele dalle forze violente che le stanno intorno ma anche dalle insidie nazionaliste, fondamentaliste, che sono all'interno».«Manifestiamo appoggio, non solidarietà» - aggiunge Marco Pannella.
«Anche dinanzi ai peggiori errori di Israele, noi siamo stati con Israele».
Contrari i radicali, invece, al «movimento politico pacifista che è stato per un secolo intero l'avanguardia vera delle truppe della armate naziste, staliniste e polpottiane del mondo».
Occorre urgentemente occuparsi, «non come Bertinotti e gli altri dei faraoni con 43 regge come Saddam Hussein», ma di ben altro.
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